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La formazione è un osservatorio privilegiato per comprendere come vengono accolte le attrezzature a batteria. Ecco qui le riflessioni di un docente che propone ai suoi allievi l’uso di entrambi gli approcci, quello di nuova generazione e quello orientato al futuro di Massimiliano Marzorati
Tra le molteplici attività formative e informative, gli studenti della Fondazione Minoprio hanno anche la possibilità di conoscere e utilizzare un’ampia gamma di attrezzature per la manutenzione del verde, sia a batteria che con motore a scoppio, fornite dai diversi sponsor con cui l’ente collabora. Vediamo qui di seguito gli aspetti positivi durante la formazione e l’addestramento degli allievi e i nuovi aspetti da tenere in considerazione rispetto al motore a scoppio.
SISTEMA BEN ACCETTO DAI NEOFITI
Riscontriamo un migliore approccio nei confronti dei sistemi a batteria da parte degli studenti che non hanno mai utilizzato nessun tipo di attrezzatura e una maggiore efficacia nella comunicazione tra docente e studenti, in quanto la macchina non emette rumore. Inoltre, in genere, il peso delle attrezzature a batteria è inferiore a quello delle attrezzature a motore e, dettaglio non trascurabile quando si parla di formazione, gli studenti non hanno alcuna responsabilità nella gestione della tanica del carburante: si evitano così
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i rischi dovuti all’eventuale sversamento di benzina o miscela o allo scambio di taniche sul cantiere. Nei momenti di manutenzione ordinaria nel Parco Botanico il sistema a batteria permette di lavorare con riduzione dei decibel soprattutto quando i lavori sono eseguiti da più squadre di lavoro in cantieri limitrofi. E ancora, l’utilizzo dei robot tagliaerba a batteria consente di avere un tappeto erboso sempre in ordine e permette di dedicarsi ad altre attività.
PRESTAZIONI PIÙ COMPLESSE DA GESTIRE
D’altro canto, abbiamo notato una certa diffidenza verso il sistema a batteria da parte degli studenti già abituati al lavoro e all’utilizzo delle macchine alimentate con motore endotermico. È richiesta una maggior attenzione nell’organizzazione dei lavori da svolgere nel cantiere in quanto bisogna valutare attentamente l’utilizzo delle batterie con le diverse attrezzature; il rischio è dover interrompere il lavoro di manutenzione per mancanza di energia. Gli allievi hanno maggiore difficoltà nel gestire le prestazioni della macchina dato il minore rumore mentre è in funzione. Perché? Per loro la minore emissione sonora equivale a una macchina che non sta lavorando in modo adeguato. Le macchine a batteria, al momento, non sempre possono sostituire quelle a motore, per esempio nelle zone con l’erba più alta e nelle aree incolte.
INTERROGATIVI APERTI
L’opinione pubblica è molto sensibile ai temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute della popolazione, e anche all’interno delle clausole contrattuali e dei criteri premianti dei CAM per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico si legge chiaramente una propensione ai sistemi a batteria. Sistemi che, per definizione, permettono di escludere tutta una serie di problemi di salute per l’operatore legati alle vibrazioni, all’emissione di sostanze nocive, al rumore. Rimangono comunque degli interrogativi che non hanno ancora delle risposte certe… Eccone una su tutte: la produzione di batterie al litio porterà a un aumento nella produzione di CO2 nel corso dell’intero ciclo produttivo? Cosa comporterà per l’ambiente il riciclo delle batterie? Chiudiamo così, con due punti di domanda. Certi che il futuro ci darà presto le risposte.