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Direzione editoriale: Laura Moro Coordinamento e redazione: Cinzia Di Dio La Leggia, Francesca Centuori Progetto grafico e direzione artistica: studioscuola di Gabriele Clima Illustrazioni: Andrea Goroni, Pietro Dichiara Impaginazione: Tiziana Ciliani Trascrizioni musicali: Gino Nappo Si ringrazia Francesca Salvatorelli per la preziosa collaborazione alla redazione dei giochi e dei capitoli 2-5.
Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2010 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11736 / ISBN: 9788863950977 Prima stampa in Italia nel 2013 da A.G. Printing S.r.l. - Peschiera Borromeo (MI) www.edizionicurci.it
Magia dell’Opera I. Per chi è questo libro Questo libro è stato scritto per farti conoscere il grande compositore italiano Gaetano Donizetti e uno dei suoi capolavori, L’elisir d’amore. Leggendo questa pagina sarai accompagnato alla scoperta di quest’opera, lungo un percorso pieno di giochi divertenti e di attività che potrai svolgere da solo o “in squadra” con i tuoi amici. Conoscerai la bella e capricciosa Adina, il suo timido innamorato Nemorino, il baldanzoso sergente Belcore e un simpatico lestofante, il dottor Dulcamara, che con i suoi imbrogli sarà l’artefice del lieto fine. Le vicende dei protagonisti dell’opera, ora buffe, ora romantiche, ti conquisteranno proprio come hanno fatto con tante generazioni di adulti e ragazzi che ti hanno preceduto. Inizia, dunque, la lettura, entrerai nel magico mondo de L’elisir d’amore: imparerai a cantare le sue immortali melodie, a interpretare i personaggi e a mettere in scena, con l’aiuto dei tuoi amici e compagni di scuola, una tua rappresentazione. Coraggio, allora! Mettiti al lavoro: sarà un’esperienza fantastica. E, per cominciare, firma questo libro come fanno i grandi interpreti, così tutti sapranno che è tuo. Buon divertimento!
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II. Il compositore: Gaetano Donizetti A Borgo Canale, un piccolo paese vicino Bergamo, alla fine del 1700, vivevano Andrea Donizetti, sarto, e sua moglie Domenica Oliva Nava, tessitrice. Qui, a mezzogiorno del 29 novembre 1797, nasceva il loro quinto figlio, Domenico Gaetano Maria. Per la modesta coppia sarà un’altra bocca da sfamare nella piccola casa formata soltanto da due stanze! Ecco perché quando Gaetano, giovanissimo, espresse il desiderio di fare il musicista, il padre si oppose immediatamente pensando che quella carriera non gli avrebbe garantito da vivere, e insistette per fargli studiare giurisprudenza. Ma il ragazzo era testardo, ed è anche grazie a questo aspetto del suo carattere che diventò uno dei maggiori compositori d’opera, ancora oggi rappresentato in tutto il mondo, e non uno dei tanti avvocati dimenticati nelle pagine della storia. 4
Per fortuna ci fu chi presto si accorse del suo talento e lo aiutò a realizzare il suo sogno: il compositore Johann Simon Mayr, che insegnava gratuitamente musica. Qui, una mattina, a soli nove anni, accompagnato dal padre, Gaetano si presentò per l’esame di ammissione. Se pensi che superò brillantemente la prova dovrai ricrederti, perché non andò affatto così. La commissione d’esame stabilì che il ragazzo aveva un buon orecchio musicale ma non una bella voce, e questo era il requisito indispensabile per entrare a far parte del coro di voci bianche ed essere ammesso, quindi, in Conservatorio. Lo accettarono in prova per tre mesi, ma allo scadere del periodo riconfermano il giudizio negativo: la sua voce era difettosa e rauca. Ciò nonostante, grazie all’aiuto di Mayr, potè rimanere in quella scuola per nove anni. Si trasferì poi a Bologna per studiare e perfezionarsi sotto la guida di Padre Mattei, uomo taciturno e un po’ scorbutico. Ma Gaetano amava talmente la musica che avrebbe fatto qualunque sacrificio pur di migliorare il più rapidamente possibile. Per guadagnarsi quelle preziose lezioni teneva compagnia all’anziana madre 4
