Oceani – Una storia profonda

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OCEANI

una storia profonda



Eelco J. Rohling

OCEANI Una storia profonda


Eelco J. Rohling oceani una storia profonda realizzazione editoriale

Edizioni Ambiente www.edizioniambiente.it

Copyright © 2017 by Princeton University Press The Oceans – A Deep History, Eelco J. Rohling Edizione italiana a cura di Stefano Caserini Si ringraziano per il contributo alla revisione scientifica: Alessandra Buccella, Gianni Comoretto, Sylvie Coyaud, Serena De Marco, Mario Grosso, Gianluca Lentini, Vittorio Marletto, Gabriele Messori, Stefano Tibaldi traduzione:  Ermio Cella coordinamento redazionale:  Diego Tavazzi cover:  Mauro Panzeri impaginazione:  Alessio Scordamaglia in copertina:  onda di tempesta nell’Oceano Atlantico settentrionale, PxHere.com CC0

© 2020, ReteAmbiente Srl via privata Giovanni Bensi 12/5, 20152 Milano tel. 02.45487277, fax. 02.45487333 questo volume è stato pubblicato con il supporto di

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi supporto senza il permesso scritto dell’Editore ISBN 978-88-6627-318-9 Finito di stampare nel mese di novembre 2020 presso GECA S.r.l., San Giuliano Milanese (Mi) Stampato in Italia – Printed in Italy


sommario

prefazione

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1. per iniziare

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2. le origini

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3. controlli sui cambiamenti

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4. la terra “palla di neve” e le esplosioni della vita

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5. oceani in via di acidificazione

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6. l’era dei rettili

157

7. arriva l’inverno

199

8. il futuro degli oceani e del clima

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epilogo

261

ringraziamenti

265

bibliografia

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prefazione

L’Homo sapiens è comparso sulla Terra circa 200.000 anni fa. Le attività umane hanno segnato fin da subito il pianeta, anche se per millenni l’impatto è stato relativamente contenuto. Poi, negli ultimi due secoli, qualcosa è cambiato repentinamente. Il progresso ha sviluppato in modo esponenziale l’impatto sul territorio delle attività umane, fino a raggiungere un’entità e una vastità tale da provocare cambiamenti enormi per il pianeta. Non è un caso che il premio Nobel per la chimica Paul Crutzen abbia definito la nostra era “Antropocene”1 (dal greco anthropos, “uomo”). Oggi l’umanità con le sue attività ha trasformato una larga parte della superficie terrestre, usa direttamente e indirettamente più di metà delle riserve di acqua dolce, ha causato l’emissione di un’enorme quantità di gas a effetto serra in atmosfera, ha alterato in modo sostanziale gli habitat marini e ha ridotto del 50% le zone umide. La domanda annuale di risorse come acqua, cibo, fibre, legno e l’assorbimento di anidride carbonica richiesti dall’umanità superano l’ammontare delle risorse biologiche che gli ecosistemi sono in grado di rigenerare: la cosiddetta “biocapacità globale”. Gli oceani coprono circa tre quarti della superficie terrestre e sono essenziali per la vita sulla terra. Così come una persona non può vivere senza cuore e polmoni in salute, la Terra non può sopravvivere senza oceani e mari sani. Essi fungono da sistema respiratorio per la Terra, producono ossigeno per la vita e assorbono anidride carbonica e scorie. Gli oce1  Crutzen P., Benvenuti nell’Antropocene, Mondadori, Milano 2005.


