La Freccia - marzo 2018

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IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

ANNO X | NUMERO 3 | MARZO 2018 | www.fsitaliane.it

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Genova e Perugia nuove destinazioni Frecciarossa Viaggio a 360 gradi con i partner Trenitalia IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE








MEDIALOGANDO di Marco Mancini

LIBERARSI DALLE

Potremmo iniziare citando Benedetto Croce e il suo «non possiamo non dirci cristiani». Intrisi come siamo, anche laici e non credenti, di quell’humus culturale che ha permeato duemila anni di storia, corriamo con la nostra Freccia verso la primavera, raccontandone riti e tradizioni, e verso una rinascita che non tratteremo solo come ciclico passaggio stagionale, ma nella sua più vivida e metaforica espressione: la Pasqua. Festa ebraica prima e poi, appunto, momento culminante del Cristianesimo. Lo facciamo in compagnia, per il secondo mese consecutivo, di un uomo di chiesa, don Antonio Rizzolo, direttore dal dicembre 2016 di Famiglia Cristiana, storico settimanale fondato nel 1931 dal beato Giacomo Alberione. Lo stesso che 17 anni prima, ad Alba, aveva dato vita alla Congregazione Religiosa dei Paolini, editori della rivista e comunicatori per missione. LF Don Antonio, questa Freccia è ricca di servizi dedicati alla Pasqua. Partiamo da qui. Cos’è la Pasqua nel XXI secolo? È ancora quel che è sempre stata, ossia la principale festa del Cristianesimo, la celebrazione della resurrezione di Cristo. Anche se in realtà la Pasqua non indica soltanto la resurrezione ma, com’era nel suo originale significato ebraico, rappresenta e descrive un “passaggio”, quello di Cristo dalla passione alla morte fino, appunto, alla resurrezione. Per i cristiani è l’attualizzazione della Pasqua ebraica: il passaggio dalla schiavitù dell’Egitto alla liberazione e al cammino verso la terra promessa. LF Un percorso, quindi.

Sì, ma di liberazione. Per il cristiano è quello della fede, che conduce dalla morte del peccato alla vita nuova in Cristo. Un passaggio che chiede di essere rinnovato quotidianamente. Ma il messaggio riguarda tutti, anche i non credenti. La Pasqua invita a rinnovarsi, a lasciarsi trasformare per liberare noi stessi e gli altri da ogni forma di schiavitù, a iniziare da quella dell’odio e della violenza. LF Quali sono oggi le altre schiavitù? Ce ne sono varie. Iniziando da quella concreta, storicamente intesa. Pensiamo al fenomeno della tratta di persone sfruttate a scopi sessuali o economici. Oggi la tratta delle persone è il terzo business a livello mondiale dopo le armi e la droga. Spesso è in mano alla mafie. Le tantissime ragazze nigeriane, attirate nel nostro Paese, magari con la promessa di un lavoro migliore o di ricongiungersi con qualcuno, e poi costrette a prostituirsi lungo le nostre strade, sono vere e proprie schiave moderne. Così come gli immigrati, e non soltanto loro, sfruttati e costretti a lavorare in nero e senza diritti. LF Ma ci sono anche schiavitù più subdole? Sì, e riguardano ciascuno di noi, nel nostro Occidente. Per esempio la schiavitù del consumismo, con la smania di possedere l’ultimo oggetto tecnologico, perché quello di un mese prima è già diventato obsoleto. Credendo, attraverso questa rincorsa, di conquistare la gioia e la felicità. Invece ci chiudiamo in noi stessi, schiavi del più sterile egoismo e individualismo. 6

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© Giovanni Panizza

SCHIAVITÙ

Don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana

Un individualismo che purtroppo trova manifestazioni nella vita di tutti i giorni, anche nel disamore per il bene comune o nello scarso senso civico. Quali le cause? I messaggi consumistici dei media e della pubblicità, lo sfaldamento della famiglia che ha reso più fragili le relazioni, la debolezza di tanti agenti educativi, compresa la scuola e purtroppo anche la parrocchia, che ha perso un po’ di presa su chi frequenta la chiesa. Ma l’individualismo non porta a nulla di realmente buono. Come diceva Aristotele, l’uomo è un animale sociale. Siamo fatti per vivere in società, aiutandoci reciprocamente. Stiamo invece perdendo il senso della comunità e dell’appartenenza. Prevale l’egoismo. Ecco che c’è bisogno di Pasqua, la liberazione dall’egoismo è l’amore, è l’accoglienza e la benevolenza. LF Invece, appunto, a vincere è sempre più la diffidenza? Questo perché siamo molto spesso schiavi di paure, magari anche infondate. Un po’ è naturale, soprattutto in una LF


Il numero del 28 gennaio

società come quella italiana che va sempre più invecchiando. Chi comincia ad avere una certa età è più diffidente, è molto meno propenso, rispetto a un giovane, a lanciarsi e aprirsi. LF Forse c’è anche dell’altro? Sì, molte paure, dal mio punto di vista, sono indotte per altri scopi. Penso proprio alla paura del diverso e dello straniero. Ecco, anche questa in fondo è una forma di schiavitù. Perché impedisce di vedere le cose in maniera obiettiva, conduce a una visione distorta e ci fa chiudere in noi stessi. Ecco, di nuovo, c’è bisogno di Pasqua, di passare appunto dalla paura alla fiducia. LF Paura e fiducia, con altre accezioni, mi fanno pensare ai viaggi di molti migranti. Dalla disperazione verso la speranza. Noi sulla Freccia parliamo di viaggi. I loro, però, non sono certo di piacere… No, e spesso finiscono tragicamente. Però il viaggio ha sempre una connotazione positiva, anche quello di chi fugge da guerra e carestie, e lo fa a bordo di precari barconi o sotto un camion, perché è la ricerca di salvezza e di un futuro migliore. LF Che c’è di positivo? La speranza di una meta. È la speranza che muove ogni viaggio. LF Sufficiente a conferirgli questo valore? Sì, per noi cristiani sì. Anche nella

Il numero del 21 gennaio

diffusa metafora della vita come viaggio, il viaggio non vale in quanto tale ma in funzione della meta da raggiungere. Magari molto lontana, che si intravede soltanto, ma è quella che ci spinge a viaggiare. Il senso della speranza cristiana è raggiungere quella meta. LF Che per un cristiano è la vita eterna? Sì, come insegna Benedetto XVI nell’enciclica Spe Salvi. Per il cristiano la meta finale oltrepassa la vita terrena. E in questo senso il viaggio è anche metafora della libertà. LF Perché? Perché una meta così lontana e grande ci porta a considerare le tappe intermedie per quelle che sono. Il cammino non si ferma mai, non è legato per sempre a nulla, è veramente e totalmente libero. LF Una libertà che è anche quella del pellegrino. Nel 2001 ho avuto la fortuna di fare il Cammino di Santiago a piedi. Ricordo i disagi e la gioia di incontrare persone, la fatica e la soddisfazione di raggiungere mete che però erano temporanee, perché poi ce n’era un’altra e ancora un’altra. Cammini verso Occidente, come per raggiungere il sole che diventa l’unica tua bussola, quel sole da sempre simbolo di Cristo. Cammini per ricongiungerti a Lui. Come recita l’epistola A Diogneto, testo in greco del II secolo, per i cristiani in questa terra tutto è la loro patria, ma allo stesso tempo non lo è, perché la loro patria è il cielo. Così il cristiano è impegnato a essere presente nelle pieghe del mondo, ma allo stesso tempo ad andare oltre. LF Parliamo dell’impegno “nelle pieghe del mondo”. Il tuo da giornalista, e quello di Famiglia Cristiana. Lavoriamo perché la buona informazione arrivi alla gente, convinti che sia un elemento fondamentale in un Paese democratico. Se non ci fosse qualcuno che racconta ciò che non funziona e le scelte sbagliate di chi amministra, saremmo tutti un po’ meno liberi. Nello stesso tempo ci vuole sempre qualcuno che non si limiti alla denuncia, ma evidenzi quel che di buono c’è nel mondo. Noi su Famiglia Cristiana cerchiamo di fare questo: raccontare a 7

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tutto campo anche situazioni negative e di grave degrado, scavando per far emergere un elemento positivo. LF Bene e male coesistono da sempre. E il nostro obiettivo è mostrare il seme di bene presente anche nelle situazioni peggiori. Mettendo in pratica quella che papa Francesco chiama “la logica della buona notizia”, l’elemento che apre una prospettiva alla speranza. Per dirla con le parole del fondatore don Giacomo Alberione «parlare di tutto cristianamente». LF Quindi anche una particolare attenzione ai valori. Lo recita il sottotitolo della testata: “I fatti mai separati dai valori”. Non ci limitiamo a raccontare i fatti, ma anche i valori che emergono dalle storie che raccontiamo. Quando parliamo di attualità con i classici mezzi del giornalismo d’informazione, dal reportage all’inchiesta e all’intervista. Quando curiamo rubriche di servizio, dalla previdenza alla salute, dai rapporti all’interno delle famiglie, in particolare tra genitori e figli, fino al dialogo con i lettori. LF Che per un giornale d’ispirazione religiosa rappresenta un capitolo importante. La rivista si apre da innumerevoli anni, se non da sempre, con la rubrica Colloqui col Padre. Qui il direttore non si limita a rispondere ai lettori, ma ci intrattiene una sorta di colloquio spirituale, quale avviene o dovrebbe avvenire nelle


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parrocchie tra i fedeli e il loro parroco. Chi anni fa mi ha preceduto, don Giuseppe Zilli , raccolse alcuni di questi colloqui in un volume dal titolo La parrocchia di carta. LF A proposito di carta, Famiglia Cristiana ha conosciuto una crisi di vendite negli ultimi anni. Quale futuro avrà l’editoria tradizionale con l’avvento del digitale? Famiglia Cristiana negli anni ’70 stampava una media di 1,3 milioni a settimana, con una punta di due milioni. Oggi condivide le difficoltà di tutto il settore. Però, se da una parte è vero che i giornali cartacei vendono sempre meno, sono ancora quelli che reggono dal punto di vista economico e pubblicitario. LF Quindi, al momento la carta sopravvive? Per ora sì. Ma è difficile fare previsioni. Di solito si dice che guardando gli Stati Uniti si saprà quello che succederà in Italia fra qualche anno. Ma anche là non si capisce cosa avverrà. Ci sono giornali che hanno chiuso, per uscire solo sul web e poi sono tornati indietro. L’augurio è che l’informazione conservi forme di finanziamento che ne preservino indipendenza e libertà. LF Perché il web può diventare pericolosissimo. Qualche avvisaglia l’abbiamo già avuta. C’è poi da dire che Internet e i social ci hanno fatti

Il numero del 18 febbraio

diventare tutti comunicatori. È proprio così. La responsabilità di un’informazione corretta riguarda in primo luogo gli operatori, ma ormai tutti siamo comunicatori nel mondo digitale. LF Però questa responsabilità sembra che latiti. Nel caso dei giornalisti valgono le regole della deontologia: raccontare la verità sostanziale dei fatti utilizzando gli strumenti necessari e verificando le fonti. Oggi dovrebbero farlo tutti. Perché se io su Facebook ricevo da un mio contatto una notizia la cui diffusione può arrecare danni e istigare alla violenza, prima di condividerla dovrei verificarla. Invece in tanti non si rendono conto della risonanza che creano i social network. Pensano di essere al bar sotto casa, a scambiare due battute con gli amici. E finiscono persino per danneggiare se stessi, la propria reputazione, magari per una goliardata. LF È un problema culturale? Dovremmo renderci conto che la rete non è un mondo a parte dove possiamo mascherarci e nasconderci. Non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità. Poi c’è un problema di formazione, di conoscenza dei meccanismi, per difendersi. Perché in Rete c’è chi opera in malafede per diffondere certe idee e atteggiamenti, e ha l’obiettivo non di raccontare la verità ma di manipolarla. LF Come accade con le fake news… Che peraltro sono sempre esistite. Come gli episodi di bullismo e di violenza. Rovistando negli archivi della Gazzetta d’Alba mi ha incuriosito una notizia di fine ‘800 su un gruppo di ragazzi che tiravano pietre a un treno. Niente di nuovo, solo che oggi si diffonde più velocemente e in maniera virale. Ma c’è anche di peggio. LF Ossia? Notizie raccontate in modo da supportare una determinata tesi. Ricordo un post su Facebook e un articolo della Stampa, al riguardo, che metteva in guardia da questo pericolo. Si parlava di un immigrato somalo, accolto in Svezia, che uccise, tagliandole la gola, la figlia dodicenne della coppia ospitante. Potete immaginare i commenti. Ebbene, la famiglia era somala, l’immigrato, quindi, 8

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un connazionale. Era affetto da disturbi psichici, la bambina entrando in bagno lo trova a radersi la barba, teme che si stia suicidando, cerca di fermarlo, e nella colluttazione viene ferita a morte. LF Come dire: sulla Rete vince il sensazionalismo? Rischia di emergere quel che è emotivamente più forte e immediato. O che tocca la pancia delle persone. Ma non tutto è pancia. C’è bisogno di approfondimento, che il web permetterebbe. Se la fretta e il modo con cui le persone ne usufruiscono non lo impedissero. LF Perché? Perché, soprattutto quando la notizia conferma le nostre opinioni, è più semplice e comodo. Approfondire o mettersi in discussione è faticoso. LF Torniamo a Famiglia Cristiana, anche voi siete online. Sì, ci siamo con il sito famigliacristiana.it, poi con l’app, con la pagina Facebook e l’account Twitter. LF Quali le differenze? Intanto la tempistica. Il sito è di fatto un quotidiano, la rivista un settimanale. E non è affatto banale decidere quali notizie saranno sempre attuali quando usciamo con la carta. Basti pensare come alcune che per qualche minuto hanno aperto la pagina web di importanti quotidiani, il giorno dopo conquistino appena lo spazio di un trafiletto. L’impaginazione di un giornale, meno fluida di quella di un sito, stabilisce le gerarchie. LF Con un mensile è ancora più complesso… Lo so bene, da accumulatore di cariche quale sono dirigo altre due riviste, Credere e Jesus, che è un mensile. Qui ho voluto una sezione, intitolata Il mese, che racchiudesse le notizie più importanti, a nostro avviso, del mese appena trascorso. Insomma una sorta di bussola per comprendere il reale peso dei fatti. Ed è proprio di una bussola di cui tutti noi avremmo davvero bisogno, credenti e non, per non lasciarsi sopraffare dal disorientamento. Per il momento, incamminiamoci verso la Pasqua.


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ANNO X | NUMERO 3 | MARZO 2018 | www.fsitaliane.it

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copertina

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DISCOVERING GENOVA SPIRITUAL TOUR ART IN NATURE DOLCE KNAM LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO

Genova e Perugia nuove destinazioni Frecciarossa Viaggio a 360 gradi con i partner Trenitalia IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

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42 SPIRITUAL TOUR Da nord a sud, viaggio tra le Settimane Sante italiane

58 EASTER FUN Gite fuori porta a misura di bambino

Save the date 17 What's up 23 51

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74 ART IN NATURE Parchi, creatività contemporanea

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54 DOLCE KNAM 66 ALBANESE CONTROMANO 85 GUSTO DI PRIMAVERA 100 VIAGGIARE EN ROSE 127 RACCONTO INEDITO LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO

111 FRECCE TRENITALIA Nuovo collegamento Frecciarossa Perugia-Milano Scopri tra le pagine l’offerta delle Frecce seguendo i simboli dei collegamenti Frecciarossa Frecciargento Frecciabianca FRECCIALink

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SOMMARIO

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I numeri di questo numero

30

i dipinti esposti nella mostra Da Ribera a Luca Giordano a Palermo [pag. 20]

120

le specie animali ospitate al parco faunistico Le Cornelle vicino Bergamo [pag. 63]

27

gli artisti del Parco sculture del Chianti (SI) [pag. 75]

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ANNO IV | NUMERO 06 | MARZO 2018 | www.fsitaliane.it

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IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X - NUMERO 03 - MARZO 2018 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97 Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO Vincenzo Tafuri/La Freccia Foto di copertina © Andrea Facco/Studio f/Zero Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore

ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT Info su creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it

EDITORE

Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma fsitaliane.it Contatti di redazione Tel. 06 44105298 lafreccia@fsitaliane.it Direttore Responsabile Marco Mancini Caporedattore Claudia Frattini Coordinamento Editoriale Cecilia Morrico Vice Coordinamento Editoriale Serena Berardi Caposervizio Silvia Del Vecchio In redazione Gaspare Baglio, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei Segreteria di redazione Francesca Ventre Ricerca immagini e photo editing Michele Pittalis, Vincenzo Tafuri Traduzioni Verto Group Hanno collaborato a questo numero Antonella Caporaso, Carlo Cracco, Laura D’Alessandro, Giuseppe Di Piazza, Padre Enzo Fortunato, Peppe Iannicelli, Itinere, Paolo Massobrio, Astrid Pannullo, Ilaria Perrotta, Andrea Radic, Anna Villani, Alessia Tozzi, Mario Tozzi

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4.062 kg di rifiuti

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973 kg CO2

95.370 litri d'acqua

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Note, il settimanale gratuito per i viaggiatori di Trenitalia Regionale ERRATA CORRIGE FEBBRAIO 2018 Pag. 20: Trieste è città giuliana e non friulana PRECISAZIONE Pag. 17: il programma del tour Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo ha subito dei cambiamenti. I dettagli su romeoegiulietta.it

REALIZZAZIONE E STAMPA

Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE) Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com Coordinamento Tecnico Antonio Nappa

PROGETTO CREATIVO

Team creativo Giovanni Aiello, Annarita Lecce, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ

On Web

La Freccia si può sfogliare su ISSUU e nella sezione Media del sito fsitaliane.it

