n° 314
logisticamanagement.it
manufacturing distribution supply chain
MAGGIO 2021 ISSN 1120-3587
Editrice TeMi Srl LOGISTICA MANAGEMENT - Anno 30 n. 314 Maggio 2021 - €7.5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
Speciali ECOMMERCE & OMNICANALITÀ - IMMOBILI LOGISTICI Riadattare il passato per pianificare il futuro della logistica Il ruolo dei logistics hub – II PARTE
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sommario
LM n. 314 maggio
6 EDITORIALE SE NON ORA, QUANDO? di E. Baglieri
8 COVER
AL VIA IN ITALIA IL MARCHIO VERIZON CONNECT
65 DOSSIER TECNOLOGIE
Speciale 10 ECOMMERCE & OMNICANALITÀ DIGITAL SWITCH: L’ESPERIENZA FISICA SI CREA ONLINE
a cura di M. Del Pizzo
VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO
40 L’ECOMMERCE DI DOMANI È QUI, ORA 44 FAST, GREEN & FRICTIONLESS: LA LOGISTICA AL CENTRO DELL’ECOMMERCE E DEL NEW RETAIL
72 MANAGEMENT
L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, CHIAVE DI SVILUPPO PER UNA RETE LOGISTICA COMPLESSA
76 SCENARI
di M. Bagliani
48 PASSAGGIO DALL’OMNICANALITÀ TRADIZIONALE A QUELLA INNOVATIVA
di A. Calonaci, P. Guzzetti
IL FUTURO DELLA LOGISTICA STA NEL RIADATTARE IL PASSATO di S. Culey
86 INTERMODALITÀ
SERVIZI LOGISTICI, TERRITORIO E AMBIENTE. IL RUOLO DEI LOGISTICS HUB – II PARTE di P. Donati, R. Passaro
rubriche 94 0RGANIZER
Speciale 50 IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI L’IMMOBILE LOGISTICO DIVENTA SMART
In copertina: VERIZON www.verizonconnect.com
a cura di C. Biondi
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84 LM LUGLIO/AGOSTO 2020
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gestione offerte / trattative, gestione ordini intergruppo, gestione ordini aperti GESTIONE DELLE SCORTE pianificazione scorte, gestione scorte su più depositi, gestione materiali di consumo e manutenzione, gestione ordini di trasferimento GESTIONE SPEDIZIONI / TRASPORTO schedulazione spedizioni FATTURAZIONE pre-fatturazione, post-fatturazione, gestione note di debito e credito, fatturzione periodica, gestione sconti / omaggi, gestione anticipi INTERFACCE EDI ordini, bolle, fatture GESTIONE FORZA VENDITA budget delle vendite, gestione provvigioni GESTIONE RAPPORTI CON IL CLIENTE (CRM) tempi di consegna
142 LM LUGLIO/AGOSTO 2020
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logisticamanagement.it
LM n.314 Maggio
COMITATO SCIENTIFICO
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Mario Bagliani, Simona Berola, Aurelia Calonaci, Alberto Corradini, Sean Culey, Pietro Donati, Paolo Guzzetti, Silvia Impagliatello, Giovanni Papagno, Renato Passaro, Davide Vicario DIRETTORE RESPONSABILE Ernesto Salvioli
Luigi Battezzati (Università LIUC Castellanza) Mauro Caputo (Università di Salerno) Antonio Carlin (Politecnico di Torino)
DIRETTORE EDITORIALE Enzo Baglieri
Sergio Cavalieri (Università di Bergamo)
REDAZIONE Cecilia Biondi (Caporedattrice) Michela Del Pizzo
Alberto De Toni (Università di Udine)
DIREZIONE MARKETING Anna Dall’Osso anna.dallosso@editricetemi.com
Giulio Di Gravio (Sapienza Università di Roma)
IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin
Marco Falagario (Politecnico di Bari)
REDAZIONE E UFFICIO TRAFFICO Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 www.logisticamanagement.it www.editricetemi.com press@editricetemi.com
Damiano Frosi (Politecnico di Milano)
PUBBLICITÀ Fabrizio Marioli fabrizio.marioli@editricetemi.com
Domenico Gattuso (Università Mediterranea di R. Calabria)
LOGISTICA MANAGEMENT è una rivista mensile e viene distribuita in abbonamento Copyright© 1994. Testi e disegni: riproduzione vietata. ABBONAMENTO € 75, versabili sul c.c.p. 37982204 Editrice TeMi S.r.l. - Milano La ricevuta del bollettino di conto/corrente è liberatoria ad ogni effetto e può essere inserita nella contabilità come operazione non soggetta ad IVA. Non sussiste l’obbligo di emettere fatture ai sensi dell’art. 72 D.P.R. n. 633/72 e del D.M. del 29-12-89. PUBBLICITÀ Inferiore al 50% REGISTRAZIONE presso il Tribunale di Milano. N° 943 del 22/12/1989 ISCRIZIONE presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 4204 STAMPA Aziende Grafiche Printing Srl Via Milano 3/5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)
Paolo Gaiardelli (Università di Bergamo)
Alessandro Perego (Politecnico di Milano)
COMITATO TECNICO
Marco Perona (Università di Brescia)
Andrea Antognazza
Giorgio Pizzamiglio (Politecnico di Milano)
(Key Project) Fausto Benzi
Carlo Rafele (Politecnico di Torino)
(VALEOin - Propeller Club)
Renato Redondi (Università di Brescia)
(Chain Accent)
Antonio Rizzi (Università di Parma)
Luigi D’Alonzo
Pietro Romano (Università di Udine)
Claudio Ferrozzi
Remigio Ruggeri (Politecnico di Milano)
Stefano Novaresi
(GEA) (Senior Consultant) Paolo Oppini
Raffaele Secchi (LIUC Business School)
(Studio Ing. Oppini)
Andrea Sianesi (Politecnico di Milano)
(Policlinico Gemelli)
Marcello Pani Andrea Payaro
Giuseppe Stabilini (SDA Bocconi)
(P & P Consulting & Services)
Alberto Grando (SDA Bocconi)
Elena Tappia (Politecnico di Milano)
Valeria Mininno (Università di Pisa)
Massimo Tronci (Sapienza Università di Roma)
Paolo Volta
Roberto Mosca (Università di Genova)
Andrea Vinelli (Università di Padova)
Trasporti)
Roberto Panizzolo (Università di Padova)
Roberto Zucchetti (Gruppo Clas)
Gianluca Sperone (Zoppas Industries) (Pagiro Economia dei Tito Zavanella (GEA)
INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Editrice TeMi Srl con sede legale in Monza (MB) e sede operativa in Monza (MB) Corso Milano, 19 CF e Partita IVA 11489470150 (in seguito “Titolare”), in qualità di Titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs 30/06/2003 n.196 (in seguito “Codice Privacy”) e dell’art. 13 Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito “GDPR”) garantisce la massima riservatezza dei dati da lei forniti. Con il conferimento dei suoi dati, esprime il suo specifico consenso al loro trattamento per gli scopi legati al servizio richiesto (Servizio) che Editrice TeMi Srl fornisce. Responsabile del trattamento è il legale rappresentante di Editrice TeMi Srl, Corso Milano, 19 20900 Monza (MB). I dati personali forniti per l’erogazione del servizio sono trattati con modalità elettroniche e cartacee, esclusivamente per l’attivazione e la gestione del servizio e per le operazioni contabili e di fatturazione. Per tale finalità, il conferimento dei dati è obbligatorio: in loro assenza non è possibile fornire il servizio. Al suddetto responsabile è possibile rivolgersi per esercitare i diritti che la normativa sulla privacy in vigore riconosce (accesso, rettifica, integrazione, cancellazione dei dati, opposizione al trattamento, ecc.) nonché per conoscere l’elenco aggiornato degli ulteriori responsabili del trattamento e le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza. Con il conferimento dei dati, Editrice TeMi Srl potrà utilizzare i dati forniti anche per finalità promozionali proprie e di terzi mediante sistemi cartacei e/o automatizzati (quali per esempio fax, email, sms, ecc.). Le segnaliamo che se siete già nostri clienti e/o lettori e/o avete partecipato a nostri eventi, potremo inviarle comunicazioni commerciali relative a servizi e prodotti del Titolare analoghi a quelli di cui ha già usufruito, salvo Suo dissenso (art. 130 c. 4 Codice Privacy). Attraverso il conferimento dei suoi dati personali conferma anche di aver letto l’informativa GDPR sul trattamento dei dati, pubblicata sul nostro sito www.logisticamanagement.it. Potrà chiedere ogni informazione scrivendo a amministrazione@editricetemi.com
Impresa Sanità
Editrice TeMi srl
4 LM MAGGIO 2021
(Accenture)
Nicola Saccani (Università di Brescia)
I PORTALI Sede legale: Via Vittorio Emanuele II, 36 20900 Monza - (MB) Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 press@editricetemi.com Presidente Ernesto Salvioli Amm. delegato Pietro Salvioli
Marco Lauro Bonomi
GLI EVENTI
I SOCIAL
CONVEGNI
WORKSHOP
TECNOLOGIE, METODI E SERVIZI PER
CHIMICA, ENERGIA E INDUSTRIA DI PROCESSO RIVISTA & WEB
una sinergia vincente per una comunicazione di valore
Da sapere: Prorogata l'agevolazione "BONUS PUBBLICITA" che prevede il recupero del 50% sugli investimenti pubblicitari fatti nel 2021
chimicamagazine.com Editrice TeMi Srl Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB), tel. 039-2302398, marketing@editricetemi.com
l'Editoriale
Se non ora, QUANDO?
Enzo Baglieri
Professor, Associate Dean, SDA Bocconi School of Management enzo.baglieri@sdabocconi.it
I
l Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il documento che
sviluppo sociale, economico e industriale del Sud rispetto al Nord
descrive la destinazione delle risorse assegnate all’Italia
rappresentano l’ostacolo alla convergenza economica e sociale
dall’Unione Europea all’interno del Dispositivo europeo per la
dell’Italia. La questione non è né meridionale né settentrionale,
ripresa e la resilienza. Oltre 191, 5 miliardi di euro, di cui 70 circa a
ma nazionale. E non si risolve ricorrendo al cosiddetto
fondo perduto, per favorire la ripartenza della nostra economia e
south-working, ossia al lavoro da remoto, grazie alle tecnologie
della nostra società civile dopo la tragedia della pandemia da
digitali, da regioni del Sud verso imprese ed economie del Nord.
Covid-19 da cui ancora fatichiamo a uscire. Il Piano, che può essere consultato online, assegna circa 25 miliardi alla missione
Per difendere il lavoro, creare occupazione, ridare vigore alla
delle infrastrutture per la mobilità sostenibile e rappresenta
nostra economia non possiamo dividere ancora di più il Paese.
un’occasione per poter colmare il gap infrastrutturale del Paese e
Questo non significa rinunciare alle potenzialità della
in particolare nella logistica tra Nord e Sud dell’Italia. In questi
digitalizzazione, che è altrettanto parte del PNRR di cui sopra, ma
giorni ho in più occasioni assistito a dibattiti di natura più o meno
creare le condizioni tecnologiche perché il Paese si concentri,
tecnica a favore e contro larga parte di queste misure e ritengo
converga, si presenti industrialmente e socialmente unito. Questa
necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti ai nostri lettori.
unità passa per la logistica delle cose e delle persone. E passa in primo luogo per la diffusione massiccia dell’Alta Velocità, la cui
L’attuale sistema delle infrastrutture del trasporto in Italia è
rete si ferma a Napoli/Salerno. Questa situazione riguarda anche
indegno di un Paese che aspira a essere una potenza mondiale. È
il Centro del Paese, perché la geografia di questo Paese richiede
inadeguato, sbilanciato, squilibrato, irrispettoso dell’ambiente e
anche il potenziamento di tutti i collegamenti ferroviari Ovest-Est.
anche poco sicuro. È soprattutto lento. Rappresenta un fattore di
Insisto sulla rete ferroviaria ad alta velocità, concordando
divisione in una penisola troppo lunga, divisa dalle montagne e
pienamente con il PNRR, perché il 90% del traffico di passeggeri
con in più due isole importanti.
in Italia avviene su strada (860 miliardi di passeggeri/km all’anno),
Le fratture nelle infrastrutture hanno prodotto ritardi significativi e
mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% dei passeggeri (rispetto al
forse insanabili sul potenziale di crescita e sulla competitività del
7,9% in Europa). Non solo questo squilibrio esasperato è dannoso
Paese. I forti divari territoriali e l’ormai storico ritardo nello
per l’ambiente, ma lo è anche per la sicurezza e per la velocità di
6 LM MAGGIO 2021
questi collegamenti, oggi molto inefficienti. Non dimentichiamo
E soprattutto, appunto, dignità. E la dignità della logistica
che in questo Paese il trasporto su strada rimane l’opzione
incentiva a utilizzare i mezzi che hanno assicurato il
principale per le merci. Il 54,5% infatti viaggiano su strada (circa
collegamento, aumentando i flussi medesimi. In secondo luogo,
100 miliardi di tonnellate-km), mentre solo l’11 % su rotaia
le infrastrutture creano le condizioni perché domanda e offerta
(rispetto al 18,7% circa in Europa).
si possano connettere più facilmente. Il nostro Nord produce il
La logistica delle merci inoltre, in un Paese che possiede 534
60% delle attività industriali del Paese perché è stato da sempre
porti, non può prescindere dal collegamento delle linee
favorito dalla prossimità geografica ai mercati del Nord Europa e
ferroviarie nazionali con le infrastrutture portuali: l’intermodalità
ha potuto beneficiare di un territorio più pianeggiante,
portuale e i collegamenti dell’ultimo miglio, soprattutto ferroviari,
attraversato da grandi vie d’acqua, più facilmente percorribile.
devono essere altrettanto prioritari.
Strade, porti e soprattutto ferrovie veloci e migliori produrranno le condizioni che la nostra geografia aveva impedito e il ritorno
Tra le diverse opinioni che ho registrato in questi giorni, due mi
di investimento lo misureremo nel riallineamento del divario
sono sembrate particolarmente “pelose”. La prima riguarda il
Nord Sud di cui già abbiamo detto.
presunto basso o nulla ritorno di investimento dei circa 5 miliardi destinati alla rete ad Alta Velocità verso il Sud, per
La seconda opinione che mi ha lasciato molto perplesso riguarda
passeggeri e merci. Ora, vorrei ricordare ai vari sedicenti esperti
lo squilibrio degli investimenti in infrastrutture verso il Sud, che
di valutazioni finanziarie applicate alle infrastrutture, che i
sarebbe la conseguenza di un certo dominio culturale e politico
metodi finanziari che normalmente applichiamo alla valutazione
dei partiti del Mezzogiorno. Come detto, il PNRR è un documento
di un impianto industriale o di un investimento in titoli mobiliari
pubblico. E chiunque può osservare che circa 8,5 miliardi di Euro
o immobiliari, non riescono a incorporare i tanti contributi
sono assegnati a “linee ad alta velocità che collegano il Nord
intangibili che una rete di trasporti efficiente, funzionale e veloce
all’Europa”. Se proprio devo esprimere il mio pensiero, è proprio
produce nel breve e che nel lungo diventano molto tangibili.
tutto il contrario. Tuttavia, adesso non mi pare sia il caso di stare
Primo tra tutti, la dignità di chi deve raggiungere una meta, sia
a questionario sui difficili equilibri nel nostro attuale governo che
per turismo, per lavoro o per ritornare ai propri affetti familiari, e
avranno prodotto questo risultato. Mi basta che si proceda, in
lo fa in condizioni civili, pulite ed eleganti. La bellezza restituisce
fretta, perché se non lo faremo adesso non ci saranno più altre
eleganza, sempre.
occasioni che lo storia vorrà concederci.
Per difendere il lavoro, creare occupazione, ridare vigore alla nostra economia non possiamo dividere ancora di più il Paese. Questo non significa rinunciare alle potenzialità della digitalizzazione, che è altrettanto parte del PNRR di cui sopra, ma creare le condizioni tecnologiche perché il Paese si concentri, converga, si presenti industrialmente e socialmente unito. Questa unità passa per la logistica delle cose e delle persone
MAGGIO 2021 LM 7
Cover A colloquio con ALBERTO DI MASE, Country Marketing Manager di VERIZON CONNECT ITALIA
VERIZON CONNECT Con il lancio del brand Verizon Connect, si completa l’integrazione di Visirun all’interno di questo grande gruppo, leader mondiale nel campo della telematica, dopo l’acquisizione avvenuta nel 2016. La parola chiave dell’offerta Verizon Connect è visibilità: non solo sui veicoli ma anche su cose e persone. Ne risultano una maggior produttività, ma anche più sicurezza e un minor impatto sull’ambiente. Tutti obiettivi prioritari anche per una ripresa efficace nel post pandemia. Alberto Di Mase
Logistica Management: Con il
come già avvenuto in precedenza anche in altri Paesi, e il nome Visirun
cambio di nome a Verizon Con-
è stato sostituito anche dal punto di vista societario: oggi la nostra
nect, che cosa c’è di nuovo per Visirun? Vogliamo anzi ripercorre-
legal entity si chiama Verizon Connect Italy SpA.
re le tappe di questa operazione e la sinergia fra queste realtà? LM: Ma la forma sottende sempre una sostanza. Alberto Di Mase: Con l’annuncio del lancio anche in Italia di Verizon Connect – con la sua proposta unica di soluzioni e servizi software
ADM: Esatto: infatti con Verizon Connect non avviene un semplice
per la gestione delle flotte – abbiamo completato l’integrazione di
cambio di nome, bensì l’adesione ad un progetto e a una proposta di
Visirun all’interno del brand.
prodotto basata su una suite completa, Reveal, che presenta una
Facendo un passo indietro, quello che si è verificato adesso è il coro-
serie di caratteristiche di notevole interesse per il mercato. Questa
namento di un processo che per Visirun è cominciato nel 2015, con
soluzione è in vendita in Italia dal 12 aprile e rappresenta una delle
l’acquisizione da parte di Fleetmatics, e il passaggio a Verizon nell’an-
principali proposte tecnologiche che stiamo rivolgendo ai clienti ita-
no seguente. Da lì a breve è nato il brand internazionale Verizon Con-
liani come strumento per consolidare e accrescere il loro business.
nect, quello che all’interno dell’universo Verizon si occupa della con-
Innanzitutto, con questa suite si possono gestire flotte di qualunque
nettività dei veicoli, della telematica e del fleet management, dunque
tipo: non solo veicoli pesanti o veicoli leggeri, ma anche asset mobili,
di tutto ciò che era già il core business di Visirun.
ad esempio generatori, macchine per il movimento terra, container e
In questi anni, Visirun ha mantenuto la sua personalità dal punto di
così via. Anche queste indubbiamente sono flotte, sebbene vengano
vista di brand e dell’offerta di prodotto fino al 12 aprile 2021, quando
movimentate sostanzialmente in modo passivo, e in quanto tali pos-
il processo di integrazione è giunto alla sua conclusione. Anche in
sono beneficiare di un monitoraggio continuo soprattutto perché tipi-
Italia è quindi stato lanciato ufficialmente il brand Verizon Connect,
camente sono dislocate in varie parti del territorio, anche su un oriz-
8 LM MAGGIO 2021
zonte globale come nel caso delle casse mobili. Tutto questo
è attivabile sia da applicativo desktop che via app mobile. In ottica di
converge nel sistema di fleet management offerto da Reveal, che si
compliance con la normativa UE sul tachigrafo digitale per i veicoli
propone come strumento per supportare la produttività aziendale.
commerciali pesanti abbiamo anche Reveal Tachograph, che permet-
Questo è un aspetto particolarmente rilevante, specialmente in questo
te di gestire da remoto le informazioni del tachigrafo digitale.
periodo di ripresa post pandemia, dato che le imprese hanno ancora
Da questi elementi si evince che Reveal non è solo un prodotto per la
più necessità di ottimizzare i propri processi e le proprie operations
gestione del veicolo o della flotta. Il suo spettro d’uso è molto più
per aumentare il livello di qualità del servizio che erogano alle altre
ampio: più propriamente parliamo di una suite capace di gestire reti
imprese.
complesse composte da mezzi, persone e obiettivi. Quando ci sono persone o cose che vengono mobilitate in relazione all’attività di im-
LM: Come si passa dalla visibilità alla produttività?
prese, noi abbiamo gli strumenti per monitorare da remoto tutto il flusso delle operations. E sulla base del monitoraggio si può poi
ADM: Grazie ad una serie di funzionalità aggiuntive della piattaforma
passare all’ottimizzazione.
Reveal. Ad esempio, fra quelle che ritengo più significative, vi è Reveal Field, il modulo per la gestione degli operatori, delle attività e del
LM: Torniamo all’attualità: in che modo questa strategia risponde
cliente finale. Questo prodotto permette di gestire in modo semplice
alle grandi sfide del 2021 e oltre?
ed efficace gli autisti, i tecnici sul campo e tutte le attività che costoro svolgono sul loro percorso grazie all’apposita app mobile a loro in
ADM: Premetto che abbiamo preso molto sul serio le grandi proble-
dotazione. In questo modo si ottiene un quadro completo dei proces-
matiche emerse nell’anno della pandemia. Abbiamo anzi voluto met-
si aziendali, che permette di tenere sotto controllo l’operatività e l’or-
terci al fianco delle aziende offrendo diversi mesi di servizio gratuiti ai
ganizzazione delle persone che lavorano in mobilità. Naturalmente,
nuovi clienti. A parte quanto accaduto nella contingenza del virus, che
essendo questo modulo totalmente integrato con Reveal, tutte queste
ci auguriamo vada ad attenuarsi nei prossimi mesi, la suite Reveal in
informazioni sono accessibili dalla stessa piattaforma: sapremo
realtà è in linea con le principali urgenze del tempo in cui stiamo vi-
dunque non solo dove sono i nostri veicoli e cosa stanno facendo, ma
vendo. Innanzitutto la sicurezza: per esempio una gestione precisa
potremo controllare nel contempo l’avanzamento delle missioni svol-
del tachigrafo consente di rispettare in modo più preciso anche i
te dai nostri operatori.
tempi di guida e di riposo, contribuendo così alla prevenzione degli incidenti stradali. Ma anche la sostenibilità ambientale: l’ottimizzazio-
Altri moduli di Reveal vanno poi ad approfondire diversi aspetti della
ne delle operations si riflette nel concreto sulla congestione stradale
visibilità sulle flotte. Reveal Engine Connect, ad esempio, fornisce
e sul consumo di carburante, dunque sulle emissioni nocive che risul-
tutte le informazioni che riguardano il funzionamento del veicolo:
tano diminuite. Con questi sistemi insomma entriamo direttamente
consumo di carburante, livelli e necessità di rifornimento, codici dia-
nei temi più rilevanti e sensibili proprio in relazione all’attualità nella
gnostici o codici di guasto che ne richiedono l’intervento e così via. Il
quale viviamo, arrivando ad agire in modo proattivo su fronti diversi:
Blocco Motore di Reveal consente di bloccare il motore da remoto, ed
economico, ecologico e anche sociale.
MAGGIO 2021 LM 9
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
10 LM MAGGIO 2021
DIGITAL SWITCH:
l’esperienza fisica si crea online a cura di MICHELA DEL PIZZO
O
GGI LE IMPRESE SI TROVANO DI FRONTE AD UN NUOVO TIPO DI MERCATO, NEL QUALE NON È PIÙ SUFFICIENTE DIGITALIZZARE, MA È FONDAMENTALE “ESSERE DIGITALI” PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA FISICA OTTIMIZZANDO QUELLA ONLINE. SOLO COSÌ SI POTRANNO CREARE
DELLE ESPERIENZE DI ACQUISTO, SIA PER IL B2B CHE PER IL B2C, CHE SODDISFINO LE ATTUALI RICHIESTE DI VELOCITÀ DI SERVIZIO, SOSTENIBILITÀ DI FILIERA E MAGGIORE COINVOLGIMENTO DEL CONSUMATORE. L’ECOMMERCE IN ITALIA, INOLTRE, SARÀ SEMPRE PIÙ UN IMPRESCINDIBILE MOTORE DI GENERAZIONE DEI CONSUMI, ANCHE GRAZIE AL CAMBIAMENTO PROFONDO E RADICALE DEL RETAIL. SARÀ PERCIÒ INDISPENSABILE LAVORARE NON SOLO SUL PIANO TECNOLOGICO, MA ANCHE (E SOPRATTUTTO) SU QUELLO OPERATIVO-LOGISTICO PER GESTIRE IN SICUREZZA IL FLUSSO FISICO DERIVANTE DAL COMMERCIO ONLINE, CHE HA LETTERALMENTE INVASO I CENTRI URBANI
MAGGIO 2021 LM 11
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
UN ANNO DI ACQUISTI DIGITALI “FRENETICI”
N
punto vendita. La multicanalità da lockdown ha fatto esplodere anche l’utilizzo dei locker, tanto che oggi è il 6% dei food shopper online a
el 2020 il 37% dei food shopper online ha aumentato
scegliere di farsi recapitare la spesa fatta online presso gli armadietti
la spesa destinata ai prodotti alimentari sui canali
self-service più vicini, così da sfruttare per il ritiro il momento più co-
online e il 24% degli italiani ha aumentato quella per i
modo della giornata.
beni non alimentari. Sono i risultati – alcuni dei quali
già anticipati nell’ambito del Rapporto Coop 2020 – emersi dall’Os-
Quali sono le motivazioni della spesa alimentare online? Innanzitutto,
servatorio “The world after lockdown” curato da Nomisma e Crif a
la possibilità di acquistare 24 ore su 24 (primo driver di scelta del
novembre 2020,che coinvolge un panel omnibus di 1.000 italiani
canale indicato dal 27% di chi acquista food tramite internet); il 18%
(18-65 anni). Complessivamente, considerando tutti i beni di largo
preferisce il canale virtuale per evitare code e scegliere con più calma
consumo, l’abbigliamento, l’elettronica e tutti gli altri beni semi-du-
i prodotti da mettere nel carrello e il 17% non vuole rinunciare alla
revoli (elettrodomestici grandi e piccoli, elettronica di consumo,
comodità di non doversi spostare da casa. Sul fronte opposto, chi
giocattoli, casalinghi, mobili e arredo, brico, ecc.), il 70% degli italiani
preferisce acquistare prodotti alimentari nei negozi fisici, ne fa soprat-
tra 18 e i 65 anni ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo
tutto una questione di shop experience: la maggior parte non ha in-
anno. Considerando i soli prodotti del Largo Consumo Confezionato
tenzione di rinunciare al piacere di fare la spesa dal vivo (primo fatto-
(alimentari, bevande, prodotti per la cura della casa e l’igiene della
re indicato dal 37% di chi non fa la spesa online) e di poter vedere/
persona, pet care…) acquistati su tutti i canali digitali, gli acquirenti
toccare i prodotti prima di metterli nel carrello (21%). A seguire, il 19%
online sono oggi oltre 19 milioni.
preferisce i negozi fisici per motivi economici: per il 10%, infatti, i costi di spedizione sono troppo alti e il 9% trova che i prezzi dei prodotti sul
Spinti dall’accelerazione digitale indotta dal lockdown, gli italiani non
web non siano sempre convenienti. Ma la pandemia ha fatto impen-
rinunciano alla spesa digitale. Anche dopo l’allentamento delle mi-
nare anche le vendite online degli altri prodotti non alimentari (elettro-
sure restrittive, il 37% dei food shopper online ha infatti registrato un
nica, abbigliamento, arredo…) consolidando un trend già in atto: 1
aumento del ricorso al canale digitale per gli acquisti di prodotti
italiano su 4 ha aumentato (di oltre il +5% rispetto al 2019) la spesa
alimentari e bevande rispetto al 2019. È inoltre significativa la cre-
per prodotti non food sui canali digitali. Quali sono i prodotti acquista-
scita potenziale associata ai consumatori che oggi sono ancora le-
ti online dal maggior numero di italiani nel 2020? Informatica ed
gati al solo canale fisico (il 29% si dice interessato a sperimentare il
elettronica (il 48% degli italiani ha acquistato sul web prodotti appar-
carrello digitale in futuro). Ma cosa c’è nel carrello digitale? Per il 67%
tenenti a questa categoria), seguiti da abbigliamento e calzature (30%),
prodotti alimentari e bevande (incidenza a valore su totale carrello
farmaci da banco/ parafarmaci o integratori (24%) e arredo/ acces-
online) e per il 33% di beni non food. In particolare, il peso del com-
sori per la casa (20%). In generale, i primi canali online di riferimento
parto cura persona e cura casa sul totale delle vendite nell’online è
per l’acquisto dei beni non alimentari sono i marketplace come Ama-
rispettivamente del 17% e del 9%, mentre l’incidenza del pet care è
zon o Ebay (preferiti dal 69%), seguiti dai negozi online specializzati in
pari al 7% (fonte: rapporto Coop 2020).
una categoria di prodotti preferiti dall’11% e da shop online di negozi/
Se è vero che la maggior parte della spesa alimentare avviene sui siti
catene fisici indicati dal 10%. Alle diverse categorie di prodotto, si
delle insegne della grande distribuzione (canale utilizzato dal 73% di
associano differenti preferenze nei canali utilizzati per l’acquisto.
chi compra alimenti sui canali virtuali), in molti – spinti dalla difficoltà nel trovare slot di consegna disponibili o della mancata copertura del
Tra chi acquista online abbigliamento e calzature, il 45% preferisce i
servizio nella propria città – sperimentano anche altri canali online
negozi virtuali plurimarca, mentre il 23% acquista direttamente online
come i pure players (32% chi acquista alimentari online), i siti/ app di
dal sito/app del brand preferito. Per arredamento e articoli per la casa,
vendita online specializzati in food & beverage (ad es. Cortilia, Tannico…),
invece, la maggioranza utilizza piattaforme eCommerce come Amazon
testati almeno una volta dal 13% di chi ha fatto la spesa digital.
o Ebay (il 68%), mentre il 32% acquista on line direttamente dall’azien-
Una volta effettuato l’ordine online, la maggior parte degli user sceglie
da. Per i prodotti di elettronica e tecnologia i marketplace generalisti
la consegna dell’acquisto direttamente a domicilio (modalità preferi-
la fanno da padrone (la quota degli utenti che acquistano tramite tale
ta dal 78%), il 16% propende per il click & collect con il ritiro presso il
modalità raggiunge il 78%), seguiti dagli shop online di negozi fisici
12 LM MAGGIO 2021
XPO LOGISTICS E LUISAVIAROMA: UNA PARTNERSHIP DI SUCCESSO DA QUASI UN DECENNIO
N
el 1999 LuisaViaRoma è stata tra le prime aziende del lusso a sbarcare nel mondo dell’eCommerce per consentire ai propri clienti in tutto il mondo di vivere on-line la stessa esperienza d’acquisto che il brand offriva nel suo negozio di Firenze. In breve tempo, il sito divenne uno dei più famosi e-tailer multimarca ed il constate incremento delle vendite spinse l’azienda ad affidare la propria logistica ad un esperto del settore che fosse in grado di offrire un servizio affidabile e di altissima qualità, garantendo anche l’ottimizzazione dei costi. Per questo motivo, nel 2015, per la prima esternalizzazione delle attività logistiche, la scelta ricadde su XPO Logistics, 3PL che oggi può vantare la più grande piattaforma di e-fulfilment in outsourcing in Europa. XPO Logistics gestisce per LuisaViaRoma sia il flusso B2B per i concept store del capoluogo toscano sia il flusso B2C dedicato ai clienti di tutto il mondo. La supply chain è gestita nei due magazzini situati nei pressi di Firenze per un totale di 9.000 mq dove sono stoccate tutte le tipologie di prodotto che è possibile acquistare sul sito luisaviaroma.com:
abbigliamento, scarpe, borse, accessori, gioielli, cosmetici, profumi e prodotti per la casa. In particolare per il flusso eCommerce, XPO ha messo a disposizione di LVR tutto il proprio know-how studiando delle soluzioni ad hoc considerando sia le particolarità del canale di vendita, sia l’alto valore dei prodotti luxury gestiti: controllo conformità dei prodotti inbound e dei resi, ricondizionamento, gestione matricolare dei capi, coordinamento dei corrieri, supporto per lo shooting dei capi e controllo delle immagini pubblicate sul sito, cartellinatura ed etichettatura, per citare alcuni esempi. Inoltre, XPO Logistics ha studiato delle soluzioni flessibili per adattarsi alle variazioni di volumi dovute a picchi stagionali e particolari campagne di vendita – come saldi e Black Friday – o per supportare il proprio cliente nella sua strategia aziendale di crescita e di ingresso in nuovi mercati. Una delle esigenze principali di LuisaViaRoma è quella di garantire ai propri clienti un’esperienza di acquisto di altissima qualità ed in
questo contesto il valore aggiunto offerto da XPO Logistics è rappresentato dalla cura e dall’attenzione al dettaglio applicata ad ogni step della supply chain: gestione dei resi, preparazione degli ordini, organizzazione delle spedizioni in tutto il mondo, personalizzazione del packaging e delle confezioni preparate con la massima cura, rimozione del prezzo e strategici servizi a valore aggiunto. Anche dal punto di vista tecnologico, XPO Logistics ha messo a disposizione di LuisaViaRoma le proprie conoscenza specifiche attraverso l’utilizzo della radiofrequenza per la preparazione degli ordini, la realizzazione di un fine linea personalizzato per la pesatura e l’etichettatura dei colli e la realizzazione di un WMS dedicato per il monitoraggio in tempo reale di tutta la merce presente in deposito.
MAGGIO 2021 LM 13
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
mono o plurimarca (23%) e dagli specializzati al 16%. Infine, per farmaci da banco/ parafarmaci/ integratori i primi canali digital di riferimento sono le farmacie online (preferite dal 48%, contro il 41% di altri siti). L’uso del canale online per gli acquisti è destinato a salire ancora, soprattutto perché questa nuova modalità piace agli italiani, che la stanno integrando nelle loro consumption habits, dando vita a un approccio ibrido che va nella direzione della multicanalità. Il grado di apprezzamento per i servizi online del non food è in generale molto elevato, con diverse sfumature in base ai siti utilizzati. In particolare, l’83% degli utenti si ritiene soddisfatto del servizio offerto dalle piattaforme generaliste: i clienti di questo canale premiano l’ampiezza degli assortimenti e la condizione/integrità dei prodotti (la quota di chi apprezza questi aspetti sale rispettivamente all’87% e all’84%). Tra chi acquista non food tramite negozi plurimarca specializzati nella vendita online di una particolare categoria di prodotto, il grado di apprezzamento è del 75%, mentre la % di utenti soddisfatti degli shop online monomarca è pari al 64%. In quest’ultimo caso, l’aspetto che i consumatori gradiscono di più è la chiarezza e la comprensibilità del sito (68%).
RETAIL E DIGITAL TRANSFORMATION
D
a una recente ricerca elaborata da Manhattan Associates dal titolo “2021 Consumer and Retailers Market Research
study”, emerge che i retailer riconoscono l’importanza della
Il prolungato coprifuoco per bar e ristoranti è stato un possibile impul-
consegna a domicilio così come dell’esperienza in-store, ma le
so al meal delivery e all’asporto consolidando un trend già affermato
loro operazioni di consegna e di reso possono essere sconnesse.
negli ultimi mesi e contribuendo alla crescita degli ordini effettuati
Quasi sei intervistati su dieci (57%) riferiscono che l’home
tramite piattaforme online e siti dei ristoranti. Nel 2020 il giro d’affari
delivery è l’opzione di consegna più popolare per i clienti della loro
del meal delivery in Italia ha raggiunto i 706 milioni di euro con un in-
organizzazione, rispetto al 30% che dice lo stesso riguardo al click
cremento del +19% rispetto al 2019 (fonte: Rapporto Coop 2020) e
and collect, e il 12% per il contactless/ kerbside.
una crescita del ruolo del digitale: circa il 25% dell’intero settore del
Sebbene la consegna contactless /kerbside sia probabilmente di-
cibo a domicilio è trainato dagli ordini online contro il 18% del 2019
ventata più popolare durante la pandemia, solo il 5% degli intervista-
(fonte: Just Eat).
ti offre il ritiro a domicilio in due giorni o il giorno successivo.
Sempre l’Osservatorio The World After Lockdown Nomisma-Crif ha
(Nota: la Germania è in testa con l’11%).
rilevato che, nel 2020, 7 italiani su 10 hanno ordinato piatti pronti da
Inoltre, il 44% dei senior decision-maker riferisce che la loro organiz-
ristoranti/ pizzerie/ altri locali per l’asporto o con consegna a domici-
zazione evade un ordine online dal magazzino del negozio per il riti-
lio. Il 28% degli italiani ha ordinato tramite piattaforme di consegne
ro e la spedizione. In parallelo, circa un terzo dichiara di evadere gli
(Deliveroo, JustEat, Glovo…) e il 12% ha usato direttamente il sito/ app
ordini dai centri di distribuzione regionali tramite i propri truck (37%),
del pubblico esercizio o ha prenotato tramite social, whatsapp o tele-
o corriere (33%). Nonostante la popolarità della consegna tra i con-
fono. Nel 2020 il meal delivery ha quasi quintuplicato le vendite rispet-
sumatori, quasi un quinto (17%) delle organizzazioni intervistate
to al 2016 e la consumer base è destinata ad aumentare: è dell’82%
evade gli ordini dal magazzino del negozio solo per il ritiro, mostran-
la quota di italiani che prevede di utilizzare i servizi di food delivery e
do un margine di miglioramento nel processo degli ordini online.
take away nel 2021. Un ultimo dato che testimonia la tendenza al rialzo del “nuovo fuori casa” è quello che vede il 46% dei consumatori
Solo un terzo circa (34%) degli intervistati dichiara che quando la
sfruttare ancor di più i canali digital per ordinare o prenotare cibo: il
loro organizzazione riceve un reso lo rimettono in negozio e lo ren-
36% prevede di farlo tramite siti/app di consegne e il 19% tramite i
dono disponibile online. Quasi uno su dieci (9%) lo rispedisce prima
canali online di ristoranti/ pizzerie/ bar.
a un centro di distribuzione, rendendo i resi un processo potenzial-
14 LM MAGGIO 2021
FOCUS
AMBROSIANO
E-commerce efficiente: la logistica di Ambrosiano Group Con una consolidata esperienza nel settore, Ambrosiano Group S.p.A ha avviato un servizio e-commerce per la gestione del magazzino
C
on l’obiettivo di soddisfare le mutate
mittente possiede nel nord e centro Italia, for-
Tale novità permetterà ai clienti di Ambrosiano
esigenze dei consumatori, sempre
nendo supporto nell’intero ciclo di inbound-out-
Group non solo di efficientare i costi, ma di
più orientati al digitale, garantendo
bound con una importante attività anche per la
avere anche il pieno controllo di tutte le opera-
al contempo la produttività azienda-
gestione e-commerce.
zioni, garantendo al contempo un servizio effi-
le, sono molte le aziende che nel 2021 hanno
Sulla scia di questa esperienza, il Gruppo ha
ciente senza dover investire in personale e in
colto l’importanza di appoggiarsi a magazzini
così recentemente avviato un progetto dedica-
tecnologia aggiuntiva per il magazzino.
e centri di distribuzione specializzati per la
to al servizio di e-commerce, fornendo suppor-
Ciò non solo sarà utile per gestire e snellire i
gestione e-commerce.
to a 360° nella gestione del magazzino, con
processi, ma anche per personalizzare l’espe-
È il caso di Trans World Shipping (TWS) un’azien-
servizi di consulenza personalizzata.
rienza di acquisto, offrendo così un servizio
da leader nel mercato della distribuzione del
Attraverso l’implementazione di soluzioni inno-
impareggiabile per aumentare la propria produ-
fashion in tutto il mondo che collabora da anni
vative nell’hub proprietario di Tribiano di oltre
zione con meno inefficienze e una forza lavoro
con Ambrosiano Group, storica azienda di out-
7.000 mq, posizionato strategicamente nell’area
ridotta.
sourcing strategico della logistica distributiva.
del sud milanese, l’azienda offre infatti servizi
Tramite le sue consorziate, Ambrosiano Group
di stoccaggio, picking e – su richiesta – anche
Se anche tu stai cercando un partner di eccel-
gestisce le attività di handling di TWS con circa
di packing e spedizione, avvalendosi di partner-
lenza per la gestione e-commerce, scrivi a
150/200 operatori nei vari magazzini che il com-
ship di fiducia.
info@ambrosianogroup.com.
AMBROSIANO S.P.A. P.zza Garibaldi 4 - 20077 Melegnano MI Telefono 02 9838373 info@ambrosianogroup.com - www.ambrosianogroup.com
MAGGIO 2021 LM 15
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
mente lento e difficile. Migliorare le operazioni di evasione degli
hanno acquistano beni almeno 4 volte nell’arco temporale di un
ordini e i loro processi di restituzione potrebbe portare a un’espe-
anno - contribuiscono al 40% del valore dell’eCommerce di settore.
rienza d’acquisto più efficiente in quanto i consumatori sarebbero
A trainare il canale online non è stata solo la convenienza economi-
in grado di accedere a tutto lo stock disponibile, poiché i prodotti
ca, ma ancora una volta, come registrato in altri comparti, l’attuale
restituiti sarebbero disponibili più rapidamente, esaltando il loro
emergenza sanitaria: il 15% del campione ha preferito rivolgersi al
rapporto con i retailer.Anche mantenere un forte servizio clienti è
web, piuttosto che recarsi fisicamente in farmacia o in negozio. Tra
vitale per i retailer, nonostante l’impatto dell’anno scorso sui nego-
i metodi di pagamento più utilizzati troviamo PayPal e le carte pre-
zi fisici. Il 32% dei senior decision-maker afferma che un ottimo
pagate; la consegna a casa è ritenuto il servizio più utile per chi
servizio clienti è uno dei tre modi principali in cui la loro organizza-
compra sul web.
zione incoraggia la customer loyalty. Anche se un ottimo customer
Queste alcune delle principali evidenze della ricerca 2020 presenta-
service è fondamentale, più di un quarto degli intervistati dichiara
ta durante l’evento “Netcomm Focus Digital Health&Pharma”, curata
che la propria organizzazione offre un buon rapporto qualità-prezzo
dal gruppo di lavoro Netcomm Digital Health&Pharma.
