Il Codice dei Rifiuti 2011

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Via Pompeo Litta, 5 – 20122 Milano; Via Tomacelli, 132 – 00186 Roma – www.conai.org

Il Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi Conai, Consorzio nazionale imballaggi, è il Consorzio privato, senza fini di lucro, costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi per perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e nazionale. Conai è l’organismo che la legge ha delegato a garantire il passaggio da un sistema di gestione dei rifiuti basato sulla discarica ad un sistema integrato che realizza il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio. Con 1,4 milioni di aziende iscritte rappresenta una tra le maggiori realtà consortili europee, a testimonianza della massiccia adesione del mondo imprenditoriale agli obiettivi di recupero dei materiali riciclabili e al modello scelto per raggiungere questi obiettivi. Un modello di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica, la tutela ambientale, in un’ottica di responsabilità condivisa tra imprese, Pubblica amministrazione e cittadini, che va dalla produzione dell’imballaggio alla gestione del fine vita dello stesso. Conai, che agisce con i Comuni in base a specifiche convenzioni, rappresenta per i cittadini la garanzia che i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo. Conai opera attraverso i sei consorzi di recupero dei materiali: acciaio (Consorzio nazionale acciaio), alluminio (Cial), carta e cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve). Nel 2010 Conai ha garantito il recupero e il riciclo del 75% dei rifiuti di imballaggio immessi al consumo sul territorio nazionale: ciò significa che tre imballaggi su quattro sono stati avviati a recupero.

Via Toscana, 1 – 00187 Roma – www.cobat.it

Il sistema Cobat Sono ormai trascorsi più di due anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188 di recepimento della direttiva europea 2006/66/Ce relativa a pile, accumulatori e relativi rifiuti. Il decreto ha determinato nel settore una radicale ridefinizione del quadro normativo di riferimento, da un lato disciplinando l’immissione sul mercato e la gestione a fine vita di tutte le categorie di pile ed accumulatori (portatili, industriali e per veicoli), e dall’altro attribuendo in via esclusiva ai produttori/importatori (mediante l’istituzione ed il finanziamento di adeguati sistemi individuali o collettivi) la responsabilità di raccolta, trattamento e riciclo/smaltimento dei relativi rifiuti. Con l’entrata in vigore del Dlgs 188/2008, quindi, termina la ventennale storia del Cobat nelle vesti di consorzio obbligatorio unico. Il Cobat viene riconosciuto dall’articolo 20, Dlgs 188/2008, come un sistema di raccolta, trattamento e riciclaggio legittimato a svolgere la propria attività su tutte le categorie di rifiuti di pile ed accumulatori (portatili, industriali e per veicoli): questa costituisce una novità significativa per il consorzio, storicamente legato alla gestione delle sole batterie al piombo esauste. Con i profondi cambiamenti determinati dalla nuova normativa anche gli obiettivi prioritari del Cobat sono radicalmente cambiati. Oggi il Cobat è un operatore economico che assume su di sé le responsabilità che la legge attribuisce ai produttori/importatori aderenti, svolgendo la propria attività secondo criteri di massima efficacia ed efficienza, monitorando il mercato ed investendo nel proprio know‑how, affinché sia garantita la competitività nei confronti di altri sistemi concorrenti. La raccolta Cobat delle batterie al piombo esauste nel 2010 si attesta attorno alle 160.000 tonnellate, un dato che conferma la leadership del consorzio nella corretta gestione di questa particolare tipologia di rifiuto pericoloso.

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Via Virgilio Maroso, 50 – 00142 Roma – www.coou.it

Il primo nato tra i Consorzi obbligatori Il Consorzio obbligatorio degli oli usati (Coou) nasce nel 1982 con il Dpr 691/1982, in attuazione della direttiva comunitaria 439/1975/Ce sull’eliminazione degli oli usati, e diviene pienamente operativo nel 1984. Ha personalità giuridica di diritto privato e opera sotto il controllo di quattro Ministeri, mentre la responsabilità gestionale è privatistica. Da oltre 27 anni il Coou coordina l’attività di raccolta e riutilizzo dei lubrificanti usati, destinandoli ai processi di rigenerazione, combustione o termodistruzione. Con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente dalla dispersione impropria dell’olio lubrificante usato, che la legge definisce “rifiuto pericoloso”, il Consorzio è da sempre impegnato in attività e progetti di comunicazione e sensibilizzazione ambientale come “CircOLIamo” e “Scuola Web Ambiente”, rivolte all’opinione pubblica, alle amministrazioni locali, alle realtà imprenditoriali e alle giovani generazioni. Grazie all’efficienza della filiera del Consorzio, ogni anno viene raccolto più del 90% dell’olio usato prodotto in Italia; oltre l’80% del lubrificante raccolto ha caratteristiche che lo rendono idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti e prodotti petroliferi. Il Consorzio è riuscito così a trasformare un rifiuto pericoloso in una preziosa risorsa economica per il paese: dall’inizio della sua attività ha raccolto oltre 4,53 milioni di tonnellate di olio lubrificante, consentendo un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di circa 2 miliardi di euro.

C.so Venezia, 47/49 – 20121 Milano – www.consorzioconoe.it

Un sistema ancora incompleto che offre già buoni risultati Il Conoe – Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e grassi vegetali ed animali esausti – istituito con il Dlgs 22/1997, ha il compito di organizzare e promuovere la filiera degli oli e grassi di frittura esausti, riducendo la dispersione del rifiuto e favorendo il recupero per usi industriali. Partecipano: produttori, raccoglitori e riciclatori di oli vegetali esausti, ai quali si aggiungono i produttori e gli importatori di oli alimentari, secondo quanto disposto all’articolo 233, comma 10, lettera d) del Dlgs 152/2006, come modificato dal Dlgs 205/2010. L’olio esausto è un rifiuto non pericoloso, ma altamente inquinante (in Italia, circa 280.000 ton/anno). In questi primi anni di attività, non essendo ancora operativo il contributo ambientale previsto dalla legge, il Consorzio ha sviluppato la propria azione grazie al contributo volontario erogato dalle imprese di raccolta e di recupero consorziate. Ciononostante, nel 2007 sono state recuperate circa 36.000 tonnellate (+ 13% rispetto al 2006), nel 2008 40.000 tonnellate (+ 11,1% rispetto al 2007), nel 2010 43.000 tonnellate, trend sempre positivo benché in rallentamento. L’obiettivo per il 2014 è di 100.000 ton/anno, naturalmente se il Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero dello sviluppo economico provvederà tramite decreto ministeriale a rendere disponibile il contributo ambientale a carico dei produttori (articolo 233, comma 10, lettera d), Dlgs 3 aprile 2006, n. 152), necessario per supportare l’attività su tutto il territorio nazionale.

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C E N T R O D I C O O R D I NAM E N T O

C E N T R O D I C O O R D I NAM E N T O

Via Ausonio, 4 – 20123 Milano – www.cdcraee.it

II Sistema Raee in Italia Il Centro di coordinamento Raee (CdC Raee), disciplinato dal Dm 25 settembre 2007, n. 185, è un organismo costituito, finanziato e gestito dai Sistemi collettivi istituiti dai produttori di Aee (Apparecchiature elettriche ed elettroniche), che devono obbligatoriamente farne parte, con il compito di garantire condizioni uniformi ed omogenee tra i Sistemi collettivi stessi. Il CdC Raee, dal punto di vista giuridico, è un consorzio di natura privata i cui organi fondamentali sono l’Assemblea dei consorziati e il Comitato esecutivo. Il Centro di coordinamento Raee è dotato di uno Statuto approvato dal Ministero dell’Ambiente, un Regolamento e un Codice etico, ed ha inoltre scelto di dotarsi di un ulteriore strumento di governance, denominato “Regolamento in materia di sanzioni”, che stabilisce precise regole tese a garantire omogenee condizioni di operatività ed una corretta concorrenza su tutto il territorio nazionale. Il Centro di coordinamento Raee definisce come devono essere assegnati i Centri di raccolta tra i diversi Sistemi collettivi, affinché ciascuno possa trattare la propria quota di Raee in condizioni operative analoghe a quelle degli altri Sistemi collettivi, assicura la tempestiva raccolta delle richieste di ritiro da parte dei Centri di raccolta e lo smistamento al Sistema collettivo assegnatario e assicura inoltre il monitoraggio dei flussi di Raee.

Via Messina, 38 (Torre B) – 20154 Milano – www.ecopneus.it

Pronti all’avvio Ecopneus scpa – società per azioni senza scopo di lucro, costituita dai sei principali produttori ed importatori di pneumatici in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli) nasce con lo scopo di assolvere in forma associata gli obblighi derivanti dalla “producer responsibility”: gestione di rintracciamento, raccolta, trattamento e destinazione finale dei pneumatici fuori uso (Pfu), secondo un modello organizzativo già adottato dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei. Laddove la gestione di questi rifiuti avviene correttamente, infatti, si è registrata una rilevante riduzione delle attività illegali ad essi connesse e il conseguente consolidamento del settore del trattamento e del riutilizzo dei Pfu; l’obbligo di gestione dei Pfu riguarda un quantitativo pari a quello immesso nel mercato dagli stessi produttori e importatori nell’anno precedente. Questi materiali, il cui quantitativo complessivo in Italia supera le 350.000 tonnellate annue, possono essere valorizzati in varie forme, attraverso il recupero di materia o come risorsa per produrre energia, con importanti benefici ambientali e vantaggi economici per la collettività. L’obbligo di produttori e importatori di pneumatici di provvedere alla gestione dei Pfu conformemente ai principi di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza è attualmente sancito dall’articolo 228 del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal Dlgs 205/2010, e in attesa del regolamento che lo renda operativo.

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In collaborazione con i Consorzi nazionali del riciclo

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Codice deiRifiuti Il Codice della Rivista Rifiuti

2011 Legislazione Prassi Giurisprudenza Albo Gestori a cura di Paola Ficco

CENT RO D I COORD I N NAM NA AM E NTO

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con la Redazione normativa di Edizioni Ambiente

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il Codice dei Rifiuti 2011 a cura di Paola Ficco con la Redazione normativa di Edizioni Ambiente

Coordinamento Lavinia Basso e Simona Faccioli

Progetto grafico GrafCo3 Milano Impaginazione Giordano Galli Maria Franca Perrottelli Ufficio stampa ufficiostampa@reteambiente.it

© copyright 2011 Edizioni Ambiente srl, Milano

Edizioni Ambiente Via N. Battaglia 10 20127 Milano tel. 02 45487277 fax 02 45487333 www.edizioniambiente.it www.reteambiente.it

Chiuso in redazione: 12 maggio 2011 Finito di stampare nel maggio 2011 presso Arti Grafiche del Liri – Isola del Liri (Fr)

Stampato in Italia – Printed in Italy Questo libro è stampato su carta riciclata 100%

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SOMMARIO GENERALE

Introduzione Guida alla consultazione

Indice cronologico Legislazione Indice cronologico Prassi

XI XV

XVII XXXIX

Indice cronologico Giurisprudenza

XLIX

Indice cronologico Albo Gestori

LXIX

Legislazione

1

Prassi

1551

Giurisprudenza

1657

Albo Gestori

1877

Appendici

2067

Indice analitico Generale

2069

Indice analitico Giurisprudenza

2087

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INTRODUZIONE di Paola Ficco

La legislazione posta a tutela delle matrici ambientali, in Italia, riflette la fragilità (anche culturale) del nostro paese. Lo si vede dalle risposte – a volte incerte e sfuggenti e a volte arbitrariamente perentorie – che essa fornisce alle aspettative di vera ed effettiva salvaguardia dell’ambiente. È una legislazione ponderosa, difficile da leggere e ancora più difficile da interpretare. Con rimandi continui ad altri provvedimenti dove solo la memoria storica dell’interprete soccorre alla farragine. In una società che non riesce ad essere pluralista ma si divarica in contrapposizioni irrisolte, il Legislatore è a sua volta diviso nel perseguimento di interessi diversi e spesso confliggenti, con il risultato di una iperproduzione normativa che non risolve i problemi pregressi e apre nuovi fronti di incertezza. Né può essere diversamente: quando gli obiettivi sono divergenti la risposta è inevitabilmente contraddittoria. Punto nodale di questa insolvenza legislativa in materia ambientale è la convinzione, ancora radicata, che l’ambiente (al pari di molti altri settori del vivere comune) sia regolato “dal diritto”, dimenticando che, invece, esso è regolato “anche” dal diritto. Infatti, sulla tutela ambientale il diritto è solo lo strumento che viene usato da una serie di forze diverse, raramente concordi ma oltremodo importanti. Mi riferisco alle forze economiche, a quelle politiche, senza dimenticare quelle culturali e quelle religiose. Ciascuna forza, con la sua massa d’urto intrinseca, mira ad asservire il diritto ai propri desideri, con risultati non sempre commendevoli anche in termini di facilità di accesso alla prassi applicativa che ne deriva. Il diritto all’ambiente, la cui conoscenza passa per la lettura e l’assimilazione dei testi giuridici fondati anche sulla legislazione ambientale, ci restituisce dati spesso confusi che attendono sempre l’apporto del diritto vivente (la giurisprudenza) per poter essere decodificati. Una condotta estemporanea e dadaista, mai chiara, che rimette sempre ad un arbitro (il Giudice) la soluzione definitiva della singola questione, come una perenne disputa tra bimbi piccoli che solo la voce grossa della maestra riesce a dirimere. Il diritto dell’ambiente, al pari degli altri settori della scienza giuridica, si scontra con la convinzione di molti circa la sua astrattezza e la sua incomprensibilità. Ovviamente, profondamente persuasa della concretezza pratica della scienza giuridica, non sottoscrivo questa opinione. Anzi, proprio studiando dai primordi il diritto dell’ambiente, ho percepito attraverso la sua analisi le modifiche del modello culturale posto a base del nostro vivere sociale che, come accennato, si atomizza in uno scenario di contraddizioni irrisolte dove, quindi, non c’è più un criterio-guida per valutare e risolvere i conflitti. Nel settore dei rifiuti questo è quanto mai evidente; infatti, vi si contrappongono forze onXI

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Il Codice dei Rifiuti

tologicamente antagoniste che strattonano il diritto a loro uso e consumo. Il tutto dimenticando sempre che è l’ambiente che pone le condizioni di vita dell’uomo e mai il contrario. In tutto questo il giurista ambientale diventa il tecnico dell’uso della forza delle istituzioni (espressa nel diritto) e smette di essere il tutore del potere del diritto. È questo il motivo della confusione che impera nel diritto dell’ambiente. Quando il giurista dell’ambiente (nella sua qualità di Legislatore) è il tutore del potere del diritto egli opera affinché dinanzi al diritto ceda ogni altro potere. Quando, invece, il giurista dell’ambiente (ancora nella sua qualità di Legislatore), opera come tecnico dell’uso della forza egli agisce facendo del diritto lo strumento e non il fine della sua azione. In questo Codice dei rifiuti ho cercato di restituire il repertorio di tutto quanto il Legislatore ha fatto negli ultimi decenni in materia di gestione dei rifiuti, arricchendolo con l’operato chiarificatore del Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali e delle varie prassi amministrative, nonché con l’apporto determinante della giurisprudenza. Il tutto per ricostruire il quadro generale di una dinamica complessa dove il Legislatore di turno, cercando di mettere ordine, ha spesso creato più problemi che consensi. Tutto questo è accaduto anche per le caratteristiche tipiche dell’ambiente che sono dinamismo (l’ambiente cambia), complessità (l’ambiente non è una cosa ma un insieme di cose) e irreversibilità (l’ambiente non si può ripristinare). Il diritto, invece, è statico, semplificatore e reversibile. Dinanzi all’ambiente, dunque, i capisaldi concettuali della scienza giuridica implodono. L’utilizzo di questo Codice renderà evidente ai suoi fruitori le dinamiche sociali che stanno trasformando il nostro paese cui sopra si accennava brevemente dove non è più il diritto che garantisce il risultato, bensì il risultato del diritto è dovuto a più forze concorrenti. Pronunciare il termine “rifiuti” e aggiungervi accanto quello di “caos” è ormai un assioma. La quantità di pagine di cui si compone questo Volume fornisce il senso di una geografia di difficile comunicazione. Una raccolta ragionata e coordinata di norme, sentenze, circolari e delibere dell’Albo gestori. La sola ponderosità dell’oggetto genera una incurabile nostalgia (tra gli altri) per quella Edizione straordinaria della Gazzetta ufficiale n. 79 del 4 aprile 1942 dove si pubblicava il Codice civile: 2969 articoli, stampati con cura e giunti (con le sole modifiche imposte dall’evolvere dei tempi) fino a noi. Una sorta di figura geometrica in cui pare conservata, senza imperfezioni, la forma del diritto, dove si richiude il cerchio dell’accadere delle cose. Invece, la legislazione sui rifiuti invita ad un disordine privo di destinazione, dove ci si perde in uno scenario senza coordinate, anche se vorrebbe essere la regola contro il caos, l’ordine imposto al caso, il letto per il fiume. In materia di rifiuti, dovere e diritto sembrano categorie polverizzate sotto i colpi del “si dice”, “mi hanno detto”, “tutti fanno così”, “nella mia Regione”, confondendo tutto in un irrimediabile spartiacque fra destino e caso, fra bene e male. L’Italia si disarticola in una struttura a pelle di leopardo dove ogni gestione, ogni controllo, XII

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ogni progetto è una storia a sé, indipendente da tutte le altre e da quella regola che tutti dicono di conoscere. Una disimmetria della percezione, questa è la legislazione sui rifiuti in Italia; solo se si comprende questo si può comprendere l’esperienza del caos privo di spiegazioni. Tutti invocano nuove norme, anche se le ultime sono recentissime (Dlgs 205/2010, nuova parte IV del “Codice ambientale” e Dm 52/2011, testo unificato Sistri); lo fanno ormai in modo irrazionale, con la semplicità dell’animale ferito e sofferente, naufragando in una certezza istintiva, senza domande. E giù, tutti a scrivere, a proporre, a elaborare testi. E, invece, scrivere, scrivere tanto non serve perché è solo una forma sofisticata di silenzio. Ed è proprio questo silenzio camuffato da caos che induce solo e sempre attese per un qualcosa di diverso, di nuovo, di risolutivo. A ben guardarla la legislazione in materia di rifiuti, nonostante la sua età, ha ancora i lineamenti imprudenti degli anni giovani: proporzioni inesatte e mancanza di compostezza. È priva di ordine e come tale si sottrae al gesto paziente di poter essere tramandata ed osservata, ma solo brutalizzata dal bisturi estetico delle riforme. Ne esce sempre una figura bruttina e scolorita. Ringrazio il lavoro paziente della Redazione normativa di Edizioni Ambiente e in particolare, Lavinia Basso, Simona Faccioli e Alessandro Geremei che mi hanno consentito di ricostruire i testi vigenti di infiniti provvedimenti e di reperire altrettante infinite sentenze.

