Rimini IN magazine 04 2017

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R I M I N I

MARCA

Riccardo

UNA VELA PER IL WWF

IL LINO / Il nobile tessuto FOOD TRUCK / Cucinare su due ruote PRUA DI RIMINI / Finestre sul tramonto

N° 4 LUGLIO/AGOSTO 2017


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Foto: Alessandro Giovanelli


EDITORIALE

I

In piena stagione estiva, non poteva mancare una copertina dedicata a Riccardo Marca, nuovo talento riccionese del windsurf, scelto dal WWF come testimonial della campagna di sensibilizzazione #generazionemare a tutela dell’ecosistema marino. Seguono i consigli di alcuni esperti di moda – Francesca Gaudenzi, Giammaria Zanzini, Alessandro Barulli e Vincenzo Reggiani – su come come il lino può essere declinato nell’abbigliamento maschile. Passiamo poi a parlare di cibo e di Food Truck, chiedendo a tre imprenditori del settore – Manuela Ercoles, Matteo Pronti e i ragazzi di Beestrò – quali novità ci aspettano nei prossimi mesi. Abbiamo inoltre incontrato Annarita Bucchi, Cristina Zanni, Alessandra Binotti, Augusto Valentini, Massimiliano Poletti, Tiziana Amore e Tamara Balducci. Buona lettura Andrea Masotti

SOMMARIO

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ANNOTARE

Brevi IN

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ESSERE

Riccardo Marca

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INDOSSARE

Il lino

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SPIZZICARE

Food truck

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Alessandra Binotti

Andrea Bianchino

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PROMUOVERE

IDEARE

Lions Club

Annarita Bucchi

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www.inmagazine.it info@inmagazine.it

Collaboratori: Cinzia Bauzone, Benedetta Cicognani, Irena Coso, Matteo De Angelis, Veronica Frison, Marianna Giannone, Alessandra Leardini ,Lucia Lombardi, Antonella Zaghini. Fotografi: Riccardo Gallini, Nicola Serafini Fabio Straropoli.

58

CUCINARE

Massimiliano Poletti

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DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Gianluca Gatta ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini UFFICIO COMMERCIALE: Gianluca Braga, Irena Coso COORDINAMENTO REDAZIONE DI RIMINI: Irena Coso STAMPA: Seven Seas Srl - RSM Anno XVII - N. 4 Chiuso per la stampa il 25/07/2017

Cristina Zanni

ALLENARE

INSEGNARE

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044

PROGETTARE

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EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L.

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IMPARARE

Un giorno da biologo

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RECITARE

Tamara Balducci

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ASCOLTARE

Classica per tutti

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TRASFORMARSI Seguici su FB: www.facebook.com/edizioni.inmagazine

Thierry Mugler

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Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte

ABITARE

Attico in riva al mare

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ANNOTARE a cura di Lucia Lombardi

Bilancio Sociale per BANCA CARIM RIMINI Il quarto bilancio

Raccontare STORIE RIMINI Alla storia de La figlia

del partigiano O’Connor, Michele Marziani, ci è arrivato quasi per caso, ascoltando un’intervista a Christy Moore, amato cantautore irlandese, in cui raccontava dei suoi connazionali andati nel 1936 a combattere contro i fascisti nella guerra civile spagnola. “Mi colpì il fatto che molti giovani di un paese allora poverissimo, agricolo, ancora non del tutto affrancato dall’Inghilterra, fossero partiti per difendere la libertà e la repubblica spagnola. Ho narrato una piccola vicenda, un viaggio, che si svolge sul filo della memoria del ’900 ma non è altro che un tassello di vita quotidiana”. Un libro che ricorda come la grande Storia si intersechi con le piccole storie delle persone comuni.”

L’estate di BALDININI RIMINI L’estate è allo zenit ma è già il momento di pensare al

guardaroba autunnale. La collezione di accessori Baldinini Trend è un mosaico di temi per lui e per lei e raccoglie i must-have di stagione. Nella boutique di Rimini, in corso d’Augusto, i mood si rincorrono: i toni diafani e polverosi del make up definiscono linee di eleganza composta, con accento rétro, come nei tronchetti in suède rosa quarzo e ghiaccio che si abbinano alle ballerine bicolor o nella borsa in sfumatura mauve. Gli accenti metal sono spudorati nelle superfici specchiate; luceombra invece nelle versioni in vitello argento craquelé, come lo stivaletto da ballerina che dà ritmo al look più romantico. Pelliccia protagonista delle passerelle invernali: da Baldinini Trend non solo ad effetto cocoon per proteggere dal freddo ma anche in versione fancy sulle ginniche con macrostrass o alamari e sulle ciabattone colorate. Nero assoluto e attitudine urban per l’uomo più fashion che sceglie anfibi possenti e polacchi in vitello spazzolato. Anima da gentiluomo country-chic per le derby in pelle e suède blu profondo o per i beatle tortora.

sociale di Banca Carim illustra il valore etico-sociale generato dall’attività bancaria e le relazioni create con le Istituzioni, i cittadini, le realtà del terzo settore, i volontari del territorio. La Relazione del Comitato Etico ha sottolineato i molteplici campi d’intervento: dalla lotta contro il gioco d’azzardo patologico al sostegno di Eticarim, dai certificati di deposito social per la Fondazione San Patrignano al progetto di educazione finanziaria Sbankiamo. “Le numerose iniziative solidali testimoniano come l’attenzione di Banca Carim sia sempre focalizzata verso la comunità di cui è parte – ha commentato il Presidente Sido Bonfatti –. Un impegno che nel 2016 ha superato i 45 milioni di euro di utilizzo, ripartiti tra 1.314 beneficiari, per larga parte appartenenti alle realtà del Terzo Settore.”

Gioielli INNOVATIVI RIMINI Anto Gioielli, brillante e innovativa realtà del gioiello,

impreziosisce Rimini, con lavorazioni realizzate personalmente nel laboratorio di via Saffi. Lavorazioni artigianali realizzate a mano con grande attenzione ai dettagli, all’armoniosità delle cromie, delle lavorazioni, degli accessori, da Antonella Toni e dal figlio Riccardo Zaghini. Per l’estate Anto Gioielli propone una linea di bracciali da uomo impreziosita da combinazioni di pietre ed elementi in argento; mentre rafia, corno, pietre e argento per uno stile tutto al femminile assolutamente glamour. Inoltre Riccardo propone una speciale lavorazione glitter a coronamento del monile, ponendo risalto alla lavorazione artigianale. Anto Gioielli è anche un laboratorio online 2.0: sul sito è possibile seguire le tendenze proposte dal brand e acquistare i pezzi, facendoseli recapitare ovunque. 10

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ANNOTARE

Race the RIVIERA RIMINI È partito il 9 giugno

Rimini & Fred LA DOLCE VITA RIMINI Fred Buscaglione di

nuovo a Rimini. Lunedì 7 agosto, alle 21.30 nella Corte del Soccorso di Castel Sismondo, la Clinica Nuova Ricerca offrirà a cittadini e turisti una serata dedicata all’artista che alla fine degli anni ’50 scelse Rimini come palcoscenico privilegiato per le sue esibizioni. Fred Buscaglione tornerà a Rimini attraverso Franz Campi, grande interprete di successi intramontabili come Eri piccola, Teresa (non sparare), Guarda che luna, Porfirio Villarosa, Parlami d’Amore Mariù, Buonasera signorina. RIMINI & FRED La dolce vita sarà più di uno spettacolo, sarà anche un viaggio nella Rimini di quegli anni, con Viale Vespucci che attirava curiosità e passioni, musica e canzoni che ancora oggi ci consentono di fotografare emozioni, sentimenti e sensibilità.

Volkswagen Italia Award PER REGGINI SAN MARINO Reggini Auto conquista per il terzo anno consecutivo il Volkswagen Italia Award, il premio destinato alle migliori concessionarie, top dealer per la vendita e il service. A ritirare l’ambito premio martedì 20 giugno a Napoli presso il Grand Hotel Excelsior alla presenza del dottor C.A. Alessi, Volkswagen Brand Manager e dei responsabili della divisione Customer Experience di Volkswagen Italia, è stato Marco Reggini in rappresentanza della Concessionaria di San Marino la quale, proprio con l’omonimo marchio, ha avviato la sua attività nel lontano 1950. Il prestigioso riconoscimento viene ogni anno conferito alle concessionarie che si sono contraddistinte per l’eccellenza nella soddisfazione del cliente. “Desideriamo condividere il Volkswagen Italia Award 2017 con i nostri collaboratori e ringraziare tutti i clienti che hanno espresso su di noi giudizi estremamente favorevoli e positivi, giudizi che ci servono come indicazione per proseguire sulla rotta finora seguita,” dichiara Marco Reggini. Su tutto il territorio nazionale, Volkswagen ha premiato insieme a Reggini solo altre quattro concessionarie in seguito a un’indagine di mercato che ha visto coinvolti oltre 115.000 intervistati. “Un grande onore per noi. Cerchiamo ogni volta di accontentare i clienti e offrire loro il meglio della nostra lunga esperienza,” dichiara con soddisfazione Maria Reggini, Customer Satisfaction Manager dell’azienda.

da Barcellona il countdown che porterà, dall’8 al 10 settembre a Misano World Circuit, il Gran Premio Tribul Mastercard di San Marino e della Riviera di Rimini. Per l’undicesimo anno consecutivo la Motor Valley ospiterà uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Sarà così anche nel 2017, per consacrare un territorio sintonizzato sulla lunghezza d’onda del motorsport mondiale e grazie alla Motor Valley oggetto delle attenzioni dei turisti appassionati di tutto il mondo. Ad accompagnare l’interesse verso il weekend della MotoGP, oltre alle performance in pista dei piloti della Riders’ Land, sarà il poster firmato da Aldo Drudi e una serie di sei video di Marco Poderi Studio in collaborazione con la Drudi Performance, che comunicano il legame fra territorio e mondo dei motori. Gli hashtag ufficiali sono #RaceTheRiviera e #SanMarinoGP.


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ANNOTARE

Premio Eccellenza a LE ROSE

Pura Energia IN FESTIVAL

RIMINI Un mare di recensioni

RIMINI Musica live ha

positive ha portato Le Rose Suite Hotel ad ottenere il Premio Eccellenza 2017 da parte di HotelsCombined, con una votazione di 9.1 e il Guest Rewiew Awards 2016 da parte di Booking.com con un punteggio di 8,8. Dalla pagina Facebook dell’Hotel affermano: “Grazie a voi abbiamo ottenuto questi risultati. Grazie per le vostre fantastiche recensioni!”. L’hotel possiede anche una rinomata spa: Aquadirose wellness care. Il benessere, infatti, non può attendere, all’Aquadirose wellness care è possibile trovare speciali trattamenti, come il massaggio dell’eterna giovinezza Kobido, antica tecnica cinese Ko Bi Do, passata in Giappone, in grado di praticare un lifting naturale, migliorando idratazione, elasticità e tonicità di viso e collo.

risuonato il 26 luglio nel salotto di Piazza Ferrari, in occasione della seconda tappa di Auto In Hybrid Street Festival, primo festival itinerante che raccoglie artisti di San Marino e Rimini in una kermesse musicale rigorosamente semi acustica da strada. L’esibizione, ad alto tasso di vitalità, ha avuto come palco la strada con piccoli amplificatori alimentati dalle batterie del nuovo Toyota C-HR Hybrid. Ad ogni artista sono stati concessi cinque minuti per esibirsi, per poi riconcedersi al pubblico e dedicarsi ad una jam session finale con tutti i partecipanti: una serata di pura energia, come quella che muove la nuova Toyota C-HR Hybrid, perfetta scenografia della serata in partnership con lo storico bar Ferrari.

