Catalogo Verdenero 2010

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catalogo 2010


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Edizioni Ambiente srl via Battaglia 10, 20127 Milano telefono 02.45487277 – fax 02.45487333 P. IVA 11069170154 In libreria: Promozione e distribuzione: PDE Biblioteche: LSC – paparo@lsc.it Per informazioni su offerte, eventi e foreign rights scrivere a: info@verdenero.it

Stampato su carta ecologica presso Grafiche del Liri – Isola del Liri (FR) Aggiornato al 5 maggio 2010 Immagine di copertina: grafco3 Quarta di copertina: ©Gipi


Giulio Cavalli, nato a Milano (1977), fonda a Lodi nel 2001 la compagnia Bottega dei Mestieri Teatrali. Nel marzo 2008 è stata presentata al Teatro alle Vigne di Lodi l’anteprima di Do ut Des, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi, e in occasione di questo spettacolo Cavalli ha ricevuto una serie di minacce, a seguito delle quali è stato messo sotto scorta, primo attore italiano a subire questo tipo di provvedimento. Nel 2009 con Gianni Barbacetto ha scritto A cento Passi dal Duomo, opera che denuncia le infiltrazioni criminali in Lombardia.

Giulio Cavalli

Nomi, cognomi e infami Nomi, cognomi e infami è il diario impersonale di un anno di storie incrociate in una tournée che ha rotto gli argini della teatralità per diventare una storia: la mia storia. È uno zibaldone raramente in superficie di persone eccezionali nel loro desiderio di rivendicare la propria normalità retta e onesta, è il sussidiario di un paese che è riuscito a dare voce alla pulizia morale contro le mafie ma lascia spesso quelle storie imbucate nel solito cassetto. Da via D’Amelio a Bruno Caccia, da Pippo Fava a don Peppe Diana, aspettando l’Expo, tra i fili del racket e dell’ecomafia fino all’eroismo sottovoce dei testimoni di giustizia giustiziati da una giustizia ingiusta: un diario in cui specchiarsi nei buoni, per continuare a urlare in faccia agli altri che disonorarli, comunque, è una questione d’onore. (Giulio Cavalli) Introduzione di Dario Fo Prefazione di Giancarlo Caselli

NOVITÀ OTTOBRE 2010 192 pagine + DVD – 18,00 euro ISBN 978-88-96238-37-0

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Piersandro Pallavicini (Vigevano, 1962) ha pubblicato i romanzi Il mostro di Vigevano (Pequod, 1999), Madre nostra che sarai nei cieli (Feltrinelli, 2002), Atomico Dandy (Feltrinelli, 2005). Nel suo romanzo più recente, African Inferno (Feltrinelli, 2009) ha trattato il tema dell’immigrazione africana in Italia e dei reciproci preconcetti tra bianchi e neri, ottenendo l’apprezzamento della cultura e del giornalismo sia della destra che della sinistra, da Liberazione a Il Secolo d’Italia. L’Africa è nel suo cuore e in buona parte del suo lavoro culturale.

Piersandro Pallavicini

A braccia aperte Dieci minuti dopo Samuel stava ringhiando insulti contro l’Italia, contro Bossi e Fini che avevano firmato quella legge, contro Dio e contro il mondo intero. Sudava freddo e lo stomaco gli bruciava. Aveva riletto cinque volte la pagina che gli si era aperta davanti agli occhi e si era sentito perduto. Qual era il caso di Gaelle? Samuel Badjang non è più africano e non sarà mai italiano. E nonostante questo, il dottor Bad è oggi un bravo e rispettato chirurgo ospedaliero, laureato in medicina a Milano. La sua vita da “bianco acquisito” procede senza strattoni sino all’incontro con Gaelle, la figlia mai conosciuta, camerunese come lui, anche lei arrivata in Italia per studiare ma in procinto di scivolare inesorabilmente verso la clandestinità. Lui si batterà per lei, per darle un lavoro, per trovarle una sistemazione, infilandosi nel ginepraio della burocrazia, delle leggine, delle circolari, delle mani rapaci di certo volontariato, della diffidenza e chiusura degli italiani, del rancore e dell’invidia degli altri immigrati. In un paese in cui solo l’ironia ti permette di dire che uno straniero è accolto a braccia aperte.

“Pallavicini, scrittore con la passione per l’Africa, conosce molto bene il mondo dell’immigrazione.” la Repubblica 2010 – 208 pagine – 16,00 euro ISBN 978-88-96238-46-2

romanzi

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Alice Audouin è manager del dipartimento sviluppo sostenibile di una delle maggiori agenzie di comunicazione al mondo. Instancabile attivista e organizzatrice, ha contribuito a fondare AdWiser, un’associazione di donne che operano nel mondo della comunicazione con l’obiettivo di diffondere nel settore una reale consapevolezza rispetto alle tematiche ambientali. Autrice di numerose pubblicazioni tecniche, con Emilie compie la sua prima incursione nella narrativa, dimostrando che quando la pubblicità parla di ecologia è sempre meglio pensare male.

Alice Audouin

Emilie

ecologista in carriera

«Un altro click e compare il verdetto: Nemico dell’ambiente. Fortunatamente resta ancora la categoria Assassino della natura. Il programma indica delle vie d’uscita. Per Emilie è come leggere la condanna a morte del suo stile di vita, e contemporaneamente l’elenco di tutto quello che deve cambiare o abbandonare per diventare l’ecologista perfetta...» Lo sviluppo sostenibile è una straordinaria opportunità di carriera. L’ambiente è il nuovo Eldorado. Emilie, giovane consulente strategico, ne è convinta. E non è l’unica a esserlo. Pur di fare carriera e vincere la scommessa fatta con le amiche della palestra “Donna libera&soda”, è disposta a diventare “eco” suo malgrado, anche a costo di compromettere il rapporto con il “cinico” fidanzato Antoine. Finirà per trovarsi coinvolta in un’avventura del tutto imprevista, in una realtà molto diversa da quella immaginata. Questo libro racconta con humour e leggerezza il futuro del pianeta, seguendo i passi di una giovane materialista, fashion addicted e attratta dal successo, con in borsa un touch-screen ultimo modello e uno snack rigorosamente bio.

“Una favola comica che denuncia come il marketing si sia impadronito dell’ecologia.” Le Monde “Emilie, ecologista in carriera riassume con ironia le trappole della corsa al greenwashing.” D – la Repubblica 2010 – 176 pagine – 14,00 euro ISBN 978-88-96238-45-5

romanzi

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Sabina Morandi nata a Roma nel 1961, è giornalista freelance esperta in divulgazione scientifica, negli ultimi anni ha condotto inchieste e reportage nelle aree petrolifere. Ha pubblicato La filosofia morale della bicicletta ovvero come sopravvivere (e diventare saggi) pedalando in città (Zelig, 1997), Il gene nel piatto (Tecniche Nuove, 2000, con Mariella Bussolati) e In movimento. Da Seattle a Firenze: diario di una mobilitazione globale (DeriveApprodi, 2003). Nel 2009 ha scritto Emergenza rifiuti Spa (Castelvecchi).

Sabina Morandi

Il pozzo dei desideri Un’eco-terrorista. Il manager di una multinazionale del petrolio. Una storia d’amore e giustizia. Dispacci di quotidiane avversità, in attesa di una crisi inevitabile. Il settore petrolifero non sembra volersi rassegnare alla realtà delle cose: il petrolio esiste in quantità finita e prima o poi occorrerà imparare a farne a meno. Il fondo del barile è lo scenario prossimo futuro. Un romanzo-inchiesta, sulle azioni di una compagnia petrolifera paradigmatica. Un fitto intrecciarsi di protagonisti sparsi ai quattro angoli del mondo, seguendo il filo conduttore disegnato dagli impianti estrattivi: dall’Arabia Saudita al Caspio, dall’Ecuador alla Cina. E in mezzo, una storia d’amore (forse) impossibile, tra eco-criminali sempre più audaci, ed eco-mercenari indecisi sulle strategie di intervento. Un sentore che affiora in superficie, un desiderio corrosivo e insistente. Il predatore si svela e diviene il braccato, per sfuggire a un passato di sofferenza o forse a un futuro che minaccia di essere un nuovo passato.

“VerdeNero fa di nuovo centro fondendo inchiesta e narrazione grazie a Sabina Morandi che affronta il tema scottante degli interessi delle multinazionali del petrolio.” Terra 2010 – 288 pagine – 16,00 euro ISBN 978-88-96238-47-9

romanzi

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Serge Quadruppani, scrittore francese, vive tra Roma e Parigi, dove dirige la collana dell’editrice Metailié dedicata al noir italiano. Tra i suoi romanzi tradotti in Italia ricordiamo: L’assassina di Belleville, La breve estate dei colchici, La notte di Babbo Natale (Gialli Mondadori). Per Marsilio sono usciti In fondo agli occhi del gatto (2007), Y (2008) e Rue de la Cloche (2009). Collabora con diversi quotidani e riviste, tra cui la Repubblica, il manifesto, L’Unità, Le Monde diplomatique e il settimanale satirico Siné Hebdo, che ha ospitato il romanzo-feuilleton Le furiose (DeriveApprodi, 2010).

