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L’opinione

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LE URGENZE DEL VIVAISMO FORESTALE

È tempo ormai che l’assenza di piante coltivate in

Italia è al centro dei dibattiti, specialmente per far

fronte ai bandi del Pnrr e le sempre più numerose attività di forestazione e riforestazione. La Giornata Nazionale degli Alberi, così, è diventata occasione

per Assofloro, di riflettere sulla produzione

vivaistica forestale italiana. L’Associazione si è fatta dunque promotrice di un’iniziativa che mira a trovare una soluzione concreta in tempi rapidi, per poter fronteggiare le richieste che derivano dall’avvio dei progetti sostenuti da bandi pubblici e soggetti privati, laddove, al momento si riscontra un già complesso reperimento degli alberi. Per rispondere a questa esigenza, l’elemento

fondamentale, come ha sottolineato Assofloro, è

la pianificazione in collaborazione con i Centri Nazionali Biodiversità dei Carabinieri, che detengono i materiali di propagazione di qualità e di provenienza certa, e con i Vivai Regionali, che hanno grande esperienza e capacità in termini di germinazione e prima coltivazione delle giovani piante, per concertare l’azione di accrescimento nei siti produttivi. Riuscendo, in questo modo, a mettere velocemente sul mercato la pianta giusta, in salute e controllata dal punto di vista fitosanitario, con la garanzia di provenienza certificata. “Il sistema imprenditoriale florovivaistico non intende perdere l’importante opportunità data dal PNRR in materia di forestazione”, ha infatti affermato Nada Forbici, presidente di Assofloro. Una carica, quella della presidente Forbici, da poco rinnovata: il consiglio direttivo di Assofloro è stato infatti eletto dall’assemblea con l’inizio di novembre. Un’occasione in cui c’è stato modo di tornare a ribadire la necessità di valorizzare il prodotto del florovivaismo italiano, riportando al centro del dibattito qualità dei materiali e dei prodotti. Info: www.assofloro.it

UN NUOVO SALONE PER L’OUTDOOR

Il mondo della progettazione, realizzazione cura degli spazi esterni si apre a coinvolgere la business community del mondo dell’accoglienza: con questo obiettivo nasce, nei padiglioni della Fiera di Rimini, dall’11 al 13 ottobre 2023, Greenescape, The gardem and outdoor contract fair, in contemporanea e in seno al grande market place del turismo TTG Traveò Experience. Greenscape offrirà

un carnet espositivo di soluzioni progettuali, d’arredo,

corredo e paesaggio secondo le nuove abitudini abitative e costruttive che stanno trasformando e modificando la distribuzione e gli equilibri degli spazi dell’accoglienza, rimuovendo i confini tra In&Out, gli spazi esterni e quelli interni, per creare nuove “stanze all’aperto” all’insegna dell’abitare fluido: un trend che proietta all’esterno comfort, qualità ed estetica dell’interior, nel segno del dialogo e della fusione tra interni ed esterni.

LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2023 DI IPM ESSEM

Per la prima volta, al prossimo appuntamento con IPM ESSEM, una delle fiere di riferimento per l’orticoltura a livello globale, sarà lanciato l’IPM

Concept Store. La novità vedrà la luce all’edizione 2023 della

manifestazione, confermata a Essen dal 24 al 27 gennaio prossimi. Un’attraente cornice espositiva per ospitare la presentazione di

prodotti a completamento e a supporto dell’offerta che orbita

intorno al mondo del verde, da articoli di arredo, accessori per la casa, articoli da regalo, stoviglieria, cartoleria, forniture per fioristi, garden gourmet e prelibatezze, in un moderno concetto di vendita al dettaglio. L’IPM Concept Store sarà presentato anche su piattaforma digitale. Il sistema fieristico e organizzativo IPM ESSEN, poi, tra le altre novità, ha anche annunciato che il Paese partner ufficiale per questa edizione sarà la Gran Bretagna, sulla quale ci sarà un particolare focus dal 24 al 27 gennaio, con un padiglione dedicato alle produzioni “made in the UK”. Info: www.ipm-essen.de

UN MERCATO IN CALO

Una flessione complessiva pari al

15,2% rispetto allo stesso periodo del 2021: come emerge dai dati diffusi da

Comagarden, sulla base del gruppo

rilevamento Morgan, infatti, la congiuntura economica non favorisce la

vendita di macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del

verde. Da gennaio a settembre, il calo

ha interessato tutti i comparti

produttivi del settore, con un calo del 20,7% per i rasaerba, in calo dell’8,7% per la tipologia a batteria. Segnano un passivo anche i decespugliatori, in calo del 10,3%, le motoseghe, tagliasiepi, trimmer, motozappatrici e, anche se in misura minore, dell’1,6%, sono in calo anche i trattorini. Un andamento dunque diffuso e trasversale, che dipende,

in parte, da una fisiologica flessione, dopo i record toccati dal 2021, come

sottolinea Comagarden. A pesare è anche però l’attuale panorama economico, con i costi energetici, di logistica e trasporti che pesano sui rallentamenti della catena delle forniture e delle consegne, riducendo la capacità produttiva delle imprese. Sul fronte della domanda, invece, le maggiori conseguenze le porta con sé un evidente aumento dei prezzi e una generalizzata incertezza economica, in gran parte legata agli effetti inflazionistici. Con la fine dell’anno, le stime confermano un calo, che potrebbe attestarsi intorno a un 15%, rispetto al consuntivo 2021. Info: www.comagarden.it

ITALIA E BULGARIA, UNA SINERGIA DI SUCCESSO

Quello tra Italia e Bulgaria e un rapporto

commerciale che continua a rimanere solido: alla fine del 2021 si è raggiunto un interscambio pari a 5,2 miliardi di euro, con un aumento del 27,1% rispetto al 2020. Così, la Bulgaria,

proprio in virtù di questa importantissima sinergia, sarà presente con i suoi espositori

anche a Myplant, dal 22 al 24 febbraio 2023. L’Italia si posiziona al terzo posto, dopo Germania e Romania, tra i Paesi destinatari delle esportazioni bulgare, con 2,62 miliardi di euro e una crescita, rispetto al 2020, del 36,4%. Esaminando poi le esportazioni globali del nostro Paese, il dato ci mostra come l’Italia

abbia esportato nel mondo piante vive per un

totale di 454,9 milioni di euro. Sono cresciute, in particolare, le esportazioni di piante vive, del 50,5%. Tra le principali voci delle esportazioni italiane nel Paese balcanico troviamo: Talee innestate e barbatelle, di viti per un totale di 1,67 milioni di euro, piantimi di ortaggi e di fragole, conifere e piante da plein air sempreverdi, arbusti e cespugli per un valore di 718mila euro. Per le

piante vive, l’Italia si colloca ancora una volta sul podio tra i Paesi con i migliori rapporti

commerciali con la Bulgaria, dopo Paesi Bassi e Macedonia del Nord. Info: myplantgarden.com

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