LA NOSTRA REALTÀ
Centri di Trattamento dell’Autismo in età
Infantile
Centri di trattamento
L'Associazione Umbrella ONLUS è impegnata nella ricerca, nella formazione e nel trattamento delle disabilità dello spettro autistico. Si distingue per l'approccio sinergico che coinvolge famiglie, insegnanti e operatori sanitari.
2018
Centro per l’autismo in età prescolare 1
Centro per l’autismo in età scolare 2020
Centro per l’autismo in età prescolare 2
IL NOSTRO METODO
Umbrella Behavioral Method
COMPONENTI DEL MODELLO UBM
Metodologie che integrano tecniche comportamentali con un approccio evolutivo-naturalistico NDBI
Rotazione training intensivo e generalizzazione
Individualizzazione dello sviluppo di competenze
Modello
Comprensivo UBM in età prescolare e scolare
Collaborazione cross-setting centro, casa
Inclusione e supporto genitoriale
La struttura del modello 2-5 anni
Ambiente strutturato (one-to-one room)
Ambiente quasinaturale (play group rooms)
Ambiente Naturale (parco naturale, parco giochi)
Setting e opportunità di apprendimento
diversificate
• Ogni bambino segue 2 rotazioni giornalieri
• in 3 ambienti di riferimento:
• training intensivo uno a uno
• gioco funzionale,
• interazione sociale
2 settimane iniziali al centro seguite dall’alternan za di 2 settimane a casa e a scuola x 2 volte
1 settimana al centro con genitori, fratelli nei diversi ambienti)
1 incontro mensile a casa e a scuola dal supervisore
Intensività
• Trattamento post diagnosi
• durata di 18 mesi
• 20 ore per una settimana al mese + 7-12 ore nelle altre tre settimane
• 4-8 ore di teacher training
• 4-10 ore parent training
La struttura del modello 6-12 anni
Ambiente strutturato (one-to-one room)
Ambiente quasinaturale (play group rooms)
Ambiente Naturale (parco naturale, parco giochi)
Setting e opportunità di apprendimento diversificate
• Ogni bambino segue 2 rotazioni giornaliere
• in 3 ambienti di riferimento:
• training intensivo uno a uno
• ambiente tipo scuola
• interazione sociale
2,5h a sessione per 2/3 volte a settimana (post scolastico)
Continuità
2 settimane intensive di trattamento (vacanze estive)
1 sessione a settimana con genitori, fratelli nei diversi ambienti
1 incontro mensile a casa e a scuola dal supervisore
• durata di 12 mesi
• Da 22 a 32 ore al mese
• 4-8 ore di teacher training
• 4-10 ore parent training
Libri e pubblicazioni
• 2019 «Parent Training per i disturbi del sonno nel disturbo dello spettro dell’autismo» in «Parent Training nel Disturbo dello Spettro dell’Autismo» Erickson.
• 2022 «Valutazione, intervento e ricerca nell’autism. Umbrella Behavioural Model: un approccio evidence-based multidimensionale», Erickson.
• 2024 «Autismo scuola dell’infanzia: cosa fare (e non). Guida rapida per insegnanti», Erickson.
AUTISMO: COSA FARE (E NON)
Scuola dell’infanzia
Gli insegnanti ricevono una guida pratica con consigli (cose da fare e da non fare) per gestire situazioni comuni legate all'autismo in classe.
La guida risponde alle domande su 4 aree principali:
1. Interazione sociale
2. Comunicazione
3. Comportamento, attività e sensorialità
4. Funzioni esecutive
Obiettivo: Aiutare a ridurre i comportamenti problematici e aumentare quelli funzionali, con strategie applicabili a più livelli e in sinergia.
Il trucco? Non esiste una strategia universale, ma la consapevolezza e l'uso di strumenti pratici migliorano l'inclusione e la qualità della vita di tutti i bambini in classe.