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GUIDA ALLA CONSULTAZIONE L’Opera consta di quattro sezioni: Legislazione i cui documenti sono indicati dalla lettera L + il numero di riferimento; Prassi i cui documenti sono indicati dalla lettera P + il numero di riferimento; Giurisprudenza i cui documenti sono indicati dalla lettera G + il numero di riferimento; Albo Gestori i cui documenti sono indicati dalla lettera A + il documento di riferimento. Ciascuna delle quattro sezioni si individua agevolmente per mezzo delle testatine che consentono un’immediata identificazione della sezione e del documento da consultare (per esempio Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 L89). Ciascun documento è stato coordinato con le modifiche ad esso apportate ed annotato dalla Redazione normativa. Legislazione [L] In questa sezione trovano collocazione 191 provvedimenti legislativi riportati in ordine cronologico e caratterizzati da una sigla: L1, L2, L3, ecc. Tutti i provvedimenti sono testi vigenti, aggiornati con tutte le modifiche intervenute sino ad oggi. Caratterizzanti sono i due strumenti di supporto alla consultazione posti in testa ad ogni provvedimento: una serie di parole chiave, per individuare i temi di riferimento, e un elenco, quando richiesto, dei provvedimenti che sono intervenuti a modificare il testo nel corso del tempo (sotto il titolo “Modificato da”). All’interno del testo si possono trovare due tipi di richiami: – ad altri provvedimenti legislativi, circolari o delibere presenti nel Codice, caratterizzati dalla seguente forma grafica [L30], [P24], [A17]; – alla giurisprudenza, caratterizzati dalla seguente forma grafica [G20]. Prassi [P] In questa parte trovano posto 78 testi tra circolari e risoluzioni, numerate in ordine cronologico. Valgono gli stessi criteri adottati nella Legislazione. Giurisprudenza [G] In questa sezione vengono riportate 452 sentenze massimate emesse dalla Corte Costituzionale, dalla Corte di Cassazione, dal Consiglio di Stato e dalla Corte di Giustizia Ue: sono suddivise per tema, quindi numerate cronologicamente. XV

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Il Codice dei Rifiuti

Vengono riportati gli estremi della sentenza, il capo-massima e la massima, redatti dal Curatore con la Redazione normativa. Albo Gestori [A] In questa parte trovano posto 26 deliberazioni e 53 circolari, emanate dagli organi di gestione dell’Albo: entrambe le tipologie di documenti sono disposte in ordine cronologico, ma le delibere, visto il loro carattere vincolante, sono poste prima delle circolari. Valgono gli stessi criteri adottati nella Legislazione. Indici Il Codice si completa con un indice cronologico per ciascuna sezione (Legislazione e Prassi sono corredate dalle parole chiave) e con gli indici analitici di Legislazione, Prassi, Giurisprudenza e Albo Gestori. Le voci dell’indice analitico generale riportate in grassetto indicano le parole chiave presenti all’inizio di ogni provvedimento. Ogni documento è stato riportato nei suoi termini testuali con gli errori in esso contenuti, ritenendosi arbitrario procedere a correzioni. Tutti i documenti sono altresì presenti, in forma costantemente aggiornata, all’interno dell’Osservatorio di normativa ambientale nel sito reteambiente.it. Una nota sull’Euro La circolazione in Europa della moneta unica ha determinato la necessità di provvedere alla conversione delle lire in euro.

È opportuno perciò rammentare l’articolo 4, comma 1, Dlgs 213/1998 il cui testo è il seguente: “4. Importi in lire contenuti in norme vigenti. 1. A decorrere dal 1° gennaio 1999, quando un importo in lire contenuto in norme vigenti, ivi comprese quelle che stabiliscono tariffe, prezzi amministrati o comunque imposti non costituisce autonomo importo monetario da pagare o conta‑ bilizzare ed occorre convertirlo in euro, l’importo convertito va utilizzato con almeno: a) cinque cifre decimali per gli importi origina‑ riamente espressi in unità di lire; b) quattro cifre decimali per gli importi origina‑ riamente espressi in decine di lire; c) tre cifre decimali per gli importi originaria‑ mente espressi in centinaia di lire; d) due cifre decimali per gli importi originaria‑ mente espressi in migliaia di lire.”.

Per quanto poi concerne l’apparato sanzionatorio si riporta l’articolo 51, comma 2, Dlgs 213/1998: “51. Conversione delle sanzioni pecuniarie penali o amministrative. 1. A decorrere dal 1° gennaio 1999 ogni sanzio‑ ne pecuniaria penale o amministrativa espressa in lire nelle vigenti disposizioni normative si in‑ tende espressa anche in euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente fissato ai sensi del Trattato. 2. A decorrere dal 1° gennaio 2002 ogni sanzio‑ ne penale o amministrativa espressa in lire nelle vigenti disposizioni normative è tradotta in euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente fissato ai sensi del Trattato. 3. Se l’operazione di conversione prevista dal comma 2 produce un risultato espresso anche con decimali, la cifra è arrotondata eliminando i de‑ cimali.”. Si ricorda che la conversione degli importi si effettua dividendo la cifra espressa in lire per il tasso di conversione (1 euro = 1.936,27 lire).

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INDICE CRONOLOGICO LEGISLAZIONE

L1

Deliberazione Comitato interministeriale 27 luglio 1984

3

Disposizioni per la prima applicazione dell’articolo 4 del Dpr 10 settembre 1982, n. 915, concernente lo smaltimento dei rifiuti Autorizzazioni • Discariche/Smaltimento • Raccolta • Trasporto

L2

Legge 8 luglio 1986, n. 349

25

Istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia di danno ambientale – Stralcio Via

L3

Decreto legge 31 agosto 1987, n. 361

35

Disposizioni urgenti in materia di smaltimento dei rifiuti Incenerimento/Smaltimento • Incentivi/Agevolazioni

L4

Decreto 28 dicembre 1987, n. 559

39

Criteri per la elaborazione e la predisposizione dei piani regionali di cui all’articolo 1-ter, comma 1, del Dl 31 agosto 1987, n. 361, convertito, con modificazioni, nella legge 29 ottobre 1987, n. 441, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Incenerimento/Smaltimento

L5

Decreto legge 9 settembre 1988, n. 397

45

Disposizioni urgenti in materia di smaltimento dei rifiuti industriali Batterie al piombo • Consorzi • Recupero/Riciclo

L6

Decreto 29 maggio 1991

47

Indirizzi generali per la regolamentazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo

L7

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1991, n. 308

51

Regolamento concernente la disciplina per il trasporto ferroviario dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, classificati dal decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915 Trasporto

L8

Decreto 31 ottobre 1991, n. 459

55

Regolamento recante norme sul trasporto marittimo dei rifiuti in colli Navi • Trasporto

L9

Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 95

59

Attuazione delle direttive 75/439/Cee e 87/101/Cee relative alla eliminazione degli olii usati Consorzi • Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento • Oli minerali • Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo XVII

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Il Codice dei Rifiuti

L10

Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99

67

Attuazione della direttiva 86/278/Cee concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura Acque reflue • Autorizzazioni • Fanghi di depurazione • Registro di carico e scarico

L11

Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 100

75

Attuazione delle direttive 78/176/Cee, 82/883/Cee, 83/29/Cee, 89/428/Cee in materia di inquinamento provocato dai rifiuti dell’industria del biossido di titanio Autorizzazioni • Sanzioni

L12

Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285

81

Nuovo codice della strada – Stralcio Sanzioni • Trasporto

L13

Decreto 20 maggio 1992, n. 401

83

Regolamento recante le caratteristiche tecniche dei liquidi e delle sostanze chimiche impiegati nel trattamento dei residui organici e delle acque chiare e luride raccolti negli impianti interni delle auto-caravan Acque reflue

L14

Decreto 2 giugno 1992

85

Modificazioni statutarie ai sensi dell’articolo 11 del Dlgs 27 gennaio 1992, n. 95 Consorzi • Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento • OLI MINERALI • Recupero/Riciclo

L15

Decreto 17 febbraio 1993

93

Modalità e termini di accertamento, riscossione e versamento del contributo dovuto dalle imprese partecipanti al Consorzio obbligatorio degli oli usati Consorzi • Oli minerali

L16

Decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507

95

Revisione ed armonizzazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dei Comuni e delle Province nonché della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a norma dell’articolo 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, concernente il riordino della finanza territoriale – Stralcio Tarsu/Tia

L17

Legge 28 dicembre 1993, n. 549

109

Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente – Stralcio Raccolta • Recupero/Riciclo

L18

Legge 25 gennaio 1994, n. 70

111

Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione del sistema di Ecogestione e di Audit ambientale Mud XVIII

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Indice cronologico Legislazione

L19

Decreto legge 10 giugno 1994, n. 357

115

Disposizioni tributarie urgenti per accelerare la ripresa dell’economia e dell’occupazione, nonché per ridurre gli adempimenti a carico del contribuente – Stralcio Incentivi/Agevolazioni • Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo

L20

Decreto 6 settembre 1994

117

Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’articolo 6, comma 3, e dell’articolo 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto Discariche/Smaltimento • Pericolo (caratteristiche e classi)

L21

Legge 28 dicembre 1995, n. 549

119

Misure di razionalizzazione della finanza pubblica – Stralcio Discariche/Smaltimento

L22

Decreto 2 maggio 1996

125

Modalità di devoluzione ai Comuni dei proventi delle addizionali erariali alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ­interni – Stralcio Tarsu/Tia

L23

Decreto 16 maggio 1996, n. 392

127

Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli olii usati Autorizzazioni • Oli minerali • Raccolta • Trasporto

L24

Decreto legge 20 giugno 1996, n. 323

143

Disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica – Stralcio Tarsu/Tia

L25

Decreto 18 luglio 1996

145

Ammontare dell’imposta unitaria dovuta per i rifiuti dei settori minerario, estrattivo, edilizio, lapideo e metallurgico smaltiti in discarica Discariche/Smaltimento

L26

Decreto 8 ottobre 1996

149

Modalità di prestazione delle garanzie finanziarie a favore dello Stato da parte delle imprese esercenti attività di trasporto dei rifiuti Garanzie finanziarie • Trasporto

L27

Legge 11 novembre 1996, n. 574

153

Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari Alimentare (di origine) • Recupero/Riciclo • Sanzioni

L28

Legge 11 novembre 1996, n. 575

157

Sanatoria degli effetti della mancata conversione dei decreti legge in materia di recupero dei rifiuti Recupero/Riciclo XIX

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Il Codice dei Rifiuti

L29

Decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (cd. “Decreto Ronchi”)

159

Attuazione delle direttive 91/156/Cee sui rifiuti, 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e 94/62/Ce sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio Autorizzazioni • Bonifiche • Consorzi • Definizione di rifiuto • Imballaggi • Procedure semplificate • Sanzioni • Tarsu/Tia • Veicoli fuori uso

L30

Legge 10 aprile 1997, n. 97

161

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse

L31

Decreto 30 ottobre 1997

163

Approvazione dello statuto del Consorzio nazionale imballaggi (Conai) Consorzi • Imballaggi • Recupero/Riciclo

L32

Decreto 5 febbraio 1998

177

Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Cer • Procedure semplificate • Recupero/Riciclo

L33

Decreto 1° aprile 1998, n. 145

263

Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22 Formulario per il trasporto • Trasporto

L34

Decreto 1° aprile 1998, n. 148

269

Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Pericolo (caratteristiche e classi) • Registro di carico e scarico

L35

Decreto 28 aprile 1998, n. 406

279

Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell’Unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti Autorizzazioni • Garanzie finanziarie

L36

Decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173

291

Disposizioni in materia di contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento strutturale delle imprese agricole, a norma dell’articolo 55, commi 14 e 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 – Stralcio Raccolta • Trasporto

L37

Decreto 15 luglio 1998

293

Approvazione dello statuto del “Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene” Consorzi • Recupero/Riciclo XX

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Indice cronologico Legislazione

L38

Decreto 21 luglio 1998, n. 350

301

Regolamento recante norme per la determinazione dei diritti di iscrizione in appositi registri dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, ai sensi degli articoli 31, 32 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Recupero/Riciclo

L39

Decreto 4 agosto 1998, n. 372

303

Regolamento recante norme sulla riorganizzazione del catasto dei rifiuti Mud

L40

Decreto 3 settembre 1998, n. 370

307

Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti Garanzie finanziarie • Import/Export

L41

Legge 9 dicembre 1998, n. 426

311

Nuovi interventi in campo ambientale – Stralcio Bonifiche

L42

Decisione 8 febbraio 1999, n. 1999/177/Ce

317

Decisione della Commissione dell’8 febbraio 1999, che stabilisce le condizioni per l’applicazione di una deroga per le casse e i pallet in plastica relativamente ai livelli di concentrazione di metalli pesanti fissati dalla direttiva 94/62/Ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio Imballaggi

L43

Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158

323

Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani Tarsu/Tia

L44

Decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209

337

Attuazione della direttiva 96/59/Ce relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili Incenerimento/Smaltimento • Pcb/Pct • Sanzioni

L45

Decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334

345

Attuazione della direttiva 96/82/Ce relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose Autorizzazioni • Rischio di incidente rilevante • Sanzioni

L46

Decreto 22 ottobre 1999, n. 460

367

Regolamento recante disciplina dei casi e delle procedure di conferimento ai centri di raccolta dei veicoli a motore o rimorchi rinvenuti da organi pubblici o non reclamati dai proprietari e di quelli acquisiti ai sensi degli articoli 927-929 e 923 del Codice civile Raccolta • Veicoli fuori uso XXI

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Il Codice dei Rifiuti

L47

Decreto 25 ottobre 1999, n. 471

371

Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni e integrazioni Bonifiche

L48

Decisione 3 maggio 2000, n. 2000/532/Ce

411

Decisione della Commissione che sostituisce la decisione 94/3/Ce che istituisce un elenco di rifiuti conformemente all’articolo 1, lettera a), della direttiva 75/442/Cee del Consiglio relativa ai rifiuti e la decisione 94/904/Ce del Consiglio che istituisce un elenco di rifiuti pericolosi ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/Cee del Consiglio relativa ai rifiuti pericolosi Cer

L49

Decreto 24 ottobre 2000, n. 370

413

Regolamento recante particolari modalità di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto nei confronti di contribuenti che gestiscono il servizio dei rifiuti solidi urbani ed assimilati ed il servizio di fognatura e depurazione, i cui corrispettivi sono addebitati mediante bolletta, da emanarsi ai sensi degli articoli 22, comma 2, e 73, comma 1, del Dpr 26 ottobre 1972, n. 633 Tarsu/Tia

L50

Decreto 22 maggio 2001

417

Misure relative alla gestione e alla distruzione dei rifiuti alimentari prodotti a bordo di mezzi di trasporto che effettuano tragitti internazionali Alimentare (di origine) • Incenerimento/Smaltimento

L51

Decreto 18 settembre 2001, n. 468

419

Regolamento recante: “Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale” Bonifiche

L52

Decreto 11 ottobre 2001

427

Condizioni per l’utilizzo dei trasformatori contenenti Pcb in attesa della decontaminazione o dello smaltimento Pcb/Pct

L53

Decreto legge 28 dicembre 2001, n. 452

429

Disposizioni urgenti in tema di accise, di gasolio per autotrazione, di smaltimento di oli usati, di giochi e scommesse, nonché sui rimborsi Iva, sulla pubblicità effettuata con veicoli, sulle contabilità speciali, sui generi di monopolio, sul trasferimento di beni demaniali, sulla giustizia tributaria, sul funzionamento del servizio nazionale della riscossione dei tributi e su contributi ad Enti ed associazioni – Stralcio Oli minerali • Recupero/Riciclo

L54

Decreto 12 giugno 2002, n. 161

433

Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all’individuazione dei rifiuti pericolosi che è possibile ammettere alle procedure semplificate Cer • Procedure semplificate • Recupero/Riciclo XXII

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Indice cronologico Legislazione

L55

Regolamento 3 ottobre 2002, n. 1774/2002/Ce

449

Regolamento (Ce) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 ottobre 2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano Animale (di origine) • Incenerimento/Smaltimento • Raccolta • Recupero/Riciclo • Trasporto

L56

Decreto 24 dicembre 2002

451

Approvazione del nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2003 Mud

L57

Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36

455

Attuazione della direttiva 1999/31/Ce relativa alle discariche di rifiuti Autorizzazioni • Discariche/Smaltimento • Garanzie finanziarie • Sanzioni

L58

Decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65

479

Attuazione delle direttive 1999/45/Ce e 2001/60/Ce relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi Imballaggi • Pericolo (caratteristiche e classi) • Preparati pericolosi • Sanzioni

L59

Decreto 8 maggio 2003, n. 203

493

Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo Recupero/Riciclo

L60

Decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182

497

Attuazione della direttiva 2000/59/Ce relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico Navi • Raccolta • Sanzioni

L61

Decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209

507

Attuazione della direttiva 2000/53/Ce relativa ai veicoli fuori uso Raccolta • Recupero/Riciclo • Sanzioni • Veicoli fuori uso

L62

Decreto 3 luglio 2003, n. 194

527

Regolamento concernente l’attuazione della direttiva 98/101/Ce della Commissione del 22 dicembre 1998, che adegua al progresso tecnico la direttiva del Consiglio 91/157/Cee relativa alle pile ed agli accumulatori contenenti sostanze pericolose Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo

L63

Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254

529

Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179 Incenerimento/Smaltimento • Recupero/Riciclo • Rifiuti sanitari XXIII

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Il Codice dei Rifiuti

L64

Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387

543

Attuazione della direttiva 2001/77/Ce relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità – Stralcio Autorizzazioni • Incentivi/Agevolazioni • Recupero/Riciclo

L65

Decreto 5 febbraio 2004

559

Modalità ed importi delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato dalle imprese che effettuano le attività di bonifica dei beni contenenti amianto Bonifiche • Garanzie finanziarie

L66

Decreto 5 aprile 2004

563

Approvazione dello statuto del “Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti” Animale (di origine) • Consorzi • Oli vegetali • Recupero/Riciclo

L67

Decreto 28 aprile 2004

571

Determinazione del costo orario del personale dipendente da imprese esercenti servizi di igiene ambientale, smaltimenti rifiuti, espurgo pozzi neri e simili e depurazione delle acque, riferito ai mesi di gennaio e febbraio 2004 Acque reflue • Discariche/Smaltimento

L68

Regolamento 29 aprile 2004, n. 850/2004/Ce

573

Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/Cee Discariche/smaltimento • Inquinanti organici persistenti

L69

Decreto 29 luglio 2004, n. 248

595

Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto Discariche/Smaltimento

L70

Legge 15 dicembre 2004, n. 308

601

Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione Acque reflue • Bonifiche • Definizione di rifiuto • Sanzioni • Via

L71

Decreto 22 dicembre 2004

615

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2005 cap. 1 sezione veicoli a fine vita o fuori uso Mud • Veicoli fuori uso

L72

Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59

617

Attuazione integrale della direttiva 96/61/Ce relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento Raccolta • Recupero/Riciclo • Sanzioni • Veicoli fuori uso XXIV

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Indice cronologico Legislazione

L73

Decreto legislativo 21 febbraio 2005, n. 36

619

Disposizioni sanzionatorie in applicazione del Regolamento (Ce) n. 1774/2002, e successive modificazioni, relativo alle norme sanitarie per i sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano Animale (di origine) • Raccolta • Sanzioni • Trasporto

L74

Decisione 22 marzo 2005, n. 2005/270/Ce

623

Decisione della Commissione che stabilisce le tabelle relative al sistema di basi dati ai sensi della direttiva 94/62/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio Imballaggi • Incenerimento/Smaltimento • Recupero/Riciclo

L75

Decreto legislativo 11 maggio 2005, n. 133

633

Attuazione della direttiva 2000/76/Ce, in materia di incenerimento dei rifiuti Autorizzazioni • Incenerimento/Smaltimento • Sanzioni

L76

Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134

651

Regolamento recante disciplina per le navi mercantili dei requisiti per l’imbarco, il trasporto e lo sbarco di merci pericolose Navi • Pericolo (caratteristiche e classi) • Trasporto

L77

Decreto 5 luglio 2005

669

Modalità ed importi delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato dalle imprese che effettuano le attività di bonifica dei siti Bonifiche • Garanzie finanziarie

L78

Decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151

673

Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettronche, nonché allo smaltimento dei rifiuti Garanzie finanziarie • Raccolta differenziata • Raee • Recupero/Riciclo • Sanzioni

L79

Decreto 3 agosto 2005

693

Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica Discariche/Smaltimento

L80

Decreto 17 novembre 2005, n. 269

695

Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all’individuazione dei rifiuti pericolosi provenienti dalle navi, che è possibile ammettere alle procedure semplificate Navi • Procedure semplificate • Recupero/Riciclo

L81

Decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286

703

Disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasportatore Trasporto

XXV

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Il Codice dei Rifiuti

L82

Legge 23 dicembre 2005, n. 266

727

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge Finanziaria 2006) – Stralcio Bonifiche

L83

Legge 25 gennaio 2006, n. 29

729

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2005 – Stralcio Mud • Registro di carico e scarico

L84

Regolamento 3 febbraio 2006, n. 197/2006/Ce

731

Regolamento (Ce) n. 197/2006 della Commissione del 3 febbraio 2006 recante misure transitorie a norma del Regolamento (Ce) n. 1774/2002 relative alla raccolta, al trasporto, al trattamento, all’utilizzo e all’eliminazione di prodotti alimentari non più destinati al consumo umano Alimentare (di origine) • Raccolta • Trasporto