Twist on BEER RICCIONE Inaugurato lo scorso giugno, l’Amarcord Italian Gourmet

Pub (Galleria Palacongressi, Riccione) si fa precursore di mode e tendenze e nel vivo della stagione estiva riccionese lancia nuovi cocktails a base di Birra, Amarcord ovviamente! Dopo sperimentazioni rivelatesi di successo e soddisfatti del risultato ottenuto grazie anche all’estro e al talento del Bartender Mattia Fabbri, i cocktails con la birra sono entrati a tutto tondo nel menu dedicato denominato Twist on Beer e sono diventati occasione per creare le Twist on Beer Night: serate evento che si tengono tutti i mercoledì nel dehors dell’Amarcord - Italian Gourmet Pub a partire dalle ore 20.00 durante le quali un ispirato Mattia Fabbri, in versione, live rivisita cocktails classici realizzati con alcune etichette di Birra Amarcord da sorseggiare come aperitivo o da accompagnare ai piatti del Gourmet Pub. Uno dei primi cocktails presentati, che è entrato da subito a far parte di un menu dedicato ai cocktails con la birra, è l’Americano preparato con Campari bitter, Vermouth rosso e la Birra Amarcord Volpina. Ad accompagnare e allietare i mercoledì sera di Birra Amarcord, band e gruppi musicali del territorio.


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ESSERE

Una vela

PER ILWWF LA VELA DA WINDSURF DI RICCARDO MARCA, È STATA SCELTA DAL WWF PER SOSTENERE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PUBBLICA #GENERAZIONEMARE A TUTELA DELL’ECOSISTEMA MARINO. di Matteo De Angelis / ph Fabio Straropoli

U

Una vela da windsurf per volare sullo sfruttamento delle risorse marine, sulla violenza contro le specie animali che popolano i mari e sui malcostumi che generano degrado e inquinamento. È la vela di Riccardo Marca, talento riccionese di appena vent’anni sulla cresta dell’onda nel ranking mondiale dello sport che domina i venti e solca i mari, ad essere stata scelta dal WWF per sostenere la campagna #GenerAzioneMare a tutela dell’ecosistema marino. Riccardo, infatti, da qualche anno gira il mondo danzando tra le onde a colpi di trick partecipando a contest internazionali seguiti da tantissime persone. E chi meglio di lui potrebbe parlare alle giovani generazioni di mare e di ecosostenibilità? La sua vita a vela spiegata gli ha permesso di spiccare il volo dalla spiaggia del Marano, località di nicchia per chi sogna la California sulla sabbia della Riviera, verso i tour europeo e mondiale categoria Assoluti, che si svolgono su oceani, mari e laghi più quotati dai cercatori d’onda e di vento. E

così ITA-988, il numero di Ricky come lo chiamano i surfisti di Riccione, porta in alto il tricolore nelle competizioni che si svolgono dal Sud Africa alla Namibia, dal Brasile alle Canarie, passando per la Francia, la Croazia, la Sardegna e il Lago di Garda. Queste sono solo alcune delle tante tappe affrontate nell’ultimo anno da Marca che con umiltà e determinazione è cresciuto nella grande famiglia di windsurfisti di tutto il mondo, imparando i segreti di questo sport estremamente tecnico e faticoso. La sua è una bellissima storia, quella di uno che ce l’ha fatta, di un ragazzo che ha coronato il suo sogno. Un sogno che è passato attraverso la gavetta: viaggiando in un van e dormendo assieme alle tavole, alle vele e all’attrezzatura sportiva, oppure condividendo camerette con windsurfisti di tutto il globo, ricercando partnership, anche piccole, ma pur sempre significative per far fronte alle significative spese sino ad arrivare ad essere uno dei primi 15 atleti più forti al mondo.


IL GIOVANE SPORTIVO PORTERÀ SULLA VELA IL PANDA, SIMBOLO DEL WWF, E SARÀ PROTAGONISTA DI APPUNTAMENTI A DIFESA DEL MARE, QUALI LA LIBERAZIONE DELLE TARTARUGHE, LA PESCA SOSTENIBILE, IL VALORE ECONOMICO DEI MARI.

Ora sono le aziende a cercarlo per proporgli nuovi materiali tecnici, ora sono in tanti ad ammirarlo e a cercare di imparare da lui segreti del windsurf. E proprio a fine luglio inizia da Fuerteventura la prima tappa del tour mondiale. Nel contest europeo, il suo posizionamento a una gara

dal termine, è al 5° posto assoluto, migliorando di un gradino il ranking dell’anno precedente. Ma l’obiettivo di Ricky resta scalare la classifica mondiale entrando nell’ambitissima Top 10! Anche il WWF ha scommesso sul talentuoso sportivo riccionese nominandolo alleato del mare, assieme a pescatori, ricercatori, volontari, filantropi, sportivi, aziende e gestori di aree protette, che compiono azioni concrete a tutela del mare. Alla presenza di Gaetano Benedetto, direttore generale di WWF Italia, Riccardo è intervenuto in qualità di relatore nell’auditorium della Stazione Zoologica di Anton Dohrn di Napoli durante la giornata di presentazione della campagna GenerAzioneMare, testimoniando la sua passione e l’esperienza personale. Il suo era un compito

IN QUESTI SCATTI, RICCARDO MARCA, CON IL GRUPPO WWF ITALIA.

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già scritto dal destino, infatti, il suo rapporto con l’associazione a difesa dell’ambiente e delle specie a rischio di estinzione è nato in tenera età, quando assieme al fratello minore, frequentava i campi estivi promossi dal WWF. Qualche anno dopo, all’età di 12 anni, è arrivato per caso anche il windsurf, su una spiaggia in Egitto durante una vacanza in famiglia. Esperienze che hanno contribuito ad accrescere il suo amore e rispetto verso l’ambiente e le specie animali. Proprio un anno fa, durante un allenamento in Brasile si è imbattuto nel cadavere di una testuggine, morta soffocata a causa di un sacchetto di plastica. Questo evento, così triste, ha mosso in lui la voglia di fare qualcosa di più in difesa delle specie marine. Una presa di coscienza mossa dalla sensibilità e dal rispetto per ciò che ci circonda che lo rende anche campione nella vita. Riccardo avrà tantissime occasioni per ricambiare tutto ciò che dal mare ha ricevuto e 20

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SULLA CRESTA DELL’ONDA NEL RANKING MONDIALE DEL WINDSURF, MARCA GIRA IL MONDO SIN DA QUANDO AVEVA 16 ANNI. ANCHE IL SUO RAPPORTO CON IL WWF NASCE IN TENERA ETÀ, DURANTE I CAMPI ESTIVI FREQUENTATI INSIEME AL FRATELLO MINORE.

riceverà durante la sua brillante carriera. Porterà sulla sua vela il panda, simbolo del WWF, e sarà protagonista degli appuntamenti WWF a difesa del mare, come ad esempio il rapporto sull’inquinamento degli oceani causato dalla plastica, la liberazione delle tartarughe, pulizia spiagge e attivismo dei volontari, pesca sostenibile, il santuario dei cetacei, valore economico dei mari, pesca illegale e tanti altri argomenti di forte interesse sociale.


#RaceTheRiviera #SanMarinoGP

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GP San Marino - Riviera di Rimini - MotoGP

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INDOSSARE

Il nobile

TESSUTO DA SEMPRE IL LINO È SINONIMO DI ELEGANZA, COMODITÀ E DISTINZIONE: INCONTRIAMO QUATTRO ESPERTI IN MATERIA, PER CAPIRE COME È DECLINATO IL LINO NELLA MODA MASCHILE. di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

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P

“Prese una pila di camicie e cominciò a lanciarle, l’una dopo l’altra, verso noi: camicie di puro lino, seta spessa e flanella leggera, che perdevano le pieghe cadendo a ricoprire il tavolo in un disordine multicolore. Mentre le ammiravamo, lui aumentò il ritmo e il soffice e ricco cumulo divenne sempre più alto – camicie a righe, con motivi, a scacchi color corallo e verde-mela, lavanda e arancio chiaro, coi monogrammi in indaco...”. Questa raffinata descrizione fuoriesce palpitante e vivida dalle pagine del Grande Gatsby, lampante esempio di stilosità e raffinatezza maschili, dove il lino quale tessuto impera, come nelle capsule estive da uomo, sinonimo da sempre di eleganza, vacanza e frescura. Essendo una fibra rigida, i capi assumono un aspetto stropicciato, caratteristica principale che ne contraddistingue i manufatti. La sua coltura si perde nella notte dei tempi, il linum usitatissimum, è una fibra naturale, sinonimo di sacralità per le vestali al tempio, vestite di pepli in lino. Come si usa oggi il lino nella moda maschile? Lo chiediamo a chi in anteprima scopre le collezioni e al meglio le consiglia ai propri clienti, come Francesca Gaudenzi, di Gaudenzi uomo Riccione, che quando le dico lino, risponde con un grande classico: “la camicia con collo alla coreana in nuances chiare è un must che non può mancare, abbinato ad un bermuda stiloso color cammello e ad una ginnica o con dei jeans. Ottima alternativa per l’estate, per sentirsi in ordine e di classe al tempo stesso. Per un giovane consiglierei anche una camicia in lino a fantasia. Bianca, adatta a tutte le età. Tenetevi pronti per la camicia 2018 in stile Marocco di Yves Saint Laurent”. Un intenditore di tessuti e moda maschile è Giammaria Zanzini di Giammaria Boutique a Marina centro di Rimini: “I migliori produttori italiani di lino sono da sempre nella zona di Sondrio, Solbiati. Per scoprire se si acquista un tessuto di qualità

ESEMPIO DI STILOSITÀ E RAFFINATEZZA MASCHILI, IL LINO È SINONIMO DI VACANZA E FRESCURA. ESSENDO UNA FIBRA RIGIDA, I CAPI ASSUMONO UN ASPETTO STROPICCIATO, CARATTERISTICA PRINCIPALE CHE NE CONTRADDISTINGUE I MANUFATTI.

bisogna cercare il codice fiscale di ciò che si indossa, ovvero la provenienza.” Per Giammaria la giacca in lino deve essere color ecrù. Altri evergreen nel tessuto estivo per antonomasia sono la sahariana, “un pezzo che si lascia in eredità”. Indumenti che passano di guardaroba in guardaroba: “Il lino andrà sempre di moda – afferma –, la camicia bianca sborsata, per esempio, ricorda Gianni Agnelli, nelle estati capresi. Ogni anno propongo questi grandi classici, perché non possono assolutamente mancare in un ar-

IN ALTO, FRANCESCA GAUDENZI DI GAUDENZI UOMO, RICCIONE.

