In Magazine Rimini 02/12

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Rimini

w w w. i n m a g a z i n e . i t

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00

Anno XII - N. 2 - MAGGIO - GIUGNO 2012

Marco

Missiroli Romanzo riminese

Imprenditrici straniere Sogno americano Made in Romagna Wellness da spiaggia Il lungomare del benessere Lady Tarin Nudo di donna dal vero




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Sommario

20

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10 Annotare Brevi IN 20 Essere Marco Missiroli 26 Lavorare Imprenditrici straniere 32 Allenarsi Wellness da spiaggia 39 Curare Giancarlo Piovaccari 42 Creare Raffaella Lizambri Montalban 46 Abitare Casa di città 51 Progettare Studio Undici 54 Fotografare Lady Tarin

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

Una Rimini sospesa tra passato e futuro raccontata nel nuovo romanzo di Marco Missiroli, scrittore emergente che apre questo numero della rivista. E una Rimini che regala opportunità, come raccontano le imprenditrici straniere che qui si sono fermate. Con l’arrivo della bella stagione parliamo anche di fitness e sport praticati nel lungomare, attività utili per mantenersi in salute, come garantisce il cardiologo Giancarlo Piovaccari. Gli occhiali gioiello di Raffaella Lizambri Montalban ci portano quindi nel mondo del design, per proseguire con la casa riqualificata da Officina Progetti e le creazioni di Studio Undici, composto da Igor Macrelli

e Marco Gabellini. Si parla poi di fotografia contemporanea, con i nudi immortalati da Lady Tarin. Spazio anche agli sposi, con uno speciale curato da un’esperta wedding planner. Lo chef Francesco Arena e la pasticcera Martina Baggioni sono i protagonisti della rubrica sulla cucina, mentre si prosegue guardando verso Riccione, ai tanti eventi organizzati dal Palas e a quelli legati alla moda. La rubrica dello sport porta alla ribalta la famiglia Morolli del Viserba Volley e le cheerleaders PlayHall Sisters, mentre gli antichi registri ritrovati all’hotel Villa Rosa Riviera ci riportano alla villeggiatura d’altri tempi, in una Rimini dal fascino immortale.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Ufficio commerciale: Irena Coso, Luca Braga

Direttore Responsabile: Andrea Masotti Redazione centrale: Roberta Brunazzi Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso Collaboratori: Riccardo Belotti, Graziella Biagetti, Alberto Crescentini, Simona Failli, Claudia Gelmini, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Massimo Morandi, Davide Nicolò, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi, Cinzia Tedeschi

Impaginazione: Sabrina Montefiori

Fotografi: Tommaso Flores, Foto Riccione, Riccardo Gallini, Studio Paritani

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Chiuso per la stampa l’ 11/05/2012

58 Speciale Sposi E che la favola abbia inizio... 68 Cucinare Arena e Baggioni 70 Organizzare Palas di Riccione 73 Sfilare Beautiful Fashion Night 74 Presentare Riccione Fashion Boulevard 77 Giocare I Morolli 80 Allenare PlayHall Sisters 82 Ricordare Villa Rosa Riviera

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54

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com


Annotare | Brevi IN

Grande party per i nuovi locali di Audi Ricapitalizzazione per Carim

Rimini - Si è chiusa il 24 aprile con la sottoscrizione di 75,150 milioni la campagna di ricapitalizzazione di Banca Carim. Il risultato è stato giudicato con soddisfazione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, socio di maggioranza, che per bocca del suo presidente Massimo Pasquinelli (nella foto) ha rilevato come siano intervenuti numerosi imprenditori del territorio con apporti singoli e di notevole rilievo, così come tanti operatori economici sensibilizzati dalle associazioni di categoria. Pasquinelli ha rilevato la grande mobilitazione dei piccoli azionisti che hanno creduto, con generosità e attaccamento, nella ‘loro’ banca. Secondo il presidente la ‘nuova’ Carim avrà una compagine societaria ancora più articolata, con maggior peso affidato ai piccoli azionisti e agli investitori istituzionali, a fronte della diluizione della partecipazione detenuta dalla Fondazione.

Nuova statua per Giovanni Paolo II Riccione - Dopo gli atti vandalici della notte di Capodanno, la statua di Papa Giovanni Paolo II è tornata sul suo piedistallo a Riccione, nel parco intitolato al Pontefice. La scultura, ora in bronzo, è stata realizzata da Elena Ortica e posata ufficialmente il 1° maggio alla presenza del vescovo di Rimini, Mons. Francesco Lambiasi. Numerose aziende (tra cui Banca di Rimini, Compagnia delle Opere, Consorzio Viale Ceccarini, Consulta Cittadina), privati cittadini e parrocchie sono impegnati nel raggiungimento della cifra di 29.200 euro, necessaria a coprire il costo dell’opera.

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San Marino - Un vero e proprio evento ha catalizzato l’attenzione degli appassionati di motori e non solo il 28 aprile scorso a San Marino. Un party con oltre 400 persone ha celebrato l’ampliamento dei locali della Concessionaria Audi Reggini, avveniristica costruzione situata in via Rovereta 52 a Falciano. Oltre ad avere ampliato la superficie espositiva, il concept della nuova concessionaria Audi Reggini è stato progettato per rendere protagoniste le vetture e lo stile inconfondibile della casa automobilistica tedesca. Classe ed eleganza l’hanno fatta da padrone in questo evento, partito poco prima di cena e protrattosi sino a mezzanotte, tra esibizioni live e dj set, quest’ultimo curato da dj Gippo. Il culmine della serata è avvenuto con le performance di Stefano Scarpa, giunto direttamente dal format televisivo Italia’s Got Talent, che l’ha eletto vincitore per la sua human

flag. L’artista ha poi tolto il velo alla nuova Audi A3, che la Concessionaria Reggini ha voluto presentare in anteprima a livello mondiale. A rendere la serata memorabile anche una limited edition di 300 polo firmate Dondup, partner della serata.

Crescita sostenibile con BAA Rimini - “La crescita sostenibile: un’economia oltre il mito. Globalizzazione come parte del problema, economia locale come parte della soluzione”: è il titolo del convegno organizzato ad inizio maggio da BA A - Bocconi, Alumni Associa-

Reggini

Bocconi

tion Area Rimini, ospitato al Centro Congressi SGR. Tra i relatori l’economista Stefano Zamagni, il docente della Bocconi Luca Fantacci, il presidente di “Oltre Venture” Luciano Balbo e l’analista di Borsa Alessandro Fugnoli.



Sostenibilità: vince il torneo il liceo Lemaitre

Rimini - Il liceo scientifico paritario “Georges Lemaitre” è il vincitore del Torneo SGR sul tema “Sostenibilità: la strada per il futuro”, tenuto il 17 aprile scorso nella sede del Centro Congressi SGR. I ragazzi (da sinistra, nella foto, Giovanni Corinaldesi, Alice Mazzocchi, Giacomo Scaparrotti, Alberto Gridelli) provengono dalle classi quarte A e B, guidati dal professor Fabio Massimo Perrone. Nove scuole secondarie si sono sfidate su diverse tematiche riguardanti la sostenibilità, in un quiz condotto da Otello Cenci con domande a risposta aperta.

I 50 anni di Fontemaggi Allestimenti

Rimini - Giunta alla boa del mezzo secolo, Fontemaggi Allestimenti si mantiene in forma presentandosi con un’immagine fresca e giovane. Questo 50° anniversario è un traguardo importante, che segna una storia fatta di impegno, professionalità e successi. Quale migliore piazza di RiminiWellness per rispecchiare questa azienda, che decide di appoggiare due realtà innovative come iPersonalTrainer e Fitness Europe (distributore esclusivista di attrezzature funzionali americane). Nella fiera specializzata, Fontemaggi Allestimenti ha presentato iFunctionalWall, una parete attrezzata che diventa arredo ma anche un vero e proprio spazio di lavoro. (D.N.)

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Economia verde, premio ad Oltremateria San Giovanni in Marignano - La Regione Emilia-Romagna premia le aziende “green”, con riconoscimenti attribuiti ad aziende promotrici di politiche imprenditoriali a favore dell’ambiente. Al premio hanno partecipato 38 aziende provenienti dai più vari settori produttivi: dal commercio all’agricoltura, dall’industria all’artigianato, dai servizi alla persona ai servizi ambientali. Tra i vincitori anche la ditta Oltremateria di San Giovanni in Marignano (Rimini), premiata nella categoria Industria per la produzione di eco-malta a ridotto impatto ambientale e a base di acqua, prodotta valorizzando materiali derivanti dal riciclo (vetro, inerti, etc.) e utilizzabile per pavimenti e

rivestimenti. I premi sono stati consegnati il 20 aprile scorso nell’aula magna della sede della Regione. www.premioeconomiaverde.it

Gps in bici per i clienti del Consorzio Riccione Bike Riccione - Nuovi percorsi georeferenziati scaricabili dal portale del Consorzio Riccione Bike Hotels (www. riccionebikehotels.it). Qui sono inserite le percorrenze, le descrizioni, le altimetrie, oltre ai consigli sui punti d’interesse per i tragitti con bici da strada e percorsi in MTB. La nuova piattaforma valorizza l’uso del GPS come moderno sistema tecnologico, per consentire al cicloturista di vive-

Hotels

re gli itinerari in bicicletta in modo nuovo. In sostanza, gli hotel del Consorzio offrono un servizio aggiuntivo, in linea con le esigenze attuali e con il progresso tecnologico, che permette di vivere in modo indipendente la scelta dell’itinerario più adatto, di studiarlo dal computer di casa ancora prima di partire e di vivere l’esperienza dell’escursione su due ruote in modo più coinvolgente.


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Il mercato del Contadino Gli ingegneri d’Italia al Palacongressi

Rimini - Rimini capitale italiana dell’Ingegneria. Dal 12 al 14 settembre 2012 al nuovo Palacongressi si svolgerà infatti la 57esima edizione del Congresso Nazionale degli Ordini Ingegneri d’Italia. Sono attesi oltre 1500 partecipanti, tra ingegneri liberi professionisti, dipendenti di enti pubblici e docenti universitari provenienti da tutta Italia. Il simposio sarà preceduto l’11 settembre dall’Assemblea dei Presidenti degli Ordini di tutte le province del territorio nazionale, ospitata al Palazzo dell’Arengo.

Rimini - Aperto a Rimini il “Mercato del Contadino”, iniziativa realizzata dal Gruppo SGR in collaborazione con CIA e Coldiretti e con il patrocinio del Comune di Rimini. Al taglio del nastro inaugurale, avvenuto il 19 aprile scorso (nella foto), erano presenti la presidente Gruppo SGR Micaela Dionigi, l’assessore alle Attività Economiche di Rimini Jamil Sadegholvaad, il presidente di Col-

diretti Giorgio Ricci e Paola Pula in rappresentanza di CIA. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere l’eco-sostenibilità del territorio e di sensibilizzare la comunità alla conservazione delle risorse naturali e al rispetto dell’ambiente. Fino al 26 luglio, tutti giovedì mattina dalle ore 7,30 alle 13,30, si tiene la mostra mercato di prodotti agricoli del territorio a chilometro zero.

Grandi concerti con Pulp Rimini - Ricco calendario estivo firmato da Pulp concerti, agenzia specializzata nella realizzazione di eventi musicali attiva da Bologna a Pesaro, guidata dal manager Willie Sintucci. In scena artisti del calibro di Antonello Venditti il (26 maggio) e Biagio Antonacci (nella foto), il 29 dello stesso mese al 105 Stadium. Nell’arco di un’attività ventennale, Pulp ha organizzato spettacoli all’aperto, in club e stadi per Ligabue, Zucchero, Lour Reed, Patti Smith, Laura Pausini, Fiorella Mannoia. La sede è in via Cairoli 97 a Rimini; per informazioni e prevendite tel. 0541 785708, o su facebook. (D.N.)

14 | IN Magazine

Florea, premiato il più bel Balcone San Marino - La premiazione del concorso dedicato al balcone o alla vetrina con gli arredamenti e i decori floreali più belli o curiosi ha chiuso il 22 aprile la settima edizione di Florea, mostra mercato di piante ed essenze rare. Ad essere premiata è stata la gioielleria Klepto, che ha esposto all’interno della sua vetrina una composizione creata con tralci di vite e orchidee, aggiudicandosi così anche il fine settimana per due persone in un centro benessere offerto dall’agenzia Orienting Viaggi. Menzione particolare anche al negozio Elisabeth di Salita La rocca. Il concorso è stato indetto dalla Segreteria

fiorito

di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura di San Marino e dalle organizzatrici di Florea, Mara Verbena e Camilla Barducci.



Tutto per la moto da JapanBike

Un pulmino a nove posti per il Centro 21

Cerasolo Ausa - Nuovo look per Japan Car. Nella rinnovata sede di via Ausa 40 a Cerasolo Ausa di Rimini la storica concessionaria auto Suzuki ha affiancato al già noto marchio JapanCar il nuovo JapanBike, e non solo. Nell’ampio showroom si trovano i migliori modelli di moto sportive e scooter, con un qualificato servizio di

assistenza gestito da personale esperto e un’officina dotata dei migliori strumenti. La lunga esperienza dei collaboratori, anche nel mondo delle competizioni in pista, è a disposizione per soddisfare ogni tipo di richiesta, per fa sì che JapanBike divenga punto d’incontro per i motociclisti della provincia di Rimini.

