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Architettura fa rima con natura

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Come un ponte

Come un ponte

Il verde è il principio ispiratore del complesso abitativo progettato a Merano dallo studio viennese DMAA. A voi i dettagli

di Nora Adamsberg

TEMPO DI LETTURA: 8 minuti

Panorami suggestivi, appartamenti privi di barriere architettoniche e tanto tanto verde a fare da cornice. Si presenta così il nuovo complesso residenziale Antonianum di Merano, situato a due passi dal centro storico. Uno spazio abitativo esclusivo commissionato dal gruppo

Pohl Immobilien, importante realtà del settore immobiliare con sede a Bolzano, e progettato dal rinomato studio viennese DMAA Delugan Meissl Associated, fondato da Roman Delugan, archistar internazionale, originario proprio di Merano. L’intero complesso, in parte finanziato da una campagna online di equity crowdfunding (che, chiusa lo scorso marzo, ha raccolto il 105% del suo obbiettivo pari a 1.155.000 milioni di euro), abbraccia le nuove esigenze abitative dettate dalla pandemia Covid, presentando spazi multifunzionali e flessibili che permettono di riconvertire gli ambienti ogni volta che ce ne sia necessità, sia per situazioni di svago che per l’home

Architettura fa rima natura

OGNI CASA È DEDICATA A UNA PIANTA

◗ House A, Olea europaea: il fronte principale di questa casa è rivolto a sud, sulla corte interna con una serie di olivi. Sul retro, ovvero sull’ingresso principale, si trova l’incantevole giardino boschivo con il noce ultracentenario, immerso tra felci, erbacee, arbusti e fiori. I giardini privati della casa sono bordati di lavanda, rosmarino, cannucce di palude, tasso sempreverde e di echinacee color porpora.

◗ House B, Arbutus unedo: questa casa è dedicata all’arbuto, una pianta sempreverde, arbustiva o arborea, tipica dell’ambiente mediterraneo. Quest’arbusto si trova tutt’attorno alla casa, alternato al melograno. Anche nei giardini privati degli appartamenti trova impiego l’arbuto, circondato, oltre che dalla lavanda e dal rosmarino, da cannucce di palude e da echinacee color porpora. Nella parte posteriore della casa, la betulla rammenta i tempi antichi.

◗ House C, Punica granatum: qui il melograno è al centro. Assieme alle ortensie, alle rose banksiae e alle cannucce di palude, gli arbusti di melograno fiancheggiano i vialetti e l’ingresso della casa. Nei giardini privati della casa si trovano, oltre ai melograni circondati da lavanda, rosmarino e canne palustri, anche una quercia rossa, un Ginkgo biloba e una Liquidambar.

CONTINUITÀ CON IL PAESAGGIO

I pergolati esterni, elementi caratterizzanti il progetto, non solo collegano tra loro i vari livelli dell’edificio formando un insieme di generose dimensioni, ma uniscono anche l’edificio stesso con lo spazio esterno interposto e la relativa vegetazione: nasce così un ibrido tra lo spazio costruito e l’ambiente naturale. Su una scala più ampia, il tema della continuità è ripreso anche nel paesaggio, in cui da un lato l’edificio con il suo volume si inserisce perfettamente nell’esistente e dall’altro il paesaggio “fluisce” nel costruito sia in termini spaziali che a livello visivo.

office. Il complesso comprende tre edifici a tre piani in cui sono stati realizzati complessivamente 25 appartamenti, di cui 10 con giardino e altri 10 con terrazzo, e un attico. Tutti e tre gli edifici sono equilibrati da elementi di collegamento verticali e orizzontali a diversi livelli. Nell’architettura ideata e realizzata per il progetto, il legame con la natura svolge un ruolo essenziale. Vediamo come.

IL VERDE PROTAGONISTA

Tema centrale dell’Antonianum è il ritorno alla natura. Nell’insieme, il complesso è circondato da una vegetazione alpina-mediterranea ispirata al paesaggio circostante. I giardini comuni sono suddivisi in cinque aree: a nord il giardino boschivo, al centro la corte con le palme e la corte interna con gli olivi e a ovest l’angolo delle erbe e delle bacche commestibili. Tutti i vialetti vengono ombreggiati da pergolati verdi, che collegano tra loro le case del complesso a vari livelli. Ogni casa è dedicata a una pianta: così, gli abitanti della casa A rivolta a sud godono di una vista su una serie di olivi, la casa B è circondata da arbusti di arbuto, mentre nei giardini della casa C il melograno è il tema centrale. La progettazione paesaggistica e dei giardini è stata curata, assieme allo Studio DMMA, dall’architetto paesaggista Nikolaus Messmer.

LA PAROLA A ROMAN DELUGAN, AUTORE DEL PROGETTO

«A Merano ho trascorso la mia infanzia e adolescenza. Abitavo a meno di tre minuti a piedi da dove oggi sorge l’Antonianum, all’epoca non c’era ancora nessuna costruzione e noi bambini disponevamo di un enorme spazio verde in cui giocare in mezzo alla natura incontaminata.

»Il prato, la natura, il nascondersi e il trovarsi, sono tutti ricordi che ho cercato di incorporare nel nuovo progetto. Architettura e natura trovano qui un punto di fusione.

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