(29%), ottimi prodotti (28%) o un programma di fidelizzazione (27%), dimostrando che fornire prodotti ad un valore adeguato è ancora
Le tre categorie che sviluppano il maggior valore di acquisti online
importante per il modo in cui le organizzazioni stabiliscono una
sono: vitamine, integratori e potenziatori per lo sport (207 milioni di
base di clienti fedeli.
euro); i prodotti di ottica (occhiali da vista e lenti a contatto, 181 milioni di euro); le creme e le pomate per la pelle e i muscoli (oltre
Lato consumatori, la maggior parte desidera flessibilità quando si
168 milioni di euro). Su 100 euro spesi online in prodotti di Health &
tratta della spedizione degli acquisti online. Tuttavia, il costo è la
Pharma, 45 euro sono relativi ai prodotti di queste tre categorie. Tra
preoccupazione principale quando si tratta di scegliere la tipologia
gli acquirenti online di prodotti Health & Pharma (16,9 milioni di
di consegna. Il 78% dei consumatori considera la consegna a domi-
persone, +72% rispetto al 2019), quelli abituali rappresentano il 27%
cilio uno dei servizi di delivery più importanti quando fanno acquisti
del totale e, grazie a uno scontrino medio e a una frequenza di ac-
online, attraverso un catalogo, via app mobile o attraverso un call
quisto superiori alla media, generano il 40% del valore eCommerce
center. Con la consegna a domicilio così popolare e disponibile, i
dei prodotti H&P. Al contrario, gli acquirenti sporadici, pur rappresen-
consumatori si aspettano flessibilità per le date di consegna e le
tando il 73% degli e-shopper H&P, alimentano il 60% del valore del
opzioni di costo. Il 34% dei consumatori vorrebbe avere una scelta
settore online.
di corrieri con diverse opzioni di date di consegna dell’ordine, e il 18% ne vorrebbe una con diverse opzioni di costo. Tuttavia, nonostante
L’acquisto è, in due casi su tre, una ripetizione di un atto già effettua-
il desiderio di una consegna flessibile, una data di consegna scomo-
to in precedenza, anche se i comportamenti abitudinari negli acqui-
da (11%) è meno probabile che porti i consumatori ad abbandonare
renti H&P sono mediamente inferiori rispetto a quelli osservati negli
un ordine prima del check-out rispetto ad un costo di consegna
acquisti generali di prodotti. Il confronto con gli e-shopper di prodot-
elevato (55%). Questo suggerisce che i retailer dovrebbero dare la
to, evidenzia infatti che nell’H&P i motori di ricerca hanno un ruolo
priorità alla riduzione dei costi di consegna, anche se ciò significa
più importante nel processo di conoscenza e acquisto, oltre ai con-
rendere le date di consegna meno flessibili.
sumatori stessi che si dimostrano più propensi verso nuovi prodotti, segno di un mercato dinamico, non ancora maturo. Per alcune categorie di prodotto vi è infatti la tendenza a ricomprare
ANCHE LA FARMACIA APPRODA SUL WEB
I
sempre lo stesso prodotto e/o marca: questo è il caso di farmaci (46,2%), ottica (46,5%) e prodotti alimentari e dietetici a fini speciali
n Italia, su una platea di circa 25 milioni di acquirenti online di pro-
(47,8%). Altre categorie, invece, presentano una quota di clienti “fe-
dotti fisici, 16,9 milioni di persone nel 2020 (+72%) hanno compra-
deli” decisamente più bassa, come per esempio i prodotti naturali
to un prodotto di Health&Pharma. Un mercato che vale 1,2 miliardi
per la salute e le creme e pomate per la pelle.
di euro (+87% rispetto al 2019), con una spesa pro-capite media di
Rispetto al 2019, variano leggermente i touch point ritenuti rilevanti
circa 80 euro, dove gli acquirenti abituali - 4,6 milioni di persone che
dal consumatore: chi acquista per la prima volta online ha chiesto
16 LM MAGGIO 2021
prima consiglio a un professionista sanitario (14,1%), si è affidato ai
vengono tramite display, senza interazione con il personale del pun-
motori di ricerca (14,2%) o ai siti eCommerce (13,5%), ma vi è anche
to vendita) è considerata interessante da un acquirente online di H&P
un 6,6% che si è lasciato ispirare dalle vetrine di un negozio fisico per
su tre e da un consumatore offline su quattro.
acquistare successivamente da remoto. I consumatori che invece si rivolgono d’abitudine ai canali digitali risultano maggiormente influen-
Infine, anche Assoram nel suo evento Pharma Talks svoltosi a marzo
zati dai motori di ricerca (16,5%), dai siti eCommerce (14,8%) e dalle
ha parlato di forte crescita del settore in ambito digitale. L’emergenza
review online (13,3%).
Covid-19, infatti, ha amplificato una serie di cambiamenti nelle modalità di consumo, favorendo una maggiore predisposizione verso il
La scelta di comprare online è guidata da considerazioni legate pre-
canale online ed anche in farmacia la crescita del canale online è
valentemente alla convenienza economica (36,7%), alla comodità
stata inarrestabile, segnando un +77% tra il gennaio 2020 e il genna-
(18,1%) e alla disponibilità di offerte speciali (16%). Il “fattore lockdown”
io 2021. Siamo davanti a cambiamenti strutturali oppure si tornerà
ha avuto inoltre un impatto importante, poiché il 15,3% di coloro che
alle modalità pre-pandemia, finita l’emergenza? Il Direttore Generale
hanno acquistato online prodotti Health&Pharma nell’ultimo anno ha scelto il canale online poiché durante l’emergenza sanitaria ha preferito non recarsi in negozio o in farmacia. Lo studio ha inoltre analizzato la tipologia di merchant più utilizzati negli acquisti online di pro-
Acquirenti online: 27,2 milioni Acquirenti online complessivi, sia di prodotti che di servizi e beni digitali
25,0 milioni di individui
Acquirenti online di prodotti Health & Pharma
16,9 milioni di individui
95,6%
dotti Health&Pharma. L’e-Retailer generalista è la categoria di rivenditore a cui i consumatori si affidano maggiormente (45,6%), seguita dalle farmacie online (35,4%). Per quanto riguarda il pagamento, in 8 casi su 10 questo avviene contestualmente all’acqui-
62,2%
17,1%
4,6 milioni di individui Acquirenti abituali di H&P
anche se nel corso dell’ultimo anno questo
Acquirenti online di prodotti Health & Pharma almeno 4 volte negli ultimi 12 mesi
strumento ha perso il 6,9% a favore della carta prepagata (26,5%), che rappresenta la seun incremento del 6,1% rispetto al 2019.
Acquirenti online di prodotti fisici
Acquirenti online di prodotti di salute e benessere negli ultimi dodici mesi
sto. Il metodo più utilizzato è PayPal (32,4%),
conda modalità preferita di pagamento, con
Acquirenti online di prodotti
Incidenza degli acquirenti online di prodotti farmaceutici e della salute tra gli e-shopper italiani (Fonte: Netcomm 2020)
La ricerca ha analizzato anche le potenziali interazioni future tra
di Assoram, Mila De Iure, nel corso dell’evento, ha cercato di fare luce
contesto fisico e digitale. È emerso l’interesse di poter usufruire di
su un tema che rischia di avere un forte impatto sulla filiera health
servizi sempre più omnicanale, dove fisico e digitale devono intera-
tradizionale e a cui l’associazione sta dedicando la massima atten-
gire per supportare ancora più puntualmente le necessità dei consu-
zione anche per cogliere tempestivamente le opportunità che apre.
matori. La maggioranza degli acquirenti online di H&P (53,9%) acco-
Il mercato della farmacia, che in Italia vale quasi 24 milioni, nel 2020
glierebbe con favore l’offerta di un servizio di consegna a domicilio,
ha avuto una riduzione significativa, sia per quanto riguarda i volumi
oltre che la possibilità di prenotare il prodotto online e poi ritirarlo in
che i valori, del 2% rispetto al 2019. «Numeri abbastanza inusuali, non
un secondo momento presso un negozio (43,8%) o in un locker (37,7%),
ricordo di aver visto un mercato farmaceutico in riduzione, né in
leggermente favorita (anche se di poco) alla possibilità di prenotare
farmacia né in ospedale. Nel 2021 non sembra andare molto meglio:
per telefono (telefonata, sms, whatsapp, 36,8%).
le prime nove settimane vedono un inizio di flessione», spiega Sergio
Guardando alle prospettive future infine, l’idea di negozi completa-
Liberatore, Managing Director IQVIA, anticipando alcuni dati di questo
mente automatizzati (dove tutte le fasi del processo di acquisto av-
inizio anno.
MAGGIO 2021 LM 17
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
L’ambito healthcare, però, presenta una forte regolamentazione che rende meno snella l’introduzione di questo modello di vendita. A dare una panoramica della legislazione è stato l’intervento di Roberto Cursano, partner Studio LegaleBaker & Mckenzie. In Italia, a differenza di altri Paesi Europei, è vietata la vendita online di farmaci con obbligo di prescrizione; resta possibile la vendita di OTC e SOP da parte di farmacie, parafarmacie, corner della salute della GDO. Nei casi in cui la vendita è consentita, la normativa prevede una serie di obblighi a cui ottemperare, che l’Avv. Cursano ha dettagliatamente illustrato per poi soffermarsi sui rischi legati alla contraffazione. A rispondere ai dubbi sull’esatta definizione di eCommerce è stato Simone Guercini, professore ordinario dell’Università degli Studi di Firenze. «Quando parliamo di eCommerce ci riferiamo alla compravendita di prodotti e servizi attraverso il canale telematico, indipendentemente dal momento e dal luogo del pagamento/consegna, sia esso online che nel negozio fisico», ha sottolineato il docente, esperto di marketing, andando ad analizzare nello specifico le diverse declinazioni del modello. «eCommerce e home delivery sono due modelli parzialmente simili tra loro, che trovano punti di contatti nella dematerializzazione del flusso e nello sviluppo in rete – ha precisato Vanessa Del Gaudio, Area Legale Assoram - ma che differiscono in alcuni punti sostanziali: definizioni e profili regolatori in primis». Proprio su quest’ultimo punto si sofferma l’approfondimento dal taglio regolatorio realizzato dall’Associazione, che analizza nel dettaglio le norme che disciplinano la vendita online nelle diverse categorie merceologiche.
FASHION&LUXURY, INNOVARE DIFFERENZIANDOSI SDA Bocconi, BeSight e Certilogo, con il patrocinio di Confindustria Moda, hanno presentato lo scorso dicembre i principali risultati della
Covid-19 attraverso una dichiarata crescita degli investimenti digita-
ricerca “La resilienza digitale nel settore Fashion-Luxury: tecnologie,
li (il 55% delle aziende aumenteranno questa tipologia di investimen-
trend e strategie per le sfide future delle imprese del settore in Italia”,
ti nei prossimi tre anni, nonostante il periodo complesso di difficoltà
condotta tra settembre ed ottobre 2020 su un campione di 101
economiche generali). Per il 17% delle aziende il tasso di crescita di
aziende del settore in Italia. Nello studio si afferma che gli investimen-
questi investimenti aumenterà di più di 10 punti percentuali rispetto
ti digitali cresceranno, nonostante il periodo Covid, per consentire
a quelli attualmente sostenuti. In media, i budget ICT/digitali rappre-
alle aziende di innovare, differenziandosi. Le aree principali d’inter-
sentano al momento l’1,7% del fatturato globale.
vento sono la creazione di esperienze sempre più originali e connes-
Questi investimenti sono destinati a soddisfare principalmente due
se per i clienti e la qualità e la velocità dei processi, che implicano la
obiettivi strategici: “Customer –first”, che trova espressione nel focus
condivisione dei dati tra le varie funzioni aziendali e tra i diversi appli-
sulla Customer Experience (suddivisa tra Customer Engagement/
cativi enterprise, che saranno sempre più cloud-based.
Brand Loyalty, fondamentali nel 79% dei casi, & Customer Insights al
Le aziende del Fashion&Luxury rispondono alla situazione contingen-
75%), e sull’evoluzione dell’eCommerce da B2B, B2C a D2C (78%) e,
te di incertezza economica legata alle conseguenze dell’emergenza
a seguire, “Product focus” in termini di Innovazione del processo di
18 LM MAGGIO 2021
FOCUS
CONNECTHUB
Your Omnichannel Enabler logistico e digitale Connecthub accompagna brand e aziende nella trasformazione digitale dei propri business, portando innovazione nei processi logistici evoluti, nella supply chain e nelle piattaforme tecnologiche
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ello scenario del new retail, perfettamente integrato fra digital e fisico in ottica omni-channel, Connecthub è il partner ideale nei processi di integra-
zione tra canali con il ruolo di “Full Enabler”: supporta le aziende attraverso le più moderne
50.000 m² e utilizza al suo interno un impianto
realizzazione di packaging personalizzato, gift
strategie omnicanale di distribuzione, integrando
sorter per l’evasione del canale fisico retail e un
pack, gift card e messaggi, pacchetti resi unici
processi di sourcing, scouting e gestione inter-
impianto dedicato al mondo e-commerce per
da essenze profumate, per enfatizzare e dare
nazionale dei fornitori. One stop solution com-
l’evasione del canale B2C.
valore ad ogni esperienza di acquisto.
passando per l’iter di acquisto, alla consegna a
Tra i servizi offerti, Connecthub propone anche
Infine, Connecthub sviluppa e implementa piat-
casa e alla gestione del reso.
shooting fotografici, curando tutti gli step dalla
taforme Digitali in ambito Business Intelligence
catalogazione del campionario fino alla consegna
per interpretare le tendenze del mercato e orien-
Connecthub è il Logistic Partner di importanti
del file definitivo per tutte le esigenze di utilizzo:
tare le aziende verso i nuovi comportamenti
store digitali e di prestigiosi brand, in particolare
eCommerce, sito web, materiale POP, cataloghi,
d’acquisto. Fornisce servizi di Application Main-
nei settori Gift&Home Decor, Fashion, Sportswe-
brochure, social e campagne ADV. Inoltre, come
tenance IT e sviluppa soluzioni proprietarie per
ar, Food&Beverage e Retail. Il centro logistico di
elemento essenziale della customer experience,
la gestione ottimale di Supply Chain e Logistica,
Mantova, che si trova in una posizione strategica
la personalizzazione del packaging: Connecthub
con l’obiettivo di ottimizzare processi e architet-
sull’autostrada A22, occupa una superficie di
supporta i brand anche nella prototipazione e
ture tecnologiche.
pleta dallo sviluppo del concept progettuale,
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MAGGIO 2021 LM 19
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
creazione e di lancio dei prodotti sul mercato (74%). Questi investimenti sono destinati – in principal modo – a soddisfa-
Il 36% delle aziende intervistata dichiara di utilizzare tecnologie di
re le seguenti linee strategiche: Customer Experience (suddivisa tra
smart tagging, cioè media integrati con il prodotto fisico che consen-
Customer Engagement/Brand Loyalty, ritenute fondamentali nel 79%
tono di connettersi al prodotto stesso attraverso un dispositivo digi-
dei casi, & Customer Insights al 75%), evoluzione dell’eCommerce
tale. Lo smart tagging è sfruttato sia per la gestione di processi di
(78%) ed Innovazione del processo di creazione e di lancio dei pro-
produzione e logistica, sia per aprire un canale di comunicazione con
dotti sul mercato (74%).
i consumatori. Il 23% delle aziende dichiara invece di aver implemen-
I ROBOT AL SERVIZIO DELLA BELLEZZA ONLINE
L
e soluzioni di automazione BD Rowa hanno reso la logistica dell’eCommerce di Beautyprof Spa, realtà opera nel settore dei prodotti per la profumeria e la cura e l’igiene della persona, nato nel 2018 (sensationprofumerie.it ), più efficiente e veloce, ottimizzando l’attività lavorativa e incrementando il numero degli ordini. Attualmente Beautyprof Spa conta 121 dipendenti, 6 agenti, gestisce un catalogo prodotti di circa 16.200 referenze ed effettua mediamente 200 spedizioni al giorno per ordini web, con una crescita continua e una previsione nei prossimi sei mesi di raggiungere il tetto delle 300/350 spedizioni giornaliere. Gli ordini sono di circa 2/3 righe e si può stimare che al giorno vengano lavorate 500 righe di ordini. Il deposito in cui è istallato l’impianto BD Rowa, dedicato esclusivamente all’eCommerce, è di circa 300 metri quadri. I due BD Rowa Vmax 160 sono alti quasi 3 metri e lunghi 13 metri ciascuno. Oltre ad essere collegati tra loro, hanno un doppio nastro di carico ciascuno. I nastri di carico dei robot sono frontali e l’erogazione dei prodotti è assistita da una rulliera che trasporta i contenitori. In particolare, il robot ha permesso di superare alcune difficoltà logisticogestionali legate alle fasi di picking ed evasione degli ordini. Se prima l’addetto al magazzino era costretto a
20 LM MAGGIO 2021
percorrere il deposito per prevelare l’ordire, grazie all’introduzione del sistema di stoccaggio automatico il magazziniere ha una sua postazione fissa, servita dall’automazione. Questo cambiamento ha portato a un’ottimizzazione dei processi lavorativi e a un aumento della qualità del lavoro svolto in magazzino. Un altro grande vantaggio è stato ottenuto nella fase di ingresso delle merci: prima era necessario aprire i pacchi, spuntare le quantità ricevute e trovare un posto picking dove allocare i prodotti; adesso vengono aperti i pacchi e la merce viene caricata nel robot senza dover spuntare nulla in quanto è stato realizzato un connettore che dialoga con il sistema gestionale dove vengono precaricate le bolle e il controllo avviene quindi in
maniera automatica. Domenico Novembre, presidente di Beautyprof Spa, ha sempre creduto nella centralità del valore umano all’interno dell’azienda, testimoniata dalle assunzioni sempre in aumento e dal continuo processo di formazione. Il suo intento è quello di creare “una comunità” aziendale: un gruppo di persone che lavorano in squadra per raggiungere obiettivi comuni. La scelta di automatizzare il magazzino dell’eCommerce ha permesso di ottimizzare l’attività lavorativa dei dipendenti, senza alcuna modifica al numero di risorse umane in deposito. Il ridotto numero di persone necessarie a gestire gli ordini ha permesso anche il rispetto della distanza interpersonale e di tutte le prescrizioni in materia di Covid-19.
tato progetti di tracciabilità, che rappresentano i primo passo verso
conoscere meglio i clienti finali.
la digitalizzazione della supply chain e che però non prevedono la
Per supportare questi obiettivi, le direzioni ICT e Digital sono chiama-
possibilità per i consumatori di interagire direttamente con il prodot-
te ad aiutare l’azienda e i brand a differenziarsi offrendo ai clienti
to fisico. I pionieri nell’adozione di soluzioni di tracciabilità e/o di smart
nuove esperienze digitali (78%), a supportare la raccolta, la gestione
tagging aperte ai consumatori sono i marchi del Fashion e del Lusso
e l’analisi dei dati interni ed esterni per scopi di controllo/previsione
(69%) e di abbigliamento e articoli sportivi (75%), ma sono i primi a
(Data Analytics al 74%) e ad aumentare la qualità e la velocità dei
focalizzarsi decisamente sull’interazione con il consumatore: il 50%
processi core business come supply chain, produzione, vendite,
dei marchi intervistati, infatti, possiede una soluzione di smart tagging.
marketing, retail, post-vendita, ecc. (68%).
Tra i servizi offerti ai consumatori spiccano la verifica dell’autenticità
Le imprese del F&L presentano strategie aziendali e strategie ICT/
del prodotto (63%), informazioni sul prodotto, i materiali di composi-
Digital fortemente allineate: la visione strategica dichiarata è effetti-
zione, la sostenibilità (38%) e contenuti riguardanti il marchio (38%).
vamente supportata dagli obiettivi di execution nell’ICT/ Digital.
La penetrazione crescente dei servizi di smart tagging è coerente con
Coerentemente alle linee strategiche e agli obiettivi ICT/digital, le
le priorità strategiche dei marchi del Fashion e del Lusso e di abbi-
tecnologie e gli ambiti digitali ritenuti di gran lunga più interessanti e
gliamento sportivo: innovare la Customer Experience, sviluppare e
su cui investire nei prossimi anni, sono le Data Analytics in generale
migliorare l’eCommerce, innovare il processo di creazione dei prodot-
(non solo big data analytics) e I canali digitali B2B o B2C, o D2C, per
ti e aumentare la conoscenza dei consumatori. In buona sostanza, il
oltre il 60% delle aziende, mentre si assiste ad una decisa frenata sul
prodotto sta diventando un canale di comunicazione attraverso il
tema Blockchain, rilevante solo per il 23% dei rispondenti. Interrogate
quale erogare esperienze e servizi, raccogliendo informazioni utili a
sulle loro intenzioni di investire in progetti Blockchain nei prossimi 12
Viviamo il nostro lavoro con grande trasporto.
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Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
mesi, l’83% delle aziende intervistate dichiara poco o per niente pro-
Ma le imprese non sono fatte solo di tecnologia, ma anche di pro-
babile che siano stanziati investimenti in questa tecnologia. A più di
cessi e di persone. Così come per le applicazioni software attual-
5 anni ormai dalla sua comparsa sulla scena, Blockchain sembra non
mente in uso è riportato un grado di copertura soddisfacente su
essere ancora ritenuta un pilastro fondamentale della digital transfor-
tutti gli ambiti, bel dal di sopra il 50%, la readiness organizzativa al
mation, almeno nel settore del Fashion. Se è innegabile che la pan-
cambiamento digitale (al di là della funzione ICT/Digital) si attesta
demia abbia accelerato i processi di innovazione e digitalizzazione
su valori molto più bassi, tutti al di sotto del 50%. Mediamente le
anche in un settore tradizionalmente più legato al mondo fisico, è
aziende intervistate si dichiarano un po’ più pronte su “metodi/
altrettanto innegabile che Blockchain non sia per il momento consi-
practice” (cioè piano di finanziamento del digitale, agilità nei proget-
derata essenziale o adatta a gestire le sfide concrete che i brand
ti, business case degli investimenti ICT/Digitali, data-analysis) e un
sono chiamati ad affrontare.
po’ meno pronte nelle “attitudini/capacità di adattamento al cambiamento” (cioè lavoro in team multifunzionali, cultura digitale, change
Decisa ed evidente invece è la progressiva migrazione verso il Cloud:
management, trial&error come fonte di apprendimento), tutti fattori
se al momento solo un’applicazione su tre di quelle aziendali è in
che dovranno supportare le nuove sfide delle aziende del settore
modalità Software-as-a-Service, il tasso di crescita verso il cloud per
Fashion & Luxury. Infine gli sport brand appaiono sensibilmente più
le aziende del settore farà segnare un +41% per i prossimi anni, trai-
pronti dei top brand. La readiness al cambiamento digitale sarà un
nato dalle risposte dei top brands e degli sport brands, che prevedo-
fattore da tenere sicuramente in considerazione nel disegno di qual-
no forti investimenti in questo ambito.
siasi strategia tecnologica di evoluzione.
mercato in forte crescita come quello dell’home delivery a cui corrispondono tempi di resa minimi. Certi di poter contare su un servizio efficace e totalmente personalizzato a Bennet Samag ha proposto la distribuzione in ambito urbano, con mezzi adibiti al trasporto effettuato solo per conto loro.
L’HOME DELIVERY DI SAMAG HOLDING LOGISTICS PER BENNET
T
ra i servizi più strutturati che Samag Holding Logistics ha progettato e realizzato c’è quello studiato per Bennet, leader nel mercato della GDO, che conta 73 ipermercati distribuiti in tutto il Nord Italia. Bennet consente di ordinare la spesa comodamente online
22 LM MAGGIO 2021
in modo pratico e rapido, dando la possibilità di scegliere se ritirare o farsi consegnare la spesa direttamente a casa in fasce orarie disponibili indicate sul loro sito. La capillarità di Bennet richiede un’organizzazione strutturata che sappia rispondere velocemente ad un
Grazie all’elevatissima flessibilità e autonomia con cui viene gestita la distribuzione per Bennet è stato possibile efficientare il processo di raccolta e spedizione della merce ottenendo risultati tangibili sia da un punto di vista economico che ecologico. Alla richiesta di poter consegnare a casa la spesa ordinata online Samag ha risposto con lead time brevissimi perché il loro servizio di distribuzione si adatta sia alle logiche dei punti vendita classici sia della Grande Distribuzione. Bennet è in linea con le priorità di Samag: continua espansione, diversificazione dei prodotti, focalizzazione sul cliente, elevato grado di personalizzazione e attenzione alle risorse con il primo bilancio di sostenibilità approvato proprio a fine 2020.
FISICO E DIGITALE SEMPRE PIÙ CONNESSI GRAZIE ALL’AUTOMAZIONE
Q
ualunque sia il settore di mercato, la richiesta di servizi più vici-
grata per permettere ai pure player di realizzare nano fulfillment center in aree urbane così come dare fisicità alla relazione coi clienti, creando dei punti vendita smart, di natura automatica e fruibili in modalità self service».
ni al consumatore è aumentata notevolmente nell’ultimo anno.
Velocità di servizio, esperienze di acquisto customizzate e possibilità
Si tratta della famiglia di soluzioni PhygiBox, declinata in tre differen-
di ritiro a seconda dei propri ritmi quotidiani risultano essere le prin-
ti soluzioni: SafeBox, progettata per il segmento Industrial, è una
cipali esigenze avanzate dagli eshopper, oltre ad una maggiore so-
tecnologia self-service per lo stoccaggio ad alta densità, la distribu-
stenibilità dell’ultimo miglio. A venire in soccorso tanto degli eCom-
zione e la riconsegna 24/7. BuyBox, la declinazione retail, è in grado
merce provider quanto dei retailer sono le soluzioni di automazione
di combinare perfettamente l’esperienza di acquisto online con quel-
per la logistica (non solo di ma-
la del canale fisico. Permette in-
gazzino, come vedremo) che di-
fatti di acquistare un prodotto
ventano uno dei principali con-
online e ritirarlo o renderlo presso
nettori tra il mondo fisico e
questo box “Phygital”, oppure
quello digitale. «In questo nuovo
acquistarlo direttamente in loco,
scenario post-Covid - afferma
se già disponibile. Il tutto attra-
Elisabet Fasano, Chief Marketing
verso un intuitivo touch point
Officer Icam - abbiamo innanzi-
attivo h24 su 7, utilizzabile in mo-
tutto ridefinito la nostra mission:
dalità self-service. CityBox, infine,
da produttori di sistemi automatici per l’intralogistica abbiamo esteso
è la soluzione phygital per la logistica urbana sostenibile, a supporto
la nostra visione in un’ottica di supply chain, andando ad ottimizzare
della mobilità urbana delle merci e delle persone. Alla base delle tre
sia le fasi di stoccaggio che di distribuzione e vendita dei materiali.
soluzioni, un’innovativa tecnologia che combina le caratteristiche e i
Questo perché nel New Retail omnicanale, l’utente si aspetta espe-
punti di forza di un magazzino automatico con le funzionalità di un
rienze di acquisto flessibili (h24 su 7), materiali disponibili nel più
parcel locker e di una vending machine, permettendo a tutti gli attori
breve tempo possibile e servizi individualizzati di delivery. Da qui le
della supply chain di accedervi in autonomia per l’interscambio di
nostre soluzioni che combinano lo smart vending alla logistica inte-
prodotti, sempre h24 su 7. «Questa è la nostra risposta al bisogno
MAGGIO 2021 LM 23
FOCUS
ENERGO LOGISTIC
La logistica distributiva per l’Heavy&Bulky omnicanale L’evoluzione dei modelli logistici distributivi al servizio delle vendite omnicanale B2B2C nel Heavy&Bulky - le riflessioni e le soluzioni di Energo Logistic
L
a velocità di cambiamento delle dinamiche di acquisto dei prodotti Heavy&Bulky (Grandi Elettrodomestici e Tv, Mobili, Complementi di arredo, Gardening & Fitness), già in movimento da alcuni anni, è stata moltiplicata dalla pandemia. Il consumatore oggi sta cambiando i suoi comportamenti di acquisto, è
molto più informato, ha maggior accesso alle informazioni sui prodotti, ha maggiori aspettative sulla disponibilità dei prodotti e sulle prestazioni di consegna, è sempre molto sensibile al prezzo. I venditori, per rimanere competitivi in questo nuovo mercato, con nuovi consumatori più consapevoli, devono poter riuscire a dare loro più risposte e più possibilità di scelta nelle modalità di acquisto. La parola d’ordine è omnicanalità. Ai canali tradizionali di vendita fisici ed e-commerce si aggiungono quindi nuove modalità, dove il confine tra fisico e virtuale diviene più labile e interconnesso. Nel segmento Hevy&Bulky, inoltre, occorre tenere conto di fattori specifici che influenzano i modelli distributivi omnicanale. Parliamo infatti di:
• Prodotti ingombranti e pesanti, il cui trasporto e consegna sono •
di solito “dentro casa”, al piano di consegna,
Prodotti più complessi, che spesso hanno necessità di servizi di montaggio e/o installazione
• Prodotti di valore specifico medio alto, spesso anche •
elevato
Prodotti che, nel caso di apparecchiature elettriche ed elettroniche, spesso includono ser-
24 LM MAGGIO 2021
Marco Cossu, COO Energo Logistic SPA www.energologistic.it
•
vizi di ritiro e smaltimento usato ( RAEE ) Prodotti le cui reti di vendita subiscono possibili restrizioni in un periodo
• Software proprietario Bluelinks® con soluzioni personalizzate e personalizzabili, utilizzo di software di processo evoluti su hardware di
di ridotta mobilità delle persone, con una forte accelerazione verso
uso comune (app)
l’acquisto online
• Prodotti stoccati in magazzini centrali, talvolta centralizzati, più spesso
• Disponibilità di soluzioni di Track&Trace evoluto, POD online, Paperless
parcellizzati, a volte anche all’estero.
• Stores e retail fisici con funzioni di showroom avanzato
•
Con grande attenzione all’innovazione ed ai cambiamenti continui delle strategie di servizio, delle esigenze dei consumatori , dei venditori (siano essi produttori, retailer, distributori, ecc.) Energo Logistic ha costruito i
delivery, messaggistica e reportistica dedicate
Studio continuo del miglioramento dei processi e delle possibili innovazioni a servizio dell’omnicanalità
• Gestione da magazzino centralizzato, magazzino terzo, dropshipping, •
store fisico
Implementazione di Hub di ricevimento per flussi distributivi con pro-
propri modelli distributivi a supporto delle vendite di prodotti H&B:
• Design, progettazione e implementazione di processi operativi evoluti, procedure specifiche dettagliate e soluzioni tecnologiche all’avanguardia per lo specifico settore.
venienza dell’estero per vendite e-commerce tradizionali o click to collect, retail refurbishment
• Customer Service Team di grande esperienza, dedicato alla Committenza
• Creazione di una rete efficiente di trasporto primario per questa tipologia
• Customer Care dedicato ai Clienti finali, con personale altamente
• Copertura di servizi specializzati Last Mile e Advanced Home Delivery
• IT Department interno, per progettazione, sviluppo, programmazione ed
di prodotti
nell’intero territorio nazionale
qualificato
implementazione delle soluzioni IT specifiche a supporto del Business
Habitat Italia – Energo Logistic Dal 2017 Habitat, multinazionale del mondo dell’arredo e del design d’interni, già servita da Energo Logistic nel canale retail, ha cambiato il suo approccio commerciale in un’ottica multicanale, offrendo ai propri Clienti esperienze di acquisto retail, click to collect ( ordine online e ritiro in showroom ) ed e-commerce. Energo Logistic si occupa della logistica dei flussi, qualunque sia l’origine e la modalità scelta dall’acquirente, mantenendo il controllo fisico del prodotto e condividendo in tempo reale le informazioni su posizione e stima di consegna. Alain Houli CEO Habitat Italia www.habitatitalia.it
ENERGO LOGISTIC SPA Via Malpasso 1523 - 47842 San Giovanni in Marignano RN - Tel 0541 1781750 info@energologistic.it - www.energologistic.it
MAGGIO 2021 LM 25
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
cresente di prossimità emerso soprattutto a seguito della pandemia. Sono molte le realtà che si stanno avvicinando a questo tipo di soluzioni per presidiare i luoghi di consumo tipici in un’ottica di vicinanza, così come i retailer tradizionali che vogliono rendere più sicura la gestione dei materiali nei loro punti vendita, estendendo gli orari di apertura, o le aziende che adottano il modello Direct-to-consumer per la creazione di touchpoint diretti. Attualmente – conclude Fasano - stiamo lavorando per arricchire sempre di più le nostre soluzioni con le tecnologie tipiche dell’industry 4.0 (sensoristica, intelligenza artificiale, realtà aumentata...) che possono rendere più smart l’esperienza di interazione e ancora più affidabili in un’ottica di predictive maintenance». La trasversalità delle soluzioni automatizzate per la logistica è confermata anche da Filippo Indovina, amministratore delega-
LotteMart e Shufersal. In questo caso, cuore del sistema sono i
to Knapp Italia: «Abbiamo prodotti Knapp per ogni tipo di appli-
nostri OSR Shuttle e Open Shuttle i cui vantaggi si possono riassu-
cazione in ambito eCommerce. Nel campo delle moda e nell’e-
mere nella sostenibilità economica e nell’aumento del servizio e
ditoria, ad esempio, la nostra soluzione vincente per
dell’esperienza al cliente, senza penalizzare la redditività. Infine, per
l’eCommerce è il Pocket Sorter. Pochi sanno che questa solu-
il settore healthcare la nostra soluzione relativa al commercio elet-
zione è stata inventata dalla nostra consociata Duerkopp Foer-
tronico è il Knapp Store, che concentra in poco spazio un numero
dertechnik, che conserva la leadership in questo sistema in
elevatissimo di referenze, in quanto i robot sono in grado di allestire
termini di funzionalità ed efficienza. Il suo vantaggio risiede nel
l’ordine in modo completamente automatico e veloce».
processare una quantità enorme di ordini online per batch contemporaneamente, per poi sequenziare e singolarizzare gli ordi-
Densità di stoccaggio, modularità, scalabilità ed efficienza energeti-
ni in fase di imballaggio. Altro vantaggio di questo sistema è
ca sono invece i pilastri di Autostore, la soluzione automatica di
rendere qualsiasi referenze immediatamente disponibile alla
stoccaggio cubico la cui distribuzione in Italia è seguita da Francesco
vendita, se preventivamente immagazzinata su queste tasche,
Mantegna, General Manager e Business Development Director Au-
con un tempo di prelievo di pochi minuti. Solo per citare un’ap-
toStore, alle prese con il perfezionamento della nuova filiale di Mila-
plicazione, presso il magazzino Zalando di Nogarole Rocca (VR)
no, la prima nel nostro Paese. «La nostra soluzione è completamen-
abbiamo installato un impianto di più di 600.000 tasche».
te indipendente dall’ambiente in cui viene inserita e consente di moltiplicare per 4 la capacità di stoccaggio. - afferma Mantegna - Il
Nel campo della spesa online e dei supermercati, invece, ab-
nostro è infatti un sistema che condensa tutti i prodotti in uno spazio
biamo sviluppato soluzioni per i cosiddetti microfullfillment
minimo e, a seconda delle esigenze del cliente, viene realizzata attra-
Center (MFC), supermercati automatizzati in grado di allestire
verso la combinazione di cinque moduli: una griglia per la struttura,
migliaia di spese al giorno da distribuire nel punto vendita
contenitori di stoccaggio, robot autonomi per rimuovere e trasportare
(drive o click e collect) o da consegnare a casa: «Tramite un
i contenitori, una o più postazioni operatore per immagazzinamento
accordo con un partner americano – racconta Indovina – ab-
e picking e un controller per la gestione a 360 gradi del sistema. Oltre
biamo sviluppato un concept standardizzato, che ci ha permes-
ad essere affidabile, il sistema è molto veloce perché in pochi minuti
so di realizzare più di 30 impianti in meno di due anni, per clien-
dalla richiesta, l’ordine è pronto per essere imballato. Un altro vantag-
ti come Intermarchè, Carrefour, Woolsworths, Sedano’s, Ahold
gio risiede nella sua scalabilità: può essere ingrandito in funzione
Dehaize, Albertsons. Oltre agli MFC abbiamo realizzato dei Cen-
delle necessità e della crescita dei volumi senza fermare le attività
tral Fullfillment Centers (CFC) per Rewe, Spar, Auchan, Le Shop,
operative e ciò consente di fare investimenti step by step. Ultimo ma
26 LM MAGGIO 2021
non ultimo, AutoStore è una soluzione sostenibile dal punto di vista energetico, perché 10 dei nostri robot consumano tanta energia quanto un semplice aspirapolvere». Anche i sistemi AutoStore vengono impiegati per l’ottimizzazione delle attività logistiche nell’eCommerce nei settori più disparati (fashion, cosmetics, sport equipment, ecc.), «con l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse (spazio, materiali, personale...) a disposizione. Il nostro è infatti un sistema che può avere un incremento improvviso delle righe medie spedite giornalmente a parità di stock gestite, utilizzando uno spazio molto ridotto» spiega Mantegna, che riguardo all’apertura della nuova filiale aggiunge: «In Italia lavoriamo già da anni con una rete consolidata di partner system integrator. L’espansione in Francia, Italia e Spagna indica la volontà del Gruppo di avere un presidio più diretto, per un migliore supporto a partner e clienti sui mercati di riferimento laddove vediamo un interesse sempre più crescente per le soluzioni di automazione da parte dell’industria, incluse le PMI. Se poi mettiamo insieme da un lato la spinta che ha dato il Governo attraverso il Piano Transizione 4.0 e dall’altro l’epidemia che ha accelerato alcuni processi di trasformazione aziendale, ecco che le nostre soluzioni trovano terreno fertile in quelle realtà che intendono cavalcare l’onda del cambiamento e dell’innovazione in ottica di industry 4.0».
OMNICHANNEL SUPPLY CHAIN: ONLINE PROGRAM SDA BOCCONI SCHOOL OF MANAGEMENT
U
tilizzare contemporaneamente, in modo intercambiabile e complementare, senza soluzione di continuità, i canali online e i canali offline/ fisici è ormai una consuetudine per molti clienti in diversi ambiti. Questo nuovo approccio d’acquisto ha un duplice aspetto rappresentando non solo un’opportunità competitiva da cogliere, ma anche una sfida cui le aziende non possono più sottrarsi. L’Omnicanalità, ha un impatto rilevante anche sulla logistica e sulla Supply Chain richiedendo una profonda trasformazione che coinvolge organizzazione, processi, persone, competenze e tecnologie e l’adozione di nuovi strumenti e approcci gestionali. Per questo SDA Bocconi School of Management ha lanciato l’online program “Omnichannel Supply Chain” per progettare e organizzare la logistica e la supply chain in modo integrato secondo i nuovi requisiti dell’Omnicanalità, in termini di assetto del network logistico, gestione delle scorte, dei magazzini e della distribuzione, scelta dei fornitori e collaborazioni di filiera. Il corso, in partenza il prossimo 19 ottobre, si svolgerà nell’arco temporale di 5 settimane per un impegno complessivo equivalente di 5 giorni (8 dirette streaming di 2 ore più 24 ore di altre attività in Distance Learning). Questo programma, erogato totalmente online, dà la possibilità di comprendere le sfide che la logistica e la Supply Chain devono affrontare in presenza di una trasformazione in logica omnicanale; conoscere gli approcci e gli strumenti necessari da adottare nel ridisegno e nella gestione dei processi logistici interni ed esterni in ambito omnicanale secondo una logica integrata, inter-funzionale e di filiera; applicare, in real-time, tali strumenti nella pratica tramite l’utilizzo di casi, assignments e simulazioni; confrontarsi con altre aziende e settori al fine di progettare o modificare, grazie ad un processo di benchmarking, il proprio omnichannel journey nella logistica e nella Supply Chain. Il programma si rivolge a imprenditori e middle/ senior manager di aziende per le quali la gestione dell’omnicanalità rappresenta una necessità attuale o una sfida futura. Per maggiori informazioni sul corso, visitare il sito di SDA Bocconi School of Management o contattare Pilar Aguero (p.aguero@sdabocconi.it, tel. +39 02 5836.6605).
