l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere trimestrale - anno 6 - n. 21 - luglio-settembre 2015
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Roma 2024 Ufficializzata la candidatura della città per le Olimpiadi del 2024. Sarà un’opportunità per il rilancio dell’impiantistica sportiva?
WELLNESS
COMPLEMENTI
Lo sport oltre il calcio
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Primo piano
Il Jobs Act e lo sport Un decreto che sembra non tenere conto delle realtà che operano nel terzo settore e della gestione delle risorse umane.
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Primo piano
Nuove opportunità di mercato Un focus sulle ultime novità e tendenze dai mercati internazionali dello sport, della piscina e del benessere.
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«Andare allo stadio non dovrebbe rappresentare un problema. Come è possibile che sempre meno persone vadano allo stadio, mentre all’estero non c’è un poliziotto, il clima è tranquillo ed è pieno di famiglie? Io sono pronto a stringere un grande patto per il calcio e a dare incentivi per stadi dove si possa andare con le famiglie, senza tornelli, con le tifoserie accanto. Bisogna aiutare chi vuole fare questi stadi in città». Con queste parole, il Premier Matteo Renzi ha accolto, in maggio scorso, l’annuncio dell’AC Milan, che intende costruire un nuovo stadio in città. Parole di certo propositive, anche se non nascondiamo la speranza che la politica italiana si prenda a cuore anche gli sport minori, non solo il calcio, e s’interessi anche di impianti spor-
tivi e piscine e palazzetti dello sport, non solo di stadi. Certo, gli stadi sono sempre meno frequentati, sempre più vissuti come “luoghi del pericolo” e tanti sono i progetti di riqualificazione rimasti solo sulla carta ed è giusto parlarne e cercare soluzioni (noi per primi abbiamo dedicato un articolo a tutti i nuovi progetti, che potete trovare a pagina 10), ma i problemi dell’impiantistica italiana non si esauriscono di certo solo agli stadi per il calcio. Questo per dire che il mondo sportivo ha bisogno di una maggiore considerazione, di riforme pensate per venire incontro alle esigenze dell’intero settore (e già con il Jobs Act si è persa un’occasione, come racconta l’avvocato Martinelli a pagina 6), ha la necessità di semplificare le procedure per la richiesta di finanziamenti, per accedere ai bandi, per l’assegnazione degli spazi sportivi, ha bisogno di sostegno per trovare soluzioni concrete e praticabili per risparmiare sui costi (energetici come gestionali). E la politica deve fare la sua parte, calandosi nella realtà italiana di tutte quelle associazioni e di tutti quei club che, anno dopo anno, infondono vita al mondo dello sport.
Scelti per voi
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ISSN 2038-5781
Sport e tecnologia
18/20 febbraio 2016
Le novità proposte dalle aziende operanti nei settori dello sport, del fitness, della piscina e del benessere.
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news
Lo sport è inclusione sociale. 3 esempi italiani Lo abbiamo sentito ripetere in molteplici occasioni, e la nostra redazione stessa l’ha spesso detto e ridetto: lo sport è inclusione sociale, è integrazione, è palestra di vita, è sana competizione, è amicizia, è divertimento, è lavorare insieme verso un risultato condiviso, è tutto questo e molto di più. Su www. sportindustry.com abbiamo raccolto per voi tre iniziative che puntano sullo sport come strumento di inclusione, aggregazione e integrazione sociale. Dal progetto “Diversabili che aiutano altri diversabili” dell’associazione sportiva dilettantistica Happy Stable di Terrasini (PA), alla Water Polo Ability, la squadra perfettamente integrata tra normodotati e disabili (caso unico nel suo genere), fino alla parrocchia d’Imperia che punta sul calcio come scuola di vita per i più giovani.
Mancano spazi sportivi adeguati. E i giovani stanno in casa. Dati preoccupanti emergono dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi”, realizzata da Ipsos per Save the Children e presentata ad Expo 2015 in occasione dei quattro anni di “Pronti, Partenza, Via!”. La ricerca Ipsos descrive bambini e ragazzi abbastanza attenti all’alimentazione, per una buona parte praticano attività sportiva, ma passano anche tanto tempo chiusi in casa davanti alla televisione, ai videogiochi o leggendo un libro. Quasi un bambino su cinque (17%) in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione deve essere ricercata nella mancanza di possibilità economiche delle famiglie di affrontare questa spesa. Circa un minore su dieci, invece, non pratica attività motorie neppure a scuola (11%), per mancanza di spazi attrezzati o per l’assenza di attività nel programma scolastico. I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici (62%) molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all’aperto dove incontrarsi oppure sono sporchi e poco sicuri (66%). Continua a leggere i dati emersi dalla ricerca nella notizia completa pubblicata su www.sportindustry.com. Per approfondire: http://bit.ly/sid9ricerca
Per approfondire: http://bit.ly/sid9sport
Bando 500 impianti sportivi di base: i risultati 1161 domande provenienti da tutto il territorio nazionale. Questo il numero di richieste ricevuto per il bando “500 impianti sportivi di base” indetto da ICS - Istituto per il Credito Sportivo. Grazie al bando, le associazioni e le società sportive dilettantistiche, gli enti e le federazioni sportive potranno ricevere mutui a tasso zero per la ristrutturazione o la realizzazione di impianti sportivi di base. Grandissima soddisfazione per l’importante partecipazione di tutte le regioni d’Italia: 18 regioni su 20 hanno raggiunto il plafond a loro destinato e, in alcuni casi, l’importo richiesto è stato addirittura superiore del 300%. Il totale complessivo delle domande presentate ha superato i 260 milioni di euro; è il nord ad aver il primato numerico delle richieste, ma è il sud ad averlo in termini di importo.
Verso Roma 2024 La candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 è stata accettata. La città non ospita i Giochi dal 1960, si è candidata per le Olimpiadi del 2004 dove è arrivata al secondo posto, mentre la candidatura per le Olimpiadi del 2020, come tutti sanno, è stata ritirata dal governo Monti perché troppo costosa per il paese e per la mancanza di strutture adeguate. Nel corso dell’incontro ufficiale, l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo ha illustrato uno studio di approfondimento sul villaggio olimpico e sulle strutture necessarie. Innanzitutto si è verificata la possibilità di utilizzare l’area di Tor Vergata per costruire i nuovi impianti sportivi e completare le strutture già esistenti; un intervento, questo, che richiede un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città. “Non vogliamo altre cattedrali nel deserto, ma infrastrutture che servano alla città - ha tenuto a puntualizzare il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo - C’è la consapevolezza che le risorse sono poche e vanno spese al meglio. Pensiamo a Olimpiadi low cost ed ecosostenibili». A noi non resta che attendere e vedere che cosa accadrà, nella speranza che la sfida delle Olimpiadi sia una sfida tutta italiana e che possa rappresentare una grande occasione per un rilancio dell’impiantistica sportiva.
