La bohème di Giacomo Puccini (anteprima)

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Direzione editoriale: Laura Moro Coordinamento e redazione: Cinzia Di Dio La Leggia Curatore editoriale: Pino Pignatta Progetto grafico e direzione artistica: Gabriele Clima Illustrazioni: Francesca Carabelli Impaginazione: Tiziana Ciliani Trascrizioni musicali: Davide D’Elia

Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2019 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 12173/ISBN: 9788863953176 Prima stampa in Italia nel mese di dicembre 2019 da AGP Aziende Grafiche Printing, sede legale Via A. G. Scopoli, 12 - 27100 Pavia

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Perché questo libro Ciao. Ho scritto questo libro per farti conoscere La bohème, una bellissima opera di Giacomo Puccini, che ti conquisterà perché narra le avventure scapestrate e gli amori di quattro ragazzi, poco più grandi di te, amici per la pelle. Leggilo e nelle sue pagine incontrerai i quattro amici, ognuno con la propria personalità e il proprio carattere, ma uniti da un'amicizia così profonda da formare un tutt'uno, sempre pronti a dividere tutto e ad aiutarsi nei momenti difficili della vita. Le loro spensierate disavventure si intrecciano con due grandi storie d'amore: una romantica e palpitante ma, tormentata dall'incertezza del futuro, l'altra appassionata e tempestosa perennemente dibattuta tra slanci amorosi e litigi furibondi. Potrai riconoscerti e identificarti nelle vicende e nei sentimenti dei personaggi, ridere, commuoverti, innamorarti e soffrire insieme a loro. Proverai l'emozione di ascoltare e cantare le travolgenti melodie di Puccini nella playlist online (istruzioni a pag. 2) e, se lo vorrai, potrai diventare anche tu un protagonista de La bohème mettendone in scena una tua rappresentazione. Non voglio dirti di più; volta la pagina e inizia il tuo viaggio nel magico mondo dei bohèmiens. Vedrai che sarà un'esperienza fantastica!

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I. Il compositore Giacomo Puccini Giacomo Puccini nacque a Lucca il 22 dicembre 1858, da Michele e Albina Magi, sesto di ben nove figli. I Puccini avevano una lunga tradizione come musicisti e fu quindi naturale che avviassero il piccolo Giacomo allo studio delle note. Morto prematuramente il padre, la famiglia si trovò in gravi difficoltà economiche e la madre pur di far continuare gli studi al figliolo lo mandò presso uno zio insegnante di musica. Gli studi Giacomo non era uno studente modello, anzi era così pigro, distratto e indisciplinato che lo zio lo definì scherzosamente un "falento" (fannullone senza talento). Anche i suoi insegnanti si lamentavano di lui dicendo che andava a scuola per scaldare la sedia. Però dovettero ricredersi quando le sue prime composizioni dimostrarono che aveva un talento fuori dall'ordinario. Giacomo non aveva ancora trovato la propria vocazione ma la scoprì vedendo una rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi: se ne entusiasmò a tal punto che decise di dedicarsi alla composizione operistica. Malgrado le ristrettezze economiche, poté iscriversi al Conservatorio di Milano grazie a una borsa di studio che la madre era riuscita a fargli avere. Iniziò così un percorso di perfezionamento sorretto dalla speranza di conquistare fama e ricchezza. Gli esordi Al termine degli studi Puccini visse lunghi anni tra delusioni e povertà di cui scriveva alla madre: «Stanotte ho lavorato fino alle tre e dopo ho cenato con un mazzo di cipolle. Sono stufo di lottare con la miseria, sempre!». La sua prima opera, Le Villi, fu bocciata a un concorso ma l'anno dopo, rappresentata in teatro, ebbe un buon successo che attirò l'attenzione del più importante editore musicale italiano, Giulio Ricordi, il quale prese il giovane compositore sotto la sua protezione e gli commissionò un’altra opera, l’Edgar. Sembrava un inizio promettente però, in quel periodo, Puccini soffrì per la perdita della madre che gli era sempre stata di sostegno. Inoltre l'opera, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1889, fu accolta freddamente dal pubblico, gettando di nuovo il compositore nello sconforto.

