Forlì
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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00
Anno XIII - N. 5 - ottobre 2010
Le signore del
Turismo
Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti IN Magazine e Foschi L'editoria che cresce Francesco Tesei Giocoliere della mente I forlivesi e l'iPad Tavoletta magica
Editoriale
Territorio... da
Leggere
di Andrea Masotti
Turismo ed editoria, un insolito mix di argomenti per questa presentazione. Non siamo “fuori stagione” parlando di turismo in autunno: è proprio ora, in questo momento di “decantazione”, che si può valutare con attenzione com’è andato finora il 2010 e, al contempo, parlare del presente e dei progetti futuri insieme a chi, in questo settore, lavora ogni giorno. E, una volta tanto, ci fa piacere avere incontrato tre donne, protagoniste in maniera
Forlì
Cesena
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diversa del turismo nel territorio. Con storie ed esperienze particolari, tutte dirette a un comune obiettivo: promuovere, in zona, in Italia e anche all’estero, il brand Romagna, e in special modo l’entroterra. Non stiamo parlando certo di una zona sottovalutata. Anzi, se la costa la fa da padrone per buona parte dell’anno, l’entroterra da qualche tempo è un patrimonio su cui investire tempo e risorse. Ed ecco allora Paola Piscopo, imprenditrice romana con la Roma-
Pesaro-Urbino
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AnnoAnno V - N. - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO V 2- N. 3 - OTTOBRE/NOVEMBRE 2010
Anno VII - N. 3 - GIUGNO - 2010
Silvia Valori in
Le signore del
Turismo
Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti IN Magazine e Foschi L'editoria che cresce Francesco Tesei Giocoliere della mente I forlivesi e l'iPad Tavoletta magica
ravenna
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Anno XIII - N. 5 - ottobre 2010
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Anno IX - N. 4 - settembre 2010
Filippo
Donati
Eredità Cecchi
Il sogno diventato realtà
Grazie ragazzi!
Il volto elegante della Legge Maurizio Testaguzzi e Gianfranco Tonti
Economia dell’intuizione Federico Mondelci Una musica può fare Imprenditori “geniali” Le “spiagge” territorio fiume Valdel Tarugo Dove ilUn’estate... tempo si è al fermato Francesca PaoloPascucci Andreani
La forza di un gruppo straordinario riporta il Cesena in A
LaPresidente signora delle chiocciole a tutto tondo
Faenza
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Supplemento a “Ravenna IN Magazine” - N. 3 - 2010
Carlo
Zoli
rimini
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Anno X - N. 4 - settembre 2010
40 anni in...
L’arte dell’accoglienza
Un avvocato... in campo
Miniatura
Ravenna WebTV Antenne nella rete Il Candiano Alle “sorgenti” del Canale Karin-Silvia Retzlaff Dipingere sogni e visioni
Andrea Montanari Un ravennate... al Quirinale Mauro Bendandi Sentimento del presente Trail Romagna Sulle note del trekking
Il turismo d’affari La Riviera dei congressi Benessere in hotel Accoglienza da Spa Jamil Sadegholvaad Politica è partecipazione
Paolo, Silvia, Lisa e Ivana Rambaldi
gna nel cuore e nel dna, che ha fatto rinascere la Tenuta Pandolfa di Fiumana di Predappio. Ecco Marisa Raggi, che esporta il nome di Portico in tutta Europa, col suo “Vecchio Convento”: non un semplice hotel e un ristorante, ma albergo diffuso (l’unico in regione) e meta di stranieri che qui arrivano per imparare, in una vera e propria scuola, l’italiano. Infine, Liviana Zanetti, forte di una expertise come amministratrice locale e, dal giugno scorso, presidente di APT Emilia-Romagna. Il secondo argomento riguarda proprio Edizioni IN Magazine. Arriviamo buoni ultimi (inevitabile, uscendo ogni due mesi) nel raccontare la grande novità che si è ufficializzata a inizio settembre e che ci vede protagonisti: la nascita del nuovo gruppo frutto dell’unione tra IN Magazine e Foschi, l’inizio di un percorso speriamo lungo. Che parte da esperienze diverse nel campo dell’editoria e della comunicazione, e sceglie di investire, in un settore in straordinaria evoluzione. Davanti alle sfide della tecnologia, abbiamo fiducia in un futuro che possa regalare opportunità per il settore. Insomma, qualunque sia il proprio campo, turismo, editoria, comunicazione e non solo, la strada da percorrere è sempre quella: investire, rilanciare, crescere.
IN Magazine | 3
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Sommario 3
Editoriale
6
Annotare | Brevi IN
16
Essere | Paola Piscopo, Marisa Raggi
16
e Liviana Zanetti 24
Unire | IN Magazine e Foschi
30
Camminare | Tra terme e natura
36
Riflettere | Francesco Tesei
42
Interpretare | I forlivesi e l’iPad
24
30
48
Abitare | Appartamento a Fratta
54
Vincere | Cristina Celli e Silvia Morini
56
Ricordare | Agosto Franco
58
Ricercare | RInnova Romagna
60
Migrare | Massimo Onofri
54
Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 47100 Forlì tel. 0543.798463 fax 0543.774044
www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU) Direttore Responsabile: Andrea Masotti.
62
Applaudire | Diego Fabbri 2010/2011
64
Visitare | Zavattini e ceramiche
Progetto grafico: Lisa Tagliaferri
66
Scegliere | Shopping
Impaginazione: Francesca Fantini
Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.
Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli. Ufficio commerciale: Gianluca Braga. Collaboratori: Annalisa Balzoni, Barbara Baronio, Fabio Gavelli, Sabrina Marin, Francesca Miccoli, Matteo Ranucci, Giorgio Sabatini, Alessandra Segreto, Gabriele Zelli, Roberto Zoli. Chiuso per la stampa il 25/10/2010 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
IN Magazine | 5
Annotare | Brevi IN
Il futuro da
Abitare l’anima
Ottica Gallery
Forlì - Fa la sua prima apparizione Emblema, l’occhiale da vista e da sole appositamente studiato per chi indossa il casco. Grazie al leggerissimo telaio in ß – titanio e alla qualità delle lenti Sola, l’occhiale, distribuito in esclusiva per Forlì da Gallery, garantisce ottima visibilità, nessuna deformazione dell’immagine, resistenza all’urto e al graffio, durata nel tempo. Occhiali nati per l’avventura, ma anche per gli amanti del design e della Forlì - “Elegia della casa. Poetiche dell’abitare nell’arte romagnola del ‘900” è la mostra di Palazzo Albertini, che termina il 31 ottobre, promossa da ACER Forlì-Cesena in occasione del centenario dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari. Curata da Silvia Arfelli, l’esposizione ha indagato la produzione di importanti artisti locali che hanno realizzato “pitture d’interno”, o riconducibili a quel senso dell’abitare inteso come manifesta espressione del carattere umano, che non si limita solo al luogo fisico, ma diventa un abitare interiore. (V.D.S.)
Scambio tra Club
Forlì - A metà settembre una delegazione del Club UNESCO di Forlì, guidato dal presidente Pierluigi Gianquitto è stata accolta dai “cugini” di Foggia, visitando anche alcuni dei “I borghi più belli d’Italia” insigniti dalla Bandiera Arancione TCI. Per ricambiare, il Club pugliese, presieduto da Floredana Arnò, è stato ospite in Romagna a metà ottobre, visitando per l’occasione Brisighella, Sarsina e Bertinoro. www.unescoforli.org (V.D.S.)
6 | IN Magazine
Noà fa il
tecnologia: i suoi componenti sono fissati ai cerchi in Ergal senza saldature, l’asta corta garantisce una calzata perfetta e i materiali innovativi offrono ottima resistenza all’impatto. www.emblemadyl.com (V.D.S.)
Tris
Forlì - Inaugura il 30 ottobre alle 16 il nuovo punto vendita Noà di corso Garibaldi 71, terzo arrivato dopo l’outlet di via Fratti e lo store di Forlimpopoli. L’attività, creata da Giancarlo Galimi nel marzo 2007, è l’evoluzione di una vita passata nel commercio di calzature: “Amo questo lavoro, mio padre era un ambulante e anche io ho iniziato così. Il passaggio al negozio è stata una scelta di vita: il mercato, com’era ai tempi dei miei, non esiste più e per questo è importante riqualificare il negozio di fiducia, la bottega, che offra prodotti di qualità.” Noà punta tutto su qualità, servizio e prodotto, prevalentemente Made in Italy.
Torna la serata
E anche sulla crisi Giancarlo ha le idee chiare: “Penso che siano anche opportunità, in cui la professionalità alla fine è premiata.” (V.D.S.)
Sudamericana
Forlì - Da inizio ottobre, i mercoledì del Botteguita di corso Garibaldi si fanno argentini. Dopo lo storico successo che il Mariabonita ottenne qualche anno fa, è tornato il divertimento in tinte bianco e azzurre:
dall’aperitivo, con vini e cocktail sudamericani, alla cena con un menù di carni pregiate alla griglia, da degustare con vini argentini, accompagnata da spettacoli e musica. www.botteguita.it (V.D.S.)
La festa del Latte Cesena - Nuove iniziative alla Centrale del Latte: in collaborazione con la Provincia è stato istituito un progetto d’educazione alimentare, che comprende visite guidate per le elementari e un concorso di disegno per le classi che avranno partecipato alla visita, con in palio premi e pubblicazione della propria “opera” sull’etichetta della bottiglia da un litro. A coronare l’impegno, lo scorso 10 ottobre, circa 5000 persone hanno partecipato alla tradizionale Festa del Latte, durante la quale sono stati presentati i nuovi formaggi e la bottiglia da mezzo litro. “Siamo stati particolarmente contenti - ha spiegato il direttore Daniele Bazzocchi - per i complimenti ricevuti, conferma che i consumatori apprezzano i prodotti locali e di qualità.” www.centralelattecesena.it (V.D.S.)
Grazie Fabio Forlì - Un eroe cittadino e una festa in grande stile. Comune e Cassa dei Risparmi hanno voluto festeggiare la medaglia d’oro ai Campionati Europei di Fabio Scozzoli, lo scorso 14 settembre presso l’Auditorium Cariromagna. Momento clou la consegna di riconoscimenti da parte del sindaco Roberto Balzani e di Sergio Mazzi, presidente di Cariromagna, sponsor dell’atleta. (V.D.S.)
La rinnovata Fontana Masini
Il Nespoli presentato a
Roma
Superiore Riserva Il Nespoli, accompagnati da piatti della tradizione e seguiti dal passito Bradamante. Commenti molto positivi dei presenti, tra cui Claudio Arcioni, presidente di Co.Vi.Ro., il consorzio dei vinattieri, e alcuni personaggi noti, come gli attori Cecilia Dazzi e Sergio Albelli, il direttore del Tg3 Lazio Fidel Mbanga Bauna e la giornalista Rai Nadia Monetti. www.poderidalnespoli.com (V.D.S.)
Roma - Arte dei Vinattieri, storica associazione di enoteche romane, che raccoglie i più importanti commercianti ed esperti di vino romani, ha organizzato lo scorso 28 settembre l’incontro con Fabio Ravaioli e il vino dei Poderi dal Nespoli. Durante la serata al ristorante Vivendo del Grand Hotel St. Regis, sono stati presentati il Pagadebit di Romagna, il Sangiovese Superiore Prugneto e il Sangiovese
Cesena - Maquillage terminato per la fontana Masini, in Piazza del Popolo. Lo scorso 2 ottobre, in occasione della Notte della Cultura, la cinquecentesca opera progettata da Francesco Masini è tornata al suo antico splendore, dopo il lungo lavoro di restauro avviato a fine 2008. L’intervento, che ha richiesto un impegno di spesa di 530mila euro, è stato progettato dal settore Edilizia Pubblica del Comune, guidato dall’architetto Gualtiero Bernabini. I lavori hanno compreso la realizzazione di una nuova vasca di compensazione interrata, per il riciclo dell’acqua e il suo collegamento con una nuova centrale di depurazione, collocata all’interno di Palazzo Albornoz. (B.B.)
Serata per il Nastro Rosa Forlì - Per presentare la XVII edizione della Campagna Nastro Rosa, si è tenuta, lo scorso 4 ottobre presso la Sala del Refettorio del San Domenico, una serata durante la quale sono intervenuti Dino Amadori, direttore scientifico IRST, Fabio Falcini, direttore UO Prevenzione Oncologica Ausl, Secondo Folli, Direttore UO Senologia Ausl, e Nadia Masini, presidente Lilt Forlì-Cesena. La Campagna, ideata nel 1989 negli Stati Uniti e promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, vuole sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della mammella. www.lilt.fc.it (V.D.S.)
8 | IN Magazine
La rivoluzione del
Cesena - Vivere sano, naturale e sostenibile, anche fuori casa: questa la filosofia di Alce Nero, da trent’anni marchio del biologico italiano di qualità, e del primo negozio/ristorante/ caffetteria bio, inaugurato lo scorso settembre in via Cervese 364. “Alce Nero Cibo Cucina Caffè BIO” è il primo store che inventa una nuova formula per uno stile di vita biologico negli acquisti e nel pasto fuori casa, dalla colazione all’aperitivo. Il concept darà poi vita a una serie di punti vendita in diverse città italiane, pensati secondo un format che crea un inedito mix tra negozio biologico, caffè e ristorante, con un’ampia offerta di menu con
Biologico prodotti, rigorosamente bio, garantiti da Alce Nero & Mielizia. www.alceneromielizia.it (V.D.S.)
