Editrice TeMi Srl - IMPRESA SANITÀ - N. 29 Ottobre 2020 - €1 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
ISSN: 2281-1982
Informazione e formazione per i Manager della Sanità
COVID-19, L’IMPATTO SULLE ORGANIZZAZIONI MAGAZZINO OSPEDALIERO E LOGISTICA DI REPARTO SISTEMI DI ACCESSO ALLE AREE OSPEDALIERE CONVEGNO DIGITALE
undicesima edizione
2020
logfarma.it
impresasanita.it
L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI
IL FUTURO È UNA SFIDA. PER VINCERE CI VUOLE UNA SQUADRA FORTE.
Per vincere le sfide bisogna impegnarsi ogni giorno, con passione e voglia di crescere. Bisogna darsi obiettivi sempre più alti e superare gli ostacoli, insieme. In SCL abbiamo il privilegio di essere una squadra unita e affiatata, un team che dimostra di saper cambiare per crescere. In questa ottica, Gloria Cossu è diventata Chief operation officer, Gianni Damonti ricopre il ruolo di Chief commercial officer e Gianluigi Sangermani è il nostro nuovo Direttore Commerciale. Le nostre competenze sono diverse ma la nostra visione del business e del futuro va sempre nella stessa direzione: collaborare per la soddisfazione dei nostri clienti. chiapparoli.it
®
Sanità
Informazione e formazione per i Manager della Sanità
IMPRESA SANITÀ n.29 Ottobre 2020
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Carlo Rafele redazione
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redazione e ufficio traffico
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Inferiore al 50%
so m m a ri o pag. 2 EDITORIALE Spunti per migliorare la gestione dei processi sanitari dal Covid-19: vero o falso?
pag. 4 ANTEPRIMA CONVEGNO LOGFARMA Efficienza in sanità: tema in primo piano in tempi di Covid
ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA pag. 10
La gestione ospedaliera durante l’emergenza: lezioni apprese e idee per il futuro
pag. 14
La risposta all’emergenza per GVM Care & Research
MAGAZZINO OSPEDALIERO E LOGISTICA DI REPARTO pag. 20 L’evoluzione del magazzino ospedaliero al Policlinico Gemelli pag. 24 ASST Fatebenefratelli Sacco, dalla tracciabilità alla centralizzazione logistica pag. 28 Tecnologie per il magazzino: il contributo dell’automazione
GESTIONE CODE E PRENOTAZIONI pag. 32
Pianificare l’accesso al Day Hospital Oncologico
pag. 36
Accesso uguale per tutti
registrazione
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano, Autorizzazione n. 377 del 9/10/2012 iscrizione
c o mi tato sci e n ti f i co
stampa
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editoriale
SPUNTI PER MIGLIORARE LA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI DAL COVID-19: VERO O FALSO?
S
uperato il traguardo delle dieci
tamponi, l’accessibilità ai laboratori di analisi
edizioni nel 2019, il convegno
per il processamento degli stessi e il flusso
“L’efficienza della gestione dei
delle informazioni sul tracciamento dei suddetti
processi sanitari” organizzato
tamponi nel tempo. Trascuro l’aspetto di carenza
da Impresa Sanità si appresta a varare il nuovo
logistica più evidente legato all’insufficienza del
decennio il 18 – 19 novembre in una forma del
numero di posti letto in terapia intensiva, perché
tutto nuova e consona al periodo. Il convegno sarà
dovuto a un effetto momentaneo ed eccezionale,
disponibile “ovunque”, grazie alla modalità on line
che non poteva essere previsto e che sarebbe
dei webinar (neologismo che abbiamo acquisito a
controproducente considerare come parametro di
seguito della pandemia da Covid-19).
dimensionamento della potenzialità di ricovero e
Il convegno tratterà temi di innovazione nell’ambito
della loro tipologia.
dell’organizzazione e dell’automazione nell’ambito dei processi, in particolare logistici, ed evidenzierà
Il primo punto riguarda supply chain molto lunghe
lo stato dell’arte della digitalizzazione nel mondo
che coinvolgono molti soggetti (produttori e
sanitario, sia pubblico, sia privato.
utilizzatori) e che ha evidenziato come manchi
Gli ultimi mesi hanno evidenziato come il sistema
una visione centralizzata della strategicità della
sanitario italiano sia risultato fragile, non solo dal
presenza di talune filiere produttive in Italia su cui
punto di vista prettamente clinico (insieme peraltro
puntare, magari con specifiche sovvenzioni, qualora
alla gran parte dei paesi più avanzati), ma anche dal
le condizioni competitive rendano più conveniente
punto di vista organizzativo (e su questo aspetto la
il trasferimento all’estero. La questua dei reagenti
compagnia precedente si riduce di numero).
sui mercati mondiali delle centrali di acquisto non
Al di là delle scelte politiche ed epidemiologiche,
è stata sicuramente un segnale di solidità e di
sulle quali non ho le competenze per valutare,
affidabilità per la protezione della popolazione da
è il sistema gestionale nel suo complesso che
parte del sistema pubblico.
ha evidenziato le sue falle, allargate poi dalla
La carenza di capacità produttiva dei laboratori
situazione di emergenza in atto.
per il processamento dei tamponi è stata invece
Per rimanere strettamente all’ambito logistico,
una criticità interna al sistema sanitario italiano,
evidenzio tre aspetti: la disponibilità dei
ma non perché – come nel primo caso – fosse
materiali necessari per l’esecuzione dei
carente il numero di laboratori. Il problema si è
2 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
originato da una carenza di informazioni nella rete
contagi hanno avuto iter di sviluppo variegati e
inter-regionale e tra l’ambito pubblico e privato.
si sono inserite in sistemi gestionali regionali
Semplicemente gli utilizzatori istituzionali non
molto differenziati. Per cui in qualche Regione la
sapevano a chi chiedere e il pubblico non ha avuto
piattaforma garantisce sia la registrazione dei vari
la flessibilità di accordarsi con i privati nei tempi
step di monitoraggio, sia il tracing puntuale dello
necessari e dettati dall’emergenza. Ovviamente
stato dello screening del singolo cittadino, nei vari
le situazioni delle Regioni sono state diversificate
stadi di “tamponamento”. In molte altre Regioni ciò
e quindi la mia osservazione è una valutazione
non è stato realizzato, per cui le singole Aziende
complessiva.
Sanitarie si sono dovuti sviluppare in proprio
Il terzo aspetto è ancora più esplicativo della
software e data base per il tracing, la prenotazione
carenza della rete informativa. Ogni Regione ha
dei tamponi nei laboratori, gli alert al medici del
sviluppato in modo indipendente piattaforme
territorio, ecc. Il panorama è ampio: dal portale più
informatiche per la registrazione dell’esecuzione
sofisticato a software sviluppato da privati, fino al
dei tamponi, in modo a avere uno strumento
foglio Excel trasferito via mail con i dati aggiornati.
unico per la richiesta da parte dei medici di primo
Tutto ciò è conseguente a una visione per processi,
contatto, dell’esecuzione degli stessi e dei risultati
inerenti la logistica delle informazioni se non dei
complessivi. Questi sistemi (20 almeno come il
materiali, che il sistema sanitario italiano continua
numero delle Regioni, ma non escludo che anche
a trascurare, strutturato invece sulla dimensione
le Province Autonome ne siano dotate), non
vertical-gerarchico-geografica delle responsabilità.
dialogano tra loro, ma neanche con un sistema
Purtroppo, nelle situazioni vissute, le carenze
centrale del Ministero della Salute. E questa è una
hanno avuto impatti negativi sulle capacità di
prima carenza complessiva che non è associabile
cura della popolazione e non solo su una ridotta
all’autonomia delle Regione in ambito sanitario,
efficienza prestazionale con impatti economici. La
visto che la problematica è identica per tutto il
salute è di ognuno, l’organizzazione di tutti.
Paese. Quindi forse prima di pensare a comprare
Il Convegno, anche se non incide sulle scelte dei
licenze per App per il tracciamento singolo,
decisori, è comunque una vetrina delle tecnologie
occorreva garantire modalità di raccolta omogenee
disponibili e di casi di eccellenza a cui fare
dei dati. Credo che tutti ricordino come molte volte
riferimento per il futuro. Buon convegno a tutti.
venisse precisato che il Bollettino dei contagi potesse in certi giorni non essere aggiornato, a causa del mancato caricamento dei dati da parte di qualche Regione. Ciò era appunto dovuto alla necessità di trasferire informazioni tra banche dati
Carlo Rafele
diverse tra le Regioni e il Ministero.
Professore Ordinario Dipartimento Ingegneria Gestionale Politecnico di Torino
Ma c’è un ulteriore risvolto ancor più preoccupante. Le piattaforme regionali di monitoraggio dei
3 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Anteprima LOGFARMA
CONVEGNO DIGITALE undicesima edizione
EFFICIENZA IN SANITÀ, logfarma.it
il tema in primo piano in tempi di Covid
P
arlare di miglioramento dei processi in sanità è oggi più urgente che mai. Si conferma per questo il convegno: “L’efficienza della gestione dei processi sanitari” alla XI edizione in versione digital. Appuntamento on line il 18 e 19 novembre 2020 dalle 15 alle 17.30 4 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
L
a pandemia da Covid-19 ha trasformato il mon-
La prima tavola rotonda, in programma il 18 no-
do: certamente ha acceso i riflettori sulla qualità
vembre alle 15, dopo l’introduzione generale a
delle strutture sanitarie, chiamate negli ultimi mesi
cura del prof. Carlo Rafele, è dedicata alle soluzioni
ad uno sforzo straordinario. Capire dunque come
collaborative di filiera e alla sostenibilità, e vede
organizzare i processi, come ottimizzare le risorse
Daniele Marazzi, Consigliere Delegato Consorzio
e come gestire i percorsi per i pazienti e per i mate-
Dafne, nel ruolo di chairman. In questa sessione
riali, in modo da supportare risultati clinici migliori,
verrà esplorato il significato e il valore della colla-
diventa oggi più importante che mai. È uno scenario
borazione a livello di filiera, un’area precompetitiva
nuovo, ma che conferma ulteriormente la validità
in grado di erogare benefici per tutti gli operatori.
di un incontro come il convegno “L’efficienza della
Ne parleranno i relatori di Consorzio Dafne, Daniele
gestione dei processi sanitari”, organizzato per la
Marazzi e Christian Mondini, Head of Innovation
sua undicesima edizione da Editrice Temi con le
& Development, insieme a Giorgio Fasolis, Supply
riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in
Chain Solution Consultant di Intesa (Gruppo IBM),
collaborazione con il Consorzio Dafne.
partner tecnologico del consorzio stesso.
Per questo appuntamento, è stata scelta quest’anno la forma del convegno digitale suddiviso in due
Il punto di vista pratico sarà offerto da Gianluigi
webinar pomeridiani che si terranno il 18 e il 19
Sangermani, Direttore sistemi informativi di Silvano
novembre 2020, dalle ore 15.00 alle 17.30.
Chiapparoli Logistica, e da Fabio Grossi Gondi,
Una formula pratica, sicura, professionale ed effi-
Direttore Generale di Plurima, che presenteranno
ciente che in questo periodo ancora molto incer-
non solo i progetti di collaborazione messi in atto
to permette, anche se non con un contatto fisico
nelle loro sedi logistiche ma anche l’impatto sui
diretto, di entrare in relazione con persone di alto
processi della recente attualità, che ha messo in
livello e aziende protagoniste del settore.
evidenza una serie di buone pratiche e scelte ap-
Di particolare importanza il riferimento all’attualità,
plicative, anche di lungo termine, che confermano
con le forti sollecitazioni a cui le strutture sanitarie
ora più che mai la loro validità.
sono state sottoposte e la necessità di elaborare modelli che siano al tempo stesso efficienti e
Esempio lampante in questo senso sarà quello of-
flessibili. In riferimento all’emergenza Covid-19,
ferto da Michele Palumbo, Supply Chain Manager
infatti, cercheremo di far emergere dagli interventi
di Bayer SpA, con un’ampia riflessione sulle basi
in programma le risposte alle grandi domande di
strategiche che possono rendere una supply chain
questo periodo: quali organizzazioni sono risultate
più robusta di fronte alle avversità, con particolare
vincenti e hanno resistito meglio? Quali tecnologie
riferimento al settore farmaceutico.
4.0 sono state applicate? Quali le lezioni apprese per il futuro?
Il punto di vista sui processi logistici sarà comple-
L’evento digitale si terrà sulla piattaforma Gotowebi-
tato infine da DHL Supply Chain, che condividerà
nar e proporrà diversi interventi, suddivisi in quattro
con i partecipanti la sua esperienza nel settore Life
tavole rotonde. Vediamole in sintesi.
Sciences & Healthcare.
5 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Anteprima LOGFARMA LA BLOCKCHAIN COME STRUMENTO DI COLLABORAZIONE L’evento “L’efficienza della gestione dei processi sanitari” sarà anche l’occasione per presentare un progetto nato nei mesi scorsi e pronto per entrare in azione, che si propone di aumentare la visibilità sulle scorte di farmaci nella filiera utilizzando lo strumento della Blockchain. L’obiettivo di questa soluzione è contribuire a prevenire carenze e indisponibilità di medicinali presso i vari punti di consumo, mediante un sistema di visibilità trasversale su tutti i punti di stoccaggio dei farmaci stessi. «Per questo abbiamo scelto una soluzione che incorpora logiche Blockchain - Distributed Ledger & Smart Contract, uno strumento non modificabile, facilmente accessibile e slegato da logiche commerciali» ci anticipa Daniele Marazzi. «L’idea alla base del progetto è fronteggiare il fenomeno, sempre più diffuso, delle carenze e indisponibilità di farmaci nel nostro Paese, mettendo a disposizione dei diversi attori della filiera una fotografia reale della disponibilità, che consenta loro di mettere in atto contromisure finalizzate a una miglior allocazione delle scorte. Questa visibilità sarà offerta non solo alle singole aziende ma anche ad AIFA che potrà contare su una finestra di controllo privilegiata, coerente con il suo ruolo di controllore centrale» prosegue Daniele Marazzi. «La blockchain ci fornisce in questo senso uno strumento efficace in quanto consentirà ai distributori di dichiarare i propri stock in modo anonimizzato, quindi senza pericolo di mettere in chiaro informazioni sensibili dal punto di vista commerciale, e allo stesso tempo notarizzato dallo strumento stesso, senza l’intervento di un elemento terzo che goda della fiducia di tutti i membri».
