Rimini IN Magazine - n.3/2010

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00

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Anno X - N. 3 - LUGLIO 2010

Massimo

Pironi

Un anno da Sindaco

Riminesi per “mestiere” Dall’Italia alla Riviera Giancarlo Dall’Ara Turismo da diffondere Enrico Casagrande “Motus” perpetuo


Nuovo Rav4. Pi첫 che mai, IL SUV.

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Editoriale |

Bilanci

Progetti

e

di Andrea Masotti

Inizia una volta tanto da Riccione il nuovo “IN Magazine”. L’incontro con Massimo Pironi, primo cittadino della “Perla” rappresenta l’occasione, non solo per tirare un primo bilancio dopo un anno da sindaco, ma anche per incontrare un riccionese doc, uno che la città che oggi governa la conosce e la vive da sempre. Una Riccione che, in questi ultimi anni, ha vissuto cambiamenti importanti, incentrati ad investire sul futuro economico e sociale proprio, e del suo comprensorio. Perché se fare bilanci è sempre utile, lo è in modo particolare quan-

Rimini

Pesaro-Urbino

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do non ci si volta indietro, ma si utilizza l’analisi come occasione di rilancio per nuovi progetti. E parlando di progetti, che spesso portano a cambiamenti nella propria vita, certamente emblematica è l’esperienza di chi si trasferisce da una città a un’altra. Sotto questo aspetto Rimini, da sempre terra dell’accoglienza, di opportunità ne sa offrire tante. Mentre tanti arrivano in Riviera per riposare, abbiamo incontrato chi ha scelto di lavorare e quindi di vivere qui: italiani diventati riminesi “per mestiere”. Alcuni sono cittadini “adottivi” ormai da

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Ravenna

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Anno V - N. 2 - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO 2010 Anno IX - N. 2 - mAggIo 2010

Anno X - N. 3 - LUGLIO 2010

Plazzi

Cecchi

Un anno da Sindaco

Il navigatore dei mari

Il volto elegante della Legge

Riminesi per “mestiere” Dall’Italia alla Riviera Giancarlo Dall’Ara Turismo da diffondere Enrico Casagrande “Motus” perpetuo

Forlì

Matteo

Silvia

Massimo

Pironi

Giovanni Malpezzi Studiando...da Sindaco Terminal Crociere Il porto cambia look Paolo Vandini L’acqua...nel sangue

Imprenditori “geniali” Economia dell’intuizione Le “spiagge” del territorio Un’estate... al fiume Francesca Pascucci La signora delle chiocciole

Cesena

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Anno XIII - N. 3 - GIUGNO 2010

Faenza

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Anno VII - N. 3 - GIUGNO - 2010 Supplemento a “Ravenna IN Magazine” N. 2 - 2010

Giovanni

Confronto sul

Commercio

Il sogno diventato realtà

Cesena Calcio La vittoria del gruppo Forlì Calcio L'orgoglio dei Galletti Plautus Festival Cinquant'anni di spettacolo

La forza di un gruppo straordinario riporta il Cesena in A

Giancarlo Corzani e Luciano Santarelli

Grazie ragazzi!

Malpezzi Le sfide del nuovo sindaco

Matteo Plazzi Il navigatore dei mari Terminal Crociere Il porto cambia look Velda Ponti L’emozione del colore

anni, altri lo sono solo di recente: tutti hanno seguito, con successo, il cuore e le aspirazioni personali. Restando in tema, aspira a diventare fonte di nuove forme di turismo il progetto degli Alberghi Diffusi promosso da Giancarlo Dall’Ara, grande esperto di marketing del territorio, che ci racconta questa iniziativa per rivalutare borghi dimenticati, puntando sulla qualità. Qualità che è parola d’ordine anche per Catia Manduchi, alla guida del neonato Convention Bureau di San Marino, creato per integrare l’offerta ricettiva del Titano. Passando dall’economia all’arte, alla cultura (che poi tanto lontana dall’economia non è, quando sa essere interessante e attrarre pubblico), a pochi giorni dalla sfilata a conclusione della Notte Rosa, parliamo di tutto quello che è dietro le quinte all’evento Mod’Art, che ha di nuovo illuminato la piazza di Rimini; mentre con Enrico Casagrande, alla guida della compagnia Motus, conosciamo qualcosa in più della prossima edizione del Festival teatrale di Santarcangelo. Architettura e interior design (questa volta incontriamo tre progettisti diversamente legati alla nautica), come sempre, precedono le rubriche, ricchissime di spunti in tema d’arte, cultura, musica, economia, turismo e gastronomia. Andate a scoprirle! Per ora, buona estate e buona lettura.

IN Magazine | 5



Sommario 5

Editoriale

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Annotare | Brevi IN

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Essere | Massimo Pironi

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Vivere | Riminesi per “mestiere”

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Ospitare | Giancarlo Dall’Ara

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Sfilare | Mod’Art

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Rilanciare | Catia Manduchi

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Recitare | Enrico Casagrande

35

22

42

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Abitare | La casa di Umberto Bonoli

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Disegnare | Barche e designer

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Navigare | Federico Lavezzi

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Addolcire | Freddi Derrik

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Degustare | La sogliola e Silver Succi

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Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 47100 Forlì tel. 0543.798463 fax 0543.774044

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli. Ufficio commerciale: Irena Coso. Collaboratori: Graziella Biagetti, Monica Gasperini, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Stefano Rossini, Patrizia Santini.

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Creare | Gilberto Urbinati

Direttore Responsabile: Andrea Masotti.

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Mixare | Fabiana Acquisti

Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.

Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Filippo Pruccoli, Studio Paritani.

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Progettare | Onda Blu Piscine

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Chiuso per la stampa il 7/7/2010

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Camminare | Sasso Simone e Simoncello

Impaginazione: Francesca Fantini

IN Magazine | 7


Annotare | Brevi IN

La moda al distributore Automatico In ricordo di Ilaria Alpi

Riccione - Premiati lo scorso 19 giugno i vincitori del premio giornalistico televisivo dedicato alla giornalista Rai assassinata in Somalia nel ’94 insieme all’operatore Miran Hrovatin. Sul palco sono saliti la giornalista Tiziana Ferrario, Ottavia Piccolo ed Enrico Bertolino. Tra i premiati, Demetrio Volcic (che ha ricevuto il Premio alla carriera), la giornalista colombiana Claudia Julieta Duque, Carlo Lucarelli. www.premioilariaalpi.it (V.D.S.)

La prima “Free towning guide”

Rimini - Velocità, flessibilità, moda, grazie a un’idea innovativa di Deep Wellness, azienda che produce capi

Il compleanno di Gorza

8 | IN Magazine

Legnami

Rimini - Gorza ha festeggiato l’ottantesimo anno d’attività, lo scorso 22 giugno, insieme a clienti, architetti, rivenditori e amici. Un’occasione per far conoscere le ultime novità in materia di decking da esterno, realizza-

to con prodotti ecocompatibili e di grande stabilità. Tradizione e creatività per un’azienda che negli anni ha mantenuto stabili le sue origini, evolvendosi verso nuovi percorsi, con design contemporanei e di stile. Le nuove collezioni outdoor abbattono le barriere tra interno ed esterno per vivere in armonia il proprio angolo all’aperto. Raffinate le nuove linee dei salotti in metallo verniciato bianco firmati Karim Rashid in anteprima per Gorza Outdoor. www.gorzalegnami.com (V.D.S.)

Carla Fracci al Danz.fest

nel teatro per consegnare, insieme ai docenti del danz.fest, le borse di studio agli allievi per l’edizione 2011. “La presenza di Carla Fracci al danz. fest - commenta l’organizzatrice Maria Perchiazzi - rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza artistica e formativa dell’evento, che sta crescendo di anno in anno”.

Rimini - La tecnologia va in vacanza con “GuideOnePage”, la prima guida turistica che unisce alla ricchezza delle informazioni in rete un sistema di collegamento sul territorio urbano senza precedenti. Nata dall’integrazione di tecnologie I.CO, sfrutta sistemi già diffusi dai social network. L’utente si “profila” sul web, sceglie itinerario, offerte e servizi secondo interessi e stile di vita. La navigazione continua sul cellulare dotato di bluetooth (senza uso di traffico telefonico) che diventa una guida tascabile virtuale, scegliendo dal portale di GuideOnePage uno dei profili proposti. Rimini è la prima meta di GuideOnePage. Seguiranno 100 città, di cui 50 italiane.

casual, diffondendoli in maniera del tutto originale: un distributore automatico. Con un semplice gesto, al costo di 50 euro, il pantalone scende, proprio come un caffè o una bibita, ed è pronto per essere indossato. Quelli disponibili sono caratterizzati da tessuto elasticizzato, nei colori bianco, tortora, grigio pietra. Al momento i distributori in funzione sono due, uno a Pesaro e l’altro a Rimini, ma presto l’iniziativa sarà estesa in Italia. Entro settembre i capi Deep Wellness, saranno visibili e acquistabili anche online. www.deepwellness.it

Cattolica - Se Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra de Paris, aprirà la manifestazione col gala “Eleonora et ses Amis”, è Carla Fracci la madrina del danz.fest, in scena dall’11 al 24 luglio al Teatro della Regina. La Fracci, il 23 e 24 luglio sarà sul palco

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L’assemblea di Confindustria

Rimini - Villa Mattioli di Vergiano ha ospitato l’annuale assemblea di Confindustria, durante la quale si sono tenute le votazioni per eleggere i componenti della Giunta, del Collegio dei Revisori Contabili e di quello dei Probiviri, per il biennio 2010-2012. Ospite di Confindustria, che il 14 giugno scorso ha compiuto 65 anni, (oltre al sindaco di Rimini e al presidente della Provincia) il presidente di Ferrovie dello Stato e dell’Università di Trento, Innocenzo Cipolletta, che ha tenuto una relazione su “Quali i motori della prossima ripresa?”.

Per il sorriso di un Bambino Rimini - Circa 400 partecipanti per una cifra raccolta di 13.372 euro. Questo il bel risultato della serata di beneficenza ‘Per il sorriso di un bambino’, che si è tenuta nel Giardino del Centro Congressi SGR lo scorso 18 giugno. Promotrici e organizzatrici volontarie dell’evento Micaela Dionigi, presidente del Gruppo, Donatella Turci, assessore comunale allo Sport e Loredana Dori, titolare dell’agenzia Company. Il ricavato sarà devoluto in parti uguali a tre associazioni umanitarie: le missioni di Kuhlna in Bangla-

Inaugurato StrizzaCOOL Riccione - È entrato in funzione lo scorso 12 giugno il nuovo super scivolo di Aquafan, tenuto a battesimo da Linus e Nicola Savino di Radio Deejay, Paolo Cevoli, i Fichi d’India e le autorità locali. “Il nome doveva essere una provocazione per giornalisti, – ricordano Linus e Nicola– ma poi ne abbiamo parlato in diretta radio e li abbiamo convinti a tenerlo”. www.aquafan.it (V.D.S.)

Una stagione del Liberty

Riccione - È poco più che ventenne Andrea Speziali, autore di Una stagione del Liberty a Riccione, presentato al Bar Manaura. Una passione nata durante l’ultimo anno all’Istituto d’Arte Fellini, quando, affascinato dall’Art Nouveau, Andrea ha iniziato a studiarlo, scoprendo che questa corrente artistica ha interessato anche l’area costiera romagnola e marchigiana. Speziali ha potuto valutare l’esistenza di ville costruite nei primi del ‘900. Oggi, la pubblicazione delle ricerche (per Maggioli) offre l’opportunità di esaminare una stagione complessa dell’arte tra fine ’800 e primi decenni del ’900. www.manaura.com (V.D.S.)

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desh e di Guandumehhy in Tanzania e, dallo scorso anno, all‘Associazione Crescere Insieme di Rimini, Onlus che riunisce i genitori di bambini con la sindrome di Down.

Buon compleanno Italia in Miniatura Rimini - Il parco tematico è stato inaugurato nel 1970. Per festeggiarlo, il 4 luglio, festa concerto di Cristina d’Avena & Gem Boy, ospiti di prestigio, spettacoli live, una photo mob di gruppo, una grande mostra fotografica, Gratta&Vinci, show pirotecnico finale. In occasione del quarantennale la direzione del parco propone anche il progetto Phono Sapiens V.I.P. (Voice Important People), un cicerone

virtuale che accompagna i visitatori nel viaggio. Più di una semplice audio guida: non solo perché i proventi vanno in larga parte a sostegno della sezione di Rimini di AIL, che pure celebra i 40 anni, ma anche perché le voci che raccontano i 238 monumenti sono quelle dei doppiatori dei divi di Hollywood e dei protagonisti dei cartoon, come i Simpson o i Griffin. www.italiainminiatura.com (M.C.M.)



Onorificenze all’ Ambasciata

Inaugurato l’Easea Ferretti

Cattolica - La Marina è la nuova sede di “Easea>show”, l’esposizione permanente delle principali imbarcazioni dei brand del Gruppo Ferretti. L’inaugurazione si è svolta a inizio maggio alla presenza dell’intero management dell’azienda: il presidente Norberto Ferretti, l’amministratore delegato Salvatore Basile e il chief sales & marketing officer Lamberto Tacoli; inoltre, il sindaco di Cattolica Marco Tamanti e le autorità locali, la rete vendita internazionale e i clienti del Gruppo. “Easea>show” è un salone nautico permanente dove sono esposti oggi 23 motoryacht, una vetrina esclusiva e personalizzata delle flotte del Gruppo. www.ferrettigroup.com

Keith Haring e Gallerie Rosini Riccione - Le Gallerie Rosini organizzano un ciclo di mostre dallo scorso 20 giugno dedicate a Keith Haring. Dopo i primi appuntamenti di Fano, fino al 18 luglio, e di Marina di Ravenna, fino al 22 agosto, le prossime due mostre apriranno il 16 luglio a Cattolica presso il Porto Santo Cafè e, dal 31 luglio al 29 agosto, a Riccione presso la sede delle Gallerie. I lavori di Haring rappresentano la cultura di strada della New York degli anni ’80: composizioni che, anche dopo la morte dell’artista nel 1990, non hanno mai conosciuto flessione. www.galleriarosini.com (V.D.S.)

12 | IN Magazine

San Marino - Lo scorso 1° giugno l’Ambasciatore d’Italia Giorgio Marini, ha consegnato sei onorificenze O.S.S.I. a italiani e sammarinesi, distintisi nei campi di scienze, lettere, arti ed economia, in incarichi pubblici o attività a fini sociali e umanitari. Del titolo di Commendatore O.S.S.I. sono stati insigniti Giuseppe Maria Della Balda, Ambasciatore di San Marino in Albania, e Pier Marino Reggini, imprenditore. Del titolo di Cavaliere O.S.S.I., Giuseppe Castelli, direttore dell’Unione Organizzativa

Complessa di Medicina Generale dell’Ospedale di Stato della Repubblica, Marco Ferrini, direttore generale della “Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa” e l’insegnante Biancamaria Toccagni, attuale Segretario Comites di San Marino. Sono state consegnate anche le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati nei lager nazisti, al cav. Amelio Lazzarini e al cav. Fulvio De Mattia, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci italiani.