Per approfondire: http://bit.ly/sid9bando
Cantieri in Comune: l’elenco degli impianti sportivi Il 10 aprile 2015, il CIPE ha approvato - a conclusione della procedura “Cantieri in Comune” - l’elenco dei Comuni e delle opere assegnatarie di finanziamenti per circa 198,6 milioni di euro. In tutto si tratta di 137 interventi che riguarderanno il completamento di opere distribuite sul territorio nazionale, appaltabili entro il 30 aprile 2015 e cantierabili entro il 31 agosto 2015, segnalate dai sindaci alla Presidenza del Consiglio. Su www.sportindustry.com proponiamo l’elenco degli interventi che riguarderanno impianti sportivi, palazzetti, piscine e strutture per la ricettività e il benessere. Si parla di circa 12milioni di euro per centri, impianti e campi sportivi, poco più di 3milioni di euro per le piscine e gli impianti natatori e circa 32 milioni di euro per impianti per la ricettività, il turismo e il benessere. Per approfondire: http://bit.ly/sid9cantieri
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Per approfondire: http://bit.ly/sid9roma
Certificati medici e sport: nuova nota esplicativa Il Ministero della Salute pubblica una nota esplicativa delle “Linee guida di indirizzo in matera di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica”, emanate con Decreto dell’8 agosto 2014. L’intento della nota è rispondere alle richieste di chiarimenti sulla sussistenza o meno dell’obbligo della certificazione per coloro che svolgono attività sportive non agonistiche organizzate dal Coni, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate e agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. Entro fine ottobre il Coni provvederà a fornire indicazioni per distinguere tra le diverse tipologie di tesseramento, in modo da limitare l’obbligo di certificazione a “i tesserati che svolgono attività sportive regolamentate” ed esonerare “i tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico” e quelli che “non svolgono alcuna attività sportiva”. Per approfondire: http://bit.ly/sid9certificati
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Umbria: 500mila euro per gli impianti
Sedentari e attivi in Italia: i dati 2011-2014
La giunta regionale dell’Umbria ha approvato uno stanziamento di 500mila euro nel bilancio di previsione 2015, a integrazione del fondo di 900mila euro stanziato lo scorso anno. Si tratta soprattutto di lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma di impianti sportivi di proprietà pubblica e, in particolare, di opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento ai fini dell’agibilità e della sicurezza. L’elenco completo degli impianti sportivi ammessi al finanziamento è disponibile su www.sportindustry.com.
Gli adulti italiani si distribuiscono quasi equamente tra fisicamente attivi, parzialmente attivi e sedentari. La sedentarietà è associata all’avanzare dell’età, al genere femminile e a status socio-economici più svantaggiati. Nel periodo 2011-2014 la quota dei sedentari divide l’Italia in due, con una maggiore frequenza fra i residenti nel Centro-Sud (con l’eccezione di Molise e Sardegna). Questo quanto emerge dai dati raccolti da Passi, il sistema di sorveglianza di Epicentro (Portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica) che ogni anno analizza la popolazione italiana dal punto di vista dell’attività fisica svolta. Uno dei dati interessanti emersi dalla ricerca riguarda la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata. Non sempre infatti quest’ultima trova una corrispondenza con quella effettivamente svolta. Si pensi che la metà degli adulti parzialmente attivi e 1/5 dei sedentari percepiscono erroneamente il proprio livello di attività fisica come sufficiente. Continua a leggere i dati della ricerca su www.sportindustry.com.
Per approfondire: http://bit.ly/sid9umbria
Il mercato del benessere in Italia
Finanziamenti europei e rinnovabili: nasce la piattaforma
È un giro d’affari di oltre 10 miliardi di euro quello generato in Italia dal mondo del fitness e del benessere. Un fatturato distribuito su vari comparti. Gli istituti di bellezza rappresentano la quota più ampia e redditizia del settore, con circa il 70% delle imprese totali, pari a ben 21 mila unità. Seguono gli hotel e gli agriturismi (sono 4.200), i centri idrotermali e gli stabilimenti per il benessere fisico (2.500). Sono invece 12mila circa le palestre sparse in tutto il territorio nazionale, di cui, però, la metà offre strutture embrionali, quand’anche non semplicemente amatoriali. 28 mila gli addetti, con una media di 4 per centro. In Europa, il nostro Paese è al primo posto per numero di palestre, mentre è il quarto mercato europeo per fatturato, dopo Regno Unito, Spagna e Germania. Maggiori dati e informazioni nella notizia completa su www.sportindustry.com. Per approfondire: http://bit.ly/sid9benessere
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Per approfondire: http://bit.ly/sid9numeri
Nasce la nuova piattaforma europea in materia di energia che sosterrà le regioni e gli Stati membri a utilizzare i finanziamenti della politica di coesione in modo più efficace, dando un sostegno concreto alla promozione dell’energia sostenibile. La piattaforma, creata su iniziativa della Commissione Europea, aiuterà le regioni a condividere le loro competenze in materia di investimenti energetici sostenibili e, soprattutto, di tecnologie innovative a basse emissioni. Senza contare che aiuterà ad allineare le attività d’innovazione nel settore dell’energia a livello nazionale, regionale e locale, al fine di istituire un programma strategico comune basato sulle priorità energetiche. «Per il periodo 2014-2020, più di 38 miliardi di euro sono stati destinati in favore della European Energy Union Strategy, al fine di favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori - ha dichiarato Corina Cretu, commissario europeo per la Politica regionale. - Un investimento importante, che rappresenta più del doppio dei fondi rispetto al periodo precedente».
Per approfondire: http://bit.ly/sid9rinnovabili
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Incontra il settore della ricettività
Il 18 e 19 novembre 2015, alla Fiera di Padova, torna SIPAC, l’unica manifestazione italiana professionale dedicata alla ricettività all’aria aperta. L’evento offre la possibilità, alle aziende che operano in questo settore, di incontrare centinaia di strutture nell’arco di 2 giorni. I visitatori potranno invece scoprire le ultime novità del mercato, dalle case mobili alle strutture abitative atipiche, dai giochi da esterno e interno fino alle piscine e alle SPA. Rivolto a tutti i paesi della zona adriatica, il Salone SIPAC è organizzato dalla società CODEEVENTS in collaborazione esclusiva con FAITA federcamping. Tra gli eventi di formazione, segnaliamo la 5a conferenza nazionale di FAITA, che si terrà il 18 novembre con la partecipazione di oltre 400 strutture turistiche. Il 19 novembre si terranno invece meeting, conferenze e corsi di formazione che toccheranno soggeti cari al settore, oltre alla presentazione del Buy Camping, la piattaforma commerciale che mette in contatto aziende ricettive e principali tour operator europei . Qualche esempio di tipologia dei visitatori? Proprietari e gestori di campeggi e villaggi vacanze, di parchi giochi e acquatici, di stabilimenti balneari, di strutture ricettive, ecc.