Di concreto interesse gli altri progetti collaborativi in corso presso il Consorzio Dafne: «fra questi posso citare sicuramente il “segnacollo standard”, che abbiamo avviato grazie alla collaborazione con Silvano Chiapparoli Logistica, fra i partner più assidui delle nostre sperimentazioni» prosegue Daniele Marazzi. «Parliamo in questo caso di un’etichetta con codice bidimensionale – Bayer in questo caso ha scelto di aggiungervi un tag RFID, per evidenti vantaggi tecnologici – che viene letta al ricevimento merci, andando a collegare il passaggio “fisico” dei farmaci con quello “logico” già comunicato mediante il flusso elettronico dell’avviso di spedizione, e dunque già precaricato a magazzino. Un sistema che consente di velocizzare tutta l’attività di controllo all’ingresso. L’operatore logistico è già a regime fin dall’inizio dell’anno e stampa questo segnacollo su tutte le spedizioni in uscita; la maggior parte dei grossisti suoi destinatari è parimenti
6 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
attrezzata con la lettura ottica in entrata, dovendo quindi solo “chiudere il cerchio” a sistema. Ma il sistema non ha limitazioni e facilmente potrà estendersi anche ai magazzini ospedalieri: fra i tanti posso citare il sito di AVEN, che si sta già organizzando per la lettura all’ingresso. Ed è inoltre pensato per essere compatibile con la dematerializzazione delle informazioni di consegna presso gli ospedali che, in futuro, dovranno essere gestite mediante NSO: ovvero il DdT elettronico previsto dalla cosiddetta “fase due” del progetto sull’Ordine Elettronico via NSO».
TRACCIABILITÀ DEI FARMACI E DEI PROCESSI Alle 16.30 si parlerà di distribuzione farmaceutica nel corso della seconda tavola rotonda, che sarà condotta da Stefano Novaresi, Direttore Generale Unico SpA La farmacia dei farmacisti. In evidenza le tendenze, certamente enfatizzate dalle sollecitazioni emerse nei mesi scorsi, che entrano nello scenario logistico farmaceutico e sanitario del post pandemia, influenzandone le scelte e le direzioni. Cosa che peraltro coincide, secondo il relatore, con l’evoluzione del convegno stesso: «Dalla sola logistica farmaceutica e sanitaria, che comunque rappresenta il filo conduttore di tutti i contenuti proposti negli anni dal convegno Logfarma, abbiamo riscontrato negli anni un continuo ampliamento dei temi trattati e dei professionisti presenti, sia come relatori che come partecipanti» afferma Stefano Novaresi. «L’evoluzione già in corso nel settore della sanità è stata drammaticamente accelerata dalla situazione eccezionale che abbiamo vissuto nei mesi scorsi e questo è il contesto che siamo chiamati a fronteggiare in questo momento. Fra gli elementi più dirompenti vi è sicuramente quello digitale, che ha assunto un ruolo cruciale sia nella fase acuta dell’emergenza, ma anche in vista del ritorno alla cosiddetta “nuova normalità”». Nuovi soggetti entrano a far parte della filiera logistica e di fatto ne ampliano la portata, il paziente con le sue esigenze, il medico prescrittore, la farmacia come nodo cruciale di questa rete e ovviamente la catena di fornitura, da sempre capace di parlare il linguaggio dell’innovazione nel mondo della salute. Fra gli esempi principali che saranno proposti per la discussione, il ruolo della ATS di Bergamo nell’erogazione dei farmaci all’interno di processi specifici, primo fra tutti la DPC (Distribuzione Per Conto). Saranno presenti inoltre Gulliver, software house attiva specificatamente nelle soluzioni di delivery, tracciabilità dei farmaci e gestione dell’ultimo miglio, e Dofar, che presenterà la sua innovativa piattaforma per la gestione completa dei farmaci a supporto dei pazienti cronici.
7 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Anteprima LOGFARMA AUTOMAZIONE E
queste soluzioni sono integrate tra loro attraverso
DIGITALIZZAZIONE
un’unica piattaforma software che permette lo scambio dei dati per una completa tracciabilità
Sempre più protagonista la tecnologia nel pro-
di ciò che viene movimentato tra il magazzino e
gramma del giorno seguente, 19 novembre. Alle
il reparto». Soluzioni diverse, collocate nei diver-
15 la terza tavola rotonda del convegno, affidata
si “snodi” della logistica del farmaco all’interno
a Marcello Pani, Direttore Divisione UOC Farmacia
dell’ospedale, ma perfettamente integrate per
del Policlinico Gemelli. Oltre al punto di vista offerto
rispondere ad una gestione delle cure al paziente
dal chairman, i due casi concreti saranno proposti
senza errori. Un’esigenza indubbiamente stressata
da Knapp in collaborazione con Rekeep, a cura dei
nei mesi della pandemia: «La validità delle nostre
relatori Filippo Indovina e Michele Simbula per le
soluzioni – aggiunge Daniele Tomasello, Key Ac-
rispettive società, e da BD Rowa, con l’intervento
count Manager BD Rowa Italy - è emersa ancora
di Daniele Tomasello.
più chiaramente durante l’emergenza Covid-19, alle prese con i limiti di una gestione tradizionale
■ L’evoluzione già in corso nel settore della sanità è stata drammaticamente accelerata dalla situazione eccezionale che abbiamo vissuto nei mesi scorsi e questo è il contesto che siamo chiamati a fronteggiare in questo momento
«La collaborazione tra Rekeep e Knapp – spiega
dei magazzini farmaceutici e ospedalieri. In quei
Michele Simbula, Head of Healthcare Logistics Sales
mesi, con la filiera stata messa sotto stress dal
Rekeep - è partita diversi anni fa, con una partner-
punto di vista sia organizzativo che, soprattutto,
ship tecnica atta a sviluppare soluzioni da proporre
della continuità operativa, l’automazione è risultata
ai clienti per la logistica conto terzi, in particolare
essere l’alleata migliore per affrontare le nuove
nel settore ospedaliero. Con l’obiettivo di arricchire
logiche distributive all’interno di un mercato in
la nostra offerta, nasce ora questa nuova iniziativa
piena trasformazione». «Mantenere alto il livello di
che vuole spingere sulla digitalizzazione dei processi
efficienza in un contesto pandemico come quello
ospedalieri attraverso l’automazione, innanzitutto
che stiamo vivendo non è stato facile, - prosegue
per condividere in tempo reale le informazioni sui
Tomasello - ma grazie alle nostre soluzioni, i clienti
farmaci e dispositivi medici che escono dal magaz-
hanno potuto garantire gli approvvigionamenti di
zino per andare in reparto, tenendone traccia fino
filiera rispettando tempi e consegne, oltre che gli
alla somministrazione al paziente».
standard di sicurezza personale».
La logistica di reparto è dunque al centro di questo
Il focus tecnologico si sposterà verso la parte imma-
modello di supply chain 4.0 che prevede l’ado-
teriale – software, gestione dei dati, integrazione
zione di diverse tecnologie, come spiega Filippo
degli apparati e delle informazioni – nella quarta e
Indovina, Amministratore Delegato Knapp Italia:
ultima tavola rotonda del convegno, in programma
«Ci siamo focalizzati su due soluzioni in particola-
dopo le 16, che vede innanzitutto un intervento di
re: la prima è KNAPPStore per l’automazione del
inquadramento sui contenuti offerto da Deborah
magazzino ospedaliero; la seconda è invece Cube
De Cesare, Ricercatrice dell’Osservatorio Innova-
di Apostore, ideale per ottenere un armadio di
zione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano.
reparto ottimizzato, funzionale e connesso. Nel
In seguito Andrea Piovanelli, Product Manager in
progetto, c’è la possibilità di impiegare anche un
Antares Vision SpA, porterà il punto di vista dell’a-
carrello di reparto automatizzato che funge in
zienda sui vantaggi di una tracciabilità completa nel
sostanza da piccolo magazzino su due ruote. Tutte
contesto ospedaliero, in grado di mettere insieme
8 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Fondazione Poliambulanza di Brescia, ospedale
e delle attività cliniche.
privato accreditato e non profit, che ha maturato
Come esempio di applicazione di questi concetti
negli anni una vasta esperienza nei progetti di
sarà presente l’Ospedale San Raffaele, come noto da
riorganizzazione in ottica Lean. Qual è stata la
sempre in prima linea sull’innovazione. Ne emerge
loro utilità nel corso dell’emergenza? «L’approccio
un quadro nel quale viene incrementata l’efficien-
Lean è stato la chiave di volta del nostro operato»
za complessiva del reparto, grazie ad una miglior
afferma Francesco Cigala, Responsabile Acquisti,
gestione dei costi, e aumentano nel tempo le op-
che interverrà come relatore. Di fronte alle incer-
portunità di miglioramento a livello clinico, grazie
tezze del post pandemia e di una Fase 3 che si
ad una miglior conoscenza dei processi stessi.
protrae ancora in modo indefinito, vedremo anche l’approccio che Poliambulanza intende conservare
Altro punto di vista tecnologico sarà offerto da
come eredità positiva, come base per lo sviluppo
Pietro Lanza, direttore generale di Intesa (Gruppo
di altre buone pratiche operative. «In sintesi, ab-
IBM), con la sua esperienza nella trasformazione di-
biamo unito le buone pratiche maturate in tempi
gitale dei processi aziendali, più che mai strategica
di crisi, con quelle sviluppate in tempi di pace, e
oggi anche nei settori healthcare e farmaceutico.
dobbiamo ancora ringraziare il buon allenamen-
logfarma.it
tutto il flusso dei materiali con il flusso dei pazienti
to fatto con l’approccio Lean. Organizzazione La conclusione del pomeriggio e del convegno
centralizzata e visione a 360 gradi delle risorse
sarà affidata ad un istituto ospedaliero che ab-
chiave dell’ospedale ci hanno sicuramente aiutati
biamo già citato diverse volte su queste pagine,
nell’emergenza, e naturalmente non sarebbe stato
prevalentemente per la qualità e completezza dei
possibile improvvisare un simile approccio sotto le
suoi progetti di Lean Transformation. Si tratta di
spinte dell’urgenza».
è un evento di:
in collaborazione con
“L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI” XI EDIZIONE Organizzatore: Editrice Temi, con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne
con il patrocinio di
18 e 19 novembre 2020, dalle 15 alle 17.30 Agenda, dettagli, iscrizioni su www.logfarma.it
9 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Organizzazione ospedaliera
LA GESTIONE OSPEDALIERA DURANTE L’EMERGENZA:
LEZIONI APPRESE E IDEE PER IL FUTURO
C
ome far tesoro dell’esperienza vissuta nel primo semestre 2020, affinché sia di insegnamento per il futuro? Fra i tanti esempi possiamo citare quello dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che ha svolto un ruolo di prima linea nella gestione della pandemia. La sua testimonianza riassunta in un recente webinar di SDA Bocconi
vissuta durante la pandemia e soprattutto quelle che possono essere le principali lezioni apprese. Dall’Italia, ha parlato Stefano Fagiuoli, Direttore del Dipartimento di Medicina (U.S.C. Gastroenterologia Epatologia e Trapiantologia, Dipartimento di Medicina Specialistica e dei Trapianti, ASST Papa Giovanni XXIII) e membro dell’unità di crisi istituita presso l’ospedale, mentre in collegamento da New York hanno partecipato Joseph Masci, Chief of Global Health at H+H/Elmhurst and Chair of the Covid-19 Research Executive Steering Committee e Arthur Gianelli, Chief Transformation Officer for the Mount Sinai Health System and President of Mount Sinai Morningside, in rappresentanza
O
rganizzato nella serie dei webinar SDA Bocconi
di due realtà che nella grande città americana hanno
Insight Live, si è svolto recentemente on line
fronteggiato una situazione molto simile a quella che
un incontro condotto da Monica Otto, Director for
ha investito le nostre maggiori strutture ospedaliere.