Jazz sul Titano

suo genere. Si comincia il 18 luglio, col quartetto di Kurt Elling, cantante vincitore di un Grammy Award 2010; il giorno dopo, Orette Coleman, sassofonista e principale esponente del “free jazz” della fine anni ’50. Infine, il 20 luglio, Yellow Jackets, tra i gruppi più creativi del jazz elettro-acustico.

San Marino - Da un progetto di Alberto Braschi, si aprono a luglio le porte della prima edizione del “San Marino Jazz Festival 2010”, tre serate di connubio tra storia e musica presso la “Cava Antica”, location unica nel

Sessanta e Dintorni Riccione - Alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi, fino al 12 settembre, la mostra offre uno spaccato da fine anni ’50 ai primi ’60: in questa rasse-

www.sanmarinojazzfestival.com

gna fanno da limite cronologico 1958 e 1964 che rimandano alla mostra di Pollock a Roma e la Biennale di Venezia che sancì la fortuna della Pop Art. Orari: mattino, martedì e giovedì, 8.30-12.30; sera, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, 20-23. Chiuso domenica e lunedì.



Da De Chirico a Dusan

Torna la Sagra Musicale

San Marino - Grande interesse per la collettiva “Da De Chirico a Dusan”, presso la Galleria di Palazzo Arzilli, che ha riunito opere di celebri maestri del ’900. Una sezione speciale è stata riservata a Dusan Jovanovic, artista serbo vincitore di numerosi

Rimini - In settembre si terrà la 61a edizione della “Malatestiana”. All’Auditorium si alterneranno grandi orchestre sinfoniche, direttori e solisti di spicco internazionale, nonché progetti originali dove la musica si intreccia con le altre arti. L’inaugurazione sarà il 2 settembre con Riccardo Chailly, che dirigerà la Gewandhausorchester Leipzig e il pianista Kit Armstrong. Seguiranno la Mahler Chamber Orchestra diretta da Constantinos Carydis, con la presenza del pianista turco Fazil Say; l’Orchestra Filarmonica della Scala guidata da Semyon Bychkov; la Czech Philharmonic Orchestra e il Coro Filarmonico di Praga diretti da Ion Marin; la Bayerisches Staatsorchester con Kent Nagano. Come anteprima al cartellone di settembre la Sagra proporrà anche una rassegna di musica barocca dedicata a Bach: dal 4 al 20 agosto al Teatro degli Atti e alla Chiesa del Suffragio. www. sagramusicalemalatestiana.it (M.C.M.)

Arte tra le magnolie Riccione - Molti gli appuntamenti che animeranno, fino al 2 agosto, il parco Papa Giovanni Paolo II in occasione della rassegna di danza, musica e poesia “Un palco nelle Magnolie” della scuola Musical Accademy: aperta con lo spettacolo dello scorso 25 giugno, dedicato al vino, la kermesse prosegue, tutti i venerdì di luglio, con spettacoli teatrali e concerti di musica dei generi più disparati, dalla rock band riccionese Nobraino alle musiche d’atmosfera della serata “Tango e chansons”. Gran finale, martedì 2 agosto, con gli eclettici Quintorigo e Maria Pia De Vito. (V.D.S.)

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premi. La mostra è nata dalla collaborazione della Galleria sammarinese con le Rosini di Riccione ed è stata patrocinata dalla locale Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, l’Università e gli Affari sociali. www. galleriasanmarino.com (V.D.S.)

Momenti d’Arte presenta DIVE San Marino - Da Materica Home secondo appuntamento per “Momenti d’arte 2010”, aperta da Verter Turroni e che prosegue ora con Marco Onofri e “Dive”. Inaugurata lo scorso 25 giugno, la mostra del fotografo cesenate, patrocinata dalla Segreteria di Stato per Istruzione, Cultura, Università e Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino, è aperta fino al 10 luglio. www.matericahome.com (V.D.S.)

50 anni de La

dolce Vita

Rimini - A Castel Sismondo fino al 25 luglio si sogna il cinema, grazie a “La dolce vita raccontata dalla Fondazione Fellini, attraverso gli archivi Rizzoli.” Mostra documentaria di cimeli, memorabilia, locandine del film; è esposta, per la prima volta, la rassegna stampa dell’epoca, che rac-

conta il film dalle pagine dei rotocalchi, per capire anche com’è cambiata l’informazione. In mostra è possibile ammirare la sceneggiatura originale e, attraverso il montaggio di filmati dell’epoca, si ripercorrono le reazioni di Chiesa, critica e opinione pubblica. Provenienti per l’occasione da Pordenone (Cinemazero), cinquanta immagini del set che ha fatto sognare tutto il mondo. (L.L.)



Dancing across borders Rimini - Da fine giugno fino al 29 agosto, per il nono anno, si svolge il tradizionale appuntamento di Rimini in Danza, l’Accademia estiva internazionale nata nel 2001 da un’idea di Marco Baldazzi, danzatore santarcangiolese e fondatore della compagnia SismaTD. Nata con lo scopo di perfezionare lo studio della danza classica e moderna attraverso stage intensivi, oggi è una realtà che fa incontrare professionisti del settore con giovani allievi, che hanno così l’opportunità di apprendere nuove tecniche e stili coreografici. I corsi intensivi hanno luogo presso l’Arabesque Dance Center, mentre la rappresentazione finale si svolgerà su un palco allestito presso l’Arco d’Augusto durante Arco in Danza. www.riminiindanza.it

MG by the sea

Successo per Odd

Space

Santarcangelo - Un lunga serie di eventi che hanno animato l’esclusivo concept store racchiuso nel borgo di Santarcangelo. L’arte si è sposata con l’haute couture da Odd Space, in particolare nell’happening che ha avuto in primo piano le creazioni di Cristiano Burani, indossate da modelle che ne hanno esaltano delicatezza e femminilità. “Sono entusiasta della numerosa partecipazione di amici e clienti che affettuosamente hanno apprezzato questo e gli altri nostri

Amor sacro in Galleria Rimini - Luca Freschi, Andrea Guastavino, Federico Guerri, Simone Pellegrini, Franco Pozzi, Massimo Pulini: sei sguardi contemporanei riuniti intorno all’amor sacro come tensione verso il limite del fascinoso e tremendo. È la mostra a cura di Sabrina Fo-

LYC temporary Store Gabicce - Potremmo chiamarlo “passione in movimento”, il rombo dei motori delle 200 MG che a giugno ha offerto al numeroso pubblico, lungo le strade marchigiane, emozioni irripetibili. Tutto questo, a Gabicce Mare, in occasione dell’ottava edizione dell’evento “MG by the sea” con oltre 450 partecipanti di 15 nazionalità diverse. A questi si sono aggiunti appassionati e accompagnatori che per cinque giorni hanno portato nella località balneare un indotto turistico di grande rilievo. Un evento anche strategico per promuovere le specificità del territorio con un investimento importante da parte dell’Associazione albergatori che ha curato l’intera organizzazione. (M.G.)

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Riccione - Nasce il primo multimarca temporaneo per chi ama il mare: il temporary store di Luxury Yachts Corporation. 150 mq con i migliori brand italiani di abbigliamento, arredo, orologi e valigeria, profumi e oggettistica, per un’esclusiva collezione estiva. Alberta Ferretti, Nemamiah e Philosophy sono solo alcuni dei marchi in vendita in questa location che, in linea con la filosofia temporary, resterà aperta per un periodo di tempo limitato, interpretando un trend in aumento. Inoltre, LYC temporary store devolverà parte del ricavato a

eventi”, ha commentato Giampiero Lattanzi, stilista e creativo ideatore Odd Space.

schini e Alessandro Giovanardi che Galleria Percorsi presenta fino al 30 luglio (orari: lunedì-sabato 17-19.30). Inaugurazione il 9 luglio. Eventi collaterali, il 23 luglio (ore 21) Eros e Agape/Spirito e carne nella pittura antica, conversazione con Alessandro Giovanardi; 30 luglio (ore 21), Battiti, lettura poetica di Sabrina Foschini e installazione di Franco Pozzi.

favore dei progetti di Seaforchildren Onlus, tra cui spicca il sostegno alla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per la costruzione di un nuovo orfanotrofio ad Haiti. www.lyc-yachts.it (V.D.S.)



Torneo Mercedes Trophy

Enjoy Estate al Riviera San Giovanni in Marignano - Il Rivieragolfresort è pronto ad offrire ai suoi ospiti una lunga estate ricca di divertimento e sorprese… L’area eventi di 250mq lo rende luogo ideale per ospitare diverse tipologie di situazioni, sportive e aziendali, fino ai party privati, ognuna unica e originale. In attesa dell’apertura del campo a 18 buche, la cui inaugurazione ufficiale è stata fissata per il 18 settembre, ci si può divertire godendo del bellissimo calendario eventi denominato “Enjoy estate 2010 rivieragolfresort”: ogni sabato e domenica, dalle 14 alle 18, dj-set a bordo piscina, mentre il sabato sera spazio alla musica dal vivo. Domenica al tramonto Sunday pool party, reduci dal successo della stagione scorsa. E poi una novità: il ‘MarteRiviera’, ossia una cena in area eventi, con menù diversi, accompagnamento musicale e a seguire dj set. www.rivieragolfresort.com

In arrivo… la 18ª buca San Giovanni in Marignano - La tanto attesa apertura del campo 18 buche è fissata per metà estate per quanto concerne il gioco, mentre per l’inaugurazione ufficiale si dovrà attendere ancora qualche mese e precisamente il 18 settembre, quando si svolgerà un gran galà serale a invito per festeggiare in compagnia di ospiti illustri, personalità sportive, autorità politiche locali, imprenditori e un personaggio del mondo dello spettacolo il cui nome sarà rivelato solo durante la serata… Il giorno successivo, 19 settembre, i green marignanesi ospiteranno una gara di golf Pro Am in cui un Pro giocherà in coppia con un personaggio illustre. Mentre il fitto calendario gare non conoscerà pause fino ad ottobre. Il completamento del campo a 18 buche permetterà di richiamare golfisti stranieri, dando finalmente il respiro internazionale che la struttura, unico golf-resort con vocazione turistica della riviera adriatica, merita.

18 | IN Magazine

Rimini - Patrocinata dalla concessionaria AutoPronti, si è svolta a fine maggio al Rimini Golf Club, la XXII edizione del Torneo Golf Mercedes Trophy, caratterizzata da un’accesa

lotta fra i concorrenti, per non farsi scappare la possibilità di entrare tra i finalisti del circuito che si contendono l’ambito trofeo il 9 e 10 luglio presso Terme di Saturnia Spa & Golf Resort. AutoPronti, rappresentata dal titolare Michela Pronti, ha esposto all’ingresso del circolo alcuni modelli di punta Mercedes, fra cui il Mid-Luxury Suv GLK e una SLK 200 Kompressor Naked, special edition dal carattere sportivo ed essenziale, prodotta in soli 99 esemplari in tutta italia, dedicata a un pubblico giovane. www.autopronti.it

Torna il grande Tennis Rimini - Dal 10 al 18 luglio quasi cento tra i migliori specialisti della terra battuta sono di scena al Circolo Tennis per la settima edizione del Riviera di Rimini Challenger. I giocatori si daranno battaglia per 9 giorni di grande tennis al Circolo sul Lungomare (nella foto, il direttore Nicola Lombardini). www.ctrimini.it (V.D.S.)

1° Memorial Alessandro Ferretti San Giovanni in Marignano - Horses Riviera Resort farà nuovamente da

palcoscenico all’equitazione di massimo livello dal 16 al 18 luglio. Il centro ippico, fra le strutture all’avanguardia nel panorama italiano, è pronto per ricevere i protagonisti del 1° Memorial Alessandro Ferretti, concorso A (6 stelle) intitolato alla figura dello sportivo, prematuramente scomparso. Tre giorni di salto ostacoli con un pubblico da grandi occasioni, libero di entrare al Resort per applaudire i grandi dell’ippica che si affronteranno in sfide da non perdere.



Riaperto il Cine Palace

Riccione - Presentazione ufficiale, lo scorso 29 giugno, per la Multisala Cine Palace presso il Palazzo dei Congressi. Al taglio del nastro hanno partecipato il Sindaco Massimo Pironi, l’assessore alla Cultura, Maria Iole Pellicioni, il presidente e l’Amministratore Delegato della società PalaRiccione spa, Lucio Berardi e Matteo Bartolini.

Cambio alla presidenza del Rotary

La “prima” di Marzia San Giovanni in Marignano - Vittoria al Gran Premio dello scorso 23 maggio, gara clou del concorso A (4 stelle) all’Horses Riviera Resort. Insieme a Quatro De Laubry, baio belga, classe 2000, Marzia Ferretti ha vinto il primo Gran Premio in carriera su un percorso tecnico e difficile, battendo 44 avversari di rilievo. Un successo inseguito a lungo, con caparbietà, grinta e tanto lavoro. “Meglio di così non poteva andare - ha raccontato l’amazzone -, il percorso era molto tecnico ma Quatro è stato facile da gestire e ha saltato benissimo: è stato davvero divertente. La soddisfazione è grande perché, anche se Horses Riviera Resort è ‘casa mia’, il Grand Prix è uno dei campi più difficili in Italia.” Il Concorso ha fatto registrare un numero record di adesioni, a conferma dell’alto livello

Ferretti

tecnico e del prestigio raggiunti dal centro ippico di San Giovanni in Marignano a poco più di due anni dalla sua apertura.

Un piacere Ghiacciato Rimini - Il ghiacciolo alcolico soprannominato “the first frozen cocktail” viene presentato e venduto nei bar e nelle spiagge di Rimini e Riccione, durante gli spettacoli estivi allo

Rimini - Passaggio delle consegne al Rotary Club Riviera. Da Enrico Santini, la presidenza in vista dell’annata 2010-2011 passa a Cesare Trevisani. Giornalista pubblicista, 48 anni, sposato con due figlie, opera nel mondo della comunicazione. È affiancato nel consiglio direttivo dal vicepresidente Giuseppe Dini, dai past president Piero Mutolo, Serafino Succi ed Enrico Santini, dal prefetto Benito Cervetti, dal tesoriere Luca Mariani, dal segretario Maurizio Mancuso e dai consiglieri Marco Alessandrini, Giuliano Bonizzato, Alberto Azzolini, Claudio Selvagno e Mario Formica.