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SE I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA, L’ACCESSORIO È FONDAMENTALE NELLA VESTIZIONE DI UN GENTLEMAN, PER UN UOMO DI GUSTO LA POCHETTE NEL TASCHINO DI LINO BIANCA CON BORDATURA BLU È IDEALE DA ACCOMPAGNARE ALL’ABITO BIANCO O ECRÙ.

madio che si rispetti. Poi sono gli unici mesi dell’anno in cui poter sfruttare al massimo questo tipo di abbigliamento. Oserei dire che il lino nobilita l’uomo. Nei più bei negozi d’Italia non può mancare, sarebbe come un pentagramma senza note. È un modo per ripercorrere i classici, inoltre il lino

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deve essere stropicciato, con l’umidità si rigenera.” Se i dettagli fanno la differenza, l’accessorio è fondamentale nella vestizione di un gentleman, per un uomo di gusto la pochette nel taschino di lino bianca con bordatura blu è ideale da accompagnare all’abito bianco o ecrù. “Il lino è un’ottima fibra naturale con la quale è possibile realizzare tessuti molto pregiati, rigorosamente Made in Italy, naturalmente,” ci racconta Alessandro Barulli di Giorgia Boutique di San Marino. “Tuttavia – prosegue –, gli ultimi 15 anni hanno visto una sensibile riduzione della domanda da parte del consumatore finale di capi maschili in questo materiale. Tutto questo è dovuto anche ai volumi delle vestibilità che nelle ultime stagioni si sono sempre più ridotti: oggi anche l’uomo maturo cerca

IN ALTO, GIAMMARIA ZANZINI DI GIAMMARIA BOUTIQUE, MARINA CENTRO DI RIMINI. SOTTO, ALESSANDRO BARULLI DI GIORGIA BOUTIQUE, SAN MARINO.



IN ALTO, VINCENZO REGGIANI DI LACERBA, RIMINI.

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IN MAGAZINE

un pantalone e una giacca non troppo larghi e questo va a svantaggio del lino che, non essendo elastico per sua natura, non consente di avere lo stesso comfort di altri materiali in queste condizioni. Un abito di lino, o meglio ancora di lino e seta, è comunque sinonimo di eleganza e signorilità. Con le premesse fatte sopra direi che una camicia bianca non deve mai mancare. Che sia slim fit o meno, nelle serate d’estate rimane un outfit che si adatta a qualsiasi occasione. Può essere indossata in ufficio o ad un aperitivo in spiaggia: ci si potrà sentire a proprio agio allo stesso modo”. Lacerba, a Rimini, è un negozio che già dal nome suona come un vero e proprio manifesto d’intenti, Vincenzo Reggiani ne è il deus ex machina e, quando gli nomino il lino, mi dice che a suo avviso un uomo che sceglie un abito in lino “apre alla tradizione, risultando una persona di carattere, apparendo meno omologato. Purtroppo, afferma, gli anni ‘80 e ‘90 hanno appiattito le produzioni a discapito delle produzioni in lino, diseducando il

“IL LINO HA UNA ESTREMA COMODITÀ D’USO, UN SAPORE DI VISSUTO, PARLO DI LINO AD ALTO LIVELLO, COME I TOP DI GAMMA IRLANDESI. RICORDIAMOCI CHE NESSUNA FIBRA COME IL LINO PRENDE IL COLORE RESTITUENDO UNA BRILLANTEZZA ASSOLUTA.”

pubblico finale. Lacerba propone abiti sartoriali in lino realizzati in collaborazione con un lanificio di Prato, poiché a suo avviso “il lino ha una estrema comodità d’uso, un sapore di vissuto, parlo di lino ad alto livello, come i top di gamma irlandesi. Penso ad un abito color Havana abbinato ad un mocassino esclusivamente italiano. Ben venga dunque il ritorno del lino, abbinato ad una bella camicia morbida portata alla Mastroianni. Ricordiamoci che nessuna fibra come il lino prende il colore restituendo una brillantezza assoluta.”



SPIZZICARE

Passione

FOOD TRUCK IL FOOD TRUCK È LA MODA DEL MOMENTO E CE LO RACCONTANO TRE IMPRENDITORI CHE HANNO DECISO DI INVESTIRE NEL SETTORE DELLO STREET FOOD: L’ALTERNATIVA VEGANA, BEESTRÒ E APESCHERIA. di Veronica Frison / ph Riccardo Gallini

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IN MAGAZINE


I

I foodtruck sono la moda del momento, è innegabile... c’è chi lo desidera da tempo e ancora non ha avuto il coraggio, chi continua a sognarlo ma è spaventato e non azzarda per il costo, c’è chi pensa sia solo la moda del momento e vedremo se il tempo gli darà ragione. C’è un dato di fatto però, ed è il continuo insorgere di sempre più iniziative, festival, eventi itineranti, weekend in cui sono presenti i truck. Quanto ci è piaciuta e ci sta piacendo quest’estate la parola itinerante? Alcuni ce l’hanno fatta ad avere la loro piccola cucina su due ruote e a realizzare il sogno di un cambio di vita libera da orari prestabiliti, a contatto realmente con le persone e con luoghi diversi. Negli Stati Uniti già impazzano da tempo, e sono nati come risposta agli affitti sempre più cari delle metropoli: i truck hanno dato vita ad una nuova ondata di chef emergenti che propongono street food di altissimo livello, hamburger gourmet e fritto, principalmente. In Italia ogni regione ha il proprio street food specifico, e il movimento non poteva non tener conto anche di questo fattore. Un ruolo fondamentale, come ci insegnano soprattutto Manuela e Valentina di L’Alternativa Vegan, è dato dai social network... non avendo una vetrina e un negozio reale davanti a cui la gente passa abitualmente, la vetrina diventa il Digital. La gente è ormai abituata a controllare gli spostamenti dei truck, cercarli nelle manifestazioni, chiamarli per matrimoni, informarsi su quali sono le novità. Dicevamo Manuela e Valentina, la prima vegana e grande appassionata di cucina e ricette vegan e la seconda, blogger e fotografa e amante dei social. Ecco spiegato perché le foto de L’Alternativa Vegana sono così belle. L’Alternativa è cucina vegana sana, che utilizza prodotti freschi e di stagione che vanno a comporre una vetrina sempre coloratissima e disposta magnificamente. Burgers, straccetti di seitan, Kebab vega-

ALCUNI CE L’HANNO FATTA AD AVERE LA LORO PICCOLA CUCINA SU DUE RUOTE E A REALIZZARE IL SOGNO DI UN CAMBIO DI VITA LIBERA DA ORARI PRESTABILITI, A CONTATTO REALMENTE CON LE PERSONE E CON LUOGHI DIVERSI.

no, e insalate. Un’avventura che è cominciata il 12 Maggio 2016 da Cattolica (paese originario di Manuela, mentre Valentina è romana) sia per offrire un prodotto diverso alle solite fiere in cui si mangi la solita piada (amo la piada, non fraintendetemi) con la salsiccia e hamburger, sia per sensibilizzare le persone alla cucina vegan, per trasmettere a tutti i principi di una cultura etica e sana, nel rispetto profondo dell’ambiente. Originale è anche la storia di Beestrò, dal logo meraviglioso e truck nero importante. Nato nel 2015 da un gruppo di giovani imprenditori romagnoli provenienti dal settore alberghiero e della ristorazione, Beestrò offre oggi cibo di qualità

IN ALTO, MANUELA ERCOLES DI L’ALTERNATIVA VEGANA.

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A FIANCO, MATTEO PRONTI PROPRIETARIO DI APESCHERIA. SOTTO, I RAGAZZI DI BEESTRÒ.

NEGLI STATI UNITI GIÀ IMPAZZANO DA TEMPO, E SONO NATI COME RISPOSTA AGLI AFFITTI SEMPRE PIÙ CARI DELLE METROPOLI: I TRUCK HANNO DATO VITA AD UNA NUOVA ONDATA DI CHEF EMERGENTI CHE PROPONGONO STREET FOOD DI ALTISSIMO LIVELLO.

ph Nicola Serafini

nelle migliori realtà culinarie d’Italia. Un maestro d’eccezione per cominciare, anche lui bravissimo e conosciutissimo sui social: lo Chef Gabriele Nanni del

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Ristorante Sirocco Street Food di Bellaria. È così che Giorgia Della Motta, insieme ai tre fratelli Giacomo, Giulia, Tommaso e a Manuel Bertozzi hanno intrapreso l’avventura, all’inizio solamente con carne e pesce. Nel 2016 però, al Food Truck si è aggiunto un affumicatore BBQ importato direttamente dagli Stati Uniti che ha permesso ai ragazzi di strutturare un’offerta gastronomica non solo eccelsa, ma anche molto diversificata: da una parte il Food Truck si è specializzato nel pesce, dall’altra l’affumicatore si dedica alla carne. Famosissima è la Spalla di Mora Romagnola affumicata, servita con pane fatto in casa e salsa BBQ artigianale. Sul versante pesce invece, la punta di diamante spetta al FishBurger, rigorosamente fatto in casa con svizzera di Tonno tagliata a coltello, cipolla caramellata e salsa mayo. Non sono però solo i Festival gli appuntamenti in cui trovare Beestrò, ma anche eventi importanti, a dimostrazione che l’alta qualità degli ingredienti paga sempre, anche quando si tratta di street food... Beestrò è stato infatti selezionato nel 2017 da Slow Food per Cheese (importante manifestazione a Bra) e per il Salone del Gusto di Torino. È una passione che si tramanda da generazioni quella di Matteo Pronti, riccionese proprietario

di Apescheria. Apescheria è – come dice il nome – un origi-

nalissimo piccolo catering a bordo di un’Apecar, una piccola cucina su tre ruote dotata di tutto il necessario: piano cottura, friggitrice, frigo etc. Ormai super conosciuta a Riccione ma pronta a conquistare anche altre regioni, Apescheria è pesce pescato fresco dal padre di Matteo, unito a una ricerca di prodotto maniacale: farine del territorio, verdura biologica e sale di Cervia. Il loro fritto di calamari e zucchine con sale di Cervia, non vi lascerà indifferenti... così come non ha lasciato indifferente la Pina di Radio Deejay, che ha voluto per il suo matrimonio l’anno scorso a Riccione proprio la piccola ape. Oltre alle fiere, è soprattutto un servizio di catering a domicilio per feste, inaugurazioni e matrimoni quello che caratterizza la vita dell’Apescheria... un fascino unico che risale alle tradizioni più antiche del nostro Paese, alle ricette genuine, agli ingredienti semplici ma d’effetto, come il sale di Cervia nella fritturina. Dieci anni di catering alle spalle, due modelli di ape e adesso anche un camper. Ci siamo lasciati con Matteo che l’anno prossimo ci preparerà un’altra delle sue sorprese. Curiosi di scoprire di che cosa si tratterà?


A Rimini dal 1986 la vera piada romagnola

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INSEGNARE

Voce, che

PASSIONE! IL GIOCO SI TRASFORMA IN PROFESSIONE E ANDREA BIANCHINO, A SOLI 21 ANNI, È IL FONDATORE DELL’ISTITUTO DI CANTO E DIDATTICA VES – VOICE EVOLUTION SYSTEM E TRAINER VOCALE A SANREMO.

