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UNIVERSITÀ

STORIE di TENDENZE università

UniBO, la sostenibilità è nel loro DNA

colloquio con Rosalba Lanciotti di Benedetta Minoliti

L’ateneo ha messo in atto un relamping importante, nel segno di una continua attenzione verso il rispetto dell’ambiente, scegliendo un nuovo impianto di illuminazione artificiale basato sulla tecnologia C-LED

Anche le università italiane fanno la loro parte quando si parla di sostenibilità e attenzione all’ambiente. Un esem-

pio virtuoso è quello dell’Università di Bologna, dove a fine settembre scorso il Rettore, Giovanni Molari, ha inaugurato non solo le nuove aule del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - DISTAL dell’Alma Mater, ma ha anche presentato il progetto di illuminazione sostenibile che ha coinvolto le serre del

dipartimento. «Il nostro dipartimento da sempre lavora sulla sostenibilità ambientale e sul rispetto dell’ambiente». A dirlo è Rosalba Lanciotti, direttrice del Dipartimento, con cui abbiamo parlato nel dettaglio della nuova illuminazione delle serre e, più in generale, dell’importantissimo lavoro svolto all’interno del Dipartimento di cui si occupa. «In Dipartimento abbiamo diverse articolazioni che si occupano di ricerca e tutte lavorano anche in accordo con quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Unesco. Tutto ciò che

riguarda la sostenibilità e l’economia

circolare è nel nostro DNA» ha spiegato la professoressa Lanciotti. E parlando del nuovo sistema di illuminazione delle serre, ha spiegato: «Il nostro è un plesso molto energivoro, anche per quello che riguarda il riscaldamento e il raffrescamento. Quindi, abbiamo la-

vorato a un progetto per andare a sostituire le vecchie lampade con delle

nuove C-LED, più sostenibili». Le serre del Dipartimento sono così state dotate, come spiegato dalla professoressa, di un nuovo impianto di illu-

minazione artificiale basato sulla tecnologia C-LED. Grazie all’utilizzo di questo tipo di lampade, i nuovi punti luce permettono di abbattere i consumi energetici fino al 40% rispetto a quelli delle precedenti lampade a

vapori di sodio. «Rispetto alle lampade utilizzate in precedenza, questo si-

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stema permette non solo un risparmio nel segno della sostenibilità, ma anche un monitoraggio più efficiente. Infatti, attraverso sistemi che permettono di rilevare temperatura e umidità, possiamo modificare l’illuminazione in rapporto alla situazione ambientale ottimale. Questo consente di risparmiare molto, anche perché le lampade hanno un’efficienza superiore rispetto a quelle che abbiamo sostituito». L’intervento, inoltre, come spiegato dalla direttrice del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - DISTAL, è stato abbinato alla sostituzione di circa 4800 punti luce presso l’edificio del CAAB. «Siamo andati a

sostituire in tutto il plesso di Via Fanin un elevato numero di punti luce con dei neon che consentono un risparmio per punto luce del 40%. Capirà che è un risparmio energetico molto importante, anche per il fatto che ne sono rimasti circa 500 con il vecchio sistema. In poche parole, è

stato fatto un ottimo lavoro». Nel complesso, l’intervento permette di risparmiare 138.893 kWh/anno, pari a circa il 4% dei consumi annuali totali del plesso. Al prezzo attuale dell’energia elettrica, inoltre, tale risparmio vale circa 60mila euro/anno. Il Dipartimento, però, ha lavorato anche su altri fronti che riguardano la sostenibilità degli spazi dell’università. «Abbiamo installato delle pellicole ri-

Il progetto di illuminazione in breve

• 40% - Riduzione consumi energetici grazie ai nuovi punti luce (rispetto alla precedenti lampade a vapori di sodio) • 138.893 kWh/anno - Pari al 4% dei consumi annuali del plesso • 60mila euro/anno - Risparmio economico grazie ai nuovi punti luce

Il nuovo sistema di illuminazione delle serre del dipartimento.

flettenti, montandole su tutte le finestre esposte a sud. Questo ci consente un notevole risparmio per quello che riguarda il raffrescamento estivo, perché le pellicole aiutano ad abbassare

la temperatura di diversi gradi». E la professoressa Lanciotti ha poi aggiunto: «Non va dimenticato, inoltre, che il nostro dipartimento è completamente legato per quello che riguarda l’acqua calda e il riscaldamento al termovalorizzatore del Comune di Bologna. Insomma, sono state fatte delle scelte, e continueremo a farle, volte alla sostenibilità ambientale ed energetica. Non a caso il Rettore ha anticipato il piano sostenibile dell’Ateneo proprio in occasione della presentazione del nuovo sistema d’illuminazione del nostro Dipartimento. Un segnale importante che riguarda le nostre attività nella direzione della sostenibilità».

LE ALTRE ATTIVITÀ DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI - DISTAL DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Come spiegato dalla professore Lanciotti, il Dipartimento dell’Università di Bologna si occupa di tantissimi progetti legati alla sostenibilità, dalla produzione di biomasse per energia alternativa fino alla valorizzazione di scarti e sottoprodotti per produrre, ad esempio, prodotti alimentari e bioplastiche. «Lavoriamo anche su sistemi di coltivazioni che siano meno impattanti per l’ambiente, anche nell’ottica della “waste zero”, provando a ridurre lo spreco alimentare. Ci occupiamo anche della riduzione dell’impiego di fertilizzanti e antiparassitari, che possono avere e hanno un grosso impatto sull’ambiente sia in termini di costi che di inquinamento. Direi che dati i nostri argomenti

di ricerca e formazione non possiamo non porre attenzione costante al tema del risparmio energetico e della sostenibilità, anche nelle nostre attività

quotidiane».

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