Logistica Management settembre 2020

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n° 307

logisticamanagement.it

manufacturing distribution supply chain

SETTEMBRE 2020 ISSN 1120-3587

Editrice TeMi Srl LOGISTICA MANAGEMENT - Anno 30 n. 307 Settembre 2020 - €7.5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

Speciali FOOD&WINE - MATERIAL HANDLING Lead or Manage nell’epoca del lavoro smart

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COMMUNICATIONS MANAGEMENT La comunicazione sta entrando in maniera decisa nel mondo della logistica e dei trasporti. Sei pronto a raccogliere questa nuova sfida? Creare un filo diretto con i propri clienti è diventato indispensabile. Tutto questo è possibile grazie al Communications Management di BeOne, un'unica piattaforma che ti consente di realizzare campagne di marketing, newsletter, offerte spot. Ma non è tutto. Nova Systems ha infatti creato una divisione interna che si occupa esclusivamente di marketing e comunicazione, MkT Communication, che utilizza le applicazioni integrate in BeOne e parla quindi la tua stessa lingua. Cosa aspetti? Questo è il futuro della logistica e dei trasporti.

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Il Convegno

L'EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI diventa digitale!

18/19 novembre 2020 15:00/17:30

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sommario

Speciale FOOD&WINE

LM n. 307 settembre

06 EDITORIALE

IL MITO DI NARCISO di E. Baglieri

08 COVER

GLI INNOVATIVI SERVIZI DI NOVA SYSTEMS PER LA COMUNICAZIONE AZIENDALE

78 SCENARI

SUPPLY CHAIN POST COVID-19: ALCUNI SCENARI POSSIBILI

83 MANAGEMENT

“LEAD OR MANAGE” NELL’EPOCA DEL LAVORO SMART di S. Dalla Via

89 MANAGEMENT

VISIBILITÀ SULLA SUPPLY CHAIN E TECNOLOGIE A SUPPORTO di T. Rondi, M. Ullrich

rubriche 94 0RGANIZER

69 DOSSIER TECNOLOGIE GESTIONE FLOTTE

10 FOOD&WINE? SI RIPARTE DALL’ONLINE

a cura di M. Del Pizzo

14 INNOVAZIONE DIGITALE PER LA TRACCIABILITÀ ALIMENTARE:

UN’OPPORTUNITÀ PER LA LOGISTICA di C. Corbo, A. Bacchetti, F. M. Rizzi 18 I BENEFICI DELLA BLOCKCHAIN PER LA TRACCIABILITÀ NELLA FILIERA AGRO-ALIMENTARE di M. Ardolino 22 TREND DEI SISTEMI SCES NEL SETTORE FOOD&BEVERAGE di S. Cudicio 26 MELINDA E LA FRIGOCONSERVAZIONE IN IPOGEO

30 UNA RIVOLUZIONE LEAN IN UNA FOOD SUPPLY CHAIN

di S. Bianchi, A. Naef 35 RFID, IL FIL-ROUGE TECNOLOGICO DI COLLEMASSARI di P. Visentin 38 LA SUPPLY CHAIN DELLE BOLLICINE FRUILANE

Speciale MATERIAL HANDLING 40 MATERIAL HANDLING: NUOVE TECNOLOGIE PER UN MONDO

TRASFORMATO a cura di C. Biondi 42 FASI DI PROGETTO PER L’INSTALLAZIONE DI UN MAGAZZINO VERTICALE di A. Payaro 46 INPECO GROUP, AUTOMAZIONE COME OBIETTIVO E COME METODO 52 IFOY AWARD 2020: SOLUZIONI SPECIALI PER TEMPI SPECIALI 58 MOVIMENTAZIONE INTERNA: UN MERCATO PIÙ VITALE CHE MAI 67 SICUREZZA PERMANENTE CON RACKEYE DI A-SAFE

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LM n.307 Settembre

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Marco Ardolino, Andrea Bacchetti, Stefania Bianchi, Chiara Corbo, Stefano Cudicio, Stefano Dalla Via, Andrea Gentili, Alessandro Naef, Francesco Maria Rizzi, Tommaso Rondi, Paola Visentin, Martin Ullrich DIRETTORE RESPONSABILE Ernesto Salvioli DIRETTORE EDITORIALE Enzo Baglieri REDAZIONE Cecilia Biondi (Caporedattrice) Michela Del Pizzo DIREZIONE MARKETING Anna Dall’Osso anna.dallosso@editricetemi.com IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin REDAZIONE E UFFICIO TRAFFICO Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 www.logisticamanagement.it www.editricetemi.com press@editricetemi.com PUBBLICITÀ Fabrizio Marioli fabrizio.marioli@editricetemi.com LOGISTICA MANAGEMENT è una rivista mensile e viene distribuita in abbonamento Copyright© 1994. Testi e disegni: riproduzione vietata. ABBONAMENTO € 75, versabili sul c.c.p. 37982204 Editrice TeMi S.r.l. - Milano La ricevuta del bollettino di conto/corrente è liberatoria ad ogni effetto e può essere inserita nella contabilità come operazione non soggetta ad IVA. Non sussiste l'obbligo di emettere fatture ai sensi dell'art. 72 D.P.R. n. 633/72 e del D.M. del 29-12-89. PUBBLICITÀ Inferiore al 50% REGISTRAZIONE presso il Tribunale di Milano. N° 943 del 22/12/1989 ISCRIZIONE presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 4204 STAMPA Ingraph S.r.l. Via Bologna, 104/106 20831 Seregno (MB)

Editrice TeMi srl Sede legale: Via Vittorio Emanuele II, 36 20900 Monza - (MB) Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Corso Milano, 19 20900 Monza (MB)

COMITATO SCIENTIFICO

Roberto Panizzolo

Massimo Tronci

(Università di Padova)

(Università La Sapienza

Luigi Battezzati

Alessandro Perego

(Università LIUC Castellanza)

(Politecnico di Milano)

Mauro Caputo

Marco Perona

(Università di Salerno)

(Università di Brescia)

Antonio Carlin

Giorgio Pizzamiglio

(Politecnico di Torino)

(Università di Padova) Roberto Zucchetti (Gruppo Clas)

(Politecnico di Torino)

COMITATO TECNICO

Renato Redondi

Andrea Antognazza

(Università di Brescia)

(Key Project)

(Università La Sapienza

Antonio Rizzi

Fausto Benzi

Roma)

(Università di Parma)

(VALEOin - Propeller Club)

Marco Falagario

Pietro Romano

Marco Lauro Bonomi

(Politecnico di Bari)

(Università di Udine)

(Chain Accent)

Paolo Gaiardelli

Remigio Ruggeri

Luigi D’Alonzo

Carlo Rafele

(Università di Bergamo) Alberto De Toni (Università di Udine) Giulio Di Gravio

(Università di Bergamo)

(Politecnico di Milano)

Domenico Gattuso (Università Mediterranea di R. Calabria) Alberto Grando (SDA Bocconi) Valeria Mininno

Nicola Saccani (Università di Brescia) Raffaele Secchi (LIUC) Andrea Sianesi

(Accenture) Claudio Ferrozzi (GEA) Stefano Novaresi (Unico SpA) Paolo Volta (Pagiro Economia dei

(Università di Pisa)

(Politecnico di Milano)

Roberto Mosca

Giuseppe Stabilini

Tito Zavanella

(Università di Genova)

(SDA Bocconi)

(GEA)

Trasporti)

INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Editrice TeMi Srl con sede legale in Monza (MB) e sede operativa in Monza (MB) Corso Milano, 19 CF e Partita IVA 11489470150 (in seguito “Titolare”), in qualità di Titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs 30/06/2003 n.196 (in seguito “Codice Privacy”) e dell’art. 13 Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito “GDPR”) garantisce la massima riservatezza dei dati da lei forniti. Con il conferimento dei suoi dati, esprime il suo specifico consenso al loro trattamento per gli scopi legati al servizio richiesto (Servizio) che Editrice TeMi Srl fornisce. Responsabile del trattamento è il legale rappresentante di Editrice TeMi Srl, via Itali 39 20900 Monza (MB). I dati personali forniti per l’erogazione del servizio sono trattati con modalità elettroniche e cartacee, esclusivamente per l’attivazione e la gestione del servizio e per le operazioni contabili e di fatturazione. Per tale finalità, il conferimento dei dati è obbligatorio: in loro assenza non è possibile fornire il servizio. Al suddetto responsabile è possibile rivolgersi per esercitare i diritti che la normativa sulla privacy in vigore riconosce (accesso, rettifica, integrazione, cancellazione dei dati, opposizione al trattamento, ecc.) nonché per conoscere l’elenco aggiornato degli ulteriori responsabili del trattamento e le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza. Con il conferimento dei dati, Editrice TeMi Srl potrà utilizzare i dati forniti anche per finalità promozionali proprie e di terzi mediante sistemi cartacei e/o automatizzati (quali per esempio fax, email, sms, ecc.). Le segnaliamo che se siete già nostri clienti e/o lettori e/o avete partecipato a nostri eventi, potremo inviarle comunicazioni commerciali relative a servizi e prodotti del Titolare analoghi a quelli di cui ha già usufruito, salvo Suo dissenso (art. 130 c. 4 Codice Privacy). Attraverso il conferimento dei suoi dati personali conferma anche di aver letto l’informativa GDPR sul trattamento dei dati, pubblicata sul nostro sito www.logisticamanagement.it. Potrà chiedere ogni informazione scrivendo a amministrazione@editricetemi.com

Impresa Sanità

I PORTALI

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4 LM SETTEMBRE 2020

Andrea Vinelli

(Politecnico di Milano)

Sergio Cavalieri

Tel. 039/23.02.398 Fax 039/23.02.383 Presidente Ernesto Salvioli Amm. delegato Pietro Salvioli

Roma)

I SOCIAL

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l'Editoriale

Il mito di Narciso

Enzo Baglieri

Professor, SDA Bocconi School of Management enzo.baglieri@sdabocconi.it

R

ecentemente, l’Amministrazione statunitense, guidata dal

loro informazioni venivano consegnate alle autorità. Secondo il

Presidente Donald Trump, ha imposto una serie di veti e

Dipartimento di Giustizia tale potere gli era concesso dal Patriot

vincoli alla diffusione di alcune applicazioni di matrice

Act, che prevede in caso di pericolo per le indagini di poter

cinese, in particolare Tik Tok e Wechat, che, secondo l’opinione

accedere a una proprietà privata senza che il titolare ne sia a

governativa americana, sotto le spoglie del social network, possono

conoscenza con mandati segreti. In definitiva, il governo americano

rappresentare un pericoloso sistema di controllo della privacy e

accusa oggi le aziende cinesi e quindi il governo cinese di agire,

dell’informazioni degli utenti americani.

fuori dal proprio territorio nazionale, per il tramite delle tecnologie,

Per ragioni abbastanza analoghe, la medesima Amministrazione ha

come già esso stesso si comporta, entro e fuori dei propri confini

posto un veto all’utilizzo delle tecnologie cinesi, in particolare

nazionali, in ragione di presunti rischi per la sicurezza nazionale.

dell’azienda Huawei, per la realizzazione della rete 5G, che

Cerchiamo quindi di fare luce, per quanto possibile, e di capire quali

rappresenta l’ultimo (attuale) stadio di evoluzione delle

possono essere le implicazioni di queste tensioni internazionali,

infrastrutture per una rete di comunicazioni mobili ad altissime

che rischiano a mio giudizio di danneggiare tutti.

prestazioni. In primo luogo, come detto, le accuse verso le aziende e il governo Questo conflitto internazionale ricorda paradossalmente il mito di

cinesi sembrano voler nascondere gli abusi che le amministrazioni

Narciso, crudele cacciatore, che disdegna chiunque lo ami, punito

americane, legittimate poi dal pericolo terroristico, hanno operato

dagli dei ad amare solo la propria immagine riflessa in uno

nei confronti di tanti loro cittadini e non, e che negli ultimi anni

specchio d’acqua fino a cadervi dentro e morire annegato. Perché,

hanno probabilmente superato ogni limite. Non si dimentichi, che il

in tutta onestà, la cosiddetta “great power competition” che il

controllo della privacy e dei dati dei cittadini che può essere

governo americano vuole vincere a tutti i costi, si basa su accuse

operato tramite Tik Tok è in tutto e per tutto uguale a quello che

che riflettono esattamente quanto già le tecnologie e i social

Facebook, Instagram e gli altri social network già effettuano, o

network di matrice statunitense hanno fatto e fanno. Vi ricordo

possono effettuare. Peraltro, senza che gli utenti se ne lamentino

infatti che nel 2016 Microsoft per prima, seguita poi da Apple e

minimamente, salvo poi assistere alla levata di scudi contro la

Google, si oppose al governo americano con una formale azione

applicazione realizzata dal governo italiano per il Covid-tracing.

legale perché delle 5.600 richieste di informazioni di dati di clienti

Quindi, il rischio esiste davvero. Ossia esiste molto più del rischio

ricevute dal governo fra il settembre 2014 e il marzo 2016, quasi la

che aziende, di qualunque Paese, attraverso le tecnologie che

metà era accompagnata da ordini per mantenere la segretezza che

mettono a disposizione, possano operare un controllo diretto o

di fatto hanno impedito a Microsoft di comunicare ai clienti che le

indiretto sui cittadini, sulle loro azioni, sulle loro preferenze, sui loro

6 LM SETTEMBRE 2020


orientamenti politici. E trarre vantaggio da questo controllo, per

molto pericoloso che questa prudenza venga applicata solo verso

scopi politici e commerciali. Del resto non è poi così peregrina

aziende di matrice “non-occidentale”, perché può rappresentare un

l’ipotesi che ad alimentare le bufale contro il 5G in generale e in

precedente molto pericoloso. Huawei è un’azienda certamente

particolare la relazione tra diffusione del Covid-19 e reti 5G

molto vicina al governo cinese, non solo perché stranamente nella

possano essere proprie porzioni delle amministrazioni governative

sua organizzazione vi è una percentuale molto alta di militari in

(una volta avremmo detto deviate senza ben capire da cosa

pensione, a cominciare dal suo fondatore, ma soprattutto perché

deviavano, dato che il mandato di questi servizi è proprio

deve sottostare a delle leggi nazionali, come il codice di condotta

mantenere il controllo a qualunque costo), il cui scopo è creare una

per le aziende cinesi che operano all’estero e le leggi sulla

diffusa sfiducia nei confronti in generale della tecnologia, a

cybersecurity, che vincolano le aziende cinesi a fornire informazioni

maggior ragione perché cinese, quindi nemica, diversa e

al loro governo, come le americane alla loro amministrazione

probabilmente ostile, al fine poi di rendere condivisibile

federale, tuttavia. E questo è un dato di fatto. Trovo però pericoloso,

dall’opinione pubblica l’eventuale messa al bando della fornitura

per il futuro della nostra economia internazionale, che si crei un

medesima, come nel silenzio generale ha fatto il governo inglese

pregiudizio nazionale, a prescindere, sulle aziende, perché oggi

nel luglio scorso, escludendo definitivamente Huawei dalla

colpisce un Paese che riteniamo lontano e culturalmente diverso

competizione per la realizzazione della rete 5G sul suolo britannico.

(si veda la leggerezza con cui tutti abbiamo affrontato i primi

In secondo luogo, però, la domanda è: il 5G è davvero più rischioso

segnali di diffusione del coronavirus, declassandolo a problema

di altre tecnologie da questo punto di vista? E, corollario alla

cinese), domani potrebbe colpire la nostra industria.

precedente, le aziende cinesi, Huawei in prima istanza, sono davvero più pericolose di altre? Ho francamente molti dubbi che il

Che cosa nasconde, infine, questa ostilità, se non il dato altrettanto

problema sia il 5G, che certamente abilita uno scenario di servizi,

oggettivo che né negli USA né in Europa esiste un vero concorrente

banda e velocità di connessione che determinerà una definitiva

alla tecnologia offerta dalle aziende cinesi? Su questo dovremmo

migrazione sulle reti mobili di quanto ancora permane stabilmente

riflettere in maniera rapida, in realtà: anni di outsourcing e

su infrastrutture più tradizionali. Il problema vero è che queste

offshoring hanno definitivamente impoverito le nostre basi

infrastrutture, qualunque sia il paradigma tecnologico, al pari delle

tecnologiche e determinato un gap che difficilmente si potrà

reti elettriche, di quelle idriche, del gas, sono essenziali ormai per la

vincere a colpi di guerre commerciali. Non mi stupirebbe quindi se,

vita delle nostre società e quindi è corretto presidiarle, oserei dire

come nel 1972 il mondo cambiò perché dovette prendere

anche militarmente. Lo scenario di guerra futura, infatti, non si

coscienza della dipendenza dal petrolio e dai paesi che lo

gioca più su ponti e strade bombardate, ma su nodi delle reti di

producevano, nel breve si creino le condizioni per uno shock

comunicazione hackerati, disattivati, perché la disconnessione

digitale, che ci metta tutti di fronte al problema oggettivo della

determina il blocco di qualunque attività. Quindi, a voler essere

dipendenza tecnologica dal Far East. Solo che questa volta

molto espliciti, io ritengo che non sia sbagliato limitare o

avremmo potuto fare in tempo a proteggerci, investendo in

regolamentare con estrema prudenza in questi ambiti i principi del

formazione e materiale umano, invece che arroccarci in

mercato libero e del commercio internazionale. Ritengo invece

nazionalismi di accatto.

Trovo pericoloso, per il futuro della nostra economia internazionale, che si crei un pregiudizio nazionale, a prescindere, sulle aziende, perché oggi colpisce un Paese che riteniamo lontano e culturalmente diverso (si veda la leggerezza con cui tutti abbiamo affrontato i primi segnali di diffusione del coronavirus, declassandolo a problema cinese), domani potrebbe colpire la nostra industria SETTEMBRE 2020 LM 7


Cover

Gli innovativi servizi di Nova Systems per la comunicazione aziendale Una vera agenzia di marketing e un nuovo modulo di BeOne a disposizione delle imprese

L

a comunicazione sta entrando in modo sempre più deciso nel mondo della logistica e dei trasporti. Creare un filo diretto con i propri clienti è diventato indispensabile. Da oggi è possibile farlo grazie al Communications Management di Nova Systems. La software house

ha realizzato una nuova piattaforma sviluppata all’interno della suite in cloud

Riccardo Tarocco

BeOne, che consente di inviare Campagne di e-Mail Marketing, Newsletter, Offerte Spot e SMS ad un database profilato. Non solo, Nova Systems ha creato MkT Communication, una vera e propria agenzia di marketing al fianco degli utilizzatori di BeOne, per aiutarli a migliorare la propria immagine. «Siamo convinti che questo sia il futuro anche nel settore degli operatori logistici e degli spedizionieri. Abbiamo sviluppato un modulo di BeOne per consentire ai nostri clienti di comunicare in maniera agevole ed efficace, attraverso strumenti innovativi – spiega il Chief Software Architect di Nova Systems Riccardo Tarocco -. Il Communications Management rende indipendenti i collaboratori delle aziende nella gestione e nell’invio di comunicazioni e campagne di e-Mail Marketing mirate. Tutto questo utilizzando template specifici e accattivanti, che l’utente finale può implementare e gestire direttamente».

8 LM SETTEMBRE 2020

Lucia Scandola


COMMUNICATIONS MANAGEMENT

contenuto nella mail stessa è possibile accedere al dettaglio del Tracking – prosegue il Chief Software Architect di Nova Systems -. Questo è

Grazie al Communications Management è possibile utilizzare l’e-Mail

particolarmente utile nel mondo B2C, dove i soggetti coinvolti non sono

Marketing e generare messaggi di natura commerciale, come le Of-

codificati, ma indicati all’interno dei dati della spedizione». Una volta

ferte Spot. Le e-Mail inviate contengono immagini e link che possono

inviate le comunicazioni alla lista è possibile analizzare i risultati delle

condurre direttamente alla Collaboration Platform, la piattaforma

proprie campagne di e-Mail Marketing grazie all’integrazione tra il

collaborativa di BeOne. L’Offerta Spot inviata al cliente può quindi es-

Communications Management e BeOne Analytics.

sere confermata semplicemente con un click. «Questi strumenti permettono alle aziende di essere vicino al cliente in ogni momento e da

MKT COMMUNICATION

qualunque luogo, risparmiando tempo, denaro e offrendo un servizio estremamente professionale. Inoltre viene garantita maggiore visibilità

Per le aziende che vogliono utilizzare il Web Marketing come attività

delle offerte, con il conseguente aumento delle transazioni confermate

strategica e fare il salto di qualità per spingere la propria azienda a

– sostiene Tarocco -. Il Communications Management è integrato con

competere con le migliori nel mercato, è nato il progetto MkT Com-

il database di BeOne. Questo significa che vengono risparmiati tempo

munication. «Una vera e propria agenzia di comunicazione e marketing

e risorse umane anche nel set-

specializzata nel mondo delle

up delle offerte e delle comu-

spedizioni internazionali, dei

nicazioni, poiché, una volta

trasporti, della dogana e della

sottoscritto il contratto, l’atti-

logistica per permettere ai pro-

vazione è immediata».

pri clienti di diventare leader del settore – sottolinea la Marke-

Il Data Mining, ovvero l’estra-

ting Manager Lucia Scandola

zione in tempo reale delle in-

-. Il web marketing è uno stru-

formazioni dal database nati-

mento efficace e indispensa-

vo, permette di alimentare le

bile per le aziende che intendo-

mailing list di destinatari, repe-

no comunicare le novità o le

rendoli dai contatti inseriti

proprie offerte commerciali in

nelle relative anagrafiche. Nel

modo vincente. Possiamo cre-

processo di qualificazione dei

are una strategia che consenta

dati di un’anagrafica, attivabile nel CRM di BeOne, è possibile convalidare i singoli contatti, in modo

alle aziende di emergere, a partire proprio dalla configurazione delle comunicazioni verso i clienti».

tale da ottenere informazioni corrette ed affidabili. «È possibile filtrare le ricerche secondo molteplici elementi. Con le funzioni di Data Mining,

MkT Communication può gestire per le aziende innumerevoli servizi:

l’utente può gestire anche le liste di distribuzione, che permettono di

individuare una strategia di comunicazione, creare Web Design e

organizzare i propri contatti e inviare mail a gruppi di persone, senza

Landing Pages, ottimizzare la Seo & Adv, migliorare la redemption sui

dover inserire ogni volta i singoli indirizzi», aggiunge Tarocco.

Social Media, attivare l’e-Mail Marketing e l’Automation, pianificare le attività di Ufficio Stampa e Content Creation. E ancora Graphic Design,

La gestione dei Bounce, ovvero il mancato recapito della mail al desti-

Infografica, Video, Virtual Reality e organizzazione di Fiere ed Eventi.

natario, è inoltre controllata direttamente nel gestionale di BeOne.

«Comunicare, e saperlo fare bene, è sempre più importante, ma sono

Questo permette di correggere i dati del contatto nella relativa anagra-

ancora poche le aziende della logistica e dei trasporti che investono in

fica e di effettuare un nuovo invio per tutti gli indirizzi che sono stati

maniera accorta in questo ambito così strategico. Questo è il momen-

modificati. «Allo stesso modo è possibile gestire il Tracking delle Spe-

to più propizio per promuovere l’immagine aziendale e per studiare un

dizioni senza autenticazione. Attraverso il Communications Management

posizionamento efficace, per poter superare gli ostacoli e primeggiare

vengono inviati gli Status Update della Spedizione e cliccando sul link

in un mercato in continua evoluzione», conclude Scandola.

SETTEMBRE 2020 LM 9


Speciale FOOD & WINE a cura di MICHELA DEL PIZZO

Food&Wine?

Si riparte dall’online!

Con il lockdown sono stati 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, crescita che ha portato ad un’evoluzione inaspettata dei modelli di consumo degli italiani. Fino a ieri, il settore alimentare era considerato il meno maturo per affermarsi online, mentre durante la pandemia è stato tra i settori che ha registrato il maggior incremento di volumi Commerce. Il comparto del vino, già avvezzo al mondo digitale, ha seguito il trend di crescita online e prosegue nell’adozione di nuove tecnologie per la tracciabilità certificata della filiera

10 LM SETTEMBRE 2020


N

el 2020 gli acquisti online dei consumatori italiani nel comparto Food&Grocery varranno 2,5 miliardi di euro, con una crescita del +55%, quasi un miliardo in valore assoluto in più rispetto al 2019. La componen-

te più rilevante (pari all’87% del comparto) è rappresentata dall’alimentare: all’interno di questa categoria il Grocery Alimentare (prodotti da supermercato) diventa il principale segmento online, grazie a una crescita del +85% rispetto al 2019 e un valore di 854 milioni di euro. Seguono il Food Delivery (cibo pronto) con 706

connotati ancora sperimentali di molte iniziative e garantire una

milioni (+19%) e l’Enogastronomia (prodotti di nicchia) con 589

copertura territoriale sempre più estesa.

milioni di euro (+63%). Questo è quanto emerge dalla fotografia

SICUREZZA ALIMENTARE E SOSTENIBILITÀ

scattata dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. La ricerca è la quarta con focus specifico su uno dei settori merceologici più impor-

La ricerca “What matters to consumers

tanti per lo sviluppo dell’eCommerce B2c nel

when buying food?” condotta a livello

nostro paese, ossia il Food&Grocery.

globale da DNV GL, evidenzia come l’emergenza Covid-19 abbia portato in

I picchi “straordinari” di richieste in questo lockdown

primo piano i temi della sicurezza ali-

e l’incapacità di soddisfarli da parte della maggior

mentare, prima preoccupazione per il

parte degli operatori hanno accelerato un proces-

55% degli intervistati, insieme alla salute,

so sia di digitalizzazione (per chi online non

per il 53%. Importanti anche gli aspetti ambien-

era ancora presente) sia di adeguamento

tali (38%) e sociali (35%). In particolare, i consumato-

delle risorse (per chi online c’era già),

ri sono attenti a una lista ingredienti chiara (65%) e all’origine del

in primis logistico/distributive. Molti

prodotto e degli ingredienti (64%), ma anche ad aspetti di sostetari e di prima

nibilità come confezioni compostabili o riciclabili (68%), misure

necessità, si sono avvicinati per la prima volta all’eCommerce

per ridurre lo spreco alimentare (61%) e rispetto per il benessere

grazie alla collaborazione con soggetti terzi già presenti online

animale (53%).

negozi fisici, focalizzati sui beni alimen-

(piattaforme di food delivery e non solo). A fronte di tutto questo, sarà necessario ottimizzare i processi di picking e di distribuzione

Un aspetto interessante emerso dalla ricerca è che per i consuma-

perché per fare eCommerce nel Food (dove l’ordine medio è costi-

tori la principale fonte di informazioni è il prodotto stesso: circa la

tuito da un numero elevato di prodotti, fino a 50 nel Grocery, con

metà, il 49%, si informa principalmente leggendo le etichette e le

un basso valore unitario e con esigenze specifiche come la gestio-

diciture o scansionando i QR code sulla confezione. Un po’ a sor-

ne a temperatura controllata) serve una macchina operativa per-

presa, solo il 24% ricerca informazioni su social media (il dato più

fettamente funzionante ed efficiente. Sarà prioritario lavorare

basso in assoluto) e il 31% sui siti delle aziende, mentre il 27% si

sull’organizzazione aziendale, sui ruoli e sulle responsabilità ne-

affida al passaparola e il 28% alla pubblicità. Da notare la fiducia

cessarie per favorire una nuova idea di commercio, sicuramente

nei brand: l’85% ritiene che i prodotti di marca siano sicuri, mentre

più digitale e omnicanale. Solo così sarà possibile superare i

lo pensa solo il 69% riguardo a quelli non di marca. Per l’alimenta-

SETTEMBRE 2020 LM 11


FOOD

Speciale FOOD & WINE

re non confezionato il valore è 80%. Assieme ai cinesi con il 95,2%, gli italiani (92,4%) sono i consumatori con la più elevata fiducia nei prodotti di marca, a conferma del buon lavoro portato avanti negli ultimi anni dal made in Italy per consolidare e promuovere la qualità. Il 67,5% degli intervistati a livello mondiale, inoltre, si dice disposto a pagare di più per un prodotto se le informazioni sono certificate.

ANCHE IL VINO BRINDA ALL’ECOMMERCE Anche il settore del vino non è immune agli effetti della pandemia

E ORA?

Covid. Il bilancio che se ne trae è quello di uno “spostamento” consistente verso gli acquisti in GDO e online, cresciuti rispettiva-

Siamo entrati nella tanto proclamata era del New Normal, dove i

mente del 9% e 102% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso

ritmi sono tornati (quasi) a quelli di un tempo anche se niente è più

(dati Federvini). Ovviamente, alla luce dei diversi (e distanti) volu-

lo stesso. Le filiere del food&wine però hanno saputo cogliere

mi movimentati da questi due canali nel panorama nazionale dei

nuove opportunità per fare efficienza e innalzare l’asticella dell’au-

consumi di vino, si tratta di crescite il cui “peso” relativo va giusta-

tomazione e della digitalizzazione, guardando ad una maggiore

mente contestualizzato: basti infatti pensare che, pur a fronte di

sostenibilità. Non a caso infatti i primi articoli che vi presentiamo

questo raddoppio, il rapporto a valori nelle vendite di vino tra

parlano di tecnologia applicata alle filiere di nostro interesse in

eCommerce e GDO è ancora di 1 a 16. Al di là di queste differenze,

questa sede, tra cui la Blockchain, volte ad una autentica traccia-

è indubbio lo sviluppo del canale online nelle vendite di vino, una

bilità dei prodotti, mentre successivamente si parlerà di riorganiz-

dinamica che ha interessato maggiormente gli operatori del largo

zazione dei processi e rispetto dell’ambiente per una coltivazione

consumo rispetto ai “pure player”. Secondo una stima Nomisma

di mele da preservare “nella roccia”. Infine, due articoli dedicati al

Wine Monitor - Nielsen, nel primo semestre di quest’anno le ven-

vino: anche qui si parte con la tracciabilità certificata da una com-

dite online di vino dei retailer del largo consumo sono aumentate

binazione tra RFID e NFC per poi approdare ad una revisione delle

del 147% contro una crescita degli specializzati che si è fermata a

attività logistiche presso un magazzino pieno di bollicine. Prima

un +95%, sebbene questi ultimi siano stati responsabili dell’83%

però, una piccola riflessione da parte del nostro collaboratore

delle vendite eCommerce di vino in Italia (sempre a valori).

Andrea Gentili. Come sempre, buona lettura!

12 LM SETTEMBRE 2020


di ANDREA GENTILI, Responsabile Sistemi Informativi GUERRA SPA

CHAIN OF CUSTODY: LA SOSTENIBILITÀ AUTENTICA DELLA FILIERA

T

ra le varie tematiche proposte per la trattazione in questo numero di Logistica Management, ho deciso di indirizzare il mio contributo su un paio di queste: Blockchain (Blockchain) e Sostenibilità. Lo faccio suggestionato da una pubblicità ascoltata di recente (primi di luglio) alla radio che recitava più o meno così: “offriamo in vendita cocomeri coltivati nel rispetto delle api”. Non so se esistano certificazioni di coltivazioni di cocomeri “nel rispetto delle api”, in ogni caso nello spot non se ne faceva cenno, quindi ho iniziato a riflettere. I punti notevoli su cui si sono focalizzate le mie riflessioni sono stati: il consumatore vuole sempre di più, essere confortato sul fatto che stia assumendo comportamenti consapevoli e sostenibili, soprattutto nella fase determinante di indirizzamento dei propri acquisti; la sostenibilità può essere declinata in un’infinità di comportamenti, scelte, processi, ecc.; rendere affermazioni tipo “nel rispetto delle api”, oggettivamente credibili sarebbe importante, è attualmente difficile, costituirebbe un vantaggio competitivo. Lavorando in un’industria alimentare, la domanda che deriva dalla considerazione di questi punti è: come posso rassicurare il consumatore sul fatto che scegliendo uno dei nostri prodotti, egli abbia compiuto oggettivamente una scelta sostenibile o di qualità o di made in Italy, ecc., anche laddove non ci fossero sistemi di certificazione adatti allo scopo? La Blockchain è la tecnologia che permette di rispondere a questa domanda. Oggi sappiamo che la Blockchain è una tecnologia dirompente, abilitante. Stiamo anche imparando, dal tam tam mediatico e di marketing aggiungerei, che la Blockchain “certifica” la provenienza e la qualità di alcuni prodotti. Purtroppo ancora non è sempre così, anzi quasi mai in realtà nonostante gli annunci. La Blockchain infatti, come tecnologia permette di mantenere, un livello massimo di credibilità per le asserzioni che via via evolvono al suo interno che, nei casi più efficienti di applicazione di questa tecnologia, è allineato col livello di credibilità che avevano le “asserzioni radice” quelle di entrata della storia nella Blockchain e dalle quali la storia ha preso poi una forma per essere raccontata. Tutta l’attendibilità delle asserzioni su Blockchain si basa quindi sull’attendibilità delle asserzioni radice e sul corretto sviluppo delle regole e degli strumenti di derivazione a partire da queste, penso ad esempio agli smart contract, alle IoT (con particolare riferimento alle

IIoT), agli Oracoli, ecc. Riassumendo è quindi possibile creare le condizioni per asseverare verità oggettive, riconoscibili, leggibili, misurabili, sulla Blockchain, ma ancora non sono state sviluppate o non si sono diffuse, applicazioni rigorose adatte a questi scopi. Ci sono una moltitudine di applicazioni che storicizzano dati nella Blockchain, ma sulla cui veridicità il consumatore deve compiere un atto di fede. Torniamo quindi alla domanda di sopra, come può un consumatore essere tranquillo di adottare comportamenti sostenibili e magari di scegliere prodotti “buoni” e italiani in fase di acquisto? Non ce la può fare il consumatore da solo! Non ce la può fare nemmeno la filiera da sola a tranquillizzarlo completamente! Non ce la può fare certo la tecnologia da sola! Pertanto, c’è necessità di un coordinamento, di una governance di sistema, basata sulla Blockchain che: definisca una grammatica e una semantica per i concetti che si vogliono asseverare, come ad esempio: qualità, made in Italy, sostenibilità; stabilisca come e con quali strumenti, possano essere generate le asserzioni radice, storicizzate nella Blockchain e come queste possano evolvere in informazioni e storie di prodotto, rispettando le regole semantiche e grammaticali stabilite; pubblicizzi le modalità di recupero delle informazioni certificate nella Blockchain. È attendibile che esistano più semantiche su diverse Blockchain che regolino transazioni di natura diverse, come ad esempio le transazioni di valore per le cripto valute o le transazioni di informazione per la Proof of Quality dei prodotti. Si potrebbe in ogni caso, arrivare ad avere “Linguaggi” globali, condivisi e rigorosi per tipologia di transazioni, attraverso i quali sia possibile formulare asserzioni credibili per i consumatori, lungo tutta la filiera e la catena del valore dei prodotti. Concludo auspicando che quando in un prossimo futuro sentirò un annuncio del tipo “prodotto che rispetta le api” oppure “prodotto ecosostenibile” oppure “prodotto a bassa carica batterica” ecc., avrò facilmente la possibilità di verificarne la veridicità, interrogando con strumenti noti e rigorosi, la Blockchain che ha cristallizzato la “chain of custody” della sua storia. Insomma, l’annuncio sarà veritiero, verificabile e quindi credibile.

SETTEMBRE 2020 LM 13


FOOD

Speciale FOOD & WINE di Chiara Corbo (a), Andrea Bacchetti (b), Francesco Maria Rizzi (a) a. OSSERVATORI DIGITAL INNOVATION, Politecnico di Milano b. LABORATORIO RISE, Università degli Studi di Brescia

Innovazione digitale per la tracciabilità alimentare: un’opportunità per la logistica (4.0)

Fra le tecnologie più innovative per la tracciabilità alimentare, la Blockchain sta assumendo un ruolo di rilievo, come dimostrano i numerosi progetti che riguardano il settore alimentare, e anche la logistica ne risulta influenzata. Fra le maggiori sfide da affrontare rimangono la necessità di creare dei sistemi di tracciabilità integrata e la necessità di avere a disposizione dati puntuali e affidabili

L

a tracciabilità alimentare, estesa a tutti i processi e gli

Quali sono, oggi, le soluzioni innovative di cui le aziende alimentari

attori coinvolti “dal campo allo scaffale” (gli anglosassoni

possono disporre per migliorare i processi di tracciabilità e mettere

direbbero: from farm to fork), è sempre più considerata

a valore i dati? L’Osservatorio Smart AgriFood (un’iniziativa di: Poli-

un fattore di rilevanza strategica dalle aziende del settore,

tecnico di Milano & Università degli Studi di Brescia) ha analizzato

dalla produzione della materia prima fino alla distribuzione. “Tenere

l’offerta delle soluzioni tecnologiche per la tracciabilità alimentare

traccia” del percorso di un prodotto alimentare lungo tutta la filiera è infatti sempre più un’opportunità per le aziende del settore, non solo per rispondere ad un obbligo normativo - volto a garantire la sicurezza del consumatore - ma anche per raggiungere importanti

Le soluzioni innovative per la tracciabilità alimentare in Italia, 2019 (percentuale)

+111% 43%

41% 36%

34%

obiettivi di efficienza e per creare nuovo valore. Fondamentale, in

+63% 30%

27%

questo cambiamento di prospettiva rispetto al ruolo della tracciabilità, è il contributo delle tecnologie digitali, che abilitano innanzitutto la raccolta di grandi moli di dati, relativi all’origine della materia prima, ai luoghi, agli attori e ai processi che il prodotto ha attraversato. Fra questi, diviene essenziale la registrazione di tutti i dettagli che riguardano le modalità di trasporto e di conservazione.

14 LM SETTEMBRE 2020

Blockchain

QR code

Mobile app

Data Analytics

IoT

Cloud

Fonte: Oss. Smart AgriFood | Campione: 44 soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare

www.osservatori.net

Figura 1. Le soluzioni innovative per la tracciabilità alimentare in Italia (fonte: Osservatorio Smart AgriFood, www.osservatori.net).


F

O

O

D

presenti in Italia: ne emerge un mercato all’interno del quale le solu-

nire ulteriori potenzialità legate all’utilizzo di smart contract o alla

zioni considerate più tradizionali – basate per lo più sulla raccolta

presenza di token. Nel primo caso si tratta di un insieme di istruzio-

manuale e la conservazione del dato (come i software dedicati) –

ni espresse in linguaggio informatico e visibili a tutti che vengono

convivono con soluzioni più innovative, cioè basate su tecnologie

eseguite automaticamente da una rete Blockchain al verificarsi di

che abilitano il “paradigma 4.0” applicato alla tracciabilità. Parliamo,

predeterminati eventi e la cui esecuzione non è arrestabile; nel se-

in particolare, di Blockchain, Data Analytics, Internet of Things e Cloud

condo caso si tratta di una particolare tipologia di asset digitale che

– che consentono di automatizzare la raccolta dei dati, ne abilitano

può essere scambiata sulla Blockchain e che rappresenta altri beni

una condivisione più efficace e, infine, ne consentono una migliore

digitali o fisici o un diritto, come la proprietà di un asset oppure

elaborazione. Guardando a tali soluzioni innovative, si osserva una

l’accesso a un servizio.

significativa presenza di piattaforme Blockchain (43% delle soluzioni offerte, cresciute del 111% rispetto all’anno precedente), mentre

Anche la logistica alimentare viene impattata da tale tecnologia: si

ancora limitate sono le soluzioni che sfruttano Data Analytics (34%)

pensi alla possibilità di registrare le condizioni di trasporto della

e IoT (30%, comunque cresciute del 63%).

materia prima su Blockchain e di subordinare il passaggio alla fase di trasformazione all’esecuzione di uno smart contract che si attiva

IL RUOLO DELLA BLOCKCHAIN PER LA

solamente se tutti i parametri concordati, ad esempio, in un discipli-

TRACCIABILITÀ ALIMENTARE

nare di produzione, sono stati rispettati. Un altro caso riguarda la riduzione dei tempi legati alla validazione dei documenti, in partico-

La logistica, con particolare riferimento al settore alimentare, può

lare per quanto riguarda le esportazioni o il passaggio delle merci su

cogliere appieno le opportunità legate alla “tracciabilità 4.0”. Il di-

diversi mezzi di trasporto, grazie alla validità legale che sempre più

gitale si mostra un ottimo alleato consentendo l’identificazione

i dati registrati su Blockchain assumono, alla possibilità di eseguire

puntuale del prodotto e il mantenimento della sua identità lungo

controlli incrociati per far emergere eventuali criticità e alla possibi-

tutta la filiera, permettendo di raccogliere e registrare una grande

lità di far combaciare le transazioni nel mondo fisico con le transa-

quantità di dati a costi ridotti, abilitando analisi in grado di genera-

zioni nel mondo reale grazie all’utilizzo dei token.

re valore e fornire basi per i processi decisionali e garantendo con maggiore tempestività e veridicità la condivisione dei dati ai vari

IL RUOLO DELLA LOGISTICA NEI PROGETTI

livelli della filiera.

