ANNO XI | NUMERO 4 | APRILE 2019 | www.fsitaliane.it
PER CHI AMA VIAGGIARE
ALESSIA MARCUZZI
LA VITA È UN VIAGGIO SPECIALE ISCHIA LO SPLENDORE DELL’ISOLA VERDE
SONIA BERGAMASCO REGISTA PER IL MAGGIO FIORENTINO
MEDIALOGANDO
LA VERITÀ: UN OBIETTIVO E UNA PROMESSA
IL GIORNALISMO SECONDO IL DIRETTORE MAURIZIO BELPIETRO. CURIOSITÀ, ORIGINALITÀ, APPROFONDIMENTO di Marco Mancini
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a Freccia si è rinnovata. Cambia veste grafica, la carta torna a essere bianca e patinata, ma sempre ecologica, com’è nella natura di FS Italiane, le cui strategie industriali non prescindono mai da valori quali la sostenibilità e l’attenzione alle persone. Nuove firme arricchiscono questo numero che vi farà viaggiare tra arte e cultura, paesaggi incantati e fragranze pasquali. Il viaggio inizia da Milano, dall’ufficio di Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano La Verità e, da pochi mesi, anche di Panorama. Passione, curiosità e un approccio sempre originale, che sfruculia dietro la patina dei déjà-vu senza concessioni ai conformismi del politicamente corretto. L’entusiasmo di Belpietro ci inonda contagioso, e prodigioso, soprattutto per uno che vive di giornalismo da 44 anni. Insomma, niente di più lontano da quella vulgata immagine televisiva che lo vuole spesso irritante e tacciato di supponenza. Una maschera su cui ha giocato fin dalle prime apparizioni sul piccolo schermo, arrivando ad adottare come titolo della trasmissione, da lui condotta dal 2004 al 2008 sulle reti Mediaset, il commento di due signore milanesi incrociate per strada: «L’hai visto? Quello è il giornalista antipatico che è sempre in tv». Poco più di due anni fa hai fondato un nuovo giornale. Di questi tempi cos’è: un atto di coraggio, di fede o di follia? È innanzitutto un atto di straordinaria passione per questo mestiere. Unita a un pizzico di follia, perché quando ho fondato La Verità non mi sono forse neanche reso conto di quanto sarebbe stata complessa l’impresa. Il direttore del quotidiano La Verità e del settimanale Panorama, Maurizio Belpietro 2
Però follia e passione alla fine si sono tradotte in un risultato di successo. Sarà stato complesso soprattutto trovare finanziatori disposti a darti fiducia. Tutti mi dicevano: «Sì, ti aiutiamo, ma se lo fai online». Ricordo banchieri e imprenditori che cercavano di convincermi che il futuro fosse il web. E io: «No, online non funziona, non si paga. Voglio la carta perché c’è, e sta ancora in piedi». Decisamente controcorrente. Sì, ma abbiamo dimostrato che è così: la carta funziona, l’online zoppica. Tutti i giornali online che non hanno una versione cartacea sono in perdita. Noi invece abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi. Ossia? Io dicevo: «Venderemo tra le 20 e le 30mila copie», ma persino lo stampatore era scettico: «Se sarai bravo ne venderai 10mila». Invece eccoci qua, in un mercato saturo d’informazione, dove si dice che i giornali sono morti,
è cambiato tutto, ma ho deciso di scommetterci di nuovo. Un settimanale è una sfida anche più complessa del quotidiano. Sì, ma alla fine, poi, il nostro mestiere è sempre quello: suscitare interesse nel lettore. Se con un quotidiano stai più sulla notizia, con un settimanale devi concentrarti sulle inchieste, sui servizi, sugli approfondimenti, tirando fuori argomenti di cui non si parla, variando l’offerta in modo che attiri e incuriosisca. Dobbiamo essere innovativi e mai scontati. Mentre i giornali, hai detto, sono rimasti al ’900. Anche la loro struttura è antiquata. Quando nacque La Verità, una delle mie prime decisioni fu abolire le sezioni: politica, cronaca, esteri, per non rinchiudere l’informazione dentro gabbie precostituite, che devi riempire anche quando non c’è notizia. Poi c’è una questione di sostenibilità. Perché assumere decine di persone per scrivere di sport che interessa due giorni o uno alla settimana? Ed è così per ogni argomento. Ci sono giornali che hanno oltre
vendiamo le copie che avevo immaginato, con un trend di crescita del 13%, in assoluta controtendenza. E qual è il segreto? Facciamo un giornale diverso dagli altri, noiosi e pensati come fossimo ancora nel ’900, ossia prescindendo dal fatto che esistono la televisione, la radio, Internet e gli smartphone. Raccontano quello che il lettore già sa, magari da ore. Quasi dovessero loro certificare le notizie. Ma non è più così: si deve andare a caccia di notizie nuove, raccontare storie diverse, avere il coraggio di fare inchieste e avere opinioni controcorrente e originali. Originale è anche il nome della testata, sembra quasi una provocazione. È stata una felice intuizione di un bravo collega, Stefano Lorenzetto. Io avevo qualche dubbio perché mi ricordava La Pravda (in italiano verità, ndr), ma alla fine l’ho ascoltato e ho fatto bene. È un nome chiaro, netto e deciso, e soprattutto, a differenza di altri, descrive un programma e contiene già una promessa: non siamo condizionabili. Non difendiamo gli interessi di un editore imprenditore. Non adeguiamo l’informazione a chi è al potere. Che poi sono alcune delle accuse lanciate di recente,
100 redattori, noi sì e no dieci. Torniamo lì, essere direttore e, al contempo, editore ha creato un circolo virtuoso. Quando ho deciso di fondare La Verità sapevo che i giornali sono aziende come tutte le altre. Hanno dei clienti, dei costi fissi e devono avere un equilibrio di bilancio. Se non ce l’hai, puoi essere il giornale più bello del mondo, prima o poi chiudi. L’alternativa è attuare dolorose ristrutturazioni. Sì, sono finiti i tempi in cui la pubblicità pagava qualsiasi cosa. Oggi la realtà è un’altra, e l’editoria, soprattutto italiana, ha costi fuori controllo. Occorre che i giornalisti accettino di essere pagati normalmente, abbandonino la mentalità conservatrice che anni fa li portò addirittura a condurre vertenze contro l’introduzione dei computer.
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ISSN 977-0553109031
9 770553 109031
Austria, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo 5,70 Euro; Germania 7,00 Euro; U.K. 5,50 GBP; Svizzera 6,30 CHF; Svezia 55,50 Sek; Svizzera C.T. 6,00 CHF; U.S.A. (via aerea New York) 9,50 USD, Canada 12,00 Cad - P.I. SpA - Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona
con pesanti invettive, contro il mondo dell’informazione. Certo, la vostra struttura societaria vi aiuta. All’inizio ho cercato di radunare un gruppo di amici imprenditori che ci sostenessero con tante piccole partecipazioni, senza che nessuno avesse il controllo della testata, alla fine mi sono ritrovato ad essere io l’azionista di maggioranza e forse è stata la soluzione migliore. Perché mi ha consentito di garantire alla redazione tutta l’indipendenza necessaria. E, non contento, pochi mesi fa ti sei lanciato in una nuova avventura con Panorama… Sai qual è la cosa più bella? Ricevere le lettere di tanti abbonati che erano sul punto di disdettare l’abbonamento e hanno cambiato idea. E anche in edicola stiamo crescendo dal 20% fino al 30% ogni numero. Io Panorama l’avevo diretto dieci anni fa, quando i settimanali erano ancora importanti e raccoglievano tanta pubblicità. Ora
19 dicembre 2018 | Anno LVII - N.1 (2743) | Settimanale 3,00 euro | www.panorama.it
LILLI GRUBER Nostra signora del dibattito bon ton
BABYTRANSGENERATION In Italia sono centinaia e vogliono cambiare sesso. Ragazzine e ragazzini che con le famiglie affrontano questa transizione dolorosa, a volte senza conoscere le conseguenze di una scelta irreversibile. Panorama racconta le loro storie.
Copertina del 19 dicembre 2018
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MEDIALOGANDO
LaVerità
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Prima pagina del 6 ottobre 2017
Ecco, noi ci defi niamo professionisti indipendenti ma in realtà non lo siamo, pretendiamo un contratto e tutele di cui sono privi avvocati, architetti, liberi professionisti. Occorre più intraprendenza? Ogni tanto viene da me qualche giovane che vuole avviarsi al giornalismo. Gli spiego che il nostro mondo è cambiato, lo invito a leggere, tenersi informato, cercare un argomento da approfondire, muoversi e scrivere un bel servizio. Se si presenta a un direttore con un servizio ben fatto, che i suoi giornalisti non hanno, lui glielo pubblica. E se prosegue così, può diventare presto un collaboratore. Nessuno è tornato. Eppure il futuro del giornalismo è questo: redazioni composte da un piccolo nucleo e bravi professionisti esterni pronti a scommettere sul loro futuro. Un futuro con meno certezze, ma ricco di stimoli. Sì, perché questo mestiere ti off re un arricchimento continuo, trasversale, ma è fatto di curiosità e non del tesserino che si porta in tasca o della scrivania conquistata. Dobbiamo fare domande, capire, essere vivaci e pronti a cambiare. Rappresentiamo la società e la società cambia continuamente Testimoniando questa evoluzione… Ti racconto un piccolo episodio. Una sera telefono a un ristoratore per prenotare una cena e iniziamo a conversare. Mi dice che il delivery è diventato un fenomeno con un giro d’aff ari imponente e in continua crescita. Mi racconta addirittura che negli Stati Uniti ormai si progettano appartamenti senza cucina. Lui parlava e io prendevo appunti per quello che sarebbe diventato un servizio su Panorama. Insomma, approfondire, capire, spiegare… E ti posso assicurare che c’è sempre terreno da dissodare. Prendi il tema della legittima difesa. Sembrava si fosse detto tutto. Con Panorama siamo andati a vedere cosa accade a chi, reagendo a un’aggressione, uccide o ferisce un rapinatore. Poniamo sia processato e prosciolto. Tutto bene, la giustizia ha fatto il suo corso. Ma quanto è costata l’intera vicenda a chi, alla fi ne, viene riconosciuto innocente e vittima? Mesi e anni di affl izioni giudiziarie e decine di migliaia di euro di spese legali che nessuno gli rimborserà. Tornando a La Verità, all’inizio avete rinunciato a una versione digitale. Perché? Sì, solo dopo un anno e mezzo abbiamo creato la versione online, costruendola con un concetto diverso: noi non ti regaliamo la nostra informazione, che invece è a pagamento e profi lata sui nostri lettori, una community che ci ha scelto come punto credibile di riferimento. Abbiamo rifi utato quel modello di business che punta a off rire l’informazione gratis pensando che la pubblicità possa ripagarla. Non funziona. Anche perché sul web l’informazione, più o meno buona, la trovi ovunque, e gratis. Addirittura puoi essere informato senza visitare un sito ma attingendo solo da Twitter. Sui social io seguo i profi li dei giornalisti più accreditati e influenti, e lì in poco tempo ho già tutto, in diretta, senza neanche più le agenzie.
O Quid est veritas? O
Anno II - Numero 237
MAGNESIO SUPREMO ®
distensione naturale www.laverita.info - Euro 1,30
QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO
Venerdì 6 ottobre 2017
SEQUESTRATI DOCUMENTI E DATI DEI COMPUTER
PERQUISITE LE AZIENDE DEI RENZI
Guardia di finanza per nove ore alla holding di famiglia Eventi 6 e alla collegata Marmodiv L’indagine riguarda il fallimento di una coop costituita da amici del padre dell’ex premier
IN ARRIVO LA TASSA PIÙ FOLLE: SUI SACCHETTI DELLA FRUTTA!
di GIACOMO AMADORI n Nuvole nere si addensano sulle aziende dei Renzi. Dopo aver festeggiato un fatturato di circa 10 milioni di euro con Eventi 6 e la coop Marmodiv, il braccio operativo della stessa Eventi, ieri le due società sono state visitate dalla
Guardia di finanza nell’ambito di un’indagine della Procura di Firenze. Le Fiamme gialle si sono fatte trovare davanti alle due aziende all’ora di apertura (intorno alle 7 del mattino) e se ne sono andate verso le 16. Sono stati impegnati una decina di finanzieri in
BATTAGLIA PRO IUS SOLI
CON IL DIGIUNO DELRIO RIVELA I SUOI APPETITI
di MAURIZIO BELPIETRO
borghese e anche le auto erano senza insegne. Ieri mattina una Alfa argentata era parcheggiata davanti alla Eventi 6 a Rignano sull’Arno senza dare nell’occhio. I militari hanno portato via numerosi scatoloni con all’interno i documenti delle due amministrazioni e hanno anche
n Faccio il mestiere di giornalista da oltre 40 anni e posso dire di averne viste di tutti i colori, compreso un ministro come Antonio Di Pietro che per un giorno si autosospese per andare in piazza a protestare contro un altro ministro. Ma stiamo parlando di Di Pietro, uno che - per usare le parole che piacciono a lui - non c’azzecca un accidente con
eseguito una copia dei dati presenti nei server dei computer aziendali. Gli investigatori hanno guardato in tutti i cassetti, dentro ai mezzi (furgoni e auto) e persino nei frigoriferi. L’attività è collegata alle indagini sul fallimento (...) segue a pagina 2
la politica. Fatto salvo dunque il Tonino nazionale, un ministro che fa lo sciopero della fame contro la sua maggioranza e quindi, indirettamente, anche contro il governo di cui fa parte, non lo avevo ancora visto. L’autore della singolare protesta è Graziano Delrio, responsabile del dicastero dei Lavori pubblici e dei trasporti, un cattolico di sinistra che (...) segue a pagina 9
I profughi assunti come bidelli al posto dei disoccupati italiani Verranno scavalcati 20.000 precari in attesa da anni. Sindacati in rivolta di ALFONSO PISCITELLI
Questo gesto al supermercato costerà ogni volta 6 centesimi ANTONIO GRIZZUTI a pagina 17
n Il ministero dell’Istruzione guidato da Valeria Fedeli ha aperto le graduatorie di terza fascia per il personale Ata, ovvero bidelli e personale tecnico e amministrativo, anche a profughi ed extracomunitari. Tutto per rispettare una direttiva di Bruxelles. Così verranno scavalcati i 20.000 precari italiani, molti laureati, che da lustri aspettano un lavoro sicuro. Il sindacato denuncia: «È ingiusto, anche perché la scuola è già sotto stress visto che i pensionamenti negli ultimi anni sono stati più delle nuove assunzioni». a pagina 8
COMMISSIONE ZOPPA
PARLA L’ECONOMISTA
Solo Casini potrà fare domande sui crac in banca
Laffer: «Per l’Italia uscire dall’Ue è la cosa migliore»
ALFREDO ARDUINO
a pagina 5
STEFANO GRAZIOSI
a pagina 12
FRANCESCO STRONCA LA TEORIA DEL NEUTRO, COME IL PREMIATO ISHIGURO
Dal Papa e dal Nobel due colpi contro il gender di FRANCESCO BORGONOVO n Papa Francesco attacca «l’utopia del neutro», cioè l’idea di cancellare le differenze fra maschi e femmine per creare individui intercambiabili e sempre disponibili. Simili a quelli descritti nei romanzi di Kazuo Ishiguro, vincitore del premio Nobel per la letteratura e grande indagatore del nostro rapporto con la tecnica. alle pagine 18 e 19
Pm e governo costringono alla ritirata Vivendi È nato il patto Gentiloni-Cav di CLAUDIO ANTONELLI
VICINI Silvio Berlusconi e Paolo Gentiloni
n La Guardia di finanza «visita» la sede parigina di Vivendi mentre l’ad del gruppo francese fa sapere di voler venire a patti con il governo italiano sulle partite Tim e Mediaset. Si va così verso un «patto» Gentiloni Berlusconi, che piace alla finanza tricolore. a pagina 16
Fingiamo tu sia un medico e l’Italia la tua paziente. È malata? Qual è la tua diagnosi? Il Paese non sta bene, ha la febbre ed è appesantito da sovrastrutture che gli impediscono di sfruttare le sue straordinarie capacità. Abbiamo imprenditori, come i viticoltori, la cui attività è sottoposta al controllo di 36 enti diversi, altri che vedono bloccati i lavori per lunghi accertamenti di un fi sco che altrove, come in Gran Bretagna, concorda l’appuntamento per i suoi rilievi, in due giorni fa tutto, e poi, addirittura, chiede un giudizio sul lavoro svolto. Abbiamo complicato la vita delle aziende, che sono il cuore dell’economia del Paese. Se non hai un cuore che pompa sangue in tutto il corpo non vai da nessuna parte. Quindi, la terapia? Bisognerebbe prendere la nostra legislazione, buttarla via, e sceglierne una qualsiasi: francese, tedesca, inglese. Una legislazione semplice e pragmatica. Perché qui servono centinaia di pagine per guidarti nella dichiarazione dei redditi, e in Svizzera ne bastano dieci? Perché dopo aver approvato una legge da noi occorre un decreto attuativo e poi, ancora, una direttiva che ne interpreti i contenuti? Patologie croniche… Sì, la situazione si trascina da decenni, aggravata da una classe politica che non è stata mai capace di prendere decisioni adeguate, preferendo rinviare, con ricadute negative sulle infrastrutture e sull’economia. Attribuire oggi responsabilità a questo Governo, come qualcuno fa, è fi ngere scarsa memoria.
SOMMARIO APRILE 2019
IN COPERTINA ALESSIA MARCUZZI
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32
105
SPRING TRAVEL Pasqua, 25 aprile e 1° maggio. Tutti pronti a partire per scoprire i mille volti del Belpaese pag.
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47
10
SPECIALE ISCHIA
RAILWAY HEART
Ispirazioni di viaggio sull’isola
14
verde fra trekking, terme, percorsi
FS ITALIA
di gusto e il primo mare
16
64 SALONE DEL MOBILE
72
FS INTERNATIONAL
VIVERE GREEN
68
18
Itinerari in bici, eventi e mostre
VINITALY AND THE CITY
SAVE THE DATE
all’insegna della sostenibilità per
84
24
la Giornata mondiale della Terra
CONOSCERE BURRI
88
WHAT’S UP
47
ARTE E DIPLOMAZIA
76
96 BERGAMASCO PER TRE
100 MUSICA SULLA PELLE
104 PHOTO FESTIVAL
109 L’AQUILA RINASCE?
128 RACCONTO INEDITO
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
114 TRENITALIA E MYTAXI Continua con successo la partnership fra Trenitalia e l’app mytaxi, all’insegna di una mobilità sempre più integrata treno-taxi
Scopri tra le pagine l’offerta Trenitalia. Oltre 280 Frecce al giorno, più di 100 città servite
6
Tra le firme del mese
I numeri di questo numero
100mila led per la nuova illuminazione di San Pietro [pag. 42]
40 CESARE BIASINI SELVAGGI Critico d’arte, curatore e saggista Da marzo 2017 direttore editoriale di Exibart.com ed Exibart onpaper. È anche co-direttore del festival Art+b=love (?) di Ancona
i gradi di temperatura che possono raggiungere le acque di Sorgeto a Ischia [pag. 53]
10 gli anni di attività del distretto di Brera a Milano [pag. 66]
8 i milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nel mare [pag. 79] PEPPE IANNICELLI Ama raccontare e vivere la vita: viaggi, tavole gustose, arte e spettacoli, chiese, moschee, occhi negli occhi
La Freccia Junior, il mensile di giochi, fumetti e curiosità per i più piccoli, in distribuzione al FRECCIABistrò di Frecciarossa e Frecciargento
ETTI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIATORI GIOCHI, FUM
ESTO MANIF DEL BUON E VIAGGIATOR IL
Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO AdobeStock Copertina: Raffaele Marone Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore
ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT
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EDITORE
Direzione Centrale Media Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma fsitaliane.it Contatti di redazione Tel. 06 44105298 | lafreccia@fsitaliane.it Direttore Responsabile Caporedattrice Coordinamento Editoriale Caposervizio In redazione
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Giornalista, scrittore e conduttore radio e tv
PER CHI AMA VIAGGIARE
MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO XI - NUMERO 4 - APRILE 2019 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97 CHIUSO IN REDAZIONE IL 21 MARZO 2019
Gira pagina e comincia a ! LEGGERE e GIOCARE Il viaggio passerà in un lampo!
Segreteria di redazione Ricerca immagini e photo editing Traduzioni Hanno collaborato a questo numero
Marco Mancini Claudia Frattini Cecilia Morrico, Francesca Ventre Silvia Del Vecchio Gaspare Baglio, Serena Berardi, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei Francesca Ventre Michele Pittalis, Claudio Romussi Verto Group Cesare Biasini Selvaggi, Ludovica Casellati, Gilda Ciaruffoli, Carlo Cracco, Peppe Iannicelli, Itinere, Marianna Masciolini, Paolo Massobrio, Giuliano Papalini, Ernesto Petrucci, Bruno Ployer, Enrico Procentese, Andrea Radic, Salvatore Santangelo, Flavio Scheggi, Filippo Teramo, Giada Tommei, Mario Tozzi
MARIANNA MASCIOLINI Artista in teatro e nelle arti visive contemporanee con opere e istallazioni rivolte al concetto di attraversabilità visiva e fisica della materia nel vuoto
SUPPLEMENTO DI LA FRECCIA | APRILE 2019 | www.fsitaliane.it
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Note, il settimanale per i viaggiatori regionali disponibile ogni giovedì su trenitalia.com
PROGETTO CREATIVO
Team creativo Giovanni Aiello, Annarita Lecce, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli
PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTA RIVISTA advertisinglafreccia@fsitaliane.it | 06 44102661 - 5640
La carta di questa rivista proviene da foreste ben gestite certificate FSC®� e da materiali riciclati
BRUNO PLOYER
On Web
Caporedattore e inviato speciale di Sky Tg24 per lo spettacolo Convinto che l’arte e la cultura siano la migliore vitamina per lo spirito
ERRATA CORRIGE MARZO 2019 Pag. 36: la foto è di Pietro Vella e non di Salvatore Picone
La Freccia si può sfogliare su ISSUU e nella sezione FSNews del sito fsitaliane.it
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SEMPLICITÀ E COMFORT PER LA PROCEDURA DI CHECK-IN AI BANCHI BUSINESS CLASS
I possessori della carta Turkish Airlines Corporate Club potranno godere di speciali servizi prima dell’imbarco . I passeggeri in classe economica potranno recarsi ai check-in dedicati alla Business Class e avranno l’accesso alle lounge prima dei voli internazionali. Per diventare un affiliato e iniziare a beneficiare dei vantaggi del Turkish Airlines Corporate Club visita : corporateclub.turkishairlines.com
FRECCIA COVER di Flavio Scheggi
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© Bob Krieger
Clarissa Burt
I MIEI PRIMI 40 ANNI
«Italians are coming!», titolava Vogue America nel 1976. In quegli anni nasceva un fenomeno senza pari: il boom del made in Italy nel mondo. Tra gli artisti che hanno testimoniato questa straordinaria stagione, in cui la moda è diventata sinonimo di eccellenza, c’è il fotografo Bob Krieger. Autore di tre copertine del Time, è sua la prima che il settimanale americano dedica a Giorgio Armani, nell'aprile 1982. In oltre 40 anni di attività con la sua macchina fotografica ha firmato
le campagne dei più grandi stilisti italiani: Armani, Ferré, Missoni, Trussardi, Valentino, Versace, Biagiotti, Dolce&Gabbana, Fendi, Gucci, Mila Schön. Rivivere questa lunga storia è possibile fino al 30 giugno a Milano, grazie alla mostra Bob Krieger imagine. Living through fashion and music. ’60 ’70 ’80 ‘90 allestita a Palazzo Morando con la consulenza dell’architetto Carlo Colombo e il patrocinio della Camera naziona-
le della moda italiana. Per la prima volta sono esposti scatti inediti di Bob Krieger, recuperati dall’archivio privato che ne custodisce migliaia eseguiti in quattro decenni. Ogni immagine fotografa un periodo storico preciso che riporta alla memoria fatti di cronaca, stili di vita e volti celebri, dal miracolo economico e dalle prime contestazioni del ’68 alla crisi degli anni ’70, dall’opulenza degli anni ‘80 fino ai ’90. costumemodaimmagine.mi.it 9
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PHOTOSTORIES PEOPLE Il piccolo Leonardo in viaggio verso Napoli © Marussia Politano marussiapolitano
IN VIAGGIO Frecciarossa in viaggio verso Roma © Riccardo Ricciardi riky_rik
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LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME A cura di Enrico Procentese
Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it. L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie rappresentate (Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà del mittente, priva di watermark, non superiore ai 15Mb. Le foto più emozionanti tra quelle ricevute saranno selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri della rubrica. Railway heArt è un progetto di Digital Communication, Direzione Centrale Media, FS Italiane.
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LUOGHI Stazione di Torino Porta Susa © Erica Marenchino heather8erica
AT WORK Cristian, addetto ai gate di Milano Centrale © Enrico Procentese enryhills
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RAILWAY heART
A TU PER TU di Alessio Giobbi
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rancesca, 26 anni, da sette impegnata nel servizio di assistenza a terra della lunga percorrenza di Trenitalia. La incontriamo nel FRECCIALounge di Roma Termini, dove svolge buona parte delle sue attività giornaliere. Da quanto tempo lavori per FS Italiane e in cosa consiste il tuo lavoro? Sono stata assunta nella Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia nel 2012. Mi occupo dell’assistenza a terra, portiamo parte delle attività previste nel FRECCIALounge anche nelle nostre postazioni di stazione. Ci occupiamo di customer service e vendita diretta, cambi di prenotazione, supporto ai titolari CartaFRECCIA e diamo informazioni sulle Frecce. Siamo il punto di riferimento dei viaggiatori sia per le operazioni ordinarie che straordinarie. Come sai da pochi mesi è stato istituito il nuovo servizio di customer care regionale. Ci sono punti d'incontro tra l’assistenza della lunga percorrenza e quella del servizio regionale? Può capitare che il ritardo di un treno AV coinvolga persone che si erano organizzate successivamente con una coincidenza su un regionale. Questo è uno dei casi in cui ci si interfaccia con il customer care regionale, una novità che ci ha permesso di saltare molti passaggi organizzativi e garantire al viaggiatore un’assistenza ancora più completa. Nei casi di perturbazione della circolazione abbiamo il compito di intervenire per garantire la mobilità del passeggero fino a destinazione, in linea con le indicazioni fornite dalla sala operativa Trenitalia. Che tipo di preparazione ricevete? Seguiamo corsi di formazione specifici, ma anche di comunicazione e relazione con la clientela. E di volta in volta partecipiamo a incontri di aggiornamento commerciale. Nel nostro contesto è molto importante trasmettere le competenze ai colleghi neoassunti, una parte del lavoro che mi impegna anche come tutor e formatrice del personale di terra. Cosa ti piace di questa realtà lavorativa? Il senso di appartenenza a una grande e solida famiglia, cosa che ho imparato ad apprezzare soprattutto nei momenti di emergenza. Insieme al continuo confronto con le persone, che mi ha fatto crescere anche fuori di qui. Qualche episodio particolare? Ricordo alcuni episodi in cui abbiamo accolto in stazione viaggiatori rimasti fermi in treno anche per diverse ore a causa di malfunzionamenti dovuti al forte maltempo. In quei momenti, più che mai, ci si deve fare carico della ripercussione psicologica sulle persone, tranquillizzarle, rispondere alla richiesta di informazioni, trovare soluzioni di viaggio alternative in breve tempo. E soprattutto far capire loro che interi team stanno lavorando per affrontare al meglio l’emergenza. Capita, poi, che i viaggiatori che assistiamo ci chiedano interventi o informazioni che vanno oltre le nostre competenze, cosa che può fare piacere perché ci sentiamo considerate persone di fiducia.
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FRANCESCA, CRESCERE ATTRAVERSO IL CONFRONTO CON LE PERSONE
LE STORIE E LE VOCI DI CHI, PER LAVORO, STUDIO O PIACERE, VIAGGIA SUI TRENI. E DI CHI I TRENI LI FA VIAGGIARE di Sandra Gesualdi
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ROSALBA, IL RACCONTO DEL MIO SUD
osalba è una cittadina del mondo che vive tra Palermo, dov’è nata, Roma, l’Umbria e Milano, sempre in treno per lavoro. Energia, passione per il cinema e tanta voglia di narrare la
sua terra. Chi è Rosalba? Sono un’autrice, regista e produttrice di cartoni animati che spesso diventano anche libri per l’infanzia. L’ultimo è la La Stella di Andra e Tati (scritto con Alessandra Viola, De Agostini, pp. 143 € 14,90), tratto dal film d’animazione prodotto per la Rai. È la storia vera delle sorelle Bucci, deportate bambine nei campi di concentramento nazisti, con le illustrazioni meravigliose di Annalisa Corsi. E siamo già alla quarta ristampa! Come è iniziata questa avventura? Nasco come filmmaker, da giovane giravo pellicole che poi inviavo ai festival. Dopo qualche premio vinto, ho iniziato a studiare da autodidatta. Mi sono guardata migliaia di film, soprattutto del Neorealismo: Visconti, De Sica, Von Trotta, Rossellini e Pasolini. Mi sono innamorata di quel periodo e ho voluto riproporlo ai bambini, per raccontare loro fatti veri. E i tuoi lavori come nascono? Da esperienze vissute che mi colpiscono, come accadde a Vittorio De Sica con Ladri di biciclette. A Palermo, per esempio, ho sempre visto i ragazzini al semaforo lavorare e saltare la scuola. Da quell’immagine è stato creato il cartoon Benedetta, lo stesso è accaduto con il lavoro su Falcone e Borsellino. La mia terra e i suoi eroi, famosi e non, sono spesso i protagonisti. Ogni quanto prendi il treno? Spessissimo per lavoro, in lungo e in largo per l’Italia. Non amo l’aereo, ho paura, se esistessero le Frecce per andare in Cina le prenderei. La prossima partenza è per Torino, diretta al festival internazionale Cartoons on the Bay (dall’11 al 13 aprile, ndr), e poi ci sono i book tour nelle scuole. Ne abbiamo appena fatto uno in Puglia a bordo del Frecciargento. Cosa fai durante il viaggio? Guardo fuori dal finestrino paesaggi, paesi, città e inizio a inventarmi delle storie, come nel libro La ragazza del treno. Mi incanto sulle luci accese nelle case e provo a immaginare la vita dei loro abitanti, gli odori in cucina. Il tragitto in treno mi ispira e stimola molto la scrittura. Se per un giorno tu fossi amministratore delegato delle Ferrovie? Renderei il servizio uguale in tutta l’Italia, senza distinzioni tra Nord e Sud. Le Frecce in Sicilia non arrivano e questo mi dispiace. Realizzerei una linea doppia per le Frecce del Sole! Anche i regionali non sono messi bene, in qualche tratta ci sono ancora le littorine. Dalla costruzione di infrastrutture moderne e da un trasporto all’avanguardia potrebbe partire una nuova politica per il Sud. E in estate recupererei tanti altri vecchi binari storici che toccano località meravigliose, come la Valle del Belice o la Siculiana, per un turismo lento, sostenibile e culturale. Sui nuovi treni regionali, lo sai, stiamo investendo miliardi di euro e anche nella tua Sicilia la Fondazione FS Italiane sta riscuotendo un grande successo con i suoi treni storici.