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Quando racconto la storia di Andrea Bianchino le persone rimangono attonite e iniziano a domandarmi: “Ma davvero?”, “Com’è possibile?”, e ancora, “Ha creato tutto, ma proprio tutto, da solo?” Interrogativi inevitabili che balzano alla mente di chiunque, adulti e ragazzi, appena dico loro: “Sai che ho intervistato un ragazzo riminese di 21 anni che è il fondatore di un

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di Benedetta Cicognani

sistema per la didattica del canto, che conta già 15 sedi in Italia e 2 a Copenaghen?” E, infatti, quella di Andrea Bianchino sembra proprio una favola. Ma non è così: la sua è una storia di vita che può certamente essere utile per motivare i giovani a lavorare, a studiare ed essere intraprendenti. Nato a Rimini nel ’96, inizia a insegnare per gioco all’età di 12 anni. Oggi è il fondatore del

rinomato istituto di canto e didattica VES – Voice Evolution System, una scuola musicale imperniata su un sistema pedagogico, ideato proprio da Bianchino, che unisce un rivoluzionario studio della tecnica vocale a un approccio attento anche all’aspetto psicologico e comunicativo del cantante. Lo incontro nella sua sede di Rimini, dove mi riceve una ragazza poco più


Posillipo l’Osteria

Lungomare della Repubblica, 12 - Riccione www.osteriaposillipo.it che ventenne che mi accompagna da Andrea. Si presenta in camicia azzurra e pantalone elegante all’interno di uno studio con al centro un pianoforte lussuoso e infiniti attestati appesi alle pareti. E lì, inizia a raccontarmi e a raccontarsi. “Un giorno, per curiosità, ho seguito la mia insegnate di musica a un convegno sulla didattica del canto – racconta il giovane manager e artista –. Da lì ho capito immediatamente che quella era la mia strada. Ho iniziato subito a tenere in una cantina lezioni a circa 25 ragazzi. In parallelo intanto mi esibivo su palchi italiani ed esteri e appena avevo un attimo libero studiavo musica. Sono sempre stato molto attivo, facevo tantissime cose, ma ero ancora inconsapevole di quello che sarei riuscito a costruirmi tutto da solo oggi. Come ripeto sempre, ogni grande progetto nasce da un alto grado di insoddisfazione e sofferenza”. Si è diplomato al Liceo Scientifico Serpieri, ma come si può ben immaginare dalla sua storia durante la vita liceale non si è limitato a studiare i libri scolastici. A 14 anni si è diplomato alla London College of Music in didattica del canto e in se-

guito laureato alla blasonata University of West London. Appena maggiorenne ha preso poi l’aereo per gli Stati Uniti dove ha conseguito anche una specializzazione a Boston. Oggi coach, vocologo e ricercatore, ha collezionato più di 18.600 lezioni e, grazie al suo spiccato talento, si è fatto un importante nome all’interno dell’universo della musica. Gli obiettivi della sua formazione vertono sul preservare l’identità artistica di ogni individuo, valorizzandone le capacità, facendone emergere la personalità e salvaguardandone la voce. Da diversi anni Andrea Bianchino collabora con Sanremo nelle vesti di trainer vocale e lì affianca le grandi voci che salgono sul palcoscenico più autorevole d’Italia. Sempre con mille iniziative per la mente tant’è che, tra poco, comparirà nelle librerie anche il suo primo libro. I meriti di Andrea Bianchino non si esauriscono qui, soprattutto considerando che ha un futuro luminoso davanti a sé. Ecco svelato il segreto di un vero e proprio self-mademan: “In primis l’organizzazione, poi grandi dosi di impegno e passione”, svela.

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IDEARE

Come in un

SALOTTO

ANNARITA BUCCHI HA LASCIATO IL SUO LAVORO DA DIRIGENTE D’AZIENDA PER DIVENTARE IMPRENDITRICE E APRIRE L’INNOVATIVO CONCEPT STORE FELICINOVE – IL SALOTTO, A RIMINI, IN CUI SI COMBINANO FELICEMENTE FOOD, FASHION E ARTE.

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di Benedetta Cicognani / ph Riccardo Gallini

Da dirigente d’azienda a imprenditrice, Annarita Bucchi ha ideato e realizzato uno dei più autentici e particolari concept store di Rimini: Felicinove – Il Salotto. Difficile sintetizzare con poche parole la sua storia e il suo show-room perché sono tante le suggestioni che si accumulano frequentando questo luogo magico. Alle porte della città, a due passi dall’arco d’Augusto, un occhio attento non può che essere attratto da questa raffinata boutique. Vi si respira un’atmosfera parigina, che ricorda vagamente una caffetteria lungo la Senna, ma entrando – oltre al sorriso di Annarita –, c’è molto di più. Abiti, costumi, accessori, quadri alle pareti, pezzi d’arredo, un piacevole bar corner per gustare un caffè e deliziarsi con qualche stuzzichino. E non manca un laboratorio sartoriale. Felicinove va oltre quanto ci si possa aspettare sfilando davanti alle sue vetrine nel cuore di Rimini. Una specie di salotto in cui la padrona di casa sa mettere a proprio agio chi entra. Elegante, raffinata, estremamente gentile, grande appassionata d’arte e amante del territorio. Figlia di artigiani, il padre nella lavorazione del legno e la madre nei capi sar-

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toriali, Annarita ha nella genetica la creatività. Annarita Bucchi, come nasce questa iniziativa originale? “Poco più di un anno fa, parlando con un caro amico, ho saputo che c’era la possibilità di affittare questo spazio. In meno di un mese ho deciso di riporre nell’armadio i tailleur manageriali per dedicarmi a questa nuova avventura professionale, o meglio, alla mia vera passione. Nel 2016 ho così aperto le porte di Felicinove – Il Salotto, una contaminazione di più mondi, dal fashion al food, e fino all’arte.” Un nome molto particolare, che da subito incuriosisce... “Felici è il nome della via dove abito, Nove il numero civico. Mentre la definizione Il Salotto vuole rappresentare il piacere di stare assieme alle persone, agli amici, come fossimo nel salotto di casa mia. Che è poi il vero senso per cui ho voluto aprire questo spazio. Mi piace stare in compagnia e pensare che chi entra non si senta obbligato a comprare, ma che lo faccia anche solo per il piacere di vivere liberamente e in tranquillità un ambiente nuovo.” Tra le creazioni esposte, c’è anche una tua collezione

SOPRA, ANNARITA BUCCHI PROPRIETARIA DI FELICINOVE - IL SALOTTO.


LA MODA È SEMPRE STATA UNA SUA PASSIONE, COSÌ HA IDEATO ANCHE UNA LINEA D’ABBIGLIAMENTO BATTEZZATA FELICINOVE CHE PROPONE CAPI ESSENZIALI, SCICCOSI E COMODI. MA ESPONE E VENDE LE COLLEZIONI DI STILISTI ROMAGNOLI SELEZIONATI.

d’abbigliamento, che porta sempre il nome Felicinove. “Era da tempo che ci pensavo. E due mesi fa ho lanciato la mia linea. Rappresenta appieno il mio stile, è l’espressione della mia vena artistica. Ma oltre a questa, naturalmente, espongo e vendo collezioni di vari stilisti romagnoli che ho selezionato con cura. Sono molto attenta, nella mia ricerca, a privilegiare l’artigianalità e la creatività locale. Penso che questo sia un modo per valorizzare il nostro territorio e i suoi protagonisti.” Racconti qualcosa di te in questa collezione? “C’è un forte legame con la mia

infanzia, quando chiedevo a mia madre di cucire i capi che disegnavo. La moda è sempre stata una mia passione. A volte le mie figlie mi prendono in giro perché dicono che mi vesto sempre uguale. In effetti, anche se spazio dall’elegante allo sportivo, c’è sempre un’impronta stile Chanel. Ho voluto quindi dare forma a una linea che rispecchiasse il mio gusto.” Come la definiresti in tre aggettivi? “Essenziale, sciccosa, comoda.” Felicinove non è solo food & fashion. Puoi raccontarci le iniziative che organizzi nel tuo spazio? “Siamo molto attivi negli eventi, che vanno dalla letteratura, alla musica, ad attività manuali. Abbiamo organizzato svariati incontri con importanti creativi, come fotografi, scrittori, poeti, chef e artisti. Tra questi, abbiamo ospitato Criceti con Marco Mussoni e altri attori del Teatro Mulino di Amleto, Autori a Domicilio con Francesco Tonti e Dario Zanetti, Euridice e Maria e la Gallina con Maria Costantini, il poeta Lorenzo Bartolini, lo scrittore Giovanni Pannacci, i giovani poeti di Parco Poesia coordinati da Isabella Leardini, la scrittrice Sara Ferri, la scrittrice e giornalista Lia Celi, l’esperta di collage Sabrina Suadoni che stimo moltissimo, il fotografo Enrico De Luigi, Maria Teresa Romolo con la sua mostra ISO, il pittore Francesco Pasculli e tanti altri. Felicinove è un concetto, non solo uno store. Non mancano infatti anche appuntamenti fuori dal negozio, come passeggiate di Nordic Walking e uscite di Trekking. Sono tutti progetti a cui tengo molto e che incarnano appieno l’idea e il piacere di stare insieme e condividere momenti di socialità.” IN MAGAZINE

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ASCOLTARE

Classica

PER TUTTI LA SECONDA EDIZIONE DI MUSICA D’ARTE A RICCIONE, PROPONE LA CULTURA MUSICALE CLASSICA AD UN VASTO PUBBLICO, VALORIZZANDO GIOVANI INTERPRETI DI TALENTO.

P SOTTO, GIANFRANCO ROSINI CON DELILAH GUTMAN.

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di Irena Coso / ph Riccardo Gallini

Per chi ricerca una fusione tra l’eleganza della musica classica e il ritmo della musica contemporanea, a Riccione c’è Musica d’arte, di cui si celebra la seconda edizione. Si tratta di una rassegna concertistica che si svolge a Villa Franceschi dal 15 luglio al 17 settembre per proporre la cultura musicale classica a un vasto pubblico, valorizzando giovani interpreti di talento. Delilah Gutman, organizzatrice della rassegna e presidentessa della DGMA, ha tra gli obiettivi quello d’incoraggiare il dialogo tra la musica classica e le arti. Anche nell’edizione 2017, la sua associazione è affiancata dalla Camerata del Titano e dal suo

direttore artistico, Augusto Ciavatta, dalla Rosini Gutman Foundation, che si prefigge lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale internazionale, favorendo l’unione tra i popoli nel segno e nel sostegno di un’arte responsabile, nonché dal San Marino International Music Summer Courses 2017, che coinvolge musicisti da tutto il mondo. Musica d’arte 2017 presenterà sei concerti. Dopo l’inaugurazione affidata al soprano Li Xiao e al tenore Li Yan Feng, con al pianoforte da Fabrizio Di Muro, l’1 agosto arriva la riminese Laura Catrani, soprano tra le maggiori interpreti dell’opera contemporanea, e Paolo Lentini Riva, alla chitarra, con Viva Sevilla, musiche spagnole e brasiliane. Musica come fatto culturale, che si alleva nei valori, restituendo la dignità all’individuo è il tema di Dal Sogno alla Rêverie, il 26 agosto, con ninnenanne da Mozart a oggi e numerose prime esecuzioni assolute, con Laura Catrani, soprano, e Delilah Gutman, al pianoforte. Durante la serata, si svolgerà la premiazione del concorso Silenzio Musica 2017. La giuria, presieduta da Carlo Fiore, consegnerà le borse

di studio Idreno Bigi e Marianna Delladio. Il concerto ha due patrocini speciali: EUA-UN (European Union Association) e UN, ASEM –UN (Asia Europe NGOs Network), per lo sviluppo del dialogo culturale euro-asiatico. Il 2 settembre ritorna la scuola del soprano Daniela Uccello, con Il Bel Canto Italiano. Gli amanti degli strumenti ad arco non possono mancare alla esibizione di Strings Concert Academy, sabato 9 settembre, il cui direttore artistico è il violinista Oleksandr Semchuk. Musica d’arte 2107 chiude il 17 settembre con Delilah Gutman, alla voce e al pianoforte, e Rephael Negri, al violino e alla viola, con lTalYa, che in ebraico significa isola della Rugiada divina. Musica d’Arte è una sfida, è un’idea forte: un’ora di concerto, senza intervallo, un tempo psicologico dove il pubblico può ascoltare, condividere e concludere con un rinfresco una serata diversa e che consente ai turisti che nel periodo estivo soggiornano a Riccione, di portare a casa un ricordo concertistico dall’assoluto valore artistico. Per informazioni: 347-7717575 – info@dgma.it - www.dgma.it.