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DPR151 prevenzione incendi: le scadenze Grazie alla collaborazione con Arsea srl, ricordiamo le scadenze del nuovo regolamento di prevenzione incendi DPR151 che coinvolge chi gestisce impianti sportivi con capienza superiore a 100 persone, corrispondenti a una superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. La prima scadenza è il 1° novembre 2015. Entro questa data si dovrà sottoporre al Comando dei vigili del fuoco un progetto di adeguamento antincendio. La seconda è il 7 ottobre 2016, entro la quale bisogna presentare la SCIA per acquisire il certificato di prevenzione incendi. I termini risultano così posticipati dal Decreto Milleproroghe 2015.
Per approfondire: http://bit.ly/sid9incendio
Per approfondire: http://bit.ly/sid9sipac
Legionella in piscina: nuove linee guida
Approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 maggio 2015, il documento “Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative. «L’elaborazione del documento - si legge nel testo della guida - si è basata sulle conoscenze presenti nella letteratura scientifica internazionale e ha tratto spunto anche da quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (WHO), europeo (EWGLI) e nazionale/regionale (Regione Emilia Romagna). L’intenzione è quindi di riunire, aggiornare e integrare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative; pertanto esso le sostituisce integralmente». Per approfondire: http://bit.ly/sid9legionella
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primo piano normative
Il Jobs Act e lo sport Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto applicativo del Jobs Act; un decreto che, come sostiene l’avvocato Guido Martinelli, sembra non tenere conto delle realtà che operano nel terzo settore. sto incrementare il suo massimale a 7.000 euro l’anno, ma rimane a 2.000 euro il limite per i “committenti imprenditori”. E qui sorgono altri dubbi: chi definisce se un’associazione è un “committente imprenditore”? E ancora: chi definisce che cosa possa essere inquadrata come “prestazione accessoria”? «Un’associazione che gestisce una scuola musicale aperta al pubblico è un “committente imprenditore”? Si può parlare di prestazione accessoria per un docente, magari di Conservatorio, che si presta a collaborare con l’associazione?» Si chiede, e al contempo domanda, l’avv. Martinelli.
3) Le deroghe all’articolo 2, comma 2: più confusione che chiarezza
a cura della redazione Per quale motivo il Jobs Act non sembra venire in aiuto delle associazioni che lavorano nel settore sportivo? Lo scopriamo in questo articolo.
VISTO DA VICINO
Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto applicativo del Jobs Act, che rielabora e rivede la disciplina organica dei contratti di lavoro. Il decreto secondo quanto sostiene l’avvocato Guido Martinelli: «Sembra non tenere conto delle realtà che operano nel terzo settore e della gestione delle risorse umane che prestano nei loro confronti la loro attività, e che andrà a modificare inevitabilmente i rapporti di lavori che da sempre hanno regolato questo settore». Vediamo da vicino che cosa cambia e per quale motivo il Jobs Act non sembra venire in aiuto delle associazioni che lavorano nel settore sportivo.
1) “Il contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro”, articolo 1, comma 7, lettera b)
Fermo restando la buona volontà di questo assunto, che mira a promuovere contratti di lavoro stabili, rendendo l’indeterminato più conveniente in termini di oneri diretti e indiretti, non tiene però conto che le associazioni sportive si avvalgono da sempre di forme di contratto “semigratuito”. Per queste ultime, asserisce l’avv. Martinelli: «il ricorso forzato al lavoro subordinato, ribadito quale “forma comune di rapporto di la-
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voro” appare scelta non solo antieconomica ma, spesso, non corrispondente alle effettive modalità di svolgimento della prestazione». Pensiamo, per esempio, a chi gestisce i punti di ristoro all’interno dei circoli ricreativi, oppure agli animatori culturali, ai collaboratori tecnici, ai docenti di corsi che, magari per poche ore alla settimana, prestano la loro attività in favore di enti non profit. «La scomparsa della possibilità di stipulare accordi di associazioni in partecipazione con apporto di solo lavoro, il venir meno dei contratti a progetto e la previsione che si applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato per quelle collaborazioni “che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e ai luoghi di lavoro” (articolo 2, comma 1) rende estremamente difficoltoso inquadrare correttamente tutte quelle attività».
2) La soluzione? Il lavoro accessorio, come previsto dall’articolo 48 del Jobs Act, peccato che... Già, il lavoro accessorio. C’è solo un piccolo difetto: che lavoro accessorio ha vi-
Di grande interesse, da un punto di vista “sportivo”, è la lettura delle deroghe contenute all’articolo 2, comma 2. In pratica, vengono sanciti quattro casi in cui è possibile applicare alle collaborazioni il rapporto di lavoro subordinato. In particolare, al nostro settore interessano soprattutto la seconda, che riguarda le prestazioni intellettuali per le quali sia necessaria “l’iscrizione in appositi albi professionali” e non è chiaro a quali albi si faccia riferimento, e l’ultima deroga, quella che si riferisce alle: “collaborazioni rese ai fini istituzionali in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche (...) come individuati e disciplinati dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002 n. 289”. «Ora, di certo va salutato con favore l’avvenuto riconoscimento (o, meglio, vorremmo dire la conferma) della specificità del lavoro sportivo. Però resta comunque irrisolta la domanda di fondo, che è poi quella di maggior interesse per il mondo dello sport. Questo rapporto tipizzato è da ricondursi a quelli di cui all’art. 67 primo comma del Tuir, come tali non soggetti a contribuzione previdenziale, o a quelli di cui all’art. 50 del tuir (reddito parificato a quello subordinato, previsto per gli altri tipi di collaborazione elencati nello stesso comma del provvedimento in esame)?» Sarebbe bello se arrivassero dei chiarimenti, anche se è ormai evidente che, con la pubblicazione di questo testo, il Governo si sia lasciato scappare l’occasione di riformare il terzo settore e le regole che lo governano.
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primo piano mercato
Nuove opportunità dal mercato Grazie alla collaborazione con le principali fiere internazionali del settore piscina, benessere e impiantistica sportiva, vi offriamo una panoramica sulle ultime tendenze europee ed extraeuropee, sperando vi si aprano nuove opportunità di business.