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FS ITALIA
TURISMO
(MADE) IN ITALY
L’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, mentre riceve il Premio Excellent 2019
IL PREMIO EXCELLENT 2019 VA AL GRUPPO FS ITALIANE, COSTANTEMENTE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO DI UN’OFFERTA INTEGRATA DI VIAGGIO di Silvia Del Vecchio
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grandi investitori internazionali guardano con interesse al nostro Paese e stanno investendo molto nel settore turistico», parola di Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane, vincitore della 24esima edizione del Premio Excellent. Ideato dall'Editore Mario Manci-
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ni e dalla senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, promosso dalla rivista Master Meeting, il riconoscimento è riservato a imprenditori e manager del turismo e dell’ospitalità, asset strategici dell’economia italiana, oltre che a personalità di primissimo piano della politica, dell’economia e della cultura che hanno apportato un
valido contributo alla valorizzazione del brand Italia nel mondo. Premiati per questo Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato della Repubblica, e Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del Turismo. «Il trend è in costante aumento», continua Battisti, «sui 550 milioni di
nuovi turisti che visiteranno l’Europa quest’anno, l’Italia ne intercetterà una quota rilevante. L’eccellenza turistica del nostro Paese è confermata dalla designazione di Matera a Capitale europea della cultura 2019, e il Gruppo FS Italiane è costantemente impegnato, di concerto con le istituzioni, nello sviluppo di un sistema integrato di offerta che renda sempre più accessibili le destinazioni ad alto potenziale turistico». Un’offerta che conta oltre cinquemila collegamenti giornalieri per il trasporto regionale e più di 280 Frecce al giorno. L’impegno del Gruppo FS è proprio quello di unire le stazioni ferroviarie italiane agli altri hub d’ingresso (aeroporti e porti) e proporre un servizio capace di rispondere alle esigenze dei clienti Trenitalia e Bus-italia. «Essere una grande impresa porta con sé grandi responsabilità. Il nostro Gruppo, in un momento di importanti trasformazioni come quelle che stiamo vivendo, è chiamato a dare l’esempio in quanto a strategie e prospettive sostenibili», precisa l’Ad. «Il tipo di sviluppo sostenibile a cui dobbiamo puntare è quello nel quale la capa-
cità dell’impresa di generare valore presti attenzione al patrimonio umano, al rafforzamento del know- how e delle competenze distintive, all’innovazione tecnologica e di prodotto e al rispetto dell’ambiente. E – conclude Battisti – non possiamo non ricordare il lavoro sull’Alta Velocità ferroviaria italiana, di cui quest’anno ricorrono i dieci anni di attività. La sua introduzione e il suo progressivo sviluppo hanno reso possibile la riduzione di enormi quantità di CO2 in atmosfera, incentivando modalità di trasporto sostenibili». La crescita del turismo nelle nostre città è stata inoltre incentivata dalla promozione della mobilità integrata. L’uso dei treni regionali per gli spostamenti nel tempo libero ha registrato un aumento dell’8% nel 2018, attestando al 29% la percentuale di chi ha scelto il treno per motivi di piacere rispetto al totale dei passeggeri. Si è registrato inoltre un incremento dei turisti stranieri in visita nel Belpaese che hanno viaggiato con Trenitalia, +19% rispetto al 2017. Il 2019 si prospetta un anno di crescita per la nostra Penisola e nel pri-
mo semestre le prenotazioni dei voli verso l’Italia contano già un trend del +2,8% rispetto al 2018. Matera è tra le mete top dei viaggi di primavera. Anche se mancano ancora otto mesi per valutare il reale impatto sul turismo per la Capitale europea della cultura, secondo Airbnb (project sponsor della Fondazione Matera) la Città dei Sassi è una delle destinazioni più gettonate delle prossime vacanze di Pasqua: la piattaforma ha registrato più del triplo degli arrivi rispetto allo scorso anno. Altra località premiata dai turisti è Napoli, con numeri in forte aumento rispetto allo scorso anno, ma anche le città d’arte mantengono immutato il loro appeal in questa stagione, per un soggiorno medio di tre o quattro notti. Firenze, Roma e Venezia in primis, ma anche Siena e Trieste. Infine, secondo un’analisi condotta da Confcommercio-Confturismo insieme all’Istituto Piepoli, le regioni più ambite sono Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Motivi di viaggio sono principalmente musei, monumenti ed enogastronomia. Benvenuti in Italia. fsitaliane.it
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Le mete top dei viaggi di primavera: Firenze, Roma, Napoli e Matera
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FS INTERNATIONAL
FRANCE, MON AMOUR ORGANIZZARE UNA GITA OLTRALPE È PIÙ SEMPLICE CHE MAI CON LE PROPOSTE FORMATO TRENO DI THELLO di Gaspare Baglio
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gasparebaglio
n weekend parigino in occasione di qualche evento speciale? Una mini vacanza in Costa Azzurra tra mare e cultura? Le gite fuori porta sono sempre un’ottima idea, soprattutto se in treno con Thello. La società di diritto francese del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha l’obiettivo di proporre una vera e propria esperienza di viaggio che fa rima con collegamenti diretti tra Italia e Francia, facilità d’accesso e comfort. Per visitare la Ville Lumière non c’è niente di meglio che viaggiare by night, addormentarsi in Italia e svegliarsi a Parigi. Si parte da Venezia Santa Lucia e Mestre, Padova, Vicenza, Verona, Brescia e Milano Centrale, con stop anche a Digione,
che merita una capatina. Tra l’altro, con la primavera, fioriscono gli eventi nella capitale francese: sabato 18 maggio c’è la notte europea dei musei, per visitare gratis celeberrime esposizioni permanenti e gallerie come il Louvre e il Museo d’Orsay, ricavato da una stazione ferroviaria, tanto per rimanere in tema. Gli inguaribili sportivi non possono prescindere dal tennis del Roland Garros, dal 26 maggio al 9 giugno, e dalla tappa del Tour de France sugli ChampsElysées, domenica 28 luglio. Gli irriducibili music lover segnino in agenda il 21 giugno, data in cui si celebra la Festa della Musica con concerti, eventi e animazioni organizzati in tutta la città. In coppia, in famiglia o con gli amici, Thello offre soluzioni per tutti i gusti: le cabine letto Standard con lavabo privato da una a tre persone, le cabine Premium, per una o due persone, con bagno privato e compartimenti da quattro e sei cuccette. Per la cena, la carrozza ristorante offre servizio al tavolo e un’ampia scelta di piatti italiani e francesi. La Francia, però, non è solo Parigi. Ed ecco che, per qualche giorno al profu-
mo di salsedine, si può fuggire in Riviera con il collegamento diurno per Nizza e Marsiglia. Un modo comodissimo e diretto per un weekend marittimo, vista mozzafiato sul Mediterraneo compresa. Ovviamente, anche in Côte d'Azur non mancano gli eventi imperdibili. Dal 14 al 25 maggio, il famosissimo red carpet del Festival di Cannes accoglie le star del cinema francese e internazionale. Da giovedì 23 alla domenica le strade di Montecarlo diventano un must per gli appassionati di motori grazie al Grand Prix di Monaco F1. I jazz addicted hanno, invece, due appuntamenti da ricordare: il Nice Jazz Festival dal 17 al 21 luglio e il Festival internazionale di Jazz à Juan di Antibes domenica 21. Un occhio anche al portafoglio con l’offerta SMART1, che permette di raggiungere Parigi da Venezia e Milano a partire da 29 euro a persona in compartimento a sei cuccette. Per la Costa Azzurra, si può arrivare a Nizza da Milano e Genova a partire da 15 euro a persona in 2^ classe. Inoltre, i ragazzi dai 4 ai 14 anni godono del 30% di sconto su tutte le offerte. E allora, che aspettate a prenotare? thello.com | trenitalia.com
ORGANISING A TRIP TO FRANCE IS SIMPLER THAN EVER WITH THELLO’S TRAINS
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weekend in Paris for a special event? A quick holiday on the Côte d'Azur to enjoy both sea and culture? Trips away from home are always a great idea, especially if you travel by train with Thello. The goal of the French company, part of the Ferrovie dello Stato Group, is to offer an authentic travel experience thanks to direct connections between Italy and France, ease of access and comfort. To visit the City of Light there is nothing better than travelling by night, going to sleep
L’offerta SMART, a posti limitati, non è rimborsabile né modificabile, acquistabile fino a sette giorni prima della partenza del treno. Offerta soggetta a condizioni disponibili su thello.com 1
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WORLD TUNNEL CONGRESS 2019
private bathroom, and there are also couchette compartments with four or six berth. There is seated restaurant service for dinner in the restaurant coach, with a wide choice of Italian and French dishes. But France is not just Paris. And you can enjoy a few days of sea air by escaping to the Riviera with the daily connection to Nice and Marseilles. It is a very easy and direct link for a weekend on the coast, with a breathtaking view of the Mediterranean thrown in. Of course, there is no lack of unmissable events on the Côte d'Azur either. From 14 to 25 May, the famous red carpet at the Cannes
Film Festival welcomes French and international stars. From Thursday 23 to Sunday 26 May the streets of Monte Carlo are a focus for motor sports fans because of the Formula One Monaco Grand Prix. While jazz addicts have two dates to remember: the Nice Jazz Festival, which runs from 17 to 21 July and the international festival at Juan-lesPins near Antibes ending on Sunday 21. Thanks to the SMART1 fare, you can travel to Paris from Venice and Milan starting from 29 euros per person in a six-berth couchette compartment. For the French Riviera you can travel to Nice from Milan or Genoa starting from 15 euros per person in second class. Children (from 4 to 14 years old) have an additional 30% discount on all fares. So, what are you waiting for to make a reservation?
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in Italy and waking up in Paris. The train leaves Santa Lucia station in Venice, and stops at Mestre, Padua, Vicenza, Verona, Brescia, Milano Centrale and also at Dijon, which is also worth a look. Spring brings a blossoming of events in the French capital: on Saturday 18 May there is European Museum Night, which gives free entry to celebrated permanent exhibitions and galleries like the Louvre and the Musée d’Orsay (the museum which, to keep on track, was created in a former railway station). Sport fans will not be able to miss the Roland Garros tennis tournament, from 26 May to 9 June, and the final stage of the Tour de France on the ChampsElysées on Sunday 28 July. Music lovers should book 21 June, Music Day, which is celebrated with concerts, events and entertainment throughout the city. Whether you are travelling as a couple, a family or with friends, Thello provides solutions for all tastes: Standard sleeper cabins for one to three people, with their own wash basin, or Premium sleeper cabins for one or two people, with
Dal 3 al 9 maggio a Napoli è di scena il World Tunnel Congress, appuntamento di riferimento mondiale per il mondo dell’ingegneria e della geotecnica. L’evento, organizzato dalla Società Italiana Gallerie (SIG) e dall’International Tunnelling Association (ITA), si tiene ogni anno in un Paese diverso tra quelli aderenti all’associazione internazionale. La scelta del capoluogo campano non è affatto casuale. La città partenopea rappresenta infatti un crocevia tra passato, presente e futuro in ambito ingegneristico, con opere straordinarie nell’area sotterranea, dall’acquedotto grecoromano, costruito a partire dal IV secolo a.C., alla Galleria Borbonica, commissionata nel 1853, fino alla stazione metropolitana di Toledo, sulla Linea 1, premiata nel 2015 proprio dall’ITA per l’uso innovativo degli spazi. Il congresso, dal titolo Tunnels and Underground cities: Engineering and Innovation meet Archaeology, Architecture and Art ospita conferenze, seminari e workshop sul mondo della progettazione e delle costruzioni, con un focus sull’innovazione. Il Gruppo FS Italiane, institutional sponsor dell’iniziativa, partecipa con uno stand espositivo e una cena di gala presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa mercoledì 8 maggio. wtc2019.com WTCNapoli2019 WTC 2019 Napoli
SMART tickets are not exchangeable and not refundable, they are available up to 7 days before train departure, within the limits of available seats. Offer subject to conditions available on thello.com 1
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AGENDA A cura di Luca Mattei
ellemme1 – l.mattei@fsitaliane.it
save APRILE the date 2019 NOI... NON ERANO SOLO CANZONETTE TORINO//FINO AL 7 LUGLIO Due abbracci, quasi a voler comporre un cerchio nella storia, sono le immagini simbolo della mostra presso la Promotrice delle Belle Arti: quelli di Domenico Modugno dal palco di Sanremo nel 1958 e di Paolo Rossi nella notte di Madrid del 1982, in cui la Nazionale di calcio si laurea campione del mondo. Segni iconici rimasti nella memoria collettiva anche delle generazioni successive. Nell’esposizione torinese musica e fotografia consentono di interpretare le trasformazioni di oltre 20 anni nella vita italiana. La scelta sonora, di certo non esaustiva, è tra 100 brani di artisti come Peppino di Capri, Francesco Guccini, Patty Pravo e Fabrizio De André. Per il repertorio grafico ci si avvale dello sguardo dei fotoreporter, con scatti destinati a quotidiani, rotocalchi e settimanali illustrati, e dei video delle teche Rai. L’esposizione fa luce su temi diversi: l’immigrazione verso il Nord, il cambiamento di città e campagne, il consumismo, l’emancipazione femminile e giovanile, le rivendicazioni sociali, i movimenti studenteschi, le lotte operaie, il terrorismo, le radio libere, le discoteche e l’edonismo anni ’80. mostranoi.it
Steve McCurry, Italy (2018) dalla mostra Icons a Campobasso © Steve McCurry
FondazioneMoliseCultura | palazzomadamatorino fondazione_molise_cultura | palazzomadama FMC_Molise | FondToMusei
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Sconti Trenitalia
Domenico Modugno interpreta Nel blu dipinto di blu © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo
mostranoi
STEVE McCURRY CAMPOBASSO//FINO AL 28 APRILE TORINO//FINO AL 1° LUGLIO Doppio appuntamento per gli appassionati di Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Palazzo Gil di Campobasso ospita Icons, un concentrato di tutto il suo percorso artistico, a partire dai viaggi in India e Afghanistan. Cento celebri scatti, più dieci inediti, di grande impatto emotivo, immortalano poesia e guerra insieme, sguardi di disperazione, lacrime e sorrisi dei bambini. Leggere, invece, a Palazzo Madama di Torino, si sofferma su un tema specifico: la passione universale per la lettura. La rassegna presenta 65 foto di persone di tutto il mondo. I contesti sono i più vari: dai luoghi di preghiera in Turchia alle strade dei mercati in Italia. Così come i soggetti ritratti: giovani o anziani, ricchi o poveri, religiosi o laici. Tutti, rigorosamente, con libri, giornali o riviste tra le mani. fondazionecultura.it | palazzomadamatorino.it
MILANO POP MILANO//4 APRILE>29 MAGGIO Dopo aver preso piede negli Stati Uniti, la Pop Art ha animato anche il Belpaese, con diversi punti di contatto ma anche e soprattutto profonde differenze rispetto alla produzione americana. La collettiva allo spazio espositivo di Palazzo Lombardia indaga proprio il modo in cui gli artisti nostrani, in particolare milanesi, hanno interpretato in modo peculiare quella tendenza negli anni ’60-’70. Sullo sfondo un’Italia inquieta che da un lato conosce il boom economico, dall’altro si avvicina ai tempi bui degli anni di piombo. A una prima panoramica romana, con opere di Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella e Giosetta Fioroni, segue un focus sull’ambiente meneghino, con lavori di Giangiacomo Spadari, Enrico Baj, Emilio Tadini e Sergio Sarri. MostraMilanoPop
Sergio Sarri, Il grande prestigiatore. Le avventure di Nessuno (1967) © Pier Enrico Ferri
LEZIONI DI STORIA FESTIVAL NAPOLI//25>28 APRILE I migliori studiosi italiani riuniti per dare insegnamenti in modo originale e accessibile a tutti sugli argomenti più vari: dal fascino di Cleopatra alla visione dell’Europa di Napoleone, da un viaggio nell’Italia araba al mito di Maradona e alla musica europea e napoletana del ’700. Il festival a Napoli, organizzato da Editori Laterza con Scabec, accoglie storici famosi come Alessandro Barbero, Eva Cantarella, Andrea Carandini, Franco Cardini ed Emilio Gentile, ma anche specialisti di musica, arte, cinema e letteratura. Le lezioni si tengono in alcuni tra i luoghi più belli del centro storico, come il Teatro Bellini, il Museo archeologico e il Museo di arte contemporanea, il Conservatorio di S. Pietro a Maiella, l’Accademia di Belle Arti. L’evento, promosso dalla Regione Campania, si apre con una conversazione su politica e storia tra Alessandro Barbano e Vincenzo De Luca, introdotta da Giuseppe Laterza. lezionidistoriafestival.it
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LEONARDO DA VINCI ITALIA>FINO AL 29 SETTEMBRE Per il 500esimo anniversario della morte proliferano le iniziative dedicate al maestro vinciano. A Palazzo Reale di Milano fino al 14 luglio, con Il meraviglioso mondo della natura opere di ispirazione leonardesca dialogano con reperti del Museo di Storia naturale (approfondimento a pag. 82). Le Gallerie dell’Accademia di Venezia presentano, dal 19 aprile al 14 luglio, i 25 fogli in loro possesso, tra cui l’Uomo Vitruviano, nella mostra L’uomo è modello del mondo. Palazzo Vecchio di Firenze ospita fino al 24 giugno Fogli scelti dal Codice Atlantico, per riflettere sul rapporto con il capoluogo toscano attraverso 12 carte della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, in cui compaiono riferimenti alla città. Alle Scuderie del Quirinale di Roma fino al 30 giugno La scienza prima della scienza riflette sulla trama di relazioni che pervade tecnica, arte e pensiero tra ’400 e ’500. Infine, dal 13 aprile al 29 settembre Palazzo Bonocore di Palermo è sede di La ragione dei sentimenti, sulla presenza di Leonardo nella pittura del suo tempo. palazzorealemilano.it | gallerieaccademia.it | museicivicifiorentini.comune.fi.it scuderiequirinale.it | palazzobonocore.it Leonardo da Vinci, Trattato della pittura (1651) Reperto in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma © Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci/Photo Alessandro Nassiri
palazzorealemilano | gallerieaccademiavenezia | firenzepalazzovecchio | scuderiequirinale | iworld.PalazzoBonocore
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Freccia Weekend aprile 2019
AGENDA
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1 Lorenzo Pacini, Akeldamá (2015) galleriakoart koartgallery
5>7 Alla Galleria KoArt di Catania fino al sabato, Futura, personale di Lorenzo Pacini, artista che ribalta il sentire comune con accostamenti dissacranti, come i campi di calcio, dove i soldatini sostituiscono i giocatori. [1] galleriakoart.com Dal 2 al 7 a Firenze Middle East Now, kermesse di cinema, arte e teatro sul Medio Oriente contemporaneo. Ospite d’onore il regista iraniano Asghar Farhadi, Premio Oscar per i film Una separazione e Il cliente. middleastnow.it Fino al 7 a Villa Pisani di Monselice (PD) magici pentolini, orchi mai sazi, lupi affamati, pizze ballerine, principesse dal nome aromatico. È il mondo di La fiaba è servita!, mostra d’illustrazione per l’infanzia. villapisanimonselice.it Il 6, 7, 13 e 14 si anticipa l’apertura ufficiale (prevista il 19) di Rainbow MagicLand, parco divertimenti di Valmontone (RM). Tra le novità di quest’anno l’area Tonga, dove grandi e piccini possono avventurarsi in una giungla selvaggia. magicland.it
2 Oliviero Toscani, United Colors of Benetton (1992) © olivierotoscani
museocitta.ra.it museora mar_ravenna
12>14 Più di 50 anni di magnifici fallimenti, dal 14 aprile al 30 giugno al Mar di Ravenna, ripercorre per la prima volta in Italia la carriera di Oliviero Toscani, fotografo che ha fatto discutere su temi come razzismo e Aids. [2] mar.ra.it Dall’11 aprile al 10 novembre MitoMania, mostra in cui si espongono, per la prima volta tutti insieme al Museo Archeologico di Taranto, vasi di produzione italiota attribuiti ai maestri della ceramografia apula. museotaranto.beniculturali.it Palazzo Gromo Losa e Cittadellarte a Biella, Casa Zegna a Trivero (BI): tre sedi per un’esposizione unica, Padre e figlio, che mette in dialogo dal 17 aprile al 13 ottobre le opere di Ettore e Michelangelo Pistoletto. cittadellarte.it Prosegue il tour dell’illusionista di fama mondiale, Gaetano Triggiano. Dopo lo start al Teatro della Luna di Milano (5-7 aprile) è al Brancaccio di Roma (12-14). A maggio a Napoli, Genova e Montecatini Terme (PT). gaetanotriggiano.com
3 Pietro Dorazio, Anda (i)Rivieni (1970) fondazionecariperugiaarte CariPerugiaArte cariperugia_arte
4 Pietro Paolini, El Oso, Potosi, Bolivia (2009) gallerianicolapedana
5 Animazione originale per la serie Capitan Tsubasa (Holly e Benji), collezione privata Cappello di Genzo Wakabahashi, Benji, Collezione Cuniberto © Daniele Badolato - Juventus FC
juventusfc | museocinema #gulpgoalciak
19>21 A Palazzo Baldeschi di Perugia dal 13 aprile al 3 novembre Unforgettable Umbria, capolavori di Yves Klein, Piero Dorazio, Alberto Burri e altri artisti internazionali che hanno vissuto o lavorato nella regione. [3] fondazionecariperugiaarte.it A Palazzo Pitti di Firenze fino al 26 maggio Lessico femminile, dipinti, foto e oggetti che sottolineano impegno e talento delle donne in Italia, dalle lotte per il lavoro dell’800 al Nobel a Grazia Deledda nel 1926. uffizi.it La Gam di Palermo ospita fino al 28 luglio Viaggio racconto memoria, antologica dedicata al grande fotografo Ferdinando Scianna. Circa 200 scatti in bianco e nero raccontano cultura e tradizioni della sua Sicilia. gampalermo.it Nel mese di aprile Tutti i colori delle petunie, mostra itinerante nei garden center di nord e centro Italia per scoprire oltre 40 varietà di questo fiore, da Night Sky e Pink Vain a Sweet Dream e Pecotee Purple. ilmondodellepetunie.it
26>28 Alla Galleria Nicola Pedana di Caserta fino al 30 Along the route, personale fotografica di Pietro Paolini che ha immortalato il cambiamento sociale e politico in Bolivia, Ecuador e Venezuela dal 2004 al 2014. [4] nicolapedana.com Tre giorni di musica, talk e performance a Santa Margherita Ligure (GE) con il primo Festival della disobbedienza, che celebra pensiero laterale e creatività fuori dagli schemi e ospita il Premio Fernanda Pivano. festivaldelladisobbedienza.it Nell’ambito del festival Crossroads, il 26 al Teatro Ebe Stignani di Imola (BO) Pensieri e parole: omaggio a Lucio Battisti di vari strumentisti, con Fabrizio Bosso alla tromba e la voce di Peppe Servillo. crossroads-it.org Dal 27 aprile al 5 maggio il Trento Film Festival presenta film e corti che hanno per scenario la montagna. In questa 67esima edizione una riflessione su cambiamenti climatici e contaminazione tra culture diverse. trentofestival.it
FOCUS
Sconti Trenitalia
Gulp! Goal! Ciak! è un progetto unico per due grandi mostre, fino al 20 maggio a Torino, sul duplice rapporto che lega i fumetti al calcio da un lato e alla settima arte dall’altro. Allo Juventus Museum materiali multimediali consentono di osservare come la passione per lo sport più amato al mondo abbia trovato espressione nelle strisce disegnate. Al Museo Nazionale del Cinema tavole originali, proiezioni e postazioni interattive mettono in luce la potenza comunicativa di comics e cartoni animati, individuando peculiarità di linguaggi nati a fine ’800 che tendono sempre più ad avvicinarsi. [5] juventus.com | museocinema.it Un omaggio alla pratica del Manifesto, testo assertivo che proponeva una nuova visione dell’arte. La video-installazione di Julian Rosefeldt, a Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 22 aprile, è articolata in 13 maxischermi che proiettano brevi film interpretati da Cate Blanchett. L’attrice recita ruoli sempre diversi, tra cui un senzatetto che sbraita concetti surrealisti, una punk alterata che riflette sul Creazionismo, l’oratrice a un funerale che discetta sul non senso di Dada, una madre che simula le intenzioni trash della Pop Art e una cronista tv che annuncia il Minimalismo. palazzoesposizioni.it
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Save the Date aprile 2019
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di Gilda Ciaruffoli - a cura di
vdgmagazine.it
Il 6 e 7 aprile va in scena la prima edizione di Fiori, saperi, sapori, evento che celebra florovivaismo, buon cibo e artigianato tra le mura del Castello di Tabiano (PR) e le Terme di Berzieri di Salsomaggiore. Protagonisti tradizione e territorio, con culatello e funghi porcini ospiti d’onore nelle vecchie stalle del maniero. facebook.com/tabianocastello
Un mese di dolcezza itinerante quello del Gelato Festival, che porta nelle
Debutta a Cremona Cheese & Friends Festival, la manifestazione dedicata ai
principali piazze italiane i migliori gelatieri artigiani. Start a Firenze, in piazzale Michelangelo, il 6 e 7 aprile, poi tappa a Roma a Villa Borghese (13-14), Torino in piazza Vittorio Veneto (27-28) e gran finale in piazza Castello a Milano il 4 e 5 maggio. gelatofestival.com
formaggi italiani ed europei e ai derivati del latte. Dal 12 al 14 aprile la città di Stradivari si trasforma in un luogo dove arte e gusto si incontrano in ogni angolo del centro grazie a showcooking, banchi d’assaggio e incontri di approfondimento. formaggiesorrisi.it
Il 10 e 11 aprile la Fiera di Parma ospita Cibus connect, evento professionale dedicato al food made in Italy. E dal 6 al 14 la città si anima con gli eventi Cibus off: cuore dell’iniziativa piazza Garibaldi e Portici del Grano, con un nutrito programma di degustazioni, temporary restaurant e showcooking. cibus.it Dal 21 aprile al 1° maggio Ascoli Piceno si trasforma nella capitale della frittura, grazie alla golosa manifestazione Fritto misto, meta da non perdere per chi ama prelibatezze croccanti di ogni parte del mondo. E, vista la location, imperdibile la specialità marchigiana, per scoprire il gusto delle vere olive ascolane. frittomistoallitaliana.it
FoodExp-Food life experience, in scena a Lecce dal 15 al 17 aprile, vede protagonisti chef accomunati dalla passione per l’innovazione. Cuochi che amano sperimentare e guardare oltre, e che per l’occasione incontrano curiosi e appassionati durante lezioni e cene nelle storiche sale di Torre del Parco. foodexp.it
Il 25 aprile Country food porta la cultura del cibo nella periferia di Roma, negli spazi della Fattoria sociale Tenuta della Mistica, tra Tor Sapienza, Tor tre Teste e Torre Maura. Una perfetta gita fuori porta da vivere in compagnia di produttori, ristoratori e associazioni del territorio. countryfoodmistica.it
Se la primavera è la stagione dei primi pranzi all’aperto, il 27 e 28 aprile è d’obbligo partecipare a Pic&Nic a Trevi (PG). L'appuntamento che unisce la bellezza dei paesaggi naturali alla bontà e genuinità dei prodotti tipici del territorio umbro, tra passeggiate, momenti di intrattenimento e assaggi. picnicatrevi.it
© Ambra Vernuccio
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A cura di Gaspare Baglio
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MACEDONIA POP SIMONE CRISTICCHI TRA MUSICA, TEATRO E DOCUMENTARI. UN ARTISTA IN CONTINUA EVOLUZIONE
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n poeta sensibile e mai banale. A Sanremo Simone Cristicchi ha confermato il suo talento con il brano Abbi cura di me. Canzone che gli ha fatto guadagnare il Premio Sergio Endrigo per la migliore interpretazione e il Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale. Archiviato l’Ariston, è uscito il best of che porta il titolo del pezzo sanremese. Ogni raccolta che si rispetti è l’occasione per fare il punto della situazione: «Mettendo in fila questi 21 brani», racconta Cristicchi, «ho capito di es-
venterà uno spettacolo della stagione teatrale 2019/20. Ma cos’è per Simone la felicità? «Esistono sette miliardi di tipi diversi di felicità, quanti sono gli esseri umani. Ognuno ha la sua versione. Per me vuol dire essere riuscito a trasformare la passione per la musica in un mestiere. È la base di partenza per edificare, con grande pazienza, giorno per giorno, quella che è una vita soddisfacente. Un mix tra ciò che capita e quello che si costruisce con le proprie mani». Nel frattempo, il cantautore è alla Sala Umberto di Roma dal 9
sermi divertito tantissimo, spaziando da un genere all’altro, dalle canzoni intimiste ai pezzi ironici. C’è tutta la mia personalità positivamente schizofrenica in questo lavoro, è una macedonia pop». Tra i successi del greatest hits ce ne sono due che meritano attenzione. «Vorrei cantare come Biagio è stato il riscontro inaspettato. Era una gag che facevo nei miei live, ma con l’arrangiamento radiofonico è diventato un tormentone incredibile. Sono passato dal totale anonimato a essere riconosciuto per strada nell’arco di un mese. Poi c’è L’ultimo valzer, che racconta la storia d’amore tra due anziani in un ospizio e ha vinto il Premio Mogol come miglior testo. Ho lavorato moltissimo con il mondo della terza età». Tra i progetti di Cristicchi – oltre alla direzione artistica del Teatro Stabile d’Abruzzo e al tour che parte il 19 maggio dall’Auditorium Parco della Musica di Roma – anche il documentario Happy Next - Alla ricerca della felicità, che di-
al 20 aprile con lo spettacolo Manuale di volo per uomo, un lavoro in parte autobiografico. «Tutto si svolge in una stanza bianca che si colora con i racconti del personaggio borderline che interpreto, Raffaello. Di fronte al corpo morente della madre, decide di narrare le sue vicende, per liberarsi dalla zavorra del dolore, sentirsi più leggero e tuffarsi nella vita. Io stesso, a 12 anni, sono rimasto orfano, proteggendomi dal mondo chiuso in una stanza. E ho scoperto che la terapia al mio dolore era l’arte, la fantasia». Il 25 aprile imperdibile il concerto al Teatro Verdi di Firenze, con la meravigliosa Orchestra della Toscana: «Eseguirò brani legati al tema della guerra. Sarà anche un esperimento, perché interpreto canti alpini in versione sinfonica». simonecristicchi.it SimoneCristicchiOfficialPage scristicchi
MILANO PER GABER 26 aprile>9 maggio Tanti eventi per la manifestazione che quest’anno, in occasione degli 80 anni dalla nascita del Signor G, sarà particolarmente ricca di eventi, quasi tutti concentrati al Piccolo Teatro Strehler. Tra i protagonisti Paolo Conte, Cesare Cremonini e i Coma Cose.