Riccione - Donato dal Lions Club Riccione all’associazione Centro 21 onlus un pulmino 9 posti per il trasporto di persone con sindrome di Down. La consegna del mezzo si è tenuta il 28 aprile scorso, nella piazzetta del Faro di viale Ceccarini. Il mezzo sarà un valido supporto per la realizzazione del progetto “Per mangiare devo lavorare”, che già da alcuni anni viene svolto in campagna con la raccolta di frutta, oltre ad essere utilizzato per gite ed altri momenti ricreativi. (M.G.)

Strada in festa con vintage cocktail Riccione - Per organizzare la festa sono bastati un invito ad un cocktail servito nella piazzetta in un’ambientazione unica nel suo genere. Un’atmosfera calda e raffinata offerta dai ristoranti Brasserie e Kiosquito, con l’aggiunta di un particolare allestimento delle vetrine delle boutique Gaudenzi e Sveva. È il vintage cocktail offerto dagli operatori di via Ippolito Nievo, reso ancora più spettacolare da un maxi schermo messo a disposizione da Giovanni Cenni del ristorante Circolino del Molo. (M.G.)

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Colorato party all’

Emporio Armani

Rimini - Un grande party per presentare la nuova collezione primavera/ estate 2012 del marchio. È andato in scena il 24 marzo scorso all’Emporio Armani di piazza tre Martiri a Rimini, organizzato dallo stravagante Maurizio Monti coadiuvato dallo staff del punto vendita. Nei due piani del negozio si sono dati appuntamento clienti, amici e personaggi locali più o meno noti, per un aperitivo musicale a cura dei dj Roberto Beretta e Tony Lovley. Gli ospiti, più di 500, si sono trattenuti fino a tarda serata. Il successo è motivo di orgoglio e l’idea

è quella di replicare la serata anche in altri punti vendita, tra cui quelli di Riccione e Bologna. (D.N.)


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L’arte di stare sui Tacchi Piccinelli al FrozenCube Riccione - Grande partecipazione e curiosità per l’evento lancio di FrozenCube, andato in scena al Green Bar di viale Ceccarini lo scorso 30 aprile. Roberto Piccinelli, sociologo del piacere, intervistato dal sindaco e dall’assessore al turismo di Riccione, ha spaziato sui temi principali del divertimento a Riccione dagli anni della sua fondazione fino ad oggi. In questo excursus storico e ludico è stato degustato in anteprima il FrozenCube dedicato al compleanno della città, creato con i colori dell’anniversario: arancione e bianco.

Un tuffo nel gusto a Via Chiabrera 23 Rimini - Grande successo per Via Chiabrera 23, nuova caffetteria e gelateria inaugurata di fronte alla sede dell’SGR di Rimini. A crearla è Alessandro Corradini, chef d’origine trentina che la gestisce insieme a tutta la famiglia. Originale e sobrio negli arredi curati da Andrea Brici, il locale è ottimo per un aperitivo al calar del sole: qui si possono gustare, oltre ai cocktails, anche buoni vini, in mostra e in vendita nel singolare emporio/cantina. Tra scaffali e frigor sono esposti anche cioccolati pregiati, caviale, pasta, olio, grappe e specialità firmate dal noto chef Moreno Cedroni. Fantastica, per le giornate più calde, la terrazza all’aperto, con musica soft. (D.N.)

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Rimini - Un Fashion Training ambientato nell’universo dello stile, rivolto a tutte le donne che desiderano apprendere l’arte di camminare con naturalezza sui tacchi alti. È la speciale iniziativa lanciata da GAP Eventi Studio, dedicata alla postura e al benessere di schiena e piedi, fondamentale per un portamento aggraziato e corretto. Lo stage percorrerà le più suggestive location del territorio italiano e non solo, e sarà articolato in una formula ‘full immersion’ della durata di tre giorni. Il lancio dell’iniziativa è andato in scena il 10 maggio allo Steven Sporting Club di Rimini; la prima tappa del corso si terrà sempre a Rimini, all’“i-SUITE Hotel” di viale Regina Elena 28, dal 28 al 30 maggio. L’intero percorso sarà affiancato da

Baldinini, brand di calzature e accessori di lusso, leader del made in Italy nel mondo, celebre per i famosi tacchi-design, scultorei ma calibrati per consentire passi leggeri e glamour. Per info e iscrizioni: 051 705552. www.gapeventistudio.com/?cat=9

La Giornata della Legalità Riccione - L’eredità lasciata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vent’anni dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio è stato il tema al centro della Giornata della Legalità, tenuta il 5 maggio al palazzo del Turismo di Riccione. L’incontro ha visto la

partecipazione, tra gli altri, di Maria Falcone, Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone; Sergio Lari, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanisetta e Sara Morri, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Trapani.

Blogger alla scoperta di Rimini Rimini - Primo “blogtrip” a Rimini, organizzato da Alberghi Tipici Riminesi. La tre giorni, tenuta ad inizio maggio, ha visto arrivare in città undici travel-blogger provenienti da tutta Italia, qui riuniti per scoprire insieme l’anima tipica della capitale delle vacanze e del suo entroterra. L’obiettivo è quello di far vivere un’esperienza unica e indimenticabile ai

top-influencers in campo turistico sui social network e sui blog. Al blog trip hanno partecipato i blogger di www. ilturistainformato.it, www.eurotrip.it, www.wordpress.com, www.fraintesa. it, www.viaggiovero.com, www.viaggilowcost.info, www.travelgum.it, www. comunicatestesso.com, www.trippando.wordpress.com e http://familyco. wordpress.com/




Essere | Marco Missiroli

Romanzo

Riminese

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

La penna incisiva di Marco Missiroli racconta storie di oggi con toccante poesia. E il suo ultimo libro, “Il senso dell’elefante”, è già un caso letterario. Ambientato tra Milano e una Rimini dal vago sapore felliniano.

La prima dote di un grande scrittore è saper ascoltare. Marco Missiroli, questa dote, ce l’ha innata. Ascolta e ti ascolta, come se fosse lui a intervistarti, e non a essere intervistato. Che sia questo il segreto del suo successo? “Molte delle storie che racconto nei miei libri sono ‘vere’: me le hanno raccontate. Io non ho dovuto fare altro che scriverle. La vita vera, spesso, è più incredibile di un romanzo”. Marco Missiroli ha un’altra grande dote: l’umiltà. Eppure potrebbe permettersi ben altro atteggiamento questo giovane scrittore riminese, considerato uno dei più interessanti autori emergenti della letteratura italiana. Che poi tanto emergente non è. Dopo il premio Campiello per l’opera prima, vinto nel 2005 con il romanzo d’esordio Senza coda, Missiroli è già al suo quarto libro. E il suo Il senso dell’elefante, pubblicato per Guanda alla fine di febbraio, è già diventato un caso letterario. Venduto in Germania e in Francia, accolto con entusiasmo dalla critica. Un libro che conferma il talento narrativo di Missiroli, e segna il suo ‘ritorno a casa’. Sì perché le pagine più belle del romanzo sono quelle ambientate a Rimini, città natale del protagonista del libro, Pietro, un ex sacerdote che va a Milano a fare il portinaio di un piccolo condominio, per conoscere il figlio avuto

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da una relazione ‘clandestina’ con una donna conosciuta quand’era ancora un giovane prete. La storia di Pietro s’intreccia a tante altre storie di vita, incredibili eppure “tutte vere”. Nel romanzo Missiroli affronta temi come l’amore e il tradimento, la malattia e l’eutanasia, ma soprattutto la devozione per i figli. La stessa che “hanno gli elefanti, animali straordinari che si prendono cura di tutti i piccoli del branco, anche di quelli che non sono i loro figli. Da qui il titolo del libro…”.

sono legato alla mia terra, alle mie radici. D’altra parte questo è anche il mio romanzo più intimo, più autobiografico. Le storie che volevo raccontare non potevano che essere raccontate attraverso Rimini”.

to. Infatti hanno comprato il libro anche in Francia e in Germania”.

Alcune delle scene hanno un sapo-

mente a Dio… Qual è il suo rapporto

re quasi felliniano: il Grand Hotel,

con la fede?

Lei ha detto più volte, presentando

del Maestro?

il libro, che la vera protagonista di

“Nessuno ha raccontato Rimini come l’ha fatto Fellini in Amarcord. Sono partito da lì. Ma la mia è una Rimini reinventata, spogliata dal frenetico ritmo estivo, in qualche modo trasfigurata. Un’immagine che è piaciuta mol-

questo suo nuovo romanzo è Rimini. Una scelta di cuore, o dettata da esigenze narrative?

“Scrivere una storia ambientata a Rimini per me è stato difficilissimo. E ho capito, scrivendo, quanto

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Tornando alla trama, lei affronta un tema forte come l’eutanasia. E in molte pagine del suo libro il protagonista Pietro si rivolge diretta-

“Amarcord? Sono partito la lì” corso d’Augusto, la ‘palata’, il mare. Qual è il suo rapporto con le opere

“Cerco costantemente il confronto con Dio, ma non certo per il motivo che ha sostenuto qualcuno e cioè che io sarei uno scrittore cattolico. È tutto il contrario. Mi sento uno scrittore spirituale. È ben diverso…”. Il romanzo sembra mettere il dito nella piaga delle famiglie di oggi, nei rapporti tra genitori e


figli sempre più complicati e abbandonati a loro stessi…

“È proprio questo il punto. C’è chi i figli li ha ma non se ne cura, e chi invece farebbe di tutto per averli ma non può. E in Pietro c’è tutta la devozione per il figlio che non ha potuto crescere e amare. Una devozione che porterà ad un finale sorprendente”. Il romanzo si conclude con il ritorno a Rimini. E lei, che vive a Milano ormai da sei anni, torna spesso a Rimini? Ci sono

Missiroli, l’enfant prodige della letteratura Il debutto di Marco Missiroli avviene nel 2005. A 24 anni il giovane scrittore riminese (è nato il 2 febbraio 1981) pubblica Senza Coda , ed è subito un successo. La storia, ambientata in Sicilia, pubblicata da Fanucci, viene accolta con entusiasmo dalla critica, tanto che Missiroli vince il prestigioso premio Campiello per l’opera prima. Due anni dopo l’autore pubblica il secondo romanzo (questa volta per i tipi di Guanda), Il buio addosso: un libro amaro sulla diversità, sullo sfondo di un piccolo villaggio della Francia. Nel 2009 esce Bianco, che vale a Missiroli il premio Comisso e il premio Tondelli: ambientata negli Stati Uniti, una storia di razzismo in cui il protagonista, un vecchio bianco, dopo la morte della moglie rivedrà i propri pregiudizi.


A fianco e nelle pagine precedenti, Marco Missiroli nella sua Rimini.

dei luoghi che non rinuncia mai a rivedere, quand’è a casa?

“Almeno una volta al mese trascorro un fine settimana a casa, e non c’è volta in cui non passi dal borgo San Giuliano e dal porto. Da un po’ di tempo mi capita di salire in sella alla bicicletta e percorrere la pista ciclabile che taglia il parco Marecchia e arriva fino alla darsena. Scendo giù con la bici e arrivo fino agli scogli, proprio sotto la passeggiata. Mi scelgo uno scoglio piatto e sto lì. Poi penso a Milano e mi dico che tornerò ad invecchiare qui, su questo scoglio”.

questo scriverne in un romanzo che parte da Milano e torna a Rimini significa ritrovarsi e rivivere le radici, ma soprattutto avere la possibilità di vedere le proprie radici”. Lei è ormai da anni uno scrittore affermato: come i libri hanno cambiato la sua vita?

“In meglio. Dopo la stesura di ognuno ho imparato qualcosa. Con Il senso dell’elefante ho imparato tantissime cose, anche perché mi ci sono dedicato per due anni e mezzo. L’ho riscritto quasi completamente per tre volte, alla fine mi sentivo svuotato. Ma questo libro, alla fine,

Scanzonato e malinconico Negli ultimi anni, a più riprese, ri-

abbia un’anima. Lei, da scrittore che

si è rivelato un amico, un compagno. E con lui… sì, questo lo posso dire: con questo romanzo ho imparato a sconfiggere la solitudine”.

ha mantenuto un forte legame con la

Quanto conta l’amore nei suoi ro-

sua terra, che ne pensa?

manzi?

“Che l’identità riminese in fondo è un ossimoro: siamo scanzonati, ma anche malinconici. Ed è questo contrasto a fare di noi riminesi delle anime piene, autentiche, spontanee. Vista dalla Madonnina, Rimini è davvero qualcosa di raro, e te ne accorgi soprattutto se sei fuori. Prima di andare a Milano non lo sapevo, poi ho capito. Rimini custodisce tante sue anime, a partire da quella impertinente dell’estate, che comunque ci lega al mare. E poi quella del freddo: la più poetica, fatta di una specie di discrezione che finisce nella nebbia e nel gelo, dove c’è davvero qualcosa di onirico. Per

“Il primo libro è nato perché una ragazza mi ha sostenuto nella mia improvvisa impresa di scrivere. E quello era il mio primo amore. I sentimenti sono una delle fondamenta da cui nasce la scrittura stabile, che dà la forza per sostenere un romanzo. Con questo non dico che non si possa scrivere un gran libro se non si ha un sentimento in corso, dico solo che è più difficile. Il senso dell’elefante è nato in questa stabilità, non avendo una relazione, ma con un forte senso di sottrazione amorosa. Forse quel senso di protezione verso ciò che è lontano viene da qui”. IN

spunta il dibattito sull’identità riminese. C’è chi dice che Rimini non

Narratore e giornalista Il successo conquistato con i libri ha spalancato a Missiroli le porte del giornalismo. L’autore riminese collabora da anni per le pagine culturali del “Corriere della Sera” ed è uno degli inviati di “Vanity fair”. Per il settimanale Missiroli ha curato diversi reportage, occupandosi dei temi più diversi. “Grazie a questa esperienza - dice ho imparato una scrittura diversa, che mi è servita moltissimo anche nei romanzi”. Da sei anni vive a Milano, dove collabora anche con una rivista di psicologia.

