Forlì IN Magazine - 4/2009

Page 1

Forlì

®

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00

Anno XII - N. 4 - OTTOBRE 2009

Sindaci a

Confronto

Paolo Lucchi e Roberto Balzani

Polo Scientifico-Didattico Università, tra presente e futuro Rocca San Casciano Chiese e prodigi Sante Solieri Il medico che ci diede una mano


Vela: unico e originale. Come i nostri clienti. Un mobile Vela nasce unico, nel disegno, nel progetto, nella finitura. Come ogni mobile Stocco è curato in ogni dettaglio: impiallacciature Vero Legno, tinto nei colori più trendy, laccatura perfetta, cassetti capienti, massima modularità e lavabo, anche integrato, in tanti materiali. Versatile e unico: come i punti vendita selezionati, che lo propongono.

FORLÌ

CESENA

RAVENNA

FAENZA

RIMINI

Via Balzella, 4/E Tel. 0543.794511 Fax 0543.795300

P.le Risorgimento, 283 Tel. 0547.24434 Fax 0547.22038

Via Oberdan, 38 Tel. 0544.213490 Fax 0544.218030

Via Mengolina, 8 Tel. 0546.646049 Fax 0546.646784

Via Sassonia, 8 Tel. 0541.740683 Fax 0541.740247


Editoriale |

Progettare

Futuro

il

di Andrea Masotti

mato in tutta la sua franchezza. Ecco allora che, per “riprendere” il discorso che ad ogni nuova uscita cerca di raccontare la città e il territorio, non potevamo non partire da un doppio binario, che coinvolgesse Forlì e anche Cesena: attraverso i suoi due principali rappresentanti (i sindaci) e analizzando una delle strutture più strategiche, l’università, quel Polo Scientifico-Didattico che raggiunge quest’anno il traguardo dei vent’anni. Roberto Balzani e Paolo Lucchi erano già prima della loro investitura personaggi attivi nelle città in cui vivono e lavorano; il loro incarico ha rappresentato l’occasione di conoscerli meglio. Per quanto riguarda l’università, il traguardo dei due decenni è importante; d’altra parte

Come si esprime la volontà di cambiare? Come si realizza nei fatti la voglia di migliorarsi? La prima risposta che ci viene in mente è rappresentata dalle occasioni in cui la comunità è chiamata a giudicare chi la governa. Momento in cui può esprimere fiducia o criticare. Una seconda cartina di tornasole, è rappresentata da quanto una comunità investa, in uomini e risorse, nella formazione: costruire il proprio futuro, attraverso l’insegnamento alle generazioni successive, è sempre sintomo di vitalità. Tutto questo per dire che la crescita non è solo una questione d’economia, ma civile, sociale. La ricchezza morale e culturale è importante quanto quella affidata ai numeri. La crisi mondiale lo ha confer-

For

lì ®

Rimi

ni

®

O ST O G -A

09 20

no An

IV

.3 -N

09 E 20 OBR TT -O

Anno

IC

di Forlì

.6 -N

nale

VI no

di n La Italiaorm lidizio re ne s.p.a. a- Spe ne in gin tà A. P. - D.L. 353/2003 a (conv. de in L. 27/0 2/2004 im n° 46) art. 1, comma an 1, DCB - FILIA gia LE DI FORLÌ - Con ri tiene i. p. Reg

. al Tribu

An

3,00 34-EE3,00 n.34/2000n. /2000 il 20/12 Forlìil 20/12 Forlì naledidi nale Tribu alTribu - Reg.al Reg. t. 1,

A.

e in

on

04

co

46

a 1,

. 1,

.a.

- Sp

ed

izi

/20

v.

s.p

on

ne

3 (c

lia

Ita ste

: Po

C.

O.

fa rif

.a.

ne

e in

A.

P.

- D.

in

L.

/02

27

4 n°

3/2

35

03

/20

on

izi

ed

Ta

ta ta

Poste

ne

uis nq co

R.O.C.:

pio

Ca m ia

A.

in

ne

izio

ed - Sp

.a.

s.p ne lia Ita ste : Po

.C.

0

2 n.

.a.

e s.p

lian

ste

: Po

.C.

iffa

Tar

R.O

Ita

- Sp

ne

izio

ed

- Sp

s.p

lia

Ita

le di

na

E DI

) ar

P.

a R.O

p.

ien

FO

DI

FIL

00

L.

R.

om

(co 03 /20 . 353 D.L P. -

mm co t. 1, ) ar 46 n° 04 20 /02/ 27 L. in v. on (c 03 3/20

-

DC

mm

35

riff Ta

3,0

nt

Co

Ì-

L.

D Giu L av We lian L a c ide e r Gia llne o G C isi Ron nn ss in ambasi in do iG e ne Pr ni olf pro rin o er vin Fi aAblb vin Scop a U cia rvoicla c rir na si Sa a dnte..ia m p

-E

Fo

Tribu

RL

LE

- D.

co n

in nv.

AL FILI B DC a 1,

na

a ih m

ag te m esiden Ben Ro o, il pr La edetta L’uom Zoli ricerca della e And estro iche m Cicla Ma rea G ra b hire o Burioni Favolose ce usica o Risto ile ludssel m i bertll pola B ra i con la Forli igranti dte Lu idente Pe Ro ecilia Cop i Nascere cian ve m ndo gostin o Carta dalaC Im si e... A ne a o i lla on natu giar ia ter e Sintm a dini ca ra es o m so vinc Siam re ond espro

ta gis re ne c ” c ilia i se ueclla na sio ob sin ai sd lia m Rosze otecd ita im da erezbibsliferte te “ d n a ta to ca Ze e rtei L Tra n’es a er M erto liIbvridie nn 59: u i lb O 8 e 1 A tein av EBnab a R cio ifi no do nt lia on Po o iu G al m tat D oS L

s ofe Pr

lu ei . Te o em ori te e sogda 4m0p eta b as e pa enneiss ansta n zia ere isu le ll’e

02/ L. 27/

Ì RL FO e i.

al

- Re

IA

B

: Po

C.

O.

R.

29

il 19

rlì

di

le

na

g.

a 1,

ste

fa

rif

Ta

n.

02

/20

/09

E DI

Ì -Ì FORL FORL LELEDIDI FILIA DCB- -FILIA a a1,1,DCB comm art.1,1,comm n°46)46)art. /2004n° /2004 27/02 27/02 . in. inL.L. (conv 003(conv 003 353/2 - D.L.353/2 - D.L. inA.A.P. P. izionein izione - Sped . -. Sped s.p.a s.p.a ne ne Italia Italia .: Poste .: Poste R.O.C a aR.O.C Tariff Tariff

200

nt - Co

llo o tefan z a ragazzi S itali "MM odel V lo" ci c o ia ise El att M Duzei

Mi A nSg ndr aur z Giea agziulia on na i

BDC mm co

0

iene

4 n°

i. p.

46)

- Re

art

g.

. 1,

al

Fa

ale ibun Tr

a 1,

di

Fo

rlì

en

il 16

FIL

IAL

20 /01/

02

E DI

n.

za

1-

FO

E

RL

Ì-

0 3,0

Co

nti

en

e i.

p.

g. - Re

al

Tri

na bu

le

di

Fo

rlì

il 20/

02/

6 n. 200

6-

E

3,0

0

C

es

en

a

i. p.enei. p. ene - Conti Conti

ta Ri

Tariffa

Mag azin e”

na

IN

en

a “R aven na

av

Supp lem ento

R

N. 5

- 20 08

®

il 23/1

-D

o

rbin ro-U

sa Pe

1/1998

EM

BR

E

n. 27

-2

00

8

- E 3,00

.3 N

2009 TOBRE

®

®

IVII no An

IX Anno

®

- OT - N. 4

o al ve

rde

XII N. 4 - OT TO

BRE

2009

è solo un momento in un percorso che proseguirà, in particolar modo a livello d’infrastrutture: parliamo del Campus universitario, destinato a incidere profondamente nella vita di chi ha scelto Forlì per studiare, ma anche per la stessa città, che vedrà rinascere un’ampia zona del centro storico. Noi abbiamo fotografato la situazione attuale, incontrando i responsabili degli enti coinvolti, a diverso titolo, nella gestione dell’ateneo nelle due città. Lasciateci poi parlare in dettaglio di due progetti in cui la nostra agenzia di comunicazione e la casa editrice sono coinvolte direttamente. Innanzi tutto, la nuova Agenda Filosofica, edizione 2010, curata da Rocco Ronchi e da ottobre in vendita in libreria e sul nostro sito. Infine, non dimentichiamoci che nel 2009 ha compiuto 30 anni l’Istituto Oncologico Romagnolo, per il quale Menabó ha curato l’intera campagna di comunicazione realizzata per questa occasione: prima riunendo i tre oncologi di Ravenna, Forlì e Rimini, quindi venti celebri romagnoli, diventati testimonial d’eccezione per l’Istituto. Il risultato è stata la pagina pubblicitaria che avete visto in questi mesi sui media locali e ora un lungo filmato e quattro spot (visibili sul sito dello IOR, e - solo gli spot - in programmazione nei cinema e nelle tv della Romagna) in cui, i volti noti della nostra terra ci ricordano, una volta di più, l’importanza di sostenere la ricerca. Ne va della salute di tutti.

IN Magazine | 3

in A.

P. -

. 353

D.L

nv.

(co

in L.

200

02/

27/

46)

art

mm

co

B-

DC

IAL

FIL

Ì-

RL

FO

e i.

en

nti

Co

p. -

g. al

Re

Tribu

lì il

For

200

01/

16/

1-

E 3,0


Nuova BMW Z4 Roadster. Perché le opere d’arte non si dovrebbero mai parcheggiare nei musei.

BMW Financial Services: la più avanzata realtà nei servizi finanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia. Consumi ciclo urbano/extraurbano/misto (litri/100km): da 12,4(11,8)/6,2(6,1)/8,5(8,2) (sDrive23i) a 13,5(12,6)/7,0(6,9)/9,4(9,0) (sDrive35 i). Emissioni CO2 (g/km): da 199(192) (sDrive23i) a 219(210) (sDrive35 i).

Un perfetto connubio tra linee classiche e avveniristiche per un assoluto piacere di guida. Da Roadster a Coupé in 22 secondi, tecnologia Driving Dynamic Control per il miglior feeling di guida su ogni fondo stradale, perfette proporzioni da Roadster con posizione di guida bassa e arretrata, cofano allungato, sbalzi corti e cockpit orientato al guidatore. Venite a provarla nella nostra Concessionaria.

Nuova BMW Z4 Roadster sDrive23i sDrive30i sDrive35i

www.bmw.it

Piacere di guidare

An Expression of Joy.

BMW EfficientDynamics

Meno emissioni. Più piacere di guidare.

Concessionaria BMW Lanzoni Giordano - Via A. Dragoni, 59/A - Tel. 0543 550330 - FORLI'


Sommario 3

Editoriale |

6

Annotare | Brevi IN

12

Essere | Roberto Balzani e Paolo Lucchi

20

Approfondire | Polo Scientifico-Didattico

28

Camminare | Rocca San Casciano

38

Gustare | Ristorante Venini del Palace Hotel

43

Ricordare | Sante Solieri

46

Recitare | Barbara Abbondanza

20

50

12

28

Interpretare | Forlivesi e... la cantina

56

Celebrare | 30 anni di IOR

58

Migrare | Maurizio Gherardini

60

Correre | I supermaratoneti

62

Applaudire | Stagione teatrale 2009/10

64

41

Riflettere | Agenda Filosofica 2010

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 47100 Forlì tel. 0543.798463 fax 0543.774044

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli, Alberto Mantellini, Sara Ravaioli.

www.inmagazine.it

Collaboratori: Barbara Baronio, Pier Antonio Bonvicini, Francesca Leoni, Francesca Miccoli, Matteo Ranucci, Giorgio Sabatini, Leda Santoro, Gianmaria Zanotti, Gabriele Zelli, Roberto Zoli.

inmagazine@menabo.com Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU) Direttore Responsabile: Andrea Masotti. Redazione centrale: Giulia Bazzocchi, Andrea Biondi, Francesca Renzi.

66

Leggere | Novità in libreria

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

68

Scegliere | Shopping

Impaginazione: Emanuele Dall’Acqua

Ufficio commerciale: Gianluca Braga.

Chiuso per la stampa il 14/10/2009 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN Magazine | 5


Annotare | Brevi IN

Nuova carica per Balduino Educazione alla salute al Macfrut

Cesena - Simone Balduino, direttore del Caps dal ’97, è stato nominato di recente, dal Consiglio dei Ministri, dirigente generale del Dipartimento di Pubblica sicurezza presso il Ministero

Cesena - Il 35% delle malattie oncologiche è determinato dall’alimentazione sbagliata e un altro 30% dal tabagismo: due dati emersi al convegno “Educazione alla salute e qualità della vita: le nuove frontiere del benessere”, tenutosi il 9 ottobre scorso a Macfrut. La tavola rotonda moderata dal direttore del Pensiero Scientifico Editore, Luca De Fiore, è stata organizzata da Legacoop Forlì-Cesena, Irst e Macfrut. Attorno al tavolo del centro congressi di Cesena Fiera si sono riuniti esperti come Eugenio Del Toma, il direttore scientifico dell’Irst Dino Amadori e il farmacologo clinico Massimo Radaelli. Dal mondo politico hanno partecipato il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, Laura Bianconi, componente della Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato, e l’assessore alla Salute dell’EmiliaRomagna, Giovanni Bissoni. (B.B.)

Nasce Shopping Pellegrino Forlimpopoli - Un progetto di comunicazione per valorizzare le attività del centro storico: è “Shopping Pellegrino”, percorso acquisti lanciato dal Comune di Forlimpopoli, che riunisce sotto un unico marchio la proposta dei negozi inserita nel contesto storico e culturale della cittadina artusiana. Obiettivo è riqualificare l’offerta commerciale locale per renderla più appetibile e richiamare nuovi acquirenti, non solo tra i residenti ma anche per chi proviene dai comuni limitrofi e dell’entroterra.

6 | IN Magazine

dell’Interno. “Seguirò - ha spiegato i progetti formativi per la Polizia di Stato. Poiché amo la Romagna non è mia intenzione allontanarmi da Cesena dove risiede la mia famiglia.” Con orgoglio Balduino parla del lavoro al Caps. “L’istituto negli anni ha ampliato le sue funzioni didattiche, passando da Centro d’addestramento della Polizia Stradale a Centro addestramento per tutte le specialità. Questo sviluppo lo ha collocato fra i cinque centri europei d’eccellenza per la formazione della Polizia.” Proprio nell’ambito dell’attività internazionale, il Caps ha ospitato a settembre la formazione per la Polizia Stradale e di Frontiera della Serbia e di altri paesi del Mediterraneo. (B.B.)