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Giochi e quiz dell’opera Il cruciverba del poeta Risolvi il cruciverba. Le lettere nelle “caselle musicali” formeranno il nome di un famoso librettista. 1
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18 Orizzontali 1. Il nome del papà di Gaetano Donizetti 6. Quando è buio si accende 7. Roma in automobile 9. Il numero quattro secondo i romani 10. Il verso del pulcino 11. Si cerca al mare sotto l’ombrellone 13. La sesta nota musicale 15. Nel caso, nell’eventualità 16. Il padrone dell’osteria 18. In quello di voci bianche voleva entrare Gaetano Donizetti
Verticali 1. Le usano gli uccelli per volare 2. Quando piove il cielo ne è pieno 3. La prima e la terza consonante di Dulcamara 4. La seconda nota musicale 5. D’estate si accende quella “condizionata” 8. Ora, adesso... in romanaccio 10. Sorpreso senza “sor” 12. Però, tuttavia 14. Piccola imperfezione della pelle 15. Il contrario di no 16. Un po’ di “oceano” 17. Tre senza vocali
Trova l’errore Il testo qui sotto contiene tre errori. Trovali. Uno dei maggiori capolavori di Gaetano Donizetti è l’opera L’elisir d’onore. Venne composta, secondo la leggenda, in 14 ore ed ebbe un tale successo che andò in scena per 320 serate consecutive. Scopri le risposte giuste a pag. 78 © 2010 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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III. I personaggi dell’opera Prima di raccontarti la trama de L’elisir d’amore voglio presentarti i suoi protagonisti. Al centro della storia c’è Adina una bella e indipendente ragazza, contesa da un innamorato timido e un corteggiatore spavaldo. Chi dei due conquisterà il suo cuore? Lo scoprirai più avanti da solo. Prima, però, voglio farti conoscere anche il simpatico lestofante che, con i suoi portentosi imbrogli, sarà l’artefice del lieto fine e, infine, una ragazza del paese, Giannetta, amica della nostra protagonista. Benché essi siano tutti personaggi di una storia scritta tanti anni fa, sono certa che in ognuno di loro troverai qualche somiglianza con i tuoi amici e conoscenti. È la magia dell’opera! Passano i secoli ma le storie che racconta sono sempre attuali, moderne...
Adina (soprano) Adina è una giovane proprietaria terriera, bella, ricca e colta che vive in un piccolo villaggio contadino. È intelligente, disinvolta e, a differenza dei paesani, sa persino leggere e scrivere! Insomma, ha tutte le qualità che si possono desiderare, infatti è ammirata da tutti. Lei lo sa, e questo contribuisce a renderla sicura di sé e indipendente: le piace molto essere corteggiata ma non ha alcuna voglia di legarsi stabilmente. Preferisce rimanere libera, divertirsi e cambiare fidanzato secondo il capriccio del momento. Sebbene sia di buon animo, è un po’ viziata e capricciosa e, se qualcosa non va come lei desidera, si irrita subito e reagisce con rabbia, ripicche e dispetti. Ma quando non è travolta dal suo caratterino, è una ragazza con la testa sulle spalle che sa ottenere quello che vuole e che non si fa imbrogliare come accade ai suoi ingenui compaesani, sempre pronti a credere a qualsiasi fandonia. © 2010 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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IV. La trama dell’opera Atto primo - Scena prima Ingresso della fattoria di Adina È mezzogiorno, e in un piccolo paese basco un gruppo di contadini si riposa dalle fatiche dei campi all’ombra di un albero. Un po’ in disparte c’è Nemorino, un giovane paesano, che osserva in adorazione Adina, la bella proprietaria terriera, immersa nella lettura di un libro. La storia che sta leggendo è appassionante: il bel Tristano è innamorato di Isotta, ma lei lo respinge. Lui si dispera finché, grazie a un potente filtro magico, riesce a farla innamorare. Adina, finendo la lettura, esplode in una fragorosa risata: la storia d’amore è davvero incredibile e così decide di raccontarla alle sue amiche