n° 320
logisticamanagement.it
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DICEMBRE 2021 ISSN 1120-3587
Editrice TeMi Srl LOGISTICA MANAGEMENT - Anno 30 n. 320 Dicembre 2021 - €7.5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
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La figura del supply chain manager dalla pandemia in poi DOSSIER TECNOLOGIE: PICKING
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2022
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INIZIATIVE EDITORIALI
N°321 GENNAIO/FEBBRAIO
INCHIESTA LOGISTICA 2050 - PARLANO GLI OPERATORI DEL SETTORE DOSSIER: TMS: LA PROGRAMMAZIONE DEI TRASPORTI DOSSIER: TECNOLOGIE E SISTEMI PER LA TRACCIABILITÀ
N°322 MARZO
SPECIALE INTRALOGISTICA E ROBOTICA DOSSIER: SOFTWARE PER LA PRODUZIONE ( MPS/MRP/ MES/APS)
N°323 APRILE
SPECIALE MANUTENZIONE 5.0 DOSSIER: MAGAZZINI AUTOMATICI E ATTREZZATURE PER IL MAGAZZINO
N°324 MAGGIO
SPECIALE ECOMMERCE - URBAN LOGISTICS SPECIALE IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI E SOSTENIBILI DOSSIER: VEICOLI AUTONOMI PER IL TRASPORTO INTERNO (AGV)
N°325 GIUGNO
SPECIALE LA LOGISTICA DEL FASHION E BEAUTY DOSSIER: CARRELLI ELEVATORI
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n° 279
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N°326 LUGLIO/AGOSTO t n e ANNUARIO 2022/2023 ManagTem A SELEZIONE DEI MIGLIORI FORNITORI PER LA LOGISTICA C OGIS I E 2017 7 OTTOBR 1120-358 ISSN
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N°327 SETTEMBRE
SPECIALE LA SUPPLY CHAIN DEL FARMA: AZIENDE/ DISTRIBUZIONE/ BLOCKCHAIN SPECIALE LA SUPPLY CHAIN DELLE MATERIE PLASTICHE NELL’INDUSTRIA DI PROCESSO E NELL’INDUSTRIA CHIMICA DOSSIER: GESTIONE FLOTTE E TRASPORTI ( TMS)
N°328 OTTOBRE
SPECIALE ECONOMIA CIRCOLARE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DOSSIER: SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS
N°329 NOVEMBRE
SPECIALE LA LOGISTICA DEL SETTORE ALIMENTARE E CATENA DEL FREDDO SPECIALE SUPPLY CHAIN RESILIENTE. GESTIONE DEL RISCHIO. SICUREZZA ED ASSICURAZIONI DOSSIER: CYBERSECURITY lo gi st ic
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N°330 DICEMBRE
SPECIALE INTERMODALITÀ E MULTIMODALITÀ - PORTI E INTERPORTI SPECIALE GNL, CARBURANTI ALTERNATIVI E FONTI RINNOVABILI DOSSIER: IL PICKING DOSSIER: VEICOLI ATTREZZATI PER IL TRASPORTO INTERMODALE
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sommario
LM n. 320 Dicembre 021 6 EDITORIALE
ANNIBALE E LE ALPI di Enzo Baglieri
8 COVER
CON NOVA SYSTEMS IL CLIENTE È AL CENTRO DI TUTTO
TRASPORTI E SERVIZI LOGISTICI 62 UNA VISIONE INTEGRATA PER SPEDIZIONI E LOGISTICA MANAGEMENT 66 LA DIGITALIZZAZIONE DEL PROCUREMENT di J. Colombo, A. Boffelli, M. Kalchschmidt
71 IL SUPPLY CHAIN MANAGER DALLA
Speciale INTERMODALITÀ
22 INTEROPERABILITÀ, DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ. GLI INGREDIENTI PER UN VERO PASSAGGIO ALL’INTERMODALE a cura di Michela Del Pizzo
38 BUONE PROSPETTIVE PER LA FERROVIA MERCI IN ITALIA:
UN’OCCASIONE DA NON PERDERE di F. Quattroccolo
PANDEMIA IN POI di M. L. Bonomi
76 SERVICEABILITY: SARÀ LA NUOVA FRONTIERA
PER GLI OEM? di S. Dalla Via
DOSSIER TECNOLOGIE PICKING
53
rubriche CONVEGNI 10 LOGISTICA SANITARIA, DAI TRAGUARDI RAGGIUNTI IL VALORE PER AFFRONTARE LE PROSSIME SFIDE
40 SICUREZZA DEL TRASPORTO FERROVIARIO: IL “RISCHIO ZERO”
14 NEL 2021 RIPARTE LA CONTRACT LOGISTICS
18 LOGISTICO DELL’ANNO 2021: FARE ORDINE
È UN MITO (PERICOLOSO) di F. Quattroccolo
42 IL TRASPORTO TRANSFRONTALIERO DI INERTI, DA PROBLEMA A RISORSA
46 IL TRASPORTO COMBINATO STRADA-ROTAIA: ORIGINI E
REALTÀ ATTUALE di E. Muzio
IN ITALIANA NEL CAOS
52 LETTURE 85 INDICE 2021 86 ORGANIZER In copertina: NOVA SYSTEMS www.novasystems.it
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LM n.320 Dicembre
COMITATO SCIENTIFICO
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Albachiara Boffelli, Marco Bonomi, Jacopo Colombo, Stefano Dalla Via, Matteo Kalchschmidt, Eugenio Muzio, Fulvio Quattroccolo DIRETTORE RESPONSABILE Ernesto Salvioli DIRETTORE EDITORIALE Enzo Baglieri REDAZIONE Cecilia Biondi (Caporedattrice) Michela Del Pizzo DIREZIONE MARKETING Anna Dall’Osso anna.dallosso@editricetemi.com IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin REDAZIONE E UFFICIO TRAFFICO Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 www.logisticamanagement.it www.editricetemi.com press@editricetemi.com PUBBLICITÀ Fabrizio Marioli fabrizio.marioli@editricetemi.com LOGISTICA MANAGEMENT è una rivista mensile e viene distribuita in abbonamento Copyright© 1994. Testi e disegni: riproduzione vietata. ABBONAMENTO € 75, versabili sul c.c.p. 37982204 Editrice TeMi S.r.l. - Milano La ricevuta del bollettino di conto/corrente è liberatoria ad ogni effetto e può essere inserita nella contabilità come operazione non soggetta ad IVA. Non sussiste l’obbligo di emettere fatture ai sensi dell’art. 72 D.P.R. n. 633/72 e del D.M. del 29-12-89.
Luigi Battezzati (Università LIUC Castellanza) Mauro Caputo (Università di Salerno) Antonio Carlin (Politecnico di Torino) Sergio Cavalieri (Università di Bergamo) Alberto De Toni (Università di Udine) Barbara Gaudenzi (Università di Verona) Giulio Di Gravio (Sapienza Università di Roma) Marco Falagario (Politecnico di Bari)
Alessandro Perego (Politecnico di Milano)
COMITATO TECNICO
Marco Perona (Università di Brescia)
Andrea Antognazza
Roberto Pinto (Università di Bergamo)
(Key Project) Fausto Benzi
Giorgio Pizzamiglio (Politecnico di Milano)
(VALEOin - Propeller Club) Marco Lauro Bonomi
Carlo Rafele (Politecnico di Torino)
(Chain Accent)
Renato Redondi (Università di Brescia)
Luigi D’Alonzo (Accenture)
Antonio Rizzi (Università di Parma)
Claudio Ferrozzi
Pietro Romano (Università di Udine)
(GEA)
Remigio Ruggeri (Politecnico di Milano)
(Knapp)
Stefano Novaresi
Ivan Russo (Università di Verona)
Paolo Oppini (Studio Ing. Oppini)
Damiano Frosi (Politecnico di Milano)
Nicola Saccani (Università di Brescia)
Paolo Gaiardelli (Università di Bergamo)
Raffaele Secchi (LIUC Business School)
(Policlinico Gemelli)
Andrea Sianesi (Politecnico di Milano)
(P & P Consulting & Services)
Francesco Gallmann (SDA Bocconi) Domenico Gattuso (Università Mediterranea di R. Calabria) Alberto Grando (SDA Bocconi) Roberto Panizzolo (Università di Padova)
Marcello Pani Andrea Payaro Gianluca Sperone
Giuseppe Stabilini (SDA Bocconi)
(Zoppas Industries)
Elena Tappia (Politecnico di Milano)
Paolo Volta
Massimo Tronci (Sapienza Università di Roma)
Trasporti)
Andrea Vinelli (Università di Padova)
(Pagiro Economia dei Tito Zavanella (GEA)
PUBBLICITÀ Inferiore al 50% REGISTRAZIONE presso il Tribunale di Milano. N° 943 del 22/12/1989 ISCRIZIONE presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 4204 STAMPA Aziende Grafiche Printing Srl Via Milano 3/5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)
INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Editrice TeMi Srl con sede legale in Monza (MB) e sede operativa in Monza (MB) Corso Milano, 19 CF e Partita IVA 11489470150 (in seguito “Titolare”), in qualità di Titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs 30/06/2003 n.196 (in seguito “Codice Privacy”) e dell’art. 13 Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito “GDPR”) garantisce la massima riservatezza dei dati da lei forniti. Con il conferimento dei suoi dati, esprime il suo specifico consenso al loro trattamento per gli scopi legati al servizio richiesto (Servizio) che Editrice TeMi Srl fornisce. Responsabile del trattamento è il legale rappresentante di Editrice TeMi Srl, Corso Milano, 19 20900 Monza (MB). I dati personali forniti per l’erogazione del servizio sono trattati con modalità elettroniche e cartacee, esclusivamente per l’attivazione e la gestione del servizio e per le operazioni contabili e di fatturazione. Per tale finalità, il conferimento dei dati è obbligatorio: in loro assenza non è possibile fornire il servizio. Al suddetto responsabile è possibile rivolgersi per esercitare i diritti che la normativa sulla privacy in vigore riconosce (accesso, rettifica, integrazione, cancellazione dei dati, opposizione al trattamento, ecc.) nonché per conoscere l’elenco aggiornato degli ulteriori responsabili del trattamento e le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza. Con il conferimento dei dati, Editrice TeMi Srl potrà utilizzare i dati forniti anche per finalità promozionali proprie e di terzi mediante sistemi cartacei e/o automatizzati (quali per esempio fax, email, sms, ecc.). Le segnaliamo che se siete già nostri clienti e/o lettori e/o avete partecipato a nostri eventi, potremo inviarle comunicazioni commerciali relative a servizi e prodotti del Titolare analoghi a quelli di cui ha già usufruito, salvo Suo dissenso (art. 130 c. 4 Codice Privacy). Attraverso il conferimento dei suoi dati personali conferma anche di aver letto l’informativa GDPR sul trattamento dei dati, pubblicata sul nostro sito www.logisticamanagement.it. Potrà chiedere ogni informazione scrivendo a amministrazione@editricetemi.com
Impresa Sanità
I PORTALI Editrice TeMi srl Sede legale: Via Vittorio Emanuele II, 36 20900 Monza - (MB) Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 press@editricetemi.com Presidente Ernesto Salvioli Amm. delegato Pietro Salvioli
4 LM DICEMBRE 2021
GLI EVENTI
I SOCIAL
CONVEGNI
WORKSHOP
16a EDIZIONE | 23-25 FEBBRAIO 2022
LA FIERA DEDICATA A INNOVAZIONE, TECNOLOGIE, AFFIDABILITÀ E COMPETENZE 4.0 TORINO | OVAL LINGOTTO FIERE
Un progetto completamente rinnovato A&T è il primo evento fieristico in calendario dedicato alle tecnologie innovative per il mondo industriale.
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l'Editoriale
Annibale e le Alpi
Enzo Baglieri
Associate Dean, SDA Bocconi School of Management enzo.baglieri@sdabocconi.it
C
ome sanno tutti quelli che hanno studiato almeno tre
che il nemico per altrettanti mesi ne potesse avere piena
volte le guerre puniche, durante la seconda di queste
consapevolezza. Al tempo della trasformazione digitale, in cui i
imprese belliche, il generale cartaginese Annibale
vincoli fisico-tecnici del mondo delle cose rappresentano il
decise di muovere contro i Romani sul loro stesso territorio e
limite principale dello sviluppo dell’economia alla velocità delle
dalla Spagna impose un lungo viaggio al suo imponente esercito
informazioni, la peculiarità della nostra straordinaria geografia è
fino alle Alpi. Purtroppo l’esercito e gli animali che li
un’altra delle cause della bassa produttività del nostro Paese. E
accompagnavano, tra cui una quarantina di elefanti, non erano
la produttività è il tema di cui purtroppo poco ancora sento
avvezzi alle asperità del terreno e al clima dei valichi di
discutere, sebbene rappresenterà nei prossimi dieci anno il
montagna (il più alto probabilmente a 2950 metri, al Col delle
fattore principale del recupero della nostra economia
Traversette, dove sono state recentemente ritrovate prove
post-pandemia.
inconfutabili del passaggio di Annibale). I cartaginesi
Il Covid ci sta infatti lasciando una straordinaria eredità: risorse
riportarono quindi molte perdite, ma riuscirono comunque a
impensabili semplicemente diciotto mesi fa, giunte da un
portarsi nella Pianura Padana prima che sopraggiungesse
approccio europeo all’economia della solidarietà, a disposizione
l’inverno. Il resto credo lo conosciate e se siete curiosi di sapere
delle amministrazioni centrali e periferiche per attuare quegli
come è andata a finire potete comunque approfondire con la
investimenti e quelle riforme che da decenni il Paese attende. La
lettura natalizia di “Annibale”, di Paolo Rumiz, pubblicato nel
sostenibilità e la transizione energetica, che ne sono alcuni dei
2013. La cosa che mi sembra importante sottolineare è che le
temi dominanti, consentono inoltre di indirizzare in maniera
guerre puniche e in generale tante altri racconti della storia di
molto precisa queste azioni di politica industriale ed economica.
questo Paese ci rappresentano l’Italia come territorio complesso
Tuttavia, sulla nostra capacità nazionale di trarre giovamento da
dal punto di vista logistico. Una lunga penisola, protetta a nord
questa inattesa opportunità e di riuscire a trasformare un evento
dalle Alpi, attraversata da una lunga catena montuosa, con la
drammatico e doloroso in una fonte di rinascimento economico
popolazione in larga parte distribuita sulle coste, impegnativa da
sono in molti a dubitare. Non mi riferisco a demagoghi e
attraversare da nord a sud e da est a ovest (e viceversa), con
cabarettisti, veri e improvvisati, della politica internazionale, ma
due isole grandi e importanti, una delle quali molto distante.
a profili specializzati e competenti, dentro istituzioni come la
Questa complessità geo-morfologica è stata il punto di forza del
Banca Mondiale, la stessa BCE, il Fondo Monetario
Paese quando un guerriero poteva decidere di avanzare dalle
Internazionale, l’OCSE, i funzionari centrali dell’Unione Europea. I
coste spagnole e invadere il nemico impiegandoci mesi senza
quali dubitano primariamente sia della capacità delle
6 LM DICEMBRE 2021
amministrazioni locali di saper destinare e investire le risorse
mismatch, ossia non solo che ci sono meno laureati di quanti
finanziarie che avranno a disposizione sia proprio della capacità
dovrebbero, ma soprattutto che ci sono il doppio di laureati in
di recuperare i gap di produttività del nostro sistema economico
discipline sociali, artistiche e umanistiche rispetto ad esempio
intero.
alla Germania. Tradotto: non è sbagliato studiare le guerre
Sul primo tema preferisco glissare: fa male vedere città come
puniche e comprendere le lezioni della storia per immaginare poi
Genova e Venezia rischiare di essere spazzate via o sommerse
il futuro; è sbagliato pensare di costruire il futuro investendo il
alle prime piogge invernali, dopo decenni di promesse elettorali
doppio delle energie dei giovani nella comprensione della storia,
da parte di amministratori locali più interessati ad apparire sulla
mentre ci servono competenze tecnologiche e scientifiche.
stampa nazionale e a costruire un loro futuro politico nazionale
Segue il divario Nord-Sud, che rappresenta per me una triste
che a produrre risultati concreti.
evidenza di quello che anche le menti brillanti del nostro
Del secondo invece, ossia la produttività, è bene spiegarne in
Meridione sanno: le scarse infrastrutture, il sistema scolastico
maniera appropriata il significato e le cause di queste scarse
pubblico violentato da anni, l’assenza dello Stato in larga parte
performance.
del territorio a garantire sicurezza, equità e rispetto delle leggi,
In primo luogo, per produttività si intende il rapporto tra gli
investimenti in settori industriali disallineati rispetto alla matrice
output realizzati (quindi nel caso di un Paese, la ricchezza
culturale locale e l’appesantimento delle amministrazioni
prodotta) e gli input impiegati (di solito, nel caso delle economie
pubbliche, come formula di ammortizzatore sociale, segnano
nazionali l’input di riferimento è il lavoro). Il nostro Paese,
oggi una frattura che è insanabile se non si provvede a interventi
secondo le elaborazioni OCSE e i dati EUROSTAT, ha visto
radicali. Infine, lo scarso investimento in R&S e il divario digitale
crescere la produttività per ora lavorata di solo 1,2 punti (su
ancora molto evidente non aiutano a garantire al sistema
100), contro gli 8,6 punti incrementali di Germania e Francia e i
industriale, peraltro appunto costituito in massima parte di
7,8 della Spagna, per rimanere nell’Area Euro. Secondo le stime
micro-imprese e governate a livello familiare, di poter fare salti
più aggiornate, peggio di noi ha fatto sinora solo la Grecia. La
di qualità in termini di produttività delle ore lavorate.
domanda a cui rispondere quindi molto rapidamente è: perché?
Quali ricette possiamo immaginare per recuperare? Non certo
Sulle spiegazioni c’è abbastanza unanimità, non
soluzioni facili, né purtroppo repentine. Sono però queste le
necessariamente invece sulla gerarchia delle motivazioni stesse,
priorità dell’agenda politica e istituzionale al tempo del PNRR,
poiché si prestano a un utilizzo strumentale ai fini della ricerca
altrimenti ci ritroveremo solo più indebitamento per tutti e più
del consenso. Il lettore quindi perdoni se anche io sarò costretto
ricchezza per i pochissimi predoni che avranno fatto razzia delle
a illustrarli in sequenza, ma non associ alla medesima un mio
risorse che invaderanno (gioiosamente però) il nostro sistema
personale giudizio di valore, solo una mera esigenza di linearità
economico come Annibale con i suoi elefanti.
determinata dai vincoli dei nostri processi di rappresentazione,
Felici festività a tutti voi.
scritta e orale, delle cose. Le ragioni sono sostanzialmente quattro. In primo luogo, la difficoltà nel “fare impresa” (e a mio modo di vedere soprattutto la difficoltà di fare subito una grande impresa). Poi, lo skill
Le scarse infrastrutture, il sistema scolastico pubblico violentato da anni, l’assenza dello Stato in larga parte del territorio a garantire sicurezza, equità e rispetto delle leggi, investimenti in settori industriali disallineati rispetto alla matrice culturale locale e l’appesantimento delle amministrazioni pubbliche, come formula di ammortizzatore sociale, segnano oggi una frattura che è insanabile se non si provvede a interventi radicali
DICEMBRE 2021 LM 7
Cover
Con NOVA SYSTEMS il cliente è al centro di tutto
Nova Systems ha introdotto una nuova figura professionale, il Customer Success Manager, che in modo proattivo si occupa di coltivare il dialogo con i clienti, per consentire loro di sfruttare a pieno tutte le potenzialità del software per la logistica BeOne
«L’
ascolto costante delle
Quest’anno Nova Systems, già presente con
esigenze e delle aspet-
sedi in Italia, Spagna e Francia, ha aperto un
tative del cliente diven-
nuovo ufficio a Malta e ha tagliato un traguar-
ta il presupposto per
do importante: 40 anni di attività nel settore.
andare oltre alla semplice collaborazione tra
«Abbiniamo esperienza e innovazione al ser-
partner. Dallo scambio di idee aperto e sin-
vizio del cliente. Il software gestionale per la
cero nascono i progetti vincenti. Per fare la differenza nel mercato». Barbara Avesani è la
Barbara Avesani
logistica BeOne è in grado di assecondare ogni necessità degli spedizionieri e degli ope-
Business Developer di Nova Systems, società IT specializzata
ratori logistici, grazie al lavoro del nostro Centro di Ricerca e Sviluppo,
dello sviluppo di software per il mondo delle spedizioni, dei tra-
che ha l’obiettivo di accompagnare la crescita aziendale dei clienti
sporti, della dogana e della logistica, che ha in BeOne la soluzione
attraverso il rilascio di funzionalità in grado di migliorare ognuna
Erp di punta. Un’azienda orientata sempre di più ai mercati globali.
delle attività quotidiane», prosegue Avesani.
8 LM DICEMBRE 2021
Da oggi tutto questo è ancora più semplice. Nova Systems ha intro-
Manager assegnati ai clienti, per sviluppare e coordinare eventuali
dotto una nuova figura professionale, il Customer Success Mana-
richieste di implementazione e personalizzazione del software.
ger, un interlocutore fidato che in modo proattivo si occupa di colti-
«Proponiamo anche dei servizi di supporto Help Desk strutturati a più
vare il dialogo con i clienti, per consentire loro di sfruttare a pieno
livelli per fornire una risposta precisa e puntuale ad ogni richiesta.
tutte le potenzialità del software per la logistica BeOne. «Si instaura
L’Help Desk di Nova Systems è dotato di un team multilingua alta-
così un filo diretto continuo e un rapporto di reciproca fiducia, che
mente qualificato. Il servizio fornisce un supporto tempestivo agli
consente all’azienda di sfruttare le migliori soluzioni, per essere sem-
utenti, in qualunque parte del mondo essi si trovino». In aggiunta
pre un passo avanti rispetto al mercato e ottenere così nuove oppor-
all’assistenza telefonica il cliente riceve un supporto telematico, at-
tunità di business. Ascoltiamo i nostri clienti e le loro necessità, le
traverso l’apertura di un ticket nella propria area riservata, per avere
analizziamo e forniamo gli strumenti adatti, cercando sempre di
sempre sotto controllo ogni segnalazione e richiesta. L’utilizzo dei
creare qualcosa di unico», aggiunge la Business Developer di Nova
ticket, inoltre, consente a Nova Systems di indirizzare la richiesta
Systems. «La soddisfazione degli operatori logistici e degli spedizio-
direttamente al personale specializzato, riducendo ancora di più i
nieri è la nostra priorità. Ad ogni cliente viene assegnato un Project
tempi di intervento.
Manager di riferimento e un Account Manager per ognuna delle attività svolte dall’azienda: dalla contabilità alla gestione delle spedizioni
NovAcademy, infine, è il nuovo capitolo della storia che Nova Systems
e del magazzino, fino ad arrivare alle operazioni doganali e molto altro
ha scritto nel rapporto con i propri clienti. «Un servizio che innalza
ancora. Si instaura così un rapporto di fiducia e di dialogo costante
ulteriormente la qualità dell’assistenza e del supporto. La scuola di
tra il cliente ed i collaboratori di Nova Systems a lui dedicati, che sono
alta formazione nasce, principalmente, con tre obiettivi. - conclude
a disposizione per eventuali necessità di consulenza, di formazione
Avesani - Attraverso i nostri webinar rendiamo autonomi gli utenti
o di analisi dei processi aziendali».
nell’utilizzo del software gestionale per la logistica BeOne. Miglioriamo le performance dei collaboratori in ogni settore dell’azienda Cliente e
Il centro di Ricerca e Sviluppo Nova Systems, inoltre, attraverso il
contribuiamo a snellire il lavoro quotidiano degli utenti, andando
rilascio di nuove release e patch, è in continuo contatto con i Project
dritti al cuore dell’operatività e dei processi aziendali».
DICEMBRE 2021 LM 9
Convegni Logfarma XII edizione di CECILIA BIONDI
LOGISTICA SANITARIA, dai traguardi raggiunti il valore per affrontare le prossime sfide
C
onferma il suo ruolo di riferimento e il riscontro presso i professionisti del settore sanitario, anche nella versione “phygital”, il convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, che si è svolto a novembre per la sua
XII edizione, presso l’Hotel Villa Torretta di Sesto S. Giovanni (Milano) e trasmesso on line per la visione da remoto. L’evento si può già rivivere on line sul sito www.logfarma.it, dove sono disponibili i video integrali delle tre sessioni. Circa duecento iscritti in totale, suddivisi fra pubblico in presenza e partecipanti on line, hanno assistito ad una densa giornata di lavori, nella quale sono stati evidenziati i temi più strategici per migliorare i processi negli ambienti sanitari, per affrontare al meglio le sfide di sempre e fare tesoro della dura lezione imposta dalla pandemia. Il tutto grazie al contributo dei nove partner e sponsor – Antares Vision,
Un fil rouge di ottimismo, supportato da una robusta dose di realismo di fronte alle tante sfide aperte per il sistema sanitario italiano, è emerso dalla XII edizione del convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, che si è appena svolta in versione mista. Ventisei esperti del settore, hanno messo in evidenza le aree più strategiche per la sanità del futuro, dall’efficienza dei processi che hanno come oggetto materiali o persone, all’interno come all’esterno degli ospedali, fino alle numerose declinazioni tecnologiche che permettono di risolvere le criticità o più spesso aprono nuove finestre applicative
10 LM DICEMBRE 2021
BD, CDT Service, Eurodifarm, Healthy Reply, Intesa, Knapp, Kuehne+Nagel e Profiter - e dei ventisei esperti del settore, fra relatori e chairman, presenti in sala oppure collegati da remoto, che hanno portato la loro testimonianza. Organizzato da Editrice TeMi, con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne, il convegno si è svolto in tre sessioni tematiche. La prima tavola rotonda ha affrontato l’area della logistica del farmaco e le opportunità che la filiera farmaceutica offre a supporto dell’intero mondo sanitario. La seconda sessione ha rivolto l’attenzione all’interno degli ospedali, con alcuni esempi notevoli di riorganizzazione dei percorsi in risposta alla pandemia. Nel pomeriggio, con la terza sessione, si è esplorato il mondo della tecnologia a supporto della sanità, innanzitutto per quanto riguarda l’area della telemedicina ma non solo.
SCENARI E PREMESSE
I Partner
e alla gestione di prodotti farmaceutici sensibili come i vaccini, con l’intervento di Elena Marino, Responsabile
L’uomo si adatta velocemente – così esordisce Carlo
Amministrativa e IT, Eurodifarm. Ha contribuito alla di-
Rafele, Professore Ordinario, Dipartimento Ingegneria
scussione su questo tema anche Daniele Marazzi, Con-
Gestionale, Politecnico di Torino, e membro del Comita-
sigliere Delegato del Consorzio Dafne, con la rosa dei
to Scientifico di Impresa Sanità, in veste di chairman
progetti collaborativi in grado di portare benefici a tutti
dell’evento. In questi due anni infatti abbiamo imparato
coloro che operano su questa filiera.
ad adattarci con una velocità che probabilmente non eravamo neanche consci di avere. Stiamo evolvendo e
DENTRO L’OSPEDALE: MAGAZZINO,
prova ne sono questi nuovi strumenti e nuove modalità
REPARTO, SERVIZI
di comunicare e di relazionarsi, anche in riferimento al convegno stesso: lo stesso evento oggi si può fruire in
Affidata ad Emanuele Porazzi, Direttore Healthcare Da-
modalità diversa. La discussione della giornata dunque
tascience Lab - HD LAB, LIUC Business School, in veste
non può non partire dalla pandemia, per capire come
di Chairman, la seconda sessione del convegno Logfar-
questo evento abbiamo impattato sul sistema sanitario
ma ha concentrato la sua attenzione verso l’interno degli
e soprattutto come lo stia facendo evolvere. Con la pan-
ospedali, per evidenziare i progetti migliorativi e le pro-
demia forse abbiamo capito qualcosa di più sui modelli
spettive future che riguardano la micrologistica o logisti-
di assistenza sanitaria, conferma Stefano Novaresi, del
ca interna. Per fare questo, ha messo insieme tre punti
Comitato Scientifico di Impresa Sanità e chairman della
di vista.
prima tavola rotonda. Un’assistenza centrata esclusiva-
Innanzitutto, quello dell’utente, con i diversi progetti av-
mente sugli ospedali ha mostrato i suoi limiti e in questo
viati dagli ospedali per rispondere all’emergenza Covid e
caso la pandemia è servita da stimolo per superare de-
reimpostare i processi in modo da sfruttare al meglio
terminate inerzie del passato. Inoltre, il Covid-19 ha mo-
tutte le risorse. A tal proposito sono intervenuti Alessan-
strato un impatto forte sulla filiera logistica sanitaria
dro Triboldi, Direttore Generale, Fondazione Poliambu-
anche in relazione alla campagna vaccinale, con elemen-
lanza – Brescia, Maria Fazio, Direttore UOC Farmacia
ti di riflessione che vanno ben oltre lo stesso tema dei
Ospedaliera - Ospedale San Raffaele Milano, e in colle-
vaccini. Altro tema che merita di essere inserito nelle
gamento da Roma Marcello Pani, Direttore UOC Farma-
premesse alla tavola rotonda sulla macrologistica, è
cia - Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Roma. Più
quello dell’evoluzione del mercato farmaceutico, solleva-
nel dettaglio il primo ha dato uno sguardo generale ai
to da Michele Palumbo, Adjunct Professor in Operations
vari progetti operativi che hanno interessato l’ospedale,
and Supply Chain, Università Cattolica Milano.
gli altri due invece hanno concentrato il proprio sguardo
Premesso tutto questo, qual è stato l’impatto della pan-
sulla funzione farmacia e sulle strategie messe in atto
demia e della distribuzione vaccinale sull’ambito della
Sponsor
per migliorare la risposta al Covid.
macrologistica? La prima tavola rotonda ha messo insieme, per rispondere a questa domanda, tutto l’arco
Il punto di vista operativo e gestionale è stato offerto dai
della filiera distributiva farmaceutica. Innanzitutto l’indu-
delegati di In.Ge.San. Luigi Messina, Resp. Unità Opera-
stria farmaceutica, con Pierluigi Petrone, in rappresen-
tiva Complessa Controllo di Gestione – ASST Santi Pa-
tanza delle PMI di Farmindustria; la distribuzione primaria con Mila
olo e Carlo, e Carlotta Patrone, Ufficio Innovazione, Sviluppo e Appli-
De Iure, Direttore Generale & Head of Advocacy e Public Affairs di
cazione Lean, Dipartimento di Staff alla Direzione Generale, E.O.
Assoram; la distribuzione intermedia anche in qualità di interfaccia
Ospedali Galliera, che hanno messo in evidenza la gestione dei
privilegiata verso il mondo delle farmacie, con Chiara Scudeletti,
flussi in ospedale alla luce dell’esperienza Covid-19, con particolare
Direttore Affari Regolatori e DPC, Unico SpA, e il trasporto a valore
riferimento alla ripresa dell’attività post-pandemica e al recupero
aggiunto, con particolare riferimento al controllo della temperatura
della prestazioni rimandate a causa dell’emergenza, ponendo l’at-
DICEMBRE 2021 LM 11
Convegni Logfarma XII edizione
I RELATORI Carlo Rafele, Politecnico di Torino, Chairman del convegno Stefano Novaresi, Comitato Scientifico di Impresa Sanità, Chairman della prima tavola rotonda Michele Palumbo, Adjunct Professor in Operations and Supply Chain, Università Cattolica di Milano
PRIMA TAVOLA ROTONDA
PRIMA TAVOLA ROTONDA Pierluigi Petrone, in rappresentanza delle PMI di Farmindustria Mila De Iure, Direttore Generale & Head of Advocacy e Public Affairs di Assoram Chiara Scudeletti, Direttore Affari Regolatori e DPC, Unico SpA Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne Elena Marino, Responsabile Amministrativa e IT, Eurodifarm
SECONDA SESSIONE Emanuele Porazzi, Direttore Healthcare Datascience Lab - HD LAB, LIUC Business School Alessandro Triboldi, Direttore Generale, Fondazione Poliambulanza – Brescia Maria Fazio, Direttore UOC Farmacia Ospedaliera Ospedale San Raffaele Milano Marcello Pani, Direttore UOC Farmacia - Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Roma Luigi Messina, Resp. Unità Operativa Complessa Controllo di Gestione – ASST Santi Paolo e Carlo Carlotta Patrone, Ufficio Innovazione, Sviluppo e Applicazione Lean, Dipartimento di Staff alla Direzione Generale, E.O. Ospedali Galliera Adriano Fusco, Digital Healthcare Department Director, Antares Vision Alessandro Abramo, Head of Customer Service, Knapp Italia Davide Fedeli, Head of Operations, Knapp Italia
SECONDA SESSIONE
TERZA SESSIONE Saverio Losito, Senior Manager presso Healthy Reply Matteo Panfilo, Chief Solutions Officer di Intesa Osvaldo Mauro, Co-founder & Ceo di Profiter Nino Lo Iacono, Venture Partner di CDT Services Renata Langfelder, Responsabile UOS Governo Assistenza Farmaceutica Ospedaliera, ATS Città Metropolitana di Milano Lorenza Cipriano ed Elena Zuppini, rispettivamente responsabile di farmacia e responsabile rapporti con la stampa dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) Fabiola Bologna, Segretario XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati Davide Aloini, Professore Associato di Business Process Management e Informatica per la Logistica, Università di Pisa
dodicesima edizione
in collaborazione con:
L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI PROCESSI SANITARI con il patrocinio di:
12 LM DICEMBRE 2021
TERZA SESSIONE
tenzione sugli strumenti e i modelli gestionali necessari per poter
far parte del gruppo Kyndril, un recente spin off del gruppo IBM), che
conseguire i risultati richiesti alle rispettive strutture.
ha evidenziato il ruolo dell’azienda come garante dei dati nel mondo
L’indispensabile punto di vista tecnologico è stato fornito dagli in-
sanitario e farmaceutico, del loro flusso e della loro conservazione,
terventi di Adriano Fusco, Digital Healthcare Department Director,
con il supporto di alcuni esempi di rilievo: il progetto In2Dafne per
Antares Vision, con una proposta che riguarda l’automazione dei
contrastare le carenze e indisponibilità del farmaco, la conservazio-
flussi di farmaci e dispositivi medici in particolare sull’ultimo miglio
ne a norma Agid e le nuove sfide legate all’identificazione digitale e
con impatto positivo sulla sicurezza del paziente e sull’efficienza
alla condivisione delle informazioni (ad esempio SPID o green pass).
del sistema; e di Alessandro Abramo e Davide Fedeli, rispettiva-
I dati scambiati e raccolti dai flussi sanitari possono poi diventare
mente Head of Customer Service e Head of Operation di Knapp
una fonte importante di informazioni per migliorare i processi. In
Italia, che hanno la logistica interna all’ospedale su due aree prin-
questo senso Osvaldo Mauro, Co-founder & Ceo di Profiter, ha ag-
cipali: quella dei farmaci e quella di tutto ciò che non è farmaco ma
giunto il punto di vista dell’analitica predittiva e dell’intelligenza arti-
che concorre all’obiettivo di salute del paziente, come ad esempio
ficiale come strumento concreto per la gestione dei flussi negli
pasti, materiali tessili, presidi sanitari e così via. Due ambiti che
ambienti sanitari. Nella sessione del pomeriggio siamo poi tornati di
rappresentano un’area di intervento di pari importanza per le solu-
nuovo dentro l’ospedale con la soluzione per il tracciamento median-
zioni automatizzate in ospedale e per il recupero di efficienza che
te RFID dei materiali sanitari, che è stata presentata da Nino Lo Ia-
rendono possibile.
cono, Venture Partner di CDT Services, a cui si sono unite in collegamento le dott.sse Lorenza Cipriano ed Elena Zuppini, rispettiva-
LA SALUTE CORRE SUL FILO
mente responsabile di farmacia e responsabile rapporti con la stampa dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona).
Condotta dal prof. Carlo Rafele in qualità di Chairman, la terza sessione del convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”
IL CONTRIBUTO A LIVELLO ISTITUZIONALE E
ha allargato il suo sguardo al di fuori delle strutture di cura classiche
ACCADEMICO
o istituzionali, quali ospedali o ambulatori, verso il territorio, il nuovo pilastro che la pandemia da Covid ha più che mai rivelato come
Di particolare rilievo i due keynote speech che hanno rispettivamen-
elemento essenziale nelle possibilità di cura offerte ai pazienti.
te aperto e chiuso gli interventi del pomeriggio, con un inquadramen-
Citiamo innanzitutto l’intervento di Renata Langfelder - UOC Pianifi-
to di tipo istituzionale e accademico ai temi in discussione. Nel primo,
cazione Farmacia di ATS Milano, Servizio Farmaceutico Emergenza
Fabiola Bologna, Segretario XII Commissione Affari Sociali, Camera
Covid 19, che si collega anche agli spunti descritti nelle pagine pre-
dei Deputati, ha illustrato le numerose progettualità allo studio della
cedenti. In periodo Covid infatti la Regione Lombardia ha avviato
XII Commissione, oltre alla telemedicina, che possono essere avvia-
diversi progetti finalizzati alla gestione dell’assistenza farmaceutica
te per far sì che l’assistenza al paziente risulti efficiente nell’ottica di
ai pazienti nel decorso post-ospedaliero, per quanto riguarda la
una maggior diffusione e apertura al territorio. Nell’ultimo invece
somministrazione dei farmaci del cosiddetto File F: parliamo in
Davide Aloini, Professore Associato di Business Process Management
questo caso di due progetti di distribuzione domiciliare oppure di-
e Informatica per la Logistica, Università di Pisa, ha descritto il pro-
slocata dei farmaci, basata su una rete ospedaliera più prossima al
getto Digitalfarma 4.0: Digitalizzazione della filiera logistica del far-
domicilio del paziente, per garantire continuità di cura anche nei
maco nella pubblica amministrazione, nato in seno all’Università di
giorni in cui l’accesso agli ospedali era limitato a causa del Covid.