6.600 kg di legno

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EMOTIONAL PUBBLICITÀ

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FRECCIA//COVER di Alessia Tozzi

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Giuseppe Isoldi Plastico animato della Mole Adriana che, davanti agli occhi degli spettatori, si trasforma lentamente in Castel Sant’Angelo © Mattia Migliori

WELCOME TO ROME Roma non fu costruita in un giorno. Lo sa bene Paco Lanciano, il fisico e divulgatore scientifico che ha ideato Welcome to Rome, lo spettacolo interattivo che ripercorre i 2.700 anni della Capitale. Il nuovo spazio multimediale si articola all’interno dell’ex cinema Augustus, rendendo centro culturale un’area chiusa da anni. All’interno si osservano ologrammi e mappe della città, ma anche quattro plastici animati: la costruzione di San Pietro, la storia di Castel Sant’Angelo, la nascita dei Fori Imperiali e la descrizione del Foro di Augusto. Sulle pareti e il soffitto della sala cinema una videoproiezione racconta dai sette re all’epoca repubblicana e imperiale fino alla Roma dei papi. Mentre un grande plastico prende vita sul pavimento, mostrando l’evoluzione urbanistica, architettonica e artistica della Città Eterna. welcometo-rome.it

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AGENDA l.mattei@fsitaliane.it

A cura di Luca Mattei

SAVE MARZO THE DATE 2018

Claude Monet, Il sentiero riparato (1873) Philadelphia Museum of Art, donazione di Mr. and Mrs. Hughs Norment in onore di William H. Donner (1972) philamuseum.org

#ABILI OLTRE…IN VIAGGIO ITALIA//FINO AL 10 MAGGIO Favorire l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e mostrare quante abilità possegga ciascuno di noi. È l’obiettivo del progetto, promosso dall’associazione Abili Oltre in partnership con il Gruppo FS, che raccoglie i lavori in stile street art di ragazzi di 12 onlus diverse. Dopo le tappe nelle stazioni di Milano Centrale e Torino Porta Susa, la mostra si sposta a Roma Ostiense (20-22 marzo), Reggio Calabria (10-12 aprile) e Napoli Mergellina (8-10 maggio). abilioltre.it Abili Oltre

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE MILANO//7 MARZO>2 SETTEMBRE È come se si visitasse l’incantevole Philadelphia Museum of Art, invece ci si trova immersi nella magnificenza di Palazzo Reale a Milano. Per 180 giorni la sede espositiva statunitense si trasferisce in Italia, portando con sé 50 capolavori dei più noti pittori a cavallo tra ’800 e ’900 nel loro periodo di massima espressione. Dai paesaggi luminosi di Claude Monet e Paul Cézanne alle scene cittadine di Pierre-Auguste Renoir, dai ritratti di Édouard Manet alle composizioni di frutta e fiori create da Paul Gauguin e Henri Matisse, il percorso è un’occasione unica. Basti pensare che queste opere un tempo erano custodite nelle case di industriali americani o illuminati collezionisti che con grande generosità decisero di donarli. palazzorealemilano.it palazzorealemilano

Autori vari, L’astrofisico Stephan Hawking (2018) Tutte le opere sono ispirate a personaggi famosi che, con la loro disabilità, hanno eccelso nel proprio campo, dallo sport alla scienza 17

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AGENDA

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TURNER. OPERE DALLA TATE ROMA//22 MARZO>26 AGOSTO Ricordi di viaggi, emozioni e paesaggi visti durante i soggiorni all’estero. Al Chiostro del Bramante, per la prima volta nella Capitale, emerge la poetica del pittore inglese Joseph Mallord William Turner, i cui acquerelli, conservati presso la Tate Britain di Londra, influenzarono intere generazioni di artisti. chiostrodelbramante.it chiostrodelbramante chiostrodelbram chiostrodelbramante_roma Joseph Mallord William Turner, View in the Avon Gorge (1791)

LE TEMPS RETROUVÉ SENIGALLIA (AN)//29 MARZO>2 SETTEMBRE A Palazzo del Duca una retrospettiva su Robert Doisneau, pioniere della fotografia di strada e del reportage. Cinquanta dei suoi scatti evidenziano quanto la sua arte abbia influenzato la cultura contemporanea, anticipando le attuali tendenze nella moda e nella pubblicità. feelsenigallia.it FeelSenigallia #doisneau

TRENO VERDE ITALIA//FINO AL 6 APRILE Futuro rinnovabile al 100% è il tema del Treno Verde, l’iniziativa di Legambiente e Gruppo FS che quest’anno racconta come sarà l’Italia del 2030, all’insegna dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile. Dopo le tappe di Roma, Siracusa, Foggia e Potenza, a marzo il convoglio green ferma a Napoli Campi Flegrei (5-8), Grosseto (9-10), Ancona (12-13), Ravenna (15-17), Vercelli (19-20), Savona (22-24), Rovigo (26-27) e Trieste (29-30), gran finale a Trento dal 4 al 6 aprile. trenoverde.it trenoverde.legambiente TrenoVerde

© FS Italiane | PHOTO

Robert Doisneau, Timide à lunettes (1956) © Atelier Robert Doisneau/Gamma-Rapho

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AGENDA

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A cura di Luca Mattei e Cecilia Morrico

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1 Lady Be, John Lennon (2017) ladybeart museicivici.pavia

2 Giovanni Lanfranco, Davide con la testa di Golia (1617 circa) Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi villazito

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L’artista Lady Be espone al Castello Visconteo di Pavia mosaici creati con materiale di recupero. Una tecnica originale per ammirare, fino al 20 maggio, I volti che hanno cambiato la Storia [1] museicivici.pavia.it

Villa Zito a Palermo ospita fino al 10 giugno Da Ribera a Luca Giordano, oltre 30 dipinti dei seguaci di Caravaggio e di altri artisti attivi nell’Italia del sud, da Mattia Preti a Giovanni Lanfranco [2] villazito.it

Dopo il successo dello scorso anno, l’11 marzo torna a Bari, unica tappa nel sud Italia, la Deejay Ten, la corsa di 5 e 10 km ideata dal conduttore radiofonico Linus. Evento imperdibile per running addicted deejayten.deejay.it

Al Teatro Nuovo Menotti di Spoleto (PG) dal 18 al 24 marzo, l’International Dance Competition, concorso di classica, moderna e contemporanea per solisti, pas de deux e composizione coreografica idcspoleto.com

C’è tempo fino al 15 aprile per Il segno dell’avanguardia, l'esposizione alla Fondazione Ragghianti di Lucca dedicata a un aspetto meno noto, ma di grande interesse, del Futurismo: l’incisione fondazioneragghianti.it

Ultime date della XIX edizione del Sudestival a Monopoli (BA): il 16 la proiezione di Al massimo ribasso, di Riccardo Iacopino, e il 17 la premiazione dei film vincitori sudestival.org

La mostra 1968/2018 Pausa Sismica, alla Fondazione Sant’Elia di Palermo fino al 13 marzo, celebra il cinquantenario del terremoto del Belice che causò quasi 300 morti e 70mila sfollati fondazioneorestiadi.it

Nella prestigiosa location delle Nappe dell’Arsenale nord a Venezia, dal 17 marzo all’8 aprile si possono ammirare le 115 opere degli artisti finalisti del Premio Arte Laguna premioartelaguna.it

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FOCUS

3 Francesca Michielin © Letizia Ragno

francescacheeks Francesca Michielin

4 Un’immagine della mostra Soundframes © Michele D’Ottavio

museocinema #soundframes

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Tre gli appuntamenti con Francesca Michielin nel weekend prima di Pasqua: il 23 al Teatro della Concordia di Venaria (TO), il 24 al Gran Teatro Morato di Brescia e il 25 all’Estragon di Bologna [3] livenation.it

Al Museo Nazionale del Cinema di Torino Soundframes. Cinema e Musica, mostra innovativa che racconta la trasversalità e le contaminazioni tra le due arti. Fino al 7 gennaio [4] museocinema.it

Soglie di Luce. Opere di Pietro Gentili dal 1970 al 2000, alla Casina delle Civette - Musei di Villa Torlonia di Roma fino al 27 maggio. In mostra 50 opere tra quadri, sculture e gioielli dell’artista museivillatorlonia.it La personale di Arturo Hernández Alcázar, dal 24 marzo al 13 maggio all’Acquedotto Augusteo del Serino di Napoli, inaugura Underneath the Arches, progetto che fa dialogare archeologia e arte contemporanea verginisanita.it Claud Hesse porta al MUSE di Trento, nell’ambito dell’esposizione Genoma Umano, Dna Epigen, una macro scultura interattiva capace di coinvolgere attivamente il pubblico. Fino al 6 gennaio muse.it

C’è tempo fino all’8 aprile per ammirare La Madonna Esterházy di Raffaello. Alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma una delle opere più interessanti e significative del genio marchigiano barberinicorsini.org Al Teatro San Carlo di Napoli è di scena Esther Yoo diretta dalla sapiente bacchetta del Maestro Yuri Simonov con musiche di Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart teatrosancarlo.it Con I love New York: fotografie di Brian Hamill. Woody Allen, Robert De Niro e le icone del cinema continua la collaborazione tra Mantova Outlet Village e ONO arte contemporanea. Fino al 22 aprile mantovaoutlet.it

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MOBILITY CONFERENCE EXHIBITION Smart city, mobilità, logistica aziendale ed energia sono i temi portanti della Mobility Conference Exhibition di Milano. Due giornate, il 13 all’Auditorium Assolombarda e il 14 marzo a Palazzo Mezzanotte: nella prima sono presentate le proposte per migliorare la possibilità di spostamento delle persone all’interno dell’area urbana del capoluogo lombardo, mentre nella seconda si dà spazio alle startup e alle idee innovative sempre nel settore trasporti. mobilityconference.it

PREVIEW APRILE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO Oltre 500 speaker per la 12esima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Dall’11 al 15 aprile si riflette sui cambiamenti della professione e su temi d'attualità: molestie sessuali, disinformazione, clima, cyber guerra e propaganda, intelligenza artificiale, alt-right, populismo, crisi umanitaria e tanto altro ancora. Una kermesse dal respiro internazionale che lo scorso anno ha contato circa 600 presenze fra esperti, voci autorevoli del settore e attivisti da tutto il mondo. festivaldelgiornalismo.com


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WHAT'S UP A cura di Gaspare Baglio

THE VOICE OF ITALY Dal 20 marzo su Rai2 torna il talent show celebre per le blind audition, durante le quali i giudici non hanno la possibilità di vedere il concorrente e devono sceglierlo solo per le sue abilità vocali. In questa edizione il format si fa più snello e veloce. A scegliere la voce più bella dello Stivale ci sono il rapper J-Ax (che ritorna dopo due anni di assenza), Cristina Scabbia (front woman della band rock metal Lacuna Coil), Francesco Renga (una delle ugole più riconoscibili del Belpaese) e Al Bano (veterano che, dopo il talent, attaccherà il microfono al chiodo). Novità anche sul fronte della conduzione: per la prima volta al timone dello show c’è Costantino della Gherardesca. thevoiceofitaly.rai.it

IL SUONO DEL SECOLO Stefano Mannucci Murisa, pp. 478 ¤ 18 Il rock ha cambiato la storia del mondo. Il libro del giornalista e voce di Radio Freccia mixa l’inchiesta con un racconto adrenalinico e pieno di scoop: la conquista della Luna e Woodstock, il Vietnam e John Lennon, l’omicidio di JFK e Bob Dylan, il ’68 e i Rolling Stones. Affascinante e pieno di scoop.

1948. GLI ITALIANI NEGLI ANNI DELLA SVOLTA Mario Avagliano, Marco Palmieri Il Mulino, pp. 435 ¤ 25 Le vicende che hanno sancito la fine della travagliata transizione dal fascismo alla democrazia. Il voto del 18 aprile rappresentò una scelta nel bipolarismo della Guerra Fredda, che in quello stesso anno portò l'Italia sull’orlo di un’insurrezione e di una nuova guerra civile. 23

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PACIFIC RIM - LA RIVOLTA di Steven S. DeKnight I mostri Kaiju vogliono distruggere il mondo, ma dovranno vedersela con le difese armate dei giganteschi robot Jaeger, pronti a salvare il Pianeta. Il sequel della pellicola fantascientifica è attesissimo da grandi e piccini. Non mancheranno combattimenti all’ultimo sangue. Nelle sale dal 22 marzo.

MARIA MADDALENA di Garth Davis Rooney Mara e Joaquin Phoenix sono protagonisti del lungometraggio sulla vita di una delle più importanti e devote discepole di Gesù: dal suo incontro con il Figlio di Dio fino alla crocifissione e alla testimonianza della resurrezione. Al cinema dal 15 marzo.


WHAT'S UP

COME FOSSI UNA BAMBOLA «H

o viaggiato con il Frecciarossa ed è stato bellissimo. Credo sia il modo migliore per spostarsi. E poi si possono ammirare i bellissimi paesaggi italiani». Betta Lemme, la nuova star della dance, è rimasta incantata dall’Alta Velocità. Multiculturale e poliglotta, di origini italiane, cresciuta in Canada e residente tra Parigi e New York. Ecco

chi è la cantautrice che sta letteralmente sbancando con la hit Bambola, apripista dell’ep che porta il suo nome. Le influenze di questa ex modella vanno dagli Abba a Dalida, passando per Stromae. Non disdegna, però, i nostri interpreti: «Mi piace moltissimo la musica italiana. Ricordo i Festival di Sanremo, l’orchestra e le melodie che credo siano le migliori. Adoro Mina, Mia Martini e

WE DISSOLVE TOUR 2018 Chrysta Bell Attrice, cantante, modella e musa del visionario regista David Lynch, che l’ha voluta anche nel serial cult Twin Peaks. L’iconica Chrysta Bell porta in tour nel Belpaese il suo pop ipnotico. Il 5 aprile al Centro Culturale Candiani di Mestre e il 21 all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Chrysta_Bell 24

Raffaella Carrà. Tra le nuove leve ascolto Elodie e Ghali». Impegnatissima nella promozione del suo lavoro discografico, ha anche il tempo di preparare il nuovo album, «un mix tra dance e pezzi più intimi. Sarà divertente». E i live? «Ho tante richieste per concerti nel vostro Paese. Mi auguro che ci vedremo presto». LF bettawerk

RECORD Tracey Thorn «Ho scritto canzoni sulle tappe fondamentali della vita di una donna. Quest’album rappresenta il senso di libertà che mi ha fatto intraprendere una nuova fase». La cantante degli Everything but the girl racconta così il delicato progetto che segna il suo ritorno dopo sette anni. traceythorn.com LF

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GENOVA 2 2 12 A DAY 1 DEPARTURE BUSITALIA FAST A DAY (EXCEPT TUESDAY)

GENOVA di Francesca Ventre

DISCOVERING GENOA A SPASSO TRA I ROLLI E LE BOTTEGHE STORICHE, TRA I PARCHI DI NERVI, CHE ACCOLGONO EUROFLORA, E I RITI DELLA SETTIMANA SANTA

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n weekend libero? Ottimo per visitare Genova, ma se si aggiungono altri due giorni la si gode al meglio. Il clima temperato, poi, invoglia a scegliere questa meta per le prime gite fuori porta e le vacanze di Pasqua. Un’occasione, infatti, può essere la Settimana Santa, caratterizzata da tradizioni religiose che risalgono al Medioevo. Già in quel periodo, in occasione dei cosiddetti Sepolcri [1],

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nelle chiese liguri si collocavano i cartelami, figure dipinte su telai sagomati che teatralizzavano la Passione. I Sepolcri più visitati sono ovviamente nella Cattedrale, anche se quelli della Chiesa del Gesù sono tuttora famosi per il loro grandioso mazzo floreale. A poca distanza, poi, il Museo diocesano conserva i Misteri della Passione illustrati su tela blu, stoffa simbolo di questa città. Completa il calendario la processione del


WANDERING THROUGH THE ROLLI, HISTORICAL CRAFT BOUTIQUES AND PARCHI DI NERVI THAT WILL BE HOSTING EUROFLORA AND THE HOLY WEEK RITES

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ot a free weekend? Take the chance to visit Genoa, but add a couple of extra days to better enjoy the city. Its mild climate makes it a great destination for the year’s first out-of-town trips and for the Easter holidays. In fact, Holy Week is a great opportunity a great occasion to visit Genoa, characterised by religious traditions that date back to the Middle Ages. Back then, for the Sepulchres [1],

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Ligurian churches would put up “cartelami”, figures painted on shaped frames, illustrating the Passion. The most visited Sepulchres are obviously those in the Cathedral, although those of the Chiesa di Gesù (Church of Jesus) are still famous for their majestic flower bouquet. Not far away, the Museo Diocesano keeps the Mysteries of the Passion illustrated on blue screen, the fabric that is the symbol of this city. The schedule is completed by the Maundy Thursday procession, with the confraternities that parade on their way to visit the Holy Sacrament in the seven oldest churches of the centre. While flowers are used to decorate these periods of devotion, Euroflora offers a more pagan explosion of colour. The historical international trade show for flowers and plants returns to Genoa, for the first time

© Xedum

Giovedì Santo con le Confraternite che sfilano per visitare il SS. Sacramento nelle sette chiese più antiche del centro. Se i fiori adornano questi periodi di devozione, un’altra esplosione di colori, pagana questa volta, è senza dubbio Euroflora. Ritorna nella Città della Lanterna la storica esposizione internazionale di fiori e piante, che mancava dal 2011. Novità di questa 11esima edizione il palcoscenico naturale dei Parchi di Nervi [2]. Dal 21 aprile al 6 maggio 86mila metri quadrati e cinque chilometri di percorsi inondati dalla natura, tra giardini e ville storiche. E non potevano che essere i quattro elementi della natura - acqua, aria, terra e fuoco a guidare i visitatori tra 500mila fiori da vedere attraverso cinque chiavi di lettura: esperienza visiva, percorso di profumi, esaltazione della natura, danza di fiori e note musicali. Lasciata la zona di Nervi, ci si può


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© Il Cittadino

NUOVE ROTTE PER GENOVA

1 spostare in treno, il mezzo maggiormente usato anche dai genovesi per muoversi lungo i 40 chilometri di estensione urbana costellati da tante stazioni, e raggiungere il centro. Attrattiva elegante e vistosa sono i Rolli, una serie di palazzi appartenuti a nobili e famiglie notabili dalla fine del ‘400 a tutto il ‘600, pronti ad accogliere papi, imperatori, principi, ambasciatori e sovrani forestieri. Prendono il nome da “ruolo”, se ne contano di certo più di 110, tutti inseriti in un catalogo diviso in tre categorie secondo la tipologia di ospiti. Oggi occupano le vie Garibaldi, Cairoli e Balbi (una famiglia che aveva una strada tutta sua) e, di questi, 42 hanno l’imprimatur dell’Unesco e accolgono spesso istituzioni pubbliche e musei, ma ce ne sono altri sparpagliati lungo queste strada. Il periodo clou delle visite è

maggio con i Rolli Days, aperture ed eventi speciali. Il consiglio, qualsiasi periodo si scelga, è di scoprirli passeggiando con calma. I più famosi sono i Palazzi Rosso [3] e Bianco, ma c’è anche Palazzo Tursi, sede del Comune, e Palazzo Lomellino, visitabile in determinati fine settimana e l’unico con giardino. E ancora, Palazzo Spinola di Pellicceria, che sfoggia una sfarzosa Galleria dorata [4] e un’eccezionale specchiera, sede della Galleria nazionale con opere di Rubens, artista di casa qui, e un Ecce homo di Antonello da Messina. Tutte prove ancora visibili di circa due secoli di pace e prosperità economica ai tempi del principe Andrea Doria e di Adamo Centurione, ricchissimo a tal punto da finanziare il viaggio di Cristoforo Colombo verso il Nuovo Mondo.

