Sport Industry Magazine 17 - luglio-settembre 2014

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere trimestrale - anno 5 - n. 17 - luglio-settembre 2014

www.sportindustry.com SPORT & FITNESS

PISCINE

News

L’inchiesta sugli stadi Perché gli stadi italiani sono sempre più vuoti? Come rimediare? Una serie di interviste per scoprirlo insieme.

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Primo piano

ASD e Social Network I rischi e i limiti dell’utilizzo di questi strumenti per le associazioni non profit; intervista all’avvocato Martinelli.

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Primo piano

Eracle Sports Center Vi diamo il benvenuto nel centro polisportivo voluto dal campione di calcio Gianluca Zambrotta.

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WELLNESS

COMPLEMENTI

Uno sport di cui andare fieri Sfogliando le pagine di questo numero di Sport Industry Magazine, vi accorgerete che ampio spazio è stato riservato a due impianti sportivi: Y-40, la piscina più profonda del mondo ubicata a Montegrotto Terme, in provincia di Padova e l’Eracle Sports Center, a San Fermo della Battaglia (Como), fortemente voluto e di proprietà del calciatore Gianluca Zambrotta. Sono due impianti profondamente diversi eppure hanno molto in comune, a cominciare dalla passione per lo sport. Il proprietario di Y-40, Emanuele Boaretto, ha iniziato i corsi di subacquea che era ancora un ragazzo e ha sempre “patito” l’acqua fredda e poco profonda delle piscine in cui praticava il suo sport preferito. Gianluca ha dedicato tutta la sua vita al calcio, e questo gioco gli ha restituito tanto in cambio: gli ha insegnato valori e principi di vita che oggi vuole trasmettere agli altri. Sono anche due imprenditori, Gianluca ed Emanuele, che hanno investito fondi propri per creare spazi dove imparare uno sport, dove allenarsi, dove giocare, dove socializzare, perché il bello dello sport è “che non ci si immerge mai da soli”. Abbiamo scelto di dare spazio a queste due realizzazioni perché sono due esempi positivi, perché sono la dimostrazione che oggigiorno c’è ancora chi crede e investe nello sport. Siamo anche andati a visitarli di persona, quest’estate, per poter condividere con voi la passione che abbiamo visto negli occhi di Gianluca e la sensazione di immergere i piedi nell’acqua termale, calda e “viva”, di Y-40.

Scelti per voi

Ora speriamo che questo sia un inizio. Che a questi due impianti sportivi seguano ristrutturazioni, nuove realizzazioni, nuovi stadi e palazzetti; perché questo meritano le nuove generazioni: spazi di gioco e di vita adeguati al loro “sport del cuore”. Spazi sportivi dei quali poter andare fieri.

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4 settori: tante novità Sport, fitness, piscina e benessere: le ultime innovazioni di prodotto presentate dalle aziende.

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16 Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

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news

Un’inchiesta sugli stadi italiani

Appuntamento a Febbraio con il Club e la Piscina

Secondo gli ultimi dati riportati dall’ANSA, “la Germania raggiunge una media dell’80% di riempimento degli stadi. In Italia, invece, siamo scesi al 40%”. Le motivazioni sono tantissime, dal fatto che siano percepiti come luoghi poco sicuri, dai quali è meglio “stare alla larga”, fino alla poca o assoluta mancanza di strategie di marketing per attirare nuovi tifosi e fidelizzare gli appassionati. Per comprendere perché gli stadi italiani siano ogni giorno più vuoti e dal desiderio di trovare soluzioni per risolvere questo problema (ricordiamo che il calcio produce in Italia, in termini di Pil, cifre paragonabili a quelle della Fiat e che ha margini di crescita inespressi fuori da ogni immaginazione), abbiamo deciso di dedicare la nostra estate a intervistare una serie di personalità appartenenti al settore del calcio. Le prime due interviste sono già disponibili online: quella a Marcel Vulpis, giornalista sportivo e direttore di Sport Economy, e quella a Mario Macalli, Presidente della Lega Pro. Le interviste successive saranno pubblicate su www.sportindustry. com a distanza di due settimane l’una dall’altra. Dunque non vi resta che andare sul nostro Portale e iscrivervi alla newsletter mensile.

Dal 19 al 21 febbraio 2015 torna, in Fiera a Bologna, l’unico evento italiano formativo ed espositivo dedicato a chi gestisce impianti sportivi polifunzionali, centri fitness e piscine. Grazie a un ricco calendario di incontri – in parte a pagamento, in parte gratuiti – ForumClub/ForumPiscine offre l’opportunità di entrare in contatto con professionisti di alto livello e di imparare dalla loro esperienza; consulenti, formatori, titolari e manager anche extra-settore, italiani e stranieri, in grado di fornire strumenti di analisi, idee gestionali, case history, visioni e spunti di riflessione. Parallelamente al congresso, ForumClub/ ForumPiscine si distingue per una vasta area espositiva, unica in Italia per completezza e varietà merceologica, che raggruppa prodotti, sistemi e tecnologie per la costruzione, l’allestimento, la manutenzione e la gestione efficiente di centri sportivi, fitness club, aree benessere e piscine. Alcuni esempi di che cosa potete trovare all’expo? Attrezzature professionali per l’allenamento, arredi e complementi per spogliatoi e aree docce, software gestionali, rivestimenti e pavimentazioni

Per approfondire: bit.ly/sid5vulpis

Social Media e sport: 3 esempi Tre esempi di social media marketing applicati alla promozione dello sport. Tre campagne di comunicazione molto diverse, che abbiamo scelto per voi perché più facilmente replicabili e perché accumunate da tre differenti fattori principali: 1. l’utilizzo delle immagini come veicolo di comunicazione e condivisione; 2. la passione per uno sport; 3. il piacere della competizione. Il primo evento è stato organizzato da un centro sportivo privato, quello inaugurato di recente da Gianluca Zambrotta. Il secondo vede protagonista un’azienda che opera nel settore dell’abbigliamento sportivo. Il terzo è opera della Lega Nazionale Dilettanti, tra le più attive sui Social Network. Scopri su www.sportindustry.com in che modo sono state portate avanti queste campagne e che cosa si può imparare da esse. Per approfondire: bit.ly/sid5social

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per il fitness e lo sport, servizi di consulenza e progettazione, soluzioni e tecnologie per il risparmio energetico, attrezzature e accessori per l’attività in acqua, prodotti e sistemi per la filtrazione, la disinfezione e il trattamento dell’acqua, coperture, rivestimenti e solarium e molto altro ancora. Per seguire tutti gli aggiornamenti relativi all’evento, si consiglia di iscriversi alla newsletter (direttamente accessibile da www.forumpiscine.it o www. forumclub.it), oppure di iscriversi al Gruppo Facebook “ForumClub-ForumPiscine 2.0”. Per approfondire: www.forumexpo.it

