ANNO XI | NUMERO 6 | GIUGNO 2019 | www.fsitaliane.it
PER CHI AMA VIAGGIARE
SERGIO MATTARELLA L’ITALIA DEL 2 GIUGNO LUCA PARMITANO AL COMANDO NELLO SPAZIO
EUROPEI UNDER 21 IL RISCATTO DELL’ITALIA DEL CALCIO
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FESTA DELLA REPUBBLICA
FESTA DEGLI ITALIANI LIBERTÀ, UNITÀ E COESIONE SOCIALE. QUESTI GLI INGREDIENTI DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA, DIRITTO E DOVERE DI OGNI CITTADINO di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana
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ettantatré anni fa l’Italia conosceva il più grande esercizio di democrazia che il Paese avesse mai esercitato in quella misura. A esserne protagonisti tutti i cittadini e tutte le cittadine, queste ultime chiamate per la prima volta al voto. La nostra Repubblica ha una data di fondazione, il 2 giugno 1946, in cui, da allora, festeggia il suo compleanno. Un referendum, quello tra monarchia e repubblica, che avrebbe portato, con il concorso decisivo del popolo, a rifondare lo Stato italiano. A dare la spinta decisiva fu la stagione di speranza che si era aperta con la sconfitta dei nazisti e dei fascisti nel Secondo conflitto mondiale. Dopo tante atrocità e barbarie i popoli si affacciavano a una nuova epoca di pace. Le famiglie, pur continuando a piangere i caduti, iniziavano a progettare un nuovo futuro per sé e i figli che sarebbero venuti. I deportati sopravvissuti, gli internati, i prigionieri tornavano alle loro case. Le città intraprendevano la via della ricostruzione sulle macerie della guerra. Un sentimento di fiducia si allargava con l’allargarsi della democrazia e il prevalere del sentimento di solidarietà. Una nuova Italia si presentava di fronte agli alleati che avevano liberato l’Europa, offrendo e chiedendo rispetto. Sanare le ferite non sarebbe stato facile. Riprendere un ruolo nella vita internazionale appariva quasi irrealistico dopo le sciagurate scelte del regime fascista. Una classe dirigente democratica, nuove forze politiche nate sulle ceneri delle sofferenze del Paese, furono, invece, capaci di imprimere quella svolta che, nei decenni, ha portato l’Italia a essere membro del ristretto gruppo di quelli più progrediti sul piano economico e sociale, protagonista apprezzato nella comunità internazionale. A guidare quel processo sarebbe stata l’Assemblea Costituente che, eletta contestualmente al referendum del 1946, avrebbe condotto all’approva4
Il volto di questa giovane venne preso quale immagine della neonata Repubblica da molti media, tanto da figurare successivamente in mostre storiche dedicate al referendum
zione della nostra Costituzione. Non possiamo dimenticare, in quell’occasione, una delle amare eredità del fascismo: Bolzano, Trieste e la Venezia Giulia, terre di confine, non poterono contribuire, con il voto dei loro elettori, a quel fondamentale passaggio della nuova Italia. Repubblica e Costituzione sono figlie delle scelte di quella stagione di speranza, una stagione che avrebbe alimentato anche il sogno di una Europa finalmente unita e in pace. Settantatré anni di Repubblica (preceduti da 85 del periodo monarchico dal raggiungimento dell’indipenden-
za) ci accompagnano a riflettere sulla nostra esperienza di comunità. A chi appartiene la Repubblica? Certamente ai suoi cittadini, a quanti si riconoscono in quel patto di cittadinanza della Costituzione segnato con il sangue dei martiri della lotta di Liberazione. La fisionomia della Repubblica, di conseguenza, non si esaurisce nell’immagine di una sola persona, sia pure chiamata temporaneamente, dal voto, a impersonare le istituzioni. La Repubblica è rappresentata dai volti delle donne e degli uomini che ogni giorno animano la vita dei nostri paesi e delle nostre città, contribuiscono al pro-
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gresso economico, amministrano, per conto di tutti, i servizi essenziali: la salute, l’istruzione, la giustizia, la sicurezza. Insomma è formata da quanti costituiscono la nostra comunità di vita. È una differenza profonda rispetto all’ordinamento monarchico, incarnato nella figura del sovrano. È la differenza che contrassegna un ordinamento scelto dalla volontà popolare e con una Costituzione elaborata democraticamente, e non per concessione del re. Se ciascun cittadino è la Repubblica, questo ruolo, mentre gli attribuisce una dignità senza precedenti, assegna anche a ciascuno una responsabilità diretta e personale. Forse non ve ne è sempre adeguata consapevolezza. Se la Repubblica è di tutti, e la cassetta degli attrezzi per gestirla e governarla è rappresentata dalla Costituzione, si coglie la ragione per cui è necessario averne cura: adoperarsi per l’interesse generale, per il bene comune. Nessun uomo, infatti, è un’isola, nessuna famiglia è autosufficiente, nessuna comunità è separata dalle altre. La Repubblica si è posta obiettivi ambiziosi, moderni, in sintonia con la spinta che da tanti gruppi sociali veniva per dare vita non solo a un nuovo Stato ma a una nuova società civile. Questo discende dalle impegnative indicazioni dell’articolo 3 della Carta costituzionale dove, nell’affermare che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge “senza distinzione di sesso, razza, lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, si aggiunge che “è compito
diritti politici, civili e sociali che i padri Costituenti hanno scolpito. L’unità, da Nord a Sud e, insieme, l’unità del corpo sociale del Paese, fatta delle attese e delle aspirazioni della gente, dei giovani in particolare. Un’unità che non può essere astratta, lontana, retorica, invocata con l’uso pretestuoso della
categoria del nemico e deve, invece, irrobustirsi, saper superare le fragilità esistenti, rafforzando la coesione sociale. Le stesse Ferrovie hanno avuto e hanno un ruolo in tutto questo, nell’unire il Paese. A servizio della sua modernizzazione e del suo sviluppo, della sua connessione con l’Europa. La mobilità, come altri servizi, costituisce un importante elemento di libertà, di pari dignità sociale, strumento che sottrae all’emarginazione territori e popolazioni, con particolare riguardo alle aree interne. È una missione di cui non va mai sottovalutata la finalità di interesse generale. Ogni linea ferroviaria (ed è una sofferenza pensare a quelle non più utilizzate), ci parla di uomini e donne, di luoghi, di comunità, di ciò che è l’Italia. La Festa della Repubblica è la Festa degli italiani, la nostra festa nazionale per eccellenza. Siamo orgogliosi di essere italiani: per questo motivo celebriamo il 2 giugno ogni anno. Buona Repubblica a tutti.
Il Presidente nella cabina di guida di un Frecciarossa
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della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”. Di qui “i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” sanciti all’art.2. La nostra Repubblica, sulla base di queste premesse, intende essere una forma di Stato inclusiva, nella quale nessun cittadino si senta abbandonato, bensì garantito nell’effettivo esercizio dei suoi diritti. Una esperienza di successo quella della Repubblica italiana. Libertà e unità hanno accompagnato questi settantatré anni. La libertà, che ha alimentato il nostro progresso civile e il pieno sviluppo dei
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MEDIALOGANDO
L’ITALIA IN DIRETTA
L’INFORMAZIONE RADIOFONICA SECONDO LUCA MAZZÀ, DIRETTORE DEI GR RAI di Marco Mancini
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arà 2 giugno tutto il mese, per La Freccia. Vogliamo festeggiare così i 73 anni della Repubblica Italiana, di un Paese risorto dalle macerie della Seconda guerra mondiale e incardinato sui valori della Resistenza e sulle solide fondamenta delle istituzioni repubblicane. Regalandovi un numero speciale e il viaggio in un Paese straripante di meraviglie ed eccellenze. Un Paese che sa muoversi ad Alta Velocità e anche ral6
lentare, per gustare e mostrare al mondo le sue bellezze. Un Paese che vanta un patrimonio di arte, cultura, scienza e tecnologia accresciuto, nel tempo, dalle tante reincarnazioni di quel “genio italiano” che trova un suo emblema in Leonardo da Vinci, di cui ricordiamo, quest’anno, il cinquecentenario della morte. Un Paese che ha piaghe e debolezze, vecchie e nuove, da lenire e combattere. Terra ancora oggi di migranti e immigrati, di altruistici slanci ed individualistiche amnesie, torride passioni e autoindulgenti indolenze. Ma, comunque, miniera di preziose risorse materiali e umane, premessa di nuovi possibili rinascimenti. Ad aprire questo numero speciale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Con onore e gratitudine abbiamo ospitato le sue penetranti riflessioni, quale incipit della nostra narrazione di un’Italia di cui andare orgogliosi. Il racconto prosegue incontrando Luca Mazzà, direttore di tutti i giornali
Radio Rai e della rete Radio Rai Uno. Media di informazione e intrattenimento, ma anche istituzioni pubbliche, la nostra Rai e la sua emittente radiofonica hanno accompagnato e suggellato alcuni passaggi storici dell’Italia del ‘900, echeggiando già nelle case dei nostri nonni. Il primo new media del XX secolo, dopo anni di declino, sta conoscendo una nuova giovinezza. Perché? Le ragioni sono molteplici. Ma prima di tutto perché è un mezzo avvertito come molto familiare e che consente al radioascoltatore di diventare anche protagonista. Quello che un po’ tutti cercano con i social… Esatto. Infatti ho coniato un claim, ripetuto più volte nel corso della giornata: "Con Radio1 il protagonista sei tu". Perché la grande forza della radio, in questi tempi in cui c'è molta voglia di essere protagonisti, è che basta un telefono per partecipare alle trasmissioni. Stiamo quindi parlando di un prodotto giornalistico interattivo, che parla, ascolta e fa parlare. Sì, noi abbiamo trasmissioni come Radio anch'io, Zapping, Radio1 in viva voce, che vivono del contributo diretto degli ascoltatori. È qualcosa di impossibile in televisione, dove è auspicabile, se non proprio necessaria, una presenza fisica in studio. Mentre in radio tu alzi il telefono e sei già protagonista. La radio beneficia di questo rapporto di vicinanza totale con l'ascoltatore, che, quando ne ha voglia, entra direttamente nel suo programma ed esprime così la voglia di rappresentarsi e dire la sua, proprio come sui social. Potremmo dire che certe istanze non sono una novità, penso alle lettere al giornale. Alcuni media riescono a esaudirle con maggiore immediatezza, altri meno. Ecco, la radio ci riesce bene, con successo, e non da ora. Basti pensare alle dediche musicali che consentono al radioascoltatore di intervenire anche nella programmazione, scegliendo il brano da mandare in onda. Tutto questo fa della radio un mezzo estremamente attuale e al passo con i tempi. Poi c’è anche il fatto che la radio non richiede un impegno totalitario, come la lettura o la visione di un programma televisivo. Si ascolta in auto, guidando. Ma la radio ha anche un’altra forza e capacità, sulle quali io ho molto puntato, raccontare l'Italia in diretta. Perché la radio è il mezzo più immediato per raccontare gli eventi. È sufficiente mettersi in contatto telefonico con il testimone di un avvenimento, dal vigile del fuoco a un insegnante, per avere informazioni immediate, di prima mano, e persino la cronaca in diretta di quanto sta accadendo o è appena accaduto. Ecco, qui il radioascoltatore diventa cronista. Spetta poi al giornalista, partendo dal mero racconto, ricucire i fatti e interpretarli. La cronaca non basta, sei d’accordo? Le nostre trasmissioni di approfondimento servono a questo. La mia ambizione sarebbe poter raccontare, 24 ore su 24, l'attualità, quello che sta accadendo in ogni momento. Insomma, l’Italia in diretta. Capisco che è difficilissimo, forse impossibile, ma proprio a questo obiettivo tende il mio lavoro. Così nel nostro palinsesto abbiamo molto accentuato la sinergia tra i contenitori e gli appuntamenti informativi tradizionali, i giornali radio. Perché è proprio così che tutta
l'attualità può entrare con forza nei nostri contenitori. I quali hanno una loro sceneggiatura e un canovaccio già definiti, ma sono pronti a buttarli subito all'aria per raccontare e riflettere su quel che succede. Senza che si tratti necessariamente di un grande avvenimento. Basta una storia emblematica, o di una certa rilevanza per il territorio. Con quali altri strumenti la radio combatte la concorrenza degli altri media? Oltre al privilegio di poter essere presente in tempo reale sui fatti, la radio ha una grande forza suggestiva ed evocativa, lascia tanto spazio all'immaginazione e all'elaborazione personale di chi ascolta. Insomma, ti stimola, non la subisci mai del tutto passivamente, anzi, ti sollecita sempre alla ricerca di trame che puoi costruirti tu. Però, quando si tratta di informazione, lo spazio da lasciare all’immaginazione credo debba azzerarsi. Certo, anche se a informarti è una voce, con un suo particolare timbro, e in chi ascolta resta comunque il desiderio o il tentativo di figurarsi il volto dello speaker. Ma è chiaro che l’obbligo dei nostri GR è informare e dare le notizie principali del giorno. È l’obiettivo prioritario non disgiunto da altri due, altrettanto fondamentali: individuare le giuste priorità e costruire un filo rosso che consenta al giornale di apparire come la narrazione di una giornata e non la pura elencazione di fatti e notizie del tutto scollegate tra loro. Non è sempre semplice… L'abilità sta nel trovare quel fil rouge e creare un racconto che contestualizzi le notizie, le inquadri e tenga insieme i fatti anche quando sono tra loro eterogenei, e dalla cronaca si passa alla politica e all’economia. Per questo credo molto negli approfondimenti, nelle schede esplicative, usate soprattutto quando parliamo di temi economico finanziari. E ai cosiddetti “raddoppi”. Cioè? Cerco sempre, rispetto al resoconto di un evento, di legargli un pezzo di background, in modo da far capire di quale fenomeno stiamo parlando e come quel fatto si inserisca in un contesto più ampio la cui conoscenza ne aiuta la comprensione. Perché non appaia tutto frammentato, casuale. Un unico direttore per tre GR nazionali non rischia di omologarli e renderli tutti simili fra loro? No, perché una nostra missione è proprio differenziare il GR1 dal GR2 e dal GR3. C'è un’attività molto articolata e complessa della redazione che lavora in tal senso, salvaguardando allo stesso tempo gli obblighi informativi del servizio pubblico. E cosa differenzia i tre GR Rai? Ecco, il GR di Radio1 è il più istituzionale, con un palinsesto che ruota intorno ai temi della politica, dell’economia e degli esteri. Quello di Radio2 privilegia di più la cronaca e il costume. Abbiamo tolto i titoli di testa, entra direttamente il conduttore che anticipa subito le principali notizie e poi scegliamo quella di apertura, che riteniamo abbia maggiore rilevanza quel giorno e debba essere approfondita. Il notiziario di Radio3, di una radio fortemente identitaria e culturale, è pensato per un pubblico che si immagina con un palato più sofisticato. Qui facciamo molta informazione di economia ed esteri. 7
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Hai dalla tua un’ottima squadra di professionisti, immagino. Perché un allenatore senza buoni giocatori o un direttore d’orchestra senza buoni musicisti va poco lontano. Certo, e sono convinto che l’informazione Rai, e quella radiofonica in particolare, costituisca un’eccellenza. Qualità che prescinde, beninteso, dalla mia direzione pro tempore. È un servizio pubblico realizzato da grandi professionisti ben consapevoli del loro ruolo. Che in quest’epoca di giornalismo fai da te, sul web e sui social, è essenziale e comporta grandi responsabilità. Sì, ora che ci confrontiamo con un'informazione di prima mano, immediata e disintermediata, c'è un valore aggiunto nell'approfondimento, nella riflessione, nel commento, nell'opinione, nella ricostruzione. Il ruolo del giornalista vive in questa fase una grande valorizzazione e riscoperta e non solo per quella che è la verifica delle fonti e delle informazioni, in chiave anti fake news. Hai tante notizie che arrivano velocemente, ma fatichi a collegarle e a contestualizzarle, è lì che scatta la capacità di un giornale di andarle a raccontare e spiegare in un confronto di opinioni. Confronto che costituisce un’altra prerogativa dell’informazione Rai che, per sua natura, dovrebbe essere super partes, oltre che didascalica. La Rai è servizio pubblico e il servizio pubblico è confronto di opinioni. Questo c’è e deve esserci sempre. Credo non ci possa essere mai una lettura sola nel servizio pubblico, ma ci debbano essere sempre più letture: il pluralismo è l'altro punto di forza del servizio pubblico, tanto più della radio. Insomma, questo è un faro per il direttore Mazzà, nonostante le prevedibili pressioni dei governanti di turno… Per me è fondamentale fare un'informazione non schierata, equilibrata, pluralista, indipendente e assicurare un confronto libero di opinioni. Una rappresentanza alle opinioni più diverse. Anche se questo può annoiare l’ascoltatore e minacciare i dati di audience?
È chiaro che i dati di ascolto e lo share sono importanti, ma c'è una funzione che viene prima, è quella di informare nel modo più corretto possibile. E poi sono convinto che una buona informazione, autorevole, sincera, indipendente e non faziosa crei ascolto e dia buoni risultati anche in termini di share e contatti. Avrete anche altre strategie per conquistare attenzione e ascolti? Abbiamo cercato nella nuova programmazione di proporre una serie di trasmissioni che andassero incontro al particolare mood dell'ascoltatore nei vari momenti della giornata. Per cui la mattina molto presto su Radio1 apriamo con un contenitore che si chiama Il mattino di Radio1. Va in onda dalle 5 alle 7 e offre informazioni meteo, sulla mobilità, poi notizie, rassegna stampa, il tutto con un linguaggio leggero. A metà mattinata realizziamo un altro programma, che è nel mood di chi sta andando a fare la spesa o commissioni. E così nel pomeriggio, dalle 18 alle 19, quando in molti ci ascoltano dalla macchina, spesso fermi in coda nel traffico del rientro, e a loro proponiamo argomenti anche più complessi e trattati in modo più analitico. C’è poi il nuovo capitolo delle trasmissioni in digitale. Come vi state muovendo? Sono già una realtà. Noi lavoriamo molto sul digitale, abbiamo diverse radio sul Dab (Digital Audio Broadcasting). Abbiamo potenziato, dallo scorso 1° aprile, l'informazione sportiva con una radio digitale tematica, Radio1 Sport. Perché la radio mantiene tutti i diritti sportivi più pregiati, dai campionati di calcio alla Formula Uno. Ora, grazie a questo nuovo canale, possiamo finalmente soddisfare tutta la grande richiesta di informazione sportiva, trasmettendo la radiocronaca di tantissimi eventi, anche minori, insieme ad approfondimenti e interviste. Ci sono poi altre radio digitali tematiche per le quali noi facciamo notiziari specializzati. È l’altra frontiera su cui stiamo lavorando. La redazione di Radio anch'io
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www.brimarts.it
SOMMARIO GIUGNO 2019
IN COPERTINA SERGIO MATTARELLA
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111 34 DREAMING BEYOND A luglio Luca Parmitano inizia una nuova missione nello Spazio, proiettata verso scienza e futuro. È il primo astronauta italiano nel ruolo di comandante della pag.
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Stazione internazionale
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RISCATTO ITALIA
RAILWAY HEART
Dopo i Mondiali del 1990, il Belpaese torna
40 CONQUISTATI DALLA LUNA
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a ospitare una competizione calcistica
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internazionale: gli Europei Under 21
ITALIA CHE FA IMPRESA
80
50 GABRIELLA GREISON A TEATRO
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24
BIG PITTI
SAVE THE DATE
I grandi della moda alla Fortezza da Basso
30
fiorentina. Ferragamo, Givenchy e Armani
WHAT’S UP
tra i primi, senza dimenticare i talenti di
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ultima generazione
CALCIO AL FEMMINILE
per la 96esima edizione della kermesse
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TRICOLORE IN VOLO
L’ARTE DI SALVARE L’ARTE
60 IL BELPAESE VISTO DAL DESIGN
77
57
UNIVERSIADE 2019
93 NATURALMENTE MUSICA
98 SUMMER FESTIVAL
102 CINEMADAMARE
106 ART IN THE SEA
128 RACCONTO INEDITO
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
114 ESTATE TRENITALIA Da Nord a Sud oltre 430 treni al giorno di cui 289 Frecce, 190 fermate in più, 6 nuovi treni per i weekend e oltre 200mila posti ogni giorno Scopri tra le pagine l’offerta Trenitalia. Oltre 280 Frecce al giorno, più di 100 città servite 10
Tra le firme del mese
I numeri di questo numero
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gli esperimenti di Luca Parmitano sulla Stazione spaziale [pag. 37]
2 MILIONI PATRIZIA CARAVEO Dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica Ha ricevuto il Premio Nazionale Presidente della Repubblica ed è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
i reperti e le opere recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri [pag. 54]
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Read also
Fotografo specializzato in moda e spettacolo Ha iniziato a 14 anni, muovendo i primi passi nel mondo della moda. Ancora oggi fotografa per lavoro e per passione.