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L’Artusi a Don Luigi Ciotti
Forlimpopoli - È stato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni a consegnare, lo scorso 9 ottobre, il Premio Artusi 2010 al fondatore di “Libera” per l’impegno che ha dato vita al marchio Libera Terra, che contraddistingue prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie. La consegna si è svolta a Casa Artusi, a conclusione dell’incontro pubblico “Il sapore della legalità” in cui Don Ciotti ha raccontato l’esperienza delle cooperative sociali.
Legami creativi in Appennino
Santa Sofia - È il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, a tagliare il nastro, il 31 ottobre, della 52°edizione del Premio Campigna. L’edizione di quest’anno, dal titolo “Legami creativi”, esprime la volontà degli ideatori di rendere Santa Sofia uno dei luoghi deputati all’arte contemporanea e alla scultura, in perenne dialogo con l’ambiente, attraverso la realizzazione del progetto per un lavoro site specific da collocare nel centro, come segno di tale vocazione. La mostra, presso la Galleria “Vero Stoppioni”, accompagnata dalle opere di sei artisti, è aperta fino al 21 novembre. www.comune.santa-sofia.fc.it (V.D.S.)
10 | IN Magazine
Scatti dal
Passato
Forlì - La città di mezzo secolo fa, raccontata attraverso l’obbiettivo di Angelo Sabatini: le immagini dell’archivio del Fotogiornale ripercorrono il passato nel corso della mostra allestita a Palazzo del Monte di Pietà. Gli anni ’60 a Forlì messi a fuoco da Angelo Sabatini inaugura il 30 ottobre e resta aperta fino al 12 dicembre. www.fotogiornalesabatini.it (V.D.S.)
Chef per un
Giorno Artusi; il vincitore è stato Tomaso Bonetti, responsabile dell’incubatoio di Brescia. Tutte le ricette finaliste entreranno a far parte del ricettario “Peopoll in cucina”, che sarà realizzato nei prossimi mesi. www.amadori.it (V.D.S.)
Forlimpopoli - Per la terza edizione del concorso di cucina Amadori, i dipendenti si sono ancora una volta trasformati in cuochi, inventando oltre un centinaio di ricette. I 10 finalisti, provenienti da tutta Italia, si sono sfidati lo scorso 28 settembre a Casa
La Romagna in
Venezia - La piadina è sbarcata alla 67° Mostra d’Arte cinematografica: in occasione della proiezione di “All Inclusive” del gruppo ZAPRUDERfilmmakersgroup di Roncofreddo, APT regionale e Provincia hanno organizzato una degustazione di prodotti
Laguna tipici della tradizione culinaria romagnola. Allestita dalla Strada dei Vini e dei Sapori, alla presenza del presidente della Provincia Massimo Bulbi e dell’assessore al Turismo Iglis Bellavista, il banchetto ha conquistato il pubblico della Biennale. (V.D.S.)
Novità
in casa
Ferretti
Forlì - Il nuovo anno nautico si è aperto con importanti riconoscimenti per due brand del Gruppo: Ferretti 750 e Ferretti Custom Line 124’ sono stati premiati ai World Yachts Trophies, durante il Festival de la Plaisance di Cannes, a settembre. Dall’1 all’11 ottobre il Gruppo ha poi partecipato al 50°Salone di Genova, schierando una nutrita flotta di imbarcazioni, in occasione della seconda edizione di easea>trial, per dare la possibilità a clienti e prospect di provarne la qualità direttamente in mare. Ferretti conferma in questo modo l’impegno al servizio di eleganza e innovazione, dimostrando capacità di rispondere al meglio alle richieste del mercato. www.ferretti-yachts.com (V.D.S.)
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“Cammino”
Sarsina - Promozione dell’itinerario nelle sue componenti, realizzazione di adeguate infrastrutture, valorizzazione del patrimonio a 360, promozione di progetti, anche didattici, e interventi di tutela e recupero: questi gli obiettivi della nuova associazione “Cammino di San Vicinio”. Il 10 novembre, presso il Centro Culturale di via Roma, la presentazione con il presidente Oscar Graziani, il presidente di APT Servizi, Liviana Zanetti, William Rossi Vannini, curatore della guida sul “Cammino”, Stefano Scozzoli e Andrea Masotti dell’agenzia Menabò, che ha seguito la comunicazione sul “Cammino” e il progetto del Millenario della Basilica di Sarsina. (V.D.S.)
vetrinista dal 1994
...dove mano, testa e cuore si fondono insieme. Uno più Uno = Undici di Nadia Zoffoli via Ferrara 198 Cesena FC +39.335.285529 - info@1piu1uguale11.com
foto di Righi William
Nasce l’associazione
Condé in Galleria Cavour
Bologna - Per la prima volta nello scenario dei marchi più prestigiosi dell’alta moda si affaccia una boutique enologica, dagli arredi eleganti e minimal, piccoli botti in legno, e numerose bottiglie sugli scaffali. Ha inaugurato lo scorso 2 ottobre lo showroom-enoteca di Condé, azienda vitivinicola di Predappio. I punti di forza dell’azienda, creata dall’ex broker bolognese Francesco Condello, sono il mix sperimentale di tradizione e innovazione, già divenuto caso di studio per la Facoltà di Viticoltura ed Enologia di Bologna, il legame col territorio, infine la consegna gratuita a casa, in un’elegante confezione, per ogni acquisto di minimo 6 bottiglie. www.conde.it (V.D.S.)
Fulgor e Yoga, futuro
Insieme
Forlì - Una collaborazione che sogna di diventare polisportiva, quella stabilita lo scorso 22 settembre, tra Fulgor Libertas Basket e Yoga Volley. Per ora gli obiettivi comuni sono la futura gestione del Palasport, la ricerca di sponsor comuni, la gestione congiunta dei vivai e le iniziative per le due tifoserie. “Un modello di cooperazione sportiva nuovo in Italia, ma già sviluppato con successo altrove”, ha sottolineato il presidente della Yoga Giovanni Gavelli. (V.D.S.)
Fotogrammi di
Forlì - In occasione di “Invito a palazzo”, iniziativa promossa dall’ABI,
L’organo restaurato
Storia la Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna, ha aperto a inizio ottobre per due giorni le porte del Palazzo di Residenza. Le visite guidate alla parte storica e alla quadreria del Palazzo hanno incluso la mostra fotografica di immagini inedite dal 1919 al ’59, dall’Archivio Storico della Banca. Tra le foto, un’immagine di Mussolini con dedica autografa, una del 1919 che ritrae educatori e ragazzi dell’istituto “Giorgina Saffi” e il reportage fotografico del ’39, anno in cui si celebrò il Centenario della Cassa. www. cariromagna.it (V.D.S.)
Nuovo affresco
Epico
Forlì - Dopo anni di silenzio è tornato a suonare l’organo settecentesco Callido-Chianei della chiesa della SS. Trinità, grazie all’intervento di restauro eseguito dalla Bottega organara Dell’Orto e Lanzini di Dormelletto (NO), finanziato dalla famiglia forlivese Bazzocchi. Per celebrare la conclusione dei lavori, la Comunità parrocchiale ha organizzato, a settembre, un concerto nella chiesa di piazza Melozzo. (V.D.S.)
12 | IN Magazine
Cesena - Scritto da Mariangela Gualtieri e diretto da Cesare Ronconi, Caino è la nuova opera che il Teatro Valdoca (di cui i due sono fondatori) sta realizzando per il 2011. Cesare Ronconi ha fortemente voluto questo grande evento che vede in scena 12 interpreti tra cui Danio Manfredini e Raffaella Giordano, prodotto da Val-
doca e sostenuto dal Teatro Stabile di Torino e da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Il debutto in prima assoluta avverrà il 13 gennaio alle Fonderie Limone di Torino, da cui partirà poi la tournée con tappe a Roma, Milano, Reggio Emilia e, naturalmente, Cesena, al Bonci, il 19 e 20 marzo 2011. www.teatrovaldoca.org (V.D.S.)
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Lasciate il presente alle spalle. CL Nuova Generazione. La nuova era dell’eccellenza.
Consumo combinato (l/100 km): da 9,5 (CL 500 BlueEFFICIENCY) a 14,3 (CL 65 AMG). Emissioni CO2 (g/km): da 224 (CL 500 BlueEFFICIENCY) a 334 (CL 65 AMG).
I Giovani di Confindustria da
In memoria di Alteo Dolcini
Forlimpopoli - L’apposizione di una targa ceramica in suo onore, da parte dell’omonima Associazione, sulla casa natale di via Prati, ha visto, lo scorso 12 settembre, grande partecipazione di amici, autorità, rappresentanti di associazioni culturali romagnole. Alteo Dolcini, che recuperò il fascino delle leggende popolari e utilizzò il simbolo del Passatore per dare prestigio ai vini romagnoli, avrebbe apprezzato anche l’imposizione del cappello del Passatore al sindaco Paolo Zoffoli, il quale ha ribadito la volontà di radicare in futuro la memoria di Dolcini in città. www.alteodolcini. com (V.D.S.)
Il Futurismo di Sansavini in Cina Pechino - Sono in mostra al NAMOC (National Art Museum of China), dal 7 settembre scorso, le 15 sculture futuriste del forlivese Massimo Sansavini, insieme ai tessuti disegnati dall’artista e i capi di moda della maison Enrico Coveri. La mostra sul Futurismo, organizzata col patrocinio della Repubblica Italiana, sarà poi trasferita al Guangdong Museum of Art di Canton, dove rimarrà fino al 28 febbraio. www.sansavini.it (V.D.S.)
14 | IN Magazine
Cesena - Continua l’attività di formazione aziendale del Gruppo Giovani della Provincia di Forlì-Cesena che ha organizzato una visita aziendale a contenuto seminariale presso gli stabilimenti del Gruppo Amadori di San Vittore. Dopo un’introduzione ai lavori da parte del presidente del Gruppo, Riccardo Tura, si è svolta
Benessere tipico
della
Cesena - Lo scorso 27 settembre la Wellness Foundation ha ospitato, a Palazzo del Ridotto, il 2°workshop sulla Romagna Wellness Valley, progetto lanciato nel 2002 da Nerio Alessandri per valorizzare la vocazione della Romagna a terra del “ben-essere” e dell’ospitalità. Proprio le tre province romagnole si posizionarono ai vertici del BIL (Benessere Interno Lordo) calcolato dal “Sole24Ore” e la prima mappatura delle eccellenze romagnole, presentata durante l’incontro, potrebbe servire a mettere a sistema questa naturale predisposizione e trasformarla in un’opportunità con-
Amadori
una presentazione dell’azienda da parte di Denis e Francesca Amadori che hanno illustrato sfide e piano strategico di marketing, a seguire, la visita guidata ai reparti produttivi. Interessante il “dibattito” conclusivo fra il Cav. Lav. Francesco Amadori e i Giovani Industriali, che hanno preso parte all’iniziativa.
Romagna creta. www.wellnessfoundation.it (V.D.S.)
Aquariva sbarca nel
Monaco - Riva, brand del Gruppo Ferretti, e il dealer Monaco Boat Service (MBS), hanno festeggiato l’anteprima europea di Aquariva by Marc Newson con un cocktail di successo pochi giorni dopo l’anteprima mondiale tenutasi presso la Gagosian Gallery di New York, a metà settembre. Il progetto, che prevede
Principato un’edizione limitata di ventidue unità, è stato presentato il 22 settembre scorso nel corso di una serata di gala nello storico tunnel di MBS, presso il porto di Monaco alla presenza dello stesso progettista Newson e sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Reale la Principessa Carolina di Hannover. www.riva-yacht.com
Pestelli all’Onu per le catastrofi naturali Forlì - Il dottor Germano Pestelli è uno dei tre esperti europei chiamati dall’Onu a occuparsi di riabilitazione in caso di catastrofi naturali. Il professionista forlivese, direttore dell’U.O. di Riabilitazione dell’Ausl, è stato nominato fra i 20 membri del Comittee for Rehabilitation in disaster relief, istituito dalle Nazioni Unite attraverso l’OMS. Compito dell’organismo: predisporre piani d’intervento in materia di riabilitazione, in qualsiasi parte del mondo, nell’eventualità di calamità eccezionali.
Poletti Cavaliere Forlì - Nuovo riconoscimento per Venerino Poletti, direttore dell’U.O. di Pneumologia del MorgagniPierantoni: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al professore, direttore dal 2010, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. (V.D.S.)
‘Campomaggi & Caterina Lucchi’ stabilizza il lavoro sul territorio
Accordo Bper e
Confindustria
Cesena - Lo scorso 15 settembre è stato firmato un importante accordo tra Confindustria Forlì-Cesena e Banca Popolare dell’Emilia Romagna che consente alle imprese associate che ne fanno richiesta di accedere, a condizioni di favore, a specifiche offerte di finanziamenti elaborati appositamente dalla Banca per supportare progetti di investimento. Bper mette a disposizione un plafond complessivo di 25 milioni di euro finalizzati a investimenti, ricapitalizzazioni, progetti di internazionalizzazione, operazioni di factoring. L’accordo ha validità fino al 30 giugno 2011, con
revisione semestrale delle condizioni a partire dal 31 dicembre prossimo.