Serge Quadruppani

La rivoluzione delle api Novità ottobre 2010 Il commissario Simona Tavianello è in vacanza in Piemonte con il marito Aldo, commissario da poco in pensione e appassionato di buona cucina.Mentre lo accompagna da un apicoltore alla ricerca di un miele famoso scoprono il corpo senza vita di SergioMaladonna, scienziato che indagava sulla sparizione delle api. Poco a poco si capisce che questo Maladonna era un doppiogiochista, lavorava in realtà per una multinazionale agro-alimentare i cui pesticidi sono in gran parte responsabili della moria delle api. Chi ha ammazzato Maladonna? Chi sta ammazzando le api? L’inquinamento in generale o un prodotto particolare? Oppure, come suggerisce un altro scienziato, le api stanno morendo per aver cercato di adattarsi troppo bene all’evoluzione del mondo invece di resisterle, perfette metafore d’una certa sinistra politica? Indagine poliziesca e parabola politico-sociale, questo romanzo farsesco e tragico propone più domande che risposte: ma, del resto, non è questo lo scopo della letteratura?

“Quadruppani è autore che sorprende, scuote, commuove con romanzi perfetti, li divori e li richiudi stordito, lasciano macchie sul cuore.” Wu Ming 1 10

romanzi

256 pagine – 16,00 euro

ISBN 978-88-96238-64-6


Kai Zen, è un ensemble narrativo nato nel 2003 in internet. I suoi componenti, Jadel Andreetto, Bruno Fiorini, Guglielmo Pispisa e Aldo Soliani scrivono romanzi, racconti, articoli, recensioni musicali. Ha pubblicato Spauracchi, La Potenza di Eymerich (in collaborazione con Valerio Evangelisti) e La strategia dell’Ariete (Mondadori, 2007).

Kai Zen

Delta Blues Novità ottobre 2010 Klein lavora per l’Ente, gigantesca multinazionale del petrolio. È un geologo, dovrebbe occuparsi solo di trovare i giacimenti da cui far spillare soldi, ma è convinto che il futuro dell’energia sia nell’idrogeno. I vertici dell’Ente credono invece che investire nelle rinnovabili farà crollare i profitti della compagnia, e inviano Klein nel Delta del fiume Niger, ufficialmente per fargli verificare la possibilità di convertire le strutture locali alla produzione dell’idrogeno. In realtà, si tratta di un complotto per eliminarlo dando la colpa ai ribelli locali. Klein si salva da un agguato e scompare nella foresta. Sulle sue tracce si mette Ivo Andrić, un agente dei servizi al servizio della compagnia, e quando dopo aver risalito il fiume devastato dall’avidità e dall’inquinamento riuscirà a trovarlo, folle e ammalato, nel cuore della giungla, capirà che l’orrore è il vero volto del progresso...

“Anarchici per la loro assenza di gerarchie narrative e al contempo precisi come un orologio nella costruzione dei meccanismi narrativi, i testi dei Kai Zen miscelano efficacemente storia, politica e miti dell'immaginario collettivo.” il manifesto 288 pagine – 16,00 euro

ISBN 978-88-96238-63-9

romanzi

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Francesco Falconi è nato a Grosseto nel 1976. Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Siena, risiede a Roma dove lavora come consulente presso un operatore telefonico di terza generazione. Nel 2006 ha esordito con la saga fantasy Estasia, trilogia di grande successo pubblicata da Armando Curcio, seguita nel 2008 da Prodigium (Asengard editore).

Francesco Falconi

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()*+,-."/0-..'/1"2#Chi è l’Angelo della Morte? Quali terribili segreti si celano dietro la sua comparsa a Gothica? In una megalopoli di un possibile futuro, dominata dai membri dello Scisma e dal clero della Chiesa, Frederick Volk, presidente di una multinazionale dell’industria genetica, sta portando avanti un programma di manipolazioni del DNA di piante, animali e uomini. Sulle attività della Mimesis Corporation si addensano molti sospetti, ma occorre trovare le prove dei suoi abomini. Muovendosi tra esperimenti di chimerismo e xenotrapianti, in una ragnatela di interessi che coinvolge anche chi dovrebbe esserne estraneo, Helena Wolff indaga sulle attività di Volk, fino all’ultimo, definitivo scontro. A metà strada tra fantasy ed ecomafia, Gothica rappresenta una riuscita incursione in un territorio in cui la fantasia rappresenta un’inquietante anticipazione del nostro futuro.

“Un libro teso e appassionante sul tema dell’ingegneria genetica e delle sue implicazioni etiche.” Licia Troisi

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272 pagine – 16,00 euro

ISBN 978-88-96238-60-8


PAOLO ROVERSI è nato nel 1975 a Suzzara (Mantova) e vive a Milano. Ha pubblicato quattro romanzi con protagonista il giornalista hacker Enrico Radeschi: Blue Tango. Noir metropolitano (Stampa Alternativa), La mano sinistra del diavolo, Niente baci alla francese, L’uomo della pianura, pubblicati da Mursia. Nel 2008 ha pubblicato Taccuino di una sbronza (Kowalski) da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale. Nel 2010 ha pubblicato Milano Diamante (Marsilio), una guida ai misteri della città. È ideatore e direttore dei festival NebbiaGialla. Dirige il webpress letterario Milanonera.

PAOLO ROVERSI

PESCEMANGIACANE

Un serial killer si aggira nella Bassa padana, tra le sponde del Po. È qui che uccide le sue vittime con un macabro rituale e le fa ritrovare con la testa infilata nella sabbia. A indagare sugli omicidi sono il magistrato Federica Della Lovere, bella e grintosa, e il burbero maresciallo Barillà, del Cta, il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Milano. E sullo sfondo, il grande fiume malato, il “cocaine river” nelle cui acque si concentra tutta la cocaina consumata nell’Italia settentrionale. Un fiume depredato e sfruttato: dai furti sistematici di sabbia, alle discariche abusive nelle golene, dai rifiuti tossici alle secche che danneggiano le colture, fino alle piene, ogni anno più paurose e disastrose. E poi ancora i ricordi della gente del fiume, i suoi ritmi, e le parole di un vecchio pescatore che ha negli occhi la piena del 1951 e nelle mani un canna per catturare il pesce siluro, il nuovo Marlin del Po.

“La scrittura è l’arma in più di Roversi: una scrittura calibro 9 che riesce a unire il ritmo sincopato dei giorni nostri a quello quasi sospeso nel tempo della tradizione letteraria.” la Repubblica 176 pagine – 15,00 euro

ISBN 978-88-96238-55-4

noir di ecomafia

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GIANCARLO NARCISO, conosciuto anche con lo pseudonimo di Jack Morisco, vive tra Riva del Garda e l’isola di Lombok, in Indonesia. Nel 2002 inizia la serie di romanzi di spionaggio sulla spia Banshee per la collana Segretissimo di Mondadori. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Sankhara (Fazi, 2002), Singapore Sling (Fazi, 2003, con cui ha vinto il Premio Tedeschi) e Le zanzare di Zanzibar (Fazi, 2004). Nel 2006 ha vinto il Premio Scerbanenco con Incontro a Daunanda (Dario Flaccovio Editore).

GIANCARLO NARCISO

SOLO FANGO

Chi ha ucciso chi e perché. Questi gli interrogativi che dominano l’ennesima indagine di Butch Moroni, nello scenario apparentemente rassicurante di Arco e Riva del Garda. Incaricato di ritrovare una persona scomparsa, Butch deve ben presto fare i conti con una catena di omicidi in cui niente è come sembra. Attivisti ambientali impegnati a scongiurare disastri ecologici, presunti colpevoli e colpevoli dichiarati, vecchi amici e nuovi arrivi, politici corrotti e protagonisti dal colposo passato. E al centro, una discarica di rifiuti in procinto di spazzare via interi paesi. Un’indagine serrata che svela un Trentino differente, anch’esso risucchiato nella melma della criminalità ambientale e degli interessi politici, che sembra aver dimenticato duecentosessantotto persone morte venticinque anni fa. In uno scenario tragicamente reale, tra sospettati eccellenti e inquirenti poco interessati a scoprire la verità. Perché «la verità è là fuori, di fronte agli occhi di tutti. Basta volerla vedere».