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Lavorare | Imprenditrici straniere

Sogno americano

made in

Romagna

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Arrivate da paesi lontani qui si sono fermate, inventandosi un lavoro. Con tenacia, creatività e voglia di mettersi in discussione. Sono le imprenditrici straniere, oggi riminesi “doc”.

In Italia e a Rimini, in particolare, sono arrivate con un bagaglio di sogni e ambizioni. Chi non aveva altra speranza che di fuggire dalla miseria e dalla guerra, chi si è trovata a seguire i genitori da piccola fino ad imparare perfettamente la lingua (“s” romagnola compresa), e chi ha seguito l’onda dei primi shopping tour dall’ex Unione Sovietica per poi scegliere, complici gli strani scherzi del cuore, di stabilirsi definitivamente nel Bel Paese. In provincia sono sempre più numerose le storie di donne provenienti da oltre confine che in questo lembo di Romagna hanno trovato la loro America. Non senza difficol-

tà e non senza dover rimettere in discussione, molto spesso, i titoli di studio e le esperienze lavorative acquisite nella propria terra di origine. Eppure con tenacia e determinazione alcune di loro oggi possono dire di essere riuscite a trovare la propria strada, in un territorio che dal mare alla collina, dicono in molte, non lascerebbero mai più. È di questa opinione Viktoria Ivanova che oggi abita sulle colline di

Mulazzano, nel corianese. “Quan-

do la mattina mi alzo e vedo il mare dalla mia camera da letto commenta - penso che da qui non potrei più allontanarmi”. E pensare che inizialmente Viktoria guardava alla riviera solo con il fiuto degli affari. Negli anni ’90 fu tra i primi russi a sbarcare in riviera per andare a rifornirsi di scarpe e vestiti nelle boutiques di Romagna e Marche. “Avevo un negozio di abbigliamento a San Pietroburgo e insieme ad altri colleghi arrivavamo con dei pullman organizzati”. Fu in quell’occasione che conobbe Giovanni Cavaricci, oggi suo marito e socio, che al tempo dirigeva un’azienda specializzata proprio in shopping tour dalla Russia. “All’inizio - racconta - nacque una semplice collaborazione professionale nel settore abbigliamento, con l’apertura di due showroom a San Pietroburgo e Mosca. Poi con il suo fascino italiano finì per conquistarmi”. Oggi, in attesa di poter inserire la figlia Veronica, 17 anni, studentessa di Moda al “Fellini” di Riccione, portano avanti insieme l’azienda Gegfashion, che

dalla sede nevralgica di Rimini percorre due diverse rotte. Una verso Milano, dove Gegfashion ha aperto uno showroom per la vendita di linee italiane prestigiose, compresa “Alter Ego”, di propria produzione; l’altra verso la Russia, dove con oltre 20 monomarca è distributore esclusivo del marchio Luisa Spagnoli. L’arrivo in Italia è stato un grosso salto per Snezana Borkovic, per tutti Lisa, titolare di Chez LI. Originaria di Mostar, Lisa ha lasciato la sua terra durante la guerra. “Sono arrivata in Italia nel 1992 insieme a mio marito, non conoscevo una parola di italiano. Lui ha cominciato a fare diversi lavori ed io, non potendo spendere la mia laurea in Giurisprudenza, mi sono dovuta inventare qualcosa”. Lisa, che oggi ha due figli nati in Italia, - Leon ed Emma, 17 e 12 anni - ha potuto aggrapparsi all’unica cosa che in quel momento poteva fare: cucire. Un’attività che in Bosnia-Erzegovina insegnano fin dai primi anni di scuola. “Scoprii che a Riccione c’era bisogno di sarte. Iniziai a fare qualche riparazione per privati e

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A fianco, Maarit Kerojarvi, finlandese, titolare di “ItalianOpas”. Sotto, Olga e Sofiya Sycheva della ex Unione Sovietica, che insieme gestiscono il centro benessere “Mistral”. In apertura, in alto, Viktoria Ivanova, russa, comproprietaria dell’azienda “Gegfashion”; sotto, Snezana Borkovic titolare del negozio “Chez LI“.

negozi e, dopo un po’, cominciai a personalizzare i capi invenduti. Le mie prime creazioni arrivarono così”. Da sette anni Lisa crea una propria linea d’abbigliamento femminile e da oltre un anno ha aperto anche un negozio al pubblico, in viale Dante, dove propone le sue creazioni. “Per me e mio marito, che mi aiuta in questa attività, l’attuale crisi economica non è nulla a confronto di quello che abbiamo vissuto nel nostro paese. Forse noi stranieri siamo avvantaggiati in questo, visto che veniamo da paesi in cui le difficoltà ci sono sempre state”. Ha scelto Riccione dopo due anni vissuti tra le Canarie, Spagna e

tato nella Perla verde un gruppo di ciclisti finlandesi interessati a testare il territorio per l’organizzazione di tours nel periodo autunno-inverno mentre a maggio organizza, sempre a Riccione, un incontro-scambio tra imprenditrici italiane e finlandesi e un evento di Nordic Walking on the beach, con la partecipazione dell’inventore dell’ormai nota camminata con i bastoncini, il finlandese Marko Kantaneva. “L’85% dei miei clienti - spiega - sono connazionali che vogliono venire a visitare le bellezze italiane, ma un bel 15% è rappresentato da italiani che vogliono conoscere i paesi nordici”. Separata dal 1998, madre di due figli ormai

Tanta grinta e idee vincenti Portogallo Maarit Kerojarvi, finlandese, organizzatrice di eventi e

accompagnatrice turistica. “Ho lasciato il mio paese nel 1983 e dalla nascita di mia figlia, nel 1985, ho deciso di stabilirmi qui definitivamente”. La passione per il turismo e i viaggi però è rimasta, e Maarit ne ha fatto un’attività, ItalianOpas, che oggi porta avanti in solitaria con successo. “Il mio ufficio? È ovunque possa lavorare con il mio pc, anche in riva al mare. Ho cominciato lavorando con i tanti miei connazionali che arrivavano in riviera ma dopo le mucillagini il fenomeno si è arrestato. Oggi collaboro con il Comune di Riccione nelle promozioni all’estero”. Di recente Maarit ha anche por-

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grandi, 26 e 27 anni, che si è trovata a crescere da sola, Maaarit non si è arresa: “Chi crede nella voce del cuore - conclude - non ha paura di fare salti nel vuoto”. L’arrivo in un paese sconosciuto può aiutare a scoprire un destino professionale prima impensato. È successo anche ad Olga e Sofiya Sycheva, originarie dell’ex Unione Sovietica. Mamma e figlia, da oltre dieci anni in Italia, dopo aver vissuto per qualche tempo a Cattolica, da tre anni gestiscono il Centro benessere “Mistral” a Miramare di Rimini. “Dopo aver frequentato diversi corsi di specializzazione in estetica - racconta Olga - abbiamo avuto la fortuna di aprire un centro tutto nostro e


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A fianco, Laila Jorgensen, danese, contitolare a Rimini del centro ricreativo “Il Rifugio”.

all’avanguardia”. Per rispondere alle moderne esigenze della clientela il Centro è una vera e propria spa con piscina, sauna finlandese, bagno turco, zona relax, oltre ad offrire i più avanzati servizi di estetica. Non solo: questa attività rappresenta anche un bell’esempio di integrazione multiculturale, visto che Olga e Sofiya hanno alle loro dipendenze una ragazza colombiana e una italiana. “Quando siamo arrivate in Italia - sottolinea Sofiya - avevo appena 12 anni. Ormai la mia vita è qui, non potrebbe essere diversamente”. Nel caso di Laila Jorgensen, danese, risalire alle origini è ancora più difficile. Complici un italiano praticamente perfetto e una pronuncia che nel tempo ha acquisito anche la famosa “s” romagnola. Non c’è da stupirsi: Laila vive in Italia da 22 anni oltre ad essere sposata con un riminese purosangue. Un anno fa ha aperto a Rimini insieme ad una socia italia-

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na “Il Rifugio”, centro ricreativo per bambini. “Da tempo facevo da baby sitter ai figli delle mie amiche. Adoro i bambini - racconta - e parlando una sera con la mia attuale socia abbiamo deciso di creare un centro tutto nostro”. Accanto alle normali attività di gioco e svago Laila ha introdotto un laboratorio di pittura, essendo lei stessa maestra d’arte ed avendo dipinto tutti gli spazi della struttura. “Stiamo anche progettando

di avviare laboratori di inglese e musica, per dare la possibilità ai piccoli ospiti di coltivare i loro interessi. Lavorare con i piccoli conclude Laila, che ha due figli di 6 e 10 anni - è molto gratificante: quando il bambino piange e prendendolo in braccio riesci a farlo smettere, oppure quando un bambino ti corre incontro e ti abbraccia le gambe, allora sai che sei brava a fare quel che stai facendo. I bambini non mentono”. IN

Premi alle aziende in rosa Su poco meno di 60mila imprenditori attivi in provincia di Rimini, i non italiani hanno superato quota 5.000 (l’8,5%) e di questi 4.000 provengono da Paesi non comunitari. Le imprese che parlano straniero sono invece 3.621, il 10% del totale, il grosso nel settore edile, seguito dal commercio. Se il trend di queste attività è in aumento, continua ad aumentare ancora di più nel riminese il numero delle imprese straniere “in rosa”. Tra titolari, socie e amministratrici sono 1.448, oggi, le imprenditrici che vengono da lontano, con un incremento del 6% rispetto al 2010. La stilista bosniaca Snezana Borkovic, titolare di Chez LI, le estetiste russe - mamma e figlia - Olga e Sofiya Sycheva, titolari del centro benessere Mistral e la danese Laila Jorgensen del centro ricreativo per bambini “Il Rifugio” sono le tre imprenditrici scelte quest’anno da Confartigianato per il premio “Donne Impresa”. La consegna dei premi è avvenuta lo scorso 6 marzo, in occasione della Festa della donna, presso la sede di Confartigianato Rimini.



Allenarsi | Wellness da spiaggia

Il lungomare del

Benessere

testo Davide Nicolò - foto Riccardo Gallini

Sabbia, mare e un panorama impagabile. Rimini regala occasioni infinite per il wellness da spiaggia, tra corse e passeggiate, pattini e bici.

Estate alle porte e ancora qualche chiletto da smaltire? Non basta solo dimagrire: l’obiettivo è stare bene, mantenendo i risultati ottenuti. Per far questo Rimini e la riviera hanno un alleato ineguagliabile: il lungomare. Venti chilometri e più per passeggiare, correre, nuotare, allenarsi. Un lusso “naturale” a portata di tutti. Qui c’è a disposizione una spiaggia come poche altre nel mondo, una “training zone” da sfruttare come fanno i brasiliani con Copacabana o gli americani con Ocean Drive a Miami. Quindi addio, almeno per la bella stagione, a palestre al chiuso, con i soliti bilancieri, gli ingombranti attrezzi, i tapis roulant e le cyclette. La nuova frontiera del wellness passa per lo yoga, lo stretching, il nordic walking. I nuovi modelli di

riferimento sono gli sportivi dal fisico tonico e asciutto. E cosa c’è di più funzionale che un allenamento in riva al mare? Oggi si lavora ricercando superfici instabili per migliorare e favorire l’equilibrio: da questo punto di vista la spiaggia è una risorsa preziosa, un “prodotto di nicchia” per autentici cultori. Con le sue asperità e ondulazioni

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favorisce allenamenti più funzionali ed equilibrati. Un modo per controllare anche la postura: si lavora sui muscoli stabilizzatori e si evitano problemi alla schiena. Sabbia e acqua del mare sono attrezzi ginnici naturali. Se a questo si aggiunge il

contesto spensierato ecco che, durante la vacanza, si può dimagrire e sviluppare la muscolatura quasi senza accorgersi della fatica. Il sole favorisce la produzione della serotonina, l’ormone che regola il tono dell’umore, il massaggio dell’acqua salata rende più liscia e tonica la pelle contrastando l’effetto a buccia d’arancia. Camminare a passo

spedito aumenta il fabbisogno di aria nei polmoni e quindi respirando con la parte bassa del torace si avrà un effetto rilassante che aiuta a ripulire i bronchi, grazie alle particelle di sali marini sospesi nell’aria. Camminare sulla sabbia o sul bagnasciuga, con acqua fino ai polpacci, soprattutto scalzi, richiede uno sforzo maggiore dei muscoli. Il risultato è che una marcia fatta almeno 3 volte la settimana per 35 minuti a media velocità farà diminuire il grasso, rendendo i muscoli più tonici. Praticamente quello che sognano donne e uo-


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mini quando vanno in palestra. I vantaggi per la salute del corpo in generale saranno visibili. Tra gli altri benefici: camminare senza scarpe fa lavorare bene le articolazioni e aiuta a riacquisire la piena sensibilità dei piedi, tutto l’anno imprigionati in scarpe che spesso (soprattutto se strette in punta e con tacchi alti) costringono a posture innaturali. E poi si allena il cuore (l’effetto pompa che spinge il sangue su per le vene fino al cuore ha un effetto maggiore), si migliora la circolazione, aumenta la resistenza e passa il senso perenne di stanchezza. In più sul lungomare si può godere della vista superba di un panorama che volge all’orizzonte e all’infinito; guardate

il promontorio di Gabicce e tenete come riferimenti i numeri dei bagni o lo skyline offerto da San Marino o dai grattacieli di Rimini e Cesenatico. Camminate sulla battigia accanto alla risacca del mare; respirate lo iodio a pieni polmoni, che tra l’altro stimola il metabolismo; fermatevi a prendere il sole su una brandina, rilassatevi o fate un tuffo rinfrescante. Questo si che è wellness. Lo dicono a gran voce i professionisti, i managers e le giovani promesse dello sport, che regolarmente si allenano lungo questa striscia di terra. Tra questi c’è l’imprenditore Angelo Fontemaggi, 57 anni, ex maratoneta, che non sa rinunciare almeno due volte la settimana ad una corsa

di un’ora. In questo tempo riesce a bruciare circa 700 calorie. Parte da piazzale Kennedy, dove c’è wellness privè, la palestra dell’hotel Villa Rosa Riviera che frequenta con i suoi personal trainer, raggiunge Miramare e torna indietro. Alessandra Baldinini, 39 anni, abituata ad una vita sedentaria in ufficio, nel calzaturificio di famiglia, ama fare beach walking assieme alle amiche. In un’ora di tempo, generalmente alla pausa pranzo, parte dal Porto e arriva al bagno 80, beve un frullato all’Oasi e torna indietro. Durante l’inverno, invece, frequenta il centro Inn Linea. Più inconsueto l’allenamento di Alberto Biagini, 34 anni, autore di testi musicali e poesie. Tutto è

Riminiwellness, benessere e sport a Riminifiera

In alto, da sinistra, Angelo Fontemaggi, Alessandra Baldinini e Francesca Moliterni.