BLOCKCHAIN AGRIFOOD

Fra le tecnologie che suscitano grande interesse fra le aziende del

La conferma dell’importanza della logistica nel garantire una miglio-

settore, la Blockchain (e più in generale le tecnologie “a registro di-

re tracciabilità di prodotto, soprattutto quando affiancata a una

stribuito”) assume un ruolo di rilievo. Tale tecnologia consente di

tecnologia innovativa come la Blockchain, arriva dall’analisi effettua-

avere delle copie dei registri di tutte le transazioni effettuate distri-

ta sui dati della mappatura condotta dall’Osservatorio Smart Agri-

Si osserva una significativa presenza di piattaforme Blockchain (43% delle soluzioni offerte, cresciute del 111% rispetto all’anno precedente), mentre ancora limitate sono le soluzioni che sfruttano Data Analytics (34%) e IoT (30%, comunque cresciute del 63%) buite in tutti i nodi della rete e di tenere traccia di tutte le modifiche

Food e dall’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger del Politec-

compiute nel tempo, introducendo dei meccanismi per la convalida

nico di Milano. Su 82 progetti di applicazione della Blockchain nel

e la modifica dei dati che comporterebbero ingenti costi in caso di

settore alimentare, sviluppati dal 2016 al 2019 e condotti a livello

manomissione dell’intera struttura a scopi fraudolenti. Tutto questo

nazionale e internazionale, il 56% vede il coinvolgimento degli attori

fa sì che questa tecnologia venga scelta in quei contesti in cui risul-

della logistica (sebbene solamente nel 2% dei progetti questi siano

ta molto importante la trasparenza del dato e la garanzia della sua

anche promotori). Principalmente questi progetti nascono per co-

immutabilità. Utilizzare la Blockchain non significa però solo rende-

gliere opportunità commerciali e di marketing da parte delle imprese

re immutabile quanto scritto su di essa: questa tecnologia può for-

promotrici (60% dei progetti che coinvolgono gli operatori della logi-

SETTEMBRE 2020 LM 15


Speciale FOOD & WINE

stica) e per promuovere l’efficienza dei processi di supply chain (48%

SENSORISTICA E CONTINUITÀ NELLA

dei progetti), ma non mancano sperimentazioni volte a garantire la

TRACCIABILITÀ: UNO SGUARDO RIVOLTO

sostenibilità sociale o ambientale dei prodotti considerando l’intera

AL FUTURO

filiera, a migliorare le procedure di richiamo dei prodotti oppure per garantire che il prodotto non venga contraffatto.

Nonostante le grandi opportunità che può offrire la Blockchain per la trasparenza e l’immutabilità dei dati, è opportuno ricordare che,

I soggetti coinvolti e i soggetti promotori nei progetti Blockchain agrifood nel mondo, 2017-2019 (percentuale)

Coinvolti

Promotori 13%

Offerta tecnologica

13%

Produzione input

84%

Produzione materia prima

66%

Trasformazione

55%

Logistica

39%

Distribuzione Ristorazione

2%

Associazioni della domanda

8%

Istituti finanziari

9%

2% 20%

Trasformazione Logistica

2% 26%

Distribuzione

Associazioni della domanda

12%

ONG

2%

Ristorazione

11%

P.A.

Produzione input Produzione materia prima

P.A. ONG Istituti finanziari

da sola, essa non può assicurare la veridicità del dato “a monte”; è necessario, cioè, che il “digital twin”, cioè la trasposizione virtuale del bene (o del servizio o del processo) che si sta tracciando, sia effettivamente e realmente collegata alla sua controparte fisica, e che tale legame venga mantenuto lungo l’intera filiera.

1% 11% 12% 7% 2%

Fonte: Oss. Smart AgriFood e Oss. Blockchain & Distributed Ledger| Campione: 82 progetti

www.osservatori.net

Figura 2. I soggetti coinvolti e i soggetti promotori nei progetti Blockchain agrifood nel mondo. Italia (fonte: Osservatorio Smart AgriFood e Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger, www.osservatori.net).

Un modo per far fronte a questi problemi è l’integrazione della Blockchain con altre tecnologie, come l’Internet of Things; infatti la possibilità di associare a ciascun bene un oggetto caratterizzato da un codice univoco e in grado di dialogare con i sistemi informativi consente di collegare il digital twin alla sua controparte fisica e di seguirne il percorso, garantendo dunque la veridicità delle informa-

Un esempio è dato da Caroli, azienda pugliese produttrice di olio

zioni. In più, l’utilizzo di sensoristica potrebbe permettere di registra-

extravergine d’oliva, che ha utilizzato la tecnologia Blockchain per

re in automatico sulla Blockchain i dati di trasporto, come la tempe-

tenere traccia delle condizioni di trasporto del proprio prodotto

ratura o la luce, ma anche eventuali urti subiti oppure le condizioni

dall’Italia agli Stati Uniti registrate grazie all’utilizzo di sensori. Simil-

ambientali e lo stato di salute degli animali, limitando la possibilità

mente, il principale assicuratore delle compagnie di trasporto austra-

che i dati vengano falsificati o inseriti erroneamente.

liane ha promosso un progetto Blockchain per tenere traccia del trasporto di bestiame dall’Australia alla Cina, così da fornire maggiori garanzie e valorizzare il prodotto presso il consumatore finale. Un altro esempio che riguarda invece più gli aspetti documentali è quello del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, il quale sta sperimentando l’utilizzo della tecnologia Blockchain per registrare e te-

La possibilità di associare a ciascun bene un oggetto caratterizzato da un codice univoco e in grado di dialogare con i sistemi informativi consente di collegare il digital twin alla sua controparte fisica e di seguirne il percorso, garantendo dunque la veridicità delle informazioni

nere traccia di tutti i passaggi logistici che deve affrontare ciascuna cassetta di arance e di tutti i documenti prodotti così da semplifica-

Possiamo dunque concludere che, fra le tecnologie più innovative

re e rendere più veloci gli adempimenti burocratici, specialmente in

per la tracciabilità alimentare, la Blockchain sta assumendo un ruo-

ottica export, e garantire così un elevato livello di qualità del prodot-

lo di rilievo, come dimostrano i numerosi progetti che riguardano il

to presso il consumatore finale, non danneggiato da lunghe soste.

settore alimentare, e anche la logistica ne risulta influenzata. Fra le

Infine, pur non riguardando direttamente la tracciabilità di prodotti

maggiori sfide da affrontare rimangono la necessità di creare dei

alimentari, la Blockchain è utilizzata per ottimizzare la gestione

sistemi di tracciabilità integrati, che possano garantire una reale

delle flotte e gestire i pagamenti: è quanto fatto da Walmart in Ca-

continuità nella raccolta e distribuzione dei dati lungo l’intera filiera,

nada, che ha promosso la creazione di una piattaforma Blockchain

senza soluzione di continuità, e la necessità di avere a disposizione

per ottimizzare lo scambio di informazioni fra i terzisti della logistica

dati puntuali e affidabili. Ciò che è già certo è che, grazie all’innova-

al suo servizio integrandosi con i sistemi esistenti di ciascun opera-

zione digitale, la logistica può assumere un ruolo (ancora più) chiave

tore logistico, al fine di avere uno scambio di informazioni in tempo

per supportare la trasformazione delle filiere e farsi promotrice del

reale e di automatizzare i pagamenti.

cambiamento.

16 LM SETTEMBRE 2020


FOCUS

AMBROSIANO GROUP

PROPAGATE®: la prima blockchain as a service per la logistica Ambrosiano Group e Spartan Tech lanciano in Italia la prima piattaforma blockchain sostenibile per la tracciatura lungo l’intera supply chain

A

mbrosiano Group, riferimento nella

Come dicevamo la barriera economica non rap-

ogni dato nel tempo».

gestione dei servizi di logistica in out-

presenta l’unico ostacolo all’adozione della

Barani continua descrivendo come ha avuto avvio

sourcing, consapevole delle opportu-

blockchain nelle PMI italiane, la complessità e la

tale percorso: «Era da diverso tempo che volevamo

nità offerte dalla blockchain ha avvia-

necessità di stravolgere le proprie abitudini lavo-

portare a mercato un’innovazione tecnologica in

to negli ultimi mesi la collaborazione con Spartan

rative rappresenta spesso un importante deter-

grado di creare un importante vantaggio competi-

Tech, leader nella blockchain in Italia. La sinergia

rente. Per questo motivo la piattaforma Propaga-

tivo per i nostri clienti. Da ormai un anno l’atten-

è finalizzata a promuovere sul mercato una solu-

te® è stata pensata per adattarsi ai processi e ai

zione era focalizzata sul tema della tracciabilità e

zione blockchain auto configurante per la trac-

flussi esistenti senza alterarli a nessun livello.

della sicurezza di filiera. Il lockdown e l’esponen-

ciabilità di filiera end-to-end. La soluzione si

Il CEO di Ambrosiano, Giulia Barani, sintetizza

ziale crescita di richieste su questi temi che abbia-

contraddistingue per l’assenza di costi di inte-

così la flessibilità di Propagate : «La soluzione

mo ricevuto ci ha portato ad accelerare lo sviluppo

grazione, la sua semplicità d’uso e un altissimo

è studiata al fine di agevolare la vita degli opera-

di una soluzione che sapesse coniugare le esigen-

grado di flessibilità. Gli unici costi vivi sono rap-

tori. Se questi sono abituati a scannerizzare un

ze dei diversi soggetti presenti all’interno della

presentati dai costi di mining che ogni blockchain

codice a barre, potranno continuare a farlo, non

supply chain offrendo un beneficio tangibile al

pubblica richiede per poter operare. Si tratta tut-

sarà necessario applicare QR code o altri sistemi

cliente finale. Ritengo siamo indirizzati nella giusta

tavia di costi che vengono esponenzialmente

di tracciamento. Sarà Propagate® che, integrato

direzione, l’interesse che stiamo raccogliendo dal

ottimizzati grazie ad un algoritmo brevettato che

al gestionale aziendale, procederà a raccogliere

mercato è molto alto: oltre a due importanti pro-

riduce di un ordine di grandezza le transazioni

le scansioni, crittarle e caricarle in blockchain

getti in fase di avvio stiamo approfondendo diver-

giornaliere (e il relativo costo) aggregandole.

conferendo data certa e rendendo inalterabile

se richieste di analisi e progettazione».

®

AMBROSIANO GROUP Corso Mazzini 11 - 27100 Pavia Tel. 02 9838373 amministrazione@ambrosianogroup.com – www.ambrosianogroup.com

SETTEMBRE 2020 LM 17


Speciale FOOD & WINE di Marco Ardolino Laboratorio di Ricerca RISE – UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

I benefici della Blockchain per la tracciabilità nella filiera agro-alimentare La tracciabilità dei prodotti agro-alimentari è indispensabile per garantire non solo la sicurezza, ma anche l’osservanza delle normative vigenti, una migliore comprensione del ciclo di vita dei prodotti e il consumo coscienzioso. Efficienza, fiducia, qualità e resilienza sono i principali benefici della Blockchain per la filiera, vediamoli in dettaglio

L

a tracciabilità è diventata un elemento critico nella gestione della catena di fornitura, particolarmente in settori sensibili dal punto di vista della sicurezza come quello alimentare. Sia a monte (produttori, forni-

tori), sia a valle (distributori, grossisti) si deve conservare e gestire le informazioni idonee per il tracciamento di tutti gli stati e le evoluzioni del ciclo di vita del prodotto per l’eventuale erogazione di informazioni in conformità alle normative vigenti e per la tutela del consumatore finale (Figura 1). L’adozione della tecnologia Blockchain si propone come

Figura 1. Esempio di catena di filiera agro-alimentare.

una delle leve più promettenti per affrontare questa sfida, sfruttando le sue peculiari caratteristiche di trasparenza e integrità. I vantaggi perseguibili sono molteplici per tutta la filiera.

18 LM SETTEMBRE 2020


F

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O

D

IL PROBLEMA DELLA TRACCIABILITÀ NELLA FILIERA

in tutto il mondo che soffrono di malattie dovute al consumo di cibo

AGRO-ALIMENTARE

contaminato o avariato. A questo, si aggiunge la tematica dell’integrazione dei dati all’interno

Le reti della catena di approvvigionamento alimentare stanno diven-

della filiera. Molto spesso ciascun attore possiede il proprio meccani-

tando sempre più complesse e frammentate. Questa complessità

smo di tracciabilità, basato su standard specifici che rendono difficile

rende l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti lungo le reti estre-

la condivisione dell’informazione. A questo riguardo, la tecnologia

mamente difficile da gestire. In questo contesto, la tracciabilità è di-

Blockchain può potenzialmente risolvere gran parte degli ostacoli

ventata un requisito per garantire non solo la sicurezza, ma anche

sopra menzionati. Questa tecnologia consente un controllo a ritroso

l’osservanza della legge, una migliore comprensione del ciclo di vita

dal consumatore finale alla fabbrica o addirittura all’azienda agricola,

dei prodotti e il consumo coscienzioso. In particolare, la tracciabilità

bypassando le autorità tradizionali e garantendo transazioni più rapi-

è considerata come un nuovo indice di qualità degli alimenti; non a

de e sicure. Questo consente un miglioramento nella condivisione

caso, gli organi incaricati a legiferare stanno intensificando a livello

delle informazioni tra partner disparati all’interno della catena di forni-

globale la regolamentazione che rende obbligatoria la conservazione

tura agro-alimentare, senza compromettere la privacy e la sicurezza.

e gestione dei dati di tracciabilità. I regolamenti sono finalizzati principalmente all’identificazione di tutte le materie prime utilizzate negli

LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN

alimenti. Dall’altra parte, si assiste ad un inasprimento delle pene in caso di problemi legati alla qualità degli alimenti.

La Blockchain costituisce un paradigma tecnologico che apre ad un modo nuovo di interpretare le tematiche di decentralizzazione e par-

Gli attori coinvolti nella filiera agroalimentare sono molteplici e spesso

tecipazione, nonché la declinazione in digitale di un nuovo concetto di

non dispongono di informazioni strutturate relativamente ai propri

Trust (fiducia). Si tratta in particolare di un protocollo di comunicazio-

prodotti. Nonostante questo, la tecnologia offre numerose opportuni-

ne, che permette la creazione e gestione di un grande database distri-

tà per trattare il problema. Ad esempio, l’Internet of Things (IoT) per-

buito per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi di una rete.

mette la raccolta di dati sui prodotti, finalizzati a fornire informazioni

Ogni transazione avviata deve essere validata dalla rete stessa trami-

sulla contaminazione durante la produzione e la distribuzione. D’altra

te l’“analisi” di ciascun blocco. Il termine Blockchain si traduce infatti

parte, l’identificazione a radiofrequenza (RFID) ha rivoluzionato l’indu-

con “catena di blocchi”, caratterizzata da crittografia, matematica e

stria agro-alimentare, digitalizzando le informazioni da interrogare per

algoritmi complessi. Infatti, ogni qual volta viene creato un nuovo

controllarle e monitorarle in real-time.

blocco questo deve essere verificato e certificato dalla rete stessa e collegato alla catena tramite la funzione hash. Il processo di convalida

Tuttavia, l’affidabilità di tali informazioni è ancora una sfida fondamen-

dei singoli blocchi è finalizzato dalla risoluzione di complessi calcoli

tale. Ciò vale in particolare per le filiere con numerosi fornitori, produt-

matematici, risolti grazie alle risorse messe a disposizione dei Miner

tori, distributori, rivenditori e, in particolare, consumatori finali. In

– i partecipanti alla rete stessa – e permettendo dunque di disporre

questo contesto, nell’era dell’industria 4.0, vi è sempre più la necessi-

di un Consenso Distribuito. Quindi, per partecipare alla validazione

tà che i dati di tracciabilità siano in formato digitale e accessibili da

ciascun nodo deve risolvere un “puzzle crittografico”, concepito per

ogni parte del mondo per essere elaborate. Le tecnologie digitali

mettere in competizione tutti i nodi della rete. La blockchain è inoltre

stanno creando diverse opportunità per l’impresa agro-alimentare,

resistente a qualsiasi manomissione di dati (immutabilità), il che si-

rimodellando le catene di fornitura sia in termini di business si in

gnifica che una volta che l’informazione è registrata, non può più es-

quelli di processi operativi. Ciononostante, alcuni degli attori chiave di

sere alterata o modificata.

queste filiere si basano ancora su informazioni destrutturate e non automatizzate. Informazioni mancanti o irraggiungibili possono indur-

In aggiunta, la Blockchain potrebbe non solo rivoluzionare l’organizza-

re insicurezza nei consumatori e, in casi più gravi, a problemi di salute.

zione della supply chain ma anche cambiarne radicalmente la teoria

Quello della contaminazione alimentare è ancora un problema impor-

attraverso l’adozione e stipula di contratti smart (Smart Contracts).

tante in diversi paesi, industrializzati e non. Secondo l’Organizzazione

Uno Smart Contract non è altro che la “trasposizione” in codice di un

Mondiale della Sanità, si stimano infatti circa 600 milioni di persone

contratto in modo da verificarne in automatico l’avverarsi di determi-

SETTEMBRE 2020 LM 19


Speciale FOOD & WINE

nate condizioni e di auto-eseguire in automatico azioni nel momento

delle funzioni ad essi collegati, contribuisce alla riduzione dei costi di

in cui le prime vengono soddisfatte. È dunque basato su un codice che

controllo. Difatti, la capacità di “auto-esecuzione” fornisce la capacità

legge sia le clausole che le condizioni operative nel quale si devono

di sincronizzazione in real-time.

verificare, per poi autoeseguirsi automaticamente attraverso l’utilizzo di dati reali. Lo Smart Contract è di fatto l’esecuzione di un codice da

FIDUCIA: oltre alla sicurezza intrinseca derivante dell’architettura

parte di un computer, un programma che elabora in modo determini-

della tecnologia, la Blockchain garantisce eccellenti benefici anche in

stico le informazioni che vengono raccolte. Se questo, da una parte,

termini di verificabilità e fiducia. Grazie a questo innovativo paradigma,

rappresenta una certezza e una sicurezza garantendo alle parti un

è possibile fare riferimento a registrazioni verificabili che possono

assoluto giudizio oggettivo, dall’altra sposta sul codice, sulla program-

essere ispezionate e utilizzate dai player della catena di fornitura, o

mazione e sullo sviluppo il peso e la responsabilità di decidere.

dagli stakeholder come ad esempio consumatori finali o enti governativi. Questo è di fondamentale importanza in tutti quei settori sensibili alla sicurezza, come quello alimentare, dove la rintracciabilità costituisce una preoccupazione costante per la collettività. Dunque, grazie a questo innovativo paradigma tecnologico, è possibile attivare la mobilitazione automatica delle strutture statali e governative, responsabili del controllo del rispetto delle normative sulla tracciabilità, così come gli organismi preposti a segnalare i casi di prodotti dannosi e/o pericolosi. Tutto ciò è in particolare garantito dall’automatizzazione della gestione dei registri e lo scambio di informazioni, oltre ad un più facile accesso ai dati di tracciabilità per le autorità di regolamentazione.

Figura 2. Vantaggi dell’applicazione della Blockchain nelle filiere agroalimentari.

QUALITÀ: La Blockchain, ovviamente, incrementa la qualità e la sicurezza complessiva dei prodotti e dei servizi indirizzati ai consumatori.

I BENEFICI DELL’APPLICAZIONE DELLA BLOCKCHAIN

La sicurezza alimentare è una tematica sempre più importante per

NELLA FILIERA AGROALIMENTARE

l’opinione pubblica e la tracciabilità può migliorare sensibilmente diversi aspetti dell’attività commerciale come, ad esempio, rendere più

Le caratteristiche sopra menzionate della Blockchain e dei contratti

efficace il controllo di processo per la gestione dei richiami di prodot-

intelligenti potrebbero essere ampiamente utilizzate per risolvere di-

ti potenzialmente dannosi o nocivi. Inoltre, la natura immutabile della

versi problemi negli attuali approcci alla tracciabilità nelle catene di

tecnologia, così come il concetto di responsabilità distribuita tra i

fornitura dell’agro-alimentare. Potenziali benefici possono riguardare

nodi della rete, salvaguarda la qualità del prodotto, poiché qualsiasi

l’interoperabilità dei dati, la riduzione dei costi, la trasparenza, la veri-

manomissione dei dati alimentari può essere immediatamente iden-

ficabilità, l’integrità e l’autenticità.

tificata e prevenuta. Ne consegue quindi un accresciuta e protetta

In particolare, è possibile riassumere i vantaggi derivanti dall’utilizzo

qualità del prodotto che il consumatore finale acquista.

della Blockchain in quattro elementi fondamentali: efficienza, fiducia, qualità e resilienza (Figura 2).

RESILIENZA: Ulteriore beneficio garantito dalla Blockchain ricade nel contesto della resilienza a causa dell’eliminazione dei confini di siste-

EFFICIENZA: l’utilizzo di un modello basato su Blockchain garantisce

ma e di quelli geografici, e all’integrazione di dati eterogenei relativi

la riduzione dell’onere derivante dalla complessiva gestione dei pro-

alla tracciabilità in tutta la filiera. Difatti, la natura decentralizzata della

cessi di tracciabilità e, dunque, una riduzione dei relativi costi. A questo

Blockchain riduce le minacce di un attacco al sistema che sarebbero

si deve aggiungere l’eliminazione di costi “occulti” derivanti dalla non

ben più importanti in sistemi centralizzati. Quest’ultimo impedisce

più necessaria gestione di documenti cartacei. Inoltre, l’automazione

quindi possibili perdite di informazioni, che potrebbero comportare

garantita dai contratti intelligenti, attraverso l’esecuzione automatica

perdite monetarie nonché rischi per la salute del consumatore finale.

20 LM SETTEMBRE 2020


FOCUS

DEMATIC

Innovazione tecnologica al servizio del Food & Beverage Innovazione e Tecnologia per ottimizzare la gestione di magazzino nel settore del Food & Beverage

L

a rivoluzione 4.0 sta cambiando la società e, di conseguenza, il modo di fare industria. Le imprese che operano nel settore Food & Beverage, sono sem-

pre più esposte a grandi aspettative. Per fare in modo che la qualità del servizio offerto costituisca un fattore di differenziazione strategico, è di fondamentale importanza adottare una logistica distributiva di alto profilo. Dematic risulta essere il miglior partner di Material Handling per le aziende del settore, in particolare per tre motivi principali: 1. Gamma prodotti: Il suo portfolio tecnologico

cliente e provider di automazione e garantendo la

che degli spazi nel centro distributivo, migliora

vanta la più vasta gamma prodotti tra le aziende

reale comprensione delle esigenze del cliente,

le condizioni di lavoro degli operatori, garantisce

di material handling presente sul mercato, inclu-

spesso legate fortemente al territorio.

la scalabilità del sistema in linea con la crescita

dendo tutte le tecnologie più all’avanguardia per

del business grazie alla sua struttura modulare.

lo stoccaggio, il trasporto e smistamento adatte

3. Innovazione tecnologica: La creazione di nuo-

ad ogni range di

vi prodotti è sempre guidata dalle necessità dei

Oltre a questi fattori, il ritorno di investimento è

temperatura:

nostri clienti. Guardando al mondo del Grocery

garantito anche dai risparmi nel trasporto e nel-

- Ambiente (4-40 °C)

e del F&B Dematic ha sviluppato il sistema di

la messa a dimora della merce negli scaffali del

- Fresco (0-4 °C)

pallettizzazione automatizzata per colli misti

negozio, ottenuti grazie alla densità ed alla

- Congelato (-27-0 °C).

(AMCAP).

sequenzializzazione dei colli nelle unità di spe-

L’AMCAP è un sistema ad alte prestazioni pro-

dizione (indifferentemente pallet o roll-box).

2. Comprensione dei processi del cliente: La

gettato per l’assemblaggio di pallet pronti per

L’ottenimento tramite il sistema AMCAP di quan-

struttura organizzativa prevede una forte autono-

un più semplice riassortimento a scaffale pres-

to appena descritto si traduce per i retailers del

mia delle sedi locali nello sviluppo, realizzazione

so il punto vendita al dettaglio. Ottimizza il

grocery e del food in un vantaggio competitivo

e assistenza post-vendita dei progetti. Questo

processo di composizione degli ordini permet-

fondamentale nella gestione strategica della

modello consente la massima collaborazione tra

tendo risparmi sia nell’utilizzo di manodopera

propria logistica distributiva.

DEMATIC Via Firenze 11 – 20063 Cernusco Sul Naviglio MI Tel. 02 9290541 vendite@dematic.com – www.dematic.com

SETTEMBRE 2020 LM 21


Speciale FOOD & WINE di Stefano Cudicio, professore a contratto di Sistemi Informativi Aziendali all’UNIVERSITÀ DI UDINE, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche – CEO STESI

Trend dei sistemi SCES nel settore food&beverage

Partendo dal presupposto che Logistica e Produzione si stanno progressivamente intersecando, fino a formare un unico processo, la supply chain, quella del food&beverage inclusa, dovrebbe essere gestita parimenti da un unico sistema “end-to-end”, che prende il nome di Supply Chain Execution System)

P

er comprendere un fenomeno e provare a prevedere i suoi

liarità del settore specifico. Si passerà poi ad analizzare le soluzioni

comportamenti a mio avviso è necessario capire le cause

che possono essere una risposta alle esigenze evidenziate, con le

che lo innescano. Da tale principio si muove questo inter-

relative tecnologie a supporto. Infine alcune considerazioni conclusi-

vento, che parte proprio dall’analisi dell’evoluzione del

ve sui fornitori di soluzioni di Supply Chain Execution System (SCES)

mercato food&beverage, governato dal comportamento di noi Con-

e sulle caratteristiche che dovranno avere per poter rispondere alle

sumatori finali.

richieste del loro mercato.

Ogni settore ha le sue peculiarità, e sicuramente il settore del food&beverage, sia come produzione che come distribuzione, presenta

EVOLUZIONE DEL MERCATO

delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri. Vero è anche che la supply chain è una disciplina multisettoriale, e quindi anche i siste-

Partiamo dal presupposto che al vertice della piramide del mercato ci

mi a supporto lo sono: muovere un’unità di movimentazione è inva-

siamo noi, gli “end consumer”, che con i nostri comportamenti condi-

riante rispetto al suo contenuto. Particolarmente interessante diventa

zioniamo tutta la catena di fornitura, della quale noi sia i destinatari

la contaminazione da un settore merceologico ad un altro, con solu-

finali. Negli ultimi anni la nostra propensione di acquisto è profonda-

zioni nate in uno che diventano utilizzabili anche in un altro. In ogni

mente mutata, a fronte di una crescente offerta sia in termini di as-

caso l’analisi che segue comincia da quella che è l’evoluzione genera-

sortimento che in termini di livello di servizio (si pensi al fenomeno

le del mercato, per poi essere calata nelle esigenze legate alle pecu-

Amazon).

22 LM SETTEMBRE 2020


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maniera sinergica, differenti modalità operative, per esempio “order picking” e “batch picking” • Il livello di integrazione necessario è molto elevato, perché il sistema logistico produttivo deve essere strettamente connesso ai sistemi informativi della GDO e dei relativi partner (fenomeno del “private label”) • La tracciabilità di prodotto, oltre che rispettare le normative, è ormai un requisito vincolante preteso dai Consumatori e per questo deve essere garantita in maniera rigorosa la tracciabilità dei lotti, anche nei processi intermedi delle lavorazioni.

SOLUZIONI Figura 1

A fronte dell’evoluzione del mercato descritta e delle peculiarità del Questo fenomeno si riflette direttamente sui sistemi produttivi e logi-

settore food&beverage, reciprocamente amplificate con un cortocir-

stici, che hanno devono armonizzare linee produttive e distribuzioni

cuito causa-effetto, i player che propongono sistemi logistici e produt-

logistiche a capacità elevata, necessari per avere efficienza di scala,

tivi hanno dovuto a loro volta adeguarsi per rispondere alle esigenze

ed ordini variegati/personalizzati richiesti dal mercato.

manifestate dai loro clienti, partendo dal presupposto che Logistica e

A questa tendenza, rilevata ormai da anni in tutti i settori merceologi-

Produzione si stanno progressivamente intersecando, fino a formare

ci, si sono aggiunti negli ultimi mesi gli effetti drammatici della Pan-

un unico sistema (supply chain), che proprio per questo in maniera

demia, che ha portato sui sistemi produttivi e logistici, per motivi intu-

ideale dovrebbe essere gestito da un unico sistema “end-to-end”

itivamente comprensibili, almeno due effetti dirompenti:

(Supply Chain Execution System).

• un’impennata dell’eCommerce, peraltro già in crescita verticale

Tra le soluzioni più frequentemente richieste vale la pena di menzio-

• una forte richiesta di indipendenza dalle risorse umane (informatiz-

nare:

zazione dei processi), o addirittura di eliminazione della manodopera

• Sistemi di picking intensivo con unità di spedizione multireferenza

(automazione dei processi).

• sistemi di stoccaggio e di handling automatici e semiautomatici • sistemi di guida assistita mezzi con uomo a bordo per la gestione

PECULIARITÀ DEL SETTORE

di stive a terra • mezzi automatici (AGV e LGV)

Il food&beverage non fa eccezione rispetto alle tendenze appena

• integrazione con i sistemi informativi della GDO e dei partner utiliz-

evidenziate, e a questo si devono aggiungere quelle che sono le pecu-

zando protocolli standard di tipo EDI

liarità tipiche del settore. Vale la pena precisare che in questo inter-

• sistemi di supervisione di impianti e attività produttive, con integra-

vento si prendono in esame i produttori e i distributori, che sono

zione di linee di produzione e confezionamento

quasi sempre fornitori della GDO, e non la GDO stessa, che a mio

• alimentazione materiali alle linee schedulata, ottimizzata e guidata

parere ha caratteristiche più riconducibili al settore retail, che merita

• sistemi eCommerce avanzati

un discorso a parte. Sinteticamente:

• tracciabilità lotti materie prime e prodotti finiti, dalla sorgente alla

• La qualità della relazione con la GDO è strategica e delicata: il livello

destinazione e viceversa, passando dalle lavorazioni intermedie co-

di servizio deve essere elevatissimo, e le consegne devono essere

muni a più prodotti.

precise e puntuali, nella modalità richiesta dal Retail in termini di formato dell’Unità di Spedizione

TECNOLOGIE ABILITANTI

• Deve essere garantito un’altissima efficienza operativa che consenta il contenimento dei costi logistici in termini di spazio, mezzi e uo-

L’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano fornisce delle indicazioni

mini

molto interessanti riguardo i trend delle tecnologie abilitanti per i

• All’interno dello stesso sistema logistico devono poter convivere, in

Supply Chain Execution System a supporto delle soluzioni citate, che

SETTEMBRE 2020 LM 23


Speciale FOOD & WINE

vengono in parte riprese qui di seguito ed integrate con altre conside-

che sono state finora utilizzate (si pensi solo alla diversità delle fonti

razioni soggettive, che hanno l’intento di fornire indicazioni riguardo

dati, e quindi alla conseguente eterogeneità del formato dei dati in

lo stato attuale e l’evoluzione delle infrastrutture a supporto dei siste-

ingresso). L’utilizzo dei Big Data nei SCES sarà sempre più diffuso,

mi SCES, specialmente nel settore food&beverage. L’utilizzo dell’archi-

quasi necessario man mano che crescerà la quantità e la granularità

tettura di tipo Client / Server è ormai consolidata, con logiche e data-

dei dati da raccogliere.

base sul server e presentation sul client.

Mole di dati che che serve a ben poco, se non trasformati in informa-

Per quanto riguarda la parte di presentation (GUI, Graphic User Inter-

zioni, necessarie invece a chi deve decidere come far funzionare l’e-

face), va detto che, a seguito del prepotente ingresso dei dispositivi

cosistema Azienda. Da qui la spinta alla progressiva e ormai inarre-

Android nel mercato industry e della progressiva scomparsa di quelli

stabile introduzione dei sistemi informazionali, sempre più spesso

Windows Mobile, i produttori di sistemi SCES più illuminati hanno già

conosciuti con l’etichetta Analytics.

provveduto, o stanno provvedendo, a riscrivere completamente lo strato di presentation, con apertura per lo strato applicativo (approccio open innovation), a partire da formati dati definiti e condivisi in fase di specifica, con possibilità da parte degli utenti finali di sviluppare autonomamente delle app proprietarie. Si rileva un forte interesse del mercato per soluzioni di tipo cloud/ hybrid-cloud, con crescente richiesta verso soluzioni di tipo “pay-peruse”, implementate per il momento su server “on premise”, in attesa che l’infrastruttura di connessione del Paese si consolidi e garantisca affidabilità e velocità costanti per le architetture remote. La tendenza generale è la realizzazione di architetture orizzontali per la realizzazione dello strato fisico-dati-applicazione, con utilizzo di standard protocollari/middleware per disaccoppiare i dispositivi fisici

Figura 2

PLAYER

dalle logiche applicative. Si può riassumere il tutto con un marcato orientamento a una visione

Tra i player che offrono sistemi logistici e produttivi in generale e per

di tipo Industry 4.0, che viene descritta nel diagramma di seguito che

il settore food&beverage in particolare, chi riuscirà a vincere la sfida?

ha l’intento di rappresentare un’architettura attesa per i sistemi SCES,

La risposta è abbastanza facile, e non viene certo da chi scrive, ma

soprattutto nel settore food&beverage.

dall’analisi delle scelte strategiche che stanno facendo i più grandi produttori mondiali di componenti e sottosistemi.

Sempre più richiesto è l’utilizzo di sistemi di tipo RTLS (Real Time

Vincerà il Player che riuscirà ad offrire al mercato una soluzione inte-

Location System), soprattutto di nuova generazione (generazione laser

grata “end to end” per tutto il sottosistema logistico produttivo, sce-

e UWB), per la geolocalizzazione di uomini e mezzi, al fine di ottimiz-

gliendo in maniera “laica” migliori componenti sul mercato, da utiliz-

zarne le movimentazioni e i flussi ed implementare sistemi di sicurez-

zare come dei mattoncini per comporre la miglior soluzione

za attivi. La già menzionata introduzione dei dispositivi Android, oltre

personalizzata per il suo Cliente. La sfida è la trasformazione da for-

a consentire l’utilizzo di interfacce utente grafiche con caratteristiche

nitore di componenti a “system integrator”, in grado di offrire non più

UX (User Experience) ad elevata usabilità, permette l’utilizzo di dispo-

“prodotti”, ma “soluzioni”, complete di tutto il know how di processo

sitivi ad alta ergonomia, come smart-watch per il dialogo con opera-

necessario a un settore particolare come quello del food&beverage.

tori e visori per l’utilizzo di strumenti di realtà virtuale ed aumentata,

Il tutto supervisionato dal Supply Chain Execution System, vero col-

da utilizzare ad esempio in fase di picking per ridurre il numero di er-

lante di tutto l’impianto, unico componente veramente strategico ed

rori operativi.

insostituibile, del quale è necessario avere il controllo e il dominio

Tutta l’enorme mole di dati raccolti dal campo, dai dispositivi IoT, dai

completo, facilitatore dei flussi e definitore dei processi, che utilizza le

sistemi informativi transazionali, dovranno essere raccolti in basi di

tecnologie abilitanti per implementare le soluzioni richieste in manie-

dati con caratteristiche profondamente diverse da quelle relazionali

ra efficace, ergonomica ed economica.

24 LM SETTEMBRE 2020


FOCUS

OVERLOG

Overlog al servizio dell’alimentazione Vegan In The Bridge abbiamo implementato le soluzioni ed i sistemi per la gestione dei flussi logistici interni delle materie prime in produzione e dei prodotti finiti ai clienti finali

D

al 1994 The Bridge produce bevande

no in grado di garantire la corretta gestione dei

di spedizione sulle dashboard messe a dispo-

al 100% biologiche e vegetali, dessert

flussi di magazzino, garantendo le logiche FIFO,

sizione della Logistica.

e creme per cucinare realizzate con

dall’ingresso delle materie prime, alle movimen-

ingredienti selezionati e certificati. Il

tazioni in area di produzione, alla gestione del

Marco Negro Marcigaglia, CEO e Co-Owner

nome, oltre a simboleggiare il passaggio a un

prodotto finito anche tramite dispositivi mobili

dell’azienda, dichiara: «The Bridge cercava uno

nuovo modo di alimentarsi, esprime la vocazio-

con lettori di codice a barre.

strumento in grado di tracciare completamente

ne internazionale dell’azienda, che con i suoi

Si desiderava migliorare l’accettazione della

la merce presente nei 3 magazzini di proprietà

prodotti è presente in oltre 50 paesi. Con una

merce sia nel controllo fisico che qualitativo,

e avere una visione reale di quanto effettivamen-

costante crescita, 90 dipendenti tra il nuovo sito

eliminare errori durante il trasferimento di mate-

te presente. Il percorso fatto con la società

produttivo e il moderno stabilimento logistico

rie prime a lotto in zona di produzione (WIP),

Overlog con l’inserimento di SLIM2k è stato

a San Pietro Mussolino (VI), un fatturato di 38

ottenere dati certi di disponibilità della merce.

fondamentale per raggiungere questo obbiettivo e proseguire con un percorso di digitalizzazione

milioni di euro nel 2019 – l’impresa mantiene una conduzione familiare.

Diversi i benefici ottenuti: giacenze dei magaz-

aziendale intrapreso da qualche anno. Riteniamo

zini in tempo reale con lotto e scadenza asso-

di aver centrato gli obbiettivi prefissati ci prepa-

Anche per fronteggiare questa crescita costan-

ciate, gestione in Slim2k delle regole commer-

riamo quindi a consolidare quanto fatto e pre-

te, The Bridge ha manifestato la necessità di

ciali per la spedizione ai clienti, avanzamento

pararci per i prossimi progetti che arriveranno in

implementare un sistema software di magazzi-

puntuale dei Documenti di carico e delle Liste

futuro».

OVERLOG SRL Via Nazionale 20/D – 33042 Buttrio UD Telefono 0432 683119 – Fax 0432 684039 commerciale@over-log.it - www.over-log.it

SETTEMBRE 2020 LM 25


Speciale FOOD & WINE

Melinda e la frigoconservazione in ipogeo A partire dal 2012, per la frigoconservazione delle sue mele, Melinda utilizza delle celle realizzate all’interno della roccia Dolomia (Dolomiti), a 300 metri al di sotto dei meleti coltivati. Un ambiente naturale unico al mondo che consente di stivare oggi ben 30.000 tonnellate di frutti l’anno, ad una temperatura controllata di circa 1 °C. Il tutto, senza intaccare un ettaro del territorio circostante e con grossi risparmi dal punto di vista energetico

I

l Consorzio Melinda nasce nel 1989, frutto di un lungo percorso

nazionale, rappresenta 4.000 aziende agricole famigliari consorziate

che ha portato tanti singoli agricoltori privati della Val di Non e Val

in 16 cooperative che coltivano globalmente circa 6.700 ettari di me-

di Sole, o anche piccole cooperative in competizione tra loro, a

leti. Melinda offre, inoltre, opportunità di lavoro a oltre 1.300 addetti,

riunirsi per valorizzare un prodotto con caratteristiche non comu-

generando per molte imprese locali un importante indotto economico

ni e che proprio per questo richiedeva di essere tutelato. Da qui la

che per il 70% rimane investito nella regione di appartenenza, il Tren-

necessità di creare un marchio e la felice intuizione del nome Melinda,

tino Alto Adige.

ancor più riconoscibile perché impresso sopra al famoso bollino blu,

Dalla raccolta alla distribuzione, l’intera filiera è organizzata e monito-

applicato solo su frutti con caratteristiche estetiche ed organolettiche

rata secondo un’unica ottica condivisa: la sostenibilità. Un valore, oltre

uniche. Il Consorzio è oggi uno dei più importanti produttori di mele

che un obiettivo, oggi prioritario, ben espresso nello straordinario

italiani, una realtà di spessore a livello nazionale e tra le principali re-

progetto delle Celle Ipogee, prima e unica struttura al mondo per la

altà europee del mercato ortofrutticolo. Con le sue 400 mila tonnella-

frigoconservazione di frutta in grotte sotterranee, in condizioni di at-

te di mele prodotte all’anno, pari a circa il 20% della produzione media

mosfera controllata, che permette di ridurre il consumo di energia

26 LM SETTEMBRE 2020


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elettrica, dimezzare l’utilizzo di acqua e le emissioni di CO2, tutelando

cubi di roccia Dolomia, tutta già utilizzata dalla Tassullo Materiali per

e preservando il territorio. Andrea Fedrizzi, responsabile marketing

la produzione dei loro prodotti finiti. Oltre che dagli spazi di accesso e

Consorzio Melinda, ci racconta i dettagli di questo magazzino realiz-

di servizio, l’impianto è attualmente costituito da tre lotti (il primo dei

zato a 300 metri al di sotto dei meleti.

quali ha visto la realizzazione nel 2012), ciascuno composto da tre corridoi paralleli lunghi circa 110 metri: uno centrale, largo circa 10

UN MAGAZZINO SENZA CONFINI

metri ed alto circa 6 metri, che funge da corridoio di servizio ai due corridoi laterali, quello di sinistra e quello di destra, ognuno dei quali

«Le celle Ipogee di Melinda – racconta Andrea

largo circa 12 metri, alto 11 metri e suddiviso in 6 celle uguali tra loro.