che siedono subito intorno a lei. Nemorino non si lascia sfuggire una parola e, ingenuo com’è, inizia a sognare di possedere a sua volta un filtro magico per conquistare il cuore di Adina! Improvvisamente un rullo di tamburo anima la vita del villaggio. Arriva un reggimento guidato dal sergente Belcore, che ha l’incarico di trovare nuove reclute nel paese. Il sergente ha un bell’aspetto e l’aria spavalda di chi si crede un rubacuori. Infatti, non appena vede Adina, inizia a corteggiarla con modi galanti e contando sul fascino della sua uniforme. È così presuntuoso e sicuro che lei cascherà ai suoi piedi, che le chiede addirittura di sposarlo! Adina è divertita dal suo atteggiamento, benché lo trovi un po’ esagerato, e si lascia corteggiare. Intanto, però, prende tempo: «Non ho fretta» – dice - «voglio pensarci un po’!». Belcore sul momento si accontenta, pregustando già la vittoria. Nel frattempo Nemorino, che ha sentito tutto, preoccupato per l’arrivo del nuovo rivale, si affretta a parlare con Adina per dichiararle il suo amore. Ma lei sbuffa: è sempre la solita storia! Stufa delle sue continue dichiarazioni d’amore, lo incoraggia a occuparsi dello zio milionario gravemente malato che, se per caso morisse, potrebbe lasciargli una bella eredità. Ma Nemorino non l’ascolta: i soldi non gli interessano. L’unica cosa che vuole davvero è l’amore di Adina! Lei si impietosisce e cerca di convincerlo a dimenticarla di16
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V. Il mondo de L’elisir d’amore Paesi Baschi Hai mai sentito parlare del basco? È un cappello dalla forma particolare, senza visiera, che rimane piatto, adagiandosi morbidamente sulla testa. Di solito è di panno o di lana. Venne usato per la prima volta dai contadini dei Paesi Baschi, regione da cui ha poi preso il nome, diventandone il cappello tradizionale. Ma cosa c’entra questo curioso copricapo con la nostra storia? C’entra eccome, dal momento che il villaggio nel quale vivono Adina, Nemorino e tutti gli altri si trova proprio nei Paesi Baschi: una piccola regione a metà tra la Francia e la Spagna, il cui antico nome latino era Vascones, da cui deriverà il termine Guascogna, una regione storica della Francia sud-occidentale vicino ai Pirenei. La sua popolazione, legata al mondo contadino, è stata influenzata da culture più importanti, tanto che oggi la lingua basca è poco parlata, sostituita dal francese o dallo spagnolo. Non sappiamo di preciso se Donizetti e il suo librettista, volessero riferirsi alla parte francese o a quella spagnola dei Paesi Baschi, ma tu puoi immaginare la storia dove preferisci o scovare gli elementi che ti possono orientare su una zona piuttosto che sull’altra. (Ti do un primo indizio: il libretto dell’elisir si ispira a quello di Scribe, un librettista francese...) Tristano e Isotta Ricordi che all’inizio dell’opera la bella Adina sta leggendo il romanzo di Tristano e Isotta? È una lettura avvincente perché si ispira alla storia d’amore più famosa di tutto il Medioevo e che ancora oggi, a distanza di secoli, continua a incantare con la sua magia. Negli anni, la vicenda è stata narrata in versioni diverse. Quella che Adina legge ai suoi paesani racconta della regina Isotta, dalle bianche mani, ribelle all’amore, e di Tristano disperatamente innamorato di lei. Finché un 22
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VI. Metti in scena la tua opera Ti sei divertito leggendo la storia de L’elisir d’amore e le avventure dei suoi personaggi? Spero proprio di sì; ma ora sono certa che sarà ancora più divertente mettere in scena la tua rappresentazione dell’opera. Per farlo dovrai assumere il ruolo di “direttore artistico” e progettare tutti gli elementi dello spettacolo: sarà un gioco impegnativo ma ne varrà la pena perché vivrai una esperienza entusiasmante e sarai premiato dagli applausi del tuo pubblico. Come primo passo dovrai affrontare la messa in scena dell’opera: in questo