“Benvenuti nel mondo di Butch Moroni, con lui il noir di qualità ormai parla italiano senza complessi e mantiene alta la guardia contro la corrottissima e insostenibile deriva della nostra quotidianità.” Giancarlo De Cataldo 14

noir di ecomafia

2010 – 272 pagine – 16,00 euro ISBN 978-88-96238-44-8


ALFREDO COLITTO è nato a Campobasso, in Molise e vive a Bologna. All’attività di scrittore affianca quella di editor e traduttore per alcune tra le maggiori case editrici italiane, scrive soggetti per il cinema e la televisione, e insegna scrittura creativa presso la scuola Zanna Bianca di Bologna e la scuola Ishmael del CDM di Rovereto. Il candidato è il suo sesto romanzo, il primo ambientato nel meridione da cui proviene. I suoi ultimi libri, pubblicati da Piemme, sono i thriller storici Cuore di ferro (2009) e I discepoli del fuoco (2010).

ALFREDO COLITTO

IL CANDIDATO

San Sebastiano Trafitto è un paese del basso Molise distrutto dal terremoto. Per motivi logistici gli abitanti sono stati trasferiti in alloggi di fortuna allestiti a pochi chilometri di distanza, ma in territorio pugliese. Anni dopo, quella situazione provvisoria è diventata permanente. Gli abitanti risiedono legalmente in Molise ma vivono in Puglia. Dimenticati da entrambe le regioni, hanno trovato il modo di arrangiarsi. Finché a San Sebastiano Trafitto piomba Federico Molinari, giovane candidato alla presidenza della Puglia, un idealista caparbio al limite dell’ostinazione, coraggioso al limite della stupidità. E il segreto del villaggio rischia di essere esposto. Il romanzo di Alfredo Colitto è costruito come un orologio, un timer ben calibrato che guida il lettore verso un finale dove tutto torna, anche quello che non dovrebbe…

“Colitto racconta il radicamento della malavita organizzata nel profondo sud abbandonato dalle istituzioni.” la Repubblica 2009 – 184 pagine – 12,00 euro ISBN 978-88-96238-13-4

noir di ecomafia

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PATRICK FOGLI è nato e vive a Bologna (1971). Laureato in ingegneria elettronica, divide le sue giornate tra la realizzazione di software gestionali, siti web e la scrittura. Ha esordito con Lentamente prima di morire (Piemme, 2006), un thriller ambientato a Bologna, che ha conseguito un ottimo successo di critica e di pubblico. Successivamente ha pubblicato, sempre per Piemme, L’ultima estate d’innocenza (2007) e Il tempo infranto (2008), consacrandosi come uno dei migliori autori thriller italiani.

PATRICK FOGLI

VITE SPERICOLATE

Caterina vorrebbe vivere la sua vita in solitudine, isolata. È una scelta lontana nel tempo, ormai radicata, al Paese non ci vuole più tornare. Non si vuole più occupare d’inchieste, di affari sporchi e di verità. Purtroppo però a volte la vita non lascia scelta. Laura, sua madre, si ammala di mesotelioma e muore. Al Paese c’era una fabbrica d’amianto che ha ucciso tremila persone. L’amianto è un killer formidabile, ne basta una sola fibra per corrompere il corpo, basta respirarne una per essere condannati. Respirare nel posto sbagliato, al momento sbagliato. E arriva la malattia, lentissima ma inesorabile, tremenda. Caterina allora ricomincia a combattere, indaga, cerca la verità, scopre le menzogne, le smaschera.

“Un thriller nel paese della fribra che uccide. Una storia intrisa di dolore e di suspense sul tema dei morti per amianto.” La Stampa

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noir di ecomafia

2009 – 208 pagine – 12,00 euro

ISBN 978-88-96238-04-2


GIAN LUCA FAVETTO è nato a Torino nel 1957 e scrive. Collabora con la Repubblica. È critico cinematografico e drammaturgo. Ideatore del progetto Interferenze fra la città e gli uomini, www.interferenze.to.it. Conduce programmi su RadioRai. Ha pubblicato le poesie La collina delle streghe (1980), Il buio e la memoria (1982), L’ultima meraviglia (1989) e Il versante accogliente dell’ombra (1996), Se vedi il futuro digli di non venire (2004), Italia, provincia del Giro (2006) e La vita non fa rumore (2008). Nel 2009 per Interlinea è uscita la raccolta di poesie Mappamondi e corsari.

GIAN LUCA FAVETTO

LE STANZE DI MOGADOR

Damir Babic scatta. Solo dopo lo scatto, può dire che vede. È un fotografo e un viaggiatore. Viene da Sarajevo, dove ha vissuto la guerra. Sente di non appartenere a un unico luogo, è puntato sul mondo come il mirino della sua macchina fotografica. Un giornale lo manda in Sicilia per un reportage su delle maschere di pietra, tremila teste strappate alla montagna. Si ferma nel piccolo hotel Mogador. Poche stanze, pochi ospiti. È qui che la sua curiosità s’accende e inizia finalmente a vedere. Gli incontri si fanno torbidi e incandescenti. Fra tutti, quello con Salvatore Puma. Un delinquente, forse. Uno che cerca la sua rivalsa lavorando nell’inferno di una nave spiaggiata e smantellata da un esercito di miserabili. Insieme a lui Noura, la sua donna, che dalla Somalia ha portato silenzi e ninne nanne. Le stanze di Mogador è una storia di incontri, di luoghi e di occasioni lontano dagli spazi della legge. Un romanzo con il respiro del mare, che copre e scopre, lascia, porta via, sorprende.

“Un romanzo che trasporta in Sicilia una delle più feroci e lontane tragedie del pianeta, lo smantellamento delle grandi navi che nella realtà avviene su spiagge dimenticate in India e in Cina.” la Repubblica 2009 – 336 pagine – 13,00 euro ISBN 978-88-96238-01-1

noir di ecomafia

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VALERIO VARESI è nato a Torino nel 1959 ed è giornalista della redazione bolognese di Repubblica. Il suo primo romanzo, Ultime notizie di una fuga (Mobydick), è uscito nel 1998. Nel 2002 ha pubblicato Il cineclub del mistero (Passigli). Sono seguiti i romanzi con l’ispettore Soneri come protagonista: L’affittacamere, Il fiume delle nebbie, Le ombre di Montelupo, A mani vuote, Oro, incenso e polvere e La casa del comandante (Frassinelli). Il commissario Soneri è approdato in tv nella serie di sceneggiati Nebbie e Delitti su Rai Due.

VALERIO VARESI

IL PAESE DI SAIMIR

Saimir ha diciassette anni ed è da poco arrivato in Italia dall’Albania. È clandestino e lavora come muratore in un cantiere, naturalmente in nero, senza alcuna garanzia o sicurezza. Un giorno entra in un palazzo fatiscente, tocca il muro sbagliato e il palazzo crolla. Saimir rimane sepolto. Ma Saimir stava lavorando illegalmente: non può essere lì, è invisibile. Fuori si scatena la ferocia e l’avidità di chi è rimasto vivo, e anche chi fino a quel momento è stato capace di pietà, si inaridisce. La vigorosa denuncia, senza mezzi termini o rassicuranti sfumature, di come oggi un’imprenditoria senza scrupoli sfrutti l’immigrazione clandestina a proprio vantaggio. Attraverso una lingua dura e schietta, ma capace di commoventi aperture poetiche, Varesi traccia la parabola di un giovane lavoratore “fantasma” costretto ai meccanismi malati dell’edilizia illegale. La storia di un’altra vittima, un altro corpo che va a ingrossare la tragica lista delle morti bianche.

“Una cruda decrizione dello sfruttamento degli immigrati clandestini e dei retroscena psicologici dello schiavismo contemporaneo.” La nuova ecologia

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noir di ecomafia

2009 – 320 pagine – 13,00 euro

ISBN 978-88-96238-03-5


foto: Giovannetti/effigie

LORIANO MACCHIAVELLI è nato a Vergato (Bologna) nel 1934. Dopo aver lavorato come attore e autore di testi teatrali, dal 1974 si è dedicato alla scrittura affermandosi come uno dei migliori scrittori di gialli italiani. Ha all’attivo più di 35 titoli, molti dei quali tradotti all’estero, e dai suoi romanzi sono stati ricavati film e sceneggiati. Tra le sue opere più recenti: Un disco dei Platters (Mondadori, 1999, con Francesco Guccini), Sarti Antonio e l’assassino (Mondadori, 2004, con Sandro Toni), Tango e gli altri (Mondadori, 2007, con Francesco Guccini), Delitti di gente qualunque (Mondadori, 2009).