L85

Legge 13 febbraio 2006, n. 87

735

Adesione della Repubblica italiana al Protocollo del 1996 alla Convenzione del 1972 sulla prevenzione dell’inquinamento dei mari causato dall’immersione di rifiuti, fatto a Londra il 7 novembre 1996, con allegati Import/Export• Incenerimento/Smaltimento • Pericolo (caratteristiche e classi)

L86

Decreto 17 febbraio 2006

737

Definizione di modalità e tempi per l’adozione volontaria di sistemi di certificazione di qualità da parte delle imprese di autotrasporto, in attuazione dell’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286 Trasporto

L87

Decreto 22 febbraio 2006

741

Determinazione di un modello di lista di controllo per uniformare le procedure dei controlli sugli autoveicoli adibiti al trasporto delle merci, in attuazione dell’articolo 12, comma 4, del Dlgs 21 novembre 2005, n. 286 Trasporto

L88

Decreto 28 febbraio 2006

747

Recepimento delle direttive 2004/74/Ce recante XXIX adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/Cee in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose Pericolo (caratteristiche e classi)

L89

Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

749

Norme in materia ambientale – Stralcio Autorizzazioni • Bonifiche • Cer • Consorzi • Definizione di rifiuto • Deposito temporaneo • Formulario PER IL TRASPORTO • Garanzie FINANZIARIE • Imballaggi • Mps • Mud • Pericolo (caratteristiche e classi) • Procedure semplificate • Raccolta • Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo • Registro di carico e scarico • Sanzioni • sistri • Tarsu/Tia • Terre e rocce dA scavo • Trasporto XXVI

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Indice cronologico Legislazione

L90

Decreto legislativo 29 aprile 2006, n. 217

897

Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti Autorizzazioni • Fertilizzanti • Sanzioni

L91

Decreto 2 maggio 2006

899

Criteri, procedure e modalità per il campionamento e l’analisi delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell’articolo 186, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Terre e rocce da scavo

L92

Decreto 2 maggio 2006

900

Approvazione dello schema-tipo di statuto dei Consorzi per ciascun materiale di imballaggio operanti su tutto il territorio nazionale, ai sensi dell’articolo 223, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Consorzi • Imballaggi

L93

Decreto 2 maggio 2006

901

Individuazione delle tipologie di beni in polietilene rientranti nel campo di applicazione dell’articolo 234 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Consorzi

L94

Decreto 2 maggio 2006

902

Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 195, commi 2, lettera n), e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Registro di carico e scarico

L95

Decreto 2 maggio 2006

903

Riorganizzazione del catasto dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Mud

L96

Decreto 2 maggio 2006

904

Aggiornamento degli studi europei fissati dal Comitato europeo di normazione (Cen), in conformità ai requisiti essenziali stabiliti all’articolo 9 della direttiva 94/62/Ce sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio Imballaggi

L97

Decreto 2 maggio 2006

905

Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, ai sensi dell’articolo 159, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Acque reflue

L98

Decreto 2 maggio 2006

906

Modalità per l’aggiudicazione, da parte dell’Autorità d’ambito, del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, ai sensi dell’articolo 202, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Raccolta • Raccolta differenziata • Recupero/Riciclo XXVII

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Il Codice dei Rifiuti

L99

Decreto 2 maggio 2006

907

Registro delle imprese autorizzate alla gestione dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 212, comma 23, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Autorizzazioni

L100

Decreto 2 maggio 2006

908

Semplificazione delle procedure amministrative relative alle rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i seimila metri cubi di materiale, ai sensi dell’articolo 266, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Procedure semplificate • Terre e rocce da scavo

L101

Decreto 2 maggio 2006

909

Requisiti relativi al centro di raccolta e all’impianto di trattamento dei veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, e successive modificazioni, ai sensi dell’articolo 231 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Raccolta • Veicoli fuori uso

L102

Decreto 2 maggio 2006

910

Gestione delle entrate derivante dall’Albo dei gestori di rifiuti, ai sensi dell’articolo 212, comma 16, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Raccolta

L103

Decreto 2 maggio 2006

911

Istituzione dell’elenco dei rifiuti, in conformità all’articolo 1, comma 1, lettera a), della direttiva 75/442/Ce ed all’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/Ce, di cui alla decisione della Commissione 2000/532/Ce del 3 maggio 2000 Cer

L104

Decreto 5 maggio 2006

913

Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili Incentivi/Agevolazioni • Recupero/Riciclo

L105

Regolamento 14 giugno 2006, n. 1013/2006/Ce

929

Regolamento (Ce) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2006 relativo alle spedizioni di rifiuti Import/Export

L106

Decreto 28 novembre 2006, n. 308

977

Regolamento recante integrazioni al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 18 settembre 2001, n. 468, concernente il programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati Bonifiche

L107

Legge 27 dicembre 2006, n. 296

981

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge Finanziaria 2007) – Stralcio Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento • Raccolta differenziata • sistri • Tarsu/Tia XXVIII

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Indice cronologico Legislazione

L108

Decreto 29 gennaio 2007

987

Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 Autorizzazioni • Incenerimento/Smaltimento

L109

Decreto 3 aprile 2007

989

Attuazione della direttiva n. 2006/8/Ce della Commissione del 23 gennaio 2006, che modifica, per adeguarli al progresso tecnico, gli allegati II, III e V della direttiva 1999/45/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri, relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi Pericolo (caratteristiche e classi)

L110

Decreto 25 settembre 2007, n. 185

991

Istituzione e modalità di funzionamento del registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), costituzione e funzionamento di un centro di coordinamento per l’ottimizzazione delle attività di competenza dei sistemi collettivi e istituzione del comitato d’indirizzo sulla gestione dei Raee, ai sensi degli articoli 13, comma 8, e 15, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 Raee

L111

Decreto 25 settembre 2007

999

Istituzione del Comitato di vigilanza e di controllo sulla gestione dei Raee, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 Raee

L112

Decreto legge 30 ottobre 2007, n. 180

1001

Differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme transitorie Aia

L113

Decreto 23 novembre 2007

1005

Approvazione dello statuto del “Consorzio obbligatorio delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi” (Cobat) Batterie al piombo • Consorzi • Recupero/Riciclo

L114

Regolamento 29 novembre 2007, n. 1418/2007/Ce

1007

Regolamento della Commissione del 29 novembre 2007 relativo all’esportazione di alcuni rifiuti destinati al recupero, elencati nell’allegato III o III A del Regolamento (Ce) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, verso alcuni paesi ai quali non si applica la decisione dell’Ocse sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti Import/Export • Recupero/Riciclo

L115

Legge 24 dicembre 2007, n. 244

1011

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge Finanziaria 2008) – Stralcio Incenerimento/Smaltimento • Tarsu/Tia XXIX

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Il Codice dei Rifiuti

L116

Decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248

1015

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria – Stralcio Aia • Raee

L117

Decreto 6 marzo 2008

1019

Individuazione, ai sensi dell’articolo 184, comma 5-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dei sistemi d’arma, dei mezzi, dei materiali e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale Definizione di rifiuto • Procedure semplificate

L118

Decreto 19 marzo 2008

1021

Misure necessarie per il conferimento da parte delle navi militari da guerra e ausiliarie dei rifiuti e dei residui del carico negli appositi impianti portuali, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2 del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182 Navi • Raccolta

L119

Regolamento 27 marzo 2008, n. 282/2008/Ce

1025

Regolamento del 27 marzo 2008 relativo ai materiali e agli oggetti di plastica riciclata destinati al contatto con gli alimenti e che modifica il Regolamento (Ce) n. 2023/2006 Recupero/Riciclo

L120

Decreto legge 8 aprile 2008, n. 59

1035

Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee – Stralcio Discariche/Smaltimento • Raee • Veicoli fuori uso

L121

Decreto 8 aprile 2008

1037

Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche Raccolta differenziata

L122

Decreto 11 aprile 2008

1043

Approvazione del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione Recupero/Riciclo

L123

Decreto legge 23 maggio 2008, n. 90

1059

Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento

L124

Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117

1095

Attuazione della direttiva 2006/21/Ce relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/Ce Autorizzazioni • Garanzie finanziarie • Rischio di incidente rilevante • Sanzioni XXX

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Indice cronologico Legislazione

L125

Decreto 16 giugno 2008

1115

Aggiornamento ed istituzione di diritti di segreteria delle Camere di commercio e relativa approvazione delle tabelle A e B Formulario per il trasporto

L126

Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112

1117

Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria – Stralcio Tarsu/Tia

L127

Decreto 1° ottobre 2008

1127

Linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di impianti di combustione, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 Aia

L128

Legge 15 ottobre 2008, n. 175

1129

Ratifica ed esecuzione dell’emendamento alla Convenzione di Basilea del 22 marzo 1989 sul controllo dei movimenti transfrontalieri pericolosi, approvato dalla Terza Conferenza delle Parti con decisione III/1 del 22 settembre 1995 Import/Export

L129

Decreto 22 ottobre 2008

1131

Semplificazione degli adempimenti amministrativi di cui all’articolo 195, comma 2, lettera s-bis) del decreto legislativo n. 152/2006, in materia di raccolta e trasporto di specifiche tipologie di rifiuti Discariche/Smaltimento • Procedure semplificate • Raccolta • Trasporto

L130

Decreto legge 3 novembre 2008, n. 171

1133

Misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agroalimentare Incentivi/Agevolazioni • recupero/riciclo

L131

Decreto legge 6 novembre 2008, n. 172

1137

Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania, nonché misure urgenti di tutela ambientale imballaggi • incenerimento/smaltimento • raccolta differenziata

L132

Decreto 7 novembre 2008

1147

Disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 996, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 Bonifiche • raccolta • Trasporto

L133

Direttiva 19 novembre 2008, n. 2008/98/Ce

1163

Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive Discariche/Smaltimento • oli minerali • Raccolta • Recupero/Riciclo • Trasporto XXXI

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Il Codice dei Rifiuti

L134

Decreto legislativo 20 novembre 2008, n. 188

1185

Attuazione della direttiva 2006/66/Ce concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la direttiva 91/157/Cee Batterie al piombo • Consorzi • Raccolta differenziata • Sanzioni

L135

Decreto 2 dicembre 2008

1199

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2009 Mud

L136

Decreto legge 30 dicembre 2008, n. 208

1201

Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente – Stralcio Discariche/Smaltimento • Raee • Tarsu/Tia • Terre e rocce da scavo

L137

Decreto 23 gennaio 2009

1211

Applicazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, di attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro relativamente alla complessiva azione di gestione dell’emergenza rifiuti nella Regione Campania incenerimento/Smaltimento

L138

Legge 6 febbraio 2009, n. 6

1219

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

L139

Decreto legislativo 20 febbraio 2009, n. 23

1223

Attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito Import/Export • pericolo (caratteristiche e classi)

L140

Regolamento 14 aprile 2009, n. 304/2009/Ce

1229

Regolamento (Ce) n. 304/2009 della Commissione del 14 aprile 2009 che modifica gli allegati IV e V del Regolamento (Ce) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti contenenti inquinanti organici persistenti nei processi di produzione termici e metallurgici Pcb/Pct

L141

Decisione 20 aprile 2009, n. 2009/335/Ce

1231

Decisione della Commissione del 20 aprile 2009 relativa alle linee guida tecniche per la costituzione della garanzia finanziaria conformemente alla direttiva 2006/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive Discariche/Smaltimento • Garanzie finanziarie

L142

Decisione 20 aprile 2009, n. 2009/337/Ce

1233

Decisione della Commissione del 20 aprile 2009 relativa alla definizione dei criteri per la classificazione delle strutture di deposito dei rifiuti a norma dell’allegato III della direttiva 2006/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive Incenerimento/Smaltimento • Terre e rocce da scavo XXXII

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Indice cronologico Legislazione

L143

Decreto legge 28 aprile 2009, n. 39

1239

Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella Regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile – Stralcio Discariche/Smaltimento • Raccolta

L144

Decisione 29 aprile 2009, n. 2009/358/Ce

1243

Decisione della Commissione del 29 aprile 2009 sull’armonizzazione e l’invio regolare delle informazioni e sul questionario di cui all’articolo 22, paragrafo 1, lettera a), e all’articolo 18 della direttiva 2006/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive Terre e rocce da scavo

L145

Decisione 29 aprile 2009, n. 2009/359/Ce

1247

Decisione della Commissione del 30 aprile 2009 che integra la definizione di rifiuto inerte ai fini dell’applicazione dell’articolo 22, paragrafo 1, lettera f), della direttiva 2006/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive Definizione di rifiuto

L146

Decisione 29 aprile 2009, n. 2009/360/Ce

1249

Decisione della Commissione del 30 aprile 2009 che integra i requisiti tecnici per la caratterizzazione dei rifiuti di cui alla direttiva 2006/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive Terre e rocce da scavo

L147

Decreto 12 maggio 2009

1253

Modalità di finanziamento della gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da parte dei produttori delle stesse Raee

L148

Legge 18 giugno 2009, n. 69

1255

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile – Stralcio terre e rocce da scavo

L149

Decreto legge 1° luglio 2009, n. 78

1259

Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini – Stralcio Batterie al piombo • Raee • sistri

L150

Legge 7 luglio 2009, n. 88

1263

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2008 – Stralcio definizione di rifiuto

L151

Legge 15 luglio 2009, n. 94

1269

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica – Stralcio Sanzioni • trasporto XXXIII

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Il Codice dei Rifiuti

L152

Decisione 5 agosto 2009, n. 2009/603/Ce

1271

Decisione della Commissione del 5 agosto 2009 che stabilisce gli obblighi di registrazione dei produttori di pile e accumulatori in conformità della direttiva 2006/66/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio Batterie al piombo

L153

Decreto legge 25 settembre 2009, n. 135

1273

Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee – Stralcio Raee

L154

Regolamento 21 ottobre 2009, n. 1069/2009/Ce

1275

Regolamento recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (Ce) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale) Animale (di origine) • import/export • incenerimento/smaltimento • raccolta • recupero/riciclo • trasporto

L155

Decreto 22 ottobre 2009

1321

Procedure per la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale Bonifiche • Navi • Procedure semplificate • rifiuti militari

L156

Decisione 25 novembre 2009, n. 2009/851/Ce

1331

Decisione che istituisce un questionario ai fini dell’attività di rendicontazione degli Stati membri in merito all’attuazione della direttiva 2006/66/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori Batterie al piombo • Raccolta differenziata • Raee

L157

Decreto 17 dicembre 2009

1333

Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’articolo 14‑bis del decreto‑legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009 Discariche/Smaltimento • Formulario per il trasporto • Raccolta • Sistri

L158

Decreto 23 dicembre 2009

1335

Attuazione dell’articolo 1, comma 1046, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, concernente la demolizione di unità navali destinate al trasporto pubblico locale Discariche/Smaltimento • Incentivi/Agevolazioni • Navi • Trasporto

L159

Decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195

1339

Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella Regione Campania, per l’avvio della fase post emergenziale nel territorio della Regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile – Stralcio Discariche/Smaltimento XXXIV

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Indice cronologico Legislazione

L160

Decreto legge 1° gennaio 2010, n. 1

1355

Disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni urgenti per l’attivazione del Servizio europeo per l’azione esterna e per l’amministrazione della Difesa – Stralcio Discariche/Smaltimento • Sanzioni

L161

Decreto legge 25 gennaio 2010, n. 2

1357

Interventi urgenti concernenti Enti locali e Regioni – Stralcio Acque reflue

L162

Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 35

1361

Attuazione della direttiva 2008/68/Ce, relativa al trasporto interno di merci pericolose Autorizzazioni • Navi • Raccolta • Sanzioni • Trasporto

L163

Decreto 15 febbraio 2010

1375

Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: “Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’articolo 14‑bis del decreto‑legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009” Discariche/Smaltimento • Recupero/Riciclo • sistri

L164

Decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31

1377

Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure compensative e campagne informative al pubblico, a norma dell’articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99 – Stralcio Autorizzazioni • Discariche/Smaltimento • Incentivi/Agevolazioni • Sanzioni

L165

Decreto direttoriale 8 marzo 2010

1389

Approvazione dei certificati per la dimostrazione, per il triennio 2009‑2011, della copertura del costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale, del servizio per la gestione dei rifiuti urbani e del servizio di acquedotto Tarsu/Tia

L166

Decreto 8 marzo 2010, n. 65

1393

Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature Raccolta differenziata • Raee

L167

Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66

1405

Codice dell’ordinamento militare – Stralcio Rifiuti militari XXXV

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Il Codice dei Rifiuti

L168

Decreto 27 aprile 2010

1409

Modifiche al Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) Mud

L169

Decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75

1413

Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 8 Fertilizzanti • Sanzioni

L170

Decreto 18 maggio 2010, n. 113

1425

Regolamento recante aggiornamento del decreto ministeriale 21 marzo 1973, concernente la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire a contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale, limitatamente alle bottiglie in polietilentereftalato riciclato Imballaggi • Recupero/Riciclo

L171

Decreto legge 20 maggio 2010, n. 72

1427

Misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l’assegnazione di quote di emissione di anidride carbonica – Stralcio Mud

L172

Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78

1429

Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica – Stralcio Tarsu/ Tia

L173

Legge 4 giugno 2010, n. 96

1431

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2009 – Stralcio Raee

L174

Decreto 16 giugno 2010

1449

Procedure nazionali per il rilascio della Certificazione di Tipo Approvato per impianti di trattamento di acque di zavorra prodotti da aziende italiane Acque reflue • Navi • Trasporto

L175

Decreto direttoriale 17 giugno 2010

1453

Aggiornamento ed istituzione dei diritti di segreteria delle camere di commercio e relativa approvazione della tabella A Sistri

L176

Decreto 9 luglio 2010

1455

Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’articolo 14‑bis del decreto‑legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009 Procedure semplificate • sistri XXXVI

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Indice cronologico Legislazione

L177

Legge 13 agosto 2010, n. 136

1457

Piano straordinario contro le mafie – Articolo 260 del Dlgs 152/2006 – Stralcio Raccolta • Sanzioni • Trasporto

L178

Decreto 27 settembre 2010

1461

Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005 Discariche/Smaltimento

L179

Decreto 28 settembre 2010

1477

Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri

L180

Decreto 14 ottobre 2010

1479

Modifiche al decreto 23 dicembre 2009, in materia di demolizioni delle navi Discariche/Smaltimento • Incentivi/Agevolazioni • Navi • Trasporto

L181

Decreto legge 26 novembre 2010, n. 196

1481

Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della Regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti Discariche/Smaltimento • Incentivi/Agevolazioni • navi • Trasporto

L182

Regolamento 29 novembre 2010, n. 1103/2010/Ue

1487

Regolamento della Commissione che stabilisce, ai sensi della direttiva 2006/66/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, norme relative all’etichettatura indicante la capacità di pile e accumulatori portatili secondari (ricaricabili) e per autoveicoli Batterie al piombo • Recupero/Riciclo

L183

Decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205

1491

Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive – Stralcio autorizzazioni • cer • definizione di rifiuto • deposito temporaneo • formulario per il trasporto • garanzie finanziarie • mps • mud • pericolo (caratteristiche e classi) • procedure semplificate • raccolta • raccolta differenziata • recupero/riciclo • Registro di carico e scarico • Sanzioni • sistri • trasporto

L184

Legge 13 dicembre 2010, n. 220

1495

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011) Incentivi/Agevolazioni • Tarsu/ Tia

L185

Decreto 22 dicembre 2010

1497

Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri XXXVII

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Il Codice dei Rifiuti

L186

Decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225

1499

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie – Stralcio Acque reflue • Discariche/Smaltimento • tarsu/tia

L187

Decreto 24 gennaio 2011, n. 20

1503

Regolamento recante l’individuazione della misura delle sostanze assorbenti e neutralizzanti di cui devono dotarsi gli impianti destinati allo stoccaggio, ricarica, manutenzione, deposito e sostituzione degli accumulatori Batterie al piombo

L188

Decreto 18 febbraio 2011, n. 52

1507

Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell’articolo 14‑bis del decreto‑legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 sistri