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TRASFORMARSI

Star della

CONSOLLE IL DIVERTIMENTO È ASSICURATO CON THIERRY MUGLER, NOME D’ARTE DI TERESA GIORGETTI, CONSIDERATA LA DJ PIÙ INFLUENTE E STRAVAGANTE DELLA RIVIERA ROMAGNOLA.

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di Benedetta Cicognani / ph Riccardo Gallini

Bellezza, talento e irriverenza trasmettono in lei un mix di irresistibile fascino. Ha iniziato appena tre anni fa a musicare delle serate alla Villa della Rose, ma in riviera è diventata subito una vera star della consolle. Nata con la musica nell’anima è oggi una quarantenne e se le chiedi: “Thierry, per cosa vivi?”, lei senza un attimo di esitazione risponde “Per la musica!” Stiamo parlando di Teresa

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Giorgetti. Bionda, occhi chiari magnetici, carnagione diafana, durante il giorno è una esperta di profumi ed essenze nella sua storica profumeria a Misano, di notte è dj nei locali più in, a infiammare le piste con i suoi dischi. Ama esplorare l’universo musicale e da lì far emergere la propria creatività, adora accogliere i clienti della sua profumeria con belle musiche in sottofondo. Il motivo condutto-

re della sua personalità è ispirato alle stelle. Dalle due tatuate sulle spalle, alla stella da cui trae il suo nome d’arte: quella profumata di Thierry Mugler. Una soggettività tutta da scoprire, dunque. Thierry, da dove parte tutto? “Sono una grandissima appassionata di musica sin da quando ero piccola. Ho sempre ascoltato generi molto particolari, tanto che gli amici mi dicevano scherzan-


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do: Thierry, ma che razza di musica ascolti? Anche nella mia profumeria non possono mai mancare belle musiche. Ma l’incontro che mi ha cambiato la vita è avvenuto nel 2014. Un caro amico, che stava aprendo uno spazio alla Villa delle Rose, mi ha chiesto di organizzare le musiche per le sue serate. Da lì ho iniziato. È stato come un sogno, una folgorazione, ho sentito le farfalle nello stomaco, proprio come quando ci si innamora!”. Qual è il tuo rapporto con la composizione musicale? “Per me la musica rappresenta una vera e propria forma di comunicazione con la quale riesco a esprimermi al meglio. Spazio molto a livello artistico, mixando anche generi apparentemente lontani tra loro. Poi, una volta in consolle, mi faccio guidare dall’istinto, stando però sempre attenta alle persone che ho davanti, in modo da cercare di cogliere al volo i loro gusti. Osservo le mosse e gli sguardi dei presenti per capire se sto creando l’atmosfera giusta. Ci tengo a sottolineare che non faccio la dj per interesse economico. Per me è una passione al cento per cento, tanto che mi esibisco solo nei locali in cui incontro un ambiente stimolante. La musica mi vibra dentro così intensamente che è persino difficile da spiegare! Oserei dire che il suo ascolto per me sfiora la sacralità.” Una volta il dj si limitava a mettere i dischi. Oggi invece ha assunto un ruolo di responsabilità nel coinvolgi-

mento del pubblico. Tu cosa fai in particolare per creare questo feeling? “Oso nell’abbigliamento! Indosso vestiti teatrali, stravaganti, di scena. Azzardo soprattutto di notte. Adoro provocare. Adesso, per esempio, sto facendo realizzare un reggiseno con dei tacchi a spillo stampati! Suonando in console, devo focalizzarmi sulla parte alta del corpo, quindi sulle acconciature dei capelli e sui top.” In base alla tua esperienza, a parità di valore, le donne dj tendono a essere remunerate meno rispetto agli uomini? “Ultimamente le dj stanno prendendo molto piede. Secondo me, più che una questione di genere, conta molto come ci si presenta. Ho sempre frequentato ambienti molto aperti. Non mi è mai capitato di essere discriminata o di ricevere trattamenti inferiori perché donna.” A tuo parere, è cambiato il mondo della notte rispetto ai ruggenti anni Ottanta? “Tantissimo, quelli erano veri e propri anni d’oro. Adesso i locali stanno perdendo quell’atmosfera mitica. C’è troppa competizione. Ho sempre pensato che la musica dovesse unire i popoli, a differenza della politica, del calcio o della religione che li divide. Ma vedo che la voglia di ballare persiste ancora. A chi mi chiede come faccia a quarantacinque anni ad avere ancora voglia di frequentare le discoteche io rispondo che la passione per la musica, il ballo e lo stare insieme non ha età.”

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ABITARE

Finestre sul

TRAMONTO LA PROGETTISTA SAMMARINESE VANDA VENTURI HA CREATO UN ATTICO DOVE SI AMMIRA IL TRAMONTO PIÙ BELLO DI RIMINI. di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini



A

Alla Prua di Rimini, dove il mare luccica e tira forte il vento, la progettista sammarinese Vanda Venturi ha creato un attico per perfetti velisti, all’ultimo piano dell’edificio più esposto. Un appartamento sui 100 mq che serba un ventre prezioso, fulcro della dimora, una cucina-nido, per poi aprirsi verso il largo, verso la luce, verso l’orizzonte, del luminoso living aperto a 360 gradi sul paesaggio marino. Una sala dalle linee smussate, decorata da un tavolo dai toni caldi le cui sedute, in ferro battuto, sono tono su tono, il tutto sovrastato da un lampadario in ottone, di Catellani e Smith, la cui forma ricorda un anemone di mare. La passione per il mondo della nautica pervade la matita dell’architetto, che ne seleziona con naturalezza forme e materiali. Come la resina usata come unico materiale per creare uniformi-

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UNO SPAZIO AUTENTICO E ARMONIOSO, DOVE LA NAUTICA, SUA GRANDE PASSIONE, E LA NATURA SI INTERSECANO CON I MATERIALI NATURALI E LE CROMIE. NEL TERRAZZO, LA ZONA SOLARIUM È SOVRASTATA DA TENDE DISPOSTE COME FOSSERO VELE SPIEGATE.

tà ed effetti quasi scultorei. Un esempio lampante è la parete rotondeggiante, dotata di due porte scorrevoli, che racchiude la favolosa cucina Rossana, progettata su misura, caratterizzata da linee pure e nette, i cui colori fuoriescono con impeto dalla parete ospitante. Legno, pietra, e ottone la caratterizzano. I contrasti tra forme, materiali e colori

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LA CAMERA DA LETTO PADRONALE È SEMPLICE MA ELEGANTE AL TEMPO STESSO, HA UN AFFACCIO EMOZIONANTE SULLA COSTA ADRIATICA. QUESTO LUOGO INTIMO ESPRIME UNO SPIRITO ESSENZIALE, IN CUI LA LUCE CREA GIOCHI E ATMOSFERE UNICHE.

SOPRA, LA ZONA SOLARIUM CON LA VASCA IDROMASSAGGIO. SOTTO, DUE SCORCI DELLA CUCINA ROSSANA E DELLA ZONA NOTTE.

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sono sempre pensati in maniera bilanciante e armonica al fine di rendere confortevoli gli ambienti. La pianta dell’appartamento è costituita da due quadrati che si in-

tersecano, per questo Venturi ha voluto creare all’interno del locale linee sinuose, morbide, frutto degli studi di Feng shui, applicati anche alla distribuzione degli spazi, ponendo la parte notte a favore di sole, mentre quella notte a ovest, dove tramonta. La terrazza altro fulcro domestico, altamente conviviale, è pensata come spazio da vivere e condividere. Una vasca idromassaggio è la risposta intima al mare che si ha di fronte, una sorta di zona solarium isolata, sovrastata da tende a rullo movibili, quale eventuale copertura, come fossero vele spiegate. La camera da letto padronale è semplice ma elegante al tempo stesso, ha un affaccio emozionan-

te sulla costa Adriatica e su una terrazza godibilissima. Questo luogo intimo esprime uno spirito essenziale, in cui la luce crea giochi e atmosfere uniche. A fianco, il bagno padronale di ispirazione orientaleggiante, le cui mattonelle ricordano antiche decorazioni. L’altro bagno, in cui il nero emerge potente, riporta a evocazioni stilistiche lontane, in memoria delle abluzioni nelle acque sacre. Il rapporto fra interno ed esterno è continuo e fluido. In queste scelte, Vanda Venturi esprime l’essenza stessa del suo concepire l’architettura d’interni, uno spazio autentico, armonioso, dove la nautica, sua grande passione, e la natura si intersecano con i materiali naturali e le cromie.


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PROGETTARE

TeGusto,

MUCHO! PER LA DESIGNER CRISTINA ZANNI, PROGETTARE OGGETTI DI DESIGN PER IL FOOD IN GRADO DI EMOZIONARE È STATA UNA SFIDA NATA DALL’INCONTRO CON INFINITO. SODALIZIO CHE HA PRODOTTO LA COLLEZIONE TEGUSTO.

A A FIANCO, LAURA CARBONI PROPRIETARIA DI INFINITO E LA DESIGNER CRISTINA ZANNI.

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IN MAGAZINE

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Anche un piatto può diventare un oggetto di design, essere la cornice perfetta in grado di dare il giusto risalto alle sempre più curate preparazioni culinarie. Per questo motivo la designer Cristina Zanni ha progettato una collezione per Infinito, pensandola quale evoluzione del piatto da tavola che risponde alla contemporanea tendenza di presentare a dovere l’arte del food, il lavoro di chef e appassionati di cucina. Le forme sono pulite, eleganti e minimali, per dare totale risalto alle preparazioni. L’oggetto per Cristina è il risultato “di un equilibrio in cui la funzione è protagonista e la forma che la definisce è l’abito che la veste”. Progettare oggetti di design per il food che potessero anche emozionare è stata una sfida nata dall’incontro con Infinito design. Sodalizio fruttuoso che ha prodotto la collezione TeGusto, nata dalla versione più piccola della collezione dedicata all’aperitivo. Essa è l’evoluzione della forma a S, la declinazione del concetto è trasposta alle altre portate pensando alla definizione di un fil rouge design per la presentazione di ogni piatto. “Il crescente interesse di

pubblico per il mondo del food come arte del gusto e la possibilità di creare oggetti di design che possano presentare degnamente il lavoro di abili chef e maestri di cucina, è un onore e un’esperienza unica per me,” dichiara Zanni. L’intera linea di piatti di design è stata progettata utilizzando il Krion, materiale che nasce per produrre i top delle cucine, un materiale malleabile, facilmente lavorabile. “A ispirarmi – aggiunge – è stata la possibilità di essere scavato e plasmato in

ogni forma. Uscire dall’uso canonico nei top da cucina intuendone la potenzialità e pensare a una collezione per la tavola, all’oggetto è stato un processo creativo naturale”. Infinito è il motore entusiasta del team che ha creato il progetto, da cui la designer si è sentita trascinata, coinvolta per la passione con cui esso si dedica alla costruzione di un progetto che propone bellezza e valore, stessi principi che regolano il suo lavoro quotidiano.