LORIANO MACCHIAVELLI

SEQUENZE DI MEMORIA

Dopo molti anni Ricotta torna al suo paese d’origine: Gianni, un suo amico d’infanzia, si è suicidato. Nessuno sembra capire le ragioni del gesto e neanche il biglietto lasciato svela il mistero. Ricotta però vuole capire. L’indagine, sempre più pericolosa, lo porta ad indagare sulle attività illecite di una industria chimica della zona. Ma non è solo il presente a celare complicità e crimini: dal passato riaffiora una ragnatela di passioni segrete che si estende indietro nel tempo e intrappola gli abitanti del paese, figure smarrite in un quadro in cui nulla è ciò che sembra...

“Un giallo ecologico scritto pochi mesi prima del dramma di Seveso. Un’operazione importante culturalmente (il libro non era più in commercio) e politicamente, per sensibilizzare sul tema dell’ecomafia un pubblico non specialistico.” la Repubblica 2008 – 344 pagine – 12,00 euro ISBN 978-88-89014-74-5

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foto: Daniela Zedda

FRANCESCO ABATE è nato a Cagliari nel 1964. Ha esordito con Mister Dabolina (Castelvecchi, 1998) cui sono seguiti per il Maestrale Il cattivo cronista, Ultima di campionato, I ragazzi di città. Per Einaudi ha scritto Mi fido di te (con Massimo Carlotto) e Così si dice. MASSIMO CARLOTTO è nato a Padova nel 1956. Tra i maggiori autori europei di noir, ha esordito con Il fuggiasco, cui è seguita la serie dell’Alligatore pubblicata dalle edizioni e/o, il cui ultimo episodio è uscito nel 2009 (L’amore del bandito). Tra gli ultimi libri: Arrivederci amore ciao, L’oscura immensità della morte, La terra della mia anima, Nordest (scritto con Marco Videtta), Mi fido di te (con Francesco Abate), Cristiani di Allah e Perdas de Fogu (con i Mama Sabot).

FRANCESCO ABATE, MASSIMO CARLOTTO

L’ALBERO DEI MICROCHIP

Liberia, Africa occidentale. Kimmie Dou, militare Onu, indaga su un traffico internazionale di armi legato all’esportazione illegale di diamanti. Dopo un lungo appostamento al porto di Monrovia, lui e i suoi uomini individuano un carico sospetto in arrivo dall’Italia. Nessuno poteva immaginare cosa si nascondesse nel ventre di quella nave. Piemonte, Italia. Matteo è un bambino autistico con la passione per l’informatica. La sua malattia lo espone agli scherzi dei compagni di scuola: gli fanno credere che nel campo dove giocano a calcio crescono i computer. In realtà, il campo è una discarica abusiva di rifiuti elettronici. Il caso viene affidato al capitano della Finanza Nicola Einaudi. Quale trama perversa porterà le due indagini a intrecciarsi? Cosa lega i diamanti e le armi agli smaltimenti illegali? L’albero dei microchip è un viaggio nei meandri più oscuri della politica e della criminalità internazionale, un romanzo inchiesta appassionato e incalzante.

“Banchieri corrotti e signori della guerra per il business dei rifiuti elettronici: Abate e Carlotto raccontano un mondo che ha ben poco a che fare con la retorica mainstream sull’era dell’informazione.” il manifesto

2009 – 240 pagine – 13,00 euro – terza ristampa ISBN 978-88-89014-90-5

noir di ecomafia

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CARLO LUCARELLI è nato a Parma nel 1960, ha iniziato il suo percorso narrativo con la trilogia del commissario De Luca per Sellerio: Carta bianca, L’estate torbida e Via delle Oche. Per Einaudi ha pubblicato tra gli altri: Almost Blue (1997), Il giorno del lupo (1998), L’Isola dell’Angelo Caduto (1999), Il lato sinistro del cuore (2003). Tra i saggi ricordiamo: Misteri d’Italia (2002), Serial Killer (con Massimo Picozzi, Mondadori 2003), Piazza Fontana (2007). Conduce la trasmissione televisiva Blu notte, sui casi giudiziari irrisolti e sui misteri della storia italiana. Nel 2008 è uscito per Einaudi L’ottava vibrazione.

CARLO LUCARELLI

NAVI A PERDERE

«In fondo al mare le balene cantano. Lo fanno anche le navi? Sembrano immobili sul fondo, immobili e mute, ma non è vero, perché ormai lo sappiamo che non c’è mai niente di fermo, nel mare, neanche un relitto di ferro arrugginito, incrostato di alghe e di sale, appoggiato a un fondo di sabbia e di roccia da anni e anni e anni.» Ci sono navi che affondano, purtroppo capita. E spesso non si riesce più a trovarle, colpa degli abissi marini. Poi ci sono navi che sono lì lì per affondare e invece, dopo che l’equipaggio le abbandona, ricominciano a muoversi e si spiaggiano da qualche parte. Succede, ad esempio alla Rosso, dicembre 1990. Eppure ci deve essere qualcosa di strano in alcune di queste navi fantasma. Perché altrimenti entrerebbero in azione Capitanerie di Porto, Procure, Commissioni parlamentari, Nuclei speciali dei Carabinieri? Saranno le modalità del naufragio a non convincerli? O le rotte? O i marinai che scompaiono? O forse saranno i documenti di carico, così poco chiari? Tra i più attivi, alla ricerca della verità, c’è il comandante Natale De Grazia, pool investigativo della Procura di Reggio Calabria. Ma muore improvvisamente.

“Carlo Lucarelli svela, con la consueta bravura, misteri e connivenze dietro le navi che smaltiscono carichi pericolosi. Un racconto-verità che ci stimola a riflettere e a volerne sapere di più.” Corriere della sera 2008 – 136 pagine – 10,00 euro – quarta ristampa ISBN 978-88-89014-84-4

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TULLIO AVOLEDO è nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957. Dopo aver fatto il copywriter e il giornalista, lavora presso l’ufficio legale di una banca di Pordenone. Il suo romanzo d’esordio L’elenco telefonico di Atlantide (uscito per Sironi nel 2003) ha ottenuto un sorprendente successo di critica e di pubblico. Tra i suoi romanzi pubblicati da Einaudi ricordiamo Tre sono le cose misteriose (2005), Breve storia di lunghi tradimenti (2007), La ragazza di Vajont (2008) e L’anno dei dodici inverni (2009).

TULLIO AVOLEDO

L’ULTIMO GIORNO FELICE

«Ma c’è una sensazione forte proprio lì, in mezzo al torace: come se al posto del cuore ci fosse un terreno scavato, da cui tutto il buono è stato portato via. E nel vuoto prosciugato di ogni valore e bellezza, è come se lì adesso ci fosse una discarica di rifiuti.» Francesco Salvador, cinquantenne, avvocato di successo. Una domenica, insieme a moglie e figli, si imbarca per una gita sulle isole della laguna veneta. Ma non riesce a godersi la bella giornata, il cellulare squilla in continuazione, e i fili della sua vita si aggrovigliano sempre di più. Francesco ha fatto i soldi vendendo i terreni lungo il fiume comprati con il duro lavoro di suo padre. Sul letto di morte gli aveva promesso che non li avrebbe mai venduti, in realtà li ha ceduti e ora sono utilizzati come cave di ghiaia e discariche. Ne è rimasto uno solo, quello su cui abita il vecchio zio. La situazione gli è ormai sfuggita di mano e precipita nel corso della giornata... Un romanzo di atmosfere e rimpianto, in cui l’ironia lucida e disperata della prosa di Avoledo racconta il progressivo deterioramento dei nostri fiumi e delle nostre vite.

“Un bel romanzo di tema ambientale pervaso da un pessimismo etico, la raffigurazione di uno scenario concreto, corrotto, disumano.” TTL – La Stampa “Costruito come un thriller al rallentatore, esplode tra le mani del lettore quasi fosse un ordigno a orologeria, portando nei ritmi banali della vita quotidiana la follia del crimine.” Il Piccolo 2008 – 240 pagine – 10,00 euro ISBN 978-88-89014-86-8

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GIANCARLO DE CATALDO è nato a Taranto nel 1956. Magistrato, scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiatore. Collabora con numerose testate. Il suo primo libro è Nero come il cuore (Interno giallo, 1989). La consacrazione arriva nel 2002 con Romanzo criminale (Einaudi), da cui è stato tratto l’omonimo film di Michele Placido. Ha partecipato e curato le antologie Crimini e Crimini italiani (Einaudi, 2005 e 2008). I suoi romanzi più recenti sono Nelle mani giuste (Einuadi, 2007) e La forma della paura (Einaudi, 2009, con Mimmo Rafele).

GIANCARLO DE CATALDO

FUOCO!