Executive Education in Government, Health and Non Profit Division di SDA Bocconi, accompagnata da
CHE COSA AVRESTE FATTO,
Michael Sparer, Director Department of Health Policy
SAPENDO
and Management, Mailman School of Public Health, Columbia University. Tre le testimonianze raccolte,
Se aveste saputo allora che cosa sapete adesso, che
che hanno esposto con notevole lucidità l’esperienza
cosa avreste fatto di diverso? Che cosa, di massima,
10 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
potete dire di aver imparato? Questa la prima, di-
periferia, che erano impattati in modo molto più
rompente domanda formulata da Michael Sparer.
pesante. Infine, è mancata la capacità di trasferire
«Nel giorno 1, anche prima di avere il primo paziente
gli ospiti delle case di cura ad altre strutture sicure,
Covid ricoverato nel nostro ospedale, noi avevamo
e anche questi sono andati ad affollare gli ospedali
già avviato una unità di crisi, pronta per prende-
stessi, contagiando altre persone qualora rimandati
re decisioni» risponde per primo il dott. Fagiuoli.
alla propria casa di cura». Dal canto suo Joseph Masci,
«Perché era chiaro che qualcosa di inaspettato e
in rappresentanza di uno dei maggiori ospedali di New
di mai visto finora stava già accadendo nel nostro
York, riferisce che «quello che vorrei aver fatto, è la
paese, e in particolare nella nostra regione. Posso
capacità di tracciare meglio coloro che non venivano
affermare che l’organizzazione dell’ospedale abbia
ricoverati presso gli ospedali o che venivano da questi
sempre funzionato in modo adeguato alle nostre
dimessi. Altro problema che affligge la nostra rete
aspettative; il vero problema però era a monte, e
ospedaliera è una distribuzione disomogenea delle
risiedeva nella struttura del sistema italiano, che è
strutture nell’area urbana: il nostro ospedale per
nettamente diviso fra sanità ospedaliera e sanità
esempio ha solo 500 posti letto a fronte di un bacino
territoriale. Una pandemia non può essere affrontata
di utenti di oltre un milione di persone. In compenso,
solo con le risorse dell’ospedale, che è organizzato
per rispondere all’impatto dei pazienti Covid, siamo
ed efficiente proprio per sua natura, mentre i territori
riusciti a creare un consorzio con altri undici ospedali,
rimangono isolati, disorganizzati e sostanzialmente
con un triage unico e possibilità di allocare pazienti
non attrezzati. Questo ciò che avremmo voluto fare
in ciascuno di questi».
diversamente: avere un sistema capace di legare e di sincronizzare le attività fra gli ospedali e il territorio.
QUESTIONE DI GOVERNANCE
Detto questo, purtroppo, la realtà è che noi non abbiamo questo tipo di sistema».
Dalle prime opinioni espresse, emerge un tema importante, quello della catena di comando. Ad esem-
«Alla luce di quello che sappiamo ora, chiaramente
pio, ordinare mascherine sarebbe stato un compito
la prima cosa che non avevamo a sufficienza sono
federale, statale o del singolo ospedale? Nazionale
stati dispositivi di protezione individuale e apparati di
o regionale, parlando dell’Italia? «La gestione di una
ventilazione, tutti questi in stock sufficienti» aggiunge
pandemia è qualcosa che deve attenere al livello più
Arthur Gianelli. «Quando il picco della domanda era
alto: nazionale, o meglio ancora sovranazionale»
già alto noi eravamo ancora fermi a decidere se il
prosegue Stefano Fagiuoli. «Il governo italiano ha
loro acquisto fosse in carico alla pubblica ammini-
certamente svolto un ruolo molto attivo, erogando
strazione o agli ospedali, una decisione che avrem-
informazioni, direttive e supporto, ma la loro concreta
mo dovuto prendere molto prima. Secondo punto,
applicazione era poi in carico alle singole regioni e
abbiamo impiegato tempo per progettare un piano
strutture locali, che non hanno mostrato in risposta
pandemico, che però era continuamente superato dai
una rete esecutiva altrettanto efficiente. A fronte di
numeri: anche in quel caso un piano pandemico già
indicazioni molto chiare ed efficaci provenienti dal
definito ci avrebbe consentito di entrare prima nella
centro, le reti locali non si sono dimostrate adegua-
fase esecutiva, anziché rimanere fermi così a lungo
tamente organizzate, con particolare riferimento
nella fase progettuale. Terzo elemento, l’allocazione
alla situazione nelle RSA e presso la rete di medicina
delle risorse fra gli ospedali del centro e quelli della
generale: oberate di accessi, in mancanza di tempe-
11 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Organizzazione Ospedaliera
■ Credo che questo sia il momento giusto per valutare nuovi modelli di organizzazione e pianificazione. Proprio la pandemia ci costringe a trovare nuove risposte, che vadano oltre i normali schemi organizzativi del singolo ospedale
stivi programmi di formazione e di DPI, alla fine sono
completa sinergia fra territorio e ospedali. Cosa che
state funestate da un numero elevato di vittime fra i
in effetti ancora ci manca e nella quale vedo una delle
pazienti e il personale medico. Per fronteggiare una
maggiori voci di rischio per il futuro».
pandemia, non sono sufficienti strutture singole, cen-
Altro punto critico proposto dal relatore è quello che
tralizzate, per quanto ben organizzate. Un esempio:
riguarda le patologie che non hanno potuto essere
come ospedale noi non abbiamo mai avuto problemi
seguite adeguatamente durante il picco della pande-
di approvvigionamento di dpi, né di ventilatori; i
mia e che quindi hanno comportato decessi durante
materiali per noi non sono mai stati un problema.
la fase di picco, oppure che possono comportare
Al contrario, le attività di laboratorio sono risultate
eccesso di domanda e conseguente disorganizzazione
molto più critiche, perché all’inizio della pandemia
dopo, cioè adesso. «L’esempio più evidente è quello
erano operativi pochi laboratori nazionali autorizzati
del rallentamento degli screening oncologici, il cui
ad analizzare i tamponi, dunque, la mancanza di
effetto si vedrà nei prossimi mesi. Nel nostro caso,
un esito immediato sul paziente (all’inizio le attese
ad esempio, siamo stati in grado di dedicare parte
per la risposta arrivavano anche a 36-48 ore) ci ha
del nostro ospedale alle urgenze e alla chirurgia,
costretti a creare tre diversi percorsi in ospedale, per
anche oncologica, ma dei ritardi sono stati di fatto
pazienti positivi, negativi oppure in attesa di esito: la
inevitabili. La maggior parte degli spazi chirurgici ed
cosiddetta area grigia, destinata ai pazienti che non
intensivistici era comunque occupata dalla gestione
potevano essere ricoverati con nessuno dei due grup-
dei pazienti Covid. Nel corso del mese di marzo 2020
pi. Solo quando abbiamo ricevuto l’autorizzazione
erano ricoverati giornalmente fino a 600 pazienti
ad effettuare test internamente abbiamo potuto otti-
Covid, su un totale di 750 posti reali disponibili in
mizzare la gestione: anzi, ci siamo dotati di un nuovo
quel periodo, corrispondenti al 60% delle risorse
sistema di processazione di tamponi, che consente
dell’ospedale: il nostro ospedale infatti ha una capa-
al Laboratorio di Microbiologia e virologia dell’ASST
cità di mille posti letto ma, come dicevo prima, una
Papa Giovanni XXIII di gestire fino a mille tamponi
parte importante degli spazi era riservata ai pazienti
al giorno. Non appena siamo riusciti ad effettuare i
in attesa dell’esito del tampone, quindi molte camere
tamponi internamente, e in modo più veloce (oggi
doppie sono diventate singole. Nel nostro caso sia-
abbiamo l’esito in 45 minuti per gli accessi in pronto
mo riusciti a mantenere quasi a regime solo alcune
soccorso, in 5-6 ore negli altri casi), la situazione è
attività, oltre al Covid: i parti, le terapie mediche
nettamente migliorata».
oncologiche ed ematologiche, e la gestione delle urgenze (incluse quelle chirurgiche e oncologiche).
ADEGUAMENTO E STRATEGIE PER IL
Per poter affrontare questa emergenza, fino ad oltre
FUTURO
il 75% del personale medico e del comparto è stato coinvolto direttamente in attività Covid. Ma è chiaro
Proseguendo nell’ascolto dell’intervento di Stefano
che l’orizzonte temporale di un paziente chirurgico
Fagiuoli, vediamo inoltre quali sono le principali voci
oncologico non può essere paragonato a quello di
di rischio per il futuro, considerata l’esperienza della
un qualsiasi altro paziente chirurgico, che nel giro di
pandemia appena vissuta. «Sicuramente, la vera
una settimana o di giorni può essere dimesso. Ed è
forza di un sistema sanitario di fronte all’emergenza
per questo che, a mio avviso, per l’esperienza ma-
starebbe nell’insieme fra indicazioni centrali molto
turata, serve un nuovo quadro organizzativo anche
chiare, e capacità di rispondere a queste con una
per gli ospedali». «Questa la mia idea: un sistema ad
12 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
elevata flessibilità » spiega pertanto il dott. Fagiuoli.
gendo personale medico di tutt’altre specialità; queste
«Riservare in ciascuna regione uno o più ospedali che
nuove squadre erano generalmente coordinate da
siano totalmente Covid-free, e organizzare una rete di
uno specialista (pneumologo e talvolta un intensivi-
specialisti di qualsiasi disciplina - chirurghi, ematologi,
sta), che aveva il delicato compito di condividere le
oncologi... - in grado di spostarsi facilmente da un
sue competenze e assistere i colleghi sul campo. In
ospedale all’altro, in caso di urgenza, garantendo
questi casi la consapevolezza di non essere in grado
così ai pazienti il miglior trattamento possibile, anche
di erogare la miglior cura possibile, ci ha fatto temere
come tempi di ricovero. Questo quadro però richiede
che i rischi potessero essere maggiori dei risultati
uno sforzo organizzativo notevole, che non può es-
attesi. A ripensarci ora, la mia preoccupazione di
sere fatto durante l’emergenza, bensì deve nascere
allora mi fa quasi sorridere: perché i miei colleghi
da una lunga pianificazione: adesso, per esempio.
sono stati eccezionali e tutti questi medici, anche se
Credo che questo sia il momento giusto per valutare
provenienti da competenze profondamente diverse,
nuovi modelli di organizzazione e pianificazione.
sono stati in grado di erogare davvero la migliore
Chiaramente quello che chiederei io agli specialisti
cura possibile, approcciando con assoluta serietà e
sarebbe di agire in un orizzonte molto più ampio del
dedizione il lavoro di squadra e le nuove incombenze
proprio ospedale, e mi rendo conto delle difficoltà
che venivano loro richieste. Allora ho avuto paura,
che dovrebbero affrontare. Ma proprio la pandemia
ma sono anche felice di come sia stato superato
ci costringe a trovare nuove risposte, che vadano oltre
quel momento. Per questo esorto ora a valutare
i normali schemi organizzativi del singolo ospedale».
nuove forme di organizzazione: perché di fronte alla paura serve coraggio. E col coraggio arrivano
«L’abbiamo chiamata medicina di guerra» prose-
anche i risultati».
gue il dott. Fagiuoli «perché ci ha costretti a prendere decisioni molto difficili, delle quali sentivamo il peso e la paura delle conseguenze». Può farci un esempio? «Una delle più angoscianti, per me, è stata quella di organizzare squadre di gestione dei pazienti Covid, per seguire i pazienti che necessitavano di assistenza ventilatoria, seppur non invasiva, coinvol-
Mille
TAMPONI AL GIORNO CON PANTHER
Unico centro pubblico in Lombardia, l’ASST Papa Giovanni XXIII ha introdotto il nuovo sistema Panther Hologic per la gestione del laboratorio analisi. «Abbiamo acquisito il Panther in formula “noleggio” grazie alle donazioni raccolte durante l’emergenza Covid» spiega Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. «Questo sistema ha un duplice valore: arricchisce la capacità diagnostica del Papa Giovanni XXIII e ne incrementa l’applicazione immediata, perché ci permette di salire dai cinquecento tamponi eseguiti fino ad ora a un totale di mille tamponi al giorno. Un potenziamento tecnologico e una grande opportunità per il team della Microbiologia, che si arricchirà anche di due biologi recentemente assunti. Un’organizzazione che consente di garantire la gestione del boom dei test di questo periodo e la massima precisione e sicurezza ai nostri pazienti, contribuendo in modo sostanziale al programma di screening regionale».
13 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Organizzazione ospedaliera
LA RISPOSTA
ALL’EMERGENZA PER GVM
CARE & RESEARCH A colloquio con Elena Sini, Group CIO, e Franco Balestrieri, Group CMO di GVM Care & Research
C
on sede in Romagna, il gruppo ospedaliero italiano GVM Care & Research possiede numerose strutture sanitarie in Italia e anche oltreconfine. Metà dei posti letto sono stati messi a disposizione del sistema sanitario nazionale, con diverse strategie avviate per contribuire alla lotta al Covid-19 14 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Impresa Sanità: Come avete contribuito alla lot-
importante ricordare che l’ospedale privato non è
ta al Covid-19, dal punto di vista della struttura?
compensato previsionalmente e anticipatamente per le prestazioni sanitarie che erogherà annualmente,
Franco Balestrieri: Nel periodo iniziale della pan-
bensì remunerato, dopo, sulla base delle tariffe
demia, GVM ha messo a disposizione del Servizio
DRG (Diagnosis Related Groups). Il privato investe
Sanitario Nazionale oltre la metà delle sue risorse
in proprio sotto il profilo strutturale, tecnologico
per attività Covid e non Covid. In numeri, parliamo
e organizzativo, poi il Servizio Sanitario paga ex
di 1725 posti letto pari al 55% del nostro totale,
post solo per servizi erogati, certificati e sulla base
suddivisi in 23 ospedali (su 28), almeno uno per cia-
della convenzione stabilita. Prestazioni realizzate
scuna delle dieci regioni in cui siamo presenti, dalla
in funzione della capacità di attrazione, ai budget
Sicilia a Cortina D’Ampezzo. In base alla struttura
massimi stabiliti periodicamente con ASL e Regio-
sono state rese disponibili aree di degenza a bassa
ni, ai DRG, etc. Penso sia utile sottolineare questo
intensità, terapie intensive, terapie intensive ad alto
aspetto, trattandosi di una concreta collaborazione
contenuto tecnologico oltre alla disponibilità di letti
tra pubblico e privato nell’interesse del paziente.
per gli interventi in emergenza-urgenza. Le aree
Personale, materiali, organizzazione comportano
Covid sono state realizzate in due modalità: reparti
un investimento economico sia per la sanità privata
totalmente isolati all’interno dell’ospedale, oppure
che per quella pubblica. Se la Sanità pubblica avesse
convertendo l’intera struttura in Covid Hospital, come
avuto la possibilità per l’emergenza, di organizzare
abbiamo fatto con cinque delle nostre strutture.
in autonomia tutti i posti letto, tecnologie e personale necessari, avrebbe ugualmente avuto l’onere
IS: Come potete quindi descrivere il contributo
di retribuire personale, fornitori, servizi. Esiste un
della sanità privata alla gestione dell’emer-
errato “racconto”, la sanità privata non ha drenato,
genza?
e non drena, investimenti a quella pubblica, perché la spesa come è evidente ci sarebbe stata ugualmente.