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composto da una miscela di preziosi ingredienti in grado di stimolare il rinnovamento cellulare, elasticità e tonicità. Il trattamento è formato da oro 24k, polvere di perla, polvere di diamante, dall’estratto di spilanthes acmella, dall’olio di jojoba, dall’acido ialuronico, il tutto abbinato all’acido lattobionico e all’estratto di vitis cinifera. Gli oligoelementi dell’oro vengono assorbiti dall’epidermide e agiscono in profondità,

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Cleopatra, che in fatto di fascino la sapeva lunga, era solita addormentarsi con una maschera d’oro, al fine di conservare la sua bellezza. Mentre l’imperatrice cinese Cixi massaggiava viso e collo con un rullo d’oro, un irrinunciabile rituale di piacere. L’ultima innovativa proposta di Estetique Michelle prende le mosse da millenari saperi e presenta ai suoi clienti la golden mask. Ultimo ritrovato di bellezza utilizzato dalle star, da Hollywood all’Italia. Golden Treatment 24K è amato da Chiara Ferragni, Irina Shayk, Elena Santarelli e Alessandra Ambrosio per l’efficace azione liftante. Ottimo per la “beauty routine” è

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Passione

BODY BUILDING HA CONQUISTATO AD APRILE IL TITOLO DI CAMPIONESSA REGIONALE DI BODY BUILDING, LEI È ALESSANDRA BINOTTI, 28 ANNI DI FASCINO E DETERMINAZIONE.

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Dalle sfilate di Miss Italia al body building. Dalle scarpe con tacco dodici a quelle da ginnastica. Dalle passerelle al tapis roulant. Alessandra Binotti, 28enne riccionese, atleta fitness nella categoria bikini, ha conquistato quest’anno ad aprile il titolo di campionessa regionale di body building, classificandosi sesta un mese dopo ai campionati italiani a Catanzaro. Sono trascorsi dieci anni da quando hai partecipato alle selezioni del concorso di bellezza che cosa è cambiato? “Avevo appena 18 anni quando ho vissuto quell’esperienza, ormai fa parte del passato. La vita di tutti i giorni è diversa dalle emozioni che provi a quell’età. Ora penso ad altro.” Com’è nata la passione per il body building? “È cominciata seguendo le orme del mio ex fidanzato, mi recavo in palestra con lui. Aggiungo anche che dopo la scomparsa di mia nonna, che adoravo, lo sport è diventato per me sinonimo di disciplina, senso del dovere, mi ha aiutato a superare momenti di difficoltà. Poi grazie alla mia preparatrice Deborah Gerboni, campionessa italiana, che ha

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di Cinzia Bauzone

curato i miei allenamenti per la preparazione agonistica, sono arrivati i risultati e le prime soddisfazioni.” Lei è la dimostrazione che si può essere belli anche attraverso questa disciplina… “Il boby building spesso è considerato una cosa da uomini, poco femminile. Nella categoria bikini la donna in realtà conserva tutta la sua femminilità attraverso un fisico proporzionato e tonico, senza esagerazioni muscolari. Seguo gli allenamenti quattro giorni la settimana, assieme ad un regime alimentare, ci tengo a dire che ho tratto grandi benefici da quando ho iniziato a fare attività fisica e a mangiare in un certo modo, posso dire che è diventato uno stile di vita.” Oltre allo sport il lavoro... “Mi divido tra l’attività di mio padre ristorante da Carlo e lo sport. Tra l’altro sono diplomata all’Istituto Alberghiero e recentemente mi sono specializzata nella preparazione di piatti Fit per amici ed atleti: colazioni, gelato proteico. Guardando al futuro i tuoi prossimi obiettivi? “A fine stagione partirò subito con la preparazione concentrandomi sulle prossime gare all’interno del

circuito Wabba (World Amateur Body Building Association) che è una tra le più importanti federazioni internazionali di body building. Spero di raggiungere altri risultati e soddisfazioni.”



GRUPPO SGR MASSIMO GILETTI INSIEME AD ANNA FALCHI HANNO PRESENTATO LA XIII EDIZIONE DE “PER IL SORRISO DI UN BAMBINO” EVENTO SOLIDALE IN FAVORE DI A.R.O.P. ONLUS E DELLA ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA DELL’OSPEDALE ‘INFERMI’ DI RIMINI.

Sorriso che funziona, non cambia. Anche quest’anno è stata una maratona bella e divertente, e sono stati tanti i VIP, gli attori, i comici, i musicisti, gli chef e i pasticceri che si sono alternati per dare vita alla tredicesima edizione dell’evento di solidarietà ‘Per il sorriso di un bambino’, organizzato da SGR Solidale e tenutosi lo scorso 23 giugno presso i giardini del Centro Congressi SGR di Rimini. La serata, in cui musica, arte e spettacolo hanno oltrepassato il puro intrattenimento per dar vita alla più alta forma di amore verso l’altro, la solidarietà, ha registrato l’ormai consueto ‘sold out’, con quasi 480 ospiti paganti che, con la propria partecipazione, hanno sposato la causa di A.R.O.P., una onlus con sede all’interno dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, che aiuta i bambini affetti da malattie oncoematologiche e da altre patologie croniche dell’età pediatrica, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti. Anche quest’anno sono stati tanti le aziende e i personaggi che hanno sposato questa importante causa: veder sorridere nuovamente i bambini e le loro famiglie, impegnati in percorsi dolorosi e difficili. A condurre la serata uno dei volti più amati del piccolo schermo, Massimo Giletti. Insieme a lui la bellissima Anna Falchi, cui è spettato il compito di presentare i ‘padroni di casa’, Micaela Dionigi, Donatella Turci e il Maestro Pasticcere Roberto Rinaldini, tra gli artefici anche della buona riuscita gastronomica della serata, insieme all’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani e allo staff del Quartopiano Suite Restaurant di Rimini: il maitre Fabrizio Timpanaro, il direttore Andrea Tani e lo chef Silver Succi, che ha deliziato gli intervenuti con le proprie creazioni culinarie. Presente sul palco anche Roberto Romagnoli di A.R.O.P. che, dopo i saluti di rito, ha confermato ai presenti la buona notizia del rag-


giungimento dell’obiettivo prefissato negli scorsi anni: l’acquisto della Casa Ospitalità A.R.O.P. che, anche grazie ai fondi raccolti durante la serata, potrà essere ristrutturata e consentire ai giovani pazienti di vivere in un’atmosfera accogliente e famigliare. Tra una portata e l’altra non sono mancati i momenti emozionanti, come quello in cui Massimo Giletti ha chiamato sul palco Piercarlo, uno dei ragazzi che ha sconfitto la malattia, e la Dott.sa Roberta Pericoli, che lo ha seguito durante tutto il suo percorso medico; oppure, quello, più leggero, in cui Federico Mecozzi, primo violino di Ludovico Einaudi, insieme con i colleghi musicisti Stefano Zambardino e Massimo Marches, ha incantato il pubblico con la propria musica. Degni di lode e fortemente apprezzati anche i contributi di importanti aziende e campioni dello sport e della cultura. Tra di essi i ‘Bracciali del Sorriso’ di Crivelli Gioielli; Francesco Totti, storico capitano della Roma; Ciro Immobile, calciatore della Lazio e della Nazionale Italiana; Enea Bastianini, motociclista del Motomondiale; l’attore e regista premio Oscar Roberto Benigni con la moglie, l’attrice Nicoletta Braschi; il pianista e compositore Ludovico Einaudi; il cestista della Nazionale Italiana di Pallacanestro Giuseppe Poeta; la pallavolista Maurizia Cacciatori; Marco Morosini, noto designer e fondatore del marchio Brandina; e, infine, il portiere della Juventus e della nazionale italiana, di cui è anche capitano, Gianluigi Buffon. Pur non potendo essere tutti presenti alla cena, hanno contribuito alla raccolta fondi di SGR Solidale donando numerosi oggetti battuti all’asta sul portale Charitystars.com. Molti altri gli ospiti presenti al Gala Dinner, tra cui: personaggi dello sport come Salvatore Bagni, Massimo Bonini e Alberto Zaccheroni, del mondo del food come Roberto Cantolacqua, Sebastiano Caridi, Gino Fabbri e Roberto Rinaldini. Molti anche i volti noti del cinema e dello spettacolo come Paolo Cevoli, Stefano Dionisi, Alessia Fabiani, Mercedesz Henger, Piero Maggiò, Maurizio Mattioli, il violinista Federico Mecozzi, Federico Moccia, Simone Montedoro, Andrea Montovoli, il designer Marco Morosini, Alessandro Pellegrini, la dj Giulia Regain, Samuele Sbrighi con la fidanzata l’attrice Sara Zanier e Soleil Anastasia Sorgè. Gli ospiti e i personaggi presenti hanno partecipato attivamente alla buona riuscita della serata di Gala, in particolar modo prestando il proprio aiuto durante la vendita dei biglietti della Lotteria del Sorriso, alla quale si sono alternate le dalle performance di tango e boogie jive dei maestri di Ballando con le stelle, Samanta Togni e Samuel Peron, che hanno alternato le proprie esibizioni a sfilate di moda beachwear e non solo a cura di Vibrisse, Baldinini e Benny’s Boutique. La cena si è conclusa con lo spettacolo ‘Magia di luci e stelle’ a cura del Campione del mondo di fuochi pirotecnici Antonio Scarpato, accompagnato dalla suggestiva performance musicale di Federico Mecozzi al violino, Stefano Zambardino alle tastiere e Massimo Marches alla chitarra acustica. Tutto in una armonica fusione di energie volte al solidale. Micaela Dionigi, Presidente del Gruppo SGR e di SGR Solidale Onlus, esprime la propria soddisfazione per la buona riuscita dell’evento: “Il tema dell’accoglienza, soprattutto per i bambini malati è fondamentale. La Casa Ospitalità A.R.O.P., da sempre punto di riferimento significativo, acquista maggior valore soprattutto per le famiglie che affrontano un percorso in salita. Si tratterà di uno spazio sereno e rispettoso del desiderio di vita che ogni bambino, anche malato, porta con sé. Grazie al cuore, all’energia, alla sensibilità e alla generosità di tutte le persone che ci hanno aiutato in questa impresa! Un sentito ringraziamento anche alle aziende che hanno risposto al nostro appello. Tra di esse, oltre ad Antonio Croce (Platinum Sponsor), Banca Credem e Tamburini Gioielleria (Gold Sponsor) e Vertaglia Infissi e Azimut (Silver Sponsor), figurano anche molte altre realtà del tessuto sociale riminese e non solo”.