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L’energia ha preso corpo alla Fiera di Rimini con Riminiwellness, settima edizione andata in scena dal 10 al 13 maggio. Un appuntamento con il fitness, il benessere e lo sport organizzato da Riminifiera con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini. Quattordici i padiglioni gremiti di gente e aziende (sono stati 228.543 mila i visitatori di questa edizione). Anche quest’anno la kermesse è stata divisa in due grandi sezioni: WPRO, con 70 convegni che hanno coinvolto le università e gli operatori del settore, e WFUN, con masterclass, corsi e dimostrazioni su 42 palchi, 350 metri quadrati di vasche e 500 presenter, per oltre 1500 ore di lezione. www.riminiwellsess.com


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A fianco, Chiara Pensierini; sotto, Domenico Sollami.

Fitness fai da te con iPersonalTrainer Dopo aver presentato gli allenamenti in spiaggia nel programma “Costume e Società” del Tg2, iPersonalTrainer organizza corsi per il fitness fai da te. Stefano Sorbino ed Enzo Borrelli insegneranno ad utilizzare elastici a sospensione per lavorare sulla gravità, oltre a dare consigli su nuovi ed originali metodi utili per rinforzare gli addominali in riva al mare. Fantasia e tecnica per sfruttare in chiave fitness pali e attracchi su vari livelli, secchielli colmi di sabbia, sdrai, pedalò e tutti gli strumenti balneari a disposizione. E poi l’utilizzo del mare per distendere la muscolatura, grazie alle proprietà antinfiammatorie. Matteo Pizzi (nella foto) organizza invece gruppi di Beach Walking, la versione balneare del Nordic Walking, forma di allenamento dalla grande attivazione metabolica, dove l’85% dei muscoli vengono coinvolti perfezionando la postura. www.ipersonaltrainer.it

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cominciato quando doveva conseguire il brevetto per salvataggio e da allora, almeno una volta alla settimana, si concede una bella remata di mezz’ora per bruciare, anche se non ne ha bisogno, più di 800 calorie. Francesca Moliterni, 26 anni, sui suoi Rollerblade, quando cala il sole in compagnia del fidanzato pattina da Miramare al Porto e torna in dietro, mentre Chiara Pensierini, 31 anni, ora in maternità, si concede una passeggiata a passo sostenuto di 40 minuti partendo dall’hotel Suite Le Rose, dove tra l’altro frequenta la palestra, parcheggia l’auto e, tornando indietro, si con-

cede qualche ora di relax in Spa. Per Valentina Peruzzi, ballerina e supersportiva di 24 anni che generalmente si allena allo Sport Village, fare movimento e vedere un po’ di gente prima di mettersi in poltrona a guardare la tv è un’esigenza imprescindibile. Il lungomare lo utilizza per piacevoli pedalate in bicicletta che si concludono con un bel gelato, dopo la cena. Domenico Sollami , 24 anni, ex giocatore di pallanuoto a livello agonistico, lo utilzza per andare in skate. Per lui il lungomare è un esercizio d’allenamento quotidiano, e sopra la sua tavola macina decine di chilometri. IN




Curare | Giancarlo Piovaccari

Questione di

Cuore

testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

Dedizione assoluta al lavoro, che da trent’anni lo porta a curare patologie cardiache. Una passione coltivata fin dall’infanzia quella di Giancarlo Piovaccari, direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari dell’Ospedale Infermi di Rimini.

Un azzurro pallido av volge lo sguardo nell’anticamera dell’ufficio al quarto piano dell’Ospedale Infermi di Rimini. Nelle grandi librerie decine di volumi, riviste, diplomi, avvisi di seminari, una vastità di scienza sul muscolo più importante dell’uomo: il cuore. Ed è qui, in una breve pausa di lavoro, che incontriamo il dottor Giancarlo Piovaccari, direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari dell’ospedale riminese. Nel suo ufficio colpisce l’enorme poltrona verde: “è per dormire” spiega il medico, che mai ha nega-

to la sua rassicurante presenza in lunghe notti affollate di pazienti. Procedura di emergenza, quanti casi circa in un anno a Rimini?

“Se parliamo di infarto miocardico acuto Rimini, come provincia sui 120mila abitanti, conta all’anno circa mille pazienti con questa patologia. Bisogna tener conto che oltre un 30% non sono residenti, ma di passaggio per fiere e turismo. Ogni mese il numero è pressoché costante. Di questi mille infarti, però, ci sono diverse tipologie: alcuni necessitano di un intervento immediato perché si è

chiusa la coronaria e occorre la riapertura meccanica con angioplastica. Con il 118 appena la persona ha un infarto si esegue l’elettrocardiogramma e si trasmette direttamente in cardiologia, saltando il pronto soccorso. È una rete molto efficiente, siamo all’avanguardia: per numerosità di casi siamo sempre stati nei primi posti della classifica italiana, nel 2011 il sesto centro per numerosità con 295 pazienti, il primo è di 320 casi. Questo dimostra l’ottima organizzazione”. Quali sono i fattori di rischio per i giovani atleti professionisti?

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Commendatore per meriti di lavoro Giancarlo Piovaccari vive a Forlì, a Rimini trascorre d’estate solo qualche weekend. È un pendolare in treno, dove ama leggere sul suo I-pad. È stato insignito “Commendatore della Repubblica” dal presidente Giorgio Napolitano per meriti di lavoro. Da 32 anni svolge la professione medica, prima al Sant’Orsola di Bologna e attualmente a Rimini come direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari dell’Ospedale Infermi, dove ha creato un team di altissimo livello. Tra i suoi primati vale la pena ricordare quello delle presenze sul posto di lavoro: in trent’anni di servizio è mancato solo un giorno per malattia.

“Bisogna distinguere tra le cardiopatie congenite, che sono ovviamente indagate negli sportivi. Possono essere malformazioni del muscolo, delle vie elettriche del cuore, ma questo non è sempre identificabile dagli esami. Poi ci sono le malattie acquisite: può succedere che un atleta, dopo aver contratto infezioni virali, possa riscontrare coinvolgimenti del cuore con un danneggiamento delle vie elettriche, e quando tornerà all’at-

“L’attività fisica è utile e positiva per tutta una serie di patologie, tumori, malattie cardiovascolari, diabete. Quest’ultimo è in larga diffusione, con aumento esponenziale, per il tenore di vita attuale e come conseguenza dell’obesità. È dimostrato che 30-40 minuti al giorno di attività, cinque giorni su sette alla settimana, per chi ha il diabete porti alla diminuzione della mortalità del 40%. Per malattie cardiovascolari poi, il movimento porta

ovviamente contenute, ad esempio cinque noci al giorno contengono il colesterolo. Pesce da favorire rispetto alle carni rosse. Se si parla di sostanze naturali per abbassare il colesterolo, occorre stare attenti. Di gran moda è ora il riso rosso fermentato, che è efficace ma contiene la statina. Il rischio delle sostanze da erboristeria è che possono indurre a false sicurezze. Anche il ginko biloba in realtà ha interazioni con molti farmaci”. Quando ha deciso che sarebbe di-

Attività fisica per mantenersi sani tività agonistica potrebbe andare incontro alla morte improvvisa. Il superallenamento fisico porta paradossalmente a degli svantaggi, come una maggior facilità ad ammalarsi d’infezioni virali. In Italia siamo rigorosissimi, nella moltitudine il numero dei morti è molto inferiore a quello americano, dove l’elettrocardiogramma non è obbligatorio”. Quale importanza riveste l’attività fisica nella prevenzione e nella rieducazione?

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alla diminuzione della pressione arteriosa del 10%, l’equivalente di un farmaco, ma parliamo di almeno 15 chilometri alla settimana”. Esistono integratori utili al sistema cardiocircolatorio?

“Gli integratori utili sono contenuti nella frutta e nella verdura, le linee guida consigliano almeno cinque porzioni di frutta al giorno. Per le vitamine e gli antiossidanti anche il consumo di frutta secca: in ordine gerarchico, noci, mandorle e pistacchio in quantità

ventato medico?

“Sin da bambino la professione per me era qualcosa di straordinario. Un sogno. Penso che abbia tuttora una componente ideale per il fatto di poter salvare delle vite. Si può arrivare a certi livelli con impegno e passione, l’importante è voler arrivare con i propri meriti. Io sono un risultato di chi ha apprezzato e valorizzato la meritocrazia”. Quando si toglie il camice cosa le piace fare?

“Ho interessi di tipo sportivo. Sono un tifoso dell’Inter ma anche di Formula Uno. Di quest’ultima ho frequentato l’ambiente per amicizia, visitando tutti i circuiti europei”.



Creare | Raffaella Lizambri Montalban

Occhio ai

Diamanti

testo Giorgia Gianni

Preziosi ed ergonomici, gli occhiali gioiello della designer Raffaella Lizambri Montalban rappresentano una delle idee più originali nel mondo dell’accessorio. Conquistando un posto di rilievo nel settore del lusso made in Italy.

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Da bambina, a soli dieci anni di età, aveva già manifestato spiccate doti creative realizzando il suo primo oggetto di design: una sedia rivestita di semi, colorata e laccata. Oggi dalla mente eclettica di Raffaella Lizambri Montalban continuano a nascere oggetti e accessori unici. E al posto dei semi dell’infanzia vi sono ora quarzi, grana-

ti, topazi, zaffiri d’acqua, giade, perle naturali, diamanti bianchi e neri. Sono le pietre preziose che compongono e impreziosiscono gli occhiali gioiello Raffaella di Montalban Luxury Frame, lanciati nel 2010 durante la nota fiera orafa Vicenza Oro e affermatisi immediatamente come una delle idee più originali e convincenti che il


mondo dell’accessorio moda abbia saputo proporre negli ultimi anni, anche se già qualche anno prima, nel 2005, c’era stato il successo di Doubleice, occhiali per uomo fashion e di classe. Architetto e designer, Raffaella Lizambri Montalban ha conquistato rapidamente un posto di rilievo nel settore del lusso made in Italy. Nata a Pesaro, ha studiato al liceo scientifico Serpieri di Rimini, proseguendo poi gli studi universitari a Venezia, alla Facoltà di Architettura. Dopo la laurea è partita per l’America, dove ha lavorato per aziende impegnate in ogni parte del mondo. Oggi vive e lavora in Veneto ma rimane legata a Rimini, dove conserva tuttora i genitori e tanti carissimi amici d’infanzia. L’innovazione e l’intuizione proposta dalla designer con Raffaella di Montalban Luxury Frame è nel-

Ogni pezzo è numerato a laser e realizzato artigianalmente a mano secondo la migliore tradizione italiana. Il lusso è unito alla responsabilità sociale di impresa: Raffaella di Montalban partecipa a “Cortina per Telethon”, manifestazione di beneficenza in favore della Fondazione Telethon che coinvolge in attività di solidarietà l’intera cittadina cortinese. Architetto, con una solida esperienza nel design. Cosa l’ha spinta a concentrare la sua ricerca su un oggetto come gli occhiali?

“Nel design ho spaziato in diversi ambiti ma una tradizione della famiglia di mio marito nella componentistica dell’occhiale mi ha fornito una grande esperienza su questo oggetto. Da qui la voglia di creare qualcosa di nuovo sia in termini di ‘concept’, come per Doubleice, fino a una destrutturazio-

Occhiali gioiello dalle forme uniche la destrutturazione dell’occhiale: sostituire le aste con pendenti preziosi che permettano, grazie ad un calibrato sistema di pesi, di aderire perfettamente al volto di chi li indossa. L’estro creativo e la grande esperienza nel mondo dell’ottica, unita ad una passione per le gemme e le pietre preziose, hanno dato vita a creazioni esclusive, uniche e raffinate come le pietre che vanno a comporre e impreziosire, in maniera distintiva, il singolo occhiale.

ne e trasformazione quasi onirica dell’occhiale come non si era mai vista prima per Raffaella di Montalban Luxury Frame”.

Sopra, la designer, Raffaella Lizambri Montalban. In apertura e nella pagina seguente, alcune delle sue originali creazioni.

unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”. Qual è stata la sua prima creazione?