Nel Salone dello sport «La Lega Nazionale Dilettanti rinnova il suo impegno nel settore dell’impiantistica partecipando in maniera attiva all’organizzazione della seconda edizione dell’ambizioso progetto “SAIE Sport”. Grazie alla collaborazione con Bologna Fiere, verrà infatti ospitato, all’interno di SAIE 2014, un intero padiglione dedicato all’impiantistica sportiva dove si alternerà l’esposizione dei prodotti con conferenze e presentazioni di nuove strategie del settore. La LND, assieme a un pool di aziende leader in questo ambito, sta investendo da anni per far fare al mondo dilettantistico un salto di qualità nel discorso stadi, partendo dagli studi per la realizzazione di manti di nuova generazione fino ad arrivare alla progettazione complessiva con tecniche di ingegneria all’avanguardia, passando per le attrezzature funzionali allo svolgimento dell’attività calcistica. In questa ottica, l’organizzazione di un luogo di esposizione e confronto quale

SAIE Sport offre un’opportunità di crescita importante, da non lasciarsi sfuggire». Queste le parole che Alberto Mambelli, Vice Presidente Vicario LND, ha riservato all’evento “SAIE Sport & Technologies”, il salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi, che si svolge all’interno del SAIE (Bologna, 22-25 ottobre 2014). Una piazza per parlare di sport e di edilizia, uno spazio di confronto sui temi che legano le attività ludico-sportive alla tecnologia, alla progettazione, alle soluzioni più innovative e attuali. Per conoscere tutte le iniziative: www.saie.bolognafiere.it Per approfondire: bit.ly/sid5saiesport


A Gandino ne facciamo di ogni fascio >>> un erba Hi-Green è un marchio di

Proponiamo al mondo dello sport soluzioni innovative, frutto di costante ricerca, di collaborazioni con esperti di biodinamica e laboratori universitari e grande attenzione alla tutela dell’ambiente ed alla sostenibilità, per garantire, oltre alla sicurezza degli atleti, la massima compatibilità ambientale e l’ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti. Tanti prodotti, ognuno dedicato al tuo sport, tutti proiettati ad un grande risparmio delle risorse e ad una ridotta manutenzione per rendere particolarmente vantaggioso l’investimento. AQUA divisione superfici sportive - 42018 San Martino in Rio (RE) - tel +39 0522 695805 - fax +39 0522 646160 - Stabilimenti: 24024 Gandino (BG) - tel +39 035 745042 - fax +39 035 747153 - info@hi-green.it - www.hi-green.it


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news

Sport e gestione manageriale “Dalla prestazione sportiva dilettantistica alla prestazione professionale: l’evoluzione dell’inquadramento delle risorse umane all’interno del centro sportivo”. Questo il tema del primo dei cinque appuntamenti in programma a Bologna. L’evento, che si terrà il 13 ottobre 2015, rientra infatti in un ciclo di Corsi di Alta Specializzazione organizzati da FIPE Servizi e dallo Studio Legale Associato Martinelli Rogolino, dedicato a tutti coloro che intendono incrementare la propria professionalità nella gestione manageriale dello Sport.

5 modi per sfruttare lo stadio Durante l’estate appena trascorsa abbiamo collezionato per voi 5 iniziative dedicate ad attrarre tifosi allo stadio, sia in occasione delle partite sia a campionato finito. Sono esempi veramente molto diversi, tutti accomunati dalla volontà di coinvolgere, attrarre, a volte anche divertire; così da mostrare che lo stadio può essere uno spazio d’intrattenimento, di emozioni condivise, un luogo sicuro aperto a tutti. Uno degli esempi vede protagonista lo storico Stadio Renato Dall’Ara di Bologna che, dal 13 giugno fino al 22 agosto, ha ospitato un grande cinema all’aperto. E poi la tribuna del Camp Nou aperta di sera per aperitivi e cene, l’intervallo

che diventa uno spettacolo più della partita, giovanissimi tifosi che gareggiano con i loro campioni, uno stadio trasformato in salotto a cielo aperto. Questo e molto altro su www. sportindustry.com. Per approfondire: bit.ly/sid5stadi

Per approfondire: bit.ly/sid5formazione

Milano investe sullo sport

Sicurezza in piscina: la campagna nazionale

Secondo quanto riportato dall’assessora allo sport Chiara Bisconti, il Comune di Milano ha pronto “un piano di investimenti per 27 milioni di euro sugli impianti gestiti da Milanosport, a partire da otto piscine pubbliche. Per quanto riguarda tutti gli altri impianti, il Comune ha già destinato 5 milioni di euro alla riqualificazione della piscina Cambini e altri 4,5 milioni per lavori sui centri sportivi Crespi e Carraro attesi da 20 anni. Grazie alla convenzione con Banca Prossima abbiamo sbloccato 2,5 milioni per la piscina Caimi e abbiamo fatto ripartire le fideiussioni a favore dei nostri concessionari per un valore, quest’anno, di oltre 10 milioni di euro”.

È andato in onda per oltre un mese, nel corso di quest’estate, lo spot di circa 30 secondi che ha visto protagonisti Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di immersione in apnea e tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare, e il calciatore Gianluca Zambrotta. I due sportivi sono infatti i testimonial della Campagna Nazionale di prevenzione incidenti e annegamenti in età pediatrica, che mira a sensibilizzare ed educare le famiglie sulla sicurezza in acqua. Una campagna che parte dalla consapevolezza che non basta favorire l’eccellente lavoro degli operatori di salvamento, ma che soprattutto occorre sensibilizzare, istruire ed educare, nel modo più consono, più dinami-

co e duraturo, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini: i genitori.

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Certificati e sport

Approvate dal Ministro della Salute le “Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica”. Il c.d. “Decreto del Fare”, convertito dalla L. n. 98/2013, aveva infatti disposto che gli esami clinici e gli accertamenti da compiere per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica avrebbero dovuto conformarsi a delle linee guida ministeriali che sono giunte esattamente a un anno di distanza. Chi deve fare il certificato, quali sono i medici certificatori, la periodicità dei controlli e gli esami clinici; tutto questo e molto altro su www.sportindustry.com.

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L’impegno della Regione Liguria È stata un’estate ricca di cambiamenti per la Regione Liguria. Da una parte, una nuova delibera ha rivisto, anche se in minima parte, le norme che regolano la progettazione, la costruzione e la gestione delle piscine condominiali, collettive e pubbliche. Dall’altra, invece, la Regione sta procedendo a una profonda modificazione delle procedure che regolano l’assegnazione degli impianti sportivi da parte dei Comuni alle società sportive che operano sul territorio. Abbiamo già preso contatto con l’assessore allo Sport e Tempo Libero, Matteo Rossi, per un’intervista di approfondimento su questi e su molti altri temi, come l’impegno della Regione nei confronti degli impianti sportivi, i bandi attivati negli ultimi anni, l’importanza del turismo sportivo e dello sport a scuola. Non vi resta che iscrivervi alla nostra newsletter (accessibile direttamente da www.sportindustry.com), così da rimanere sempre in contatto noi. Per approfondire: bit.ly/sid5liguria

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Marketing ed estetica: 7 errori comuni

Quali sono gli errori più comuni commessi da chi gestisce centri estetici in tema di marketing? La risposta viene da sette articoli scritti da Alessandro Talaia, specialista nella formazione in marketing per istituti di bellezza e centri estetici. Sono sette articoli molto interessanti, che affrontano il tema del marketing in modo scanzonato, a tratti anche molto divertente; l’intento è di informare, formare e allo stesso tempo farsi conoscere dai centri estetici che, oggi più che mai, hanno bisogno di fidelizzare i clienti e avvicinarne di nuovi. Errori dai quali c’è molto da imparare, anche per chi lavora in settori affini, come il benessere, ma anche in settori più “lontani”, come lo sport, la piscina e il fitness.