Fedrizzi - si trovano nella Miniera di Rio Mag-

Con le stesse caratteristiche verrà realizzato nei prossimi mesi anche

giore, a 900 metri dall’ingresso delle cave, a

il quarto lotto, aumentando ulteriormente la capacità di stoccaggio

circa 575 metri sopra il livello del mare e a 275

delle mele in ipogeo.

metri sotto la superficie della terra in cui sono

Ad oggi, infatti, il Consorzio ha a disposizione per lo stoccaggio delle

stati piantati i nostri primi meleti. Qui è stato

mele 34 celle, ognuna delle quali è lunga 25 metri, alta 11 metri e larga

realizzato questo straordinario frigorifero na-

12 metri, ed è in grado di contenere circa 3.000 bins di mele da 300

turale che rispetta l’ambiente e mantiene in-

kg l’uno, per un totale di circa 1.000 tonnellate di mele.

tatta la qualità delle nostre mele con l’obiettivo di soddisfare la necessità avanzata dalle numerose cooperative di Melinda di aumentare gli

La superficie interna non è perfettamente liscia perché, tecnicamente,

spazi a loro disposizione per la conservazione del raccolto, dovendo far

non è necessario che lo sia. Inoltre, non è rivestita con i tradizionali

fronte ad una produzione in tendenziale aumento ogni anno. Nel 2010,

pannelli coibentanti in poliuretano espanso in quanto l’impermeabilità

l’azienda titolare della concessione per l’estrazione della roccia a Rio

ai gas è garantita dalla struttura della roccia e da un sottile rivestimen-

Maggiore, la Tassullo Materiali, ha suggerito a Melinda di non costruire

to in spritz-beton. Anche la coibentazione termica è assicurata dall’am-

nuovi magazzini in superficie ma di provare ad adibire alla conserva-

masso roccioso che, una volta raffreddato fino a 5-7 metri di profon-

zione delle mele gli immensi spazi di cava che risultavano dalla loro

dità (in un tempo di circa 1-2 anni), funge da isolante termico per le

attività estrattiva, ricavandone importanti vantaggi in termini economi-

celle stesse, all’interno delle quali manteniamo una temperatura con-

ci ed ambientali. Il considerevole lavoro di ricerca svolto tra il 2010 ed

trollata di 1 °C tutto l’anno. Le celle sono tutte dotate dei più moderni

il 2012 da Melinda e Tassullo Materiali, con il supporto di numerosi

dispositivi tecnici e di sicurezza, come ad esempio i semafori che

istituti di ricerca italiani ed esteri, ha consentito di comprendere che gli

danno luce verde solo se al loro interno si sono ripristinate le condi-

immensi spazi già esistenti, generati dall’attività estrattiva svolta nel

zioni di atmosfera respirabile per l’uomo, in assenza delle quali non è

corso degli anni, potevamo essere impiegati per la realizzazione di

nemmeno possibile aprire le porte. Gli impianti presenti esternamen-

celle specifiche destinare alla conservazione delle mele. Gli stessi

te sono invece degli assorbitori di CO2, che servono sia per assorbire

studi hanno anche confermato sia la riduzione dell’impatto economico,

dall’interno delle celle la CO2 in eccesso rispetto al valore ideale per

grazie ai minori costi rispetto a quelli medi connessi alla realizzazione di un equivalente impianto in epigeo, sia la considerevole riduzione dell’impronta ambientale complessiva dell’opera. Infatti, grazie alla riduzione del consumo di energia (che significa riduzione dell’immissione di CO2 nell’atmosfera), al forte risparmio idrico conseguente alla possibilità di usare la geotermia per il raffreddamento dei compressori, all’eliminazione dei pannelli coibentanti il cui smaltimento genera inquinamento e alla salvaguardia del paesaggio e del territorio agricolo derivante dalla non realizzazione dell’ennesimo grande capannone in superficie, quest’opera contribuisce in maniera decisa alla salvaguardia del nostro territorio». Per realizzare le Celle Ipogee sono stati scavati circa 90.000 metri

SETTEMBRE 2020 LM 27


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Speciale FOOD & WINE

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la conservazione, sia per ripristinare la composizione standard dell’a-

da volano termico, viene risparmiato circa 1,9 GWh, l’equivalente dell’e-

ria interna, prima di procedere all’apertura delle porte.

nergia elettrica utilizzata da 2.000 persone in un anno. In questi anni, Melinda ha investito molto per il miglioramento dell’effi-

SICUREZZA ED EFFICIENZA ENERGETICA

cienza energetica. Infatti, sono stati sostituiti gli impianti di illuminazione nei 19 stabilimenti consortili, passando dai neon ai led, con un rispar-

«Presso la sala macchine – prosegue Fedrizzi - sono presenti tre com-

mio che si aggira attorno ai 1,2 milioni di kWh all’anno. Anche i 19

pressori a freon e uno scambiatore di calore con cui viene raffreddato

impianti frigo presenti negli stabilimenti sono stati rivisti al fine di

il glicole, che si occupa di portare il freddo nei pacchi frigoriferi instal-

adottare un sistema di condensazione variabile che, rispetto a quello

lati in ogni cella. Ci tengo a precisare che in questo impianto non c’è

tradizionale, consente la riduzione di circa un milione di kWh all’anno.

assolutamente traccia di ammoniaca, altro grande vantaggio in termi-

Inoltre, per ottimizzare l’efficienza nella cooperativa Cocea a Segno di

ni di sicurezza e rispetto dell’ambiente. Vi è poi una grande vasca

Predaia (TN), è in fase di avvio la sperimentazione del sistema di con-

contenente circa cento metri cubi di acqua che preleviamo dal sotto-

densazione ad acqua. Infine, per quanto riguarda l’utilizzo di energia

suolo (in origine era acqua piovana che in un periodo di circa settant’an-

proveniente al 100% da fonti rinnovabili, il Consorzio produce circa 6

ni ha percolato attraverso la roccia) e che utilizziamo sia come riserva

milioni di kWh di energia da fotovoltaico, che costituiscono circa il 15%

antincendio, sia per raffreddare i compressori, migliorando sensibilmen-

del proprio fabbisogno annuale.

te l’efficienza nel convertire l’energia in freddo. Ciò consente di utilizzare compressori di minori dimensioni, che richiedono poca manutenzio-

Sostenibilità significa anche impegno in coltivazioni biologico. Il Con-

ne e soprattutto consumano meno energia, generando un risparmio

sorzio, infatti, a partire dal 2017 si era prefissato di raggiungere 300

economico per il Consorzio e un ridotto impatto ambientale.

ettari coltivati a biologico in cinque anni, obiettivo raggiunto in soli tre

Vi sono poi i generatori d’azoto che, filtrando l’aria atmosferica, separa-

anni e portato oggi a 500 ettari entro il 2025. Una produzione biologica

no e concentrano l’azoto che, attraverso le tubazioni, arriva alle celle di

ottenibile attraverso la scelta di varietà adatte a questa specifica coltu-

conservazione per sostituire progressivamente l’ossigeno in esse con-

ra, la creazione di distretti e isole bio. «Da sempre Melinda ha nel suo

tenuto fino a farlo scendere al livello desiderato, in genere inferiore al

DNA l’attenzione all’ambiente, non potrebbe essere diversamente, visto

2% (rispetto al 18-19% che si trova nell’aria che respiriamo). Ad ogni

che è proprio la natura l’elemento fondamentale che rende le nostre

modo, la centrale di controllo di tutto l’impianto consente di impostare

mele di qualità superiore - dichiara Andrea Fedrizzi - E questo rispetto

i parametri di conservazione desiderati e di monitorare da remoto il

passa attraverso tutte le fasi di produzione, a partire dal campo, dove i

corretto funzionamento di tutti gli apparati».

produttori hanno inserito, per esempio, l’irrigazione a goccia, facendo così risparmiare ogni anno il 30% del consumo idrico, fino alle attività di selezione e conservazione nelle cooperative, dotate di sistemi fotovoltaici».

BONTÀ: UN FRUTTO CHE SI COLTIVA GIORNO PER GIORNO «Una mela o si raccoglie buona dall’albero o buona non potrà diventare mai più in alcun modo», sottolinea Fedrizzi. La bontà delle mele Melinda nasce nei frutteti, grazie al costante lavoro delle famiglie contadine, Il fatto di conservare le mele all’interno della roccia dolomia, comporta

e viene preservata lungo tutta la filiera, gestita direttamente dal Con-

numerosi vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

sorzio in ogni sua fase e attività successiva alla raccolta (stoccaggio,

Utilizzando il sottosuolo come deposito, si evita di costruire in superfi-

frigo-conservazione, selezione, confezionamento, spedizione, promo-

cie, evitando di trasformare in cemento il terreno che può invece esse-

zione, vendita, amministrazione, acquisti, gestione del personale, ecc.).

re adibito a coltivazione. Inoltre, sfruttando la capacità della roccia di raffreddarsi e di rilasciare il freddo nell’ambiente circostante, fungendo

28 LM SETTEMBRE 2020

«Le piante che oggi coltiviamo, - spiega Fedrizzi - possono arrivare a


LE CELLE IPOGEE IN NUMERI 190 milioni di anni è l’età della roccia Dolomia produrre nello stesso momento ben 20 kg di mele. Durano circa 15-20

tra. Accanto al concetto di riciclo,

anni, poi vengono sostituite. Gli agricoltori fanno in modo di ruotare le

si è progressivamente affermato

piante, così da averne sempre di giovani e vecchie allo stesso tempo,

anche il concetto di riutilizzo, ad

per una produzione costante. Per ottenere delle mele DOP del giusto

esempio con l’impiego di imballag-

peso e qualità, l’agricoltore deve sperare ogni giorno dell’anno che i

gi in plastica a sponde abbattibili.

meli non siano colpiti da gelate o forti grandinate, ma la parte più faticosa arriva in primavera ed estate, quando ogni pianta produce una

INNOVAZIONE PER UNA

serie di gemme che daranno vita a sei fiori ciascuna, diventando poi

COLTIVAZIONE

frutti che il contadino deve diradare e infine togliendo manualmente i

CENTENARIA

tanti frutticini in eccesso. L’agricoltore, grazie alle sue conoscenze e

15 km di gallerie sotterranee 300 metri sotto i meleti 3.000 camion che entrano ed escono dal sito ogni anno 5 milioni di mele conservate in ogni cella (3.000 bins) 3 lotti per 34 celle ipogee (il quarto lotto è in fase di realizzazione) 1 °C è la temperatura controllata all’interno delle celle -50% di emissioni di CO2 emesse in atmosfera 20.000 mq di superficie del territorio risparmiata 6.700 ettari di superficie coltivata a melo nelle valli di Melinda

alla sua esperienza, sa quali deve eliminare e quali mantenere per otte-

Tutta la filiera è tracciata al 100%

nere il risultato migliore. Ad ottobre, quando poi si procede alla raccol-

sin dalla raccolta dei frutti. Ogni

ta, il contadino mette le mele mature nei bins e li porta alla sua coope-

bins utilizzato è infatti identificato

rativa di riferimento. Successivamente, le mele vengono spostate in una

da un codice a barre che automa-

delle sette sale di lavorazione del Consorzio. Già in campagna, l’agricol-

ticamente viene associato alle

tore effettua una prima selezione, scartando a mano quelle guaste, che

mele conservate al suo interno e che le accompagna lungo le fasi di

non vengono buttate ma bensì destinate all’industria per produrre

lavorazione e preparazione degli ordini. «Quando i bins vengono prele-

succhi di frutta o distillati. Quelle selezionate, denominate“commercia-

vati dalle celle, - spiega Fedrizzi - ogni codice a barre viene letto da

li”, proseguono e attraverso delle macchine selezionatrici ad altissima

appositi scanner laser ed i dati sono trasferiti al computer della mac-

tecnologia, muovendosi sempre in acqua per evitare danneggiamenti,

china che effettua la selezione delle mele. Questa macchina prende il

vengono categorizzate secondo il loro peso, dimensione e colore. Ogni

nome di selezionatrice automatica. La selezionatrice automatica, fa si

singola mela viene destinata a una delle linee di lavorazione, assieme

che ogni singola mela diventi un individuo classificato e numerato. La

alle altre sue “gemelle”. È per questo che nelle loro confezioni le mele

macchina riesce a selezionare 8 frutti al secondo effettuando ben 70

Melinda sono molto simili. Dopo il confezionamento, svolto sempre

fotografie ad ogni mela. I parametri di scelta sono: dimensioni del

manualmente, le mele sono pronte per essere spedite in Italia e in altri

frutto, intensità del colore e presenza o meno di difetti. Questo grazie

60 paesi, raggiungendo oltre 35 milioni di consumatori in Italia e molti

ad un nuovissimo software denominato IQS Performance che permet-

altri nel mondo» racconta Fedrizzi.

te attraverso 4 tipi di telecamere a colori e 3 tipi a infrarosso di avere oltre a un’ottima visione esterna del frutto anche una analisi di ciò che

La maggior parte degli imballaggi impiegati per il confezionamento

c’è sotto la buccia riuscendo a penetrare per 3 millimetri circa nello

sono costituiti da cartone ondulato, proveniente da alberi ottenuti in

stesso. Grazie a questo si riescono così a valutare i parametri relativi

piantagioni in cui si reimpiantano più piante di quelle che si tagliano.

alla qualità interna dei frutti: la durezza, % di zuccheri e acidità dei frut-

Ciò è garanzia di ripristino della materia prima per la produzione della

ti senza doverli toccare, alla velocità di 8 frutti al secondo» conclude

carta, da una parte, e riciclo degli imballaggi dopo il loro utilizzo, dall’al-

sempre Fedrizzi.

SETTEMBRE 2020 LM 29


Speciale FOOD & WINE di STEFANIA BIANCHI, DELICATESSE, e ALESSANDRO NAEF, KEY PROJECT

Una rivoluzione lean in una food supply chain Delicatesse, azienda specializzata nel lavorare carne di alta qualità, ha intrapreso un percorso di cambiamento attraverso l’implementazione delle tecniche Lean nei processi produttivi, facendo affiorare nuove opportunità di sviluppo e crescita aziendale

L

a storia di Delicatesse, azienda alimentare sita in Conco-

sempre più specifici e “su misura” del cliente, ha costretto ad abban-

rezzo (MB), si sovrappone a quella di tante altre aziende

donare la produzione per grandi lotti e ad alta componente industria-

brianzole a conduzione familiare. L’intuizione decisiva del

le a favore di lotti più contenuti con alta artigianalità. Da qui l’intuizio-

fondatore arriva nel 1966, in seguito ad un viaggio negli

ne che l’avviamento di un percorso di cambiamento attraverso

Stati Uniti, dove comprende le potenzialità del commercio e consumo

l’implementazione delle tecniche Lean potesse essere una buona

della carne di tacchino, allora quasi sconosciuta nel nostro paese.

opportunità.

Partendo dall’importazione delle uova fecondate dagli USA e dall’alle-

La sfida non banale di applicare le tecniche e i metodi Lean Manu-

vamento dei pulcini, l’azienda si specializza sempre di più nella lavo-

facturing all’interno di una piccola-media impresa alimentare ad alta

razione e cottura delle carni, ampliando la propria proposta di arrosti

componente artigianale ha saputo appassionare fin dall’inizio i giova-

e piatti pronti a base di carne avicola, bovina e suina. La scelta è netta:

ni manager, promotori convinti del progetto, ponendo le giuste basi

non trattare i classici salumi, patrimonio della cultura gastronomica

per la creazione di un clima positivo di impegno, nonostante l’entusia-

italiana, ma porsi come alternativa e completamento al classico sa-

smo non sempre continuo da parte di tutti i collaboratori. La necessi-

lumificio. I tre figli del fondatore raccolgono il testimone e, incarnando

tà di integrare le nuove logiche lean alle stringenti norme sanitarie e

i tre ruoli chiave, produttivo, amministrativo e commerciale, fanno

alle certificazioni di qualità di processo e di prodotto, alle quali ogni

crescere l’azienda dagli anni ’70 al 2000, fino a farla diventare un

azienda alimentare italiana è sottoposta e in base alle quali viene va-

punto di riferimento riconosciuto nel settore.

lutata, ha aggiunto un ulteriore fattore di complessità.

La spinta al cambiamento e alla revisione delle dinamiche di lavoro

CAMBIO DI MENTALITÀ

stratificatesi negli anni, nel caso di Delicatesse, è duplice. La prima spinta arriva dall’alto, direttamente dalla proprietà: nell’anno 2019 è

Nonostante la richiesta di cambiamento provenisse direttamente, in

infatti in atto da ormai diverso tempo un passaggio generazionale che

parte anche dal personale dipendente, la ferma decisione di intrapren-

vede l’ingresso della terza generazione e la parziale uscita della gene-

dere un processo di Lean Management ha spaventato non poco tutte

razione precedente. La seconda spinta invece arriva dal basso, dai

le personalità coinvolte, che hanno visto minacciata la propria zona di

lavoratori: il mercato, che ha richiesto all’azienda di creare prodotti

comfort. Se il cambiamento porta con sé sempre una quota di resi-

30 LM SETTEMBRE 2020


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stenza da parte di coloro che temono di abbandonare ciò che cono-

persone impiegate e la rapida crescita del carico di lavoro che, se non

scono in favore di qualcosa di ignoto, nel caso di Delicatesse questo

gestito alla perfezione, avrebbe comportato il rischio di mancata

normale sentimento si è andato ad aggiungere al cambio generazio-

evasione degli ordini. Da ultimo, ma non meno importante la posizio-

nale già in corso. L’età media del personale ha in particolare reso dif-

ne: il reparto si situa infatti in una zona di passaggio per tutto il perso-

ficoltosa l’accettazione dell’introduzione della componente tecnologi-

nale poiché posto immediatamente a ridosso dell’area ristoro. Ciò

ca: la trasformazione digitale di gran parte dei processi di lavorazione

avrebbe reso l’attuazione delle nuove logiche e l’utilizzo dei nuovi

e di controllo qualità, da sempre portati avanti su supporti cartacei, ha

strumenti immediatamente visibili a tutti.

amplificato il gap tra dipendenti e strumenti informatici. Per questo

Completata la fase di mappatura iniziale, il primo “grande” intervento

motivo si è deciso fin dall’inizio di non calare dall’alto il processo di

è stato il disegno del nuovo layout dell’area: sono stati rimossi tutti i

cambiamento e soprattutto di non imporlo, consci che una trasforma-

materiali non necessari che andavano a creare ingombro ed è stata

zione davvero efficace sarebbe scaturita unicamente dall’impegno da

modificata la posizione delle macchine automatiche in modo da

parte di tutti gli attori in gioco. Il cambio di mentalità a tutti i livelli

rendere più fluido ed efficiente il flusso di confezionamento. Questa

aziendali è stato il faro che ha guidato tutte le fasi del progetto e la

modifica strutturale non avrebbe avuto senso se non fosse stata af-

vera motivazione a non rinunciare a proseguire quanto intrapreso.

fiancata da una revisione globale delle logiche di gestione del reparto.

I primi mesi di collaborazione sono stati necessari alla conoscenza

Da qui la decisione di istituire la figura del planner: una persona che

reciproca, all’analisi della situazione in essere, delle potenzialità e dei

fosse in grado di gestire il progredire della produzione a partire dall’or-

limiti e al fornire un primo assaggio ai lavoratori del lavoro che si sa-

dine cliente fino alla spedizione e che ne avesse una visione globale,

rebbe andato a svolgere a tutti i livelli della fabbrica.

in modo da bilanciare al meglio il carico di lavoro sulla settimana, or-

L’ingresso in azienda di persone portatrici di un punto di vista differen-

ganizzare le risorse umane necessarie, definire gli adeguati livelli di

te, non necessariamente in contrasto, ma comunque diverso, ha im-

scorta da tenere a magazzino, gestire le promozioni e le particolari

mediatamente destabilizzato equilibri che si mantenevano invariati da

esigenze dei clienti.

anni e ha reso fin dai primi mesi evidente il vasto numero di cantieri da poter aprire. Tra le possibili alternative si è scelto di lavorare a fondo sull’ultimo reparto creato in azienda in modo che fungesse da reparto pilota. Questo reparto tratta il confezionamento della nuova linea di prodotti creata ad hoc da Delicatesse per la Grande Distribuzione Organizzata, dopo anni dedicati a lavorare per conto terzi, come partner di grandi marchi italiani dell’industria e della ristorazione.

Per monitorare i risultati è stata istituita una dashboard di controllo in

La decisione di creare una linea rivolta direttamente al consumatore,

grado sia di essere da supporto alle attività del planner che di fornire

e non agli addetti ai lavori, ha richiesto un cambio radicale del proces-

indicatori per valutare la bontà o meno del processo come produttivi-

so produttivo: confezioni più piccole (adatte al consumatore finale),

tà, efficienza e ore di straordinario.

maggiore artigianalità, packaging più curato ed accattivante, aumentando così in poco tempo il carico di lavoro. Parallelamente anche i

NUOVE LOGICHE DI PRODUZIONE

rapporti con i tempi e i modi della grande distribuzione ha messo sotto stress l’intera fabbrica sia a livello produttivo che commerciale

Digitalizzato il processo di gestione, il reparto è passato da una logica

e amministrativo.

di MTS (make to stock) ad una logica MTO (make to order) ottimizzando i set up delle macchine, grazie all’accorpamento degli ordini in

Tra le motivazioni che hanno portato a scegliere questo reparto come

funzione delle referenze e riducendo il WIP a bordo linea (ridotto il

area modello ci sono le ridotte dimensioni, il numero contenuto di

tempo di attraversamento per codici di prodotto finito). Per facilitare

SETTEMBRE 2020 LM 31


Speciale FOOD & WINE

miglioramento del flusso e l’eliminazione della doppia movimentazione ha portato ad un immediato risultato: l’azzeramento delle ore di lavoro straordinario. L’aumento della produttività è stato invece un obiettivo che ha richiesto più tempo per realizzarsi, ma una volta avviato ha mostrato un trend costante (+27% di produttività in sei mesi). Dal punto di vista del personale impiegato nel reparto, le nuove logiche di gestione sono state vissute in un primo momento come invasive e particolarmente stressanti. Si è superato l’ostaOgni ordine viene contrassegnato con un colore differente a seconda del cliente destinatario. Il planner pianifica la settimana in funzione della capacità produttiva del reparto e l’operatore muove i magneti in base allo stato di avanzamento dell’ordine. A fine giornata, la lavagna viene usata come strumento di consuntivazione dei dati (ordini prodotti, scorte utilizzate, nuove scorte prodotte e ore lavorate) utile per il calcolo della produttività.

colo andando a lavorare sempre di più sulla formazione degli operatori, approfondendo il concetto di produttività e spiegando loro il funzionamento della dashboard di controllo.

la gestione degli ordini sono state introdotte lavagne “visual” per monitorare l’avanzamento della produzione.

FERMARSI PER UN NUOVO INIZIO

Per soddisfare le richieste sempre molto variabili della GDO garanten-

Giunto il momento di esportare le nuove dinamiche ormai consolida-

do contemporaneamente un buon livello di servizio sono stati intro-

tesi nel reparto pilota ad altre aree dello stabilimento, il progetto di

dotti stock di sicurezza per i codici di prodotto finito alto rotanti. L’in-

trasformazione lean ha subito un periodo di stop forzato in corrispon-

troduzione del flusso continuo ha reso il processo più stabile

denza dell’esplosione dell’epidemia mondiale di Covid 19. Per quanto

riducendo i tempi di attraversamento e garantendo risposte sempre

il comparto alimentare non si sia mai davvero fermato, non era pos-

più rapide alle esigenze del mercato.

sibile proseguire con un programma che intendeva coinvolgere il più possibile tutto il personale quando questo era presente in numero ridotto, sia per poter rispettare le distanze di sicurezza e diminuire le occasioni di contagio, sia per un calo di lavoro dovuto alla chiusura di tutto il canale HoReCa. Dopo tre settimane di stop completo ai lavori, in fase di piena emergenza, si è affacciata alla proprietà l’idea di poter utilizzare la situazione come propulsore piuttosto che come freno e di sfruttarla a proprio favore piuttosto che su-

Nell’organizzazione precedente il processo veniva invece suddiviso in

birla e restare semplicemente in attesa. Tante cose potevano essere

due parti: una prima fase di confezionamento e di stoccaggio in cella

infatti portate avanti anche in assenza del personale e le modifiche

e una seconda fase di marcatura con lotto e scadenza del prodotto.

messe in atto avrebbero potuto aiutare a ripartire con le giuste basi,

Ciò comportava una doppia movimentazione con conseguente di-

soprattutto sapendo che il lavoro sarebbe ripartito molto gradualmen-

spendio di tempo ed energia da parte degli operatori. Un secondo

te. Non banale era anche l’effetto che la pandemia, con lo sconvolgi-

aspetto collaterale di questa prassi era l’elevato numero di bancali

mento delle abitudini che ha provocato nella vita di chiunque, avrebbe

stoccati in cella frigorifera, che andavano a saturare quasi completa-

comportato a livello psicologico. Essere obbligati a dover abbando-

mente lo spazio, rendendo molto difficoltosa la movimentazione. Il

nare le proprie certezze a tutti i livelli poteva rappresentare “l’onda

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perfetta” da cavalcare per favorire il cambiamento, anche in ambito lavorativo. Approfittando dei bassi livelli produttivi è stata avviata la razionalizzazione dei magazzini sia fisici che logici, dai quali sono stati rimossi tutti i materiali obsoleti e slow movers. Materiali appartenenti alla stessa categoria merceologica, prima diffusi su diversi magazzini, sono stati organizzati in un’unica area e situati in aree dedicate. Sono state definite in modo univoco le locazioni, mappate le ubicazioni di stoccaggio sia a sistema che nei singoli magazzini. E’ stata inoltre introdotta sui codici alto rotanti la gestione Kanban diminuendo le scorte e definendo le quantità necessarie per ciascuna famiglia merceologica. L’utilizzo di lavagne visual è stato molto utile per bilanciare il numero di risorse impiegate con il piano di produzione in atto. La prima lavagna, suddivisa per reparti, rappresenta il piano di produzione giornaliero; quotidianamente viene aggiornata con l’avanzamento dei lotti. Nella parte inferiore della lavagna è prevista invece un’area dove riportare eventuali anomalie, emergenze, fermi macchina, che hanno influito sul flusso della lavorazione. La pubblicazione di queste informazioni si è rivelata particolarmente importante, sradicando la prassi presente in azienda, a vari livelli, di procrastinare la risoluzione dei problemi piuttosto che procedere con la loro disamina e risoluzione immediata. Nella seconda lavagna è invece esposto il personale presente in fabbrica, giorno per giorno, suddiviso per reparto.

L’unione di queste informazioni, già prima presenti nella testa del di-

PASSAGGI LOGICI: 1. MAPPATURA STATO DELL’ARTE (INVENTARIO) 2. ELIMINAZIONE OBSOLETI/SLOW MOVERS 3. RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI IN FUNZIONE DELLE TIPOLOGIA DI MATERIALE 4. OTTIMIZZAZIONE DELLE UBICAZIONI.

rettore produzione ma mai condivise, se non verbalmente, con i propri capi reparto, ha permesso di palesare alcuni modus operandi in atto di cui si aveva scarsa consapevolezza. Ad esempio si è potuto evidenziare come il carico di lavoro non fosse bilanciato, con alcuni reparti molto carichi nei primi giorni della settimana e altri maggiormente gravati alla fine della stessa. Allo stesso modo ci si è resi conto che la suddivisione rigida in reparti portava ad inefficienza: reparti più scari-

Al fine di completare il processo di cambiamento è stata avviata una

chi hanno quindi iniziato a cedere risorse ad aree produttive più cariche

revisione dell’organizzazione rivedendo ruoli e responsabilità in azien-

in base alla progressione del piano di produzione.

da. L’obiettivo primario era fare in modo che crescessero figure chiave

Se la condivisione delle informazioni era la vera chiave di volta del

come direttore di produzione e capi reparto trasformandole da figure

cambiamento, non poteva essere raggiunto alcun obbiettivo perseve-

“operative” a “manager”. Meeting e momenti di condivisione sono

rando nel tracciamento di tutti i processi produttivi e qualitativi azien-

stati utili per convincere le persone che fermarsi un momento per

dali su carta. Da qui la scelta di intraprendere, anche in questo caso,

ragionare non era una pura perdita di tempo ma un valore aggiunto

un percorso di digitalizzazione dei processi, grazie all’estensione

da aggiungere al processo.

delle potenzialità del software gestionale già in uso in azienda e al

L’introduzione di nuovi meeting ha fatto emergere le problematiche

posizionamento di postazioni di compilazione digitale nei reparti.

quotidiane e il sistema di consuntivazione giornaliera ha permesso di

Come primo step sono stati introdotti semplici file Excel la cui com-

arginare le emergenze prima che creassero fermi linea o criticità al

pilazione è stata assegnata ai capi reparto e la cui analisi ha fornito

processo di pianificazione e produzione. Il sistema di pianificazione

importanti indicazioni sulla sostenibilità dei processi in atto.

con un arco temporale maggiore in funzione della capacità produttiva ha permesso di ottimizzare l’impiego della manodopera soprattutto

Nell’attualità si sta andando a lavorare, anche tramite la collaborazio-

in questa fase delicata legata all’attuale pandemia in corso.

ne con la software house, sulla digitalizzazione e conseguente snelli-

SETTEMBRE 2020 LM 33


Speciale FOOD & WINE

mento di tutte le procedure di tracciabilità ed avanzamento di produzione. Lo scopo è quello di rendere più semplice e veloce l’inserimento dei dati, riducendo allo stesso tempo gli errori e di consentire a chiunque un rapido accesso allo storico. Il beneficio di questa rivoluzione tecnologica ha investito non solo la sfera produttiva ma anche l’attività dell’ufficio, che ora lavora su dati più aggiornati e pre-

tare le attività svolte: anche in questo caso la tecnologia è stata fon-

cisi. Allo stesso modo, anche il monitoraggio dei magazzini e delle

damentale come aiuto al monitoraggio e come veicolo per la diffusio-

scorte disponibili è ora più affidabile ed immediato. L’intervento della

ne delle informazioni.

tecnologia ha favorito il rapido emergere di errori ed inefficienze, permettendone la pronta risoluzione.

Tanto è già stato fatto e molto altro rimane da fare. Oltre a consolida-

Veicolare agli operatori i vantaggi della distinzione tra attività dirette e

re le modifiche già attuate nuovi temi stanno per essere affrontati. Tra

indirette in termini sia di flusso che di processo non è stato semplice

questi l’implementazione di sistemi di controllo visivo per il ripristino

poiché inizialmente è stata vissuta come forte limitazione della liber-

dei materiali ausiliari (sfruttando l’attività del personale indiretto e

tà ed eccessivo controllo. La seria valutazione di queste preoccupa-

istituendo logiche kanban direttamente nei reparti), lo studio di una

zioni ci ha spinto a lavorare ancor di più sulla formazione degli opera-

nuova gestione del flusso degli ordini in funzione della capacità pro-

tori: facendo tesoro delle competenze già presenti in azienda si sono

duttiva piuttosto che sulle esigenze del cliente, l’estensione del lean

create skill matrix e stilati piani di job rotation allo scopo di promuo-

thinking negli uffici (lean office). Da ultimo è prevista l’implementazio-

vere la crescita professionale di tutto il personale, affiancando anche

ne di un sistema di monitoraggio degli indicatori mediante audit inter-

l’intervento di specialisti esterni per un ampliamento trasversale delle

ne periodiche per la verifica dei risultati raggiunti: mediante l’attuazio-

competenze. Ad ulteriore supporto degli sforzi richiesti nel processo

ne di programmi 5S contiamo di responsabilizzare ancor di più gli

di miglioramento continuo e per fornir loro un aiuto concreto è stato

operatori sul proprio contributo al processo, facendo in modo che

predisposto un piano di investimenti su macchinari volti all’alleggeri-

diventino sempre più attenti ad eliminare sprechi e qualsiasi altra

mento di alcune fasi di lavorazione particolarmente gravose.

fonte di errori, difetti, infortuni, diventando dei veri e propri “partner” in questo processo di miglioramento continuo. Questo traguardo diven-

Lo sforzo del direttore produzione e dei capi reparto durante le riunio-

ta ancor più importante quando declinato ad un’azienda alimentare in

ni di inizio e fine turno, è stato propedeutico al vero lavoro sul campo

quanto allineato alle richieste della certificazione BRC Food - standard

che prevede il pieno coinvolgimento di tutti gli operatori. Il cambia-

globale specifico per la sicurezza dei prodotti agroalimentari. A bene-

mento, perché sia efficace, deve necessariamente nascere dal basso:

ficiare di tutti gli sforzi profusi non è solo il lavoratore, non è solo l’a-

nessuno può migliorare la propria postazione e le proprie condizioni

zienda, ma anche il consumatore finale.

di lavoro se non il lavoratore stesso che ne conosce ogni aspetto. Da qui l’importanza di istituire dei “gruppi di miglioramento” all’interno dei

FARE SQUADRA PER FARE IMPRESA

reparti, in cui osservare oggettivamente ogni singolo processo per valutare proposte e opportunità di cambiamento.

Il desiderio che ci spinge a proseguire il lavoro con entusiasmo è la

Un ultimo, fondamentale, tema che è stato affrontato in corrisponden-

certezza di aver fatto la scelta giusta, anche in un contesto mondiale

za della pandemia è stata la manutenzione degli impianti e dello sta-

in cui “fare impresa” è particolarmente complesso. Seppur non siano

bilimento. Da una specifica analisi è emerso come le attività di manu-

mancati i momenti di difficoltà, e la strada sia ancora in salita, ci au-

tenzione straordinarie saturassero completamente le attività degli

guriamo di poter coinvolgere sempre di più tutti i lavoratori nel proces-

operatori dedicati, lasciando poco spazio alle attività di manutenzione

so di cambiamento. Nonostante tutte le resistenze e le preoccupazio-

ordinaria. Ciò andava a riflettersi sulla produzione, spesso e volentie-

ni, il loro aiuto rimane l’aspetto fondamentale su cui basare ogni

ri inficiata da fermi macchina e guasti. L’assenza del personale sulle

attività. Ci auguriamo che presto possano vedere i risultati promessi,

linee ha permesso di risolvere numerose attività rimaste aperte e che

non sempre percepibili nell’immediato. Perché se è vero che non è la

si trascinavano ormai da tempo. Grandi risultati sono stati ottenuti

destinazione, ma il viaggio che conta è anche vero che remando tutti

dall’istituzione di una riunione settimanale per analizzare e rendicon-

insieme nella stessa direzione, si arriva più lontano.

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Speciale FOOD & WINE di PAOLA VISENTIN, Marketing & Global Communication in RFID GLOBAL

RFID, il fil-rouge tecnologico di ColleMassari Come proteggere le bottiglie e le scatole di vino dalla falsificazione e dalla distribuzione incontrollata del mercato parallelo, preservandone così il valore? Come aumentare l’efficienza operativa della cantina e, nel contempo, la brand experience del consumatore? Ecco il progetto di tracciabilità dalla produzione al consumo messo in atto dalla Cantina ColleMassari

D

omaine nel cuore della Toscana nato alla fine degli

tivo alla distribuzione e al consumo? Come

anni ‘70, ColleMassari comprende quattro tenute, il

aumentare l’efficienza operativa della

Castello di ColleMassari, il Podere Grattamacco, la

cantina e, nel contempo, la brand experience del consumatore?

Tenuta San Giorgio e la Fattoria Poggio di Sotto, colti-

vate a vitigni prevalentemente Sangiovese, Cabernet Sauvignon e

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE SOTTO CONTROLLO

Merlot per una produzione di oltre 20 tonnellate di vino all’anno. Il risultato di una simile eccellenza sono vini iconici, premiati dalla

Una possibile risposta tecnologica è costituita da Autentico NFC, la

critica enologica italiana ed estera, come il Brunello di Montalcino

piattaforma per l’anticontraffazione e il controllo della distribuzione,

DOCG e il Rosso di Montalcino DOC. La tenuta Castello ColleMassari

che rende ogni bottiglia di vino un prodotto unico e non clonabile, e

si trova alle pendici del Monte Amiata, orientata verso il litorale tirreni-

Autentico Chain per la gestione della produzione e della logistica,

co, mentre il podere Grattamacco si estende tra Castagneto Carduc-

apponendo tag RFID su scatole e pallet di ogni specifico lotto pro-

ci e Bolgheri, a 100 metri sopra il livello del mare; completano questo

duttivo. La peculiarità primaria delle due soluzioni, entrambe realizza-

angolo di Toscana la tenuta San Giorgio, affacciata sulla Val d’Orcia,

te da Autentico Srl, è che combinandole si ottiene una tracciatura

e la fattoria Poggio di Sotto, aperta alle brezze marine con il Monte

completa, dall’imbottigliamento del vino al suo consumo, passando

Amiata alle spalle, dove si coltiva il vitigno Sangiovese.

per la distribuzione, ed entrambi sono integrabili con qualsiasi gestionale grazie alle API software.

Come proteggere le bottiglie e le scatole di vino dalla falsificazione e dalla distribuzione incontrollata del mercato parallelo, preservan-

AUTENTICO NFC, OSSIA TAP&TASTE

done così il valore? I dati di mercato raccontano di un allarmante scenario per il made in Italy, in cui food&beverage e fashion sono i

La prima operazione di Autentico NFC consiste nel “battesimo del Tag

settori più colpiti dalla contraffazione, dal mercato parallelo o dall’I-

NFC” con un algoritmo proprietario, rendendo così il tag non duplica-

talian Sounding: Coldiretti attesta a circa 2 miliardi di euro le perdite

bile: l’UID (Unique Identifier) del tag è associato alla bottiglia su cui (il

annue solo nel mercato vinicolo, dovute a questi mali. Come rende-

tag) è applicato, mentre nella user memory del tag viene scritta l’in-

re allora ogni vino identificabile e localizzabile, dal processo produt-

formazione del vino non leggibile se non tramite la app, poi salvata on

SETTEMBRE 2020 LM 35


Speciale FOOD & WINE

line su cloud. Dopo aver applicato il tag sulla bottiglia, questa viene

Per bypassare questo ostacolo, Autentico NFC si affida all’RFID Label

adagiata nella scatola (a sua volta dotata di Tag), che, transitando

Inserting Machine, una speciale macchina appositamente sviluppata

attraverso il tunnel mobile di Autentico Chain, viene rilevata in auto-

per questo scopo, che accoppia in automatico l’inlay RFID all’etichet-

matico, mentre i dati sono inseriti nel magazzino RFID virtuale.

ta cartacea della cantina, arrivando a produrre circa 9.000 smart label

Poi, alla ricezione di un ordine, l’operatore associa le specifiche scato-

RFID all’ora: così facendo, la cantina può procedere all’imbottigliamen-

le o le specifiche bottiglie al distributore che ne ha fatto richiesta, in

to senza rallentamenti o modifiche alla catena di produzione e dispor-

modo da associare ogni evasione ordine ad una produzione specifica.

re del prodotto già dotato della carta di identità elettronica in funzione

Una volta immessa la bottiglia sul mercato, il consumatore, tramite

anticontraffazione.

l’App caricata sullo smartphone, può verificarne l’autenticità, anche se non connesso a internet. In particolare, l’utente sfiorando con lo smar-

PAROLA D’ORDINE: EFFICIENZA

tphone l’etichetta NFC può visualizzare la scheda del vino, oltre a tutti i dati di produzione che la cantina decide di rendere pubblici; in

Autentico Chain è la piattaforma hardware/software che gestisce la

questo stesso istante la App comunica al server principale la posizio-

produzione in RFID e la logistica di magazzino tramite un Tunnel HF

ne geografica della bottiglia, sfruttando il servizio di geolocalizzazione

appositamente sviluppato dal laboratorio di Autentico Srl: il tunnel

dello smartphone (se l’App non è presente nello smartphone, è possi-

RFID è portabile, integrabile in catena di produzione o trasportabile in

bile una semplice installazione direttamente dal Google Store).

cantina a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare e può essere utilizzato anche manualmente grazie al sistema di inserimento regola-

Ma il consumatore può agire anche più attivamente (consumattore),

bile e alla rulliera di accumulo. Le antenne hanno un posizionamento

segnalando il potenziale falso, qualora l’App non rilevi un Tag valido, e

dinamico su ogni direzione, in modo da adattarsi al meglio alle diffe-

inviando messaggi a ColleMassari in relazione a una specifica bottiglia

renti tipologie di scatole di cartone o cassette di legno. Autentico Chain

acquistata: in quest’ottica quindi il consumatore diviene anche con-

traccia infatti in automatico la produzione di qualsiasi lotto per cui è

trollore del prodotto. D’ora in poi, la cantina può controllare le letture

stato applicato il tag attraverso il passaggio nel Tunnel RFID, fornendo

NFC accedendo nell’area web riservata del sito autentico.it. In parti-

precise e puntuali informazioni sulla merce per un controllo dettaglia-

colare, ColleMassari può fruire di diverse funzionalità nella propria area

to e affidabile delle giacenze e del magazzino.

web: visualizzare tutte le letture NFC effettuate su una produzione, le

Oltre al tunnel RFID Autentico ha progettato e realizzato nella cantina

eventuali segnalazioni di falso da parte di un utente, gestire le schede

Collemassari una pesatrice RFID, installata in autunno 2019 nella

prodotto dei suoi vini, le anagrafiche dei distributori e delle loro zone

catena di produzione: la pesatrice opera nello stesso modo del tunnel,

di competenza e associare specifiche scatole a determinati distribu-

ma aggiunge il controllo in tempo reale del peso della scatola.

tori in modo da monitorare il mercato parallelo.

Le feature del tunnel RFID e della pesatrice RFID sono molto alte: sino a 12 bottiglie in una scatola, con la possibilità di gestire anche casset-

Gli aspetti innovativi di Autentico NFC sono la metodologia automa-

te di legno di diversi formati. Tutto ciò permette anche di gestire effi-

tizzata di applicazione del Tag, il funzionamento del sistema anche

cientemente l’evasione degli ordini: il sistema riceve le liste degli ordi-

senza connessione internet, e la garanzia di non duplicabilità del Tag.

ni e consente una evasione controllata verificando la congruenza del

Una delle note più distintive di Autentico NFC riguarda il modo in cui

lotto e la quantità degli articoli.

il Tag NFC è applicato sulla bottiglia. Nelle produzioni massive della

A livello logistico, dopo l’applicazione del tag RFID sulla scatola in linea

cantina vinicola, dove sono imbottigliate in una mattina anche 15

di produzione, questa transita nel Tunnel RFID, che incorpora un con-

mila bottiglie che transitano veloci in linea di produzione, l’applicazio-

troller in banda HF collegato sino a 4 antenne e che rileva in automa-

ne del tag rappresenta un problema reale, in quanto il processo di

tico sia le scatole che le bottiglia in esse contenute e memorizza

etichettatura in radiofrequenza rallenterebbe l’iter operativo in modo

questi dati, associandoli al lotto e al pallet di appartenenza.

non sostenibile: il battezzo dei tag NFC con i dati di produzione richie-

Una volta completato il confezionamento, le scatole sono adagiate

de infatti circa 1,6 secondi (se si prende in considerazione anche il

sui pallet e rilevate in modo automatico dal sistema di elaborazione

processo di protezione e blocco), un’enormità per la velocità con cui

centrale (SEC) che telecontrolla ogni elemento. Nella postazione di

è imbottigliato il vino.