Pisa con il supporto di Ailog, In.Ge.San. e Sifo, con l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale nell’ambito sanitario, in par-
Questa rete di assistenza sanitaria territoriale e domiciliare è neces-
ticolare per quanto riguarda l’approvvigionamento e la distribuzione
sario che sia inquadrata in un ambiente informatico sicuro: questo
dei farmaci.
il contesto in cui nasce Ticuro Reply, il sistema di telemedicina illu-
Nel complesso, l’edizione numero XII (che, ricordiamo, si può rivive-
strato da Saverio Losito, Senior Manager presso Healthy Reply.
re on line sul sito dell’evento www.logfarma.it) ha proposto una
La sicurezza dell’ambiente informatico è messa in luce anche da
giornata densa di informazioni e di spunti da cui prendere il via per
Matteo Panfilo, Chief Solutions Officer di Intesa (da poco entrata a
migliorare il sistema sanitario.
DICEMBRE 2021 LM 13
Convegni Contract Logistics
Nel 2021 riparte la Contract Logistics in Italia “Sostenibilità e digitalizzazione: il binomio vincente per la transizione della logistica” è stato il titolo dell’edizione 2021 dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, che ha tracciato un anno di logistica italiana attraverso numeri, testimonianze e nuove prospettive
A
metà novembre presso il centro congressi MiCo di
costi di produzione e lo sviluppo di soluzioni green e la modifica
Milano sono stati presentati i risultati della ricerca
dell’impostazione degli appalti richiedono forti investimenti e cambia-
dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”
menti organizzativi. La transizione sostenibile della logistica è iniziata,
della School of Management del Politecnico di Milano,
ma per consolidarla sarà necessario fare buon uso dei fondi del PNRR
nel corso del convegno “Sostenibilità e digitalizzazione: il binomio
- che ha stanziato 62 miliardi per mobilità infrastrutture e logistica - e
vincente per la transizione della logistica”. «Abbiamo chiuso l’edizio-
sfruttare meglio le potenzialità offerte dalla Logistica 4.0».
ne 2020 dell’Osservatorio in piena seconda ondata Covid-19, evidenziando il ruolo fondamentale che aveva avuto la Logistica e il suo
+3,5% PER LA LOGISTICA CONTO TERZI
confermarsi al centro delle strategie aziendali. Nel 2021 le aziende della logistica hanno superato il momento di emergenza, hanno ac-
Il 2021 è l’anno della transizione verso una logistica più sostenibile,
quisito più consapevolezza dei punti di forza e di debolezza del proprio
da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Il mercato
sistema logistico e della filiera e hanno iniziato a lavorare a una mag-
della Contract Logistics ha ripreso a marciare raggiungendo un
giore sostenibilità economica, sociale e ambientale. – afferma Marco
fatturato di 86 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 2020 e
Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logi-
molto vicino al valore registrato prima della crisi sanitaria (87 miliar-
stics - Il fatturato ha ripreso a crescere, ma sono aumentati anche i
di nel 2019). Una ripartenza iniziata già nel 2020, conclusosi con un
14 LM DICEMBRE 2021
calo molto più contenuto (-5,8%) rispetto all’economia nel suo com-
cing delle attività logistiche: nel 2019 il valore del mercato delle
plesso (-8,9%), e trainata dal crescente ruolo dei servizi logistici
aziende italiane della Contract Logistics è pari a 51,5 miliardi di euro
avanzati, che nell’anno del Covid sono arrivati a pesare oltre il 10%
e rappresenta il 43,1% di tutte le attività logistiche in Italia (119,4
del fatturato per metà dei fornitori logistici, e dal boom dell’eCom-
miliardi). A fronte dell’aumento del perimetro e dei volumi di attività,
merce, passato da segmento di nicchia a valere il 20% del fatturato
però, continua il consolidamento del settore in termini di numero di
per il 60% dei fornitori. Ma nel 2021 sono anche aumentati i costi dei
operatori, scesi a circa 86.300 le (-3,4% rispetto all’anno precedente).
fattori produttivi come l’energia (+24%), il carburante (+13%) e i ca-
Un calo che riguarda principalmente il mondo dell’autotrasporto
noni di locazione (+2%), mentre il nuovo CCNL Logistica, Trasporto
(-2,4%) e i gestori di magazzino (-22,3%). «L’emergenza ha cambiato
merci e Spedizione ha definito gli aumenti salariali per i prossimi tre
i flussi logistici, modificando l’incidenza dei diversi canali e acceleran-
anni (+5% della retribuzione attuale al netto degli scatti di anzianità
do la crescita dell’eCommerce, e le esigenze dei committenti – affer-
e dell’assistenza sanitaria): se non ben gestiti, questi rincari potreb-
ma Elena Tappia, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics. – Gli
bero ridurre i margini degli operatori di settore, già risicati, in un
operatori logistici stanno rispondendo a queste sfide da un lato svi-
momento in cui sono necessari investimenti importanti.
luppando nuovi servizi avanzati e potenziando le iniziative di omnica-
La trasformazione sostenibile della logistica è già iniziata, con inter-
nalità e dall’altro con un forte impegno nella sostenibilità ambientale,
venti da parte sia dei committenti sia dei fornitori logistici in 53
con molte imprese che hanno ormai superato la fase di “green washing”
ambiti del processo logistico, che spaziano dalla progettazione dei
e hanno iniziato a implementare tecnologie sostenibili. La Logistica
network logistici, al magazzino e ai trasporti, dal packaging allo
4.0 può abilitare e accompagnare la transizione in corso, a patto che
sviluppo di nuove competenze fino alla collaborazione fra i diversi
non si limiti ad aggiungere una nuova tecnologia o un nuovo progetto,
stadi della filiera. I committenti si stanno concentrando sul packaging,
ma porti a una revisione critica dei processi logistici».
sperimentando nuovi materiali per gli imballi secondari, rivedendo la pallettizzazione dei prodotti e introducendo circuiti closed-loop
Vediamo ora nel dettaglio le principali tematiche che sono state di-
per la gestione degli imballi, e sul network design, con grande atten-
scusse durante l’intera giornata:
zione al trasporto intermodale strada-ferrovia. I fornitori puntano a
• Gli appalti di magazzino. «Il tema dell’impostazione degli appalti di
ridurre l’impatto ambientale delle attività di magazzino e trasporto.
magazzino è sempre più rilevante per la Contract Logistics e la
Nel primo caso con soluzioni per ottimizzare l’isolamento degli
diffusione delle corrette pratiche di gestione delle attività nei siti
edifici, l’impiantistica, l’illuminazione e la movimentazione e automa-
logistici ha un ruolo chiave per una maggiore sostenibilità sociale.
zione del magazzino: tutte soluzioni che consentono di ottenere le
– afferma Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Lo-
certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design)
gistics – Le asimmetrie oggi presenti sul mercato aumentano
e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Asses-
l’urgenza di saper identificare in maniera precisa le realtà “struttura-
sment Method). Nel secondo, con flotte sempre più consistenti di
te” da coinvolgere nella gestione dei magazzini, attività che richiede
mezzi che usano tecnologie green come il CNG (Compressed Natu-
un maggior coinvolgimento della committenza con un aumento
ral Gas) e l’elettrico BEV (Battery Electric Vehicle) per la distribuzione
della visibilità ex-ante, cioè al momento dell’analisi di una specifica
locale, mentre sulle lunghe distanze cresce il ricorso al LNG (Lique-
società prima dell’affidamento dell’appalto, ed ex-post, ovvero in
fied Natural Gas) e ai biocombustibili.
fase di verifica dell’adempimento delle richieste dello specifico
Cresce anche l’interesse per le soluzioni di Logistica 4.0: in media
contratto stipulato». Da un sondaggio condotto su committenti e
ogni operatore logistico ha portato a termine o sta sviluppando 4,5
fornitori logistici emergono come tre fattori principali nella valuta-
progetti in questo ambito, di cui il 65% riguarda attività di magazzino
zione ex-ante la chiarezza nella struttura dirigenziale (19% del
e il 35% il trasporto.
campione), la certificazione DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale, 17%) e l’analisi dei bilanci da parte di società specializzate
LE TEMATICHE AL CENTRO DEL DIBATTITO
(15%). Nella valutazione ex-post, invece, contano soprattutto lo sviluppo di un modello industriale della commessa (23%), l’incrocio
Già prima della pandemia, l’aumento della complessità logistica e la
fra ore lavorate e valore della commessa (23%) e la conduzione di
necessità di flessibilità e innovazione stavano accelerando l’outsour-
“smart” audit (21%).
DICEMBRE 2021 LM 15
Convegni Contract Logistics
• La spinta dell’eCommerce. Durante la pandemia l’eCommerce è diventata una voce di fatturato sempre più consistente per gli operatori logistici, oltre il 20% del totale per il 60% dei fornitori intervistati. Ma la gestione dei servizi logistici legata a questo canale è anche diventata più complessa. Il 31% delle aziende committenti darà la possibilità ai propri clienti di ritirare gli ordini scegliendo fra l’home delivery e il click&collect (in negozio, accanto allo store o in punti di ritiro dedicati) e il 30% offrirà almeno tre velocità di consegna (più di 48 ore, meno di 48 ore o in giornata). Questa crescente complessità apre la possibilità ai fornitori di svolgere un ruolo di integratore dei flussi fisici e informativi, poiché i committenti ricercano sinergie dalla gestione condivisa dei flussi dei canali tradizionali e del canale eCommerce. Il livello di integrazione sta aumentando sia nell’allestimento ordini (81% dei committenti) sia nel trasporto (46%) e la terziarizzazione si sta estendendo sempre • La crescita dei servizi logistici avanzati. I fornitori di servizi logi-
più spesso anche all’integrazione informativa (57%). Il 41% dei
stici stanno ampliando sempre più la propria offerta con servizi
committenti intende utilizzare sistemi interni per integrare i for-
avanzati, al di fuori delle attività logistiche tradizionali. Risultano
nitori logistici su tutti i canali, mentre il 59% vuole affidare a terzi
sempre più coinvolti nella gestione degli imballi (per il 54% dei
la gestione dell’integrazione informativa.
committenti), nelle attività legate all’alimentazione di sistemi produttivi (39%), attraverso la creazione di kit nei sistemi di assem-
• I progetti di Logistica 4.0. Sono 275 i progetti di Logistica 4.0 che
blaggio e produzione, la progettazione delle unità di movimenta-
gli operatori logistici analizzati dall’Osservatorio hanno già portato
zione e il caricamento dei macchinari produttivi, nella trasforma-
a termine o stanno sviluppando, pari a una media di 4,5 progetti
zione di prodotto (26%) e nelle fasi del processo produttivo che
per ogni impresa. Il 23% dei progetti analizzati è nella fase di defi-
richiedono competenze specifiche sui cicli tecnologici (17%). I
nizione del problema, mentre il 45% delle aziende intervistate ha
servizi avanzati proposti dai fornitori riguardano anche la sosteni-
almeno un progetto arrivato alla conclusione.
bilità ambientale, come il packaging pooling (indicato dal 19% dei
Di questi progetti, il 35% è stato sviluppato in ambito trasporto, con
committenti) e le soluzioni di economia circolare (17%), l’area dei
un focus sull’integrazione dei diversi attori della filiera (il 56% dei
servizi after sales, come l’assistenza tecnica (31%) o il customer
progetti), il 65% riguarda invece il magazzino e si concentra in
service (21%), e la gestione del canale eCommerce, in cui il forni-
particolare sull’automazione di processo (54%). I fattori principali
tore può essere coinvolto anche nella gestione del ricondiziona-
che influenzano l’introduzione di soluzioni di Logistica 4.0 sono
mento dei resi e nello sviluppo della piattaforma per le vendite e il
l’allineamento con la strategia aziendale, l’aspettativa di ottenere i
servizio assistenza.
benefici attesi e la compatibilità con i sistemi esistenti.
16 LM DICEMBRE 2021
I webinar di Editrice TeMi Calendario 2022
EVENTI CHE CREANO VALORE
Te M i E D I T R I C E
10/02/2022
MANUFACTURING 4.0
nell'industria chimica, farmaceutica e di processo 10/03/2022
LA SUPPLY CHAIN DEL FOOD
Tecnologie e soluzioni per una supply chain come processo che genera valore. 12/04/2022
LA SUPPLY CHAIN DEL FASHION
tecnologie e soluzioni per una supply chain come processo che genera valore. 09/06/2022
SERIALIZZAZIONE FARMACEUTICA
Sfide e opportunità legate ai nuovi obblighi di legge 07/07/2022
CYBERSECURITY E LOGISTICA
Soluzioni per garantire la gestione del rischio nella logistica 4.0 22/09/2022
LE SFIDE DEL MAGAZZINO OMNICHANNEL
Tecnologie e soluzioni per organizzare una magazzino efficiente in funzione della nuova customer experience.
PER INFO: Editrice TeMi tel 039.2302398 marketing@editricetemi.com editricetemi.com
Convegni Il logistico dell’anno
Logistico dell’anno 2021: fare ordine nel caos Qual è la vera identità della logistica? Questa la domanda a cui il convegno che precede l’assegnazione dei premi de Il logistico dell’anno, ha voluto dare una risposta invitando esponenti del mondo accademico e non solo, estranei al mondo della logistica. Dalle loro voci, è emerso un settore che per quanto essenziale non è ancora in grado di esprimersi al meglio
L’
edizione XVII dell’evento-convegno Il Logistico dell’Anno
ospiti, oggi vogliamo delineare una carta d’identità della logistica, ma
2021, organizzata da Assologistica, dalla sua divisione
soprattutto vogliamo che essa abbia un’identità nel nostro Paese,
Assologistica Cultura e Formazione e dal giornale Euro-
perché spesso non è così. L’unico modo per analizzare la nostra
merci, si è svolta il 16 dicembre presso l’Auditorium
identità è guardarsi allo specchio: nella prima parte, non parleranno i
Squinzi di Assolombarda, a Milano. Come da tradizione, a precedere
logistici, ma chi vede la logistica da fuori e dai loro racconti ne rico-
l’assegnazione dei famosi premi, destinati a manager e aziende che
struiremo il profilo. La seconda sarà incentrata sulle sfide: comunica-
hanno fatto dell’innovazione in logistica il loro punto di forza, un
zione, formazione, l’urbanistica insieme alle infrastrutture, innovazio-
convegno ad ampio spettro sul settore, quest’anno dal significativo
ne non solo come tecnologia ma come approccio, infine il tema della
titolo “Segni particolari: logistico”. «Il nome deriva dalle vecchie carte
sostenibilità: prima sociale, poi economica ed infine ambientale».
d’identità, dove era riportata la dicitura “segni particolari”. – afferma Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica – Assieme ai nostri
UN SISTEMA COMPLESSO, CHE NON SA COMUNICARE Si parte con Alessandro Giraudo, docente di Finanza internazionale e Storia economica della Finanza in una delle Grandes Ecoles di Parigi e appassionato di Storia, che ha ripercorso l’evoluzione del trasporto merci nella storia, da quello navale a quello coi cavalli, fino all’avvento della ferrovia, degli aeromobili… sottolineando come la strategia logistica abbia sempre segnato i grandi eventi. A seguire, Nicola Donti, docente di Filosofia e Teoria dei Linguaggi all’Università di Perugia, ha cercato di dare un senso al ruolo della logistica, partendo dal suo significato: «Logistica è arte e scienza insieme e se guardiamo alla sua etimologia essa è insieme pensiero
18 LM DICEMBRE 2021
PREMIO
IL LOGISTICO DELL’ANNO 2021, ECCO I VINCITORI
Di seguito, l’elenco completo dei premiati della XVII edizione del premio Il logistico dell’anno, organizzato da Assologistica, Assologistica Cultura e Forma ed Euromerci e destinato a manager e imprese che hanno innovato in ambito logistico. Tre le categorie previste: PREMI AZIENDALI, MENZIONI SPECIALI e PREMI PERSONALI.
PREMI AZIENDALI Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Alpe Adria, DFDS Interporto di Cervignano, per il progetto banchina estesa del porto di Trieste. BCube, per il progetto “Go Sustainable” della divisione BCube Industrial Ceva Logistics, per il progetto di reingegnerizzazione del processo di outbound (picking e packing) per il settore cosmetics/ retail. Chep Italia e Mercitalia Logistics (Business Unit TLM – Trasporto e Logistica Multimodale), per il progetto Switch road-train Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa, per la creazione di un’area di sosta sicura all’Interporto di Verona. Containers Fidenza Consorzio, per il progetto denominato “Triangolatore” DHL Supply Chain Italy, per l’applicazione della tecnologia digitale Smart ReM alle operations Eurodifarm, per il progetto Biopharma Network. Fercam e Agrieuro, per la realizzazione di una linea di imballaggio innovativa ed eco-sostenibile. Fiege e Tannico, per il primo impianto automatizzato per il wine eCommerce in Italia. Fondo Sanilog, per le misure speciali a supporto degli iscritti durante l’emergenza sanitaria. Gefco Italia e Gruppo Mercurio, per il progetto Gefco-Treedom. Geodis, per la realizzazione di un sistema sorter innovativo che recupera energia. GXO, per il progetto di “Social Distancing Wearable Technology”. Intergroup, per la realizzazione dell’intergroup webAPP. Interporto Bologna, per l’adozione di soluzioni innovative nel trasporto ferroviario delle merci. Interporto Padova, per l’impegno nella crescita sostenibile dell’infrastruttura interportuale. Kohler Engines, per il Proof of Delivery improvement project. Kombiverkehr e Mercitalia Intermodal, per il significativo impegno a favore del trasporto intermodale Italia-Germania. Kuehne+Nagel e Colavita, per il programma Net Zero Carbon per tutte le esportazioni dall’Italia agli USA. Logistica Uno e Lucart, per il progetto Tissue Train. Lonato e Colmar Technik, per la realizzazione di locomotore “Transizione 4.0” elettrico alimentato a batterie. Multilogistiscs, per il sistema di trasporto e smistamento spedizione eCommerce. Nolpal e Siberg, Acqua Vera, La Fonte, per il progetto di logistica integrata nel mercato del beverage. Number 1 Logistics Group società Benefit, per il progetto Next Aula 162. Prologis, per il progetto internazionale ParkLife. RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), per il progetto “Realtà aumentata per i processi formativi del personale della manutenzione”. Safim per il progetto Safim Academy Porto Intermodale Ravenna SAPIR, per la creazione della piattaforma di condivisione digitale Hyper Sapir. Scam, per la tracciabilità delle merci a tutela delle sicurezza della filiera agroalimentare Simpool e LPR, per il progetto RED Repair-e-delivery Solvay Specialty Polymers – Solvay Business Services, per la
realizzazione di una App per smartphone e tablet interfacciata con Erp SAP. Studio Legale Internazionale Torrente Vignone , avv.ti Grazia Torrente e Alessandra Vignone per la gestione di un particolare contratto di outsourcing logistico nel settore della moda. Università Cattaneo LIUC, Provincia di Varese e Canton Ticino per il progetto GETRI: gestione del trasporto di rifiuti inerti via intermodale tra Lombardia e Svizzera. World Capital Real Estate Group, per il progetto World Capital Academy.
MENZIONI SPECIALI Brivio&Viganò, per l’impegno a favore di trasporti e di una logistica green Care International Insurance Broker, per Optimist, prodotto assicurativo destinato alla logistica sostenibile. DN Logistica, per il progetto Logisticamente Fiege, per il progetto “RED” - Responsabilità e Diversità. Interporto Bologna, CGIL, CISL e UIL per il progetto “Dare per Fare – Fondo sociale di comunità”. ITS Academy Agroalimentare Veneto per il progetto di una cassetta display per il vino. MITSafetrans, per la realizzazione di Traslochi Tecnici BIO-Chem-Tech. Nolpal e Italia Zuccheri Commerciale, per il progetto di software innovativo B2B per il recupero dei buoni pallet. OPSI Group, per la realizzazione della piattaforma Logistic Hub Solutions SACOM e Goodyear, per la realizzazione di soluzioni predittive di connettività per un trasporto sostenibile.
PREMI PERSONALI Marco Berardelli, per l’impegno profuso nel condurre il settore della Logistica verso uno sviluppo sostenibile. Barbara Cecconato, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica. Andrea Gentile, per il significativo contributo alla crescita del mondo associativo logistico. Lucia Iannuzzi e Paolo Massari, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica. Giacomo Mattioli, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica Nereo Paolo Marcucci, per il significativo contributo alla crescita del mondo associativo logistico Carlo Mearelli, per il significativo contributo alla crescita del mondo associativo logistico Claudio Perrella, per il contributo alla crescita culturale del settore logistico grazie alla collaborazione con Assologistica Cultura e Formazione. Propeller Club Port of Milan, per l’intensa e propulsiva attività a favore del confronto e della crescita operativa e culturale della Logistica e dei suoi stakeholder Alessandra Rabuini, per l’elevata professionalità nel fornire un contributo sostanziale alla crescita a 360 gradi del settore logistico Ettore Sbandi, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica Enrico Scalco, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica. Marco Sella, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica Olive Simon, per l’importante contributo didattico al Percorso AEO per Responsabili delle Questioni Doganali di Assologistica. Aldo Spinelli, per il significativo ruolo di leader nel trasporto container e nella logistica portuale Alessio Totaro, per il contributo alla crescita culturale del settore logistico grazie alla collaborazione con Assologistica Cultura e Formazione.
DICEMBRE 2021 LM 19
Convegni Il logistico dell’anno
e parola. Il linguaggio tende infatti ad organizzare la realtà, a sottrarre
ne come un’appendice. Gli operatori devono invece pensarsi come
senso al caos ed è proprio questa la sfida della complessità moderna,
una media company, visto che l’identità comunicata differisce enor-
riuscire a mettere ordine rompendo i vecchi schemi. Infatti, il sistema
memente da quella percepita. Con l’avvocato Maddalena Castellani,
binario su cui ci siamo sempre basati non è più valido, serve passare
si è parlato invece di innovazione e blockchain, «Una maniera com-
dalla logica “or... or” a quella “and... and”» chiarisce Donti.
pletamente differente di pensare al mondo digitale, dove tutto viene decentralizzato attraverso una catena di blocchi replicata in ogni
Nella seconda parte Roberto Zucchetti, docente di Economia dei
nodo (server) e i dati sono crittografati. È interessante per la logistica,
Trasporti all’Università Bocconi di Milano, afferma quanto partire
perché essendo un settore frammentario e variegato, instillerebbe
dall’assunto che la logistica valga il 9% del PIL sia estremamente
maggiore fiducia nel collaborare e mettere a fattore comune risorse
riduttivo. Basti pensare che essa entra come fornitore in ogni setto-
e benefici» afferma Castellani.
re di mercato, proprio come l’energia, che però pesa meno sul PIL. Eppure nell’immaginario di tutti, l’energia è ritenuta risorsa indispen-
L’architetto Marco Facchinetti esorta invece a ripensare ai magazzi-
sabile per l’economia in maniera nettamente superiore rispetto alla
ni non tanto come patrimonio immobiliare quanto piuttosto come
logistica. Ancora una volta, la comunicazione non funziona e, di
parte integrante del sistema infrastrutturale italiano, a supporto
nuovo, serve un cambio di mentalità: «Siamo cresciuti col just in time,
delle sue storiche carenze, ribadendo infine l’importanza del recupe-
ma oggi non funziona più, lo abbiamo visto con la pandemia. Dobbia-
ro edilizio in contesti urbani. A seguire Davide Chiaroni, professore
mo quindi ripensare alle catene logistici, agli equilibri economici delle
Ordinario di Strategy & Marketing al Politecnico di Milano, torna sul
aziende. Inoltre, stiamo lasciando la chiave della catena in mano ai
fatto che esiste un sistema economico che deve transire verso un
nostri avversari, lo stiamo facendo nei porti, interporti, nel possesso
nuovo modello, con un approccio proattivo, impostando nuovi mec-
dei mezzi di trasporto essenziali… siamo davvero convinti che sia la
canismi di adattamento del sistema per arrivare alla decarbonizza-
strada giusta per noi, con anni che si prospettano di crescita e svilup-
zione. Assologistica può farsi portavoce di questa nuova visione con
po per la nostra economia?» conclude Zucchetti.
azioni e strumenti concreti, secondo Chiaroni.
Anna Masutti, presidente RFI nonché professore ordinario di Air&Spa-
La conclusione è lasciata a Damiano Frosi, direttore Osservatorio
ce Law e di European Transport Law all’Università di Bologna, ha of-
Contract Logistics Politecnico di Milano, anche lui convinto che la
ferto uno sguardo proprio sul futuro del sistema logistico, dove ampio
logistica sia ancora considerata una materia ancillare e che sia ne-
spazio trovano l’intermodalità e la sostenibilità dei trasporti grazie ai
cessario alzare il livello della comunicazione: «C’è bisogno di scelte
fondi del PNRR. Masutti ha parlato poi dei progetti in corso come Easy
consapevoli da parte del consumatore, bisogna attirarlo, interessarlo
Rail Freight, che guarda alla gestione dei servizi di logistica multimo-
a questo settore. Inoltre, c’è bisogno figure che sappiano guardare ai
dale in un’unica piattaforma operativa, nello specifico un sistema in
dati in maniera intelligente, cercando di imparare dallo storico e pre-
grado di monitorare l’intero ciclo del trasporto con un unico strumen-
vedere quello che succederà, questo sarà un passaggio cruciale, a
to progettuale per un servizio di logistica multimodale.
tutti i livelli».
Michele Acciaro, professore al Dipartimento di Strategia e Innovazione della Copenhagen Business School in Danimarca, ha puntato i riflettori sul fenomeno del green washing: per diventare davvero una società a zero emissioni, serve innanzitutto un cambio di mentalità nel consumatore, maggiore innovazione della supply chain e certamente un approccio più verde all’economia. Nella terza e ultima parte del convegno, il deficit della logistica nell’esprimere il suo potenziale torna al centro del dibattito con Antonio Romano, fondatore di Inarea. Romano sottolinea che l’errore storico delle imprese italiane sia stato quello di considerare la comunicazio-
20 LM DICEMBRE 2021
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Speciale INTERMODALITÀ a cura di MICHELA DEL PIZZO
INTEROPERABILITÀ, DIGITALIZZAZIONE e SOSTENIBILITÀ. Gli ingredienti per un vero passaggio all’intermodale
22 LM DICEMBRE 2021
Da sempre nell’ultimo quarto dell’anno si susseguono una serie di incontri dedicati al trasporto merci – stradale, ferroviario, navale e aereo – che permettono di delineare lo sforzo dell’intero comparto nel proporre soluzioni più sostenibili rispetto al tutto strada, con l’attivazione di nuovi servizi intermodali, tratte ferroviarie, impiego di soluzioni e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, ecc. Ed è proprio dalla voce degli operatori che hanno animato questi incontri che partiremo per dare inizio a questo viaggio dedicato al trasporto combinato, l’unica vera strada percorribile per la logistica del futuro. A seguire, una serie di approfondimenti dedicati soprattutto al potenziale del trasporto merci ferroviario sulle medie e lunghe distanze, arrivato finalmente ad avere l’attenzione che merita. Forse è ancora presto per parlare di sistema intermodale “integrato”, ma certamente stiamo assistendo ad un cambio di passo sul tema dei trasporti. Per ottenere dei risultati a lungo termine serve però creare un sistema collaborativo, digitalizzato e disposto a mettere al primo posto la riduzione delle emissioni anziché la velocità di consegna
DICEMBRE 2021 LM 23
SPECIALE INTERMODALITÀ
RAGGIUNGERE UNA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICA
Il settore del trasporto deve ridurre complessivamente le sue emis-
L
sioni di circa il 60%, l’autotrasporto merci su strada oggi, pur rappree interrelazioni dei trasporti e della logistica con l’export,
sentando il 5% dei veicoli complessivi circolanti, emette da solo il 25%
la portualità, l’ambiente e l’intermodalità sono stati i
del totale emissioni del settore del trasporto su gomma. «L’Italia è il
temi portanti della sesta edizione del Forum Internazio-
secondo paese manifatturiero in Europa dietro alla Germania ma è
nale di Conftrasporto-Confcommercio, svoltosi ad inizio no-
anche un paese che importa materie prime e esporta prodotti finiti e
vembre per la prima volta a Roma e non a Cernobbio. «Conftra-
semilavorati. – afferma Fabrizio Favara, Chief Strategy Officer di
sporto con questa sesta edizione del Forum intende offrire un
Ferrovie dello Stato, intervenuto alla seconda giornata del Forum
contributo pragmatico e realista all’agenda per lo sviluppo so-
Conftrasporto-Confcommercio – Per cui è evidente che il settore
stenibile. Sostenibilità che deve essere perseguita sempre in
della logistica già oggi gioca un ruolo fondamentale per la sostenibi-
tutte le sue dimensioni: quella economica, sociale e ambientale.
lità del sistema Paese e la sua competitività consentirà all’Italia di
– afferma in apertura Paolo Uggè, presidente Conftrasporto –
costruire un percorso di sviluppo sostenibile nel medio e lungo perio-
Non è un caso che tra i primi obiettivi dell’agenda 2030 per lo
do. Il trasporto merci inoltre ha un peso crescente sulla sostenibilità
sviluppo sostenibile ci siano oltre alla tutela del suolo, dei mari,
ambientale, sulle emissioni di gas serra».
dell’ambiente e del clima la lotta alla povertà, la lotta alla fame, la tutela della salute, la qualità del lavoro, la crescita economica,
Il trasporto merci e le soluzioni di intermodalità sono parti di un bi-
le infrastrutture. Sono tutte questioni legate a doppio filo a si-
nomio inscindibile, su cui insistono gli investimenti della Missione 3
stemi di trasporto e logistica efficaci, efficienti e ben funzionan-
del PNRR e i 24 miliardi che il piano destina al miglioramento dell’in-
ti. La vera sfida è nel riuscire a conseguire simultaneamente
frastruttura ferroviaria nazionale. «Una fase storica simile all’attuale
tutti i diversi goal per lo sviluppo sostenibile, senza strabismi e
di sviluppo infrastrutturale per le ferrovie risale a quello che portò
senza trascurarne alcuni. Sembra, invece, che purtroppo alcune
l’alta velocità, ma in quel caso si trattava di migliorare singoli segmen-
recenti iniziative per la tutela dell’ambiente e del clima, europee
ti, mentre oggi gli investimenti del PNRR abilitano lo sviluppo di tutti
e nazionali, non abbiano il necessario approccio olistico allo
i territori e in particolare al Sud», ha proseguito Favara. «Più nello
sviluppo sostenibile. Capiamoci, nessuno si diverte a far danno
specifico, nel campo della logistica e del trasporto merci - ha conti-
all’ambiente, i camion e le navi non si muovono per far crescere
nuato il manager FS - nel giro di un paio d’anni nell’ambito dei corridoi
il particolato o gli ossidi di zolfo, il punto è, che senza di loro
Ten-T, che rappresentano la parte infrastrutturale più rilevante in ter-
l’Economia si ferma. E le alternative pienamente sostenibili al
mini di traffico ferroviario, avremo il 64% delle linee adeguate a sago-
diesel e al bunker ancora non sono mature. Si tratta, quindi, con
ma P/C80, avremo circa il 40% delle linee con modulo a 750 metri e
il supporto della tecnologia e dell’organizzazione, di trovare le
l’80% dei chilometri sulla linea al massimo peso assiale consentito».
migliori strategie per segnare, insieme, più Goal. È in questo
Un esempio di infrastruttura che cambierà radicalmente nel giro di
contesto che va affrontata l’importante sfida della transizione
qualche anno è rappresentato dagli investimenti per la dorsale adria-
ecologica del settore». Inoltre, ridurre le emissioni di gas climal-
tica per ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la capacità di
teranti fino al livello zero – tra Green deal e Fit for 55 – è una
trasporto delle merci, nella logica della creazione di un secondo
sfida alla quale nessuno può sottrarsi. Arrivarci nei tempi stabi-
corridoio strategico, accanto a quello Tirrenico. Linea che al momen-
liti, cioè entro il 2050, sarà un percorso con alcune certezze e
to vede il passaggio di circa 60 treni merci giorno e che vedrà in fu-
molte incognite. Tra le certezze c’è il fatto che la sostenibilità o
turo triplicare i movimenti.
è assieme ambientale, economica e sociale, oppure non è nulla.
Per garantire e massimizzare l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria
Ci sono dei costi economici e sociali che saremo chiamati a
in un servizio intermodale occorre anche rendere disponibili soluzio-
pagare, come ad esempio quelli legati alla riconversione di in-
ni tecnologiche e digitali che sappiano abilitare la cooperazione tra
tere filiere produttive che lavorano con minerali e metalli, le in-
operatori del settore industriale, tra gestori degli hub intermodali,
dustrie del legno, dell’auto, della componentistica, con un im-
porti e terminal perché si faccia un salto verso gli obiettivi europei
patto epocale anche nel settore del lavoro.
che prevedono la triplicazione della quota modale ferroviaria delle
24 LM DICEMBRE 2021
merci sulle percorrenze superiori ai 300 chilometri entro il 2030. Vediamo ora le riflessioni emerse dalla due giorni del Forum per ciascun ambito trasportistico. L’autotrasporto. Nella transizione green l’autotrasporto sta facendo la sua parte. Infatti contribuisce soltanto per una quota inferiore al 5%, alle emissioni totali. Eppure continua a pagare, in termini di tasse sulle emissioni climalteranti, molto più di quanto inquini, anche quando investe in mezzi di ultima generazione (motori diesel Euro 6). Ad appesantire il carico c’è anche la recente proposta di ridurre i sussidi ambientalmente dannosi (SAD), con il paradosso che chi
SOSPESA LA NORMA CHE LIMITAVA PESI E CARICHI
meno inquina più paga. Le imprese stanno comunque dimostrando
Il 1 dicembre le commissioni Finanze e Lavoro del Senato
di aver imboccato la strada giusta: il 41% delle imprese di autotra-
hanno approvato un emendamento al decreto Fiscale sui
sporto ha acquistato mezzi a minor impatto ambientale; il 18% ha
trasporti eccezionali: fino al 31 marzo 2022 torna il limite
cercato di compiere azioni meno inquinanti, il 17% di migliorare la
di carico a 108 tonnellate, limite massimo che era stato ab-
capacità di carico dei veicoli. Tra il 1991 e il 2017, i mezzi pesanti in
bassato a 86 tonnellate in seguito alla modifica dell’articolo
Italia hanno ridotto le emissioni di gas climalteranti del 30%, contro
10, comma 2, lettera b) del Codice della Strada introdotta
il 20,4% dell’intera economia.
dalla legge di conversione del recente decreto Infrastrutture. Questa sospensione di quattro mesi è sicuramente
Le soluzioni full electric hanno limiti di autonomia nelle lunghe di-
una boccata d’ossigeno per il trasporto dei carichi ecce-
stanze (oltre i 300 km) e nei tempi di ricarica (minimo 5 ore). Non
zionali, che interessa settori strategici come l’acciaio e le
solo: per avere un’autonomia adeguata, un camion ad alimentazione
costruzioni. E segna una temporanea battuta d’arresto per
elettrica avrebbe bisogno di un pacco di batterie da 15 tonnellate. In
il MIMS, che aveva spinto per abbassare il limite di carico
più, se si facesse viaggiare il parco-camion mondiale a batteria, per
(soprattutto per non sovraccaricare ponti e viadotti) e che
alimentarlo basterebbe a mala pena l’intera produzione globale di
adesso si trova pure a dover redigere nuove linee guida per
energia rinnovabile. Se tutti i camion del mondo andassero a idroge-
regolare meglio la disciplina.
no, il fabbisogno di energia elettrica rinnovabile sarebbe addirittura doppio rispetto all’attuale produzione. Nelle lunghe distanze, accanto alla certezza del diesel, ci sono i
periodo le merci trasportate sono aumentate del 33,9%, frutto dell’ef-
biocarburanti e il GNL. Le emissioni climalteranti “dal pozzo alla
ficacia dell’azione degli organismi internazionali preposti al governo
ruota” dei veicoli ad alimentazione elettrica e a idrogeno dipendono
del settore, come l’IMO - International Maritime Organization, che
dalle modalità di produzione dei relativi vettori energetici, potendo,
non vanno scavalcati con iniziative più stringenti limitate dalla di-
anche, raggiungere livelli superiori al doppio di quelli di un tradizio-
mensione europea (come alcune misure del pacchetto FIt for 55),
nale veicolo a gasolio. Solo in prospettiva molto lontana si potrà
che rischierebbero di essere inefficaci e distorsive.
confidare sull’idrogeno verde, l’unico in grado di rispondere all’obiettivo emissioni zero. Nel frattempo, servirebbe un maggior sostegno
Sostituire una flotta non è banale: le navi hanno un ciclo di vita plu-
alla sostituzione del parco circolante (e di quello navigante) con i
ridecennale e di quelle in costruzione soltanto il 12% sarà alimenta-
mezzi più “puliti” attualmente a disposizione.
to con carburanti alternativi, perlopiù Gas Naturale Liquefatto (GNL), che consente l’abbattimento tra l’80% e il 100% di alcune tra le so-
Il mare. Al settore marittimo è imputabile una quota inferiore al 3%
stanze più inquinanti, e che però è pur sempre un combustibile
di tutte le emissioni globali di CO2, e che in 10 anni (2008-2018) ha
fossile. Potendo essere però integrato già da subito con il bio-GNL,
visto scendere le emissioni del trasporto merci internazionale del
questo combustibile apre il passaggio verso le alimentazioni rinno-
6,8%. Un risultato ragguardevole se si considera che nello stesso
vabili.