COSA FAI QUESTA NOTTE? TOUR 2019 Ex-Otago Dal 4 al 12 aprile la band ligure porta su e giù per lo Stivale una Otago Night, durante la quale ci si può scatenare con le hit più ballerine ed emozionare con i pezzi più romantici della formazione. Non mancano i brani del nuovo disco Corochinato.
NOW (NAPLES OPEN WORLD) Marco Gesualdi Un disco che mette al centro Napoli e i suoni che la città infonde a canzoni senza patria, ma con inclinazione ad accogliere culture e linguaggi diversi. Un girotondo di strumenti e voci, come quella di Simona Boo nel singolo di lancio Je suis la Mer. 25
WHAT'S UP
CARTOONS ON THE BAY 11>13 aprile Torino apre le porte alla 23esima edizione di Cartoons on the Bay, il festival internazionale dedicato all’animazione televisiva, cinematografica e crossmediale organizzato, come ogni anno, dalla Rai. La mission della kermesse è capire le nuove tendenze del prodotto tv (e non solo) per bambini e decodificare le evoluzioni di target e gusti, alla luce dell’avvento di videogames, social e piattaforme mobili. Un lavoro importante come lo scouting di nuovi brand e talenti in erba. Gli States sono il Paese ospite, in occasione dei 90 anni di Topolino, con la Disney tra i principali protagonisti dell'evento. Oltre alla mostra dedicata agli esordi cartacei di Mickey Mouse (si celebrano i 70 anni del settimanale Topolino), i Marvel Studios ritirano il premio come migliore studio dell’anno. Tra incontri, conferenze e masterclass il festival continua a far dialogare mondi (apparentemente) diversi, considerato che i cartoon sono ormai pensati per svilupparsi anche su altri media. cartoonsonthebay.rai.it
L’ITALIA SUONATA Stefano Mannucci Mursia, pp. 780 € 20 La storia d’Italia a ritmo pop e rock? Si può fare. Un affresco del nostro Paese a tempo di musica: da Nel blu dipinto di blu di Modugno alla notte del Vajont, dagli amori proibiti di Mina al genio di Celentano. E ancora, la morte di Tenco, Gaber e la rivendicazione della libertà dal conformismo, il rapimento di De André, Dalla, Pino Daniele e i lazzari moderni di Napoli. Per imparare dal passato e guardare al futuro.
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IL GRUPPO Mary McCarthy Minimum Fax, pp. 500 € 17 La storia di otto ragazze della borghesia americana, dagli anni del college a una maturità fatta di disillusioni e tradimenti. Le protagoniste si dividono tra vicende erotiche e una quotidianità spesso al di sotto delle aspettative. Un romanzo che, tra la satira e il dramma, dipinge un ritratto impeccabile degli States di Roosevelt e del New Deal, tra sogni di rigenerazione collettiva e bruschi risvegli che fanno rima con un classismo disumano.
ATLANTE DEI LUOGHI INASPETTATI Travis Elborough Mondadori Electa, pp. 208 € 25 Dai luoghi fantasma come Neft Das¸lari, la metropoli sulle acque del Mar Caspio in Azerbaigian, e Fordlândia in Brasile, alle esotiche isole galleggianti degli Uros sul lago Titicaca. E ancora, dalle case sugli alberi dei Korowai di Papua alle fantasmagoriche formazioni naturali come i Grand Tsingy del Madagascar e le rocce colorate del Parco geologico di Zhangye in Cina. Una raccolta di luoghi strani, incantati e rigorosamente reali, tutti da scoprire.
WONDERPARK Regia: David Feiss Dall’11 aprile Cartoon per tutta la famiglia con protagonista June, una ragazzina piena di fantasia che scopre un incredibile parco divertimenti immerso nel bosco. Nonostante sia zeppo di attrazioni fantastiche e animali parlanti super simpatici, nel parco vige il caos più assoluto. Ma June scoprirà che il posto magico è frutto della sua immaginazione. Solo lei potrà mettere ordine e salvare i nuovi amici dall’incombente confusione. I possessori di CartaFRECCIA possono acquistare due biglietti al prezzo di uno nelle sale del circuito Uci.
AVENGERS: ENDGAME Regia: Anthony & Joe Russo Dal 24 aprile Arriva il quarto capitolo della saga che ha, per protagonisti, gli eroi più potenti della Terra. La pellicola segue le vicende di Captain America & company dopo che Thanos, il matto titano, ha spazzato via metà dell’umanità della galassia con il potentissimo Guanto dell’Infinito. La trama del cinecomic è (quasi) inaccessibile, tutte le informazioni vengono centellinate dai trailer. Per ora si sa solo che, tra le file del super gruppo, (ri)vedremo anche Ant-Man, Vedova Nera, Hawkeye, War Machine, Captain Marvel, Hulk, Nebula, Iron Man e Rocket Raccoon.
©Marvel Studios 2019
HELLBOY Regia: Neil Marshall Dall’11 aprile Reboot tratto dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario Hellboy protegge il pianeta dalle creature sovrannaturali che lo minacciano. Questa volta corre in Inghilterra per scoprire le sue origini e salvare l’umanità da Nimue, la Regina di Sangue, antica strega assetata di vendetta. Lo scontro epico, senza esclusione di colpi, tra il supereroe demoniaco e la villain è dietro l’angolo. Nei panni della cattiva troviamo un’inedita Milla Jovovich, mentre in quelli del protagonista David Harbour, direttamente dal serial cult Stranger things.
© 2018 Paramount Animation. All Rights Reserved
THE VOICE OF ITALY Dal 23 aprile Elettra Lamborghini, Gué Pequeno, Morgan e Gigi D’Alessio: quattro personalità differenti per altrettanti modi di intendere la musica. Ecco chi sono i coach della nuova edizione di The Voice of Italy. Quest’anno il talent show di Rai2, oltre a una giuria completamente rinnovata, vede il ritorno di Simona Ventura sulla rete che l’ha consacrata. Per quel che riguarda i concorrenti la conduttrice non ha dubbi: «La ricerca è concentrata su talenti che possano raggiungere il successo. Abbiamo bisogno di emozioni forti, voci che colpiscano cuore e pancia e che non si dimentichino. Voci da sold out!».
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INCONTRO
LA VITA È UN VIAGGIO ALESSIA MARCUZZI LANCIA LA SUA PERSONALISSIMA GUIDA DELLE METROPOLI EUROPEE, FUORI DAI SOLITI ITINERARI di Gaspare Baglio
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gasparebaglio
U
n pomeriggio milanese, soleggiato e caldo, fa da sfondo all’incontro con Alessia Marcuzzi, conduttrice in quota Mediaset. Occhiali da sole, look casual e sorriso smagliante, Alessia è sempre di corsa, tra riunioni con gli autori, copioni da studiare, il ménage familiare e la vita da social influencer. Nonostante il bailamme della quotidianità, è riuscita a ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare alla Freccia. L’occasione è il lancio di In viaggio con Alessia (Mondadori Electa, pp 256 € 19,90), inedita fatica editoriale in cui sciorina consigli per visitare Roma, Milano, Londra e Parigi fuori dai soliti itinerari. Com’è nata l’idea per questo libro?
Ah sì? Già, perché veramente ho girato quasi tutto il pianeta. Ho creato anche un’app, La Pinella City, con tutte le dritte su tantissimi luoghi. Quando è arrivata la proposta editoriale, l’ho trovata un’idea fantastica, io ci vorrei andare in giro con la mia guida (ride, ndr). E poi che è successo? Abbiamo deciso di dedicare, in un unico volume con copertina morbida, così da poterselo portare dietro, la prima guida a quattro città: Parigi, Roma, Milano e Londra. Dal tuo entusiasmo intuisco che valore assume, per te, la dimensione del viaggio... Enorme. Tra l’altro, i miei genitori mi hanno insegnato ad adattarmi a tutte le condizioni, dall’albergo bello alla
Sono sempre stata abituata, dai miei genitori, a viaggiare tanto. Con loro sono cresciuta girando il mondo. La filosofia di vita di mia mamma e mio papà è sempre stata quella di investire i soldi guadagnati per conoscere culture differenti dalla nostra. Questa cosa me l’hanno fatta assorbire talmente tanto che sono diventata una specie di Lonely Planet per i miei amici.
stamberga, come ci è successo a Tulum, in Messico. Quando si viaggia, bisogna essere pronti a tutto. La cosa più particolare che hai fatto? Mi viene in mente quando ho scalato il Machu Picchu lungo il percorso Inca, dormendo in sacco a pelo e tenda per quattro giorni. Poi ho girato il Sud Africa in macchina, un’esperienza incredibile. Ho sempre variato i posti e il modo di spostarmi.
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© Raffaele Marone
INCONTRO
Che insegnamenti ne hai tratto? Ho imparato a cavarmela e ad avere un’apertura mentale per interfacciarmi con persone e culture differenti. Ci sarà un luogo del cuore... Da piccolina rimasi molto colpita dal Muro del pianto di Gerusalemme e dalle Piramidi d’Egitto. Mi piacquero molto anche le rovine degli Aztechi a Tulum. Costruzioni incredibili se si pensa che sono state fatte dall’uomo secoli e millenni fa. Da adulta sono rimasta affascinata dal Sud Africa, l'ho
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attraversato da Johannesburg a Plettenberg per vedere il passaggio delle balene. Non mi sono fatta mancare nemmeno il Capo di Buona Speranza, dove c’è l’incrocio dei due oceani. È un posto dalla natura incredibile. Tra tutti i luoghi che hai visitato, dove ti trasferiresti? A Londra. Ho la mia casa, lì si respira una grande libertà, non ci sono stereotipi. Ai miei figli insegno sempre a essere loro stessi. Arriviamo all’Italia. Ti dividi tra Roma
e Milano. Cosa rappresentano queste due metropoli? La mia vita familiare è nella Città Eterna, mentre quella professionale è all’ombra della Madonnina. Devo dire che Milano è diventata, negli ultimi anni, una città importante da ogni punto di vista. Solo che è tutto velocissimo e faccio più fatica a vedere amici e persone alle quali sono affezionata, come la mia amata cuginetta. Cosa consiglieresti di vedere a Milano? Consiglio il Quadrilatero del silenzio, alle spalle di corso Venezia, tra le vie Serbelloni, Mozart, Cappuccini e Vivaio, dove regna un’incredibile pace. Poi c’è la maggiore concentrazione di edifici Liberty in città e ci sono dei bellissimi fenicotteri che si possono fotografare. Al civico 10 di via Serbelloni c’è Palazzo Sola Brusca che ha, come citofono, un orecchio di bronzo creato dello scultore Adolfo Wildt. In questa zona sembra davvero di vivere in un altro mondo. E di Roma che mi dici? Ultimamente sta passando un periodo non positivissimo. E per me è un dolore al cuore, perché è la mia città. Ho voglia, però, di vederla riabilitata. Una dritta per chi va nella Capitale? Di cose da vedere, a Roma, ce ne sono davvero tantissime. Una cosa imperdibile è, senza ombra di dubbio, la visita notturna ai Fori imperiali. Soprattutto con la bella stagione è un’esperienza fantastica in un’atmosfera unica. Immagino che, per raggiungere queste due città, ti sposti in treno. Certo che sì. Lo prendo dalle due alle quattro volte a settimana. Frecciarossa? Frecciarossa 1000, non faccio stop. Qualche altra città italiana che pensi meriti una menzione? Matera, che è un presepe vivente, oltre che la Capitale della cultura 2019. Al sud merita anche la barocca Lecce. Poi mi viene in mente Trieste, che è bellissima, ed è la città dov’è nato il mio papà. Da riscoprire anche Bolzano e Siena. Mi rendo conto che non è facile scegliere, ci sono un sacco di posti stupendi... Già, come la Sicilia. Noto è un posto che va molto di moda ed è da visitare.
E c’è Palermo, che è di una bellezza sconvolgente. Voglio consigliare anche le zone colpite dal terremoto: posti meravigliosi, che hanno bisogno del turismo per risollevarsi e dove, tra le altre cose, si mangia divinamente. Ci sono stata recentemente come ambassador del Touring Club e ci tornerò. Ora che ci penso, anche i programmi che hai condotto, come Colpo di fulmine, Festivalbar ed Extreme Makeover Home Edition, erano itineranti... È vero, evidentemente è il mio karma.
A proposito di tv, quest’anno i reality hanno subito una flessione di ascolti. Credo sia fisiologica, ce ne sono tanti e alcune cose possono sembrare già viste. Poi, ovviamente, il cast conta tantissimo. La tv straniera che ti piace di più? Sono una grande fruitrice di serial, senza dubbio scelgo i canali norvegesi e danesi. Il programma estero che vorresti portare in Italia? Uno show inglese, di qualche anno fa,
dal titolo Travel Agency. Andavano nei posti, facendo addirittura vedere le camere degli alberghi. Lo farei in due versioni: sacco a pelo e cinque stelle, per mostrare come vivere lo stesso luogo in modi diversi. Prima di salutarti: prossimo viaggio? New York. Per caso puoi dirmi come arrivarci in Frecciarossa? lapinella.com @lapinella @alessiamarcuzzi
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EASTER
TIME
PER SCOPRIRE LE MILLE CULTURE DEL BELPAESE CHE SPESSO IN TAVOLA TROVANO LA LORO MASSIMA ESALTAZIONE, LA SETTIMANA SANTA È LA MIGLIORE OCCASIONE. DA NORD A SUD È TUTTO UN FIORIRE DI DOLCI E TIPICITÀ CHE INGOLOSISCONO I RITI RELIGIOSI E LAICI DEL TRIDUO
© Associazione Le fracchie di San Marco in Lamis
di Filippo Teramo
HOLY WEEK IS THE BEST OCCASION TO DISCOVER THE MANY ASPECTS OF ITALIAN CULTURE THAT OFTEN FIND THEIR GREATEST EXPRESSION IN FOOD. FROM NORTH TO SOUTH, THERE IS AN EXPLOSION OF SWEETS AND TRADITIONAL FOOD THAT GIVE A MOUTH-WATERING TOUCH TO BOTH RELIGIOUS AND LAY TRADITIONS AT EASTER
La sfilata delle fracchie/The parade of the fracchie
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a cura di
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vdgmagazine.it
l fuoco, le uova, le colombe. Riti
Prendete la Liguria per esempio:
pagani che si intrecciano alla festività cristiana, facendo assurgere a protagonisti fornai e pasticcieri, fiaccolate e cioccolato. È il corollario – scenografico, a volte drammatico, sicuramente gustoso – della Settimana Santa, che una volta all’anno si ripete uguale e diversa da Nord a Sud trasformando l’Italia in un caleidoscopio di rievocazioni della Passione di Cristo contornate da ricche tavole imbandite. Se avete voglia di scoprire le tante facce del Belpaese e quelle culture che sotto i mille campanili spesso trovano in tavola la loro massima esaltazione, ecco, la Pasqua è la migliore occasione.
a Ceriana, nell’imperiese, la tradizione vuole le processioni del Giovedì e Venerdì Santo accompagnate dal suono dei corni ma anche dalla degustazione dei frisciöi, frittelle ripiene di baccalà, bietole o mela e impastate con aggiunta di farina di castagne. Più giù, lungo la Via Emilia, protagoniste della gastronomia pasquale sono le più classiche colombe, la cui origine è al centro di una disputa tra chi le vorrebbe risalenti al 500 nella Pavia di re Alboino e chi invece le derubrica alla creatività della ditta dolciaria Motta negli anni ’30 del secolo scorso.
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musei del bargello
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musei del bargello Museo Nazionale del Bargello Museo delle Cappelle Medicee Museo di Palazzo Davanzati Museo di Orsanmichele Museo di Casa Martelli
Via del Proconsolo, 4 - 50122 Firenze Telefono +39 055 0469440 Email: mn-bar@beniculturali.it www.bargellomusei.beniculturali.it @bargellomuseums
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Le processioni del Giovedì e Venerdì Santo a Ceriana/The Holy Week's processions in Ceriana
© Maurizio Caviglia
A mettere tutti d’accordo, a Faenza (RA), ci pensa Sebastiano Caridi (già vincitore del reality Il più grande pasticcere) che, in corso Saffi, ha aperto un atelier del dolce dove, tra le tante uova di cioccolato, si trovano colombe di una delicatezza indescrivibile, fatte con lievito madre. Tornando ai festeggiamenti laici che fanno da appendice al Triduo pasquale, a Cesenatico (FC) ogni anno si tiene una sfida marinara che vede gareggiare imbarcazioni da tutta Europa: si tratta delle Vele di Pasqua (quest’anno in programma dal 20 al 22 aprile) attorno alle quali si svolge la cosiddetta rustida, con i pesci di stagione cucinati direttamente dai pescatori. E se proprio non vi dovesse piacere il pesce, un piatto di passatelli in brodo (pietanza di Pasqua tipica romagnola: cilindri di pasta all’uovo con formaggio, pane raffermo e noce moscata finita in brodo di manzo) da quelle parti non ve lo negherà nessuno.
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Uova di Pasqua decorate/decorated Easter eggs
ire, eggs, traditional Easter cakes. Pagan rituals that are interwoven with Christian festivities, putting the spotlight on bakers and cake-makers, torch-lit processions and chocolate. This is the corollary – spectacular, sometimes dramatic, and definitely tasty – of Holy Week, which takes place once a year every year, both unchanged and different, throughout the length and breadth of Italy, transforming the country into a kaleidoscope of re-enactments of Christ's Passion, surrounded by richly-laden tables. This is the ideal opportunity to discover the many faces of Italy and its different cultures that often find their fullest expression in food under its numerous bell towers. Take Liguria for example: in Ceriana, in the province of Imperia, tradition has it that the processions that take place on Easter Thursday and Friday are accompanied not only by the sound of horns but also by eating frisciöi fritters filled with cod, chard or apples, with chestnut flour added to the batter. Going further south, along the Via Emilia, it is the traditional colomba cakes that are the centrepiece of Easter cuisine: their origin is dis-
puted between those who date them back to the 6th century, and the Pavia of King Alboin, and those who relegate it to the 1930s, as an invention of the Motta cake firm. Bringing these sides together in Faenza (Ravenna) is the job of Sebastiano Caridi (who won the reality show Il più grande pasticcere) who has opened a pastry studio in Corso Saffi where, amongst all the chocolate eggs you can find colomba cakes made with raised dough which are indescribably delicate. Going back to the secular celebrations which accompany Easter, in Cesenatico (Forlì-Cesena) there is a boat race in which teams from all over Europe compete: this is the Vele di Pasqua (scheduled for 20 to 22 April this year) which is the setting for the so-called rustida, with seasonal fish cooked directly by the fishermen. And if you do not like fish, you can try a dish of passatelli pasta in broth (an Easter dish that is traditional in Emilia Romagna: cylindrical egg pasta with cheese, stale bread and nutmeg in beef broth) - nobody goes without in the area. Florence sees the creation of an 35
A Firenze, dalla volontà di omaggiare la tipica gastronomia di questa festività, nasce l’idea di Francesco Mastroianni, cinque volte campione d’Italia di gelateria: costruire attorno alla tradizione familiare un progetto dolciario artigianale ribattezzato Don Nino. Un brand moderno (presente anche a Roma) che valorizza profumi e sapori delle tipicità regionali con sapienza antica. La colomba di Casa Mastroianni è il pezzo forte di questa realtà produttiva che ha il suo quartier generale in Calabria, a Lamezia Terme. «La nostra è una ricetta artigianale e rispettosa della tradizione e delle specialità calabresi», ci racconta Francesco. «Non a caso la Colomba dei due mari racchiude i sapori del nostro territorio: fichi dottati, granella di torrone, liquirizia e canditi di arance, limoni e cedri. La glassatura con granella di zucchero completa poi un particolare crumble di mandorle e nocciole». Prima di arrivare nella punta d’Italia, è il caso di fermarsi nel foggiano, a San Marco in Lamis, per assistere a un cerimoniale originalissimo, la sfilata delle fracchie. Qui enormi fiaccole a forma di cono vengono incendiate e fatte sfilare il Venerdì Santo per illuminare il cammino della Madonna addolorata, mentre i fedeli assistono degustando canestredde, piccole trecce di pasta dolce agli agrumi. ll tour non può che concludersi in Sicilia, dove la colomba ha una sua variante tutta locale (qualcuno la chiama "palummedda") e che mani esperte come quelle del pluripremiato maestro pasticciere Nicola Fiasconaro di Castelbuono, antico borgo delle Madonie, sanno plasmare con arte sublime. «Prima ci sono gli ingredienti, cioè le produzioni tipiche della nostra meravigliosa isola», spiega Fiasconaro, «come il pistacchio, le arance, il cioccolato, le mandorle e la manna delle Madonie. Poi c’è la lievitazione naturale della pasta madre, un processo lento che può durare fino a tre giorni e che dona ai prodotti una morbidezza, un sapore e una fragranza davvero particolari». Tutto, rigorosamente born in Sicily . old.sebastianocaridi.it congregavelisti.it don-nino.it casamastroianni.com fiasconaro.com 36
© Francesco Cortese
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La colomba di Casa Mastroianni/The Casa Mastroianni Colomba
idea of Francesco Mastroianni, five times Italian ice cream making champion, wishing to pay homage to the typical gastronomy of this celebration: he has created a baking project, called Don Nino, around the family tradition. It is a modern brand (which also has a presence in Rome) that brings out the smells and tastes of regional specialities with ancient wisdom. The colomba produced by Casa Mastroianni is the mainstay of this manufacturing company which has its headquarters at Lamezia Terme in Calabria. “Ours is a handcrafted recipe which respects Calabrian tradition and specialities,” says Francesco. “It is no accident that the Cantabrian colomba brings together the tastes of our region: dottato figs, slivers of nougat, liquorice and candied orange, lemon and lime peel. It is glazed with sugar, and then topped off with a special kind of almond and hazelnut crumble.” Before reaching the southernmost tip of the Italian peninsula you should stop off in the province of Foggia, at San Marco in Lamis, to
take part in a very unusual ceremony, the parade of the fracchie. Enormous cone-shaped torches are lit and paraded through the streets on Easter Friday to light the road of the grieving Mary, while the faithful look on eating canestredde, (small braids of sweet, citrus-flavoured dough). Our journey around Italy can only end in Sicily, where there is a local variant of colomba (some people call it palummedda) that skilled hands like that of the multiple award-winning master pastry chef Nicola Fiasconaro – who is from Castelbuono, an old village in the Madonie hills – know how to mould with sublime artistic skill. “First it is the ingredients, so the typical productions of our marvellous island,” Fiasconaro explains, “like pistachios, oranges, chocolate, almonds and the treat from the Madonie. Then there is the natural leavening of the dough, a slow process that can take up to three days and that makes the products soft, and gives them a very distinctive taste and smell.” All rigorously born in Sicily.
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri
la pittura, irriducibile presenza A cura di Bruno Corà
10 maggio – 28 luglio 2019
Fondazione Cini Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia 11.00 – 18.00 Chiuso il mercoledì
In collaborazione con
Sponsor Tecnico
© justinessy/AdobeStock
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Lago d'Orta
SECRET SPRING METE MENO CONOSCIUTE O FUORI STAGIONE DOVE PASSARE IN FAMIGLIA LE VACANZE DI PASQUA E I PONTI PRIMAVERILI. ALLA SCOPERTA DI PICCOLE GEMME DELLO STIVALE di Cecilia Morrico
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iente caccia alle uova o parchi divertimento appena riaperti, perché quest’anno non provare a immergersi nella bellezza della “piccola Italia” strabordante di tradizioni e borghi incantevoli? Per gite fuori porta durante le vacanze e i ponti di aprile e maggio meglio fuggire dalle mete più gettonate per rifugiarsi in luoghi affascinanti ma non sempre in cima alle proposte di stagione. Ne è un esempio Courmayeur (AO), che chiude il periodo sciistico invernale per dare spazio alle belle giornate primaverili con due appuntamenti per 38
morricocecili
grandi e piccini. Il 13 e 14 aprile piazza Abbé Henry ospita il Cheese Market, weekend dedicato alle eccellenze casearie locali, francesi e svizzere, mentre il Lunedì dell’Angelo torna la Foire de la Paquerette, fiera dell’artigianato che riempie le strade del centro con oltre 300 bancarelle, tra le note della Banda Courmayeur-La Salle e del gruppo folkloristico Les Badochys. Gioiello del Piemonte, il lago e il borgo d’Orta (NO) insieme all’Isola di San Giulio, paradiso del silenzio con la sua incantevole basilica romanica, sono una delizia italiana. Per mamme e papà con
pargoli al seguito ci pensano le Avventure per famiglie del Parco della fantasia Gianni Rodari a rendere ancora più fiabesco il soggiorno. Nei giorni 6, 22 e 25 aprile, 1° e 5 maggio, gli animatori del parco diventano ciceroni d’eccezione portando i grandi e piccoli avventori alla scoperta del territorio, accompagnati dalle fiabe dello scrittore italiano. Una passeggiata narrativa che tocca il Lago d’Orta, l’Isola di San Giulio, i Giardini della torta in cielo e Omegna, città natale di Rodari. Un’altra suggestiva oasi di pace da non farsi sfuggire è Comacchio, in provincia
per più tempo può prenotare presso i consorzi locali laboratori e degustazioni delle tradizionali barrette lavorate a freddo che, al posto di latte, burro e altri grassi, hanno cristalli di zucchero, per scoprire un prodotto davvero unico al mondo. courmayeur-montblanc.com | rodariparcofantasia.it | primaveraslow.it | eatalyworld.it | festadeltulipano.com | comune.tagliacozzo.aq.it | fondazionefs.it | comune.modica.gov.it
LESSER KNOWN OR OFF-SEASON DESTINATIONS FOR FAMILY HOLIDAYS AND LONG WEEKENDS IN SPRING. DISCOVERING THE BUDDING BEAUTIES OF THE BOOT
T
here are no egg hunts nor amusement parks that have just reopened, so why not try to immerse yourself in the beauty of “little Italy”, bursting with traditions
CORSE REGIONALI AL GIORNO REGIONAL SERVICES A DAY ORTA MIASINO E/AND OMEGNA 18 FERRARA 139 CASTIGLIONE DEL LAGO 34 TAGLIACOZZO 28 SIRACUSA 39 AGRIGENTO 34 MODICA 6
and charming villages? For out-of-town getaways during the holidays and long weekends of April and May, it is best to escape from the most popular destinations and take refuge in the fascinating places that are not always at the top of the seasonal offerings. One example of this is Courmayeur (Aosta), which concludes the winter skiing period by dedicating space to the beautiful spring days with two events for adults and children. On 13 and 14 April, Piazza Abbé Henry hosts the Cheese Market, a weekend dedicated to local, French and Swiss dairy excellences, whilst on Easter Monday comes the Foire de la Paquerette, the artisan fair that fills the downtown streets with over 300 stalls, with highlights including the Courmayeur-La Salle band and the Les Badochys folklore group.
Parco del Delta del Po/Po Delta Regional Park © Pietrangelo Michele
di Ferrara, antica città dell’acqua che sorge su 13 isolette affacciate sull’Adriatico e cuore dell’iniziativa Pasqua slow lungo il Parco del Delta del Po. Dal 19 al 22 aprile escursioni in barca, a piedi, in bici, iniziative culturali e laboratori didattici aspettano a braccia aperte genitori e figli che scelgono di trascorrere le vacanze in Emilia Romagna. Tutti gli itinerari rientrano nel programma Primavera slow, valido fino al 23 giugno. Se poi si desidera fare un giro per Bologna senza prole al seguito, corrono in soccorso gli Easter camp di Fico Eataly World: il 18, 19, 23, 24 e 26 aprile i bambini dai 4 agli 11 anni sono accolti dagli educatori per esplorare il parco, conoscere gli animali e partecipare a laboratori creativi pensati apposta per loro. Spostandosi al centro, in Umbria, sopra un colle affacciato sul Lago Trasimeno, sorge Castiglione del Lago (PG), piccolo borgo medievale che dal 24 al 28 si ricopre di fiori per la tradizionale Festa del tulipano. Il clou della manifestazione sono i carri allegorici interamente vestiti di tulipani, che si contendono la palma del migliore. Tra le vie del centro gli abitanti vestono costumi d’epoca, mentre in riva al lago è impossibile non essere tentati dagli appuntamenti gastronomici. Leccornie anche in Abruzzo, a Tagliacozzo (AQ), durante la domenica in Albis (dopo Pasqua) si celebra la Festa del Volto Santo, durante la quale si gustano dolci fauni, cavallucci e palombelle. Realizzati con antica e segretissima ricetta proprio dalle monache benedettine, si possono acquistare, nella settimana precedente la ricorrenza, nel monastero e vengono consegnati dalle suore di clausura attraverso la storica ruota. Il tour pasquale termina in Sicilia, dove tornano a sbuffare i treni storici della Fondazione FS Italiane in collaborazione con l’Assessorato al turismo della Regione. Da Siracusa a Noto e da Agrigento a Tempio di Vulcano portano i visitatori a bordo delle antiche carrozze in un viaggio nel tempo alla scoperta della Val di Noto e della Valle dei Templi, con soste durante la corsa di andata per consentire la visita delle città toccate (calendario completo dei treni storici a pag. 127). Tra le perle del Barocco, raggiunte dal convoglio storico o dai regionali, anche Modica (RG), famosa soprattutto per il cioccolato. Chi si ferma
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TRAVEL
© A. Scalzo - Archivio Fondazione FS Italiane
Ferrovia dei Templi. Treno storico in transito sul ponte S. Anna
Ferrovia dei Templi. Traversing Ponte Sant'Anna by historical train
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© Federici/Lapresse
A jewel of Piedmont, the lake and the village of Orta San Giulio (Novara) together with the island of San Giulio, a paradise of silence with its enchanting Romanesque basilica, comprise an Italian delight. For parents with children in tow, the Family Adventures of the Parco della Fantasia “Gianni Rodari” (a ‘Fantasy Park’ named after Italy's beloved author) to render your stay even more fairy-tale-like. On 6, 22 and 25 April plus 1 and 5 May, the park’s entertainers act as exceptional cicerones, leading patrons of all ages on a discovery of the territory, accompanied by the fairy-tales of the Italian writer. This narrative walk stops at Lago d'Orta, the Island of San Giulio, the gardens
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known as Giardini della Torta in Cielo and Omegna, Rodari’s birthplace. Not to be missed is another evocative oasis of tranquillity: Comacchio, in the province of Ferrara, an ancient water city that extends across 13 islets overlooking the Adriatic Sea and the heart of the initiative Pasqua Slow along the Po Delta Regional Park. From 19 to 22 April, there are excursions by boat, on foot or by bike, plus cultural initiatives and educational workshops ready to welcome parents and children who choose to spend their holidays in Emilia Romagna. All itineraries are part of the Primavera Slow programme, operating until 23 June. If you want to take a tour around Bologna without offspring, the Easter camps of Fico Eataly World come to the rescue: on 18, 19, 23, 24 and 26 April, children from 4 to 11 years old can explore the park, learn about animals and participate in creative workshops designed specifically for them. Moving towards central Italy, in Umbria on a hill overlooking Lake Trasimeno rises Castiglione del Lago (Perugia), a small medieval village that is adorned with flowers from 24 to 28 throughout the traditional Tulip Festival. The highlight of the event is the parade of floats, entirely covered in tulips, that contend to be picked as the best. Along the streets of the city centre,
the inhabitants wear traditional costumes, whilst on the shores of the lake, it is impossible not to be tempted by the gastronomic events. Delicacies are also on offer in Abruzzo, in Tagliacozzo (Aquila), on Divine Mercy Sunday (following Easter) with the Festa del Volto Santo celebrated, during which you can enjoy sweet “Fauni”, “Cavallucci” and “Palombelle”. Made by the Benedictine nuns following an ancient and secret recipe, they can be purchased in the week prior to the event from the monastery, being served by the cloistered nuns through a historic hatch. The Easter tour concludes in Sicily, where the historic trains of the Fondazione FS Italiane chug along in collaboration with the Regional Tourism Department. From Syracuse to Noto and from Agrigento to Tempio di Vulcano, visitors aboard the ancient carriages are taken on a journey through time on an exploration of the Val di Noto and the Valley of the Temples, with stops along the way to allow time to visit of the cities (a complete calendar of historical trains is on page 127). Amongst the Baroque pearls reachable on the historic convoy or on the regional lines, there is also Modica (Ragusa), especially famous for its chocolate. Those who stop for more time can book workshops and tastings at the local consortia to savour traditional coldprocessed bars that - instead of milk, butter and other fats - are made with sugar crystals, for the discovery of a truly unique product in the world.