L189

Decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23

1537

Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale – Stralcio Tarsu/Tia

L190

Decreto 25 marzo 2011

1539

Ulteriore proroga di termini relativa al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Stralcio Discariche/smaltimento

L191

Regolamento 31 marzo 2011, n. 333/2011/Ue

1543

Regolamento recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio Definizione di rifiuto

XXXVIII

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INDICE CRONOLOGICO PRASSI

P1

Circolare 24 luglio 1996, n. 190

1553

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Articolo 3, commi da 24 a 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Criteri applicativi Discariche/Smaltimento • Sanzioni

P2

Risoluzione 24 gennaio 1997, n. 9

1554

Tributo speciale per il conferimento dei rifiuti nelle discariche. Articolo 3, commi 24 e 26, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Quesito del Comune di Ruvo di Puglia Discariche/Smaltimento

P3

Risoluzione 5 marzo 1998, n. 14

1555

Correlazione costi-ricavi relativa a prestazioni di smaltimento di rifiuti tossico‑nocivi. Istanza Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento

P4

Circolare 7 maggio 1998, n. 119

1556

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. Abrogazione dell’articolo 39 della legge 22 febbraio 1994, n. 146 Tarsu/Tia

P5

Risoluzione 2 giugno 1998, n. 52

1557

Imposte dirette – Reddito d’impresa. Costi di chiusura e post-chiusura delle discariche – Correlazione costi-ricavi. Istanza della Fise – Federazione imprese di servizi Discariche/Smaltimento

P6

Circolare 4 agosto 1998, n. 812

1558

Circolare esplicativa sulla compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati individuati, rispettivamente, dal decreto ministeriale 1° aprile 1998, n. 145 e dal decreto ministeriale 1° aprile 1998, n. 148 Formulario per il trasporto • Registro di carico e scarico • Trasporto

P7

Risoluzione 15 settembre 1998, n. 147

1564

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. Tassazione arenili stabilimenti balneari. Quesito Tarsu/Tia

P8

Risoluzione 9 febbraio 1999, n. 16

1565

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Assimilazione comunale. Avvio al recupero dei rifiuti assimilati. Effetti Recupero/Riciclo • Tarsu/Tia XXXIX

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Il Codice dei Rifiuti

P9

Risoluzione 3 marzo 1999, n. 36

1566

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. Sanzioni. Quesiti Tarsu/Tia

P10

Risoluzione 19 marzo 1999, n. 45

1567

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Tassabilità di cantine e solai. Quesito Tarsu/Tia

P11

Risoluzione 16 aprile 1999, n. 65

1568

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. Riscossione importi iscritti a ruolo Tarsu/Tia

P12

Circolare 21 maggio 1999, n. 111

1569

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. Modifiche articolo 1 della legge 9 dicembre 1998, n. 426, articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e articolo 1 del decreto-legge 26 gennaio 1999, n. 8, convertito dalla legge 25 marzo 1999, n. 75. Chiarimenti Tarsu/Tia

P13

Circolare 28 giugno 1999, n. 3402

1570

Circolare recante chiarimenti interpretativi in materia di definizione di rifiuto Definizione di rifiuto • Recupero/Riciclo

P14

Risoluzione 22 luglio 1999, n. 123

1572

Determinazione aliquote tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Comma 29, articolo 3, legge 28 dicembre 1995, n. 549 Discariche/Smaltimento

P15

Circolare 23 luglio 1999, n. 161

1573

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. Scuole materne, elementari e medie ed istituti di istruzione secondaria superiore compresi nell’articolo 191 del Testo unico n. 297/94 Tarsu/Tia

P16

Risoluzione 25 agosto 1999, n. 138

1574

Tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni – Richiesta rideterminazione tributo dovuto a seguito di errore di autodenuncia e cartella emessa – Comune di Cammarata (AG). Quesito Tarsu/Tia

P17

Risoluzione 25 agosto 1999, n. 140

1575

Tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni – Richiesta detassazione area locale artigianale destinata a deposito materie prime Tarsu/Tia

XL

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Indice cronologico Prassi

P18

Risoluzione 25 agosto 1999, n. 141

1576

Tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni – Panifici. Richiesta di detassazione della superficie occupata dal forno Tarsu/Tia

P19

Circolare 7 ottobre 1999, n. 17879/108

1577

Dpr 27 aprile 1999 n. 158 – Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani Tarsu/Tia

P20

Risoluzione 5 novembre 1999, n. 158

1578

Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani interni. Sgombero alghe Definizione di rifiuto • Tarsu/Tia

P21

Risoluzione 6 dicembre 1999, n. 164

1579

Tributo regionale per il conferimento dei rifiuti nelle discariche – Conferimento in discarica di rifiuti provenienti dall’attività di bonifica – Quesiti della Regione Piemonte e della Società (…) S.r.l. con sede a Genova Discariche/Smaltimento

P22

Circolare 14 dicembre 1999, n. 4204

1580

Soggetti tenuti agli adempimenti di cui agli articoli 11, comma 3 e 12, comma 1 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 – Medici Mud • Registro di carico e scarico • Rifiuti sanitari

P23

Circolare 17 febbraio 2000, n. 25

1581

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni. Articolo 33 della legge 23 dicembre 1999, n. 488. Chiarimenti in ordine al differimento dei termini di operatività della tariffa di cui all’articolo 49 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Tarsu/Tia

P24

Risoluzione 28 luglio 2000, n. 123

1582

Ruoli per la riscossione dell’adeguamento traffico Tarsu Tarsu/Tia

P25

Direttiva 9 aprile 2002

1583

Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti Cer • Registro di carico e scarico

P26

Risoluzione 5 febbraio 2003, n. 25

1584

Istanza di interpello – Articolo 11, legge 27-7-2000, n. 212. Comune di (…) – Iva – Trattamento tributario applicabile a determinate tipologie di entrate nonché all’aggio riconosciuto al concessionario per il servizio di riscossione, liquidazione ed accertamento Tarsu/Tia XLI

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Il Codice dei Rifiuti

P27

Circolare 9 marzo 2004, n. 1825

1585

Normative riguardanti le acque di lavaggio e di sentina, di cui al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182. Chiarimenti ed applicazioni delle modifiche introdotte con la legge 27 febbraio 2004, n. 47 Navi

P28

Circolare 8 giugno 2004

1586

Decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203: indicazioni per l’operatività nel settore tessile e abbigliamento Recupero/Riciclo

P29

Accordo 1° luglio 2004

1587

Accordo tra il Ministro della salute, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio, il Ministro per le politiche agricole e forestali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, recante: “Linee guida per l’applicazione del Regolamento (Ce) n. 1774/2002 del 3 ottobre 2002, del Parlamento e del Consiglio Ue recante norme sanitarie relative ai sottogruppi di origine animale non destinati al consumo umano”. Animale (di origine)

P30

Circolare 4 agosto 2004

1588

Indicazioni per l’operatività nel settore plastico, ai sensi del decreto 8 maggio 2003 Recupero/Riciclo

P31

Risoluzione 20 ottobre 2004, n. 130

1589

Istanza di interpello – Dpr 26 ottobre 1972, n. 633 Tabella A parte III n. 127-sexiesdecies – Aliquota agevolata per attività di spurgo pozzi neri – Ditta individuale (...) Acque reflue

P32

Circolare 3 dicembre 2004

1590

Decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203: indicazioni per l’operatività nel settore della carta Recupero/Riciclo

P33

Circolare 3 dicembre 2004

1591

Decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203: indicazioni per l’operatività nel settore legno e arredo Recupero/Riciclo

P34

Circolare 22 marzo 2005

1592

Indicazioni per l’operatività nel settore degli ammendanti, ai sensi del decreto 8 maggio 2003, n. 203 Recupero/Riciclo

P35

Accordo 25 maggio 2005

1593

Accordo di programma per la gestione dei rifiuti nel ciclo produttivo e distributivo farmaceutico Rifiuti sanitari XLII

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Indice cronologico Prassi

P36

Circolare 15 luglio 2005, n. 5205

1594

Indicazioni per l’operatività nel settore edile, stradale e ambientale, ai sensi del decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203 RECUPERO/RICICLO

P37

Circolare 19 luglio 2005

1595

Indicazioni relative ai materiali riciclati e beni e manufatti con materiale riciclato, proveniente da articoli in gomma, ai sensi del decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203 Recupero/Riciclo

P38

Direttiva 29 luglio 2005, n. 6759

1596

Oggetto: Applicazione del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182 “Attuazione della direttiva 2000/59/Ce relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico”. Unità destinate alla nautica da diporto Navi • Raccolta

P39

Risoluzione 11 novembre 2005, n. 159

1597

Trattamento tributario della bollatura e vidimazione dei registri di carico e scarico rifiuti Registro di carico e scarico

P40

Risoluzione 17 gennaio 2006, n. 14

1598

Istanza di interpello – Dpr 26 ottobre 1972, n. 633 – Tabella A parte III n. 127-sexdecies, quinquies, sexies e septies – Attività di gestione dei rifiuti e realizzazione degli impianti – XY soc. Consortile per azioni Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento

P41

Circolare 31 gennaio 2006, n. 862

1599

Indicazioni relative all’operatività nel settore degli oli minerali usati, ai sensi del Dm 8 maggio 2003, n. 203 Oli minerali • Recupero/Riciclo

P42

Risoluzione 6 febbraio 2006, n. 25

1600

Istanza di interpello – Articolo 16, Dpr 26 ottobre 1972, n. 633 – Z srl Veicoli fuori uso

P43

Circolare 29 marzo 2006, n. 12964

1601

Chiarimenti concernenti alcuni aspetti applicativi del regolamento (Ce) 197/2006 – Misure transitorie a norma del regolamento 1774/2002 Animale (di origine)

P44

Circolare 23 giugno 2006

1602

Immissione sul mercato di apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui all’articolo 5 del Dlgs 25 luglio 2005, n. 151 Raee

XLIII

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Il Codice dei Rifiuti

P45

Comunicato 26 giugno 2006

1603

Avviso relativo alla segnalazione di inefficacia di diciassette decreti ministeriali e interministeriali, attuativi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, riguardante: “Norme in materia ambientale”, pubblicati nella Gu in data 10, 11, 16, 17, 18 e 24 maggio 2006 Acque reflue • Cer • Consorzi • Registro di carico e scarico • Terre e rocce da scavo • Veicoli fuori uso

P46

Circolare 14 luglio 2006, n. 300

1604

Decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286. Disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasportatore Trasporto

P47

Lettera Circolare 31 gennaio 2007, n. 400

1605

Applicabilità del Dlgs 334/1999 e s.m.i. agli inceneritori di rifiuti solidi Incenerimento/Smaltimento • Rischio di incidente rilevante

P48

Risoluzione 28 febbraio 2007, n. 29

1606

Istanza di interpello – Articolo 11 legge 27 luglio 2000, n. 212 – Alfa spa – Interpretazione articolo 74, comma 7, Dpr 26 ottobre 1972, n. 633 Imballaggi

P49

Risoluzione 8 marzo 2007, n. 38

1607

Consulenza giuridica – Trattamento Iva delle concessioni di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata Raccolta differenziata

P50

Risoluzione 20 marzo 2007, n. 55

1608

Istanza di interpello - Trattamento Iva apparecchiature elettriche ed elettroniche cd. Raee – Consorzio Alfa Raee

P51

Nota 5 aprile 2007, n. 6415

1609

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani – Passaggio da tassa a tariffa – Quesito Tarsu/Tia

P52

Risoluzione 3 maggio 2007, n. 82

1610

Iva – Fatturazione e riscossione per conto terzi – Obblighi contabili Tarsu/Tia

P53

Nota 9 maggio 2007, n. 4130

1611

Parere in ordine all’obbligo di Mud per i trasportatori di rifiuti di cui all’articolo 212, comma 8, Dlgs 152/2006 Mud

XLIV

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Indice cronologico Prassi

P54

Risoluzione 12 settembre 2007, n. 247

1612

Iva – Aliquota applicabile ad attività di bonifica di aree inquinate – n. 127-quinquies e n. 127-septies della Tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Bonifiche

P55

Risoluzione 12 settembre 2007, n. 248

1613

Iva – Aliquota applicabile alle prestazioni di raccolta differenziata e conferimento in piattaforma di rifiuti di imballaggio e alle cessioni di frazioni merceologiche similari e di rifiuti di imballaggio – n. 127-sexiesdecies della Tabella A parte III, allegato al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Imballaggi • Raccolta differenziata

P56

Risoluzione 12 settembre 2007, n. 249

1614

Iva – Aliquota applicabile alle prestazioni di smaltimento dei rifiuti non pericolosi derivanti dall’attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani. – n. 127-sexiesdecies della Tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Raccolta differenziata

P57

Risoluzione 12 settembre 2007, n. 250

1615

Iva – Aliquota applicabile alle prestazioni di smaltimento dei rifiuti pericolosi. n. 127-sexiesdecies della Tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Discariche/Smaltimento

P58

Provvedimento 14 dicembre 2007

1616

Comunicazione, per via telematica, all’Agenzia delle Entrate, dei dati acquisiti nell’attività di gestione da parte di soggetti che gestiscono, anche in concessione, il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani Discariche/Smaltimento

P59

Circolare 4 settembre 2008, n. 4340

1617

I rottami ferrosi. Spedizioni transfrontaliere Import/Export • Navi

P60

Circolare 1° ottobre 2008, n. 4761

1624

I rottami ferrosi. Spedizioni transfrontaliere Import/Export • Navi

P61

Provvedimento 13 ottobre 2008

1625

Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) e misure di sicurezza dei dati personali Raee

XLV

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Il Codice dei Rifiuti

P62

Provvedimento 24 ottobre 2008

1626

Comunicazione, per via telematica, all’Agenzia delle entrate, dei dati acquisiti nell’attività di gestione da parte dei soggetti che gestiscono, anche in concessione, il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani. Modifiche al provvedimento del 14 dicembre 2007, pubblicato nella Gu del 28 dicembre 2007 n. 300 Discariche/Smaltimento

P63

Risoluzione 1° dicembre 2008, n. 454/E

1627

Oggetto: interpello ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 212 del 2000 – Trattamento Iva rifiuti Tarsu/Tia

P64

Raccomandazione 4 dicembre 2008, n. 956/Euratom

1628

Raccomandazione della Commissione del 4 dicembre 2008 relativa ai criteri per l’esportazione di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito verso i paesi terzi Import/Export

P65

Prescrizione 19 febbraio 2009

1629

Condominio: limiti alle comunicazioni di dati relativi alla Tarsu da parte dell’amministratore Tarsu/Tia

P66

Parere 24 febbraio 2009

1630

Oggetto: Interpello 954-78812008 – Trattamento Iva rifiuti – Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo esauste e rifiuti Batterie al piombo

P67

Comunicato 31 marzo 2009

1631

Utilizzo dei sottoprodotti originati dal ciclo produttivo dalle industrie agroalimentari destinate alla produzione di mangimi Recupero/Riciclo

P68

Provvedimento 5 maggio 2009

1632

Comunicazione, per via telematica, all’Agenzia delle entrate, dei dati acquisiti nell’attività di gestione da parte dei soggetti che gestiscono, anche in concessione, il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani. Modifiche al provvedimento del 14 dicembre 2007, pubblicato nella Gu del 28 dicembre 2007 n. 300 Discariche/Smaltimento

P69

Circolare 30 giugno 2009, n. 14963

1633

Smaltimento dei rifiuti urbani in discarica: problematiche e dubbi interpretativi Discariche/Smaltimento • raccolta differenziata

P70

Circolare 24 settembre 2009, n. 140

1637

Articolo 7‑bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286. Istituzione della scheda di trasporto TRASPORTO XLVI

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Indice cronologico Prassi

P71

Nota 25 settembre 2009, n. 128949

1638

Decreto‑legge recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee (oli lubrificanti rigenerati) formulario per il trasporto • OLI MINERALI

P72

Nota 30 settembre 2009, n. 131159

1639

Decreto legge n. 135 del 25 settembre 2009 recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee. Imposizione sugli oli lubrificanti OLI MINERALI

P73

Deliberazione 8 aprile 2010

1640

Provvedimento in materia di videosorveglianza SANZIONI

P74

Nota 14 maggio 2010, n. 7374

1644

Decreto legislativo 117/2008. Chiarimenti sull’applicazione alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi e stoccaggio di gas oli minerali

P75

Risoluzione 26 luglio 2010, n. 74

1645

Istanza di interpello – Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 – Articolo 32 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 FANGHI DI DEPURAZIONE

P76

Circolare 11 novembre 2010, n. 3

1646

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), tariffa di igiene ambientale di cui all’articolo 49 del Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22 e tariffa integrata ambientale di cui all’articolo 238 del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152. Chiarimenti in merito alle problematiche sulla vigenza delle normative relative alle diverse tipologie di prelievo TARSU/TIA

P77

Nota 1° marzo 2011, n. 11338

1652

Richiesta di parere Definizione di rifiuto

P78

Circolare 2 marzo 2011, n. 6774

1653

Circolare recante indicazioni operative relative all’assolvimento degli obblighi di comunicazione annuale di cui alla legge 70/1994, al Dpcm 27 aprile 2010 e all’articolo 12 del Dm 17 dicembre 2009, come modificato con Dm 22 dicembre 2010 MUD • sistri

XLVII

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INDICE CRONOLOGICO GIURISPRUDENZA

G189

Corte di Cassazione, I Sezione civile, 8 ottobre 1992, n. 10976

1748

G284

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 27 maggio 1993, n. 5363

1794

G149

Corte di Cassazione, Sezioni unite, 28 dicembre 1994, n. 12753

1729

G34

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 31 gennaio 1995, n. 1017

1673

G239

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 10 maggio 1995 (C-384/93)

1774

G240

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VI Sezione, 25 giugno 1997 (C-304/94, C-330/94, C-342/94 e C-224/95)

1774

G241

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 giugno 1997, n. 6222

1775

G285

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 luglio 1997, n. 7151

1794

G150

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 ottobre 1997, n. 8944

1729

G151

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 1997, n. 9157

1730

G180

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 ottobre 1997, n. 2819

1743

G339

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 novembre 1997, n. 10582

1823

G242

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 18 dicembre 1997 (C-129/96)

1775

G152

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 febbraio 1998, n. 1654

1730

G243

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 aprile 1998, n. 4280

1776

G292

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 aprile 1998, n. 377

1798

G153

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 1998, n. 6292

1730

G210, G227 Corte di Giustizia delle Comunità europee, VI Sezione,

1759, 1768

25 giugno 1998 (C-192/96)

G209

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VI Sezione, 25 giugno 1998 (C-203/96)

1759

G63

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° luglio 1998, n. 1575

1686 XLIX

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Il Codice dei Rifiuti

G309

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 ottobre 1998, n. 10952

1808

G102

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 novembre 1998, n. 2860

1707

G310

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 novembre 1998, n. 12538

1808

G154

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 dicembre 1998, n. 12692

1731

G311

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 dicembre 1998, n. 13577

1808

G318

Corte Costituzionale, 30 dicembre 1998, n. 456

1812

G312

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 gennaio 1999, n. 280

1809

G181

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 gennaio 1999, n. 282

1743

G313

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 febbraio 1999, n. 3608

1809

G155

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 febbraio 1999, n. 22

1732

G213

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 marzo 1999, n. 494

1761

G103

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 marzo 1999, n. 4003

1707

G314

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 17 maggio 1999, n. 6107

1810

G156

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 giugno 1999, n. 7748

1732

G157

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 luglio 1999, n. 1819

1733

G335

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 agosto 1999, n. 2358

1821

G343

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 27 settembre 1999, n. 11007

1825

G349

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° ottobre 1999, n. 11294

1829

G106

Corte di Giustizia delle ComunitĂ europee, IV Sezione, 5 ottobre 1999 (C-175/98 e C-177/98)

1709

G315

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 1999, n. 2651

1810

G317

Corte di Cassazione, Sezioni unite civili, 17 novembre 1999, n. 792

1811

G36

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 dicembre 1999, n. 14251

1674

G316

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 dicembre 1999, n. 3731

1810

L

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Indice cronologico Giurisprudenza