Cesena - Lo storico marchio di accessori non delocalizza, ma si consolida sul territorio: la ditta, infatti, a seguito di un incontro a inizio settembre in Provincia, ha annunciato di voler specializzare l’attività nell’artigianato artistico, dedicandosi in particolare alla creazione e progettazione di borse, a modelli e disegni, alla scelta delle pelli e dei tessuti e del successivo taglio. Per questo motivo, alcune fasi della produzione sono conferite all’azienda Manè srl, della stessa proprietà. Questo comporta per la Manè il passaggio dal contratto dell’artigianato artistico a quello, più oneroso, dell’industria del settore pelle e cuoio. A fronte di questa scelta, ‘Campomaggi & Caterina Lucchi’ ha escluso la possibilità di trasferire all’estero la produzione più onerosa, confermarndo e, in prospettiva, rafforzarndo la presenza nel territorio cesenate. www.caterinalucchi.it
IN Magazine | 15
Essere | Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti
Le signore del
Turismo
testo Roberto Zoli - foto Giorgio Sabatini
L’amore per il territorio, in particolare per l’entroterra, ha portato Paola Piscopo, Marisa Raggi e Liviana Zanetti a sviluppare una propria idea di turismo. Su direttrici diverse, ma con un unico obiettivo: la Romagna come sinonimo di accoglienza di qualità.
Con un fatturato annuo di quasi 90 miliardi di euro, (che diventano 160, il 12% del Pil, anche con l’indotto) il turismo rimane uno dei comparti che meglio hanno retto alla crisi economica. Nel settore
operano 2 milioni e 400 mila persone (il 10% circa della forza lavoro nazionale), di cui un milione 600 mila “diretti”, 800 mila indiretti, che gestiscono una ricettività composta da 7 milioni e 800 mila posti letto. Di questi, 2 milioni e 200 mila in albergo, gli altri suddivisi fra campeggi, villaggi, alloggi turistici e altre strutture. In presenza di dati così rilevanti e nella consapevolezza che il turismo non è “clonabile”, perchè legato a natura, civiltà, storia e cultura dei luoghi, è evidente che occorre fare ogni sforzo per incrementare il comparto con iniziative che ne qualifichino il profilo e nel contempo comunichino quanto di peculiare e unico il nostro Paese può offrire. Su questa linea si muovono tre “signore del turismo” che nei rispettivi campi agiscono con de-
terminazione e idee chiare.
magna. Seppure nata e residente a
Paola Piscopo e Villa Pandolfa: il
Roma, Paola resta legata a doppio
vino è cultura
filo con Fiumana e Forlì, città d’ori-
Costruita a metà ’700 per volontà del marchese Andrea Albicini, Villa Pandolfa, aristocratica struttura a Fiumana di Predappio, restò fino a poco prima della Seconda guerra mondiale di proprietà del nobile casato. Giosuè Carducci, gradito ospite in Villa, affascinato dalla bellezza dell’immobile, affermava che fosse “costruita per l’eternità”. Nel 1936 stabile e relativa tenuta di 150 ettari cambiarono padrone, e furono acquistati dal commendatore Giuseppe Ricci, imprenditore forlivese. Iniziarono così imponenti lavori di restauro e conservazione, che riportarono all’antico fulgore sale, statue, affreschi e gli ampi saloni, tanto da farne, in assoluto, una delle più belle ville in Romagna. Oggi la proprietà è della signora Paola Piscopo, nipote del commendatore, che aveva terrazzato a vigneto circa 100 ettari della tenuta, producendo i principali vini della Ro-
gine della madre. Lei prima, i suoi
tre figli poi, hanno vissuto momenti di serenità, assieme ai parenti, nella villa, dove hanno respirato l’aria contadina, e costruito un bellissimo background con la terra. “Se fossimo vissuti sempre e solo a Roma i miei figli non avrebbero potuto respirare l’aria pura delle colline e immergersi in quelle atmosfere d’altri tempi, che solo la campagna sa ispirare – sottolinea - e sono anche questi i motivi per cui, quando mia madre ha scelto di cessare l’attività a Villa Pandolfa, ho deciso di acquistare tenuta e immobile. Da poco più di due anni, quindi, mi dedico di persona alla conduzione dell’azienda; fortuna-
tamente, avendo seguito il lavoro dei miei genitori nella produzione del vino, avevo maturato un’esperienza che mi ha aiutato non poco. Va poi detto che, grazie agli interventi del nonno sui vigneti, abbiamo trovato la strada già in parte
IN Magazine | 17
Paola Piscopo (nella foto con Alessandro Lucchi e Ulisse Tramonti alla presentazione del libro sulla Pandolfa). Nata a: Roma, dove risiede Cosa fa: Imprenditrice nel campo dell’energia ambientale, con interessi nel mondo della comunicazione e dell’editoria del territorio. Famiglia: è coniugata con un medico chirurgo e ha tre figli: Luca, Marco e Paolo.
vicino a Predappio, che non dispone, ad oggi, di un albergo. Abbiamo poi un’altra idea a mio parere bellissima. Stiamo già lavorando al progetto di un anfiteatro all’aperto, immerso nel verde, vicino al cancello d’entrata, una realizzazione molto naturale, che si sposi alla perfezione con l’ambiente, per dare spazio a concerti e incontri. Mi piace poi ricordare, sempre nell’ottica di fornire spazi e servizi a chi intende visitare la valle del Rabbi, che nel 2012 comincerò la costruzione di un centro benessere sulla collinetta, circondata dal ver-
spianata. Oggi produciamo circa 700 mila bottiglie.” Paola Piscopo è imprenditrice dell’energia ambientale e si interessa di comunicazione ed editoria del territorio. È, infatti, titolare dell’azienda “Ultragas Tirrena” e si divide fra Roma e Fiumana, perché consapevole del patrimonio storico - culturale della tenuta. A questo proposito c’è il suo impegno per promuovere attività e iniziative culturali sia sul piano artistico, sia vitivinicolo. Il messaggio che vuole diffondere recita, infatti, “La Pandolfa: dove il vino è cultura”. E la nuova proprietaria ha già avuto stretti rapporti con la cultura. Autrice di libri, appassionata di giornalismo (è stata titolare del quotidiano on line “RomaOne.it” che ha gestito in prima persona) ha dato vita, in questi ultimi due anni, a una collana dedicata a cultura, architettura e storia della Pandolfa e del territorio della vallata del Rabbi, in collaborazione
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con il prof. Ulisse Tramonti: un’opportunità per raccontare a viaggiatori e amanti dell’arte le colline del predappiese. I primi volumi terranno a battesimo l’iniziativa di realizzare una biblioteca all’interno della villa, dove studiosi e appassionati potranno trovare notizie, informazioni e percorsi per visitare e conoscere il territorio e gli interventi dell’uomo.“Nella sala riservata alla biblioteca vorremmo allestire anche mostre d’arte pubbliche per arricchire il territorio, che nulla ha da invidiare a Toscana o Umbria - ribadisce. Ciò che è mancato e manca tuttora alla Ro-
de, alla fine della tenuta. Sarà una cosa rivoluzionaria, con l’utilizzo di materiali ecologici e nel rispetto assoluto della natura.” Paola Piscopo non vuole essere considerata una mecenate. Ama la campagna e i suoi prodotti, il vino in primo luogo e conferma con i fatti ciò che Ernest Hemingway scriveva in un suo famoso libro: “Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” Marisa Raggi e l’albergo diffuso, ora realtà anche in Romagna
Nato da un’idea del riminese Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, l’albergo diffuso si
magna è la comunicazione. Non si
è affermato con lo scopo di offrire
è fatto immagine. Ecco perché, tra
agli ospiti l’esperienza di vita di un
le altre iniziative, è mia intenzione
centro storico, di una città o di un
fare ‘accoglienza’. Considerando la presenza di molti casali sparsi sui 150 ettari della tenuta, vogliamo dare vita a un bed&breakfast e a un piccolo albergo, per offrire opportunità di soggiorno in quella parte
paese, potendo contare su tutti i servizi d’accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso, cioè
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Marisa Raggi Nata a: Milano Cosa fa: Titolare del ristorante e albergo diffuso “Vecchio Convento” Famiglia: coniugata con Giovanni, di professione chef. Hanno due figli, Massimiliano, 36 anni, e Matteo, 33. Quest’ultimo è direttore della scuola di italiano per stranieri “Scuola Verde l’Olmo” a Portico.
il territorio e proponendo i suoi prodotti. “Quest’anno - continua - abbiamo avuto incontri in Olanda e sono venuti da noi molti giovani di quella nazione. Non tutti hanno frequentato la scuola, che presuppone una settimana di intenso lavoro, ma in ogni caso è turismo di alta qualità. Abbiamo un tour operator in ogni parte del mondo, compresa la Nuova Zelanda
lo stabile nel quale sono situati reception, ambienti comuni e area ristoro. Un’intuizione felice perché l’albergo diffuso è divenuto anche modello di sviluppo del territorio, che non crea impatto ambientale. Per dare vita a questa attività non è necessario costruire nulla, ma ci si limita a recuperare o ristrutturare quello che esiste già, mettendolo, poi, in rete. Un esempio viene da
Portico di Romagna dove l’iniziativa è seguita da Marisa Raggi che dal 1965 si è trasferita nel comune collinare per fuggire dalla caotica Milano dove è nata. Col marito chef, ha preso in affitto dalle suore i locali di un “Vecchio Convento”, da cui il nome del ristorante. Dopo una decina d’anni, dovendo restituire gli ambienti alla proprietà per la creazione di un ricovero, fu presa la decisione di trasferire l’attività nel palazzetto che ospita gli attuali locali e, come sottolinea Marisa, “da quel momento è iniziata una nuova avventura. Dopo qualche anno abbiamo acquistato una casa dall’altra parte della stra-
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e questo ha fatto sì che, da inizio anno, nelle nostre strutture siano passati stranieri di 60/70 nazionalità. Possiamo dire che Portico è più conosciuto all’estero che in Italia! D’altra parte siano convinti
da e abbiamo ricavato altre sei camere, che sono andate ad aggiungersi a quelle già disponibili sopra il ristorante. Da cosa nasce cosa e ci siamo trovati nell’opportunità di collaborare con l’associazione
che la promozione vera ed efficace
Leonardo da Vinci per dare vita a
si faccia andando sul posto e stando
una scuola di italiano a Portico. Su richiesta degli studenti, che intendevano risiedere qui, abbiamo iniziato ad affittare le stanze dando vita, senza saperlo, all’albergo diffuso. Importante è stato l’incontro con Dall’Ara, che ci ha guidato nella realizzazione del progetto. Attualmente disponiamo di 15 camere e di 6 appartamenti, per un massimo di 30 persone.” Varia è la provenienza geografica degli studenti: da giovani tedeschi, svizzeri e austriaci a ragazzi del nord Europa. Intensa anche l’attività di promozione. Marisa e il marito, in collaborazione con l’Associazione “Dante Alighieri”, viaggiano spesso nei Paesi europei per partecipare a serate culturali, nel corso delle quali illustrano tradizioni e storia della Romagna, “vendendo”
a contatto con la gente. Un’opera
capillare, che chiede sacrifici, ma offre risultati. La mia sensazione - conclude - è che la nostra vallata, quella dell’Acquacheta, sia un po’ in decadimento. Ci sarebbe necessità di maggiori interventi, anche da parte dei privati, purtroppo le risorse sono poche ed è difficile distribuirle in giuste proporzioni.
Va sottolineato che troppo spesso si promuovono solo mare e costa. Senza nulla togliere a quel tipo di turismo, il tutto si riduce ai pochi mesi estivi; l’entroterra, invece, con le sue potenzialità può essere ‘venduto’ tutto l’anno, non in alternativa, ma a supporto della costa.” Liviana Zanetti e APT: presidente dalle idee chiare
L’iniziativa privata, dunque, mostra d’essere quanto mai viva e inte-
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Liviana Zanetti (insieme al presidente regionale Vasco Errani) Nata a: Forlì Cosa fa: assessore al Turismo e alle Nuove Tecnologie a Bagno di Romagna, presidente APT Emilia Romagna dal giugno 2010. Docente di Matematica e Scienze, nel ’99 inizia la carriera di amministratore in Provincia e al Comune di Forlì. Famiglia: coniugata, ha due figli, Danilo, 33 anni, e Raffaello, 30.