Di Alice Spiga
PER APPROFONDIRE
Vi consigliamo la consultazione del medesimo articolo pubblicato su www. sportindustry.com nella categoria “Mercato impiantistica sportiva”. Dall’articolo online potrete infatti approfondire le numerose ricerche e i molteplici studi consultati per la creazione di queste poche pagine.
Secondo quanto riportato da Dietmar Rogg, Presidente dell’associazione per le piscine e il benessere (BSW) e Dieter C. Rangol, Direttore Esecutivo della medesima, in Germania ci sono 720.000 piscine private. La maggior parte sono piscine all’aperto. 130.000 sono piscine coperte, che costituiscono una piccola quota. Se si aggiunge a queste le piscine fuoriterra, a partire da un livello d’acqua al di sotto di un metro, si arriva a un totale di 2 milioni di piscine. Ogni anno - a seconda delle condizioni meteo ed economiche - tra gli 8500 e i 12.000 nuove piscine si aggiungono a questo conteggio. Un mercato che si mostra dunque già florido, ma che ha ancora ampi margini di crescita. I privati, in Germania, possono infatti contare su un’attività finanziaria superiore ai 5.000 miliardi di euro e la propensione alla spesa è alta - superiore anche a quella del 2006. Poiché i tassi d’interesse hanno raggiunto un minimo storico, il risparmio convenzionale è diventato poco attraente, facendo crescere
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in maniera sensibile gli investimenti sul patrimonio immobiliare e sui viaggi. E a proposito di viaggi, molto popolari, almeno secondo le ricerche condotte dal centro studi “ADAC Reisemonitor” nel 2015, sono le vacanze dedicate al benessere, che costituiscono la tipologia di villeggiatura prediletta in Germania, insieme alle escursioni. E il discorso non vale solo per la Germania visto che, nel complesso, la spesa per attività di viaggi resta la voce più importante nei budget delle famiglie europee. Ricordiamo che le nuove tendenze e le previsioni di sviluppo del settore turistico vedono una crescita costante dei servizi di benessere (in particolare delle spa) legati al turismo, come componente del viaggio. Da qui il costante aumento della presenza di centri benessere nella più evoluta offerta ricettiva. Il comparto wellness-travel (nel mondo) vale circa 400 miliardi di dollari, ovvero il 14% del turismo mondiale totale. Una cifra destinata ad aumentare con indici mediamente più elevati rispet-
to al resto dell’offerta turistica. Secondo lo studio di Euromonitor International, commissionato da Leisure Show Dubai 2015, il mercato delle SPA sta vivendo una fase di notevole espansione, con cifre che si stima possano raggiungere i 411 milioni di dollari nell’anno in corso. Anche la regione MENA, il secondo mercato nel mondo per velocità di sviluppo di Spa dopo l’Africa Sub Sahariana, con poco meno di 1 milione di viaggi nel periodo 2012-17 secondo il Global Wellness Institute (GWI), è attraversata dall’onda del fenomeno “spa”. In particolare, gli Emirati Arabi sono il primo paese per “turismo wellness” del Medio Oriente e Nord Africa, con un numero di visitatori destinato a raddoppiare entro il 2017. Secondo Susie Ellis, CEO del GWI, gli Emirati supereranno la quota di 999.000 viaggi, con un indice di crescita annuale pari al 17,9%. Altri mercati in crescita sono il Marocco, la Giordania, l’Arabia Saudita e l’Algeria, che entro il 2017 vedranno una crescita del turismo
primo piano mercato
del benessere in doppia cifra. Il GWI attribuisce questo boom del mercato delle Spa nella regione alle day spa, agli hotel con spa e ai resort di lusso.
Focus su: il benessere in Europa
Secondo uno studio realizzato nel 2014 dall’agenzia di consulenza internazionale SRI, l’Europa è la protagonista indiscussa del settore wellness; un’industria milionaria che nei 6 anni dal 2008 al 2014 ha registrato una crescita del 58%, passando da un volume d’affari di 60.000 a 94.000 milioni di dollari, con una crescita del 47% nel numero di Spa, raggiungendo le 105.591 unità. L’industria del benessere ha dato inoltre origine a un segmento turistico specifico, caratterizzato da viaggi internazionali o nazionali motivati dalla ricerca di strutture come stabilimenti termali, wellness, hotel specializzati, Spa cittadine o centri idrotermali con acque dalle proprietà minerali e curative. Nei paesi europei, questo tipo di turismo ha registrato un incremento spettacolare: solo nel 2013 è cresciuto del 12% sino a raggiungere i 415,3 miliardi di euro per 586,5 milioni di viaggi realizzati per questo motivo in tutto il mondo. L’Europa genera infatti 234 milioni di viaggi con queste caratteristiche e, secondo le previsioni, questa cifra aumenterà del 7,3% all’anno sino al 2017. La Germania, seguita da Francia e Austria, è in cima alla lista, mentre la Spagna occupa il sesto posto del ranking europeo dei primi 10 paesi in cui si realizza la maggior parte dei viaggi collegati al wellness, anche se guadagnerà posizioni rapidamente dato che, secondo le previsioni, da qui al 2017 crescerà con un ritmo del 6,2% annuale, più del doppio dei leader europei.
Tra le ultime tendenze: il risparmio
Dagli ultimi dati reperiti dalla nostra redazione, grazie alla collaborazione con Aquanale/FSB, BSW e Piscina&Wellness Barcelona 2015, è evidente come a livello europeo stia crescendo l’interesse verso tutti quei sistemi e quelle tecnologie che permettono un sensibile risparmio negli ambienti dedicati alla piscina, al benessere e all’attività fisico/sportiva. Per il mondo piscina, posizione di prim’ordine hanno ormai assunto le coperture per piscina; accessorio accessibile ormai a chiunque (a livello sia pubblico sia privato) che garantisce innumerevoli vantaggi. Si pensi che l’utilizzo costante di una copertura, nei periodi di non utilizzo della vasca, riduce il consumo di energia necessaria per il processo di riscaldamento - a seconda delle dimensioni, intensità di utilizzo e posizione - di oltre il 50 %. Nonostante questo, in Spagna, solo il 37,8% dei privati possessori di piscine può contare su sistemi di copertura, mentre la quasi totalità può contare su un sistema di illuminazione (tre piscine spagnole su quattro), anche se non è dato sapere se siano sistemi illuminanti efficienti (fonte dati: studio realizzato nel 2015 da Asofap e Piscina&Wellness Barcelona). In materia d’illuminazione, secondo quanto riportato dalla BSW, le nuove tecnologie stanno velocemente progredendo. Sempre più popolare, anche in ambiente sportivo, le tecnologie basate sui LED. Due i vantaggi principali: hanno una
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vita utile molto più lunga e consumano circa l’80% in meno rispetto ai sistemi precedenti. Molto in voga, sia in Germania sia in Spagna, l’utilizzo della pompa di calore come sistema di riscaldamento “green”, una macchina in grado di trasferire energia termica da una sorgente a temperatura più bassa ad una sorgente a temperatura più alta, utilizzando differenti forme di energia. Questa “ondata verde” trae vantaggio da un’ulteriore tendenza: la digitalizzazione progressiva. Non solo le persone e i mercati stanno diventando sempre più interconnessi, ma anche i prodotti, che oggi vengono in aiuto per lavorare in maniera più efficiente. Tramite Smartphone, Tablet e PC, oggi si può controllare la sauna e portarla alla temperatura di esercizio, si possono gestire le varie attrazioni della piscina e controllarne i valori dell’acqua, come tenere monitorati gli accessi agli stadi o comandare lo spegnimento automatico di tutte le luci a fine partita.