La Freccia Junior, il mensile di giochi, fumetti e curiosità per i più piccoli, in distribuzione al FRECCIABistrò di Frecciarossa e Frecciargento GIOCHI, FUMETTI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIATORI
SUPPLEMENTO DI LA FRECCIA | GIUGNO 2019 | www.fsitaliane.it
Gira pagin e comincia aa LEGGERE e GIOCA Il viaggio passe RE! in un lampo! rà
Viaggiatore appassionato di natura Scrive per La Stampa, nella sezione Tuttogreen, di turismo lento alla scoperta di paesaggi e buone pratiche per l’ambiente. Cammini, treni e bici sono i mezzi preferiti.
ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT
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Segreteria di redazione Ricerca immagini e photo editing Traduzioni Hanno collaborato a questo numero
Marco Mancini Claudia Frattini Cecilia Morrico, Francesca Ventre Silvia Del Vecchio Gaspare Baglio, Serena Berardi, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei, Cristiana Meo Bizzari Francesca Ventre Michele Pittalis, Claudio Romussi Verto Group Cesare Biasini Selvaggi, Germana Cabrelle, Patrizia Caraveo, Gianmarco Chieregato, Gilda Ciaruffoli, Carlo Cracco, Andrea Ferraretto, Alessio Giobbi, Peppe Iannicelli, Itinere, Giuliano Papalini, Cesare Peruzzi, Ernesto Petrucci, Enrico Procentese, Andrea Radic, Luca Ricci, Flavio Scheggi, Paola Severini Melograni, Mario Tozzi
REALIZZAZIONE E STAMPA IL MANIFEST O DEL BUON VIAGGIATORE OGNI
ANDREA FERRARETTO
Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO AdobeStock Copertina: © Quirinale Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore
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i marchi presenti a Pitti Uomo 96 [pag. 81] le tappe dell’evento itinerante CinemadaMare [pag. 102]
GIANMARCO CHIEREGATO
PER CHI AMA VIAGGIARE
MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO XI - NUMERO 6 - GIUGNO 2019 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/1997 CHIUSO IN REDAZIONE IL 22/5/2019
VIAGGIO
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Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE) Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com Coordinamento Tecnico Antonio Nappa
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CESARE PERUZZI Direttore responsabile di Toscana24, giornale online del Sole 24 Ore È stato inviato del quotidiano romano Il Messaggero e per oltre 20 anni del Sole 24 Ore.
On Web La Freccia si può sfogliare su ISSUU e nella sezione FSNews del sito fsitaliane.it
SUCCESSO 100% ITALIANO AL FEDRIGONI TOP AWARD Spaghetti lunghi avvolti a mano, questo il nome del progetto frutto di una sinergia tra l’idea del Pastificio Di Martino di Gragnano (NA), il design di Dolce&Gabbana e il saper fare di Grafica Nappa di Aversa (CE), stampatore anche del magazine La Freccia. A loro va il Silver Award nella categoria Packaging del Fedrigoni Top, concorso che premia i migliori lavori stampati su carta Fedrigoni. fedrigonitopaward.com
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Le tariffe Turkish Airlines Corporate consentono agli affiliati di cambiare la prenotazione e/o l’itinerario del proprio biglietto per agevolare i continui cambi di programma tipici dei viaggi di lavoro consentendo loro di risparmiare tempo e denaro. Per diventare un affiliato e iniziare a beneficiare dei vantaggi del Turkish Airlines Corporate Club visita : corporateclub.turkishairlines.com
FRECCIA COVER di Silvia Del Vecchio - s.delvecchio@fsitaliane.it
Gianni Agnelli (1997) © Helmut Newton Foundation, Berlino
PORTRAIT BY HELMUT NEWTON È famoso per le sue fotografie di moda intrise di una narrativa parallela, dove spesso il confine tra realtà e messa in scena è volutamente labile per creare un gioco di potere e seduzione. La retrospettiva dedicata a Helmut Newton, alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di San Gimignano (SI) fino al 1° settembre, è merito di Matthias Harder, curatore della Helmut Newton Foundation di Berlino, che ha selezionato 60 fotografie proprio per presentare la più ampia panoramica possibile sull’artista tedesco. Ad aprire la mostra il ritratto di Andy Warhol realizzato nel 1974 per Vogue Uomo, mentre l’opera più tarda immortala Leni Riefenstahl nel 2000 (Helmut morirà nel 2004 in seguito a un incidente stradale).
In 26 anni di attività Newton ha realizzato alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo, come quelli a Gianni Agnelli, Paloma Picasso, Catherine Deneuve, Anita Ekberg, Claudia Schiffer e Gianfranco Ferré. Dei suoi più importanti servizi di moda sono esposti quelli realizzati per Mario Valentino e Thierry Mugler, oltre a una serie di fotografie iconiche per note riviste internazionali. Eccentricità, bellezza, ricchezza ed erotismo sono i tratti distintivi delle sue opere, che hanno saputo unire la nudità e la moda in immagini di un’eleganza senza tempo. Riuscendo anche a testimoniare il mutevole ruolo delle donne nella società occidentale. sangimignanomusei.it 13
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PHOTOSTORIES PEOPLE Abbracci in stazione © Valentina Lupone valentinalupone
IN VIAGGIO Stazione di Roma Termini © Arianna Lorenzi ary_lor
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LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME A cura di Enrico Procentese
Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it. L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie rappresentate (Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà del mittente, priva di watermark, non superiore ai 15Mb. Le foto più emozionanti tra quelle ricevute saranno selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri della rubrica. Railway heArt è un progetto di Digital Communication, Direzione Centrale Media, FS Italiane.
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LUOGHI Stazione di Napoli Afragola © Laura De Micco lademicco
AT WORK Giada e Antonella Dipendenti FS © Enrico Procentese enryhills
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A TU PER TU di Alessio Giobbi - a.giobbi@fsitaliane.it
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arco, 44 anni, della Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia - Esercizio AV. Istruttore, tutor ed esaminatore di macchinisti dei treni ad alta velocità, lo incontriamo nelle aule dello Scalo San Lorenzo di Roma, assieme ai colleghi e a una decina di giovani pronti a sostenere le ultime prove prima di ricevere la certificazione alla guida dei Frecciarossa. Una giornata particolare. In queste aule oggi ci sono molti ragazzi che stanno completando un intenso percorso formativo, della durata di circa un anno, prima di poter guidare i Frecciarossa autonomamente. Li abbiamo selezionati e seguiti, adesso è il momento degli esami. Ma continueremo a osservarli e affiancarli passo passo, con la sicurezza come faro e obiettivo di ogni nostra azione. In cosa consiste la preparazione dei nuovi macchinisti? Si fa molta attività in aula e li assistiamo in cabina di guida durante le corse di prova. Il personale è formato anche per realizzare interventi immediati in caso di guasti al treno o sulla linea. Durante la mia esperienza di istruttore ed esaminatore ho lavorato sia con macchinisti all’inizio di questa splendida carriera, sia con chi seguiva corsi di aggiornamento. Cos’è importante trasmettere a chi sceglie questa professione? In gioco entrano fattori come la capacità di valutazione con spirito analitico. La scelta di Trenitalia è quella di non appoggiarsi a centri di formazione esterni. Nonostante abbia un costo, scegliamo infatti di formare le persone in casa nostra, perché investiamo al meglio su queste figure professionali. Nulla è lasciato al caso. Non si tratta solamente di trasmettere le innumerevoli e complesse conoscenze per raggiungere l’abilitazione di macchinista Frecciarossa, ma anche di insegnare un vero e proprio modo di essere, che deve proseguire anche nella vita privata. Tra gli strumenti utilizzati nel percorso formativo c’è anche un simulatore di guida… È il banco di guida del treno, dotato di monitor su cui vengono proiettate immagini di esercitazione sul percorso della ferrovia. Può essere utilizzato per l’addestramento, l’allenamento e la valutazione. Una speciale consolle consente all’istruttore di simulare avarie per mettere alla prova la persona che si sta esaminando e studiare insieme il caso. Cosa hai tratto dal rapporto con questi giovani, qualche aneddoto? A giugno, mese in cui questo gruppo di giovani macchinisti con cui ho condiviso tanto tempo salirà a bordo per effettuare il primo servizio passeggeri, non potrò fare a meno di recarmi nella sala operativa di Trenitalia per seguire l’andamento di ogni singolo treno con loro alla guida. I primi minuti dalla partenza sono senza dubbio quelli più emozionanti e difficili. Subito dopo, però, per loro diventerà tutto normale. E su di noi potranno contare, sempre (sorride, lasciando trapelare un pizzico di orgoglio, ndr). 16
LE STORIE E LE VOCI DI CHI, PER LAVORO, STUDIO O PIACERE, VIAGGIA SUI TRENI. E DI CHI I TRENI LI FA VIAGGIARE di Enrico Procentese
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oberta, 27 anni, attrice, in viaggio sul Frecciargento RomaBari. Tra mille impegni, è sempre alla ricerca di incontri e spunti creativi per dare vita a nuovi personaggi. Ci fai un breve ritratto di te? Mi reputo una persona creativa, empatica e sensibile, caratteristiche fondamentali per il lavoro che ho scelto. Mi capita spesso di viaggiare tra Bari e Roma per prendere parte a progetti teatrali o cinematografici. Mi piace la comodità del treno, spesso ho con me un’ingombrante valigia, che puntualmente lascio vicino all’entrata del vagone, e uno zaino che riempio così tanto da fargli assumere forme insolite. Di dove sei e cosa fai? Sono nata a Bari, dove vive la mia famiglia. Faccio l’attrice, principalmente teatrale, anche se in questo periodo ho partecipato a diversi cortometraggi e videoclip musicali, e continuo a fare provini. Nei periodi in cui sono più libera mi dedico alla formazione, partecipando a diversi workshop e seminari. Impegni che mi portano spesso a utilizzare il treno come mezzo di trasporto. Una viaggiatrice in cerca d’ispirazione... Spesso in treno leggo i copioni dei miei progetti. L’ispirazione che colgo da quello che osservo dal finestrino mi dà nuovi spunti creativi. Lo scorso inverno, durante un viaggio da Napoli a Milano, seguendo il paesaggio che cambiava forma ed espressioni, ho dato vita a un personaggio trasformista e camaleontico. Che ricordo hai del tuo primo viaggio in treno? Era una calda giornata di fine giugno da Bari a Roma, dovevo partecipare al provino di ingresso a un’accademia di recitazione, circostanza da cui ha preso avvio la mia carriera di attrice. Prima di raggiungere la banchina, rimasi per un po’ al fresco nel bar della stazione. Ero molto agitata ed emozionata per l’audizione. Se l’avessi superata la mia vita sarebbe cambiata, avrei fatto un passo in più verso il coronamento del mio sogno. Così, per tutte le cinque ore del viaggio, ripassai le parti e, tra un copione e l’altro, riuscii anche a scambiare qualche chiacchiera con il passeggero accanto a me che, sorprendentemente, era un regista teatrale che mi diede pure utili suggerimenti. Cosa ti piace fare durante il viaggio, oltre a studiare per il tuo lavoro? Guardare film, scrivere poesie e ascoltare musica. Prima di partire creo sempre una playlist ad hoc. E poi amo il treno perché permette di conoscere un luogo prima ancora di visitarlo. Fa immergere gradualmente nella sua essenza. Un incontro particolare? Durante uno dei miei viaggi di ritorno a casa, ho conosciuto la volontaria di un’associazione che si occupa di prestare soccorso e curare gatti abbandonati in Puglia. Quell’incontro mi ha cambiato la vita, perché mi ha fatto conoscere Prue, il mio gattino. Se avessi la possibilità di introdurre, togliere o cambiare qualcosa nel mondo ferroviario, cosa faresti? Mi piacerebbe poter raggiungere città come Parigi, Vienna e Praga in tempi ancora più brevi, per visitare le capitali europee più spesso e più facilmente. 17
RAILWAY heART
PIANO INDUSTRIALE FS 58 MILIARDI DI INVESTIMENTI E PRIORITÀ ASSOLUTA I PENDOLARI
AL CENTRO DELLE STRATEGIE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE, GIANFRANCO BATTISTI, ATTENZIONE ALLE PERSONE, MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
«S
di Serena Berardi
iamo il primo grande Gruppo che investe in Italia. Continueremo a esserlo per i prossimi cinque anni». Gianfranco Battisti, amministratore delegato di FS Italiane, ha presentato il Piano industriale 2019-2023 del Gruppo, lasciando che fossero i numeri a definire la portata di un impegno da record: «Cinquantotto miliardi d’investimenti, cifra mai raggiunta prima, con punte fino a 13 miliardi l’anno. Quarantadue miliardi sono destinati alle infrastrutture, 12 a nuovi treni e bus, oltre 6 a tecnologie e digitalizzazione». L’ingente spiegamento di risorse ha l’obiettivo di contribuire alla crescita dell’Italia attraverso la creazione di un indotto di 120mila posti di lavoro all’anno, con 15mila assunzioni dirette e un’incidenza sull’aumento del Pil che arriva a sfiorare l’1%. Al centro delle strategie dell’A.d. Battisti ci sono «le persone, fulcro attorno a cui abbiamo costruito il piano. I pendolari sono la priorità assoluta, rappresentano l’86% dei nostri clienti. Abbiamo il dovere di intervenire per colmare il deficit qualitativo del servizio che offriamo loro». Una missione che inizia a concretizzarsi con l’acquisto di 2.000 nuovi mezzi, tra cui 600 treni regionali. Di questi ultimi, 239 arriveranno sui binari nel 2023, anticipando la consegna prevista dal precedente piano industriale: «Abbiamo impresso una forte accelerazione, facendo implementare ai costruttori le linee di produzione».
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Ferrovie dello Stato Italiane investirà molto anche sulla puntualità, con l’intento di migliorare gli indici di cinque punti percentuali nel trasporto regionale e di dieci nei servizi a mercato. Un ruolo fondamentale sarà giocato dalla tecnologia Ertms (European Rail Traffic Management System), già installata sulle linee ad alta velocità, la cui estensione alla rete convenzionale subirà una decisiva accelerazione. L’installazione del nuovo sistema Ertms HD consentirà poi di accrescere la capacità di traffico nei grandi nodi urbani, aumentando soprattutto la frequenza dei treni regionali. Il turismo è un altro ambito nel quale il Gruppo intravede grandi opportunità di sviluppo, mirando a far viaggiare 70 milioni di passeggeri in più e a intercettare 20 milioni di turisti stranieri grazie a biglietti unici, una rete distributiva più capillare e una customer experience personalizzata. Per il trasporto merci verranno messi sul piatto 1,3 miliardi di euro: «Cento locomotori e 714 carri nuovi abbasseranno l’età media del parco rotabile e miglioreranno la qualità delle performance». Focus sulle persone e miglioramento dei servizi, quindi, senza dimenticare l’innovazione: 6 miliardi saranno dedicati a robotica e droni, Internet of things, intelligenza artificiale, blockchain e digitalizzazione che, secondo Battisti, «crea valore non solo per il Gruppo, ma per l’intera collettività».