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Manon Lescaut: il successo, la fama e la ricchezza Quando Puccini aveva trentacinque anni la fortuna iniziò a girare dalla sua parte. La sua terza opera, Manon Lescaut, ottenne un clamoroso successo al Teatro Regio di Torino. Divenuto ricco e famoso, poté togliersi molte soddisfazioni e dare libero sfogo alle sue passioni: la caccia, le automobili, i viaggi. Acquistò uno dei primi "bicicletti" apparsi sul mercato e diverse automobili, con le quali amava correre spericolatamente. Per raggiungere i luoghi dove andava a caccia ordinò addirittura un'auto su misura, con telaio rinforzato adatto ai percorsi sterrati: il primo fuoristrada della storia! Si fece costruire una villa (oggi museo) a Torre del Lago (Viareggio), un luogo che amava molto, e da cui non si allontanava che per brevi periodi sostenendo scherzosamente di essere affetto da "torrelaghìte acuta". Amava la bella vita e le donne ed ebbe molte avventure sentimentali fin quando incontrò Elvira Bonturi, la compagna che fu al suo fianco per tutta la vita e gli diede il suo unico figlio, Antonio. La bohème Dopo il successo di Manon Puccini iniziò a cercare un nuovo soggetto e lo trovò vedendo a teatro "La vie de Bohème", un dramma di Henri Murger. Gli piacque così tanto che decise subito di farne un'opera ma non sapeva che a quella rappresentazione aveva assistito un altro compositore, Ruggero Leoncavallo, il quale, altrettanto entusiasta della trama, aveva a sua volta deciso di musicarla. Lo scoprirono entrambi quando si incontrarono casualmente in un caffè a Milano. Puccini raccontò che stava componendo La bohème scatenando la rabbia di Leoncavallo, il quale lo accusò di avergli rubato l'idea. Ne nacque un'accesa polemica che finì sui giornali. Leoncavallo tentò di far valere il suo diritto di precedenza facendo pubblicare la notizia che stava lavorando da tempo all'opera, mentre Puccini aveva iniziato a musicarla solo da pochi giorni. Il giorno dopo Puccini rispose sul "Corriere della Sera" dichiarando che se l'avesse saputo prima non avrebbe lavorato su quel soggetto ma che ormai non era più in tempo per rinunciarvi. Nella sua lettera al giornale diceva: «Del resto cosa importa al Maestro Leoncavallo di questo? Egli musichi, io musicherò... Tengo solo a far sapere che da circa due mesi... Ho lavorato seriamente alla mia idea, e non ne ho fatto © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.

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Giochi e quiz dell’opera 1. Chi cerca trova le opere Un burlone si è divertito a suddividere i titoli di quattro opere di Puccini in gruppi di due o tre lettere e a sparpagliarli nella griglia. Riesci a trovarli?

SCA

SU

LA

BAR

NE

GE

RON

IL

LI

TA

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RO

AN

TO

CA

2. Un luogo molto caro a Puccini Le gore sono canali che portano l'acqua nei mulini o negli stagni. Nel nome delle Gore del Tarlo si nasconde un luogo molto amato da Puccini. Se l’anagrammi scoprirai qual è.

GORE DEL TARLO __ __ __ __ __

__ __ __

__ __ __ __

3. Il musicista nascosto La frase sottostante contiene al suo interno il cognome di un musicista. Cercalo nelle lettere in rosso.

Per diventare acrobata fin da bambino mi allenavo col trapezio.

Scopri le risposte giuste a pag. 78

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II. I personaggi dell’opera La bohème narra la storia di una grande amicizia e di amori appassionati. Si svolge nel Quartiere Latino di Parigi, il cui cuore è il caffè Momus dove pulsa la vita animata da una folla allegra e variopinta. I suoi protagonisti sono bohèmiens, artisti sempre al verde (squattrinati) che conducono una vita scapestrata e un po' ribelle inseguendo il sogno del successo, della ricchezza e della felicità.

L'amicizia Un'amicizia incondizionata lega quattro giovani bohèmiens che vivono allegramente dividendo miseria e speranze. Amici per la pelle, sono sempre pronti a scherzare ma anche ad aiutarsi nel momento del bisogno. Sono Rodolfo il poeta, Marcello il pittore, Schaunard il musicista e Colline il filosofo.

L'amore Nella vita spensierata dei quattro amici si inseriscono due grandi storie d'amore. L'amore profondo ma tormentato dalla miseria che lega le anime romantiche e sognatrici di Mimì e Rodolfo. L'attrazione irresistibile che unisce la capricciosa Musetta al geloso Marcello in un'alternanza continua di slanci appassionati e litigi furenti.

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Mimì (soprano) Mimì è una ragazza incantevole di ventidue anni che ricama fiori per guadagnarsi da vivere: è la dolce signorina dei fiori. Si chiama Lucia ma tutti la chiamano Mimì. È una bellezza speciale che conquista a prima vista, diversa dalle altre ragazze del quartiere: è minuta, delicata, con la pelle candida, lineamenti fini ed eleganti, un sorriso limpido e lo sguardo tenero. Sotto i suoi modi gentili e riservati vibra un'anima appassionata di sognatrice che esce allo scoperto con timida malizia di fronte alle dichiarazioni d'amore di Rodolfo. È una ragazza semplice, romantica, amante della poesia, che sa accontentarsi del poco che ha ma che spera nella vita e nell'amore.