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oceani

ani sono il deposito e assorbono il 30% dell’anidride carbonica mondiale, mentre il fitoplancton marino produce il 50% dell’ossigeno necessario per la sopravvivenza della vita. Gli oceani regolano anche il clima e la temperatura, consentendo alla biodiversità del pianeta di prosperare. Oceani, laghi, mari e fiumi rappresentano un patrimonio straordinario per l’intera umanità. Eppure, sono sempre più minacciati dall’utilizzo intensivo, dallo spreco e dall’inquinamento: bottiglie, imballaggi e altri rifiuti rischiano di soffocare la vita negli ambienti acquatici. L’inquinamento da plastica è ormai un problema globale. Etica Sgr è in prima linea sul tema: nel 2019 ha sottoscritto l’iniziativa “A line in the sand – The New Plastics Economy2 “, un accordo globale che si prefigge di eliminare il problema. Gli oceani giocano un ruolo cruciale per l’equilibrio climatico del pianeta, l’aumento del livello del mare è una minaccia che non è ancora stata compresa nella sua gravità, lenta ma inesorabile. Per questo Etica Sgr ha sostenuto la traduzione italiana del libro di Eelco J. Rohling che avete tra le mani. Rohling è uno dei massimi esperti al mondo delle relazioni, complesse e affascinanti, che intercorrono tra gli oceani e il clima, e nelle pagine che seguono ne ricostruisce la storia a partire dalla formazione del nostro pianeta, avvenuta 4,5 miliardi di anni fa. E, soprattutto, spiega in modo chiaro perché il futuro del clima dipende, oltre che dalle condizioni degli oceani, anche dalle azioni che decideremo di compiere. Abbiamo ancora tempo, ma la finestra di opportunità, come chiarisce lo studioso statunitense nel capitolo finale del volume, si sta chiudendo. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, una legge fisica3 che ci indica la strada per modelli comportamentali più innovativi, basati sul recupero e il reinserimento di materie prime e scarti nel circu2  “A line in the sand – The New Plastics Economy” è un’iniziativa della Fondazione Ellen MacArthur, in collaborazione con UNEP (UN Environment Programme) e con il supporto di WWF e del World Economic Forum. Maggiori info sul sito di Etica Sgr: “Inquinamento da plastica: Etica Sgr in prima linea” (https://bit.ly/3lCLKLJ). 3  Legge della conservazione della massa, postulata da Antoine-Laurent de Lavoisier nel 1789.


prefazione

ito produttivo.4 Di pari passo corre il continuo degrado del territorio. Secondo il World Atlas Of Desertification,5 realizzato dal Joint Research Centre della Commissione europea, a livello globale, ogni anno, viene deteriorata una superficie pari a metà della dimensione dell’Unione Europea (4,18 milioni di chilometri quadrati). Africa e Asia sono i continenti più colpiti. Secondo lo studio, il pianeta potrebbe perdere il 10% dei suoi raccolti a livello globale entro metà del secolo. Ad aggravare il problema c’è la crescente deforestazione. Per la loro capacità di assorbire il carbonio, le foreste rappresentano l’oro verde del pianeta. Un ruolo insostituibile a livello biologico (ed economico). L’inquinamento e il degrado del suolo contribuiscono alla riduzione della biodiversità, ovvero della varietà di esseri viventi che popolano la Terra. Questa ricchezza, che ha reso il nostro pianeta unico, è oggi seriamente minacciata. La comunità politica, scientifica ed economica internazionale attribuisce sempre più importanza ai rischi legati alla sostenibilità ambientale. Joyce Msuya, vicedirettrice dell’UNEP (UN Environment Programme) ha dichiarato: “Siamo a un bivio. Continuare sulla via attuale, che porterà a un futuro oscuro per l’umanità, o prendere la via dello sviluppo sostenibile”. In questo contesto anche le imprese hanno un impatto significativo, per esempio in relazione alle emissioni di gas climalteranti, all’inquinamento, alla creazione di rifiuti, allo sfruttamento delle foreste, dell’acqua e delle altre risorse naturali. In qualità di investitore responsabile, Etica Sgr dialoga con le società nelle quali investe i propri fondi comuni per proporre un uso più efficiente delle risorse naturali, sia in qualità sia in quantità, e per spronarle ad adottare strategie sostenibili e responsabili. L’obiettivo è “rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie”.6 Oggi i temi ambientali e sociali riempiono – finalmente – le pagine dei giornali, sono in cima alle priorità dei governi e stimolano i governi 4  Pauli G., Blue economy 3.0, Edizioni Ambiente, Milano 2020. 5 JRC, World Atlas Of Desertification (https://bit.ly/2STjJmJ). 6  ONU, Rapporto Brundtland, 1987.