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E gli impianti sportivi?
Entrando più nel merito del settore impianti sportivi, nella maggior parte dei paesi il motore propulsivo all’innovazione tecnologica proviene dalle nuove politiche sociali e sanitarie nell’affrontare la cattiva alimentazione e l’obesità. L’amministratore delegato dello IAKS, Klaus Meinel, di recente ha sottolineato come anche un paese come la Russia, che sta patendo le conseguenze delle attuali tensioni politiche, abbia annunciato un programma d’investimenti a livello nazionale per favorire lo sport. «Si prevede – ha dichiarato Meinel - che il focus di programmi di finanziamento, per i prossimi anni, si sposterà verso gli impianti sportivi e i centri di formazione sportiva, favorendone le attività». Tendenza sempre più in voga in tutta l’area europea è quella degli sport urbani e dei parchi ricreativi, che ormai giocano un ruolo predominante nella progettazione di spazi urbani in tutta Europa. Ne è una riprova la fiera FSB che, nel 2015, vedrà la partecipazione di molteplici aziende che presenteranno campi da gioco e dispositivi per attrezzare spazi urbani, anche per avvicinare i bambini sotto i tre anni allo sport. Per i parchi gioco, alcuni produttori stanno promuovendo anche nuovi effetti visivi, che portano il gioco virtuale nel mondo reale allo scopo di far sperimentare lo sport e l’attività motoria su vari livelli, sempre con un occhio di riguardo ai requisiti di sicurezza. Sempre per le aree outdoor, si vanno ritagliando uno spazio di mercato sempre più ampio le superfici esterne in grado di ospitare attività ricreative e sportive: dalle pavimentazioni che possono essere utilizzate per le attività all’aperto in estate e, in un batter d’occhio, diventano una pista di pattinaggio per i mesi invernali, alle piazzole costruite con una particolare inclinazione che ricrea la sensazione di un campo di hockey tradizionale, fino alle ultime innovazioni che riguardano l’erba sintetica: fibre bicolore, materiali ecocompatibili, prodotti di riempimento al 100% da materiali riciclabili, nuove macchine per la rimozione delle fasce erbose e riciclaggio delle superfici in erba artificiale utilizzate.
Via dell’Industria, 20 37014 Castelnuovo del Garda Verona, ITALY Tel. +39 045 6450920 Fax +39 045 6450928 info@gesgroup.it - www.gesgroup.it
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primo piano stadi
Stadi in Italia. Facciamo il punto In questo articolo vi proponiamo un breve excursus sui progetti attivati e in via di attivazione per la riqualificazione e nuova costruzione di stadi in Italia, sperando che siano l’inizio di una nuova era per l’impiantistica sportiva nel nostro Paese.
Il programma dei lavori prevede la consegna di tutte le opere entro l’inizio dell’estate del 2017.
che, secondo quanto dichiarato da Mark Pannes, CEO del progetto legato al nuovo stadio: «Rivitalizzerà un sito urbano abbandonato e creerà migliaia di posti di lavori a lungo termine e di qualità per i romani. Cambierà il gioco in tanti modi e sarà realizzato al 100% con investimenti privati». Un progetto cominciato tra lunghe polemiche, soprattutto riguardo il sito in cui sorgerà – ovvero Tor di Valle – e che ora sembra procedere a passo spedito verso la realizzazione. La Roma conta infatti di iniziare i lavori di costruzione per la fine del 2015 e di completare lo stadio, almeno parzialmente, entro la fine del 2017 (con l’aspettativa di aprire per l’inizio del campionato di Serie A 2017/2018), con un progetto da 300 milioni di euro che è stato approvato in meno di un anno, «una tempistica impressionante per qualsiasi luogo» sottolinea soddisfatto Pannes. Il nuovo stadio avrà una capacità massima di 60.000 spettatori e potrà ospitare le più importanti competizioni internazionali e gli eventi di maggior prestigio. Sarà totalmente gestito da privati e sarà il punto di riferimento per un nuovo e più ampio sviluppo funzionale di una struttura fatta su misura per il calcio. Diventerà un vero e proprio polo per il divertimento, lo shopping, la ristorazione, il lavoro, l’ospitalità e lo sport, attivo 7 giorni su 7.
Tutto pronto in “casa Udine”
Verso un nuovo Milan?
di Alice Spiga Nella foto: il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, in visita ufficiale allo stadio del Friuli, nuova casa dell’Udinese Calcio 1896.
Dopo 6 anni di perdite, per la Juventus Football Club il 2015 ha segnato – secondo quanto riportato dal giornalista sportivo Marco Bellinazzo – il raggiungimento del primo utile (2,3 milioni), con 350 milioni di ricavi, un fatturato di esercizio di 348,2 milioni (+10% rispetto al bilancio 2013/14) e profitti per 2,3 milioni. Numeri da record, per gli standard italiani, che ormai dipendono non solo dai biglietti e dagli abbonamenti, ma anche da tutti i servizi dei quali si è circondato il nuovo stadio: le visite guidate alla nuova struttura, il museo della squadra, le aree “Premium”, i ristoranti, le attività studiate per attirare i tifosi prima delle partite e a campionato concluso, che rendono fruibile lo stadio ogni giorno per 365 giorni l’anno. Il risultato? «Il patrimonio netto al 30 giugno 2015 – sempre secondo quanto riportato da Bellinazzo – è pari a 44,6 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è calato di 17 milioni a 188,9 milioni». Ma la squadra bianconera non si ferma qui. Prosegue infatti il progetto per la riqualificazione e valorizzazione dell’Area Continassa, contigua allo Juventus Stadium. La Città di Torino ha infatti già rilasciato i permessi a costruire relativi alle opere di urbanizzazione, all’Hotel e al nuovo Training and Media Center della Prima Squadra.