Gruppo Ferretti al 49° salone Nautico Genova - 50 imbarcazioni, 2 anteprime mondiali e 3 italiane in un allestimento unico di ben 7.000 mq. Questi i numeri del Gruppo Ferretti al Salone ligure, la cui 49° edizione si è appena conclusa. Ferretti 740 e Itama Fifty le novità assolute, Ferretti 560, Bertram 540 e Riva 86’ Domino le tre per il nostro paese. “I modelli esposti a Genova - ha dichiarato Norberto Ferretti - mi rendono ancora più fiero dei risultati raggiunti e confermano il grande impegno con cui io e tutto il mio team abbiamo affrontato le sfide che hanno caratterizzato l’industria nautica in questi ultimi mesi.” Il Gruppo ha recentemente celebrato uno dei momenti più significativi della propria storia: il varo del CRN “Clarena 2”, che, con i suoi 72 metri, è la nave da diporto più grande mai realizzata dallo stesso. Risultato di un lavoro di squadra e dello spirito inno-

vativo di CRN, “Clarena 2” si caratterizza per creatività e altissima tecnologia. È stato inoltre recentemente lanciato un progetto comune tra i brand CRN e Riva per la produzione di una nuova linea d’imbarcazioni dai 50 agli 80 metri. La collezione, ispirata all’attuale gamma Riva, sarà concepita come una flotta del futuro dove la naturale tensione all’innovazione di CRN e Riva si sposa con la costante attenzione a un “design senza tempo”. I nuovi yacht saranno disegnati da Mauro Micheli, che col suo studio Officina Italiana Design ha curato fino ad oggi la progettazione della gamma Riva.


m o r e l l a t o

Francesco Giuliari: la Personale

p i a n e g o n d a c h i m e n t o

Dolcini

Forlì - A distanza di dieci anni dalla scomparsa, l’Associazione “Alteo Dolcini” ne sta ricordando la figura attraverso una serie d’iniziative in tutta la Romagna. A partire dalla mostra “La Romagna di Alteo Dolcini”, visibile per tutto l’autunno tra Faenza (dove gli è stato intitolato il voltone di accesso a Piazza Nenni, già della Molinella) Forlì (a inizio ottobre) e Ravenna, dal 21 novembre al 3 dicembre. Nel giorno d’inaugurazione della mostra, a Casa Oriani alle 17, sarà assegnato il Premio Alteo Dolcini a Walter Della Monica, responsabile del Centro Relazioni Culturali.

Castrocaro Terme

viale Marconi, 7 • 0543.767305

B a u m e & m e r c i e r

In ricordo di Alteo

h a m i l t o n

Forlì - Resta aperta fino al 25 ottobre presso il Palazzo di Residenza della Fondazione Cassa dei Risparmi l’esposizione di opere del Maestro Francesco Giuliari, scelte attraverso un criterio di lettura particolare: quello della citazione. Una serie di dipinti ispirati da opere d’arte del passato, progettati attraverso un gusto citazionistico che rimanda ad artisti dell’età classica e rinascimentale (Pontormo, Piero della Francesca ecc…); l’artista li ha rivisitati in chiave moderna e con la vena ironica che gli è propria. “L’originalità di Giuliari deriva dal fatto che la sua pittura è fuori dal tempo - scrive la curatrice Silvia Arfelli nel saggio in catalogo - realizzata con uno stile che qualche critico ha definito “perenne”… Le opere ci riportano a un passato di eccellenze pittoriche, tecniche e formali, che richiamano la tradizione della grande pittura italiana del Quattro-Cinquecento.”


Etico ed ecologico, conferenza di Vem Sistemi

San Patrignano - Un confronto sul tema della sostenibilità, e sull’apporto che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono dare a un mondo più sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale. Questo il tema di “eTIco - ecoIT”, conferenza che è stata organizzata da Vem Sistemi di Forlì al centro congressi della comunità riminese. Ospiti d’eccezione, David Bevilacqua, ad di Cisco Systems Italia e Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft Italia, riuniti in tavola rotonda con Maurizio Camurani, presidente di Vem Sistemi, e il moderatore Marco Zamperini, blogger e tra i massimi esperti in Italia di web. A fare gli onori di casa Camurani, che ha ricordato “lo sforzo di Vem nel promuovere in azienda l’importanza di investire in sempre nuove tecnologie, proponendo soluzioni innovative e in grado di rispondere anche alle esigenze di essere più sensibili all’ambiente.”

Castelnuovo: il restauro e un Libro Meldola - Il piccolo borgo, caratterizzato da importanti tracce archeologiche, torna a risplendere grazie al cantiere di restauro degli studenti di architettura, sotto la guida dell’architetto forlivese Nicola Santopuoli, docente di restauro a La Sapienza. La notizia è stata ufficializzata a conclusione della mostra dedicata ai Beni di Castelnuovo, allestita nell’ex Chiesetta dell’ospedale fino allo scorso agosto. A queste iniziative, prese per celebrare i dieci anni di vita dell’associazione “Amici di Castelnuovo”, si aggiunge la pubblicazione del libro Il bene di Castelnuovo scritto a quattro mani dai membri Cosmo Lelli e mons. Dino Zattini. (G.B.)

Da Ozio la linea Essent-ial Forlì - La libreria di Corso della Repubblica sempre più punto di riferimento per oggettistica di design: ora

La musica degli “Amici dell’Arte”. Forlì - Torna la rassegna E… la musica continua. La programmazione d’autunno presenta una nuova esperienza musicale: “Classico Festival”, pensato come omaggio a Robert Schumann. Saranno a Forlì Marco Rizzi, violino, Danilo Rossi, viola, Mario Brunello, violoncello, Andrea Lucchesini, pianoforte, Quartetto protagonista in due concerti ma anche animatori di incontri per le scuole e il pubblico. Appuntamento il 24, 25 e 26 novembre per le prove al Liceo Musicale Masini e i due concerti, martedì 24 alla chiesa di San Filippo Neri e giovedì 26, al Diego Fabbri. www.amicidellarte.info.

8 | IN Magazine

Màntica: la musica èLa

legge

Cesena - Musica, performance, laboratori, dal 30 novembre al 6 dicembre, al Teatro Comandini e in altri luoghi, per Màntica, il festival della Societàs Raffaello Sanzio. La musica diventa “Legge”, dando a questo fe-

tocca a Essent-ial, innovativa ed elegante linea di accessori per la casa e il tempo libero, che combina sapientemente colori, materiali e creatività. All’apparenza articoli in carta senza forma sono contenitori in realtà resistenti, lavabili ed eleganti. La filosofia del made in Italy (l’azienda produttrice è di Carpi) e l’utilizzo di materiali eco compatibili, unite all’esperienza e alla passione per il progetto, garantiscono una superiore attenzione ai dettagli. www.essent-ial.com

stival una dimensione anche pratica. Così, prima di concerti e performances, sono previsti laboratori con diversi artisti. Accanto alla dominante musicale, infatti, il festival guarda con attenzione al disegno, a matita o animato, che dialoga in diverse occasioni con la musica. www.raffaellosanzio.org.


Nuovi vertici a Casa

Artusi

Forlì - Giordano Conti è il nuovo presidente di Casa Artusi; Sergio Zavoli, decano dei giornalisti italiani, ora a capo della Commissione di Vigilanza Rai, ne diventa presidente onorario. Questo è emerso lo scorso 6 ottobre al termine dell’Assemblea dei soci, alla quale è seguito l’incontro cui erano presenti lo stesso Conti, Tiberio Rabboni, assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Zoffoli, sindaco di Forlimpopoli, Pier Giuseppe Dolcini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Laila Tentoni, vicepresidente di Casa Artusi e l’imprenditrice Sara Fusco. Presente “idealmente” anche Zavoli, che ha inviato una lettera di saluto al sindaco. La scelta di istituire la carica onoraria, rappresenta lo sguardo di Casa Artusi sul mondo e la volontà di continuare a dialogare con interlocutori nazionali e internazionali: uno sguardo che Forlimpopoli ha da sempre, come testimoniano i Premi Artusi assegnati a Mohammad Yunus, poi premio Nobel per la Pace, Vandana Shiva, e l’ultimo a Serge Latouche, a Forlimpopoli l’11 ottobre per ritirare il premio. Oltre ai due presidenti, new entry nel Consiglio d’Amministrazione è Sara Fusco, a capo di FPE.

Mongarte, quarta Edizione Sogliano al Rubicone - Nelle mani dei tre artisti romagnoli rottami e scarti assemblati con sentimento offrono nuovi bagliori, per la rassegna dedicata all’arte del riciclo, che torna fino all’8 dicembre. Quest’anno Mongarte è dedicata a Nero (Faenza, 1980), Micaela Jagulli (Cesena, 1971) e Mattia Vernocchi (Cesena, 1980), che hanno allestito le loro opere a Palazzo Nardini, Cappella Paolotti, nel centro storico e Palazzo Marcosanti-Ripa.


Nuova sede per Graziani Packaging

Mercato Saraceno - Leader in Italia e tra le prime in Europa nel settore degli angolari per l’ortofrutta, capitanata dai fratelli Roberto, Stefano e Maurizio che hanno trasformato la piccola attività di imballaggi per l’ortofrutta creata dal padre negli anni ’60 in un Gruppo internazionale , Graziani Packaging ha ufficialmente inaugurato, in occasione del recente Macfrut, la nuova sede (già operativa già due mesi). All’evento erano presenti i sindaci di Mercato Saraceno e Cesena Oscar Graziani e Paolo Lucchi, il presidente della Provincia Massimo Bulbi, il direttore della API provinciale Maddalena Forlivesi e il vescovo della Diocesi CesenaSarsina Antonio Lanfranchi. La nuova struttura sorge su un’area di 15.000 mq complessivi di cui 8.000 coperti, dove sono accorpati taglio, produzione e stoccaggio di materiali, che prima erano in tre stabilimenti diversi a Cesena. www.graziani.com

Apofruit leader nel biologico Cesena - Canova, società del Gruppo Apofruit specializzata in questo settore, alla fine dello scorso luglio ha registrato un incremento del 15% sul pari periodo 2008. Di rilievo anche la crescita del fatturato (+ 6%), benché l’azienda, come tutto il settore bio, abbia risentito di una diminuzione dei prezzi alla produzione. “Risultato di un continuo impegno nel settore, che si conferma come uno dei più validi strumenti di valorizzazione della produzione ortofrutticola” - ha commentato il direttore Ernesto Fornari. Le performance di Canova, quindi di Apofruit, sul bio non si fermano al mercato italiano: il 30% del volume complessivo è estero e interessa tutti i principali paesi europei.

10 | IN Magazine

Nuovo spettacolo de “Il

Forlì - Il 16 e 17 ottobre l’associazione culturale ha portato in scena al “Diego Fabbri” il nuovo spettacolo intitolato Hamelin - Opera Rock, musical in due atti liberamente tratto da “La fantastica storia del pifferaio magico” con musiche originali di Edoardo Bennato. Testi, adattamento teatrale e regia sono stati curati da Fabio Toni, Cristiano Colinelli e Paolo Vallicelli. La rappresentazione, che ha il patrocinio del Comune, è realizzata grazie all’impegno di una sessantina, tra adulti e giovani, collegati alle attività

Paola Sansoni ai vertici di Cna Forlì - 53 anni, dal ’93 titolare di Studio Immagine Snc, e da dicembre 2006 ai vertici di dell’associazione in regione, Paola Santoni è stata eletta a fine settembre presidente nazionale di CNA Impresa Donna. Nell’esprimere la propria soddisfazione, l’imprenditrice forlivese ha ribadito l’impegno a valorizzare l’imprenditoria femminile, “patrimonio essenziale, fatto di creatività, originalità, capacità di innovare e consapevolezza del rischio.” Oggi CNA Impresa Donna associa in regione 27.800 imprenditrici tra legali rappresentanti, titolari

Sicomoro”

dell’Azione Cattolica. Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gianni Donati, addetto stampa dell’Ausl e attore de “Il Sicomoro”, prematuramente scomparso in un incidente nel giugno 2008; inoltre, il progetto ha anche una finalità benefica, dato che buona parte degli incassi (come’era stato per il precedente spettacolo, Skid Row’s Shop) è destinato all’Associazione “Papa Giovanni XXIII per la costruzione a Villafranca di Forlì del “Villaggio della gioia”. www.associazioneilsicomoro.it

Impresa Donna

d’impresa, socie e collaboratrici, con un incremento di 1.420 unità rispetto al 2008. Il 48% ha meno di 50 anni; il 70% possiede un diploma o una laurea ed il 6% è nata all’estero.


Teatro Dragoni stagione 2009/2010 Meldola - Vent’anni di Accademia Perduta/Romagna Teatri, per la gestione e la direzione artistica del Teatro Dragoni, che proseguirà anche per la Stagione 2009/2010, continuando nell’operazione di rendere un piccolo Teatro di provincia, nel tempo, un polo di riferimento culturale non solo locale. Ad inaugurare la stagione di Prosa è Biagio Izzo, autore e protagonista del divertentissimo Una pillola per piacere, diretto da Claudio Insegno (martedì 27 ottobre, ore 21). Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey hanno scelto il Dragoni per aprire la nuova tournée di Col piede giusto, scritto e diretto da Angelo Longoni (domenica 1 novembre, ore 21). L’appuntamento successivo è con Ultima chiamata di Josiane Balasko che vede protagonisti Pino Quartul-

lo e Paola Tiziana Cruciani. (martedì 17 novembre alle 21). La “strana coppia” formata da Giulio Scarpati e Bob Messini presenterà Troppo buono, spettacolo di musica e parole per parlare dell’attualità (giovedì 3 dicembre, ore 21). Interpreti storici dei palcoscenici, Ugo Pagliai e Paola Gassman saranno protagonisti di un nuovo allestimento di Enrico IV di Luigi Pirandello (venerdì 5 febbraio, ore 21). Sarà poi la volta del Teatro Kismet Opera, diretto da Teresa Ludovico, con Il malato immaginario di Molière (mercoledì 24 febbraio, ore 21). Ultimo spettacolo della rassegna è Un piccolo gioco senza conseguenze, portato in scena dalla giovane formazione The Kitchen Company (domenica 21 marzo alle ore 21). www.accademiaperduta.it.

Agenzia Immobiliare

Adesso… Casa È una NUOVA COSTRUZIONE che stà per essere ultimata in Zona Ospedaletto, VIA MASTAGUERRA, Forlì. È rimasta solo una VILLETTA ANGOLARE.

Vi è ancora l’ottima opportunità di personalizzazione a seconda delle proprie esigenze. L’ubicazione è interessantissima in quanto è in zona tranquilla, ALTAMENTE RESIDENZIALE ed allo stesso tempo a 2 PASSI da tutti i servizi e a pochi minuti da tutte le destinazioni come l’Autostrada, l’Aeroporto, la Stazione Ferroviaria, il centro della città, il mare ecc...

In Agenzia potrete visionare le planimetrie e se interessati saremo lieti di accompagnarvi sul posto! Adesso... Casa è un’Agenzia Immobiliare che si prefigge di trovare la “casa dei propri sogni” a tutti coloro che vi si rivolgono... e per tutti coloro che lo desiderino saremo lieti di guidarli in tutte le fasi della compravendita fino al rogito, così da poter espletare il tutto con tranquillità e serenità!

di M.Teresa Garavini Via Gramsci n° 132 - 47100 Forlì (FC) cell. 338.1747641 - 327.1803503 tel. 0543.405377 - fax/segr 0543.409252 info@adessocasa.it - www.adessocasa.it


Essere | Roberto Balzani e Paolo Lucchi

Primi cittadini

Confronto

a

testo Roberto Zoli - foto Giorgio Sabatini

A pochi mesi dalla loro elezione, Roberto Balzani e Paolo Lucchi si raccontano in un’intervista doppia. Stesse domande, diverse risposte, per i sindaci di Forlì e Cesena che ci parlano di priorità da affrontare e progetti su cui lavorare per il futuro delle due comunità.