capitolo troverai tutte le informazioni necessarie e una serie di suggerimenti che ti aiuteranno a realizzare uno spettacolo originale, tutto tuo. Poi, nei capitoli successivi, troverai il libretto e gli spartiti musicali che serviranno a te e ai tuoi cantanti e attori per studiare ciascuno la propria parte. Al lavoro, dunque! Scegli dove allestire lo spettacolo È la prima cosa da decidere. Come forse saprai, l’opera non si rappresenta soltanto in teatro, ma in molti altri luoghi, sia all’aperto sia al chiuso, quali ad esempio su un palco allestito in una piazza, sotto un tendone come quello del circo, in uno stadio, ecc. Perciò, potrai scegliere anche tu, e in tutta libertà, lo spazio in cui fare la tua rappresentazione, purché sia divisibile in due parti: una per il palcoscenico e una per il pubblico. Potrebbe essere la palestra di scuola, il salotto di casa, la tua stanza o anche, nella stagione estiva, il tuo terrazzo. Quando avrai deciso il luogo, inizia a preparare l’allestimento scenico tenendo conto delle dimensioni del tuo palcoscenico. Ti aiuterà la tua fantasia e un po’ di abilità manuale e seguendo le istruzioni riuscirai a creare delle bellissime scene. Crea la scenografia Per creare una scenografia si parte sempre dalla lettura delle indicazioni contenute nel libretto. Ma non sempre gli scenografi ambientano l’opera nei luoghi e nel periodo storico previsto dall’autore: c’è chi si attiene alla versione tradizionale e chi, invece, preferisce reinterpretarla secondo una sua idea ori© 2010 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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VII. Il libretto Adesso che conosci la trama e tutti gli elementi per mettere in scena L’elisir d’amore, è giunto il momento di affrontare il libretto per seguire lo svolgimento della vicenda attraverso le parole dei personaggi. Per facilitarti il compito lo abbiamo ridotto in una versione più breve, in cui alcune scene tagliate sono riassunte dal racconto di un Narratore. Potrai così cominciare a fare le prove della tua rappresentazione dell’opera, recitando i dialoghi insieme al tuo gruppo di amici. Ognuno di voi si sceglierà un personaggio, incluso il Narratore, e poi ne studierà la parte, come fanno i veri attori. Per interpretare correttamente i personaggi PERÒ è importante che tu conosca il significato dei diversi caratteri usati nel testo. Il testo del Narratore è in corsivo perché non appartiene al libretto originale ma è solo un riassunto commentato della storia. E sono in corsivo, ma tra parentesi, anche le istruzioni di scena per i diversi personaggi (a chi si rivolgono, quando devono entrare o uscire, ecc.). Le frasi in carattere normale poste tra parentesi stanno a indicare che quello è un pensiero del personaggio o un segreto detto sottovoce a qualcuno: andrà recitato in tono più sommesso. Vuoi un esempio? Quando Adina prende in giro il galante Belcore dicendo: «(È modesto il signorino!)», lo sussurra alle sue amiche in modo che lui non la senta. Così Dulcamara quando dice che la bottiglia contiene vino «(Bordò)», e non il magico elisir, lo dice fra sé e sé e non certo all’ingenuo Nemorino. In alcuni punti del tuo libretto troverai il testo stampato in rosso con a lato il simbolo del microfono.
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I caratteri rossi e il simbolo indicano i brani che puoi cantare e di cui trovi nelle pagine successive anche gli spartiti musicali per voce e pianoforte. Ma se non sai suonare e non hai chi possa accompagnarti, potrai ugualmente imparare a cantarli seguendo le istruzioni del CD. Usarlo è facilissimo perché è come il karaoke: prima si ascoltano i brani e poi si ripetono insieme alla voce registrata. Se poi vuoi scoprire tutta la bellezza della musica di Donizetti e trovare un’ispirazione per realizzare il tuo spettacolo, nel CD troverai anche alcuni dei brani e delle arie più divertenti e romantici, eseguiti da veri cantanti.
