ANNO X | NUMERO 2 | FEBBRAIO 2018 | www.fsitaliane.it
JOY AND SOUL
LA FRECCIA JUNIOR
LOVE & DANCE
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
Frecciabianca new look: interni più comodi e accoglienti Le più ambite mete sciistiche raggiungibili con FRECCIALink IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
MEDIALOGANDO di Marco Mancini
Consegna a papa Francesco del n. 4.000 di La Civiltà Cattolica il 9 febbraio 2017
DISCERNERE L'ESSENZIALE La Freccia di febbraio si presenta con un’esplosione di allegria e colori, “Oh, Vita!”, nell’autoritratto di copertina di Lorenzo Jovanotti, preludio all’energia che ci regala la sua intervista. Ma la vita, come questo febbraio diviso a metà tra Carnevale e Quaresima, è un mix di sentimenti contrastanti, continua esplorazione tra luci e ombre. Così La Freccia attraverserà i saloni dei balli in maschera e il Carnevale dei nostri borghi, ma ci inviterà poi a scoprire, in una sorta di controcanto, il silenzio di suggestivi eremi e cimiteri monumentali. Festa e riflessione, necessarie entrambe e l’una all’altra per essere apprezzate. È anche per ragionare su questi temi che abbiamo chiesto di incontrare Padre Antonio Spadaro, gesuita, direttore dal 2011 de La Civiltà Cattolica. Ne è nata una conversazione di domenica mattina, alla vigilia della sua partenza insieme a papa Francesco per la visita pastorale in Cile e in Perù. La Civiltà Cattolica è la rivista della
Compagnia di Gesù, l’ordine fondato da Sant’Ignazio di Loyola, i redattori sono tutti gesuiti. È la più antica rivista in lingua italiana, pubblicata dal 1850, ossia da quando “ancora l’Italia non esisteva” come ricorda Spadaro. Fu fondata da un papa, Pio IX, e da sempre vive un rapporto molto speciale con il pontefice. Diventato ancor più stretto da quando, per la prima volta, è diventato papa proprio un gesuita: Francesco. Uomo di raffinata cultura umanistica, teologo e critico letterario, attento studioso dei media e dei new media, Spadaro ha un suo profilo su tutti i principali social network, con tantissimi follower. E cura un sito il cui nome la dice lunga: cyberteologia.it. Abbiamo raccontato a Padre Spadaro perché, in questo mese diviso tra Carnevale e Quaresima, volessimo trovare lo spazio per uno specialissimo viaggio, fisico e mentale, tra luoghi e stati d’animo differenti. LF Parlare con un gesuita non è ovvio, la nostra conversazione parte subito 6
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dall’alto. Dal senso del contesto, per capire, anzi per discernere. Per sapere dove si è arrivati nel viaggio di tutti i giorni, dobbiamo prima renderci conto da cosa siamo circondati. Oggi siamo attratti dalla geo-localizzazione, ciascuno vede se stesso come un puntino, però alla fine è sempre concentrato su se stesso. Invece la nostra capacità di discernimento si realizza se riusciamo a guardare con attenzione la realtà. LF Come ci si riesce? C’è una bella immagine che mi viene sempre in mente quando sono in treno, ovvero che noi siamo la realtà in cui ci muoviamo, una realtà in movimento, perché noi ci muoviamo, non siamo mai gli stessi. Quindi guardare da un finestrino la vita può essere molto utile, perché è un’occasione in cui ci dimentichiamo di noi stessi e possiamo guardare il panorama. LF Ossia una realtà definita e valori immutabili, con i quali confrontarci. In questo momento storico viviamo in mezzo a una cronaca di
contrapposizioni, pensiamo al viaggio dei migranti. E si pone la questione delle coesistenze, anche della coesistenza di bene e male. Il male non si fa da solo. La prima risposta che il cristiano cerca di dare è perché una certa cosa è avvenuta, sentendosi responsabile di quello che succede al mondo. LF E come reagisce? La risposta più facile e immediata è lo sdegno e il rifiuto. Però c’è un livello più profondo, quello dello sgomento. Lo sgomento davanti a quel che l’uomo è in grado di fare ti ammutolisce. Ti porta a guardare il male e a ritenerlo profondamente estraneo alla natura dell’uomo. LF Però è quanto abbiamo sperimentato nel corso della storia, con efferatezze come la Shoah o le stragi etniche. Sì, ma il messaggio che l’uomo religioso può dare è che il male non è parte di ciò che tu devi essere. E, provocando sgomento, impone un discernimento, indispensabile per tentare di comprendere cosa è avvenuto. LF A questo punto chiediamo, al sacerdote ma soprattutto all’esperto della Rete, come il discernimento trovi applicazione nel web, ossia in un contesto fatto di immediatezza, di giudizi e pregiudizi incontenibili. È una questione educativa e culturale. Serve una nuova capacità di leggere e interpretare i dati. Bisogna educare e insegnare alle persone a capire i meccanismi della rete e discernere cosa è vero e cosa è falso. LF Perché all’origine delle fake news ci sono anche algoritmi che ci vengono a cercare. Appunto. Che tendono a mostrarci realtà che ci assomigliano. Perché quando si va in Rete non ci si informa, ma si cerca qualcuno che confermi le nostre idee. Se abbiamo un’intuizione, non cerchiamo di capire se sia vera o falsa, ma chi e come sia in grado di sostenerla. LF E la Rete ci asseconda. Esatto. Così si crea una società di specchi che si auto-contemplano, per cui l’uomo politico, per esempio, non
parla più al suo popolo ma parla al suo elettorato, per rafforzarlo e confermarlo. Fino a usare un linguaggio prima inimmaginabile, assumendo posizioni estremamente pericolose. LF Forse occorrerebbero anche norme più stringenti. Resto convinto che sia facile manipolare l’opinione pubblica perché non c’è capacità di discernimento. Non si comprendono, ad esempio, i meccanismi delle cosiddette bolle filtrate (filter bubbles), ossia degli algoritmi che tendono a mostrarci le realtà che ci assomigliano. La questione quindi può essere affrontata anche sotto l’aspetto legislativo, con norme che aiutino a fare chiarezza, ma resta soprattutto educativa. LF È anche vero che la Rete è un’arena dove, tornando ai temi di prima, esce fuori il peggio delle persone. Ma non è uno strumento che possiamo decidere se usare o no, è un ambiente dal quale è impossibile restare fuori. E poi, vivendoci dentro, ci si rende conto di come i veri problemi non siano della tecnologia ma umani. Sono quelli che abbiamo sempre vissuto, solo che adesso hanno una forma diversa, perché la Rete permette un’accelerazione della comunicazione e un’ubiquità. Comunque, insieme al peggio, tira fuori anche il meglio delle persone. La solidarietà, la condivisione, anche della conoscenza, penso a Wikipedia. LF E la condivisione è un tema che ti sta particolarmente a cuore, come dimostra l’esperienza di BombaCarta, il laboratorio per idee che hai fondato 20 anni fa. Sì perché BombaCarta nasce da un’idea di ispirazione artistica come dono e, appunto, condivisione. Quando insegnavo a scuola, tirai per caso un cassetto fuori da una scrivania e vidi una poesia incisa nel legno. Mi resi conto del grande bisogno di espressione dei giovani, dissi “proviamo a tirar fuori questa energia” e proposi a un gruppo di ragazzi di incontrarci per imparare a leggere e scrivere nel senso più bello e completo del termine. E quella che pensavo fosse un’esperienza per pochi è diventata qualcosa di molto più grande, già al primo incontro si presentarono 7
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La storica copertina del n. 4.000 con il chirografo papale
in 42. Da qui è nata un’avventura che continua fino ad ora e non si è mai interrotta. LF Tutto il contrario dell’arte come genio e sregolatezza. Già, molto spesso vince l’idea individualista dell’artista come personalità isolata da tutti gli altri. Invece BombaCarta ha percepito l’ispirazione artistica come qualcosa che si riceve e poi si condivide in un incontro che arricchisce tutti. LF Arte quindi come comunione. E occasione per interrogarsi su temi di grande profondità. Perché mi sono reso conto che quelle domande, come l’esperienza morale e religiosa, che prima prendevano posto per connaturalità nelle chiese, si sono spostate, almeno in parte, proprio nel mondo artistico, nella musica, nella scrittura, nella poesia, nel teatro. LF Anche per questo La Civiltà Cattolica affronta sempre questi argomenti? Sì, la nostra è una rivista aperta alle sfide della laicità, si è sempre occupata di economia e di politica, ma anche di arte, cinema, letteratura e cultura in generale, in maniera militante, con l’obiettivo di incidere sul modo di pensare. Una rivista complessa, che noi consideriamo una ricchezza per il nostro Paese. LF Con un inizio “deflagrante”, anche quella una sorta di BombaCarta rivoluzionaria. Non è vero? Deflagrante, esatto. Perché La Civiltà
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cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e coreano) e sempre di più accogliamo articoli di Gesuiti, da tutte le parti del mondo. Dal primo numero di febbraio 2018 abbiamo un gruppo fisso di corrispondenti da Paesi quali la Repubblica Popolare Cinese, la Russia, la Germania, il Ruanda. La nostra attenzione per l’Italia resta, ma proiettata nel contesto delle dinamiche globali. LF Del resto i gesuiti, che da sempre hanno fatto opera di evangelizzazione, sono presenti un po’ in tutti gli angoli del globo. Sì, e in qualche modo la compagnia di Gesù diventa la redazione della rivista, che racconta luoghi, situazioni e vicende di cui ha esperienza viva. Per esempio, abbiamo pubblicato un articolo sulle violenze del Ruanda scritto da un gesuita, dottorato negli Stati Uniti, a cui è stata massacrata la famiglia. LF Essere in ogni parte del mondo significa muoversi, viaggiare. Cos’è per te il viaggio? Un argomento che mi ha sempre attratto, a cui ho dedicato la mia prima esperienza editoriale, Tracce profonde, pubblicato nel 1993 con la collaborazione dei miei studenti di liceo. Il viaggio è bello perché permette di aprire l’anima. Ci abitua alle differenze, alle diversità di lingua, di colore, di tradizioni.
© Don Doll S.J. (2016)
Cattolica nel 1850 accettò e vinse una sfida più o meno simile a quella odierna della Rete. I quotidiani che nascevano in quegli anni venivano considerati, come oggi diremmo, gli organi ufficiali delle fake news. E allora la rivista, anziché scegliere la solita strada, pubblicare in latino e tenersi su un tono aulico, decise di uscire in italiano quando ancora l’Italia non c’era, nonché assumere lo stesso stile dei giornali, dei quotidiani anarchici, socialisti dell’epoca. LF La sfida continua, mi sembra. Oggi, come direttore, mi trovo davanti una doppia sfida. Una è quella digitale, l’apertura alla mediazione del pensiero sulle varie piattaforme. Però, alla fine, la rivista non è la carta, non è il supporto, ma è il pensiero che è capace di sviluppare. E che poi viene mediato nel sito e nei vari social media. LF L’altra? La seconda è che La Civiltà Cattolica è sì una rivista italiana, celebrata nel suo numero 4.000 dal Papa, dal Presidente Mattarella e dal Presidente del Consiglio, ma oggi è difficile immaginare una rivista di cultura che viva di dinamiche interne a una sola nazione. Quindi l’altra sfida è quella di una decisa internazionalizzazione. LF Come la stai affrontando? Intanto da febbraio 2017 usciamo in
Padre Antonio Spadaro
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Ma non basta viaggiare per aprire l’anima, occorre coltivare la curiosità per l’altro, soprattutto per chi non risponde alle nostre categorie, percezioni, abitudini. E poi c’è l’aspetto paesaggistico. LF Al viaggio si attribuiscono anche tanti altri significati. Del resto la vita stessa è un viaggio. Sì, certo. Il viaggio è anche un’esperienza antropologica profonda che ci aiuta a essere noi stessi. È un’esperienza che l’uomo in realtà ha sempre fatto da quando era pastore. L’uomo nasce viaggiatore e poi diventa stanziale. LF Prima hai detto: «La rivista non è la carta». In queste interviste chiediamo sempre se la carta sopravvivrà al digitale. È difficile immaginare cosa accadrà. La carta è come una cornice che nobilita i contenuti. Ma il digitale è più flessibile, elastico. In Rete è possibile pensare e creare insieme, ci si può esprimere in maniera più ampia, approfondire. Anche se, alla fine, non è detto che carta e digitale siano in opposizione. LF A proposito di opposizioni, torniamo a Carnevale e Quaresima da cui siamo partiti. Che rappresentano? Il Carnevale è il tempo delle maschere: l’obiettivo è nascondersi, e divertirsi a tutti i costi. Divertimento viene dal latino “divertere”, volgersi altrove, fino a uscire fuori strada. È giusto divertirsi, ma senza trasformare la vita in un Carnevale. O, peggio, in una fuga dalla propria vita. Perché quando poi cade la maschera si fanno i conti con se stessi. LF E in Quaresima le maschere cadono. Arriva il tempo dei bilanci, emergono i pesi che ciascuno porta addosso. È il momento giusto per intraprendere un percorso fondamentale: camminare in un immaginario deserto per capire quello che è davvero necessario per la propria vita. E puntare all’essenziale. LF Chiudiamo con un pensiero e un augurio per questo Paese. Spero sappia valorizzare sempre di più le sue grandi risorse. Che riscopra le proprie radici nel grande progetto di un’Europa dei cittadini. Perché nessun Paese, oggi, può immaginare di farcela da solo.
http://www.berwich.com/it/massaboutique/le-frecce/
SOMMARIO IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X | NUMERO 2 in
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copertina
Autoritratto di Lorenzo Jovanotti
ANNO X | NUMERO 2 | FEBBRAIO 2018 | www.fsitaliane.it
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LOVE & DANCE
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
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28 TUTTI IN MASCHERA Venezia e l'Italia rinnovano la tradizione del Carnevale
56 IL MONDO TRA LE PAGINE A Tempo di Libri con il nuovo direttore Andrea Kerbaker
Save the date 17 What's up 23
87 IN SANTA PACE Un viaggio tra i luoghi di meditazione per trovare la quiete
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TI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIAT GIOCHI, FUMET ORI
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Gira pagina e comincia a LEGGERE e GIOCARE! Il viaggio passerà in un lampo!
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VIAGGIO
LEGGI il fumetto
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42 WONDERFOOL NAPOLI 48 MICHELANGELO SHOW 53 GIOCANDO CON ACCORSI 61 INCONTRO: BOTTURA LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
80 ARTE DI STRADA
107 FRECCE TRENITALIA
94 MEMORIE SEPOLTE
Frecciabianca new faces: interni più comodi e accoglienti
123 POESIE INEDITE
Le più ambite mete sciistiche raggiungibili con FRECCIALink
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SOMMARIO
Questa rivista è interattiva This is an interactive magazine
I numeri di questo numero
oltre 200
gli eventi del Carnevale di Venezia [pag. 28]
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i minuti dello spettacolo Giudizio Universale a Roma [pag. 48]
1.409
gli artisti sepolti nel cimitero degli inglesi a Firenze [pag. 97]
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ANNO IV | NUMERO 01 | GENNAIO 2018 | www.fsitaliane.it
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CARNIVAL TOUR L'ANNO DI PALERMO
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95.370 litri d'acqua
12.665 kWh di energia
IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO IX - NUMERO 02 - FEBBRAIO 2018 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97 Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO Vincenzo Tafuri/La Freccia Foto di copertina © Lorenzo Jovanotti Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore
ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT Info su creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it
EDITORE
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UN SACCO VERA
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#lamusicastacambiando: i nuovi treni Pop e Rock
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Read also Note, il settimanale gratuito per i viaggiatori di Trenitalia Regionale ERRATA CORRIGE Gennaio 2018 Pag. 119: le 5 corse al giorno per Roma sono di Busitalia Fast
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Team creativo Giovanni Aiello, Annarita Lecce, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli
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BRESCIA AL GIORNO
di Alessia Tozzi
STAZIONE> PALAZZO MARTINENGO 17 Piazza Martiri Belfiore bresciamobilita.it
Pablo Picasso Natura morta con testa di toro (1942) Olio su tela 72x98 cm © Diego Brambilla
TESORI NASCOSTI Palazzo Martinengo scrigno di bellezza per avventori dall’occhio fine. La storica residenza nel cuore di Brescia custodisce, fino al 10 giugno, inediti masterpiece nella mostra Picasso, De Chirico, Morandi. 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane. La preziosa rassegna, curata da Davide Dotti, è frutto di una certosina ricerca nei salotti di illustri famiglie aristocratiche, industriali, professionisti o semplici appassionati. Fiore all’occhiello di questo museo ideale è la presentazione in anteprima mondiale della Natura morta con testa di toro, opera riscoperta di Pablo Picasso del 1942. E ancora i lavori dei più illustri pittori locali dell’800 e di grandi maestri italiani del ‘900 come Lucio Fontana e Umberto Boccioni. amicimartinengo.it
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AGENDA A cura di Luca Mattei
l.mattei@fsitaliane.it
SAVE FEBBRAIO THE DATE 2018 © A.F.Dobici
ROMEO E GIULIETTA AMA E CAMBIA IL MONDO ITALIA//14 FEBBRAIO>10 GIUGNO Non poteva che riprendere nel giorno dedicato agli innamorati il tour 2018 del musical tratto dal capolavoro di William Shakespeare, per la regia di Giuliano Peparini e le musiche di Gérard Presgurvic. Dal suo debutto nel 2013 al febbraio 2016, lo show ha toccato 20 diverse città italiane per un totale di 332 rappresentazioni e oltre 850mila spettatori. Due anni di pausa per riprendere ora il viaggio nello Stivale: dopo la prima tappa al Teatro Ciak di Milano (14-18 febbraio), si prosegue a Torino (10-11 marzo), Padova (23-25 marzo), Genova (6-8 aprile), Napoli (12-15 aprile), Bari (19-22 aprile), Bologna (27-29 aprile), Firenze (11-13 maggio), Roma (1-3 giugno) e Cosenza (8-10 giugno). romeoegiulietta.it Davide Merlini e Giulia Luzi, interpreti del musical Romeo e Giulietta romeoegiuliettaopera
CIOCCOLENTINO TERNI//10>14 FEBBRAIO Seppure l’amore non ha età, è dedicata agli adolescenti la 15esima edizione della kermesse dolciaria di Terni che celebra San Valentino, il patrono della città umbra, e il cioccolato. In programma degustazioni guidate, corsi e laboratori di pasticceria per adulti e bambini. cioccolentino.com
cioccolentino cioccolentinotr #cioccolentino 17
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AGENDA
MA VOI…COME STAI?! VASTO (CH)//17 FEBBRAIO Dopo aver conquistato il grande pubblico con interpretazioni in tv e al cinema, prosegue la tournée di Anna Maria Barbera sui palchi d’Italia. L’attrice propone una riflessione sull’incontro umano in un’era digitale che vorrebbe ridurlo allo stato puramente virtuale. Il 17 febbraio tappa al Teatro Politeama Ruzzi di Vasto (CH). annamariabarbera.it
YOGA PER I MUSEI I MUSEI PER LO YOGA NAPOLI//FINO AL 26 GIUGNO Il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli accoglie ogni martedì lezioni gratuite di yoga integrale. L’unione di cultura, bellezza e ricerca interiore che si crea tra gli spazi espositivi e le opere d’arte, secondo gli organizzatori, può favorire lo sviluppo armonico dell’essere umano. museocapodimonte.beniculturali.it Yoga al Belvedere del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
© Giovanna Garraffa
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FRIDA KAHLO. OLTRE IL MITO MILANO//FINO AL 31 MAGGIO Per un’analisi approfondita della poetica di Frida Kahlo è necessario andare oltre l’aura consolidatasi attorno alla sua figura. È questo l’obiettivo della mostra al Mudec che presenta, per la prima volta in Italia in un’unica sede, tutte le opere delle più importanti e ampie collezioni esistenti della pittrice. mudec.it
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Frida Kahlo Autoritratto con scimmietta (1945)
©Foto Erik Meza/Xavier Otaola ©Archivo Museo Dolores Olmedo ©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2017
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mcarthurglen.it Florence, Milan, Naples, Rome, Venice Sale end dates: Barberino – 5th March, Castel Romano – 15th February, La Reggia – 4th March, Noventa – 28th February, Serravalle – 1st March. Sale dates may vary according to regional legislation.