G64

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 gennaio 2000, n. 297

1686

G286

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 febbraio 2000, n. 1345

1795

G190

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 febbraio 2000, n. 1767

1749

G182

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 marzo 2000, n. 2731

1744

G79, G397

Corte di Cassazione, Sezioni unite civili, 14 marzo 2000, n. 60

1695, 1851

G107, G299 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 aprile 2000, n. 4957

1709, 1802

G306

Corte Costituzionale, 3 maggio 2000, n. 127

G65, G191

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 maggio 2000, n. 1134

G158

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 maggio 2000, n. 5715

1733

G66, G192

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2000, n. 1040

1687, 1750

G244

Corte di Giustizia delle ComunitĂ europee, V Sezione, 15 giugno 2000 (C-418/97 e C-419/97)

1776

G337

Corte di Giustizia delle ComunitĂ europee, V Sezione, 22 giugno 2000 (C-318/98)

1822

G37

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 luglio 2000, n. 1492

1674

G159

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 ottobre 2000, n. 3377

1733

G129

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 novembre 2000, n. 11599

1720

G1

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 gennaio 2001, n. 133

1658

G98, G112

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 aprile 2001, n. 13808

G293

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 aprile 2001, n. 15863

1798

G193

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 agosto 2001, n. 30903

1750

G2

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 agosto 2001, n. 3128

1658

G130

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 settembre 2001, n. 2413

1720

G108

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 ottobre 2001, n. 2597

1710

G104

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 novembre 2001, n. 2737

1708

1806 1687, 1749

1705, 1712

LI

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Il Codice dei Rifiuti

G38

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 gennaio 2002, n. 554

1674

G333

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 marzo 2002, n. 8520

1819

G325

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 marzo 2002, n. 8530

1815

G428

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 aprile 2002, n. 16564

1866

G302

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 aprile 2002, n. 15972

1804

G131

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 maggio 2002, n. 16249

1721

G113

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 maggio 2002, n. 20780

1712

G39, G326

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 giugno 2002, n. 21925

1675, 1816

G40, G93

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 giugno 2002, n. 22539

1675, 1703

G220

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 luglio 2002, n. 2611

1765

G398

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 2 settembre 2002, n. 12749

1851

G399

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 2 settembre 2002, n. 12752

1852

G289

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 17 settembre 2002, n. 31003

1797

G99

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 settembre 2002, n. 31011

1705

G132

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 settembre 2002, n. 1566

1721

G327

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 settembre 2002, n. 32158

1816

G328

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 2002, n. 1594

1817

G133

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 14 ottobre 2002, n. 34298

1722

G400

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 27 novembre 2002, n. 16785

1852

G41

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 dicembre 2002, n. 40506

1676

G91

Corte Costituzionale, 4 dicembre 2002, n. 505

1701

G245

Corte Cassazione, III Sezione penale, 20 gennaio 2003, n. 1510

1777

G346

Corte di Cassazione, Sezioni unite civili, 28 gennaio 2003, n. 1240

1827

G246

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 gennaio 2003, n. 1421

1777

LII

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Indice cronologico Giurisprudenza

G247

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 febbraio 2003, n. 291

1777

G114

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 febbraio 2003, n. 8113

1712

G248

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 febbraio 2003, n. 1642

1778

G249

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 febbraio 2003, n. 84

1778

G438

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 20 marzo 2003, n. 12865

1871

G228

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2003, n. 13105

1768

G94

Consiglio di Stato, VI Sezione, 27 marzo 2003, n. 1600

1703

G300

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 aprile 2003, n. 15165

1802

G250

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 aprile 2003, n. 393

1778

G439

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 maggio 2003, n. 23945

1871

G251

Corte di Giustizia delle Comunità europee, V Sezione, 19 giugno 2003 (C-444/00)

1779

G401

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 23 giugno 2003, n. 9920

1852

G252

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 31 luglio 2003, n. 32235

1779

G42

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 agosto 2003, n. 32993

1676

G253

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 agosto 2003, n. 35002

1780

G254

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VI Sezione, 11 settembre 2003 (C-114/01)

1780

G68

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 settembre 2003, n. 35501

1689

G221, G255 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 ottobre 2003, n. 37508

1765, 1781

G100

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 ottobre 2003, n. 37562

1705

G3

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2003, n. 42377

1658

G440

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 dicembre 2003, n. 47432

1871

G402

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 15 dicembre 2003, n. 19152

1853

G429

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 dicembre 2003, n. 47918

1866 LIII

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Il Codice dei Rifiuti

G80

Corte Costituzionale, 30 dicembre 2003, n. 378

1695

G134

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 gennaio 2004, n. 299

1722

G256

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 15 gennaio 2004 (C-235/02)

1781

G115

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 febbraio 2004, n. 4356

1713

G441

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 febbraio 2004, n. 4373

1872

G43

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 febbraio 2004, n. 2424

1677

G231

Consiglio di Stato, V Sezione, 19 febbraio 2004, n. 674

1770

G296

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VI Sezione, 1° aprile 2004 (C-53/02 e C-217/02)

1800

G4

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 aprile 2004, n. 16698

1659

G229

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 aprile 2004, n. 19578

1768

G208

Corte di Giustizia delle Comunità europee, V Sezione, 29 aprile 2004 (C-341/01)

1758

G307

Consiglio di Stato, V Sezione, 4 maggio 2004, n. 2707

1806

G350

Consiglio di Stato, V Sezione, 11 maggio 2004, n. 2943

1829

G403

Corte di Cassazione, V Sezione civile, 12 maggio 2004, n. 9000

1853

G81

Corte di Cassazione, Sezioni unite, 10 giugno 2004, n. 11022

1696

G105

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 giugno 2004, n. 26390

1708

G351

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 giugno 2004, n. 26854

1829

G319

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 giugno 2004, n. 26923

1812

G430

Corte di Cassazione, VI Sezione penale, 13 luglio 2004, n. 30373

1866

G442

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 agosto 2004, n. 33281

1872

G183

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 settembre 2004, n. 36061

1744

G287

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° ottobre 2004, n. 38689

1795

G352

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 ottobre 2004, n. 40618

1830

LIV

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Indice cronologico Giurisprudenza

G69

Tar Lombardia, 8 novembre 2004, n. 5681

1689

G257

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 novembre 2004, n. 43946

1781

G421

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 novembre 2004, n. 43955

1862

G258

Corte di Giustizia delle Comunità europee, II Sezione, 11 novembre 2004 (C-457/02)

1782

G116

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 17 novembre 2004, n. 44548

1713

G70

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 14 dicembre 2004, n. 48061

1689

G197

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° febbraio 2005, n. 3322

1753

G404

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 marzo 2005, n. 6312

1853

G71

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° aprile 2005, n. 12343

1690

G303, G443 Corte di Giustizia delle Comunità europee, 9 giugno 2005 (C-270/03)

1804, 1872

G160

Tar Veneto, III Sezione, 27 giugno 2005, n. 2671

1734

G174

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 luglio 2005, n. 26379

1740

G334

Corte di Giustizia delle Comunità europee, III Sezione, 8 settembre 2005 (C-416/02)

1819

G35

Consiglio di Stato, V Sezione, 9 settembre 2005, n. 4648

1673

G175

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 settembre 2005, n. 34665

1740

G431

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 novembre 2005, n. 40827

1867

G432

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 novembre 2005, n. 40828

1867

G320

Corte di Cassazione, II Sezione civile, 14 novembre 2005, n. 22913

1813

G308

Tar Marche, I Sezione, 15 novembre 2005, n. 1210

1807

G82

Consiglio di Stato, V Sezione, 16 novembre 2005, n. 6409

1696

G347

Corte di Cassazione, II Sezione civile, 17 novembre 2005, n. 23304

1827

G433

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 dicembre 2005, n. 45598

1868

G230

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 dicembre 2005, n. 47277

1769 LV

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Il Codice dei Rifiuti

G101

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 gennaio 2006, n. 1414

1706

G290

Tar Veneto, III Sezione, 24 gennaio 2006, n. 125

1797

G291

Tar Veneto, III Sezione, 24 gennaio 2006, n. 130

1797

G353

Consiglio di Stato, V Sezione, 3 febbraio 2006, n. 422

1831

G405

Consiglio di Stato, V Sezione, 28 febbraio 2006, n. 858

1854

G161

Tar Veneto, III Sezione, 16 marzo 2006, n. 609

1734

G434

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 aprile 2006, n. 12433

1868

G222

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 giugno 2006, n. 20762

1765

G188

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2006, n. 21488

1747

G259

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2006, n. 21512

1782

G354

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 giugno 2006, n. 22044

1831

G83

Corte Costituzionale, 28 giugno 2006, n. 247

1697

G260

Corte Costituzionale, 14 luglio 2006, n. 288

1783

G30

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 agosto 2006, n. 28366

1671

G72

Tar Lazio, 5 settembre 2006, n. 600

1690

G135

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 settembre 2006, n. 29740

1723

G162

Consiglio di Stato, V Sezione, 2 ottobre 2006, n. 5713

1734

G31

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 ottobre 2006, n. 33467

1671

G84

Tar Toscana, II Sezione, 5 ottobre 2006, n. 4226

1697

G194

Corte di Cassazione, II Sezione civile, 11 ottobre 2006, n. 21781

1751

G377

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 20 ottobre 2006, n. 35219

1842

G5, G109

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 gennaio 2007, n. 137

1659, 1710

G44

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 gennaio 2007, n. 163

1677

G136

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 gennaio 2007, n. 261

1723

LVI

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Indice cronologico Giurisprudenza

G301

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 gennaio 2007, n. 1340

1803

G6

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 25 gennaio 2007, n. 2853

1660

G223

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 gennaio 2007, n. 2902

1766

G261

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 febbraio 2007, n. 5315

1783

G355

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 febbraio 2007, n. 5319

1832

G321

Corte di Cassazione, II Sezione civile, 14 febbraio 2007, n. 3314

1813

G224

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 febbraio 2007, n. 6435

1766

G176

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 febbraio 2007, n. 7285

1740

G329

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 27 febbraio 2007, n. 8050

1817

G198

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1째 marzo 2007, n. 8679

1753

G73

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 marzo 2007, n. 9794

1691

G163

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007, n. 10258

1735

G177

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007, n. 10259

1741

G378

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007, n. 10262

1842

G262

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007 n. 10264

1784

G356

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007, n. 10269

1832

G379

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2007, n. 10270

1843

G137

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 marzo 2007, n. 10484

1724

G7

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 marzo 2007, n. 12434

1660

G138

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 aprile 2007, n. 13456

1724

G45

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 aprile 2007, n. 13676

1677

G380

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 aprile 2007, n. 13754

1843

G225

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 aprile 2007, n. 14185

1767

G406

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 5 aprile 2007, n. 10978

1854 LVII

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Il Codice dei Rifiuti

G232

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 aprile 2007, n. 14557

1770

G381

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 aprile 2007, n. 15562

1844

G357

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 aprile 2007, n. 15989

1833

G117

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 aprile 2007, n. 15997

1714

G118

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 maggio 2007, n. 16955

1714

G8

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 maggio 2007, n. 16957

1660

G9

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 maggio 2007, n. 17256

1661

G407

Corte di Cassazione, Sezione tributaria, 7 maggio 2007, n. 10362

1855

G46

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 maggio 2007, n. 18030

1678

G199

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 maggio 2007, n. 18038

1754

G422

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 maggio 2007, n. 23788

1862

G200

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 maggio 2007, n. 23793

1754

G263

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 25 maggio 2007, n. 20444

1784

G264

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 25 maggio 2007, n. 20453

1784

G10

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2007, n. 21095

1661

G139

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2007, n. 21097

1725

G140

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2007, n. 21120

1725

G344

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1ยบ giugno 2007, n. 21265

1825

G265

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 giugno 2007, n. 21676

1785

G110

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 giugno 2007, n. 21677

1710

G266

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 giugno 2007, n. 21773

1785

G267

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 giugno 2007, n. 21774

1786

G78

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 5 giugno 2007, n. 21780

1694

G119

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 giugno 2007, n. 23789

1715

LVIII

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Indice cronologico Giurisprudenza

G164

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 giugno 2007, n. 22826

1735

G201

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 giugno 2007, n. 23790

1755

G120

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 giugno 2007, n. 23792

1715

G423

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 giugno 2007, n. 23787

1863

G11

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24466

1662

G233

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24471

1771

G12

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24477

1662

G202

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24481

1755

G13

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 giugno 2007, n. 24724

1663

G47

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 giugno 2007, n. 24723

1678

G48

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 giugno 2007, n. 24731

1679

G49, G444

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 giugno 2007, n. 24732

1679, 1873

G74

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 luglio 2007, n. 26479

1692

G203

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 luglio 2007, n. 26481

1756

G348

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 luglio 2007, n. 27079

1828

G204

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 luglio 2007, n. 28158

1756

G268

Corte di Cassazione, I Sezione civile, 2 agosto 2007, n. 17002

1786

G382

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 agosto 2007, n. 32207

1844

G50

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 agosto 2007, n. 32338

1679

G14

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 settembre 2007, n. 33766

1663

G121

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 settembre 2007, n. 33866

1715

G51

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 settembre 2007, n. 34768

1680

G385

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 settembre 2007, n. 35235

1845

G195, G322 Corte di Cassazione, I Sezione civile, 27 settembre 2007, n. 20324

1751, 1813 LIX

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Il Codice dei Rifiuti

G122

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 27 settembre 2007, n. 35662

1716

G15

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 2007, n. 39641

1663

G234

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 ottobre 2007, n. 38495

1771

G226

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 ottobre 2007, n. 38514

1767

G16

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 ottobre 2007, n. 38495

1664

G383

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 ottobre 2007, n. 38511

1845

G358

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 ottobre 2007, n. 38512

1833

G269

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 novembre 2007, n. 41582

1786

G331

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 novembre 2007, n. 44291

1818

G141, G424 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 novembre 2007, n. 44295

1725, 1863

G17

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 dicembre 2007, n. 44982

1664

G304

Corte Costituzionale, 14 dicembre 2007, n. 437

1805

G340

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 gennaio 2008, n. 2246

1823

G205

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 gennaio 2008, n. 3089

1756

G32

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 febbraio 2008, n. 5342

1672

G235

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 febbraio 2008, n. 5804

1771

G33

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 febbraio 2008, n. 6117

1672

G336

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 febbraio 2008, n. 6417

1821

G332

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 febbraio 2008, n. 6420

1818

G270

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 febbraio 2008, n. 7466

1787

G18

Consiglio di Stato, V Sezione, 4 marzo 2008, n. 807

1665

G446

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 20 marzo 2008, n. 12420

1873

G52

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 20 marzo 2008, n. 12429

1680

G338

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 aprile 2008, n. 14750

1822

LX

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Indice cronologico Giurisprudenza

G384

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 luglio 2008, n. 31462

1845

G214

Corte di Giustizia delle Comunità europee, IV Sezione, 11 settembre 2008 (C-251/07)

1761

G385

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 settembre 2008, n. 35235

1845

G386

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 settembre 2008, n. 35911

1846

G345

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 settembre 2008, n. 36363

1825

G305

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VII Sezione, 25 settembre 2008 (C-368/07)

1805

G425

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° ottobre 2008, n. 37280

1864

G19

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 1° ottobre 2008, n. 37282

1665

G165

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 ottobre 2008, n. 37559

1736

G271

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 ottobre 2008, n. 37560

1787

G272

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 2008, n. 38409

1788

G273

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 ottobre 2008, n. 38411

1788

G53

Consiglio di Stato, V Sezione, 20 ottobre 2008, n. 5124

1681

G330

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2008, n. 41329

1817

G426

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2008, n. 41331

1864

G166

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2008, n. 41351

1736

G95

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 novembre 2008, n. 41828

1704

G274

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 novembre 2008, n. 41831

1788

G359

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 novembre 2008, n. 41835

1833

G142

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 novembre 2008, n. 41838

1726

G387

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 novembre 2008, n. 41839

1846

G85

Corte di Cassazione, I Sezione penale, 12 novembre 2008, n. 42082

1697

G143, G360 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 25 novembre 2008, n. 43817

1726, 1834 LXI

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Il Codice dei Rifiuti

G275, G361 Corte di Giustizia delle Comunità europee, II Sezione, 4 dicembre 2008

1789, 1834

(C-317/07)

G388

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 dicembre 2008, n. 45057

1847

G123

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 dicembre 2008, n. 45447

1716

G184

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 dicembre 2008, n. 45463

1745

G124

Corte di Giustizia delle Comunità europee, II Sezione, 11 dicembre 2008 (C-387/07)

1717

G206

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 dicembre 2008, n. 46029

1757

G435

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 dicembre 2008, n. 46102

1869

G144

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 dicembre 2008, n. 46072

1727

G236

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 dicembre 2008, n. 46213

1772

G389

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 dicembre 2008, n. 47085

1847

G145

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 22 dicembre 2008, n. 47446

1727

G276

Corte di Giustizia delle Comunità europee, VIII Sezione, 22 dicembre 2008 (causa C-283/07)

1789

G390

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 23 dicembre 2008, n. 48037

1847

G237

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 gennaio 2009, n. 617

1772

G238

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 gennaio 2009, n. 833

1773

G167

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 gennaio 2009, n. 1824

1736

G92

Corte Costituzionale, 23 gennaio 2009, n. 10

1701

G54

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 febbraio 2009, n. 4532

1681

G168

Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, V Sezione, 9 febbraio 2009, n. 48

1737

G362

Consiglio di Stato, V Sezione, 13 febbraio 2009, n. 824

1835

G211

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 13 febbraio 2009, n. 6227

1760

G146

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 febbraio 2009, n. 6564

1727

LXII

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Indice cronologico Giurisprudenza

G408

Consiglio di Stato, V Sezione, 18 febbraio 2009, n. 3829

1855

G363

Corte di Cassazione, Sezioni unite civili, 25 febbraio 2009, n. 4472

1835

G364

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 marzo 2009, n. 9192

1836

G447

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 marzo 2009, n. 9465

1874

G277

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 marzo 2009, n. 9491

1790

G448

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 marzo 2009, n. 9494

1874

G55

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 marzo 2009, n. 9497

1682

G147

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 marzo 2009, n. 9849

1728

G288

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 marzo 2009, n. 9850

1796

G125

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 marzo 2009, n. 9856

1717

G86, G427

Corte Costituzionale, 5 marzo 2009, n. 61

G207

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 marzo 2009, n. 10709

1757

G449

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 marzo 2009, n. 10710

1874

G185

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 marzo 2009, n. 10711

1745

G75

Consiglio di Stato, V Sezione, 19 marzo 2009, n. 1612

1692

G450

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2009, n. 9490

1875

G391

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2009, n. 12844

1848

G409

Corte di Cassazione, Sezioni unite civili, 30 marzo 2009, n. 7581

1856

G365

Conclusioni Avvocato Generale della Corte di Giustizia delle ComunitĂ europee, 23 aprile 2009 (C-254/08)

1836

G366

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 maggio 2009, n. 19329

1837

G148

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 maggio 2009, n. 19330

1728

G367

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 maggio 2009, n. 19332

1837

G278

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 maggio 2009, n. 19333

1790

1698, 1865

LXIII

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Il Codice dei Rifiuti

G178

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 maggio 2009, n. 19882

1741

G96

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 maggio 2009, n. 19883

1704

G368

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 14 maggio 2009, n. 20248

1837

G169

Consiglio di Stato, V Sezione, 19 maggio 2009, n. 3073

1737

G186

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2009, n. 22468

1746

G20

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 2 luglio 2009, n. 26953

1666

G410

Corte di Giustizia delle Comunità europee, II Sezione, 16 luglio 2009 (C-254/08)

1856

G411

Corte Costituzionale, 24 luglio 2009, n. 238

1857

G87

Corte Costituzionale, 24 luglio 2009, n. 247

1698

G88

Corte Costituzionale, 24 luglio 2009, n. 249

1699

G212

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 8 settembre 2009 (C‑411/06)