Chi considera i suoi maestri e mo-

“A 10 anni, una sedia rivestita di semi colorata e laccata”.

delli di ispirazione?

Nel 2005 ha fondato Doubleice, oc-

“Prendo ispirazione dalle mie esperienze multiculturali ma anche dal background come architetto, non solo nello studio delle forme ma anche per la statica, che si può ben calare nella progettazione di un occhiale senza aste. Potrei citare anche Henry Poincarè: Creare è

chiali per uomo fashion e di classe che hanno trasformato un bisogno, quello degli occhiali da vista, in qualcosa di più. Qual è la filosofia del progetto?

“Doubleice è nata nel 2005 quasi per gioco: per soddisfare un bisogno (la presbiopia) con oggetti

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fashion, divertenti, che strizzano l’occhio alle grandi firme ma alla portata di tutti… ed era un’assoluta novità! I tempi mi hanno dato ragione e Doubleice è oggi una realtà importante nel campo dei reading glasses”.

e della moda. Qual è stata la sua più grande soddisfazione?

Quali esigenze e valutazioni, ma an-

“Soddisfazioni tante, di pubblico e di critica. Molto bella la collaborazione con Angelo, ottico di Rimini, e con un negozio di ottica tra i più colti, ‘Gliocchialiangelo’, che mi riporta alle mie origini”.

che sogni e passioni, l’hanno porta-

Come si svolge una sua giornata

ta alla creazione del marchio Raf-

tipo?

faella di Montalban Luxury frame?

“La mia giornata è concitata: sveglia alle 7,30 con lo yoga, poi in ufficio creativo tutta la mattina, per inventare nuovi modelli e controllare le pietre, i fornitori, la produzione. Il processo creativo, infatti,

“Il background universitario, la passione per i viaggi e le esperienze lavorative multiculturali in America, Asia, Africa hanno dato origine al progetto Raffaella di Montalban Luxury Frame, che si caratterizza per il fatto di essere totalmente fatto in Italia e di interessare più settori produttivi, quello dell’occhiale e quello del gioiello. Chi acquista un nostro occhiale ha qualcosa in più di un oggetto: acquista una storia, preziosa, unica, numerata, riconoscibile, che attinge alle nostre radici affondate nel gusto e nella bellezza. Questo è ben compreso anche all’estero, dove siamo apprezzati proprio per questa peculiarità, pressoché introvabile oggi, in questi tempi di omologazione estrema”. Dal lancio nel 2010 il marchio si è affermato nel segmento del lusso

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unisce ordine a disordine, paradosso a metodo. Quindi il pomeriggio per le cose amministrative, poi magari un’oretta di jogging”. Come continua la sua ricerca e quali iniziative ha in cantiere?

“Ho molti progetti in cantiere e non solo in termini di design, ma anche d’iniziative di solidarietà. Siamo dei privilegiati e dobbiamo sempre pensare a chi non è fortunato come noi. Spero di mantenere la capacità propria dei bambini di essere ‘visionaria’, di smontare e rimontare il reale senza la banalità irrigidita degli adulti”. IN



Abitare | Casa di cittĂ

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Il lusso

delle cose

Semplici

testo Massimo Morandi - foto Tommaso Flores

La materia rivelata dalla luce. È l’essenza di questa casa di città, disegnata da Roberta Marzi e Lena Sanese di Officina Progetti.

Roberta Marzi e Lena Sanese di Officina Progetti sono solite iniziare il lavoro chiedendo ai propri clienti una descrizione di se stessi. Il loro, con i clienti, è un rapporto di stima. La richiesta ricevuta questa volta era per un’abitazione di città, comoda e a misura dei desideri. Questa casa a schiera, tipica del tessuto urbano d’inizio secolo situata ai margini del centro storico di Rimini, è composta da un corpo principale ed una depandance, separati da un piccolo giardino. Ai proprietari e agli architetti ciò non bastava. Il tutto nasce come intervento di riqualificazione e recupero e finisce per donare una seconda vita alla casa. Il restauro puntuale trasforma l’essenza di una dimora dei primi del Novecento per riviverla in chiave nuova. Un progetto fatto per sottrazione, una trasformazione profonda attuata salvaguardando lo spirito del luogo. Si entra da una strada piuttosto trafficata. Varcata la soglia, il living è dominato da un grande vuoto: un doppio volume creato eliminando un solaio e spostando le camere al livello superiore. Il grande soggior-

no, la sala da pranzo e la cucina in un solo ambiente, affacciato al giardino. Una scala a ballatoio in ferro e legno con la funzione di libreria si affaccia sul vuoto prendendo luce dalle finestre sul giardino. Un muro in doppia altezza è lasciato mattone faccia a vista e realizzato riutilizzando i blocchi originali con nuovi inserti, creando ricercati effetti cromatici. Semplicità come complessità risolta. Come fosse una scatola chiara e materica che prende luce dall’alto, il progetto acquisisce uno sviluppo verticale e inaspettato. La casa continua fuori, nel giardino: un piccolo paradiso che si apre a sorpresa dal tinello veranda. L’identità di questa casa è la materia rivelata dalla luce.

L’amore per i materiali vissuti come il legno, il corten, la pietra o l’intonaco coprox usato nei bagni porta ad interpretarli con accostamenti netti, con gli intonaci chiari e setosi o il mattone a vista. Gli interni sono rassicuranti e allo stesso tempo ricercati, grazie alla personalità poliedrica dei progettisti. Il disegno è dietro ad ogni oggetto,

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assecondando il bisogno d’intimità ed indagando in modo mai banale sul concetto di recupero. Come nelle librerie in corten, nate dalla passione dei clienti per la lettura. Il dettaglio è parte integrante del loro lavoro, dagli intonaci ai mobili della cucina, fino alle manopole trovate nei mercatini. Una casa è una cornice che permette di rivelare il carattere e la storia dei clienti. Gli interni sono contemporanei ma con il fascino senza tempo di elementi in stile Provenzale, spesso frutto di viaggi dei proprietari. Lena e Roberta hanno arredato le stanze in modo da riscoprire un lusso delle cose semplici, scegliendo materiali in grado di svelare con piccole imperfezioni la propria natura. Dimostrano con quest’opera una cosciente semplicità e una grande sapienza nella capacità di controllare gli effetti della

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luce. Talvolta il rapporto architetto cliente diventa una sorta di simbiosi e ogni progetto racchiude una storia fatta di continue scoperte. Come nella veranda, ricavata dal giardino con infissi in triplo vetro, arredata con mobili di recupero e dominata dai lampadari disegnati dagli stessi architetti. Più fresche e disinvolte le camere da letto, caratterizzate dalle testate letto in legno e da colori caldi alle pareti. Nei bagni macchie di colore acceso interrompono inaspettatamente l’uniformità del bianco. Un mix di tradizione e ricerca: armonia e identità unite in un gioco poetico. Qui tutto si connette ad un

livello profondo, fatto di purezza delle linee e differenze dei richiami stilistici. “L’importante - dicono le progettiste - è che le persone si sentano a proprio agio negli spazi che disegniamo”. IN

Sopra, a sinistra, la scala ballatoio in ferro e legno; a fianco uno dei bagni, caratterizzato da una tenue tonalità rosa. In apertura, il soggiorno che si apre sul giardino.


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Progettare | Studio Undici

Binomio

Vincente testo Graziella Biagetti foto Riccardo Gallini

Si definisco complementari l’uno dell’altro: agiscono in armonia come le gambe della stessa persona. Due anime che, in perfetta sintonia, danno vita allo Studio Undici a Riccione: Igor Macrelli, architetto laureato a Firenze, e Marco Gabellini, interior design. Come vi siete conosciuti?

Due entità precise e complementari. Sono Igor Macrelli e Marco Gabellini, architetto, ed interior design. Insieme sono lo Studio Undici, unità creativa con sede a Riccione.

“Storia lunga… (e cominciano a sorridere). È stato durante un lavoro, abbiamo capito che fra noi ci sono delle affinità. Abbiamo scoperto che alcune cose sono per l’architetto, altre per l’arredatore di interni. Proveniamo da attività diverse: uno studio di architettura e un’attività famigliare. Il mix è straordinario! Noi stiamo bene principalmente perché ci vogliamo divertire. Il nostro non è un lavoro di ‘routine’, il cuore del progetto parte sempre e solo se siamo insieme: la potenza e la forza provengono dall’energia comune”.

Qual è la tipologia di progettazione che preferite?

“Tutto! Particolare soddisfazione negli ultimi tempi è venuta dalla ‘Prua’, il ristorante sulla darsena di Rimini, ed anche il ‘Fish Bar’ lì a fianco… La nostra caratteristica principale è sicuramente il progetto chiavi in mano: progettazione, direzione lavori e poi gli interni”. Che cosa significa per voi progettisti sovraintendere alla direzione lavori?

“È la fase più importante. È lì che siamo molto forti, consapevoli e responsabili. Essere presenti nel cantiere significa mangiare tanta polvere e sporcarsi, ma anche avere sotto controllo l’intero progetto e garantirne l’esecuzione finale. C’interessa molto l’atmosfera: ogni progetto ha un titolo ed uno stile ben preciso, che si ottengono dalla consapevolezza che riusciamo ad avere dei desideri del committente. Le case devono piacere a loro,

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A fianco, due progetti firmati da “Studio Undici”. Sopra il concept restaurant “FishBar” della Nuova Darsena di Rimini; sotto, una villa dell’entroterra romagnolo. In apertura, Igor Macrelli e Marco Gabellini.

così come le attività per il pubblico concorrono fortemente anche a garantire gli accrediti per ottenere un successo economico”. Esiste una componente psicologica nel rapporto fra cliente e progettisti?

“Assolutamente si. Domande su domande, che a volte sembrano non essere pertinenti. Spesso è accaduto che il nuovo progetto abbia modificato la gestione del locale sia da un punto di vista estetico che logistico, creando nuovi stimoli e nuovi obiettivi che sono sortiti dal progetto stesso, portando risultati anche economicamente più soddisfacenti e più semplici da raggiungere”. Live motive: viene citato spesso nei vostri discorsi. Cosa significa esattamente?

“Significa inventarsi una storia che viene dall’analisi che noi facciamo dei desideri della committenza, che spesso neppure loro stessi si immaginano di avere. Il sogno che diventa realtà. Il progetto parte da un racconto scritto, come la preparazione di un libro, quindi introduce l’inizio, il durante e la fine”. Quanta poesia riuscite ad esprimere con il vostro lavoro?

“Molta! L’architettura, quando si può fare, contiene una componente molto importante di arte. Purtroppo i paletti burocratici ed economici del nostro tempo tentano di ostacolare spesso la realizzazione della poesia architettonica. Esistono edifici snaturati dai regolamenti urbani; rimane comunque il divertimento nel trovare le soluzioni, perché la forza che si esprime nel superare gli ostacoli porta a risul-

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tati comunque positivi e gradevoli. Noi siamo sognatori ma ci sono le normative, specialmente all’inizio del progetto. Quindi i nostri sogni non possono essere astratti ma devono assolutamente essere realizzabili e dobbiamo ‘fare’, costruendo con le forme ed i colori”. Il “duo” è unito. A parte la passione per il lavoro ed il divertimento nel realizzarlo, quali altri metodi utilizzate per mantenere vivo questo rapporto energetico?

“Piccoli viaggi, all’estero, in montagna, a volte l’occasione è una mostra. Il viaggio è la scusa per il confronto, è l’invenzione che sigilla un’unione di provata fedeltà”. Qual è il progetto che vorreste vi fosse commissionato?

“Sbarcare in Giappone... Portare la nostra capacità di riccionesi, il nostro gusto, il nostro sapore in una terra di architetti ‘tosti’ per confrontarci, e vedere ‘l’effetto che fa’. E poi un museo. Un progetto grande, il Bilbao della vita!”. Non ho specificato chi rispondeva

alle domande perché non è stato possibile: sono veramente un’unione di teste e di obiettivi fantastica! Il divertimento, la gioia e il piacere di fare il mestiere che si desidera, con il compagno di viaggio giusto è un’esigenza sostanziale per ognuno di noi. Purtroppo accade di rado. I forti sodalizi di lavoro, quando sono alimentati da affinità elettive ed obiettivi comuni, portano a risultati di sensibilità e profondità che sono consolatori in questo momento storico, così povero di spirito e di intenti. L’architettura, meglio di ogni altra arte, esprime i pensieri e gli umori di un’epoca, ne descrive gli uomini, le loro gioie, i loro dolori ed i loro sogni. Dimenticavo: non si chiama Studio Undici perché ispirato dal numero civico (è così “di moda” di questi tempi!) ma perché sono 1 e 1. Due entità precise, due uomini molto diversi che si divertono nel trovare ogni giorno i loro magici punti di contatto elettivo, dedicando alla bellezza il mestiere della vita. IN


Veniteci a trovare nella nuova sede in via Ausa 40

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Fotografare | Lady Tarin

Nudo di donna dal

Vero

testo Cinzia Tedeschi e Riccardo Belotti - foto Lady Tarin

Corpi sensuali senza essere sexy. È la ricetta della fotografa Lady Tarin per rendere omaggio alla bellezza femminile. Senza orpelli e senza ritocchi.

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La fotografa Lady Tarin ha trascorso l’infanzia fra Rimini e Villa Verucchio. Dopo gli studi liceali si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha iniziato a lavorare come assistente fotografo, prima di still life, poi di moda. Oggi vive a Milano e scatta abitualmente per diversi marchi di moda e rivi-

ste, fra cui GQ, PIG, Dust e Hunter. Che ricordi hai della Romagna?