Evasione Ordine, equipaggiata con il PC Handled RFID HF, gli ordini

36 LM SETTEMBRE 2020


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sono visualizzati sul tablet e l’operatore può evaderli leggendo direttamente il tag esterno (per velocizzare quest’operazione, è possibile rilevare le scatole da spedire anche mediante il tunnel RFID, ponendolo in modalità Evasione Ordine). Infine, la Web Application di controllo produzione, raggiungibile ovunque tramite browser, consente di verificare in ogni istante lo stato della produzione, le giacenze in magazzino e gli ordini in corso di evasione. La cantina ColleMassari ha scelto di combinare le due piattaforme, per tracciare con l’RFID l’intero ciclo di vita del vino, dalla produzione al consumo: Autentico Chain prevede l’apposizione di tag RFID sui

• RFID Handheld reader HF per l’evasione degli ordini, assemblato da Autentico con tre tablet rugged;

pallet e sulle scatole, mentre Autentico NFC traccia ogni singola bot-

• Stampante Toshiba con reader RFID integrato da RFID Global, per la

tiglia di vino, sulla cui etichetta è apposto il Tag NFC. Il tunnel RFID

gestione dei Tag HF, montata su una struttura che consente la ge-

universale ospita device HF ed è quindi in grado di discriminare i tag

stione di bobine di grandi dimensioni; il software sviluppato da Au-

di scatola da quelli di bottiglia in modo da poter rispettare le associa-

tentico consente la completa gestione della stampante, in modo che

zioni: Lotto>>Pallett>>Scatola>>Bottiglia.

le etichette risultino pronte all’applicazione in catena di imbottigliamento.

BENEFICI La stampa delle etichette RFID avviene presso il laboratorio di AutenL’apposizione dei tag RFID è iniziata a febbraio 2019 arrivando, dopo

tico: l’operazione richiede 2 secondi a Tag e non potrebbe avvenire in

8 mesi, a 250 mila tag applicati sulle bottiglie, circa 40 mila tag sulle

catena di imbottigliamento perché la rallenterebbe troppo.

scatole e oltre 500 tag sui pallet. I vantaggi generati da Autentico sono

«L’esperienza di ColleMassari, dove entrambe le piattaforme di Auten-

riconducibili a tre traguardi di problemi risolti:

tico operano in banda HF dell’RFID, testimonia come questa frequenza,

• Contraffazione del vino, a beneficio della salute del consumatore,

ossia lo standard ISO 15693, sia capace di sommare prestazioni utili

dell’immagine della cantina e del ritorno economico positivo: ogni

all’intera filiera produttiva e distributiva del vino, dal produttore fino al

etichetta NFC apposta sulla bottiglia appartiene a un solo produtto-

consumer» spiega Diego Lai, CTO di Autentico «esclusa l’idea di imple-

re e identifica un solo prodotto;

mentare 2 diverse bande di frequenza, UHF per la logistica e HF per la

• Mercato parallelo, essendo ora la distribuzione sotto controllo: ogni

distribuzione, ossia quando il vino esce dalla cantina, perché i costi

bottiglia con tag RFID può essere geolocalizzata, in questo modo la

sarebbero troppo elevati, abbiamo scelto la banda HF, perché si colloca

cantina verifica che si trovi nella posizione geografica appartenente

nella scala delle prestazioni a metà tra la banda UHF ed NFC: con una

al distributore a cui è stata venduta;

luce di identificazione del tag fino a 1,5 metri (minore dell’UHF ma

• Italian sounding, sinonimo di perdita economica e danno al brand

maggiore dell’NFC), questa banda di frequenza vicinity garantisce con

globale made in Italy: il consumatore può identificare in modo facile

un unico chip sia le prestazioni attese in fase di produzione del bene,

l’appartenenza del vino a un disciplinare di produzione specifico.

resistendo ai liquidi ed assicurando la rilevazione simultanea di molti oggetti dotati di tag (anti-collisione, richiesta dalla logistica), che i ser-

Le due piattaforme Autentico, Chain e NFC, in ColleMassari operano

vizi a corredo del prodotto fuori dal sito di lavorazione (marketing di

alla frequenza HF (standard ISO 15693) e poggiano sulla seguente

prossimità ed anti-contraffazione), poiché la banda HF è presente negli

architettura firmata RFID Global:

smart phone di ultima generazione».

• Tag RFID in banda HF, ISO 15693 SLIX NXP, di due diverse dimensioni, scelti in base alla tipologia di bottiglia; sui pallet sono invece

«In sintesi, l’RFID ISO 15693 è un fil-rouge tecnologico che percorre con

apposti tag circolari;

sapienza, grazie al suo identikit tecnico, l’intera filiera vinicola, con ele-

• Tunnel e pesatrice RFID in banda HF, integra il Long Range Reader LRM2500 con multiplexer, collegato fino a 4 antenne;

vate prestazioni e costi contenuti, un punto di compromesso tra le 2 estremità dell’UHF e dell’NFC» conclude Diego Lai.

SETTEMBRE 2020 LM 37


Speciale FOOD & WINE

La supply chain delle bollicine friulane L’importante fase di sviluppo della Cantina La Delizia, in particolare nel canale HO.RE.CA., ha portato l’azienda ad affidarsi ad un operatore specializzato sia nella fase di trasporto che in quella di gestione del magazzino prodotto finito

LA STORIA DELLA CANTINA LA DELIZIA

N

LE ESIGENZE IMPOSTE DALLA CRESCITA

ata nel 1931 come Cantina Sociale Cooperativa Destra

L’importante fase di sviluppo della Cantina, in particolare nel canale

Tagliamento, la società Viticoltori Friulani La Delizia

HO.RE.CA., poneva la necessità di affidarsi ad un operatore specia-

rappresenta la maggiore realtà vitivinicola del Friuli

lizzato sia nella fase di trasporto che in quella di gestione del ma-

Venezia Giulia. L’azienda associa oltre 500 viticoltori

gazzino del prodotto finito. Essendo il gruppo Ceccarelli già partner

con 2.000 ettari di vigneti che si estendono attraverso tutta la

per le soluzioni di trasporto, è maturata in modo naturale la scelta

pianura friulana, all’interno delle rinomate aree D.O.C. “Friuli Grave”

condivisa di prendere in carico il magazzino dei prodotti finiti.

e “Prosecco”, storicamente vocate alla coltivazione della vite e ad una produzione che consente di ottenere vini con forte identità e

Il primo step, partito nella fase di completamento del building, ha

tipicità.

riguardato l’analisi delle diverse soluzioni per massimizzare l’area di

La cantina, fra le prime nove in Italia per la produzione di spuman-

stoccaggio e al contempo velocizzare le attività di picking.

ti, produce oltre 24 milioni di bottiglie all’anno per i canali HO.RE.CA.

La scelta è caduta sulla soluzione cosiddetta “block stacking”, ovve-

e GDO ed esporta, fra gli altri, negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito. Nell’anno dell’85° anniversario dalla fondazione, ha raddoppiato la sua forza con l’apertura della nuova area produttiva a Orcenico Inferiore di Zoppola (PN) consolidandosi come il più grande polo di settore, nella propria regione.ù La produzione nel nuovo stabilimento, un’area di 11mila metri quadri coperti, viene avviata con un primo impianto di vinificazione e stoccaggio nonché il magazzino prodotto finito, affidato alla Loglab S.r.l.: laboratorio logistico del gruppo Ceccarelli.

38 LM SETTEMBRE 2020


W

I

N

E

rosia la mappatura del magazzino a terra con file dedicate per singolo prodotto/lotto che, vista la produzione della Cantina, basata su grossi lotti monoprodotto, si presentava come quella più adatta, evitando inoltre di procedere ad ingenti investimenti in strutture di stoccaggio quali scaffalature o drive in. Definito il layout ci si è focalizzati poi sui processi con un’analisi in

LOGSMART, IL RISULTATO DI TRE MODULI

ottica Lean: per realizzare la corretta flow chart di processo, sono

ESSENZIALI

state mappate le attività ed indentificate quelle a valore e non a valore. In particolare ci si è focalizzati sui flussi di entrata, accettazione,

LogWMS è il Warehouse Management System che governa il ma-

etichettatura, messa a dimora, picking, identificazione delle unità di

gazzino con la gestione delle entrate, delle uscite secondo logiche

carico ed infine affidamento al vettore.

di prelievo dei lotti FIFO e FEFO, nonché del posizionamento nelle stacking lanes dedicate. LogLMS è il Business Process Management

Sulla base di questa mappatura, committente, LogLab ed Euro’s

System utile a mappare ed ottimizzare i processi con la gestione

(software house del Gruppo), hanno condiviso le linee guida definen-

delle risorse umane, relativa skills matrix, monitoraggio dei service

do la soluzione software LogSmart: nata dal processo e personaliz-

level agreement (SLA) nonché della produttività del plant, dei repar-

zata in ogni modulo.

ti e degli addetti.


Speciale MATERIAL HANDLING a cura di CECILIA BIONDI

MATERIAL HANDLING: nuove tecnologie per un mondo trasformato

40 LM SETTEMBRE 2020


Le tecnologie per allestire il magazzino e per gestire la movimentazione fisica degli oggetti sono oggetto di evoluzione continua, nel solco di tendenze più ampie che riguardano tutto il vasto mondo della digital transformation e dell’Industria 4.0. Perché ciò che interessa davvero non è solo la movimentazione stessa, bensì il flusso dei dati nel quale essa si colloca. A queste tendenze si aggiunge quest’anno l’enfasi sulla sicurezza generata dall’emergenza Covid-19, alla quale le moderne tecnologie di magazzino consentono di dare risposte particolamente efficaci

D

iverse tendenze stanno rinnovando profondamente il mondo del magazzino, già da diversi anni: la digitalizzazione, l’automazione, la robotica, con soluzioni in grado di aumentare la precisione, la flessibilità e la sicurezza delle operazioni, assegnando i compiti più ripetitivi e gravosi alle macchine e

lasciando alle persone quelli di controllo. Su questo scenario si inserisce l’evento dirompente degli ultimi mesi, la pandemia globale, che ha riversato sull’intero comparto della supply chain un pesante carico di conseguenze. Innanzitutto quella economica: con il lockdown e il rallentamento degli scambi internazionali il ritmo del business ha subito delle consistenti variazioni, costringendo le aziende desiderose di rimanere sulla scena competitiva a ricercare nuove strategie per mantenere l’efficienza dei propri processi. Quella sanitaria: negli ambienti di magazzino la sicurezza ha assunto nuovi e più stringenti significati e ora obbliga a considerare la presenza delle persone con molta più cautela che in precedenza, da cui potrà provenire una nuova spinta all’automazione (per ridurre il contatto fisico fra persone e cose) o alla digitalizzazione (per avere un miglior controllo della presenza umana negli spazi chiusi). Infine quella applicativa: tutti noi abbiamo assistito all’incremento degli acquisti sui canali e-commerce durante i mesi di chiusura, ma non solo: saranno i negozi fisici per primi a ricercare nuove soluzioni in grado di rinnovare i processi, di integrare on line e off line e di rivolgersi al consumatore con nuovi volti, più attraenti e remunerativi. Ecco perché parliamo di digitalizzazione, di automazione e di robotica ora più che mai, come armi da schierare per fronteggiare un mondo molto diverso rispetto a pochi mesi fa, ma dove è ancora possibile eccellere con l’aiuto di un approccio innovativo alle tecnologie e ai processi. Nelle pagine che seguono, dunque, abbiamo cercato di descrivere il mondo delle tecnologie e dell’automazione di magazzino, partendo da un punto di vista teorico sulle opportunità applicative, per entrare sempre più nel concreto con numerosi esempi pratici di applicazione di queste soluzioni nei processi di magazzino. Dai traslo ai droni, le novità non mancano. Buona lettura.

SETTEMBRE 2020 LM 41


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

di ANDREA PAYARO

Fasi di progetto per l’installazione di un magazzino verticale

In questo contesto, molte aziende hanno sfruttato l’opportunità per migliorare le prestazioni di magazzino, attraverso l’adozione di nuovi sistemi di stoccaggio come fast-load, trasloelevatori, compattabili oppure hanno scelto di installare un magazzino verticale. Il magazzino verticale è un sistema di stoccaggio automatico in cui la merce va all’operatore grazie alla traslazione di vassoi su cui sono depositate le merci. I vassoi vengono stoccati uno sopra l’altro in modo automatico permettendo un’alta efficienza in termini di quantità di materiale per metro quadrato. Quando è necessario realizzare un prelievo, l’operatore lo richiede generalmente at-

Un magazzino verticale è un dispositivo le cui prestazioni devono essere accuratamente progettate per essere in grado di farlo funzionare al massimo della sua capacità

traverso una consolle e l’automatismo porta all’operatore il vassoio con il materiale da prelevare. Altro vantaggio del sistema è il fatto che il magazziniere è in grado di prelevare agevolmente quanto richiesto, senza doversi spostare. Sintetizzando, i principali vantaggi che un magazzino verticale è in grado di garantire sono: • Elevato numero di prelievi per ora dovuto all’eliminazione degli spostamenti. • Massimo sfruttamento dello spazio disponibile e adattabilità ad ogni contesto. • Riduzione degli errori garantita da una maggiore precisione nelle attività di prelievo. I magazzini di ultima generazione sono dotati nella baia di prelievo di puntatori laser o sistemi a led che indicano all’operatore l’esatta collocazione della merce, minimizzando o eliminando il tempo di ricerca dell’articolo e riducendo la probabilità di errore. • Maggiore controllo delle giacenze e riduzione delle situazioni di stock out grazie ai software integrati che permettono un migliore

Immagine Icam

C

controllo delle giacenze. • Protezione dei materiali da furti o accessi o prelievi non autorizzati. • Aumento del livello di salvaguardia della merce da agenti esterni

on l’applicazione dell’Industria 4.0 le aziende hanno

(polvere, umidità, raggi UV, ecc.) dovuto al fatto che il materiale è

aderito a questa iniziativa rispondendo favorevolmen-

racchiuso da pareti.

te alle intenzioni iniziali del Governo, incentivare gli

• Massima adattabilità agli ambienti. La modularità di un magaz-

investimenti delle aziende in tecnologie e aumentarne

zino verticale consente di posizionarlo in qualunque tipo di am-

la competitività, e aumentare la spesa delle aziende in ricerca,

biente con minimi adeguamenti infrastrutturali.

sviluppo e innovazione. La legge attuativa è entrata in vigore per la

Dai precedenti punti, appare evidente come un magazzino vertica-

prima volta nel 2017, poi prorogata negli anni successivi e preve-

le sia un’ottima soluzione in grado di ottimizzare sia lo spazio che

deva (legge di bilancio 2019) delle aliquote differenziate per l’i-

il tempo, risorse preziose da tenere in considerazione sia in picco-

per-ammortamento degli investimenti (Es. Iper-ammortamento del

le e medie aziende che in quelle grandi. Inoltre, tale soluzione ri-

270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro).

sponde alle esigenze di chi deve stoccare sia materiali piccoli e

42 LM SETTEMBRE 2020


leggeri, sia materiali pesanti o voluminosi.

sione e il loro peso. Solitamente un vassoio può arrivare a portate

Nella scelta di questi sistemi automatici di stoccaggio, tra i para-

di circa 1000 Kg per vassoio (esistono in commercio comunque

metri principali che devono essere valutati ci sono:

anche macchine più importanti), diviene quindi necessario valuta-

• Portata del vassoio, inteso come massimo peso sostenibile dall’u-

re questo vincolo per comprendere i materiali candidati a poter

nità di stoccaggio.

essere allocati nel verticale.

• Altezza del vassoio, rappresenta la possibilità di stoccare artico-

A livello di ergonomia è necessario valutare il peso per pezzo. Dal

li più o meno alti senza incorrere nel rischio di caduta dell’artico-

momento che le operazioni di stoccaggio o prelievo vengono fatte

lo stesso.

manualmente è necessario non richiedere sforzi eccessivi alla

• Superficie del vassoio. È uno dei parametri più importanti in

persona di fronte alla macchina. Esistono comunque dei sistemi

quanto definisce la capacità di carico. Il prodotto ottenuto tra il

di sollevamento (gru a bandiera con sistemi di manipolazione) che

numero dei vassoi e il loro numero consente di comprendere la

permettono di agevolare i movimenti. Qualsiasi apparato di solle-

superficie equivalente che può essere liberata. Si deve sottoline-

vamento può aumentare i tempi di prelievo. Altro elemento da

are che in un magazzino tradizionale, oltre alla superficie occu-

prendere in considerazione è l’ingombro; materiali molto ingom-

pata dal materiale si ha anche la superficie destinata ai corridoi.

branti potrebbero non essere adatti per essere stoccati nel magaz-

Il magazzino verticale è un sistema di stoccaggio automatico in cui la merce va all’operatore grazie alla traslazione di vassoi su cui sono depositate le merci. I vassoi vengono stoccati uno sopra l’altro in modo automatico permettendo un’alta efficienza in termini di quantità di materiale per metro quadrato • Livello di prelievo. Rappresenta un fattore di ergonomia. Sapendo

zino.

che l’operatore deve lavorare in posizione eretta per ridurre l’affa-

Dopo questa prima scrematura si passa a una decisione strategica,

ticamento, il livello di prelievo è l’altezza della base del vassoio

ovvero quella di destinare il magazzino allo stoccaggio / prelievo

dal piano di calpestio. In fase di progetto è necessario compren-

di articoli ad alta o a bassa rotazione. Uno studio può essere fatto

dere se in tali condizioni l’operatore è in grado agevolmente di

attraverso la realizzazione di una matrice incrociata di tipo ABC in

raggiungere tutte le zone di un vassoio, soprattutto quelle posi-

cui si valutano le quantità prelevate e la frequenza di prelievo (nu-

zionato nelle parti più lontane dall’operatore.

mero di righe). La matrice che emerge da questo studio sarà co-

• Vassoi per ora. Altro parametro fondamentale in quanto definisce le prestazioni della macchina: maggiore è il numero di vassoi per

stituita da nove sottomatrici, ossia le varie combinazioni delle tre classi.

ora e chiaramente maggiore è la velocità di servizio della macchina. • Numero di baie. Le baie sono le aperture della macchina dalle quali i materiali verranno prelevati e stoccati. • Numero di consolle. La consolle è un terminale di dialogo tra il sistema gestionale di magazzino (dedicato al controllo delle giacenze e al funzionamento della macchina) e la macchina stessa. Essendo la consolle accessibile da un operatore alla volta, potrebbe rappresentare un collo di bottiglia per le attività. Il progetto di installazione di un magazzino verticale deve però

Si cercherà di capire per ciascuna sottomatrice l’idoneità allo stoc-

essere preceduto da una fase di studio necessaria per compren-

caggio nel dispositivo automatico:

dere quali materiali andare a stoccare sulla base degli obiettivi che

• CC) La soluzione più semplice è lo stoccaggio degli articoli basso

si desiderano raggiungere.

rotanti, bassa quantità (C) e bassa frequenza (C). I materiali

Lo studio, quindi, inizia prendendo in considerazione tutti gli arti-

identificati con una classificazione incrociata CC sono quelli che

coli presenti nel magazzino. Una prima scrematura riguarda le

vengono prelevati solo nel 5% dei casi sia in quantità che in fre-

caratteristiche fisiche dei materiali da inserire, come la loro dimen-

quenza. Alimentare un magazzino verticale con questi materiali

SETTEMBRE 2020 LM 43


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

comporta una notevole riduzione degli spazi necessari, basti

identificazione luminosi.

considerare che spesso possono rappresentare il 50% dell’intera

Le altre sottomatrici devono essere valutate di volta in volta e gli

anagrafica.

articoli che esse contengono vengono trattati come in uno dei casi già presentati.

• AA) La sottomatrice AA è caratterizzata da quantità alta di prelievo e alta frequenza di prelievo. In questo caso si deve valutare

Definiti gli articoli da inserire nel verticale, ora è necessario consi-

attentamente se gli articoli appartenenti a questo settore sono

derare l’aspetto organizzativo. In particolare diviene fondamentale

idonei a un verticale. L’alta quantità e l’alta frequenza potrebbero

progettare il processo, da come l’ordine viene trasmesso da ERP a

rendere non vantaggioso un verticale, che verrebbe “stressato”

magazzino verticale, a chi deve fisicamente prelevare il materiale.

con il rischio anche di creare un collo di bottiglia. Essendo poi

Il primo aspetto è tecnico, infatti sarà necessaria un’interfaccia

articoli molto movimentati, è necessario valutare attentamente

informatica in grado di trasferire in una direzione le righe d’ordine

se il numero di vassoi per ora garantiti dalla macchina sono suf-

al magazzino, nell’altra direzione il magazzino deve trasferire al

ficienti per rispondere alla richiesta. In alcuni casi, potrebbe es-

gestionale le giacenze. Il secondo aspetto è legato agli operatori:

sere più vantaggioso gestire il materiale appartenente alla classe

quante persone possono accedere al magazzino verticale? Questo

AA su scaffalature tradizionali.

aspetto è importante al fine di non creare dei colli di bottiglia a livello esecutivo, ovvero la coda di persone in attesa di prelevare.

• CA) Bassa frequenza di prelievo (C) e alta quantità (A). Questa

Altro aspetto da non sottovalutare è la competenza per accedere

combinazione può essere gestita all’interno di un magazzino

al materiale nel magazzino: si preferisce formare più persone in

verticale. Un elemento da valutare successivamente è il volume

modo che possano essere intercambiabili e non vi sia il rischio che

di merce prelevato per volta. Se si tratta di scatole di un certo

le prestazioni di prelievo siano legate alla risorsa. A questo punto,

volume, forse potrebbe essere non idoneo mettere gli articoli su

dopo avere definito quali e quanti materiali inserire nel verticale,

un vassoio per non dovere essere costretti a un continuo riempi-

verificato la capacità produttiva, riprogettato il processo di prelievo

mento. Se invece la quantità è elevata ma i volumi fisici gestiti

e progettato il processo di riempimento, è possibile investire nel

sono limitati (si pensi per esempio ad articoli di cancelleria o a

sistema automatico minimizzando così il rischio di installare una

viterie dove quantità elevate non corrispondono a volumi elevati),

macchina che non sarà in grado di rispondere adeguatamente ai

allora il magazzino verticale può rappresentare una valida alter-

fabbisogni aziendali. Infatti, in conclusione, una conseguenza del-

nativa.

le agevolazioni legate al 4.0 sarà la consapevolezza (a posteriori) di avere installato sistemi o sovradimensionati rispetto alle reali

• AC) Con alta frequenza di prelievo (A) e bassa quantità prelevata (C) il magazzino è sollecitato da un uso intensivo. L’alto numero di righe porta a richiedere un’adeguata velocità in vassoi per ora in grado di soddisfare la domanda giornaliera. Per limitare il numero di vassoi richiesti potrebbe interessante realizzare una cluster analysis. Tale studio consente di raggruppare tutti quegli articoli che, su base statistica, vengono prelevati assieme. Con la clusterizzazione sullo stesso vassoio vengono posizionati quegli articoli che statisticamente vengono prelevati insieme. Con questo metodo si può efficientare il magazzino riducendo il fabbisogno di vassoi movimentati per ora. Per aumentare ancora le prestazioni, potrebbe essere necessario utilizzare un sistema pullto-light. Tale sistema consente di preparare più ordini contemporaneamente guidando l’operatore allo smistamento degli articoli attraverso l’indicazione del luogo dove riporli grazie a sistemi di

44 LM SETTEMBRE 2020

necessità o, viceversa, sottodimensionati, con conseguenti prestazioni non in grado di soddisfare le attese.


FOCUS

UNICAR

L’avanguardia tecnologica al servizio del material handling

R

Un rivoluzionario modello organizzativo, che promuove l’efficienza dei processi produttivi, assicura un sostanziale risparmio economico e migliora le condizioni di lavoro e di sicurezza

icerca, tecnologia e innovazioni rivoluzionarie: sono queste le costanti nella storia di Unicar che a partire 1992, con l’introduzione del marchio Yale nel

Nord Italia, ha esteso progressivamente la sua presenza nel settore dei carrelli elevatori. Attualmente la sua rete commerciale garantisce una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, grazie a 4 filiali e a 23 dealer. L’integrazione tra automazione industriale e tecnologie produttive, o Industria 4.0, costituisce uno degli obiettivi primari per i settori produttivi più avanzati. Un rivoluzionario modello organizzativo, che promuove l’efficienza dei processi

autonomamente la postazione di ricarica.

movimentazione dei materiali. Yale Vision, il

produttivi, assicura un sostanziale risparmio

Nell’AGV System Showroom allestito da Unicar

sistema di gestione flotte wireless, permette di

economico e migliora le condizioni di lavoro e di

a Nibionno (LC) è possibile valutare concreta-

accentrare in un unico sistema tutti i dati relati-

sicurezza. La divisione Unicar Solutions garan-

mente l’efficacia di questa innovativa soluzione,

vi a operazioni, processi e costi complessivi di

tisce la risposta più adatta a queste esigenze

prenotando la visita presso i rivenditori più vici-

esercizio. Nella semplicità di una gestione per-

grazie agli AGV (Automatic Guided Vehicle, o

ni o telefonando in sede centrale.

sonalizzata, eseguibile da desktop, portatile o

veicoli a guida automatica): attraverso un siste-

tablet, è possibile verificare il completamento

ma laser, seguono percorsi prestabiliti senza

Un’altra fondamentale innovazione introdotta da

delle voci della lista di controllo, l’adeguatezza

necessità dell’operatore, si arrestano automati-

Yale riguarda l’ottimizzazione dei processi pro-

delle dimensioni della flotta e il costo totale di

camente in presenza di ostacoli e raggiungono

duttivi e la riduzione dei costi complessivi di

esercizio (TCO).

UNICAR Via Cadorna 49 - 23895 Nibionno LC Telefono 031 5621800 - Fax 031 680980 info@unicar-yale.it - www.unicar-yale.it

SETTEMBRE 2020 LM 45


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

A colloquio con FEDERICO MORELLO, Amministratore Delegato di INPECO SPA, il sito produttivo Inpeco con sede a Val Della Torre (Torino)

Inpeco Group, automazione come obiettivo e come metodo

I

Ideatrice e produttrice di soluzioni di automazione per i laboratori di analisi mediche, il gruppo Inpeco ha conosciuto negli ultimi due decenni una straordinaria crescita del proprio mercato di riferimento. Per tenere il passo con questa evoluzione, ha introdotto soluzioni di automazione anche nei propri flussi industriali e logistici, con un obiettivo di fondo: raddoppiare la capacità produttiva a parità di spazi operativi

l Gruppo Inpeco nasce nel 1990 per realizzare la missione volu-

numero di esami di laboratorio che vengono effettuati ogni giorno

ta dal suo fondatore, Gian Andrea Pedrazzini: portare l’automa-

nel mondo. Questi errori generano solitamente ulteriori, inappropria-

zione nel mondo delle analisi di laboratorio e, con questa, trac-

te richieste di analisi, pesando così sui costi della sanità; nei casi più

ciabilità, precisione e velocità di esecuzione. Il contesto infatti

estremi sono all’origine di cure non adeguate fino a conclusioni

ammette un buon margine di miglioramento: la letteratura stima che

tragiche. Gli errori più comuni riguardano etichette errate, reagenti

circa 0,5% di test clinici prodotti in un laboratorio di analisi sia ogget-

sbagliati e cattive condizioni di conservazione del campione in atte-

to di errori di processamento [Clinical Chemistry, 1997 – Plebani

sa dell’analisi. Qui sta il cuore del progetto voluto da Gian Andrea

Carraro]. È un dato solo apparentemente piccolo se consideriamo il

Pedrazzini. Le macchine, se impostate su processi ripetitivi, non

46 LM SETTEMBRE 2020


le nostre interfacce hw/sw. In assenza del sistema di automazione le provette dovrebbero essere caricate a mano negli analizzatori, dai tecnici di laboratorio, su vassoietti o rack gestiti manualmente. Con il sistema Inpeco invece questi stessi rack vengono posizionati su un unico punto di accesso, dal quale un robot cartesiano prende ciascuna singola provetta e la inserisce sul cosiddetto carrier, in movimento sul binario, che da quel momento sarà il suo veicolo di trasporto dentro al sistema. Un sistema di questo tipo è costituito da un’architettura a tre strati: quello meccanico, quello elettronico e quello, assolutamente strategico, dell’intelligenza e del software. Innanzitutto, ogni provetta è dotata di un codice a barre, applicato sul tubo al momento del prelievo. Al possono sbagliare, dunque portare l’automazione nel processo di

momento dell’inserimento nel modulo apposito, il codice a barre viene

gestione dell’esame avrebbe consentito di ridurre la percentuale di

associato al tag RFID contenuto nel carrier – in particolare al suo

errori. Il suo interesse per questo settore si rivolse non tanto agli

identificativo univoco permanente -, e questa associazione rimane

strumenti (erano già dotati di sistemi di controllo), quanto sul proces-

costante lungo tutto il percorso. Il sistema riceve la lista delle analisi

so di movimentazione delle provette all’interno del laboratorio. Erano

da effettuare su ciascun campione e per ciascun analizzatore colle-

infatti gli operatori che preparavano i tubi (stappatura, centrifuga, etc..)

gato, e con queste informazioni determina il percorso della provetta

e li muovevano tra gli strumenti; la possibilità di errore umano era

sul suo carrier lungo il track, con tutte le eventuali tappe intermedie,

molto concreta. I sistemi Inpeco rendono oggi automatico e traccia-

occupandosi poi di riprenderla al termine dell’analisi per stoccarla se

bile l’intero processo di test, grazie a robot che manipolano e indiriz-

necessario in un sistema refrigerato.

zano i campioni negli analizzatori adeguati. Insieme alla precisione, le macchine portano anche tracciabilità del

Inizialmente, il sistema Inpeco si componeva dei soli elementi essen-

processo (garantita anche dal tag RFID annegato nel “carrier”, il sup-

ziali – robot di ingresso, stappatore, robot di carico e scarico presso

porto sul quale ogni tubo viene movimentato fin dal suo ingresso

l’analizzatore – ma negli anni si è via via arricchito di moduli aggiun-

nella macchina) e anche velocità di esecuzione, che risulta più che

tivi, quali centrifuga, aliquotazione (cioè suddivisione della provetta

dimezzata rispetto al processo manuale. Ne risulta la possibilità di

madre in provette figlie per analisi parallele), modulo ritappatore,

garantire il controllo di tutta la catena di esecuzione del processo e di

storage, buffer e così via. Naturalmente il lay-out dell’automazione può

custodia del dato che si genera dall’analisi stessa. I numeri dell’azien-

assumere forma e dimensione a seconda delle esigenze del labora-

da oggi: circa duecento milioni di euro di fatturato, settecento dipen-

torio: abbiamo ad esempio installazioni negli Stati Uniti la cui lunghez-

denti (dei quali 450 presso la fabbrica di Val Della Torre, 150 presso la

za supera le centinaia di metri, con diverse decine di analizzatori

sede del Gruppo in Svizzera, gli altri nelle sedi di Pula (Cagliari), per

connessi al track.

sviluppo software, e nelle sedi in Belgio e negli Stati Uniti). Gli oltre 2000 sistemi di automazione Inpeco sono presenti in 75 Paesi.

Da sottolineare che Inpeco produce anche l’interfaccia meccanica che può essere necessaria per collegare la macchina allo strumento di

LM: Parliamo delle vostre soluzioni. Che cosa sono e a che cosa

analisi, laddove l’analizzatore stesso ne sia sprovvisto. In alcuni casi,

servono?

l’analizzatore è dotato di ago automatico, con il quale va direttamente

FM: Lo possiamo vedere percorrendo le aree demo, dove abbiamo ricostruito alcuni processi tipici di un laboratorio, per testare il viaggio dei campioni tra i vari analizzatori. Dalla nostra catena, i tubi vengono inviati in automatico agli analizzatori, che ne sono collegati attraverso

A fronte di questa crescita consistente, abbiamo via via adeguato la produzione affinché fosse sempre più efficiente. Innanzitutto, con una serie di tecnologie e di soluzioni organizzative a supporto, pensate per snellire tutti i processi produttivi

SETTEMBRE 2020 LM 47


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

te, abbiamo via via adeguato la produzione affinché fosse sempre più efficiente. Innanzitutto, con una serie di tecnologie e di soluzioni organizzative a supporto, pensate per snellire tutti i processi produttivi. Una cosa di cui andiamo particolarmente fieri è l’eliminazione della carta da tutti i reparti, a partire da quello produttivo. Ogni dipendente Inpeco, dagli operai ai tecnici fino a tutte le altre figure aziendali, è dotato di PC, portatile o fisso a seconda delle situazioni, connesso alla rete aziendale, che viene utilizzato per accedere a tutta la documentazione a “pipettare” nella provetta, dunque non dobbiamo fare altro che fer-

necessaria. Gli operai in particolare accedono via PC alle istruzioni di

mare la provetta in un determinato punto, che verrà raggiunto in au-

montaggio, la maggior parte delle quali sono realizzate su piattaforma

tonomia dall’analizzatore. In altri casi, l’analizzatore non è dotato di

software Dassault Systèmes, quindi in formato video 3D, con varie

carico automatico, quindi noi provvediamo a realizzare l’interfaccia

funzioni anche interattive. Questo sistema agevola moltissimo il lavo-

necessaria per poter caricare l’analizzatore, collegandolo alla nostra

ro delle persone, a partire dalle fasi di training.

automazione. Come si vede il cuore del sistema è sempre questo insieme di apparato meccanico, elettronico e soprattutto software,

LM: Anche le nuove soluzioni di automazione a supporto della

quindi protocolli per lo scambio di informazioni e middleware. Alla fine

produzione si inseriscono in questo obiettivo?

del processo di testing si genera un referto, che è poi il foglio o il pdf che andranno nelle mani del medico o del paziente.

FM: Esatto. Parliamo in questo caso del progetto F21, lanciato nel 2018, con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva a parità di

LM: Vediamo allora come nascono questi sistemi: l’area dedicata

spazi a disposizione. Questo progetto è stato sostanzialmente com-

alla produzione, i suoi flussi e le sue esigenze.

pletato alla fine del 2019 e comprende diversi elementi che si possono vedere ora in funzione, principalmente il nuovo magazzino auto-

FM: La produzione vera e propria è alquanto complessa ed è prevalentemente basata su assemblaggio manuale, sebbene i nostri numeri siano cresciuti esponenzialmente negli ultimi vent’anni: all’inizio degli anni duemila producevamo alcune macchine al mese, oggi invece siamo arrivati a produrne 25-30 mese, tra l’altro dotate di sistemi molto più articolati. Un nostro sistema ha un ciclo di vita di circa sette anni, nel corso dei quali può venir ampliato o aggiornato in alcune parti; per questo, in aggiunta al nuovo, lavoriamo significativamente al rinnovamento dell’esistente. Periodicamente ci vengono richiesti i cosiddetti “additional”, ovvero moduli aggiuntivi che vanno ad implementare le soluzioni già in uso. A fronte di questa crescita consisten-

48 LM SETTEMBRE 2020


EVITARE ERRORI AL PRELIEVO: IL SISTEMA PROTUBE matico, l’AMR (autonomous mobile robot) utilizzato per il trasporto

In riferimento ai possibili errori in analisi di

dei materiali e il robot antropomorfo che si occupa della programma-

laboratorio, il momento più critico è quello del

zione dei carrier.

prelievo di sangue poiché bisogna far coincidere tre

Seguiamo il flusso dei materiali, cominciando dall’ingresso del “raw material”. In realtà, la materia prima per noi si compone di elementi (meccanici, elettronici, cablaggio) prodotti tutti su nostro disegno da fornitori esterni, prevalentemente in Italia, ma anche in Germania, Usa od overseas.

elementi: il paziente giusto, la richiesta giusta e il tipo di provetta giusta. Il rischio è infatti il cosiddetto “mismatch” fra questi e anzi si ritiene che due errori su tre (tra quelli tipici di un laboratorio) abbiano origine proprio in questa fase. Per rispondere a questa esigenza, Inpeco ha ideato il sistema ProTube, lanciato nel 2016, un dispositivo compatto per utilizzo desktop, pensato per guidare l’operatore sanitario in tutte le

Detto ciò, la nostra produzione si suddivide in due linee di processo:

fasi di preparazione dei tubi e prelievo, generando una

MTO (Make-To-Order) e MTS (Make-To-Stock). Questo perché il

tracciabilità totale fin dal punto zero del prelievo.

nostro mercato è caratterizzato da tempi consegna molto stretti e

Sempre per avvicinare il più possibile il punto di cura

forecast che inevitabilmente non possono essere precisi, in quanto

al paziente – cosa che proprio il Covid ci ha insegnato

derivano spesso da progetti di lunga gestazione. Come scelta aziendale, il lead time che noi garantiamo per contratto è di novanta giorni, molto più basso rispetto alle medie del settore. Per riuscire a mantenerlo, abbiamo distinto la produzione in due aree. Per alcuni dispositivi, che sono standard sulla base della nostra esperienza,

essere sempre più importante – Inpeco ne ha elaborato una versione “mobile”, nella quale la stampante desktop è sostituita da una stampante portatile e la fase di applicazione delle etichette al tubo avviene manualmente.

possiamo farci carico di avviare la produzione in anticipo rispetto alle richieste del cliente, e questo rientra nell’area MTS. Per altri, in-

stanzialmente al raddoppio della produzione: da trecento sistemi

vece, dobbiamo attendere il layout finale stabilito dal cliente, che

finiti all’anno, puntiamo ad arrivare a quota cinquecento.

sceglie in assoluta libertà la forma, le dimensioni e le caratteristiche finali dell’impianto: qui dunque lavoriamo in modalità MTO. Non

Tornando al progetto logistico, il nostro obiettivo era molto semplice:

parlerei nel nostro caso di ETO (Engineer-To-Order), in quanto riten-

ridurre l’area destinata alla logistica e dunque la quantità di materiali

go che la progettazione in senso stretto debba partire dal “prato

presenti a stock. Con il nuovo magazzino oggi gestiamo i materiali

verde” mentre nel nostro caso (produzione) si parte da una serie di

prevalentemente in modalità “pegging”, ovvero già assegnati ad uno

componenti standard, un po’ come assemblare dei mattoncini Lego

specifico ordine di produzione. Il materiale in ingresso è immediata-

in modo ogni volta diverso.

mente allocato nella cassetta di destinazione; viene identificato attraverso la lettura di QRcode e caricato a magazzino. L’uscita avviene

Nel magazzino vediamo la prima novità rilevante in termini di auto-

automaticamente, non appena la lista di prelievo scaturisce dal MRP

mazione. Nell’ambito del progetto F21 abbiamo scelto e installato il

in funzione dell’ordine da mandare in produzione.

sistema di automazione logistica Servus, prodotto in Austria, che ci è sembrato molto innovativo, silenzioso, poco impattante e soprat-

Le cassette possono essere di due tipologie, differenziate per il loro

tutto estremamente flessibile. Il sistema si compone di shuttle per

contenuto. Possiamo gestire cassette contenenti componenti a con-

la movimentazione di cassette, che si muovono liberamente su un

sumo, ordinati in modalità MTS, oppure materiali ordinati in modalità

sistema a corridoi, anche questi configurabili senza particolari vin-

MTO. Il sistema di pianificazione invia al magazzino l’elenco dei mo-

coli. Nell’assetto attuale, l’impianto è strutturato su sette piani sud-

duli da assemblare; il magazzino presenta all’operatore tutte le cas-

divisi in due corridoi, gestisce tremila cassette ed è espandibile fino

sette contenenti materiale MTO e a seguire tutte le cassette con

a quattromila, con l’aggiunta di un terzo corridoio. Le movimentazio-

materiale MTS necessario all’assemblaggio prodotto.

ni medie sono 50/ora in/out ad oggi per circa 5000 articoli in ingresso e 5000 in uscita / mese, con possibilità di arrivare a 8-10mila con

Tutti i materiali pronti vengono caricati sui roll di trasporto dal magaz-

l’inserimento di alcuni shuttle aggiuntivi. L’obiettivo è di arrivare so-

zino alla produzione e viceversa: qui vediamo la seconda soluzione

SETTEMBRE 2020 LM 49


MATERIAL HANDLING

Speciale

Automazione e Robotica per la Logistica

automatica introdotta lo scorso anno. È “RobIn”, l’AMR che si occupa

no assemblati e configurati suddivisi in diversi segmenti che andran-

del trasporto dei materiali dal magazzino materie prime alla produzio-

no poi a comporre l’intero sistema solo nella sua installazione

ne e da qui all’area prodotti finiti per il preimballaggio. Tutto avviene

definitiva. Le isole hanno un perimetro delimitato, ma al loro interno

mediante lettura del codice QR posto sul roll, con il quale il robot ca-

si possono liberamente definire spazi e allestimenti necessari per

pisce non solo se il contenuto del carrello è quello corretto, ma deter-

eseguire l’assemblaggio meccanico, il cablaggio tecnico e le opera-

mina anche l’ allineamento per l’aggancio e le dimensioni del carrello/

zioni di testing, le tre attività sostanziali della produzione. L’isola di

track da trasportare per pianificare correttamente il percorso. Una

produzione è l’assetto che ci consente di ottenere la massima flessi-

volta collegato al suo carrello, il robot comincia a muoversi liberamen-

bilità. Ognuna di queste può gestire fino a dodici linee di produzione

te diretto verso l’area della produzione. Il suo percorso infatti non è

diverse, ma per contro, se una linea di produzione è particolarmente

predefinito, non nasce da una prima fase di “accompagnamento” né

complessa o richiede tempi di produzione più lunghi, può essere at-

deriva da triangolazione interna o lettura di punti cospicui nello spazio.

tribuita a più isole. Infine, per gestire le inevitabili variazioni della pro-

Nel software interno viene caricata tutta la mappa dell’area di lavoro

duzione e rimanere sempre all’interno dei novanta giorni di lead time

e i punti che l’AMR deve raggiungere; a lui dunque il compito di deter-

contrattuale, abbiamo destinato una zona centrale ad area buffer.

minare il percorso migliore, evitando gli ostacoli. È questa ormai la

Adiacente a quest’area, che occupa la parte più consistente della

filosofia prevalente nel mondo della robotica, che diventa sempre più

produzione, vediamo anche i reparti destinati all’assemblaggio dei

collaborativa, flessibile e accessibile, anche in termini di costi.

subassiemi, dove vengono predisposti elementi particolari (ad esempio stappatori, ritappatori, assi robot, sealer) sempre destinati all’area

Lo stesso infatti vale per la terza automazione importante che abbia-

di assemblaggio principale. E concludiamo con le isole di assem-

mo inserito in produzione: il robot antropomorfo per l’assemblaggio

blaggio dei dispositivi in modalità MTS, ovvero tutte quelle compo-

dei carrier, che infatti vediamo muoversi liberamente, senza alcun tipo

nenti standard che, sulla base della nostra esperienza e dei forecast,

di barriere e in totale condivisione dello spazio con le persone. Il brac-

fanno tipicamente parte di un sistema di automazione e vengono

cio robotico preleva i carrier, li verifica con apposita telecamera, li

pertanto prodotti in quantitativi regolari, per essere sempre disponi-

appoggia sul reader RFID che ne programma il contenuto e da qui li

bili alla richiesta.

pone sul proprio contenitore di spedizione, distinguendo peraltro fra diverse tipologie di contenitore. Nella stessa stazione i contenitori vengono etichettati e preparati per la spedizione. Grazie al questo robot, oggi vengono configurati e imballati in modo completamente

QUALITÀ ARCHITETTONICA E APPROCCIO GREEN

automatico circa 10mila pallet al mese. Costruita nel 2011, la sede di Inpeco SpA, principale polo produttivo di Inpeco, è un edificio industriale di classe A+, che spicca per la luminosità degli ambienti e per il notevole equilibrio nei confronti dell’ambiente circostante, la prima fascia montana che circonda Torino. L’edificio, che copre un’area di circa 27 mq, suddivisa su due piani è dotato di impianto fotovoltaico da 350 KW, che soddisfa circa il 40% del fabbisogno aziendale. In aggiunta a questo progetto, l’azienda sta introducendo anche diverse altre E siamo alla produzione vera e propria che come dicevamo, per quan-

soluzioni nel solco della sostenibilità, a seguito anche

to supportata in modo consistente dall’automazione e dall’IT, è anco-

delle certificazioni ISO 45000 e ISO 14000 su sicurezza

ra prevalentemente manuale e proprio per questo è strutturata in

e ambiente. Fra queste, ad esempio, la sostituzione di

“isole”. Qui avviene l’assemblaggio dei track, ovvero la base sostanzia-

tutte le lampade con luci led intelligenti.

le degli impianti Inpeco, che per ovvie esigenze di lavorazione vengo-

50 LM SETTEMBRE 2020


LM: E siamo dunque ai prodotti finiti. Come vengono gestiti?