MAGGIO 2021 LM 27
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
IL RUOLO CHIAVE DELLA LOGISTICA LAST MILE
I
retailer si devono adeguare alle mutate esigenze dei clienti, sempre più connessi e pronti a fare acquisti, smartphone alla mano. Eppure,
a novembre 2020 il 60% dei produttori di beni di consumo non si sentiva preparato al forte cambiamento in atto (dati McKinsey). Se un sito graficamente accattivante, informazioni dettagliate sui pro-
entro un’ora dall’acquisto. Il cliente ha anche a disposizione il tracking
dotti e prezzi competitivi sono elementi che invogliano a fare shopping
in tempo reale, restando in contatto con il pony a cui viene affidata
online, c’è un altro aspetto di fondamentale importanza: quello della
la spedizione, grazie anche alle notifiche di prossimità: secondo
consegna dell’ultimo miglio, la più difficile da gestire ma anche la più
Capgemnini il 55% delle persone si fidelizza a un eCommerce se è in
importante perché rappresenta il biglietto da visita del merchant con
grado di garantire consegne in due ore o meno, ma solo il 19% delle
il cliente finale, che aspetta a casa il corriere. Secondo ShipStation se
aziende è in grado di offrire questa possibilità».
l’esperienza di consegna non è soddisfacente, aumenta la percezio-
La logistica dell’ultimo miglio, per la sua importanza e la sua delica-
ne negativa del venditore per l’86% delle persone, sebbene la conse-
tezza, rappresenta il costo maggiore nella catena distributiva di
gna sia stata gestita da altri e l’83% difficilmente comprerà di nuovo
un’azienda (41%). Il mercato di settore nel 2020 valeva 39,6 miliardi
su quel sito.
di dollari a livello globale e nel 2026 arriverà a 66 miliardi (dati Valuates Reports) : un cavallo su cui vale la pena di puntare, secondo Luigi
La logistica diventa quindi un indicatore di come sta evolvendo il
Strino, per fare un’ottima prima impressione e fidelizzare il cliente.
settore degli eCommerce e deve essere curata nei minimi dettagli da parte delle aziende che decidono di vendere online. A dirlo è PonyU, la startup che ha innovato il settore la logistica dell’ultimo miglio introducendo algoritmi di efficientamento per organizzare in modo automatizzato le consegne e il lavoro dei pony. Partendo da un’analisi delle aree di consegna attorno al punto vendita, la tecnologia proprietaria di PonyU abbina il pacco al pony più veloce a gestire
IL RISVOLTO SOSTENIBILE DELLA STAY@HOME ECONOMY
P
rologis collabora da tempo con il centro di studi immobiliari del MIT (Center for Real Estate) e il Real Estate Innovation Lab ed
ha contribuito a rendere possibile la realizzazione dello studio “Gli
quella tratta, accorciando di oltre un terzo i tragitti.
immobili logistici e l’eCommerce riducono l’impronta di carbonio del
Dal 1960 al 2017, la popolazione che vive nelle città è quadruplicata,
commercio al dettaglio”, che mette in evidenza i benefici concreti per
con tutti gli svantaggi che ne conseguono come il traffico, il nemico
l’ambiente assicurati dallo shopping online. Oltre all’immediato im-
numero uno della puntualità delle consegne. Tra i fattori che fanno
patto positivo sulle emissioni, la prospettiva di un aumento pari
propendere per un acquisto online c’è proprio come viene gestito il
all’80% della consegna di pacchi nel corso del prossimo decennio
processo logistico da parte del venditore: il 72% delle persone desi-
unita a numerose innovazioni quali ad esempio una pianificazione
dera avere informazioni chiare sui metodi di consegna, l’80% valuta
più efficace, innovazioni sul fronte degli imballaggi, edifici “intelligen-
positivamente il tracking online e il 75% che gradisce ricevere un sms
ti”, l’elettrificazione dei veicoli e l’intelligenza artificiale (AI), potrà
quando il pacco è in dirittura di arrivo. Un grande plus è dato dalla
favorire un’operatività ancora più sostenibile. Dirk Sosef, Vice Presi-
possibilità di personalizzare la consegna, opzione per la quale si è
dente per la Ricerca e Strategia: «Il tasso di crescita annuale dell’e-
disposti anche a pagare di più: il 62% delle persone vorrebbe sceglie-
Commerce in Europa segue un trend al rialzo simile a quello osserva-
re il giorno e il 68% addirittura l’orario (dati imrg).
to negli Stati Uniti. In Europa, lo shopping effettuato nei negozi
«Un sentimento del genere da parte dei consumatori è comprensibi-
produce un impatto leggermente minore sulle emissioni, grazie alla
le - afferma Luigi Strino, co-founder e CEO di PonyU - Noi cerchiamo
maggiore densità della rete di punti vendita e alla disponibilità dei
di offrire la più alta capacità di personalizzazione con consegne in cui
mezzi di trasporto pubblico. Nondimeno, continueremo a osservare i
data e orario possono essere programmati per fascia oraria (anche
marcati effetti positivi delle innovazioni innescate dall’eCommerce sul
a tarda sera fino a mezzanotte), in giornata e, se possibile, anche
lato delle emissioni».
28 LM MAGGIO 2021
Di seguito i dati salienti dello studio:
vantaggio di ridurre il rumore del traffico. I nuovi modelli di veicoli che
• 36% Risparmio di emissioni con acquisti online anziché in negozio
dovrebbero arrivare sul mercato quest’anno hanno un’autonomia di
• 6% Incremento percentuale della quota di acquisti al dettaglio effet-
circa 320 km, che dovrebbe essere sufficiente per gestire il 90% dei
tuati online
percorsi di consegna di ultimo miglio negli Stati Uniti 5. Anche il
• 10% Risparmio di emissioni per pacco derivante da reti logistiche
contesto normativo sta incentivando l’adozione di tali soluzioni e lo
sviluppate
sviluppo delle infrastrutture necessarie. Quindici stati e la città di
• >100 Spostamenti in auto sostituiti da furgone standard pieno.
Washington, D.C. hanno annunciato piani per elettrificare tutti i mezzi
Inoltre, i progressi in termini di edifici intelligenti, elettrificazione dei
di trasporto pesanti, i furgoni e gli autobus nell’arco dei prossimi 15-30
veicoli e intelligenza artificiale (AI) possono rendere le operazioni
anni. Intanto l’Europa sta facendo da apripista nell’introduzione di
logistiche ancora più sostenibili. Queste tecnologie emergenti hanno
zone a traffico limitato (ZTL) riservate ai veicoli a basse emissioni, con
il potenziale di allineare gli interessi di consumatori, rivenditori e in-
accesso consentito solo ai furgoni di consegna elettrici. Oggi le ZTL
vestitori immobiliari verso l’obiettivo comune di ridurre le impronte di
di questo tipo sono presenti in due terzi delle aree urbane in cui Pro-
carbonio.
logis opera. I rivenditori lungimiranti si stanno adeguando: Amazon,
Il MIT ha esaminato tre modi in cui gli utilizzatori di immobili logistici
per esempio, ha ordinato 100.000 furgoni elettrici e prevede che i
stanno trasformando le loro attività per renderle più sostenibili.
primi 10.000 inizieranno a circolare l’anno prossimo.
• Elettrificazione dei veicoli usati per la consegna. Impiegando le
• Imballaggi. Gli imballi rappresentano la fonte principale di emissioni
fonti energetiche oggi disponibili, questa tecnologia può tagliare le
prodotte dall’eCommerce (che comunque sono solo una frazione di
emissioni medie riconducibili al trasporto del 27%3, con l’ulteriore
quelle evitate col trasporto efficiente delle merci). Tuttavia, le innova-
La soluzione del futuro per la gestione automatizzata del tuo e-commerce. • Ottimizzazione del magazzino, con una riduzione dello spazio utilizzato fino al 75% rispetto alle soluzioni tradizionali • Disponibilità del sistema oltre il 99% • Preparazione degli ordini in meno di 10 minuti • Sistema completamente modulare e facilmente espandibile
Autostore, pioniere dello Stoccaggio Cubico Premiata per il suo sistema automatizzato di preparazione degli ordini
MAGGIO 2021 LM 29
autostoresystem.com
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
zioni in quest’area possono rendere lo shopping online ancora più ri-
rappresenta solo l’ultima di una lunga serie di innovazioni introdotte
spettoso dell’ambiente: in media, le emissioni legate agli involucri
da Amazon per supportare il lavoro svolto dagli operatori di magazzi-
degli articoli acquistati online superano di circa sei volte quelle delle
no e che consente di ridurre i tempi di percorrenza portando gli scaf-
compere in negozio, principalmente a causa dell’impiego di cartone e
fali direttamente alla loro postazione. Il nuovo sito di Novara ricoprirà
imballi singoli. Il MIT ha modellato uno scenario in cui le emissioni
un ruolo chiave all’interno della rete dei centri di distribuzione dell’a-
delle scatole di cartone erano sostituite dalle emissioni di una busta
zienda in cui i dipendenti prelevano, impacchettano e spediscono gli
di carta nell’80% degli acquisti online; con questo accorgimento, l’e-
ordini che saranno poi consegnati ai clienti. Il centro di smistamento
Commerce è risultato più sostenibile nel 90% di tutte le prove, contro
di Spilamberto (MO) sarà il secondo sito di questa tipologia aperto da
il 75% nell’ipotesi di base attuale. Molti rivenditori hanno iniziato a
Amazon in Emilia Romagna dopo quello di Castel San Giovanni, e il
utilizzare per le confezioni materiali ecologici, mentre altri stanno
terzo a livello nazionale. Sempre Vailog è responsabile della costru-
adottando processi automatizzati che analizzano le combinazioni di
zione del nuovo magazzino in cui saranno creati oltre 200 nuovi posti
articoli da spedire e suggeriscono le dimensioni e tipologie di imbal-
di lavoro a tempo indeterminato entro il 2023. I dipendenti del centro
laggio più appropriate. Rimpiazzando le scatole con buste di carta o
di smistamento si occuperanno di smistare e preparare i pacchi,
imbottite è possibile ridurre il volume e il peso degli imballi, abbassan-
provenienti dai centri di distribuzione, per la spedizione ai depositi di
do di conseguenza le emissioni.
smistamento, prima della consegna finale ai clienti.
• Dati. Le analisi avanzate e le soluzioni basate sull’internet degli oggetti (IoT), come il raggruppamento dei carichi e l’adeguamento dina-
I due nuovi centri saranno sostenibili ed integreranno sistemi per il
mico dei percorsi, possono ridurre del 10% le emissioni e del 30% sia
risparmio energetico riducendo l’impronta ambientale. L’energia pro-
i costi unitari sia il traffico. L’uso dei dati contribuisce anche a diminu-
dotta grazie a pannelli fotovoltaici posti sulla copertura del magazzino
ire i resi: per esempio, grazie all’intelligenza artificiale è possibile for-
alimenterà entrambi i centri, Spilamberto sarà dotato di circa 720 kW
nire ai compratori online suggerimenti di stile e guide per la scelta
mentre Novara di 1.000 kW. Gli edifici sono gestiti dal BMS (Building
delle taglie sulla base degli acquisti precedenti, in modo
Management System), un sistema che permette una gestione intelli-
da ridurre al minimo le restituzioni. Il MIT ha modellato uno scenario
gente dell’utilizzo e della manutenzione dell’immobile. Anche la mobi-
in cui il tasso di resi degli acquisti online è diminuito del 50% con
lità avrà un’impronta di sostenibilità in quanto i parcheggi saranno
conseguente riduzione dell’impronta di carbonio dell’eCommerce
dotato di colonnine di ricarica per le auto elettriche e inoltre verrà e
nell’80% dei test.
incentivato il sistema di trasporto tramite biciclette con la realizzazione di nuove piste ciclabili per incrementare i percorsi cittadini. Gli
Tornando a parlare di Amazon, citato poc’anzi, sono in fase di com-
immobili avranno la certificazione BREEAM (Building Research Establi-
pletamento tre nuovi centri in Italia. I primi due sono il centro di distri-
shment Environmental Assessment Method) con la valutazione “Very
buzione di Novara e il centro di smistamento di Spilamberto (MO), che
Good”. Per preservare l’equilibrio e la biodiversità del territorio, saran-
saranno operativi a partire dal prossimo autunno. Le strutture avranno
no realizzate aree verdi e spazi alberati adeguatamente progettati
un impatto sostenibile e saranno alimentate attraverso pannelli sola-
nell’armonia dell’insieme.
ri e sistemi ad alto risparmio energetico in linea con il Climate Pledge, con cui Amazon si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro
A Spilamberto è stata prevista una riqualificazione delle aree verdi
il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’accor-
creando dei percorsi ambientali nell’ambito di un progetto paesaggi-
do di Parigi. Il lancio di questi due nuovi siti comporterà un ulteriore
stico di rinascita per preservare l’equilibrio e la biodiversità delle aree
investimento di oltre 230 milioni che si aggiungeranno ai 5,8 miliardi
presenti limitrofe al Rio Secco che prevede la piantumazione di essen-
di euro già investiti da Amazon in Italia negli ultimi dieci anni. Il centro
ze autoctone. A Novara la progettazione del verde, pensata per inte-
di distribuzione situato ad Agognate, frazione del comune di Novara
grarsi con il contesto, ha l’obiettivo di riqualificare l’area rurale e bo-
in Piemonte, creerà 900 posti di lavoro entro tre anni dall’apertura. Il
schiva con un’attenzione particolare alla preservazione della flora e
sito, la cui costruzione è realizzata da Vailog (Gruppo Segro) sarà
della fauna: 15 ettari dedicati a verde con 1.500 tra arbusti ed alberi,
dotato dell’avanzata tecnologia Amazon Robotics con un’attenzione
la riqualificazione di 9 ettari del bosco di Agognate con 11.000 nuovi
particolare alla salute e al benessere dei dipendenti. Questa tecnologia
alberi, insieme all’utilizzo di sole specie autoctone, rappresentano
30 LM MAGGIO 2021
COS’È IL RESO E COME FUNZIONA? NELL’AMBITO DELL’ECOMMERCE SI INTENDE COME RESO LA RESTITUZIONE DI UN BENE ACQUISTATO ONLINE. TUTTAVIA, NONOSTANTE QUESTA DENOMINAZIONE SIA ENTRATA NEL LINGUAGGIO COMUNE, SAREBBE PIÙ CORRETTO PARLARE DI DIRITTO DI RECESSO POICHÉ SI TRATTA DELLA RECESSIONE DA UN CONTRATTO DI VENDITA STIPULATO COL VENDITORE. di GIOVANNI PAPAGNO e SILVIA IMPAGLIATELLI, SAN MARINO MAIL ITALIA SRL
S
pesso navigando online fra i vari siti di eCommerce capita di fare acquisti compulsivi, per poi avere dei ripensamenti. In alcuni casi l’oggetto acquistato non è come lo si immaginava e non rispecchia le aspettative. Le motivazioni possono essere svariate: misure sbagliate, taglie troppo piccole o colori diversi da come mostrati in foto. In questi casi a tutela dell’acquirente viene in aiuto la possibilità di avvalersi del diritto di recesso, chiamato con il termine più gergale “reso”. Nell’ambito dell’eCommerce si intende come reso la restituzione di un bene acquistato online. Tuttavia, nonostante questa denominazione sia entrata nel linguaggio comune, sarebbe più corretto parlare di diritto di recesso poiché si tratta della recessione da un contratto di vendita stipulato col venditore. COME FUNZIONA IL RESO PER GLI ECOMMERCE? Va innanzitutto sottolineato come il recesso sia un vero e proprio diritto previsto dalla legge e disciplinato dagli articoli 52 e ss. del Codice del Consumo. Secondo la normativa il consumatore può esercitare questo diritto entro 14 giorni dalla consegna del prodotto. Entro questi termini il consumatore non è obbligato a dare nessuna giustificazione. Inoltre, a discrezione del commerciante, la possibilità di restituire il prodotto può essere estesa oltre il numero di giorni stabiliti dalla legge.
IL DIRITTO DI RECESSO È PREVISTO PER TUTTI I PRODOTTI? No, ci sono alcuni prodotti che sono esclusi dalla normativa. L’articolo 59 del Codice del Consumo elenca infatti alcuni beni per i quali il recesso non è previsto per legge. Questi beni possono essere suddivisi in tre categorie: • i beni creati su misura e personalizzati • i beni deperibili o con scadenze brevi • i beni che per motivi igienici e di salute non possono essere restituiti se aperti dopo la consegna Per quest’ultima categoria va detto che non esiste una definizione ufficiale di bene deperibile. Generalmente in questo caso si prende come riferimento la data di scadenza; se il termine della scadenza è inferiore ai 14 giorni, ossia al numero massimo di giorni che spettano di diritto per effettuare il recesso, allora il venditore può escluderne il diritto. Questo perché il bene, deperendo in fretta, non potrebbe più essere rivenduto, causando un danno ingiusto al venditore. Se la scadenza è invece superiore ai 14 giorni è giusto riconoscere il diritto di recesso perché il venditore ha la possibilità di rimettere il bene in vendita una volta restituito indietro dal precedente acquirente. Per fare un esempio, sono generalmente considerati beni deperibili il latte, il pesce e la carne. Al contrario non lo sono il cioccolato, la pasta e i legumi. Se il bene rientra in una delle
categorie che non prevede l’applicazione del diritto di recesso, allora il commerciante è obbligato per legge a farne comunicazione all’interno delle Condizioni Generali di Vendita. É inoltre buona pratica, in termini di trasparenza, segnalare la non applicabilità del diritto di recesso anche all’interno delle pagine di prodotto e nelle mail di conferma di ricezione dell’ordine. COSA SUCCEDE SE IL DIRITTO DI RESO NON VIENE GARANTITO? La mancata o incompleta indicazione delle informazioni inerenti il diritto di recesso costituisce una pratica commerciale scorretta; questa comporta una sanzione amministrativa pecuniaria, ex art. 27, comma nono, del Codice del Consumo, con multe che possono andare da 5.000 euro a 500.000 euro. Il diritto di recesso non può essere ignorato ed è dunque essenziale garantirne la piena attuazione nella modalità più semplici possibili per il cliente. Una gestione ottimale della logistica del reso può senz’altro concorrere a fidelizzare il cliente, che si sente maggiormente libero da vincoli in fase di acquisto. Per questo la gestione del reso è l’ultimo anello della customer experience, che farà quindi valutare la qualità dell’acquisto online nella sua interezza. L’innovazione sta nella possibilità di far scegliere al destinatario la gestione migliore del reso in base alle proprie esigenze. Deposito in un luogo convenzionato oppure il classico ritiro a domicilio?
MAGGIO 2021 LM 31
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
OLTRE L’IMBALLO: IL VALORE DEL PACKAGING NELL’ESPERIENZA DI ACQUISTO
solo una parte delle iniziative a tutela dell’ecosistema locale. Il progetto prevede infatti la riqualificazione di un tratto delle sponde del canale Cavour, la rinaturalizzazione delle sue sponde nell’ottica di garantire la biodiversità di flora e fauna. Barriere vegetali infine verranno create tra le aree naturali e quelle urbanizzate a protezione della fauna. Tali sviluppi sono in linea con il Climate Pledge, l’impegno co-fondato e firmato lo scorso anno da Amazon e Global Optimism con la finalità di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di dall’Accordo di Parigi dieci anni prima e di conseguire zero emissioni di CO2 entro il 2040. Sempre Amazon ha commissionato al Gruppo Goodman la realizzazione di un terzo centro logistico di circa 8.000 mq a Pioltello, alle porte di Milano, che si stima verrà completato per settembre 2021. Il Pioltello Logistics Centre fa parte della strategia globale di Goodman per soddisfare la crescente richiesta di spazi logistici in posizioni strategiche, con un facile accesso ai grandi mercati di consumo. La sua posizione privilegiata, alle porte di Milano, permetterà consegne a 2,5 milioni di persone in circa 30 minuti. La chiave, nella progettazione di questa struttura di Classe A, è stata ancora una volta la sostenibilità: la proprietà sarà dotata, infatti, di caratteristiche all’avanguardia come 256 stazioni di ricarica elettrica per auto, camion e furgoni, per facilitare e incoraggiare consegne sempre più green. L’impianto fotovoltaico sulla copertura, inoltre,
O
ltre 10.000 mq di magazzino, un fatturato di 20 milioni di euro nel 2020 e una curva di crescita al ritmo del 50% all’anno. È questo Bakaji.com, l’e-tailer del Gruppo Tera nato nel 2015 come negozio online specializzato in prodotti brico-garden e che oggi vanta ben 10.000 diversi articoli tenuti a stock: una vasta gamma di piccoli elettrodomestici, elettronica, telefonia, abbigliamento e scarpe, giocattoli, articoli per la prima infanzia, lo sport ed il tempo libero. Gli articoli di Bakaji sono alla portata di tutti, basta un click sulla loro pagina web o nei principali marketplace per completare l’acquisto di migliaia di prodotti a prezzi davvero competitivi. «Ci siamo specializzati da subito come importatori diretti, evitando il drop shipping e abbattendo i costi di intermediazioni commerciali - spiega Gennaro Provitera, socio fondatore di Bakaji e Direttore Acquisti Con il commercio elettronico cade ogni tipo di barriera geografica e temporale, ed è proprio qui il nostro punto di forza: la velocità. Garantiamo ai nostri clienti la spedizione in 24 ore. La forte crescita che ci sta accompagnando ha portato con sé anche una riorganizzazione della nostra logistica per renderla dinamica e flessibile al fine di mantenere gli standard qualitativi e la rapidità nella consegna che ci caratterizzano da sempre» spiega Provitera. Gli imballi oggi non servono solamente a proteggere i prodotti durante la spedizione. Come per Bakaji, i clienti effettuano i propri acquisti online e completano la loro esperienza offline. La scatola è il primo punto di incontro
produrrà circa 160 kWp che saranno utilizzati per compensare il fabbisogno energetico dell’edificio: si tratta dell’equivalente alla piantu-
LARGO ALLE FILIERE DIGITALI
mazione di più di 10.000 alberi, che in un anno di vita assorbono circa 100 tonnellate di CO2. La struttura punta ad ottenere, grazie a queste
Il Recovery Plan rappresenta un’occasione irripetibile per invertire la
peculiarità, la certificazione BREEAM di tipo Excellent.
rotta verso un Paese moderno che sostiene i propri cittadini e le sue
L’approccio sostenibile ed attento all’ambiente dell’azienda coinvolgerà
imprese. Secondo Netcomm, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilien-
non solo il centro logistico, ma anche l’area che lo circonda: per por-
za che l’Italia dovrà presentare in via ufficiale alla Commissione eu-
tare maggior benessere alla comunità locale, oltre che ai clienti Good-
ropea il 30 aprile deve considerare l’urgenza di mettere in connessio-
man, infatti, verrà realizzato un parco verde di quasi 4.000 mq.
ne un sistema problematicamente frammentato, accelerando la
Per maggiori informazioni sulle tecnologie per la sostenibilità degli
trasformazione digitale con un percorso definitivo e che crei sinergie
immobili, leggete alle pagine 50-63.
di sistema, dando vita a un sistema economico più efficiente e so-
32 LM MAGGIO 2021
fisico tra il cliente e il venditore diventando così anche una grandissima opportunità di marketing. «Abbiamo deciso di investire in una macchina per il packaging per risparmiare tempi, costi, materiali e garantire la massima customer experience - continua Provitera - Per questo ci siamo affidati a CMC SpA, l’azienda umbra che ha portato il concetto di packaging 3D e investito sulla tecnologia CartonWrap. Grazie a questo macchinario, oggi siamo in grado di spedire fino a 1.000 scatole l’ora con un solo operatore. La macchina legge le dimensioni di ogni prodotto da confezionare e crea una scatola perfettamente su misura; abbiamo completamente eliminato l’uso di materiali riempitivi e ridotto i volumi di spedizione del 40% rendendo l’imballo sostenibile».
connettere sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli orga-
«I clienti oggi sono sempre più attenti alle tematiche ambientali. Un packaging sostenibile migliora la percezione del brand e rappresenta una leva importante per fidelizzare i propri clienti. Il centro di eccellenza CMC è alla costante ricerca di materiali e soluzioni tecniche che possano garantire efficienza del processo, integrità dei prodotti spediti e un ridotto impatto ambientale commenta Tania Torcolacci, Marketing Manager di CMC SpA - Abbiamo inoltre sviluppato un sistema di apertura facilitata della scatola con un nastro biadesivo che permette ai consumatori di riutilizzare la stessa scatola in caso di resi». Federico Rossi, Sales Manager CMC per l’Italia che ha accompagnato il Gruppo Tera nell’implementazione del progetto e nello studio della personalizzazione del cartone brandizzato conclude «La pandemia ha aumentato esponenzialmente le vendite online e molte aziende non sono riuscite a mantenere gli standard di consegna a causa della mancanza di manodopera. Siamo orgogliosi che la CMC CartonWrap abbia permesso a Bakaji di fronteggiare la sfida ed adattarsi facilmente ad una nuova esigenza di fulfilment. Ci sono grandi progetti di espansione in Europa per Bakaji e ci auguriamo che la tecnologia CMC possa fare da supporto anche nei nuovi centri di distribuzione».
liera. E ancora, si dovrà intervenire incentivando i sistemi di paga-
ni pubblici e le imprese affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e le necessità imposte dal new normal. In questo senso, lo sviluppo dei rapporti di filiera è fondamentale per aiutare le imprese a fare sistema per rendere il sistema economico italiano più competitivo e sostenibile. Per questo, occorre valorizzare tali iniziative, creando ad esempio piattaforme di scambio, digitalizzando i processi e le catene di fornitura e sfruttando le tecnologie per aumentare l’efficienza della catena di produzione e distribuzione, come l’introduzione della Blockchain per la tracciabilità, l’utilizzo dei Big Data e degli Analytics per elaborare i dati raccolti da tutti i componenti della fimento, di circolazione della liquidità e di gestione dei crediti anche al fine di sostenere le realtà più piccole». Da un recente studio di Netcomm elaborato da The European House-Ambrosetti, emerge che la rete del valore dell’eCommerce e del digital retail in Italia ha generato ricavi per circa 58,6 miliardi di euro nel 2020, raccoglie 678mila imprese e coinvolge oltre 290mila lavoratori. Più della metà del fatturato generato da questa rete in Italia, inoltre, è da attribuire alle imprese di dimensioni medio-piccole. In questo quadro, non sono solo le aziende retailer a brillare (i loro fatturati sono cresciuti mediamente del 7% negli ultimi 5 anni - una percentuale in linea con la crescita delle realtà distributive di grandi dimensioni). Infatti, anche le PMI che offrono servizi a supporto all’interno di questo macro-settore rappresentano una componente fondamentale: oltre il 65% del fatturato della filiera della logistica e più dell’83% del fatturato della rete del riciclo sono generati proprio da PMI e microimprese. «I dati dimostrano come il digitale sia tra i settori trainanti per uno sviluppo strategico e innovativo dell’economia del nostro Paese, dove la rete del valore dell’eCommerce e del digital retail si colloca al terzo posto tra le attività economiche italiane per
stenibile. Il Presidente di Netcomm, Roberto Liscia, ha recentemente
incidenza sul fatturato del settore privato e sulla crescita dell’occu-
presentato di fronte alla Commissione Trasporti, Poste e Telecomu-
pazione delle imprese italiane[1]. - conclude il Roberto Liscia - In
nicazioni della Camera dei Deputati le proposte del Consorzio del
questo contesto serve un programma concreto di transizione al digi-
Commercio Digitale in Italia affinché gli investimenti siano mirati a
tale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irre-
mettere in connessione persone, prodotti, servizi e processi attraver-
versibile. Siamo a disposizione del nuovo Esecutivo e, in particolare,
so una visione d’insieme e dei progetti concreti.
del Ministro Colao e del Ministro Cingolani per contribuire alla realizzazione di questa essenziale evoluzione digitale del Sistema Paese».
Liscia fa riferimento al concetto della “Connected Economy” quando
Netcomm ha elaborato un documento di proposte per la Digitalizza-
si appella al cambio di paradigma necessario per mettere in connes-
zione del Sistema Paese e, di seguito, si sintetizzano i principali
sione cittadini, servizi, imprese e PA: «Attraverso il digitale, occorre
suggerimenti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza:
MAGGIO 2021 LM 33
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
1. Sviluppo delle competenze digitali per nuove opportunità di lavoro. La transizione al digitale e la velocità con cui cambiano le tecnologie richiedono competenze specifiche e interventi mirati; la disponibilità di infrastrutture, di soluzioni digitali all’avanguardia è vana se queste risorse non sono correttamente incanalate e utilizzate. Secondo Netcomm, è fondamentale che il Governo incentivi programmi di formazione digitale attraverso un’attività di comunicazione volta a sensibilizzare gli utenti sull’importanza del cambiamento culturale e programmi di formazione digitale all’interno di scuole e università, prevedendo stage, periodi di alternanza scuola-lavoro e riconoscendo alle imprese ospitanti incentivi e finanziamenti per aiutare i lavoratori ad affrontare nuovi ruoli e opportunità lavorative legati al digitale. Non solo, lo sviluppo di competenze in ambito digitale sarà un tema
e generare un efficientamento complessivo del Sistema. Attraverso,
sempre più rilevante per supportare la mobilità e la professionalità
ad esempio, l’erogazione di servizi di telemedicina, la creazione di una
degli attuali lavoratori, che permetterà allo stesso tempo alle imprese
visione sul paziente sempre più integrata e puntuale, piuttosto che la
e alla PA di saper meglio gestire la transizione al digitale.
realizzazione di una maggiore interoperabilità dei processi tra i player del Sistema, i pazienti potranno avere accesso e supporto lungo l’in-
2. Digitalizzazione delle imprese e sviluppo di nuovi modelli di vendita
tero patient journey in qualunque luogo e momento, aumentando la
e di distribuzione per un eCommerce sempre più “glocal”. L’incremen-
qualità generale delle cure che potranno ricevere.
to di iniziative di proximity commerce come risposta a un momento di necessità, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, potrebbe rappresen-
4. Integrazione della filiera per la valorizzazione del turismo nazionale.
tare, non solo in questa fase di transizione, ma anche nel futuro, un
Quello turistico rappresenta da sempre uno dei settori trainanti dell’e-
efficace modello di sviluppo di retail omnicanale per l’economia loca-
conomia nazionale, soprattutto per i flussi provenienti dall’estero e in
le e una nuova veste del negozio “sotto casa”. I negozi di un territorio
particolare dai Paesi extra-UE, permettendo la valorizzazione del pa-
possono fare sistema fino a organizzarsi in un micro-marketplace
trimonio artistico, culturale, paesaggistico, ma anche enogastronomi-
locale, raccogliendo in un’unica piattaforma l’offerta dei commercian-
co, dell’artigianato e del commercio italiano. Secondo Netcomm è
ti per soddisfare, non solo la domanda del bacino di utenza locale, ma
fondamentale creare una maggiore interoperabilità dell’offerta turisti-
favorendo anche un ampliamento dei propri confini, fino all’esporta-
ca nazionale e incentivare l’evoluzione digitale dei player del settore,
zione dei prodotti. L’eCommerce di prossimità permette l’integrazione
generando sinergie per l’intero Sistema Paese. Inoltre, l’utilizzo dei
tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, i
canali digitali consentirebbe di generare un dialogo continuativo con
quali, grazie alla logistica e alle piattaforme di consegna, possono
i turisti nazionali e stranieri attraverso il quale offrire contenuti, nuove
raggiungere i clienti residenti nelle zone limitrofe. Gli stessi magazzini
occasioni per usufruire di servizi turistici, così come accedere a pro-
dei negozi possono diventare veri e propri centri di raccolta dei pro-
dotti Made in Italy o legati ai commercianti nazionali.
dotti per le consegne che avvengono attraverso i canali digitali, siano essi siti, social network o app di delivery. La direzione del nuovo
5. Nuove tecnologie, interoperabilità dei dati e interconnessione. In
eCommerce, sempre più «glocal», favorirà tutte le attività, anche
conclusione, Netcomm ritiene fondamentale promuovere progetti che
quelle più tradizionali, offrendo nuove strade per rafforzare il ruolo
valorizzino l’utilizzo di tecnologie quali il cloud computing al fine di
storico delle comunità locali e della collettività dei centri abitati.
stimolare un’interconnessione di tutti i sistemi e facilitare il dialogo e lo scambio dei dati e dei processi, nel rispetto delle normative sui
3. Evoluzione della rete della salute mettendo al centro il paziente.
dati e sulla sicurezza cibernetica, realizzando quindi le condizioni per
Netcomm ritiene fondamentale far evolvere digitalmente il Sistema
il pieno sviluppo in chiave digitale delle diverse filiere, quali la sanità, il
Sanitario nazionale per offrire a tutti i pazienti un miglioramento della
turismo, i processi produttivi, logistici e le filiere merceologiche con
qualità delle cure, supportare i professionisti sanitari nelle loro attività
particolare riguardo al comparto agro-alimentare.
34 LM MAGGIO 2021
U-COMMERCE E ON-LIFE: VERSO NUOVI MODELLI DI OMNICANALITÀ DATA MONETIZATION, NEGOZIO IBRIDO E SCAFFALE INFINITO: GLI INGREDIENTI PER UNA CONCRETA CONVERGENZA di SIMONA BEROLA e DAVIDE VICARIO Partner di Retail Reply
sui prodotti ma sul valore del servizio offerto. Serve un cambiamento continuo, veloce, resiliente e soprattutto in grado di preservare il brand. Abbracciare il paradigma del cambiamento resiliente significa abbandonare i processi precedenti ormai obsoleti, e optare per l’automatizzazione e la semplificazione degli stessi. Significa rivoluzionare le organizzazioni interne costruendo strutture trasversali tra online e offline, e far evolvere le tecnologie attraverso microservizi e data intelligence. Ne risulta il potenziamento dei servizi offerti.
L
a pandemia da Covid-19 ha rappresentato per ciascuno di noi un’esperienza angosciosa e sicuramente irripetibile, che ha trasformato la nostra vita quotidiana. È cambiato anche il modo di fare la spesa assieme all’esperienza di acquisto, determinando una sterzata verso la fruizione di servizi in digitale e cross canale. Secondo i dati del Retail Digital innovation Observatory nel 2020 i consumatori italiani che hanno acquistato tramite canali online sono stati circa 46,5 milioni con una crescita su base annua del 6%. È in corso un processo irreversibile che poggia su tre assi portanti: ottimizzazione dei processi operativi, digitalizzazione dell’esperienza e data intelligence.
Non si tratta solo di un modo più ampio di concepire l’eCommerce nel retail, ma di una vera e propria rivoluzione verso l’U-Commerce. Questo nuovo modello è la naturale evoluzione del commercio dettata dal progresso tecnologico: ne deriva un sistema omnicanale che consente al consumatore di vivere un’esperienza di acquisto senza attriti tra online e offline, e al retailer di ripensare Value Proposition e modello di business, non più solo on-line ma anche “On Life”. Quando W. Jongen ha coniato il termine “On Life” ha pensato ad un utente iperconnesso con uno smartphone in mano che si muove liberamente tra online e offline. Oramai la partita non si gioca più solo
La rivisitazione del modello omnicanale fornisce ai retailer opportunità di interazione con il cliente finale e di distinguersi dai concorrenti per l’offerta dei servizi di assistenza post vendita, per la campagna marketing profilata sul singolo individuo o per un servizio di delivery veloce. Sono il controllo puntuale della disponibilità dello stock, la movimentazione della merce, la gestione ibrida dei negozi e lo scaffale infinito a rendere l’esperienza cliente unica. Investire nel servizio di delivery significa trovare il giusto compromesso tra costi, efficienza dei tempi, operazioni logistiche, ottimizzazione dei processi operativi e impatti sull’esperienza del cliente finale.
MAGGIO 2021 LM 35
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
2020: UN ANNO CRUCIALE PER IL RETAIL OMNICHANNEL QUELLE AZIENDE CHE NON INCREMENTERANNO E RAFFORZERANNO LA PROPRIA OFFERTA OMNICHANNEL NELLA FASE DI RIPRESA DOPO LA CRISI, SUBIRANNO CONSEGUENTEMENTE UN CALO SUL LUNGO TERMINE. LA VISIONE DI CHECKPOINT SYSTEMS SUL RUOLO STRATEGICO DELL’RFID COME TECNOLOGIA ABILITANTE di ALBERTO CORRADINI, Business Unit Director ITALY CHECKPOINT SYSTEMS
L
o scorso anno praticamente da un giorno all’altro abbiamo assistito a una grande trasformazione a livello digitale nel retail: oltre al cambiamento delle abitudini di spesa delle persone, è repentinamente mutato anche il modo in cui i retailer stessi si dedicano e offrono servizi ai propri clienti. Il 2020 ha visto i retailer scalare rapidamente le proprie transazioni digitali, aumentare le capacità di consegna, entrare in nuovi mercati e in alcuni casi introdurre opportunità completamente nuove dell’eCommerce. Questi mutamenti, insieme al nuovo comportamento dei consumatori, lasceranno un segno profondo nel settore. L’unione di negozio fisico e shopping digitale, la cosiddetta offerta omnichannel, stava già procedendo a ritmi spediti ma la pandemia ha contribuito a darne un ulteriore impulso, aumentando sensibilmente le vendite dell’eCommerce. Secondo
36 LM MAGGIO 2021
un rapporto di McKinsey, le vendite online sono aumentate del 14% CAGR negli ultimi quattro anni. Con l’avvento dell’emergenza sanitaria, gli acquisti online sono cresciuti del 25% nell’arco di sole due settimane nel mese di marzo1. Con il canale online che si prevede crescerà altrettanto rapidamente anche nel 2021, i retailer sono sempre più sotto pressione affinché aumentino la propria offerta omnichannel. Di conseguenza, poiché i retailer cercano di garantire l’evasione degli ordini in modo sempre più efficace e veloce, i punti vendita fisici si stanno trasformando rapidamente in piccoli centri di approvvigionamento degli stock. Un’altra tendenza che ha avuto un importante crescita nel corso del 2020 è stata il fenomeno del “compra online e ritira in negozio” (Buy Online Pay In Store): in questa maniera i retailer hanno infatti cercato nuovi modi per preservare la sicurezza e la fedeltà dei
propri clienti, permettendo loro di ritirare gli ordini sul posto. Ad esempio la catena inglese di articoli sportivi Dick’s, che ha lanciato il ritiro in negozio fin dall’inizio della pandemia, ha affermato che il 75% dei suoi ordini online nel secondo trimestre sono stati evasi dagli store2: o spediti al cliente direttamente dal negozio più vicino o ritirati sul posto. Anche dopo la fine del primo lockdown quando gli store hanno cominciato a riaprire, questa formula del ritiro nel punto vendita ha continuato a crescere. «Ci aspettavamo sin dall’inizio che avremmo visto un grande calo al momento in cui gli store avrebbero riaperto ma non è stato questo il caso» osserva Lauren Hobart, presidente di Dick’s a proposito dei guadagni del secondo trimestre dell’azienda.3 Anche Doug McMillion, CEO di Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della GDO, ha espresso una simile
opinione a proposito dei profitti del terzo trimestre: «Il nostro eCommerce e la penetrazione dell’omnichannel continuano ad aumentare, anticipando le tendenze di due o tre anni in alcuni casi. Siamo convinti che la maggior parte di tali cambiamenti persisterà anche dopo la pandemia».4 Con un mutamento a un ritmo così rapido, i retailer che già dispongono di un servizio omnichannel ben organizzato, come le formule BOPIS e ship-from-store, non solo stanno resistendo alla crisi, ma vedono un incremento nella spesa dei clienti. «I nostri clienti omnichannel spendono sei volte di più dei nostri clienti digital-only e quattro volte di più dei nostri clienti store-only» rivela Michelle Gass, CEO di Kohl’s, catena statunitense di negozi al dettaglio.5 LE SFIDE DELL’OMNICHANNEL Dal momento che i retailer si concentrano sul potenziamento della propria offerta legata all’eCommerce, l’importanza di avere inventari accurati è fondamentale. Infatti, una scarsa accuratezza dell’inventario può comportare una perdita di fatturato causata dall’annullamento di ordini oppure di esperienze negative riscontrate dai clienti. Inoltre se l’analisi delle giacenze non è effettuata con cura, spesso i retailer possono essere costretti a mantenere scorte extra solo per evitare la cancellazione degli ordini, e ciò comporta anche una perdita ingente di ricavi quando lo stock in esubero deve essere abbassato di prezzo. LA RIVOLUZIONE RFID Già da molti anni i retailer hanno iniziato a implementare le soluzioni RFID affrontando le sfide dell’omnichannel con grande successo: l’impegno di queste tecnologie consente di ottenere una precisione dell’inventario di gran lunga superiore a prima ed evitare costosi scenari di out of stock. Matt Fried, CFO di Nike, in una recente dichiarazione ha affermato: «L’RFID è un fattore chiave che ci permette di creare un mercato completamente connesso per i prodotti Nike sia nei nostri store sia con i nostri partner strategici».6
Utilizzando l’RFID, i retailer possono sapere esattamente quanta merce è rimasta in ogni negozio e quanta è presente nei centri di distribuzione in attesa di evadere gli ordini online. Di conseguenza, possono creare un business estremamente flessibile, rendendo le decisioni di riordino rapide e basate su informazioni in tempo reale. In più i retailer sono in grado di rispondere ai cambiamenti della domanda dei consumatori in modo estremamente veloce ridistribuendo la merce in base ai dati di vendita. Adottare una strategia omnichannel Nel corso del 2020, quando già molti retailer iniziavano ad adottare una strategia omnichannel, l’introduzione delle misure di distanziamento sociale ha portato a un forte aumento delle vendite eCommerce, spingendo verso una trasformazione digitale ancora più accelerata. Quelle aziende che non incrementeranno e rafforzeranno la propria offerta omnichannel nella fase di ripresa dopo la crisi, subiranno conseguentemente un calo sul lungo termine. Una supply chain flessibile, guidata dall’RFID, è la chiave; infatti, con questa tecnologia la precisione dell’inventario può essere incrementata dal 65-75% al 93-99%7, offrendo un sistema più efficiente e conveniente per fornire servizi click and collect e online attraverso l’analisi delle giacenze sia negli store sia nei centri di distribuzione. Le soluzioni RFID attualmente in commercio, grazie ai dati acquisti, consentono ai retailer di offrire con fiducia ai clienti diverse opzioni per l’evasione degli ordini, compresi orari
specifici per il ritiro in negozio o la consegna in giornata. L’impiego dell’RFID permette infatti ai clienti di sfruttare i dati e di evadere con sicurezza gli ordini ai clienti da qualsiasi canale di acquisto essi scelgano. L’RFID si è infatti ormai affermata come la tecnologia che permette, ad esempio, ai retailer dell’abbigliamento di fornire rapidamente la visibilità dell’inventario e di promuovere un’efficace riorganizzazione dell’intera supply chain, insieme a dati tempestivi e accurati per aiutare a ottimizzare i processi di ritiro degli ordini in-store. Per i dipendenti dei negozi che evadono gli ordini dei clienti è fondamentale poter trovare, prelevare e preparare gli ordini con precisione ed efficienza, riducendo così i costi operativi e garantendo al contempo gli obiettivi di efficienza del servizio.