12 | IN Magazine


Sindaci a confronto. Non ancora cinquantenni, dinamici, con idee chiare e la volontà di operare per raggiungere risultati positivi nelle rispettive città, i due sindaci di Forlì e Cesena, Roberto Balzani e Paolo Lucchi, hanno accettato di sottrarre parte del loro tempo agli impegni amministrativi per sottoporsi alle domande di “IN Magazine”. Una sorta di faccia a faccia che non può che esemplificarsi proponendo le stesse domande ad entrambi, come se i due fossero seduti l’uno

di fronte all’altro. Un format che in tv funziona; per il nostro periodico un vero e proprio esperimento. Vediamo lo sviluppo. La campagna elettorale è alle spalle, la pausa estiva si è conclusa per cui si può dire che cominci ora il vostro mandato. Quali sono i problemi più urgenti da affrontare? Balzani: “Innanzitutto approntare

provvedimenti per contrastare la disoccupazione e sostenere le persone che hanno perduto il lavoro, ritagliando dal bilancio di quest’an-

no quote necessarie per interventi immediati. Secondo elemento, anche questo di emergenza, il sostegno al mondo del commercio e delle attività del centro storico. A questo proposito stiamo preparando un pacchetto di interventi coordinato con le associazioni di categoria. Il terzo punto riguarda l’impostazione del bilancio 2010 e la creazione di alcuni contenitori strategici per dare respiro all’attività amministrativa del triennio.” Lucchi: “Il problema più urgente ri-

IN Magazine | 13


Roberto Balzani nel suo ufficio in Comune a Forlì.

guarda senza dubbio gli interventi che vanno fatti per dare risposte concrete a chi ha perso il lavoro o, purtroppo, sta per perderlo. Il secondo tema riguarda la sburocratizzazione delle procedure che riguardano le imprese, accorciando i tempi di risposta del Comune nei confronti di quelle che intendono rinnovare il proprio processo di produzione. Il terzo elemento prioritario su cui lavorare sarà il bilancio 2010, impresa non facile perché abbiamo meno risorse da investire, il Governo ci dà meno soldi, mentre in realtà abbiamo richieste in aumento.”

fascina ben più di quello politico.” L: “La passione per la vita associati-

va e la politica è nata molto presto, anche se il primo impatto si è verificato al momento in cui sono entrato al Liceo Classico ‘V. Monti’. Devo dire, però, che mio padre faceva politica e l’ambiente familiare ha favorito questo mio desiderio di confronto e approfondimento. In casa si parlava di politica, si andava alle manifestazioni, si viveva la vita dei circoli Arci. C’era un humus favorevole che mi ha fatto capire quanto fosse importante essere presente per dare il proprio contributo.”

Qual è stato il vostro approccio alla

Forlì e Cesena possono essere con-

politica?

siderate città d’interesse turistico-

B: “Certamente piuttosto strano.

culturale. Forlì ha musei, il San Do-

Prima ho vissuto un’esperienza nella scuola al tempo dei decreti delegati negli anni ’70, quindi una breve militanza nel PRI durante l’università. Una volta laureato ho deciso di fare un altro mestiere e di politica non mi sono più interessato. Questa esperienza attuale mi entusiasma perché è ‘politica’ fino a un certo punto visto che è rilevante l’aspetto amministrativo, elemento che mi af-

14 | IN Magazine

menico, San Mercuriale ecc., Cesena la Malatestiana, centri culturali, monumenti. Può l’amministrazione assecondare questa vocazione? B: “Il tema del turismo culturale

è estremamente complicato da affrontare in quanto è difficile valutarne le ricadute. Credo, comunque, che occorra identificare, al più presto, una sorta di agenzia che si occupi di valutare i risultati delle manifestazioni culturali e nel

contempo costruire collegamenti con le città vicine, perché Forlì da sola non regge un viaggio di due o tre giorni, ma deve mettersi in contatto con Cesena e Ravenna. Ritengo che mostre coordinate possano aiutare questa intersezione.” L: “Ho proposto al sindaco di Forlì di mettere insieme le nostre eccellenze per creare una sorta di ‘area vasta’ per i temi della cultura, valorizzando Cesena per la Malatestiana, Bertinoro per il Museo Interreligioso, Forlimpopoli per Casa Artusi, Forlì per il San Domenico e assieme proporci, offrendo una grande valenza turistico culturale. Credo che possa essere una soluzione idonea a incentivare nuove opportunità per il nostro territorio.” È ipotizzabile che in futuro Forlì e Cesena diventino un’unica realtà amministrativa, o è fantapolitica? B: “Secondo me sarebbe augurabile. Credo che una realtà come la nostra, con le aree intermedie che la cuciono, sia di fatto un’area su cui la progettazione, ma anche l’amministrazione possa essere gestita unitariamente.” L: “Nelle condizioni attuali è difficile, anche perché sarebbe necessario disporre di una maggiore possibilità di decentramento a favore degli enti locali. Considerando, però, che già facciamo cose assieme non vedo perché non sia auspicabile continuare, aumentando, dove possibile, l’impegno per realizzare politiche coordinate.” Ora una domanda fuori dagli schemi. Se Balzani fosse sindaco di Cesena e Lucchi di Forlì, che cosa farebbero per prima cosa?


B: “Sul problema della disoccupazione credo siamo sulla stessa barca, ma penso anche che Cesena debba costruire, con Forlì, alcuni progetti, tra le quali una riflessione sull’università in funzione della Riforma Gelmini oltre alla ricerca di una politica unitaria nei confronti delle aziende partecipate per riuscire a creare una vera e propria gestione territoriale.” L: “Credo che il problema di fondo sia dare a Forlì un’identità un po’ più definita. Penso alle grandi questioni, a quelle dell’imprenditoria privata e soprattutto all’aeroporto, ma so anche che il sindaco di Forlì è molto attento a queste problematiche e si è tenuto deleghe inerenti queste questioni.” Entrambi siete sindaci giovani, se non altro considerando l’età media dei nostri politici, quindi portati all’utilizzo dei mezzi tecnologici. Quanto vi è servito in campagna elettorale avere un sito e soprattutto quanto utilizzerete la rete telematica per il dialogo coi cittadini? B: “La utilizzerò senz’altro, anche se fino a ora ho fatto un’esperienza opposta, visto che i primi due mesi di vita amministrativa sono stati centripeti e non centrifughi come voglio che sia in futuro. Era necessario guardare all’interno per capire la realtà in cui ci si muoveva, nel momento in cui avrò tarato l’impegno interno conto di organizzare tutta la parte che riguarda la comunicazione esterna.” L: “Molto. Stiamo dando vita in Comune ad un sito friendly che consentirà a tutti di acquisire informazioni. Attualmente c’è un bel sito, ma vogliamo fare ancora meglio. D’altra parte le innovazioni tecnologiche sono parte della nostra vita. Io ho l’agenda sul telefonino e così gli altri assessori. Tutte agende consultabili poiché è possibile entrare e prenderne visione. Stiamo lavorando molto su questi temi.” Siete quasi coetanei, vi dividono tre anni, 48 anni il primo cittadino forlivese, 45 quello cesenate. Quali gli hobbies, le passioni e come viene impiegato il tempo libero? B: “In primo luogo la lettura, anche per motivi professio-

nali, quindi qualche passeggiata in bicicletta, mountain bike o bici da corsa, nel periodo estivo. Nient’altro, poiché il tempo libero che resta viene dedicato alla famiglia e ai miei figli, Eleonora 16 anni e Guido, 12.” L: “In questo momento il mio hobby preferito è fare il baby sitter alla mia bambina di un anno e mezzo, dividen-


Paolo Lucchi alla scrivania del sindaco, a Cesena.

mi che il PD deve spendere fuori dal partito stesso.” L: “Per Bersani. Non ho dubbi. L’ho dichiarato sui giornali e non lo nego. Lo conosco, siamo amici e oltre che essere uomo di grandi principi ha un’idea di partito che mi convince molto. Noi dobbiamo diventare, prima di tutto, un partito, quindi avere percorsi decisionali chiari, nella individuazione di programmi, dirigenti e candidati. Negli ultimi due anni non siamo stati bravi in questo. Se doveste scegliere un luogo della Romagna (Forlì e Cesena escluse)

domi fra lei, l’altra piccolina che ha un anno di più e Cristian, di 9 anni. Prima che nascessero le ultime figlie facevo footing almeno tre volte la settimana, cosa che non riesco a fare più. Per molti anni sono andato in bicicletta, ma ora il mio hobby è fare il genitore.” Che cosa rappresenta, allora, la famiglia, nell’ambito personale e nella prospettiva di amministratore? B: “La famiglia è fondamentale. Con mia moglie sono sposato da vent’anni e tutte le grandi scelte sono state fatte insieme, compresa questa esperienza che sarebbe stata impossibile anche solo immaginare, se non ci fosse stato il suo consenso e sostegno. La famiglia è, per me, il riferimento naturale e credo che la stessa cosa valga per la comunità. Oggi il Comune provvede all’assistenza diretta a 900 nuclei e il numero sembra, purtroppo, dover crescere.” L: “La famiglia è fondamentale. Se alla mattina arrivo ‘carico’ al lavoro è perché la sera, quando rinca-

16 | IN Magazine

so trovo Dagmer, mia moglie, e i nostri bambini Sofia, Giulia e Cristian. Loro sono la parte più bella della vita. Se si riesce ad affrontare un’esperienza difficile, com’è governare una città, è perché alle spalle c’è una famiglia che ti stimola nel modo giusto e ti dà tranquillità. Ritengo che essere genitori nel nostro territorio, proprio per i servizi che offre, sia più facile che in altre parti d’Italia. Dobbiamo continuare così.” Le primarie del PD sono imminenti, per chi fate il tifo?

da consigliare a un amico, cosa indichereste? B: “Non avrei dubbi, Bertinoro. Ri-

tengo che sia il biglietto da visita della nostra provincia oltre che tra i meglio attrezzati dal punto di vista dell’offerta ambientale, naturalistica, enogastronomica. Ciò non toglie che anche nelle valli alte ci siano posti deliziosi da visitare.” L: “Cesenatico, perché mi piace il clima un po’ scanzonato che si vive in quella cittadina. Gli consiglierei, comunque, di non dimenticare una visita a Cesena.”

B: “Personalmente per il forlivese

Entrambi siete personaggi vincenti,

Tomas Casadei, candidato al regionale, con cui ho condiviso le idee e la stagione delle primarie che mi hanno portato ad essere in competizione per diventare sindaco, mentre sono piuttosto freddo per quanto riguarda il segretario nazionale. I tre candidati sono senza dubbio persone per bene e di qualità, ma il dibattito, così com’è emerso, ritengo sia un po’ troppo interno e si parli poco dei proble-

sia nel mondo della professione sia ora in politica. C’è stato un momento veramente negativo, una sconfitta nella vostra vita? B: “Fortunatamente nella mia car-

riera professionale non ci sono stati momenti negativi. Su questioni private e intime sì. Ma preferisco non parlarne.” L: “Momenti negativi ce ne sono tutti i giorni. Forse la caratteristica sta nel fatto che ho molti difetti, ma



anche un pregio. Non mi abbatto mai. Sono, per carattere, abbastanza grintoso. Quando una cosa va male cerco di capire perché, poi riparto.” Quale consiglio dareste a un giovane che si avvicini alla politica? B: “Di occuparsi di cose concrete. Credo che uno degli aspetti della politica raccontata dai partiti sia

quella che porta all’astrazione e alla semplificazione. Sono convinto, invece, che se la politica vuol tornare ad essere fattore di cambiamento e miglioramento sociale lo debba fare assumendosi il carico delle questioni materiali. Ecco perché l’esperienza amministrativa è molto utile: dà concretezza alle idee politiche.”

L: “Di farlo senza pensare a percorsi personali, ma guardando agli altri. Penso a quelli che nelle nostre Feste cuociono patatine e piadina da quarant’anni. Quelli hanno grande passione e debbono essere il nostro esempio. La politica è fatta di passione, l’unica che è in grado di mettere assieme cuore e cervello.” IN

Intervista al presidente della Provincia Massimo Bulbi Per due nuovi volti alla poltrona di Sindaco, alle amministrative è arrivata la conferma di Massimo Bulbi alla Provincia. A qualche mese dall’inizio del secondo mandato, con conferme e novità nella Giunta e a poche settimane dal sorprendente risultato dell’indagine de “il Sole-24 Ore”, che ha visto la Provincia ai vertici in Italia per benessere e qualità della vita, abbiamo incontrato il presidente. Quali le iniziative più urgenti, che ritiene improrogabili? “Ci poniamo in continuità col lavoro dei cinque anni passati che prosegue innanzitutto sul fronte dell’ammodernamento infrastrutturale. Nelle settimane passate, ad esempio, sono stati siglati atti importanti che, da un lato, ci faranno presto vedere l’avvio dei lavori per il Casello Autostradale del Rubicone; dall’altra comincia a concretizzarsi la realizzazione della Via Emilia bis, e il conseguente riassetto della tratta storica, con l’approvazione della proposta progettuale avanzata da un gruppo privato, seguendo la via del project financing. Ma abbiamo anche altre priorità: creare un sempre più efficiente sistema di welfare ‘di comunità’, e politiche per il lavoro, l’ambiente, l’innovazione e l’integrazione territoriale.” Qual è, secondo lei, il segreto del risultato dell’indagine del “Sole”? D’altra parte, per appeal turistico, la Provincia soffre più delle altre due

18 | IN Magazine

romagnole: come promuovere questo risultato? “Premetto che ritengo sempre di valore indicativo rilevazioni come questa; tuttavia non posso che salutarla con grande piacere. Va a merito dell’intero territorio e in particolare delle sue forze economiche e sociali più attive. Si conferma un trend largamente positivo che ha sempre caratterizzato la nostra provincia per qualità della vita e coesione sociale e istituzionale. Una coesione che si è mostrata in

tutto il suo valore nei mesi passati, quando, insieme, ci siamo riuniti per reagire alla crisi economica con iniziative concertate ed efficaci. Credo sia fondamentale continuare a fare gioco di squadra, seguendo ad esempio l’esperienza del ‘Patto per lo Sviluppo’, per affrontare le sempre nuove sfide che si pongono di fronte a noi. Quanto al turismo, continueremo a ‘vendere’ il territorio promuovendone le eccellenze a 360°: mare e collina, terme e Parco Nazionale, città d’arte e piccoli centri.” Una domanda fatta anche ai due sindaci: è ipotizzabile in futuro Forlì e Cesena come un’unica realtà amministrativa? In tal caso, la Provincia che ruolo avrebbe? “In questi anni, mi sono dichiarato sempre favorevole a valutare una riforma degli enti locali - si parlava di abolizione delle Province - purché fosse fatto non in modo puramente demagogico, ma con la volontà d’individuare nuovi assetti, migliori degli attuali e maggiormente capaci di fornire le risposte che cittadini, imprese, l’intero territorio si attendono. Ragioniamo di Provincia di Romagna, di città metropolitana o quant’altro di buono si voglia individuare. Ma ciò avvenga per ‘efficientare’, eliminare duplicazioni, velocizzare la risposta ai cittadini. Intanto, però, ciascuno deve fare la propria parte fino in fondo, nel rispetto delle competenze e col gioco di squadra fra i diversi enti.”


Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

Il modo più intelligente di esprimere rispetto per l'ambiente. Classe B 180 NGT BlueEFFICIENCY con alimentazione bivalente benzina e metano. Da 25.990 euro*. Alla sintesi perfetta di sportività, comfort e stile Mercedes-Benz si unisce l'eccellenza tecnologica dell'alimentazione bivalente benzina e metano. Con un semplice gesto potrai ottenere il 50% di risparmio sui consumi e il 20% di emissioni di CO2 in meno rispetto alla versione benzina. Classe B 180 NGT BlueEFFICIENCY. Consumo combinato (l/100 km): metano 5,1 – benzina 7,6 - Emissioni CO2 (g/km): metano 139 – benzina 181. * Il prezzo è riferito a Classe B 180 NGT BlueEFFICIENCY a € 25.990 chiavi in mano comprensivo di € 3.000 di incentivo statale (€ 1.500 per l'acquisto di vetture a basso impatto ambientale e € 1.500 a fronte di rottamazione di vetture euro 0/1/2 immatricolate entro il 31/12/1999) e di ulteriori € 1.200 di contributo Mercedes-Benz per la rottamazione. Iva e messa su strada incluse (IPT esclusa). Offerta valida per contratti sottoscritti entro il 30.09.2009 e vetture immatricolate entro il 31.12.2009.