IL LORO FUTURO NELLE TUE MANI
Dal 6 al 21 aprile chi viaggia sui treni regionali e le Frecce può contribuire a contrastare l’abbandono scolastico, grazie alla campagna Il loro futuro nelle tue mani del Gruppo FS Italiane per ActionAid. Volontari a bordo dei treni illustrano obiettivi e finalità della campagna offrendo ai passeggeri, a fronte di una donazione minima di 3 euro, una tavoletta di cioccolato Altromercato. I contributi saranno destinati al progetto OpenSpace, realizzato da ActionAid insieme ad altri partner nelle città di Bari, Milano, Palermo e Reggio Calabria. actionaid.it
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© Marco Andreozzi
DIVINE LIGHT
LA BASILICA DI SAN PIETRO SI ILLUMINA DI NUOVO. UN IMPIANTO DI 100MILA LED PERMETTE LA VISIONE DI OPERE D’ARTE FINORA RELEGATE IN PENOMBRA O DEL TUTTO NASCOSTE di Francesca Ventre f.ventre@fsitaliane.it
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entro di noi c’è un insopprimibile desiderio di luce. La luce illumina la bellezza e la rende fruibile». Sono le parole del cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, in occa-
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sione dell’inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione. Così oggi, entrando nel luogo di culto più conosciuto della cristianità, la visione fisica e il coinvolgimento spirituale dialogano tra loro senza interruzione. Si osservano con stupore grandiosità e dettagli dell’arte. È un’esplosione nella navata centrale e nel baldacchino con le sue colonne contorte, ma la meraviglia mai provata è godere delle zone un tempo nascoste e semibuie delle Cupolette nelle navatelle laterali e nelle aree degli ottagoni. E, finalmente, l’illuminazione arriva su mosaici come quelli che raffigurano l’Annunciazione o la visita di Maria a Elisabetta, permettendo di gustarne la totale bellezza. E lì, in un angolo che porta a un maggior raccoglimento religioso e all'ammirazione per la perfezione artistica, La pietà di Michelangelo invita a soffermarsi per osservare la commovente espressione della Madonna e i dettagli del
Cristo ormai morto. Tutto questo è un miracolo dovuto alla simbiosi tra capacità creativa e una tecnologia dotata di 100mila LED e 780 apparecchi Osram che fanno luce sui 22mila m2 di superficie della Basilica. Un sistema d’impatto forte, che consente anche di modificare l’intensità dei raggi secondo la tipologia della cerimonia celebrata, dal rigore del Venerdì Santo al trionfo della Pasqua. E poi, a beneficio della sostenibilità e della tutela del pianeta e delle sue creature, in un corretto spirito francescano, la riduzione del consumo energetico arriva fino al 90%. Si conclude così il progetto iniziato con la nuova luce sulla Cappella Sistina nel 2014 e proseguito con piazza San Pietro due anni dopo e le Stanze di Raffaello nel giugno 2017. Fiat lux et lux est.
ROMA 206 FRECCE AL GIORNO/A DAY
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that bring light to the 22,000 m2 that the basilica covers. It is a system that has a strong impact, that also allows the intensity of the light to be varied according to the kind of ceremony being celebrated, from the austerity of Easter Friday to the triumph of Easter Sunday. What is more, in the name of sustainability and the protection of the planet and all its creatures, and in the true spirit of Saint Francis of Assisi, the energy consumption is reduced by nearly ninety per cent. This brings to an end the project that was begun with the new lighting in the Sistine Chapel in 2014 and carried on two years later in Saint Peter's Square, and with the Raphael Rooms in June 2017. Fiat lux et lux est.
e all have within an irrepressible desire for light. Light illuminates beauty and allows us to enjoy it.” Those were the words of Cardinal Angelo Comastri, archpriest of Saint Peter's Basilica at the inauguration of the new lighting system. So now, as one enters Christianity's best-known building, there is an uninterrupted dialogue between the spiritual and the visual experiences. The details and grandeur of the art can be admired in amazement. There is an explosion of light in the central nave and in the Baldachin with its twisted columns, but also a new experience of awe enjoying the areas which were once hidden in half-darkness in the cupolas off the nave aisles and in the octagonal areas. And, finally, illumination also comes to the mosaics such as those that portray the Annunciation or Mary's visit to Elisabeth, allowing them to be enjoyed in all their beauty. And there, in a corner that leads to greater religious contemplation and admiration for artistic perfection, Michelangelo's Pietà calls upon you to linger and admire the moving expression of the Madonna and the details of the dead Christ. All this is a miracle owing to the symbiosis between creative ability and technology, equipped with a hundred thousand LED lights and 780 Osram devices
© Marco Andreozzi
SAINT PETER'S BASILICA IS TO BE LIT UP AGAIN. A LIGHTING SYSTEM WITH 100,000 LEDS ILLUMINATES WORKS OF ART THAT UNTIL NOW LURKED IN DARKNESS OR WERE COMPLETELY INVISIBLE
Nuovi raggi nelle Cappelle Medicee Ridare luce e ragione al genio di Michelangelo, senza alterare le modifiche successive. È questo l’obiettivo del progetto di illuminazione, seguito alla manutenzione e al restauro della Sagrestia nuova delle Cappelle Medicee a Firenze, promosso dai Musei del Bargello in partnership con Lottomatica. Il risultato è quanto di più conforme alla luce naturale pensata da Buonarroti. In alcuni periodi della giornata e dell’anno i raggi, secondo il suo calcolo, avrebbero dato maggior evidenza alle sculture Aurora nelle ore del mattino e Notte al calar del giorno. Effetti attutiti dalla costruzione della Cappella dei Principi, tra il XVII e il XVIII secolo, che con la sua mole andava a intercettare il tragitto del sole, attenuando l’idea del genio. E la recente illuminazione non ha cancellato queste modifiche, perché comunque fanno parte della storia di questo monumento eccezionale. bargellomusei.beniculturali.it
© Andrea Jemolo
New light in the Medici Chapels Returning light and reason to the genius of Michelangelo, without changing later modifications. That is the aim of the lighting, maintenance and restoration project of the Sagrestia Nuova of the Medici Chapels in Florence carried out by the Bargello Museum in association with Lottomatica. The result is much more in line with the natural light that Michelangelo would have thought of. Michelangelo's calculations on the times of day and the year, meant that sunlight would have given greater emphasis to his Aurora sculptures in the morning time and Notte at the end of the day. The construction of the Cappella dei Principi between the 17th and 18th centuries blocked the flow of natural light, thus interfering with Michelangelo's idea. And recent lighting has not cancelled out these modifications, because they are part of the history of this exceptional monument. 43
TRAVEL
OPEN MUSEUM SONO TANTI I MONUMENTI, LE AREE ARCHEOLOGICHE E I MUSEI DA VISITARE, A INGRESSO GRATUITO, AD APRILE E NON SOLO
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i potrebbe andare tutti al museo e vedere l’effetto che fa. Beni culturali si cambia. Sono 20 i giorni dell’anno in cui si entra gratis in musei, siti archeologici statali, parchi e giardini monumentali. Otto giornate in più, scelte in base alle caratteristiche di ogni realtà territoriale, per visitare i luoghi statali della cultura. Tra le altre novità, ingresso a soli 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni, che così sono maggiormente stimolati a scoprire il ricco mondo del nostro passato e presente. È la rivoluzione pensata dal ministero per i Beni e le attività culturali, che prevede anche un’annuale Settimana dei Musei, appena realizzata con successo a marzo. «Aumentando il numero di giornate gratuite in tutti i musei statali d’Italia, vogliamo migliorare le modalità di fruizione del nostro patrimonio e far conoscere alcuni tesori nascosti o poco noti, ma ugualmente preziosi», ha dichiarato il ministro Alberto Bonisoli. E per seguire il suo invito, ecco qualche spunto per un grand tour contemporaneo lungo la Penisola. Ha precedenza su tutti il Museo nazionale d’Abruzzo, all’Aquila. La data scelta per l’ingresso libero è il 6 aprile, a dieci anni dal grave terremoto che ha colpito la città e la regione, e che assume quindi un significato d’eccezione. La sua nuova sede è, dal 2015, il complesso dell’ex mattatoio, di fronte alla Fontana delle 99 cannelle, che ha sostituito quella storica della fortezza
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Palazzo Altemps, Roma
THERE ARE SO MANY HISTORIC SITES, ARCHAEOLOGICAL AREAS AND MUSEUMS TO BE VISITED FREE OF CHARGE IN APRIL, AND AT OTHER TIMES
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e could all visit a museum and see what it is like. The Ministry of Cultural Heritage and Activities is changing. There are twenty days a year when you do not have to pay to visit museums, state-run archaeological sites, parks and stately gardens. There are a further eight days, chosen according to the characteristics of each region, to visit staterun cultural locations. Amongst the new developments are tickets at just two euros for people aged 18 to 25, to encourage them to explore the rich world of our past and present. This is the revolution designed by the Ministry of Cultural Heritage and Activities, which also includes an
© Tommaso Lizzul/AdobeStock
spagnola, danneggiata dal sisma e tuttora oggetto di restauro. Risalendo a Nord, una è la tappa consigliata, in Lombardia. Il Parco nazionale delle incisioni rupestri, a Capo di Ponte (BS) in Valle Camonica, è un archivio eccezionale, immerso nella natura, di simboli incisi su rocce. Le aperture a ingresso gratuito sono le domeniche 7 aprile e 5 maggio. Tappa inevitabile la Capitale, dove il 21 aprile, in occasione della Pasqua ma anche del Natale di Roma, si aprono le porte delle quattro realtà del Museo nazionale romano. Presso le Terme di Diocleziano, epigrafi e opere d’arte raccontano la scrittura fin dalle origini. Sempre in zona stazione Termini, il ricco spazio di Palazzo Massimo, a cui si aggiungono la Crypta Balbi e Palazzo Altemps, vicinissimo a piazza Navona. Con un salto geografico a Sud, si arriva in Calabria: nell’antica Scolacium (CZ) e a Locri (RC) si entra con zero euro nei musei e nelle aree archeologiche martedì 23, per la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore. E questi sono solo pochissimi esempi tra mille idee per un viaggio erudito. F.V. iovadoalmuseo.it IoVadoAlMuseo
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annual Settimana dei Musei, which has just been successfully held in March. “By increasing the number of days when there is no charge at all Italy's state-run museums, we want to improve the ways that our cultural heritage can be enjoyed, and to have some hidden or more obscure – but just as beautiful – treasures become better known,” said the minister, Alberto Bonisoli. And to follow his invitation here are some suggestions for a modern-day grand tour along the length and breadth of Italy. Taking precedence is the Museo Nazionale d’Abruzzo, in L’Aquila. The date picked for free entrance is 6 April, ten years after the serious earthquake that hit the city and the region, and which thus takes on a special significance. Since 2015 the museum's new site is the former slaughterhouse complex, which is in front of the Fountain of Ninety-Nine Spouts: this location replaced the museum's historic home, the Spanish castle, which was damaged by the earthquake and is still being restored. It is worth making a stop going north, in Lombardy. The Rock Engravings National Park at Capo di Ponte (Brescia) in Valle Camonica is immersed in nature and holds an exceptional record of symbols carved into rock. Entrance is free on Sunday 7 April and Sunday 5 May. A stop must inevitably be made in Rome, where on 21 April, which is Easter Sunday and also the date when the foundation of Rome is celebrated, the four parts of the National Museum of Rome open their doors. At the Baths of Diocletian, writings and works of art tell the story of writing from its beginnings. Still in the area of the Termini station the rich contents of Palazzo Massimo join those at the Balbi Crypt and Palazzo Altemps, very close to Piazza Navona. Travelling south, we get to Calabria: in the ancient Scolacium (Catanzaro) and Locri (Reggio Calabria) the entrance fee is zero euros for museums and archaeological areas on Tuesday 23, for World Book and Copyright Day. And these are just some of thousands of possible ideas for an educational trip.
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La nave per Ischia
Le grandi e comode navi della Medmar da oltre mezzo secolo sono il “ponte sul mare” tra l’isola di Ischia e la terraferma.
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ISCHIA THE GREEN ISLAND LA PRINCIPALE ISOLA DEL GOLFO DI NAPOLI CONQUISTA I VIAGGIATORI CON UN ARCOBALENO DI PIACERI DELLA VITA: TERME, GIARDINI, EVENTI, ENOGASTRONOMIA, ARTE E ARCHEOLOGIA. L’ISOLA VERDE È UNA DELLE PIÙ RICHIESTE METE TURISTICHE ITALIANE PROPRIO PERCHÉ IN POCHI CHILOMETRI QUADRATI CONCENTRA TUTTE LE MERAVIGLIE DEL BELPAESE di Peppe Iannicelli Photo Archivio Òrkestra
THE MAIN ISLAND IN THE GULF OF NAPLES WINS OVER TRAVELLERS WITH A RAINBOW OF LIFE'S PLEASURES: HOT SPRINGS, GARDENS, EVENTS, FOOD AND WINE, ART AND ARCHAEOLOGY. THIS VERDANT ISLAND IS ONE OF THE MAIN ITALIAN TOURIST DESTINATIONS PRECISELY BECAUSE IT CONCENTRATES ALL THE WONDERS OF THE BEL PAESE WITHIN A FEW SQUARE KILOMETRES 47
Ischia, tuffati nell’incanto blu della baia di San Francesco
Nella baia di San Francesco a Forio d’Ischia, l’Hotel Terme Tritone è un incantevole 4 stelle in riva al mare, dall’ambiente raffinato e familiare. La struttura in stile mediterraneo, immersa in un grande parco aromatico, è il luogo ideale per una vacanza benessere a stretto contatto col mare. A disposizione degli ospiti spiaggia privata e parco acquatico con 7 piscine esterne a diversa temperatura. Il ciclo wellness si completa nella moderna Spa e centro beauty dell’albergo: oltre ai trattamenti fango-balneo-terapici ed inalatori, convenzionati Asl, si praticano trattamenti personalizzati viso/corpo altamente performanti, massaggi estetici e terapeutici. I due ristoranti, vista mare e nel parco, offrono prelibatezze enogastronomiche a pranzo e cena. Contattaci per scoprire la sorpresa riservata a tutti i lettori de La Freccia.
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TRAVEL
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oche miglia marine separano Ischia dal litorale campano, ma il rapido viaggio, in traghetto o aliscafo, congiunge due mondi completamente diversi: da un lato il meraviglioso caos della metropoli partenopea, dall’altro lato del mare il “bellessere” rigenerante della piccola grande isola, prima colonia occidentale della Magna Grecia. Già dal 770 a.C. gli Eubei avevano compreso le caratteristiche speciali di Ischia, che diventò presto uno degli epicentri mediterranei della lavorazione dell’argilla, fondamentale per la costruzione dei meravigliosi vasi ellenici. Furono questi coloni a piantare i primi vigneti nei terreni di natura vulcanica.
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nly a few nautical miles separate Ischia from the coast of Campania, however the swift ferry or hydrofoil journey connects two completely different worlds. On one shore is the wonderful chaos of the Neapolitan metropolis, whilst on the other side of the sea is the regenerating “beauty” of the big little island, the first western colony of Magna Graecia. Even in 770 BC, the people of Euboea understood the special characteristics of Ischia, which soon became one of the Mediterranean epicentres for clay processing, fundamental for the construction of the marvellous Hellenic vessels. It was these settlers who planted the first vineyards in the volcanic terrain.
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TRAVEL
LA COPPA DI NESTORE Lo splendido Museo Archeologico di Villa Arbusto (che in estate ospita gli eventi serali di Campania by night organizzati da Regione Campania e Scabec) custodisce una preziosa testimonianza dei fondatori: la Coppa di Nestore. È una tazza larga dieci centimetri dove è incisa una delle più antiche testimonianze di scrittura greca: «Io sono la bella coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona». Un vero invito ai piaceri della vita che i Romani praticarono con assiduità, trasformando Pithecusa (l’antico nome di Ischia) in una delle più apprezzate spa dell’antichità. È rinomato, infatti, il loro culto per le terme: da qui la locuzione salus per aquam, ovvero la salute conservata o ritrovata grazie alle acque salutari nelle quali bagnarsi, da nebulizzare e respirare o da combinare con le argille per massaggi rigeneranti. NESTOR’S CUP The splendid Archaeological Museum of Villa Arbusto (which hosts Campania's evening events, organised by Campania Region/Scabec - the regional cultural heritage association) preserving a precious testimony of the founders: Nestor’s Cup. The cup measures 10 centimetres in width, bearing an in-
scription representing one of the oldest examples of Greek writing: “I'm Nestor’s Cup, good to drink from. Whoever drinks from this cup, him straightaway the desire of beautiful-crowned Aphrodite will seize.” It is a true invitation to partake in the pleasures of life that the Romans grabbed onto with assiduity, transforming Pithecusa (the
ancient name of Ischia) into one of the most appreciated spas of antiquity. Indeed, their ritual of the spa is wellknown. Hence, the locution, “salus per aquam”, meaning health preserved/ recovered thanks to the waters in which to bath, nebulise and breathe or to combine with rejuvenating clay massages.
© Fonte delle Ninfe Nitrodi
Uno dei 13 bassorilievi votivi romani che celebrano Apollo e le Ninfe per l’avvenuta guarigione, rinvenuti nel ’700 alla Fonte di Nitrodi
One of the 13 Roman votive bas-reliefs celebrating Apollo and the Nymphs for their healing powers, discovered in the 18th century at the Fonte di Nitrodi (Spring of the Nymphs of Nitrodi) 50
Psoriasi, dermatiti, problemi dermatologici? Aiuta la tua pelle con l’acqua della fonte Nitrodi
La linea cosmeceutica Ischia Spaeh nasce per veicolare i principî attivi delle acque della Fonte delle Ninfe Nitrodi, la sorgente termale ischitana celebre n dall’antichità per la sua ef cacia nel trattamento dei problemi della pelle.
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Frutto di una lunga e costante ricerca, la linea cosmeceutica Ischia Spaeh è improntata al concetto di “Salus per Aquam et Herbas”. Naturalità e biocompatibilità sono alla base dell’ef cacia e della delicatezza dei nostri prodotti.
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TRAVEL
SALUS PER AQUAM Acqua calda minerale e fumarole spuntano dovunque sull’isola verde. Centotré sorgenti, da cui sgorgano acque terapeutiche che contengono zolfo, iodio, cloro, ferro, elementi potassici e microelementi di sostanze attive, alimentano un numero strabiliante di stabilimenti termali, centri benessere e parchi idrotermali. Sotto la sabbia della spiaggia dei Maronti si cuociono pietanze come polli, uova e patate. A Sorgeto le acque termali incontrano quelle marine: nella conca naturale l’acqua raggiunge la temperatura di 40°C, perfetta per i bagni fuori stagione. L’esperienza di benessere più raffinata la si vive a Lacco Ameno, nella baia di San Montano. Il parco idrotermale Negombo, infatti, oltre agli amanti del premiato connubio mare-terme, appaga anche l’esteta grazie alla firma
SALUS PER AQUAM Hot mineral water and fumaroles pop up all over the green island. Therapeutic waters flow from one hundred and three springs, containing sulphur, iodine, chlorine, iron, potassic elements and microelements of active substances, feeding into an astounding number of thermal establishments, wellness centres and hydrothermal parks. Delicacies such as chickens, eggs and potatoes are cooked in the sands of Maronti beach. In Sorgeto, the thermal waters flow into the marine ones. Within a natural basin, the water reaches a temperature of 40 degrees Celsius, perfect for off-season bathing. The most refined wellness experience is in Lacco Ameno, in the bay of San Montano. The hydrothermal park of Negombo, aside from lovers of its award-winning sea-spa combination, also satisfies the aesthete thanks to the signature of landscape de-
© Parco Termale Negombo
Il parco Negombo di Lacco Ameno
The Negombo park of Lacco Ameno
del paesaggista Ermanno Casasco e al percorso artistico con opere contemporanee di Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Maraniello, Lucio del Pezzo e altri nomi celebri. Luogo privilegiato del rapporto fra uomo e natura, il paesaggio del Negombo è un mix tra le più belle piante autoctone ed esemplari provenienti da Australia, Giappone, Sudafrica e Brasile. Nel verde abbraccio lussureggiante trovano spazio piscine marine e termali di varie fogge e dimensioni, idromassaggi, saune, bar e ristoranti. Il parco incontra il mare placido della baia attraverso una spiaggia privata attrezzata. I fondali di San Montano sono bassissimi e questo rende l’arenile particolarmente adatto ai bambini. Per chiudere alla perfezione una giornata di wellness al Negombo, il modernissimo centro estetico offre trattamenti di ogni tipo, tra i colori e i profumi della natura. Imperdibile il massaggio panoramico vista baia.
signer Ermanno Casasco and the artistic pathway adorned with artworks by Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Maraniello, Lucio del Pezzo and other celebrated artists. Thanks to the rapport between man and nature, the Negombo landscape of this prime location is a blend of the most beautiful native plants along with specimens hailing from Australia, Japan, South Africa and Brazil. The luscious greenery embraces marine and thermal pools of various shapes and sizes, hot springs, saunas, cafés and restaurants. The park meets the peaceful sea of the bay through a private beach rich in amenities. The seabed of San Montano is very shallow, rendering the sandy shore particularly suitable for children. To conclude a day of wellness in Negombo, the ultra-modern beauty centre offers all types of treatments, in the midst of the colours and scents of nature. Guests can enjoy a panoramic massage whilst overlooking the bay. 53
TRAVEL Monte Epomeo/Epomeo Mountain
NATURA E CULTURA Per i più ardimentosi, dopo una full immersion rigenerante, non mancano certo le escursioni: la scalata della cima dell’Epomeo, il monte più alto di Ischia, sulla cui vetta si può giungere anche a dorso di mulo, la scoperta del bosco della Falanga con le tradizionali case nella pietra e la passeggiata al Rotaro di Casamicciola sono le proposte di trekking più apprezzate. A Lacco Ameno, nel mese di luglio presso l’albergo Regina Isabella, si svolge l’Ischia Global Festival, organizzato da Pascal Vicedomini e dall’Accademia Arte Ischia. La location è mozzafiato e le proiezioni si svolgono all’aperto nella baia dell’hotel, una festa del cinema e dello spettacolo con vip come Jeremy Irons, Antonio Banderas, Andrea Bocelli, Helen Mirren e Danny DeVito.
NATURE AND CULTURE And for the more daring, after a regenerating full-immersion, there is no shortage of excursions. The most popular trekking proposals include climbing Epomeo, Ischia's highest mountain, whose summit can even be reached on the back of mule, going on an exploration of the Falanga wood with the traditional stone houses, and taking a walk to the Rotaro di Casamicciola. Also in Lacco Ameno, the Ischia Global Festival takes place each July at the Regina Isabella hotel, organised by Pascal Vicedomini and the Accademia Arte Ischia. The location is simply breath-taking, with screenings taking place outdoors in the hotel's bay, a film festival whit VIPs such as Jeremy Irons, Antonio Banderas, Andrea Bocelli, Helen Mirren and Danny DeVito.
Lacco Ameno 54
Il Family & Spa Hotel di Ischia Una vacanza benessere sull’isola verde: il Park Hotel Terme Michelangelo è un universo di benessere per giorni di completo relax e divertimento sull’isola di Ischia tra mare, terme, ottima cucina e musica dal vivo. L’albergo dal forte charme mediterraneo offre: spiaggia privata (baia di San Montano), spa termale, 4 piscine (coperte e scoperte), sauna, bagno turco, docce emozionali, percorso kneipp, palestra technogym, 2 ristoranti, 2 bar, parcheggio gratuito. In vacanza con tutta la famiglia: il Family & Spa Park Hotel Terme Michelangelo è il luogo ideale per una vacanza in famiglia. I nostri piccoli ospiti si divertiranno un mondo. Tutti i giorni animazione per bambini curata da personale specializzato con un ricco programma di attività e spettacoli, una grande area verde e soprattutto Miky Land il nuovo mondo bimbi con un enorme parco giochi all'aperto attrezzato con meravigliosi gonfiabili, playgrounds, giostre, saltarelli e tanti altri giochi e ancora la nuovissima ludoteca interna di 400 mq super attrezzata. Inoltre una piscina di acqua dolce interamente dedicata ai bambini per divertirsi con scivoli acquatici, le water ball e tanti giochi acquatici. Cucina personalizzata anche per celiaci. Magnifica spa termale convenzionata: il wellness è assicurato al Park Hotel Terme Michelangelo, grazie al centro termale con modernissima beauty farm che propone remise en forme e trattamenti Guinot / Mary Chor Paris, sauna, bagno turco, percorso kneipp, docce emozionali, cascate cervicali, idromassaggi termali. Il reparto termale è convenzionato Asl, è quindi possibile effettuare gratuitamente cure di fango-balneoterapia e inalatorie.
PA R K H O T E L T E R M E
MICHELANGELO Via Provinciale Fango, 121- Lacco Ameno, Ischia (NA)
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Sant’Angelo d’Ischia
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Sant’Angelo
SANT’ANGELO, ATMOSFERE ESCLUSIVE DI UN BORGO DI MARE Attraversando i sei Comuni di Ischia si cambia continuamente paesaggio, scenario, stile di vita. Sant’Angelo è una delle località più tipiche, quasi un’isola nell’isola per le sue caratteristiche urbanistiche: un grappolo di case sparse tra la piazzetta e le spiagge, i pontili sempre trafficati, ristorantini e boutique che regalano a chi passeggia tra queste viuzze un’atmosfera speciale. Qui i vip sono di casa. La cancelliera tedesca Angela Merkel vi trascorre sempre la Pasqua. Paolo Neruda, Truman Capote, Wystan Auden, Werner Gilles e Vittorio De Sica vi hanno vissuto a lungo. Baricentro della vita del borgo, la piazzetta in primavera già lusinga il visitatore con l’atmosfera rilassata dei suoi caffè, dove si servono torte fatte in casa con vista sulla Torre, l’isolotto a forma di panettone oggi disabitato, nel Medioevo sede di un monastero. Gli amanti dello shopping avranno di che divertirsi: raffinati e mai banali, i negozietti di Sant’Angelo tentano anche gli animi più capricciosi. In barca in cinque minuti si approda nella baia dei Maronti, raggiungibile anche a piedi percorrendo una strada panoramica. SANT’ANGELO, EXCLUSIVE ATMOSPHERES OF A SEASIDE VILLAGE Crossing Ischia's six municipalities, the landscape, scenery and even the lifestyle constantly transmute. Sant'Angelo is one of the most typical locations, almost an island within an island due to its urban features - a cluster of houses scattered between the quaint piazza and the beaches, the flourishing jetty, a myriad of restaurants and boutiques that all confer a special atmosphere for those who stroll along its alleyways. VIPs feel right at home here. German Chancellor Angela Merkel always spends Easter here. Paolo Neruda, Truman Capote, Wystan Auden, Werner Gilles and Vittorio De Sica even spent some time living here. Life in the village revolves around the quaint piazza which, by spring, is already lulling visitors into its relaxed atmosphere comprised of cafés serving home-made sweets backdropped by charming views of the Torre - the uninhabited islet shaped like a Panettone, once home to a monastery in the Middle Ages. Those who love to shop will have fun exploring the refined and inviting shops of Sant'Angelo that tempt even the most capricious souls. In five minutes by boat you can reach the Maronti Bay, can also be accessed on foot following a scenic pathway.
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TRAVEL
Ischia Ponte vista dalle terrazze del Castello Aragonese/Ischia Ponte view from the terraces of the Castello Aragonese
IL CASTELLO E LA MORTELLA Il Castello Aragonese domina la zona di Ischia Ponte. Nel corso della sua storia
parata notturna di barche addobbate che si conclude con l’incendio del Castello in un tripudio di fuochi artificiali. In una delle
mistico e spirituale. Tra le tappe obbligate c’è anche l’oasi tropicale dei Giardini La Mortella. Il percorso
è stato tante cose: una potente fortezza, un mistico monastero, un carcere borbonico. Oggi ospita un albergo esclusivo e un’apprezzata scuola di restauro, oltre a mostre ed eventi come l’Ischia Film Festival. Nella sua baia il 26 luglio si svolge la Festa di Sant’Anna, una meravigliosa
zone più appartate del maniero, si trova il cimitero delle Suore Clarisse, un putridarium: i cadaveri insepolti delle religiose venivano deposti sugli scolatoi (enormi sedili di pietra) e lasciati decomporre sotto gli occhi delle consorelle. Un memento mori di sconvolgente significato
naturalistico si svolge tra sentieri punteggiati da piante rare, meraviglie botaniche ed essenze profumate sorprendenti. La Fondazione William Walton custodisce questo patrimonio, organizza visite guidate, concerti en plein air, mostre e corsi, in particolare da aprile a ottobre.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Immagina, una sera a cena…
In uno degli angoli più suggestivi dell’isola, il Giardino Eden è un’esperienza sensoriale da non perdere. L’esclusivo ristorante, aperto a pranzo e a cena, propone una cucina di mare raffinata e un’ottima cantina. Chicca assoluta dell’Eden la “cena sullo scoglio”, un intimo tête a tête in un luogo insolito e romantico. Un paradiso l’elegante beach club, il solarium sospeso sul mare con vista sul Castello e il giardino con cinque piscine. Completa l’offerta un grazioso e confortevole hotel dove si dorme accarezzati dalla brezza marina. Il Giardino Eden è raggiungibile anche via mare e dispone di un comodo approdo.