Macrocategorie
Interazione
Comunicazione
Comportamento, attività e sensorialità
Funzioni esecutive
Sfatiamo alcuni miti riscontrati a scuola
È difficile e testardo
È pigro
Lo stimming non consente di concentrarsi adeguatamente
Per un bambino con autismo, anche quello che viene visto come un piccolo cambiamento può essere incredibilmente angosciante e dargli la sensazione che tutta la sua vita sia stata messa a soqquadro.
Le difficoltà nell’iniziare un compito, nel passare da un’attività a un’altra e nel ricordarsi delle cose nascono dalle problematiche nel funzionamento esecutivo. La disfunzione esecutiva non è pigrizia. A causa delle difficoltà nel funzionamento esecutivo, a volte può risultargli impossibile fare ciò che deve fare, anche se è qualcosa che vorrebbe davvero.
Sebbene lo stimming venga spesso interpretato come una perdita di concentrazione, in realtà può aiutare i bambini con ASD a focalizzarsi. Oltre a ciò, lo stimming può avere impatti positivi diversi, tra cui aiutare a prevenire i crolli emotivi, ridurre le difficoltà sensoriali e scaricare l’energia in eccesso.
Reagisce in maniera esagerata
È melodrammatico e fa delle gran scenate
I crolli sensoriali ed emotivi sono spesso risposte involontarie al senso di sopraffazione. Possono essere estremamente angoscianti e percepiti fuori controllo per il bambino con autismo. I bambini possono spesso trovarsi di fronte a fattori scatenanti, ad esempio fastidi sensoriali, difficoltà di comunicazione, cambiamento di routine ed eventi imprevedibili, che si accumulano nel tempo fino a farli «scoppiare».
I bambini con autismo possono avere difficoltà nella regolazione emotiva e talvolta ciò significa provare emozioni molto forti. Questo non significa che siano difficili: questo fa parte delle difficoltà intrinseche legate alla non comprensione dei segnali sociali, alle difficoltà di comunicazione e alla mancanza di apprendimento di strategie di coping, a causa di legami sociali compromessi.
Punti chiave – Come approcciarsi
1. Analizzare approfonditamente la situazione ambientale dove viene inserito il bambino
2. Conoscere il reale funzionamento del bambino prima di intervenire in qualsiasi modo
3. Vedere ogni comportamento problematico come qualcosa che ha un senso e che non può essere semplicemente represso
4. Per aiutare il bambino non esiste una strategia unica e risolutiva, ma vanno applicate varie strategie in sinergia
5. Bisogna entrare in relazione con il bambino, motivarlo, progettare ogni singola attività in maniera individualizzata per offrirgli occasioni comunicative e di interazione sociale
Punti chiave – Come intervenire
Per quanto le difficoltà di un bambino con autismo possano essere pervasive, può imparare
La strutturazione = Prevenire è meglio di intervenire.
Modificazione dell’ambiente (dello spazio)
Strutturazione del tempo (le routine)
Rende l’ambiente più prevedibile
Riduce le distrazioni
Riduce l’ansia
Indirizza visivamente
Spazi in aula divise per funzione
Materiali ed arredi riconoscibili (etichette)
Attenzione a rumore, luce, prossimità
Supporti visivi (svolgimento delle attività)
Creano familiarità con la sequenza di azioni
Facilita l'apprendimento
Aumenta prevedibilità (inizio e fine)
Aumenta comprensione dell’aspettativa
Tutte quelle interazioni insegnantebambino che vanno a costruire la quotidianità
Le regole che vigono al interno delle interazioni
Strutturazione dell’apprendimento (la didattica)
Previene l’errore
Previene frustrazione
Permette la selezione di obiettivi adatti
Permette l’individualizzazione
Piano esplicito della sequenza d’insegnamento
A. la consegna, che stimola un’opportunità di risposta (antecedente);
A.A l’aiuto, che evoca la risposta senza cadere in un errore (prompt)
B. il bambino che mostra un comportamento (comportamento);
C. l’adulto che fornisce feedback e rinforzo (conseguenza).