SOS
PIANETA VERDE CAPIT APITAN AN SOSTENIBILE E GLI ECOCONSIGLI PER SAL SALV VARE L’AMBIENTE
Questo fascicolo trae ispirazione dai personaggi e dalla narrazione del libro Alla ricerca del Pianeta Verde, di Danilo Bonato Edizioni Ambiente, 2010
SOS PIANETA VERDE CAPITAN SOSTENIBILE E GLI ECOCONSIGLI PER SALVARE L’AMBIENTE
TESTI DANILO BONATO ILLUSTRAZIONI FELIX PETRUSKA PROGETTO GRAFICO TATI CERVETTO PROGETTO EDITORIALE EDIZIONI AMBIENTE
© Copyright 2011 IMQ Via Quintiliano, 43 20138 MILANO Tutti i diritti riservati Stampato con inchiostro Ecopure su carta riciclata Revive Pure Mediaprint - Milano
SOMMARIO PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA SAPERE CHE...
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UN GRADITO RITORNO
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OPERAZIONE PM10
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UNA GRANDE CASCATA INVISIBILE
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SPRECHI CHIUSI IN CAMERA
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DOVE FINISCE TANTO CIBO?
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DIMMI COSA COMPRI E TI DIRÒ CHI SEI
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IL SEGRETO PREZIOSO DELLA SPAZZATURA
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TIRANDO LE CONCLUSIONI...
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SE TUTTI I RAGAZZI D’EUROPA FACESSERO LA COSA GIUSTA
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CHI È IMQ E COSA FA
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PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA SAPERE CHE… …I personaggi di questa storia, il Professor Theodorus Green e Capitan Sostenibile, sono due vecchi amici che hanno girato il mondo alla scoperta dei problemi che affliggono il pianeta Terra. Il Professor Green vive a Lago Azzurro, una cittadina italiana dove si trova un misterioso Centro Ricerche sul Clima e l’Ambiente nel quale vengono realizzate strabilianti ricerche scientifiche. Proprio qui il Professore stava studiando un modo per lasciare la Terra, che secondo lui era ormai completamente rovinata e compromessa dall’inquinamento, e trasferirsi su un pianeta più sano, in una galassia lontana. Per realizzare questo progetto ha chiamato un supereroe che però lo ha convinto a rinunciare ai suoi propositi e a usare invece le sue conoscenze scientifiche per salvare il nostro mondo. Il supereroe è Capitan Sostenibile, un personaggio pieno di entusiasmo e di voglia di fare, anche se ogni tanto è un po’ confuso. Prima di dedicarsi ai problemi dell’ambiente e della natura si chiamava Capitan Saetta e combatteva il crimine a New York. Ora però la sua unica preoccupazione è quella di aiutare noi terrestri a fare le cose giuste per migliorare la vita qui, su questo pianeta. Proprio oggi, dopo un anno dal loro ultimo incontro, Capitan Sostenibile è tornato a far visita al suo amico e maestro Professor Green...
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UN GRADITO RITORNO CAPITAN SOSTENIBILE: Sono davvero contento di essere qui con lei a Lago Azzurro, Professore! PROFESSOR GREEN: Anch’io sono felice di rivederti dopo tanto tempo. Sei riuscito a mettere in pratica un po’ di cose che hai imparato qui da noi? Non so, protezione della biodiversità, riforestazione, energie rinnovabili. – Beh credo di sì! Ho costruito scuole in Africa e piantato alberi in Amazzonia, però... – C’è qualcosa che non hai capito! È per questo che sei tornato, vero? – Proprio così. Sa, un supereroe come me ha tanti FANS, soprattutto tra i ragazzi. Le cose dove occorre la mia forza fisica riesco a farle bene, ma vado in crisi se devo dare qualche consiglio pratico.