NOTE 1. https://www.mckinsey.com/industries/retail/our-insights/adapting-to-the-next-normal-in-retail-the-customer-experience-imperative# 2. https://finance.yahoo.com/news/retail-buy-online-pickup-in-store-191953131.html 3. https://finance.yahoo.com/news/retail-buy-online-pickup-in-store-191953131.html 4. https://finance.yahoo.com/news/retail-buy-online-pickup-in-store-191953131.html 5. https://corporate.kohls.com/content/dam/kohlscorp/ investors/events-and-presentations/Kohls%20Investor%20Presentation%20-%20October%202020.pdf 6. https://risnews.com/digital-new-normal-nike-ceo-says 7. Measuring the impact: Key lessons from 10 retailers using RFID – ECR Community’s Shrink and On Shelf Availability Group, GS1 Global and GS1 UK
MAGGIO 2021 LM 37
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
I LOCKER DEL FUTURO? LE CABINE TELEFONICHE!
congelati. La soluzione può essere utilizzata in diversi modi: -Installata nel centro della città accanto a un minimarket o come
Ed ora una notizia molto curiosa e dal gusto retrò, nonostante parli
punto di ritiro per gli acquisti click & collect, permette piena autonomia
di futuro. Secondo uno studio di Agcom, l’Autorità garante delle co-
al di fuori dell’orario di lavoro delle persone.
municazioni, l’Italia è uno tra i paesi che, nel corso degli ultimi anni,
- Posizionata presso un supermercato o ipermercato, in aree urbane
ha registrato il maggiore sviluppo delle reti di locker: a ottobre 2020
o periferiche, è la soluzione ideale per acquisti click & collect al di
sul territorio nazionale ne erano presenti oltre 2.500. La rete attuale,
fuori degli orari di apertura
però, è quasi esclusivamente di Amazon. Ci sono in Italia reti di locker
- All’interno di un negozio è la soluzione migliore per un rapido e im-
appartenenti a tre operatori e quella di Amazon Italia Transport (AIT),
peccabile ritiro di acquisti click & collect.
attiva dal 2016, è costituita da circa 2.150 locker utilizzati solo da AIT e dagli altri fornitori di servizi di consegna per Amazon. La rete “aper-
Per potenziare la rete di locker in Italia, Agcom sostiene alcune pro-
ta” dell’operatore InPost, attiva in Italia dal 2014, è costituita da circa
poste, tra cui quella di TIM che suggerisce la riconversione di parte
350 locker distribuiti in prevalenza nelle città metropolitane, in parti-
delle cabine di telefonia pubblica in locker. Le postazioni di telefonia
colare Milano e Roma. Infine, c’è la piccola rete di Poste Italiane,
pubblica (PTP) attualmente presenti in Italia sono circa 37.500; di
composta da circa 50 locker. Fuori dalle aree metropolitane e soprat-
queste, circa 16.000 sono postazioni stradali e, secondo quanto di-
tutto al Sud è complicato usare i locker. In sintesi, solo circa 7 milioni
chiarato da TIM, quelle candidabili ad essere riconvertite in locker
di abitanti (corrispondenti al 12% della popolazione italiana) dispon-
sono circa 5.000. La società ha avviato un progetto di riconversione
gono di un locker entro il raggio di 500 metri. Se si considera il raggio
della rete di telefonia pubblica in punti di erogazione di servizi digita-
di un chilometro la percentuale di popolazione sale al 28% mentre se
li sul territorio (cosiddetti “Reinventing Payphone”), considerata la
si considera il raggio di 2 chilometri la percentuale sale al 46%, si
capillarità dell’infrastruttura. La prima fase del progetto, grazie alla
legge sempre nello studio Agcom.
collaborazione con partner pubblicitari e industriali, prevede la realizzazione di cabine digitali che, oltre a consentire le chiamate normali
In forte sviluppo sono anche i locker che consentono la conservazio-
e di emergenza, offrano servizi di prossimità quali ricarica delle bat-
ne temporanea di prodotti che richiedono la temperatura controllata.
terie del telefono, wi-fi gratuito, pubblicità digitale, emissione di bi-
A tal proposito, Savoye ha sviluppato la soluzione di deposito robotic
glietti per autobus, musei e parcheggi, servizi di traduzione per stra-
lockers, Savoye DAC (Automatic Parcel Dispenser), che consente il
nieri. In accordo con i comuni, le cabine potranno essere utilizzate
ritiro e la restituzione dei pacchi posizionati in contenitori con am-
anche per fornire informazioni a livello locale quali eventi, informa-
biente a temperatura controllata. La temperatura dei rack è control-
zioni sul traffico, lavori in corso, qualità dell’aria, viabilità e altre infor-
lata per mantenere inalterati i prodotti, che siano secchi, freschi o
mazioni di pubblica utilità. Nella seconda fase del progetto, TIM intende affiancare ai servizi digitali una pluralità di servizi addizionali orientati alla green economy, tra i quali i “TIM Locker”. Secondo quanto dichiarato da TIM, le postazioni stradali potenzialmente candidabili ad essere riconvertite in lockers sono circa 5.000. Altra proposta è quella di M-dis, società di distribuzione di prodotti editoriali, che propone di valorizzare le oltre 4.000 edicole già abilitate al servizio di pick-up point con l’installazione di armadietti per le consegne. Agcom propone anche “una armonizzazione delle diverse disposizioni emanate dagli enti locali”, mentre per ovviare al problema dell’eccessiva concentrazione dei locker nelle aree metropolitane, si potrebbe valutare se la dislocazione delle reti di locker nelle aree locali e non profittevoli possa essere inquadrata come servizio di interesse economico generale.
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Chiudiamo questo speciale con l’annuncio del prossimo workshop digitale di Logistica Management dal titolo “eCommerce nel food&grocery. Soluzioni logistiche per una gestione efficiente della spesa online”, che si terrà il 24 giugno 2021 dalle 14:30 alle 16:30 sulla piattaforma Gotowebinar. Partecipazione gratuita, previa registrazione online: www.logisticamanagement.it sezione eventi. Le aziende della distribuzione si sono mosse già da tempo per rispondere alle mutate abitudini d’acquisto e venire incontro alle richieste della clientela con una maggior presenza sui canali digitali anche per la spesa alimentare. Un processo già in atto che la pandemia e il conseguente cambio di abitudini hanno
che intende dare spunti ed esempi su come ottimizzare il proces-
indubbiamente accelerato.
so logistico dell’eCommerce nel food & grocery al fine di renderlo
L’evoluzione dell’eCommerce apre dunque a nuove opportunità, ma
più efficace ed efficiente nelle diverse fasi. L’evento si rivolge ai
il suo successo dipende dalla gestione della logistica distributiva
responsabili della supply chain, delle operations, eCommerce e
che deve essere rapida, precisa e personalizzabile.
logistics manager della grande distribuzione organizzata e punti
Quali sono le soluzioni i sistemi e le tecnologie che permettono di
vendita brick & click.
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Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ Intervista a DARIO PACOTTO, CEO & Founder di 3rand Up Solutions e LORENZO MAGGIONI, CEO di GEL PROXIMITY
L’eCommerce di DOMANI è qui, ORA Prossimità sostenibile al cliente e identità digitale certificata dei prodotti. Sono le sfide lanciate da due giovanissime realtà italiane, nelle quali Tesisquare crede ciecamente, per digitalizzare il mondo di servizi e soluzioni che ruota attorno al paradigma dell’omnicanalità e alla customer experience. Loro sono 3rand Up Solutions e GEL Proximity e questa è la loro value proposition
Logistica Management: Di cosa si occupano le vostre rispettive start
te il profilo digitale di ciascun oggetto fin dalla fase di produzione con
up e quali vantaggi offrite a chi opera nell’online?
la semplice applicazione al prodotto di un QRcode (o un tag NFC) contenente il codice TESI PYB.
Dario Pacotto: 3rand Up Solutions è nata l’anno scorso per volontà
La possibilità di monitorare l’intero settore di mercato a livello globale,
dei tre soci fondatori – Paolo Caffagni, Founder e CSMO, Rinaldo Ri-
di instaurare dinamiche collaborative tra i brand e i propri clienti (se-
naldi, Founder e CTO, ed il sottoscritto – per offrire alle aziende che
gnalazione di prodotti fake attraverso una App) e di applicare il sistema
operano nei settori del Made in Italy soluzioni capaci di essere un
sia per la vendita in-store che per l’eCommerce, fanno della Brand
vero elemento abilitante in un contesto industriale in trasformazione
Value Platform un importante strumento di lotta alla contraffazione
e caratterizzato da un time-to-market sempre più sfidante.
che può essere facilmente integrato ai sistemi gestionali e anche di anticontraffazione già esistenti.
La nostra proposta ruota attorno alla Brand Value Platform, la piattaforma software prodotta dalla nostra partecipata Tesisquare e composta da tutta una serie di tecnologie - tra cui serializzazione, anticon-
Lorenzo Maggioni: Il progetto GEL Proximity nasce due anni fa, diven-
traffazione, tracciabilità e consumer engagement – che abilitano
ta subito spin off del Politecnico di Milano e a metà 2020 sigla un’im-
l’identità digitale dei prodotti. Questa piattaforma include la soluzione
portante partnership tecnologica con Tesisquare per unire le rispetti-
TESI PYB (Protect Your Brand) che permette di garantire l’anticontraf-
ve competenze tecnologiche e idee innovative nell’ottimizzazione
fazione, la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti acquistati, accrescen-
della prima piattaforma omnicanale dedicata alla logistica di prossi-
do il valore della customer experience in alcuni settori in particolare,
mità e ai servizi di last mile in Italia.
come ad esempio quello del fashion&luxury (abbigliamento, calzature,
Il nostro obiettivo è supportare le vendite online in modo sostenibile,
occhiali, accessori, ecc.). L’integrazione della Brand Value Platform con
mediante un nuovo concetto di logistica urbana davvero omnicanale
il sistema informativo aziendale permette di generare automaticamen-
e “clientecentrica”. Siamo convinti infatti che, durante un acquisto
40 LM MAGGIO 2021
online, il consumatore debba poter gestire liberamente i suoi acquisti,
quirenti potranno scegliere dove e quando ritirare gli acquisti, in fun-
dalla scelta dei prodotti da mettere nel carrello fino ad arrivare alle
zione delle loro comodità o necessità quotidiane. Pertanto, non sarà
modalità di pagamento e consegna, resi inclusi.
più necessario trovarsi a casa o in ufficio, ma si potranno ritirare i propri pacchi in uno qualsiasi degli oltre 45.000 punti di ritiro italiani,
Il motivo per cui GEL Proximity trova oggi terreno fertile è proprio
tra cui locker, piccole filiali, uffici postali, edicole, tabaccherie, ma anche
perché l’utente è alla ricerca di un’esperienza di acquisto personaliz-
reti ibride come benzinai e retail… insomma qualsiasi potenziale pun-
zata che include anche l’ultimo miglio. Grazie a questa piattaforma è
to abilitato da con un’architettura tecnologica che permetta all’utente
proprio il consumatore a scegliere il punto di ritiro preferito in base
di andare a ritirare il pacco in quella sede.
alla sua prossimità, vivendo cosi una nuova esperienza di check out, ma non solo. Questo nuovo approccio, infatti, ha un effetto diretto
Ad oggi abbiamo già riunito diversi operatori e siamo attualmente
anche sulle vendite perché permette di diminuire i drop al carrello -
impegnati nell’attivazione di nuove reti con una roadmap di integra-
oggi, circa il 70% dei carrelli italiani viene abbandonato al check out - i
zione dei migliaia di punti di ritiro potenzialmente utilizzabili su tutta
costi della logistica ed aumenta la sostenibilità dell’ultimo miglio, oltre
la Penisola. Il nostro know how sta proprio nell’integrazione delle
che arricchisce di valore la customer experience. E se nello scenario
differenti tecnologie impiegate lungo la supply chain in una sola piat-
B2C i punti di ritiro diventano luoghi in cui i consumatori si recano per
taforma dati che diventa così l’unico canale di interazione per il clien-
ritirare o rendere pacchi, nel mondo B2B questi stessi punti sono
te finale durante i suoi acquisti.
impiegati come micro hub cittadini con l’obiettivo di ottimizzare il sistema di collecting dei pacchi e di contribuire a ridisegnare i flussi cittadini per una logistica urbana più fluida e a ridotto impatto ambien-
LM: Oltre a Tesisquare come comune denominatore, recentemente
tale.
avete siglato una partnership tecnologica che vi unisce nella volon-
Grazie alle migliaia di punti di ritiro integrati nella piattaforma, gli ac-
tà di digitalizzare il mondo dei servizi che ruotano attorno all’online. DP: 3rand Up è sempre molto impegnata nello scouting di servizi innovativi da posizionare all’interno della complessa filiera eCommerce e da subito abbiamo creduto che GEL Proximity potesse essere una tecnologia distintiva. Pertanto, ci impegneremo a comunicarla e posizionarla nel migliore dei modi all’interno del nostro network. Inoltre, la nostra capogruppo Tesisquare (socia al 50%) ha creduto nel progetto GEL Proximity ed è entrata in società con noi l’anno scorso.
3rand Up è sempre molto impegnata nello scouting di servizi innovativi da posizionare all’interno della complessa filiera eCommerce e da subito abbiamo creduto che GEL Proximity potesse essere una tecnologia distintiva
MAGGIO 2021 LM 41
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
Quello che ci accomuna è il fatto di avere in portafoglio soluzioni
DP: Innanzitutto, va detto che è stato possibile gestire il boom
digitali per l’ottimizzazione della logistica e della supply chain ed
dell’eCommerce avuto con il primo lockdown e il trend di crescita
abbiamo molti progetti in serbo nei prossimi mesi. Ad esempio,
dei mesi successivi perché tutti eravamo a casa, pronti a ricevere
l’ultima realtà in cui Tesisquare è entrata si chiama Elio Srl, il cui
i nostri acquisti. Ora che gradualmente stiamo ritornando alla
servizio cloud è brandizzato come Seeforme (originariamente
normalità e passiamo parte del nostro tempo altrove, per gli ope-
chiamato ElioShopping ), una soluzione per il remote selling con
ratori la vera complessità è la consegna dei pacchi in punti diversi
gli smart glasses. Tutto questo per arrivare a dire che uno dei primi
della stessa area urbana, rispettando tempi e modalità. Ci si ritrova
clienti di GEL Proximity è Save the Duck, cliente anche di Seeforme,
scoperti su uno dei fattori essenziali per una customer experience
ed attualmente stiamo lavorando per l’integrazione delle due tec-
di valore: la gestione dell’ultimo miglio. Per questo motivo GEL
nologie.
Proximity risulta una soluzione innovativa, oltre che rispecchia a pieno la nostra vision di tecnologia premium che non deve essere semplicemente utile ma deve elevare il potenziale innovativo insito
LM: Esattamente. Il primo progetto italiano che vede coinvolta GEL
in un brand.
Proximity è partito ufficialmente il 9 marzo sullo store italiano di Save The Duck, il brand di moda noto per le proprie politiche sostenibili e rispettose della natura. Pertanto, la scelta di rendere anche
LM: La nostra piattaforma permette un accesso facilitato alle reti
la logistica ecosostenibile è avvenuta in maniera del tutto naturale
e il fatto che i punti ibridi possano essere “prestati” a tutti, ha fatto
per il brand.
aumentare negli ultimi mesi le manifestazioni d’interesse da parte di operatori logistici e fulfillment center – gli altri due target clienti
Insieme a Drop, eCommerce provider di Save the Duck, abbiamo
oltre al canale eCommerce – nei confronti della nostra tecnologia.
lavorato per includere al check out una customer experience logi-
Con loro stiamo valutando dei progetti legati proprio all’utilizzo
stica “designed for human”. I consumatori, infatti, possono decide-
delle reti indipendenti, dando la possibilità agli operatori di lasciare
re in autonomia come programmare al meglio il ritiro degli acquisti
una valutazione sui punti di ritiro, in base a dei parametri stabiliti.
o effettuare un reso in funzione della loro comodità, vicinanza o
In futuro, il rating si sposterà anche sull’esperienza utente presso
disponibilità di tempo. L’obiettivo di Save The Duck è invitare i pro-
il punto di ritiro, perché se è vero che GEL Proximity deve creare
pri clienti a ritirare gli acquisti con una passeggiata a piedi nelle
l’ingresso del canale tecnologico, gli utenti devono poterci dare il
migliaia di punti di ritiro in prossimità, godendosi l’aria resa più
loro riscontro sull’utilizzo del servizio, al fine di poterlo migliorare.
fresca da questa soluzione innovativa.
La gestione dei punti di ritiro è poi abbastanza complessa perché ci sono dei vincoli per quanto riguarda peso e dimensione dei
È questa semplicità nell’esperienza di acquisto quella che vogliamo
pacchi che vanno tenuti ben presenti nel momento di attivazione
offrire attraverso la nostra piattaforma, che metabolizza tutta la
di una rete di punti di ritiro da parte del merchant. Anche qui, il
complessità insita nello scambio di informazioni lungo la filiera
nostro obiettivo è dare la possibilità di affidarsi a diversi operatori
attraverso protocolli e tecnologie differenti tra loro. Tutto questo
e a più punti di ritiro e poi, in base all’industry di provenienza, sce-
viene superato grazie a GEL Proximity, tecnologia white label che
gliere quali sono più adatti rispetto agli altri.
offre un’esperienza davvero intuitiva, semplice e a misura degli shopper digitali. L’esperienza utente diventa così un presidio della prossimità territoriale, indipendentemente da chi sia gestito il flus-
LM: Che cosa dobbiamo aspettarci da queste due realtà d’ora in
so logistico, sia di andata che di ritorno.
avanti? DP: Le aziende stanno cercando di rendere più efficiente ogni fase
LM: Com’è cambiato il canale online nell’ultimo anno e di che
del processo distributivo legato all’eCommerce e, secondo 3rand
cosa c’è bisogno per renderlo ancora più digitale e “accattiva-
Up Solutions, per farlo è necessario aggiungere dei servizi dedica-
mente” agli occhi del consumatore medio?
ti ai prodotti, dotandoli di un’identità digitale attraverso QRcode o
42 LM MAGGIO 2021
NFC e diventando di fatto dei touch point tra l’azienda ed il consu-
vista molto ampio sulla gestione della prossimità in Italia. Le nostre
matore. Questo per noi è importante per un duplice aspetto: da un
stime parlano di un esiguo 6-7% di adoption dei punti di ritiro na-
lato dare un servizio al cliente, dall’altro fornire al brand molte più
zionali contro una media europea del 46%, ma non esiste un reale
informazioni di quelle a cui accede oggi.
riscontro se non quello dei singoli operatori.
La nostra soluzione PYB, già impiegata nel mondo fashion, si basa sulla tecnologia Non Fungible Token (NFT) e permette di creare
GEL Proximity vuole affermarsi a livello italiano come riferimento
un’identità unica digitale basata sulla blockchain, esattamente
tecnologico per l’accesso ai servizi logistici di prossimità. L’adozio-
come i bitcoin solo che questi sono sostituibili mentre gli NFT
ne progressiva a GEL comporterà anche la produzione di una
sono unici. Ciò consente di abbinare ad un prodotto un certificato
mole di dati tale da poterci permettere di analizzare i comporta-
di garanzia che diventa il suo alter ego digitale e ne aumenta il
menti di acquisto dei consumatori ed estrapolare una serie di in-
valore intrinseco. Il nostro prossimo step sarà quello di estendere
formazioni sui benefici generati della piattaforma come ad esempio
tale tecnologia anche al food retail, dove c’è ancora molto da fare
il saving di CO2, il collecting medio dei pacchi per punto di ritiro o
in quanto a tracciabilità della filiera ed engagement tra produttore
l’aumento di pedonabilità generato localmente. Il data management,
e consumatore.
i protocolli di blockchain e gli algoritmi di AI sono progettualità insite dentro GEL Proximity che verranno gradualmente rilasciate in piattaforma sotto forma di nuove funzionalità messe a disposizio-
LM: Essendo noi dei facilitatori di sistemi, abbiamo un punto di
ne delle aziende logistiche e dei consumatori digitali.
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FAST, GREEN & FRICTIONLESS: la logistica al centro dell’eCommerce e del New Retail La logistica abilita il boom dell’eCommerce e nuovi modelli per servire il cliente sempre meglio. In anteprima alcuni insight e dati dalle ricerche Netcomm
L’
eCommerce è diventato un canale di massa, usato in tutte le case degli italiani. In Italia si sono registrati più di due milioni di nuovi e-shopper durante il 2020 e quindici milioni in Europa. In Italia, la vendita online di prodotti fi-
to i bisogni, ma è da notare che il food & grocery cresceva già prima
sici è stata di oltre il 31%, con punte del +75% nel Health & Pharma e
del Covid del 40/50% e che proprio nel 2020 vi è stata l’esplosione di
di oltre il +100% nel Food & Grocery. I servizi invece hanno avuto un
nuova offerta eCommerce, non solo in Italia. Nuove insegne si sono
crollo, alla luce delle difficoltà nel turismo, nei viaggi e in altri servizi
affacciate all’eCommerce, nuovi servizi di click & collect con ritiro in
molto penetrati dall’eCommerce.
negozio o nei locker. Click & collect che tocca punte del 15% della spesa on-line. Inoltre, crescita di oltre il +70% per i delivery services
Nel complesso, la crisi sanitaria ha accelerato lo sviluppo del com-
che ora non interessano più solo la pizza o il ready to eat, ma sono
mercio elettronico di tre-cinque anni. Gli acquisti non sono solo au-
diventate piattaforme di delivery di ogni categoria merceologica, ad
mentati, ma interessano sempre un maggior numero di categorie
esempio, per le farmacie, per i negozi di prossimità, ma anche per le
merceologiche. Alcune di queste hanno però vissuto una decrescita.
insegne e i product Brand che aprono dark shop cittadini, per poter
È il caso del fashion, la categoria con maggiore penetrazione online
offrire consegne in 20 minuti grazie ai delivery services. Sul fronte
nel mondo, che ha segnato il trend più negativo insieme al comparto
della velocità sono nati inoltre nuovi modelli, come Gorillas, nato a
del lusso. Contrariamente, high-tech, cosmetica, arredamento per la
Berlino e in esplosione in tutta Europa, 1.000 prodotti grocery compre-
casa / DIY e attrezzature sportive hanno avuto una crescita impres-
so frutta e verdura e consegna in dieci minuti. La sfida logistica del
sionante.
food & grocery non è però solo sulla velocità. Cresce l’acquisto di box
La categoria emergente nel 2020 è stata la categoria food & grocery
fresco da siti eCommerce, da servizi in abbonamento, direttamente
con crescite tra l’80% e il 150% in tutto il mondo. La crisi ha rimodula-
dai coltivatori. Crescono i retailer e marketplace con ampissimo cata-
44 LM MAGGIO 2021
logo di produttori e prodotti, consegnati in dropshipping. Crescono i
Un fattore che accomuna oltre il 70% degli e-shopper è l’aspettativa
retailer e marketplace del vino.
di una responsabilità ambientale da parte dei brand e retailer. L’attenzione verso la sostenibilità ambientale ha incrementato in modo si-
Da notare che non crescono solo i big dell’eCommerce, ma nel 2020
gnificativo la domanda di prodotti ecologici, influenzando anche l’of-
abbiamo assistito ad un vero e proprio shock alla loyalty. Un po’ le
ferta online. Ad esempio, Amazon ha introdotto il suo sistema di rating
difficoltà di consegna nei momenti critici, un po’ il maggior tempo
di sostenibilità per i merchant e i prodotti. I migliori eCommerce si
speso on-line, gli e-shopper hanno esplorato e comprato da nuovi siti.
stanno impegnando a rendere la propria attività sempre più green. Ad
Se nell’epoca pre Covid-19 si registrava una forte propensione a sce-
esempio, con una selezione di fornitori e prodotti attenti alla sosteni-
gliere piattaforme note, dal 2020 in poi si registra una maggiore aper-
bilità e l’introduzione di filtri di ricerca prodotti specifici su temi green,
tura a nuovi eCommerce. Le persone hanno mostrato maggiore di-
con l’utilizzo di imballaggi eco-friendly, con la riduzione dell’impatto
sponibilità a provare esperienze di acquisto con nuovi brand e retailers,
ambientale della logistica di trasporto privilegiando corrieri con mez-
fenomeno che ha interessato il 30% dei consumatori su scala globa-
zi green. Un caso esemplificativo, la piattaforma online italiana Gioo-
le e che si prevede continuerà anche dopo la pandemia. Il 70% dei
sto.com che si differenzia per commercializzare solo prodotti e servi-
consumatori dichiara di voler mantenere le nuove abitudini di acquisto
zi offerti da imprese sostenibili dal punto di vista non solo ambientale,
anche dopo la pandemia e il 90% intende ripetere gli acquisti in nego-
ma anche sociale.
zi online che erano prima sconosciuti
PACKAGING SEMPRE PIÙ FATTORE STRATEGICO I NUOVI PROFILI DI E-SHOPPER Il packaging è al centro delle strategie per lo sviluppo della sostenibiNel complesso si sono delineati nuovi profili di e-shopper, dai millennial
lità delle nuove filiere eCommerce. L’imballaggio aggiunge alla funzio-
agli anziani, dagli esperti ai novizi, fenomeno che è stato denominato
ne di protezione e messa in sicurezza quella di rappresentazione
“Super stretch eCommerce”. In generale si registra una crescita delle
dell’universo del brand e quella di punto di connessione tra il racconto
aspettative in termini di consegna, soprattutto in termini di trasparen-
digitale e il contatto sensoriale, diventando parte integrante di strate-
za nella comunicazione (informazioni in tempo reale, notifiche avan-
gie di marketing volte alla differenziazione e alla fidelizzazione. L’im-
zate), flessibilità, consegne e packaging green. Secondo una ricerca
perativo è packaging green, minimal, mono-materiale, plastic free.
condotta da DPD Group nel 2020, in Europa sono i cosiddetti regular
Netcomm insieme a Comieco e in collaborazione con le aziende
e-shoppers a trainare il settore dell’eCommerce, effettuando online il
partecipanti al Gruppo di Lavoro Logistica e Packaging, ha redatto già
13,5% dei loro acquisti e sono responsabili dell’85% del fatturato del
da due anni un documento che fornisce le linee guida per rendere
mercato digitale. Consistente da parte loro la richiesta di consegna a
sostenibile dal punto di vista ambientale il packaging per l’eCommer-
domicilio, affiancata alla maggiore richiesta di consegna in locker,
ce. La guida fornisce un metodo operativo con delle check list ed è
indipendentemente dalla categoria di prodotto.
scaricabile gratuitamente dal sito del Consorzio Netcomm. Il packaging inoltre è al centro di forti innovazioni tecnologiche, come i nuovi ma-
La diffusione dello smart working ha acuito le preferenze per prodot-
teriali compositi o l’inserimento di sensori di varia natura (per rilevare
ti ad immediata disponibilità, con modalità di consegna flessibili di-
temperatura, umidità e luce, per il track-and-trace o antieffrazione).
sponibili in diverse fasce orarie, eventualmente riprogrammabili. Ad esempio, le reti di Pick-Up e Drop-Off (PUDO), costituite dai negozi di
A fronte di questo scenario di grande crescita, il livello medio di svilup-
prossimità e dai locker, supportano le consegne degli acquisti online
po dell’eCommerce delle aziende italiane non sembra adeguato, con-
nella parte probabilmente più delicata della supply chain, quella dell’ul-
siderando anche che per l’Italia l’eCommerce rappresenta un’enorme
timo miglio. Le reti PUDO sono sempre più apprezzate dai consuma-
opportunità, soprattutto per il potenziale non sfruttato del digital export.
tori europei. In Europa e Regno Unito, dal 2019 ad oggi, queste reti
Una recentissima ricerca Netcomm condotta con Bonprix in tema di
sono cresciute del 40% e si stima che da qui al 2025 il settore delle
magazzino e servizi di intralogistica per l’eCommerce e la multicana-
Consegne OOH (Out-of-Home) raddoppierà coinvolgendo quasi il 30%
lità, di cui portiamo qualche dato in anteprima, evidenza che la gestio-
di tutte le consegne eCommerce.
ne del magazzino e degli ordini per l’eCommerce è molto diversa
MAGGIO 2021 LM 45
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ Il Netcomm Forum è giunto alla sedicesima edizione ed è il maggior evento in Italia in tema di Digital commerce.
dalla loro gestione per i canali tradizionali, ma ciononostante solo il
re flessibili ed elastici i costi. Le aziende sono inoltre sempre più alla
24% delle aziende italiane che fanno eCommerce utilizza un operato-
ricerca di operatori capaci di gestire l’omnicanalità, ovvero servire sia
re esterno di magazzino/intralogistica per le vendite eCommerce,
i canali tradizionali come i negozi, sia avere le specificità per il canale
dato che sale al 34% per le aziende con un fatturato maggiore. Per le
eCommerce. Le aziende che scelgono invece di fare in house la logi-
aziende che usano il proprio magazzino, solo il 5% ha separato i due
stica per l’eCommerce dichiarano come prima ragione i volumi troppo
magazzini (eCommerce per il B2C e negozi con logiche B2B) e solo il
bassi di ordini per poter accedere a servizi in outsourcing.
10% ha dei flussi di gestione separati per gli ordini eCommerce rispetto a quelli tradizionali diretti ai negozi.
Per sostenere lo sviluppo delle competenze in tema di logistica ed
Oltre la metà delle aziende che vendono tramite i marketplace, usa il
eCommerce, Netcomm ha redatto con il contributo di oltre venti
magazzino e i servizi messi a disposizione dai marketplace, dato
aziende Socie del Consorzio, una guida pratica per le aziende che
principalmente legato all’utilizzo della logistica di Amazon. Dato che
vogliono definire o sviluppare il proprio progetto logistico per l’eCom-
sale al 75% per le aziende con un fatturato maggiore. Inoltre, la metà
merce e il new retail. “Logistica & Packaging sostenibili per l’eCom-
delle aziende che si rivolgono ad un operatore di magazzino / intralo-
merce e il new retail. Handbook 2021” è stata presentata in occasione
gistica esterno scelgono di utilizzare i corrieri e i servizi di consegna
della sedicesima edizione del Netcomm Forum il 12 e 13 maggio ed
offerti dall’operatore stesso.
è un free download a disposizione di tutti. L’obiettivo è fornire le informazioni principali nei tantissimi ambiti della logistica per l’eCommer-
Saper gestire bene e velocemente il magazzino e gli ordini è un fatto-
ce, nonché le specificità di questo canale.
re importante e differenziante nell’eCommerce. L’azienda deve quindi
Gli ambiti di attività della logistica per l’eCommerce sono molteplici e
decidere se gestire internamente il magazzino, attrezzando una spe-
ricoprono diverse aree. In primo luogo, implicano una specifica attivi-
cifica area o se rivolgersi ad un operatore di logistica esterno, con
tà di pianificazione delle scorte, gestione degli ordini e di pick & pack
forte capacità per il canale eCommerce. L’eCommerce presenta un’e-
dedicata, oltre che un packaging idoneo al trasporto e alla consegna.
levata e crescente propensione all’outsourcing della logistica, non
L’eCommerce presenta caratteristiche specifiche di velocità di lavora-
solo per gestire le spedizioni, ma anche per gestire il magazzino e le
zione, dimensione degli ordini piccoli rispetto al B2B, altissima stagio-
attività connesse al magazzino (intralogistica). Le aziende che scel-
nalità con picchi di oltre X6 rispetto ai volumi di bassa stagionalità. È
gono l’outsourcing, secondo la ricerca Netcomm e Bonprix, lo fanno
inoltre necessario gestire molti corrieri e spedizionieri diversi per le
perché ritengono che i costi complessivi sono più bassi, ma anche
diverse destinazioni o tipologie di spedizioni. Nel caso si utilizzi il
perché ritengono di non aver le competenze adeguate, nonché rende-
proprio magazzino, sarà spesso necessario dedicare un’area e delle
46 LM MAGGIO 2021
linee di lavorazione dedicate che seguiranno cicli di lavorazione e tempi spesso diversi dalle altre attività del magazzino dedicate a servire clienti come i negozi, le aziende. L’ordine, una volta consegna-
LE DUE NUOVE PUBBLICAZIONI NETCOMM PER LA LOGISTICA
to al corriere con adeguati documenti accompagnatori (in particolare
• Logistica & Packaging sostenibili
per il digital export), richiederà sistemi di tracciamento avanzato per
per l’eCommerce e il new retail. Handbook 2021.
informare il cliente sull’avanzamento della spedizione. La consegna
Una guida pratica per le aziende
dovrà avvenire nei tempi e luoghi previsti, nel rispetto di eventuali
che vogliono definire o sviluppare il
servizi a valore aggiunto. Il customer care deve supportare il cliente
proprio progetto logistico per
durante ogni fase di acquisto, consegna e post acquisto, incluso l’e-
l’eCommerce e il new retail. Una
ventuale reso.
guida scritta dagli esperti e Soci del Consorzio Netcomm. Gestione degli
GLI ELEMENTI CHIAVE DELL’ECOMMERCE L’apertura di un canale di vendita eCommerce richiede un adeguamen-
ordini e del magazzino, consegna, ritiro e last mile, packaging, customer care, logistica per il digital export, logistica per la multicanalità, logistica per i marketplace. Consigli, casi di successo, lesson
to di numerosi processi per rispondere all’esigenza di velocità di ge-
learned, dati dalle ricerche Netcomm. Free download dal
stione di tutto il ciclo, dall’ordine alla consegna, coinvolgendo anche
sito del Consorzio Netcomm.
funzioni esterne alla logistica. Sviluppare l’eCommerce ha implicazioni importanti ad esempio, per l’amministrazione, per il Customer Care, per i pagamento on-line che devono essere sincronizzati con il magazzino.
• Indagine sui modelli di gestione del magazzino per l’eCommerce in Italia. Insight e dati da una ricerca di mercato condotta in collaborazione con Bonprix
Nei diversi elementi che compongono il percorso d’acquisto dei clien-
Italia per indagare le esperienze, i
ti, la logistica e i suoi servizi sono una leva competitiva strategica,
bisogni e le aspettative rispetto ai
elementi chiave della Customer Value Proposition di un sito di eCommerce insieme ai prodotti e ai prezzi. Per i clienti la Delivery e la Return Policy sono i primi aspetti che devono essere definiti nell’ambito di un progetto logistico di eCommerce e vanno progettati considerando la
servizi di intralogistica per l’eCommerce. Una pubblicazione per comprendere come vengono gestiti i flussi logistici eCommerce dalle aziende in Italia, quali sono le leve del
categoria merceologica, le caratteristiche di ciascun paese di desti-
successo, come gestire i flussi multi-canale, quali le
nazione e le esigenze specifiche dei segmenti di clienti target. Oltre
ragioni per l’outsourcing. Free download dal sito del
agli elementi base della Delivery e Return Policy, le aziende devono
Consorzio Netcomm.
offrire opzioni di consegna e servizi a valore aggiunto, ad esempio: consegna in ufficio, possibilità di modificare l’indirizzo di consegna
e i processi logistici vanno dunque pianificati e gestiti con estrema
dopo aver fatto l’ordine, consegna in ufficio postale, in un parcel store,
attenzione. L’incidenza della logistica nell’eCommerce difficilmente è
in una rete di punti di ritiro, in un locker, preavviso di consegna, slot
inferiore al 10/15% del valore del venduto, in particolare per le vendite
orario, consegna su appuntamento, delivery on demand, tracking
cross border, ma le differenze a seconda delle categorie merceologiche
avanzato, pagamenti alla consegna con Pos o contanti, servizi di in-
sono molte. Prodotti leggeri e a prezzo alto possono avere incidenza
stallazione/montaggio, ritiro dell’usato, consegna al piano; servizi per
dei costi logistici del 5/10%, ad esempio orologi, fashion e cosmesi di
la consegna di voluminosi e pesanti; packaging premium o green,
qualità. Per categorie voluminose o pesanti, o con prezzi molto bassi,
servizi di personalizzazione dell’imballaggio o altri servizi specifici per
o dove l’incidenza dei resi è altissima, i costi possono essere fino a il
regalistica come, ad esempio, l’inserimento di un biglietto con mes-
20% o oltre.
saggio personalizzato.
L’ampiezza dei temi che interessano la logistica per l’eCommerce è tale che possiamo dire che l’eCommerce è logistica. L’eCommerce è
La logistica per l’eCommerce ha un enorme valore anche per l’elevata
servizio logistico a disposizione dei clienti finali. L’eCommerce è inno-
incidenza sulla struttura dei costi del canale eCommerce. Le attività
vazione delle filiere logistica, dalla fabbrica fino alla casa del cliente.
MAGGIO 2021 LM 47
Speciale ECOMMERCE E OMNICANALITÀ di AURELIA CALONACI e PAOLO GUZZETTI, KEY PROJECT
Passaggio dall’omnicanalità TRADIZIONALE a quella INNOVATIVA Il mercato globale si sta muovendo verso la direzione di omnicanalità “innovativa”, che aiuta a coinvolgere il cliente da tutti i punti di vista, garantendogli un’esperienza d’acquisto accattivante e, al tempo stesso, aumentando il retention rate dell’azienda
C
on l’avvento della digitalizzazione, le aziende italia-
dalle aziende basato sulla multicanalità. In termini di esperienza d’ac-
ne si sono trovate ad affrontare innumerevoli cam-
quisto la multicanalità si caratterizza per la presenza di un elevato
biamenti e sfide per rispondere alle nuove esigenze
numero di touchpoint indipendenti tra loro e per la vendita orientata
dei clienti. Questo ha portato alla necessità dell’a-
al cliente ma indipendente per ogni canale nel caso dell’organizzazio-
pertura di un e-commerce, spinti anche dalla volontà di espan-
ne del negozio. L’omnicanalità nasce come evoluzione della strategia
dere il mercato, conoscere e comunicare meglio con i propri
multicanale dalla quale si differenzia per l’integrazione simultanea e
clienti. La presenza di numerosi canali attraverso cui comuni-
l’organizzazione trasversale di tutti i canali di vendita, fattori che per le
care con i clienti tra cui i social network, l’e-commerce, il sito
aziende in grado di implementarli, possono costituire un vantaggio
web e il negozio fisico, ha portato alla necessità di studiare una
competitivo rilevante. Un’azienda che adotta una strategia omnicana-
strategia coordinata tra tutti i canali che possa garantire un’e-
le presenta un’integrazione verticale gestendo in modo indipendente
sperienza continuativa e appagante per il cliente. Nasce l’om-
tutte le attività legate al canale digitale senza il supporto di attori
nicanalità. L’omnicanalità è oggigiorno al centro della strategia di
esterni. In questa soluzione lo store fisico è affiancato da uno store
trasformazione digitale dei retailer tradizionali italiani e internazionali.
digitale. Il primo è funzionale al contatto e all’interazione diretta con il
Il dato è abbastanza significativo: il 70% delle aziende grandi e me-
cliente, all’esperienza fisica dell’acquisto compresa di un’eventuale
dio-grandi considera l’omnicanalità una direzione fondamentale di
prova e alla progettazione e personalizzazione della vendita; il secon-
sviluppo strategico, trend in forte crescita negli ultimi anni.
do supporta un ampliamento della gamma di prodotti venduti, la comparazione immediata di prodotti e prezzi, maggiore flessibilità per
L’omnicanalità è la gestione sinergica dei touchpoint e canali di inte-
gli orari di acquisto 24/7 e la maggiore facilità di raccolta informazio-
razione tra azienda e consumatore per ottimizzare la customer expe-
ni sul cliente.
rience. I touchpoint sono gli asset a disposizione dell’azienda per costruire una relazione lungo il processo di acquisto, possono essere
LA VISIONE OLISTICA DI ESSELUNGA
fisici (retail, call center) oppure online (social media, mobile app, sito di eCommerce). La gestione integrata dei touchpoint è alla base di
Un valido esempio di azienda che applica un’ approccio omnicanale
una strategia omnicanale. Il successo di questo approccio emerge
è Esselunga S.p.A. in quanto l’azienda gestisce tutte le attività,
attraverso un confronto con il modello precedentemente attuato
incluse quelle del canale digitale, internamente. Più nel dettaglio,
48 LM MAGGIO 2021
la gestione delle informazioni è svolta direttamente dall’azienda, la
In conclusione, è fondamentale affrontare il tema dell’eCommerce
logistica della distribuzione degli ordini provenienti dall’eCommerce
unito a quello di strategia omnicanale in quanto il mercato globale si
è pianificata e coordinata da una specifica area dell’azienda, la
sta muovendo verso la direzione di omnicanalità “innovativa”. Durante
comunicazione trasversale a tutti i canali è stabilita internamente ed
questo ultimo periodo caratterizzato dalla presenza della pandemia
è in linea con una visione olistica di Esselunga S.p.A..
di Covid-19 è cresciuta ulteriormente la necessità delle aziende, che
Recentemente sta emergendo un modello omnicanale alternativo con
ancora non ne erano dotate, di aprire un eCommerce per poter conti-
caratteristiche distinte rispetto a quelle dell’approccio “tradizionale”
nuare la propria attività in mancanza di un contatto fisico con il clien-
precedentemente descritto. Questo approccio innovativo comprende
te. Proprio per questo motivo assume una notevole importanza l’om-
l’integrazione di diversi attori operanti su vari canali, un esempio è
nicanalità che aiuta a coinvolgere il cliente da tutti i punti di vista,
Carrefour che coordina direttamente l’organizzazione degli store fisici,
garantendogli un’esperienza d’acquisto accattivante, aumentando il
ma ricorre ad una collaborazione con Deliveroo per la gestione e la
retention rate dell’azienda. Globalmente nel 2020 l’eCommerce italia-
logistica degli ordini fatti sull’eCommerce. Questa configurazione
no ha subito una forte crescita, aumentando il suo fatturato di 5,5
presenta una gestione delle informazioni legate all’evasione dell’ordi-
miliardi di euro, crescendo dell’89% rispetto al 2019; in particolar
ne eCommerce molto più complessa rispetto al modello omnicanale
modo il comparto che ha maggiormente accelerato è quello del food,
“tradizionale” in quanto è necessaria la comunicazione in tempo reale
con un incremento di 1,1 miliardi di euro, il 70% in più del 2019. Lo
dei software gestionali dei diversi player. La logistica della consegna
sviluppo di questo settore dipende dal fatto che il food storicamente
degli ordini e la comunicazione risulta più articolata perché ha bisogno
è uno dei settori meno presenti sulle piattaforme online, per svariati
di una coordinazione accurata tra i diversi attori, in modo da fornire
motivi, tra cui le difficoltà legate al mantenimento della catena del
un servizio complementare per il cliente.
freddo. Infatti in questo specifico settore la penetrazione degli acqui-
Da non sottovalutare di questo modello è sicuramente la possibilità
sti online sui consumi totali (online + offline) nel 2019 è stato dell’ 1%,
di un conflitto tra canali che può portare ad una cannibalizzazione del
mentre nel 2020 è diventato l’1,7%. Le iniziative principali da cui deriva
mercato da parte del digitale rispetto al fisico. Per risolvere questo
questo forte impulso sono principalmente l’introduzione della conse-
problema alcune aziende hanno stabilito di vendere online prodotti di
gna a domicilio e del take away per i ristoranti, mentre la diffusione
nicchia, completamente diversi da quelli venduti offline, così da com-
del click&collect è stato fondamentale per quanto riguarda i super-
prendere diversi target di clienti.
mercati. Quest’ultima strategia è risultata vincente in un momento di contingenza come quello appena trascorso ed ha permesso a molte
TRADIZIONALE VS INNOVATIVA
grandi catene di supermercati di vendere i propri prodotti, senza necessariamente avere un’infrastruttura preposta alla consegna, cosa
I due modelli di omnicanalità “tradizionale” e “innovativa” si contrap-
che non solo sarebbe costata un notevole sforzo economico ma anche
pongono per vari punti di forza e di debolezza. Il primo è caratterizza-
organizzativo. Siamo davanti ad una metamorfosi dell’infrastruttura
to da una maggiore semplicità di gestione complessiva e da un con-
retail. Nel periodo di lockdown sono accresciuti gli investimenti in
tatto diretto con i clienti, che porta ad un maggior riconoscimento
eCommerce, garantendo una maggiore capacità operativa e copertu-
della brand identity; dall’altro lato comporta maggiori costi in termini
ra territoriale, sono aumentati i servizi a supporto dei cliente e sono
di acquisto di mezzi e infrastrutture per la distribuzione, maggiori
nate nuove partnership; mentre nel periodo post-lockdown abbiamo
costi fissi per il personale e gli asset e conseguentemente una mino-
assistito ad un’espansione del digitale all’interno dello store ed ad una
re flessibilità alla variazione della domanda del servizio. Il secondo
conseguente integrazione omnicanale. Una valida alternativa allo
modello è contraddistinto dall’assenza di acquisto di infrastrutture e
sviluppo di un eCommerce per una PMI che è interessata ad espan-
quindi minori costi; questo dà la possibilità anche ad aziende con una
dere il proprio mercato di clienti o ad andare all’estero, può essere
minore disponibilità di poter costruire il proprio eCommerce e adotta-
l’ingresso in un market place: un sito di intermediazione per la com-
re una strategia omnicanale. Ma il vantaggio principale dell’omnica-
pravendita di beni, un esempio è Amazon. Questi siti internet fungono
nalità “innovativa” è la flessibilità al variare della domanda che si
da abilitatori per l’eCommerce fornendo servizi di gestione completa
contrappone allo svantaggio della difficile coordinazione tra i player
dell’ordine e di supporto alle attività di marketing e logistica. La vostra
dal punti di vista logistico, di comunicazione e di marketing.
azienda è pronta ad affrontare questa nuova sfida?