1760

G56

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 settembre 2009, n. 35134

1682

G279

Corte di Cassazione, III Sezione Penale, 10 settembre 2009, n. 35138

1791

G126

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 settembre 2009, n. 35139

1718

G369

Consiglio di Stato, 7 ottobre 2009, n. 6117

1838

G280

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 ottobre 2009, n. 39727

1791

G281

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 12 ottobre 2009, n. 39728

1792

G297

Tar Sicilia, 4 novembre 2009, n. 1726

1800

G413

Tar Toscana, 6 novembre 2009, n. 1586

1857

G414

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2009, n. 23583

1858

G370

Tar Puglia, 19 novembre 2009, n. 2799

1838

G111

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 19 novembre 2009, n. 44457

1711

G451

Tar Veneto, 24 novembre 2009, n. 2968

1875

LXIV

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Indice cronologico Giurisprudenza

G298

Corte Costituzionale, 4 dicembre 2009, n. 314

1801

G76

Tar Friuli Venezia Giulia, 17 dicembre 2009, n. 837

1693

G215

Consiglio di Stato, 21 dicembre 2009, n. 8532

1762

G127

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 dicembre 2009, n. 49911

1718

G452

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 gennaio 2010, n. 79

1876

G21

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 gennaio 2010, n. 770

1666

G371

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 gennaio 2010, n. 771

1838

G97

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 gennaio 2010, n. 755

1704

G392

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 gennaio 2010, n. 773

1848

G77

Tar Campania, V Sezione, 12 gennaio 2010, n. 70

1693

G323

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 18 gennaio 2010, n. 659

1814

G372

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 21 gennaio 2010, causa C‑17/09

1839

G415

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 28 gennaio 2010, n. 1848

1858

G393

Corte Costituzionale, 28 gennaio 2010, n. 28

1849

G89

Corte Costituzionale, 5 febbraio 2010, n. 35

1699

G394

Consiglio di Stato, IV Sezione, 16 febbraio 2010, n. 888

1849

G128

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 16 febbraio 2010, n. 6266

1718

G373

Corte Costituzionale, 24 febbraio 2010, n. 83

1839

G416

Corte Costituzionale, 24 febbraio 2010, n. 64

1859

G170

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 25 febbraio 2010, causa C‑172/08

1738

G216

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 25 febbraio 2010, causa C‑209/09

1762

G217

Consiglio di Stato, V Sezione, 26 febbraio 2010, n. 1142

1763 LXV

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Il Codice dei Rifiuti

G374

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 3 marzo 2010, n. 8299

1840

G375

Corte di Giustizia delle Comunità europee, 4 marzo 2010, causa C‑297/08

1840

G58

Consiglio di Stato, IV Sezione, 5 marzo 2010, n. 1277

1683

G67

Tar Lazio, I Sezione, 9 marzo 2010, n. 3578

1688

G376

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 marzo 2010, n. 9252

1840

G417

Commissione tributaria Savona, 12 marzo 2010, n. 32

1859

G22

Tar Toscana, II Sezione, 19 marzo 2010, n. 700

1667

G60

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2010, n. 11256

1684

G395

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2010, n. 11259

1850

G282

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2010, n. 11260

1792

G23

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 24 marzo 2010, n. 11270

1667

G90, G418

Consiglio di Stato, IV Sezione, 24 marzo 2010, n. 1739

G24

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 marzo 2010, n. 12448

1668

G25

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 30 marzo 2010, n. 12453

1668

G419

Corte di Cassazione, Sezioni unite, 8 aprile 2010, n. 8313

1860

G179

Corte Costituzionale, 8 aprile 2010, n. 127

1742

G420

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 14 aprile 2010, n. 8875

1861

G26

Tar Veneto, III Sezione, 26 aprile 2010, n. 2210

1668

G218

Tar Lombardia, I Sezione, 30 aprile 2010, n. 1634

1763

G187

Tar Friuli Venezia Giulia, I Sezione, 3 maggio 2010, n. 299

1746

G27

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 maggio 2010, n. 19916

1669

G294

Tar Umbria, I Sezione, 8 giugno 2010, n. 360

1799

G283

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 giugno 2010, n. 22005

1793

1699, 1860

LXVI

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Indice cronologico Giurisprudenza

G341

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 giugno 2010, n. 22021

1824

G28

Tar Lombardia, IV Sezione, 9 giugno 2010, n. 1764

1669

G171

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 11 giugno 2010, n. 22236

1738

G324

Tar Lazio, Sezione II‑bis, ordinanza 11 giugno 2010

1814

G396

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 giugno 2010, n. 22743

1850

G172

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 giugno 2010, n. 22752

1739

G342

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 15 giugno 2010, n. 22755

1824

G173

Tar Veneto, 7 luglio 2010, n. 2875

1739

G61

Tar Lombardia, IV Sezione, 15 luglio 2010, n. 2992

1684

G29

Consiglio di Stato, 16 luglio 2010, n. 4614

1670

G219

Tar Lombardia, I Sezione, 19 luglio 2010, n. 2484

1764

G436

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 27 luglio 2010, n. 29619

1869

G295

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 agosto 2010, n. 32347

1799

G437

Corte di Cassazione, III Sezione penale, 20 settembre 2010, n. 33916

1870

G62

Consiglio di Stato, 23 settembre 2010, n. 7073

1685

LXVII

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INDICE CRONOLOGICO ALBO GESTORI

A1

Deliberazione 17 dicembre 1998, n. 4

1879

A2

Deliberazione 16 luglio 1999, n. 3

1886

A3

Deliberazione 1째 febbraio 2000, n. 1

1890

A4

Deliberazione 4 aprile 2000, n. 3

1892

A5

Deliberazione 27 settembre 2000, n. 4

1894

A6

Deliberazione 12 dicembre 2001, n. 5

1897

A7

Deliberazione 27 dicembre 2001, n. 2

1901

A8

Deliberazione 30 gennaio 2003

1902

A9

Deliberazione 26 febbraio 2003, n. 2

1910

A10

Deliberazione 12 maggio 2003, n. 5

1913

A11

Deliberazione 30 marzo 2004, n. 1

1915

A12

Deliberazione 11 maggio 2005, n. 1

1921

A13

Deliberazione 20 settembre 2005, n. 3

1923

A14

Deliberazione 26 aprile 2006

1924

A15

Deliberazione 10 luglio 2006

1930

A16

Deliberazione 4 luglio 2007, n. 1

1931

A17

Deliberazione 2 ottobre 2007, n. 2

1933

A18

Deliberazione 3 marzo 2008, n. 1

1941

A19

Deliberazione 29 luglio 2008, n. 2

1950

A20

Deliberazione 25 novembre 2008, n. 3

1951

A21

Deliberazione 27 maggio 2009, n. 1

1953

A22

Deliberazione 20 luglio 2009, n. 2

1954 LXIX

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Il Codice dei Rifiuti

A23

Deliberazione 19 maggio 2010, n. 1

1963

A24

Deliberazione 15 dicembre 2010, n. 2

1977

A25

Deliberazione 22 dicembre 2010, n. 3

1979

A26

Deliberazione 19 gennaio 2011, n. 1

1985

A27

Circolare 16 ottobre 1995, n. 8595

1986

A28

Circolare 19 giugno 1996, n. 7331

1987

A29

Circolare 3 luglio 1996, n. 7933

1988

A30

Circolare 23 settembre 1996, n. 10561

1989

A31

Circolare 31 gennaio 1997, n. 773

1990

A32

Circolare 21 marzo 1997, n. 2549

1991

A33

Circolare 6 agosto 1998, n. 7086

1993

A34

Circolare 3 novembre 1998, n. 9793

1994

A35

Circolare 23 giugno 1999, n. 4403

1996

A36

Circolare 28 giugno 1999, n. 4435

1997

A37

Circolare 28 giugno 1999, n. 4436

1998

A38

Circolare 5 novembre 1999, n. 7240

1999

A39

Circolare 3 dicembre 1999, n. 7803-bis

2000

A40

Circolare 9 dicembre 1999, n. 8152

2003

A41

Circolare 31 dicembre 1999, n. 8563

2004

A42

Circolare 4 luglio 2000, n. 3563

2006

A43

Circolare 7 febbraio 2001, n. 601

2007

A44

Circolare 8 novembre 2001, n. 5727

2009

A45

Circolare 28 novembre 2001, n. 6001

2010

A46

Circolare 22 aprile 2003, n. 2937

2011

LXX

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Indice cronologico Albo gestori

A47

Circolare 18 giugno 2003, n. 3934

2013

A48

Circolare 1째 giugno 2004, n. 3413

2015

A49

Circolare 29 luglio 2004, n. 4670

2018

A50

Circolare 19 aprile 2005, n. 661

2019

A51

Circolare 29 luglio 2005, n. 1175

2020

A52

Circolare 22 dicembre 2005, n. 1943

2021

A53

Circolare 30 maggio 2006, n. 614

2023

A54

Circolare 26 giugno 2006, n. 750

2024

A55

Circolare 7 agosto 2006, n. 1000

2026

A56

Circolare 29 dicembre 2006, n. 1961

2027

A57

Circolare 29 dicembre 2006, n. 1963

2036

A58

Circolare 16 aprile 2007, n. 848

2037

A59

Circolare 29 maggio 2007, n. 1126

2038

A60

Circolare 29 maggio 2007, n. 1131

2040

A61

Circolare 31 maggio 2007, n. 1197

2041

A62

Circolare 27 giugno 2007, n. 1343

2042

A63

Circolare 4 luglio 2007, n. 1388

2043

A64

Circolare 10 luglio 2007, n. 1414

2044

A65

Circolare 27 luglio 2007, n. 1555

2045

A66

Circolare 2 ottobre 2007, n. 1912

2046

A67

Circolare 16 giugno 2008, n. 820

2047

A68

Circolare 28 ottobre 2008, n. 1656

2048

A69

Circolare 11 dicembre 2008, n. 2002

2049

A70

Circolare 19 dicembre 2008, n. 2059

2050 LXXI

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Il Codice dei Rifiuti

A71

Circolare 13 gennaio 2009, n. 108

2051

A72

Circolare 16 luglio 2009, n. 1464

2053

A73

Circolare 3 novembre 2009, n. 2090

2054

A74

Circolare 24 gennaio 2011, n. 137

2055

A75

Circolare 25 gennaio 2011, n. 146

2056

A76

Circolare 9 febbraio 2011, n. 240

2057

A77

Circolare 15 marzo 2011, n. 432

2059

A78

Circolare 16 marzo 2011, n. 442

2063

A79

Circolare 25 marzo 2011, n. 472

2066

LXXII

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Legislazione

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L1 Deliberazione Comitato interministeriale 27 luglio 1984 (1) (So n. 52 alla Gu 13 settembre 1984 n. 253) Parole chiave: Autorizzazioni • Discariche/Smaltimento • Raccolta • Trasporto

Modificato da: Deliberazione Comitato interministeriale 13 dicembre 1984 Deliberazione Comitato interministeriale 20 novembre 1985 Deliberazione Comitato interministeriale 14 luglio 1986 Decisione 2000/532/Ce Dm 26 giugno 2000, n. 219 Dlgs 13 gennaio 2003, n. 36

Disposizioni per la prima applicazione dell’articolo 4 del Dpr 10 settembre 1982, n. 915, concernente lo smaltimento dei rifiuti (1) Il Comitato è stato soppresso dall’articolo 1, comma 21, legge 24 dicembre 1993, n. 537 “Interventi correttivi di finanza pubblica” (So alla Gu 28 dicembre 1993 n. 303).

Il Comitato Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915 , concernente l’attua‑ zione delle direttive (Cee) n. 75/442 relativa ai rifiuti, n. 76/403 relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e policlorotrifenili n. 78/319 relativa ai rifiuti tossici e nocivi; Visto il decreto-legge 29 maggio 1984, n. 176, nel testo di cui alla legge di conversione 25 lu‑ glio 1984, n. 381; Considerato che occorre provvedere, ai sen‑ si degli articoli 4 e 5 del predetto decreto del Presidente della Repubblica, alla formulazione, in via di prima applicazione, degli indirizzi, Sono approvate le disposizioni di cui al testo allegato facenti parte integrante della presente delibera.

dei criteri generali e delle norme tecniche che devono essere rispettati nello smaltimento dei rifiuti rientranti nella disciplina del decreto del Presidente della Repubblica n. 915/1982, nonché dei criteri generali per il rilascio delle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi; Sentito il parere dell’Istituto superiore di sanità e dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, organi della cui collabo‑ razione scientifica e tecnica questo comitato si avvale ai sensi dell’articolo 5, ultimo comma, del predetto decreto del Presidente della Repubblica; Delibera: La presente delibera e il testo allegato saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

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Il Codice dei Rifiuti

Testo allegato alla delibera del Comitato 0. Indirizzi generali 0.1. Principi generali Al rispetto dei principi generali stabiliti dall’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 915/1982 (1) concorrono, in via prioritaria, le azioni che consentono di ridurre le quantità di rifiuti immesse nell’ambiente e la pericolosità dei medesimi nei confronti dell’uomo e dell’ambiente stesso. Tali azioni possono esplicarsi attraverso: a) interventi nei cicli di produzione e nelle fasi di distribuzione e di consumo dei prodotti, miranti a limitare la formazione di rifiuti nell’ambito dei cicli e delle fasi stesse; b) interventi nelle varie fasi dello smaltimento dei rifiuti, volti a realizzare il recupero, dai rifiuti stessi, di materiali e di fonti energetiche; c) interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza dei mercati delle materie seconde e all’espansione dei mercati stessi; d) interventi rivolti ad incrementare l’impiego delle materie seconde nei cicli di produzione e nella realizzazione di opere. 0.2. Misure dirette a limitare la formazione di rifiuti ed a facilitare il recupero di materiali e di fonti energetiche Vanno favoriti gli interventi finalizzati: a) alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di tecnologie di produzione che danno luogo a ridotte quantità di rifiuti e/o a rifiuti non tossici e nocivi e comunque di agevole trattamento, soprattutto in termini di possibilità di recupero di materiali e fonti energetiche; b) alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di criteri di progettazione, di tecnologie e di materiali che consentano il prolungamento del periodo d’uso dei prodotti e che facilitino, al termine del periodo d’uso, il recupero di materiali, di componenti e di

fonti energetiche dai prodotti stessi; c) alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di sistemi e di tecnologie di produzione che consentano, al loro interno, un significativo impiego di materiali e di fonti energetiche recuperate dai rifiuti; d) alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di tecniche e sistemi di immagazzinamento, conservazione e trasporto che permettano di limitare la formazione di rifiuti; e) alla ricerca, allo sviluppo e all’adozione di sistemi e di tecnologie di produzione e di utilizzo degli imballaggi e dei contenitori, che permettano di limitarne, per i singoli tipi, il peso ed il volume; f) alla produzione e all’impiego di contenitori e di imballaggi di agevole recupero e riciclo, di contenitori ed imballaggi standardizzati per classi omogenee di prodotti, e all’adozione di tecniche di produzione e di distribuzione che comportino il riutilizzo, in più cicli d’impiego e d’uso, dei contenitori e degli imballaggi. 0.3. Criteri generali per le attività di smaltimento La scelta dei sistemi, delle tecnologie e dei mezzi tecnici da adottare deve essere effettuata sulla base di una valutazione comparata delle diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente realizzabili, che tenga conto in primo luogo dell’esigenza di evitare pericoli per la salute dell’uomo e per l’ambiente. Fatto salvo il criterio di cui al comma precedente, dovranno essere privilegiati quei sistemi di smaltimento idonei ad assicurare un significativo recupero di materiali ed energia per i quali vi siano concrete possibilità di commercializzazione e di riciclo. Le Regioni, ai fini della individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento, si avvalgono di appositi comitati tecnici, nei quali sarà comunque garantita la presenza di esperti con competenze nei settori chimico, ingegneristico, geologico e sanita-

rio da prescegliersi preferibilmente nell’ambito dei servizi regionali (2). 0.4. Interventi diretti all’espansione dei mercati delle materie seconde Nell’ambito dei compiti ad esse affidati all’articolo 6, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, le Regioni promuovono, anche attraverso intese interregionali, le iniziative necessarie per una adeguata espansione dei mercati delle materie seconde, cioè dei materiali e delle fonti energetiche recuperati dai rifiuti nonché, ove necessario, iniziative dirette ad assicurare condizioni di stabilità per i mercati medesimi. (1) Il Dpr 10 settembre 1982, n. 915 “Attuazione delle direttive (Cee) numero 75/442 relativa ai rifiuti, n. 76/403 relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili e numero 78/319 relativa ai rifiuti tossici e nocivi” (Gu 15 dicembre 1982 n. 343) è stato abrogato dall’articolo 56, comma 1, Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22 [L29]. (2) Capoverso così sostituito dalla deliberazione Comitato interministeriale 13 dicembre 1984 “Modifiche e integrazioni alle disposizioni per la prima applicazione dell’articolo 4, Dpr 10 settembre 1982, n. 915, concernente lo smaltimento dei rifiuti” (Gu 29 marzo 1985 n. 76). Il testo precedente era: “Ai fini della individuazione della aree idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento, le Regioni istituiscono appositi comitati di esperti, dei quali debbono in ogni caso far parte un medico igienista, un geologo, un chimico ed un ingegnere sanitario. In caso di inottemperanza da parte della Regione, provvede all’uopo il commissario di Governo.”. 1. Classificazione dei rifiuti 1.1. Criteri generali per l’assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani Le disposizioni del presente paragrafo disciplinano ipotesi di assimilabilità rientranti nella lettera e) dell’articolo 4 del decreto del Pre-

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Deliberazione Comitato interministeriale 27 luglio 1984   L

sidente della Repubblica n. 915 del 1982 (1). In particolare, si stabiliscono criteri di assimilabilità di natura tecnologica rivolti a permettere, senza maggiori rischi per la salute dell’uomo e/o per l’ambiente, lo smaltimento di rifiuti speciali in impianti aventi le caratteristiche minimali stabilite in funzione dello smaltimento, nei medesimi, di rifiuti urbani. Nel caso in cui i rifiuti speciali, assimilati ai sensi di tali criteri, vengano conferiti ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico, i termini e le modalità di conferimento, nonché il compenso per lo smaltimento, saranno definiti da apposita convenzione ai sensi dell’articolo 3, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982. Resta salva la facoltà dei Comuni di disciplinare nell’ambito del regolamento di cui all’articolo 8, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, l’assimilabilità dei rifiuti derivati da attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi, nonché da ospedali, istituti di cura ed affini, sia pubblici che privati, ai fini dell’ordinario conferimento dei rifiuti medesimi al servizio pubblico e della connessa applicazione delle disposizioni di cui agli articoli da 268 a 298 del testo unico per la finanza locale, approvato con regio decreto 14 settembre 1931, n. 1175, e successive modificazioni ed integrazioni (2) [P4] [P8]. 1.1.1. I rifiuti speciali di cui ai punti 1), 3), 4), 5) del quarto comma dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982 possono essere ammessi allo smaltimento in impianti di discarica aventi le caratteristiche fissate al punto 4.2.2. se rispettano le seguenti condizioni: a) Abbiano una composizione merceologica analoga a quella dei rifiuti urbani o, comunque, siano costituiti da manufatti e materiali simili a quelli elencati nel seguito a titolo esemplificativo: – imballaggi in genere (di carta,

cartone, plastica, legno, metallo e simili); – contenitori vuoti (fusti, vuoti di vetro, plastica e metallo, latte o lattine e simili); – sacchi e sacchetti di carta o plastica; fogli di carta, plastica, cellophane; – cassette, pallet; – accoppiati quali carta plastificata, carta metallizzata, carta adesiva, carta catramata, fogli di plastica metallizzati e simili; – frammenti e manufatti di vimini e di sughero; – paglia e prodotti di paglia; – scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, trucioli e segatura; – fibra di legno e pasta di legno anche umida, purché palabile; – ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta; – feltri e tessuti non tessuti; – pelle e similpelle; – gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come camere d’aria e copertoni; – resine termoplastiche e termoindurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali materiali; – rifiuti ingombranti analoghi a quelli di cui al punto 2) del terzo comma dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982; – imbottiture, isolanti termici ed acustici costituiti da sostanze naturali e sintetiche, quali lane di vetro e di roccia, espansi plastici e minerali, e simili; – moquette, linoleum, tappezzerie, pavimenti e rivestimenti in genere; – materiali vari in pannelli (di legno, gesso, plastica e simili); – frammenti e manufatti di stucco e di gesso essiccati; – manufatti di ferro tipo paglietta metallica, filo di ferro, spugna di ferro e simili; – nastri abrasivi; – cavi e materiale elettrico in genere; – pellicole e lastre fotografiche e radiografiche sviluppate;