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ITALIA che fa IMPRESA
INNOVAZIONE E CREATIVITÀ «L’ITALIA È L’UNICO PAESE OCCIDENTALE AD AVERE UNA FILIERA ANCORA INTEGRA NEL SETTORE DELLA MODA». PAROLA DI CLAUDIO MARENZI, PRESIDENTE DI HERNO, PITTI IMMAGINE E CONFINDUSTRIA MODA di Cesare Peruzzi [Direttore
- Il Sole 24 Ore]
L’
innovazione come tratto distintivo del proprio operare. Sarà la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, ma il messaggio che arriva forte e chiaro parlando con Claudio Marenzi, 56 anni, presidente di Herno, azienda di moda leader nel luxury outerwear (capispalla), riguarda la necessità di rinnovarsi pur rimanendo fedeli alle proprie radici. «Per essere competitivi è indispensabile innovare», dice l’imprenditore di Lesa, la cittadina sulle sponde del Lago Maggiore, in provincia di Novara, dove ha sede Herno (il nome della società, fondata nel 1948 dai genitori, Giuseppe e Alessandra, deriva dal torrente Erno che attraversa quei luoghi, con l’aggiunta della H iniziale che ricorda la formula chimica dell’acqua). «Il mio obiettivo è fare cose non riproducibili», aggiunge Marenzi, che nel 2018 ha ricevuto non a caso il premio Leonardo e che, oltre a guidare Herno (113 milioni di ricavi lo scorso anno, il 75% realizzati sui mercati internazionali, 210 dipendenti e una redditività del 16%), è anche presidente di Pitti Immagine e numero uno di Confindustria Moda, un settore che esprime 95,7 miliardi di fatturato complessivo (+0,9% nel 2018) con 63,4 miliardi di export (+2,6%) e una bilancia commerciale positiva per 28,3 miliardi (+2,1%). Cosa intende per prodotti non riproducibili? L’unicità di un capo d’abbigliamento può dipendere da molti fattori: nel caso di Herno, che non fa abiti sartoriali, deriva da un mix di innovazione tecnologica e di materiali, insieme alla creatività, avendo ben chiaro che il nostro punto di
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riferimento è la funzionalità, da cui dipende la soddisfazione del cliente che indossa il capospalla, nello specifico un impermeabile o un piumino ultralight. Fate tutto in casa? Sì, l’intero processo produttivo è internalizzato. A Lesa abbiamo le tecnologie per realizzare qualsiasi tipologia di capospalla. Facciamo lo stesso lavoro da oltre 70 anni. I nostri capi non vengono cuciti ma elettrosaldati con gli ultrasuoni. Credo nella specializzazione e nel monoprodotto, anche se è indispensabile sperimentare continuamente. Quella di puntare tutto sul marchio e sul monoprodotto, una scelta che lei ha fatto una quindicina d’anni fa, è anche una sorta di ritorno alle origini… Sì, l’azienda era nata nell’immediato Dopoguerra con la produzione
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di impermeabili, poi ha vissuto una fase terzista, in cui produceva anche per altri brand del lusso, ma questo rischiava di sacrificare il nostro marchio e così, nel 2005, abbiamo deciso di puntare nuovamente tutto su Herno e sul monoprodotto capospalla. I fatti ci stanno dando ragione. Come avete chiuso il 2018 e qual è la stima per quest’anno? Il nostro fatturato 2018 è stato di 113 milioni con una crescita a due cifre e anche quest’anno aumenteremo i ricavi tra l’11 e il 12% con un trend omogeneo un po’ in tutti i mercati, a parte l’Italia che soffre più degli altri Paesi. A livello di settore moda, il nostro Paese cosa deve aspettarsi? Il 2019 è un anno di crescita rallentata per il sistema moda italiano, tra l’1,5 e il 2%, rispetto al 3% del 2018. Ma non sarà uguale per tutti. 21
ITALIA che fa IMPRESA
In che senso? Ci sono aziende che continuano a svilupparsi bene e mostrano grande dinamismo sui mercati internazionali, come nel caso di Herno, e poi ci sono altre realtà che stentano a tenere le posizioni. Questa è una caratteristica dei nostri tempi, nel senso che i cicli economici non determinano più il buono o il cattivo andamento di interi settori. A fare la differenza, come ho detto all’inizio, sono la capacità d’innovare e la creatività. Oltre alla possibilità di andare sui mercati di tutto il mondo. Poi ci sono anche le differenti opportunità che riguardano le singole imprese a seconda di quale parte della filiera produttiva occupano. È chiaro che chi sta a monte della filiera della moda, e magari fa tessuti o accessori, fatica di più. Quanto contano le filiere nei sistemi produttivi? Tantissimo. L’importanza strategica della filiera e dunque del suo mantenimento è uno dei motivi che sette anni fa mi hanno spinto a occuparmi attivamente del mondo associativo, entrando a far parte delle strutture operative di Confindustria. L’Italia è l’unico Paese occidentale ad avere una filiera ancora integra nel settore
Herno, un interno dell'azienda
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della moda. Questo è un vantaggio competitivo che dobbiamo difendere a ogni costo. Come? In primo luogo migliorando l’accesso al credito delle imprese piccole, che troppo spesso sono messe in difficoltà da problemi finanziari. Il sistema bancario deve seguire delle regole, che però sono state scritte guardando a un modello economico che non è quello italiano. Occorre modificare queste regole. Il secondo punto riguarda i giovani: dobbiamo incentivare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questi mestieri, perché possono offrire opportunità professionali ed economiche molto interessanti. Ben venga l’alternanza scuola-lavoro e ben venga il rilancio degli istituti tecnici. Il settore della moda ha necessità di risorse umane che oggi mancano. La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina la preoccupa? Per quanto riguarda il nostro comparto, non più di tanto: vendiamo prodotti aspirazionali, molto legati al marchio, e un eventuale aumento dei costi che dovesse riflettersi sui prezzi finali non è detto che influirebbe sulle vendite. Il vero problema è che si rischia di al-
largare la forbice tra quelli che vanno bene e chi va male. Sarebbero penalizzate le aziende più deboli… Appunto, con il rischio di mettere in pericolo l’integrità della filiera del nostro sistema moda. Sarebbe uno sbaglio drammatico, che finirebbe per minare la stessa capacità di realizzare prodotti unici e non replicabili, cioè quel valore aggiunto che oggi nella moda ha solo l’Italia. Se le grandi maison francesi vengono a fare shopping nel nostro Paese è perché qui trovano il know-how che non c’è altrove. Dobbiamo fare di tutto per difendere questo patrimonio. E anche per evitare tensioni sociali. A cosa si riferisce? Al fatto che allargare il divario tra chi sta molto bene e chi fatica a sbarcare il lunario non porta a nulla di buono, esattamente come i conflitti e le tensioni internazionali. La storia non si ripete mai allo stesso modo, ma può portare a esiti simili o anche peggiori. Il passato, ritengo, dovrebbe insegnarci ad affrontare il presente e a disegnare il futuro. herno.it
AGENDA A cura di Luca Mattei
ellemme1 – l.mattei@fsitaliane.it
save GIUGNO the date 2019 ROY LICHTENSTEIN
MILANO//FINO ALL’8 SETTEMBRE È come trovarsi immersi in un fumetto, invece è un’opera d’arte. Ma in fondo, chi può negare che il fumetto non sia esso stesso un’opera
d’arte? Lo stile di Roy Lichtenstein, uno dei più noti esponenti della Pop Art, riconoscibile al primo sguardo, sembra facile da comprendere. Eppure, come le strisce disegnate,
Sconti Trenitalia
Roy Lichtenstein, Crying Girl (1963) mudec.museodelleculture MudecMi
presenta diversi livelli di lettura. L’interesse dell’autore è per l’aspetto formale, anziché narrativo, dei comics, è per la percezione dell’immagine, non per il soggetto o l’azione: così preleva un singolo fotogramma, lo ingrandisce in fuori scala e imita poi a mano la tecnica con cui era stato riprodotto, il puntino tipografico. Tuttavia, pur essendo la forma stampata come riproduzione meccanica il tratto distintivo della sua poetica, il linguaggio artistico evolve nel tempo, per le diverse rappresentazioni di ciò che tratta. Ecco perché si parla di Multiple visions nel titolo della mostra al Mudec di Milano, che ospita circa 100 lavori tra stampe, sculture, arazzi, video e foto. L’esposizione evidenzia come elementi di differenti culture siano confluiti nel lavoro del maestro, dall’epopea del Far West e degli indiani d’America ai paesaggi orientali. mudec.it
TRAME LAMEZIA TERME (CZ)//19>23 GIUGNO «Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima di non accorgerci più di niente!». L’appello di Peppino Impastato non dovrebbe mai restare inascoltato. Lo sanno benissimo i volontari che ogni anno in Calabria organizzano Trame Festival dei libri sulle mafie, un importante momento a livello nazionale di analisi e confronto su legalità e lotta alla criminalità organizzata. Cinque giorni di incontri, dibattiti, spettacoli, mostre e testimonianze dirette. Tema della IX edizione è Voi che vivete sicuri, verso introduttivo di Se questo è un uomo di Primo Levi. «Una suggestione e al tempo stesso una provocazione. In questi mesi il tema della sicurezza è diventato centrale e a volte sembra andare in antitesi a quello dei diritti umani», spiega Gaetano Savatteri, direttore artistico del festival. Tra gli ospiti Gian Carlo Caselli, Chef Rubio e Marco Travaglio. tramefestival.it Il logo di Trame - Festival dei libri sulle mafie realizzato da Guido Scarabottolo tramefestival 24
ANTHROPOCENE BOLOGNA//FINO AL 22 SETTEMBRE Un’esplorazione multidisciplinare documenta l’impatto antropico sulla Terra. La mostra al MAST di Bologna presenta 35 straordinari scatti del fotografo di fama internazionale Edward Burtynsky, che illustrano temi quali le deforestazioni, il cambiamento climatico e l’inquinamento. Da non perdere le installazioni di realtà aumentata e i filmati dei registi pluripremiati Jennifer Baichwal e Nicholas De Pencier, che consentono di comprendere meglio la portata del fenomeno con tecniche di ripresa all’avanguardia. Si può così osservare l’indelebile impronta dell’uomo sul nostro pianeta, dalle barriere frangiflutti edificate sul 60% delle coste cinesi alle psichedeliche miniere di potassio in Russia, dalle piantagioni di palme da olio in Malaysia a una delle più grandi discariche del mondo in Kenya. mast.org
© Edward Burtynsky
FestaMusicainfo
Edward Burtynsky, Clearcut #1 Palm Oil Plantation Borneo Malaysia (2016) MAST.Bologna MAST_Bologna
© pixcube.it | Fondazione Dolomiti Unesco
© Massimo Percossi/Ansa
FestadellaMusica
FESTA DELLA MUSICA ITALIA//21 GIUGNO Dare un messaggio di cultura, partecipazione, integrazione e armonia. Questo lo spirito della Festa della Musica che, come ogni anno, si celebra nel giorno del solstizio d’estate. Un evento internazionale nato in Francia nel 1982, che da allora ha interessato oltre 120 Paesi. Parchi, musei, carceri, ospedali, metropolitane, strade e piazze diventano luoghi dove tutti possono esprimere gratuitamente la propria creatività melodica. Per l’edizione 2019, promossa in Italia dal Ministero dei Beni culturali, sono previste iniziative in più di 300 città, per oltre 4.700 artisti, sia alle prime armi sia professionisti. Location più suggestive che mai, per il fascino del binomio viaggio-musica, sono le stazioni ferroviarie. I pianoforti presenti in molti dei più grandi scali, tra cui quelli di Venezia, Torino, Roma, Napoli, Bergamo e Treviso, consentono di cimentarsi con le note o di concedersi un piacevole momento di pausa in veste di spettatori. festadellamusica.beniculturali.it
DOLOMITI UNESCO DOLOMITI//26 GIUGNO>21 SETTEMBRE Venerdì 26 giugno 2009: le Dolomiti sono inserite nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. Due lustri dopo, mercoledì 26 giugno 2019, partono da Cortina d’Ampezzo (BL) i festeggiamenti per celebrare il decennale di quella data storica. Spazio alla musica, con quattro bande del territorio. Allo sport con momenti dedicati ai gruppi del Club Alpino Italiano. Ai film, con il progetto Dolomites Today, in cui i cittadini possono realizzare un filmato con un pensiero sull’evento. E alla gastronomia, con ricette di chef stellati. Ma la giornata cortinese è solo l’inizio di una serie di iniziative che animeranno tutta l’estate. Tra i vari appuntamenti il 29 giugno a San Vigilio di Marebbe (BZ) si tiene il Dolomites Unesco Fest, con canti, balli, food e sbandieratori. Il 27 luglio con Brenta Open nel Parco naturale Adamello Brenta si affronta il tema dell’accessibilità in montagna anche da parte delle persone con disabilità. Gran finale il 21 settembre al rifugio Pradidali con lo scrittore Matteo Melchiorre e il contrabbassista Nelso Salton. dolomitiunesco.info 25
AGENDA ellemme1 – l.mattei@fsitaliane.it
Freccia Weekend giugno 2019
A cura di Luca Mattei
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1 Bitossi Ceramiche © Delfino Sisto Legnani
editnapolidesign
edit.napoli
2 Mr. Brainwash, Balloon girl (2019) deodatoartegallery franciacortaoutlet
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Edit Napoli è l’innovativa fiera che dal 6 al 9 porta nel centro storico della città partenopea il design internazionale, focalizzandosi sulle eccellenze creative di designer, aziende e artigiani di nuova generazione. [1] editnapoli.com
Da Warhol a Banksy è un evento della Galleria Deodato di Milano che riunisce i grandi di Pop e Street art nella cornice non convenzionale del Franciacorta Outlet di Rodengo Saiano (BS). Dal 13 giugno al 15 settembre. [2] franciacortaoutlet.it
Tra gli appuntamenti artistici di Irpinia Madre Contemporanea, l’8 a Conza della Campania (AV) Michele Placido nel recital Letto a una piazza. Si chiude il 23 con Peppino Di Capri in concerto a Guardia Lombardi. irpiniamadrecontemporanea.it
Last days per Echos, il festival musicale itinerante che, tra concerti, visite guidate e degustazioni enogastronomiche, fa scoprire il patrimonio storico, artistico e paesaggistico della provincia di Alessandria. festivalechos.it
Al Mic di Faenza (RA) fino al 6 ottobre Il tempo è un fiume che mi trascina, e io sono il fiume, personale di Miquel Barceló, ceramista che fin dalle prime argille anni ’90 riflette su temi come esistenza e origini. micfaenza.org
Dall’11 al 30 a Palazzo Larderel di Firenze One Planet One Future, progetto sulla crisi ambientale di Anne de Carbuccia. Le sue opere ispireranno il murales che da luglio animerà la stazione di Milano Lambrate. oneplanetonefuture.org
Nella chiesa di San Fantin a Venezia There is a beginning in the end, mostra per il cinquecentenario di Tintoretto, con artisti contemporanei come Emilio Vedova e Gary Hill che ne ripensano l’approccio innovativo. venice.pushkinmuseum.art
Sacra Neapolis, al Lapis Museum di Napoli fino al 15 settembre, propone reperti inediti del Mann che raccontano la storia della città campana in epoca grecoromana, tra miti, riti e culti di divinità, mostri, eroi. lapismuseum.com
Sconti Trenitalia
3 Eve Arnold, Marilyn Monroe, Hollywood, Usa (1960) © Eve Arnold/Magnum Photos
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Sconti Trenitalia
4 Andrea Mantegna, Resurrezione di Cristo (ca.1492) AccademiaCarraraBergamo La_Carrara academia_carrara
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Sempre intensi gli scatti di soggetti femminili della fotografa Eve Arnold, che siano le donne afghane del 1969 o Marilyn Monroe. All about women è al Museo Villa Bassi di Abano Terme (PD) fino all’8 dicembre. [3] museovillabassiabano.it
Con Mantegna Experience, all’Accademia Carrara di Bergamo fino al 21 luglio, si entra nel vivo della storia della Resurrezione di Cristo, dipinto creduto per secoli una copia e attribuito al Mantegna solo un anno fa. [4] lacarrara.it
Al Marca di Catanzaro fino al 15 luglio Come fuoco nella cenere, personale di Emilio Scanavino. A ispirare l’autore nella riflessione esistenziale ed estetica la necessità del fare e l’esigenza di presenze da evocare su tela. museomarca.info
Fino al 20 luglio alla Galleria Nicola Pedana di Caserta Montefantasma, personale di Sabrina Casadei. La pittrice traduce in visioni astratte l’immaginario artistico che avvolge il paesaggio del Nord Europa. nicolapedana.com
La sensualità della piega è l’elemento emblematico della poetica di Umberto Mariani, artista con 50 anni di carriera. Ed è il titolo dell’antologica che la Galleria Progettoarte-Elm di Milano gli dedica fino al 14. progettoarte-elm.com
Dal 26 giugno al 7 luglio la terza edizione di LacMus Festival, kermesse musicale con concerti di artisti di fama internazionale e giovani emergenti in luoghi splendidi e inusuali di Tremezzina, sul Lago di Como. lacmusfestival.com
L’Aula Picta di Barolo (CN) ospita fino al 3 novembre Gauguin e il diario di Noa Noa, con xilografie, bronzi, documenti e foto in cui è racchiuso il mondo primitivo e sciamanico che ha ispirato l’artista francese. comune.barolo.cn.it
Start il 28 per il Rugby Sound Festival, rassegna a Isola del Castello di Legnano (MI) che coniuga sport, street food e musica. Tra gli ospiti Subsonica, Gazzelle, Max Gazzè, J-Ax, Salmo e Skin. Fino al 7 luglio. rugbysound.it
5 Demetrio Stratos, da Le bocche, sequenza di sei foto, Milano (1977) © Silvia Lelli, Courtesy 29 Arts in Progress Gallery
PalazzoEsposizioni
Esposizioni
FOCUS IL CORPO DELLA VOCE La voce non è necessariamente vincolata al bisogno di comunicare. Già le avanguardie artistiche del ’900 hanno infranto il legame tra il significato della parola e la sua sonorità. Quegli studi sono al centro dell’originale mostra a Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 30 giugno, con oltre 120 opere da osservare, tra foto, video, partiture, corrispondenze e apparecchiature elettroniche. Dopo l’introduzione di Franco Fussi, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria, che offre un’analisi della cavità di risonanza in cui il suono si propaga, il percorso espositivo conduce alle sezioni principali dedicate a tre artisti passati alla storia per aver esplorato i limiti della voce. Demetrio Stratos, frontman del gruppo progressive rock Area, che negli anni ’70 ha intrapreso una ricerca sulle proprie capacità vocali. Cathy Berberian, mezzosoprano americana di origine armena, autrice nel 1966 di Stripsody, brillante saggio sull’onomatopea, in collaborazione con Umberto Eco ed Eugenio Carmi. E Carmelo Bene, attore e regista che fin dagli anni ’60 ha indagato le possibilità espressive dei mezzi di campionatura e amplificazione negli spazi chiusi dei teatri. [5] palazzoesposizioni.it
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di Gilda Ciaruffoli - a cura di
vdgmagazine.it
Vino e musica, un connubio che eleva lo spirito e fa gioire i sensi. È questo che si prova raggiungendo il Forum Bertarelli di Poggi del Sasso (GR), immerso nei vigneti, e assistendo a uno dei 15 concerti in programma dal 1° giugno al 7 dicembre, in occasione dei 15 anni dell’Amiata Piano Festival. Come da tradizione, nell’intervallo di ogni spettacolo si degustano i vini ColleMassari. amiatapianofestival.com
Cultori della buona tavola non ci si improvvisa. Lo sanno bene in Emilia dove l’amore per il cibo è patrimonio condiviso. A celebrare la tradizione locale, ma soprattutto il lavoro di produttori e artigiani della gastronomia che tengono alta la bandiera di questa terra, torna Gola Gola! Food and People Festival, manifestazione che quest’anno si tiene a Piacenza dal 7 al 9 giugno. golagolafestival.it Vignaioli liguri, toscani e sardi si incontrano a Castelnuovo Magra (SP) per celebrare insieme un patrimonio comune, quello del Vermentino. L’8 e 9 giugno, in occasione di Benvenuto Vermentino, è dunque possibile scoprire le varie declinazioni di questo bianco aromatico, i migliori abbinamenti con la cucina della tradizione locale e le storie dei produttori. facebook.com/BenvenutoVermentino Immergersi nel mondo dell’alpeggio, assistere alla mungitura, scoprire la filiera del formaggio di malga: tutto questo è possibile dal 21 giugno al 14 settembre grazie all’iniziativa #Albeinmalga che, secondo un preciso calendario di visita, apre le porte di circa 30 malghe site nelle principali valli trentine. Con ricca colazione di montagna inclusa. Prenotazione obbligatoria. visittrentino.info Al Mèni è il circo mercato dei sapori capitanato da Massimo Bottura, che sabato 22 e domenica 23 giugno torna ad animare piazzale Fellini a Rimini. Sotto il tendone 12 chef dell’Emilia Romagna in coppia con 12 fra i giovani cuochi più interessanti del mondo, propongono al pubblico piatti stellati a prezzi da street food. Mentre tutto attorno la festa impazza con stand golosi e spettacoli. almeni.it
Nell’ambito delle celebrazioni per Matera 2019 Capitale europea della cultura, dal 1° al 9 giugno Breadway Le vie del pane, evento che trasforma la città lucana nel fulcro del mangiare e dell’abitare consapevole, attraverso un percorso fatto di cibo e arte. I riflettori si spostano dai Sassi alla periferia, dove sono protagonisti il quartiere Piccianello e il Mulino Alvino, esempio di archeologia industriale. breadway.it
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Save the Date giugno 2019
GOURMET
Il prosciutto San Daniele si racconta durante una manifestazione che anima l'omonima cittadina friulana dal 21 al 24 giugno. In occasione di Aria di Festa – così si chiama la quattro giorni di degustazioni e intrattenimento – si organizzano visite ai prosciuttifici ed è possibile assistere a show cooking di super chef come Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Antonia Klugmann. ariadifesta.it È la cucina di casa di domani il fil rouge della 23esima edizione della Festa Artusiana, a Forlimpopoli (FC), cittadina natale di Pellegrino Artusi. Dal 22 al 30 giugno, "torniamo a cucinare" è l’appello lanciato per i nove giorni dell’evento, che prevedono momenti di approfondimento, un mercato di prodotti artigianali e la possibilità di assaggiare le ricette del padre di tutti i gastronomi. festartusiana.it
VANESSA MOODY PALAZZO TURATI, MILANO
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30 Franco126
A cura di Gaspare Baglio
gasparebaglio
L’ESTATE IN UNA STANZA IL CANTAUTORE ROMANO FRANCO126, DOPO IL SUCCESSO DEL TOUR INVERNALE, SCALDA I MOTORI PER I SUMMER LIVE
U
n inizio a cavallo tra il rap e il trap, un pizzico di auto-tune e un album, Polaroid, in tandem con Carl Brave. Così Federico Bertollini, al secolo Franco126, si è imposto come una delle rivelazioni indie degli ultimi tempi. Ogni fuoriclasse che si rispetti, però, vuole giocare da titolare. Ed ecco l’album Stanza singola: «È il mio primo disco da solista, dopo il progetto in coppia con Carl Brave. Motivo per cui ho messo “singola” nel titolo. Con “stanza”, invece, riprendo il tema dell’albergo, abbastanza tradizionale nella canzone italiana, e fil rouge di gran parte del lavoro». Il risultato è la title track con il featuring di Tommaso Paradiso, «uno degli artisti più versatili e in gamba della scena odierna. Non lo conoscevo prima, ha scritto la sua strofa e abbiamo cantato il ritornello insieme: la sua vocalità si sposa bene con il testo. È l’unico duetto di questo album, perché ho deciso volutamente di limitare le collaborazioni». Tra le influenze del cantautore figura l’indimenticato Franco Califano. «Il Califfo mi ha fatto appassionare alla musica italiana, con i suoi testi, la strada – sempre
SEA SHELL Mauro Ottolini Un atto d’amore verso il mare e i problemi che lo mettono in pericolo, primo fra tutti l’inquinamento. Attraverso una ricerca che dura da anni, Ottolini recupera conchiglie in tutte le parti del mondo, le ripara e le trasforma in strumenti musicali a fiato e a percussione. Come fossero testimonianze che raccontano, con la musica, quello che hanno visto negli abissi. Un’opera non convenzionale, che mescola i suoni delle profondità marine con quelli del vento, delle cicale e delle balene.
presente – e la romanità non ostentata. Da qui la decisione di non fare riferimento a luoghi specifici. Roma è stata protagonista del disco con Carl, che era più rappato, si parlava addirittura di sampietrini. Avevo la necessità di cambiare». Dopo l’enorme successo del tour invernale, partono il 2 luglio da Rock in Roma i summer live, che passano anche per Caserta, martedì 9, e Bellaria (FC), il 16 agosto. «Sono accompagnato da una band, sul palco siamo in sei. E la scenografia ricalca il tema della stanza. Ci saranno pezzi di Polaroid e Stanza singola, inoltre riarrangerò dei featuring. E non mancheranno gli ospiti, ma non voglio anticipare altro». Il festival si può raggiungere in treno e può essere un’occasione per visitare le bellezze della Città Eterna. «Il viaggio in treno ricorre anche in alcune mie canzoni, come Frigobar», confessa Franco126. «Stimola la creatività. E poi porta bene, ho scritto diversi brani in viaggio». franco126.it franchino126
TWELVE LETTERS The Leading Guy Dodici lettere scritte a cuore aperto, rivolte a persone vive e ad altre che non ci sono più. Testi in cui, a seconda del destinatario, variano il registro stilistico e il tono, pur mantenendo la costante pop-folk con incursioni rock. The Leading Guy è italianissimo, ma ha un sound internazionale con intenzioni musicali che guardano fuori dai confini del Belpaese. Il consiglio è di ascoltare questo cantautore, perché ha il talento e la stoffa per diventare uno dei big di domani.