20 | IN Magazine

Stadio 105 a partire da 3 luglio, e in molte altre località italiane. La novità dell’estate è il primo gelato al moijto in Italia, in cui la menta, base della ricetta, è fornita da un contadino di Coriano. Il gelato, anche negli altri due gusti caipiroska e caipirinha, contiene il 4% di alcool, un dosaggio basso che permette di guidare. Nato per gioco dall’idea di Andrea Zapis e dallo spirito imprenditoriale di Marco Calderisi, dopo vari esperimenti, Ice Nice è ora una realtà e, grazie alla collaborazione con “La Bomba”, nel cui laboratorio vengono preparati gli originali cocktail, il prodotto è sia innovativo che affidabile. Per l’estate è in programma un tour promozionale che toccherà varie località della Riviera. www.icenice.it (V.D.S.)



Essere | Massimo Pironi

Un anno...

Sindaco

da

testo Marina Giannini - foto Studio Paritani

Massimo Pironi fa il bilancio del suo primo anno alla guida di Riccione, ripercorrendo anche i momenti più significativi della sua esistenza. Innamorato oltre ogni limite della sua città e motivato dalla sua grande passione per lo sport, vorrebbe una città più consapevole delle sue qualità e potenzialità.

I sogni? C’è chi li lascia la mattina sul cuscino e chi decide di viverli. Massimo Pironi ha scelto la seconda via. Chi lo ha visto crescere ricorda che da bambino alla domanda su cosa voleva fare da grande rispondeva “il sindaco”. Oggi questo dream è diventato realtà. “Una scelta che mi sta dando molte soddisfazioni. Mi piace incontrare la gen-

giovani della sua età, ha fatto le sue prime esperienze nel mondo del lavoro dietro al banco del bar Paolo, come cameriere all’arena Star in viale Dante e alla gelateria Nuovo Fiore. “Riconosco che quella è stata una grande esperienza di vita che mi ha dato l’opportunità di

te, discutere, rispondere alle loro

Ed è proprio in questi ambienti di lavoro che è nato l’attaccamento alla mia città. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere ho lavorato per diversi anni presso una ditta locale di forniture di materiali idraulici.” Alla politica è arri-

aspettative.” Riccionese doc, classe

1959, tifa per l’Inter, è sposato con Patrizia e padre di Mattia, al quale ha trasmesso il suo entusiasmo per l’attività sportiva. Appassionato di fotografia, Pironi ha sviluppato queste sue velleità fin da ragazzo. Immerso nel paesaggio riccionese sono la natura e i luoghi legati alla storia della sua famiglia a catturare le sue prime istantanee in bianco e nero. Da ragazzino, nel periodo estivo, come tanti altri

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aprirmi e rapportarmi con la gente acquistando sicurezza in me stesso.

vato attraverso un forte impegno nel mondo del volontariato. “Una

scelta che mi ha dato diverse gratificazioni.” Da consigliere di quartiere nel 1980, dopo cinque anni si è seduto sugli scranni del Consiglio comunale. Dal 1988 al ’99 ha


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ricoperto la carica di assessore allo Sport, seguita da quella di assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Turismo e Sport. Dal 2005 ha ricoperto il ruolo di consigliere regionale con l’incarico di presidente della Commissione Turismo. Dal 2007 al 2009 è sceso in campo alla guida della Polisportiva comunale. “In questo mio impegno - ricorda il primo cittadino - è stato determinante l’incontro con Italo Nicoletti, grande maestro di vita che inizialmente mi ha introdotto nei vari ambienti dello sport, sia a livello locale che nazionale. Insieme abbiamo raggiunto traguardi importanti per fare di Riccione un punto di riferimento tecnico e organizzativo dell’attività sportiva. Oggi, grazie a queste relazioni e

rapporti personali con le più alte cariche delle federazioni sportive, Riccione ha meritato l’ambito titolo di ‘Città dello sport’. Abbiamo già presentato la nostra candidatura per i Campionati master di nuoto del 2012.” Parlando dell’anno trascorso al Palazzo comunale, Pironi, visibilmente soddisfatto, fa il bilancio delle cose fatte e programmate. “È stato un periodo intenso - dice con un pizzico di orgoglio - che ha richiesto molta energia a me e a chi opera con me, dalla Giunta a tutti i dipendenti comunali. Ho ereditato una situazione dal mio predecessore Daniele Imola, che correva altrettanto e che ha lasciato molte situazioni in movimento. Ho provveduto a riorganizzare

In apertura e sopra, Massimo Pironi fotografato sul lungomare di Riccione.

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l’Amministrazione in questi dodici mesi in cui è cambiata la situazione economica e finanziaria, razionalizzando con meno sprechi e creando situazioni per ridurre i costi. Questa scelta ci ha permesso di liberare risorse importanti, pur mantenendo la stessa qualità nei servizi agli anziani, alla scuola e alle imprese. Abbiamo dato vita a un tavolo tecnico di volontari per la manutenzione e il decoro urbano, prestando una diversa attenzione alla città e chiedendo più collaborazione ai cittadini. Solo così ci si rende conto che la cosa pubblica è di tutti. Sulla promozione turistica - continua - stiamo già predisponendo la programmazione di partecipazione alle fiere del 2011 con un supporto tangibile ai Club di


Dimenticatevi il solito wellness. Nasce il beautyfullness. Rinasciamo per prenderci ancora pi첫 cura del vostro corpo e del vostro spirito. Con nuovi ambienti, nuove proposte, nuove emozioni. E voi, siete pronti a rinascere?


Il sindaco nel suo ufficio nel Palazzo Comunale. Tra i progetti più importanti della sua Amministrazione, il “Boulevard dei paesaggi” per creare una “collana” verde intorno a Riccione.

Un fotografo mancato In quel cassetto dove ancora conserva i ricordi della sua gioventù si apre un mondo di scatti in bianco e nero. “L’idea di poter fissare con un’immagine la vita delle persone, un panorama, uno scenario inconsueto della mia città, mi ha sempre affascinato - spiega il sindaco. La fotografia rimane ancora il mio hobby preferito. Il problema è solo il tempo. Sono tante le immagini di Riccione che mi è piaciuto immortalare con il mio obiettivo. Tra queste il ‘castello degli Agolanti’, unica testimonianza storica del passato legata alla storia della mia famiglia. Mio nonno, infatti, era l’uomo tuttofare della famiglia Mainardi, che vi abitava. E la Vecchia Fornace: mio nonno, da parte di mia madre, è stato il custode di quella vecchia fabbrica di mattoni dal 1943 al 1958”.

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prodotto. Nello stesso tempo stiamo ragionando sulla costituzione dell’Agenzia degli eventi. Una situazione difficile che ha risolto? “Il Palazzo dei Congressi. Con la strategia che abbiamo messo in campo siamo riusciti a vendere tutta l’area commerciale al piano terra. Per la terrazza c’è già l’offerta di quindici albergatori e in cinque anni contiamo di azzerare i debiti.” Come vorrebbe la sua Riccione proiettata nel futuro? “Una città non solo culturalmente preparata, ma anche più consapevole delle sue qualità e delle sue potenzialità

e che non perda mai quella caratteristica che ha fatto la sua fortuna,

far sentire gli ospiti accolti in modo ‘esclusivo’, riservando a ognuno un’attenzione quasi ‘personalizzata’. Dedicare, nello stesso tempo, una forte attenzione alla qualità della vita, in ambito urbano ed extraurbano. Su questo tema stiamo lavorando sul progetto il ‘Boulevard dei paesaggi’ che nei prossimi anni determinerà il futuro assetto verde della città. Il masterplan è già stato presentato a tutte le istanze economiche locali dall’architetto paesaggista Andreas Kipar. Si tratta di un progetto che crea una ‘collana’ verde intorno a Riccione, dal mare alla collina”. Nei suoi programmi c’è un obiettivo che non ha raggiunto? “Arrivare prima della stagione estiva con il POC, il Piano Operativo Comunale.” Il primo obiettivo del 2011? “Il piano del porto. Un punto nevralgico della città, che deve recuperare la sua dignità senza eccedere in manie di grandezza. E la chiusura al traffico della zona a mare”. I suoi punti di forza? “Coerenza, determinazione e passione con le quali affronto le situazioni”. Debolezze? “Sono suscettibile. Non riesco ad accettare la malafede da parte delle persone con le quali sono chiamato a confrontarmi.” IN




Vivere | Riminesi per “mestiere”

Dall’Italia

Riviera

alla

testo Alessandra Leardini e Maria Cristina Muccioli foto Riccardo Gallini

Si sono trasferiti per lavoro e, qualche volta, anche per amore. Ma oggi qui si sentono a casa. Sono i riminesi “d’adozione”, che alla terra di Romagna e al suo stile di vita non rinuncerebbero mai più.

Chi si è trasferito in terra riminese sull’onda del boom economico-turistico, chi ha messo radici all’ombra dell’Arco quasi per caso, ma con la certezza di “portare in valigia” le prelibatezze della propria regione. Sono tanti i riminesi “adottivi” per mestiere o scelta di vita. Solo nel 2009, in provincia, sono arrivate 9.497 persone di cui il 60% provenienti da altri angoli del Bel Paese. Nel comune di Rimini gli italiani immigrati sono stati 1400, il 33% circa dei 4.379 “nuovi cittadini”. Fra gli imprenditori, che hanno aperto da poco un locale in città, non mancano i ristoratori. Coraggiosi, verrebbe da dire conoscendo l’attaccamento dei riminesi alle proprie abitudini alimentari. Uno di questi è arrivato da circa un anno, rilevando lo storico Ristorante Europa. Mimmo Pica fa parte di una nota famiglia di professionisti del settore, con locali a Matera e Siena. “Rimini è stimolante - spiega. Siamo stati accolti molto bene. Il cliente riminese va curato, ma dà molte soddisfazioni.” Nella cucina di Mimmo c’è lo chef presente all’Europa da diversi

anni, quindi il menu non è stato stravolto. Un elenco da acquolina in bocca: ogni giorno antipasti diversi, spiedi di mazzancolle con zucchine, straccetti di ricciola su caponata in agrodolce... Ma anche cassoncini e tagliolini fatti a mano, come tradizione comanda. Ci sono poi i “riminesi per mestiere” di vecchia data. La comunità lampedusana, divisa tra pescherecci e cantieri navali, insegna: sono 226 gli ex isolani in provincia, quasi tutti (204) nel capoluogo, a San Giuliano. Il primo a sbarcare fu Franco Cappello, a fine anni ‘60, poi seguito da flotte di “lupi di mare”. Come Michele Graziano, a Rimini dal ‘72 dopo anni di spola tra le acque del Marocco e del Panama: “Tornare a Lampedusa? Là non ci sono ospedali efficienti né scuole superiori; dove andrebbero a studiare i miei nipotini?”. Generazione dopo generazione, gli ex isolani, tra un caffè al bar della Iole e un voto alla Madonna di Porto Salvo, si sono guadagnati le attenzioni del grande schermo, con il film del riminese Marco Bertozzi, Rimini Lampedusa Italia, e della letteratura, con il libro fresco

di stampa di Pietroneno Capitani, U Scoghiiju. Non solo la pesca parla “straniero”. Come spiega Gianmarco Ferrari, classe ‘67, nativo di Sondrio e titolare di tre hotel a Rimini (il Little, di famiglia, il San Gregory e il Lily in società), una “folta compagine di valtellinesi” si nasconde dietro le reception della riviera. “Mio zio arrivò negli anni ‘60 - ricorda - io esordii nell’89, l’anno delle alghe!”. Segreteria, lavapiatti, sala e pure le camere: ha fatto di tutto, Gianmarco, prima di gestire un hotel. Imparando l’abc dell’accoglienza riminese mentre molti coetanei lasciavano la costa per le Alpi. Eppure, commenta, “oggi manca quello stile romagnolo che ha reso grande la Riviera. In montagna per certi aspetti è più facile. Qui spendi tanto per ristrutturare e il cliente vuole spendere poco.” Ritorno in alta quota? “Neanche per idea, la Riviera non tramonterà mai.” A volte è l’arte a spingerti lontano. L’orafo Mario Cesari, 63 anni, originario di Venezia, da anni ha preso casa e laboratorio a Pennabilli. Un viaggio lungo il suo, dalla laguna

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Dall’alto, Maddalena Zortea, Luigina Ventura e Gianmarco Ferrari. In apertura, dall’alto a sinistra in senso orario, Antonella Beltrami, Stefano Libertà, Stefano Cavassi e Mimmo Pica.

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al Montefeltro passando per capitali come Stoccolma e Londra, sempre guidato dalla passione per i metalli. “A Venezia non si riusciva più a vivere. Quando agli artigiani cominciarono a preferire i commercianti me ne andai.” L’arrivo in alta Valmarecchia lo definisce “casuale”: “Avevano proposto a mia madre di comprare un rudere, l’ho sistemato con mio fratello”. Oggi Cesari non potrebbe lasciare le campagne riminesi, fonte di ispirazione delle sue creazioni, tra le quali la croce che il Comune pennese ha donato al nuovo vescovo nel 2001. “Ho sempre guardato con meraviglia il ricamo dei suoi lavori”, confessa il celebre compaesano Tonino Guerra. “Riminese per amore” è Stefano Libertà, milanese, esperto di marketing strategico e consulente aziendale, nonché socio di due imprese, “Grandi Sistemi Italia” (progetti e consulenza per il commercio elettronico internazionale) e “Macchine Alimentari Srl” (vendita on line di macchine per la ristorazione). “Sono riminese da quasi ventun anni. Ho conosciuto la mamma di mio figlio a Milano ai tempi dell’università. Lei è riminese e dopo la sua laurea ci siamo trasferiti qui. È una città a misura d’uomo e, cosa importante per chi svolge la mia professione, il fermento imprenditoriale non manca!”. “Arrivato per caso, rimasto per scelta.” Così dice Stefano Cavassi, che dal 2007 gestisce il negozio di calzature Hesté in via Sigismondo. “Sono di Forlì. Da ragazzo ero affascinato dalla Riviera e da Rimini.