ressata allo sviluppo del comparto turistico; come si muove la macchina pubblica e quali prospettive ipotizza per il turismo? Chi meglio del presidente dell’Azienda di Promozione Turistica regionale, la professoressa Liviana Zanetti, può dare risposte concrete? “L’andamento turistico del 2010 ha presentato, è vero, una leggera flessione, ma la cosa non deve trarre in inganno. In realtà i risultati sono positivi se si considera che altre realtà, mete storicamente preferite del turismo nazionale e internazionale, registrano dati che segnalano fino al -20% di presenze. Perchè questo? Stiamo analizzando e valutando i dati per avere risposte e capire, per approntare al meglio la promozione per il prossimo anno.” L’Emilia Romagna ha il suo punto d’eccellenza turistica nella costa, ma anche l’entroterra, lo abbiamo sentito dagli operatori economici, ha una grande potenzialità. Il presidente APT cosa pensa in proposito? “Poichè la maggiore capacità ricettiva è sulla Riviera, quest’ultima deve essere, comunque, ampiamente comunicata, ma non dovremo mai più dimenticarci, d’ora in poi, dell’entroterra, elemento di eccellenza quanto la costa. Dagli ‘Appennini alle Onde’, cito il titolo di un progetto cui ho partecipato, possiamo dire di avere una terra dalle caratteristiche turistiche che debbono essere fatte conoscere.” Sovente si parla di turisti attirati da realtà legate al mondo culturale,
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religioso, storico, ma anche enogastronomico: come si sviluppano queste dinamiche? “Abbiamo notato - prosegue Zanetti - un progressivo innalzamento di presenze per quanto riguarda le città della cul-
mali e stabilimenti legati a cura e benessere del corpo. Come vede il futuro del comparto? “Che sia una realtà solida lo testimoniano i numeri, anche se Castrocaro ha registrato una leggera flessione, per cui dovremo aiutare la struttura a crescere e a trovare una nuova spinta dall’interno. Credo, comunque, che in futuro il comparto sarà protagonista. Fino ad ora
tura, nelle quali va compresa anche Forlì, dopo il San Domenico. Certo occorre ‘fare sistema’, frase abusata, che dice tutto e nulla a un tempo, ma che in realtà significa solo una cosa: ognuno deve rico-
abbiamo promosso le terme come
noscere e portare il ‘proprio zaino’
cura e benessere, ma non abbiamo
verso la meta comune. Per il turi-
proposto ciò che sta fuori, vale a
smo religioso abbiamo notato un picco eccezionale in occasione dei mille anni di Sarsina che, grazie a eventi per 365 giorni, ha visto un continuo flusso di turisti. Seguito poi dal declino legato alla difficoltà, non tanto del Comune, quanto dell’intera vallata, di incentivare ulteriori iniziative. Questa è una
dire il territorio. Non è più possi-
realtà operativa che ancora deve essere sviluppata. Per l’enogastro-
nomia il discorso è più semplice, visto che è una peculiarità radicata nel territorio e nello spirito romagnolo.” La Romagna è ricca di sorgenti ter-
bile proporre una comunicazione settoriale, se si vogliono ottenere risultati duraturi nel tempo”. Chi assume incarichi di vertice si pone sempre un obiettivo. Quale traguardo si pone il presidente APT? “Una sorta di mission impossible. Mi piacerebbe che ogni qualvolta, nel mondo, qualcuno citasse l’Emilia Romagna, l’interlocutore rispondesse ‘ah!.. Forlì, Cesena, Ravenna, Piacenza, Bologna...’: vorrebbe dire che abbiamo lavorato bene, facendo la giusta promozione per i nostri territori.” IN
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Unire | IN Magazine e Foschi
L’editoria che
Cresce
testo Alessandra Segreto - foto Giorgio Sabatini
Edizione IN Magazine e Foschi Editore uniscono le loro forze, per intraprendere un percorso comune, per consolidare le proprie peculiarità e raggiungere nuovi lettori. Primo risultato di questo nuovo gruppo i due titoli di Anna Maria Barbera e Alberto Patrucco, che danno il via alla collana “Altropalco”.
Lo scorso 10 settembre il Grand Hotel Terme di Castrocaro ha ospitato un doppio evento: Edizioni IN
nuovi obiettivi. Due realtà che, a
Magazine e Foschi Editore hanno
Infatti, in questa fusione Edizioni IN Magazine diventa fulcro di un network di società e marchi: Menabò group, partner di Leo Burnett, Experta, Foschi Editore, MEGAforlì e Libreria Cappelli. Maggior
annunciato ufficialmente la nascita di un nuovo polo editoriale romagnolo, mentre Anna Maria Barbera “Sconsolata” e Alberto Patrucco hanno presentato, in anteprima assoluta, i loro nuovi libri, che a fine ottobre escono per i tipi di Foschi Editore. In un momento di grande evoluzione per il mondo dell’editoria, le due case editrici forlivesi creano un gruppo per consolidare le proprie peculiarità e raggiungere
loro volta, si collegano a molte altre.
forza commerciale e promozionale e più efficaci strumenti di comunicazione, questa la molla giusta per
Edizioni IN Magazine e Foschi Editore, con l’obiettivo di scattare verso le sfide che il mercato editoriale impone: sviluppare nuovi media fino alle nuove frontiere
dell’e-book, ampliare il catalogo con titoli che si focalizzino su nuovi argomenti alla ricerca di temi che siano, da un lato, capaci di soddisfare gli interessi eterogenei dei lettori, dall’altro di esercitare una sempre maggiore attrattiva per autori importanti e di grande richiamo. Una strategia che si conferma vincente. Primo frutto di questa unione sono i due titoli, in libreria da fine ottobre, di Anna Maria Barbera e Alberto Patrucco, attori che hanno affiancato al percorso teatrale quello televisivo, partecipando a numerose trasmissioni di
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In alto, un momento dello spettacolo, anche musicale, con cui Anna Maria Barbera ha presentato, lo scorso 10 settembre al Grand Hotel di Castrocaro Terme, il suo nuovo libro. In apertura, “Sconsolata” insieme ad Alberto Patrucco, con Massimo Foschi e Andrea Masotti.
grande popolarità (“Zelig”, “Balla-
lata” hanno divertito e coinvolto il
rò”, “Scherzi a parte” per citarne alcune) e autori di libri di grande successo. Proprio la serata del 10 settembre è stata occasione per una piacevole anteprima e per gustare le performance degli autori dal vivo: la sa-
pubblico presente.
tira pungente di Alberto Patrucco e i monologhi agrodolci di “Sconso-
La volontà di intraprendere nuove strade, come nel caso di “Altropalco”, la collana per la quale usciranno i due libri, si sviluppa parallelamente all’impegno per consolidare l’esperienza già acquisita. Infatti, tra i titoli già in libreria o
Il debutto di “Altropalco” Sconsolata lascia il posto ad Anna Maria, in Caro amico diLetto, nel quale indaga l’universo femminile con uno sguardo personale e sincero; in allegato un cd con una traccia audio inedita, recitata e cantata da Anna Maria Barbera. L’autrice devolverà parte dei proventi alle ricerche sulla Sclerosi Multipla condotte dal dottor Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Con NECROlogica. Un libro lapidario Alberto Patrucco ci regala invece una moderna “Antologia di Spoon River”, divertente passeggiata fra le “lapidi ipotetiche” di personaggi noti, graffiati dallo spirito satirico dell’autore. Arricchiscono la pubblicazione le illustrazioni di Sergio Staino e un cd musicale in cui l’autore interpreta cinque canzoni di Georges Brassens, mai tradotte in italiano finora. Per questo libro ha ottenuto il Premio Borsellino 2010, il 23 ottobre, nel corso della XV edizione della manifestazione che si svolge in Abruzzo.
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A fianco, un momento dell’esilarante sketch di Alberto Patrucco. In basso, Andrea Masotti e Massimo Foschi sul palco per presentare il nuovo gruppo editoriale. Sotto, il pubblico durante lo spettacolo dei due attori.
in uscita prossimamente si confermano, per Edizioni IN Magazine, la collana “52”, nata nel 2006 con 52 domeniche in Romagna (alla terza edizione), l’Agenda Filosofica, curata dal filosofo Rocco Ronchi, di cui è appena uscita l’edizione 2011 e l’Agenda Romagnola prossimamente in libreria e, per Foschi Editore, Tra le pieghe dell’ombra. Capire la depressione e Chi ha paura del bambino cattivo. Alle origini delle fobie infantili, nuovi capitoli della
Un 2011… dalla Romagna con filosofia
collana de “I Saggi - La relazione che cura”, che indaga sui disagi psicologici come gli attacchi di panico o i problemi relazionali dei bambini, diretta dallo psichiatra Pierluigi Moressa. IN
Le agende di “IN Magazine” raddoppiano. Alla Filosofica, a cura di Rocco Ronchi si aggiunge l’Agenda Romagnola, di Pierluigi Moressa. Stesso formato e grafica per contenuti diversi. Il tema centrale della prima è l’Anima, analizzata dalle parole dei maestri del Pensiero. Settimana dopo settimana, tra le pagine dell’Agenda Romagnola (prossimamente in libreria) si delineano, invece, i momenti più significativi della storia recente e remota di Romagna. Un viaggio lungo un anno attraverso una terra fatta di borghi e città, di storia e di cronaca, di riti e tradizioni.
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IL TERRITORIO. LA STORIA. LE TRADIZIONI.
La tua terra raccontata in una collana di grande successo.
52 domeniche in Romagna
52 storie e luoghi di Romagna
52 luoghi spirituali in Romagna
La guida per scoprire un intero territorio attraverso itinerari unici. Un pratico “taccuino” da cui trarre spunto per escursioni affascinanti in oltre 150 località della Romagna. Un grande successo editoriale, alla terza edizione.
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Camminare | Tra terme e natura
Sentieri... di
Natura
testo Matteo Ranucci - foto Giorgio Sabatini
Paesaggi multiformi di collina e scorci di contrastante bellezza che si aprono allo sguardo passo dopo passo. È l’itinerario che parte (e torna) dalle sorgenti termali di Castrocaro.
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Il nome via delle Sorgenti rivela le origini termali di questa porzione di Romagna e il suo legame con l’acqua. Fossi e torrenti segnano un territorio argilloso, contraddittorio nel suo aspetto esterno dettato da coste aride e dal suo sottosuolo ricco di risorgive. La vegetazione stenta a crescere. File di alberi e piccoli boschi d’alto fusto si infittiscono solo sui bordi dei corsi d’acqua o nel fondo del
bacino dove il Rio Cozzi scava la valle. Ci sono piantagioni di cereali strappate a una terra friabile su cui le piogge scavano conche, disegnano creste, incidono corridoi creando i calanchi. A tratti le rocce affiorano in rupi di gesso, singolari, anomale con pareti ripide, massicce. Sono composizioni irregolarei di diedri, spigoli, grotte e strapiombi. Il paesaggio è multiforme. I paraggi sono silenziosi,
a entro t t fi o r App degli il 2010 ntivi! e ecoinc
isolati e appaiono distanti da case, strade, bar, ristoranti anche se si sono mossi pochi passi da Castrocaro Terme e da Terra del Sole. Lasciato il fondovalle i segni dell’uomo diventano sporadici ruderi di casolari, confini di vecchi poderi, campanili di chiese sconsacrate. Camminando su via delle Sorgenti ci si lascia alle spalle piazza Mazzini e il Parco dello Stabilimento Termale. Il quartiere residenziale si dirada appena in direzione di Terra del Sole fino a incontrare un sottile ponte e l’area dove sorgeva l’antica fornace: l’opificio produsse mattoni dal 1910 fino agli inizi degli anni ’70. A sinistra si trova via Rio Cozzi. Si cammina su strada asfaltata per 50 metri, poi si sale sulla rampa ghiaiata a destra. Il cancello in ferro, chiuso, inutilizzabile e seminascosto da piante rampicanti, precede una scalinata di 17 gradini che portava al sagrato della Chiesa di Monte Calvario. L’edificio religioso è oggi di proprietà privata. Ha pianta ottagonale, una storia lunga e travagliata la cui origine risale al XV secolo e passa attraverso la fondatrice Società di Santa Maria in Monte Calvario, il Priorato Camaldolese, il Clero Secolare, l’Ordine Francescano fino alla proprietà delle famiglie Paga-
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Sopra, scorcio di Terra del Sole dal sentiero verso Monte Poggiolo. In apertura, panoramica delle colline circostanti a Castrocaro Terme.
nelli, Bertoni e Nadiani. La sagoma attuale fu ricostruita nel 1700 seguendo i dettami di un’architettura barocca e gli interni furono abbelliti da stucchi, cornici e opere d’arte. Ci si trova alle pendici del Monte Cucco, cima bassa e appuntita che si innalza dalla vallata. La strada vicinale di Mezzacollina su cui si cammina era un’antica via utilizzata per raggiungere Faenza. Dopo poche decine di metri il campo visivo si apre e concede un colpo d’occhio interessante. Si preannuncia così l’aspetto panoramico e paesaggistico che caratterizzerà la quasi totalità dell’itinerario. A sinistra queste colline mostrano il lato arido, fatto di terreni chiari e calanchi che appaiono come catene montuose in miniatura. La vegetazione è composta di pochi arbusti e qualche albero isolato. La casa colonica denominata “Croce” era un antico avamposto di frontiera. I ruderi si trovano sulla destra, vicino al ciglio della carrareccia. Vi vivevano le guardie che vigilava-
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no il confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, luogo strategico di difesa e terra di traffici illegali e contrabbandieri. In modo lento si scopre, passo dopo passo, il paesaggio oltre la dorsale. La salita termina all’incrocio con la strada di crinale che unisce Converselle a Monte Poggiolo. Si lascia l’immagi-
ne del fortilizio fiorentino del XV secolo a destra e si procede nella direzione opposta. La strada è ondulata. Segue la linea del crinale di quella che sembra essere la prima collina sopra la pianura e offre un colpo d’occhio sulla spianata, su Faenza e Forlì, fino al mare Adriatico che, nelle giornate limpide, appare come una linea azzurra in mezzo all’orizzonte. La strada piega verso sinistra e diviene confine tra il forlivese e le colline faentine. Il casolare del podere la Verna è uno di quelli sparpagliati su coste scoscese, al termine di sterrate ripide, al centro di pianori rialzati e circondati da mandorli, noci e giuggioli. Questo appezzamento
ricorda una storia lontana e drammatica, resoconto di un epoca in cui questi luoghi avevano altro ruolo, altra importanza. La notizia fece scalpore quando in una notte di febbraio del 1855, le polveri esplosive nascoste qui da un gruppo di contrabbandieri, presero fuoco ed esplosero. La deflagrazione distrusse parte dell’edificio e provocò la morte di sedici persone. Poco oltre la Verna si incontra la frazione di Converselle. È sul confine amministrativo tra Faenza e Forlì. La chiesa, sconsacrata e oggetto di ristrutturazione, sorge in mezzo a un bosco da cui il basso campanile stenta a mostrarsi. Fu una parrocchiale importante per chi abitava questi poggi. L’edificio dedicato a San Giacomo e San Cristoforo contò anche 160 fedeli che ogni domenica risalivano dalle vicine vallate per raggiungerla. Muri e interni furono costruiti nel 1837 ma le origini della chiesa sono più antiche e si fanno risalire al XIV secolo. La strada asfaltata di fronte
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DELLA FEDE
Viaggiare a piedi, attraverso boschi e piccoli paesi, ha sempre un fascino particolare. Un passo dopo l’altro, il “Cammino di San Vicinio” ci porta per oltre 300 km, tra Romagna, Toscana e Marche, sugli antichi sentieri calcati anche da San Vicinio e dai pellegrini a lui devoti, su strade e mulattiere caratterizzate dalla presenza di piccole e grandi chiese, cellette e maestà votive: un paesaggio unico ed
emozionante per chi cammina per vocazione, per chi cammina per scoprire luoghi suggestivi o, semplicemente, per chi marcia per passione. Per non perdere la via, ecco una guida suddivisa in quattordici tappe e otto tra deviazioni e collegamenti alternativi e con tutte le indispensabili indicazioni per soste di ristoro.