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6 Dove batte il cuore dello sport primo piano impianti sportivi

L’architettura dell’edificio, le motivazioni che l’hanno visto nascere, l’impronta gestionale, le forme di comunicazione per promuoverlo; benvenuti nel cuore del centro sportivo di Gianluca Zambrotta.

Di Alice Spiga “È tutto incentrato sulla passione. La stessa passione che avevo in campo la traferisco nel mio centro”. Gianluca Zambrotta

A distanza di 4 anni dalla presentazione ufficiale del progetto, oggi il centro sportivo di proprietà di Gianluca Zambrotta è diventato realtà. Una realtà unica nel panorama italiano: un centro polisportivo che si sviluppa su una superficie di 37.500 mq, dei quali 16.500 dedicati alle attività indoor e outdoor e circa 21.000 dedicati alla pratica di attività nel verde. Complessivamente, l’Eracle Sports Center comprende campi da calcio, da tennis/calcetto, da beach volley con sabbia riscaldata, 1 parterre polivalente con tracciature per pallavolo e basket, convertibile per manifestazioni e convegni, sale per l’attività fisica e corsi. L’area acqua è dedicata in parte al nuoto (una piscina da 25 metri) e in parte all’acquafitness, al relax e ai bambini, grazie all’inserimento di una vasca polifunzionale di 100 mq di superficie. Nei prossimi mesi verrà completato l’allestimento di bar - caffetteria, kinderoom, zona benessere e il percorso avventura nel verde. Vista l’importanza rivestita da questo nuovo centro, quest’estate siamo andati – io e il mio collega Davide Venturi – a vedere con i nostri occhi il risultato finale e, dobbiamo ammetterlo, siamo rimasti veramente impressionati. In quell’occasione abbiamo avuto modo di intervistare Paolo Grosso, consulente del Team Wellink – società incaricata dello start-up di Eracle Sports Center, Andrea Gregorio, direttore generale di Eracle Sports Center, lo stesso Gianluca Zambrotta, che ha condiviso con noi la

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filosofia dell’Eracle e Paolo Pettene, l’architetto che ha progettato il centro e ne ha diretto i lavori. In questo articolo abbiamo raccolto le informazioni più importanti che questi professionisti hanno voluto condividere con noi, sperando che possano essere d’aiuto e, perché no, d’ispirazione.

L’architettura dell’edificio Risponde l’arch. Paolo Pettene

«Il nuovo fabbricato è composto da un corpo di fabbrica centrale articolato su più livelli, risultato di strutture nate dalla combinazione cemento, acciaio e vetro strutturale, con l’impiego di sistemi costruttivi e tamponamenti a secco. L’articolazione su tre livelli è stata pensata per ottenere un inserimento integrato sul terreno collinare. Al piano seminterrato trovano collocazione locali tecnici, spogliatoi e servizi sale corsi, campi tunnel tensostatico, parcheggio. A livello 0: piano vasche, sala fitness, campi calciotto-calcetto-tennis, spogliatoi, locali tecnici, parcheggio. Al primo piano: campi beach-volley e paddle, locali tecnici. Le piscine (nuoto e polifunzionale) si collocano in un unico ambiente (già predisposto per la separazione dei due bacini d’acqua), con struttura in acciaio a vista, copertura e tamponamenti laterali su due lati vetrati. In considerazione dell’esposizione dell’ambito vasche a sud, il vetro della copertura è del tipo con fotovoltaico integrato (impianto in grado di produrre 100 kW), mentre per i tampo-

namenti perimetrali scorrevoli sono stati utilizzati vetri basso emissivi. Per garantire le condizioni micro ambientali dell’ambiente tramite il controllo dei parametri di temperatura, umidità, ricambi, velocità dell’aria, sono state installate due unità autonome di deumidificazione con batteria di post-riscaldo e recuperatori termodinamici di calore. L’illuminazione è del tipo a LED con dimmerazione automatica comandato (oltre che da pulsante) da rilevatore di luce diurna. Tutta l’impiantistica indotta risulta ad alta tecnologia e persegue la finalità di massimo contenimento dei consumi energetici, ponendosi l’obiettivo di recuperare ove possibile tutti i cosiddetti cascami energetici di calore. La gestione degli accessi, della fruizione degli spazi e la regolazione degli impianti termomeccanici ed elettrici, nonché il monitoraggio dei consumi è totalmente domotico. In particolare, sono stati inseriti sistemi di gestione e controllo remoti di impiantistici e della sicurezza, di anti-intrusione e di gestione della sicurezza anche in vasca. Oltre all’impianto fotovoltaico integrato nel vetro della copertura della vasca, sono stati installati anche collettori solari in copertura al fine di produrre almeno il 50% del fabbisogno giornaliero di acqua calda sanitaria. Le mitigazioni ambientali sono realizzate con quinte verdi, così come gli spazi a giardino con cortine alberate. Il colore verde risulta molto presente, a dimostrazione di una smaccata volontà sostenibile.»

La filosofia dell’Eracle

Intervista a Gianluca Zambrotta Perché hai scelto di diventare imprenditore e realizzare un centro sportivo? «Essendo stato per molti anni atleta professionista, lo sport (e in particolare il calcio) è stato un elemento centrale della mia vita. Mi ha dato la possibilità di crescere come atleta e come uomo, e mi ha regalato emozioni uniche e indescrivibili. Lo Sport è una grande scuola di vita: ti insegna a soffrire e a saper perdere riconoscendo i meriti dell’avversario, accettando la sconfitta con atteggiamento leale e corretto. Ti insegna che nulla si ottiene senza sacrificio, ma solo attraverso una strada fatta di continui obiettivi da raggiungere con sudore e sacrificio». Come trasferisci la tua straordinaria esperienza maturata nello sport praticato ai massimi livelli al ruolo che ricopri all’interno di un centro come Eracle? «È tutto incentrato sulla passione. La stessa passione che avevo in campo la traferisco nel mio centro, mettendomi in prima linea laddove necessario, per sup-


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portare sia dal punto di vista di immagine sia dal punto di vista umano. Sono spesso in Eracle, cerco di verificare i cambiamenti e gli sviluppi e di “recepire” le reazioni delle persone». Che cosa diresti a una persona che non ha mai praticato esercizio fisico e sport per convincerla a “mettersi in moto”, a cambiare stile di vita? «Direi che lo sport non è solo fatica, ma anche condivisione, scambio e soprattutto può essere fatto per gradi. I migliori risultati si ottengono proprio procedendo con calma».