Mai avrei pensato che sarebbe diventata la mia città. Ho lavorato in Polizia per più di vent’anni, abitando anche a Reggio Emilia. Quando fui trasferito qui pensavo a una cosa provvisoria. Ma quando ho deciso di cambiare professione la scelta su dove ‘piantare le tende’ è stata naturale. Rimini è come una bella donna: prima ti affascina, poi ti accorgi che non puoi più farne a meno.” Parla da vera riminese anche Luigina Ventura, 41 anni, in Romagna da quando ne aveva 7. “Il mio paesino d’origine, Sansostene (Catanzaro, ndr), non è neppure sulla cartina”, scherza dai banconi di Mastro Pizza, a Le Befane. Dei suoi tre soci solo uno è riminese doc: “uno è di Salerno, l’altra svizzera: un bel mix, non crede?”. Insieme a loro porta avanti il progetto del “metodo Rimini” ereditato dal marito, anche lui originario di Catanzaro, Carmelo Calabrese, morto nel 2005. Prodotti tipici delle colline locali e “tanta passione” gli ingredienti di base, “perché solo un buon prodotto dà risultati.” Ne sanno qualcosa di buoni prodotti Maddalena Zortea e Loredana Alberti, co-titolari di Fungar a Coriano insieme ai mariti, Massimo Magnani (unico romagnolo della squadra) e Tommaso Simoni. La storia di Maddalena, 45 anni, da Canal San Bovo (Trentino), è tipica di chi ha raggiunto la Riviera per la stagione. “Arrivai a Riccione quindici anni fa, per fare la cameriera in albergo. Caso ha voluto che uno dei miei titolari gestisse la stessa azienda di funghi che io e


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Loredana avremmo poi ereditato. Io imparando sul campo, lei e il marito, di Tione, invece erano già del mestiere”. Oggi danno lavoro a 65 persone di cui solo una decina italiane. “Siamo sempre in movimento - spiega -, come l’acqua del mare.” Più riminesi di così… Anche in politica troviamo esempi di “non totalmente indigeni”, innanzitutto nella Giunta di Provincia e Comune. Carlo Bulletti, vicepresidente provinciale e direttore del reparto di Fisiopatologia della Riproduzione all’ospedale di Cattolica, è di Bologna. Trasferito definitivamente in Riviera nel 1997, racconta che “oltre che a Bologna, negli anni ’80 ho vissuto a lungo negli Stati Uniti. Alta qualità della vita e professioni che cambiano grazie alle possibilità di comunicazione di oggi: questi elementi confermano che la scelta di vivere e lavorare a Cattolica è stata giusta. Professionalmente e personalmente.” Che Antonella Beltrami non sia riminese al 100% lo si intuisce

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dall’accento lombardo. Assessore comunale con deleghe a bilancio e cultura, arrivò da Milano nell’89. “Per amore - sorride. Il mio compagno di allora, medico, vinse un concorso a Rimini. Non esitai a seguirlo. Amo il clima di Rimini, il mare, il calore delle persone. Ha un fascino tutto suo, costruito su cordialità e vivibilità. Quando vado a Milano mi viene un po’ di magone, a dire il vero, ma tornare qua è un sospiro di sollievo!” IN

Sopra, da sinistra, l’orafo Mario Cesari e Michele Graziano, pescatore della comunità lampedusana che vive a Rimini.

Le “inglesine”, conquistate dai latin lover nostrani Per tanti italiani che vivono a Rimini per lavoro, ci sono anche tante signore straniere che l’hanno scelta… per amore. Il giovedì si incontrano in un bar del centro per l’irrinunciabile tea. Talvolta sono poche, ma quando organizzano una festa, come quella per i 70 anni di una di loro, arrivano alla ventina. Sono ladies ormai riminesi a tutti gli effetti: Marilyn viene dal Surrey, Barbara dal Kent, Enda e Jean da Dublino. Oltre ai capelli biondi e all’accento british hanno in comune una bella storia che racconta di amori a prima vista sbocciati negli anni del boom turistico sulle spiagge o nei locali della Riviera, di minigonne mozzafiato e hot pants che facevano scandalo. Giovani ed emancipate, scendevano dai voli charter delle vacanze, allora molto frequenti, portando scompiglio nei ragazzi indigeni. Latin lover di casa nostra che hanno presto capitolato: matrimoni ancora solidi, figli grandi e nipotini. Perché loro, le inglesine, hanno pure imparato a fare la sfoglia e la piada. Per amore, questo ed altro…


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Ospitare | Giancarlo Dall’Ara

Turismo

Diffondere

da

testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini

Docente esperto di marketing del turismo, Giancarlo Dall’Ara ha inventato l’Albergo Diffuso, un nuovo modello di ospitalità che punta a rilanciare il territorio, per proporlo a viaggiatori “non convenzionali”.

Pizza, dolce vita, spaghetti… Parole in lingua italiana che negli anni, superando ogni confine, sono divenute di uso comune in tutto il mondo nella loro versione originale. Così sarà per l’Albergo Diffuso, il modello di ospitalità messo a punto da un riminese, Giancarlo Dall’Ara, consulente di marketing turistico e docente di Marketing del turismo all’Università di Perugia. “Proprio così - conferma Dall’Ara - come Associazione nazionale degli Alberghi Diffusi diamo gratuitamente il know how per aprirne anche all’estero, a patto che si mantenga la denominazione in lingua italiana.” Concetto ribadito anche dall’autorevole “New York Times” che, con un reportage pubblicato in maggio, ha rilanciato a livello internazionale il modello di ospitalità dell’Albergo Diffuso. Nella lunga intervista

a Giancarlo Dall’Ara la giornalista Gisela Williams, corrispondente da Berlino della testata americana, ripercorre la storia dell’Albergo Diffuso. Dai primi tentativi in Carnia nel 1982 alla realtà attuale, con una cinquantina di strutture in Italia e alcuni primi timidi tentativi all’estero, in Croazia e in Svizzera in particolare. Il “New York Times” presenta l’Albergo Diffuso come un modello che può contribuire a frenare lo spopolamento di borghi e centri storici, ma anche come una proposta tutta made in Italy, fin dal nome, che il giornale ripropone ai suoi lettori, e ai potenziali turisti, lasciato nell’originale italiano. Una filosofia di ospitalità e di turismo, quella che Dall’Ara insegna ai suoi studenti e concretizza in vari progetti, che prende ispirazione dall’approccio di quella che lui stesso ha definito la “Scuola di Rimini”.

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A fianco e in apertura, Giancarlo Dall’Ara, in una delle case dell’Albergo Diffuso.

“I primi imprenditori della Riviera - spiega - hanno saputo affrontare il turismo in modo del tutto particolare: una modalità fatta di tante piccole specificità, che per svilupparsi ulteriormente aveva bisogno di diventare teoria. Esiste anche un manifesto della ‘Scuola di Rimini’. Da quando l’ho pubblicato nel libro Le nuove frontiere del marketing nel turismo (Franco Angeli, 2009, ndr), lo hanno adottato diversi albergatori in tutt’Italia. Si parla di vocazione all’accoglienza, cultura dell’ospitalità, capacità relazionale e organizzativa, dinamismo, innovazione, professionalità.” Quello di Dall’Ara è quindi un approccio non tradizionale al marketing. Con la convinzione che i principali prodotti turistici non siano i “servizi”, bensì i racconti, le relazioni, le storie… “Chi gestisce

un albergo, un ristorante, un campeggio, deve saper trasformare il suo servizio in un racconto. Le persone sono affascinate dalle storie delle cose e dei luoghi. Perché quel vino è buono? Perché questa spiaggia è attrattiva? E quel palazzo? Quel cibo? L’imprenditore tu-

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ristico deve imparare a trascinare il suo ospite dentro la sua storia e dentro la storia del suo territorio. Solo così potrà affascinarlo. I racconti, assieme ai doni, sono gli strumenti più efficaci per promuovere un territorio. Basta vedere su

internet il fenomeno dei social network, che sono a tutti gli effetti dei media speciali: i media del dono. A Rimini, magari senza una vera e propria strategia, in passato diversi operatori facevano proprio così. Trasformavano i servizi in racconti e donavano il loro tempo e la loro

attenzione agli ospiti. Spontaneamente.” L’attività di consulenza di Dall’Ara ha sempre avuto questo filo conduttore. Dagli esordi negli anni Ottanta insieme ad Aureliano Bonini (con la società Trademark Italia), fino alla stesura di piani di marketing per diverse Regioni italiane, dalla Sardegna al Trentino.“Da qualche anno dedico molto tempo alla costruzione di reti - spiega. Per quanto riguarda le strutture ricettive ho messo in piedi il consorzio dei ‘Piccoli alberghi di qualità’ e quello degli ‘Alberghi Tipici’. Ora,

in una prospettiva più ampia, sto lavorando alle reti nazionali dei ‘Piccoli Musei’ e delle ‘Città della Musica’. L’intenzione è quella di valorizzare territori che, mediante opportune strategie, possano attirare sempre di più i viaggiatori interessati alla cultura e all’arte, e soprattutto quei turisti che non amano le cose fatte apposta per turisti.” IN

Le caratteristiche di un Albergo Diffuso • gestione unitaria e imprenditoriale; • offerta di servizi alberghieri e ambienti comuni a tutti gli ospiti alloggiati nei diversi edifici che lo compongono; • ambiente autentico fatto di case di pregio, ammobiliate e ristrutturate non “per turisti”, ma pensando a residenti, seppure temporanei; • distanza tra gli immobili che non è tale da impedire alla gestione di offrire a tutti gli ospiti non solo i servizi alberghieri, ma anche l’esperienza stessa della formula ospitale; • presenza di una comunità viva; • gestione professionale non standard (coerente con la proposta di autenticità dell’esperienza e con radici nel territorio); • stile riconoscibile (una identità leggibile in tutte le componenti della struttura ricettiva, che non si configura come una semplice sommatoria di case ristrutturate e messe in rete). www.albergodiffuso.com


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Sfilare | Mod’Art

Moda

Riviera

in

testo Claudia Gelmini - foto Studio Paritani

A fare da gran finale della Notte Rosa, l’edizione 2010 di Mod’Art, la sfilatavetrina per tante aziende del territorio. Ce ne parla Francesca Casadei di Confartigianato, responsabile dell’organizzazione dell’evento.

Mod’Art è da nove anni un appun-

di Piazza Tre Martiri ed è diventata

tamento irrinunciabile per i riminesi e non solo; nata da un’iniziativa di Confartigianato, la sfilata ha la peculiarità di fare da vetrina ad aziende del territorio che eccellono nei settori di moda, bellezza e benessere e realizzano prodotti made in Italy. Ad occuparsene, dalla nascita della manifestazione, è Francesca Casadei, dal ’96 nel settore promozione ed eventi di Confartigianato. Una vera passione la muove verso questo spettacolare evento che negli anni ha subito dei cambiamenti: “L’edizione si è evoluta, - spiega - prima ci agganciavamo a Blu Rimini, manifestazione che si faceva a giugno, alla Darsena, con concorsi di vela e spettacoli vari serali tra i quali c’era la nostra sfilata. Poi ha iniziato a svolgersi durante la Notte Rosa nella nuova e suggestiva location

un appuntamento ormai fisso; in quest’edizione 2010 ci si è inevitabilmente ispirati alla Dolce Vita di Fellini, essendosi svolta nella serata conclusiva e come gran finale alla Notte Rosa - continua la Casadei. “Ci tengo molto a sottolineare la cura e il lavoro che stanno dietro all’organizzazione dell’evento, in quanto siamo sempre riusciti a preparare una sfilata di altissimo livello, unica nel suo genere, raffinata ed elegante in ogni dettaglio, dall’allestimento alle scenografie, alternando la moda ai momenti di spettacolo.” Realizzarla durante le edizioni della Notte Rosa certamente offre ancora maggiore visibilità. Lo spirito “dell’evento fashion” si sposa perfettamente con la filosofia della Confartigianato di Rimini, sindacato di categoria che tutela le im-

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Sopra e in apertura, tre momenti della sfilata 2009: gli abiti di Piero Moretti, una creazione dell’orafo Francesco Ridolfi e le borse di Mividapelle.

prese e offre loro servizi a 360°. Le aziende grazie a Mod’Art si mettono in mostra e si autopromuovono, fatto che in questo periodo di crisi può essere prezioso per la nostra economia. “È importante ricorda-

re che queste aziende riminesi del ‘Bell’essere’, come le chiamo io, realizzano dei validi prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo. C’è da valorizzare il made in Italy, ancora di più in questi anni in cui altre potenze economiche come la Cina stanno prendendo il sopravvento. Abbiamo promosso a questo fine l’evento anche sulle televisioni locali, in modo che per tutta l’estate i canali mandino periodicamente in onda le immagini dei prodotti delle imprese.” Da più di 5 anni la sfilata vede la collaborazione dell’Università riminese, più precisamente da quando è nato il Corso di Laurea in Cultura e tecniche della moda; quest’anno

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30 studenti hanno contribuito con i loro capi, sempre ispirati al tema della Dolce Vita, creando un momento di intrattenimento unico. Inoltre, ha partecipato l’istituto di alta formazione e ricerca post diploma di Ancona Poliarte con la realizzazione di alcuni abiti da sera ispirati all’universo femminile di Fellini. Mod’Art si è svolta il 4 luglio a Rimini in Piazza Tre Martiri, condotta da Patrizia Deitos e Cesare Trevisani. Ad arricchire la serata, una performance di danza classica e moderna di Chiara Borsetti, proveniente dal corpo di ballo della Scala di Milano, e Mirko Rizzotto, mentre il gruppo Hip Hop del Mantra Wellness Club Rimini ha presentato l’inno ufficiale dei Mondiali 2010. Peculiarità non da poco: a realizzare gli spettacoli sono stati tutti riminesi, diventati ormai famosi nel Mondo. IN

Chi ha sfilato a Mod’Art Andrea Amadei, atelier di pellicceria, Rimini; Atelier Guia Fashion, sposa couture, Cesena; Atelier Luciana Torri, alta moda sposa e cerimonia, Rimini; Coin, intimo ”Melina”, Rimini; Francesco Ridolfi Orafo, creazioni uniche realizzate rigorosamente a mano, Cattolica; Giovanni Rinaldi, alta sartoria uomo e classico per signora, Rimini; Li, abbigliamento donna, Riccione; M di Macrì di Ida Franco, creazioni artistiche di esclusivi capi fatti a mano, Rimini; Mividapelle di Antonella Giorgetti, borse e accessori, Gambettola; Olymare beachwear by Sirena Styling, costumi mare donna e abbigliamento mare, Rimini; Ottica Mancini, occhiali e lenti a contatto, Rimini; Piero Moretti by Moretti Moda, leader abbigliamento moda comoda donna, Rimini. Inoltre, acconciatori di Rimini e dintorni presentano in sfilata le loro creazioni artistiche: Modiva Paolo, Modiva Daniele, Modiva Marinella, Avrvm, Nadia I Parrucchieri, Luca e Andrea, Equipe Sintonia, Brivido Lei. Con la partecipazione straordinaria di Nicola Luccarini.


Vi aspettiamo per i prossimi spettacoli dell’estate 2010, inaugurata con la Notte Rosa.