AGENDA l.mattei@fsitaliane.it
weekend
A cura di Luca Mattei
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1 Mario Sillani Djerrahian Autoritratto (1980) alinariimage #alinaritrieste
2 Antonello Taurino, protagonista dello spettacolo Dr. Jeckyll e Mr. Aspie ©Emanuele Limido
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Trieste-I Fotografi-Oggi, la collettiva all’Alinari Image Museum, celebra gli artisti contemporanei che hanno instaurato un intenso rapporto con la città friulana, immortalandola su pellicola [1] imagemuseum.eu
Il 17 maggio al Teatro Fontana di Milano Antonello Taurino, volto noto di Zelig, è protagonista dello spettacolo Dr. Jeckyll e Mr. Aspie, dedicato all’ancora poco nota Sindrome di Asperger [2] teatrofontana.it
Il Castello Estense di Ferrara ospita fino al 3 giugno La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati, circa 130 opere raccolte in 30 anni da Vittorio Sgarbi e la madre Rina castelloestense.it
La mostra fotografica Le città di Jo Kut di Giorgio Cutini, al PAN di Napoli fino al 20 febbraio, è un percorso onirico ed evanescente tra centri urbani immaginari e reali comune.napoli.it/pan
Itinerando, alla Fiera di Padova, è il primo salone dove sperimentare il turismo in movimento, solcando le onde di una piscina su un gommone, arrampicandosi sulle pareti o andando in bici e a cavallo itinerandoshow.it
Al PalaCavicchi di Roma CanapaMundi, la Fiera internazionale della canapa, pianta sempre più utilizzata come ingrediente alimentare, fibra tessile, farmaco, nella bioedilizia e nella cosmesi canapamundi.com
Van Gogh-The immersive experience, alla Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli fino al 25 febbraio, consente un coinvolgimento a 360 gradi nei quadri e nella vita del pittore olandese vangoghimmersion.com
Grande attenzione all’arte incisoria in Strapaesaggi. Incisioni di Morandi, Bartolini, Ciarrocchi, a Palazzo Bisaccioni di Jesi (AN) fino al 18 marzo, con oltre 40 acqueforti originali dei tre maestri del ‘900 fondazionecrj.it
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TRA LE CITTÀ E LE LOCALITÀ RACCONTATE SU QUESTO NUMERO BUSITALIA FAST RAGGIUNGE MILANO, GENOVA, BOLOGNA, FIRENZE, ROMA, NAPOLI
FOCUS
4 Castello di Brescia illuminato per CidneON 2017 3 Sheila McKinnon Mali, barca sul Niger (1997) sheilamc3
23>25 Il 24 febbraio è l’ultimo giorno al Vicolo Valdina di Roma per ammirare Invisible light, rassegna fotografica di Sheila McKinnon su temi pressanti quali i diritti delle donne e i cambiamenti climatici [3] sheilamckinnon.com Al Teatro De André di Casalgrande (RE) Paolo Fresu tiene a battesimo la 19esima edizione di Crossroads, festival di jazz on the road in Emilia Romagna dal 24 febbraio al 1° giugno crossroads-it.org Fa tappa all’Unipol Arena di Bologna il 23 febbraio il tour dell’inedito trio Max Pezzali, Nek e Francesco Renga, per godersi da un unico palco repertori che hanno entusiasmato diverse generazioni fepgroup.it Per Henri Cartier-Bresson ogni scatto è un passaggio dall’immaginario al reale. Ultimo weekend alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo per ammirare 140 fotografie del grande maestro dell’obiettivo gampalermo.it
©Umberto Favretto
CidneOn
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CIDNEON Cala il buio e comincia lo spettacolo. Dal 10 al 17 febbraio il Castello di Brescia diventa sempre più una location da sogno grazie al Festival internazionale delle luci. Promettono notti magiche le 18 installazioni presenti. Biancoblu di Kari Kola, ad esempio, tinge le mura e le torri dei colori della città lombarda. Con Butterflies di Samuli Halla il piazzale della Torre Mirabella diventa un giardino fiabesco [4] cidneon.com
6 Giovanni Allevi giovanniallevi #EquilibriumTour
PREVIEW MARZO Prosegue l’Equilibrium Tour di Giovanni Allevi. A marzo tappe a Bergamo (1), Assisi (3), Genova (11), Venezia (15), Bolzano (16), Varese (17), Trento (23), Firenze (25) e Trieste (27) [6] giovanniallevi.com
5 Marcello Sacchetta e Luciano Cannito, ospiti di Danzainfiera 2017
Il tempo degli orologi, al Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 25 marzo, è una rassegna su questi preziosi oggetti con l’obiettivo di raccontare l’evoluzione tecnica e storica del gusto attraverso i meccanismi delle casse museopoldipezzoli.it
©Silvia Coppini
DANZAINFIERA Edizione numero 13 per l’evento che riunisce a Firenze ballerini e appassionati di tutto il mondo. La Fortezza da Basso ospita dal 22 al 25 febbraio una manifestazione sempre originale, che consente di sperimentare tutte le novità del settore, incontrare da vicino i propri idoli, scoprire in anteprima gli spettacoli più belli e provare tutte le discipline, anche quelle inedite [5] danzainfiera.it
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Chiude il 4 marzo a Palazzo De’ Toschi di Bologna la prima personale in Italia della scultrice e videomaker canadese Erin Shirreff, i cui lavori fanno già parte di importanti musei internazionali erinshirreff.com La poliedrica Adele Ceraudo è al PAN di Napoli fino al 22 marzo con la personale Nel nome della madre, per approfondire la femminilità da diversi punti di vista, umani e sociali comune.napoli.it/pan
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LOVE DILEMMA Ci si può innamorare della fidanzata del migliore amico? Quando arriva il momento di concedersi? Una storia a distanza può durare? Per i teenager il tempo dell’amore fa rima con mille domande che schiacciano le poche certezze. Dal lunedì al venerdì alle 13:20 su Real Time (canale 31 DTT) c’è Love Dilemma, la nuova serie che ha per protagonisti proprio i giovani tra i 15 e i 19 anni. In ogni puntata un tema diverso porta a un dubbio da sciogliere. Ogni domanda è trattata con sguardo attuale a partire dalla sigla, affidata al giovane rapper Ghali. www.realtime.it
iniziazione alla
Paolo Crimaldi
Psicologia karmica
mediterranee
è una nuova iniziativa editoriale he propone all’attenzione dei lettori timolanti argomenti per la conoscenza dei fenomeni e delle discipline facilitano la comprensione dell’universo e producono miglioramenti nella vita di tutti i giorni. Un’informazione attenta e aggiornata per soddisfare le curiosità hi cerca la via della propria evoluzione
Psicologia karmica
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Dinamica delle relazioni affettive, dei sentimenti e delle scelte destiniche
iniziazione
mediterranee
Paolo Crimaldi
iazione
iniziazione alla
Mediterranee
n momento di forti quanto repentini cambiamenti ritroviamo costantemente dinanzi a scelte che, se non fatte con consapevolezza, possono disorientare la nostra Anima portarci a vivere le relazioni in modo confuso. La psicologia karmica ci dà un aiuto, orientando ciascuno di noi verso rapporti interpersonali sani e in linea col proprio percorso evolutivo.
LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo Del Toro Sullo sfondo di una Baltimora nel pieno della Guerra fredda, si dipana la love story tra Elisa, donna delle pulizia muta, e una creatura anfibia dalla grande sensibilità. Un amore vissuto in un mondo di mostri dall’aspetto rassicurante. Pellicola vincitrice del Leone D’Oro a Venezia 74.
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INIZIAZIONE ALLA PSICOLOGIA KARMICA Paolo Crimaldi Edizioni Mediterranee, pp. 168 ¤ 9,50 Nei momenti di cambiamento ci si ritrova a fare scelte che, se poco consapevoli, possono disorientare l’anima, facendo vivere le relazioni in modo confuso. Questo volume aiuta a orientare i rapporti interpersonali e (soprattutto) amorosi in modo sano, senza dimenticare il percorso evolutivo di ciascuno.
VOCI DI SCRITTORI ARABI DI IERI E DI OGGI A cura di Isabella Camera d’Afflitto Giunti, pp. 336 ¤ 15 Una panoramica sugli autori arabi contemporanei come il Premio Nobel per la letteratura Nagìb Mahfùz, il palestinese Ghassàn Kanafani e la siriana Ghada Sammàn. Si passa da temi come la spiritualità e l’amore ai rapporti di genere. Un libro moderno, originale e necessario per per capire un mondo sempre più vicino.
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MI VIVI DENTRO Alessandro Milan DeA Planeta, pp. 240 ¤ 17 Struggente memoir sulla storia d’amore tra l’autore e la moglie e giornalista Francesca “Wondy” Del Rosso, prima, durante e dopo la morte di lei. Il tempo presente è quello degli ultimi due mesi di battaglia contro il cancro, tra disperazione e attaccamento al bello che ci circonda.
WHAT'S UP
IL TRENO DEI SONHOS
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evo chiedere all’amministratore delegato di farmi un vagone letto solo per me. Viaggio sempre in Frecciarossa: conosco a memoria gli alberi e le case della tratta Milano-Roma. Mi piacciono i treni, posso leggere e ispirano la scrittura delle mie canzoni». Se lo dice Cristiano Malgioglio, il personaggio del momento, c’è proprio da crederci. Il paroliere delle dive, dopo il boom estivo del brano Mi sono innamorato di tuo marito e il successo
come vincitore morale del Grande Fratello Vip, sta vivendo una rinascita professionale. Tutti i mercoledì è on air su RTL 102.5 con Giù al nord, mentre la sera è presenza fissa dello show 90 Special su Italia 1. Il suo amore, però, resta per la musica, ed ecco Sonhos, il nuovo album con le cover di celebri love hit brasiliane. «Andai per la prima volta nella terra carioca nel lontano ’76, per lavorare con Roberto Carlos. Amo moltissimo questo Paese, che sarà protagonista anche nel
MANIA Riki L’idolo che parla al cuore delle ragazzine continua a mietere successi dopo i riscontri ottenuti nel talent Amici di Maria De Filippi. L’amore è protagonista assoluto dell’album che sciorina una hit dopo l’altra. Dal 16 febbraio parte il tour che sta registrando tantissimi sold out. aboutriki 24
mio prossimo progetto discografico». Sui riscontri televisivi ha le idee chiare. «Grazie al reality mi conoscono anche i giovani: Mi sono innamorato di tuo marito ha superato i 14 milioni di views su YouTube, i miei social hanno avuto un’impennata, ma non farò più l’opinionista, quel capitolo l’ho chiuso». Cos’ha in serbo lo showman dal ciuffo platino? «Tanti progetti in ballo, ma finché non si concretizzano non dico nulla». LF cristianomalgioglio.com
IN CONCERTO Umberto Tozzi Dopo il successo del tour celebrativo per i 40 anni della hit Ti amo, Umberto Tozzi ritorna live dall’11 febbraio nei teatri storici italiani. Un nuovo show dove ci sarà spazio per interpretazioni più intime ed esecuzioni acustiche chitarra e voce. Start a Parma, il 25 stop a Cremona, il 26 a Torino e poi tante tappe fino ad aprile. umbertotozzi.com LF
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A DAY
MASKS
di Antonella Caporaso
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© Ksenia Sannikova/AdobeStock
VENEZIA RINNOVA LA TRADIZIONE VENICE TAKES A NEW SPIN ON DEL CARNEVALE CON UN RICCO CARNIVAL TRADITION WITH PROGRAMMA DI EVENTI A PACKED EVENTS PROGRAM
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e scenografie usate da Fellini nel film La strada trasformano la città lagunare in una sorta di grande circo, fino al 13 febbraio. È il palcoscenico del Carnevale 2018 firmato, per il terzo anno consecutivo, da Marco Maccapani. Il gioco e il divertimento fanno da sfondo agli oltre 200 eventi che compongono il ricco calendario in programma. Si parte
con il famoso Volo dell’Angelo, il 4 febbraio in piazza San Marco, e quello dell’Asino, in piazza Ferretto domenica 11; si procede con la Festa delle Marie e il tradizionale corteo da Castello all’area marciana, le sfilate dei carri allegorici di Zelarino e Marghera e si chiude con il Carnevale di Burano l’8 e il 13. Novità di questa edizione è la rievocazione, non solo figurata, delle 28
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he sets used by Fellini in the film La strada transform the streets of the lagoon city into a sort of huge circus up until 13 February. This will be the setting for the 2018 Carnival, designed for the third year running by Marco Maccapani. The fun and play are part of more than 200 events that make up the packed calendar. It starts with the famous Flight of the Angel on
lotte tra Nicolotti e Castellani, le due fazioni in cui si divideva il ceto popolare ai tempi della Serenissima. Passato e futuro si fondono nella tradizionale Festa dell’Acqua con l’inedita Regata delle Colombine, riservata alle donne su gondolini maschili. Un evento lungo 18 giorni che attira centinaia di migliaia di turisti da ogni parte del mondo con un calendario facilmente consultabile sul sito carnevale.venezia.it e i profili social ufficiali. Inoltre, con
l’hashtag #EnjoyRespectVenezia, si dà supporto alla campagna di sensibilizzazione internazionale promossa dal Comune volta a orientare i visitatori verso l’adozione di comportamenti rispettosi dell’ambiente, del paesaggio, delle bellezze artistiche, nonché dell’identità di Venezia e dei suoi abitanti. LF carnevale.venezia.it carnevaleveneziaofficialpage VeniceCarnival venice_carnival_official
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4 February in Piazza San Marco and the Flight of the Donkey in Piazza Ferretto on Sunday 11 February, before proceeding with the Festa delle Marie and the traditional parade from the Castello to the Marciana area, the Zelarino and Marghera float processions, and closes with the Burano Carnival on 8 and 13 February. This year's new entry will be a full re-enactment of the struggles between Nicolotti and Castellani, the two working class factions during the Republic of Venice. Past and future merge in the traditional Festa dell'Acqua (water
PARTICOLATO (gr) PARTICULATE MATTER (gr)
festival) with the new Colombine regatta reserved for women competing with men’s gondolini. The 18-day event attracts hundreds of thousands of tourists from all over the world, and the program is easy to access on the carnevale.venezia.it website or the official social media profiles. Furthermore, the international promotion campaign run by the Municipality with the hashtag #EnjoyRespectVenezia aims to help visitors behave in a way that respects the environment, landscape, artistic heritage and identity of Venice and its inhabitants. LF 29
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Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero A comparison of emissions and energy consumption per passenger on average Fonte/Source www.ecopassenger.org
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DANCING QUEEN UN TOUR DELLA SERENISSIMA SULLE TRACCE DEI BALLI IN COSTUMI D’EPOCA NEL LUSSO DI LOCATION REGALI 30
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A TOUR OF VENICE ON THE FOOTSTEPS OF BALLS IN PERIOD DRESS IN THE LUXURY OF REGAL VENUES FEB2018
© Osvaldo Di Pietrantonio
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Venetia e Nettuno, Ballo del Doge (2015)
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enezia ha innegabilmente molte particolarità: una delle tante è quella di evocare inconfondibili immagini di celebrazioni in maschera. Sarà per quell’allure d’antan che emana, sarà perché il suo Carnevale è tra i più conosciuti e ammirati al mondo, l’affascinante città sulla Laguna richiama spesso alla mente corsetti e crinoline, piume e parrucche incipriate che
ondeggiano in lussuose location regali. Da secoli cittadini e turisti, nel periodo che precede la Quaresima, dimenticano la routine per festeggiare insieme, avvolti dal mistero di un travestimento. Sollevando lo sguardo dalle tante iniziative che si snocciolano in piazze, campielli, calli e salizade, si accendono i riflettori sui palazzi storici della Serenissima che custodiscono al loro interno party ambiti ed esclusivi, i balli in costume.