Quando incontro i ragazzi, loro vogliono farmi da “assistenti”. Mi domandano come possono aiutarmi a salvare la Terra, cosa possono fare direttamente loro, e io... – … E tu non sai cosa rispondere! – Esatto! È come se la testa si svuotasse. – Già, già, non c’è da stupirsi. Dai, non abbatterti Capitano, in fondo non è così difficile come pensi. Facciamo così: domani mattina ci alziamo presto e andiamo in giro per la città. Ti mostrerò un po’ di cose pratiche che i ragazzi potrebbero fare per aiutarti. Così potrai spiegargliele per bene. – Davvero? Grazie Professore! Ero certo che mi avrebbe aiutato! – Sì, sì… niente ringraziamenti, sai che mi irritano. Allora d’accordo: pronti per la missione!
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OPERAZIONE CAPITAN SOSTENIBILE: Dove siamo diretti, Professore? PROFESSOR GREEN: Ci facciamo una bella camminata fino in centro. Ti porto alla “Dante Alighieri” così potremo… – Una SCUOLA? Che superidea! Incontreremo gli studenti? Parleremo con gli insegnanti? Forse riusciamo ad invitare a pranzo il Preside e… – Niente affatto. Forza, giriamo l’angolo lì in fondo e siamo arrivati. – Accidenti Professor Green, ma cos’è questa confusione? – Pazzesco, eh? STRADA INTASATA, auto parcheggiate in tripla fila… – … Alcune di quelle grosse macchine sono piazzate sul marciapiede e i ragazzi non possono passare. Perché suonano tutti il clacson? Sembra una mandria di bufali impazziti! È tutti i giorni così? – Eh sì, tutti i giorni: al mattino presto, poco prima di pranzo e poi a metà pomeriggio. Sono i momenti in cui i genitori portano a scuola i propri figli e poi li vanno a prendere. – Ma questi ragazzi sono costretti a fare la gimcana tra le auto e poi... guardi quel fumaccio che si respirano. – Già… è il GAS DI SCARICO delle automobili. La concentrazione di gas
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PM10
QUAL È IL PROBLEMA?
Un’auto media che percorre un chilometro, emette più Un’auto o meno un grammo di monossido di carbonio, 150 GRAMMI di anidride carbonica e 25 MILLIGRAMMI di particolato, chiamato anche PM10.. Il MONOSSIDO DI CARBONIO è un gas velenoso, e molto irritante per i nostri polmoni. L’ANIDRIDE CARBONICA è la principaprincipale responsabile dell’aumento della temperatura sulla Terra. IL PM10 è un pulviscolo sottile che danneggia gravemente le vie respiratorie. L’aria L’aria delle nostre citcittà è satura di PM10 che fa aumentare le malattie polpolmonari e cardio-vascolari. Si calcola che nel mondo più di duecentomila persone all’anno perdano la vita per i danni causati dal PM10 che si trova nell’aria ininquinata delle città. 5
puzzolenti e velenosi qui è così alta da danneggiare i polmoni di un supereroe come te, figurati quelli di questi ragazzini… UNA MAMMA, AGITATA: Tu, con quel buffo costume, togliti di mezzo, non vedi che mi blocchi l’uscita!? – Scusi Signora, io non l’avevo proprio vista. Sa, con tutta questa confusione… UN PAPÀ, MOLTO AGITATO: Ehi, rimbambito, hai toccato la fiancata della mia Superturbo Extra Special e mi hai fatto una virgola sulla carrozzeria. Fuori subito i dati della tua assicurazione! – CAPITAN SOSTENIBILE: Mi spiace, non l’ho fatto apposta… Professore, che facciamo? Qui si mette male! – Forza, togliamoci di qui. Ne ho avuto abbastanza di questa pazzia. Troviamo un modo per svignarcela… – Ci penso io! Si aggrappi alla mia spalla. Con un superbalzo ci spostiamo sul tetto di quel palazzo. Pronti… via! Ecco, siamo atterrati sani e salvi. – Ma sei rimbecillito? Non lo fare mai più! Mi hai quasi fatto venire un infarto... – Suvvia Professore, un piccolo voletto non ha mai ucciso nessuno. Piuttosto, guardi giù in basso. Da qui il traffico davanti alla scuola assomiglia ad un formicaio umano. – E questo perché la maggior parte delle persone è diventata pigra! E si è così abituata a questo stile di vita da non accorgersi nemmeno più del problema...