L’impostazione gestionale Intervista ad Andrea Gregorio

Qual è il bacino di utenza al quale vi rivolgete? «Proponendo sport outdoor, che attirano anche utenti più occasionali rispetto a quelli del fitness, abbiamo considerato un bacino di utenza con isocrona compresa nei 25 minuti in auto, corrispondente a circa 350.000 persone». Affinché il centro risulti sostenibile dal punto di vista gestionale, a quale numero di iscritti mirate? «Gli obiettivi per quanto concerne il numero di iscritti, condivisi con la società di consulenza che ci segue, sono diversi per i diversi reparti. Per quanto concerne gli abbonamenti che danno accesso alle attività fitness, l’obiettivo è avere 1.800 iscritti attivi entro la fine dell’anno e devo dire che, avendo già raggiunto quota 1.670, siamo molto soddisfatti e fiduciosi. I traguardi prefissati per il futuro sono 2.300 abbonamenti attivi entro la fine 2015 e 2.500 entro il 2016. A questa base

di clientela vanno aggiunti tutti i frequentatori che utilizzano i campi esterni e tutte le scuole sportive che ci porteranno, con la necessaria progressione, 600 bambini per la scuola nuoto, 300 per la scuola calcio e 150 per la scuola tennis». Vendete iscrizioni anche tramite web? «Vendiamo tramite il web esclusivamente per quanto riguarda l’affitto dei campi sportivi. Per gli abbonamenti preferiamo che i clienti entrino direttamente in contatto con il nostro personale. Abbiamo un pro-shop per la vendita di articoli sportivi, in special modo abbigliamento e accessori piscina». Quante persone lavorano complessivamente all’interno di Eracle? Com’è organizzata la forza lavoro? In che modo formate il personale? «Disponiamo di uno staff decisamente importante, composto da 67 persone tra dipendenti, professionisti e istruttori sportivi. È mio compito coordinare i responsabili dei vari settori, ossia fitness, acqua, sport esterni, accoglienza e customer care, marketing e comunicazione, amministrazione, bar-ristoro e manutenzione. Per la formazione dei responsabili di reparto, come anche per la selezione, ci siamo appoggiati a Wellink che sottopone lo staff a un piano di formazione continua. Prevediamo inoltre 3 campi di formazione annuali rivolti a tutto lo staff».

La strategia di comunicazione Intervista a Paolo Grosso

In che modo avete impostato la strategia di comunicazione dell’Eracle Sports Center? «L’abbiamo incentrata sulla spiegazione del nome e del logo, dando vita a un

Gammasport é una delle realtà produttive di attrezzature per lo sport in Italia. Ogni singolo attrezzo é realizzato con cura e con particolare attenzione sia alle normative in vigore che a funzionalità e design. Gli attrezzi in ferro ed alluminio vengono realizzati nell'officina meccanica interna all'azienda, che è dotata di impianti di saldatura e verniciatura a fuoco con vernici epossidiche. Gli articoli prodotti sono realizzati con materiali di prima scelta, nel rispetto delle norme di sicurezza e sono coperti da assicurazione R.C. Prodotti e garantiti due anni.

percorso basato sulla leggenda delle dodici Fatiche di Eracle. Abbiamo attuato una promozione itinerante con campagne locali e nei luoghi di aggregazione, impiegando anche internet, realizzando un battage con affissioni pre-apertura che hanno amplificato il concetto-slogan “Non conosce fatica”. E tutto ciò con un testimonial d’eccezione come Gianluca Zambrotta». Sì, certamente avere un volto come Gianluca, la cui ottima reputazione è conosciuta in tutto il mondo, vi avrà agevolato. «Sì, assolutamente vero. Però non dimentichiamo che Eracle presenta un unicum rispetto a qualsiasi altro centro. Non è un fitness club, non è un wellness club, non è una piscina e nemmeno una polisportiva. È l’insieme di tutti questi elementi. Questo c’ha permesso, grazie a campagne di comunicazione mirate, di attrarre utenti targhettizzati che, una volta conquistati, potessero essere realmente integrati e trasferiti da un servizio all’altro».

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PER APPROFONDIRE

Si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato su Piscine Oggi n°167, incentrato sull’architettura dell’edificio e sull’area piscina, e di quello presente su Il Nuovo Club n°140, più incentrato invece sul lato manageriale. Entrambe le riviste sono acquistabili su www.ilcampo.it.

Utilizzate anche i Social Media? «Certo. I social media costituiscono un elemento strategico vincente delle campagne che attuiamo, sia quando cerchiamo nuovi iscritti sia quando il cliente è già acquisito. Gestiamo le piattaforme con un gioco di squadra, che implica la condivisione dei contenuti con i responsabili di ogni settore. Dall’evento all’inserzione pubblicitaria tutto è orientato al raggiungimento di un elemento che apparentemente sembra poco compatibile con i social: un numero. Un numero di fan, un numero di adesioni, un numero di condivisioni».

Gammasport srl Via Vecchia Trevigiana, 9 31058 Susegana (TV) Tel. +39 0438 454305 Fax +39 0438 454097 info@gammasport.com www.gammasport.com

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8 Una piscina italiana da record primo piano piscine

Benvenuti nella piscina più profonda del mondo, un’opera tutta italiana nata da un’ottima idea imprenditoriale.

Foto subacquee di Fabio Ferioli

un’opera che quasi si pubblicizzasse da sola, che facesse parlare di sé solo per il fatto di esistere». In questa sede, il fatto che sia la “più profonda” è forse il dato meno interessante. Certo, non capita tutti i giorni di assistere all’inaugurazione di una piscina da record, ma è l’idea imprenditoriale alla base di questa piscina che ci interessa mettere in evidenza.

L’idea imprenditoriale

Di Alice Spiga “Era il momento di fare qualcosa di unico, che nessun altro offriva e che nessuno avrebbe potuto offrire mai”. Arch.Boaretto

PER APPROFONDIRE

Si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato sulla rivista Piscine Oggi, n°167, disponibile sullo shop online www.ilcampo. it, che approfondisce tutta la parte tecnica, impiantistica e strutturale di questa piscina.

«Nel nostro territorio siamo più di 100 alberghi, siamo tutti una fotocopia l’uno dell’altro; tutti offriamo aree benessere, termali e piscine. L’unico modo per “emergere” era realizzare qualcosa che ci permettesse di distinguerci sul mercato, che ci desse un vantaggio competitivo su tutti gli altri». Da questa premessa nasce il progetto Y-40, The Deep Joy, ovvero la piscina più profonda del mondo, realizzata a Montegrotto Terme, in Provincia di Padova. «Il prodotto finito – c’ha raccontato l’architetto Emanuele Boaretto, proprietario, ideatore e progettista di quest’opera – doveva essere un record perché, tra le piscine esistenti, tutti si ricordano la più alta, la più ampia, la più profonda, le altre restano in secondo piano. Volevo fosse

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Prima ancora di iniziare a disegnare il progetto, l’architetto Boaretto si è infatti domandato: “Cosa posso offrire alla mia clientela che le altre strutture già non offrano?” e soprattutto “Come posso fare in modo che il mio investimento si riveli remunerativo?”. La risposta alla prima domanda è venuta quasi spontanea. «Quando ancora studiavo Urbanistica e Architettura, e la mia famiglia gestiva già l’albergo Millepini, incominciai a frequentare i primi corsi di subacquea e ricordo ancora la piscina fredda e poco profonda. Già da allora, osservando i declivi naturali della nostra proprietà, immaginai, e disegnai, una piscina profonda almeno 10 metri, ossia il doppio di quelle che all’epoca venivano costruite in Italia. Il progetto è rimasto nel cassetto per diversi anni, in attesa del momento giusto di realizzarlo. Quando alcuni anni fa, a causa della crisi, abbiamo visto diminuire in maniera sensibile i nostri clienti, ho capito che era il momento di fare qualcosa di unico, che nessun altro offriva e che nessuno avrebbe potuto offrire mai».