PROMUOVERE

Lions Club

SAN MARINO IL NUOVO PRESIDENTE AUGUSTO VALENTINI HA PRESENTATO IL SUO PROGRAMMA INCENTRATO SU TEMI QUALI LA SALUTE DELLA PERSONA E LE TRADIZIONI, PER FAR CRESCERE CULTURALMENTE IL CLUB.

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di Marianna Giannoni / ph Riccardo Gallini

Augusto Valentini è il nuovo Presidente del Lions Club San Marino Undistricted. Al passaggio della campana è stato accompagnato dalla sua famiglia: la moglie Barbara e le tre figlie Anna, Gloria e Valeria, che saranno sue preziose collaboratrici durante l’anno lionistico. Dopo il trasferimento dei poteri, ha presentato il suo programma. Il nuovo anno sarà ricco d’iniziative e improntato verso un’apertura verso l’esterno che porterà sicuramente a una crescita culturale non solo del Club, ma anche del Paese, in settori di particolare interesse, come quello della salute della persona e delle tradizioni. Al termine della serata ha presentato la sua squadra: il vicepresidente Francesca Masi, il secondo vicepresidente Paolo Piva, il terzo vicepresidente Emanuele Cesarini, il segretario Fabrizio Castiglioni, il cerimoniere Augusto Gatti, il tesoriere Francesco Calzolari, il coordinatore L.C.I.F. Conrad Mularoni, il censore Alberto Bonini, l’officer addetto alle relazioni pubbliche Alessandro Barulli e i revisori dei conti Olmar Poggiali e Pier Luigi Ceccoli. Il Lions Club San Marino ha

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alle spalle oltre 50 anni di storia. Il 7 novembre 1959 ha ottenuto l’omologazione e l’iscrizione alla The International Association of Lions Clubs e il 21 dicembre dello stesso anno il presidente internazionale, Clarence Sturm, ha apposto la propria firma alla Charter prima che venisse spedita a San Marino. Peraltro lo stesso presidente internazionale, nel 1960, è venuto in visita a San Marino per presenziare alla Charter Night. Sturm è stato ricevuto in udienza a Palazzo Pubblico dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti. La data della Charter Night, che è l’evento che sancisce ufficialmente la nascita del Club, è stata fissata il 27 agosto 1960 e festeggiata con una grande serata

di gala alla presenza delle più alte autorità sia lionistiche che della Repubblica di San Marino. Numerose le iniziative a favore della collettività negli ultimi anni. Tra le tante, un parco pubblico per la popolazione a San Marino intitolato a Melvin Jones, la realizzazione di una palestra riabilitativa ad Arbe, terra natale del Santo Fondatore della Repubblica, e il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto nel 2016 con la consegna di attrezzature nella provincia di Macerata. Lo scorso giugno, il Lions Club San Marino ha organizzato un evento che ha ricostruito la storia del fondatore dei Lions Melvin Jones. Il ricavato è stato devoluto all’Associazione Amici di Padre Marcellino.


cose buone dal territorio

“CI VUOLE TEMPO PER FARE LE COSE BUONE”... Scoprire nuovi accostamenti, semplici ma inaspettati, prestando attenzione a ogni singola materia prima, è per la nostra cucina una missione quotidiana. Assieme ai pilastri più tipici della tradizione del territorio di carne e di pesce il nostro menù propone infatti alcuni piatti differenti per origini e composizione, spaziando nel grande patrimonio della cucina italiana. La cantina offre un ampio assortimento di vini del territorio, assieme a etichette nazionali e internazionali di pregio.

Un piatto veloce? Una degustazione di terra o di mare? Un pranzo con gli amici? Una cena ricercata e rilassante?

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FESTEGGIARE

Ancora

GRAZIE! VERNOCCHI AUTO HA PRESENTATO LA NUOVA RANGE ROVER VELAR AD UN PARTY UNICO ORGANIZZATO AL RIVIERA GOLF RESORT.

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di Irena Coso

“Ringraziamo tutti gli sponsor, i clienti e gli amici che hanno partecipato all’evento di presentazione della nuova Range Rover Velar di Vernocchi auto, il primo medium SUV Land Rover che vanta un design futuristico e una rivoluzionaria tecnologia. Raffinata per ogni occasione, ideale su ogni terreno, propone una

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nuova dimensione di glamour, modernità ed eleganza.” Il party, organizzato al Riviera Golf Resort, un gioiello di design immerso nel verde, è stato un successo con oltre 400 partecipanti. La serata è stata impreziosita anche da diversi momenti di spettacolo, fra cui la performance

musicale degli Smoma - Unconventional Glam Music, con la loro bravura e originalità, e un coinvolgente Fire Show. Un evento destinato a restare nella memoria di tutti noi, che si è concluso con un bel brindisi collettivo. Grazie ai partner della serata Romagna auto e SVA Dakar.


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“IL GIOCO E’ RISERVATO AI MAGGIORENNI”

“IL GIOCO PUO’ CAUSARE DIPENDENZA”

“ V E R I F I C A L E P R O B A B I L I T A ’ D I V I N C I T A S U L S I T O W W W. G I O C H I D E L T I T A N O. S M ”

IL PIACERE DI GIOCARE CON STILE


CUCINARE

Star bene

CON GUSTO MASSIMILIANO POLETTI, NUOVO EXECUTIVE CHEF DEL RIVIERA WELLNESS RESTAURANT, PROPONE UNA CUCINA FUNZIONALE ALLO STAR BENE, SENZA RINUNCIARE AL GUSTO.

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di Cinzia Bauzone / ph Riccardo Gallini

Si chiama Massimiliano Poletti ed è il nuovo executive chef del Riviera Wellness Restaurant di San Giovanni in Marignano. È il primo ristorante Wellness della riviera e si trova nel cuore del Riviera Golf Resort, affacciato sulla splendida piscina immersa nel verde. Il vulcanico chef, dopo un percorso formativo in giro per il mondo traduce oggi nei suoi piatti tutta la sua passione per la cucina, proponendo un menù funzionale allo star bene senza

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rinunciare al gusto, incontrando ogni volta il consenso unanime di chi ama mangiare bene. Quali sono gli elementi che caratterizzano la sua cucina? “Cerco di ispirarmi ai benefici salutistici della dieta mediterranea attraverso un legame con le nostre tradizioni, al centro soprattutto la rigorosa genuinità dei prodotti e un’attenta selezione di ogni singolo ingrediente del menù.” Piatti salutari ma anche belli da vedere “Un piatto deve possedere la capacità di appagare i nostri sensi, catturare lo sguardo ed il palato ma non solo. È importante ristabilire le giuste abitudini alimentari seguendo un’alimentazione sana e corretta. Per questo al Riviera Wellness Restaurant abbiamo ideato un menù Essenza mediterranea con una degustazione di piatti tradizionali che includono ingredienti della tradizione mediterranea, come il grano e i cereali integrali, l’olio d’oliva, le verdure, il pesce, piatti equilibrati sia dal punto di vista nutrizionale sia dalla sostenibilità ambientale. Descriviamo in ogni piatto le proprietà, indicandone le calorie e i valori nutrizionali.” Qual è il piatto che più la

rappresenta? “Non ho un piatto in particolare, diciamo che il mio approccio con la cucina è legato soprattutto alla curiosità, alla materia prima. Quando arriva un ortaggio con ancora la rugiada o un pesce appena pescato, la voglia di sperimentare è immediata, anche fuori dagli schemi, mantenendo sempre un rispetto estremo per i prodotti.” Quando un cliente va al ristorante è come se si affidasse in maniera totale al cuoco... “È una fiducia che merita un’attenzione unica. La nostra missione è garantire un servizio mirato per ogni cliente in un ambiente curato nei particolari e rendere ogni pasto un momento unico. Benessere e professionalità sono le nostre parole chiave.” Progetti per il futuro? “I progetti sono sempre tanti, non ci fermiamo mai. Cerchiamo di allargare la nostra visione attraverso la ricerca di prodotti nuovi, nuove ispirazioni, mantenendo il focus nel nostro territorio.” Una breve ricetta? “Spaghetti al pesto di aglio nero con olio d’oliva dei nostri colli, peperoncino fresco, pinoli tostati.”


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IMPARARE

Un giorno da

BIOLOGO TIZIANA AMORE HA SCOMMESSO SULLA BIOLOGIA E L’HA FATTA AMARE, CON CAMP, VACANZE AVVENTURA, GITE IN BARCA E LABORATORI ANCHE AI PIÙ PICCOLI.

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di Alessandra Leardini

Lo sapevate che anche le cozze hanno un ciuffo di capelli? O che anche il granchio si toglie la maglietta? Con la crescita comincia a slacciarsi la cerniera e, piano piano, a sfilarsela. Ecco un modo divertente e accattivante per spiegare ai più piccoli il cambio della muta di un amico dell’Adriatico. E avvicinarli alle tantissime curiosità nascoste in fondo al mare. La cattolichina Tiziana Amore ha fatto del progetto Diventa biologo per un giorno non solo una scommessa professionale, ma soprattutto una missio-

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ne. Tutto è nato dall’altra parte del mondo, alle Maldive, qualche anno fa, mentre Titti la biologa accompagnava i turisti ad uscite di snorkeling. “Perché non fare la stessa cosa al largo tra Cattolica e Gabicce?”, cominciò a pensare. Una bella sfida: cosa avrà mai di speciale questo scorcio di Adriatico, da attirare turisti con maschera e boccaglio? “Questa è proprio l’opinione comune che vorrei sfatare: anche l’Adriatico, così spesso denigrato e bistrattato, ha tante cose belle da raccontare” ci smentisce subito Tiziana. A due anni dalla partenza del progetto, con le prime uscite in barca per le famiglie, buona parte della missione è già compiuta. Diventa biologo per un giorno è riuscito a portare a Cattolica tante scolaresche delle elementari e medie, non solo dall’Emilia, Nord Italia e Toscana, ma addirittura dalla Puglia e dal Salento. “Abbiamo deciso di puntare sul turismo scolastico, specie in bassa stagione, e più lontane sono le scuole che riusciamo a contattare, meglio è. È sott’acqua il fascino vero, nei nostri fondali non ci sarà Nemo, ma vivono animali che neanche ci immaginiamo! E avere buoni riscontri da una meta blasona-

ta come il Salento, non può che renderci orgogliosi.”. Tiziana comincia ad elencarti alcuni degli abitanti di questi fondali: dal granchio corridore al paguro, dall’anemone del Mediterraneo (“uno degli animali più pericolosi al mondo”) alle bavose (“a luglio diventano gialle fluorescenti”). E poi, ancora, i ghiozzi e la patella, “l’essere vivente più forte di tutto il pianeta”. Curiosità, reali, che affascinano i bambini, ma soprattutto genitori e insegnanti. La sfida di Tiziana ha coinvolto anche la Cooperativa Pescatori di Cattolica e laboratori di biologia marina legati all’Adriatico. Ci sono, infatti, anche i camp: attraverso gite in barca, escursioni in acqua e lezioni sul mare tra gli scogli, è possibile vivere una vacanza avventura di 4-5 giorni. Le idee non mancano, tra queste anche il desiderio di sviluppare un progetto di educazione ambientale più ampio, un percorso naturalistico che comprenda non solo il mare, ma l’acqua in senso lato. Tiziana guarda ad un bacino fertile come la foce del Conca. Anche il prossimo anno i baby biologi ne vedranno delle belle.