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oceani

a prendere decisioni importanti. L’organo esecutivo dell’Unione Europea, la Commissione, si sta impegnando molto in questo senso, tra l‘altro chiamando in causa direttamente il sistema finanziario, in quanto “motore dell’economia”, al fine di convogliare le energie verso uno sviluppo sempre più sostenibile e responsabile. Tutto questo dipende dall’accelerazione degli effetti e dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici, che – qualora non fossero gestiti – porteranno sconvolgimenti ambientali, sociali ed economici. In questo contesto, anche la finanza può svolgere un ruolo importante. Nell’idea di investimento responsabile di Etica Sgr, l’obiettivo di ottenere potenziali performance finanziarie positive per i risparmiatori è sempre associato a quello di generare effetti positivi per l’ambiente e la società. Etica Sgr, infatti, è da sempre in prima linea sul tema del cambiamento climatico e più in generale sul tema ambientale. Nel nostro DNA l’importanza del tema ambientale è, però, sempre valutato anche rispetto alla dimensione sociale e di governance (ESG). Questo approccio tridimensionale, che abbiamo scelto fin dalla nascita, nel 2000, sta avendo un crescente riconoscimento globale. Siamo convinti che uno sviluppo attento alle dinamiche ambientali sia la strada maestra, bisogna però sempre valutare anche gli effetti in termini di implicazioni sulle persone e, in modo più ampio, sulla comunità. È per questo che Etica Sgr intende perseguire una transizione giusta, in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico 2015, al fine di accelerare l’azione per il clima in modo da raggiungere gli SDG (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite. La società, per esempio, ha sottoscritto la campagna “Statement of Investor Commitment to Support a Just Transition on Climate Change”.7 Il mondo della finanza sostenibile e responsabile è cresciuto molto negli ultimi anni. Ne siamo felici, ma evidentemente occorre avere il coraggio di scelte più forti. Proporre sul mercato un prodotto green non basta a fare una società finanziaria davvero sostenibile e responsabile. In futuro, 7  PRI, “Climate change and the just transition: a guide for investor action”, 10 dicembre

2018 (https://bit.ly/2SOO5ai).


prefazione

ne siamo convinti, diventerà sempre più importante dimostrare l’efficacia della propria strategia con scelte di finanza etica, numeri, dati e rendicontazioni. Questo è il nostro lavoro e il nostro impegno quotidiano. Con un pizzico di orgoglio possiamo affermare di essere stati tra i primi protagonisti in Italia e di aver agito sempre con coerenza: con la testa rivolta verso il futuro, cerchiamo di contribuire nel nostro piccolo, con efficacia, alla risoluzione di problemi globali. Perché investire per il proprio futuro e per il futuro del pianeta è possibile. Ugo Biggeri

Presidente di Etica Sgr – Investimenti responsabili

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Per Mark e Sander, e per tutti gli altri a cui è stato negato un futuro. Che possano salvaguardare questo dono prezioso per le prossime generazioni.



1. per iniziare

È possibile che abbiate sentito dire che sappiamo più cose sulla Luna che sugli oceani. È un’affermazione che anch’io ho sentito spesso da esperti di comunicazione, insegnanti, studenti e molti altri, nei dialoghi informali a feste o ricevimenti. Mi occupo però da una vita della scienza degli oceani, e non sono convinto che sia vero. Ciò che mi risulta evidente, invece, è che la maggior parte delle persone non abbia alcuna idea di quanto effettivamente sappiamo sugli oceani. Lavoro da 30 anni nella ricerca e nell’insegnamento della scienza degli oceani nel campo della paleoceanografia. Questa disciplina studia essenzialmente gli oceani antichi e la loro evoluzione geologica. Nel concreto si interessa anche dei cambiamenti climatici, perché c’è una stretta interazione tra gli oceani e il clima – non è possibile svolgere ricerche in uno di questi campi ignorando l’altro. Oggi, in tutto il mondo sono attivi più di mille ricercatori in questo settore, e il numero è molto superiore se includiamo le ricerche oceaniche in senso più ampio, e se, in particolare, aggiungiamo anche la ricerca navale. Anche così, non si tratta di una comunità molto numerosa, che però è stata sorprendentemente produttiva nel decifrare i ritmi dei processi naturali che stanno alla base del funzionamento degli oceani e dei cambiamenti climatici, e nel valutarne i possibili impatti sull’umanità. Questa conoscenza è essenziale per comprendere il sistema Terra, ed è indispensabile per discutere in modo sensato della salvaguardia e delle politiche ambientali, nonché per eleggere dei rappresentanti politici competenti. L’evidente mancanza di questa consapevolezza può solo signifi-



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