“Molto positivi e ci torno volentieri, anche se raramente. Mi mancano le persone a cui sono affezionata e, in generale, la ‘tipologia’ romagnola, cordiale e affabile. Sento anche la mancanza della sana abitudine di poter mangiare e bere a tutte le ore.


Milano, pur essendo più grande, ha uno strano rigore in questo senso”. Come ti sei approcciata alla fotografia?

“La mia prima macchina è stata una Polaroid che conservo ancora oggi. È il mezzo più affascinante per me: è immediata, si avvale di un supporto fisico e poi è un pezzo unico, da collezione. La sensazione provata nello scattare era magica perché nell’immagine c’erano la realtà, il punto di vista personale, l’idea, la luce, la relazione. Ma non ho capito subito che questo poteva essere il mio mezzo espressivo: allora il mio interesse principale era per il disegno. È stato durante gli studi all’Accademia di Belle Arti che, approfondendo la tecnica, ho compreso meglio il potenziale della fotografia e sono passata ad essa”. Come sono stati i primi tempi?

“L’inizio è stato difficile: sapevo cosa volevo ma non come arrivare

a farlo. Poi, come in tutte le cose, il percorso diventa chiaro una volta intrapreso. Sono sempre stata selettiva con le persone e le situazioni, e a distanza di tempo mi rendo conto che questo mi ha aiutato a raggiungere la coerenza necessaria”.

le naturale senza make up, vero e comunque molto erotico, non era solo mia. Anche persone assolutamente al di fuori del mio contesto lavorativo mi chiedono cosa rende i miei soggetti così veri, presenti e accessibili”.

Come ti trovi con le tecnologie di-

Non è solo una questione tecnica…

gitali?

“No, ha molto a che fare con la relazione, l’empatia. Penso che essere donna mi sia d’aiuto, anche perché una donna conosce un’altra donna più di un uomo. Inoltre, quando fotografo siamo solo io e il soggetto, sviluppo una mia idea e ho il totale controllo di ogni passaggio”.

“Utilizzo il digitale per i lavori commerciali, è molto utile in questo caso avere subito l’immagine giusta, perchè le tempistiche sono cambiate. Oggi è tutto più veloce, rispetto alla pellicola. Sono aumentati i ritocchi, c’è un lavoro di postproduzione maggiore”.

Qual è la poetica che ti muove in

Per quale tipo di lavoro invece ti

questa ricerca? Cosa stai cercando

servi della pellicola?

di dire?

“La uso quando fotografo il nudo: in questo caso l’attenzione è sulla resa della pelle, la texture. Non utilizzo Photoshop, niente ritocchi. Mi sono subito accorta che la necessità di vedere un corpo femmini-

“Ero stanca dell’immagine della donna come viene ritratta abitualmente: imprecisa, troppo spesso inappropriata. Le donne in pose ostentatamente sexy le trovo ridicole, mi imbarazzano. Volevo rap-

A fianco Lady Tarin. In apertura e nella pagina seguente alcuni dei sui scatti: images courtesy: www.ladytarin.com / ladytarin.tumblr.com.

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presentarle come le vedevo, naturalmente sensuali, senza orpelli. Allora ho iniziato ad eliminare alcuni eccessi, estremizzando il contrario di ciò che veniva normalmente fatto. Ho tolto il make up, i ritocchi, ho scattato in pellicola, ricercando delle pose sensuali, non sexy”. Ti senti rispettata e apprezzata dai tuoi colleghi e dalla critica?

“Quando c’è lavoro significa che si è compresi e questa è una buona conferma. Lo capisco anche dalle domande che le persone mi rivolgono, specie se non sono dell’ambiente. Riguardano soprattutto il mio progetto sul nudo e mi chiedono come faccio a rendere le donne che fotografo così vere”. Quali sono i grandi della fotografia a cui ti ispiri?

“Mi piacciono Helmut Newton, per le sue immagini cinematografiche ricche di suspence, dove le donne sono belle e potenti; Man Ray, per la sensualità delle donne che riprende con stile semplice e immediato. Ma anche nelle pagine di Schnitzler e Tolstoj trovo ispirazione, perché sono scrittori che trovo particolarmente visivi”. Qual è stata una delle tue esperienze professionali più importanti?

“Penso che per un fotografo una delle esperienze più importanti sia vedere il proprio lavoro pubblicato su un libro. Una mia monografia, al momento, non esiste ancora, ma ho pubblicato alcune foto tratte dal mio progetto su un’edizione speciale de ‘Le Dictateur’, uscita per celebrare il decennale della Tate Modern di Londra”. IN

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Speciale sposi

E che la favola abbia inizio... La data è stata scelta, l’emozione per un giorno così speciale è a mille... E adesso cosa si fa? C’è da organizzare tutto... Vediamo come. Inizia così il nostro viaggio nel mondo del wedding, con alcuni consigli utili su come orientarsi quando si è deciso di fare il grande passo! A cura di Simona Failli

*

* Wedding Planner Miss Planner, agenzia di organizzazione matrimoni ed eventi, vice presidente nazionale WPI, Unione Wedding Planner Italia di Confcommercio.



La location perfetta U

na delle prime scelte che la coppia si trova ad affrontare è quella della location, lo sfondo ideale per un giorno così speciale. Che caratteristiche deve avere? La tipologia delle location nel nostro territorio è svariata: si passa dal castello, il sogno di ogni sposa principessa (magari in un piccolo borgo, illuminato da fiaccole che mettono in risalto la pietra delle mura storiche), alla locanda in campagna, romantica al punto giusto, immersa nel verde, magari con una bella piscina ideale per un aperitivo all’aperto, in una sera d’estate. Oppure si può optare per una location moderna, con struttura in vetro e acciaio, luogo elegantissimo in cui creare la giusta atmosfera per un matrimonio minimalista e al contempo romantico. O ancora una struttura a picco sul mare, in una terrazza con un panorama da togliere il fiato, ideale per un taglio della wedding cake memorabile. Insomma, la scelta della location è molto difficile, ma è anche talmente ampia che sicuramente troverete quella più adatta per esaudire ogni vostro desiderio.

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Chicca da wp: la spiaggia, il mare, tavoli rotondi con una meravigliosa tovaglia in lino bianco, piedi nudi, migliaia di candele e le stelle come regalo naturale... un vero sogno!


Wedding Season

Le nostre location da sogno o il nostro servizio di catering, dove vuoi tu.

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L’abito da sposa

Tra le scelte più importanti, che spesso dà il mood all’intero matrimonio, c’è quella dell’abito da sposa.

Chicca da wp: tradizionalmente ogni sposa dovrebbe avere qualcosa di blu. È perfetto un piccolo fiocchettino blu (mi raccomando piccolo!) cucito alla giarrettiera, oppure in mancanza di questa al pizzo della calza autoreggente. Chiccosissimo!

La biancheria intima

Fondamentale dopo l’abito è la scelta della biancheria intima, che ovviamente non si deve vedere. Ormai quasi tutte le case produttrici hanno una linea sposa dedicata. Quindi, sì al color carne o al bianco (se l’abito lo permette) ma senza cuciture e calze preferibilmente autoreggenti, per evitare spiacevoli ed antiestetiche pieghe. E se vi piace, sì anche alla giarrettiera. Quel giorno potete osare!

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Ph. Danielevertelli

Migliaia di modelli, tanti tessuti, pizzi, merletti, perline, swarovski e da qualche anno anche colori tra i quali scegliere. Difficile, eh? Direi difficilissimo, ma come dico sempre alle spose che ho il piacere di seguire come wedding planner: “il tuo abito esiste, e quando lo avrai trovato te ne accorgerai subito, perché lo sentirai tuo”. È esattamente così. C’è chi lo ha sognato fin da piccola, chi sfoglia riviste di settore in grandi quantità... E poi, quando inizi a provarli, capisci che la realtà è diversa da quello che si era pensato. Molto spesso la scelta ricade su un abito che, appena visto, il pensiero era stato “bello, ma non è quello che voglio”. E invece? Invece, magicamente, è proprio lui.


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Il trucco perfetto P

er preparare al meglio la pelle ed avere un trucco perfetto quel giorno affidatevi a mani esperte. Il make up è fondamentale, dev’essere naturale, ma si deve notare e soprattutto dovrà resistere per tutta la giornata. Dovrà inoltre valorizzare i vostri punti di forza e nascondere i difetti (grazie ad un bravo fotografo sembrerete delle professioniste da copertina...).

Chicca da wp: quel giorno una persona di vostra fiducia dovrà avere una piccola pochette contenente lucido per le labbra, fazzolettini di carta, cotton fioc, qualche forcina o molletta, lacca ed un piccolo specchietto. RivieRagolfResoRt, rappresenta la cornice perfetta per il giorno più bello della vita. Una suggestiva area eventi, collocata tra il verde del campo da golf e l’azzurro della piscina di 82 mt in pietra di Noto. Tensostruttura di 250 mq con una capienza di 200 sedute, a cui se ne aggiungono 300 nel prato e 170 all’interno dell’elegante Tee Restaurant & Lounge. la suite Honey Moon con accesso alla Rivierabeauty SPA saranno uno speciale omaggio agli sposi. Inoltre, da quest’anno si potranno celebrare matrimoni con rito civile a bordo piscina o sui green del campo da golf!!!

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Chicca da wp: le fedi nuziali non necessariamente devono essere uguali nel modello, ma assolutamente identiche nel materiale scelto. Per la scritta all’interno non siate banali: personalizzatela!

Le fedi nuziali

Oro giallo, oro bianco, platino o addirittura oro rosa? Mantovana, parigina, classica o con piccoli brillanti?

Anche nella scelta delle fedi nuziali il gusto della coppia deve prevalere su tutto perchĂŠ, da quel giorno, la porterete al dito per tutta la vita. La scelta, quindi, deve essere di entrambi.

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Il viaggio perfetto U

na tendenza degli ultimi anni è quella di inserire nella lista nozze il viaggio in un’agenzia specializzata. Fatevi consigliare se la meta che avete in mente è ottimale nel periodo scelto per sposarsi. Se non siete viaggiatori esperti, fatevi aiutare nell’organizzazione del viaggio nei minimi dettagli, così riuscirete a godervi al massimo questo periodo meraviglioso. Ricordate che un viaggio lungo come la “honey moon” non tornerà, quindi approfittatene!

Chicca da wp: evitate di fissare la partenza il giorno dopo il matrimonio, sarete troppo stanchi. Meglio due giorni dopo!



Cucinare | Francesco Arena e Martina Baggioni

Sfida di coppia ai

Fornelli

testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

Lui chef, lei pasticcera. Francesco Arena e Martina Baggioni, poco più di quarant’anni in due, insieme nella vita e nel lavoro, ai fornelli dell’Aqua Hotel di marina centro. Con un sogno: aprire un locale proprio, per presentare le rispettive specialità.

Quando si dice essere fatti l’uno per l’altra. Si sono conosciuti la scorsa estate in uno dei luoghi riminesi simbolo: sul molo, fuori dal Rockisland. Giovani e carini, lui moro con gli occhi scuri, lei una castana chiara con gli occhi azzurri che sembra arrivata dal nord Europa. Facile parlare di amore a prima vista. Ma nel loro caso si potrebbe scegliere un altro dei cinque sensi e parlare di amore al primo... assaggio. Lui è Francesco Arena, chef dell’Aqua Hotel, elegante quattro stelle di marina centro a Rimini. Nato a Cesena nell’agosto del 1989, ha

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studiato all’istituto alberghiero riminese “Malatesta” diplomandosi cuoco e iniziando a lavorare in alberghi di alto livello con un mentore come lo chef Marco di Lorenzi. Lei è Martina Baggioni, da inizio anno pasticcera nel medesimo hotel. Nata a Cattolica nel ‘92, ha già lavorato in ristoranti e pasticcerie e ora concilia la professione all’Aqua con il completamento degli studi all’alberghiero. Da quella sera sul molo la passione per la cucina li ha subito uniti, nella vita (abitano insieme da cinque mesi) e poi nel lavoro. Ma ai fornelli sanno anche sfidarsi: all’ultima edizione di Sa-

pore Tasting Experience, in febbraio a Rimini Fiera, hanno gareggiato nella competizione indetta dai mastri pastai. E la giuria del concorso Grand Prix - International Chef Contest, presieduta dal giornalista e scrittore enogastronomico Allan Bay, ha assegnato a Francesco il primo premio juniores per la miglior presentazione e a Martina il primo premio della categoria student per la migliore improvvisazione. Uniti nella vita, in gara ai fornelli, in gerarchia nella brigata di cucina all’Aqua Hotel. Com’è lavorare insieme? F. “Io ho il mio ruolo, non posso


A fianco e in apertura, Francesco Arena e Martina Baggioni, chef e pasticcera dell’Aqua Hotel.

per la cucina?

vaniglia, un minestrone di frutta. Sono abbinamenti che propongo anche in hotel e molti clienti sono piacevolmente incuriositi”. M. “Amo la pasticceria americana e francese, più che l’italiana tradizionale. Quindi cupcakes, macarons... Mi piace creare e improvvisare: ho preparato dei biscottini nuovi con i pinoli che hanno avuto molto successo fra gli ospiti”.

