n° 317
logisticamanagement.it
manufacturing distribution supply chain
SETTEMBRE 2021 ISSN 1120-3587
Editrice TeMi Srl LOGISTICA MANAGEMENT - Anno 30 n. 317 Maggio 2021 - €7.5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
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FMCG BEAUTY PACKAGING
Evoluzione dei modelli di logistica urbana sostenibile
DOSSIER TECNOLOGIE: GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI
Soluzioni e servizi software per spedizionieri internazionali trasportatori operatori logistici e doganali
NOVA SYSTEMS. 40 ANNI DI SENSIBILITÀ Il futuro del pianeta è nelle nostre mani. Sostenibilità ambientale, riduzione dei consumi energetici, stop all’utilizzo della carta: prendersi cura di tutto questo, grazie alle soluzioni di Nova Systems, significa avere la consapevolezza di contribuire a un più grande cambiamento. Un impegno quotidiano che ci accomuna. Dal 1981.
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sommario 4 EDITORIALE POVERI MA BELLI di Enzo Baglieri
8 COVER
DIGITALIZZAZIONE AL SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, LA SVOLTA DI NOVA SYSTEMS
75 DOSSIER TECNOLOGIE
rubriche
80 SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
84 LETTURE 96 0RGANIZER
GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI
EVOLUZIONE DI MODELLI CONDIVISI DI MOBILITÀ E LOGISTICA URBANA di C. Donadio
Speciale
FMCG
Speciale
BEAUTY
Speciale
PACKAGING
In copertina: NOVA SYSTEMS www.novasystems.it
LM n. 317 Settembre 021
10 BENI DI CONSUMO, UN MONDO IN PIENA EVOLUZIONE a cura di Cecilia Biondi
15 LA LOGISTICA SOSTENIBILE DI NATURASÌ
18 CRITICITÀ E POSSIBILI
22 UNO SGUARDO ALLA
PRODUZIONE: LA SCELTA DIGITALE DI CARLSBERG
MIGLIORAMENTI PER LA GESTIONE OPERATIVA DELLA SPESA ONLINE
26 IL “BELLO” DELLA LOGISTICA a cura di Cecilia Biondi
29 INNOVAZIONE E
SOSTENIBILITÀ SULLE LINEE DI PRODUZIONE
41 DOUGLAS, ALLA FORZA DEI
NEGOZI SI AGGIUNGE L’ONLINE
34 UNA SUPPLY CHAIN
EFFICIENTE PER RISPONDERE AL MERCATO
44 IL PACKAGING MODERNO? EFFICIENTE, SOSTENIBILE E IDONEO ALL’HANDLING a cura di M. Del Pizzo
64 IMBALLAGGI:
CARATTERISTICHE E COSTI NASCOSTI di E. Savoia
68 L’AUTOMAZIONE COME LEVA PER IMBALLAGGI PLASTICI ECOMPOTABILI di P. Torres
71 SONO SOLO SCATOLE? di L. B. Fornaroli
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LM n.317 Settembre
COMITATO SCIENTIFICO
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Fausto Benzi, Carlo Donadio, Luca B. Fornaroli, Andrea Payaro, Edoardo Savoia, Patricia Torres DIRETTORE RESPONSABILE Ernesto Salvioli DIRETTORE EDITORIALE Enzo Baglieri REDAZIONE Cecilia Biondi (Caporedattrice) Michela Del Pizzo DIREZIONE MARKETING Anna Dall’Osso anna.dallosso@editricetemi.com IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin REDAZIONE E UFFICIO TRAFFICO Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 www.logisticamanagement.it www.editricetemi.com press@editricetemi.com PUBBLICITÀ Fabrizio Marioli fabrizio.marioli@editricetemi.com LOGISTICA MANAGEMENT è una rivista mensile e viene distribuita in abbonamento Copyright© 1994. Testi e disegni: riproduzione vietata. ABBONAMENTO € 75, versabili sul c.c.p. 37982204 Editrice TeMi S.r.l. - Milano La ricevuta del bollettino di conto/corrente è liberatoria ad ogni effetto e può essere inserita nella contabilità come operazione non soggetta ad IVA. Non sussiste l’obbligo di emettere fatture ai sensi dell’art. 72 D.P.R. n. 633/72 e del D.M. del 29-12-89. PUBBLICITÀ Inferiore al 50% REGISTRAZIONE presso il Tribunale di Milano. N° 943 del 22/12/1989 ISCRIZIONE presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 4204 STAMPA Aziende Grafiche Printing Srl Via Milano 3/5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)
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Alessandro Perego (Politecnico di Milano)
COMITATO TECNICO
Marco Perona (Università di Brescia)
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(Key Project) Fausto Benzi
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(VALEOin - Propeller Club)
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Luigi D’Alonzo
Pietro Romano (Università di Udine)
Claudio Ferrozzi
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(Studio Ing. Oppini)
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Trasporti)
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4 LM SETTEMBRE 2021
(Accenture)
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I PORTALI Sede legale: Via Vittorio Emanuele II, 36 20900 Monza - (MB) Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 press@editricetemi.com Presidente Ernesto Salvioli Amm. delegato Pietro Salvioli
Marco Lauro Bonomi
GLI EVENTI
I SOCIAL
CONVEGNI
WORKSHOP
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l'Editoriale
Poveri ma belli
Enzo Baglieri
Associate Dean, SDA Bocconi School of Management enzo.baglieri@sdabocconi.it
N
el 1957 Dino Risi avviò una sua personale trilogia con il
breve, di una reazione anticiclica della domanda, per la quale in
film “Poveri ma belli”, commedia divertente e senza
tempi di recessione, il segmento di domanda espresso dal
pretese che racconta la storia di due ragazzi di belle
pubblico femminile aumenta la spesa media in bellezza sia per
speranze, amici fraterni, nella Roma di quegli anni, quando dopo
ragioni psicologiche (si compensa il senso di insicurezza
la Guerra tutto sembrava possibile, che si invaghiscono entrambi
economica con quello socio-relazionale), sia per ragioni
della stessa donna, entrambi abbastanza ricambiati, per poi
antropologiche (più tempo libero, dedicato alla cura di sé), sia per
risultarne abbandonati entrambi e consolati amorevolmente dalle
ragioni professionali (si ritiene, attraverso una migliore immagine
rispettive sorelle.
di sé, di poter aumentare le opportunità di lavoro). Il lipstick effect
“Poveri ma belli” potrebbe adattarsi anche alla nostra attuale
è tuttavia una teoria molto biased, poiché associa la dinamica
situazione economica. Secondo i dati Istat, il reddito netto
della spesa in bellezza al mercato femminile. L’evidenza dei dati è
mediano per famiglie nel 2020 dovrebbe essere calato di circa il
che la spesa per cosmetica è sostenuta ormai in maniera
3% rispetto al 2019, che in soldoni equivale a un reddito mensile
significativa anche dalla porzione maschile della domanda, che
per famiglia (mediano, non media, sia chiaro, ossia il valore
– qualunque sia la fonte – sembra ormai spendere più o meno le
centrale della distribuzione complessiva e non il valore medio
stesse cifre medie della platea femminile. Sto peraltro al
della medesima, meno rappresentativo della realtà data la
momento considerando il dato più immediato e oggettivo, ossia
varianza del dato stesso) di circa € 2.100. La spesa media in
l’acquisto di prodotti di bellezza, ma bisognerebbe includere nel
cosmetica per famiglia si è aggirata tuttavia intorno ai € 75, che
novero anche gli acquisti di servizi, ossia saloni di bellezza vari,
equivale a dire che circa il 3,5% del reddito mensile viene in Italia
massaggi, manicure, altri trattamenti speciali come la chirurgia
destinato alla cura della propria bellezza. Il settore, nonostante il
estetica e anche le spese per palestre e attività sportiva non
Covid abbia determinato un calo delle vendite del 10%, ha
agonistica, in parte associate ad esigenze di cura della salute, in
comunque tenuto significativamente rispetto ad altri, anche
gran parte collegate alla cura del proprio benessere psicofisico
grazie alla crescita decisa delle vendite online. In generale, le
anche attraverso un aspetto esteriore più conforme ai canoni
aspettative degli operatori sono di ripresa e crescita nei prossimi
estetici condivisi.
anni, anche perché anche questa crisi ha contribuito a confermare
In generale, quindi, quello che possiamo dire è che la bellezza è
la teoria economica del cosiddetto lipstick effect. Si tratta, in
una determinante importante dell’agire economico e nello
6 LM SETTEMBRE 2021
specifico per il nostro Paese produce una ricchezza non
post Covid sia stata la crescita dei disagi alimentari (+ 30% nel
marginale, se si considera che la cosmetica in Italia vale circa 12
2021 rispetto al 2020, fonte Associazione Italiana di Dietetica e
miliardi di fatturato, occupa direttamente circa 36 mila addetti e
Nutrizione Clinica), tra i giovani in particolare, (fascia 13-16) e per
genera un indotto di oltre 400 mila addetti, in definitiva un numero
oltre il 90% tra le donne, sensibili vieppiù a questa dinamica e alle
maggiore di occupati dell’indotto del settore automotive. Se
aggressioni violente da parte della popolazione in rete. Ritengo
aggiungiamo le altre tipologie di servizi, giungiamo a valori
quindi che mentre da un lato sia molto corretto assecondare
davvero degni di nota, che erano intorno ai 43 miliardi di euro nel
industrialmente questa domanda di bellezza e che per l’Italia, che
2018 e sono scesi a circa 37 miliardi nel 2020, a causa
già è forte, questo possa essere uno dei comparti più interessanti
ovviamente del Covid e dell’impossibilità di utilizzare le palestre e
anche per la difesa dell’occupazione, dall’altro dovremmo
le altre strutture sportive (fonte: Rapporto Philips, L’economia del
destinare risorse importanti all’educazione al benessere, che non
benessere, 2020). Se poi aggiungessimo le cure dentistiche, la
è solo estetica e buona salute, ma accettazione di sé, con i propri
chirurgia estetica e gli acquisti di integratori alimentari e alimenti
limiti e i propri difetti.
funzionali, non vi è dubbio che il dato complessivo cresca
Infine, una riflessione di natura logistica e industriale. La
significativamente. Non solo, ma la ripresa post-Covid certamente
cosmetica e i prodotti per la bellezza richiedono soluzioni di
riporterà i valori alle statistiche pre-Covid e probabilmente indurrà
packaging molto sofisticate, un po’ per la natura dei loro
una crescita importante, per effetto di un naturale rimbalzo della
ingredienti e in parte perché da un prodotto che garantisce
domanda dopo le restrizioni e le limitazioni patite.
bellezza ci si aspetta che la presentazione del medesimo sia
In secondo luogo, potremmo soffermarci sulle origini di questa
esteticamente coerente. Io non credo si debba rinunciare a
domanda crescente di bellezza, che è in parte benessere, ma in
soddisfare questa esigenza del mercato, ma anche in questo
verità sembra essere più semplicemente una risposta tecnica al
caso penso che dovremmo sforzarci di innovare sul packaging e
bisogno di accettazione e omologazione sociale. Senza dubbio, i
sulla logistica in genere della cosmetica in chiave sostenibile.
social network da questo punto hanno una grossa responsabilità.
Non solo perché questa attenzione dovrebbe essere parte della
Non tanto perché in assoluto sia sbagliato o riprovevole curare il
responsabilità sociale dell’azienda. Anche, ritengo, perché il
proprio aspetto, ma perché diventa patologia sociale quando si
mercato stesso e soprattutto le nuove generazioni sono
tratta di una risposta alle pressioni psicologiche che l’esigenza di
estremamente sensibili al tema dell’ambiente. La bellezza
sentirsi gratificati, peraltro istantaneamente, attraverso i giudizi
sostenibile potrebbe essere proprio la chiave di volta
espressi dalla rete solo sull’aspetto esteriore produce insicurezza,
dell’innovazione di questo settore e soprattutto, auspico, delle
stress e disagio. Non mi pare sia casuale che uno degli effetti
imprese italiane.
In generale, quindi, quello che possiamo dire è che la bellezza è una determinante importante dell’agire economico e nello specifico per il nostro Paese produce una ricchezza non marginale, se si considera che la cosmetica in Italia vale circa 12 miliardi di fatturato, occupa direttamente circa 36 mila addetti e genera un indotto di oltre 400 mila addetti, in definitiva un numero maggiore di occupati dell’indotto del settore automotive
SETTEMBRE 2021 LM 7
Cover
Digitalizzazione al servizio della sostenibilità ambientale, la SVOLTA
di NOVA SYSTEMS Il nuovo impegno di Nova Systems è quello di rendere la propria server farm indipendente da un punto di vista energetico grazie all’utilizzo di energie rinnovabili e attraverso l’impiego di un impianto fotovoltaico in grado di produrre 20 kW di energia
Filippo Menditto Research & Development Manager Nova Systems
Nova Systems, che in particolare, grazie al software gestionale BeOne, ha nell’innovazione e nella new green economy il proprio tratto distintivo. Di recente la società IT specializzata in Erp per la logistica ha dato un ulteriore, forte, impulso a questa vocazione, introducendo delle importanti novità.
D
SERVER FARM ALIMENTATA DA FONTI RINNOVABILI
Resilienza (Pnrr). La competitività delle imprese e il rispetto dell’am-
con tutto il mondo. Il centro di elaborazione dati è il fulcro della
biente sono al centro di un nuovo modo di concepire i trasporti e le
nostra società, qui si concentra la maggior parte dell’energia»,
infrastrutture. Un punto di vista di cui si sta facendo interprete
afferma il Research & Development Manager di Nova Systems
igitalizzazione e sostenibilità ambientale. Due temi entrati in modo deciso nel vocabolario delle aziende
Il cuore pulsante di Nova Systems sarà a breve alimentato da
nel mondo della logistica e dei trasporti, tanto da di-
fonti rinnovabili. «La nostra server farm è funzionante 24 ore su
ventare le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e
24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno per garantire i collegamenti
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Filippo Menditto. «L’impegno di Nova Systems è quello di rendere la
grata di BeOne strategica per le imprese perché diventa un suppor-
propria server farm indipendente da un punto di vista energetico at-
to fondamentale per la crescita aziendale. Basta plichi di carta
traverso l’utilizzo di energie rinnovabili. In particolare installeremo a
sulle scrivanie (stampe di e-mail di richiesta del cliente, fatture,
breve un impianto fotovoltaico in grado di produrre 20 kW di energia».
documenti di trasporto, ecc.). Tutto questo diventa un lontano ricordo perché i documenti vengono gestiti e archiviati in formato elet-
PERCORSI STRADALI, CON BEONE IL CALCOLO
tronico.
DELLA CO2 E DEGLI INQUINANTI
«Grazie all’archiviazione elettronica, il Cloud sostenibile di Nova Systems aiuta l’ambiente perché riduce l’impiego della carta, miglioran-
Il Centro di Ricerca & Sviluppo di Nova Systems ha implementato il
do allo stesso tempo i processi produttivi e contribuendo al taglio dei
modulo FTL, con alcune nuove funzionalità che saranno rilasciate a
costi. È il cosiddetto principio paperless, che contribuisce a elimina-
breve e che contribuiscono a ottimizzare le attività degli addetti del settore. I trasporti vengono resi più efficienti, con la possibilità di controllare e ridurre i costi di trasporto, garantendo una maggiore efficienza nell’utilizzo della flotta dei veicoli.
re i confini geografici: un ufficio privo di supporti cartacei può infatti consentire l’accesso immediato alla documentazione, ovunque si trovino i collaboratori, con un notevole incremento della produttività», spiega il Research & Development Manager
«Sempre più aziende richie-
di Nova Systems.
dono documenti che cer-
GREEN CITY,
tifichino le emissioni di CO2 del servizio di tra-
IL PROGETTO
sporto. Una circostanza
SOSTENIBILE DI
che fa capire quanto
NOVA SYSTEMS
stia crescendo la sensibilità sulla sostenibi-
«Il futuro del pianeta è
lità ambientale nel mon-
nelle mani di ognuno di
do della logistica - continua
noi. Viviamo in un’epoca
Menditto -. Grazie a BeOne
di grandi cambiamenti e
sarà possibile calcolare le emissioni prodotte dal veicolo impegnato in un determinato percorso, in base al suo peso e alla pendenza dei vari tratti stradali. I dati vengono forniti attraverso dettagliati report, che mettono il cliente nelle condizioni di soddisfare le future normative nell’am-
abbiamo il dovere di pensare alle prossime generazioni – aggiunge Menditto-. Per questo come Nova Systems abbiamo sentito forte il dovere di contribuire alla sostenibilità ambientale non solo attraverso i benefici del Cloud di BeOne, che contribuisce ad abbattere in modo drastico
bito delle emissioni». Con il modulo FTL, prosegue Menditto, «L’u-
i consumi energetici e l’utilizzo di componenti hardware, ma anche
tente ha pronta visione del posizionamento di ogni singolo mezzo in
attraverso una nuova iniziativa, dal nome “Green city”, che coinvolge
modo tale da poter ridurre al massimo i chilometri a vuoto percorsi.
il territorio dove Nova Systems ha il proprio headquarter».
La cartografia, inoltre, contribuisce a individuare la migliore strada in termini di tempo e di chilometri da percorrere».
Per ognuno dei nuovi contratti sottoscritti la società IT donerà un albero al Comune, che provvederà a piantarlo in aree verdi, all’inter-
CON IL DMS ADDIO AI PLICHI DI CARTA
no delle scuole o in altre zone ancora. «Un impegno concreto tra Nova Systems e il cliente nel dare un contributo concreto a una
Il Document Management System (DMS) è una funzionalità inte-
causa importante», conclude Menditto.
SETTEMBRE 2021 LM 9
Speciale FMCG
Beni di consumo, un mondo in piena evoluzione a cura di CECILIA BIONDI
Sostenibilità, autenticità e tracciabilità, da un lato; e-commerce e omnicanalità, dall’altro. Sono queste le principali macrotendenze che stanno attraversando il grande mondo dei beni di largo consumo, sia quelli alimentari che quelli di uso comune o il grocery in generale. In altre parole la pandemia da Covid, rimettendo al centro l’ambiente domestico e l’interesse per uno stile di vita più autentico, ha enfatizzato determinati fenomeni, che individuano diverse nuove aree di mercato con prospettive più che interessanti. Il nuovo avanza e gli operatori di questo settore, in primis la logistica, devono essere pronti a coglierne tutte le opportunità
10 LM SETTEMBRE 2021
C
he cosa si muove nel mondo dei beni di largo
ambienti domestici. A questo proposito sono esemplari due dati: il
consumo? Due, a nostro avviso, sono le principa-
+32% dei congelatori e il +38% dei wine cabinet. La casa diventa, al
li grandi aree di evoluzione: la sostenibilità e
contempo, un rifugio e uno spazio sempre più votato al benessere».
l’e-commerce, entrambe rafforzate da quanto accaduto nel corso del 2020-2021, con la pande-
Sempre secondo Findomestic, i due grandi comparti del settore
mia globale e tutto ciò che essa ha comportato
casa evidenziano andamenti divergenti: alla dinamica negativa dei
a livello sociale ed economico. Ma non c’è solo questo, naturalmen-
mobili (-12,0%) fa da contraltare la crescita della tecnologia consu-
te. Globalizzazione, differenziazione di prodotto, necessità di presi-
mer (+4,2%). L’impennata dell’IT (+29,6%) alimenta un giro d’affari
diare i mercati con assoluta tempestività, flessibilità delle produzio-
complessivo da 2,5 miliardi di euro: si tratta dell’unico segmento
ni: tutto questo fa parte da tempo dell’area operations e richiede al
con bilanci positivi in tutti i singoli mesi del 2020, con un picco di
supply chain management la capacità di abbracciare con un solo
crescita del 47,8% a maggio. Tra i prodotti di maggior successo fi-
sguardo la sua catena di fornitura, per allineare la richiesta con
gurano le webcam (+77,8%), i pc portatili (+52,4%) e anche i tablet
l’offerta nel minor tempo possibile.
(+37,2%): un chiaro esito della svolta smart del lavoro e dell’istruzione. Ai numeri dell’IT contribuisce lo sviluppo dell’e-commerce,
Si cominciano a vedere, naturalmente, i tanti effetti a lungo
che incide sugli acquisti con una quota del 26,9% segnando un’ac-
termine anche del periodo Covid. Ad esempio secondo i
celerazione del 56,1% rispetto allo scorso anno. Nel comparto tech,
dati della 27esima edizione dell’Osservatorio Findomestic,
anche l’andamento dei piccoli elettrodomestici è decisamente favo-
realizzato in collaborazione con Prometeia, gli acquisti di
revole: con un bilancio in aumento del 13,9% il segmento tocca un
beni durevoli nel 2020 sono scesi a 62 miliardi di euro con
valore di 1,7 miliardi di euro.
una contrazione del 10,3% rispetto al 2019, inferiore anche rispetto a quella dei consumi in generale (-11,8%). Dimi-
La variazione positiva è maturata soprattutto tra maggio e giugno
nuisce in particolare del 14,9% la spesa per i veicoli, ma
(rispettivamente +36,5% e +36,7%) grazie in particolare alle vendite
cresce il valore di segmenti chiave legati alla trasforma-
di tagliacapelli (+55,3%) e robot da cucina (+29,3%), riflesso delle
zione tecnologica della casa come l’IT (+29,6%) e i picco-
nuove esigenze sviluppate durante il lockdown scattato a marzo.
li elettrodomestici (+13,9%). «L’andamento dei consumi riflet-
Anche per i piccoli elettrodomestici è in forte crescita l’apporto
te i cambiamenti radicali innescati dall’emergenza sanitaria»
degli acquisti tramite l’e-commerce: +59,7% in valore e incidenza al
commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findo-
36,9%. Grazie ad un ultimo trimestre dell’anno con crescite mensili
mestic. «L’esplosione dello smart working e della didattica digitale
superiori al 20% anche l’elettronica di consumo ha chiuso il 2020 in
integrata ha restituito centralità alla dimensione familiare, orientan-
positivo con una crescita del fatturato del 4,6% per un valore com-
do il lifestyle verso la funzionalità, la sicurezza e il comfort degli
plessivo di quasi 2 miliardi di euro.
SETTEMBRE 2021 LM 11
Speciale
FMCG VALORI CORRENTI (000.000) Totale consumi delle famiglie
2019
2020
VAR. % 2020 VS 2019
1.087.259
958.493
-11,8
Servizi (*)
738.335
631.153
-14,5
Consumi grocery
188.863
192.678
2,0
Consumi non alimentari ISTAT
160.041
134.662
-15,9
(*) Inclusi carburante, mezzi di trasporto e tabacchi Tavola 1 – Consumi delle famiglie (valori correnti) e variazioni %
Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2021 di GS1 Italy.
VALORI CORRENTI (000.000) Consumi non alimentari ISTAT Servizi e categorie di prodotto non considerate Mercati non Osservatorio Non Food GS1 Italy
2019
2020
VAR. % 2020 VS 2019
160.041
134.662
-15,9
56.718
41.147
-27,5
103.322
93.515
-9,5
Tavola 2 – Consumi Non Food (valori correnti) e variazioni %
Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2021 di GS1 Italy.
La ripresa del settore nella seconda parte dell’anno è stata trainata
prodotti hanno visto un’accelerazione delle vendite, altri una reale rina-
dall’importante crescita delle vendite di TV (+8,0). Tra i prodotti di
scita. Anche le modalità di acquisto sono cambiate. L’e-commerce è
punta dell’anno si confermano le casse (+7,3%), data la necessità di
diventato il canale preferenziale, benché i negozi fisici siano rimasti un
una buona qualità dell’audio per le nuove esigenze di lavoro e studio
punto di riferimento insostituibile per molte tipologie di prodotti non
in casa, indotte dalla crisi sanitaria; rinnovato infine interesse per i
alimentari». E commenta: «Alla luce di quanto accaduto nel 2020,
droni che mostrano di nuovo incrementi rilevanti (+53,5%), pur restan-
qualcosa andrà ripensato nel grande mondo del Non Food, perché la
do una nicchia di mercato.
realtà mutata con cui il consumatore ha dovuto fare i conti durante la
Altri dettagli al quadro li possiamo aggiungere riguardando i risultati
pandemia ha lasciato una traccia profonda, spesso arricchita anche da
dell’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy, uscito a novembre
una nota di soddisfazione, esperienziale e personale, nel confrontarsi
scorso, secondo il quale gli italiani sono sempre più attenti al risparmio,
con le nuove tecnologie digitali».
anche quando si tratta di scegliere i beni non alimentari di largo consumo. E questo atteggiamento spinge e sostiene l’affermazione di
L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, ricordiamo, raccoglie informa-
prodotti e canali che hanno fatto della convenienza il loro punto di
zioni su tredici comparti: abbigliamento e calzature, elettronica di
forza. «Da questo rapporto emerge come la “low cost economy” stia
consumo, mobili e arredamento, bricolage, articoli per lo sport, pro-
ridisegnando non solo il mondo della moda e del tessile, da cui è parti-
dotti di profumeria, casalinghi, automedicazione, edutainment, pro-
ta e dove è già molto rilevante, ma come si stia affermando anche in
dotti di ottica, tessile casa, cancelleria, giocattoli. L’Osservatorio viene
altri comparti, come i giocattoli e la cartoleria, il giardinaggio e la gioiel-
aggiornato annualmente coinvolgendo partner riconosciuti come
leria» commenta Marco Cuppini, research and communication direc-
TradeLab per l’elaborazione dei risultati finali che si basano sui dati
tor di GS1 Italy. «A livello di domanda, gli shopper preferiscono i pro-
rilevati dalle più note e affidabili fonti informative (Istat, Iri, Sita Nielsen,
dotti a minor costo o quelli branded ma offerti al miglior prezzo; a
Gfk). Quest’anno inoltre la ricerca ha potenziato il monitoraggio dei
livello di offerta si affermano punti vendita focalizzati sulla convenien-
canali di vendita, rendendo visibile separatamente il canale degli ac-
za (come le grandi superfici e i cosiddetti “category killer”) e catene di
quisti online, e ha ampliato il censimento della rete dei gruppi della
negozi nazionali e internazionali che puntano sull’affordable luxury e
distribuzione moderna specializzata non alimentare. Maggiore spazio
per cui, visto il successo, è stata coniata la definizione di “brand pande-
è stato dedicato all’approfondimento dell’e-commerce ed è stata in-
mici”».
trodotta l’analisi sull’utilizzo dei social network da parte delle principali insegne della distribuzione non alimentare come strumento di co-
Ancora più dirompenti – GS1 li definisce “bipolari” - i risultati che
municazione.
emergono dall’edizione 2021 della ricerca, che è stata appena pubblicata: come illustra ancora Marco Cuppini, «il Non Food ha subito un
Passando ai numeri, va rilevato che dopo anni di dinamica positiva,
forte rallentamento in quasi tutti i comparti, ma alcune famiglie di
seppur molto lenta, i consumi delle famiglie (dato Istat a valori corren-
12 LM SETTEMBRE 2021
ti) hanno registrato una pesante flessione (-11,8%) che sintetizza la
dell’abbigliamento e calzature diventando il comparto più importante
grave crisi economica determinata dalle conseguenze della pandemia
nel Non Food per valore delle vendite.
(Tavole 1 e 2).
Per contro, nel 2020 l’e-commerce ha avuto un balzo importante, av-
Nel 2020 i tredici comparti monitorati dall’Osservatorio Non Food di
vicinando anche molti consumatori tradizionali che non avevano mai
GS1 Italy - che esclude i servizi Non Food e alcuni comparti minori
usato il canale virtuale. Le vendite via web sono risultate in crescita,
compresi dall’Istat – hanno ottenuto 93,5 miliardi di euro di vendite,
sia per giro d’affari che per quota di mercato, in 12 dei 13 comparti
in calo del 9,5% rispetto al 2019. Questo risultato ha interrotto l’anda-
analizzati dall’Osservatorio Non Food (unica eccezione i prodotti per
mento positivo, seppure lento, degli anni precedenti e il trend crescen-
la fotografia). Il risultato più eclatante è stato quello nell’elettronica di
te di medio periodo, che, fino al 2019, aveva rispecchiato un clima di
consumo dove l’e-commerce è stato il canale di vendita a maggior
fiducia titubante, ma comunque positivo, grazie al processo di sosti-
crescita annua in termini di fatturato (+55,5%) e di market share (26,0%).
tuzione di alcuni prodotti caratterizzati da tecnologie e design innova-
L’altro fenomeno commerciale del Non Food nel 2020 è stata la forte
tivi. Nel 2020 questo fenomeno di “upgrading” tecnologico domestico
crescita delle forme di distribuzione alternativa: le vendite a domicilio
si è fermato e la rinuncia agli acquisti ha accomunato ben 11 dei 13
o per corrispondenza e di quelle realizzate nei distributori automatici
VARIAZIONI % (anno su anno) Elettronica di consumo Abbigliamento e calzature Mobili e arredamento Bricolage Prodotti di automedicazione Prodotti di profumeria Articoli per lo sport Edutainment Casalinghi Prodotti di ottica Tessile Cancelleria Giocattoli Totale Non Food
2019 0,2 -2,7 1,8 0,4 2,1 2,9 1,2 5,0 0,2 -0,8 -2,4 -1,6 -3,7 0,2
2020 6,3 -26,5 -14,4 -3,3 -2,0 -9,5 -17,5 9,4 -4,3 -12,8 -13,0 -14,3 -9,3 -9,5
Tavola 3 – Mercati non alimentari (variazione % valori correnti)
e nell’e-commerce sono aumentate a valore del 13,9% rispetto al 2019. Nel 2020 un consumatore su due ha affermato di aver cambiato permanentemente le proprie abitudini di spesa in seguito alla pandemia: se ne sono avvantaggiati soprattutto le forme di commercio di prossimità e l’e-commerce. I lockdown hanno fortemente penalizzato i centri commerciali, ora chiamati a riposizionarsi come luoghi di ristoro ed entertainment e non solo di shopping. La ricerca di comodità e convenienza, che restano driver importanti nel Non Food, uniti alla ricerca di una qualità accessibile, gioca a favore dei Factory Outlet e dei parchi commer-
comparti merceologici rilevati nell’Osservatorio Non Food (Tavola 3).
ciali. Così come il perdurare dello smart working, con la maggior
Gli unici due ad aver chiuso il 2020 con una crescita delle vendite
presenza dei consumatori nei centri minori e nelle periferie urbane,
sono stati l’edutainment (il settore che raccoglie tutti i prodotti desti-
può rappresentare un’occasione di rilancio per le polarità commercia-
nati alla formazione e all’intrattenimento, come film, libri, videogiochi
li extraurbane.
e supporti musicali), avanzato di +9,4% sul 2019, e l’elettronica di consumo (che raccoglie telefonia, hardware, elettrodomestici, foto-
E se tutte queste sono tendenze degne di considerazione, la loro va-
grafia, multimedia storage) che ha ottenuto un +6,3% rispetto all’anno
lenza comunque si accompagna a quella, molto più visibile e impat-
precedente. Tra gli undici comparti merceologici in calo annuo, la
tante, della sostenibilità ambientale. Secondo quanto rilevato ancora
forbice della riduzione del sell-out è stata piuttosto ampia, spesso a
da GS1 Italy in particolare con il servizio Immagino, la sostenibilità
due cifre, con valori che vanno dal -2,0% dei prodotti di automedica-
ambientale è sempre più presente anche nelle etichette dei prodotti
zione al -17,5% degli articoli per lo sport.
grocery e ne determina sempre di più il successo sul mercato.
Il crollo più pesante del 2020 è stato quello di abbigliamento e calza-
In particolare, l’Osservatorio Immagino ha rilevato 24 claim “green”
ture: non solo perché ha avuto il maggior calo percentuale degli ac-
presenti sulle etichette dei prodotti di largo consumo e li ha organiz-
quisti (-26,5%) di tutto il Non Food, ma anche perché ha perso il
zati in quattro aree tematiche: management sostenibile delle risorse,
maggior incasso in termini assoluti, vista la sua leadership storica per
agricoltura e allevamento sostenibili, responsabilità sociale e rispetto
giro d’affari. Nel 2020 l’elettronica di consumo ha superato il mondo
degli animali. Ma soprattutto, l’Osservatorio Immagino ha misurato il
SETTEMBRE 2021 LM 13
Speciale
FMCG
successo di questa tendenza green nel corso del 2020: sono saliti a oltre 26 mila i prodotti di largo consumo, alimentari e non, che presentano sulle confezioni un claim relativo alla sostenibilità. Rappresentano quasi il 22% degli oltre 120 mila item rilevati da questa seconda edizione del monitoraggio e l’anno scorso hanno realizzato oltre 10 miliardi di euro di giro d’affari, in crescita di +7,6% rispetto al 2019. L’attenzione al tema della sostenibilità si sposa con quello della circolarità in ogni fase del ciclo di vita dei prodotti, dalla loro produzione sino alla gestione dei rifiuti. Anche i consumatori sono coinvolti: la “call to action” è rappresentata dalle informazioni sulla riciclabilità delle
distribuzione dipendono anche dalla sempre maggior attenzione del
confezioni che sono sempre più presenti sulle etichette dei prodotti
consumatore alla sostenibilità dei prodotti, alla loro qualità e agli
venduti in GDO. L’Osservatorio Immagino le ha trovate sul 30,1% degli
aspetti salutistici della nutrizione. «Le persone sicuramente desiderano
oltre 120 mila prodotti monitorati, ne ha rilevato la distribuzione nei
prodotti sempre di maggior qualità, socialmente ed ecologicamente
diversi reparti della GDO e ne ha misurato la diffusione rispetto alla
sostenibili» ha affermato Marco Tam «ma spesso non si rendono
situazione a giugno 2020, fotografata nella scorsa edizione del rap-
conto che tutto ciò ha un come contropartita un costo maggiore dei
porto. «Rispetto allo scorso giugno il numero dei prodotti che indicano
prodotti stessi e cercano, al contempo, prodotti sempre meno costosi.
in etichetta se e come riciclarne il packaging è cresciuto del 3%» con-
Negli anni, comunque, la richiesta di prodotti alimentari più sani e so-
clude Marco Cuppini. «E questa informazione “paga”: nel corso del 2020
stenibili continuerà a crescere». «Oggi l’etichetta è molto importante»
sono aumentate le vendite dei prodotti che comunicano la riciclabilità
ha confermato Luca Tonizzo «e tutta la filiera è responsabile del fatto
del packaging, mentre, al contrario, il bilancio è stato negativo per chi
che essa sia corretta e riporti tutte le informazioni richieste dai consu-
non ha comunicato nulla».
matori rispetto alla sostenibilità, alla salubrità, al benessere animale, alla tutela dei lavoratori». «C’è sicuramente un’evoluzione in corso con
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: UN MUST
un cambiamento di sensibilità del consumatore che è particolarmente spiccato nei più giovani» ha sottolineato Paolo Ciani. «Oggi i ragazzi di
In breve: ciò che il consumatore sceglie, diventa mercato. Lo possiamo
25/30 anni sono molto più attenti rispetto ai loro genitori e nonni. Ci
verificare anche guardando ciò che sta accadendo nel settore alimen-
sono prodotti che stanno sparendo da loro consumo, come ad esempio
tare, un altro segmento importante del mondo FMCG. Di particolare
le carni di cavallo o di capretto, e altri molto richiesti e difficili da trova-
interesse quanto emerso al convegno “La distribuzione alimentare fra
re come il pesce bio. Il trend principale per i prodotti del futuro è quello
locale e globale”, uno degli appuntamenti della rassegna Economia
di avere la cosiddetta “etichetta bianca” ossia un’etichetta più pulita
sotto l’ombrellone, che si tiene ogni anno a Lignano Sabbiadoro. Se-
possibile senza conservanti, additivi e coloranti e che sia più “naturale”
condo gli esperti intervenuti a questo appuntamento - Paolo Ciani di
possibile. Senza dimenticare, però, ciò comporterà un aumento dei
Villa Food, Marco Tam di Filare Italia (gruppo Greenway) e Luca To-
costi per i produttori e per i consumatori». Esiste dunque una nuova
nizzo di Venfri - stanno cambiando le abitudini d’acquisto dei consu-
esigenza di sostenibilità ambientale nel comparto alimentare e grocery:
matori, con mutamenti duraturi e irreversibili, e ciò ha un forte impat-
a tal fine è interessante citare quanto emerso al seminario “Green
to sulla produzione e la distribuzione alimentare. In sintesi, la grande
Retail LAB. La filiera alimentare sostenibile”, terza tappa del progetto
distribuzione tiene ancora (anche se negli Usa comincia a dare chiari
di Retail Institute Italy dedicato alla sostenibilità e all’economia circo-
segni di sofferenza), ma crescono moltissimo da un lato un sistema
lare nel settore Retail. Secondo questa fonte negli ultimi anni il setto-
di vendita relativamente nuovo come l’e-commerce che garantisce
re alimentare ha avuto una sensibile accelerazione nello sviluppo di
comodità, precisione e velocità, dall’altro l’antico sistema del negozio
soluzioni per garantire una filiera sostenibile. Temi quali l’attenzione
di vicinato che garantisce al consumatore di “non perdersi fra gli
per l’ambiente, il benessere animale, la tracciabilità e origine degli in-
scaffali” e di vivere un’esperienza d’acquisto di qualità guidata dal
gredienti, il rapporto con il territorio, la lotta allo spreco sono diventati
venditore specializzato, che conosce i gusti e le abitudini del cliente. I
di importanza strategica per le aziende, oltre che assumere un ruolo
relatori hanno sottolineato come i grandi cambiamenti in atto nella
di rilevanza dal punto di vista sociale.