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t is undeniable that Venice has many distinctive features: one of the many is that it evokes unique images of masquerade celebrations. Perhaps because of the old-fashioned allure that emanates from it, perhaps because its Carnival is one of the most famous and admired in the world, the enchanting city on the lagoon often reminds one of corsets and crinolines, feathers and powdered wigs floating through luxurious regal locations. For centuries, citizens and tourists have left behind their daily routine during the period preceding Lent in order to celebrate together, wrapped in the mystery of masques. If one raises one’s eyes from the many events taking place in the squares, the campielli, calli and salizade, the spotlights shine on the historic palazzi of the Serenissima that welcome exclusive and coveted parties, the masquerade balls. It is from the Lagoon that one reaches Palazzo Pisano Moretta, an aristocratic 15th century residence nestling between the Rialto bridge and Ca' Foscari, for the much acclaimed Ballo del Doge which will celebrate its 25th edition on 10 February 2018. It is the unmissable event of the month, not only in Venice. Considered one of the most sumptuous and elegant events on the planet, every year it is the chosen destination of those who want to experience a magical world that only exists for one night. This is an exclusive event that brings together international guests ready to immerse themselves in a dream. With the discretion that only masks can afford, celebrities and fortunate attendees mingle in the rooms of this splendid historic building. It is no accident that people often mention it as one of the ten things one should experience at least once during one's lifetime. The theme for the next edition is Rebirth & Celebration, the constant renewal of rebirth and the celebration of emotions, creativity
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È dalla Laguna che si arriva a Palazzo Pisani Moretta, residenza nobiliare del XV secolo incastonata tra Rialto e Ca’ Foscari, per l’acclamatissimo Ballo del Doge, che il 10 febbraio 2018 festeggia la 25esima edizione. È l’appuntamento imperdibile del mese, non solo nel capoluogo veneto. Considerato tra gli eventi più sontuosi e raffinati del pianeta, è ogni anno la meta prediletta di chi può e vuole vivere in un mondo magico che esiste solo per una notte. Avvenimento esclusivo, raduna ospiti internazionali pronti a immergersi in un sogno. Con la discrezione che solo una maschera può garantire, celebrità e fortunati partecipanti si sfiorano tra i saloni di questo stupendo edificio storico. Non a caso, se ne parla spesso come una delle dieci cose da fare almeno una volta nella vita. Rebirth & Celebration è il tema di quest'anno, ovvero il rinnovamento costante della rinascita e la
celebrazione di emozioni, creatività e passione. Elementi che non mancano tra lussuose e fantastiche decorazioni e scenografie realizzate appositamente per questo appuntamento, quando spettacoli artistici, con oltre un centinaio di performer, intrattengono ospiti d'eccezione. I partecipanti si uniscono alle danze indossando gli abiti scelti nell’atelier di Antonia Sautter, madrina e organizzatrice di questa occasione onirica e chic, dove sono custodite le sue oltre 1.200 creazioni realizzate a mano. Sempre all’interno del suggestivo palazzo in stile tardo gotico, l’8 febbraio, Giovedì grasso, si svolge il Ballo Tiepolo. Tra minuetti, contraddanze e valzer, con un dress code strettamente d’epoca, si rivivono le sfarzose atmosfere settecentesche. Non occorre quindi essere danzatori provetti per immergersi in un passato magico e lontano.
and passion – all elements that are abundant in the luxurious and wonderful decorations and sets that are created especially for this event, when performances involving over one hundred artists entertain the exceptional guests. The attendees join the dances wearing outfits chosen from a choice of over 1,200 handmade creations in the atelier of Antonia Sautter, the organiser and host of this elegant and dreamlike world. Also within the evocative palazzo in late Gothic style, on 8 February, fat Thursday, the Ballo Tiepolo will take place. Between minuets, contredanses and waltzes, with the dress code rigorously period dress, guests relive the sumptuous atmosphere of the 18th century. So one does not need to be an expert dancer to immerse oneself in a magical and distant past. Continuing down the Grand Canal we come to Palazzo Ca' Vendramin Calergi, the historic seat of the
© Gianfilippo De Rossi
Ballo del Doge (2017)
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Frequentato da nobili e avventurieri come Giacomo Casanova, fu uno dei primi contesti a ospitare sale da gioco pubbliche. Nel Salone del Ridotto, il 9 febbraio prende le mosse un ballo dal nome evocativo, Carnival Extravaganza. Una serata in costume in un'atmosfera surreale in cui si susseguono apparizioni di artisti, cantanti, acrobati e ballerini. La festa è guidata dal Maître de Dance sulle note dell’orchestra, per volteggiare tra le pieghe dei ricordi dei secoli che furono. Inoltrandosi nel dedalo di canali, calli, campi e ponti nel sestiere di Castello, in un’area della città meno toccata dal turismo di massa, appare un edificio del XV secolo, Palazzo Contarini dalla Porta di Ferro. Varcata la soglia, ci si ritrova immersi nel ‘400, in una delle residenze nobiliari più antiche della Serenissima dove quest’anno, il 10 febbraio, è ambientato il Carnival in Love Grand Ball. È l'amore che trionfa nell'ennesima notte che Venezia dedica al divertimento, dove ancora una volta musica, maschere, sfarzo e mistero fanno cadere nell’oblìo la quotidianità. Almeno per qualche ora. LF ballodeldoge.com meetingeurope.com carnevale.venezia.it meetingeurope.com palazzocontarini.com
Carnival Dream, Palazzo Dandolo (2015)
Palazzo Pisani Moretta © Alberto Grohovaz
Proseguendo sul Canal Grande si scorge Palazzo Ca' Vendramin Calergi, sede storica del casinò ma anche residenza lagunare del musicista Richard Wagner, che, in questo mese di frizzi e lazzi, apre le sue splendide sale rinascimentali agli ospiti mascherati. Qui, ogni sera dal 3 al 14 febbraio si svolge The Official Dinner Show and Ball, la cena ufficiale di gala del Carnevale 2018, che si ripete per tutta la durata dei festeggiamenti. In un’atmosfera sospesa nel tempo, tra pietanze pregiate e musica dal vivo, performance e giochi, le danze vanno avanti fino a tarda ora, in un percorso che attraversa le sale di questo luogo meraviglioso. Poco distante da piazza San Marco, affacciato sulla Riva degli Schiavoni, location storica dei festeggiamenti in città, un’altra costruzione antica e ben conosciuta si staglia sulle acque in tutta la sua maestosità. È Palazzo Dandolo, già teatro di fastose celebrazioni nel XVIII secolo, quando il Carnevale locale, al culmine del suo splendore e riconoscimento internazionale, già da secoli caratterizzato da sfarzose feste, si prolungava per settimane, alimentando l’ammirazione nei racconti presso le corti europee.
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casino but also the Venetian home of the composer Richard Wagner. During this month of fun and jokes, the Palazzo opens its splendid Renaissance rooms to masked guests. Here, every evening from 3 to 14 February, The Official Dinner Show and Ball will take place, the official gala dinner of the 2018 Carnival that will be repeated during the entire duration of the period's celebrations. In an atmosphere suspended in time, between fine food and live music, performances and games, dancing continues until late, in an itinerary that travels through the rooms of this wonderful venue. Not far from Piazza San Marco, looking out onto Riva degli Schiavoni, a historic location for Venice celebrations, another ancient and well known building
rises from the water in its full majesty. It is Palazzo Dandolo, already the venue for lavish celebrations in the 18th century when the local Carnival, at the height of its splendour and international fame, had for centuries be known for its celebrations, lasting for weeks, and the accounts of which sparking admiration in European courts. Attended by aristocrats and adventurers like Giacomo Casanova, it was one of the first places to host public gambling rooms. Here, in the Salone del Ridotto, on 9 February an evocatively-named ball will be held, Carnival Extravaganza. A masquerade evening in a surreal atmosphere with a succession of performances by artists, singers, acrobats and 35
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dancers. The party is directed by the MaĂŽtre de Dance on the notes of the orchestra, to twirl among the folds of the memories of bygone centuries. Venturing into the maze of canals, calli, campi and bridges of the Castello district, in a part of the city that is less affected by mass tourism, Palazzo Contarini dalla Porta di Ferro, a 15th century building, emerges. One walks over the threshold straight into 15th century, in one of the oldest aristocratic residences of Venice. This year it will host the Carnival in Love Grand Ball. It is love that triumphs in the umpteenth night in Venice dedicated to entertainment, where once again music, masks, splendour and mystery make one forget daily life. At least for a few hours. LF
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CARNIVAL TOUR La battaglia delle arance del Carnevale di Ivrea/The Battle of the Oranges, Ivrea Carnival
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l sacro incontra il profano, la delizia bacia la malizia e la dimensione onirica cancella le inibizioni. Il Carnevale è una cosa seria e tra rievocazioni ancestrali, richiami dionisiaci e pungente satira, ogni città rivisita personalmente questa ricorrenza. Alcune ne danno una lettura storica, tornando a perdersi nella notte dei tempi, altre festeggiano in chiave antropomorfica o goliardica. Fra i revival del passato figura sicuramente il Carnevale di Ivrea (TO), conosciuto ai più per la spettacolare battaglia delle arance, in onore a un’insurrezione popolare contro le armate del Marchese di Monferrato. «Il bello di questa ricorrenza è che si è evoluta nel tempo, rispettando sempre la
tradizione, non perdendo mai le proprie radici, la cultura di una terra e di un popolo», spiega Elisa Gusta, consigliere di amministrazione della Fondazione dello Storico Carnevale. «Nella nostra città è cresciuto negli anni un grande spirito di appartenenza e i giorni della festa sono il risultato di quest’anima che vive dentro di noi». Ogni sfumatura è figlia di un rigido protocollo che non ammette sbavature, specialmente per quanto riguarda la fornitura degli agrumi, che arrivano essenzialmente dal Sud. Grazie al progetto Arance Frigie, il Carnevale di Ivrea è infatti fra gli esempi virtuosi di lotta alle infiltrazioni mafiose nella filiera produttiva agroalimentare. «L’intero processo è controllato in maniera
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he sacred meets the profane, joy embraces mischievousness and a dreamlike dimension cancels out inhibitions. Carnival is a serious affair, and with re-enactments of ancient traditions, Dionysian evocations or biting satire, every city takes its own, personal way down this path. Some interpret it historically, losing themselves in ancient times, others celebrate it in an anthropomorphic or exuberant way. One of the carnivals that is definitely a revival of the past is the one held in Ivrea (Turin), which is most widely known for the spectacular battle of oranges, in homage to a popular uprising against the forces of the Marquess of Montferrat. “The beauty of this event is that it has evolved over time, but always staying true to tradition, without
© Massimo Sardo
A cura di Alessia Tozzi
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consecutive di battaglia, l’11 febbraio è previsto uno sconto del 20% sui treni del trasporto regionale. Madonna di Campiglio (TN) dal 12 al 16 febbraio veste invece i fasti del periodo asburgico, regalando all’avventore un’atmosfera mitteleuropea di fine '800: la fiaccolata imperiale e lo spettacolo pirotecnico sono preludio al Gran Ballo dell’Imperatore, un vero e
BASILEA 32 EUROCITY A DAY NIZZA 6 A DAY
© Blaine Harrington II
rigorosa, il che permette di avere solo arance di origine sicura. Queste, inoltre, sono destinate al macero e quindi non al mercato alimentare». La manifestazione conta anche numeri importanti: 12mila fra aranceri e figuranti del corteo storico, nonché 120mila spettatori, per un indotto economico di oltre due milioni di euro. Se si vuole assistere alla prima delle tre giornate
© Foto Bisti
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Carnevale Asburgico/Habsburg Carnival, Madonna di Campiglio
forgetting its roots, the culture of the place and its inhabitants,” explains Elisa Gusta, a member of the board of the Carnival, the Fondazione dello Storico Carnevale. “A strong sense of belonging has grown over the years in our town, and the festival is the product of this strong feeling we all share.” Every detail is dictated by strict protocol that allows no mistakes, especially when it comes to sourcing the oranges, which essentially come from the South. Thanks to the Arance Frigie project, the Ivrea Carnival is a perfect example of successful fighting against the infiltration of the food production sector by the mafia. “The entire process is rigidly controlled, which enables us to ensure that all our oranges come from trusted sources. Also, they
are destined to be pulped, and not for the food chain.” The event can boast impressive numbers: 12,000 aranceri (the orange handlers) and participants in the historical parade, and 120,000 spectators, bringing revenues of over two million euros. If you want to see the first of the three days of battle, there is a 20% discount on regional transport on 11 February. By contrast, from 12 to 16 February, Madonna di Campiglio (Trent) lends a Habsburg-era style to its celebrations, so visitors enjoy a late nineteenthcentury Central European atmosphere: the torchlight procession and imperial firework display are the openers to the Emperor's Great Ball, a real event in period costume with Sissi, Franz Joseph and the royal court. From 19 to 28 February, Ronciglione (Viterbo) remembers the Napoleonic occupation 38
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Se alla magia del Carnevale di trasformarci in ciò che non siamo, aggiungiamo un’elegante cornice, ecco che la festa diventa un’occasione mondana imperdibile. Questo avviene ogni anno a Basilea, tra le maggiori feste popolari elvetiche. Dal 19 al 22 febbraio, la città sul Reno ospita infatti figuranti con lanterne sulla testa e musicisti in maschera, che sfilano lungo le strade del centro a suon di pifferi e tamburi. Anche a Nizza lo spettacolo è imperdibile: sfilate di carri diurne e notturne, battaglie di fiori, musica e un’esplosione di colori animano la città dal 17 febbraio al 3 marzo. Il tema di quest’anno è il Re dello Spazio, per avvicinare l’uomo al fascino dell’ignoto e catapultarlo in un’altra galassia. If we add an elegant setting to the magic of the Carnival which sees us change into something we are not, then the party becomes an unmissable social event. That is what happens every year in Basel, which has one of the most popular festivals in Switzerland. From 19 to 22 February, the city on the Rhine hosts participants carrying lanterns on their heads and masked musicians, who parade along the streets of the centre to the sound of fifes and drums. There is an unmissable spectacle to be seen in Nice as well: parades of floats by both day and night, battles of flowers, music and an explosion of colour enliven the city from 17 February to 3 March. The theme of this year is the King of Space, so as to bring people closer to the fascination of the unknown and propel them into another galaxy. nicecarnaval.com CarnavaldeNice nicecarnaval
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A GENTLEMAN FINDS IRONY IN EVERYTHING. - Rule 23 -
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MILANO | ROMA | FIRENZE | VENEZIA | TORINO | GENOVA | BOLOGNA | VERONA | BARI | CATANIA PADOVA | TRIESTE | BRESCIA | BERGAMO | PARMA | TRENTO | BOLZANO | TREVISO UDINE | SIENA | SANREMO | NOVARA | ALBA | MONZA | SEREGNO | VARESE | GALLARATE
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proprio evento in costumi d’epoca con Sissi, Franz Joseph e la corte reale. Dal 19 al 28 febbraio Ronciglione (VT) ricorda il dominio napoleonico della città con la famosa cavalcata degli Ussari. Si narra infatti che un capitano francese avesse sfilato lungo le vie del paese con l’intero battaglione per conquistare una giovane del posto. Le nove contrade di questo centro della Tuscia meridionale si sfidano poi con i propri barberi, cavalli senza fantino, per contendersi il cosiddetto Palio della Manna. Ma il Carnevale è anche gioco e fantasia, scherzo e dissolutezza, un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali, come dimostrano gli irriverenti carri in cartapesta di Viareggio (LU). Qui, oltre all’ironia, un fitto programma di appuntamenti gastronomici, rassegne teatrali, veglioni e feste notturne anima la costa della Versilia fino al 17 febbraio. E sul divertimento punta anche Cento (FE) che il 4, 11, 18 e 25 febbraio diviene un tripudio di maschere beffarde, musica, balli e animazione per onorare l’importante gemellaggio con il Carnevale di Rio. Alla parata dell’ultima domenica segue tradizionalmente il suggestivo rogo del Tasi, maschera tipica centese, che spegne i riflettori sullo scherno, riportando il popolo al pudore quotidiano. Almeno fino al prossimo Carnevale. LF storicocarnevaleivrea.it | storicocarnevaleivrea | carnevale_ivrea viareggio.ilcarnevale.com | ilCarnevalediViareggio | carnevaleviareggio carnevalecento.com | CentoCarnevaledEuropa | centocarnevaledeuropa
Carnevale di Viareggio/Viareggio Carnival
of the city with the famous Hussar horse ride. It is actually said that a French captain paraded along the city streets with his entire battalion to win the heart of a local girl. The nine districts of this town in southern Tuscia then compete with their Barbary horses, riding without a jockey, to win the so-called Palio della Manna flag. But Carnivals are also about
playfulness and imagination, joking and dissolute behaviour, a temporary loosening of social requirements, as shown by the irreverent papiermâché floats in Viareggio (Lucca). As well as humour, there is also a rich programme of food tasting events, and an evening ball and parties to light up the area until 17 February. There is also a focus on humour in Cento (Ferrara): on 4, 40
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11, 18 and 25 February it becomes a celebration of sarcastic masks, music, dancing and entertainment to celebrate the significance of its twinning with the Rio Carnival. The procession of the final Sunday is traditionally followed by the evocative bonfire of Tasi mask, which are traditional to the town. This ends the focus on ridicule, and restores everyday decorum to the local population. Or at least it does until the next Carnival. LF
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Salita San Raffaele a Materdei/San Raffaele hill in Materdei
GENIALE E SREGOLATA, NAPOLI È DA SEMPRE TEATRO DI AMORI DISPERATI E FOLLI PASSIONI
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era una volta un nobile che s’invaghì, ricambiato, di una fanciulla di famiglia nemica. Sui due, però, aleggiava un destino avverso: lei fu infatti allontanata in una contrada sperduta e per disperazione si gettò in mare dal quale, poi, riaffiorò un’isola azzurra. Appresa la notizia, il signore si agitò e si gonfiò, trasformandosi in un monte nelle cui viscere, da sempre, arde un fuoco eterno. Questa è la storia del Vesuvio, che lampeggia ancora di lava, tormentandosi per non poter raggiungere Capri, situata di fronte a lui per l’eternità. È narrata nel volume Leggende napoletane del 1881, all’interno del quale la scrittrice e giornalista Matilde Serao dedica un intero capitolo ai miti d’amore ambientati nel capoluogo campano. Tra gli altri, la vicenda dei quattro fratelli (Capodimonte, Vomero, Poggioreale e San Martino) che si tramutarono negli omonimi colli perché innamorati della stessa persona, lo struggente episodio di Nisida e del giovane Posillipo e l’avventura di Parthenope, la sirena greca che fuggì con il suo uomo e fondò la città che porta il suo nome. Non stupisce che Napoli sia nata dal cuore. Con il cuore, d’altronde, continua a esprimersi e manifestarsi, meravigliando chiunque scelga non solo di visitarla, ma di conoscerla a fondo. Nella turbolenta, evocativa e passionale capitale del Mezzogiorno, in ogni angolo, vicolo, strada, piazza, ci si inebria di sentimento e follia. Nella chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina, sul primo altare a destra, troneggia un dipinto del 1542. Opera di Leonardo da Pistoia, raffigura San Michele che scaccia il demonio dal
BRILLIANT AND DISSOLUTE, NAPLES HAS ALWAYS BEEN THE SCENE OF DESPERATE LOVE AFFAIRS AND MAD PASSIONS