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VI. Il libretto E adesso, entriamo nel vivo dell'opera. Conosci già la trama e i personaggi ma non le battute scherzose e le frasi d'amore che si scambiano. Le scoprirai leggendo il libretto, però sai bene che l'opera non è tale se non c'è la musica e tu ancora non conosci le travolgenti melodie di Puccini: ascoltale nella playlist online e lasciati emozionare dalla loro bellezza. Il libretto che trovi in questo capitolo è una versione ridotta dell’originale, creata apposta per te. Per aiutarti a leggerlo e capirne pienamente i significati ti svelo il codice dei diversi caratteri utilizzati per differenziare i testi: • • • • • •

Grassetto: il nome del personaggio che canta il brano. Caratteri normali: i testi dei brani cantati a voce alta. Caratteri normali tra parentesi: i testi di pensieri espressi sottovoce. Corsivo: descrizione degli ambienti in cui si svolge l’opera (scenografia) Corsivo tra parentesi: indicazioni di regia dell’autore per gli interpreti. Caratteri in rosso: i brani da imparare a cantare con il karaoke della playlist online (vedi istruzioni a pag. 2) e gli spartiti. • Fumetti a margine dei testi: i sentimenti e le emozioni intime dei personaggi che ti aiuteranno a immedesimarti nelle loro vicende. In qualche pagina del libretto vedrai il testo scritto su due colonne di colore rosa: sono i brani in cui i personaggi cantano divisi in due gruppi, ciascuno nel proprio, ma in sovrapposizione l'uno all'altro. Puoi scoprire la musica di Puccini nella playlist online in cui troverai: la narrazione della trama (tracce 1-5), quattro bellissime arie che t'invito ad ascoltare (tracce 6-10) e il karaoke dei nove brani che potrai imparare a cantare. Ti suggerisco di immergerti nella lettura del libretto e di divertiti a recitarne qualche passaggio; poi, con il karaoke operistico della playlist e gli spartiti che troverai nelle pagg. da 64 a 72 potrai trasformarti in un cantante lirico. Diventerai un protagonista dell'opera e, usando le informazioni e i suggerimenti di questo libro, potrai mettere in scena una tua versione de La bohème insieme ai tuoi amici. Sarà un’esperienza emozionante e, se saprai interpretare in modo convincente il tuo ruolo, conquisterai gli applausi del tuo pubblico.

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La bohème

Opera in quattro quadri Musica: Giacomo Puccini Libretto: Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1 Febbraio 1896 Quadro I La soffitta di un palazzo del Quartiere Latino di Parigi in cui abitano i bohèmiens. Nell’ambiente povero e disordinato: un tavolo e quattro sedie, due candelieri, un letto, un cavalletto da pittore, un caminetto spento. Marcello (Seduto, lavorando al dipinto) Questo Mar Rosso - mi ammollisce e assidera come se addosso - mi piovesse in stille. Per vendicarmi, affogo un Faraon! (A Rodolfo) Che fai? Rodolfo (Guardando fuori dalla finestra) Nei cieli bigi guardo fumar dai mille Beati loro che comignoli Parigi stanno al caldo coi e penso a quel poltrone caminetti accesi di un vecchio caminetto ingannatore che vive in ozio come un gran signore. Marcello Le sue rendite oneste da un pezzo non riceve. Rodolfo Quelle sciocche foreste che fan sotto la neve? Marcello Rodolfo, io voglio dirti un mio pensier profondo: ho un freddo cane. Rodolfo Ed io, Marcel, non ti nascondo che non credo al sudore della fronte. (Ad un tratto ha un’idea) Eureka! Marcello Trovasti? Rodolfo (Prendendo un pacco di fogli dal tavolo) Sì. Aguzza l'ingegno. L'idea vampi in fiamma.

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Marcello (Additando il suo quadro) Bruciamo il Mar Rosso? Rodolfo (Dando dei fogli a Marcello) No. Puzza la tela dipinta. Il mio dramma, Alle fiamme I'ardente mio dramma ci scaldi. il mio dramma! (Colline entra e vede il fuoco) Ta nto nessuno Colline lo comprava! Una fiammata! Rodolfo Zitto, si dà il mio dramma. Marcello ... Al fuoco. Colline Lo trovo scintillante. Rodolfo Vivo. Colline (Vedendo il fuoco diminuire) Ma dura poco. Rodolfo La brevità, gran pregio. Autore a me la sedia. Marcello Oh! Dio... Già s'abbassa la fiamma. Colline Che vano, che fragile dramma! Marcello (Vedendo il fuoco spegnersi) Già scricchiola, increspasi, muore. Colline e Marcello Abbasso, abbasso l'autore. (Entra un garzone portando cibi, vino, sigari e legna) Rodolfo, Marcello, Colline Legna! Sigari! Bordò! Tutti Le dovizie d'una fiera il destin ci destinò. Schaunard (Lanciando monete agli amici) Or vi dirò: quest'oro, o meglio argento, ha la sua brava storia... © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.

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VII. Gli spartiti Nei cieli bigi

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Lorito

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Che gelida manina

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Indice Istruzioni per accedere alla playlist online Pag. 2 Perché questo libro

Pag. 5

I

Il compositore Giacomo Puccini

Pag. 6

II

I personaggi dell’opera

Pag. 11

III La trama

Pag. 18

IV

Il mondo e i luoghi de La bohème

Pag. 30

V

Metti in scena la tua bohème

Pag. 32

VI Il libretto

Pag. 35

VII Gli spartiti

Pag. 64

Appendice Chi è chi

Pag. 74

Bon ton all’opera

Pag. 77

Soluzioni di giochi e quiz

Pag. 78

Tracklist e crediti: www.edizionicurci.it/la_boheme

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