14 LM SETTEMBRE 2021
Polo Logistico NaturaSì - Bologna.
La logistica sostenibile di NaturaSì
Secondo l’insegna NaturaSì, la sostenibilità come mission aziendale non sottrae nulla al business, bensì al contrario aggiunge distintività e risultati eccellenti nella competizione di mercato. Una visione supportata non solo dalla redazione del bilancio sociale, ma anche da svariati progetti che hanno come ambito di svolgimento la rete logistica e la gestione della supply chain
L
a necessità di sviluppare prodotti, e tutti i servizi correlati, in maniera sostenibile, non è più solo un aspetto accessorio o una caratteristica legata a settori di nicchia: è qualcosa che il
mercato chiede in modo sempre più convinto e che può rappresentare una chiave efficace per lo sviluppo del business. In questo senso merita riportare le strategie attuate nell’area logistica e supply chain da un operatore che è nato specificatamente sui pilastri della sostenibilità, l’azienda NaturaSì. Ne ha parlato Mario Cicolecchia, Logistic Manager di NaturaSì, all’ultima edizione di Drug Supply Chain, organizzata da Ikn alla fine dell’anno scorso.
Mario Cicolecchia Direttore Logistica NaturaSì
SETTEMBRE 2021 LM 15
Speciale
FMCG
La sostenibilità è il valore fondante di NaturaSì fin dalla sua nascita. Dal 1985 NaturaSì produce, distribuisce e vende al dettaglio prodotti biologici e biodinamici. Il gruppo conta 1.700 dipendenti e ha sviluppato nel 2020 un fatturato consolidato di 470 milioni di euro. Il modello economico realizzato da NaturaSì è, da due anni, esplicitato anche nel suo bilancio di sostenibilità costruito sull’integrazione sistemica di tre ambiti principali: l’universo agricolo, la fonte primaria da cui tutta l’azienda trae ispirazione; la comunità aziendale, rappresentata dalle sedi e dai negozi; e la società in generale costituita dai consumatori. Anche i processi dell’area operations e supply chain management hanno una parte importante nel percorso verso una maggiore sostenibilità, anzi proprio il modello distributivo ha conosciuto una sostanziale evoluzione. La rete logistica è composta da due centri distribuzione e otto transit point. I centri di distribuzione si trovano a Bologna e a San Vendemiano, sede storica dell’azienda e coprono un totale di 60mila mq di superficie. Dai due magazzini centrali vengono movimentati circa 25 milioni di colli all’anno, distribuiti su 200mila spedizioni che cubano circa 40-45 camion al giorno in partenza. Qui vengono stoccate le circa 12mila referenze del listino, in tutti i range di prodotto e di temperatura: ortofrutta, frigoconservati, surgelati, food e non food. I transit point sono dislocati in tutta Italia e fungono da tramite fra la trazione primaria e quella secondaria. Da qui vengono alimentati i 330 negozi NaturaSì e gli altri clienti dello specializzato serviti dal Gruppo (circa 8.000 clienti totali). In origine il modello logistico era fortemente centralizzato, con una classica struttura hub and spoke; presso i due magazzini centrali tutti i prodotti venivano ricevuti, stoccati, preparati per le spedizioni e inviati in consegna su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi tre anni l’azienda ha deciso di ammodernare questo modello centralizzato, rivelatosi eccessivamente schematico e rigido, per agevolare l’introduzione di un modello ibrido che vede sempre nei due centri distributivi il core dell’attività logistica ma che intende servirsi sempre di più della delocalizzazione. Con l’obiettivo della riduzione dei camion circolanti, gli otto transit point abbandonano il semplice ruolo di cross docking per svolgere un ruolo più significativo dal punto di vista logistico; anche i negozi, soprattutto quelli situati in alcune piazze particolarmente strategiche o dotati di conformazione fisica idonea, possono diventare nodi della catena logistica. Particolari dell’impianto automatico del ce.di di Bologna.
16 LM SETTEMBRE 2021
Come primo passo in questa direzione, si è partiti dal reparto ortofrut-
rante, per esempio a causa dell’entità dei pesi movimentati o dall’e-
ta, che per NaturaSì è una delle aree merceologiche più importanti.
sposizione alle basse temperature, cosa che può anche comportare
Oggi, molte forniture di ortofrutta risultano delocalizzate e dunque non
problemi a livello fisico, temporanei o permanenti.
vengono più inviate ad uno dei due cedi, bensì ad uno degli otto tran-
Questa la ragione per cui circa quattro anni fa è stato deciso di inve-
sit point. Questo comporta innanzitutto la riduzione dei tempi di tra-
stire fortemente su sistemi di automazione logistica, introducendo
sporto, grazie all’eliminazione della trazione primaria, cosa che garan-
sistemi di movimentazione e di picking automatico, o semi automa-
tisce shelf life più lunghe e una maggior freschezza della merce.
tico, che consentono di lavorare sia sul prodotto food, che sul prodot-
Inoltre – nell’ambito della sostenibilità economica – questo approccio
to frigoconservato a 4 °C. Per quanto riguarda il food, il sistema auto-
enfatizza il ricorso alla produzione locale, che è maggiormente incen-
matico consente di movimentare le referenze più pesanti oltre che
tivata a servire una determinata area, al posto di fornitori centrali ge-
altorotanti (esempio beverage o salse di pomodoro). Nell’area refrige-
stiti dai magazzini principali. D’altro canto, si riesce ad integrare nella
rata a 4 °C invece buona parte della movimentazione è gestita trami-
nostra rete quei produttori locali che non avrebbero la massa critica
te l’automazione, mentre le operazioni manuali vengono effettuate a
per entrare nel nostro catalogo nazionale, sia come volumi prodotti
temperatura ambiente.
che come capacità logistiche/distributive. Per queste realtà risulta più
Si parla in questo caso di sostenibilità sociale poiché tali innovazioni
vantaggioso appoggiarsi ai transit point, mentre sarà la logistica Na-
hanno portato in magazzino un ambiente di lavoro più agevole, con-
turaSì ad effettuare la distribuzione a livello locale.
fortevole e meno oneroso. Inoltre, l’introduzione di sistemi automatici in magazzino dà il via ad una serie di implicazioni altrettanto interes-
Vi è poi tutto il mondo dei servizi digitali, che rappresenta un’altra
santi. Innanzitutto l’efficienza di magazzino risulta sostanzialmente
forte evoluzione del mercato a cui è possibile rispondere solo con una
aumentata. Ciononostante, non è stato necessario ridurre il numero
rete logistica più moderna. Fino a qualche anno fa, ogni supermerca-
degli operatori; al contrario, l’automazione implica la presenza di
to era un semplice cliente: dal punto vendita venivano emessi gli ordi-
competenze che in un magazzino classico, prima, non erano richieste.
ni di rifornimento, che venivano poi evasi, preparati e spediti dal cedi.
Non si è trattato solo di assumere nuovo personale, bensì di portare
Oggi invece la crescente attenzione verso l’omnicanalità, la multica-
gli attuali operatori a crescere dal punto di vista professionale, pas-
nalità e l’ e-commerce richiedono di diversificare in modo sostanziale
sando da “classici magazzinieri” a veri e propri gestori di un impianto
l’attività del magazzino e le relative spedizioni. Per questo, l’azienda si
caratterizzato da un discreto livello di complessità. Tutto questo insie-
prefigge di costruire una serie di modelli logistici differenti, capaci di
me contribuisce a creare un ambiente di lavoro stimolante, dal quale
coesistere sulla stessa struttura e generando sinergie comuni dove
sono stati rimossi gli aspetti di fatica inutile, a basso valore aggiunto,
possibile o lavorando in autonomia al fine di sviluppare la massima
e che conduce allo sviluppo di competenze innovative, sviluppando i
flessibilità in termini di operations.
talenti interni oppure introducendone dall’esterno.
Altro vantaggio offerto da questo nuovo modello ibrido è quello della
La scelta dell’automazione si è rivelata vincente da diversi punti di
resilienza della rete, un aspetto che è diventato prioritario in seguito
vista, anche se ha richiesto molto tempo per arrivare alla sua formu-
all’emergenza sanitaria. Anche gli ordini on line di NaturaSì hanno visto
lazione definitiva. Una attenta riflessione ha portato a scegliere un
una drastica impennata, ed è stato necessario perciò predisporre dei
sistema di automazione che si è rivelato adatto proprio nei giorni di
sistemi di back up, in grado di soddisfare al meglio l’ondata di vendite
emergenza sanitaria, quando la crescita dei volumi è stata perfetta-
via e-commerce. In vista del consolidamento di questi scenari, serve
mente assorbita da questi sistemi, raggiungendo agevolmente volumi
un sistema organizzativo nuovo, in grado di tenere la catena logistica
target mai raggiunti in precedenza.
sotto controllo e garantire un livello di servizio elevato.
Per il futuro si sta anche valutando l’ampliamento del sistema con altre soluzioni che possano contribuire ad un ulteriore diversificazione
SOSTENIBILITÀ SOCIALE
dei modelli logistici. Un percorso in evoluzione che, in un contesto sempre più ricco di
Per l’esperienza maturata da NaturaSì in oltre trent’anni di attività, la
esigenze, porta a rispondere adeguatamente agli stimoli globali del
gestione interna di tutte le merceologie rende il lavoro logistico usu-
mercato.
SETTEMBRE 2021 LM 17
Speciale
FMCG di ANDREA PAYARO
Criticità e possibili miglioramenti per la gestione operativa della spesa online Per rispondere alle mutate abitudini d’acquisto e venire incontro alle richieste della clientela con una maggior presenza sui canali digitali anche per la spesa alimentare, le aziende retail si sono mosse già da tempo. Importante però è gestire e superare le criticità che rimangono ancora a livello logistico e operativo
L
e aziende si sono mosse già da tempo per rispondere alle
consolidamento dei prodotti corrispondenti alle varie righe d’ordine.
mutate abitudini d’acquisto e venire incontro alle richieste
Tali attività rappresentano dei costi per le varie insegne recuperati in
della clientela con una maggior presenza sui canali digitali
parte nel caso di un home delivery, ma non recuperati nel caso di una
anche per la spesa alimentare. Un processo già in atto dunque, che
modalità click & collect. Per quest’ultimo modello distributivo, infatti,
la pandemia e il conseguente cambio di abitudini che ha comportato,
solitamente non sono applicati dei sovraprezzi sul valore della spesa.
ha indubbiamente accelerato. Il passo avanti più importante è avve-
Il commercio elettronico realizzato da insegne della grande distribu-
nuto per l’home delivery, che ha incrementato la propria capillarità
zione organizzata è differente dai modelli di e-commerce fatti per
geografica sul territorio nazionale del +24% nel corso del 2020 e del
aziende brick & click in altri settori oppure per le pure player. Le fasi
click&collect che ha visto crescere, sempre lo scorso anno, del 30%
logistiche operative devono essere valutate con attenzione in quanto
il numero di punti vendita che offrono questo servizio. Un insieme di
costituiscono una voce di costo rilevante. Importante valutare per
fattori che ha portato il grocery online a raddoppiare i suoi volumi, pur
ciascuna modalità di consegna i relativi costi, sapendo che la prima
mantenendo un peso ancora esiguo, di circa il 2% sulle vendite com-
parte del processo logistico (elaborazione ordine, picking e confezio-
plessive. Queste le considerazioni presentate da Carlo Alberto Butta-
namento) è comune per le tre modalità ad oggi praticate dalle varie
relli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribu-
insegne: Click & Collect (C&C), che prevede il ritiro della merce acqui-
zione.
stata da parte del cliente nel punto di vendita; l’Home Delivery (HD),
A fronte di queste tendenze le aziende della distribuzione alimentare
che prevede la consegna presso il domicilio del cliente; il Locker, in
devono valutare con molta attenzione le fasi operative necessarie per
cui il prelievo da parte del cliente avviene da apposito armadio.
la preparazione delle spese da mettere a disposizione dei clienti. Ogni
Nella tabella presentata di seguito si mettono a confronto alcuni
spesa, infatti ha una fase di preparazione che coincide con un’elabo-
aspetti di un negozio brick & click comparati con un negozio food
razione dell’ordine a livello informativo e una fase di prelievo e di
grocery che attiva il servizio di spesa online.
18 LM SETTEMBRE 2021
NEGOZIO CLICK & BRICK
CLICK & BRICK FOOD GROCERY
un’iniziativa di commercio elettronico di tipo tradizionale, il prelievo può essere realizzato in un centro distributivo, per la spesa online,
Tempi di consegna Entro tre giorni dall’ordine
In giornata o il giorno successivo
dati i tempi brevi tra ordine e consegna e la deperibilità della merce i
Finestre di consegna per l’home delivery
Non necessarie
Necessarie per la presenza di prodotti a temperatura controllata
prelievi vengono solitamente fatti nel punto di vendita. I ridotti lead
Conservazione della merce
Nessuna richiesta
Prodotti per ordine
Meno di tre
Prodotti freschi (0-4°C) e surgelati (-18°C massima temperatura Art. 4 D. lgs 110/92) Negozio tradizionale 12 (“The rationale for 12 items is that it is the mean average number of items bought on a supermarket trip” (Anesbury et al, 2015; Anic and Radas, 2006; Baron and Lock, 1995; Schmidt, 2012)
time impongono all’HD la copertura di ambiti territoriali limitati, per cui il servizio viene attivato generalmente in aree urbane o ad alta densità abitativa. Al fine di ridurre la mancata consegna, le insegne offrono la possibilità al cliente di prenotare un periodo preferenziale per la consegna. Tanto più numerose sono le finestre di consegna fornite e tanto più difficile sarà ottimizzare i giri di consegna con conseguente
Preparazione della merce
Centro distributivo o punto di vendita
Punto di vendita
Prodotti
Prodotti a peso fisso
Prodotti a peso fisso e a peso variabile
La merce nel negozio è posizionata per aumentare le probabilità di
Ambito territoriale
Esteso (nazionale e internazionale)
Aree urbane densamente popolate e in prossimità del punto di vendita
vendita al cliente fisico, modello che si scontra con un posizionamen-
Controllo della giacenza
Affidabile
Possibili differenze tra giacenza dichiarata nel sito e reale
Resi
Sempre permessi
Gestione complessa
Mancata consegna In caso di mancata consegna viene riprogrammata un nuovo appuntamento
In caso di mancata consegna il prodotto potrebbe diventare non commercializzabile
LE CRITICITÀ
aumento dei costi.
to idoneo a minimizzare i percorsi del prelevatore o semplificare le operazioni di picking. Percorsi e tempi di prelievo non potranno essere minimizzati dal posizionamento dei materiali. L’ordine viene poi allestito negli stessi spazi destinati alla clientela. In caso di numerosi ordini ricevuti per via online si potrebbero realizzare delle congestioni su alcune aree, mettendo anche in evidenza la necessità di definire a chi dare la priorità di prelievo tra un cliente fisicamente presente nel punto di vendita o un operatore che sta prelevando per un cliente
I tempi di consegna per il prodotto alimentare devono essere molto
“virtuale”. Una volta prelevato, l’ordine del cliente deve essere stocca-
brevi. Il cliente si aspetta che la spesa arrivi in giornata o al più tardi il
ti in attesa del ritiro in negozio o in attesa dell’organizzazione del giro.
giorno dopo l’ordine. Purtroppo un prodotto alimentare deve essere
Lo stoccaggio deve essere realizzato conforme ai materiali prelevati,
gestito mantenendo le temperature adeguate. In un punto vendita
i quali possono richiedere temperature controllate per alimenti freschi
oltre ai prodotti non sensibili alle temperature, vi sono anche i prodot-
o anche per surgelati. Un’altra criticità è l’attendibilità della giacenza
ti freschi e i prodotti surgelati. Tali beni devono riuscire ad arrivare
visualizzata dal cliente online. Il dato mostrato a video viene aggior-
alla consegna al cliente garantendo le corrette temperature (l’Art. 4
nato dagli scarichi avvenuti alla cassa del supermercato. Il prodotto
D.lgs 110/92 stabilisce che i prodotti surgelati nell’intero processo
prelevato da un cliente fisicamente presente nel negozio ma non an-
logistico non devono mai superare la temperatura di -18°C). Per rispet-
cora pagato figura come disponibile. Anche se l’evento potrebbe es-
tare le normative quando si realizza l’HD i mezzi di trasporto devono
sere poco probabile, non bisogna dimenticare che è però possibile.
essere coibentati multi-temperatura. Stesso problema con il Locker
Ultimo, ma non ultimo, le aziende dovranno prendere anche in consi-
che deve prevedere aree a temperatura controllata così come le aree
derazione il fenomeno dei resi, problema molto importante proprio per
di stoccaggio per il C&C. L’HD introduce inoltre la criticità della conse-
l’e-commerce. I tassi di merce resa sono elevatissimi per le iniziative
gna. Al fine di minimizzare il rischio di mancata consegna con conse-
di commercio, stimolati anche dalla loro gratuità. Purtroppo il reso
guente ritorno del bene viene fornita al cliente la possibilità di preno-
viene generato per un successivo ripensamento del cliente o perché
tare il recapito all’interno di finestre temporali: tanto più tali finestre
le aspettative non sono corrisposte. Il numero dei NTF (No Trouble
sono strette e tanto più sarà difficile riuscire ad ottimizzare i giri di
Found - Nessun guasto / problema / difetto riscontrato – prodotti
consegna dei mezzi di trasporto. Proprio per questi vincoli operativi la
resi ma non guasti o difettosi) è infatti molto alto. Per un prodotto
spesa online è un servizio attivo sono nelle grandi città o in aree den-
alimentare, magari a peso variabile come frutta e verdura freschi o
samente popolate, proprio per minimizzare il costo totale del traspor-
prodotti da salumeria, una volta rientrati probabilmente non potreb-
to. Il grande successo riscosso dalla spesa online ha messo in discus-
bero essere più rivenduti, trasformandosi in puro rifiuto e generando
sione le fasi logistiche di preparazione della merce. Mentre per
uno spreco.
SETTEMBRE 2021 LM 19
Speciale
FMCG
POSSIBILI SOLUZIONI
gnato che torna al punto di partenza deve essere riprocessato per essere o reintegrato nella giacenza o deve essere controllato per va-
In ottica di un trend crescente del commercio online, le insegne devo-
lutare la destinazione finale: eliminazione in quanto il prodotto non può
no riorganizzare le operazioni logistiche al fine di non ridurre la propria
essere rivenduto per questioni igieniche o di salvaguardia della catena
marginalità. Alcune soluzioni potrebbero essere rappresentate da:
del freddo; svalutazione, mettendolo in vendita a un prezzo ridotto (p.e.
Dark store, area destinata al prelievo e alla preparazione della spe-
quando il packaging è danneggiato anche se il prodotto è integro).
sa realizzata separatamente dalle superfici di vendita tradizionali.
Alcuni pure player dell’e-commerce hanno creato dei marketplace
Nel caso in cui il dark store fosse in area attigua alla superficie di
paralleli destinati alla vendita di tutti quei prodotti che vengono chia-
vendita tradizionale, nel dark store verrebbero stoccati solo i materia-
mati “usati”. Nel caso del food questa alternativa potrebbe essere più
li ad alta rotazione. Il dark store potrebbe essere dotato di sistemi di
complessa da gestire.
stoccaggio automatici idonei per velocizzare le operazioni di prelievo e mantenere basso il numero di operatori coinvolti.
CONCLUSIONI
Prelievi di tipo batch per minimizzare i giri dei picker nella superficie di vendita. Il prelievo batch prevede che nello stesso giro di prelie-
L’evoluzione dell’e-commerce apre nuove opportunità ai negozi tradi-
vo vengano preparati più ordini. Tale modalità riduce i tempi e i costi
zionali (Brick & Mortar) consentendo l’apertura di un nuovo canale di
di prelievo, aumenta la probabilità di errore di prelievo se l’attività non
vendita. Il successo dell’iniziativa Brick & Click non dipende solo dall’in-
è opportunamente supportata da sistemi informativi adeguati.
terfaccia Web creata, bensì da come viene gestita la logistica distri-
Definizione di finestre temporali per la preparazione degli ordini.
butiva, che deve essere rapida, precisa e personalizzabile. Le insegne
Come è stato presentato in precedenza potrebbero verificarsi momen-
del food grocery hanno progressivamente seguito il trend della vendi-
ti di congestione su alcune aree del punto vendita in cui picker e
ta online, ma per i punti vendita tradizionali l’esperienza in rete ha
clienti tradizionali confluiscono nelle stesse zone. Una soluzione po-
delle criticità che i negozi di prodotti non food non hanno. Il picking
trebbe essere rappresentata dalla realizzazione del picking nei mo-
nel punto vendita, la deperibilità dei materiali, la necessità di garantire
menti in cui l’afflusso dei clienti tradizionali è minimo per non interfe-
la catena del freddo, i tempi di consegna brevi e la personalizzazione
rire con il processo di acquisto di quest’ultimi.
delle finestre di consegna comportano costi logistici non trascurabili,
Utilizzo di tecnologie informative destinate a minimizzare le fasi di
solo in parte ripagati dal prezzo applicato per la domiciliazione dei
prelievo grazie a sistemi di mappatura del punto di vendita. L’utilizzo
prodotti. Per riuscire a mantenere il business è quindi necessario ri-
di dispositivi in grado di elaborare le missioni di prelievo in ottica di
progettare il processo logistico dall’ordine alla consegna al fine di
minimizzazione dei percorsi e dei tempi è fondamentale e crea il
renderlo efficacie ed efficiente facendo leva sulle applicazioni e sulle
fabbisogno di un ambiente mappato in cui ciascun prodotto viene
soluzioni tecnologiche. Come alcuni studi hanno dimostrato, infatti, il
associato a una definita ubicazione. Se tale soluzione è ormai conso-
costo dell’intra-logistica nel punto di vendita corrispondenti al prelievo,
lidata nei magazzini, ad oggi nei punti di vendita le scaffalature con
imballo, preparazione documentale, stoccaggio posso raggiungere i
relativa ubicazione puntuale non sono ancora presenti se non in un
10 Euro per ciascuna spesa (Payaro & Papa; 2019). Dal momento che
numero ridotto di realtà.
sia C&C e il Locker sono servizi offerti spesso gratuitamente dall’inse-
Ambienti di stoccaggio. Il punto di vendita deve prevedere delle zone
gna, solo la reingegnerizzazione del processo può mantenere inalte-
a temperatura controllata in cui andare a stoccare le “spese” prepara-
rati i margini o farli crescere.
te. I Locker possono rappresentare una valida soluzione in quanto riducono i costi della gestione della spesa dopo la sua preparazione. Mentre con il C&C un operatore deve consegnare l’ordine all’acquirente, il Locker prevede che sia il cliente stesso ad andarselo a prelevare. Inoltre il Locker potrebbe essere posizionato in un’area ad accesso 24 ore 7 giorni alla settimana, aumentando il livello di servizio percepito dal cliente stesso. Gestione dei resi. Il materiale non accettato dal cliente o non conse-
20 LM SETTEMBRE 2021
REFERENCES
Anesbury Z.W., Nenycz-Thiel M., Dawes J., Kennedy R., 2015, How do shoppers behave online? An observational study of online grocery shopping, Journal of Consumer Behaviour 15(3) Anic I-D, Radas S. 2006. The relationships between shopping trip type, purchases made on promotion, and unplanned purchases for a high/low hypermarket retailer – evidence from the Croatian market. Economic Trends and Economic Policy 107: 27–45. Baron S, Lock A. 1995. The challenges of scanner data. Journal of the Operational Research Society 46(1): 50–61. Payaro A., Papa, A.R., 2019, Online grocery brick and mortar retailers. State of the art in Italy, in the proceedings 7th International Congress on Contemporary Marketing Issues. Schmidt M. 2012. Retail shopping lists: reassessment and new insights. Journal of Retailing and Consumer Services 19(1): 36–44
SPESA ON LINE NEL GROCERY: I DATI NETCOMM – POLITECNICO
L’
e-commerce non rallenta la sua corsa, anche superate, come tutti ci auguriamo, le fasi più acute della pandemia da Covid-19. Lo confermano i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, anche per quanto riguarda i beni di consumo, in particolare alimentari. Ormai non stupiscono i dati del 2020: secondo i dati raccolti, lo scorso anno la spesa online degli italiani in Food&Grocery ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro con una crescita del +84%. Quello che spicca è il dato previsionale relativo al 2021, per il quale è atteso un ulteriore importante balzo in avanti del comparto. Nel 2021 gli acquisti online nel Food&Grocery supereranno, infatti, i 4 miliardi di euro (+38% rispetto al 2020), trainati soprattutto dalla componente alimentare (+40%). «Il boost registrato dal Food&Grocery online nel 2020 è stato possibile grazie agli investimenti sostenuti dall’offerta che, spinta dall’emergenza sanitaria, ha finalmente acquisito consapevolezza delle potenzialità dell’e-commerce B2c. Si tratta di un potenziamento del servizio, e della sua capacità di soddisfare la domanda, che ha trovato fin da subito pronti i web shopper italiani» afferma Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c - School of Management del Politecnico di Milano. «I frutti di questi investimenti non sono però contingenti all’emergenza sanitaria bensì sono destinati a durare nel tempo: sono state gettate le basi per una crescita certa e sostenibile dell’alimentare online in Italia». «Comprare online cibo è sinonimo di scelta, qualità, servizio ma anche divertimento. Le esperienze, spesso forzate, di acquisto tramite i canali digitali sperimentate nel 2020 dagli italiani sono diventate nel 2021 una scelta consapevole, dettata da un’offerta online sempre più ricca, semplice e appagante. Ne è la prova l’incremento di 8 punti percentuali dal 2020 al 2021 degli italiani che dichiarano di aver vissuto delle esperienze di acquisto di prodotti alimentari totalmente legate a touchpoint digitali.
Questo fermento della domanda si riflette in un momento di profonda trasformazione per gli operatori del settore: quali siano i modelli di business vincenti è ancora una domanda aperta, ma certamente la competizione oggi è legata ai temi dell’integrazione tra canali, della velocità e qualità dei servizi offerti, nonché delle politiche di sostenibilità» aggiunge Roberto Liscia, Presidente di Netcomm ed Executive Board Member di Ecommerce Europe. Se guardiamo ai segmenti di mercato che compongono l’alimentare, si osserva una crescita a tassi differenti. Il Grocery Alimentare (cioè i prodotti da supermercato) cresce nel 2021 del +39% e sfiora gli 1,4 miliardi di euro. Alla caduta delle barriere all’acquisto dei consumatori, si accompagnano un incremento delle iniziative online su tutto il territorio italiano e un potenziamento dell’infrastruttura logistica, della capacità di consegna e delle modalità di ritiro della spesa. Il Food Delivery (ossia i piatti pronti), superate le difficoltà di inizio 2020 dovute alla chiusura dei ristoranti nel primo lockdown, nel 2021 continua a crescere con un ritmo sostenuto (+56%) e supera gli 1,4 miliardi di euro. A spiegare lo sviluppo del comparto è principalmente l’ampliamento dell’offerta, sia in termini di nuovi ristoranti che attivano in modo diretto o intermediato l’e-commerce, sia in termini di maggior copertura territoriale del servizio verso i
comuni più piccoli. Infine, l’Enogastronomia (i prodotti alimentari di nicchia) registra un aumento del +17% e raggiunge i 750 milioni di euro. Le restrizioni legate alla pandemia, di fatto, hanno favorito un processo di sviluppo dell’e-commerce B2c nel Food&Grocery. Da un lato l’offerta (supermercati, gastronomie, ristoranti), per compensare il calo di fatturato dei negozi, ha attivato investimenti in tecnologia e in potenziamento dei servizi per assicurare un canale di vendita (e di comunicazione) con i propri clienti; dall’altro lato la domanda (i consumatori), superata la reticenza iniziale, si è affidata all’e-commerce con sempre maggior naturalezza per la spesa quotidiana. L’accelerazione del comparto, seppur trovi le sue radici nello scoppio della pandemia, non diminuisce in concomitanza dell’allentamento delle restrizioni: sono state gettate le basi per una crescita “certa” e sostenibile dell’alimentare online in Italia. La pandemia ha quindi aiutato a gettare le fondamenta per lo sviluppo digitale del settore, spronando l’offerta verso importanti investimenti dedicati all’e-commerce B2c e aiutando i consumatori nel loro processo di educazione digitale. Si tratta di elementi permanenti che porteranno l’e-commerce a non essere più marginale nel Food&Grocery e a raggiungere tassi di penetrazione sul totale acquisti retail (ora siamo al 2,5%) in linea con quelli registrati nei principali mercati occidentali.
SETTEMBRE 2021 LM 21
Speciale
FMCG
Uno sguardo alla produzione: la scelta digitale di CARLSBERG
79 stabilimenti produttivi in Europa e Asia, 140 brand, 150 mercati serviti in tutto il mondo e circa 10 miliardi di litri di birra prodotti ogni anno. Questi i numeri principali del colosso Carlsberg, presente anche in Italia con tutti i marchi del gruppo Poretti, che ogni giorno deve coordinare una supply chain di rara complessità, sia inbound, come materie prime e risorse necessarie, sia outbound, come capacità di presidiare i mercati reagendo a tutte le sollecitazioni
I
llustrato ad inizio luglio da Marco Farina, Global Operational
Nata nel 1847 a Copenhagen, Carlsberg da sempre veste i panni
Technology Manager di Carlsberg e da Paolo Delnevo, Vice
dell’innovatore nel mondo della produzione alimentare. Fra le sue
President SER & GM Italy PTC, nel corso di un evento on line, il
scoperte si possono menzionare la scala del pH e il metodo della
progetto realizzato da Carlsberg con PTC riguarda un ampio per-
coltivazione del lievito per la produzione della birra lager, che poi si è
corso di trasformazione digitale che ad oggi, nel giro di due anni di
esteso a tutti i birrifici del mondo. Oggi questo gruppo impiega 41mi-
lavoro, ha coinvolto oltre trenta stabilimenti. L’azienda in particolare
la dipendenti, è presente in 150 mercati con 140 brand (Tuborg e
ha scelto di introdurre la Digital Manufacturing Solution Suite di PTC,
Baltika, ad esempio, fra gli altri marchi più noti; in Italia è presente con
basata su Microsoft Azure, nell’ambito di un progetto che mostra
i prodotti che fanno capo al Birrificio Angelo Poretti) e produce ogni
diversi punti di interesse. Innanzitutto, la necessità di introdurre un
anno circa 10 miliardi di litri di birra.
livello di digitalizzazione omogeneo anche su impianti non solo
Nel suo ruolo, Marco Farina fa parte della divisione Integrated Supply
lontani l’uno dall’altro, ma anche molto diversi come età o assetto
Chain, che ha sede a Zurigo e ha il compito di gestire i 79 stabilimen-
tecnologico; e inoltre, la sperimentazione di soluzioni avanzate di
ti produttivi in Europa e Asia, con tutte le funzioni di produzione, stoc-
analisi dei dati, capaci di evidenziare quelle correlazioni nascoste
caggio, distribuzione e qualità. I dipendenti che fanno capo a questa
che possono invece diventare informazioni strategiche per il miglio-
divisione sono infatti circa 22mila, in quanto comprendono tutte le
ramento dei processi.
forze produttive del gruppo.
22 LM SETTEMBRE 2021
Il progetto svolto con PTC è partito da un’esigenza specifica: unifor-
utilizzata come template su diverse linee fino al 2017 circa. Il limite
mare i sistemi di gestione della produzione (MES), in modo da ren-
di queste realizzazioni stava comunque nella necessità di ricorrere
dere trasparente il processo produttivo. L’esigenza di Carlsberg era
ad implementazioni locali, cosa che richiedeva un pesante footprint
quella di riuscire a tracciare e documentare in modo certo e affida-
di hardware installato in ciascuna sede, con server pesanti e infra-
bile l’intero processo di trasformazione delle materie prime in pro-
strutture complesse da realizzare. Dal 2018, con PTC appunto, il
dotti finiti, per garantire omogeneità e trasparenza operativa nei suoi
gruppo ha deciso di cambiare approccio, orientandosi verso una
stabilimenti dislocati nel mondo. Era necessario soprattutto aumen-
infrastruttura di raccolta dati basata su cloud.
tare gli indici di performance nel comparto F&P, Filling&Packaging, cioè la parte di processo produttivo che riguarda il riempimento
Dal punto di vista dell’infrastruttura dati, il cambiamento è notevole.
delle bottiglie, il confezionamento e la spedizione. Parliamo di 250
Rispetto ad uno stack classico a norma ISA-95, con la sua struttura
linee di produzione, tutte di origine “brownfield”: ovvero fabbriche
a livelli composta alla base dallo strato delle macchine, dai PLC e
ereditate da operazioni di acquisizione, impianti preesistenti e co-
SCADA per il controllo, e dal MES al di sopra di questa piramide se-
munque dotati di sistemi di automazione installati in momenti diver-
guito dall’ERP, con PTC è stato realizzato uno schema più fluido, nel
si. A questo si aggiunge una forte differenziazione delle linee stesse
quale i soggetti dati sono molteplici mentre la piattaforma operativa
e dei relativi contenitori, e le criticità legate al naturale invecchiamen-
è unica. In questo modo si crea una convergenza sulla quale è pos-
to dei sistemi di macchina.
sibile costruire diversi servizi, che consentono di gestire i vari aspetti del processo produttivo. Non più dunque un sistema legato al
L’intento del cliente però era quello di arrivare a digitalizzare veloce-
singolo sito produttivo, bensì un sistema che raccoglie in modalità
mente qualsiasi tipo di impianto. L’azienda lavora da diversi anni su
cloud tutti i dati dei vari siti produttivi. Lo strumento utilizzato per
questi obiettivi e anzi risalgono al 2012-2013 alcune installazioni
collegare le macchine è Kepware di PTC, che consente la comuni-
interessanti da questo punto di vista, con una soluzione che è stata
cazione dei dati raccolti attraverso un unico server di impianto.