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nce upon a time there was a noble who fell in love with a girl from a rival family. And she also fell in love with him. But the fate that befell them was not a happy one: she was sent far away, and she threw herself into the sea out of desperation. A blue island rose in her place. When he heard the news, the man began to shake and he blew himself up into a mountain at whose heart an eternal flame has burned constantly ever since. That is the story of Vesuvius, which still shimmers with lava, and is tormented by not being able to reach Capri, which will sit in front of it for eternity. It is told in the Leggende napoletane, a book from 1881 in which the writer and journalist Matilde Serao dedicates an entire chapter to the romantic myths set in Naples. These include the story of the four brothers (Capodimonte, Vomero, Poggioreale and San Martino) who were changed into the hills that now bear their name because they were in love with the same person, the heart-rending episode of Nisida and the young Posillipo and the adventure of Parthenope, the Greek siren who fled with her lover and founded the city which bears her name. It comes as no surprise that Naples should have its roots in an affair of the heart. It is with the heart that, after all, Naples continues to express itself, amazing those who are not content to merely visit it, but instead wish to acquire a deeper knowledge of the city. Every street corner, alleyway, street and square in the turbulent, evocative and passionate capital of the South has a heady mix of feeling and madness. A painting from 1542 sits resplendent in the first altar on the right in the church of Santa Maria del Parto in Mergellina. The work of Leonardo da Pistoia, it shows Saint Michael driving away the 43
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Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero A comparison of emissions and energy consumption per passenger on average Fonte/Source www.ecopassenger.org
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volto di donna. Noto con il titolo Diavolo di Mergellina, il quadro riconduce a un racconto riportato anche da Benedetto Croce in Storie e leggende napoletane del 1919: un’aristocratica indusse in tentazione il vescovo Carafa, ricorrendo a una fattura. Per liberarsi della stregoneria, il prelato dovette commissionare un’opera da collocare in un luogo sacro. Solo così riuscì a sfuggire all’ammaliatrice. Addentrandosi invece nel dedalo del
centro storico, verso le chiese di Santa Chiara e del Gesù, a pochi metri l’una dall’altra, non si può non pensare agli affetti proibiti e clandestini tra i due ordini monastici, che avvenivano nei sotterranei colleganti gli edifici. O, ancora, non passa inosservata la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, in via dei Tribunali, ricca di simboli di vita e di morte, a cominciare dai teschi posti all’esterno. Famosa, tra l’altro, per l’episodio della
giovane Lucia che annegò prima del matrimonio non potendo consumare il suo desiderio. In via Toledo, presso Palazzo Zevallos Stigliano, fino all’8 aprile è possibile ammirare la retrospettiva Da De Nittis a Gemito. Quest’ultimo, geniale artista e autore di capolavori in scultura quali il Pescatoriello e l’Acquaiolo, entrambi in mostra, fu protagonista di una passione travolgente per Mathilde Duffaud, sua modella, che ne segnò
© Roman Babakin/AdobeStock
© Lamio/AdobeStock
Chiostro del Monastero di Santa Chiara/The cloister at the Santa Chiara Monastery
Capri con vista sul Vesuvio/Capri with a view of Vesuvius 44
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devil from a woman. Known as the The Devil of Mergellina, the painting is also linked to a story told by Benedetto Croce in Storie e leggende napoletane in 1919: an aristocratic lady led Bishop Carafa into temptation by casting a spell. To free himself from it, the clergyman had to pay for a work to be held in a sacred place. Only by doing that could he escape the enchantress. If we plunge further into the maze of streets in the old city centre, towards the churches of Santa Chiara and del Gesù, which are just a few metres from one another, you have to think of the forbidden, clandestine loves between the two holy orders, which took place in the cellars which join the two buildings. Or your gaze is inevitably attracted by
© Sergio Siano
ineluttabilmente la vita, impastata di eccessi e tormenti che sfociarono in un’ossessione incandescente fino alla morte. Proprio l’insania è il tema portante del Museo della Follia. Da Goya a Maradona, esposizione curata da Vittorio Sgarbi. Fino al 27 maggio, all’interno della basilica di Santa Maria alla Pietrasanta, s’indagano, attraverso una manifestazione itinerante che ha già toccato altre località italiane, i labirinti oscuri della pazzia attraverso maestri di epoche e tecniche differenti. Da Francisco Goya a Francis Bacon, da Antonio Ligabue a Telemaco Signorini arrivando al Pibe de oro che segna, per il critico di Ferrara, l’ingresso dello sport nel campo dell’arte. “Entrate, ma non cercate un percorso. L’unica via è lo smarrimento”, così si legge all’ingresso di questo viaggio dedicato a chi si fa guidare completamente dalle emozioni. Perché tra fotografie, oggetti, dipinti, installazioni multimediali, il concetto è chiaro: solo l’amore è causa e, allo stesso tempo, cura del disorientamento dell’anima. E allora, vedi Napoli e stay foolish. LF Quartieri Spagnoli sovrastati da Castel Sant'Elmo e dalla Certosa di San Martino Spanish quarters below the Sant’Elmo Castle and the Charterhouse of St. Martin
Cesare Inzerillo Corno Reale, Napoli (2017) Museo della Follia, basilica di Santa Maria alla Pietrasanta
the church of Santa Maria delle Anime del Purgatorio, in Via dei Tribunali, which is full of symbols of life and death, starting from the skulls on the exterior. It is also famous for the episode of the young girl, Lucia, who drowned before getting married and leaving her desire unfulfilled. The retrospective show Da De Nittis a Gemito at the Palazzo Zevallos Stigliano in Via Toledo is on until 8 April. Gemito was a brilliant artist and the author of masterpieces of sculpture including Pescatoriello and Acquaiolo, both of which are on show. He had an allconsuming passion for Mathilde Duffaud, his model, which inevitably affected his life, marked by excesses and torment which culminated in an obsession that burned until his death. And madness is indeed the main theme at the Museo della Follia. Da Goya a Maradona, an exhibition curated by 45
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Vittorio Sgarbi. Until 27 May, in the Basilica of Santa Maria alla Pietrasanta, an itinerant exhibition which has already travelled to other Italian cities looks at the dark labyrinths of madness through master painters from different eras and different techniques. From Francisco Goya to Francis Bacon, from Antonio Ligabue to Telemaco Signorini and ending with the pint-sized, goal-scoring Argentine, the critic from Ferrara brings sport into the world of art. “Come in, but do not look for a fixed route. The only way is being lost,” that is what it says at the start of this journey, which is dedicated to those who let themselves be entirely led by emotions. Because with photographs, objects, paintings, installations and multimedia, the concept is clear: only love is the cause and, at the same time, the cure for the disorientation of the soul. And so, see Naples and stay foolish. LF
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ROMA di Francesca Ventre
THE SISTINE CHAPEL In queste pagine immagini dello show Giudizio Universale all'Auditorium Conciliazione di Roma dal 15 marzo In these pages, pictures of the Giudizio Universale show at the Auditorium Conciliazione in Rome from 15 March
LA SPIRITUALITÀ RACCONTATA DA UNO SHOW MOZZAFIATO SUL CAPOLAVORO DI MICHELANGELO
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alla Creazione alla fine dei tempi: una storia da far venire la pelle d’oca. Si parte il 15 marzo con Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel: uno spettacolo che si proietta a 270 gradi sulle pareti dell’Auditorium Conciliazione di Roma. L’idea è di Marco Balich: «Sono soddisfatto - dichiara - di un risultato frutto di un investimento tutto privato. Grazie all’esperienza maturata in occasione degli appuntamenti olimpici e di altri show che ho portato in tutto il mondo, ho appreso le migliori tecnologie e 48
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le ho applicate a questo grandioso progetto. Adesso, da Usa e Cina verranno da noi per capire come abbiamo fatto. Io amo l’Italia e con questo ho voluto coniugare l’esaltazione della bellezza artistica con il coinvolgimento dei giovani. Il segreto sta nell’usare un codice di emotività che renda intensa e comprensibile la visione e scateni la curiosità, creando un effetto mozzafiato. Ho scommesso che lo spettatore non riuscirà più a staccarsi e che i ragazzi non toccheranno il cellulare per tutti i 60 minuti dello spettacolo». C’è poi un particolare di basilare
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ADDRESSING SPIRITUALITY IN A BREATHTAKING SHOW ON MICHELANGELO'S MASTERPIECE
rom the creation to the end of time: a story that gives you goose bumps. Starting on 15 March, Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel is a 270-degree show that is projected on the walls of Rome's Conciliazione Auditorium. The idea is Marco Balich's: “I am satisfied,” he says “by an outcome which is the result of entirely private investment. Thanks to the experience at Olympic events and other shows which I have taken around the world, I have taken the best technologies and applied them to this ambitious project. And now people come from the US and China to work out how we do it. I love Italy and with this I wanted to combine the exaltation of artistic beauty with the involvement of young people. The secret lies in using a code of emotion which makes the visit more understandable and unleashes curiosity, creating a breath-taking effect. I have made a bet that visitors will be glued to it and that kids will not touch their phones for the entire 60 minutes of the screening.” There is a further detail that is fundamental: the Vatican Museums provided scientific advice that guarantees the extremely high quality and professionalism of the production. But let us return to the show: “This masterpiece,” its creator continues (it is co-directed by Lulu Helbek), “can be interpreted a thousand different ways.” The show shows a long sequence, starting from the reconstruction of Rome in 1508, presented by Pope Julius II. It continues with the story of the Renaissance, the genius of Michelangelo, the setting of the Conclave, up to the grand finale with the Last Judgement. The symphonic musical accompaniment is actually by Sting, who sings in Latin, and Pierfrancesco Favino gives voice to Michelangelo, including in the English version. All in all it is a stirring performance.” But Balich also seeks another 49
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Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero A comparison of emissions and energy consumption per passenger on average Fonte/Source www.ecopassenger.org
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importanza: non è mancata la consulenza scientifica dei Musei Vaticani che garantisce l’altissima qualità e professionalità della rappresentazione. Ma torniamo allo spettacolo: «Questo capolavoro - prosegue il suo ideatore (la co-regia è di Lulu Helbek) - propone mille possibilità di lettura. Lo show si struttura su una lunga sequenza: si parte dalla ricostruzione della Roma del 1508, presentata da papa Giulio II. Si continua con la storia del Rinascimento, del genio di Michelangelo, del luogo del Conclave, fino all’apoteosi del Giudizio Universale. L’accompagnamento sinfonico è addirittura di Sting, che canta in latino, e Pierfrancesco Favino dà voce al Buonarroti, anche nella versione inglese. Uno show ad altissimo tasso di emozione». Ma c’è anche un altro obiettivo che Balich intende raggiungere: «Volere bene a Roma, perché questa città siamo noi, è la nostra Capitale. Ho creato qualcosa che elevi l’anima e il senso artistico, secondo una sensibilità laica, ma di elevazione spirituale. Insomma, un racconto meraviglioso che avvicini all’universalità. Il mio intento è approfondire la conoscenza della Cappella in modo diverso, emozionando anche chi ha culture molto diverse dalla nostra. La Sistina è un luogo sacro per l’umanità e va goduta con passione: non dobbiamo ostacolare l’emozione, ma anzi incoraggiarla». LF
goal: “To love Rome, because this city is us, it is our capital. I have created something that raises the spirit and artistic feelings, following a lay sensitivity, but with a spiritual elevation.In short, it is a wonderful tale that brings us close to universality. It is my intention to share knowledge about the Chapel in a different way, connecting with all, including people whose culture is very different to our own. The Sistine Chapel is a place that is sacred for humanity, and should be enjoyed with passion: we should encourage our emotions rather than blocking them.” LF
giudiziouniversale.com GiudizioUniversaleLoSpettacolo 50
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© Riccardo Ghilardi
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ROMA di Cecilia Morrico
NARRARE LA VITA STEFANO ACCORSI TORNA A TEATRO PER FAR DIVERTIRE E RIFLETTERE CON GIOCANDO CON ORLANDO E IL DECAMERONE, SENZA MAI DIMENTICARE IL CINEMA
© Chico De Luigi - Courtesy Saverio Ferragina
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i sono incontri che tornano tra le pagine di un giornale, a volte per caso altre quasi d’obbligo visto il lavoro, il successo, i progetti e il carisma dell’intervistato. Era febbraio 2014 l’ultima volta che La Freccia ha ospitato Stefano Accorsi, da allora «sono successe molte cose. Dal punto di vista professionale ho fatto un film bello e importante, Veloce come il vento (di Matteo Rovere, che gli è valso il David di Donatello come Miglior attore 2017, ndr), a teatro un nuovo allestimento dell’Orlando e il secondo progetto dei Grandi Italiani: il Decamerone, sempre insieme a Marco Baliani. Mi sono sposato e ho avuto un terzo figlio». I prossimi appuntamenti sul palcoscenico sono a Roma, all’Ambra Jovinelli, con le due pièce tratte una dall’Ariosto (13-15 febbraio) e l’altra dal Boccaccio (16-18), mentre è nelle sale con Made in Italy di Luciano Ligabue e dal 14 febbraio con A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Questo fitto calendario in realtà doveva comprendere un terzo spettacolo, «che per motivi di tempo non riusciamo a portare, La favola del principe
che voleva amare, ultimo testo della trilogia pensata con Baliani e Marco Balsamo. Ci abbiamo lavorato tanto, ma per rispetto del pubblico vogliamo rimandare alla prossima stagione, e quindi confermiamo Giocando con Orlando - Assolo, che mi diverte tantissimo fare in versione monologo, e Decamerone. Vizi, virtù, passioni, insieme ad altri cinque attori, un parallelo tra la peste del libro e quella morale del nostro presente per portare in scena il rito vivifico di raccontare storie». Una doppia interpretazione 53
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che l’artista emiliano affronta con «due approcci diversi. Il primo è una sfida, mi piace molto, ma essendo solo sul palco posso fare affidamento unicamente su me stesso. L’altro ha il botta e risposta e l’energia classica di una rappresentazione in gruppo e, se succede qualcosa, altre cinque persone sono pronte a soccorrermi». Invece, riguardo al Boccaccio, ardua la scelta di sette novelle su 100. «Abbiamo cercato di coglierne l’anima. Studiando il libro si nota che è diviso per tipologie di storie e quindi abbiamo riprodotto quelle più
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Stefano Accorsi, Gabriele Muccino ed Elena Cucci sul set di A casa tutti bene
parole. Generazioni e classi sociali diverse rendono la pellicola interessante perché eterogenea». Ma sull’isola la troupe è effettivamente rimasta sette settimane, «una grande avventura. Un cast ricco di attori eccezionali, dove nessuno ha mai cercato di prevaricare sugli altri». È il terzo ciak con il film-maker romano, al quale Accorsi ha risposto con «gioia, soprattutto per poter rilavorare con lui, perché è un regista raro e di talento, capace di spingere gli attori anche in zone scomode. Riesce a mettere i personaggi in
una condizione tale per cui devono esprimere anche le sensazioni più fastidiose, elimina le ipocrisie anche in modo brutale, ma sempre con vivacità». Nell’intervista del 2014 Accorsi ci disse che Orlando è parte di lui e non lo avrebbe lasciato più. Ma per quanto tempo ancora lo porterà in scena? «Intanto di sicuro questa stagione, una volta concretizzato il progetto del Principe anche la prossima, e poi chissà». stefano.accorsi StefanoAccorsi_
© Jarnoiotti/ZooAperto2017
efficaci, nel rispetto dell’opera che è dedicata alle donne e alla loro capacità di vivere appieno la vita e i sentimenti. Ci sono anche novelle più tragiche, ma c’è sempre il tentativo di ribellarsi alla morte, ecco perché chi viene a vederci a sipario chiuso ci dice spesso “ho voglia di tornare a casa per bere, mangiare e fare l’amore”, perché il testo ha proprio questo spirito». Anche nel cinema, dopo tante pellicole di successo, Accorsi lo richiamano proprio tutti, come Luciano Ligabue: «Ci siamo ritrovati dopo 20 anni, è stata una bella seconda tappa. Lui è sempre in grandissima forma e si è ricreata subito la stessa complicità. Ho trovato un regista con le idee chiare e la capacità di lavorare con gli attori permettendo loro di essere propositivi. Questa volta il rapporto sul set è stato più maturo, ci si capiva senza dirci niente». Il 14 febbraio arriva nelle sale con A casa tutti bene di Muccino. «La storia di una grande famiglia che si ritrova per le nozze d’oro dei genitori. Era prevista una semplice giornata insieme a festeggiare ma, complice una mareggiata, i protagonisti restano bloccati a Ischia e viene fuori tutto il non detto. Quando Gabriele mi ha raccontato il plot l’ho trovato efficacissimo. È la classica storia che si può raccontare in pochissime
© Jarnoiotti/ZooAperto2017
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Stefano Accorsi e Kasia Smutniak in una scena di Made in Italy di Luciano Ligabue 54
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© Arianna Carotti
di Sandra Gesualdi
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© Francesco Ventura
TORNA A MILANO TEMPO DI LIBRI, DALL’8 AL 12 MARZO. IL NUOVO DIRETTORE ANDREA KERBAKER RACCONTA L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO 57
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arà una fiera sorprendente, fabbrica di divertimento colto», parola di Andrea Kerbaker, direttore della seconda edizione di Tempo di Libri, l’evento internazionale dell’editoria che torna nel cuore di Milano. Dall’8 al 12 marzo i 35mila m2 di Fieramilanocity saranno invasi da titoli freschi di stampa, volumi antichi, incontri con gli autori, tanta musica, proiezioni di film e progetti speciali. LF Professor Kerbaker, quali sono le novità di quest’anno? Varietà e contaminazione tra i linguaggi. Milano pullula di avvenimenti letterari e culturali. Occorre offrire qualcosa di più, oltre alla presenza indispensabile degli autori e degli editori, qualcosa che incuriosisca. Abbiamo individuato degli argomenti forti e su quelli costruito cinque sentieri tematici trasversali capaci di carpire un pezzo dell’interesse di molti. Uno per giornata: donne, ribellione, Milano, libri e immagine, mondo digitale. LF Ribellione? Interessante… Partendo dall’appuntamento storico dei 50 anni del ’68, abbiamo esteso il concetto e ci siamo concentrati su personaggi e maestri che hanno rotto gli schemi per ribellarsi alle ingiustizie e al conformismo. LF Qualche anticipazione? Sarà una manifestazione con una sua identità forte. La partecipazione dei visitatori è fondamentale, quindi non solo presentazioni classiche, ma esperienze immersive. Come Gioele Dixit, una serie di incontri quotidiani a colpi di buon umore con l’attore milanese, o la playlist di musiche legate ai libri che accoglierà il pubblico all’ingresso. LF Dopo il primo anno a Rho Fiera ha voluto riportare Tempo di Libri a Milano. Spostare la rassegna in città è stata una decisione fondamentale per favorirne la fruizione, soprattutto da parte delle scuole.
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Tanta attenzione per i ragazzi, le scuole e l’università. E un gioco per accrescere le conoscenze. È una fascia di lettori da curare e coinvolgere. Lo facciamo con il Gioco dei perché, ispirato a una rubrica che Dino Buzzati teneva sul Corriere dei Piccoli. Molte classi hanno aderito e l’attività ludica è uno strumento efficace per intercettare le curiosità dei più giovani e far capire loro che il libro può essere il grimaldello per
porsi domande sul mondo. LF Quali sono gli eventi speciali? Abbiamo coinvolto alcuni istituti di pena e con il Progetto Carceri usciamo all’esterno, in luoghi insoliti e poco accessibili. I detenuti dialogheranno con gli scrittori e ci faranno conoscere i loro pensieri. LF Che cosa rappresenta per lei l’oggetto libro? È un contenitore dentro il quale risiede la vita intera e attraverso cui passano
le nostre passioni, le pulsioni, gli interessi. Tutte le conoscenze che noi acquisiamo finiscono lì dentro: è una sintesi magica di sapere. Anche se in questo momento ho pochissimo tempo per leggere, sul comodino ho il mio titolo di sempre, La peste di Camus. tempodilibri.it TempodiLibriMilano TempodiLibri tempodilibri
© Ivan Kurmyshov/AdobeStock
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I PROTAGONISTI
Autori italiani e stranieri, ospiti e professionisti di diversi settori. Tra i protagonisti di Tempo di Libri Roddy Doyle, Yasmine El Rashidi, Clara Sánchez, Luis Sepúlveda, Gianrico Carofiglio, Donato Carrisi, Sveva Casati Modignani, Paolo Cognetti, Fabio Genovesi, Dacia Maraini, Aldo Nove, Francesco Piccolo, Nino Frassica e molti altri. Alan Friedman nel suo ultimo volume pone domande e risposte sull’economia italiana in un linguaggio semplice e accessibile, mentre Marco Belpoliti cura un ciclo in cui ogni ospite racconta il proprio “maestro”: ad esempio Henri Cartier-Bresson per Ferdinando Scianna, Bruno Munari per Mario Calabresi, Jannis Kounellis per Massimo Recalcati.