Baia di Cartaromana, Ischia 58
giardinoedenischia.it
phone 081 985 015
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IL CASTELLO AND LA MORTELLA The Castello Aragonese overlooks the Ischia Ponte area. Throughout its history, it has served many purposes: as a powerful fortress, a mystical monastery and even a Bourbon prison. Today, it hosts an exclusive hotel and an esteemed restoration school, along with holding exhibitions and events such as the Ischia Film Festival. In its bay each 26 July, the Festa di Sant’Anna is held, being a marvellous nighttime parade of decorated boats that concludes with the Castello being illuminated by a flurry of fireworks. In one of the most secluded areas of the manor is the cemetery of the Clarisse sisters, a putridarium: the unburied corpses of the nuns were laid out on the “scolatoi” (huge stone seats) and left to decompose before the eyes of the sisters. It was a memento mori of shocking mystical and spiritual significance. Finally, another obligatory stop is the tropical oasis of the La Mortella Gardens. The nature trail unfurls amongst trails dotted with rare plants, botanical wonders and surprising scented essences. The William Walton Foundation safeguards this heritage, organising guided tours, outdoor concerts, exhibitions and courses, especially from April to October.
Giardini La Mortella/La Mortella Gardens
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Charme mediterraneo vista mare
Nel borgo più pittoresco dell’isola di Ischia, Sant’Angelo, il Casa Celestino mantiene la promessa di un’immersione completa nel sogno mediterraneo, dove il paesaggio è protagonista assoluto e il benessere è assicurato. L’albergo dalle linee architettoniche pure ed essenziali, completamente affacciato sul mare a pochi passi dalla spiaggia, è caratterizzato da ambienti semplici e ricercati allo stesso tempo.
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Come in una elegante villa privata, nessuna camera è uguale all’altra. Materiali naturali e pregiati, colori tipici di un’isola del sud e vista mozzafiato caratterizzano le belle stanze dell’albergo. Ottima la colazione servita in terrazza panoramica, prelibato il menu del ristorante, anch’esso vista mare.
Via Chiaia di Rose 20, Sant’Angelo d’Ischia (NA) tel. +39 081999 213 | casacelestino.it seguici su:
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mite, la sapienza dei coltivatori hanno creato vini bianchi di raffinata bontà e rossi generosi. La tenuta Frassitelli di Casa D’Ambra, alle pendici dell’Epomeo, attende gli enovisitatori per passeggiate tra vigneti a strapiombo sul mare, visite in cantina e degustazioni guidate da prenotare telefonicamente. Tra le aziende più rappresentative dell’enologia regionale ma anche nazionale, ha una lunga storia alle spalle. In oltre 130 anni di attività, il testimone è passato di mano per quattro generazioni. Oggi può fregiarsi di primati e riconoscimenti come una Doc per i vini rossi e una per i bianchi, tra le prime Doc assegnate in Italia. Nella tenuta Frassitelli si coltivano i più famosi vitigni locali: Biancolella, Forastera, Uvarilla, Piedirosso e Guarnaccia. Inoltre, dal 1995 c’è pure un campo sperimentale, una sorta di banca genetica per la ripresa delle varietà scomparse, come Coda Cavallo, Streppa Rossa, Rillottola, Don Lunardo e Uva Coglionara.
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SAPORI DI MARE E DI CAMPAGNA Un piede nell’orto e uno sulla barca. La cucina ischitana oscilla tra pescato e coltivazioni. Le due specialità più conosciute sono sicuramente il polpo, cucinato in mille modi, e il coniglio di fossa, del quale è golosissimo l’attore Gérard Depardieu. Nel periodo primaverile si gustano i casatielli rustici, la pastiera pasquale e una deliziosa insalata di fave fresche, pancetta, cipolla condita con un filo d’olio. Per apprezzare piatti tipici a base di pesce, come gli spaghetti alla cernia, sugli scogli della Baia di Cartaromana c’è il Giardino Eden, mentre sono specializzati nella cucina di terra l’agriturismo Torre di Mezzo a Campagnano e la Cantina U’Scilatur a Toccaneto. A Ischia la vite ha una storia millenaria: le caratteristiche del terreno, il clima
© Giardino Eden
TRAVEL
Spa
FLAVOURS FROM THE SEA AND COUNTRYSIDE One foot in the garden and one in the boat. Ischia cuisine fluctuates between fishing and crops. The two best known specialities are undoubtedly octopus - cooked in a myriad of ways - and the “Coniglio di Fossa”, a rabbit dish adored by actor Gérard Depardieu. In spring, you can enjoy the rustic “Casatiello” bread, the “Pastiera Pasquale” (a Neapolitan tart) and a delicious salad of fresh beans, pancetta and onion dressed with a drizzle of extra-virgin olive oil. To taste the typical seafood dishes (for example spaghetti with grouper) on the cliffs of Cartaromana bay, there is the Giardino Eden, whilst the farmhouse Torre di Mezzo in Campagnano and the Cantina U’Scilatur in Toccaneto specialise in cuisine from the land. Here, the vine has a millennial history. The characteristics of the soil, the mild climate, the know-how of the growers have all resulted in refined white wines
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and generous reds. The Frassitelli estate of Casa D'Ambra, on the slopes of the Epomeo mountain, welcomes wine-lovers for walks through the vineyards overlooking the sea, cellar visits and guided tastings to be booked by phone. One of the most representative producers for regional and national oenology, it has a long history. In over 130 years in operation, it has passed through four generations. Today, it boats numerous awards and recognitions, including a DOC (the controlled designation of origin appellation) for the red and white wines, between the first DOC in Italy. The Frassitelli estate cultivates the most famous local vines: Biancolella, Forastera, Uvarilla, Piedirosso and Guarnaccia. Moreover, there has also been an experimental field since 1995, being a kind of genetic bank for the revival of varieties that have disappeared, as the Coda Cavallo, Streppa Rossa, Rillottola, Don Lunardo and Uva Coglionara.
Barche sulla Spiaggia dei pescatori a Ischia Ponte/Boats on Fisherman’s Beach in Ischia Ponte
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TRAVEL
© Eduardo castaldo @wildside/Umedia 2018
Una scena della fiction L’amica geniale ambientata a Ischia. In primo piano Margherita Mazzucco (Elena adolescente)
A scene from My Brilliant Friend set in Ischia. In the foreground is Margherita Mazzucco (Elena as a teenager).
DA PASOLINI ALL’AMICA GENIALE «Sono felice. Era tanto che non potevo dirlo. E cos’è che mi dà questo intimo, preciso senso di gioia, di leggerezza? Niente o quasi (...). Ischia è un posto dolcissimo, dove si vive senza nessuna fatica». È l’estate del 1959. Pier Paolo Pasolini si lancia in un’avventura on the road per realizzare La lunga strada di sabbia, un reportage sull’Italia, pubblicato a puntate dalla rivista Successo. Tra le tappe c’è Ischia, a cui l’artista dedicherà pagine molto intense. L’isola ha ispirato anche una bella canzone di Totò, che ne esalta la vita mondana: «Ischia, paraviso ‘e giuventù, Ischia, chistu mare è sempre blu! Chistu cielo ch’è n’incanto, chistu golfo ch’è nu vanto, chesto ‘o tiene sulo tu!». Un luogo di questo calibro non poteva certo essere ignorato dalla macchina da presa. Negli anni ’60 fu il commendatore Angelo Rizzoli a valorizzare le potenzialità cinematografiche dell’isola con pellicole che la fecero conoscere a tutto il mondo: Ischia operazione amore, Suor Letizia, Appuntamento a Ischia, solo per citarne alcune. Una tradizione che continua oggi con L’amica geniale: alcuni dei momenti salienti della serie tv tratta dal famoso best seller sono ambientati proprio qui, sull’isola verde. 62
FROM PASOLINI TO MY BRILLIANT FRIEND “I'm happy. I couldn't say that for such a long time. And what gives me this heartfelt, specific sense of joy, of lightness? Nothing - or almost nothing... Ischia is a sweet place, where you can live here effortlessly.” It is the summer of 1959. Pier Paolo Pasolini is embarking on a road adventure to create La lunga strada di sabbia, a reportage on Italy, for a series published by the magazine Successo. Ischia will be one of the stops to which the artist will devote greatly meaningful pages. The island also inspired a beautiful song by Totò, which exalts its social life: “Ischia, paraviso ‘e giuventù, Ischia, chistu mare è sempre blu! Chistu cielo ch’è n’incanto, chistu golfo ch’è nu vanto, chesto ‘o tiene sulo tu!” A place of this calibre certainly cannot be ignored by the camera. In the 1960s, it was Commander Angelo Rizzoli who enhanced the cinematic potential of the island, with films that ensured the whole world knew about this location Ischia Operazione Amore, The Awakening and Appuntamento a Ischia, just to name a few. This tradition continues today with My Brilliant Friend in which some of the highlights of the TV series based on the famous best-selling books are set right here on the verdant island.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Hotel Parco Smeraldo Terme
Baia dei Maronti Sulle tracce de “L’Amica Geniale”: sole, mare, terme, nel sud più squisito dell’isola
Hotel San Giorgio Terme
Hotel Parco Smeraldo Terme
Spiaggia / Beach Hotel Parco Smeraldo Terme
Contatti / Contacts www.hotelsangiorgio.com www.hotelparcosmeraldo.com
I Maronti uniscono Barano al borgo di Sant’Angelo con una lunga spiaggia dove trovano spazio lidi attrezzati, ristoranti, fumarole e una retroguardia più selvaggia fatta di sorgenti, stufe naturali, canyon e bellissimi sentieri ecologici. Proprio nella baia dei Maronti sono ambientate varie pagine della saga di Elena Ferrante “L’amica Geniale”, divenuta fiction televisiva RAI e HBO di grande successo. I Maronti e le zone circostanti quest’anno torneranno a essere set per gli episodi successivi. Il modo più pieno per vivere questo angolo di paradiso è scegliere di soggiornarvi. L’Hotel San Giorgio Terme, un incantevole 4 stelle, affacciato sul mare, mantiene la promessa di un’esperienza unica di relax e benessere con spiaggia riservata a due minuti di distanza dall’albergo. Per gli amanti dell’esperienza balneare tout court segnaliamo inoltre l’Hotel Parco Smeraldo Terme, fascinoso 4 stelle direttamente sul mare, con spiaggia riservata e residence. Tutte queste strutture offrono piscine e SPA termali, wellness & beauty per una remise en forme completa. Senza ovviamente trascurare il piacere della tavola con un percorso nei sapori locali, enfatizzato dall’utilizzo di prodotti dell’orto a km 0. L’oro dei Maronti è infatti anche la sua straordinaria campagna. Di stanza qui è possibile raggiungere in pochi minuti l’esclusivo borgo di Sant’Angelo in taxi boat. La meta è raggiungibile anche a piedi. Il resto dell’isola è collegato da un comodo servizio bus.
From the scenes of “My Brilliant Friend”: sun, sea, and a spa in the exquisite southern tip of the island The Maronti connects Barano to the village of Sant’Angelo, with a long beach well equipped with restaurants, fumaroles, and a wild backdrop of springs, natural hothouses, canyons, and beautiful green trails. Many pages of Elena Ferrante’s saga “My Brilliant Friend” take place in the Bay of Maronti. The renowned book has also been adapted into a hit television series on RAI and HBO. The Maronti and the surrounding areas will be cast again this year as the setting for the next episodes. The best way to experience this little piece of paradise is to come and stay. The Hotel San Giorgio Terme, an enchanting 4-star establishment overlooking the sea, delivers a unique experience of relaxation and wellbeing, with a reserved section of beach just minutes from the hotel. For those who enjoy a full service spa experience, we recommend the Hotel Parco Smeraldo Terme, a charming seaside 4-star facility with a private beach and residences. These establishments all feature pools and thermal spas, and offer also wellness and beauty treatments, for a complete fitness experience. And do not forget to enjoy the local cuisine, enriched by the bounty of our garden, which produces vegetables specific to our geographic area. Our extraordinary countryside is another treasure of the Maronti. The exclusive village of Sant’Angelo can be reached in just a few minutes by boat taxi. It can also be reached by foot. Convenient local buses are readily available to visit the rest of the island.
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NEXT STOP
IL SALONE
DELL’ INGEGNO LA RASSEGNA INTERNAZIONALE DELL’ARREDO, A MILANO DAL 9 AL 14 APRILE, OMAGGIA LEONARDO A 500 ANNI DALLA MORTE. E VALORIZZA LA PROGETTUALITÀ COME CAPACITÀ DI GUARDARE OLTRE di Michela Gentili
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© Alessandro Russotti
Courtesy Salone del Mobile.Milano
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Tell Me More di Rapt Studio
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e Milano è una casa di ringhiera, il Salone è il suo ballatoio. Un corridoio sospeso sul mondo, da percorrere con le gambe e lo sguardo. In una città a porte aperte, il design è un invito a varcare la soglia. Per condividere spazi fisici, stabilire connessioni umane, sperimentare soluzioni diverse. Mai come ora, la rassegna internazionale dedicata all’arredo rappresenta «un evento centrale capace di generare business e produrre cultura, trasformando la città in uno spazio liquido e vitale, che si apre all’incontro e alla partecipazione», spiega il presidente, Claudio Luti. La rassegna, dal 9 al 14 aprile a Fiera Milano Rho, «attrae nel capoluogo lombardo più di 300mila persone e rappresenta un’esperienza globale, in grado di trasmettere emozione, ridisegnare la geografia dei luoghi e produrre valore dando vita a sinergie a lungo termine». La 58esima edizione punta tutto sulla parola ingegno, per rendere omaggio a Leonardo da Vinci nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla sua morte, ma anche per valorizzare «un sistema produttivo basato sull’invenzione intesa come capacità di guardare oltre». D’altronde il Genio toscano, che ha lavorato per oltre 20 anni alla corte di Ludovico Sforza, «incarna pienamente le doti che le azien-
de cittadine possiedono e sviluppano quotidianamente nel rapporto con i designer», precisa Luti. Proprio questo rapporto tra l’inventiva del Maestro e il saper fare contemporaneo è al centro dell’esperienza immersiva di Davide Rampello De-Signo, nel padiglione 24 della Fiera. Una scenografia monumentale, dominata da due portali ispirati ai bozzetti del Bramante, che avvolge i visitatori in un vortice di immagini, parole e musica. Mentre Marco Balich, già ideatore dell’Albero della vita a Expo 2015, trasforma in una quinta scenica la Conca dell’Incoronata, uno dei sistemi di chiuse studiati proprio da Leonardo. L’installazione site specific Aqua ridà vita al canale attraverso un totem a led che apre una finestra sulla Milano del futuro, mentre sotto al suo letto una camera delle meraviglie rielabora in modo originale le ricerche dell’artista rinascimentale. Due lavori evocativi per ricordare che «l’eredità più importante del talento vinciano è il monito a guardare avanti, a non accontentarsi, a pensare che ogni cosa possa sempre essere reinventata e riscoperta con occhi nuovi», conclude Luti. Una capacità innovativa, nelle forme e nell’approccio, comune anche alle 2.350 aziende presenti al Salone, che ripropone le tradizionali tipologie stilistiche Classico, Design e xLux e,
come in tutti gli anni dispari, le biennali Euroluce e Workplace3.0. La prima offre al pubblico soluzioni d’avanguardia per l’illuminazione focalizzate sul benessere delle persone (Human Center Lighting), la seconda indaga l’evoluzione sempre più fluida degli spazi professionali con un’esposizione liquida che scorre attraverso tutta l’area fieristica. Debutto assoluto, invece, per l’area poliedrica S.Project, dedicata all’architettura d’interni: quasi 14mila m² con le proposte di 66 brand che vanno dall’arredo ai tessuti, dalle decorazioni ai rivestimenti. Mentre il 22esimo SaloneSatellite, curato da Marva Griffin, chiede ai giovani creativi di riflettere sul futuro dell’alimentazione in chiave responsabile, cercando di combinare visioni avanguardistiche con antiche pratiche artigianali. Fil rouge di quest’universo composito, secondo l’architetto Marco Sammicheli, autore con Anna Mainoli del libro The Design City, «è l’idea che non ci siano più confini merceologici – prodotti per l’ufficio o per la casa, l’interno o l’outdoor – ma soprattutto idee e soluzioni dedicate al mondo che ognuno di noi si porta dietro». Perché il design «non è più solo un bell’oggetto, una lampada, un divano o una sedia, ma comprende servizi e infrastrutture che toccano la quotidianità delle persone». Qualcosa che, 65
NEXT STOP soprattutto a Milano, appartiene all’identità degli abitanti: «Basta prendere la metropolitana, o alzare gli occhi per ammirare le nuove architetture, per rendersi conto che la cultura del progetto riguarda la qualità della vita tutti i giorni». Non si tratta di realizzare arredi da mettere in vetrina, quindi, ma di costruire insieme un nuovo modo di pensare. Un dinamismo che parte dal dialogo con la città e ne coinvolge ogni particella, come dimostra l’energia caotica del Fuorisalone. Per una settimana il tessuto urbano cambia trama: zone dismesse diventano laboratori di sperimentazione e location poco frequentate si tramutano in fucine di creatività. «Non c’è quartiere che non scelga di cavalcare l’onda, per promuovere prodotti nuovi ma anche solo per raccontare una storia», aggiunge Sammicheli. Festeggia dieci anni di attività il distretto di Brera, che nel 2018 ha registrato un’edizione da record con 210 eventi e 395 espositori. Quest’anno gioca sul tema Design your life, che invita a utilizzare l’approccio progettuale anche nelle scelte quotidiane, restituendo valenza all’errore come elemento essenziale nel processo di ricerca. Un concetto che viene declinato in dieci parole chiave, dalla creatività all’emozione, interpretate da altrettanti professionisti. Il circuito espositivo Ventura Projects
estende i suoi spazi sotto la stazione Centrale passando da nove a 16 magazzini e ospita, tra le altre, l’installazione interattiva di Rapt Studio Tell me more sulle connessioni che nascono in uno scalo ferroviario. Cambia sede, invece, il format innovativo Ventura Future, che si sposta in Tortona inaugurando una partnership con BASE Milano, nell’area postindustriale dell’Ansaldo. Sempre nel distretto dove il Fuorisalone è nato, Tortona Rocks presenta oltre 20 progetti internazionali, tra cui l’opera multidimensionale dell’artista britannico Alex Chinneck. Per lasciare spazio di manovra ai visitatori, il piazzale di fronte alla stazione di Porta Genova diventa pedonale e si colora di piante, panchine e rastrelliere per le biciclette grazie a un piano di riqualificazione che guarda oltre la Design Week. Punta su sostenibilità, creatività e industria il distretto di Lambrate, che organizza eventi, mostre e installazioni su oltre 13mila m² in collaborazione con la manifestazione newyorkese NYCxDesign. A Porta Venezia, tornano invece i tour gratuiti dei luoghi legati al Liberty organizzati con il FAI-Fondo Ambiente Italiano. Sedici gli edifici visitabili nel quartiere, dall’Albergo Diurno Venezia all’ex Cinema Dumont, da Palazzo Castiglioni a Casa Gusmini. Gallerie e showroom, officine e fabbriche si animano con happening e installazioni anche in altri angoli della
Aqua. La visione di Leonardo Creative and executive production Balich Worldwide Shows Srl Courtesy Salone del Mobile.Milano
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città, da San Babila a Sant’Ambrogio, da Porta Romana all'Isola fino a Bovisa. A completare il quadro il programma della XXII Esposizione Internazionale della Triennale a cura di Paola Antonelli, che fino al 1° settembre indaga i legami tra l’uomo e l’ambiente, e il nuovo Museo permanente del Design diretto da Joseph Grima. Partecipa attivamente all’ecosistema integrato anche la Fondazione Teatro alla Scala, con cui il Salone ha stretto un accordo fino al 2021, che l’8 aprile ha in cartellone un concerto diretto dal maestro Riccardo Chailly per valorizzare il talento della Filarmonica. «Negli anni, quello che sembrava un mondo dedicato agli addetti ai lavori si è aperto ad appassionati e curiosi», continua Sammicheli, «e una piccola metropoli, facile da attraversare con mezz’ora di bici, è diventata uno snodo fondamentale per chi vuole capire da che parte sta andando la creatività applicata all’industria». D’altronde, Leonardo lo intuì già nel 1492, quando lasciò la culla del Rinascimento per trasferirsi in una delle regioni più produttive dell’epoca. «Così come oggi chi lavora nel mondo della creatività sa che Milano è imprescindibile per formarsi e creare la propria impresa». Una città dove tutti vogliono essere oggi per far succedere qualcosa domani. salonemilano.it
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VINITALY AND THE CITY
ALLA SCOPERTA DEL FUORI SALONE DEL VINO IMMERSI NELL’AFFASCINANTE CENTRO VERONESE di Paolo Massobrio Massolon
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ull’onda delle 60mila persone che nel 2018 hanno partecipato al più grande fuori salone del vino mai visto, a Verona, anche quest’anno, Vinitaly and the city torna a essere la meta preferita per winelover e non solo. Partiamo alla scoperta degli appuntamenti più hot della kermesse, in 68
luoghi simbolo della città scaligera visitabili 365 giorni all’anno. L’immersione è totale, da venerdì 5 a lunedì 8 aprile, nel ricco palinsesto di spettacoli, eventi e soprattutto degustazioni, perché Vinitaly invade le tre piazze principali della città, piazza dei Signori, piazza san Zeno e la Vasca dell’Arsenale. Ogni sera van-
no in scena le Regioni del vino italiane, dalla Valle D’Aosta all’Emilia Romagna, dal Veneto alla Campania, e sui palchi si alternano personaggi dello showbiz come Negrita, Pif, Damiano Carrara, Irama, Elodie, Joe Bastianich, Paolo Cevoli, Paolo Hendel, Patrizio Roversi e molti altri ospiti.
Si parte da piazza dei Signori, cuore pulsante di Verona che ospita una delle tre grandi enoteche protagoniste di Vinitaly and the City, con una selezione dei migliori rossi italiani che, per l'occasione, potranno essere abbinati a deliziosi piatti street food gourmet in formato food truck, nei ristoranti su ruote presenti anche nelle altre due piazze. Nell’attiguo Cortile Mercato vec-
chio si mette in mostra l’affascinante salotto del gusto dedicato agli champagne dei piccoli vignerons d’Oltralpe e si svolge la rassegna Sorsi d’autore, storica kermesse di Fondazione Aida, con grandi ospiti e calici da degustare in compagnia del pubblico. Di fianco, nella Loggia di Fra Giocondo, gemma scultorea del 1476, prende il via GoTo Science, il format ideato e realizzato dall’Uni-
versità di Verona che porta la ricerca fuori dalle aule universitarie per raccontarla davanti a un bicchiere di vino. Nella Loggia non mancano le esclusive degustazioni masterclass guidate da sommelier professionisti (sei sessioni giornaliere), mentre uno speciale assaggio del Pinot Grigio delle Venezie si può assaporare in cima alla Torre dei Lamberti che, dall’alto dei suoi 84 metri, regala una delle vedute più suggestive della città. Il Parco della fontana dell’Arsenale, l’oasi verde del centro storico, ospita il programma dedicato alle performing arts, con classi di yoga, il sabato e la domenica, e la rassegna slam Spoken Music, insieme all’Accademia mondiale di Poesia, che unisce i versi, le note e il nettare degli dèi attraverso un linguaggio giovane. Qui il visitatore può scegliere tra le migliori etichette di bollicine nella Grande enoteca e una selezione dei grandi rossi italiani, dal Barolo al Brunello di Montalcino. Sempre dall’Arsenale, in prossimità del Ponte di Castelvecchio, parte la Mezzaluna del Vino, la discesa dell’Adige a bordo di un gommone da rafting: un modo nuovo e unico per ammirare il fascino di Verona, una città costruita e sviluppatasi in riva al suo fiume. Si scende fino all’antica dogana fluviale dove non mancherà l’occasione di un brindisi grazie ad Adige Rafting e Canoa Club Verona. 69
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In piazza San Zeno il visitatore può immergersi in un’atmosfera di grande festa dal sapore rock, folk e pop. Nella Grande enoteca si può scegliere tra una proposta di oltre 150 etichette dei migliori vini bianchi e rosé. Nell’Enoteca Speciale, invece, sono di scena i vini internazionali: una rappresentazione che spiega la vocazione planetaria di Vinitaly, da sempre sensibile alle produzioni dei Paesi emergenti. Al centro della piazza il grande palco di Vinitaly and the City che ospita i concerti di artisti come Irama ed Elodie. Anche qui sfreccia il Double Decker di Tannico: un bus inglese anni’60, completamente restaurato, che porta in giro la filosofia del bere bene. Novità assoluta e divertente di questa edizione, è l’ingresso a Palazzo Carli, storico sito dove venne firmata l’annessione del Veneto all’Italia. Qui, 100 cantine scelte fra i nomi più celebri, ma anche fra le realtà più sconosciute e sorprendenti, permettono l’assaggio di bottiglie create su quattro fondamentali: tutela dell’ambiente, crescita economica, sviluppo sociale e culturale. Una tendenza che ormai sta coinvolgendo i produttori di tutto il mondo, quella dei vini prodotti in vigne dove l’uso della chimica è ridotto al minimo se non bandita, realizzati in cantine informate al risparmio energetico e all’economia circolare. Rossi e bianchi ottenuti con pratiche enologiche dove talvolta è ridotto l’uso dei
solfiti, i lieviti selezionati sono indigeni e le pratiche favoriscono la maturazione naturale del prodotto. Alcune cantine che hanno addirittura sottoscritto il disciplinare Viva (marchio del ministero dell'Ambiente che identifica i vini italiani prodotti con criteri di sostenibilità). Gli assaggi avvengono attraverso i comodi dispenser di Winemotion, con cui l’Italia del vino si è presentata all’Expo 2015. Inoltre, con il sistema Enosocial è possibile ordinare direttamente a casa propria il vino assaggiato, utilizzando semplicemente il proprio cellulare. Il giro si chiude con l’itinerario Shakespeare and wine, passeggiata teatrale alla scoperta di angoli nascosti di Verona, sulle orme del Bardo, dalle 19 alle 21 ogni giorno della manifestazione, con partenza dalla piazzetta fronte a Palazzo Carli, vicino a Castelvecchio, fino a piazza San. A partire dal bel saggio di Roberto Carretta In taverna con Shakespeare, con rimandi alle figure e ai luoghi shakespeariani che parlano di cibo e vino, di banchetti e di piaceri della tavola, e dove si alternano imponenti figure come quella di Falstaff, nell’Enrico IV e nelle Allegre comari di Windsor, o il tema delle feste culinarie in Molto rumore per nulla e in Romeo e Giulietta. Il visitatore è accompagnato in questa passeggiata che racconta la città e Shakespeare attraverso la figura di Giovanni Castelvecio, ovvero John
Oldcastle, personaggio storicamente esistito nell’Inghilterra del ‘400, che per questa occasione diventa un locandiere che finge di aver visto e conosciuto il Bardo e dialoga con la sua ombra mettendo in scena le opere del drammaturgo britannico. Vinitaly and the city si anima in contemporanea anche a Bardolino, Valeggio sul Mincio e Soave, con ricchi programmi di eventi e degustazioni. vinitalyandthecity.it
VINITALY
Business ma anche un’irripetibile occasione per degustare, guidati da esperti, vini che hanno fatto, stanno facendo o faranno la storia dell’enologia universale. Dal 7 al 10 aprile torna il Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, che per il 2019 ha i colori del mondo con molte etichette internazionali. Circa 90 tasting danno l’opportunità di conoscere e approfondire vini di tutti i continenti, delle maggiori aree di produzione a quelle di nicchia, così come molti distillati e liquori. Oltre a bottiglie top anche il pisco peruviano, il rum della Repubblica Dominicana, la vodka russa, la tequila messicana e il sake giapponese.
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a bene alla salute psicofisica, abbrevia i tempi e avvicina le persone, perché rende ogni tragitto, breve o lungo che sia, un’avventura. È la bicicletta, protagonista indiscussa del turismo ecosostenibile. Un mezzo per mettersi alla prova e viaggiare a contatto con la natura, grazie al
di Ludovica Casellati
quale avere uno sguardo d’eccezione sul mondo. Come quello sulla Toscana d’altri tempi, nascosta e segreta, diversa in ogni stagione ma ugualmente bella da togliere il fiato. Una Toscana che sembra rimasta la stessa di centinaia di anni fa: strade bianche in (apparente) dolce e continuo saliscendi che
tagliano e circoscrivono colline a perdita d’occhio, antichi casali in pietra, chiesette, boschi. Vecchie trattorie, alberghi di posta, allevamenti, campi, crete. Un anello, nel cuore del Chianti più bello, 210 chilometri di strade prevalentemente sterrate che avvolgono questo pittoresco paesaggio come un nastro.