SETTEMBRE 2021 LM 23
Speciale
FMCG
Qualunque tipo di macchina o sensore si voglia collegare, i dati ge-
dei processi produttivi. In pratica si tratta di utilizzare i dati prove-
nerati si possono raccogliere localmente e poi trasferire su cloud in
nienti dal MES per fare delle analisi predittive. In particolare è stato
un’istanza ThingWorx; e questa istanza racchiude dunque tutta la
scelto un impianto pilota, sul quale sono stati raccolti i vari segnali,
logica operativa del processo.
relativi a tutte le risorse necessarie per la produzione. In seguito è stato creato un modello esperto, in grado di identificare le ragioni
Non si tratta di mappatura uno-a-uno, bensì di possibilità di coprire
di eventuali fermi macchina o le performance di una determinata
diverse macchine su diversi birrifici attraverso dei cluster unificati.
linea durante un certo periodo di tempo. Sono stati estratti i dati
E questo semplifica moltissimo anche il processo stesso di imple-
relativi a 16 mesi di attività gestita dal MES e tutti questi dati sono
mentazione del sistema: di fatto in soli due anni sono state total-
stati dati “in pasto” al modello esperto, cioè alla soluzione di intelli-
mente coperte oltre trenta birrerie.
genza artificiale.
Il nuovo MES fornisce una dashboard principale semplice e sintetica,
In pratica i dati raccolti con il modulo Kepware da questa linea pilo-
fruibile tramite interfaccia web quindi senza la necessità di installa-
ta sono stati pre-processati in ThingWorx e poi reinseriti nel MES, su
re software on site, e anche su tablet per consentire all’operatore di
una nuova dashboard omnicomprensiva dove venivano mostrati i
muoversi lungo le linee produttive. Su questa dashboard sono forni-
dati analizzati e aggregati. I risultati sono stati molto interessanti in
te le informazioni sullo stato di avanzamento del processo corrente,
quanto il sistema ha consentito di far emergere dei dati significativi
per ciascun ordine di produzione sulle macchine principali. È anche
già presenti in origine, ma nascosti nelle loro correlazioni profonde.
possibile investigare la singola macchina come stato di funziona-
Per esempio è risultata evidente la correlazione fra alcuni tipi di
mento o traffico delle ultime ore e così via. Tutte queste informazio-
fermo macchina, relativi a depallettizzatori o alle etichettatrici, che
ni consentono di calcolare lo OEE, Over Equipment Efficiency, ovve-
sono rispettivamente a monte e a valle della linea di riempimento,
ro l’efficacia totale dell’impianto, garantendo così una maggiore
con i fermi macchina della riempitrice stessa; in pratica la riempitri-
costanza del prodotto e della produzione. Con un colpo d’occhio
ce non era comunque in grado di riassorbire senza danni un fermo
insomma i responsabili di linea possono capire se le macchine
macchina precedente o successivo. Altro fenomeno rimasto invisi-
stanno performando adeguatamente oppure no.
bile fino a quel momento è stato un problema relativo ad un partico-
Vi sono poi delle dashboard ulteriori e riassuntive che consentono a
lare formato di bottiglia, che risultava inadatto al sistema convoglia-
chiunque, ovunque si trovi, di capire come stanno andando i vari
tore. Una volta evidenziate queste informazioni è stato possibile
siti traendone informazioni aggregate sui periodi desiderati, oltre a
mettere in atto soluzioni correttive; ma va sottolineato che questi
generare delle proiezioni di massima sull’andamento futuro.
dati erano totalmente nascosti ed è stato possibile metterli in luce
Qui dunque il primo risultato del progetto: la capacità di acquisire
solo analizzandoli e aggregandoli con un sistema specifico.
rapidamente informazioni che riguardano anche la vita stessa dell’im-
I risultati di questo progetto pilota sono stati molto incoraggianti: si
pianto e risultano importanti per delinearne l’efficienza complessiva,
è ottenuta una riduzione di circa di circa 5 ore di tempi morti relativi
come ad esempio i consumi di acqua o di energia. Tutti questi dati
all’attività del filler, corrispondente a un incremento del 4,5% della
vengono raccolti dal MES, aggregati e visualizzati sulla dashboard,
produttività di questa macchina; un dato molto promettente se
sulla quale poi chi di dovere può decidere gli interventi più opportuni.
consideriamo che il filler o riempitrice è la macchina principale di una linea produttiva, quella che determina l’andamento vero e proprio
Il progetto però sta già andando oltre il raggio del MES e del solo
dell’efficienza della linea.
sistema di gestione della produzione, per entrare, con il nome di
Sulla base di questi risultati, per l’azienda si prospetta anche un’ul-
Smart Brewery, in un’ottica di digital transformation vera e propria.
teriore prospettiva di sviluppo: quella della manutenzione preventiva
Si tratta in pratica di generare servizi utili agli operatori, affinché
o predittiva. Non più dunque un sistema in grado di rilevare, ancorché
essi sulla base di queste informazioni possano prendere decisioni
in modo molto tempestivo, se ci sono problemi lungo una determi-
sempre più mirate e autonome. Si entra così nel campo dell’intelli-
nata linea, quanto piuttosto un sistema in grado di anticipare, di un
genza artificiale, con sistemi che consentono di ottimizzare ulterior-
tempo utile, un’eventuale disfunzione, e prevenire dunque l’insorgere
mente e soprattutto di fare previsioni sull’andamento successivo
di tali problemi.
24 LM SETTEMBRE 2021
FOCUS
BROTHER
Soluzioni di stampa per trasporto e logistica La gamma di stampanti per etichette industriali serie TJ di Brother è la soluzione ideale per soddisfare le esigenze di alti volumi di stampa
P
er le aziende che operano nel settore dei
zioni veloce e accurato. In questi ambienti frene-
Brother è la soluzione ideale per soddisfare le
trasporti e della logistica il tempismo e
tici, errori involontari nel controllo e nell’identifi-
esigenze di alti volumi di stampa.
la precisione sono aspetti fondamenta-
cazione delle scorte (anche a causa del danneg-
La gamma TJ è stata ideata per ridurre al minimo
li. Considerando i molteplici fattori che
giamento delle etichette in fase di trasporto)
i tempi di inattività assicurando la massima pro-
influiscono su ogni singola spedizione, quando le
possono portare a costosi errori, ritardi nelle
duttività grazie alla velocità di stampa fino a 14
attività non sono sincronizzate si crea un effetto
consegne e insoddisfazione del cliente.
pollici al secondo, ai nastri ad alta capacità e all’e-
domino che spesso può fare la
strema robustezza.
differenza tra una consegna pun-
Oltre a rendere disponibili diverse
tale o in ritardo. Per affrontare le
opzioni di connettività, tra le quali
molteplici sfide che derivano dalla
Wifi e Bluetooth, la nuova gamma
gestione di un’attività nel campo
di stampanti industriali TJ di
del trasporto e della logistica,
Brother stampa etichette durevoli
Brother è sempre “at your side” con
e di qualità elevata con una risolu-
soluzioni personalizzate e prodot-
zione fino a 300 dpi: le etichette
ti in grado di rispondere ad ogni
mantengono quindi la leggibilità
esigenza specifica.
anche in ambienti difficili e la conformità durante tutta la catena di
Nel campo della logistica e dei
fornitura. Inoltre, le stampanti di
trasporti, l’esigenza di ricevere,
etichette industriali TJ sono facil-
immagazzinare, localizzare e tra-
mente integrabili perché supporta-
sferire le scorte in modo efficien-
no i linguaggi di stampa più comu-
te pone le aziende che operano nel campo dello
Per la stampa di etichette di spedizione, imballag-
ni, inclusa l’emulazione ZPL2. Infine, i diversi
stoccaggio di fronte a una serie di sfide. La
gi, identificazione di scatole prodotto, scaffali e
display, LED, LCD e touchscreen garantiscono
gestione del magazzino è una complessa catena
pallet, etichette di conformità, la gamma di stam-
un’interfaccia utente intuitiva e un feedback imme-
di processi che richiede uno scambio di informa-
panti per etichette industriali della serie TJ di
diato per qualsiasi esigenza di configurazione.
BROTHER www.brother.it
SETTEMBRE 2021 LM 25
Speciale BEAUTY
Il “bello” della LOGISTICA di CECILIA BIONDI
La bellezza da sempre rappresenta un mercato vivace e remunerativo, con solide basi di ricerca scientifica e costante ricorso all’innovazione tecnologica. Un mercato tipicamente anticiclico per la sua capacità di generare presso i suoi clienti gratificazione a costi sostanzialmente accessibili a tutte le tasche e pertanto caratterizzato da risultati in crescita costante da almeno un ventennio. Nei mesi della pandemia da Covid-19 questi numeri hanno subito un rallentamento, ma per contro due linee di tendenza sono risultate maggiormente in evidenza: la sostenibilità ambientale e l’e-commerce. Alla prima si accompagnano i tre obiettivi cardine di ridurre, riutilizzare, riciclare, alla seconda invece la chance di recuperare le vendite perse nei mesi di lockdown, magari arrivando a toccare con queste progettualità nuove fasce di mercato. La capacità di realizzare questi obiettivi è richiesta sia alla fase di manufacturing, che vede spunti sempre più importanti di efficienza energetica e operativa, sia e in maniera dirompente alla gestione della supply chain. A questa in particolare si affida il compito di risolvere il rompicapo dell’on line, che va gestito in modo integrato e omnicanale insieme a tutti gli altri sbocchi tipici di questo settore: i negozi, da sempre luoghi di meraviglie in questo mercato che non conosce ombre
26 LM SETTEMBRE 2021
Numeri e prospettive di un MERCATO in crescita La bellezza salverà il mondo: chi scrisse queste parole aveva in mente altri valori, noi invece le usiamo per dire che intorno alla bellezza ruota un vasto mondo di oggetti, persone e attività che da sempre – basti pensare alle straordinarie collezioni di cosmetici che di norma si trovano nelle tombe degli antichi – sono perseguiti e coltivati con uguale passione da chi li produce e da chi li utilizza ogni giorno
N
ell’ampio panorama dei beni di consumo, il beauty spicca
vare la propria persona e voler affrontare la vita con maggior
innanzitutto per la sua rilevanza a livello economico e indu-
determinazione».
striale. Come illustrato da Renato Ancorotti, Presidente
Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche,
Ma non è solo questione di make-up. Secondo Cosmetica Italia, ogni
in occasione del 5° Beauty Summit organizzato a metà luglio da
individuo utilizza quotidianamente almeno otto cosmetici. Dai gesti
Pambianco News, il comparto italiano della bellezza oggi vale 10,6
legati all’igiene, passando per idratazione e protezione, fino ad arriva-
miliardi di euro e dà lavoro a 36mila addetti; la filiera che da questo
re al tocco finale di rossetto o profumo, i prodotti cosmetici sono in-
viene generata in Italia vale 33 miliardi di euro, con 400mila addetti.
dispensabili per il benessere di ognuno, in ogni età della vita. Questo
«È un’industria che fa bene al Paese: per i numeri economici che ge-
lo scenario di riferimento, poi c’è l’aspetto imprenditoriale che per l’I-
nera, per la parte scientifica che rappresenta e anche per il suo impat-
talia – che è un grande Paese manifatturiero nel comparto farmaceu-
to sociale. Questi sono i tre pilastri che meglio ci rappresentano». Un
tico – è prioritario, se pensiamo che il 67% del make-up consumato
altro dato interessante è quello che riguarda il numero delle aziende
in Europa e il 55% a livello mondiale è prodotto da imprese italiane.
associate a Cosmetica Italia: oggi 610, rispetto alle 519 del 2018, a
Infatti, in Europa il nostro Paese è il quarto sistema economico della
dimostrazione della vitalità del settore anche dal punto di vista im-
cosmetica dopo Germania, Francia e Regno Unito. All’innovazione e
prenditoriale. «Questi sono i sette pilastri della cura di sé: igiene, sana
ricerca scientifica, che rappresenta un pilastro di questo settore – si
alimentazione, prevenzione dei rischi, conoscenza, attività fisica, uti-
pensi che in Italia le imprese della cosmesi investono circa il 6% del
lizzo razionale di prodotti e servizi, benessere mentale» afferma an-
fatturato per l’innovazione e la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo,
cora Ancorotti. «Su quest’ultimo punto posso citare un’indagine fatta
contro una media nazionale stimata attorno al 3%; come valore, l’in-
dall’università di Hardward, condotta su circa duecento studentesse
vestimento in ricerca e sviluppo da parte dell’industria cosmetica in
universitarie, secondo la quale chi indossa il make up aumenta le
Europa è pari a 2,35 miliardi di euro – si aggiunge oggi un secondo
performance a livello cognitivo e consegue risultati scolastici miglio-
obiettivo strategico, quello della sostenibilità. A partire dalla produzio-
ri rispetto alla media. Trucco e cosmetici infatti sono talvolta consi-
ne, arrivando fino alla logistica e cercando di coniugare le aspettative
derati qualcosa di frivolo, al contrario chi ne fa uso dimostra di colti-
economiche con l’attenzione agli aspetti ambientali e sociali connes-
SETTEMBRE 2021 LM 27
Speciale
BEAUTY
si con le attività produttive e distributive. In questo percorso è coinvol-
svolgerà un ruolo strategico: il fenomeno infatti è dirompente. Come
ta l’intera filiera: la sfida è valorizzare e comunicare nel cosmetico fi-
quote, il mercato cosmetico in Italia nel 2020 ha perso su tutti i seg-
nito tutti gli sforzi, l’innovazione e le azioni che ciascun anello, a
menti: estetica -29%, erboristeria -26%, vendite dirette -30%, acconcia-
monte e a valle del processo produttivo, mette in atto per contribuire
tura -22,5%, profumeria -26,1%, farmacia -3,5%, mass market -3,8%;
a uno sviluppo sostenibile del settore.
mentre l’e-commerce è cresciuto del 42% (dati Cosmetica Italia). È vero che il suo valore di partenza era molto basso rispetto al fatturato
Tornando ai numeri, il fatturato complessivo delle imprese italiane nel
generato su altri canali; ma le previsioni dicono che tale tendenza sarà
2020 è stato di 10,641 miliardi di euro, con un calo del 12% rispetto al
confermata anche per gli anni a venire. Questo nonostante vi sia anche
2019; il fatturato conseguito in Italia è stato di 6,488 miliardi di euro,
un forte desiderio di tornare alla normalità, di cui l’acquisto in negozio
con un calo inferiore, dell’8,7%. Come fatturato, le aziende italiane nel
costituisce un passo indispensabile. Secondo le ultime ricerche citate
2021 dovrebbero crescere del 6,2%, una percentuale che non consen-
da Cosmetica Italia il 55% degli intervistati vuole provare i prodotti di
te di tornare ai numeri pre-Covid ma che fornisce già un segnale im-
persona, il 36% ritiene che in negozio abbia modo di verificare il pro-
portante di ripresa. A conferma di questi dati, anche quelli del consu-
dotto, il 34% ama girare in negozio anche alla ricerca di qualcosa di
mo interno. Nel 2019 questo ha raggiunto un valore di 10,558 miliardi
nuovo; tanti inoltre vedono nel negozio il luogo dove è possibile rice-
di euro; nel 2020 è diminuito del 9,6%, arrivando a 9,789 miliardi di
vere consulenze personalizzate, campioncini di prova e informazioni
euro; per il 2021 si dovrebbe crescere del 7,1%, tornando sostanzial-
su prodotti e offerte. L’e-commerce dunque continuerà a crescere, ma
mente ai livelli pre-Covid (10,486 miliardi di euro), più ancora negli
di sicuro non a scapito del retail tradizionale.
anni successivi con la previsione di arrivare a 10,912 miliardi nel 2022 e 11,259 miliardi nel 2023. Nel 2021 insomma stiamo ponendo le
I numeri globali sono in linea con quelli nazionali: come illustrato da
basi per una ripresa che dovrebbe riportare il settore sui tassi di cre-
Alessio Candi, Consulting e M&A Director Pambianco, il mercato
scita costante che lo hanno caratterizzato negli anni precedenti. «La
della cosmetica nel mondo vale oggi 200 miliardi di dollari; nel 2020
parola d’ordine è quella della ripartenza, ma per ripartire davvero si
è sceso dell’8%, ma è dal 2000 che cresce ininterrottamente del 4%.
dovrà passare attraverso tre parole chiave: sostenibilità, internaziona-
In Europa si è registrato il calo più importante (-16%), per contro quel-
lizzazione e digitalizzazione» conclude Ancorotti.
lo minore è stato in Asia (-4%), che è anche la regione che vale di più. Come merceologie, vi sono categorie che hanno sofferto di più: make
IL FENOMENO E-COMMERCE
up -18%, profumi -17%, igiene personale -8%, mentre skincare e haircare sono scese solo del 4%.
Sui tutti gli elementi chiave citati la logistica può dare un importante
Anche a livello internazionale l’e-commerce fa parlare di sé: dal 2014
contributo, ma naturalmente è sull’e-commerce che il suo operato
al 2020 il canale è cresciuto da 9 a 44 miliardi di fatturato nel mondo, quindi +30% anno su anno, mentre nel 2020 è cresciuto del 44% e ormai vale il 22% del mercato complessivo. A livello di aziende, guardando i fatturati dei nomi maggiori del settore, a fine 2020 la perdita si collocava intorno al 5% quindi una performance migliore di tanti altri settori, mentre già dal primo trimestre del 2021 i fatturati sono tornati a crescere totalizzando una media del +11%. Altrettanto interessate l’andamento azionario per il settore. Yaël Tull, vicepresident business excellence, global fragrances Shiseido Emea, qualche mese fa sul Corriere della Sera, ha affermato che «Tutte le categorie di prodotti di bellezza hanno sofferto per via del virus fino allo scorso settembre. Dopo di che si è avuta un’impennata nelle vendite». Il 2020 insomma è già alle spalle, il 2021 è un anno ancora di transizione, ma il settore già si aspetta una buona ripresa per il 2022, con una crescita che dovrebbe andare dal 5 al 10%.
28 LM SETTEMBRE 2021
Innovazione e sostenibilità sulle LINEE di PRODUZIONE Basta dare una scorsa alle novità e alle strategie annunciate dai maggiori operatori del settore, per capire che la sostenibilità è oggi un canale imprescindibile per parlare con il consumatore e per affiancarsi a lui nella ricerca di stili di vita più rispettosi dell’ambiente. L’innovazione dunque rimane come obiettivo esplicito ma molto più spesso viene messa al servizio della sostenibilità
P
er esempio, ad inizio marzo con un evento digitale intitolato Transparency Summit, il CEO di L’Oréal, Nicolas Hieronimus, e il Chief R&I and Tech Officer di L’Oréal, Barbara Lavernos,
hanno presentato gli impegni assunti dall’azienda su questi temi. L’Oréal infatti si è impegnata a trasformare la propria attività di ricerca e innovazione adottando un approccio basato sulla “Scienza Verde”, ossia basata sulla ricerca di soluzioni rinnovabili alternative agli ingredienti ottenuti dal petrolio. Entro il 2030 il 95% degli ingredienti L’Oréal saranno ottenuti da fonti vegetali rinnovabili, minerali presenti in grandi quantità o processi circolari, e il 100% delle formule rispetterà gli ambienti acquatici. Questa transizione avviene in un momento in cui la protezione del pianeta rappresenta un’assoluta necessità e, in seguito alla pandemia da Covid-19, si assiste a un incremento della domanda di prodotti che siano sicuri sia per la salute che per l’ambiente. Già nel 2020 l’80% delle materie prime del Gruppo era facilmente biodegradabile, il 59% era rinnovabile e il 34% era naturale o di origine naturale, inoltre il 29% degli ingredienti utilizzati nelle formule L’Oréal è sviluppato secondo i dodici principi della “Chimica Verde”. Nell’ambito del programma “L’Oréal for the Future” e in particolare con il supporto di Novéal, la Development Entity del Gruppo, l’azienda sviluppa e progetta i nuovi processi eco-responsabili e l’industrializzazione sostenibile degli ingredienti frutto della ricerca del gruppo. Grazie ai progetti Novéal, il gruppo dal 2005 ha ridotto del 72% le emissioni di CO2; due siti su tre sono “carbon neutral” e il consumo idrico dei siti industriali si è ridotto del 63%. Innovazione e sostenibilità anche per il principale sito produttivo Procter & Gamble a Pomezia, che diventa uno dei poli manifatturieri e logistici di P&G tra i più avanzati d’Europa, con processi sincronizzati, robot intelligenti, magazzini ultra-moderni e investimenti nelle competenze del personale. Il sito di Santa Palomba può vantare una catena produttiva e logistica ad alta automazione che segue ogni fase delle attività, dall’ingresso dei materiali fino all’uscita del camion con la merce. L’ultimo intervento riguarda l’introduzione di una innovativa monorotaia che movimenta in maniera automatica e intelligente i bancali, dalla produzione al carico, posizionandoli a pochi metri dai veicoli di trasporto. Il processo è interamente sincronizzato e digitalizzato: dalle materie prime all’impaccaggio, dal tunnel di collegamento con il magazzino automatico all’ingresso nei mezzi, fino ai controlli di sicurezza e qualità. Il mix di nuovi strumenti e processi consente di rispondere in manie-
SETTEMBRE 2021 LM 29
Speciale
BEAUTY
L’obiettivo della sostenibilità ambientale entra fortemente nelle scelte energetiche delle industrie del beauty, che con nuove soluzioni possono ridurre i consumi ottenendo così risparmi economici importanti, oltre a diminuire le emissioni nocive e migliorare la propria immagine agli occhi della filiera e del consumatore. Trendcolor ad esempio è una multinazionale che produce cosmetici per conto terzi, già attiva con i maggiori brand del settore, da qualche anno tra i leader mondiali del segmento più in crescita, quello dei nuovi Indie Beauty, marchi di proprietà di star dello spettacolo, famosi make-up artist e influencer. Passata in soli cinque anni da un fatturato di 800 mila a 12 milioni di euro, Trendcolor ha ampliato nel 2019 la sua produzione con un nuovo stabilimento produttivo situato a Cesate, in provincia di Milano, progettato in ottica Industry 4.0. In particolare, sul tetto della costruzione è situato un impianto fotovoltaico realizzato da Centrica Business Solutions, in grado di ridurre i costi dell’energia di circa 50 mila euro l’anno e diminuire al contempo di circa 190 tonnellate le emissioni di CO2 (l’equivalente assorbito da 15.800 alberi). Dopo la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico, Centrica Business Solutions ha installato anche la sua soluzione di energy insight, comprensiva della piattaforma basata su cloud PowerRadar™, che permette il monitoraggio in tempo reale e da remoto di tutti i parametri del sistema. Visualizzando in ogni momento (e su qualsiasi dispositivo) lo stato della produzione e del fabbisogno energetico della nuova unità produttiva, Centrica Business Solutions fornisce a Trendcolor i dati e le informazioni utili per una corretta strategia Lo stabilimento P&G di Pomezia.
energetica e per una gestione proattiva dei costi e della manutenzione. «I consumi di energia sono sotto i riflettori di tutte le aziende del
ra più efficiente alle richieste dei consumatori dettate dal trend cre-
settore chimico. Ma la sostenibilità, per le aziende cosmetiche in
scente dell’e-commerce e contraddistinte da ordini last minute,
particolare, diventa un fattore competitivo strategico. Comprare pro-
sempre più personalizzati in termini di quantità e qualità. Il tutto, con
dotti beauty sostenibili rassicura i consumatori e rappresenta un dif-
attenzione all’ambiente. Pomezia infatti si distingue per le buone
ferenziale che guida la scelta all’acquisto e migliora la reputazione del
pratiche di salvaguardia ambientale. Da anni ormai, lo stabilimento
brand anche presso partner e fornitori: una vera e propria leva compe-
non invia rifiuti di produzione in discarica e rispetto all’anno di riferi-
titiva» commenta Christian Stella, Managing Director di Centrica
mento 2010, ha ridotto del 40% l’utilizzo di energia (il 65% dell’energia
Business Solutions Italia.
utilizzata dallo stabilimento è prodotta in casa e il rimanente provie-
Installato sul tetto del nuovo capannone, l’impianto fotovoltaico, rea-
ne da fonti rinnovabili) e del 25% l’utilizzo di acqua, per unità di pro-
lizzato in modalità “chiavi in mano”, occupa un’area di 1.800 metri
duzione. Anche le emissioni di CO2 sono diminuite più del 60%. Un
quadri ed è costituito da 1.122 moduli da 275 Wp l’uno, per una po-
obiettivo, quello della sostenibilità, che viene ulteriormente persegui-
tenza elettrica totale generata di 308 kWp. L’impianto opera per circa
to a livello logistico anche con la strategia “No air in my truck”, ovve-
1.150 ore/anno, soddisfacendo l’intero fabbisogno del nuovo stabili-
ro massimizzando l’efficienza del trasporto con un maggior riempi-
mento, stimato in circa 350.000 kWh annui.
mento volumetrico dei camion, a cui si associa l’adozione di
Trendcolor ha scelto la formula contrattuale di acquisto dell’impianto
soluzioni di trasporto sempre più green.
tramite leasing finanziario, beneficiando, così, degli incentivi statali
30 LM SETTEMBRE 2021
Impianto fotovoltaico sullo stabilimento Trendcolor.
vigenti. Il payback time calcolato per l’impianto, considerando anche
contrattualizzato con E.ON la realizzazione di un impianto di trigene-
tutti i costi associati alla gestione e manutenzione, è inferiore ai cinque
razione.
anni. Centrica Business Solutions ha, infine, seguito direttamente
L’impianto, reso operativo in circa 12 mesi, è stato dimensionato in
anche tutto l’iter burocratico, dalle autorizzazioni alla gestione del
funzione del fabbisogno energetico annuale dello stabilimento: utiliz-
rapporto con il trader di energia, al quale viene venduto il 25% dell’e-
za un motore a combustione interna da 1,2 MWe alimentato a gas
nergia prodotta dai pannelli e non autoconsumata. «Per continuare a
metano e sarà operativo 6.000 ore all’anno, producendo 5,3 GWhe/
supportare la crescita» afferma Massimiliano Testa, della direzione
anno per alimentare le utenze, e 4,5 GWht/anno sotto forma di acqua
Legal, Financial and HR di Trendcolor «costruiremo a breve un ca-
calda e acqua fredda, per il processo produttivo e soddisfacendo
pannone gemello, dotato di un altro impianto fotovoltaico, realizzato
oltre il 70% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Parte del
ancora insieme a Centrica Business Solutions, con una potenza di
calore generato dal motore è infatti convogliato verso un assorbitore
500-600 kWp, che ci permetterà di raggiungere il totale soddisfacimen-
per la generazione di acqua fredda.
to del fabbisogno energetico e un risparmio stimato di oltre 100 mila euro all’anno». Il Gruppo Intercos, un grande gruppo italiano nato negli anni Settanta e ora attivo in tutto il mondo come operatore B2B, ha optato invece per la cogenerazione presso uno dei suoi principali siti produttivi in Italia. Anche questa realtà infatti pone fra le sue priorità la riduzione nell’utilizzo di risorse naturali, l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, l’efficientamento dei processi industriali per ridurre il consumo di energia, acqua e rifiuti e limitare le emissioni inquinanti e climalteranti. In questo contesto, Intercos ha avviato il percorso di efficientamento energetico degli impianti e tra le iniziative possibili ha fortemente creduto nella trigenerazione. L’impianto di trigenerazione è stato installato nello stabilimento di Dovera (Cremona), dedicato alla produzione di prodotti di make-up (dalla produzione del bulk, fino alla conversione in prodotto finito) e comporta un impegno energetico significativo. Per questo, a fine 2018, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e contribuire alla sostenibilità ambientale, Intercos ha
Impianto di trigenerazione per Intercos.
SETTEMBRE 2021 LM 31
Speciale
BEAUTY
Impostando tutto il flusso produttivo in ottica di efficienza, infine, SI PERSEGUONO IMPORTANTI OBIETTIVI DI INNOVAZIONE E DI SOSTENIBILITÀ, avendo come fine strategico un miglior servizio al mercato a minori costi per l’azienda L’impianto è contrattualizzato con E.ON secondo il modello ESCo,
presa di decisione e, in generale, di aumentare la reattività dell’azien-
per garantire allo stabilimento la fornitura di energia elettrica, termi-
da in caso di cambiamenti imprevisti al piano.
ca e frigorifera a un prezzo competitivo, senza alcun investimento
Il processo produttivo si divide in due step, preparazione bulk e
economico né preoccupazione tecnica da parte di Intercos. La tri-
confezionamento, e Tecnest ha individuato nel reparto confeziona-
generazione sotto forma di servizio, infatti, oltre a liberare risorse
mento il collo di bottiglia da cui partire per pianificare e schedulare
economiche e tecniche, permette di azzerare i rischi derivanti dalla
in maniera efficiente la produzione. «Il collo di bottiglia individuato
proprietà e dalla gestione dell’impianto quali minori prestazioni,
viene in primo luogo pianificato a capacità finita e successivamente
minor produzione e minori rendimenti.
viene schedulato. Una volta definito il piano del confezionamento abbiamo la certezza che il reparto di produzione Bulk è in grado di
Impostando tutto il flusso produttivo in ottica di efficienza, infine, si
rifornire il confezionamento. Il reparto Bulk subisce quindi un proces-
perseguono importanti obiettivi di innovazione e di sostenibilità,
so di sequenziazione dei batch di produzione» spiega Antonio Dota,
avendo come fine strategico un miglior servizio al mercato a minori
consulente Tecnest. «Per il reparto di confezionamento, invece,
costi per l’azienda. È il caso di Tricobiotos SpA, azienda nata nel
siamo ricorsi ad un approccio classico di pianificazione a capacità
1982 e specializzata nella produzione e commercializzazione di
finita e schedulazione, impiegando gli strumenti tipici di una schedu-
cosmetici per la cura e la bellezza dei capelli e di attrezzature e arti-
lazione avanzata».
coli per parrucchieri. La produzione è accentrata nello stabilimento
In termini di risultati, Tricobiotos ha riscontrato una maggiore strut-
di Vaiano (Prato) con una capacità produttiva di oltre 7.000 ton/anno
turazione dei processi aziendali, un migliore livello di servizio al
e un’unità di confezionamento in grado di gestire più di 20 milioni di
cliente – minimizzando gli sprechi e aumentando la produttività – e
pezzi/anno. Oggi l’azienda è presente in oltre 60 Paesi e distribuisce,
maggiore reattività alle perturbazioni sul piano di produzione. Il
esclusivamente tramite distributori, brand come Moroccanoil, L’Anza
tutto grazie ad un unico sistema avanzato di pianificazione e sche-
e Color Wow. Certificata ISO:9001 per le attività di ricerca e sviluppo,
dulazione studiato appositamente da Tecnest per rendere il proces-
produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici per capelli
so produttivo più smart ed efficiente.
e per l’erogazione di servizi professionali di formazione, oltre che UNI EN ISO 22716 per le Norme di Buona Fabbricazione, Tricobiotos sviluppa un fatturato di 22,5 milioni di euro e impiega cento dipendenti. L’azienda, che produce con logica make-to-stock, aveva manifestato la necessità di migliorare l’organizzazione dei processi di pianificazione, schedulazione e approvvigionamento. A questi obiettivi ha risposto con un progetto realizzato con Tecnest, che ha visto l’implementazione del software FLEX APS e MES con interconnessione 4.0 con le macchine di produzione. Il progetto è stato pensato per migliorare ulteriormente il livello di servizio al cliente finale in termini di affidabilità e condivisione della data di consegna degli ordini cliente, grazie a un controllo puntuale sulla disponibilità dei materiali e ad una maggiore efficienza dei processi di approvvigionamento, ricorrendo a magazzini esterni e al dispatching dei materiali verso i terzisti, ottimizzando la produzione nel rispetto dei vincoli e delle regole stabiliti. La soluzione sviluppata permette, inoltre, di elaborare piani alternativi per supportare la
32 LM SETTEMBRE 2021
Sistema di gestione della produzione Tecnest per Tricobiotos.
FOCUS
GXO
GXO, capacità logistica a servizio del beauty Servizio B2B e B2C per tutti i prodotti di cosmetica e profumeria: GXO propone i suoi servizi logistici a valore aggiunto specifici per il settore beauty
G
XO ha maturato un’esperienza specifica nel settore beauty e in Italia, in particolare, svolge tale servizio per la catena di profumerie Douglas, che
vanta 400 punti vendita sul territorio nazionale, derivanti anche dall’acquisizione di Limoni-La Gardenia avvenuta nel 2018. Alla rete del retail tradizionale si è aggiunta da quest’anno la gestio-
zino è dotato di tutte le certificazioni e autorizza-
razione delle confezioni regalo o l’inserimento nei
ne da parte di GXO del canale ecommerce, in
zioni necessarie e delle tecnologie idonee, come
colli destinati al cliente finale di tutta una serie di
forte crescita anche per effetto della situazione
ad esempio l’impianto antincendio sprinkler.
oggetti aggiuntivi, quali campioncini, voucher o
pandemica. Presso il magazzino centrale sito
biglietti d’auguri. A questi si aggiunge il servizio
all’Interporto di Bologna dedicato ai prodotti Dou-
Presso il magazzino sono svolte tutte le attività
glas, GXO si occupa della preparazione di tutti gli
di inbound e ricevimento merce, stoccaggio, pre-
di gestione dei resi.
ordini, sia quelli destinati ai negozi che quelli
parazione ordini B2B e B2C. Per quanto riguarda
Costante collaborazione con il cliente, ricerca
generati on line.
l’ecommerce, GXO si occupa della preparazione
delle migliori soluzioni tecnologiche e di automa-
L’assortimento è composto da circa 50mila refe-
degli ordini, che vengono poi messi a disposizio-
zione dei processi, miglioramento continuo e
renze, che si possono raggruppare fondamental-
ne dei corrieri che effettueranno la consegna su
attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambienta-
mente in quattro macrocategorie: make up, igiene
tutto il territorio nazionale. In particolare per l’area
le sono fra le note salienti di questo progetto, che
e accessori, skin care e profumi. In merito alla
ecommerce sono stati messi a punto diversi ser-
consolida il ruolo di GXO come operatore logistico
componente alcolica di questi prodotti, il magaz-
vizi a valore aggiunto, come ad esempio la prepa-
di riferimento anche nel mondo beauty.
GXO Viale Lombardia 38 20056, Trezzo sull’Adda, MI GXO.com commerciale@gxo.com
SETTEMBRE 2021 LM 33
Speciale
BEAUTY
Una SUPPLY CHAIN efficiente per rispondere al mercato Una volta prodotti i nostri cosmetici e fatti in modo da conquistare il mercato, bisogna far sì che arrivino nel modo e nel momento giusto di fronte agli occhi dei loro consumatori: qui siamo nell’area strategica della gestione della supply chain. I progetti più significativi vedono l’analisi accurata del flusso e delle richieste di mercato, con soluzioni in grado di prevedere le richieste e farvi fronte nel modo più tempestivo, e la gestione intelligente del flusso fisico, con tutta l’area dell’e-commerce e dei resi che occupa una parte sempre più importante delle attività di magazzino
S
ebbene incalzato dall’e-commerce, il retail tradizionale per la
ferimento alla supply chain, che doveva consentire di rispondere in
cosmetica rimane un canale privilegiato. Ma come alimentar-
modo capillare alle richieste del mercato. Questa crescita dirompen-
lo in modo ottimale, per rispondere ad un mercato più che
te - circa 16 volte nel giro di dieci anni - ha portato con sé alcune
vivace, a costi sostenibili per l’azienda? In questo senso un progetto
complessità gestionali e la necessità di trovare un nuovo slancio
esemplare è quello realizzato da Kiko Milano, che è stato recente-
competitivo all’interno di un mercato in continua evoluzione. Con
mente descritto con un dettagliato intervento all’ultima conferenza
l’ingresso del nuovo CEO, nel luglio del 2017, ha dunque preso il via
Supply Chain Edge Europe, organizzata dalla Italy Roundtable di
un programma di rinnovamento che ha riguardato in modo sinergico
CSCMP, da Gianfranco Mangili, Planning Director Kiko Milano.
e integrato le operations e ha avuto importanti ripercussioni sull’assetto logistico e sulle procedure di forecasting e replenishment.
