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Adriatico:

fatturato 2020 a +19,6%

Rappresenta oggi uno strumento strategico per lo sviluppo commerciale della business unit formaggi duri.

Confermato il piano di investimenti quadriennale (2020-2023) della cooperativa, con lo stanziamento di oltre 170 milioni di euro, in gran parte destinati a nuove aperture di punti vendita.

Conad Adriatico ha chiuso il 2020 con risultati positivi, rafforzando la presenza dell’insegna in tutte le regioni della dorsale adriatica che serve Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. I soci della cooperativa hanno approvato un bilancio che registra un fatturato di 1.719 milioni di euro, in aumento del 19,6% rispetto all’anno precedente, continuando una crescita a doppia cifra iniziata nel 2018. Una crescita quasi 5 volte superiore a quella del mercato di riferimento, che ha fatto registrare un +4% su base annua. Inoltre, la Cooperativa chiude l’anno con un patrimonio netto consolidato di 210,8 milioni (+12,8%) e una quota di mercato nelle cinque Regioni pari al 18,3%, superiore dell’1,3% rispetto a quella fatta registrare lo scorso anno. La crescita continua anche nel 2021, con un fatturato previsto di 1.816 mln di euro (+ 5,6% rispetto al 2020). Conad Adriatico ha confermato la propria leadership in Abruzzo (33,8%) e in Molise (21%), proseguendo un incremento anche nelle Marche, dove si rafforza di oltre 5 punti percentuali a quota 21,9%. Questi risultati sono stati resi possibili grazie allo sviluppo delle attività in tutti i territori, oltre all’integrazione dei punti di vendita ex Auchan e di quattro supermercati ex Iper. L’assemblea ha anche approvato il piano di investimenti quadriennale (2020-2023) della cooperativa, con lo stanziamento di oltre 170 milioni di euro, in gran parte (108 milioni) destinati a nuove aperture di punti vendita, con voci importanti per la ristrutturazione di store esistenti (37,3 milioni), manutenzioni (19,2 milioni) e investimenti in nuove tecnologie e sistemi informatici (5,3 milioni).n

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SEALED AIR offre importanti prospettive sull’automazione del packaging alimentare

L’importanza dell’automazione nella risoluzione di alcune delle più grandi sfide inerenti il packaging alimentare è stata al centro di un evento Packforum di Sealed Air. Professionisti della produzione, lavorazione, confezionamento e retail di prodotti alimentari provenienti da tutta Europa hanno partecipato all’evento online per saperne di più sul valore crescente dell’auto-

mazione del packaging in un

mondo post-pandemia, dove sostenibilità, tutela e sicurezza alimentare si trovano ad affrontare nuove sfide. Duncan McIn-

tyre, EMEA Systems and Inte-

gration Director, ha dichiarato: “Molte aziende alimentari associano da tempo l’automazione del packaging ad alte velocità, efficienze e rendimento. Sebbene tutti questi fattori rimangano reali, le sfide legate alla salute e al distanziamento sociale hanno davvero dimostrato quanto l’automazione garantisca numerosi vantaggi in fatto di prestazioni. L’automazione delle linee può permettere di superare le difficoltà legate alla carenza di manodopera e alla necessità di ridurre il numero degli operatori che lavorano contemporaneamente, al fine di tutelare il benessere dei dipendenti. In aggiunta, oltre a tenere le persone lontane dal pericolo, la tecnologia è in grado di minimizzare i punti di contatto durante il confezionamento, rendendo i processi maggiormente ‘touchless’ al fine di migliorare la qualità e la sicurezza alimentare. Ciò può contribuire a ridurre i livelli degli sprechi e incrementare la sicurezza alimentare. La tendenza verso un packaging sempre più “touchless” ha caratterizzato l’intero evento Packforum di Sealed Air, fornendo spunti sul potenziale a lungo termine delle soluzioni automatizzate. I sistemi CRYOVAC®, come gli insaccatori automatici utilizzati unitamente ai sacchi termoretraibili CRYOVAC®, possono ridurre il volume dei materiali di packaging utilizzati. Victor Pecherskiy, EMEA Automated Equipment Solutions Director, ha aggiunto: “I sistemi automatici sono in grado di misurare in modo preciso le dimensioni degli alimenti e identificare sacchi e involucri più consoni. Ciò può minimizzare il volume del packaging e migliorare anche la presentazione dei prodotti, aumentando gli acquisti ed evitando gli sprechi associati agli alimenti invenduti. Gli sprechi alimentari possono essere ulteriormente eliminati automatizzando le attività di manipolazione e confezionamento ripetitive, che sono più soggette a errori e deterioramento causati dalla stanchezza. Questi vantaggi operativi mostrano davvero i benefici di vasta portata offerti dai sistemi automatizzati, in grado di garantire le efficienze che portano a incrementare la produttività, migliorando allo stesso tempo le risorse a vantaggio della sostenibilità”.

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