DEAR BILLIE Joe Barbieri Lavoro nato per celebrare la figura di Billie Holiday nel 60esimo anniversario della scomparsa. L’album si snoda come una lettera, una confessione necessaria, che racchiude molto dello spirito e dell’intenzione che muove i passi di questo omaggio alla regina triste di Baltimora. Il graffio dell’alma che staziona nella voce di Joe e Billie rappresenta il nesso che li lega, rendendoli (in qualche modo) solidali. Il 23 luglio live al Festival Val Tidone di Santimento (PC). 31
© Federico Grego/LaPresse
WHAT'S UP
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Quando l’ha detto a mamma e papà? Rimasero sbalorditi, come me. Si vocifera di un suo ritorno sul piccolo schermo. Dopo essermi festeggiato penserò a qualcosa di nuovo per la tv. Quella di oggi è diventata ripetitiva e monotona, e questa cosa immalinconisce gli spettatori. Prima creavamo format sempre nuovi, come Luna park, un programma straordinario. Chi se lo dimentica. Il suo segreto? La curiosità, dote importante
© Massimo Percossi/Ansa
BUON COMPLEANNO, PIPPO! È una delle istituzioni della televisione italiana. Il conduttore dei conduttori o, come lo chiamano in tanti, il Pippo nazionale. Quando si pensa a lui saltano alla mente programmi come Fantastico, Domenica in, Numero uno, ma soprattutto il Festival di Sanremo che ha condotto per ben 13 edizioni. Il 7 giugno, in prima serata, il re dei presentatori spegne 83 candeline in diretta su Rai1: «Buon compleanno, Pippo è uno show con tanti amici, per ripercorrere la mia carriera con filmati d’epoca». La trasmissione la conduce lei? Sì, sono conduttore e festeggiato. È un caleidoscopio di ricordi, lungo 60 anni di storia italiana. Il ricordo più bello della sua carriera? Quando sono apparso in tv, per la prima volta, con il programma Primo Piano. Dopo la laurea ero partito dalla Sicilia in direzione Roma, all’avventura, senza alcun tipo di appoggio. I miei genitori mi permisero, pur con qualche ritrosia, di tentare la carriera catodica. Feci un provino e dieci giorni dopo squillò il telefono a casa della zia che mi ospitava: mi avevano preso.
per fare questo lavoro. Aiuta a rinnovarsi, la staticità è triste. E lei è sempre in movimento, anche sul Frecciarossa. Sono un affezionato del treno. Ormai lo prendo sempre, tranne che per andare a Catania. Magari, il prossimo show, lo potrebbe fare in treno... Perché no, sarebbe bello! Insieme a tutti i passeggeri che salgono e si raccontano. rai.it | raiplay.it
L’ORA DELLA LEGALITÀ Continua il programma di Loris Mazzetti contro mafie e corruzione. La quarta puntata (in onda domenica 2 giugno alle 23:45 su Rai3) è dedicata a legalità e accoglienza, mentre l’ultima – prevista per metà mese – tratta di legalità e libertà di stampa, con Pif, Erri De Luca e la famiglia di Andrea Rocchelli, il fotoreporter ucciso il 24 maggio 2014 in Ucraina da un commando paramilitare.
AL TAYAR. LA CORRENTE Mario Vattani Mondadori, pp. 366 € 20 Alessandro Merisi, 25 anni, atterra al Cairo. Sedotto dal fascino di una metropoli, in preda agli spasmi di un regime morente, il giovane intravede l’occasione per conquistarsi una seconda vita, anche se ciò significa lasciarsi trascinare nel terrificante mondo del traffico di organi. Nella danza macabra che unisce criminali spietati, vittime sacrificali e donne bellissime, a chi toccherà il trionfo? A chi la fuga e a chi, invece, una fine crudele?
CON TANTO AFFETTO TI AMMAZZERÒ Pino Imperatore DeA Planeta Libri, pp. 300 € 15 Tornano l’ispettore Scapece e la scoppiettante squadra investigativa della trattoria Parthenope, in una nuova indagine dai sapori forti. Il secondo noir umoristico della serie iniziata con Aglio, olio e assassino parte con la scomparsa della baronessa Elena De Flavis e del suo maggiordomo cingalese Kiribaba. La matassa da sciogliere è zeppa di colpi di scena, episodi esilaranti, gelosie e meschinità che, a volte, distruggono i legami familiari.
WOLF CALL Regia: Antonin Baudry Dal 13 giugno Chanteraide è un giovane uomo con il raro dono di riconoscere ogni suono che sente. A bordo di un sottomarino nucleare francese ogni cosa dipende da lui, “l’orecchio d’oro”. Tutti lo reputano il migliore, finché, un giorno, non commette un grave errore che mette in pericolo l’equipaggio. Per cercare di recuperare la fiducia dei suoi compagni, dovrà affrontare una situazione ancora più drammatica: nel mondo della dissuasione nucleare e della disinformazione, si ritrovano tutti intrappolati in un ingranaggio incontrollabile. Con Matthieu Kassovitz e Omar Sy.
TOY STORY 4 Regia: Jonas Rivera, Mark Nielsen Dal 26 giugno Quando Bonnie porta tutta la banda di giocattoli in viaggio con la sua famiglia, il cowboy Woody fa un’inaspettata deviazione e ritrova la sua amica Bo Peep, scomparsa da tempo, la cui porcellana è stata rovinata dalle avventure on the road. Woody e Bo scoprono che le loro vite come giocattoli sono, ormai, agli antipodi. Presto, però, si rendono conto che questo è l’ultimo dei loro problemi. Le nuove peripezie, oltre allo space ranger Buzz Lightyear, vedono l’arrivo di nuovi personaggi come Ducky, Bunny, Gabby Gabby e Duke Caboom.
PETS 2 Regia: Chris Renaud Dal 6 giugno Sequel del blockbuster sbanca box office dell’estate 2016. Il cartoon racconta come vivono le loro giornate gli animali domestici quando gli umani si assentano per andare a scuola o al lavoro. Nel secondo capitolo la padrona di Max e Duke diventa mamma. Quando il bimbo cresce abbastanza per andare all’asilo, il distacco viene vissuto malissimo da Max. Il cagnolino coinvolge così i pet in una divertente avventura che si consuma per le strade della città. Tra i personaggi ritroviamo il coniglio Nevosetto nei panni del supereroe Capitan Nevosetto.
©2018 Disney Pixar. All Rights Reserved
LE DANNATE Massimo Giletti Mondadori, pp. 192 € 18 Il giornalista Massimo Giletti, forte del successo di share del suo talk show domenicale Non è l’Arena su La7, approfondisce la storia delle sorelle Napoli, tre donne che hanno lottato e continuano a lottare senza paura contro la mafia e i suoi soprusi. Marianna, Ina e Irene, con la loro incredibile vicenda, sullo sfondo delle campagne di Mezzojuso sono protagoniste, loro malgrado, dell’eterna (e italianissima) messinscena del potere.
Matthieu Kassovitz 33
Luca Parmitano, Volare 2013 34
DREAMING
BEYOND IL 20 LUGLIO LUCA PARMITANO INIZIA UNA NUOVA MISSIONE NELLO SPAZIO, PROIETTATA VERSO SCIENZA E FUTURO. SARÀ IL PRIMO ASTRONAUTA ITALIANO NEL RUOLO DI COMANDANTE DELLA STAZIONE INTERNAZIONALE
ON 20 JULY, LUCA PARMITANO BEGINS A NEW MISSION IN SPACE, PROJECTED TOWARDS SCIENCE AND THE FUTURE. HE WILL BE THE FIRST ITALIAN ASTRONAUT TO BE COMMANDER OF THE INTERNATIONAL SPACE STATION
© ESA/NASA
di Francesca Ventre f.ventre@fsitaliane.it
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talia chiama Parmitano. L’astronauta è pronto a partire, per la seconda volta, dopo l’esperienza in orbita del 2013. Il 20 luglio lo attende una missione che vale il doppio. Questa volta, infatti, sarà il primo italiano con il ruolo di comandante della Stazione spaziale internazionale. Il countdown scorre di giorno in giorno e il tenente colonnello dell’Aeronautica non vede l’ora di inaugurare la missione che ha scelto di chiamare Beyond, oltre. Cosa farai appena arrivato sulla stazione? Una volta aperto il portello, farò un breve briefing con i colleghi sulle procedure di sicurezza. Dopo potrò comunicare con i miei familiari. Cosa dirai, «mamma, sto bene»? Proprio come mi è successo la prima volta, nel 2013. Mia madre, molto emozionata, mi ha detto: «Luca, sono la mamma». Come se io non l’avessi riconosciuta al solo sentire pronunciare il mio nome. E non potevo che rispondere: «Ciao mamma, sto bene». La missione si chiama Beyond, perché questo nome?
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taly calls upon Parmitano. The astronaut is set for his second lift-off, following his 2013 experience in orbit. For the mission on 20 July, twice as much is on the line. This time, in fact, he will be the first Italian to take on the role of Commander for the International Space Station. The countdown is on and the Lieutenant Colonel in the Italian Air Force is looking forward to launching the mission he chose to call Beyond. What will you do as soon as you reach the station? Once the hatch is opened, I will hold a briefing with my colleagues regarding safety procedures. Then I will be able to communicate with my family. What will you say, “Mamma, I'm fine?” That is precisely what happened the first time, in 2013. My mother was very excited and said, “Luca, I am your mamma,” as if I would not have recognised her just by hearing her say my name. And all I could answer was, “Ciao mamma, I’m fine.” The mission is called Beyond – why this name? 35
INCONTRO
volto maggiormente nella gestione di eventuali emergenze e nel proteggere l’equipaggio. Dovrò dunque essere un facilitatore, in modo che ognuno possa agire al meglio. Quando ti è stato assegnato questo ruolo cosa hai provato? È per me un onore a cui presentarsi con umiltà, ricordandosi che lavorare in gruppo è l’unico modo per ottenere il massimo. Nella stazione rappresenterai l’Italia, uno dei tuoi motivi di orgoglio. Puoi ricordarci l’importanza della presenza tricolore nello Spazio? Oltre agli uomini, sono made in Italy anche molti moduli che compongono l’ISS. Gli astronauti sono solo la punta dell’iceberg. È giusto rappresentare l’Italia a testa alta, con la consapevolezza di avere sulle spalle millenni di storia. Una storia fatta di esplorazioni, scienza e cultura, destinata ad andare avanti sempre. In quali esperimenti sei coinvolto? È la domanda più difficile a cui rispondere, perché in tutto saranno 300, di cui sei dell'Agenzia spaziale italiana. Ne nomino alcuni dei più recenti: uno, italiano, aiuta a definire la percentuale corporea tra massa magra e massa grassa. Un altro studia le reazioni dell’orecchio interno in un ambiente con rumori di fondo costanti. Un altro test, europeo, riguarda le reazioni dell’apparato vestibolare in situazioni di microgravità. Ci sono poi in programma esperimenti attinenti a fisica, astrofisica, biologia, biochimica e altro ancora.
© ESA
In continuità con i nomi scelti dai colleghi. Alexander Gerst ha chiamato la missione Blue Dot, punto blu, per descrivere come la Terra si presenta da lontano. La sua seconda missione è stata Horizons, orizzonti. Poi ho pensato a Thomas Pesquet e a Proxima, che ricorda il volo nell’orbita bassa terrestre e Proxima Centauri, la stella più vicina a noi. Ma, visto che siamo destinati ad andare sempre più lontano nello spazio e nel tempo, ho scelto Beyond, cioè oltre. Questa volta vesti il ruolo di comandante. Che tipo di responsabilità si aggiunge a quella della spedizione precedente? L’addestramento non è molto diverso. Il comandante, però, deve avere una visione il più possibile ampia. È coin-
As a continuity of the names chosen by my colleagues. Alexander Gerst named his mission Blue Dot to describe how Earth looks from afar. The second mission was Horizons. Then, I thought of Thomas Pesquet and Proxima, reminiscent of flying into Earth’s lower orbit and Proxima Centauri, the closest star to us. But since we are destined to go even further in space and time, I chose Beyond. This time you are taking on the role of Commander. What kind of responsibility is added to that of the previous mission? The training is not much different. The Commander, however, must have a much wider vision. They are more involved in managing emergencies and protecting the crew. I will thus have to be a facilitator, in order to ensure that everyone does their best. When you were appointed this position, how did you feel? It is an honour for me to step forward with great humility, remembering that this is the only way to achieve the best when working in a group.
At the station, you will be representing Italy, which is just one of the reasons for you to be proud. Can you remind us of the importance behind the Italian flag’s presence in space? In addition to the people, many modules that comprise the ISS are also Made in Italy. The astronauts are just the tip of the iceberg. It is right to represent Italy with one’s head held high, being aware of having thousands of years of history behind us, one comprised of exploration, science and culture, destined to continue forever. In which experiments are you involved? This is the hardest question to answer because there will be 300 in all, six of which from the Italian Space Agency. Just to cite some of the most recent: one Italian experiment helps to define the percentage in the body of lean mass and fat mass. Another studies the reactions of the inner ear in an environment with constant background noise. Another European test is focused on the reactions of the vestibular system in microgravity. Also planned are experiments related to physics, astrophysics, biology, biochemistry and more. 37
INCONTRO
Quella dell’uomo sì. Abbiamo scoperto che ci sappiamo unire per un obiettivo comune. È importante per l’umanità allargare gli orizzonti. Questo senso di ispirazione avvicina al sogno e ci eleva come essere umani. Ormai i primi astroturisti si stanno allenando per partire. Piacerebbe anche a te fare un viaggio non di lavoro? Magari un giorno mi farà piacere, ora posso dire che amo veramente la mia professione, partecipare alle operazioni e stare con l’equipaggio. Chiudiamo con un altro saluto. Questa volta alle tue figlie, a cui hai scritto in una lettera bellissima: «L’unica cosa che conta è amare camminare. Scegliete quel che amate, amate quel che avrete scelto». È molto difficile a ogni partenza lasciarle. Spero che un giorno comprendano il mio lavoro e che sia valsa la pena del loro sacrificio, involontario, perché imposto da me. Un giorno, crescendo, avranno sogni e progetti e capiranno che tutto questo sarà stato utile. Per ora, chiedo perdono e comprensione. esa.int | asi.it | lucaparmitano.com AstronautLucaParmitano astro_luca
© ESA/NASA
Osservando la Terra dalla vetrata della cupola, troverai delle differenze nel suo stato di salute rispetto al 2013? Ho paura di sì. Seguendo con attenzione le missioni dei colleghi noto un incremento di danni dovuti a uragani, tsunami, siccità e alluvioni. L’intensità è sicuramente aumentata in sei anni, che sono pochissimi. Quale rapporto c’è tra la presenza nello Spazio dell’uomo e quella dei satelliti? La ricerca è interconnessa, non ci sono differenze tra le due tipologie. I satelliti e i lander sono utili per acquisire informazioni o arrivare su altri corpi celesti. Certo, vedere impronte umane di nuovo sulla Luna e, per la prima volta, su Marte sarebbe una grande soddisfazione. La Nasa ha programmato la missione Artemide per arrivare sulla Luna entro il 2024. È più importante raggiungere ancora il nostro satellite o il Pianeta rosso? Tornare sulla Luna è un passaggio obbligato: ci siamo andati solo sei volte. Serve per spingerci anche oltre, verso un futuro interplanetario. L’allunaggio di 50 anni fa ha cambiato la storia?
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Looking at the Earth from the window of the Cupola, will you be able to see many differences in its state compared to 2013? I’m afraid so. In carefully assessing the missions completed by my colleagues, I have noticed an increase in damage caused by hurricanes, tsunamis, droughts and floods. The intensity has certainly increased within the last six years, which is not much time at all. What relationship is there between mankind’s presence in Space and that of the satellites? The research is interconnected, so there are no differences between the two types. The satellites and landers are useful when it comes to acquiring information or reaching other celestial bodies. Of course, seeing human footprints back on the moon and on Mars for the first time ever would be a great satisfaction. NASA expects the Artemis mission to reach the Moon by 2024. Is it more important to reach our natural satellite again or the Red Planet? Returning to the Moon is a must – we have only been there six times. This serves to push us even further, towards an interplanetary future. Did the landing 50 years ago change history? Mankind’s history, yes. We discovered that we are able to come together for a common goal. It is important for humanity to broaden our horizons. This sense of inspiration brings us closer to the dream and elevates us as human beings. At this point in time, the first astrotourists are training for launch. Would you be interested in also taking a non-business trip? Perhaps someday I would like to but for now, I can say that I really love my profession, taking part in the operations and being with the crew. Let us conclude with another greeting. This time to your daughters, to whom you wrote in a beautiful letter: “What really matters, the only thing, is that you love to walk. Choose what you love, love what you choose.” It is very difficult to leave them behind upon each departure. One day, I hope they are able to understand my work and that it was worth the sacrifice – albeit involuntary – that I imposed on them. As they grow up, they too will have dreams and plans and they will understand that all this was of use. For now, I ask for forgiveness and understanding.
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ATTRAZIONE
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Il modulo Blue Moon progettato da Blue Origin, la societĂ che si dichiara pronta al ritorno sulla Luna nel 2024
50 ANNI DI PROGETTI E MISSIONI DELL’UOMO NELLO SPAZIO, GUARDANDO AL FUTURO di Patrizia Caraveo
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i apprestiamo a festeggiare il cinquantenario dello sbarco sulla Luna, in un clima di rinnovato interesse per il nostro satellite. Dopo decenni di abbandono, durante i quali l’idea del ritorno alla Luna aveva decisamente perso smalto, l’argomento è tornato alla ribalta. Basta guardare le notizie degli ultimi mesi: a inizio anno la sonda cinese Chang’e-4 alluna nella faccia nascosta; l’11 marzo l’agenzia spaziale giapponese (Jaxa) annuncia di avere dato un contratto alla Toyota per costruire un suv lunare; il 28 marzo il vicepresidente Usa chiede alla Nasa di accelerare il ritorno alla Luna (per non farsi battere dai cinesi); l’11 aprile la sonda israeliana Beresheet tenta (senza successo) il primo allunaggio privato. Infine, il 7 maggio, arriva Jeff Bezos che presenta il modulo per l’allunaggio progettato da Blue Origin. E qualche mese prima, a settembre 2018, Elon Musk ha presentato il miliardario giapponese Yusaku Maezawa, che sarà il primo turista lunare visto che ha acquistato (a un prezzo che non sappiamo, ma possiamo facilmente immaginare) il biglietto per sé e per un ristretto numero di artisti per il primo volo destinato a circumnavigare la Luna. E nelle pagine precedenti di questo numero della Freccia si legge che anche il nostro astronauta Luca Parmitano guarda alla Luna. Un vero rinascimento lunare. Non è un caso che sia questo il titolo che ho dato all’ultimo capitolo del mio libro Conquistati dalla Luna, dove propongo un cambio di prospettiva e sostengo la tesi che noi, i conquistatori, siamo assolutamente conquistati dalla rassicurante presenza della Luna. Sono un’astrofisica, quindi non posso iniziare che da qualche semplice considerazione astronomica. Tutto nasce da un triangolo gravitazionale, con la piccola Luna che descrive la sua orbita intorno alla Terra e viene trascinata intorno al Sole. Un balletto celeste che ha i suoi momenti magici quando si verificano gli allineamenti fra i tre corpi e ci sono le condizioni perché
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MADE IN ITALY Luna rossa del 27 luglio 2018
avvengano le eclissi. Come dico sempre ai miei studenti, la Terra è l’unico pianeta del sistema solare dove si possono ammirare le eclissi. Si tratta di una fortunata combinazione di dimensioni e distanza. La Luna è 400 volte più piccola del Sole, ma 400 volte più vicina alla Terra, una coincidenza che fa sì che possa oscurare il Sole. L’eclisse di Sole non è un fenomeno molto frequente e, quando succede, ci sono migrazioni di appassionati e curiosi per assicurarsi un posto nella sottile zona dove si verificherà l’oscurità. Molto più facilmente godibile è l’oscuramento della Luna da parte della Terra. Anche questo allineamento celeste ha un tocco di magia perché nel momento in cui il buio dovrebbe farla da padrone, la Luna si tinge di rosso. È un regalo della nostra atmosfera che lascia filtrare solo la luce rossa, creando uno spettacolo suggestivo. Proprio da queste considerazioni inizia la storia di una relazione veramente speciale tra noi e il nostro satellite. Relazione che passa attraverso l’arte, la poesia, la fantasia che dalla Luna 42
hanno tratto ispirazione infinita. Le prime immagini della Luna sono dovute al talento artistico di Galileo Galilei che, armato dello strumento più rivoluzionario della sua epoca, ha visto vicine cose lontane. È stato lui a capire che la Luna non è una sfera perfetta ma ha le montagne proprio come la Terra. Il primo astronauta, che parte verso la Luna con una nave a vela adattata al viaggio spaziale, è Pulcinella, deciso a verificare le affermazioni attribuite all’astronomo Herchel a proposito dell’esistenza degli abitanti del nostro satellite. Si tratta di una delle prime fake news della storia, ma fece la fortuna degli editori del New York Sun, che, nel 1835, pubblicò le mirabolanti notizie inventate di sana pianta. La prima donna astronauta lunare, invece, è Urania, protagonista del breve racconto che l’astronomo Ernesto Capocci scrisse nel 1857, otto anni prima del ben più noto capolavoro di Jules Verne, Dalla Terra alla Luna. Per trasformare la fantasia in realtà, c’è voluta la scienza che, insieme alla politica, ha reso possibile la conqui-
Pulcinella in viaggio verso la Luna. Stampa napoletana (1836)
sta dello Spazio. Alla fine della Seconda guerra mondiale Usa e Urss sono in piena Guerra fredda. Entrambe hanno armi atomiche e gli incidenti, seguiti da prove di forza spinte quasi al limite, sono all’ordine del giorno. Per dimostrare che i sovietici hanno sviluppato un potentissimo missile balistico intercontinentale, Sergei Korolev, vero genio della missili-
avevano battuto i sovietici che pure si erano prodigati con tutti i mezzi, raggiungendo importanti risultati. Aggiungo che la Nasa aveva accettato di correre rischi che oggi sarebbero inimmaginabili. Le probabilità di successo di Apollo 11 non erano più del 50%, tanto che il presidente Nixon aveva già pronto il discorso funebre che, per fortuna, venne dimenticato. Un successo straordinario basato su una ricetta spiegata benissimo da Wernher von Braun nel 1965 in una storica intervista a Sergio Zavoli. «Un piano di questa ampiezza e importanza, che prevede di lanciare uomini nello Spazio, di farveli vivere per molti giorni e riportarli poi sani e salvi sulla Terra, è senza alcun dubbio un’impresa scientifica, tecnologica e organizzativa gigantesca. Dobbiamo costruire una quantità di attrezzature, fabbriche e laboratori, piste e banchi di prova, alzare rampe di lancio per i missili, e ognuna di queste cose costa milioni di dollari. Non sarebbe certo granché conveniente decidere di costruire tutta questa imponente attrezzatura per poi trovarsi intorno un’atmosfera indifferente o addirittura ostile, e correre il rischio di vederci negati all’improvviso i finanziamenti necessari. Ma se invece il presidente degli Stati Uniti fa una dichiarazione come questa: “Ritengo che nei prossimi dieci anni dobbiamo raggiungere la Luna, sbarcarvi un uomo e riportarlo indietro vivo”, egli prende un impegno che ci lega tutti quanti a un
stica russa, convince il segretario del partito a dargli il permesso di lanciare Sputnik, il primo satellite artificiale. È una piccola radio trasmittente, assolutamente innocua, ma l’opinione pubblica americana accusa il colpo. La predominanza sovietica continuerà con il lancio della cagnetta Laika, fino ad arrivare al colpo di scena del 12 aprile 1961 con Yuri Gagarin, primo uomo in orbita. Il nuovo presidente americano decide che è il momento di reagire e, il 21 maggio 1961, lancia la sfida di portare astronauti sulla Luna (e riportarli a casa) entro la fine della decade. Kennedy è conscio della difficoltà e decuplica il budget della Nasa (che non ha mai più avuto finanziamenti così cospicui). Nel settembre 1962, nello stadio della Rice University, davanti a 40mila spettatori, dirà: «Abbiamo scelto di andare sulla Luna in questa decade, e di fare le altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili. Questo obiettivo servirà per organizzare e misurare il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità, perché questa sfida è quella che noi siano disposti ad accettare, quella che non siamo disposti a posporre, e quella che vogliamo vincere, insieme alle altre». Kennedy non vide la conquista della Luna, ma, il giorno successivo all’allunaggio del luglio 1969, sulla sua tomba comparve un biglietto con la scritta “Mission accomplished”. Gli americani ce l’avevano fatta,
piano preciso per un certo numero di anni. Possiamo perciò stabilire un esatto programma di lavoro per il prossimo decennio… Le posso dire che è stato proprio questo impegno di mettere piede sulla Luna entro dieci anni che, più di ogni altro programma, ha dato consistenza ai nostri piani e ha trasformato le nostre piuttosto vaghe prospettive spaziali in qualcosa di molto preciso». Il programma Apollo ha avuto successo perché è riuscito a coniugare un obiettivo chiaro, da raggiungere entro una scadenza precisa, con una volontà politica (e finanziamenti) di lungo termine. Se davvero vogliamo tornare sulla Luna occorre ripetere questo magico mix di condizioni. Abbiamo tutti i mezzi per tornarci. Occorre solo la volontà politica di investire nello Spazio.