Questo progetto aveva come obiettivo l’adeguamento dell’organizzazione aziendale alla rapida crescita della società, con particolare ri-
34 LM SETTEMBRE 2021
Kiko Milano è un marchio italiano di cosmetica fondato nel 1997, che
si è rapidamente affermato nel mondo per una serie di caratteristiche
cesso per la supply chain ha dovuto fare i conti con diverse comples-
distintive: fedeltà al valore del Made in Italy, alta qualità del prodotto
sità, a partire da quelle imposte dal layout dei negozi, dotati di
e allo stesso tempo ampio assortimento, continue novità e capacità
espositori con slot monoreferenza che non possono e non devono
di parlare ai clienti più giovani, provata anche dai 4,6 milioni di segua-
mai essere vuoti. «Compito della supply chain è di garantire a punto
ci su Instagram e altrettanti su Facebook. Nel 2019 ha fatturato 595
vendita la presenza di un certo numero di prodotti per tutte le catego-
milioni di euro, è presente con un servizio e-commerce in oltre trenta
rie preservando il minimo espositivo» spiega Gianfranco Mangili. Un
Paesi, oltre ad essere veicolata dai principali marketplace, e impiega
compito che è reso estremamente complesso dal grande numero di
oltre 6500 dipendenti. Il suo messaggio si è efficacemente imposto
referenze gestite (circa 1.500 SKU), composte sia da prodotti base-
sul mercato internazionale, tanto da passare nel giro di dieci anni da
line continuativi, rinnovati a ritmo serrato, che da nuovi prodotti lega-
sessanta a quasi mille negozi in 23 Paesi del mondo.
ti a collezioni stagionali, eventi speciali, collezioni capsule a vita brevissima.
Restringendo il campo sulla supply chain, tre sono stati i principi
Anche nel caso dei prodotti che godono di un alto tasso di fedeltà da
chiave del progetto: servizio al cliente, controllo dei livelli di stock,
parte del consumatore, l’andamento delle vendite è fortemente in-
visibilità e integrazione end-to-end.
fluenzato dalle promozioni che si susseguono nell’arco dell’anno e
Da un lato dunque si è lavorato per realizzare un sistema di pianifica-
hanno un impatto differente sui singoli negozi, oltre che dalla stagio-
zione totalmente integrata, dalla segmentazione di prodotto alle
nalità e dalle condizioni meteorologiche, dalla moda, dalla sensazio-
previsioni di vendita, dalla gestione delle materie prime e fornitori fino
ne del momento, ma anche dagli aspetti culturali di ogni singolo
alla gestione delle promozioni su ciascun negozio e per ciascun
Paese. «Nella cosmetica, sono molte le ragioni che possono spostare
prodotto. Da notare sempre l’aspetto di visibilità end-to-end, in parti-
in modo sensibile il comportamento del cliente, in modo spesso diffi-
colare per le previsioni di vendita: un solo numero deve attraversare
cilmente prevedibile. I sistemi precedenti non erano in grado di affron-
tutta la supply chain, dall’inizio alla fine. Dall’altro si è poi intervenuti
tare queste complessità» sottolinea Mangili. A supporto di questo
sul livello operativo, realizzando un nuovo modello di logistica e di-
progetto è stata scelta infatti la soluzione SO99+ di ToolsGroup, con
stribuzione integrata, con l’affidamento del servizio a un solo partner
cui l’azienda collabora fin dal 2013, sia per la definizione del piano di
logistico e un nuovo modello di collaborazione con i fornitori.
acquisto di magazzino, sia per il replenishment degli store.
In ogni caso sono i negozi, fisici od on line, il driver più strategico e
La reingegnerizzazione delle procedure di replenishment è stata
più complesso di questa catena, e ogni anello di questa è stato pen-
complementare e contestuale alla riorganizzazione della supply chain,
sato per gestire, anzi per prevenire le loro fluttuazioni. Il nuovo pro-
oggi affidata a un unico interlocutore che si occupa della gestione del magazzino centrale e della distribuzione nei quasi mille negozi nel mondo. La programmazione integrata delle attività prevede che il lancio degli ordini a magazzino avvenga due volte alla settimana: il lunedì per assicurare l’arrivo della merce in negozio il giovedì successivo, e il giovedì per l’arrivo il martedì successivo. Ogni lunedì mattina viene eseguito il processo di analisi delle vendite e di pianificazione del riassortimento, che genera l’emissione degli ordini per punto vendita. Questa programmazione permette di intercettare rapidamente i trend di consumo. «Grazie alla stretta integrazione tra le funzioni, possiamo assicurare in tempi brevissimi la disponibilità dei prodotti aumentando le probabilità di soddisfare la domanda in tempo per affrontare i picchi di vendita del weekend» afferma Mangili. In precedenza il modello di replenishment era piuttosto basico. Oggi, grazie a SO99+ il forecast in Kiko è molto più accurato ed è definito
SETTEMBRE 2021 LM 35
Speciale
BEAUTY
con dettaglio giornaliero per ciascuna referenza in ogni singolo
positivamente sull’organizzazione del lavoro del team dedicato»
store, considerando la stagionalità non solo del prodotto ma anche
prosegue Mangili.
del negozio. Il replenishment, ossia la definizione dei quantitativi da inviare ai punti vendita, viene calcolato sulla base del forecast, dello
Nel corso dell’evento CSCMP, in particolare, Gianfranco Mangili ha
stock in store, del livello di copertura previsto da Kiko per ciascun
ripercorso nel dettaglio il processo di allocazione dei prodotti di nuovo
negozio in base al livello di servizio desiderato, con un arrotonda-
lancio, caratterizzati dall’evidente complessità di non avere un’ampia
mento che tiene conto delle unità minime di movimentazione dei
base di dati storici su cui basare né l’iniziale assortimento, né i primi
prodotti a magazzino.
rifornimenti. In questo caso sono risultate particolarmente efficaci le capacità del sistema di gestire molti parametri date dalla tecnologia
I nuovi processi di forecasting & replenishment in Kiko hanno dato
di machine learning nativa nella soluzione ToolsGroup. In questo
vita a un flusso estremamente sincronizzato e teso: per fare in mo-
modo le novità vengono subito messe in relazione con i comporta-
do che l’ordinato sia in consegna entro giovedì, i piani di replenishment,
menti d’acquisto espressi da ciascun negozio o Paese nel quale esso
calcolati il lunedì mattina, vanno validati entro le ore 12.00 del lune-
si trova, superando invece i limiti di un processo di rifornimento uni-
dì stesso. Per fare questo, è stato introdotto un altro concetto stra-
forme per tutti i negozi. Per quanto riguarda il riassortimento, la pre-
tegico: il lavoro per eccezioni. In pratica, il team di pianificatori di Kiko
visione viene realizzata mettendo insieme i dati previsionali dove
ottimizza il processo di approvazione ordini attraverso un processo
possibili con un approccio più orientato alla copertura di stock, cer-
automatizzato che prevede la mappatura di un totale di otto KPI che
cando di passare al più presto ad un modello che consenta il minimo
consentono la valutazione e la validazione rapida del piano di reple-
possibile di stock con il massimo possibile di servizio al cliente.
nishment. I KPI tengono conto della combinazione di diverse criticità - per esempio una grande variazione del forecast nella settimana
Il progetto realizzato da Pupa – altro leader del settore con presenza
di riferimento rispetto alla precedente, valori anomali dello stock a
in 67 paesi del mondo, circa 4.500 profumerie in Italia e punti vendita
negozio, la segnalazione di un errore di previsione anomalo – e, in
diretti in Francia, Austria, Romania, Slovacchia, Ungheria e Repubbli-
caso di semaforo rosso su uno di essi, il piano entra in un flusso di
ca Ceca – insieme a KFI ha avuto come focus particolare il processo
validazione che prevede la verifica manuale da parte del team per
di reso, oltre che in generale l’ottimizzazione dei processi della supply
capire cosa sia successo e che tipo di azione intraprendere. «Il si-
chain. Le esigenze di partenza del progetto sono le stesse viste nelle
stema permette una vera gestione per eccezioni del processo di
pagine precedenti: la notevole evoluzione del settore negli ultimi anni,
replenishment, e ci ha permesso di ottenere una percentuale di
con la necessità di gestire richieste sempre più complesse. Dove
prevalidazioni corrette estremamente soddisfacente, impattando
prima si poteva consegnare ai big dealer e lasciare a loro l’onere
36 LM SETTEMBRE 2021
FOCUS
KNAPP ITALIA
Il profumo del successo Parfums Christian Dior, azienda del gruppo LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton) che distribuisce in tutto il mondo profumi e cosmetici esclusivi, ha automatizzato con KNAPP il suo CeDi Europeo
I
l centro di Saint-Jean-de-Braye di Parfums Christian Dior è responsabile dell’evasione degli ordini sia ai punti vendita in Europa, sia effettuati sul sito
Dior.com. Per ottimizzare i processi lavorativi, Parfums Christian Dior ha scelto Knapp per l’automazione del suo CeDi. Punti chiave nella progettazione della soluzione sono stati: • Omni-channel fulfillment • Trattamento rapido degli ordini • Flessibilità/scalabilità • Gestione di imballi: interi e pezzi singoli, di vengono preparati manualmente per l’immagaz-
tendo così la massima efficienza, flessibilità e
zinaggio nell’OSR Shuttle™.
qualità nell’evasione degli ordini, consentendo
per la spedizione, pallettizzazione ed etichet-
Il sistema di magazzino automatizzato OSR Shutt-
l’evasione di 2.000 righe/ora.
tatura automatica.
le™ è il cuore dell’impianto. Una caratteristica
I cartoni interi, prelevati direttamente dall’OSR
principale di questo sistema è il buffering degli
Shuttle™, vengono prima etichettati automatica-
Nell’area di ingresso merci, due robot depallet-
ordini prima della spedizione. L’OSR Shuttle, lun-
mente, poi disposti nella giusta sequenza per la
tizzano automaticamente i cartoni. Durante que-
go 50 m e largo 30 m, dispone di 38.190 posti di
palettizzazione automatica, attraverso tre robot,
sto passaggio, vengono automaticamente regi-
stoccaggio. Il picking manuale viene eseguito
e inviati alla spedizione.
strati e trasmessi al gestionale del magazzino
nelle otto stazioni di lavoro “Pick-it-Easy”. L’in-
La creazione del pallet di spedizione è determi-
peso e dimensioni di ogni imballo. Gli articoli
terfaccia utente guida l’operatore, tramite un
nata dal KiSoft Pack Master che calcola la com-
non adatti alla manipolazione da parte dei robot
touch screen, in ogni passo del processo, garan-
posizione ideale per ogni pallet.
diverse dimensioni e stoccaggio diretto • Buffering degli ordini, creazione di sequenze
KNAPP ITALIA SRL Centro Direzionale Colleoni Palazzo Taurus, 1 - 20864 Agrate Brianza MB Telefono 039 9631650 www.knapp.com - info.knappitalia@knapp.com
SETTEMBRE 2021 LM 37
Speciale
BEAUTY
Pupa: processo di reso con sistema put to light.
della distribuzione capillare ai singoli rivenditori ora, anche per i gran-
trata da parte dell’azienda la necessità di efficientare il processo di
di marchi, si è riscontrata la necessità di affrontare consegne nume-
gestione dei resi provenienti da profumerie, distributori e negozi.
ricamente molto più alte e più esigue dal punto di vista quantitativo.
Il primo passo è stato quindi lo studio e l’esame dei processi in esse-
Per completare il quadro, è necessario sottolineare l’impatto - su
re: precedentemente all’intervento, i resi arrivavano in azienda con
tutti gli aspetti logistici e gestionali interni a un’azienda - del necessa-
una semplice distinta di contenuto; il riscontro dei materiali presenti
rio aumento di referenze per poter mantenere inalterato il fatturato.
all’interno dei colli veniva effettuato manualmente, attraverso un
La frammentazione e la capillarità del delivery, insieme alla traccia-
processo molto veloce ma decisamente impreciso. Certificare in
bilità dei lotti, stanno quindi diventando sempre di più fattori chiave
maniera inequivocabile i prodotti restituiti dalla profumeria o dal
per il successo di un’azienda.
punto vendita è risultato essere la prima necessità dell’azienda. La seconda richiesta a KFI è stata quella di gestire in maniera effi-
Pupa tra l’altro ha da sempre puntato sulla tracciabilità nella gestione
ciente il magazzino, con una ricaduta positiva sul ricondizionamento,
della filiera produttiva, poiché tutti i prodotti sono monitorati da un
ovvero l’invio di parte dei resi nel canale degli outlet. Precedentemen-
ufficio preposto al controllo di qualità e la filiera del prodotto è trac-
te, per ricondizionare una categoria di prodotti era necessario aprire
ciata seguendo i modelli della GDO in campo alimentare. All’interno
manualmente tutti i pacchi giacenti in magazzino, dividere i prodotti
dell’azienda vi è quindi un processo molto rigoroso di tracciabilità
per categoria merceologica e verificarne le condizioni. Questo tipo di
lotti e di analisi della shelf-life e quindi di controlli ripetuti sulla qualità
processo aveva naturalmente un costo alto in termini di forza lavoro,
dei prodotti immessi sul mercato.
una gestione imprecisa delle effettive giacenze del magazzino e il
«La vocazione spiccatamente tecnologica dell’azienda ha portato
rischio – in mancanza di un controllo continuo – di trovare prodotti
Pupa a contattare KFI per analizzare insieme i vari processi distributi-
scaduti o in cattive condizioni, e quindi inutilizzabili.
vi e verificare eventuali aspetti migliorabili» commenta Marcello di Francescantonio, Logistic Manager di Pupa. «Dall’analisi congiunta
Insieme a KFI è stato studiato un processo di sorting in grado di
è arrivata la conferma di un sospetto: mentre il sell out è presidiato in
combinare le richieste del cliente e garantire una gestione efficiente
maniera ottimale, la gestione dei resi risulta essere l’aspetto più pro-
del processo di reso e di ricondizionamento. In particolare, sono
blematico del processo della supply chain». In particolare, si è riscon-
state progettate delle postazioni basate sulla logica di ventilazione
38 LM SETTEMBRE 2021
multireferenza vs monoreferenza utilizzando una tecnologia basata
ti per la cura e il benessere della persona, l’igiene della casa e la puli-
sul put to light: al momento del ricevimento, i colli vengono aperti e i
zia degli animali da compagnia. Lo stabilimento originario si è via via
prodotti scannerizzati. Contemporaneamente, lo scanner invia un
ampliato fino ad arrivare agli attuali 20mila metri quadri, con l’inseri-
segnale che si traduce in un impulso luminoso che consente all’ope-
mento di nuove soluzioni di rilevamento dati, automazione e robotica,
ratore di collocare in maniera intuitiva al posto giusto il prodotto in
che permettono il raggiungimento di elevate performance di produ-
uno dei molti vassoi presenti sulla rastrelliera creata da hoc. In questo
zione nel rispetto di rigorosi standard di qualità del prodotto finito.
modo si ha la certezza automatica di aver suddiviso i prodotti in
L’ultimo progetto realizzato riguarda un nuovo impianto robotizzato
maniera precisa, senza sprechi e in maniera veloce. Inoltre i singoli
per la pallettizzazione delle salviette, un aggiornamento nato con il
vassoi sono già pronti per essere confezionati, garantendo quindi una
preciso scopo di ottimizzare l’efficienza e lo sfruttamento degli spa-
messa a stock univoca.
zi all’interno del sito.
Il software progettato appositamente da KFI permette inoltre di sce-
Il progetto di ammodernamento è stato curato dal team di FM Vision
gliere la modalità di sorting a seconda della tipologia di ordine di reso:
che, grazie alla tecnologia e alla consulenza di Omron, ha fornito una
dopo la verifica del contenuto del collo, infatti, il software compie un’analisi qualitativa e quantitativa e poi propone le diverse opzioni di stoccaggio che possono essere funzionali per quel dato reso. Inoltre si possono lavorare ordini più voluminosi o identificare in tempo reale quali prodotti risultano essere fuori gamma e quindi non ricondizionabili. La soluzione proposta da KFI oltre a snellire e velocizzare il processo, ha inoltre il pregio di avere margine di errore estremamente basso (sotto l’1 per mille) e di essere di facile utilizzo: non sono infatti necessari corsi di formazione poiché in media dopo pochi minuti l’operatore è già in grado di operare autonomamente. Un’ultima conseguenza merita di essere citata: non dovendo più movimentare grossi colli e pesi, questa funzione è svolta in Pupa principalmente da personale femminile. Questo, come dichiara Marcello di Francescantonio, «rappresenta una risorsa ulteriore per l’azien-
Sistema di movimentazione Omron per Diva.
da e per l’intero processo produttivo: l’entrata delle donne in aree finora quasi totalmente precluse, ha permesso l’introduzione di migliorie e di innovazioni gestionali proprio in virtù della particolare sensibilità femminile che si sono aggiunti alle normali pratiche logistiche e gestionali dell’azienda».
IL CONTRIBUTO DELL’AUTOMAZIONE NELLA LOGISTICA In sede di magazzino, la scelta dell’hardware di movimentazione e in particolare di soluzioni automatiche è del tutto funzionale agli obiettivi del settore beauty: velocità e reattività di fronte a richieste sempre più dinamiche, per lotti numericamente inferiori e item numerosi. Ad esempio, Diva International è un’azienda umbra, con sede a Spello, attiva da trent’anni nella produzione e distribuzione di prodot-
SETTEMBRE 2021 LM 39
Speciale
BEAUTY
soluzione completamente automatizzata basata sull’impiego di cin-
dati non sono un semplice deposito di informazioni ma un patrimonio
que robot mobili autonomi (AMR) in grado di effettuare le operazioni
utile per migliorare le condizioni applicative.
di carico/scarico dei lotti confezionati dal fine linea verso le stazioni robotizzate di pallettizzazione. Il programma di sviluppo, che è dura-
Presso il centro logistico dedicato a Douglas di Ennigerloh in Ger-
to complessivamente circa un anno, ha portato anche alla revisione
mania, infine, Arvato Supply Chain Solutions collabora da tempo con
completa dell’architettura di controllo attraverso l’impiego di un ma-
Knapp e la stessa scelta sarà ripetuta presso il nuovo centro di di-
chine controller Omron NJ. Tutto ciò nell’ottica di pervenire a una
stribuzione di Hamm, attualmente in costruzione e che diventerà
gestione “olistica” del dato, dall’ordine fino all’evasione dei lotti, e alla
operativo nell’estate del 2022. Knapp infatti è stata incaricata di at-
creazione di uno storico per il tracciamento di tutte le attività coordi-
trezzare questo nuovo e modernissimo centro logistico, che avrà
nate all’interno dello stabilimento.
una superficie complessiva di 38.000 m2. Qui Arvato gestirà l’intera
Il nuovo impianto robotizzato di Diva International nasce dall’esigen-
logistica e l’allestimento degli ordini provenienti dagli shop online di
za primaria di rivedere la logistica di un fine linea ma senza alcun tipo
Douglas nella regione DACH e nei Paesi Bassi, coprendo una gamma
di intervento di ampliamento del locale preesistente, un capannone
di oltre 150.000 articoli diversi.
da circa 240 metri con cinque linee di produzione al suo interno. Al di
Douglas ha avviato il commercio on line nel 2018 con la strategia
là del mantenimento degli spazi, il passaggio da un processo pres-
Forwardbeauty; i passi successivi (come si può leggere nell’intervista
soché manuale di smistamento degli imballi sui bancali a uno com-
che conclude questo servizio) da parte dell’azienda prevedono una
pletamente automatizzato è stato effettuato tenendo conto di tutta
completa integrazione della supply chain, in grado di integrare le ri-
una serie di difficoltà oggettive a livello di sicurezza, velocità e pulizia.
chieste provenienti da shop online, marketplace e filiali. In questo
La soluzione sviluppata da FM Vision in collaborazione con Omron
contesto, Knapp installareà un sistema di shuttle dinamico di ultima
ha permesso a Diva International di efficientare le operazioni di logi-
generazione del tipo OSR Shuttle Evo 2D, con circa 130.000 posti di
stica e in particolare quelle legate al trasporto dal fine linea all’isola
deposito, 32 moderne postazioni di lavoro ergonomiche e una per-
di pallettizzazione. Senza modificare gli spazi a disposizione, la società
formance di deposito/prelievo di 12.500 contenitori all’ora, oltre
può oggi usufruire di due zone separate – una per il fine linea e l’altra
all’intero software di flusso dei materiali KiSoft, per una commessa
per la pallettizzazione – collegate in continuo da un sistema di tra-
che supera i 50 milioni di euro.
sporto automatizzato via AMR dei lotti di prodotto confezionato verso le isole di pallettizzazione. Al di là del mero risparmio sulla forza lavoro, riqualificata verso attività meno onerose e ripetitive, il lavoro svolto dai robot autonomi e la gestione integrata operata da un’architettura comandata da un machine controller Omron NJ ha permesso di eliminare tutti gli errori umani relativi alla gestione dei dati a magazzino e di avere una gestione più efficace delle anomalie. Decisiva, a questo proposito, l’integrazione con il sistema IT, che opera su due fronti: da un lato prelevando l’informazione per generare il lotto di produzione e portarla fino al carrellista che porta via il pallet, dall’altro recuperando tutti i dati e tutti passaggi della lavorazione per la tracciabilità. La flessibilità di una flotta di robot AMR e la possibilità di creare un’associazione dinamica fra il database e una missione reale consentono a Diva International di avere visione completa degli ordini e dei singoli trasferimenti di dati dal sistema informativo aziendale. Questo livello di integrazione consente all’azienda umbra di aprirsi verso il mondo dell’intelligenza artificiale, un orizzonte nel quale i
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Il sistema di shuttle Knapp OSR Shuttle Evo (©KNAPP/Niederwieser).
Douglas, alla forza dei negozi SI AGGIUNGE L’ON-LINE A colloquio con ALBERTO SCAGNETTI, Business Development Director Italy&Switzerland di GXO Logistics, e MARCO GIORGETTA, Regional CFO Southern Europe di DOUGLAS
Nata in Germania ad inizio novecento, Douglas è la principale catena di profumeria in Europa, attiva in Italia con circa 400 negozi a cui si affianca un canale ecommerce in forte crescita. Il suo partner logistico è GXO, che rifornisce tutti i canali di vendita dal magazzino sito all’Interporto di Bologna: 12mila mq di bellezza e benessere
Logistica Management: Vi chiederei innanzitutto di parlarmi di Douglas: la sua attività, il tipo di prodotto e la rete di distribuzione. Parliamo solo di negozi, o anche di altri punti di destinazione? Marco Giorgetta: Douglas è un’azienda storica del settore beauty in Europa. Con radici risalenti ad inizio ottocento come fabbrica di saponi – il nome è quello del fondatore John Sharp Douglas, scozzese di nascita – Douglas ha iniziato un lungo percorso di crescita e ampliamento naturale a partire dalla prima profumeria aperta nel 1910, diventando oggi il principale retailer di questo settore a livello europeo. Possiede un listino di circa 130mila prodotti, commercializzati in circa duemila negozi in tutta Europa. L’Italia, in particolare, spicca in questa rete con i suoi 400 punti vendita sul territorio nazionale, derivanti anche
ALBERTO SCAGNETTI, Business Development Director Italy&Switzerland di GXO Logistics.
SETTEMBRE 2021 LM 41
Speciale
BEAUTY
dall’acquisizione di Limoni-La Gardenia avvenuta nel 2018. Alberto Scagnetti: Limoni-La Gardenia era uno nostro cliente storico; la collaborazione con Douglas è per noi un’importante conferma del nostro ruolo di fornitori di servizi logistici e siamo ben lieti di poter ampliare il perimetro dei servizi offerti. Oggi si parla principalmente di sviluppo dell’ecommerce, un canale che nell’ultimo anno e mezzo, come noto a tutti, ha aumentato notevolmente la sua importanza. Fino a ieri, infatti, l’attività svolta per i negozi Douglas era sostanzialmente di rifornimento al canale B2B, quindi ai negozi, una presenza già molto rilevante per numerica e volumi erogati. In più, quest’anno abbiamo aggiunto anche la gestione del canale B2C: presso lo stesso magazzino ci occupiamo della preparazione di tutti gli ordini, sia quelli destinati ai negozi che quelli effettuati on-line. LM: Vediamo meglio il ruolo del magazzino: come è organizzato e quali attività vi vengono svolte in relazione a Douglas? MG: Da sottolineare la gestione dei resi, che è un punto molto imAS: Sito all’Interporto di Bologna, il magazzino di cui parliamo mette
portante e delicato quando si parla di servizi B2C. È vero che, rispet-
a disposizione dei prodotti Douglas 12mila mq. Per soddisfare i bi-
to ad un mondo fashion, il beauty genera un tasso inferiore, ma la
sogni del nostro cliente, nel corso degli anni abbiamo apportato
restituzione è sempre consentita e questa richiede da parte nostra
modifiche al deposito e l’assetto attuale prevede la gestione anche
e del nostro provider logistico di un servizio ad alto valore aggiunto.
del canale B2C, a seguito della quale abbiamo ottimizzato ulterior-
Nel momento in cui un cliente rende il prodotto acquistato, deve
mente le attività svolte, in modo da conseguire tutte le possibili effi-
essere effettuato un controllo qualità sul pezzo per verificare se
cienze operative. L’assortimento è composto da circa 50mila refe-
questo possa essere rimesso a stock e, dunque, reso disponibile per
renze, che si possono raggruppare fondamentalmente in quattro
una vendita successiva; in alternativa, se l’oggetto risulta inadatto
macrocategorie: make up (trucchi, rossetti, maschere…), igiene e
alla vendita, GXO provvede al suo debito smaltimento.
accessori (shampoo, bagnoschiuma, accessori per capelli…), skin care (creme per viso e corpo…) e profumi. In quest’ultima categoria
AS: Parliamo in ogni caso di un costante percorso di collaborazione
troviamo la prima particolarità importante, con la presenza di com-
con il cliente: in base a quelle che emergono come esigenze speci-
ponenti alcoliche in grosse quantità per le quali siamo debitamente
fiche, vediamo da parte nostra tutte le possibili idee o soluzioni in-
attrezzati: disponiamo di tutte le autorizzazioni e certificazioni ne-
novative in grado di soddisfarle. Il tutto all’interno di un processo
cessarie, nonché di tutte le tecnologie richieste, come ad esempio
aziendale di continuous improvement, che applichiamo a tutti i
l’impianto antincendio sprinkler. Presso il magazzino sono svolte
clienti gestiti nei nostri magazzini. In questo senso con Douglas nel
tutte le attività di inbound e ricevimento merce, stoccaggio, prepa-
corso degli anni abbiamo anche implementato nuove soluzioni
razione ordini B2B e B2C. Per quanto riguarda l’ecommerce, ci oc-
tecnologiche come carrelli di prelievo put to light e linee automatiche,
cupiamo della preparazione degli ordini, che vengono poi messi a
ad esempio per le operazioni di etichettatura, nastratura e smista-
disposizione dei corrieri che effettueranno la consegna su tutto il
mento dei colli; anzi sono appena state installate due nuove linee,
territorio nazionale. In particolare, per l’area ecommerce, sono stati
dedicate rispettivamente a B2C e B2B.
messi a punto diversi servizi a valore aggiunto, come ad esempio la preparazione delle confezioni regalo o l’inserimento nei colli desti-
LM: Allarghiamo lo sguardo al mercato: dal vostro punto di vista,
nati al cliente finale di tutta una serie di oggetti aggiuntivi, quali
quali sono le prospettive? Il beauty è sempre anticiclico come in
campioncini, voucher o biglietti d’auguri.
passato, o ha subito l’impatto del Covid?
42 LM SETTEMBRE 2021
non contengono più plastica: per i riempitivi, infatti, siamo passati solo a carta e cartone. Ma anche la carta non va sprecata. Infatti, sul canale B2B abbiamo ridotto in modo sostanziale l’utilizzo di nuovi cartoni per la spedizione dei colli: per le spedizioni ai negozi, abbiamo introdotto delle cassette in plastica riutilizzabili, che vengono riconsegnate vuote al deposito per il trasporto successivo, riducendo notevolmente la quantità di materiali utilizzati e conseguentemente di rifiuti da smaltire. Naturalmente le casse sono tutte tracciate con barcode, per sapere sempre dove si trovano e da quale destinazione devono rientrare. MG: Altro punto di attenzione, sono le soluzioni per la gestione ottimale dei volumi all’interno dei veicoli: in particolare, abbiamo concordato diverse tipologie di colli, per garantire le migliori condizioni di trasporto, ottimizzando al meglio i carichi. LM: Che cosa rappresenta il mondo beauty per GXO: una novità, MG: A dire il vero, il beauty non si può definire anticiclico, bensì de-
rispetto ad altri settori che potete considerare più “core”, o un
cisamente in crescita: tolto, infatti, quello che è stato l’effetto della
passaggio naturale?
pandemia, l’andamento dovrebbe tornare al ritmo normale, in crescita da anni e previsto in ulteriore aumento per quelli a venire. Di-
AS: Tutta l’area della profumeria, legata al più ampio universo del
versi studi prevedono per il 2021 un tasso di incremento del 9-15%,
largo consumo, è un mondo nel quale ci sentiamo molto a nostro
rispetto al 2020, anche se tanto dipende ancora da come evolverà
agio, e per diverse ragioni. Innanzitutto, direi anzi che fashion e be-
questa situazione. L’impatto della pandemia, infatti, si è avvertito con
auty hanno moltissime caratteristiche in comune, dunque ci risulta
forza anche sul settore beauty, che rispetto al 2019 ha subito una
più che naturale espanderci anche in questo secondo settore. Il
riduzione dei suoi volumi di circa il 13%. Dall’altra parte, però, si è
settore cosmetica è anche molto sfidante per la sua complessità e
verificato un forte incremento del settore ecommerce, che invece è
ci stimola a mettere a frutto le esperienze maturate anche in settori
cresciuto di oltre il 40% rispetto al 2019, con le performance del
diversi. Ad esempio, tornando al caso dei prodotti di profumeria, a
canale online di Douglas significativamente superiori al mercato.
base alcolica, la loro pericolosità impone adeguate procedure in sede di trasporto e di stoccaggio, soprattutto se presenti in elevate
LM: Considerando le normative in discussione a livello europeo e
quantità: entriamo in questo caso nelle specifiche di gestione ADR,
la crescente sensibilità dei consumatori, come contribuite, a livel-
sulla quale abbiamo maturato esperienze particolari anche con altri
lo di processo logistico, alla riduzione dei materiali plastici o ad
clienti e in siti sottoposta a normativa Seveso. Altre criticità partico-
una miglior gestione delle risorse in generale?
lari relative al prodotto, come la deperibilità o le condizioni di conservazione, probabilmente risultano meno stringenti rispetto ad altri
AS: Va detto che dal punto di vista di social responsibility, Douglas
settori come il food o il farmaceutico, ma chiaramente dobbiamo
e GXO condividono gli stessi obiettivi. Qualsiasi richiesta di Douglas
garantire a questi prodotti perfette condizioni di conservazione, oltre
relativa a soluzioni o processi più green, non ci ha mai trovati impre-
a rispettare rigorosamente le modalità di gestione FIFO.
parati: sono tutte modalità operative che da tempo applichiamo
Di conseguenza, anche in termini di fatturato per GXO il beauty è un
anche in altri depositi. Per fare qualche esempio, il magazzino di
settore importante: con una quota del 13%, si posiziona secondo
Bologna è stato dotato nel 2019 di un impianto fotovoltaico e sono
solo al fashion. Per noi si tratta di un settore strategico anche in
state sostituite tutte le lampade tradizionali con luci led.
prospettiva futura, considerando quelle che, al di là degli eventi di-
Dal punto di vista dei materiali, tutti i colli destinati al cliente finale
storsivi dell’ultimo anno, sono le sue prospettive di crescita.
SETTEMBRE 2021 LM 43
Speciale PACKAGING a cura di MICHELA DEL PIZZO
IL PACKAGING MODERNO?
Efficiente, sostenibile e idoneo all’handling
44 LM SETTEMBRE 2021
Studiare e progettare il packaging giusto è essenziale per consentire ad un’azienda di rimanere competitiva, ridurre i costi relativi ai materiali, al processo di imballaggio, al trasporto, agli eventuali resi per rotture e limitare l’impatto ambientale della propria produzione. Spesso accade, infatti, che le aziende si concentrino troppo sul prodotto e poco sull’imballaggio. Fin dalle prime fasi di progettazione
I
QUANDO L’IMBALLO DIVENTA FUNZIONALE n passato l’importanza data alla funzione comunicativa del packaging e la continua ricerca di originalità della forma e dei materiali delle confezioni limitavano molto l’efficienza logistica, che richiede invece soluzioni standardizzate e modulari per facilitare il trasporto ed il rifornimento a scaffale. Ma oggi non è più così. Negli ultimi anni infatti gli interventi concordati tra industria e distribuzione sono proseguiti a vantaggio del packaging “da trasporto” per il quale si deve tener conto (soprattutto per quanto riguarda forma e dimensione) della sua disposizione in contenitori di spedizione (imballaggio secondario), che a loro volta possono essere disposti su
imballaggi terziari come i pallet, l’unità di carico più utilizzata e diffusa nella distribuzione. Nell’ambito della progettazione di nuove soluzioni per packaging, l’affermazione della GDO ha portato in primo piano le esigenze di logistica distributiva e di caricamento nonché le valutazioni relative alla redditività della superficie espositiva. Ciò è ad esempio dimostrato dal fatto che forme e dimensioni di packaging pressoché omologate hanno acquisito un’importanza maggiore rispetto a design originali che sono sempre stati considerati fonda
mentali per la
riconoscibilità della marca all’interno di un contesto eterogeneo come la GDO. Risparmi in termini di volume del packaging incidono positivamente sulla saturazione del singolo carico di spedizione e quindi sull’ottimizzazione dei carichi movimentati, con conseguente diminuzione del numero di mezzi circolanti su strada. Inoltre, anche la diminuzione del peso del packaging
invece dovrebbero essere
(minor utilizzo di materiale a parità di resistenza) voluta da molte aziende ha avuto notevoli
presi in considerazione tutti
effetti positivi sul risparmio di costi di trasporto, oltre che sull’impatto ambientale.
gli aspetti legati al prodotto – dalla sua estetica alla sua
Studiare e progettare il packaging giusto è essenziale per consentire ad un’azienda di rimanere competitiva, ridurre i costi relativi ai materiali, al processo di imballaggio, al trasporto, agli
“attitudine” all’imballaggio
eventuali resi per rotture e limitare l’impatto ambientale della propria produzione. Spesso ac-
– cercando di migliorarli
cade, infatti, che le aziende si concentrino troppo sul prodotto e poco sull’imballaggio. Fin
attraverso tecnologia e automazione, così da
dalle prime fasi di progettazione invece dovrebbero essere presi in considerazione tutti gli aspetti legati al prodotto, dalla sua estetica alla sua “attitudine” all’imballaggio. Verificando subito, per esempio, la robustezza (l’indice di fragilità) di un prodotto, si potrebbero eliminare i
ottenere benefici lungo tutta
suoi punti critici ed evitare così il rischio di dover progettare un imballaggio costoso e poco
la catena distributiva
funzionale per poterlo trasportare in tutta sicurezza. La progettazione di un prodotto efficiente deve quindi iniziare già con l’azione del marketing, che nel definire le specifiche di prodotto e di design deve considerare l’indice di fragilità, minimizzare modelli e kit, quantificare i plus delle prestazioni, ecc. Successivamente il reparto ricerca e sviluppo deve proseguire la progettazione dell’imballaggio applicando il proprio know how su materiali, metodi, macchine di trasformazione ecc., cercando di stimolare le azioni di cost improvement. Il reparto ingegneria/ produzione deve poi eseguire delle prove di packaging sulle fasi iniziali del progetto, assicuran-
SETTEMBRE 2021 LM 45
Speciale
PACKAGING
do soluzioni di riuso e suggerendo le soluzioni di imballaggio a
tenzione al green è sempre più rilevante anche in Italia: da un’inda-
minor manodopera. Alla direzione acquisti spettano infine le valu-
gine dell’Osservatorio GS1 Italy è infatti emerso come la quota dei
tazioni tecnico economiche delle scelte progettuali e alla logistica
pack riciclabili al 100% sia aumentata dello 0,6% nel corso del 2020.
la gestione ottimizzata delle scorte dei materiali di imballaggio, del
Un boom economico reso possibile da ingenti investimenti in ricer-
magazzino e delle modalità di trasporto.
ca e innovazione mirati da parte di numerose aziende in tutto il mondo che stanno varando soluzioni alternative alla plastica. Ma
Seguendo le giuste procedure l’azienda potrebbe quindi realizzare
quali sono i materiali eco-friendly più innovativi utilizzati per i packa-
una soluzione in grado di ridurre il volume di spedizione, migliorare
ging? Packaging World ne elenca alcuni: si passa dalle alghe mari-
la protezione del prodotto, ridurre i volumi di stoccaggio a magaz-
ne, studiate in India dal National Institute of Ocean Technology,
zino, fornire maggiori possibilità di unificazione con altri prodotti
alla miscela prodotta con fibra di legno, nanoclay e lignina dell’Uni-
morfologicamente complessi di peso e volume simile e rendere
versità Aalto di Espoo in Finlandia, dalla carta riciclata, usata per
possibile l’impiego del materiale di riempimento anche per altri
eliminare circa 66 tonnellate di plastica l’anno, agli imballaggi rea-
prodotti (con ulteriore miglioramento nella gestione scorte e dei
lizzati con il sottoprodotto dei semi di cacao fino al sacchetto per il
volumi). Il metodo da seguire per realizzare il miglior imballaggio
pane che incorpora bucce d’avena derivanti dal processo di maci-
possibile dovrebbe prevedere le seguenti fasi:
nazione del frumento.