E ora? Chi finanzia il mio progetto?

Il problema maggiore, con cui l’architetto si è scontrato sin dagli esordi del suo progetto, è stato la ricerca di fonti di finanziamento. Nonostante la famiglia possedesse l’albergo adiacente, il citato Hotel Millepini, che già offriva centro benessere, termale e varie piscine interne ed esterne, esso non era comunque una garanzia sufficiente ad ottenere un mutuo. «In questo periodo storico – ricorda per noi l’architetto – aver trovato una banca che concedesse un mutuo è stata un’impresa. Tra i numerosi istituti di credito contattati, solo Veneto Banca ha

accettato di concorrere alla realizzazione del progetto, intuendone, in virtù del suo forte radicamento nel territorio d’origine, l’assoluta originalità e le ricadute benefiche dal punto di vista turistico, e quindi economico, che la piscina avrebbe potuto avere sul comprensorio euganeo. Ci tengo a precisarlo: Veneto Banca non ha finanziato un’impresa, un’industria, ma dei valori: ha finanziato l’impegno e il sacrificio che ha visto fare alla nostra famiglia per il raggiungimento della nostra idea. Sono questi i valori che un istituto di credito dovrebbe sostenere, valutare e premiare».

Come rientrare mento

dell’investi-

Il rientro dell’investimento, previsto tra l’albergo e la piscina, avverrà in circa 10 anni, ovvero la durata complessiva del mutuo. Ma, come fare? Come gestire in modo proficuo una piscina che, comunque, rappresenta un unicum nel panorama non solo italiano, ma mondiale? Prima di tutto, il fatto che sia una piscina da record sicuramente agevola il compito. Il progetto ha infatti avuto una grande risonanza mediatica, ha attirato sponsor e partner, con i quali l’arch. Boaretto ha stretto importanti collaborazioni. In secondo luogo, e forse anche il dato più interessante, sono i molteplici modi in cui l’architetto ha pensato di sfruttare questo particolarissimo spazio acquatico. Certo, è una piscina per gli appassionati di diving, per chi vuole imparare, per chi è esperto, per chi vuole migliorarsi. Ma se fosse solo questo, come potrebbe essere efficiente dal punto di vista gestionale? E infatti, nonostante la profondità così ingente, la piscina può ospitare un gran numero di attività. Nella parte “emersa” della piscina è stata ricavata una vasca 21x5 dove vendono ospitati corsi prenatal e postnatal, di acquaticità per i bambini e di acquagym. Le attività emerse e sommerse possono convivere senza problemi, in quanto sott’acqua vige un silenzio assoluto, che nemmeno la musica da discoteca può infrangere. Senza contare che anche sott’acqua è stato installato un impianto di diffusione sonora e di proiezione di immagini. «Sott’acqua si può fare praticamente di tutto – speci-


primo piano piscine

fica Boaretto – Abbiamo già organizzato serate al buio, nelle quali i sub si muovevano nell’acqua solo con l’aiuto di torce. Organizzeremo anche immersioni con maschera oscurata e piscina illuminata, così da poter simulare il comportamento corretto di chi perde l’orientamento e deve ritrovare l’uscita dalle grotte. Senza contare che abbiamo potuto trasmettere le partite dell’Italia agli ultimi Mondiali di calcio; le abbiamo proiettate sulle aperture finestrate ai lati della piscina, con tanto di commento in diretta. Un’iniziativa, quest’ultima, che c’ha permesso di finire sui principali quotidiani. Abbiamo anche in programma serate dedicate ai Pink Floyd e persino un matrimonio, che verrà celebrato a 10 metri di profondità. Ora speriamo solo che arrivino anche gli astronauti».

Per fortuna che l’acqua è calda

Altro fattore che rende unica questa piscina e che, almeno in parte, ne decreta la sostenibilità gestionale è la voce “acqua calda”. Chi gestisce impianti natatori sa che il riscaldamento dell’acqua è una delle voci di bilancio più pensanti e più difficili da far quadrare. Per questo, oggigiorno dovrebbero essere molte di più le piscine che si dotano di impianti a funzionamento solare. In questo caso, Y-40 può contare su una fortuna non indifferente (soprattutto considerato che stiamo parlando di un volume d’acqua pari a 4300 mc, più del doppio dell’acqua contenuta in una vasca olimpionica): la piscina è infatti alimentata da acqua termale, che sgorga naturalmente a una temperatura di 87°C e viene raffreddata in vasca di compenso, così da arrivare in piscina a una temperatura di circa 33°C. Questo fornisce un duplice vantaggio: per

i frequentatori, la possibilità di immergersi senza muta e nuotare in un’acqua estremamente “viva”; per la proprietà, invece, di poter riempire e mantenere la piscina risparmiando notevolmente dal punto di vista energetico, rendendo quest’opera non solo unica, ma anche delocalizzabile.

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VISTO DA VICINO

Un cantiere… da record

Ora, una domanda potrebbe sorgere spontanea: vista la particolarità di questa realizzazione, quanto tempo avranno impiegato per costruirla? Ebbene, «Il primo colpo di pala – racconta Boaretto – è stato dato il 2 maggio del 2013 e il 1° maggio 2014 hanno posato l’ultima piastrella e stuccato l’ultimo mq della piscina. Hanno atteso il 3 maggio per riempirla, dopo aver ricontrollato tutta la siliconatura del tunnel e il 5 giugno hanno avuto la prima inaugurazione ufficiale». Quindi: un anno, solo un anno, realizzando così quasi un record nel record. Senza contare che ogni singola azienda che si è occupata di Y-40 era italiana. Anche in questo caso è stata una specifica richiesta dell’architetto che, per la sua piscina, ha voluto solo ed esclusivamente fornitori italiani. «Già nella fase progettuale – ci tiene a precisare l’architetto Boaretto – abbiamo deciso che tutte le aziende impegnate nella realizzazione dell’opera dovessero essere italiane, eccezion fatta per i compressori delle bombole per i sub, che sono fabbricati da un’azienda tedesca, l’unica in tutto il mondo a certificarne la qualità dell’aria». Oggi, la piscina risulta in funzione e ben avviata. Tutto procede secondo i piani dell’architetto e noi ci sentiamo un po’ più orgogliosi di essere italiani.

Emanuele Boaretto Architetto, titolare della Boaretto Group, un gruppo molto attivo nel campo della ricettività turistico-alberghiera. Ideatore, progettista e proprietario di Y-40, The Deep Joy. PER APPROFONDIRE

Guarda la video-intervista a Emanuele Boaretto pubblicata nel canale Sport Industry di Youtube. Link diretto: http://bit.ly/sid5y40 Alcuni dei fornitori di quest’opera

Progetto: Arch. Emanuele Boaretto - Impresa costruttrice: Cesare Cardin & figli, Fasolo Impianti Elettrici, Giorgio Onorati Idraulica - Rivestimento interno ed esterno: piastrelle ceramiche in Gres Porcellanato Florim Geotech - Impianto trattamento acqua: Culligan Piscine - Impianto sonoro filodiffusione in aria e in acqua: Aquarmony di Rokepo - Gestione aria nella ricarica delle bombole: Bauer Kompressoren - Attrezzatura subacquea: Aqua Lung & Suunto - Attrezzatura per apneisti: Omer & Momodesign - Arredamenti: Moroso

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primo piano norme e leggi

Associazioni sportive e Social Network L’avvocato Guido Martinelli risponde ai nostri dubbi in merito all’utilizzo dei Social Network da parte delle associazioni sportive che operano senza scopo di lucro, entrando nel merito di limiti, rischi e opportunità.