Fanno parte del progetto F21 diversi elementi che si possono vedere ora in funzione, principalmente il nuovo magazzino automatico, l’AMR (autonomous mobile robot) utilizzato per il trasporto dei materiali e il robot antropomorfo che si occupa della programmazione dei carrier

FM: I vari moduli completati vengono portati in area preimballaggio

a partire da metà marzo, in quanto il nostro codice Ateco si riferisce

(manualmente, oppure trainati da RobIn), dove vengono preparati per

all’automazione e alla costruzione di robot industriali, dunque non

il prelievo da parte del nostro partner logistico, che ci fornisce anche

rientrava fra le filiere ammesse ad operare durante il lockdown.

gli imballi definitivi, in particolare le pedane appositamente progettate,

Abbiamo potuto riaprire ad inizio aprile, dopo aver predisposto tutte

adatte anche al trasporto via nave o via aerea. Un sistema può essere

le misure anticontagio previste dal protocollo Covid e dopo aver in-

prodotto in tempi diversi: il nostro operatore logistico quindi ne gesti-

viato comunicazione al prefetto, essendo la nostra attività inserita

sce lo stoccaggio e consolida gli ordini man mano che il sistema si

nella filiera medicale. Considerando che Inpeco era già fortemente

completa. Quando tutti i dispositivi che compongono il sistema sono

digitalizzata, il passaggio allo smart working per la maggior parte

pronti, il nostro fornitore realizza l’imballo definitivo e provvede alla

del personale è stato pressoché immediato. Solo da questo sito,

spedizione in Europa e nel resto del mondo.

circa trecento persone hanno cominciato a lavorare nelle proprie case: dopo la riapertura, abbiamo inizialmente organizzato il lavoro

LM: Torniamo ai concetti di Industria 4.0 legati al progetto F21. Per

su orario ridotto per garantire il distanziamento sociale e il rispetto

la sua esecuzione avete coinvolto partner specifici per l’automazio-

del protocollo Covid. Oggi l’orario dei reparti produttivi è su due turni

ne o per l’organizzazione?

con il sabato mattina su un turno; il resto del personale continua con lo smart working.

FM: No, l’abbiamo elaborato e svolto in autonomia. Siamo stati seguiti da un consulente solo per quanto attiene alla documentazione ne-

Questi mesi del 2020 indubbiamente hanno avuto un impatto anche

cessaria per ottenere i vantaggi dell’iperammortamento, dunque solo

sul nostro business; gli esami ambulatoriali e gli interventi non ur-

per la parte di natura fiscale. Naturalmente tutti i fornitori della parte

genti sono stati rimandati, le attività dei laboratori sono rallentate e,

tecnica, del magazzino automatico come dei robot, hanno dato il loro

con esse, anche alcuni progetti di rinnovamento dei laboratori. Ri-

contributo, ma gli obiettivi del progetto e le specifiche delle varie tec-

tengo tuttavia che, superato questo momento, la nostra attività potrà

nologie sono state elaborate internamente. In particolare, il progetto

sicuramente riprendere il suo andamento crescente, perché ormai il

ha visto come referente principale Stefano Tolomeo, production ma-

concetto di prevenzione è sempre più consolidato e si va afferman-

nager di Inpeco Spa, e il suo team, che si sono occupati personalmen-

do la medicina di precisione. Con l’automazione, insomma, non ci

te della scelta dei vari dispositivi. L’investimento complessivo è stato

rivolgiamo solo a quelle realtà che puntano alla concentrazione e

di circa due milioni di euro, con un ritorno previsto nel giro di circa

all’efficienza dei servizi di laboratorio analisi (molto diffuso negli Usa,

cinque anni – Covid permettendo.

dove si parla di Mega Lab, in grado di processare decine di migliaia di provette al giorno), ma anche a tutte le strutture sanitarie per le

LM: Qual è stato l’impatto del periodo Covid e come vedete le vostre

quali è importante avere un processo più rapido, ordinato e traccia-

prospettive per il futuro?

bile. Da un lato tutto questo garantisce la riduzione dei costi e dei rischi clinici, dall’altra abilita processi di tipo nuovo, per i quali la

FM: Effettivamente abbiamo dovuto interrompere l’attività produttiva

precisione dei dati è un requisito imprescindibile.

SETTEMBRE 2020 LM 51


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

a cura di CECILIA BIONDI

IFOY Award 2020: soluzioni speciali per tempi speciali Con una cerimonia tutta digitale, sono stati annunciati i vincitori del concorso IFOY. La cornice virtual è stata quella della Hannover Messe, riprogrammata per quest’anno a metà luglio

D

a qualche anno abbiamo il piacere di far parte della giuria

ri. Le proposte – in partenza possono essere qualche decina – devo-

del concorso IFOY (International Intralogistics and For-

no infatti essere innanzitutto valutate da una giuria tecnica, che sele-

klift Truck of the Year), progetto nato otto anni fa con il

ziona innanzitutto i finalisti. Questi prodotti o soluzioni vengono

patrocinio del Bundesministerium für Wirtschaft und

dettagliatamente esaminati in occasione degli IFOY Test Days, nei

Energie, il ministero federale tedesco per gli affari economici e l’ener-

locali della fiera di Hannover che è uno degli autorevoli partner tecnici

gia, e sponsorizzato dalla tedesca VDMA Materials Handling and In-

del progetto, insieme a Chep e a Fronius. A questi è prevista l’aggiun-

tralogistics Sector Association.

ta di un nuovo nome: Garbe Industrial Real Estate GmbH, che sarà

Si tratta di un percorso autorevole e indipendente, che prevede una

sponsor del concorso a partire dal 2021. Il progetto IFOY si arricchisce

selezione estremamente severa dei candidati e in seguito dei vincito-

così della collaborazione con uno dei maggiori operatori tedeschi

52 LM SETTEMBRE 2020


Ultima fase dei Test Days è quella affidata alla giuria dei giornalisti, della quale fa parte anche Logistica Management insieme a ventisei esperti colleghi provenienti da tutta Europa ma anche da Australia, Brasile, Russia e, per la prima volta, Cina. Inoltre quest’anno è stata organizzata una visita orientata al business, il Test Camp, nel quale una cinquantina di decisori e investitori del settore logistica avranno la possibilità di testare anch’essi le novità in gara. Di solito i vincitori vengono annunciati in occasione del CeMAT o, negli anni in cui questo non si svolge, nel corso di un’altra fiera internazionale; quest’anno doveva essere in occasione della Hannover Messe, in programma ad aprile, ma sappiamo come sono andate le cose. L’appuntamento di aprile 2020 è stato rimandato a luglio per poi essere trasformato in versione digital; ma come dice Anita Würmser, ideatrice e anima del premio, tempi speciali richiedono soluzioni speciali. Da qui prende il via il video emozionale che annuncia i vincitori, realizzato in collaborazione con i tecnici del Fraunhofer IML di Dortmund e gli animatori di Big Entertainment Videoproduction di Monaco, totalmente ispirato al contesto digital nel quale la maggior parte degli eventi dell’anno, inevitabilmente fonte di assembramenti, si sono convertiti. Nel video la nostra Anita assume le fattezze di un robot volante di nome I-T20, che sta per IFOY Transformer 2020, in quanto assume di volta in volta la forma delle categorie premiate, a loro volta chiamate a trasformare con la loro innovazione il mondo dell’intralogistica. Innovazione, digitalizzazione, automazione, robotica: tante sono le parole chiave che accompagnano la scelta dei prodotti in gara, che risultano tutti interessanti, nessuno escluso, anche se solo sette, su sedici prodotti proposti da quindici aziende, hanno meritato il titolo IFOY Winner 2020. Ai carrelli elevatori si sono da tempo aggiunte diLa caporedattrice di Logistica Management Cecilia Biondi, durante i Test Days, ad Hannover.

verse altre categorie che quest’anno arrivano ai robot, ai droni, al software avanzato, alle tecnologie di sollevamento in generale. Questi i nomi in gara: Bosch Rexroth, Combilift, Crown, Easy Mile, Geek+,

nello sviluppo e gestione di immobili logistici.

Hyster, Jungheinrich, ProGlove, Raymond, Sany Europe e Still, nella

I prodotti ammessi alla gara, dicevamo, devono innanzitutto passare

categoria “big”; cellumation, doks. innovation, ForkOn e Wiferion la

attraverso gli IFOY Test, condotti da esperti di settore con una proce-

squadra delle start up.

dura standardizzata; seguono poi gli IFOY Innovation Check, a cura di scienziati che ne valutano gli aspetti innovativi, con il contributo di

Per tutte le informazioni ulteriori sul concorso potete visitare il sito:

istituzioni autorevoli quali il Dortmund Fraunhofer Institute for Material

www.ifoy.org, dove troverete anche il video-annuncio dei vincitori. Le

Flow and Logistics (IML), il corso di Technical Logistics all’Università

iscrizioni per l’edizione 2021 si sono aperte il giorno dopo la premia-

di Dresda e il corso di Materials Handling, Material Flow and Logistics

zione: dal 14 luglio è possibile candidare le proprie novità a questa

(fml) alla Technical University di Monaco.

vetrina internazionale di indiscusso prestigio.

SETTEMBRE 2020 LM 53


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

Vincitori e finalisti

VEICOLI SPECIALI

V

ince in questa categoria il produttore cinese Sany Europe GmbH

con l’Hybrid Reach Stacker SRSC45H9, veicolo per la movimen-

tazione e il sollevamento di container. La novità del prodotto è costi-

CARRELLI CONTROBILANCIATI

D

ue le soluzioni in gara. Hyster ha candidato il modello J60XNL (J3.0XNL) con batteria agli ioni di litio, progettato espressamente

per le nuove batterie: ne derivano un centro di gravità più basso e un

tuita dal motore ibrido per la prima volta su un container stacker, che consente il recupero di energia in discesa, grazie al quale il consumo di carburante si riduce del 20%. L’efficienza del veicolo è anche supportata dal sistema di trasmissione e dalla riduzione di peso del veicolo, rispetto al modello precedente. Anche la velocità di movimentazione è stata incrementata, con una serie di accorgimenti tecnici fra cui la riduzione di peso della pinza stessa, che incide positivamente più ampio spazio in cabina. Ad aggiudicarsi la vittoria è però Still, con

sul peso complessivo del veicolo e sulla necessità di controbilanciare

la nuova serie RX 60-25/35 con carichi fino a 3,5 tonnellate, presentato

il peso del carico. Il carrello consente di prelevare container dalla prima alla terza fila, rispettivamente di 45, 31 e 15 tonnellate. Secondo i test interni condotti dal produttore la produttività del veicolo rispetto ai precedenti modelli della casa è incrementata del 15%. Secondo nominato Combilift, con Combi-CBE4, carrello elettrico con portata di quattro tonnellate e totalmente multidirezionale grazie alla possibilità di ruotare tutte e tre le ruote. È il primo di questa serie in

sul mercato lo scorso ottobre. A convincere la giuria la sostanziale equivalenza delle prestazioni fra questa nuova soluzione e la sua corrispettiva con motore termico, cosa che apre la strada ai carrelli elettrici ben al di fuori dei confini del magazzino tradizionalmente inteso.

54 LM SETTEMBRE 2020


Tutte le giurie IFOY riunite presso la fiera di Hannover, in occasione dei Test Days.

versione elettrica e si distingue per il design compatto e la notevole flessibilità, unita ad elevata capacità di carico.

VEICOLI DA MAGAZZINO/SOLLEVAMENTO

V

ince nei veicoli da magazzino per sollevamento il produttore americano Crown, con il modello ESR 1000. Due gli elementi di novità che hanno colpito la giuria: la velocità di abbassamento e il recupero di energia in discesa, che significano riduzione dei consumi (dunque

meno rispetto ai suoi competitor a piattaforma fissa) massima stabi-

sostenibilità) e aumento delle

lità, maggiori portate residue e un netto miglioramento delle caratte-

prestazioni. «Parliamo della

ristiche di guida.

cosiddetta Xpress Lower Technology, che raddoppia la velocità di discesa del montante rispetto allo standard di sicurezza normalmente utiliz-

VEICOLI DA MAGAZZINO/A TERRA

P

er cambio categoria concordato per la soluzione Raymond, che indubbiamente è un veicolo a movimentazione autonoma, si ag-

giudica il premio l’unico finalista rimasto in gara, Combilift con il

zato dall’azienda, e del 25%

carrello CombiCS. Per quanto sembri un’irregolarità, per il concorso

rispetto alle performance dei concorrenti top sul mercato. Il carrello

non è un’eccezione e soprattutto non cambia la natura del premio, che

è anche dotato di tecnologia per il recupero dell’energia durante

viene assegnato dalle giurie solo se il prodotto viene considerato to-

l’abbassamento, cosa che consente una riduzione dei consumi

talmente meritevole. Il CombiCS infatti si caratterizza per una mano-

dell’11%. Altra fonte di recupero di energia è quella in frenata, grazie

vrabilità assoluta, anche in spazi molto ridotti, grazie al particolare

alla tecnologia e-GEN Braking. Il guadagno in produttività per l’uten-

progetto del timone (brevettato) che consente di movimentare il car-

te potrebbe arrivare al 21%» ha sintetizzato la giuria nelle sue moti-

rello anche standogli a fianco, aumentando così la visibilità per l’ope-

vazioni. Il veicolo è altresì dotato del sistema operativo Gena, un sistema di supporto alle operazioni che consente una gestione intuitiva ed efficiente. Altre migliorie del veicolo riguardano l’ergonomia d’uso e il confort generale. Concorrente in questa sezione era Jungheinrich, che ha proposto il nuovo stoccatore ERC 216zi, progettato con batteria agli ioni di litio integrata. La batteria agli ioni di litio integrata ha permesso una progettazione dell’ERC 216zi fuori dalle geometrie solitamente previste per uno stoccatore, garantendo un’ottimale distribuzione dei pesi. Oltre alla maggiore libertà di movimento dell’operatore, questa progettazione permette al carrello dimensioni ultracompatte (oltre 17 cm in

SETTEMBRE 2020 LM 55


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

ratore e dunque la sicurezza in generale. Il veicolo è lungo solo 1,05

Non meno interessanti i suoi concorrenti.

metri e consente di trasportare carichi fino a una tonnellata, con al-

Raymond Corporation ha presentato il Courier 3030, dotato di sistema

tezza di sollevamento di 2500 millimetri e velocità massima di 5 km/h. Come da tradizione Combilift, il veicolo è molto robusto e solido. Grazie al display completo, l’utente ha sempre il controllo totale sulla guida, sulla direzione di guida e sullo stato della batteria.

AGV/ROBOT

V

ince nei veicoli a movimentazione autonoma – una sezione affollata dopo l’inserimento in corsa del prodotto Raymond – il

produttore francese EasyMile con TractEasy, trattorino automatico per uso interno ed esterno, con carico massimo di 25 tonnellate e di visione integrato che incrementa notevolmente la libertà di movimento e dunque la flessibilità del veicolo. Il veicolo infatti è dotato di un sistema di visione a 360 gradi e di un sistema di apprendimento interno del tragitto da compiere, grazie al quale non è necessario modificare lo spazio esterno per attivare la movimentazione. In questo modo il cliente può approcciare un progetto di movimentazione interna automatica, senza stravolgere l’ambiente di lavoro preesistente. Altro concorrente nella categoria veicoli semoventi era il produttore cinese Geek+ con il C200 Robot Shuttle System, in grado di identifivelocità di 25 km/h. Fra le sue caratteristiche salienti, la notevole intelligenza intrinseca: il trattore è in grado di acquisire dati da diversi sistemi di gestione del traffico in aree esterne, anche in presenza di altri veicoli, di pedoni o biciclette. Questa la motivazione della giuria: l’applicabilità universale di questo veicolo. «Veicoli o trattori autonomi di questo tipo non sono nuovi, ma il loro utilizzo stato finora limitato ad ambienti chiusi di produzione o di logistica. Non solo: veicoli di questo tipo spesso richiedono una pavimentazione assolutamente planare e cominciano ad avere difficoltà nelle aree esterne. Ma le opportunità di applicazione ci sarebbero, per esempio per il trasporto fra diversi edifici di aziende o complessi. Il TractEasy colma questa lacuna, in quanto consente di implementare processi di movimenta-

care e sollevare le casse e di trasportarle fino al punto di picking o

zione autonomi che coinvolgono sia l’interno che l’esterno degli edifi-

packing. Efficiente, economico e adattabile a qualsiasi ambiente,

ci». Per lo sviluppo di questo sistema, EasyMile a collaborato con TLD,

identifica i punti di sosta con la lettura di un QR Code, può trasportare

nota produttrice di trattorini per svariate applicazioni; suo è il veicolo

carichi fino a 40 kg e si muove a velocità di 2 m/s.

elettrico JET-16 che è stato integrato con la piattaforma tecnologica per la movimentazione autonoma. Il veicolo è dotato di una vasta gamma di sensori, quali LIDARS, fotocamera, GPS, sensori IMU e odometrici, che supportano la navigazione autonoma in totale sicurezza.

56 LM SETTEMBRE 2020

SOFTWARE PER INTRALOGISTICA

V

ince nella sezione software un sistema completo di localizzazione negli spazi interni proposto da Bosch Rexroth: Locator, Laser

Localization Software, pensato per agevolare la guida e la movimen-


tazione di robot e veicoli autonomi. Si tratta di un sistema interamen-

stemi di alimentazione wireless per i carrelli elettrici. La novità con cui

te software, che acquisisce i dati dai laser presenti sui veicoli e li inter-

è stata dichiarata Start-up of the Year è il sistema di ricarica a indu-

preta per creare una mappa completa dell’ambiente e dei mezzi che

zione etaLINK 3000, che non richiede le normali prese o cavi e con-

vi si muovono. Con il software Locator, i mobile robot come AGV e

sente la ricarica veloce in modo particolarmente efficiente. Si tratta

AMR potranno muoversi localizzando autonomamente la loro posi-

di una novità assoluta sul mercato: il primo caricabatterie 100% wire-

zione. Il funzionamento del Locator non richiede conoscenze specifi-

less, per veicoli industriali, installato a pavimento per una operatività

che né particolari dispositivi. È una soluzione in grado di determinare

totalmente seamless che rivoluziona sostanzialmente le preesistenti

la posizione e l’orientamento in ogni tipo di ambiente, semplificando

infrastrutture di ricarica veicoli. La nuova soluzione consente la rica-

l’automatizzazione di attività di logistica interna nel settore industria-

rica parziale delle batterie, e permette di integrare in un secondo

le e commerciale, o ad esempio negli ospedali. Il Locator è compati-

momento anche nuovi veicoli autonomi o AGV, aumentando ulterior-

bile con diversi PC industriali e sensori laser di vari marchi ed è adatto

mente la flessibilità dei processi.

a veicoli di ogni dimensione e con qualsiasi modalità di guida. Poiché non richiede alcun hardware dedicato, si caratterizza dunque per la

Altrettanto significative naturalmente anche le proposte degli altri

notevole flessibilità e per l’efficienza di costi, in quanto agevola l’im-

nominati.

plementazione di qualunque soluzione di movimentazione autonoma,

cellumation propone celluveyor, un sistema mo-

incrementandone notevolmente la sicurezza.

dulare di movimentazione dei materiali, basato su celle esagonali che possono essere combi-

Secondo finalista nella categoria software era ProGlove. Il produttore

nate per creare diversi layout, consentendo così

tedesco quest’anno ha proposto ProGlove Cloud, una nuova soluzione

la movimentazione su tutte le direzioni. doks. innovation è stata nominata con inventAIRy X, sistema composto da un drone, sensori 1D e 2D, fotocamera da 12-megapixel e il vero e proprio doks., il software per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati mediante algoritmi avanzati e machine learning, il quale, in abbinamento con un veicolo autonomo, è in grado di rilevare autonomamente i livelli di stock nel magazzino.

software in grado di fornire un digital twin pensato per gestire ed

Infine, il software di gestione

elaborare nuovi processi di magazzino.

flotte ForkOn fleet, prodotto dall’azienda omonima, è un

L’INNOVAZIONE DELLE START UP

D

software di fleet management

i notevole interesse infine la categoria start up, che spazia fra le

per carrelli elevatori o altri vei-

varie esigenze legate al magazzino.

coli industriali, dotato di fun-

La vittoria va a Wiferion, azienda che sviluppa e commercializza si-

zionalità quali tracciatura indoor e gestione del carico.

SETTEMBRE 2020 LM 57


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

Movimentazione interna: un mercato più vitale che mai Sebbene rimandate a causa della pandemia globale, le principali manifestazioni fieristiche sono costantemente al lavoro per offrire alle aziende occasioni di visibilità e di confronto, anche per dare risposta ad un mercato che genera costantemente nuove soluzioni tecnologiche e applicative

I

l 2020 si è aperto con la consueta programmazione legata al

della fiera naturalmente sono sempre attive e con un dettagliato

Cemat e alla Fiera di Hannover che da due edizioni lo include, e

programma di incontri virtuali intendono comunque dare alle azien-

dunque con le anticipazioni riservate alla stampa e con la pre-

de la consueta vetrina di visibilità e di opportunità.

sentazione dei finalisti al premio IFOY. Già a metà febbraio

Anche perché il mondo trasformato dalla pandemia ha incrementa-

qualcosa era accaduto: ad esempio, la nuova giurata del concorso

to il suo bisogno di efficienza e di innovazione, non solo perché le

proveniente dalla Cina non aveva potuto essere presente all’incontro

misure di sostegno alle aziende si possono leggere come un gigan-

per annullamento del suo volo. Da fine febbraio, come noto, il mon-

tesco incentivo all’Industria 4.0, ma anche perché la logistica si è

do è cambiato. La Hannover Messe, inizialmente prevista ad aprile

trovata in prima linea come risposta alle nuove esigenze dettate dal

2020, è stata via via rimandata fino al mese di luglio 2020 per poi

virus, prima fra tutte quella legata all’e-commerce. Le novità annun-

essere annullata nella versione fisica e mantenuta solo come appun-

ciate quindi sono più attuali che mai.

tamento on line, in vista della prossima edizione in presenza che è

Quattro sono i “megatrend” su cui l’organizzazione della fiera sta

stata fissata nuovamente dal 12 al 16 aprile 2021. Per la prima volta

lavorando, legati al tema conduttore della “Trasformazione Industria-

in 73 anni, quindi, il principale appuntamento per l’industria tedesca

le”: digitalizzazione, individualizzazione, tutela climatica e cambia-

– quindi mondiale – non avrà luogo: ma le risorse e l’organizzazione

mento demografico. Per l’industria si pone pertanto la necessità di una consistente riorganizzazione. A queste si aggiunge anche un quadro politico-economico reso meno stabile dalle inevitabili turbolenze della globalizzazione. In evidenza dunque i dati, che sono la materia prima e l’elemento base della crescita. Per effetto della digitalizzazione, la quantità dei dati utilizzati nella produzione industriale raggiunge ormai un livello elevatissimo. Di conseguenza, cresce anche la possibilità di interpretare efficacemente questi dati e di farne un proficuo impiego. Oggi le soluzioni sono in rete: macchine e sistemi comunicano e si scambiano autonomamente informazioni, mentre il software genera documenti, interviene a livello di controllo e di simulazione. E così non si ha solamente una crescita di efficienza. I dati sono infatti

58 LM SETTEMBRE 2020


anche la premessa per l’apprendimento automatico e per l’intelligen-

soluzione per poter integrare tutte le tecnologie esistenti quali UWB,

za artificiale. Altra linea di sviluppo importante è quella del 5G, che

BLE, RFID, 5G o GPS per fornire un dato di posizionamento attraver-

gli organizzatori della fiera stanno seguendo con apposite aree test,

so un’interfaccia unica. «Nonostante le difficoltà della situazione

previste anche per il 2021.

attuale, le aziende non devono venir meno all’obiettivo della digita-

La digitalizzazione insomma è oggi uno dei motori importanti dell’in-

lizzazione. Ecco che uno standard unico per il posizionamento po-

tralogistica. E lo è a partire dal magazzino automatizzato, dove i

trebbe semplificare enormemente le applicazioni di logistica e di

processi sono controllati da programmi di software e dove robot e

produzione» commenta Thomas Schneider, Managing Director of

sistemi di trasporto senza conducente navigano autonomamente

Development di Trumpf Werkzeugmaschinen. Lo standard Omlox si

attraverso i capannoni ventiquattro ore su ventiquattro portando le

può già utilizzare in tutto il mondo; diversi partner industriali in Eu-

merci nel giusto punto al giusto momento e nel giusto quantitativo.

ropa, Asia e USA si stanno impegnando concretamente per imple-

Anche processi di produzione e processi logistici vengono sempre

mentarlo. L’obiettivo dei suoi ideatori è quello di agevolare i clienti

più strettamente interconnessi per rendere la produzione più effi-

nell’uso di hardware e software fornito da aziende diverse.

ciente e flessibile, e quindi più economica.

Altre novità, interventi, workshop da rivedere e da cui trarre ispirazione sono on line su: https://hannovermesse.digital/en/program_overview/

Emerge inoltre la volontà di ridurre consumi ed emissioni. Da tempo, l’industria si propone gli obiettivi di un utilizzo efficiente delle risorse,

IN ITALIA: IL SISTEMA INTRALOGISTICA SI

dell’efficienza energetica e di una produzione a impatto zero. Con la

PREPARA PER IL 2022

spinta dell’attuale dibattito sociale, le tecnologie di punta sostenibili e i modelli di business a impatto climatico zero stanno assumendo

Nell’alveo delle grandi manifestazioni tedesche si colloca la fiera

sempre maggior importanza. Indipendentemente da come vi si ar-

Intralogistica Italia, che nel nostro Paese diventa sistema con The

riva – attraverso soluzioni energetiche efficienti e intelligenti o attra-

Innovation Alliance includendo gli eventi partner Ipack-Ima e Print4all.

verso l’economia circolare o attraverso la costruzione leggera – il

Vista la situazione eccezionale, è stata ulteriormente rimandata

risparmio delle risorse, l’efficienza energetica e l’ottimizzazione dei

quella che si è confermata fiera di riferimento in Italia dedicata alle soluzioni più innovative e ai sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking. La prossima edizione di Intralogistica Italia quindi è stata riprogrammata per il 3-6 maggio 2022, insieme alle fiere Ipack-Ima e Print4All, presso Fieramilano Rho. «Siamo certi di avere preso una decisione che rispetta al meglio le esigenze del settore. Una scelta contingen-

Immagine Omlox

te, che non mette in dubbio il valore della sinergia di Intralogistica Italia con le altre fiere partner, che insieme rappresentano il meglio della meccanica industriale riunita in una logica di filiera» commenta Andreas Zuege, General Manager di Hannover Fairs International GmbH, sulla decisione presa in accordo con gli altri partner di The Innovation Alliance. processi non solo rallentano il cambiamento climatico ma si rivela-

La segreteria organizzativa di Intralogistica Italia sta lavorando a

no anche un valido strumento per il successo economico. Uno dei

pieno ritmo per organizzare iniziative nei prossimi mesi e per tutto

messaggi centrali di Hannover Messe è che non può esserci una

il 2021 e continuare a garantire la massima visibilità alle aziende che

politica industriale futuribile senza tutela climatica.

hanno già aderito alla manifestazione. Il primo appuntamento in

Fra le nuove soluzioni lanciate all’anteprima di Hannover Messe,

calendario è l’evento di presentazione a fine settembre 2020 dei ri-

possiamo citare Omlox, un nuovo standard per il posizionamento su

sultati della seconda edizione dell’Osservatorio Intralogistica.

terra, aria o mare, proposto da un consorzio composto da una ses-

Ulteriori aggiornamenti seguiranno sul sito di manifestazione: www.

santina di aziende con capofila Trumpf. Il nuovo standard fornirà una

intralogistica-italia.com

SETTEMBRE 2020 LM 59


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

I TANTI VOLTI DELLA MOVIMENTAZIONE INTERNA:

WASP verranno installati due

DAI SORTER AI ROBOT

magazzini automatici verticali Vertimag, adatti a stoc-

La versione più “classica” dell’automazione interna è costituita dal

care e gestire materiale di

magazzino automatico, finalizzato allo stoccaggio o allo smistamen-

ogni formato, peso e dimen-

to. Come esempio di installazione completa, possiamo citare il pro-

sione. A questi si aggiunge-

getto realizzato da C.O.I.M. – Chimica Organica Industriale Milanese,

ranno delle scaffalature can-

che ha coinvolto due aziende del gruppo Kion, Dematic e Still, per il

tilever, delle scaffalature

rinnovamento completo del magazzino all’interno dello storico stabi-

portapallet e una scaffalatu-

limento di Offanengo (CR). Dal 1962 C.O.I.M. sviluppa e realizza spe-

ra multiuso Dimax.

cialità chimiche, quali poliesteri, polioli, poliuretani e resine speciali,

Dalla chimica, passiamo al

per la realizzazione di materiali compositi e coating. A fine anni No-

settore alimentare che è uno

vanta l’azienda aveva un solo sito produttivo, ad Offanengo, ma grazie

di quelli maggiormente inte-

ad un approccio globale oggi il gruppo COIM ha diverse società nel

ressati dall’automazione lo-

mondo e opera in cinque diversi continenti. Questa crescita ha com-

gistica. Ad esempio uno dei

portato anche un incremento dei volumi, una delle ragioni alla base

maggiori retailer alimentari della Danimarca, Salling Group A/S, proprietario dell’insegna Netto, ha scelto

Progetto Vanderlande per il retailer danese Salling Group A/S,

il sistema Storepick di Vanderlande, una soluzione robotizzata e completa pensata proprio per il mondo food. Si tratta in pratica di un sistema di picking automatizzato dai contenitori che supporterà la distribuzione del secco a seicento negozi. L’implementazione avrà inizio presso il centro distribuzione di Køge a gennaio 2021. Storepick è una soluzione facile da integrare e da implementare ulteriormente, basata sui cosiddetti “moduli funzionali” che includono stazioni di depallettizSoluzione Dematic & Still presso C.O.I.M.

zazione manuali o automatizzate, pallettizzatori automatici e al centro il sistema ASRS Adapto di Vanderlande; nel caso di Netto il sistema

dell’ammodernamento del magazzino di Offanengo che, grazie all’in-

comprenderà sessanta navette su trenta livelli a servizio di circa 43.000

tervento di Dematic e Still, conta oggi 2.900 posti pallet, è stato total-

postazioni di stoccaggio.

mente automatizzato ed è in grado di operare h24 per 6 giorni alla settimana.

ROBOT SEMOVENTI E INTELLIGENTI

È inoltre targato Ferretto Group il magazzino del nuovo hub di Copan Wasp S.r.l., azienda produttrice di automazioni per laboratori di micro-

Diverso il capitolo dei robot semoventi, che interpretano liberamente

biologia, facente parte del gruppo Copan, leader nella produzione di

lo spazio del magazzino per effettuare compiti di movimentazione, di

tamponi e sistemi di trasporto e conservazione di campioni clinici.

pallet come di cassette. In questo caso l’evoluzione più importante

L’azienda infatti ha scelto di affidare a Ferretto Group la realizzazione

sta nell’intelligenza dei robot stessi, in quanto ogni modifica struttu-

del magazzino nel suo nuovo hub da 1700 mq di Brescia. Diverse le

rale agli ambienti esistenti comporta un notevole dispendio di risorse

esigenze sul campo, alle quali verrà data risposta grazie a un proget-

e di tempo, ed è una strada sempre meno percorsa a livello applicati-

to che integra magazzini automatici verticali Vertimag e una serie di

vo. I nuovi robot mobili autonomi consentono di migliorare le presta-

scaffalature sempre progettate e realizzate dal Gruppo Ferretto. Le

zioni, ridurre i tempi di sosta delle macchine, eliminare gli errori e mi-

soluzioni adottate garantiscono massima funzionalità nello stoccag-

gliorare la tracciabilità dei materiali, permettendo agli operatori

gio e la piena sicurezza antisismica. In particolare, nell’hub di Copan

dell’impianto di concentrarsi sulle attività che richiedono competenze

60 LM SETTEMBRE 2020


umane complesse. In questo senso si può citare il progetto di material handling per la produzione di articoli termoplastici per il settore alimentare realizzato da LCS integrando i robot mobili LD di Omron. Tali robot svolgono la funzione di alimentare con scatole di cartone vuote le isole di stampaggio e, a riempimento avvenuto, di trasportaRobot MiR presso ICM A/S.

re le stesse al fine linea di chiusura scatole e relativa pallettizzazione. Le scatole vengono prima formate automaticamente e poi trasportate verso i punti di presa dei robot mobili tramite conveyor a rulli. Per

te quando hanno prelevato un pallet da una scaffalatura, così basta

permettere lo scambio scatole tra conveyor e robot mobili LD è stata

premere un pulsante sullo schermo del tablet per chiamare un robot

installata a bordo di ogni robot una rulliera motorizzata. Il vantaggio

MiR. In questo modo i robot assicurano un flusso costante di carico o scarico dei pallet e l’azione continua dei carrelli elevatori» spiega Jesper Lorenzen, Warehouse Assistant e responsabile della ricezione delle merci presso ICM A/S. ICM ha realizzato un percorso esclusivo per i robot mobili, liberando spazio nel centro logistico per poter ottimizzare il traffico. In precedenza, lo spazio era molto ridotto a causa delle numerose operazioni con gli impilatori manuali che occupavano gran parte dell’area di scarico. Ora gli impilatori manuali sono stati completamente sostituiti dai robot MiR. Il software di MiR per la gestione della flotta, MiR Fleet, assicura inoltre la corretta distribuzione delle mansioni tra robot, in modo che questi possano svolgere il compito nel minor tempo

Immagine LCS/Omron.

possibile, controllando che i tre robot mobili si spostino automatica-

più importante che si ottiene con l’utilizzo di questa tecnologia è una

mente alla stazione di ricarica e si ricarichino tra una mansione e

flessibilità decisamente migliore rispetto a qualsiasi altra soluzione in

l’altra, in modo da minimizzare i tempi di inattività.

quanto non esiste un percorso unico dei robot e gli eventuali ostaco-

«È molto divertente lavorare con i robot mobili. Essere in grado di

li vengono agilmente aggirati senza bloccare il veicolo.

spostare qualcosa da A a B senza nemmeno toccarlo, è davvero entusiasmante. Il MiR è così semplice e facile da usare che anche un

Torniamo in Danimarca presso il magazzino di ICM A/S, uno dei prin-

nuovo collega non avrebbe alcuna difficoltà a farlo funzionare», ag-

cipali fornitori scandinavi di dispositivi di protezione individuale, attrez-

giunge Brian Brandt, Warehouse Manager di ICM, sorridendo mentre

zature tecniche e soluzioni per l’ambiente di lavoro. Il magazzino di

osserva un robot MiR1000 che passa trasportando un carico di 600

Odense opera dalle 7 alle 22 e gestisce circa 31.000 pallet all’anno,

kg. Secondo Brian Brandt, i robot mobili non hanno solo aumentato

per un totale di circa 100.000 ordini all’anno, la maggior parte dei

l’efficienza, ma hanno anche migliorato l’ambiente di lavoro. Brandt

quali viene consegnata il giorno successivo. L’azienda dispone innan-

vede molte prospettive positive nell’investimento in tecnologie che

zitutto di un magazzino ad alta densità, con scaffalature alte 12 metri

aumentano sia la capacità che la soddisfazione sul lavoro.

e asservite da carrelli con equipaggio per il prelievo e lo stoccaggio dei pallet. Con tre robot MiR1000, poi, i pallet vengono movimentati

La movimentazione autonoma è infine una scelta sempre più perse-

con un flusso costante fino alle estremità dei corridoi. Mentre i robot

guita anche negli ambienti della logistica conto terzi. E non a torto:

si occupano delle operazioni di trasporto interno, il personale logistico

numeri molto interessanti sono quelli comunicati da Ceva Logistics,

esperto che opera nell’area di ricevimento del magazzino risolve

che ha inserito un sistema di AMR presso il magazzino australiano di

compiti complessi. L’allestimento automatizzato del trasporto dei

Truganina, nei pressi di Melbourne, di oltre 80mila mq di estensione.

pallet ha permesso di risparmiare 40 ore alla settimana, tempo che

Si tratta di un sistema di movimentazione “merce verso l’uomo” che

ora il personale può dedicare ad attività più importanti e di maggior

ha consentito di velocizzare del 400% la velocità delle operazioni. Il

valore. «Gli operatori dei carrelli elevatori segnalano automaticamen-

sito fornisce principalmente servizi ad un grande cliente in Australia

SETTEMBRE 2020 LM 61


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

Robot Geek+ presso Ceva Logistics, in Australia.

cambiato lo scenario operativo dei magazzini Decathlon in Cina. Per far fronte all’elevata domanda di e-commerce, Decathlon è stata in grado di trasferire in modo flessibile i robot dal proprio magazzino retail al magazzino e-commerce, dimostrando l’efficacia e la capacità delle soluzioni Geek+ di garantire la continuità del business in un contesto aziendale che si è dimostrato più volatile che mai. Geek+ dunque ha supportato il cliente ad automatizzare uno dei suoi magazzini di Shanghai e uno a Pechino, dove sono stati inseriti 72 robot istruendo il personale esclusivamente mediante strumenti digitali quali Zoom e WeChat.

del settore e-commerce. Il sistema scelto è fornito da Geek+ e comprende robot dotati di tecnologia avanzata e sistemi di intelligenza artificiale, oltre che totalmente scalabile nel sito stesso o in altri magazzini. Ancora un po’ di fashion con i due casi recenti di Asics, che ha scelto i sistemi Toru Magazino per il picking nel suo centro distribuzione europeo a Krefeld, e di Decathlon, che prosegue la collaborazione con Toru Magazino per Asics. Sistema Geek+ nei magazzini Decathlon in Cina.

Sempre per andare incontro, grazie alle nuove tecnologie, alle esigenze sempre nuove dei clienti, Würth ha ideato il primo negozio automatizzato in Italia, con oltre 2.000 referenze e possibilità di acquistare o ritirare gli ordini 24 ore al giorno e 7 giorni su 7; anch’esso rivelatosi arma strategica in particolare durante l’emergenza sanitaria. Vincitore del premio SMAU 2019, il Würth Automatic Store rivoluziona l’esperienza di acquisto dei clienti Würth, con un innovativo touch-point fruibile in modalità self-service e conferma l’impegno nello sviluppo Geek+. Nel primo caso, la speciale pinza sottovuoto di Toru consente

della cultura dell’innovazione e nell’offerta di servizi sempre più effi-

di afferrare le singole scatole di scarpe dal sistema di scaffalatura, di trasportarle alla stazione di consegna e di riporre anche i resi. Il robot di prelievo mobile Toru lavora in modo completamente autonomo supportato da telecamere con visione 3D e da numerosi sensori, e consente di gestire picchi ed evasione rapida degli ordini urgenti, potendo operare 24/7. Nel secondo caso, l’aspetto più significativo del progetto è invece legato alla stretta attualità. Due nuovi siti logistici sono stati allestiti con robot AMR, proprio durante i mesi della pandemia da Covid-19. La chiusura dei negozi e l’impennata degli ordini on line infatti hanno

62 LM SETTEMBRE 2020

Il Würth Automatic Store realizzato da ICAM.