FB: La sanità privata ha contribuito sin da subito e
Ci potremmo soffermare a riflettere piuttosto sulla
in misura importante alla gestione dell’emergenza
politica sanitaria italiana complessiva, analizzando
da Covid-19 mettendo a disposizione posti letto
se questa sia ancora adeguata all’evoluzione del
in terapia intensiva, risorse e competenze che in
contesto sociale ed economico del paese.
quel momento erano necessarie per far fronte comune nell’interesse della salute, e con un clima di
IS: Restringendo il campo all’organizzazione,
reciproca e positiva collaborazione. Perciò in modo
come avete gestito i nuovi processi?
diverso rispetto alle convinzioni inesatte di una parte dell’opinione pubblica che erroneamente ha asserito:
Elena Sini: L’impatto organizzativo più consistente
“la Sanità Privata contribuisce poco o per nulla alla
è stato quello della differenziazione dei percorsi dei
cura dei pazienti Covid; è causa delle difficoltà della
pazienti e della messa in sicurezza degli operato-
Sanità pubblica”.
ri. Per quanto ci riguarda, la complessità ulteriore
Gli ospedali privati accreditati dal Sistema Sanitario
era dovuta alla forte differenziazione dei nostri
sono ospedali a tutti gli effetti; mettono a disposizio-
ospedali sul territorio unita alle diverse tipologie di
ne – come quelli pubblici – tutte le attività mediche in
strutture realizzate, o i nuovi Covid Hospital, come
modo diffuso e in base al tipo di struttura. Può essere
ad esempio l’Istituto Clinico Casalpalocco a Roma,
15 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ Esiste un errato “racconto”, la sanità privata non ha drenato, e non drena, investimenti a quella pubblica, perché la spesa come è evidente ci sarebbe stata ugualmente. Ci potremmo soffermare a riflettere piuttosto sulla politica sanitaria italiana complessiva, analizzando se questa sia ancora adeguata all’evoluzione del contesto sociale ed economico del paese
Organizzazione Ospedaliera che è diventato sostanzialmente lo spoke ospe-
ES: Certamente non ha reso le cose più semplici il
daliero per l’Istituto Spallanzani, oppure ospedali
fatto che le dieci regioni su cui operiamo si siano
parzialmente dedicati al Covid nei quali dovevano
attivate con modalità differenti nello stesso orizzonte
essere riconvertiti spazi, attrezzature e posti letto
temporale. Regole diverse da Regione a Regione
in terapia intensiva o subintensiva.
hanno avuto una ricaduta significativa sui processi
In più, abbiamo messo a disposizione del pubblico
organizzativi del Gruppo.
altre aree cliniche, per far fronte a prestazioni che
Questa differenziazione ha avuto un impatto forte
gli ospedali pubblici in quel momento non potevano
anche dal punto di vista informatico. In GVM Care
erogare, ospitando nei nostri spazi sia i pazienti che i
& Research l’IT è uno shared service all’interno del
relativi medici, come accaduto ad esempio a Taranto
Gruppo, il servizio è erogato centralmente dalla
per l’oncologia. In casi come questo abbiamo dovuto
sede, con applicazioni, infrastrutture e servizi comuni
sostanzialmente rendere disponibili a medici ed in-
in grado di seguire tutte le sedi, nel rispetto delle
fermieri le applicazioni in uso nell’ospedale pubblico
loro peculiarità. Pur avendo strumenti IT omogenei
per il tramite della nostra infrastruttura IT, affinché i
a livello di gruppo, abbiamo dovuto personalizzarli
medici potessero lavorare nel nostro ospedale come
in funzione delle richieste locali.
se fossero nel proprio. Lo stesso è accaduto a Reggio
La pandemia Covid-19 ha posto i sistemi sanitari di
Emilia. In pratica, a seconda dell’ospedale pubblico
tutto il mondo di fronte a sfide senza precedenti e ha
che veniva ospitato nelle nostre strutture, venivano
messo in luce il valore dei dati sanitari e dell’impiego
via via trovate le soluzioni più idonee per consentire
di soluzioni digitali e tecnologie avanzate di analisi,
al personale di operare in totale continuità con la
per proteggere e migliorare la salute.
propria realtà di appartenenza.
I paesi dotati di dati, soluzioni e strumenti tecnologici ben organizzati hanno dimostrato una
■ L’impatto organizzativo più consistente è stato quello della differenziazione dei percorsi dei pazienti e della messa in sicurezza degli operatori. Per quanto ci riguarda, la complessità ulteriore era dovuta alla forte differenziazione dei nostri ospedali sul territorio unita alle diverse tipologie di strutture realizzate
A Casalpalocco, in particolare, abbiamo vissuto
migliore capacità di comunicazione, collaborazione
un’esperienza “intensa”. Abbiamo lavorato ininter-
e una maggiore rapidità nel prendere decisioni,
rottamente notte e giorno per rendere disponibili
sviluppando strategie di prevenzione e cura più
i servizi IT, formare nuovo personale che era stato
efficienti ed efficaci attraverso un utilizzo integrato
riallocato, riqualificare spazi in funzione del nuovo
delle informazioni.
assetto di cura, potenziando significativamente
Le difficoltà legate alla gestione della pandemia
le terapie intensive. La sera del primo giorno di
hanno aumentato la consapevolezza in merito alle
attività, al termine di una complessa giornata di
carenze legate a disponibilità, qualità e utilizzo
lavoro, il responsabile del servizio di anestesia, ha
efficace dei dati sanitari. L’importanza di accelerare
avuto la gentilezza ed attenzione di chiamarmi per
la digitalizzazione dei sistemi sanitari è risultata
ringraziarmi per lo sforzo fatto e confermarmi che
estremamente chiara in tutto il mondo e, a maggior
tutto funzionava bene: questa per me è stata una
ragione nel nostro paese aggravato dalla complessità
soddisfazione difficile da descrivere.
dell’approccio “regionale” ad un tema “nazionale”. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di favorire
IS: Citate fra le complessità la necessità di in-
la realizzazione di un ecosistema più efficiente in
terfacciarsi con diverse autorità locali. Che opi-
Italia, un ecosistema che utilizzi i dati disponibili nel
nione avete della sanità regionale? Nei giorni
Sistema in modo integrato per favorire una maggiore
della pandemia ha mostrato il suo limite?
qualità e personalizzazione dell’assistenza sanitaria,
16 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
una programmazione efficace e una delocalizza-
anche da questo punto di vista, ci vuole la buona
zione delle cure ospedale-territorio, mettendo al
volontà di tutti per riuscire a trasformare il buono
centro la persona. Volendo fare un’analisi critica di
di tutte le regioni in un miglioramento complessivo
quanto appreso nell’ambito dell’emergenza Covid,
della sanità nazionale. Per trasformarci dobbiamo
in particolare in relazione a potenzialità e barriere
diventare una Nazione più unita.
associate ai sistemi informativi (regione per regione) potremmo trarre delle “lessons learned” che
IS: Allora la pandemia non ci ha insegnato
possano avere un impatto rilevante anche oltre la
nulla?
pandemia, su programmazione, delocalizzazione delle cure e qualità dell’assistenza sanitaria.
FB: Al contrario: per esempio è da tanti anni che
A mio personale avviso, sarebbe necessario sti-
parliamo di telemedicina, campo in cui pochi hanno
molare un dialogo a livello istituzionale e politico,
creduto in tempi non sospetti, e questo periodo
sia regionale che nazionale, volto a sollecitare una
di emergenza ha accelerato la volontà concreta di
crescente attenzione rispetto al tema dei dati sanitari
andare anche in quella direzione. Questi improvvise
ed, eventualmente, alla loro relazione con la misu-
aperture organizzative non devono essere viste
razione di impatto di soluzioni di medicina digitale.
solo come la necessità legata all’emergenza, ma come una modalità aggiuntiva di gestire la propria
FB: Il vantaggio della gestione regionale teorica-
salute. Ci deve essere la volontà di ambo le parti:
mente, e nella maggioranza dei casi praticamente,
paziente e medico, che reciprocamente devono
è un più puntuale controllo con anche la possibilità
vincere la resistenza al cambiamento. Guardiamo
di recepire meglio le esigenze territoriali. Pensare
oltre, alle situazioni che possiamo definire “abitual-
che una sanità a gestione solo nazionale, non più
mente non standard” come le piccole comunità
regionalizzata, possa renderla più efficiente, solo
che non hanno centri medici vicini, spostamenti o
perché espressa centralmente, non è del tutto cor-
attese inutili che con la telemedicina potrebbero
retto. L’Italia ha una complessità morfologica alta,
in certi casi essere evitati. Penso che il bicchiere,
e questo si rispecchia anche nella popolazione e nei
in questo senso, sia più che mezzo pieno, ci sono
suoi bisogni; credo che ogni regione debba anche
opportunità interessanti per tutto il mondo sani-
lavorare sulle sue peculiarità, da tutti i punti di vista,
tario (e non solo). La crisi in tutti i settori porta a
incluso quello sanitario, facendo tesoro anche dell’e-
fisiologiche evoluzioni: è questo l’attimo fuggente
sperienza Covid per attuare linee di indirizzo comuni
per percorrere nuove strade, affrontandone tutte
con una stretta collaborazione tra Ministero della
le complessità del caso. Anche il paese Italia deve
Sanità e le Regioni tutte. Detto ciò, è indubbio che
adeguarsi tecnologicamente se vogliamo portare
ci sono dei vincoli che è il momento di superare, la
la telemedicina ovunque, evoluzione tecnologica
differenza organizzativa e burocratica tra le regioni è
e una corretta gestione del cambiamento possono
uno di questi, che si rispecchia anche in fatti pratici
abbattere anche gli ultimi baluardi di resistenza,
come il Fascicolo Sanitario Elettronico, per esempio,
così da non vanificare le esperienze fatte. Netflix
dove la difficoltà di gestione fra regioni diverse
e Amazon hanno fatto breccia in tanti scettici in
contribuisce da parte del paziente a vanificare la
settori dove l’abitudine, la tradizione o “abbiamo
scelta di decidere in piena coscienza e libertà da chi
sempre fatto così”, certo questi non si occupano
e come farsi curare. È opportuno fare una riflessione
di salute, ma Amazon…
17 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ L’Italia ha una complessità morfologica alta, e questo si rispecchia anche nella popolazione e nei suoi bisogni; credo che ogni regione debba anche lavorare sulle sue peculiarità, da tutti i punti di vista, incluso quello sanitario, facendo tesoro anche dell’esperienza Covid per attuare linee di indirizzo comuni con una stretta collaborazione tra Ministero della Sanità e le Regioni tutte
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto
IL MAGAZZINO OSPEDALIERO E LA LOGISTICA DI REPARTO
18 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
a cura di Cecilia Biondi
Centralizzazione, terziarizzazione, innovazione tecnologica: queste sono in estrema sintesi le linee di sviluppo della farmacia ospedaliera, che oggi sta diventando sempre più il cuore logistico dell’ospedale. Questa struttura ha un ruolo essenziale nella vita della struttura sanitaria, in quanto gestisce tutti i materiali necessari al buon funzionamento della stessa: non solo farmaci ma anche dispositivi medici e beni economali. Da questa concentrazione e dall’introduzione di nuove soluzioni organizzative e tecnologiche, si possono ottenere un ampio spettro di benefici: risparmio economico e miglior gestione dei flussi farmaceutici e medicali. E chi ne beneficia di più è sicuramente il paziente
19 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto
L’evoluzione del magazzino ospedaliero al Policlinico GEMELLI
P
resso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, il magazzino ospedaliero è stato internalizzato e gestisce oggi tutti i materiali: farmaci, dispositivi medici, beni economali. I processi di gestione, erogazione e consumo dei materiali sono stati rinnovati all’insegna di tracciabilità e visibilità, fino a ciascun singolo centro di costo
L’ingresso principale del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. La statua di fronte è un monumento marmoreo a Giovanni Paolo II. Immagine di Sergio D’Afflitto, CC BY-SA 3.0.
I
l Policlinico Universitario Agostino Gemelli, dal
spazio attuale del magazzino è stato recuperato da
2015 organizzato nella forma giuridica di Fon-
un’area precedentemente dedicata alla lavanderia,
dazione, è uno dei principali ospedali d’Italia. Con
attività che invece è stata esternalizzata; e sono stati
sede a Roma, conta circa cinquemila dipendenti,
concentrati qui tutti i depositi di farmaci dislocati
sette dipartimenti, diciannove aree cliniche, 128
in punti diversi dell’area ospedaliera, ottenendo
unità operative e oltre millecinquecento posti letto.
così un magazzino unico a servizio del Policlinico
Negli ultimi anni, la continua innovazione che investe
Gemelli e anche del Presidio costituito dalla Casa di
tutte le aree dell’ospedale ha visto un processo im-
Cura Columbus, per un totale di 155 centri di costo.
portante anche relativamente alla gestione dei materiali. Da circa tre anni a questa parte, il Policlinico
Vediamo dunque come si svolge il processo logistico.