1

– scarti in genere della produzione di alimentari, purché non allo stato liquido, quali ad esempio scarti di caffè, scarti dell’industria molitoria e della pastificazione, partite di alimenti deteriorati, anche inscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi, caseina, sanse esauste e simili; – scarti vegetali in genere (erbe, fiori, piante, verdure, ecc.), anche derivanti da lavorazioni basate su processi meccanici (bucce, baccelli, pula, scarti di sgranatura e di trebbiatura, e simili); – residui animali e vegetali provenienti dall’estrazione di principi attivi. b) Il loro smaltimento negli impianti di cui sopra non dia luogo ad emissioni, ad effluenti o comunque ad effetti che comportino maggior pericolo per la salute dell’uomo e/o per l’ambiente rispetto a quelli derivanti dallo smaltimento, nel medesimo impianto o nel medesimo tipo di impianto, di rifiuti urbani. c) Nel caso in cui i rifiuti speciali sopraindicati siano stati contaminati da sostanze o preparati classificati pericolosi ai sensi della normativa vigente in materia di etichettatura (legge 29 maggio 1974, n. 256 (3), decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1981, n. 927, e successive modifiche ed integrazioni (4)) o da policlorodibenzodiossine e/o policlorodibenzofurani, non possono essere ammessi in discariche di cui al punto 4.2.2. se preventivamente non sottoposti ad adeguati trattamenti di bonifica. 1.1.2. I rifiuti speciali di cui ai punti 1) e 5) del quarto comma dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, possono essere smaltiti in impianti di trattamento di rifiuti urbani diversi da quelli d’incenerimento se rispettano le seguenti condizioni: a) il loro impiego non dia luogo ad emissioni, effluenti o comunque ad effetti che comportino maggiori pericoli per la salute dell’uomo e/o 5

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Il Codice dei Rifiuti

per l’ambiente rispetto a quelli derivanti dal trattamento, nello stesso impianto, di soli rifiuti urbani; b) sia stata verificata la loro compatibilità tecnologica in funzione dello specifico impianto di trattamento. Nel caso si tratti di impianti di compostaggio, resta ferma l’esigenza che il composto prodotto possegga tutti i requisiti fissati al paragrafo 3.4. del presente provvedimento. Nel caso in cui i rifiuti sopra indicati siano stati contaminati da sostanze o preparati classificati pericolosi ai sensi della normativa vigente in materia di etichettatura (legge 29 maggio 1974, n. 256, decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1981, n. 927, e successive modifiche ed integrazioni) o da policlorodibenzodiossine e/o polielorodibenzofurani, non possono essere smaltiti negli impianti di cui trattasi se preventivamente non sottoposti ad adeguate operazioni di bonifica. 1.1.3. (5)

CL risulta maggiore di 1. Nel calcolo della sommatoria non si terrà conto delle sostanze presenti nei rifiuti in concentrazioni inferiori a 1/100 delle rispettive CL; 2) che figurano nell’elenco 1.3. provenienti da attività di produzione o di servizi, salvo che il soggetto obbligato dimostri che i rifiuti non sono classificabili tossici e nocivi ai sensi del precedente punto 1). Ai fini della classificazione le concentrazioni effettive di cui sopra debbono essere determinate sul rifiuto tal quale così come si forma, ed è vietata qualsiasi forma di diluizione, anche se ottenuta per miscelazione con altri rifiuti.

1.2. Classificazione dei rifiuti speciali in tossici e nocivi (6) [Sono rifiuti tossici e nocivi i rifiuti speciali di cui all’articolo 2, quarto comma, punti 1), 2) e 5), del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982: 1) che contengono una o più delle sostanze indicate nella tabella 1.1. in concentrazioni superiori ai valori di concentrazione limite (CL) indicati nella tabella stessa e/o una o più delle altre sostanze appartenenti ai 28 gruppi di cui all’allegato al decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, in concentrazioni superiori ai valori di CL ricavati dall’applicazione dei criteri generali desunti dalla tabella 1.2. Qualora un rifiuto contenga due o più sostanze di cui al sopracitato allegato, ciascuna in concentrazione inferiore alla corrispondente CL, sarà classificato come tossico e nocivo se la sommatoria dei rapporti tra la concentrazione effettiva di ciascuna sostanza e la rispettiva

Tabella 1.1

(segue) Sostanza

CL (mg/kg) (*)

Policlorobifenili

500

Rame, composti solubili (come Cu)

5.000

Selenio e suoi composti (come Se)

100

Tellurio e suoi composti (come Te)

100

2, 4, 6 – Triclorofenolo 500 Vinile cloruro

500

(*) Milligrammi per chilogrammo.

Sostanza

CL (µg/kg) (*)

1, 2, 3, 6, 7, 8 – Esaclorodibenzodiossina

1

1, 2, 3, 7, 8, 9 – Esaclorodibenzodiossina

1

Sostanza

CL (mg/kg) (*)

1, 2, 3, 7, 8 – Pentaclorodibenzodiossina

1

Acrilonitrile

500 100

2, 3, 7, 8 – Tetraclorodibenzo-pdiossina

1

Amianto (polveri e fibre libere) Arsenico e suoi composti (come As)

100

2, 3, 7, 8 – Tetraclorodibenzofurano

1

Benzene

500 500

Policlorodibenzodiossine escluse quelle suelencate

500

Benzo (a) pirene Berillio e i suoi composti (come Be)

500

Policlorodibenzofurani esclusi quelli suelencati

500

Bis (clorometil) etere

500

Cadmio e suoi composti (come Cd)

100

Carbonio tetracloruro

500

N – cloroformil morfolina

500

Cloroformio Clorometil metil etere

(*) Microgrammi per chilogrammo.

Tabella 1.2 Categoria (*)

Concentrazione limite nel rifiuto (CL) (µg/kg) (**)

500

Molto tossiche

500

500

Tossiche

5.000

Cromo esavalente e suoi composti (come Cr)

100

Nocive

50.000

1,2 – Dibromoetano

500

3, 3’ – Diclorobenzidina

500

beta, beta’ – Dicloroetil solfuro

500

2, 2’ – Dicloro N – metildietilamina

500

1, 4 – Diossano

500

Epicloridrina

500

Mercurio e suoi composti (come Hg)

100

Piombo e suoi composti inorganici (come Pb)

5.000 (segue)

(*) L’assegnazione delle sostanze alle tre categorie va effettuata in base ai criteri adottati e che saranno adottati dalla normativa in materia di etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi (legge 29 maggio 1974, n. 256; decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1981, n. 927 e successive modificazioni ed integrazioni). Per individuare attraverso l’etichettatura le sostanze molto tossiche che attualmente hanno il simbolo “T” si può ricorrere alle frasi di rischio “R26, R27, R28” loro assegnate dal decreto Ministro sanità 21 maggio 1981, in attesa del recepimento della direttiva Cee 83/467 che assegna loro il simbolo “T+”. (**) Per le sostanze aventi la frase di rischio “R33” (pericolo di effetti cumulativi), “R39” (pericolo di effetti irreversibili molto gravi) ed “R40” (possibilità di effetti irreversibili) di cui al succitato decreto ministeriale, la corrispondente CL deve essere divisa per 5.

6

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Deliberazione Comitato interministeriale 27 luglio 1984   L

Tabella 1.3 1.

(segue)

Rifiuti provenienti da processi di produzione di:

4.2.

Bagni galvanici

4.3.

Bagni salini contenenti cianuri impiegati nei trattamenti a caldo dei metalli

1.1.

Biocidi e sostanze fitofarmaceutiche

1.2.

Polielorobifenili, policlorotrifenili, policloronaftaleni

1.3.

Policlorofenoli

1.4.

Idrocarburi clorurati

1.5.

Composti farmaceutici

5.1.

Clorobenzene

Fanghi di processo provenienti da:

5.2.

Cloruro di metilene

5.3.

o-Diclorobenzene

Bagni galvanici contenenti cromo esavalente e cianuri

5.4.

Piridina

Tempra a caldo dei metalli

5.5.

Solfuro di carbonio

Trattamento del legno con creosoto e pentaclorofenolo

5.6.

Tetracloroetilene

5.7.

Tetraclorometano

Indurimento di superfici metalliche mediante bagni al cianuro

5.8.

Toluene

5.9.

1,1,1-Tricloretano

2. 2.1. 2.2. 2.3. 2.4.

5.

Solventi esausti di seguito elencati e relativi residui provenienti dalla loro distillazione nelle fasi di recupero:

2.5.

Stoccaggio di prodotti petroliferi

5.10.

Tricloroetilene

2.6.

Operazioni di sgrassaggio di superfici metalliche mediante solventi clorurati

5.11.

Triclorofluorometano

Residui catramosi derivanti da operazioni di distillazione e da processi di raffinazione del petrolio

Cabine di verniciatura di superfici metalliche (7)

7.

Sostanze chimiche di laboratorio non identificabili

Residui e code di distillazione da produzione ed utilizzazione di:

8.

Sostanze acide e/o basiche impiegate nei trattamenti di superficie dei metalli

9.

Farmaci, biocidi, sostanze fitofarmaceutiche ed altre sostanze chimiche, fuori specifica.

Abbattimento delle emissioni provenienti dalle produzioni di acciaio nei forni elettrici

2.8.

3.1.

Acrilonitrile

3.2.

Anilina

3.3.

Ciorobenzene

3.4.

Cloruro di benzile

3.5.

Cloruro di etile

3.6.

Cloruro di vinile

3.7.

Dicloroetilene

3.8.

Epicloridrina

3.9.

Fenolo acetone da curnene

3.10.

Nitrobenzene da nitrazione del benzene

3.11.

Tetraclorobenzene

3.12.

Tetraclorometano

3.13.

Toluene diisocianato

3.14.

1, 1, 1 – Tricloroetano

3.15.

Tricloroetilene e percloroctilene.

4. 4.1.

1,1,2-Tricloro-1,2,2-trifluoroetano

6.

2.7.

3.

5.12.

Soluzioni esauste provenienti da: Lavaggio e strippaggio nei processi galvanici in cui sono impiegati i cianuri (segue)

10.

Oli contenenti bifenili e trifenili policlorurati.

11.

Fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue dei processi, dei trattamenti e delle operazioni compresi nella presente tabella 1.3.]

1.3. Rifiuti urbani pericolosi Ai fini della prima attuazione del disposto della lettera d) del secondo comma dell’articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982, sono considerati pericolosi i seguenti rifiuti urbani: – batterie e pile; – prodotti, e relativi contenitori, etichettati con il simbolo “T” e/o “F” – prodotti farmaceutici.

1

(1) Il Dpr 10 settembre 1982, n. 915 “Attuazione delle direttive (Cee) numero 75/442 relativa ai rifiuti, n. 76/403 relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili e numero 78/319 relativa ai rifiuti tossici e nocivi” (Gu 15 dicembre 1982 n. 343) è stato abrogato dall’articolo 56, comma 1, Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22 [L29]. (2) Capoverso aggiunto dalla deliberazione Comitato interministeriale 13 dicembre 1984 “Modifiche e integrazioni alle disposizioni per la prima applicazione dell’articolo 4, Dpr 10 settembre 1982, n. 915, concernente lo smaltimento dei rifiuti” (Gu 29 marzo 1985 n. 76). (3) La legge 29 maggio 1974, n. 256 “Classificazione e disciplina dell’imballaggio e dell’etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi” (Gu 9 luglio 1974 n. 178) è stata abrogata dall’articolo 15, Dlgs 16 luglio 1998, n. 285 “Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi, a norma dell’articolo 38 della legge 24 aprile 1998, n. 128” (Gu 18 agosto 1998 n. 191). (4) “Recepimento della direttiva del Consiglio delle Comunità europee n. 79/831 del 18 settembre 1979, recante la sesta modifica della direttiva n. 67/548/Cee, relativa alla classificazione, imballaggio ed alla etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi” (Gu 20 febbraio 1982 n. 50). (5) Comma abrogato dall’articolo 15, Dm 26 giugno 2000, n. 219 “Regolamento recante la disciplina per la gestione dei rifiuti sanitari, ai sensi dell’articolo 45 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22” (Gu 4 agosto 2000 n. 181), a sua volta abrogato dall’articolo 16, Dpr 15 luglio 2003, n. 254 [L63]. (6) Comma non più vigente in virtù della nuova classificazione dei rifiuti avvenuta con il nuovo elenco europeo dei rifiuti, istituito dalla decisione 2000/532/Ce [L48]. (7) Punto aggiunto dalla deliberazione Comitato interministeriale 13 dicembre 1984. 7

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Prassi

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P1 MINISTERO DELLE FINANZE

Circolare 24 luglio 1996, n. 190 Parole chiave: Discariche/Smaltimento • Sanzioni

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. Articolo 3, commi da 24 a 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Criteri applicativi (1) (1) Il testo del provvedimento è disponibile nel sito www.reteambiente.it, “Area Normativa”, tema “Rifiuti”, settore “Prassi”.

(omissis)

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P2 MINISTERO DELLe finanzE – dipartimento delle entrate

Risoluzione 24 gennaio 1997, n. 9 Parole chiave: Discariche/Smaltimento

Tributo speciale per il conferimento dei rifiuti nelle discariche. Articolo 3, commi 24 e 26, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Quesito del Comune di Ruvo di Puglia (1) (1) Il testo del provvedimento è disponibile nel sito www.reteambiente.it, “Area Normativa”, tema “Rifiuti”, settore “Prassi”.

(omissis)

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P3 MINISTERO DELLe finanzE – dipartimento delle entrate

Risoluzione 5 marzo 1998, n. 14 Parole chiave: Discariche/Smaltimento • Incenerimento/Smaltimento

Correlazione costi-ricavi relativa a prestazioni di smaltimento di rifiuti tossico-nocivi. Istanza (1) (1) Il testo del provvedimento è disponibile nel sito www.reteambiente.it, “Area Normativa”, tema “Rifiuti”, settore “Prassi”.

(omissis)

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P4 MINISTERO DELLe finanze

Circolare 7 maggio 1998, n. 119 (Gu 11 maggio 1998 n. 107) Parole chiave: Tarsu/Tia

Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. Abrogazione dell’articolo 39 della legge 22 febbraio 1994, n. 146 (1) (1) Il testo del provvedimento è disponibile nel sito www.reteambiente.it, “Area Normativa”, tema “Rifiuti”, settore “Prassi”.

(omissis)

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P5 MINISTERO DELLE finanze – dipartimento delle entrate

Risoluzione 2 giugno 1998, n. 52 Parole chiave: Discariche/Smaltimento

Imposte dirette – Reddito d’impresa. Costi di chiusura e post-chiusura delle discariche – Correlazione costi-ricavi. Istanza della Fise – Federazione imprese di servizi (1) (1) Il testo del provvedimento è disponibile nel sito www.reteambiente.it, “Area Normativa”, tema “Rifiuti”, settore “Prassi”.

(omissis)

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Giurisprudenza

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Abbandono di rifiuti G1 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 gennaio 2001, n. 133 Inquinamento – Rifiuti – Materiali da demolizioni – Abbandono – Deposito temporaneo – Smaltimento

Nel corso della esecuzione di lavori di demolizione e ristruttuazione di un manufatto, condotti in economia, la condotta del soggetto che abbandona su un piazzale adibito a parcheggio i materiali di risulta dei suddetti lavori, procedendo al loro avvio in discarica una sola volta l’anno, integra gli estremi del reato di abbandono di rifiuti di cui all’articolo 51, comma 1, Dlgs 22/1997 e non configura deposito temporaneo.

G2 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 10 agosto 2001, n. 3128 Rifiuti – Inosservanza prescrizioni sul deposito temporaneo – Abbandono di rifiuti – Si prospetta

Nell’ipotesi di inosservanza delle condizioni e delle prescrizioni che regolano il deposito temporaneo previsto dall’articolo 6, comma 1, lettera m), Dlgs 22/1997, si configura il reato previsto dal comma 2 dell’articolo 51 dello stesso decreto, che sanziona (con riferimento all’articolo 14) l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti, quale norma residuale rispetto alle ipotesi tipiche previste dallo stesso Dlgs 22/1997.

G3 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 6 novembre 2003, n. 42377 Rifiuti – Deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi – Titolare o responsabile di impresa – Illecito penale – Sussistenza

L’abbandono o il deposito incontrollato di rifiuti, ove effettuato dai titolari di imprese o da responsabili di Enti configura l’ipotesi di reato di cui all’articolo 51, comma 2, del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22, stante la previsione di salvezza delle disposizioni di cui al citato articolo 51 contenuta nell’articolo 50 dello stesso decreto, che in via generale punisce con sanzione amministrativa l’abbandono di rifiuti.

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Giurisprudenza  [ Abbandono di rifiuti ]

G4 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 8 aprile 2004, n. 16698 Rifiuti – Attività di pulitura argini – Abbandono residui – Reato di gestione non autorizzata ex articolo 51, Dlgs 22/1997 – Sussiste

Il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, di cui all’articolo 51 del Dlgs 22/1997, non ha natura di reato proprio, bensì di reato comune, sicché può essere commesso anche da chi esercita attività di gestione di rifiuti in modo secondario o consequenziale all’esercizio di un’attività primaria diversa. (Fattispecie, residui della pulitura degli argini di un torrente, i quali, essendo costituiti da canne, venivano frantumati in piccoli pezzetti e abbandonati sulle acque, causando così una diga che, oltre a rendere difficoltosa la circolazione delle acque, provocava altresì una moria di pesci.)

G5 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 9 gennaio 2007, n. 137 Rifiuti – Reato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti – Responsabilità del proprietario dell’area – Non sussiste

Il legale rappresentante di una società, proprietaria di un fondo, pur consapevole dell’abbandono sul medesimo di rifiuti da parte di terzi non concorre nel reato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti. Lo afferma la Cassazione che ribadisce (richiamando la sentenza 32158/2002) che la consapevolezza da parte del proprietario del fondo dell’abbandono sul medesimo di rifiuti da parte di terzi non è sufficiente a integrare il concorso nel reato di cui all’articolo 51, comma 2, Dlgs 22/1997 (abbandono o deposito incontrollato di rifiuti, ora sanzionato, negli stessi termini, dall’articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006); la condotta omissiva porterebbe alla responsabilità solo se il reato fosse conseguenza dell’inazione del soggetto, in presenza di una norma che gli impone di attivarsi per impedire l’evento, o se esistesse l’obbligo giuridico di impedire l’evento (articolo 40 C.p.).

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Il Codice dei Rifiuti

G6 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 25 gennaio 2007, n. 2853 Rifiuti – Bonifica – Obblighi del proprietario dell’area

L’abbandono di rifiuti, cui consegue la legittima ordinanza sindacale di rimozione, comporta l’obbligo per il destinatario di procedere alla bonifica dell’area attraverso la rimozione dei rifiuti stessi. In caso di inottemperanza, secondo il parere della Corte, è configurabile il reato di cui all’articolo 255, comma 3, Dlgs 152/2006 anche in capo al soggetto proprietario (o possessore) dell’area “senza che possa avere rilevanza il fatto che l’accumulo dei rifiuti non sia ascrivibile al comportamento del destinatario dell’intimazio‑ ne” (si veda anche Cass., III Sez., sent. 11 maggio 2004, n. 22791).

G7 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 26 marzo 2007, n. 12434 Rifiuti – Reato di abbandono – Area comunale – Responsabilità del Sindaco – Sussiste

In caso di abbandono incontrollato di rifiuti su area di proprietà comunale pur competendo al Sindaco le scelte programmatiche fondamentali in materia di rifiuti e l’adozione di provvedimenti di delega di funzioni, mentre la gestione amministrativa del settore e ogni ulteriore problema di carattere tecnico-operativo spetta al dirigente comunale, va riconosciuta la responsabilità del Sindaco medesimo al quale compete anche di porre in essere i necessari atti di indirizzo e di mettere il delegato in condizione di adeguatamente operare specie qualora gli sia noto lo smaltimento in violazione della legge, avendo peraltro concordato con il responsabile dell’area tecnica le modalità di gestione dell’area comunale.