Patrizia Caraveo Conquistati dalla Luna Storia di un’attrazione senza tempo
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Collana diretta da Giulio Giorello
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Raffaello Cortina Editore, pp. 204 € 19
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1969-2019: VOGLIAMO LA LUNA
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Basta dire 20 luglio, 50 anni fa, ed è subito Spazio-mania. 1969-2019: vogliamo la Luna è il titolo della 16esima edizione del festival Passepartout, ad Asti dal 1° al 9 giugno. Organizzata dalla Biblioteca Giorgio Faletti e diretta da Alberto Sinigaglia, la rassegna prevede interventi di storici, scienziati, giornalisti e scrittori di fama internazionale. La kermesse esplora ciò che resta di quel sogno e nello stesso tempo analizza le tecnologie che hanno consentito questo passo fondamentale per l’umanità e la sua importanza dal punto di vista politico, militare ed economico. Tra gli appuntamenti, venerdì 7 Dalla Terra alla Luna: 1865-1969, dibattito che vede protagonista il noto matematico Piergiorgio Odifreddi. Il giorno successivo è la volta delle riflessioni di Sergio Romano con il workshop Dalla Guerra fredda alle guerre spaziali. Dedicate al nostro satellite anche performance di poesia, musica, teatro e arte. F.V. passepartoutfestival.it 43
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VERDI BIANCHE E ROSSE
SONO LE FRECCE IN TOUR PER TUTTO L’ANNO, DAL NORD AL SUD ITALIA. UNO SPETTACOLO TRICOLORE IN VOLO, SEMPRE ENTUSIASMANTE PER SPETTATORI E PILOTI D’ECCEZIONE di Luca Ricci [Redattore della Rivista Aeronautica, magazine ufficiale dell’Aeronautica militare] Photo Aeronautica militare
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partita ufficialmente lo scorso 1° maggio, da Rivolto (UD), casa delle Frecce Tricolori, la 59esima stagione della Pan (Pattuglia acrobatica nazionale). Oltre la tradizionale esibizione del 2 giugno a Roma, per la Festa della Repubblica, sono molte le novità per il 2019, a cominciare dal neo comandante, che da fine novembre 2018 è il maggiore Gaetano Farina, da dieci anni nel team. «È il coronamento di un lungo percorso professionale – dichiara – iniziato nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, proseguito alle scuole di volo e culminato con l’impiego nei reparti operativi, prima di approdare in questa meravigliosa realtà. Il segreto sta nella squadra, la vera essenza e la forza della nostra realtà. Ciascuno sa e deve saper operare e raggiungere gli obiettivi, nel solco di una tradizione con quasi 60 anni di storia di cui tutti siamo fieri». Ogni anno all'interno del team entrano nuovi piloti, e i più esperti si mettono a disposizione per guidarli in questa esperienza. «Al pilota più giovane consiglio di affrontare con slancio l’impegno dell’addestramento per poi vivere al meglio e godere appieno delle straordinarie soddisfazioni che questa meravigliosa avventura gli regalerà; a quello più anziano di non sentirsi mai arrivato e vivere con coinvolgimento la delicata
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fase durante la quale dovrà trasmettere esperienza e capacità ai giovani». I piloti delle Frecce sono tutti esperti con all’attivo migliaia di ore di volo. Le selezioni per definire chi ricoprirà le cosiddette posizioni chiave, in gergo tecnico Pony 1, 6 e 10, vengono effettuate sia sulla base di parametri legati al percorso di carriera che a considerazioni su attitudine e leadership dimostrate. «La gestione di un’organizzazione da parte di un leader di un ambiente complesso non può prescindere dal considerare la dimensione emotiva e motivazionale del personale», prosegue Farina. «Una leadership è veramente efficace quando si condividono obiettivi, vincoli e risorse. Ciascuno deve sentirsi in grado di raggiungere gli scopi assegnati e deve avere la certezza di poterlo fare con la necessaria dose di autonomia, frutto della propria esperienza». Il percorso di addestramento al quale viene sottoposto ciascuno, qualunque sia la sua posizione, lo pone nelle condizioni di operare nella massima sicurezza, in qualsiasi fase del programma acrobatico. Maturare esperienza nelle posizioni chiave, inoltre, implica la semplice ottimizzazione di alcune tempistiche e simmetrie, peraltro percepibili solo da parte di un occhio esperto, che riguardano l’alternanza tra solista e formazione principale. Lo spettacolo a vedersi è sicuramente unico, motivo di orgoglio per il Paese. «Vorrei che tutti sapessero che ci consideriamo dei ragazzi normali e fortunati – afferma il comandante – perché facciamo un lavoro splendido. E vorrei che tutti percepissero l’emozione che proviamo ogni volta che andiamo in volo o indossiamo con grande orgoglio la tuta blu con il tricolore sulla spalla; lo facciamo vivendo forte l’onore e la responsabilità di rappresentare decine di migliaia di colleghi dell’Aeronautica militare che operano ogni giorno per assolvere ai compiti assegnati alla Forza armata, rendendo così la nostra organizzazione veramente utile all’Italia». In calendario per la stagione 2019 molti appuntamenti per assistere a entusiasmanti esibizioni caratterizzate da evoluzioni che generano sempre stupore in perfetta sincronia. 47
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È un onore per i protagonisti in volo rappresentare il Paese come portatori dei valori dell’Aeronautica militare nelle più splendide località dello Stivale, come anche in numerosi contesti internazionali. Il valore si moltiplica, poi, quando la partecipazione avviene in occasione di eventi, ricorrenze o appuntamenti di forte rilevanza nazionale, come quello della Festa della Repubblica il 2 giugno a Roma. Ma se il fulcro è questo, gli appassionati possono godere delle performance fino al 22 dicembre in tutta Italia. Il fit-
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to programma porta le Frecce ovunque, da San Benedetto del Tronto il 9 giugno a Otranto il 7 luglio, da Reggio Calabria il 25 agosto a Monza l’8 settembre, solo per citare alcuni luoghi e date. Si aggiungono poi le esibizioni all’estero. «Non siamo portati a considerare alcune tappe più impegnative rispetto ad altre – spiega ancora il Maggiore – ciò che può invece accadere è che la distribuzione spaziale e temporale di alcuni appuntamenti possa comportare specifiche esigen-
ze di pianificazione e organizzazione delle trasferte. È il caso di questa 59esima stagione della Pan, durante la quale toccheremo la Gran Bretagna e la Lituania con un unico tour tra fine luglio e inizio agosto. Le altre tappe estere in calendario ci porteranno in Francia a fine giugno, in Slovacchia a inizio agosto e in Austria a settembre». Non resta che mettersi virtualmente in volo con le Frecce Tricolori, il team acrobatico più numeroso al mondo, e in viaggio per seguirli da vicino. aeronautica.difesa.it
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GABRIELLA GREISON RACCONTA I FISICI NELLA LORO VITA QUOTIDIANA, TRA ANSIE E PAURE COMUNI A TUTTI di Andrea Radic
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© Alessandro Neri
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l treno per noi fisici, con la mente sempre in viaggio, è un luogo protetto che infonde sicurezza. Amo viaggiare sulle Frecce e osservare la gente, i loro atteggiamenti, ascoltare e capirne il carattere. Una fonte inesauribile per i miei libri». Laureata in Fisica nucleare con specializzazione a Parigi, Gabriella Greison ha scelto di aprire le porte della scienza al pubblico per consegnarne una visione comprensibile, e a tratti affascinante, con i suoi libri e i suoi spettacoli teatrali. Il primo debutto quattro anni fa a Tortona e oggi, solo con quel primo spettacolo, ha superato le 200 repliche. Il prossimo è ispirato al suo nuovo romanzo, La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall. Viaggi spesso? Mi muovo molto, soprattutto in treno, ho un trolley nuovo ogni due mesi, li consumo! Mi sposto per portare nei teatri e nei festival i miei monologhi: tre o quattro spettacoli a settimana. Molto spesso i ragazzi che vengono ad ascoltarmi compiono gli stessi viaggi che ho fatto io per documentarmi. Ci vorrebbe una sorta di biglietto Interrail della scienza. In treno, poi, scrivo, mi preparo e traggo ispirazione. Mi nutro delle vite degli altri e a me sembra di viverne di più. Guardo poco fuori dal finestrino e molto dentro i vagoni. Mentre ripeto i miei monologhi per memorizzarli, guardo chi mi siede davanti come fosse il pubblico. E una volta è accaduto davvero... 51
IN VIAGGIO CON In che senso? Una fermata improvvisa del treno dovuta al cattivo tempo ci ha tenuti lì un po’. Ho cominciato a provare a voce un po’ più alta e la gente ha cominciato ad ascoltare e a seguire il testo come a teatro. Una bellissima esperienza. Anche Einstein amava viaggiare in treno. Per me è stato uno spunto, tanto che nel mio primo Monologo quantistico compongo un trenino elettrico direttamente in scena proprio per raccontare la passione dei fisici per questo luogo viaggiante sicuro e delimitato. Porti i tuoi testi anche in teatri stranieri, da Bruxelles a Londra, dalla Svizzera all’Austria, ai Paesi dell’Est. In che lingua reciti? La prossima recita all’estero sarà in inglese, ma spesso mi chiedono di parlare italiano, lingua musicale per eccellenza per toni, timbri, volume. Il tuo teatro è più didattico o spettacolare? Spettacolare direi, ma anche appassionato. Le persone si identificano in ciò che racconto, ovvero il lato umano dei personaggi, degli scienziati che hanno fatto nel XX secolo la storia del mondo tecnologico in cui viviamo oggi. Ecco, io racconto quella che era la loro vita di paure e insicurezze, che poi sono le nostre, tirandoli giù dal piedistallo. Racconto anche le donne della scienza, da Marie Curie a Lise Meitner, da Rosalind Franklin a Mileva Marić, la prima moglie di Einstein, perché vedo riflessa in loro la parte di me di cui prendermi cura, come il più prezioso dei regali della vita. La figura femminile è sottovalutata nel mondo scientifico? Se pensiamo che Marie Curie dovette autofinanziarsi le ricerche perché nessuno credeva in una donna, o che la Meitner non poteva firmare per esteso i suoi articoli ma solo apporvi le iniziali… Per non parlare di alcuni premi Nobel non assegnati a donne che lo meritavano. Un tempo il mondo della scienza era precluso loro, dovevano entrare in laboratorio dalla porta di servizio, oggi è diverso, si va nella direzione giusta. Einstein li chiamava i paludati accademici, ritenendo inutile ogni convincimento. Sarebbero morti prima o poi. Dove e quando l’idea di portare in scena la scienza partendo dai tuoi studi? Ero a Parigi e, dopo la specializzazione all’École Polytechnique, ho cominciato a 52
lavorare in laboratorio. Lì ho pensato che volevo tornare in Italia e creare qualcosa che non c’era, il racconto facile e divulgativo della fisica, correndo in quella vasta prateria della divulgazione assolutamente vuota. Come ti informi sulla vita degli scienziati che porti in scena? Ho accesso agli archivi degli istituti, vado a conoscere persone che sono state accanto a loro, divento un tramite tra quella dimensione e il pubblico. In uno dei tuoi libri citi una cena tra fisici. Vero, l’incredibile cena dei fisici quantistici. Alla fine dell’ottobre 1927, una sera si riunirono a Bruxelles chiamati dal signor Solvay, quello del bicarbonato, che era molto amico del signor Nobel, quello del premio, con un menù di otto portate. Tu sei golosa? Sì, mangio di tutto e accompagno volentieri con un buon vino rosso. Perché ai fisici piacciono le cose belle della vita. Come potrebbero essere brutti o noiosi coloro che hanno scoperto paradossi, corollari, teoremi e Big Bang? Ti sei mai innamorata di un fisico? Mi innamoro di tante persone, anche di fisici. E fisici dal bel fisico ne conosci? Certo, perché ai fisici piace l’attività sportiva. Einstein e Marie Curie andavano in bicicletta, Erwin Schrödinger
amava le passeggiate in montagna e lo sci. Personalmente, sono stata nuotatrice, quinta nei campionati italiani delfino. Sono i movimenti ripetitivi dello sport, come quelli di un treno, che ti consentono di accelerare con il cervello. Qual è il profumo della tua infanzia? Le cose bruciacchiate, da bambina facevo tanti esprimenti, poi mi piacciono gli odori delle pescherie e dei cimiteri, che di solito non piacciono a nessuno. Un luogo del cuore? Il Passo della Scoffera a Genova, nella Val Bisagno, dove mi rinchiudo per scrivere. Il tuo rapporto con il tempo? Una domanda che potrebbe intrattenerci da Milano a Campobasso. Il tempo è un dubbio assoluto. Non esiste. Il mio tempo è diverso dal tuo, non esiste un tempo relativo, bensì personale. Quale il tuo obiettivo? Avvicinare chiunque alla scienza attraverso il teatro, il luogo dove possiamo esprimerci. Einstein diceva che i fisici hanno un mondo dentro e per questo trovano facile tenere la scena in qualsiasi teatro. Io ho deciso di prenderlo alla lettera e questo mi carica molto. Sul palco sono la persona più felice del mondo. greisonanatomy.com Greison Anatomy Greison_Anatomy Gre1son
Gabriella Greison in treno con il giornalista Andrea Radic
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iazza Sant’Ignazio, centro di Roma. Un palazzetto storico di fronte all’omonima chiesa barocca, a due passi dal Pantheon. Sono queste diffuse testimonianze artistiche e storiche che connotano l’unicità dell’Italia. Non a caso, qui ha sede il Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Un’organizzazione che festeggia 50 anni di vita con la mostra L’arte di salvare l’arte, fino al 14 luglio a Palazzo del Quirinale. Al posto delle candeline si contano 800mila opere
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DA 50 ANNI IMPEGNATI NEL RECUPERO DI TESTIMONIANZE DELLA BELLEZZA ITALIANA (E NON SOLO). IN MOSTRA AL QUIRINALE I RISULTATI DELL’ATTIVITÀ DEI CARABINIERI di Francesca Ventre - f.ventre@fsitaliane.it
Il cratere di Euphronios/The Euphronios Krater
d’arte e un milione e 200mila reperti archeologici, che in totale fanno due milioni di recuperi. Oltre ai numeri, tanta professionalità, costanza e passione, come ci spiega il comandante Fabrizio Parrulli. Come è strutturato il Comando e il suo rapporto con il MiBAC? Il Comando nasce il 3 maggio 1969, un anno prima rispetto alla sigla della Convenzione Unesco di Parigi, occasione in cui si richiedeva agli Stati membri la creazione di unità volte alla tutela del
patrimonio culturale. Erano allora anni tristi per il patrimonio culturale, continuamente saccheggiato e razziato, anche a causa di una forte domanda di facoltosi senza scrupoli. Dal 1992, poi, il Comando è formalmente inserito nel Ministero per i beni e le attività culturali. È ora composto da una struttura centrale e da 15 nuclei territoriali. Molto è cambiato rispetto agli anni ’70? Ora è forte la consapevolezza che un patrimonio, una volta disperso, provoca
© Photo Scala, Firenze/ Digital Image 2019
una perdita di identità. Nel 2004, la normativa in materia è stata strutturata nel Codice dei beni culturali e del paesaggio. Attualmente è allo studio un provvedimento per dare maggiore efficacia alle indagini. Quali sono le caratteristiche richieste ai Carabinieri per far parte di questo Comando specializzato dell’Arma? Prima di tutto devono essere bravi investigatori, poi avere passione. Molti di loro hanno anche un’esperienza di studi nel settore, ci sono archeologi, esperti d’arte e informatici specializzati riguardo la vendita tramite e-commerce, modalità molto usata per smerciare beni illeciti. Su varie piattaforme girano immagini di oggetti che, però, noi possiamo confrontare con quelli presenti nella banca dati dei beni illecitamente sottratti, gestita, per conto del MiBAC, dai Carabinieri del TPC, che contiene oltre un milione e 200mila beni da ricercare e più di 700mila immagini. Nello specifico settore è la più grande banca dati al mondo.
Madonna di Senigallia, Piero della Francesca
50 YEARS SPENT RECOVERING BEAUTIFUL ITALIAN (AND OTHER) RELICS. THE RESULTS OF THE CARABINIERI’S PERSEVERANCE ARE ON DISPLAY AT THE QUIRINALE
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n Piazza Sant’Ignazio, in central Rome, stands a historic building in front of the Baroque church of the same name, just a short walk from the Pantheon. Within, are wide-ranging artistic and historical testimonies that mark the uniqueness of Italy. Not surprisingly, this is also the headquarters of the Carabinieri unit for the Protection of Cultural Heritage. This organisation is celebrating 50 years of existence with the exhibition L’arte di salvare l’arte (The Art of Salvaging Art) until 14
July at Palazzo del Quirinale. Instead of candles, there are 800 thousand works of art and 1.2 million archaeological finds, totalling some two million reclamations. Behind these numbers is a lot of expertise, perseverance and passion, as Commander Fabrizio Parrulli explains. How is the Command and its rapport with MiBAC structured? The Command was established on 3 May 1969, a year prior to the UNESCO World Heritage Convention of Paris, when the Member States were asked to establish units for the protection of cultural heritage. They were sad years for cultural heritage, with frequent plundering and ransacking, also due to a strong demand from unscrupulous wealthy figures. Since 1992, the Command has been formally included in the Ministry of Cultural Heritage and Activities. It is now comprised of a central structure and 15 territorial nuclei. Has much changed compared with the 1970s? Today, there is a strong awareness that a loss of heritage also means a loss of identity. In 2004, the relevant legislation was structured in the Code of Cultural Heritage and Landscape. A measure is currently being assessed to render investigations more effective. What characteristics must the Carabinieri possess in order to be part of this specialised Command of the Carabinieri's Force? Firstly, they must be good investigators and secondly, be passionate. Many have also completed studies in the field - there are archaeologists, art experts and computer scientists specialised in e-commerce sales, which are very common for selling illicit goods. On various platforms, there are images of objects that we can in any case compare with those present in the stolen goods database, managed on behalf of MiBAC by the Carabinieri’s unit for the Protection of Cultural Heritage, which contains over 1.2 million assets to search for and over 700 thousand images. In this specific field, it is the largest database in the world. Each recovery is highly complex and takes many years on average. Which of the exhibits can be considered as an emblematic example? 55
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cale. Nel Paese avvennero dei capovolgimenti politici e lui fu arrestato. A quel punto la refurtiva fu recuperata. Qual è il ruolo della diplomazia? Interviene in concorso alle indagini o quando non si può proseguire nonostante rogatorie, collaborazioni di altre forze di polizia, magistrature o servizi doganali. Il MiBAC, a questo proposito, ha rafforzato la propria azione di pressione nei confronti di Paesi e istituzioni museali estere grazie all’impulso dato, soprattutto negli ultimi anni, al Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali. Vige anche un principio di reciprocità.