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Dal 15 marzo il Frecciarossa collega Genova e Venezia. L’ETR500 unisce la città ligure con Milano in un’ora e mezza e ferma anche a Brescia, Verona, Vicenza e Padova. trenitalia.com since 2011. A novelty of this 11th edition is the natural scenario of Parchi dei Nervi [2]. From 21 April to 6 May, 86,000 square metres and five kilometres of paths inundated by nature, among gardens and historical villas. Of course, the four natural elements could not but be there – water, air, land and fire – to guide visitors amidst the 500,000 flowers that can be seen through five different ways of seeing: visual experience, perfume pathway, an ode to nature, dance of flowers, and musical notes. After leaving the Nervi area, visitors can take the train, the means of transportation most commonly used by local inhabitants to move along the 40 kilometres of the city, peppered with many stations, and get to the centre. An elegant and interesting attraction is the Rolli, a series of buildings that once belonged to nobles and important families from the late 15th to 17th century, ready to welcome popes, emperors, princes, ambassadors and foreign sovereigns. They are named after “ruolo” (roles), of which there are more than 110, all included in a catalogue divided into 3 categories, according to the type of guests they receive. Today they occupy Via Garibaldi, Cairoli and Balbi (a family that used to have their own street); 42 of them are backed by UNESCO and often host public institutions and museums, although there are others sprinkled along these streets.



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© Xedum

Un periodo d’eccezione anche per le donne che potevano lavorare e, in assenza dei mariti, contrattare, che parlavano varie lingue e come dote portavano interi palazzi. Tra i genovesi, oggi, dal tassista alla guida turistica, c’è del rimpianto per questi tempi, in forte contrasto con l’attuale crisi economica e il conseguente declino delle attività portuali. La città, che conta 600mila persone, ha voglia di ripresa, seppur frenata dal fatto che la maggioranza degli abitanti è over 65. Sono riflessioni che nascono allungando lo sguardo sui tetti e sul panorama che si può vedere dal miradore in cima a Palazzo Rosso. Visione che consente di percepire Genova anche come città estesa in verticale. Da qui si intravedono i campanili delle chiese, i vicoli e gli edifici stretti [6] l’uno all’altro che invogliano a fare un giro. Si consiglia di trovare il tempo per percorrere le vie di Pré e del Campo e arrivare nella piazza dove all’improvviso appare la Cattedrale di San Lorenzo [5], con la sua facciata a strisce in bianco e nero. Un altro gioiello nascosto è San Matteo con il suo chiostro, zona dei Doria e della loro abitazione. Con una brava guida turistica o una mappa cartacea, e non quella digitale in cui a volte le stradine sono così strette che a un primo sguardo spesso si sovrappongono, ci si perde tra i carruggi, esattamente piccoli e curvi assi viari a

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The best period to visit is May, when the Rolli Days offer special openings and events. A word of advice: whatever period of the year you choose, take your time to discover the Rolli. The most famous are Palazzo Rosso [3] and Palazzo Bianco, but there is also Palazzo Tursi, the seat of the city government, and Palazzo Lomellino, which can be visited only on certain weekends and is the only one with a garden. There is also Palazzo Spinola di Pellicceria, which boasts the luxurious Golden Gallery [4], and an exceptional mirror room; it is the home of the National Gallery and contains works by Rubens, who was familiar with the place, and an Ecce homo by Antonello da Messina. All this is visible evidence of about two centuries of peace and economic prosperity from the times of prince Andrea Doria and Adamo Centurione, who was so wealthy that he sponsored Columbus’s journey towards the New World. This was also an exceptional period for women, who could work and even trade in their husbands’ absence; many spoke several languages and some brought entire buildings as dowry. Many citizens today, from taxi drivers to tourist guides, think fondly of those times, a strong contrast with today’s economic crisis and the consequent decline of port activities. The city and its 600,000 inhabitants want to recover, but the majority of them are over 65, which offers little guarantee for a long future. These are ponderings that spring to mind when we extend our view to the roofs of the city and the landscape that can be admired from the miradore on the roof of Palazzo Rosso. A view that allows visitors to perceive Genoa as a vertical city as well. From here we can see the bell towers of the churches, the narrow streets and the houses and buildings side by side [6], making anyone want to get down and explore on foot. We suggest finding the time to walk along Via di Pré and Via del Campo, arriving at the piazza where the Cathedral of San Lorenzo [5] appears unexpectedly, with its black and white striped façade.

6 Another hidden gem is San Matteo with its cloister, an area known for its connections with the Doria family, with plenty of their dwellings. With a good tourist guide or a paper map – digital maps often show overlapping tiny streets that are difficult to navigate – wander between the “carruggi”, small and winding streets that run parallel to the sea. As you find your way in this labyrinth, get ready to find some truly rare historical workshops. There are about 40 among those recorded and doc, all of which having always worked in 31

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the same business. An example is the chocolate factory Romeo Viganotti [8], which has been continuously in business since 1866, thanks to its original, still fully-functioning machinery. As you step inside the small entrance hall, enjoy the scent you will find hard to forget. We suggest buying their pralines and, in this period of the year, Lenten sweets made of almond paste, and Easter eggs. Then go on a delicious treasure hunt to discover the sugar candy (“confetti”) by Pietro Romanengo and the tripe made by the only workshop



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schiena d’asino che corrono paralleli al mare. Districandosi in questo dedalo si possono scovare alcune botteghe storiche ormai veramente rare. Sono circa 40 quelle censite e doc, che hanno portato avanti sempre la stessa attività. Come la fabbrica del cioccolato di Romeo Viganotti [8], al lavoro senza interruzione dal 1866 grazie alle macchine originali ancora perfettamente funzionanti. Nel piccolo vano d’ingresso si viene pervasi da un profumo difficile da dimenticare. Il consiglio è di acquistare le praline e, in questo periodo, i quaresimali fatti di pasta di mandorla e le uova di Pasqua. Si può quindi proseguire in una caccia al tesoro golosa per scoprire i confetti da Pietro Romanengo e la trippa dell’unica bottega rimasta, La Casana. È d’obbligo dare uno sguardo nella deliziosa Barberia Giacalone [7] e sostare per uno spuntino in uno dei locali tipici, come l’Antica sciamadda, per assaggiare le torte di verdure e l’immancabile farinata. Che dire di più? Genova aspetta tutti a braccia aperte. E anche il suo sindaco, Marco Bucci, che così la definisce: «Meravigliosa, la città migliore per vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero. Non manca niente, il mare e, a due passi, i monti, tanta arte e cultura e un paesaggio stupendo». E suggerisce, tra i luoghi da non mancare, «i Parchi di Nervi, Villa Pallavicini di Pegli, i palazzi dei Rolli, l’Acquario e il Porto Antico. Tutti i nostri

remaining, La Casana. Do not forget to take a peek at the lovely Barberia Giacalone [7] barbershop and stop off for a snack at one of the typical local venues, such as Antica Sciamadda, to try a vegetable pie and the unmissable “farinata”. What else is left to say? Genoa welcomes everyone with open arms. As does its mayor, Marco Bucci, who defines the city with these words: “Wonderful, the best city to live, to work, and to spend your free time in. We have everything: the sea, and the mountains nearby. It is a modern city with loads of art and culture, combined with a fantastic landscape.” Among the places one should absolutely visit, he suggests “Parchi di Nervi, Villa Pallavicini di Pegli, Palazzi dei Rolli, the Aquarium, and the Old Port. All our museums, the seaside at Boccadasse, the view from the Spianata di Castelletto, trekking on the Forts.” On the other hand, among the monuments hidden to tourists he remembers “the Lighthouse, which is the symbol of the city but is located outside the central area, and which still preserves its history closely linked to the port.” Finally, an invitation: “Take part in the 55th edition of the Premio Paganini, an international violin contest named after the Genoa-born

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CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE (lt di benzina equivalenti) ENERGY RESOURCE CONSUMPTION (l gasoline equivalent)

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Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero A comparison of emissions and energy consumption per passenger on average Fonte/Source www.ecopassenger.org


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LAVIA È IL PADRE

La difficoltà dei rapporti tra moglie e marito, la paternità messa in dubbio, le donne viste come nemiche e la caduta dei valori tradizionali. C’è tutto questo nella tragedia Il padre di August Strindberg, che Gabriele Lavia rappresenta al teatro Stabile di Genova dal 13 al 18 marzo. Il tema portante è quello forte dei legami familiari, che a volte “diventano catene”, e della non comunicazione tra coniugi. Strinderg mette come sempre in scena le sue vicende personali e, in questo caso, il rapporto con la moglie, Siri von Essen. È la storia di un uomo rovinato, perché accusato di pazzia

composer.” But the endorsements are not over. Gabriele Lavia, in Genoa from 13 to 18 March with his play The Father by August Strindberg, has always been linked to the capital of Liguria: “I started as an actor at the Teatro Stabile. It reminds me of a time when the theatre was an integral part of society. Actors roamed the city until

Ma gli endorsement non sono finiti. Anche Gabriele Lavia, a Genova dal 13 al 18 marzo con Il padre di August Strindberg, è da sempre legato alla città ligure: «Ho cominciato la mia professione di attore al Teatro Stabile, mi ricorda un’epoca che in cui il teatro era parte integrante della società. Gli attori andavano in giro fino a tarda notte, nasceva il cabaret, De André

dalla compagna. Dietro questo intreccio violento si nasconde, però, anche una lettura filosofica. La figura del padre, la più importante a fine ‘800, viene quindi privata di ogni diritto civile. Nello stesso tempo anche Dio è padre e in base a questa equivalenza Friedrich Nietzsche, amico del drammaturgo, affermava “Dio è morto”. È in sintesi il momento del crollo di tutti i valori. È svilita l’identità dell’uomo, del maschio e anche del militare? Sì, assolutamente. Il protagonista è simbolicamente l’uomo di potere che nella sua vita intima rivela la sua debolezza, l’essere sempre bambino e il bisogno del seno materno. E la scenografia in cui predomina il rosso e i mobili traballano cosa rappresenta? Gli arredi è come se stessero per affondare in un mare di violenza, che è anche un enorme utero rosso in cui ci si sente protetti. Ma nello stesso tempo la donna rappresenta il nemico peggiore che può portare il maschio alla rovina. C’è qualcosa di non attuale nella storia? No. Paradossalmente oggi le donne si commuovono per questo testo. Secondo me perché in un momento in cui è così sentito il problema della violenza sulle donne da parte degli uomini, vedere sulla scena il contrario crea un senso di comprensione.

late at night, the cabaret was born, De André sang pieces for us that he had not recorded yet. There was no Teatro della Corte then, just the Duse. Luigi Squarzina was still alive. I sometimes go to the Europa restaurant in Galleria Giuseppe Mazzini: it has remained the same. But what I love the most about Genoa is just breathing its air.” LF 34

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cantava per noi le canzoni non ancora incise. Allora non c’era il Teatro della Corte, ma solo il Duse. Era vivo Luigi Squarzina. A volte torno al ristorante Europa nella Galleria Giuseppe Mazzini: è rimasto uguale. Ma quello che mi piace di più di Genova è respirarne l’aria». LF www.visitgenoa.it www.euroflora2018.it www.botteghestorichegenova.it

© Camera di Commercio Genova

musei, il mare di Boccadasse, la vista da spianata Castelletto e il trekking sui Forti». Per contro, tra i monumenti nascosti ai turisti ricorda «la Lanterna, simbolo della città, ma defilata rispetto alla zona centrale, che conserva la storia legata al porto». Infine, un invito: «Partecipare alla 55esima edizione del Premio Paganini, il concorso internazionale di violino intitolato al compositore genovese».

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IN LIGURIA CON BUSITALIA FAST

Per viaggiare sempre più in modo integrato e dinamico dal 2018 Busitalia Fast propone nuovi collegamenti tra le principali città del Nord Italia. Dal mese di marzo, infatti, parte il servizio che collega Genova e Sanremo a Milano Malpensa. fsbusitalia.it



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GENOVA di Sandra Gesualdi

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CAPOLAVORI LE GRANDI MOSTRE A GENOVA. IL GENIO INCONTENIBILE DI PICASSO E IL MONDO CREATIVO DI LIGABUE A PALAZZO DUCALE

André Gomes Pablo Picasso posa con le sue tele Nudo seduto, Testa di profilo, Testa di donna, Busto di giovane nell’atelier di Notre-Dame-de-Vie Mougins (aprile 1965) Stampa ai sali d’argento 17,8x17,7 cm Musée national Picasso-Paris

La pittura è più forte di me e mi fa fare quel che vuole Pablo Picasso

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e sue case erano anche fabbriche dell’immaginazione e ogni volta che cambiava dimora i suoi numerosi quadri e le colorate ceramiche traslocavano con lui. Non poteva farne a meno. Oltre a crearla in un continuo e totalizzante moto della fantasia, l’arte Pablo Picasso doveva abitarla e viverla quotidianamente come fosse una coperta per il freddo o una finestra sul mare d’estate. I suoi atelier erano fucine dense di lavoro, sempre in bilico tra disordine e ispirazione, frequentate ogni giorno da artisti, fotografi, modelle, amici e amanti. Ne ha amate davvero tante di donne l’energico Pablo dagli occhi pionieri: 37

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compagne, amiche che posarono per lui, poetesse. Ognuna di loro è stata fonte d’estro e occupa un posto d’onore nella ricca galleria di volti femminili presenti nella sua produzione. Tra i capolavori provenienti dal museo di Parigi intitolato al maestro spagnolo e riuniti nell’allestimento di Palazzo Ducale fino al 6 maggio, è possibile riconoscere proprio le sue fanciulle col cappello: Dora, Marie-Thérèse e Ol’ga. Un percorso espositivo curato da Coline Zellal con oltre 50 pezzi e numerose fotografie che raccontano di Picasso, oltre al suo percorso stilistico, le opere che tanto ha amato e che ha portato con sé fino alla fine. LF mostrapicassogenova.it


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Dammi un bacio Antonio Ligabue

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a Loggia degli Abati ospita il mondo creativo di Antonio Ligabue, popolato da fiere, paesaggi agresti e autoritratti intensi e drammatici. La mostra, aperta fino al 1° luglio e curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, presenta i due grandi temi pittorici dell’inquieto artista: gli animali e la raffigurazione di sé stesso. Tra scenari bucolici e savane rese vivide da pennellate materiche, spicca la Tigre reale, realizzata nel 1941 quando Ligabue si trovava nell’ospedale psichiatrico di San

Antonio Ligabue Autoritratto con berretto da motociclista, s.d. (1954-1955) Olio su tavola di faesite, 80x70 cm Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata 38

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Lazzaro di Reggio Emilia. Ampia la serie degli autoritratti, uno spaccato intenso di lirica amara e dolente. I volti e gli occhi profondi, che occupano l’intero spazio della tela, raccontano l’angoscia, l’estraneità per il mondo esterno e un sensibilissimo animo creativo. Lo smarrimento di Ligabue negli affanni dell’esistenza e la ricerca di contatti umani («Dammi un bacio» è la famosa frase che ripeteva con insistenza alle donne che incontrava) furono indiscutibilmente la fonte ideatrice della sua opera. LF palazzoducale.genova.it


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© Gianni Pasquini/EyeEm

di Peppe Iannicelli

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Scoppio del carro e volo della colomba, Firenze 43

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VIAGGIO TRA LE SETTIMANE SANTE ITALIANE