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© Alessandro Moggi
di Andrea Radic
VIAGGIO STELLATO A TU PER TU CON MASSIMO BOTTURA TRA CUCINA, ETICA, CULTURA E BELLEZZA
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assimo Bottura ha certamente due doti che gli vanno riconosciute. La prima è il saper coniugare con efficacia il business e l’etica ai quattro angoli del pianeta. L’etica è quella del Refettorio Ambrosiano, per restituire dignità alle persone con la cultura e la bellezza. 61
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Il business è quello che unisce la cucina al brand Gucci, nel cuore di Firenze. La seconda dote: adora viaggiare in treno. LF Un 2018 sotto il segno dei cuochi? Personalmente sono già partito con la fiamma al massimo. L’apertura della Gucci Osteria in piazza della Signoria FEB2018
INCONTRO
Locatelli, nel loro giorno di chiusura, portano i loro ragazzi a conoscere il progetto Refettorio. Succede anche a Milano, con Carlo Cracco o Matias Perdomo. LF Un approccio rivoluzionario il vostro. Con il Refettorio non facciamo carità ma cultura. Il fine ultimo è combattere lo spreco trasmettendo il sapere e la creatività degli chef ai volontari, insieme alla bellezza portata da artigiani, designer e architetti. Tutto per ricostruire la dignità delle persone. E, a livello mondiale, comunichiamo questo rivoluzionario approccio etico con libri e documentari. Oggi, dopo l’Expo, finalmente si parla di spreco, di come combatterlo, lo fa spesso anche papa Francesco. Il nostro vuole essere un atto ispiratore, in Inghilterra stanno finalmente lavorando a una legge in questa direzione. Ne parlerò presto a una conferenza con Barack Obama. LF Il Papa, Obama e Bottura, un trio particolare... Io sono solo un cuoco, ma cerco di essere fonte di ispirazione. LF Con grande forza interiore. Lo spunto è la teoria della piramide di Kandinsky sulla circolazione dei valori nelle strutture sociali. È nel mio
© Simon Owen Red Photographic
a Firenze sta avendo grandissimo successo, ne sono orgoglioso. Abbiamo unito le forze della più grande casa di moda con quelle della cucina dell’Osteria Francescana: un bel pezzo d’Italia seria, che piace al mondo, una chiave per il successo. LF Sarà un traino per tutto il settore? Possiamo creare grandi opportunità. Portando esempi così a Tokyo, New York, Hong Kong faremo viaggiare tutti con il palato, l’Osteria può diventare contemporaneamente un modo di mangiare e per far esplodere un brand. LF E il brand Italia come lo vede? Io viaggio in tutto il mondo e sento e vedo con i miei occhi un entusiasmo incredibile non verso di me o la mia cucina, ma verso il nostro Paese, da Licata con Pino Cuttaia a San Cassiano con Norbert Niederkofler e, in mezzo, un’Italia intera di grandissimi chef. Il turismo gastronomico è una risorsa importante per lo Stivale. LF Un 2018 di cucina ed etica antispreco. Il cuoco del 2018 sarà molto più della somma delle sue ricette. Trasmetteremo i valori nei quali ci stiamo impegnando con una spinta forte, a tutto gas, e i giovani ci vengono dietro in tantissimi. I più bravi all’estero sono tutti coinvolti: a Londra, chef come Claude Bosi e Giorgio
Refettorio Felix a Londra 62
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LA TUA SALUTE CARDIOVASCOLARE: AL SICURO E SEMPRE ACCESSIBILE
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© Simon Owen Red Photographic
Massimo Bottura con la sua brigata al Refettorio Felix
Gucci Osteria a Firenze
ristorante, Osteria Francescana, che nasce l’idea, e diventa etica e culturale. Nella nostra cucina abbiamo imparato a trasformare ciò che avanza delle straordinarie materie prime in piatti semplici, della tradizione. La stessa formazione etica vale per i miei stagisti e i volontari dei Refettori, che fanno altrettanto. Cercando sempre la massima qualità, ne sono ossessionato e non scendo mai a compromessi, anche l’Osteria Gucci ne è la conseguenza. Sto usando tutta la mia visibilità e credibilità per portare tanta gente in Italia ad aprire Refettori nel mondo, un modo per restituire il successo avuto. François Pinault, proprietario di Gucci, sarà tra i finanziatori del Refettorio a Parigi. LF Lei mangia in treno? Mai, ma se ci fosse una persona dotata di un paio di fuochi a induzione, passione e tecnica, si potrebbero raggiungere risultati migliori che in aereo. 65
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INCONTRO
Uno dei piatti del progetto Social Tables Antoniano di Bologna (2016)
Viaggia spesso sulle Frecce? Prima mi spostavo sempre in auto, poi l’alta velocità ha davvero unito l’Italia ed è cambiato tutto. Il viaggio è diventato per me un momento in cui isolarmi, rispondere alle e-mail, pensare, sognare. È meraviglioso. Cambia anche il modo in cui arrivi a destinazione: riposato, rilassato e pronto per quello che devi fare. LF Il suo luogo del cuore? Sono due: i banchi della chiesa di Don Giuliano, nel quartiere Greco a Milano, dove c’è anche il nostro Refettorio. Lì mi sono riavvicinato alla religione. E la stanza della musica a casa mia, che racchiude una vita intera di passioni. LF Cos’è la musica per lei? L’ultima cosa che ascolto prima di andare a letto e la prima quando mi sveglio.
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Refettorio Gastromotiva a Rio de Janeiro
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VIAGGI SU MISURA PER IL TUO BUSINESS
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di Carlotta Ventura e Gaspare Baglio
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SBAM! JOVANOTTI SCALDA I MOTORI PER IL TOUR E RACCONTA ALLA FRECCIA IL NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO OH, VITA!, UN VIAGGIO TRA MUSICA, CONTAMINAZIONI, DIVERTIMENTO E TANTA VOGLIA DI BALLARE. UN’INTERVISTA CHE SI DIVIDE TRA UN GIORNALISTA E LE DOMANDE A RAFFICA DI UNA FAN ADORANTE CRESCIUTA A PANE E JOVA
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h, ma lo sapete che La Freccia è il giornale più letto d’Italia? Ho avuto un sacco di feedback per la scorsa intervista. Lo leggono veramente tutti. E poi il treno mi piace da matti!». Sorriso solare, figura snella, l’inconfondibile parlata con la zeppola e un cappello da basket sul quale campeggia la scritta “Love”, con la “o” che è uno smile e la “v” un cuore. Ecco come si presenta Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, uno a cui si dà del tu perché è come se fosse di famiglia. Artista multitasking, ha attraversato sorridendo più di una generazione, riuscendo nella difficilissima impresa di crescere con i padri e farsi amare dai figli. Sembra ieri quando animava i pomeriggi catodici di Italia 1 targati DeeJay Television, intonando i brani del primo album Jovanotti for President. E invece sono passati 30 anni, fatti di una solida crescita umana e professionale grazie a canzoni come Penso positivo, Serenata rap, L’ombelico del mondo e L’estate addosso, giusto per citarne alcune. Il nuovo lavoro discografico è Oh, Vita!, primo tassello di un progetto complesso che conta anche un
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temporary shop milanese, una rivista letteraria e un mega tour. Perché Jova davvero non sta mai fermo. [CV] Sono passati 30 anni da Jovanotti for President, siamo cresciuti ballando insieme. Mi piace l’idea di aver accompagnato una generazione. Anche se del mio passato non mi frega niente, è irrilevante, non rappresenta una costante delle mie riflessioni. Una cosa, una volta fatta, non accende più nessun interesse in me. Vivo tutto come un campionato: ogni anno si riparte da zero. Mi interessa molto il futuro, questo sì. Ecco perché la parte più bella, nella quale investo tutte le mie energie, è la scrittura delle canzoni. [CV] Va bene, tra un momento parliamo di futuro, ma dimmi una cosa: quanto ti sei divertito fino a oggi? Come un pazzo! Mi sono solo divertito. Anche perché tutte le parti dure del nostro lavoro sono facilmente dimenticabili. Sembra un incubo mentre le vivi, ma quando arriva il momento magico il brutto si dimentica. È un meccanismo dell’evoluzione dell’essere umano, se ci ricordassimo del
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Perché si sta su un crinale vago. Le canzoni sono misteriose e ne ho sempre un timore reverenziale: ci lavori tanto, ma non sai mai cosa viene fuori. LF [CV] Però Oh, Vita! è bellissima e ti viene da ballare con le braccia aperte e il sorrisone. Anche per me è una figata, perché è nuova. La cosa importante è creare un brano mai scritto prima, che non sia la riedizione di un pezzo già fatto. Quello che mi piace e mi rende fiero è aver composto pezzi che non somigliano a nient’altro, chiunque sia a cantarli. LF [CV] Non ti sei copiato. Mai. E le mie produzioni sono anche difficili da replicare. Quando qualcuno ne fa una cover, difficilmente rende come ci si aspetterebbe. Penso ci sia qualcosa che ha a che fare con quello che ho dentro, una smania, una follia, un’ossessione, una malattia sana.
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dolore non ci saremmo evoluti. È come il parto: la bellezza del frutto è talmente grande che scordi tutto. LF [CV] Dolore del parto creativo. Non traspare nessuna sofferenza nel tuo modo di porti. Meglio, è stato perfetto se ho dato quell’idea lì. Il nostro lavoro è pericolosissimo, durissimo e rischiosissimo, ma se l’effetto è la leggerezza vuol dire che è andata di lusso. LF [CV] Fatica e rischio di sbagliare valgono per tutti i lavori. Però appena passa una tua canzone in radio si canta e ci si muove come forsennati. A 50 anni non è così scontato... È il più bel regalo del mondo, lo scopo ultimo del mio mestiere. Per me sono due le cose importanti nella vita: l’amore e ballare. LF [CV] Deve essere complicato avere a che fare con la musica.
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[CV] Il video racconta Roma, il quartiere attorno al Vaticano, le facce un po’ stanche, il prete al tavolino. Una Roma borghese, nessuna politica. È un tributo a Roma, il luogo dove sono nato. Un lavoro fatto con amore che i registi hanno interpretato molto bene. Non ha fronzoli e furbizie. Siamo andati in giro per il quartiere di Porta Cavalleggeri chiedendo alle persone comuni di poterle filmare, non ci sono attori. [CV] Tua figlia ascolta le tue canzoni? Sì, ed è una cosa anomala, nient'affatto scontata. Questo disco, poi, le piace molto. Teresa è molto melodica, non ama l’hip hop. Ha dei bei gusti musicali e credo sia orgogliosa di me. Me l’ha detto tramite un post sui social. Mi ha fatto tre volte piacere. [GB] Il disco è stato registrato tra Cortona, Firenze e Malibu. Hanno influito più i luoghi oppure il viaggio necessario per realizzare questo lavoro? Il viaggio, perché questo disco è un cammino avventuroso dentro la mia vita. Firenze ha inciso, invece, nel suono del disco. Non abbiamo registrato in uno studio, ma nel grande salone di una casa rinascimentale con i muri affrescati.
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Questa cosa è entrata nel disco e quando siamo andati per missare le tracce era già tutto perfetto, non abbiamo quasi aggiunto effetti, perché l’abitazione aveva già di per sé un’eco, una voce. È un album pieno di magie. [GB] Quali? La presenza del produttore Rick Rubin, le sonorità e il fatto che la lavorazione è stata velocissima: lo abbiamo registrato in 18 giorni. Sono stato, a volte, anche sei mesi chiuso in studio per un lavoro. Mi ci voleva un disco così. [GB] Cos’è cambiato rispetto al passato? Prima avevo il controllo, quasi maniacale, su tutto. In questo progetto, invece, ho perso il controllo. E questo è stato un elemento positivo perché, di solito, più la carriera si allunga più le insicurezze diventano certezze, c’è il rischio che l’imposizione della tua volontà sugli altri diventi un peso. [GB] Come hai fatto a mollare il colpo? Rick si è fatto carico di alcune scelte, mi ha detto di fare l’artista e basta. Ha voluto guidare il suono dell’album, standomi vicino, uno di fianco all’altro. Ho cercato di interpretare quello che voleva tirassi fuori. Quando il disco è uscito, mi ha detto di aver visto quello che avevo dentro:
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MUSICA IN GIOCO
ha lasciato il cuore, la sostanza, senza fronzoli. LF [GB] Quindi sei soddisfatto. Sì, ma questo non è il disco definitivo. Nessun disco lo è. Chissà cosa succederà la prossima volta. LF [GB] Quando si parla di te salta sempre fuori questo effetto Sbam. Cos’è? La sorpresa che azzera tutto il resto. Dopo lo Sbam è tutto nuovo. Ha a che fare con l’innamoramento, il colpo di fulmine. Quando vedi che una cosa è piena di futuro. LF [GB] Sbam! è anche un esperimento letterario. Diciamo che è una rivista con tanta letteratura. C’è solo un pezzo giornalistico sulla musica che ascoltano gli immigrati dal cellulare. Una ricerca che mi interessava. LF [GB] Hai anche una web tv. Ti muovi come se avessi una factory alla Andy Warhol. Solo Lady Gaga con la sua Haus of Gaga ha osato tanto. Lei è un talento unico al mondo, anche il disco Joanne è fantastico. La trovo intelligente, anche se il momento in cui ha abbracciato l’arte contemporanea l’ha un po’ penalizzata.
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LF [GB] Perché, secondo te? L’arte contemporanea è pura finanza, non è così interessante, e per me esiste solo nell’accezione della Pop Art. Essere un pop artist è il massimo al quale si può ambire. LF [CV] Non credi di essere più un’icona pop? Siamo tutti icone pop. Io poi non faccio nulla per esserlo e quindi lo sono per davvero. E poi nel pop ci sono cresciuto dentro. LF [GB] Tra gli artisti della Pop Art, il tuo preferito? Keith Haring, uno spartiacque nella mia vita. È riuscito ad arrivare a tanti con un segno semplice e molto riconoscibile, quasi un geroglifico. È stato un artista fondamentale per me, con i primi soldi guadagnati ho comprato un suo quadro originale. LF [GB] È vero che una delle t-shirt più importanti della tua è vita proprio di Haring? Sì, rappresenta una mano che al posto di ogni dito ha una persona. Ce l’ho ancora e la ricollego al primo viaggio in America.
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MUSICA IN GIOCO
[GB] Le altre t-shirt della tua vita? Una bianca, basica, comprata in un supermercato argentino. La riconosco tra un milione di magliette che ho nell’armadio. È sacra. Poi ce n’è una con Batman, risale a prima che nascesse mia figlia. L’ho cresciuta indossandola. LF [GB] Come Haring, hai aperto a Milano un pop shop. I proventi di alcuni pezzi unici in vendita saranno devoluti a quattro diverse onlus. Le ha scelte mia moglie con un altro collaboratore del mio staff. L’universo delle onlus è fatto di buona volontà e gente seria. È un bel mondo. Ho dato preferenza a quattro piccole realtà: la WonderLad di Catania,
La Casa di Toti a Modica, il Parco Canile/Gattile di Milano e SOSPRIMOSOCCORSOCANIEGATTI di Palermo. LF [GB] Parliamo dei live in partenza da Milano il 12 febbraio. L’idea è molto diversa dai miei ultimi tour. Si basa su uno spettacolo immersivo. Il focus non sarà più il ledwall, ma l’essere dentro allo show. L’allestimento va customizzato per ogni palasport, per questo abbiamo scelto di stare più giorni in ogni città. soleluna.com LorenzoJovanottiCherubini lorenzojova
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di Serena Berardi
L’ARTE SI FA (IN) STRADA MUSICA, DANZA E CIRCO PROMUOVONO LA COESIONE SOCIALE E VALORIZZANO GLI SPAZI URBANI 80
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apita che le frenetiche esistenze urbane, fatte di passi svelti sull’eco di motori rabbiosi, rallentino richiamate dalle note di una chitarra o dalle smorfie di un volto dipinto. L’arte di strada, con il suo arcobaleno di forme, suoni e colori, trasforma lembi d’asfalto in bolle magiche in cui il tempo si ferma e i sensi si ammantano d’energia. Musicisti, cantanti, ballerini, mimi e giocolieri sono gli artefici dell’incanto.
A rimanere ammaliati soprattutto viaggiatori e bambini, liberi dalla schiavitù dello scorrere delle lancette. L’arte fatta nelle piazze e sui marciapiedi, come quella nelle chiese e nei musei, diffonde bellezza e ha una forte valenza sociale. «È occasionale, non costruita, senza un pubblico predefinito. È legata alla dimensione comunitaria, dello spazio circolare e condiviso», spiega Roberto Cargnelli, socio della Federazione italiana artisti di strada. «Mentre tutte le altre proiezioni estetiche hanno bisogno di un loro luogo specifico – il teatro, l’auditorium, la galleria – l’arte di strada ti raggiunge, ti sorprende, attraversa il tuo spazio. E non si compra». Ha un potere eversivo perché «scardina lo status quo della fruizione dell’arte come prodotto e interrompe le consuetudini della città, fatte di entrate e uscite dal lavoro, commissioni e shopping compulsivo», continua Cargnelli. L’imprevedibilità e la benevola anarchia sono la forza e insieme la debolezza di queste espressioni: «Si forma un cerchio attorno al performer e lì, gomito a gomito, il professionista, il disoccupato, lo studente e l’extracomunitario assistono tutti allo stesso spettacolo». Anche Stefano Bottoni, che 30 anni fa ideò il Ferrara Buskers Festival, la più grande manifestazione di musica di strada italiana, crede in questa missione aggregativa: «Molti mi dicono di voler venire a Ferrara per vivere un giorno di felicità. I grandi concerti che si tengono in megastrutture non offrono la possibilità di chiacchierare e fare amicizia. E poi ci si può avvicinare all’artista che non è inarrivabile, ma è parte della festa». Roberto Cargnelli è anche il curatore del progetto Buona Strada, messo in piedi dalla Fnas. L’iniziativa ha una triplice funzione: promuovere l’arte di strada riconoscendole la dignità che merita, stimolare la coesione sociale e valorizzare gli spazi urbani. «Raccogliamo e pubblichiamo online informazioni sui busker, sulle buone pratiche e le azioni virtuose nelle singole realtà cittadine», spiega
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Nicole Ferrero, responsabile dell’ufficio stampa di Fnas. A gennaio, per esempio, lo spazio verde del Piraghetto a Mestre si è trasformato nel Parco Armonico. Grazie al crowdfunding, un’associazione locale ha riqualificato il giardino installando 12 strumenti musicali realizzati con materiali di recupero e messi a disposizione di tutti. Un’altra oasi verde, il Giardino Sambuy di Torino, lo scorso dicembre è diventata un palco a cielo aperto grazie a Tanto di Cappello: musicisti, cantanti e saltimbanchi, insieme a produttori di eccellenze enogastronomiche, hanno animato l’area disseminata di cappelli da riempire con monete a seconda del gradimento. «L’obiettivo è quello di creare in futuro un network con associazioni e aziende locali per organizzare azioni dirette», sostiene Ferrero. «Nella nostra visione l’artista di strada è in primis un cittadino che interviene presso la propria comunità. Così come l’architetto costruisce orti urbani e l’ingegnere progetta piste ciclabili e pannelli solari, l’artista di strada mette a disposizione le sue competenze, non meno importanti di quelle tecniche anche se apparentemente inutili», afferma Cargnelli. Fnas ha ideato pure Arthecity, una piattaforma per sostenere la mobilità degli artisti sul territorio italiano e favorire la partecipazione ai loro eventi. L’arte di strada non è «opera di eccentrici, ma di professionisti al pari dei colleghi che si esibiscono in teatro o in tv», prosegue. Come, per esempio, «i violoncellisti dell’orchestra di Claudio Abbado che parteciparono alla seconda edizione del Ferrara Buskers Festival», ricorda Bottoni. Tuttavia in Italia i busker vengono considerati «nullafacenti, emarginati o persone che hanno fatto questa scelta per ripiego. Un ballerino, un cantante o un attore può costruirsi una carriera, ricevere i contributi e andare in pensione con l’Enpals. Non si concepisce, invece, che qualcuno per mestiere faccia volteggiare palline», sostiene Cargnelli.
