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Ascoltare e innovare: le chiavi per risolvere problemi
STORIE DI AZIENDE case history/2
colloquio con Gianni Bellan di Benedetta Minoliti
Lo racconta, attraverso la sua esperienza, Gianni Bellan, Segment Sales Manager Florovivaismo di ICL
Essere efficienti e attenti al cliente, senza rinunciare all’innovazione. Una sfida, ma anche l’approccio giusto per affrontare le richieste presenti e future. Dal significato di “innovazione” ai cambiamenti del settore, Bellan ha focalizzato l’attenzione su un concetto molto importante: “Quasi sempre c’è una soluzione ai problemi, bisogna essere capace di ascoltare e capirli”.
Quale significato dà alla parola “Innovazione”?
Innovare significa andare a risolvere dei problemi con delle soluzioni nuove. Questo particolare momento storico ci induce a voler innovare diversi aspetti, cercando soluzioni tecniche ed organizzative che aiutino, ad esempio, ad ottimizzare la manodopera. Questo non significa riduzione di personale, significa invece riuscire a destinare maggiore risorsa lavoro alle operazioni importanti, che verrebbero altrimenti trascurate. E ancora: innovare significa studiare e utilizzare tecnologie nuove che portino a risparmiare sui materiali, magari anche con soluzioni sempre più rispettose per l'ambiente e attente alla salute degli operatori.
Un aspetto sicuramente importante, quello del rispetto per l’ambiente.
Certo. Anche perché se inizialmente può rivelarsi “costosa” questa attenzione, nel tempo si può dimostrare sempre più economica. Negli ultimi anni molti hanno cercato soluzioni diverse dal gasolio, ad esempio passando al gas o alla biomassa, perché meno inquinanti, o andando ad utilizzare impianti sempre più sofisticati. Molte sono anche le aziende che, dove possibile, hanno installato impianti fotovoltaici per un risparmio energetico. Nel settore florovivaistico, l'innovazione tocca molti aspetti: quello energetico per il funzionamento degli impianti, quello ecologico per limitare l'impatto della produzione e anche quello dei mezzi produttivi come i concimi. Noi cerchiamo di offrire soluzioni innovative
STORIE DI AZIENDE case history/2
Gianni Bellan, Segment Sales Manager Florovivaismo di ICL.
ICL in breve
• Il gruppo ICL nel 2011 acquista il settore professionale fertilizzanti di Scotts. • È produttore all'avanguardia di concimi con tecnologia, tra cui i concimi del brand più utilizzato dai florovivaisti di tutto il mondo: Osmocote. • I 20 centri di ricerca ICL di tutto il mondo garantiscono la costante innovazione e la sicurezza dei prodotti. • Grazie ai 42 siti di produzione e ai servizi di logistica è garantito il controllo totale della filiera, dalla miniera al rivenditore. • ICL garantisce il supporto tecnico dei migliori professionisti del settore.
che permettano di risparmiare e di essere meno impattanti sull’ambiente, in maniera sicura.
Le situazioni in cui i coltivatori si trovano a lavorare non sono standardizzate. ICL come riesce a rispondere a esigenze molto diverse?
Ci sono due componenti: conoscere cosa offri, ovvero avere ben chiaro il portfolio dei tuoi prodotti, ed essere capace di ascoltare le esigenze dei clienti, che è l’aspetto più importante, ponendo le domande giuste. Quindi, noi dobbiamo capire cosa vuole il produttore, ma anche le condizioni ambientali in cui andrà a produrre e, importantissimo, com’è impostata l’azienda. Qui subentra l’aspetto tecnico, perché andiamo a capire i mezzi e le difficoltà nella coltivazione, a livello di manodopera e di risorse tecnologiche.
Il settore florovivaistico è sicuramente cambiato in questi ultimi anni. Ha dovuto affrontare la pandemia e adesso la crisi energetica e dei materiali.
Il settore ha avuto, nel 2020 e 2021, un boom di vendite e richieste per orti, giardini, balconi e terrazzi. Le persone, costrette in casa, hanno riscoperto la manualità e il verde,tanto che la domanda quasi superava l’offerta. Nell’estate 2022, invece, la situazione si è un po’ ridimensionata. Cosa abbiamo visto e imparato da questa situazione? Che le persone, tra cui anche tanti giovani, avvicinandosi a questo settore hanno riconosciuto l'importanza di salvaguardare l'ambiente (dando maggior peso al cambiamento climatico) e valorizzare il "verde". Di contro, però, i produttori sono incerti, perché di fronte alle potenzialità del mercato si trovano a dover gestire il lavoro all'interno di questa nuova crisi globale, che genera incertezze e situazioni mai vissute prima. Un ridimensionamento della crisi energetica unito alla spinta green delle nuove generazioni potrebbe davvero dare uno slancio positivo al settore. Speriamo per il meglio e noi daremo sicuramente il nostro contributo!