MAGGIO 2021 LM 49
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
L’immobile logistico DIVENTA
T R A SM
Per una logistica che diventa sempre più sofisticata e complessa, servono edifici intelligenti, in grado di ospitare processi definiti nel dettaglio e di far lavorare persone la cui professionalità e le cui esigenze sono sempre più riconosciute come elementi strategici del sistema. L’era degli “scatoloni” è definitivamente tramontata, per dare spazio a edifici nuovi che seguono due grandi linee di sviluppo: i grandi hub in posizioni strategiche lungo le direttrici del trasporto o a servizio di macro aree geografiche, pensati per una logistica centralizzata allo stato dell’arte; e i magazzini di prossimità vicini alle aree urbane, più standard come costruzione ma chiamati a svolgere il ruolo essenziale di servizio alle aree urbane per mercati in crescita come l’e-commerce. Intercettando un altro tema chiave di questi tempi, dalla forte valenza sociale: il recupero di spazi industriali inutilizzati, la rigenerazione urbana e la possibilità di offrire nuove opportunità di lavoro preziose soprattutto nelle periferie delle grandi città a cura di CECILIA BIONDI
50 LM MAGGIO 2021
G
li immobili logistici diventano intelligenti:
magazzini mediante una griglia di parametri standard, in grado di
come e perché? Quali sono le varie tec-
dare all’utente o al proprietario una fotografia obiettiva del valore
nologie che consentono di gestire gli
e delle potenzialità del suo immobile. «L’obiettivo della nostra ricer-
impianti presenti nell’edificio, sia quelli
ca è stato quello di elaborare un modello di rating della qualità degli
funzionali alla logistica che quelli relativi
immobili per il comparto delle spedizioni internazionali tramite l’in-
all’edificio stesso? E come queste tecno-
dividuazione degli elementi chiave per il funzionamento logistico dei
logie consentono all’edificio di essere sempre più sostenibile, ridu-
cendo i suoi consumi energetici, e più efficiente, in
magazzini. Uno strumento utile per proprietari di immobili, SGR, fondi di investimento e operatori logistici coinvolti nei processi di selezione degli immobili, sia per uso che
relazione agli obiettivi che deve realizzare? Che cosa
per investimento» spiega Fabrizio Dallari, Direttore
cerca o deve cercare un utente logistico nel suo edi-
dell’Osservatorio sull’immobiliare logistico, LIUC
ficio, affinché questo contribuisca al successo del
Business School.
suo business? Abbiamo voluto approfondire nelle pagine che seguono l’aspetto tecnologico degli immobili logistici, e nel fare questo, è emerso con chiarezza il legame fra queste tecnologie e il risparmio energetico, visto come obiettivo principale per tutti gli operatori; e inoltre il legame fra queste tecnologie e le funzioni svolte all’interno, che sono sempre più sofisticate, sia come apparato a supporto (automazione, digitalizzazione…)
Tali risultati sono stati rilevati attraverso un sistema di valutazione che prende in considerazione quattro ambiti per determinare la qualità assoluta e relativa di un magazzino: location (contesto di riferimento e prossimità reti di trasporto), esterno (piazzali, aree esterne e baie di carico), edificio (forma e dimensioni e struttura), interno (uffici e spazi accessori, dotazioni impiantistiche).
sia per la qualità delle persone che vi lavorano. In questo senso si possono leggere tutte le realizzazio-
Il tutto sulla base del principio per cui se l’operatore
ni più significative raccolte negli ultimi mesi.
vuole offrire un servizio di qualità – e questo è cer-
Quando ci si accosta al tema dell’immobiliare per
tima fase della ricerca – è necessario che abbia un
tamente il caso degli spedizionieri oggetto dell’ulla logistica, il primo tema che balza in evidenza è quello
edificio di qualità. Lo spedizioniere infatti offre tantissimi
economico, per le opportunità di investimento che sono inte-
servizi diversi, con la massima flessibilità e con una serie di
ressanti già da alcuni anni e che anzi sembrano migliorare
competenze trasversali, da quelle logistiche e informatiche
ulteriormente alla luce delle tendenze in atto nel mondo
fino ai temi doganali e di internazionalizzazione. Questa
del consumo, principalmente l’e-commerce. Come
diversificazione delle attività ha un impatto evidente
detto la nostra intenzione in questo articolo era quel-
sull’assetto e sulla fisionomia degli edifici. Oltre alle
la di concentrare l’attenzione sugli aspetti tecnici
tecnologie specifiche di movimentazione o di verifica
delle costruzioni, ma non è sempre facile tenere le
dei carichi, come le letture pondovolumetriche o tut-
due cose separate. Per esempio troviamo questo
to ciò che attiene al project cargo, il magazzino
duplice punto di vista anche nel progetto OSIL,
spedizioni dovrà disporre di una parte importante
l’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico nato nel 2017 a cura della LIUC Business School, di cui è stata appena presentata l’ultima ricerca dedicata alla qualità dei magazzini per le spedizioni internazionali, che segue quella rivolta al mondo degli operatori logistici e quello della GDO/retail.
dedicata agli uffici, vista l’entità del lavoro di gestione connesso alle spedizioni internazionali. Il magazzino dello spedizioniere dunque non può essere statico, bensì deve essere flessibile al pari del suo servizio. «L’avere un servizio eccellente nel settore delle spedizioni internazionali richiede un’elevata qualità dell’immobile logistico in cui viene svolta l’attività» aggiunge Andrea
Alla base del progetto, che ha raccolto ormai oltre 290 magazzini
Faini, CEO di World Capital, confermando dunque il legame fra
analizzati, per un totale di oltre 7,1 milioni di mq, l’idea di misurare i
qualità dell’edificio ed efficienza operativa. «Il valore delle merci ge-
MAGGIO 2021 LM 51
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
- Diagnosi dei fabbisogni energetici e approvvigionamento energetico. Quando si inizia la progettazione, bisogna innanzitutto analizzare insieme al committente quale sia il fabbisogno energetico, per mettere in relazione i consumi e gli eventuali picchi con la potenza installata. In questo modo si può identificare quale possa essere il miglior sistema di approvvigionamento energetico, introducendo ad esempio impianti fotovoltaici o altre soluzioni per la produzione di energia, valutandole anche in relazione alle possibili agevolazioni fiscali. - Risparmio idrico. Nei suoi progetti, Logistic Line introduce tipicamente vasche di raccolta di acque meteoriche, che si possono utilizzare stite nei magazzini degli spedizionieri richiede sempre più un’attenta
in vari modi, dall’irrigazione delle aree verdi all’utilizzo nell’acqua sani-
cura dei processi di consolidamento, controllo e smistamento che
taria, cosa che consente di ridurre il prelievo di acqua potabile da ac-
avvengono in spazi progettati ad hoc. Per questo è importante forni-
quedotto.
re immobili logistici di qualità, performanti e dotati di tutte le caratte-
- Illuminazione e aerazione naturale. I cosiddetti RAI o Rapporti Aeroil-
ristiche che abbiamo visto essere funzionali per ogni tipo di trasporto».
luminanti, negli ultimi decreti, sono diventati più vincolanti: ogni nuovo
Ecco dunque emergere un circolo virtuoso che mette in relazione tre
edificio infatti richiede una quota piuttosto elevata di illuminazione
aspetti chiave dell’edificio logistico intelligente: qualità dell’edificio
naturale. Questa va studiata a livello di copertura dell’edificio metten-
dal punto di vista tecnologico-progettuale, qualità del servizio ero-
dola in relazione con l’eventuale presenza di impianto fotovoltaico. In
gato dall’operatore logistico e qualità dell’investimento economico
aggiunta all’illuminazione, viene richiesta l’areazione naturale, per
per la parte immobiliare. Un legame che non vale solo per i magaz-
garantire ricircolo d’aria all’interno del capannone, verificandone i vo-
zini delle spedizioni, oggetto di queste righe, ma che riguarda tutto
lumi in relazione alle varie attività.
il mondo dell’immobiliare per la logistica.
- Dispositivi di protezione solare. Si tratta di un elemento di estrema importanza, soprattutto in relazione all’illuminazione naturale. Bisogna infatti evitare che le persone vengano “abbagliate” dal sole mentre
ASSETTO TECNOLOGICO E SOSTENIBILITÀ DELL’EDIFICIO
L
lavorano e questo si può fare, a livello di costruzione, prendendo in considerazione l’orientamento finale dell’edificio ed evitando di posi-
a tecnologia in un immobile serve innanzitutto per ridurre l’im-
zionare le finestre in direzione sud-ovest.
pegno di risorse e renderlo più sostenibile, seguendo tre direttri-
- Inquinamento elettromagnetico. In sede di progettazione, bisogna
ci di sviluppo: la sostenibilità ambientale, la sostenibilità funzionale
evitare di concentrare cavi elettrici o elementi di distribuzione elettrica
e la reversibilità. Lo afferma Stefano Vaccari, AD di Logistic Line,
in una stessa zona, perché questo comporterebbe la creazione di
intervenuto all’evento di presentazione dei risultati della ricerca OSIL,
campi elettromagnetici che sono dannosi per le persone.
recentemente organizzato da Fedespedi, LIUC e World Capital (un
- Inquinamento da materiali. Determinati materiali, come ad esempio
webinar molto interessante che si può rivedere integralmente sul
le resine epossidiche, non si possono più utilizzare poiché si è visto
canale Youtube di Fedespedi).
che nel loro ciclo di vita rilasciano sostanze chimiche nocive. - Confort acustico. Bisogna limitare il rumore nei magazzini e questo
Cominciamo con la progettazione orientata alla sostenibilità am-
si può fare verificando l’isolamento acustico dei materiali utilizzati.
bientale. Il decreto 24 dicembre 2015 (Adozione dei criteri ambien-
- Utilizzo di materiali riciclati e riciclabili. In Italia si tratta di un punto
tali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la
piuttosto complicato, a causa della norma sulla prevenzione degli
nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la
incendi che per noi risulta particolarmente restrittiva. Il caso delle
gestione dei cantieri della pubblica amministrazione) ha introdotto
costruzioni in acciaio ne è un esempio: il ferro infatti sarebbe un ma-
importanti novità per quanto riguarda le specifiche tecniche in ma-
teriale particolarmente riciclabile, ma la normativa di prevenzione in-
teria ambientale utili alla realizzazione di nuovi edifici.
cendi difficilmente ammette l’utilizzo di acciaio come materiale per le
Vediamoli in sintesi.
costruzioni, diversamente che in altri Paesi. Tuttavia, alla luce del de-
52 LM MAGGIO 2021
Immagine VGP.
creto 2015, i materiali per le costruzioni devono essere scelti in modo
(superfici di pavimento) residue; la possibilità di ristrutturare il manu-
da poter essere riciclati una volta terminata la vita dell’immobile.
fatto per altri tipi di attività con costi minimi; il contesto di PGT (Piano Governo del Territorio) in cui è inserita la costruzione; il suo eventuale
Per quanto riguarda la sostenibilità funzionale, si intende con questa
inserimento in contesti tematici; la viabilità primaria e secondaria.
un’analisi accurata dei processi, dei flussi operativi e delle procedure
Tutti questi elementi potranno rendere più facile il passaggio del ma-
di lavoro che si svolgeranno in magazzino, per poter identificare il
gazzino alle sue vite successive.
peso che queste avranno all’interno della nostra costruzione. Questo consente di realizzare un layout specifico, superando definitivamente
Se quindi fino a ieri l’edificio logistico si presentava come un oggetto
l’idea che il magazzino fornisca un semplice “tetto” sulla testa di chi
pressoché inerte, fonte inevitabile di consumo di energia e di risorse,
lavora: attraverso la sua progettazione funzionale invece il magazzino
oggi invece i principali costruttori e sviluppatori, anche alla luce dell’a-
si rivela essere il primo e principale strumento dell’attività aziendale.
deguamento normativo e degli obiettivi generali confermati dalla più
In prospettiva, però, è anche necessario saper progettare il magazzino
stretta attualità, stanno dimostrando un impegno concreto verso
in vista di esigenze future. Il magazzino sostenibile dal punto di vista
soluzioni di compensazione, di risparmio energetico o meglio ancora
funzionale è dunque multifunzione, e per lo più automatizzato, in
di neutralità carbonica. E i progetti significativi in questo senso sono
modo che possa assolvere anche in un futuro alle funzioni che si
in continuo aumento.
renderanno necessarie. Per questo anche in fase progettuale è opportuno prevedere un numero di funzioni maggiore rispetto a quelle che
VGP NV, ad esempio, ha recentemente dichiarato una nuova strategia
si possono ritenere sufficienti per le esigenze attuali.
di sostenibilità, che punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2025. Le strategie sono anche riassunte nel suo secondo Corporate
E questo porta al terzo punto della sostenibilità, quello della reversibi-
Responsibility report, che è stato appena pubblicato. Il piano prevede
lità: la qualità che consente al nostro capannone di trasformarsi in
anche l’impegno a ridurre le emissioni di gas a effetto serra Scope 1
vista di cambiamenti futuri, ad esempio il passaggio ad un nuovo
e 2 del 50% entro il 2030 dall’anno base 2018. «Il nostro impegno a
operatore logistico. È vero che quanto più si progetta l’edificio in modo
diventare carbon neutral entro il 2025 è per me una priorità fondamen-
customizzato, in base alla funzione effettiva per la quale viene com-
tale» dichiara Jan Van Geet, CEO di VGP. «Vorrei realizzare tutti i
missionato, tanto più risulterà efficiente per l’operatore. Ma in una
cambiamenti ad oggi possibili al fine di preservare al meglio le risorse
prospettiva futura è opportuno progettare un magazzino anche in vista
esistenti per le prossime generazioni. Inoltre, sono convinto che tutte
di esigenze e situazioni future. Questi dunque i principali elementi
le nostre azioni verso un futuro più sostenibile avranno un impatto
della reversibilità: il numero delle funzioni logistiche assolte dalla co-
positivo e rafforzeranno i nostri legami con tutti gli stakeholder: condut-
struzione; il grado di scalabilità della costruzione; la disponibilità di SLP
tori, amministrazioni locali, investitori, partner commerciali e dipenden-
MAGGIO 2021 LM 53
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
ti». In tutta Europa, VGP consegna i suoi progetti di nuovi edifici con
termosaldato;
una certificazione di almeno BREEAM (Building Research Establish-
- Pavimento industriale costituito da una soletta in calcestruzzo ar-
ment Environmental Assessment Method) Very Good e cerca ulte-
mato, realizzata con impiego di fibre polimeriche strutturali. La pa-
riori possibili ottimizzazioni in consultazione con i tenant.
vimentazione è in grado di sopportare un carico uniformemente
Anche la filiale italiana, attiva dal 2018, sta velocemente traducendo
distribuito di 70 kN/mq ed un carico concentrato di 35 kN/mq su
in risultati effettivi questi obiettivi: tra le priorità chiave del Gruppo vi
piastra 160x140mm;
è infatti una politica fortemente orientata alla costruzione di edifici
- Locali ad uso uffici climatizzati e con finiture interamente persona-
secondo un alto standard di edilizia sostenibile. A questa strategia
lizzabili da parte del cliente;
generale si aggiungono diverse iniziative specifiche. Una di queste
- Aree esterne adibite a parcheggi auto e stalli TIR;
è il lancio di VGP Renewable Energy, una nuova business unit sepa-
- Pedane di carico con portoni sezionali.
rata interamente posseduta da VGP N.V. che si occupa di fornire energia verde ai tenant, anche attraverso l’installazione sui tetti dei
«L’azienda ha un portfolio di 1 milione di m² di terreni (di proprietà o
parchi VGP di impianti fotovoltaici e moderne tecnologie energetiche.
già assegnati) in tutto il Paese per il quale abbiamo in programma di
Inoltre, l’azienda offre alle parti interessate una consulenza sulla
sviluppare i prossimi immobili da qui al 2024. Attualmente contiamo
gestione della produzione e l’uso intelligente dell’energia, nonché una
su sei logistics parks di proprietà: Valsamoggia (Bologna); Sordio
moderna infrastruttura per la ricarica dei veicoli con elettricità o
(Lodi); Calcio (Bergamo); Verona; Parma e Padova. La nostra offerta
celle a combustibile a idrogeno.
per i clienti, oltre a location di livello prime, prevede team di specialisti competenti, composti principalmente da ingegneri, con esperienza
Fra gli altri elementi tecnici distintivi, possiamo elencare:
rilevante da poter lavorare a stretto contatto con i nostri clienti per
- Impianto Sprinkler ad umido, del tipo ESFR;
aiutare a progettare ‘in-house supply chain’ competitivi e ‘semi-industrial
- Struttura portante in CAP (cemento armato precompresso)
production environnement» commenta Agostino Emanuele, Country
- Facciata in pannelli sandwich con isolamento termico in PIR e
Manager VGP Italy. «Nell’ultimo anno abbiamo assistito all’incremen-
trasmittanza 0.38 W/mqK;
to di diversi trend tra cui una sempre maggiore digitalizzazione, mo-
- Illuminazione naturale pari al 4% dell’intera superficie coperta;
bilità elettrica, nonché il comportamento dei consumatori nei confron-
- Copertura realizzata mediante lastre portanti in lamiera grecata
ti dell’e-commerce e della conseguente maggiore necessità di
zincata, barriera al vapore, foglio in polietilene e strato di coibenta-
stoccaggio o della domanda di energia rinnovabile, con una conse-
zione in PIR. L’impermeabilizzazione è garantita da un manto in TPO
guente necessità di soluzioni su misura» tra cui soluzioni built to
VGP Park di Valsamoggia, sede della società Macron .
54 LM MAGGIO 2021
suit, su misura per i clienti; soluzioni last mile per i corrieri; soluzioni
tal, Social and Corporate Governance), che riflette le sue prestazioni
a temperatura controllata per i clienti del settore food e soluzioni che
in varie metriche ESG. Il prestito presenta un meccanismo di incen-
prevedono sistemi automatizzati.
tivazione a due livelli, in cui GLP avrà diritto a una riduzione del tasso di interesse quando saranno raggiunti miglioramenti mirati nel suo
L’esempio più rilevante di queste tendenze è il VGP Park Valsamog-
punteggio di performance ESG.
gia, che si trova a circa 10 km da Bologna, in un’area industriale prospiciente all’autostrada E35, la principale via di connessione tra
Un assetto tecnologico di primo piano finalizzato al risparmio o
Milano, Bologna e Roma. Il progetto di Valsamoggia consiste in uno
anche alla neutralità energetica è davvero il fil rouge che attraversa
sviluppo del tipo build to suit per la società Macron, il famoso brand
tutte le nuove realizzazioni. Per esempio, il Pioltello Logistics Centre,
italiano che si occupa di abbigliamento sportivo e che è sponsor di
realizzato dal Gruppo Goodman per Amazon, di circa 8.000 mq, la
molti club sportivi di rilievo internazionale. Il parco è ubicato in una
cui costruzione è iniziata alla fine di febbraio con fine lavori stimata
posizione strategica al centro di un’area altamente popolata e dina-
per settembre 2021, è caratterizzato non solo da posizione strategi-
mica con un denso tessuto industriale. Il progetto consiste in una
ca alle porte di Milano, ma anche da una spiccata sostenibilità am-
palazzina uffici con finiture di pregio di circa 6.700 mq e di un ma-
bientale. Edificio di Classe A, sarà dotato di 256 stazioni di ricarica
gazzino produttivo avente standard qualitativi elevati e dimensioni
elettrica per auto, camion e furgoni, per facilitare e incoraggiare
di circa 16.000 mq.
consegne sempre più green; impianto fotovoltaico sulla copertura
Il progetto include pannelli fotovoltaici sia sull’edificio degli uffici
con produzione di circa 160 kWp; è previsto il rilascio della certifica-
che sul magazzino, per un totale di 350 kWp ed è circondato da
zione BREEAM di tipo Excellent. In aggiunta al centro logistico verrà
15.000 mq di prato, più di 100 alberi e 3.200 mq di arbusti. I quasi
realizzato un parco verde di quasi 4.000 mq. «L’intervento è localiz-
trecento parcheggi comprendono anche spazi specifici per i veico-
zato in un’area la cui destinazione urbanistica risale a prima del 2010,
li elettrici e il complesso ha ottenuto la BREEAM Excellent Certifi-
che per la sua particolare posizione garantisce un impatto minimo
cation. Dal canto suo GLP ha chiuso il suo primo prestito legato
sulla viabilità locale» commenta l’Assessore all’Urbanistica e Vice-
alla sostenibilità (SLL), di 658 milioni di dollari, con la partecipazio-
sindaco di Pioltello Saimon Gaiotto. «Importanti sono anche le
ne di dieci banche. Il prestito è uno dei più grandi SLL dell’area Asia
compensazioni ambientali del progetto che prevedono la realizzazio-
-Pacifico e rappresenta il costante impegno di GLP per la sosteni-
ne di alberature, percorsi pedonali e colline alberate. L’operazione ur-
bilità. GLP, infatti, utilizzerà i proventi del prestito per contribuire
banistica infine consentirà di acquisire al patrimonio comunale 63mi-
agli obiettivi ambientali legati alla mitigazione dei cambiamenti
la metri quadrati di terreni tra la piscina e l’area feste da destinare al
climatici e alla promozione degli edifici “green”.
futuro centro sportivo di Pioltello».
La linea di credito “revolving” di tre anni è stata strutturata come un
Undici colonnine di ricarica per auto elettriche, la creazione di 13.000
SLL legato al più recente rating di rischio ESG di Sustainalytics di
m² di nuove aree verdi a sud e ad ovest del comparto e la realizza-
GLP. Nell’ambito della struttura del credito, GLP si impegna a miglio-
zione di circa 1 km di piste ciclabili adeguatamente illuminate si
rare il proprio punteggio di valutazione del rischio ESG (Environmen-
accompagnano alla nuovo centro di distribuzione a Reggio Emilia,
MAGGIO 2021 LM 55
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
commissionati a GSE Italia dalla divisione italiana di Kramp, azienda
A Trecate (Novara) in quello che viene definito il nuovo polo logistico
olandese attiva in Europa nella distribuzione di ricambi tecnici e
del fashion, Mitsubishi Electric ha collaborato alla parte di climatizza-
accessori per il settore agricolo. Importante anche l’assetto tecno-
zione. Il nuovo insediamento sorge su un’area totale di 420mila metri
logico interno, che prevede un magazzino ricambi all’avanguardia di
quadrati, di cui 200mila al coperto. Lo sviluppo si compone di due
10.620 m², dove un sistema automatizzato costituito da conveyors
edifici: il Building A, operativo da inizip marzo, che si sviluppa su 60.000
consentirà la movimentazione e lo stoccaggio delle merci. Comple-
mq, di cui 1.500 mq circa di uffici, e comprende 51 baie di carico e il
tano inoltre il magazzino una shelving area di 4.800 m² articolata su
Building B, che sarà operativo tra circa un anno, di 100.000 mq di cui
più piani e 3.500 m² di mezzanino per lavorazioni. Per quanto con-
7.500 mq di uffici, con annesse 85 baie di carico.
cerne l’involucro edilizio, sono previste soluzioni innovative e ad alta
Progettata secondo dettami tecnologici e ambientali avanzati per
efficacia prestazionale, quali una copertura semi-piana del tipo
ottenere i più alti livelli di certificazione LEED (l’edificio è certificato
“Bac-Acier” con un indice di trasmittanza termica pari a 0,23 W/mqK
LEED Platinum) e del Protocollo Itaca, la struttura è realizzata in c.a.p.
e un corpo di facciate continue, in alluminio e vetro, con pannelli
(calcestruzzo armato precompresso) con una copertura tipo bac-acier
sandwich a taglio termico e trasmittanza pari a 0,34 W/mqK. Anche
e tamponamento in pannelli di calcestruzzo e metallici. L’intervento
Transmec Group sta collaborando con GSE Italia presso la sua sede
comprende inoltre la realizzazione di una pista ciclabile, che evidenzia
di Campogalliano, per l’ampliamento del polo logistico al quale ver-
l’approccio eco-friendly dell’intero progetto. Anche gli impianti tecno-
ranno aggiunti due nuovi magazzini logistici per un totale di 49.000
logici a servizio dei due edifici sono stati progettati seguendo i driver
mq. Da notare il sistema illuminotecnico con corpi illuminanti a LED,
di efficienza energetica e sostenibilità. In particolare L’impianto di cli-
la prevista certificazione LEED Gold, la creazione di ampie aree
matizzazione del Building A, progettato e realizzato da Techbau e
verdi e l’installazione di 29 postazioni per la ricarica dei veicoli elet-
fornito da Mitsubishi Electric, si basa su 69 roof top WET2 RTF-PV
trici. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione, saranno realiz-
05247HR-P, 3 unità trattamento aria WIZARD 1720, 3 recuperatori di
zati 246 parcheggi pubblici a disposizione della collettività, di cui 50
calore HRD2, 1 pompa di calore polivalente ERACS2-Q-G05 /LN-CA
postazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, e aperto un locale risto-
1062 tutte a marchio Climaveneta, oltre a numerose unità a espansio-
ro destinato agli autisti (dopotutto, siamo in Emilia).
ne diretta, multisplit e casette, a servizio di locali dedicati. L’impianto così composto offre climatizzazione, filtrazione e rinnovo
Valutazione BREEAM “Very Good”, generazione di energia solare
dell’aria sia agli spazi dedicati alle attività logistiche che agli uffici.
attraverso l’area del tetto e la raccolta e riciclaggio dell’acqua piova-
Grazie al recupero di calore l’impianto combina elevata efficienza e
na saranno le caratteristiche salienti del magazzino logistico urbano
comfort interno in tutte le stagioni, garantendo al contempo il miglior
last mile sviluppato in ottica speculativa, che verrà realizzato sul
trattamento possibile ai capi di alta moda, mantenendo inalterate le
sito acquistato da Logistics Capital Partners a Settimo Torinese (TO).
loro qualità dalle fasi produttive fino alla consegna.
Il nuovo progetto comprenderà circa 28.400 mq di area affittabile cross-docking.
Classe A anche per i due nuovi edifici build-to-suit di circa 30.000 metri quadrati realizzati da Prologis, con cui si completa la nuova piattaforma logistica di un importante cliente espresso presso l’Interporto di Bologna, arrivando a una superficie complessiva di 60.000 metri quadrati. I nuovi DC23 e il DC24 hanno certificazione di sostenibilità LEED Gold e sono dotati di impianti fotovoltaici ciascuno della potenza di 100 chilowatt, illuminazione LED di ultima generazione e pavimentazioni senza giunti resistenti all’usura e ad alte prestazioni. Il primo edificio cross-dock di circa 9.000 metri quadrati con un’altezza sotto trave di 8 metri è dotato di 84 baie di carico per TIR e furgoni e ospita 450 metri quadrati di spazi dedicati ad ufficio. Il secondo di 21.500 metri quadrati di cui 1.000 destinati ad area ufficio è stato realizzato con
56 LM MAGGIO 2021
delle acque reflue e piovane. A Cornaredo, invece, BELL Group sta riqualificando l’area dismessa “ex Alemagna” per un progetto che complessivamente sfiora i 90 mila mq, con 46 mila di area edificata. Anche qui verranno utilizzati pannelli fotovoltaici e sarà costruita una pista ciclabile. Interprete di un’idea di rigenerazione urbana che guarda al recupero di patrimonio edilizio preesistente e in ottica di rilancio nel contesto urbano, produttivo e sociale di riferimento, BELL Group immagina per l’ex fabbrica di Cornaredo un futuro nuovo nel settore della logistica attraverso il fondo Italian Logistic Fund di cui BELL Group è quotista insieme al fondo Angelo Gordon. La posizione strategica sulla Statale Padana Superiore 11, infatti, rende lo spazio facilmente accessibile dalla Tangenziale A50 e dal casello autostradale di Rho sulla A4 Torino-Milano in una posizione privilegiata rispetto ai principali hub last mile nel Nord Italia. «La parte più importante dei nostri sviluppi» commenta Cesare Lanati, CEO del Gruppo «è principalmente legata alla riqualificazione di asset immobiliari già esistenti per non consumare ulteriore territorio, valorizzando quello che è già stato realizzato. Si tratta di un processo di rigenerazione a cui teniamo profondamente e al quale si accompagna l’utilizzo di tecnologie e materiali ecologicamente sostenibili». un’altezza sotto trave di 12 metri. Destinato a magazzino, è dotato di 18 baie di carico e di un impianto per il recupero delle acque piovane.
LE OPPORTUNITÀ DI UNA LOGISTICA CHE EVOLVE
Completano gli edifici ampie zone esterne di manovra per i mezzi e i parcheggi riservati ai dipendenti e ai visitatori.
La trasformazione nel mondo del consumo e l’internazionalizzazione sono fra i trend principali nel mondo della logistica: il loro impatto si
Con le ultime due realizzazioni di BELL Group, a Casorate Primo e
vede sullo sviluppo dei progetti immobiliari, anche dal punto di vista
Cornaredo, entriamo infine nell’area strategica del recupero degli
tecnologico. «Tutto ciò che arriva nelle nostre mani passa da un ma-
edifici dismessi. È infatti in programma la riqualificazione dell’ex area
gazzino. La pandemia ha avuto come effetto quello di mettere la logi-
Alemagna a Cornaredo e la consegna di un magazzino speciale con
stica davanti ai nostri occhi. E non è solo una questione di e-commerce,
celle frigorifere a bassa temperatura a Casorate Primo.
anche se questo ha avuto un impatto enorme: quello che sta evolvendo
A Casorate Primo, BELL Group sta consegnando un magazzino ca-
è tutto il mondo retail, che infatti oggi occupa un terzo degli spazi dei
ratterizzato da 160 mila metri cubi di freddo (celle frigorifere a bassa
magazzini P3» ha affermato Jean-Luc Saporito, Chief Development
temperatura, -28 °C) su una superficie fondiaria di 130 mila mq con
Officer di P3 Logistic Parks, in occasione del webinar di fine aprile
48 mila mq coperti e la riqualificazione di 11 mila mq già esistenti. Il
organizzato per la presentazione dei nuovi progetti, riflettendo proprio
fabbricato, costruito ex novo in cinque mesi, è stato realizzato nel
sulle nuove tendenze nel mondo del consumo, che hanno prodotto un
contesto di un’area di recente urbanizzazione, e vede l’applicazione di
impatto importante anche sul mondo della logistica. Ad esempio per
una serie di tecnologie votate al risparmio energetico (l’impianto è
P3 Logistic Parks, che ha chiuso il 2020 con un tasso di occupancy
fortemente energivoro) e al rispetto dell’ambiente, come ad esempio
del 98%, sono tre principali direzioni dello sviluppo immobiliare logi-
un impianto fotovoltaico da 2MW (il 70% di tutto il fabbisogno viene
stico: la costruzione di magazzini “standard”, e in questo senso l’azien-
da rinnovabili, +35% per quanto concerne l’efficienza) e il recupero
da dispone di un footprint di circa 6,5 milioni di m2 di spazi affittabili
MAGGIO 2021 LM 57
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
di classe A, in 12 Paesi europei, caratterizzati da posizioni logistiche
implementato un sistema totalmente automatizzato in cui i robot
strategiche, buona accessibilità e certificazione BREEAM (dove
portano le merci dallo spazio di stoccaggio alle cosiddette pick station,
possibile in modalità retrofit); seconda area, la realizzazione di pro-
dove gli operatori le smistano verso le diverse porte di consegna ai
getti built-to-suit, con spazi completamente personalizzabili, anche
mezzi di trasporto».
multipiano e ad elevata automazione (tipicamente richiesti da clienti e-commerce); e infine l’area denominata P3 Urban, in pratica l’ulti-
«Anche dal nostro punto di vista, emerge con forza la trasformazione
mo miglio logistico, con siti a meno di 30 min dal centro città, ampia
in corso nel mondo del commercio, con lo spostamento verso l’e-com-
area esterna per movimentazione di mezzi di trasporto inbound/
merce; la pandemia dello scorso anno non ha fatto che accelerare, e in
outbound e disponibilità di spazi per uffici di alta qualità. Tutto que-
particolare nel nostro Paese, una tendenza già in atto anche in altri
sto ha un obiettivo comune: la costruzione e l’offerta di edifici soste-
Paesi. Abbiamo ancora un gap da colmare rispetto ai nostri partner in
nibili, sempre più richiesti anche dagli operatori della supply chain
Europa: questo rende il mercato italiano ancora più interessante agli
impegnati nello stesso percorso verso la riduzione dell’impatto
occhi degli investitori europei, oltre al fatto che stiamo anche recupe-
ambientale.
rando credibilità a livello internazionale e questo aiuta ad attrarre investimenti» prosegue Amoretti. «Dal punto di vista delle tecnologie per
In Italia, nell’ultimo anno P3 ha aumentato la superficie locabile,
gli immobili logistici, io le metterei in relazione principalmente con il
raggiungendo un +67% rispetto al 2019, e passando da un portafoglio
tema dell’automazione. La pandemia infatti ha sottoposto tutta la filie-
di 260.000 m² a 450.000 m² principalmente grazie al completamen-
ra logistica a una grandissima pressione, perché è aumentato il quan-
to del progetto BLQ1 “chiavi in mano” per Amazon a Castelguglielmo
titativo di merci da muovere al dettaglio rispetto agli anni passati.
(RO), che costituisce una delle novità più rilevanti anche dal punto di
Questo ha portato tutti i nostri clienti ad accelerare ulteriormente l’effi-
vista tecnico, per 190mila mq suddivisi su tre piani: «Si può definire
cientamento delle proprie catene di distribuzione. E l’efficientamento
un progetto quasi pionieristico nel mondo della logistica, essendo uno
passa non solo attraverso la realizzazione di nuovi immobili o al presi-
dei primi edifici multipiano totalmente automatizzati in Italia» illustra
dio di location chiave sul territorio, ma anche all’implementazione di
Andrea Amoretti, Managing Director P3 Logistic Parks Italy. «Oltre
automazione all’interno dei magazzini. Il sito di Castelguglielmo è
al piano terra dove si svolgono le attività di distribuzione delle merci,
esemplare da questo punto di vista, perché mette insieme tutte le de-
lo stoccaggio avviene nei tre piani mezzanini superiori, dove è stato
clinazioni tecnologiche necessarie per una vera automazione dei pro-
58 LM MAGGIO 2021
cessi logistici: hardware, con i robot di movimentazione degli scaffali
crescere di un ulteriore 10%.
di stoccaggio; tracciabilità completa dei movimenti, che significa mo-
Per la progettazione dell’hub, DHL Express Italy si è avvalsa di partner
nitoraggio e visibilità completa sulle merci e sulle spedizioni; e l’inseri-
di eccellenza. Si tratta di Progetto CMR, Fives Group e Johnson Con-
mento di un software di predittività, grazie al quale si possono preve-
trols Italy, Itinera, Rapiscan e Saco.
dere i flussi di merci a due-tre settimane, pianificando di conseguenza
La costruzione dell’hub di Malpensa, in linea con la “Strategy GoGreen
le risorse di sistema. Tutto questo è un mondo in divenire e noi stessi
2050” del Gruppo, è orientata alla sostenibilità. Per questa ragione è
lo stiamo scoprendo insieme ai nostri clienti» conclude Amoretti «che
stata progettata al fine di ottenere la “Certificazione LEED”, un pro-
ci chiedono di avere edifici sempre più performanti in cui implementa-
gramma di certificazione volontario che promuove un approccio
re queste tecnologie».
orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico e idrico, la riduzione delle
Sul lato delle spedizioni internazionali, possiamo infine citare il nuovo
emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni,
hub logistico di DHL Express Italy presso la Cargo City dell’aeroporto
i materiali e le risorse impiegati.
di Milano Malpensa, recentemente inaugurato con un evento digitale
Il nuovo hub è dotato della tecnologia necessaria per la gestione effi-
presenziato da Nazzarena Franco e Alberto Nobis, rispettivamente
ciente delle attività di manutenzione. È stato infatti implementato il
CEO di DHL Express Italy e DHL Express Europe.
“Building Management System” (BMS) per il monitoraggio in tempo
Con 110 milioni di euro di investimento, Malpensa rappresenta un
reale dei consumi di ogni comparto tecnologico e il rilevamento dei
terzo degli investimenti in Italia di DHL Express Italy. Quarto hub a
guasti. Il magazzino e gli uffici sono dotati di un impianto di illumina-
livello europeo, si aggiunge a Lipsia, East Midlands in UK e Bruxelles,
zione all’avanguardia con la possibilità di monitorare anche da remo-
ed è stato realizzato nel pieno rispetto delle più recenti linee guida
to ogni singolo corpo illuminante. Sono stati installati sensori dedica-
del Gruppo Deutsche Post DHL (DPDHL) per le nuove realizzazioni,
ti alla regolazione centralizzata del flusso luminoso, per una miglior
ispirate a sostenibilità, sicurezza, efficienza. La nuova dual facility
gestione dei consumi. Sulle pensiline dei parcheggi è installato un
integra sotto lo stesso tetto tutti i processi di DHL Express, un hub
impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
e un gateway che gestiscono il servizio aereo ed un Service Center
Il building è stato concepito per rispondere al meglio alle esigenze
per il servizio di pick up & delivery. Nell’impianto già oggi lavorano
legate alla sicurezza e al benessere dei dipendenti, con attrezzature
900 addetti tra diretti e indiretti, che nei periodi di picco, potranno
all’avanguardia che permettono il rispetto dei più alti standard di sicu-
MAGGIO 2021 LM 59
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
rezza, quali ad esempio:
metri di convogliatori a nastro e rulli.
l’autoblock, per il blocco dei
Per la sicurezza è stato scelto il partner Johnson Controls, con un
camion durante le fasi di
progetto che vede l’integrazione di diversi sistemi. Dall’ingegneria e
carico/scarico; le pedane idrauliche, in grado di adattarsi all’altezza
l’installazione passando dal commissioning e la messa in funzione,
di carico/scarico di qualsiasi mezzo; i piazzali di manovra ampi e
l’azienda si è focalizzata su ogni aspetto, fino al servizio di monito-
segnalazioni luminose, per garantire una maggiore facilità di attrac-
raggio e gestione tramite la piattaforma proprietaria TISM (Tyco
co dei mezzi pesanti; i respingenti anti-schiacciamento; l’illuminazio-
Integrated Systems Manager). Il sistema comprende antintrusione,
ne per i cassoni dei mezzi pesanti, per aumentare la sicurezza du-
telecamere termiche, controllo accessi tramite badge e lettura delle
rante le fasi di carico/scarico dai bilici; la climatizzazione degli
targhe. La videosorveglianza è affidata a un totale di 750 telecame-
spazi di magazzino e delle postazioni operative sui mezzanini dell’im-
re e a una rete dati progettata e implementata da Johnson Controls.
pianto di smistamento.