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rocessioni secolari e sacre rappresentazioni, sangue e fuoco, uova e petardi, tradizioni tramandate di padre in figlio e capolavori d’arte religiosa. La Settimana Santa in Italia accende la creatività spirituale in manifestazioni che uniscono al misticismo cattolico anche una forte connotazione d’identità popolare. Sempre con tinte forti e in chiaroscuro: il sangue rosso della Passione di Cristo, il nero terrificante dell’Addolorata e dei Battenti, il bagliore accecante e fragoroso della Resurrezione. A Trapani (Sicilia) si svolge ogni Venerdì Santo la processione dei Misteri. Sfilano 20 gruppi statuari realizzati, fin dal ‘600, dalle Maestranze (corporazioni artigiane). Il Mistero della Separazione è affidato agli orefici, l’Arresto ai metallurgici, l’Ascesa al Calvario, il Mistero più amato e venerato è curato direttamente dal popolo trapanese, che ricopre di preziosi ornamenti ex voto tutte le statue. Durante la processione si medita sugli episodi sacri narrati attraverso le statue di chiara ispirazione spagnoleggiante e con volti popolari, quasi caravaggeschi. A Matera (Basilicata), tra Sassi e gravine, va in scena la Mater Sacra. La città, Capitale Europea della Cultura 2019, dal Giovedì Santo a Pasquetta diventa un enorme cinema-teatro-museo con decine di spettacoli, concerti, mostre e celebrazioni. Sembra di essere sul set di due film capolavoro che hanno fatto conoscere Matera e la sua unicità al mondo intero: Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini e Passion di Mel Gibson. Tra luci e suoni, il fedele e il turista vivono un’esperienza immersiva multimediale. Il Presagio, Ricordati di Me, Stabat Mater, Angelo della



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COME ARRIVARE TRAPANI 24 CORSE REGIONALI AL GIORNO MATERA 4

AL GIORNO

NOICATTARO BARI 2 8 18 AL GIORNO > L1 PROCIDA NAPOLI 82 8 4 >

AL GIORNO

directferries.it

SULMONA 68 CORSE REGIONALI AL GIORNO FIRENZE 75 34

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AL GIORNO

MANTOVA 112 CORSE REGIONALI AL GIORNO VERCELLI 77 CORSE REGIONALI AL GIORNO 1 CORSA BUSITALIA FAST LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, VENERDÌ E DOMENICA URBANIA PESARO 56 AL GIORNO > L1

© Marka

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CIVIDALE DEL FRIULI UDINE 6 AL GIORNO > adriabus.eu

Processione dei Misteri, Trapani

Resurrezione e Cristo Risorto scandiscono, tra preghiera e spettacolo, il mistero pasquale nella città lucana. A Noicattaro (Puglia) i protagonisti sono i Crociferi. Interamente coperti da un saio nero che li rende anonimi e con le catene ai piedi scalzi, gli uomini si caricano sulle spalle un pesante crocifisso di circa 40 chili ciascuno e scortano la processione del Giovedì Santo. “Nazzicano”, dondolando con estenuante lentezza, rendendo la loro espiazione ancora più

dolorosa. Partecipano alla sofferenza del Cristo Morto adagiato sulla Naka, la culla-bara, e implorano il perdono dei peccati. Un compito che si tramanda di padre in figlio. La processione dei Misteri del Venerdì Santo a Procida (Campania) è un itinerario religioso scandito da tromba e tamburo. Duemila portatori e figuranti sfilano con i Misteri che ogni anno si rinnovano. Sono opere d’arte isolana e povera. Rappresentano con personaggi a grandezza naturale episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Furono istituiti nel 45

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‘600 dopo il divieto ecclesiastico ai fedeli di infliggersi flagellazioni e mortificazioni corporali durante i riti della Settimana Santa. Minori e Amalfi, in Costiera Amalfitana, restano al buio e in silenzio nelle notti di Giovedì e Venerdì Santo. Nelle strade e lungo le marine soltanto il chiarore delle fiaccole e il canto lugubre, nenie risalenti al ‘300, dei Battenti che piangono insieme all’Addolorata la morte di Cristo. La marcia funebre suonata ossessivamente dalle bande musicali di paese è la colonna sonora delle


TRADITION

fantoccio, più celebre della Pasqua italiana è quella di Firenze (Toscana) che, dopo un volo beneaugurale di 150 metri, dall’altare maggiore di Santa Maria del Fiore innesca lo scoppio del carro Brindellone. Tra Battistero, Campanile di Giotto, Cupola del Brunelleschi si celebra, la mattina di Pasqua, un evento pirotecnico che rievoca la distribuzione del fuoco sacro e la gloria di Firenze. Pazzino de’ Pazzi, che per primo scalò le mura di Gerusalemme al tempo della Prima Crociata, condusse in patria tre schegge del Santo Sepolcro con le quali il fuoco purificatore veniva acceso. I Vasi Sacri a Mantova (Lombardia) custodiscono la terra impregnata dal sangue di Cristo raccolta dal legionario Longino che ne aveva trafitto il costato. Dopo la conversione la portò nella città di Virgilio. Sono necessarie 12 chiavi e una

complessa cerimonia per aprire l’urnacassaforte e mostrare I Vasi Sacri a tutti i fedeli raccolti in preghiera. A Vercelli (Piemonte) si svolge la processione delle Macchine, solenni gruppi di statue lignee che rappresentano i momenti salienti della passione di Cristo, dalla flagellazione alla crocefissione, con un realismo di straordinaria e inquietante potenza espressiva. Ma Pasqua e Pasquetta sono anche un ottimo pretesto per giocare. Con le uova sode, simbolo di abbondanza contadina e di rinascita della natura dopo il rigido inverno, si gioca a Punta e Cul a Urbania (Marche) e al Truc a Cividale del Friuli (Friuli Venezia Giulia). A Urbania la bravura consiste nel rompere l’uovo altrui e preservare il proprio, mentre a Cividale bisogna essere abili a farlo rotolare in un catino di sabbia. LF © Claudio Lattanzio

processioni bianche e nere della Costiera Sorrentina. Se il lento incedere è una delle caratteristiche principali delle processioni pasquali, a Sulmona (Abruzzo) la Madonna scappa in piazza. L’Addolorata è chiusa nel suo dolore nella Chiesa di San Filippo. San Pietro e San Giovanni bussano alla porta convincendola a uscire. La Madonna scorge il figlio risorto ed è quasi come se la statua prendesse vita. Comincia a corrergli incontro trascinata dai portatori a rotta di collo. Cadono i veli del lutto, volano le colombe bianche, esplode nella mattina di Pasqua la gioia per l’abbraccio tra la Madre celeste ed il figlio risorto. Un’invenzione spettacolare per esortare i credenti a guardare sempre oltre lacrime e dolore. La colomba, per fortuna solo un

La Madonna che scappa, Sulmona 46

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© Kontrolab

di Anna Villani

Processione dei Misteri del Venerdì Santo, Procida (NA)

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NON C’È CROCE

© JFL Photography/AdobeStock

SENZA RESURREZIONE

Matera

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a festa più importante della cristianità declinata in centinaia di rappresentazioni da Nord a Sud, tutte unite da un solo messaggio, trasmettere il dolore vivo della Passione di Gesù, preludio alla Resurrezione di Pace. Le lacrime di tre giorni prima lasciano spazio alla gioia della Tomba vuota: «Non è qui, è risorto!» (Matteo, 28,6). Quel senso dell’attesa vissuto in maniera diversa tra le tantissime messe in scena d’Italia. Ogni evento punta a coinvolgere emotivamente i fedeli e più emoziona più trova seguito tra la gente, che torna l’anno dopo a vederlo o lo racconta ad amici e colleghi. Perché quella Croce, trascinata al Monte Calvario, tra sudore e sangue, è la rilettura del cammino silenzioso di ogni uomo sulla Terra. Cortei di persone, dalle coste ai monti,

in pianura o ai laghi, si raccolgono nei riti più semplici o in costumi d’epoca. Nel caso di Matera i mitici Sassi, già spettacolo a cielo aperto tutto l’anno, rievocano i giorni della Passione con il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. Altre rappresentazioni sono quasi un kolossal locale, come avviene a Procida per la processione dei Misteri del Venerdì Santo, inscenata da oltre duemila persone. Il piccolo isolotto è l’iperbole della fede, l’uomo in mezzo al mare della vita che partecipa in modo maestoso al dolore del Cristo. Non c’è croce senza resurrezione è il messaggio millenario, non c’è dolore che non troverà ristoro. Gesù è morto e risorto, anch’io morirò e risorgerò, è la speranza del cristiano, che ravviva la propria fede, nutrendosi di questi momenti tra folklore e spiritualità, e pellegrino nel mondo

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cerca quel senso di infinito che lo anima dalla nascita («Inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te», S.Agostino - Le Confessioni, I,1,1). Tradizione e fede si rincorrono nella Settimana Santa, appuntamenti che affondano le radici della storia in tempi lontani. Così, alle delizie della tavola pasquale, corrisponde un’agenda fittissima di proposte locali dove rivivere gli ultimi passi terreni di Gesù (ultima cena con gli apostoli, lavanda dei piedi, arresto nel Getsemani, flagellazione e crocifissione). Le suggestioni del Male non hanno vinto sulla storia cristiana. Sono passati 2018 anni e profetico è stato quel «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Matteo, 16,18). LF



ASSISI 43 CORSE REGIONALI AL GIORNO

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AD ASSISI PER RIBELLARSI E RISORGERE DOPO OTTO SECOLI LA BASILICA DI SAN FRANCESCO ATTRAE MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO. ANCORA OGGI UOMO MODERNO E PERSONAGGIO CHIAVE PER COMPRENDERE IL CRISTIANESIMO DEL TERZO MILLENNIO

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a primavera francescana si inserisce […] come risposta provvidenziale a tutte queste aspirazioni sgorgate dal più profondo dell’anima cristiana […]. Tutti, cattolici e non cattolici, credenti e non credenti ne sono stati in ogni tempo toccati». Con questa affermazione di François Vandenbroucke focalizziamo lo sguardo su una sfaccettatura finora inesplorata di San Francesco: la ribellione che permette al figlio di Bernardone di vivere una Pasqua particolare, quella che lo condusse dalla chiesa di san

Damiano, dove il crocifisso lo invia per le strade del mondo, «Va’ e ripara la mia casa», fino al monte della Verna, dove ebbe in dono le stimmate. Qui era giunto per dedicare 40 giorni di silenzio e solitudine alla Vergine Maria e a San Michele Arcangelo, almeno secondo quanto appunta frate Leone. L’Ordine era cresciuto e i dissidi interni ponevano a Francesco non pochi dubbi su quale sarebbe stato il futuro dei suoi fratelli: si spostavano i fulcri di obbedienza e povertà che avevano costruito il nucleo originario. Bonaventura da Bagnoregio, 51

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nella Leggenda maggiore, colloca l’evento nei giorni che precedono la festa dell’Esaltazione della Croce. Qui fece aprire per tre volte il Vangelo e per tre volte il testo si aprì sulle pagine della Passione. Secondo Tommaso da Celano il Vangelo, invece, sulla predizione della Passione, il passo di Luca in cui Gesù, sul Monte degli Ulivi, in stato di angoscia si rivolge al Padre e stilla gocce di sudore che si tramutano in sangue (Luca 22,43-45). Un mattino, mentre pregava, Francesco ricevette in visione un serafino, l’angelo

© Mauro Berti

di padre Enzo Fortunato


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© Mauro Berti

Momenti della via crucis ad Assisi, piazza inferiore Basilica di San Francesco

più vicino a Dio, eccellente in calore e ardore: tra le sei ali una croce e un uomo su di essa. Il volto di Cristo è nella croce e nel serafino, la compassione si manifesta e diventa carne, ma vi è anche la profonda gioia per la presenza del serafino: «Stava per essere trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso, non mediante il martirio della carne, ma mediante l’incendio dello spirito». L’inizio della sua avventura si era aperta con molti frati; la stimmatizzazione lo vede con il solo frate Leone al quale riserverà una delle benedizioni più belle e oggi tra le più popolari: «Ti benedica il Signore e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga il suo volto verso di te e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone». Sul retro la «pecorella di Dio» – così veniva chiamato dagli altri compagni a causa del suo volto allungato – annota: «Il beato Francesco scrisse di suo pugno questa benedizione per me frate Leone. Allo stesso modo fece lui, di sua mano, il segno del Tau con la sua base». Un segno, quest’ultimo, che è diventato popolarissimo tra i giovani e non.

«Un ribelle, certo, ma un ribelle obbediente. Un uomo obbediente, certo, ma un obbediente sempre libero» Cardinale Pietro Parolin

La Pasqua ad Assisi può essere l’occasione per incontrare un santo universalmente amato, un’arte che ha dato identità al nostro Paese e dei frati pronti ad ascoltare. Tre sono le celebrazioni più importanti nella Casa di Francesco: il Giovedì Santo, con la lavanda dei piedi, il venerdì, con la processione che attraversa le vie di Assisi, e il sabato notte con la veglia pasquale presieduta dal cardinale Agostino Vallini, che impartisce la benedizione a nome del Santo Padre. 52

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Mondadori, pp. 136 ¤ 16,50 Un libro per riflettere sul “ribelle” Francesco, ma anche per intravedere il volto del cristianesimo delle prossime generazioni. Tra testimonianze letterarie e pittoriche, si delineano i luoghi che ha visitato, gli incontri che ha fatto, i gesti e le parole con cui ha formulato il suo messaggio, per spiegarne il segreto. LF


Una vacanza indimenticabile

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TRADITION Andrea_Radic

© Francesco Mion

di Andrea Radic

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DOLCEZZA E

DETERMINAZIONE

ERNST KNAM E LA PASSIONE PER LE UOVA DI CIOCCOLATO. DA PICCOLO, QUANDO SUO PADRE LE NASCONDEVA IN GIARDINO, E ORA CHE LE REALIZZA CON ESTRO E ORIGINALITÀ

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on fosse già tedesco lo diventerebbe. È preciso, puntuale, veste con orgoglio la giacca bianca da pastry chef come fosse la maglia numero 9 del Bayern Monaco, di cui è tifoso. D’altronde in Germania ha giocato a calcio fino alla Serie B. Ernst Knam, occhiali arancioni e scarpe in tinta. «Il secondo è il primo degli ultimi, se mi impegno in qualcosa a me piace vincere, come diceva Eddy Merckx». Un uomo che viaggia come un treno in corsa tra il suo laboratorio di pasticceria, la televisione e le iniziative in giro per l’Italia. Lo seguiamo a bordo del Frecciarossa Milano-Torino e ritorno, e assorbiamo l'energia di questo "re del cioccolato", che avrebbe voluto studiare ornitologia. La Pasqua è in arrivo. Ero bambino, tornavamo dalla chiesa e mio papà nascondeva le uova in

giardino, poi fischiava e noi quattro fratelli e mia sorella partivamo alla ricerca. Oggi lo faccio con i miei figli, poi a tavola, mangiamo il pesce che cucina mia suocera Teresa, una cuoca formidabile. Dove è cresciuto? A Tettnang, nel sud della Germania, un piccolo paese sul Lago di Costanza, sono un tedesco terrone. I miei genitori coltivavano fiori, io tornavo da scuola, posavo la cartella, mangiavo, aiutavo in serra e facevo i compiti alla sera quand'era buio. Da bambino voleva già fare il pasticciere? Tutti i bambini amano i dolci, aiutando la mamma in cucina, impastando con la nonna, leccando le pentole, facendo i biscotti di Natale con le spezie, i primi input. Dalla Germania ho girato il mondo, per fare esperienza, imparare lingue e culture, conoscere persone, per arrivare a Milano da Gualtiero Marchesi e poi mettermi in proprio. Viaggiare è bello, oggi per Roma e Napoli prendo le Frecce, molto più veloci dell'aereo. Le uova di Pasqua fanno felici grandi e piccini. L'uovo di Pasqua è la tradizione, un tempo era in caramello croccante, poi di cioccolato, noi per il fondente usiamo un 70% Perù. Piacciono molto, poi, le versioni al latte e bianca. La fantasia si sviluppa in piccole sculture di cioccolato, il tema di quest'anno sono i fenicotteri rosa, uova in quella forma con dentro la sorpresa. Oppure l'uovo Knam che presenta dei buchi con inseriti all'interno dei piccoli mondi, e poi paperelle e conigli in cioccolato, la

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gioia dei bambini piccoli e di quelli grandi, come me. Che sorpresa vorrebbe trovare nel suo uovo? Avere 30 anni in meno, ma con l'esperienza e il portafogli di oggi. Qualche dolce suggerimento? Per Pasqua propongo la torta arancione, colore primaverile, con mousse leggera di cioccolato fondente, semi candito di yuzu, mousse di mandarino e yuzu con glassa di mandarino, agrume e cioccolato sono un ottimo abbinamento. Inoltre amo i dolci del sud, faccio una pastiera al cioccolato, con meno zucchero dando più importanza alla ricotta. Nel mio libro La versione di Knam (Ed. Giunti, pp. 224 ¤ 19,90) ci sono 80 ricette nella versione tradizionale e nella mia personale. La ricetta per mettersi alla prova? Chiudete l'ansia nel cassetto, accendete la musica, un calice di bollicine e, con felicità, seguite le indicazioni. La televisione l'ha cambiata? Io mi sento pasticciere, sto in negozio, chiacchiero con le persone. La tv è come il contorno di un piatto, se il filetto è la pasticceria, la zucchina è la televisione. Certo ti aiuta, entri nelle case delle persone, diventi un personaggio pubblico. Con Bake Off, il programma che sto facendo, spiegando prima gli errori ai concorrenti e poi come migliorare, voglio dare un insegnamento a chi sta a casa. Non vedo questo in altri show di cucina, lo trovo un po' povero. È vero che ha assunto una vincitrice che è durata solo tre settimane? No, è durata tre mesi.