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ANCORA PIÙ IN ALTO MEZZO SECOLO DI ASCENSORI

L’AZIENDA DI TRASPORTI VERTICALI PROVESI FESTEGGIA 50 ANNI DI ATTIVITÀ: UN’AZIENDA FAMILIARE DA TRE GENERAZIONI LEADER DEL SETTORE.

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A Rimini, secondo una recente analisi statistica, vantiamo il primato in Regione per quanto riguarda la densità degli ascensori distribuiti nei diversi edifici (ovviamente perché abbiamo una moltitudine di hotel). L’ascensore fa la sua prima comparsa al Crystal Palace di New York nel 1853 e quattro anni dopo viene installato in un grande magazzino a Broadway. In Italia arriva esattamente tredici anni più tardi per essere collocato nella hall di un rinomato albergo nel cuore di Roma. Dall’Ottocento è stato progressivamente perfezionato grazie all’ausilio della tecnologia, perdendo così il suo iniziale carattere elitario. Oggi, infatti, l’ascensore è entrato a far parte della nostra quotidianità e si è affermato tra i principali mezzi di trasporto, permettendo anche la costruzione di importanti complessi che sono diventati delle vere e proprie attrazioni turistiche.

La storica azienda fondata nel 1967 dai fratelli bergamaschi Giuseppe e Mario Provesi è un’impresa familiare molto conosciuta nel territorio e con una bella storia alle spalle. Si era da poco concluso il secondo conflitto mondiale, quando i due fratelli, al tempo sedicenni, iniziarono una lunga esperienza professionale alla F.I.A.M. (Fabbrica Italiana Ascensori e Montacarichi) di Milano. In seguito, con il trascorrere degli anni, e soprattutto con l’evolversi delle loro conoscenze in ambito tecnico, ai Provesi fu proposto dall’azienda milanese il trasferimento a Rimini per intraprendere la strada dell’imprenditoria. Così, durante il boom economico degli anni ‘70, aprirono i battenti della Provesi Ascensori. Partita con pochi mezzi, come ogni impresa che si rispetti, oggi la Provesi, oltre a essersi posizionata tra i leader nell’ambito dei trasporti verticali, ha inanellato ben tre


ADVERTORIAL

PARTITA CON POCHI MEZZI, COME OGNI IMPRESA CHE SI RISPETTI, OGGI LA PROVESI, OLTRE A ESSERSI POSIZIONATA TRA I LEADER NELL’AMBITO DEI TRASPORTI VERTICALI, HA INANELLATO BEN TRE GENERAZIONI ALLA SUA GUIDA.

generazioni alla sua guida. Oggi Katia, Debora e Lorenzo si dedicano alla parte amministrativa, mentre Valter, Mirco, Stefano e Francesco si occupano della sezione tecnica e della divisione commerciale. “Abbiamo un’agenda molto fitta. Teniamo tutti i giorni riunioni al mattino e al pomeriggio con i nostri tecnici, durante le quali decidiamo i vari lavori che andremo a effettuare sugli impianti,” racconta Francesco Grossi, che aggiunge con orgoglio: “Abbiamo in totale dodici tecnici. Sono tutte persone molto qualificate, che seguono periodicamente dei corsi di aggiornamento per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche del campo e in possesso del patentino di manutentore. Alcuni di loro sono nel nostro settore da più di trent’anni. Se oggi stiamo traendo molte soddisfazioni, è anche grazie alla loro professionalità!” La Provesi non è un’azienda secondo i canoni tradizionali, ma una ditta familiare che ha formato una vera squadra con i propri dipendenti e un legame spesso amichevole con i clienti. Grazie a questo mix di affidabilità, competenza e rispetto lavora con alberghi, condomini, strutture pubbliche e private raggiungendo circa 1.900 impianti. “La proposta spazia dalle piattaforme a risparmio energetico che possono essere dotate di porte automatizzate, ascensori ultra tecnologici privi di locale macchinario e con una velocità che raggiunge 1,6 m al secondo, montacarichi ideati per trasportare carichi che superano i 2.000 kg, montauto, montavivande

e montascale. Si tratta di impianti concepiti e realizzati in Italia, performanti, di buon design, all’avanguardia, con bassi costi di gestione e soprattutto sicuri.” E conclude: “Stiamo lavorando molto bene. Ma bisogna sempre cercare di migliorare e perfezionarsi. Io, ad esempio, mi sono posto un preciso obiettivo: migliorare la funzionalità dell’azienda e, in particolare, informatizzare e digitalizzare i prodotti, in modo da portare una ulteriore ventata di rinnovamento”. Allora, date queste premesse, vogliamo augurare a questo team di arrivare ancora più in alto.

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RECITARE

La via del

PALCOSCENICO LA RIMINESE TAMARA BALDUCCI HA SCELTO IL TEATRO NELLA SUA CARRIERA: HA FATTO UN CLASSICO CON MASSIMO CASTRI E GABRIELE LAVIA, E HA PARTECIPATO A PRODUZIONI D’AVANGUARDIA.

P NELLA FOTO, TAMARA BALDUCCI FOTOGRAFATA PRESSO “AUGEO ART SPACE”.

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di Antonella Zaghini / ph Riccardo Gallini

Per inseguire il suo sogno non ha esitato un attimo a riporre la laurea in Economia del turismo nel proverbiale cassetto. Diplomata alla Galante Garrone di Bologna, la scuola per attori di prosa, Tamara Balducci ha scelto la via del palcoscenico. Natali riminesi, Tamara si divide tra la vita di famiglia e il teatro.

Quest’inverno, per esempio, al Novelli di Rimini, è andata in scena, bellissima e seducente, in Fedra di Seneca nell’adattamento di Andrea De Rosa. Una produzione, fra l’altro, insignita del Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro quale miglior spettacolo 2016. Nella sua carriera ha recitato con Massimo Castri e Gabriele Lavia in un classico di Shakespeare Molto rumore per nulla e partecipato a produzioni d’avanguardia come Clôture de l’amour di Pascal Rambert, rappresentazione che, nella versione francese, ha debuttato al Festival di Avignone. In estate è impegnata nel suo progetto: l’organizzazione della quinta edizione del festival Le Città Visibili che si tiene a Rimini dal 21 luglio al 5 agosto. Un evento di nicchia, firmato insieme all’amica e collega Linda Gennari, che ha il doppio pregio di avere fatto avvicinare, anno dopo anno, tanti giovani al teatro, fattore non scontato in Italia, oltre che avere illuminato uno spazio nel centro storico di Rimini caduto, da troppo tempo, nell’oblio: il giardino di Palazzo Lettimi. Come è nato l’amore per il teatro?

“Da piccola, credo di non avere mai detto voglio recitare. Al pari di tanti bambini ho cambiato idea mille volte su quello che avrei voluto essere da grande. Poi a 17 anni ho partecipato a un corso di recitazione e sono rimasta folgorata. Così dopo la laurea, ho preso la decisione. In famiglia, inizialmente, non l’hanno presa benissimo. Poi, come sempre avviene, le piccole avversità si superano. Anzi, se riesco a fare questo lavoro è proprio perché ho la serenità e la tranquillità di avere qualcuno a casa che si prende cura di Mariù, la mia bellissima bimba di quattro anni e mezzo, ossia i miei genitori, la famiglia di Riccardo [il compagno e musicista Riccardo Amadei, n.d.a.], e lui stesso ovviamente”. La famiglia, una bimba da crescere e poi il fatto di abitare a Rimini, che non è proprio una città punto di riferimento per il teatro. Come si concilia tutto questo? “Oggi si può scegliere di vivere dove si vuole. Il mestiere di attore è molto cambiato. Ci sono i mezzi per spostarsi e raggiungere i teatri senza per questo doverti trasferire in una grande città. E poi c’è una cosa che ho capito: non potrei mai


cosa così difficile nel nostro Paese? “All’estero per i giovani è normale andare ad assistere a uno spettacolo teatrale. In Italia il teatro è seguito da un pubblico più maturo, quello giovane va costruito e appuntamenti come questo aiutano”. Ultima domanda di rito: prossimi impegni dopo il Festival? “Questa estate metteremo in scena, a Firenze, Le Notti Bianche di Dostoevskij. Lo spettacolo è stato presentato per la prima volta l’anno scorso, a Rimini, in occasione del festival Le Città Visibili. In parallelo, sempre con Linda Gennari e Giacomo Ferraù debutta Suzanne per la regia di Cesare Brie. Spettacolo di cui vado veramente fiera perché sono anche coautrice. Lo spettacolo è vincitore ex-aequo del Premio Borsa teatrale Anna Pancirolli 2016 e progetto finalista al Bando Game3 del Teatro Stabile delle Marche. Riconoscimenti che ci hanno permesso di produrlo. Il lavoro è tratto da una graphic novel, un genere molto in voga in Francia. È la storia di un soldato che ai tempi della prima guerra mondiale diserta per sfuggire all’orrore della guerra. Per evitare la cattura vive segregato in casa con il rischio di impazzire. Un giorno decide di uscire e, per farlo, assume le sembianze di una donna. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa.”

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ph Veronica Frison

vivere in una città senza mare. Sul fatto di essere mamma e attrice vorrei poter dire che è facile. Invece no. Come tutti i lavori che portano a stare fuori da casa per molto tempo, è pesante a livello emotivo. Si ha sempre paura di non fare abbastanza, nonostante la tranquillità di aver qualcuno che si prende cura dei figli in modo speciale. Fin da piccola ha respirato l’aria dei teatri. Spesso, mia figlia mi raggiunge con il papà agli spettacoli. Addirittura in occasione di una tournée un po’ più lunga del solito è venuta con me, accompagnata da mia suocera che fra l’altro si è divertita tantissimo. È una bimba serena e quando la vedo felice mi dico che forse tutto questo si può fare”. Diceva che il mestiere di attore oggi è cambiato... “La mia generazione vive una condizione ben lontana rispetto a quella precedente. La crisi da tempo si fa sentire nel settore. Per cui, niente più tournée faraoniche che possono durare anche cinque, sei mesi. Il fattore positivo è che siamo una generazione di attori che vive meno di rivalità. Abbiamo ben chiaro che è fondamentale unire le forze. Oggi infatti un attore non solo recita, ma è imprenditore di se stesso, scrive testi, si dedica in contemporanea alla regia, organizza laboratori e festival”. A proposito di festival, il suo Le Città Visibili, avvicina tanti giovani al teatro: è una

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C-HR Hybrid Active. Prezzo di listino € 28.400. Prezzo promozionale chiavi in mano € 23.950 (esclusa I.P.T. e Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 di € 2,74 + IVA) con il contributo della casa e del concessionario e grazie allo sconto di € 100 a fronte di rilascio della liberatoria sui Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per vetture immatricolate entro il 31/08/2017. Offerta valida fino al 31/08/2017, solo in caso di permuta o rottamazione di un veicolo usato posseduto da almeno 6 mesi. Immagine vettura indicativa. Valori massimi: consumo combinato 25,6 km/l, emissioni CO2 87 g/km.



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