Rilanciare | Catia Manduchi

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La Repubblica

Congressi

dei

testo Patrizia Santini – foto Filippo Pruccoli

Rilanciare l’immagine di San Marino, come sede di eventi congressuali, promuovendo una nuova forma di turismo. Questo l’obiettivo di Catia Manduchi, alla guida del neonato Convention Bureau.

dustria congressuale ha esigenze e standard diversi dal turismo al quale la Repubblica era abituata, già da anni ci si sta muovendo, ma molto resta ancora da fare. Occorre investire, migliorare strutture e infrastrutture, seminare per poi raccogliere… occorre un progetto comune a medio-lungo termine, con obiettivi condivisi, portato avanti da tutti gli operatori e sostenuto dalle istituzioni. Integrazione quindi, tra pubblico e privato, per il bene della destinazione. Non è facile, soprattutto in un periodo così difficile e complicato, di crisi generale e mancanza di fiducia.” Finalmente si respira aria del “tutti uniti alla meta”. Sono anni che gli esperti di settore invitano i Paesi a fare fronte comune nel promuovere le proprie eccellenze, dimenticando egoismi e protagonismi. San Marino potrebbe essere, ancora una volta, un valido esempio.

turisti ‘mordi e fuggi’, in vacanza; ora può continuare a essere un bacino dal quale attingere un turismo di qualità, diverso. Il CB di Rimini è per noi un alleato, con il quale, nel nostro piccolo, potremo intraprendere iniziative a favore della destagionalizzazione, dei convegni, degli incentive. Le forme di collaborazione sono infinite, i vantaggi reciproci.

L’Italia risponde bene, sono in atto

Come si sente ad essere una ‘quota

Quali i nodi maggiori da superare

collaborazioni importanti.

rosa’?

per raggiungere gli obiettivi che il

“Certo, non per nulla il CB della Riviera di Rimini è considerato tra i primi in Italia. La realtà della Riviera è unica e imponente: è stata per anni un bacino dal quale attingere

“Non è semplice. Essere donna rende sempre un po’ più difficile tutto, in primis il fatto di dover trovare un compromesso tra famiglia, figli, lavoro, poi il fatto di lavorare in un

Ci incontriamo al quarto piano del Palazzo Kursaal, il Centro Congressuale più noto della Repubblica di San Marino e, a differenza della maestosità dello stabile, grandi scalinate, marmi, vetrate, spazi enormi, gli ambienti che accolgono il neonato Convention Bureau di San Marino sono molto accoglienti e a

misura d’uomo, si potrebbe dire, nonostante i lavori di ristrutturazione in corso. Catia Manduchi mi raggiunge sorridendo e mi invita ad accomodarmi in una saletta attigua. L’incontro è iniziato come due amiche che si ritrovano davanti a una tazza di caffè e si scambiano opinioni quotidiane. Quelle che ci hanno fatto scoprire parecchio somiglianti nella vita di tutti i giorni, quando è altro a richiederci destrezza. Mi piace perché ha un sorriso aperto, è diretta, un viso che non ha bisogno di maquillage evidente. L’esempio manageriale femminile migliore.

Convention Bureau di San Marino si è prefissato?

“Non parlerei di ‘nodi’, quanto di un percorso da intraprendere. L’in-

Quanto la impegna questo ruolo?

“Tanto, soprattutto perché vivo a Rimini e praticamente ogni giorno è un piccolo viaggio. Ma la gratificazione è importante. Fare un lavoro che amo, che è in grado di entusiasmarmi ed emozionarmi è fondamentale. Le responsabilità sono tante, a volte i ‘pensieri’ li porto a casa e continuo a far telefonate e scrivere appunti. Le giornate sono pienissime, volano quasi, è un lavoro che, come sempre dico, faccio col cuore.”

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A fianco e in apertura, Catia Manduchi ritratta presso il Centro Congressuale al Palazzo Kursaal.

Quando è necessario pestare i piedi?

“Purtroppo spesso, anche se mi ostino a credere nel dialogo e nella persuasione e sono pure cocciuta... ma a volte non se ne può fare a meno. In certi casi, devo ammettere, è più efficace! Quando sei certa di fare qualcosa di giusto e chi ti sta vicino non capisce, allora, per il bene comune, può essere necessaria un’azione ‘di forza’.” Il segreto per essere un ‘capo’ che piace?

mondo fondamentalmente maschile. Chissà perché ti vedono sempre come agguerrita e spietata… Scherzi a parte, con l’età si acquisisce saggezza; ho imparato ad essere un po’ più ‘soft’. A San Marino, ho provato una strana sensazione, non l’avevo mai considerato come un Paese straniero; quindi, all’inizio, il fatto di essere considerata ‘straniera’ mi rattristava. Confesso di avere avvertito una sensazione di diffidenza da parte dei sammarinesi, ma la cosa più bella è stata, superato il primo approccio, l’accoglienza e il senso d’amicizia che tutti mi hanno trasmesso.” Esistono davvero le pari opportunità?

“Abbiamo fatto passi da gigante, ma molto resta da fare. Purtroppo la differenza c’è: in Italia quasi sempre i posti di rilievo sono occupati da uomini e, a parità di livello e incarico, un uomo percepisce in genere uno stipendio più alto. A San Marino non so… devo ancora scoprirlo.”

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Cosa la renderebbe davvero felice?

“Riuscire ad essere serena. Avere vicini coloro che amo e un lavoro che mi gratifichi. Riuscire a ottenere il famoso equilibrio tra vita privata e lavoro, non dovere sempre correre… utopia!” Vacanze dove?

“Senz’altro al mare, adoro il mare e il caldo; ma un posto tranquillo, a contatto con la natura.”

“Dare valore ai rapporti umani, essere anche comprensiva, fare capire che su di te si può contare… siamo esseri umani e i sentimenti sono importanti.” Le piace questa sfida con il Convention Bureau?

“Tantissimo, da tempo non mi ‘tuffavo’ nel lavoro con tale entusiasmo, gli ostacoli ci sono, ma spero di raggiungere i risultati sperati. Soprattutto perché San Marino ne ha bisogno e li merita. Sono stati bravi, in un momento difficile hanno saputo mettersi in gioco.” IN

Che cos’è in breve Si è costituito a metà 2009, ma il Convention & Visitors Bureau di San Marino è operativo da gennaio. SpA con partecipazione pubblica e privata, oltre allo Stato, ne fanno parte associazioni di categoria, Consorzio San Marino 2000, Camera di Commercio e realtà private del settore turistico. Oltre a porsi come naturale punto di partenza per coloro che desiderano organizzare un evento nella Repubblica, si muove sia sul fronte della promozione e commercializzazione della destinazione, attraverso il rafforzamento di un’immagine positiva dei servizi e delle strutture ricettive con una specifica attenzione al territorio come risorsa globale (da luglio 2008 entrato a far parte del patrimonio UNESCO), che su quello interno, dedicando risorse a miglioramento e crescita della qualità dei servizi e dell’offerta; particolare attenzione è posta alla formazione degli operatori coinvolti nell’industria del turismo. Altro compito, sviluppare l’integrazione fra soggetti pubblici e privati operanti nel settore, attuando una politica di sistema e Destination Management.


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Sicuramente ironici. Sicuramente affidabili Con UnA MoStrA DI SUCCeSSo CIVIS AUgUStUS hA CeLebrAto 20 AnnI DI CoMUnICAzIone e fIDUCIA Con I rIMIneSI

sono diventati così il fulcro della mostra “SiNell’immaginario dei riminesi un operatore Vigilanza privata a Rimini vuol curamente ironici. Sicuramente affidabili della vigilanza privata è “il Civis”, a dimodire “Civis”: risultato di anni di - Un’operatività ed una comunicazione strazione di quanto l’Istituto di Vigilanza professionalità e serietà. che da oltre 20 anni ci contraddistingue”, riminese Civis Augustus sia radicato nel allestita lo scorso marzo al Palazzo del Podestà di Rimini territorio e, soprattutto, come in anni di attività abbia saputo (nelle foto a sinistra e al centro, un momento dell’inauguconquistare la stima della comunità locale. A determinare tale razione), riscuotendo un notevole successo di pubblico. familiarità hanno contribuito in maniera significativa anche le “È vero - ha dichiarato Sartorio - che a Rimini quando si parla di iniziative promosse dal presidente Arturo Menghi Sartovigilanza privata si pensa subito alla Civis. Credo sia un risultario (nella foto a destra, insieme al responsabile marketing to raggiunto negli anni grazie alla professionalità e alla serietà dell’azienda Stefano Libertà) che affianca alle iniziative imdei suoi operatori e dei suoi servizi. L’appuntamento espositivo prenditoriali iniziative di carattere culturale, sportivo e sociaè stato un ulteriore canale di collegamento tra l’azienda e le le. Menghi ha ispirato Aere Civium, gruppo d’imprese locali persone per ringraziare clienti e partner.” impegnate nel restauro di trenta opere giacenti nei magazzini La Civis Augustus, costituita nel 1974, conta oggi 95 dipendendei Musei Comunali riminesi e, quale membro del Rotary Rimiti, di cui una novantina guardie giurate preparate ed esperte ni Riviera, è stato protagonista di numerosi progetti culturali. del territorio, supportate da tecnologie all’avanguardia, che Civis ha, poi, sponsorizzato società sportive di softball, rugby, lavorano in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine. dilettantistiche, concerti e manifestazioni. www.civisaugustus.it Queste sensibilità emergono anche nel modo di imporsi nel mercato: la comunicazione aziendale adotta da sempre immagini leggere e slogan nei quali l’ironia scalza l’aggressività, nel tentativo di trasmettere un senso di protezione strappando un sorriso, espressione naturale in uno stato di sicurezza e di tranquillità. Due decenni di manifesti, pubblicità e sponsorizzazioni


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Recitare | Enrico Casagrande

“Motus”

Perpetuo testo Lucia Lombardi

Enrico Casagrande, cofondatore della compagnia riminese Motus, non è abituato a mettere radici. Ma per un’occasione speciale ha scelto di fare una “sosta”, a Santarcangelo, dove è direttore artistico dell’edizione 2010 (la 40a) del Festival del Teatro.

Anfibi, look total noir, capello corto, occhio sempre vigile a scrutare il mondo e a restituirlo alla scena palpitante. Un militante del teatro, così ci appare Enrico Casagrande, cofondatore della compagnia riminese dei Motus, direttore artistico della 40a edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo, che si terrà dal 9 al 18 luglio, con cui parliamo di teatro a 360°. A voi l’espressione nemo profeta in

patria non si addice, avete ricevuto riconoscimenti nazionali e locali, come il Sigismondo d’oro dal Comune di Rimini.

“Il r iconoscimento da parte dell’Italia c’è, ma lavoriamo di più oltre confine. Ci riteniamo una compagnia nomade che a fatica riesce a mettere radici. Un rapporto più stanziale è stato collaudato in

modo particolare quest’anno per via della direzione artistica del festival che ci ha portato a essere più presenti in loco.” Per esprimere la vostra drammaturgia avete utilizzato spesso il dialogo con altre discipline artistiche e nuovi linguaggi.

“In questo momento abbiamo svoltato, stiamo cercando una povertà assoluta, in scena non ci sono più video, fari o musiche, per risposta politica a un sistema dello sfarzo e dell’evento, che sta aleggiando in Italia, e a una sfida economica rispetto a una richiesta di fare sempre con meno, la nostra è stata una scelta poetica relativa al nostro trittico, che verte attorno alla figura peregrina di Antigone.” Esordiste con successo al festival di Santarcangelo, ora siete dall’altra parte della barricata…

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Sopra a sinistra, e in apertura, Daniela Nicoletti ed Enrico Casagrande, fondatori del gruppo Modus (ph: Valentina Bianchi). A destra, una scena dell’ultimo spettacolo Iovadovia (antigone) contest#3 (ph: Vincent Arbelet).

“Per 15 anni abbiamo partecipato come artisti, abbiamo fatto spettacoli in ogni location, ora fa effetto condurne la direzione, la scelta degli amministratori è caduta con pragmatismo su artisti che conoscono le pieghe del festival per poterci navigare con consapevolezza. Nonostante il budget ridotto riusciamo a portare tanto, perché alla base c’è un rapporto intellettuale e di fiducia con gli artisti invitati. Se dell’Italia si conosce qualche festival è proprio questo.”

Cosa occorre al teatro di ricerca?

Quali sono le peculiarità festivalie-

no?

re del 2010?

“L’avanguardia oggi ha ancora molto senso. C’è bisogno di reinvestire sulle forme artistiche, è dove si sta più esposti che si trova la zona vitale, è lì che si tasta il polso di una nazione.” Un motus perpetuo che si riverbera anche nella kermesse santarcangiolese, restituisce una realtà vibrante dal respiro internazionale, rende gli spettatori partecipi del qui e ora. Un fiore all’occhiello per il territorio, da alimentare con cura. IN

“Per le tematiche dell’attuale edizione ci siamo mossi in continuità con le scelte del 2009, ricercando il concetto di realtà, l’intento è presentare una scena che dialoghi con uno spettatore-attore. Questo festival è connesso con una comunità, ove non c’è l’idea di vetrina, piuttosto è il luogo del rischio, molte creazioni sono fatte ad hoc, un festival-laboratorio crea dialogo, non sentenze.”

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“Che non ci sia questa grande divisione tra teatro di ricerca e di prosa. Oggi il teatro è tutto contemporaneo, quello di ricerca è l’unico che viene esportato all’estero, a parte Ronconi. Il teatro rimane uno di quei luoghi liberi, a tutti i livelli, è un servizio dalla forza emozionale dirompente, anticonformista, e deve essere vivificante anche per il pubblico.” Ha ancora senso parlare di avanguardia nel periodo post-moder-

Alcuni consigli del direttore artistico “Daniel Veronese in Argentina è un punto di riferimento, è quasi un Ronconi, fa un teatro che tocca punte di classicismo nel senso contemporaneo del termine, in Italia non viene da 15 anni, è un’opportunità imperdibile. I Fai Fai sono una giovane compagnia e rappresentano la vera avanguardia giapponese, rispecchiano la realtà di società lontane che nessuno ha la possibilità di frequentare abitualmente. Per l’Italia ci sono nuove generazioni, sulle quali abbiamo deciso di investire, come i Babilonia Teatro, i Teatro Sotterraneo. Abbiamo invitato artisti visti durante le nostre tournée, Libano, Israele, Giappone, Usa, Europa.” www. santarcangelofestival.com


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Abitare | La casa di Umberto Bonoli

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Nero

Bianco

su

testo Monica Gasperini - foto Mario Flores

Il contrasto cromatico definisce gli ambienti di questa casa a Rimini, trasformata dallo stesso proprietario (un architetto) in una residenza fresca, informale e moderna.