DeAuto Stefani S.p.A. Auto

Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz - Forlì, Via Ravegnana 407, tel. 0543 811011 Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz www.destefani.net

Nome Città, Via Indirizzo 00, tel. 0000 000000


Approfondire | Polo Scientifico-Didattico


Università,

Futuro

tra presente e

testo Francesca Leoni - foto Giorgio Sabatini

Il Polo Scientifico-Didattico di Forlì e Cesena “compie vent’anni”: in uno spaccato della situazione attuale, analizziamo le iniziative intraprese in questi anni dagli enti preposti alla formazione universitaria e i progetti in corso per ampliare le strutture, migliorare la didattica e favorire l’integrazione tra il “popolo” studentesco e il territorio che lo ospita.


L’andamento del Campus Universitario

Era il 1989 quando venne istituito il corso di Laurea in Scienze Politiche ad indirizzo Politico Internazionale a Forlì e Scienze dell’Informazione a Cesena. Erano i primi passi verso quello che poi sarebbe diventato il Polo Scientifico-Didattico di Forlì e Cesena. Sono passati vent’anni e molto è stato fatto. Forlì, oggi, ospita quattro facoltà: Economia, Scienze Politiche “Roberto Ruffilli”, Ingegneria II° e Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori per un to-

tale di diciotto corsi di laurea. An-

Cantieri di lavoro nell’area dell’ex ospedale Morgagni, futuro Campus universitario.

22 | IN Magazine

che Cesena offre altrettanti corsi di laurea nelle facoltà di Agraria, Architettura “Aldo Rossi”, Ingegneria, Psicologia e Scienze Matematiche e Naturali. A completare, Cesenatico che ospita la facoltà di Medicina e Veterinaria. Il corso in Scienze e Tecnologie informatiche ha commemorato qualche settimana fa i due decenni di vita con tre giorni di manifestazioni, una laurea ad honorem al direttore di Yahoo! Reaserch Pabakhar Raghavan e un incontro dedicato alla ricerca. Impossibile sostenere che l’insediamento universitario in provincia non abbia portato cambiamenti significativi. “Diverse ricerche dimostrano che i circa 12mila studenti che frequentano l’università afferma il presidente della Camera di Commercio Tiziano Alessandrini - hanno un indotto sul territorio soprattutto per quanto riguarda le risorse umane da immettere nel mercato del lavoro.” Molti di loro arrivati da fuori, infatti, finiscono per rimanere nel territorio, inserendosi nel mondo economicoprofessionale. Non si può parlare di Università a

Da alcuni anni a Forlì si lavora per trasformare l’ex ospedale Morgagni nel Campus. Il progetto è in via di realizzazione anche se molto e già stato fatto. Per capire come si stanno svolgendo i lavori è necessario, però, fare una premessa: è stato progettato su una costruzione preesistente, con una sua funzione specifica. L’ex-ospedale, infatti nasce come una struttura ramificata a braccio intorno al 1912 su un area di circa 9 ettari. Nel corso degli anni sono nate, per motivi ospedalieri, altre strutture, incongrue al progetto universitario. Quindi, per dare più spazio al parco circostante e iniziare a lavorare sul progetto, la prima parte dei lavori hanno visto soprattutto la demolizione delle strutture non idonee e la bonifica del terreno. Già realizzati i padiglioni Giuditta Morgagni e Gaddi (ex maternità), diventati sede della facoltà di Scienze Politiche. Entro l’anno verrà completato il padiglione Celtico (ex infettivi) sede dell’alta formazione. Un altro padiglione già rifunzionalizzato è il Pallareti, ma secondo Mauro Bacciocchi, amministratore delegato di Ser.In.Ar, il progetto probabilmente andrà rivisto. Sono in corso di lavorazione l’ex lavanderia e l’ex farmacia, che diventeranno rispettivamente caffetteria e mensa. Per questi due palazzi, molto importanti per il funzionamento del Campus, la previsione per il completamento dei lavori potrebbe essere intorno alla metà del 2010. Verrà anche costruito un trefolo, un triplo corridoio a spirale, che attraverserà tutta l’area e potrà essere usato anche dai cittadini. I blocchi della didattica, invece, sono in corso di gara e dovrebbero essere finiti nei prossimi 4 anni. Restano fuori i padiglioni Sauli e Saffi che ospiteranno la grande biblioteca centralizzata e che verranno realizzati entro il 2012, la camera mortuaria, trasformata in una centrale di teleriscaldamento e fornirà, con l’intervento di Hera, energia elettrica al Campus e l’ex Pneumologia, foresteria per studenti e docenti di alta formazione.


I nostri clienti diventano anche nostri amici. Maria Cristina Bacchi indossa occhiali Okki

FORLĂŒ C.so della Repubblica, 157 tel. 0543.34700 - info@otticagallery.it


A fianco, attività di formazione nelle facoltà del Polo Universitario.

Forlì-Cesena senza parlare di Ser. In.Ar. (Servizi Integrati d’Area),

che promuove e sostiene le attività in zona. Costituita nel 1988 dai due comuni dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dalle rispettive casse di Risparmio, promuove, sostiene e qualifica corsi di laurea e iniziative dell’Università in provincia. L’attuale presidente, da poco insediato, è Giordano Conti. “In questi vent’anni abbiamo raggiunto grandi risultati, molto più di quello che si sognava quando abbiamo iniziato - spiega. Abbiamo un polo scientifico tecnologico avanzato e, dal punto di vista quantitativo, potremmo già fondare un’Università di medie dimensioni. Oltre alla qualità della didattica, le nostre facoltà attirano gli studenti per qualità dei servizi e dimensioni più umane delle città. Psicologia di Cesena e Scienze Politiche a Forlì hanno raggiunto i primi posti tra le migliori facoltà italiane, questo per citare alcuni

Alcuni dati dai due poli L’università non è fatta solo dagli studenti e per capire la sua importanza in termini economici e di occupazione basta guardare alcuni dati. Il polo di Forlì è costituito da 118 docenti di 1° e 2° fascia, 77 ricercatori, 161 docenti a contratto, 17 assegnisti di ricerca, 47 tutor, mentre il personale tecnico amministrativo può contare su ben 152 elementi, di cui 11 a tempo indeterminato. In totale sono circa 480 persone legate alla docenza e alla ricerca. Oltre al personale, si aggiungono 700mila euro di contratti con cooperative per servizi di pulizia e vigilanza e 950mila euro per affitti. Il polo di Cesena, invece, può contare su 102 docenti, 89 ricercatori, 102 docenti e ricercatori incaricati, 107 tutor, 50 assegnisti di ricerca, 69 dottorandi, 59 collaboratori di ricerca e un corpo amministrativo di 114 persone di cui 90 a tempo indeterminato. Un totale di 630 persone tra docenza e ricerca. Anche qui vanno aggiunti 800mila euro per contratti di servizio logistico e 220mila per contratti di servizio tecnico-informatico e laboratorio. (Dati aggiornati al 2008).

24 | IN Magazine

esempi che rispecchiano il livello formativo.” Se è vero che l’Università con i suoi studenti offre nuove opportunità di business per i commercianti, con piadinerie e piccoli bar in zona universitaria, attiva il mercato degli affitti, immette personale laureato nel mondo del lavoro, è anche vero che l’integrazione Università-città merita qualche attenzione. Parte

dei cittadini ancora non percepisce il cambiamento, e la vive come se



Giordano Conti, presidente di Ser.In.Ar.

fosse un’entità a parte, separata dal resto del tessuto urbano e sociale; forse 20 anni sono ancora pochi per trasformare Forlì e Cesena in città universitarie, se confrontati coi 900 dell’Alma Mater. “Il rapporto tra Università e impresa non è semplice. Stiamo lavorando per fare incontrare e collaborare questi due soggetti - insiste Alessandrini attraverso alcuni progetti. Il primo riguarda l’innovazione e il trasferimento tecnologico dall’Università alle imprese attraverso ‘Rinnova’. Il secondo, ‘Temporary manager’ ha invece come tema l’internazionalizzazione e prevede l’inserimento dei neo-laureati nelle aziende dove vengono seguiti da un tutor nello sviluppo di progetti mirati. Il terzo, non ancora realizzato, vuo-

Ph. Gianmaria Zanotti

le portare l’Università all’interno delle imprese per rinnovare le modalità di fruizione dei bilanci.” Inutile sottolineare come oltre ai vantaggi economici, oltre alle risorse umane, l’Università sia anche sede d’innovazione e ricerca, ele-

menti fondamentali per lo sviluppo e la competitività delle aziende. Rinnova, nata circa un anno fa è la società di proprietà delle due Fondazioni, Camera di Commercio e ateneo di Bologna, responsabile per il trasferimento tecnologico

Alma Graduate executive MBA Spesso neo laureati o imprenditori, per acquisire competenze nel mondo manageriale, decidono di intraprendere un percorso di studio specializzato o un MBA. Non molti sanno che non è necessario andare a Roma, Milano o all’estero per trovarne uno di buona qualità. A Bologna da circa 8 anni l’executive MBA ha ottenuto riconoscimenti per qualità della didattica e versatilità della struttura formativa. Concepito e disegnato per chi già lavora e non può lasciare l’azienda per lunghi periodi, ma desidera sviluppare le proprie competenze, l’executive MBA dell’Alma Graduate School alterna attività in aula ed e-learning. Il corso dura da 12 a 14 mesi più un periodo di project work. Il percorso formativo propone contenuti innovativi in materie fondamentali: marketing, finanza, risorse umane e gestione d’impresa e può contare su una faculty interdisciplinare, nazionale e internazionale, composta da persone eccellenti nel mondo universitario e imprenditoriale. “È interessante notare - spiega il prof. Riccardo Silvi (nella foto), direttore Scientifico del master - che durante il periodo di project work sono elaborati progetti imprenditoriali di rilievo i quali, alcune volte, si traducono in vere imprese. E - continua - secondo un nostro follow-up, una cospicua percentuale dei partecipanti, dopo il corso, avanza nella carriera sia all’interno dell’azienda o in un’altra realtà.” Corsi che raggiungono l’eccellenza, come questo e altri corsi dell’ateneo di Bologna, rappresentano un’opportunità di crescita per il nostro territorio, in quanto molte delle competenze acquisite dai partecipanti saranno spese proprio qui. E questo vale anche per i corsi di Forlì e Cesena.

26 | IN Magazine


dall’Università alle aziende. “È un vero e proprio labora-

torio tecnologico - sottolinea Enrico Sangiorgi, amministratore delegato - dove utilizzando laureati e attrezzature dell’ateneo costruiamo prototipi per le aziende a seconda delle loro esigenze.” Sul rapporto universitari-cittadini, rispondono gli studenti stessi. Secondo Matteo Lolletti, coordinatore di Koinè, l’associazione con sede a Forlì che tutela i diritti di chi studia e promuove il coinvolgimento e l’integrazione nella realtà sociale e culturale, in città questi sono ancora visti con sospetto. “Si avverte ancora una certa insofferenza soprattutto in centro storico dove risiedono gran parte dei ‘fuori sede’. Forlì non è ancora una città universitaria perchè non ha le strutture e non c’è ancora una completa integrazione. A Cesena, invece, la situazione è un po’ diversa.” D’altra parte la città ha una buona offerta di affitti che, attraverso convenzioni con Ser.In.Ar., riescono ad avere prezzi più bassi rispetto al mercato. Un altro problema che si avverte è la mancanza di una mensa universitaria, argomento alla base di molte discussioni, ma che dovrebbe essere risolto non appena verrà completato

Al 1989 risalgono i primi due corsi di Laurea il Campus Universitario. Ed è proprio questo progetto che segna il futuro dei due Poli. A Forlì sta nascendo nell’area dell’ex ospedale Morgagni, a Cesena verrà inserito nel contesto del piano di riqualificazione urbana dell’ex Zuccherificio. Sembra opportuno ricordare anche il Ce.U.B. (Centro Universitario di Bertinoro), nato da una “utopia” del senatore Leonardo Melandri, “padre” dell’Università in Romagna. Il Ce.U.B è stato gestito da Ser.In.Ar fino al 2001 per diventare, poi, una società a sé. Nel 2007 ha registrato oltre 29mila presenze di cui il 35% stranieri ed un bilancio positivo di 2 milioni e 300mila euro. Insomma,

una presenza che ha cambiato la geografia delle città del nostro territorio e destinata ad insediarsi ogni giorno di più nella vita quotidiana della società circostante. IN

FORLÌ via Copernico, 4/A - tel. 0543.751714 - rada@rada.it Orari: da lunedì a sabato: 9,30 - 12,30 / 15,30 - 19,30



Camminare | Rocca San Casciano

Chiese

Prodigi

e

testo Matteo Ranucci - foto Giorgio Sabatini

Da Rocca San Casciano a San Donnino in Soglio: un itinerario non solo fisico ma anche spirituale. Dal centro del paese, attraversando boschi e costeggiando il Montone, si sale fino a questa suggestiva abbazia.

L’origine di Rocca San Casciano è antica. Il nome della cittadina che oggi conta poco più di 2000 anime, trae origine da un antico insediamento religioso: la Pieve di San Casciano in Casatico (quest’ultimo era il nome con cui era chiamato il Montone). Il documento che ne riporta le prime notizie risale all’882. A quell’edificio religioso ne seguirono altri, in parte distrutti, in parte sopravissuti agli anni, ai terremoti e alle inondazioni. In via

IV Novembre si trova la chiesina di Sant’Antonio con alle spalle il Parco della Rimembranza. L’edificio fu citato in documenti del XIV secolo anche se fu più volte ricostruito. La facciata bianca presenta un piccolo rosone centrale, due nicchie che contengono altrettante statue di angeli e un portale lavorato con un altorilievo in marmo che raffigura la Madonna col Bambino. Voltate le spalle alla chiesina si percorrono pochi metri fino a raggiungere

la strada statale 67, che prosegue in direzione Firenze. Sulla sinistra oltre la carreggiata, si nota un campanile squadrato e tozzo. Di fronte, confinante con un palazzo di colore verde, si trova la facciata di una grande chiesa. L’edificio sta subendo un importante opera di restauro. Il complesso era formato dalla Chiesa e dal Convento dei Frati Minori Francescani. Ora la parte conventuale è passata in proprietà del Comune. Da via Mazzini

IN Magazine | 29


un bosco fitto di querce giungeva fino al greto del Montone. Era chiamato il Bosco dei Frati. C’erano piante secolari da cui i religiosi ricavavano legname e un orto che le cronache ricordano ben curato. Oggi l’area è divenuto il Giardino Pubblico. Si svolta a destra in via Cairoli e si entra nel centro storico di Rocca. La via misura meno

di 200 metri, è una delle più antiche. Ricca di negozi e botteghe, animata e chiassosa. Molte abitazioni sopravvissero allo spaventoso terremoto che colpì la città nel 1661. Sulla destra si trova la Chiesa di Santa Maria delle Lacrime (Tel. 0543-960203). Ha una facciata semplice ma dimensioni importanti. Supera di alcuni metri i palazzi

colorati a due o tre piani che la affiancano. La navata ampia e lunga non è troppo luminosa. Conserva una tradizione legata ad un’immagine della Madonna che il 17 gennaio 1523 fu vista piangere. È la chiesa per eccellenza del paese, quella più cara. Si prosegue fino a Piazza Garibaldi. Questo spiazzo triangolare su cui si affacciano edi-

52 percorsi spirituali in Romagna

In alto, piazza Garibaldi a Rocca San Casciano. In apertura, scorcio e particolare della facciata di San Donnino in Soglio.