DICEMBRE 2021 LM 25
SPECIALE INTERMODALITÀ
IN PORTO TUTTO È TRACCIATO
Nel panorama tecnologico attuale, stanno emergendo tre linee di sviluppo per sostituire gli attuali carburanti derivati dal petrolio: 1) la linea dei cosiddetti “gas leggeri” (GNL) 2) quella dei “gas pesanti” (GPL) e degli alcool 3) quella dei combustibili liquidi biologici e sintetici. Se nel breve termine il GNL è l’unica soluzione praticabile per lo shipping, nel medio termine si può pensare a una progressiva sostituzione con il bio metano, e a lungo termine l’idrogeno sarà il punto di sbocco della linea di sviluppo dei cosiddetti gas leggeri. Nel medio termine, vedremo affermarsi soluzioni come il bio e l’elettro metanolo, per arrivare, infine, all’ammoniaca come punto di arrivo dei gas pesanti. I bio carburanti saranno nel medio e lungo termine integrati e sostituiti con carburanti sintetici liquidi e di seconda e terza generazione. In questo contesto, l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) è sicuramente un’iniziativa pregevole, ma andrebbe concentrata nei
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in collabo-
porti scalati dalle navi che potrebbero maggiormente avvantaggiar-
razione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adria-
si da questa alimentazione, avendo cura di incentivare contestual-
tico Settentrionale (ADSP MAS), ha realizzato il sistema
mente anche l’adeguamento del naviglio all’utilizzo del cold ironing.
per la gestione dell’uscita informatizzata delle merci dal Porto di Venezia, con il supporto operativo del Comando Generale della Guardia di Finanza. La procedura operativa prevede la partecipazione gra-
L’intermodalità. Al di là dei mezzi, rimane comunque aperto il problema delle infrastrutture, le connessioni stradali e quelle tra i diversi vettori di trasporto. Per Conftrasporto la via da seguire e quella
duale di operatori portuali con la collaborazione delle
dello lo sviluppo dell’intermodalità attraverso terminal attrezzati e
associazioni di trasportatori, spedizionieri e doganalisti
misure incentivanti come il marebonus/ ferrobonus-magari da otti-
e mira ad utilizzare il “visto uscire” informatizzato come
mizzare in alcuni aspetti operativi. Lo sviluppo dell’intermodalità è
strumento principale per l’uscita dal Porto. Il progetto, realizzato nella logica dell’internet of things e denominato “Port Tracking” prosegue l’impegno continuo dell’ADM nell’opera di trasformazione digitale del paese utilizzan-
una via obbligata e rappresenta una soluzione organizzativa, già disponibile, che può assicurare grandi benefici sul fronte dell’efficienza e della sostenibilità del trasporto.
do strumenti innovativi per tutelare il traffico legale e velocizzare le procedure assicurandone al contempo la
La ferrovia. Questo è il nodo cruciale, su cui si concentra buona
sicurezza.
parte del PNRR. Per Conftrasporto, è necessario eliminare le stroz-
I vantaggi concreti per il Porto di Venezia si traducono in una riduzione del tempo di transito in uscita dal varco portuale di via del Commercio fino al 68% per il settore
zature che limitano la competitività del ferro: dai limiti di sagoma a quelli della lunghezza dei binari nei terminal, dalla mancanza di elettrificazione alle carenze dei collegamenti di “ultimo miglio”. Va
container, con conseguente riduzione delle emissioni di
posta attenzione al rilancio di tutti i nodi logistici che possono gene-
CO2 ed efficientamento della catena logistica. Il sistema,
rare traffici: certamente i porti e gli interporti, ma anche i terminal e
da oggi operativo al varco di Via del Commercio, verrà
i raccordi ferroviari. Occorre, infatti, sviluppare il traffico ferrovia-
esteso, a partire da febbraio 2022, anche al varco di Via dell’Azoto, e successivamente anche alle procedure di pagamento delle tasse portuali per le merci che effettuano le pratiche doganali fuori dall’ambito portuale.
26 LM DICEMBRE 2021
rio-convenzionale e combinato-, anche attraverso il rilancio del traffico diffuso a carro singolo, con servizi multicliente. Resta ferma l’esigenza di rendere strutturali gli incentivi al trasporto combinato, così come il cosiddetto “sconto traccia” per l’accesso
APPROFONDIMENTO: PNRR
alla rete ferroviaria e potenziare le misure di sostegno alla formazione del personale del comparto, per contrastare con più efficacia la carenza di macchinisti e di autisti.
Nell’attuazione degli interventi previsti dal PNRR al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) sono state assegnate risorse per 62 miliardi di euro, di cui 53,5 miliardi di euro destinati alle diverse linee di investimento riconducibili al settore delle infrastrutture e dei trasporti. I progetti del Ministero si finanziano per 41 miliardi con le risorse europee del
IL PNRR. Il Piano di rilancio, insieme ai fondi nazionali, prevede oltre 60 miliardi di euro per l’accessibilità sostenibile. L’autotraspor-
programma Next Generation Eu (40,7 miliardi) e con quelle del React-Eu (313
to e il trasporto merci marittimo rappresen-
milioni), cui si aggiungono risorse nazionali per quasi 21 miliardi di euro, di
tano insieme una quota modale del 95%. Nei
cui 10,6 miliardi dal Fondo complementare e 10,3 miliardi dallo scostamento di
prossimi anni si prevede un aumento consi-
bilancio. Sotto il profilo formale i finanziamenti previsti nelle infrastrutture e nei trasporti sono allocati in larga parte nella Missione 3 - Infrastrutture per una
derevole dei traffici su gomma che costringeranno l’autotrasporto a una vera e propria rivoluzione, un obiettivo che sulla carta sem-
mobilità sostenibile i cui 31,46 miliardi stanziati sono interamente attribuibili
bra molto ambizioso: ridurre dell’80% le
al settore. L’altra missione del PNRR significativamente orientata alla mobilità
emissioni entro il 2030. A dispetto del peso
è la Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica, in particolare la
del trasporto terrestre e marittimo, il PNRR
Componente dedicata a “Sviluppare un trasporto locale più sostenibile” (circa 8,5 miliardi). Risorse specifiche per i trasporti sono appostate, seppure in misura molto minore, anche nella Missione 1 focalizzata sulla digitalizzazione, con la previsione di interventi per lo sviluppo delle piattaforme di Mobility as
concentra le risorse prevalentemente nelle reti ferroviarie per il trasporto passeggeri. Ma certo non garantisce lo sviluppo dei ser-
a Service, e nella Missione 5 – Inclusione e coesione, con interventi in favore
vizi di trasporto e logistica integrati di cui il
delle Zone Economiche Speciali (ZES). La quota più ampia dell’allocazione
Paese, che non può rinunciare al servizio di
dei finanziamenti è assegnata agli interventi nelle infrastrutture ferroviarie,
trasporto capillare, ha bisogno. Occorre un
in particolare per l’estensione delle linee ad Alta Velocità e Alta Capacità (25 miliardi praticamente la metà dell’intera dotazione). Al trasporto pubblico e mobilità “green” sono assegnati 8,4 miliardi di euro, destinati soprattutto al
deciso cambio di passo per favorire l’intermodalità, dalle autostrade del mare al com-
Trasporto Rapido di Massa (3,6) e al rinnovo parco autobus (3,0), a rafforza-
binato ferroviario. Qui entrano in gioco le
mento del piano di investimenti già messo in campo dal Governo negli ultimi
infrastrutture per consentire il trasbordo
anni in questi ambiti.
dalla gomma al ferro e rendere i porti facil-
A beneficio della mobilità locale devono inoltre essere assegnate le significati-
mente accessibili.
ve 10 risorse per il potenziamento e l’elettrificazione delle reti regionali (oltre 5 miliardi). Il pacchetto di interventi previsto realizza in sintesi oltre 6.550 km di rete ferroviaria nazionale e regionale potenziata, oltre 230 km di trasporto rapido di massa nelle città (potenziato o riqualificato), 1.800 km di nuove piste ciclabili, la manutenzione di 2.000 km di strade, il rinnovo del parco TPL con 4.500 nuovi bus e 50 nuovi treni passeggeri, la riqualificazione di 55 stazioni ferroviarie nelle città meridionali. Da sottolineare che secondo le stime rilasciate dal MIMS la destinazione di risorse al Sud è molto elevata, pari al 56% dell’intero pacchetto di interventi
SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE, IN VISTA DEL PNRR A metà novembre si è svolta in forma ibrida l’assemblea pubblica Agorà 2021 di Confe-
in capo al Ministero stesso. Inoltre, perché il trasporto pubblico locale possa
tra, tornata anche in presenza dopo la “pau-
tornare ad essere competitivo rispetto all’uso del mezzo individuale, un forte
sa” forzata causa Covid-19. Ancora più che
impulso sarà dato, nel giro dei prossimi anni, dall’utilizzo delle nuove tecno-
nel passato, nel dibattito di quest’anno logi-
logie, sia in termini di digitalizzazione dei servizi (con l’implementazione dei
stica, infrastrutture, mobilità e trasporto
MaaS e la realizzazione di corridoi infrastrutturali del tipo “smart road”) che di rinnovo delle modalità di trazione.
merci sono emersi quali fattori sempre più decisivi per la competitività dell’economia
DICEMBRE 2021 LM 27
SPECIALE INTERMODALITÀ
nazionale. Su questo, nessun dubbio da parte di tutti gli ospiti che
quest’ottica serve una “politica industriale” per la logistica, una logi-
hanno preso parte all’edizione straordinaria di due giorni voluta dal
stica 4.0 che, sul modello di Industria 4.0, si ponga l’obiettivo di ac-
presidente Guido Nicolini per celebrare i settantacinque anni di vita
compagnare e far evolvere il settore. Non con meri sussidi, non ci
della Confederazione, e riflettere su PNRR e futuro dell’Italia. È stato
interessa sopravvivere ed io penso che neanche sia possibile. Bensì
lo stesso presidente, nella sua relazione all’assemblea, a sottolinea-
incentivi agli investimenti finalizzati al salto dimensionale, tecnologi-
re quanto, in un’economia interconnessa e per un paese privo di
co, formativo e green».
materie prime e che esporta semilavorati e prodotti finiti, la competitività del settore logistico rappresenti un asset fondamentale della
Punti ripresi nei due interventi di inquadramento svolti per la parte
competitività dell’intero paese, della sua manifattura, delle sue stra-
trasportistica da Ennio Cascetta e per la componente industriale da
tegie di posizionamento nel Commercio internazionale e sui merca-
Massimo Deandreis, concordi nel sottolineare quanto logistica e
ti globali. «Nel nostro Paese, – afferma il presidente Guido Nicolini
manifattura debbano ripensarsi congiuntamente come un’unica fi-
– abbiamo tre volte il numero di imprese di autotrasporto operanti in
liera strategica in grado di proiettare i bisogni e le potenzialità del
Germania, ma con un quarto dei volumi tedeschi, come ben descritto
Paese nel mondo, necessariamente all’insegna della sostenibilità e
in un recente discussion paper prodotto da Isfort e dedicato alle
della regionalizzazione delle catene del valore globali. Logistica
prospettive del trasporto combinato: ciò significa un’offerta di vezione
green, logistica digitale, connessioni, scenari di mercato: su questi
stradale debole e frammentata. E se dall’autotrasporto spostiamo lo
quattro pilastri si è retto il confronto poi tra Zeno D’Agostino – pre-
sguardo all’intero settore logistico e del trasporto merci, i dati macro
sidente dell’Associazione Europea dei Porti, Marcello Minenna – di-
non cambiano di molto. Su 110mila imprese operanti in Italia, circa
rettore di Dogane, Vito Grassi – vicepresidente Nazionale di Confin-
l’85% ha meno di 9 addetti e fatturati da microimpresa o piccola im-
dustria, e con il contributo di Fabrizio Dallari. Tutti d’accordo su un
presa. Con un tessuto imprenditoriale che ha questo profilo, anche la
punto: senza la costruzione di un ambiente Logistics friendly, il Pa-
“transizione digitale” rischia di essere un miraggio. Investono le im-
ese nel migliore dei casi rischia di diventare un nastro trasportatore
prese che hanno liquidità, o che sono finanziabili dal sistema bancario.
strumentale alle esigenze trasportistiche altrui. Occorre quindi sem-
Il rischio è che innovi in blockchain, IoT, intelligenza artificiale, stampa
plificare il quadro regolatore che sovraintende le attività di trasporto
produttiva 3D, connettività 5G e gestione di Smart e Big Data, l’impre-
merci, dare competitività ed attrattività alle nostre “reti” ed ai nostri
sa che è già ben posizionata sui mercati, che ha sedi o reti di corri-
“hub”, puntare sul consolidamento aziendale in un comparto che
spondenti stabili all’estero, che ha un numero di addetti e fatturati
conta 110mila imprese, un milione di addetti e che genera 80 miliar-
adeguati alle sfide complesse dei tempi in un unico grande mercato
di di euro di fatturato annuo: il 9% del PIL del nostro Paese. Infrastrut-
che è il mondo intero; le PMI che mediante la digitalizzazione dei
ture, quindi, ma non solo. La presidente della Commissione Traspor-
processi potrebbero avere vantaggi sul mercato oggi in Italia presen-
ti della Camera, Raffaella Paita, si è invece soffermata su come il
tano un livello inferiore di adeguamento alla digitalizzazione rispetto
Covid-19 abbia spazzato via quella subcultura della decrescita felice:
alla media europea anche perché l’offerta di soluzioni digitali non è
il Paese vuole rimettersi in cammino, ha voglia di crescere e di ripren-
sempre adatta alle richieste delle imprese meno dimensionate. In
dersi il proprio futuro. La Logistica di questa stagione storica può e deve essere protagonista. Nando Pagnoncelli ha presentato un aggiornamento del focus sul sentiment degli italiani rispetto alla ripresa ed al PNRR, evidenziando quanto sia cresciuta in questo ultimo anno e mezzo la considerazione diffusa verso il settore e la sua strategicità, ma anche quanto ci sia ancora da fare per dare definitivamente alla logistica il giusto peso economico nell’immaginario collettivo degli italiani. «Non possiamo non sottolineare anche elementi positivi che finalmente pare diano il la ad una stagione di semplificazioni e modernizzazione del sistema. – spiega sempre Nicolini – Penso al regolamento attuativo dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli, che dopo 5 anni è finalmente approdato in Consiglio dei
28 LM DICEMBRE 2021
Ministri, una storica richiesta di Confetra che, almeno in potenziale, allinea il nostro sistema di controlli sulla merce ai modelli più performanti in chiave europea. Il PNRR va nella giusta direzione? Sì. Lo diciamo con orgoglio e fiducia: Sì. Ci abbiamo tanto lavorato con il Ministero, con la Struttura Tecnica di Missione, con gli uffici preposti. […] Gran parte dei temi che ho voluto affrontare sono previsti dal cosiddetto Contest Riforme della Missione 3, quella che riguarda il nostro mondo. E lo stesso fatto che circa il 25% delle risorse tra PNRR e Fondo Complementare siano destinate al macro settore della mobilità, dei trasporti e della logistica ci fa capire quanto sia ormai matura la consapevolezza che attorno all’evoluzione di questo comparto si gioca forse il pezzo più decisivo del rilancio dell’economia del Paese. Un comparto trasversale ed indispensabile all’industria manifatturiera come al turismo, all’agricoltura come all’edilizia, al rilancio dei consumi come alle grandi questioni di sicurezza energetica e approvvigionamento di materie prime del Paese. Non a caso ben quattro delle sei Missioni del PNRR prevedono riforme o risorse per i nostri ambiti operativi di attività e lavoro».
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IL MARE, UNA RISORSA DA VALORIZZARE Tre giorni animati da incontri, dibattiti e aggiornamenti sui temi più attuali del settore che coinvolgono i principali stakeholder del cluster marittimo italiano in constante dialogo con l’Europa e il Mediterraneo. Questa è stata in sintesi la XIII edizione di Port&ShippingTech, svoltasi dal 6 all’8 ottobre a Genova e in live streaming. Impossibile sintetizzare in poche righe i tre giorni di contenuti di questa manifestazione, preferiamo invece rimandare al sito www.pstconference.it dove sono presenti tutti gli atti fruibili gratuitamente e concentrarci su un unico intervento, quello di Alessandro Panaro, Capo Servizio Maritime Economy, SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, che ha illustrato le nuove dinamiche dei trasporti marittimi a seguito della pandemia. Prendendo spunto dall’ottavo Rapporto Annuale Italian Maritime Economy, Panaro ha analizzato i fenomeni emersi con la pandemia e gli accadimenti che stanno impattando sul nostro sistema logistico-marittimo, come il blocco del Canale di Suez, il rialzo dei noli marittimi e del prezzo del petrolio, la Port Congestion, le Blank Sailing. Il volume – che si avvale anche dei contributi internazionali
da un lato all’aumento dei volumi di merci dovuto all’incremento
delle Università di Amburgo, Anversa e dello Shanghai International
della domanda, dall’altro alla minore disponibilità di manodopera
Shipping Institute – guarda inoltre alla ripresa e al futuro post-pan-
portuale dovuta ai contagi e ai protocolli di sicurezza più rigidi e
demia, evidenziando le sfide che ci attendono in termini di competi-
quindi tempi più lunghi.
tività, sostenibilità e opportunità da cogliere.
La recente paralisi del terminal cinese di Yantian a Shenzhen, uno dei più importanti del paese, a causa di una ripresa di casi di Covid,
Il Mediterraneo rappresenta ancora una via privilegiata di transito
ha accentuato il problema della congestione anche nel Far East. Vi
per i traffici containerizzati concentrando il 27% dei circa 500 servi-
è stato un picco di circa 150 navi in ritardo e una settantina ferme in
zi di linea mondiali via nave. Il Canale di Suez, nell’anno della pande-
attesa di entrare in porto per essere “lavorate” con conseguenti di-
mia ha mostrato una notevole resilienza oltrepassando il miliardo di
sagi per tutte le catene logistiche e di consegna delle merci.
tonnellate di merci e totalizzando un numero di transiti pari a 18.829
Come effetto dell’impennata della domanda di beni, del rigoroso
navi. Anche in un momento economico complesso, Suez è dunque
controllo dell’offerta da parte dei carrier (blank sailing, idle fleet),
rimasto uno snodo strategico per i traffici nel Mediterraneo conti-
della congestione dei porti e della mancanza di container vuoti è
nuando a rappresentare il 12% del traffico mondiale ed il 7-8% di
stato l’innalzamento dei noli a livelli record. L’indice Shanghai Con-
quello petrolifero.
tainerized Freight Index (SCFI) sta sfondando record su record. Nei
Altro fenomeno che ha caratterizzato il periodo del Covid-19 è stata
primi 5 mesi del 2021 è stato mediamente di oltre 2900 punti, un
la congestione dei porti, in particolare quelli nord americani, dovuta
livello mai raggiunto prima, in aumento del 132% sulla media del
30 LM DICEMBRE 2021
dollari per un container da 40’).
LA PRIMA PORTACONTAINER AUTONOMA E A EMISSIONI ZERO È IN MARE
Passando all’Italia, qui la componente internazionale del trasporto
Yara Birkeland, la prima portacontainer elettrica a condu-
marittimo è sempre rilevante. Nel 2020 il valore degli scambi com-
zione autonoma al mondo è giunta verso fine novembre nel
merciali via mare dell’Italia è stato pari a 206,3 miliardi di euro, regi-
porto di Oslo e sarà impiegata per il trasporto di fertiliz-
strando un -17% sull’anno precedente. Di questi 99,8 miliardi di euro
zanti minerali dallo stabilimento della Yara di Porsgrunn,
sono in import (-23%) e 106,5 in export (-10%).
a Brevik. La nave è stata progettata e sviluppata dalle
Il mare assorbe il 33% dell’interscambio italiano mentre il trasporto
norvegesi Yara e Kongsberg ed è stata costruita dalla
su strada assorbe ancora il 52% del traffico merci. La Cina è il nostro
società cantieristica VARD del gruppo Fincantieri, che l’ha
principale Paese fornitore: con 20,5 miliardi di euro rappresenta il
consegnata un anno fa. Lo scafo è stato costruito in Roma-
21% di tutto l’import via mare italiano. Il primo Paese cliente per
nia mentre il resto degli allestimenti in Norvegia.
2020. Sulla rotta Shanghai-Med, a giugno 2021 i noli hanno raggiunto il massimo storico di 6272 dollari al TEU (che significa oltre 12.500
modalità marittima sono gli USA che con 27,2 miliardi di euro concentra il 26% del nostro export.
Si tratta di una portacontainer lunga 80 metri, larga 14,8
Il traffico Ro-Ro ha registrato nel 2020 circa105 milioni di tonnellate
metri e della portata lorda di 3.150 tonnellate che entrerà in
rilevando un -7% sul 2019. Il 35% del traffico di rotabili in transito nei
servizio regolare il prossimo anno. Nel frattempo, intanto,
porti italiani è internazionale, proviene o è diretto all’estero. Uno studio
sarà avviato un periodo di prove delle nuove tecnologie che
effettuato da SRM ha evidenziato che per ogni tonnellata movimen-
dureranno due anni per arrivare ad ottenere la certifica-
tata nei porti mediante Ro-Ro vengono eliminati 44 kg di CO2.
zione della Yara Birkeland quale portacontainer autonoma
I primi 5 Energy Port italiani (Trieste, Augusta, Cagliari, Milazzo e
e completamente elettrica. Questa nave eliminerà 40mila
Genova) rappresentano il 69% dell’intero traffico liquido nazionale e
viaggi di Tir all’anno. Le conseguenze: diminuzione dei co-
Trieste, con 37,6 milioni di tonnellate, si conferma lo scalo italiano
sti di trasporto, riduzione delle emissioni nocive ma pure
che movimenta i volumi più elevati. Seguono Augusta e Cagliari.
una maggiore sicurezza stradale in un’area urbana den-
Sostanzialmente stabili altri tipi di traffico: sui container il nostro
samente popolata. Yara Birkeland inizierà il trasporto di
Paese ancora non riesce a dare la spinta al dato che ci vede “anco-
cento container (quindi con relativi camion) di fertilizzante
rati” intorno ai 10 milioni di TEU ormai da anni. Il 2020 ha segnato
lungo i 60 chilometri che separano l’impianto di produzio-
comunque un cambiamento perché, per l’ottima performance di
ne dal porto di Larvik, città a un centinaio di chilometri a
Gioia Tauro (+26,6% sul 2019), l’andamento del transhipment ha
sud di Oslo da dove la Yara esporta in vari paesi. L’itine-
compensato la riduzione registrata dai porti gateway (-8,3%).
rario marino prevede la partenza dal porto di Porsgrunn per raggiungere prima Brevik (7 miglia) e poi Larvik (30
L’Italia è il primo Paese nell’UE28 per trasporto di merci in modalità
miglia). Giunti a destinazione i container saranno scaricati
Short Sea Shipping (trasporto via mare a corto raggio) nel Mediter-
e trasferiti su cargo più grandi per le traversate più lunghe.
raneo, con 244 milioni di tonnellate di merci trasportate (quota di mercato 37%). Infine, Panaro ha parlato delle aspettative legate al PNRR che prevede, a favore dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi oltre 3,8 miliardi per interventi per l’ammodernamento e il potenziamento dei porti, la realizzazione del piano nazionale del cold ironing che permette alle navi di sostare al porto eliminando le emissioni inquinanti, l’efficientamento energetico (green ports), e per agevolare l’intermodalità con la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario nei porti di Venezia, Ancona, Civitavecchia, Napoli, Salerno.
DICEMBRE 2021 LM 31
SPECIALE INTERMODALITÀ
IL PORTO DI SOUTHAMPTON NAVIGA IN 5G Lo scorso aprile Verizon Business ha annunciato una collaborazione con Associated British Ports (ABP) per implementare la sua soluzione private 5G al porto di Southampton, uno dei 21 porti gestiti dall’azienda britannica. Come
1.900 PONTI A RISCHIO: TERAPIA D’URTO A FIBRE OTTICHE Nel nostro Paese, 1.900 ponti su 61.000
principale hub per l’export del Regno Unito, Southampton rappresenta un
presentano alti rischi strutturali: più del 50%
collegamento fondamentale nelle catene di approvvigionamento per aziende e
dei ponti che hanno età superiore ai 50 an-
produttori in tutto il paese. Inoltre è anche il primo porto del Regno Unito se si
ni contro una media nei paesi del G7 che si
considerano gli arrivi di auto e crociere, con circa 900.000 veicoli movimentati e milioni di crocieristi accolti ogni anno. La tecnologia private 5G di Verizon è il punto di partenza per un’infrastruttura
attesta fra i 20 e i 30 anni. Nella sola Lombardia 18 ponti, pari al 19%, che hanno un’urgente necessità di riclassificazione e
di edge computing completamente dedicata in loco, che consente una
manutenzione straordinaria e altri 113, su
latenza estremamente bassa, livelli più elevati di sicurezza e una migliore
un totale di circa 200, che necessitano co-
personalizzazione per i nostri partner. Realtà come ABP stanno subendo molte
munque di verifiche e monitoraggi finaliz-
pressioni per trasformare velocemente i propri servizi in modo da beneficiare di nuove opportunità commerciali. Insieme a Nokia, Verizon è stato in grado di supportare ABP per beneficiare dei vantaggi immediati offerti da private 5G e preparare il porto di Southampton per sfruttare pienamente le nuove
zati anche in questi casi a interventi di manutenzione straordinaria. Solo 25 su 200 fuori dalla fascia di rischio.
applicazioni tecnologiche e le analisi in tempo reale che trasformeranno
I dati emersi dal convegno “Uno sguardo
digitalmente i suoi servizi nel prossimo futuro.
oltre il ponte” tenutosi lo scorso novembre
La piattaforma private 5G di Verizon fornirà ad ABP una rete dati wireless
a Genova e organizzato da Bureau Veritas
privata, affidabile e sicura in alcune aree selezionate all’interno dei moli est e ovest del porto. Ciò permetterà di unificare le comunicazioni di dati su un’unica rete, riducendo le complessità precedenti e contribuendo a migliorare l’affidabilità e la sicurezza delle comunicazioni dei vari terminal.
Nexta e da Osmos – sulla base di analisi effettuate dal Politecnico di Milano e del confronto a livello mondiale sui rapporti
Questa implementazione non solo ovvierà all’attuale problema delle interruzioni
infrastrutturali nazionali – confermano che
delle comunicazioni di dati all’interno dell’area portuale a causa della scarsa
le infrastrutture italiane sono il “grande ma-
connettività Wi-Fi, ma le funzionalità avanzate di private 5G aiuteranno ad
lato” del tessuto economico e sociale del
abilitare l’utilizzo di tecnologie come Analytics in real time, IoT e Machine Learning. Nel prossimo futuro, ciò può consentire ulteriori progressi nei servizi offerti, tra cui monitoraggio della sicurezza e delle risorse che operano all’interno dell’area portuale, veicoli a guida autonoma, gestione dei flussi di lavoro e manutenzione predittiva.
Paese ed evidenziano numeri che attestano un rischio cogente specie per quanto riguarda i ponti. Non casualmente questo evento si è tenuto a Genova, città che ha subìto l’evento più traumatico degli ultimi decenni con il crollo del Ponte Morandi, la ricostruzione in tempi record del Ponte sul Polcevera e che è ad oggi una delle aree più innervate da progetti per nuove infrastrutture. Nexta e Osmos hanno presentato in anteprima un sistema di monitoraggio dinamico strutturale delle infrastrutture italiane che, anche sulla base dei carichi di lavoro (ad esempio il transito di mezzi pesanti che sono chiamate a sopportare), consenta di tracciare una mappa del rischio e quindi
32 LM DICEMBRE 2021
una mappa delle priorità di intervento sulle infrastrutture italiane.
al numero dei veicoli che transitano sopra di esse. Dati che vengo-
«Questa attività di monitoraggio, verifica ed elaborazione della map-
no elaborati sulla base di algoritmi specifici inseriti nel software.
pa del rischio – secondo quanto evidenziato da Patrice Marc Pel-
«Il sistema di sorveglianza – ha precisato Marco Sostaro, Managing
letier, deputy Chief Executive Officer di Osmos – presenta tre van-
Director di Bureau Veritas Nexta – consente di definire quali deci-
taggi del tutto innovativi: la facilità di installazione dei sistemi di
sioni il gestore dell’infrastruttura deve assumere in funzione di spe-
monitoraggio, il rilievo e la localizzazione dei danni delle strutture e
cifici parametri derivanti dalle attività di sorveglianza e di monito-
quindi i tempi di emergenza per un intervento di manutenzione
raggio, in funzione delle classi di attenzione attuali e tendenziali e
straordinaria».
della strategicità dell’opera per il tessuto infrastrutturale di cui fa
Le due società alleate in questo progetto rappresentano oggi la più
parte». Emblematico il caso della Lombardia, analizzato in dettaglio
importante concentrazione di competenze e tecnologie nel campo
dal professor Carlo Castiglioni del Politecnico di Milano, che ha
del monitoraggio e delle ispezioni di sicurezza sulle grandi infra-
evidenziato come il patrimonio di ponti della regione sottoposta
strutture. A Genova hanno presentato il software più innovativo in
anche alla maggiore pressione di traffico pesante, renda oggi indi-
grado di prevedere il punto di stress e i pesi sopportabili dai grandi
spensabile un approccio sistemico, per individuare i punti di rischio,
viadotti autostradali e più in generale dai ponti. Sistema che si
i tempi di emergenza e le contromisure da adottare.
basa sull’installazione di sistemi a fibre ottiche di connessione fra sensori digitali e analogici in grado di trasmettere a un elaboratore
Uno sguardo ben oltre il ponte… questo il titolo che avrebbe forse
centrale (una vera e proprio control room) tutti i dati relativi allo
dovuto assumere in corso d’opera il convegno di cui abbiamo appe-
stress delle infrastrutture anche in relazione alle caratteristiche e
na parlato, focalizzatosi sul tema della manutenzione delle grandi
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SPECIALE INTERMODALITÀ
e di quantificazione dei rischi associati alla manutenzione ordinaria. Il che genera un’esigenza di monitoraggio preventivo delle opere, ma anche, come sta accadendo nel caso Genova, un cambio di rotta sul tema dell’indennizzo e dei ristori. Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha acceso i riflettori sui limiti nel rapporto fra concedente e concessionario e quindi sul tema tutt’oggi irrisolto e oggetto solo di timidi provvedimenti relativo al tema del controllo delle opere pubbliche date in concessione. Tema che riguarda i concessionari privati ma anche l’Anas. Queste funzioni – ha ricordato – sono naufragate su piani economici e finanziari volutamente illeggibili così come su rendicontazioni e bilanci altrettanto criptici. Non si tratta di criminalizzare il ruolo dei privati, né di immaginare una sostituzione infrastrutture italiane. In effetti le indicazioni fornite dai principali
del pubblico da parte dei privati nelle funzioni di controllo. Il caso
soggetti istituzionali presenti hanno delineato un quadro del tutto
Genova ha creato le condizioni per fare chiarezza, trasparenza e
nuovo anche del dibattito in corso sulle tematiche di manutenzione
dire la verità su tutto quanto si è sbagliato.
e prevenzione del rischio nelle grandi infrastrutture. Il Sindaco di Genova, Marco Bucci, ha ricordato come Genova e la
LA SVIZZERA LANCIA IL SECONDO GOTTARDO
Liguria, regione con la più alta qualità di vita, si trovano per la prima volta a disporre di risorse che, includendo anche i fondi derivanti
La Svizzera preme sull’acceleratore delle infrastrutture di trasporto
dall’accordo con Autostrade, superano i 7,5 miliardi e che il cosid-
e del comparto logistico. Da un lato, con l’avvio dei lavori per la co-
detto Modello Genova rappresenti la chiave di lettura per vincere
struzione di un secondo tunnel autostradale sotto il Gottardo che
questa sfida che è relativa al trasporto delle merci, delle persone, ma
consentirà in prima istanza di effettuare i lavori di manutenzione
anche della cultura e dei dati. Sfida che può essere vinta solo appli-
dell’attuale traforo, quindi contribuirà in modo determinante allo
cando quelle tecniche di project management che hanno determi-
smaltimento del traffico di mezzi pesanti sull’asse nord-sud, decon-
nato il successo nella ricostruzione del Ponte Morandi, associando
gestionando in particolare le autostrade del Canton Ticino.
alla tecnica anche un nuovo livello di responsabilizzazione e di competenze che devono e stanno entrando nella pubblica amministra-
In parallelo, a inizio dicembre è stata confermata la nascita di Swis-
zione. Ciò vale – ha ricordato Bucci – anche e specialmente per la
sRailvolution, un’associazione che traguarda la definizione di alcuni
manutenzione che non può essere più reattiva ma deve diventare
progetti ferroviari strategici, primo fra tutti quello relativo alla prose-
proattiva. Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha richiamato l’attenzione sull’etica della responsabilità e ha ricordato come il tema delle infrastrutture, ma anche delle difficoltà con l’apertura contemporanea di tanti cantieri, riguardi tutto il Sistema Italia. Proprio per questo il sistema di buone pratiche lanciato a Genova e in Liguria sta facendo scuola. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Paolo Emilio Signorini, ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di compiere un salto qualitativo sul tema dell’individuazione e gestione del rischio all’interno della pubblica amministrazione come già accade nei gruppi privati. Di qui il bisogno cogente di un business continuity management
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SPOSTARE MERCE SU ROTAIA SI PUÒ In Italia solo il 13% delle merci viaggia su rotaia, mentre la media europea è di circa il 18% (Corte dei Conti europea, 2016): uno spread che Chep intende contribuire a colmare anche grazie a due importanti collaborazioni con player del settore del trasporto come Mercitalia Logistics e Smet. La società specializzata nel pallet pooling ha deciso di portare su rotaia due tratte via nave e su gomma. La prima, Catania-Bologna, non è più mista (via nave e su gomma) ma viaggia su ferrovia, grazie al supporto di Mercitalia Logistics, la subholding operativa del “Polo Mercitalia”, che esercita tramite la Business Unit Trasporti e Logistica Multimodale attività di logistica integrata, coniugando il trasporto ferro-gomma su lunghe distanze con servizi di tipo “door to door”. Il progetto, partito in via sperimentale durante il primo lockdown, è adesso a regime e prevede 10 viaggi a settimana Sud-Nord. Lo spostamento del traffico merci dalla strada alla ferrovia è uno degli obiettivi strategici di Mercitalia. Questo progetto si inserisce, pertanto, insieme a tanti altri, nell’impegno continuo che il polo ha da sempre sul tema della sostenibilità e dello shift modale. La seconda direttrice, invece, riguarda l’asse Bari-Verona che con il supporto di Smet non è più su strada ma viaggia su rotaia, con analoghi vantaggi in termini ambientali - si stima, infatti, una riduzione di 11 tonnellate di CO2 a settimana nel passaggio da gomma a treno - e ricadute positive per il tessuto imprenditoriale del Nord e del Sud grazie alla possibilità di 8 collegamenti diretti ogni settimana con mercati consolidati ed emergenti. I due progetti, inoltre, garantiscono sia tempi di transito più veloci rispetto a gomma e mare, sia un decongestionamento delle strade. Lo sviluppo dei due progetti potrà, da un lato, favorire opportunità di distribuzione a più contenuto impatto ambientale verso i mercati del Sud e, dall’altro, garantire alle imprese di Puglia e Sicilia collegamenti su rotaia con i mercati e con i centri di distribuzione del Nord Italia in un contesto che vede le due regioni registrare volumi di traffico ferroviario sensibilmente inferiori agli altri territori italiani. Secondo i dati RFI 2019, infatti, mentre in Lombardia si registra il passaggio di 205 treni merci ogni giorno, in Puglia e Sicilia il transito risulta più basso rispettivamente con 20 e 8 treni giornalieri.
cuzione di AlpTransit verso sud con la realizzazione della tratta ve-
trimestre dell’anno prossimo, 29 progetti infrastrutturali e uno sforzo
loce Lugano-Chiasso e il congiungimento alla rete italiana (quadru-
massiccio anche sulla digitalizzazione saranno la chiave di volta per
plicamento linee della Brianza, Milano-Tortona e Terzo Valico).
invertire un trend consolidato che vede puntualmente anche le mer-
Dal convegno “Un Mare di Svizzera”, organizzato da ASTAG (Asso-
ci svizzere prendere la strada del Nord Europa.
ciazione svizzera dell’autotrasporto) e giunto a Lugano alla quarta edizione, sono scaturite indicazioni clamorose in termini di tempi di
Un importante fattore di cambiamento, tutto da valutare, potrà es-
percorrenza. Con il completamento a sud delle linee AlpTransit, Lu-
sere determinato dalla transizione energetica e dalla necessità di
gano si troverebbe a circa mezz’ora di treno da Milano (già oggi
abbattere le emissioni, con interrogativi che si concentreranno su
Lugano è a un’ora e 40 minuti da Zurigo) e fra Lugano e Genova il
quelle cinque giornate in più di navigazione che saranno necessarie
tempo di percorrenza di un treno veloce (con il Terzo Valico comple-
per raggiungere i porti del Nord Europa. Discussione focalizzata
tato) scenderà al di sotto di un’ora e mezza.
anche sul tema dei noli container e del terremoto che sta sconvol-
Ma i porti liguri come rispondono? Secondo Paolo Emilio Signorini,
gendo il mercato logistico dove è in corso una rivalutazione globale
presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occiden-
del rapporto fra operatori, ma anche fra logistica e produzione con
tale, 2,3 miliardi di euro di investimento concentrati in particolare
coni d’ombra sulla disponibilità di materie prime, sul reshoring di
sulla nuova diga di cui si attende l’apertura del cantiere entro il primo
attività industriali e sulla scarsità di materie prime.
