SPECIALE PARCHI
di Carlo Di Gennaro
AIUTI AL TURISMO
S
ono tempi duri per il turismo: e proprio per questo crediamo che valga la pena di esplorare il campo dei Fondi europei. Partecipare ai bandi dei fondi europei può offrire varie opportunità: • Alberghi, agriturismi, resort, Parchi permanenti, ecc: possono ottenere un finanziamento per miglioramenti delle strutture e delle attrezzature, soprattutto per l’efficienza energetica ed iniziative green. • Agenzie e Consorzi di promozione: possono presentare progetti che valorizzino le risorse turistiche del proprio territorio. Le ditte di noleggio(barche, biciclette, articoli sportivi): possono proporre, in sinergia con altri soggetti pubblici-privati, idee e itinerari creativi per raggiungere mercati di nicchia (turismo della salute, ecoturismo) ricavando sovvenzioni per piani di promozione, eventi, progetti di marketing • I ristoranti: oltre a miglioramenti strutturali, hanno la possibilità di beneficiare di corsi di formazione e aggiornamento per il personale. • Aziende vinicole, istituzioni culturali, e vari esercizi pubblici: hanno anche loro opportunità. Ma siccome riuscire a districarsi tra bandi e agevolazioni può essere complicato, abbiamo chiesto a Carlo Di Gennaro, giornalista ed esperto di fondi europei, di redigere una mini guida per cominciare a farsi un’idea.
MINI GUIDA PER ORIENTARSI NEI FONDI EUROPEI In questa mini guida tratteremo dei Fondi strutturali dell’Unione Europea, che vengono gestiti a livello regionale. I fondi strutturali che ci interessano sono il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e il FSE (Fondo Sociale Europeo, a cui si aggiunge l’iniziativa specifica per l’occupazione giovanile). Il loro obiettivo è far crescere le economie dei Paesi attraverso l’innovazione, l’attenzione all’ambiente e l’inclusione sociale. L’allocazione dei fondi strutturali avviene nell’ambito dei diversi Programmi operativi, rispettivamente a livello regionale (POR) e nazionale (PON). C’è comunque una quota di cofinanziamento nazionale e, in alcuni casi, è previsto un cofinanziamento delle stesse aziende che aderiscono. Il FESR finanzia prioritariamente obiettivi di sviluppo tecnologico, economia green e competitività delle PMI. Sono i fondi più “concreti” perché consistono in investimenti produttivi a favore delle imprese, tra cui infrastrutture e attrezzature per la cultura e il turismo sostenibile. Il FSE, invece, investe sulle risorse umane e sull’occupazione: i beneficiari sono disoccupati o lavoratori bisognosi di riqualificazione professionale, ma anche imprenditori. Per le aziende, questo significa la possibilità di accedere gratuitamente a corsi di formazione e aggiornamento per il proprio personale, ma anche di poter impiegare tirocinanti a spese del FSE e, nei progetti che lo prevedono, l’acquisto di attrezzatura e strumenti (a valere sul FESR). Ci sono varie modalità per tentare di accedere a questi fondi, ma la più opportuna per le PMI è quella di affidarsi alle associazioni di categoria, che hanno organi interni dedicati e che, periodicamente, informano i propri iscritti e associati sull’opportunità di partecipare ai bandi. I bandi contengono sempre criteri specifici che determinano il tipo di imprese che possono parteciparvi, l’area tematica e le linee di intervento. 106
MINI GUIDA PER CHIEDERE I FONDI EUROPEI UN ESEMPIO: CONFCOMMERCIO MILANO Facciamo qualche esempio: nella sezione dedicata ai bandi del sito di Confcommercio Milano è possibile visualizzare una lista con la sintesi dei bandi aperti. Alla data del 2 aprile 2021 ce ne sono due rivolti alle imprese del turismo: il bando per la trasformazione digitale delle PMI e “Credito Adesso Evolution”, novità introdotte in risposta all’emergenza sanitaria Covid-19. Servizi simili sono offerti da Confapi, Confesercenti e Unioncamere , dove sono attivi, per esempio, il “Bando Credito Ora”, che supporta le imprese della ristorazione e le attività storiche, e #Iobevolombardo, diretto a produttori/imbottigliatori di vini. Le associazioni di categoria possono essere un grosso aiuto nella “corsa” ai fondi europei: innanzitutto individuare iniziative di sostegno alle PMI fa parte dei loro compiti; inoltre riescono a monitorare con costanza l’uscita di nuovi bandi e quindi, tramite newsletter o altri canali di comunicazione, informano i propri associati delle nuove opportunità; infine, forniscono assistenza e sono meglio preparate nella gestione della parte burocratica. DOVE TROVARE I BANDI C’è comunque la possibilità di verificare direttamente la disponibilità di fondi europei dedicati alle imprese del turismo: ogni regione, infatti, nel proprio sito web ha una sezione dedicata ai bandi per le imprese. Il link alla lista dei bandi aperti del FESR della Regione Lombardia: cliccando sul bando di interesse si accede alla descrizione dell’avviso, che riporta i dettagli relativi alle caratteristiche, ai tipi di beneficiari ammessi, alle modalità di partecipazione, alla data di scadenza e così via. Per fare domanda di partecipazione può essere necessario accedere tramite Spid. In questo momento (aprile 2021) sono aperti due bandi potenzialmente interessanti per le imprese del turismo: il primo è “Al Via – Agevolazioni Lombarde per la Valorizzazione degli Investimenti Aziendali”, iniziativa che finanzia investimenti produttivi, incluso l’acquisto di macchinari, impianti e consulenze specialistiche inseriti in adeguati piani di sviluppo aziendale: la scadenza è il 30 giugno 2021 e tra le categorie ammesse c’è la “N” – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. Il secondo è il “bando per la concessione di contributi per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali” fino a dicembre 2022. La pagina corrispettiva per i bandi FSE: qui, come specificato in precedenza, si trovano principalmente corsi di istruzione e formazione oppure finanziamenti di progetti inclusivi: anche questi, comunque, possono costituire ottime opportunità per il settore turistico. Il portale regionale, come si vede, va tenuto d’occhio periodicamente: i bandi basati su fondi europei si rinnovano e restano attivi per un periodo limitato. È IL MOMENTO GIUSTO PER IL LAVORO DI SQUADRA Le occasioni ci sono, basta saperle cogliere. Non devono mai mancare buona volontà, inventiva e disponibilità al lavoro di squadra, perché molti bandi chiedono proposte di progetto in forma aggregata: idee che valorizzino un’offerta di rete, più che una singola azienda. E poi è il momento giusto: l’Europa chiede (e incentiva) un cambio di passo verso un turismo “di qualità”, più sostenibile e più rispettoso dell’ambiente.