30 | IN Magazine

In cammino nei luoghi della fede, da Rimini a Imola, dalle vette d’Appennino all’Adriatico. Il terzo volume della collana “52”, in uscita in libreria e sul sito IN Magazine da novembre, si concentra sul “turismo religioso”, che sta ottenendo sempre più interesse, in Italia e in Europa. Pellegrinaggi, “cammini”, termini che fanno pensare a Santiago De Compostela, Fatima, Lourdes, Assisi. Ma anche la Romagna riserva un patrimonio di tesori simili. La nuova guida, curata da Matteo Ranucci, raccoglie 52 itinerari a piedi (tra cui quello che leggete in queste pagine) attorno ai luoghi di fede più importanti del nostro territorio per storia, beni artistici, tradizioni religiose. Il tutto arricchito da curiosi aneddoti e indicazioni su come, e quando, è meglio visitarli.


Proposte che inquadrano ogni tuo desiderio.

miLLefiori

Liste nozze

Casa

Le jaCquard franCaiS

regali

Thun

SwarovSki

C.so Garibaldi, 16/64/232 - tel. (0543) 26353 - 33380 - 34435 - www.effeduefocacci.com


A sinistra, la navata centrale della chiesa di Santa Maria delle Lacrime, in centro a Rocca; sotto, l’immagine in gesso della Madonna col Bambino.

Miracolo della Lacrimazione di Maria

fici dipinti e dalle imposte colorate e l’antico Palazzo Pretorio annunciato dalla bella torre campanaria, è il fulcro della vita sociale. Sotto l’ampio porticato si radunavano le folle che giungevano dalla valle per assistere al mercato. Il vociare delle persone sedute a chiaccherare lo si può udire anche da lontano. Posta in posizione mediana tra Borgo di Sopra e Borgo di Sotto, alla base del Castellaccio che sorgeva alto sulla costa verso nord. Dopo il terremoto, sulla piazza del paese fu ricostruita in segno di devozione e per domandare protezione, la Chiesetta del Suffragio. La facciata semplice e lineare è sormontata da una piccola croce e sopra il portale propone una tavella scolpita che

32 | IN Magazine

raffigura un’imbarcazione antica in acque agitate. Gli interni conservano opere preziose in parte provenienti dall’Abbazia Benedettina di San Donnino in Soglio. È stata restaurata di recente dopo che per un periodo fu utilizzata come magazzino. Passata la piazza, si prosegue a sinistra, sul ponte che attraversa il fiume: è un’opera che esisteva già nel 1600 con un’architettura differente. Dal Ponte Vecchio, si può godere di una bella immagine, quasi rinascimentale, dell’abitato disteso sul corso d’acqua e delle colline. Svoltando la prima traversa a sinistra, si raggiunge Piazza Poggi e poi si prosegue in via Cavour. All’altezza del civico 16 si nota la stretta facciata in pietra

Il 17 gennaio 1523, questa immagine della Madonna con in braccio il Bambino, fu vista lacrimare. Cronache e testimonianze raccontano che la Vergine versò lacrime ininterrottamente per cinque ore. Il simulacro in gesso, fu ispezionato da Podestà e Commissario per verificare che l’evento non fosse frutto di un imbroglio o di una frode. L’immagine oggi conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Lacrime, fu protagonista di un successivo evento prodigioso. Durante il terremoto del 1661 la vecchia chiesa crollò. Non rimase in piedi quasi nulla, tranne la parete in cui si trovava questa immagine.



di un edificio religioso. È la chiesa delle Suore della Sacra Famiglia, insediatesi a Rocca nei primi del 1800. Il piccolo campanile a vela è visibile solo dall’alto e si confonde tra tetti e camini. Raggiunta via Mazzini, si svolta a destra e si lascia

un tratto ombreggiato immerso in una macchia mista con rimboschimenti di pino nero. La strada sale regolare fino a raggiungere un’ampia radura coltivata. Il paesaggio è in questo tratto grandioso e spazia sulla conca, sulle coste inclinate

il centro storico verso San Zeno. In breve ci si trova sul fianco del colle e il paese pare allontanarsi lentamente a destra in fondo alla vallata. La strada è la provinciale 23 che porta al Passo delle Centoforche e introduce alla valle del Rabbi. Non è troppo trafficata. Si percorrono meno di 2 chilometri, di cui un tratto con pendenza impegnativa. In prossimità di uno stretto tornante si seguono a destra le indicazioni S. Donnino. Si attraversa

che raggiungono le sponde del Montone e sulle cime smussate di poggi ricoperti di coltivi e boschi. Si riconoscono, di Rocca, i profili della torre campanaria, del campanile di Santa Maria delle Lacrime e i resti dell’antico forte. La stretta strada dal basamento di asfalto consumato si rituffa nel fitto della boscaglia e riprende a salire fino ad un crocevia. Si svolta a destra verso un colle ricoperto da cipressi, querce, pini. Sulla vetta, nasco-

34 | IN Magazine

In alto, scorcio del paese di Rocca San Casciano sulla sponda del Montone.


35

1973-

2008

Simona Ravaioli - Campionessa italiana 2007 di salto con gli sci d’acqua

Andare in Viaggio è un doppio piacere

E non chiamatelo “viaggio di lavoro”… Voi fissate l’obiettivo, noi vi aiutiamo a raggiungerlo. Viaggi Fortuna si è fatta in due per darvi doppia comodità e doppio piacere.

Agenzia Centro C.so Garibaldi, 42 Forlì - Tel. 0543 459511

www.viaggifortuna.it

orario: Lun. Ven. 09.00/12.30 - 15.30/19.15 Sab. 09.00/12.30

Agenzia Zona Industriale Via Edison, 1 Forlì - Tel. 0543 80 00 11 orario: Lun. Ven. 09.00/19.00

orario continuato


TREKKING SULLE ORME

DELLA FEDE

Viaggiare a piedi, attraverso boschi e piccoli paesi, ha sempre un fascino particolare. Un passo dopo l’altro, il “Cammino di San Vicinio” ci porta per oltre 300 km, tra Romagna, Toscana e Marche, sugli antichi sentieri calcati anche da San Vicinio e dai pellegrini a lui devoti, su strade e mulattiere caratterizzate dalla presenza di piccole e grandi chiese, cellette e maestà votive: un paesaggio unico ed

emozionante per chi cammina per vocazione, per chi cammina per scoprire luoghi suggestivi o, semplicemente, per chi marcia per passione. Per non perdere la via, ecco una guida suddivisa in quattordici tappe e otto tra deviazioni e collegamenti alternativi e con tutte le indispensabili indicazioni per soste di ristoro.

Il Cammino di San Vicinio è in vendita nelle migliori librerie e sul sito www.inmagazine.it


sta e protetta dalla vegetazione che lascia filtrare solo alcuni lampi di luce, i muri di pietra dell’Abbazia di San Donnino in Soglio (tel. 0543960203) regalano un’immagine degna della sua storia e della sua importanza. Appare al primo impatto quasi un castello. Fu costruita nell’XI secolo. La sua facciata semplice e massiccia con elementi architettonici romanici in marmo, il suo campanile a vela con due campane, le solide murate esterne svelano le origini arcaiche e il ruolo tra le più importanti abbazie benedettine di Romagna. Dei particolari scultorei romani in pietra d’Istria che ornavano l’edificio rimangono alcuni frammenti. Si possono riconoscere San Matteo, San Luca, San Pietro e un Abate con incensiere. Era a tre navate, oggi ridotta ad una. In fondo, nella zona dell’abside, il martirio di San Donnino, assalito dai soldati che gli mozzarono la testa con la spada. Tra figure di angeli e fedeli compare anche l’immagine di due cani a ricordare che il Santo è protettore contro la rabbia e i morsi dei cani. Di fronte al sagrato ricoperto di erba, si trova, sul ciglio della strada, un esemplare secolare di farnia. Dal fianco dell’albero, a 475 metri d’altezza, ci si può sporgere a nord-est, di nuovo su Rocca San Casciano e sulla valle che scivola verso Castrocaro Terme. IN

Dall’alto l’interno con sullo sfondo l’abside e l’esterno dell’abbazia.

Notizie utili e info Partenza: Rocca San Casciano Arrivo: San Donnino in Soglio Distanza: 4.5 km Dislivello: 260 metri circa Difficoltà: media Cartografia e bibliografia: Le Valli di Forlì, Cartografia 1:50.000, Istituto Geografico Adriatico, Longiano 2006 Rocca San Casciano, Vicende e soprannomi, a cura di Francesco Cappelli e Valerio Frassineti, Conti, Bologna 1987

Rocca San Casciano, San Donnino e Dintorni a cura di Francesco Cappelli, Pro Loco Rocca San Casciano Lungo il Fiume, Racconti e memorie da Rocca San Casciano all’Africa, a cura di Luciano e Rodolgo Galeotti, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2005 Numeri utili: San Donnino in Soglio, 0543.960203 Santa Maria delle Lacrime, 0543.960203 www.proloco.roccasancasciano.com

IN Magazine | 37


Gustare | Ristorante Venini del Palace Hotel


Primi

Tutto

in

testo Pierantonio Bonvicini foto Gianmaria Zanotti

Ăˆ la tavola de luxe della costa, con piatti della cucina regionale ed internazionale che premurosamente vi serviranno in una grande sala d’ispirazione neoclassica, fra ricercati arredi, preziosi lampadari e atmosfere dimenticate. Ma a rallegrarvi, del ristorante Venini di Milano Marittima, sarĂ prima di tutto la rilassante veduta sul curatissimo giardino con ulivi millenari e piante dal gusto raffinato.

IN Magazine | 39


In apertura, la sala del ristorante. A fianco, il direttore del Palace Hotel Alessandro Orzes (primo da destra) con alcuni suoi collaboratori.

Lo sanno bene anche i postmoderni. Meglio cercare il nuovo nel passato. Lo stile neoclassico, ad esempio, influenza ancora oggi nuove realtà. In contrasto al barocco e al rococò, si sviluppò in Europa nella seconda metà del XVIII secolo, rappresentando il ritorno a forme classiche e greche. Ora lo ritroverete nei sontuosi interni del Palace Hotel di Milano Marittima e del suo Ristorante Venini. Ci verrete magari di sera, quando la luce artificiale aggiunge fascino al fascino. E parcheggerete su viale 2 giugno, ricordando che al civico 60 ha sede l’Hotel. La posizione è privilegiata, vicino al mare e a due passi dalla movida di via Gramsci. Raggiungerete subito l’ingresso, importante come il resto, e prima d’entrare apprezzerete ai lati il curatissimo giardino con ulivi millenari e piante dal gusto raffinato. Ancora un doveroso sguardo verso l’alto, magicamente

illuminato, poi spalancherete la robusta porta a vetri che vi separa dagli interni. Ecco allora, tra prevalenti tonalità crema e avorio, gli originali e meravigliosi lampadari di Venini, nome prestigioso dell’arte vetraria di Murano, quindi i pregiati tendaggi, i bianchi divani in pelle, le colonne e marmi intarsiati, provenienti dalla Turchia. Superato il ricevimento, un altro

salone per continuare a trattenersi, col pianoforte e il magnifico banco del bar. Ma per accedere alla sala ristorante confiderete nella cortese hostess che si occuperà del vostro arrivo. Quindi, sarà il maitre faentino Giorgio Babini a farvi accomodare al tavolo che preferite. La sala è un altro colpo d’occhi e l’armonico susseguirsi di forme e di colori genera un’atmosfera d’al-

La ricetta: mezzelune di gamberi con melanzane e zucchine al timo Ingredienti per 4 persone: per il ripieno, gr.100 di mascarpone, gr. 200 di gamberi, 1 scalogno, 1 bicchiere di vino bianco, olio extra vergine, sale e pepe q.b. Per la salsa: 1 melanzana, 2 zucchine, 1 dl. di panna liquida, gr. 100 di burro, sale q.b., timo. Procedimento: stufare lo scalogno con l’olio, quindi aggiungere i gamberi tagliati e cuocere per alcuni minuti. Bagnare poi col vino bianco e fare evaporare. Raffreddare e tritare il tutto, aggiungere successivamente il mascarpone e aggiustare di gusto. Dopo aver preparato una sfoglia verde, fare dei ravioli e chiuderli a mezzaluna. Tagliare a dadini la melanzana e le zucchine, aromatizzarle con sale e timo e cuocerle in padella con 50 gr. di burro, aggiungere la panna e far cuocere per alcuni minuti. Infine, bollire la pasta e, giunta a cottura, versarla in padella e condirla. Completare il piatto con una foglia di timo e pomodorini.

40 | IN Magazine


Culinaria News: Aria di “Tramontana” tri tempi. Può ospitare fino a 400

persone e dispone di tavoli rotondi con mise en place di valore, e supercomode poltroncine. Anche qui splendidi lampadari e appliques che li richiamano, raffinata moquette al pavimento e ampi tendaggi sulle grandi vetrate. A mandare avanti il Palace, aperto nel 2005 dall’imprenditore Antonio Batani, è arrivato Alessandro Orzes, manager d’origine veneta e già direttore del vicino Hotel Aurelia. A condurre invece la cucina del Veni-

ai due lati della sala, con le crudità del mare, le carni, i formaggi, le verdure di stagione, i salumi, la pasticceria, la frutta e molto altro ancora. Dalla carta, terrina di piovra con piccole verdure, cocktail di gamberi o scampi ai pomodorini. Tra i primi, gnocchetti di patate al grillo di mare, tortelloni alle triglie di scoglio o risotto mantecato al radicchio di Treviso. Tra i secondi, spigola del nostro mare ai ferri, petto d’anatra laccato al miele e pinoli, bocconcini di tacchino in sal-

È all’interno del Palace Hotel ni, c’è dall’apertura una brigata di 16 persone, con cuochi affermati e giovani talenti. Fra questi, due chef di regione, Demis Dainese e Rolando Lolli. Che vantano rilevanti esperienze all’estero e in Italia. Della pasticceria si occupa il lombardo Lucio Colombo, già all’Hotel Four Seasons di Londra e poi in Belgio, a Waterloo, da celebri pasticceri. Questi professionisti vi sorprenderanno per la scelta delle materie prime, attentamente selezionate, che sono la parte più importante per chi svolge questo mestiere. Poi sapranno intrattenervi con quei piatti di tradizione nazionale e d’oltre confine, che sanno rendere leggeri e gustosi, segno d’esperienza, tecnica e abilità.

Ecco allora alcune pietanze che potrebbero capitarvi, sapendo che il menù (di mare, di terra e vegetariano) cambia giornalmente. Per cominciare, il ricco buffet disposto

sa al curry. E per dessert, meringa in salsa al cioccolato o mousse allo zabaione con interno liquido. Ora il vino, uno dei maggiori segni di civiltà del mondo per Hemingway. Sarà il sommelier abruzzese Cristian Pellegrino a sottoporvi una lista con quasi 500 etichette. Bollicine italiane e francesi per cominciare, poi bianchi e rossi nazionali e da dessert. Inoltre, piccola offerta al calice e lista delle acque, con una decina di proposte. Infine, ampia scelta di distillati e caffè all’altezza del resto. Spenderete tra 60 e 100 euro, bevande escluse, per una cena da ricordare. Scriveva Moncrif, nel suo manuale pedagogico per galantuomini del 1738, che si può piacere solo in quanto si contribuisce alla felicità degli altri. È per questo che il Venini conquisterà anche voi. www. hotelpalacemilanomarittima.it IN

Sulle colline verucchiesi un ristorante-pizzeria con sala da ballo, in panoramica posizione. La cucina, curata dal patron Giuseppe Bernardi, è una sorpresa. In carta, piatti romagnoli e una pasta e fagioli da applauso. Per chiudere, squisite torte e un conto più che onesto. Ristorante Tramontana, via Serra Tramontana 403. Aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì.

Star bene in campagna A Balignano, nei pressi di Longiano, relax e buona gastronomia alla Locanda della Luna. Menù legato al territorio, con antiche ricette della famiglia Turchi, a cui appartiene il rinomato locale. Ambiente di tono rustico con richiami contemporanei e prezzi corretti. In via Balignano 956, aperto domenica e festivi tutto il giorno. Giovedì, venerdì e sabato solo la sera.