ECO-CALCULATOR MILANO C.LE-TORINO P.N. CO2 (kg)

© Francesco Mion

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CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE (lt)

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PARTICOLATO (gr) Uova fenicotteri realizzate da Ernst Knam

E così mi sono giocato le Maldive. Vorrebbe che i suoi bambini seguissero la sua strada? Vorrei che facessero ciò che li rende felici, se poi diventeranno pasticceri li aiuterò, ma faranno 1,3

pratica in un altro laboratorio, non con me. Ha conquistato sua moglie con un dolce? Mousse di mango e frutto della passione.

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Lo svago dove la porta il mare o la montagna? A Natale volevo andare con la famiglia alle Maldive e chiedo a mio figlio: «Vuoi andare al mare, al caldo a vedere tanti pesciolini colorati, oppure al freddo in montagna sotto la neve?». E lui: «Papà, in inverno si va a sciare e d'estate si va al mare».

© Tiziana Nicolò

Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero Fonte www.ecopassenger.org

Ernst Knam al FRECCIAClub di Torino P.N. con il giornalista Andrea Radic e il personale Trenitalia 56

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© Andy Dean

di Cecilia Morrico

EASTER

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FUGA DALLA CITTÀ IN VERSIONE MINI. PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO

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cuola, piscina, danza o calcetto. Fitta è l’agenda dei più piccoli. Pronti già alle 7:30 del mattino, le loro giornate si scandiscono tra insegnanti e lezioni, parenti o tate pronti ad accompagnarli a corsi di sport, musica o lingua straniera, per poi rientrare a casa nel tardo pomeriggio. Meglio allora approfittare delle vacanze pasquali per rilassarsi un po’ con gite fuori porta formato kids, tra ottovolanti, visite naturalistiche, scoperte scientifiche e dinosauri. Con l’aumento delle temperature riapre la stagione dei grandi parchi divertimento. Start giovedì 29 marzo a Gardaland (VR), che ai giovanissimi avventori regala quest’anno la Peppa

Pig Land, un’area interamente dedicata alla dolce maialina britannica. «In Italia Peppa Pig è amatissima dai bambini e apprezzata anche dagli adulti perché portatrice di importanti valori educativi coma la famiglia», spiega Aldo Maria Vigevani, Ceo di Gardaland. Un progetto in cui tutto il team «ha lavorato per creare un’area davvero coinvolgente, una destinazione magica e memorabile nella quale personaggi e ambientazioni presenti nel cartone animato possano rivivere per regalare alle famiglie un’esperienza indimenticabile». Ma oltre al nuovo villaggio le attrazioni sul Lago di Garda si arricchiscono con Time Voyagers, filmato in 4D con una potente storia cinematografica ad alta tensione,

mentre l’iconico gioco dei corsari presenta una veste più moderna grazie a effetti di video-mapping totalmente rinnovati. Anche il celebre acquario gardesano apre i battenti in forma smagliante: nel 2018 compie infatti dieci anni e per festeggiare presenta il pesce Napoleone, così chiamato per la forma che ricorda il cappello di Bonaparte. Per gli amanti della tradizione è impossibile mancare all’appuntamento con la ricerca delle uova magiche nel Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, a Salsomaggiore Terme (PR). Sulle colline tra Parma e Piacenza, il Lunedì dell’Angelo si rievocano i grandi banchetti di un tempo in attesa del coniglio pasquale, ma la magia della festa viene interrotta dall’arrivo della

DESENZANO DEL GARDA 26 AL GIORNO PESCHIERA DEL GARDA 2 CORSE REGIONALI AL GIORNO

Gardaland 59

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PARMA 2 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

Ricerca delle uova magiche al Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino

lucertola mangia uova che getta scompiglio tra i commensali. I bambini, novelli cavalieri per l’occasione, tra misteriosi passaggi segreti e personaggi fantastici partono in missione per risolvere la situazione e potersi sedere a tavola felici e contenti. Viaggio tra mura fortificate anche con la caccia al tesoro botanico dei Grandi

Giardini Italiani. Con oltre 25 sedi aderenti, è la giusta occasione per avvicinare i giovani dai 6 ai 12 anni a piante, fiori e alberi. Per ogni proprietà un’attività diversa: al Labirinto della Masone (Fontanellato, PR) si impara a riconoscere le differenti specie di bamboo, al Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera, BS) si svolge un

BERGAMO 4 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

© Lorenza Panizza

MERANO 60 CORSE REGIONALI AL GIORNO

laboratorio dedicato alla medicina e alla stregoneria, mentre al Castello di Trauttmansdorff, vicino Merano (BZ), grandi e piccini sono impegnati in un tour floreale tra quattro percorsi circolari e tre panoramici. Dalla flora alla fauna al parco Le Cornelle (BG), un’oasi del mondo animale adagiata sulla sponda orientale

Castello di Trauttmansdorff 60

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Parco faunistico Le Cornelle MAR2018



Senza titolo-1 1

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KIDS

VALMONTONE 71 CORSE REGIONALI AL GIORNO

Rainbow MagicLand

del fiume Brembo. Con la primavera appena sbocciata i richiami d’amore degli esemplari della riserva sono i più svariati. I primi a risvegliarsi dal letargo sono i panda minori, maschi e femmine si cercano per romantiche effusioni. A seguire i fenicotteri, impegnati in danze propiziatorie dove allungano il collo e spalancando le ali s’inchinano davanti alla dolce metà. Questi sono solo alcuni degli spettacoli delle 120 specie protette minacciate d’estinzione che questo moderno giardino zoologico si impegna a preservare. Spostandosi nel Centro Italia, un altro parco divertimento è pronto a spalancare le porte nel lungo weekend di Pasqua. Rainbow MagicLand, a Valmontone (RM), riapre il 30 marzo con un’offerta per tutti i gusti e le età.

NAPOLI 82 8 4 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

Città della Scienza

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BARI 2 8 18 AL GIORNO 1 CORSA BUSITALIA FAST LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, VENERDÌ E DOMENICA

Parco dei Dinosauri

Prima tappa, il Regno dei piccoli con giochi formato mini: dal pianeta delle Winx, alla ruota magica fino alle tazze pazze. Sopra i 12 anni è impossibile saltare il primo Virtual Coaster del Belpaese: l’adrenalina delle montagne russe unita alla tecnologia della realtà virtuale. Si sale sull’attrazione muniti di visori audio-video, e mentre il roller sfreccia a grandi velocità si assiste a fluttuanti battaglie tra galeoni pirata. A Napoli, invece, è di scena la ricerca e l’innovazione alla Città della Scienza. Le attività sono pronte già a partire dalla Domenica delle Palme: il 25 marzo dalle 10:30 alle 13 gli esperti dell’Unione astrofili napoletani guidano

il pubblico nell’osservazione del sole al telescopio per scoprire la superficie turbolenta della stella, con le sue macchie e protuberanze. In più divertenti esperimenti e science show sull’acqua e le proprietà dei fluidi. Per le giornate di Pasqua e Pasquetta è ricco il programma di laboratori ed eventi interamente dedicati alle uova, che consentono di affrontare tematiche complesse come il galleggiamento dei corpi, la stabilità di alcune forme architettoniche e la dissoluzione del carbonato di calcio. Più giù, nella Bassa Murgia, si torna nelle ere paleozoica, mesozoica e cenozoica con il Parco dei Dinosauri

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di Castellana Grotte (BA). Un luogo per gli amanti di Jurassic Park dove nella natura coloratissima della Puglia si stagliano animali ad altezza naturale, mentre le riproduzioni meccatroniche ripropongono movimenti e suoni degli antichi giganti preistorici. E per chi non può partire o preferisce rimanere a casa per riposarsi c’è sempre il cinema, in compagnia dell’irriverente coniglietto Peter Rabbit, tratto dai racconti di Beatrix Potter. LF gardaland.it | castellodiscipione.it castellidelducato.it | grandigiardini.it lecornelle.it | magicland.it cittadellascienza.it ilparcodeidinosauri.it


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INCONTRO di Serena Berardi Photo Emilio Lari

In questa pagine e nelle successive alcune scene del film Contromano, con (qui da sinistra) Alex Fondja, Antonio Albanese e Aude Legastelois

SE SBARC HI

TI RISPEDISCO 66

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DOPO IL FILM COME UN GATTO IN TANGENZIALE, IL 29 MARZO ANTONIO ALBANESE TORNA AL CINEMA IN CONTROMANO, UNA STORIA DI EMIGRAZIONE AL CONTRARIO 67

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osa succederebbe se gli immigrati venissero riaccompagnati uno a uno nella loro terra d’origine? Non servirebbero politiche d'integrazione né centri d’accoglienza e non s’innescherebbe alcuna tensione sociale. Ne è convinto Mario, protagonista del film Contromano, che ha un negozio di calze a Milano davanti al quale un ragazzo africano si piazza a vendere calzini in stock. Il pregiato filo di Scozia del commerciante è minacciato dalla spugna scadente del venditore abusivo che mercanteggia sfacciatamente sottraendogli piano piano tutti i clienti. Così Mario decide di prelevare forzatamente il rivale in affari per riportarlo di persona in Senegal. Tuttavia il viaggio si rivelerà soprattutto un’opportunità per Mario, che si sentirà per la prima volta vivo. Antonio Albanese, nella doppia veste di attore e regista, si addentra con sottile ironia nelle paure e nelle reazioni istintive di fronte allo straniero. E racconta alla Freccia quanto tenga a Contromano, nelle sale dal 29 marzo, perché «non si fa che parlare dell’immigrazione solo come un problema». Com’è nata l’idea di un film sull’integrazione? Volevo trattare l’argomento, che di solito viene affrontato con toni cupi, in maniera diversa. Siamo partiti da un’idea paradossale, quasi folle. È la storia di Mario, un omino buono, semplice, che ama stare nel suo negozio e ha come passione l’orto. Quando si ritrova davanti alla sua attività commerciale un immigrato che vende il suo stesso prodotto, desidera allontanarlo. Decide quindi di riportarlo fisicamente in Africa: questa scelta egoistica apre per la prima volta i suoi orizzonti. Assapora la meraviglia del viaggio, s'innamora di una donna e poi della terra di approdo. Il protagonista rappresenta un po’ l’Occidente: stordito, lontano dai valori fondamentali e dalle buone emozioni.


INCONTRO

«Volevo trattare l'integrazione in maniera diversa» 68

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INCONTRO

Lei è figlio di un siciliano emigrato al Nord. La sua famiglia come ha vissuto quel trasferimento? Se nasci in un contesto benestante, l’ambientamento non crea grosse difficoltà. Ma se i tuoi genitori devono spostarsi non per un capriccio culturale, ma per fame, la questione è diversa. Come si può immaginare sorgono complicazioni, difficoltà e sono necessari tanti sacrifici. Cosa pensa dei recenti episodi di razzismo e di questa paura dello straniero? Già chiamarlo straniero è sbagliato. Io lo vedo come una risorsa. A parer mio occorre innanzitutto capire due cose: da dove arriva e perché. Se poi si sceglie la via dell’accoglienza, non bisogna trattare gli immigrati come bestie, ma bisogna organizzare il Paese per riceverli in maniera civile. Cosa direbbe Cetto La Qualunque sull’argomento? Non lo sento da un po’. È in terapia in un centro di recupero in Sudamerica

in mezzo alle mangrovie. Cosa pensa dello ius soli? È assurdo che un bambino che nasce in Italia non possa averne la cittadinanza. Il viaggio è l’altro fulcro intorno a cui ruota la storia.

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È stato un viaggio vero, anche per la troupe. Abbiamo girato da Milano fino ai confini del Marocco. Abbiamo preso la nave da Genova a Tangeri: due giorni di navigazione con altri 1.400 passeggeri marocchini che tornavano a casa. La partenza è


INCONTRO

stata un momento molto intenso. C’erano uomini e famiglie con ogni tipo di oggetto da riportare ai parenti. Quando avevano con loro l’auto non se ne riconosceva il modello perché sormontata da un’infinità di pacchi. E poi il loro sguardo era meraviglioso: s’intravedeva la gioia per il ritorno dopo mesi o addirittura anni. Per Contromano ha scelto di puntare più su situazioni paradossali che su una comicità esplicita. Una strada più difficile per il cinema… Da spettatore cerco sul grande schermo determinate cose. Se non le trovo, decido di svilupparle

io. Ho trattato un tema delicato affrontandolo con normalità, trascinando però il risultato fino all’assurdo. Nonostante questa estremizzazione, tutto appare realistico. Mario è un uomo che ha paura del cambiamento. Lei come lo vive? Il comico lo osserva, lo studia e lo racconta. Dal mio primo personaggio, Epifanio, all’ultimo, il ministro della paura, ho lanciato uno sguardo sull’Italia. A volte ho catturato le trasformazioni nel momento in cui le stavamo vivendo, altre volte le ho anticipate. Come mi è capitato in Giù al Nord, un monologo teatrale del

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1997 in cui avevo colto le contraddizioni di quello strano miracolo economico, oppure con Alain Tonné, uno chef nato 15 anni fa per la trasmissione Mai dire goal e che ora è attualissimo con il boom dell’interesse per la cucina. Il mio lavoro è proprio quello di ascoltare il cambiamento e offrirlo al pubblico. È una sorta di servizio alla collettività. Progetti? Sto girando a Torino una serie che andrà in onda su Rai3, Topi. Al momento seguo i progetti presenti, mi bastano!


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BORGO VALSUGANA 20 CORSE REGIONALI AL GIORNO

SPRING FOCUS di Silvia Del Vecchio

Arte Sella (TN)

ART

IN

NATURE

QUANDO I PARCHI INCONTRANO LA CREATIVITÀ CONTEMPORANEA. UN PATRIMONIO DA VIVERE ALL’APERTO, SOPRATTUTTO IN PRIMAVERA

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n Valsugana (TN) c’è un luogo in cui da più di 30 anni la montagna incontra l’arte contemporanea. Dove arte e natura si fondono in un dialogo continuo e creativi provenienti da tutto il mondo sono invitati a realizzare opere ispirate ai paesaggi del Trentino. Tra queste la Cattedrale vegetale di Giuliano Mauri, il Nido di Nils-Udo e il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

Arte Sella nasce nel 1986 nel giardino privato di Villa Strobele come biennale d’arte sperimentale, poi si espande sempre di più con l’omonima associazione culturale e l’area di Malga Costa. Qui l’artista accetta di essere affiancato dalla natura, che in qualsiasi momento può intervenire e modificare il manufatto, fino a riprenderselo. Restando al Nord, Torino esalta il recupero di aree post industriali con 74

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il Pav (Parco arte vivente), cantiere ininterrotto, centro sperimentale e museo interattivo concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Scendendo nella pianura parmense s’incontra la più vasta piantagione di bambù d’Europa. Ventimila piante di 20 specie diverse occupano otto ettari e tre chilometri di percorsi. È il Labirinto della Masone dell’editore e designer Franco


© Giacomo Bianchi

il paese di Pennabilli e la Valle del Marecchia, in provincia di Rimini. Spazi che il maestro ha voluto riempire di significati e messaggi rivolti agli abitanti e ai turisti, e che invitano alla meditazione evocando tempi trascorsi. L’orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La strada delle meridiane, L’angelo coi baffi, Il santuario dei pensieri, Il giardino pietrificato (in località Bascio) e La Madonna del Rettangolo di neve, a Ca’ Romano. In particolare, l’Orto è una raccolta di alberi spontanei che stanno scomparendo, come l’azzeruolo, il giuggiolo, l’uva spina e il biricoccolo, mentre nel Giardino pietrificato sette tappeti di ceramica realizzati da Giovanni Urbinati ricordano personaggi storici passati da qui, tra cui Dante e Giotto. Ricchissima di simili itinerari è la Toscana, con il Parco sculture del Chianti, a dieci chilometri da Siena, dove 27 artisti hanno realizzato imponenti sculture site-specific, in un

Maria Ricci che, dal 21 al 24 marzo, ospita un summit internazionale dedicato all’acqua: quattro giorni di incontri, convegni e spettacoli per fare il punto sul futuro del pianeta. Giovedì 22, Giornata mondiale dell’acqua, intervengono celebri scienziati e ospiti speciali, come l’astronauta russo Gennadij Padalka e Federica Pellegrini, che chiude il festival. Sulle pendici dei colli bolognesi, invece, Ca’ la Ghironda unisce un contesto architettonico di nuova concezione a dieci ettari di parco e più di 15mila piante a basso e alto fusto. Oltre 200 sculture di maestri contemporanei trasformano questo rigoglioso giardino in un luogo di profonda umanità che racchiude e sostiene un sobrio equilibrio fra arte e natura, storia e tecnologia, vuoti e pieni. C'è poi il museo diffuso I luoghi dell’anima del poeta Tonino Guerra, con installazioni diffuse tra

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BOLOGNA 101 32 24 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

Ca’ la Ghironda (BO) 75

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connubio totale con gli alberi, i suoni, i colori e la luce. Così l’opera in vetro del greco Costas Varotsos sembra un vortice spinto dalle rocce verso il cielo, mentre sorprendono il passante la chiglia di una nave in lava vulcanica del turco Kemal Tufan e l’istallazione dell’inglese William Furlong, un sentiero di acciaio i cui effetti acustici riproducono l’atmosfera delle strade senesi. Tra Pescia Fiorentina e Capalbio (GR), spunta il giardino-capolavoro della scultrice franco-statunitense Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, costruito dal 1979 al ’96 in autofinanziamento e aperto al pubblico nel ’98. Una grande piazza centrale con una vasca, sovrastata dalle figure della Papessa e del Mago, è l’inizio dell’articolato percorso. E subito si viene rapiti da un senso di inquietudine e incantesimo, di gioco e visionarietà, in un percorso che regala pensieri, numeri, citazioni, disegni, messaggi di


