Aria per violoncello (anteprima)

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ARIA PER VIOLONCELLO Adèle Tariel - Aurore Pinho e Silva


Berlino Ovest, 1988. La mamma mi aveva detto che prima non esisteva. Io non ci credevo, però. Il muro aveva un aspetto così vecchio, doveva essere lì dai tempi dei dinosauri. Abitavo in quella casa da quando ero nato. Insieme ai miei amici, Sacha e Olga, a volte giocavamo a pallone contro quel muro, ma la mamma non voleva che mi avvicinassi troppo.

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I miei genitori lavoravano tanto e io rientravo presto da scuola. Spesso, quando ero a casa da solo, andavo in solaio. Avevo trovato la piccola botola attraverso cui ci si arrivava, appena sopra il bagno. La raggiungevo dandomi un po’ di slancio e m’intrufolavo su. Il solaio era immerso nell’oscurità. Solo qualche raggio di sole entrava da un piccolo lucernaio. Salivo su di un vecchio baule per riuscire a sbucare con la testa e vedere che cosa accadeva giù in strada, dall’altra parte di quel muro, al tempo stesso così lontana e così vicina. A volte vedevo delle persone e non mi sembravano diverse da noi. C’erano meno automobili e meno negozi, questo sì.

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Allora perché quel muro ci separava? Il nonno e la nonna materni vivevano di là. Li avevo visti soltanto una volta. Avevano avuto un’«autorizzazione speciale», mi aveva spiegato mamma. Non ero mai andato da loro, era troppo rischioso, dicevano i miei.

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Un giorno, mentre ero di nuovo in piedi su quel baule a scrutare al di là del muro, mi sporsi per vedere ancora meglio. Mi sentii traballare, con i piedi che si agitavano nel vuoto, e cercai di ritrarmi all’istante. Cadendo, urtai il coperchio del baule. Mi feci coraggio e decisi di aprirlo. Dentro trovai una scatola lunga dalle forme curve. E al suo interno, coperto da un leggero panno di feltro, un violino. No, non era un violino. Era più grande, più maestoso: un violoncello!

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Per saperne di + Questa storia si svolge a Berlino, in Germania, tra il 1988 e il 1989. All’epoca l’attuale capitale tedesca è divisa in due da un muro, che da circa trent’anni separa la parte Est della città da quella Ovest. Gli abitanti non hanno il diritto di superarlo.

PERCHÉ QUEL MURO?

La fine della guerra Nel 1945 la Seconda Guerra Mondiale si conclude con la disfatta della Germania nazista. In occasione della Conferenza di Yalta, le principali potenze vincitrici – Stati Uniti, Regno Unito, Francia e URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) – dividono Berlino in quattro settori. Nella metà Ovest di Berlino s’insediano statunitensi, inglesi e francesi. La metà Est viene occupata dai sovietici.

La divisione di Berlino in 4 settori. © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati


PAESI BASSI

BERLIN O

Il piano Marshall

PO L O N I A

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RFA

CE C O SL O VA CC HIA Nel 1947 gli Stati Uniti propongono di prestare FR A NC I A denaro ai Paesi europei per aiutarli a ricostruirsi SVI ZZ AUSTRI A ERA più rapidamente dopo le devastazioni della guerra. È il Piano Marshall. Ma l’URSS e i Paesi dell’Europa dell’Est rifiutano, perché vogliono essere indipendenti dagli Stati Uniti. Così la crescita economica risulterà più rapida all’Ovest e il tenore di vita più alto. Nel 1949 la Germania è divisa in due: la RFT (Repubblica Federale tedesca), sostenuta dai Paesi dell’Europa occidentale e dagli Stati Uniti in particolare, e la RDT (Repubblica Democratica Tedesca), controllata dall’Unione Sovietica. La RFT avrà come capitale Bonn.

L’inizio della guerra fredda Molti abitanti di Berlino Est fuggono verso l’Ovest. La vita lì è migliore e soprattutto si respira maggiore libertà. Tra il 1945 e il 1961, tre milioni di tedeschi dell’Est emigrano a Ovest. I dirigenti sovietici vogliono impedirlo e decidono perciò di costruire un muro. Due blocchi nemici finiscono così per contrapporsi: statunitensi e sovietici. È l’inizio di una guerra mai dichiarata: la guerra fredda. Ogni blocco si sente minacciato dall’altro e vuole affermare la propria potenza.

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Titolo originale: Un air de violoncelle Kilowatt édition 2016 (Paris, France) Per l’edizione italiana Traduzione: Stefano Viviani Redazione: Cinzia Di Dio La Leggia Impaginazione: Anna Cristofaro © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano Tutti i diritti sono riservati EC12161 / ISBN 9788863953039 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2019 da Grafiche AZ S.r.l., Viale del Lavoro, 8 - San Martino Buon Albergo (VR)



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