1) Effettuare l’analisi dei rischi della distribuzione 2) Determinare l’indice di fragilità
L’importanza del packaging eco-friendly è una tematica fortemente
3) Valutare eventuali modifiche del progetto prodotto
sentita anche dai millennial: da una recente ricerca pubblicata su
4) Scegliere i materiali di imballaggio
The Harvard Business Review è infatti emerso come il 65% dei
5) Progettare il sistema di imballaggio
giovani preferisca acquistare prodotti da brand che supportano la
6) Effettuare le prove di trasportabilità sul prodotto imballato.
sostenibilità ambientale. E ancora, secondo un’indagine pubblicata su Forbes, 9 leader su 10 sono consapevoli del fatto che i giovani
GREEN PACKAGING: È VERO E PROPRIO BOOM
consumatori tendono a criticare in maniera aspra le aziende che non si attivano sul rispetto per il Pianeta. Il packaging sostenibile
Innovazione e sostenibilità continuano a essere i filoni principali del
crea fiducia nei clienti e migliora la credibilità del marchio.
futuro della GDO post Covid: due strade parallele, mai così unite e intrecciate come nel caso dei “green packaging”. Un settore in forte
Le innovazioni per un Pianeta più pulito a partire dalla grande distri-
crescita che, come evidenziato da una recente ricerca pubblicata
buzione non finiscono qui: addirittura il cemento, con l’aggiunta di
da Market Watch, aumenterà a livello globale di ben 154 miliardi di
sabbia e acqua, fornisce la miscela ideale per la produzione di ba-
dollari entro il 2028 (+60%) raggiungendo un fatturato superiore a
rattoli sostenibili, mentre, allo stesso tempo, il Malay Mail parla dei
413 miliardi: un CAGR, dunque, del 6% nei prossimi sette anni. L’at-
funghi come equivalenti compostabili del cartone in grado di ridurre
46 LM SETTEMBRE 2021
UN TOOL PER OTTIMIZZARE L’IMPRONTA AMBIENTALE DEL PACKAGING
L
a sostenibilità del packaging è diventata una priorità, in primis tra i consumatori, che sono sempre più consapevoli delle potenziali conseguenze ambientali
legate ai comportamenti d’acquisto quotidiani. Di conseguenza, le aziende si interrogano in maniera sempre più sofisticata rispetto a come rendere i loro imballaggi più sostenibili: per ridurre in maniera significativa gli impatti ambientali, è necessario quindi andare oltre la semplice sostituzione di un materiale con altri che appaiono meno impattanti. Al contrario, è necessario un approccio a livello
sostenibilità ambientale. Strumenti che, come eQopack,
di sistema e metriche basate sulla scienza, che tengano
vanno nella direzione della digitalizzazione, della
conto dei fattori ambientali, come il cambiamento climatico,
condivisione e dell’accessibilità di metriche scientifiche a
l’uso del suolo e l’uso dell’acqua, durante l’intero ciclo di vita
tutta la filiera del packaging consentono anche ai non
della soluzione scelta per l’imballaggio, dalle materie prime
specialisti di prendere decisioni informate e solide rispetto
alla fine del ciclo di vita.
alla sostenibilità ambientale di una scelta rispetto ad un materiale o ad una configurazione. «Grazie ad iniziative
Per questo Quantis ha recentemente presentato eQopack,
multi-stakeholder come SPICE - una piattaforma di
un tool SaaS (Software as a Service) che, a partire da
progettazione ecocompatibile, co-sviluppata da 25
metriche ambientali solide, condivise ed affidabili, consente
importanti aziende della cosmetica in grado di valutare le
di misurare l’impronta ambientale degli imballaggi e di
prestazioni di una confezione di prodotto cosmetico in ogni
integrare l’ecodesign in tutte le fasi di sviluppo del
fase del ciclo di vita (dalle materie prime alla fine del ciclo di
packaging, garantendo un processo di progettazione più
vita), calcolando un’impronta ambientale olistica che valuta
sostenibile e consapevole. eQopack consente inoltre ai
16 categorie di impatto (cambiamento climatico, uso di
progettisti di valutare le diverse opzioni possibili di
risorse e acqua, effetti sulla biodiversità e altri) - il settore
imballaggio utilizzando indicatori di circolarità, quali
Cosmetico ha guidato, sostanzialmente, l’innovazione sul
riutilizzabilità, contenuto riciclato, rapporto peso confezione
tema del packaging sostenibile. Grazie ad eQopack, oggi, le
/ peso prodotto.
aziende del settore Food, hanno accesso a set di dati
A partire dagli impegni presi nei confronti dei consumatori,
personalizzati e possono scegliere gli indicatori più rilevanti
degli stakeholder e del pianeta, le aziende si orientano
e adattare dataset alle loro esigenze, ad esempio in
sempre più nella direzione di apportare cambiamenti
relazione alla scelta di tipi di materiali specifici» commenta
concreti e monitorare i loro progressi lungo il percorso della
Simone Pedrazzini, director Quantis Italia.
SETTEMBRE 2021 LM 47
Speciale
PACKAGING
del 90% le emissioni di carbonio rispetto alla plastica e di raggiun-
rando il potenziale delle alghe marine di giocare un ruolo significati-
gere lo stadio di completa decomposizione in un arco temporale
vo nell’eliminazione della plastica, realizzando rivestimenti barriera
compreso tra 30 e 90 giorni. Ma non è tutto: un articolo di Nature
usati per proteggere i prodotti alimentari.
racconta come, secondo gli scienziati dell’Università di Berkeley,
Data la sua vasta gamma di usi, l’uso di alghe marine potrebbe
basti aggiungere degli enzimi all’interno dei recipienti in plastica per
crescere in maniera consistente nei prossimi anni. Secondo l’asso-
smaltirli in un giorno e mezzo: si tratta di un processo che prevede
ciazione Seaweed for Europe, si prevede che l’industria europea
l’attivazione degli enzimi stessi, incapsulati in molecole che si disgre-
delle alghe valga circa 9 miliardi di euro entro il 2030, generando
gano con il calore, nel momento in cui il recipiente ha terminato la sua
circa 115.000 posti di lavoro. Il progetto fa parte del programma di
utilità. In quel momento, basterà scaldare l’oggetto e gli enzimi prov-
investimenti in ricerca e sviluppo da 100 milioni di sterline che DS
vederanno a consumare la plastica.
Smith ha annunciato all’inizio di quest’anno. Il suo lavoro sulle fibre
Ecco, infine, la lista dei 10 materiali più innovativi utilizzati per i “green
naturali comprende anche altri materiali naturali innovativi come la
packaging”:
paglia, la canapa, il miscanto e il cotone, così come alcuni materiali
• Alghe marine
agricoli di scarto, come i gusci di cacao o la bagassa – scarto di
• Carta riciclata
lavorazione della canna da zucchero.
• Confezioni “flow-wrap” per le pastiglie sanificanti • Miscela di fibra di legno con nanoclay e lignina • Plastica riciclata legata all’oceano • Sottoprodotto dei semi di cacao • Cemento • Funghi • Bucce di avena • Plastica con enzimi incapsulati.
LOGISTICA E PACKAGING: I PILASTRI DELL’ECOMMERCE
P
resentato all’ultimo Netcomm Forum 2021 “Handbook 2021. Logistica & packaging sostenibili per l’eCommerce e il new retail”, una guida pratica per le aziende che voglio-
no sviluppare il proprio progetto logistico per l’eCommerce e il new retail, alla cui stesura ha partecipato anche Comieco insieme ad
Un esempio di green packaging arriva da DS Smith che sta studian-
altri soci. L’eCommerce rappresenta oltre il 12% del mercato retail
do lo sviluppo di carta e imballaggi realizzati a partire da alghe ma-
nel mondo e i canali digitali influenzano e guidano oltre al 50%
rine per fare fronte alla crescente domanda di beni sostenibili da
delle scelte di acquisto. In Italia l’eCommerce di prodotti fisici è
parte di clienti e consumatori finali. Per la prima volta nel settore, DS
cresciuto del 31% nel 2020, con punte del +75% nel Health & Phar-
Smith potrebbe utilizzare le alghe in tutta la sua rete di imballaggio
ma e del +100% nel Food & Grocery. Le aree metropolitane traina-
come fonte di fibra alternativa al legno. L’azienda sta anche esplo-
no la crescita, con tassi di penetrazione dell’eCommerce doppi rispetto alla media del paese, ma l’eCommerce è ormai penetrato in tutte le case degli italiani. In questo contesto la logistica e il packaging ricoprono un ruolo primario. Sono il motore dell’eCommerce, per i clienti sono tra i principali fattori critici di scelta dei siti da cui comprare. La logistica per l’ eCommerce è anche una vera rivoluzione nella rivoluzione dell’eCommerce: cambiano i flussi delle merci che si separano dai flussi degli ordini e anche dalla mobilità dei clienti. I prodotti viaggiano dai negozi, dai magazzini centrali dei retailer o dei produttori direttamente a casa dei clienti. Arrivano da un negozio di prossimità con un biker. Vengono messi in un locker per un successivo ritiro all’ora più comoda per il cliente. Vengono lasciati nel negozio sotto casa affiliato a una rete di consegne.
48 LM SETTEMBRE 2021
Tutti gli stakeholders devono prendere atto delle opportunità e dei vincoli offerti oggi dai sistemi logistici. È questo il terreno su cui si gioca il successo e la sostenibilità di ogni progetto di eCommerce. eCommerce che sta disegnando nuove filiere e modelli di business, promuovendo la nascita di nuovi attori e lo sviluppo di nuovi servizi. Ambiti che interessano le strutture e le tecnologie dei magazzini, i sistemi e i servizi di trasporto e consegna, i flussi multicanale di merci e dei retailer, le tecnologie per il packaging, la logistica e la mobilità delle città, le normative e i sistemi doganali e fiscali per il commercio digitale internazionale, i produttori e il design del prodotto. Il packaging è l’elemento chiave nel servizio al cliente, ma con l’aumento degli acquisti online, aumentano anche gli imballaggi e si fa sempre più accentuata la necessità di trovare soluzioni sostenibili
delle commesse e la ricezione delle stesse dalla parte di una clien-
capaci di diminuire gli impatti legati alla produzione e di ottimizzare
tela internazionale molto attenta anche a questi aspetti, come nel
il riciclo e il recupero. Il packaging è quindi il protagonista indiscusso
caso di Goupil, primaria realtà operante nel settore dei veicoli elettri-
della realtà associata al commercio elettronico. Utilizzare imballag-
ci, per cui è stato realizzato un nuovo packaging in linea con le
gi sostenibili per i propri prodotti significa contribuire efficacemente
specifiche necessità indicate.
allo sviluppo di un eCommerce sostenibile, trasmettendo al contem-
D’altronde l’attitudine alla personalizzazione e alla ricerca è da sem-
po al consumatore, la propria attenzione e il proprio impegno rispet-
pre un valore cardine, un fattore sul quale Poggi Trasmissioni Mec-
to alle tematiche green.
caniche, ha costruito il proprio successo e la propria storia. Con questo ampliamento di servizio, dunque, l’azienda di Bologna
Il processo di internazionalizzazione già intrapreso da anni ha por-
conferma la volontà di rimanere ancorata alla propria tradizione,
tato Poggi Trasmissioni Meccaniche SpA ad arricchire la customer
mettendo il cliente al centro di ogni strategia e innovazione, acco-
experience dei propri clienti aggiungendo un ulteriore tassello: la
gliendo allo stesso tempo le istanze per un mondo ecosostenibile e
progettazione del packaging per accompagnare i prodotti durante il
una produzione virtuosa.
trasporto e lo stoccaggio. In linea con una filosofia eco-friendly che l’anno scorso ha visto
DAI CONTAINER AL TETRA PACK: QUANDO
l’installazione di un importante impianto fotovoltaico nell’headquar-
L’IMBALLO È A TEMPERATURA
ter bolognese, l’impresa ha deciso d’investire su imballaggi a basso
appositamente sulla base delle diverse esigenze del cliente: «Ogni
P
richiesta ha le sue peculiarità specifiche – fanno sapere dall’area
trasporto di prodotti deperibili, come gli alimenti o i surgelati,
magazzino e logistica di Poggi Trasmissioni Meccaniche – per cui
richiede competenze e un know how specifici e poter affidarsi
normalmente in 2/3 settimane si possono realizzare nuove soluzio-
a infrastrutture logistiche e sistemi di trasporto in grado di
ni che a seconda della loro complessità possono richiedere tempi
garantire temperature controllate e costanti. In quest’ottica, la
più o meno lunghi».
rapidità è un fattore chiave per un mercato che richiede una
Una formula che mira non solo a garantire un servizio customizzato
gestione delicata, e movimentare nel modo migliore prodotti
anche nell’invio dei prodotti, ma anche un packaging taylor made
deperibili e surgelati, come alimenti freschi come carne, for-
che riduce i costi, i volumi e contribuisce così a ridurre il carbon foot
maggio, pesce, verdure e frutta fresca dal produttore al consu-
print aziendale, favorendo contestualmente la migliore gestione
matore. Il Food & Perishable rappresenta uno dei settori delle
impatto ambientale, personalizzabili e in gran parte riciclabili. Inoltre, se molti imballaggi hanno un carattere standard, in quanto di normale utilizzo per la produzione dell’azienda, altri vengono realizzati
er raggiungere efficienza logistica è fondamentale ottimizzare le procedure del packaging, per preservare da un lato il trasporto di prodotti e dall’altro migliorare e
velocizzare la catena di approvvigionamenti. In particolare, il
SETTEMBRE 2021 LM 49
Speciale
PACKAGING
eccellenze del made in Italy, le commodities sono trasportate
marittimo.
continuamente e necessitano di un trattamento specifico.
Lo scorso febbraio Tetra Pak ha presentato i risultati dello studio di
Specializzarsi nella movimentazione di prodotti deperibili richiede
ricerca globale, realizzato in collaborazione con Ipsos, che dimostra
una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti e le criticità della
come la sicurezza alimentare si confermi una questione centrale per
catena distributiva, dal campo alla tavola. L’industria alimentare ha
la società e il Covid-19 sia percepito come una “minaccia reale”. Il
bisogno di un punto di riferimento per supportare la crescita del
Tetra Pak Index, giunto alla sua 13ma edizione, ha registrato un
settore e offrire la migliore customer experience e garantire soluzio-
aumento del 10% della preoccupazione globale sulla sicurezza ali-
ni su misura per ottimizzare la movimentazione di prodotti alimen-
mentare e sulle future scorte di alimenti, ora al 40% rispetto al 30%
tari e deperibili. I centri di immagazzinamento sono costituti da
del 2019. Inoltre, oltre il 50% dei consumatori ritiene che il migliora-
celle con una temperatura controllata che va dai -20 °C, +2/+8 °C ai
mento della sicurezza alimentare sia responsabilità dei produttori,
+15/25 °C e sono monitorate costantemente con un sistema di al-
una priorità che le aziende devono affrontare oggi e in futuro. Secon-
larme automatico in caso di deviazione. Le infrastrutture logistiche
do la ricerca, la salute è profondamente collegata a questioni di si-
devono seguire i più rigidi standard di sicurezza e igiene ed essere
curezza alimentare e igiene: due terzi dei consumatori associano
realizzate in conformità alle linee guida HACCP, con personale cer-
prodotti sani a prodotti sicuri e il 60% dei consumatori a livello glo-
tificato, sistemi di CCTV, anti-intrusione e TAPA Compliant, garanten-
bale afferma di preoccuparsi che il cibo che acquista sia igienico e
do altissimi livelli di sicurezza e affidabilità.
sicuro. Il Tetra Pak Index 2020 rileva che la preoccupazione dei consumatori per la sicurezza alimentare è cresciuta rispetto a questo
Per arginare il rischio di colli di bottiglia a livello di distribuzione last
periodo dell’anno scorso, con il 40% degli intervistati che classifica
mile, DHL Global Forwarding ha sviluppato tre modelli logistici in
la sicurezza alimentare e le future forniture alimentari tra le prime
grado di rispondere alle esigenze del mercato, consentire e gestire
tre questioni più preoccupanti, rispetto al 30% dell’indice Tetra Pak
trasporti ad una temperatura costante lungo tutta la supply chain,
2019. Il 64% degli intervistati ha identificato Covid-19 come il proble-
grazie a speciali procedure e una adeguata formazione. L’operatore
ma che causa loro la maggiore preoccupazione, spingendo l’ambien-
ha realizzato infatti delle soluzioni all’avanguardia, a partire dal cari-
te in basso nell’elenco delle preoccupazioni globali: dal 63% nel 2019
co e scarico “in casa” dei container Envirotainer, C-Safe e Unicooler,
al 49% oggi - mentre le preoccupazioni sulle questioni economiche
in grado di mantenere attivamente la temperatura impostata per il
stanno aumentando, dal 40% al 47%.
trasporto aereo nonché l’allestimento di speciali unita di carico per
Alla domanda su quale sia la chiave per la confezione ideale, i con-
il mantenimento della temperatura in modo passivo, che rispondono
sumatori indicano che lo scopo principale è quello di garantire la
nella loro totalità ai principi e regole espresse dalla IATA per la ge-
sicurezza alimentare. Esprimono anche preoccupazione in relazione
stione di alimenti freschi e altamente deperibili. L’offerta comprende
alle innovazioni ambientali nel packaging che incidono sulla sicurez-
anche soluzioni Full Container Load dry e reefer per prodotti freschi
za alimentare, anche se la maggior parte degli intervistati indica
e surgelati, nonché cisterne per liquidi e isotank per il trasporto
“l’utilizzo di imballaggi sostenibili” come uno dei principali temi che i marchi di alimenti e bevande devono affrontare. «La pandemia Covid-19 ha sconvolto lo status quo, accelerato le tendenze, creato un nuovo panorama di esigenze dei consumatori e opportunità su cui le aziende possono lavorare. - ha commentato Adolfo Orive, Presidente e CEO di Tetra Pack - In particolare, l’industria deve affrontare il crescente dilemma che riguarda sicurezza alimentare e ambiente, avanzando verso il duplice obiettivo di soddisfare il bisogno umano di cibo proteggendo l’ecosistema del nostro pianeta. È qui che il packaging alimentare può svolgere un ruolo importante nel creare armonia. A stretto contatto con i nostri clienti e stakeholder, stiamo già lavorando alla confezione alimentare sostenibile definitiva: un pacchetto a base di carta realizzato esclusiva-
50 LM SETTEMBRE 2021
mente con materiali rinnovabili o riciclati, da fonti gestite in maniera
all’impatto climatico e al riciclo. Tra i dieci impegni contenuti nella
responsabile, completamente riciclabile e carbon-neutral, che con-
Roadmap, il raggiungimento del 90% di raccolta differenziata dei
senta la distribuzione e la convergenza dei requisiti ambientali e di
cartoni per bevande con un tasso di riciclo del 70% entro il 2030 e la
sicurezza alimentare. Consideriamo questo un passo fondamentale
decarbonizzazione della catena di produzione e distribuzione in linea
nella costruzione di un futuro sostenibile per la prossima generazio-
con l’obiettivo di riduzione di 1,5 °C fissato dalla “Science Based
ne, soprattutto post Covid-19».
Targets initiative”. In linea con la visione dei membri di ACE, entro il 2030 il cartone per bevande sarà:
Il Tetra Pak Index 2020 evidenzia anche come il tema dello spreco
• realizzato solo con materiale rinnovabile e/o riciclato;
alimentare stia acquisendo importanza, rivelandosi una preoccupa-
• completamente riciclabile e riciclato;
zione per più di tre quarti degli intervistati. L’impatto del Covid-19
• realizzato interamente con materie prime di provenienza soste-
sulle catene di approvvigionamento ha accelerato la consapevolezza dello spreco alimentare come problema urgente. È probabile che
nibile; • la soluzione di imballaggio con la più bassa impronta di carbonio.
questo sentimento aumenti in futuro, in relazione alla necessità di garantire nutrimento alla popolazione globale in crescita. I consu-
«Il settore ha fissato standard elevati e ambiziosi per i prossimi dieci anni – ha dichiarato Annick Carpentier, direttore generale di ACE – Non vediamo l’ora di promuovere un dialogo con i decisori dell’UE per assicurare le condizioni normative necessarie per sostenere l’ambizione di considerare i cartoni per bevande come scelta di imballaggio sostenibile, oggi e per domani». I cartoni per bevande sono una soluzione di packaging riciclabile e a basse emissioni di carbonio che protegge alimenti e bevande, consentendone l’uso e il trasporto sicuri e prevenendo al contempo gli sprechi alimentari. Con gli impegni e gli obiettivi fissati nella tabella di marcia per il 2030, l’industria si adopererà af-
matori citano la riduzione dello spreco alimentare sia come princi-
finché i suoi imballaggi continuino a contribuire attivamente alle
pale problema ambientale su cui possono intervenire, sia come una
ambizioni del Green Deal dell’UE, in particolare alla neutralità cli-
delle tre principali priorità per i produttori. A tale riguardo, il sistema
matica, alla circolarità, alla biodiversità e ai sistemi alimentari re-
di etichettatura poco chiaro rappresenta una barriera e, quindi, un
silienti, senza mai compromettere la salute e la sicurezza dei con-
ambito in cui i marchi possono migliorare la comunicazione.
sumatori.«Il settore continua a investire nell’innovazione e nella tecnologia per aumentare la quota di cartoni per bevande riciclati
Continuando a parlare di packaging per il settore alimentare, ACE -
– ha dichiarato Marcelle Peuckert, presidente di ACE – L’industria
The Alliance for Beverage Cartons and the Environment e i suoi
ha bisogno di un quadro politico abilitante che continui a sostene-
membri (SIG Combibloc, BillerudKorsnäs, Elopak, Stora Enso e Tetra
re i nostri investimenti e l’innovazione nel prossimo decennio». I
Pak) hanno fissato le linee guida per una visione green del settore
membri dell’ACE hanno fissato obiettivi chiari e riferiranno regolar-
per il futuro: fornire un packaging più sostenibile, rinnovabile, ricicla-
mente sui progressi complessivi della Roadmap, sviluppando e
bile e a minor impatto climatico per il sistema alimentare. Attraverso
implementando i sistemi di misurazione qualora non esistessero
la sua solida e ambiziosa Roadmap, il settore si impegna ad agire
attualmente, anche in collaborazione con altri partner. La Roadmap
lungo tutta la catena del valore, dall’approvvigionamento sostenibile
completa è consultabile sul sito web di ACE.
SETTEMBRE 2021 LM 51
Speciale
PACKAGING PALLET: L’IMBALLAGGIO INDISPENSABILE PER IL TRASPORTO
N
on solo impilare, immagazzinare, proteggere e trasportare le merci. I pallet devono anche essere sostenibili, a ridotto impatto ambientale e antibatterici.
Salvaguardare la salute delle persone e del Pianeta, infatti, rimane in cima all’elenco delle priorità anche nel 2021 e il tassello chiave del commercio nazionale e internazionale non può certo fare eccezione. A rendere il pallet EPAL più sicuro e sostenibile rispetto a uno in plastica non è solo l’innovazione tecnologica del pallet intelligente, già immesso sul mercato, ma anche il materiale di cui è composto: il legno. Materia prima millenaria, ancora oggi riesce ad avere la meglio su altri pro-
sarebbe addirittura 13 volte superiore rispetto a quella del suo col-
dotti inventati dall’uomo, quasi a ricordare che molto spesso
lega in plastica; centrale però che il pallet sia utilizzato con le dovute
la chiave per un futuro migliore è fare un passo indietro, valo-
precauzioni effettuando i trattamenti ad alta temperatura previsti
rizzando quello che la Terra offre. Naturalmente antibatterico,
dall’ISPM n. 15, controllandone la qualità e la pulizia, riparandolo in
la formazione di microrganismi è 13 volte inferiore rispetto a
caso di usura. Un risultato che conferma quello di un altro studio
una superficie in plastica come confermato da uno studio del
francese datato 2016, dal quale è emerso non solo come gli imbal-
tedesco Institut für Holztechnologie, caratteristica che rende i
laggi in legno siano sicuri, ma anche come per 8 intervistati su 10
pallet in legno perfetti per trasportare merci in tutta sicurezza
siano sinonimo di calore, benessere e tradizione.
anche in questo periodo segnato dal Covid-19. Realizzati con una risorsa rinnovabile, possono inoltre essere riparati e riuti-
Anche dal punto di vista della sostenibilità il divario è netto e vede
lizzati fino a quando non vengono poi riciclati per dare vita a
vincente il pallet in legno: una ricerca condotta dalla Pennsylvania
nuovi prodotti e, come spiega una ricerca della Pennsylvania
State University ha mostrato come siano più sostenibili rispetto a
State University, hanno una “carboon footprint” fra il 72 e l’80%
quelli in plastica in quanto, prendendo in considerazione un singolo
inferiore rispetto a quelli in plastica. Grande svantaggio di
viaggio, la “carboon footprint” del primo risulta fra il 72 e l’80% inferio-
questi ultimi, invece, è l’utilizzo di derivati del petrolio o del gas
re rispetto a quella del secondo. Una differenza sostanziale se si
naturale nella fase di produzione e la tendenza a diventare un
pensa che, solo in Italia, i pallet EPAL prodotti e riparati lo scorso anno
ambiente ideale per la proliferazione dei batteri a causa delle
sono stati oltre 11 milioni. Lo studio, che ha tenuto conto di diversi
sezioni ruvide che si creano con l’usura della sua superficie.
parametri importanti per la salvaguardia del pianeta quali influenza sul buco dell’ozono, inquinamento terrestre e acquatico, occupazione
A dimostrare come il pallet in legno sia la scelta migliore rispetto a
del suolo e utilizzo di fonti non rinnovabili, conferma anche il basso
uno in plastica è uno studio condotto dall’Institut für Holztechnologie
impatto del trattamento HT al quale ogni pallet EPAL prodotto o ripa-
di Dresda, in Germania, che ha evidenziato come i batteri abbiano
rato deve andare incontro, che produce 12.69 kg CO2 equivalente.
un tasso di sopravvivenza minore sulle superfici dei pallet in legno rispetto a quelli in plastica, caratteristica che rende il loro uso racco-
Alla domanda “Quanto inquina un pallet in legno?” ha cercato di ri-
mandabile soprattutto per trasportare beni alimentari. A renderlo
spondere anche Conlegno con la pubblicazione dello studio Life Cycle
possibile è il fatto che il legno sia un materiale poroso e igroscopico,
Assessment del pallet EUR/EPAL, giungendo a conclusioni molto
ovvero capace di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambien-
simili a quelle dell’università statunitense. Nello studio, elaborato in-
te, fattori che riducono la disponibilità di acqua per i batteri. Punto
sieme al Politecnico di Milano, si sottolinea come la produzione di
debole del pallet in plastica sono, invece, le sue parti ruvide, che
pallet EPAL sia fortemente favorevole se misurata in termini di CO2-
danno vita alle condizioni ideali per la crescita dei microbi. Sempre
eq in quanto il processo gode dell’immagazzinamento dell’anidride
secondo la ricerca tedesca, l’azione antibatterica del pallet in legno
carbonica nel legno. La CO2 sottratta all’atmosfera durante la cresci-
52 LM SETTEMBRE 2021
SUPPLY CHAIN SOLUTIONS
suo ciclo di utilizzo e dal momento che il pallet può avere una seconda vita dopo il suo “pensionamento”, la re-immissione di anidride carbonica nell’ambiente è ulteriormente dilazionata nel tempo. Anche il trattamento FITOK ha una bassissima incidenza sulle emissioni, addirittura inferiore all’1%. Non da ultimo, a rendere ancor più green il pallet EPAL è la possibilità di interscambiarlo, caratteristica che gli permette di coprire una distanza 42 volte superiore rispetto a un pallet a perdere. Non solo, un pallet EPAL in interscambio trasporta una quantità di merci in termini di distanza pari a quella di 37 pallet a perdere e, prendendo a campione 100 km di trasporto merci, comporta un’occupazione di suolo 637 volte inferiore e una quantità di combustibili consumati 167 volte più contenuta. Nel primo trimestre dell’anno, inoltre, il marchio EPAL ricomincia a crescere e lo fa nel migliore dei modi: da gennaio a marzo, infatti, sono stati prodotti 2.979.168 pallet (di cui 1.811.184 nuovi e 1.167.984 riparati), il valore più alto mai registrato in un trimestre, battendo il record di 2.913.846 pezzi raggiunto tra aprile e giugno 2019. Rispetto agli stessi mesi del 2020, quelli che hanno visto lo scoppio della pandemia in tutto il pianeta, la produzione di pallet è cresciuta addirittura del 7,5%, trainata soprattutto dai pallet riparati (13% contro il +4% di quelli nuovi). Positivi anche i dati che arrivano da FITOK, marchio che certifica il corretto trattamento fitosanitario di imballaggi e componenti in legno: nel primo trimestre sono stati trattati 758.495 m3 di legno, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Numeri forniti da Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, che si occupa della gestione dei marchi internazionale di prodotto EPAL e FITOK per l’Italia, garantendo la qualità dei pallet e la sicurezza delle merci trasportate.
SAVOYE è produttore e integratore globale di soluzioni automatizzate e software per l’intralogistica di magazzini, centri distributivi e produttivi, distribuisce in oltre 40 paesi soluzioni personalizzate e scalabili per lo stoccaggio di pallet e carichi leggeri, di picking e packaging. Forte di un ampio portafoglio di soluzioni che combinano hardware e sof tware, SAVOYE è in grado di rispondere a ogni esigenza del mercato logistico: dagli impianti manuali, semi-automatici, automatici, fino a sistemi completi altamente automatizzati o robotizzati.
UN’AZIENDA DUE ANIME ADVANCED SOFTWARE Una gamma completa di soluzioni software OMS, WMS, WCS, TMS ed EDI per la Supply Chain oltre alla nuova piattaforma ODATiO che riunisce WMS e TMS.
ADVANCED TECHNOLOGIES Progetta e produce sistemi automatici per carichi leggeri o pesanti: preparazione degli ordini, stoccaggio, picking e packaging di spedizione. Un fatturato in crescita del 16 , 5% e nuovi ordini in aumento che raggiungono i 178 milioni di euro , ci permettono di considerare con tranquillità il 2021. Inoltre, il 2021 ha visto entrare SAVOYE nella TOP 20 globale per l’intralogistica redatta dal media americano di riferimento, Modern Materials Handling.
Massimo CECCHINATO Managing Director SAVOYE Italy
www.savoye.com
Design
ta dell’albero, infatti, rimane bloccata nel materiale fino alla fine del
Speciale
PACKAGING L’HUB DEL PALLET AL SERVIZIO DELLA LOGISTICA 4.0
P
armalat e Casadei Pallets sono stati tra i premiati 2020 del “Bando Conai per l’Ecodesign
degli imballaggi nell’economia circolare. Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”. «Gli investimenti in sostenibilità ambientale sono prioritari per noi e diversi sono i progetti che stiamo portando avanti in quest’ottica. – dichiara Giuseppe Amicone, responsabile logistica Parmalat – La collaborazione con Casadei Pallets ci permette di investire in economia circolare, evitando gli sprechi e avendo un forte beneficio in termini di emissioni della CO2 grazie a un investimento di tipo logistico. Il riconoscimento da parte del Conai non poteva che essere a suggello di questa iniziativa che, sommata alle altre portate avanti in questi ultimi anni, ci pone come attori chiave nei progetti di ottimizzazione delle risorse e riduzione dell’impatto sull’ambiente». Il progetto “L’hub del pallet al servizio della logistica 4.0” è stato riconosciuto
54 LM SETTEMBRE 2021
come modello innovativo di gestione
coperti e 30.000 mq scoperti, ad
basato su strumenti digitali e
elevato livello di automazione fisica e
macchine semi-automatiche in grado
con sistemi digitalizzati di tracciabilità
di creare un tangibile beneficio in due
di flussi, riparazioni e consegne in
ambiti: ottimizzazione logistica e
tempo reale.
riutilizzo. Parmalat e Casadei Pallets hanno
Qui si ottimizza anche il riuso del
cooperato per raggiungere tre
parco pallet EPAL di altre imprese,
obiettivi:
rafforzando i benefici ambientali ed
- ridurre il traffico pesante nell’area
economici del pooling aperto EPAL.
parmense; - tagliare i tempi morti nel ciclo di
«Abbiamo puntato all’automazione, grazie anche al software di gestione
restituzione, selezione, riparazione,
del pallet realizzato da NolPal, azienda
riconsegna e riutilizzo in
del Gruppo Casadei – spiega Riccardo
stabilimento;
Casadei, amministratore delegato di
- evitare blocchi nei sistemi dei
Casadei Pallets – Gli autisti carichi di
magazzini automatici di Parmalat
pallet vuoti usano un’app per prenotare
grazie a pallet usati, ma ancora
tempi e slot di scarico; ma soprattutto,
integri e idonei.
le informazioni su vettore, numero di bancali, qualità dei bancali, tipo di
Grazie a questa innovazione di
selezione e riparazione, azienda
processo, i camion carichi di pallet
proprietaria degli EPAL vengono
vuoti non entrano più nello
associate fra loro e creano dati utili
stabilimento Parmalat di Collecchio,
per gestire sia le consegne a Parmalat,
ma si dirigono appena fuori
sia il credito che Parmalat stessa
dall’autostrada, allentando la
vanta presso la distribuzione. Non
pressione sulla viabilità ordinaria. È
scappa un pallet, è tutto tracciato».
nel nuovo centro di Casadei Pallets
Dal nuovo centro partono verso lo
che avvengono scarico, selezione e
stabilimento Parmalat solo camion
lavorazione dei pallet EPAL. Si tratta di
carichi di bancali EPAL pronti all’uso, e
un’officina multiclient da 3.500 mq
solo quando servono.