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Ormai terminati i lavori nella nuova “casa” dell’Udinese. È infatti quasi pronto il nuovo Stadio del Friuli e splendidi sono gli ultimi scatti panoramici dai quali si può ammirare il nuovo impianto, quasi del tutto liberato dal cantiere. Le ultime foto dello stato dei lavori mettono in mostra la figura ormai completa dello Stadio. Non appaiono più vuoti, curva Nord e Distinti sono pronte, mentre la curva Sud chiuderà il cantiere definitivamente entro la fine del 2015. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, in visita allo stadio rinnovato, ha dichiarato: «Lo Stadio del Friuli rappresenterà un unicum, nel nostro paese. Tra queste mura verranno infatti ospitate le federazioni sia a livello regionale sia provinciale, creando sinergie di grande importanza, tanto che speriamo di poter applicare questo modello virtuoso anche agli altri nuovi stadi che verranno realizzati nel nostro Paese».
Ora è il momento della Roma
Ancora in fase di ideazione e progettazione i piani della Roma per il nuovo stadio
L’idea di costruire un nuovo impianto sportivo viene, per la prima volta, proposta da Barbara Berlusconi. L’area di maggior interesse, pur non essendo l’unica, era quella del Portello, a un passo dalla sede (Casa Milan). Il Milan aveva formalizzato una proposta d’interesse ufficiale per quest’area, naufragata poi a metà agosto, quando il Club rossoblu si è tirato indietro dalla trattativa a causa di “spese onerose oltre attese”. Ora staremo a vedere che cosa accadrà; non è un mistero, infatti, che i rossoneri abbiano da tempo almeno altre due aree (l’ex Falck a Sesto San Giovanni e via Valtellina) come possibili “piani B”. Per la realizzazione del progetto è stato coinvolto Arup, specializzato nella progettazione di stadi e impianti sportivi. Si parla di un impianto con una capienza di 48.000 posti, parzialmente interrato e con un’altezza inferiore ai 30 metri, che si integrerà perfettamente nel tessuto urbano cittadino. Inoltre, ospiterà anche un liceo sportivo, ristoranti, parchi giochi, spazi espositivi e percorsi al verde nella parte superiore della struttura. L’impianto, ovviamente, ri-
primo piano stadi
marrebbe aperto 7 giorni su 7. Ulteriore dato importante, ancora non confermato, è l’interesse dimostrato a inizio 2015 da parte del gruppo ‘Madison Squadre Garden’, proprietario dell’omonimo complesso sportivo-culturale al centro di New York, che si sarebbe detto interessato e incuriosito dal progetto rossonero.
Investimenti e altri progetti
Da nord a sud, tantissimi altri sono i progetti che stanno per partire e che coinvolgeranno gli stadi italiani. A cominciare dallo Stadio San Paolo di Napoli che, trovato l’accordo con il Comune e con il CONI, ha presentato lo studio di fattibilità e il piano economico-finanziario, unitamente al progetto realizzato dallo studio Zavanella (lo stesso, per chi non lo sapesse, che ha progettato lo Juventus Stadium). Il progetto è ambizioso. Settori extra-lusso, strutture ricettive interne, schermi pubblicitari all’esterno e una copertura superiore in tela bianca ultraleggera sullo stile dell’Allianz Arena di Monaco. La capienza, in linea con le esigenze del nuovo stadio, sarà ridotta a 41mila posti. Presentato lo studio di fattibilità anche per la ristrutturazione dello storico Stadio Artemio Franchi di Siena. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Ac Siena e Sienainsieme srl prevede la riqualificazione ambientale e funzionale dell’area dello stadio. I costi? «Il totale stimato dell’opera – ha dichiarato il Presidente Mezzaroma – sarà tra i 70 e i 75 milioni di euro, dove lo stadio incide solo in parte della spesa totale. Come finanziarlo? Abbiamo già la disponibilità scritta da parte di una banca tedesca e di un gruppo che lavora nel settore a collaborare con noi. Il loro compito sarebbe quello di accompagnarci nel percorso, come già hanno fatto, e divenire nostri partner». E a proposito di nuovi partner, come non citare il caso del Bologna FC 1909? Le vicende che l’hanno visto protagonista sono di certo note. Il Club bolognese è infatti passato di proprietà all’americano Joe Tacopina (ora dimesso) e all’imprenditore italo-canadese Joey Saputo. All’indomani della firma che ha decretato il passaggio di proprietà della squadra, i nuovi proprietari avevano dichiarato che il nuovo stadio sarebbe stato il fulcro attorno al quale si sarebbero focalizzati i piani di sviluppo della nuova società; ad oggi, con la riammissione in serie A del club, il nuovo impianto sembra diventare ogni giorno più reale. Prima di tutto, la nuova proprietà ha già ottenuto il via libera dall’Istituto per il Credito Sportivo, che ha accettato di coprire al 100% i lavori di ristrutturazione dello storico impianto per un valore di 100 milioni di euro, e questo solo perché «ora la squadra ha un management credibile». In secondo luogo, il club rossoblù si è rivolto alla società milanese Larry Smith per “svolgere un’analisi strategica preliminare relativa a una possibile riqualificazione dello stadio Dall’Ara”.
con ordine, i progetti a sostegno degli impianti si serie B sono principalmente due: B Futura, la piattaforma infrastrutturale della Lega B nata per sostenere e accompagnare le società (associate e non) nella ristrutturazione o realizzazione di stadi e impianti sportivi, e Obiettivo Pubblico, un progetto pensato per supportare i Club nel tentativo di riavvicinare il pubblico e conquistare nuovi target. Di recente, il progetto B Futura ha inoltre compiuto un ulteriore passo vanti, grazie alla partnership con la già citata Larry Smith, chiamata a «definire le caratteristiche degli spazi commerciali sulla base delle peculiarità del mercato» - come precisato da Christian Recalcati, CEO di Larry Smith. Nella medesima direzione la con-
venzione stipulata dalla Lega Pro con Kss Group, studio di progettazione con sede nel Regno Unito che contribuirà alle strategie di ottimizzazione della gestione, revisione del business plan e impostazione dei progetti in project financing. Per quanto riguarda finanziamenti e accesso al credito, Lega Pro ed LND hanno stipulato accordi con Istituto per il Credito Sportivo (ICS), che mette a disposizione mutui per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva con un plafond di risorse pari a 150milioni a favore della Lega Pro e 2 milioni di euro ad anno solare per 40 impianti, fino allo stanziamento complessivo nel triennio di 6 milioni di euro, per 120 nuovi piccoli stadi, sicuri e sostenibili appartenenti alla LND.