SUPPLY CHAIN SOLUTIONS

cienti. Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione con Hevolus Innovation, partner internazionale di Microsoft per la Mixed Reality, e con ICAM per la parte di automazione e stoccaggio. Il primo prototipo sarà installato a Sommacampagna (VR) presso lo spazio dell’azienda Cubi Srl, ma altri negozi automatizzati saranno lanciati su tutto il territorio nazionale.

Piccole, medie e grandi imprese in un mondo che cambia…

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ALLA CONQUISTA DELL’ARIA Sempre più interessanti infine le

Suite software completa: OMS, WMS, WCS, TMS, EDI Modalità in SaaS ed On-Premise Per magazzini manuali o completamente automatizzati

possibilità offerte dai droni all’interno del magazzino, con tante soluzioni pronte sul mercato. Geodis a tal fine ha sviluppato in collaborazione con Delta Drone la nuova soluzione di gestione dell’inventario Geodis Countbot. In questo modo l’inventario può essere fatto in tempo reale, senza alcun intervento umano se non per funzioni di controll e soprattutto senza apparecchiature speciali o attività pericolose, a tutto vantaggio della sicurezza in magazzino. Secondo Romain Cauvet, global Engineering director, Supply Chain optimization, Veodis, i primi test dimostrano che in 10.000 m2

ADVANCED TECHNOLOGIES Sistemi per l’intralogistica con soluzioni per l’order picking Person-to-Goods, soluzioni Goods-to-Person automatizzate e robotizzate per carichi leggeri e pesanti Macchine automatiche per il packaging e sistemi di convogliamento Strumenti di assistenza di picking: pick-to-light, put-to-light, cart-by-led

di magazzino un inventario completo può essere effettuato in tre ore anziché due giorni. La soluzione è composta da un robot, un albero telescopico che arriva a 10 metri, dotato di 16 fotocamere ad alta risoluzione, e un drone che garantisce la stabilità e quindi la qualità delle immagini raccolte. L’unità si muove automaticamente attraverso i corridoi, seguendo le traiettorie inserite in precedenza nella memoria del robot grazie ad una prima mappatura completa del sito. Mentre si muove, le telecamere fotografano i codici a barre dei pallet e rilevano eventuali anomalie. Tutti i dati vengono poi riportati al WMS (Warehou-

Dal canto suo DB Schenker sta anche sperimentando con successo gli occhiali intelligenti, in questo caso per un’applicazione di picking, in collaborazione con il partner Picavi. Il test ha coinvolto di siti tedeschi di Brema e Rodgau, in quest’ultimo caso con la partecipazione di

COMPETENZE SPECIFICHE PER OGNI ATTIVITÀ Distribuzione, industria, servizi logistici PER OGNI SETTORE E-commerce, tessile, commercio al dettaglio, forniture industriali, articoli per l’ufficio, ricambistica, ecc.

ProGlove per la parte di scansione manuale. La sede di DB Schenker a Brema fornisce soluzioni di contract logistics per l’industria automobilistica. L’utilizzo degli occhiali Picavi ha

www.savoye.com

Design AGENCE

se Management System).


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

Logistics in Spagna ha introdotto una soluzione di scansione automatica degli item abbinata ad un dispositivo di movimentazione autonoma: in pratica una soluzione per l’inventario automatizzato. Si tratta del sistema Zetes Full Pallet Inventory, che fa parte del pacchetto WMS ZetesMedea e prevede l’uso di una tecnologia di visione per velocizzare l’inventario dei pallet. Un lettore mobile con tecnologia ImageID, appositamente progettato, è stato installato su un carrello elevatore che si sposta a velocità fino a 10 km/ora lungo le corsie del magazzino, per leggere continuamente i dati su pallet e carichi. Ancora un mix fra movimentazione dei carichi e scansione intelligente è offerto da Jungheinrich con un interessante sistema presenportato ad un aumento misurabile e diretto dell’efficienza rispetto

tato all’inizio dell’anno, nel corso della conferenza “Innovations &

agli scanner precedentemente portatili. I dipendenti ne hanno elo-

Highlights 2020” svoltasi ad Amburgo.

giato i vantaggi ergonomici e la facilità d’uso.

Jungheinrich infatti ha progettato una fotocamera digitale collegata

La seconda implementazione ha avuto luogo a Rodgau, vicino a

in rete da installare sulle forche del carrello, in grado di effettuare

Francoforte, dove gli occhiali Picavi vengono utilizzati in combinazio-

una scansione intelligente degli oggetti. Il prodotto, che fa parte

ne con ProGlove per aumentare ulteriormente l’efficienza. Quest’ultima soluzione è composta da due elementi, gli occhiali e un ring scanner

Soluzione addedVIEW di Jungheinrich.

o guanto di scansione. Dopo il prelievo dell’articolo ordinato, che viene registrato dallo scanner, l’ordine successivo viene visualizzato sulla lente degli occhiali. L’utente deve solo guardare leggermente in alto, il che significa che il suo normale campo visivo non viene compromesso. Il sistema viene controllato tramite i pulsanti del device che pesa solo 200 grammi ed è fissato alla cintura della persona.

AUTOMAZIONE E INTELLIGENZA DI PARI PASSO Raccolta dati e intelligenza di sistema sono un aspetto essenziale

della famiglia di soluzioni per l’assistenza ottica addedVIEW, permet-

dei progetti di gestione logistica, e spesso vanno di pari passo con

te di leggere i codici a barre sia sulle locazioni di magazzino che sui

l’introduzione di sistemi automatici. Per esempio, il magazzino di ID

pallet o contenitori stessi. Questi dati si possono mettere in relazione con il WMS del cliente, mediante la Jungheinrich Logistics Interface: in questo modo si può effettuare una verifica in tempo reale dei dati caricati a sistema e di quelli presenti sulle merci stesse. I dati comparati si possono visualizzare a bordo del carrello, per dare il via all’operazione di prelievo oppure sospenderla. Con questo sistema, i classici errori di inserimento – merci caricate nella locazione errata ma registrate come correttamente posizionate - non possono più verificarsi. La stessa sicurezza è offerta nelle fasi di prelievo, sempre grazie alla telecamera digitale che evita all’operatore di prelevare le merci sbagliate qualora i dati di lettura non coinci-

Zetes Full Pallet Inventory per ID Logistics.

64 LM SETTEMBRE 2020

dano con quelli sul WMS.


IL VECCHIO TORNA NUOVO: L’IMPORTANZA DEL REVAMPING Un impianto di automazione logistica ha solitamente un orizzonte temporale molto lungo: in questo settore dunque la competenza non è richiesta solo per l’installazione del nuovo, ma anche e molto spesso per il rinnovamento e l’ampliamento di impianti già esistenti, cosa che consente al cliente di valorizzare l’investimento effettuato. Si usa in questo caso il termine “revamping”, con il quale si intendono comunemente gli interventi di ristrutturazione di macchine o parti di esse. Esso prevede interventi impegnativi sugli impianti, sulle parti meccaniche e sulle strutture, e, talvolta, l’introduzione di nuovi automatismi e moderni sistemi di controllo elettronico. In altri termini, il revamping è il complesso di operazioni che permettono a una macchina utensile o a un impianto, come un magazzino automatico, di rivivere, per quanto possibile, una seconda “giovinezza tecnica”, allungandone la vita produttiva di anni. Questo tema è stato trattato nel webinar che LCS ha recentemente trasmesso on line, in particolare con l’intervento di Fabio Zucchini, Service manager di LCS, che ha descritto le attività di revamping dal punto di vista dell’attività aziendale (con la creazione di una nuova business unit Service & Revamping) oltre che dal punto di vista tecnico. Il revamping insomma è un complesso di operazioni che consentono di riportare un investimento alle sue condizioni

originali, superando l’inevitabile degradazione che negli anni porta ad una perdita di prestazioni. Detto ciò si possono individuare due scenari: quello in cui il revamping deve essere fatto, e quando invece è frutto di una scelta volontaria di incremento dell’impianto. Nel primo caso, una delle ragioni che può rendere necessario il revamping è la cessata disponibilità di pezzi di ricambio, oppure, la mancanza del fornitore originale di tutto o parte dell’impianto. Anche l’adeguamento normativo può essere uno stimolo importante al rinnovamento, come anche l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza. Di certo, è necessario che questa attività si svolga senza interrompere l’operatività normale dell’impianto e questo è ciò che la rende complessa, a maggior ragione quando il revamping è attivato in modalità volontaria: in questo caso si può pianificare l’upgrade in modo graduale. Al revamping dunque si può arrivare qualora si decida di adattare e ampliare l’impianto esistente a nuove situazioni ed esigenze di mercato. In sintesi, quando è necessario effettuare interventi di ammodernamento: - Diminuzione della disponibilità del sistema (mediamente dopo 10 anni) - Ricambistica introvabile - Irreperibilità del produttore/ interlocutore originale - Adeguamento normativo (Dlgs 81/2008 e 2006/42/CE) - Aggiornamento dei sistemi di sicurezza Quando è opportuno e strategico pianificare interventi di rinnovamento tecnologico: - Necessità di modifica funzionalità esistenti - Aggiunta di nuove funzionalità - Miglioramento delle prestazioni attuali - Upgrade senza perdita di produzione Di notevole interesse la case history presentata durante il webinar, che ha come protagonista Vitale Barberis Canonico, produttore storico di tessuti di alta gamma. L’azienda ha deciso di potenziare il suo magazzino automatico con testata su doppio livello, per adattarlo alle nuove richieste sia come volume di stoccaggio che come tempi di movimentazione. Attiva fin dal 1663 a Pratrivero, in provincia di Biella, oggi Vitale Barberis Canonico è una tra le prime aziende

mondiali di produzione di tessuti di alta gamma. Nel 2017 il lanificio ha prodotto oltre 10 milioni di metri di tessuto con oltre 3.000 varianti. Inoltre, la clientela ordina le pezze di stoffa per la produzione sartoriale quasi in just-in-time e la fornitura deve essere tempestiva. Vitale Barberis Canonico, ricercando costantemente il miglioramento dei servizi ai propri clienti, ha quindi avviato con LCS le analisi per un miglioramento e una modifica strutturale al magazzino automatico filati. L’intervento di revamping del magazzino automatico svolto da LCS ha rigenerato i trasloelevatori che presentavano problematiche meccaniche, di posizionamento, di basse prestazioni e di ricambistica introvabile. Successivamente, LCS si è occupata dell’ampliamento del magazzino intensivo filati costituito da tre trasloelevatori e con 3.024 posti pallet e del rifacimento completo dei conveyors interni ed esterni: - Ampliamento della capacità di stoccaggio con impianto ospitato in un nuovo edificio con aggiunta di due trasloelevatori asserviti a quattro nuovi fronti di scaffalatura per totale 2.106 posti pallet; - Rifacimento completo dei trasportatori interni ed esterni al magazzino per un aumento drastico delle performance dei circuiti di estrazione Udc con sostituzione testata magazzino ai livelli tessitura e orditura, inserimento anello di ricircolo e nuovi caroselli di picking/ contropicking e di una navetta doppia in grado di gestire l’intera testata di cinque trasloelevatori. Infine, LCS è intervenuta su LogiWare, il software proprietario LCS per la gestione del magazzino automatico, al fine di abilitarlo alla gestione delle nuove funzionalità di movimentazione. L’intera area è stata quindi predisposta per futuri ampliamenti. Il revamping tecnologico del magazzino ha portato ad un maggiore controllo sul prodotto oltre a garantire maggiore sicurezza agli operatori secondo i migliori standard attuali. La ridefinizione dei flussi ha risolto la congestione nelle aree di movimentazione merci e ha reso il flusso nel magazzino di VBC coerente con le esigenze di estremo servizio richiesto dalla clientela internazionale del lanificio.

SETTEMBRE 2020 LM 65


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

INDUSTRIA 4.0, AUTOMAZIONE INDUSTRIALE E

come MGM che, soprattutto, per quelle dei loro clienti, i quali possono

FINANZA AGEVOLATA

aggiornare tecnologie, macchinari e automatizzare processi attualmente ancora manuali. Il supporto di Gruppo Del Barba risulta fonda-

Scopriamo come il Piano Industria 4.0 (ora Transizione 4.0) ha reso

mentale nelle fasi di progettazione, verifiche funzionali e documenta-

possibile l’interazione tra robotica, automazione industriale e finanza

zione per l’industria 4.0. Le agevolazioni previste dal Piano Nazionale

agevolata, contribuendo al successo di MGM Robotics, azienda di

Impresa 4.0 incentivano molteplici aree di intervento: attività riguar-

Cumiana (TO), in collaborazione con la società partner Gruppo Del

danti ricerca e sviluppo; risparmio energetico, fonti rinnovabili e tutela

Barba Consulting. L’azienda opera nel campo dell’automazione appli-

ambientale; risorse umane e formazione; internazionalizzazione e

cata a vari settori: dall’automotive all’alimentare, dal farmaceutico

fiere; informatica; macchinari, attrezzature e impianti; ampliamento,

all’elettrico, realizzando numerosi servizi e applicazioni, molte delle

ammodernamento e riconversione aziendale, ecc...

quali rientrano nell’ambito delle agevolazioni previste dal Piano nazio-

Il Piano Transizione 4.0, introdotto nel 2019, ha modificato il pacchet-

nale Industria 4.0 (ora Impresa 4.0). L’obiettivo è quello di realizzare

to di agevolazioni previste dal Piano Impresa 4.0, offrendo un maggio-

sistemi robotizzati e applicazioni automatizzate per velocizzare e

re supporto alle imprese che investono nell’ammodernamento e digi-

semplificare i processi produttivi nei diversi settori industriali. Il suc-

talizzazione dei processi produttivi, nella formazione di competenze

cesso di MGM nasce dalla passione per l’automazione del fondatore,

e produttività dei lavoratori, nello sviluppo di nuovi prodotti e processi.

Raul Marchetti, affiancato nel corso degli anni dal figlio Mariano. L’a-

Nel 2020, il Piano ha convertito l’iperammortamento in “Credito d’im-

zienda è impegnata nella continua ricerca di soluzioni all’avanguardia

posta per investimenti in beni strumentali” e modificato altre misure

per l’industria con il preciso scopo di sfruttare le più avanzate tecno-

già previste dal pacchetto.

logie disponibili in ottica Industria 4.0, aumentando la flessibilità dei

Come testimonia MGM Robotics, anche la formazione e il costante

diversi processi industriali, partendo dallo sviluppo dei software puri

aggiornamento del team permette di proporre le più innovative tecno-

alla macchina completa. Grazie al supporto e alla consulenza di Grup-

logie nel campo della robotica, mantenendo un alto livello qualitativo

po Del Barba Consulting, MGM Robotics ha beneficiato degli incentivi

e produttivo e le competenze di base (pratiche, meccaniche, elettro-

previsti dal pacchetto Piano Impresa 4.0 (ora Transizione 4.0), come

niche) necessarie per poter sviluppare macchinari che utilizzeranno i

il Credito d’imposta R&S e l’iperammortamento, oltre ad altre agevo-

sistemi 4.0. Il Bonus Formazione 4.0 incentiva la formazione finaliz-

lazioni fiscali a livello nazionale e regionale. La finanza agevolata è uno

zata alla trasformazione tecnologica e digitale. L’agevolazione copre

strumento che agevola gli investimenti delle imprese, permettendo di

i costi di personale e docenti impegnati nelle attività formative con

sfruttare al meglio le opportunità di contributo nei piani di investimen-

contributi di intensità che varia in base alla dimensione dell’impresa.

to aziendali, supportando così lo sviluppo delle imprese.

Il Bonus R&S è un altro incentivo fondamentale per il settore della

L’iperammortamento prevede un contributo che sostiene gli investi-

robotica e l’automazione, finanzia le attività di ricerca industriale e

menti in beni strumentali secondo il modello industria 4.0. I benefici

sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica e attività di ideazione

fiscali variano in base al tipo di investimento, ossia beni materiali e

estetica e design finalizzate alla crescita e alla competitività delle

beni immateriali. I beni materiali comprendono macchinari, impianti

imprese. Grazie alle modifiche previste dal Piano Transizione 4.0, nel

e attrezzature funzionali alla trasformazione tecnologica digitale dei

2020 sono ammesse anche le attività di ricerca, sviluppo e innovazio-

processi produttivi, mentre quelli immateriali sono software, applica-

ne anche in ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale.

zioni e sistemi ICT strettamente legati all’acquisto dei beni materiali. Per spiegare al meglio l’interazione tra robotica, automazione industriale e finanza agevolata, possiamo citare l’esempio di un impianto di manipolazione robotizzato, realizzato grazie agli incentivi previsti dall’iperammortamento. L’impianto, grazie ad una linea automatica per l’assemblaggio e pallettizzazione di lastre di fibro-cemento per i tetti, viene gestita direttamente dal programma gestionale progettato per il cliente. La finanza agevolata è fondamentale sia per la crescita di aziende

66 LM SETTEMBRE 2020


Sicurezza permanente con RackEye di A-Safe RackEye è il nuovo sistema di A-Safe per la sicurezza in magazzino: una rete di sensori intelligenti che tracciano in tempo reale lo stato delle scaffalature

L

a sicurezza è un obiettivo prioritario, soprattutto in

nella produzione di protezioni antiurto in

magazzino. Gli ambienti di logistica sono sempre più

polimero, le classiche barriere gialle si

aree ad alta densità di lavoro, cosa che ne aumenta

vedono nei magazzini a difesa di qualun-

il livello di rischio e al tempo stesso rende ancora più

que tipo di superficie, ha ideato un nuovo

strategico evitare tutte le possibili occasioni di rallentamento

sistema che consente di rispondere a

dell’operatività. Su questo scenario si colloca l’ultima novità

questa esigenza in modo più “smart”.

proposta da A-Safe: il sistema RackEye, la soluzione per il

Vediamo innanzitutto come si presenta:

monitoraggio attivo delle scaffalature.

«RackEye prevede dei sensori, che vengono applicati via magnete sui montanti delle scaffalature. In caso di

Consideriamo che i magazzini stanno diventando ambienti di lavoro

impatto, l’energia prodotta sul montante viene rilevata dal sensore e

sempre più affollati: il servizio logistico è infatti un’area di business

comunicata via Wi-Fi ad un router dotato di SIM integrata, che a sua

fortemente strategica per qualunque industria, con particolare riferi-

volta comunica con il cloud; da qui, l’informazione viene smistata sui

mento a settori in grande crescita come l’e-commerce. Queste le si-

device dotati della relativa applicazione, che mette insieme i segnali e

tuazioni nelle quali, in mancanza di un adeguato sistema di controllo,

li traduce in una serie di informazioni utili per il responsabile» ci spiega

possono aumentare danni e incidenti causati dai veicoli di trasporto.

Alessandro Boccolini, Direttore Commerciale di A-Safe Italia Srl.

Come evitare questo rischio, per poter garantire una maggior sicurez-

La raccolta dati avviene in automatico, e questo consente di traccia-

za ai lavoratori, oltre che al business? A-Safe, attiva a livello mondiale

re tutti i danni, anche quelli apparentemente innocui – che in quanto tali non verrebbero riferiti – ma che a lungo andare possono portare a danni anche importanti sulla struttura, mettendo in pericolo le persone che lavorano in magazzino e obbligando l’azienda a costose interruzioni dell’attività. Parliamo insomma di un sensore applicato sul montante dello scaffale, che si configura come un ispettore virtuale che agisce dal momento dell’installazione ininterrottamente fino alla fase di rimozione. Il suo scopo è quello di avere in monitoraggio costante tutte le attività che avvengono nell’ambito della scaffalatura: la gestione dell’impianto diventa così un efficace strumento di prevenzione.

SETTEMBRE 2020 LM 67


Speciale

MATERIAL HANDLING Automazione e Robotica per la Logistica

gnalazioni dirette da parte degli operatori (quando vengono riportate!), le trasmissioni dei sistemi video CCTV o gli eventuali sistemi di raccolta dati applicati sui carrelli elevatori: ma nessuno di questi riesce a garantire un monitoraggio permanente su tutte le parti della scaffalatura. In questo contesto si colloca il sistema RackEye, una soluzione basata su sensori, applicati mediante robusto magnete ai montanti (o altra parte dello scaffale), in grado di registrare e analizzare tutti gli impatti subiti dallo scaffale. I sensori avvisano quando è probabile che gli impatti abbiano causato danni, in tempo reale e con localizzazione puntuale. Le notifiche istantanee sono innanzitutto visibili sui sensori stessi, ma possono pervenire anche via e-mail, SMS e app su qualunque tipo di device, dotati di apposita applicazione. Un ispettore virtuale che funziona 7/24. In termini di architettura, il segnale raccolto da RackEye viene trasmesso a un router, da cui, tramite GSM, viene inviato al sistema cloud sviluppato dal partner Conek; a sua volta dal cloud il dato viene diramato ai device dotati dell’applicazione di gestione. Ogni sensore inoltre è dotato di QR code per la sua identificazione e localizzazione. Per una presentazione completa e dettagliata del funzionamento del

LE INDICAZIONI DI LEGGE SULLA SICUREZZA

sistema, potete anche rivedere il video webinar realizzato con Logisti-

DEGLI SCAFFALI

ca Management, pubblicato sul canale YouTube Temichannel (link diretto: https://youtu.be/6U2CbM3adXos).

Quanto è importante la sicurezza delle scaffalature? La compresenza

Da sottolineare che le procedure di ispezione effettuate mediante si-

di diversi elementi – persone, mezzi di movimentazione e sollevamen-

stema RackEye sono state implementate nel rispetto della già citata

to, scaffali, pallet e carichi vari – in ambienti a densità operativa sem-

norma EN 15635:2008 e delle linee guida SEMA (Storage Equipment

pre maggiore richiede la capacità di garantire la sicurezza in modo più

Manufactures Association, il British National Committee della Euro-

proattivo. Le aziende sono spinte a conservare il più possibile nel

pean Racking Federation (ERF), la federazione di associazioni di pro-

minor spazio possibile e la crescita dell’e-commerce – enfatizzata

duttori di apparecchiature di scaffalature e stoccaggio in Europa, che

negli ultimi mesi – comporta l’aumento dei traffici e del personale

costituisce il gruppo di prodotti per apparecchiature di stoccaggio di

nell’ambiente di magazzino. Il cedimento dello scaffale è un evento

FEM). Rispetto a queste, però, il sistema RackEye aggiunge l’aspetto

potenzialmente letale e dove questo avviene le indagini possono ri-

mancante, ovvero il controllo in tempo reale su tutti gli elementi della

chiedere mesi, con ulteriore aumento dei costi e del danno reputazio-

struttura. Grazie al monitoraggio permanente, si può passare dal rile-

nale. La sicurezza degli scaffali è oggetto della norma EN 15635:2008,

vamento alla prevenzione: il sistema infatti dissuade (migliorando il

che prevede una serie di azioni di monitoraggio e ispezione, con rela-

comportamento del conducente), rileva (misurando ogni impatto e

tive documentazioni. Generalmente si parla di ispezioni annuali, ma

registrando tutte le notifiche) e soprattutto indirizza, ai sensi delle

gli intervalli possono essere anche inferiori a seconda della situazione.

normative, dando le informazioni su dove e quando ispezionare.

In ogni caso però l’ispezione è un’attività istantanea: avviene in un in-

Dal punto di vista formale, il sistema RackEye non sostituisce i con-

tervallo limitato di tempo della vita dello scaffale. La domanda da

trolli dovuti per legge, ma rispetto a questi si propone come un poten-

porsi è dunque: quanto è sicuro il montante fra un’ispezione e l’altra?

te ausilio che consente di andare oltre l’ispezione puntuale, passando

Qual è il livello reale di protezione e di consapevolezza fra le varie

così dal rilevamento alla prevenzione. Si entra così in un’ottica di reale

ispezioni? A queste domande si può tentare di rispondere anche ag-

gestione del rischio, in grado di contenere sostanzialmente i danni e

giungendo informazioni provenienti da altre fonti. Per esempio le se-

le relative conseguenze.

68 LM SETTEMBRE 2020


NOVITÀ E PROPOSTE DAGLI ESPERTI DI SETTORE

DOSSIER 2020

TECNOLOGIE

GESTIONE FLOTTE BSQ SECURITY | SELPOL HSC ONIT GROUP VIASAT

SETTEMBRE 2020 LM 69


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

GESTIONE FLOTTE

BSQ SECURITY | SELPOL Ottimizzare le risorse con BSQ Security Control - Il software per la gestione flotte

L

a gestione della flotta coinvolge varie

LA CRESCITA DI BSQ SECURITY

risorse che vanno tutelate. Dagli autisti alle merci del cliente ai costi vivi che

Nato come software con funzioni esclusive di con-

comportano i viaggi: uno su tutti la voce

trollo satellitare, l’azienda in poco meno di 10 anni

carburante. Tenere sotto controllo que-

ha integrato una serie di funzionalità ai servizi di

sto parametro è di vitale importanza per le aziende

base rendendo un prodotto, già di per sé perfor-

che, tutti i giorni, cercano di far quadrare i conti

mante, spendibile in diversi contesti. Le funziona-

ottimizzando l’impiego delle risorse. Del resto, ga-

lità dei dispositivi installati variano infatti in base

rantire che la flotta sia utilizzata al 100% delle

alle necessità, in particolare nel settore trasporti

proprie potenzialità è difficile ma ci sono ormai

dove la “funzione” satellitare ci offre grandi oppor-

soluzioni che rendono il lavoro dei fleet manager

tunità di personalizzazione a bordo dei veicoli.

più semplice. BSQ Security Control è un software che si avvale

VEICOLI IN MOVIMENTO = VEICOLI

di varie funzioni per esercitare il controllo su diver-

CONNESSI

se esigenze di corrieri, padroncini e aziende di

BSQ SECURITY | SELPOL Contatto aziendale: Emanuele Allegretti Via della Libertà 102 84086 Roccapiemonte SA Telefono 081 18533292 bsqsecurity.it info@bsqsecurity.it

70 LM SETTEMBRE 2020

trasporto. La gestione delle flotte è il focus attorno

Dove c’è un veicolo in movimento c’è la necessità

cui ruota la proposta di BSQ Security che sviluppa

di seguirlo, controllarlo, analizzarlo. Questo perché

soluzioni destinate a semplificare le operazioni di

dove c’è un veicolo in movimento c’è una sfida in

spedizionieri e logistici.

termini di produttività. Quanto il GPS influenza la


BSQ Security Control è un software che si avvale di varie funzioni per esercitare il controllo su diverse esigenze di corrieri, padroncini e aziende di trasporto gestione delle flotte? Con la tecnologia GPS, normalmente associata solo a funzioni di localizzazione, si possono invece fare tante cose: controllare i costi operativi della flotta, fornire un eccellente

dai fleet manager o per particolari servizi di traspor-

servizio clienti, fornire tracciabilità delle operazioni,

to speciale, anche l’Istituto di Vigilanza composto

aumentare la produttività e la sicurezza.

da Guardie Particolari Giurate formate per scortare “carichi di valore”. In tempi ancora più recenti l’a-

FACILITARE IL LAVORO: IL REPORT

zienda ha implementato un terzo servizio con BSQ Security Protection che raggruppa tutti quei pro-

La persona preposta al controllo e all’analisi non

dotti sotto la voce protezione di persone e cose

deve verificare manualmente i dati e cercare di

all’interno di spazi privati. L’Azienda è dotata di

un sistema che monitora rifornimento mezzo/sca-

interpretarli perché BSQ Security Control affianca

Centrale Operativa certificata Scala Vanini Liv. 4,

richi in cisterna.

le aziende nella lettura dei dati confrontando i con-

UNI 10891, EN 50528, ISO 9001, rispondente alla

Controllo temperatura

sumi o per individuare eventuali criticità. Notifiche

tipologia C “Centrale operativa avanzata”.

La segnalazione del superamento delle soglie

automatiche inviano all’imprenditore, al fleet ma-

impostate arriva direttamente in centrale operati-

nager, al proprietario del padroncino report che

Controllabile, interrogabile e programmabile a di-

va. Per salvaguardare la qualità della merce tra-

restituiscono i parametri di viaggio grazie al softwa-

stanza BSQ Security Control è un sistema modu-

sportata.

re in grado di rilevare valori fuori norma rispetto a

lare in cui il gestore di flotte sceglie e attiva gli

Controllo bersaglio e rotta

quelli impostati, deviazioni dalle rotte prestabilite,

strumenti necessari per monitorare determinati

I gestori delle flotte programmano le rotte da un

tentativi di aperture forzate, controllo temperatura,

aspetti della propria flotta, soprattutto quelli che

bersaglio di partenza ad un bersaglio di arrivo. Se

controllo carburante, gestione tachigrafo, gestione

possono incidere in modo significativo sulla pro-

il veicolo esce dalla rotta prestabilita la centrale

delle ore di guida e altri servizi attivabili dal Cliente.

duttività della propria azienda. La soluzione softwa-

genera un allarme.

re offerta traccia i veicoli online e, semplicemente

Bloccaggio porte posteriori

LE SOLUZIONI DI BSQ SECURITY

accedendo all’area privata (per cui è prevista anche

Un controllo sulle segnalazioni di allarme ai ten-

CONTROL IN UN PRODOTTO

una gestione multiutenza) da pc e da qualsiasi di-

tativi di aperture semirimorchio non autorizzate

“ESPANDIBILE”

spositivo mobile, si può avere una panoramica dei

che protegge dai tentativi di furto.

parametri in tempo reale. Ciò include il monitoragBSQ Security Control propone in un unico prodotto

gio dei veicoli, il controllo dei sensori, l’analisi del

Investimento costante in tecnologie e salda fidu-

tante soluzioni. Le infinite possibilità offerte dalla

comportamento di guida, il controllo del percorso,

cia nel futuro. Così Emanuele Allegretti - CEO e

tecnologia ampliano servizi e funzionalità di un

la gestione del carburante, scarico dati dal crono-

fondatore di BSQ Security - esprime la vision dell’A-

software che consente di connettere numerosi

tachigrafo, la manutenzione, l’analisi e molto altro.

zienda: «Investiamo nelle nuove tecnologie con un occhio

sensori: per il carburante, i sensori di temperatura, navigatore… attraverso i sensori comunica il livello

Un dispositivo pensato per una molteplice varietà

di riguardo alle partnership capaci di porsi a com-

del carburante, il rispetto delle soglie di temperatura

di impieghi. Tra i servizi più richiesti dai gestori di

pletamento della nostra offerta. Il nostro obiettivo

impostate, identificazione dell’autista, controllo del-

flotte:

futuro, infatti, è porci come punto di riferimento del

lo stile di guida e molto altro. Non solo.

Controllo carburante

settore trasporti offrendo soluzioni che vanno oltre

BSQ Security ha affiancato, laddove viene richiesto

A bordo con l’ausilio delle sonde e al piazzale con

i servizi e i prodotti legati alla Sicurezza».

SETTEMBRE 2020 LM 71


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

GESTIONE FLOTTE

HSC Un nuovo paradigma italiano per la distribuzione globale del farmaco

H

SC SpA, StartUp Innovativa, 100%

- permette di limitare i costi, economici e socia-

italiana, ha realizzato un sistema

li, dovuti a furti, perdite, contraffazioni, sosti-

di gestione e monitoraggio per la

tuzioni fraudolente e premi assicurativi che

logistica, il trasporto e la distri-

hanno raggiunto livelli insostenibili.

buzione del farmaco sviluppato

- rispetta le recenti normative di settore attente:

SICUREZZA E MONITORAGGIO NELLA SUPPLY CHAIN

alla prevenzione e all’entrata nella Legal Supply

L’autorevole Transported Asset Protection Asso-

Chain di prodotti contraffatti, alla tracciabilità

ciation, TAPA, ha rilevato per il periodo 2015-2019,

certa, alla rintracciabilità e alla serializzazione

per l’area EMEA, un incremento dei crimini per fur-

secondo un nuovo paradigma che:

dei prodotti;

HSC SPA

- applica un approccio alla gestione della filiera

ti e perdita di merci, del 744,7% su un valore ritenuto allarmante già nel 2015.

di distribuzione basato sul rischio, dalla produ-

Il 2019 ha segnato un nuovo record: La merce non

Contatto aziendale: Dott. Luca De Toro

zione del packaging alla Reverse Logistics fino

pervenuta ai destinatari nel 1° semestre 2019 ha

alle strategie di marketing e comunicazione

superato del 5,1% quello dell’intero 2018! I furti di

Via della Codignola 71 26900 Lodi

“post vendita”, quali la Customer Experience e

veicoli sono più che raddoppiati nello stesso pe-

l’ingaggio del Cliente Finale;

riodo.

Telefono 342 9519961

- utilizza le nuove tecnologie che meglio rispon-

Inoltre, secondo l’OCSE, le merci contraffatte co-

dono alle esigenze della Logistics & Cyber Se-

stituiscono il 2,5% delle importazioni globali annua-

curity;

li e i prodotti farmaceutici sono quelli con percen-

www.hscspa.com luca.detoro@hscspa.com

72 LM SETTEMBRE 2020


HSC integra dispositivi diversi “IoT” di rilevazione multi-parametrica geolocalizzata in una rete “Enterprise Blockchain” che consentono di creare un canale affidabile e immutabile tuali maggiori. In Italia, secondo FIASO, SIFO,

STATO DELL’ARTE TECNOLOGICO.

prensibile, sicuro, normalizzato, offrendo identi-

ASSORAM (2018), il 50% delle strutture sanitarie e

HSC implementa e utilizza:

ficazione delle responsabilità ed efficacia nella

ospedaliere negli ultimi 5 anni ha subito almeno un

- le Tecnologie Machine Learning, per rendere più

gestione dei flussi delle più complesse Supply

furto di farmaci o dispositivi medici.

efficiente il sistema logistico e di distribuzione,

Chain Globali.

ottimizzare i tempi, i flussi di magazzino, i traNell’ambito farmaceutico e della salute è stato

zionamenti, i giri e i consumi di trasporto capil-

Lo sviluppo di un così complesso, completo e

creato, anno dopo anno, un sistema regolatorio

lare e consegna finale;

fruibile strumento di monitoraggio è stato reso

sempre più stringente sulla tracciabilità dei lotti

- le Tecnologie dell’Intelligenza Artificiale per i

possibile grazie alle sinergie di esperienze e com-

e dei codici seriali (DM 15/07/2004 del Ministe-

Sistemi predittivi e di Supporto alle Decisioni;

petenze di HSC SpA nella logistica e distribuzione

ro della Salute; Direttiva Ue 2011/62, cui è colle-

- le più recenti Tecnologie Infotelematiche per

del farmaco, e di Intelener Srl che ha reso dispo-

gato il Regolamento Delegato Ue 2016/161,

garantire un’elevata protezione da attacchi in-

nibile la sua consolidata piattaforma TrakkemPro®

applicato in Europa dal 9/02/19 e da recepire in

formatici;

per il monitoraggio e gestione di merci in movi-

Italia entro il 9/02/25).

- gli Algoritmi di Intelligenza Artificiale, Machine

mento.

I sistemi GPS per la localizzazione continua dei

Learning e le Tecnologie Blockchain dedicati al

HSC (www.hscspa.com), StartUp Innovativa, è

mezzi, adottati da oltre un decennio e integrati

mondo “Enterprise” che con soluzioni scalabili

costituita da Personale con lunga e consolidata

con strumenti che rilevano dirottamenti, impre-

garantiscono un alto livello di immutabilità e

esperienza in aziende “3PL”, il cui perimetro di

viste soste e rallentamenti, non aiutano nei casi

integrità dei dati, programmabilità, autorevolez-

competenze ed expertise copre dalla logistica al

di furti e scambi di merce nei luoghi di sosta, di

za e terzietà, in grado di gestire l’intera filiera

trasporto e distribuzione del farmaco, dal Produt-

furti parziali durante la marcia, nei trasbordi, nei

che parte dalla produzione del packaging dei

tore al Cliente/Paziente finale;

magazzini di transito, etc.; non aiutano a recu-

prodotti, passa attraverso gli automezzi di di-

Intelener® (www.intelener.com), riconosciuta PMI

perare la merce trafugata, né a monitorare le

stribuzione primaria, gli hub logistici, i transit

Innovativa avente uno Staff di docenti universi-

condizioni in cui essa viaggia, o a valutare l’im-

point locali e arriva all’effettiva consegna ai

tari, esperti in Intelligenza Artificiale e Sicurezza

patto ambientale della spedizione.

destinatari finali.

Informatica e di Ingegneri di nazionalità diverse e pregresse e varie esperienze, specialisti in In-

A questi molteplici aspetti ed esigenze risponde

HSC integra dispositivi diversi “IoT” di rilevazione

formatica, in Elettronica, in Logistica, in Disegno

il nuovo paradigma di HSC che crea un ecosistema

multi-parametrica geolocalizzata in una rete “En-

Industriale e una profonda esperienza in proget-

governato da un tool tecnologico innovativo, effi-

terprise Blockchain” che consentono di creare un

ti “IoT” di Ricerca e di Monitoraggio multi-para-

ciente ed integrato in grado di collegare in modo

canale affidabile, immutabile, condivisibile e

metrico geo-localizzato, ha già reso disponibile

efficace tutti gli attori della catena di produzione

permanente per raccogliere, comunicare e ag-

la sua innovativa piattaforma TrakkemPro® in

e distribuzione, fornendo loro uno strumento di

gregare dati provenienti da oggetti potenzialmen-

grado di integrare dispositivi di rilevazione di

Supporto alle Decisioni e utile per un continuo

te presenti in tutto il mondo reale, consentendo

diverse centinaia di costruttori, anche ad una

miglioramento dei propri servizi, in termini di Qua-

alle macchine “intelligenti” di registrare e presen-

multinazionale del trasporto e spedizioni avente

lità, Performance e Costs Saving.

tare in tempo reale le informazioni in modo com-

sedi in 52 Paesi.

SETTEMBRE 2020 LM 73


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

GESTIONE FLOTTE

ONIT GROUP On.Plant/TMS: il software per un’efficiente filiera del trasporto

O

nit Group è una softwarehouse con sede a Cesena attiva nel settore dell’ICT dal 2001. Oggi, con oltre 150 dipendenti, è una realtà altamente specializzata nello sviluppo

di soluzioni software verticali per il comparto industriale e terziario, integrate nella suite applicativa On.Plant: sono presenti infatti i moduli specifici per la gestione della produzione (MES),

L’ECOSISTEMA MODULARE DI TMS AL SERVIZIO DELLE AZIENDE

della logistica di magazzino (WMS), dell’automa-

TMS, sviluppato da Onit Group con tecnologie

zione (WCS), dei trasporti (TMS) e la piattaforma

d’avanguardia e sfruttando potenti algoritmi di

di IoT (iOTTO).

ottimizzazione frutto della collaborazione con l’università, dispone di diversi moduli e funziona-

On.Plant viene utilizzato quotidianamente nei suoi

lità che permettono alle Aziende di poter contare

moduli applicativi da più di un centinaio di azien-

su di un software adatto a rispondere alle loro

de operanti in diversi settori: alimentare, cera-

esigenze presenti e future, ad esempio:

mico, plastico, distributivo, trasporti, packaging,

• comunicare tra i soggetti della filiera con porta-

terziario, ecc. Ogni modulo software della suite è attivabile separatamente ed è disponibile sia per installazioni on premise, sia fruibile tramite servizi Cloud, integrandosi perfettamente con tutti i

ONIT GROUP Contatto aziendale: Gabriele Cavina Via dell’Arrigoni 308 47522 Cesena FC Telefono 0547 313110 Fax www.onit.it onit@onit.it

74 LM SETTEMBRE 2020

principali gestionali ERP aziendali.

li web in maniera sicura e tracciata • pianificare i viaggi ottimizzando i percorsi e rispettando i vincoli logistici • ottimizzare il carico sui veicoli rispettando i vincoli fisici • permettere la prenotazione di slot per il carico/

TMS è la soluzione software per la gestione logistica dei trasporti che fa interagire tra loro tutti gli attori della filiera, dai Trasportatori/Spedizionieri alle Società di Intermediazione (Broker), dalle Aziende Committenti ai Clienti finali che ricevono le merci e prodotti.

scarico • coordinare in sicurezza gli accessi/uscite al piazzale • monitorare lo stato di avanzamento delle consegne via APP • raccogliere digitalmente la documentazione dei


TMS dispone di diversi moduli e funzionalità che permettono alle Aziende di poter contare su di un software adatto a rispondere alle loro esigenze presenti e future

soggetti del trasporto • gestire il rientro dei DDT dematerializzati e firmati elettronicamente

I VANTAGGI PER CHI USA TMS

• Aumentare la saturazione dei mezzi: grazie

le tappe successive del viaggio, grazie alle condizioni del traffico integrate nelle mappe.