Umberto Bonoli, classe 1961, ri-

minese di nascita, si trasferisce a Firenze da piccolissimo per rimanere fino al conseguimento della laurea in Architettura. A trent’anni decide di ritornare a Rimini sia per amore verso la sua terra sia per scelta professionale. Architetto con importante studio in città, affianca il padre ingegnere, stimato professionista riminese di origini cesenati. L’architetto Bonoli ha deciso di trasformare la sua casa in una residenza fresca, informale e moderna da vivere serenamente. Per realizzare il suo progetto ha scelto un totale bianco e nero, i colori che

predilige anche nel vestire. L’area - soggiorno sala da pranzo e cucina - è un involucro completamente bianco dalle pareti candide e il pavimento in legno rovere sbiancato.

La stanza è arredata con un divano in tessuto Fendi coperto da cuscini sempre Fendi in velluto nero. Il grande tappeto nero è a contrasto con i due tavoli bassi accoppiati laccati lucido e allestiti con oggetti in argento, riviste, libri di architettura e design. Alle pareti i quadri incorniciano volti di donne. Il fondale della sala, impreziosito da un doppio tendaggio in lino irlandese di colore bianco e calate nere in cotone pesante, è illuminato dalla lampada Spun Light F di Sebastian Wrong per Flos di colore nero lucido. L’unico elemento in stile della casa è rappresentato dalla sedia in legno con braccioli, dei primi dell’800, posta di fronte al divano. In questa casa tutto ci parla il linguaggio del design, come il tavolo

Tulip di Eero Saarinen per Knoll,

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A fianco, la camera padronale in cui dominano i toni ecrù del letto e delle tende. Sotto, il bagno e la stanza guardaroba ripropongono il contrasto cromatico. In apertura, il soggiorno con divano Fendi e l’inconfondibile Tulip di Saarinen.

le sedie Louis Ghost di Philippe Starck per Kartell, il mobile sospeso laccato lucido di fronte al divano con i due grandi vasi uno a pois e l’altro a righe irregolari. La cucina laccata bianca con top in quarzite addossata alla parete tinteggiata colore nero è di Modulnova. Dalla sala soggiorno una porta a tutta altezza ci conduce nella zona più privata della casa. Nella zona notte, dove il padrone di casa si rifugia per leggere, scrivere e ascoltare musica, la ricorrente

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bicromia del bianco e del nero si interrompe per lasciare spazio ai toni écru del letto e delle tende. Il letto Thurman di Meridiani è protagonista assoluto dello spazio con l’imponente testiera con lavorazione capitonnè. L’immagine del letto è enfatizzata dalla parete rivestita con carta da parati a righe verticali alternate nero opaco e nero lucido. Ai lati del letto, i comodini laccati nero opaco sono stati realizzati su disegno, le lampade sono le Tolomeo di

Giancarlo Fassina & Michele De Lucchi per Artemide. Il mobile a cassetti è in stile impero. Lo spazio personalizzato con gli oggetti più cari del proprietario crea un’impressione di piacevole disordine. Infine il bagno, tutto rigorosamente rivestito in mosaico bianco, mentre il resto è tutto nero: tappeto, asciugamani e accappatoio. Infine la stanza guardaroba, super funzionale, rimane fedele ai colori della casa con gli armadi bianchi e tavolo con piano nero. IN




Disegnare | Barche e designer

Artisti

Progettare

del

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

Giovanni Ceccarelli, ingegnere e yacht designer e gli architetti Andrea Della Rosa e Monica Gasperini, tre professionisti diversamente legati alla nautica.

Gente di Rimini, gente di mare. Chi vive vicino al mare è speciale: gode di odori, sapori e colori, che ne determinano l’energia. La gente di mare è spesso bizzarra, creativa, eccentrica e legata ad esso. In questa rubrica è stato naturale cercare di capire quali e quanti fossero

“È fondamentale, dà respiro al disegno: non sarei mai stato in grado di gestire i due progetti di Coppa America se non fossi stato ingegnere.” Progetta solo barche?

è fra Ravenna, Forlì e Fano.” Insegna?

“A Venezia al IED: master importanti, gli studenti sono stranieri. Il design nautico italiano è il migliore, le nostre barche sono le più valide: in tanti studiano da noi.”

quelli che progettano o hanno pro-

“No, ma spesso lavori legati all’acqua: il Porto, lo Yacht club e la Darsena di città a Ravenna, quella storica dietro la stazione.”

gettato almeno una barca nella loro

Le piace di più progettare barche da

“Carnevali 180, Mascalzone Latino, la C+39.”

storia professionale. Stranamente

competizione o da diporto?

Qual è il progetto che ha nel cuore?

pochi, pochissimi. Ne ho intervistati tre, diversi fra loro, ma con un unico denominare comune: vivono sull’Adriatico. Con Giovanni Ceccarelli ci siamo rincorsi telefonicamente per due giorni: lui in gergo è definito “yacht designer”; in realtà ha una laurea in Ingegneria, con indirizzo architettura, a Bologna.

“La competizione è più adrenalinica: la vincita è la verifica del progetto. Le barche da diporto appartengono al mercato dei numeri…”

“Una barca sul Lago di Garda, per me ha rappresentato il salto di qualità professionale.”

Le è mai stata commissionata una

“Una barca ecologica, dove utilizzare energie rinnovabili: in fondo sono rimasto il purista che ero da ragazzo, amo barche di piccole dimensioni…” Andrea Della Rosa, architetto riccionese, si è laureato a Firenze.

barca da diporto?

“Da persone con idee chiare, sapevano cosa volevano: progettare barche è più complesso che progettare case; deve essere funzionale.”

Come si arriva a progettare barche?

Ha mai disegnato grandi yacht?

“Da mio padre ho ereditato questa passione, da bambino andavo in barca, una stranezza per quegli anni. Negli anni ’90 è diventato normale. Quando ho iniziato l’università dovevo garantirmi un lavoro. Con ingegneria, anche se il mio desiderio di disegnare barche non fosse stato realizzato, avrei potuto comunque progettare altro…”

“Al massimo 24 metri, vela e motore insieme, dagli anni ’90 è così, quando ho iniziato ero un purista! I tempi cambiano, oggi gli studi spaziano tra vela e motore. In questo periodo progetto barche in legno con Stefano Carlini. In Italia ci sono solo quattro cantieri artigiani importanti, tutti in Adriatico. Uno è Carlini a Rimini.”

Per uno “yacht designer” l’ingegne-

E la vetroresina?

ria è un valore aggiunto?

“Il 60% della cantieristica italiana

Le sue barche più famose?

Cosa le piacerebbe progettare?

Ho visitato il suo sito: appare chiaro l’interesse per gli oggetti.

“L’ultimo progetto è una chiusura invisibile per pantaloni, un brevetto; ma ho disegnato lampade, gioielli, vestiti, auricolari per cellulari, attrezzi per palestre, mobili, tappeti.” E case?

“Anche quelle, ma ultimamente mi sono evoluto: dal design spinto al Romantico New England… mi interessano le emozioni.”

IN Magazine | 55


A fianco, Monica Gasperini. In apertura, dall’alto, Giovanni Ceccarelli con Stefano Carlini e Andrea Della Rosa.

“Quando sono tornata a Cattolica ho lavorato col gruppo Aeffe: come architetto aziendale. Seguivo i marchi Alberta Ferretti, Philosophy e Jean Paul Gaultier, nel 2003 mi sono staccata dell’azienda, preferendo la libera professione. I rapporti con Ferretti sono rimasti ottimi! Ho collaborato anche per la realizzazione del Carducci 76.” Altre esperienze?

Il colore è determinante per lei.

“Sono due anni che studio il colore, tutto è veloce: anche chi va alle mostre guarda camminando. Cerco di catturare l’attenzione bloccando l’emozione con il colore.” Com’è arrivato alla pittura?

“Il design è un atto economico, la pittura è la parte più bella di me stesso, c’è un compendio di emozioni fra quadro e chi guarda: spero di diventare sempre più pittore che architetto.”

“Abito al mare, era un’esperienza inevitabile: una persona mi ha chiesto di disegnargli una barca. Tutta, non solo l’interno. Ho progettato un open di dieci metri, il principio del ‘gommone da pranzo’, scafo molto basso con fianchi laterali trasparenti in plexiglas, come una tavola da surf.”

Parliamo di barche…

“Il rapporto di stima e amicizia che mi lega ai Ferretti, appassionati come me di arte contemporanea, mi ha portato alla barca. Un’esperienza complessa: 28 metri, progettato da Paolo Cori e realizzato nei cantieri Soleri, interamente in carbonio. Ho curato gli interni, anche questi in carbonio. Una particolare lavorazione, che ingloba gli arredi nella struttura sottilissima della barca. Una barca a vela deve essere super leggera: poca decorazione, disegno aggressivo, gli arredi seguono la linea dello scafo, la luce a led, colori nei toni sabbia. Un progetto impegnativo.”

Quanto è stato importante il Liceo

Una barca “da intorto”?

“Molto, ma anche le amicizie, gli incontri fatti a 20 anni, lasciano il segno. La pittura fa bene: mi piacciono i quadri che danno serenità, non i pittori tragici e tristi.”

“(Ride) Direi di si!” Monica Gasperini, laureata in architettura a Firenze, vive a Cattolica.

Le mostre?

“Per un anno ho fatto l’assistente universitaria al professor Remo Buti, teneva corsi per la decorazione d’interni, ho lavorato per lo studio Gigli-Gemma-Materassi, sempre in quella città, anche loro si occupavano prevalentemente di negozi e case: è stato naturale specializzarmi in questo settore.”

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“Durante l’ultimo salone di Milano, ho presentato una libreria nel circuito fuori fiera al negozio Pollini di Piazza Duomo.”

barca vera e propria?

Artistico nella sua formazione?

E le barche?

E il design?

Più un oggetto scultoreo che una

“Si cammina sui cuscini, una brandina in mezzo al mare, dai colori morbidi…”

“La prima a Milano, con sculture fatte con le manichette dei pompieri e mobili bruciati, poi nel 2007 al Block 60, con quadri in licra… nel 2008 ancora a Milano, oggetti in carbonio e teak, tutto materiale da barca, anche cime da ormeggio; nel 2008, al Castello degli Agolanti… tutto riciclato.”

“A Milano, con Rodolfo Dordoni, un lavoro per ‘la Rinascente’, poi per Giorgio Armani un negozio a Tallin, per Aeffe seguo gli outlet Pollini; il negozio Gaudenzi a Riccione… sempre moda!”

Le piace progettare interni, da dove viene questa passione?

Qualcuno la definisce l’architetto della moda.

Quale interno preferisce decorare?

“La mia passione rimangono gli alberghi, suite, spa, ovunque siano… mi piace viaggiare!” IN


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La Repubblica di San Marino da qualche mese, in un’ottica di

“Non avrei mai pensato, dopo una vita passata nell’industria

sviluppo turistico, ospita una nuova realtà dell’hotellerie. In-

farmaceutica, di dedicarmi alla realizzazione del Best Western

fatti grazie a Roberto Valducci, già titolare della nota azienda

Palace Hotel, essendo amministratore della società proprie-

farmaceutica, Valpharma, sbarca sul territorio sammarinese il

taria. il mio interesse è forse legato ad un istinto relativo

più grande Gruppo alberghiero indipendente a livello mondia-

all’arredo e a tutti gli aspetti architettonici. Alla fine è stato

le, Best Western. Presente già in altre 80 nazioni con più di

un grande piacere. Il risultato secondo i commenti degli ospiti

4.000 hotel e 3.000 camere, vanta oggi 170 alberghi solo in

è molto positivo!”

Italia.

Perché la Best Western?

Tutti gli alberghi del Gruppo rispondo a precisi standard inter-

“Dal punto di vista commerciale, nello spirito della globalizza-

nazionali che assicurano un livello omogeneo di grande qualità.

zione, ho pensato al Best Western. Essendo una catena alber-

Da un’importante Azienda farmaceutica, la Valpharma,

ghiera presente in tutto il mondo, è stata necessaria l’affilia-

ad una catena alberghiera di chiara fama. Signor Val-

zione al fine di far conoscere l’hotel in ogni parte del mondo. La

ducci, come è avvenuta questa scelta?

nostra clientela, quindi, è internazionale. Questo marchio ha


dato visibilità anche alla Repubblica di San Marino.” Quali sono le caratteristiche degli Hotel che rappresentano questo nome? “Il Best Wester Palace Hotel, 4 Stelle, è caratterizzato da un ampio garage interno con 350 posti auto, dispone di 91 camere, junior suite e 12 suite, di cui 26 camere hanno un giardino privato. Sono dotate di minibar, aria condizionata, televisore LCD con canali satellitari Sky e cassette di sicurezza. I bagni con ampi spazi dispongono di tutte le dotazioni più moderne.” Il Best Western Palace Hotel è posizionato lungo la Superstrada di San Marino, dopo 3 km dal confine, a 18 km da Rimini e a 6 km dal centro storico della Repubblica di San Marino, mette a disposizione degli ospiti una molteplicità di servizi. Il Centro Congressi, la piscina coperta panoramica ed il centro benessere. Il Centro Congressi del Best Western Palace Hotel, con sale modulabili fino a 800 posti, è il luogo ideale per incontri di lavoro, meeting, congressi. Tutti gli ambienti sono climatizzati e con le più moderne tecnologie ed attrezzature, necessarie per i congressi. Quali sono attualmente le vostre scelte? “Per i clienti che soggiornano per lavoro o affari - prosegue

“Il Best Western Palace Hotel dà un impulso al turismo di San

Valducci - il Best Western Palace Hotel offre luoghi dedicati

Marino, soprattutto se, come auspicato dalle varie associa-

esclusivamente al piacere, come la piscina coperta panoramica

zioni Sammarinesi, si aprirà a San Marino una casa da gioco,

con vista mare e con area idromassaggio, posta direttamente

come il Casinò”

sul roof garden. Chi ricerca maggiore relax può dedicarsi alla

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Navigare | Federico Lavezzi

Tradizione

Nautica

testo Andrea Manusia - foto Fotoriccione

nostra amata ‘Saviolina’.” Come si svolge nello specifico l’attività velistica?

“Per i corsi usiamo esclusivamente derive, tridenti, Flying Junior, 420 e Optimist, il miglior tipo di barche per imparare: danno maggior sensibilità ed emozioni grazie al contatto diretto con mare e vento.” Chi regata a Riccione?

Anche Riccione ha una sua tradizione velistica. Il Club Nautico, con sede affacciata sul porto canale, ha una lunga e prestigiosa storia. Nato nel 1933, tra i primi circoli nautici d’Italia, nel dopoguerra è stato importante nello sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica. Le sue regate di Dinghy e barche classiche

“Organizziamo corsi per adulti, una full immersion di quattro week-end che permette di avere i rudimenti per uscire al largo, ma prevalentemente l’attività è rivolta ai giovani. Lo scorso anno abbiamo avuto più di 120-130 bambini, per un totale record di oltre 400 corsi.” Come pubblicizzate le attività?