LA FILIERA DEL RICICLO IN ITALIA
L’
Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79% con una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri
grandi paesi europei (la Francia è al 56%, il Regno Unito al 50%, la Germania al 43%). Non solo. L’Italia è anche uno dei pochi paesi europei che dal 2010 al 2018 – nonostante un tasso di riciclo già elevato – ha comunque migliorato le sue prestazioni (+8,7%). Nel riciclo industriale delle cosiddette frazioni riciclabili classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili) ed è il paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto, superiore alla stessa
richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali,
Germania. A differenza di altri grandi paesi europei, l’Italia è un impor-
politiche, sociali, culturali. L’apporto di tutti i mondi economici e produt-
tatore netto di materie seconde ed ha esportazioni molto contenute
tivi e soprattutto la partecipazione dei cittadini. L’Italia può dare un
sia di plastiche che di carta. L’intera filiera del riciclo – dalla raccolta
contributo importante a questa sfida in tanti settori in cui è già prota-
alla preparazione fino al riciclo industriale – in termini economici ed
gonista. A partire dall’economia circolare che ci vede, come raccontia-
occupazionali, vale complessivamente oltre 70 miliardi di euro di
mo in questo dossier, raggiungere risultati doppi rispetto alla media
fatturato, 14,2 miliardi di valore aggiunto e oltre 213.000 occupati. Il
europea e molto superiori a quelli di tutti i grandi paesi. È possibile au-
recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo
mentare almeno di 7 milioni di tonnellate il risparmio annuo di CO2
pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di
entro il decennio».
tonnellate di CO2. L’insieme delle emissioni di CO2eq evitate (dirette
Il recupero e riciclo della materia seconda riveste un ruolo fondamen-
e indirette) attraverso il riciclo di materia operato in Italia vale l’85%
tale per l’industria manifatturiera nazionale. Le materie prime dell’in-
delle emissioni dirette di gas climalteranti generate dalla produzione
dustria manifatturiera italiana sono prevalentemente “materie prime
elettrica dell’Italia (63 m di CO2eq dal riciclo contro 74,5 m CO2eq
seconde” recuperate dalla differenziazione di rottami, maceri, rifiuti
dalla produzione elettrica 2020). Il sistema cartario è uno dei settori
recuperati post-produzione o post-consumo. Se guardiamo all’insieme
industriali leader nell’economia circolare, nell’uso di risorse rinnovabi-
delle produzioni siderurgiche e metallurgiche scopriamo ad esempio
li e nella capacità di riciclo.
che la quota di materia prima seconda supera il 90%. Crescente e talora dominante è anche il ricorso a materia seconda nella produzio-
Riciclo, economia circolare e uso di materiali rinnovabili rappresenta-
ne cartaria, vetraria, plastica e in alcuni settori dell’arredamento.
no uno strumento fondamentale anche per conseguire obbiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2 come rac-
EFFICIENZA, VALORE E SOSTENIBILITÀ
contiamo nel dossier “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU” realizzato da Fondazione Symbola e Comieco e presenta-
Nel corso di una conferenza stampa dedicata, CRP System ha recen-
to lo scorso marzo ad Assisi. «Per il Manifesto di Assisi affrontare con
temente presentato la nuova cassa Redea, disponibile in 6 formati e
coraggio la pandemia e la crisi climatica non è solo necessario – di-
che, nell’arco di due anni e mezzo andrà a sostituire totalmente i 16
chiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – ma
milioni di casse verdi che saranno rigranulate e riutilizzate nel nuovo
rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la
formato. «Le nuove casse REDEA - ha affermato il presidente di CPR
nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro.
System, Paolo Gerevini - hanno dimensioni e peso inferiori alle prece-
Ha fatto dunque benissimo l’Unione Europea ad indirizzare le risorse
denti e questo ci consente una ottimizzazione dei trasporti riducendo-
del Next Generation EU e larga parte del bilancio comunitario 2021-2027,
li del 20% circa rispetto a prima con un risparmio del 10,3% nelle emis-
per mettere in sicurezza le comunità e rilanciare l’economia, su coesio-
sioni di CO2 in fase di trasporto. Il consumo di carburante si riduce
ne-inclusione, transizione verde, digitale. Con l’obiettivo di azzerare le
dell’1,66%. Parlando sempre di efficienza e sostenibilità risparmiamo il
emissioni nette di CO2 entro il 2050. È una sfida di enorme portata che
50% di acqua con i nostri sistemi di gestione. I nostri impianti fotovol-
SETTEMBRE 2021 LM 55
Speciale
PACKAGING
taici generano parte del nostro autoconsumo. Sul fronte della digitalizzazione, REDEA è una cassetta parlante, l’etichetta Smart-Label dotata di codice a barre e un tag RFID consentono di gestire ed elaborare tante informazioni importantissime per l’ottimizzazione del sistema. La nostra storia - conclude Gerevini - ci ha sempre visti all’avanguardia in Europa su questi temi e direi che lo siamo ancor di più oggi perché la chiave di lettura del futuro sta proprio nella creazione di “valore condiviso” all’interno dell’intera filiera, valore che coinvolge, l’ambiente, la qualità del prodotto, l’etica con la quale si produce e si distribuisce e
all’interno di un contesto valoriale che coinvolga clienti, dipendenti e
che è parte del DNA di CPR».
fornitori». Per Raffaella Orsero, Vice Presidente e CEO del gruppo Orsero, la
E non è casuale che per il lancio della nuova cassa di CPR System si
svolta in termini di sostenibilità del comparto ortofrutticolo italiano
sia messo a fuoco un tema chiave dell’agroalimentare: la nuova di-
sarà determinata «Dalla riduzione della frammentazione e dall’apertu-
mensione del valore in ottica di efficienza, innovazione e futuro soste-
ra verso il mondo, promuovendo l’efficienza dei processi produttivi,
nibile, permettendo di trasportare più cassette e riducendo i costi di
della distribuzione, riducendo lo spreco alimentare e le emissioni. Sarà
trasporto, stoccaggio e superficie impiegata. E su questo tema, il
sempre più necessario per raggiungere la sostenibilità anche econo-
Presidente di Coop Italia, Marco Pedroni ha evidenziato il valore della
mica del settore conoscere l’entità della domanda e la sua segmenta-
sostenibilità etico- sociale della filiera agroalimentare, focalizzandosi
zione in modo da poterci organizzare al meglio nella fornitura, senza
sull’importanza di «Instaurare un dialogo continuo tra tutte le realtà
sprechi. Io penso che sia indispensabile ragionare in termini mondiali
della filiera, dalla produzione alla distribuzione fino al consumatore fi-
e non stare chiusi nei nostri confini. CPR è un miracolo di coesione
nale. La sostenibilità è strettamente legata alla comprensione e all’a-
della filiera, un caso unico in Italia e penso che sia un modello per tutti».
zione da parte di tutti, dal punto di vista sociale, economico e produttivo. Abbiamo l’esperienza diretta di quanto sia importante
La ricerca ha avuto un ruolo fondamentale per la nascita di questo
intraprendere percorsi di tutela della sostenibilità ambientale e difesa
innovativo progetto di sviluppo sostenibile tutto italiano e Anna Tam-
della salute dell’uomo che, passo dopo passo hanno portato risultati
pieri, Presidente di ENEA Tech e Dirigente Ricerca CNR Nazionale
che ci sono stati riconosciuti anche dai fornitori. Penso alla messa al
mette in evidenza come «Oggi, dopo la drammatica fuga di cervelli
bando degli antibiotici nelle carni avicole o dell’uso del gli- fosate.
dell’ultimo decennio siamo di fronte ad una svolta che è determinante
Cooperando insieme innovazioni come quella
cavalcare per raggiungere gli obiettivi che, anche per la ricerca, richie-
promossa in questi anni da CPR
dono dialogo tra le parti fondamentali per la crescita sostenibile. Il
e un nuovo modello sostenibile in
dialogo a cui faccio riferimento - sottolinea la ricercatrice - una impor-
grado di creare valore sono rea-
tante strategia di sviluppo di innovazione tramite la traslazione da aree
lizzabili e noi di Coop ci crediamo
di studio ad altre in modo che i contenuti possano essere confrontati
da sempre».
e interagire tra conoscenze diverse. Questa è una frontiera di collaborazione scientifica che può dare importanti input di crescita».
«Ci sono aree dell’agroalimentare dove questo dialogo virtuoso tra di-
Gli elementi raccolti dall’importante iniziativa voluta da CPR System
stribuzione e produzione è più facile - ha dichiarato Giuseppe Zuliani,
orientano verso la chiara necessità di rafforzare il dialogo tra gli atto-
direttore marketing e comunicazione di Conad - la filiera ortofrutta è,
ri della filiera perché l’era che stiamo vivendo e il prossimo futuro
in questo senso, grazie anche a CPR, un modello che potrebbe diven-
possano garantire un concreto rispetto degli equilibri ambientali sen-
tare replicabile in tutte le altre. È importante, per l’ortofrutta, che questo
za perdere di vista l’efficienza economica ma creando valore condi-
dialogo sia un driver per far crescere il settore sul fronte della sosteni-
viso tra produzione, distribuzione e consumo.lo spazzolino all’interno.
bilità. Viviamo in una situazione comunitaria che coinvolge tutte le re-
L’azienda sta inoltre lavorando per aiutare a ridurre l’impatto ambien-
altà produttive, sociali e statali nel nostro paese, perché questi percor-
tale dell’odontoiatria e dell’industria dentale come partner fondatore
si di sostenibilità non siano solo storytelling ma azioni concrete
della World Dental Federation (FDI) Sustainability in Dentistry Initiative.
56 LM SETTEMBRE 2021
L’USO DEL PVC E DEL PET IN ITALIA
L
a tradizionale indagine sul consumo di PVC in Italia nel 2020, realizzata da Plastic Consult per
conto di PVC Forum Italia, evidenzia un
QUANDO IL PACKAGING È D’ALTA GAMMA
T
rasformare gli scarti cellulosici delle aziende clienti in
eleganti carte creative riciclate, protagoniste dei
totale di 590.000 tonnellate di PVC tra-
loro stessi progetti di
sformate, con un calo di circa il 7% ri-
packaging. È questo
spetto all’anno precedente.
l’obiettivo di Rinascimento,
La riduzione risulta in linea con quella del mercato italiano delle termoplastiche che passa da 5,69 milioni di tonnellate nel 2019
l’innovativo processo di economia circolare realizzato da Icma volto a fornire un servizio a elevato valore aggiunto per il cliente, il consumatore finale e l’ambiente.
a 5,36 milioni l’anno scorso (-6%), tornando
Il progetto si svolge in un contesto di economia circolare e il macero viene
sui livelli del 2014.
tracciato lungo tutta la filiera che si accorcia: lo scarto è direttamente impiegato
Questi dati sono sicuramente correlati all’e-
come materia prima per la produzione di nuova carta, eliminando il passaggio
mergenza da Covid-19 che ha fortemente influenzato i diversi mercati per gran parte del 2020, stravolgendo le prospettive dell’in-
intermedio della produzione della pasta di cellulosa vergine o riciclata, lavorazione che impiega prodotti chimici, energia e acqua. Si riducono le movimentazioni di materiale sia per effetto dell’accorciamento del processo produttivo sia grazie all’attenta progettazione del servizio: Icma disegna
tero comparto industriale compreso il set-
la filiera e sceglie gli interlocutori partner in base alla collocazione geografica del
tore delle materie plastiche.
macero e alle caratteristiche del progetto creativo. Ne deriva una minore
Tornando al PVC, le 590.000 tonnellate complessivamente trasformate in Italia sono divise tra 287.000 tonnellate di PVC rigido e 303.000 di PVC plastificato che in proporzione ha perso un po’ meno del primo. Il 64% del totale è rappresentato da PVC resina e il rimanente 36% da compound. La suddivisione del consumo di PVC, per tipo e settore applicativo fotografata nel 2020, riflette sostanzialmente la ripartizione registrata negli ultimi anni.
produzione di CO2. Il processo inizia con un’analisi puntuale, svolta presso l’azienda cliente, della gestione degli scarti di origine cellulosica (scatole di cartone ondulato, astucci, scatole rigide, shopper, espositori, carta da uffici, cataloghi, riviste…). Segue lo studio della modalità di applicazione di Rinascimento e la successiva definizione del progetto che verrà realizzato. Icma si occupa di tutte le fasi di Rinascimento, coordinando gli attori dal momento del prelievo del residuo in azienda, fino alla realizzazione di una carta riciclata industriale, realizzata con le caratteristiche tecniche stabilite con il cliente nella fase di analisi. In tutte le fasi produttive i materiali sono tracciati in modo da garantirne l’identificazione. La fase finale di Rinascimento prevede il ritorno della carta al consumatore. In boutique, le confezioni in carta creativa, ottenuta dagli scarti del cliente,
L’edilizia, storicamente primo settore applicativo del PVC, con 193.000 registra un calo
prendono una nuova vita e diventano testimonianza visibile di un processo innovativo di economia circolare e dell’impegno dell’azienda per l’ambiente.
in linea con quello generale del polimero (-7%) e con quello delle applicazioni legate all’elettricità (soprattutto PVC flessibile protettivo di cavi e fili). Più marcata, intorno al 15%, è la riduzione di imballaggio (60.000 t) e mobili/arredi (24.500 t). Da segnalare, infine, l’ottima tenuta del compound esportato che perde solo il 2% e si conferma il settore applicativo meno colpito
SETTEMBRE 2021 LM 57
Speciale
PACKAGING
Dopo il recupero nella parte terminale del 2020,per il PVC rigido l’anno si è aperto con UN BUON LIVELLO DELLA DOMANDA in numerose applicazioni
dalle conseguenze della pandemia.
interno che estero. Dopo il recupero nella parte terminale del 2020,
Per quanto riguarda il PVC riciclato, alla ridotta disponibilità di scar-
per il PVC rigido l’anno si è aperto con un buon livello della domanda
ti pre-consumo da avviare a rigenerazione, si è aggiunto lo sfavore-
in numerose applicazioni. Anche il PVC plastificato ha chiuso lo
vole posizionamento di prezzo dei riciclati post-consumo, durato
scorso anno in recupero e per l’anno in corso le prospettive sono
alcuni mesi, che ne ha frenato lo sviluppo. La produzione comples-
favorevoli. La domanda è mediamente tonica e pressoché tutte le
siva di riciclato si ferma a volumi intorno o di poco inferiori alle 80/85
applicazioni principali sono previste in crescita. Per i riciclati, il con-
Kton, con il post-consumo che ne rappresenta circa il 30%.
testo esterno e normativo risulta favorevole al loro sviluppo con
Un concreto aiuto a questo settore può arrivare dall’R-PVC hub di
sempre più richiesta di prodotti a maggiore contenuto di riciclo.
PVC Forum Italia, una piattaforma di “collaborazione” tra tutti gli attori del riciclo del PVC: chi raccoglie i rifiuti, chi li tratta e chi pro-
Federdistribuzione e il consorzio Coripet hanno invece siglato un
duce articoli contenente riciclato.
protocollo che prevede la promozione dell’installazione di eco-com-
Per l’immediato futuro, nuove opportunità potrebbero derivare da
pattatori presso i punti vendita, delle aziende associate alla Federa-
una gestione costruttiva della crisi ancora in atto, magari sfruttando
zione, grazie ai quali i consumatori potranno smaltire le bottiglie in
potenziali sinergie o collaborazioni tra imprese, a tutti i livelli. Ad
PET, contribuendo al recupero di un materiale fondamentale per la
esempio attraverso ricerca e innovazione per proporre nuove solu-
conservazione di bevande e alimenti. L’accordo va nella direzione di
zioni ad una società in cambiamento, creando o re-inventando nuo-
favorire l’adozione di un processo industriale già collaudato che è un
ve applicazioni industriali in PVC e puntando su igiene e sterilità che
esempio concreto di economia circolare.
rimarranno driver per i prossimi anni. A livello macro, si assisterà nel 2021 ad un rimbalzo dell’economia
L’obiettivo è di promuovere sempre più una logica “bottle to bottle”,
italiana e della produzione industriale, tanto destinata al mercato
dalla raccolta sul punto vendita, al riciclo negli impianti, fino al riuti-
58 LM SETTEMBRE 2021
lizzo del PET per nuova produzione industriale, in maniera totalmente tracciabile. Questo processo, infatti, consente di limitare il ricorso a materiali vergini favorendo invece il recupero e il riciclo dell’esistente, innescando processi virtuosi e al contempo sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. «L’accordo con Coripet è un esempio concreto di come i principi della circolarità siano perfettamente declinabili nella dimensione industriale del nostro Paese. Per le imprese della Distribuzione Moderna indirizzare le strategie aziendali in ottica sostenibile è ormai un impegno costante: siamo infatti consapevoli della responsabilità nei confronti dei nostri clienti e di come le nostre aziende possano fare la differenza per vincere la sfida ambientale e costruire un Paese e un modello di società più sostenibile per le nuove generazioni», ha commentato Alberto Frausin,
comune di vincere la sfida ambientale. Grazie a Federdistribuzione
Presidente di Federdistribuzione.
Coripet potrà sviluppare in modo più capillare e veloce il suo modello
«La grande distribuzione rappresenta un partner di grande importanza
di raccolta selettiva che riesce ad adattarsi ad ogni tipologia di punto
strategica per Coripet, perché si integrano perfettamente nel progetto
vendita», ha commentato Corrado Dentis, presidente di Coripet.
DIRE ADDIO AI SACCHETTI DI PLASTICA
D
UCI di Ciclocross 2021, le maglie destinate ai Campioni del Mondo di tutte le discipline sono realizzate con
a quest’anno Santini si affida a
tessuti riciclati forniti da Polartec.
TIPA, azienda internazionale che
«Non solo i capi saranno quindi amici
produce imballaggi
dell’ambiente, ma anche le loro
compostabili, per il confezionamento
confezioni – dichiara Paola Santini,
dei propri capi tecnici da ciclismo. Una
marketing manager di Santini Cycling
decisione che si inserisce in una
Wear – e grazie all’accordo con TIPA,
precisa strategia aziendale di
da gennaio 2021 utilizzeremo infatti
attenzione all’ambiente che da sempre
imballaggi compostabili. Questo è il
caratterizza Santini: l’azienda, infatti,
nostro impegno per diventare sempre
sceglie fornitori di tessuti del proprio
più sostenibili e avere un impatto
territorio, come per esempio le
minore sull’ecosistema».
aziende bergamasche Sitip e Carvico, e si sta sempre più impegnando nella
TIPA è una realtà internazionale che
produzione di capi con filati riciclati. I
dal 2010 ha sviluppato una tecnologia
completamente, ritornando alla terra
completi forniti ai team
per produrre sacchetti del tutto simili
come compost» ha commentato
professionistici delle formazioni
alla plastica, ma che sono interamente
Daphna Nissenbaum, CEO e co-
maschile e femminile Trek-Segafredo,
degradabili grazie a una miscela di
fondatrice di TIPA. Gli imballaggi TIPA
così come la maglia ufficiale della
polimeri compostabili. «L’imballaggio
possono essere gettati nel compost
Granfondo Stelvio Santini, ma anche
TIPA è un’alternativa veramente
domestico, cioè nel sacchetto per la
alcune collezioni dell’estate 2021,
sostenibile ai tradizionali materiali di
raccolta dell’umido, e questo
sono realizzati con tessuti riciclati e
confezionamento in plastica monouso,
permetterà loro di disintegrarsi entro
derivati dal recupero di materiali di
perché garantisce la stessa protezione
sei mesi e biodegradarsi
scarto. Inoltre, a partire dai Mondiali
al suo contenuto, ma si biodegrada
completamente in un anno.
SETTEMBRE 2021 LM 59
Speciale
PACKAGING SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE: LIAISON VINCENTE
G
seguito da vicino e con molto interesse questo progetto che rappresenta un perfetto esempio di cosa significhi innovare in
oglio, uno dei principali player in Europa nel packaging
modo sostenibile e fare “eco-design”, pensando fin dall’origine
flessibile, annuncia il lancio del nuovo imballo eco
l’imballaggio in funzione del suo riciclo».
sostenibile, riciclabile e a basso impatto ambientale
per il confezionamento del riso sottovuoto. Si tratta del primo
L’innovativo imballo, che ha richiesto oltre un anno di analisi, nume-
caso di applicazione nel settore di un materiale multistrato
rosi test e importanti investimenti economici, è stato interamente
suitable for recycling, come attestato dall’ente indipendente
realizzato all’interno del laboratorio ricerca e sviluppo di Goglio.
tedesco Cyclos, che ne ha dichiarato a tutti gli effetti la ricicla-
È costituito da un materiale che garantisce la medesima resistenza,
bilità dopo approfonditi test. Questo grande risultato, una best
capacità di conservazione e livelli qualitativi delle soluzioni attual-
practice 100% Made in Italy, è infatti frutto dell’incontro tra
mente sul mercato, ed è formato da un duplice laccato barriera
l’impegno sostenibile di Riso Gallo, che ha commissionato il
trasparente, un laminato poliolefinico composto da una struttura di
progetto e sarà la prima azienda ad adottare questo innovativo
polipropilene e una struttura di polietilene. Grazie a questa compo-
materiale per il confezionamento, e la centenaria esperienza
sizione, il prodotto è in grado di essere riconosciuto come materiale
di Goglio nella ricerca e sviluppo di soluzioni all’avanguardia
poliolefinico dai moderni impianti di riciclo e correttamente recupe-
per l’imballaggio. «Fra i ruoli del Consorzio vi è quello di met-
rato, a differenza di quanto avviene con gli imballi multistrato attual-
tere a disposizione delle aziende la propria esperienza ed il
mente utilizzati per il confezionamento del riso sottovuoto, che sono
proprio know how, collaborando per l’implementazione di im-
invece smaltiti come rifiuti comuni.
ballaggi che possano conciliare al meglio la performance tec-
Riso Gallo, che sarà la prima azienda a poter adottare questo packa-
nica con la sostenibilità ambientale – ha dichiarato Giorgio
ging sostenibile per i propri prodotti, utilizzerà il nuovo materiale su
Quagliuolo, presidente di Corepla, che continua – Abbiamo
una delle linee automatiche di confezionamento Goglio in funzione
Si tratta del PRIMO CASO DI APPLICAZIONE NEL SETTORE DI UN MATERIALE MULTISTRATO SUITABLE FOR RECYCLING, come attestato dall’ente indipendente tedesco Cyclos, che ne ha dichiarato a tutti gli effetti la riciclabilità dopo approfonditi test
60 LM SETTEMBRE 2021
presso l’impianto produttivo di Robbio Lomellina (PV) per l’imballo
propria transizione verso il cloud che lo ha portato a offrire servizi
di referenze al momento commercializzate prevalentemente all’e-
ad alto valore aggiunto sia al proprio interno sia verso i numerosi
stero. Il nuovo packaging garantisce le migliori prestazioni se mon-
clienti italiani e internazionali.
tato su linee di confezionamento originali Goglio. Il Gruppo offre
La piattaforma di cloud computing Microsoft Azure ha permesso
infatti ai propri clienti non solo i materiali, ma anche macchine per
all’azienda un significativo miglioramento della performance delle
l’imballaggio e assistenza tecnica in ogni fase di vita del prodotto,
macchine. Infatti, secondo i dati a disposizione di Goglio, una mac-
nell’ottica di un vero e proprio sistema di Industria 4.0.
china connessa registra prestazioni superiori del 20% rispetto a una
«Siamo orgogliosi di aver raggiunto insieme a Riso Gallo questo ri-
stand alone. Inoltre, i dati trasmessi e analizzati consentono di re-
sultato, che rappresenta un importante primato
golarla al meglio, ottimizzandone il funzionamento,
tutto italiano – ha commentato Franco Goglio,
e di manutenerla in modo proattivo e in futuro
presidente e amministratore delegato di Goglio
anche predittivo, riducendo così le interruzioni
– L’impegno nella ricerca e sviluppo è un ele-
del 95%.
mento centrale per Goglio, che lavora quotidia-
Il Gruppo ha, inoltre, adottato le soluzioni Azure
namente per trovare le migliori soluzioni pos-
Cognitive Services e Azure QnA Maker per svi-
sibili per garantire cibo sano, sicuro e
luppare un efficace assistente Virtuale che sem-
sufficiente per tutti, nel rispetto del Pianeta e
plifica il monitoraggio dei KPI, la richiesta di
dei suoi equilibri. La creazione di questo ma-
supporto tecnico e la gestione dei macchinari,
teriale innovativo suitable for recycling è un
anche grazie a report e alert inviati direttamente
risultato significativo nell’ottica di ridurre gli sprechi attraverso il riu-
sul cellulare. Queste soluzioni consentono ai clienti, nel totale rispet-
tilizzo delle materie prime».
to della privacy dei dati, di confrontare facilmente le performance delle proprie macchine con quelle di altri, scegliendo i tool tecnolo-
Goglio ha scelto inoltre le soluzioni cloud, IoT, AI, Machine Learning
gici e i livelli di servizio più rispondenti alle proprie esigenze. Infine,
e di analisi dei Big Data di Microsoft per accelerare il proprio percor-
con l’obiettivo di permettere ai clienti di seguire da remoto le fasi di
so di crescita e far leva sulle nuove tecnologie digitali per offrire ai
pre-collaudo dei macchinari acquistati, Goglio si è affidato ad Azure
clienti servizi più innovativi, sostenibili e basati sui dati, che permet-
Media Streaming, soluzione che consente di ispezionare le macchi-
tono una migliore gestione delle macchine secondo le diverse esi-
ne da remoto scegliendo le inquadrature migliori, visualizzando al
genze. Grazie alla piattaforma Azure, il Gruppo ha completato la
contempo i dati in telemetria e interagendo con i sistemi.
SETTEMBRE 2021 LM 61
Speciale
PACKAGING QUANDO L’AUTOMAZIONE INCONTRA IL PACKAGING
P
er conto di una grande multinazionale americana, CPS Company – una delle società storiche del gruppo Cassioli, nota nel settore per la produzione di macchinari e soluzio-
ni tecnologiche avanzate di confezionamento per i prodotti home e personal care – ha completato l’installazione di 15 insaccatrici di ultima generazione in Sud America. Il tutto nel pieno della terza ondata di Covid-19, con un ritmo sfidante che nei periodi più intensi ha portato al risultato eccezionale di 2 interventi conclusi a settimana. Per la riuscita del progetto sono stati fondamentali l’esperienza consolidata dell’azienda e un impegnativo lavoro di squadra su scala intercontinentale, reso possibile anche dai dispo-
La partnership con Sew-Eurodrive ha permesso a Clevertech –
sitivi 4.0 installati sulle macchine standard del Gruppo Cassoli sin
azienda specializzata nella progettazione di macchine ed impianti
dal 2010. La loro disponibilità ha permesso al team di tecnici alta-
integrati per l’automazione del fine linea, per una vasta gamma di
mente qualificati in loco di realizzare le installazioni, facendo affi-
applicazioni per il confezionamento e il packaging – di proporsi
damento sul costante supporto da remoto garantito dal quartier
come interlocutore unico nella costruzione di un fine linea estrema-
generale italiano dell’azienda. Questo insieme di elementi e qualità
mente efficiente, performante e affidabile, garantendo così ai propri
ha permesso di concludere la commessa nel migliore dei modi e
clienti di utilizzare le migliori macchine disponibili sul mercato. Cle-
in tempi estremamente rapidi, con grande soddisfazione da parte
vertech, infatti, ha recentemente messo in commercio un manipo-
del cliente, pur in un periodo particolarmente impegnativo come
latore pacchi equipaggiato con tecnologie SEW di ultima generazio-
quello che stiamo tuttora attraversando.
ne, in grado di assicurare affidabilità, flessibilità e lunga durata. Il progetto è nato dall’esigenza del cliente finale di avere una solu-
Le insaccatrici installate appartengono alla serie CPS 400: 4 mo-
zione più sofisticata, che fosse in grado di far fronte a tutti i cambia-
delli della tipologia CPS 452 FM e 11 modelli CPS 452 BD. soluzio-
menti introdotti dall’eCommerce al mondo del packaging secondario
ni appositamente concepite per il packaging secondario di prodot-
e per questo Clevertech ha sviluppato un nuovo sistema di manipo-
ti destinati al personal care, come rotoli, fazzoletti e altri articoli
lazione in grado di assicurare la cosiddetta manipolazione positiva,
tissue, contraddistinte da una tecnologia di assoluta avanguardia
ossia l’attitudine della soluzione a manipolare il prodotto e a posizio-
e grandissima resa. Le macchine CPS 400 permettono infatti di
narlo nel punto più opportuno dello strato che deve essere creato,
ottenere un film più tirato, e di conseguenza pacchi più aderenti ai
senza danneggiare la merce e senza creare inefficienze sulla linea.
prodotti (di modo che siano più protetti pur senza essere compres-
Rispetto alle soluzioni presenti sul mercato, il manipolatore carte-
si), assicurando al contempo un minore consumo di pellicola. In
siano, dal design compatto e dalla struttura poco ingombrante, è in
aggiunta, la loro tecnologia è molto tollerante ai cambiamenti della qualità del film, caratteristica che ne riduce ulteriormente il consumo e agisce molto positivamente sulle performance produttive. Oltre alle qualità viste sopra, tali modelli presentano l’ulteriore vantaggio di rendere più stabili i prodotti durante le fasi di pallettizzazione, diminuendo sensibilmente l’utilizzo dei materiali di imballo, con effetti molto positivi in termini di risparmio e sostenibilità ambientale.
62 LM SETTEMBRE 2021
grado di offrire migliori prestazioni di cicli al minuto (35 cmp) e risul-
o più moduli aria compressa. I moduli sono standard, intercambia-
ta più competitivo, grazie alla sua semplicità di integrazione del si-
bili, facilmente trasportabili, e affiancabili fra loro. In caso di espan-
stema e alla notevole riduzione dei consumi energetici, con un ri-
sione dello stabilimento è sufficiente aggiungere nuovi moduli. I
sparmio del 20%.
vantaggi di questa soluzione sono la facilità di trasporto e di installazione, la scalabilità della struttura e la rapidità di avviamento, con
In linea con la filosofia di ricerca e innovazione continua che ben
tempi normalmente di 3-4 mesi da inizio installazione, aumentati a
rappresenta e contraddistingue lo spirito dell’azienda, Sew-Eurodrive
4-6 mesi durante la pandemia.
ha supportato Clevertech mediante l’implementazione della piattaforma di automazione MOVI-C, sistema di automazione flessibile e
Atlas Copco è riuscita a soddisfare il cliente nella realizzazione dei
modulare in un’unica piattaforma connessa, che ha rappresentato
4 container contenenti i compressori presenti a Pianiga: lo stabili-
per Clevertech la scelta ideale: un sistema infatti in grado di unire
mento è dedicato all’estrusione e al soffiaggio per la produzione di
elettromeccanica digitalizzata a un software intuitivo per un rapido
flaconi in polietilene ad alta densità (HDPE), in polipropilene (PP), e
engineering. Sui manipolatori cartesiani di Clevertech, l’adozione
in polietilene tereftalato (PET) per il settore della detergenza. Il sito
della piattaforma di automazione MOVI-C oltre a ridurre gli ingombri,
produttivo, che è dimensionato per la realizzazione di centinaia di
ha consentito di aumentare ulteriormente la produttività e di mini-
milioni di flaconi all’anno, richiede oggi l’uso di quattro compressori
mizzare gli aspetti manutentivi, consentendo un incremento delle
alloggiati in altrettanti “moduli utilities” ingegnerizzati da Serioplast
performance e di rispondere in modo ancora più rapido alle richieste
insieme ad un team di ingegneri specializzati di Atlas Copco.
dell’utilizzatore finale.
Nello specifico i quattro moduli contengono rispettivamente tre compressori GA 110 a velocità fissa e un compressore GA 110 a
Serioplast, azienda che produce imballaggi in plastica rigida per
velocità variabile, caratterizzati da uno stadio di compressione all’a-
prodotti destinati all’igiene personale, alla pulizia della casa, al buca-
vanguardia e motore di classe IE5 raffreddato ad olio che richiede
to e all’alimentazione, ha invece recentemente avviato il nuovo sta-
tempi di manutenzione ridotti abbattendo i tempi di fermo macchina.
bilimento di Pianiga, dedicato alla produzione di contenitori per il
L’alloggiamento del motore completamente chiuso con grado di
settore della detergenza. Per la produzione dell’aria compressa ne-
protezione IP66 garantisce la capacità di operare in modo affidabile
cessaria al processo produttivo sono utilizzati compressori d’aria
nelle condizioni più difficili e a temperature ambiente fino a 55 °C /
Atlas Copco, scelti per la loro compattezza, per i bassi consumi
131 °F. Per poter gestire i diversi compressori di uno stabilimento
energetici, e per la disponibilità del servizio di assistenza tecnica in
come un’unica rete di aria compressa è utilizzato il controller Atlas
tutto il mondo. I compressori usati da Serioplast, infatti, devono
Copco Equalizer 4.0, che permette di risparmiare energia, ridurre la
essere installati in container dedicati all’aria compressa: si tratta di
manutenzione e i tempi di inattività.
moduli standard, intercambiabili, facilmente trasportabili nei diversi stabilimenti. Lo stabilimento di Pianiga, in provincia di Venezia, è in un’area industriale nei pressi dell’impianto dell’azienda cliente di Serioplast che realizza prodotti per il largo consumo. La strategia di espansione, infatti, prevede la costruzione di stabilimenti vicini ai siti di produzione del bene da confezionare per ridurre il costo del trasporto, che incide considerevolmente su un prodotto voluminoso e relativamente “povero” come i flaconi. Questo è il motivo per cui l’azienda ha sviluppato il concetto di “Stabilimento Plug in and Play”, che consiste nell’ingegnerizzazione di container modulari dedicati alla produzione dei principali elementi che alimentano le linee produttive: resine, acqua, e aria compressa. A fronte della costruzione di un nuovo stabilimento è sufficiente posizionare all’esterno del capannone che ospita le macchine delle diverse linee produttive, uno
SETTEMBRE 2021 LM 63
Speciale
PACKAGING di EDOARDO SAVOIA, SMART VCO CONSULTING
hanno bisogno rappresenta una enorme sfida logistica. Gli imballag-
Imballaggi: caratteristiche e costi nascosti Sempre più aziende si dedicano a progetti di revisione complessiva degli imballi, che si inseriscano in maniera organica nel piano industriale e che tengano conto di tutti gli elementi coinvolti: costi (TCO), processi d’acquisto e logistici, impatto sul trasporto e servizio al cliente
C
gi in questo contesto rappresentano la chiave per trasportare gli alimenti e gli altri beni senza danni e intatti fino ai clienti. Anche l’incremento dei consumi derivante dalla crescita della classe media nei Paesi in via di sviluppo ed emergenti e la crescente competizione nei mercati maturi rappresentano fattori responsabili della crescita del mercato degli imballaggi. La comodità continua ad essere un importante fattore di stimolo della crescita per la spesa in imballaggi. La richiesta dei consumatori di avere prodotti facili e veloci da utilizzare è in costante ascesa. I requisiti classici degli imballaggi, come protezione e facilità di trasporto, sono ora affiancati da nuove necessità, come soluzioni per il dosaggio, maggiore facilità di utilizzo, possibilità di essere richiusi e rimozione controllata. I cambiamenti demografici e di stile di vita d’altra parte portano a un incremento della domanda di imballi di minori dimensioni e monoporzione.