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La bellezza e il biancore di Ostuni abbagliano al punto di far chinare a terra lo sguardo
Porta del paradiso, Ostuni
L’Eroica, ciclostorica nata nel 1997 tra quattro amici al bar, uno più simpatico dell’altro, è cresciuta fino a diventare un evento internazionale con migliaia di iscritti da tutto il mondo. Oggi è anche un percorso permanente, curato e segnalato, con moltissimi punti di accoglienza, assistenza e ristoro. L’ho percorsa, a tratti, in periodi dell’anno diversi e mi sono goduta lo spettacolo della natura nelle sue mille sfumature al mutare delle stagioni. Lentamente, ci si sposta su bici da trekking o mountain bike (io non disdegno l’ebike) di albergo in albergo o, con piglio più atletico, su biciclette performanti con tratte giornaliere più lunghe, o anche cimentandosi come gli iscritti alla manifestazione nell’anello completo, magari proprio su una bicicletta d’epoca. Il giorno della ciclostorica, che consiglio di vivere almeno una volta nella vita, si parte da Gaiole in Chianti (SI), si passa dal Castello di Brolio, si arriva al Colle Malamerenda e a Radi, dove si incontra la Via Francigena, poi a Montalcino, si attraversano la Val d’Orcia e le Crete Senesi, tornando a Gaiole passando per Castelnuovo Berardenga. Durante il resto dell’anno invece il viaggio può iniziare da un punto qualsiasi del percorso. Lo consiglio come modo diverso di vivere la vacanza, di godersi la natura, l’arte, la storia e i sapori di una delle zone più belle del mondo. Una scelta davvero sostenibile, anche dal punto di vista fisico, in 74
quanto il continuo movimento consente di indulgere maggiormente nelle tentazioni di una tra le regioni più gourmand del nostro Paese. Più a sud, in Puglia, Ostuni (BR) non lascia indifferenti. Ottima meta primaverile, adagiata su tre colli come una regina, domina dall’alto il mare del Salento. La sua bellezza e il suo biancore abbagliano al punto da far chinare a terra lo sguardo. È chiamata la città bianca proprio per le sue strade e case di calce bianca, come quella della cosiddetta porta del paradiso, una delle più fotografate dai turisti; pulita e ordinata con le sue chiese barocche che si stagliano fiere, impreziosendola. Da qui ho inforcato una mountain bike per percorrere la Via Traiana, una ciclabile ben segnalata che mi ha portato a scoprire una Puglia sconosciuta ai più. Da Ostuni ho seguito le indicazioni per l’Albergabici, che è la sede del Parco Dune
Costiere. Sempre al mio fianco, quasi a segnare il percorso, i muretti a secco tipici di questa zona (dichiarati Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco) e a saturare la mia vista, in questa stagione, le macchie di colore che vanno dal giallo delle distese di rape fiorite all’arancio delle calendule fino al rosa fucsia della malva. Rapiscono qua e là lo sguardo le tante masserie e gli oliveti monumentali. Una prima sosta vale la pena farla alla grotta di San Michele Arcangelo, medievale con affreschi bizantineggianti. Continuando a pedalare si arriva al Dolmen, una struttura funebre pagana del secondo millennio a.C. vicino all’Albergabici (dove si possono affittare citybike, ebike, trekking e tandem). Sul tetto di una piccola costruzione contadina ho ammirato il panorama a perdita d’occhio, schiacciata da nubi violacee che da un momento all’altro sembravano voler scaricare tonnellate d’acqua ma che regalavano al paesaggio una dimensione onirica. Avvolta dal profumo dell’aria buona fatta di mentuccia, timo e ginepro, ho pedalato fino alla Chiesa preromanica di San Pietro in Ottava, all’interno di una masseria fortificata. Qui c’è un piccolo borgo, un insediamento rupestre, con un frantoio ipogeo e un agrumeto fortificato con la canalizzazione cosiddetta araba (all’interno dei muretti a secco). Dopo il Santuario di Pozzo Faceto con annesso Ospitale dei Cavalieri di Malta, in zona Fasano c’è uno dei complessi di lame meglio conservato, Lama d’Antico. Le lame sono fiumi fossili, corridoi ecologici in cui,
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attraverso l’erosione, si sono create grotte e insediamenti rupestri spesso con chiese, come la Cattedrale in Rupe con affreschi bizantini, che vi lascerà a bocca aperta qui nella Lama d’Antico. Il percorso della Via Traiana (perché esiste il pezzo meglio conservato dell’antica via romana del 108 d.C.) dopo 28 chilometri arriva al Museo e parco archeologico nazionale di Egnazia, e qui il tour finisce in bellezza.
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Sperling&Kupfer, pp. 192 € 16,90 Guida pratica, ciclosofia in pillole, La bici della felicità illustra i modi migliori per creare (o approfondire) un rapporto con un mezzo di locomozione sano e democratico, simbolo di libertà. Ideale per cicloviaggiatori che non vogliono trovarsi in difficoltà e per chi sperimenta un nuovo modo di muoversi. Ma è anche un invito a ripensare ai mezzi che usiamo per i nostri spostamenti quotidiani.
© Carlo Muttoni
© Guido Rubino
Rapiscono qua e là lo sguardo le tante masserie e gli oliveti monumentali
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PIANETA ACQUA LA TERRA NON GODE DI OTTIMA SALUTE E ANCHE GLI OCEANI SOFFRONO. ECCO LE CAUSE E LE SOLUZIONI PER UN FUTURO SOSTENIBILE. DOVE L’UOMO È IL PROTAGONISTA di Francesca Ventre f.ventre@fsitaliane.it In tutto il servizio immagini della mostra Aquae. Il futuro è nell'oceano
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ifferenziare la spazzatura e non buttare tutto come capita, scegliere una passeggiata e lasciare l’auto, preferire pesce locale. Anche queste scelte possono salvaguardare la Terra ed essere il modo migliore per dare senso alla Giornata internazionale della Terra del 22 aprile. È uno dei temi di Aquae. Il futuro è nell’oceano, la mostra allestita a fine 2018 a Roma per celebrare i 95 anni del Consiglio nazionale delle ricerche, pensata come itinerante, che può essere richiesta da enti, istituzioni e da qualunque realtà
abbia interesse ad accoglierla. Francesca Messina, responsabile operativa allestimento mostre, spiega che «il progetto è frutto di un vincente lavoro di squadra che punta sull’importanza della divulgazione scientifica, senza pretendere di insegnare, ma che vuole dialogare con il nonno di 70 anni e il bambino di sei». Tutto il Cnr ha collaborato con scienziati e comunicatori, come fossero un unico organismo. Il messaggio trasmesso è che l’uomo è diventato il peggior nemico degli oceani. Sta a lui scegliere di cambiare ed essere protagonista di un futuro migliore.
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LA FESTA DELLA TERRA Dal 1970 in tutto il mondo il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra. Quasi 200 Paesi e un miliardo di persone coinvolti. Nella nostra Penisola l’edizione 2019 prende vita, dal 22 al 29, nelle location green di Villa Borghese a Roma, grazie all’organizzazione di Earth Day Italia. «Come ogni anno – dichiara il presidente Pierluigi Sassi – il Villaggio per la Terra affianca sport, musica e natura a importanti momenti di riflessione. Quest’anno l’Amazzonia occupa un grande spazio, anche come immenso patrimonio culturale a rischio. Portiamo avanti, anche la campagna #4women4earth: la violenza sul pianeta e quella sulle donne hanno in comune la degenerazione dalla bellezza della custodia alla bruttezza del possesso». La kermesse inizia con il Concerto per la Terra: sul palco Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Mirkoeilcane ed Eva Pevarello. E dal 25 al 29 si prosegue con spettacoli, convegni, spazi espositivi e attrazioni gratuite per famiglie e ragazzi. villaggioperlaterra.it
WATER LIGHT FESTIVAL Dal 9 al 25 maggio il centro di Bressanone (BZ) diventa una galleria d’arte a cielo aperto. Artisti sia locali che internazionali propongono installazioni speciali giocando con due preziosi elementi, la luce e l’acqua. Riflessioni culturali, ecologiche e sociali sul tema Acqua è vita - Luce è arte sono alla base di questa rassegna, gemellata con il biennale Festival dell’Acqua di Utilitalia, la federazione delle imprese dei servizi pubblici che dal 2011 raccoglie ogni due anni scienziati, filosofi, attori, artisti e giornalisti per discutere di risorse idriche. Dal 13 al 15 maggio, tra i convegni del Festival dell’Acqua ci si interroga su mutamenti climatici, scarsità idrica e ghiacciai alpini. brixen.org/waterlight
Non può che concordare anche Katrin Schroeder, dell’Istituto di Scienze marine del Cnr con sede a Venezia, dove a giugno sarà allestita la mostra a cui anche lei ha collaborato. «Conoscere gli oceani – esordisce così la ricercatrice – serve anche alla Terra. Anzi è indispensabile. Il nostro pianeta è coperto per il 70% da oceani che, in quanto a volume, occupano il 90% dello spazio abitato da tutti gli esseri viventi. Purtroppo, però, hanno anche già assorbito, dall’epoca della ri78
voluzione industriale, almeno un quarto delle emissioni totali di CO2». E a questa si aggiunge un’altra cattiva notizia: «Gli oceani hanno assorbito oltre il 90% del calore in eccesso immagazzinato dalla Terra negli ultimi 50 anni e questo calore verrà gradualmente rilasciato nei secoli a venire, contribuendo a riscaldare sempre di più l’atmosfera. L’acqua è la componente principale del pianeta Terra, che si dovrebbe quindi chiamare Oceano». Se da un lato le superfici salate proteg-
gono la parte terrestre, dall’altra corrono molti rischi. «Le minacce sono numerose – prosegue l’esperta – e creano effetti negativi non solo per l’ecosistema, ma anche per economia, società e salute. Il progressivo riscaldamento provoca un processo di deossigenazione. Con il caldo, infatti, l’ossigeno si scioglie di meno e l’acqua si stratifica, con il rischio che in profondità gli ecosistemi diventino sempre più poveri di forme di vita. Un’altra minaccia è l’acidificazione dell’acqua
TREKKING COL TRENO Quasi mille chilometri complessivi di cammino e 59 escursioni nel territorio dell’Appennino bolognese per l’iniziativa dedicata a chi vuole bene all’ambiente. La rassegna è aperta a tutti e prevede la possibilità di raggiungere il punto di partenza con i mezzi pubblici in collaborazione con Trenitalia e Tper (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna). Le escursioni, in programma fino al 1° dicembre, prevedono accompagnatori del Cai e vari livelli di difficoltà. Tra le altre, domenica 14 aprile In equilibrio tra yoga e trekking, sabato 27 Dalla natura alla storia e il 28 Biodiversità de La Martina. trekkingcoltreno.it
TRENO VERDE La campagna del Gruppo FS Italiane e Legambiente che viaggia sui binari d’Italia con l’obiettivo di disegnare un futuro con mobilità a zero emissioni, conclude il suo viaggio dal 3 al 5 aprile a Milano Porta Garibaldi. L’iniziativa, di cui i dati conclusivi saranno presto comunicati, ha previsto in tutto 12 tappe, la prima il 18 febbraio a Palermo. Il comune obiettivo è quello di incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento, puntando sull’intermodalità e sull’elettrico, a partire dai trasporti pubblici e dalla sharing mobility. fsitaliane.it legambiente.it
causata dall’assorbimento di anidride carbonica: le specie che costruiscono strutture calcaree, come le microalghe, che sono alla base della catena trofica marina, ma anche coralli, molluschi e crostacei, diventano più fragili». Ma la lista delle minacce non finisce, visto che si aggiungono anche «l’intensa attività di pesca industriale e l’inquinamento da idrocarburi, pesticidi, metalli pesanti e plastiche, di cui ne finiscono in mare otto milioni di tonnellate l’anno». Lo stato di salute della superficie blu è abbastanza compromesso. E anche in questo caso Schroeder conferma, aggiungendo che «la plastica è entrata nella catena trofica fino al più grande predatore, l’uomo. L’inquinamento causa mutazioni genetiche e malformazioni. Le macroplastiche intrappolano
dall’esperta del Cnr: «È fondamentale per le nazioni far ridurre l’utilizzo degli imballaggi, ad esempio tramite veri e propri divieti o attraverso sgravi fiscali per le industrie che vi ricorrono meno. Per contrastare il riscaldamento globale occorre un progressivo abbandono dei combustibili fossili, un maggiore uso dei mezzi pubblici e l’ampliamento delle zone pedonali e ciclabili. E occorre far rispettare i fermi per la pesca». Poi, a livello internazionale, «sulla carta l’Europa ha sottoscritto la Marine Strategy Framework Directive, da attuare però in modo organico ed efficace. Per la gestione delle acque internazionali, proprietà di tutti e quindi di nessuno, ci vorrebbero strumenti legislativi efficaci». E anche il singolo individuo non può sottrarsi a un impegno quotidiano:
gli organismi, li soffocano o ne riempiono lo stomaco. Quando poi si frammentano, diventano microplastiche e vengono spesso ingerite per errore, scambiate per cibo, dagli organismi marini. Infine, la fauna ittica per circa il 30% è sfruttata al limite della sostenibilità mentre per il 60 % è sovrasfruttata. Questo vuol dire che ci sarà sempre meno cibo, in un mondo che ne esige sempre di più». Il futuro non si prospetta positivo, ma l’uomo, grazie al suo istinto di sopravvivenza, può fare molto. Ecco alcuni comportamenti suggeriti
«Dovrebbe limitare l’uso di voli aerei, navi da crociera e auto privata, camminare di più e usare le due ruote. Bandire i prodotti usa e getta, ridurre i consumi di tonno rosso, salmone e pesce spada, preferendo quello azzurro e di stagione. In sintesi, vale sempre la regola delle tre erre: riduci, riusa e ricicla», conclude Katrin. Pensiamo ora al futuro di figli e nipoti, perché la Terra è una sola e non esiste un piano B. aquae.cnr.it oceanliteracyitalia.it
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LA SAGGEZZA È VERDE LA 22ESIMA TRIENNALE DI MILANO E LA MOSTRA ISPIRATA ALLE TEORIE DI STEFANO MANCUSO INDICANO UN MODO MIGLIORE PER ABITARE LA TERRA di Sandra Gesualdi
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l pianeta sta soffocando, è surriscaldato, scombussolato climaticamente, molte varietà animali e vegetali sono in estinzione. Occorre trattarlo in modo migliore e concepire un approccio più responsabile con esso e tra tutte le specie che lo vivono, compresa la nostra. Questi i temi cardine della 22esima Triennale di Milano, intitolata per l’appunto Broken Nature: Design Takes on Human Survival e visitabile fino al 1° settembre. «L’idea è stata quella di guardare alla realtà», afferma la curatrice, Paola Antonelli. «I cambiamenti climatici sono un tema delicato all’ordine del giorno. Vorremmo sensibilizzare i visitatori e far capire loro che ognuno può, quotidianamente, assumere un atteggiamento più etico», spiega. Tra i 22 padiglioni un’esplorazione approfondita sulla relazione uomo-ambiente, trasformata fino a deteriorarsi nel corso dei secoli, con proposte alternative che provengono dal design non più speculativo ma “ricostituente” e dall’architettura sostenibile. Una vera e propria rieducazione del genere umano in cui le piante possono salire in cattedra. La mostra immersiva e multimediale La Nazione delle Piante, uno dei progetti speciali in Triennale, presenta i contenuti scientifici e le teorie, famose in tutto il mondo, di Stefano Mancuso. Il regno verde, secondo il neurobiologo vegetale, è il più esteso e antico del pianeta, sviluppatosi in sintonia grazie a soluzioni di coabitazione non predatorie ma orizzontali. Una vera e propria lezione di vita quella che l’essere umano potrebbe carpire dagli alberi che, oltre a essere utilizzati per la produzione di energia, cibo, sostanze terapeutiche, materiale, colori e fibre tessili, possono istruirci a salvare il mondo. «Sono organismi dotati di sensibilità, memoria, intelligenza e capacità comunicative», spiega Mancuso, «sono l’interezza della vita, perché noi, insieme agli animali, rappresentiamo lo 0,03% in massa di tutto quello che è vivo, mentre le piante da sole costituiscono l’85%». In mostra anche documenti che regolano lo Stato verde grazie al suo parlamento immaginario: la più assoluta tutela della diversità, della pluralità, l’assenza di gerarchie e la cooperazione per la convivenza. C’è pure un suggestivo e ipotetico discorso rivolto, da un rappresentante della Nazione delle Piante, la più estesa del globo all’Onu: «Coprite di piante le vostre città, non soltanto nei parchi, nelle aiuole, lungo i viali, nei giardini o sui terrazzi, ma avvolgete ogni superficie possibile con esse! Ci adattiamo molto meglio e molto più velocemente di voi. In breve tempo abbiamo im-
Anna Citelli e Raoul Bretzel Capsula Mundi (2003) Courtesy the designers Photo Francesco D’Angelo
parato ad assorbire più anidride carbonica negli ambienti in cui questa è presente a più alta concentrazione, come le vostre città. Se siamo vicine al luogo di produzione, ne assorbiamo molta di più e la usiamo per crescere. Trasformate le vostre città in giungle urbane e i vantaggi che ne riceverete saranno incalcolabili». Viridi sapientia. triennale.org | brokennature.org broken_nature
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eco-notes APRILE 2019 IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA NATURA MILANO//FINO AL 14 LUGLIO Animali di ogni specie, comuni ed esotici, e figurazioni fantastiche, come l’unicorno, si rincorrono in un panorama fluido accompagnati da Orfeo e da un piccolo Bacco. È questo il cuore della mostra Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza, allestita a Palazzo Reale di Milano fino al 14 luglio. Pezzo forte dell’esposizione è infatti la ricostruzione, nella sala delle Cariatidi, di uno dei più singolari complessi figurativi del ’600 in Italia, il Ciclo di Orfeo. Composto da 23 tele, può essere ammirato a 360 gradi secondo l’antico assetto e la verosimile sequenza originaria di quando fu realizzato per Palazzo Visconti. Oltre 160 esemplari di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e invertebrati spingono a osservare lo splendore della fauna terrestre.
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palazzorealemilano.it | mostramondonatura.it Anonimo olandese, Pandolfo Reschi, Livio Mehus Ciclo di Orfeo, dettaglio (1675-1680 ca.) Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco (in deposito a Palazzo Sormani, sala del Grechetto e sala dei Putti) © Comune di Milano-Tutti i diritti riservati
Ravi Agarwal Have you seen the flowers on the river? (2007) Courtesy dell’artista
TERRA MALA TRENTO//FINO AL 6 MAGGIO Un incredibile reportage fotografico contemporaneo, un ampio progetto sul legame tra inquinamento e malattie causate da condizioni ambientali malsane. Al Museo Diocesano Tridentino è di scena Terra Mala. Viaggio nella Terra dei Fuochi, 40 scatti di Stefano Schirato. Le immagini mettono a nudo il degrado di quell’area della Campania, compresa tra le province di Caserta e Napoli, nota come Terra dei Fuochi. In questa zona, per oltre 30 anni, sono stati smaltiti illegalmente milioni di tonnellate di rifiuti tossici, causando il più grande disastro ambientale italiano. Con conseguenze devastanti su suolo, prodotti agricoli, allevamento, falde acquifere e, soprattutto, sulla popolazione. Con la forza del bianco e nero si mostrano le condizioni in cui bambini, donne e uomini sono costretti a vivere ogni giorno. museodiocesanotridentino.it 82
ECOLOGIES OF LESS TORINO//FINO AL 9 GIUGNO Al PAV (Parco arte vivente) la prima personale italiana dell’artista indiano Ravi Agarwal. Curata da Marco Scotini, la mostra indaga il rapporto tra pratiche artistiche e pensiero ecologista nel continente asiatico. Da decenni Agarwal conduce una pratica interdisciplinare come artista, fotografo, attivista ambientalista, scrittore e curatore. Animato dal desiderio di riappropriazione dei poteri collettivi autonomi sottratti dal capitalismo, di autogestione e autogoverno dei propri corpi e delle proprie vite, di cooperazione nel lavoro umano ed extraumano, registra i cambiamenti in corso nell’ambiente a partire dal tema della perdita. Da qui il titolo Ecologies of Loss. parcoartevivente.it
Casoria, Napoli (2016) Anna Russo, tre anni, combatte una leucemia linfoblastica acuta. Qui nella terza fase della terapia, quella di mantenimento © Stefano Schirato
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he sia stile di vita o best practice, la sfida ecologica coinvolge ogni settore. Dal food al beauty fino alle iniziative provenienti dall’industria della moda. Tra i temi più caldi la salvaguardia dei mari: uno dei progetti più virtuosi del momento viene dalla Spagna e si sta trasformando in un vero e proprio fenomeno planetario. Si tratta di Ecoalf, un brand che si occupa di recuperare i rifiuti abbandonati nel Mediterraneo per ricavarne filati di qualità utilizzati per produrre capi di abbigliamento e accessori moda ecologici. Nato da un’idea di Javier Goyeneche, Ecoalf è oggi uno dei leader nel mondo del fashion ed è stato protagonista anche di una capsule 100% made in Italy all’ultimo Pitti Uomo a Firenze, con il lavoro a quattro mani della super stylist Ana Gimeno e dell’eco-designer Tiziano Guardini. Non solo riciclo, ma anche materiali sostenibili tra i new talent ĀKĀŚA di BAV TAiLOR, che utilizza fibre innovative come l’ecoortica, e Stella Tures, che al concetto di lentezza lega quelli di attenzione e cura per il prodotto, di filiera corta e di una moda all’insegna delle stagioni. C’è infine chi si fa portatore del messaggio di amore incondizionato che unisce gli umani e i loro cani. È il caso di Temellini Milano Dog-à-porter e della sua nuova collezione di abbigliamento coordinato per l’uomo, la donna e l’amico a quattro zampe. La calda maglieria in pregiate lane ecosostenibili nei colori della natura veste bipedi e quadrupedi con lo stesso concetto di eleganza condivisa. 04
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01//Collezione SS19 dell’eco-designer Tiziano Guardini 02//La nuova linea di moda condivisa Temellini Milano Dog-à-porter 03//Sneaker unisex di Yatay in materiali eco-frendly 04//Organic Beautifying Mask di Dr. Alkaitis per Green soul cosmetic 05//Costume da bagno Ecoalf dalla plastica raccolta dai mari in Tailandia 06//Design minimalista per lini e cotoni in tinte grezze di Stella Tures 07//Silhouette pulite da ĀKĀŚA di BAV TAiLOR
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ARTE
Alberto Burri (1954)
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BURRI A CITTÀ DI CASTELLO ALLA SCOPERTA DELL’OPERA MUSEO LASCIATA ALLA COLLETTIVITÀ DALL’ARTISTA UMBRO di Marianna Masciolini Photo Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri/Città di Castello by SIAE 2019
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genuine di sentimenti e diffidenti verso l’artificioso come ogni buon saggio contadino. E Alberto Burri questo timbro tutto umbro lo aveva, lo dimostrano i numerosi aneddoti e le freddure che si divertiva a raccontare («Dottore, dottore, ho i denti gialli! Metta la cravatta marrone!») e gli episodi di vita ben evocati dall’amico Tito Fortuni e commentati da Guelfo Guelfi nel libro Alberto Burri. L’amicizia (Maschietto Editore, pp. 224 € 16). Dall’altro perché questa stessa terra produce uno degli oli d’oliva più apprezzati al mondo in virtù del suo carattere forte, pungente e deciso grazie alle varietà degli alberi (a prevalenza moraiolo) che affon-
dano le proprie radici tra i muretti e le rocce del terreno collinare. Per chi volesse entrare nelle viscere del pensiero più autentico di questo grande artista, è obbligatorio recarsi in quella che senza dubbio si può considerare la sua “opera” ultima: la Fondazione Alberto Burri. Visitandola, sembra quasi di essere accompagnati da lui, per quanto forte e radicato è l’imprinting che egli stesso ha voluto dare a ogni centimetro di questa sede, preoccupandosi di selezionare non solo ogni opera da esporre ma anche come, dove, perché e per quanto tempo (che in questo caso è per sempre, perché tutte le opere
© S.H. Roth
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è solo un modo per poter veramente conoscere Alberto Burri, uno degli artisti più rivoluzionari del ’900. Andare a Città di Castello (PG), il luogo natale del pittore (cosi amava definirsi) immerso nella bella e verde Umbria, regione di mistici e santi celebri per peripezie eremitiche e rivoluzioni esistenziali radicali, come San Francesco d’Assisi, Sant’Angela da Foligno, Jacopone da Todi e Santa Rita da Cascia. In questa regione, infatti, l’elemento terra è decisivo. Da un lato perché incide, anche senza volerlo, sul carattere delle persone, rendendole di una concretezza quasi nuda, essenziale,
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ARTE
Burri negli ex Seccatoi del tabacco di CittĂ di Castello Alberto Burri, Nero e oro (1992)
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trova all’uscita della superstrada per Città di Castello. Un monumentale esempio di archeologia industriale, gli ex Seccatoi del tabacco tropicale, con 7.500 m2 tra hangar e sotterranei. Qui sono in mostra permanente, con 15 metri di respiro in altezza, i Grandi Cicli di Burri dal ’74 al ’93 e, nella sala dei sotterranei, le numerose opere grafiche dalle tecniche innovative, tra cui emergono anche, quasi composte con la grazia del suono puro, quelle per i poeti Emilio Villa (Variazioni per una pura ideologia fonetica), Saffo (10 litografie a libera traduzione dello stesso Villa) e Bruna Bianco, la poetessa omaggiata della piccola Combustione inserita nell’edizione dove Giuseppe Ungaretti in copertina scrive: «Amo Burri perché non è solo il pittore maggiore d’oggi, ma è anche la principale causa d’invidia per me: è d’oggi il primo poeta». Negli ex Seccatoi troviamo anche una biblioteca, due sale cinema e una sala multimediale che documenta e ripercorre tutta la vita di Burri e il suo percorso artistico. Questa location è come una base spaziale senza tempo per l’arte di Burri, un po’ come le Piramidi d’Egitto per le anime dei Faraoni. L’emozione che ne deriva visitando la Fondazione può ricordare quella suscitata vedendo da vicino è l’opera ultraterrena di Gino De Dominicis, Calamita Cosmica, conservata sem-
pre in terra umbra, a Foligno, nella suggestiva ex Chiesa della Trinità in Annunziata. La Fondazione vale il viaggio anche per l’opportunità di ammirare gli edifici storici di Città di Castello, come il Chiostro di San Domenico, i monasteri di devozione religiosa e la Pinacoteca comunale nel principesco Palazzo Vitelli, che ospita opere di vari pittori tra cui Raffaello e Luca Signorelli, i cui numerosi affreschi (tra cui la Flagellazione e una Crocifissione) sono conservati nell’incantevole oratorio di San Crescenzio a Morra, frazione a 20 chilometri dalla città. fondazioneburri.org cittadicastelloturismo.it Fondazione-Palazzo-AlbizziniCollezione-Burri
SAVE THE DATE Obiettivi su Burri. Fotografie e fotoritratti di Alberto Burri dal 1954 al 1993 è in mostra fino al 12 settembre nei nuovi e ulteriori spazi degli ex Seccatoi del tabacco a Città di Castello. In mostra lavori originali di Amendola, Cantini, Colombo, Contino, De Martiis, Fabbri, Garghetti, Gendel, Gorgoni, Jodice, Kuni, Lazarus, Loy, Muchnik, Mulas, Mihich, McHugh, Patellani, Powell, H. Roth, Sandberg, Sommelius, Vaccaro, Villers, Visca e Zavattini.
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della collezione sono inalienabili per sua espressa volontà). Una sede che vanta di essere un museo a carattere monografico in Europa, al pari di istituzioni come il Van Gogh Museum, la Fondazione Joan Mirò o Antoni Tàpies, e che si divide in due grandi spazi espositivi diversi fra loro per architettura e carattere. Il primo è lo storico e centrale Palazzo Albizzini, risalente alla seconda metà del ’400, dimora della famigerata famiglia che commissionò a Raffaello una delle sue opere più celebri: lo Sposalizio della Vergine, oggi conservata nella Pinacoteca di Brera a Milano. Nel Palazzo, su tre piani, è custodita la sua antologica. Ben 150 opere, da quella che lui definisce la prima, Nero 1 (1948), a SZ1 con le parti di un sacco per lo zucchero del Piano Marshall, dai famosi Sacchi ai Cellotex fino alle Plastiche e ai meticolosi modellini in scala, per le scene teatrali e per i cicli delle sue opere. Infine la miniatura di quella che poi è diventata Il Grande Cretto Gibellina, l’opera open space di nove ettari dedicata alla memoria viva di quella stessa piccola città in Sicilia che fu distrutta dal terremoto e che da quell’intervento risorgivo sembra oggi costantemente dialogare con le stelle e con l’aldilà, tra le vie geometriche e nette delle sue crepe in cemento bianco. L’altra sede della Fondazione Burri si
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ARTE
L’ AMBASCIATORE CON IL PASSAPORTO DELL’
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CONTEMPORANEA CONSAPEVOLE DELLA FORZA DIROMPENTE DEGLI ARTISTI E DEI LORO MESSAGGI, ECCO IL RITRATTO DI UMBERTO VATTANI, CHE HA SCELTO LA CULTURA COME EPICENTRO NELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE INTERNAZIONALI di Cesare Biasini Selvaggi cesarebiasini@gmail.com
Mimmo Paladino, Zenith (2003) Bronzo e alluminio Parlamento europeo, Bruxelles
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empre impeccabile, camicia bianca con gemelli ai polsi, cravatta e abito scuro, a 80 anni compiuti Umberto Vattani non ha ridotto gli impegni della sua agenda quotidiana. L’uomo che è stato, tra l’altro, consigliere diplomatico di numerosi Presidenti del Consiglio e sherpa per i vertici G7, l’unico funzionario nella storia della Repubblica italiana ad aver rivestito per due volte
la carica di segretario generale del ministero degli Affari esteri, oggi da diplomatico a riposo contribuisce ancora a fare della cultura uno strumento strategico della nostra politica estera. Il suo campo d’azione privilegiato rimane l’arte contemporanea. E il suo segreto è l’amicizia con gli artisti, quel rapporto che diventa conoscenza personale, reciproca stima e libero confronto. Con l’inconfondibile sti-
le garbato del grand commis d’État, Vattani racconta appassionatamente il suo ultimo progetto portato a compimento, mentre il pensiero già gli corre verso l’ideazione del successivo. Così, mentre si accomoda alla Farnesina su un divanetto di pelle per la nostra intervista, mi descrive la mostra che ha appena concluso alla Venice International University (di cui è presidente), la bi-personale nella città lagunare di 14 fotografie di Ralph Gibson in dialogo serrato con altrettanti acrilici su tavola di Antonia Di Giulio, definita da Achille Bonito Oliva, che ne ha curato il progetto espositivo, «la duchessa di Valmont della pittura italiana». L’incontro della sua vita con l’arte parte da molto lontano e con uno dei giganti del ’900 italiano, Piero Dorazio. «Debbo a mio padre se, da giovanissimo – racconta Vattani –
ho conosciuto Piero Dorazio. Mi aveva regalato, come premio per la laurea, un viaggio a Firenze e Venezia, e proprio in quei giorni del 1960 si teneva a Venezia la XXX Biennale. Fu lì che incontrai Piero per la prima volta e ammirai i suoi monocromi poggiati alle pareti come tante porte aperte sull’infinito: lui aveva appena 33 anni e in tasca l’invito della Pennsylvania University a riconcepire e dirigere il dipartimento di Belle Arti presso la School of Fine Arts. Io, invece, dagli Stati Uniti tornavo: una borsa di studio Fulbright mi aveva aperto le porte della Wesleyan University, nel Connecticut. Di Dorazio avevo già sentito parlare, insieme a Mark Rothko, avendo visitato a New York la galleria di Leo Castelli». L’amicizia con Piero (presto allargata ad altri artisti riuniti nel gruppo Forma 1, come Pietro Consagra, Achille Pe-
rilli, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato) diviene con il passare del tempo sempre più stretta, accompagnando l’evoluzione della carriera diplomatica di Vattani, a partire dai suoi anni di Londra (1969-74) presso l’ambasciata d’Italia. «Io e Piero passammo un po’ di tempo insieme a Londra e una sera andammo ad ascoltare una sessione jazz a Soho. Era la musica che più amava – memorabile resta in me la sua passione per Charlie Parker, Thelonious Monk, Charles Mingus, Miles Davis, John Coltrane, Bill Evans – e che propiziava, in sottofondo, il suo gusto per una conversazione incentrata su Matisse ed Ezra Pound». A Londra Vattani torna in ambasciata come ministro consigliere dal 1983 all’86 e, proprio in questo periodo, riesce a ottenere dal sindaco di Westminster le autorizzazioni necessarie per realiz-
© Giorgio Benni
Arnaldo Pomodoro, Sfera grande (1966-67) Ministero degli Affari esteri, piazzale della Farnesina
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ARTE
Emilio Greco, Nereide Fontana italiana, Londra Photo Salvatore Mancuso
zare a Mayfair una fontana con una grande scultura di Emilio Greco. Negli anni seguenti, con l’intento di rafforzare il dialogo con l’estero dell’arte italiana più autentica, relazionandola anche con realtà geografiche e culturali molto lontane, Vattani prosegue (senza costi per il contribuente italiano – come tiene a precisare – ma grazie al reperi90
mento di sponsorizzazioni private) la sua paziente semina di opere monumentali in città internazionali, come Il colpo d’ala di Arnaldo Pomodoro installata di fronte al Teatro dell’Opera di Los Angeles per celebrare il Piano Marshall (1988); oppure nel caso di Sfera con sfera, sempre di Pomodoro, posizionata nel piazzale delle Nazioni Unite
a New York (1996), a sottolineare il rilevante impegno dell’Italia nelle missioni e operazioni di pace nel mondo. E, ancora, Miracolo - L’idea di un’immagine, la grande scultura equestre di Marino Marini collocata a Berlino (1997), vicino al Reichstag, quale tributo dell’Italia alla riunificazione della Germania e dell’Europa. L’elenco potrebbe continuare
attraverso la sua ricerca artistica recente, nella convinzione che quest’ultima non abbia nulla da invidiare alle glorie dei secoli passati, più conosciute. Per questo motivo la Collezione ha anche lasciato più volte l’austera e imponente sede ministeriale romana progettata da Enrico Del Debbio, per essere esposta altrove, in occasione di eventi quali il G8 di Genova nel 2001 e la Triennale di Milano. All’estero ha lasciato testimonianza nelle principali capitali europee, fino ad approdare in India, Giappone e America Latina. Sono numerosi gli aneddoti che costellano la formazione di questa raccolta. Uno riguarda anche Jannis Kounellis, figura centrale dell’Arte povera. Giunse un fine settimana a montare personalmente il suo lavoro: armato di trapano Black & Decker fissò al muro due travi di ferro su cui poi sistemò alcuni sacchi di carbone. La Collezione Farnesina, a cui dedicheremo un approfondimento nel prossimo numero, è stata realizzata sin dall’inizio senza gravare
sul bilancio dello Stato, attraverso la formula del comodato d’uso gratuito concesso da artisti e collezionisti grazie alle amicizie e ai rapporti personali coltivati nei decenni da Vattani. La scelta del comodato delle opere consente anche alla Collezione di rimanere sempre aperta, di essere modificabile, integrabile nel tempo, con opere che tornano ai loro proprietari alla scadenza del mandato, mentre altre entrano a sostituirle sotto l’attenta supervisione di un comitato scientifico. Il risultato di questo, talvolta frenetico, turnover di opere d’arte mantiene sempre vivo l’interesse per la Collezione. Offrendo al pubblico una visione non statica ma dinamica del nostro tempo, come quella degli artisti che attraverso di essa riescono a comprendere (e anticipare) quello che accade intorno a noi. Come la visione che ha, o dovrebbe avere, la diplomazia. Metodo Vattani, insomma.