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Adoc' Quartet al Ferrara Buskers Festival 2017
L’arte di strada, oltre a ravvivare la città, può avere effetti terapeutici. Federico Berti, cantastorie 43enne, entra con la sua chitarra nelle case di riposo e negli istituti di cura dell’Appenino tosco-emiliano dove si occupa di animazione musicale, laboratori di scrittura collettiva e illustrazione pittorica. «Vado a stimolare soprattutto la memoria, anche di pazienti affetti da Alzheimer. Utilizzo diverse forme artistiche per riaprire i cassetti dei ricordi. È molto faticoso, ma allo stesso tempo affascinante perché porto avanti un
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Proprio per questo è nato Arthecity, «un sito web e un’app collegata che aiutano gli artisti a comunicare il luogo e l’orario dell’esibizione senza incorrere in sanzioni. L’utente trova l’agenda degli eventi con una breve descrizione, può leggere le news di Buona Strada e fare segnalazioni. Anche i Comuni possono inserire appuntamenti e implementare la propria proposta turistica e culturale», chiarisce Ferrero. Per ora hanno aderito il Comune di Pesaro e quello di Trieste, mentre Torino e Genova dovrebbero farlo a breve.
The Underscore Orchestra al Ferrara Buskers Festival 2017
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dialogo tra le generazioni. Per esempio ripercorro la tradizione musicale, in un mondo in cui la musica segue solo la moda del momento». Due declinazioni del circo, quello sociale e quello educativo, confermano che le arti “non convenzionali” possono essere strumenti per promuovere benessere. L’associazione Giocolieri e Dintorni ha dato vita ai progetti AltroCirco e CircoSfera per creare una rete con tutte le realtà italiane che si occupano rispettivamente di circo sociale e di circo educativo, concentrandosi soprattutto sulla loro diffusione e sulla formazione di operatori specializzati. Il circo sociale nasce per rispondere a un bisogno, in particolare in contesti disagiati e con persone a rischio. L’attività motoria viene abbinata allo sviluppo della sfera relazionale creando uno spazio libero da pregiudizi e stereotipi. L’elevata concentrazione che le pratiche circensi richiedono fa sì che chi le apprende debba lavorare su se stesso e allo stesso tempo stabilire rapporti con gli altri nonché relazioni basate sulla fiducia. «Nel quartiere di Scampia, a Napoli, Circo Corsaro ha portato avanti un
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Il progetto Quinta Parete>OPEN con Up Scuola di Circo
si concludono con uno spettacolo: «Nel momento in cui i ragazzi vanno in scena, cambia anche lo sguardo di chi li vede dall’esterno. S’interrompe il processo di stigmatizzazione che porta a identificare un individuo solo come disabile, delinquente o tossicodipendente. La persona sul palco viene percepita in grado di creare un bel momento e di fare cose straordinarie». Il circo educativo, invece, si rivolge
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bellissimo progetto d’integrazione tra i giovani del quartiere e i ragazzi rom. In Toscana Circo Libera Tutti lavora con persone autistiche. A Torino Uniti per Crescere Insieme opera nelle carceri minorili e nelle periferie difficili. In alcune città del Sud il circo sociale è entrato nei centri di prima accoglienza», racconta il direttore di AltroCirco, Tommaso Negri. Spesso i laboratori
L'European Juggling Convention di Brunico (BZ) del 2015 84
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soprattutto a bambini e adolescenti, coinvolgendoli in attività motorie con un approccio ludico non competitivo e una forte base pedagogica. «Rispetto a uno sport tradizionale – argomenta Stefano Bertelli, direttore di CircoSfera – il circo è multidisciplinare e ha un ampio ventaglio di abilità da acquisire. In più aiuta a migliorare l’autostima, a collaborare, a risolvere piccoli problemi e a esprimere la creatività esplorando il proprio potenziale». Nelle scuole, per esempio, contribuisce all’integrazione degli alunni stranieri, alla lotta contro il bullismo e l’abbandono scolastico. Perché un acrobata può saltare sopra i pregiudizi. Un equilibrista può camminare sospeso nel vuoto. Un clown può ridere della vita. LF altrocirco.it arthecity.com buonastrada.net cittadicirco.it federicoberti.net ferrarabuskers.com fnas.it giocolieriedintorni.it jugglingmagazine.it
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LUOGHI DEL SILENZIO di Astrid Pannullo Eremito, Umbria
IN SANTA PACE RITROVARE LA COMUNIONE NELLA MEDITAZIONE
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artedì grasso e mercoledì delle Ceneri. Si passa dalla baldoria al tempo del raccoglimento nell’arco di pochissime ore e non è facile trovare un angolo per dilatare l’anima e riposare la mente nelle nostre rumorose città. È per questo che in molti decidono di regalarsi un viaggio alla ricerca della quiete.
L’Italia è un Paese in cui la geografia del silenzio è ricca, non solo perché siamo legati alle vicende della Chiesa, ma anche perché siamo diventati in pochi anni uno dei luoghi più accoglienti dal punto di vista dell’eclettismo interculturale. Infatti la meditazione è una pratica diffusa che accomuna persone di ogni ceto o credo religioso, senza 87
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intaccare in alcun modo l’autenticità delle professioni di fede. Non è solo una moda da celeb o manager in piena crisi di nervi: è una necessità comune per allontanarsi dallo stress. I luoghi del silenzio sono posti per ascoltarsi e trovare risposte, da cui uscire fortificati grazie alla spiritualità che si respira a contatto con la natura
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LUOGHI DEL SILENZIO
monasteri di Camaldoli e La Verna, rispettivamente eremi benedettino e francescano dediti al silenzio e alla contemplazione, il turismo europeo ha eletto il santuario di San Romedio in Trentino, nella Val di Non, tra i più suggestivi del mondo. Sito a ben tre chilometri dal centro abitato più vicino, raggiungibile a piedi con un cammino
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ed esiste un ventaglio di opzioni quasi infinito. Si spazia dalla lezione di yoga alla ricerca di un ashram, ovvero un luogo di raccoglimento che rispecchi gli ideali di pace e tranquillità cari non solo al Cristianesimo monastico, ma anche al Buddismo e alle altre confessioni derivate come gli Hare Krishna. Al di là dei celebri
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che si snoda tra pini millenari e alcuni tratti scavati nella roccia, isolato tra i monti, fu scelto nel IV secolo dall’eremita perché posto in una gola alla confluenza tra il Rio Romedio e il Rio di Verdes. Qui non si viene per essere serviti e riveriti: occorre portarsi i viveri, gestire in autonomia le proprie necessità e non prevaricare il prossimo con richieste fuori luogo. Le cinque chiese del complesso sono tenute insieme da 130 gradini che rendono l’eremo così unico da attirare ogni genere di persona: chi sfida la neve arriva in cima non solo per il panorama, ma soprattutto per la pace che serve allo studio, all’osservazione di sé o addirittura alla stesura di un romanzo. Degni di menzione anche la comunità di Bardolino, sul Lago di Garda, in provincia di Verona, altro eremo benedettino camaldolese, e quella del monastero di Bose, vicino Biella, nata nel 1968 da Enzo Bianchi su spinte multiconfessionali. Per chi invece intende scoprire forme meditative alternative c’è l’imbarazzo della scelta. A seconda delle regioni si può consultare l’elenco stilato dall’Accademia del Silenzio, ma resta indubbio che pionieri in questo campo siano state le scuole buddiste.
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Monastero di Camaldoli
Una delle più note è Santacittarama, letteralmente giardino del cuore sereno, in provincia di Rieti. Vi si applica il raccoglimento della tradizione Theravada, ovvero la via dei saggi, un metodo molto diffuso nel Sud-Est asiatico che si basa sulle regole e gli insegnamenti direttamente trasmessi dal Buddha. Diversa, ma di grande
impatto emotivo, è l’altrettanto celebre comunità di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze, afferente al movimento degli Hare Krishna. Qui, all’interno di una imponente struttura cinquecentesca ribattezzata Villa Vridavana, ha proliferato il movimento teologico riconducibile a Krishna Chaitanya, un’antica corrente spirituale
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che risale al XV secolo e che vede nella recitazione collettiva delle japa, i nomi sacri, e nella liturgia quotidiana con le offerte all’immagine di Krishna, le cosiddette murti, l’impegno e lo spirito di servizio verso la propria comunità. Non c’è conversione, ma un diverso approccio alla vita. E chi si dedica anche solo per pochi giorni a
A Bose «c’è la fede paradossale di questi amici che si propongono di preparare, in assoluta povertà, il Cristianesimo di domani». Parola di Enzo Bianchi, fondatore della Comunità piemontese, una realtà che si propone un esempio di vita radicalmente evangelica. Tra le mura del monastero monaci e monache provenienti da diverse Chiese cristiane cercano Dio nella comunione fraterna. Il silenzio e la pace dei ritmi scanditi dalla campana regalano un ordine alla giornata per dare spazio alla ricerca di sé. Nella società dei consumi di oggi la tentazione più diffusa è quella dell’immediato, del facile, del tutto e subito e, come spiega frate Luciano Manicardi, priore dell’Ordine: «Nella quotidianità sempre più tecnologizzata percepiamo l’insensibilità alle distanze, le relazioni come connessioni, la mancanza di memoria individuale sostituita dai dispositivi, il rischio dell’omologazione». Infatti, «anche la ribellione e il coraggio di cercare di mutare le cose richiedono interiorità, atteggiamenti alla base della ricerca della giustizia, che è anche l’origine del fare la storia e dell’intervenire nel sociale». La soluzione, conclude Manicardi, va ripresa da una massima di un padre del deserto: «Fuggi, fa’ silenzio, sii tranquillo».
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LUOGHI DEL SILENZIO
L'ENERGIA DI MERIGAR
Se si sta cercando una dimora dell’energia dove studiare e praticare lo Dzogchen, uno degli insegnamenti più antichi della tradizione spirituale tibetana, Merigar è il tempio ideale, sul monte Amiata presso il comune di Arcidosso (GR), all’interno della suggestiva Riserva naturale del Monte Labbro. In questo luogo, nato nel 1981 grazie al maestro tibetano Chögyal Namkhai Norbu, «non si prega. Qui si entra in contatto con l’energia allenandosi a coltivare una presenza aperta, tranquilla, serena e orientata al benessere di chi ci circonda, attraverso attività che aiutano a vivere più felici e a essere cittadini migliori». Questo è il mood della comunità. Oltre alla visita del sito spirituale si consiglia una tappa al Museo delle Arti e Cultura Orientale, inaugurato nel 2015 e situato nella Cancelleria del Castello Aldobrandesco di Arcidosso, realizzato in collaborazione con il Comune. I prossimi ritiri con il Maestro Norbu sono l’8 e 12 giugno e il 10 e 14 agosto.
queste pratiche metodiche giura di tornare ripulito da questi soggiorni di astinenza tecnologica e di purificazione, perché adeguarsi alle regole dell’ashram è faticoso ma è comunque un cammino individuale in cui non si viene mai prevaricati,
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Santuario La Verna
Progetto di sostegno a distanza della ong ASIA 91
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né nel pensiero né nella pratica. Per chi fosse alla ricerca di location meno spartane segnaliamo il casolare Biancalana, a Mercatello sul Metauro (PU) nelle Marche, al confine con Umbria e Toscana dove, coerentemente con le regole della bioarchitettura, tutto è assolutamente minimal chic. O l’ancora l’elitario Eremito, un hotel di charme nel cuore dell’Umbria che vanta il titolo di monastero laico a cinque stelle in cui vige la severissima regola del silenzio, in ogni luogo e in ogni tempo, pasti inclusi. Il cammino introspettivo della meditazione può essere però anche un’occasione per dare, nell’accezione più alta del termine. I costi dei soggiorni nei templi del relax citati oscillano dall’offerta libera a cifre assolutamente ragguardevoli e talvolta dietro la richiesta economica ci può essere un intento nobile. È il caso dei ritiri organizzati dalla ong ASIA, che finanzia progetti di sviluppo per piccoli centri rurali dell’altopiano tibetano. L’Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia, fondata dal Professor Namkhai Norbu Rinpoche, negli ultimi anni ha curato la costruzione di scuole in luoghi dove i bambini erano ancora costretti a studiare e mangiare nel fango.