M. “Sin da piccola. A 10 anni anda-

L’aspetto più bello del vostro lavoro?

vo a giocare dalle amiche e portavo il dolce, preparavo le crêpes... Anche a mia madre piace la cucina e mi ha sempre assecondata. Ho iniziato da autodidatta, guardando le ricette su internet”. F. “Anch’io da bambino giocavo con le pentole, mia madre mi rac-

F. “Quando il piatto è finito e vedo il cliente soddisfatto. Significa che ho raggiunto il mio obiettivo”. M. “È che mi permette di fare quello che mi piace, la pasticceria. E poi anche vedere che quello che preparo piace e suscita la curiosità di assaggiare”.

fare preferenze. Lei ha le basi, io le indico come fare i piatti, decorare, scegliere gli abbinamenti...”. M. “Lavorare insieme è stato strano soprattutto all’inizio... Lui è rigoroso, una volta mi ha fatto quasi piangere. È capitato che mi riprendesse sull’ordine del tavolo o su come fare uscire i piatti”. Quando avete scoperto la passione

Entrambi primi premi al Sigep conta che le tiravo fuori dal mobile e stavo sempre intorno ai fornelli”.

La cosa più difficile?

porre i miei piatti”.

F. “Svegliarsi presto la mattina

Avete poco più di 20 anni, un’ottima

E a casa chi sta ai fornelli?

professione, una casa insieme. Vi

Uno chef e una pasticcera. Qual è il

dopo una sera di lavoro! Un servizio può finire a mezzanotte e alle 7,30 si è di nuovo in cucina”. M. “Questo vale anche per me! E poi c’è il fatto che, preparando i dolci, non è sempre facile incontrare il gusto del cliente... C’è chi non li mangia proprio dopo un pasto completo...”.

vostro “piatto forte”?

Qual è il vostro sogno?

F. “Io lavoro molto sull’abbinamen-

M. “Poter aprire una pasticceria mia, non con bignè e cannoli, ma una pasticceria all’americana”. F. “Il mio sogno è aprire un ristorantino da 50-60 posti, dove pro-

M. “A casa fa da mangiare lui! A Natale ha preparato tutto il pranzo. I miei genitori sono entusiasti quando cucina per tutti”. F. “È vero, e vale anche per i miei parenti, mi chiedono spesso di cucinare”.

to dolce-salato. In gara al Sigep ho preparato ad esempio un raviolo con crema alla fragola, una lasagna agli spinaci con crema alla

sentite fortunati rispetto ai vostri coetanei? F. “In larga parte sì. Ma non dimentichiamo che dietro ai risultati ci sono tanto studio, passione per il mestiere e sacrifici. Pensate a Capodanno o durante le feste: i nostri amici si divertono in vacanza, noi invece siamo sempre al lavoro”. M. “Lavorare sodo è importante. Il consiglio che do ai miei amici è: ‘Punta a fare quello che ti piace. E se ti piace la cucina, continua’. È molto più facile trovare lavoro”. IN

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Organizzare | Palas di Riccione

Il congresso su

Misura

testo Marina Giannini - foto Foto Riccione

Eventi studiati ad hoc per ogni tipo di cliente, in un contenitore al centro della città balneare. È il Palas di Riccione, forte delle 90mila presenze messe a segno lo scorso anno.

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Saliamo al quarto piano del Palazzo dei Congressi. Prima di dirigerci all’interno degli uffici il nostro sguardo si perde in quel meraviglioso spettacolo che spazia dal mare fino alle colline circostanti. Paola Pierelli ci presenta lo staff operativo, un mondo tutto al femminile. Su dieci operatori sette sono donne, pronte a dare una risposta concreta a coloro che intendono organizzare un evento. Il sorriso, l’accoglienza e l’apertura mentale sono il punto di forza delle ragazze addette all’ufficio commerciale. Per loro non esiste

mai la frase “non siamo in grado”. Tutto dev’essere realizzabile per il cliente, cucendo addosso ad ogni congresso la propria configurazione. Ci vogliono anche sei mesi di contatti per conquistare la fiducia della gente. Il Palas è ubicato in una zona centralissima per lo shopping e l’ospitalità alberghiera. Quanto conta questo aspetto per voi?

“Due sono gli aspetti vincenti” spiega il presidente avvocato Lucio Berardi. “Prima di tutto il cliente si sente protagonista e già dall’inizio del congresso o dell’evento tutto


Tenuta Pertinello Il piacere della scelta La Luna

è ‘targato’ a suo nome. Il Palacongressi di Riccione è l’unico centro congressuale italiano inserito nel tessuto cittadino, realmente walking distance dalle strutture ricettive e dallo shopping”. Quali sono i vostri interlocutori?

“Brand importanti e prestigiosi, da Red Bull a Ralph Lauren, passando per Banca Mediolanum, Whirlpool, Canon, Cgil, Confartigianato e tanti altri. Ad oggi sono quasi 250mila le presenze prodotte dal 24 maggio 2008, giorno dell’apertura del Palas. Ciò significa che abbiamo creato un palazzo consono alla domanda, come evidenziavano le ricerche di mercato effettuate in fase di progettazione. Oltre al lavoro che svolge l’ufficio commerciale con il contatto telefonico, il marketing on line del sito internet è il principale mezzo con il quale il mercato si avvicina alla sua offerta congressuale. Sono quasi 90mila le presenze del 2011, con un aumento pari al +20% per un totale di 63 eventi e 210 giorni di occupazione”. Ma il Palas non è solo sale congressuali. Al primo e al secondo piano è situata la multisala con accesso alla galleria commerciale, che proprio in questi ultimi tempi ha diversificato l’offerta con l’apertura del nuovo store Arte Pura,

Spazio di vita, arte, moda tra tessile per la casa e oggetti d’arte. Il bianco che prevale ovunque ha un’attrazione particolare per l’atmosfera che si respira al suo interno, che trasmette emozioni ed energia positiva, sinonimo di vita, arte e moda. Nel mese di maggio il Palazzo dei Congressi ospita altri sei eventi, aggiungendo oltre 4mila presenze a quelle generate nei primi quattro mesi dell’anno. Il 2 e 3 maggio ha aperto il congresso della casa farmaceutica Roche-Pegasy, seguito dal world map Red Bull e dal congresso distrettuale del Lions Club, oltre al congresso della Federazione italiana delle Società Scientifiche della Riproduzione (24-25-26 maggio) e alla convention di un importante gruppo bancario (29-30 maggio). Nel corso del mese sono inoltre programmati due eventi formativi, tra cui un road show nazionale itinerante (14-18 maggio) organizzato da una nota casa automobilistica per i propri venditori. IN

Grappa di uve Sangiovese Profumo complesso, etereo, bocca morbida, persistente, molto elegante.

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Da uve Sangiovese Vino di grande complessità ed eleganza che solo una vigna di oltre 40 anni riesce a dare.

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Sfilare | Beautiful Fashion Night

Defilé di stelle tra

moda e

Spettacolo

testo Marina Giannini

Piazzale Ceccarini di Riccione trasformata in passerella di moda e spettacolo per Beautiful Fashion Night. Con Elena Santarelli perfetta padrona di casa, tra vip e griffe.

Piazzale Ceccarini trasformata per un giorno in protagonista della moda, invasa da una folla gioiosa e curiosa di vedere cosa stava succedendo su quella passerella sistemata al centro per ospitare l’evento di moda e spettacolo “Beautiful Fashion Night”, tenutosi il 30 aprile scorso come apertura della stagione turistica riccionese. A fare gli onori di casa la showgirl Elena Santarelli, conduttrice della trasmissione Plastik della WebTv di Davide Maggio, della rete di Casa Mediaset. Tra gli

ospiti della serata è salita in passerella Laura Barriales, presentatrice di “Mezzogiorno in famiglia” e “L’Isola dei famosi”. Applauditissima anche Cecilia Capriotti, scelta da Woody Allen assieme a Benigni nel suo nuovo film in uscita a giugno 2012 “The Bop Decameron”. All’evento fashion, giunto alla sua quarta edizione, era presente anche la sorellina di Belen, Cecilia Rodriguez. È stata, dunque, una vetrina esclusiva in cui i brand in passerella hanno presentato al grande pubblico le

collezioni dedicate all’estate, indossate da celebrità del mondo dello spettacolo, che ne hanno esaltato la qualità e il glamour “made in Italy”. La serata di alta moda, finalizzata ad attribuire valore aggiunto ai suoi partecipanti e al territorio interessato, si è proposta quest’anno con un nuovo format di comunicazione multimediale. Per la prima volta, infatti, l’evento è stato lanciato da Italia 7 Gold e da una diretta web attraverso il progetto “1000 piazze in rete”. IN

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Presentare | Riccione Fashion Boulevard

Nuove tendenze in

Passerella

testo Marina Giannini

La “perla” come laboratorio per elaborare idee, formule e progetti volti alla realizzazione di nuovi stili. Presentati da Riccione Fashion Boulevard, evento promosso da CNA Federmoda. Debutto bagnato per la terza edizione dell’evento moda “Riccione fashion Boulevard”. Non si sono però persi d’animo gli organizzatori di CNA Federmoda: al primo squarcio di azzurro nel cielo, che fino a quel momento non prometteva nulla di buono, hanno steso il tappeto rosso lungo il viale Ceccarini. A riscaldare la platea decine di spettatori accalcati alle transenne in attesa di vedere sfilare le model-

le che indossavano le creazioni di tendenza primavera-estate presenti nelle migliori boutique del “salotto”. Colore è stata la parola d’ordine della sfilata. Con i telefonini la folla tentava di carpire i corpi sinuosi delle modelle che rilasciavano autografi e distribuivano sorrisi mentre si concedevano ai flash dei fotografi. Quasi come nella notte degli Oscar. L’evento è stato preceduto da un casting per la ricerca di comparse per

partecipare al video che sarà proiettato e trasmesso in alcune delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate al sistema moda. “Moda e turismo - ha dichiarato Antonio Franceschini, responsabile nazionale CNA Federmoda - sono strettamente legati. Una grande fetta di turisti considera lo shopping parte integrante della vacanza, contribuendo così alla promozione della moda italiana”. IN

CNA Federmoda vola in Giappone Visto il successo della prima edizione di “WeloveModainItaly”, Cna Federmoda ripropone l’iniziativa per presentare le collezioni moda primavera/estate 2013. Il prossimo appuntamento è fissato a Tokio, dal 10 al 12 luglio 2012. “Di fronte alla situazione in cui versa il mercato nazionale - spiega Antonio Franceschini, responsabile Nazionale Cna Federmoda - investire sull’export è ormai una scelta obbligata. Il popolo giapponese conferma un elevato gradimento per la cultura e per le tradizioni del nostro Paese, nonché un rinnovato apprezzamento della moda made in Italy”.

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Dimagrire in salute con tisanoreica

La dieta sceLta da tante star, per perdere chiLi in poco tempo senza perdere in tonicità

Dimagrire velocemente e senza grossi sacrifici. Un sogno irraggiungibile? Gianluca Mech, inventore della dieta Tisanoreica, assicura che ciò è possibile. di cosa si tratta? “La Tisanoreica - ci spiega Francesca Falcioni, titolare del centro estetico Soleluna di Riccione, che segue programmi naturali e personalizzati - è un regime alimentare che elimina quasi completamente i carboidrati, riduce i grassi e prevede l’assunzione di proteine”. perché viene definita “la dieta delle star”? “Per i tanti personaggi dello spettacolo che l’hanno seguita, ottenendo risultati significativi in breve tempo. Questa dieta prevede un programma di dimagrimento che include ‘preparati tisanoreici’, mix in polvere già pronti da sciogliere in acqua che imitano il gusto dei carboidrati e che per questo riducono il senso di privazione provato in genere quando si sta a dieta”. davvero si dimagrisce senza grosse privazioni? “Chi l’ha provata giura di non aver sofferto la fame. L’obiettivo è quello di eliminare ciò che fa ingrassare e che impedisce di dimagrire. La Tisanoreica parte dal paradosso che per dimagrire bisogna mangiare in maniera disequilibrata provocando una carenza mirata, un temporaneo ‘squilibrio’ alimentare per perdere peso ma non perdere le forme e la tonicità. Riducendo al massimo i carboidrati l’organismo è costretto a consumare i grassi di deposito, mentre si mantiene tonica la massa muscolare grazie all’assunzione di proteine. E i chili se ne vanno via in poco tempo, dai 6 agli 8 in soli 40 giorni”.

soLeLUna di Francesca FaLcioni riccione - Viale Ceccarini, 49 - Tel.: 0541 697737 orari: lunedì pomeriggio 15:00 - 20:00 dal martedì al sabato 9:30 - 20:00, orario continuato www.solelunariccione.it - info@solelunariccione.it Facebook: Francesca Falcioni (Soleluna)


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Giocare | I Morolli

La famiglia sotto

Rete

testo Alberto Crescentini - foto Riccardo Gallini

Palla alta in casa Morolli, tra agonismo e tanto divertimento. Il babbo Luigi è il coach, la mamma Doria e la figlia Elisa si contendono in squadra il posto di palleggiatrice. Tutti insieme nel Viserba Volley.

È una famiglia sotto rete, quella dei Morolli. Il babbo Luigi allena, la moglie Doria (Carnesecchi) e la figlia Elisa giocano, tutti con la stessa

casacca, quella del Viserba Volley, squadra che frequenta la B1 femminile, massima espressione nella provincia di Rimini. Una situazione a dir poco particolare, tale da far sorgere più di una problematica. Soprattutto per il coach. “Doria ed Elisa giocano entrambe palleggiatrici, sono pari ruolo, questo

crea notevole concorrenza”, ammette il tecnico Luigi, 49 anni. “L’anomalia è poi gestire due persone di età diversa, questo non è banale. A tavola cerchiamo di non parlarne, però c’è sempre il ‘Processo del lunedì’ con mio suocero, lì le domande non mancano mai...”. “Per me invece non è un problema vivere questa situazione”, gli fa eco Elisa, 19 ‘primavere’. “Io devo pensare a giocare, stop, i pensieri li lascio al babbo. Andare in panca

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non mi piace, perciò quando mi toglie dal campo, anche se per far giocare la mamma, qualche volta brontolo un po’”. E Doria che sensazioni prova?