ROMA 206 FRECCE AL GIORNO
© Giorgio Benni
oltre, dalla scultura equestre Zenith di Mimmo Paladino installata a Bruxelles nella piazza della sede del Parlamento Europeo (2003) al monumentale Bifrontale di quattro metri per sei di Pietro Consagra disposto, invece, davanti alla sede di Strasburgo del Parlamento Europeo, sempre nel 2003. Chiave di volta della missione di diplomazia culturale di Vattani è, tuttavia, l’ideazione e realizzazione a Roma, nel 1999, dell’ormai famosa Collezione Farnesina nelle sale del ministero degli Affari esteri. Più che una collezione, si tratta di veri e propri percorsi nell’arte italiana del XX secolo, dal Dopoguerra, con le opere degli artisti di Forma 1, Origine, dell’Arte povera e della Transavanguardia, fino ai nostri giorni. E, grazie allo storico dell’arte Maurizio Calvesi, presto con uno sguardo allargato anche ai primi decenni del ’900, dal Futurismo alla Metafisica, da Mario Sironi ad Arturo Martini. Scopo della Collezione Farnesina è, per Vattani, quello di proiettare un’immagine contemporanea del nostro Paese
Jannis Kounellis, Senza titolo (2001) Lastra di ferro, sacchi di tela di juta, carbone, piombo, 200x180x40 cm
Exibart edizioni, pp. 240 € 25 A cura di Cesare Biasini Selvaggi, il libro traccia l’identikit dell’artista emergente italiano. Talenti giovani, soprattutto under 35, molti dei quali già segnalati nel mondo dell’arte, alcuni con una storia alle spalle altri ancora freschi delle lezioni all’accademia di Belle Arti. C’è, poi, chi ha già fatto esposizioni importanti, Biennali comprese, e chi, invece, è al debutto con la prima personale. 91
ARTE
IL MONDO PERDUTO (E RITROVATO)
DI PAOLO DI PAOLO di Giuliano Papalini paepa2010@libero.it
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Piazza Navona (Roma, 1960) © Archivio Paolo Di Paolo
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aolo Di Paolo, nato a Larino, in Molise, nel 1925, è uno straordinario cantore dell’Italia anni ’50 e ’60 che ha saputo raccontare con delicatezza, rigore e sapienza il Paese che rinasceva dalle ceneri della Seconda guerra mondiale, osservandolo con discrezione dall’obiettivo della sua macchina fotografica. È stato il fotografo più amato del settimanale Il Mondo di Pannunzio, dove in 14 anni ha pubblicato 573 foto, con reportage internazionali. Ha ritratto attori, scrittori, artisti, nobili e gente comune. Ha percorso le coste del Belpaese con Pier Paolo Pasolini, raccontando le vacanze degli italiani. A lui e alla sua storia straordinaria è dedicata la grande mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto, curata da Giovanna Calvenzi e fortemente voluta dalla presidente della Fondazione MAXXI Giovanna Melandri, che ha aperto una linea di ricerca dedicata alla fotografia. Dal 17 aprile al 30 giugno la rassegna, che può vantare Gucci come main sponsor, è un viaggio inedito nell’Italia dell’immediato dopoguerra, tra contraddizioni e speranze, attraverso oltre 250 immagini, molte delle quali inedite, con divi del cinema, protagonisti dell’arte, della cultura, della moda e persone comuni. Ma è solo una parte dell’immenso archivio (250mila negativi, provini, stampe e diapositive) ritrovato per caso dalla figlia Silvia in cantina, una ventina d’anni fa. Di Paolo, infatti, poco dopo la chiusura de Il Mondo nel ’66, non sentendosi più in sintonia con i tempi, con la società che si stava formando, volta completamente pagina: abbandona la macchina fotografica e, poco più che quarantenne, torna ai suoi studi filosofici e al settore editoriale, avviando una collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, per cui ha curato una ventina di volumi e 43 calendari. E il suo meraviglioso, inestimabile archivio finisce in cantina, dimenticato. Grazie alla scoperta di sua figlia e all’interesse di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci e di Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI Arte, questo patrimonio straordinario è tornato alla luce.
Poi la pubblicazione, lo scorso dicembre, del volume Paolo Di Paolo. Mondo perduto. Fotografie 1954-1968, a cura di Giovanna Calvenzi con la collaborazione di Silvia Di Paolo (Marsilio edizioni, pp. 304, inglese e italiano, € 68), e la retrospettiva al MAXXI lo riconsegnano autorevolmente alla memoria collettiva del Paese. «Le immagini che sono riemerse dopo più di 50 anni di oblio – spiega Bartolomeo Pietromarchi – non solo sono il racconto di un’epoca unica, come lo è stata l’Italia del primo dopoguerra, ma sono anche lo sguardo di un fotografo che a quelle immagini ha saputo dare uno spessore culturale, psicologico, artistico e antropologico fuori dal comune.
Volti noti e sconosciuti riemergono dal passato in pose e ritratti mai visti prima, restituendoci una prossimità e un’intimità sorprendenti, perché l’obiettivo di Di Paolo ne ha saputo cogliere in modo magistrale umori, caratteri, vanità e verità». Dall’osservatorio privilegiato di una delle riviste più attente e importanti dell’epoca ha saputo raccontare «un’Italia uscita frastornata e ferita dalla guerra, tra complessità, contraddizioni e speranze di un mondo che doveva velocemente recuperare un tempo passato e sospeso alla ricerca di una possibile modernità, cercando di non rinnegare le sue radici e tradizioni», conclude il direttore del MAXXI arte.
Sofia Loren e Marcello Mastroianni (Cinecittà, Roma, 1955) © Archivio Paolo Di Paolo
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ARTE Anna Magnani nella sua villa a San Felice Circeo (Roma, 1955) © Archivio Paolo Di Paolo Courtesy Collezione Fotografia MAXXI
Monica Vitti e Michelangelo Antonioni (Roma, 1958) © Archivio Paolo Di Paolo
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PERCORSO DI MOSTRA La parte dedicata alla società italiana e a Roma racconta il Paese che usciva dalla povertà, dall’analfabetismo, dal dopoguerra, tra speranze e contraddizioni. Un Paese dove convivevano giovani donne a capo velato che a Campobasso portavano le ceste sulla testa e ragazze in shorts sul lungomare di Viareggio, la civiltà contadina e le officine Ferrari, trasporti a dorso d’asino e nuove linee aeree. Particolare attenzione è dedicata alla Capitale. Di Paolo ha fotografato la nobiltà romana e la società internazionale più brillante che frequentava la Città Eterna, ma anche i funerali di Palmiro Togliatti, con in primo piano un’anziana donna in lacrime. La sezione Società/Mondo presenta gli scatti dei suoi reportage in Giappone, in Iran e a New York. Ricchissime, poi, le sezioni Artisti/Intellettuali e Cinema, con i ritratti di pittori, poeti, scrittori, divi del cinema, per lo più inediti, scattati per diletto: Lucio Fontana alla Biennale, Carla Accardi a Roma, Renato Guttuso alla Salita del Grillo, Mimmo Rotella mentre realizza un suo décollage a piazza del Popolo, Tennessee Williams in spiaggia con il suo cane, Giuseppe Ungaretti con un gatto in braccio. E ancora, Kim Novak che stira in camera al Grand Hotel, Sophia Loren che scherza con Marcello Mastroianni negli studi di Cinecittà, Monica Vitti e Michelangelo Antonioni che passeggiano leggendo il giornale, Simone Signoret e Yves Montand che si baciano all’Aventino; poi gli incontri impossibili realizzati per il settimanale Tempo, con Giorgio de Chirico
insieme a Gina Lollobrigida, Salvatore Quasimodo con Anita Ekberg, Luchino Visconti e Mina, Alberto Moravia e Claudia Cardinale. Con i personaggi Di Paolo crea un rapporto di empatia, fiducia e complicità che rende ogni scatto unico e inconfondibile: «Molte delle sue foto sono rimaste inedite proprio perché erano così intime che sarebbe stato inappropriato venderle ai giornali», scrive Silvia Di Paolo. Come quelle di Yves Montand a Roma e di Anna Magnani sulla sabbia. Proprio alla Magnani è dedicato uno dei focus della sezione Cinema: giocando d’anticipo sui paparazzi che la inseguivano, conoscendo il garbo e lo stile di Di Paolo, la diva lo invita nella sua villa al Circeo e, per la prima volta, si fa fotografare con il figlio. L’AMICIZIA CON PASOLINI L’indimenticato regista e scrittore è ritratto a Roma al Monte dei Cocci, pensieroso sulla tomba di Gramsci al Cimitero acattolico, a casa con la madre e in Basilicata sul set del film Il Vangelo secondo Matteo, unico fotografo ammesso. Questo focus introduce anche quello su La lunga strada di sabbia, il repor-
tage sulle vacanze degli italiani realizzato nel 1959 dall’inedita coppia Di Paolo-Pasolini per la rivista Successo diretta da Arturo Tofanelli. Una delle immagini più iconiche ritrae proprio Pier Paolo Pasolini mentre passeggia sulla spiaggia del Cinquale, a Viareggio, e osserva giovani bagnanti. «Quando lessi il testo di Pasolini, in particolare la parte ispiratagli dal Cinquale, capii quale straordinario personaggio la sorte mi aveva assegnato come compagno di lavoro», racconta Di Paolo. «Prima di leggerlo, però, di ritorno a Roma dopo il primo tratto della “lunga strada”, avevo telefonato al direttore Tofanelli per raccontargli le mie perplessità sul modo di lavorare di Pasolini. Non ha intervistato nessuno – dissi – né preso appunti, si è limitato a osservare. Tofanelli mi aveva interrotto: Ascolta, ho già ricevuto il testo della prima puntata, è semplicemente stupendo. Obiettai che probabilmente tra il testo e le mie foto ci sarebbe stata scarsa corrispondenza. È quello che desideravo – rispose il direttore – perché l’interpretazione di uno scrittore e quella di un fotografo sensibile come te sono del tutto autonome. Continuate cosi, state facendo una cosa che lascerà il segno». Rincontrandosi a
Roma nell’autunno successivo, Pasolini chiese a Di Paolo se aveva piacere di fare un servizio fotografico su di lui. «Mi confessò che erano stati in molti a chiederglielo, ma aveva sempre rifiutato. Era un gesto di fiducia e stima nei miei confronti, quasi una dichiarazione di amicizia. Ci incontrammo dopo qualche giorno alla base del Monte dei Cocci, a Testaccio. Era stato lui a scegliere il posto, alquanto sinistro per la presenza di numerose stalle di cavalli, quelli delle botticelle, le carrozze pubbliche. Un aspro odore di letame e di orina equina aleggiava tutt’intorno, sconsigliando la frequentazione di quei luoghi. Lì Pasolini era molto popolare: le mogli dei cocchieri lo salutavano con familiarità chiamandolo dottore, i bambini, riconoscendolo, gli andavano incontro festosi. A completare le condizioni per un servizio fotografico in linea con il personaggio, il cielo si era coperto di una coltre di nuvole basse e grigie. Tutto ciò aveva messo di buon umore Pasolini e lo aveva reso disponibile e loquace come non avrei mai creduto. In quel pomeriggio autunnale – conclude Paolo Di Paolo – realizzai la più convinta interpretazione fotografica di un personaggio di rilievo. Perché lo meritava».
Pier Paolo Pasolini al “Monte dei Cocci” (Roma, 1960) © Archivio Paolo Di Paolo
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MUSICA
SONIA FA PER TRE MUSICA, TEATRO, CINEMA. LA BERGAMASCO VA COME UN TRENO. ORA È IMPEGNATA NELLA SUA PRIMA REGIA OPERISTICA, DA METÀ GIUGNO AL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
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© Gianmarco Chieregato
di Andrea Radic
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tempo con gli amici, con le persone. Tu sei social? Cerchi la popolarità? Poter vivere il rapporto con il pubblico è molto bello, lo amo, lo cerco, fa parte del mio lavoro ed è giusto che sia così. A teatro è fondamentale, con il pubblico si fa lo spettacolo, respirando insieme a loro. Poi ci sono altri mondi e altri tempi per il mio quotidiano. Sei diplomata sia in musica che in recitazione, quasi una doppia scelta… Prima è venuta la musica, mi sono diplomata al Conservatorio, poi ho guardato altrove. Già a teatro ho subito ritrovato la musica, nel canto ovviamente, ma soprattutto nel corpo dell’attore. La mia lingua musicale è stato un valore aggiunto in tutto ciò che potevo cogliere. Un senso musicale che aiuta nell’essere attrice? Quando ho fatto il provino per la scuola del Piccolo Teatro non pensavo al cinema, la mia base era essere una grande lettrice. Altri che hanno studiato con me avevano già fatto esperienze di teatro. Io venivo da un altro pianeta. Bene, mi sono trovata di fronte a Giorgio Strehler e Giulia Lazzarini e ho quasi solfeg-
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elementi che già stanno lì. Il lavoro fatto da una grande musicologa, Lidia Bramani, che ha lavorato su Mozart anche con Claudio Abbado, mi è stato di grandissimo aiuto perché è uno sguardo al femminile organico, complesso e completo. Mi ha confortato molto e per questo la ringrazio. Il treno ti rilassa? Che fai mentre viaggi? È una dimensione più libera rispetto all’aereo, anche nel movimento lo preferisco. Puoi passeggiare, leggere, non ci sono i rituali degli aeroporti e del volo. Mi piace guardare dal finestrino, perdermi nel paesaggio, adoro le linee sulla costa, scendere al sud. La meraviglia dell’Italia, dove, malgrado tutto, voglio vivere e dove vorrei crescessero le mie figlie, che hanno 13 e 15 anni. Che mamma sei? Bisognerebbe chiederlo a loro... sicuramente dialoghiamo molto, fin da quando erano piccole, anche vivacemente ed è molto importante, mai smettere di parlarsi. Certo, è una generazione più veloce, digitale nel rapporto con gli schermi, però sanno anche prendersi il loro
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orriso disteso, sguardo aperto, come bagaglio una valigia su rotelle e nessun accenno di divismo. In treno viaggia spesso. Sonia Bergamasco ama ciò che fa, e si vede. Per lei la musica, la recitazione e la regia sono espressioni della medesima volontà, quella di offrire al pubblico un’esperienza unica. Ha terminato da poco di recitare al Franco Parenti di Milano in L’uomo seme quando saliamo sul Frecciarossa diretto a Roma per farci raccontare di lei, del suo lavoro e della prima regia operistica che la vedrà impegnata al Maggio Musicale Fiorentino con Le nozze di Figaro. «È la prima volta che dirigo un’opera lirica. Voglio lavorare alla recitazione dei cantanti il più approfonditamente possibile, rispettando e valorizzando i tempi della musica e delle voci», mi dice. Sarà un lavoro con una spiccata sensibilità femminile dato che anche la direzione musicale è stata affidata a una donna: Kristiina Poska. Com’è nato il progetto? Da una telefonata del sovrintendente del Maggio Musicale Cristiano Chiarot che mi proponeva la regia. Mi ha colpita, sorpresa, turbata, ma anche emozionata e, malgrado il terrore, non sono riuscita a dire di no, perché è una proposta bellissima. Mi sono messa subito al lavoro. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha una scena di grande respiro, offre molte possibilità alla regia. Sarà anche un’opportunità per utilizzare i tuoi diversi bagagli artistici. Poter agire sullo spartito, per la regia, è fondamentale, lavorare attraverso la musica e non il contrario. Una regia che non può certo imporre alcunché al signor Mozart, che ci ha donato questo capolavoro assoluto. Si tratta quindi di tenere in equilibrio magico i tanti elementi che il teatro d’opera offre. Mi auguro, da donna, anche di poter cogliere con sensibilità, soprattutto nei personaggi femminili,
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MUSICA
giato il testo, con timidezza. Quindi ho poi lavorato molto nel “togliere”, per raggiungere il giusto equilibrio nel porgere un testo. Tuo marito, Fabrizio Gifuni, è un attore di grande livello. Parlate spesso di lavoro? Il nostro lavoro è anche la nostra grande passione, quindi confrontarsi non è mai noioso, anzi, è bello, un po’ come essere allo specchio. Ci ascoltiamo molto, ci fidiamo l’una dell’altro. Abbiamo fatto diverse cose insieme, cinema, televisione, teatro. Nasce mai competizione? No, anzi. E poi le scene di bacio non sono mai
A Milano, con Silvio Soldini, una piccola cosa, un cortometraggio. E ho capito che mi piaceva assai. È un modo di raccontare magico, visto dall’occhio della cinepresa che ti coglie, tu sei lì dentro anche se intorno a te c’è il brusio del set. Magari anche solo per un istante, tu sei lì. Mi piace anche cambiare genere, non avere un ruolo che ti impongono di riproporre con degli schemi già visti. Il bello, invece, è trovare una storia, interpretare un personaggio con fluidità. Mi piace molto anche la commedia. Credo di aver fatto begli incontri nella mia vita, con
finzione... (Ride di gusto, ndr) Sai che abbiamo recitato anche come marito e moglie? Con Liliana Cavani, Fabrizio interpretava De Gasperi e io sua moglie. Come hai cominciato a fare cinema?
Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana, con Liliana Cavani e ultimamente con Roberta Torre per Riccardo va all’inferno, che mi ha dato la possibilità di incarnare un personaggio estremo.
© Luca Del Pia
Sonia Bergamasco nello spettacolo L'uomo seme
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Tra le arti con le quali ti esprimi, quale ti emoziona di più? La musica. Il gesto musicale è per me il più coinvolgente. Il tuo luogo del cuore? Roma, dove vivo e dove sono nate Valeria e Maria. Anche se è una città terribilmente sofferente, è bellissima. Poi mi piace la montagna, ma non riesco a convincere nessuno della famiglia a venirci, mi portano sempre al mare. Cosa non sopporti nelle persone? La mancanza di gentilezza, che è la qualità che apprezzo di più. Come ti rilassi? Leggo, è la mia grande passione. soniabergamasco.it soniabergamasco.official
FIRENZE 114 FRECCE AL GIORNO
MUSICA
MUSICA SULLA
PELLE PER FESTEGGIARE I 40 ANNI DAL LEGGENDARIO TOUR CON FABRIZIO DE ANDRÉ, LA PREMIATA FORNERIA MARCONI TORNA IN CONCERTO
© Guido Harari
di Bruno Ployer
Franz Di Cioccio con Fabrizio De André
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© Orazio Truglio
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e cose belle vanno tenute vive nella memoria del pubblico». Detto, fatto. Franz Di Cioccio e la sua Premiata Forneria Marconi sono di nuovo in concerto, in giro per l'Italia. Con una serie di date fino al 30 maggio si celebrano i 40 anni dal leggendario tour con Fabrizio De André, il grande cantautore scomparso nel 1999. Una collaborazione che allora riempì di spettatori i palasport e che oggi torna a far registrare il tutto esaurito. Riascoltando quelle canzoni, il 1979 sembra oggi. La conversazione con Di Cioccio trasmette entusiasmo e desiderio di guardare avanti senza dimenticare il passato. «Tutti si aspettano novità, ma ci sono anche cose già successe da tenere vive, come quel tour che ha cambiato la musica italiana», ci dice il leader del gruppo rock italiano più famoso nel mondo. «Un cantautore come De André e un gruppo come la PFM sembravano diametralmente opposti, invece hanno fatto capire che dalla collaborazione e dallo scambio di emozioni possono nascere molte novità sul palcoscenico. Dopo quei live a nessun cantautore è venuto più in mente di uscire in pubblico solo con una chitarra. Fabrizio stesso da quell’esperienza ha capito che la musica ha un valore forte quanto quello della poesia, di cui è stato un maestro. La poesia ti fa sognare, la musica ti si attacca sulla pelle». Avete dato il via a un’onda lunga: oggi le collaborazioni tra artisti italiani sono all’ordine del giorno. Vi sentite precursori di questo fenomeno? Certamente, ma perché abbiamo viaggiato. L’idea mi era venuta negli anni dei concerti della PFM negli Stati Uniti, dove vedevamo artisti diversi e di livello unirsi per progetti da realizzare insieme. Il viaggiatore osserva in un momento di libertà assoluta e quello che vede gli rimane dentro, si sedimenta e vengono fuori emozioni da tradurre in creatività. Visto che siamo in argomento, ama viaggiare in treno? Ho sempre sentito la fascinazione di questo mezzo di trasporto. Da bambino desideravo tanto un treni-
PFM canta De André - Anniversary
no elettrico, ma non me l’hanno mai regalato. In treno sono venuto per la prima volta a Milano dall’Abruzzo: ero un ragazzo e il convoglio mi sembrava lunghissimo. Per tutto il tempo del viaggio ho guardato dal finestrino, è la cosa più bella. Anche oggi, che ci sono le Frecce, guardo il paesaggio che scorre veloce, e scopro pezzi d’Italia che altrimenti non riuscirei a vedere. Dopo i concerti di questo anniversario continuerete a viaggiare? Ci saranno altri live in estate? Sì, riprenderemo il nostro repertorio PFM con il tour TVB, The very best. A proposito delle vostre canzoni migliori: ogni volta che suonate Celebration (È festa) il pubblico si scatena, e non conta l’età degli spettatori. Quella canzone è il vostro inno? Sì, lo è. Per noi significa invitare il pubblico a essere veramente libero durante il concerto. La nostra musica è piena di momenti lirici e virtuosismi, ma quando arriva Celebration viene fuori tutto ciò che la gente ha dentro. È così da sempre. L’anno prossimo sarà il cinquantenario della fondazione della band. Come festeggerete? Con una super Celebration! In realtà non pensiamo mai alle cose un anno prima. A un certo punto ci verrà un’idea, non vogliamo perdere la contemporaneità. L’importante è stare in forma e suonare bene. Ma attenzione: non abbiamo intenzione di mollare dopo il cinquantenario, sarà un nuovo inizio. Arriverà un nuovo album? Certo. Non sarà un concept album, ma ruoterà attorno a un’idea di fondo e cioè la musica che amiamo adesso.
Ci saranno gli esperimenti e le scoperte degli ultimi anni. Abbiamo un gran bagaglio di emozioni da trasformare in musica. Il coraggio è la cosa principale del nostro mestiere. Quali differenze vede tra la musica italiana di oggi e quella della sua generazione? La musica rispecchia i tempi. Adesso, con rap e trap, è molto improntata sui testi e sul racconto. Se la persona che racconta è credibile, la cosa funziona. Musicalmente invece non ha lo stesso valore di una volta, quando c’era una ricerca attenta sui suoni. Difficile per voi prendere spunto dalla musica attuale? È difficile perché siamo strumentisti. Il nostro pubblico vuole sentire la vibrazione, il martello nello stomaco. I vostri brani sembrano eternamente giovani… Perché noi siamo giovani! Non contano gli anni, ma quello che stai vivendo e che devi ancora fare. Mi piace scoprire. Come le ho detto, in treno guardo dal finestrino: la campagna sembra sempre la stessa, ma non è così.
SAVE THE DATE PFM CANTA DE ANDRÉ ANNIVERSARY Napoli | Teatro Augusteo 9 MAG Roma | Teatro Brancaccio 9 APR | 11 MAG Firenze | TuscanyHall 14 MAG Milano | Teatro Dal Verme 5, 6, 17, 19, 20, 30 MAG Torino | Teatro Colosseo 10 APR | 7, 16 MAG 101
MUSICA
UNA BOCCATA P D’ OSSIGENO MANUEL AGNELLI SI DIVIDE FRA TV, LIVE E UN LOCALE DI CONTAMINAZIONE TUTTO DA SCOPRIRE, IN QUEL DI MILANO di Gaspare Baglio
gasparebaglio
er molti è stato uno dei giudici più competenti di X Factor, per tutti è il frontman degli Afterhours, la band che ha scritto la storia del rock italiano. Manuel Agnelli è in continua evoluzione e si divide tra una miriade di progetti, uno più interessante dell’altro. Ogni giovedì, in seconda serata su Rai3, il suo show Ossigeno «parla di cultura a 360 gradi, non è solo musica, con interviste e approfondimenti». Il futuro formato piccolo schermo continua? «Sì, ma solo se posso parlare di quello che mi interessa. Preferisco portare avanti programmi come Ossigeno, piuttosto che doverci essere a tutti i costi. So che la televisione è indispensabile per fare anche altri progetti, perché se sei in tv esisti. Però ho già fatto la mia scelta lasciando X Factor, per fare il musicista». Tubo catodico a parte, fino alla fine del mese c'è il tour teatrale An evening with Manuel Agnelli: «Un live poco progettato, per sentirmi libero a livello espressivo e avere un contatto il più spontaneo e fisico possibile con il pubblico. A teatro, poi, i silenzi sono importanti quanto i suoni e si ha la possibilità di lavorare sulle sfumature. È una cosa diversa, che non faccio da tanti anni». On stage si possono sentire i capisaldi del cantautore, cover, letture, performance, con una scaletta sempre diversa e l’improvvisazione che la fa da padrona. Ma Agnelli è inarrestabile e, a Milano, ha da poco aperto Germi, un nuovo e interessante spazio di contaminazione in via Cicco Simonetta. «Un locale piccolissimo che ci permette di non avere l’obbligo dei numeri. Non dobbiamo per forza scegliere qualsiasi artista per riempirlo, ma solo quelli che vogliamo noi. È un lusso, ma ce lo siamo guadagnato». Con tutti questi impegni un nuovo disco, magari in solitaria, riuscirà a sfornarlo? «Per la prima volta vado in tour da solo, magari sarà stimolante. Ho scritto canzoni senza pensare alla band, potrebbe essere l’inizio di un progetto da solista». germildc.it
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PHOTO a cura di Silvia Del Vecchio s.delvecchio@fsitaliane.it
© Andrea Simeone
MILANO PHOTOFESTIVAL
Megacampo di Kutuplong, Cox’Bazar (Bangladesh, febbraio 2018) Dalla mostra Va tutto bene di Andrea Simeone 8 maggio>2 giugno | Spazio Tadini Casa Museo
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al 17 aprile la primavera milanese è fotografica. Per due mesi e mezzo la 14esima edizione del Photofestival anima la città del Duomo dal centro alla periferia con oltre 160 mostre, workshop e presentazioni in un centinaio di sedi espositive, sotto la direzione artistica di Rober104
Kutupalong Refugee Camp, Cox’s Bazar (Bangladesh, February 2018) From the Va tutto bene exhibition by Andrea Simeone 8 May>2 June | Spazio Tadini Casa Museo
to Mutti. Tra gli autori presenti Bert Stern, Gian Paolo Barbieri, Giuliana Traverso, Maurizio Galimberti, Oliviero Toscani, solo per citarne alcuni. Quest’anno il tema Immagini. Progetti. Futuro ha il design come fil rouge e prevede una speciale collaborazione con il SaloneSatellite del Salone del Mobile (Milano
Rho, 9-14 aprile): protagonisti alcuni studenti ed ex studenti di Scuole di fotografia di Milano impegnati in un fotoreportage dedicato ai giovani designer, con mostra finale nel mese di giugno. milanophotofestival.it photofestivalmilano milanophotofestival #MiPF19
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Donna armena di guardia alla casa (Degh, 1990) Dalla mostra Human Rights. La storia dell’ONU (e del mondo) nelle più belle immagini della United Nations Photo Library AA.VV., a cura di Alessandro Luigi Perna e Federica Candela DAY 17 aprile>22 giugno | La Casa di Vetro
Elderly Armenian Woman Guards Home (Degh, 1990) From the exhibition Human Rights. La storia dell’ONU (e del mondo) nelle più belle immagini della United Nations Photo Library (various photographers), curated by Alessandro Luigi Perna and Federica Candela 17 April>22 June | La Casa di Vetro
© Mauro Mariani
MILANO 185 FRECCE AL GIORNO/A
© UN Photo/Armineh Johannes
tarting from 17 April spring in Milan becomes photographic. For two and a half months, the 14th edition of the Photofestival will enliven the city of the Duomo from the centre to the outskirts, with over 160 exhibitions, workshops and presentations in around a hundred exhibition locations, under the artistic direction of Roberto Mutti. The photographers present will include Bert Stern, Gian Paolo Barbieri, Giuliana Traverso, Maurizio Galimberti, Oliviero Toscani, just to name a few. This year the title Immagini. Progetti. Futuro has design as a common theme and provides for a special collaboration with the SaloneSatellite of the Salone Internazionale del Mobile (Milano Rho, 9-14 April): taking centre stage are students and ex-students of the photography schools in Milan who were involved in a photo-reportage focussing on young designers, with the final show in the month of June.