La piattaforma software TMS, grazie al suo uti-

all’ottimizzazione e simulazione 3D del carico sui

lizzo quotidiano, consente agli utenti e di conse-

veicoli si garantisce inoltre una stima più affida-

guenza alle Aziende che lo utilizzano, di ottenere

bile degli ingombri necessari sui mezzi da preno-

• Ridurre tempi attesa nel piazzale evitando

i seguenti vantaggi:

tare, soprattutto in caso di groupage per l’estero,

assembramenti: con lo slot booking si può sce-

ad esempio.

gliere quando poter accedere al magazzino o al

• Efficientare la comunicazione tra Trasportatore, Committenza e Cliente: attraverso l’uso

CEDI tra gli orari disponibili. In seguito, anche

di portali web tra i soggetti della filiera, si riduco-

• Rispettare i vincoli di compatibilità evitando

l’accesso è strutturato grazie ad una procedura

no i canali di comunicazione utilizzati (telefono,

errori nel caricamento: TMS gestisce i vincoli di

informatica espletata dall’operatore in guardiola

mail, fax, Whatsapp, SMS), mantenendo tracciate

caricamento in base alle compatibilità tra i pro-

per garantire un ingresso e un’uscita sempre au-

e certificate le comunicazioni e in ordine la docu-

dotti caricati o tra i prodotti rispetto al veicolo,

torizzata e in sicurezza.

mentazione necessaria.

scongiurando alla fonte possibili errori di carica-

• Ridurre i tempi di pianificazione e i costi legati al trasporto: grazie alla visualizzazione

mento di prodotti incompatibili tra loro o con il

In poche parole… affidati all’esperienza venten-

veicolo, migliorando la qualità del servizio offerto

nale di Onit Group nell’ambito di progetti informa-

ai clienti.

tici per la logistica nelle aziende: ciò che ci riesce meglio è aiutare il Cliente portandogli valore ag-

degli ordini su mappa online (addio alle tante tabelle Excel di difficile manutenzione), i viaggi

• Monitorare le consegne in tempo reale:

giunto con le nostre soluzioni e competenze at-

vengono pianificati sia in maniera manuale che

grazie all’APP utilizzabile direttamente dallo smar-

traverso l’efficienza dei processi, la qualità nei

automatica con tecniche di Machine Learning,

tphone dell’autista, si gestisce l’esitazione delle

servizi e la sicurezza dei sistemi.

ottimizzando l’uso del parco automezzi e soprat-

consegne svolte, gli incassi, note e foto, così il

Per maggiori informazioni contattaci via telefo-

tutto facendo calare drasticamente il tempo spe-

back-office aziendale può gestire in tempo reale

no oppure vai al nostro sito www.onit.it/industria/

so in pianificazione dal personale dell’ufficio logi-

eventuali contestazioni sulla merce. Inoltre, può

trasporti-tms-software-di-gestione-trasporti:

stica/trasporto.

verificare l’orario di consegna previsto (ETA) per

saremo pronti ad aiutarti.

SETTEMBRE 2020 LM 75


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

GESTIONE FLOTTE

VIASAT Viasat Fleet: innovazione ed efficienza nel settore della logistica e dei trasporti

L

VIASAT SPA Contatto aziendale: fleet@viasatonline.it Via Tiburtina 1180 00156 Roma Telefono 800 729 100 www.viasatfleet.it

76 LM SETTEMBRE 2020

a connettività e la digitalizzazione dei

di fleet management: dalle soluzioni utili a monito-

processi sono gli elementi fondamenta-

rare lo stato complessivo delle attività dei mezzi,

li su cui si fonda l’offerta globale di Via-

alla gestione in tempo reale del posizionamento e

sat Group. Per il mondo fleet, in manie-

della messaggistica on-board, passando dai siste-

ra particolare, questi due elementi

mi di analisi dei consumi e dello stile di guida degli

rappresentano un fattore imprescindibile per ap-

autisti, fino all’integrazione completa di tutti i dati

portare innovazione ed efficienza nel settore della

raccolti con le principali piattaforme di gestione

logistica e dei trasporti.

logistica oggi presenti a livello internazionale. Inol-

Viasat mette a disposizione dei propri clienti,

tre, permette l’integrazione con i principali siste-

nell’ambito delle attività di trasporto, una gamma

mi software gestionali per il mondo dei trasporti.

completa di prodotti e servizi denominata SUITE

Questo aspetto è di fondamentale importanza

TMS che permette alle aziende di autotrasporto di

perché permette alle piattaforme gestionali del

poter gestire tutti i processi delle attività specifiche

Gruppo Viasat di essere adottate praticamente da


VIASAT GROUP Un network di aziende interconnesse. È questa Viasat Group che persegue la sua espansione in Europa e nel mondo, secondo la filosofia del “glocale”, ovvero pensare globale per agire a livello locale. Un approccio al mercato ancor più attuale se si pensa a quanto accaduto per via dell’emergenza Coronavirus. Attivo sin dal 1974, il Gruppo è nato come operatore specializzato nella produzione di sistemi elettronici hi-tech, applicati in particolare ai settori dell’automotive. Nei primi anni 2000, l’attività è stata diversificata nel settore della telematica satellitare, campo fino ad allora pressoché inesplorato, fino a diventare un’eccellenza europea nei sistemi di sicurezza satellitare e IoT che integrano le più moderne tecnologie per garantire la sicurezza completa al veicolo e ai suoi occupanti. L’unicità del Gruppo sta, in particolare, nella capacità di presidiare tutte le fasi della catena del valore: dalla ricerca all’innovazione, dalla progettazione e sviluppo alla produzione e commercializzazione dei dispositivi e delle piattaforme di servizio, attraverso infrastrutture IT di ultima generazione e di proprie Centrali Operative di Sicurezza a livello europeo. Viasat Group opera oggi in oltre 60 Paesi, attraverso 4 Business Unit fortemente orientate al futuro, all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla mobilità connessa: Insurtech, Fleet & Waste Management, Smart Connect e IoT Solutions. È ormai consolidata la convinzione che i prossimi anni saranno gli anni dell’IoT e dei Big Data. La moderna gestione aziendale, infatti, si basa principalmente sulla capacità di leggere, codificare e trasformare in informazioni utili un enorme quantità di dati, che derivano dagli strumenti tecnologici utilizzati. I moderni sistemi di Fleet Management, sono diventati oggi partner tecnologici a supporto dei gestori di flotta. Non più solo sistemi di antifurto per la sicurezza di driver, mezzi e merci, ma informazioni in tempo reale capaci di migliorare le performance e ridurre i costi di gestione. Sino a sistemi evoluti dedicati al Waste Management nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Inoltre, permettono di monitorare l’attività quotidiana di una flotta di mezzi impegnata nel trasporto, sia nelle tratte a lungo raggio che in quelle regionali, extraurbane e urbane, fino al fatidico ultimo miglio della distribuzione.

Semplicità nella gestione dei processi, soluzioni sicure e nel contempo innovative che possano dare un evidente vantaggio nella gestione quotidiana delle attività tutti gli operatori del mondo dei trasporti di

formazioni che partono da un device installa-

merci o persone al di là di eventuali sistemi

to a bordo per essere trasferite alla Centrale

già presenti nelle aziende.

Operativa per interconnettersi infine al sistema

Infine, ricordiamo i servizi di assistenza, da

gestionale dell’azienda: un flusso di conoscen-

sempre elemento distintivo dei servizi del

za che permette di governare al meglio, in

Gruppo Viasat, che assicurano la massima

ottica di efficienza ed efficacia, il proprio bu-

sicurezza per persone, mezzi e merci, potendo

siness. Ed è proprio quanto assicura TMS –

avvalersi di un network europeo di dieci Cen-

Transport Management Solutions – di Viasat:

trali Operative h24 di proprietà (2 in Italia,

semplicità nella gestione dei processi, solu-

Romania, Belgio, Spagna, Francia, Polonia,

zioni sicure e nel contempo innovative che

Bulgaria, UK, Portogallo) per la gestione degli

possano dare un evidente vantaggio nella

allarmi e delle pratiche di intervento relative.

gestione quotidiana delle attività, ma soprat-

E attraverso lo scarico del cronotachigrafo,

tutto mettere l’azienda nella condizione di

digitalizzare i dati dei dischi analogici, conser-

potersi affacciare sul mercato con garanzie di

vare i dati a norma di legge, visualizzare in

prestazioni con elevati standard che possano

tempo reale le ore di guida/riposo e individua-

soddisfare le richieste della committenza.

re istantaneamente le infrazioni evitando pe-

Viasat è, quindi, un partner affidabile per gran-

santi sanzioni. Tutte Informazioni senza le

di gruppi industriali, ma anche per realtà me-

quali l’attività del Fleet Manager sarebbe oggi

dio-piccole, capace di adattare le proprie

impossibile.

soluzioni tecnologiche alle specifiche esi-

In questo senso, la digitalizzazione dei pro-

genze dei clienti. Perché la sicurezza e l’effi-

cessi è altresì garanzia di maggior efficienza

cienza sono per tutti. Per far questo si avvale

nelle fasi precedenti e successive al trasporto.

di una rete di ben 2.100 installatori certificati

Sfruttare in termini gestionali l’integrazione tra

che si occupano anche di proporre il prodotto,

dati telematici e dati informatici è dunque di-

unitamente a 600 dealer multibrand che lo

venuta un’esigenza di rilevanza mondiale. In-

promuovono.

SETTEMBRE 2020 LM 77


Scenari

Supply chain post Covid-19: alcuni scenari possibili La logistica ha contribuito a mantenere in piedi il tessuto industriale del nostro Paese nei mesi più bui della sua storia recente. Le filiere essenziali hanno retto all’urto di una domanda guidata dall’emotività e non dai fabbisogni… ma quali effetti ha avuto tutto questo sui comportamenti di acquisto e sulla gestione della supply chain? Scopriamolo insieme a Generix Group e a due dei suoi partner, Il Gigante e Brivio & Viganò

D

ati, riflessioni ed esperienze relativi agli effetti che il Covid-19 ha avuto sui comportamenti di acquisto dei consumatori nei mesi del lockdown, dove l’eCommerce ha visto un’accelerazione rilevante nel suo utilizzo e il largo

consumo ha dovuto fare i conti con una domanda fuori da ogni schema. Questi, in estrema sintesi, i contenuti della tavola rotonda online organizzata da Generix Group Italia quest’estate, dal titolo “eCommerce post Covid-19: scenari possibili”. Moderato da Massimo Marciani, Founder & Chairman Fit Consulting e Freight Leaders Council, il dibattito ha coinvolto le seguenti personalità: Michela Fioretto, Senior Project Manager Fit Consulting; Paolo Berto, Director Business Unit eCommerce Brivio & Viganò; Gianluigi Bassani, Direttore Marketing Il Gigan-

della supply chain che la logistica è riuscita a garantire continuità di

te; Loretta Chiantaretto, General Manager Generix Group Italia. «In

servizio, nonostante le diseconomie che si sono create nei primissimi

questi mesi surreali, non a caso i logistici sono stati definiti degli eroi -

giorni di pandemia. L’obiettivo di questo incontro è condividere espe-

afferma Massimo Marciani in apertura - continuando a svolgere il loro

rienze e dare degli spunti di riflessione, utili ad individuare alcune buone

servizio pur mettendo a rischio la loro incolumità. È grazie agli attori

pratiche da mettere a fattor comune per i mesi a venire».

78 LM SETTEMBRE 2020


ECOMMERCE E LARGO CONSUMO: LO SCENARIO PRE E POST COVID-19 Alle parole di Marciani fa seguito l’intervento di Michela Fioretto che, numeri alla mano, traccia un quadro esaustivo dell’evoluzione dell’e-

ta nell’uso intensivo dei lockers, che si prevede di installare anche

Commerce e del largo consumo nei mesi del lockdown, sottolinean-

presso i condomini o gli uffici, auspicando una condivisione ed inte-

do i cambiamenti significativi sia della filiera che dei comportamen-

roperatività tra i corrieri.

ti di acquisto dei consumatori. L’incidenza dello smart shopping in Italia, spiega Fioretto, è stata +7,3%

Lato GDO invece, nel periodo 17 febbraio-3 maggio, si è registrato

nel 2019 rispetto all’anno precedente, contribuendo per oltre il 65%

un incremento delle vendite pari al 4,2%, soprattutto nel Nord Est e

alla crescita complessiva del retail in ambito nazionale. Il fatturato

Sud Italia. Nello stesso periodo l’eCommerce ha registrato degli in-

generato dall’eCommerce invece è stato pari a 48,5 miliardi di euro,

crementi a tripla cifra (si parla di +145%); in particolare, il settore dei

con una crescita significativa rispetto al 2018. Anche l’utilizzo dello

prodotti alimentari e per la cura della casa e della persona ha avuto

smartphone è in crescita e nel 2019 ha generato ben il 43,5% del fat-

un incremento molto importante nei volumi. «Le insegne della GDO

turato totale. Un altro dato significativo: attualmente sono 29 milioni

- commenta Fioretto - si sono trovate impreparate davanti agli ordini

gli eShopper italiani, di cui 2 milioni registrati nei primi mesi del 2020

online triplicati, con uno scontrino medio sei volte superiore rispetto

e si stima che 1,3 milioni di questi 2 milioni totali avesse iniziato ad

al normale. Vi è poi un altro aspetto da considerare, quello della mul-

utilizzare il canale online durante l’emergenza sanitaria. «Come sap-

ticanalità: il consumatore ha iniziato ad utilizzare diversi canali di

piamo, - afferma Michela Fioretto - i DCPR dello scorso marzo hanno

acquisto, ricorrendo contemporaneamente sia al canale fisico che

bloccato diverse attività produttive, mentre le filiere essenziali e la logi-

all’online».

stica non si sono mai fermate; lo stesso vale per tutto il commercio online, che non ha subito chiusure. L’eCommerce è diventato dunque un canale essenziale per le persone, sia per coloro che non potevano andare fisicamente nel punto vendita, sia per molte aziende che hanno visto nell’online l’unico canale di vendita possibile durante il lockdown». La crescita esponenziale dell’online ha avuto ovviamente delle ripercussioni sull’intera supply chain, come la crescente richiesta di trasporti su misura e packaging customizzati nel fashion e arredo op-

Le insegne della GDO si sono trovate impreparate davanti agli ordini online triplicati, con uno scontrino medio sei volte superiore rispetto al normale. Vi è poi un altro aspetto da considerare, quello della multicanalità: il consumatore ha iniziato ad utilizzare diversi canali di acquisto, ricorrendo contemporaneamente sia al canale fisico che all’online

pure la ricerca di nuovi magazzini presso le aree di prossimità,

Per quanto riguarda la logistica, la crescita esponenziale degli ordini

soprattutto per il settore agroalimentare. Da non tralasciare poi l’a-

online e delle consegne a domicilio ha fatto sì che i tempi di consegna

spetto legato alla sicurezza sanitaria: evitando il contatto durante le

venissero mediamente raddoppiati: «Ad inizio marzo è stato conse-

consegne, si stanno cercando nuovi modelli di ottimizzazione, ad

gnato solo il 70% delle spedizioni a fronte di un aumento del 43% delle

esempio più negozi che raggruppano consegne per la stessa famiglia

stesse. Inoltre, è aumentata del 300% la richiesta di consegna con

o per l’intera strada di quartiere. C’è stata anche una maggiore spin-

l’instant delivery, mentre il servizio di porta a porta è cresciuto del 900%.

SETTEMBRE 2020 LM 79


Scenari

Anche il servizio di click&collect è cresciuto e si ritiene che possa con-

sospendere temporaneamente l’inserimento di nuovi ordini online e

solidarsi come abitudine per via della sua maggiore flessibilità rispetto

ricollocare a nuova data le consegne degli ordini già in pancia. Nel

alle diverse esigenze di mobilità, nonché per il rispetto del distanzia-

frattempo abbiamo cercato di correlare l’effettiva capienza degli slot

mento sociale» spiega Fioretto. In tutto questo, l’home delivery ha però

con la capacità del centro di preparazione e la disponibilità del servizio

beneficiato di alcuni vantaggi: l’assenza di traffico durante il lockdown

di trasporto: per 15 giorni abbiamo lavorato a stretto contatto con Ge-

ha permesso una velocità di consegna più elevata rispetto a prima e

nerix Group Italia per la parte Ce.Di. e con Brivio&Viganò lato ultimo

il fatto che si dovesse restare a casa ha aumentato la certezza di

miglio, per cercare di servire il cliente al meglio, riducendo al minimo i

trovare il destinatario. Oltre alla velocità c’è stato anche l’aumento

disagi. Siamo intervenuti anche sull’organizzazione del personale intro-

della reattività della consegna, in quanto il proof of delivery non veniva

ducendo nuova forza lavoro e turni aggiuntivi per poter preparare le

più richiesto, sempre per il rispetto del distanziamento sociale. «È

spese e riaprire il sito con gli slot tarati sulle reali capacità produttive

dunque in atto un’evoluzione dei modelli di business, in considerazione

del sito. Il risultato è stato che oggi l’ordine online può essere inserito

anche del nuovo comportamento degli utenti. Lato aziende, c’è chi ha

fino a circa 18 ore dalla consegna a casa, mentre per quella presso i

deciso che la propria presenza online sia ormai indispensabile, andan-

punti di ritiro diamo 24 ore. L’obiettivo è non rinviare più nessuna con-

do quindi ad ampliare i canali di vendita considerati. Altri invece stanno

segna, mantenendo la promessa fatta al cliente e in questa decisione

pensando a come meglio integrare la capacità di gestione delle vendi-

è coinvolta tutta la supply chain. Con Generix, infatti, abbiamo lavorato

te con quella dei magazzini, al fine di gestire le spedizioni con maggio-

lato Ce.Di. per programmare gli approvvigionamenti in base alle spese

re efficienza e rapidità. La digitalizzazione, infine, è e sarà un driver

inserite, così da avere il tempo di far arrivare i prodotti momentanea-

fondamentale: siamo approdati alla modalità contactless quasi scaval-

mente non presenti. Col senno di poi, abbiamo visto che i principali

cando il paperless e ciò richiede una migliore gestione dei flussi di

aspetti che hanno infastidito il cliente sono stati il rinvio della consegna

dati, oltre ad un’ottimizzazione degli approvvigionamenti e l’adozione

e la mancanza di alcuni prodotti, senza tener conto ovviamente di

spinta di soluzioni digitali, che permettano lo scambio rapido di infor-

quelli la cui produzione era limitata (lieviti e farine)».

mazioni e una maggiore collaborazione tra gli attori della filiera» conclude Michela Fioretto.

«Dal punto di vista logistico, - afferma Paolo Berto, Director Business Unit eCommerce Brivio & Viganò - i principali servizi che hanno subito

LA PANDEMIA VISTA DAGLI ATTORI DELLA SUPPLY CHAIN

forti rallentamenti sono stati la consegna al cliente e l’approvvigionamento del mondo GDO. Come già espresso da Bassani, le spese sono state consegnate con grande difficoltà per via dell’impennata dei volu-

Dopo quest’inquadramento generale, Marciani dà il via al primo giro

mi (anche 40 sacchetti per cliente), quindi la principale difficoltà è

di domande, chiedendo come le rispettive aziende abbiano reagito di

stata rispettare i tempi di preparazione dell’ordine e di consegna. Come

fronte ad una domanda apparentemente ingovernabile e ad un cana-

abbiamo reagito? Fermandoci per riorganizzarci al nostro interno,

le eCommerce messo sotto stress come mai prima. La parola a Gianluigi Bassani, Direttore Marketing Il Gigante, insegna che da oltre dieci anni impiega il WMS di Generix Group nei magazzini di Carpiano (MI), Basiano (MI) e di Varallo Pombia (NO) quest’ultimo dedicato esclusivamente al canale online, sia per l’home delivery e per il cli-

Dal punto di vista logistico, i principali servizi che hanno subito forti rallentamenti sono stati la consegna al cliente e l’approvvigionamento del mondo GDO

ck&collect (Il Gigante Drive). «Prima del lockdown, - spiega Bassani -

dando priorità alla sicurezza dei nostri operatori e diminuendo il più

offrivamo un numero di ordini molto alto per ciascuno slot orario,

possibile i contatti coi clienti. Unica nota positiva, il cambiamento delle

questo per dare il maggior servizio possibile; il rovescio della medaglia

abitudini dei consumatori sui pagamenti: da un giorno all’altro sono

è stato che, nel giro di soli due giorni di lockdown, si sia raggiunta la

spariti i contanti a favore del contactless e questo ha agevolato note-

saturazione massima degli slot, che però non erano correlati alle reali

volmente il servizio di consegna. Abbiamo anche istituito un comita-

capacità del sito. Abbiamo avuto il 400% di incremento sia dei volumi

to di crisi per fare giornalmente il punto con tutti i direttori di funzione

che valore della spesa, un’impennata a cui nessuna organizzazione può

sullo stato di avanzamento delle consegne, tenendo conto anche dei

reagire dall’oggi al domani. A caldo, non abbiamo potuto far altro che

vari DCPM che venivano emanati ogni 2-3 giorni, ai quali dovevamo

80 LM SETTEMBRE 2020


adeguarci, nonostante le difficoltà iniziali comuni a tutti nel reperire ,

ci eravamo imposti di garantire le consegne il più ravvicinate possibile

ad esempio, i DPI».

all’inserimento dell’ordine; ebbene, abbiamo rivisto le nostre priorità

Successivamente, a Loretta Chiantaretto, General Manager Generix

mettendo al primo posto il livello di servizio e devo dire che il cliente ha

Group Italia, Marciani rivolge la seguente domanda: «A voi è toccato

capito. Oltre che l’AxB per l’online, per il Gigante Drive avevamo anche

l’arduo compito di fare da back office a quest’imprevedibile esplosio-

la consegna al mattino presto; entrambe le opzioni sono state elimina-

ne dei volumi… in pratica, avete vissuto dal “pannello di controllo”

te sempre per questioni legate alla migliore preparazione degli ordini, e

quello che i vostri clienti hanno testato sul campo. Com’è andata?».

anche in questo caso i clienti hanno capito. Inoltre, adesso, se qualche

Chiantaretto racconta che Generix Group Italia si è subito attrezzata

prodotto viene a mancare nel dark store (il deposito di Varallo Pombia

per garantire ai clienti la massima disponibilità anche nel periodo di

che serve le vendite dell’online), lo togliamo dal sito finché non torna

chiusura totale, attivando già prima lo smart working per tutti i suoi

disponibile. C’è poi un’altra importante questione di cui parlare, legata

dipendenti - 550 persone su 8 sedi in meno di una settimana – e

al fresco: alla gastronomia del punto vendita, noi chiediamo gli etti e

garantendo comunque la piena operatività. «Ci siamo poi attivati per

non le fette, specificando anche lo spessore. Anche per l’online, l’ordine

gestire i progetti già in corso prima della pandemia, come nel caso di

arriva alla bilancia e viene preparato come se il cliente fosse al banco,

Brivio & Viganò che nel recente hub di Pozzuolo Martesana (MI)

perché vogliamo che tutto venga preparato al momento ed è un servi-

aveva la necessità di gestire dei nuovi committenti operanti nel set-

zio che fa la differenza. Cercare di trasferire le peculiarità del nostro

tore alimentare, dove appunto si sono registrate delle crescite di bu-

servizio sul punto vendita anche all’esperienza di acquisto online, cer-

siness molto importanti. Per farlo, abbiamo rivisto le nostre procedu-

cando quindi di standardizzarlo per quanto possibile, è una delle sfide

re interne per gestire da remoto l’avviamento di un nuovo cliente sul

che dovremo affrontare per far capire al cliente che l’eCommerce non

deposito, a partire dalla fase di analisi fino al momento del go live.

va usato solo in caso di emergenza».

Guardando oltre i confini nazionali, vi è stato poi il caso di un cliente, nelle cui filiali russe e canadesi abbiamo impiegato delle nuove tec-

«Concordo poi con la scelta de Il Gigante - prosegue Paolo Berto - di

nologie, tra cui i Google Glasses, per seguire sempre da remoto gli

mantenere le promesse fatte al cliente, sacrificando la tempestività di

operatori di magazzino. Credo che questo tipo di approccio potrà

consegna. La crescita dell’eCommerce bisogna pianificarla e non su-

essere impiegato anche in futuro e non solo in casi di emergenza,

birla e dico questo perché l’aumento dei mezzi di trasporto, necessario

visto che i risultati sono stati positivi sia per noi che per i nostri clien-

per gestire il vertiginoso aumento delle spese online, non si può orga-

ti» afferma Chiantaretto.

nizzare dall’oggi al domani, c’è un limite fisico. Non a caso, i principali ostacoli riscontrati sono stati la reperibilità dei mezzi e l’organizzazione

LEZIONI DI CUI FARE TESORO PER IL FUTURO

delle strutture per preparare le spese, perché il personale in più si trovava ma poi non avevamo gli strumenti da dare in dotazione (tecnolo-

Al secondo giro di domande, Marciani chiede ai relatori che cosa sia

gie come bracciali e pistole), che essendo prodotti in gran parte in Cina,

cambiato per sempre in questi mesi in cui da un lato, si combatteva

non erano disponibili prima della fine del lockdown. Abbiamo dovu-

un’emergenza sanitaria mondiale e dall’altra, si assisteva ad un’acce-

to pertanto pensare a nuove soluzioni per gestire questi picchi,

lerazione digitale senza precedenti, con una conseguente trasforma-

spesso in maniera non così informatizzata. Quello che ci

zione degli scenari di mercato. «Già ora – inizia Gianluigi Bassani – registriamo una regressione del numero di ordini online e dei pagamenti contactless, però è anche vero che il mobile adesso pesa per circa la metà del fatturato eCommerce. Per questo, stiamo lavorando per rendere più friendly il nostro sito eCommrece per l’utilizzo da smartphone, con un’interfaccia più semplice, ottimizzando i filtri di ricerca e analizzando gli stili di consumo per fare proposte di acquisto mirate. La crescita dell’online dunque c’è stata e non è un effetto temporaneo, anche se non credo che torneremo ai volumi del lockdown. La lezione che mi porto a casa è quella sui tempi di consegna:


Scenari

portiamo a casa è l’aver imparato a conoscere meglio il mondo online,

di ipotizzare, se ci si rivedesse tra tre mesi, quali cambiamenti vorreb-

con l’omnicanalità che è sempre più parte integrante del nostro futuro

be fossero avvenuti. «Spero in una maggiore consapevolezza da parte

di shopper».

di chi prende le decisioni e di essere coinvolti maggiormente nei tavoli di lavoro istituzionali. Quello che è emerso da questo incontro è che ci

Massimo Marciani chiede poi a Chiantaretto quali servizi e soluzioni,

sono operatori logistici, informatici e retailer pronti a mettersi in gioco,

rispetto alle esigenze emerse dalle esperienze presentate, ritengono

ma le decisioni non le prendiamo noi, dobbiamo sempre adattarci. Ad

più maturi ora rispetto al periodo pre pandemico. «Già durante il lock-

oggi non ci sono confronti con le parti terze e chi opera sul campo

down, ci siamo confrontati con alcune problematiche nei magazzini in

deve cercare da sé nuove soluzioni per mantenere alto il livello di ser-

cui è in uso la nostra piattaforma WMS, quali la mancanza di carrellisti

vizio». Marciani rassicura Berto su questo punto: «Come FLC stiamo

e pickeristi o addirittura la riduzione del personale di regia. In questo

lavorando con la struttura tecnica di missione del Ministero dei Traspor-

caso Generix, per i clienti che dispongono della nostra soluzione in

ti per la predisposizione di un position paper sulla logistica, che preve-

Saas, ha deciso di mettere a disposizione il proprio personale da remo-

de delle misure immediatamente cantierabili. Tra queste, la sottoscri-

to per la gestione dell’operatività di magazzino tramite il WMS. Per un

zione di accordi quinquennali tra i Comuni e le associazioni di categoria

cliente in particolare, che aveva un magazzino non idoneo a gestire

per la decarbonizzazione, dando tempi certi sulla sostituzione delle

l’aumento di volume, abbiamo ragionato insieme sulla possibilità di

flotte. Tornando a noi, la sintesi di questa discussione è che dobbiamo

aprire un deposito temporaneo, abbiamo sviluppato in pochi giorni dei

avviarci verso un servizio logistico fluido, sostenibile, digitale e soprat-

kit standard che gli permettessero di essere operativo quanto più velo-

tutto professionale. Generix ha presentato delle esperienze di condivi-

cemente possibile. In altri casi, abbiamo suggerito ai clienti di appog-

sione molto interessanti, che dimostrano come, per avere un servizio

giarsi ai 3PL con gestione multicommittente, già nostri partner. Tutta

spinto e personalizzato, l’unico modo è aggregare i volumi anche tra

esperienza di cui faremo sicuramente tesoro per il futuro» afferma

competitor. Posso immaginare quindi che un domani si possa condivi-

Chiantaretto.

dere anche la stessa piattaforma tra attori concorrenti, pur mantenen-

AUTOMAZIONE, SOSTENIBILITÀ E LOGISTICA COLLABORATIVA

do la privacy dei propri clienti?». «Esistono già delle soluzioni che lo permettono. – risponde Loretta Chiantaretto – Infatti, all’estero alcune grandi aziende hanno iniziato a

L’ultimo giro di domande è dedicato a due temi di grande attualità,

condividere i loro magazzini con l’obiettivo di ridurre i costi logistici e

automazione e sostenibilità. Su questo punto, Marciani chiede a Pa-

ottimizzare il trasporto, trasformando il Ce.Di. in un vero e proprio cen-

olo Berto come cambierà la gestione del magazzino e del personale

tro di profitto. Carrefour, ad esempio, ha adottato una soluzione per i

in Brivio & Viganò nel prossimo futuro. «Sull’automazione ci stiamo

centri di consolidamento con l’obiettivo di aiutare 500 piccoli fornitori

ragionando, perché trovare una soluzione che sia flessibile su più ser-

a gestire il just in time su 40 centri di distribuzione, ottenendo -40% sui

vizi, per clienti diversi, non è così semplice. Inoltre è un progetto che va

tempi di consegna e -25% delle emissioni di CO2, oltre che aumentare

condiviso coi nostri committenti, perché l’automazione coinvolge tutti

del 17% la saturazione dei mezzi. Questo può essere un esempio di

i nostri processi. Un altro tema che stiamo portando avanti è quello

collaborazione verticale tra operatori della stessa filiera. Per collabora-

della sostenibilità, perché è arrivato il momento di virare la flotta verso

zione orizzontale, invece, posso citare il caso di Sara Lee e Cadbury che,

l’elettrico, abbandonando gradualmente il gasolio nell’arco di 4/5 anni.

avendo i rispettivi stabilimenti francesi in prossimità, hanno deciso di

Abbiamo bisogno di mezzi elettrici in grado di mantenere la tempera-

condividere i mezzi di trasporto. Al posto di consegnare su 40 Ce.Di.,

tura controllata e che permettano di coprire tragitti medio-lunghi. Inoltre

hanno deciso di affidare la regia ad un 4PL e di condividere le attività di

bisogna pensare a dove ricaricare il mezzo e tener conto che questa

stoccaggio e co-packing, ottenendo solo nel primo anno una riduzione

attività richiede qualche ora di sosta. Infine, abbiamo messo in discus-

di stock del 19%, con una conseguente riduzione costi di trasporti e

sione la formazione del personale che effettua le consegne: in quel

CO2. Per concludere, come Generix Group Italia crediamo nella colla-

frangente, si rappresenta il committente che ha un’immagine e un tipo

borazione e nella condivisione dei processi e delle tecnologie. Esistono

di servizio, per cui servono competenze specifiche che vanno acquisite»

già le soluzioni informatiche per farlo, la sfida ora è trovare delle realtà

risponde Berto. Rivolgendosi sempre a Paolo Berto, Marciani chiede

italiane pronte ad intraprendere questo percorso».

82 LM SETTEMBRE 2020


Management Ing. STEFANO DALLA VIA Partner BW CONSULTING SRL

“Lead or Manage” nell’epoca dello smart work La pandemia Covid che, ancora per diversi mesi, costringerà a modificare i nostri comportamenti, sta lanciando il lavoro agile, con modalità che introducono nuove sfide e approcci efficaci/efficienti all’organizzazione.

I

primi dieci anni del nuovo millennio hanno spostato il

la normalità e mutare in modo reattivo abitudini, comportamenti e

baricentro dell’attività del Middle Management dal campo

processi. Un esempio su tutti (Box1) è rappresentato dal cigno nero

del “business as usual” a quello dei “new project” portando

dell’attuale pandemia Covid che ha costretto le aziende a ricorrere

a un loro sostanziale equilibrio. Nell’ambito del Project

massicciamente allo smart work, una modalità di lavoro che può

Work si può prevedere, per il

mettere in difficoltà tanto i Team Leader che i Team Mate (Box2).

futuro, un’ulteriore espansione

IL CIGNO NERO

che porterà a capovolgere la ripartizione 80/20 del passato (Fig.1). Tale valutazione viene dalla necessità di dare risposta, sempre più spesso e sempre più rapidamente, ad un ambiente turbolento, dove cambiamenti repentini e imprevedibili obbligano le aziende ad uscire dai binari del-

Figura 1

Box 1

L’espressione Cigno Nero è stata coniata da Nassim Nicholas Taleb e sta a indicare “un evento isolato che non rientra nel campo delle normali aspettative… ed ha un impatto enorme” sulla nostra vita. Significativo è l’esempio del tacchino che, anche la vigilia del Thanksgiving, si aspetta che l’allevatore suo amico passi a nutrirlo come ha sempre fatto nei precedenti 365 giorni.

SETTEMBRE 2020 LM 83


Management

TEAMWORK

Box 2

Consapevoli che il lavoro in team meriti ben altra enfasi di un semplice box e rientri solo in parte tra i temi affrontati in questa sede, pure non pare inutile ricordare che un Team è costituito da professionisti uniti da un unico comune obiettivo, capaci di utilizzare gli stessi metodi di lavoro ed in grado di decidere attraverso il consenso. Quest’ultimo, a sua volta, comporta che tutti i Team Mate siano stati ascoltati e abbiano potuto esprimere il proprio diritto di veto, nel caso in cui fosse loro impossibile convivere con una particolare scelta o linea d’azione.

le due figure di Leader e Manager si sono spesso confuse e la dicotomia sembra più un artificio che un’effettiva frattura tra diverse personalità. In effetti, è sempre più evidente che questa separazione non è più sostenibile. Un Manager, infatti, non può fare a meno di essere un Leader perché: • più i tempi di risposta (ai clienti, ai fornitori, ai concorrenti) si accorciano, più si comprime l’orizzonte in cui le azioni proiettano i propri effetti e più le decisioni, anche ai livelli più bassi, devono essere coerenti ad una visione del futuro; • più la struttura si appiattisce, più l’azienda si specializza in una

Proprio per gestire un’operatività in remoto, è utile ricorrere a solu-

quota del valore affidando il resto a Terze Parti, più il Middle Ma-

zioni organizzative più prossime all’attività a progetto, dove le per-

nagement acquisisce autonomia e, con essa, prospettive strategi-

sone agiscono in base a obiettivi, risorse e tempi, abbandonando i

che intese come effetti duraturi delle proprie scelte;

vecchi canoni del lavoro tradizionale, caratterizzato da compiti chiari, ruoli definiti e responsabilità ben delineate.

• più si riducono burocrazia e tecnostruttura, più ci si basa su intuizioni e risultati anziché su compiti e fedeltà, le Funzioni Operative si emancipano dagli Enti Centrali acquisendo responsabilità e li-

INNOVARE LA GESTIONE PER GESTIRE L’INNOVAZIONE

bertà d’azione; • più il campo di battaglia si discosta dalle geometrie ordinate del

La letteratura in ambito organizzativo ha sempre voluto distinguere

‘700 confondendosi nella giungla del mercato e più è il comporta-

il termine Leader da quello di

mento di piccoli e isolati gruppi di persone, guidate da una inter-

Manager perché:

pretazione comune della realtà, che vince il confronto con la con-

• un Manager amministra, un

correnza.

Leader innova;

Per ricomporre la discrasia tra Manager e Leader occorre rifarsi alla

• un Manager vede compiti, un

teoria che l’ha formulata. Secondo Blake e Muton i diversi modelli di

Leader persone;

gestione d’impresa si collocano in aree ben distinte di un piano de-

• un Manager controlla, un

limitato da due assi cartesiani (Fig.3): la sensibilità sociale (Concern

Leader ispira;

for People) e il focus sui risultati (Concern for Production).

• un Manager guarda al breve termine, un Leader al lungo periodo; • un Manager organizza e controlla, un Leader stimola e Figura 2

sostiene (Fig.2).

Alla base di questi luoghi comuni c’è però un’idea interessante: è nella natura di ognuno di noi prediligere l’emisfero destro del cervello (centro della creatività e della intuizione) piuttosto del sinistro (centro della razionalità e del linguaggio). Se quindi sviluppiamo abilità sfruttando l’una o l’altra parte della nostra mente, ecco che, biologicamente, saremo versati più per attività di visione e motivazione degli altri (un Leader non è tale se non ha dei Follower) piuttosto che di controllo e comando (un Manager ha la misura oggettiva della realtà come sua prima vocazione). Nonostante gli sforzi, però,

84 LM SETTEMBRE 2020

Figura 3


A seconda che, su una scala quali/quantitativa da 1 a 9, prevalga uno

• Team (angolo Nord Est): è l’ambito del First Best, dove il Manager

dei due fattori, si distinguono cinque comportamenti di base:

sposa la Teoria Y di McGregor per cui” le persone tendono spon-

• Impoverished (angolo Sud/Ovest): il Manager ha uno stile “delega e

taneamente ad assumere responsabilità, hanno per natura un

sparisci” ovvero, per evitare guai, tende a non dare direttive né ad

atteggiamento di lealtà e di impegno, si identificano con l’azienda,

accettare consigli, evita di esporsi per non essere ritenuto respon-

con gli obiettivi e con la professione”, pertanto non hanno bisogno

sabile di insuccessi ed errori, e fa ricorso a piene mani alla strategia

di approcci “carrot and stick” ma solo di un indirizzo e un sostegno

del Laissez Faire per mantenere posizione e benefici. In questo

nel comprendere la realtà in cui agire.

modo si crea insoddisfazione nelle persone anche se, in presenza

A fianco di questa Management Grid s’è sviluppato un modello di

di forte incertezza, l’inazione, spesso, può limitare le perdite (“When

leadership situazionale (Hersey & Blanchard, Daniel Goleman, Ri-

in doubt do nowt”).

chard Boyatzis) che ne individua sei diversi stili:

• Country Club (angolo Nord/Ovest): la prima preoccupazione del

• coercitivo: si tratta dell’uomo solo al comando che applica in

Manager, in questo caso, è mantenere armonia e pace sociale. Ogni

pieno i poteri a lui conferiti, inflessibile, severo, insofferente alla

sforzo è diretto alla sicurezza e al confort dei collaboratori, i risulta-

minima svista. Questo modus operandi tende ad istaurare un

ti di business, in una logica “Employees First”, sono messi in secon-

clima di terrore generato dall’esigere sempre il massimo dai

do piano, nella convinzione che saranno un sottoprodotto dell’atmo-

collaboratori, colpevoli di risultati scadenti e costretti a “ben ope-

sfera amichevole e della convivialità.

rare” attraverso disciplina e minacce;

• Produce or Perish (angolo Sud/Est): è l’ambiente creato da un Ma-

• autorevole: è il capo riconosciuto per le proprie competenze e

nager il cui unico interesse è raggiungere i suoi obiettivi facendo ri-

abilità, che motiva le persone con la persuasione e il feedback e

corso all’autorità e usando i collaboratori alla stregua di un utile

dà loro coraggio attraverso una chiara visione del business tra-

mezzo per realizzare il proprio fine (Box3).

ducendola, a livello dei collaboratori, nello scopo del loro ruolo e

ETICA DEL CARATTERE VS. ETICA INDIVIDUALE

nelle finalità attese dai loro comportamenti; Box 3

La cultura anglosassone distingue due etiche contrapposte: • del Carattere impersonata dal Benjamin Franklin che vedeva il comportamento del buon cittadino come conseguenza di valori assoluti (la lealtà, l’onestà, l’integrità, il coraggio, il senso di giustizia, la pazienza, la temperanza, la semplicità, la modestia, l’industriosità ecc.); • dell’Individuo che esprime la propria personalità piegando il giudizio sulle sue azioni alla riuscita dei propri scopi secondo una logica (Positive Mental Attitude) che ha consentito di infondere sicurezza e vigore alle più grandi ambizioni (“Tutto ciò che puoi concepire, se ci credi, lo puoi realizzare”). Secondo Max Weber l’Etica del Carattere (che chiama Etica Protestante) è stata la base su cui si fonda il capitalismo moderno. Middle of the Road (al centro, dove il focus per il risultato bilancia

• affiliativo: è lo stile che cerca di dare priorità alle relazioni e di conquistare le persone con i benefici, la sicurezza e le attività sociali, senza, con questo, ritenere secondari gli obiettivi di business, ma sostenendo, al contrario, che saranno le buone relazioni e il quieto vivere a realizzare lo scopo del Team; • democratico: condotta che incoraggia l’autonomia attraverso la libertà di decidere e di operare, dimenticando però che l’azienda tutto è meno che una democrazia. Non si tratta, infatti, di un gioco è importante partecipare più che vincere, ma esattamente il contrario come vuole la dura legge del mercato e la teoria classica dell’evoluzione e della selezione naturale; • battistrada: è una strategia che si basa sul sostituirsi alle persone nell’operatività per poi aspettarsi di essere imitati, dimenticando così che i collaboratori, più che di un modello, si aspettano, da chi li guida, di essere motivati, di poter vedere attraverso il Leader la mappa del territorio e, su questa, un percorso da seguire;

l’attenzione per le persone): è lo spazio del compromesso, l’area in

• formativo: rappresenta la tendenza ad incoraggiare le persone e

cui il Manager tenta un difficile equilibrio tra qualità della vita e obiet-

a migliorarsi attraverso opportunità di sviluppo professionale

tivi personali, sperando così di ottenere performance accettabili.

iscritte all’interno di un disegno, la visione del futuro, che collega

Come tutte le soluzioni a metà, in questi casi non si raggiunge né la

gli obiettivi dell’organizzazione con ciò che i Team Mate deside-

piena soddisfazione dei collaboratori né si realizzano appieno le fi-

rano (potere, affiliazione, successo).

nalità di business.