“Principalmente grazie al passaparola di ragazzi e genitori. I singoli corsi stimolano nei ragazzi interesse e passione, senza forzature o pretese di prestazioni eccessive.”

fungevano da eventi di richiamo per

Come si diventa Direttore Tecnico di

la “bella gente” poi diventata target

un Circolo così prestigioso?

di riferimento della “Perla Verde”.

“A 8 anni ho iniziato i primi corsi proprio qui, quando venivo in vacanza da Milano con la famiglia. Verso i 17 ho iniziato a insegnare vela; in seguito, grazie ai corsi FIV, sono diventato istruttore nazionale con specializzazione nelle classi giovanili. Ho corso regate a livello nazionale e un campionato europeo con 470 e Laser. Sono diventato Direttore Tecnico dopo aver

“Grazie al sodalizio con la Fiv, il Club porta avanti politiche di avviamento alla vela per i giovani, corsi base e perfezionamento su derive - commenta il Direttore Tecnico Federico Lavezzi - ma non mancano attività culturali che puntano al recupero delle tradizioni marinare, manifestazioni, mostre, incontri e convegni e la valorizzazione della

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maturato l’esperienza necessaria, mentre la scuola cresceva come numeri e richiedeva una figura di questo tipo.” Cosa rappresenta la “Saviolina” per Riccione?

“È un vero monumento navigante: porta con sé la storia della marineria locale, oltre a essere una delle barche d’epoca ‘al terzo’ meglio conservate in Italia. Realizzata dal maestro d’ascia Guido Rondolini di Gabicce, fu varata nel 1928 col nome di ‘Nino Bixio’ e adibita alla pesca delle sardine. Nel ’42 fu acquistata dall’architetto Perrucchetti e affidata in gestione ad Alfredo del Bianco, cambiando porto e diventando riccionese. Nel ’58, acquistata dalla famiglia Savioli, divenne ‘Saviolina’ e fu utilizzata a scopi turistici. Nel ’70 la donarono al Comune di Riccione e la gestione fu affidata al Club Nautico. Fu il Cantiere Manzi nel 2000 a sottoporrla a un ‘restauro filologico’ che la riportò alla struttura originaria, per destinarla a iniziative culturali e manifestazioni di vele storiche. Oggi il Ministero per i Beni e le Attività Culturali l’ha decretata “imbarcazione di particolare interesse artistico e storico” sottoponendola alla tutela di legge. Una soddisfazione per Riccione e i riccionesi, che hanno un grande amore per il mare.” IN


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Addolcire | Freddi Derrik

L’artista

Pasticcere testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

Sempre teso a nuovi traguardi, Freddi Derrik festeggia mezzo secolo d’attività. Per tutti il passaggio alla Moderna è d’obbligo: varcando la soglia della prestigiosa pasticceria di Riccione ci s’imbatte nel sapore del mitico cannolo alla crema, prim’attore di una compagnia di gusti esclusivi.

La storia di Freddi Derrik viene ad innestarsi su quella iniziata dalla famiglia della madre Carla, una famiglia di fornai e pasticceri ad Alzate Brianza. Formatosi presso la scuola parigina di Lenotre Gaston, il re Mida della pasticceria, ha imparato a convertire la sua passione in tecnica raffinata. Sono famose la

sua abilità sopraffina nella decorazione e nella creazione di capolavori in cioccolato e la sua sapiente estrosità nel preparare una gamma vastissima di leccornie dolci e salate. Ha lavorato a Brescia presso la pasticceria “Camera”, nota anche come “l’università” della pasticceria, dove ha avuto modo di conoscere il “maestro dei maestri” pasticceri italiani, Iginio Massari, che lo ha appassionato nella preparazione della pasta con lievito naturale. “Sono figlio d’arte e già a 11 anni aiutavo mia mamma Carla nel reparto di pasticceria. Di questa mia predisposizione si era accorto lo zio Carlo, famoso pasticcere a Riccione, che ha voluto avviarmi a questo lavoro creativo e fantasioso. D’estate facevo la stagione alla Moderna e d’inver-

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no tornavo a lavorare nell’azienda di famiglia . Nello stesso tempo frequentavo corsi professionali presso le pasticcerie più famose d’Italia. Ho fatto anche uno stage in una scuola esclusiva di LuganoTrevano, in Svizzera, dove ho potuto esprimere la mia creatività confrontandomi con i maestri più famosi a livello internazionale. Nel 1980 ho rilevato dallo zio Carlo la pasticceria Moderna di Riccione concretizzando al meglio la mia

esperienza professionale.” Sappiamo che da lei di allievi ne sono passati a migliaia. “Per quattro anni ho insegnato alla Fugar nel periodo in cui ho sostituito il maestro pasticcere Mario Morri e ho tenuto stage presso diverse scuole professionali del nostro territorio.” Qual è il segreto del cannolo della Moderna? “Sta tutto nella lavorazione della pasta sfoglia e nella qualità degli ingredienti.” Qualcosa nella sua carriera che non è riuscito a realizzare.

“L’unico dispiacere è quello di non aver trovato un collaboratore con la voglia di continuare il mio lavoro. Purtroppo i giovani non sono stimolati.” Mentre dal laboratorio, regno incontrastato di Derrik, escono torte fino a due metri di diametro traboccanti di fiori, trionfi di bellezza e decorazioni stupefacenti, alla pasticceria Moderna di viale Dante tra specchi e banchi ripieni di delizia regna un’atmosfera speciale soffusa di profumo di vaniglia e cioccolato, mentre la figlia Debora e la moglie Angela seguono con competenza i clienti. IN


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ENRICO VAIME

CITTADINO ONORARIO DI RICCIONE IL TIToLo è STaTo CoNfERITo aLL’auToRE E CoNDuTToRE TELEVISIVo NEL CoRSo DI uNa CERIMoNIa uffICIaLE a CoNCLuSIoNE DELLa XX EDIzIoNE DEL TTV fESTIVaL: uN oMaGGIo aLLa CuLTuRa, aL TEaTRo E aLLa TELEVISIoNE.

“Ero un bambino quando venivo a Riccione

“Un riconoscimento che mi fa ri-

intervista inedita scambiando alcune frizzanti

nell’immediato dopoguerra, nel 1946, quando

cordare gli anni dell’infanzia, le-

battute col sindaco Pironi. Lo stesso video in

in città c’erano ancora gli alleati”, ha ricordato

gati a doppio filo con Riccione.”

cui è comparso anche il regista teatrale Mau-

Enrico Vaime, il noto scrittore, autore radiofo-

rizio Scaparro, tuttora ospite fedelissimo di

nico e televisivo prima di ricevere dal sindaco Massimo Pironi

Riccione, che lasciandosi andare a un paio di battute ironiche

l’ambito titolo di cittadino onorario. “Un riconoscimento che mi

ha ricordato il periodo delle mucillaggini quando i turisti tede-

stimola a rispolverare gli anni della mia infanzia, legati a doppio

schi, quelle alghe “benefiche” se le spalmavano sulle gambe.

filo con Riccione. Mia madre in quegli anni gestiva l’albergo Lu-

Più tardi al Palazzo del Turismo Linus e Nicola Savino hanno

gano - oggi Hotel New Zanarini - in via Corridoni. Partivamo da

presentato il progetto televisivo Deejay Tv, attiva dal novembre

Perugia con un camioncino e quando si arrivava era la magia.”

2009. Infine è stato assegnato all’attore, autore e regista Mar-

E ancora, lasciandosi andare con uno spiccato senso dell’umo-

co Paolini il “Premio Riccione per la televisione 2010”.

rismo che ha stemperato per un attimo l’ufficialità della ceri-

Un riconoscimento dedicato a programmi televisivi di partico-

monia: “sulla spiaggia attorno le dune di sabbia erano invase

lare rilevanza nel rapporto tra spettacolo e teatro; nella stessa

dagli scarabei stercorari. Mi vengono in mente quelle carrozze

occasione è stato assegnato un premio speciale a Giuseppe

trainate dai cavalli parcheggiate lungo viale Ceccarini, poi tra-

Baresi, regista, direttore della fotografia, autore di documenti

sferite in viale Dante davanti al Palazzo del Turismo. Mi sembra

e film di ricerca. Il sindaco Massimo Pironi ha sottolineato come

ancora di sentirlo quell’odore dei cavalli”. Dopo la cerimonia

Riccione, oltre alla vita di spiaggia e al divertimento, abbia an-

Vaime è stato coinvolto in una conversazione sulla storia

che una sua anima culturale che si sta affermando in questi

della nostra televisione prendendo spunto dal suo ultimo

ultimi anni con due importanti appuntamenti come il Premio Ila-

programma su Rai1 “Memorie dal bianco e nero”, scritto

ria Alpi e lo stesso TTV Festival.

da Maurizio Costanzo, intervenuto all’incontro con una video

www.riccioneteatro.it / www.comune.riccione.rn.it



Degustare | La sogliola e Silver Succi

Pesce

Nostrum

testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini

Il territorio a tavola: un concetto alla moda, ma poche volte applicato davvero. Insieme allo chef riminese Silver Succi andiamo, invece a riscoprire la sogliola, uno dei pesci “autoctoni” ancora oggi più apprezzati, attraverso una semplice quanto intrigante ricetta.

Cibo e territorio: binomio inscindibile, patrimonio del territorio e della tavola. La frase è sempre sulla bocca di tutti, quasi uno slogan da agenzia turistica, ma raramente se ne coglie il vero valore. Soprattutto in epoca di globalizzazione - senza dare al termine una sfumatura negativa - la storia di un luogo è fatta anche dalla sua cucina. Ce lo ha insegnato Mario Soldati, che ha percorso il Po, 50 anni fa, per scoprire racconti, tradizioni e il modo in cui il fiume ha influenzato la vita delle comunità locali. Oggi, non è un caso, il fiume ha perso la sua identità e i suoi prodotti. Non è importante chi se ne sia andato prima e chi dopo. Sul mare le

cose non sono diverse. Quando ci si trova seduti al ristorante, davanti ad un anonimo antipasto freddo di pesce uguale da Aosta a Santa Maria di Leuca, cosa stiamo mangiando? Qualcosa di riminese? O dell’Atlantico? O del sudest asiatico? Mangiamo piatti senza identità e ci ritroviamo senza identità pure noi. Strano che sia proprio il pesce a radicarci nelle nostre tradizioni. Così sfuggevole, in viaggio, senza confini. Eppure, basta osservare i fantastici mosaici pavimentali delle basiliche romaniche dell’alto Medioevo, che punteggiano la costa da Cervia ad Aquileia, ricchi di immagini dell’Adriatico. Proprio ad Aquileia, nel pavimento musi-

vo, si possono ammirare tutte le specie di pesci che da sempre hanno abitato i nostri mari e i nostri piatti: sogliole, seppie, molluschi. I romani erano ghiotti di pesce e il modo in cui lo conoscevano e lo pescavano era così importante da finire anche nelle chiese. Poi, nel Medioevo, il disinteresse, almeno fino al ’500 quando, come ha messo in luce la storica Maria Lucia De Nicolò, il pesce riminese era richiesto anche dal Granduca di Toscana. Anzi, non “il pesce”,

ma proprio le sogliole. Così è ricominciata una lunga tradizione che oggi è portata avanti anche da chi ha scelto Rimini come sua patria. Penso alla comunità di pescatori

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A fianco, lo chef con la sua creazione:”Il sandwich di sogliola”. In apertura, Silver Succi nella cucina del ristorante Quartopiano.

lampedusani, qui da più di 40 anni. E proprio la sogliola è ancora oggi uno dei pesci più apprezzati, preparato in ogni ristorante. Il modo più semplice per portarla sul piatto è ovviamente cruda, oppure alla griglia, con un filo d’olio. Ma si può anche giocare coi sapori. È intrigante la ricetta proposta da Silver Succi, chef riminese allievo, tra gli altri, di Gino Angelini, e oggi gestore, insieme a Giorgio Bigoni, del Quartopiano, che la propone in sandwich. Lo prepara con un filetto di sogliola e due fette, sottili, di pane ciabatta. Viene insaporita con olio, sale e timo, e poi passata qualche minuto in forno tra le fette. Poi, sul piatto, è messa una crema preparata con piselli, aglio fresco, cipolla e brodo vegetale. Infine, il piatto viene guarnito con una fettina di bacon

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appena tostata in forno. Un piatto colorato che fa incontrare sapori diversi, dal dolce all’affumicato.

Un vino da abbinare? Giorgio Bigoni consiglia uno spumante Nature Brut Antinori. Il piatto rende bene l’idea della filosofia del ristorante: territorio e curiosità. La spesa è quotidiana, i prodotti sono di stagione, freschi. L’estro è tutto locale. Silver è nato

a Forlimpopoli, di scuola artusiana, e ha sempre frequentato le migliori cucine di Rimini. Prima al Tre Re, sempre con Giorgio, ora crea i suoi piatti personali qui. E l’estate ci si sposta sul grande terrazzo al piano di sopra, con una cucina più semplice e conviviale, fatta di antipasti, da mangiare con le dita, tra amici, e grigliate di pesce e carne. IN

Un’estate tra gnocchi e strozzapreti Magari le sagre non sono più quelle di una volta. O magari non sono mai cambiate. Oppure c’è stata la moda e poi è passata. Per anni sono sorte come funghi senza alcuna logica. Mi sono sempre chiesto perché facciano a Montecolombo, la sagra della trippa e dello strozzaprete nel cuore dell’estate (quest’anno 17 e 18 luglio). Non è già abbastanza caldo? Ma, tra tutte, quella della patata di Montescudo (arrivata alla 38° edizione, 7 e 8 agosto), rimane una delle più interessanti. Non per il programma, o per gli spettacoli, né tanto meno per i soliti mercatini. Ma per gli gnocchi al ragù. Fatti al momento. Una catena di montaggio di arzdore prende le patate, le sbuccia, le fa bollire, le schiaccia e poi prepara gli gnocchi. Le file sono interminabili. Qualcuno cena alle 6, altri alle 11.


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Creare | Gilberto Urbinati

Scatti

Realtà

di

testo Milena Massani

patrimonio come un fiore tra gli arbusti spinosi del deserto”. Cosa pensi delle opere di fotografi come Gianni Berengo Gardin, che con sguardo acuto ed esule ripercorre i luoghi dell’Infinito leopardiano, o Oliviero Toscani che scruta stereotipi della società per smascherare le incongruenze odierne?