«Tutti a prendersela con i piromani della domenica... I piromani! Ma lo sapete che, fra tutti i pazzi, il piromane è il più raro? Lo sapete che se veramente ci fossero tutti questi piromani di cui si parla l’Italia intera sarebbe da rinchiudere in manicomio?» «E secondo te, allora, chi li fa questi incendi?» «La malavita organizzata. La camorra, la mafia, chiamatela come vi pare. Ci sono loro dietro questo schifo!» Nessuno ha la grazia, la bellezza, la sensibilità di Cecilia: sembra venuta da un altro mondo. Lu invece è apatico e incasinato, non ha più voglia di niente e di nessuno. Adolescenti in fasi diverse dell’esistenza, uno di Roma, l’altra di Napoli. Ma improvvisamente entrambi vengono costretti dai rispettivi padri a una gita forzata. I due uomini devono partire, spinti da opposte ragioni. In comune hanno un’unica cosa: la necessità di proteggere i figli. È una calda estate, quella del viaggio in Puglia. Un’estate di fuoco.

“La fiction diventa uno strumento per indagare intrighi e mali italiani. E magari per giungere a una verità, seppur letteraria, che molto spesso non si riesce ad appurare in altre sedi.” Il Messaggero “Il noir di De Cataldo scorre agile e serrato, con una curiosità: nel personaggio del magistrato di Firenze lo scrittore si è divertito a dipingere un proprio semiserio autoritratto.” Corriere della sera 2007 – 240 pagine – 10,00 euro – seconda ristampa ISBN 978-88-89014-56-1

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MARCO VICHI è nato a Firenze nel 1957. Scrittore e curatore di antologie. Tra i suoi romanzi, pubblicati da Guanda, ricordiamo: Il commissario Bordelli (2002), Una brutta faccenda (2003), Il nuovo venuto (2004), Il Brigante (2006), Nero di luna (2007), Morte a Firenze (2009). LEONARDO GORI (Firenze 1957) si occupa di fumetto da oltre trent’anni. Come giallista ha pubblicato tra gli altri I delitti del Mondo Nuovo (2002), L’Angelo del fango (2005, vincitore del Premio Scerbanenco), Le ossa di Dio (2007), La città del sole nero (2009).

MARCO VICHI, LEONARDO GORI

BLOODY MARY

Due strade opposte, dal sud del mondo e dall'est più disperato: Cracovia è il punto di partenza di Marek, educato, bravo figliolo, con un diploma appeso al muro che ha voglia di prendere a sputi, per quanto è inutile. Da un villaggio della Nigeria parte Aleya, ragazza di una bellezza sconvolgente e inconsapevole. Marek parte di propria volontà, attratto dal miraggio di un lavoro sicuro: raccogliere pomodori, nel sud d'Italia. Aleya è violentata, rapita, scaricata sulle nostre coste come merce, bestiame da piacere. Marek scopre la sopraffazione, lo sfruttamento estremo, il lavoro che distrugge, i traffici più nauseanti. Aleya passa dai bordelli di lusso alla strada. La violenza segna ugualmente i destini di Aleya e Marek. Il loro incontro casuale farà scoccare la scintilla capace di innescare un incendio. La fine sarà nel segno di un lampo accecante.

“L’opera, scritta a quattro mani, ha il pregio di illuminare attraverso la fiction angoli di immaginario che si incontrano troppo spesso in cronaca.” Corriere della Sera

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noir di ecomafia

2008 – 224 pagine – 10,00 euro

ISBN 978-88-89014-85-1


LICIA TROISI è nata a Roma nel 1980. Dopo gli studi classici, si è laureata in Astrofisica con una tesi sulle galassie nane. È una delle più importanti scrittrici italiane di fantasy grazie alle sue trilogie pubblicate per Mondadori e tradotte in tutto il mondo. La prima si intitola Cronache del mondo emerso e comprende: Nihal della Terra del Vento, La missione di Sennar, Il talismano del potere. La seconda è intitolata Guerre del mondo emerso, la terza Leggende del mondo emerso.

LICIA TROISI

I DANNATI DI MALVA

Malva, la scintillante città di vetro e metallo, circondata dalla foresta. E laggiù, scavata nella terra, l’altra città segreta, soffocata da miasmi tossici. Sopra gli umani, sotto i loro schiavi. È questo il mondo diviso in cui si muove Telkar, il mezzosangue cresciuto tra i privilegi, ma segnato dal marchio infamante dei Drow. E quando a Malva cominciano le morti misteriose, sarà lui a offrirsi per una missione quasi impossibile, scendere nelle viscere della città e scoprire il colpevole. Un viaggio nelle tenebre e nella paura, tra macchinari infernali e veleni, da cui Telkar uscirà completamente trasformato.

“Il fantasy seguita a mietere lettori, e come è accaduto per altri generi popolari, continua a evolversi. Ecco il primo fantasy ecologico: lo ha scritto Licia Troisi per Edizioni Ambiente.” L’espresso “La regina del fantasy italiano scrive una novella contro le ecomafie: brava!” Vanity Fair 2008 – 184 pagine – 10,00 euro – quarta ristampa ISBN 978-88-89014-73-8

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WU MING è un collettivo di narratori fondato a Bologna nel 2000, al momento composto da quattro persone. Wu Ming ritiene che le storie siano “asce di guerra da disseppellire” e scava nel terreno fertile delle intersezioni tra Storia e Mito. Del gruppo fanno parte tre dei quattro autori di Q (pubblicato a firma Luther Blissett da Einaudi nel 1999) e l’autore di Havana Glam (pubblicato a firma Wu Ming 5). Wu Ming è anche autore di Asce di guerra (con Vitaliano Ravagli), cui sono seguiti per Einaudi: 54, Manituana e Altai.

WU MING

PREVISIONI DEL TEMPO

Broker di rifiuti, mediatore finanziario, campione di ascetismo edonistico, l’uomo al vertice dell’organizzazione ha un’idea precisa di cosa sia un cattivo maestro. è quello che ti fa vedere chiaramente tutto quello che non si deve fare, tutto quello che non bisogna essere. Sembra un’operazione di routine, ma la strada non può essere anestetizzata: il passato riaffiora. Qualcuno in alto dovrà sporcarsi le mani? Un viaggio lungo mezza Italia, dentro la pancia putrida del paese.

“Un incubo ambientale, un viaggio nel sottobosco violento delle ecomafie. Scritto sotto l’influenza di Elmore Leonard e di Pasolini, che prima di tutti ha parlato della degenerazione antropologica delle nostre periferie.” il manifesto “Un tesissimo noir di ecomafia che ha sì a che fare con l’emergenza monnezza in Campania, ma che poi, con tipico gusto Wu Ming, sa arricchirsi con i più vari prelievi dalla storia e dalla memoria collettiva.” Corriere del Mezzogiorno 30

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2008 – 192 pagine – 10,00 euro – seconda ristampa ISBN 978-88-89014-51-6


ERALDO BALDINI è nato e vive a Ravenna. Specializzatosi in Antropologia culturale ha pubblicato numerosi saggi sulle culture tradizionali e sul folklore. Contemporaneamente si è dedicato alla narrativa pubblicando tra gli altri Mal’aria; Faccia di sale; Gotico rurale; Terra di nessuno; Bambine; Bambini, ragni e altri predatori; Nebbia e cenere; Come il lupo e Quell’estate di sangue e di luna.

foto: Giovannetti/effigie

ERALDO BALDINI

MELMA

Anno 2050, Italia. Da molto tempo sono cessati gli attentati degli ecoterrorista che hanno sconvolto il pianeta in segno di rivolta contro una situazione ambientale sempre più insopportabile. Il progetto di recupero dei siti compromessi ideato da una potente organizzazione internazionale sta per essere avviato, quando la figlia del capo dell’ente viene rapita e imprigionata nell’area del Petrolchimico dell’Alto Adriatico, ora distrutto e abitato solo da una umanità reietta. Toccherà a Padre Cattelan, scelto come intermediario, recarsi in quel luogo in cui una natura ostile si sta riappropriando delle rovine: inizia così una discesa in una melma di intrighi e di colpe, un viaggio allucinante in un mondo sconvolto dal “grande caldo” e dagli altri disastri causati dall’uomo.