Come difendersi dai ristoranti Lo promette Ristorantopoli, prima anti-guida gastronomica (di 206 pagine) scritta quest’anno da Mauro Zucconi, giornalista gastronomico per passione e aiuto cuoco per necessità. Dai diritti e doveri del cliente al ritratto del ristorante ideale. Questo e molto altro nel libro pubblicato da Liberamente Editore. A 14 euro, da leggere prima di andare a cena.

Gioie d’autunno La natura ora ci dà i funghi. Degustateli dove li preparano al meglio. Per esempio ad Acquapartita, nell’appennino Tosco-Romagnolo, al ristorante dell’Hotel Miramonti. Squisita l’accoglienza del direttore Lia Bot, rimarchevole la cucina tipica locale curata dal bravo chef Alessandro Locatelli. Prezzi giusti e rilassante atmosfera a 800 metri s.l.m., in via Acquapartita, 103.

IN Magazine | 41



Ricordare | Sante Solieri

Il medico che

Mano

ci diede una

testo Gabriele Zelli - Foto Giorgio Sabatini

A sessant’anni dalla morte, ricordiamo il grande chirurgo Sante Solieri, fondatore dell’associazione d’assistenza pubblica “Dam una man”, nata nel 1920 e che esiste ancora oggi sotto i “colori” della Croce Rossa Italiana.

sistenza detta “Dam una man” e ne

nione pubblica per costituire una società di Assistenza e di Pronto Soccorso. Fu organizzata una conferenza presso il Teatro Comunale e i forlivesi accorsero in massa interessati alla prospettiva dell’istituzione di un servizio in grado di consentire un tempestivo trasporto in ospedale di feriti e malati. Furono prese decisioni operative, fra queste l’avvio di un ciclo di lezioni teoriche e pratiche per l’insegnamento delle nozioni di pronto soccorso e trasporto degli infortunati allo scopo di comporre un primo nucleo di volontari. Il sopraggiungere della guerra relegò in secondo piano le iniziative intraprese.

fu presidente per un lungo periodo.

Solo nel 1920 il nucleo promotore,

Ricorre quest’anno il sessantesimo anniversario della morte del grande chirurgo Sante Solieri. Nato a Cotignola nel 1877 fu libero docente in patologia, chimica chirurgica e medicina operatoria presso l’Università di Bologna. Dal 1910 al ’45 primario a Forlì, ottene numerosi riconoscimenti e attestati, compresa la cittadinanza onoraria il 20 aprile 1945. Collaborò a diversi periodici e pubblicò alcune monografie, poi raccolte in Scritti medici scelti - Forlì 1943. Presidente di varie istituzioni e della Società Medica Romagnola, fu tra i fondatori dell’associazione di as-

È proprio sul ruolo svolto per la costituzione di questo benemerito ente che richiamiamo l’attenzione dei lettori, anche per la possibilità di raccontare una storia tutta forlivese. Nell’imminenza della Prima guerra mondiale un comitato cittadino, di cui facevano parte oltre a Solieri, Paolo Stefanelli e Colombano Bertaccini, aveva promosso una campagna di sensibilizzazione dell’opi-

ricostituitosi attorno al professore, ricominciò a dedicarsi al progetto

che, come in passato, fece subito presa sui cittadini, suscitò l’adesione di altri autorevoli sostenitori e fu tradotto in forma giuridica. Il 19 dicembre di quell’anno un nuovo comitato, presieduto dal sindaco Giuseppe Gaudenzi e composto fra gli altri da Alessandro Albicini, Frida Gaddi Pepoli, Antonio Gioppi, Attilio Monti, Egisto Ravaioli,

Sante Solieri, Aldo Spallicci e Aurelio Valmaggi, approvò lo Statuto e il regolamento dell’Associazione di Assistenza Pubblica “Dam una man” (espressione dialettale che esprime la fiducia nei confronti di altri volenterosi animati di sentimenti di umanità). In quel periodo mancava ancora un adeguato servizio di trasporto dei

IN Magazine | 43


Il dottor Pier Luigi Rosetti, responsabile del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, a fianco della “storica” barella, conservata presso la sede in viale Roma.

feriti e dei malati all’ospedale. Era

in funzione una barella montata su ruote e dotata di cupolino impermeabile a soffietto (oggi conservata presso la sede della Croce Rossa Italiana di Forlì, in Viale Roma) che i volontari spingevano a mano e all’occorrenza si facevano largo nelle strade principali aiutandosi con una tromba. Quello stesso mezzo poteva essere utilizzato sia per trasportare un malato contagioso, sia, successivamente, magari una persona sana ma impedita nel camminare da una frattura. L’avvento del fascismo non interferì con l’avvio dell’attività del sodalizio e col suo consolidamento. Il 1° luglio 1923 fu inaugurato il vessillo dell’Associazione, un evento per Forlì. La cerimonia si svolse al Teatro Comunale facendo registrare una significativa presenza di cittadini, i quali, avendo visitato in precedenza i locali della sede (posti in Piazzetta XC Pacifici, a fianco della Torre Civica), espressero ammirazione per l’organizzazione, le autoambulanze, i materiali di medicazione e da campo. In quell’occasione il presidente Solieri sostenne che il vessillo affida-

44 | IN Magazine

to sarebbe stato “gelosamente custodito ed innalzato sempre dove ci sia opera di pietà da compiere, dove ci siano da sollevare sofferenze degli uomini… l’opera pietosa ed umanitaria, ovunque e a beneficio di tutti prestata, sarà oltre che sollievo a sofferenza, a dolori, a sciagure, un mezzo efficace per ingentilire gli animi e per unirli”. A conclusione della cerimonia fu assegnata a Solieri una medaglia d’oro per le benemerenze acquisite nel campo dell’assistenza sanitaria. Come riportato nel volume La Croce Rossa a Forlì - Il cammino dell’idea di Henry Dussant, a cura di Maurizio e Salvatore Gioiello e Lieto Zimbelli, edito nel 2006 dal Comitato Provinciale della Croce Rossa forlivese: “L’amore e la riconoscenza dei confronti di ‘Dam una man’ andarono via via intensificandosi (fu un crescendo di consensi che non si interruppe mai) facendo dell’Istituzione una parte viva della città. La prima iniziativa di istruzione al Pronto Soccorso raccolse partecipanti anche fra gli operai; ad esempio la dirigenza della Società

Bonavita concesse ad un gruppo di dipendenti di entrare a far parte dei volontari della Pubblica Assistenza autorizzandoli a frequentare le lezioni e retribuendo loro le ore impiegate nel disimpegno del servizio. La campagna promossa nel 1925 per l’adesione all’Associazione delle famiglie coloniche del forlivese dette esiti importanti e vide i maggiori proprietari (Angelo Masini, Ercole Gaddi Pepoli, Vincenzo Antolini Ossi) iscrivervi i loro contadini, mentre la Congregazione di Carità e il Comune di Forlì favorirono l’adesione in massa dei coloni dipendenti. Nel 1930 ‘Dam una man’ venne eretta in ente morale con regio decreto del 17 ottobre, n° 1603; il Prefetto ne nominò amministratori il professor Sante Solieri, gli avvocati Piero Bassetti e Vittorio Fussi, il dottor Aurelio Ercolani, il conte Paolo Maria Guarini”. Una storia che continua sotto i colori della Croce Rossa Italiana, Comitato Provinciale, che negli ultimi

vent’anni ha avuto come responsabili il dottor Fabio Martines, il generale Vito Foggetti, attualmente il dottor Pier Luigi Rosetti. IN



Recitare | Barbara Abbondanza

46 | IN Magazine


photo by luca ortolani

Tra televisione

Teatro

e

testo Barbara Baronio

La giovane attrice cesenate Barbara Abbondanza ci racconta la sua carriera. Dagli esordi nei laboratori teatrali delle scuole, all’incontro con il suo “maestro” Franco Mescolini. Fino a diventare l’Orchessa Orchidea, protagonista nel cast della Melevisione.

“Segui la tua passione”: è stato l’invito lanciatole dalla regista Monica Conti nel 1997. Nel ’98 è arrivato l’incontro col maestro Franco Mescolini e da allora il fuoco per il teatro è diventato il centro della sua vita. È la cesenate Barbara Abbondanza, attrice di teatro e cinema, nota alle giovani generazioni come Orchessa Orchidea della Melevisione, programma Rai che ha riportato la fiaba tra le mura delle case italiane. Nata a Roma nel ’71 è arrivata a Cesena a soli 4 mesi. Qui Barbara, sin dalle scuole dell’obbligo ha cominciato a cimentarsi nell’attività teatrale. “All’epoca - spiega - all’Endas di Cesena Sergio Buratti organizzava corsi di recitazione.” Poi lo studio l’ha coinvolta. E il desiderio di approfondire questa “tensione” artistica è cresciuto. Sono arrivati i laboratori teatrali a Rimini e a Bologna e poco più di dieci anni fa è nato il legame con Franco Mescolini che arrivato a Cesena, proprio in quel periodo stava costituendo la Bottega del Teatro. Dal loro primo incontro Barbara ha sempre seguito il maestro in diverse attività facendo esperienza in tanti laboratori teatrali soprattutto con le scuole, poi nel 2000 arriva la decisione definitiva: si trasferisce a Roma e comincia a lavorare quasi stabilmente per 7 anni al Teatro “Le Maschere” (dedicato interamente a scuole e ragazzi) sotto la direzione artistica di Carla Marchini, sorella dell’attrice Simona. Molto di più di una passione

NUove CollezioNi: Sgn by gianCarlo Paoli - Mugnai aPePazza - SaM edelMan - SanCho - anna F. - Sodini CaMoMilla & hello KiTTy - PoPeTTe - Mary FranCeS MoSChino - goliaTh - PanTaneTTi - Colubra CinTure

“Non è stato facile prendere la decisione di scommettere su questa passione poiché da sempre chi lavora nel teatro è precario. Oltre al talento, spietato perché innato, e a una grande forza di volontà, occorre una costante for-

Calzature e Accessori Uomo - Donna Corso Mazzini, 87/a Forlì Tel. 0543-30544


A fianco, Barbara Abbondanza nei panni dell’Orchessa Orchidea, sul set della Melevisione.

mazione per maturare negli anni la propria preparazione. Oggi ci sono troppe persone convinte di possedere il ‘sacro fuoco’ e che questo sia sufficiente a sfondare, ma occorre tanto realismo. Io mi sono buttata in quest’avventura in un’età relativamente tarda. Solo a 29 anni ho concluso che dovevo andare a Roma. Da Cesena siamo partiti in diversi ma per ora siamo solo in due ad aver trovato spazio e opportunità lavorative in cui emergere. Sono molto contenta del successo del mio conterraneo e amico Camillo Grassi. Alcuni amici sono

stati costretti a ritornare a casa”. Barbara si considera fortunata, forse perché di talento ne ha da vendere e perché ha trovato maestri che l’hanno incoraggiata a continuare. Non sono mancate soddisfazioni e un grande aiuto è arrivato proprio da madre natura. “Io fisicamente non rispecchio lo stereotipo dell’attrice di oggi. Sono in carne e le persone come me in teatro sono definite ‘caratteriste’, ovvero adatte a ruoli diversi. Ciò

mi ha consentito di tagliarmi sempre nuovi spazi. Molti dimenticano che il teatro italiano proviene dalla commedia dell’arte dove sono presenti caratteri specifici e soprattutto dove non si rintracciano il vuoto e il bello fine a se stesso che oggi propinano come condizione essenziale per fare successo nello spettacolo”. Barbara non guarda spesso la tv e non l’apprezza tutta, però dal 2005 è nel cast della Melevisione: “È un importante coronamento per la mia carriera. Si tratta di un progetto che si avvicina molto al

Un po’ di biografia Tutto è iniziato con un laboratorio teatrale, poi gli stage con Mescolini, Mezzanotte, Baiocchi, Santagata, Perruccio. Fra gli spettacoli della carriera di Barbara: Prigioniero della seconda strada regia di Attilio Corsini, Il letto ovale di Gino Landi; tanti quelli con Mescolini, Johnny è alto 1.84 ed è il fidanzato di mio figlio, Don Chisciotte e il Pony express, Sogno di una notte di mezza estate e L’Asinara, nonché le tante partecipazioni agli spettacoli di Gigi Palla tra cui Turandot. È appassionata di canto (mezzosoprano) e chitarra è approdata anche al cinema con The last food di Daniele Cini. Indimenticabile la partecipazione in Ricordati di me di Gabriele Muccino e con Alessandro Benvenuti Ti dispiace se bacio mamma. Infine i corti Preludio e La Spola con regia del cesenate Alberto Comandini. Tante le fiction come: I Cesaroni, Distretto di Polizia 8, Ris delitti imperfetti e ancora Le intermittenze del cuore di Montaldo, Il lato oscuro di Tescari per la Rai e Mogli a pezzi di Benvenuti.

48 | IN Magazine

teatro per ragazzi che ho fatto per anni. Lavorare coi più piccini è per me linfa vitale continua.” Il Cinema

Barbara Abbondanza attrice è nata in teatro e così si sente, ma nel 2002 è arrivata la prima esperienza cinematografica. “Sono una

donna molto discreta che non ama apparire a tutti i costi. L’approccio con televisione e cinema è completamente diverso dal teatro. I tempi sono stretti, quando si arriva sul set in poche ore occorre girare tutte le scene per cui si ha avuto l’ingaggio. In questi anni sono stata fortunata. Ho vissuto l’emozione del cinema e della fiction conoscendo persone simpatiche, carine e di grande professionalità. Quando ho lavorato con Benvenuti mi sono divertita e ricordo con piacere l’esperienza con Tescari dove in un giorno ho girato ben 6 scene.” Una vita entusiasmante quella di Barbara a Roma, ma tanti sono i sacrifici. “Ci sono mesi in cui si ha tempo libero, altri invece dove la tournée ti tiene lontano da casa per giorni. Il mio è un mestiere che si fa seguire!” IN


Via R. Galli (Zona Medaglie d’oro) ultimo appartamento pronta consegna

Via A. Corelli (Zona Medaglie d’oro) in costruzione

Via G. Marchini (Zona Foro Boario) ultimi due appartamenti pronta consegna

cell. 339.38.05.144 - uff. 0543.47.32.92


Interpretare | Forlivesi e... la cantina

Culto

Vino

di...

testo Leda Santoro - foto Giorgio Sabatini

A chi piace rosso e a chi piace bianco, chi lo preferisce dolce, chi secco. L’importante è saperlo conservare bene. Alcuni forlivesi ci spiegano come coltivano la passione per il “nettare degli dei”, mostrandoci le loro cantine.

50 | IN Magazine


Autunno, tempo di vendemmia e di sapori della tradizione. Sono tanti i forlivesi che, complice il territorio estremamente vocato, coltivano una passione per i buoni vini. Rossi o bianchi, fermi o bollicine, siamo andati a curiosare tra i profumi e i colori delle cantine private. Iniziamo con una coppia felice, che spesso condivide le stesse passioni: Martina Tratella e Giorgio Ghetti, che hanno un vero e proprio amore in comune per il buon vino. “Già prima di conoscerci apprezzavamo l’enogastronomia - racconta Martina, che si occupa di marketing. Poi, questa passione è cresciuta con noi. Appena abbiamo un po’ di tempo (Giorgio è pilota di aerei civili, ndr) trascorriamo le vacanze in località vocate, andiamo per aziende, scopriamo vini nuovi e li portiamo nella nostra cantina. Ultimamente la nostra meta elettiva è l’Alto Adige.” Adesso Martina aspetta un maschietto, ma anche durante la gravidanza “degusta”, a modo suo: “Ho scoperto che anche solo attraverso l’olfatto si possono apprezzare le qualità di un buon vino.” Ci sono, invece, più di mille bottiglie nella splendida can-

Viale Roma, 16/b • Santa Sofia (FC) • Tel. 0543.971369 www.santadolcevita.it • info@santadolcevita.it


A fianco, Giuseppe Pini nella sua cantina di casa, al Corniolo e Paolo Faggiotto, nell’angolo “di vino”, che si è ritagliato all’interno del locale dove lavora. A destra, Martina Tratella e Giorgio Ghetti, coppia di cultori enogastronomici. In apertura, Enrico Maltoni, nella cantina della sua casa a Forlimpopoli.