“Esplorare con la macchina fotografica è come ascoltare musica” afferma Gilberto Urbinati (Gibo), che, con la reflex digitale Canon 5 D, esce dalla placenta della solitudine interiore per ottenere dalla frammentarietà delle immagini cittadine la parte per il tutto e catturare l’animo metropolitano, per non sentirsi estranei al luogo dove si vive. Come il viaggiatore neofita che, nell’apologia dei luoghi persi, colga la creatura appena data alla luce, racconta una Rimini congeniale a Tondelli. L’istinto si coniuga al desiderio di conoscere la realtà affinché quei frammenti scomposti esplorino una composizione prospettica, suscitata dalle sensazioni visive, tattili e sensoriali. La metrica artistica compiuta dal prodigio kandinskijano dello spirituale (nell’arte) fa nascere un attento sguardo che abbraccia l’emozione, ed ecco crearsi quella visuale ispirata a confronto col mondo circostante e con l’irriducibilità del particolare, tesa a formare una trama artistica inedita.

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“Cercare la parte per il tutto, così i manichini e gli oggetti che appaiono di scorcio dalle vetrine creano simbologie eloquenti, nonché una simbiosi rappresentativa del nostro tempo”.

“Credo siano in sintonia e penso sviluppino entrambi nella loro diversità un credo, poetico l’uno e realistico l’altro, senza mai perdere di vista i contenuti e il messaggio; la passione nella descrizione dei luoghi o dei simboli che diventano icone della modernità.”

Che valore hanno le immagini scat-

André Gide affermava “Non esiste

Cosa significa carpire l’attimo?

tate en plein air?

capolavoro umano che non sia otte-

“Assecondare sensazioni entrando nella dimensione passionale, avvertire lo stacco della cristallizzazione geometrica, come avviene in quella foto che coglie la sinuosa corda sulla sabbia, a formare una stalattite, o un dipinto astratto. Lasciando andare l’occhio e osservando il book si può cogliere una trasfigurazione, come si osserva pure nella Mano riflessa, un mistero che svela o nasconde, come monologo personale che vada oltre l’oggetto per creare il transfert di una ricerca intimista.”

nuto faticosamente”.

Vorresti riprendere, come Cartier Bresson, l’intimità delle persone?

“Vorrei arricchire il curriculum per passare dai dettagli urbani alla testimonianza catturata dal volto e dai corpi umani, per scoprirne il

“Stando a contatto con le opere d’arte cerco come un artigiano di riconoscere i luoghi quale ‘Mecca dell’animo’, mediante una simbiosi valida per ogni disciplina creativa, per percepire il travaglio e raggiungere una meta!” Il linguaggio fotografico s’avvale delle prove tecniche e incamera il contributo di Saulo Berardi, lo scatto riprende ora la madre, come un personaggio di Brecht, ora la mannequin di Harper’s Bazar, estatica come una Madonna di Duccio da Boninsegna, unendo storia, pathos e memoria al proprio bagaglio di esperienze personali, creando la metafora dell’elegiaco viaggio di ritorno ad Itaca. IN


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la cura del cliente

che fa crescere l’azienda da fornitore di gas ed energia elettrica a consulente dell’impresa turistica, finalizzata al risparmio e all’ottimizzazione dei consumi.

Anche quest’anno sgr servizi (nella foto a si- Trattamenti agevolati, assi- per queste tipologie di contratti sono previste nistra la sede) ha sottoscritto, con le associazio- stenza e consulenza qualifi- agevolazioni di imposta molto interessanti cata, trasparenza nei costi. intorno al 35% - offriamo un servizio di affianni di categoria che annoverano tra i propri iscritti camento all’albergatore per verificare lo stato le imprese turistiche, un accordo specifico per di applicabilità delle agevolazioni al suo caso specifico. In la fornitura di gas metano ed energia elettrica per gli albercaso di esito positivo, l’imprenditore può istruire la pratica.” ghi. Ne parliamo con il dott. lorenzo pastesini (nella foto a destra), responsabile commerciale: “Si tratta di un accordo da alcuni mesi avete ulteriormente potenziato la politimolto conveniente per gli imprenditori alberghieri, sotca di massima trasparenza della bolletta. to tanti punti di vista. Intanto per l’aspetto della flessibilità, “Questa politica protesa alla massima trasparenza sui docupoiché l’associato può scegliere la tipologia di contratto più menti è valida per tutti i nostri clienti: prevede la scomposiziovicina alle proprie esigenze di consumo e agli obiettivi di rine dei costi, l’individuazione di distinte componenti tariffarie e sparmio, optando per la sola fornitura di gas o in abbinamento la separazione della tariffa dei servizi di vendita, da quella dei a quella dell’energia elettrica,” servizi di rete, così da attribuire e rendere evidente, per ogni fase e attività della filiera, un proprio costo. Inoltre, attraverso gli albergatori godono di tariffe particolari? la nuova bolletta e il nuovo sito aziendale www.sgrservizi.it, “Più che di tariffe, preferiamo parlare di trattamenti agevolati. SGR Servizi prevede un’utile attività di informazione dedicata Ad esempio, per quanto riguarda la bollettazione, non è inviata alle nuove forme di risparmio energetico. una fattura di acconto, ma solo quella definitiva, emessa a seQuesta iniziativa consentirà all’associato di poter, eventualguito della lettura del contatore. Questo significa che la fattumente, valutare interventi sulla propria caldaia o d’intraprenrazione è sempre basata sui consumi reali e quindi i pagamenti dere la strada delle fonti energetiche rinnovabili, con l’implesono posticipati. L’imprenditore, con questa modalità, ha modo mentazione di impianti fotovoltaici, solari termici, pompe di di tenere sotto controllo continuamente i consumi.” calore o caldaie a condensazione.” come svolge sgr servizi la consulenza alle imprese? “L’albergatore ha la garanzia di avvalersi di un servizio qualificato d’assistenza e consulenza. Può ricorrere al supporto di personale commerciale e tecnico SGR Servizi, attraverso gli uffici sul territorio, oppure telefonando al numero verde aziendale. La telefonata è gratuita anche da cellulare e i per informazioni: tempi di attesa sono inferiori ai 30 secondi. Inoltre, dato che numero verde 800 900 147 - www.sgrservizi.it


Mixare | Fabiana Acquisti

Dj saved

Life

my

testo Lucia Lombardi

Da dove scaturisce l’entusiastica e totalitaria dedizione per le hit che ti caratterizza?

“La folgorazione per questo mestiere l’ho avuta a Londra negli anni ’90 dove ero al seguito di un gruppo di amici dj’s. Furono loro a consigliarmi di trasformare questa passione in professione. Ho trascorso anni di clausura dedicati alla selezione, alla ricerca, alla preparazione di serate, e all’ampliamento della mia cultura musicale rispetto alla scena internazionale.” Come scegli la musica da proporre nei locali in cui ti esibisci? “Fare la dj mi ha salvata”, rivela Fabiana Acquisti. Uno dei nomi di spicco della selezione musicale in rosa. House, elettronica, deep, minimal e anni ’80 di qualità ne caratterizzano la playlist. Il suo non è un semplice sottofondo musicale, è un condurre per mano gli astanti, regalandogli vibrazioni ed emozioni musicali che fanno la differenza. Ha una doppia anima: di giorno fa l’imprenditrice e di notte si esibisce nei club più esclusivi. È

anche apparsa sulla Guida al piacere e al divertimento 2010 di Roberto Piccinelli, considerata come una vera star delle calienti notti romagnole. La incontriamo per l’uscita di un cd molto speciale.

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“Preparo un dj-set continuativo, molto personale, da cui parto per accendere il ritmo salendo d’intensità per poi immedesimarmi nell’atmosfera che man mano si crea, captando gli umori, lasciandomi ispirare dal circolo di energia che fluisce e dal tipo di pubblico. Ho suonato e suono per differenti realtà, quali: il Fuera, l’Ecos, il Cocoricò, la Villa delle Rose, il NoMi Club, l’I-zone, il Tourquoise, nonché per feste private come per gli stilisti Roberto ed Eva Cavalli, con cui sto lavorando a un bel progetto per le sfilate future.” Come ti sei sentita accolta dal mondo dei dj, popolato, prevalentemente, da uomini?

“Il dj ha un ruolo fondamentale,

deve essere carismatico e far sì che persone sconosciute possano avvicinarsi. In questo le donne hanno una carta in più, la sensibilità, che permette loro di percepire meglio le atmosfere che si creano. I colleghi non mi hanno fatta sentire accettata, forse perché in Italia le donne dj sono un’eccezione; in Europa si collabora con estrema naturalezza, l’essere donna non condiziona. Il fatto di mettere musica nei locali non svilisce la femminilità di nessuna di noi. Oggi in Italia, quando una soubrette non sfonda in tv o al cinema la propinano nei locali a suonare seminuda con playlist preconfezionate da altri. All’estero il dj è considerato un artista. C’è molto rispetto.” È appena uscita la Lady Compila-

tion , a cui partecipi con un brano: un progetto musicale alquanto originale!

“È un progetto innovativo per l’Italia, ricco di energia, una bella aggregazione di stili differenti. Per l’estate ho in programma dei live al femminile, magari partendo proprio dal cd. Questo disco mi ha stimolata. Ho voglia di tornare a suonare all’estero e mixare insieme diverse musicalità, creando brani che facciano sognare, mi rispecchino, e donino benessere a chi ascolta.” IN



Progettare | Onda Blu Piscine

Onda

Acqua dolce

d’

testo Maria Cristina Muccioli

Crearsi una spiaggia privata integrata nell’ambiente: le piscine Biodesign sono la più recente novità di Onda Blu, l’azienda riminese che da oltre vent’anni progetta e costruisce piscine all’avanguardia.

Dall’alto, Maura Venturini e Gastone Serafini insieme a parte dello staff dell’azienda, e scorcio di una piscina “targata” Onda Blu.

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Alzi la mano chi non ha mai sognato una bella piscina nel giardino di casa… A Rimini da oltre vent’anni esiste un’azienda specializzata nel realizzare questo desiderio, nient’affatto impossibile. “Dal 1988 progettiamo e costruiamo piscine dalle soluzioni tecnologiche più avanzate, analizzando le esigenze di ogni singolo cliente, pubblico o privato - spiegano Maura Venturini e il socio Gastone Serafini, fondatori di Onda Blu Piscine. Grazie alla continua ricerca, all’attenzione verso l’innovazione e all’esperienza maturata negli anni, possiamo dire di essere sempre stati all’avanguardia. La grande specializzazione dei nostri collaboratori, inoltre, è un prezioso valore aggiunto che ci permette di proporre a ciascun cliente soluzioni personalizzate e convenienti e di curare direttamente ogni fase della realizzazione e della successiva conduzione dell’impianto.” Oltre a realizzare piscine nelle tipologie “classiche” (in cemento armato in opera con rivestimento in mosaico o clinker, in cemento prefabbricato con utilizzo di casse-

ri a perdere in polistirolo, in PVC) l’azienda è anche esclusivista delle piscine Biodesign, metodo di costruzione che ha rivoluzionato il classico modo di intendere la piscina, dando la possibilità di “creare”

spiagge, sedute e lettini “sommersi”, integrati nell’ambiente circostante. “Grazie a questo sistema di progettazione - confermano i due titolari dell’azienda - la piscina si integra nel paesaggio diventando espressione d’arte naturalistica: libertà di forme e materiali, con particolare attenzione al gusto estetico e al bisogno di benessere intesi nel senso più ampio dei termini.” IN

Non solo piscine I soci fondatori Gastone Serafini e Maura Venturini operano nel settore dal 1977. Oltre a piscine di varie tipologie, Onda Blu realizza impianti di filtrazionecircolazione-disinfezione e vasche idromassaggio. Garantisce un servizio di assistenza e manutenzione, per le parti meccaniche e per il trattamento eseguito con prodotti clorati o prodotti alternativi. www.ondablupiscine.it


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Camminare | Sasso Simone e Simoncello

Il parco

Museo

e il

testo Milena Massani

È nato il Primo Parco Interregionale, quello del Sasso Simone e Simoncello, che collega l’antico Montefeltro al sistema romagnolo dei parchi di crinale. Un Museo Naturalistico ne racconta le peculiarità.

È come una crisalide il palazzo (foto in alto) che a Pennabilli specchia una natura incontaminata. L’architetto Silvia Soriani ha creato questo Museo per viaggiare istruttivamente nell’area del Parco del Sasso Simone e Simoncello, nei bacini dei

fiumi Foglia, Conca, e Marecchia, su una superficie di 4.991 ettari di cui un terzo sotto il comune pennese. Il Parco, nato nel 1994, è divenuto Interregionale nel 2010, unico in Italia nel suo genere: comprende due province, due regioni e tre società: Terre Alte, Grande Albero e Ipericonatura. Seguendo lo scopo del turismo sostenibile, accoglie il principio della biodiversità, favorisce cultura e slancio economico. “Creare una nuova Area Protetta è un impegno non indifferente”,

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sostiene Stefania Sabba, assessore ambientale della Provincia di Rimini. “Proprio attorno ai Parchi si crea un’economia contro la crisi territoriale”, aggiunge Tarcisio Porto, assessore alla cultura pesarese, accennando al compleanno del Parco, festeggiato come gemellaggio (lo scorso 27 maggio) in occasione dell’Istituzione del Primo Parco Europeo in Svezia. Frequentare il Parco stimola famiglie e giovani, accolti in ostelli (quello di Pennabilli ha 100 posti) con camerate dai letti a castello. Presto si potrà partecipare a concorsi fotografici, o avviarsi alla conoscenza di queste oasi verdi attraverso documentari. In estate le notti in cerreta offrono l’occasione di recite poetiche, sospesi tra “Silenzio e Poesia”, con il gufo reale e gli uccelli dei boschi, tra orchidee, roseti e croco, sino a che l’acqua pura scriva la propria bellicosa storia millenaria, assaporata nelle escursioni a cavallo sulla neve o con le ciaspole ai piedi. Tra pievi, abbazie, conventi e castelli, salvaguardando quel polmone salubre dal cuore mitico in cui

si fronteggiano solitari i rapaci. Il Museo respira l’aria della ricerca del genius loci, attraverso un plastico si può misurare l’estensione territoriale. Prendendo in mano i nidi di poiane, starne, usignoli, abbracciando alberi secolari conosciamo il lavorio e la sacralità di questi luoghi incontaminati, colmi di leggende di guaritori, santi e poeti che hanno lasciato un senso di libertà e tracce inalienabili dietro sé; e mentre echeggia il corno da caccia, spietati si nascondono i bracconieri ad attendere al varco l’ingrugnito cinghiale, campione di forza e vitalità selvagge. IN

Museo Naturalistico del Sasso Simone e Simoncello Sede: Pennabilli Tel: 0541.928047 Per escursioni: Sede Ente Parco Carpegna tel. 0722.770073. Anno d’istituzione: 1994 I comuni del Parco: Carpegna, Frontino, Montecopiolo, Pennabilli, Pian di Meleto, Pietrarubbia www.parcosimone.it info@parcosimone.it




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