Completa il progetto un sistema di controllo sul sorter ottenuto grazie all’integrazione di oltre 100 telecamere con il sistema di lettu-
Notevole l’assetto tecnologico interno e il livello di sostenibilità com-
ra pacchi e il gestionale DHL.
plessivo. Un “sorter” di ultima generazione si snoda per 4 chilometri con la capacità di gestire oltre 38.000 pezzi all’ora in entrata e in uscita, distribuendoli ad una velocità di 2,7 metri al secondo per i pacchi e 1,85 metri al secondo per le buste, sulle 150 porte di attracco dei mezzi di cui è dotato l’impianto, che si estende su una superficie complessiva di 55mila metri quadri. A progettare l’impianto il partner Fives Intralogistics SpA: sua infatti è la soluzione integrata
DALL’INTELLIGENZA ALLA BELLEZZA
D
ire che un ambiente bello fa lavorare meglio, sembra quasi una banalità. Di fatto la valenza estetica dell’architettura è da sempre
una voce importante nell’immobiliare commerciale – gli esempi di
di automazione intelligente. L’azienda infatti ha progettato e realiz-
splendidi edifici industriali non mancano di certo - mentre finora non
zato una soluzione per la movimentazione e lo smistamento di
era mai stata coinvolta nella definizione di uno spazio logistico, se non
pacchi e buste basata su quattro smistatrici cross belt GENI-Belt di
in minima parte. Nelle pagine precedenti abbiamo visto come la fun-
nuova generazione che si distinguono per l’alta velocità e la notevo-
zionalità e la sostenibilità ambientale, con le relative tecnologie, siano
le precisione. Le macchine smistatrici hanno uno sviluppo di più di
diventate aspetti importanti nella valutazione di un immobile logistico,
1,5 km e sono equipaggiate con 30 linee di introduzione ad alta ca-
perché sono in grado di elevarne le performance dal punto di vista sia
pacità GENI-Feed 11 macchine x-ray, 313 destinazioni e oltre 2.250
operativo che finanziario. Con il progetto avviato da Prologis, arriviamo
60 LM MAGGIO 2021
ad introdurre nel magazzino il concetto della bellezza, che si propone come culmine di tutte queste evoluzioni. L’azienda infatti, in collaborazione con Ceva Logistics e Tuned/ Lombardini22, ha appena presentato il primo progetto italiano del programma internazionale PARKlife™. La realizzazione in Italia vede però una prima mondiale: l’inserimento di opere d’arte nel parco logistico. Per la prima volta al mondo infatti un parco logistico, il Prologis Park di Lodi, verrà trasformato in una galleria di urban art a cielo aperto di 300.000 metri quadrati. Otto urban artist italiani di fama internazionale utilizzeranno 40.000 metri di facciate degli edifici e serbatoi dell’acqua come tele per realizzare opere inedite e ispirate da una serie di parole chiave suggerite loro. Le opere potranno essere osservate, studiate e ammirate dagli “abitanti del parco” attraverso aree servizio pensate e disposte come terrazze del “belvedere”. Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod sono gli artisti coinvolti nel progetto, coordinati dall’art director Enrico Sironi, in arte Hemo. Impegnati sul campo dal 10 maggio sino a inizio giugno, gli artisti realizzeranno opere che, seppure diverse per stile e interpretazione, costruiscono un dialogo serrato tra loro e l’ambiente circostante e che costituiscono al contempo una interessante fotografia della migliore creatività urbana attiva in Italia. Filo conduttore, oltre alle parole chiave è il rapporto con la natura esaltato dalla presenza di giardini verticali all’interno di alcune opere. Alcune delle parole suggerite da Prolo-
È un vero e proprio nuovo paesaggio urbano, tra Somaglia e Casalpu-
gis e Ceva Logistics, la società che opera presso il parco logistico, che
sterlengo, quello che si offrirà anche alla cittadinanza tutta e agli
hanno ispirato gli artisti sono: «cambiamento, innovazione, futuro»,
amanti dell’urban art che, nel prossimo futuro, potranno scoprire le
«cultura e talento», «Inclusione e diversità», «integrità», «passione»,
opere e il parco attraverso una serie di visite guidate, accessibili su
«empatia», «sostenibilità», «impegno», «lavoro di squadra», «eccellen-
prenotazione.
za», «natura».
La durata delle opere è garantita per dieci anni e, se necessario, sono già previsti interventi di ripristino da parte degli artisti. La tecnica uti-
Questa realizzazione rientra in un progetto internazionale più ampio,
lizzata è quella tipica della street art ovvero pittorico muralista con
denominato PARKlife™, che mira a mettere al centro non solo le esi-
l’uso di rulli, pennelli e qualche spray.
genze logistiche dei clienti ma soprattutto quelle personali e di benes-
PARKlife™ rappresenta un cambio di paradigma nello sviluppo dei
sere dei loro dipendenti. In Italia questo progetto ha visto questa prima
parchi logistici di Prologis. L’obiettivo è quello di pensare al parco logi-
realizzazione concreta grazie alla collaborazione con Ceva Logistics,
stico sempre più come un luogo di socializzazione, un piccolo centro
la società che opera presso il parco logistico. Il progetto PARKlife™ a
urbano dove sarà possibile trovare una serie di servizi che vanno ad
Lodi prevede anche la riqualificazione di parte del verde con l’introdu-
arricchire la giornata lavorativa: dal trasporto pubblico ai servizi, dalle
zione di piante ad alto fusto dai cromatismi diversi che riequilibrano
attività possibili nel tempo libero ad occasioni di incontro. L’idea stes-
gli spazi e l’ambiente creando così un naturale dialogo con le opere
sa di sostenibilità si allarga e diventa anche fruibilità e vivibilità degli
presenti sugli edifici. È inoltre prevista la realizzazione di aiuole con
spazi. Si pone quindi sempre maggiore attenzione sia alle aree interne
erbacee perenni che assicurano ulteriore variabilità cromatica e zone
come ad esempio sale relax, sale polifunzionali ecc. sia a quelle ester-
a prato ad uso dei frequentatori il parco.
ne con la realizzazione di spazi di ricreazione e di svago, campi da
MAGGIO 2021 LM 61
Speciale IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
gioco, percorsi pedonali sicuri, sentieri della salute e piste ciclabili,
di fattori psicologici, direttamente legati al benessere. Dove c’è bellez-
zone ombreggiate, riprogettazione del verde, che permettono a
za le persone rispondono lavorando con un maggior senso di identi-
quanti vivono il parco di fare attività fisica o di rilassarsi.
ficazione, motivazione e appartenenza al gruppo. La dimensione estetica influenza il lavoratore e ne provoca importanti risposte affet-
Notevole anche il contesto scientifico nel quale il progetto si muove.
tive. Se ben gestita, la dimensione estetica diventa un mezzo potente
Lo sviluppo del progetto al Prologis Park Lodi è stato affidato a Tuned,
che influenza il senso di identità dei dipendenti» ha spiegato durante
la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata nell’applica-
il webinar Cinzia Di Dio, Ricercatore e docente, membro del board
zione delle neuroscienze in architettura. «Tante le premesse concet-
scientifico di L22 e Tuned. «Per dimostrare tutto questo, abbiamo
tuali di questo progetto» ha affermato Davide Ruzzon, Direttore di
previsto tre momenti separati di misurazione delle variazioni sul be-
Tuned, all’evento di presentazione del progetto. «L’idea di architettu-
nessere percepito: prima, durante e dopo. Per la prima fase, abbiamo
ra come “coscienza estesa”, il rapporto della collettività con i luoghi in
stabilito una condizione di base, fotografando una lo stato normale
cui abita, l’impatto della bellezza sul benessere e in particolare sullo
rispetto alle caratteristiche psicosociali. Effettueremo una seconda
stato di salute della persona, la creazione di luoghi capaci di generare
misurazione alla consegna del progetto, quindi in pratica subito dopo
occasioni per un aspetto fondamentale della socialità, ovvero l’incon-
la sua realizzazione. Ma, pensando che queste misurazioni possano
tro casuale con la conseguente costruzione di nuovi legami. Ultimo
essere influenzate da un “effetto novità”, abbiamo deciso di effettua-
ma non ultimo, l’elemento ambientale, con l’acqua e il verde. A Lodi
re una terza rilevazione tra un anno da adesso, quindi maggio 2022».
abbiamo cercato di concentrare questi elementi in un processo definibile di “agopuntura”: piccoli interventi pensati per toccare e muove-
Torniamo al processo logistico e alle tendenze di mercato che sti-
re in profondità i punti nevralgici di un organismo». L’idea degli archi-
molano la realizzazione di nuovi edifici. «Quante volte nell’ultimo
tetti di Tuned era quella di affrontare il complesso sistema logistico
anno abbiamo sentito parlare della scoperta del valore della logistica,
come se fosse un organismo. Intrecciando psicologia ambientale,
della crescita dell’e-commerce, della logistica come nuovo retail?
neuroscienze, architettura, urbanistica, paesaggistica, un composito
Dietro a queste parole c’è un fenomeno molto reale: la logistica sta
team ha realizzato un corposo studio che mette a fuoco le criticità
cambiando e con essa anche i magazzini in cui questa si svolge, che
di tipo urbanistico ed edilizio-architettonico che producono effetti
non sono più “quattro muri” ma diventano spazi dotati di impiantistica
negativi sulle condizioni di salute psicofisica delle persone e ha in-
importante, in grado di gestire e fornire informazioni all’utente e al
dividuato soluzioni per porvi rimedio. «Volevamo che questi edifici
cliente. I processi diventano più sofisticati e le persone lo saranno di
entrassero in un legame più stretto con il territorio. Questo diversa-
conseguenza: la logistica diventa sempre più un mestiere da “white
mente dalle costruzioni logistiche tradizionali, che arrivano improvvi-
collar”. Questo cambiamento è in atto in tutto il mondo; forse da noi
samente sul territorio come astronavi e vengono percepite come to-
è solo cominciato un po’ più tardi, ma è ugualmente inarrestabile» ha
talmente estranee. Volevamo essenzialmente abbattere questo muro:
commentato Sandro Innocenti, Senior vice president e country
e l’arte ci ha fornito il mezzo principale».
manager, Prologis Italia. «Noi dobbiamo dare le risposte giuste a questo fenomeno. La crescita professionale dei dipendenti che lavo-
Il partner scientifico del progetto è l’Università Cattolica del Sacro
rano nei magazzini ci spinge verso la creazione di un ambiente di la-
Cuore, in particolare il Dipartimento di Psicologia con il gruppo di
voro più gradevole. Partirà una sorta di circolo virtuoso: la ricerca dei
ricerca diretto da Antonella Marchetti, Professore Ordinario di Psi-
migliori talenti andrà di pari passo con la creazione di ambienti di la-
cologia dello Sviluppo e dell’Educazione e Direttore del Dipartimento
voro adeguati alla loro valorizzazione. Dovremo tenere conto anche
di Psicologia. «L’obiettivo del progetto di ricerca sviluppato intorno
di altri elementi importanti nella gestione delle risorse umane, come
all’iniziativa di Prologis è quello di capire come si possono modificare
la multietnicità e l’inclusione. Vogliamo avere magazzini più attraenti
i magazzini e le loro aree esterne, in modo da migliorare lo stato ge-
non tanto per chiedere ai nostri locatari degli affitti maggiori, ma per
nerale delle persone che ci lavorano. In pratica, vogliamo misurare
seguire questa tendenza. Vogliamo che i nostri magazzini diventino
quanto l’introduzione di bellezza e di servizi nell’ambiente di lavoro
un luogo di stimoli, inseriti in contesti più ampi, con elementi di bel-
possa impattare sul benessere delle persone. Da altri studi sappiamo
lezza e attività extraprofessionali capaci di contribuire alla piena
che gli effetti dell’estetica si riflettono fortemente su un ampio spettro
soddisfazione delle persone».
62 LM MAGGIO 2021
Un obiettivo confermato anche da Pietro Sessa, Business Unit
sulle persone. Non si può fare un discorso strettamente economico
Leader Ceva presso il sito di Somaglia: «Da sempre collaboriamo
come non lo ha fatto la nostra casa madre, che ci ha dato circa un
con Prologis e all’interno di questa solida partnership, l’adeguamento
milione di euro per realizzare questo progetto» risponde Sandro In-
delle strutture è la regola. Anche Ceva punta sugli elementi che si
nocenti. «Questi intangible sono le sensazioni, percezioni, intuizioni,
sono venuti a concretizzare anche in questo progetto, che coinvolge
che non possiamo trascurare in un mondo che sta evolvendo. Non ci
il benessere della persona e la sostenibilità ad ampio spettro». Ag-
aspettiamo un ritorno specifico, ma siamo certi che qualcosa tornerà
giungiamo anche che Ceva Logistics Italia ha recentemente attuato
e sarà molto più grande del progetto avviato. Abbiamo messo in cir-
una serie di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica delle
colazione delle idee e le idee non si fermano mai. La possiamo con-
proprie strutture logistiche, nell’ambito di un più ampio piano a lungo
siderare una specie di pubblicità ma il termine è restrittivo: è qualcosa
termine per la sostenibilità ambientale. Il Gruppo CMA CGM, di cui
di bello che oltrepassa i confini del nostro magazzino per diffondersi
Ceva fa parte, mira a diventare carbon-neutral entro il 2050. Ceva
sul territorio, senza limiti particolari». «Non avremo lavorato per un
Logistcs ha recentemente annunciato la sua partecipazione alla
ritorno economico sull’investimento, ma i risultati che ci aspettiamo
United Airlines Eco-Skies Alliance per promuovere l’uso di carburan-
altroché se sono tangible» precisa Davide Ruzzon, a proposito del
te sostenibile per l’aviazione nei voli passeggeri e di trasporto, e la
costo del progetto. «La fatica mentale ha un impatto misurabile sulla
società ha annunciato che la sua flotta di automobili nel Regno
salute e di conseguenza sugli incidenti sul lavoro. Da cui l’idea di in-
Unito sarà completamente elettrica entro il 2025.
vertire questa tendenza. A tal fine si sta pensando anche di coinvolgere Inail nell’avanzamento del progetto». Alla domanda risponde
In Italia, l’azienda sta collaborando con Enerqos Energy Solutions
anche Enrico Sironi, l’art director che ha guidato il gruppo degli arti-
per capire quali misure adottare per limitare i consumi energetici
sti coinvolti del progetto: «Prologis ha fatto ai nostri occhi una cosa
legati ai magazzini. Un audit energetico è stato condotto presso sei
importantissima: ha ripreso un concetto fondamentale, quello di
impianti (Martinengo, Pognano, Pontedera, Somaglia, Stradella Libro,
mecenatismo, e per prima lo ha portato nel mondo della logistica,
Stradella Pharma), attraverso 105 contatori che hanno consentito il
rinsaldando un legame sempre esistito fra aziende e cultura. Con
monitoraggio dei consumi delle principali utenze. Gli esiti dello studio
queste opere noi cercheremo di collegare l’attività di lavoro con l’es-
hanno portato Ceva ed Enerqos a realizzare un relamping a LED nei
sere umano e con l’ambiente naturale. Non possiamo fare altro che
tre impianti di Pognano, Martinengo (in questi due casi anche grazie
ringraziare Prologis per la visione a lungo termine nella quale ci ha
alla collaborazione del proprietario degli impianti Kryalos SGR e il
coinvolti». Ultima nota, l’avvio di questo progetto proprio fra Casal-
suo advisor Logicor Italia) e Somaglia (una superficie di circa 250.000
pusterlengo e Somaglia, due delle aree colpite più pesantemente
mq). Successivamente, grazie alla partnership tra Ceva Logistics,
dalla pandemia da Covid-19. Un segno importante di rinascita e di
Enerqos e Prologis in veste di proprietario dello stabilimento, è stato
ripartenza vera, a beneficio di tutto il Paese.
installato un impianto fotovoltaico presso lo stabilimento di Somaglia (Lodi), in grado di produrre fino a 1.350.000 kWh/anno. In entrambi i casi si sono avuti dei risparmi: il relamping ha permesso un risparmio energetico annuo di circa 2.250.000 kWh e una quantità totale di CO2 non emessa pari a 1.200 tonnellate, mentre l’impianto fotovoltaico un risparmio di energia elettrica pari a 1.200.000 kWh/anno e circa 700 tonnellate di CO2. Ma l’aspetto economico di questo progetto? Si può parlare di un investimento e relativo ritorno? «Il fatto che l’industria logistica stIa diventando meno basica, più sofisticata, fa sì che certi aspetti, prima poco valutati, assumano un valore. Dietro alla scelta compiuta in Italia ci sono degli “intangible” che come tali sono difficili da misurare ma che possono essere molto potenti, come effetto sul mercato e
MAGGIO 2021 LM 63
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DOSSIER 2021
TECNOLOGIE
VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO CGT LOGISTICA SISTEMI JUNGHEINRICH ITALIANA K.L.A.IN.ROBOTICS
MAGGIO 2021 LM 65
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO CGT LOGISTICA SISTEMI CLS iMation: il cantiere dell’innovazione per una logistica smart
N
CLS iMation supporta i clienti a 360° nella scelta delle soluzioni migliori all’insegna di una logistica smart.
CGT LOGISTICA SISTEMI S.P.A. Contatto aziendale: Rino Melone Strada Provinciale 121 20061 Carugate MI Telefono 02 925051 Fax 02 9250111 www.cls.it contact@cls.it
66 LM MAGGIO 2021
egli ultimi anni scenari variegati e
tati all’approccio consulenziale e in grado di sup-
inediti hanno posto la logistica al
portare i clienti nell’identificazione del miglior
centro di esigenze sempre nuove
approccio possibile all’automazione intralogistica.
tra automazione, sostenibilità e innovazione. Nell’ambito di un con-
Innovazione costante, consulenza su misura e un
testo così mutevole si è fatta largo la necessità di
ampio ventaglio di soluzioni per rispondere alle
poter contare su partner d’eccezione in grado di
esigenze dei magazzini moderni in sinergia con
fornire un reale valore aggiunto per ottimizzare i
partner di livello contraddistinguono la mission di
processi logistici dell’Industria 4.0.
CLS iMation, che intende supportare i clienti a
L’avvento di tecnologie all’avanguardia studiate per
360° nella scelta delle soluzioni migliori per il
la logistica moderna ha permesso infatti di ottimiz-
proprio business all’insegna di una logistica smart.
zare notevolmente i processi incrementando ricavi
In qualità di system integrator, CLS iMation è in
e produttività, rendendo tuttavia necessario dispor-
grado di garantire una completa sinergia tra con-
re di un’expertise adeguata per interpretare al me-
sulenza a tutto tondo e soluzioni di valore svilup-
glio queste nuove potenzialità, come quella offerta
pate per guidare i clienti nell’implementazione
dal team CLS iMation costituito da un pool di gio-
strategica di sistemi automatizzati modulari,
vani ingegneri con formazione di alto livello, orien-
flessibili e interamente personalizzabili.
INNOVAZIONE ED EFFICIENZA IN CINQUE FASI 1. Analisi: la prima fase prevede un’analisi accurata del contesto industriale per guidare il cliente nella scelta della soluzione più adatta
Agilox è un innovativo veicolo a guida intelligente per la movimentazione orizzontale delle merci, in grado di identificare autonomamente il percorso migliore per completare il task assegnato.
al proprio business. Non esistono infatti processi standard e di conseguenza ciascun contesto richiede una soluzione specifica. Forte di un’expertise di lungo corso il team CLS iMation è in grado di realizzare un accurato studio di fattibilità che include un’analisi preliminare per l’introduzione di mezzi automatici per la movimentazione di merci all’interno dell’impianto produttivo del cliente. 2. Progetto: completata l’analisi di dettaglio gli Automation Specialist sono pronti per approfondire gli elementi emersi nello studio preliminare e consentire al cliente di toccare con
La proposta CLS iMation è in grado di rispondere alle esigenze più disparate e critiche all’interno di qualsiasi contesto industriale
mano il valore aggiunto offerto dall’implementazione di un sistema automatizzato. Modularità, personalizzazione e versatilità sono i
SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA A PROVA DEI MAGAZZINI MODERNI
principali punti di forza della proposta CLS iMation.
tendo l’ottimizzazione dei processi industriali. Non solo consulenza completa, ma anche training, assistenza, installazione e integrazione con
La proposta CLS iMation è in grado di risponde-
altri sistemi informatici aziendali per offrire un
3. Sviluppo: nella fase di sviluppo il team CLS
re alle esigenze più disparate e critiche all’inter-
reale valore sono gli elementi distintivi della bu-
iMation si occuperà della messa in servizio
no di qualsiasi contesto industriale: a partire
siness unit CLS iMation.
delle soluzioni automatizzate garantendo tem-
dalle soluzioni sviluppate per i moderni magaz-
pi di installazione ridotti. La fase di commis-
zini automatici in grado di soddisfare rapidamen-
sioning si conclude con il Site Acceptance Test:
te le richieste di approvvigionamento riducendo
l’intero sistema installato verrà testato dal
al contempo gli errori di gestione, ai veicoli a
cliente, verificando la correttezza di flussi, le
guida intelligente Agilox, in grado di offrire una
interfacce con eventuali altri sistemi e la con-
comunicazione diretta con i sistemi di produzio-
formità con il progetto concordato.
ne e i macchinari presenti nella catena produtti-
4. Formazione: il quarto step prevede un aspetto
va, senza stravolgimenti dell’architettura preesi-
fondamentale per l’utilizzo ottimale delle nuove
stente, fino all’interazione con i COBOT, i robot
soluzioni, ovvero la formazione dei dipendenti,
collaborativi per automatizzare attività sempre
necessaria per istruirli nel dettaglio sulle funzio-
più precise ma a basso valore aggiunto. Com-
nalità e le potenzialità offerte dalle macchine.
pletano un’offerta improntata all’innovazione
5. Assistenza: infine, l’intero processo si conclu-
continua i carrelli a guida automatica basati su
de con la fase dell’assistenza durante la quale
sistema a guida magnetica o mapping (SLAM),
gli Automation Specialist di CLS iMation prov-
gli LGV per la totale automatizzazione del fine
vederanno alla manutenzione e agli interventi
linea e iDAC, l’Integrazione Digitale Avanzata di
di ripristino durante tutto il ciclo d’uso dei si-
CLS, un sistema in grado di controllare l’operati-
stemi.
vità dei macchinari nei processi logistici garan-
CLS iMation supporta i clienti a 360° nella scelta delle soluzioni migliori all’insegna di una logistica smart.
MAGGIO 2021 LM 67
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO JUNGHEINRICH ITALIANA Jungheinrich punta allo sviluppo di soluzioni sempre più sofisticate, e l’implementazione di magazzini automatici ne è un cardine.
AUTOMAZIONE E SICUREZZA PER GLI AGV TARGATI JUNGHEINRICH
JUNGHEINRICH ITALIANA SRL Contatto aziendale: Marketing&Communications
I
carrelli di serie dai quali si differenziano grazie all’inserimento di sensoristica per la navigazione, componenti di automazione e sistemi di protezio-
carrelli a guida automatica AGV sono proget-
ne. Manovrabili all’occorrenza anche manualmen-
tati sulla tecnologia consolidata dei carrelli di
te, coprono le esigenze di quei clienti che sono
serie, integrata da componenti automatici
alla ricerca di maggiore flessibilità, sicurezza e
gestiti da software intelligenti. Negli ultimi
precisione ma che sono abituati a lavorare con la
anni, Jungheinrich punta allo sviluppo di so-
garanzia di macchine molto robuste, testate nel
luzioni sempre più sofisticate, e l’implementazio-
tempo e sempre al passo con le più recenti inno-
ne di magazzini automatici ne è un cardine.
vazioni tecnologiche. Il principale scopo degli AGV è quello di sostituire l’uomo nei lavori ripetitivi, per
Il Gruppo tedesco dà la possibilità di scegliere
consentire agli operatori di svolgere mansioni a
Via Amburgo 1 20088 Rosate MI
diversi livelli di automazione per garantirne un
più alto valore aggiunto.
Telefono 800 368485
primo step è l’introduzione in magazzino degli AGV
La sicurezza rappresenta uno dei punti di forza
(Automated Guided Vehicles), i carrelli automati-
essenziali di questi carrelli perché, pur in assenza
ci a guida autonoma. Sono macchine identiche ai
di operatore, gli AGV sono in grado di prevedere
www.jungheinrich.it info@jungheinrich.it
68 LM MAGGIO 2021
inserimento graduale nei processi logistici. Un
ogni rischio. Infatti, tutti i carrelli a guida autonoma sono dotati di una tecnologia estesa di sensori in grado di proteggere sia gli operatori sia le merci; un esempio ne è lo scanner di protezione delle persone che, dotato di sistemi di avviso, controlla l’intero percorso del mezzo. Se una persona entra nel campo di monitoraggio, il carrello rallenta immediatamente; se la persona rimane ferma, il carrello frena fino all’arresto e, contemporaneamente, il pannello di controllo riceve un segnale che impone il blocco della macchina. Per una movimentazione ancora più sicura, gli AGV sono dotati di scanner laterali in grado di rilevare in anticipo,
Il principale scopo degli AGV è quello di sostituire l’uomo nei lavori ripetitivi, per consentire agli operatori di svolgere mansioni a più alto valore aggiunto
lungo il percorso, anche oggetti situati ai lati del carrello. Questi dispositivi fungono anche da pro-
La gamma di carrelli a guida automatica AGV
per l’uso manuale, semi-automatico o automatico
tezione nelle manovre in curva: i sensori riescono
offerta da Jungheinrich è davvero ampia e com-
in magazzini con scaffalature a grandi altezze.
a identificare gli oggetti che possono venire a con-
prende:
• Carrelli elevatori controbilanciati EKS 215a:
tatto con il profilo del carrello; se ciò accade, il
carrelli a guida automatica dalla massima versa-
carrello si arresta evitando il contatto. Numerosi
• Elevatori a razze ERC 213a / 217a: carrelli a
tilità, ideali anche per stazioni di prelievo/stoccag-
altri vantaggi contraddistinguono i carrelli a guida
guida automatica compatti e flessibili, ideali per
gio non facilmente accessibili.
automatica come ad esempio la navigazione pre-
unità di carico standardizzate e stazioni di prelie-
• Carrelli elevatori a grandi altezze EKX 514a /
cisa grazie alla tecnologia laser, che garantisce
vo-stoccaggio.
516ka / 516a: potenti carrelli a guida automatica
massima flessibilità in ogni applicazione.
• Transpallet ERE 225a: carrelli a guida automa-
con possibilità di automazione graduale in ma-
tica robusti, adatti per unità di carico standardiz-
gazzini a corsie strette.
Introdurre dei carrelli automatici AGV in magazzi-
zate e trasporto di multipallet su lunghe distanze.
• Trattori EZS 350a: motrici robuste adatte per il
ni già esistenti è semplice e scalabile con massi-
• Carrelli elevatori a grandi altezze ETX 513a /
traino di più rimorchi. Dimensioni compatte per
ma flessibilità anche nel caso di esigenze che
515a: carrelli a guida automatica flessibili, ideali
l’impiego in corsie strette
variano nel tempo. Un sistema di trasporto a guida automatica richiede di solito, lato cliente, una serie di operazioni preliminari spesso associate a fastidiose interruzioni operative. Per evitare questi inconvenienti, i carrelli a guida automatica Jungheinrich sono accuratamente progettati e sottoposti ad approfonditi test sia sull’hardware sia sul software. Questa preparazione permette di ridurre al minimo i lavori di adeguamento nella fase di avvio e gli eventuali tempi di fermo dell’impianto. Gli AGV sono facilmente collegabili al sistema host del cliente tramite Logistics Interface (anche questa made by Jungheinrich): in questo modo è possibile attivare gli AGV in magazzino ottimizzando le risorse e innalzando i livelli di sicurezza e di efficienza.
MAGGIO 2021 LM 69
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO K.L.A.IN.ROBOTICS Klain Robotics e i robot autonomi di MiR per il trasporto interno
L
o sviluppo tecnologico degli ultimi anni e la crescente necessità delle aziende di investire nelle operazioni di logistica interna, ha creato nuove opportunità e nuovi strumenti, come i robot autonomi
di MiR, che possono rendere più efficienti, e quindi più produttive, le aree logistiche aziendali. Gli Autonomous Mobile Robots (AMR) di MiR, distribuiti in Italia da K.L.A.IN.robotics, Excellent Partner di MiR già da 2 anni, sono robot collaborativi, progettati per lavorare al fianco degli umani. Questi AMR infatti sono caratterizzati dalla pre-
e non viceversa, e questa è una delle principali
senza di laser scanner e telecamere 3D che gli
caratteristiche che lo differenziano dai già noti AGV
consentono di scannerizzare l’ambiente circo-
(Automated Guided Vehicle) che, diversamente
stante a 360°, navigando dinamicamente, pianifi-
dagli AMR, si muovono seguendo bande magneti-
cando i percorsi da intraprendere e reagendo atti-
che o specchi riflettenti fisicamente preimpostati
vamente a persone e ostacoli che si presentano
per geo localizzarsi nello spazio, con una minima
durante il percorso. Nel caso in cui un essere
intelligenza a bordo che consente solo di obbedire
umano si ritrovi di fronte al robot, il sistema di laser
a semplici istruzioni.
scanner interpreta l’ostruzione immediatamente,
K.L.A.IN.ROBOTICS SRL Contatto aziendale: Fabio Greco / Fabio Formentini Via Cacciamali 67 25125 Brescia Telefono 030 3582154 Fax 030 2659911 www.klainrobotics.com salesdesk@klainrobotics.com
70 LM MAGGIO 2021
così da consentire al robot di deviare o di fermarsi
La flotta dei robot MiR si compone di 5 modelli:
completamente per prevenire la collisione. È la
i più piccoli sono il MiR100 e il MiR200, che auto-
caratteristica principale della robotica collaborati-
matizzano la movimentazione interna e la logistica
va: quella di condividere in totale sicurezza lo
degli elementi più piccoli, in grado di movimentare
spazio di lavoro con le persone. Il robot si può
fino a 200 kg. Il terzo modello è l’ultimo approdato
integrare in ogni tipologia di ambiente senza la necessità di apportare modifiche al layout aziendale e inserire dispositivi di guida fisici o elettromeccanici. È il robot MiR che si adatta alla realtà aziendale nella quale viene installato
ABOUT K.L.A.IN. ROBOTICS
Fondata nel 1999 a Brescia, K.L.A.IN.robotics è un’azienda specializzata nella distribuzione di robot per il mondo della Factory Automation e componenti di Meccatronica. Focalizzata sul mercato italiano e della Svizzera italiana. L’alto profilo tecnico dell’azienda, il personale qualificato e costantemente aggiornato, l’accurata e attenta selezione dei marchi e dei prodotti gestiti e l’attenzione alle evoluzioni del settore sono i punti di forza che hanno reso K.L.A.IN.robotics il partner ideale per System Integrator specializzati, operanti nella realizzazione di linee di assemblaggio, di macchine speciali e nell’asservimento di macchine operatrici in svariati settori. L’azienda è impegnata infine anche sul fronte dell’Active Service, sia attraverso Training di Formazione dedicati all’utilizzo dei prodotti di Meccatronica, sia tramite attività di assistenza e supporto ai clienti, in fase di scelta e sviluppo dei progetti e di start-up di prodotti già installati, oltre alla verifica di tempi ciclo con simulazioni nell’ambiente di sviluppo software.
nella famiglia MiR, il MiR250, con una capacità di
zienda ha implementato 200.000 robot mobili nei
litano la programmazione e aiutano l’operatore a
carico di 250 kg, dotato delle più recenti tecnologie
suoi magazzini, ma ha visto un aumento simile
comunicare al robot la missione desiderata anche
e in grado di percorrere fino a 2m/s. Gli altri due
delle dimensioni della sua forza lavoro); la sicurez-
direttamente da pc o tablet o qualsiasi dispositivo
modelli, i più grandi, sono rappresentati dal MiR500
za, perché l’AMR può sostituire i carrelli elevatori
anche remoto, senza dover agire in modo mecca-
e dal MiR1000, progettati per la movimentazione
evitando potenziali costi di sicurezza preventiva e
nico. Inoltre, la navigazione è autonoma, questo
di carichi pesanti (500 o 1.000 kg) e di pallet, in
potenziali costi relativi agli infortuni sul lavoro; la
significa che la localizzazione, la visione dell’am-
tutti i settori. Spesso, infatti, questi ultimi due mo-
flessibilità, perché non necessitano la posa di di-
biente, la pianificazione delle traiettorie e l’aggira-
delli vengono abbinati al top modulo MiR Pallet
spositivi di guida fisici o elettromeccanici, quindi
mento di eventuali ostacoli vengono fatti in auto-
Lift, che consente di sollevare, movimentare e rila-
nel caso in cui vi sia un cambio di layout il robot
nomia dal robot, grazie alla tecnologia LiDAR- SLAM
sciare in modo totalmente autonomo ogni tipologia
deve solamente effettuare la mappatura della zona
(Light Detection and Ragig – Simultaneous Locali-
di pallet.
d’azione; e ancora, gli AMR sono altamente per-
zation And Mapping) il cui intento è quello di estra-
sonalizzabili, perché possono montare svariati tipi
polare dalla mappa di un ambiente le traiettorie
Le potenzialità degli AMR di MiR sono calcolabili
di top moduli che permettono di assolvere quasi
ideali in termini di energia, tempo e minimo tragitto.
tramite diversi fattori: primo fra tutti, il risparmio di
tutti gli spostamenti che ad oggi vengono effettua-
I dati mostrano che il mercato di questi robot au-
ore di lavoro, perché vengono automatizzati pro-
ti nelle realtà produttive, come trasporto di carrelli,
tonomi (AMR) continua a prosperare, grazie alla
cessi a basso valore aggiunto andando così a sup-
pallet e box.
scelta delle aziende di integrare queste tecnologie
portare il personale all’interno dello stabilimento e
per strategie generali di automatizzazioni dei
garantendo loro di concentrarsi su attività più no-
Alle potenzialità appena descritte si aggiunge la
flussi logistici e del magazzino. E questi sono
bilitanti e a più alto valore aggiunto (Amazon rac-
semplicità di utilizzo dell’interfaccia: essendo
elementi che contribuiscono a rendere l’azienda
conta una storia istruttiva: negli ultimi 5 anni l’a-
robot collaborativi sono dotati di sistemi che faci-
sempre più competitiva sul mercato.
MAGGIO 2021 LM 71
Management Intervista con PIERO CAMPELLI e MASSIMILIANO PERES, rispettivamente Chief Information&Business Process Officer e CEO di PALLETWAYS in Italia
L’INNOVAZIONE tecnologica, chiave di sviluppo per una rete logistica complessa
L’innovazione tecnologica riveste un ruolo prioritario per Palletways, come strumento per migliorare il percorso logistico delle merci e la collaborazione fra i concessionari sulla base di una piattaforma unica, accessibile da qualsiasi sistema. Il Gruppo Palletways ha studiato accuratamente il percorso necessario per questa evoluzione: sia come definizione degli obiettivi che come modalità scelte per conseguirli
72 LM MAGGIO 2021
Logistica Management: Che cosa rappresenta l’innovazione tecnologica per una realtà come Palletways e quali sono gli obiettivi sostanziali che volete raggiungere? Piero Campelli: Quando l’obiettivo è introdurre una nuova tecnologia, a mio avviso bisogna stare molto attenti alle premesse, che consen-
Piero Campelli
Massimiliano Peres
tono di inquadrare correttamente la tecnologia insieme a tutto quello che le sta a contorno: questo garantisce che il percorso raggiunga i
LM: Questo sul lato della fruizione. Sul lato dell’erogazione delle
suoi pieni risultati.
soluzioni tecnologiche, c’erano dei prerequisiti da verificare?
Innanzitutto, soprattutto in Italia, la tecnologia è molto più sviluppata della cultura tecnologica: questo significa che si possono fare pas-
PC: Al mio arrivo in Palletways, ho constatato che era già partito un
si in avanti solo se sì è preventivamente investito sulle risorse per
percorso di evoluzione architetturale, anche se principalmente a livel-
predisporle e coinvolgerle nel cambiamento. In Palletways abbiamo
lo internazionale e non ancora o non del tutto in Italia. Negli altri Pa-
deciso di partire proprio dalle nostre risorse, comunicando loro gli
esi il network Palletways era già in una fase avanzata di sostituzione
obiettivi che l’azienda intendeva raggiungere attraverso l’utilizzo delle
della sua architettura IT, ormai obsoleta, con una nuova soluzione.
nuove tecnologie disponibili.
Per accelerare il cambiamento anche in Italia, abbiamo condiviso con l’Amministratore Delegato la necessità di trasformare le competenze
Secondo importante prerequisito è il commitment: qualunque per-
del team IT, troppo orientate alla tecnologia e troppo poco ai proces-
corso di evoluzione tecnologica deve avere come primo sponsor chi
si. Per ottenere i benefici attesi dalla tecnologia, infatti, bisogna aver
è alla guida dell’azienda. Nel mio caso posso dire che Massimiliano
chiaro l’obiettivo del business. Solo in questo modo la tecnologia è in
Peres non solo ci crede, ma aveva già cominciato a definire determi-
grado di supportare completamente il processo.
nati obiettivi in base alla sua esperienza e alle indicazioni del Gruppo,
Abbiamo dunque chiarito a fondo l’aspetto dei processi alla base
ben prima del mio arrivo in azienda, coinciso proprio con la necessi-
dell’attività IT - di fatto la mia stessa carica riflette questo equilibrio:
tà di realizzarli. È necessaria, inoltre, una premessa relativamente al
Chief Information&Business Process Officer - e infine abbiamo in-
modello di business di Palletways: il network, infatti, è composto da
serito una terza componente altrettanto fondamentale, quella della
circa centotrenta concessionari, che sono parte integrante dell’ope-
misurazione. Per capire dove l’azienda sta andando, perché, e che
ratività sebbene siano, di fatto, realtà esterne e autonome. Riuscire a
cosa serve per arrivarci, servono dati oggettivi, certificati e consisten-
coinvolgere, motivare e sincronizzare queste società è indispensabile
ti: tutte le informazioni devono essere rese misurabili con un sistema
per perseguire il percorso di sviluppo tecnologico.
definito. In meno di un anno abbiamo così completamente rinnovato
Per raggiungere questo risultato è necessario incontrarsi e confron-
la squadra IT, creando un team in grado di occuparsi di processo, di
tarsi: nasce da qui l’organizzazione di una serie di incontri che ab-
business, di misurazione e di tecnologia.
biamo iniziato ad organizzare sul territorio con i vari concessionari appartenenti ad una delle nostre sei aree e che, purtroppo, abbiamo
LM: Vediamo allora quali soluzioni sono state realizzate.
dovuto interrompere a causa dell’esplosione della pandemia Covid-19. Per continuare il percorso iniziato, siamo passati alla modalità
PC: Innanzitutto, il Portale Palletways, uguale in tutto il Gruppo e pre-
webinar. Grazie agli incontri on line, siamo riusciti comunque a por-
sente in ogni country nella propria lingua, che garantisce la traccia-
tare avanti il programma, ma non vediamo l’ora di poter organizzare
bilità della merce e dei dati anche a livello internazionale. In secondo
nuovamente degli incontri dal vivo per sfruttare a fondo l’empatia e la
luogo, l’App Palletways Plus, disponibile sulle tutte le piattaforme e
passione che si crea con i meeting in presenza.
scaricabile su qualsiasi smartphone. La loro valenza si esprime pro-
La possibilità di stabilire legami e affinità reali fra noi e i concessionari
prio in relazione alla struttura del network, composto in Europa da
e fra gli stessi concessionari, in quanto partner dello stesso network,
oltre 450 partner indipendenti. Per coinvolgerli a fondo, rispettando
permette di cementare quello spirito di squadra indispensabile per il
l’autonomia delle loro scelte tecnologiche e organizzative, abbiamo
successo di tutto il network.
definito un’architettura totalmente aperta e compatibile con qualsia-
MAGGIO 2021 LM 73
Management
si modalità di immissione dati. Ogni concessionario, infatti, gestisce
e l’interpretazione dei dati. Siamo così intervenuti sulle soluzioni di
flussi di merci anche al di là del mondo Palletways; ma quando deve
business intelligence, già disponibili nel Gruppo con un team locale
gestire una spedizione all’interno del nostro network, accede alla no-
adibito alla gestione di questa infrastruttura. Dal 2020 ad oggi posso
stra architettura, realizzata per interfacciarsi con qualsiasi tipologia
dire che, passo dopo passo, abbiamo fatto un bel percorso verso la
di dispositivo o strumento, dal tradizionale terminale di raccolta dati
consistenza, l’univocità e la correttezza del dato, che risulta sempre
al più moderno smartphone, attraverso una modalità di comunica-
unico e oggettivo a prescindere dall’osservatore, sia esso concessio-
zione fra sistemi IT via EDI web service, in grado di trasformare in
nario, cliente o dipendente Palletways.
dato qualsiasi tipo di messaggio. Di conseguenza ogni concessionario può utilizzare il proprio TMS e, nel momento in cui deve gestire
LM: E per il futuro quali altri sviluppi sono previsti, sempre dal pun-
un pallet per conto della nostra rete, potrà mettersi in comunicazione
to di vista della tecnologia a supporto?
con il Portale Palletways direttamente dal proprio sistema per il relativo scambio dei dati. Questa soluzione consente a ciascuno di noi,
PC: Premesso che questo processo non ha un punto d’arrivo predefi-
ai concessionari come alla sede Palletways, di gestire in autonomia
nito, perché seguirà sempre il corso dell’evoluzione tecnologica, negli
i propri processi: sono i sistemi IT, infatti, a mettersi d’accordo diret-
ultimi mesi abbiamo sperimentato altre nuove soluzioni, andando ad
tamente.
esplorare più nel dettaglio il lato operativo. Tutti i progetti che abbiamo in programma sono in linea con un atteggiamento che condivido
LM: Per allineare davvero i processi però è necessario anche alli-
appieno con Massimiliano Peres: il pragmatismo. L’evoluzione tecno-
neare i dati.
logica, infatti, non ha come obiettivo la tecnologia stessa, bensì piuttosto la crescita dell’azienda. In diverse sedi Palletways, sia in Italia
PC: Esatto: l’interpretazione dei dati, infatti, è stato l’ultimo aspetto
che in altri Paesi, sta introducendo e testando diverse soluzioni utili
su cui ci siamo dedicati per comprendere e standardizzare definitiva-
per migliorare, automatizzare e velocizzare la gestione delle merci,
mente il nostro business. Contestualmente al percorso di evoluzione
come ad esempio la rilevazione automatica del peso e del volume
dell’IT ad una visione più ampia comprensiva di obiettivi e processi,
di ogni pallet, e la lettura delle etichette dei pallet sempre in modalità
abbiamo avviato anche un nuovo modello di interpretazione e stan-
automatica, sia con tag RFID che con lettura tramite telecamera. Ma
dardizzazione dei dati, per permetterci di sfruttare le enormi potenzia-
anche queste tecnologie hanno le loro premesse: per esempio, se
lità dell’intelligenza artificiale o del machine learning. Di conseguenza
hai installato una telecamera di lettura presso una determinata posi-
abbiamo centralizzato
zione del magazzino, all’ingresso o su un varco specifico, devi essere
presso la divisione IT
sicuro che ogni pallet passi esattamente da quel punto, modificando
tutta la gestione
se necessario anche i flussi interni di movimentazione delle merci. E torniamo sempre al punto per cui la tecnologia non può camminare senza una gestione dei processi in grado di calarla concretamente nell’ambiente operativo. LM: Torniamo all’attualità: quali sono le maggiori sfide e opportunità che vi offre oggi il mercato? Per esempio, l’e-commerce?