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The Euphronios Krater, one of the greatest Greek masterpieces, stolen from Cerveteri. It was sold in the early 1970s for a million dollars and - after more than 30 years - whilst searching a house in Paris, there was an account of the unearthing of the precious artefact. The Metropolitan Museum, on the basis of evidence collected by the Carabinieri and thanks to an agreement with the MiBAC, managed to arrange for its restitution, hence this exceptional work returned to Italy in 2008. Tell us about a particularly moving event? I would like to say that churches are the most susceptible to theft, as they are highly frequented and rich in works of great value. On the day of the exhibition’s opening, an elderly priest approached me to take a picture with him before the two panels from a polyptych hailing from Lastra a Signa, near Florence. He was the parish priest who reported its theft in January 1969, when the Command did not even exist. But a few months in, it became the first important case to be handled. That is a beautiful demonstration of civil participation. What recommends would you have for citizens who find themselves in such situations?
’69 aveva denunciato il furto, quando il Comando ancora non esisteva. Però ne divenne, pochi mesi dopo, anche il primo importante caso da affrontare. Una bella testimonianza di partecipazione civile. Cosa consiglia ai cittadini in casi simili? Di scaricare l’app iTPC, con tante informazioni utili e risposte a domande frequenti. Qual è invece l’impegno all’estero? Costante e continuo. Faccio un esempio: l’opera di Perugino, ora in esposizione, era finita in Giamaica insieme ad altre 28 provenienti da Bettona (PG). Ne era in possesso un personaggio lo-
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Ogni recupero è molto complesso e dura in media molti anni. Quale tra gli oggetti in mostra può essere considerato un esempio emblematico? Il cratere di Euphronios, uno dei massimi capolavori attici, trafugato a Cerveteri. Fu venduto agli inizi degli anni ’70 per un milione di dollari. Dopo più di 30 anni, nel corso di una perquisizione in un’abitazione di Parigi, si trovò un memoriale con il racconto del ritrovamento del prezioso reperto. Il Metropolitan Museum, sulla scorta delle evidenze probatorie raccolte dai Carabinieri, grazie a un accordo con il MiBAC ne stabilì quindi la restituzione e nel 2008 quest’opera eccezionale è rientrata in Italia. Ci racconta un episodio commovente? Premetto che le chiese sono i luoghi più esposti a sottrazioni, in quanto molto frequentate e ricche di opere di grande valore. Il giorno dell’apertura della mostra, mi si è avvicinato un anziano sacerdote per chiedermi di fare una foto con lui davanti alle due tavole di un polittico proveniente da Lastra a Signa, vicino Firenze. Era il parroco che nel gennaio del
e Trap Download the iTPC app, which contains a lot of useful information and answers to frequently asked questions. How would you define the engagement abroad? Constant and continuous. To provide an example, the Perugino work that is currently on display finished up in Jamaica, along with 28 other pieces from Bettona (Perugia). It was in the possession of a local figure who was arrested during a period of political unrest. It was then that the loot was recovered.
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What role does diplomacy play? It operates in unison with investigations or when it is not possible to continue despite letters rogatory, cooperation with other police forces, judiciary or customs services. In this regard, MiBAC has strengthened its pressure on foreign countries and museum institutions thanks to the impetus due - especially in recent years - to the Committee for the recovery and return of cultural goods. There is also the principle of reciprocity. To this end, Italy recently returned 594 ex-voto to Mexico and 796 items to the People’s Republic of China. 57
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In base a questo l’Italia di recente ha riconsegnato 594 ex-voto al Messico e 796 oggetti alla Repubblica Popolare Cinese. E i Caschi blu della cultura di cosa si occupano? Nel 2016 l’Italia ha messo a disposizione dell’Unesco una task force per interventi in aree di crisi e conflitti o colpite da calamità naturali. In Iraq c’è un impegno permanente, come in Gibuti e in Palestina. In Messico abbiamo contribuito alla creazione di un’unità di tutela, strutturata in modo analogo alla nostra. L’Italia fa da caposcuola, insomma. Non siamo più bravi, siamo solo nati prima e abbiamo più esperienza nel settore. Poi c’è stato anche l’impegno nel sisma in Centro Italia? Sono stati recuperati oltre 29mila beni e ricoverati in siti individuati in precedenza. Uno è a Santo Chiodo, in Umbria, un altro a Cittaducale, nel reatino. E un terzo nella Mole vanvitelliana di Ancona. Ci sono infine i grandi assenti, opere ancora da ritrovare… Non ci arrendiamo e continuiamo sempre le ricerche. Come dimostra, per esempio, il recupero di due teste marmoree, di Tiberio e Druso Minore, che erano sparite durante la Seconda guerra mondiale.
What do the so-called ‘Blue Helmets for Culture’ handle? In 2016, Italy provided UNESCO with a task force dedicated to operating in areas in crisis and conflict or affected by natural disasters. In Iraq, there is a permanent commitment, as there is in Djibouti and Palestine. In Mexico, we have contributed to the creation of a protection unit, structured in a similar way to ours. Italy is the forerunner, essentially. We are not better, we just came along first and have more experience in the field. Then there was also the efforts
following the earthquake in Central Italy? More than 29,000 assets and finds were recovered from previouslydetermined sites. One is in Santo Chiodo, in Umbria, another in Cittaducale, in the Province of Rieti. And a third in the Lazzaretto of Ancona. Finally, there are the missing greats, works yet to be found... We never give up and continue with our research. This can be demonstrated, for example, by the recovery of two marble heads, Tiberius and Drusus Julius Caesar, which had disappeared during World War II.
palazzo.quirinale.it/mostre carabinieri.it beniculturali.it
ROMA 206 FRECCE AL GIORNO/A DAY Vibia
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ROMAN ARCHEO NEWS Sul Palatino è aperta alle visite la prima reggia di Nerone, la Domus Transitoria. Dal venerdì al lunedì si accede con lo speciale biglietto Foro Palatino Super di 16 euro. Con la visita guidata speciale, il sabato e la domenica, si può ammirare anche la Domus Aurea. Nella zona dei Castelli Romani ha riaperto il Parco archeologico e culturale di Tuscolo. Da qui si gode un bel panorama, camminando fra il teatro romano e le terme, nei luoghi delle residenze di Cicerone e Tiberio.
Sconti Trenitalia
De Luca Editori d’Arte, pp. 318 € 48 Il ricavato della vendita è devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri 58
Prosegue fino al 3 novembre lo straordinario progetto multimediale Viaggi nell’Antica Roma. 2 Storie e 2 Percorsi, a cura di Piero Angela e Paco Lanciano, nel Foro di Cesare e in quello di Augusto. Va avanti anche L’Ara com’era: il racconto virtuale, nel Museo dell’Ara Pacis, ricostruisce i colori che decoravano il famoso monumento augusteo.
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ALLA TRIENNALE DI MILANO UN MUSEO PERMANENTE RACCONTA LA STORIA DEL PAESE ATTRAVERSO 200 PEZZI ICONICI, DAL DOPOGUERRA AI PRIMI ANNI ’80 di Michela Gentili
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© Gianluca Di Ioia
Photo courtesy Triennale Milano
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emplice come un Tratto Pen, potente come un Bidone Aspiratutto, originale come un paio di Moon Boot. La creatività italiana può assumere forme inaspettate. E nascondersi dietro oggetti all’apparenza banali ma capaci di raccontare l’anima di un Paese. Duecento di questi esemplari, dal Dopoguerra fino ai primi anni ’80, sono esposti nel neonato Museo del Design Italiano, voluto dal presidente di Triennale Milano Stefano Boeri. Lo spazio di 1.300 m², al piano terra di Palazzo dell’Arte, è solo il primo capitolo di un progetto a lungo termine che punta a occuparne seimila entro i prossimi cinque anni. Si cammina attraverso la storia, in un allestimento cronologico dalle linee
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minimal, tra articoli di consumo e icone entrate nell'immaginario collettivo. Mentre sulle pareti del lungo salone vengono descritti gli eventi più importanti dal 1946, anno di nascita della Repubblica italiana, fino al 1981, quando il collettivo Memphis fondato da Ettore Sottsass inaugura una nuova era nella produzione del design. «Abbiamo scattato un’istantanea trasversale, alternando le creazioni dei grandi maestri con i pezzi chiave di nomi meno conosciuti che hanno saputo esplorare forme e materiali inediti», spiega il direttore artistico, Joseph Grima. Filo conduttore del percorso, che copre gli anni d’oro dell’industria nazionale, è la democraticità: «Il design italiano non si esprime con prodotti rarefatti e dal costo elevato. Ma è stato capace di realizzare capolavori accessibili, destinati a una fascia ampia di pubblico». Così, nel 1948, mentre Vittorio De Sica gira Ladri di biciclette e viene stampato il primo 33 giri, nelle case arriva la
Lips di Salvador Dalì soprannominato Marilyn in omaggio alle labbra della Monroe, e il Sacco a marchio Zanotta, quella poltrona morbida, riempita con palline di polistirolo, che stravolge il concetto di seduta. Pochi anni prima Achille e Pier Giacomo Castiglioni avevano ideato la lampada Arco, antesignana del genere, e la radio RR 126 di Brionvega, famosa per la struttura componibile che consentiva una doppia disposizione, a forma di cubo o parallelepipedo. Negli anni ’70 spopolano invece il Bidone Aspiratutto creato da Attilio Pagani e Francesco Trabucco per Electrolux e il mitico Tratto Pen, nato dalla collaborazione tra Fila e Design Group Italia. «Ogni pezzo», racconta Grima, «mi incanta a modo suo. Porto nel cuore la lampada Eclisse di Vico Magistretti, che ho regalato a mia figlia per il suo quinto compleanno, e un classico come la sedia Margherita di Franco Albini e Luigi Colombini». A contestualizzare ogni opera contribuisce il materiale d’archivio, composto da studi, prototipi, packaging originali e campagne pubblicitarie. Ma anche i telefoni Grillo, quelli con la vecchia rotella disegnati nel 1962 da Richard Sapper e Marco Zanuso, che per l’occasione si trasformano in audioguide vintage. Basta alzare il boccale molleggiato, infatti, per ascoltare la genesi di un prodotto direttamente dalla voce dell'artista che l’ha realizzato. Così Mario Bellini ripercorre la na-
macchina da cucire Visetta, in cui «il talento di Gio Ponti si misura con la semplicità di un oggetto casalingo». Pochi anni dopo l’architetto milanese firma per Cassina la Superleggera, un chilo e 700 grammi di frassino e canna intrecciata per reinventare l'archetipo della sedia impagliata. Emblema assoluto della praticità è la macchina per scrivere portatile Lettera 22, messa in commercio da Olivetti nel 1950 e diventata compagna inseparabile di Enzo Biagi e Indro Montanelli. Ma si possono ammirare anche due simboli dell’era Pop: la Bocca di Studio 65,
scita di quell’«oggetto strano, tutto giallo, ricoperto come da una pelle flessibile» che è la calcolatrice elettronica portatile Divisumma 18, mentre Giancarlo Zanotta parla dei Moon Boot, disegnati per Tecnica ispirandosi all’atterraggio sulla luna di Neil Armstrong. «Un modo per ricordare che dietro a ogni progetto c’è la storia di un uomo», conclude Grima. «Perché l’idea giusta può venire a chiunque, basta avere determinazione, volontà e perseveranza».
rivisitazione del divano Mae West
triennalemilano
triennale.org
AT LA TRIENNALE DI MILANO, A PERMANENT MUSEUM RECOUNTS THE COUNTRY’S HISTORY THROUGH 200 ICONIC PIECES, FROM THE POST-WAR PERIOD TO THE EARLY 1980S
A
s simple as a Tratto Pen, as powerful as a Bidone Aspiratutto, as original as a pair of Moon Boots. Italian creativity can take unexpected forms. It is hidden within objects that may seem banal but are actually able to recount the soul of a nation. Two hundred of these specimens - released from the postwar period until the early 1980s - are exhibited in the newly-founded Museo del Design Italiano, commissioned by the president of La Triennale di Milano, Stefano Boeri. The 1,300-square-metre space on the ground floor of Palazzo dell’Arte is merely the first chapter in a long-term project aiming to eventually occupy 6,000 square metres within the next five years. The collection is a voyage through history that unfurls in a chronological display with minimal lines, between consumables and icons that have formed the collective imagination. The walls of the long hall bear details of the most significant events from 1946 -
Gio Ponti Visetta (1948) Visa 61
ARTE & DESIGN the year when the Italian Republic was established - until 1981, when the Memphis collective founded by Ettore Sottsass marked a new era in industrial production. “We took a transversal snapshot, alternating the creations of the great masters with the key pieces from lesser-known names that knew how to explore new forms and materials,” explains Art Director Joseph Grima. The fil rouge of the journey, which covers the golden years of national industry, is democracy. “Italian design is not expressed through rarefied and high-cost products. Instead, it has created accessible masterpieces, intended for a broad audience.” Hence, in 1948, whilst Vittorio De Sica was filming Bicycle Thieves and the first LP record was being pressed, the Visetta sewing machine was introduced to homes, in which “the talent of Gio Ponti is measured with the simplicity of a household item.” A few years later, the Milanese architect created the Superleggera for Cassina, a 1.7-kilogram chair in ash wood and braided cane that reinvented the archetype of the stuffed chair. An absolute emblem of practicality is the Lettera 22 portable typewriter, produced by Olivetti in 1950, going on to become the inseparable companion of Enzo Biagi and Indro Montanelli. There
Marcello Nizzoli, Giuseppe Beccio Lettera 22 (1950) Olivetti
are also two symbols from the Pop era to be admired: Studio 65’s Bocca a reinterpretation of Salvador Dali’s Mae West Lips Sofa, often nicknamed the Marilyn in homage to the lips of Monroe - and the Sacco from the brand Zanotta - a soft armchair stuffed with polystyrene balls that distorts the concept of a seat. A few years prior, Achille and Pier Giacomo Castiglioni had designed the Arco lamp, a forerunner of the genre. There was also the RR 126 radio by Brionvega, famous for its modular structure that could
© Gianluca Di Ioia
Gio Ponti Superleggera (1955) Cassina
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be arranged in two ways, in the form of a cube or parallelepiped. In the 1970s, rather, came the Bidone Aspiratutto created by Attilio Pagani and Francesco Trabucco for Electrolux and the mythical Tratto Pen, arising from the collaboration between Fila and Design Group Italia. “Every piece enchants me in its own way,” Grima says. “Holding a special place in my heart is Vico Magistretti’s Eclisse lamp, which I gave to my daughter for her fifth birthday, and a classic such as the Margherita chair by Franco Albini and Luigi Colombini.” Contextualising each work is the archive material, consisting of studies, prototypes, original packaging and advertising campaigns. Yet even the Grillo telephones, designed in 1962 by Richard Sapper and Marco Zanuso with an oldschool dial, have been transformed into vintage audio guides for the occasion. By simply opening the mouthpiece, one can hear about the origins of a product directly from the voice of the artist who created it. Then Mario Bellini retraces the arising of that “strange object, entirely yellow, covered as if with a flexible skin” that is the Divisumma 18 portable electronic calculator, whilst Giancarlo Zanotta speaks about the Moon Boot, designed for Tecnica and inspired by Neil Armstrong’s moon landing. “It is a way to remember that behind every project is the story of a man,” Grima concludes. “Because a bright idea can come to anyone - you just need to have determination, will and perseverance.”
MILANO 185 FRECCE AL GIORNO/A DAY
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MIMMO PAL ADINO IN THE FOOTSTEPS OF PIERO di Giuliano Papalini - paepa2010@libero.it
Il principio della prospettiva (1999) Olio, pigmento e matita su tela/Oil, pigment and pencil on canvas 241x241 cm
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e un grande artista contemporaneo, esponente di punta della Transavanguardia - movimento tenuto a battesimo da Achille Bonito Oliva alla fine degli anni ’80, con grande risonanza internazionale - dialoga con uno dei suoi maestri ideali, il risultato è emozionante. E si manifesta in tutta la sua carica espressiva nella straordinaria personale La regola di Piero che, ad Arezzo dal 15 giugno al 31 gennaio 2020, mette in scena l’omaggio di Mimmo Paladino (Paduli,
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f a great contemporary artist, a leading exponent of the Transavantgarde – a movement launched by Achille Bonito Oliva in the late 1980s with great international resonance – dialogues with one of their ideal masters, the result is thrilling. Exactly this is manifested in all its expressive power in the extraordinarily personal La Regola di Piero that, in Arezzo from 15 June to 31 January 2020, puts the tribute of Mimmo Paladino (Paduli, 1948) to Piero della Francesca on show. Over 50 works by the maestro from
1948) a Piero della Francesca. Oltre 50 le opere del maestro beneventano esposte in un percorso che tocca sei diverse sedi espositive (tra cui la Fortezza Medicea, la Galleria comunale d’arte contemporanea e la Basilica di San Francesco), per un tributo garbato a una delle figure del passato che più hanno contato nella poetica di Paladino. «Piero della Francesca è per me una fonte inesauribile di scoperte. La sua capacità di creare forme dalla luce, spazio dalla matematica, colore dal grigio e la sua iconicità quasi araldica sono un costante punto di riferimento, quasi una regola. Per questo ho deciso di raccontarlo ad Arezzo», spiega. La sua arte affonda le radici nella grande tradizione figurativa e filosofica italiana. Una passione che lo ha spesso portato a riscoprire le culture più diverse, alla ricerca di un confronto con gli archetipi, le matrici iconiche, le tradizioni fondanti che, dalle civiltà preromane al Rinascimento, hanno costellato il pensiero mediterraneo.
L’esposizione, a cura di Luigi Maria Di Corato, voluta dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo, approfondisce il rapporto tra Paladino e una delle figure con la quale ha intrattenuto un dialogo costante durante tutta la sua ricerca artistica. «Una relazione riassunta dal titolo della mostra, La regola di Piero, che conferma quanto il pittore e matematico di Sansepolcro sia stato determinante come fonte di ispirazione non solo a livello estetico, ma anche metodologico e teorico», sottolinea il curatore. «Pur svolgendosi e dipanandosi per tutta la città, l'esposizione non chiama mai direttamente in causa il maestro a livello formale, ma si risolve nel manifestare una condivisione di valori, quali l’incontro fra tradizione e modernità, razionalità ed emozione, luce, forma e colore, idealizzazione, astrazione e realtà». laregoladipiero.wordpress.com fondazioneguidodarezzo.com
Senza titolo (Stele) (2000) Alluminio/Aluminium 232 (h)x60x50 cm
Benevento are being displayed in this itinerant exhibition encompassing six different venues (including the Fortezza Medicea, the Galleria Comunale d’Arte Contemporanea – being the Municipal Gallery of Contemporary Art – and the Basilica di San Francesco), as a graceful tribute to one of the figures of the past to have been widely revered for his poetics. “For me, Piero della Francesca is an inexhaustible source of discovery. His ability to create forms from light, space from mathematics, colour from grey and his almost heraldic iconicity are a constant point of reference, almost becoming a rule. This is why I decided to share this with Arezzo,” explains Paladino. His art is rooted in the great Italian figurative and philosophical tradition. This passion has often led him to rediscovering the most varied cultures, in search of a comparison between archetypes, iconic matrices, the founding traditions that – from pre-Roman civilisations to the Renaissance – have dotted Mediterranean thought. The exhibition, curated by Luigi Maria Di Corato and commissioned by the Fondazione Guido d’Arezzo and the Municipality of Arezzo, further explores the relationship between Paladino and one of the figures from the past to have been leant on the most during his training and with whom he has been in constant dialogue throughout his artistic research. “This rapport is summarised in the name of the exhibition, La Regola di Piero – being Piero's rule – confirming how much the painter and mathematician from Sansepolcro was instrumental as a source of inspiration not only on an aesthetic level but also the methodological and theoretical”, underlines the curator. “As it unfolds and spreads throughout the city, this graceful tribute never directly calls the maestro into play in a formal manner but is established through the manifestation of common values, such as the encounter between tradition and modernity, rationality and emotion, of light, form and colour, idealisation, abstraction and reality.”