Gemelli infatti ha riportato all’interno dell’ospedale
Vi è un solo punto di ingresso al magazzino, dopo
i due magazzini dedicati a dispositivi medici e beni
il quale si generano due flussi distinti: transito e
economali, precedentemente gestiti presso fornitori
stock. Nel primo caso, i materiali sono subito redi-
terzi, realizzando una sola area dedicata alla logisti-
stribuiti ai reparti, previo controllo dei responsabili
ca, che quindi viene gestita tutta internamente. Lo
della farmacia e della logistica; nel secondo invece
20 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
possono essere destinati al magazzino “NDC”, o Nuovo Deposito Centrale, per quanto riguarda i dispositivi medici e infusionali, mentre i farmaci vengono stoccati presso la farmacia centrale. Come estensione, il magazzino copre circa tremila mq, gestisce oltre cento richieste al giorno e comprende uno stock di quasi due milioni di euro di valore – che diventano circa sette (dato dicembre 2019) se si include anche il valore dello stock calcolato in tutti i magazzini di reparto.
Il processo di concentrazione e internalizzazione è
Il sistema di gestione del magazzino si basa su due
andato di pari passo con la necessità di riorganizzare
codifiche: UDC (unità di carico) e UDS (unità di spedi-
gli spazi e ottimizzare i flussi operativi, ma anche con
zione). Tutti gli articoli che entrano, generalmente su
la possibilità di migliorare la gestione dei materiali,
pallet, ricevono un codice UDC, che viene stampato
dalla fase di acquisti fino a tutta la gestione dello
su etichetta in forma di barcode e applicato alla mer-
stock, per limitare quanto possibile sprechi e scaduti.
ce. Il sistema suggerisce la possibile locazione e una
Il progetto sta poi proseguendo fino ai reparti con
volta allocato il pallet, associa tutti i dati: posizione,
le fasi successive della gestione dei magazzini di
prodotto, lotto e scadenza. E questo vale sia per le
reparto e somministrazione sul paziente. I vantaggi
postazioni dell’NDC, sia per i farmaci, che invece
ottenuti si ravvisano non solo in una miglior ge-
vengono stoccati nel sistema automatico Kardex,
stione del lavoro degli operatori, con conseguente
in ceste anziché pallet. A livello di sistema, l’UDC
risparmio di tempo, ma anche nella maggior accu-
riporta tutto ciò che è presente su quel bancale, per
ratezza nella gestione dei materiali: oggi infatti ogni
quanto riguarda i dispositivi medici o gli infusionali,
farmaco e ogni dispositivo sono tracciabili all’interno
oppure nelle ceste contenute nel Kardex, per quanto
dell’ospedale, completi dei dati di lotto e scadenza,
riguarda i farmaci.
agevolando dunque eventuali richiami e riducendo sostanzialmente sprechi e scadenze.
Il principale processo logistico è l’arrivo della richiesta di materiali dai reparti. L’operatore crea una nuova
IL NUOVO SISTEMA DI GESTIONE
cesta diretta al reparto e preleva quanto richiesto
DEL MAGAZZINO
dal bancale o dalla cesta farmaci, leggendo il codice UDC; il carrello completo da consegnare al reparto
«In precedenza, la gestione dei materiali non avve-
avrà a sua volta una nuova etichetta, che riporta il
niva con un applicativo dedicato, bensì solo con i
codice UDS. Ogni UDS rappresenta tutto il materiale,
moduli contabilità e scarico di Oracle Applications,
con i relativi dati e UDC, inviato a ciascun reparto.
tuttora in uso come sistema informativo azienda-
«In questo modo, abbiamo ottenuto una tracciabilità
le. Era dunque necessario implementare un nuovo
completa dall’arrivo in magazzino fino all’ingresso in
WMS, che è stato infine individuato in Intellimag di
reparto» prosegue Pongetti. «Da questo importante
Infolog» ci illustra Davide Pongetti, Project Manager
punto di arrivo, abbiamo poi sviluppato ulteriormente
del Policlinico Gemelli.
il sistema, per poter coprire anche la gestione delle
21 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ Oggi ogni farmaco e ogni dispositivo sono tracciabili all’interno dell’ospedale, completi dei dati di lotto e scadenza, agevolando dunque eventuali richiami e riducendo sostanzialmente sprechi e scadenze
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto scorte di reparto: “consegnato”, infatti, non vuole
sapere, nel caso in cui un reparto abbia più centri
dire effettivamente “consumato”. Questi i principali
di costo, anche la differenziazione dei materiali su
obiettivi che ci prefiggevamo: riduzione degli stock
ciascuno di essi. In pratica viene già anticipato il
di reparto, diminuzione sprechi e scadenze, miglio-
consumo dei materiali in base al giro visite presso i
ramento delle eventuali procedure di richiamo, pos-
pazienti, quindi l’effettiva evasione delle richieste e
sibilità di individuare i reparti meglio performanti».
scarico dalle giacenze totali, che comprendono ormai
«Il passo successivo dunque è stato costruire un
il magazzino centrale e tutti i reparti.
nuovo processo sulla base di quello esistente, quindi utilizzando i codici UDC/UDS» spiega Pongetti.
«Il prossimo passo sarà naturalmente la possibilità di
«In pratica, ogni reparto è stato dotato di nuove
confermare l’effettiva somministrazione sul paziente
aree funzionali, i “centri di costo di reparto”, e di
mediante la lettura del braccialetto (identificazione
una funzione di scarico verso questi centri di costo;
del paziente) e lettura del singolo farmaco sommini-
inoltre, a livello di sistema è stato aggiunto lo stato
strato; cosa che potrebbe includere anche il consumo
“trasferito verso il reparto”. Nel momento in cui l’o-
all’interno delle sale operatorie oppure anche a
peratore di magazzino effettua il prelievo e prepara
casa del paziente, in caso di assistenza domiciliare»
la spedizione per i reparti, il materiale risulta trasferito
spiega ancora Pongetti. In cinquantadue sale ope-
al reparto; questa informazione viene replicata su
ratorie, peraltro, è attivo anche un altro progetto di
tutti i prodotti presenti sul carico. Cliccando su cia-
visibilità sulle scorte, basato su tag RFID e svolto in
scun bollino farmaceutico, ottengo il codice UDS e
parallelo all’attuale. Tutti i dati infine convergono su
il reparto di destinazione; lo stesso avviene nel caso
una finestra centrale o Control Room, che consente
dei dispositivi medici o infusionali che, se sprovvisti
di tenere sotto controllo tutto lo stock e i consumi,
di identificazione univoca, ricevono in magazzino
dal magazzino ai reparti, con le fasi di trasferimento
una nuova etichetta generata appositamente, con
e di scarico.
codice Datamatrix. All’arrivo in reparto, la caposala deve gestire lo scarico effettivo del materiale
IL CONCETTO DI “REGIA ATTIVA”
verso ciascun singolo centro di costo di reparto.
■ Tutti i dati convergono su una finestra centrale o Control Room, che consente di tenere sotto controllo tutto lo stock e i consumi, dal magazzino ai reparti, con le fasi di trasferimento e di scarico
Di conseguenza, a livello di magazzino, possiamo
L’implementazione del nuovo WMS e la gestione del
vedere tutto lo stock presente, in tempo reale, in
percorso logistico sono inoltre state impostate dal
ciascun centro di costo di reparto, e quindi di tutti i
fornitore secondo il concetto della “regia attiva”, come ci spiega Giorgio Tesorieri, vicepresidente di Infolog, un approccio che sostanzialmente rivede i processi logistici in un’ottica di automazione completa, in grado di comprendere sia i processi manuali che quelli svolti da sistemi automatici. «I flussi logistici che si generano dalle richieste dei reparti sono guidati da un sistema centrale che collega direttamente
reparti». La caposala dunque effettua l’accettazione
queste esigenze logistiche ai sistemi, sia automatici
del materiale in reparto, leggendo il codice UDS, e
che manuali, già predisposti dall’azienda ospedaliera
caricando il materiale dal centro di costo magazzino
presso i suoi magazzini, coordinando e registrando
al centro di costo di reparto; questo consente di
in tempo reale il lavoro delle risorse. E tutto questo
22 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
si collega alla Control Room per la visibilità centrale»
I PROSSIMI PASSI
chiarisce Tesorieri. In altre parole il comando del processo è assegnato
«La principale estensione riguarda la somministrazio-
ai reparti e l’esecuzione di tale ordine delegata al
ne al paziente e l’integrazione di queste informazioni
sistema, in modo totalmente coordinato e dinamico:
con il nuovo sistema informativo aziendale, attual-
cosa che sostanzialmente agevola il lavoro da parte
mente in valutazione» prosegue Davide Pongetti: «il
di neoassunti o lavoratori interinali, oltre ad annul-
Policlinico Gemelli infatti ha allo studio diversi altri
lare nella pratica la differenza fra richieste ordinarie
progetti di rinnovamento dei sistemi. Al momento
o urgenti. Fanno parte dell’assetto tecnologico di
infatti lo scarico coincide con il momento in cui la
magazzino, infine, circa quaranta palmari per ela-
caposala carica il carrello farmaci per il giro delle
borazione e lettura dati Skorpio Datalogic, utilizzati
visite, leggendo ogni bollino e trasferendo ciascun
per gestire le operazioni manuali di accettazione e
farmaco su un nuovo centro di costo: “letto del
di prelievo. In questo modo si possono leggere tutte
paziente”. E questo a livello gestionale è già un
le confezioni dei farmaci, sia quelle con il doppio
importante passo avanti. Manca solo la funzione di
barcode dell’attuale bollino farmaceutico, sia quelle
lettura braccialetto paziente, che è già stata testata
con codice Datamatrix. Quest’ultimo, infine, viene
ed è facilmente attivabile nel sistema». In pratica il
applicato ex novo in magazzino laddove la codifica
dato “logistico”, oggi già disponibile, in uno scena-
nativa del prodotto non è un’identificazione suffi-
rio futuro potrebbe essere utilizzato anche a livello
ciente ai fini del sistema, ovvero necessaria per poter
clinico, una volta integrato nei sistemi sanitari come
identificare la singola confezione.
la cartella clinica o ERP aziendale.
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■ A livello di magazzino, possiamo vedere tutto lo stock presente, in tempo reale, in ciascun centro di costo di reparto, e quindi di tutti i reparti
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto
Dalla tracciabilità alla centralizzazione logistica: ASST FATEBENEFRATELLI SACCO
C
on quattro presidi ospedalieri e 25 sedi territoriali, la ASST Fatebenefratelli Sacco sta svolgendo un importante progetto di revisione organizzativa, che mette la tracciabilità dei materiali al centro dei processi sanitari. Si va dunque dalla gestione dei campioni di laboratorio e materiali biologici, alla definizione di una nuova struttura logistica centralizzata in luogo degli attuali otto magazzini farmaceutici ospedalieri
A cura di Alessandro Visconti, Direttore Generale ASST Fatebenefratelli Sacco e Giorgio Orsi, Direttore Ingegneria Clinica ASST Fatebenefratelli Sacco
U
n’azienda che deve gestire al proprio interno
soggetta a meccanismi di tracciabilità in attesa di
quattro presidi ospedalieri e venticinque sedi
una completa digitalizzazione.
territoriali, che ha circa 5000 dipendenti e collaboratori e che si sviluppa su una superficie di 273.329
L’ASST Fatebenefratelli Sacco ha recentemente
mq, con un volume complessivo degli immobili pari
completato un progetto di completa tracciabi-
a 984.279 mq, non può non avere il tema della
lità dei campioni biologici legati all’erogazione
tracciabilità come elemento di attenzione nei propri
di prestazioni di anatomia patologica, esteso a
piani di sviluppo. Ovviamente il termine è estre-
tutti i presidi ospedalieri che vedono due presidi
mamente ampio e copre ambiti diversificati, dalla
come erogatori specializzati e tutti i presidi come
gestione dei beni alle apparecchiature, ai farmaci
potenziali richiedenti, dove le garanzie circa tempi
e presidi fino ai campioni biologici. Volendo estre-
e modalità di trasferimento dei campioni stessi
mizzare, anche la gestione della documentazione,
devono essere ai massimi livelli.
ancora troppo basata su carta, dovrebbe essere
Venendo al tema specifico della tracciabilità appli-
24 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
cata al farmaco, occorre dire che i dati dimensio-
impatta fortemente sui processi esistenti. La ASST
nali sono notevoli: all’interno della nostra realtà
Fatebenefratelli Sacco nasce infatti dall’unione di
aziendale vi sono otto magazzini per lo stoccaggio
quattro aziende ospedaliere, ognuna delle quali
e la conservazione dei farmaci, undici centri vacci-
con una propria struttura logistica: dunque con
nali e quattro strutture ospedaliere e, rimanendo
i propri magazzini, i propri processi di approvvi-
esclusivamente nel settore farmaci (senza quindi
gionamento e proprie procedure di distribuzione
considerare altre categorie di beni quali disposi-
interna, differenziate per farmaci, dispositivi e
tivi, protesi, ecc.) vengono gestite più di 4.200
beni vari. Per poter avviare questo progetto è
tipologie di prodotti diversi, per un totale di quasi
stato dunque necessario raccogliere una notevole
10 milioni di unità (pastiglie, compresse, fiale...)
quantità di informazioni, prerequisito essenziale
per un controvalore di circa 117 milioni di euro.
per traguardare un’armonizzazione dei processi
Gli attuali magazzini gestiscono anche tutta la
che è attualmente in corso, anche dal punto di
categoria dei beni economali.
vista dei regolamenti interni. Tutto questo percorso
Per questi motivi, abbiamo aderito alla realizzazione
dovrebbe portare a decidere quelli che saranno
di un progetto sperimentale, che ci consente di
gli aspetti essenziali del nuovo magazzino unico:
restare al passo con le costanti innovazioni legate
collocazione, dimensione e assetto tecnologico».
alla gestione logistica del farmaco e dei dispositivi medici, attraverso lo sviluppo di soluzioni tecno-
«Per la collocazione del nuovo polo logistico,
logiche e informatizzate capaci di attivare nuovi
evidentemente un aspetto cruciale del progetto,
modelli gestionali e di incrementare il livello di
si stanno facendo diverse valutazioni» prosegue
integrazione dell’intero processo. Il progetto viene
Giorgio Orsi. «Sicuramente dovrebbe andare a
condotto congiuntamente dal Politecnico di Milano
coincidere con uno dei quattro presidi ospedalieri:
e di Torino e vede i nostri presidi ospedalieri come
ma quale? Ad esempio, l’ospedale Fatebenefratelli
centri pilota sia per le fasi preliminari di analisi dei
sarebbe il più indicato come posizione, in quanto
processi sia come siti di sperimentazione delle so-
centrale rispetto all’area cittadina e alle altre strut-
luzioni, sia sotto il profilo organizzativo che sotto
ture della ASST, ma per le stesse ragioni è anche
quello tecnologico.
il meno indicato per il limitato spazio disponibile.