74 LM MAGGIO 2021
Massimiliano Peres: L’e-commerce è certamente la maggior oppor-
mo di mestiere è solo un’altra grande opportunità da cogliere. In vista
tunità nel settore dei trasporti: ed è ormai riduttivo, se non improprio,
anche del superamento delle limitazioni imposte dalla pandemia, le
pensare che la nostra attività si limiti al B2B. Siamo entrati a far parte
prospettive di ripresa mi sembrano pertanto molto interessanti pro-
in modo importante del mondo B2C, per esempio con l’attività che
prio per quello che è il nostro core business, che potrà esprimersi
rivolgiamo al settore dei bar e dei ristoranti, dove è difficile distingue-
appieno anche in questi nuovi settori generati dall’e-commerce che
re nettamente il confine fra retail e consumer. L’e-commerce, infatti,
hanno avvicinato il “B” al “C” in tanti modi diversi.
tradizionalmente si riferisce al consumatore finale, ma è altrettanto vero che attraverso lo stesso canale si esprimono esigenze di ac-
LM: E pensando al pragmatismo che avete citato poco fa, è que-
quisti, e dunque di movimentazione merci, molto diversificate, tante
sto l’obiettivo profondo del percorso di evoluzione tecnologica che
delle quali mettono insieme caratteristiche che rendono necessario
avete avviato: la capacità di vedere e di sfruttare nuove opportu-
l’impiego di un bancale. Posso fare l’esempio di un settore che, per
nità? Quali sono i benefici che vi aspettate dai progetti di innova-
scelta, non ci vede particolarmente attivi, come quello del bianco, con
zione?
tutte le questioni legate all’installazione e al ritiro degli elettrodomestici usati. Ma posso fare anche esempi di settori nei quali stiamo
MP: Il primo risultato che mettiamo in collegamento con l’evoluzione
andando molto bene, come quello del fai da te, in crescita soprattutto
tecnologica è il miglioramento del servizio: quello che noi offriamo
durante il periodo pandemico con le persone bloccate in casa e mag-
ai nostri concessionari e quello che viene offerto esternamente ai
giormente incentivate a fare quei lavori magari da tempo rimandati.
clienti. Tutti coloro che useranno i nostri nuovi strumenti potranno la-
Come si possono trasportare interi pacchi di piastrelle, se non su
vorare meglio, in una situazione di miglior contatto e comunicazione
pallet? E le piastrelle possono essere acquistate sia presso le prin-
con la realtà Palletways: e questa è la cosa fondamentale che voglia-
cipali catene retail che on line. Per intercettare pienamente queste
mo trasmettere ai nostri concessionari. In un network così ampio e
tendenze, Palletways ha messo a punto due nuovi servizi che sono
complesso, composto come detto da centotrenta concessionari, la
stati lanciati lo scorso anno anche in Italia, ma già attivi in altre Coun-
possibilità di vedere la spedizione dall’inizio alla fine, con un tracking
tries: la soluzione Pallet to Consumer, o P2C, che si rivolge proprio a
preciso di tutti i punti intermedi, con una chiara e condivisa visione
questi destinatari consumer di prodotti sostanzialmente business; e
sul dato, risulta fondamentale proprio dal punto di vista operativo.
palletwaysonline, pensata per un altro comparto e-commerce che ci
Tutti coloro che sono coinvolti in questi processi potranno vedere
risulta in netta crescita, quello delle consegne da privato a privato o
meglio ciò che succede e perché: e ricordiamo che la possibilità di
C2C. E altrettante opportunità si aprono in settori come il giardinag-
dare informazioni in tempo reale è ormai considerata un servizio ob-
gio, l’edilizia, il pet food, dove si fa presto a raggiungere un determina-
bligatorio, sull’onda di esempi noti nel mondo e-commerce.
to peso o volume. Certo, la consegna di merce pallettizzata richiede
Secondo obiettivo che ci prefiggiamo è ridurre la manualità e la com-
un’analisi più accurata del percorso e l’utilizzo di mezzi di trasporto
plessità che ancora rimangono a livello di gestione amministrativa.
idonei e attrezzati; ciononostante ci siamo voluti specializzare anche
Quanto più il nostro processo risulta automatizzato e tanto più lean
in queste aree, perché convinti che sia un settore destinato a raggiun-
riusciamo ad essere, tanto più vedremo aumentare la competitivi-
gere importanti volumi di business.
tà, la velocità, l’efficacia dei nostri servizi. È tutto un circolo virtuoso:
Come abbiamo visto durante la pandemia, vi sono talvolta delle bar-
dare informazioni più tempestive e accurate alla committenza signi-
riere mentali da superare per arrivare a fare determinate cose: e forse
fica dare un servizio migliore; avere meno ostacoli nello svolgimento
anche nel caso dell’e-commerce siamo solo all’inizio della trasfor-
delle diverse fasi del trasporto significa lavorare meglio. In termini
mazione del mercato. L’acquisto on line sarà sempre più la regola,
pratici con le nuove tecnologie non ci siamo posti l’obiettivo di rispar-
e sempre meno l’eccezione. Tanti provider storici del mondo parcel,
miare, ma di preparare la nostra organizzazione a gestire volumi di
che per estendere la loro offerta in passato si erano accostati al col-
attività sempre maggiore, grazie all’offerta di servizi di consegna con
lettame e al mondo pallet, di fronte all’esplosione del e-commerce
tempi sempre più rapidi in tutta Italia ed in Europa, garantendo la trac-
potranno tornare a concentrarsi sul loro settore originario: nel loro
ciabilità delle merci in tutte le fasi del trasporto, distinguendoci per la
caso, infatti, il trasporto pallet e il carico al di sopra dei cinquanta chili
qualità del servizio offerto. Da cui maggiori opportunità per l’azienda
può rappresentare una complicazione, mentre per noi che lo faccia-
e la possibilità di ampliare ulteriormente il nostro business.
MAGGIO 2021 LM 75
Scenari di SEAN CULEY, futurologo, da anni collabora con P3 LOGISTIC PARKS nell’organizzazione delle conferenze annuali Momentum dedicate alle innovazioni e i trend importanti che impattano sul modo di fare business e sulla tecnologia
Il FUTURO della logistica sta nel riadattare il passato
«Una maledizione cinese dice: “Che tu possa vivere in tempi interessanti”. Che ci piaccia o no, viviamo in tempi interessanti. Sono tempi di pericoli e di incertezze, ma sono anche tempi che lasciano spazio, come mai prima d’ora, alle energie creative dell’uomo». R.F. Kennedy
76 LM MAGGIO 2021
N
el 1966, il senatore degli Stati Uniti Robert F. Kennedy
La supply chain PAL sostituirà quella della quinta ondata – prodot-
proclamò: «Una maledizione cinese dice: “Che tu pos-
ta in serie, gestita da persone e delocalizzata – creando una rete
sa vivere in tempi interessanti”. Che ci piaccia o no,
più agile, elastica e reattiva, capace di comprendere le esigenze di
viviamo in tempi interessanti. Sono tempi di pericoli e
clienti e consumatori e di consegnare le merci direttamente a domi-
di incertezze, ma sono anche tempi che lasciano spazio, come mai
cilio, anziché aspettare che siano loro a venirle a ritirare.
prima d’ora, alle energie creative dell’uomo». Era un periodo di transizione tra la quarta e la quinta ondata di mutamenti tecnologici,
LA TRASFORMAZIONE DEL MODELLO DI RETAIL
tra l’epoca dell’automobile e quella del computer, e la convergenza di queste due tecnologie produsse una rivoluzione nei settori del
Questo cambiamento di paradigma ha prodotto quella che è stata
retail e della catena di fornitura. La proprietà privata delle automo-
definita “apocalisse del retail”, un processo iniziato nei primi anni
bili, il trasporto delle merci su strada e i sistemi computerizzati di
2010 e che ha subito un’accelerazione dal 2016, quando il nume-
pianificazione cambiarono i luoghi e le modalità dei nostri acquisti,
ro degli esercizi commerciali chiusi ha superato quello delle nuove
e di conseguenza i metodi di spedizione e stoccaggio delle merci.
aperture. Gli Stati Uniti sono la nazione in cui questo trend è stato
Furono creati modelli di distribuzione centralizzati, hub-and-spoke,
più evidente, come si vede nel grafico seguente.
e grandi aziende come Walmart li utilizzarono per reinventare l’esperienza di acquisto.
CLOSING TIME
stores closed
net total
stores opened
Nelle prime periferie furono costruiti imponenti centri commerciali che trasformarono le nostre abitudini di acquisto e le nostre città. Milioni di persone si riversavano in questi nuovi templi del consumismo con le loro automobili, rendendo necessaria la creazione di immensi parcheggi e il reperimento di terreni accessibili al di fuori delle città. Nei centri urbani i terreni edificabili erano rari e costosi, pertanto furono costruiti parcheggi a più piani, molti dei quali sotterranei.
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 YTD source: Coresing Research, as of Nov. 29. 2019
Oggi, 54 anni dopo, ci troviamo in un altro periodo di transizione,
Il fallimento o la chiusura di grandi catene di retailer, come Sears,
all’inizio della sesta ondata e di una nuova epoca digitale e robotica.
Macys e JCPenney, ha innescato una spirale negativa. Spesso in-
Come allora, le tecnologie della quinta e della sesta ondata si stan-
fatti, questi grandi supermercati fungevano da polo di attrazione
no combinando per trasformare sia le nostre abitudini di acquisto
per i consumatori che poi acquistavano anche in negozi secondari,
che i metodi di consegna delle merci. Sta emergendo un nuovo tipo
e la loro presenza era determinante per la sopravvivenza dei centri
di supply chain digitale, che io chiamo PAL: Personale, Automatiz-
commerciali.
zata e Locale, e sta emergendo a causa della convergenza di tre
Quasi sicuramente queste chiusure sono destinate ad aumentare
forze principali:
negli Stati Uniti e in Europa a causa della pandemia di coronavirus,
• una maggiore efficienza tramite l’automazione, una migliore
che ha costretto molti negozi a chiudere e le persone a cercare me-
pianificazione tramite l’intelligenza artificiale e la possibilità di faci-
todi “non biologici” per l’acquisto e la consegna delle merci. In bre-
litare la produzione di merci e la fornitura di servizi su piccola scala
vissimo tempo la decennale consuetudine di recarsi in centri com-
tramite la robotica e la stampa 3D;
merciali affollati e trascorrere ore in mezzo a un’orda di estranei ha
• un drastico incremento di velocità e disponibilità della connet-
perso gran parte della sua attrattiva. Improvvisamente l’e-commer-
tività Internet, soprattutto quando sarà disponibile il 5G, capace
ce è diventato il principale canale commerciale e molte persone che
di creare una catena di fornitura più connessa e una forza lavoro
non avevano mai fatto ricorso allo shopping online hanno scoperto
meno centralizzata;
di non avere alternative. E ne hanno anche constatato la convenien-
• una netta riduzione dei costi di trasporto grazie all’avvento di
za. I giganti online come Amazon hanno visto una tale impennata
mezzi autonomi con alimentazione elettrica o carburanti alternativi.
degli ordini che in due mesi hanno dovuto assumere 175.000 nuovi
MAGGIO 2021 LM 77
Scenari
addetti. Amazon ritiene che questa transizione non sia temporanea, visto che ha già offerto posizioni permanenti al 70% dei nuovi assunti.[i] Il suo ruolo non è più quello di semplice retailer online, bensì quello di mercato di riferimento: il primo e unico luogo a cui i consumatori si rivolgono per acquistare praticamente di tutto. Alcuni centri commerciali e negozi di fascia alta potranno sopravvivere, ma le grandi strutture di qualità inferiore saranno abbandonate: i locatari giungeranno alla conclusione che non ha più senso gestire negozi fisici in un mondo post-pandemico incentrato sull’e-commerce. Una delle principali attrattive di Amazon è la spedizione gratuita, che oggi viene effettuata più velocemente che mai. Nel 2019 Amazon ha investito 800 milioni di dollari per offrire ai suoi membri la spedizione nello stesso giorno dell’ordine. Il servizio Prime Now offre addirittura la spedizione entro un’ora dall’ordine per determinati articoli. La consegna può essere effettuata anche nei cosiddetti smart locker, nel bagagliaio delle auto e persino all’interno delle abitazioni con offerte come Amazon Key. La complessità della catena di fornitura è quindi aumentata in misura esponenziale: non sono più i consumatori ad andare nei negozi, ma sono i negozi ad andare dai consumatori. Man mano che la consegna nello stesso giorno diventa la nuova normalità, i retailer sono costretti a ripensare i modi e i luoghi per immagazzinare le merci in modo da garantire una consegna veloce ed economica. Finora le soluzioni sono state costose e hanno fatto affidamento su autisti della gig-economy o corrieri
Due illustrazioni tratte dalle domande di brevetto di Amazon relative a centri di distribuzione situati su aeronavi o in strutture multi-livello. Nella seconda si vedono i droni sciamare intorno alla struttura. (Amazon Illustration via USPTO)
indipendenti quali Hermes, UPS, FedEx e DHL; queste sono tuttavia
da luoghi dove gli umani si muovono tra prodotti su scaffali statici a
soluzioni – e impieghi – di carattere temporaneo.
luoghi dove i prodotti sugli scaffali si muovono verso umani statici. Nel 2013, durante il programma di attualità della TV americana “60
VISIONI DEL FUTURO
minutes”, Amazon annunciò che intendeva utilizzare dei droni per la consegna delle merci, un’idea talmente fuori dagli schemi che molti
Da tempo Amazon è consapevole che i costi della consegna imme-
la considerarono soltanto una trovata pubblicitaria. Nel 2018 Ama-
diata sono insostenibili senza reimmaginare e riprogettare comple-
zon lanciò dei negozi in cui non era necessario pagare e nel 2019
tamente i processi della propria catena di fornitura per eliminare il
sperimentò in California i propri “robot fattorini” Amazon Scout.
maggior numero possibile di costi e barriere. Non è una sfida inedi-
Altre innovazioni meno note sono già state brevettate ma non ancora
ta per Amazon: nel 1994 il suo fondatore e CEO Jeff Bezos pubblicò
lanciate sul mercato. Molti di queste soluzioni radicali affrontano le
un annuncio per programmatori C++ aggiungendo a margine la se-
sfide legate allo stoccaggio e alla spedizione dei prodotti e rientrano
guente citazione di Alan Kay; “Il modo migliore per prevedere il futu-
a pieno titolo nel principio di “inventare il futuro” di Alan Kay. Un esem-
ro è inventarlo” . Questo è il mantra di Amazon fin dall’inizio e lo si
pio è la creazione di magazzini su gigantesche aeronavi che fluttua-
evince dal fatto che il colosso online investe in ricerca e sviluppo più
no al di sopra delle città[ii]; un altro è la costruzione di centri urbani in
di qualsiasi altra impresa al mondo. Molto di più: circa 85 miliardi di
stile alveare nei quali i droni vanno e vengono come api.[iii]
dollari tra il 2017 e il 2019. Alcuni dei risultati prodotti dai precedenti
Il brevetto più surreale è forse quello basato sull’idea di usare come
investimenti sulla logistica sono già noti: nel 2012 l’acquisizione di
centri di distribuzione laghi, cisterne e apposite piscine, dove le
Kiva Robotics ha consentito di trasformare i centri di distribuzione
merci vengono conservate sott’acqua e richiamate in superficie da
[i]
78 LM MAGGIO 2021
va concezione: innanzitutto ha costruito ventuno immensi centri di distribuzione automatizzati, chiamati “mega-depositi”, nei pressi delle sette principali città cinesi; in secondo luogo, il suo hub di innovazione, chiamato JD-X, sta lavorando alla costruzione di tunnel ferroviari sotterranei che formeranno una rete logistica in grado di spostare le merci dai mega-depositi ai centri di distribuzione più piccoli, di carattere regionale e più vicini alle città. L’ultimo miglio sarà coperto da veicoli robot o droni che consegneranno le merci direttamente ai consumatori o a punti di ritiro situati in luoghi quali stazioni ferroviarie, metropolitane ecc.[v]
UN FUTURO NUOVO IN UN MONDO VECCHIO Questi tipi di innovazioni sono più facilmente realizzabili in Cina rispetto all’Europa per diversi motivi: primo, i diritti di proprietà individuale e le rigide leggi in materia urbanistica impongono ai costruttori europei una serie di considerazioni che invece i cinesi possono ignorare; secondo, in Europa l’edilizia futura deve fare i conti con le infrastrutture esistenti, spesso basate su antichi sistemi stradali progettati per i cavalli e non per le automobili; infine, il carattere storico di molti edifici rende del tutto inaccettabile la Due illustrazioni che mostrano centri di distribuzione subacquei descritti nelle domande di brevetto di Amazon. (Amazon Illustration via USPTO)
demolizione incontrollata del patrimonio culturale di una nazione al solo scopo di fare spazio a un sistema logistico più efficiente. L’Europa deve quindi cimentarsi con una crescente domanda di
operatori umani tramite vibrazioni acustiche, per poi essere inviate
servizi logistici a fronte di una disponibilità decrescente di terreni
ai clienti tramite droni, robot o veicoli autonomi.[iv]
edificabili in grado di ospitarli. Inoltre, molte città hanno avviato iniziative dovute al cambiamento climatico che mirano a ridurre il
PROSSIMAMENTE…
numero di veicoli nei centri urbani, ad esempio applicando pedaggi, pedonalizzando i centri storici e creando piste ciclabili. Il risul-
Queste sono idee a lungo termine che potrebbero non superare
tato è una dicotomia che vede da una parte la crescente richiesta
mai la fase concettuale. Nel frattempo, viene utilizzata una com-
di consegne rapide e quasi ininterrotte di merci e servizi e dall’altra
binazione di nuove tecnologie per creare reti logistiche in grado di
la scarsità di spazi per immagazzinare le merci, l’impossibilità di
rifornire mercati e-commerce on-demand sia in località urbane che
demolire e ricostruire a volontà, come in Cina, e il sovraccarico
suburbane. JD.com, il concorrente asiatico di Amazon, sta lavoran-
delle infrastrutture stradali.
do attivamente alla creazione di questo futuro modello logistico. Come Amazon, JD.com si è concentrata sull’incremento della pro-
REIMMAGINARE, RIGENERARE, RIDESTINARE
pria capacità logistica, sia per i canali di distribuzione propri che per quelli di terzi. Attualmente gestisce circa 600 depositi situati
Per far quadrare il cerchio e soddisfare le esigenze logistiche del-
in quasi tutte le città e i distretti della Cina. Sempre come Ama-
la nuova ondata in città progettate intorno a infrastrutture proprie
zon, JD.com è preparata a sacrificare i profitti a breve termine per
delle ondate precedenti, è necessario pensare in modo radicale. La
investire su innovazioni future, basate su soluzioni analoghe, quali
sfida della sesta ondata potrebbe essere affrontata con efficacia
magazzini automatizzati, droni autonomi e veicoli robot. Inoltre ha
non più costruendo nuove strutture, ma riadattando le infrastruttu-
creato infrastrutture fisiche per sostenere le reti logistiche di nuo-
re progettate per la generazione precedente.
MAGGIO 2021 LM 79
Scenari
UNA NUOVA VITA PER I VECCHI CENTRI
Molti hanno familiarità con il concetto di Hyperloop ideato da Elon
COMMERCIALI
Musk, ma in realtà non si tratta di un’idea nuova. Per più di 100 anni, tra la metà del XIX e la fine del XX secolo, una rete di con-
Innanzitutto, anziché acquisire terreni per costruire nuovi me-
dotti pneumatici pressurizzati è stata utilizzata per il trasporto di
ga-centri di distribuzione, le imprese si stanno orientando verso
pacchetti urgenti (posta, documenti o denaro) su brevi distanze
i centri commerciali e i supermercati abbandonati a causa della
in cinque città europee: Londra, Vienna, Berlino, Parigi e Praga. Le
crescita dell’e-commerce e dei canoni di locazione. Queste strut-
capsule erano sospinte attraverso i condotti per mezzo di aria
ture vuote vengono acquistate dalle imprese di e-commerce e ri-
compressa e raggiungevano una velocità di circa 35 km/ h.
destinate a centri di distribuzione. Amazon, per esempio, ha già attrezzato e riqualificato diversi centri commerciali, come il Rolling Acres Mall di Akron (65.000 mq), il Randall Park Mall e l’Euclid Square Mall, tutti in Ohio. Oltre ai centri commerciali abbandonati, Amazon sta acquistando e riadattando altre strutture vuote, come i grandi negozi della catena Toys ‘R’ Us, molto diffusi nel recente passato negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. I centri di distribuzione ricavati da questi centri commerciali e superstore abbandonati offrono principalmente quattro vantaggi; 1. Dimensioni. Sono abbastanza grandi per lo stoccaggio di tutte le merci necessarie per soddisfare le esigenze di vaste zone. 2. Vicinanza ai centri urbani. Di solito i centri commerciali sono situati vicino ad aree residenziali, perciò consentono ad Amazon di distribuire le merci ai clienti in modo più veloce ed efficiente. 3. Collegamenti. Normalmente i centri commerciali si trovano
La figura seguente mostra la rete pneumatica di Parigi nel 1971.
anche vicino ad arterie stradali e autostradali e sono quindi raggiungibili facilmente e rapidamente dai consumatori. Questa ca-
Quella di Praga è l’ultima rete di posta pneumatica conservata fino
ratteristica offre vantaggi enormi ai centri di distribuzione di azien-
ai nostri giorni e si dirama sotto il centro della capitale ceca per
de come Amazon, dato che facilita notevolmente la ricezione e la
circa 55 chilometri. Il sistema è entrato in servizio nel 1889 ed è
spedizione delle merci.
stato utilizzato dal governo, dalle banche e dai media finché non è
4. Infrastruttura preesistente. Tutti i centri commerciali abban-
stato messo fuori uso dalle alluvioni di agosto 2002.
donati sono già dotati delle infrastrutture necessarie, come im-
Oggi in Europa esistono alcuni nuovi progetti che stanno rivisitan-
pianti di scarico, linee elettriche, tubazioni del gas e reti idriche.
do l’idea del transito di merci tramite condotti sotterranei. Il più
La loro conversione in centri di distribuzione è quindi molto più
grande è forse quello denominato Cargo sous terrain (CST), che
veloce.
prevede il collegamento delle principali città svizzere a partire dal 2031.[vi] Il CST si propone di alleviare il traffico stradale e ferro-
E SOTTO TERRA…
viario, ridurre l’inquinamento ambientale e garantire la consegna puntuale delle merci utilizzando circa 70 km di tunnel che collega-
La fase seguente è il trasferimento rapido ed efficiente delle mer-
no una rete di hub. I trasporti saranno effettuati da veicoli comple-
ci da questi mega-centri di distribuzione alle strutture urbane e
tamente robotizzati che percorreranno i tunnel per 24 ore al gior-
suburbane più piccole. Il trasporto delle merci contribuisce no-
no, caricando e scaricando le merci automaticamente su rampe o
tevolmente ai problemi di traffico delle città. Come detto sopra,
ascensori che poi le porteranno in superficie per la distribuzione.
JD.com sta risolvendo questi problemi con la costruzione di una
In Germania, l’università della Ruhr di Bochum e il Ministero dell’in-
rete logistica sotterranea, e in Europa alcuni paesi e aziende stan-
novazione, scienza, ricerca e tecnologia della Renania Settentrio-
no considerando la possibilità di fare altrettanto.
nale-Vestfalia stanno lavorando al CargoCap, un progetto avviato
80 LM MAGGIO 2021
nel 2002 e definito “la quinta alternativa ai sistemi di trasporto convenzionali: strada, ferrovia, aria e acqua” e “un modo sicuro ed economico per trasportare merci rapidamente e puntualmente in aree urbane congestionate per mezzo di condotti sotterranei.”[vii]
Il sistema sperimentale di Mole Solutions a Northampton, nel Regno Unito.
TRASFORMAZIONE DEI PARCHEGGI IN CENTRI DI DISTRIBUZIONE SOTTERRANEI Secondo le Nazioni Unite, il 55% della popolazione mondiale vive Rappresentazione del sistema CargoCap tratta dal relativo sito.
nei centri urbani e la percentuale è destinata a salire al 68% entro il 2050. Considerato l’aumento della popolazione mondiale, ciò si-
Il CargoCap è progettato per carichi più piccoli e utilizza veicoli
gnifica che nel 2050 i centri urbani dovranno accogliere altri due
elettrici automatici che viaggiano su rotaie in condotti del diame-
miliardi e mezzo di abitanti. Ma se il richiamo delle città è sempre
tro di 1,6 metri e che trasportano le merci da un terminale all’altro
più forte per le persone, lo stesso non si può dire dei veicoli.
nell’ambito di una catena intermodale. Ogni veicolo, detto “Cap”, è
Con la crescita delle città aumenta anche il traffico, con conseguen-
progettato per trasportare due pallet standard europei, ed è abbi-
te aumento di ingorghi, emissioni di CO2, inquinamento atmosferico
nabile a un treno formato da 34 Cap. Il veicolo di trasporto è pro-
e, in ultima analisi, cambiamenti climatici. Per questo motivo sono
gettato come un’unità automobilistica a quattro assi e raggiunge
state avviate importanti iniziative per disincentivare l’uso dei veicoli
la velocità massima di 80 km/ h. Nel Regno Unito, un progetto
più inquinanti nei centri urbani. Quando poi diventeranno autonome
logistico chiamato Mole Solutions si propone di ridurre il traspor-
ed elettriche, le automobili cesseranno di essere dei beni privati e
to su strada nei centri urbani, utilizzando condotti sotterranei per
verranno noleggiate e utilizzate di volta in volta. Non sarà più ne-
collegare i centri di distribuzione situati in periferia ai punti nodali
cessario parcheggiarle, visto che saranno costantemente in uso, e
situati nel centro città. La sperimentazione è già in corso a Nor-
la necessità di grandi e numerosi parcheggi cittadini diminuirà gra-
thampton, dove viene utilizzata una linea ferroviaria sotterranea in
dualmente, creando la possibilità concreta di risolvere il problema
disuso che collega il centro città a uno dei principali parchi logi-
dell’ubicazione dei centri logistici urbani.
stici della zona. Il sistema utilizza delle capsule ad alimentazione elettrica controllate automaticamente, che possono spostarsi lungo le linee sotterranee per 24 ore al giorno. Le principali città europee potrebbero quindi riutilizzare vecchie linee ferroviarie e metropolitane o ampliare le linee di posta pneumatica in disuso per creare una rete logistica sotterranea, attiva 24 ore al giorno, in grado di collegare i centri di distribuzione situati in periferia con una rete di depositi urbani progettati per servire
Con la crescita delle città aumenta anche il traffico, con conseguente aumento di ingorghi, emissioni di CO2, inquinamento atmosferico e, in ultima analisi, cambiamenti climatici. Per questo motivo sono state avviate importanti iniziative per disincentivare l’uso dei veicoli più inquinanti nei centri urbani
i cittadini.
MAGGIO 2021 LM 81
Scenari
Anziché acquistare costosissimi terreni urbani, ci sarà la possibilità di riadattare le infrastrutture della quinta ondata: i parcheggi sotterranei. Nella maggior parte delle città europee esistono numerosi parcheggi sotterranei che con ogni probabilità finiranno con l’essere sottoutilizzati a causa delle già citate restrizioni al
L’ultima tappa del percorso logistico sarebbe la consegna di merci in centri di ritiro vicini ai clienti, soprattutto in zone dove le persone vivono in condomini a più piani, non adatti alle consegne tramite droni o robot
traffico e dell’aumento dello smart working: un cambiamento di paradigma che, come già detto, è stato accelerato dalla pandemia di coronavirus.
ze per le consegne non superino i pochi chilometri. […] Non vogliamo
Questi parcheggi, spesso situati in punti strategici, potrebbero
sacrificare la vicinanza ai clienti soltanto perché l’automazione non
essere riutilizzati come micro-centri di distribuzione urbani, che
si adatta agli spazi, siano essi immobili indipendenti o inclusi in cen-
formeranno una rete interconnessa di hub serviti dai condotti
tri commerciali esistenti».[ix] Riadattando i parcheggi sotterranei, la
sotterranei. L’idea di utilizzare i parcheggi sotterranei come centri
Fabric intende creare nelle aree urbane una rete di micro-centri di
logistici è già stata attuata a Parigi, dove Chronopost gestisce due
distribuzione interconnessi, verticali e automatizzati, in grado di
strutture sotterranee: la prima inaugurata nel 2005 in un ex garage
ricevere, imballare e consegnare le merci entro un’ora dall’ordine.
municipale sotto Place de la Concorde e la seconda aperta nel 2013 sotto un edificio a Beaugrenelle.[viii]
Il primo di questi centri logistici è stato aperto nel dicembre del 2019 sotto la Shalom Meir Tower, un grattacielo situato nel centro
Un’azienda che sta puntando su questa opportunità è la Fabric –
di Tel Aviv. In un’area di soli 1.670 metri quadrati e con un’altezza
già CommonSense Robotics – con sede in Israele e a New York.
media di poco superiore ai tre metri, la struttura è in grado di prov-
La Fabric, che si occupa esclusivamente della consegna di gene-
vedere a tutti i servizi necessari, con zone climatizzate per merci
ri alimentari, ha individuato la possibilità di combinare i sistemi
deperibili di tutti i tipi e la possibilità di consegnare in meno di un’o-
logistici robotizzati della sesta ondata con le infrastrutture della
ra dall’ordine.[x] La Fabric ritiene che le sue soluzioni automatizzate
quinta. I suoi centri automatizzati possono stipare scaffalature e
possano essere adattate non solo ai parcheggi sotterranei ma an-
robot di sollevamento e movimentazione in spazi alti poco più di
che a negozi e uffici in disuso (e probabilmente se ne troveranno
tre metri. Elram Goren, CEO e cofondatore di Fabric, spiega: «Una
molti, considerato che la pandemia di Covid-19 ha dimostrato ai
delle più grandi sfide dei centri urbani è la necessità di trovare terreni
manager aziendali che i team possono lavorare anche a distanza).
e strutture non troppo costosi e non lontani dai clienti. Per questo
I centri di distribuzione allestiti in edifici a uso uffici sarebbero un
è così importante ricorrere a soluzioni di automazione flessibili, in
concetto relativamente nuovo in Europa, ma nelle città asiatiche
grado di utilizzare qualsiasi tipo di spazio. L’automazione risolve il
sovraffollate, come Hong Kong e Singapore, è già comune vedere
fattore economico, ma è solo un tassello del puzzle. La vera sfida sta
magazzini a otto o nove piani.
nel portare quell’automazione vicino ai clienti, in modo che le distan-
AUTOMATIZZATO, APERTO, PRIVO DI OPERATORI UMANI, OVUNQUE L’ultima tappa del percorso logistico sarebbe la consegna di merci in centri di ritiro vicini ai clienti, soprattutto in zone dove le persone vivono in condomini a più piani, non adatti alle consegne tramite droni o robot. In questi casi il concetto di negozi automatizzati e privi di operatori umani potrebbe rivelarsi essenziale. Amazon ha già lanciato il servizio Amazon Go basato su tecnologia “just walk out”, che fa uso di telecamere, sensori, tecniAbove: an isometric view of a fabric fulfillment center. Image Creit: Fabric
82 LM MAGGIO 2021
che di computer vision e deep learning per consentire ai
clienti di entrare, scegliere i prodotti desiderati e uscire dal nego-
nuovi edifici, ma è sufficiente il riadattamento e la riqualificazione
zio senza fare la fila alla cassa e senza dover estrarre, scansiona-
di quelli vecchi, indipendentemente dal loro impiego precedente.
re, pagare e reinserire in sacchetti gli articoli acquistati. Altri retai-
Inoltre, il risparmio sul costo del lavoro e gli orari di apertura inin-
ler hanno seguito l’esempio di Amazon: Walmart sta per esempio
terrotti potrebbero rendere nuovamente redditizi i punti vendita or-
lavorando alla creazione di supermercati senza cassieri. Inoltre,
mai incapaci di produrre profitti. Questi negozi potrebbero essere
nella primavera del 2020, Amazon ha annunciato l’intenzione di
utilizzati anche come micro-hub, mini-centri di distribuzione rifor-
vendere la propria tecnologia ad altri retailer, permettendone l’a-
niti direttamente dai mega-centri periferici o dai sistemi logistici
dozione diffusa. Tuttavia, a intuire la vera opportunità è stata
urbani descritti in precedenza. Da questi micro-hub, i robot o i dro-
forse la catena olandese Albert Heijn, che ha visto la possibilità di
ni potrebbero consegnare le merci alle abitazioni dei consumatori,
sfruttare questa tecnologia in punti vendita che, finanziariamente,
coprendo l’ultimo tratto di questa rete automatizzata.
[xi]
non avevano più ragione di esistere. Marit van Egmond, Brand President di Albert Heijn, ha spiegato: «Questa recentissima idea non
In Europa la supply chain PAL ha quindi il potenziale per diventa-
si limita a facilitare notevolmente gli acquisti: grazie alla sua natura
re realtà, grazie a un mix di tecnologie all’avanguardia della sesta
autonoma, il punto vendita ‘plug and play’ può essere collocato in
ondata, come l’intelligenza artificiale, la robotica e i veicoli autono-
aree in cui esiste l’esigenza (temporanea) di un piccolo negozio, ad
mi, e al riadattamento di infrastrutture della quinta ondata, come
esempio in uffici, complessi universitari o quartieri residenziali in co-
negozi, parcheggi sotterranei, tunnel pneumatici, linee di metropo-
struzione sprovvisti di esercizi commerciali. Un altro vantaggio è che
litana e centri commerciali in disuso. Paesi come la Germania, il
il negozio può restare sempre aperto, una caratteristica utile per chi
secondo mercato di Amazon dopo gli Stati Uniti ma con un note-
esce molto presto o rientra tardi».
vole potenziale per la crescita futura dell’e-commerce, dovranno
[xii]
far fronte alla crescente pressione dei consumatori, sempre più Con lo sviluppo della tecnologia di riconoscimento facciale fino al
avidi di soluzioni rapide e convenienti per le consegne dell’ultimo
punto di permettere l’accesso e i pagamenti in questi negozi sol-
miglio. La realizzazione di queste soluzioni in città ricche di sto-
tanto con il nostro volto, come già avviene in Cina con il servizio
ria dovrà fare ricorso a idee creative; quelle descritte nel presente
“Smile to Pay”, i retailer come Amazon e Albert Heijn potranno col-
articolo potrebbero infondere nuova vita alle vecchie strutture, of-
locare ovunque questi negozi automatizzati e aperti 24 ore al gior-
frendo metodi convenienti per colmare la lacuna tra il presente e il
no, qualora se ne presenti l’esigenza. In questi casi non servono
giorno in cui avremo gigantesche aeronavi e alveari di droni.
BIBLIOGRAFIA [i] Brian Heater; ‘Amazon says it will offer full-time jobs to 125,000 temporary workers’, Techcrunch, 28 maggio 2020 https://techcrunch.com/2020/05/28/amazon-says-it-willoffer-full-time-jobs-to-125000-temporary-workers/ [ii] Andy Szal; ‘Amazon Patent Shows ‘Airborne Fulfillment Center’, Manufacturing.net; 04 gennaio 2017 https://www.manufacturing.net/supply-chain/news/13226219/amazonpatent-shows-airborne-fulfillment-center [iii] Alan Boyle; ‘Amazon’s delivery drone hive looks like it came from a sci-fi movie nightmare’; GeekWire, 22 giugno 2017 https://www.geekwire.com/2017/amazons-delivery-drone-hive-looks-like-came-sci-fi-movienightmare/ [iv] Alice Morby, ‘Amazon files patent for underwater warehouses’ ; Dezeen, 10 luglio 2017. https://www.dezeen.com/2017/07/10/amazon-files-patent-underwater-warehouses/ [v] Fan Feifei; ‘JD steps up development of smart logistics system’, China Daily, 25 febbraio 2020 http://global.chinadaily.com.cn/a/202002/25/WS5e5488b7a31012821727a15c.html [vi] Sito Internet Cargo Sous Terrain: https://www.cst.ch/was-ist-cst/
[vii] Sito Internet CargoCap: http://www.cargocap.com/content/what-is-cargocap [viii] Catherine Meredith; ‘Two-Story Warehouses And Car Bans: How Logistics Will Change Our Cities’, Bisnow, 09 maggio 2017 https://www.bisnow.com/london/news/industrial/ new-logistics-models-are-needed-to-meet-the-challenges-of-modern-cities-74123 [ix] Andrew Busby; ‘Why The World’s First Underground Automated Warehouse Represents The Future For Retail’, Forbes, 15 agosto 2019 https://www.forbes.com/sites/ andrewbusby/2019/08/15/rebirth-of-the-high-street-the-worlds-first-underground-automatedwarehouse [x] Kyle Wiggers; ‘Fabric’s Tel Aviv robot-powered microfulfillment center begins grocery delivery’, VentureBeat, 16 dicembre 2019 https://venturebeat.com/2019/12/16/fabrics-telaviv-robot-powered-microfulfillment-center-begins-grocery-delivery [xi] Stephanie Condon; ‘Amazon offers retailers access to the tech behind Amazon Go’, ZDNet, 09 marzo 2020 https://www.zdnet.com/article/amazon-offers-retailers-access-tothe-tech-behind-amazon-go/ [xii] Alex Sword; ‘Albert Heijn eliminates checkout in new store concept’, Internet Retailing, 17 giugno 2019’
MAGGIO 2021 LM 83
Intermodalità di PIETRO DONATI e RENATO PASSARO - Dipartimento di Ingegneria, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE
PARTE 2
Servizi logistici, territorio e ambiente. Il ruolo dei LOGISTICS HUB Presentiamo la seconda parte di questo studio – la prima parte è stata pubblicata sul numero di aprile – che illustra una proposta di realizzazione di una piattaforma logistica a supporto del territorio e delle attività economiche della città metropolitana di Napoli e della Campania
84 LM MAGGIO 2021
INTRODUZIONE – PARTE 2
I
servizi logistici permette di conferire valore aggiunto alle semplici operazioni di carico/scarico dei container.
n accordo con quanto anticipato nella prima parte di questo
In un’ottica funzionale ed integrata ai flussi internazionali di traffico
lavoro, in questa seconda parte verrà presentata l’idea pro-
marittimo, che caratterizzano in maniera crescente l’intero Mediter-
gettuale, rappresentante l’obiettivo specifico dell’intero lavoro
raneo e che, quindi, vedono la penisola italiana, dal punto di vista
e consistente nella realizzazione di un nuovo spazio adibito
geografico, in particolar modo il Mezzogiorno, come un favorevole
a scopi logistici in area retroportuale (distripark), per la quale ver-
approdo, si ritiene opportuno come l’infrastrutturazione di poli logi-
ranno descritte e analizzate la localizzazione ipotizzata, la divisione
stici avanzati di tipo retroportuale, i cosiddetti distripark, sia un’oc-
funzionale dell’ampia area selezionata (configurazione) ed i conse-
casione da dover sfruttare al meglio per accrescere la competitività
guenti benefici e le relative criticità che conseguono all’effettiva re-
dell’intero Paese (SRM, 2019).
alizzazione del progetto. L’intento principale è quello, non solo di de-
È stato sottolineato che il terminal di Napoli come altri porti del
scrivere ma, di porre all’attenzione il fatto che l’infrastrutturazione di
Mezzogiorno di tipo multipurpose non riescano a sfruttare ade-
un logistics hub di questo tipo possa effettivamente rappresentare,
guatamente il loro posizionamento sul versante marittimo, data
in accordo anche con quanto dichiarato all’interno del Piano Ge-
la perdurante scarsa debolezza negli spazi di mercato terrestri,
nerale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) redatto dal Ministero
l’esiguità o la frammentarietà delle infrastrutture, l’insufficiente
delle Infrastrutture e dei Trasporti, una vera e propria fonte di po-
solidità nell’export delle realtà economiche locali. Un contributo
tenziale crescita per l’imprenditoria locale con rilevanti vantaggi
al superamento di tale debolezza può essere individuato nella de-
conseguenti sia dal punto di vista sociale che ambientale. Inoltre,
stinazione di aree industriali dismesse limitrofe all’area urbana ad
in questa seconda parte del lavoro, viene sottolineato quanto,
infrastrutture logistiche di nuova concezione, poggianti su efficaci
per la città di Napoli e per le realtà logistiche locali, l’alle-
e capillari sistemi di connessione marittima-terrestre e dotazioni
stimento di una piattaforma così configurata possa
tecnologiche (Forte et al., 2007). Queste, anche sulla scia di altre
rivelarsi di vitale importanza anche per le sorti di
esperienze di riconversione di aree industriali (esempio: la riconver-
una rigenerata e adeguata logistica urbana.
sione dell’ex-raffineria di Rho-Milano, abbandonata da Agip Petroli
Per la definizione e l’articolazione degli aspetti
nel 1987 e trasformata nell’attuale polo fieristico di proprietà della
relativi alla situazione corrente del sistema lo-
società Fondazione Fiera Milano S.p.A. oppure la riqualificazione,
gistico locale, oltre per la loro validazione, sono
partita nel 1981, dei Docklands di Londra, ex-aree portuali riconver-
stati coinvolti primari attori appartenenti al mon-
tite ad aree urbane, residenziali e commerciali di pregio), potrebbe-
do imprenditoriale dei servizi logistici con sede
ro offrire un importante contributo alla competitività del sistema
nell’area partenopea. Le conclusioni evidenziano che
logistico dell’intero Mezzogiorno sui mercati internazionali. Inoltre,
la realizzazione di tale progetto possa costituire una rile-
rappresenterebbe un significativo volano per l’attrazione di inve-
vante ed primaria leva per la creazione di stabili e durature con-
stimenti diretti esteri (IDE) da parte di aziende manifatturiere e di
dizioni di sviluppo economico, sociale e ambientale.
operatori logistici, determinando un incremento occupazionale e lo sviluppo di nuove attività produttive (Forte, 2007; Messineo, 2008).
1. PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI UN
Nell’attivazione di nuove politiche urbanistiche ed economiche ri-
DISTRIPARK
volte al processo di conversione delle aree dismesse rientrano pienamente la Regione Campania e, in particolare, la città di Napoli.
Il distripark (neologismo derivante da “distribution park”), nato negli
Nel capoluogo regionale sono segnalate dall’ente regionale ben 5
anni ’80 in Olanda come una tradizionale “stocking area” adibita alla
aree in disuso (Regione Campania, 2018):
gestione della merce trasbordata, oggi si presenta come un cen-
1. ex polo siderurgico Bagnoli - Coroglio;
tro logistico localizzato alle spalle del waterfront portuale, capace
2. polo petrolifero “ambito 13 - ex raffineria”;
di fungere da elemento di interscambio fra le diverse modalità di
3. zona Gianturco;
trasporto e da anello di congiunzione fra industria e servizi. Il poter
4. zona Serre Pazzigno;
integrare modalità di trasporto differenti e il manifatturiero con i
5. fascia litoranea di San Giovanni a Teduccio.
MAGGIO 2021 LM 85
Intermodalità
La prima, localizzata nella parte occidentale della città e con un’estensione di circa 300 ettari, risulta in disuso dal 1992 (anno della dismissione dello stabilimento siderurgico Ilva-Italsider); le altre quattro aree industriali in disuso si trovano tutte nella parte orientale della città di Napoli e sono tutte adiacenti tra loro, giacché erano parte della più vasta area industriale del Mezzogiorno (Adorno, 2015). Queste quattro aree rientrano nel programma dei Sito d’Interesse Nazionale (SIN), redatta dal Ministero dell’ambiente (art. 4 della Legge n. 426 del 1998, perimetrazione con Ordinanza Commissariale del 29 dicembre 1999), e sono identificate con il nome di “SIN di Napoli Orientale”.
1.1. LA LOCALIZZAZIONE DEL DISTRIPARK Sia per motivi amministrativo-urbanistici (Piano Regolatore Generale comunale riguardante gli ambiti di Napoli Orientale) e geografico-infrastrutturali (posizione ottimale rispetto l’agglomerato urbano di riferimento e rispetto le principali infrastrutture di trasporto della Regione, con accessibilità stradale e ferroviaria già garantita), la zona più adatta alla nascita di un moderno distripark
Figura 1.1 - Le quattro sub - aree dell’area SIN Napoli Orientale
è senza alcun dubbio l’area orientale della città (Siviero, 2005). Il SIN in questione, che occupa un territorio di circa 830 ettari,
residuali impianti petrolchimici, risulta ancora attualmente com-
in cui sono comprese aziende piccole, medie e grandi, aziende
plicata. Difatti, secondo le rivelazioni riportate nel 2016 dal Piano
dismesse, aree residenziali, strutture ad usi sociali ed appezza-
Regionale di Bonifica della Campania e prendendo in considera-
menti agricoli, può essere suddiviso in quattro grandi sub-aree e
zioni i circa 604 ettari relativi ai siti pubblici e privati, la superficie
presenta 5 tipologie di siti, riportati nel Box 1.1 e nella Figura 1.1
dismessa e/o in fase di dismissione, relativa alle sole attività pe-
(ARPAC, 2018).
trolchimiche, dovrebbe attestarsi attorno ai 255 ettari (Comune di Napoli, 2004; ARPAC, 2016).
La rilevazione della precisa superficie attualmente dismessa o ancora in fase di dismissione, come riportato dalla variante del
Per meglio descrivere l’area è opportuno rifarsi alle parole dell’As-
P.R.G. comunale del 2004, riguardante le grandi industrie e tutti i
sociazione NaplESTetPompei riportate nel Box 1.2.
Perimetrazione SIN di Napoli Orientale
Descrizione dell’area di Napoli Orientale
SUB-AREE INDIVUDUATE
ha
Tipologia di sito
%
ha
Polo petrolifero
345
Siti Privati
63
522
Zona Pazzigno
200
Aree non edificate (strade e ferrovie)
14
116
Zona Gianturco
175
Siti Residenziali-Sociali-Agricoli
12
100
Fascia litoranea del quartiere San Giovanni a Teduccio
100
Siti Pubblici + Arenili
10+1
83+8
100
830
830 Box 1.1
86 LM MAGGIO 2021
“L’area orientale di Napoli occupa una vasta porzione del territorio comunale, la quale ci restituisce l’immagine di un immenso “patchwork” che si estende ben oltre i limiti della città storica; tale immagine fa emergere la condizione di frammentazione, isolamento, rafforzata dalla presenza dei numerosi recinti industriali e non, giustapposti e non comunicanti tra loro. L’area si compone di differenti paesaggi naturali, urbani e sociali. Il tessuto residenziale storico, compatto e regolare, s’interrompe bruscamente dando spazio a grossi insediamenti industriali, scheletri di opifici dismessi, imponenti strutture portuali, ampie arterie di comunicazione, che vanno a soffocare i piccoli nuclei urbani e la trama agraria residuale” Box 1.2 Associazione NaplESTetPompei, anno 2016.
La scelta dell’area orientale della città per la realizzazione di un distripark non è casuale. Infatti, agli aspetti indicati, quali l’estensione territoriale, la presenza di ampie aree dismesse o inutilizzate e gli atti normativi, bisogna aggiungere la presenza di un’estesa e capillare rete stradale, e gli aspetti relativi all’accessibilità dell’area stessa. Per quanto riguarda
Il primo atto di cui bisogna tener conto e alla quale potersi affidare è il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) e, in particolare, la sua Variante (D.P.G.R. n. 323 del 2004), nella quale si indirizza la riqualificazione dell’area all’allestimento di insediamenti urbani integrati con la produzione di beni e servizi
quest’ultima, è necessario sottolineare come l’intera area sia praticamente prospiciente ad infrastrutture strategiche regionali, quali
mative alla quale devono prendere necessariamente parte gli enti
(AdSP, 2018):
pubblici coinvolti (Governo nazionale, Regione, Comune e AdSP), in
1. La stazione Centrale di Napoli, con il conseguente raggiungimen-
collaborazione con gli stakeholder privati, sia appartenenti al mon-
to della linea ferroviarie AV/AC Roma-Napoli e la futura AV/AC Na-
do dell’imprenditoria del manifatturiero che della logistica. In termi-
poli-Bari;
ni amministrativi, il primo atto di cui bisogna tener conto e alla quale
2. L’area aeroportuale di Napoli Capodichino;
potersi affidare è il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) e, in
3. La futura Darsena di Levante, futuro terminal commerciale del
particolare, la sua Variante (D.P.G.R. n. 323 del 2004), nella quale si
porto napoletano.
indirizza la riqualificazione dell’area all’allestimento di insediamenti urbani integrati con la produzione di beni e servizi, dove la qualità
L’area, quindi, risulta confinante:
ambientale si configura come un elemento determinante per il suc-
1.ad ovest con la città, con potenziale bacino d’utenza diretto com-
cesso delle operazioni di rilancio. Chiaramente, qualsiasi soluzione
posto da circa 3 milioni di abitanti (tenendo in considerazione l’in-
delocalizzativa richiede la bonifica dell’area da parte degli attuali
tera area metropolitana);
proprietari (Camerlingo, 2004).
sempre ad ovest, con il Centro Direzionale di Napoli (dove, oltre a numerose imprese del terziario ed uffici pubblici, ha sede un polo Universitario, il Palazzo di Giustizia, una stazione metropolitana ed una della Ferrovia Circumvesuviana), la Stazione Centrale di Napoli e l’ex scalo di smistamento ferroviario Traccia; 2. a sud-ovest, con lo scalo commerciale di levante del Porto di Napoli e il futuro progetto, nelle intenzioni dell’AdSP, inerente allo scalo ferroviario portuale previsto sulla linea Napoli - Salerno (collegamento con la città e porto di Salerno non da trascurare, data la mancanza di un’adeguata area retroportuale nello stesso scalo salernitano); 3. a nord - ovest, ad una distanza in linea d’aria inferiore al kilometro, con l’area aeroportuale; 4. ad est e nord - est, con diversi comuni dell’hinterland napoletano, in cui oltre all’alternanza tra nuclei storici e di moderna concezio-
Luogo ideale per un’area retroportuale «L’idea di un’area retroportuale moderna nella zona di Napoli Est è ottima, ma richiede l’intervento della politica. Il vero retroporto deve essere realizzato, senza dubbio, in quell’area: ha un’estensione notevole, è raccordata all’autostrada, si trova a 500 m dal porto e rappresenta la vera e propria evoluzione fisica dello scalo. Per questi motivi risulta ancora più assurdo che da 35 anni, dall’incidente dell’Agip (1985), risulti abbandonata. Un’area di questo tipo permetterebbe l’insediamento di tutti gli operatori logistici, con realizzazione di zone per lo stoccaggio, di zone di carico/scarico e luoghi per l’intermodalità sia su gomma che su rotaia».
Collaborazione tra pubblico e privato alla base della rinascita «Il porto di Napoli necessita assolutamente di un retroporto. Di fronte ad occasioni come quelle relative a fondi nazionali ed europei (es. il Recovery Fund) bisogna farsi trovare pronti con un progetto concreto, basato sulla cooperazione tra enti pubblici ed imprese del settore». Box 1.3 Dott. Domenico de Crescenzo (socio di de Crescenzo S.r.l.,
coordinatore di Confetra Mezzogiorno, vicepres. Fedespedi, vicepres. Accsea), anno 2020.
1.2. LA CONFIGURAZIONE IPOTETICA DEL DISTRIPARK
ne di tipo residenziale, sono presenti diverse attività manifatturiere del Made in Italy e attività agricole, in gran parte abbandonate.
In uno scenario che volge sempre di più verso dinamiche competitive globali, il tema della rigenerazione urbana, insieme ai temi relativi
Qualsiasi considerazione sullo stato attuale e sulle prospettive fu-
alla portualità e alla logistica, sono diventati dominanti nelle politi-
ture di Napoli Est non può che passare attraverso progetti, atti, nor-
che di governo del territorio.
MAGGIO 2021 LM 87
Intermodalità
La localizzazione in zona retroportuale di operazioni di “quasi-manufacturing”, in grado di avvicinare la merce alle esigenze del cliente finale, permette di semplificare la distribuzione e costituisce un vantaggio competitivo, capace di attirare e fidelizzare i caricatori
l’allestimento di un preposto terminal ferroviario adiacente la banchina portuale) pronte ad accogliere la merce proveniente dallo shipping marittimo, è opportuno organizzare almeno una area di stoccaggio della merce, tramite l’infrastrutturazione di ampi spazi e magazzini. Una stocking area che possa servire non solo ad alimentare il trasporto terrestre (strada e rotaia), ma che sia anche utile a liberare le banchine, quindi utile al trasbordo e, soprattut-
Il territorio di Napoli Est, oltre a presentare i punti di forza prece-
to, che possa rivelarsi utile anche come estensione spaziale dei
dentemente illustrati per la realizzazione di un distripark, palesa
magazzini degli operatori logistici e delle imprese manifatturiere
una disordinata presenza di alcune PMI riguardanti principal-
dedite all’import - export localizzate nei pressi. Quindi, un’area di
mente il settore dei trasporti e della logistica e del settore aero-
stoccaggio che rappresenti un vero e proprio servizio ulteriore
nautico (es: Magnaghi Aeronautica S.p.A.), accanto ad alcune re-
offerto agli operatori del distripark, tenendo anche presente che,
altà di rilievo appartenenti al settore dell’elettronica e meccanica
nel caso di un’auspicata crescita dell’interscambio commerciale,
(es: Hitachi Rail S.p.A.) e della produzione di materiale plastico
il porto di Napoli non possiede adeguate superfici dove stoccare
(es: Plastic Components and Modules Automotive del gruppo
la merce in transito.
FCA), di cui bisogna tener conto. Le innumerevoli possibilità offerte dall’infrastrutturazione dell’a-
2. Il cuore del distripark, prevede l’allestimento di una sub-area
rea orientale di Napoli in chiave logistica, favoriscono: attività
definibile “polo ad valorem”, composto da stabilimenti e magaz-
semplici, come: il trasbordo e le cosiddette attività IM-RI-EM (at-
zini, dove insediare i logistics provider che, tramite “la rottura” e
tività di importazione di semilavorati e riesportazione via mare di
la lavorazione del container, conferiscono valore alla merce. Se-
prodotti finiti o prodotti di ulteriori lavorazioni intermedie); attivi-
condo la Netherlands Maritime University di Rotterdam (Siviero,
tà logistiche ad elevato valore aggiunto, come: il consolidamen-
2003), un’area adibita all’insediamento di attrezzature utile per i
to/deconsolidamento, il confezionamento, l’etichettatura, l’as-
processi ad valorem dovrebbe attestarsi su un’estensione tra i 30
semblaggio, il controllo di qualità e l’imballaggio, in cui i carichi
e 50 ettari, considerando appunto la potenziale crescita dei volumi
vengono preparati per la spedizione ed adattati alle richieste del
di merce da processare. Difatti, la localizzazione in zona retropor-
cliente finale e ai requisiti del paese di destinazione; attività lega-
tuale di operazioni di “quasi-manufacturing”, in grado di avvicinare
te al trasporto atte a favorire l’intermodalità con positivi risvolti
la merce alle esigenze del cliente finale, permette di semplificare
ambientali (prevedendo all’interno dell’area un apposito scalo
la distribuzione e costituisce un vantaggio competitivo, capace di
ferroviario capace di favorire il combinato mare-rotaia, in modo
attirare e fidelizzare i caricatori.
da ridurre la modalità stradale) e lo smistamento verso il territo-
Tale area è fondamentale per favorire le attività delle imprese,
rio comunale, provinciale e regionale, compresi i due interporti
sia locali che esterne all’area, attirare nuovo traffico ed, inoltre,
regionali, che risultano distanti circa 25-30 km dall’area indicata;
è determinante nel supportare le attività portuali, soprattutto in
attività, in generale, in grado di favorire i rapporti commerciali
previsione dell’apertura della Darsena di Levante. Infatti, essendo
delle imprese insediate nel territorio, sfruttando anche l’istituto,
quest’ultima esclusivamente riservata ad accogliere grandi navi
già previsto, della ZES nell’ottica di incrementare la capacità di
portacontainer è prevedibile la crescita del traffico di TEU dello
attrazione verso gli investimenti privati (Iannone 2002; Comune
scalo che fa emergere la necessità di un’area attrezzata per l’e-
di Napoli, 2006).
rogazione di servizi integrati di manipolazione e trasformazione leggera delle merci. Tale sviluppo, peraltro, andrebbe a compen-
La proposta di realizzazione di un distripark nell’area orientale del
sare il disagio comportato alla limitrofa area urbana derivante
capoluogo campano prevede la divisione dello stesso in sub-aree
dalle attività portuali (inquinamento acustico ed ambientale, sia
adibite a specifiche funzioni:
relativo all’emissioni gassose sia relativo ai rifiuti derivanti dalle normali funzioni portuali). Tale “polo ad valorem” potrebbe essere
1. In funzione della modalità stradale e ferroviaria (considerando
88 LM MAGGIO 2021
localizzato nella parte sud-est dell’area “ambito 13 - ex raffinerie”
5. Un polo manifatturiero riservato all’insediamento di imprese produttive, estere e locali, interessate alle prestazioni offerte dalle attrezzature e dall’organizzazione, soprattutto in ambito import export, del distripark. Nella figura 1.3, posta di seguito, viene raffigurata la configurazione ipotizzata.
Figura 1.2 - Sub - area ex raffinerie.
(Figura 1.2) la cui estensione è di circa 420 ettari, quindi in linea con l’estensione sopraindicata. 3. Nell’organizzazione complessiva del distripark, di primaria importanza è la realizzazione di un polo, il cosiddetto city logistics center riservato alla distribuzione delle merci in ambito esclusivamente urbano. La realizzazione di una piattaforma logistica cittadina, in cui è possibile concentrare i flussi di merci per poi ottimizzare i percorsi e le consegne all’interno della città, è un aspetto della logistica poco indagato ma che vede sempre più l’agglomerato urbano come protagonista futuro delle filiere logistiche. In una città con un eleva-
Figura 1.3 - Configurazione futura ipotizzata.
ta densità abitativa come Napoli, la presenza di una piattaforma di tal tipo consente, economicamente, di venire incontro alle esigenze manifestate dagli esercizi commerciali di servizi “door to door”
1.3. CRITICITÀ E BENEFICI DEL FUTURO
sempre più stringenti e di consegne “just in time”. Tale piattaforma
DISTRIPARK
può, a tutti gli effetti, presentarsi come una proiezione verso la città del distripark stesso. Considerando, inoltre, la crescita dell’e-com-
La realizzazione di un distripark, per gli investimenti richiesti, per
merce (incremento del 26% nel 2020) e le difficoltà riscontrate dai
la funzione di sostegno al sistema economico che svolge e per
currier nell’affrontare l’intricata configurazione urbanistica di Napo-
l’accessibilità da garantire a tutte le imprese interessate, non può
li, risulta ancor più rilevante una radicale riorganizzazione integrale
prescindere dall’azione, almeno iniziale, degli enti pubblici. Inoltre,
della catena logistica cittadina.
occorre sottolinearne le criticità relative sia al progetto che al sito individuato:
4. Una sub-area da riservare alle funzioni direzionali (uffici) per le
• l’iter burocratico da rispettare, che influenza in maniera importan-
molteplici aziende, sia logistiche che ausiliarie a queste ultime, che
te qualsiasi forma di progettualità nel nostro Paese, quando vede
sceglieranno di insediarsi; a questo scopo potrebbe rivelarsi utile
protagonista la Pubblica Amministrazione e riguarda la realizza-
l’utilizzazione degli ampi spazi presenti negli edifici del Centro Dire-
zione di opere fortemente impattanti dal punto di vista sociale,
zionale (con uno sguardo, nel caso di saturazione, alla programma-
economico ed ambientale;
ta realizzazione dell’isola D del cluster stesso, progettata in luogo dell’ex mercato ortofrutticolo, ma mai effettivamente realizzata).
• l’ingente investimento da prevedere, laddove gli enti locali e il governo centrale devono fungere da garanti, anche tramite mecca-
MAGGIO 2021 LM 89
Intermodalità
nismi di project financing con coinvolgimento dell’imprenditoria,
orti urbani, sistemi tecnologici per la raccolta e l’utilizzo di acqua
locale e non, interessata al progetto stesso e alla creazione di un
piovana, per la captazione dell’energia solare, per il riciclo dei rifiuti
conducive environment per il tessuto produttivo locale;
prodotti e, infine, la riorganizzazione della viabilità con l’esclusivo
• la bonifica ambientale, la cui importanza è data dal rappresentare
uso di veicoli ecologici.
una condizione imprescindibile per ogni decisione relativa alla de-
• la creazione di una sub-area riservata esclusivamente alla “logi-
finitiva rigenerazione dell’intera area, al di là della sua destinazione
stica di ultimo miglio”, tramite la realizzazione di un city logistics
in ambito logistico/produttivo o solamente residenziale.
center, capace di favorire il lavoro dei logistics providers da e ver-
Tuttavia a controbilanciare le suddette criticità, i benefici so-
so l’area metropolitana, sia nelle consegne per il commercio al
cio-economici ed ambientali riscontrabili nel medio-lungo termine
dettaglio che per il commercio elettronico, e capace di agevolare
conseguenti la realizzazione di un centro logistico, così come de-
l’attuazione di una nuova e sostenibile city logistics, che garanti-
scritto e configurato, sono molteplici:
sca maggiori e sempre più stringenti servizi logistici ai residenti
• In base ai dati rilevati dalle esperienze dei distripark spagnoli e
ma, soprattutto, la riduzione dei disagi e delle emissioni inquinan-
olandesi, i benefici economici relativi alle funzioni portuali come il
ti che la logistica in ambito cittadino produce. Questo specifico
semplice transito di container crea per un’area portuale un valore
aspetto è approfondito nel seguito.
aggiunto diretto di circa 150-170 €/TEU, contro i circa 1.000-1.200 €/TEU generato da attività manifatturiero-logistiche svolte nel di-
2. LA CITY LOGISTICS PER NAPOLI
stripark; inoltre, in termini occupazionali, un distripark efficiente richiede circa 25-30 addetti per ogni ettaro diretti per le lavorazioni
È opportuno approfondire il tema riguardante la sub-area del di-
delle merci containerizzate e genera altri 85-100 posti di lavoro,
stripark destinata esclusivamente alla logistica di “ultimo miglio” (il
tra indotto locale e nazionale, per un totale di 110-130 addetti per
trasporto delle merci in ambito urbano) per la città di Napoli con
ogni ettaro. (Forte, 2007)
la possibile infrastrutturazione di una piattaforma logistica urbana.
• il potenziamento della competitività non solo portuale, ma dell’in-
A questo proposito, in ambito tecnico-scientifico si sta diffondendo
tera Area Logistica Integrata della Campania (che ambisce ad
sempre più l’opinione secondo cui la pianificazione del sistema di
essere tale nei disegni progettuali dell’ente regionale). Infatti,
trasporto delle merci rientri a pieno titolo tra gli obiettivi generali
quest’ultima potrà trarre beneficio non solo dalla presenza di ban-
di miglioramento della sostenibilità del sistema dei trasporti e di
chine decongestionate, da una quota di transhipment crescente
perseguimento di standard più elevati di qualità della vita nelle aree
e, soprattutto, dalla lavorazione della merce in transito ma avrà
urbane e metropolitane (Freight Leaders Council, 2012). È possibile
la possibilità di sostenere e gestire il transito di merce destina-
definire la city logistics come “l’attività che tende alla razionalizza-
to all’air cargo e agli interporti (Regione Campania, 2016; AdSP,
zione della distribuzione delle merci in ambito urbano con lo scopo
2017).
di perseguire obiettivi di efficienza e di efficacia nel trasporto, ivi
• il sostegno all’imprenditoria locale; infatti, un centro logistico
compreso il rispetto dell’ambiente” (Franzese, 2004).
funzionalmente e tecnologicamente all’avanguardia costituisce
Nel contesto attuale, la popolazione mondiale ogni anno aumenta
un attrattore per l’area, dato lo sviluppo dell’interscambio, marit-
di circa 60 milioni di persone (WWF, 2020). Le proiezioni a lungo ter-
timo-terrestre, conseguente la riduzione dei costi logistici e l’im-
mine evidenziano una crescita complessiva della popolazione che
portante introduzione di servizi logistici e di quasi-manufacturing
giungerà a toccare i 9,8 miliardi entro il 2050. In ambito urbano, si
capaci di conferire elevato valore aggiunto alle merci.
prevede un numero complessivo di abitanti nelle grandi città pari ad
• la riqualificazione ambientale e la rigenerazione produttiva dell’a-
oltre 6 miliardi entro il 2050, con un innalzamento della percentuale
rea destinata a tale rivoluzione logistica che, come da proposta,
di popolazione urbana da poco più del 50% a quasi il 70% in meno di
rientra in un territorio, che, oltre ad essere in parte abbandonato o
30 anni (UN, 2019). In Italia, nonostante le stime dell’andamento di
inutilizzato, risulta inquinato (ARPAC, 2018); una piattaforma logi-
crescita della popolazione italiana siano nel lungo termine negative
stica, progettata con criteri di sostenibilità ambientale e sviluppo
(con un decremento costante a partire dal 2030), il trend di urbaniz-
del verde, dove appunto prevedere: l’allestimento di parchi riser-
zazione risulta ancora maggiore rispetto alla media mondiale: dal
vati alla cittadinanza con opere di piantumazione e la nascita di
2020 al 2040 gli abitanti delle aree urbane italiane cresceranno di
90 LM MAGGIO 2021
circa 5 milioni, mentre la popolazione totale calerà di più di un milio-
In definitiva, visto il crescente impegno verso le tematiche ambien-
ne di abitanti (ISTAT, 2020). Tali previsioni rendono l’idea di quanto
tali, si ritiene imprescindibile che i molteplici obiettivi, tipicamente
diventerà rilevante affrontare e risolvere efficacemente i problemi
in competizione e apparentemente inconciliabili, dei diversi attori
della city logistics nei prossimi decenni.
coinvolti (amministrazioni, logistics provider, venditori e acquirenti) nella city logistics convergano in modo “appropriato” durante
La mobilità delle persone e delle merci, difatti, è largamente ricono-
la progettazione, la pianificazione e l’esecuzione di un modello di
sciuta quale presupposto imprescindibile per la crescita economica
logistica sostenibile, che risulti adatto alle caratteristiche urbane e
e lo sviluppo della società, elemento strategico per la competitività
che sia in grado di generare benefici sia alle imprese coinvolte che
di città e regioni e diritto fondamentale della collettività. Nel conte-
all’intera collettività. (Pieralice, Trepidi, 2016).
sto europeo i trasporti costituiscono uno dei settori economici più rilevanti, ma, anche uno dei principali fattori di deterioramento della
Nella proposta riportata relativa all’area (ex) industriale di Napoli
qualità ambientale e della vivibilità, soprattutto nelle grandi aree ur-
Est, l’allestimento di un city logistics center rientra tra il novero di
bane. In particolare, inquinamento atmosferico ed acustico, con-
soluzioni, attuabili dalla governance territoriale, per favorire una
sumo di fonti energetiche non rinnovabili, consumo di suolo, con-
logistica sostenibile, utile alla salvaguardia degli interessi sia dei
gestione, incidentalità sono tra le principali fonti di inquinamento
logistics provider che della collettività, ma richiedente un’ingente
ambientale connesse ai trasporti (Freight Leaders Council, 2012).
azione economica e politica di tutte le parti interessate.
Concentrandosi sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economi-
Con il termine city logistics center (o anche piattaforma o polo
ca delle città, è necessario garantire che l’aumento del trasporto
logistico urbano oppure semplicemente city terminal) si indica
merci urbano non riduca la qualità della vita delle persone e l’attrat-
un impianto, generalmente situato all’interno dell’area sub-urbana
tività delle città, e che l’impatto sulla salute dei cittadini e sul clima
delle grandi città, il cui scopo risiede nell’ottimizzazione infrastrut-
globale sia minimo. È quindi necessario trovare, mediante soluzioni
turale, operativa e di servizio dell’interconnessione delle sezioni
logistiche intelligenti, un equilibrio tra le due necessità, riducendo
interurbane e urbane della catena di approvvigionamento (Gogas,
l’impatto dei servizi logistici sulle condizioni di vita nelle aree urbane
2017). La merce destinata alla città o ad una sua zona viene rac-
senza penalizzare le attività economiche e le emergenti modalità
colta e presa in carico da uno o più vettori per la distribuzione di
commerciali (Browne, 2012).
ultimo miglio; di conseguenza tale piattaforma è non solo localiz-
In ambito Europeo, si stima che, per quanto concerne la mobilità
zata in prossimità del centro cittadino, ma, possibilmente, in un
delle merci, le aree metropolitane non rappresentano più solo sem-
punto di integrazione tra diverse modalità di trasporto. Quindi, una
plici punti di destinazione (il 45% delle tonnellate/km ha origine in
piattaforma logistica urbana funziona come un vero e proprio cen-
città) ma anche di partenza (25%), mentre il restante quota (30%)
tro di raccolta e smistamento che effettua diverse operazioni: in
appartiene alle merci in transito nella stessa area urbana e che una
primis, consolida i carichi in entrata provenienti da differenti fonti
città generi in media dai 300 ai 400 viaggi di veicoli merci al giorno
e destinati ad una stessa area urbana; in secondo luogo, organiz-
ogni 1.000 persone, corrispondenti a 30-50 tonnellate di merci per
za la distribuzione, cioè ricompone i carichi in uscita, disponendoli
persona l’anno (ANFIA, 2015). Ciò equivale al 40% delle emissio-
sui mezzi (di solito di piccola portata e possibilmente ecologici); e,
ni di CO2 e il 70% delle emissioni di altri inquinanti atmosferici da
infine, consegna la merce ai diversi clienti.
parte del traffico urbano (EEA, 2017). Infatti, va considerato che automobili e minivan diesel rappresentano il 47% dei veicoli impie-
Chiaramente per l’effettiva operatività di un’infrastruttura di que-
gati per il trasporto merci e che la restante parte dei mezzi utilizzati
sto tipo si richiede l’utilizzo di sistemi organizzativi e tecnologici,
per consegne (autocarri, furgoni, veicoli pesanti in genere) costitu-
in grado di ottimizzare i viaggi compiuti dai veicoli, in termini di
isce un segmento ancora più inefficiente sotto il profilo ecologico
carichi, cercando di minimizzare i viaggi dei mezzi a riempimento
ed energetico (EEA, 2017). Inoltre, è opportuno ricordare che circa
parziale, e di percorsi, migliorando il percorso di ogni singolo mez-
41 milioni di cittadini, residenti nelle principali città europee, sono
zo destinato alla distribuzione urbana. In tal modo diminuiscono
sottoposti anche eccessivo inquinamento acustico determinato dal
i tempi di consegna, i costi della consegna stessa, il traffico e le
solo traffico stradale (EEA, 2017).
emissioni inquinanti (Bosacci, Maggi, 2004).
MAGGIO 2021 LM 91
Intermodalità
2.1 UN CITY LOGISTICS CENTER PER NAPOLI
nalità negative che rendono inefficiente il servizio e impattano sulla qualità della vita dei residenti. Infatti, oltre a prevedere la possibile
La zona di Napoli Est, non solo costituisce la prosecuzione “inland”
creazione di una o più piattaforme logistiche, è necessario prendere
del porto, con una facile e già presente accessibilità di tipo strada-
in considerazione l’adozione di un adeguato “mix di misure di ge-
le, ferroviaria e addirittura aeroportuale, ma è di fatto localizzata in
stione del traffico merci” (ad esempio: l’obbligo per i provider agenti
adiacenza al tessuto più densamente abitato della città e del centro
nell’area urbana di dover transitare per la piattaforma logistica stes-
storico, rendendo quest’area particolarmente adeguata all’allesti-
sa e la regolamentazione di tipo orario, tariffario oppure per tipolo-
mento di un efficiente city logistics center.
gia di veicolo) capace di supportare e razionalizzare i flussi, sia per
Attualmente, per la realtà urbana napoletana si registra una densità
il commercio che per l’ordinario flusso veicolare.
veicolare pari circa a 6.086,6 veicoli per km2 di superficie urbana (ISTAT, 2020). Tale densità veicolare fa ben comprendere la neces-
In definitiva, è necessario considerare che non esiste un’unica so-
sità di attuare un piano di city logistics ad hoc, adatto alla confi-
luzione per una realtà complessa come quella di Napoli. Il capoluo-
gurazione urbana di Napoli ed in grado di consentire benefici agli
go campano prospetta diverse tipicità che vanno profondamente
operatori logistici e di ridurre le esternalità negative condizionanti
indagate. Il tema dei trasporti per Napoli ha da sempre costituito
l’elevata densità residenziale (Freight Leaders Council, 2017).
una criticità importante, il motivo risiede nella sua elevata densità
Una possibile localizzazione di tale piattaforma cittadina è nelle due
abitativa (in alcune zone, per esempio il quartiere San Lorenzo, si
aree di Napoli Est, dell’ex-ICMI (Industrie Cantieri Metallurgici Italia-
raggiungono i 34.700 abitanti/km2) con conseguente elevata den-
ni) e dell’Esso Italiana che hanno una complessiva estensione di 52
sità veicolare, nell’articolata topografia con vie strette e assenza di
ettari. Tale estensione è più che idonea a configurare il city logistic
spazi disponibili, nella presenza di PMI all’interno del tessuto urba-
center, che funga sia da centro di distribuzione urbano (con l’allesti-
no (esempio la presenza di alcune micro imprese artigiane dell’ab-
mento di magazzini per lo stoccaggio di merce, il rifornimento con-
bigliamento, delle calzature e imprese legate all’industria alimen-
tinuo del punto di vendita, i servizi di corriere espresso e consegna
tare), nell’insistenza di un vasto centro storico (tra i più grandi di
in 24h), sia da ampio transit point, in cui effettuare il carico/scarico
Europa con 1.700 ettari di superficie) e nella presenza crescente
della merce da un veicolo ad un altro. Il transit point, in aggiunta,
di ampie aree pedonali (circa 46 ettari di estensione complessiva,
può essere organizzato per gestire spazi di “pick-up and delivery
pari al 0,4% dell’intero territorio comunale), zone a traffico limitato
points” raggiungibili direttamente sia dai fornitori che dai clienti fi-
e zone 30. Ne deriva la necessità di un piano in grado di affrontare
nali ed altri spazi di servizio per i cosiddetti “Locker box” o “Parcel
la complessità di queste problematiche e che, quindi, abbia un ca-
lockers” (distributori automatici che consentano il ritiro e la conse-
rattere partecipativo (bottom-up) con coinvolgimento dei vari sta-
gna di merci 24 ore su 24, 365 giorni all’anno).
keholder urbani.
La poderosa crescita dell’eCommerce «L’80% dei volumi trattati riguarda il B2C e vede come punto di partenza/ destinazione la città. Per fronteggiare un volume sempre crescente, la logistica urbana di Napoli richiede l’organizzazione di una piattaforma logistica ad hoc, in grado di favorire le operazioni di consegna e soprattutto la vivibilità della città. E’ necessario riavvicinarsi all’area urbana».
In quest’ottica, il connubio di una molteplicità di misure, studiate e progettate per la realtà in questione, unita alla realizzazione di un city logistics center, altamente tecnologico e aperto ai tutti i provider, è ritenuto possa contribuire al miglioramento dell’economia urbana locale e della relativa mobilità, sostenibilità e vivibilità.
Box 1.4 Dott.ssa Chiara Inizio (UPS Agent, CEO di BagExpress, Consigliere di Fedit)
Una logistica urbana eco-sostenibile Tuttavia, l’intervento atto a rivedere l’intera logistica di una realtà complessa come quella di Napoli non può e non deve fermarsi alla sola realizzazione del city logistics center, ma deve prevedere una più complessiva revisione dell’assetto organizzativo e urbanistico attuale che risulta casuale, senza alcuna attenzione verso le ester-
92 LM MAGGIO 2021
«L’80% dei volumi trattati riguarda il B2C e vede come punto di partenza/ destinazione la città. Per fronteggiare un volume sempre crescente, la logistica urbana di Napoli richiede l’organizzazione di una piattaforma logistica ad hoc, in grado di favorire le operazioni di consegna e soprattutto la vivibilità della città. E’ necessario riavvicinarsi all’area urbana». Box 1.5 Dott.ssa Chiara Inizio (UPS Agent, CEO di BagExpress, Consigliere di Fedit)
CONCLUSIONI
1. essere al servizio delle principali infrastrutture di trasporto e logistiche regionali esistenti, contribuendo alla crescita del progetto
A completamento delle tesi contenute in questo lavoro si evidenzia come la competitività di un intero Paese, di una regione o di una semplice azienda non possa non passare dal binomio territorio – logistica. Nella prima parte del lavoro, apparsa nel precedente numero di Lo-
“Area logistica integrata” della Regione Campania; 2. favorire lo sviluppo di una realtà industriale, portatrice di migliori condizioni sociali e ambientali; 3. supportare la distribuzione urbana, incrementando la sostenibilità ambientale e la qualità della vita della collettività.
gistica Management, è stato evidenziato come la disponibilità in un territorio di un efficiente sistema di servizi logistici può rappresen-
La realizzazione, infatti, di un progetto di questo tipo, se gestita in
tare a tutti gli effetti una leva per ambire ad un sviluppo sostenibile
maniera adeguata, non solo permette un rapido ritorno dall’investi-
del territorio interessato e, allo stesso tempo, un indice di misura
mento, ma potrebbe contribuire a fornire un contributo significativo
del valore, soprattutto in termini infrastrutturali, di un’area e dell’at-
alle carenze di servizi logistici per la produzione e alle esigenze in-
trazione che essa stessa genera nei confronti del sistema economi-
frastrutturali della Regione e dell’intero Sud Italia.
co e imprenditoriale nazionale e internazionale.
In definitiva, la proposta contenuta in questo lavoro, si prefigge l’o-
In questa logica di sviluppo rientra questa seconda parte del lavoro
biettivo di porre all’attenzione del dibattito un’idea progettuale che
finalizzata a delineare la proposta di realizzazione di un polo logisti-
possa effettivamente rivelarsi utile per le sorti di un territorio che,
co multifunzionale all’interno della città di Napoli, in grado di:
allo stato attuale, risulta al di sotto delle proprie potenzialità.
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MAGGIO 2021 LM 93
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n. 314 maggio 021
Corsi di formazione LUGLIO
GIUGNO 03/06-10/06
TRANSPORTATION II
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07/06-18/07
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DEMAND AND INVENTORY PLANNING II
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FINANCIAL MANAGEMENT
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10/06
ORIGINE DELLE MERCI: PREFERENZE, MADE IN ITALY, REX E STATUS DI ESPORTATORE AUTORIZZATO
ASSOLOGISTICA
11/06
QUALIFICA, VALUTAZIONE E GESTIONE DEI FORNITORI
POLITECNICO MILANO
14/06-28/01/ 2022
PROGRAMMA DI SVILUPPO MANAGERIALE INTENSIVO
SDA BOCCONI
15/06
COME RREDISPORRE CORRETTAMENTE LA DOCUMENTAZIONE DEL TRASPORTO
ASSOLOGISTICA
16/06
CONTROLLO DI GESTIONE NELL’AUTOTRASPORTO
ASSOLOGISTICA
17/06
PROGETTAZIONE DELLE RETI DISTRIBUTIVE IN UNA PROSPETTIVA OMNICANALE
POLITECNICO MILANO
17/06-18/06
LEAN LOGISTICS
LIUC BUSINESS SCHOOL
17/06-24/06
CUSTOMER SERVICE II
AILOG
22/06-29/06 23/06 23/06-30/06 30/06
WAREHOUSING II
AILOG
PIANIFICAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DI TRASPORTO
ASSOLOGISTICA
SALES & OPERATIONS PLANNING
AILOG
RESTRIZIONI EXPORT ED IMBARGHI. RIFORMA DUAL USE 2021 E SANZIONI UE E USA
ASSOLOGISTICA
08/07
POSIZIONAMENTO E FISSAGGIO DEL CARICO SUI MEZZI: NORME E PROCEDURE DA SEGUIRE
ASSOLOGISTICA
LA GESTIONE DEGLI SLOW MOVER
LIUC BUSINESS SCHOOL
09/07
STRATEGIE DI OUTSOURCING E CONTRATTUALISTICA
POLITECNICO MILANO
14/07
SMART WORKING: COME LAVORARE PER OBIETTIVI SECONDO UN APPROCCIO DIGITAL
ASSOLOGISTICA
22/07
SUPPLY CHAIN E GESTIONE DELLA LOGISTICA INTEGRATA DEI GENERI ALIMENTARI
ASSOLOGISTICA
08/07-09/07
SETTEMBRE 10/09
NUOVI TREND: SUPPLY CHAIN FINANCE E APPROCCI LEAN
POLITECNICO MILANO
OTTOBRE 08/10
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN
POLITECNICO MILANO
21/10
MASTER CSCP APICS - CERTIFIED SUPPLY CHAIN ADVANCE PROFESSIONAL I SCHOOL
21/10-22/10
LA GESTIONE DELLE PRODUZIONI MTO
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STRATEGIC INNOVATION IN THE DIGITAL ERA
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MASTER CERTIFIED IN LOGISTICS, TRANSPORTATION & DISTRIBUTION
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30/10
NOVEMBRE 03/11-02/12
LEADERSHIP
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MASTER CPIM – CERTIFIED IN PLANNING AND INVENTORY MANAGEMENT PART 1
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BASIC TUTORIAL PROGRAM – CIPIM PART 1
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18/11-19/11
SUPPLY CHAIN RISK MANAGEMENT
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02/12-03/12
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STRATEGICA AZIENDALE E GESTIONE DELLA SUPPLY CHAIN
POLITECNICO MILANO
27/11
gli eventi della logistica SIL BARCELLONA 2021
silbcn.com
01/06/21
03/06/21
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Barcellona
TOC EUROPE 2021
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08/06/21
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ERS 2021 – CONFERENZA EUROPEA CSCMP
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L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI
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18/11/21
18/11/21
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LA LOGISTICA DEL SETTORE ALIMENTARE E CATENA DEL FREDDO
84-93
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