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scivola verso San Mamante, in direzione di un territorio tra i più belli di Romagna, fatto di filari, vigne, case ristrutturate e la Torre di Oriolo che domina il paesaggio. È chiamata la “Strada della poesia” e su di essa si trovano i versi di Nino da Oriolo, poeta locale che racconta e descrive in rima il paesaggio, la
sinistra e colli dolci, verdi a destra. Altri elementi del paesaggio sono le strade bianche che risalgono le coste, filari coltivati a frutteto, le linee scure di alberi che seguono fossi di confine, la conca della Samoggia e le antenne che si innalzano dalla cima rocciosa di Pietramora. Si scende in fretta
Immersi nei colori dell’autunno natura, l’origine di questi luoghi. L’itinerario prosegue in discesa, lungo i ripidi tornanti che precipitano dai 220 metri nel versante di Terra del Sole. Il panorama cambia angolazione pur rimanendo dominante. Fonde i particolari in un’unica vista composta da calanchi e arbusti a A fianco, dall’alto, facciata della chiesa di Monte Calvario e la chiesa sconsacrata di Converselle.
fino al tratto rettilineo che scorre tra tamerici, salici e sambuchi. Il cammino spiana. Mancano pochi chilometri a Castrocaro Terme ma queste colline riservano ancora sorprese. La ‘Bolga’ sorge in uno dei primi poderi in cui si scoprirono le proprietà curative di queste risorgive. Stagni e pozze raccolgono le salsoiodiche estratte tra i 70 e 150 metri di profondità. Le popolazioni locali usavano queste acque turchesi da centinaia di anni, anche se la scoperta ufficiale del loro
Notizie e informazioni Partenza e arrivo: Castrocaro Terme Distanza: 12 km Dislivello in salita: 270 mt Difficoltà: Media Mezzo consigliato: mountain bike, o a piedi Rifornimento di acqua: Castrocaro Terme Bibliografia: Antonio Zaccaria, Antiche chiese di Castrocaro, Vespignani, 2008; “Nicola Frassineti, un pioniere del termalismo castrocarese”, in “La Pie”, n.6, 1989; Elio ed Elisabetta Caruso, Castrocaro nel rinascimento: il capoluogo della Romagna toscana tra quattrocento e cinquecento (prefazione di Andrea Brigliadori), Il Ponte Vecchio, 2007; Colline di Forlì (1:50.000), Carta n. 127, Ist. Geogr. De Agostini, 2008. Internet: www.comune.castrocarotermeeterradelsole.fc.it; www.termedicastrocaro.it
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valore terapeutico avvenne nei primi decenni del 1800, cui seguirono l’apertura dei primi rudimentali stabilimenti. Non sono visibili dalla strada, una sbarra chiude l’accesso alla sterrata. Ripreso il cammino in leggera discesa, la via riprende il nome di Rio Cozzi. In prossimità di una curva a sinistra, uno stradello che poi diviene sentiero consente l’accesso alle rupi. Occorrono una ventina di minuti per raggiungere lo spettacolare affioramento di roccia. Quello che viene chiamato lo “Spungone” crea qui sporgenze, pareti ripide, forre, grotte. La vegetazione è intricata. Chi non ha mai avuto occasione di visitare questo sito singolare, fuori luogo nel contesto del territorio che lo circonda, ne rimarrà colpito. Ripresa la strada asfaltata in poche centinaia di metri si raggiunge via delle Sorgenti. Si rientra tra le abitazioni di Castrocaro Terme. Queste colline hanno con-
ma di Monte Poggiolo, la strada di cresta, lo scorcio romantico di via San Mamante, il panorama ampio e dolce di terre coltivate, i segreti della “Bolga”, la rupe scoscesa di Rio Cozzi, le storie intricate di casa “Croce”, del podere della Verna, delle parrocchie di Converselle e Monte Calvario. IN
Sopra, i tipici calanchi del territorio collinare romagnolo. Sotto, i versi che accompagnano il cammino lungo la “Strada della poesia”.
cesso immagini a tratti contraddittori: il crinale di calanchi, la sago-
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Riflettere | Francesco Tesei
Giocoliere della
Mente
testo Fabio Gavelli
Nessun potere paranormale o illusione per Francesco Tesei. Il forlivese, tra i maggiori esperti di mentalismo, strega il pubblico con il controllo e le suggestioni del pensiero.
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Ha “ipnotizzato” Dario Argento, letto nel pensiero di Alessandro Cecchi Paone, lasciato a bocca aperta il pubblico dei trenta Paesi in cui ha fatto spettacoli. Secondo Wikipedia, è uno dei maggiori esperti mondiali di mentalismo, l’arte di padroneggiare la manipolazione del pensiero e del comportamento, ora nota anche grazie
alla serie tv “The Mentalist”. Francesco Tesei, 38 anni, forlivese, si definisce un giocoliere della mente. In un mondo di pretesi fenomeni, sgombra subito il campo dal possibile equivoco: “Non sono dotato di poteri paranormali, impiego tecniche di comunicazione, piccoli escamotage che fanno parte del linguaggio teatrale e pratico
Alla ricerca dell’eccellenza
una sorta di illusionismo psicologico - dice. Con i miei spettacoli amo meravigliare, ma lo scopo fondamentale è divertire il pubblico e farlo riflettere.” Il risultato è una continua sorpresa, di cui si può avere un saggio dal suo dvd “Mind Juggling” o dai video contenuti nel suo sito (www.francescotesei.com). I numeri con personaggi famosi li ha eseguiti per i programmi televisivi “Masters of magic” e “Mistero”, andati in onda su Sky e Italia 1, ma il rapporto più stimolante lo instaura col pubblico che lo applaude in teatri e convention. Per andare alla scoperta dei suoi segreti, occorre fare un balzo all’indietro nel tempo, quando a 7 anni gli fu regalata la Scatola di Silvan o quando, a scuola, lasciava già di stucco i suoi compagni con i giochi di carte. Il suo è un talento coltivato precocemente.
“Il mentalismo è stato il mio primo amore, che ho abbandonato quando inventai spettacoli di illusionismo, che ho portato in giro per il mondo. Si trattava di show esatti come orologi svizzeri, senza parole, privi di interazioni col pubblico, proprio l’opposto di ciò che faccio ora. In questi anni il mentalismo si è sbarazzato di quell’aura di
Il “potere” del mentalismo viaggio nel paranormale che aveva in passato e raccoglie molto interesse. Tanti formatori aziendali si avvicinano a queste tecniche.” Un Master in programmazione neuro-linguistica (Pnl), il diploma in ipnosi eriksoniana e soprattutto parecchio studio: così si è formato Tesei, che ha aperto nuovi scenari al punto che un esperto del calibro di Massimo Polidoro sostiene che sia “un artista come pochi in Italia.” Uno spettacolo come il suo non si può raccontare. Un esempio? Con due gemelli è riuscito a fare “scambiare” identità, tanto che al termine della prova, l’uno ha risposto col nome dell’altro. “Cerco di rimettere in contatto
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In questa pagina e nella foto di apertura Francesco Tesei negli abiti di scena del suo spettacolo “Mind Juggler”, che ha già messo in scena in numerose città italiane e che presenta al Piccolo di Forlì il 6 di novembre.
A Forlì in novembre Si chiama “Mind Juggler”, cioè giocoliere della mente, lo spettacolo che Francesco Tesei ha già messo in scena a Milano, Torino, Roma, Bergamo, Livorno e in altre città e che porterà a Forlì sabato 6 novembre. Due ore di “acrobazie” con la mente degli spettatori, a volte indovinandone i pensieri, a volte condizionandoli. Niente scenografie accattivanti, solo il protagonista armato di quadernone e pennarello: così si presenterà Tesei al Piccolo. Biglietto 20 euro (ridotto a 15 per tutti quanti prenoteranno tramite il sito); sconto alla cassa per gli universitari (12 euro). I biglietti si ritirano prima dello spettacolo.
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SHARON STONE
la persona col mistero che ha dentro, l’idea è di dirgli
‘guarda cosa potresti fare’. Per fare ciò, sono necessarie suggestioni e, soprattutto, il gioco, che è uno strumento molto utile per far cadere le barriere.” L’effetto finale è che la persona che sale sul palcoscenico per partecipare al gioco, ha l’impressione che Tesei legga nel suo pensiero. Ed ecco apparire l’altro obiettivo di questi spettacoli: “Mi piace suscitare domande su quanto le persone siano influenzabili e su cosa sia la realtà - spiega. E se siamo condizionabili così facilmente, chissà quante volte ci accade nella vita.” Nel programma tv “Mistero”, Alessandro Cecchi Paone, dichiaratamente scettico al cospetto di tali performance, è stato indotto a scegliere fra due libri quello voluto da Tesei, semplicemente frapponendo fra i volumi un bicchiere di latte. “Sapevo della repulsione di Cecchi Paone per il latte e mi è andata bene.” Era solo l’avvio della prova, ma è per far capire come nei suoi show il rischio di sbagliare è sempre presente, al contrario delle grandi illusioni, perfetti meccanismi dove tutto è congegnato per funzionare senza sorprese. “Ho imparato a governare l’idea del fallimento, in altre parole non ho più paura di sbagliare - continua Tesei. In questo modo, spingo il limite sempre più in là.” Sembra magia, in realtà è solo il potere del mente. IN
C a s t r o c a r o Te r m e
viale Marconi, 7 • 0543.767305
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“LE MUSE” l’atmosfera di casa che ivana, tiziana e francesca sanno interpretrare come espressione significativa della quotidianità, sempre attente alle forme e alla funzione.
L’idea iniziale L’idea di aprire un ambiente come questo Ivana la coltivava da tempo e inizialmente sognava di concretizzarla nella casa colonica delle vacanze, acquistata a Villa Rovere e amorevolmente recuperata vent’anni fa. Questa casa le ha consentito un ritorno alle origini (la mamma è forlivese) favorendo la frequentazione con la cugina Tiziana che con entusiasmo ha aderito alla proposta di collaborare, suggerendo e trovando la location ideale per una maggiore visibilità. Il negozio Le Muse si trova in palazzo Albicini di Via Solferino, di fronte al Duomo di Forlì. Con un rispettoso e attento recupero si è potuto approntare a tempo di record ciò che si desiderava, mettendo a frutto la collaudata collaborazione tecnico-artistica di Ivana e Sandro (il marito), agevolati dalla squisita sensibilità dei proprietari dell’immobile. Chi sono le Muse Nata e vissuta a Brescia, ex insegnate con la passione per l’arredo, Ivana Battaini ha collaborato per decenni con il marito progettista e costruttore e ora, matura per la realizzazione del suo sogno, ha trovato immediato ri-
Le tre proprietarie de “Le Parliamo delle Muse: che cosa ci si scontro in Tiziana Tassani, romagnola doc Muse” all’interno dell’elegandeve aspettare? imprenditrice ed esperta di ristorazione e te showroom forlivese. Le nostre competenze spaziano dalla concomunicazione. Cugine e amiche da semsulenza per soluzioni d’arredo d’interni ed pre, dai passati diversi, hanno deciso di esterni, alla fornitura di pezzi d’arredo moderni e non e cimentarsi anche come compagne di avventura per la all’oggettistica. creazione di luoghi d’atmosfera, capaci di comunicare la Lontano dalle soluzioni minimaliste o dalle case di decalda sensazione dell’abitare. sign, impeccabili ma poco vissute, il nostro gusto prediLe visite alla fiera di Parigi “Maison & Object” e di Malige soluzioni calde e belle da vivere. drid, due mesi dopo, hanno permesso di verificare i gusti Francesca ed io recuperiamo anche vecchi mobili ed e consolidare le idee a entrambe, con immediato piano oggetti d’arredo a cui i clienti sono affezionati per riprooperativo che ha coinvolto anche Francesca Donati che, porli con nuove funzioni. Ci piace la ricerca, visitare merdalla madre Ivana, ha ereditato l’attenzione e la sensicatini d’Europa, scovare oggetti insoliti o provenienti da bilità al bello, poi tradottasi in esperienza lavorativa nel attività industriali che tolti dal contesto solito prendono campo del restauro di tele e affreschi. qui una nuova visibilità e sapore. Molte idee originali Anche per Francesca il bilancio è positivo: “Vengo dal anche per piccoli pensieri per l’imminente Natale. mondo del restauro, mi trovo bene nella nuova realtà, dove posso utilizzare le mie conoscenze e dove il filo conduttore c’è: ridare nuova vita a oggetti antichi o anLe Muse che solo vecchi, riuscendo a dare continuità alla mia Via Solferino, 13 - Forlì, FC Tel: 0543 26191 precedente esperienza professionale”.