Il vino, una passione diventata un lavoro Carlo Gorza, titolare, insieme al fratello, di Gorza Legnami srl, ha ereditato dal padre la vigna e la passione per il vino. Così, dopo vent’anni di produzione da semplici amatori, i fratelli hanno deciso di fare un passo avanti. “Abbiamo sette ettari di vigne nelle suggestive colline di Pietramora, sopra Brisighella - spiega. La metà coltivati a Sangiovese, l’altra metà a Chardonnay e Pignoletto. Il mio vino preferito in assoluto è il ‘re dei rossi’ romagnolo. Nella cantina, infatti, dato che adoro il vino che produco, sono pieno del nostro Sangiovese, Il Priore Rosso, una doc superiore.” Occuparsi personalmente della produzione vitivinicola regala grandi gioie: “Seguire la crescita dei grappoli - continua Carlo - la vendemmia, vedere giorno dopo giorno i frutti del proprio lavoro fino ad arrivare al vino vero e proprio, è una soddisfazione immensa.”

tina di Enrico Maltoni. Ricavata da una casa del ’700, a Forlimpopoli, grazie all’architettura antica permette di conservare i vini in maniera ottimale. Racconta Enrico, che nella vita si occupa della storia e della cultura delle macchine per il caffè espresso: “Mio nonno ha sempre prodotto vino e mi ha trasmesso questo amore. Io viaggio molto, anche per lavoro, e ne approfitto per scoprire i piccoli produttori autoctoni e i vini che non si riescono a trovare nella classica enoteca.” Una cantina piena di

52 | IN Magazine

rossi, con qualche gioiellino: “La bottiglia a cui sono più affezionato è un Nus della Valle d’Aosta; mi piace l’idea di bere un vino prodotto con le uve del vitigno più alto d’Europa”, conclude. È bastato un corso da sommelier per far esplodere la passione enologica di Paolo Faggiotto. Così, degustazione dopo degustazione, Paolo ha approfondito la conoscenza dei vini ed è diventato ristoratore. “Oggi mi occupo di cantine e di etichette per lavoro, ma la gioia di scoprire sapori nuovi è la stessa di


quando lo facevo per semplice divertimento - spiega. Vado per cantine e trascorro le mie serate più belle in compagnia degli amici davanti a un ottimo vino da meditazione”. Nella sua cantina privata, come nello spazio che si è ritagliato per le bottiglie preferite all’interno del locale, prevalgono senza ombra di dubbio i rossi: “La tendenza di questi anni è un’altra, ma io prediligo da sempre i vini robusti, corposi, da assaporare poco alla volta.” Giuseppe Pini, proprietario dell’omonimo maglificio di Forlì ma residente al Corniolo, ha ricavato una cantina dalla parete di roccia sulla quale poggiava un lato della sua casa. La temperatura della struttura permette una perfetta conservazione. “Quella per il vino è una tradizione di famiglia che va avanti da generazioni - racconta Giuseppe. Io stesso raccolgo l’uva da vitigni della zona e vinifico al Corniolo, dove abito e dove poi ripongo le bottiglie di Sangiovese per me e per gli amici amanti del vino che, sapendo della mia passione, me lo chiedono. Produrlo come una volta è un modo per conservare e far rivivere le proprie radici.” IN

Amiamo l’arte, specialmente quelle dell’ospitalità, e della cucina Artusiana. Dal 1968

Ristorante Ąnna tel. 0543.741330 Viale Matteotti, 13 - 47034 Forlimpopoli (FC) chiuso il Lunedì e il Mercoledì sera.


Energia all’avanguardia Dalle forniture elettromeccaniche alle fonti alternative ed ecologiche, l’azienda Falletta di Forlì continua con successo a proporsi nel mercato con le soluzioni più tecnologiche e innovative nel campo dell’energia.

La storia di Forlì passa anche per le aziende che la vivono. E l’azienda Falletta, nata nel 1945 appena terminato il conflitto mondiale, di storia ne è ricchissima. In oltre sessant’anni di attività, questa realtà imprenditoriale, così conosciuta dai forlivesi per qualità e affidabilità, ha saputo seguire le evoluzioni del mercato e passare dalle forniture elettromeccaniche all’avanguardia delle energie alternative. Pannelli fotovoltaici, riscaldamento a biomasse e pannelli termici non sono più una scommessa ma una

fonte ecologica sicura ed economica per riscaldare la propria casa. “In tempi così difficili per il mercato e gli investimenti il consiglio che posso dare è di investire in casa propria” spiega Franco Falletta che guida l’azienda, insieme al fratello Bruno, dopo aver ereditato il timone dal padre e fondatore Salvatore. Gli impianti fotovoltaici e termici, infatti, sono un investimento sicuro: a fronte di una spesa iniziale dopo circa nove anni si raggiunge il pareggio e, da lì in poi, si comincia a guadagnare.


I rigidi controlli qualitativi applicati in tutte le fasi del processo produttivo, consentono di garantire i moduli per 25 anni, con una vita media tipica di oltre 30 anni. Non solo fotovoltaico: anche le caldaie a pellet e a legna (o biomassa) rappresentano un investimento sicuro, ecologico e conveniente. E i fratelli Falletta hanno scelto per la loro azienda di collaborare con il leader europeo delle caldaie a pellet, che è Windhager. La soluzione perfetta per riscaldare e raffrescare l’ambiente domestico e aziendale e nel contempo produrre acqua calda in modo ecologico ed economico, è data dalla sinergia vincente tra l’impianto fotovoltaico, le caldaie a biomassa l’impianto geotermico. Quest’ultimo sistema utilizza, a impatto zero, la temperatura della terra. La rivoluzione nel campo del

risparmio energetico è enorme: i consumi, con questi accorgimenti, si possono contenere fino ad un massimo del 50% rispetto alla casa media europea. Dal 1945, quando Salvatore Falletta decise di avviare la sua attività prese come riferimento basilare tre aggettivi: Serietà, Qualità, Garanzia. Tutto questo è ancora oggi applicato nelle nuove tecnologie alle quali si rivolge l’azienda. “Riteniamo che l’eccellenza dei materiali e la sinergia con un post vendita efficiente possa essere la soluzione più efficace ed efficiente nell’utilizzo delle fonti alternative di riscaldamento e produzione di energia - continua Franco. - Abbiamo il dovere assoluto di lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo sicuramente meno sporco di quello che abbiamo ereditato dalla storia”.

Informazione pubblicitaria

Via T.A. Edison, 15 - 47122 Forlì (FC) - Tel. 0543.722255 - Fax 0543.801021 www.fallettaforniture.com - www.fallettabioclima.com - info@fallettaforniture.com


Celebrare | 30 anni di IOR

Promuovere

Ricerca

la

testo Andrea Biondi

I tre primari di Ravenna, Rimini e Forlì e venti celebri romagnoli, per i trent’anni dello IOR. La campagna di comunicazione, realizzata da Menabó per l’Istituto, ha preso il via a inizio 2009 e si sviluppa ora attraverso quattro spot e un filmato in cui alcuni tra i più famosi nostri conterranei diventano testimonial del valore della ricerca nella lotta contro il cancro.

È un anno importante per l’Istituto Oncologico Romagnolo, che

nel 2009 ha raggiunto i 30 anni. L’organizzazione di volontariato è nata nel ’79 per affiancare le strutture pubbliche nella lotta contro il cancro; dal ’99 è cooperativa sociale onlus, che si regge in larga parte sulle offerte della popolazione e sull’opera dei volontari impegnati nell’assistenza domiciliare ed ospedaliera, nella vita d’ufficio e nella raccolta fondi. La sua presenza è capillare nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con sedi anche a Faenza, Lugo, Riccione e Meldola. Conta poi di oltre 100 fra punti d’informazione e aggregazione: una “rete” di solidarietà che abbraccia il territo-

56 | IN Magazine

rio. Dal 2000, inoltre, IOR è socio fondatore, ideatore e principale finanziatore, dell’”Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola, centro di ricerca, ricovero e cura in campo oncologico di rilevanza nazionale. Per celebrare tre decenni in prima linea per la ricerca, sono state organizzate una serie d’iniziative di comunicazione, per informare i romagnoli di questo traguardo, che è allo stesso tempo un punto d’inizio per proseguire su una strada che ha reso lo IOR punto riferimento per le persone che affrontano la malattia, per i ricercatori che si impegnano nella lotta contro il cancro e per i tanti volonta-

ri. Innanzi tutto la campagna pubblicitaria, ideata da Menabó, con

protagonisti Dino Amadori, Maurizio Marangolo e Alberto Ravaioli,

primari oncologi a Forlì, Ravenna e Rimini, i quali si sono esposti in prima persona per ricordare a tutti il valore della ricerca. Inoltre, l’azienda di comunicazione, insieme alla redazione “IN Magazine”, ha realizzato alcuni filmati promozionali che hanno raccolto l’adesione di celebri romagnoli, portavoce d’eccezione di questo messaggio di solidarietà. Testimo-

nianze raccolte da Elisa Gardini, volto noto di Teleromagna, che ha intervistato alcuni portabandiera della nostra terra in Italia (in molti casi già volti di copertina su


“IN Magazine”): protagonisti dello sport come il velista Cino Ricci, la pugile Simona Galassi, gli allenatori Alberto Zaccheroni e Arrigo Sacchi, i “centauri” Marco Simoncelli e Marco Melandri, la canoista Josefa Idem e l’ex ciclista e commentatore tv Davide Cassani; uomini e donne della cultura quali lo sceneggiatore Tonino Guerra, il poeta Davide Rondoni, l’attore Ivano Marescotti e Maria Cristina Mazzavillani Muti, “mente” del Ravenna Festival; e ancora, per la musica, Gaetano Curreri, leader degli Stadio, e Raoul Casadei; Alberta Ferretti, portabandiera del fashion e il ristoratore Gianfranco Bolognesi; “principi della risata” come Pizzocchi e Giacobazzi e Paolo Cevoli; infine, un volto noto della tv, il mago Antonio Casanova. Da questi filmati sono stati realizzati quattro spot, con protagonisti Cevoli, Casadei, Marescotti e Giacobazzi, trasmessi in questi mesi dalle tv private e nei cinema della Romagna. Inoltre, il filmato che raccoglie tutte le loro

testimonianze, è stato presentato al Convegno dei volontari dell’Istituto, che ha raccolto oltre 400 partecipanti,

lo scorso 4 ottobre al Palafiera di Forlì. Sia gli spot che il filmato, per la regia di Massimo Arrigoni, art director Menabó, e col montaggio di Luca Bartolomei, saranno inseriti sul sito dello IOR. www.ior-forli.it. IN

A fianco Giuseppe Giacobazzi, Raoul Casadei, Paolo Cevoli e Ivano Marescotti, testimonial d’eccezione per IOR. Sotto, da sinistra, Maurizio Marangolo, Alberto Ravaioli e Dino Amadori.

Alla ricerca dell’eccellenza

FORLì, via Monteverdi, 4 tel. 0543.473177 - fax 0543.781626 www.delorenziceramiche.it - delorenziceramiche@wind.it.net


Migrare | Maurizio Gherardini

Successo

Trasferta

in

testo Francesca Miccoli

foglia d’acero è morbido. “Toronto è a metà fra una metropoli a stelle e strisce e una grande capitale europea. Una realtà dinamica, vivacizzata da una comunità multietnica che comprende ben 700.000 italiani.” Se Toronto rappresenta l’oggi, Forlì non è solo il passato. In Romagna vivono ancora i genitori e i fratelli di Maurizio. E ogni occasione è valida per farsi coccolare al caldo affettuoso del buen retiro. “Sono le piccole cose a regalare una buona qualità della vita - sostiene. A Forlì nulla è roboante, è sempre possibile gustare un piatto di tagliatelle e un bicchiere di vino in totale tranquillità, tra una battuta e una pacca sulle spalle.” Raggiunti obiettivi impensabili a inizio avventura, ora procedere nell’escalation onirica e professionale appare doveroso. “Mi appresto

In tempi non sospetti, erano gli albori degli anni Novanta, il mitico Mike D’Antoni lo definì “il più grande conoscitore di basket d’Europa”. Oggi riveste il ruolo di vicepresidente dei Toronto Raptors

nel dorato universo della National Basketball Association e l’antica investitura appare persino riduttiva. Maurizio Gherardini, forlivese all’anagrafe e nell’animo, è il primo dirigente non americano nella storia della maggior lega professionistica di pallacanestro. Gli anni della Libertas, che lo videro dapprima con le scarpette ai piedi, quindi lavagna “in resta” e infine dietro la scrivania, sono un ricordo da custodire gelosamente nella memoria. Erano i tempi in cui ogni mattina, l’attuale manager affrontava lo sguardo vigile di Saffi e varcava la soglia della Banca Commerciale, in piaza a Forlì. Che bot e cct potessero aspettare lo decise solo nel 1992, quando alla

a iniziare il quarto anno in Canada, ho il contratto per altre due stagioni

sua porta bussò nientemeno che Gilberto Benetton. Il resto è storia

recente. Nei quattordici anni a Treviso la bacheca de “La Ghirada” si arricchisce di 16 trofei. Riconoscimenti che si aggiungono a personalissimi tributi, come Oscar del basket e titoli di miglior dirigente. Aveva visto lungo Mike D’Antoni! La pioggia di premi prelude alla chiamata oltreoceano. “Non ho avuto tentennamenti - dichiara

58 | IN Magazine

oggi Gherardini. Alcuni treni passano una volta sola nella vita. Sono partito subito, pur nella consapevolezza che a volte la palla entra, altre volte gira intorno al ferro poi esce.” L’atterraggio nel paese della

-conclude il cinquantaquattrenne manager. Avendo sfiorato il vertice della scala dirigenziale, è ovvio che desideri raggiungere la vetta, cioè diventare presidente.” Accadrà un giorno probabilmente non lontano e anche allora, c’è da scommetterci, Gherardini raggiungerà l’Olimpo senza volare alto, rimanendo coi piedi per terra. Come quel giovane impiegato che ogni giorno incrociava lo sguardo di Saffi. IN


Tenuta Pertinello Sulle colline della Romagna Toscana nascono vini di pregio

Immerse tra le colline della Romagna Toscana, abbracciate dal sole dall’alba al tramonto, crescono le uve della Tenuta Pertinello. È dalla passione di Alfeo Mancini e del figlio Moreno, che si occupa dell’azienda, che nascono vini prestigiosi. La tenuta si estende per 40 ettari sui dolci declivi di Galeata, estremamente vocati; di questi 12 sono coltivati a Sangiovese, re dei vitigni rossi italiani, per una produzione di 70mila bottiglie l’anno. La viticoltura, curata passo passo da Luigi Martini, segue il ritmo di un tempo: le uve vengono raccolte manualmente e la selezione dei grappoli è meticolosa. La stessa qualità è applicata per la vinificazione: il vino è imbottigliato direttamente in azienda e la maturazione avviene in botti e in barriques di rovere d’Allier, nella splendida cantina. Il prodotto, grazie anche alla collaborazione dell’enologo Fabrizio Moltard, non può che essere di altissimo pregio: fiore all’occhiello è proprio il Pertinello, Sangiovese corposo, ma allo stesso tempo fine ed equilibrato, affinato in bottiglia dai 12 ai 15 mesi. Si passa poi al Bosco di Pertinello, Sangiovese fresco, fiorito, giovane e vivace. Pochi preziosi filari coltivati ad Albana danno vita a una produzione di nicchia, dolce e irresistibile con delicate note di miele e albicocca: il Passito di Pertinello. Figlia della distillazione delle uve Sangiovese è Luna di Pertinello, la “grappa” per eccellenza: profumi decisi di sottobosco, di floreale e un gusto rotondo delicatamente aromatico. Tenuta Pertinello: quando la passione incontra la qualità, un calice di vino si trasforma in opera d’arte.