G8 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 4 maggio 2007, n. 16957 Rifiuti – Ordinanza di rimozione – Emessa nei confronti del proprietario del rifiuto abbandonato da terzi – Presupposti

L’ordinanza sindacale di rimozione dei rifiuti e di ripristino dei luoghi può essere emessa nei confronti del proprietario del rifiuto abbandonato da altri solo se questi ha concorso, materialmente o moralmente, con chi lo ha abbandonato. La Cassazione ha assolto il proprietario di un’auto rubata e abbandonata in una via di un Comune, e che non aveva ottemperato all’ordine di sgombero emesso dal sindaco. Secondo la Cassazione, l’ordinanza può essere emessa solo nei confronti di chi ha abbandonato i rifiuti, di chi ha concorso col responsabile, o del proprietario e dei titolari 1660

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Giurisprudenza  [ Abbandono di rifiuti ]

di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Un’ordinanza che impone a un soggetto diverso dai precedenti una prestazione personale non prevista da una disposizione posta da un atto avente forza di legge è illegittima per violazione dell’articolo 23 della Costituzione, e il Giudice deve disapplicarla.

G9 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 7 maggio 2007, n. 17256 Abbandono – Raccolta – Nozione – Differenze

La differenza tra il concetto di “abbandono” di rifiuti e quello di “raccolta” dei rifiuti è rinvenibile sia sotto il profilo della volontà del soggetto agente, sia sotto quello della condotta tenuta da questi. La volontà di colui che abbandona i rifiuti è diretta a “disfarsi e disinteressarsi completa‑ mente della cosa”; così precisa la Cassazione, mentre quella che guida colui che effettua la raccolta dei rifiuti è piuttosto diretta a conservare i materiali in modo da poter compiere sugli stessi, in un successivo momento, attività di riutilizzo o di smaltimento.

G10 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 29 maggio 2007, n. 21095 Deiezioni zootecniche – Deposito incontrollato – Reato di abbandono di rifiuti – Configurabilità

Il deposito di deiezioni zootecniche di un’azienda agricola in una concimaia priva di adeguati sistemi di contenimento, con conseguente percolamento sul terreno nudo e deflusso attraverso un vaso all’interno di una roggia, è configurabile come reato di abbandono di rifiuti.

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Il Codice dei Rifiuti

G11 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24466 Reato di abbandono di rifiuti – Responsabilità del titolare dell’impresa – Requisiti

Per la configurabilità del reato di abbandono di rifiuti, al fine di individuare il titolare d’impresa o il responsabile dell’ente, non occorre avere riguardo alla formale investitura, ma alla funzione in concreto svolta in quanto la sanzione amministrativa si applica solo al privato, a colui cioè che si limita a smaltire i propri rifiuti al di fuori di una qualsiasi attività imprenditoriale. Colui il quale invece abbandona i rifiuti nell’esercizio, ancorché di fatto, di un’impresa ovvero quale responsabile di un ente, ancorché non riconosciuto, risponde del reato anche se privo della formale investitura.

G12 Corte di Cassazione, III Sezione penale, 21 giugno 2007, n. 24477 Reato di abbandono di rifiuti – Responsabilità del titolare dell’impresa – Configurabilità

La contravvenzione di cui all’articolo 51, comma 2, Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22, a consumazione istantanea e punita con le sanzioni penali di cui al primo comma del medesimo articolo (oggi riprodotto in piena continuità normativa nei due commi dall’articolo 256, comma 2, Dlgs 3 aprile 2006, n. 152) consiste nell’atto dell’abbandono o del deposito incontrollato di rifiuti da parte dei “titolari di imprese” o dei “responsabili di enti”. La relativa condotta può consistere in un comportamento attivo dei titolari di imprese o dei responsabili di enti, di diretta partecipazione all’operazione vietata anche attraverso ordini impartiti ai collaboratori oppure in un comportamento omissivo, consistente nella mancata adozione di misure doverose atte a evitare l’evento prevedibile o previsto o nella omissione della necessaria vigilanza sull’operato dei collaboratori dipendenti concorrente a cagionare l’evento. In nessun caso la responsabilità per la contravvenzione in esame può invece estendersi al titolare di impresa o al responsabile di ente che non si attivi per rimuovere i rifiuti abbandonati in un’area di pertinenza aziendale o dell’ente, in ragione del fatto che in forza della relativa norma incriminatrice non grava su tale soggetto alcun obbligo di impedire il mantenimento dell’evento lesivo già realizzato o di attivarsi per rimuoverne le conseguenze.

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Albo gestori

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A1 ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI – comitato nazionale

Deliberazione 17 dicembre 1998, n. 4

Iscrizione all’Albo delle imprese ed Enti di cui all’articolo 30, comma 10, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 Il Comitato Nazionale dell’Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante l’attuazione delle direttive 91/156/­Cee sui rifiuti, 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e 94/62/ Ce sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, modificato ed integrato con decreto legislativo 8 novembre 1997, n. 389, ed in particolare l’arti‑ colo 30, che disciplina l’iscrizione all’Albo nazio‑ nale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, in prosieguo denominato Albo; considerato che ai sensi dell’articolo 30, com‑ ma 10, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche ed integrazioni, l’iscrizione all’Albo dei Consorzi, delle azien‑ de speciali e delle società di cui all’articolo 22, della legge 8 giugno 1990, n. 142, per le atti‑ vità di gestione dei rifiuti svolte nell’interesse del Comune o del Consorzio è effettuata sulla base di apposita comunicazione di inizio di at‑

Articolo 1 1. L’iscrizione all’Albo delle aziende speciali, dei Consorzi e delle società di cui all’articolo 22 della legge 8 giugno 1990, n. 142 (1), è effettuata, ai sensi dell’articolo 30, comma 10, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 [L29], e successive modifiche ed integrazioni, sulla base di idonea comunicazione di inizio di attività con la quale il Comune o uno dei Comuni o il Consorzio di Comuni nel cui interesse è svolta l’attività attesta che i predetti Consorzi, aziende speciali e società sono in possesso dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria. 2. La comunicazione di inizio di attività di cui al comma 1 deve essere effettuata alla Sezione

tività del Comune o del Consorzio di Comuni; visto il decreto 28 aprile 1998, n. 406, del Mi‑ nistro dell’ambiente, di concerto con i Ministri dell’industria, del commercio e dell’artigianato, dei trasporti e della navigazione e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, ri‑ guardante il regolamento recante la disciplina dell’Albo nazionale e delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti; visto, in particolare, l’articolo 13 del citato decre‑ to 28 aprile 1998, n. 406; ritenuto, pertanto di dover stabilire i criteri e le modalità per l’iscrizione all’Albo nonché i criteri e le modalità di accertamento e di valutazione dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità fi‑ nanziaria dei citati soggetti di cui all’articolo 30, comma 10, del citato decreto legislativo 5 febbra‑ io 1997, n. 22, ai sensi dell’articolo 6 del citato decreto 28 aprile 1998, n. 406; delibera: regionale territorialmente competente utilizzando il modello allegato sotto la lettera “A” e deve essere corredata dalla seguente documentazione: a) foglio notizie fornito dalla Sezione regionale secondo lo schema di cui all’allegato “B” alla presente deliberazione; b) nominativo e dichiarazione di accettazione, con firma autenticata, del responsabile tecnico; c) atto costitutivo o libro soci; d) attestazione comprovante il pagamento del diritto di segreteria e del diritto d’iscrizione; (1) La legge 142/1990 è stata abrogata dall’articolo 274, Dlgs 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi 1879

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Il Codice dei Rifiuti

sull’ordinamento degli Enti locali” (So alla Gu 28 settembre

di una procedura non ad evidenza pubblica, o a seguito dei

2000 n. 227).

relativi rinnovi; tale divieto si estende alle società controllate o

I “Servizi pubblici locali” – regolati in precedenza dall’artico-

collegate, alle loro controllanti, nonché alle società controllate

lo 22, legge 142/1990 – sono ora regolati dagli articoli 112

o collegate con queste ultime. Sono parimenti esclusi i sogget-

e 113 del Dlgs 18 agosto 2002, n. 267, che così recitano:

ti di cui al comma 4.

“Articolo 112

7. La gara di cui al comma 5 è indetta nel rispetto degli stan-

Servizi pubblici locali.

dard qualitativi, quantitativi, ambientali, di equa distribuzione

(1) Gli Enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze,

sul territorio e di sicurezza definiti dalla competente Autorità

provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per

di settore o, in mancanza di essa, dagli Enti locali. La gara è

oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini

aggiudicata sulla base del migliore livello di qualità e sicurez-

sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle

za e delle condizioni economiche e di prestazione del servizio,

comunità locali.

dei piani di investimento per lo sviluppo e il potenziamento

2. [comma abrogato].

delle reti e degli impianti, per il loro rinnovo e manutenzione,

3. Ai servizi pubblici locali si applica il capo III del decreto legi-

nonché dei contenuti di innovazione tecnologica e gestionale.

slativo 30 luglio 1999, n. 286, relativo alla qualità dei servizi

Tali elementi fanno parte integrante del contratto di servizio.

pubblici locali e carte dei servizi.

8. Qualora sia economicamente più vantaggioso, è consentito

Articolo 113

l’affidamento contestuale con gara di una pluralità di servizi

Gestione delle reti ed erogazione dei servizi pubblici locali di

pubblici locali diversi da quelli del trasporto collettivo. In que-

rilevanza industriale.

sto caso, la durata dell’affidamento, unica per tutti i servizi,

1. Le disposizioni del presente articolo si applicano ai servizi

non può essere superiore alla media calcolata sulla base della

pubblici locali di rilevanza industriale. Restano ferme le di-

durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore.

sposizioni previste per i singoli settori e quelle nazionali di

9. Alla scadenza del periodo di affidamento, e in esito alla

attuazione delle normative comunitarie.

successiva gara di affidamento, le reti, gli impianti e le altre

2. Gli Enti locali non possono cedere la proprietà degli im-

dotazioni patrimoniali di proprietà degli Enti locali o delle so-

pianti, delle reti e delle altre dotazioni destinati all’esercizio

cietà di cui al comma 13 sono assegnati al nuovo gestore.

dei servizi pubblici di cui al comma 1, salvo quanto stabilito

Sono, inoltre, assegnati al nuovo gestore le reti o loro porzioni,

dal comma 13.

gli impianti e le altre dotazioni realizzate, in attuazione dei

3. Le discipline di settore stabiliscono i casi nei quali l’attività

piani di investimento di cui al comma 7, dal gestore uscente.

di gestione delle reti e degli impianti destinati alla produzio-

A quest’ultimo è dovuto da parte del nuovo gestore un inden-

ne dei servizi pubblici locali di cui al comma 1 può essere

nizzo pari al valore dei beni non ancora ammortizzati, il cui

separata da quella di erogazione degli stessi. È, in ogni caso,

ammontare è indicato nel bando di gara.

garantito l’accesso alle reti a tutti i soggetti legittimati all’ero-

10. È vietata ogni forma di differenziazione nel trattamento

gazione dei relativi servizi.

dei gestori di pubblico servizio in ordine al regime tributario,

4. Qualora sia separata dall’attività di erogazione dei servizi,

nonché alla concessione da chiunque dovuta di contribuzioni

per la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazio-

o agevolazioni per la gestione del servizio.

ni patrimoniali gli Enti locali, anche in forma associata, si

11. I rapporti degli Enti locali con le società di erogazione del

avvalgono:

servizio e con le società di gestione delle reti e degli impianti

a) di soggetti allo scopo costituiti, nella forma di società di ca-

sono regolati da contratti di servizio, allegati ai capitolati di

pitali con la partecipazione maggioritaria degli Enti locali, an-

gara, che dovranno prevedere i livelli dei servizi da garantire

che associati, cui può essere affidata direttamente tale attività;

e adeguati strumenti di verifica del rispetto dei livelli previsti.

b) di imprese idonee, da individuare mediante procedure ad

12. L’ente locale può cedere tutto o in parte la propria parte-

evidenza pubblica, ai sensi del comma 7.

cipazione nelle società erogatrici di servizi. Tale cessione non

5. L’erogazione del servizio, da svolgere in regime di con-

comporta effetti sulla durata delle concessioni e degli affida-

correnza, avviene secondo le discipline di settore, con con-

menti in essere.

ferimento della titolarità del servizio a società di capitali

13. Gli Enti locali, anche in forma associata, possono conferi-

individuate attraverso l’espletamento di gare con procedure

re la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni

ad evidenza pubblica.

patrimoniali a società di capitali di cui detengono la maggio-

6. Non sono ammesse a partecipare alle gare di cui al comma

ranza, che è incedibile. Tali società pongono le reti, gli impianti

5 le società che, in Italia o all’estero, gestiscono a qualunque

e le altre dotazioni patrimoniali a disposizione dei gestori in-

titolo servizi pubblici locali in virtù di un affidamento diretto,

caricati della gestione del servizio o, ove prevista la gestione

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Deliberazione 17 dicembre 1998, n. 4   A

separata della rete, dei gestori di quest’ultima, a fronte di un canone stabilito dalla competente Autorità di settore, ove prevista, o dagli Enti locali. Alla società suddetta gli Enti locali possono anche assegnare, ai sensi della lettera a) del comma 4, la gestione delle reti, nonché il compito di espletare le gare di cui al comma 5. 14. Fermo restando quanto disposto dal comma 3, se le reti,

1

mancato rispetto dei presupposti e dei requisiti richiesti, dispongono con provvedimento motivato il divieto di prosecuzione dell’attività, salvo che l’interessato non provveda a conformarsi alla normativa vigente entro il termine prefissato dalle Sezioni medesime, che non può essere superiore a 60 giorni.

gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali per la gestione dei servizi di cui al comma 1 sono di proprietà di soggetti diversi

(1) Il testo dell’articolo 21, legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuo-

dagli Enti locali, questi possono essere autorizzati a gestire i

ve norme in materia di procedimento amministrativo e di

servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati gli

diritto di accesso ai documenti amministrativi” (Gu 18 agosto

standard di cui al comma 7 e siano praticate tariffe non supe-

1990 n. 192) è il seguente: “Disposizioni sanzionatorie.

riori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere

1. Con la denuncia o con la domanda di cui agli articoli 19 e

settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente. Tra

20 l’interessato deve dichiarare la sussistenza dei presupposti

le parti è in ogni caso stipulato, ai sensi del comma 11, un

e dei requisiti di legge richiesti. In caso di dichiarazioni men-

contratto di servizio in cui sono definite, tra l’altro, le misure

daci o di false attestazioni non è ammessa la conformazione

di coordinamento con gli eventuali altri gestori.

dell’attività e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista

15. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle

dagli articoli medesimi ed il dichiarante è punito con la san-

regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento

zione prevista dall’articolo 483 del codice penale, salvo che il

e di Bolzano, se incompatibili con le attribuzioni previste dallo

fatto costituisca più grave reato.

statuto e dalle relative norme di attuazione.”.

2. Le sanzioni attualmente previste in caso di svolgimento dell’attività in carenza dell’atto di assenso dell’amministra-

Articolo 2

zione o in difformità di esso si applicano anche nei riguardi

I requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria cui all’articolo 1, comma 1, sono: a) quelli previsti dalla deliberazione del Comitato Nazionale dell’Albo in data 17 dicembre 1998 [A1] per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti; b) quelli previsti dalla deliberazione del Comitato Nazionale dell’Albo in data 21 aprile 1994, modificata con deliberazione 9 marzo 1995 per l’attività di gestione di impianti di smaltimento e recupero; c) quelli previsti dalla deliberazione del Comitato Nazionale dell’Albo in data 17 dicembre 1998 riguardante i requisiti professionali del responsabile tecnico.

di coloro i quali diano inizio all’attività ai sensi degli articoli 19 e 20 in mancanza dei requisiti richiesti o, comunque, in contrasto con la normativa vigente. 2-bis. Restano ferme le attribuzioni di vigilanza, prevenzione e controllo su attività soggette ad atti di assenso da parte di pubbliche amministrazioni previste da leggi vigenti, anche se è stato dato inizio all’attività ai sensi degli articoli 19 e 20”.

Il Presidente Avv. Maurizio Pernice Il Segretario Dott. Eugenio Onori

Articolo 3 1. Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di inizio di attività, le Sezioni regionali iscrivono i soggetti di cui all’articolo 1 in appositi elenchi, utilizzando il modello di cui all’allegato C, dandone comunicazione al Comitato na­zionale, alla Provincia territorialmente competente ed all’interessato. 2. Fatta salva l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 21 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (1), qualora le Sezioni regionali accertino il 1881

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Il Codice dei Rifiuti

Allegato “A” (Articolo 1, comma 2) Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti (Dlgs 22/97) ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE............................................. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI...........................................................

DOMANDA DI ISCRIZIONE ai sensi del Dlgs n. 22 del 5 febbraio 1997, art. 30, comma 10, modificato con Dlgs n. 389 dell’8 novembre 1997

A CURA DELLA SEZIONE REG./PROV. Data di presentazione della domanda: ........................................................................................................................ Protocollo: ..................................................................................................................................................................... Data di iscrizione: ......................................................................................................................................................... N°. di iscrizione: ............................................................................................................................................................ IL SOTTOSCRITTO: Cognome: .......................................... Nome: .......................................... Data di nascita: ............................................... Comune di nascita: .................................................................................. Prov.: ............................................................... Codice Fiscale: . ........................................................................................ N° Telefono: .................................................... in qualità di: ........................................................................................................................................................................ Legale Rappresentante del: Comune di ................................................................................................................. Consorzio dei Comuni denominato ......................................................................... Sede: . ................................................................................................................................................................................... Via: ............................................................................................................ N° Tel.: . ........................................................... Codice fiscale: ..................................................................................................................................................................... COMUNICA Ai sensi e per gli effetti dell’art. 30, comma 10, del Dlgs 5 febbraio 1997, n. 22 e successive integrazioni che: ❏ il Consorzio dei Comuni ❏ l’azienda speciale di cui all’art. 22 della legge 142/90 ❏ la società di cui all’art. 22 della legge 142/90 Denominazione: Sede: via . ............................................................................................................ N° ........................................................... Comune: ............................................................................................................. Prov. ....................................................... Tel.: . ......................................................................................... Fax: ................................................................................... ❏ effettua l’attività di ......................................................................................... il ............................................................. ❏ inizia l’attività di: ............................................................................................ il ............................................................. per le seguenti categorie: cat. 1

classe

a

b

c

d

e

f

cat. 6 A

classe

a

b

c

d

e

f

cat. 6 D

classe

a

b

c

d

e

f

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Deliberazione 17 dicembre 1998, n. 4   A

cat. 6 H

classe

a

b

c

d

e

1

f

❏ è in possesso dei requisiti di idoneità tecnica ❏ è in possesso dei requisiti di capacità finanziaria La presente comunicazione riguarda esclusivamente l’attività di gestione dei rifiuti urbani e assimilati svolta nell’interesse del Comune o del Consorzio. il dichiarante . ............................................................................................................................ Si allega: ❏ foglio notizie; ❏ dichiarazione di accettazione del responsabile tecnico; ❏ intercalare P per i legali rappresentanti del Consorzio, dell’azienda speciale o della società di cui sopra; ❏ attestazione comprovante il pagamento del diritto d’iscrizione; ❏ carte di circolazione (in carta semplice); ❏ atto costitutivo o copia del libro dei soci. Categorie 1 per la quale si richiede l’iscrizione: a) superiore o uguale a 500.000 abitanti b) inferiore a 500.000 abitanti e superiore o uguale a 100.000 abitanti c) inferiore a 100.000 abitanti e superiore o uguale a 50.000 abitanti d) inferiore a 50.000 abitanti e superiore o uguale a 20.000 abitanti e) inferiore a 20.000 abitanti e superiore o uguale a 5.000 abitanti f) inferiore a 5.000 abitanti Categorie 6A- 6D-6H per la quale si richiede l’iscrizione: a) quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 200.000 T. b) quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 60.000 T. e inferiore a 200.000 T. c) quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 15.000 T. e inferiore a 60.000 T. d) quantità annua complessivamente trattate superiore o uguale a 6.000 T. e inferiore a 15.000 T. e) quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 3.000 T. e inferiore a 6.000 T. f) quantità annua complessivamente trattata inferiore a 3.000 T.

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