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GENERAZIONI

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DARSENA IL CONTRIBUTO DI AZIENDE FORLIVESI ALL’IMPORTANTE RECUPERO CERVESE DEL SALE

DI ROBERTA BEZZI

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IL RECUPERO DELL’EX MAGAZZINO DEL SALE, PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI PIÙ DI 10 MILIONI DI EURO, È FRUTTO DEL PROGETTO VISIONARIO DELL’IMPRENDITORE LEOPOLDO CAVALLI, MOLTO LEGATO AL TERRITORIO.

C’è anche la competenza e la professionalità di aziende forlivesi dietro il nuovo gioiello architettonico di Cervia: la Darsena del Sale, aperta lo scorso 31 dicembre, in pieno centro storico, affacciata alla Torre San Michele e al canale che collega litorale e saline. Si tratta, tra le altre, dell’azienda Orioli Enea Costruzioni Edili per la parte costruttiva, di Angelini Elettromeccanica per l’impiantistica elettrica e termoidraulica, di Casadio Restauri per la pulizia delle murature e degli intonaci, di Still Pull per il rifacimento della copertura e di Ponzi Infissi per porte, serramenti e infissi. “Partecipare a un progetto così grande e carico di aspettative, è stata una bella soddisfazione”, ricorda Davide Orioli, “La prima parte dei lavori è stata la più impegnativa in quanto ci siamo occupati di colmare l’invaso dove un tempo le chiatte caricavano il sale, per ricreare il gioco d’acqua che oggi i visitatori della struttura possono ammirare nella Sala dell’acqua.” Dopo trent’anni di attesa, il Magazzino del sale, testimonianza di archeologia industriale degli inizi del Settecento, poi rivisitata negli anni Ottanta dall’architetto De Carlo con un progetto di recupero e trasformazione in museo navale collegato alla vicina Darsena, è stato completato grazie al progetto vi-

sionario dell’imprenditore Leo-

poldo Cavalli, particolarmente legato al territorio cervese. L’intervento è di Fabrizio Fontana di Archlab, l’investimento complessivo piuttosto poderoso, oltre 10 milioni di euro. Il risultato è un luogo suggestivo che si estende su una superficie di quasi 20 mila metri quadrati, con un’area interna suddivisa in tre piani e un ampio spazio esterno, ispirato a cinque elementi: l’acqua, il

benessere, l’enogastronomia, la

musica e gli eventi che spaziano in molteplici ambiti. Entrando si resta subito colpiti dall’ampiezza e dalla cura degli ambienti, nonché dalla grande attenzione alla scelta degli arredi in dialogo con l’architettura dell’ex magazzino del sale e dei materiali. Ci sono numerosi modelli di sedie, sgabelli, tavoli da pranzo, tavoli bassi, fino al divano Mercury, una riedizione dell’omonimo pezzo presentato nel 1961 alla prima edizione del Salone del Mobile di Milano, e le poltrone di art design Pavone su progetto di Marc Ange, oltre a una collezione spa nella passeggiata del sale, disposta nella cosiddetta lanterna. Al piano terra, dove è la ristorazione a farla da padrona, impossibile non restare colpiti dalla Sala dell’Acqua, così chiamata perché sotto il pavimento scorre l’acqua. Qui si possono gustare i menù più sofisticati. Una vera e propria chicca è la Spa Salus per aquam organizzata su quattro livelli, che trova la sua massima espressione al terzo piano con La via del sale, una passeggiata talassoterapica su un letto di sale di Cervia, a temperature controllate e differenziate. Lascia senza parole la sauna, con

vista direttamente sulla Torret-

ta San Michele, unica nel suo genere.

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