Distribuito da: Agenzia Romagna snc di Leoni Fulvio e C. P.le della Vittoria, 1 - 47121 Forlì

Pertinello - Strada Arpineto, 2 47010 Galeata (FC) Italy Tel. 0543.983156 - Fax 0543.983768


Correre | I supermaratoneti

Correre

100

oltre le

testo Leda Santoro - foto Giorgio Sabatini

Correre, correre, e ancora correre. C’è un club, nato a Forlì ma con aderenti in tutta Italia, che della corsa ha fatto una vera e propria filosofia di vita. Passione e fatica, sono queste le caratteristiche dei podisti iscritti al gruppo dei Supermaratoneti: super perché, una maratona dopo l’altra, per essere iscritti è necessario averne corse almeno cento. L’idea di creare un club per i supermaratoneti è venuta a Sergio Tampieri, grande appassionato di corsa, che nel ’92, dopo aver corso la “sua” centesima maratona, ha riunito gli amici che tutti i fine settimana, scarpe da corsa in una mano e borraccia nell’altra, andavano “di corsa”. Racconta Tampieri, che oggi è presidente del club: “Oggi sono più di 300 gli iscritti, a Forlì siamo 13, ma ci sono anche podisti dall’estero, uno svizzero, un austriaco… Ogni

anno ci ritroviamo qui in zona, per una cena tutti insieme, ovviamente dopo aver corso una maratona.” Tampieri nel suo carnet vanta oltre 400 gare, tra maratone classiche (tre volte quella di New York, ad esempio) e corse da 100 chilometri. Un altro supermaratoneta che sta per tagliare un traguardo importante è Lorenzo Gemma, maresciallo dell’Aeronautica nato a Brindisi ma residente a Forlì dal 1971. Il luogotenente è iscritto al gruppo Avis Forlì e un super podista lo è di certo: sta per correre la sua quattrocentesima maratona. Dopo questo obiettivo, ad attenderlo c’è una lunga missione di pace all’estero. “La passione per la corsa è nata grazie ad un collega quasi 15 anni fa - racconta il maresciallo. Ho cominciato correndo pochi chilometri poi, grazie all’allenamento costante, ho migliorato le

mie prestazioni e dalla prima maratona corsa nel ’94 non mi sono più fermato fino ad arrivare alle quattrocento” Nella sua “carriera” di podista ha attraversato l’Italia e le città del mondo: “Ho portato a termine 12 volte la 100 km del Passatore, la 100 km Trapani-Palermo; poi Roma, Parigi Londra e New York”, racconta. Nella sua personale classifica Lorenzo Gemma consegna il titolo iridato ai 42 chilometri della Grande Mela: “Senza dubbio la maratona di New York è quella che mi è rimasta nel cuore. Correre per le strade di que-

sta città è un’esperienza bellissima, indimenticabile”. Il maresciallo si allena da anni per le strade forlivesi, dal Parco Urbano alle colline che circondano la città. Chissà se anche nella sua difficile missione di pace riuscirà a trovare il tempo per far vivere questa passione. IN

E New York fa quaranta Quando si dice maratona la prima immagine che salta alla mente è il fiume d’appassionati che ogni anno attraversa le vie di New York. La tradizionale corsa giunge quest’anno alla sua quarantesima edizione e il 1° novembre i podisti che invaderanno la Grande Mela si apprestano a battere un record. Questa edizione della maratona, infatti, pare sia la più partecipata al mondo fino ad ora. Ogni anno sono tanti i forlivesi e i romagnoli che tagliano il traguardo a Central Park e la “corsa” alla pettorina parte molti mesi prima di novembre. www.ingnycmarathon.org


Tel. 0543.62027


Applaudire | Stagione teatrale 2009/10

I teatri

Diego Fabbri

del

“Come Shakespeare, Molière ha scritto per gli attori. Una commedia di Molière si rivela in scena, grazie agli attori. Le sue battute sono battute per un copione, non per un libro.” Così scrive Carlo Cecchi, nelle note di regia del suo Tartufo. C’è quindi un teatro nato per il teatro e un teatro che trasforma parole, immagini, suoni nel linguaggio della scena. Il filo conduttore della Stagione 2009/2010 del Teatro Diego Fabbri vuole mettere l’una accanto all’altra due diverse genesi dello spettacolo teatrale: la prima è quella che vede una scrittura del testo finalizzata alla rappresentazione, l’altra è la traduzione in linguaggio teatrale di un’opera nata per un diverso genere, sia esso letteratura, cinema o altro. In questa Stagione di Prosa le due genesi, alternandosi, convivono e si completano a vicenda. Il berretto a sonagli, la commedia che apre la Stagione con Sebastiano Lo Monaco, fu definita dallo stesso Pirandello “una commedia nata, non scritta”. Nasce per il tea-

tro anche il secondo spettacolo in programma, Italiani si nasce e noi lo nacquimo, scritto ed interpretato da Tullio Solenghi e Maurizio Micheli. E così pure due capisaldi del teatro classico, affidati a giovani anche se affermati attori come Alessandro Preziosi nell’Amleto di Shakespeare e Carlo Cecchi, in coppia con Licia Maglietta, nel Tartufo di Molière. Concepito come romanzo, ma adattato alle scene dall’autore stesso, Eric-Emmanuel Schmitt, Il Vangelo secondo Pilato vedrà sul palco Glauco Mauri e Roberto Sturno. Dalla letteratura trae ispirazione anche Appuntamento a Londra, scritto da Manuel Vargas Llosa e interpretato da Pamela Villoresi e David Sebasti. Nascono come opere cinematografiche invece L’appartamento del grande Billy Wilder, affidato all’in-

terpretazione di Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli, ed il musical del decennio Hairspray – Grasso...è bello!, che chiuderà la Stagione di Prosa. La Stagione di Danza si accorda invece con il concetto di Béjart secondo il quale il linguaggio della danza deve esprimere solo i concetti più semplici: vita, morte, amore, tristezza e gioia. Così l’amore verrà rappresentato da due grandi classici, Giselle, (Maggiodanza) e Romeo e Giulietta con il prestigioso Balletto di Milano. La vita sarà il tema centrale dell’ultima produzione di Aterballetto in collaborazione con il cantante-scrittore Luciano Ligabue, Certe notti, e del balletto di RBR Dance Company 4, dedicato ai quattro elementi. La tristezza, ma nel senso positivo che solo il tango può esprimere, sarà affidata a Nuit Blanche, dell’Union Tanguera. La gioia e la trasgressione rappresenteranno invece il mondo espresso dall’ormai leggendaria compagnia Les Ballets Trockadero de Montecarlo.

La stagione di Operetta, infine, ha in programma due spettacoli classici: La vedova allegra di Lehàr e Cin Ci Là (Compagnia Italiana di Operette), ma offre anche atmosfere nuove con My fair lady (Abbati Compagnia-Inscena). IN



Riflettere | Agenda Filosofica 2010

Il Dio

Filosofi

dei

testo Francesca Renzi

Edizioni IN Magazine torna in libreria con l’Agenda Filosofica, di nuovo curata da Rocco Ronchi: il “taccuino di viaggio” per annotare gli impegni quotidiani e trovare al contempo spunti di riflessione, grazie alle parole dei maestri del

In un libro, passato, presente e futuro della Pandolfa S’intitola La Pandolfa - Dalla storia all’eternità il libro curato dagli architetti Ulisse Tramonti e Alessandro Lucchi, realizzato in occasione del generale rinnovamento voluto dalla proprietaria della Tenuta di Fiumana di Predappio, Paola Piscopo. Il corposo volume (172 pp. - 30 euro) ripercorre la storia secolare della Pandolfa, dalla proprietà Albicini a quella Ricci, fino alla presentazione del progetto di rinnovamento che trasformerà gli ambienti che ospitarono, tra gli altri, il poeta Giosué Carducci, in un luogo d’accoglienza di livello assoluto.

64 | IN Magazine

Pensiero. Giunta alla terza edizione, nel 2010 è dedicata al rapporto tra uomo e divinità. “Il Dio dei filosofi non è il Dio dell’esperienza religiosa, sebbene la filosofia da sempre sia impegnata in un dialogo talvolta anche aspro con la religione”. Con queste parole il professor Rocco Ronchi introduce la nuova Agenda Filosofica, pubblicata da Edizioni IN Magazine in oltre 7.000 copie. Il docente di Filosofia Teoretica a L’Aquila e di Scienze delle Comunicazioni alla Bocconi, che ha curato per la seconda volta l’agenda, propone per il 2010 un excursus tra alcune delle molteplici interpretazioni della divinità,

create dal pensiero filosofico nel corso della Storia. All’interno dell’Agenda, infatti, ogni settimana dell’anno viene affiancata da citazioni di grandi filosofi, dall’Antica Grecia fino ai più recenti come Nietzsche e Wittgenstein, commentate dallo stesso Ronchi, che invitano il lettore a un momento di riflessione. L’agenda, oltre alla sua primaria funzione, consente in tal modo di ritrovare, in ogni momento, uno spunto di saggezza per arricchire l’anima, trasformandosi in un compagno di viaggio, in una fonte d’ispirazione: in un’opportunità. Continua, così, il viaggio all’interno della filosofia della casa editrice forlivese, che dopo le due precedenti edizioni, proseguirà nel 2011

affrontando il tema dell’Anima, e del Mondo nel 2012. Il formato, pratico e tascabile, è elegante ed essenziale (cm. 10x17, 136 pagg.), e rappresenta uno strumento indispensabile per ricordare appuntamenti e ricorrenze e, allo stesso tempo, “interpretare” la routine quotidiana attraverso piccole pillole di saggezza. L’Agenda Filosofica 2010 ha fatto il suo debutto nel principale appuntamento italiano del settore, il Festivalfilosofia di Modena, Sassuolo e Carpi. Da queste settimane è in distribuzione, nei punti vendita nazionali di Mondadori, Gulliver ed Edicolé, e successivamente nelle librerie di tutta Italia, al prezzo di 10 euro. Per informazioni: www.inmagazine.it IN



Leggere | Novità in libreria

Freschi

Stampa

di

testo Francesca Miccoli

La ricerca della verità come scopo autentico del dialogo interreligioso. È un messaggio significativo quello che emerge da Il dialogo interreligioso come fondamento della civiltà (Marietti 1820), volume curato da Enrico Bertoni e imprezio-

sito dal contributo di tanti studiosi di fama. Un’opera che raccoglie gli atti degli incontri più importanti organizzati dal Museo Interreligioso di Bertinoro, in collaborazione con Ce.U.B., Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e le sezioni UCID della Romagna. Un documento che esprime l’esperienza reale e concreta di incontro tra i maggiori rappresentanti delle religioni abramitiche a livello nazionale e internazionale. Un tomo di quasi 500 pagine rea-

66 | IN Magazine

lizzato dalla lucida mente dell’architetto forlivese Roberto Marchini. La bella Romagna (Tipografia Moderna, Ravenna) è un’opera “frutto della mia passione su temi sociali, artistici, architettonici, letterari ed educativi verso la realtà romagnola fatta di cose ereditate dal passato, vissute e osservate.” Dall’analisi degli elementi urbanistici allo studio della storia, della cultura e persino dell’enogastronomia, l’autore pennella un’immagine vivida e luminosa di Forlì e Bertinoro. Una ricerca ricchissima e minuziosa, corredata da fotografie, disegni, pitture. “Sono almeno una trentina i paesi i cui si combattono guerre. Più di ottanta, se si considerano quelli in cui sono disseminate mine anti-

uomo. Al numero impressionante di morti e feriti si aggiungono le vittime delle catastrofi innaturali che le guerre portano con sé: fame, sete, malattie, epidemie, povertà, sottosviluppo, devastazioni ambientali…” Cara Pace, ti Scrivo… (Vespignani), raccolta di scritti e foto partecipanti all’omonimo concorso, nasce con l’intento di divulgare una cultura di pace e raccogliere fondi in favore di Amnesty International. L’autore è Domenico Monti, castrocarese di nascita e cesenaticense di adozione, dal 2004 impegnato nel sostegno delle missioni umanitarie. L’autunno porta ghiotte novità anche in casa Foschi Editore. Esce infatti la nuova collana “I Saggi”, raccolta di pubblicazioni curate da professionisti di settore e giornalisti. Il primo volume dato alle stampe, Il Forcone spuntato. Origini culturali del moderno satanismo, tratta un fenomeno drammatico e inquietante. L’opera di Gianluca Gatta ripercorre la storia della cultura occidentale alla ricerca delle vicende, dei libri, dei personaggi e dei riti che hanno fornito all’attuale culto di Satana l’apparato iconografico e dottrinario di riferimento. Un’approfondita indagine che tocca paganesimo, gnosticismo, stregoneria, massoneria, cattolicesimo, protestantesimo e politica. IN



Scegliere | Shopping

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

1 | Anelli in oro bianco con diamanti e acquamarina. GIOIELLERIA ORORÉ - c.so Diaz, 41 - Tel. 0543.36617 - Forlì 2 | Samsung Corby. NEA STORE - v.le Manzoni, 14 - Tel. 0543.36600 - Forlì 3 | Nuova collezione Prada Linea rossa eyewear. OTTICA GHETTI - c.so della Repubblica, 124 - Tel. 0543.26008 - Forlì 4 | Nuova Collezione autunno / inverno - Giorgio Grandi. DANANDRE’ - v. Mazzini, 87 - Tel. 0543.30544 - Forlì 5 | Gli accessori di... RADÀ - v. Copernico, 4/A - Tel.0543.751714 - Forlì 6 | Rosa rampicante “Guinée”, Mallerain 1938. VITTORI - v. Emilia, 1420 - Tel. 0543.743472 - Forlimpopoli 7 | Cronografo unisex Diver - Mercedes Classe M. DE STEFANI SPA - v. Ravegnana, 407 - Tel. 0543.811011 - Forlì 8 | Collezione Style woman - Jil Sander. OTTICA GALLERY c.so della Repubblica, 157 - Tel. 0543.34700 - Forlì 9 | Consolle Palace - Devon&Devon. SALAROLI - v. Balzella, 4/e - Tel. 0543.794511 - Forlì 10 | Bracciali in oro con brillanti “999 - Firenze”. GIOIELLERIA CALONICI - v.le Marconi, 7 - Tel. 0543.767305 - Castrocaro T. 11 | Kitchen Aid - Robot da cucina Artisan. EFFE DUE - c.so G. Garibaldi, 16/64 - Tel.0543.33380 - Forlì 12 | Le collezioni di... VALLEVERDE - v. C. Monari, 4/E - Tel. 0543.62027 - Forlì

68 | IN Magazine


RC Auto Pagare di meno, proteggendosi meglio. Quattroruote - Libretto Rosso delle Assicurazioni 2008 / Profilo 5 – Indenne da sinistri negli ultimi 5 anni

Provincia di Forlì Cesena

Allianz Ras

Direct Line

Genertel

Vittoria

� 426

� 449

� 469

� 579

E oltre al prezzo, la garanzia di una polizza di qualità, senza le clausole di rivalsa ed esclusione che possono ridurre sensibilmente la protezione di cui godi, proprio nel momento del bisogno. Vieni a trovarci in Agenzia per un preventivo personalizzato.

Agenzia di Forlì - Moschini, Pierotti e Pratesi srl P.zza Falcone e Borsellino 1 - Forlì - Telefono 0543 404101


Tim, il massimo per essere sempre on-line


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.