DICEMBRE 2021 LM 35
SPECIALE INTERMODALITÀ
FIRMATO L’AGGIORNAMENTO 2020-2021 DEL CONTRATTO DI PROGRAMMA 2017-2021
il programma di ripristino e riapertura delle linee turistiche.
Concludiamo questa parte introduttiva con una notizia di attualità
politane sono previsti ulteriori 1.975,88 milioni di euro. I progetti
davvero importante: a fine novembre, il Ministero delle Infrastrut-
più rilevanti riguardano le aree metropolitane di Torino (Potenzia-
ture e della Mobilità Sostenibili e Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
mento linea Porta Nuova-Porta Susa), Milano (Raddoppio Mila-
hanno sottoscritto l’Aggiornamento 2020-2021 del Contratto di
no-Mortara), Firenze (Accessibilità stazione AV di Belfiore), Roma
Programma 2017-2021, parte Investimenti che prevede l’assegna-
(Completamento anello ferroviario di Roma), Palermo (chiusura
zione di ulteriori risorse per un valore di circa 31,7 miliardi di euro.
dell’anello nella tratta Politeama–Notarbartolo) e Catania (siste-
«È il risultato di un’azione condivisa di accelerazione e semplifica-
mazione nodo). Prosegue, inoltre, il cosiddetto “Piano Stazioni” con
zione delle procedure per rispettare i tempi previsti dal programma
le iniziative “Smart and easy station” e lo sviluppo degli hub inter-
europeo Next Generation EU - ha dichiarato il Ministro Enrico Gio-
modali per migliorare l’accessibilità al trasporto ferroviario in un
vannini - Gli investimenti previsti vanno nella direzione di intercon-
contesto di rigenerazione urbana e dell’intero sistema di mobilità.
nettere i territori del Paese e l’Italia con le reti europee, ridurre le
Il programma è finalizzato allo sviluppo, alla riqualificazione, all’ac-
disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud e di migliorare i servizi per
cessibilità e all’efficientamento energetico di stazioni e nodi ferro-
la qualità della vita delle persone e per la competitività delle aziende».
viari, che svolgono funzione di hub della mobilità, e di linee metro-
L’Aggiornamento 2020-2021 recepisce l’evoluzione della program-
politane da potenziare o riqualificare.
Per il potenziamento e sviluppo infrastrutturale delle aree metro-
mazione e dei finanziamenti (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, Fondo Complementare, Allegato Infrastrutture al DEF) e in manie-
Allo sviluppo dell’intermodalità sono destinati 869,73 milioni di
ra sinergica e complementare finalizza le risorse delle Leggi di Bi-
euro per avviare la realizzazione dei collegamenti ferroviari con gli
lancio 2020 e 2021, contrattualizzando in un unico atto tutti gli
aeroporti di Bergamo, Brindisi, Olbia e Trapani e per l’ulteriore po-
investimenti da avviare e quelli per dare continuità alle opere in
tenziamento dei collegamenti al porto di Taranto e ai terminali
corso, già approvate nell’Aggiornamento 2018-2019 del Contratto
merci di Bari Lamasinata, Brindisi, Vado Ligure, Brescia e l’adegua-
di Programma, al fine di garantirne l’immediata attuazione.
mento degli impianti di Rosarno e San Ferdinando.
Le risorse contrattualizzate consentiranno, in coerenza con gli
Risorse per 17.300,27 milioni di euro sono previste per investimen-
obiettivi del PNRR, l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria
ti di potenziamento e sviluppo infrastrutturale direttrici volti a ga-
per garantire maggiore efficienza e sicurezza e una migliore quan-
rantire una connettività “a rete” su tutte le principali direttrici inter-
tità e qualità dei servizi, ma anche lo sviluppo di nuove infrastrut-
polo lungo i corridoi “core” della rete TEN-T con l’obiettivo di
ture sostenibili volte a: colmare il gap infrastrutturale Nord – Sud;
aumentare il numero di capoluoghi collegati tra loro in meno di 4
puntare all’alta velocità e alla velocizzazione della rete per passeg-
ore e mezza. In particolare, a Nord si potenzieranno le tratte ferro-
geri e merci, potenziando i nodi e le direttrici ferroviarie; completa-
viarie Milano-Venezia, Verona-Brennero e Liguria-Alpi, migliorando
re i corridoi ferroviari TEN-T e le tratte di valico; incrementare
i collegamenti delle aree a nord delle Alpi con i porti di Genova e
qualità e quantità del trasporto su ferro; promuovere l’intermodali-
Trieste per servire i traffici oceanici; al Centro si rafforzeranno due
tà, sviluppando l’integrazione con le altre tipologie di trasporto.
assi Est-Ovest (Roma-Pescara e Orte-Falconara) riducendo signi-
In particolare, per proseguire gli interventi di messa in sicurezza
ficativamente i tempi di percorrenza e aumentando la capacità;
delle linee, sono previsti ulteriori 2.690,46 milioni di euro per con-
verrà potenziata la velocizzazione della linea tirrenica e adriatica
tenere i rischi nelle gallerie, nelle zone sismiche e in quelle sogget-
da Nord a Sud, secondo il principio “più elettronica e meno cemen-
te a dissesto idrogeologico, interventi per la salvaguardia dell’am-
to”. Si estenderà l’Alta Velocità al Sud, con il completamento della
biente e la mitigazione del rumore, per la soppressione dei
direttrice Napoli-Bari, l’avanzamento ulteriore della Palermo-Cata-
passaggi a livello e per la Cyber security.
nia-Messina e i primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio
Nuove risorse per 3.561,63 milioni di euro sono finalizzate all’am-
Calabria e Taranto-Potenza Battipaglia. Infine, ulteriori 2.768,90
modernamento tecnologico e 2.362,39 milioni per la valorizzazione
milioni di euro sono destinati alla prosecuzione degli investimenti
delle reti regionali per il rilancio del TPL e 186,70 milioni di euro per
per lo sviluppo dei corridoi europei. In particolare, sono previsti
36 LM DICEMBRE 2021
Prosegue il cosiddetto “Piano Stazioni” con le iniziative “Smart and easy station” e lo sviluppo degli hub intermodali per migliorare l’accessibilità al trasporto ferroviario in un contesto di rigenerazione urbana e dell’intero sistema di mobilità. IL PROGRAMMA È FINALIZZATO ALLO SVILUPPO, ALLA RIQUALIFICAZIONE, ALL’ACCESSIBILITÀ E ALL’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI STAZIONI E NODI FERROVIARI, che svolgono funzione di hub della mobilità, e di linee metropolitane da potenziare o riqualificare
interventi sull’Asse orizzontale AV/AC Brescia-Verona-Vicenza-Pa-
quali ad esempio il monitoraggio del sistema del freno durante la
dova, il completamento del finanziamento della tratta Verona-bivio
marcia del treno, la percorrenza chilometrica e la geolocalizzazio-
Vicenza, dell’Attraversamento di Vicenza sul Corridoio Mediterraneo
ne, saranno usati per modelli di manutenzione predittiva e per
e la progettazione della Vicenza–Padova.
migliorare l’efficienza operativa. L’obiettivo finale è passare dal carro merci “smart” allo “smart train”,
Buone notizie dunque, alla quale ne aggiungiamo un’altra: Merci-
implementando la comunicazione tra carri merce e locomotore al
talia Intermodal SpA e TX Logistik AG hanno lanciato il progetto
fine di ottenere la prova del freno automatica ed il costante moni-
Smart train, della durata di 15 mesi, al fine di testare l’impiego di
toraggio della dinamica di marcia del treno.
sensori innovativi e tecnologie di comunicazione nel Trasporto Combinato (TC). Le due aziende impiegheranno numerose composizioni di carri merci “smart”, di loro proprietà, dotati di innovativi sensori e tecnologie di comunicazione al fine di ottenere un campione significativo di dati dall’esercizio con l’obiettivo di trovare l’integrazione ottimale della tecnologia digitale nel Trasporto Combinato e poter quindi determinare i margini di miglioramento ottenibile nei processi operativi, manutentivi e sicurezza d’esercizio. I carri merce sono equipaggiati con una vasta gamma di moderni sensori e tecnologie di comunicazione di diversi produttori, in particolare di PJM e Nexxiot, tra i più innovativi e tecnologicamente avanzati presenti oggi sul mercato. I dati raccolti dai sensori,
DICEMBRE 2021 LM 37
SPECIALE INTERMODALITÀ di FULVIO QUATTROCCOLO
Buone prospettive per la ferrovia merci in Italia: un’occasione da non perdere
per garantirsi maggior efficienza e affidabilità rispetto alla strada. Dalla parte dell’offerta corrisponde a questo un rinnovato impegno nel cercare di organizzare nuovi servizi soprattutto intermodali, di mettere a disposizione tecnologie innovative per allargare la platea dei potenziali utenti, di realizzare nuovi scali di carico e scarico. Il mercato italiano sta diventando interessante anche per fornitori di servizi da altri Paesi europei, che stanno vedendo delle potenzialità di sviluppo. Nel mezzo, l’attuazione dei programmi già in essere da alcuni anni per il potenziamento della rete nazionale, che ormai cominciano a dare effetti concreti su alcune tratte importanti di linee, come l’Adriatica, parte della Tirrenica o l’intera pianura Padana, consentendo di impostare treni intermodali capaci di caricare semirimorchi da 4 metri senza limitazioni di velocità o di peso, permette maggiore efficienza e minori costi, ovvero aumenta la competitività della ferrovia.
La modalità ferroviaria viene presa in considerazione con maggior attenzione, non solo per provare a vedere se “costa meno”, ma per garantirsi maggior efficienza e affidabilità rispetto alla strada
In aggiunta, gli importanti progetti sulla rete ferroviaria contenuti nel PNRR, molti dei quali sono utili o addirittura rivolti al traffico merci, da realizzare nei prossimi anni, oltre a produrre nel medio termine ulteriori aumenti di capacità ed efficienza, hanno portato il settore all’attenzione del pubblico. Per sfruttare a pieno questo momento eccezionalmente favorevole, tuttavia, è necessario risolvere alcuni problemi che, se trascurati, possono impedire il raggiungimento di gran parte degli obiettivi non solo del settore ferroviario, ma della cosiddetta transizione verso una maggior sostenibilità ambientale e sociale dell’economia. I principali, già ampiamente evidenziati dagli operatori, sono il raggiungimento di un reale “level playground” con la modalità stradale (a livello di corretta ripartizione degli oneri esterni, di agevolazioni, di rispetto della sicurezza), la semplificazione delle procedure e degli adempimenti che affliggono la gestione del trasporto su ferro (spesso con
I
prescrizioni tanto onerose quanto poco effettuali), l’incremento degli impianti di servizio per il traffico merci (scali di smistamento e termil comparto merci del trasporto ferroviario in Italia sta vivendo una
nali, oggi fortemente ridotti dopo la politica di smantellamento inizia-
stagione favorevole, grazie al concorso di vari fattori che stanno
ta dieci anni fa all’epoca della gestione Moretti e ancora non del tutto
spingendo un aumento della domanda e ad un notevole attivismo
abbandonata dal Gestore della Rete RFI), il riordino delle priorità
degli operatori sul piano dell’offerta.
nell’utilizzo della rete ferroviaria (oggi fortemente orientata al traffico
Stanno giocando a favore del treno, già da qualche tempo, la carenza
passeggeri), il completamento dell’unificazione di procedure e auto-
di autisti per i camion, le difficoltà di transito sulla rete autostradale a
rizzazioni per il transito sull’intera rete Europea (analogamente a
causa dei lavori di manutenzione urgente, una crescente attenzione
quanto da sempre avviene per la rete autostradale e i mezzi gomma-
al valore di sostenibilità ambientale da parte dei clienti, e ultimamente
ti).Se quindi da un lato abbiamo una buona sensibilità verso la ferrovia
una quota di autisti indisponibili perché senza green-pass.
e un buon approccio programmatico da parte della politica, dall’altro
La modalità ferroviaria viene quindi presa in considerazione con mag-
dobbiamo richiedere con fermezza che l’attuazione dei programmi sia
gior attenzione, non solo per provare a vedere se “costa meno”, ma
preparata ascoltando chi tutti i giorni lavora a far funzionare il sistema
38 LM DICEMBRE 2021
dei trasporti, ne conosce perfettamente le criticità e sa indicare preci-
tema “rischio zero” di cui ho scritto in un altro articolo su questo Spe-
samente le soluzioni necessarie.
ciale), perché dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che l’ambizioso
I momenti di confronto costruttivo non mancano certo: dai Forum di
progetto di ripresa economica post-pandemia potrà essere realizzato
Assoferr e FerCargo, a quello di Mercintreno, all’Agorà di Confetra, agli
solo se sostenuto da una logistica di altissima efficienza all’interno
eventi di Alis, per citare solo quelli che conosco meglio.
della quale la ferrovia può e deve giocare un ruolo da protagonista.
Il dialogo fra Istituzioni e operatori deve essere costante e aperto
Abbiamo di fronte un’occasione forse unica per la ferrovia in Italia:
all’innovazione, anche legislativa se necessario (come nel caso del
facciamo in modo tutti insieme di… non perdere il treno.
EXPOFERROVIARIA 2021: FINALMENTE IL PIACERE DI RITROVARSI “DAL VIVO”
possibili connessioni e sinergie fra gli
un responsabile commerciale di una
operatori dei diversi settori speciali-
Compagnia di noleggio di materiale di
stici rappresentati.
trazione mi ha raccontato come negli
Per entrambi questi motivi, in Fiera
scorsi 18 mesi il loro mercato, pur
ho trovato un’atmosfera che definirei
restando attivo, non è stato in grado
di moderato ottimismo, favorito dal
di esprimere un quadro di sviluppo
L’appuntamento di quest’anno di
piacere di incontrare colleghi che
sul quale impostare correttamente un
spesso sono anche vecchi amici, e
programma di acquisizione di nuove
dalla voglia di recuperare il tempo
locomotive, proprio per la mancanza
perso in questo anno e mezzo di sban-
di visione da parte dei clienti. Questo
damento generale.
ovviamente si è riverberato sulle
Expoferroviaria (Milano, 28-30 settembre, www.expoferroviaria.com) ha avuto un significato particolare: è stato uno dei primi eventi fieristici ad essere ritornato in presenza con il pubblico nei padiglioni, e ha offerto l’occasione per i professionisti del settore di ritrovarsi di nuovo sotto uno stesso tetto, dopo quasi due anni di “web-call” o incontri ristretti - quasi clandestini - e di riannodare fili importanti per sviluppare idee e realizzazioni. Anche se l’obbligo, in gran parte rispettato, di indossare le mascherine protettive ha reso abbastanza difficoltoso il riconoscere le persone gironzolando fra i corridoi della Fiera. Inoltre, il prossimo avvio dei programmi di costruzione di nuove
aziende di produzione e di fornituSe è vero infatti che la ferrovia,
ra, che oggi stanno puntando molto
quanto meno nel campo del trasporto
sull’innovazione tecnologica per
merci, ha sofferto meno di altri settori
stimolare la domanda che si avvia a
gli effetti del calo della domanda, ar-
riprendersi, come hanno evidenziato
rivando su certi servizi internazionali
i molti stand espositivi progettati nel
a fare nei mesi della pandemia volumi
segno del verde e della sostenibilità
di traffico più alti, va anche detto
ambientale, e soprattutto l’attenzione
che per il trasporto passeggeri e per
riservata ai nuovi rotabili con motori
l’industria delle forniture le conse-
alimentati a idrogeno e a quelli a dop-
guenze delle chiusure, dei lockdown,
pia modalità elettrica e diesel.
delle restrizioni alle possibilità di movimento, insieme al clima di gran-
A fine evento, gli organizzatori si sono
de incertezza generato da un modo
detti soddisfatti dei numeri raggiun-
non sempre equilibrato di gestire
ti (10.000 presenze nei tre giorni di
l’emergenza sanitaria, le conseguenze
apertura). Il prossimo appuntamento
sono state più sensibili. Ad esempio,
è per il 2023, dal 3 al 5 ottobre.
infrastrutture, miglioramento dell’esistente, e rinnovo del parco rotabili, collegati al PNRR e agli obiettivi di sostenibilità del “Green Deal” Europeo, che vedono entrambi la Ferrovia protagonista primaria, ha fatto di questo evento, che come è noto è dedicato soprattutto alla tecnologie e alle forniture di sistemi e componenti più che allo sviluppo del traffico, un momento importante per verificare
DICEMBRE 2021 LM 39
SPECIALE INTERMODALITÀ di FULVIO QUATTROCCOLO
Sicurezza del trasporto ferroviario: il “rischio zero” è un mito (pericoloso)
Ed è altrettanto evidente che per quanto la sicurezza sia elevata, inconvenienti e piccoli incidenti avvengono anche in ferrovia. Esiste cioè un margine di rischio residuo che può, in determinate circostanze, provocare dei danni, più o meno gravi. In Italia la regolamentazione della sicurezza nelle ferrovie è demandata, dopo la liberalizzazione del settore, a un Ente autonomo che fa capo al Ministero delle Infrastrutture, l’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, da un paio d’anni estesa anche a Strade e Autostrade e quindi ANSFISA), e alla corrispondente Agenzia Europea ERA (European Railways Agency) la quale dovrebbe dare in prospettiva uniformità alle regolamentazioni nazionali. Al momento infatti le varie agenzie nazionali si muovono ancora in modo abbastanza autonomo, e l’ANSFISA italiana è nota per essere una delle più rigorose e restrittive.
Sembra che in questi anni si sia alimentata in qualche modo un’aspettativa per una vita “a rischio zero”, che ha coinvolto anche parecchie istituzioni e che ritroviamo in molti campi, dai trasporti, al lavoro, alla sanità. Purtroppo questa aspettativa non ha alcun fondamento
Questo rigore può essere positivo da un lato, ma diventa un problema nel momento in cui dà origine a disposizioni restrittive senza considerare quali effetti possono avere sul sistema complessivo dei trasporti, dell’economia e della società nel suo insieme. L’esempio più recente è di inizio novembre: a fronte di alcuni inconvenienti collegati al surriscaldamento delle ruote di vagoni causato da un particolare tipo di ceppi in materiale composito, peraltro avvenuti in tutta Europa e sui quali sono in corso analisi a livello internazionale, l’Agenzia italiana ha pensato bene di imporre “cautelativamente” una riduzione della velocità di marcia dei treni in cui siano presenti vagoni con tali ceppi, a 80 km/h, ulteriormente ridotti a 60 km/h se sui vagoni ci sono merci pericolose. Ricordiamo che sono molti i carri costruiti negli anni non recentissimi, che hanno sostituito i ceppi in ghisa con quelli compositi, che consentono una marcia più silenziosa, per rispettare i vincoli sulle emissioni sonore, soprattutto nei paesi del Nord Europa. In particolare i ceppi incriminati sono i più diffusi, anche se ne esistono altri tipi per ora non soggetti a restrizioni. Non è difficile prevedere quali possono essere gli effetti di questa misura: far circolare i treni merci a 80 km/h (o peggio che mai a 60 km/h) anziché a 100 o 120 porta a un insostenibile allungamento
È
dei tempi di servizio, che fa saltare tutte le tracce orarie del sistema e le rotazioni del materiale (carri e locomotive), con la conseguenza una cosa universalmente nota e riconosciuta che il tra-
di un aumento dei costi e della riduzione delle corse effettuabili. La
sporto ferroviario, sia merci che passeggeri, è il più sicu-
sola alternativa è accantonare i carri con le suole oggetto della pre-
ro in termini di possibilità di incidenti e di conseguenze
scrizione, in attesa di sostituirle con altre ammesse: ma i tempi sono
per ciò che è trasportato e per ciò che sta intorno.
lunghi per la mancanza di capacità produttiva.
40 LM DICEMBRE 2021
Quindi, a parte il costo della sostituzione delle suole e soprattutto
le suole composite, fondati su valutazioni puntuali e analisi del rischio,
del non utilizzo dei carri, il numero dei carri disponibili resterebbe
che non sono stati tenuti in considerazione dal provvedimento di
fortemente ridotto, e molti treni dovrebbero essere soppressi, con
ANSFISA. Peraltro, non solo la ferrovia deve fronteggiare le conse-
l’inevitabile perdita di fiducia da parte dei clienti, che sarebbero co-
guenze di normative approssimative e poco ponderate: basti ricor-
stretti a rivolgersi nuovamente al trasporto stradale.
dare i vincoli imposti al trasporto stradale di merci pesanti, anche in
La conseguenza di questa imposizione sarebbe infine il collasso del
questo caso la norma può compromettere la sopravvivenza stessa
trasporto merci su ferro in Italia, ma anche con ripercussioni non
di settori economici fondamentali come l’industria siderurgica.
trascurabili nel resto d’Europa. In tutte le attività umane il margine di rischio residuo è presente, per L’aumento di sicurezza nel trasporto ferroviario (in quale misura poi
quanto la ricerca della sicurezza sia ovviamente continua e rivolta a
è tutto da verificare, dal momento che non risulta essere stata fatta
ridurlo sempre di più, e non può essere eliminato.
nessuna seria analisi di rischio) porterà così a un aumento della
Sembra invece che in questi anni si sia alimentata in qualche modo
pericolosità del trasporto su strada (più merci pericolose su camion,
un’aspettativa per una vita “a rischio zero”, che ha coinvolto anche
più camion sulle strade), con un bilancio globale dei rischi del siste-
parecchie istituzioni e che ritroviamo in molti campi, dai trasporti, al
ma trasporti certamente non positivo per la collettività.
lavoro, alla sanità. Purtroppo questa aspettativa non ha alcun fon-
Cercando di salvare il salvabile, le Associazioni delle Imprese che
damento. Il solo modo per ottenere il “rischio zero” è… non fare nulla,
operano nella trazione e nel noleggio dei carri, del settore del traspor-
nel nostro caso non trasportare nulla, ma anche non produrre nulla,
to e le aziende merci del Gruppo FS Italiane, hanno inviato a ANSFI-
non costruire nulla, e così via.
SA una lunga lettera di risposta nella quale vengono evidenziati,
Peraltro, non fare nulla può evitare di esporsi a rischi immediati ma,
punto per punto, gli aspetti critici delle misure imposte, la inattuabi-
particolarmente nella nostra società articolata e interconnessa,
lità di parte di esse in tempi brevi, la inadeguatezza delle misure
comprometterebbe in ultimo la sopravvivenza stessa delle persone.
stesse a produrre gli effetti di maggior sicurezza voluti (non solo per
Il concetto di rischio residuo deve al contrario essere considerato e
l’aggravamento del rischio nel sistema dei trasporti nel suo comples-
approfondito puntualmente, sulla base di analisi specifiche, e un
so, ma anche per la non corrispondenza della risposta fisica dei
compito urgente dei Governi dovrebbe essere individuare con rego-
componenti rispetto alla mitigazione del rischio).
le di livello superiore delle soglie di “rischio accettabile” come equi-
La lettera ricorda anche come al livello europeo siano in corso degli
librio fra il danno puntuale eventuale e l’impatto sui sistemi comples-
approfondimenti tecnici sul tema degli inconvenienti riscontrati con
sivi dell’economia e della società.
Far circolare i treni merci a 80 km/h (o peggio che mai a 60 km/h) ANZICHÉ A 100 O 120 PORTA A UN INSOSTENIBILE ALLUNGAMENTO DEI TEMPI DI SERVIZIO, che fa saltare tutte le tracce orarie del sistema e le rotazioni del materiale (carri e locomotive)
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SPECIALE INTERMODALITÀ
Il trasporto transfrontaliero di inerti, da PROBLEMA a RISORSA Integrando trasporto ferroviario e trasporto su gomma è possibile limitare inquinamento, traffico e rumore. Il progetto GeTRI-Switch sviluppa conoscenze e strategie per la riduzione dell’impatto della logistica di materiali e merci. La sua prima applicazione è GeTRI, un modello operativo per la gestione sostenibile del trasporto di inerti tra Italia e Svizzera
A
d inizio dicembre si è svolto presso l’Auditorium Gaber
alla Svizzera e di rifiuti inerti dalla Svizzera verso l’Italia, attraverso la valutazione e la valorizzazione di un sistema intermodale che preveda l’integrazione del trasporto su gomma con il trasporto ferroviario. Switch si propone infatti di migliorare la pianificazione della gestione transfrontaliera logistica e amministrativa, agendo in maniera coordinata su tutti gli stakeholder della filiera. Non ultima la riduzione dell’impatto ambientale - traffico, emissioni inquinanti (PM, NOx) e climalteranti (CO2) - il rumore, l’usura dei tempi di attesa risultanti, con ricadute positive sul territorio anche in termini di competitività dell’area. All’evento hanno preso parte tutti gli attori del progetto, dai partner (LIUC, FFS Cargo, Regione Lombardia) ai rappresentanti dei principali stakeholder territoriali (ARPA Lombardia, ANCE Lombardia, ANPAR, ANEPLA, Rete Sand, HUPAC Spa, ATMI) – che a turno hanno illustrato il piano di lavoro degli ultimi tre anni, affrontando tutti i temi inerenti quali gli obiettivi, la presentazione dell’esperienza pilota e del sistema software per la simulazione georeferenziata del trasporto intermodale, l’analisi LCA e ambientale, gli strumenti giuridici per favorire il trasporto intermodale. Il simposio è stato moderato da Giorgio Ghiringhelli, di ARS ambiente nonché coordinatore del progetto.
ALCUNE CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
di Palazzo Pirelli a Milano il convegno “Trasporti e intermodalità: dal bla bla bla ai fatti” per la presentazione
La nostra economia e il nostro benessere dipendono sempre più
del progetto GeTRI - Switch, finanziato dal Programma
dalla logistica e dai trasporti, dalla loro capacità di fornire nei tempi
Operativo UE/ Bando Interreg Italia Svizzera 2014-2020. Tale inizia-
e nei modi convenuti e a costi sostenibili le materie prime e i semi-
tiva mira a introdurre strumenti di conoscenza e programmazione
lavorati necessari al sistema industriale, piuttosto che garantire ai
con l’obiettivo di ottimizzare il trasporto degli inerti vergini dall’Italia
consumatori la consegna dei beni necessari attraverso i canali di
42 LM DICEMBRE 2021
A LIVELLO DI UNIONE EUROPEA IL 75% DELLE MERCI VIAGGIA SU STRADA (fonte Eurostat), mentre la ferrovia rappresenta solo il 18% del totale (il restante 6% percorre le vie d’acqua interne), percentuali che in un paese come l’Italia si collocano rispettivamente, nel 2019, all’88% e al 12% approvvigionamento della Grande Distribuzione, dei negozi tradizio-
primari e secondari, ricorrendo all’integrazione funzionale del tra-
nali e sempre più dell’eCommerce.
sporto su gomma e ferro. Obiettivo è l’ottimizzazione della logistica
Se la logistica è pertanto essenziale all’economia attuale, essa com-
e la riduzione degli impatti: traffico, emissioni inquinanti (PM, NOx)
porta però importanti effetti esterni, come il consumo di suolo dei
e climalteranti (CO2) e rumore dovuto al trasporto inerti e rifiuti
magazzini, o le emissioni dei mezzi di trasporto, che devono essere
inerti, con ricadute positive sul territorio anche in termini di compe-
affrontati con decisione.
titività delle aree coinvolte. «Switch è un progetto – spiega Giorgio
Proprio il tema del trasferimento modale è una delle questioni all’or-
Ghiringhelli – che nasce dall’osservazione della realtà, dal fatto che i
dine del giorno per rendere più sostenibile ed eco-friendly una fase
trasporti tra Italia e Svizzera, in particolare nell’area di confine, avven-
essenziale ed imprescindibile come quella del trasporto delle merci
gono quasi esclusivamente via gomma, con gravi impatti di natura
dai punti di origine a quelli di destino. Da questo punto di vista la
ambientale e intasamento di traffico sul territorio. Attraverso il nostro
ferrovia gioca un ruolo importante nel percorso di riequilibrio tra
progetto, che ha un valore di natura istituzionale, c’è la possibilità di
modalità di trasporto, che vede allo stato attuale l’assoluta dominan-
trasferire su ferro, o in modalità intermodale ferro-gomma, un flusso
za del tutto-strada. Basti pensare che a livello di Unione Europea il
notevole di materiali trasportati su gomma. La scelta di lavorare sugli
75% delle merci viaggia su strada (fonte Eurostat), mentre la ferrovia
inerti è stata coraggiosa perché è un materiale voluminoso e a basso
rappresenta solo il 18% del totale (il restante 6% percorre le vie d’ac-
valore aggiunto, trasportato per altro su distanze brevi».
qua interne), percentuali che in un paese come l’Italia si collocano rispettivamente, nel 2019, all’88% e al 12%.
Ogni anno dalla frontiera italo/ svizzera passano 1,5 milioni di tonnellate di inerti, composti da rifiuti da demolizione o costruzione,
DAL PROGETTO AL TEST PILOTA
inerti primari o vergini. Attualmente viaggiano avanti e indietro su camion ogni giorno, contribuendo notevolmente all’aumento di traf-
Scopo del progetto GeTRI - Switch è proprio quello di dare un con-
fico, rumore, usura delle strade, congestione alla Dogana e inquina-
tributo allo switch modale in un settore senz’altro specifico come
mento ambientale. Per questo la Provincia di Varese, in collabora-
quello degli inerti vergini e dei rifiuti inerti, ma generatore di intensi
zione col Canton Ticino e il fondamentale sostegno dell’UE, ha
rapporti trasportistici tra Italia e Svizzera. Gli inerti rappresentano
creato GeTRI – Switch, iniziativa che si propone di pianificare il mi-
circa il 30% delle merci movimentate tra Svizzera e Italia esclusiva-
glioramento della gestione transfrontaliera del trasporto di inerti dal
mente su gomma. Il progetto mira a introdurre strumenti di cono-
punto di vista logistico, operativo ed amministrativo, agendo in
scenza e programmazione nella gestione del trasporto degli inerti
maniera coordinata su tutti gli stakeholder della filiera e lavorando
DICEMBRE 2021 LM 43
SPECIALE INTERMODALITÀ
in modo integrato su: accessi doganali, percorsi dei materiali e dei
emissioni climalteranti, inquinamento, rumore, traffico, incidentalità
rifiuti, nuove tecnologie di monitoraggio. Il piano vuole inoltre valo-
e sicurezza siano maggiormente significativi. Andando a quantificare
rizzare l’impiego delle infrastrutture ferroviarie di collegamento, ot-
economicamente le esternalità negative del trasporto si è verificato
timizzandolo e potenziare o individuare piattaforme intermodali at-
come i vantaggi ambientali dell’intermodale permettono di compen-
trezzate. Il nuovo approccio, infine, non si ferma all’esplorazione del
sare gran parte dei maggiori costi senza però, sulle brevi distanze,
mercato prossimale insubrico ma si espande anche a territori più
compensarli completamente» ha spiegato Ghiringhelli.
vasti al fine di verificare e identificare i percorsi e le tratte ferroviarie che rendano il più possibile sostenibile lo scambio delle merci. «Con
SOFTWARE DI SIMULAZIONE
questo progetto, – prosegue Ghiringhelli – abbiamo voluto verificare tutti gli aspetti di natura tecnica, normativa e operativa che possono
Infine, per permettere un trasferimento di conoscenza agli operato-
condurre a un totale o parziale Switch del trasporto dei rifiuti inerti su
ri di settore e proseguire nelle valutazioni di fattibilità dello switch
ferro. L’obiettivo è anche quello di far avvicinare le aziende di traspor-
modale del trasporto degli inerti è stato realizzato un software che
to degli inerti e di altri materiali in futuro al trasporto intermodale che
consente di effettuare delle simulazioni di trasporto, scegliendo tra
presenta elevate barriere all’ingresso proprio per la complessità e la
una serie di parametri. Uno strumento semplice a supporto degli
numerosità degli attori chiamati ad agire in questa filiera».
stakeholders che vogliono programmare un trasporto di rifiuti inerti o di materiale vergine inerte (sabbie, ghiaie…) tra Italia e Svizzera,
Grazie a un pilota operativo, effettuato a luglio 2021, è stato possibile
avendo un riscontro sulle percorrenze, sui costi e sugli impatti am-
testare in scala reale il trasporto intermodale. La prova ha riguardato
bientali.
il trasporto intermodale di 4 container caricati all’andati di rifiuti inerti, in particolare asfalto fresato, via Lugano Vedeggio-Bellinzona San
Il sistema di calcolo del simulatore prevede una serie di parametri
Paolo-Luino-Gallarate, per poi tornare attraverso il precorso all’inverso
del trasporto di inerti vergini dall’Italia alla Svizzera e rifiuti inerti
carichi di sabbia vagliata (materiali vergini).
dalla Svizzera all’Italia, tra cui i punti di origine e di destinazione dei
Il test pilota ha permesso di fornire una prima valutazione, sia dei
flussi, i percorsi stradali e le rotte ferroviarie oltre agli interporti teo-
costi del trasporto intermodale, sia dei suoi benefici, soprattutto sul
ricamente utilizzabili per lo scambio gomma-ferro. Vengono forniti
piano ambientale, nonché di evidenziarne le criticità esistenti: il tra-
inoltre i dati % di percorso gomma prima e dopo il ferro (primo e
sporto intermodale sulle brevi distanze del caso pilota, costa certa-
ultimo miglio).
mente di più del tutto strada, ma offre benefici di natura ambientale
Un aspetto importante incorporato nel simulatore riguarda i costi di
e sociale che compensano questi maggiori costi.
trasporto e smaltimento, anche in base ai volumi trasportati, sulla
In termini di emissioni di CO2 il risparmio dovuto allo switch moda-
base della bibliografia di riferimento (Borbon-Galvez, Curi et al., In-
le, nel caso del trasporto pilota, è quantificabile nel 23% circa di
ternational industrial symbiosis: Cross-border management of ag-
emissioni evitate, pur non avendo adottato percorsi e soluzioni non
gregates and construction and demolition waste between Italy and
propriamente razionali.
Switzerland. Sustainable Production and Consumptionn – 25 (2021),
Gli studi LCA e di impatto ambientale hanno permesso di estendere
Elsevier. Vengono considerati gli impatti ambientali del trasporto di
ed astrarre i dati del caso pilota per dare un valore quantitativo ed
inerti su gomma e misto gomma-ferro, sulla base dei risultati del
economico agli effetti dello switch modale sulle esternalità negative
Life Cycle Assessment e dell’indagine di impatto ambientale in cor-
causate dal trasporto su gomma. «L’LCA ha permesso di verificare
so nell’ambito del progetto GeTRI.
che gli scenari di trasporto alternativi (tutto ferro o ferro-gomma) mostrano un netto miglioramento rispetto allo scenario base (-50%),
La simulazione viene effettuata sulla base dell’inserimento da parte
grazie al netto vantaggio ambientale del trasporto su ferro rispetto al
dell’utente di alcuni dati, alcuni dei quali necessari per l’individuazio-
trasporto su gomma (-80% per unità di trasporto) mentre l’analisi di
ne dei percorsi (es. punto di origine e destinazione), ed altri invece
impatto ambientale ha permesso di stabilire che il cambiamento
utili per caratterizzare la simulazione, anche per avere dati utili per
modale richiede che sia la cava di origine che il punto di destinazione
successive elaborazioni ed analisi. Il sistema gestisce funzionalità
siano in prossimità di un terminal ferroviario perché gli effetti su
ad hoc che consentono di:
44 LM DICEMBRE 2021
• effettuare la simulazione (calcola percorso),
dana e trasportabili via treno al di là dei confini in tutto il territorio
• confrontare i risultati ottenuti relativi al trasporto su gomma e
transalpino.
misto gomma/ferro (confronta percorsi), • archiviare le simulazioni condotte, anche consentendo all’utente di acquisirle in locale (esporta percorsi).