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SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
Supponiamo che per fare due volte avanti e indietro fino alla scuola, una macchina percorra una decina di chilometri. E immaginiamo che lo facfacciano 300 MACCHINE,, ogni giorno, per ognuna delle 10.000 SCUOLE ELEMENTARI che ci sono in Italia. In un anno fanno circa 6 MILIARDI DI CHILOMETRI.. E questo solo per l’Italia: se in tutto il mondo i bambini delle scuole elementari fossero accompagnati in macchina allo stesso modo, si percorrerebbero almeno 500 MILIARDI DI CHILOMETRI ALL’ANNO per fare la spola da casa a scuola. Pensate a cosa succederebbe all’aria che respi respi-riamo, con dentro più di 12 MILIONI DI CHILI DI PM10!!
DIAMOCI DA FARE!
E se qualche volta rinunciassimo al passaggio in auto del papà o della mamma? Ci si può mettere d’accordo, e andare con la MACCHINA DI UN VICINO che va alla stessa scuola. In alcune città si può usare la BICICLETTA, oppure organizzare delle PICCOLE COMITIVE A PIEDI accompagnate da qualche genitore. E soprattutto si possono usare di più I MEZZI PUBBLICI, che sono molto meno scomodi di quel che sembra. Basterebbe poco: se solo uno studente su tre rinunciasse alla macchina dei genitori, le cifre allarmanti che abbiamo visto si ridurrebbero di un terzo. Meno traffico, meno inquinamento, aria più pulita per i ragazzini che vanno a scuola, ma anche per tutti gli altri abitanti delle città. 7
UNA
GRANDE
CASCATA
INVISIBILE
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PROFESSOR GREEN: Allora d’accordo, la affittiamo fino a domani a mezzogiorno… CAPITAN SOSTENIBILE: Professore, è sicuro di voler salire su una cesta attaccata a quel grande pallone colorato? – Si chiama MONGOLFIERA ed è il modo più ecologico e silenzioso per fare un giretto su per questi cieli. Bene, facciamo entrare un po’ di aria calda nel pallone e decolliamo! – Ci stiamo sollevando... – Voglio andare a curiosare nelle abitazioni della zona. Ci avvicineremo quatti quatti alle finestre per vedere da vicino cosa combina la gente e in particolare … i ragazzi. – Però non è bello spiare gli altri. E poi con questo enorme coso volante non sarà facile passare inosservati. – Hai finito di criticare? Ecco, Proprio quello che cercavo… vedi quella finestra al terzo piano della palazzina alla tua destra? – Certo che la vedo. Con la mia supervista le posso dire che si tratta di un bagno e che lì dentro c’è un ragazzino che, proprio in questo momento, SI STA LAVANDO I DENTI. – Perfetto, proprio come immaginavo. Dai, veloce che dobbiamo avvicinarci… ecco, scendi di qualche metro, così… no, un po’ più in alto… avanti ancora un pochino… stop! – E adesso? – Non noti niente di sbagliato?
QUAL È IL PROBLEMA?
Nel pianeta, giorno dopo giorno, SI STA STA RIDUCENDO la quantità di ACQU ACQUA A POTABILE POTABILE a nostra disposizione. Dalle nostre parti di acqua per ora ce n’è n’è a sufficiensufficienza ma ci sono posti sulla Terra Terra dove non se ne trotrova più, come ad esempio in Africa. Una delle ragioragioni è il fatto che I GHIACCIAI SI STANNO STANNO SCIOGLIENDO sempre più rapidamente, col risultato che si riduce la portata d’acqua dei fiumi. Poi, Poi, moltissima acqua vieviene CONSUMA CONSUMAT TA D DALL ALL’INDUSTRIA E DALL ALL’AGRICOL ’AGRICOLTU TU-RA INTENSIVA A: pensate che per fare un chilo di grano servono ser vono 1500 litri d’acqua! E così in alcune zone del mondo (per esempio in Asia occidentale, Africa e Cina) l’acqua comincia davvero a mancare.