Interpretare | I forlivesi e l’iPad
Tavoletta
Magica
testo Valeria Del Sordo - foto Giorgio Sabatini
è sul mercato italiano solo da pochi mesi, ma le proiezioni di mercato indicano un nuovo, straordinario successo. Parliamo dell’iPad, che anche a Forlì ha già i suoi fedelissimi: ne abbiamo incontrati sette.
È stato lanciato sul mercato italiano lo scorso 28 maggio e, che si tratti di rivoluzione silenziosa o normale evoluzione, l’iPad sembra destinato a cambiare, se non il nostro modo di pensare, il tempo che impiegheremo a farlo. Sette “pionieri” forlivesi della “tavoletta magica” ci dicono la loro sull’oggetto elettronico più venduto dai tempi del dvd (3 milioni nei primi 80 giorni). Gianluca Gatta, responsabile editoriale di Foschi Editore, era da anni in attesa di un tablet: “Credo che rivoluzioneranno il sistema perché ci sono tantissime applicazioni e per la prima volta Apple ha segnato il passo anche per quanto riguarda il prezzo. Una app da non farsi scappare? Toodledo: è gratis e molto utile per suddividere gli impegni in cartelle, cancellarli o spostarli senza doverli ricopiare in agenda.” Chi è sicuro che l’iPad rivoluzionerà l’intero modo di lavorare è Domenico Pirazzoli, responsabile comunicazione e immagine del Gruppo Ferretti, che parla di “og-
getto del miracolo”. “L’azienda ne
ha dato uno in dotazione ai primi livelli del commerciale e alla divisione comunicazione: a mio avviso una scelta vincente. Nel lavoro ho già ‘gustato’ i pregi dell’iPad: l’immediatezza permette di gestirlo ovunque mi trovi; il bello è non avere limiti. Il potenziale enorme che offre è proprio l’apertura mentale.” Uno che con gli iPad ci lavora a stretto contatto è Roberto Zammarchi, socio di Kronos, punto vendita Apple a Forlì. Gli abbiamo chiesto quali sono le caratteristiche vincenti. “Penso che sia ‘l’anello mancante’ tra portatile Mac e iPhone, perché il suo valore aggiunto è la combinazione tra comodità e funzionalità. Per tutto
ciò che riguarda la comunicazione moderna - continua - potrebbe diventare indispensabile. Inoltre penso che il digitale allargherà di fatto la fruibilità delle notizie, avvicinando all’informazione anche quanti non sono abituati a comprare il giornale tutte le mattine, soprattutto i giovani.”
Un vero precursore è Max Starni, avvocato penalista, che ha comprato il primo iPad in versione WiFi e l’ha già sostituito con uno con connessione 3G. Questi i motivi della
sua scelta: “Sono un aficionado della Apple da quando, a 7 anni, provai il primo Mac, che si chiamava Apple IIE. Non potevo lasciarmi sfuggire l’ultima novità; purtroppo sono rimasto deluso dalla connessione WiFi, scomoda vivendo in una città in cui non ci sono molte reti pubbliche. Una nota positiva invece è iTunes, importante plus rispetto ai futuri competitors: il negozio virtuale fa la differenza, perché ci sono applicazioni per ogni evenienza. Io, appassionato di Kenya e ‘ammalato’ d’Africa, con Press Reader posso leggere ogni mattina il Daily Nation keniota: una rivoluzione.” A ciascuno il suo iPad: sono talmente tanti i possibili usi, che l’oggetto sembra plasmarsi nelle mani del proprietario. Per Alan Venzi, fotografo pubblicitario, è un portfolio: “Per il mio lavoro è stato determinante, perché mi è
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A fianco dall’alto, Roberta Brunazzi e Roberto Zammarchi. Sotto, Alan Venzi. In apertura, dall’alto a sinistra in senso orario, Italo Carfagnini, Max Starni, Gianluca Gatta e Domenico Pirazzoli.
capitato più di una volta di spiegare a un potenziale cliente le mie idee per i servizi, ma non bastavano mille parole. Ora mostro i miei lavori, costantemente aggiornati, senza dovermi portare dietro i book cartacei. Oltre a questo c’è un se-
condo aspetto per cui lo consiglio: la consultazione di manuali e documenti si è fatta incredibilmente più semplice e rapida.” Infine, c’è chi l’iPad l’ha ricevuto in dono: è il caso della giornalista Roberta Brunazzi e di Italo Carfagnini, fondatore e presidente di Softer Spa. Per entrambi una gradita sorpresa, dai significati però molto diversi. Per la freelance arriva da marito e figlio, che l’hanno già monopolizzato: “Me l’hanno regalato per il mio compleanno, in anticipo di mesi e inizio a sospettare che fosse proprio perché erano loro a volerlo. Col risultato che l’iPad è già pieno di giochi e applicazioni, e io finora l’ho usato
I “cugini” dell’iPad Se è vero che “chi primo arriva meglio alloggia”, non si pensi al mondo dei tablet come a un monopolio di Apple: tra i maggiori concorrenti della casa di Cupertino cinque colossi della tecnologia hanno nuovi tablet in uscita, tutti dotati di porta USB: in arrivo tra autunno e nuovo anno, RIM Blackberry Playbook, con schermo da 7 pollici e peso di circa 400 grammi, HP Slate da 8,9 pollici, Dell Streak, per ora in uscita in versione 5 pollici e con memoria da 2GB, Samsung Galaxy, 7 pollici per 380 grammi, e Asus Eee Pad, nelle due versioni da 10 e 12 pollici.
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pochissimo. Lavorando nell’informazione comunque ne ho già apprezzato le potenzialità.” E chi, meglio di lei, potrebbe dirci la sua sul futuro della carta stampata? “In un certo senso lo vedo a repentaglio, anche se la carta non è tutta uguale. Non credo che i libri cadranno in disuso, perché hanno un fascino intrinseco, ma i giornali mi sembrano più a rischio; il formato digitale
offre contenuti aggiuntivi ed è più funzionale.” L’imprenditore forlivese, invece, è un “nuovo adepto” di Apple: “Non
ho mai usato un computer in vita mia, sono della vecchia scuola. Mi hanno regalato l’iPad a fine luglio e oggi mi stupisco di quello che riesco a fare e di quanto è intuitivo. Sto ancora attraversando una ‘fase di transizione’ dalla carta al digitale, quindi stampo ancora le cose più importanti. Ma posso decisamente affermare che l’iPad è ‘a prova di stupido!’.” IN
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L’OFFICINA DEL FUTURO La Carrozzeria Neri di ViLLafraNCa raCCoNtata da MassiMo, figLio deL foNdatore osteLio. UN ambieNte famiLiare dove iN diaLetto Ci si CapisCe aNCora aL voLo. ma qUeLLa Che potrebbe sembrare La CLassiCa piCCoLa impresa famiLiare, è iNveCe UN’offiCiNa atipiCa, radiCata NeL territorio eppUre CostaNtemeNte proiettata verso iL fUtUro.
Le origini. Il padre di Massimo si mise in proprio nel 1969. E l’eredità di Ostelio è palese: l’officina non rinuncia alla professionalità e alla serietà anche oggi che, come mi spiega Massimo, molte cose sono cambiate: “Una volta i clienti cercavano soprattutto un lavoro ben fatto, mentre oggi si pretende velocità e risparmio. Queste tre cose difficilmente si conciliano e noi abbiamo scelto di mantenere alto il livello qualitativo”. A Forlì la Carrozzeria Neri, che non si trova in una zona di passaggio, è infatti conosciuta per il lavoro eccellente: “negli anni abbiamo conquistato la fiducia della nostra clientela e per questo crediamo che non ci sia pubblicità migliore del passaparola”. Massimo, diplomato in ragioneria, non avrebbe potuto desiderare un lavoro migliore: “Sono cresciuto qui, e proseguire il lavoro di mio padre per me è stato più che naturale. Un giorno spero che i miei ragazzi, tutti giovanissimi (stranamente per questo mestiere) prendano in mano la carrozzeria, proprio come fece Giorgio, primo dipendente di mio padre nel 1971, all’età di 16 anni, e attualmente uno dei miei soci.
Le riparazioni. Dalle piccole fino a quelle di danni strutturali, garantite anche grazie all’ausilio di un sistema di misurazione computerizzata della scocca, che controlla e certifica che tutti i parametri, durante e al ter-
La famiglia Neri, i soci e i colmine del lavoro, rientrino in quelli stabiliti è altrettanto importante”. Proprio la cura laboratori compongono l’affiadalla casa produttrice. Non a caso aziende del cliente è quindi il quarto aspetto tato team di lavoro. importanti come la Concessionaria BMW distintivo: un rapporto personale e non Lanzoni Giordano e il Centro Porsche BM distaccato. “Cerchiamo di soddisfare al Autosport si servono delle loro prestazioni. Un altro punmassimo il cliente” offrendogli servizi come il soccorso to di forza è la verniciatura interna alla carrozzeria, stradale, in collaborazione con RCB di Forlì, le auto socentro nevralgico di un lavoro meticoloso, da cui le auto stitutive gratuite e il disbrigo delle pratiche assicurative. escono come nuove. Poi il “tirabolli”: un’antica “arte” in cui pazienti artigiani, con grande maestria, sistemaL’attenzione per l’ambiente. La ristrutturazione no i danni della grandine con l’uso di leve. Guardando dello stabile, effettuata durante quest’anno, ha compreall’opera Ostelio Neri, sessantacinquenne pensionato so lo smaltimento dell’eternit e l’istallazione di un atipico, si intuisce come una simile manualità si acquinuovo impianto elettrico completamente a norma e sisca solo in moltissimi anni. “Lui è il vero artigiano, io di un impianto fotovoltaico, eseguiti dalla ditta E.R. non ho le stesse capacità. Ma oggi la cura del cliente Lux di Forlì. Anche i rifiuti vengono differenziati: diverse ditte si occupano dello smaltimento di vernici, materiali tossici, ferrosi, plastici e vetrosi. Infine le vernici all’acqua hanno sostituito quelle a solventi dal 2000, una scelta pioneristica (furono i primi a Forlì, dal momento che la legge lo rese obbligatorio solo nel 2004) e consapevole, perché evita danni all’ambiente e ai lavoratori. “In parte è il fatto di essere in campagna che ci porta ad avere un occhio di riguardo per l’ambiente, adoperandoci anche più del necessario”.
Carrozzeria Neri s.N.C. Via Lughese, 116, 47122 Forlì (FC) tel: 0543 756252
Abitare | Appartamento a Fratta
L’agio della
Modernità
testo Annalisa Balzoni - foto Giorgio Sabatini
Linee semplici ed essenziali, in nome di un’eleganza contemporanea, per questa residenza a Fratta Terme.
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Tante piccole frazioni circondano Forlì: in questa occasione, ci siamo diretti a Fratta Terme, dove ci sono state aperte le porte di un appartamento che fa parte di una villetta, sulla zona lievemente in collina del paese. Il nuovo restyling ha trovato realizzazione proprio quest’anno, grazie all’intervento progettuale dello Studio Salvetti di Forlì (geometra Aldo Salvetti e architetto Chiara Salvetti), che ha studiato
una diversa distribuzione degli spazi interni, dando una piacevole armonia tra le zone giorno e notte, ma soprattutto garantendo a ogni vano la propria indipendenza, creando allo stesso tempo un’osmosi, soprattutto evidente nella zona giorno, tra l’ambiente soggiorno e la zona cucina attraverso il posizionamento di una grande porta a scomparsa, che permette alla luce naturale di entrare sia dal lato frontale sia da quello retrostante.
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La luce naturale si riflette sulle pareti del soggiorno e su quella della cucina, regalando al visitatore la sensazione di un grande ambiente unico dove, allo stesso tempo, viene garantita anche la privacy. La tonalità di colore utilizzato nelle pareti è il bianco, ma quest’ultimo viene spezzato dall’utilizzo di due tonalità di verde, una più calda per la zona relax e una più vivace per la zona cucina, intensificano il verde naturale delle piante del giardino, che balza all’occhio attraverso le vetrate. Uno stile moderno caratterizza l’ambiente giorno, un arredo lineare e pulito rende accogliente ed elegante la zona relax: scelte fatte dalla proprietà, insieme a Quadrelli Arredo di Forlì. Si veda, ad esempio, il mobile giorno di Presotto Italia, dal design semplice e funzionale, e il divano in tessuto di D3 Italia modello Karisma. Dall’ambiente soggiorno si entra in cucina attraverso una grande porta a scrigno. Al centro spicca un tavolo color bianco stile retrò rivisitato in chiave moderna: si tratta del modello Romeo di tavolo Eurosedia Design, dalla struttura in legno con piano in cristallo attorniato da quattro sedie di Zamagna sedia modello Future, con seduta e schienale rivestite in
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di grandi dimensioni (cm 60x60) fornita dalla ditta forlivese Salaroli. Sempre dalla stessa azienda provengono gli arredi per la zona bagno, ove spiccano le linee di Villeroy&Boch e quelle delle rubinetterie, della Newform e della Zazzeri. La parte più intima della casa è rappresentata dalla zona notte e dalla camera da letto padronale, dove incorniciato da una parete color lilla è stato posizionato un bel letto Pianca, modello VintageK, e il mobile, mentre l’armadio
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in laccato bianco ad ante scorrevoli è di Presotto Italia: il tutto fornito sempre da Quadrelli Arredo. Eleganti e lineari, oltre che sobri, risultano i punti luce forniti da Elfi. L’eleganza si nota anche nella scelta delle placche luce color alluminio, che si armonizzano con le maniglie delle porte in wenge e delle finestre, fornite dall’azienda forlivese Giemme. IN
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pasticceria
fuzzi
DAL 1980, IL “CUORE DOLCE” DI FORLI’ unA PRODuZIOnE ARTIGIAnALE DI QuALITA’ In unA VASTA GAMMA DI PROPOSTE, DOLCI E SALATE, DA SCOPRIRE DALLE PRIME ORE DEL GIORnO FInO A PRIMA DI CEnA. un APPunTAMEnTO SQuISITO VI ASPETTA, In CORSO DIAZ.