Il Toolkit progettato e messo a disposizione da GeTRI può diventare quindi una risorsa per la pianificazione e la programmazione di nuove filiere di trasporto. La metodologia messa a punto da
Il simulatore è disponibile come visualizzatore geografico ad ac-
Getri si fonda su una forte collaborazione tra le istituzioni del terri-
cesso libero, caratterizzato dai widget standard del Geoportale di
torio che danno inizio al cambiamento e sull’ingaggio delle impre-
Regione Lombardia e da alcuni widget sviluppati ad hoc, finalizza-
se dei trasporto e poi commerciali che ne diventano il vero motore.
ti alla simulazione dei percorsi su gomma e misto gomma-ferro attraverso un servizio di routing, e che consentono quindi all’utente di: calcolare i percorsi e mostrarne le caratteristiche associate, derivate dal calcolo sulla base dei dati di input inseriti dall’utente e dei dati del sistema (costi di trasporto, impatti ambientali, ecc.), evidenziando quale percorso rappresenti la migliore opzione; registrare ed archiviare le simulazioni svolte.
IL PROGETTO GETRI-SWITCH IN BREVE A conclusione di tre anni di studi e ricerche sul tema del trasporto transfrontaliero di materiali inerti tra Italia e Svizzera (che avviene prevalentemente su gomma), è finalmente partito il primo treno ideato e realizzato grazie
LA SFIDA NON FINISCE QUI Il progetto GeTRI si è posto l’obiettivo di indagare una specifica filiera di recupero che riguarda gli scarti di materiali inerti e il loro
al partner del progetto Interreg Switch. Il progetto, iniziato nel novembre 2018, che ha coinvolto numerosi partner tra cui Provincia di Varese, Provincia di Como, Regione Lombardia, Canton Ticino e FFS Cargo, coordinato da LIUC - Università Cattaneo in collaborazione con ARS ambiente,
reimpiego come materiali da costruzioni. Riguarda inoltre uno
è ormai diventato realtà.
specifico e delimitato territorio, ovvero la Regio Insubrica.
Gli inerti rappresentano circa il 30% delle merci movimen-
Tuttavia, rappresenta un’esperienza di notevole importanza come caso pilota che può aprire ad altre filiere anche più significative sul piano numerico e commerciale e che riguardino territori più vasti.
tate tra Svizzera e Italia e sono prevalentemente trasportati su gomma. Il progetto Switch mira ad introdurre strumenti di conoscenza e programmazione nella gestione del trasporto degli inerti, studiando l’impiego di sistemi intermo-
Il progetto infatti mette a disposizione di tutti gli stakeholder inte-
dali che prevedano l’integrazione del trasporto su gomma
ressati nuovi strumenti per lo sviluppo di una logistica sostenibile
e del trasporto ferroviario, che ha testato in scala reale con
ed efficiente anche per altri materiali e merci. Si pensi ad esempio
un trasporto pilota.
ai materiali di scavo o alle sabbie prodotte in tutta la Pianura Pa-
Il progetto GeTRI, poi ridenominato Switch, è stato finanziato nell’ambito del programma Interreg 2014-2020 Asse 3 Mobilità integrata e sostenibile, Obiettivo specifico: 3.1 Miglioramento della mobilità nelle zone transfrontaliere, Tipologia di azione: Iniziative per la pianificazione strategica e sostenibile dei sistemi di trasporto. L’esperienza GeTRI-Switch è stata riportata integralmente anche nel libro “Switch to a new way of transport. Intermodalità e logistica sostenibile degli inerti” edito da Guerini e Associati, distribuito ai partecipanti al convegno e disponibile integralmente sul sito del progetto. Per maggiori dettagli sul progetto, si rimanda al sito www. switch-research.org.
DICEMBRE 2021 LM 45
SPECIALE INTERMODALITÀ
di EUGENIO MUZIO, Presidente Commissione Intermodalità di ASSOLOGISTICA e Amministratore Unico di COMBITEC SRL
Il trasporto combinato strada-rotaia: origini e realtà attuale Attualmente persiste un notevole dinamismo per quanto riguarda il trasporto combinato strada-rotaia. Sono infatti in cantiere diverse iniziative a livello europeo e nazionale per contribuire ad una sempre più valida funzionalità del settore
LE ORIGINI
I
l trasporto combinato strada-rotaia nasce negli USA negli anni ‘50 a seguito della presenza nel mercato della novità dell’autoarticolato (trattore+semirimorchio) che consentiva di caricare la merce senza obbligare ad usare il trattore
per il concarico.
Alla fine degli anni ‘70 fu creato il carro tasca e i semirimorchi furono
Questa importante novità portò l’autotrasportatore Metson ad orga-
dotati di presa per pinze. Questo permetteva il caricamento del se-
nizzare treni con carri a pianale su cui caricare orizzontalmente i
mirimorchio senza l’obbligo della consequenzialità. La novità ebbe
semirimorchi. La cosa negli USA fu molto fattibile poiché non vi
un successo tale che in breve tempo sia il sistema francese che
erano limiti di sagoma in altezza e quindi i semirimorchi potevano
quello tedesco furono abbandonati e sostituiti dal nuovo schema
essere caricati alla massima sagoma ammessa tramite una rampa
standard.
di collegamento.
Con la realizzazione del carico verticale tramite apposite gru fu
Visto il successo della novità, negli anni ‘60 in Francia si cercò di
creata anche la cassa mobile, unità di carico simile al container ISO
imitare la realtà americana e fu realizzato il sistema Cangourou
ma coerente con le misure stabilite dal codice della strada in vigore
consistente in un carro per trasporto semirimorchi a carico orizzon-
all’epoca: in sintesi le casse mobili furono realizzate in sintonia con
tale avente però un sistema basculante della tasca porta rodiggio
le dimensioni stradali.
per consentire una sagoma accettabile considerato che in Europa
Inizialmente questa novità, seppur molto funzionale, creò una certa
esistevano le limitazioni dei fili di alimentazione delle locomotive e
confusione nella determinazione delle misure adottate essendovi
della sagoma delle gallerie.
peraltro regole di riferimento non omogenee fra i vari paesi europei.
Successivamente in Germania fu preparato il carro Wippen avente
Onde evitare confusioni e per costruire parametri omogenei inter-
funzionalità simili al Cangourou ma che permetteva il carico di se-
venne nel 1996 la Commissione europea imponendo per tutti i pae-
mirimorchi non dotati di specifici accorgimenti tecnici.
si europei nuove misure standard sia per i veicoli stradali che per le
46 LM DICEMBRE 2021
casse mobili. In particolare per queste ultime:
riduzione della CO2 e di salvaguardia dell’ambiente, anche e soprat-
- per UTI da trasportare con semirimorchi 13,60 m;
tutto in conseguenza della volontà della Commissione che ha
- per UTI idonee al trasporto di sfusi 9,10 m;
fatto dei traguardi 2030 e 2050, due appuntamenti fondamentali
- per UTI idonee al trasporto su autotreni con timone rigido 7,45 m x2;
perla riduzione e l’annullamento delle emissioni di CO2. Già nel 2011
- per UTI idonee al trasporto su autotreni con timone telescopico
il Libro Bianco ha sancito nel contesto della strategia globale che
7,82 m x2; - per i semirimorchi misure identiche alla strada di 13,60 m dotati di presa per pinze.
al 2030 il 30% dei traffici oltre i 300 km debba essere eseguito in intermodale e aumentato al 50% al 2050; malgrado il difficile periodo che tutta Europa sta vivendo per il Covid-19, il trasporto combinato nel corso del 2020 ha registrato cifre sicuramente po-
L’utilizzo delle casse mobili a livello europeo in particolare nel tra-
sitive. Una delle motivazioni non marginale è la mancanza di autisti
sporto internazionale è stato l’elemento di riferimento in particolare
per la condotta degli automezzi pesanti dovuta, tra l’altro, alla dif-
sulle relazioni di traffico che non disponevano della sagoma P80/410
ficile situazione dell’epidemia in tutti i paesi europei.
necessaria per il transito sulla rete di carri con semirimorchi alti 4,00
Con il trasporto combinato infatti l’utilizzo dei veicoli pesanti è
m. La conseguenza è stata di massicci acquisti da parte delle fer-
necessario solamente per effettuare i percorsi terminali di primo
rovie e degli operatori complessivamente di diverse decine di mi-
ed ultimo miglio con un impiego di autisti che non sono obbligati
gliaia di carri speciali per il trasporto di casse mobili e container ISO
a compiere lunghe trasferte con tutti i rischi del caso. L’UIRR (l’as-
nonché di semirimorchi. A partire dagli anni 2000, a seguito di
sociazione che raggruppa i grandi player del trasporto combinato),
grandi modifiche alle linee ferroviarie in diversi paesi europei, l’uti-
evidenzia i dati di riferimento in rapporto al 2019 che vengono ri-
lizzo del semirimorchio è divenuto sempre più importante.
portati in Tabella 1. Occorre evidenziare che attualmente oltre il 50% del traffico per-
In Italia, le linee da Trieste e Pordenone via Tarvisio, quelle da Trieste
corre distanze superiori a 900 km e che la totalità del traffico ha
a Torino, quelle dal Brennero per Verona/ Bologna, quelle dal Got-
eseguito 89,60 miliardi di tonnellate per chilometro con una cresci-
tardo per Busto Arsizio, quelle dal Sempione per Novara e, recente-
ta del 6,77% rispetto al 2019.
mente da Bologna per Bari, attualmente sono perfettamente idonee. Sono in corso grandi lavori per portare a regime la linea tirrenica
LE EVOLUZIONI
almeno fino a Napoli e nell’arco di 7-8 anni la Torino- Modane per le connessioni con la Francia.
Attualmente persiste un notevole dinamismo e sono in cantiere diverse iniziative a livello europeo e nazionale per contribuire ad
A livello europeo sono in regime Standard i paesi Scandinavi, la
una sempre più valida funzionalità del settore:
Germania, l’Olanda, il Belgio, l’Austria, e in parte l’Ungheria. La Fran-
• A livello ferroviario: in Europa si sta realizzando il portale “Digital
cia attualmente ha inaugurato la linea Durges - Perpignan e le pre-
Train 2.0 Action” nato da una collaborazione fra CEF e RNE nel
visioni sono di una graduale estensione a tutta la rete principale.
contesto del programma “Train Information System” per fornire al
A conclusione della disamina sulle tecniche occorre presentare
mercato gli elementi di riferimento dei trasporti.
anche la tecnica RoLa (Autostrada Viaggiante). Trattasi di un settore di nicchia che consente a carico orizzontale il trasporto di veicoli completi con il personale di guida che durante il tragitto ferroviario
Trasporto internazionale
Trasporto nazionale
Totale
Totale traffico 3.211.418 +0,45%
1.346.694
+2,44%
4.558.111
+1,02%
mente per i transiti alpini di frontiera.
Container e casse mobili 2.539.252 +1,84%
1.115.020
+1,15%
3.654.271
+1,61%
LA SITUAZIONE ATTUALE IN EUROPA
Semirimorchi 572.145 +1,60%
111.137
soggiorna in una vettura passeggeri. Il sistema è usato prevalente-
La situazione attuale vede una crescente volontà dei mercati di tendere a formule di trasporto sempre più rispondenti a criteri di
RoLa 100.021
-28,82%
+15,01%
120.537 +4.17%
683.282
+3,45%
220.588
-16,17%
Tabella 1.
DICEMBRE 2021 LM 47
SPECIALE INTERMODALITÀ
In particolare, per quanto attiene l’Italia, è in realizzazione il nuovo grande terminal intermodale di Milano Smistamento che, a lavori ultimati, potrà gestire traffici fino a 500.000 UTI/ anno. È questo un passo fondamentale che porterà la più importante zona industriale e sociale a interfacciarsi adeguatamente sia per i traffici internazionali di attraversamento delle Alpi, sia verso il Centro/Sud Italia, sia coi porti di Genova e Vado Ligure. Il programma PNRR varato dal governo prevede anche importanti investimenti per modernizzare la rete ferroviaria verso il Centro/ Sud Italia e permettere il transito di treni con sagoma P80/410 atti al trasporto di semirimorchi a sagoma stradale. Infine occorre evidenziare che l’utilizzo dell’intermodalità strada-rotaia da alcuni anni e in un crescente divenire è uno degli elementi di • A livello componenti del traffico: sempre a livello europeo la piat-
maggior spessore per i traffici con la Cina e l’Estremo Oriente: le ra-
taforma “Rail Facilities Portal” consistente in un programma che
gioni sono che ad un costo accettabile il transit time rispetto al tra-
comprende anche la funzionalità dei terminal in assonanza coi re-
sporto marittimo dei container risulta essere più che dimezzato.
golamenti europei 2177/2017 e 913/2010.
Attualmente sono in esercizio relazioni fra grandi insediamenti cinesi
• Singole iniziative: i paesi scandinavi hanno varato il programma
e il mega impianto intermodale di Duisburg (Germania) che in 12/15
“Combine” per ottimizzare l’utilizzo dell’intermodalità nella regione
giorni eseguono la tratta.
del Mar Baltico con la partecipazione del porto di Amburgo e il contributo di 14 stati del Nord Europa.
I traffici da e per la Cina nel primo semestre 2021 hanno registrato un
In Italia RFI sta lavorando su un corposo progetto (Easy Rail Freight)
incremento del 42% con l’esecuzione di ben 10.300 treni prevalente-
che coinvolgerà tutti i soggetti coinvolti nell’intermodalità e che
mente insediati a Xi’an, Chongping, Chengdu e per fine anno si preve-
servirà per conoscere tutti i dati di riferimento in tempo reale. Ovvia-
dono ulteriori incrementi che potrebbero portare al raddoppio. Da
mente un progetto di questa portata dovrà coinvolgere anche le
evidenziare infine che sia sul fronte russo con la realizzazione del
istituzioni europee e degli altri paesi per una completa applicazione.
nuovo terminal di Kaliningrad, destinato a divenire un nodo di inter-
• A livello infrastrutturale: i programmi e le attività di maggior spes-
scambio con l’Europa, sia sul fronte cinese con l’immane opera della
sore sono sicuramente le realizzazioni dei nuovi trafori alpini. Sono
nuova rete ferroviaria della Via della Seta percorrente i territori a sud,
già funzionanti il nuovo Gottardo e il Ceneri in Svizzera e, sempre in
tangente il mar Caspio per arrivare in Turchia e da ultimo in Europa, si
Svizzera è al raddoppio il Loetschberg. Sono in fase avanzata i lavo-
stanno approntando realtà che sicuramente porteranno il trasporto
ri sia del nuovo Brennero sia del nuovo Moncenisio. Sono tutte
ferroviario ad avere un ruolo fondamentale nel contesto dell’economia
opere fondamentali per l’Italia dovendo obbligatoriamente passare
Europa-Asia.
le Alpi per l’interscambio con i paesi europei che, notoriamente,
Ovviamente in un quadro di questo genere tutti i grandi paesi europei
rappresenta il 70% della nostra economia. Ovviamente questi enor-
si sentono impegnati per svolgere la loro parte.
mi investimenti hanno come scopo di fluidificare il sistema con prospettive di grande spessore per il trasporto ferroviario e, in particolare, l’intermodalità.
CONCLUSIONI Quanto sopra descritto evidenzia un notevole dinamismo in tutti settori coinvolti nell’attività di trasporto combinato prevedendo, per prossimi anni, notevoli ulteriori sviluppi in tutti i paesi europei.
48 LM DICEMBRE 2021
Cresce il ponte ferroviario tra Europa e Asia
Alexey Grom, presidente UTLC ERA.
La velocità è uno dei vantaggi più competitivi del transito ferroviario euroasiatico rispetto alle spedizioni via mare. Ciò ha permesso all’operatore UTLC ERA di crescere oltre le aspettative dal 2016 ad oggi, offrendo treni giornalieri che connettono l’Asia all’Europa e viceversa, anche grazie a un nuovo terminal di trasbordo sul confine cinese-kazako
L
a ripresa dell’economia in Asia e in Europa ha portato
(547.000 TEU nel 2020) e l’obiettivo per il 2021 è toccare quota
nel 2021 ad un aumento della richiesta di servizi logisti-
675.000 TEU. «Ogni anno la nostra società trasporta sempre più
ci sulla rotta Europa-Cina, facendola diventare il collega-
merci tra Europa e Asia, contribuendo a definire i parametri di tra-
mento ferroviario per merci su rotaia in più rapida cre-
sporto per altri corridoi che utilizzano tecnologie da noi già intro-
scita al mondo, con una previsione di volume di traffico che si
dotte in passato. Da una parte, questi parametri riguardano la
avvicinerà alla soglia record di un milione di container standard
lunghezza dei treni, l’occupazione dei treni e l’organizzazione del
(TEU) entro fine anno.
doppio trasporto di merci sull’infrastruttura di frontiera e permet-
Alexey Grom, presidente del più grande operatore di servizi di logi-
tono considerevoli risparmi di tempo. Dall’altra, riguardano lo svi-
stica eurasiatico United Transport and Logistics Company – Eura-
luppo dei corridoi per poter diversificare flussi di merce e garantire
sian Rail Alliance (UTLC ERA), ha presieduto nelle scorse settima-
capacità sufficienti per un aumento di volume» commenta sempre
ne una conferenza stampa internazionale nella quale ha affermato
Alexey Grom.
che questa crescita impressionante è da ricondurre alla stabilità
Il valore complessivo della merce trasportata tramite UTL ERA nel
del trasporto su rotaia nonostante i tempi di crisi: «Uno dei vantag-
2020 ammontava a 31,5 miliardi di dollari USA. Nel 2021 aumenterà
gi più importanti della concorrenza fra il treno e gli altri mezzi di
a 45 miliardi di dollari USA e costituirà quindi il 5,5 percento del
trasporto è la sua capacità di conservare la sua stabilità anche in
valore del commercio tra l’Europa e la Cina. «Il nostro modello di
tempi difficili. Durante la pandemia le caratteristiche che inducono
business è molto semplice. – afferma Alexey Grom – Da un lato,
a optare per il traffico su rotaia piuttosto che per la concorrenza
stiamo creando un ponte tra il sud-est asiatico, tra l’Europa e la Cina,
sono diventate evidenti: l’affidabilità, la puntualità, il rispetto dell’am-
e viceversa con servizi di trasporto ferroviario giornalieri. Dall’altro,
biente e le tariffe stabili».
attraverso le infrastrutture di tutti i paesi coinvolti, connettiamo con la più lunga filiera ferroviaria del vecchio continente: oltre 13.000 km,
Nel 2021 UTLC ERA ha svolto più dell’80% dei trasporti su rotaia a
se consideriamo la tratta da Ivu in Cina a Madrid in Spagna. Il pro-
scarto dal Kazakistan alla Bielorussia lungo la Nuova Via della
getto più interessante è sicuramente il nostro ponte ferroviario
Seta. Fino a metà novembre il volume di trasporto dall’Europa alla
dalla Cina alla Gran Bretagna, con l’attraversamento di ben 8 paesi
Cina e viceversa svolto dall’azienda ammontava a 573.900 TEU
e con scartamenti e sistemi tecnologici diversi. La nostra quota di
DICEMBRE 2021 LM 49
SPECIALE INTERMODALITÀ
mercato è superiore all’80% ed offriamo giornalmente fino a trenta treni considerando entrambe le direzioni, dalla Cina all’Europa e viceversa. Negli ultimi cinque anni il nostro tasso di crescita annuale è stato superiore al 45% e quest’anno abbiamo in programma di concludere con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente». Delle merci più importanti trasportate dall’Oriente all’Occidente fanno parte gli articoli elettrici, i prodotti per la costruzione di macchinari e i pezzi di ricambio per automobili. In aggiunta ad essi vengono inoltre trasportati sempre di più anche materiali di massa come pezzi in plastica, prodotti del legno, tessili, prodotti per l’ottica e caucciù e materiali che rientrano nella più alta categoria di prezzi. Complessivamente si stima che tra l’Europa e l’Asia vengono trasbordati su nave, aereo e treno circa 24 milioni di TEU, mentre solo il 3% del traffico merci viene gestito su rotaia, per cui vi è ancora ampio margine di espansione per gli operatori del ferro. Le tendenze che accompagnano la crescita del traffico dei container su rotaia hanno mostrato chiaramente che invece di concentrare gli sforzi all’aumento della velocità dei treni bisognerebbe piuttosto cercare di eliminare le strettoie presso i valichi di frontiera e di diversificare i flussi di merci. «Per giustificare la fiducia dei nostri clienti per quanto riguarda l’elevato sfruttamento della rete su rotaia, desidero sottolineare nuovamente che è importante che tutti gli utenti delle infrastrutture di trasporto collaborino in modo coordinato per migliorare il processo di trasporto e rendere concorrenziali i corridoi di transito, sia sulle tratte a scartamento da 1.520
to alla rete di trasporti con un’infrastruttura ferroviaria, stradale e
mm che quelle a scartamento da 1.435 mm. Se finora avessimo
marittima ben strutturata. I servizi di transito attraverso la regione
sfruttato tutte le riserve di capacità necessarie lungo le frontiere
hanno grande potenziale di crescita, siccome possono utilizzare
dell’Europa e della Cina, il volume complessivo di container traspor-
sia l’infrastruttura dei valichi di confine tra i paesi che collegamen-
tati aumenterebbe di un altro 20%» sostiene Grom.
ti multimodali attraverso i porti del Mar Baltico. Permettono di accedere velocemente a molti paesi e a molte regioni in Europa:
PIÙ CONTAINER TRASBORDATI A KALININGRAD
verso l’Europa del Nord, la Scandinavia, la Gran Bretagna, la Francia, ai paesi dell’Europa centrale e dell’Europa meridionale come l’Un-
La tratta che passa dell’exclave russa di Kaliningrad ha un poten-
gheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, ecc. Nei servizi multimo-
ziale molto elevato. I primi treni della UTLC hanno percorso questo
dali di UTLC ERA sono già stati trasportati su nave dei container
tragitto già nel 2018. Da allora la regione ha mostrato un’elevata
da Kaliningrad agli USA. «Per quanto riguarda i prezzi dei trasporti,
densità di traffico, che non da ultimo contribuisce allo sviluppo
il tempo di transito o le tecnologie, la regione di Kaliningrad è diven-
dell’infrastruttura di trasporto. Per questo, da inizio ottobre, nella
tata più concorrenziale per i clienti europei, dell’Asia del sud e cine-
città di Tschernjachowsk è stato aperto il nuovo centro di traspor-
si. Secondo le nostre stime, quest’anno il nostro volume di traspor-
ti e logistica Est-Ovest, che aumenterà la capacità di produzione
to nella regione di Kaliningrad può superare i 120 000 TEU»,
annuale della località commerciale di 450.000 TEU.
sottolinea Alexey Grom.
Nel complesso, la regione di Kaliningrad dispone di un collegamen-
In data 8 dicembre 2021 è stato stipulato anche un accordo di
50 LM DICEMBRE 2021
INTEGRAZIONE NEL TRAFFICO SU ROTAIA EUROPA-ASIA
La promozione di servizi di trasporto di container efficaci tra l’Europa e la Cina e dell’introduzione di nuove tecnologie è stata rafforzata il 20 agosto 2021 con la firma di una dichiarazione d’intenti sulla promozione del transito e trasporto su rotaia sostenibile in Europa e Asia degli stati membri dell’Unione Economica Eurasiatica (UEE) in presenza dei capi del governo di Russia, Bielorussia e Kazakistan. Secondo tale dichiarazione, UTLC ERA deve diventare la forza motrice dei processi di digitalizzazione nell’ambito del trasporto e della logistica sostenibili dell’UEE e collaborare all’introduzione di una procedura univoca in tutta l’UEE per il transito delle merci. Anche nella messa in atto di soluzioni digitali e nella prova di innovazioni informatiche e tecnologie efficaci sono stati pianificati progetti che prevedono la partecipazione di UTLC ERA. Nell’ambito di un progetto pilota di UTL ERA svoltosi nel novembre 2021 è stata svolta una spedizione di prova di piattaforme di montaggio con l’utilizzo della bolletta di carico digitale, sulla tratta Brest -Dostyk/Altynkol. Questa procedura viene richiesta attualmente nel territorio degli stati membri dell’UEE, ma in futuro verrà estesa all’intera tratta Cina-Europa-Cina. UTLC ERA vede come potenziale fattore di crescita nel traffico eurasiatico l’utilizzo della rotaia per la rispedizione veloce di container vuoti. L’azienda offre tariffe speciali per la rispedizione di container vuoti e considera ciò un investimento in un’ulteriore au-
Complessivamente si stima che tra l’Europa e l’Asia vengono trasbordati su nave, aereo e treno circa 24 milioni di TEU, MENTRE SOLO IL 3% DEL TRAFFICO MERCI VIENE GESTITO SU ROTAIA, per cui vi è ancora ampio margine di espansione per gli operatori del ferro
mento del volume dei trasporti dall’oriente all’occidente. Anche il trasporto di generi alimentari provenienti da paesi europei potrebbe diventare un considerevole fattore di crescita. Alexey Grom ripone fiducia nel fatto che il trend sullo sfruttamento di nuove riserve di passaggio e l’introduzione di soluzioni digitali riguardino sia le rotaie a scartamento largo da 1.520 mm che per
cooperazione tra UTLC ERA, le ferrovie di Kaliningrad e il porto
quelle da 1.435 mm, comunemente usate in Europa: «Il successo
della regione di Kaliningrad sull’organizzazione del traffico dei
della tratta eurasiatica dipende dal grado di integrazione e di intera-
container sulla tratta tra la Cina e l’Europa. L’accordo prevede
zione di tutti gli operatori delle infrastrutture di trasporto. Per otte-
un’accettazione garantita dei treni per container annunciati e l’ese-
nerlo bisogna integrare infrastrutture, tecnologie e competenze.
cuzione tempestiva di tutte le procedure di spedizione, purché nel
Solo in questo modo il buon lavoro degli ultimi anni unito a una
2022 il volume delle merci trasportate attraverso la regione aumen-
domanda sostenibile di servizi di trasporto formeranno una base
ti almeno di 190.000 TEU.
solida per un’ulteriore crescita e per lo sviluppo di una partnership
L’infrastruttura è stata ampliata anche alla frontiera tra la Cina e il
che porterà reciprocamente dei vantaggi. Partnership basate su
Kazakistan: all’inizio di giugno è stato messo in esercizio un nuovo
collaborazione e professionalità non potranno che rendere ancora
terminale di produzione per treni merci - Dostyk Trans Terminal
più concorrenziali le nostre rotaie e aumentare ulteriormente il suc-
(DTT), con la progettata prestazione di trasbordo di 700mila TEU.
cesso del nostro continente eurasiatico», conclude Grom.
DICEMBRE 2021 LM 51
SPECIALE INTERMODALITÀ
letture GUIDA AL TRASPORTO MERCI ATTRAVERSO LE ALPI. Importare ed esportare in Europa in modo economicamente e ambientalmente sostenibile
A cura di Giancarlo Bertalero Editore: Franco Angeli pp. 196, prezzo 24,00 euro Cod. 100.915
L
e Alpi rappresentano ancora oggi una
acquisti, dell’export e del marketing delle
coinvolgere il lettore in un viaggio attraverso
barriera geopolitica per l’importazione e
aziende di produzione e distribuzione inte-
le Alpi, transitando negli interporti, a bordo di
l’esportazione delle merci. Gli ultimi decenni
ressati a capire quali opportunità offre la
treni, camion e navi. Giancarlo Bertalero, in-
hanno visto evolvere le tecnologie di traspor-
logistica transalpina che, grazie anche all’e-
gegnere, consulente aziendale con esperien-
to e progredire le infrastrutture sia stradali
voluzione dell’intermodalità strada-ferro,
za operativa in multinazionali della logistica,
che ferroviarie.
permette oggi trasporti affidabili, economi-
membro dell’Osservatorio dei traffici tran-
camente competitivi e ambientalmente so-
salpini della Commissione Europea e UFT di
Il libro “Guida al trasporto merci attraverso le
stenibili. Il testo è anche un utile strumento
Berna, ha ricevuto il premio Logistico dell’an-
Alpi. Importare ed esportare in Europa in
di formazione per studenti Universitari e di
no nel 2016, per avere ideato e realizzato il
modo economicamente e ambientalmente
Istituti tecnici ad indirizzo logistico. Attraver-
documentario “Attraverso le Alpi”, vincitore,
sostenibile” vuole essere una guida per gli
so storie simboliche di evoluzioni gestionali,
nello stesso anno, del festival Cinemambien-
operatori della logistica e i responsabili degli
questa guida vuole aprire nuovi orizzonti e
te di Torino.
Hanno collaborato alla stesura del libro: Fabrizio Buffa, Elisabetta Capurro, Angela Carboni, Simone Croci Torti, C.J. De Waard, Gianluca Fenzi, Sara Gabelli, Nicoletta Garzoni, Marco Glisoni, Carlotta Lanzi, Aldo Molinari, Melania Molini, Guido Montecchi, Alessandro Moro, Silvia Pedrotti, Fulvio Quattroccolo, Silvano Ravera, Umberto Ruggerone, Alfonso Santilli, Dilva Scannapieco, Hans Splendori, Daniele Testi, Massimo Tona, Piersandro Trevisan, Paolo Volpe, Kees Winters. La Prefazione è di Roberto Zucchetti.
52 LM DICEMBRE 2021
NOVITÀ E PROPOSTE DAGLI ESPERTI DI SETTORE
DOSSIER 2021
TECNOLOGIE
PICKING CGT LOGISTICA SISTEMI DI.TECH JUNGHEINRICH ITALIANA ICAM
DICEMBRE 2021 LM 53
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
PICKING
CGT LOGISTICA SISTEMI Ottimizzazione del magazzino: i consulenti CLS alleati della competitività e dell’efficienza
L
CGT Logistica Sistemi SPA Contatto aziendale: Rino Melone Strada Provinciale 121 20061 Carugate MI Telefono 02 925051 www.cls.it contact@cls.it
54 LM DICEMBRE 2021
a gestione del magazzino è un aspet-
CARICO E SCARICO DELLE MERCI
to essenziale per il business che incide direttamente sui costi e sulla
La scelta della soluzione più adatta al contesto
qualità del servizio fornito al cliente.
specifico è essenziale per ottimizzare procedure
È un tassello significativo per la com-
e tempistiche di esecuzione garantendo la miglior
petitività ma che richiede al contempo una con-
produttività possibile. L’alleato principale di questa
sulenza specifica per ottimizzare processi, costi
fase è rappresentato dall’ampia gamma di solu-
e procedure.
zioni Hyster che, dai transpallet ai carrelli elet-
A queste esigenze risponde CLS S.p.A., azienda
trici, garantisce l’ottimizzazione delle operazioni
italiana con quasi 70 anni di esperienza in noleg-
di carico e scarico, nonché la riduzione dei tempi
gio, vendita e assistenza di carrelli elevatori e
di trasporto dei pallet sia su brevi che su lunghe
mezzi e attrezzature per la logistica, che intende
distanze offrendo prestazioni eccellenti in sinergia
proporsi come un system integrator in grado di
con bassi costi di esercizio.
offrire consulenza capillare e un’offerta diffe-
Prestazioni, manovrabilità ed affidabilità sono i
renziata per rispondere a ogni esigenza appli-
punti di forza di queste soluzioni pensate per ga-
cativa, affiancando il cliente in tutte le fasi del
rantire massima produttività adattandosi a qual-
processo d’innovazione.
siasi tipo di esigenza.
Prestazioni, manovrabilità ed affidabilità sono i punti di forza di queste soluzioni pensate per garantire massima produttività adattandosi a qualsiasi tipo di esigenza
NAVETTAGGIO E STOCCAGGIO La corretta gestione del deposito prodotti è una fase prioritaria ai fini di una generale ottimizzazione dell’intero processo logistico. La definizione della superficie a disposizione per lo stoccaggio delle merci e l’individuazione delle soluzioni in grado di rispondere al meglio alle proprie esigenze consente di organizzare efficacemente gli spazi a disposizione, abbattendo i costi operativi ed incrementando al contempo ricavi e produttività.
le e grazie al design compatto risultano adatti
testo grazie alla disponibilità di una vasta gamma
Per tutti i contesti in cui si ha la necessità di com-
all’impiego anche in ambienti stretti.
di configurazioni. Tra queste, ci sono i combinati Hyster, progettati per accedere ad ambienti stret-
binare la fase di navettaggio a quella di stoccaggio su più livelli, la soluzione più adatta è rappresen-
PICKING E PREPARAZIONE
tata dai carrelli elevatori retrattili Hyster che of-
ti e ad alta densità di stoccaggio, garantendo stabilità del carico anche ad altezze elevate.
frono anche ad altezze notevoli e a pieno carico
Una gestione capillare della fase di stoccaggio
CLS propone inoltre soluzioni automatiche pen-
stabilità, visibilità e controllo eccellenti.
permette di ridurre le tempistiche di manipolazio-
sate per gestire in maniera più efficace anche
ne delle merci. Il potenziamento dei processi di
le operazioni ripetitive di picking, etichettatura
In affiancamento alle soluzioni tradizionali e gra-
picking rappresenta l’arma vincente per ottimizza-
e pallettizzazione. L’installazione di un Cobot, la
zie ad un approccio innovativo costantemente al
re la velocità con cui vengono gestiti gli ordini e
nuova generazione di robot collaborativi flessibi-
passo con le esigenze dell’industria moderna, i
migliorare di conseguenza la soddisfazione dell’u-
li, sicuri e affidabili, è in grado di incrementare
consulenti CLS propongono dispositivi all’avan-
tente finale. La possibilità di garantire rapidità ed
ulteriormente la produttività all’interno del ma-
guardia per l’automazione dell’attività di navet-
efficienza in questa fase dipende interamente
gazzino e di snellire in modo efficace le esigenze
taggio come l’offerta dei veicoli IGV Agilox (In-
dalla qualità e dall’affidabilità della soluzione scel-
di questa fase.
telligent Guided Vehicle), sistemi sicuri, precisi e
ta a tal scopo. Rivestono un ruolo fondamentale
personalizzabili per adattarsi a qualsiasi contesto
macchine che possano garantire elevati parametri
Il ruolo centrale ricoperto dai consulenti CLS con-
e che non richiedono nuove infrastrutture per l’in-
di precisione, performance e ottemperanza agli
sente di ottimizzare ed efficientare qualsiasi
stallazione. Grazie alla comunicazione diretta con
standard delle normative vigenti.
aspetto della gestione di magazzino, individuando
i sistemi di produzione e gli altri macchinari pre-
L’offerta CLS propone una gamma di soluzioni
e personalizzando la soluzione più adatta per
senti nella catena produttiva, i veicoli Agilox non
all’avanguardia appositamente studiate per sem-
migliorare i processi e supportare in maniera per-
necessitano infatti di un’unità di controllo centra-
plificare l’operatività e adattarsi a qualsiasi con-
sonalizzata ogni specifica necessità dei clienti.
DICEMBRE 2021 LM 55
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
PICKING
DI.TECH
DI.VO, la soluzione vocale di Di.Tech
D
i.Tech, con sede a Bologna e oltre
logia voice per velocizzare la fase di preparazione.
250 risorse specializzate, è una so-
Oggi Di.Vo, la soluzione vocale di Di.Tech, realizza
cietà attiva nello sviluppo di soluzio-
la fase di picking, ma anche altre importanti atti-
ni software e servizi informatici per
vità logistiche come inventari, stoccaggio e mo-
il settore della GDO. Presente sul
vimentazioni.
mercato da oltre 30 anni, da luglio 2020 è entrata
Di.Vo può essere adottato in magazzini di diver-
in Var Group rafforzando la propria mission di
se tipologie sia alimentari (generi vari, freschi e
contribuire, attraverso l’uso di soluzioni tecnolo-
freschissimi, surgelati) che non food (DIY, Spare
giche innovative, al miglioramento delle perfor-
parts, ecc...) e grazie ad interfacce standard si
mance dei retailer. Con Var Group, Di.Tech af-
integra facilmente con qualsiasi WMS. Maggio-
fronta con rinnovata energia le sfida della
ri efficienze, si riscontrano nel caso in cui venga
trasformazione digitale del retail.
utilizzato il Wms Di.Tech Mover.
Via Giambologna 18 40138 Bologna
Di.Tech si è contraddistinta per le competenze nei processi logistici e per l’innovazione tecnologica
I VANTAGGI: VELOCITÀ, PRECISIONE E SICUREZZA
Telefono 051-6033311 www.ditechonline.it info@ditechspa.it
portata nei magazzini dei principali distributori
L’utilizzo di Di.Vo consente ai magazzini di aumen-
italiani. 18 anni fa è stata tra le prime aziende a
tare l’accuratezza nelle operazioni e soprattutto
credere nel “basta la parola”, utilizzando la tecno-
di migliorare la produttività degli operatori.