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Non solo serie A
Considerato che il calcio non è solo quello giocato nella massima serie, ci teniamo a citare i progetti in atto per la ristrutturazione e la riqualificazione degli stadi della serie B, della Lega Pro e della LND – Lega Nazionale Dilettanti. Procedendo
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La rivoluzione nella pulizia della piscina Zucchetti Centro Sistemi, azienda specializzata nella progettazione di robot, ha progettato e immesso nel mercato Marlin: il robot che sta rivoluzionando il modo di pulire la piscina. Marlin è l’unico robot che non necessita di cavi di alimentazione, si ricarica in acqua in completa autonomia e può lavorare 365 giorni all’anno. Grazie alla sua particolare struttura, il robot può infatti operare in acqua tutto l’anno, anche in inverno. «Marlin è in grado di lavorare in piscine olimpioniche, piscine domestiche e biodesign e garantisce le stesse performance nelle pareti orizzontali e verticali, lisce e ruvide, con angoli e curvature» affermano dal reparto Ricerca e Sviluppo di ZCS. «Il robot è libero di compiere qualsiasi movimento in completa autonomia, si ricarica in acqua tramite induzione ed è dotato di un filtro intelligente che aspira i detriti più pesanti e lascia in sospensione i residui più piccoli, sfruttando il lavoro dei filtri della piscina. In questo modo la pulizia del filtro installato su Marlin diventa un evento raro». Maggiori dettagli tecnici sono disponibili nel canale Piscine di www.sportindustry.com.
Piscine e benessere a Palazzo di Varignana Resort Aquaspecial srl, divisione del Gruppo AQUA dedicata alla costruzione di centri benessere, SPA e piscine, presenta VarSana Spa, un’area benessere di 1800 mq ideata, progettata e costruita per offrire massimo comfort e relax e collocata all’interno del Varignana Resort & SPA, un’elegante e prestigiosa struttura ricettiva nella campagna emiliana. VarSana Spa è dotata di vasche e docce sensoriali, biosauna, sauna finlandese, bagno turco, cascata di ghiaccio, vasca sonora, percorso kneipp, piscina con getti e lama d’acqua, sedute idromassaggio e un’ampia zona relax. Degna di nota la conformazione della piscina collocata all’interno che, dagli spazi indoor, prosegue all’esterno. Di grande suggestione sono le piscine esterne (visibili nella fotoo), che si sviluppano su tre livelli, sfruttando appieno la conformazione collinare del terreno e valorizzando la bellezza del paesaggio. In questo caso, menzione speciale merita la piscina centrale, caratterizzata da una straordinaria parete trasparente lunga 10 metri che proietta l’acqua della piscina verso il paesaggio. Ulteriori foto e dettagli sono disponibili nel canale Wellness di www.sportindustry.com. Per approfondire: http://bit.ly/sid9aqua
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Nuovo campo in erba sintetica Dal 1° settembre, presso il Centro Sportivo IN SPORT di Arcore (via San Martino), il pallone scorrerà più veloce grazie al nuovo manto erboso del campo di calcio a 7. Il nuovo manto è stato realizzato, a seguito di un’opera di rinnovamento del campo da 65x43 m (2.795 mq), con erba sintetica di ultima generazione (certificato FIFA due stelle) con fibre rinforzate che garantiscono un’ottima scorrevolezza di palla e buone sensazioni di gioco. L’intervento è stato realizzato per IN SPORT dall’azienda Italgreen che ha sovrapposto la nuova superficie sintetica su quella già esistente senza oneri di rimozione e smaltimento. Il manto sintetico appartiene alla linea Evolution, prodotta dalla Italgreen in Italia, ed è stato intasato con sabbia e gomma verde prodotta da Promix. La nuova superficie, così come ci riferisce la stessa Italgreen, è stata posata i soli 4 giorni, dal 18 al 21 agosto. Le caratteristiche tecniche del manto erboso sono disponibili nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.
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A Expo Milano 2015 nasce Technogym App Technogym, in occasione di Expo Milano 2015, ha lanciato Technogym App, l’applicazione per dispositivi mobili che promuove l’attività fisica e sportiva motivando gli utenti a muoversi per raggiungere e mantenere una migliore forma fisica. Un modo facile e coinvolgente per vivere un’esperienza di Wellness on the go, per accedere al proprio benessere fisico e menatale ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento, non solo in un fitness club, ma anche all’aperto, a casa, al lavoro e in viaggio. Questa app misura il Movergy, l’indice del movimento giornaliero, e al tempo stesso indica un obiettivo quotidiano di movimento. La lancetta indicante il proprio Movergy stimola a raggiungerlo per passare dal livello Slow al livello Active, fino a raggiungere quello Sporty. Ogni giorno la Technogym App propone anche delle Wellness Card contenenti consigli, programmi d’allenamento e altre informazioni riguardanti l’esercizio fisico, l’alimentazione, l’approccio mentale e la salute. Grazie a mywellness cloud, infine, Technogym app integra l’esercizio svolto in palestra tramite gli attrezzi con il movimento svolto nella vita quotidiana e le attività sportive all’aperto (corsa o bicicletta) in maniera diretta grazie alla funzionalità GPS e all’accelerometro dello smartphone. Per saperne di più, consulta il canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com. Per approfondire: http://bit.ly/sid9technogym
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Nuova produzione di accessori in acciaio inox Italian Pool presenta la nuova produzione di accessori in acciaio inossidabile modellato e lavorato ad arte da esperti artigiani per donare agli oggetti un design e una resistenza nel tempo uniche. L’acciaio inox impiegato è infatti il migliore presente sul mercato italiano, lavorato con un procedimento specifico che gli dona una particolare lucentezza e un’eccellente resistenza. Ogni singolo accessorio viene progettato sulle specifiche esigenze della clientela, anche su disegno, con un unico obiettivo: la creazione di accessori per la piscina e per il benessere durevoli nel tempo. Scopri maggiori dettagli sulla nuova produzione dell’azienda Italian Pool nel canale Piscine di www.sportindustry.com.