Intervista a Guido Martinelli Prima di pubblicare post sui Social Network, le associazioni no-profit dovrebbero informarsi sui “limiti” entro cui rimanere e sui “rischi” che si possono correre.

I Social Network possono essere un potente veicolo per promozionare le proprie attività e per farsi conoscere a un pubblico più ampio. Però bisogna anche porre attenzione al tipo di promozione e di pubblicità che si svolge tramite questi mezzi di comunicazione. Questo discorso vale, ovviamente, per le associazioni sportive dilettantistiche che scelgono di costituirsi come no-profit e che quindi scelgono di non fare attività commerciale. Come specifica l’avvocato Guido Martinelli, interpellato in materia dalla nostra redazione: «Il problema deve essere visto a monte. Non è che esista un’impossibilità, un divieto o un qualsiasi tipo di ostacolo, per una associazione o società sportiva dilettantistica, di promozionare la propria attività attraverso i Social Network o le varie forme di comunicazione online oggi utilizzate. Non c’è nulla che sia espressamente vietato. Il problema è la forma attraverso il quale questo tipo di pubblicità viene posta

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in essere. Cerco di spiegarmi meglio con un piccolo esempio. Se un centro sportivo gestito in forma commerciale, quindi gestito da un’impresa, fa una determinata pubblicità, con la quale cerca di vendere i propri corsi, e un’associazione sportiva fa la medesima pubblicità, quindi vende accessi in palestra o servizi “estetici”, entrambi stanno vendendo lo stesso tipo di servizio. La cosa non è vietata, anzi è assolutamente compatibile, però attenzione! Se vendono lo stesso servizio, se vendono in maniera indiscriminata a chiunque ne faccia richiesta, questo non può che produrre una conseguenza: che le regole alle quali devono attenersi, sia l’impresa, sia il centro gestito dall’associazione no-profit, devono essere le medesime. Quindi entrambe devono assoggettare a IVA e a imposte sui redditi il corrispettivo che hanno disposto dall’acquirente di questo servizio. E questo perché è al di là di ogni dubbio che il soggetto, che si presenti in palestra richiamato da questa

forma di pubblicità, sia a tutti gli effetti un cliente». Quindi, dove nascono i problemi con l’Agenzia delle Entrate? «Nascono perché diventa difficile, in presenza di un’attività promozionale di questo tipo, poter poi ritenere che in realtà la persona che è entrata nel centro sportivo sia entrata attratta dallo spirito associativo, attratta dall’attività sociale, attratta dalla voglia di tesserarsi all’ente di promozione sportiva o alla federazione sportiva nazionale cui questa associazione sportiva fa riferimento». Un’associazione sportiva no-profit in che modo può dunque farsi pubblicità online senza rischiare di perdere i propri benefici fiscali? «La risposta è: quella che arriva a casa, ogni giorno, a ognuno di noi, sotto forma di posta elettronica o nella buchetta delle lettere. Tutti infatti riceviamo lettere


primo piano norme e leggi

dal Fondo Italiano del FAI, dalla ricerca sul cancro, dalla lotta contro la leucemia; bene, queste comunicazioni sono tutte campagne associative, di tesseramento, sono campagne che non vendono servizi, bensì prevedono l’ingresso in un certo mondo, che ha predeterminate regole. Solo a chi entra in questo mondo è data poi la possibilità di accedere a tutta una serie di servizi». Quindi lo stesso identico approccio può essere tenuto anche sui Social Network? «Sì, la promozione da parte di un centro gestito da un’associazione no-profit dovrà essere: “vieni da noi, diventa nostro socio, tesserati alla nostra federazione, tesserati al nostro ente di promozione sportiva, così facendo potrai frequentare il nostro impianto e partecipare alle nostre attività”. La comunicazione in questo senso deve essere chiara, perché il soggetto che non vuole tesserarsi, che non vuole associarsi, deve avere ben presente che non può accedere a quel centro e ai suoi servizi. È questo infatti che distingue il centro profit dall’associazione sportiva, ed è anche quello che giustifica in maniera legittima il vantaggio fiscale di cui quest’ultima gode». Diventa quindi necessario operare su due terreni diversi? «Sì. L’impresa profit comunica al pubblico in maniera generalizzata e chiunque può accedere ai centri sportivi da essa gestiti, però in questo caso è necessario assoggettare alla disciplina fiscale generale, quindi a IVA e a imposte sui redditi, i corrispettivi. Una scelta che può fare tranquillamente anche l’associazione sportiva, sia chiaro, adottando la medesima disciplina. Infatti, se un’associazione sportiva, su Facebook, vende servizi e svolge un’attività commerciale, in quel momento sta facendo un’attività concorrenziale, si sta ponendo sullo stesso piano e alle stesse condizioni dell’impresa profit, quindi in questo caso è necessario l’assoggettamento a IVA e a imposte sui redditi. Dall’altro canto, l’associazione sportiva che invece sceglie di non svolgere un’attività aperta al pubblico, quindi non si pone sul mercato e non entra in concorrenza con l’attività svolta dalle imprese, deve svolgere necessariamente un’attività riservata a chi è già socio o tesserato, oppure volta a trovare nuovi soci e tesserati». Per quanto riguarda le foto, di bambini e ragazzi, che spesso le associazioni pubblicano sulla loro fanpage di Fabook, possono farlo? «Assolutamente sì, tenendo però presente che, quando siamo in presenza di minorenni, dobbiamo avere la liberatoria per l’utilizzo delle immagini, specialmente nel caso in cui le foto non siano con “spirito di cronaca”. Andrebbero infatti distinte, da una parte, le foto della festa messe sul giornalino dell’associazione, sul quale però non c’è un intento promozionale, ma un discorso legato alla volontà di far vedere quante attività vengono svolte e quanto lavora bene l’associazione, ed è quindi evidente l’assenza di uno sfruttamento dell’immagine del minore o della persona fotografata. Diverso è il

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caso in cui le foto vengano utilizzate per promuovere l’attività dell’associazione o per vendere dei servizi. In questo caso si ha un ritorno economico; non è detto che sia profittevole, ma è comunque economico, quindi vanno richieste liberatorie e apposite autorizzazioni». In linea generale, è sufficiente far firmare un’autorizzazione ai genitori all’inizio dell’anno? «Sì, anche se bisognerebbe vedere cosa viene scritto in questa liberatoria. Bisogna stare anche attenti a chi ha la responsabilità genitoriale sul minore in questione; ad esempio, in caso di separazione o affidi condivisi, bisogna verificare che non firmi il padre se è la madre ad avere l’affidamento o viceversa».