DI.TECH S.P.A. Contatto aziendale: Michele Santillo
56 LM DICEMBRE 2021
Permette infatti di: • ridurre gli errori significativamente in fase di preparazione degli ordini; • diminuire i tempi di esecuzione delle attività, con un recupero della produttività fino al 30% • migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori sul lavoro. Grazie all’uso di sensori di prossimità, è possibile mappare la posizione dei preparatori ed avvisarli quando la distanza tra loro scende al di sotto di soglie predefinite e non vengono rispettate le normative legate all’utilizzo dei DPI (utilizzo mascherine, igienizzazione).
I PROCESSI VOICE ALL’INTERNO DEL MAGAZZINO Nella fase di preparazione della merce Di.Vo si adatta alle diverse modalità di lavoro utilizzate nei vari magazzini dei distributori. Consente di scegliere la modalità di preparazione ottimale per
TECNOLOGIA E ARCHITETTURA
ogni merceologia, acquisendo informazioni ag-
Di.Vo è sviluppato in ambiente Android ed è har-
tutto nei casi in cui ci sia un’elevata rotazione del
giuntive come peso e lotti di produzione. Le mo-
dware indipendent. Il vantaggio principale dell’a-
personale. Nel giro di poche ore il nuovo opera-
dalità di preparazione gestite sono:
dozione di device di nuova generazione dotati di
tore è già operativo.
• per cliente;
sensoristica evoluta e della piattaforma android,
• per articolo (ventilazione – flusso teso);
è lo sfruttamento di strumenti come l’oscillosco-
Di.Vo può essere installato sui terminali di di-
• multi ordine (l’operatore prepara più ordini con-
pio, il chip NFC, fotocamera o scanner e il GPS,
versi vendor per seguire l’evoluzione tecnolo-
in un contesto di collaborazione fra utenti.
gica dei clienti e per utilizzare gli strumenti più
temporaneamente con un unico giro di allesti-
formazione degli operatori di magazzino, soprat-
performanti sul mercato.
mento); • multi articolo;
La soluzione prevede le seguenti componenti:
Di.Vo è multimodale, l’operatore nello svolgere le
• cross docking.
• Intelligenza centralizzata per il dialogo fra Wms
sue attività può utilizzare indifferentemente la
Di.Vo consente di gestire tutte le merceologie
• Package android per il riconoscimento/sintesi
e device; soggette a tracciabilità agroalimentare, attraver-
vocale;
voce, la tastiera e il video, come ad esempio nel caso in cui voglia controllare le informazioni ricevute. Di.Vo convive, inoltre, con altri sistemi in
so la lettura completa dell’etichetta logistica dal-
• Moduli specialistici per le diverse funzioni logi-
Radio Frequenza presenti in magazzino ed è pos-
la quale desume le informazioni necessarie per
stiche (picking, movimentazioni, inventari, etc...);
sibile utilizzarlo parzialmente, ad esempio per
consentire al WMS di agganciare i dati di traccia-
• Console opzionale per la configurazione e il
un’area circoscritta all’interno del magazzino, per
bilità acquisiti tramite DESADV.
controllo dei device di magazzino e per l’imple-
una particolare merceologia e per una conversio-
Prevede modalità di inventario:
mentazione delle notifiche push.
ne graduale del parco attrezzature.
• rotativo o generale • per articolo o per locazione.
CARATTERISTICHE
IL VOICE NON SOLO IN MAGAZZINO
La caratteristica principale del sistema vocale di
L’adozione di sistemi vocali può facilitare la ge-
Supporta l’assegnazione delle conte inventariali
Di.Vo è l’essere “Speaker Indipendent e Word
stione della logistica nei dark store e nei punti di
a diversi utenti in funzione della selezione fatta
Dependent”. È stato costruito utilizzando un pro-
vendita, sempre più orientati all’omnichannel.
(prese/scorte) e del campione da controllare.
filo vocale generico in modo che il sistema, in
Anche l’operatività fra gli scaffali, dall’inventario
Di.Vo è utilizzato anche per le movimentazioni
automatico, riconosca i comandi vocali neutra-
agli ordini, può beneficiare del vantaggio di occhi
interne come navettaggio, stoccaggio, ripristino
lizzando le particolarità della dizione del singolo
e mani libere, consentendo agli addetti una pre-
e trasferimenti tra scorte, permettendo così l’uni-
preparatore. La scelta di avvalersi di un vocabo-
cisione e una velocità ad oggi impensabili. In
ficazione degli strumenti in uso nel centro distri-
lario definito ha aumentato l’efficacia del ricono-
questo modo è possibile riservare ai consumato-
butivo e maggiore flessibilità operativa.
scimento e ha ridotto al minimo il tempo per la
ri maggiori attenzioni.
DICEMBRE 2021 LM 57
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
PICKING
JUNGHEINRICH ITALIANA EKS 412s: MASSIME PRESTAZIONI A TUTTI I LIVELLI • Massime prestazioni di picking oltre 14 metri • Maggiore comfort grazie al nuovo concetto di utilizzo e ad una visibilità ottimale • Ancora più sicurezza grazie ai sistemi di assistenza e protezione personale
L’
EKS 412s Jungheinrich, rappresenta
ticali del suo segmento presenti sul mercato. Con
l’ultima generazione del commissio-
una velocità di sollevamento pari a 0,5 metri al
natore verticale EKS. Con nuovi e
secondo, l’EKS 412s è più veloce del 25% rispetto
numerosi sviluppi, il carrello ha rag-
al modello precedente, che finora era il commis-
giunto prestazioni ancora più eleva-
sionatore verticale più veloce sul mercato.
te mantenendo alta la densità di stoccaggio in piccoli spazi. EKS 412s garantisce la massima
MASSIME PRESTAZIONI
performance in termini di picking nei magazzini
JUNGHEINRICH ITALIANA Contatto aziendale: Marketing&Communications Via Amburgo 1 20088 Rosate MI Telefono 800 368485 www.jungheinrich.it info@jungheinrich.it
58 LM DICEMBRE 2021
a corsie strette fino ad altezze superiori a 14
L’EKS 412s unisce prestazioni ed efficienza ener-
metri.
getica. Grazie all’utilizzo di un motore sincrono a riluttanza a basso consumo, Jungheinrich ha di-
NUOVO MONTANTE A ELEVATE
mezzato le perdite energetiche e aumentato il
PRESTAZIONI
grado di efficienza. Inoltre, nella riprogettazione dell’EKS il peso del mezzo è stato significativa-
L’EKS è dotato di un nuovo montante di solleva-
mente ridotto.
mento telescopico triplo, unico nella sua catego-
Tutto si traduce in un risparmio energetico di
ria. Con più di 14 metri, l’EKS offre la massima
oltre il 10%. Jungheinrich offre l’EKS 412s con
altezza di picking tra tutti i commissionatori ver-
due opzioni di batteria: le comprovate batterie al
I sistemi di assistenza intelligenti assicurano un’elevata sicurezza mantenendo dinamica di guida e prestazioni elevate. Tra questi vi sono il sistema di protezione persone e il sistema anticollisione che, grazie al rilevamento ostacoli mediante laser scanner, fanno sì che l’EKS rispetti le necessarie distanze di sicurezza. In questo modo, si rende possibile l’uso di più veicoli all’interno della stessa corsia stretta. tutte le funzioni si trovano a portata di mano, per questo l’EKS 412s risulta particolarmente fa-
warehouseNAVIGATION
cile da utilizzare. Tutte le informazioni pertinenti possono essere visualizzate dal conducente
Il sistema warehouseNAVIGATION di Jungheinrich
sul grande display a colori. Il nuovo tasto presen-
permette l’aumento di prestazioni ed efficienza.
za risulta facile da utilizzare grazie alla leggerez-
Tramite il software di interfaccia Logistics
za di azionamento. Le finestre aggiuntive nella
Interface di Jungheinrich, il carrello può essere
parete posteriore della cabina forniscono un
integrato con facilità e sicurezza nel sistema
notevole aumento della visibilità.
informatico esistente del cliente. Grazie al sistema con transponder RFID, il mez-
MAGGIORE SICUREZZA
zo rileva la sua posizione attuale all’interno della corsia. Il conducente deve solo dare il coman-
La nuove dinamiche di magazzino nascondono
do di guida o di sollevamento e il carrello si
tanti potenziali pericoli.
sposta automaticamente nel luogo preciso di
Nello sviluppo dell’EKS 412s è stata posta parti-
destinazione secondo un percorso ottimizzato
colare attenzione sul tema della sicurezza.
di marcia in diagonale.
piombo-acido e l’avanzata tecnologia agli ioni di litio. Jungheinrich garantisce che l’EKS possa essere utilizzato per due turni con una sola ricarica della batteria. Ciò consente di risparmiare tempo e ridurre i costi operativi. L’uso della tecnologia agli ioni di litio garantisce prestazioni elevate, una manutenzione pari a zero, un tempo di ricarica veloce e una durata particolarmente lunga della vita utile della batteria.
MASSIMO COMFORT Nello sviluppo dell’EKS sono state considerate le reali necessità dell’operatore. I movimenti di sollevamento fluidi del nuovo montante telescopico, evitano il rischio di collisioni e consentono un lavoro confortevole e performante allo stesso tempo. Grazie al concetto di utilizzo ottimizzato
DICEMBRE 2021 LM 59
DOSSIER 2021 TECNOLOGIE
PICKING
ICAM
LE SOLUZIONI INTELLIGENTI PER IL PICKING MASSIVO E SELETTIVO
G
arantire l’articolo giusto, nelle giuste
profondamente modificando gli scenari produttivi
quantità e condizioni nel posto giu-
e distributivi globali. In un mercato che chiede sem-
sto, nei tempi desiderati, nelle ma-
pre maggiore velocità, adattabilità e riduzione dei
ni del giusto utente e al costo più
costi, la logistica di magazzino è perennemente
basso: è questa la principale sfida
sotto pressione: evadere ordini in tempi brevi, sen-
che le aziende sono chiamate a fronteggiare oggi
za errori e al costo più basso è essenziale per la
e che le soluzioni intelligenti 4.0 per il picking mas-
competitività aziendale.
ICAM
sivo e selettivo di ICAM, azienda specializzata
L’automazione e la digitalizzazione dei processi di
nella progettazione di sistemi automatici per lo
picking, rappresentano una tappa obbligata per le
Contatto aziendale: Giuseppe Bianco
stoccaggio, la distribuzione e la vendita di materia-
aziende perché sono tra quelli che assorbono la
li e merci, consentono di risolvere
maggior quantità dei costi operativi. La corretta
S.P. 237 delle Grotte 70017 Putignano BA Telefono 080 4911377 Fax 080 4911529 marketing@icamonline.eu www.icamonline.eu
60 LM DICEMBRE 2021
modalità di allestimento ordini, siano essi destina-
LE NUOVE SFIDE PER IL PICKING
ti a reparti interni o clienti finali, difatti, non condiziona solo la continuità e l’efficienza operativa, ma
La crescente complessità della domanda e la dif-
anche il livello di servizio offerto, la redditività e la
fusione del paradigma dell’omnicanalità stanno
reputazione aziendale.
Sia che si tratti di contesti produttivi o distributivi,
colonna di stoccaggio, SILOL e SILOXL, e 2 model-
un errore di prelievo non comporta solo una serie
li multi-colonna, SILO² e SILO Plus. Nei magazzini
di azioni correttive con conseguente incremento
multi-colonna, la possibilità di collocare 2 o più
dei costi, ma anche incongruenze inventariali, ral-
baie di prelievo / deposito affiancate, incrementa
lentamenti o fermi delle attività e inevitabili ritardi
notevolmente l’efficienza operativa durante le atti-
di consegna al cliente finale.
vità di picking perché consente di ridurre o addirit-
Da qui, l’esigenza di dotarsi di soluzioni di picking
tura azzerare il tempo di attesa dell’operatore: men-
smart, in grado di rispondere in maniera appro-
tre l’operatore effettua il prelievo dei materiali da una
priata alle diverse esigenze aziendali. Quando
baia, il sistema di movimentazione procede con la
l’obiettivo principale da raggiungere è l’aumento
successiva missione nella baia vicina.
del pick-to-rate, è preferibile dotarsi di sistemi che
In più, la possibilità di installare più baie in maniera
consentano un picking massivo, senza però trala-
contrapposta o su livelli differenti, consente ad
LE SOLUZIONI INTELLIGENTI PER IL
sciare l’accuratezza.
operatori di reparti diversi, di accedere al materiale
PICKING SELETTIVO
Quando, invece, l’obiettivo è quello di consentire
stoccato all’interno dello stesso SILO restando
l’accesso a determinati articoli solo ad utenti auto-
nella propria postazione.
Per abilitare il picking selettivo di singoli articoli
rizzati; certificare l’avvenuta consegna di materiali
L’integrazione di optional innovativi incrementa ul-
è possibile integrare l’innovativo dispositivo SLOT
come DPI; abilitare corrieri e fornitori a consegnare
teriormente la velocità e l’accuratezza in fase di
(Smart LOcking Tool) alle baie di prelievo/deposito
/ ritirare merce anche al di fuori degli orari lavora-
picking, condizione necessaria per soddisfare le
dei magazzini multi-colonna SILO: la possibilità di
tivi, il sistema di prelievo da implementare deve
nuove esigenze di mercato:
affiancare a una o più baie standard una baia SLOT,
essere necessariamente di tipo selettivo.
• IRIDE: il sistema multimediale e interattivo che
trasforma i magazzini SILO in innovativi sistemi per
guida l’operatore durante tutto il processo di picking:
la distribuzione sicura di materiali aziendali diversi
LE SOLUZIONI INTELLIGENTI DI ICAM
un fascio di luce colorata (Light Picking Guide) illu-
in modalità self-service, h 24/7.
PER UN PICKING MASSIVO RAPIDO,
mina lo scomparto contenente il materiale da ge-
L’offerta di ICAM per il picking selettivo si comple-
ERGONOMICO ED EFFICIENTE
stire e tutte le informazioni necessarie vengono
ta con SafeBox, la prima soluzione self-service
proiettate sul cruscotto digitale (Head-up Digital
per lo stoccaggio ad alta densità, la distribuzione,
L’offerta di ICAM a supporto del picking massivo
Dashboard), di fronte l’operatore che potrà intera-
la restituzione, il replenishment intelligente, h24/7,
include la più vasta gamma di magazzini vertica-
gire con esse modificando, in real-time, le quantità
di materiali ad elevata rotazione o di alto valore,
li automatici. 4 modelli, ciascuno dei quali consen-
da prelevare o depositare, confermare o cancellare
anche di grandi dimensioni e peso, tutti all’interno
te di gestire materiali diversi: 2 modelli a singola
l’operazione grazie alla pulsantiera presente in ba-
della stessa macchina, in pochi m², superando i
ia (Active Control), senza la necessità di recarsi a
limiti dei tradizionali distributori automatici indu-
bordo PC.
striali. Grazie all’integrazione via API con piatta-
• Smart Vision: grazie a sofisticati algoritmi di
forme di fornitori e corrieri, SafeBox abilita la
Image Processing e a una telecamera che consen-
Supply Chain Collaboration: le informazioni ven-
te la rilevazione della superficie del vassoio e la
gono condivise in real-time e i processi sincroniz-
lettura di un QR code posizionato sul lato superio-
zati pe allineare il work-flow interno con il flusso
re di ogni articolo stoccato, garantisce il corretto
dei rifornimenti, sia in termini quantitativi che di
prelievo o deposito e la giusta allocazione del vas-
tempistiche di consegna. Che si tratti di un ope-
soio all’interno della macchina, segnalando even-
ratore che deve ritirare o restituire un articolo, di
tuali anomalie.
un fornitore che deve ripristinare le scorte, o di un
• Interfacciamento di robot antropomorfi e cobot
corriere che deve consegnare un pacco, con Sa-
ai magazzini SILO libera gli operatori da attività
feBox ciascun utente fa tutto da sé, h 24/7, acce-
ripetitive e a basso valore aggiunto, permettendo
dendo ai soli scompartimenti per i quali è stato
la realizzazione di isole robotizzate di Pick&Place
precedentemente autorizzato.
DICEMBRE 2021 LM 61
Trasporti e servizi logistici
A colloquio con: LAMBERTO RIGHI, nuovo Amministratore Delegato di AIR OCEAN CARGO; CLAUDIO TORCHIA, Direttore Generale del GRUPPO SAMAG HOLDING, e CLAUDIO ZAVARDINO, Vicepresidente di AIR OCEAN CARGO nonché membro del CdA di SAMAG HOLDING LOGISTICS
Una visione integrata per spedizioni e logistica Lamberto Righi
Con un accordo che ne integra le quote al 100%, Air Ocean Cargo entra a far parte di Samag Holding Logistics. L’operatività dell’azienda acquisita rimane invariata ma il rispettivo punto di vista sul mercato raddoppia: il gruppo potrà infatti formulare un’offerta totalmente integrata per la gestione della supply chain, dove logistica, spedizioni e trasporto si affiancano anche ai servizi trasversali da sempre nel DNA di Samag H.L., come la gestione e la formazione del personale Claudio Torchia
A
ottobre, Samag Holding Logistics ha completato l’acquisizione di Air Ocean Cargo, società certificata IATA, attiva nel settore dei servizi di spedizione e trasporto di merci per conto terzi - nazionali e internazionali - marittimi, terrestri e aerei; un’operazione che segue di pochi mesi l’acquisizione di BLG Logistics Solutions Italia, avvenuta a inizio 2021. Per Samag H.L.
quindi la logistica si affianca a spedizioni e trasporti, e la visione nazionale si allarga al mondo intero. Per capire meglio questa operazione e le conseguenze che comporta, cerchiamo di descrivere i mondi in cui stanno operando le aziende protagoniste di questo accordo e quali sono le sfide a cui devono rispondere,
Claudio Zavardino
62 LM DICEMBRE 2021
insieme ai loro clienti.
Logistica Management: Oggi e in generale nel post pandemia sono
just in time e una nuova attenzione alla gestione delle scorte. Fino a
tanti i temi all’ordine del giorno: le difficoltà di approvvigionamento
pochi anni fa infatti il magazzino veniva considerato come un costo
di materie prime e componenti, la crisi dei noli, l’impatto di tutti
da tagliare, soprattutto a fronte dell’enorme disponibilità di servizi di
questi fenomeni sulla supply chain. Com’è la situazione dal punto
trasporto. Con la chiusura di porti e aeroporti, e il rallentamento delle
di vista di Air Ocean Cargo?
spedizioni internazionali, le scorte presenti si sono rivelate insufficienti, dimostrando così il valore di un diverso tipo di gestione. E lo dimo-
Claudio Zavardino: Abbiamo visto negli ultimi anni una significativa
strano anche i prezzi di affitto o di acquisto degli edifici logistici, a
evoluzione. Probabilmente ricorderete il fallimento del gruppo navale
maggior ragione se di buona qualità. Considerando che il virus anco-
Hanjin, circa sei anni fa. All’epoca infatti il trasporto internazionale
ra non ha esaurito la sua presa, questa tendenza è ancora molto so-
costava e valeva pochissimo: effetto tra l’altro di una sorta di accordo
lida e non si intravede affatto un ritorno allo status ante. E solo una
internazionale che comportava un sostanziale allineamento dei prez-
buona logistica può gestire al meglio questo processo.
zi, dapprima al ribasso, ma più recentemente al rialzo. Da qualche tempo infatti le compagnie navali hanno scoperto il gioco della do-
Lamberto Righi: Comunque, al di là delle opportunità che le nuove
manda e dell’offerta, e le tariffe di trasporto sono aumentate di quasi
situazioni possono portare, che nascono dalla capacità di intravedere
dieci volte. Un andamento che però non potrà proseguire all’infinito.
degli sbocchi applicativi interessanti oltre le difficoltà del momento, a
Tra ribasso e rialzo, la virtù come sempre sta nel mezzo: nei prossimi
mio avviso quello che il mercato chiede davvero oggi è soprattutto
mesi penso che si lavorerà a livello internazionale per trovare un nuo-
stabilità. Ai clienti oggi bisogna avere la forza di dare continuità e vi-
vo equilibrio, che sicuramente consentirà in generale di lavorare meglio
sibilità su tutto l’arco della supply chain: da parte di Samag H.L. questo
e di evitare un impatto negativo sul business delle aziende e delle
significa non solo continuare a seguire il cliente attuale con il servizio
nazioni. D’altro canto molti clienti, viste le difficoltà di trasporto degli
di sempre, cosa relativamente facile, quanto piuttosto ampliare questa
ultimi due anni, hanno valutato opzioni produttive più prossime ai
visione anche a ciò che accade al di fuori del magazzino, dove comin-
mercato europei, rispetto a quelle già insediate nei paesi asiatici. Tra
cia la rete dei traffici e degli scambi fra Paesi diversi. E per questo
rilocalizzazione e nuovi equilibri internazionali, siamo in un momento
contiamo sulla collaborazione con AOC, che ci consente di guardare
di cambiamento importante: ma la crisi è sempre la culla del talento.
a queste nuove opportunità di mercato con altrettanta fiducia e di
Credo che questo sia il momento delle occasioni. L’accordo con Samag
offrire ai clienti, sia a quelli già attivi che ai potenziali, un approccio
H.L. mette entrambe le aziende nella condizione di coglierle in modo
totalmente orientato alla continuità di servizio, con cui ci aspettiamo
più ampio.
di poter rafforzare molto la fidelizzazione e la robustezza del rapporto.
LM: E agli occhi di Samag H.L., qual è la situazione? Come si pre-
LM: Restiamo ancora sulle premesse e delineiamo i profili delle
senta il vostro mercato e che cosa chiede in questo momento?
aziende protagoniste, cominciando da Samag H.L. e dalla sua Holding.
Claudio Torchia: Il mercato chiede tutto! Innanzitutto, negli ultimi diciotto mesi la logistica è sostanzialmente esplosa, ricevendo un rico-
LR: Alle origini c’è Samag H.L., che è nata circa vent’anni fa nel mondo
noscimento del ruolo che svolge non solo come settore terziario, ma
delle cooperative e dei cosiddetti servizi di “facchinaggio”: da un lato
in riferimento a tutti i settori dell’economia. Come detto, abbiamo ri-
queste sono tuttora le solide basi su cui costruiamo la nostra attività,
scontrato un’inevitabile frenata sulla parte di spedizioni internaziona-
con clienti che sono con noi fin da allora, dall’altro bisogna rimuovere
li, perché il mondo si è fermato. Ma la nostra impressione è che tutto
del tutto l’idea di basso valore aggiunto che questo termine porta con
stia ripartendo: sia lato import, che lato export. Anzi riscontriamo da
sé. Forse fino a ieri la competizione si poteva giocare sul costo della
parte di tanti soggetti un vero e proprio entusiasmo: e questo riguarda
manodopera, e soprattutto si poteva vincere abbassando questo
sia i nostri clienti, che quelli derivanti dalle nuove acquisizioni, con
costo fino dove possibile, e anche oltre; ma oggi sicuramente non è
tante opportunità che stiamo già cercando di esplorare.
più così. L’operatore logistico non vince più se è abile a comprare i
Lato magazzino, in particolare, abbiamo assistito negli ultimi mesi ad
servizi di manodopera, ma solo se organizza i processi all’insegna di
un fenomeno altrettanto interessante: la rivisitazione del concetto di
qualità, competitività e compliance. Questo è l’orientamento che gli
DICEMBRE 2021 LM 63
Trasporti e servizi logistici
imprenditori di Samag H.L. hanno sempre perseguito e l’ottica nella
sponsor della squadra di basket. Da qui abbiamo aggiunto altri setto-
quale sono condotte tutte le operazioni degli ultimi anni, che puntano
ri di mercato e altre nicchie, supportando tali servizi con nuove aree
ad ampliare la qualità e la gamma dei servizi offerti, indipendentemen-
logistiche: al momento la sede è a Pioltello con un magazzino di otto-
te dal fatto che siano erogati attraverso Samag H.L. o un’altra delle
mila mq, cinquemila mq di piazzale e quattromila mq di uffici, dotato
sue società. In questo senso Samag H.L. ha dato il via ad una serie di
di svariate facilities quali celle frigo e freezer, oltre ad un sistema di
acquisizioni, dapprima di aziende del panorama logistico caratteriz-
sicurezza estremamente avanzato.
zate da una visione comune, arrivando poi ad aziende di trasporto e completando il percorso oggi con Air Ocean Cargo. Per tutte queste
Con i nostri servizi, che ripeto sono orientati ad un concetto di qualità
ragioni, Samag H.L. oggi non è più solo un provider logistico: è la ca-
non comune nel settore, abbiamo diversificato molto le aree di attivi-
pogruppo di una holding, Samag Holding Logistics, che si occupa di
tà. E quando è arrivata la pandemia, che ha sostanzialmente bloccato
logistica a 360 gradi grazie anche all’attività delle controllate. Per i
il fashion, abbiamo seguito l’evoluzione del mercato a seguito delle
servizi di trasporto e distribuzione infatti abbiamo Cedica; poi c’è Samag
nuove richieste. Ad esempio Macron, nota per l’abbigliamento sporti-
Tech, che si occupa di tutti i servizi ICT: e soprattutto, diamo molta
vo, o Golden Season, che produce abbigliamento e attrezzature tec-
importanza alla gestione del lavoro e alla formazione. CBS Lavoro
niche, hanno cominciato a diversificare la produzione per fornire
infatti è la nostra agenzia per il lavoro interna che si occupa di ricerca,
mascherine e altri dispositivi di protezione individuale. Per trasportar-
selezione e somministrazione adattandosi alla flessibilità richiesta dai
li, lo scorso anno abbiamo affittato dodici voli privati, mentre quest’an-
processi logistici. Infine Idia è la società che si occupa di formazione
no abbiamo anche partecipato ad un progetto per STMicro, che ab-
specifica, un aspetto assolutamente fondamentale nello scenario
biamo supportato con i nostri spazi e il nostro know how, per il quale
attuale. I nostri magazzini infatti dispongono di un allestimento tec-
abbiamo utilizzato l’Antonov An-225, l’aereo più grande del mondo,
nologico sempre più raffinato, con automazione, IT e sistemi RF per
attualmente utilizzato per il trasporto merci.
la raccolta dati, processi di gestione avanzati: ed è in questo modo
Crescere, diversificare, cogliere le occasioni va bene: ma dobbiamo
che la logistica ha smesso di essere quella voce di costo su cui cer-
anche guardare avanti e prepararci per uno scenario futuro, con tutte
care di risparmiare, bensì è diventata un asset di servizio in grado di
le sue evoluzioni. Nel frattempo infatti molti dei miei clienti mi chiede-
portare risultati ed efficienza su tutta l’azienda.
vano di ampliare il servizio sul fronte logistico, con la stessa qualità delle spedizioni. Logistica e spedizioni infatti sono due cose del tutto
LM: E la storia di Air Ocean Cargo? La leggiamo nelle parole che
diverse, ma possono avere dei punti di contatto. Ed è su questa dire-
compongono la sua ragione sociale?
zione che abbiamo cominciato a lavorare con il gruppo Samag H.L. e a riflettere su quella che poteva essere una prospettiva comune.
CZ: Air, certamente, perché siamo nati con una prima sede in zona Malpensa come spedizionieri internazionali; Ocean, l’abbiamo aggiun-
LM: Quali sono questi punti di contatto? Sono sovrapposizioni o
to per far capire che i nostri servizi non includevano solo la via aerea;
complementarità?
Cargo naturalmente indicava l’area di attività. L’intento con cui ho fondato questa realtà, a soli 28 anni – non è facile per un giovane
CZ: Il principale punto di contatto è la qualità del servizio; la principale
farsi largo in un mondo a tutt’oggi ancora molto padronale - era dare
complementarità è l’intenzione di chiudere tutta la catena aggiungen-
ai clienti una modalità di collaborazione che a mio avviso doveva es-
do un importante anello mancante. Per conto mio sono particolar-
sere diversa da quello che si poteva trovare in un “semplice” servizio
mente soddisfatto di questo accordo perché, come Air Ocean Cargo,
di spedizioni. Anche per questo, dopo aver lavorato per alcune società
sto da sempre portando avanti un certo tipo di messaggio, e con
primarie, ho sentito la necessità di realizzare questi obiettivi con una
questa operazione è il messaggio ad essere garantito; mentre non
mia realtà, che ho fondato e plasmato con un approccio sempre ori-
avrebbe potuto esserlo se l’azienda acquirente fosse stata un altro
ginale. Le collaborazioni nel mondo della moda, ad esempio, si sono
spedizioniere, perché si sarebbero verificate delle vere sovrapposizio-
via via approfondite e ampliate, con una prima esperienza importante
ni, se non conflitti di vedute.
per Dolce&Gabbana, e via via per altri marchi di rilievo fino ad arrivare
La complementarità, invece, è il valore principale di questa operazione:
ad Armani e ad un progetto di ampio respiro che ci ha anche visti gold
AOC manterrà in toto la sua indipendenza e l’autonomia operativa,
64 LM DICEMBRE 2021
mentre Samag H.L. in questo modo acquista il respiro internazionale
spedizioni. Solo la parte dirigenziale verrà arricchita con i manager di
che prima non aveva. Con Samag H.L. tra l’altro abbiamo cominciato
Samag H.L., portatori del messaggio che sta alla base di questa ope-
a collaborare anche prima di chiudere l’accordo, usufruendo dei tool
razione.
che l’azienda poteva offrirci, e ci siamo trovati subito in linea su tutto. LM: Infatti Lamberto Righi sarà il nuovo AD della “creatura” di ClauCT: Sottolineo l’aspetto dell’autonomia anche dal punto di vista socie-
dio Zavardino. È un avvicendamento subìto, o ci sono valori più
tario: non parliamo infatti di incorporazione, bensì di acquisizione del
profondi che vi uniscono?
100% delle quote di AOC. In questo modo AOC rimane visibile sul mercato esattamente come prima, con il proprio logo aziendale, le
LR: Come vicepresidente e responsabile della parte commerciale-o-
proprie risorse e strutture, senza modificare in alcun modo la sua
perativa del gruppo, Claudio Zavardino ci sarà sempre, per i suoi
operatività. Questo è uno dei cardini dell’operazione ed è importante
clienti e per la sua squadra; di certo non perderà di vista la sua crea-
che il messaggio arrivi forte e chiaro al mercato. Le due entità non
tura. Da parte mia sono portatore di altre competenze, che comunque
verranno fuse insieme, non perderanno la loro identità: utilizzeranno
vanno integrate nella nuova realtà. È opportuno infatti che vi sia una
in modo sinergico i rispettivi servizi, che coprono punti diversi di una
figura con il compito di portare una nuova visione nella società acqui-
stessa catena. Da parte nostra, chiunque faccia logistica con noi potrà
sita, soprattutto se questa operazione rientra in una strategia più
cominciare a valutare un servizio di spedizione in collaborazione con
ampia. Indipendentemente dal suo ruolo o nome, questa figura deve
AOC. Viceversa, un cliente di AOC potrebbe beneficiare di un servizio
farsi portavoce del percorso e dell’obiettivo che il gruppo intende
importante a livello di gestione della supply chain sul territorio, come
conseguire. Questo è il mio ruolo: da parte mia porto non tanto un’an-
logistica o distribuzione: in questo caso si potrà coinvolgere Samag
zianità di servizio quanto soprattutto una storicità della strategia di
H.L. per uno sviluppo ad hoc, sotto la guida di un “capo progetto” AOC,
gruppo; conosco il percorso che Samag H.L. ha compiuto fino ad
che rimarrà come unico referente agli occhi del cliente.
oggi e l’idea che vuole realizzare. Quindi cercherò di sviluppare all’in-
Siamo tuttavia consapevoli che operare in modo trasversale può anche
terno di AOC quelle competenze che ad oggi AOC non ha avuto biso-
non essere un passo immediato: spesso è più facile lavorare vertical-
gno di perseguire pienamente. Di certo non dovrò insegnare a Claudio
mente e muoversi al chiuso dei propri silos, anche all’interno della
il suo mestiere, però se lasciamo gli uffici per entrare nei magazzini,
stessa azienda. Le prime attività svolte insieme però hanno dato
forse qualcosa di buono lo possiamo portare, soprattutto per conqui-
esito molto positivo e quindi siamo molto fiduciosi sulla nostra capa-
stare quelli che ancora non sono clienti di logistica ma che facilmen-
cità di collaborare in modo coerente lungo tutta la catena.
te potrebbero diventarlo.
CZ: Logistica e spedizioni, abbiamo detto, non sono affatto la stessa
Ma tutto questo ha una base ancora più solida, anche se fatta di asset
cosa, ma possono essere strettamente complementari, meglio anco-
intangibili. Le due aziende perseguono gli stessi valori: competenza e
ra se gestite sulla base di un comune sentire. L’autonomia operativa
affidabilità delle persone, qualità del servizio, creazione di rapporti di
di AOC è garantita, le due aziende non dovranno stravolgere chissà
fiducia con il cliente. Gli obiettivi di business – consolidamento e
cosa nei rispettivi processi, ma potranno godere di una positiva inie-
ampliamento del mercato – saranno perseguiti sulla base di questa
zione di idee e soluzioni, che potranno arricchire notevolmente la
affinità, grazie alla quale siamo sicuri di poter collaborare al meglio
propria offerta, per l’uno in termini di servizi logistici, per l’altro come
per rafforzare ulteriormente la posizione del gruppo sul panorama
internazionalizzazione e apertura al mondo attraverso il servizio di
logistico italiano e internazionale.
DICEMBRE 2021 LM 65
Management di JACOPO COLOMBO, ALBACHIARA BOFFELLI, MATTEO KALCHSCHMIDT Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
La digitalizzazione del procurement Un nuovo studio, presentato in questo articolo, ha invece la finalità di espandere la valutazione delle implicazioni organizzative della digitalizzazione, concentrando l’analisi sull’area del procurement, ossia la funzione che sostanzialmente si occupa della ricerca, approvvigionamento e accettazione di beni o servizi da fonti esterne e della gestione dei fornitori
66 LM DICEMBRE 2021
L
a rivoluzione digitale abilitata dalle tecnologie dell’Industria 4.0 ha il potenziale per portare nuovo valore e cam-
AZIENDA
SETTORE
DIMENSIONE UFFICIO PROCUREMENT (N. di dipendenti)
DIMENSIONE AZIENDA (N. di dipendenti)
A
Alimentare
11 - 50
>250
B
Manifatturiero
1 - 10
>250
C
Telecomunicazioni
>250
>250
D
Service
11 - 50
>250
biamenti per le organizzazioni che la abbracciano, non solo a livello complessivo, ma anche per le singole unità
e funzioni che la compongono. La digitalizzazione della produzione è sicuramente stata al centro dei riflettori e il suo potenziale è ormai noto e consolidato. Tuttavia, le applicazioni dell’Industria 4.0 non si limitano solamente alla produzione, ma possono interessare anche altre aree aziendali. Tra queste, una delle aree maggiormente interessanti è il procurement, ossia la funzione che sostanzialmente si occupa della ricerca, approvvigionamento e accettazione
Tabella 1. Dettaglio delle aziende analizzate
di beni o servizi da fonti esterne e della gestione dei fornitori. Creando un parallelismo con l’ambiente produttivo, il primo interroga-
IL PROGETTO DI RICERCA
tivo da affrontare è quali tecnologie trovino impiego e con quali finalità. Secondariamente, così come accade per l’ambiente pro-
Il progetto di ricerca ha previsto una raccolta dei dati effettuata
duttivo, ci si può domandare se, oltre ai potenziali impatti per le
tramite interviste, ed ha permesso di analizzare quattro casi pro-
performance dei processi, possano esserci delle implicazioni anche
venienti da differenti settori produttivi, come mostrato in Tabella 1.
per la forza lavoro.
Queste quattro aziende sono state scelte in quanto hanno già raggiunto un livello di maturità tecnologica tale da poter identifica-
Una ricerca condotta dal WAVE Lab del Dipartimento di Ingegneria
re i primi impatti a livello organizzativo. Inoltre, mentre le aziende
Gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell’Università
A e B provengono da contesti produttivi, le aziende C e D operano
degli Studi di Bergamo ha evidenziato come in presenza di una adeguata gestione e implementazione, la digitalizzazione abbia il potenziale per abilitare il potenziamento professionale degli operatori, con possibile incremento del grado di autonomia decisionale e dell’ampiezza
LO STUDIO SI È FOCALIZZATO PRINCIPALMENTE SUL COMPRENDERNE L’ORIENTAMENTO, ovvero se le applicazioni fossero state introdotte con lo scopo di automatizzare attività del processo o se avessero la finalità di supportare l’operatività del team (o entrambi gli scopi simultaneamente)
nei servizi, permettendo di valutare gli impatti in contesti diversi. Similmente a quanto realizzato per lo studio incentrato sulla valutazione degli impatti delle tecnologie 4.0 sull’organizzazione a livello produttivo, questo progetto ha valutato in fase iniziale le diverse scelte tecno-
delle mansioni. Le applicazioni introdotte hanno infatti semplifica-
logiche delle aziende selezionate, analizzando poi le implicazioni a
to il contenuto delle attività, rendendo le operazioni maggiormente
livello di ruoli e mansioni (sia a livello manageriale sia operativo) e
chiare e semplici e fornendo allo stesso tempo un supporto agli
sulle performance di processo. Prima di addentrarsi nella ricerca
operatori per prendere decisioni corrette e ridurre il rischio di erro-
sugli effetti della digitalizzazione, il progetto, attraverso interviste
re. Lo studio aveva l’obiettivo di identificare potenziali percorsi di
condotte con 20 aziende, ha voluto ridefinire il processo di procu-
sviluppo professionale dei lavoratori, definendone le principali ca-
rement, identificando i principali livelli e le attività che lo caratteriz-
ratteristiche e i cambiamenti rilevanti in termini di competenze e
zano. Per quanto riguarda le scelte tecnologiche, lo studio si è fo-
modalità di lavoro. Allo stesso tempo, la ricerca mirava a compren-
calizzato principalmente sul comprenderne l’orientamento, ovvero
dere come le aziende possano agevolare tale percorso di innova-
se le applicazioni fossero state introdotte con lo scopo di automa-
zione organizzativa (Cimini et al., 2020).
tizzare attività del processo o se avessero la finalità di supportare l’operatività del team (o entrambi gli scopi simultaneamente). Re-
Un nuovo studio, presentato in questo articolo, ha invece la finalità
lativamente alla modalità di lavoro, eventuali cambiamenti sono
di espandere la valutazione delle implicazioni organizzative della
stati valutati a livello di numero di mansioni svolte e grado di auto-
digitalizzazione, concentrando l’analisi sull’area del procurement.
nomia decisionale nello svolgimento dell’attività.