“Paludi tossiche, porti senza vita, paesaggi senza anima, un asso del noir e dell’horror racconta le conseguenze di quell’insensato baccanale consumato dagli uomini contro il pianeta.” la Repubblica 2007 – 176 pagine – 10,00 euro ISBN 978-88-89014-47-9

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PIERO COLAPRICO

L’UOMO CANNONE

È notte nella Città di M. e un uomo coperto di sangue viene portato in questura. Il sangue non è suo. E lui, fratello di un grande imprenditore globale, racconta che è del “diavolo che si nasconde sotto terra”. Comincia così, con una perquisizione nella sua sfarzosa cascina, l’indagine di Francesco Bagni, ispettore della sezione Omicidi, e tra un killer somalo e un imprenditore padano è difficile dire chi sia meglio. PIERO COLAPRICO ha scritto diversi romanzi e racconti. Con Pietro Valpreda ha dato vita alla serie di gialli incentrati sulla figura del maresciallo Binda, pubblicati da Marco Tropea: Quattro gocce d’acqua piovana (2001), La nevicata dell’85 (2001), La primavera dei Maimorti (2002), L’estate del Mundial (2003). Tra le sue opere più recenti Trilogia della Città di M. (2004), vincitore del premio Scerbancenco, La quinta stagione (Rizzoli, 2006) e La donna del campione (Rizzoli, 2007). Inviato speciale di Repubblica, ha seguito numerose vicende di criminalità e corruzione. Tra i suoi saggi-reportage: Manager calibro 9 (Garzanti, 1995), Capire tangentopoli (Il Saggiatore, 1996), Mala storie (Il Saggiatore, 2010). 2007 – 176 pagine – 10,00 euro ISBN 978-88-89014-59-2

GIROLAMO DE MICHELE

CON LA FACCIA DI CERA Una Ferrara magica e ambigua come non mai. Il Palio più antico d’Italia nella più metafisica delle piazze. Un condominio precipitato in crisi di isteria e autodistruzione. Sullo sfondo della città di Bassani e Antonioni amorevolmente ricostruita, il giovane fotografo David Belli insegue Lucia, fanciulla bella e terribile. Dalla nebbia fluttuante sbucano personaggi del passato, come attirati dalla festa in costume. E sulla pista del Palio si presenta una nuova contrada, decisa a vincere. Qual è il rapporto della enigmatica Lucia con queste apparizioni? Perché ogni cosa sembra ricondurre alle misteriose morti degli operai della Solvay? C’è un nesso tra la fabbrica dei veleni e la corsa dei cavalli? Per scoprirlo, David dovrà dare un senso alla copertina di un libro-fantasma. GIROLAMO DE MICHELE nato a Taranto, vive a Ferrara. Ha pubblicato diversi saggi di ricerca storica e di filosofia prima di affermarsi con il romanzo Tre uomini paradossali pubblicato nel 2004 da Einaudi. Scrive di filosofia e critica letteraria su diversi giornali. Sempre per Einaudi sono usciti Scirocco (2005) e La visione del cieco (2008). 32

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2008 – 184 pagine – 10,00 euro

ISBN 978-88-89014-92-9


G. CACCIATORE, V. GEBBIA, G. PALAZZOTTO

FOTOFINISH

Tre autori siciliani per altrettante storie (tragiche, ironiche, commoventi) sul mondo dei cavalli e delle corse clandestine. Racconti di legami spezzati dal cinismo di chi sugli animali specula, di chi li maltratta, di chi li “usa” senza pietà. In una Sicilia malinconica e brutale tutto ruota intorno alle corse: le scommesse, le torture, l’illegalità, i diritti calpestati, la morte. Il regalo, non richiesto, di un cavallo per la festa dei diciott’anni che nasconde un mistero; il furto di un purosangue ai danni di un disabile; il dilemma di un uomo che amava i cavalli e che ha perduto la passione. GIACOMO CACCIATORE è nato a Polistena nel 1967, ma vive da sempre a Palermo. Scrittore e giornalista, collabora come narratore all’edizione siciliana di Repubblica. Nel 2007 ha pubblicato Figlio di vetro (Einaudi). VALENTINA GEBBIA è nata a Palermo nel 1958. Direttore della rivista siciliana Scirocco, ha pubblicato vari romanzi e racconti. Il suo ultimo libro è Palermo, Borgo Vecchio (e/o, 2007). GERY PALAZZOTTO è nato a Palermo nel 1963, dove vive e lavora come scrittore e giornalista. Il suo ultimo libro è Giù dalla rupe (Dario Flaccovio, 2006). 2007 – 128 pagine – 10,00 euro ISBN 978-88-89014-63-9

SANDRONE DAZIERI

BESTIE

Un piccolo albergo nelle valli della bergamasca. L’omicidio di un ragazzo di passaggio. Un cuoco con trascorsi da rapinatore costretto a reinventarsi investigatore. L’ombra delle Triadi cinesi e della criminalità organizzata. Tra oscuri rimedi orientali e ambientalisti arrabbiati, Sandrone Dazieri costruisce un noir appassionante e divertente, che ci racconta uno dei traffici più orrendi e redditizi del nostro presente: il traffico di animali esotici o protetti. SANDRONE DAZIERI è nato a Cremona nel 1964. Diplomato alla scuola alberghiera, pratica la professione di cuoco per una decina d’anni in giro per l’Italia. Nel 1992 si avvicina all’editoria come correttore di bozze, nel frattempo diventa giornalista pubblicista e collabora con il manifesto come esperto di controculture e narrativa di genere. Nel 1999 pubblica il suo primo romanzo noir, Attenti al gorilla (Mondadori). Tra le sue opere: La cura del gorilla (Einaudi, 2001), da cui è stato tratto l’omonimo film, Il karma del gorilla (Mondadori, 2005), È stato un attimo (Mondadori, 2006) e La bellezza è un malinteso (Mondadori, 2010). 2007 – 128 pagine – 10,00 euro ISBN 978-88-89014-64-6

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SIMONA VINCI, nata a Milano nel 1970, vive a Budrio, in provincia di Bologna. Ha esordito con Dei bambini non si sa niente (Einaudi, 1997), ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Sempre per Einaudi sono usciti In tutti i sensi come l’amore (1999) e i romanzi Come prima delle madri (2003), Brother and Sister (2004), Stanza 411 (2006), Strada Provinciale Tre (2007).

SIMONA VINCI

ROVINA

Via Emilia, tratto Parma-Reggio. Si comincia magari guardando fuori dal finestrino... quante nuove costruzioni, quanti lavori in corso. Poi ancora, Parma-Reggio e ritorno. Poi capita di andarci ad abitare. Tir, rumore e cantieri... sempre cantieri. Poi quella strada diventa un’ossessione. Da spiare, da fotografare, da percorrere a piedi per capire, forse per intravedere qualche testimonianza umana. Bisogna che ci scappi il morto per trovare una pista: solo allora, ad uno ad uno, gli interpreti confessano la loro storia. Nessuna delle voci pronuncia la parola speculazione edilizia, perché quel che gli è toccato è molto peggio: in modo intrecciato, diverso, sempre disperato, la vita di ognuno è precipitata in rovina.

“Aderente alla tragedia delle cose e al dolore delle creature, l’intreccio di storie a fondo documentario di Rovina esplode, oltre ogni genere letterario.” Goffredo Fofi

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2007 – 144 pagine – 10,00 euro

ISBN 978-88-89014-58-5


DEBORAH GAMBETTA, nata a Torino nel 1970, vive a Massa Lombarda, provincia di Ravenna. Ha esordito nel 1998 con Viaggio di maturità (EL), cui è seguito nel 2003 La colpa (Rizzoli). Ha partecipato a due antologie di racconti: Patrie Impure (Rizzoli, 2004) e Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi, 2004). Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Il silenzio che viene alla fine (Einaudi, 2005).

DEBORAH GAMBETTA

ANIME IN TRAPPOLA

Quanto siamo disposti a combattere per le cose in cui crediamo? Si può morire per la causa animalista? E cosa significa, davvero, “amare gli animali”? Stefano Marri è un uomo normale. Ha una moglie, un figlio e una barca, la sua è un’esistenza tranquilla e borghese. È un veterinario ed è in galera per aver ucciso un uomo. Perché? Cos’è accaduto di così radicale nella sua vita da fargli commettere un omicidio? Una sera Stefano riceve una telefonata dalla madre di un suo vecchio compagno di università di cui da vent’anni ha perso le tracce. Vittorio è morto di cancro sei mesi prima e gli ha lasciato scritta una lettera: il racconto di una storia straziante, di un uomo che ha scelto un mondo alieno, quello di chi davvero combatte per i diritti degli animali. Questa rivelazione costringerà Stefano a una discesa negli inferi e a fare i conti con se stesso. Tra veterinari corrotti prestati al traffico di cuccioli, l’orrore della vivisezione e attivisti dell’Animal Liberation Front, un romanzo di un amore estremo, quello nei confronti degli animali.

NOVITÀ SETTEMBRE 2010

2010 – 224 pagine – 15,00 euro ISBN 978-88-96238-70-7

noir di ecomafia

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MAURIZIO TORREALTA, nato nel 1950, giornalista, attualmente capo redattore a Rainews24. Ha pubblicato L’esecuzione, l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (Kaos Edizioni); Ultimo. Il capitano che arrestò Totò Riina (Feltrinelli); La trattativa, dialogo tra Mafia e Stato a colpi di bombe (Editori Riuniti). EMILIO DEL GIUDICE, fisico, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’International Institute of Biophysics di Neuss (Germania). Ha al suo attivo svariate pubblicazioni in ambito scientifico.

