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GLI AUTORI

Il libro, edito proprio quest’anno da Marsilio Arte, riporta sulle pagine le tappe dell’omonima mostra tenutasi a Venezia: 30 tavole disegnate da Guido Scarabottolo, con altrettante storie inedite. Guido Scarabottolo, classe 1947, è originario di Milano, da dove, laureato in architettura, ha poi portato le sue illustrazioni in tutto il mondo. Un allestimento in cui le storie degli alberi e le loro artistiche rappresentazioni dialogano, in un impianto curato da alcune delle firme più rinomate del settore: da Annalisa Metta, professoressa associata in Architettura del paesaggio presso l’Università degli Studi Roma Tre, Daniele Zovi, dottore forestale tra i maggiori esperti di natura selvatica, fino a Giuseppe Morelli, arboricoltore e agronomo naturalista, tra i massimi esperti in Europa per la gestione dei Pini.

LE VITE DEGLI ALBERI

Alberi! 30 frammenti di storia d’Italia raccoglie le storie degli esemplari monumentali più celebri e significativi per la storia del nostro Paese, che al di là del fascino biologico si fanno simbolo, narrazione e testimonianza a cura di Rachele Pozzato

Un libro che ricalca, e accompagna, una mostra per utilizzare gli alberi per parlare delle storie del nostro

Paese. Raccontare la storia d’Italia attraverso lo sguardo di questi testimoni silenziosi che ci hanno accompagnato nei grandi eventi, come nella vita di tutti i giorni. Alberi dai molteplici ruoli accanto agli uomini: la nostra autobiografia, polmoni della terra, esempi a cui fare riferimento. Sedentari osservatori, che, dal passato al futuro, trasformano il paesaggio dove hanno messo radici. Raccontano di viaggi e di esotismo, di commerci ed esplorazioni. Alberi che ci parlano di noi, come italiani, di chi eravamo e di chi siamo diventati e che, a ben vedere,

potrebbero aprirci qualche spiraglio su che cosa vorremo

diventare e sul Paese che vorremmo abitare.

PERCHÉ LEGGERLO?

◗ Per i preziosi disegni di Guido Scarabottolo ad accompagnare i testi, tra i più celebri illustratori italiani contemporanei; ◗ Per i racconti degli alberi più celebri della Penisola: dallo smisurato Ficus di Palermo al “Fico a testa in giù” del Tempio di Mercurio di Baia, dal Platano di Marengo piantato da Napoleone, all’unica sequoia sopravvissuta all’onda del Vajont, fino all’Albero Finto Botanicamente Corretto; ◗ Per i trenta alberi, in aggiunta ai testi dei curatori, narrati da Daniele Zovi: venti per altrettante regioni, più dieci alberi “anomali” raccontati dalla penna della storica del paesaggio Annalisa Metta.

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