In particolare, stiamo sperimentando alcune solu-
L’ospedale Sacco, al contrario, potrebbe dedicare
zioni per la gestione della logistica farmaceutica
al magazzino lo spazio necessario, ma risulterebbe
attraverso un modello ottimizzato, basato sulla
decentrato rispetto alle altre strutture. Questo è
gestione centralizzata dei farmaci.
solo un esempio delle tante valutazioni che sono in corso. Anche la scelta e introduzione di nuove
«Stiamo parlando di un ampio progetto sperimen-
tecnologie, come anche la definizione dei fabbi-
tale, che non prevede solo un approccio teorico,
sogni in termini di spazio, rientreranno via via fra
ma anche ipotesi concrete di riorganizzazione
gli elementi dell’analisi».
dei processi, a cominciare principalmente dalla centralizzazione in un solo punto degli otto attuali
ULTERIORI SVILUPPI: LA GESTIONE
magazzini ospedalieri» chiarisce Giorgio Orsi. «Si
DI REPARTO
tratta, anche solo a livello di analisi “as is-to be”, di una ipotesi di riorganizzazione profonda che
I prossimi passaggi prevedono il potenziamento e
25 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ L’ASST Fatebenefratelli Sacco ha completato un progetto di completa tracciabilità dei campioni biologici legati all’erogazione di prestazioni di anatomia patologica, esteso a tutti i presidi ospedalieri che vedono due presidi come erogatori specializzati e tutti i presidi come potenziali richiedenti
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto trattamento adeguato, risulta necessario garantire ai medici e agli operatori sanitari degli strumenti che, oltre a facilitare e a migliorare il loro lavoro, aumentino il livello di garanzia e confidenza sulla correttezza del processo, in quanto ne certificano tutte le fasi con assoluta sicurezza. Un esempio palese è quello dei sistemi di gestione elettronica della somministrazione dei farmaci, che registrano ogni attività compiuta su ogni paziente, in modo incontrovertibile. L’uso di strumenti elettronici al letto del paziente, legato alla tracciabilità completa dei materiali, consente di ridurre le situazioni di rischio, per i medici e per i pazienti».
■ L’uso di strumenti elettronici al letto del paziente, legato alla tracciabilità completa dei materiali, consente di ridurre le situazioni di rischio, per i medici e per i pazienti
l’integrazione delle soluzioni informatiche sull’in-
Inoltre, le soluzioni di automazione legate ai pro-
tero processo di prescrizione-somministrazione e
cessi su cui applicare meccanismi di tracciabilità
la sperimentazione di dispositivi di automazione
dovranno far fronte in futuro alla cronica diminu-
(armadi e carrelli) per una gestione ottimizzata a
zione/carenza di personale specializzato, limitando
livello di reparto. Attraverso il progetto abbiamo
sempre più l’intervento umano alle fasi di governo
l’opportunità di analizzare i processi di gestione
e controllo dei processi e non a fasi operative.
della tracciabilità di farmaci e dispositivi tecnologici
Per quanto riguarda l’aspetto economico del pro-
al fine di individuare delle azioni di miglioramento
getto, a fronte degli aumenti di efficienza e sicurez-
e valutare l’estensione di tali soluzioni all’interno
za ottenibili con l’inserimento di nuove tecnologie
delle nostre strutture.
(e con la sperabile riduzione di costi), è inevitabile un investimento iniziale, spesso consistente, sia
L’introduzione di nuove tecnologie, coerenti con i
in termini organizzativi che in termini economi-
modelli organizzativi, dovrà sempre più garantire,
ci. Regione Lombardia ha appena deliberato un
oltre che la riduzione dei costi e l’aumento dell’ef-
rilevante finanziamento per l’innovazione delle
ficienza, un livello di sicurezza elevato dell’intero
aziende sanitarie (200 milioni di euro) di cui la
processo, a protezione del paziente, dell’operatore
nostra azienda beneficerà per un importo rilevante.
e della azienda, anche per far fronte all’aumento di
È opportuna un’azione di rilevazione dello stato
conflittualità cui stiamo assistendo. «I progetti di
dell’arte e delle necessità in relazione alla traccia-
tracciabilità su cui la ASST Fatebenefratelli Sacco è
bilità in generale in modo da permettere a Regione
impegnata hanno un impatto importante anche in
per il futuro di orientare specifici finanziamenti
termini di medicina difensiva, un concetto sempre
in tal senso. L’orizzonte temporale del progetto,
più diffuso anche nei nostri ospedali» chiarisce
infine, prevede di dedicare sostanzialmente tutto
ancora Giorgio Orsi. «Si tratta di un fenomeno
il 2020 alla fase di analisi e proposizione, per dare
in crescita e pertanto largamente analizzato an-
il via alla realizzazione pratica a partire dal 2021,
che a livello di management sanitario. Di fronte
compatibilmente con la disponibilità effettiva dei
a pazienti che ritengono di non aver ricevuto un
finanziamenti.
26 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Publiredazionale
Deenova
Deenova: controllo infinito nell’automazione della farmacia Dalla valutazione delle esigenze alla definizione delle soluzioni, Deenova è al servizio delle strutture sanitarie per la semplificazione della micro-logistica, dalla farmacia al letto del paziente
D
al 2004, Deenova è un’azienda lea-
sa automaticamente terapie paziente
tracciabilità dei farmaci in dose unitaria,
der nell’ambito dei servizi per la
specifiche in dose unitaria, rendendo più
in confezione, da frigorifero, stupefacenti,
tracciabilità a circuito chiuso dei farmaci
efficaci le attività di gestione logistica,
voluminosi ma anche dei dispositivi medi-
e dei dispositivi medici nelle strutture sani-
clinica e amministrativa relative ai prodot-
ci, minimizzando il carico di lavoro degli
tarie, dalla prescrizione alla somministra-
ti sanitari, così da poter dedicare più tem-
operatori sanitari, aumentando il control-
zione tramite identificazione del paziente
po alla cura del paziente.
lo sui beni sanitari, con l’ottimizzazione
e comprensivi di soluzioni di
della quantità dei prodotti gesti-
meccatronica (robotica e auto-
ti e dello spazio disponibile sul-
mazione).
la base delle reali esigenze del
Il modello di servizio di Deeno-
reparto, azzerando i prodotti
va, dimostratosi efficace in più
scaduti e gli errori di dispensa-
di sessanta strutture sanitarie
zione delle terapie, per un’incre-
in Europa, è caratterizzato da
mentata sicurezza del paziente.
elevata flessibilità e rapida capa-
Grazie a progetti su misura,
cità di reazione e comprende, tra l’altro, il
ALL-IN-1 Station è una soluzione modu-
affinché il servizio si integri perfettamen-
riconfezionamento in dose unitaria dei
lare, integrabile con gli altri armadi ALL-
te nei processi esistenti nelle strutture
farmaci per la preparazione di terapie per-
IN-1 per la gestione di tutti i tipi di farmaci
sanitarie, Deenova permette quindi di
sonalizzate.
e forniture mediche, come unico punto di
massimizzare i benefici minimizzando
conservazione e preparazione di terapie
l’impatto dell’implementazione di soluzio-
ALL-IN-1 Station, l’armadio automatizza-
in ogni tipo di reparto di cura. Grazie a
ni di automazione, con un risparmio dimo-
to di reparto di Deenova, prepara e dispen-
diverse tecnologie Deenova garantisce la
strato compreso tra il 15% e il 25%.
DEENOVA SRL Via Vittime della strada, 2 29010 Gragnano Trebbiense PV Tel. 0523-785311 info-it@deenova.com www.deenova.com
27 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto
Tecnologie per il magazzino: il contributo dell’AUTOMAZIONE
S
istemi Automatici di Dispensazione (ADS) sono tecnologie innovative automatizzate sviluppate
per ottimizzare la gestione dei farmaci nel magazzino della farmacia ospedaliera e per garantire la loro distribuzione corretta e interamente tracciata dalla farmacia ai reparti, fino al letto del paziente. È ormai ampiamente dimostrato che questi sistemi, oltre a ottimizzare i processi e consentire tracciatura e risparmi economici, contribuiscono alla riduzione degli errori di somministrazione e dei conseguenti eventi avversi ai pazienti (fonte: Agrawal, A. 2009. “Medication Errors: Prevention Using Information Technology Systems.” Br. J. Clin. Pharmacol. 67: 681-6) e per questo iniziano ad essere diffusi negli ospedali in tutta Europa. In Italia, questi sistemi automatizzati sono ampiamente diffusi in ambito retail e distribuzione intermedia: sono oltre ottocento le
■ È ormai ampiamente dimostrato che questi sistemi, oltre a ottimizzare i processi e consentire tracciatura e risparmi economici, contribuiscono alla riduzione degli errori di somministrazione e dei conseguenti eventi avversi ai pazienti
farmacie private al pubblico dotate di sistemi robotici, secondo dati di mercato raccolti da BD Rowa. In ambito ospedaliero non sono invece ancora altrettanto diffusi, nonostante efficientamento, tracciabilità, riduzione degli sprechi e sostenibilità siano oggi i pilastri su cui la politica sanitaria sta concentrando i propri sforzi.
sanitari nell’uso dei farmaci, con il conseguente
Di fatto gli ADS, grazie all’informatizzazione e all’au-
abbattimento di possibili sprechi.
tomazione del ciclo del farmaco negli ospedali, rappresentano una evidente e dimostrata soluzione
Alcuni recenti casi applicativi lo dimostrano. Un
per consentire innovazione e risparmio nei modelli
esempio di efficientamento e risparmio, pubbli-
di gestione dell’assistenza sanitaria ospedaliera.
cato recentemente, è relativo all’ospedale Queen
L’adozione di un sistema automatizzato ADS con-
Elizabeth di Birmingham, in UK. La farmacia di
sente inoltre la responsabilizzazione degli operatori
questo ospedale gestisce la distribuzione diretta e
28 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
ha implementato un sistema BD Rowa Vmax ™ in
queste tecnologie, come l’ospedale di Legnano, che
grado di stoccare circa 16.000 confezioni di farmaci.
ha completamente convertito il sistema di gestione
Dall’installazione del robot, si è registrato un abbat-
e distribuzione farmaci, o l’Istituto Tumori di Mila-
timento significativo degli errori di dispensazione e
no, che si è dotato di armadi informatizzati per la
la riduzione dei tempi di attesa dei pazienti da 50
gestione controllata degli stupefacenti. La Regione
minuti a 11 minuti in un solo anno (Queen Elizabeth
Lombardia è infatti tra le prime che si sta muoven-
Hospital Birmingham, Internal Analysis Pre and Post
do concretamente nella direzione della gestione
Automation, Birmingham, United Kingdom, 2012).
automatizzata dei farmaci, ma anche altre regioni stanno studiando nuovi modelli gestionali che, è
Un altro esempio che attesta l’ottimizzazione delle
auspicabile, consentiranno l’implementazione di
risorse è rappresentato dall’ospedale Greater Gla-
queste tecnologie in Italia.
sgow & Clyde NHS Health Board, che si è posto come obiettivo di ottimizzare i costi grazie alla cen-
AUTOMAZIONE FARMACI NELLA
tralizzazione di tutta la dispensazione dei farmaci
FASE DI DISTRIBUZIONE
in un grande centro di distribuzione. Il sistema sanitario ha investito in ben otto sistemi ADS
Anche la distribuzione intermedia può offrire al ma-
(BD Rowa Vmax ™) e un robot (BD Rowa) più piccolo
gazzino ospedaliero degli utili esempi applicativi, pur
(che serve specificamente per la conservazione dei
nel rispetto delle differenze di contesto e di volumi.
farmaci controllati). I robot consegnano, in modo ef-
È il caso ad esempio di Sanacorp, uno dei maggiori
ficiente, i farmaci a circa 4.000 punti di dispensazione
distributori farmaceutici tedeschi, con sedici filiali e
(reparti ospedalieri, cliniche, studi medici) che coprono
ottomila farmacie fornite, che da diversi anni collabora
una popolazione di 1,2 milioni di persone. Il sistema sanitario ha registrato un significativo risparmio in termini di ore/personale, che è stato reinvestito in attività maggiormente produttive, fornendo altresì servizi aggiuntivi per il paziente, come la consegna a domicilio a oltre 7000 persone. L’efficientamento dei sistemi di distribuzione ha permesso di centralizzare e riprogettare i servizi ai pazienti e ottimizzare l’utilizzo delle strutture: una delle quattordici farmacie ospedaliere, ad esempio, è stata convertita in una sede per le ambulanze, mentre nelle restanti tredici farmacie è stato creato uno spazio per servizi aggiuntivi al pubblico. Grazie a questa riorganizzazione, è stato dimostrato un risparmio per il sistema sanitario di 1,35 milioni di sterline (Greater Glasgow & Clyde NHS Health Board, analisi interna Pre e Post installazione dell’automazione, Glasgow, Regno Unito, 2011) in un anno. In Italia solo pochi centri si sono ad oggi dotati di
Magazzino ospedaliero e logistica di reparto con Knapp per l’automazione dei suoi magazzini.
possa controllare ben quattro sistemi automatizzati.