IMBALLAGGI IN MATERIALE PLASTICO
ontenere, proteggere, informare, conservare, trasportare
La plastica rappresenta tuttora il materiale più utilizzato: il 50% di
e vendere: sono tante le funzioni degli imballi. Senza di
tutti gli imballaggi è fatto di plastica. La quota maggiore (quasi il
essi, i prodotti non raggiungerebbero il mercato. L’imbal-
60%) è rappresentata dagli imballaggi in plastica flessibile (dato in
laggio è forse il più comune degli oggetti che incontriamo
crescita). Il 73% è rappresentato da imballaggi flessibili a prevalenza
ogni giorno. Il settore degli imballi rappresenta un importante fattore
plastica, il 25% sono quelli a prevalenza carta, il rimanente 2% è
economico a livello mondiale. Secondo uno studio di Smithers Pira, il
rappresentato da imballaggi a prevalenza alluminio. La domanda di
settore cresce nel mondo ad un tasso annuo medio del 3-3,5% e ha
imballi flessibili è originata principalmente dall’industria alimentare:
raggiunto un valore globale equivalente a 900 miliardi di euro. A livel-
ne assorbe il 93%. La parola chiave in questo caso è comodità:
lo italiano, invece, vale circa 33 miliardi di euro l’anno.
l’imballaggio deve essere leggero, facile da aprire e chiudere e il
La crescita prosegue sul mercato degli imballaggi per due ragioni: la
prodotto deve essere facile da porzionare.
crescente urbanizzazione e la tendenza costante
La seconda categoria di contenitori di plastica (40%) è rappresentata
a consumare alimenti più comodi. Nel mondo
dagli imballaggi in plastica rigida. Uno dei principali acquirenti di
sempre più persone vivono nelle città. Fornir
questi imballaggi è il settore delle bevande. La crescita del consumo
loro giornalmente alimenti sani e di qualità e gli altri prodotti di cui
64 LM SETTEMBRE 2021
globale di bevande analcoliche e in particolare di acqua in bottiglia ha determinato un aumento della domanda di imballaggi in PET.
Un altro fattore di incremento dei consumi è la crescente sostituzione
lattina è ormai un contenitore consolidato per birra, bevande energe-
del vetro con contenitori di plastica solida.
tiche e altre bevande, spesso distribuite a livello mondiale. La crescen-
Anche se fino ad oggi è stata l’industria delle bevande ad avere il
te domanda globale di queste bevande ha un effetto positivo sulla
maggiore interesse per le bottiglie in PET, queste vengono sempre più
domanda di lattine per bevande. Rispetto all’industria delle bevande,
utilizzate per alimenti solidi e prodotti chimici per la casa. Questi
quella degli alimenti utilizza una piccola percentuale di imballaggi in
settori traggono vantaggio dai pregi di questi imballaggi: sono legge-
metallo. I contenitori in metallo sono pratici e offrono un buon livello
ri, sono riciclabili, sono infrangibili e spesso offrono una elevata tra-
di protezione. Grazie alle loro proprietà di barriera consentono un fa-
sparenza. Inoltre stanno conseguendo sempre migliori risultati in
cile stoccaggio degli alimenti senza necessità di refrigerazione: i
termini di proprietà di barriera ai gas e di protezione dai raggi UV.
prodotti confezionati in questo modo rimangono freschi anche senza conservanti. Gli imballaggi in metallo consentono elevate velocità di
IMBALLAGGI IN CARTA
elaborazione e manipolazione e per questo soddisfano tutti i requisiti di una produzione e di una catena logistica efficienti. L’industria alimentare negli ultimi anni ha sostituito sempre più gli imballaggi in metallo con più leggeri imballaggi in plastica. Rientra poi nell’ambito degli imballi metallici tutta una serie di contenitori e gabbie utilizzate per l’alimentazione delle linee di produzione e per il navettaggio di componenti e semilavorati tra stabilimenti. Un tipico esempio è costituito dai gitterbox, un contenitore molto robusto, introdotto oltre 30 anni fa. Grazie alla sua stabilità e sicurezza, ci sono più di 20 milioni di gitterbox in circolazione, la maggior parte dei quali vengono utilizzati per il trasporto e lo stoccaggio nell’industria automobilistica. Si tratta di sistemi che vengono adoperati per molti cicli di utilizzo, in un sistema di scambio aperto.
Quello degli imballi in carta, cartoncino teso e cartone ondulato è un
IMBALLAGGI IN VETRO
mercato altamente competitivo Lo sviluppo è trainato inoltre dalla crescita del commercio elettronico, dove il cartone rappresenta l’im-
Il vetro protegge perfettamente i prodotti, perché è inerte e imperme-
ballaggio preferito. Il commercio tradizionale sente ormai chiaramen-
abile alla diffusione. I contenitori di vetro vengono utilizzati soprattut-
te la crescente competizione delle vendite online. Per questo è impor-
to nell’industria delle bevande, in particolare per birra, superalcolici e
tante progettare flussi di lavoro interni efficienti e presentare le merci
vino. Molti consumatori tuttavia percepiscono i contenitori di vetro
nel punto di vendita nella migliore maniera possibile. Ne consegue che
come difficili e scomodi (rotture) e per questo preferiscono gli imbal-
l’imballo pronto per lo scaffale (shelf-ready packaging, SRP) in cartone
laggi in plastica. Il vetro rimane il materiale da imballaggio preferen-
corrugato sta assumendo un’importanza sempre maggiore. Gli SRP
ziale nei prodotti di fascia alta.
aiutano i dettaglianti ad ottimizzare i processi e a ridurre i costi. Con gli SRP i prodotti possono essere presentati meglio sugli scaffali: il
IMBALLAGGI IN LEGNO
consumatore ha la possibilità di vedere e maneggiare meglio i prodotti. Nel mercato consumer gli imballi in carta e cartone rappresentano
I bancali sono al centro di qualunque attività logistica aziendale, dall’in-
in valore il 34% di tutti gli imballi.
gresso di materie prime e componenti, alla movimentazione interna e al trasporto per la distribuzione ai clienti sui vari canali.
IMBALLAGGI METALLICI
Oltre ad essi, casse in legno vengono adoperate soprattutto per la protezione di macchinari, impianti e relative componenti. Ma nel set-
Gli imballaggi in metallo si collocano al terzo posto. Il principale ac-
tore del lusso il legno è anche utilizzato come elemento distintivo per
quirente degli imballaggi in metallo è l’industria delle bevande. La
altri tipi di confezione (ad esempio, astucci).
SETTEMBRE 2021 LM 65
Speciale
PACKAGING
IMBALLAGGI E MATERIE PRIME
ragionare sempre sulle singole referenze e non su “famiglie di codici” e varianti di grafica)
La penuria di materie prime di questi mesi è un fattore trasversale, che
- il “peso” del contributo ambientale, specie quando sono disponibili
colpisce tutti i settori industriali. Il legno adoperato proviene principal-
imballi più tecnologici e/o in materiali diversi, che consentono di ri-
mente da segherie in Austria, Germania, Scandinavia ed Est Europa.
sparmiare sul fronte dello smaltimento rifiuti
L’impatto della pandemia e delle relative restrizioni ha profondamente rallentato le produzioni ed il libero scambio delle merci, riducendo la
- il minor livello di soddisfazione della clientela che derivasse da scelte errate sul packaging.
disponibilità sul mercato e provocando shortage su buona parte dei
Per minimizzare il costo dell’imballo primario è importante analizzare
semilavorati, in special modo sui compensati. Questi fattori hanno
aspetti quali i lotti ottimali di produzione, la condivisione di elementi
determinano marcati incrementi di prezzo.
tecnici tra più imballi (ad esempio stampi, fustelle, impianti stampa),
Simile trend di rialzo dei prezzi ha subito la carta da imballo. Le varie
il materiale, lo stock a magazzino e il tasso di obsolescenza.
misure restrittiva anti-covid adottate dai vari Paesi hanno provocato
L’imballo primario si caratterizza per una forte variabilità e può porta-
un minore consumo di carta e quindi una minore offerta di carta da
re a una proliferazione del numero di articoli in uso.
macero, principale materia prima di carta e cartoni da imballaggio.
L’imballo secondario presenta di norma un minor numero di referenze
Allo stesso tempo, misure di lockdown hanno favorito l’e-commerce
(si applica a più prodotti), una minor complessità realizzativa (fustelle
e le consegne a domicilio, determinando un aumento della domanda
meno elaborate, stampe più semplici, forme più regolari) ed è di solito
di carta e cartoni per imballaggio. Negli ultimi mesi rilevanti incremen-
costituito da un unico materiale. Si tratta prevalentemente di imballi
ti dei prezzi hanno interessato altri materiali coinvolti nella produzione
in carta (cartoncino teso, cartone ondulato) o in materiale plastico.
di imballi, come il polietilene, i film BOPP e i fogli di alluminio. Gli im-
Elementi che contribuiscono a ridurne il costo sono un’attenta proget-
ballaggi flessibili sono alle prese con la carenza di materia prima di-
tazione, l’uniformazione del materiale e un’efficace programmazione
sponibile, ancor prima (e più) che con l’aumento dei prezzi. Si prevede
degli ordini, in modo da bilanciare aspetti contrastanti (maggiore è il
che questa situazione possa perdurare fino alla fine dell’anno.
lotto di produzione, minore sarà il prezzo ma al contempo crescerà il costo di stoccaggio).
LE TRE CATEGORIE DI IMBALLI E I COSTI
Costi imprevisti che possono affliggere sia l’imballo primario sia il
NASCOSTI
secondario sono frequenti aggiornamenti richiesti per ragioni di marketing: portano a dover intervenire sugli impianti di stampa e a dover
In tema di imballi, ci si riferisce concettualmente a tre tipologie:
ordinare lotti inferiori all’ottimale (l’eterno trade-off tra lotto economico
1. imballi primari: posti a diretto contatto con il prodotto, costituiscono
e flessibilità).
l’unità di vendita per il cliente finale nel punto vendita (esempio:
L’imballo terziario è solitamente standardizzato (bancali EPAL o in
bottiglia, lattina, …)
misure comuni, scatole Galia). Costi nascosti in questo ambito deri-
2. imballi secondari: non sono a contatto diretto con il prodotto. Rag-
vano spesso dal sovradimensionamento (specifiche eccessive in re-
gruppano più unità di vendita nell’esercizio commerciale (esempio:
lazione alla portata necessaria) o dalla necessità di trattamenti ag-
scatola di compresse, confezione da 6 bottiglie, …)
giuntivi (ad esempio secondo ISPM-15). Di converso, l’utilizzo di
3. Imballi terziari: facilitano la movimentazione e il trasporto di più
diversi materiali (ad esempio bancali in cartone, laddove non siano a
unità di vendita oppure di imballi multipli (esempio: bancale,
rendere) permette un risparmio nell’acquisto, nel contributo ambien-
cassa, …).
tale e nel peso, aumentando così anche l’efficienza nel trasporto.
Si può definire come “costo nascosto” degli imballi un insieme di
Andare a considerare tutte le funzioni primarie (contenere, proteggere,
fattori:
informare, conservare, trasportare e vendere) prima di adottare un
- ogni mancata possibilità di ottimizzazione/riduzione del costo lega-
imballo è fondamentale per ottimizzare i costi e fare scelte razionali.
ta alle caratteristiche fisico-meccaniche dell’imballo - il persistere di processi di imballo non aggiornati, che impongano al fornitore di imballi lavorazioni evitabili (che incidono sul prezzo) - l’adozione di metodologie di acquisto non efficienti (ad esempio,
66 LM SETTEMBRE 2021
Secondo una ricerca recente, il 72% degli italiani dichiara di tenere a cuore la sostenibilità, orientandosi verso la scelta di packaging riciclabili. In un’altra ricerca è stato chiesto agli italiani quanto siano disposti a
pagare in più per avere un packaging più green. Il 26% ha dichiarato
- garantire sicurezza (igiene)
disponibilità a pagare un sovrapprezzo fino al 5% per avere un imbal-
- offrire riservatezza, quando necessario.
lo più sostenibile, il 24% tra il 5 ed il 10%. D’altro canto, il 41% dei ri-
Ecco alcuni consigli per imballare al meglio i prodotti destinati all’e-com-
spondenti ha riferito di non essere disponibile a pagare di più.
merce:
L’effetto COVID-19 ha generato una crescita nella raccolta urbana
1. L’imballo deve essere curato e gradevole esteticamente. Occorre
(preferenza dei consumatori verso i prodotti imballati e venir meno
adoperare sempre imballi nuovi (un imballo che ha già subito urti
dei consumi fuori casa).
perde fino al 60% della resistenza).
Negli anni recenti si sono ridotti, laddove non pregiudicasse l’integrità del prodotto, spessori ed il numero di diversi materiali adottati. L’input per la partenza di queste iniziative, però, è sempre stato di carattere economico. Solo adesso si inizia, da parte delle aziende, a comunica-
2. L’imballo deve essere sicuro e specifico per il prodotto senza possibilità di movimento all’interno della scatola). 3. L’imballo deve proteggere. Per aumentare il livello di protezione, è bene ricordare:
re il valore della sostenibilità derivante da imballi con minor impiego
a. oggetti fragili vanno posti al centro della scatola
di materia prima.
b. in caso di spedizione di più oggetti, ciascuno deve essere protetto
IL “PESO” DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE
c. gli spazi vuoti vanno evitati (riempiti con carta, chips di polistirene
singolarmente ed altro materiale leggero e che possa fare da ammortizzatore). Il 1° gennaio 2021 è entrato in vigore l’aumento del contributo ambientale deliberato dal CONAI per gli imballi in acciaio, in plastica e in vetro:
Materiale di assorbimento in carta è più facilmente riciclabile. 4. Meglio preferire imballi che permettano di ottimizzare la velocità, la
- imballaggi in acciaio: il contributo sale da 3 a 18 EUR/t
produttività ed il volume di stoccaggio. Questo vale soprattutto per
- imballaggi in plastica: valori del CAC invariati per gli imballaggi di
i sistemi di riempimento degli spazi vuoti, in funzione del numero di
fascia A (150 EUR/t) e B1 (208 EUR/t). Aumentano per gli imballi di fascia B2 e di fascia C: per la prima si passa da 436 a 560 EUR/t, per la seconda invece da 546 a 660 EUR/t - imballaggi in vetro: il contributo ambientale passa da 31 EUR/t a 37 EUR/t.
spedizioni giornaliere da gestire. 5. Per spedizioni di oggetti di grande valore economico, è meglio adoperare nastri anti-effrazione. In alternativa, nastri in carta gommata o con indicazioni di controllo. 6. Un imballo personalizzato con il logo aziendale è una scelta di
L’aumento ha effetto anche sulle procedure per importazione di im-
marketing. In caso di beni di elevato valore, un imballo anonimo
ballaggi pieni. Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle
offre maggiore sicurezza. In altri casi, sarà il cliente a preferire una
importazioni (in €) passano da 0,18 a 0,20% per i prodotti alimentari
confezione che garantisca riservatezza. Un imballo anonimo con-
imballati e da 0,09 a 0,10% per i prodotti non alimentari imballati. Il
sente anche un risparmio al momento dell’acquisto degli imballi.
contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per mate-
NON È PIÙ “SOLO” UN IMBALLO!
riale) è salito da 92 a 107 EUR/t. Come si è visto, sono tanti i temi che determinano la complessità
SPEDIZIONI PER L’E-COMMERCE: ALCUNI
della gestione degli imballi in azienda, a partire dai materiali ed il loro
CONSIGLI UTILI PER IMBALLARE I PRODOTTI
costo alle decisioni strategiche di packaging. E svariati sono anche i differenti stakeholders di cui tenere conto. È questo il motivo per cui
Come si è visto prima, le prolungate chiusure di molti esercizi com-
sempre più aziende si dedicano a progetti di revisione complessiva
merciali nel 2020 e nei primi mesi del 2021 ha prodotto l’effetto di
degli imballi, che si inseriscano in maniera organica nel piano indu-
accelerare ulteriormente la corsa dell’e-commerce.
striale e che tengano conto di tutti gli elementi coinvolti: costi (total
In questo tipo di vendite l’imballo riveste particolare importanza: il
cost of ownership), processi d’acquisto e logistici, impatto sul traspor-
cliente comincia a formarsi un’opinione mentre apre il pacco.
to, servizio al cliente. Di solito il punto di partenza è un audit che foto-
È quindi fondamentale che l’imballo abbia caratteristiche tali da:
grafi l’as-is, per poi disegnare scenari alternativi in funzione degli
- preservare il prodotto da urti pericolosi per la sua integrità
obiettivi prevalenti.
SETTEMBRE 2021 LM 67
Speciale
PACKAGING
L’automazione come leva per imballaggi plastici ecocompatibili In questo articolo parliamo di materie plastiche nella produzione dei beni di consumo, illustrando sei suggerimenti per l’automazione verso imballaggi più ecocompatibili di PATRICIA TORRES, Industry Marketing Manager Food & Commodities OMRON
I
giene o protezione ambientale? Preferibilmente entrambe! Le
per alleviarne il peso sulla flora e sulla fauna e per evitare di danneg-
aziende del settore dei beni di consumo si chiedono sempre più
giare ulteriormente l’equilibrio ecologico. I vantaggi della plastica,
spesso quali alternative hanno agli imballaggi in plastica e come
tuttavia, non devono essere completamente trascurati. Pertanto, è
possono agire in modo più ecocompatibile, efficiente e sicuro.
fondamentale un utilizzo più efficiente e che consenta di risparmia-
Le linee di imballaggio innovative, la robotica e l’intelligenza artificia-
re risorse. In questo contesto, il Pew Charitable Trust afferma che
le offrono supporto.
l’inquinamento da materie plastiche potrebbe essere ridotto di quasi l’80% entro il 2040. Per riuscire in questo intento, tuttavia, sono
Nessuno dubita che la quantità di imballaggi in plastica prodotti e
necessari sforzi globali per trasformare sia l’uso della plastica che
utilizzati a livello internazionale debba essere ridotta con urgenza
la sua lavorazione e il riciclo.
68 LM SETTEMBRE 2021
C’È MOLTO DA DIRE SUGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA
sacchetti richiudibili riciclabili (riprogettazione e riutilizzo), con meno
Quando si tratta di proteggere i prodotti confezionati in ambito food&-
fase di sviluppo nuovi concetti di imballaggi e contenitori. Le quattro
beverage e in altri settori, è ancora difficile considerare alternative alla
“R”, riduzione, riciclo, riutilizzo e riprogettazione, contribuiscono a una
versatilità dei polimeri. Questi sono flessibili e facili da modellare.
maggiore sostenibilità e a soddisfare meglio i requisiti normativi e le
Offrono peso ridotto, vantaggi igienici, praticità di trasporto e un’ac-
richieste dei clienti.
plastica e meno scarti nelle fasi finali della produzione. Infine, sono in
cattivante presenza sugli scaffali. I clienti, d’altro canto, sono alla ricerca di convenienza, integrità e valore del prodotto, ma stanno anche
INIZIATIVE INTERNAZIONALI VOLTE A RIDURRE
facendo sempre più attenzione alla sostenibilità - il principale difetto
LA PLASTICA
degli imballaggi di plastica. Allo stesso tempo, questi imballaggi sono spesso preferibili rispetto ad alternative come metalli o vetro, perché
I requisiti da rispettare sono sempre più severi e includono gli Obietti-
richiedono meno energia per la produzione, il trasporto e il riciclo. È
vi per lo sviluppo sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals)
vero che i cibi non confezionati sono il trend del momento. Tuttavia,
delle Nazioni Unite, con le loro disposizioni in materia di maggiore
in molti luoghi non esiste una valida alternativa alle confezioni in pla-
protezione del clima, consumo responsabile e produzione più eco-
stica per motivi di costi, igiene o sicurezza.
compatibile. Inoltre, esistono numerose normative volte a ridurre il consumo di plastica. Alcuni esempi sono i divieti relativi alla plastica
FOCUS SU “RIDUZIONE, RICICLO, RIUTILIZZO
monouso o le strategie di riduzione dei sacchetti in plastica nell’UE,
E RIPROGETTAZIONE”
che sono collegati alla direttiva 2019/904 e entreranno ufficialmente in vigore entro luglio 2021. Inoltre, i produttori si sono assunti i propri
Ridurre l’utilizzo della plastica e ripensare gli imballaggi: questo è il
impegni. Alcuni stanno lavorando per aumentare la quantità di PET
motto. Le aziende del settore Food & Beverage e dei beni di consumo
riciclato nei prodotti. Altri stanno cercando di rendere le confezioni più
si stanno concentrando sempre più sulle quattro “R”: riduzione, riciclo,
riciclabili o di modificare la progettazione di imballaggi e contenitori
riutilizzo e riprogettazione. Nel settore alimentare e dei beni di consu-
per utilizzare meno plastica. Da dove iniziare, quindi? I processi auto-
mo, l’obiettivo è quello di minimizzare il peso per ridurre la quantità di
matizzati e razionalizzati sono alla base di tutti i piani per operare in
plastica utilizzata. Le nuove composizioni in plastica facilitano il riciclo.
modo più efficiente e sostenibile. Le sei raccomandazioni seguenti
Inoltre, sono disponibili design innovativi come sacchetti, coperchi o
mostrano su cosa concentrare l’attenzione:
SETTEMBRE 2021 LM 69
Speciale
PACKAGING
1. SALDATURA: monitoraggio in tempo reale
5. MOVIMENTAZIONE: assicurare una comunicazione ottimale
Quando la composizione dei materiali cambia, è fondamentale che
tra i sistemi
le aziende analizzino se le macchine per formatura, riempimento e
Man mano che gli imballaggi diventano più piccoli, i produttori devono
sigillatura verticale (VFFS, Form Fill Seal) possono ancora mantene-
sapere se le operazioni di movimentazione supportate dalle soluzioni
re la resa e il controllo della tensione senza compromettere le pre-
di smistamento o pick-and-place sono accurate e facili da ripetere. Un
stazioni o la qualità del prodotto finale. Solo quando si monitora e si
esempio è il posizionamento dei vassoi in contenitori terziari pronti
controlla attentamente il film, si dispone di un prodotto che soddisfa
per la vendita al dettaglio. Un aspetto fondamentale della movimen-
le specifiche, eliminando le pieghe e gli allungamenti, e quindi non
tazione è la possibilità di “vedere” l’area dei prodotti che entrano nell’a-
influendo negativamente sui processi a valle.
rea di imballaggio, nonché la rapida comunicazione tra il sistema di elaborazione delle immagini, il nastro trasportatore e il robot, il tutto
2. RACCOLTA DEI DATI a livello di macchina e in tempo reale
rispettando la portata di trasporto richiesta. Inoltre, potrebbe essere
I produttori devono assicurarsi in ogni momento che l’imballaggio
necessario modificare la configurazione del robot a causa del nuovo
soddisfi le proprie esigenze. Le macchine per formatura, riempimen-
materiale del film.
to e sigillatura verticale (VFFS, Form Fill Seal), ad esempio, richiedono il controllo e la verifica precisi e in tempo reale di molte variabili
6. CHIUSURA: i servomotori ad alta risoluzione sono essenziali
come velocità, pressione, sincronizzazione, temperatura e altro an-
Le riduzioni di peso possono modificare sia le dimensioni che la forma
cora. Per monitorare più variabili come lo spessore del materiale, il
dei contenitori, il che può influire anche sul processo di saldatura e su
tempo di contatto o le temperature, il produttore ha bisogno di una
altri flussi di lavoro correlati. Inoltre, le forze e le coppie di serraggio
soluzione di automazione in grado di raccogliere tutti i dati applica-
possono comportare maggiori sprechi o tempi di fermo della produ-
bili “in modalità Edge” (a livello di macchina) tramite metodi di co-
zione, che possono causare a loro volta ulteriori problemi. Molte tec-
municazione comuni. Inoltre, è necessaria una struttura per la con-
niche di saldatura, come ad esempio la tappatura, si basano sul
divisione e la visualizzazione. In futuro, l’intelligenza artificiale sarà
controllo dei servomotori. I servomotori ad alta risoluzione collegati
sempre più integrata in un controller, quindi lo sviluppo si sposterà
tramite una rete di macchine come EtherCAT sono quindi importanti.
sempre più verso macchine con ottimizzazione automatica.
IN CONCLUSIONE 3. FORMATURA: i sistemi di visione innovativi sono la chiave I produttori di vassoi, bottiglie o imballaggi devono sempre interro-
Le aziende possono e devono avere un ruolo di abilitatori e catalizza-
garsi sull’impatto che le variazioni nei materiali potrebbero avere
tori della transazione ecologica. Sia a livello di associazioni sovranzio-
sull’integrità, il colore o la forma dell’articolo. Le soluzioni di automa-
nali, nazionali e di categoria è fondamentale mettere a fattor comune
zione consentono loro di verificare le proprietà. Durante la fabbrica-
le esperienze per andare verso il grande obiettivo comune dell’impat-
zione di un contenitore, sono necessari rigorosi controlli della tem-
to zero. In questo contesto le strategie di breve periodo e i piccoli
peratura insieme a effetti fisici quali la pressione. Per evitare
vantaggi competitivi immediati delle singole aziende dovrebbero
articoli difettosi, si consiglia di utilizzare potenti sistemi di visione
passare in secondo piano. Sono innumerevoli gli imprenditori lungi-
dotati degli strumenti necessari per rilevare problemi quali micro-fo-
miranti che possono farsi capofila in questo cambiamento che porterà
ri nella plastica.
a ampi benefici ambientali, economici e sociali condivisi. La tecnologia svolge e svolgerà un ruolo cruciale: i materiali, i formati
4. AVVOLGIMENTO: controllo della temperatura e del movimento
e la velocità con la quale il mercato cambia livelli di domanda e prefe-
Le modifiche ai materiali possono influire anche sulle prestazioni.
renze cresce sempre più. Diventa dunque fondamentale trovare solu-
L’integrità e la stabilità sono ancora garantite, ad esempio, durante
zioni flessibili e pronte a rispondere alle repentine richieste del merca-
l’avvolgimento? È necessaria un’applicazione che garantisca un rigi-
to e, non da ultimo, puntare a una maggiore competitività e
do controllo della temperatura e del movimento, mantenga la ten-
profittabilità: tecnologie di precisione per utilizzare meno materie
sione e garantisca che un pacchetto secondario o terziario sia av-
prime, avere meno scaro, sostenere minori costi logistici e, non da
volto correttamente.
ultimo, essere più attrattivi per mercato e consumatori finali.
70 LM SETTEMBRE 2021
Sono SOLO scatole? Si possono aprire orizzonti veramente rivoluzionari nel settore del packaging, ma occorre agire con velocità e coraggio se il nostro paese e le nostre aziende non vogliono perdere la posizione di leadership che hanno saputo raggiungere e mantenere con intelligenza da più di cinquant’anni di LUCA B. FORNAROLI STRATEGIA E SVILUPPO CONSULTANTS
I
l 2020 ha segnato il boom anche in Italia del commercio online e delle attività di delivery, un settore che non aveva avuto in precedenza un particolare sviluppo nel nostro paese. La sua repentina crescita ha avuto un impatto positivo in ter-
mini di fatturato sui prodotti da imballaggio, in modo particolare dovuto all’uso di cartone ondulato e alla plastica, sebbene l’impiego di quest’ultima stia subendo un raffreddamento a causa dell’effetto
Tra le finalità
sostituzione a favore della carta a motivo dei noti problemi ambien-
dell’imballaggio desti-
tali - non sempre correttamente riportati dai media - legati all’utiliz-
nato al trasporto non vi è solo la sicurezza fisica del contenuto, ma
zo di tali polimeri.
anche quella di rendere facile la cosiddetta macchinabilità, ossia la qualità dell’imballo di favorire o, comunque, non ostacolare l’effi-
LE FINALITÀ DELL’IMBALLAGGIO
cienza del processo di confezionamento. Questa caratteristica è fondamentale anche per le grandi piattaforme distributive che
La funzione primaria di qualsiasi tipo di imballaggio, a partire dal
trattano centinaia di migliaia di articoli di diversi pesi, dimensioni e
guscio d’uovo, è quello della protezione del contenuto: l’imballaggio
caratteristiche fisiche al giorno.
deve poter garantire la sicurezza del prodotto. Innanzitutto proteggendolo da urti e schiacciamenti, ma anche dalla contaminazione
Se l’imballaggio è destinato a contenere prodotti alimentari, anche
da parte di agenti biologici, fisici o chimici esterni. Per questa ragio-
nel caso di imballi secondari o terziari (cioè non a diretto contatto
ne spesso l’imballaggio è costituito da più materiali differenti che
con l’alimento, ma con ulteriori imballi primari), occorre tener pre-
assolvono alle diverse funzioni. Tuttavia, tanto più un imballaggio
sente la possibilità che le sostanze contenute nei suoi componenti
è complesso e tanto più numerosi sono i suoi componenti, tanto
possano migrare nell’alimento, mettendo potenzialmente a rischio
maggiore sarà l’impatto ambientale di questi e più ridotta la possi-
la salute del consumatore o modificando le caratteristiche organo-
bilità di un loro corretto smaltimento.
lettiche (soprattutto odore e sapore) del prodotto alimentare. Sono
SETTEMBRE 2021 LM 71
Speciale
PACKAGING
design dell’imballaggio in modo tale che sia dimensionato in relazione al contenuto da trasportare, tenendo conto quindi sempre della natura fisica del bene, peso e dimensioni e tipologia del mezzo o dei mezzi trasporto a cui verrà destinato, pur mantenendo un certo grado di standardizzazione. Con uno slogan, si potrebbe dire “su misura, ma non troppo”. Inoltre, nel ripensare il design dell’imballaggio, il produttore deve comunque tener conto degli scarti e degli sfridi che il nuovo design potrebbe determinare. Anche questi devono essere minimizzati se si persegue l’obiettivo di ridurre la quantità di materia prima necessaria senza pregiudicarne la sicurezza. Il riutilizzo degli imballaggi da trasporto è già una realtà in alcuni casi, ma obbliga clienti e fornitori ad adottare procedure abbastanza complesse e non a costo zero. Occorre infatti rispettare l’intenoti in letteratura i casi di presenza di oli minerali MOSH e MOAH o
grità dell’imballaggio al momento della sua apertura, rimuoverne
di sostanze volatili in alimenti o imballaggi primari, migrati dallo
possibilmente nastri adesivi o altri elementi accessori, ripiegare
scatolone di cartone ondulato prodotto con materiale riciclato.
l’imballaggio in modo tale da ridurre lo spazio di stoccaggio su
Pertanto anche l’imballaggio da trasporto deve sottostare ragione-
bancali, disporlo in modo tale che sia idoneo a essere ritirato e,
volmente ai requisiti normativi europei e nazionali che regolano il
infine, gestire l’intero processo di ritiro o spedizione. Tutto questo
mercato dei materiali o oggetti a contatto alimentare, in questo
è possibile nell’ambito di una filiera B2B, ma non certamente nei
caso indiretto.
casi di vendite online o delivery ai consumatori finali.
Da ultimo, ma non meno importante, l’imballaggio deve garantire la
La riciclabilità degli imballaggi invece è già consolidata in molti
sicurezza del lavoratore e del consumatore quando lo maneggiano:
paesi e l’Italia può vantare numeri superiori agli obiettivi stabiliti
nel primo caso, deve essere tale, ad esempio, da non rompersi im-
dalla Unione Europea per il 2030: almeno nel settore della carta e
provvisamente a causa del peso del contenuto, mettendo a rischio
cartone, il nostro paese ha raggiunto un livello di riciclabilità pari
l’integrità fisica del lavoratore; nel secondo caso, deve essere facile
all’87% e anche le regioni meridionali sembrano avviarsi finalmen-
da aprire senza causare tagli o lesioni dovuti a graffette o sigillatu-
te lungo un sentiero virtuoso che consegue a un cambiamento di
re non conformi e pericolose.
mentalità e di comportamento delle persone anche tra le mura domestiche: l’ambiente è ormai percepito abbastanza diffusamen-
IMPATTO AMBIENTALE
te come una ricchezza da proteggere. Affinché un materiale sia riciclabile, deve soddisfare alcuni requi-
Una volta assolti tutti i precedenti imprescindibili obblighi di sicurez-
siti di natura fisica e chimica: è fondamentale che l’imballaggio non
za, il produttore di imballaggi deve fare i conti con il loro impatto
sia complesso e che i diversi componenti che lo costituiscono (ad
ambientale, in altri termini, con la loro sostenibilità. Le norme UNI
esempio, carta, plastica e alluminio) siano facilmente separabili.
aiutano il settore guidando gli operatori a ridurre alla fonte le materie
La non separabilità dei componenti e l’uso eccessivo di inchiostri
prime necessarie, laddove possibile, realizzare imballaggi riutilizza-
o colle o altri elementi accessori, possono pregiudicarne la ricicla-
bili o, da ultimo, usare materie prime riciclabili o compostabili. Ognu-
bilità. Quest’ultima tuttavia dipende anche dalla tecnologia presen-
no di questi requisiti ha però implicazioni non sottovalutabili.
te sul territorio e dalle infrastrutture di raccolta e smaltimento.
Innanzitutto la cosiddetta prevenzione alla fonte, cioè l’ottimizza-
Infine, affinché un materiale sia compostabile, occorre che il pro-
zione dell’uso di materie prime, obbliga il produttore a ripensare al
cesso di degradazione dello stesso tramite batteri non venga inter-
72 LM SETTEMBRE 2021
SE LA SOSTENIBILITÀ VIENE MISURATA IN EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA o anidride carbonica equivalente, occorre valutare quanta energia tali processi consumino e quanta anidride carbonica e altre sostanze liberino
Prevenzione alla fonte e una migliore gestione del fine vita, rendono un imballaggio sostenibile? Non è una domanda facile: certamente lo rendono più sostenibile rispetto a un imballaggio che non sia destinato a nessuno di questi processi o che venga magari disperso nell’ambiente. Tuttavia se la sostenibilità viene misurata in emissioni di anidride carbonica o anidride carbonica equivalente, occorre valutare quanta energia tali processi consumino e quanta anidride carbonica e altre sostanze liberino. Per questa ragione non si può mai realmente prescindere da metodologie quali la Carbon Footprint, il Life Cycle Assesrotto, rallentato o impedito dalla presenza di elementi non compo-
sment o l’adozione di standard come quelli della Global Reporting
stabili. Dopo il processo di decomposizione non deve rimanere più
Initiative. Calcoli di questo tipo non solo aiutano ad analizzare
del 95% di residuo secco non ulteriormente degradabile.
l’impatto ambientale dell’imballaggio, ma anche di tutta la filiera,
Tutto quanto non può essere riutilizzato, riciclato o compostato, può
dal procurement delle materie prime fino al trasporto del prodotto
essere trasformato in energia attraverso incenerimento. I termova-
al nostro cancello di casa. È facile intuire come il trasporto su
lorizzatori più efficienti che sfruttano l’emissione dei vapori arrivano
gomma abbia un’incidenza tutt’altro che trascurabile sull’impatto
a trasformare in energia il 70% del materiale loro destinato.
ambientale dei nostri consumi.