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COME ARRIVARE Santuario di San Romedio Dalla stazione FS di Trento si arriva a Dermulo. Proseguire con la linea bus 630 fino a Sanzeno santimartiri.org 0463434134 o 0463536198 Santuario La Verna Le stazioni FS più vicine sono Rassina, Corsalone e Bibbiena. Proseguire con la linea bus H11 della LFI fino a Chiusi della Verna www.santuariolaverna.org 05755342 Monastero di Camaldoli La stazione FS più vicina è quella di Bibbiena. Proseguire con la linea bus LH3 fino a Camaldoli monasterodicamaldoli.it Prenotazioni e info dal lunedì al venerdì 9-12:30/14:30-18:30 0575556013 Eremo San Giorgio La stazione FS più vicina è Peschiera del Garda. Proseguire con le linee bus 62 e 64 fino a Bardolino eremosangiorgio.it 0457211390 Monastero di Bose Le stazioni FS più vicine sono Biella e Ivrea. Proseguire con la linea bus 380 fino a Magnano monasterodibose.it 015679185 Eremo Biancalana La stazione FS più vicina è quella di Pesaro. Proseguire con le linee bus 46 e 15 fino a Mercatello sul Metauro centrostudiyoga.it/pages/ashram 3391909041
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Santacittarama Monastero Buddhista Dalla stazione di Roma Termini proseguire con la linea bus Cotral per Rieti fino a Osteria Nuova santacittarama.altervista.org 0765872528 Villa Vrindavana Dalla stazione di Firenze S.M.N. proseguire con la linea bus 37 fino a Tavarnuzze villavrindavana.org 055820054 cell. 3899221081
Santuario di San Romedio
Lo scopo umanitario ha richiamato personaggi del jet set sul Monte Amiata nella comunità Merigar, dove la campagna per la raccolta dei fondi continua affinché il sogno di una vita migliore per chi è nato in una condizione di svantaggio non diventi lettera morta (per info asia-ngo.org/wakha). Non basta
tirar su quattro mura. Occorrono servizi igienici, una mensa e la continuità didattica. Un’idea che è assolutamente rivoluzionaria nella sua semplicità e che richiede donazioni che vanno al di là del gettone, perché consistono nell’offerta del proprio tempo per una causa alta e altruistica. LF 92
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Eremito La stazione FS più vicina è quella di FabroFiculle. Proseguire con Busitalia–Sita Nord E647 fino a Parrano eremito.com 0763891010 Comunità Dzogchen-Merigar La stazione FS più vicina è Grosseto. Proseguire con la linea bus Tiemme Toscana fino ad Arcidosso dzoghen.it 0564966837 - 968110 Si consiglia di contattare ogni singola struttura prima di programmare la visita
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LUOGHI DEL SILENZIO di Michela Gentili
FASCINO ETERNO DA GENOVA A NAPOLI, UN VIAGGIO NEI CIMITERI STORICI D’ITALIA. TRA GRANDI SEPOLTI, MEMORIE DI UN POPOLO E CAPOLAVORI A CIELO APERTO
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passo svelto tra i clacson che suonano, con l’agenda in testa e il cellulare in mano. La città dei vivi si muove confusa dietro agli affanni quotidiani. Ma in mezzo al caos, immersa in un’aria rarefatta, quella dei morti conserva immobile la sua pace. Basta varcarne la soglia e i rumori si fanno sordi: qui regna il silenzio che svuota la mente e rallenta il respiro. Luoghi dal fascino eterno, tappa irrinunciabile dei Grand Tour, i cimiteri sono la meta ideale per un viaggio nella profondità umana, tra memoria e tradizione. In Italia, quelli di potenziale interesse turistico sono 192 (il 55,2% del totale europeo). Novanta rappresentano già un’attrazione e 18 tra questi fanno parte dell’Asce, la rete europea che si impegna per la loro valorizzazione. Tra i più estesi del continente, con i suoi 300mila m², il Monumentale di Staglieno [1], a Genova. «Una delle meraviglie del mondo», lo definì Ernest Hemingway. Mark Twain, nel libro The Innocents Abroad, ne descrisse «tombe e figure scolpite, squisitamente lavorate e piene di grazia e bellezza». Mentre i Joy Division, icone del post punk, scelsero il monumento della famiglia Appiani per la copertina di
Closer, il disco uscito nel 1980 dopo il suicidio di Ian Curtis. Qui riposano molti protagonisti del Risorgimento, da Giuseppe Mazzini a Nino Bixio. Ma è la lapide del cantautore Fabrizio De André ad attirare la gran parte dei visitatori: a 19 anni dalla scomparsa di Faber, sull’ingresso della cappella di famiglia che custodisce foto, ricordi e due chitarre, non mancano mai fiori e omaggi. Ai piedi del colle della Guardia, a Bologna, la Certosa ospita un altro compianto talento della musica: Lucio Dalla. Inconfondibile la sagoma in bronzo dell’artista [2], con cappello, bastone e clarinetto (la stessa utilizzata per l’album DallAmeriCaruso), firmata da Antonello Paladino e Stefano Cantaroni. Sulla lapide le parole del brano Cara: «Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…». Poco lontano anche la tomba del Nobel per la Letteratura Giosuè Carducci, che nell’ode Fuori alla Certosa di Bologna ripercorse la storia millenaria del sepolcreto, dove riposano anche il pittore Giorgio Morandi, il cantante lirico Farinelli e il pianista Ottorino Respighi. Unico nel suo genere il cimitero pluriconfessionale di San Michele [3]
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1 a Venezia, realizzato a inizio ’800 attraverso l’unione di due isolotti. Il muro di cinta in mattonato rosso custodisce, nel reparto evangelico, i poeti Ezra Pound e Josif Brodskij, che ha attinto alle atmosfere lagunari per il suo Fondamenta degli Incurabili. Tra viali punteggiati di cipressi e sculture segnate dalla salsedine,
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anche il medico Franco Basaglia, il fisico Christian Doppler, il calciatore Helenio Herrera e il compositore Igor Stravinskij con la moglie Vera. Associa il Gotico al Romanico lombardo e pisano, miscelandoli con inserti bizantineggianti, il Monumentale di Milano. Da via Ceresio, si nota subito il Famedio [4], dal latino "famae aedes",
tempio della fama: una voluminosa costruzione in marmo e mattoni dove sono seppelliti milanesi illustri come Alessandro Manzoni, il primo a essere traslato qui nel 1883, a dieci anni dalla morte, e Carlo Cattaneo, nel braccio destro della pianta a croce. La cripta custodisce invece le spoglie di chi ha saputo interpretare la città in epoca più
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recente, come la poetessa Alda Merini, l'attrice Franca Rame e i cantautori Vincenzo Jannacci e Giorgio Gaber. Con 12 chilometri di porticati arricchiti da fregi e sculture, anche il Monumentale di Torino è un museo a cielo aperto. Qui sono sepolti gli scrittori Edmondo de Amicis e Primo Levi, l’irriverente voce blues Fred Buscaglione e, all’ombra
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del mausoleo Tamagno, quasi tutti i calciatori del Grande Torino, vittime dell’incidente aereo che il 4 maggio 1949 costò la vita a 31 persone. Per ricordare la tragedia, nel 2005 è stata costruita nella parte nuova un’installazione in cemento armato progettata da Luciano Cappellari. Dentro le mura che circondano San Miniato al Monte, la basilica romanica che domina Firenze, si trova il cimitero delle Porte Sante. Guardando verso valle, sulla sinistra si riconosce una lapide segnalata dalla bandiera italiana: quella di Giovanni Spadolini. È posta su un prato d’onore, che il presidente del Senato calpestava ogni domenica, quando veniva a lasciare un mazzo di rose sul sepolcro della madre Lionella. A condividere con lui questa vista privilegiata, il pittore Pietro Annigoni e il produttore Mario Cecchi Gori. Ma si
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annoverano tra gli altri anche Vasco Pratolini e Carlo Lorenzini, detto Collodi. Nel capoluogo toscano, merita una visita anche il cimitero degli inglesi in piazzale Donatello. Un’isola di pace che ospita 1.409 pittori, scultori, poeti e filosofi di 16 nazionalità diverse. Arnold Böcklin (che qui aveva sepolto la figlia Mary) si ispirò a questo camposanto per realizzare il dipinto L’isola dei morti, capolavoro del Simbolismo europeo di fine ’800. E sembra che Emily Dickinson, colpita da una foto sulla tomba di Elizabeth Barrett Browning, abbia scritto a proposito, nel 1862, The soul selects her own society (L’anima sceglie la sua società). Scendendo nella Capitale si arriva al Verano, fondato lungo la via Tiburtina durante il regno napoleonico. Qui il silenzio è rotto solo dai rintocchi di campana provenienti dalla Basilica di San Lorenzo. Dall’ingresso principale si può seguire il grande viale alberato o perdersi tra le lapidi della zona nuova per incontrare artisti che hanno portato sullo schermo vizi e virtù del Paese: Vittorio De Sica, Alberto Sordi [5], Aldo Fabrizi, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi. Se si tende bene l’orecchio si
SOUL
3 teatro Eduardo Scarpetta, l’attore Nino Taranto e il grande Totò. Sulla facciata della cappella in cui alloggia Antonio de Curtis, una lapide con il testo della poesia 'A Livella. E lettere di estimatori che, a 50 anni dalla scomparsa, hanno ancora qualcosa da raccontare al Principe della risata. LF
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possono percepire anche le voci di Gabriella Ferri e Rino Gaetano. Per cogliere gli echi del Risorgimento, invece, basta visitare il monumento funebre di Goffredo Mameli, autore delle parole dell’inno nazionale, morto a 22 anni per difendere la Repubblica Romana. Un altro gioiello capitolino da conservare è l’acattolico di Testaccio, da oltre 300 anni all’ombra della Piramide Cestia. «Potrebbe taluno innamorarsi della morte pensando di dover essere seppellito in così dolce luogo», scriveva Percy Shelley nella prefazione dell’Adonais, elegia in morte di John Keats. Entrambi i poeti hanno scelto di trascorrere l’eternità in questo paradiso, tra ombrosi cipressi e placidi felini, assieme a Dario Bellezza, lo scrittore Carlo Emilio Gadda e il cofondatore del Partito Comunista Italiano, Antonio Gramsci. Solenni mausolei, cappelle private e marmi intrisi di storia si susseguono infine nel cimitero di Santa Maria del Pianto, tra la Doganella e Poggioreale, a Napoli. Impostato come una villa classica, in un grande parco all’inglese con viali che risalgono la collina, ospita il tenore Enrico Caruso, il maestro del
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LUOGHI DEL SILENZIO
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Bibop Gresta Chairman di Hyperloop
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i farà viaggiare a 1.200 chilometri orari (RomaMilano in mezz’ora) ma non per aria, bensì dentro l’area. Bibop Gresta, italiano, studi a Siena e Milano, è il chairman di Hyperloop, il futuristico sistema di trasporto in capsula che sta sperimentando in California. Un’innovazione che parte da lontano,
dalla vecchia posta pneumatica in grande scala. Alla Freccia racconta come immagina il futuro. LF Siamo nel vivo della quarta rivoluzione industriale. Presto le nostre vite saranno trasformate grazie all’interazione con la robotica. Cosa ha in mente per il 2018 e il prossimo decennio?
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Una delle più grandi minacce al settore dei trasporti è l’errore umano. Da quando abbiamo iniziato a sviluppare Hyperloop la sicurezza è al primo posto. Per raggiungere questo obiettivo dovevamo essere certi di ridurre al minimo l’intervento umano su ogni aspetto di progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione del sistema Hyperloop TT. Abbiamo così sviluppato diverse soluzioni, tra cui la comunicazione da capsula a capsula, i materiali intelligenti per individuare l’apparecchiatura danneggiata e le capsule completamente autonome. L’automazione sarà la chiave per garantire la sicurezza per i passeggeri del futuro. LF Automobili connesse, elettriche, guida autonoma per i veicoli. Il settore automobilistico subirà grandi cambiamenti. Come cambierà il sistema della mobilità in Italia? Mentre quasi ogni altro settore ha visto enormi innovazioni e miglioramenti negli ultimi due decenni, la mobilità è rimasta aggrappata a sistemi arcaici che non hanno più ragione di esistere nell’epoca moderna. Vediamo le lacune ogni giorno: strade congestionate, voli cancellati, treni in ritardo. E ora che sempre più persone si spostano in ambienti urbani, il problema può solo peggiorare. Hyperloop è la soluzione che il settore della mobilità merita: può connettere due località a centinaia di chilometri di distanza e ridurre i tempi di viaggio a una manciata di minuti, consentendo alle persone di vivere dove vogliono e avere ugualmente le opportunità offerte dal collegamento con una grande città. LF Molti credono che la rete ad alta velocità sia il più grande robot d’Italia. Ha cambiato il nostro modo di vivere e creato nuove aree urbane adiacenti come MI-TO (MilanoTorino) e RM-NA (Roma-Napoli). I treni AV hanno vinto la gara con le compagnie aeree e in parte con le auto. Hyperloop è un’evoluzione naturale? La storia insegna che un sistema non sostituisce mai un altro, c’è ancora chi si muove a cavallo.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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INNOVATION
Rendering della capsula Hyperloop
rivoluzionaria di una tecnologia come la nostra sarà il motore che obbligherà tutti gli altri settori ad aggiornare e rinnovare il proprio modello di business, con un naturale beneficio per tutti i passeggeri. LF Il tasso di mobilità italiano (il numero di persone che viaggiano ogni giorno) è salito dal 75,1%
all’83,6% negli ultimi cinque anni. Come sarà la mobilità nel 2030? La mobilità sta diventando un servizio e ciò non potrà che crescere con il passare del tempo. Mentre parliamo, la maggior parte delle persone sta guidando auto o si sta ammassando sui treni, ma con il rilancio della tecnologia nei trasporti assisteremo
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I vari sistemi coesisteranno e saranno più specializzati. Hyperloop farà quello che la rete ad alta velocità esistente è riuscita a fare, ma su scala maggiore, in modo più veloce e sicuro e generando profitti, senza richiedere sussidi allo Stato. Con Hyperloop assisteremo alla naturale evoluzione di tutti i settori del trasporto. La capacità
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INNOVATION
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Concept Hyperloop Nature
a un passaggio dalla proprietà all’accesso e all’esperienza dell’utente. In futuro non avremo più bisogno di un’auto. Useremo il telefono per scegliere una destinazione e saremo accompagnati in modo automatico e lineare attraverso varie modalità di trasporto. Un’auto a guida autonoma ci potrebbe venire a prendere per portarci alla più vicina stazione Hyperloop, che ci porterà in un’altra città dove potremo prendere una navetta per il porto e salire su un traghetto. La barriera tra auto, navi, treni e aerei non esisterà più, perché quello che importa veramente è raggiungere il luogo desiderato in sicurezza e comodità, non il modo in cui ci si arriva. LF Se gli italiani fossero in linea con le migliori prassi europee in materia
di mobilità, risparmierebbero tra i 5,5 e i 7 miliardi di euro l’anno (circa lo 0,4% del Pil italiano), dimezzando i tempi di viaggio. Quanto siamo lontani dal raggiungimento di questo obiettivo? Non ho abbastanza elementi per giudicare le politiche del Governo italiano in materia di trasporto, è un panorama molto complesso. Quello che posso dire è che è ora che il Governo realizzi politiche e norme per favorire un modo più efficiente e sostenibile di progettare, costruire e mantenere le infrastrutture. Hyperloop TT può essere una soluzione a lungo termine per una moderna ed efficiente infrastruttura di trasporto per persone e merci. Noi siamo pronti a esplorare questa opportunità.
LF Che influenza ha la sua educazione italiana nel ruolo di amministratore delegato di Hyperloop? Credo che in Italia abbiamo un modo naturale per entrare in contatto con le persone, e questo è molto utile sul lavoro. Il motivo per cui siamo stati in grado di fare grandi progressi in così poco tempo è dovuto ai rapporti che abbiamo sviluppato in tutto il mondo. È per questo che spesso si sente parlare di Hyperloop come di un movimento, un gruppo di persone che lavorano insieme per lo stesso obiettivo. Mi sento fortunato per avere avuto la possibilità di incontrare ed entrare in contatto con così tante menti incredibili. Quest’idea non sarebbe stata possibile senza di loro.
FS ITALIANE, L’AZIENDA PIÙ DESIDERATA DAI NEOLAUREATI ll Gruppo FS Italiane conquista la vetta, per il quarto anno consecutivo, nella classifica delle aziende più desiderate dai giovani laureati, superando ancora una volta Google. Il primo posto nel ranking di Best Employer of Choice 2018, survey realizzata da Cesop HR Consulting Company su un campione rappresentativo di 2.500 neolaureati, conferma quanto FS sia sempre più percepita come un’azienda solida, innovativa e professionalmente stimolante. Capace non solo di attrarre talenti, ma anche di individuarli attraverso job meeting e iniziative di orientamento al lavoro e recruiting.
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iù comfort, maggiore funzionalità e massima accoglienza. Cambiano gli interni dei Frecciabianca sulla linea Adriatica. Il bar si tinge di colori caldi, moderni e piacevoli per gustare al massimo il proprio
momento di relax davanti a una tazza di caffè o a uno spuntino. Su tutto il treno i saloni di ogni carrozza sono stati dotati di una nuova illuminazione a LED per una maggiore luminosità e miglior comfort visivo.
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Infine anche le toilette hanno visto il restyling di lavabo e interni e per i più piccoli il fasciatoio è stato reso più ampio e confortevole. Per un viaggio nel massimo della comodità.
FIRENZE THE MALL Nessun limite allo shopping grazie alla comoda formula treno+bus. I clienti di Trenitalia che raggiungono Firenze hanno infatti la possibilità di proseguire per il centro outlet del lusso The Mall, che ospita le più importanti firme della moda ai prezzi più convenienti. Si possono acquistare in un’unica soluzione il ticket ferroviario e il collegamento diretto con bus in partenza dall’autostazione Busitalia, adiacente alla Stazione di Santa Maria Novella, sia per l’andata che per il ritorno. Basta inserire, al momento del pagamento su trenitalia.com la propria città di partenza, seguita dall’opzione Firenze The Mall. L’acquisto del viaggio può essere effettuato anche attraverso gli altri canali di vendita di Trenitalia (biglietterie, agenzie di viaggio abilitate, self service e call center). I bus per The Mall possono essere utilizzati nel giorno di partenza del treno prenotato.
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Bologna, Firenze, Roma, Brescia, Milano e Torino; a Courmayeur in connessione da Torino con le Frecce da Roma, Firenze, Bologna, Milano, Brescia e Verona; infine a Madonna di Campiglio in connessione da Trento e Verona con le Frecce da Roma, Firenze, Bologna (da Trento), Milano e Brescia (da Verona). L’offerta di viaggio è disponibile per le partenze di venerdì, sabato e domenica fino al 31 marzo. Se proprio non piace la montagna, un’ottima alternativa può essere una città d’arte: FRECCIALink arriva anche a Cremona, Siena, Perugia, Matera, Potenza e Catanzaro. Dedicata infine a chi preferisce viaggiare senza alcun peso l’offerta Bagaglio Facile, che consente di spedire le valigie direttamente a destinazione.
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© Jennifer Lorenzini
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adonna di Campiglio è la località più famosa e con le piste migliori, Cortina d’Ampezzo la più trendy e Ortisei la più family friendly. A dirlo è Skipass Panorama Turismo, il centro di ricerca che ogni anno analizza le opinioni degli italiani sulle destinazioni montane. Per raggiungere comodamente queste città ad alta quota si può utilizzare il servizio FRECCIALink di Trenitalia dalle principali città del Belpaese. È possibile infatti arrivare a Ortisei, Santa Cristina e Selva di Val Gardena in connessione da Bolzano con le Frecce da Bologna, Firenze e Roma; a Canazei, Moena e Vigo di Fassa in connessione da Ora con le Frecce da Bologna, Firenze e Roma; a Cortina d’Ampezzo in connessione da Venezia con le Frecce da
© FS Italiane | PHOTO
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BIMBI GRATIS Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa, nei livelli Business, Premium e Standard, e in Frecciargento, Frecciabianca e Intercity in 1^ e 2^ classe. Gratuità prevista per i minori di 15 anni accompagnati almeno da un maggiorenne, in gruppi composti da 2 a 5 persone1.
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FOOD ON BOARD
Il viaggio nel viaggio
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HEALTHY STYLE
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tinere dedica il menù di febbraio a tanti ingredienti salutari, proponendo ricette dalle cotture che preservano il sapore e le proprietà degli alimenti. È possibile scegliere tra i semi di chia e di sesamo, fonti preziose di calcio, provare le verdure a foglia
verde (indivia, scarola, spinaci), ricche di benefici per l’organismo, e infine assaggiare i broccoli e le verze, vero concentrato di vitamine, e le noci, per un pieno di proteine e di energia. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it. 114
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FRECCIAROSSA GOURMET Carlo Cracco
© M.T. Furnari
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Menù Easy Gourmet by Carlo Cracco
«Ingredienti sani e giochi di consistenze per la ricetta gourmet del nuovo club sandwich»
CLUB SANDWICH CON COTTO DI CULATELLO, CAVOLFIORE, BACCHE DI GOJI E MANDORLE TOSTATE Lista della spesa (per 2 sandwich) 6 fette di pane al malto, 200 g di broccoli freschi, 80 g di stracchino, 1 cucchiaio di bacche di goji sminuzzate, mezzo cavolfiore fresco, mezzo lime, 40 g di prosciutto cotto di culatello, 20 g di lamelle di mandorle tostate, 1 cucchiaino di capperi sotto sale, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Preparazione Tostare le fette di pane. Nel frattempo, lavare i broccoli e tagliarli a pezzi piccoli. Cuocere i broccoli con poca acqua e un pizzico di sale. Quando saranno teneri, frullare tutto in un mixer, unendo i capperi, 40 gr di stracchino e una macinata di pepe. Mescolare il restante formaggio con le bacche di goji sminuzzate, il succo di mezzo lime e un pizzico di sale. 115
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Preparare il primo club sandwich spalmando sulla prima fetta di pane due cucchiai di crema di broccoli, sulla seconda la stessa quantità di crema e qualche fetta sottile di cavolfiore, sulla terza due cucchiai di crema di bacche di goji e due fette di prosciutto cotto di culatello. Rovesciare la prima fetta sulla seconda e aggiungere uno strato di crema di bacche di goji e qualche lamella di mandorle. Chiudere tutto con la terza fetta rovesciata. Tagliare in due triangoli e ripetere l’operazione per il secondo sandwich. Vino consigliato Campogrande Orvieto Classico DOC, Umbria. Vino secco dal colore giallo paglierino brillante. Al palato risulta agrumato, con sentori di pompelmo e cedro.
