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STORIE di SETTORE Made in Italy

Il florovivaismo italiano tra PNRR e Green Deal

di Bianca Ferraris

Progettazione a medio e lungo termine e un contributo centrale nella transizione ecologica: il settore può fare la sua parte per aumentare il verde pubblico e favorire la riforestazione, anche attraverso gli eventi come Flormart

In occasione della presentazione della 71° edizione di Flormart, che si terrà a Padova dal 21 al 23 settembre 2022, i vertici delle associazioni agricole e florovivaistiche hanno condiviso il proprio punto di vista sul ruolo del florovivaismo italiano nel raggiungimento degli obiettivi del Green New Deal europeo. Il PNRR rappresenta una grande occasione di crescita per il florovivaismo italiano, grazie ai finanziamenti che andranno agli enti locali per il verde urbano e la riforestazione, essenziali per contrastare il cambiamento climatico. Ma non solo. L’azione di “ripopolamento” di verde in città aiuterà ad aumentare lo stoccaggio di CO2, assorbire le polveri sottili e migliorare l'estetica delle città. Per capire la strategicità del settore, può essere utile condividere alcuni dati: il comparto florovivaistico italiano rappresenta il 5% dell’intera produzione agricola nazionale, per un valore di 2,7 miliardi di euro. Vi operano 13.633 aziende, che impiegano 100mila perso-

Il florovivaismo italiano

• Rappresenta il 6% dell’intera produzione agricola nazionale • Valore di 2,5 miliardi di euro • 21.500 imprese: 14mila specializzate in fiori e piante in vaso e 7.500 in piante per il vivaismo

ne nella produzione diretta, cui vanno aggiunte quelle occupate nell’indotto. Le esportazioni di piante, fiori e fronde valgono poco più di 1 miliardo di euro (dati Istat, ottobre 2021).

EXPORT IN CALO, COSTI IN CRESCITA

Nei primi due mesi del 2022 il fatturato del settore si è assestato su cifre positive mentre nel bimestre marzo-aprile si è registrata una lieve flessione del 3-4%. Un calo che ha interessato anche l’export, -5%. Eppure, tanto in Europa quanto nel resto del mondo, il prodotto italiano piace, soprattutto a Olanda, Germania, Francia e Austria. Tra le varietà maggiormente esportate ritroviamo piante medio-grandi riprodotte e coltivate in Italia, piante sempreverdi, piante a forma, arbusti ornamentali, rose e piante da frutto. Il calo nelle esportazioni, invece, si nota soprattutto verso l’Europa meridionale e verso la Russia e l’Est europeo. A incidere sul settore, poi, gli aumenti derivanti dall’instabilità geopolitica e sanitaria che si sono tradotti in maggiori costi di produzione, trasporto e dei prezzi delle piante, diminuzione del potere di acquisto dei consumatori ma anche difficoltà nel reperimento dei mezzi tecnici. A lanciare l’allarme sulle difficoltà del comparto, ci ha pensato Mario Faro,

Pesano gli aumenti, della pandemia prima e della guerra in Ucraina, dei costi di produzione, la crescita nei prezzi delle piante, il diminuito potere d’acquisto dei consumatori, la difficoltà nel reperimento dei mezzi tecnici e i costi di trasporto delle piante

STORIE di SETTORE Made in Italy

A proposito della fiera

Flormart, dal 1974 la fiera nazionale del florovivaismo, si terrà a Padova dal 21 al 23 settembre 2022, gestita da Fiere di Parma, grazie a un accordo decennale con Padova Hall. Fiere di Parma sfrutterà quindi l’affinità di questo settore agricolo con il modello agroalimentare di Cibus, farà leva sul suo know how per promuovere l’export del florovivaismo, vera e propria eccellenza del Made in Italy, confortata dall’assenso dei distretti italiani del settore a realizzare a Padova la grande fiera nazionale del verde.

Il PNRR rappresenta una grande occasione di crescita per il florovivaismo italiano, grazie ai finanziamenti che andranno agli enti locali per il verde urbano e la riforestazione.

5%

È la percentuale dell'intera produzione agricola nazionale rappresentato dal comparto florovivaistico italiano

presidente della Consulta Florovivaismo Coldiretti: “La crisi economica provocata dall’invasione Russa in Ucraina colpisce anche la coltivazione di piante e fiori Made in Italy con il 15% delle aziende floricole a rischio, a causa dei costi di produzione superiori ai ricavi (...). Un aiuto sarà la riconferma del Bonus verde per ulteriori 3 anni, una misura che ha permesso di creare 2,6 milioni di metri quadrati di verde nelle città”.

L’URGENZA DI FARE SISTEMA

Tra i partecipanti alla tavola rotonda di presentazione della prossima edizione di Flormart, è intervenuto Carlo Ferro, presidente di ICE Agenzia, che ha raccontato come attraverso il “Patto per l’Export, ICE si sia attivata con 19 nuove azioni, 19 servizi che tre anni fa non c’erano nei campi del digitale, dell’e-commerce, della formazione, della protezione del made in Italy”. E nello specifico di Flormart conferma che “la prossima edizione sarà promossa con un incoming di 90 operatori provenienti da 32 Paesi”, ricordando anche l’impegno di ICE nel favorire l’incoming di buyer esteri e assistere le imprese italiane nelle fiere di settore all’estero. Nonostante il momento storico difficile per il florovivaismo italiano, secondo Aldo Alberto, Presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani e Presidente di CIA, è possibile recuperare la situazione proprio grazie a manifestazioni fieristiche come Flormart. E sottolinea: “Sarà necessario puntare su innovazione e mercati anche al di fuori del continente europeo. Fondamentale sarà attivare proposte che coinvolgano gli enti pubblici, comuni in primis”.

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