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© Paolo Bruno/GettyImages
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La Nazionale U21 scesa in campo il 25 marzo per l’amichevole con la Croazia allo stadio Benito Stirpe di Frosinone
DOPO I MONDIALI DEL 1990 IL BELPAESE TORNA A OSPITARE UNA COMPETIZIONE CALCISTICA INTERNAZIONALE: GLI EUROPEI UNDER 21 di Luca Mattei ellemme1 l.mattei@fsitaliane.it 66
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iscatto. Hanno il sapore di riscatto gli Europei Under 21, in programma dal 16 al 30 giugno tra Emilia-Romagna, San Marino e Friuli-Venezia Giulia. Riscatto per l’Italia del calcio, ancora frastornata dalla mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Riscatto per la Federazione Italiana Giuoco Calcio, chiamata 29 anni dopo le famose Notti magiche del 1990 a organizzare di nuovo una competizione internazionale. Riscatto per la
Nazionale degli azzurrini che, pur essendo i più titolati nel torneo continentale, avendolo vinto cinque volte, non festeggiano ormai dal 2004. Riscatto, infine, per l’intero Paese, che ha una preziosa vetrina globale per esporre al meglio le proprie bellezze. A impersonare queste sensazioni Alessandro Costacurta. È lui l’uomo chiamato dalla Figc a risollevare le sorti dello sport più amato nello Stivale, come presidente del comitato organizzatore
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degli Europei e, da febbraio a ottobre 2018, come vicecommissario della Federazione stessa. Determinato a lavorare con intelligenza tattica e capacità di impostare la manovra, le stesse caratteristiche che in campo lo hanno reso un calciatore pluripremiato. Come stai vivendo questa esperienza? Con un alto senso di responsabilità e anche pressione. Diversamente dal passato, l’Uefa considera questi Europei un evento top, per cui abbiamo gli occhi addosso. Anche in previsione dell'assegnazione di Euro 2028. Ospitare quel torneo per le Nazionali maggiori potrebbe essere fondamentale per il rilancio del calcio italiano, molti stadi verrebbero ristrutturati. Quale particolare obiettivo ti sei posto? Io e il mio team, con il project leader Andrea Stefani, vorremmo creare una cultura sportiva diversa. Due anni fa andammo a Roma per una partita tra Italia e Spagna. Durante l’inno spagnolo un folto gruppo di ragazzi italiani iniziò a fischiare contro. Ci era sembrato deprimente, ma ci venne un’idea. Quale? Far sì che negli stadi il pubblico fischiettasse e cantasse l’inno della squadra avversaria come fa con quello italiano. Così, in collaborazione con il Miur, abbiamo proposto a tutte le scuole italiane il progetto #TIFIAMOEUROPA, declinato sui social con il profilo We Are Yourope, invitandole ad adottare in quest’anno scolastico una delle 11 nazioni finaliste, studiandone storia, bandiera, usanze e inno. Per accoglierla poi dagli spalti in una cornice di rispetto e festa. Ci piacerebbe che gli Europei fossero occasione di crescita anche culturale. Cosa possono significare per l’Italia, al di fuori dell’ambito sportivo? Vorremmo si riconoscesse la nostra capacità di organizzare grandi eventi. E soprattutto vorremmo esaltare le eccellenze del territorio. Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia hanno tanto da offrire, dal cibo al vino, dai motori al benessere. Un’occasione d’oro anche per il turismo. Che è una delle eccellenze a cui mi riferivo prima. Credo che le coste romagnole, friulane e giuliane siano tra le più divertenti e ospitali d’Italia. Io sono
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lombardo, ma ho sposato una riccionese e so cosa offre la sua regione. Da piccolo, invece, andavo sempre a Grado. Lo posso garantire, sono zone che non hanno nulla da invidiare ad altre parti del mondo. Passiamo all’aspetto tecnico. Qual è lo stato di salute del calcio giovanile? Sono arrivato l’anno scorso alla Figc perché, dopo l’eliminazione della Nazionale A, gli addii di Ventura e Tavecchio avevano portato a un vuoto di potere. Sembrava che fossimo all’anno zero. Eppure, appena insediato, mi sono reso conto che l’U17 e l’U19 avevano raggiunto la finale dei rispettivi Europei. Non era mai successo nella storia. Ai punti siamo i migliori. E se considero la squadra che affronterà gli Europei U21 vedo sei, sette giocatori che vengono dalla Nazionale A. Insomma, oggi sono più ottimista. Ai punti siamo i migliori. Eppure manca la vittoria finale. Che chance ha Di Biagio, il ct dell’Under 21? Il povero Gigi (ride, ndr) ha molta pressione perché per tutti la sua è una squadra fortissima. Il problema è che Francia e Inghilterra sono altrettanto forti. I loro ragazzi hanno giocato tutti in Cham-
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pions, i nostri un pochino meno. Ecco il tema della valorizzazione dei giovani. Cosa è stato fatto in questi anni? La Lega Serie A ha impostato una collaborazione fondamentale con Figc e club. Quando si dà la possibilità ai giovani di allenarsi in un centro tecnico federale si va nella direzione giusta, soprattutto se si condivide con le loro squadre di appartenenza un sistema di gioco e una metodologia di allenamento, come fa il bravissimo Maurizio Viscidi, coordinatore delle giovanili. Le società poi hanno capito l’importanza della crescita soprattutto dell’uomo, non solo del calciatore. Tu hai giocato otto gare con l’U21, partecipando a due Europei. Cosa consigli a chi scende in campo? Di non subire troppe pressioni. Io ho fatto tutta la trafila delle giovanili anche in Nazionale, giocando con l’U15, ma nell’Under 21 mi resi conto che la tensione era maggiore. Con gli Europei in casa e gli inni cantati da tutto il pubblico, la pressione sarà sicuramente alta. Mi auguro che l’idea di creare allo stadio una nuova cultura sportiva possa aiutare anche loro. 67
© Alessandro Sabattini/GettyImages
SPORT
In primo piano Rolando Mandragora, capitano della Nazionale U21, durante l'amichevole con l'Inghilterra giocata il 15 novembre 2018
Il suggerimento di Alessandro Costacurta in realtà sembra essere già stato assimilato da Rolando Mandragora, capitano della Nazionale U21, quando gli si chiede come si stia preparando al grande appuntamento: «Abbiamo voglia di essere competitivi senza promettere risultati, senza candidarci come papabili vincitori. Queste sono considerazioni che dobbiamo fare all’interno dello spogliatoio, per non essere noi stessi i primi a metterci pressione». Classe 1997, Mandragora non si sbilancia più tanto sui pronostici. Sarà il campo, dice, a stabilire il verdetto veritiero. Eppure l’occasione è ghiotta. La scena da immaginare sembra uscita da un film: affiancato da dieci compagni di squadra, un uomo con la mano sul cuore canta emozionato l’inno del proprio Paese, trovandosi di 68
fronte migliaia di spettatori seduti sugli stessi spalti dello stadio in cui gioca quasi ogni settimana. «Cerco di pensarci il meno possibile per scaramanzia, ma sarebbe davvero un impatto fantastico arrivare al Friuli, lo stadio in cui si disputerà la finale, perché per me vuol dire giocarmi tutto in quella che ora è casa mia». Il centrocampista, infatti, dallo scorso anno veste la maglia dell’Udinese, dopo aver militato con le casacche di Genoa, Pescara, Juventus e Crotone. Una carriera iniziata però nei campi di Scampia, quartiere di Napoli ingiustamente associato in modo quasi esclusivo al mondo della criminalità. Anche per questo Mandragora può impersonare a tutti gli effetti il riscatto di quell’Italia che ha voglia di cambiare e risollevarsi: «Scampia non è sempre come la dipingono, anzi è tanto altro. È
anche gente che lavora, studia, cerca di venire fuori dai problemi con tutte le qualità di questo mondo, ognuno nel suo ambito ovviamente. Sono orgoglioso delle mie origini ed è un onore rappresentare oggi il mio Paese». Un simbolo anche in campo, come testimonia la fascia al braccio, per nulla sentita come un peso: «Per me è una gioia e ovviamente anche una responsabilità che il mister e i compagni mi hanno dato. Siamo un gruppo stupendo, ci divertiamo, abbiamo voglia di stare insieme, siamo coesi. La fascia è importante, ma in realtà siamo tutti capitani nella Nazionale». In bocca al lupo capitani. tifiamoeuropa.eu figc.it uefa.com
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SEMIFINALISTE QUALIFICATE AUTOMATICAMENTE PER IL TORNEO DI CALCIO DEI GIOCHI OLIMPICI 2020 A TOKYO
UDINE
EDIZIONI DEGLI EUROPEI U21 DAL 1978
REGGIO EMILIA Stadio Friuli 25.151 spettatori
TRIESTE
Stadio Città del Tricolore 21.500 spettatori
BOLOGNA Stadio Nereo Rocco 20.500 spettatori
SERRAVALLE
SAN MARINO
Stadio Renato Dall’Ara 31.000 spettatori
CESENA San Marino Stadium 4.778 spettatori
Stadio Dino Manuzzi 20.194 spettatori
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VITTORIE PER L’ITALIA: 1992, 1994, 1996, 2000, 2004
Treno ufficiale delle Nazionali italiane di calcio 69
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SPORT
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MONDIALI
© Massimo Paolone/LaPresse
Amichevole Italia-Irlanda, 9 aprile 2019, Reggio Emilia
LA NAZIONALE FEMMINILE DI CALCIO VOLA IN FRANCIA PER GIOCARE LA FASE FINALE DELLA COPPA DEL MONDO. ABBIAMO INCONTRATO L’ALLENATRICE MILENA BERTOLINI A COVERCIANO di Flavio Scheggi
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ntrando al Centro tecnico di Coverciano sono subito avvolto dai ricordi del calcio tricolore. Alle pareti immagini dei Mondiali vinti nel 1982 e nel 2006. Mentre guardo Enzo Bearzot che alza la coppa, mi raggiunge dai campi di calcio Milena Bertolini, commissario tecnico della Nazionale femminile di calcio. Dal 7 giugno al 7 luglio le Azzurre, dopo 20 anni di assenza, disputano in Francia la fase finale della Coppa del mondo. Partita d’esordio domenica 9 contro l’Australia, poi si prosegue il 14 con la Giamaica e il 18 con il Brasile. A pochi giorni dalla partenza verso il suolo d’Oltralpe, abbiamo parlato con Milena della crescita del calcio femminile. 71
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Amichevole Italia-Irlanda, 9 aprile 2019, Reggio Emilia
© Massimo Paolone/LaPresse
Manca poco al Mondiale, inizia a sentire la pressione? Sinceramente no. Forse perché le cose da fare sono talmente tante che non si ha il tempo di sentirla. Per adesso siamo tutti molto sereni. Due anni fa, quando è diventata ct, pensava di qualificarsi? Ci speravo, ma sapevo che sarebbe stato difficile. Gli altri Paesi erano molto forti. L’Italia mancava questo appuntamento da 20 anni. Credo che il lavoro delle ragazze sia stato fondamentale. Hanno portato motivazione, entusiasmo e un sacrificio incredibile, superando anche momenti difficili. Quarantamila spettatori per la finale tra Juventus e Fiorentina, poi la qualificazione mondiale. Il 2019 può essere l’anno zero del calcio femminile? A chiamarlo anno zero toglieremmo valore a tutto quello che è stato fatto prima. Per arrivare a questi livelli abbiamo beneficiato del lavoro di tante persone, magari non sempre riconosciuto. Le ragazze come vivono l’avvicinamento al debutto? Con grande orgoglio per aver fatto una cosa grande. Sono entusiaste e motivate. Come considera le prime tre partite del girone? Toste. L’Australia è la più forte e ha un gioco molto fisico. Il Brasile è una squadra tecnicamente validissima. La Giamaica come ranking è inferiore a noi, ma fisicamente energica. State seguendo una preparazione particolare? Negli ultimi mesi abbiamo disputato tante partite amichevoli per crescere e fare esperienza. Adesso stiamo facendo una preparazione per raggiungere il giusto livello di intensità, stando attenti a rigenerare anche le giocatrici che vengono da un campionato importante e faticoso. Cosa dirà prima di scendere in campo? Sto ricordando continuamente alla squadra di affrontare questo percorso con umiltà, per migliorare ogni giorno di più. E di trovare, se possibile, anche quella spensieratezza che dovrebbe accompagnare un evento così importante. I punti di forza della Nazionale? La compattezza del gruppo. In questa squadra ci sono ragazze che si aiutano tra loro. Oltre alle qualità tecniche, tattiche e caratteriali. Cosa dà in più una partita di calcio femminile rispetto a una maschile? La qualità, il gioco di squadra e il fair play. In un match maschile c’è più aggressività
e tensione. Le donne danno maggiore serenità. Avendo meno potenza, arrivano al gol attraverso il gioco tecnico e l’eleganza. Questo Campionato è l’occasione per far crescere il movimento del calcio femminile. Vedendo un Mondiale in televisione molte bambine potranno iniziare ad avere voglia di provare questa disciplina. Magari saranno incentivati anche le mamme e i papà a portare le loro figlie a giocare a pallone. Com’è iniziata la sua passione per il calcio? Sono sempre stata una sportiva. Ho iniziato a palleggiare con i miei cugini e i vicini di casa. Magari, se avessi abitato vicino a un campo da tennis non avrei iniziato a giocare a calcio. Il suo idolo sportivo? È sempre stata Sara Simeoni, anche per quello che rappresentava, la donna sportiva ed emancipata. E poi Tina Lillac, non la conosce nessuno, una giavellotista finlandese: per un periodo ho fatto atletica e mi piaceva il giavellotto. Calciatore preferito? Non ne avevo uno in particolare. Mio padre era milanista, così quando giocavo da piccola mi immedesimavo in Rivera. Quando l’ho incontrato qui a Coverciano gli ho raccontato questa cosa e ci siamo fatti una grande risata. Allenatore? Zeman, per il coraggio di far giocare le sue squadre all’attacco. Ancelotti, per la bravura nell’avere buone relazioni con i propri giocatori. Guardiola, per essere un innovatore e per come fa giocare le sue squadre.
Il libro che metterà in valigia? Leggerezza di Laura Campanello, penso che sia un elemento importante in questo momento. Ma non intesa come superficialità. Il sogno per questo Mondiale? Festeggiare il mio compleanno con la squadra. Una cosa che non ho mai fatto. Compio gli anni il 24 giugno, di solito i campionati finiscono prima. Spegnere le candeline con le ragazze vuol dire essere andate avanti, aver passato il primo turno (ride, ndr). it.uefa.com/womensworldcup | figc.it bertolinimilena milebertolini
Il Battello a Vapore, pp. 240 € 15 «Il gol è maschio ma la palla è femmina e per fortuna la parola sport non è né maschio né femmina. Perché tutti hanno diritto a divertirsi!». In occasione dei Mondiali di calcio femminili, l'autrice Alessia Cruciani racconta una storia che parla di sport e stereotipi, con l’introduzione di Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana.
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© Gabriele Maltinti/GettyImages
SPORT
SOGNANDO
GAMA LA CAPITANA DELLA NAZIONALE È IL SIMBOLO DELLA RIVOLUZIONE CHE STA VIVENDO IL CALCIO FEMMINILE. ECCELLENTE FUORI E DENTRO IL CAMPO, CON UN OCCHIO ALLE PROSSIME GENERAZIONI di Luca Mattei 74
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hissà se un giorno si vedrà sui piccoli e grandi schermi una versione tutta italiana di Sognando Beckham, film uscito nel 2002 sulle vicende di una ragazza indo-britannica della periferia di Londra che, nonostante i malumori della famiglia, desidera diventare una campionessa del pallone come il suo idolo David Beckham. Una storia sul superamento dei pregiudizi, di genere e razziali, che appartiene comunque ad altri tempi e altri mondi. Solo negli ultimi anni in Italia il calcio femminile sta diventando uno sport seguito con curiosità e interesse, come fosse una rivoluzione nel solco della tradizione.
© Paolo Giandotti ufficio stampa Presidenza Repubblica/Ansa
A incarnare questo cambiamento Sara Gama, difensore e capitana della Juventus Women e della Nazionale femminile. Sempre più icona di fama globale, potrebbe essere lei il nuovo idolo delle ragazze (e dei ragazzi). Sei reduce da una stagione di successo, scudetto e Coppa Italia in bianconero. Cosa hai provato per questo doblete? Molta soddisfazione, è il prosieguo di un lavoro che stiamo portando avanti da due anni. La prima stagione è stata la novità, questa la conferma. Il livello della competizione sta crescendo molto velocemente, con Fiorentina, Milan e Roma. Ora anche l'Inter è stata promossa in Serie A. Per questo riuscire ancora a trionfare acquista sempre più valore. Non c’è due senza tre. I Mondiali possono essere la ciliegina sulla torta? Abbiamo raggiunto un traguardo storico, nonostante il nostro movimento sia partito in ritardo rispetto a molti altri Paesi. Negli ultimi anni abbiamo dato una sterzata e i primi frutti si vedono, perché torniamo a un Mondiale dopo 20 anni di assenza. Questa squadra può togliersi delle soddisfazioni. Come ti stai preparando? Dando il massimo nel quotidiano, allenandomi al 100%. La parola chiave è lavoro. Più il calcio femminile viene seguito, più aumentano le polemiche. Tra queste quella sul professionismo: a differenza degli uomini, giochi in Serie A ma non sei considerata professionista. Noi lo siamo a tutti gli effetti. Avere strutture attrezzate dove potersi allenare e società solide e organizzate aiuta molto la crescita del movimento e queste cose sono decisamente migliorate negli ultimi anni. A livello normativo i passi sono semplici: oggi che il terreno è pronto e i grandi club hanno aperto al femminile, il calcio potrebbe essere lo sport che abbatte una barriera creatasi in Italia, per cui nessuna atleta donna in qualsiasi disciplina è professionista. Basta una delibera del Consiglio federale anche con la ormai superata legge 91 del 1981. Accompagnata però da adeguati sgravi fiscali per quello che è uno
Sara Gama, affiancata da Giorgio Chiellini e Gianluigi Buffon, stringe la mano a Sergio Mattarella in occasione dell’incontro al Quirinale per celebrare i 120 anni della Figc (ottobre 2018)
sport in crescita, da non soffocare. Negli stadi a volte riaffiorano atti di razzismo. Tu, figlia di padre congolese, sei mai stata coinvolta in episodi spiacevoli? È un problema che non mi ha mai toccata personalmente. Credo che le risposte migliori siano indifferenza sul campo e pene per chi sbaglia: con i mezzi che abbiamo a disposizione si può rintracciare chi si rende responsabile di atti di razzismo. Le difficoltà del momento nella nostra società, unite a un linguaggio globale che sta fortemente scadendo e che istiga anziché mitigare gli animi, risvegliano gli istinti peggiori insiti nell’essere umano. Come vivi la fascia da capitano? È motivo d’orgoglio. Quando sei investita di una tale responsabilità conta dare sempre il meglio nei comportamenti fuori dal campo e in allenamento. Solo così si può onorare la maglia azzurra ed essere d’esempio per le compagne. E qual è l’Italia che vorresti rappresentare? Un Paese dove il calcio sia solo calcio e non esista differenza di genere nel raccontarlo. È uno sport maschilista? Fino a poco tempo fa era ritenuto appannaggio esclusivo degli uomini. Ora le cose stanno cambiando, specialmente le nuove generazioni sono molto più abituate a con-
siderarlo senza genere. Crescono vedendo ragazze che giocano, per loro è normale. Nel 2018 la Mattel ha creato una Barbie con le tue fattezze, riconoscendoti, con altre 17 donne, come “fonte d’ispirazione per le giovani generazioni”... È stato un po’ come il chiudersi di un cerchio. Da donne oggetto si arriva a utilizzare l’oggetto, in questo caso una bambola, per veicolare un concetto potentissimo verso le bambine: potete diventare ciò che desiderate!
Mondadori, pp. 192 € 17 La giornalista del Corriere dello Sport Valeria Ancione racconta la vera storia di Patrizia Panico, icona del calcio femminile in Italia che oggi siede sulla panchina della Nazionale maschile Under 15. 75
SPORT
UNIVERSIADE 2019
IL TRIONFO DELLO SPORT E DELLA BELLEZZA
NAPOLI E LA CAMPANIA OSPITANO DAL 3 AL 14 LUGLIO LA 30ESIMA EDIZIONE DELLA PIÙ IMPORTANTE COMPETIZIONE MULTISPORTIVA AL MONDO DOPO LE OLIMPIADI. UN GRANDE EVENTO AGONISTICO, UN MESSAGGIO UNIVERSALE DI PACE E UN’OCCASIONE PER CONOSCERE LE BELLEZZE DELLA REGIONE di Peppe Iannicelli
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iecimila atleti provenienti da 127 Paesi, oltre 50 impianti di gara in tutta la regione, dieci giorni di competizione ai massimi livelli in 18 discipline sportive: atletica, calcio, ginnastica artistica e ritmica, judo, nuoto, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto, rugby a sette, scherma, taekwondo, tennistavolo, tennis, tiro a segno e a volo, tiro con l’arco, tuffi, vela. Sono numeri da record quelli dell’Universiade 2019, manifestazione che raccoglie la
migliore gioventù sportiva del mondo e i cui vincitori hanno spesso spiccato il volo per il podio olimpico più alto. L’esempio più illustre è quello del compianto Pietro Mennea, al quale, simbolicamente, i giochi campani saranno dedicati. Proprio lui, la Freccia del Sud, vinse a Mexico 1979 la gara dei 200 metri piani stabilendo il record del mondo in 19,72 secondi. L’anno successivo lo straordinario velocista s’impose nell’Olimpiade di Mosca.
