Alla mia Lisa ABH A Stéphanie, Benoit e Romain BL
Titolo originale: Nina © Gallimard Jeunesse, 2015 Giboulées, collana diretta da Colline Faure-Poirée e Hélène Quinquin Per l’edizione italiana: Traduzione: Stefano Viviani © 2016 by Edizioni Curci S.r.l. Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11928 / ISBN: 9788863951974 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2016 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
Alice Brière-Haquet
Bruno Liance
Go to sleep my precious one Day is done and night is near When you wake you’ll see the sun Wish you for a star to steer. Ninna nanna che Nina Simone cantava a sua figlia
Dream, my baby dream, Until spread your wings‌
Oh Lisa, mia piccola Lisa, questa sera il sonno non vuole arrivare ma ecco una storia per te d’ascoltare...
Inizia, come iniziano tante con un bimbo avvolto in lenzuola bianche e la sua mamma con un sorriso raggiante. Quel piccolo bimbo era nero quel piccolo bimbo ero io.
Non è proprio questo ovviamente il primo ricordo che ho in mente ma risale suppergiù ai tre anni o poco più. C’erano 52 denti bianchi e belli e altri 36 neri più piccoli di quelli incastrati e allineati come piccoli soldati.
«Sono dei semitoni, sono dei diesis» disse il professore e io gli chiesi perché fossero così.
«Perché... perché sì.» Ed era proprio così. Ovunque e per chiunque.
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