Si scrive marzapane si legge Fuzzi, azienda simbolo della tradizione dolciaria forlivese. Ubicata in corso Diaz, cuore pulsante della città, nasce nell’ormai lontano 1980 come pasticceria-gelateria, e solo in un secondo momento si specializza nell’allestimento di buffet per qualsiasi lieto evento da celebrare, attività che rappresenta oggi la punta di diamante del locale. Titolari del locale sin dagli anni dell’esordio Anna e Floriano, da sempre al timone del laboratorio artigianale. E proprio la produzione artigianale rappresenta il punto di forza del bar pasticceria Fuzzi. Peculiarita’ del processo di lavorazione è la scrupolosa scelta della ma-
teria prima, ingredienti sempre freschi e
Titolari sin dall’apertura sono
con rinnovata energia il lavoro, spezzare
genuini.
Anna e Floriano, coadiuvati dal
la fame a metà mattina, o ancora gustare
Davvero vasta la gamma delle propo-
figlio Alessandro e dallo staff.
ste dolci e salate. Pasticcini, biscotti, il
un apertitivo in attesa della cena. L’ambiente ideale per scambiare due chiac-
rinomato e inimitabile marzapane e i gettonati bu-
chiere in un’atmosfera rilassata e familiare.
dini di ricotta. è inoltre possibile commissionare torte
Da 10 anni Anna e Floriano sono affiancati dal figlio
personalizzate. Ampia anche la scelta di brioches salate,
Alessandro, il cui impegno, assieme all’affiatato
tramezzini e spuntini farciti. Ghiottonerie prod otte rigo-
staff, è costantemente volto a migliorare il rapporto con
rosamente a mano, realizzate in maniera da esaltare i
la clientela e a mantenere elevato lo standard qualitati-
sapori e soddisfare le aspettative della clientela.
vo della produzione, consolidando una tradizione orien-
E per gli affezionati clienti, ormai più un gruppo di amici
tata alla professionalità e alla cortesia.
che semplici avventori, il bar pasticceria non è non solo un punto di riferimento per l’eccellenza della produzione e l’alta professionalità del servizio ma anche un luogo d’incontro, un irrinunciabile appuntamento quotidiano. Un modo dolce per iniziare bene la giornata e affrontare
Pasticceria Fuzzi Corso A. Diaz, 101 -Forlì Tel. 0543.32072
A vele spiegate verso l’
Olimpiade
testo Francesca Miccoli
La passione per la vela per Cristina Celli e Silvia Morini è nata in modo diverso, ma ha portato le loro strade ad incrociarsi. Da quel momento il loro futuro sportivo lo scrivono a quattro mani.
Un sogno a cinque cerchi. A sospirare il traguardo gli occhi limpidi di due ragazze appena maggiorenni, unite da un’amicizia nata sul campo di regata. Cristina Celli e Silvia Morini rappresentano presente e futuro della vela italiana. Ultima conferma il terzo posto agguantato nella classe 420 ai recenti mondiali di Haifa.
Un bronzo conquistato al termine di una rimonta avvincente. Un successo che viene da lontano. La loro storia s’intreccia già negli anni verdi. A fungere da collante, la passione verso uno sport sugge-
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stivo, poco esplorato dai media ma affrancato da tensioni e interessi economici, lontano dalla brama di vittoria a qualsiasi costo. Doping compreso. E pensare che per “Cri” e “Silvi” l’esordio non era stato all’insegna dell’entusiasmo. “Avevo sei anni quando mi sono avvicinata alla vela - dichiara Cristina -, non sapevo leggere né scrivere.” I primi tempi la scintilla non scocca, poi il colpo di fulmine. “È stato mio padre a trasmettermi passione e spirito agonistico.” Buon sangue non
mente e a volte gli allievi superano i maestri. Due massime quanto
mai azzeccate nel caso della ragazza forlivese. Silvia, invece, vive la prima volta in età poco più matura, contrariamente all’amica l’interesse per la vela si palesa in maniera graduale. “All’inizio non mi piaceva regatare - racconta la giovane ravennate. Non mi sentivo dotata ma il mio
lenamenti settimanali, anche d’inverno, con condizioni meteorologiche probanti. E persino quando la stagione agonistica è lontana, le motivazioni restano all’apice. Cristina si tiene in forma giocando a calcio nell’Olimpia, fluttuando tra attacco e centrocampo, il tempo libero è dedicato al suo ragazzo.
Ph. Massimo Fiorentini
Vincere | Cristina Celli e Silvia Morini
Ultimo risultato, il bronzo mondiale istruttore la pensava diversamente. Era convinto che avessi equilibrio e mi esortó a proseguire.” Dopo anni in chiaroscuro, l’incontro con Cristina. Un appuntamento consacrato a cambiare i rispettivi destini, sportivi e umani. Dalle prime esperienze sui “barchini” monoposto, si passa, in coppia, alla categoria 420. Si comincia a fare sul serio. Il resto è storia recente. I risultati sono figli di un impegno gravoso e costante. Le prove tattiche per cavalcare la forza propulsiva del vento, ora complice amico ora avversario nella sua indolente assenza. Poi la preparazione fisica. Tre al-
Impegni che non pregiudicano il rapporto con Silvia. Anzi. “Ci sentiamo spesso, qualche volta andiamo in discoteca”, spiega Silvia. Senza trascurare gli studi: Cristina frequenta l’ultimo anno al Classico, Silvia la quinta Liceo Scientifico. Il futuro accademico porterà l’una nelle aule dei tribunali, l’altra nelle corsie dei nosocomi. Ma c’è ancora tempo, ci sono sfide da affrontare, gare da vincere. Nella classe optimist e match race. L’obiettivo è l’Olimpiade. Londra 2012 o Brasile 2016 poco importa. L’età è dalla loro parte. A diciotto anni è doveroso sognare. IN
Silvia Morini e Cristina Celli al Circolo Velico Ravennate, per cui gareggiano. A sinistra, ai Mondiali di Riva del Garda del 2009.
Il loro palmares Cristina Celli e Silvia Morini, in forza al Circolo Velico Ravennate, vantano un palmares di tutto rispetto. Nel 2008 entrano a far parte della nazionale gareggiando tra le derive della classe 420. I primi risultati un anno più tardi, con il 15° posto ai Campionati Mondiali di Riva del Garda, la piazza d’onore agli Europei Juniores Femminili sul lago Balatonfure (Ungheria) e il 1° ai Campionati Italiani Assoluti nelle acque di Como. Ma è il 2010 a consacrare l’equipaggio: tricolore juniores nel Campionato Team Race ad Acquafresca (Lago di Garda), 1° posto assoluto tra le equipe femminili e 3° generale nella classifica di Intervela. Quindi il bronzo ai mondiali israeliani. L’avventura è appena cominciata.
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Ricordare | Agosto Franco
Vita
Straordinaria testo Gabriele Zelli
Visse come un eroe della democrazia, opponendosi a ogni privazione della libertà e pagando tali scelte sulla propria pelle, dando tutto per la sua città. Era Agosto Franco, primo Sindaco di Forlì, scomparso 25 anni fa.
Il 18 dicembre prossimo ricorre il 25° anniversario della morte di Agosto Franco, primo Sindaco dopo la Liberazione, amato e ricordato dai forlivesi che hanno vissuto il periodo della guerra e gli anni della ricostruzione. Uomo dall’aspetto mite, nascondeva un carattere forte, formato dalle difficoltà che la vita gli avevano imposto, a cominciare dal 4 agosto 1896 quando, da famiglia sconosciuta, fu affidato a poche ore dalla nascita all’Ospizio degli Esposti di Cesena, con indosso un cedolino col nome, Agosto, a indicare che era nato in quel mese, e un cognome, Franco, forse il nome del padre che non conoscerà mai. Entrò giovanissimo nella ditta Benini di Forlì come apprendista meccanico e, nel 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, a 19 anni fu chiamato sotto le armi. Sul finire del ’19 fu congedato e maturò la decisione
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ne segretario per nove anni fino al
ostinato silenzio e con uno sciopero della fame. Non parlò mai. Il 4 gennaio ’33 fu condannato a cinque anni di confino a Ponza, dove partecipò a un’azione di protesta e per questo passò oltre un anno in carcere. Uscito nella primavera del ’39, rientrò a Forlì e, nonostante la stretta sorveglianza, riprese contatto con l’organizzazione clandestina, prodigandosi durante la guerra nel tentativo di ricostruire la struttura del partito. Dopo l’8 settembre ’43, all’avvento della Repubblica di Salò, fu nuovamente arrestato due volte e sfuggì a un terzo arresto, finché non passò alla più stretta clandestinità per continuare la lotta. Ritornò a Forlì
momento dell’arresto, il 15 ottobre
con le forze partigiane e alleate il 9
1932, con l’accusa di essere il mas-
novembre 1944, giorno della Libe-
simo dirigente di un partito clandestino. Picchiato e torturato per tre giorni perché rivelasse i nomi dei suoi compagni, rispose con un
razione della città e all’unanimità
di partecipare, nelle fila del Partito Socialista, alle lotte politiche e civili del primo dopoguerra italiano e forlivese. Nel 1921, al Congresso di Livorno, aderì con la maggior parte dei socialisti forlivesi al Partito Comunista. Si sposò nel ’22 con
Giovanna Callegati (Giannina), operaia come lui, con la quale condividerà oltre sessant’anni di vita. Presso la Benini continuò a svolgere la professione di aggiustatore meccanico e funzioni di rappresentanza operaia fino al Fascismo. Nel ’23, quando la polizia di Mussolini costrinse all’illegalità il gruppo dirigente della federazione forlivese del Partito Comunista, ne diven-
fu nominato, da parte del Comitato di Liberazione Nazionale, primo Sindaco della città liberata. Dal 14
novembre al 14 dicembre resse l’incarico di Commissario Prefettizio per volontà del Governatore Militare Alleato, poi, dal 15 dicembre fu nominato formalmente Sindaco, da tutte le forze antifasciste: comunisti, socialisti, cattolici, repubblicani, azionisti. Si insediò con i 12 nuovi assessori, in uffici di fortuna a Palazzo Albertini, mentre le granate tedesche continuavano a cadere, con la linea del fronte al di là del Montone. La città viveva uno di momenti più drammatici: la vita cittadina sconvolta, centinaia di case distrutte o danneggiate, prima dai bombardamenti del ’44 poi dal passaggio del fronte; i forlivesi costretti a vivere ancora in rifugi antiaerei e in cantine. Quell’anno Forlì aveva subito oltre mille allarmi aerei, circa 170 tra
Un Sindaco tra la gente bombardamenti e spezzonamenti aerei e d’artiglieria, e 57 mitragliamenti che avevano provocato centinaia di vittime e feriti. Il problema di sfamare circa 75.000 forlivesi era senza dubbio tra i più seri e preoccupanti e gravò, per diversi mesi, solo sulle spalle degli amministratori comunali aiutati, per quel che era possibile, dal Comando Alleato. Franco Agosto, conosciuto col soprannome di “Cecchino”, a ogni ora del giorno compariva in circoli e parrocchie, nei luoghi di lavoro per rendersi conto di persona dei problemi e delle necessità della gente, per conoscere e ascoltare.
Intanto, col trascorrere dei mesi la vita civile prendeva forma. Il 31 marzo 1946, 16 mesi dopo la Liberazione della città, si tennero le prime elezioni amministrative a suffragio universale. Si recò alle urne il 95% degli elettori. Riconfermato sindaco dal Consiglio Comunale un mese dopo, il 30 aprile, mantenne la carica fino al 1951. Restò successivamente in Consiglio Comunale per altri 9 anni, mentre ricoprì la carica di assessore provinciale dal 1956 al ’60. Per quasi 20 anni fu presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Forlì. Morì il 18 dicembre 1985, a 90 anni d’età, circondato dal cordoglio della città che poté rendergli omaggio per l’ultima volta nella camera ardente nel Salone Comunale. Gli è stato intitolato il Parco urbano. IN
FORLÌ via Copernico, 4/A - tel. 0543.751714 - rada@rada.it Orari: da lunedì a sabato: 9,30 - 12,30 / 15,30 - 19,30
Ricercare | RInnova Romagna
Innovazione in
Rete
testo Andrea Biondi - foto Giorgio Sabatini
Sotto, dall’alto, la turbina eolica esposta al museo di San Domenico, Piergiuseppe Dolcini, Enrico Sangiorgi e Mario Farnetti.