DICEMBRE 2021 LM 67
Management
INVESTIMENTI TECNOLOGICI: APPLICAZIONI E Input
FINALITÀ
Output
Per ogni livello del processo è stato possibile identificare quali
STRATEGIC
applicazioni siano state introdotte e la finalità di introduzione. I risultati mostrano che la digitalizzazione del procurement, similmen-
TACTICAL
te a quanto accade in produzione, può essere finalizzata all’automazione o al supporto delle attività. Laddove le tecnologie sono state introdotte principalmente per l’automazione di attività come
Input Output
Input Output
automazione degli ordini, analisi automatizzata delle RFQ (request for quotation) o RPA (robot process automation) si definisce un orientamento all’automazione. Viceversa, quando le tecnologie vengono impiegate per il supporto di attività, abilitando nuove
OPERATIONAL
possibilità attraverso tool come intelligenza artificiale e cognitiva, Figura 1 - Schema del processo di procurement
strumenti predittivi di prezzi e costi o tecnologia multi-agente per l’identificazione e la selezione dei fornitori, si definisce un orientamento all’augmentation. Infine, in presenza di entrambi gli orienta-
IL PROCESSO DI PROCUREMENT L’attività preliminare del progetto di ricerca è stata incentrata sulla
menti in misura equa si definisce un orientamento ibrido.
AZIENDA
Strategico
Tattico
Operativo
A
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’automazione
B
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’automazione
C
Orientamento all’augmentation
Orientamento ibrido
Orientamento all’automazione
D
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’augmentation
Orientamento all’automazione
definizione del processo di procurement. Dal momento che la fase successiva dello studio aveva l’obiettivo di valutare le differenti scelte tecnologiche ricollegandole anche alle fasi del processo, è stato ritenuto opportuno comprendere quali fossero i reali livelli e
PROCESSO DI PROCUREMENT - LIVELLI
le attività caratterizzanti il processo. La struttura generale emergente dalle interviste, riportata in Figura 1, è un modello circolare caratterizzato da 3 livelli principali: strategico, tattico e operativo. Al di là delle specificità dei singoli casi,
Tabella 3.
è stato possibile ricondurre le principali attività del processo ai 3 Rispetto a quanto definito per l’ambiente produttivo, nel caso del
livelli, come mostrato in Tabella 2.
procurement è stato possibile ricondurre i diversi orientamenti ai LIVELLO
ATTIVITÀ
Strategico
Previsioni, piani e fabbisogni Analisi delle specifiche Analisi di mercato Sviluppo strategico
Tattico
Identificazione dei fornitori Selezione dei fornitori Valutazione dei fornitori Analisi dei costi Negoziazione e contratto
Operativo
Preparazione dell’ordine, approvazione e gestione problemi Ricezione e ispezione Pagamento e liquidazione fattura Valutazione delle performance
Tabella 2 -Il processo di procurement
68 LM DICEMBRE 2021
livelli del processo. La Tabella 3 mostra le scelte tecnologiche adottate dalle aziende analizzate, riferendole ai diversi livelli del processo precedentemente introdotti. I risultati mostrano una tendenza comune nelle scelte tecnologiche. A livello strategico, è prevalente la tendenza a investire in tecnologie volte a supportare e aumentare le capacità delle persone nel prendere decisioni strategiche. Tutti i casi analizzati hanno infatti riportato l’introduzione di piattaforme specifiche per il procurement, interconnesse con i propri software Enterprise Resource Planning (ERP) e finalizzate a migliorare lo scambio di informazioni, anche
nelle interazioni con i propri fornitori strategici. Inoltre, i risultati
mento interni, con la creazione di team inter-funzionali per coinvol-
mostrano un ampio uso dell’intelligenza artificiale e cognitiva, ap-
gere stakeholder di diversi dipartimenti.
plicazioni volte a scambiare dati in tempo reale con fornitori e clienti, market intelligence e strumenti predittivi di prezzi e costi. A
In termini di collaborazione esterna, i risultati mostrano che la di-
livello tattico, prevale la propensione a introdurre tecnologie orien-
gitalizzazione può sostenere la collaborazione con fornitori e clien-
tate all’augmentation, grazie all’utilizzo di applicazioni avanzate per
ti principalmente grazie alla capacità di scambiare dati in tempo
la gestione e il monitoraggio dei fornitori a supporto delle attività
reale e all’automazione di alcune attività, rendendo il meccanismo
di scouting e valutazione.
di collaborazione più flessibile ed efficiente. Ad esempio, grazie
Tuttavia, l’automazione è ancora presente, anche se generalmente
all’innovazione digitale è ora possibile condividere informazioni con
meno sviluppata. L’azienda C mostra una maggiore applicazione
i fornitori che aiutano a pianificare le produzioni, o ancora, attraver-
di tecnologie di automazione a livello tattico grazie alla presenza
so l’utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento si facilitano
di strumenti per gestire la negoziazione e la definizione dei contrat-
le dinamiche collaborative con i fornitori strategici.
ti in modo automatico, rendendo l’orientamento dell’azienda ibrido. A livello operativo, il focus è sulle tecnologie di automazione. Le
DIGITALIZZAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL
applicazioni introdotte riguardano principalmente la raccolta e
PROCUREMENT: L’IMPATTO SU RUOLI OPERATIVI
l’inserimento di dati e l’automazione di attività di routine, al fine di ridurre gli errori umani e liberare risorse umane da attività non a
La digitalizzazione apre nuove possibilità di evoluzione professiona-
valore aggiunto.
le nel procurement, sia considerando le figure manageriale sia quelle operative. Tale evoluzione viene valutata in termini di autonomia
DIGITALIZZAZIONE E LE NUOVE POSSIBILITÀ PER
decisionale, ampiezza delle mansioni e competenze richieste.
LA COLLABORAZIONE INTRA/EXTRA AZIENDALE
Grazie alla maggiore disponibilità di informazioni e al controllo fornito dalle applicazioni digitali che riducono il margine di errore,
Lo studio degli impatti della digitalizzazione ha preso in esame la
gli operatori (i buyer) sono ora in grado di prendere decisioni più
collaborazione come prima variabile organizzativa potenzialmente
autonome durante lo svolgimento dei loro compiti, con un genera-
interessata. In particolar modo, sono state valutate le implicazioni
le aumento risultante dell’autonomia decisionale. In termini di
a livello di collaborazione interna (tra procurement e altri diparti-
ampiezza delle mansioni, l’effetto è più vario. Laddove a livello
menti interni) ed esterna (tra procu-
operativo vi è un’automazione molto
rement e fornitori e clienti).
spinta, è possibile che si verifichi una
I risultati mostrano innanzitutto che tutte le aziende analizzate scambiano dati internamente con altre fun-
I risultati mostrano che la digitalizzazione PUÒ SOSTENERE LA COLLABORAZIONE CON FORNITORI E CLIENTI PRINCIPALMENTE grazie alla capacità di scambiare dati in tempo reale e all’automazione di alcune attività
zioni, ma questa interazione non è principalmente basata su tecnologie
riduzione dell’ampiezza. Tuttavia, quando l’automazione di attività non a valore aggiunto è accompagnata da uno spostamento delle risorse umane verso mansioni dal contenuto maggiormente strategico (dove
digitali innovative. Lo scambio interno di informazioni avviene
la componente umana è fondamentale), è possibile riscontrare un
principalmente attraverso il sistema ERP dell’azienda, qui conside-
aumento dell’ampiezza delle mansioni. L’effetto non è dunque de-
rato come un’applicazione abilitante e non propriamente relativa al
terministico ed è influenzato dalle scelte organizzative delle singo-
mondo Industria 4.0. Tuttavia, è stato evidenziato un aumento
le aziende, tuttavia, in caso di adeguata implementazione, esistono
della collaborazione come effetto indiretto della digitalizzazione:
possibilità di sviluppo professionale per le figure operative. L’evo-
se nei casi analizzati non sono state riscontrate particolari appli-
luzione professionale non avviene in modo immediato e spontaneo,
cazioni 4.0 in grado di supportare la collaborazione tra procurement
ma deve essere facilitata dall’azienda attraverso una serie di azio-
e altre funzioni, è pur vero che l’implementazione stessa della digi-
ni preventive, specialmente formative. L’evoluzione implica infatti
talizzazione ha richiesto grandi sforzi di collaborazione e coordina-
anche un cambiamento delle competenze richieste. Il passaggio
DICEMBRE 2021 LM 69
Management
ad attività più strategiche e interdisciplinari porta ad un aumento
fornitori. In presenza di investimenti (a livello tattico) mirati a sup-
delle competenze sia tecniche che soft. La digitalizzazione richiede
portare la valutazione e selezione dei fornitori, i manager intervi-
ovviamente anche lo sviluppo di competenze digitali per poter in-
stati evidenziano la possibilità di definire un parco fornitori di qua-
teragire e utilizzare correttamente le nuove tecnologie. I risultati
lità superiore, ottenendo di conseguenza un miglioramento della
non mostrano particolari difficoltà per gli operatori da questo
qualità delle forniture, con una riduzione degli errori e dei ritardi da
punto di vista, in quanto anche le attività pre-digitalizzazione 4.0
parte dei fornitori. In presenza di investimenti di augmentation si
prevedevano l’utilizzo di tecnologie digitali. Nella maggior parte dei
riporta anche una maggiore qualità del processo decisionale. La
casi gli operatori avevano già fami-
digitalizzazione ha inoltre permesso
liarità con la digitalizzazione e ave-
al procurement di svolgere le proprie
vano raggiunto un sufficiente livello di competenza digitale. Le azioni preventive, oltre che lavorare sulle competenze degli operatori, sono
I dati raccolti mostrano come la digitalizzazione abbia UN IMPATTO SULLE PRINCIPALI PERFORMANCE OPERATIVE DEL PROCESSO DI PROCURMENT, ovvero costo, qualità, tempo e flessibilità
attività più velocemente: le aziende hanno evidenziato una riduzione del tempo necessario per svolgere le attività di acquisto e, in generale, una
finalizzate anche a limitare la natu-
riduzione del lead time del processo.
rale resistenza al cambiamento e la
Tuttavia, se da un lato l’automazione
paura di perdere la propria occupazione.
porta ad un notevole risparmio di tempo, dall’altro potrebbe irrigidire i processi, specialmente laddove l’implementazione della tec-
Considerando le figure manageriali, la digitalizzazione aumenterà
nologia non venga gestita correttamente. La digitalizzazione può
la necessità di competenze manageriali specifiche per gestire la
però rendere maggiormente flessibile l’interazione con i fornitori,
trasformazione digitale del procurement. I manager dovranno
permettendo di modificare gli ordini durante il processo ed evitan-
avere competenze di project management per pianificare e accom-
do diverse operazioni e approvazioni formali. L’effetto sulla flessi-
pagnare la transizione tecnologica, così come l’evoluzione del
bilità è dunque sfumato e influenzato dall’implementazione, sia in
personale operativo.
termini di scelte tecnologiche sia a livello di gestione organizzativa.
Accanto all’evoluzione dei ruoli esistenti, i manager dovranno va-
Oltre alle prestazioni operative, sono stati considerati anche indi-
lutare l’introduzione di figure trasversali, come “key user” di inter-
catori relativi ai dati, ovvero disponibilità, trasparenza e sicurezza.
faccia tra il procurement e altre funzioni, specialmente l’IT in quan-
La digitalizzazione permette una migliore tracciabilità e visibilità
to particolarmente coinvolta nei progetti di digitalizzazione. Tali
sui dati gestiti, anche in tempo reale, e una maggiore disponibilità
figure dovranno essere adeguatamente progettate e inserite. Sarà
(e qualità) di dati in grado di supportare il processo e le decisioni.
infine necessaria una maggiore comprensione e consapevolezza
Il maggior volume di dati può complicare la gestione, soprattutto
delle opportunità tecnologiche che possono essere introdotte,
per quanto riguarda il loro trattamento sicuro richiedendo nuovi
soprattutto nelle aziende in cui il procurement è direttamente coin-
metodi di archiviazione, come il cloud. Si sottolinea dunque come
volto nella scelta strategica delle tecnologie, a volte anche per
i progetti di digitalizzazione debbano essere accompagnati da in-
l’intera azienda.
vestimenti sulla sicurezza informatica aziendale, al fine di prevedere incidenti o interruzioni dovuti alla perdita o furto dei dati
L’EFFETTO DELLA DIGITALIZZAZIONE SULLE
aziendali.
PERFORMANCE DEL PROCUREMENT I dati raccolti mostrano come la digitalizzazione abbia un impatto sulle principali performance operative del processo di procurment, ovvero costo, qualità, tempo e flessibilità. La riduzione dei costi può avvenire sia a livello di costi operativi, sia come diminuzione dei prezzi dei beni acquistati, grazie alla migliore interazione con i
70 LM DICEMBRE 2021
FONTI Cimini, C., Boffelli, A., Lagorio, A., Kalchschmidt, M., & Pinto, R. (2020). How do industry 4.0 technologies influence organisational change? An empirical analysis of Italian SMEs. Journal of Manufacturing Technology Management.
Management di MARCO LAURO BONOMI, founder di CHAIN ACCENT
Il supply chain manager dalla pandemia in poi
Il ruolo prospettico del supply chain director: aggregatore del consenso di tutta la filiera per costruire una supply chain solida e sostenibile. Un commento allo studio di Keystone-Randstad
DICEMBRE 2021 LM 71
Management
D
urante i mesi della pandemia un fenomeno già noto agli
• Vision e day by day management;
addetti ai lavori si è imposto per la prima volta all’opi-
• Gestione del rischio;
nione pubblica: la rottura della catena di fornitura ha
• Allineamento ai valori;
avuto infatti effetti devastanti anche sulla vita delle
• Sostenibilità;
persone. La funzione supply chain si è trovata al centro dell’attenzio-
• Reazione alla pandemia.
ne non solo degli specialisti ma di tutta la business community. Quali sono le nuove competenze manageriali e di leadership richieste
VISION E DAY BY DAY MANAGEMENT
ai Supply Chain Director in questo momento (e verosimilmente nel futuro)? Keystone, la società dedicata alla ricerca e selezione di
Per la prima volta la capacità di affrontare le scelte nel day by day
profili executive di Randstad, ha provato a rispondere con un’indagi-
conquista pari dignità rispetto alle capacità di elaborare visioni e
ne qualitativa che – attraverso approfondite interviste personali – ha
pianificare nel medio e lungo termine.
visto coinvolti oltre cinquanta manager della supply chain. La sinte-
È evidente che la pandemia ha generato una tale complessità nella
si della ricerca, coordinata da Simona Amati di Keystone, si può
gestione del day by day da richiedere che la responsabilità usual-
trovare al link: https://www.keystoneitalia.it/supplychainresearch/#/.
mente delegata ai livelli operativi della supply chain venga assunta
Di seguito, il commento alla ricerca di Marco Lauro Bonomi, founder
in prima persona dal direttore della supply chain.
di Chain Accent.
Questi due aspetti capacità di vision e capacità di gestione del day by day richiamano il linguaggio strategico della volpe e del riccio. Il riccio rappresenta la capacità di spiegare con poche grandi idee il mondo e la direzione verso cui andare mentre la volpe rappresenta la capacità di agire nel breve termine, l’astuzia, la capacità di anticipare i tranelli e di aggirarli, la capacità di gestire molteplici obiettivi anche se sono in aperto contrasto tra loro. La volpe e il riccio sono due nature entrambe connaturate in noi, non si vince solo con una o solo con l’altra.
Simona Amati
Marco Lauro Bonomi
Emerge chiaramente dal survey che il supply chain director deve essere riccio ma, più che in passato, anche volpe. Questo non è un messaggio particolarmente originale per le aziende
PREMESSA
piccole dove la limitatezza della struttura obbliga il supply chain director a decisioni molto operative, ma è una assoluta novità per le
Ci vuole un bel coraggio a lanciare l’ennesima ricerca sulla supply
aziende più grandi.
chain e sperare di trarne qualcosa di nuovo, ma è proprio quello che è successo. Due aspetti hanno aiutato:
GESTIONE DEL RISCHIO
a) Il rifiuto a creare complessi questionari quantitativi o ‘a crocette’ (che di norma vengono redatte dagli stagisti) puntando invece su
Abbiamo sempre avuto come italiani una sorta di soggezione su
interviste vis-à-vis con supply chain director;
questo tema nei confronti di altre nazioni, in particolare di USA, UK
b) L’effettuazione delle interviste a ridosso delle ondate pandemiche.
e Germania. Il ritiro dall’Afghanistan e la Brexit hanno fatto cadere ai nostri occhi
La pandemia è stata una dura prova per tutti. I direttori della supply
i primi due miti. I tedeschi ci hanno pensato loro con un survey sul
chain ne escono rafforzati nella consapevolezza di svolgere un
risk management condotto a livello federale i cui risultati sono stati
ruolo centrale per le loro aziende, di contare oggi di più e di potere,
pubblicati pochi mesi fa e da cui emerge che il 93% della aziende
nel prossimo futuro, esercitare una leadership ancora superiore.
intervistate non aveva elaborato alcun piano contro la pandemia.
Come? Lo possiamo capire soffermandoci su cinque aree di atten-
Al di là di queste considerazioni, lo studio di Keystone-Randstad
zione, tra quelle toccate dallo studio di Keystone-Randstad:
evidenzia che per i supply chain director la gestione del rischio è
72 LM DICEMBRE 2021
diventato un tema pervasivo della supply chain che trova spazi di
ALLINEAMENTO AI VALORI
intervento negli investimenti (in infrastrutture, automazione e tecnologie), nelle scelte di insourcing/outsourcing, nella definizione del
Un direttore apicale di General Electric mi disse una volta: «io non
parco fornitori e delle relazioni con clienti.
licenzio perché non sono stati raggiunti i target assegnati, licenzio
Inoltre gli strumenti per l’analisi degli scenari sui rischi di natura non
se non vedo corrispondenza con i valori aziendali».
finanziari sono naturalmente in mano del supply chain director che
Un paio di anni fa ebbe risonanza il caso del CEO di una nota società
ha anche dimestichezza con molti dati che devono essere caricati
di telecomunicazioni in Italia che giustificò il licenziamento con le
per le simulazioni.
considerazioni seguenti: «Abbiamo ritenuto di licenziare il CEO non
Però il punto ben evidenziato dallo studio di Keystone-Randstad è
perché non avesse raggiunto i suoi target che anzi sono stati tutti
un altro: anche nelle migliori organizzazioni mancheranno sempre parti significative di dati; il supply Chain director dovrà saper riconoscere i driver dei diversi scenari e intuire quali debbano essere le decisioni migliori.
raggiunti e anche superati ma perché, per ottenere tali risultati, è stata in-
I valori sono la sostanza senza la quale i ‘soft skill’ di cui si parla nello studio costituirebbero UNA ‘CAPABILITY’ PRESSOCHÉ INUTILE. Quindi, solo in questa ottica si può comprendere la crescente importanza dei ‘soft skill’ rispetto a quelli hard
trodotta una tale competitività tra il personale da guastare il clima aziendale e lo spirito di team che è il più importante asset dell’azienda». Il richiamo all’importanza dei ‘valori’, non essendo frequente, a qualcuno
La differenza sarà quindi nelle sue doti di intuito, nella capacità di accollarsi il rischio delle scelte e di
può sembrare un aspetto formale e non sostanziale, una cosa scon-
saperlo condividere col resto dell’azienda.
tata. Eppure assistiamo continuamente a casi in cui la mancanza di
Credo che questa esposizione del supply chain director nelle analisi
‘valori’ determina gravissimi danni all’immagine o all’ambiente di
e gestione dei rischi, lo porterà ad una maggiore vicinanza anche al
lavoro e altrettanti danni materiali a persone e cose sino addirittura
mondo degli investitori, che da sempre si lamenta della scarsa tra-
alla perdita di vite umane.
sparenza delle aziende nel valutare i rischi non finanziari (in uno
Sarebbe sufficiente ricordare il caso del ponte Morandi, o quello
studio di qualche anno fa di EY si attribuiva a questo problema il 50%
della nave da crociera Costa Concordia, naufragata al comando di
dei mancati investimenti).
Francesco Schettino, o la tragedia più recente della funivia Stresa-Alpino-Mottarone con il freno automatico sulla fune portante disinserito, o il caso dell’operaia inghiottita dalla macchina tessitrice a cui erano state tolte le protezioni antiinfortunistiche, per dimostrare che i valori sono le colonne indiscutibili su cui si regge un’azienda e non possono essere disattesi. I valori sono la sostanza senza la quale i ‘soft skill’ di cui si parla nello studio costituirebbero una ‘capability’ pressoché inutile. Quindi, solo in questa ottica si può comprendere la crescente importanza dei ‘soft skill’ rispetto a quelli hard. È un trend di cui eravamo già a conoscenza, certo suscita una certa impressione rilevare che i primi otto skill su quindici censiti sono soft skill e che gli hard skill non siano più considera-
DICEMBRE 2021 LM 73
Management
I PRINCIPALI RISULTATI DELL’INDAGINE LE PRIORITÀ
difficilmente potranno essere
richiede la funzione supply chain,
DI INVESTIMENTO NELLA
presenti in un unico ruolo. Il supply
ingaggiarli e favorirne lo sviluppo
SUPPLY CHAIN
chain director sarà un profilo
di carriera, i manager intervistati
meno tecnico e più manageriale,
da Keystone puntano innanzitutto
Durante l’emergenza gli investimenti
con importanti competenze soft,
sull’immagine di un’azienda che
nella supply chain sono diventati
come la capacità di visione, di
cresce, investe nei giovani ed è
più strategici e meno legati al
motivare e coinvolgere, comunicare
attenta ai valori della sostenibilità e
funzionamento della macchina
e creare consenso. Serviranno
dell’inclusione.
operativa. I principali criteri
anche figure professionali in
Poi sulla valorizzazione del ruolo,
per individuare le priorità di
grado di svolgere le mansioni
a cui è assicurata una centralità
investimento indicati dai manager
tradizionali ma con competenze
sia attuale sia in prospettiva, la
intervistati sono l’aderenza alla
nuove, come l’orientamento al
disponibilità di strumenti di lavoro
strategia di business, l’impatto sul
digitale e la conoscenza dei temi
sofisticati, il coinvolgimento in
cliente e la capacità di differenziarsi
legati alla sostenibilità. A crescere
progetti strategici e prospettive di
dalla concorrenza e di prendere
maggiormente sarà la richiesta di
carriera internazionale.
decisioni in tempo reale. Questi
data scientist, capaci di analizzare
requisiti sono soddisfatti perlopiù
i dati e i modelli previsionali per
dagli investimenti in innovazione,
mettere l’azienda nelle condizioni
IL PERCORSO
che rappresentano il 70% della
di prendere decisioni in tempo
PER DIVENTARE SUPPLY
spesa con punte del 100% in alcune
reale, risk manager, con abilità nella
CHAIN DIRECTOR
imprese, mentre agli investimenti
gestione della relazione strategica
tradizionali è dedicato solo il 30%
con i fornitori, e profili digital
Il percorso ideale che, secondo i
delle risorse a disposizione. In
capaci di progettare una strategia
manager intervistati, dovrebbero
futuro la maggior parte dei progetti
omnicanale. Nella selezione dei
svolgere i candidati che aspirano
finanziati saranno iniziative end-to-
candidati perderanno importanza
a diventare supply chain director
end, che coprono cioè tutti gli stadi
o verranno date per scontate la
inizia con una laurea in materie
della filiera (dai materiali al cliente
conoscenza delle soluzioni operative,
tecnico-scientifiche e prosegue
finale), e progetti ibridi in grado di
mentre saranno decisive la capacità
con esperienze di lavoro in diverse
integrare la pianificazione centrale
di problem solving, di motivare
funzioni aziendali, seguite da una
con le attività locali e i processi
il team, di prendere decisioni e
consolidata esperienza professionale
dell’ultimo miglio.
assumersene rischi e responsabilità,
nella funzione supply chain e da un
sviluppare collaborazioni e guidare il
master o un corso di specializzazione
lavoro degli altri.
durante la carriera.
PROFILI E COMPETENZE
Fondamentale la conoscenza e
PIÙ RICERCATE NELLA
l’esperienza pratica delle logiche
SUPPLY CHAIN
LE STRATEGIE
digital e omnichannel e la capacità
PER SVILUPPARE I TALENTI
di gestire un team, mentre rappresentano un ulteriore valore
Per affrontare le sfide del mercato post pandemico saranno necessarie
Per attirare e trattenere talenti in
aggiunto un’eventuale esperienza
competenze diversificate che
possesso di tutte le competenze che
all’estero e in società di consulenza.
74 LM DICEMBRE 2021
ti condizione necessaria e sufficiente per coprire il ruolo di supply
termini di premium sul prezzo dei suoi prodotti/servizi o di conquista
chain director, ma sono solo una condizione necessaria (con qualche
di nuove fasce di mercato o in termini di maggior facilità a reperire
segnale che magari presto potrebbero non essere nemmeno più
finanziamenti dagli investitori. La differenza sta nell’intravvedere con
necessaria).
un orizzonte più lungo questi impatti e nel non accontentarsi di quei
D’altronde, che cosa se ne fa un’azienda di un supply chain director
pochi vantaggi che oggi sono traguardabili. In mancanza di una vi-
tecnicamente competente ma incapace di rappresentare i valori
sione prospettica, tendono a prevalere i piccoli passi, gli interventi di
aziendali davanti a tutti, debole nel proporre una visione convincen-
facciata spinti principalmente dai clienti e dagli investitori delle
te della sua supply chain e del business, inadeguato a coinvolgere,
aziende. Il supply chain director si trova quindi davanti ad una sfida
motivare e valorizzare i suoi dipendenti, a convincere i suoi colleghi
non tradizionale, un campo molto aperto dove si possono prendere
oppure senza seguito tra i suoi fornitori e i suoi clienti?
iniziative in moltissime direzioni anche se al momento la direzione
In un mondo che cambia rapidamente, e in realtà complesse come
preferita è quella della riduzione della CO2 attraverso il maggiore
quelle che il supply chain director deve dominare, occorre essere
utilizzo dei mezzi o la scelta di modalità di trasporto più green. Buo-
maestri di collaborazione e comunicazione e uomini rispettosi e ri-
ne cose ma non sufficienti. Pur non dichiarandolo esplicitamente, lo
spettati. Lo studio di Keystone-Randstad mostra riserve anche sul
studio fa trasparire che il supply chain director possa svolgere un
concetto organizzativo tradizionale, focalizzato sulla centralizzazio-
ruolo determinante nel declinare il significato di sostenibilità per
ne: centralizziamo tutto e mettiamo lì, al centro, le migliori compe-
ciascuna azienda e i rischi nel medio termine derivati dai mancati
tenze, non importa se si impoveriscono le periferie di capacità ma-
investimenti in questa direzione.
nageriali e decisionali. Oggi siamo tutti consapevoli invece che si corrono minori rischi disponendo di tanti motorini piuttosto che di
REAZIONE ALLA PANDEMIA
un unico grande (grande si fa per dire perché le strutture centrali erano anche spesso largamente sottostaffate) motore centrale.
Certamente lo studio di Keystone-Randstad sottolinea che la pan-
Ed ancora appare sempre fondamentale il ruolo del supply chain
demia è stato un potente acceleratore di tutti questi temi, ha costret-
director che deve saper organizzare periferie e centro, accettando
to tutti a riflettere su diversi aspetti del nostro modo di lavorare e di
anche qualche parziale ridondanza a favore di maggiore reattività e
organizzarci, ma pone anche un dubbio: dimenticheremo presto
flessibilità.
queste riflessioni, torneremo tutti al business as usual o qualcosa rimarrà?
SOSTENIBILITÀ Forse è troppo presto per una risposta: lo capiremo nei prossimi Gli obiettivi di sostenibilità si sono aggiunti ai consueti obiettivi di
anni. Lo studio non si spinge in ulteriori elucubrazioni: i supply chain
produttività, velocità, affidabilità.
director, si sa, sono persone pragmatiche e coi piedi per terra.
Si sono aggiunti perché gli investitori si sono convinti che aziende
Credo però si possa dire che una cosa l’abbiamo imparata tutti: la
capaci di gestire le criticità delle loro risorse ambientali e umane
nostra economia è stata fermata, almeno in parte.
sono anche aziende più capaci di durare nel tempo.
Questa meravigliosa, complessa e inesorabile macchina a cui tutti
Tutti sappiamo che i criteri di ranking sulla sostenibilità delle aziende
pensiamo di essere indissolubilmente legati, è stata fermata a livel-
sono molteplici, discordi e spesso contradditori con la reale situa-
lo mondiale. Se abbiamo potuto fermarla allora significa che, volen-
zione aziendale, ma non importa: si perfezioneranno col tempo. Nel
do, possiamo sperare anche di cambiarne la direzione di sviluppo.
frattempo gli obiettivi di sostenibilità sono fioriti nelle agende dei
A questo punto fatemi sognare: i supply chain director saranno
CEO e, di conseguenza, hanno arricchito i target dei supply chain
davvero gli aggregatori del consenso su tutta la filiera per costruire
director.
supply chain solide e sostenibili? Se ci riusciranno la loro leadership
Personalmente, dopo l’esperienza del “Dieselgate” ho capito che non
consentirà di trascinare investitori, clienti e fornitori a supportare nel
possiamo farci illusioni sulla sincera volontà delle aziende di opera-
modo più adeguato questo cambiamento non più procrastinabile.
re in termini di sostenibilità: ogni azienda si impegna sulla sostenibilità solo se ne trae un vantaggio o in termini di riduzione costi o in
Allora Buon lavoro a tutti i Supply Chain Director!
DICEMBRE 2021 LM 75
Management di STEFANO DALLA VIA partner BW CONSULTING SRL
Serviceability: sarà la nuova frontiera per gli OEM? Il Servizio Post Vendita è interpretato, dai costruttori di macchine e impianti, come rendita del parco installato, modalità per differenziare l’offerta e risposta all’erosione dei margini conseguente ad una concorrenza agguerrita e a prodotti soggetti alla banalizzazione. Occorre domandarsi, però, se l’intangibilità, la simultaneità tra erogazione e consumo, la dipendenza delle performance dai comportamenti del cliente e l’eterogeneità della domanda possano essere gestite da culture product driven.
76 LM DICEMBRE 2021
M
olti Original Equipment Manufacturer (OEM), so-
essere innovativa ovvero vendere disponibilità invece di semplici
prattutto in settori industriali, stanno avviando ini-
oggetti, proponendo un’offerta che abbia la stessa dignità del
ziative in ambito post vendita, nella convinzione
Prodotto da cui proviene. Ciò comporta la creazione di un’Unità di
che si tratti di una fonte di reddito di facile realiz-
Business con una propria organizzazione, un bilancio a se stante
zazione (perché, di fatto, già se ne beneficia con la vendita di ricam-
e un catalogo indipendente e originale. In particolare, se all’inizio si
bi e la riparazione delle macchine) e di sicura redditività (perché il
riconosce come Unique Selling Proposition la conoscenza del
suo conto economico mostra margini irraggiungibili con la vendita
proprio prodotto facendo leva sul parco installato, non si esclude
degli impianti). Ulteriore presupposto è la (apparente) assenza di
un’evoluzione successiva, anche su prodotti analoghi e/o della
investimenti, la (presunta) conoscenza del mercato e la (ipotetica)
concorrenza.
padronanza del necessario know how. Su questi punti e sulla capa-
4. Brand Fostering: quando a prevalere sul conto economico è l’im-
cità dell’organizzazione di virare dalla cultura di prodotto a quella di
magine del marchio e la fidelizzazione del cliente, il Post Vendita
servizio occorre, però, gettare uno sguardo più attento, consapevo-
torna ad essere a servizio del core business e perciò va valutato
li che il mercato “non riconosce a nessuno un pasto gratis”.
secondo principi di tempestività di risposta, equità di prezzo e qualità di esecuzione. L’obiettivo, infatti, esce di nuovo, come per il
INQUADRAMENTO STRATEGICO ALLA
Product Support, dall’ottica del puro profitto e si misura in termini
SERVICEABILITY
di reputazione, differenziazione e riacquisto conseguente a fattori come vita utile, costo di possesso e valore residuo del bene.
Semplificando le diverse forme che può prendere un’offerta di servizi
Volendo limitare il campo ad uno solo di questi quattro quadranti, da
a supporto di prodotti
qui in avanti si farà riferimento al modello di Business Generator ri-
tecnici come attrezza-
mandando a futuri approfondimenti per esperienze e intuizioni relati-
ture, macchine e im-
ve agli altri ambiti.
pianti, è utile suddividerle in base a due dimen-
BUSINESS
sioni: l’obiettivo che ci si
GENERATOR
pone e l’approccio con
SALES STRATEGY
cui lo si intende realizzare (Fig.1).
Ben si adatta alla concezione di Service come Bu-
Figura 1.
Si possono, così, di-
siness Generator una se-
stinguere quattro quadranti che identificano altrettante diverse con-
conda tassonomia (Fig.2)
cezioni di servizio post vendita:
generata incrociando la
1. Product Support: non si aggiunge nulla né all’organizzazione né
natura della Value Proposition con il target dell’attività di post vendita.
Figura 2.
all’offerta ma si cerca di sfruttare quel “male minore” rappresenta-
In sostanza (Box1):
to da resi da riparare e disponibilità di ricambi per migliorare il
• con la distinzione prodotto/processo si differenzia la performance
prodotto, preservare l’immagine dell’azienda e rispondere alle pre-
della singola macchina rispetto all’attività su cui questa si colloca e
scrizioni della normativa.
di cui influenza i risultati;
2. Cash Generator: rispetto al punto zero del Product Support, che interpreta il Service come un’imposizione per poter vendere, l’azien-
• con la natura della Value Proposition si separa l’azione tra input (ciò che serve al cliente per lavorare) e output (ciò che gli crea rischi).
da tenta ora di sfruttare i margini di un mercato captive per aumentare fatturati e (soprattutto) utili. Di nuovo, però, l’offerta resta inva-
Si individuano, così, quattro diverse modalità di sviluppo dell’offerta:
riata (ricambi, riparazioni e training) e la partita si gioca aumentan-
• PLS (Product Lifecycle Service): è la formula più semplice, ereditata
do i volumi e facendo efficienza nei processi. 3. Business Generator: l’idea imprenditoriale, in questo caso, vuole
dal modello Cash Generator, per lanciare una BU Service. Si tratta di garantire elevati livelli di servizio nel “business as usual” dei ricambi
DICEMBRE 2021 LM 77
Management
ESEMPI ESPLICATIVI DI OFFERTA COMMERCIALE
Box 1.
• PLS: un’azienda fornitrice di avvitatori industriali sta realizzando una soluzione Fast Track per cui i clienti associati, a fronte di una quota annua, ricevono un servizio di riparazione degli utensili in 3 anziché 15gg lavorativi in quanto il prezzo massimo della singola riparazione è fisso (ciò elimina i tempi di preventivo e accettazione/rifiuto), l’RMA (Return Material Authorization) è inviato in automatico a seguito del riconoscimento di un numero di matricola (inserito dal cliente sul portale del Provider) con richiesta di ritiro a un corriere espresso e creazione d’una Advance Note per l’entrata merci con preavviso di riparazione. • AES: un produttore di pinze per saldatura a punti di resistenza ha avviato, con un produttore di Light Commercial Vehicle e un Istituto di Ricerca Universitario, uno studio sulle caratteristiche del processo di saldatura delle carrozzerie con cui individuare i key parameters, predittori di possibili guasti collegando, tramite l’inverter che gestisce l’utensile, degli smart sensor al proprio sistema operativo via protocolli internet compatibili alle specifiche di Manifattura 4.0 • PDS: una società EPC (Engineering Purchasing & Construction) nel settore dei forni per il cracking degli idrocarburi ha messo a punto un’offerta di acquisizione (buy back) di parti d’impianto di grandi raffinerie, per fornire, nei tempi e nelle modalità espresse da Service Level Agreement stabiliti a contratto, la trasformazione dei flussi in input secondo le specifiche convenute in output. • PSS: un’azienda specializzata nella lavorazione dei cristalli per auto collabora da anni con un OEM per definire in codesign la forma e le caratteristiche aerodinamiche dei parabrezza dei nuovi modelli in sviluppo, fornendo consulenza sia tecnica (resistenza aerodinamica) che tecnologica (costo del prodotto).