Nessuna di queste strategie è di per sé utile o dannosa ma, a secon-

SETTEMBRE 2020 LM 85


Management

voro in remoto se questo fosse ripetitivo? Quanti sono allora i collaboratori fuori sede che, a buon diritto, possono essere considerati degli smart worker? Queste considerazioni portano a collocare il controllo di operazioni non transazionali di processo, scarsamente tracciabili con i normali sistemi di gestione, nel campo più ampio del project control. Ciò significa che il Supervisore di fasi totalmente o parzialmente eseguite in remoto deve considerare la variabile tempo nel coordinare le risorse che gli sono affidate. Si possono mappare, allora, le fasi di progetto (work package) fornendo di ognuna, la sequenza, la durata e la risorsa chiamata a realizzarla. A partire da tale archivio è possibile, quindi, calcolare il costo di ciascun work package Figura 4

e la data attesa (due date) di chiusura delle attività. La distribuzione

da del contesto, sta nei Team Leader selezionare la più efficace. La

dei costi ha la classica forma ad Esse di una funzione sigmoide in

Management Grid si adatta abbastanza bene ai sei stili di leadership

quanto, all’inizio e al termine di un progetto, si spende relativamente

(Fig.4).

poco rispetto alle fasi intermedie (Fig.6).

I due modelli, infatti, mostrano come la difficoltà maggiore sia comprendere le condizioni al contorno che giustificano un comportamento adeguato (Fig.5). COERCITIVO

DEMOCRATICO

AUTOREVOLE

BATTISTRADA

Utile in una crisi, per gestire un turnaround o con collaboratori problematici

Necessario quando si richieda una nuova versione o quando occorre prendere una diversa direzione strategica

AFFILIATIVO

Appropriato per rilassare un Team sotto stress, tenerlo unito quando il lavoro aumenta e rafforzare la relazione tra i Partecipanti

Raccomandato per ottenere consenso o suggerimenti di valore dal Team

Indispensabile quando si debbano prendere decisioni importanti in tempi rapidi

Figura 6

FORMATIVO

Indicato per migliorare le performance di un Collaboratore o per costruire uno specifico know how di lungo termine

Figura 5

IL PROJECT WORKING Il Project Management Institute definisce un progetto come “sforzo temporaneo per creare un prodotto o un servizio unico”. In questo

Figura 7

senso, lavorare per progetti ha un significato del tutto opposto all’operare all’interno di un processo, concatenazione di attività ripetitive fi-

Tracciata sui valori e i tempi di budget, la curva dei costi previsti (PV

nalizzate ad un unico scopo. Va però considerato cosa si intenda per

Planned Value) diventa il riferimento per altri due andamenti costru-

“temporaneo”: se la soluzione che il cliente chiede nasce da un adat-

iti durante il corso dei lavori: i costi calcolati al valore di budget in

tamento di format preesistente siamo di fronte ad un progetto? E se

base alle attività effettivamente svolte (EV Earned Value) e i costi

la domanda del mercato non è soddisfatta da un magazzino, ovvero

calcolati sempre in base alle attività svolte ma al loro costo consun-

se per produrre un bene occorre adattare l’offerta, si sta lavorando a

tivo (Actual Cost).

progetto? E quale sarebbe, altrimenti, la difficoltà nel coordinare il la-

Si definiscono, poi, tre punti rispetto al Time Now (Fig.7):

86 LM SETTEMBRE 2020


• BCWS (Budgeted Cost of Work Scheduled) costo previsionale delle attività programmate; • BCWP (Budgeted Cost of Work Perfomed) costo previsionale delle attività svolte; • ACWP (Actual Cost of Work Perfomed) costo consuntivo delle attività svolte; su cui si calcolano due indici di performance: • lo scostamento di costo (CVI Cost Variance Index):

• lo scostamento di schedulazione (SVI Schedule Variance Index):

AGILE WORKING TECHNOLOGY

Box 4

La tecnologia è il fattore abilitante che ha consentito l’avvento del lavoro a distanza. Attualmente si possono individuare tre diverse categorie di applicazioni con proprie specifiche finalità: • sistemi di comunicazione (Skype, Microsoft Teams/Slack/ Hip Chat/Highfive ecc.) utili per videochiamate, net meeting, instant message, trasferimento dati; • condivisione di informazioni ovvero archivi in cloud su cui gestire diversi livelli di accesso e tracciarne le versioni (Google Drive/Dropbox/Trello/Asana ecc.); • time tracker, applicazioni per dichiarare (e visualizzare) in tempo reale l’attività che si sta eseguendo con la successiva, automatica dichiarazione a sistema (Toggl/ Frekle/Harvest ecc.). padrone del proprio tempo di cui potranno disporre come meglio

Se tali indicatori sono entrambi positivi significa che, fino a quel mo-

credono. Per contro è indiscutibile il pericolo di alienazione che viene

mento, i costi sostenuti risultano inferiori al budget (CVI>1) e che il

dalla mancanza di orari (e conseguente superlavoro non retribuito)

progetto sta anticipando il programma (SVI>1). Con questi due soli

e dalla perdita dei contatti sociali (la chiacchierata alla macchina del

fattori il Team Leader può dunque valutare efficacia ed efficienza

caffè), con il rischio, cancellando la comunicazione informale, di

della propria squadra mantenendo il controllo del progetto affidatogli.

inibire la creazione di valori e cultura propri di ogni specifica orga-

Per altro questa supervisione può limitarsi ad un report o essere

nizzazione. A tal riguardo una buona pratica è quella di mantenere

propedeutica ad un’azione correttiva. Nel primo caso si parla di Light

una quota di presenza reale, istituendo l’incontro in presenza sia per

Weight Project Management, dove il Team Leader è, di fatto, un con-

coordinare il lavoro (Friday Meeting) che come momento ludico (gli

troller che non ha responsabilità diretta sull’esito dell’iniziativa. Nel

After Hours al Pub). La società, intesa come territorio, trae infine

secondo caso, invece, il modello è l’Heavy Weight Project Management

vantaggio dalla minore circolazione di persone con le evidenti con-

che dà, al Team Leader, non solo la misura ma strumenti e libertà

seguenze che ciò comporta (meno traffico, meno inquinamento,

d’azione. È evidente, dovendo gestire un ambiente in continuo cam-

meno costi per il trasporto urbano ecc.). Dopo queste premesse

biamento, che delle due soluzioni quest’ultima sarà quella a imporsi

occorre però, introdurre un principio fondamentale dello smart work:

sempre più in futuro.

è pericoloso utilizzarlo se l’organizzazione non ha interiorizzato fiducia e lealtà nel mindset delle

SMART WORK E PEOPLE MINDSET

persone. Da parte dei leader, ciò porta ad abbandonare l’equili-

Se il lavoro a distanza può creare qualche perplessità in termini di

brio tra le quattro funzioni della

controllo, perplessità per altro dissipate dall’uso di tecniche di cost

gestione, ovvero pianificare,

accounting come l’Earned Value Management o dalle opportunità

organizzare, controllare e gui-

offerte dalla tecnologia (Box4), non v’è dubbio che presenti diversi

dare, verso una propensione

vantaggi. Innanzitutto per l’azienda vengono meno molti costi fissi

maggiore su quest’ultima com-

legati alla postazione di lavoro (affitto di locali, loro pulizia e mante-

petenza (Fig.8).

Figura 8

nimento, assicurazioni, utility ecc.), anche se non è raro il caso che si debba provvedere alla loro clonazione a casa del dipendente (es.:

Da parte dei collaboratori si richiede, invece, una forma di imprendito-

sostegno di parte delle spese di riscaldamento e installazione di

rialità composta da iniziativa (autonomia, perseveranza e costanza

impianti di climatizzazione).

d’azione), interdipendenza (cooperazione, tolleranza e visione sistemica), innovazione (creatività, pragmatismo e concretezza).

A loro volta, le persone beneficiano di minori spese per il trasferimen-

Alcuni caveat sono utili sia al Team Leader (Box5) che ai Team Mate

to casa/ufficio, recuperano le ore di viaggio e, soprattutto, divengono

(Box6), resta per altro inteso che queste Laundry List sono puramen-

SETTEMBRE 2020 LM 87


Management

te indicative e, come sempre, devono essere buon senso e giusta

CONCLUSIONI

misura a regolare modalità, da una parte, di pianificazione, organizza-

Non v’è dubbio che il lavoro a distanza avrà la stessa funzione rivolu-

zione e controllo e, dall’altra, di ricerca dell’equilibrio tra vita lavorativa

zionaria dell’avvento di Manifattura 4.0: in entrambi i casi, e ciascuna

e vita privata.

per il proprio ambito (White Collar/Blue Collar), si tratta di tecnologie

IL DECALOGO DEL TEAM LEADER

destinate a cambiare la nostra concezione del lavoro e a incidere in Box 5

Per massimizzare i risultati ottenibili dallo Smart Working, al Team Leader si suggerisce di: • dimostrare convinzione nei nuovi sistemi adottandoli come unici strumenti di coordinamento e controllo; • usare con coscienza il tempo disponibile senza usurpare gli spazi lasciati ai propri collaboratori; • pur in un contesto informale, organizzare incontri programmati e rispettarne appuntamenti e limiti temporali; • sfruttare net meeting e videochiamate tenendo anche colloqui vis-à-vis (non virtuali) a intervalli regolari (es.: una volta a settimana); • approfittare del tempo recuperato (dando autonomia ai Team Mate) per fornire una visione più completa delle attività in corso; • contrastare l’isolamento sociale convocando regolarmente il team anche fuori dall’ambiente lavorativo (off site meeting); • gestire l’euristica della distanza, per cui si tende ad attribuire priorità a chi ci è più prossimo; • concentrare l’attenzione sul cosa (tempo/risorse/costi) lasciando libertà ai Team Mate sul come (strumenti/ tecniche/metodi); • restare al centro della comunicazione, informando il Team sugli eventi aziendali e fornendo continui feedback sul progetto; • incentivare i Team Mate allo Smart Working sia con il training sulle applicazioni che attraverso l’esempio e la visione della realtà.

IL DECALOGO DEL TEAM MATE

• chi coordina risorse, oltre a esercitare la funzione di supervisione e controllo propria del manager, dovrà possedere spiccate doti di leadership ovvero essere in grado di interpretare la strategia e trasferirla ai propri collaboratori dando un senso al loro operato ed adattando il proprio comportamento alle caratteristiche delle persone e alle situazioni contingenti; • chi esegue attività, sempre meno ripetitive e sempre più complesse, dovrà essere in grado di sostenere un elevato tasso di ambiguità ed incertezza e di gestire la propria autonomia bilanciando i vari ruoli sociali (di partner, di genitore, di membro di una comunità ecc.) in un ambiente i cui confini tenderanno ad essere confusi dalla commistione casa/ufficio e dal rischio di attività open ended. Se questo sarà un reale progresso (meno impatto ambientale, più tempo per se stessi, migliore qualità della vita) o una perdita di valori (meno integrazione, più ossessione per il lavoro, più ansia da performanFigura 9

ce), dipenderà sicuramente da

noi stessi. Come mostra un disegno ambiguo (Fig.9), dove si può scorgere sia la giovane ragazza che la vecchia megera, starà a ciascuno vivere il lato positivo (o quello negativo) di questa opportuni-

Box 6

Per non essere travolti dalla tendenza invasiva dello Smart Work ma, allo stesso tempo, per garantire disponibilità ed efficacia, è opportuno che i Team Mate: • aggiornino e condividano una propria agenda; • rendano accessibili ai colleghi i dati elaborati sul progetto; • garantiscano la tracciabilità del proprio lavoro; • ricordino che la qualità si misura sui risultati, non sullo sforzo; • sappiano salvaguardare la propria vita privata; • evitino time sharing e multi tasking, pure fonti d’errore; • programmino coi colleghi delle pause caffè virtuali; • evitino l’overloading e si concedano momenti di ossigenazione; • producano report essenziali e li indirizzino ai soli interessati; • comprendano la convenienza a lavorare in logica collaborativa.

88 LM SETTEMBRE 2020

modo pesante sulla nostra vita. In particolare:

tà (o di questa minaccia). Una cosa è comunque certa, se avessimo rifiutato l’invenzione della ruota (Fig.10) la nostra vita non ne avrebbe tratto certo un giovamento.

Figura 10


Management di TOMMASO RONDI e MARTIN ULLRICH, ACCENTURE

Visibilità sulla Supply Chain e Tecnologie a Supporto La visibilità è un prerequisito per una gestione efficiente delle supply chain di oggi: più visibilità sulla propria supply chain genera efficienze e permette di offrire servizi avanzati ai propri clienti. Il mercato delle soluzioni tecnologiche a supporto è pienamente maturo e si tratta solo di scegliere con attenzione in base agli obiettivi di business che si vogliono conseguire

I MACRO-TREND DELLA SUPPLY CHAIN

N

egli ultimi anni il mondo della Supply Chain è stato in-

operativa, che fungeva da collante fra il reparto produzione e quello vendite, ad una variabile strategica fondamentale per determinare il successo di una società.

fluenzato da trend di cambiamento che ne hanno rivoluzionato le operazioni e definito nuove variabili deter-

Il primo fattore chiave risiede nel trend di ottimizzazione dei costi

minanti nel mercato. Sono due i macro-fattori che

derivati dalla globalizzazione. Tale fenomeno ha mutato profonda-

stanno impattando l’ecosistema e il modus operandi. Tali fenomeni

mente le strategie che definivano la catena di valori delle maggiori

hanno fatto sì che il ruolo stesso della Supply Chain all’interno di

società a livello globale nell’ultimo ventennio. Il dislocamento della

un’organizzazione sia mutato, spostando il focus da una funzione

produzione, la scelta di fornitori esteri e l’outsourcing di alcune funzio-

SETTEMBRE 2020 LM 89


Management

ni in aree del mondo con costo del lavoro minore, hanno accresciuto

acquisizione di volumi di dati, rendendo il dato stesso fattore sempre

la complessità della Supply Chain, rendendola interdipendente e inter-

più determinante per in ogni scelta strategica. La misurazione del

connessa globalmente.

dato e la conseguente analisi hanno reso possibile lo sviluppo di

La complessità del network di produzione e la capillarità della distri-

software di pianificazione avanzati, basati su logiche di analitica della

buzione richiesta oggi da molte realtà, hanno fatto emergere molte-

domanda, dell’offerta, nonché di ottimizzazione della produzione e

plici difficoltà e sfide. In primo luogo, il forte dislocamento di parti

distribuzione logistica. A tal proposito una delle innovazioni che sta

della Supply Chain in aree rurali remote o in paesi emergenti, causa

maggiormente impattando l’intera catena del valore e dalla quale

notevoli sfide nel monitoraggio della qualità del prodotto e crea diffi-

moltissime realtà stanno traendo grandi benefici è lo sviluppo di si-

coltà in termini di coordinamento della produzione, ottimizzazione dei

stemi di visibilità e tracciabilità real-time. Tali strumenti sono disegna-

costi logistici e flessibilità nella pianificazione. Le società si affidano

ti per registrare e raccogliere una vasta quantità di dati in tempo reale

sempre più ad un alto numero di partner esterni per far sì che materie

su una molteplicità di variabili parte del network distributivo e danno

prime, semilavorati e prodotti finiti vengano efficientemente allocati

la possibilità di ottenere una visione istantanea e olistica di tutti gli

su tutta la catena produttiva nel momento pianificato. Il considerevo-

attori coinvolti nei vari processi.

le numero di attori coinvolti, la complessità logistica del network come anche la tendenza ad esternalizzare i servizi, fa sì che vi siano difficoltà nel monitoraggio delle performance degli attori esterni coinvolti.

LIVELLO DI MATURITÀ DELLE SOLUZIONI DI VISIBILITÀ

Sotto tale categoria vi si identificano una molteplicità di attori quali i fornitori di materie prime, i co-packer, i fornitori di servizi logistici e i

I trend che stanno ridefinendo il mondo della catena del valore hanno

distributori. La poca visibilità sulla performance di ciascun partner

fatto crescere una forte esigenza di trasparenza e tracciabilità lungo

coinvolto nella filiera ha notevoli implicazioni in termini di costi soste-

l’intera filiera. La possibilità di ottenere visibilità sul ciclo di distribuzio-

nuti. In primo luogo, rende le negoziazioni delle tariffe sui servizi offer-

ne del prodotto ridefinisce lo scenario competitivo del mercato, crea

ti basate puramente su logiche di mercato e di prezzo, escludendo

nuove opportunità per affermarsi sulla concorrenza ed è senza dubbio

considerazioni di merito basate su indicatori quantitativi attendibili

fattore differenziante nell’offerta. L’impatto di tale tecnologia è trasver-

sulla qualità ed efficienza del servizio offerto. In secondo luogo, rende

sale non solo sulla Supply Chain stessa, cuore di questa innovazione,

assai complicata la reperibilità di informazioni in tempo reale su tutta

bensì su varie aree aziendali interconnesse. Possono essere identifi-

la Supply Chain e rallenta notevolmente il tempo di reazione in caso

cati due livelli di maturità d’applicazione da parte di una piattaforma

di imprevisti o cambiamenti. Tali disruption possono essere causa di

di tracciabilità: reactive e predictive. Il modello di visibilità reactive

interruzione della fornitura e perdita di competitività sul lungo periodo.

permette all’azienda un monitoraggio ex-post degli eventi e della

Il secondo trend di cambiamento risiede nella digitalizzazione e nell’a-

performance, o di reagire prontamente a eventi imprevisti non prece-

vanzamento tecnologico. Motore di sviluppo dell’ultimo trentennio,

dentemente pianificati. Si basa su tre strumenti: visibilità geografica

tale fenomeno ha implicazioni vaste su tutta la Supply Chain. È possi-

(camion, container, parcel, SKU), sensoristica e analitiche. La visibilità

bile dividerlo in due fattori distinti; il primo lato domanda, il secondo

geografica tramite GPS permette di ricevere dati e avere una visione

lato offerta. Lato domanda, la digitalizzazione risiede nell’esplosione

globale su quali sono stati gli spostamenti, tragitti e orari dei traspor-

del mondo e-commerce. Gli acquisti online anno dopo anno registra-

ti. Allo stesso tempo la connessione ad altri sensori abilità la possibi-

no numeri vertiginosamente1 in crescita, ridefinendo la struttura stes-

lità di raccogliere grandi volumi di dati su molteplici variabili intercon-

sa del network di distribuzione necessario per soddisfare tale crescen-

nesse come la temperatura, la luce, il movimento del prodotto

te domanda. L’esplosione degli acquisti online ha facilitato la

durante il trasporto o lo stoccaggio. Avere a disposizione una grande

comparazione tra prodotti, tra prezzi e servizi offerti, incrementando

quantità di dati permette di creare analitiche e KPI capaci di fotogra-

le aspettative dei clienti e aumentando il livello di soddisfazione richie-

fare lo status della Supply Chain. Il livello di maturità della soluzione di

sto1. Lato offerta, la digitalizzazione ha permesso lo sviluppo di nuovi

tracciabilità è ancora nella fase iniziale, ma nonostante ciò il suo va-

asset tecnologici fortemente innovativi per il coordinamento di tutta

lore è notevole. Il livello di maturità successivo più avanzato di trac-

la catena di approvvigionamento, produzione, fornitura e distribuzione.

ciabilità è chiamato predictive. Quando la piattaforma di visibilità viene

Tali nuovi strumenti hanno reso possibile la precisa misurazione e

integrata con algoritmi di intelligenza artificiale, la potenzialità di tale

90 LM SETTEMBRE 2020


soluzione diventa non più solo reattiva nei confronti di imprevisti,

la quale si trova obbligata a pagare delle penali al trasportatore oltre

bensì predittiva. Il valore aggiunto è quello di identificare con anticipo

certe soglie di attesa.

potenziali colli di bottiglia, ritardi e problematiche, prima che essi si

La raccolta di questi dati su orari di partenza e arrivo dei fornitori logi-

palesino. Oltre agli strumenti caratteristici parte del modello reactive,

stici rappresenta un prezioso asset per la divisione procurement. At-

quello predictive si contraddistingue con l’aggiunta di analitiche pre-

traverso un monitoraggio costante basato su KPI di performance, la

dittive, come la predictive ETA (Estimated Time of Arrival), ovvero una

visibilità rappresenta una notevole leva in termini di forza contrattuale

proiezione dell’orario di arrivo della spedizione contenente la merce.

nella definizione del prezzo e dei volumi trasportati, nonché un miglio-

Tale algoritmo di intelligenza artificiale si basa sulla raccolta dati da

ramento del servizio offerto da parte dei propri partners logistici.

varie fonti e prende in considerazioni variabili quali il traffico, il meteo,

Con la diffusione di logiche di produzione Just in Time, è aumentata

i limiti di velocità e le pause del guidatore. Tutte queste variabili com-

la necessita di un coordinamento ottimale tra i vari attori coinvolti, ri-

putate assieme definiscono un potenziale orario di consegna nelle

ducendo al minimo i costi operativi, le inefficienze di processo e i livel-

varie location del network, dando una visione futura dello scenario.

li di scorte di sicurezza. La produzione può beneficiare di maggiore

Attraverso una pronta comunicazione del problema, quale un ritardo

visibilità sulle consegne in arrivo; una delle cause dei fermi macchina

nella consegna oppure un guasto, i vari attori sono in grado di coordi-

non pianificati e della riduzione di efficacia produttiva dei macchinari

nare e risolvere una criticità in maniera efficiente. La chiave risiede

(overall equipment effectiveness) sono i ritardi nelle consegne di ma-

nella possibilità di anticipare problemi attraverso analitiche predittive

terie prime. Ricevendo informazioni in tempo reale sulla posizione

e KPI in grado di simulare scenari futuri e prendere decisioni ottimali

delle consegne critiche le unità di pianificazione possono aggiustare

attraverso processi automatizzati.

il piano di produzione dando priorità a prodotti che non richiedono quello specifico materiale o riprogrammando interventi di manuten-

APPLICAZIONI E LEVE DI BUSINESS

zione. Avere piena visibilità sulle tempistiche di flusso in entrata e uscita abilita un’analisi di dettaglio del livello di safety stock in ogni

Le potenzialità strategico operative di tali soluzioni impattano diver-

location facente parte del network. L’ottimizzazione del livello di ma-

se funzioni migliorandone l’efficienza e il loro contributo alla cresci-

gazzino bilancia due leve che sono in opposizione tra loro; la necessi-

ta aziendale.

tà di mantenere le giacenze di magazzino ad un livello di sicurezza e

La divisione logistica e trasporti, cuore della Supply Chain, è l’area che

la tendenza a minimizzare i costi di stoccaggio. Lato giacenze di si-

più di tutte beneficia da una piena visibilità. Attraverso una precisa

curezza vi è la necessità di avere materiali e prodotti pronti per essere

misurazione del tempo di trasporto (lead time) tra i vari nodi del network

spediti al cliente finale per non intaccare le opportunità di ricavi e la

logistico, l’azienda è in grado di ottimizzare il proprio network distribu-

soddisfazione del cliente finale. D’altro canto, mantenere uno stoccag-

tivo e ridurre al minimo le inefficienze di trasporto. L’analisi statistica

gio di magazzino al minimo permette di ridurre i costi di stoccaggio,

dei dati sui tempi di percorrenza e i percorsi effettuati permette di

minimizzare l’obsolescenza dei beni, e liberare liquidità aziendale. Una

identificare le cause scatenanti dei ritardi nelle consegne e quindi di

piena tracciabilità permette di trovare un bilanciamento tra queste due

migliorare il livello di servizio risolvendo il problema o, qualora non

leve, ottimizzando il flusso finanziario e non intaccando la capacità di

fosse possibile, adattando i parametri di pianificazione. Capita spesso

servire gli ordini dei clienti. A tal proposito è utile approfondire il discor-

che la causa del ritardo siano i colli di bottiglia in fase di carico e sca-

so relativo al Capitale Circolante Netto. La minimizzazione dello stock

rico, dovuti ad una pianificazione approssimativa delle finestre di

in magazzino, attraverso una logica Just in Time, libera risorse in ter-

consegna. Avere visibilità in tempo reale sulla posizione dei mezzi

mini di liquidità che possono essere impiegate altrove. Si vanno a ri-

permette di gestire in modo dinamico la prenotazione delle baie di

durre i giorni di giacenza media di magazzino, migliorando l’accura-

carico ottimizzando i flussi di ingresso e uscita dal magazzino. Mag-

tezza della pianificazione finanziaria in termini, sia di allocazione delle

giore visibilità sugli orari previsti di carico e scarico permette inoltre al

risorse di capitale finanziario, sia di struttura di capitale approvvigio-

magazzino di ottimizzare i turni del personale, gestendo la capacità

nato a debito o proprio. Attraverso apparati sensoristici istallati nei

sulla base della data e ora di consegna reale e non su quella pianifi-

container, nei rimorchi o nei magazzini si crea la possibilità di monito-

cata in base ad un dato medio. Inoltre, i ritardi causati per rallentamen-

rare costantemente la qualità del prodotto lungo la filiera registrando

ti nelle fasi di carico e scarico rappresentano un costo per l’azienda,

in tempo reali variazioni significative di temperatura o umidità. Questo

SETTEMBRE 2020 LM 91


Management

è estremamente importante per aziende CG&S produttrici di beni ali-

ne e tracciabilità dei prodotti e l’utilizzo di smart contract per regolare

mentari e di largo consumo, che focalizzano il proprio successo

il rapporto con fornitori di materie prime o di servizi (come i servizi

competitivo sulla qualità del prodotto risaltandone la filiera. Problema-

logistici)3.

tiche come prodotti finiti rovinati possono essere prontamente iden-

Nel primo caso la blockchain è utilizzata per certificare la provenienza

tificati, prima che ciò possano causare problemi a cascata per l’intera

del prodotto e delle corrette condizioni di conservazione (e.g. control-

catena. Inoltre, è possibile ricaricare tale danno tramite penali al proprio

lo della temperatura) tramite la registrazione delle letture di sensori o

fornitore logistico, identificando con certezza il momento e il luogo

codici posizionati sul prodotto o sulle confezioni; è proprio l’impossi-

nel quale il danno al prodotto è stato provocato.

bilità di manomettere questi dati che rende la blockchain la tecnologia migliore per la registrazioni di dati qual ora si lavori con un ecosistema

Ultima area beneficiante dall’introduzione di una piattaforma di trac-

di numerosi fornitori e sub fornitori e con i quali non ci sia piena fiducia

ciabilità è il Customer Service. Attraverso una visione globale delle

nella qualità delle informazioni condivise. L’utilizzo dello smart contract

spedizioni e la visibilità sullo status preciso degli ordini, non solo faci-

permette invece di automatizzare i processi amministrativi legati al

lita la risposta a richieste lato cliente su ritardi di consegna, ma mette

pagamento dei fornitori e alla gestione di reclami, sia logistici che di

il cliente stesso nella condizione di poter monitorare autonomamente

qualità. Infatti, è possibile programmare le condizioni contrattuali in

lo status del proprio ordine. Il consumatore finale ha piena visibilità

modo che alla registrazione di un determinato evento venga inviato

sulle fasi del proprio acquisto, avvertendolo in tempo di eventuali ri-

un pagamento o uno nota di credito; un’applicazione è quella del

tardi o problematiche. La soddisfazione finale del servizio offerto da

monitoraggio della performance di un trasportatore che in caso di

parte del cliente viene notevolmente elevata.

superamento della temperatura concordata per il trasporto potrebbe

Una piattaforma di tracciabilità può essere integrata con altri sistemi

vedersi ridotto il compenso. Nonostante il potenziale degli smart

per automatizzare operazioni e processi che ad oggi sono manuali. Vi

contract in logistica e supply chain attualmente non ci sono progetti

è la possibilità di connettere direttamente la piattaforma a sistemi ERP

che hanno superato la fase di proof of concept in quanto c’è ancora

e CRM, condividendo automaticamente le informazioni e abilitando

poca chiarezza sulla validità legale e il grado di accettazione da parte

workflow automatizzati. Questa interconnessione permette di riceve-

dei fornitori. La blockchain aggiunge valore rispetto a soluzioni di visi-

re ed emettere documenti in modalità automatizzata, integrandola

bilità tradizionali quando l’ecosistema di fornitori e partner è numero-

con il sistema finanziario interaziendale, riducendo la necessità di

so e non c’è certezza dell’accuratezza del dato; inoltre pone le basi per

personale dedicato ad attività manuali e ripetitive. Allo stesso tempo

applicazioni più avanzate come quelle degli smart contract che auto-

una piattaforma di tracciabilità svolge un ruolo di facilitatore in termi-

matizzerebbero dispendiosi processi amministrativi per il monitorag-

ni di comunicazione e coordinamento tra reparti. Un flusso comuni-

gio e la gestione di SLAs.

cativo ridotto tra reparti standardizza e semplifica il processo di approvvigionamento informazioni e risalta le comunicazioni davvero rilevanti, tagliando le ridondanze. Per concludere, l’implementazione

FATTORI CHIAVE PER LA SCELTA DI SOLUZIONI DI VISIBILITÀ

di un sistema di real-time visibility permette alla società di sviluppare iniziative di miglioramento continuativo di processi in molteplici aree,

Il mercato per soluzioni di visibilità è in rapida espansione; giganti dei

liberando risorse e basando le proprie decisioni su dati e analitiche

software d’impresa hanno sviluppato nuovi moduli a corredo della

quantitative.

loro offerta in ambito Supply Chain e allo stesso tempo sono emerse delle startup specializzate in determinati segmenti di mercato (e.g.

BLOCKCHAIN E VISIBILITÀ: HYPE O VALORE AGGIUNTO?

tracciabilità via mare, in real time, RFID ecc.), le quali hanno sviluppato soluzioni Cloud facilmente integrabili con funzionalità più evolute. In questo contesto diventa difficile per le aziende identificare la solu-

Negli ultimi anni più aziende hanno introdotto in modo sperimentale

zione più adatta e quindi spesso ci si affida ad un’analisi superficiale

l’utilizzo di tecnologia blockchain per garantire maggiore visibilità e

delle funzionalità offerte dal proprio fornitore al contrario di seleziona-

trasparenza della filiera produttiva. Nell’industria manifatturiera si

re la soluzione più adatta alle esigenze dell’azienda. Esistono diversi

osservano due casi d’uso ad alto potenziale: la certificazione di origi-

fattori da analizzare prima di selezionare la soluzione di visibilità più

92 LM SETTEMBRE 2020


adatta: il livello di integrazione necessario con partner esterni (opera-

media dal 7% al 15% del loro tempo in attività a basso valore aggiun-

tori logistici o fornitori); la necessità di tracciare il prodotto piuttosto

to per cercare e comunicare informazioni riguardo ad ordini e spedi-

che l’asset (camion o container) e quindi la tipologia di strumento di

zioni; automatizzando il processo di raccolta informazioni e attivando

tracciabilità richiesta (Telematiche, RFID, GPS, etc.); la necessità di

notifiche automatiche è possibile ottimizzare l’attività, liberando tem-

tracciare altre informazioni oltre la posizione come temperatura, luce

po aggiuntivo per attività di supporto cliente a valore aggiunto.

e umidità e infine la necessità di ricevere informazioni in tempo reale

L’ottimizzazione degli slot di carico può portare ad una riduzione signi-

piuttosto che di eventi specifici (e.g. spedito, in transito, consegnato,

ficativa dei costi di magazzino e di trasporto. Visibilità sull’orario di

ecc.) . Una volta identificato il perimetro è necessario selezionare un

prevista consegna permette di migliorare la pianificazione e ridurre i

gruppo di soluzioni con quelle funzionalità e valutarne il costo di im-

turni straordinari con una conseguente riduzione del costo del perso-

plementazione, di licenza e di eventuali costi accessori necessari per

nale dal 2%-7%. La migliore pianificazione garantisce inoltre di ridurre

un funzionamento completo dell’applicativo. Contattare più fornitori

le code in ingresso e i tempi di carico e scarico, riducendo considere-

e ottenere più quotazioni è utile non solo per il costo ma per valutare

volmente le penali pagate ai trasportatori logistici che possono anche

le differenze e il grado di copertura delle funzionalità di ognuno dei

ammontare al 2% del costo di trasporto.

fornitori.

Infine, una maggiore visibilità sulle attività e i lead time a monte della

4

filiera garantisce maggiore controllo sulle scorte. Questo permette

PIÙ VISIBILITÀ SULLA PROPRIA SUPPLY CHAIN GENERA EFFICIENZE E PERMETTE DI OFFRIRE SERVIZI AVANZATI AI PROPRI CLIENTI

Rimane complicato per le aziende quantificare i benefici derivanti da più visibilità sulla propria filiera e ottenere di conseguenza il supporto

con il tempo una migliore ottimizzazione delle scorte di sicurezza e una riduzione del tasso di rotazione dell’inventario.

LA VISIBILITÀ È UN PREREQUISITO PER UNA GESTIONE EFFICIENTE DELLE SUPPLY CHAIN DI OGGI

necessario per nuovi progetti in questo ambito. La visibilità è solo il punto di partenza di un percorso lungo e complesso volto ad utilizza-

Ogni direttore Supply Chain dovrebbe iniziare a valutare il livello di

re i dati provenienti dalla propria Supply Chain per offrire servizi a va-

monitoraggio e controllo sulla propria Supply Chain. Diverse aziende

lore aggiunto ai propri clienti e allo stesso tempo aumentare l’efficien-

hanno intrapreso un percorso di trasformazione per creare una copia

za operativa. In aziende del settore della grande distribuzione

digitale del proprio network logistico:

organizzata e dei beni di consumo che hanno lanciato progetti di visi-

• Partendo dallo sviluppo di una strategia di business e IT volta a

bilità abbiamo riscontrato un aumento significativo della soddisfazio-

massimizzare il valore dei dati raccolti e non volta all’adozione di

ne cliente, una riduzione dei costi logistici, un aumento dell’efficienza

funzionalità di sistema.

del personale di customer service e una riduzione del capitale circo-

• Identificando qual è il perimetro dal quale si vuole partire per estrar-

lante netto. I servizi aggiuntivi come la notifica di consegna o ritardo

re maggiore beneficio dalla visibilità; come ad esempio il flusso di

e la certificazione di qualità e provenienza hanno un effetto positivo

logistica inbound da i principali fornitori di materie prime.

sulla percezione del brand; in un azienda food and beverage abbiamo

• Definendo un piano di investimenti e benefici che generi un ritorno

stimato che su clienti in cui era stato attivato il servizio si è realizzato

positivo per l’azienda in termini di fatturato e riduzione costi.

un incremento del Net Promoter Score (NPS) di 1,5 punti con un con-

• Adottando un approccio agile, minimizzando l’investimento richiesto

seguente incremento del fatturato di 0,6%-0,7% annuo.

ad inizio trasformazione e introducendo nuove funzionalità in modo incrementale.

Un altro elemento con impatto sul fatturato, soprattutto per aziende di beni di largo consumo che operano in alcuni mercati come quello francese, sono le penali logistiche. Tramite soluzioni di visibilità è infatti possibile ridurle dal 25% al 50% ottimizzando gli slot di consegna con un impatto stimato di aumento del fatturato annuo di 0,2%-0,8%. Il personale dell’ufficio trasporti o del customer service spendono in

NOTE [1]. Accenture, 2018 Reinventing the Supply Chain with AI https://www.accenture.com/_acnmedia/pdf-82/accenture-intelligent-supply-chain-management.pdf [3]. Accenture, 2019. Tracing the Supply Chain. https://www.accenture.com/_acnmedia/PDF-93/Accenture-Tracing-Supply-Chain-Blockchain-Study-PoV.pdf [4]. Gartner, 2019. Supply Chain Operational Visibility Vendor Guide.

SETTEMBRE 2020 LM 93


Organizer

n. 307 SETTEMBRE 020

Corsi di formazione OTTOBRE

27/10/20

Acquisti e approvvigionamenti: strumenti e tecniche per una corretta gestione

ASSOLOGISTICA

28/10/20

Master CSCP APICS - Certified Supply Chain Professiona

ADVANCESCHOOL

5-12/10/20

Demand & Inventory Planning

AILOG

05/10/20

Risk Based Thinking: modelli operativi per la gestione del rischio

ASSOLOGISTICA

6-13/10/20

Supply Chain Management I

AILOG

3-10/11/20

Supply Chain Management II

AILOG

6-7/10/20

Sales & Operations plannig

LIUC

3-4/11/20

Demand Planning & Sales Forecasting

LIUC

08/10/20

Il collegamento societario e la co-datorialità

ASSOLOGISTICA

05/11/20

Obblighi e responsabilità dello shipper e del vettore nei trasporti marittimi

ASSOLOGISTICA

8-15/10/20

Demand & Inventory Planning I

AILOG

12/11/20

Lean production: concetti base e principali tecniche applicative

ASSOLOGISTICA

9-10/10/20

Internazionalizzazione della supply chain

POLIMILANO

18/11/20

Da venditore a consulente di servizi logistici

ASSOLOGISTICA

15/10/20

La logistica di magazzino

ASSOLOGISTICA

19/11/20

Gestire il rischio stradale attraverso modelli organizzativi ASSOLOGISTICA e applicando i principi della guida difensiva

17-24/10/20 Transportation II

AILOG

25/11/20

Carico, fissaggio e gestione delle unità di carico secondo il CTU code

19-26/10/20 Sales & Operations plannig

AILOG

27-28/11/20 Strategia aziendale e gestione della supply chain

NOVEMBRE

ASSOLOGISTICA POLIMILANO

22/10/20

La polizza di carico come titolo rappresentativo della merce nel trasporto marittimo

ASSOLOGISTICA

23/10/20

Master CPIM - Certified in Production & Inventory Management |

ADVANCESCHOOL

1-2/12/20

Inventory Management & Stock Control

LIUC

23/10/20

>BSCM - Basics Tutorial Program - CPIM Part 1

ADVANCESCHOOL

10/12/20

Processo e programmazione di progetti e risorse, con focus sul risk management

ASSOLOGISTICA

DICEMBRE

gli eventi della logistica DELIVER

deliver.events

08/10/20

09/10/20

BI-MU

bimu.it

14/10/20

17/10/20

Italia Italia

GLOBAL SUMMIT

glsummit.it

18/10/20

19/10/20

L'EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI

logfarma.it

18/11/20

19/11/20

ONLINE Milano Lazise ONLINE

REFRIGERA 2021

refrigera.show

16/02/21

18/02/21

Italia

Bologna

LOGIMAT 2021

logimat-messe.de

09/03/21

11/03/21

Germania

Stoccarda

TRANSPOTEC LOGITEC 2021

transpotec.com

18/03/21

21/03/21

Italia

Milano

CEMAT 2021

cemat.de

12/04/21

16/04/21

Germania

Hannover

SIL BARCELLONA 2021

silbcn.com

01/06/21

03/06/21

Italia

Barcellona

TOC EUROPE 2021

tocevents-europe.com

08/06/21

10/06/21

Olanda

Rotterdam

GREEN LOGISTICS EXPO 2022

greenlogisticsexpo.it

23/03/22

25/03/22

Italia

Padova

INTRALOGISTICA ITALIA 2022

intralogistica-italia.com

03/05/22

06/05/22

Italia

Milano

94 LM SETTEMBRE 2020


SUL PROSSIMO NUMER0 SUL PROSSIMO NUMER0 SUL PROSSIMO

si parla di... ACCENTURE 89-93 A-SAFE 67-68 BOSCH REXROTH 56 BRIVIO&VIGANÒ 78-82 BW CONSULTING 83-88 CANTINA COLLEMASSARI 35-37 CECCARELLI 38-39 CELLUMATION 57 CEMAT 52-53 CEVA LOGISTICS 61 COMBILIFT 54 CROWN 55 DB SCHENKER 63 DEL BARBA CONSULTING 66 DELICATESSE 30-34 DEMATIC 60 DNV GL 11 DOKS.INNOVATION 57 EASYMILE 56 FORKON 57 GEEK+ 56, 61 GENERIX 78-82 GEODIS 63 GUERRA 13 HANNOVER MESSE 58-59 HYSTER 54 ICAM 62 ICM 61 IFOY 52-57 IL GIGANTE 78-82 INPECO 46-51 INTRALOGISTICA ITALIA 59 ISCA ACADEMY 42-43 JUNGHEINRICH 55, 64 KEY PROJECT 30-34 LCS 60, 65 MELINDA 26-29 MGM ROBOTICS 66 NOVA SYSTEMS 8-9 OMRON 60 POLITECNICO MILANO 11, 14-16 PROGLOVE 57 RISE 14-16 STILL 60 UNIVERSITÀ BRESCIA 14-16, 18-20 UNIVERSITÀ UDINE 22-24 VITICOLTORI LA DELIZIA 38-39 WIFERION 57

gli inserzionisti AMBROSIANO GROUP BSQ SECURITY DEMATIC FEC ITALIA HSC – INTELENER KNAPP NOVA SYSTEMS OMRON ONIT GROUP OVERLOG SAVOYE TORELLO TOSHIBA UNICAR VIASAT

17 70-71 21 5 72-73 IV C. I C. 3 74-75 25 63 39 II C 45 76-77

Ottobre

Speciali LOGISTICA SOSTENIBILE ED ECONOMIA CIRCOLARE PACKAGING

SUL PROSSIMO NUMER0 SUL PROSSIMO NUMER0 SUL PROSSIMO

Dossier Tecnologie SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS

SETTEMBRE 2020 LM 95


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Riceverai 10 numeri della rivista (dal primo numero utile per un anno)

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LA LOGISTICA SECONDO GINO MARCHET

020 Da 30 anni Logistica Management percorre l’evoluzione della logistica e della supply chain informando puntualmente i suoi lettori. Un’informazione, quella della rivista, completa di approfondimenti, dati, inchieste, interviste, analisi di mercato, che accompagna le aziende italiane nel business quotidiano. Una fonte di aggiornamento indispensabile, affiancata da quella sul web.

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