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speranza e di fede. Paradisiaca è la bellezza del Giardino di Daniel Spoerri, adagiato sulla collina antistante Seggiano (GR), con oltre 100 opere di 55 artisti diversi, tra cui Eva Aeppli, Roberto Barni, Roland Topor e lo stesso Spoerri. Un teatro dinamico, sul filo dell’ambiguità, tra realtà e sogno, che si sposa con la natura selvaggia dell’Amiata. C’è poi la Fattoria di Celle, in provincia di Pistoia, collezione d’arte ambientale voluta da Giuliano Gori a partire dagli anni ’70. Ultima arrivata La serra dei poeti, l’ottantesima opera a cielo aperto ispirata al linguaggio che più di ogni altro esalta l’umanità: la poesia. Tra le firme della villa Stefano Arienti, Daniel Buren, Alberto Burri, Enrico Castellani, Mimmo Paladino, Marta

Pan, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova e Sandro Veronesi. Altra chicca, nata nel 1956 a Collodi presso Pescia (PT), è il Parco di Pinocchio, l’unico in Italia creato per mettere in scena una favola attraverso l’arte. Entrando si incontra la statua della Fata, Pinocchio e la colomba di Emilio Greco, di fronte un bosco di lecci ingloba la piazzetta dei mosaici di Venturino Venturi. Un percorso lastricato porta al Paese dei balocchi, dove il Carabiniere di Pietro Consagra sbarra la strada. Poi arrivano il Grillo parlante e il teatro dei burattini, mentre castagni e pini silvestri indicano la strada per l’Osteria del Gatto e la Volpe. Oltre una radura la casa della Fata, l’Albero degli zecchini e il Serpente. Infine il Circo,

con Pinocchio trasformato in asino, e il laghetto con la balena dall’enorme bocca. Nei pressi del Lago Trasimeno (PG), nel 2009 Paola Butali fonda Arte Cerreta, un percorso di sculture perfettamente amalgamato alla campagna. L’obiettivo è far vivere l’arte non solo come sublimazione della creatività umana, ma anche come assunto di valori e simboli assoluti, quali il lavoro dei campi e il mondo degli animali. Ad accogliere i visitatori i murales realizzati da Bue 25/30, poi la scultura-fontana di Alessandro Marrone che fonde il suono dell’acqua con il senso di infinito movimento e la scala di Federica Marangoni che, congiungendo la terra e il cielo, raffigura l’energia della natura e lo

© Mauro Davoli

PARMA 2 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

Labirinto della Masone (PR) 76

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© Luca Guarneri

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TUSA 19 CORSE REGIONALI AL GIORNO

Fiumara d’arte (ME)

spirito umano. Sempre in provincia di Perugia, nel 2009, i collezionisti Angela e Massimo Lauro inaugurano il Giardino dei Lauri, tra un ex capannone per la produzione di vino e il parco circostante. Questo spazio dinamico ospita una settantina di opere

dei più rappresentativi talenti under 40, costituendo una piattaforma del nuovo che fa da centro propulsivo in tutto il territorio umbro. Passando nel Lazio, «chi non prova stupore di fronte alle statue di Bomarzo non sarà in grado

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Parco sculture del Chianti (SI) 79

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di apprezzare neanche le sette meraviglie del mondo», recita una frase all’ingresso. Il piccolo borgo alle falde del Monte Cimino (VT) è famoso per il Parco dei Mostri, ideato dal principe Vicino Orsini e dall’architetto Pirro Ligorio nel 1552. Unico nel suo genere, è un eccentrico boschetto i cui massi di peperino affioranti dal terreno sono stati trasformati in enigmatiche figure, draghi, soggetti mitologici e animali esotici, intervallati da tempietti funerari, fontane, sedili e obelischi che riportano motti e iscrizioni, in una dimensione totalmente surreale. «Dalla natura alla natura, nella natura per la natura». Così l’artista fondatrice, Anne Demijttenaere, descrive Opera Bosco, laboratorio sperimentale che si estende su due ettari di bosco nella valle del Treja, a Calcata (VT). Si distingue da altri luoghi simili per la scelta


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di realizzare i lavori con i materiali naturali grezzi del bosco, come presupposto dell’imprescindibilità della natura. Una piccola foresta trasformata in opera d’arte, proiezione di una società radicalmente diversa da quella attuale. Tappa a Benevento per l’Hortus Conclusus curato da Domenico Palladino e realizzato nel 1992 con gli architetti Roberto Serino e Pasquale Palmieri. Il nome fa pensare a un luogo segreto e isolato, di meditazione e conforto dall’eterna lotta che ogni uomo vive nel mondo concreto e nella propria interiorità, verso la ricerca della pace. Più a Sud, Mammola (RC) offre una visita al Musaba, l’unico museo

PISTOIA 120 CORSE REGIONALI AL GIORNO

Fattoria di Celle, Santomato (PT)

© Prisma Bildagentur/GettyImages

VITERBO 38 CORSE REGIONALI AL GIORNO

Parco dei Mostri (VT) 80

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GIOIOSA JONICA 34 CORSE REGIONALI AL GIORNO

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all’aperto calabrese e uno dei pochi in Europa a essere sia laboratorio di sperimentazione artistica che di tutela del paesaggio. Idea di Nik Spatari e Hiske Maas, pittore e architetto calabrese lui, responsabile della comunicazione e artista olandese lei, con l’obiettivo di produrre armonie universali dove forme, colori ed energia siano parti tridimensionali di un tutto cosmico. Il viaggio si conclude in Sicilia, dove nel 1982 il collezionista Antonio Presti chiede allo scultore Pietro Consagra di realizzare un’opera in memoria del padre defunto, con l’intenzione di donarla alla collettività. Nasce così Fiumara d’arte, a Castel di Tusa (ME), poi il progetto diventa più ampio, si susseguono installazioni di Paolo Schivocampo, Tano Festa, Hidetoshi Nagasawa e spuntano finestre sul mare, barche d’oro, piramidi e labirinti. LF

© Giovanni Formosa/FAI - Fondo Ambiente Italiano

Musaba (RC)

Teatro di Villa Torlonia, Roma

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Appartamenti reali, palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche e antichi borghi, per oltre mille luoghi in tutta Italia, aprono le porte sabato 24 e domenica 25 marzo. Tra le novità di quest’anno Palazzo Giustiniani a Roma, la Palazzina del Peso di Milano, il chiostro pensile del complesso di Sant’Agostino alla Zecca, a Napoli, l’Isola Bisentina a Capodimonte (VT), la Ferrovia metaurense a Fano (PU) e la Villa romana dei bagni della regina Giovanna a Sorrento (NA). giornatefai.it

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© Alessandro Ricci

di Paolo Massobrio

GUSTO DI

PRIMAVERA

TRA CASTELLI E CANTINE DEL MONFERRATO IL 7 E L’8 APRILE

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a 12 anni la primavera in Piemonte viene salutata da Golosaria, un evento che già nel suo nome racconta che si tratta di gusto, con l’accezione di una forma itinerante in quella che è la zona più castellata d’Italia. Nel Monferrato Golosaria si accende in 20 paesi, molti

dei quali con un castello che racconta una storia antica, di oltre mille anni. Fu Aleramo, mitico condottiero, a fondare questo territorio dai confini incerti. E lo fece per concessione di Ottone I, che in cambio del suo aiuto militare gli offrì i territori che sarebbe riuscito a circuire in tre giorni di

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cavalcata. Ma la leggenda narra che il secondo giorno il cavallo perse un ferro e Aleramo lo rimise a posto con un mattone (che nel Monferrato si chiama "mon"). Da qui il territorio del “Mon Ferrato”, che sta a cavallo (nomen omen) fra le province di Asti e Alessandria,


con una capitale storica che è Casale Monferrato. E proprio qui sabato 7 e domenica 8 aprile si radunano i magnifici produttori del Golosario, il libro di mille pagine dedicato alle cose buone d’Italia. Arrivano da tutto il Piemonte, ma anche dal resto dell’Italia, per abitare le sale di questo antico maniero recentemente ristrutturato. Nei cortili del castello si incontrano i protagonisti delle cucine di strada, mentre un infopoint ribadisce quanto già annunciato sul sito della manifestazione: il tema è la passeggiata nei territori dell’Unesco. Perché il Monferrato, insieme a Langhe e Roero, fa parte dei territori

© Alessandro Ricci

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Degustazione a Castello Uviglie

Castello di Casale Monferrato 86

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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A Viarigi, nella Locanda del Monacone, guadagnano spazio i vitigni dimenticati, mentre a Gabiano, nell’antico castello aleramico, si può assaggiare il vino locale, dopo una visita emozionante, passando dal ponte levatoio. Meritano anche i castelli di Piea, Giarole e Castell’Alfero, ognuno con qualcosa da raccontare. E poi c’è la passeggiata, che a Terruggia e a Fubine si fa tra gli infernot, non senza assaggi; a Ozzano nel centro storico, a Montiglio in mezzo alla natura, prima di approdare nel salone di Golosexpo, con tutte le specialità del luogo, fino a Grazzano Badoglio, dove riposa Aleramo e dove per tradizione, dopo una passeggiata fra cantine e

© Alessandro Ricci

Patrimonio dell’Umanità, soprattutto grazie a una propria specificità, gli infernot: le cantine scavate nel tufo, dove si conservavano i preziosi vini del Monferrato, Grignolino e Barbera. Oltre a questi, al Castello di Uviglie i wine lover potranno assaggiare anche gli champagne dei piccoli vignerons d’Oltralpe, in omaggio a un’antica liaison fra la Francia e il Monferrato, durata 500 anni. Calici in alto anche a Vignale Monferrato, con Palazzo Callori, splendida costruzione nobiliare in tufo, attorno cui si riuniscono i produttori di Grignolino, che sarà presente anche a Portacomaro, dove nel vecchio torrione del castello è stata appena ristrutturata la bottega dedicata a questo vino.

Panorama di Montemagno

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COME ARRIVARE TORINO 56

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AL GIORNO

CASALE MONFERRATO 28 CORSE REGIONALI AL GIORNO PUNTI DI RITROVO PER GOLOSARIA Castello di Casale Monferrato Sabato 7 aprile dalle 11 alle 21 (cucine di strada e birrifici fino alle 23) Domenica 8 aprile dalle 10 alle 19 Castello di Uviglie - Rosignano Monferrato Sabato 7 aprile dalle 12 alle 21 Domenica 8 aprile dalle 11 alle 21


© Alessandro Ricci

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GOURMET NOTES A cura di Cecilia Morrico

Rievocazione storica alla Tenuta Montemagno

E infine a Moncalvo, capitale della carne di razza bovina piemontese, con passeggiate fra le opere di Guglielmo Caccia, detto appunto il Moncalvo. Il Monferrato è una meta irresistibile, soprattutto per chi l’ha scoperta in 12 anni di Golosaria. Alcuni vi hanno anche preso dimora, ristrutturando case rurali che si stagliano in mezzo alle colline dolci pettinate dai vigneti. Basta dare un occhio al sito golosaria.it e costruire il proprio itinerario, l’emozione è assicurata. LF golosaria.it

© Alessandro Ricci

palazzi storici, si taglierà la torta di Aleramo, la domenica sera. Ma che dire dell’Abbazia di Vezzolano e di Crea, due perle dell’arte piemontese, anch’esse inserite nel programma di Golosaria. Come Montechiaro d’Asti con la sua antica pieve e Montemagno, da vivere nell’omonima tenuta che rievocherà antiche battaglie. Si accendono i riflettori anche ad Altavilla Monferrato, nella Cascina Cerola, a Valenza (a Villa Gropella), a Castelnuovo don Bosco, a Buttigliera d’Asti, Solonghello e Casorzo, patria della Malvasia rossa.

TASTE FIRENZE//10>12 MAR 75 34 2 AL GIORNO Tredicesima edizione dedicata al foraging, ovvero la raccolta di piante, frutti, semi, radici spontanee. Dentro la Stazione Leopolda, tre giorni di laboratori per sperimentare l’utilizzo del cibo selvatico nell’alimentazione umana. pittimmagine.com STREET FOOD AROUND THE WORLD 30 MAR>2 APR ROMA// 127 48 18 AL GIORNO NAPOLI// 82 8 4 AL GIORNO Lo street food italiano si mobilita per ripartire con la bella stagione. I visitatori potranno degustare i migliori piatti regionali: dalla pizza napoletana alla farinata, dai panini con il lampredotto fiorentino agli arancini siciliani. StreetFoodAroundTheWorldOfficial VINITALY VERONA//15>18 APR 46 16 AL GIORNO Per gli esperti del buon bere, torna anche quest’anno il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati. Nel 2017 sono state 128mila le presenze, di cui 48mila estere, che hanno animato la Fiera di Verona. Una manifestazione tutta da scoprire anche sullo Speciale La Freccia Gourmet, in distribuzione durante la kermesse. vinitaly.com

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eccellenza

del

gusto

ha un nome...


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© erminem/AdobeStock

di Astrid Pannullo

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CAMMINO MENS SANA IN CORPORE SANO Via Francigena 92

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aino in spalla, mente pronta alla meditazione, scarpe rigorosamente tecniche e ben collaudate. A Pasqua tornano a popolarsi i cammini della fede, sentieri antichi di importanza storica per contemplare i luoghi dei santi immersi nella natura. La prima “autostrada” dello slow motion è sicuramente la Via Francigena, che collega Canterbury a Roma. Sul suo selciato si può attraversare mezzo continente, tanto che è stata eletta itinerario culturale del Consiglio d’Europa. La tratta italiana è la più affascinante: valicato il Passo del San Bernardo si incontra una mulattiera panoramica che abbraccia gli incantevoli borghi di Saint-Rhémyen-Bosses, Étroubles ed Echevennoz, per poi attraversare la Val d’Aosta con un percorso che si dirama quasi per intero sulla sinistra orografica della Dora. Molti gli spunti culturali, come i ponti in pietra di Echallod e di Bard, delizioso villaggio dominato dal forte medioevale sede del Museo delle Alpi. Dalla Francia l’ingresso in Italia è a Donnas, attraversando il ponte romano di Pont-Saint-Martin lungo la Strada romana delle Gallie. Tra risaie e arginelli comincia un itinerario di circa mille chilometri fino a Roma, passando per il Piemonte, la Liguria,

la Lombardia, l’Emilia, la Toscana e il Lazio, con la possibilità di optare per straordinarie varianti come la Via degli Abati, che taglia l’Appennino con il Passo della Cisa e scende tra colline e declivi fino a Massa Carrara. Ogni tappa è una sfida che sprona alla socialità e all’umiltà, perché mette alla prova il viandante su molti fronti, dall’organizzazione al campo. Ma il tempo, si sa, è tiranno e non tutti dispongono di un intero mese, perciò Trenitalia fornisce un valido escamotage: grazie a una preziosa convenzione, la Via Francigena può essere inframmezzata da alcuni tratti in treno a costo agevolato. Il trucco vale la pena, soprattutto se questa piccola grande avventura ginnica viene affrontata dall’intero gruppo familiare. Molti genitori, infatti, decidono di trascorrere anche solo un weekend all’aria aperta con i figli e possono sfruttare i tanti eventi organizzati ad hoc dall’Associazione per le Vie Francigene, come i circuiti delle maratone stagionali che prendono il via il 29 aprile nel viterbese. Si parte dal Lago di Bolsena attraversando i Comuni di Montefiascone, Marta, Gradoli, San Lorenzo nuovo e Bolsena, riscoprendo anche le Grotte di Castro. Un’occasione per stare insieme e per approfondire la conoscenza

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ackpack on your shoulders, mind ready for meditation, well-tested technical shoes. Comes Easter, religious peregrinations become popular again; ancient roads that carry a historical importance, perfect to contemplate the places of saints immersed in nature. The first “motorway” of the slowmotion era was surely Via Francigena, connecting Canterbury and Rome. Its cobbled ribbon crosses half the continent, to the point that it has been elected a cultural itinerary by the Council of Europe. The Italian part is the most fascinating of the entire itinerary: after crossing the Great St Bernard Pass, one finds oneself on a panoramic mule track that embraces the charming hamlets of Saint-Rhémy-en-Bosses, Étroubles and Echevennoz, to then cross Val d’Aosta in an itinerary that spreads almost entirely over the orographic left of the Dora. Many cultural points of interest, such as the stone bridges of Echallod, and Bard, a delicious little village overlooked by the medieval fortress that is the Museum of the Alps. But it is the entrance at Donnas, crossing the Roman bridge of PontSaint-Martin along the Roman Via delle Gallie (the Gauls road), that opens the

© Uwe Albert-Thiele/AdobeStock

MONTEFIASCONE 18 REGIONAL SERVICES A DAY

Rocca dei Papi, Montefiascone (VT) 93

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del territorio e delle tradizioni del Belpaese. Per esempio, solo a Montefiascone si possono visitare la Rocca dei Papi, la Torre del pellegrino e la Cattedrale di Santa Margherita, che si fregia della terza cupola più grande d’Italia dopo quelle di San Pietro a Roma e del Duomo di Firenze. Non c’è da stupirsi se si pensa che la zona è stata sotto il dominio della potente famiglia Farnese, che a Gradoli ha lasciato una delle sue residenze più famose realizzata da Antonio San Gallo il giovane. Meditazione e contemplazione sono poi di casa a Bolsena, famosa per il suo miracolo eucaristico del 1263 che ha dato origine al Corpus Domini, festa di precetto per tutto il mondo cristiano istituita da papa Urbano IV dopo che da un’ostia uscirono gocce di sangue a testimoniare la reale presenza del Corpo di Cristo. Gli scenari da cartolina fanno da cornice alla quiete in cui ricreare la mente, metabolizzare lo stress e lasciarsi permeare dal cambiamento che caratterizza il tempo della Quaresima. Un altro itinerario sempre in auge è la Via di San Francesco alla scoperta dell’Umbria. Tra le tante diramazioni la Via Amerina, che nasce a Perugia, raggiungibile con il servizio FRECCIALink da Firenze e un Frecciarossa da Milano, resta una delle più battute. Da lì si raggiunge

track to Italy. Among rice pads and barriers begins an itinerary of about one thousand kilometres all the way to Rome, passing through Piedmont, Liguria, Lombardy, Emilia, Tuscany and Lazio. It is possible to choose extraordinary variations, such as Via degli Abati, which cuts the Apennines with its Cisa Pass and winds down amidst hills and slopes towards Massa Carrara. Each stop is a challenge that encourages sociality and humility, because it tests travellers in many different manners, from organisation to field. But time is of the essence,