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EDICOLA DIGITALE Principali quotidiani e una selezione di riviste settimanali e mensili
Scusate se esisto ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo (WiFi Frecciarossa o Frecciargento) Lanciare il browser Internet. Digitando un qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente www.portalefrecce.it) Per accedere a Internet o fruire dei contenuti cinema e musica è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione La registrazione è unica e va effettuata una sola volta. Le credenziali generate (numero di cellulare e password) possono essere utilizzate per entrare nel Portale in tutti i viaggi successivi sui treni Frecciarossa e Frecciargento Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com
Il sapore del successo
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MILANO 156 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST STAZIONE>PALAZZO REALE
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PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA Per la prima volta a Milano i capolavori di uno dei grandi maestri tedeschi. Dal 21 febbraio al 25 giugno Palazzo Reale ospita la mostra Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia, circa 130 capolavori del pittore di Norimberga e altri geni dell’epoca. Un viaggio nell’affascinante quadro di rapporti artistici tra nord e sud Europa tra la fine del ’400 e l’inizio del ’500. Al centro il dibattito religioso e spirituale come substrato culturale delle sue opere, il rapporto con la committenza attraverso l’analisi della ritrattistica, dei soggetti mitologici, delle pale d’altare, la personalità di Dürer e la sua visione della natura e dell’arte tra Classicismo e Anticlassicismo. Ingresso 2x1 per i soci CartaFRECCIA e i possessori di biglietto delle Frecce con destinazione Milano. palazzorealemilano.it mostradurer.it
IN CONVENZIONE ANCHE BRESCIA • Fondazione Brescia Musei TORINO • Human bodies fino al 25 febbraio alla Promotrice delle Belle Arti BERGAMO • Raffaello e l’eco del mito fino al 6 maggio all’Accademia Carrara MILANO • Frida Kahlo fino al 31 maggio al Mudec • Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia dal 21 febbraio al 25 giugno a Palazzo Reale [1] VENEZIA • Set Up il 23 e 24 febbraio a Palazzo della Dogana BOLOGNA • Magritte, Dalì, Duchamp. I Rivoluzionari del '900 fino all’11 febbraio a Palazzo Albergati ROMA • I Grandi Maestri fino al 18 febbraio al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini NAPOLI • Pompei@Madre fino al 30 aprile al Madre
1 Albrecht Dürer Ritratto a mezzo busto di una giovane veneziana (1505) Olio su tavola 32,5x24,2 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum
Info e dettagli su trenitalia.com
© KHM-Museumsverband
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Val di Fassa
Trento
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Brescia Cremona Torino
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Venezia
Mantova Piacenza Reggio Emilia AV Modena Bologna Genova
Padova
Ravenna Rimini
Firenze
La Spezia Pisa
Perugia
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Ancona NO STOP
Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto
Foggia
Caserta Afragola
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LEGENDA:
Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com
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OLTRE 250 FRECCE AL GIORNO 120
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NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN
COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO
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FRECCIAROSSA
FRECCIAROSSA ETR 500 Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
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FRECCIARGENTO ETR 600 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Milano-Roma 2h 55'
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Roma-Venezia1 3h 12'
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FRECCIARGENTO ETR 485 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Roma-Verona 2h 52'
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Milano-Venezia 2h 1
I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1
Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre
FRECCIABIANCA Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA ETR 460 Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio
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SOUL
PRIMA DI SCENDERE//POESIE INEDITE
“Niente di me andrà perduto” sospirò il vino scivolando nell’imbuto. “Dal tino là dov’io nacqui mi divise il contadino, qualche mese nel legno di una botte poi mi depose sotto vetro, m’agghindò tutto a puntino, per finire in bella mostra in non so quale vetrina. Tanto piacqui che in un minuto fui rimirato, soppesato e infine venduto. Dopo un breve viaggio fui adagiato, con mille premure, tra altre bottiglie, e dimenticato. Ora i dì nell’ozio scorrono lenti altro non posso fare che starmene quieto, nel buio fresco di questa cantina, e aspettare. Di tanto in tanto m’assale il sovvenir del mio ribollir nel tino, della mia fugace infanzia, ma non dispero. Verrà un giorno giorno di allegrezza pieno, che riassaporerò la luce e l’aria frizzante di una festa, mi godrò la baldoria contagiosa di un pranzo o di una cena.
© solarseven/iStock
IMMORTALITÀ
Gorgoglierò allora tra i calici e navigherò voluttuoso sulla lingua e nel palato di qualche giovane signora, correrò felice lungo esofagi caldi e inebriati e giù, per stomaci e reni, fin nell’intime vesciche, e dall’uretre ritroverò ancora una volta la luce. Poi precipiterò con meno nobili liquami per scarichi urbani, condotte e canali, fino a raggiungere le acque di torrenti e fiumi fluttuanti verso il salso mare, e al largo, lontano, più al largo,
trepidante sotto il sole, sarò pronto a sollevarmi nell'alto dei cieli in denso vapore, in nembi e cumuli, in veloci perturbazioni, in gocce di pioggia che bagna la terra e rinsangua le foglie, le vigne, rimpolpa gli acini dei grappoli rubizzi e attende con brama mai sazia, che giunga l’autunno, la vendemmia, e che il mosto secerni come sempre il mio nettare divino”. “Di me niente andrà perduto” ripeterà il vino scivolando nell’imbuto.
DUE GOCCE D’ACQUA
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Caddero, due gocce gemelle d’acqua piovana, sullo stesso petalo, insieme. Oh, quale fortuna, dopo tanto precipitare, ritrovarsi sulle ciglia di un fiore e vedere le povere sorelle annegare nel fango, senza onore. Ebbero tuttavia da litigare su quale delle due sarebbe stata preferita dal fiore, più vicina al suo cuore. Che futile battibeccare! Trascorso il temporale, bastò il primo raggio di sole a farle evaporare. 123
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PRIMA DI SCENDERE//AMORE BINARIO
DUE
DI UNO
Il dottor Trenamore, Paolo Labati
LE STORIE DI AMORE BINARIO IN ONDA OGNI VENERDÌ ALLE 19:45 ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA DI RAI RADIO2 CATERPILLAR
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volte succede anche questo, che i due componenti della coppia scrivano entrambi alla redazione di Caterpillar per segnalare la stessa storia di amore pendolare. Eccoli qui, Edoardo e Margherita. Io e Margherita siamo due studenti universitari, io al Politecnico di Milano, lei a Bologna. La nostra è una storia relativamente giovane, nemmeno un anno, ma forte al punto che la distanza non è un problema. Anzi, l’amore è stato all’inizio osteggiato dalla logistica: siamo entrambi di Perugia e fino all'anno passato i chilometri che ci separavano erano quelli tra il capoluogo umbro e quello lombardo; ora con un'ora di treno possiamo vederci, e ciò ha rafforzato ancora di più il sentimento. Tra le festività, i weekend su e quelli giù, riusciamo finalmente a vederci quasi tutti i fine settimana, giusto premio e stimolo per i mesi passati a studiare intensamente! Edoardo
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Sono Margherita, ho 20 anni e mi piacerebbe raccontare la storia di un amore a cui non avrei mai dato fiducia. Io e il mio fidanzato Edoardo siamo di Perugia, quando ci siamo conosciuti (poco meno di un anno fa) io facevo il liceo lì e lui frequentava il Politecnico di Milano. Dopo pochi giorni che abbiamo deciso di stare insieme, per doveri di studio, non ci siamo visti per due mesi, separati da più di 500 km. Per quanto sia stata dura, a nessuno dei due, giovani e scapestrati, è venuto in mente di ripensarci. Adesso io studio Lingue, e ho deciso di trasferirmi a Bologna, anche per cercare di avvicinarmi a Edoardo. A distanza di un anno e di ore passate in treno e su ogni altro mezzo per vederlo un paio di giorni al mese, penso solo che se tornassi indietro non mi farei scrupoli a scegliere di nuovo lui. Margherita Per partecipare ad Amore Binario caterpillar@rai.it
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Un viaggio tra i brand lungo un Click.
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ASCOLI PICENO 30 CORSE REGIONALI AL GIORNO
JOY
PRIMA DI SCENDERE//FUORI LUOGO di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
STAZIONE>OFFIDA 01EXTR Castel di Lama
IMPA ZZIRE PER IL
09EXTR Offida-P.zza Leopardi startspa.it
CARNE VALE A OFFIDA
Carnevale Offida 2016 ©Peppe Troiani
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Offida si viene rigorosamente a Carnevale, quando un bue di legno viene fatto correre per tutta la cittadina, mentre la folla in festa lo accompagna vestita da guazzatore (con il guazzarò bianco, l’antica tunica da lavoro delle campagne) e alcuni figuranti in abiti da torero tentano di accopparlo come in una corrida stradaiola, venerdì
9 febbraio. Arrivate almeno un giorno prima e puntate dritti al monumento alle Merlettaie, così capirete subito che l’artigianato è davvero la fonte di sostentamento principale degli offidani, più dell’agricoltura. Poi guardatevi attorno, ché ci sono le mura e il Palazzo comunale, in mattoni rossi e rosati, come si usa in tutte le Marche.
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Offida è città antichissima, ma di impronta medievale, anche se non si è sicuri che il Carnevale abbia la stessa origine (forse proviene direttamente dai saturnali romani). Alla fine anche voi lancerete nel falò conclusivo la fiaccola che avete in mano, ballando come forsennati attorno al fuoco insieme a tutta la popolazione e ai turisti convenuti appositamente per l’evento. LF
E DI 16 PAGIN
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Le maschere del
CARNEVALE OGNI
VIAGGIO
il fumetto di I G G E L
È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!
LA FRECCIA JUNIOR
LA TUA OPINIONE
I colori del
Carnevale
LE MASCHERE SONO LE VERE PROTAGONISTE DEL CARNEVALE: REALIZZATE IN TANTE FOGGE E COLORI, RENDONO QUESTA FESTA UNICA! RIESCI A TROVARE LE COPPIE DI QUESTE MASCHERE?
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LO SAPEVI CHE…? IN ITALIA LE MASCHERE DI CARNEVALE PIÙ FAMOSE SONO LEGATE ALLE TRADIZIONI REGIONALI. ARLECCHINO ARLECCHINO, PER ESEMPIO, VIENE DALLA LOMBARDIA, COLOMBINA,, LA SUA COMPAGNA, DAL VENETO, MENTRE UN ALTRO PERSONAGGIO FAMOSO IN TUTTO IL MONDO, PULCINELLA, VIENE DALLA CAMPANIA. I CARNEVALI PIÙ ANTICHI AL MONDO SI SVOLGONO PROPRIO IN ITALIA, A VENEZIA E A FANO,, NELLE MARCHE. DEGNO DI NOTA È ANCHE IL CARNEVALE TOSCANO DI VIAREGGIO,, CON LA SUA FAMOSA SFILATA DI CARRI IN CARTAPESTA. CARTAPESTA
© mariarita brunazzi/Shutterstock.com
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costume giusto
IL CARNEVALE È UN’OCCASIONE UNICA PER POTERSI TRAVESTIRE E TRASFORMARSI NEL PROPRIO PERSONAGGIO PREFERITO. GUARDA QUANTI COSTUMI: RIESCI AD ABBINARE OGNI PERSONAGGIO ALLA SUA OMBRA?
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ehi, scooby, hai visto che bello? Giostre, premi…
già! E anche un sacco di cibo! Bau!
DARRYL TAYLOR KRAVITZ TESTI
SCOTT CROSS MATITE
JORGE PACHECO CHINE
HEROIC AGE COLORI
ALESSANDRO BENEDETTI LETTERING
FABIO GAMBERINI TRADUZIONE
NACHIE CASTRO EDITOR
va bene, nessun problema. Noi andiamo alla bancarella del cibo. ragazzi, ricordate che non possiamo fermarci a lungo. Al furgone servono gomme nuove e non voglio spendere troppo!
…e io sto risparmiando per uno splendido vestito che ho visto al centro commerciale. questo profumo di popcorn è un vero richiamo per il mio stomaco… e io sono ansioso di rispondere!
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sì, cibo!
sono carini, fred! salve! Vuoi provare a vincere uno di questi orsacchiotti speciali per questa ragazza altrettanto speciale?
certo, perché no? farò un tentativo!
le probabilità di vincere sono cinquanta a uno!
il giovane fortunato ha vinto!
oh, grazie, fred!
EHI, AMICO, DOLCEZZA, DOLCEZZA, DOLCEZZA!
guarda, sa parlare!
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LA FRECCIA JUNIOR
Fred? Voglio provare tutte le giostre e comprare un sacco di cibo. Ecco, reggi l’orsacchiotto.
EHI, AMICO, DOLCEZZA, DOLCEZZA, DOLCEZZA!
a che serve il denaro quando puoi divertirti?
daphne ha ragione! Non c’è fretta. Dico bene, velma?
scooby, sono confuso! i ragazzi avevano detto che ci avrebbero raggiunti, ma il luna park sta per chiudere.
ricerca... più tardi, dopo ore di
già! Bau!
otto, il parco sta chiudendo. Spegni gli orsacchiotti.
ricevuto, capo!
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ehi, eccoli, accanto alla mystery machine!
shaggy, scooby, vi stavamo aspettando!
avete speso tutti i vostri soldi per divertirvi?
volevamo raggiungervi per spenderne ancora di piĂš!
ehi, vi abbiamo cercati dappertutto! Ci eravamo preoccupati! Ma se state bene‌
aiuto! Sto annegando in un mare di peluche!
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la sera dopo.
capperi, hai visto? Sembra che tutti gli adolescenti siano venuti qui, pronti a spendere fino all’ultimo centesimo!
shaggy! Guarda!
qualcosa non va, scooby! Pensa che anche velma ha chiesto un prestito per avere più soldi per domani!
che c’è, scooby? Okay, ti seguo!
be’, adesso questo genio ha bisogno di una pausa! ho lavorato a questa macchina giorno e notte!
quegli orsacchiotti che hai inventato ci renderanno ricchi! il bello è che possiamo cambiare il loro messaggio in qualunque momento con il tuo congegno.
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ehm, signore, potrebbe aiutarmi? Sembra che questo orsacchiotto sia rotto.
facciamogli assaggiare la sua stessa medicina!
certo, ragazzo, fammi dare un’occhiata!
devo restituire tutti i soldi! Devo costituirmi!
SCOOBY DOOBY DOO! per favore, arrestatemi e mettetemi in cella!
certo, amico, come vuoi!
ipnotizzava la gente con degli orsacchiotti? Mi chiedo cosa gli abbia fatto cambiare idea e chiamare la polizia.
ehi, il messaggio è che quando cerchi di fregare la gente perdi sempre!
scooby dooby doo!
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FINE
LA FRECCIA JUNIOR
LA TUA OPINIONE
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SCOOBY-DOO! E I SUOI AMICI DELLA MYSTERY INC. SI TROVANO SPESSO A RISOLVERE COMPLICATI MISTERI! HAI TENUTO GLI OCCHI APERTI E LE ORECCHIE TESE DURANTE L’ULTIMA AVVENTURA DEL GRUPPO? SCOPRILO COMPLETANDO QUESTO QUIZ!
oste Scrivi le risp , così o tt su un foglie anche re a ioc potranno g bini! gli altri bam
DOV’ERA AMBIENTATO IL MISTERO?
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GUARDA BENE QUESTO DISEGNO. PUOI AIUTARE SCOOBY E SHAGGY A RITROVARE VELMA, FRED E DAPHNE?
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QUALE OGGETTO HA ABBRACCIATO DAPHNE?
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CHI È SOMMERSO TRA GLI ORSACCHIOTTI?
QUAL È IL MESSAGGIO REGISTRATO DA SHAGGY PER GLI ORSACCHIOTTI?
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TI VOGLIO BENE!
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CONTINUA A LEGGERE E GIOCARE CON IL MAGAZINE UFFICIALE DI SCOOBY-DOO! IN EDICOLA IL NUMERO 51!
Copyright © 2018 Hanna-Barbera. SCOOBY-DOO! and all related characters and elements are trademarks of and © Hanna-Barbera. (s18)
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Divertiamoci con il
Sudoku
IL SUDOKU È UN GIOCO CHE METTERÀ ALLA PROVA LA TUA CAPACITÀ LOGICA E LA TUA PAZIENZA. COMPLETA OGNI GRIGLIA CON LE IMMAGINI MANCANTI, OGNI IMMAGINE DEVE APPARIRE SOLO UNA VOLTA IN OGNI FILA.
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LO SAPEVI CHE…? ANCHE SE SI È DIFFUSO IN TUTTO IL MONDO SOLO NEGLI ULTIMI ANNI, IL SUDOKU HA ORIGINI DAVVERO ANTICHE. FU INVENTATO INTORNO AL 1700 DAL MATEMATICO SVIZZERO EULERO; IN SEGUITO, CONQUISTÒ UNA CERTA FAMA IN AMERICA, EUROPA E GIAPPONE A PARTIRE DALLA FINE DEGLI ANNI ‘70. IL NOME SUDOKU VIENE PROPRIO DAL GIAPPONESE. È L’ABBREVIAZIONE DELLA FRASE SUJI WA DOKUSHIN NI KAGIRU, CHE IN ITALIANO SIGNIFICA “SONO CONSENTITI SOLO NUMERI SOLITARI”.
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Giochi sulla neve
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UNO DEI GIOCHI PIÙ DIVERTENTI DURANTE L’INVERNO È LANCIARE PALLE DI NEVE AGLI AMICI. PROVA A TROVARE LE 8 DIFFERENZE FRA LE DUE IMMAGINI.
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A ognuno il suo
Puzzle
FRA I TANTI GIOCHI CHE SI POSSONO FARE DENTRO CASA NELLE FREDDE GIORNATE INVERNALI, IL PUZZLE È QUELLO CHE PUÒ IMPEGNARTI DI PIÙ. DATTI DA FARE PER RICOMPORRE QUESTA IMMAGINE CON LE TESSERE MANCANTI.
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LO SAPEVI CHE…? IL PRIMO PUZZLE DELLA STORIA FU INVENTATO DA UN CARTOGRAFO INGLESE ALLA FINE DEL 1700 PER INSEGNARE AI SUOI ALUNNI LA GEOGRAFIA. RITAGLIÒ CON UNA SEGA LE NAZIONI DELLE CARTINE GEOGRAFICHE SU UNA BASE DI LEGNO, IN MODO CHE GLI ALUNNI IMPARASSERO A RICOMPORLE. IL PUZZLE PIÙ GRANDE AL MONDO CONTA PIÙ DI QUARANTAMILA TESSERE.
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Cerca e Trova UN BEL POMERIGGIO PASSATO A GIOCARE CON GLI AMICI MERITA UNA FOTO. AGUZZA LA VISTA E PROVA A TROVARE TUTTI I RIQUADRI IN BASSO NELL’IMMAGINE GRANDE.
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LA FRECCIA JUNIOR
Un
gioco per tutti
È UNO DEI GIOCHI PIÙ FAMOSI, AMATO DA GRANDI E PICCOLI: DI SOLITO SI SVOLGE ALL’APERTO, MA ANCHE IN CASA PUÒ ESSERE MOLTO DIVERTENTE. INSERISCI OGNI LETTERA NELLA CASELLA CORRISPONDENTE, SEGUENDO IL PERCORSO GIUSTO PER SCOPRIRE QUAL È!
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SOLUZIONI QUIZ: 1-A; 3-B; 4-C; 5-C.
DIVERTIAMOCI CON IL SUDOKU!
GIOCHI SULLA NEVE!
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I COLORI DEL CARNEVALE! A-I; B-K; C-G; D-H; E-L; F-J. IL COSTUME GIUSTO! 1-K; 2-D; 3-J; 4-H; 5-I; 6-A; 7-G; 8-B; 9-F; 10-E; 11-C.
A OGNUNO IL SUO PUZZLE! 1-D; 2-C; 3-B; 4-A. UN GIOCO PER TUTTI! NASCONDINO.
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LA FRECCIA JUNIOR è un progetto a cura di PANINI MAGAZINES – Direttore Mercato Italia: Alex Bertani • Publishing manager: Sara Mattioli • Coordinamento editoriale: Stefania Simonini • Progetto grafico: Alessandro Gucciardo • Impaginazione: Maryam Funicelli
EDIZIONI LA FRECCIA – Direttore Responsabile: Marco Mancini · Caporedattore: Claudia Frattini Segreteria di redazione: Luca Mattei · Collaboratori: Alessia Tozzi
La storia a fumetti è tratta da Scooby-Doo! 110 del febbraio 2010. Copyright © 2018 Hanna-Barbera. SCOOBY-DOO! and all related characters and elements are trademarks of and © Hanna-Barbera. (s18) PITC40789
TRENITALIA – Servizi a valore aggiunto - Divisione Passeggeri Long Haul: Francesco Maria Siviglia, Sara Meniconzi
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