MAURIZIO TORREALTA, EMILIO DEL GIUDICE

IL SEGRETO DELLE TRE PALLOTTOLE «Sa perché il tema delle armi nucleari non viene più affrontato in pubblico? Perché dovrebbero confessare di averle già impiegate a dispetto del trattato di non proliferazione, perché dovrebbero ammettere che il loro mercato è in piena espansione, che ne hanno create di così minuscole da poter distruggere anche un solo palazzo.» Qual è il funzionamento di questi ordigni che provocano reazioni nucleari senza il bisogno della massa critica? Come funzionano le armi utilizzate a Gaza che uccidono senza lasciare traccia di frammenti metallici? Perché le munizioni al cosiddetto uranio impoverito, utilizzate in Iraq e Afghanistan, contengono anche altri elementi radioattivi? E soprattutto, perché una ricerca sulla fusione fredda di successo è stata per decenni volutamente ignorata? Le risposte a queste scomode domande e a molte altre sono collegate tra loro da un segreto che è stato tenuto nascosto per più di venti anni, e che questo libro prova a raccontare. Alternando fiction, documenti e registrazioni con interviste (come quella inedita al padre della fusione fredda Martin Fleischmann), Il segreto delle tre pallottole rivela prospettive inquietanti sulle connessioni tra usi civili e militari del nucleare.

“Irak, Afghanistan, Libano, Palestina, un’inchiesta sconvolgente su guerra, armi improprie e uso del nucleare in campo militare.” 2010 – 240 pagine – 15,00 euro ISBN 978-88-96238-43-1

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STEFANIA DIVERTITO, nata a Napoli nel 1975, è giornalista d’inchiesta specializzata in tematiche ambientali e scrittrice. Responsabile della cronaca nazionale per il quotidiano Metro, collabora con Vanity Fair e altri periodici. Per la sua inchiesta sull’uranio impoverito durata sette anni ha vinto nel 2004 il premio Cronista dell’anno indetto dall’unione cronisti italiani. Ha pubblicato nel 2004 il libro-reportage Il fantasma in Europa (con Luca Leone), sulla Bosnia del dopo-Dayton, e nel 2005 Uranio il nemico invisibile.

STEFANIA DIVERTITO

AMIANTO

Storia di un serial killer «Guardo il mare e ascolto queste parole. Anche il vento sa di sale. M’impregna la pelle e i capelli, mentre provo a immaginare cosa accadeva quando, con il sale, si spargevano in città anche le fibre d’amianto. Un veleno tutto sommato democratico, che ha colpito allo stesso modo chi il golfo l’ha solcato, chi ha trascorso la vita al porto e chi intorno ai cantieri soltanto ci viveva».

Una giovane giornalista decide di percorrere la via crucis dell’amianto. Nelle scuole elementari, nelle case di periferia, sulle navi che ancora oggi intossicano i porti, nelle fabbriche, racconta di chi deve combattere contro l’ottusità delle burocrazie (e l’indifferenza di un’intera classe politica) che trasforma in un calvario anche una semplice richiesta di pensione. S’invecchia così, dopo aver maneggiato l’amianto per una vita: con l’incubo di non poter sostenere la famiglia, e la certezza che prima o poi l’ossigeno verrà a mancare, perché la polvere d’amianto non fa distinzioni. Arriva, si deposita e uccide. Un libro inchiesta che dimostra come ammalarsi a causa dell’asbesto non sia una fatalità: i colpevoli ci sono, e vanno processati.

“Amianto, processi, lobby, battaglie per ottenere giustizia: ecco come si è costruito il nostro inferno presente. È composto da tante piccole bugie raccontate da uomini troppo comuni per portare il peso del male, ma abbastanza cattivi da accettare un po’ di soldi per mentire quel tanto che serve.” Alessandro Sortino 2009 – 200 pagine – 14,00 euro ISBN 978-88-96238-27-1

inchieste

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CARLO VULPIO è inviato del Corriere della Sera, quotidiano per il quale lavora dal 1990. Si occupa di importanti fatti di cronaca e di inchieste in Italia e all’estero. Gli ultimi casi che ha trattato riguardano i magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo. Queste inchieste sono state anche le ultime che Vulpio ha potuto raccontare, poiché nel dicembre 2008, dopo un articolo ricco di nomi e cognomi sui casi Why Not e Toghe lucane, Vulpio è stato improvvisamente sollevato dall’incarico dalla direzione del Corriere. Nel 2008 ha scritto Roba nostra (Saggiatore).

CARLO VULPIO

LA CITTÀ DELLE NUVOLE

Viaggio nel territorio più inquinato d’Europa

Un mostro ecologico tiene sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro una città intera. È enorme, potente e pericoloso per la salute di chi vi abita intorno. È il centro siderurgico che si innalza alle porte di Taranto, ma sarebbe meglio dire che “occupa” la città, un’anomalia tutta italiana. Un viaggio nel territorio più inquinato d’Europa, attraverso la voce dei suoi protagonisti: inserti di una vita vissuta pericolosamente, in un clima segnato da omertà politica, rapporti occultati, vessazioni e omesse denunce. Rilevazioni contraffatte e rivelazioni scomode. E poi morti, tanti, quanti non ci si aspetterebbe, evaporati nel silenzio della città delle nuvole. Tra politici assenti – quando non troppo presenti –, sospetti e scandali annunciati, l’inchiesta di Carlo Vulpio persegue la “scellerata” ricerca della verità, supportato solo dalle attività di una società civile sempre più consapevole, nel (quasi) silenzio dei mezzi di informazione. Perché, almeno fino a oggi, protocolli e atti d’intesa non sono serviti a chi l’acciaieria – e gli altri stabilimenti del polo industriale – la respira quotidianamente. Nonostante testimonianze, interrogazioni parlamentari, processi e condanne, il campionario delle vittime non accenna a diminuire: i malati di leucemia del quartiere Tamburi; fumatori incalliti di undici anni; donne e uomini sopraffatti dalla diossina; masserie svuotate; interi allevamenti di bestiame sterminati. Tutto questo, e altro ancora, senza troppi allarmismi.

“Un libro-inchiesta che sembra scritto da un allievo di Zola e di Gogol: di Zola per la visionarietà costante che accompagna il realismo duro della denuncia, di Gogol per gli aspetti surreali e grotteschi di tanta malapolitica e malasanità.” Corriere della Sera 2009 – 160 pagine – 14,00 euro – seconda ristampa ISBN 978-88-96238-06-6

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PEACEREPORTER, oltre a essere un quotidiano online che tratta temi internazionali (www.peacereporter.it), è un’agenzia di stampa e di servizi editoriali, nata nel 2003 da un’idea dell’agenzia giornalistica Misna e dell’organizzazione umanitaria Emergency. Un gruppo di giornalisti e di esponenti della società civile che racconta la guerra dalla parte di chi la subisce, per far comprendere la realtà di un mondo troppo spesso dimenticato.

PEACEREPORTER

GUERRA ALLA TERRA

I conflitti nel mondo per la conquista delle risorse

I giornalisti di PeaceReporter raccontano storie di guerra che hanno un movente comune: la contesa per le risorse naturali. Le materie prime servono a produrre beni e servizi utili alla società, ma non sono infinite e nemmeno equamente distribuite. In molti casi le risorse che garantiscono gli elevati standard di vita alla parte ricca e pacifica del mondo si trovano in quella povera e devastata dalle guerre. Nonostante questo, nessuno sembra disposto a pagare il giusto prezzo o a smettere di utilizzarle. Guerra alla Terra è un viaggio in zone del mondo dove, nell’indifferenza generale, si manifesta il volto peggiore dell’economia globale. Guerra alla Terra racconta questo mondo e ci fa capire che questa scomoda verità si trova appena dietro l’angolo, basta solo saper guardare.

LE ROYALTIES DEL LIBRO SONO DEVOLUTE AGLI OSPEDALI DI EMERGENCY IN AFGHANISTAN

“Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.” Ta-Tanka I-Yotank (Toro Seduto)

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inchieste

2009 – 152 pagine – 14,00 euro

ISBN 978-88-96238-26-4


LEONARDO BROGIONI è fotografo e giornalista, insegna fotogiornalismo all’Istituto Europeo di Design. ANGELO MIOTTO è giornalista professionista, caporedattore del quotidiano on line PeaceReporter. È stato redattore e inviato di Radio Popolare. MATTEO SCANNI, giornalista e regista, coordina la Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica. Per i suoi lavori, tra cui ricordiamo ’O sistema (2006), ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Ilaria Alpi.