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– Le tendine arancioni non si intonano con i rivestimenti? – Che stupidaggine! La cosa sbagliata è che il ragazzo si sta lavando i denti ma… – Ma...? – Ma mentre se li lava L’ACQUA DEL RUBINETTO CONTINUA A SCORRERE, zuccone! – Ah… è vero, non lo avevo quasi notato. Ma in fondo… è solo un po’ d’acqua. – Solo un po’ d’acqua eh? Ma lo sai che quel “po’ d’acqua” moltiplicato per tutti i ragazzini del pianeta quando si lavano i denti potrebbe equivalere a una quantità pazzesca, come una gigantesca cascata invisibile? – Va beh Professore, se vuole entro dalla finestra e chiudo tutto… – Ma cosa dici, babbeo, vuoi far venire un infarto a quel poveraccio? Il problema non è nel rubinetto ma nella testa! Ci siamo tutti abituati a sprecare l’acqua come se fosse infinita. E non ce ne accorgiamo neanche. Mentre l’acqua è un bene preziosissimo. È sempre la stessa che gira per tutto il mondo, dal mare alle nubi in cielo, da quel rubinetto ai deserti dell’Africa. Sempre la stessa! E dato che la popolazione aumenta, ce n’è sempre di meno per ogni abitante del pianeta! – E quindi, chiunque la spreca... – … È come se la levasse dal bicchiere di qualcun altro che ha sete!!
SE TUTTI FACESSERO COSÌ...
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Ogni volta che ci laviamo i denti tenendo aperto il rubinetto, sprechiamo più o meno 5 LITRI D’ACQUA.. Se 10 milioni di ragazzi in Italia si lavano i denti in questo modo, 2 volte al giorno, si sprecano più di 36 MILIARDI DI LITRI in un anno, come una enorme cascata. Ma c’è di più: ogni giorno in Italia ciascuno di noi usa 200 LITRI solo per lavarsi e cucinare. Veramente Veramente troppi, fanno circirca 4.500 MILIARDI DI LITRI all’anno, come dire circa 2 LITRI AL GIORNO per ognuno degli abitanti del pianeta! E pensare che quasi un miliardo e mezzo di persone nel mondo fa fatica a trovare l’acqua per bere...
DIAMOCI DA FARE!
Risparmiare l’acqua non è complicato: basta pensarci ogni volta che la usiamo. E soprattutto NON LASCIARE APERTI I RUBINETTI (quando ci si lava le mani o si lavano i piatti). Provate a tenere il conto di alcune azioni: misurate quanto tempo di rubinetto aperto ci vuole per fare un litro, e calcolate i litri risparmiati usando con intelligenza il lavandino del bagno o quello della cucina. E poi lo raccontate a tutti gli altri, in famiglia ma anche a scuola. E vedrete che l’esperimento dà una certa soddisfazione: perché si scopre che è facile RISPARMIARE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI LITRI in un anno.
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Che differenza c’è tra chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, e invece lasciarlo aperto? Sai quanta energia risparmieresti se uscendo ti ricordassi sempre di spegnere la luce, il computer e l’hi-fi? Hai idea di cosa succede se tutti mangiano troppa carne? Ti sei mai domandato quanto cibo sprechiamo ogni giorno? E cosa accade se butti via le cose senza un minimo di attenzione? Se non hai una risposta a tutti questi quiz e un po’ ti incuriosiscono, ti darà certo una mano l’insolita coppia protagonista di questo libretto: il Professor Green e Capitan Sostenibile. Il primo è un autorevole scienziato, il secondo un supereroe che, anche se un po’ pasticcione e confusionario, è pieno di entusiasmo e vuol darsi da fare per aiutare il nostro Pianeta. Il Professore e il Capitano si trovano ad affrontare alcune situazioni del tutto normali eppure straordinarie per le loro conseguenze. E ci fanno ragionare sull’inquinamento, sull’acqua, sull’elettricità, sul cibo, sulla smania di acquisti, su tutto quel che buttiamo via. Sono faccende che ci riguardano da vicino, ma sono anche i più importanti problemi che ha il nostro Pianeta. Segui i due bizzarri personaggi nel loro piccolo viaggio tra le quotidiane stranezze. Magari scopri che anche tu puoi provare a risolvere un pezzo del problema! Buona lettura e buon divertimento.
TRATTO DA UN PROGETTO EDITORIALE DI
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