(es.: 7/7H24) e delle riparazioni (es.: Fast Track) utilizzando l’innovazione tecnologica di Manifattura 4.0 e soluzioni di pricing dedicate. • AES (Asset Efficiency Service): in questo caso il campo d’azione passa dalla disponibilità all’affidabilità. In particolare alla riparazione si sostituisce la manutenzione e alla rapidità operativa la conoscenza di key parameter e algoritmi di data mining che consentano il monitoraggio e la prevenzione dei guasti (Prognostica). • PDS (Process Delegation Service): qui il target dell’offerta si sposta dal prodotto al processo, con garanzia che questo, o una sua parte, assicurerà una definita prestazione. La proposta, stabilita in un Service Level Agreement, consiste ora nel sostituirsi al cliente nella
78 LM DICEMBRE 2021
gestione di quegli impianti che, per gli aspetti tecnologici, possono essere meglio conosciuti dal Costruttore che non dagli Utilizzatori. • PSS (Process Support Service): quando si consideri l’input di un processo e la sua ottimizzazione, lo scenario si sposta su quanto di più intangibile e ambiguo vi sia nel post vendita. Se, infatti, è evidente il buon funzionamento di un apparato o le condizioni rese da una fase di lavorazione, venendo all’oggetto di questo quadrante (training e consulenza) si fa indistinto il crinale della responsabilità dei risultati tra cliente e fornitore (è il fornitore che non ha sufficienti competenze o è il cliente che non ha fatto quanto gli è stato suggerito?).
LA SCELTA DEI CLIENTI Nella fase di avvio di un progetto di Servitization una decisione critica è individuare i clienti cui fare una proposta di apprendimento esperienziale, dove le due parti avranno modo di verificare la validità di una collaborazione, provando (e confermando) la bontà di ogni suo assunto (Box2).
CUSTOMER READINESS
Box 2.
A
lcuni fattori aiutano a individuare clienti sensibili a interventi evoluti di Servitization, i principali criteri sono:
• Technological Adoption: gli interlocutori comprendono il valore aggiunto che proviene dall’uso di tecnologie avanzate se già, di tali tecnologie, ne fanno uso (verificare se, negli ultimi anni, hanno investito in Manifattura 4.0 o in moderni strumenti software come MES/APS, CRM, DMS ecc.) • Market Context: il cliente può aver inserito la Servitization nella sua strategia competitiva, oppure lo stanno facendo i suoi concorrenti o, ancora, sono i suoi clienti a chiederlo. • Organizational Adaptation: esistono Direzioni (Marketing, Plant & Maintenance, Operations, IT), all’interno dell’organizzazione del cliente, che possano sostenere o abbiano il potere di sponsorizzare un intervento di Servitization. • Customer Loyalty: un cliente che sia solo soddisfatto non basta per lanciare un progetto di Servitization, occorre che la relazione sia considerata non solo di fidelizzazione ma di utile ed equo rapporto tra le parti. • Market Visibility: per i primi clienti occorre anche una valutazione della loro reputazione all’interno del settore in cui operano e della consistenza del segmento che rappresentano perché saranno i Testimonial di successive attività di sviluppo. • Data & Knowledge Sharing: un cliente restio a comunicare dati di processo non può essere un partner per un progetto di Servitization evoluto.
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ifica
to
Oltre ad uno stadio iniziale, analoga valutazione andrà condotta in ogni contatto con altri prospect. È noto, infatti, che non tutti i clienti sono ugualmente remunerativi e che alcuni rappresentano una zavorra, un costo non rilevabile, sostenuto da chi genera profitti per l’azienda. Se fosse possibile acquisire tutti gli oneri associabili ad ogni
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singolo rapporto di fornitura, conteggiando non solo i costi diretti industriali ma ogni altro costo attribuibile al comportamento del cliente (reclami ingiustificati, ri-
Figura 3.
31 Maggio – 2 Giugno 2022 Centro Fieristico di Stoccarda Germania
corso frequente a consegne urgenti, richieste al di fuori degli standard, modifiche tecniche a lavori completati ecc.) si otterrebbe una distribuzione dei margini per singolo account tutt’altro che lineare (Fig.3).
INTRALOGISTICA DI PRIMA MANO 101010
011010100100010100 1010011010100010100110101101 stallato con la premessa che chi ha progettato, costruito e collaudato la macchina è in 00010100101001110101011010100110101 001110101001010011010101101010011010100 grado, più di ogni altro, di modificarla in base alle indicazioni ottenute in field. Si parte, 00010100101001101010001010011010110100010 quindi, dai clienti attuali, non tutti necessariamente interessati a barattare un oggetto 1010011101010110101001101010011101010010100 (l’impianto) con la sua funzione d’uso (ovvero la sua disponibilità). Individuato, dunque, 101101010011010100100010100101001010101000101 RT 01101000101001010011011010110101001101010011101 SMA 00110101011010100110101001000101001010011001000 S 011010001010010100111010101101010011010100111010 01010110101001010100100010100101001101010010101001 Conducono la trattativa e Risponde della qualità della 01010010100110110001010011010110100010100101001110 stipulano gli atti formali scelta effettuata e dei suoi 00010100111010100101001101010101010011010110100010 dell’accordo di fornitura effetti economico/finanziari 010101101010011010100111010100101001101010110101001 0100101001101010001010011011010001010010100111010101 100111010100101001101010110101001010100100010100101 100110101101000101001010011101010110101001101010011 PRODOTTO DECISORE 1010101101010011010100100010100101001101010010101001 0100101001101010001010011010110100010100101001110101 101001110101001010011010101010100110101101000101001 011010100110101001110101001010011010101101010011010 01010011010100010100110110100010100101001110101011 1001000101001010011010100010100110101101000101001 101101010011010100111010100101001101010110101001 00101001010011010100010100110101101000101001010 0110101001101010011101010010100110101011010100 010001010010100101010100010100110101101000101 UTILIZZATORI 001101101011010100110101001110101001010011 0110101001101010010001010010100110010001 Spostano, sulla base di Esercitano il potere Usano il bene acquistato argomentazioni di impedire od 00110101101000101001010011101010110101 tecniche, la decisione ostacolare la presa 0011010100111010100101000101001 d’acquisto di contatto tra i 01001101100010100110 1 protagonisti del IL SETTORE SI processo
È evidente, inoltre, che il banco di prova della Servitization parte dal proprio parco in-
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Figura 4.
RI-INCONTRA A STOCCARDA
il cliente pilota in base alla sua posizione (stimata) sulla curva della redditività cumulata e ai criteri di Customer Readiness, occorre presentare, ad un suo esponente, l’idea di servizio ipotizzata. È utile riprendere, a questo punto, il modello decisionale che
Non mancate!
normalmente vige all’interno di un’azienda (Fig4).
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logimat-messe.de
Management
Innanzitutto le scelte importanti non sono mai prese da un solo indi-
ricettività per valutare, in base ai bisogni dichiarati, se possa es-
viduo, per quanto le procure glielo consentano. Si tratta sempre di
servi spazio per un’offerta di Servitization;
valutazioni collegiali cui partecipano, oltre a chi condurrà la trattativa
• valutare le alternative disponibili insieme al punto di insoddisfa-
(l’Acquisitore), figure tecniche (gli Influenzatori e gli Utilizzatori) e
zione ovvero:
collaboratori di fiducia (i Custodi) che possono accelerare o rallentare
• mantenere lo status quo (a fronte di costi che si saranno potu-
il processo. Pertanto, forti della conoscenza che si ha del cliente, oc-
ti stimare ragionando nell’intervista);
corre individuare un punto di ricettività (Fig.5), interessato ad appro-
• rivolgersi alla concorrenza (ovvero a Riparatori General Purpose
fondire i temi della Servitization, con cui avere un primo confronto,
che danno minori garanzie ma sono forse più noti se non già
finalizzato a rilevare l’argomento di maggiore interesse per il punto di insoddisfazione (di norma all’interno della Direzione Industriale) e tentare una stima di costi e benefici percepiti.
presenti nell’organizzazione); • potenziare le risorse interne (Capacity & Capability di Operatori e Manutentori); segnalando di ognuna l’elemento debole rispetto ad un servizio Post Vendita dell’OEM; • intervenire nella discussione finale, perché la decisione favorevole risulti superiore alle altre alternative, risolvendo i dubbi residui con un’opera di riduzione dei rischi; • seguire la realizzazione in field, gestendo gli imprevisti e gli intralci che non si potevano prevedere, e dando fiducia sia al cliente sia ai colleghi coinvolti in questi primi cantieri. Come si può facilmente intuire, un tal modo di operare è ben lungi dall’illustrazione delle caratteristiche tecniche d’un impianto, dalla
Figura 5.
sistematica eliminazione delle obiezioni o dalla negoziazione di un prezzo e risponde alla diversità implicita nel confronto tra l’acquisto
Preparato il terreno con queste informazioni, si potrà intervistare il
di un prodotto e l’acquisto di un servizio (Fig.7).
punto di insoddisfazione ragionando sul problema, sulle implicazioni e sulle opportunità che si aprirebbero con una soluzione alternativa. Sono questi gli elementi che l’Influenzatore Tecnico potrà usare con il Decisore per avviare una fase sperimentale in cui validare il servizio
PRODOTTO
SERVIZIO
FISICITÀ (posso vedere ciò che compro)
IMMATERIALITÀ (neanche dopo l’erogazione posso giudicare la bontà del servizio)
STANDARDIZZAZIONE (ricerca di economie di scala)
PERSONALIZZAZIONE (adeguamento ai bisogni del cliente)
SEPARAZIONE (realizzazione del prodotto prima del suo utilizzo)
CONTEMPORANEITÀ (erogazione del servizio sincrono al bisogno)
INTENSITÀ DI CAPITALE (prioritari per la produzione macchine, impianti e magazzini)
INTENSITÀ DI MANODOPERA (prioritari per la produzione abilità, conoscenze e perizia)
proposto e poi estenderlo, da un’iniziale area modello, a tutti gli apparati in uso. Dal punto di vista del fornitore, dunque, il processo di vendita, in perfetta sovrapposizione (Fig.6) al processo d’acquisto del cliente, Figura 6.
Figura 7.
si articolerà nei seguenti passi:
Questa differenza spiega perché, al di là del parco installato, è opportuno che la relazione cliente/fornitore preceda l’offerta di servizi.
• scoprire l’origine dell’insoddisfazione nell’incontro con il punto di
80 LM DICEMBRE 2021
Non è sufficiente spiegarlo con la sola convenienza sia per chi
vende (minore sensibilità al prezzo) che per chi acquista (Box3). Occorre ribadire, invece, che, se il servizio è innovativo (es.: orientamento al processo) alla base del rapporto di fornitura deve esservi la fiducia, da una parte, nelle capacità del provider di agire con professionalità e correttezza ma, dall’altra, della volontà del beneficiario del servizio, di collaborare e interpretare un ruolo attivo in un gioco a somma maggiore di zero.
PROJECT LEADERSHIP
ECONOMIE GENERATE DALLA FIDUCIA
P
er il cliente, una relazione di fornitura longeva comporta diverse forme di convenienza economica riconducibili a costi : • cognitivi, legati allo sforzo di ricerca di una alternativa e delle informazioni necessarie per qualificarla; • emotivi, conseguenza di una minor percezione di rischio e ad una ancorché parziale riduzione dell’incertezza; • operativi, sostanziati da trasferte, prove, collaudi e, in generale, tempo per valutare le diverse alternative; • strutturali, funzione della specificità dei bisogni e dei lock in cost della frequentazione e della conoscenza reciproca. Box 3.
Qualsiasi sia la forma organizzativa scelta per proporre un’offerta di Servitization (Business Unit, Funzione, Business Process, Legal
ne dell’azienda, sia sponsor e animatore della nuova impresa.
Entity a se stante) va escluso che la si possa realizzare al di fuori
Questa scelta non solo dà credibilità verso il mercato ma risulta
di una crescita organica. Non basta, infatti, acquisire un Centro di
necessaria per sostenere l’impegno, all’interno dell’azienda, nel
Assistenza indipendente o assumerne un manager per affidargli lo
realizzare le condizioni di esperienza, sperimentazione, condivisio-
sviluppo dell’idea.
ne e adattamento alla base di un approccio di validated learning
Occorre, invece, che chi vede l’opportunità, nel Comitato di Direzio-
(Box4).
VALIDATED LEARNING
Box 4.
U
n approccio comune al miglioramento delle performance è il trouble shooting: i problemi si presentano e vengono risolti come eventi isolati, confondendo esperienza e buon senso con banali esercizi per prove e tentativi.
Un tale atteggiamento disorganico non può dare benefici consistenti, svilisce le capacità delle persone e ne deprime la buona volontà. Gli effetti di questi sforzi sono mediocri, imprevedibili e limitati nel tempo, motivo di delusione se confrontati con la fatica e l’impegno che hanno richiesto. Un approccio più sistematico consiste nella definizione di un obiettivo e in una serie di attività distribuite nel tempo e assegnate ai vari attori.
Benché più strutturato anche questo metodo non si dimostra efficace perché: • tende ad essere deterministico, a fronte di una realtà ignota e mutevole; • crea un falso senso di definitezza (“Abbiamo un piano!”); • parcellizza le responsabilità perdendo la visione di sistema. Una alternativa si fonda su frequenza e vicinanza tra Capo (Coach) e Collaboratore (Trainee) e mira a trasformare il pensiero scientifico in un comportamento abituale. L’intento è verificare un’ipotesi con un esperimento: se confermata, l’ipotesi diverrà un teorema dimostrato, se smentita porterà ad affinare gli assunti di partenza. In questa logica il processo di apprendimento è: • focalizzato (è chiara la direzione da prendere); • realistico (parte dalla comprensione dello stato attuale della realtà); • condiviso (non il “cosa possiamo fare” ma il “cosa dobbiamo fare”); • progressivo (PDCA e confronto aiutano a realizzare l’obiettivo).
DICEMBRE 2021 LM 81
Management
A capo dell’iniziativa vi è un Leader riconducibile alla figura del vasaio che ha bene in mente (vision) la forma da dare alla creta ma che adegua la pressione delle proprie dita e la velocità del tornio alla consistenza del materiale di cui dispone (execution). Soprattutto il Leader è “Skin in the Game”, ovvero gioca reputazione e prestigio nel progetto di cui è convinto sostenitore. Questa sicurezza è fondamentale in quanto il percorso che porta ai primi successi è irto di iniziali sconfitte (Fig.8) e, a differenza del percepito da molti, prima di rendere il business redditizio occorre superare fasi negative, per altro caratteristiche dei flussi di cassa di un investimento.
Figura 8.
Figura 9.
realtà, si riferisce ad un costruttore di avvitatori industriali, oggetti di peso e dimensioni contenute, che chiameremo ACME Srl: Combattere in prima linea risponde anche ad una pillola di saggezza
• L’offerta Fast Track si presenta come un diritto di priorità nell’eva-
lasciataci in eredità da Henry Ford (“Chop your own wood, and it will
sione delle riparazioni di utensili, identificati tramite matricola, co-
warm you twice”), un invito a realizzare la strategia provandone di
perti da un contratto annuale che prevede, a fronte di un audit e del
persona le difficoltà.
pagamento di un abbonamento mensile, l’impegno di ACME Srl a non fatturare nessun intervento oltre la soglia del 10% del listino di
TECNOLOGIA ICT PER IL POST VENDITA
vendita di quel particolare prodotto e a rispondere in tre giorni alla richiesta del cliente.
Il contributo che l’Information & Communication Technology dà ai
• Se un utensile in Fast Track si rompe entro le 12.00 del giorno A, il
processi di Servitization è legato al fattore distintivo che li caratterizza:
sistema, previo accesso del cliente ad un’area riservata sul sito di
la compressione del tempo. Se è una valvola che blocca l’impianto e
ACME Srl e inserimento del numero di matricola con la descrizione
se l’arresto di quell’impianto ferma uno stabilimento, il prezzo che il
del guasto, scatena quattro azioni:
cliente è disposto a pagare per sostituire la valvola è il mancato red-
• la richiesta di ritiro ad un corriere convenzionato (es.: EXP Ore
dito risultante da ogni minuto di fermo. D’altro canto non basta cono-
10.00) incaricato da ACME Srl (il ritiro avviene entro le ore 15.00
scenza e buona volontà per ridurre i tempi di risposta di una riparazio-
del giorno A);
ne, occorre che dati e informazioni viaggino in modo rapido e sicuro.
• l’emissione via mail di un’MRA (Material Return Authorization)
Per riprendere un esempio già citato (vedi Box1 PLS) analizziamo nel
con Quick Response Code (codice QR) da applicare al collo per
dettaglio quale ruolo ha la tecnologia per consentirne la realizzazione.
associarlo alla richiesta;
Ricostruiamo il caso per sommi capi (Fig. 9) ricordando che, nella
82 LM DICEMBRE 2021
• la notifica a Magazzino di un ingresso merce prioritaria attesa
per il giorno dopo (Advanced Note); • la segnalazione al Planner degli utensili da riparare perché siano valutate le risorse (personale e materiali) di cui si dovrà disporre. • Il giorno B alle 10.00 il corriere consegna l’utensile in ACME Srl, con la lettura del QR Code, il sistema apre un Ticket e segnala al Magazzino l’urgenza di trasferimento del collo al Banco Riparazioni. • Il Riparatore, che, informato dal Planner, sa dal giorno A su cosa dovrà intervenire, crea un Ordine di Riparazione sul Ticket, preleva i ricambi necessari da una cassetta destinata a ciascuna tipologia di utensile (ripristinandoli poi con dichiarazione di ore e materiali utilizzati), prepara l’imballo stampando la DDT (che inserisce nella po-
Figura 10.
chette del corriere) e lo inoltra alle Spedizioni per il ritiro delle 15.00.
• The Motivation Dip: un elemento di novità nel processo di vendita
• Il giorno C alle 10.00 il corriere consegna l’utensile riparato mentre il
del servizio è l’introduzione di una fase (Soddisfazione dei Bisogni)
sistema verifica il costo dell’intervento addebitandone la spesa al
in cui l’attore della proposta si fa carico di portare il cliente al risulta-
cliente entro il massimale convenuto.
to promesso. Si tratta di una fase nuova perché chi costruisce im-
Al sistema informativo, quindi, si attribuiscono diversi compiti:
pianti raramente si preoccupa del loro effettivo utilizzo una volta
• validazione della richiesta: il cliente accede alla propria area sul sito
firmato il verbale di collaudo. Nel caso della Servitization non solo
di ACME Srl solo se il contratto di Fast Track è valido e dà autorizza-
vale la “word of mouth”, la pubblicità che un cliente soddisfatto fa,
zione al ritiro (con il collegamento al sito di prenotazione delle chia-
motu proprio, della soluzione realizzata, ma, soprattutto, vale la re-
mate del corriere) solo se la matricola dell’utensile è inserita tra
ferenza di un progetto riuscito per nuovi clienti in difficoltà nel valu-
quelle cui è attribuito il servizio;
tarne a priori il risultato. Attivare una collaborazione cliente/fornitore
• blocco cliente: in caso di mancati pagamenti e/o di contenziosi in
non è plain sailing. Di solito, superato il momento iniziale del New
corso, l’accesso al portale viene negato spiegandone i motivi trami-
Toy Stage (Fig.10), in cui novità ed entusiasmo compensano l’attrito
te un Instant Message;
di primo contatto, le difficoltà di comunicazione e di coordinamento,
• il sistema predispone un Ticket attraverso la stampa del QR Code
soprattutto tra coloro che di questo servizio dovrebbero beneficiare,
rendendo immediata l’entrata merci e semplificando l’apertura di un
possono riportare alla routine delle soluzioni precedenti. In questa
Ordine di Riparazione dove verranno caricati i tempi di lavoro e i
fase è essenziale risolvere le criticità nell’organizzazione del cliente
pezzi di ricambio utilizzati;
ed evitare l’insabbiamento del progetto.
• a fine mese, eventualmente accorpando, oltre al canone, tutti gli
• Customer Intimacy: l’introduzione di una offerta di Servitization può
interventi effettuati, il sistema propone una fattura cumulativa tenen-
avviare una strategia più ambiziosa, caratterizzata da un impegno
do conto delle soglie concordate nel contratto e dei costi d’interven-
ancora più diffuso all’interno dell’organizzazione. In generale, si
to, ed emette un ribaltamento interno degli oneri sostenuti dalla BU
possono distinguere, infatti, tre strategie di business (Fig.11) a se-
Prodotto con un mark up che conteggi i prezzi di cessione.
conda che si possieda una competenza distintiva:
Senza un supporto ICT, con gestione manuale delle richieste, si stima una capacità di far fronte a non più di 5/6 contratti all’anno e un lead time (da richiesta a rientro dell’utensile) di 5gg lavorativi per un esercizio, quindi, limitato alle prime fasi del validated learning, ben lontano dalle ambizioni di una profittevole Business Unit.
COMMENTI Da esperienze di business development nel Post Vendita si traggono alcune utili riflessioni:
Figura 11.
DICEMBRE 2021 LM 83
Management
• nell’abbattimento dei costi di produzione (Operational Excellence); • nel rinnovo continuo della gamma prodotto (Product Leadership); • nello sviluppo di ogni cliente come fosse un mercato a sé (Customer Intimacy). È evidente che la Servitization porta a spostare l’asse del business development sulla terza di queste ipotesi, con il coinvolgimento di tutte le risorse aziendali nella creazione di valore attraverso nuovi servizi. Se si considera, ad esempio, la realizzazione di un centro di lavoro, si tratterà di intervenire in ogni fase (Fig.12) del ciclo vita del prodotto, proponendo interventi personalizzati (Fig.13) e agendo come un partner ovvero come chi condivide il rischio d’impresa con il clien-
Figura 12.
te (es.: servizi Pay Per Use). • Cultura del Servizio: l’assenza dei magazzini, punti di discontinuità
analisi, realizzazione e controllo a posteriori nell’affrontare e risol-
dove è possibile disarticolare i processi, rende la trasversalità una
vere i problemi. In mancanza del senso di appartenenza ad un’im-
condizione necessaria per ben operare. Mai come in questo caso,
presa condivisa, animata da un comune impegno alla customer
quindi, è essenziale il passaggio dalla mentalità a silos, dove si
satisfaction, l’ipotesi di costruire un business di servizi è intrinse-
lavora all’interno di chiare e definite aree di competenza e respon-
camente debole.
sabilità gerarchica, ad un’organizzazione per progetti, dove ogni opportunità, cioè ogni cliente, viene approcciata come una nuova
Se il mercato premia l’originalità e se quello che è facile è già stato
area di sviluppo, con proprie peculiarità, esigenze e modalità d’in-
fatto, l’introduzione di un After Sales Business potrebbe sembrare
terazione. Ben lontani dallo smantellamento delle Funzioni, entro
un’iniziativa complicata e dall’incerto destino. Al contrario, con intu-
cui si sviluppa il know how, una cultura del servizio richiede il per-
ito e buon senso, usando validated learning e tutto il potenziale di
vasivo utilizzo di una logica di Team. Ora, un Team si differenzia
buona volontà e reputazione disponibile all’OEM, un’offerta di servizi
da un gruppo di lavoro perché non solo è costituito da professio-
semplice da comunicare e valutare per il cliente, può diventare dav-
nisti uniti da un unico, comune obiettivo, ma anche perché costoro
vero la leva di differenziazione, oltre che di crescita di fatturati e
sono capaci di seguire lo stesso processo di descrizione, misura,
marginalità, così necessaria a chi opera in mercati maturi.
Funzione
Produzione
Ufficio Vendite
Logistica
Ufficio Tecnico
Sistemi Informativi
Post Vendita
Fase Installazione
Tracciabilità di componenti critici e collaudi in un’area riservata sul portale dell’OEM
Tracking delle spedizioni e packing list elettronica per il dispatching dei colli in arrivo
Utilizzo
Manutenzione
Sviluppo di funzioni sw aggiuntive e connessione ad altro firmware del cliente Sistemi di rilevazione dell’errore umano (Poka Yoke)
Riparazioni in Fast Track (es.: un terzo del tempo altrimenti richiesto)
Smaltimento
Riacquisto
Figura 13.
84 LM DICEMBRE 2021
Scomposizione del prezzo in una quota fissa e una variabile (Pay per Use)
Dati per il controllo di processo (es.: efficienza e produttività) e blind benchmark con altri clienti
Tutorial per l’Autonomous Maintenance
Ricambi disponibili 7/7H24 con riconoscimento visuale del componente tramite realtà aumentata
Offerte di Preventive e/o Predictive Maintenance
Certificazione di recupero rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
Offerta di recycling, permuta, retrofit
Destocking dei ricambi, consulenza prevendita ed estensione della garanzia
INDICE
PRINCIPALI ARTICOLI PUBBLICATI NEL 2021
SPECIALI
INCHIESTA – PARTE I
SUPPLY CHAIN 311 genn/febb
AP&S per un’industria complessa di M. Schüler
315 giugno
312 marzo
Evoluzione di modelli condivisi di mobilità e logistica urbana di C. Donadio
317 settembre
Fare logistica in un mondo fluttuante INCHIESTA – PARTE II La logistica del New Normal AUTOMAZIONE E ROBOTICA
312 marzo
Sostenibile, antropocentrica e resiliente. Pronti per l’industria 5.0? DIGITAL SERVITIZATION
313 aprile
313 aprile
Evoluzione del settore tessile-moda in ottica di Industria 4.0 di G. Lovecchio
313 aprile
Un’analisi comparativa tra supply chain di S. Serafino, C. Rafele
313 aprile
315 giugno
L’innovazione tecnologica, chiave dello sviluppo sostenibile Intervista a P. Campelli e M. Peres, Palletways
314 maggio
317 settembre
Gestire l’incertezza della supply chain attraverso lean e digital di M. Zanchi, C. Del Monte, P. Gaiardelli, R. Pinto
315 giugno
317 settembre
La trasformazione digitale della logistica attraverso la TCT di F. Cuccia
315 giugno
317 settembre
I fattori umani coinvolti nella logistica 4.0 di A. Lagorio, C. Cimini, F. Pirola, R. Pinto
319 novembre
DFA: tecnica e tecnologia per la competitività di S. Dalla Via
319 novembre
4 step per gestire il cambiamento in azienda a cura di Bonfiglioli Consulting
319 novembre
La digitalizzazione del procurement di J. Colombo, A. Boffelli, M. Kalchschmidt
320 dicembre
319 novembre
Il supply chain manager dalla pandemia in poi di M. L. Bonomi
320 dicembre
320 dicembre
INTERMODALITÀ
314 maggio
Digital switch: l’esperienza fisica si crea online IMMOBILI LOGISTICI INTELLIGENTI
314 maggio
L’immobile logistico diventa smart FOOD&COLD CHAIN La rinascita del settore food grazie a logistica e automazione FMCG Beni di consumo, un mondo in piena evoluzione BEAUTY Il bello della logistica PACKAGING
Il packaging moderno? Efficiente, sostenibile e idoneo all’handling LOGISTICA SOSTENIBILE
318 ottobre
Immobili logistici, trasporto elettrico e fonti rinnovabili GESTIONE DEL RISCHIO
319 novembre
Gestire il rischio nella supply chain: il pericolo è anche digitale TRASPORTI ECCEZIONALI E MERCI PERICOLOSI Quando il trasporto diventa eccezionale INTERMODALITÀ Gli ingredienti per un vero passaggio all’intermodale
Servizi logistici, territorio, ambiente. Il ruolo dei logistics hub 313 aprile – parte I di P. Donati, R. Passaro
Gli EDITORIALI di Enzo Baglieri Tangram La rondine e la cicogna Le due velocità del mondo moderno Se non ora, quando? La sindrome di Strudel La leva calcistica del 2021 Poveri ma belli Non c’è sostenibilità senza finanza Le mille bolle dell’economia blu Annibale e le Alpi
COVER
40 anni di Nova Systems Ubiquicom porta l’intelligenza artificiale nell’intralogistica Unicar: una realtà in movimento estesa su tutta l’Italia Al via in Italia il marchio Verizon Connect One Stante: più digitale, più efficienza, più servizi Digitalizzazione al servizio della sostenibilità ambientale, la svolta di Nova System Baie di carico Kopron Con Nova Systems il cliente è al centro di tutto
Il ruolo della consulenza e miglioramento dei processi aziendali 311 gen/febb di S. Dalla Via Le persone al centro anche il logistica. A colloquio con R. Poli e M. Dalla Patti, Kuehne+Nagel Italia
Service transformation: il cliente sempre al centro ECOMMERCE E OMNICANALITÀ
MANAGEMENT
311 genn/febb 312 marzo 313 aprile 314 maggio 315 giugno 316 lug/ago 317 settembre 318 ottobre 319 novembre 320 dicembre
311 genn/febb 312 marzo 313 aprile 314 maggio 315 giugno
Servizi logistici, territorio, ambiente. Il ruolo dei logistics hub 314 maggio - parte II di P. Donati, R. Passaro
SCENARI
314 maggio
Il futuro della logistica sta nel riadattare il passato di S. Culey
TECNOLOGIE
Tecnologia RFID per la tracciabilità di fabbrica di F. Pirola, M. Zambetti
319 novembre
SERVITIZATION
L’evoluzione della servitizzazione: tra passato, presente e futuro di G. Pezzotta, P. Gaiardelli
319 novembre
Serviceability: sarà la nuova frontiera per gli OEM? di S. Dalla Via
320 dicembre
INTRALOGISTICA
317 settembre
Jungheinrich progetta il futuro dell’intralogistica
315 giugno
319 novembre 320 dicembre
L’importanza del retrofit nell’automazione logistica di T. Jörgl
319 novembre
DICEMBRE 2021 LM 85
Organizer
n. 320 Dicembre 021
Corsi di formazione GENNAIO
15/02
WAREHOUSING I
AILOG
17/02
SOURCING I
AILOG
22/02
SALES & OPERATION PLANNING
AILOG
24/02
INCOTERMS DOPO LA BREXIT
AILOG
POSIZIONAMENTO GLOBALE, SUCCESSO LOCALE: IL NUOVO MADE IN ITALY
SDA BOCCONI
11/01
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT I
AILOG
13/01
DEMAND AND INVENTORY PLANNING
AILOG
14/01
VIDEOCORSO LA TUTELA DEL BENE SALUTE E LE IMPLICAZIONI IN TERMINI DI GESTIONE DEL PERSONALE DI PARTICOLARE ATTUALITÀ
ASSOLOGISTICA
20/01
LA TERZIARIZZAZIONE DEI SERVIZI: QUALI STRUMENTI CONTRATTUALI ADOTTARE PER LO SPECIFICO SERVIZIO?
ASSOLOGISTICA
26/07
20/01
DEMAND AND INVENTORY PLANNING
AILOG
MARZO
18/01
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT I
AILOG
01/03
SALES & OPERATION PLANNING
AILOG
25/01
CUSTOMER SERVICE I
AILOG
04/03
MASTER CPSM – CERTIFIED PROFESSIONAL IN SUPPLY MANAGEMENT |
ADVANCE SCHOOL
27/01
TRASPORTO INTERMODALE: CARATTERISTICHE, VANTAGGI E PRINCIPALI OFFERTE IN AMBITO EUROPEO
ASSOLOGISTICA
05/03
MASTER CERTIFIED PROFESSIONAL FORECASTER |
ADVANCE SCHOOL
27/01
TRANSPORTATION
AILOG
08/03
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT II
AILOG
27/01
MASTER ASCM/APICS CSCP - CERTIFIED SUPPLY CHAIN PROFESSIONAL
ADVANCE SCHOOL
10/03
DEMAND AND INVENTORY PLANNING II
AILOG
13/03
SUPPLY CHAIN MANAGEMENT II
AILOG
16/0311/10
EXECUTIVE PROGRAM IN PROCUREMENT & SUPPLY MANAGEMENT
SDA BOCCONI
FEBBRAIO 01/02
CUSTOMER SERVICE I
AILOG
17/03
DEMAND AND INVENTORY PLANNING II
AILOG
03/02
TRANSPORTATION
AILOG
20/03
CIRCULAR FASHION
SDA BOCCONI
08/02
WAREHOUSING I
AILOG
22/03
CUSTOMER SERVICE II
AILOG
10/02
ENHANCED ANALYTICS E REALTÀ AUMENTATA PER UN’ESPERIENZA OMNICANALE
SDA BOCCONI
24/03
TRANSPORTATION II
AILOG
10/02
SOURCING I
AILOG
29/03
CUSTOMER SERVICE II
AILOG
31/03
TRANSPORTATION II
AILOG
gli eventi della logistica TRANSPOTEC LOGITEC 2022
transpotec.com
27/01/22
30/01/22
Italia
Milano
A&T – AUTOMATION & TESTING 2022
aetevent.com
23/02/22
25/02/22
Italia
Torino
INTRALOGISTICA ITALIA 2022
intralogistica-italia.com
03/05/22
06/05/22
Italia
Milano
LOGIMAT 2022
logimat-messe.de
31/05/22
02/06/22
Germania
Stoccarda
GREEN LOGISTICS EXPO 2022
greenlogisticsexpo.it
05/10/22
07/10/22
Italia
Padova
86 LM DICEMBRE 2021
SUL PROSSIMO NUMERO DI
Gennaio/Febbraio
si parla di... AGENZIA DELLE DOGANE 26 ANSF 40 ANTARES VISION GROUP 10-13 ASSOLOGISTICA 18-20 BD ROWA 10-13 BUREAU VERITAS 32 BW CONSULTING 76-82 CDT 10-13 CHAIN ACCENT 71-75 CHEP 35 COMBITEC 46-48 CONFETRA 27-29 CONFTASPORTO- CONFCOMMERCIO 24-27 ERA 40 EURODIFARM 10-13 EXPOFERROVIARIA 39 FERROVIE DELLO STATO 27 GETRI- SWITCH 42-45 INTESA 10-13 ISFORT 28 KNAPP 10-13 KUEHNE+NAGEL 10-13 LOGFARMA 10-13 LOGISTICO DELL’ANNO 18-10 MERCITALIA INTERMODAL 37 MERCITALIA LOGISTICS 35 MIMS 36 NOVA SYSTEMS 8-9 OSMOS 32 OSSERVATORIO CONTRACT LOGISTICS 14-16 POLITECNICO DI MILANO 14-16 PORT&SHIPPINGTECH 30-31 PROFITER 10-13 REPLY 10-13 RFI 36 SAMAG HOLDING LOGISTICS 62-65 SMET 35 SRM 30-31 TX LOGISTIK AG 37 UNIVERSITÀ DI BERGAMO 66-70 UTLC ERA 49-51 VERIZON BUSINESS 32
L’INCHIESTA: LOGISTICA 2050
Parlano gli operatori del settore
Dossier 1
TMS, LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI TRASPORTI
gli inserzionisti A&T AUTOSTORE CLS DI.TECH ICAM INTRALOGISTICA ITALIA JUNGHEINRICH ITALIANA KNAPP LOGIMAT MANHATTAN ASSOCIATES NOVA SYSTEMS PALLETWAYS STANTE UNICAR
5 29 54-55 56-57 60-61 21 58-59 III C. 79 3 I C. 33 IV C. II C.
Dossier 2
TECNOLOGIE E SISTEMI PER LA TRACCIABILITÀ APRILE 2021 LM 87
Abbonament i ABBONAMENTO
ANNUALE
EURO 75
10
Riceverai numeri della rivista (dal primo numero utile per un anno)
ABBONAMENTO
ANNUALE
con LIBRO
EURO 90
10
Riceverai numeri della rivista (dal primo numero utile per un anno) insieme al libro di Bruno dalla Chiara
Da 30 anni Logistica Management percorre l’evoluzione della logistica e della supply chain informando puntualmente i suoi lettori. Un’informazione, quella della rivista, completa di approfondimenti, dati, inchieste, interviste, analisi di mercato, che accompagna le aziende italiane nel business quotidiano. Una fonte di aggiornamento indispensabile, affiancata da quella sul web.
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BIENNALE
con 2 LIBRI in OMAGGIO
EURO 150
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TRAMITE BANCA
Riceverai numeri della rivista (dal primo numero utile per due anni)
BONIFICO BANCARIO intestato a: Editrice TeMi Srl c/o DEUTSCHE BANK IBAN IT04 P031 0420 4000 0000 0820 652
IN OMAGGIO: I libri di Bruno Dalla Chiara:
INVIARE PER EMAIL I VOSTRI RIFERIMENTI COMPLETI E COPIA DEL PAGAMENTO
20
1) SISTEMI DI TRASPORTO INTERMODALE Approccio tecnico-operativo per la progettazione e l’esercizio alle varie modalità(stradale, ferroviaria, marittima e fluviale).
2) TRASPORTO MERCI E LOGISTICA ESTERNA Gli attori; modalità di trasporto; trasporti intermodali: infrastrutture, tecniche e servizi; aspetti economici e decisionali; energia usata; quando terziarizzare nella logistica
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