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Un ultimo consiglio? «Se la vostra associazione è no-profit e volete evitare di perdere i vostri privilegi, non vendete servizi, fate campagne promozionali per incrementare il numero dei soci e dei tesserati. Questo è vitale e lo sottolineo tre volte. Per la parte legata alla privacy, invece, la situazione è più complessa ed è sicuramente buona norma far sottoscrivere apposite liberatorie per la pubblicazione delle foto su pubblicistica aziendale, anche a finalità economiche».

VISTO DA VICINO

Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

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scelti per voi novità dal mercato

Manutenzione in piscina: sempre più facile Novità 2014 per Polimpianti. L’azienda propone sul mercato un nuovo accessorio per facilitare l’avvolgimento del cavo a fine pulizia del modello Dolphin Wave 300 XL. Il nuovo arrotolatore, montato sul carrello del pulitore, permette di agevolare le operazioni dei manutentori della piscina. Grazie al nuovo sistema, Dolphin Wave 300 XL si riconferma il robot ideale per grandi piscine commerciali, centri olimpici, parchi acquatici e piscine lunghe dai 25 ai 60 m, garantendo ottime prestazioni professionali. Su wwww.sportindustry.com è disponibile il video sul funzionamento del nuovo avvolgitore.

L’energia, la gestiamo noi Energon Esco è una società di servizi energetici con sede centrale a Modena e uffici a Roma nata nel 2009 da un’esperienza pluridecennale. Sempre attenta alla sostenibilità ambientale, fornisce energia elettrica, termica, frigorifera prodotta mediante sistemi cogenerativi e fonti rinnovabili. L’azienda riesce a distinguersi nel mercato grazie al know how tecnologico, al tipo di clientela servita, ai servizi offerti e a una proposta contrattuale molto conveniente per il cliente. Con Energon Esco si paga infatti solo l’energia che si consuma e non tutto ciò che serve produrla. In questo modo, il gestore può concentrarsi sul proprio core business, lasciando a uno specialista come Energon Esco la gestione della centrale termica, senza alcuna spesa. Su 120 impianti gestiti, in Italia Energon Esco dà energia a una ventina di centri natatori dislocati in diverse regioni d’Italia. Per approfondire: bit.ly/sid5energon

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Per un controllo automatico

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T Control è una centralina per la gestione e il controllo di molteplici funzionalità delle piscine; lavorando in modo manuale o temporizzato (con predisposizione per unità radiocomando), gestisce e controlla filtrazione, fari LED, idromassaggio, carico elettronico, H2O. La funzione automatica è in graAlbertodo Manzotti di regolare i cicli di filtraggio giornaliero in base alla temperatura dell’acqua, senza la necessità di alcun intervento. Se la temperatura dell’acqua scende al di sotto di 3°C, T Control avvia in modo autonomo la funzione antigelo. Progettato e realizzato da Aqua Industrial Group, solida realtà presente nel mercato della componentistica per il trattamento dell’acqua dal 1974.

Geoplast presenta Gripper Outdoor, una superficie sportiva che permette la costruzione di campi polivalenti nei quali è possibile praticare svariate discipline sportive e ludiche: calcetto, volley, tennis, pattinaggio, danza, ecc. Gripper Outdoor è composta in polipropilene (PP), un polimero dalle qualità straordinarie che garantisce massimo comfort, resistenza alle sollecitazioni, durevolezza nel tempo e perfomance di alto livello. Le piastrelle, fornite in dimensione di 25x25cm (16 pezzi per mq), vengono agganciate in modo semplice, rapido e preciso grazie al sistema di pre-assemblaggio dei fogli snap-fit. Il sistema assicura notevole velocità nelle operazioni di montaggio e smontaggio. Si pensi che un campo polivalente di circa 500mq può essere montato in sole 4 ore da 4 persone (tracciatura del campo a parte).

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opera nell’ambito della sanità privata. Vanta finanziario ed amministrativo in qualità di lmente è Consigliere di amministrazione e ondazione dello Sport del Comune di Reggio ss School di Roma.

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scelti per voi novità dal mercato

Trampolini elastici di alta qualità Fondata nel 1987 in provincia di Modena, ad opera dell’omonimo fondatore Eugenio Guzzi, l’azienda si distingue sul mercato per la produzione di trampolini elastici di altissima qualità, interamente costruiti e assemblati in Italia. Prodotti di punta della ditta, i trampolini rispettano le più severe normative Europee in ambito di sicurezza, e hanno la garanzia della certificazione TÜV Rheinland. Oltre alla vendita dei trampolini, l’azienda si occupa di giochi gonfiabili, piscine con palline, playground, areegioco, oltre a fornire anche ogni tipo di assistenza.

Tutto per vivere la palestra In Palestra è un’azienda che produce articoli e accessori per il fitness e la palestra (boxe, functional training, yoga, pilates, ecc.), la fisioterapia e i centri sportivi di vario genere. Licenziatario del marchio Freddy nel settore, è presente sul mercato da 15 anni e produce la maggior parte dei suoi articoli in Italia, seguendo elevati standard di qualità e rispetto ambientale garantiti dalle certificazioni Made in Italy, ISO9001 e ISO14001. Per questo motivo molti prodotti, dai tappetoni per le palestre, ai sacchi da boxe, agli accessori per la fisioterapia, ecc. possono essere prodotti anche su richiesta a misura del cliente. È infine possibile personalizzare con loghi e colori una varia gamma di borse, asciugamani e t-shirt.

Per approfondire: bit.ly/sid5guzzieugenio

Scegliere il pulitore per la piscina Come faccio a scegliere il robot per la pulizia della piscina? Lo compro super accessoriato o basta il modello base? E sarà poi il modello più adatto? Se state ancora aspettando risposte a queste domande, da oggi avete un nuovo referente: Pool Cleaners Specialist, una rete di rivenditori specializzati creata da Astral Italia, che ha investito risorse ed energie per coinvolgere e formare i propri partner in questo specifico prodotto. Dal progetto è nato anche un sito web apposito che offre all’utente moltissime informazioni relative ai pulitori automatici: il loro funzionamento, le caratteristiche tecniche, i vantaggi e le qualità che li rendono indispensabili.

Per approfondire: bit.ly/sid5inpalestra

I tornelli di sicurezza di Y-40 Y-40, la piscina più profonda del mondo ha scelto i tornelli a tutt’altezza Kaba Kentaur. Una referenza di grande prestigio per l’azienda Kaba, che da oltre 150 anni propone soluzioni e prodotti innovativi e all’avanguardia, soprattutto dal punto di vista tecnologico, per la protezione delle persone e della proprietà. Per controllare e gestire l’accesso alla vasca interna, dopo un’attenta analisi, la proprietà ha scelto il tornello a tutt’altezza Kaba Kentaur FTS E02, nella versione a tre settori, bidirezionale a movimento manuale. La struttura del tornello, completamente in acciaio, è resistente alla corrosione grazie al trattamento galvanizzato e quindi adatta ad aree interne con condizioni di umidità particolari.

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scelti per voi novità dal mercato

Nati per… muoversi

Passione per il ferro dal 1972

“Vogliamo ispirare ed educare i bambini a muoversi e a divertirsi al tempo stesso” (Philip Mills, AD Les Mills International). Da queste premesse nasce BORN TO MOVE™, il nuovo programma di corsi targati Les Mills dedicati ai giovani. Si tratta di 6 programmi di allenamento che tengono conto delle preferenze e dei bisogni di ogni fascia di età, da 2 a 16 anni, in un contesto pieno di sport e allegria. Un programma che, di contro, permetterà di attrarre nuovi potenziali clienti e fidelizzare quelli attuali, grazie ad un’offerta completa per la famiglia, creando una fonte di reddito supplementare e rendendo più redditizio il vostro centro fitness o sportivo. E, cosa ancora più importante, vi permetterà di avere un impatto positivo sul futuro della vostra comunità.

