Notti horror... all'Opera (anteprima)

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Gli autori ringraziano Sir John Falstaff, Minnie, Sparafucile, Agathe e Amelia per l’orrorifica partecipazione a questo libro.

Ideazione: Cristina Bersanelli, Laura Moro, Gabriele Clima Direzione artistica: Gabriele Clima Testi: Cristina Bersanelli Illustrazioni: Gabriele Clima CD registrato presso lo studio Edizioni musicali Nuova Gente R.B. S.a.s., Via Trivulzio, 2 – 43022 Montechiarugolo (PR) Fonico: Domenico Vigliotti Si ringraziano Chiara e Gianni Bella e F.I.L.M.I. Voci recitanti: Andrea Basile, Cristina Bersanelli, Gabriele Clima Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2015 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11908 / ISBN: 9788863951868 www.edizionicurci.it Stampato in Italia nel 2015 da Grafiche SAGI S.r.l., Via E. Mattioli, 13 – Bagnolo in Piano - RE


I bambini e l’opera lirica? Ho sempre pensato fosse un binomio esplosivo! Non ci credete? Provate a sussurrare all’orecchio di un bambino ‘Regina della Notte’ e la sua fantasia sarà già in viaggio. Leggete e ascoltate queste storie con gli occhi e con il cuore, giocate a Ping-Pong-Pang con le carte create appositamente per questi libri, e divertitevi a preparare pozioni magiche, veleni e controveleni… Chissà, forse un giorno ci troveremo tutti insieme a teatro! P.S.: I teschi accanto a ogni storia sono uno ‘spaventometro’ per misurarne il grado di spaventosità. Voi quanti teschi avreste dato a ognuna?


Notti horror di tenebra oscura di diavoli e streghe di ombra... e paura!

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f f a t s l a F n h o Sir J (da ‘Falstaff’ di G. Verdi)

Che cosa non farei per una bella donna! Figuratevi per due, e ricche per giunta. Ma a quelle borghesucce importava poco del mio titolo di Cavaliere, e poi forse gli anni mi hanno appesantito, il mio fascino personale non è più quello di un tempo. Credevo di piacere ad Alice Ford e Meg Page, e avevo inviato loro due garbati biglietti amorosi. Li presero male, videro che erano uguali… E complottarono per vendicarsi.


La signora Quickly fu mandata come messaggera per informarmi che Ford, il marito di Alice, era solito assentarsi tutti i giorni dalle due alle tre. Ma quei cani dei miei servitori, Bardolfo e Pistola, lo avvertirono dei miei piani. Così anch’egli escogitò la sua trappola. Venne da me dicendo di chiamarsi Fontana e offrendomi ottimo vino e molto denaro. Voleva che conquistassi Alice, della quale diceva d’essere un corteggiatore respinto. Potevo immaginare che fosse il marito?


Gli raccontai dell’appuntamento fissato per quel giorno, tra le due e le tre. Così, quando andai da Alice, fu un miracolo se riuscii a sfuggirgli nascondendomi nella cesta del bucato, in mezzo ai panni sporchi. Alice ordinò ai servi di rovesciarla nel fiume e, quando mi vide lì in acqua, a Ford passò ogni gelosia! Eppure, non contento di avermi inflitto quell’umiliazione, si rese complice anche della seconda beffa escogitata a mio danno in quella notte, la peggiore della mia vita.


i r o t i s o p m o c I Carl Maria von Weber (1786-1826)

Il successo del suo primo capolavoro maturo, Der Freischütz (Il Franco cacciatore, Berlino 1821) segnò una data nella storia della nascente opera romantica tedesca, per la quale si adoperò anche come direttore dei Teatri di Praga (1813-16) e Dresda (dalla fine del 1816). Fu uno dei primi grandi direttori d’orchestra in senso moderno, forse il primo a usare la bacchetta sul podio. Nel titolo del suo più famoso capolavoro “franco”, è da intendersi nel senso di “libero”, cioè è il cacciatore libero di indirizzare dove vuole le pallottole magiche. L’eredità di Weber fu raccolta dal giovane Wagner.


Giuseppe Verdi (1813-1901)

Ebbe il primo grande successo nel 1842 (Nabucco) e in pochi anni si impose nell’opera italiana come un assoluto protagonista. Lo era già quando compose Rigoletto (Venezia 1851). Ad una fase diversa di un genio capace di rinnovarsi continuamente appartiene Un ballo in maschera (Roma 1859). Il Falstaff (1891) è l’ultima opera di Verdi, che ormai componeva con calma, vivendo, come amava, da solitario in campagna, tanto che la moglie lo chiamava scherzosamente “orso”.

Giacomo Puccini (1858-1924)

Amava la caccia, le prime automobili, la bicicletta, le donne ( tutte le sue opere più celebri hanno protagoniste figure femminili), il successo, che fu enorme per Manon Lescaut (1893), La Bohème (1896), Tosca (1900) e Madama Butterfly (1904). La Fanciulla del West (New York 1910), terminata sei anni dopo, si caratterizza per una nuova, inquieta ricerca, che proseguì fino all’incompiuta Turandot con costante attenzione alle novità della musica europea tra Ottocento e primo Novecento.


Ping-Pong-Pang Per giocare ritagliare le carte dalle pagine seguenti

Distribuire a ogni giocatore tutte le carte punteggio e una carta speciale cosicché ognuno abbia il proprio mazzo, da tenere coperto sul tavolo. Inizia il più giovane e si va in senso orario. Dal mazzo sul tavolo si pescano a caso quattro carte, se ne sceglie una e la si getta sul tavolo dichiarando la categoria su cui si vuole puntare: forza, astuzia o bontà (leggere le caratteristiche su ogni carta per capire come poterla potenziare). Gli altri giocatori dovranno contrastarla con una carta di valore maggiore nella stessa categoria (nel caso nessuno ci riesca, si è obbligati a gettare la carta col valore più alto). Il vincitore della mano si aggiudica le carte di tutti gli altri avversari. Alla fine di ogni attacco, le carte vinte e quelle in mano vanno mescolate al mazzo sul tavolo. Quando un giocatore rimane senza carte, uno degli altri deve gridare: «Ping-Pong-Pang!» per farlo uscire ufficialmente dal gioco. Se nessuno lo fa, il giocatore rientra in partita, prendendo una carta dal mazzo di ciascun avversario. Il gioco prosegue così ad esclusione. L’ultimo che rimane vince la partita.


ritaglia le carte lungo il tratteggio



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