L’ultima filiale interessata dai progetti Knapp è quella
Elevate performance, dunque, con il minimo impiego
di Bad Segeberg; qui, per gli articoli a bassa rotazione,
di risorse umane.
è stato implementato il sistema
All’interno di Knapp-Store, i
Knapp-Store, che ha conferito al
farmaci sono gestiti nel rispet-
sistema un nuovo livello di auto-
to totale dei dati di tracciabilità,
mazione (si vede nella foto 1). Fra
quindi registrandone numero lot-
le tante funzionalità, Knapp-Store
to e data di scadenza. In questo
supporta la completa tracciabilità
modo è possibile gestire i resi,
dei lotti e il rispetto assoluto degli
che possono essere facilmente
standard di sicurezza, garantendo
reimmessi nel ciclo logistico e nel
trasparenza per tutti gli articoli
processo di prelievo.
stoccati. Oltre a Knapp-Store, è
■ Tutti gli articoli di un ordine provenienti dalle diverse aree prelievo (anche dall’area manuale o dalla zona refrigerata) vengono riuniti e, una volta completato l’ordine, trasportati verso l’uscita
presente anche un altro sistema
In fase di allestimento ordini,
automatico di prelievo, di tipo
l’organo di presa raggiunge la
SDA (Single Dispenser Automatic
posizione indicata, preleva gli ar-
System; in pratica il sistema A-fra-
ticoli richiesti e li trasferisce nelle
me, allestitore a nastro centrale,
bacinelle, sul lato di espulsione
con singolo espulsore) per i far-
di Knapp-Store. Dalle bacinelle di
maci ad alta rotazione.
prelievo gli articoli cadono in una sezione del nastro centrale riser-
Il processo logistico. Al loro in-
vata per l’ordine, mentre lo stesso
gresso, tutti i prodotti vengono
processo avviene in parallelo nel
tolti dalla confezione e posti su
sistema automatico SDA. Presso
un nastro che per prima cosa li
il punto di consegna, infine, gli
sottopone alla scansione auto-
articoli vengono trasferiti in un
matica da parte del dispositivo
contenitore di spedizione. Tutti
omnidirezionale iScan; in questo
gli articoli di un ordine provenienti
modo vengono acquisiti i dati dei
dalle diverse aree prelievo (anche
prodotti e le loro caratteristiche
dall’area manuale o dalla zona
dimensionali, con un intervento
refrigerata) vengono riuniti e, una
minimo da parte dell’operatore. In
volta completato l’ordine, traspor-
questo modo si possono smistare
tati verso l’uscita merci. Una volta
tutti i prodotti e inviare a Knap-
applicati i coperchi, i contenitori
p-Store quelli idonei a questo tipo
vengono caricati e consegnati
di sistema. All’interno di Knap-
alle farmacie. Il sistema dunque
p-Store, il sistema di presa a due
consente di rendere i processi di
bracci inserisce tutti i prodotti in automatico, previo
smistamento e consegna farmaci più precisi, efficienti
passaggio su un piano di trasferimento intermedio. Il
e veloci, un traguardo auspicabile anche in contesto
sistema è impostato in modo che un solo operatore
ospedaliero.
30 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Publiredazionale
Praim
Domino MED, il nuovo Thin Client All-in-One di Praim Progettata per il mondo dell’Healthcare, la soluzione, nata dalla collaborazione con LG Electronics, offre prestazioni superiori e compliant con tutti i principali standard medicali
I
l settore Healtcare ha esigenze speci-
semplicemente un costo. Dalla stretta ed
l’utilizzo in ogni ambiente ospedaliero,
fiche e richiede standard severi. Inoltre,
efficiente collaborazione tra Praim e LG
come la certificazione IEC 60601, CE MDD
alla luce dei recenti eventi, che hanno
Electronics, nasce Domino MED, un altro
e FDA Class 1, il design compatto ed ergo-
visto il settore sanitario in prima linea
componente della famiglia dei Thin Client
nomico che non favorisce il deposito di
nella gestione dell’emergenza da
All-in-One progettato per il mondo
polveri e ne facilita l’igienizzazione.
Covid-19, si afferma la necessità di dotar-
dell’Healthcare, con prestazioni superio-
La soluzione si presenta senza ventole;
si di sistemi che garantisca-
un monitor da 24” Full HD,
no la massima efficienza e
ruotabile in verticale fino a
il minor livello di rischio
90°, al quale è possibile col-
possibile, rispettando pre-
legarne un altro anche 4K;
cise regolamentazioni.
il potente processore AMD
Tra questi standard, i più
Prairie Falcon GX-212JJ da
importanti per garantire la
1.2GHz (fino a 1.6GHz) con
bontà delle apparecchiature dedicate
ri e compliant con tutti i principali stan-
4GB di RAM, 32GB di Flash Disk e 6 usci-
all’operatività nei reparti ospedalieri, sono
dard medicali.
te USB, completano questa elegante e
l’IEC 60601 e il CE MDD.
Domino MED è una soluzione Thin Client
funzionale soluzione, disponibile in 2 ver-
Il rispetto degli standard è una condizio-
All-in-one, trasportabile mediante il mon-
sioni: con sistema operativo Windows 10
ne necessaria, ma non sufficiente a fare
taggio su carrello (COW), che combina
IoT, completo e performante, e con Thi-
di un prodotto tecnologico per il settore
tutte le performance di un dispositivo top
nOX, il sistema operativo Linux-based di
medicale un buon investimento e non
di gamma con gli standard necessari per
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31 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Gestione code e prenotazioni
PIANIFICARE L’ACCESSO al Day Hospital Oncologico
P
resso gli Istituti Clinici Humanitas, è stato creato e implementato uno strumento per la gestione del Day Hospital Oncologico (DHO), pensato per ottimizzare l’utilizzo delle risorse, tenendo conto delle specifiche logistiche, sanitarie e di programmazione dell’attività. Lo strumento, chiamato Pianificatore del DHO, è stato realizzato in versione prototipale con fogli Excel. Molteplici gli obiettivi che ha consentito di raggiungere: avere un miglior controllo del processo, migliorare il lavoro e il servizio sanitario, servire un numero maggiori di pazienti
di Dario Tanzi, Business & Operation Data Analyst, Istituti Clinici Humanitas
L’
attività viene svolta presso i locali del Day Ho-
effettuare la somministrazione delle terapie, infer-
spital Oncologico (DHO) dell’Humanitas.
mieri di ricerca per le somministrazioni all’interno di
Le risorse fisiche coinvolte constano di una sala d’at-
studi clinici, medici organizzati in gruppi di patologia
tesa con sedute utilizzata sia per il primo contatto
oncologica, farmacisti e tecnici di farmacia addetti
del paziente con la struttura in fase d’accettazione
all’allestimento dello schema di terapia personaliz-
(numero sportelli front office), che durante le diffe-
zato, biologi e tecnici dell’emoteca.
renti fasi del processo in cui il paziente è coinvolto:
Il processo tipico del paziente consta di una accetta-
una sala prelievi con due postazioni attive e posta
zione, un prelievo con invio dei campioni al laboratorio
pneumatica per l’invio dei prelievi al laboratorio, il laboratorio analisi, gli ambulatori visite utilizzati anche per eseguire le prime visite oncologiche o i controlli periodici, letti e poltrone, la farmacia per la preparazione del farmaco chemioterapico convenzionale e sperimentale, l’emoteca per la somministrazione di emocomponenti. Ciascuna terapia somministrata coinvolge risorse umane: il servizio clienti addetti all’accettazione, il servizio clienti di back office addetti alla pianificazione, infermieri per eseguire prelievi, tecnici e biologi del laboratorio analisi, infermieri per
32 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Figura 1.
analisi per l’esecuzione di esami brevi o lunghi, una visita per accertare l’idoneità alla somministrazione (20 minuti circa) la prescrizione e creazione di una dose di farmaco personalizzata, una somministrazione (da 0 a 7 ore) con un controllo medico per la dimissione. Nel caso di trasfusioni viene coinvolta l’emoteca per esami di compatibilità gruppo e trasferimento emocomponenti presso il DHO.
Esistono casi di terapie ripetute all’interno degli schemi di somministrazione. Definiamo ritorni le terapie con somministrazione ripetuta a distanza ravvicinata Figura 2.
(giorno 1, 2, 3) e cicliche quelle tipicamente ripetute su cicli settimanali (giorno 0-7-14-21). Tipicamente per le terapie di ritorno al giorno 2, 3 è
gruppo ha mai eseguito visite in parallelo. La capacità
necessaria la sola somministrazione senza la visita,
di riempimento delle poltrone e dei letti è quindi
eseguita nel primo giorno di somministrazione, men-
scandita ed è funzionale all’attività di visita medica
tre per le terapie cicliche la visita è necessaria durante
propedeutica che effettuano i pazienti. Le terapie
ciascun accesso (giorno 0-7-14-21).
di ritorno sopra citate, per il quale non è necessaria
Il paziente effettua solo la visita, senza una reale
la visita nei giorni della terapia successivi al primo,
somministrazione con occupazione di spazio fisico, sia
vengono quindi erogate nelle prime ore del mattino
nel caso di asporto di farmaci dalla farmacia Huma-
nei giorni successivi al lunedì. Non essendo erogata la
nitas, con auto somministrazione presso il domicilio
visita medica, anche la farmacia riesce a preparare la
del paziente, che in caso di somministrazione rapida
sera procedente o nella primissima mattina il farmaco
(iniezione) eseguita in pochi minuti, negli ambulatori
che viene somministrato ai pazienti.
infermieristici collocati nei pressi di poltrone e letti del
Strettamente correlate all’attività di somministrazione
DHO. Dopo la somministrazione, il paziente si reca
di farmaci chemioterapici, esistono una serie di attività
presso il Servizio Clienti addetti alla Pianificazione delle
che incidono anch’esse sulle risorse disponibili (som-
terapie con la lettera di dimissione per programmare
ministrazione di ferro, Zometa, trasfusioni di sangue).
la successiva somministrazione. All’interno del DHO sono attivi cinque gruppi di
ELEMENTI DI CRITICITÀ E
lavoro per tipologia clinica (emato, gastro, mammo,
APPROCCIO ATTUALE
polmo, sarco) più il gruppo TMO (con spazi dedicati e proprie esigenze specifiche rispetto ai cinque gruppi
Da quanto emerso, intervistando gli attori coinvolti
di lavoro per patologia). Il DHO dispone al momento
nel processo, le criticità a livello logistico riguardano:
di 14 poltrone e 13 letti; questi ultimi sono utilizzati
a) La gestione degli asset di poltrone, letti, sale d’ac-
per le terapie più lunghe e generalmente non sono
cettazione (i pazienti venivano convocati in due mo-
destinabili a più di una terapia al giorno.
menti durante la giornata).
Gli ambulatori dedicati alle visite sono cinque, ma
b) La gestione della programmazione che veniva
data la scarsità di risorse mediche, ad oggi nessun
eseguita settimanalmente (i pazienti chiamavano
33 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ Allo scopo di assicurare la migliore esperienza possibile del paziente, si è deciso di basare il processo sulla disponibilità di asset di somministrazione
Gestione code e prenotazioni
■ Per raggiungere questo risultato è stato elaborato un modello teorico che utilizza il concetto di slot: uno slot è un periodo di tempo (che varia da 0 a 7 ore) che insiste su un asset, ovvero la somministrazione di una terapia di una certa durata su un certo asset (letto o poltrona) a un paziente
ripetutamente per conoscere le date nei quali dove-
- pianificare l’attività giornaliera del DHO secondo
vano eseguire la terapia).
un modello condiviso a garanzia della preservazione
Allo scopo di assicurare la migliore esperienza pos-
degli slot di gruppo;
sibile del paziente, si è deciso di basare il processo
- fornire un promemoria di prenotazione per il pa-
sulla disponibilità di asset di somministrazione. Questo
ziente (solo per la somministrazione successiva e
approccio fa sì che:
indipendentemente dagli appuntamenti che sono
- le visite mediche e i cicli di cura vengano assegnate
stati pianificati nel futuro);
in base alla disponibilità di un asset adeguato;
- verificare la saturazione passata e futura degli slot
- è necessario tutelare tutti e cinque i gruppi di lavoro,
assegnati ai diversi gruppi per rivedere il dimensio-
per evitare che un gruppo più organizzato impegni
namento delle risorse assegnate a ciascun gruppo/
tutti gli asset disponibili a scapito degli altri gruppi; i
terapia;
diversi gruppi hanno delle peculiarità epidemiologiche
- sincronizzare l’attività dei diversi attori coinvolti nel
che incidono sulla programmazione delle attività;
processo (Servizio Clienti addetti all’Accettazione,
- è necessario gestire diversamente i letti dalle pol-
Infermieri addetti al prelievo, Laboratorio Analisi,
trone, essendo i primi riservati alle somministrazioni
Medici, Farmacia, Infermieri addetti alla sommini-
di lunga durata.
strazione, dei chemioterapici, Servizio Clienti addetti
Gli orari di disponibilità degli asset sono quindi vin-
alla Pianificazione, Infermieri di ricerca) al fine di
colati molto strettamente, in base a:
ottimizzare (minimizzandolo) il tempo di permanenza
- lunghezza della terapia;
del paziente in struttura.