SETTEMBRE 2021 LM 73
Speciale
PACKAGING
Grazie alle nuove tecnologie, in particolare alla blockchain, È GIÀ POSSIBILE ESTENDERE LA RINTRACCIABILITÀ DEL PRODOTTO, a salire, dal punto vendita (in realtà dalla casa del consumatore finale, se questo aspetto non ledesse i sacrosanti diritti di privacy di quest’ultimo), al produttore, fino ai fornitori degli ingredienti o dei componenti o degli imballaggi del prodotto fino alle materie prime che li costituiscono
SERVONO INNOVAZIONE E MAGGIORE TRACCIABILITÀ
to non ledesse i sacrosanti diritti di privacy di quest’ultimo), al produttore, fino ai fornitori degli ingredienti o dei componenti o degli imballaggi del prodotto fino alle materie prime che li costituiscono e, a
Di fronte a un tale vero e proprio cambiamento di paradigma che sta
scendere, fino a conoscere la seconda vita dell’imballaggio o in quale
investendo tutto il mondo manifatturiero e che è stato rallentato, ma
inceneritore sia approdata la sua destinazione finale.
reso paradossalmente più evidente e più urgente da parte della pan-
Attraverso una geometria del tipo blockchain, di un prodotto immesso
demia attuale, è indispensabile che il settore pubblico e l’imprenditoria
sul mercato si potrebbero pertanto accertare tutte le informazioni
privata collaborino per orientare gli investimenti verso la ricerca e lo
upstream e downstream: il tutto avverrebbe alla velocità di pochi se-
sviluppo di nuovi materiali che possano soddisfare in modo più effi-
condi. Uno strumento formidabile sia per il marketing aziendale che
cace, efficiente e flessibile i requisiti che abbiamo esaminato. In par-
potrebbe dimostrare concretamente la bontà del prodotto sia per il
ticolare, mi riferisco alle nanotecnologie che sono state messe al
consumatore e la collettività che avrebbero un bagaglio di informazio-
bando da norme forse ormai vetuste - in nome del solito principio di
ni importanti per orientare le proprie decisioni in funzione dell’impatto
precauzione - nel settore del packaging alimentare, impedendo la re-
che queste potrebbero produrre sulla salute e sull’ambiente.
alizzazione di nuovi materiali che potrebbero combinare, ad esempio,
Si possono aprire orizzonti veramente rivoluzionari nel settore, ma
le funzionalità di plastica, vetro o di alcune fibre vegetali con le carat-
occorre agire con velocità e coraggio se il nostro paese e le nostre
teristiche della carta.
aziende non vogliono perdere la posizione di leadership che hanno saputo raggiungere e mantenere con intelligenza da più di cinquant’an-
Un ulteriore punto che merita attenzione è quello della rintracciabilità.
ni. Non è un caso che siamo stati tra i primi paesi al mondo ad esser-
Grazie alle nuove tecnologie, in particolare alla blockchain, è già pos-
si dotati di una normativa specifica sugli imballaggi e sugli altri mate-
sibile estendere la rintracciabilità del prodotto, a salire, dal punto
riali a contatto con gli alimenti che è tuttora in vigore ed è
vendita (in realtà dalla casa del consumatore finale, se questo aspet-
diffusamente presa a modello.
74 LM SETTEMBRE 2021
NOVITÀ E PROPOSTE DAGLI ESPERTI DI SETTORE
DOSSIER 2021
TECNOLOGIE
GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI (TMS) GEOTAB SAVOYE
SETTEMBRE 2021 LM 75
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI (TMS)
GEOTAB MyGeotab elimina la complessità della raccolta dei dati trasformandoli in informazioni utili in termini di sicurezza, efficienza e prestazioni, a prescindere dal tipo di veicolo e dalla sua alimentazione.
C
on oltre 2 milioni di veicoli connessi
• GESTIONE SEMPLIFICATA
in 130 paesi e 40 miliardi di dati ela-
La piattaforma di Fleet Management di Geotab,
borati ogni giorno, Geotab è leader
MyGeotab, elimina la complessità derivante dalla
mondiale nel mercato dei servizi tele-
grande mole di dati raccolti trasformandoli in in-
matici connettendo in sicurezza le
flotte di ogni settore. Il dispositivo telematico GO di facile installazione, la piattaforma aperta e personalizzabile MyGeotab e il Marketplace, nel quale sono disponibili centinaia di soluzioni di terze parti (come Add-On, harness o Add-In), consentono a tutte le aziende, dalle più piccole alle più grandi, di automatizzare le operazioni integrando i dati veicolari con altre risorse, e di ottenere analisi avanzate per una migliore gestione dei mezzi. Come? Attraverso il software per la gestione delle flotte di Geotab, MyGeotab, che elimina la complessità della raccolta dei dati trasformandoli in informazioni utili in termini di sicurezza, efficienza e prestazioni, a prescindere dal tipo di veicolo - mezzi pesanti, passenger car, furgoni e così via - e dalla sua alimentazione - sia essa a combustione interna oppure elettrica/ibrida. I dati possono anche essere combinati con
GEOTAB Contatto aziendale: marketingitaly@geotab.com
diversi strumenti per dare maggior supporto alle politiche di miglioramento della flotta sotto diversi aspetti.
V.le Città d’Europa 39 00144 Roma
Caratteristiche principali del
www.geotab.com/it
di Geotab:
76 LM SETTEMBRE 2021
software di fleet management
formazioni utili su cui le aziende possono agire. Ad esempio, la maggior parte dei clienti Geotab desidera comprendere in che modo il consumo di carburante sia influenzato dallo stile di guida, dal momento della giornata in cui si guida e dal veicolo utilizzato (marca/modello). Geotab uniforma i dati in un’unità di misura comune per semplificare la gestione del carburante. In aggiunta, specifichiamo che MyGeotab è disponibile in 12 lingue diverse.
• REPORT AVANZATI E AFFIDABILI
carburante di un veicolo non è utopia: con la nostra
adatti alla flotta in questione, e quantificare la ri-
Con MyGeotab si creano, si mettono in pratica e
dashboard si possono creare zone e percorsi per
duzione delle emissioni. In MyGeotab poi, se si
si distribuiscono facilmente le informazioni di cui
i conducenti, confrontare i percorsi effettivi rispet-
hanno già veicoli elettrici, i dati vengono letti in
si ha bisogno, come e quando lo si desidera. So-
to a quelli pianificati, e migliorare l’efficienza ope-
modo efficace grazie alla compatibilità con la più
no disponibili report standard che possono anche
rativa.
ampia gamma di marche e modelli di veicoli elet-
essere personalizzabili per adattarli ai bisogni e
• STATO E MANUTENZIONE DEL MOTORE
trici disponibili, inclusi autobus e mezzi elettrici
alle esigenze della flotta in questione.
È possibile ricevere avvisi su potenziali problemi
pesanti e di media portata.
Geotab raccoglie e fornisce le informazioni di
critici relativi allo stato del motore e assegnare
stato del veicolo, tra cui: giri motore, spia motore,
facilmente la priorità alle riparazioni dei veicoli.
• SOFTWARE INDIPENDENTE DAL
cintura di sicurezza, contachilometri, ore motore,
Ottienere il massimo con un approccio proattivo
DISPOSITIVO
emissioni, numero di identificazione veicolo (VIN)
alla manutenzione del veicolo con noi è certezza,
Se non si vuole cambiare l’attuale dispositivo te-
e tensione della batteria del veicolo.
rilevando tempestivamente i problemi e impostan-
lematico non a marchio Geotab, non c’è problema:
do promemoria sulla manutenzione.
si può sempre integrare con la piattaforma
• GESTIONE DELLO STILE DI GUIDA DEI CONDUCENTI
MyGeotab per fare il salto di qualità e massimiz• INTEGRAZIONE DEI DATI
zare l’efficienza della tua flotta.
La sicurezza è una priorità: con Geotab promuovi
Il Kit di sviluppo software (SDK) di Geotab con-
uno stile di guida sicuro con il feedback al condu-
sente di integrare le informazioni del veicolo e
• PARTNERSHIP OEM
cente e gli strumenti di coaching a bordo del
della sua posizione in un sistema gestionale già
Geotab vanta numerose partnership con i produt-
veicolo. I conducenti che condividono i vei-
in essere o con applicazioni Add-On di terze parti.
tori che ci aiutano a integrare diversi dati sui vei-
coli sono comunque identificati singolarmen-
Poi, come già detto, nel Marketplace di Geotab
coli e ad essere sempre all’avanguardia nell’offri-
te con la tecnologia NFC ed il Driver ID di
sono presenti Add-In, Add-On e molto altro per
re la migliore tecnologia telematica.
Geotab.
espandere il business. In conclusione, con Geotab puoi aumentare la
• MONITORAGGIO DEL VEICOLO
• MAPPATURA PERSONALIZZATA
produttività aziendale e ottimizzare le flotte tra-
Con MyGeotab è possibile visualizzare la
MyGeotab permette di creare mappe aziendali
mite la riduzione del consumo di carburante e la
posizione del veicolo quasi in tempo reale e
personalizzate che vengono combinate automa-
miglior gestione dei veicoli, e allo stesso modo
la cronologia completa dei viaggi tramite gli
ticamente con le informazioni relative al veicolo.
puoi migliorare la sicurezza.
algoritmi brevettati da Geotab, che fornisco-
La flessibilità della visualizzazione delle mappe,
no informazioni precise e dettagliate da
delle legende e delle forme e dimensioni delle
condividere anche con i clienti (ETA accura-
zone consentono ulteriori personalizzazioni.
ti). Gli aggiornamenti che si ottengono sono rapidi e precisi grazie all’Active Tracking, ed
• PASSAGGIO CONSAPEVOLE ALL’ELETTRICO
è anche possibile gestire la privacy dei con-
E GESTIONE INTEGRATA DEGLI EV
ducenti con la “Modalità Personale” in caso
I veicoli elettrici (EV) offrono alle flotte una grande
di veicoli aziendali per uso personale.
opportunità per ridurre le emissioni. Con Geotab si può facilitare la transizione verso l’elettrico con
• OTTIMIZZAZIONE DEL PERCORSO
una valutazione di idoneità dei veicoli elettrici
Ridurre il chilometraggio e il consumo di
(EVSA) per identificare i veicoli elettrici/ ibridi più
SETTEMBRE 2021 LM 77
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI (TMS)
SAVOYE TMS O WMS? IL BELLO DI NON DOVER SCEGLIERE!
S
empre più frequentemente noto clien-
definisce una “lista provvisoria” di ordini, il TMS
ti porsi la seguente domanda: avendo
interviene in modo tale da definire quali appron-
un budget limitato, quale soluzione
tare per ottimizzarne i costi di trasporto e manda
scegliere tra un TMS e WMS? Inutile
l’informazione al WMS) o push (il WMS definisce
dire che le risposte potrebbero esse-
l’ordine da approntare, il TMS ottimizza il traspor-
re molteplici e con differenti gradi di possibili ap-
to in base agli ordini già approntati dal WMS).
profondimenti. Savoye ha però deciso di dare un messaggio forte, deciso e chiaro al mercato: sen-
Alcune specifiche del nostro TMS mirano a ridur-
titi libero di non dover scegliere!
re il budget di trasporto dei nostri clienti, altre si concentrano su aspetti di tipo qualitativo. Per
ODATiO, l’innovativa piattaforma software di Savoye,
quanto concerne la riduzione dei costi di traspor-
contiene infatti moduli riscontrabili nelle soluzioni
to, agiamo prevalentemente nelle seguenti tre
WMS, così come moduli tipici delle soluzioni TMS.
direzioni:
Il tutto in un’unica piattaforma software, che permette al cliente di non dover scegliere nell’im-
• Incarichi di groupage e corrieri. Il modulo
mediato quale dei due macro moduli attivare, ma
consente di combinare in modo ottimale gli
di avere a disposizione una soluzione completa,
ordini e automatizzare le assegnazioni ai vet-
flessibile e che permette al cliente un grado di li-
tori che offrono le migliori condizioni in base a
bertà mai testato prima. In somma sintesi, e per-
criteri di costo e servizio.
donate l’inglesismo, una soluzione Full, Flexible and
• Prefatturazione e controllo fatture. L’obiettivo
Free. Ritorneremo su questo concetto verso la fine
è garantire che quanto fatturato dal vettore
di questo articolo, per ora focalizziamoci sul tema
corrisponda alla realtà delle operazioni e alle
TMS. Lato Savoye, cosa intendiamo per TMS?
condizioni tariffarie negoziate. Il TMS automatizza questa attività, comportando un risparmio
La nostra offerta TMS è
SAVOYE Contatto aziendale: Riccardo Priori C.so Buenos Aires, 75 20124 - Milano 02 45486091 savoye.com contact-it@savoye.com
78 LM SETTEMBRE 2021
di tempo e migliorando l’affidabilità.
costituita da un insieme di
• Simulazione dei costi. Il modulo permette di
funzionalità integrate nel-
studiare scenari alternativi e confrontare nuovi
la nostra piattaforma ODA-
listini (per esempio di un potenziale nuovo cor-
TiO, che come anticipato,
riere) applicando ad essi i volumi (o meglio
prevede anche il nostro
ordini pregressi) dell’azienda. Questo modulo
WMS. La nostra soluzione
permette di fornire un grande aiuto al cliente,
TMS è progettata per potersi adattare a differen-
sopratutto per quanto concerne l’attività di ne-
ti contesti, sia che si operi in logica pull (il WMS
goziazione con il nuovo corriere.
ODATiO, l’innovativa piattaforma software di Savoye, contiene moduli riscontrabili nelle soluzioni WMS, così come moduli tipici delle soluzioni TMS
ODATiO TMS mira inoltre a migliorare la qualità
Infine, ODATiO TMS può essere previsto sia in
zione nativa all’interno di una unica piattaforma,
delle operazioni di trasporto, sia per gli spedizio-
modalità On Premise che come SaaS, in modo
in modo tale da sfruttarne la completa modulari-
nieri che per i loro clienti attraverso funzionalità
tale da essere ancora più appetibile nel caso in cui
tà e integrazione.
come:
il cliente voglia limitare al minimo l’investimento
• Flexible, ovvero in grado di adattarsi – in tem-
iniziale.
pi rapidi – a eventuali cambiamenti imposti dai
Track and Trace. Siamo in grado di offrire trac-
propri clienti, facendo leva sulla possibilità da
ciabilità in tempo reale, avendo anche la possibi-
Il modulo TMS descritto eredita dunque in toto le
parte dell’utilizzatore di poter adattare il sistema
lità di interfacciarsi con TMS terzi (ad esempio
tre caratteristiche portanti di ODATiO, caratteristi-
ai processi gestiti, tramite l’impiego di business
impiegati dai trasportatori) e piattaforme specia-
che che portano ODATiO ad essere il primo 3MS
rules che possono essere create e modificate
lizzate nella visibilità dei trasporti in tempo reale,
presente sul mercato:
direttamente dall’utilizzatore.
come Shippeo. Una piattaforma collaborativa, che
• Full, intendiamo dunque una soluzione com-
• Free, per rendere l’utilizzatore della piattafor-
consente di “digitalizzare” il rapporto con i vettori:
pleta, una piattaforma che al suo interno con-
ma software libero di poter modificare i proces-
presa di appuntamenti, conferma del noleggio,
tiene moduli propri sia del WMS che del TMS.
si in base alle proprie necessità, riducendo al
quotazione, ecc. Il suo ruolo è dunque quello di
La logistica aziendale non si ferma quando il ca-
minimo indispensabile i passaggi con il fornitore.
raccogliere informazioni e di diffonderle sia ai
rico esce dal magazzino, anche il processo di
vettori sia ai clienti finali, il tutto in real time e con
consegna deve essere monitorato e ottimizzato,
Una risposta alla domanda iniziale potrebbe dun-
un minor dispendio di energie rispetto a mail/
in modo tale da migliorare la qualità del servizio
que essere: perché scegliere quando ho la possi-
telefonate.
percepita dal cliente (e perché no, ottimizzare i
bilità di impiegare una soluzione integrante en-
costi di spedizione), il tutto avendo una integra-
trambi i moduli?
ODATiO TMS è una soluzione profondamente modulare. È possibile partire da una soluzione TMS basica, fondamentalmente limitata alla selezione del miglior spedizioniere in base a criteri quantitativi e qualitativi, fino ad arrivare a una soluzione comprendente la possibilità di tracciare le spedizioni, condividendo al contempo un portale collaborativo con lo stesso spedizioniere, utile in caso di scambi di documentazione o anche solo per poter “prenotare” una baia di carico, evitando tempi di attesa precedenti alla fase di carico.
SETTEMBRE 2021 LM 79
Supply chain management di CARLO DONADIO, Head of Tech Assets and Incubation Officine Innovazione - DELOITTE
Evoluzione di modelli condivisi di mobilità e logistica urbana Le recenti tendenze economiche e sociali, dalla crescente urbanizzazione alla ricerca di sostenibilità, promuovono la diffusione di nuovi modelli di mobilità urbana. Per mitigarne le inefficienze e incrementare la soddisfazione degli utenti, queste soluzioni possono essere supportate da processi logistici di nuova concezione a loro volta alimentati da adeguate piattaforme tecnologiche
C
on l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria e la conseguente riapertura delle attività commerciali, unitamente ai fondi europei stanziati nel Recovery Fund, è prevista in Italia un’importante ripresa economica. Ansa stima infatti che il PIL italiano crescerà del 4,5%
entro la fine del 2021 e di un ulteriore 4,4% nel 2022. Le stime sono state riviste al rialzo recentemente in stretta correlazione con uno strutturale e duraturo miglioramento del quadro sanitario. In effetti le città italiane sono state maggiormente colpite dalla pandemia in quanto il 90% dei casi Covid confermati a livello globale si sono registrati nei centri urbani. Malgrado ciò, si prevede che le città ricopriranno un ruolo di protagoniste della ripresa economica sia italiana che internazionale. Il fenomeno dell’urbanizzazione, seppure rallentato dalla pandemia, riprenderà gradualmente a livello globale. Si stima infatti che il tasso di urbanizzazione crescerà dal 56% di oggi al 60% nel 2030 e al 68% nel 2050 seppur trainato dai paesi in via di sviluppo (World City Report 2020 UN Habitat).
80 LM SETTEMBRE 2021
In questo contesto le città italiane saranno chiamate a fronteggiare la sfida della sostenibilità dell’urbanizzazione a livello ambientale e sociale. La chiave di risposta in preparazione alla crescita di questo fenomeno inizia dalla mobilità urbana. Nell’ottica di adeguarsi a una più elevata domanda di trasporto, occorre ridistribuire efficacemente i flussi degli spostamenti su modalità alternative che siano ecosostenibili, convenienti e funzionali al tessuto urbano delle città. A tale proposito, già in periodo pre-pandemico, è stata introdotta e molto apprezzata nelle grandi città italiane la cosiddetta “mobilità in sharing” nonché l’utilizzo di mezzi di trasporto in condivisione. Già nel 2019 infatti l’Italia contava circa 4,9 milioni di utenti iscritti ai servizi in sharing e quasi 30 milioni di spostamenti con veicoli in condivisione. L’avvento della pandemia ha accelerato tale trend avendo generato un sostanziale incremento di domanda verso forme di mobilità alternative ai mezzi di trasporto tradizionali e che agiscano in complementarietà con il trasporto pubblico locale.
Il tasso di urbanizzazione CRESCERÀ DAL 56% DI OGGI AL 60% NEL 2030 E AL 68% NEL 2050, seppur trainato dai paesi in via di sviluppo
Un elemento di forte richiamo verso queste nuove forme di mobilità è il modello free-floating che permette agli utenti di prelevare un
infatti il volano di sviluppo per tutti i servizi connessi alla micro-mo-
mezzo in prossimità della propria posizione e rilasciarlo in qualsiasi
bilità in ambito urbano e hanno interesse nel fornire un servizio di-
punto all’interno del perimetro in cui opera la compagnia. Ciò ne ha
stribuito ed efficiente ai propri cittadini. Tale sostegno inoltre è per-
sensibilmente rafforzato e accresciuto l’apprezzamento in quanto il
fettamente in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
modello pay-per-use si adegua perfettamente alle variegate esigen-
(PNRR) che prevede lo stanziamento di 25,4 miliardi di euro da PNRR
ze di mobilità. All’interno dell’ecosistema della mobilità in condivisio-
oltre che 6,06 dal fondo complementare per il potenziamento di in-
ne, il segmento che sta riscontrando maggior crescita è quello della
frastrutture a supporto della mobilità sostenibile.
micromobilità elettrica, scooter, monopattini e biciclette a pedalata assistita. Secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility
GESTIONE ECONOMICA E BENEFICI
infatti la quota di mezzi di mobilità dolce in sharing che nel 2016 costituiva il 58% dei mezzi totali ha superato nel 2020 la soglia del
Il business della mobilità in sharing per i provider che operano in
90%. La domanda di mobilità in condivisione in Italia tende dunque
Italia è impattato da una ridotta differenza tra i ricavi e costi fissi
preferire veicoli meno rumorosi, meno ingombranti, meno potenti e
oltre a dover far fronte ad un mercato molto competitivo e regola-
sempre più leggeri.
mentazioni poco omogenee lungo tutto il territorio italiano.
Da evidenziare inoltre il doppio beneficio derivante dalla micromobi-
Nello specifico una delle più rilevanti voci di costo è rappresentata
lità elettrica cioè il minore traffico di mezzi inquinanti a tutela della
dalle operazioni logistiche di ricarica, riposizionamento e manuten-
salute pubblica e la libera e gratuita circolazione in zone a traffico
zione dei veicoli che incide di circa per il 60%. Tale scenario non è
limitato che nei grandi centri urbani sono sempre più frequenti. La
economicamente sostenibile nel lungo periodo; diversi operatori
migrazione verso questo nuovo modello di trasporto ridurrebbe
potrebbero decidere di optare per altri mercati o di rimodulare la
drasticamente l’impronta Co2 dei grandi centri urbani italiani nei
propria offerta.
quali la sfida della sostenibilità assumerà ancor più rilevanza.
L’ambizione è quella di generare un impatto sulle abitudini degli uti-
Accertata quindi la validità del modello di trasporto in sharing per le
lizzatori favorendo lo sviluppo stesso del settore e rilanciando la
città italiane è determinante l’azione dell’amministrazione pubblica
qualità del servizio offerto grazie ad una più efficace ridistribuzione
e che si attivi nel sostenerne l’ecosistema e in particolar modo i
dei veicoli sul territorio.
“service provider” cioè coloro che erogano tali servizi.
Una risposta ai problemi economici dell’ecosistema è l’introduzione
Le Municipalità, come amministratori del territorio, rappresentano
di un modello che permetta agli operatori di trasformare i costi logi-
SETTEMBRE 2021 LM 81
Supply chain management
stici fissi in costi variabili, esternalizzando le operazioni di ricarica e
sua volta veicoli cargo in sharing. Tale scenario porterebbe a sem-
riposizionamento dei veicoli. Tali attività possono essere facilmente
plificare la gestione non solo degli operatori ma genererebbe un
gestite da aziende 3PL (3rd Party Logistics) con esperienza nel
vantaggio in termini di qualità dell’aria
settore della distribuzione e con focus sull’ultimo miglio avendo in-
e riduzione dell’impatto ambientale. La
teresse a valorizzare e monetizzare potenziali extra capacity della
possibilità che anche i mezzi di ricollo-
flotta. La soluzione si concretizza in una soluzione digitale per la
camento siano elettrici abbatterebbe
gestione delle operazioni in outsourcing di tutti gli operatori di servi-
gran parte del fattore inquinante anche
zi in sharing. Essa aggrega le richieste di ricollocamento e ricarica
per tutte le attività connesse alla logi-
attraverso la visibilità su un’unica piattaforma, un unico marketplace.
stica urbana per il posizionamento e la
L’attuale ecosistema di mobilità in sharing, composto dai provider
redistribuzione dei veicoli in sharing su
dei servizi, pubblica amministrazione e i cittadini, ne beneficerebbe
tutto il territorio.
su tutti i fronti. Infatti dal punto di vista degli operatori, oltre alla riduzione di costi
Il fattore abilitante per uno scenario
fissi e della complessità aziendale, garantirebbe un aumento dei ri-
in cui unitamente al MaaS vi trovi ap-
cavi dovuto a una maggior efficienza. Ciò rappresenterebbe anche
plicazione un 3PLaaS (3rd Party Logi-
un fattore di forte attrattiva per l’investimento da parte di altri ope-
stics As A Service) è sicuramente
ratori grazie ad una barriera all’ingresso di fatto più contenuta con-
quello tecnologico. Le logiche di condivisione dati in tempo reale,
tribuendo a semplificare ulteriormente l’accesso al mercato.
gestione centralizzata e governance dell’ecosistema possono
Anche la pubblica amministrazione potrà essere più efficace nell’of-
concretizzare la costruzione di un meccanismo adattivo di bilan-
frire un servizio di qualità ai propri cittadini, omogeneamente distri-
ciamento tra esigenze di mobilità, completa variabilizzazione dei
buito sul territorio e che non trascuri le aree distanti dal centro, che troppo spesso non fruiscono di un livello di offerta servizi soddisfacente. Non meno rilevanti sono i benefici agli utenti finali che potranno usufruire di un servizio più completo e conveniente. Per dissuadere i cittadini dall’utilizzo di veicoli privati occorre erogare un elevato standard qualitativo per le varie tipologie di utilizzatori. Una più elevata disponibilità ed equa distribuzione dei mezzi in condivisione garantirebbe un modello di offerta in grado di veicolare e modificare sia i parametri di scelta della mobilità che associare le stesse esigenze alla propria routine.
costi operativi e, sicuramente più rilevante, un ventaglio di opzioni di scelta da
RILANCIO DELL’OUTSOURCING: LO SHARING
parte dei cittadini che accentui la già marcata tendenza al rispetto dell’am-
Il modello di gestione di ricollocamento da parte di operatori della
biente e la consapevolezza di esser-
logistica distributiva potrebbe ulteriormente evolvere utilizzando a
ne attori protagonisti.
82 LM SETTEMBRE 2021
CONVEGNO
L'EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI MILANO | live streaming
17
novembre 2021
I temi principali di questa edizione:
L’IMPATTO DELLA PANDEMIA E DEI VACCINI:
1
2
3
4
sulla LOGISTICA ESTERNA
sulla LOGISTICA INTERNA
sulla LOGISTICA DELLE INFORMAZIONI
sulla LOGISTICA DELLE CURE DOMICILIARI
L’APPUNTAMENTO STRATEGICO PER I MANAGER IN SANITÀ E NEL SETTORE FARMACEUTICO
logfarma.it Chiama Editrice Temi - 039 2302398 - marketing@editricetemi.com INIZIATIVA DI
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IL NUOVO METODO PER REALIZZARE IL CAMBIAMENTO E RENDERE CONTINUA L’INNOVAZIONE IN AZIENDA
Di Fausto Benzi 392 pagine, 25 € TraccePerLaMeta Edizioni I edizione luglio 2021
S
implify & Super Benchmarking; Inno-
culturali connessi al cambiamento, che pas-
vate; Motivate; Process & tre O; Lean
sano inevitabilmente per il lavoro di squadra
management; Industry 4.0 & Smart
e la gestione della leadership. Ma soprattut-
Factory; Cultural Change; Integrate Sustaina-
to non mancano esempi, numerosi e varie-
bility; Target & Trust; Yield. Sono questi i
gati, che illustrano come questa procedura
STRUTTURATO VERSO
concetti-simbolo che compongono l’acroni-
abbia dato, o possa dare, i risultati attesi, nel
L’INNOVAZIONE,
mo “SIMPLICITY”, ideato da Fausto Benzi
rispetto delle varie specificità aziendali.
come metodo manageriale per rendere ac-
IL METODO SIMPLICITY SI PROPONE COME PERCORSO
PENSATO PER METTERE
cessibile anche alle piccole e medie imprese
Un testo che non può mancare sulla scriva-
un percorso di innovazione non solo produt-
nia di chi si occupa di operations & supply
A DISPOSIZIONE
tivo, ma anche costante nel tempo.
chain management e che ad ogni pagina
Pur essendo estremamente dettagliato e
rivela l’entusiasmo del suo autore, al quale
ricco di informazioni, il testo risulta sempre
va riconosciuta non solo l’ampia esperienza
AZIENDE PIÙ PICCOLE
facile da leggere in quanto non perde mai di
professionale maturata nel mondo della
UNA CONCRETA
vista la concretezza del taglio; e soprattutto,
logistica, ma anche e soprattutto una pro-
colloca queste indicazioni in uno scenario di
fonda passione e un sincero piacere nel
stretta attualità, dimostrando che se l’inno-
condividere con altri quanto appreso in una
vazione è spesso una strada obbligata, in
vita di lavoro.
ANCHE DELLE
OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO
uno scenario post Covid diventa più che mai strategica. Ma come si cammina sulla strada dell’innovazione? Con Fausto Benzi, un passo dopo l’altro, all’interno di una metodologia completa che mette insieme basi teoriche (ad esempio il lean management) e soluzioni pratiche, come le tante tabelle di misurazione dell’efficienza dei processi, siano essi basati su macchine o su persone. La portata del testo rimane sempre molto ampia in quanto passa dal quadro tecnologico che le aziende hanno a disposizione, a nozioni di ordine finanziario, fino a considerazioni di management con i tanti aspetti
84 LM SETTEMBRE 2021
TECNOLOGIE, METODI E SERVIZI PER
CHIMICA, ENERGIA E INDUSTRIA DI PROCESSO RIVISTA & WEB
una sinergia vincente per una comunicazione di valore
Da sapere: Prorogata l'agevolazione "BONUS PUBBLICITA" che prevede il recupero del 50% sugli investimenti pubblicitari fatti nel 2021
chimicamagazine.com Editrice TeMi Srl Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB), tel. 039-2302398, marketing@editricetemi.com
Organizer
n. 317 Settembre 021
Corsi di formazione OTTOBRE
NOVEMBRE
05/10
CUSTOMER SERVICE I
AILOG
02/11
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT II
AILOG
05/10
NOZIONE DI RISCHIO DOGANALE
ASSOLOGISTICA
LEADERSHIP
SDA BOCCONI
05/106/10
DEMAND PLANNING & SALE FORECASTING
LIUC BUSINESS SCHOOL
03/1102/12 04/11
DEMAND & INVENTORY PLANNING II
AILOG
07/10
TRANSPORTATION I
AILOG
09/11
MASTER CPIM – CERTIFIED IN PLANNING AND INVENTORY MANAGEMENT PART 1
ADVANCE SCHOOL
08/10
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN
POLITECNICO MILANO
09/11
BASIC TUTORIAL PROGRAM – CIPIM PART 1
ADVANCE SCHOOL
09/11
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
AILOG
12/10
TIPOLOGIE DI RISCHIO (AZIENDALI E PER L’AMMINISTRAZIONE DOGANALE)
ASSOLOGISTICA
WAREHOUSING I
AILOG
09/1110/11
INVENTORY MANAGEMENT & STOCK CONTROL
12/10
LIUC BUSINESS SCHOOL
13/1014/10
LA GESTIONE STRATEGICA DEGLI ACQUISTI E DEI FORNITORI
LIUC BUSINESS SCHOOL
11/11
DEMAND & INVENTORY PLANNING II
AILOG
11/11
TRANSPORTATION I
AILOG
MASTER CPIM CERTIFIED IN PLANNING & INVENTORY MANAGEMENT
ADVANCE SCHOOL
14/10 15/10
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
ASSOLOGISTICA
11/11
BSCM BASICS TUTORIAL PROGRAM - CPIM PART 1
ADVANCE SCHOOL
19/10
WAREHOUSING I
AILOG
16/11
CUSTOMER SERVICE II
AILOG
20/10
SOURCING I
AILOG
18/1119/11
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT II
ASSOLOGISTICA
21/10
CARBON FOOTPRINT: METODOLOGIE DI CALCOLO
ASSOLOGISTICA
18/11
TRANSPORTATION II
AILOG
21/10
MASTER CSCP APICS - CERTIFIED SUPPLY CHAIN PROFESSIONAL I
ADVANCE SCHOOL
02/1103/11
DIGITAL SUPPLY CHAIN
ASSOLOGISTICA
21/10
SALES & OPERATIONS PLANNING
AILOG
23/11
CUSTOMER SERVICE II
AILOG
21/1022/10
LA GESTIONE DELLE PRODUZIONI MTO
LIUC BUSINESS SCHOOL
24/11
SOURCING II
AILOG
25/11
TRANSPORTATION II
AILOG
21/1022/10
LA GESTIONE DELLE PRODUZIONI SU COMMESSA (ETO/MTO)
LIUC BUSINESS SCHOOL
26/11
IL CONTRATTO DI TRASPORTO
ASSOLOGISTICA
STRATEGICA AZIENDALE E GESTIONE DELLA SUPPLY CHAIN
POLITECNICO MILANO
22/10
GESTIONE E TRATTAMENTO DEL RISCHIO
ASSOLOGISTICA
27/11
25/1025/11
STRATEGIC INNOVATION IN THE DIGITAL ERA
SDA BOCCONI
30/11
SALES & OPERATION PLANNING
LIUC BUSINESS SCHOOL
26/10
SISTEMI E APPLICAZIONI INFORMATICHE DOGANALI DELLE SOCIETÀ
ASSOLOGISTICA
30/11
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA LOGISTICA
AILOG
26/10
INCOTERMS DOPO LA BREXIT
AILOG
26/10
MASTER CSCP APICS CERTIFIED SUPPLY CHAIN PROFESSIONAL - WEBINAR
ADVANCE SCHOOL
27/10
SOURCING I
AILOG
28/10
SALES & OPERATIONS PLANNING
AILOG
30/10
MASTER CERTIFIED IN LOGISTICS, TRANSPORTATION & DISTRIBUTION
ADVANCE SCHOOL
DICEMBRE 01/12
SOURCING II
AILOG
02/12
WAREHOUSING II
AILOG
02/1203/12
DIGITAL SUPPLY CHAIN
LIUC BUSINESS SCHOOL
09/12
WAREHOUSING II
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14/12
IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLA LOGISTICA
AILOG
gli eventi della logistica PORT&SHIPPING
pstconference.it
06/10/21
08/10/21
Italia
Genova
FORUM RETAIL
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27/10/21
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REFRIGERA 2021
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L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI
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18/11/21
18/11/21
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TRANSPOTEC LOGITEC 2022
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A&T – AUTOMATION & TESTING
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LOGIMAT 2022
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INTRALOGISTICA ITALIA 2022
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03/05/22
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GREEN LOGISTICS EXPO 2022
greenlogisticsexpo.it
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07/10/22
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Padova
86 LM SETTEMBRE 2021
SUL PROSSIMO NUMERO DI
si parla di... ATLAS COPCO CARLSBERG CASADEI PALLET CENTRICA BUSINESS SOLUTIONS COMIECO CONLEGNO COREPLA CORIPET COSMETICA ITALIA CPR SYSTEM CPS – CASSIOLI DELOITTE DHL DIVA INTERNATIONAL DOUGLAS DS SMITH FEDERDISTRIBUZIONE FINDOMESTIC GOGLIO GS1 ITALY ICMA INTERCOS KIKO MILANO L’ORÉAL NATURASÌ NETCOMM NOVA SYSTEMS OMRON PAMBIANCO PARMALAT POGGI TRASMISSIONI MECCANICHE POLITECNICO MILANO PROCTER & GAMBLE PUPA QUANTIS RETAIL INSTITUTE ITALY SERIOPLAST SEW-EURODRIVE SMART VCO CONSULTING STRATEGIA E SVILUPPO CONSULTANTS TECNEST TETRA PACK TIPA TRENDCOLOR TRICOBIOTOS
63 22-24 54 30 55 52 60 58 27 55 62 80-82 50 39 40-43 48 18, 58 11 60-61 12-13 57 31 34-35 29 15-17 21, 48 8-9 68-70 28 54 49 21 29 37-38 47 14 63 62 64-67 71-74 32 50 59 30 32
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Ottobre
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Dossier SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS
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