L. BROGIONI, A. MIOTTO, M. SCANNI

L’ITALIA CHIAMÒ

Uranio impoverito: i soldati denunciano

Quattro soldati cercano un difficile ritorno alla normalità dopo essersi ammalati di tumore operando in zone bombardate con armi all’uranio impoverito. Luca, Emerico, Angelo e Salvatore hanno scelto volontariamente la divisa, ma sono stati abbandonati dall'Esercito proprio quando hanno dovuto lottare per la vita. Chi ha denunciato ha subito minacce e ricatti, chi ha taciuto è sprofondato nella solitudine. L’Italia chiamò è un’inchiesta multimediale che racconta attraverso immagini e testo gli effetti dell’inquinamento bellico sul personale delle forze armate impiegato in Bosnia, Kosovo e Iraq. Il documentario giornalistico, premiato dalla critica, riannoda in un diario intimo le storie dei soldati, ricostruendo la catena delle responsabilità.

“Qualcuno sapeva, qualcuno ha sempre taciuto. Come è possibile che fossero sconosciuti gli effetti delle armi utilizzate nelle missioni internazionali?” Maurizio Torrealta 2009 – 160 pagine con DVD 60’ – 16,90 euro ISBN 978-88-96238-07-3

inchieste

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ROBERTO SCARDOVA è vicecaporedattore e inviato speciale del Tg3 Rai. Nel corso della sua attività professionale, iniziata al quotidiano l’Unità, si è dedicato agli avvenimenti che hanno segnato la recente storia italiana, temi sui quali ha condotto numerose inchieste per il Tg3. Ha curato Carte false, con i contributi di Francesco Cavalli, Alessandro Rocca, Luciano Scalettari, Mariangela Gritta Grainer, e un’intervista di Barbara Bastianelli a Luciana e Giorgio Alpi, genitori di Ilaria.

ROBERTO SCARDOVA

CARTE FALSE

L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità

«Sì, la gente ne parla», aveva risposto il sultano, «ho sentito dire che sono state trovate cisterne in mare, e che in qualche posto, durante la costruzione della strada, era stato insabbiato del materiale tossico». Poi era stato lui a guardarla dritto negli occhi. E cambiando tono aveva scandito le ultime parole dell’intervista. «Stia attenta, signorina. Da noi, chi ha parlato del trasporto di armi, chi ha detto di aver visto qualcosa, poi è scomparso. In un modo o nell’altro, è morto.» Somalia, 20 marzo 1994: Ilaria Alpi, giornalista del Tg3 Rai, e il suo operatore Miran Hrovatin vengono uccisi da un commando in una via di Mogadiscio quando stanno per fare ritorno in Italia. Nei giorni precedenti hanno lavorato in uno scenario intricato e pericoloso, in cui agiscono politici somali e italiani, militari e funzionari dell’Onu, servizi segreti e imprese che costruiscono strade, contrabbandieri d’armi e trafficanti di rifiuti tossici. I documenti e i filmati realizzati da Ilaria e Miran arrivano in Italia solo in parte. Per fare luce sulle cause e sui modi della loro morte non sono bastati quindici anni di processi e le indagini due Commissioni parlamentari. Che cosa avevano scoperto i due giornalisti?

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inchieste

2009 – 192 pagine – 14,00 euro

ISBN 978-88-96238-05-9


PEPPE RUGGIERO, giornalista e regista, ha collaborato con varie testate: l’Unità, Mattino, Narcomafie e La nuova ecologia. Dal 1997 è tra i curatori del rapporto Ecomafia di Legambiente. È responsabile nazionale della comunicazione di Libera e di Legambiente Campania. Ha curato tra gli altri il dossier Cernobyl (2000) e il libro bianco Radiografia dei traffici illeciti, dieci anni di rifiuti s.p.a. (2004). Con Esmeralda Calabria e Andrea D’Ambrosio ha scritto e diretto il documentario Biùtiful cauntri (2008).

PEPPE RUGGIERO

L’ULTIMA CENA

Quando il cibo è “cosa nostra”

Dall’antipasto a base di mozzarella di bufala agli spaghetti alle vongole. Per secondo c’è varietà di scelta: spigola all’acqua pazza, spezzatino o bistecca connection. Per chiudere gelato e caffè. È il “menù della camorra”. Nessuno li vede, ma si cena con i boss. Impongono marchi e prodotti. Noi compriamo e mangiamo e la criminalità ingrassa. I clan sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Forniscono di tutto. E così molto spesso, dietro una romantica cenetta, si nasconde un’economia criminale alternativa. Un racconto attraverso testimonianze inedite e le inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia. La scoperta di un’intera filiera alimentare: carni macellate, acqua, latte e latticini, frutti di mare, caffè, ma anche discount, supermercati e pizzerie controllate dai clan. Il viaggio si chiude con la speranza. Al menù della camorra, nella parte finale del libro, l’autore presenta il menù della legalità. Pasta, olio, vino, farina: un mix di prodotti che vengono dalle terre confiscate alle mafie e gestite dalle cooperative sociali impegnate nel progetto Libera Terra.

NOVITÀ SETTEMBRE 2010

2010 – 240 pagine – 16,00 euro ISBN 978-88-96238-54-7

inchieste

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LUCA SCARLINI, scrittore, drammaturgo, storyteller in scena, insegna all’Accademia di Brera e alla Scuola Holden, scrive su Alias del manifesto. Tra i suoi libri più recenti: Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri, 2008), D’Annunzio a Little Italy. Le avventure del Vate nel mondo dell’emigrazione (Donzelli, 2008), Corpi barocchi (Gaffi, 2009), Sacre sfilate (Guanda, 2010).

LUCA SCARLINI

LADRI DI IMMAGINI

Tragicommedia dell’arte rubata

L’arte in Italia esce fuori da tutte le parti, rimbalza da una canonica a un piccolo museo sulla montagna. Per la tradizione di litigiosità e d’orgoglio di campanile, l’eccezionalità del paese è data dalla presenza di opere per ogni dove. Quando vige la consueta idea (non supportata dai dati) che il Belpaese sia il museo del mondo, sconvolge addirittura l’assoluto disinteresse di molte autorità nei confronti del patrimonio, che unico, al momento, determina reddito in modo cospicuo e continuativo. Tanto di arte non ne abbiamo perfino troppa, non ci esce dagli occhi, tanto non riusciamo a esporla tutta, no? Ladri di immagini racconta come una sequenza di immagini della Commedia all’italiana la disgraziata e continua storia di un patrimonio, che per responsabilità di molti (non ultima della Chiesa) è esposto a rischi di ogni tipo, mentre l’artemafia continua a fare cospicui affari.

NOVITÀ SETTEMBRE 2010

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inchieste

2010 – 240 pagine – 16,00 euro

ISBN 978-88-96238-65-3


DANIELE BIACCHESSI, giornalista, scrittore e autore teatrale, è attualmente vicecaporedattore di Radio24. Tra le sue numerose pubblicazioni d’inchiesta: La fabbrica dei profumi (Baldini Castoldi Dalai,1995), Fausto e Iaio (Baldini Castoldi Dalai, 1996), Il caso Sofri (Editori Riuniti, 1998), L’ambiente negato (Editori Riuniti, 1999), Walter Tobagi. Morte di un giornalista (Baldini Castoldi Dalai, 2005), Il paese della vergogna (Chiarelettere, 2007), Passione reporter (Chiarelettere, 2009).

DANIELE BIACCHESSI

TEATRO CIVILE

Nei luoghi della narrazione e dell’inchiesta

Negli ultimi anni sono cresciuti il pubblico e i riconoscimenti della critica per il teatro civile: un microfono ad archetto, le luci del palco, una scenografia essenziale e le parole iniziano a volare davvero. Sono i fatti della storia contemporanea che appassionano di più, quelli dimenticati, spesso nascosti dalla storiografia ufficiale. Il teatro civile si snoda attraverso i lavori di Dario Fo, Moni Ovadia, Gabriele Vacis; si riproduce nelle pièce di Marco Paolini, Ascanio Celestini, Renato Sarti, Bebo Storti, Giulio Cavalli, si miscela alle cronache di Marco Travaglio, Fabrizio Gatti; trova nuova linfa nei reading di Alessandro Baricco e Roberto Saviano. Daniele Biacchessi li ha incontrati tutti, dipingendo un’affresco dell’Italia contemporanea che è un viaggio nei luoghi del teatro civile, dove nascono le storie, dove le inchieste giornalistiche si trasformano in narrazioni. La diga del Vajont, il Petrolchimico di Marghera, il museo di via Tasso a Roma, le fabbriche di Prato, gli ex manicomi, la Cinisi di Peppino Impastato, Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto. Un libro “girato” in Italia, scritto in punta di penna come fosse un grande racconto collettivo, composto da emozioni e forte impegno civile.

NOVITÀ SETTEMBRE 2010

2010 – 200 pagine – 16,00 euro ISBN 978-88-96238-69-1

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romanzi socialmente utili www.verdenero.it blog.verdenero.it www.edizioniambiente.it

Ringraziamo Gipi per le copertine della collana Romanzi.


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