SMEC nasce nel 1972 in una cantina, da un gruppo di amici tuttora in parte attivi in azienda, aventi la passione di tagliare, curvare e saldare il ferro. Da allora ad oggi, la capacità di SMEC di progettare e realizzare prodotti funzionali e duraturi nel tempo è maturata e si è consolidata, sfruttando l’esperienza acquisita in 35 anni di attività. Oggi SMEC si è specializzata in cancelli e recinzioni, arredo urbano e carpenteria ad hoc; soluzioni che si distinguono sul mercato per un disegno funzionale e una ricerca tecnologica in costante evoluzione. SMEC è concessionario dal 1980 del grigliato elettrofuso ORSOGRIL, dal 1997 è associata al Consorzio ARREDO URBANO e dal 2013 ha aderito all’Associazione Impianti Sportivi AIS, associazione neo costituita senza fini di lucro che si prefigge di promuovere la realizzazione di impianti sportivi sostenibili energeticamente, economicamente e socialmente.

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Utilizzi la piscina tutto l’anno?

Il legno è la nostra arte

Perché lasciare la vasca inutilizzata durante le basse stagioni? Perché non poterla sfruttare tutto l’anno? Per dare risposta a queste domande, Favaretti Group propone CristalBall, una copertura gonfiabile economica e pronta in pochi minuti. Basta attivare il gonfiatore elettrico per aver a disposizione una “bolla di cristallo” sopra alla vasca. CristalBall non necessita di alcun tipo di lavoro in muratura né di permessi, può essere installata direttamente dal cliente finale e, con l’avvicinarsi della bella stagione, potrà essere agevolmente ripiegata e mettere via. Realizzata su misura in concerto con le specifiche indicazioni del cliente, CristalBall viene sagomata sulla forma della vasca e permette di coprire anche eventuali zone relax. Per approfondire: bit.ly/sid5favaretti

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Stratex Spa è oggi, in Italia, una delle aziende leader nella produzione di strutture in legno lamellare. La sua gestione produttiva è sempre stata caratterizzata da una continua ricerca e controllo della qualità, attenendosi rigorosamente alla normativa europea. Negli stabilimenti di Sutrio (UD) sono in funzione macchine produttive all’avanguardia, in particolare centri di lavoro, completamente integrati e automatizzati con le più moderne tecniche del CAD-CAM, per la finitura del prodotto di qualunque forma e dimensione. Gli uffici tecnici e commerciali di Stratex sono in grado di fornire completa assistenza dalla nascita del progetto alla stesura dei disegni esecutivi e delle relazioni di calcolo, proponendole più opportune soluzioni tecniche sia in fase progettuale sia nella posa in opera in cantiere delle strutture che l’azienda installa, impiegando maestranze specializzate, in tutto il territorio nazionale ed estero. Per approfondire: bit.ly/sid5stratex


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scelti per voi novità dal mercato Un elettro-allenamento

Si chiama Wav-e ed è un innovativo metodo d’allenamento basato sull’elettrostimolazione muscolare (EMS). Progettato per chiunque desideri mantenersi in forma, è ideale per svolgere un allenamento completo, altamente efficace e mirato, che rafforza, scolpisce e tonifica con una seduta alla settimana della durata di appena 15 minuti. Grazie ai suoi impulsi, consente infatti di coinvolgere simultaneamente i muscoli del dorso, delle braccia, del petto, degli addominali, dei glutei e delle gambe, in fase sia agonista sia antagonista, rendendo possibile un allenamento breve, molto intenso ed efficace. Il numero di fibre muscolari reclutate è quasi doppio rispetto a quello di un allenamento isotonico classico grazie alla combinazione dell’EMS e della contrazione volontaria. Per approfondire: bit.ly/sid5wave

trimestrale, anno 5, n. 17 lug-set 2014 Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria Per contattare la redazione info@sportindustry.com Direttore responsabile Federico Maestrami

Benvenuti nel primo stadio a LED È il primo stadio professionistico italiano illuminato con la tecnologia LED. Ci riferiamo allo stadio della SPAL di Ferrara, che di recente ha visto la sostituzione del vecchio impianto d’illuminazione con uno più efficiente. Dell’intervento si è occupata la Energeos/Ecosolar Italia, importatrice unica per l’Italia del sistema illuminante AAA-Lux interamente progettato e prodotto in nord Europa. «Il vecchio impianto – ci racconta l’azienda – era dotato di 72 fari da 2.200 watt che non riuscivano a soddisfare le esigenze illuminotecniche imposte dalla Lega Pro (500 lux verticali). Si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori fari, del peso stimato di circa 40 Kg, ma le vecchie torri in cemento dello stadio non consentivano un ulteriore “appesantimento”. La soluzione da noi proposta ha fatto sì che, utilizzando 68 fari da 1.700 w dal peso di soli 25 Kg ciascuno, ottenessimo due risultati in un unico colpo: alleggerimento della struttura e illuminazione a norma di regolamento». Per approfondire: bit.ly/sid5energeos

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Nuove testate amovibili per piscina In base alle normative FINA, le piscine da competizione con bordo sfioratore sui quattro lati devono essere provviste, sui lati corti della vasca, di una parete di testata alta 30 cm sopra il livello dell’acqua. Con questa finalità, Piscine Castiglione, azienda specializzata nella produzione di piscine pubbliche e private, ha sviluppato una testata amovibile, con struttura in acciaio inox, rivestita da una griglia in ABS antiscivolo. Il grande vantaggio di questo sistema consiste nel permettere lo sfioro d’acqua sui quattro lati e, contemporaneamente, fornire un supporto ideale per le placche elettroniche di rilevamento dei tempi, nonché per i blocchi di partenza e gli ancoraggi delle linee galleggianti. Nella foto: piscina con bordo a sfioro e due testate amovibili, realizzata dall’azienda con l’esclusiva tecnologia brevettata Myrtha® in occasione degli ultimi Campionati Europei di nuoto (Len 2014, Berlino 13 - 24 agosto 2014).

Redazione Alice Spiga (responsabile redazione), Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario Hanno collaborato Guido Martinelli, Paolo Pettene Progetto grafico Alice Anna Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani Videoimpaginazione - prestampa Sabrina Paoletti Fotografie Sxc.hu, Shutterstock.com Stampa GRAFICHE BARONCINI - Imola (BO) Spedizione in posta target PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami Direzione editoriale Federico Maestrami, Roberto Maestrami Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Via Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60 info@ilcampo.it Domini internet: www.sportindustry.com www.sportindustry.net www.sportindustry.org www.sportindustry.info www.sportindustry.tv www.sportindustry.it www.sportindustry.eu L’Editore declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni sui dati pervenuti e pubblicati. È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione e l’adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i cd rom, le fotocopie e i siti Internet), non autorizzati.

Per approfondire: bit.ly/sid5castiglione

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