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L’elisir d’amore Melodramma giocoso in due atti MUSICA Gaetano Donizetti LIBRETTO Felice Romani Tratto dalla commedia “Le philtre” di Eugène Scribe Prima rappresentazione: Milano, Teatro della Cannobiana, 12 maggio 1832
Atto I
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Narratore Siamo in un piccolo paese dei Baschi alla fine del 1700. La scena si apre su uno spiazzo all’esterno della fattoria di Adina, la bella proprietaria terriera del luogo. Da un lato un gruppo di mietitori e mietitrici si riposa dopo una lunga mattinata di lavoro nei campi; alcuni sonnecchiano, altri chiacchierano con Giannetta, una giovane del villaggio. Sul lato opposto c’è Adina assorta nella lettura di un libro e, poco distante, Nemorino che l’osserva con aria estasiata. Nemorino (Osservando Adina che legge) Quanto è bella, quanto è cara! n soer va sc o s s o o n ri Più la vedo e più mi piace... n li bro: N emo e le g ge u h c a in d i ma lato A Ma in quel cor non son capace rato d i le e inn amo a z eran ! lieve affetto d’inspirar. sen z a sp Essa legge, studia, impara... Non v’ha cosa ad essa ignota... Io son sempre un idïota, io non so che sospirar. Adina (Ridendo) A d in a s c oppia in Benedette queste carte! un a g ra risata e n tutti, inc pre g ano uriositi, È bizzarra l’avventura. la d i rac c o ntare loro storia c la he sta le Giannetta g gen do. Di che ridi? Fanne a parte di tua lepida lettura.© 2010 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti i diritti sono riservati. 37
VIII. Cantiamo L’elisir d’amore Ed ecco arrivato il momento più importante: quello in cui imparerai a cantare per poter mettere in scena la tua opera. Che opera sarebbe, altrimenti, senza musica e senza canto? Hai due strumenti a disposizione: - gli spartiti che troverai nelle pagine seguenti - e il CD con il karaoke operistico
Nel CD, il Narratore ti darà tutte le istruzioni e, poco per volta, apprenderai a cantare alcuni dei brani più belli e divertenti. Di ogni brano troverai prima la lettura ritmica, poi la versione cantata e, da ultimo, la base musicale. Esercitati, e in breve diventerai un cantante d’opera!
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L’ELISIR D’AMORE Elisir di sì perfetta
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Chi è chi Johann Simon Mayr (Mendorf, 1763 – Bergamo, 1845), compositore e insegnante di musica tedesco. Autore di numerose opere liriche, a Bergamo fu anche fondatore e insegnante di una scuola di musica gratuita, chiamata Lezioni Caritatevoli di Musica, ed ebbe tra i suoi primi allievi Gaetano Donizetti. Padre Mattei (Bologna, 1750 – 1825), compositore, insegnante, e frate francescano, contribuì a fondare la più importante scuola musicale di Bologna, nella quale ebbe come allievi Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti. Alessandro Lanari (San Marcello di Jesi, 1787 – Firenze, 1852), impresario lirico attivo nei più importanti teatri italiani. Per la sua intensa attività e per la spettacolarità delle opere che metteva in scena, venne soprannominato “il Napoleone degli impresari”. Felice Romani (Genova, 1788 – Moneglia, 1865), il più famoso librettista e poeta del suo tempo. Scrisse circa cento libretti per i più importanti compositori italiani, come Il Turco in Italia per Gioachino Rossini, La Sonnambula e Norma per Vincenzo Bellini, Anna Bolena, L’elisir d’amore e Lucrezia Borgia per Gaetano Donizetti, Un giorno di regno per Giuseppe Verdi (per citarne solo alcuni). Eugène Scribe (Parigi, 1791 – 1861), drammaturgo e librettista francesce. Scrisse molti libretti per i più importanti compositori francesi: La muette de Portici (La muta dei Portici) per Daniel Auber, La juive (L’ebrea) per Fromental Halévy, Les Huguenots (Gli Ugonotti) e L’Africaine (L’Africana) per Giacomo Meyerbeer. Scrisse inoltre libretti in francese anche per i compositori italiani: Le Comte Ory (Il conte Ory) per Gioachino Rossini; Les Martyrs (versione francese del Poliuto), La Favorite (La Favorita) e Dom Sebastien (Don Sebastiano) per Gaetano Donizetti; Les vêpres siciliennes (I vespri siciliani) per Giuseppe Verdi.
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Indice Istruzioni per accedere alla playlist online
Pag. 2
I
Per chi è questo libro
Pag. 3
II
Il compositore: Gaetano Donizetti
Pag. 4
III
I personaggi dell’opera
Pag. 11
IV
La trama dell’opera
Pag. 16
V
Il mondo de L’elisir d’amore
Pag. 22
VI
Metti in scena la tua opera: il palcoscenico e le scene i costumi e il trucco
Pag. 27
VII Il libretto
Pag. 36
VIII Cantiamo L’elisir d’amore
Pag. 66
Appendice
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Bon ton all’opera
Pag. 76
Chi è chi
Pag. 77
Soluzioni di giochi e quiz
Pag. 78
Tracklist
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