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Nuova copertura per piscine Nuova copertura Coverair, che si caratterizza per la presenza di una sezione centrale a riempimento d’aria tramite valvola di non ritorno. Ha un’ottima resistenza allo strappo e alla lacerazione. È disponibile nei colori verde e blu. Il lato colorato è in tessuto stabilizzato ai raggi UV, mentre il lato di colore beige, quello a contatto con l’acqua, è trattato con speciali additivi anti muffa. Disponibile anche completa di gonfiatore elettrico opzionale. Coverair fa parte della produzione di coperture - estive isotermiche, invernali e automatiche di sicurezza - della divisione AQUACOVER di Aquatech, da 30 anni nel settore degli accessori per la manutenzione delle piscine. E per una sicurezza in grande stile, Aquatech offre anche la copertura automatica di sicurezza a tapparella, completamente realizzata in AISI 316L e doghe in PVC. La particolarità che contraddistingue questa tipologia di copertura è l’utilizzo di un sistema innovativo a ultrasuoni per il fissaggio delle doghe, che ne assicura una perfetta tenuta ermetica. Lo staff specializzato è in grado di realizzare coperture speciali per piscine a forma libera grazie a un supporto tecnico e di progettazione mirato a soddisfare qualunque esigenza. E per qualche dettaglio in più, puoi consultare il canale Piscine di www.sportindustry.com.
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Polimpianti: 40 anni d’innovazione
Distribuito in Italia da Si Line, Life Fitness arricchisce la propria gamma di attrezzi professionali per l’allenamento proponendo un nuovo e versatile vogatore denominato Row GX Trainer, ideale per venire incontro alle esigenze di centri fitness e sportivi. Questo attrezzo polivalente è perfetto sia per aggiungere un’opzione cardio di allenamento total body per i propri utenti, sia per offrire ai propri clienti un allenamento in piccoli gruppi, sia come complemento dei sistemi Synrgy360™ e HD Elite™, o ancora per sessioni di allenamento ad elevata intensità. Il prodotto si distingue per un sistema di resistenza ad acqua che assicura la massima fluidità dei movimenti – caratteristica per la quale è da sempre nota Life Fitness. Maggiori dettagli tecnici sono disponibili nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.
I costi di gestione di una piscina – sia essa pubblica o privata – possono risultare molto elevati, soprattutto dal punto di vista energetico, se non si prendono le dovute precauzioni. Serve energia per riscaldare e mantenere la temperatura ottimale dell’acqua, per i processi di pulizia e di manutenzione. La prima regola è quindi: evitare gli sprechi. A questo fine, quando la vasca non viene utilizzata, è certamente di grande utilità ricorrere a particolari coperture che limitino la dispersione di calore e l’evaporazione dell’acqua mantenendone la temperatura più costante possibile - e proteggano l’intera struttura dagli agenti esterni. In Italia, tra le aziende che si occupano di realizzare tali prodotti, si annovera Polimpianti, che di recente ha raggiunto il traguardo dei 40 anni di attività nel settore delle piscine e che, per prima in Italia, è riuscita a ottenere la certificazione IMQ eco per le sue coperture. Il marchio IMQ Eco, rilasciato da IMQ – Istituto Italiano Marchio Qualità, attesta l’effettivo risparmio energetico derivante dall’utilizzo delle coperture di propria produzione. La certificazione riguarda in particolare due coperture prodotte dall’azienda: i modelli AQUAMATIC e ISOROLL, che permettono di trattenere il calore accumulato dall’acqua nelle ore diurne (riducendo così l’uso dell’impianto di riscaldamento) e di frenarne l’evaporazione in quelle notturne, evitando il raffreddamento. In occasione dei 40 anni nel settore, abbiamo posto a Polimpianti alcune domande per approfondire il tema del risparmio in piscina. Leggi l’intervista pubblicata nel canale Piscine di www.sportindustry.com.
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Nuovi campi coperti nascono Terminato di recente a Sant’Agata Bolognese, il nuovo campo coperto per il gioco del tennis collocato all’interno del Centro Sportivo di Via XXI Aprile 1945. Per l’opera si deve dire grazie all’Amministrazione Comunale e al contributo della Lamborghini, che a Sant’Agata ha la sua sede storica. Il progetto è stato curato dall’ing. Lorenzo Mazza e dall’arch. Andrea Zanetti, entrambi con studio di progettazione a Castelfranco Emilia (MO). Si tratta di un investimento che arricchisce e aumenta il valore complessivo del centro sportivo, a dimostrazione dell’importanza che l’Amministrazione Comunale ha sempre dato e continua a dare alla pratica sportiva, inserita in un progetto più ampio: di attenzione al benessere e alla salute pubblica dei cittadini di qualunque età. La determinazione tutta emiliana di far bene le cose si è concretizzata, in questo caso, in un progetto competente e articolato, scegliendo il meglio che il mercato aveva da affrire e curando, in modo attento e preciso, le procedure di realizzazione, senza trascurare il minimo particolare. Il risultato premia questo grande lavoro e conferma le competenze: la pavimentazione del tipo Grand Prix Set garantisce le migliori prestazioni sportive; l’illuminazione di ultima generazione, a LED, consente un notevole risparmio dei consumi; la copertura, della Isicover s.r.l. di Bergamo, è stata progettata in modo che gli archi in legno lamellare chiaro diano una piacevole sensazione di luminosità e alleggeriscano visivamente la struttura, in un connubio sapiente di funzionalità ed estetica.
trimestrale, anno 6, n. 21 lug-set 2015 Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria Per contattare la redazione info@sportindustry.com Direttore responsabile Federico Maestrami Redazione Alice Spiga (coordinatrice di redazione), Davide Venturi Hanno collaborato Lucia Dallavalle, Guido Martinelli Progetto grafico Alice Anna Rameschi Videoimpaginazione - prestampa Sabrina Paoletti Fotografie Freeimages.com Stampa Logo Press Srl di Borgoricco (PD) Spedizione in posta target PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami
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È online Speffy, il portale dello Sport Speffy è un concetto innovativo, un modo nuovo di vivere lo sport. È l’acronimo di Sport Everywhere Forever For You, lo sport che vuoi, dove vuoi, quando vuoi. In dettaglio, Speffy è un Circuito internazionale per Centri Sportivi e di Benessere, nonché motore di ricerca. Offre agli utenti iscritti un portale web ove ricercare (per località, distanza, attività, recensione, etc.) il centro associato in cui recarsi per praticare l’attività giornaliera desiderata (fitness, piscina, tennis, spa, etc.) con pagamento online a tariffe esclusive. L’iscrizione al circuito Speffy è gratuita, sia per i centri sia per gli utenti, e si effettua online, dal portale web, oppure dalla App, disponibile per smartphone e tablet. Speffy è un prodotto del reparto Research & Technology della Dasir Tech; fotografa con il tuo cellulare o con il tuo smartphone i due QR Code pubblicati in questa notizia e accedi direttamente a tutte le informazioni su Speffy e sull’azienda Dasir Tech. E per chi lo desidera, nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com è pubblicato un articolo più approfondito che potete consultare.
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