- orari del personale infermieristico; - tempistiche relative alla procedura (le prime ore della
Per raggiungere questo risultato è stato elaborato un
mattinata vengono utilizzate per le somministrazioni
modello teorico che utilizza il concetto di slot: uno
per le quali non è richiesta visita).
slot è un periodo di tempo (che varia da 0 a 7 ore) che insiste su un asset, ovvero la somministrazione
LO STRUMENTO REALIZZATO
di una terapia di una certa durata su un certo asset (letto o poltrona) a un paziente. Gli slot superiore
Per supportare il Servizio Clienti nell’attività di pianifi-
alle quattro ore vengono utilizzati solamente sugli
cazione dell’attività è stato creato il nuovo strumento
asset letto. Il modello assegna una serie di slot di
“Il pianificatore del DHO”, che permette di:
durata differente a ciascun gruppo per ogni giorno (vedi Figura 2). Ciascuno slot è arrotondato all’ora superiore (una terapia di 5 ore e mezza viene gestita in uno slot da 6 ore). Gli slot con durata 0 servono esclusivamente a conservare e predisporre lo spazio visita per terapie senza durata (iniezioni o consegna farmaci da acquisire in autonomia) che quindi non occupano alcun asset. Il dimensionamento degli spazi è stato realizzato attraverso un’analisi storica dell’attività svolta presso il DHO da parte dei vari gruppi oncologici ematologici. La capacità di visita simultanea da parte dei vari gruppi
Figura 3.
34 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
rappresenta un vincolo per la strutturazione degli slot presenti nel modello e per capacità di riempimento degli slot a inizio giornata. Una serie di slot primi accessi e slot ritorni per ciascuna durata sono specificatamente dedicati all’interno del modello, nelle prime ore della mattinata. Le funzioni di controllo e alert all’interno del modello non sono ostative in fase di prenotazione (sconfinamenti nei numeri massimi
Figura 6.
di visite o terapie possono essere autorizzate direttamente dai medici), ma servono solo a segnalare il
LIMITI E NUOVI SVILUPPI
raggiungimento di numeri critici. Questo modello garantisce una gestione teorica
RISULTATI RAGGIUNTI
accettabile, garantendo a ciascun gruppo un accesso alla pari agli asset; tuttavia presenta una serie di
1) Riduzione tempi produzione chemioterapici e di
rigidità dovute alla struttura adottata. In particolare,
attesa complessiva del paziente
l’impossibilità di raggiungere un perfetto equilibrio
Figura 4.
tra slot complessivamente disponibili e slot potenzialmente erogabili genera comunque un meccanismo di accaparramento, oltre a creare una serie di slot non utilizzati dal gruppo o sottoutilizzati, a causa della discrasia fra terapie da effettuare e slot effettivamente disponibili (ad esempio terapie da due ore in slot da cinque). Spesso accade che l’utente del Servizio Clienti debba “ingannare” il sistema per trovare la soluzione più idonea. Altro effetto sono i buchi che necessariamente vengono a crearsi fra i vari slot, sia per necessità di orari che per fronteggiare eventuali imprevisti o terapie più lunghe delle previsioni. Lo strumento di pianificazione in uso è stato realizzato mediante Microsoft Excel. A livello tecnico la realizzazione è eccellente e raggiunge i limiti imposti dal programma stesso. La Figura 5.
soluzione presenta indubbi vantaggi di flessibilità, semplicità e compatibilità, ma l’utilizzo di Excel comporta inevitabilmente
2) Incremento del numero delle terapie erogate gior-
dei limiti, principalmente in termini di sicurezza dei
nalmente
dati e fruibilità del programma.
35 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
■ Questo modello garantisce una gestione teorica accettabile, garantendo a ciascun gruppo un accesso alla pari agli asset; tuttavia presenta una serie di rigidità dovute alla struttura adottata
Gestione code e prenotazioni
ACCESSO uguale per tutti
P
resentato al premio Innovazione Digitale in Sanità 2019 e vincitore nella
categoria “servizi al cittadino”, il progetto realizzato dalla AUSL Piacenza va ben oltre il semplice sistema di gestione degli accessi, in quanto su questo è costruito un sistema completo di navigazione indoor e outdoor per dispositivi mobili. L’ospedale di Piacenza “Guglielmo da Saliceto”, bellissima costruzione risalente a fine Quattrocento con la classica struttura a padiglioni separati, potrà essere percorso autonomamente anche dagli ipovedenti, che avranno a disposizione una app integrata con il sistema di accesso agli ambulatori e disponibile con interfaccia vocale.
«Ho interrotto la professione di medico quando ho perso la vista» ci racconta al Politecnico Giovanni Taverna, Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sezione provinciale di Piacenza, invitato
P
resso l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza, il sistema di accettazione pazienti e gestione code è stato replicato su app con sintesi vocale, in collaborazione con la sezione locale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Nella convinzione che lavorare per la disabilità consente di dare un servizio migliore a tutta la popolazione
da Stefano Fugazzi, responsabile Unità Operativa Front Office dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza, per presentare il progetto al quale ha collaborato in prima persona. «Insieme alla società fornitrice del software, ho contribuito a stabilire le priorità e gli interventi più significativi, cominciando con l’impostazione del menu iniziale. I non vedenti infatti accedono al software mediante sintesi vocale, quindi il tempo necessario per esplorare un menu di opzioni è molto maggiore rispetto alla lettura diretta. Non è dunque pensabile scorrere un lungo elenco: le voci prioritarie devono per forza comparire per prime. Oggi dunque la prima voce è la visita ai parenti, la seconda è l’accesso alle prestazioni prenotate, la terza è il pronto soccorso, quarta il sistema di prenotazioni e così via in ordine di importanza decrescente. Secondo aspetto essenziale del progetto, era garantire l’assoluta autonomia
36 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
dell’utente mediante la app, in modo da non dover
quelli legati alla comprensione e
ricorrere mai al classico totem, il cui sistema non
alla fruizione dei servizi».
è utilizzabile da un non vedente, a meno che non sia accompagnato». Se ci pensiamo infatti tutto il
Realizzata da Tap My Life e facil-
concetto dell’eliminacode tradizionale è basato su
mente scaricabile dalle piattaforme
informazioni visive, dal totem, ai bigliettini, ai tabel-
Apple e Google, la nuova piatta-
loni visivi con la segnalazione dell’appuntamento.
forma (attiva da giugno 2018) supporta gli utenti nel raggiungimento
Presso l’Azienda Usl di Piacenza, il sistema di gestione delle code e accessi alle prestazioni Artexe è attivo da settembre 2017. Sulla base di questo, è stato voluto e sviluppato il nuovo sistema di navigazione indoor e outdoor per dispositivi mobili, che si integra totalmente con il precedente. Il progetto nasce dall’esigenza di favorire l’orientamento per tutte le tipologie di utenti che accedono alla struttura: pazienti, familiari, personale, fornitori, ecc. In particolar modo, si voleva creare un supporto utile per i pazienti ipovedenti: per questo la piattaforma è stata sviluppata in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione di Piacenza, il cui coinvolgimento ha permesso di realizzare un sistema che si adattasse bene anche alle esigenze di questa categoria di utenti. «Questo
del punto di interesse: nelle aree
è il punto essenziale: se il sistema è accessibile da
esterne tramite segnale GPS, nel-
un non vedente, allora è perfettamente accessibile
le aree interne tramite tecnologia
da parte di chiunque» sottolinea Giovanni Taverna.
Bluetooth. La posizione dell’utente
«Le misure di accessibilità per i non vedenti non
viene determinata in tempo reale e
sono mai esclusive. Non appena si comincia ad
i percorsi vengono calcolati dina-
affrontare adeguatamente la questione dell’accesso,
micamente in base al percorso più
si scopre che qualunque misura ripensata nel modo
breve per raggiungere il punto di
giusto diventerà utile anche per chi ci vede poco,
interesse anche negli edifici mul-
oppure per chi al momento ha difficoltà motorie o
ti-piano, tramite l’utilizzo delle sca-
semplicemente per tutti coloro che non riescono ad
le e degli ascensori. L’utente ha inoltre la possibilità
orientarsi subito nel “labirinto” tipico di un ambiente
di cliccare direttamente sulla mappa per visualizzare
ospedaliero. Lavorare correttamente per l’autono-
informazioni contestuali alla posizione, ad esempio
mia consente di ampliare le possibilità di accesso
il contenuto dell’edificio o i servizi offerti. L’applica-
a tutte le fasce della popolazione, perché si punta
zione è disponibile sia con interfaccia tradizionale
a rimuovere tutti gli ostacoli: non solo quelli legati
oppure, come detto, in modalità voice-over, quella
alla vista e alla mobilità, ma anche e soprattutto
realizzata per gli utenti ipovedenti, che possono
37 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
Alcune videate della App Piacenza Il mio Ospedale, realizzata da Tap My Life e fruibile con interfaccia vocale.
Gestione code e prenotazioni così avere feedback vocali sulle funzionalità previste.
come: la localizzazione di pazienti, la tracciabilità di
La piattaforma è integrata con i totem eliminacode
dispositivi medici, una migliore gestione delle emer-
presenti presso il centro prelievi, il servizio distri-
genze e la gestione delle attività di manutenzione
buzione farmaci, i Centri Unici di Prenotazione e
di spazi e impianti.
l’ambulatorio di Ipovisione dell’UO di Oculistica. I
■ Il valore aggiunto di questo progetto è stato quello di integrare questa piattaforma di navigazione con i sistemi di accoglienza e accesso, quindi i sistemi eliminacode dei vari servizi, come ad esempio il punto di prenotazione, la distribuzione diretta dei farmaci, il laboratorio analisi quindi la parte di accesso al centro prelievi
totem sono in grado di rilevare automaticamente gli
Giuseppe Venuti, responsabile relazioni istituzio-
utenti che arrivano col supporto della navigazione
nali TapMyLife, sottolinea come l’evoluzione del-
assistita. Le operazioni di accettazione e di ritiro
la tecnologia TapMyLife intervenga innalzando la
del numero ticket possono quindi essere eseguite
qualità dei servizi delle strutture ospedaliere sulla
direttamente tramite app, che permette anche di
base di una “filosofia aziendale” articolata e ben
monitorare lo stato di avanzamento della coda e
delineata: «Piacenza - grazie anche ad un recente
di essere avvertito del proprio turno con chiamata
servizio realizzato dalla trasmissione televisiva “Le
vocale. Nel caso in cui l’app sia attiva nella modalità
Iene” - rappresenta certamente il nostro caso più
voice-over, quando l’utente si avvicina allo sportello
noto, ma siamo presenti in diverse altre strutture
appare un pop-up presso il terminale dell’operatore,
dove offriamo soluzioni ad alto valore aggiunto:
che avverte della presenza di un utente con disabilità
non solo accessibilità ma anche IoT. Un esempio è il
visive. L’operatore in questo modo può provvedere
monitoraggio della posizione e dei tempi di accesso
ad accogliere adeguatamente l’utente.
ai diversi spazi del blocco operatorio e la rilevazione dello stato di occupazione delle sale, così come
«L’iniziativa nasce sulla spinta della riorganizzazione
l’ottimizzazione dei trasporti interni dei pazienti o
generale della Ausl di Piacenza, che aveva come
la localizzazione dei campioni biologici. Fra le altre
obiettivo quello di cercare di facilitare l’accesso alla
esperienze posso citare l’Ulss 3 Serenissima con gli
“cittadella” ospedaliera di via Taverna, che come
ospedali di Mestre e Venezia, dove spero presto
molti ospedali italiani è una struttura complessa,
completeremo la navigazione degli utenti con la
con aree esterne, padiglioni, nucleo antico e parti
parte di accessibilità non vedenti, l’Ulss 8 Berica di
separate, che di fatto danno difficoltà a chi deve
Vicenza e l’ASST Monza per il blocco operatorio e
accedere, orientarsi e navigare all’interno della strut-
l’azienda ospedaliera di Ferrara per l’accessibilità
tura» aggiunge Stefano Fugazzi. «Il valore aggiunto
non vedenti e per la sicurezza dei pazienti». Tante
di questo progetto è stato quello di integrare questa
realtà dunque stanno sposando questa filosofia,
piattaforma di navigazione con i sistemi di accoglien-
che si rivolge con un sistema integrato di soluzioni
za e accesso, quindi i sistemi eliminacode dei vari
innovative sia ai cittadini - tutti, quindi anche i cit-
servizi, come ad esempio il punto di prenotazione,
tadini disabili sensoriali o motori – sia alle aziende
la distribuzione diretta dei farmaci, il laboratorio
sanitarie. «Anche se certamente» conclude Venuti
analisi quindi la parte di accesso al centro prelievi».
«Piacenza rimane il nostro fiore all’occhiello perché in questo territorio abbiamo da subito percepito come
Come sviluppi futuri, si sta lavorando sul perfezio-
l’unione di intelligenze e sensibilità diverse possa
namento della navigazione negli spazi interni, ed è
portare, con investimenti tutto sommato contenuti,
previsto l’ampliamento della soluzione anche presso
alla realizzazione di un progetto di vera eccellenza
il presidio di Fiorenzuola. Si prevede che la stessa
sociale e organizzativa, di cui non solo l’Ospedale,
tecnologia sarà in futuro sfruttata per altri scopi,
ma credo tutti i piacentini possano andare fieri».
38 [ IMPRESA SANITÀ OTTOBRE DUEMILA20 ]
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