Ciascuno al suo posto Dalla mostra Trasparent.e come l’acqua/Be transparent like water AA.VV., a cura di Claudia Migliore 10>29 giugno | Bookshop Franco Angeli
Ciascuno al suo posto From the exhibition Trasparent.e come l’acqua/Be transparent like water (various photographers), curated by Claudia Migliore 10>29 June | Franco Angeli
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VENICE PHOTO
© Nicolas Bets
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ll’Isola di San Servolo un festival internazionale porta a Venezia celebri fotografi contemporanei dal 25 aprile al 4 maggio, per una serie di workshop, stage, visite guidate e incontri esclusivi. Organizzato da San Servolo Srl con Les Rencontres d’Arles e Adap, l’evento prevede 23 workshop divisi in due sessioni. Tra i maestri attesi Paolo Roversi, Erwin Olaf, Ann Ray, Oliviero Toscani, Albert Watson, Massimo Siragusa, Settimio Benedusi, Stephanie Renoma, Jean-Christophe Béchet, Alan Schaller e Nicolas Bets. Due sessioni di quattro giorni ciascuna offrono occasioni formative di qualità in una full immersion nel mondo dell’obiettivo, per professionisti, principianti e amatori. Si può anche partecipare al contest Your own unexpected Venice proponendo una visione personale e originale della Laguna, postando su Instagram massimo tre foto entro il 15 aprile con l’hashtag #yourownunexpectedvenice. Inoltre, dal 4 al 30 maggio una mostra di scatti di Nicolas Bets, uno dei fotografi invitati ai workshop, è aperta a tutti presso il McArthurGlen designer outlet di Noventa del Piave. S.D.V. venezia-photo.com/it veneziaphotomasterclass
Bigoudi party #2 (2017)
© Alan Schaller
Street photography, Londra
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© Albert Watson
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n international festival on the Island of San Servolo brings celebrated contemporary photographers to Venice from 25 April to 4 May for a series of workshops, work experience, guided visits and exclusive meetings. Organised by San Servolo Srl with Les Rencontres d’Arles and ADAP, the event includes 23 workshops divided into two sessions. Amongst the masters of the art who are expected are Paolo Roversi, Erwin Olaf, Ann Ray, Oliviero Toscani, Albert Watson, Massimo Siragusa, Settimio Benedusi, Stephanie Renoma, Jean-Christophe Béchet, Alan Schaller and Nicolas Bets. Two sessions of four days each provide high-quality training sessions in a full immersion in the world of photography for professionals, beginners and amateurs. You can even take part in the Your Own Unexpected Venice contest which provides a personal and original vision of the Lagoon, posting a maximum of three photos on Instagram by 15 April, hashtag#yourownunexpectedvenice. Also, from 4 to 30 May there is a show
of photos by Nicolas Bets, one of the photographers at the workshop, open to all at the McArthurGlen designer outlet at Noventa del Piave.
Mick Jagger, Los Angeles (1992)
VENEZIA 92 FRECCE AL GIORNO/A DAY
© Stefanie Renoma
The last battle (2018)
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31^ edizione del Premio Marketing per L’Università
La Società Italiana Marketing presenta:
il caso Frecciarossa. Partecipa anche tu, concorri al premio! Le iscrizioni scadono il 31 Maggio 2019.
Info e iscrizioni su premiomarketing.com
2009-2019
L’AQUILA RINASCE? DIECI ANNI DOPO IL TERREMOTO, LA VERA RICOSTRUZIONE DELL’AQUILA PASSA ANCHE PER IL DIGITALE E LE STARTUP CHE POSSONO CONTRIBUIRE A RICONNETTERE IL TESSUTO ECONOMICO E SOCIALE DELLA CITTÀ FERITA di Salvatore Santangelo
© LaPresse/Roberto Monaldo
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ur essendo aquilano e vivendo di scrittura ho parlato solo raramente della mia città (per esempio l’ho fatto su Limes). Questo per una sorta di pudore: il terremoto e il tortuoso percorso della
pe parole scritte o dette che hanno fatto della ricostruzione un campo di battaglia tra narrazioni contrastanti. Se l’Italia, alle prese con storie grandi e piccole di corruzione, indebiti arricchimenti e malversazioni di ogni sorta,
lo stesso vale per una realtà come L’Aquila che non riesce a trovare pace. Comunque da tempo meditavo un articolo sull’incredibile vivacità sociale e culturale della mia città e di quanti si stanno quotidianamente impegnan-
ricostruzione mi sembrano per certi versi assediati, appesantiti dalle trop-
ha bisogno di sottolineare e valorizzare storie virtuose ed esempi positivi,
do per immettere energia positiva in questo sistema entropico. Ho deciso
La basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila
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2009-2019
© Claudio Lattanzio/ANSA
La chiesa di Santa Maria del Suffragio o delle Anime Sante, danneggiata dal terremoto del 2019
di farlo a ridosso del decennale per definire, per quanto possibile, il canone di una nuova percezione di questo processo così complesso. Come ha affermato il sindaco Pierluigi Biondi, «il decennale del sisma 2009 rappresenta il momento di svolta per la comunità aquilana. Non sarà, infatti, solo un momento di doverosa commemorazione delle vittime ed elaborazione del lutto. Oggi inizia una nuova narrazione della storia della città dell’Aquila per raccontare alla comunità nazionale e internazionale quanti passi, seppur tra mille difficoltà, sono stati fatti e si stanno ancora compiendo nel percorso di rinascita. Ogni giorno siamo testimoni e protagonisti di un processo – forse il più grande dal dopoguerra in Italia – di rigenerazione urbana e socioeconomica. Per questo abbiamo predisposto un calendario di appuntamenti che si protrarrà fino alla fine del 2019. Per riaccendere i fari sul capoluogo d’Abruzzo, mostrare di quanta bellezza si stia riappropriando la città e segnare nuovi punti di partenza e arrivo». Quindi, il decennale è l’occasione per raccontare gli ambiziosi progetti che dovrebbero caratterizzare questo percorso: il distretto turistico del Gran Sasso, i nuovi insediamenti industriali, il reperimento e la finalizzazione di risorse mirate al sostegno delle imprese innovative. Superata la fase emer110
genziale abbiamo ora la possibilità di pensare la città di domani, quella che lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti. L’Aquila, con le abitazioni a basso costo, le risorse per fare impresa e un sistema formativo d’eccellenza può rappresentare un polo attrattivo per giovani talenti, startupper italiani e non solo. Ecco quindi una virtuosa contaminazione tra economia globale e lavoro artigiano. Sarà anche il momento per tributare di nuovo il giusto riconoscimento al sistema della Protezione civile, alle donne e agli uomini che danno quotidianamente corpo alla massa critica del volontariato che rende speciale il nostro Paese (stiamo parlando solo in Italia di circa 600mila volontari che
operano in modo continuativo e tre milioni e 200mila che lo fanno in modo occasionale). Come si dice, fa più clamore un albero che cade che una foresta che cresce. Il tutto con la consapevolezza che proprio nei momenti difficili un’intuizione forte può dare senso e concretezza ai bisogni diffusi: progetti innovativi che possono riannodare il tessuto dei nostri territori, delineando una nuova strategia per la ricostruzione economica e sociale. Perché, come ci ricorda Marguerite Yourcenar, «ricostruire significa collaborare con il tempo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti». comune.laquila.it
Castelvecchi, pp. 144 € 17,50 In libreria da maggio Una riflessione sul dibattito pubblico a dieci anni dalla tragedia dell’Aquila. Ci sono parole che hanno la capacità di mutare, cambiare, a volte intossicare il flusso comunicativo. Resilienza è una parola attinente alle proprietà fisiche dei materiali che, a partire dalla grande crisi del 2008 e successivamente al terremoto del 2009, è dilagata in altri campi: la sociologia, la politica, l’economia, la psicologia e l’autoaiuto. Una storia di grande successo che, però, non è senza conseguenze e potrebbe anzi favorire un approccio passivo e allontanare le responsabilità pubbliche e private, ammantando di inevitabilità le conseguenze delle catastrofi.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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OFFERTE E SERVIZI PORTALE FRECCE PROMOZIONI FOOD ON BOARD CARTAFRECCIA NETWORK // ROUTES // FLOTTA
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OFFERTE E SERVIZI
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MY TA X I C
ontinua con successo la partnership fra Trenitalia e l’app mytaxi, all’insegna di una mobilità sempre più integrata treno-taxi. Fino al 30 aprile per chi viaggia da e per le stazioni di Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo è possibile acquistare, insieme al biglietto del treno, un voucher mytaxi da 10 euro al prezzo di 5 euro. Inoltre, per i soci CartaFRECCIA 1 punto fedeltà per ogni 2,5 euro spesi a bordo di uno degli oltre quattromila mytaxi disponibili. Accedendo al proprio profilo nell’app mytaxi, infatti, sarà visibile una nuova sezione in cui inserire il proprio codice CartaFRECCIA e iniziare così ad accumulare punti viaggiando in taxi. Un connubio vincente, quello tra Trenitalia e mytaxi, nell’ottica di una mobilità urbana sempre più intermodale, sostenibile e digitale. it.mytaxi.com/cartafreccia trenitalia.com
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iaggiare non è mai stato così comodo e conveniente. Grazie al servizio Bagaglio facile di Trenitalia, in partnership con Tnt, è possibile programmare le vacanze e i ponti primaverili in treno, senza valigie e a prezzi speciali. Inviare un solo bagaglio costa 20 euro, mentre spedire un secondo bagaglio (fi no a un massimo di quattro bagagli per la stessa spedizione) costa 15 euro. In più, per i gruppi e le comitive con più di 20 bagagli il servizio è offerto a partire da 9 euro. L’offerta è valida su Frecce, Intercity, Intercity Notte, Eurocity ed Eurocity Night verso le oltre 100 località previste dall’accordo. Maggiori dettagli sul sito trenitalia.com alla voce Offerte e Servizi
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Frecce, Intercity, Intercity Notte, Eurocity, Eurocity Night e FRECCIALink o con i Pass Interrail Italy ed Eurail Italy. È possibile acquistare i ticket sul sito trenitalia.com e attraverso i canali di vendita Trenitalia su city-sightseeing.it o a bordo del bus/bat-
battelli turistici CitySightseeing a prezzi speciali con Trenitalia. È infatti del 20% lo sconto sul biglietto del bus per i titolari CartaFRECCIA, per chi viaggia a bordo di
tello, comunicando, al momento dell’acquisto, il codice CartaFRECCIA oppure il codice Pnr del biglietto Trenitalia. Maggiori dettagli sul sito trenitalia.com
PORTALE FRECCE
WWW.PORTALEFRECCE.IT INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE Disponibile sui treni Frecciarossa e Frecciargento, il Portale Frecce rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi pensati per soddisfare ogni esigenza
CINEMA
SERIE E PROGRAMMI TV
Euforia
The Last Panthers
Source Code
Lasciati andare
Camera Cafè
BAMBINI
Questione di karma
The Tourist
L’albero azzurro
La Pimpa
ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo. Lanciare il browser Internet. Digitando qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente portalefrecce.it). Per accedere a Internet è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione. Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com.
Il servizio di connessione Internet WiFi è offerto da TIM. Per assistenza è possibile contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22
NEWS
Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora
MUSICA
Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera
TRAVEL INFO
INTERNET WIFI
EDICOLA DIGITALE
Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze Connessione a Internet tramite WiFi di bordo I principali quotidiani, riviste settimanali e mensili ed ebook
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PROMOZIONI
INSIEME Offerta dedicata ai gruppi da 2 a 5 persone per viaggiare con uno sconto del 30% sul prezzo Base di Frecce, Intercity e Intercity Notte. La promozione è valida in 1^ e 2^ classe e nei livelli di servizio Business, Premium e Standard. Sono esclusi il livello Executive, il Salottino e le vetture Excelsior1 .
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Riservata ai soci CartaFRECCIA under 30, l’offerta Young permette di risparmiare fi no al 50% sul prezzo Base dei biglietti per tutti i treni nazionali e in tutti i livelli di servizio, a eccezione dell’Executive, del Salottino e delle vetture Excelsior5 .
BIMBI GRATIS Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa, nei livelli Business, Premium e Standard, e in Frecciargento, Frecciabianca e Intercity in 1^ e 2^ classe. Gratuità prevista per i minori di 15 anni accompagnati almeno da un maggiorenne, in gruppi composti da 2 a 5 persone 2 .
TUTTE LE ALTRE OFFERTE E LA GAMMA DEI PREZZI SU TRENITALIA.COM 1. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda dei treni e della classe/livello di servizio. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso non consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 2. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, ai treni e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni. In via promozionale acquistabile fino alla partenza del treno. 3. Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza. Il cambio dell’orario, sia per il treno di andata che per quello di ritorno, è ammesso una sola volta fino alla partenza degli stessi. Cambio delle date dei viaggi, rimborso e accesso ad altro treno non consentiti. 4. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso non consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 5. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità.
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FOOD ON BOARD
Il viaggio nel viaggio
LA CUCINA PO PO L ARE
VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DI UN PATRIMONIO ITALIANO Ad aprile Itinere propone ai clienti delle Frecce un gustoso e raffi nato giro d’Italia gastronomico. Una delicata ricetta veneziana con i cestini di pasta brisé con baccalà mantecato, un tradizionale antipasto freddo piemontese, il vitello tonnato, una full immersion nei colori e nei profumi di Sicilia, le casarecce con pesce 120
spada, arancia rossa e pomodorini, e una piacevole incursione nella cucina casalinga con le patate prezzemolate. Come dessert l’irresistibile contrasto di sapori della crostata con cioccolato fondente e caramello salato. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it.
FRECCIAROSSA GOURMET by
Carlo Cracco
BACCALÀ IN GUAZZETTO DI POMODORI E CAPPERI CON CAVOLFIORE ALL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA Lista della spesa (per 4 persone) 4 filetti di baccalà dissalato, 200 g di pomodori pelati, 1 cavolfiore medio, 100 g di passata di pomodoro, 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaino di capperi sotto sale, 1 spicchio d’aglio, 2 ciuffi di prezzemolo fresco, origano, pepe di Cayenna e sale q.b. Preparazione Con un coltello eliminare il gambo e le foglie esterne del cavolfiore. Separare le cimette e sciacquarle sotto l’acqua corrente. Metterle in una vaporiera e farle cuocere per circa 10 minuti. Nel frattempo, passare i capperi sotto l’acqua e tritarli grossolanamente. Rosolare lo spicchio d’aglio in camicia in una padella capiente con 2 cucchiai di extravergine di oliva. Aggiungere quindi i capperi e i pomodori pelati tagliati a pezzi e cuocere per un quarto d’ora circa. Unire quindi la passata di pomodoro, l’origano e il pepe di Cayenna macinato. Mescolare e lasciare insaporire per qualche minuto coprendo la padella con un coperchio, dopodiché adagiare i filetti di baccalà dissalato e proseguire la cottura per 5 minuti. Togliere il cavolfiore dalla vaporiera per farlo intiepidire qualche minuto e trasferirlo in una ciotola, condire le verdure con 2 cucchiai di olio extravergine e un pizzico di sale. Servire il pesce con il suo guazzetto e completare con il contorno di cavolfiore. Vino consigliato Fiano di Avellino Docg, Campania Vino bianco dal colore giallo paglierino e dal bouquet intenso con profumi di frutta bianca, frutta secca e sentori speziati. Il sapore è fresco e armonico. 121
CARTAFRECCIA
SOCI CARTAFRECCIA L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA SUBITO 100 PUNTI IN REGALO RIPORTANDO IL CODICE PROMOZIONALE TIWB0200351
NUOVI VANTAGGI PER GLI STATUS CARTAFRECCIA Con CartaFRECCIA subito in regalo 1 premio upgrade gratuito per un’esperienza di viaggio unica all’insegna del comfort. Il premio upgrade consente di trasformare il biglietto da Standard a Business, da 2^ in 1^ classe e da Business in Executive. Basta aver acquistato un biglietto a tariffa Base, per una sola persona, una sola tratta e un solo treno. Inoltre al raggiungimento del successivo status CartaFRECCIA si ottengono ulteriori upgrade omaggio. Sono infatti previsti: • CartaFRECCIA Argento: 2 upgrade • CartaFRECCIA Oro: 3 upgrade • CartaFRECCIA Platino: 4 upgrade È possibile richiedere gli upgrade dalla sezione biglietti premio dell’area riservata su trenitalia.com Novità anche per i trasferimenti punti che aumentano insieme allo status: • CartaFRECCIA: 3 trasferimenti • CartaFRECCIA Argento: 4 trasferimenti • CartaFRECCIA Oro: 5 trasferimenti • CartaFRECCIA Platino: 6 trasferimenti 122
MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA Arrivano per la prima volta in Italia le opere di Theo Jansen, conosciuto in tutto il mondo per le sue spettacolari installazioni cinetiche Strandbeest (animali da spiaggia), creature ibride dall’aspetto zoomorfo che si muovono sfruttando la spinta del vento. È possibile ammirarle nella mostra Dream Beasts, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano fino al 19 maggio. Jansen, dopo un periodo di studi in Fisica applicata alla Delft University of Technology, nel 1990 inizia a dedicarsi al progetto Strandbeest. Le sue opere possono sembrare scheletri di animali preistorici o enormi insetti. Sono invece gigantesche creazioni fatte di materiali industriali: tubi flessibili in plastica, fili di nylon e nastro adesivo. Nascono come algoritmi e non richiedono motori, sensori o tecnologie avanzate per spostarsi: si muovono grazie alla forza del vento e dell’aria caratteristiche della costa olandese, loro habitat naturale. Promozione 2x1 per i soci CartaFRECCIA in possesso di biglietto delle Frecce con destinazione Milano e ingresso ridotto alla mostra per gli abbonati regionali Liguria e Piemonte e per i possessori di biglietto di corsa semplice sovraregionale diretti a Milano. museoscienza.org museoscienza Museoscienza
MILANO 185 FRECCE AL GIORNO
IN CONVENZIONE ANCHE TORINO • Museo Nazionale del Cinema • Noi, non erano solo canzonette fino al 7 luglio alla Promotrice delle Belle Arti MILANO • Museo della Scienza • A visual protest. The Art of Banksy fino al 14 aprile al Mudec • Ingres fino al 23 giugno, Il meraviglioso mondo della Natura fino al 14 luglio e Antonello da Messina fino al 2 giugno a Palazzo Reale • National Geographic Climate Change fino al 26 maggio al Museo di Storia Naturale BERGAMO • Birgit Jürgenssen. Io Sono fino al 19 maggio al Gamec • Mantegna in Carrara dal 26 aprile al 21 luglio all’Accademia La Carrara VENEZIA • Musei Civici Veneziani • Canaletto e Venezia fino al 9 giugno a Palazzo Ducale REGGIO EMILIA • Antonio Fontanesi e la sua eredità dal 6 aprile al 14 luglio ai Musei Civici di Reggio Emilia FERRARA • Boldini e la moda fino al 2 giugno a Palazzo dei Diamanti FIRENZE • Andrea del Verrocchio, il maestro di Leonardo fino al 14 luglio a Palazzo Strozzi ANCONA • Robert Capa - Retrospective fino al 2 giugno alla Mole Vanvitelliana ROMA • Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza fino al 30 giugno alle Scuderie del Quirinale • Manifesto fino al 22 aprile a Palazzo delle Esposizioni • La strada. Dove si crea il mondo fino al 28 aprile al MAXXI • Dream fino al 5 maggio al Chiostro del Bramante NAPOLI • Escher fino al 22 aprile al Pan • Chagall. Sogno d'amore fino al 30 giugno nella basilica della Pietrasanta • Robert Mapplethorpe fino all’8 aprile al Madre
Theo Jansen Strandbeest - Animaris Siamesis
Info su trenitalia.com
© Media Force
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NETWORK // ROUTES // FLOTTA Bolzano Ora Udine
Bergamo
Trento Verona
Milano
Vicenza
Treviso
Brescia
Venezia Padova
Mantova
Torino
Trieste
Reggio Emilia AV Modena Bologna
Genova
La Spezia
Ravenna Rimini
Firenze
Assisi
Pisa
Perugia
NO STOP
Ancona NO STOP
Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto
Caserta
Foggia
Afragola Napoli Matera Salerno Potenza
Lamezia Terme
LEGENDA:
Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città Per schematicità e facilità di letturatipologie la cartina riporta alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce esemplificative dei percorsi delle diverse disoltanto Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su trenitalia.com
OLTRE 280 FRECCE AL GIORNO 124
Bari Lecce Taranto
Catanzaro Lido
Reggio di Calabria
NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN
COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO
104 Frecciarossa
Milano-Roma 2h 55'
FRECCIAROSSA
FRECCIAROSSA ETR 500
Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
1a
FRECCIARGENTO ETR 600
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
40 Frecciarossa e
Frecciargento
Roma-Venezia1 3h 33'
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Frecciarossa e Frecciargento Roma-Verona 2h 52'
48 Frecciarossa
Milano-Venezia 2h 1
I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1 Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre
FRECCIARGENTO ETR 485
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA
Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA ETR 460
Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio
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PRIMA DI SCENDERE FUORI LUOGO
di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
© Stefano Piazza/AdobeStock
L’UNIVERSO NELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
A
ppena arrivati a Padova non perdete tempo: visitate immediatamente la Cappella degli Scrovegni, dove oggi non si può restare per più di 20 minuti, il tempo massimo per rimanere in uno dei pochi spicchi di paradiso in terra. Godetevi la sensazione di entrare in uno spazio celeste, ricostruito da uno dei massimi geni della pittura di tutti i tempi, 126
colui che ha riportato al colore naturale il cielo dorato degli antichi: Giotto. Più di tutti vi colpirà il Giudizio universale, la cui originalità lo rende splendido anche al confronto con quello più famoso di tutti che Michelangelo dipinse nella Cappella Sistina. Ma è il cielo blu il carattere dominante dell’intera rappresentazione figurativa. Un cielo che non consola più, ma, semmai, prima inquie-
ta e poi rimette anche il divino in una dimensione naturalistica che lo avvicina alle creature: tutti figli di un universo ancora non compreso. Cercate un punto di osservazione privilegiato evitando la compagnia coatta dei tour turistici, prezzolate i custodi, se ci riuscite, e rimanete in contemplazione il più a lungo possibile per rimettervi in sincronia con il cosmo.
PRIMA DI SCENDERE FONDAZIONE FS
IN TRENO TRA LANGHE E MONFERRATO VIGNETI, ANTICHI CASTELLI E MEMORIE LETTERARIE di Ernesto Petrucci Photo Archivio Fondazione FS Italiane
«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti» [Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950]
L
a ferrovia Asti-Castagnole delle Lanze-Nizza Monferrato è un antico tracciato realizzato tra il 1865 e il 1870 che attraversa un territorio di altissimo valore ambientale e storico. Colline ricoperte da vigneti, casali e cantine secolari, torri e castelli d’origine medioevale. Sono i paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Patrimonio mondiale Unesco. Qui Cesare Pavese nutrì il suo immaginario poetico ambientandovi i suoi più celebri romanzi; tra queste colline, dove il percorso della ferrovia si affaccia sul fiume Belbo e lo attraversa prima di raggiungere Canelli, nacque il primo spumante italiano, nel 1865. Il treno storico organizzato dalla Fondazione FS Italiane percorre l’antica ferrovia toccando borghi ricchi di testimonianze medioevali e avvincenti leggende. A Costigliole d’Asti un castello dell’XI secolo ci parla delle romantiche vicende della Contessa di Castiglione, cugina di Cavour, le cui storie personali si intrecciarono con il nostro Risorgimento; anche a Canelli l’antico maniero, divenuto poi Castello Gancia, ci parla di storia italiana, eccellenze enogastronomiche e imprenditorialità nascenti, che via via si affermarono sui mercati internazionali diffondendo le migliori produzioni dei nostri territori. Info e prenotazioni su fondazionefs.it
Un treno storico percorre la ferrovia del Monferrato
SAVE THE DATE TRENI STORICI APRILE 7 Sulmona-Castel di Sangro Milano C.le-Como S.G.-Lecco Napoli C.le-Pietrarsa SGC-Torre Annunziata C.le Bologna C.le-Vignola Ragusa-Modica-Scicli 13 Città del Vaticano-Orvieto Novara FS-Varallo Sesia 14 Sulmona-Castel di Sangro Milano C.le-Paratico Sarnico Napoli C.le-Caserta Napoli C.le-Bosco Redole Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Nizza M. Palermo C.le-Aragona Caldare-(Sutera)-(Favara) Siracusa-Cassibile-Noto-Avola 20 Sulmona-Alfedena-Castel di Sangro 21 Napoli C.le-Pietrarsa S.G.C.-Torre Annunziata C.le Pistoia-Porretta Terme 22 Sulmona-Roccaraso Siena-Asciano-Monte Antico-Buonconvento-Siena Milano C.le-Novara FS-Varallo Sesia Milano C.le-Tirano Cuneo-Ventimiglia 25 Siena-Buonconvento-Torrenieri-Asciano-Siena Napoli C.le-Bosco Redole 26 Bosco Redole-Napoli C.le 27 Siracusa-Noto 28 Sulmona-Carovilli Siena-Buonconvento-Torrenieri-Asciano-Siena Brescia-Pisogne-Iseo Napoli C.le-Pompei-Paestum-Ascea-Sapri Verona P.N.-Isola D.S.-Legnago-Este Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Nizza M. Palermo C.le-Agrigento C.le-Tempio di Vulcano Noto-Ispica-Siracusa MAGGIO 1 Sulmona-Roccaraso Venezia M.-Bassano D.G. Siena-Buonconvento-S.Angelo C.-Asciano-Siena Sulmona-Cocullo 3 Benevento-Avellino-Teora-Conza 4 Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Nizza M. Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Neive 5 Sulmona-Carovilli Milano C.le-Como S.G.-Lecco Napoli C.le-Pietrarsa S.G.C.-Torre Annunziata C.le Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Nizza M. Torino P.N.-Asti-Castagnole D.L.-Neive Siena-Chiusi Chianciano Terme Roma Tiburtina-Gallese T.-Orte Catania-Siracusa 127
PRIMA DI SCENDERE RACCONTO INEDITO
CIOCCOLATA di Giada Tommei
E
ra proprio una bella vettura, quella. Vista la speciale occasione, aveva deciso di spendere qualche soldo in più e regalarsi un piccolo lusso. Le sembrava, quella mattina, di stare più comoda, più spaziosa e più leggera. Livello Business, è vero, ma era probabilmente anche tutta la felicità di quella giornata a farla sentire su di una elegante carrozza: che poi fosse di un treno o di un principe, poca era la differenza! Nadia sedeva lato corridoio: il suo posto preferito in quanto, data la sua altezza, poteva almeno stendere le gambe lateralmente con meno rischio di disturbare gli altri passeggeri. Con lo sguardo rivolto al finestrino alla sua sinistra ascoltava, con le cuffie, una canzone di De André: “Ah che bell' ò cafè. Pure in carcere ‘o sanno fa…” Il caffè: che buono, quello di casa sua! Quello di nonna, in particolar modo. L’ultima volta che lo aveva bevuto era stato quasi un anno fa: a dire il vero, quella era stata l’ultima volta che aveva anche visto la cucina di casa sua. Quel luogo dove le famiglie crescono, si uniscono, si dividono e a volte nascono, ma che un giorno divenne per lei come il peggiore degli inferni. Fu quando iniziò a non voler più mangiare, inseguendo un ideale di bellezza tanto finto quanto i sorrisi stereotipati sui giornali, che forza e chili cominciarono ad uscire dal suo corpo in maniera sempre più repentina. Nadia, seduta adesso in una comoda poltrona del Frecciarossa, in
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quella posizione semieretta era rimasta per tanto, tantissimo tempo. All’interno dell’istituto che, lontano dalla sua Napoli, l’aveva accolta per darle una mano, molte volte non aveva avuto le energie nemmeno per muoversi. Guardandosi oggi, mentre sorseggia un succo appena portato dal personale di bordo, tutto il suo corpo appare invece roseo, sano e rinnovato. Immersa nella musica e nei suoi pensieri, Nadia pensò che le colline, che vedeva in quel momento scorrere veloci oltre i binari, erano in fondo le stesse che aveva osservato fino ad appena il giorno prima, dalla sala comune della villa che l’aveva curata. La differenza, adesso, era che anche i suoi piedi, come il paesaggio sfrecciante dal finestrino della carrozza, si muovevano. Anzi, di più: avevano voglia di correre, di saltare, di esistere! Sul Frecciarossa Milano-Napoli di quel mattino d’aprile, seppur con ancora quasi un’ora di tragitto da percorrere, Nadia sentiva di aver finalmente portato a termine il viaggio più lungo: quello dentro se stessa. E adesso, tornava dalla sua famiglia: da tutte quelle persone che avevano creduto in lei. Le vacanze di Pasqua sarebbero state un ottimo pretesto per stare tutti insieme: e poi, in fondo, aveva una voglia smisurata di cioccolata! Sì: avrebbe ancora rotto il retro dell’uovo alla granella di nocciole con il fondo della forchetta e bisticciato scherzosamente con la cugina per accaparrarsi il regalo al suo interno. E poi, cosa che
faceva sempre arrabbiare la zia, avrebbe messo i deliziosi pezzi sul pane appena sfornato da mamma. L’anoressia non era più nemica, perché la prima sua vera grande amica era diventata lei stessa: con tutti i pregi e i piccoli difetti che la vita, bene prezioso, le aveva donato. Scendendo alla stazione, si ripromise che avrebbe presto preso nuovamente quel treno, di nuovo nella direzione contraria come 12 mesi prima verso Milano. Questa volta, però, niente lacrime: sarebbe andata in vacanza!
Historica Edizioni pp. 230 € 20 Una rievocazione della Toscana, terra ricca di paesaggi, sapori e immagini, realizzata dalle voci e dalle parole di chi l’ha vissuta o la vive tutt’oggi. All’interno di questa antologia è pubblicato Bianca di Giada Tommei, autrice del racconto di questa pagina.
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