PERUGIA 2 4 A DAY 50 REGIONAL SERVICES A DAY 1 DEPARTURE BUSITALIA FAST A DAY

Acquedotto romano/Roman aqueduct, Perugia 94

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and few of us have an entire month available for such a trip. Trenitalia offers a lovely solution: thanks to a very convenient agreement, Via Francigena can be covered by train in some of its parts, at a great price. The trick is worth it, especially if this big little adventure is planned for the entire family. Many parents make the decision to spend a single weekend outdoors with their little ones, to enjoy the many events organised by the Association for the Vie Francigene, such as the circuits of seasonal marathons that take place on 29 April in the Viterbo area. It starts at Lago di Bolsena and then crosses the cities of Montefiascone, Marta, Gradoli, San Lorenzo Nuovo and Bolsena also rediscovering the Castro grottoes. An occasion to be together and to get to know more about the territory and the traditions of the Belpaese. For instance, only in Montefiascone can you visit the Rocca dei Papi, the Peregrine Tower and the cathedral of Santa Margherita, boasting Italy’s third largest cupula after St Peter’s in Rome and the Duomo of Florence. This is far from surprising if we remember that the area was once under the rule of the powerful Farnese family; in Gradoli they left one of their most famous dwellings, designed by Antonio San Gallo the young. Meditation and

© Cristinajurca/AdobeStock

© Dusan Zidar/AdobeStock

Lago di Bolsena


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contemplation are staples at Bolsena, famous for its Eucharistic miracle in 1263, which gave origin to Corpus Domini, a day of obligation for the entire Christian world instituted by pope Urban IV after a holy wafer bled, supposedly as evidence of the actual presence of the Body of Christ. The postcard-level landscapes frame the calmness where one can recreate one’s mind, metabolise stress and allow oneself to be permeated by the change that characterises Lent. Another timeless itinerary is the Via di San Francesco (St Francis’ Way), to discover Umbria. Among the many ramifications is Via Amerina, which begins in Perugia and can be accessed through the FRECCIALink service from Florence and a Frecciarossa from Milan. This itinerary is still one of the most popular ones. From here, it is easy to get to Assisi, perched unsullied on its hill, and to discover Deruta, Todi, Amelia, Gallese and Castel Sant’Elia. This originally Etruscan itinerary

© Jenifoto /AdobeStock

Assisi che si staglia candida sulla cima della sua collina, per poi scoprire Deruta, Todi, Amelia, Gallese e Castel Sant’Elia. Il cammino di origine etrusca termina a La Storta, sulla Cassia, all’interno del raccordo di Roma, con una piccola digressione rispetto al punto originario, Ponte Milvio, ultimo avamposto romano da cui partono ancora oggi due delle principali consolari dell’Impero. Tutti questi percorsi storici offrono l’opportunità di esplorare l’Italia a piccoli passi, con calma, in solitudine o con la famiglia, rimanendo vicino casa o allontanandosi di pochi chilometri, alla scoperta dei luoghi della fede e non solo. Dalle vie dei santi a quelle dei briganti: oltre alle mete del pellegrinaggio religioso ci sono vie antiche, forse meno nobili, dal fascino intramontabile. Da L’Aquila, in Abruzzo, si può arrivare fino in Puglia, vicino Foggia, utilizzando un vecchio passaggio per la transumanza, antica pratica dei

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finishes in La Storta, on the Cassia road inside Rome’s ring junction, with a small deviation from its original point, Ponte Milvio, the last Roman outpost and where, to this day, two of the former Empire’s main consular roads begin. All these historical itineraries offer the opportunity to explore Italy a little bit at a time, lazily, alone or with your family, staying close to home or moving a few kilometres way, to discover places of faith and much more. From the saint roads to those of bandits: in addition to the usual religious peregrination routes, there are also ancient roads, perhaps less noble and yet timelessly fascinating. From L’Aquila, in the Abruzzi, one can arrive all the way to Apulia, near Foggia, using an old transhumance path, an ancient shepherd track used to move livestock between pastures during the winter months. The Tratturo Magno is a simple itinerary, fully environmentally


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prestato alla resistenza contro l’ingerenza piemontese. Tra le tappe nel Cammino, Tagliacozzo e il Lago della Duchessa valgono bene la fatica. Alcune avvertenze sono d’obbligo. Non è sempre facile l’approvvigionamento di acqua e l’offerta di ristoro, perciò è fondamentale informarsi sulle tappe da rispettare e sui bivi che potrebbero indurre in errore, nonché partire ben equipaggiati. Il kit di pronto soccorso e il peso contenuto dello zaino sono accortezze che segnano

la differenza tra un turismo consapevole e piacevole e un’avventura dai risvolti imprevisti. Dopotutto, come scrive David Le Breton, noto antropologo e sociologo francese, nel suo libro Camminare, elogio dei sentieri e della bellezza: «Camminare è inutile come tutte le attività essenziali. Atto superfluo e gratuito, non porta a niente se non a se stessi, dopo innumerevoli deviazioni». LF viefrancigene.org viasanfrancesco.com tratturomagno.it camminobriganti.wordpress.com

of Cartore used to hide. Cartore was a peasant used by the resistance against Piedmont rule. Tagliacozzo and the Lake of the Duchess are well worth the effort. Some warnings are necessary, however. It is not always easy to find water and food, which makes it crucial to be well informed about the stops to be made and the crossroads that may lead to errors, and to be well equipped at all times. A first aid

kit and the weight of the backpack make the difference between savvy, pleasant tourism and an adventure with unexpected turns. After all, as the famous French anthropologist and sociologist David Le Breton wrote in his book Walking, a praise of paths and of beauty: “Walking is pointless, like all essential activities. A superfluous, gratuitous act, it leads to nothing but to ourselves, after countless deviations.” LF

© Massimiliano Orsini

pastori per spostare le greggi da un pascolo all’altro durante i mesi più rigidi. Il Tratturo Magno è un percorso semplice, interamente ecosostenibile. Pare che le notti sotto il cielo stellato dell’altopiano regalino visioni quasi complete della Via Lattea da fare invidia ai migliori osservatori astronomici. Altrettanto particolare è il Cammino dei briganti, tra Lazio e Abruzzo, lungo la vecchia linea di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno sabaudo dove tra i boschi, a 800 e 1.300 metri di quota, si nascondeva la banda di Cartore, contadino

TAGLIACOZZO 28 REGIONAL SERVICES A DAY

Via Lattea/Milky Way, Tagliacozzo (AQ)

sustainable. Apparently, nights spent beneath the starred ceiling of this plateau provide an almost full view of the Milky Way, to make even the best astronomy observatories jealous. Another similarly interesting itinerary is Cammino dei Briganti (the Brigands’ Way), between Lazio and the Abruzzi, along the old border between the Papal State and the Savoy Kingdom, where, amidst the wood, 800 and 1,300 metres above sea level, the band

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WOMEN di Ilaria Perrotta

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VOYAGE

ROSE

EN

NEL MESE DI MARZO SI CELEBRANO LE DONNE, OGGI PIÙ CHE MAI ALLA RICERCA CONTINUA DI NUOVE METE. VIAGGIANO SPESSO DA SOLE SCEGLIENDO LE DESTINAZIONI SECONDO LA PROPRIA ATTITUDE

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sabella Bird era una scrittrice britannica. Alla morte della madre decise di allontanarsi da una vita sedentaria trascorsa nell’isoletta di Mull, nel Regno Unito, e partire per l’Australia. Un itinerario proseguito poi

alle Hawaii, in Asia, negli Stati Uniti e in Europa. Tanto da essere eletta come prima donna membro della Royal Geographic Society. Era il 1897. Ammirare il mondo da sole non è certo una novità di questo

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millennio. Ma è negli ultimi decenni che si sono registrati incrementi sostanziali al riguardo. Secondo una ricerca realizzata nel 2015 dalla rivista americana Newsweek le globetrotter sono aumentate del 70% in circa 15 anni.


tanti, quello fondato da Dana Donato, torinese dallo zaino facile che, insieme all’amica Elena Mazzecchi, ha creato nel 2015 la pagina Facebook Viaggio da sola perché, che oggi conta quasi novemila iscritte: «Ci muoviamo spinte da svariati bisogni. C’è chi non vuole compagnia, chi si prende un po' di tempo alla ricerca di sé o chi si vuole mettere alla prova. Chi va perché non lo ha mai fatto e chi sceglie da sola di spostarsi per cercare lavoro», sottolineano le ideatrici. Al social network, poi, è seguito il sito, ricco

di indicazioni e informazioni per ogni desiderio e tutte le tasche. Dunque, volendo organizzare un tour nel Belpaese, quali sono le destinazioni da valutare in questa stagione? Le più vanitose, in cerca di gioie per gli occhi e il corpo, possono fare una sosta a Merano (BZ) in Alto Adige. Conosciuta per i suoi mercatini natalizi, la cittadina è stata storicamente frequentata da illustri personaggi dell’universo rosa come Elisabetta d’Austria, l’imperatrice nota come Sissi. Ossessionata dalla forma fisica, definiva il paese rifugio

© Olly/AdobeStock

Di recente, un’indagine condotta da TravelFool, portale leader per offerte di vacanze, ha evidenziato che quasi l’80% dei viaggi è organizzato dal gentil sesso. Le utenti della community risultano attive nella ricerca e selezione delle proposte misurate alle proprie esigenze. Un fenomeno che ha portato in Italia non solo alla nascita di una collana editoriale di guide women friendly (curata da Daniela de Rosa, blogger ed editor di permesola.it), ma anche a vari gruppi 2.0 specializzati sull’argomento. Tra i

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Parco artistico La Court di Castelnuovo Calcea (AT), particolare dell’opera Fire di Emanuele Luzzati

di origine tedesca lui, indiana lei. In questa struttura da favola il diktat è staccare la spina. Corpo e mente si ritemprano tra i vapori dell’hammam, i profumi che in sauna emanano da fette di arancia, il getto catartico delle cascate della grotta. Infine, c’è spazio anche per

lo spettacolo, grazie alle cerimonie che strizzano l’occhio alla tradizione del Nord Europa. Amanti dello stile di vita eco? Chamois in Valle d’Aosta è la destinazione da tenere d’occhio: in questo borgo fatto di baite, casolari e graziosi chalet, le automobili sono

© Maurizio Rovati/AdobeStock

di bellezza e benessere. La località è infatti anche celebre per le terme, un paradiso di 50mila m². Grazie a una struttura a cubo di vetro, capolavoro di Matteo Thun, regalano relax in qualunque stagione, risultando armoniosamente inserite nell’ambiente circostante. Che Merano dimostri un profondo interesse per le attività e la psicologia delle signore è comprovato dalla presenza del Museo delle donne. Unico nel suo genere in Italia, ripercorre la vita femminile, presentando e rappresentandone gli ideali e i ruoli nel XIX e XX secolo fino ai giorni nostri. Meta da segnalare alle beauty travel addicted è Campi Bisenzio (FI), nei cui pressi si può ammirare la chiesa di San Giovanni Battista realizzata da Giovanni Michelucci nei primi anni ’60. Un’architettura fuori dagli schemi tradizionali, simbolo di quella modernità che sempre più era parte del quotidiano al tempo del boom economico. Poco distante sorge la più grande spa d’Italia, l’Asmana Wellness World, inaugurata nel 2015 dagli imprenditori Florentin Doering e Ariba Tanvir, marito e moglie,

© Eros Borgatta

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Statua del Redentore, Maratea (PZ) 103

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Museo delle donne, Merano (BZ)

bandite. Ci si arriva a piedi con la mulattiera o in funivia, con partenza da Buisson. È un Comune pioniere del turismo a mobilità dolce e fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi, una trentina di località sparse in sei nazioni che promuovono vacanze green. Dalla parte opposta del Belpaese, Maratea (PZ) è un vero gioiello ancora poco conosciuto e, soprattutto, low cost. Con i suoi 30 chilometri di costa, rappresenta l’unico affaccio della Basilicata

sul Tirreno. Il golfo di Policastro è uno spettacolo: acque cristalline, insenature selvagge e panorami da film. Non solo natura: vanta anche 44 chiese e una statua del Redentore alta più di 20 metri, seconda solo a quella di Rio de Janeiro. Le social addicted che si muovono smartphone alla mano su e giù per lo Stivale, immortalando luoghi incantati da condividere all’istante coi follower, mettano in calendario

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una visita a Castelnuovo Calcea (AT) in Piemonte. Se le Langhe sono famose nel mondo, anche il Monferrato ha i suoi tesori da scoprire. Come il parco artistico allestito nel vigneto Orme su La Court di Michele Chiarlo, che custodisce la magia di una fiaba: regine, re, menestrelli e draghi sono sculture nate dalla fantasia dello scenografo e artista Emanuele Luzzati. Qui, in mezzo ai filari di Nebbiolo e Barbera, trovano spazio anche altre opere



© Gionata Xerra

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Terme di Merano (BZ)

al bianco accecante delle saline a pochi chilometri dalla città. Un paesaggio caratterizzato da grandi specchi d’acqua e canali che s’intersecano a scacchiera, mulini a vento e cumuli di sale che sembrano piramidi. All’imbrunire poi, lo scenario diventa suggestivo

© Ushuaia2001/AdobeStock

di arte contemporanea, alcune di Ugo Nespolo. Un’occasione per gustare un po’ di cultura insieme a ottimi vini, tra un click e un altro. Scatti spettacolari anche a Trapani, in Sicilia, dove la fascinosa decadenza delle case aristocratiche nel centro storico fa da contrasto

Saline, Trapani 106

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perché il paesaggio si tinge di colori che riflettono sulle distese di sodio. La vista dei fenicotteri che si trovano qui, inoltre, crea un’immagine perfetta per Instagram, senza bisogno di aggiungere filtri. Da postare almeno una volta nella vita, sole o in compagnia. LF



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© Monet/AdobeStock

di Janina Landau

CITTÀ CHE VAI

BEAUTY-CASE CHE PREPARI Ogni viaggio vale un buon consiglio, quando a essere in gioco è il nostro benessere. Alcune dritte di bellezza, su misura per ogni destinazione primaverile (montagna, collina, terme e mare), sono suggerite dal professor Giulio Basoccu, specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva presso l’Istituto Neurotraumatologico Italiano di Roma. MERANO 60 CORSE REGIONALI AL GIORNO Prima di partire per le terme, il diktat è uno scrub per rimuovere le cellule morte di viso e corpo e consentire, poi, alle creme da massaggio di penetrare più in profondità.

MARATEA 26 CORSE REGIONALI AL GIORNO Un paio di settimane prima della partenza per la Basilicata, perché rinunciare a trattamenti di biorivitalizzazione a base di acido ialuronico per viso e décolleté? Regalano tono e compattezza. CASTELNUOVO CALCEA 27 CORSE REGIONALI AL GIORNO In collina la cute risente degli sbalzi climatici. Occorre una coccola in più al rientro dal viaggio, come una maschera idratante. Per un volto più tonico si può ricorrere anche a punturine di PRP (plasma ricco di piastrine).

CAMPI BISENZIO 61 CORSE REGIONALI AL GIORNO (STAZIONE PIÙ VICINA CALENZANO) Mai senza idratante sul viso se si esplora la campagna toscana. Anche il make up è un alleato contro il freddo e il primo sole, in particolare il fondotinta, meglio se liquido.

TRAPANI 24 CORSE REGIONALI AL GIORNO Nelle località di mare, dove già a marzo si va in spiaggia, il must è proteggere con Spf totale le zone più delicate come viso, mani e décolleté, per tenere alla larga inestetiche e dannose macchie solari.

CHAMONIS 41 CORSE REGIONALI AL GIORNO (STAZIONE PIÙ VICINA CHATILLON) In valigia prodotti a schermo totale. Ad alta quota

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non si scherza, sono in agguato ustioni che possono lasciare segni indelebili, mentre le temperature rigide seccano l’epidermide favorendo la comparsa di rughe.

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Ti chiamano già “Signora”? Per noi sei sempre “Young”. Con CartaFRECCIA viaggi con l’offerta YOUNG fino a 30 anni e risparmi fino al 50%

Iscriviti a CartaFRECCIA, ogni viaggio fa crescere i tuoi vantaggi. Offerta riservata ai titolari di CartaFRECCIA (Oro, Platino e Base) che abbiano meno di 30 anni di età, a posti limitati e variabili a seconda dei giorni della settimana, dei treni e della classe. L’offerta è acquistabile fino alle ore 24 del giorno precedente alla partenza del treno ed è valida per viaggiare sulle Frecce e sui treni Intercity nazionali. La percentuale di sconto si applica al prezzo Base e varia a seconda della data di acquisto del biglietto rispetto alla partenza del treno. Non sono consentiti il rimborso del biglietto, il cambio della prenotazione/biglietto e l’accesso ad altro treno. La CartaFRECCIA utilizzata per l’acquisto del biglietto dovrà essere esibita a bordo treno, unitamente a un documento di riconoscimento. L’offerta non è cumulabile con altre riduzioni. Maggiori informazioni su trenitalia.com. Condizioni valide al 20/02/2018.