“Non è semplice, per me”, attacca l’esperta alzatrice, classe ’65. “Da una parte c’è la vena razionale, quella mi suggerisce che è giusto che giochi Elisa, essendo più giovane. L’altro aspetto è che resto un’agonista, vorrei giocare sempre, un po’ come i bambini. Non dico mai ‘sono vecchia’, altrimenti non sarei ancora qui, in calzoncini e maglietta, alla mia età”. Non mancano neppure le emozio-

ni forti, comunque. “Quando riesci ad ottenere il risultato facendo contente tutte è gratificante. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia, la gestione di due giocatrici di buon livello, che si equivalgono, è faticosa”. “Mi faceva più strano quando eravamo avversarie (la stagione passata Elisa giocava a Forlì, ndr), con la mamma dall’altra parte della rete. Adesso in campo non vedo i miei genitori, ma solo Doria e Luigi. Certo, mi sento un po’ osservata, i più sorpresi di solito sono gli arbitri”, rivela la Morolli junior. “Sì, da rivali era strano - concorda la mamma -, mentre assieme è

Sotto, la famiglia al completo. In apertura, babbo-coach Luigi assieme alla moglie Doria, alla figlia Elisa e alla piccola Cecilia.

bello. Difficile magari è accettare questo dualismo, questa concorrenza... Se Elisa avesse giocato in un altro ruolo, beh, sarebbe stato meraviglioso. Ma in ogni caso sono contenta che sia tornata a casa”. La pallavolo, nei limiti del possibile, resta comunque confinata tra le mura della palestra ‘Rinaldi’, anti-

co tempio - per la verità un po’ fatiscente - del Volley Viserba. “Ognuno è già impegnato parecchio tra lavoro, studio e sport, se ci capita di avere mezz’ora tutta per noi è meglio sorridere su qualcos’altro. Viene naturale...”, è la ricetta del padre-marito allenatore. “Siamo completamente d’accordo”, risponde all’unisono il resto della famiglia. “La sera poi siamo così stanche che non ci pensiamo proprio a metterci a discutere di pallavolo”. Guardiamo al futuro prossimo: vi immaginate ancora tutti assieme nella stagione 2012/2013? “Elisa

mi vuole mandare in pensione, ma non credo che ci andrò”, non vuol mollare l’indistruttibile Doria. “Tutto dipende dall’università, comunque non voglio allontanarmi troppo da Rimini”, ribatte la figlia, che sta preparandosi per l’esame di maturità a Ragioneria. “Una certezza dovrei averla io: alla mia età è sempre più difficoltoso conciliare volley e lavoro. Insomma, se ragioniamo normalmente, a Viserba potrebbe rimanere solo Elisa. Ma è un quarto di secolo che non siamo normali...”, ridacchia Luigi, mentre accarezza la piccola di famiglia, Cecilia. Dieci anni appena e, ovviamente, pallavolista in erba. IN

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Diritto Di Famiglia:

non vincitori, ma soluzioni I CoNsIGlI dell’AvvoCAto MAssIMo GArdINI, foNdAtore dello studIo leGAle GArdINI e MoNtefIorI, IN AMbIto dI sepArAzIoNe CoNIuGAle. testo Gianna Gianni - foto Nicola De Luigi

L’instabilità coniugale è un fenomeno in costante

studio legale, ha perciò presentato ricorso al Tri-

crescita. Lo dicono i dati Istat, che mostrano come

bunale per ottenere dall’ex marito o, in mancanza,

in un contesto in cui i matrimoni diminuiscono, le

dai genitori di lui, il contributo al mantenimento

separazioni siano aumentate di oltre il 64% rispet-

dei bambini”.

to al 1995 e i divorzi siano praticamente raddop-

Come si configura il diritto al mantenimento

piati, segnando un +101%. E se il procedimento di

dei figli da parte dei nonni nella giurispru-

rottura del vincolo coniugale scelto in prevalenza

denza attuale?

dai coniugi è quello consensuale (85,6% delle

“Nell’attuale quadro normativo il diritto dei figli al

separazioni e 72,1% dei divorzi), sono sempre più

mantenimento è tutelato non solo erga genitores

frequenti i casi in cui la complessità delle relazioni

ma anche riconoscendo al padre e alla madre il

familiari richiede un’adeguata assistenza legale.

diritto di agire iure proprio contro gli ascendenti,

Va ricordato comunque un principio fondamentale,

per ottenere quanto necessario al mantenimento

suggerito quale broccardo dall’avvocato Massimo

della prole. L’obbligo che riguarda i nonni si con-

Gardini, fondatore dello studio Gardini e Monte-

cretizza in via sussidiaria - precisa l’avvocato Gar-

fiori: “Nel diritto di famiglia non esistono vincitori,

dini, ricordando quanto ha sentenziato la Corte di

esistono solo soluzioni”.

Cassazione -: non solo perché uno dei due genitori

Costituito nel 2000 dall’unione delle esperienze

sia rimasto inadempiente al proprio obbligo, ma

maturate dai soci nei vari settori del diritto, lo

se e in quanto l’altro genitore non abbia mezzi per

studio Gardini e Montefiori può contare oggi su

provvedervi”.

più sedi, da Santarcangelo di Romagna a Faenza,

Alla base della conflittualità tra genitori

da Bologna a Roma, e su più professionisti che

separati vi sono spesso motivi economici.

apportano esperienze e competenze provenienti

Nella sua esperienza, qual è la causa più

da diverse aree legali. Il diritto di famiglia è solo

frequente di crisi nella coppia?

uno dei campi in cui lo studio opera, gestendo una

“Volendo trovare un capro espiatorio potrei dire

vasta gamma di operazioni e ponendo alla base

che il motivo predominante sono le relazioni ex-

della propria attività il criterio della suddivisione

traconiugali. È vero comunque che il tradimento è

delle materie fra i propri componenti, mettendo

il motivo che più colpisce emotivamente e ferisce

così a disposizione del cliente gruppi di lavoro

il senso morale e la fiducia ma non sempre è il

efficienti.

motivo scatenante, semmai si tratta di una con-

Avvocato Gardini, tra i casi seguiti con

seguenza della crisi che sta a monte. Spesso nella

successo dal suo studio, quale può essere

coppia manca il dialogo dall’inizio, la benevolenza

esemplare della complessità dei rapporti

e il rispetto della vita dell’altro, nel senso della

odierni all’interno delle famiglie?

condivisione e della solidarietà. Bisogna essere

“Citerei in particolare il caso in cui un padre, se-

consapevoli che gli anni cambiano le persone e la

parato consensualmente, ha interrotto la propria

crescita e il cambiamento, nel fisico e nel caratte-

contribuzione al mantenimento dei figli. I genitori

re, sono inevitabili. Sono consapevole che sia un

dell’ex moglie, priva di un lavoro, hanno dovuto

lavoro durissimo, sforzarsi di comprendere ed ave-

sopperire completamente alle necessità della

re considerazione dell’altro, mostrargli la propria

figlia e dei nipoti. La madre, assistita dal nostro

stima... arrendersi è ben più facile”.

Nella foto l’avvocato Massimo Gardini, all’interno della “Biblioteca Civica Gambalunga” di Rimini.

Studio Legale Gardini - Montefiori - Santarcangelo di R. | massimo.gardini@libero.it


Allenare | PlayHall Sisters

Cheerleaders in

Volo

testo Claudia Gelmini - foto Riccardo Gallini

Ginnastica, danza e stunt si fondono nella nuova specialità del Cheerleading, approdata dagli States anche in Italia. Con ai vertici nazionali la squadra delle PlayHall Sisters di Riccione.

Anni fa era solo una disciplina americana, ora è approdata anche in Italia ed è una forma di danza basata su un serio allenamento e preparazione: il cheerleading, sport che combina coreografie composte da elementi di ginnastica, danza e stunt, per concorrere a

gare specifiche o, eventualmente, per incoraggiare sul campo di gioco le squadre durante le competizioni sportive. A vincere il Campionato italiano sono state le riccionesi PlayHall Sisters, salite sul primo

gradino del podio davanti a 14 concorrenti a Salsomaggiore Terme lo scorso 3 e 4 marzo nella categoria Cheer Dance Pom Freestyle, retrocesse però in seguito di alcune posizioni, come spiega la coach Elena Acquarelli. Le ragazze, allenate dalle danzatrici Elisa Tamagnini ed Elena Acquarelli, rappresenteran-

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no comunque l’Italia al Campionato Europeo Sunshine Riccione 2012, in programma il 30 giugno e 1° luglio. Il gruppo delle dodici giovanissime danzatrici porta il nome e i colori del Palazzo dello Sport PlayHall di Riccione, e nasce dal vivaio dell’Accademia di Danza di Antonella Bartolacci e dai corsi di danza moderna e hip-hop tenuti da Eleonora Gennari e Soledad Garrido. Al Campionato Italiano di Salsomaggiore Terme hanno partecipato oltre 600 atleti provenienti da tutta Italia, con oltre 1800 presenze nel fine settimana e ancora di più saranno per quello europeo. Ne parliamo con Elena Acquarelli coach e danzatrice della squadra: “Prima di tutto siamo una squadra di danza, i nostri risultati sono stati molto positivi anche se ci hanno tolto alcune posizioni per scorret-

tezze riscontrate in seguito alla gara. Ora ci prepariamo per la Coppa Italia e gli Europei, un’esperienza completamente nuova per noi, assieme a tante squadre molto competitive. Siamo felici che questa disciplina da un paio di anni sia così conosciuta e apprezzata anche dalle nostre parti. Prima del cheerleading - prosegue Elena - ballavo danza moderna e hip hop. Un giorno la direttrice della scuola sopra il PlayHall ci ha viste e ci ha proposto questa nuova avventura, che abbiamo accolto con entusiasmo”. Le PlayHall Sisters, capitanate dalle due coach Elisa Tamagnini ed Elena Acquarelli (anche autrici delle coreografie), sono Virginia Muccioli, Alisia Ruberto, Giorgia Berlini, Arianna Falcioni, Carolina Muratori, Francesca Bianchi e le sorelle Martina e Valentina Turroni. IN



Ricordare | Villa Rosa Riviera

La storia

in

Villeggiatura

testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

Dai registri ritrovati in un’antica cassaforte dell’hotel Villa Rosa Riviera riemergono personaggi d’altri tempi. Che a Rimini trascorrevano le loro estati.

Erano i tempi in cui un mese di villeggiatura costava mille lire, le signore di buona famiglia soggiornavano a Rimini con i figli e la bambinaia mentre il marito rimasto in città passava 150 lire, il “mensile” per le spese accessorie della famiglia in vacanza. Erano

gli anni in cui vedere arrivare tre automobilisti diventava un evento, e una notte in hotel costava 5 lire. La sera si sorseggiavano liquori seduti ai tavolini della terrazza da cui si vedeva vicinissimo il mare. Intanto, in albergo, l’amministratore teneva scrupolosamente i registri, annotando le fatture di fornitori dai nomi storici: Cora, fratelli Branca, Daniele Campari, Francesco Cinzano... È un mondo affascinante e ormai lontano quello che emerge dai registri ingialliti ritrovati all’interno di una vecchia cassaforte all’hotel Villa Rosa Riviera, elegante quattro stelle in viale Vespucci. Un ritrova-

In alto, Antonio Salvatori, gestore del Villa Rosa Riviera. Sotto, una cartolina d’epoca dell’hotel.

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mento casuale, avvenuto durante i lavori di ristrutturazione dell’albergo, che la famiglia Marchetti possiede dai primi anni del ’900. “La chiave di uno dei cassetti della cassaforte era andata perduta da tempo, e una volta riapertolo vi abbiamo scoperto due vecchi documenti”, spiega Antonio Salvatori, albergatore di lunga esperienza e gestore del Villa Rosa Riviera dal 1998. “Uno è il registro dell’amministrazione del 1912, esattamente cent’anni fa. L’altro è il registro della stagione estiva 1939”. Sfogliando i documenti riaffiorano spaccati di vita familiare intrecciati alla storia dell’albergo, nato

da un villino come “Hotel pensione ristorante Villa Rosa” (fondatrice fu Rosa Rambelli), divenuto già negli anni ’20 uno dei più eleganti della città, con tanto di torretta e cupola. Cent’anni fa, raccontano i registri, il bilancio di esercizio si chiudeva in settembre ed era di circa 58mila lire. Nel 1930 l’incasso di un anno arrivava a 247mila. Nel ’39, alle porte della seconda guerra mondiale, il “professor Albini dell’Università di Bologna, con signora e bambina” spendeva 22 lire al giorno per la villeggiatura. Arrivavano a Rimini il signor Hopper di Vienna, il conte Mattaroli, la signora De Moroeder con cameriera al seguito e i due bimbi, giungeva persino dalla Polonia qualche facoltoso viaggiatore. “Esporremo i registri - assicura Salvatori - nella rinnovata hall, insieme alle numerose cartoline e foto d’epoca conservate dalla famiglia”. S’incontreranno così il passato e il presente più innovativo dell’ospitalità alberghiera: oggi il Villa Rosa

Riviera è un raffinato 60 camere con vari servizi, sala congressuale, il ristorante AmAu, il wellness privé iPersonalTrainer (aperti al pubblico) e un centro massaggi, mentre la terrazza è destinata a diventare una cornice esclusiva per iniziative ed eventi. IN




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