La ricerca crea conoscenza. E i risultati, applicati a processi, prodotti e servizi generano innovazione. In questo ambito si muove RInnova Romagna Innovazione Srl, nata nel giugno 2008 e operativa da gennaio 2009, costituita dalle due fondazioni delle casse dei risparmi di Forlì e Cesena, Alma Mater Studiorum di Bologna e Camera di Commercio di Forlì-Cesena. La sede è a Forlì, nell’ex Monte di Pietà. RInnova è attiva negli ambiti delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e delle Tecnologie Elettro-Meccaniche, forte della collaborazione con l’ateneo bolognese, in particolare le facoltà scientifiche-tecnologiche di Forlì e Cesena. Presidente è Piergiuseppe Dolcini, Ad Enrico Sangiorgi e Dg Mario Farnetti. “La nostra missione - spiega Sangiorgi, anche preside della Seconda Facoltà di Ingegneria - è sostenere e promuovere il valore e la competitività delle imprese e dell’amministrazione pubblica sul territorio. Nostri punti di forza
sono l’approccio multidisciplinare a progettazione e sviluppo di soluzioni innovative, focalizzate sulle esigenze dell’impresa cliente”. Se l’impresa individua un problema, RInnova risponde proponendo un’idea e la sua fattibilità, accompagnandola fino alla realiz-
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zazione del prototipo. “E se l’idea nasce dal cliente - prosegue Sangiorgi - la realizziamo con le migliori tecnologie. Abbiamo siglato anche un accordo quadro con CEFRIEL, centro di eccellenza nell’ICT,
che ci permette di coprire aree tematiche davvero ampie”. Tra i progetti di spicco, un’innovativa turbina eolica realizzata da Windesing in collaborazione con
vari partners, esposta al pubblico fino a giugno scorso in una sala del San Domenico. “La turbina - spiega Mario Farnetti - è un generatore eolico ad asse verticale. La sua peculiarità è adattarsi alle diverse condizioni ambientali, sfruttando un ampio intervallo di vento”. Oltre allo studio del vento, RInnova ha realizzato anche un progetto per l’Agenzia per la Mobilità che ha visto l’installazione nei depositi di Forlì e Cesena di impianti per la generazione di energia solare, che alimentano gli autobus elettrici. Per la sede forlivese di Formula Servizi ha lavorato sul sole per produrre aria fresca con il progetto Solar Cooling, interventi che permettono di avere massimo fresco nell’edificio quando all’esterno si ha il massimo del calore. A portare la firma di RInnova è anche il Water Grid Monitoring per Hera, un’innovativa strumentazione per rilevare perdite sulla rete idrica. IN
Migrare | Massimo Onofri
Trasferte di
Successo
testo Francesca Miccoli
gramma Erasmus. Rimane profon-
Un’espressione serena, che cela uno speciale propulsore: la famiglia. Massimo Onofri, ingegnere forlivese di 38 anni, da 6 residente in Cina, evoca continuamente i suoi affetti, recitando nomi come un mantra. Sono la sua forza, la magia che ogni mattina gli accende lo sguardo, il rifugio dell’anima. Figlio di due operai dell’ex Zanussi oggi Electrolux, impara ben presto le difficoltà legate all’incertezza del lavoro. Con qualche sacrificio consegue la maturità e si iscrive a Ingegneria all’Alma Mater. Il periodo universitario è prodigo di nuove esperienze e gioioso testimone di nuove amicizie destinate ad accompagnare l’esistenza, sia pure a distanza. Poi all’improvviso, soffocato dall’idea di un futuro privo di sbocchi professionali, Onofri si trasferisce a Leuven, in Belgio, grazie a una borsa di studio del pro-
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damente sorpreso dall’efficienza e dalla qualità dei servizi dell’universo accademico, dall’economicità del vivere nel mondo fiammingo. Al rientro prende atto che l’Italia comincia a stargli stretta. Messosi nuovamente in discussione, vince una seconda borsa di studio per laureandi. Questa volta si va a Chicago ed è di nuovo stupore, legato a un pragmatismo sconosciuto in terra italica. “Negli Usa la ricerca è applicata a immediati bisogni del mercato. Il mio compito era stabilizzare l’allacciamento di gruppi di cogenerazione alla rete elettrica.” Terminata l’esperienza a stelle e a strisce, il rientro a Bologna per la consegna della pergamena. Ma il cuore è rimasto oltreoceano. E all’improvviso, l’imponderabile. “Nel 2004 un amico italiano di origini cinesi mi invita ad assistere al primo GP di Formula 1 in Cina. Non sono più tornato.” Oggi la casa di Massimo è in Oriente accanto alla moglie belga Sara, che non ci ha pensato un solo istante ad affrontare un mondo enigmatico e un idioma ostico per seguirlo. In Oriente Onofri divie-
ne prima vice responsabile dell’ufficio Regione Emilia-Romagna a Shanghai, quindi segue i progetti della cooperazione italo-cinese del Ministero dell’Ambiente in Cina.
“Iniziai a seguire progetti riguardanti energia e trasporti sostenibili all’interno dell’Università di Tongji a Shanghai per il programma di cooperazione ambientale impiegato dal governo cinese come Foreign Expert.” Nel frattempo la famiglia si allarga: in appena 36 mesi ecco Enrico, Marie Julie e Marie Christine. Dell’Italia Massimo non ha grande nostalgia. “Mi mancano gli affetti, i genitori in primis, poi colori e odori.
Non ricordo con piacere la poca apertura mentale, l’incapacità di assumersi responsabilità, di credere in se stessi e in coloro che ti stanno a fianco.” In merito all’avvenire il giovane forlivese ha idee chiarissime. Sarà il cuore a stabilire il prossimo approdo. “Il futuro non ha confini. Sono gli affetti a sostenere l’esistenza, il Paese dove risiedere e lavorare è solo un luogo fisico. Quello che conta è condividere la quotidianità con la propria famiglia. Gioie, fatiche, sguardi.” IN
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UN GIORNO DA FAVOLA CON SEMPLICEVENTO
Patrizia turroni ci racconta il suo sogno: regalare a ognuno il suo evento indimenticabile.
in cosa consiste l’attività di wedding planner? Va dall’organizzazione di singoli servizi, come il catering o la location, al “pacchetto
La boutique in cui Patrizia organizza e crea eventi e allestimenti per tutte le occasioni
completo”, cioè seguire lo sviluppo del matrimo-
ganizzato da un professionista, perché nessuno ha la stessa esperienza e lo stesso tempo da dedicargli. Io me ne rendo conto oggi paragonando il mio matrimonio a quelli dei miei clienti:
nio dall’inizio alla fine. Fondamentale è il primo incontro con i
al tempo non avevo idea degli infiniti dettagli da curare e non
futuri sposi: insieme troviamo un filo conduttore e impostiamo,
avrei comunque avuto il tempo per farlo. Per questo direi che
ad esempio, un matrimonio classico o stravagante, semplice o
l’attività di wedding planner ha un costo contenuto, soprattut-
in grande stile. Seguo sempre le linee guida che mi dà la cop-
to se si considera che spazia dalle partecipazioni alla selezione
pia: mi piace trovare le soluzioni che meglio si adattano al loro
delle bomboniere, dalla ricerca della location al rapporto coi
gusto e non avere niente di preconfezionato. Per questo ho
fornitori e soprattutto alla creazione della scenografia perfetta
scelto di puntare su un’attività di tipo “artigianale” e costruire
dell’evento.
per ogni cliente il matrimonio su mirura.
È più che altro un investimento: si risparmia enorme-
Quale preparazione serve per questo mestiere?
mente in tempo e stress, e ci si regala la possibilità di
Ho frequentato vari corsi per wedding planners, eppure sono
godere appieno del proprio giorno speciale.
convinta che per fare questo lavoro servano soprattutto tre qualità: una naturale predisposizione alla creatività, una visione a 360° dell’evento e la sensibilità per capire che tipo di persone hai davanti. Perché preferire il lavoro di una wedding planner al “fai-da-te”? Un matrimonio “fatto in casa” non sarà mai come quello or-
semplicevento
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Applaudire | Diego Fabbri 2010/2011
10 candeline per il
Teatro
Una stagione ricca di appuntamenti quella che inizia il 3 novembre per il Diego Fabbri, che festeggia i suoi primi 10 anni “in scena”.
La stagione teatrale 2010/2011 del Diego Fabbri, dal 3 novembre 2010 al 15 aprile 2011, presenta una serie di coincidenze solo in parte prevedibili. Il direttore artistico Franco Fabbri ha concluso la sua attività lavorativa il giugno scorso, non prima però di aver preparato questo nuovo calendario che segna la conclusione del primo decennio di attività. Il teatro celebra inoltre il trentennale della scomparsa (il 14 agosto scorso) e il centenario della nascita (2 luglio 1911) di Diego Fabbri, al quale è intitolato. La stagione si apre con un omaggio al grande drammaturgo forlivese, incentrato su uno spettacolo di nuova produzione destinato a entrare nel circuito nazionale, una delle sue opere più intense e applaudite: Processo a Gesù, affidato al noto attore forlivese, Massimo Foschi, per la regia di Maurizio Panici. A seguire Shakespeare e Le allegre comari di Windsor, interpretato da Leo Gullotta, quindi l’Edipo re di Sofocle, uno tra i più classici di tutti i tempi, affidato a Franco Branciaroli.
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Il 2011 si aprirà con il nuovo spettacolo di Massimo Lopez, abilissimo cantante e applaudito attore, Ciao Frankie, dedicato a Sinatra. In febbraio due appuntamenti con altrettante ottime attrici: Isabella Ferrari, impegnata con Ennio Fantastichini ne Il catalogo di Carrière, ed Elisabetta Pozzi, che mette in scena il capolavoro di Pedro Almodovar, Tutto su mia madre. Roman e il suo cucciolo, a marzo, vedrà Alessandro Gassman nel duplice ruolo di protagonista e regista, mentre spetterà a Sebastiano Lo Monaco, anch’egli interprete e regista, chiudere la stagione con un capolavoro del Pirandello meno conosciuto, Non si sa come. Processo a Gesù, Le allegre comari di Windsor, Edipo re, Roman e il suo cucciolo e Non si sa come saranno anche i cinque spettacoli che fanno parte del Progetto Speciale Scuole, dedicato dal Comune, dal Centro Diego Fabbri e dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, agli studenti delle scuole superiori forlivesi. IN
Visitare | Zavattini e ceramiche
Ritratti e
Maioliche
testo Sabrina Marin
A sinistra, un’opera di Cesare Zavattini. A destra, boccale in maiolica in mostra a Castrocaro.
Cesare Zavattini...ma è certo che sono un pittore è il titolo della
mostra che il Comune di Bagno di Romagna gli dedica fino al 21 novembre, con i più celebri “autoritratti” e altre opere pittoriche, le foto d’autore di Gianni BerengoGardin e alcuni capolavori del cinema neorealista, il tutto allestito nelle sale del Palazzo del Capitano. Universalmente noto come uno dei maggiori esponenti del Neorealismo, Cesare Zavattini è stato sceneggiatore, commediografo, narratore, poeta, giornalista e pittore. La rassegna, accompagnata da un corredo documentario sulla sua figura, è arricchita dalla serie d’immagini di Gardin scattate nel 1973 a Luzzara (Reggio Emilia), paese d’origine di Zavattini. In mostra oltre quaranta opere pittoriche che
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pongono l’accento specialmente sul tema ricorrente dell’autoritratto e sull’opera matura dell’artista, nella quale viene abbandonata l’abituale castigatezza dei “quadri minimi” per lasciare spazio e libertà di introspezione ai volti “narrati” di Cesare Zavattini. Alla mostra era correlato un Cineforum, iniziato a settembre, e dedicato ai
capolavori italiani dell’epoca. Il borgo medievale di Castrocaro Terme, e la sua imponente Fortezza, stanno restituendo, nel corso degli ultimi decenni, una grande quantità di ceramiche e maioliche di epoca medievale e rinascimentale, che mostra i collegamenti commerciali che a quell’epoca la cittadina intratteneva in località come Faenza, Rimini, Pesaro, Urbino e Ferrara. Elio Caruso, direttore della Pro Loco e del complesso museale della Fortezza, sede della mostra per tutto il 2011, ha curato l’allestimento di Le maioliche rinascimentali di Castrocaro, dando particolare risalto al valore sociale di questi ritrovamenti, i quali testimoniano come dal 1403 il paese, per tutto il Rinascimento e oltre capoluogo della Romagna toscana, fosse frequentata da una committenza colta e raffinata in grado di garantirsi eccellenti maestranze. www.bagnodiromagnaturismo.it e www.proloco-castrocaro.it IN
L’Egitto al San Domenico Fino al 9 gennaio 2011 i Musei di Forlì ospitano oltre 400 straordinari reperti datati intorno al 2000 a.C. scoperti dal grande egittologo Ernesto Schiaparelli nelle necropoli di Assiut e Gebelein e conservati per un secolo nei depositi del Museo Egizio di Torino, ora allestiti nelle sale a piano terra del San Domenico. A distanza di quasi 100 anni, dopo un accurato lavoro di studio e restauro, è possibile rivivere esperienza ed emozioni di quelle straordinarie scoperte, effettuate fra 1908 e 1920 dalla Missione Archeologica Italiana. Anche con l’ausilio di fotografie originali, in “Egitto mai visto” si può tornare virtualmente nei due capoluoghi di provincia nell’Antico Egitto dove il deserto ha custodito per 4.000 anni i segreti della vita quotidiana e della vita nell’aldilà.
Il ristorante Arquebuse è situato in un’antica casa tradizionale contadina, tipica della Romagna, ristrutturata dai gestori nel 1999. L’ambiente rustico, caldo e accogliente in tutti periodi dell’anno, d’inverno è reso ancora più confortevole dal grande camino, mentre d’estate l’ampio giardino offre una perfetta oasi di relax per trascorrere piacevoli serate. La cucina romagnola, creativamente rivisitata, comprende diverse specialità della casa, tra cui numerose proposte di carne, selezione di salumi e affettati, paste al matterello, menù stagionali, a base di funghi, tartufi e di pesce. Tutti i piatti sono accompagnati dai migliori vini locali a cui si aggiungono interessanti proposte di etichette nazionali. Orari di apertura: 12,00 - 15,00 / 19,00 - 24,00 - Giorno di chiusura: martedì e sabato a mezzogiorno.
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