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OFFERTE E SERVIZI PROMOZIONI FOOD ON BOARD PORTALE FRECCE CARTAFRECCIA NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA

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© FS Italiane | PHOTO

FRECCE TRENITALIA


© Minoandriani/AdobeStock

OFFERTE E SERVIZI

NUOVO COLLEGAMENTO PERUGIA-MILANO

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l Frecciarossa arriva a Perugia. Due corse, una al mattino in direzione nord e l’altra serale verso sud, collegano il capoluogo umbro ad Arezzo, Firenze, Bologna, Reggio Emilia e Milano.

Il massimo comfort grazie al top di gamma Trenitalia capace di unire Perugia a Milano in poco più di 3 ore e 15 minuti. L’offerta Frecciarossa si aggiunge alle due coppie di FRECCIALink attive

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a Perugia da e per Firenze in connessione con le Frecce che arrivano e partono da Milano, Bologna, Padova e Venezia, aumentando così le rotte tra centro e nord Italia.


MILANO-VENEZIA OGNI 30 MINUTI

© Luciano Mortula/AdobeStock

Il Duomo e la Laguna non sono mai stati così vicini: 46 Frecciarossa al giorno che collegano le due città con tempi di percorrenza a partire da 2 ore, un collegamento ogni ora, con potenziamenti ogni 30 minuti nelle principali fasce orarie. In più, per chi prosegue per Torino ci sono 18 collegamenti da e per Venezia con percorrenza a partire da 3 ore. E fino al 31 marzo doppi punti CartaFRECCIA per i soci che viaggiano tra Milano e la Serenissima. Un motivo in più per scegliere Frecciarossa

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OFFERTE E SERVIZI

TRENITALIA

UN VIAGGIO COMPLETO

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iaggio a 360 gradi con Trenitalia. Grazie agli accordi di vendita integrata tra la società del Gruppo FS e le imprese di trasporto marittimo e le aziende leader nei settori turismo, cultura e spettacolo, è possibile programmare i propri spostamenti a tutto tondo. Presso le biglietterie, i FRECCIAClub e i customer service Trenitalia si possono acquistare i ticket non solo del trasporto ferroviario, ma anche altre utility a completamento dell’esperienza di viaggio. Tra le società via mare in partnership: SNAV, per raggiungere Capri, Ischia, Procida, Ventotene, Ponza, le isole Eolie e la Croazia; Alilauro, che collega Napoli, Ischia, Sorrento, Capri, Positano, Amalfi e 114

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Salerno; Grandi Navi Veloci, con servizi marittimi tra Italia (incluse Sardegna e Sicilia), Tunisia, Marocco, Spagna, Francia e Albania. Per chi, invece, sceglie una città d’arte e vuole scoprirla in tutta comodità ci sono i servizi bus e i battelli scoperti di City Singhtseeing. Oppure se si sta programmando una visita nella Capitale c’è la Card Roma Pass 48 o 72 ore per accedere al circuito dei musei civici e ai mezzi di trasporto pubblici della città e ricevere sconti per mostre, eventi e servizi convenzionati. L’elenco completo delle biglietterie Trenitalia e dei FRECCIAClub abilitati alla vendita è consultabile sul sito trenitalia.com. MAR2018


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TORINO È STATA LA PRIMA CAPITALE DEL CINEMA. NEL NOVEMBRE DEL1896 IN VIA PO I FRATELLI LUMIÈRE PROIETTARONO IL PRIMO SPETTACOLO A PAGAMENTO IN ITALIA. FU SCELTA TORINO, IN RAGIONE DELLA SUA VICINANZA CON LA FRANCIA.

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© FS Italiane | PHOTO

PROMOZIONI

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BIMBI GRATIS Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa, nei livelli Business, Premium e Standard, e in Frecciargento, Frecciabianca e Intercity in 1^ e 2^ classe. Gratuità prevista per i minori di 15 anni accompagnati almeno da un maggiorenne, in gruppi composti da 2 a 5 persone3.

A/R IN GIORNATA Promozione per chi parte e torna nello stesso giorno con le Frecce a prezzi fissi, differenziati in base alle relazioni e alla classe o livello di servizio. Tra Roma e Milano e tra Venezia e Roma si può viaggiare al prezzo promozionale di ¤ 99 nel livello Standard Frecciarossa e in 2^ classe sugli altri treni4. 116

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SPECIALE 3X2 Con la Speciale 3x2 è possibile acquistare un biglietto di corsa semplice valido per tre persone al prezzo Base intero di due. L’offerta permette di spostarsi in treno tutti i giorni della settimana con un risparmio del 33% per i mini gruppi formati da tre viaggiatori5.


SPECIALE 2X1 Offerta dedicata a chi prende il treno di sabato. Si viaggia in due pagando un solo biglietto al prezzo Base nei livelli Business, Premium e Standard, e su tutti i treni nazionali in 1^ e 2^ classe. L’ideale, quindi, per raggiungere, in coppia, i luoghi dove si tengono concerti, partite, mostre e altri eventi2.

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1. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente alla partenza. Le offerte non sono valide sui treni regionali. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione e biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità. 2. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza. Posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 3. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, ai treni e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizione. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. 4. Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente la partenza. Il cambio dell’orario, sia per il treno di andata che per quello di ritorno, è ammesso una sola volta fino alla partenza degli stessi. Cambio delle date dei viaggi, rimborso e accesso ad altro treno non consentiti. 5. Offerta a posti limitati e variabile, a seconda dei treni e della classe o livello di servizio. Acquistabile fino alle 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni.

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FOOD ON BOARD

Il viaggio nel viaggio

TUTTO IL BUONO DI CASA TUA COTTO AL MOMENTO

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a febbraio, con Itinere e le Frecce, su 23 Frecciarossa sale la pasta espressa. Nei treni con servizio ristorante è possibile gustare un nuovo menù Combo: penne lisce al pomodoro e basilico, tris di formaggi, macedonia, acqua e caffè.

I sapori tradizionali italiani accompagnano il viaggio per sentirsi come a casa. Aumenta così l’offerta di piatti semplici ma gourmet, realizzati con materie prime di qualità. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it. 118

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FRECCIAROSSA GOURMET Carlo Cracco

© ufficio stampa skytv/Ansa

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STRACOTTO DI MANZO AL VINO ROSSO CON CARCIOFI SPADELLATI Menù Easy Gourmet by Carlo Cracco

Lista della spesa 600 g di spezzatino di manzo, 500 ml di vino rosso, 4 carciofi, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di jus di manzo, 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 ciuffetto di prezzemolo, qualche foglia di alloro, noce moscata, sale e pepe nero q.b. Preparazione Condire la carne con sale e pepe e metterla a marinare nel vino con l’alloro e la noce moscata per almeno 6 ore. Trascorso il tempo necessario, scolare lo spezzatino dalla marinatura. Scaldare 3 cucchiai di olio extravergine di oliva in una casseruola e cuocere la carne a fiamma alta girandola di tanto in tanto. Quando sarà ben brunito, togliere lo spezzatino dalla casseruola e tenerlo in caldo. Nella stessa pentola, appassire la cipolla 119

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a fette e aggiungere il concentrato di pomodoro. Sfumare con un bicchiere di marinatura e completare la salsa con il jus di manzo. Rimettere la carne nella casseruola, abbassare la fiamma e cuocere per circa 2 ore aggiungendo di volta in volta la marinatura fino a esaurimento. Nel frattempo, mondare i carciofi e tagliarli a spicchi. Far dorare l’aglio in una padella con il resto dell’olio e adagiarvi i carciofi con un pizzico di sale. Cuocere per 15 minuti circa aggiungendo un po’ d’acqua finché non diventano croccanti. Prima di spegnere il fuoco, cospargere le verdure con prezzemolo fresco tritato. Infine, regolare di sale e pepe e servire lo spezzatino con la sua salsa e i carciofi come contorno. Vino consigliato Barbera del Monferrato Doc, Piemonte. Di colore rosso rubino, ha un profumo fruttato con sentori di ciliegia. In bocca secco e armonico.


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CINEMA

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In guerra per amore

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NEWS Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora

TRAVEL INFO Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze

MUSICA Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera

INTERNET WIFI Connessione a Internet tramite WiFi di bordo

EDICOLA DIGITALE Principali quotidiani e una selezione di riviste settimanali e mensili

Qualcosa di nuovo ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo (WiFi Frecciarossa o Frecciargento) Lanciare il browser Internet. Digitando un qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente www.portalefrecce.it) Per accedere a Internet o fruire dei contenuti cinema e musica è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione La registrazione è unica e va effettuata una sola volta. Le credenziali generate (numero di cellulare e password) possono essere utilizzate per entrare nel Portale in tutti i viaggi successivi sui treni Frecciarossa e Frecciargento Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com

Tutti al mare

Il servizio di connessione Internet WiFi è offerto da TIM Per assistenza è possibile contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22 120

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STAZIONE>PALAZZO DIAMANTI

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PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, fino al 10 giugno a Palazzo Diamanti, indaga l’alfabeto delle emozioni nell’arte italiana e internazionale tra ’800 e ’900. Si tratta di un momento cruciale per l’avvento della modernità che vede scienza e pittura impegnate come mai prima nell’indagine della psiche. Tra i maestri in mostra Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un linguaggio dirompente che pone lo spettatore al centro del quadro. Ingresso 2x1 per i soci CartaFRECCIA in possesso di biglietto delle Frecce con destinazione Ferrara. palazzodiamanti.it studioesseci.net

IN CONVENZIONE ANCHE BRESCIA • Fondazione Brescia Musei BERGAMO • Raffaello e l’eco del mito fino al 6 maggio all’Accademia Carrara TORINO • Venaria Reale MILANO • Frida Kahlo fino al 3 giugno al Mudec • Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia fino al 25 giugno a Palazzo Reale VENEZIA • MUVE - Fondazione Musei Civici Venezia REGGIA EMILIA • Kandisky-Cage fino al 18 marzo a Palazzo Magnani ROMA • Klimt Experience fino al 10 giugno al Complesso Monumentale di San Giovanni Addolorata • Monet fino al 3 giugno al Complesso del Vittoriano • Cesare Tacchi. Una retrospettiva fino a maggio e Human+. Il futuro della nostra specie fino al 1° luglio a Palazzo delle Esposizioni • William Turner dal 22 marzo al 26 agosto al Chiostro del Bramante NAPOLI • Pompei@Madre fino al 30 aprile al Madre

Giovanni Segantini L’angelo della vita (1894) Olio su tela 276x212 cm Milano, Galleria d’Arte Moderna

Info e dettagli su trenitalia.com

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3 Palazzo Diamanti tper.it


NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA Bolzano Val Gardena Madonna di Campiglio Courmayeur

Bergamo

Udine

Val di Fassa

Trento

Milano

Verona

Vicenza

Brescia Cremona Torino

Cortina d’Ampezzo

Ora

Treviso

Trieste

Venezia Mantova

Piacenza Reggio Emilia AV Modena Bologna Genova

Padova

Ravenna Rimini

Firenze

La Spezia Pisa

Perugia

NO STOP

Ancona NO STOP

Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto

Foggia

Caserta Afragola

Matera

Napoli

Potenza

Salerno

Bari Lecce Taranto

Sapri Catanzaro Lamezia Terme

Reggio di Calabria

LEGENDA:

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com

OLTRE 250 FRECCE AL GIORNO 124

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NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN

COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO

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FRECCIAROSSA

FRECCIAROSSA ETR 500 Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

1a

FRECCIARGENTO ETR 600 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

Milano-Roma 2h 55'

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Roma-Venezia1 3h 12'

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FRECCIARGENTO ETR 485 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

Roma-Verona 2h 52'

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Milano-Venezia1 2h I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1

Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre

FRECCIABIANCA Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIABIANCA ETR 460 Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio

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PRIMA DI SCENDERE//RACCONTO INEDITO di Giuseppe Di Piazza

PULIZIE D’AGOSTO J

essy aveva capelli lucidi, scuri come il mare notturno. Tano li carezzava da quasi due minuti, in silenzio: un gesto che di solito lo rimetteva in pari con il mondo. Lei gli rivolse un sorriso riconoscente. Sapeva di essere molto per Tano, e Tano sapeva che a lei doveva i rari momenti di pace che la vita, stordente, assassina, gli concedeva. Ricambiò il sorriso e smise di carezzarle i capelli. Pensò che non sarebbe servito a niente continuare: la sua partita quel giorno, quella mattina d’agosto, era persa in partenza. Guardò la sua Smith & Wesson 38 Special. Era sul tavolino accanto al divano, lucida come argenteria di famiglia. L’aveva lubrificata fino a tardi, di notte. Non poteva rischiare. Controllò l’orologio mentre Jessy si staccava da lui, lasciandolo sul divanetto davanti alla tv spenta. Mancavano due ore all’appuntamento. «Che dici? Ti faccio un bel caffè?», chiese la ragazza. «E fallo», rispose lui tornando a fissare con occhi vuoti il revolver. Mancavano due ore, è vero. Che armi porterà Sasà? Avrà capito che devo ammazzarlo? Si sarà messo il giubbotto antiproiettile? Sarò più veloce di lui? Le domande gli si affollavano nella mente, in disordine, restando sospese. Riguardò l’orologio: erano passati solo due minuti. Jessy di spalle gli mostrava intanto la forma perfetta del suo sedere, fasciato da un abito leggero di jersey. Era in piedi davanti alla cucina, controllava la moka. Tano sapeva che quella giornata sarebbe stata peggio di tante giornate a Palermo. Gli risuonarono nella mente le parole di suo zio, don Vito,

il capo della famiglia, una settimana prima. «Tanuzzu, devi fare un lavoro di pulizia. Ogni tanto ci vuole». «Certo don Vito, sono qui per questo». Il boss gli aveva messo un braccio sulle spalle, avvicinandolo a sé. E aveva sussurrato: «Ogni tanto la pulizia va fatta anche in famiglia, lo sai? Vasinnò la casa diventa lorda». Doveva uccidere un parente, magari lontano, ma uno della famiglia. Aspettava solo il nome. Aveva guardato il boss con occhi che domandavano. Don Vito l’aveva stretto ancora a sé e aveva sussurrato: «È Sasà. Diventò troppo intimo di un giudice cornuto». Tradusse nella sua mente: il suo cugino di secondo grado stava per pentirsi o forse si era già pentito... Tano deglutì, poi scosse la testa per disapprovazione nei riguardi di Sasà. «Sarà fatto, Zizì». E andò via. Una settimana prima, una vita prima. Jessy gli portò il caffè, rimescolandolo. «C’ho messo due cucchiaini, come piace a te». La guardò provando a sottrarre rabbia dal proprio sguardo. «Grazie, gioia mia». A ventiquattro anni non era ancora uscito dalla Sicilia, ma aveva già ammazzato dodici uomini. Di lui e del suo vero ruolo nella famiglia di don Vito, Jessy sapeva quello che doveva sapere, cioè poco. Bevve il caffè in silenzio. Il suo sguardo si perse oltre il vetro della finestra, dove le gru dei cantieri navali si stagliavano come giganti cattivi su un cielo carta da zucchero. Pensò che a quel punto mancava un’ora e tre quarti, forse meno.

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Jessy si avvicinò e gli si sedette accanto. Gli prese la mano e se la portò sul seno. «Cuore mio, sei troppo triste», disse. «È che penso al lavoro». «Vabbè, e che c’è di diverso? Oggi devi fare qualche cosa di speciale?». «No. Devo vedere una persona», disse lui tornando a guardare fuori dalla finestra. «Vabbè, allora me ne vado a fare spese. Magari chiamo a mio fratello Sasà e vedo se è libero, così usciamo insieme. Tu lo sai che fa stamattina Sasà?». LF

HarperCollins, pp. 283 ¤ 17 È una primavera ancora fredda quella del marzo siciliano 1984. Veruska, la escort più famosa e amata di Palermo, viene trovata in fin di vita in un angolo di un quartiere residenziale. Malanottata è un giallo mozzafiato che si snoda fra i vicoli di una città assediata dalla mafia, dove si rincorrono passioni e forze primordiali. Una città dove il giovane giornalista Leo Salinas, detto Occhi di sonno, rischia la vita, ma anche l’anima, ogni giorno.


LECCE 6 14

AL GIORNO

PRIMA DI SCENDERE//FUORI LUOGO di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]

STAZIONE>OTRANTO 106

TERR A

D’OTR ANTO

© Vololibero/AdobeStock

provincia.le.it

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rrivava a Otranto, in Puglia, dopo oltre mille chilometri, la Via Appia, regina delle strade consolari romane. Da qui ci si imbarcava per il mondo dell’antichità classica e da qui si sentiva direttamente l’odore d’Oriente. Otranto vale più di una visita, ma la prossima volta. Ora uscite dalla città e dirigetevi verso sud: un paio di curve in salita e siete sul

più straordinario terrazzo naturale dell’Italia orientale, lo sperone della Penisola, con l’Albania e la Grecia di fronte e un paesaggio incredibile. Meglio ancora se è primavera e se il sole deve ancora sorgere. Fermatevi e cominciate a camminare nel prato. Lentamente fatevi largo in mezzo a milioni di fiori di ogni colore e inspirate con calma: un misto di profumi di ogni tipo vi stordirà, accompagnandovi

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anche quando avrete lasciato questo immenso giardino naturale. Non dimenticate di fare una foto, in questo caso indispensabile, perché nessuna mente potrà ricordare gli infiniti colori del prato spontaneo più stupefacente che abbiate mai visto, e in nessun caso il mare sarà stato così vicino. La Terra d’Otranto non si può dimenticare. LF




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