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Pietro Mennea festeggia l'Oro per i 200 metri alle Olimpiadi di Mosca (1980)
e fare sport. «Abbiamo investito grandi risorse – dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – per ammodernare gli impianti sportivi e mostrare al mondo il volto migliore di Napoli, del Sud, dell’Italia. Vogliamo lanciare un messaggio di pace tra i popoli in un momento storico pieno di conflitti e lacerazioni, divulgare la pratica dello sport tra i giovani come antidoto alla violenza». La macchina organizzativa è coordinata dal com-
missario Gianluca Basile d'intesa con Oleg Matytsin e Lorenzo Lentini, presidenti internazionale e italiano della Fisu (International University Sports Federation). Gli atleti sono ospitati nelle residenze universitarie e a bordo delle navi Msc Lirica e Costa Victoria, ormeggiate nel porto di Napoli. universiade2019napoli.it
NAPOLI 94 FRECCE AL GIORNO © Daniela Migliorisi/AdobeStock
Nel dream team dell’Universiade 2019 sono protagonisti tre grandissimi atleti napoletani: Patrizio Oliva, Davide Tizzano e Massimiliano Rosolino, affiancati da leggende come Pino e Franco Porzio, gli eroi del Settebello di Barcellona, Pino Maddaloni, il judoka d’oro di Scampia, lo spadista Sandro Cuomo, la sciatrice Manuela Di Centa e il nuotatore paralimpico Vincenzo Boni. Il pugile Oliva, campione olimpico a Mosca, guida l’esercito dei cinquemila volontari mobilitati a supporto dell’evento. Tizzano, campione olimpico di canottaggio, è l’operation manager della manifestazione, mentre Rosolino, trionfatore nel nuoto a Sydney 2000, imperversa sui social per presentare la manifestazione. La cerimonia inaugurale, affidata alla direzione artistica di Marco Balich, già autore delle cerimonie inaugurali di Torino 2006, Sochi 2014 e Rio 2016, si svolge la sera del 3 luglio alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Duemila ballerini, figuranti, performer mettono in scena la creatività e l’immagine più bella di Napoli nel mondo nel rinnovato Stadio San Paolo dotato di un super impianto luci e audio hitech. Il momento più solenne è l’accensione del tripode, che conclude il viaggio della torcia olimpica da Torino (sede della prima Universiade italiana) passando per il Vaticano con la benedizione di papa Francesco. È opera di Martina Crumetti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che ha stilizzato il Vesuvio, simbolo della città. La mascotte Parthenope, realizzata dalla pittrice Melania Acanfora, esprime con i cinque colori olimpici la gioia di vivere
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SPORT
ALLA SCOPERTA DELLA CAMPANIA FELIX Centinaia di migliaia di tifosi e turisti sono attesi in Campania. Insieme alle Universiadi 2019 gare possono goderne le bellezze, come le mostre-evento di Napoli, dedicate a Canova al Mann e a Caravaggio a Capodimonte. Avranno a disposizione l’ArteCard di Scabec/Regione Campania che offre visita e pubblico trasporto a condizioni speciali. Tanti gli eventi e le destinazioni: la grande musica di Estate da Re alla Reggia di Caserta, gli spettacoli classici e le visite teatralizzate di Campania By Night nei siti archeologici e storici di Pompei, Ercolano, Velia, Ischia, Benevento. E ancora, il Giardino della Minerva di Salerno, Pietrelcina, città di Padre Pio, i santuari di Montevergine e Pompei. Senza dimenticare i presepi di San Gregorio Armeno e gli impareggiabili sapori: pizza, sfogliatelle e caffè. scabec.it 78
MODA
BIG PITTI PEZZI GROSSI E GRANDI NOMI ALLA FORTEZZA DA BASSO PER LA 96ESIMA EDIZIONE DELLA FASHION KERMESSE FIORENTINA. FERRAGAMO, GIVENCHY E ARMANI TRA I PRIMI, SENZA DIMENTICARE I TALENTI DI ULTIMA GENERAZIONE
«F
irenze è il nostro cuore, è parte della nostra storia». Parola di Ferruccio Ferragamo, che torna nella Città del Giglio per la 96esima edizione di Pitti Uomo. La kermesse ad alto tasso di moda apre i cancelli dall’11 al 14 giugno con un programma fitto d’impegni dentro e fuori Fortezza da Basso, a partire dall’attesissima sfilata inaugurale di Salvatore Ferragamo in piazza della Signoria. «Siamo entusiasti di tornare qui come Florence Calling
di Cecilia Morrico
morricocecili
di Pitti», prosegue il presidente della maison. «In questa fase di grande consolidamento stilistico e identitario per il nostro marchio, riteniamo che la manifestazione fiorentina sia il contesto ideale per sottolineare il percorso che stiamo compiendo, portando in scena una forte collezione maschile fuori dall’ambito co-ed». Infatti, dopo alcune stagioni che hanno visto l’uomo e la donna sfilare insieme, si è scelto di presentare il menswear da solo, sotto la direzione
creativa di Paul Andrew, che si è da subito allineato alla filosofia del brand: «Per la storia di Salvatore Ferragamo e per il nostro fondatore, Firenze ha sempre rappresentato una straordinaria piattaforma creativa e d’ispirazione. Pitti Uomo è dunque il luogo naturale per esprimere la visione contemporanea che ci contraddistingue, una forte continuità culturale tra generazioni differenti ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. È l’opportunità per sottolineare il nostro Dna,
© Al de Perez
Pronounce, Guest Nation China, Pitti Uomo 95
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un valore aggiunto che ci rende unici. Questa collezione, che sto progettando e lavorando con l’Head of Men’s Wear, Guillaume Meilland, è la corretta sintesi del mondo maschile Ferragamo». Il calendario di Pitti non si ferma qui: per i 30 anni dal primo salone sono attesi 30mila visitatori, 1.220 marchi, di cui 549 esteri e 230 new entry. The Pitti Special Click è il tema della 96edizione: una scintilla che produce alchimie sempre diverse, un’istantanea energetica ed emozionale difficile da arginare, e insieme il fattore X che decreta il successo di ogni appuntamento, cioè quel qualcosa per cui si viene e si continua a venire a Firenze per vedere, conoscere, capire. Parlando di immagini non poteva che essere Instagram il media partner della kermesse, che dà un tocco particolare all’allestimento di Fortezza da Basso grazie a un set fotografico interamente dedicato al pubblico di Pitti Uomo. E, ancora, un’altra festa di immagini a Palazzo Pitti con la mostra Romanzo breve di moda maschile (approfondimento a pag. 82). Lunga la lista dei grandi stilisti nati all’ombra del David di Michelangelo: Massimo Giorgetti, fondatore del marchio MSGM, torna a Firenze per festeggiare i suoi primi dieci anni al Nelson Mandela Forum il 13 giugno, contemporaneamente Marco De Vincenzo lancia la sua linea menswear sempre il giovedì. Tra i big internazionali Sterling Ruby presenta la first collection del suo brand
Paul Andrew, direttore creativo Salvatore Ferragamo
S.R. STUDIO. LA. CA. attraverso un evento speciale in programma lo stesso giorno alle Pagliere, e l’attesissimo Givenchy, guest designer, va in scena mercoledì 12. Blindatissima la location: per la maison francese: questa sfilata segna la prima dedicata all’uomo di Clare Waight Keller, direttore creativo della donna. Un’adesione unica, perché è difficilissimo che un grande gruppo d’Oltralpe decida di lanciare una collezione fuori da Parigi, consacrando così la lunga relazione tra la casa di moda e il mercato italiano. In più, Fortezza da Basso ospita per la prima volta A|X Armani Exchance, la linea streetwear dell’azienda. «Nel 1991 ho avuto un’intuizione e l’ho chiamata A|X», dichiara Giorgio Armani. «Prendendo ispirazione dalla realtà della strada, prima che diventasse uno dei tanti trend, ho creato una linea d’abbigliamento facile e dai prezzi accessibili, per le nuove generazioni e per chi è giovane di spirito. Quest’idea prosegue oggi nell’abbigliamento e negli accessori al passo col ritmo veloce della strada, restando fedeli alla spontaneità e all’energia di Armani». La proposta Spring-Summer 2020 esprime l’identità del brand, con capi e accessori che attingono dall’immaginario streetstyle e un continuo gioco di richiami cross-gender. In più, Armani Exchange fa un ulteriore passo verso una produzione più responsabile e sostenibile, offrendo un’intera selezione di capi prodotti esclusivamente con materiale riciclabile, nell’assoluto rispetto dell’ambiente. A concludere l’offerta continua, anche per questa stagione, la capsule St_Art, che incontra la street art
in una serie di t-shirt create in collaborazione con giovani artisti internazionali. Proseguono, poi, i progetti Guest Nation dedicati alla scena creativa cinese e la collaborazione con il Tokyo Fashion World. E se questo non bastasse, in agenda anche i festeggiamenti dei 90 anni di LuisaViaRoma, sempre il 13 giugno a Firenze. Una serata che combina una sfilata a tema anni ’90 con una performance di Lenny Kravitz. The show must go on. pittimmagine.com pittimmagine #thepittispecialclick
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PAGINE DI STILE © Grégoire Alexandre
OLTRE PITTI, A FIRENZE DUE MOSTRE AD ALTO TASSO GLAMOUR: UN’ANTOLOGIA DELLA MODA MASCHILE E UN PERCORSO FASHION DALL’ANIMO GREEN
Olivier Saillard
© Astra Marina Cabras
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ome si mette in mostra la moda maschile? A questa difficile domanda cerca di rispondere Olivier Saillard con Romanzo breve di moda maschile, l'esposizione di cui è curatore, dal 12 giugno al 29 settembre a Palazzo Pitti, festeggia i 30 anni di Pitti Immagine ripercorrendo dal 1989 a oggi il fashion for him. Un’impresa non facile perché, come ironizza Olivier, «il menswear è il fratello povero della moda femminile. Basti pensare che su 15 rassegne di stile realizzate nel mondo una sola è dedicata all’universo maschile. E molto spesso mal rappresentata. Romanzo breve è il primo e più grande progetto dedicato all’uomo». Tra le sale del complesso museale fiorentino i capi degli stilisti che hanno dato vita agli eventi speciali di Pitti Uomo, tutti pronti a partecipare a questo nuovo progetto. «C’è stata una grande risposta positiva dalle case di moda. Non hanno inviato solo alcuni pezzi ma outfit completi, e alla fine abbiamo ricevuto più di quello che immaginavamo. Anche la qualità è altissima: hanno spedito il meglio di ogni brand».
Creazione di Romeo Gigli (1989)
© Guglielmo de' Micheli for Salvatore Ferragamo
Una sala della mostra Sustainable Thinking al Museo Ferragamo di Firenze
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Quindi, tutti questi abiti come li ammireremo? «Come se fossero scappati dal corpo. Niente manichini, solo i vestiti in primissimo piano. Si possono sfogliare come un romanzo breve e si integrano con le opere d’arte di Palazzo Pitti». Altro protagonista di questo giugno fiorentino è Salvatore Ferragamo che, oltre alla sfilata in piazza della Signoria martedì 11, fino all’8 marzo 2020 mette in scena a Palazzo Spini Feroni, museo della maison, Sustainable Thinking. Un percorso narrativo che si snoda tra le pionieristiche intuizioni del fondatore del marchio nella ricerca di materiali naturali, di riciclo e innovativi, e le più recenti sperimentazioni green. Uno spunto di riflessione su un tema così importante per il futuro e per un cambio di paradigma nel mondo della moda e dell’arte. Tra gli eco-designer in mostra anche Tiziano Guardini, Maria Cornejo, Laura Strambi e Nathalie Ballout.
4, 5, 6, 7, 12, 13, 18, 24, 31 LUGLIO 3 AGOSTO
GIUSEPPE VERDI
19, 23, 27 LUGLIO 2, 8 AGOSTO
GIUSEPPE VERDI
30 LUGLIO 1, 4 AGOSTO
11, 12 GIUGNO
AIDA
LA TRAVIATA SERGEJ PROKOF’EV
ROMEO E GIULIETTA DE GREGORI & ORCHESTRA GREATEST HITS LIVE
15, 16, 18, 19, 21, 22, 23 GIUGNO
ENNIO MORRICONE
60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR 26 GIUGNO 9, 10, 11 LUGLIO
THE TOKYO BALLET ROBERTO BOLLE AND FRIENDS
20, 21 LUGLIO
MARK KNOPFLER
Roma Opera aperta
Caracalla MMxIX
operaroma.it
SOCI FONDATORI
22 LUGLIO
STEFANO BOLLANI E CHUCHO VALDÉS
29 LUGLIO
LUDOVICO EINAUDI
Ettore Festa, HaunagDesign - IIllustrazione di Gianluigi Toccafondo
E LA SUA BAND
SEVEN DAYS WALKING 7 AGOSTO
PLÁCIDO DOMINGO NOCHE ESPAÑOLA
SOCI PRIVATI
MECENATI
MODA
© Eeva Suutari
KidzFIZZ fashion show, Pitti Bimbo 88
THE KID’S LAB U
n universo prospettico e multiplo, perché Pitti Bimbo 89 non punta solo su abbigliamento e accessori, ma guarda sempre più al lifestyle, ai giochi intelligenti, all’arte e alla letteratura. La childrenswear kermesse, dal 20 al 22 giugno, è pronta a ospitare più di 560 collezioni, di cui 337 provenienti dall’estero. Ad accogliere i diecimila visitatori stimati le ultime news sul fashion per ragazzi e una mappatura del settore in continua evoluzione, che quest’anno lancia il nuovo progetto The Kid’s Lab. All’interno di un layout colorato e di ampio respiro, il top floor del Padiglione centrale,
main quarter del Salone, accoglie per la prima volta tutte le diverse declinazioni della ricerca nella moda bimbo, e diventa l’habitat naturale per i brand delle sezioni KidzFIZZ, #ACTIVELAB, The Nest, EcoEthic e Kid’s Evolution, il progetto ideato da Alessandro Enriquez per Pitti Bimbo: una sezione dedicata ai designer che fanno ricerca nel mondo dell’adulto, creando una capsule formato baby ad alto potenziale creativo. New entry 2019, la linea junior di Emporio Armani, presente alla manifestazione con un’installazione in uno degli spazi più grandi e belli della Fortezza, la Sala della scherma. Tra le iniziative di maggior significato la mostra sulla ricostruzione della scuola dell’infanzia ed elementare di Muccia nelle Marche dopo il terremoto del 2016, realizzata dalla Fondazione Andrea Bocelli con il sostegno di Chopard. La maison di alta gioielleria e orologeria è da sempre impegnata in progetti educativi, in molti casi mirati alla costruzione di scuole o alla fornitura di materiali didattici per bambini in condizioni disagiate progetti sempre sostenibili, grazie alla collaborazione con l’impresa etica Eco Age di Livia Firth. Non mancano poi i grandi eventi della 89esima edizione, come il fashion show
di Monnalisa giovedì 20, le collezioni raffinate della sezione Apartment venerdì 21, e le grandi griffe tra le quali spiccano Dolce&Gabbana Kids, Little Marc Jacobs, Boss, Karl Lagerfeld, Herno Kids, Miss Blumarine, Petit Bateau e Philosophy by Lorenzo Serafini. C.M.
Emporio Armani Junior, SS19 85
MODA
CASUAL RULES
L’ESTATE 2020 SARÀ ALL’INSEGNA DELL’ABBIGLIAMENTO INFORMALE, MA CON STILE. MATERIALI SOFISTICATI E TOCCHI SARTORIALI PER UN MODO DI VESTIRE PIÙ RILASSATO, CON ACCENNI SPORTY 03
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11 08 L’outdoor urbano di Woolrich, Spring-Summer 2020 10 09
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1//Field Field jacket in gabardina di cotone e tecno-nylon color sabbia, Manuel Ritz 2//Camicia hawaiiana stampata su tessuti giapponesi, Sundek 3//Jeans con tele raw stressate da lavaggi forti e con cuciture a contrasto, PT Torino 4//Borsone in tela con manici in pelle di vacchetta, Il Bisonte 5//Running in pelle con dettagli in suede e mesh a contrasto, Master of art 6//Low-top sneakers contemporanee e dinamiche John, P448 7//Giacca extralight totalmente sfoderata e destrutturata, Tagliatore 8//Collezione Savana Rap con babbuini, zebre e rinosceronti rapper, Gallo 9//Ispirazioni anni ’70 per la sweatshirt 58 di Rifle 10//T-shirt tra lo streetwear e il casual, ricca di dettagli, SSEINSE 11//Pantalone doppia pinces 100% cotone, Berwich 12//Zaino in cuoio pieno fiore luminoso, The Bridge 86
Paoloni, Spring-Summer 2020
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TRAVEL FOOD di Germana Cabrelle - a cura di
vdgmagazine.it
© samott/AdobeStock
L’APPETITO VIEN MANGIANDO
IL VIAGGIATORE È SEMPRE PIÙ ALLA RICERCA DI ESPERIENZE. E L’ASPETTO GOURMET È PARTE FONDAMENTALE DEL TURISMO CULTURALE
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ggi il nuovo paradigma del viaggio è il turismo esperienziale. Il viaggiatore vuole entrare in contatto con i luoghi, la cultura e le persone dei posti che visita, per portarsi a casa un’esperienza. Non gli è più sufficiente recarsi in un borgo, vuole interagire con la gente, scovare l’insolito, cogliere l’inedito, ricercare il caratteristico. Insomma, è affamato di genuinità, desidera stupirsi ed emozionarsi, per raccontarlo agli altri nel meccanismo virtuoso del passaparola. Esperienze soddisfacenti concorrono, infatti, a rendere i turisti più inclini a ritornare (75%), raccomandare la destinazione visitata (81%) e
acquistare prodotti tipici (59%). Rispetto a cinque anni fa, l’aspetto gourmet è cresciuto e ha acquisito importanza nella scelta della destinazione. L’impennata dei social, che ha portato a condividere storie in tempo reale, ha fatto sì che il turista sia diventato pretenzioso e ambisca sempre più a qualcosa di originale e unico. Soprattutto, il viaggiatore di oggi, trasversale e di età compresa tra i 25 e i 65 anni, vuole vivere una food experience a 360 gradi: mettere le mani in pasta nel vero senso del termine, entrare in cantina e assaggiare i vini, informarsi sulle tradizioni e le tipicità, partecipare a festival
ed eventi enogastronomici. Perché il cibo è identità e cultura e un territorio è la sommatoria di tutte queste peculiarità. Stando ai dati emersi all’ultima edizione della Borsa internazionale del turismo di Milano, in Italia il 75% dei viaggiatori sceglie come meta una destinazione rinomata per il cibo. La propensione di spesa per il food&beverage in viaggio è del 25%, con picchi fino al 35%. Cibo e vino sono quindi in grado di determinare la meta di una vacanza, con impatto diretto sull’economia. Fra le regioni più apprezzate, in quest’ottica, spiccano il Veneto, la Toscana e la Puglia. 89
TRAVEL FOOD
gradi. Se si gira per frantoi, bisogna assaggiare l’olio della fattoria Ramerino, che ha vinto importanti premi nazionali e internazionali. Spostandosi poi lungo stradine interpoderali di cipressi e olivi e arrivando a Montalcino, le cantine Mastroianni dal 1975 imbottigliano uno dei migliori Brunello. Sempre in queste zone i Fratelli Pruneti coltivano quello che è considerato un prodotto di lusso, lo zafferano, poiché per un solo grammo sono necessari 150mila stigmi di fiore. Sempre nel Chianti, la rinomata bistecca fiorentina di razza chianina si trova (insieme alla finocchiona) all’antica macelleria Falorni di Greve in Chianti. LA PUGLIA DELLE PITTULE E DEI PASTICCIOTTI
Mare di Puglia, Marina Serra
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LA TOSCANA DEL CHIANTI, DEL BRUNELLO, DELL’OLIO E DELLO ZAFFERANO Luogo dagli incerti e controversi confini il Chianti. Include l’area collinare tra Firenze, Siena e Arezzo ed è anche il nome di uno dei vini Docg più famosi al mondo. Qui ci sono produttori di esclusive bontà: una pasta artigianale che non si trova dappertutto, perché richiede tempo e passione, come quella di Giovanni Fabbri a Strada in Chianti, fatta con grano Senatore Cappelli, lavorata con trafile di bronzo ed essiccata a 38
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IN VENETO TRA ASPARAGI, CILIEGIE E FORMAGGI Sei cittadine, con peculiarità uniche, distano una quindicina di chilometri l’una dall’altra e toccano tre province: Padova, Vicenza e Treviso. Cittadella, con la sua cinta murata medievale percorribile in quota; Castelfranco Veneto, dove visse e operò il Giorgione; Marostica, città della famosa partita a scacchi con personaggi viventi; Bassano del Grappa, con il ponte degli alpini; Asolo, scelta da Eleonora Duse e decantata da Eugenio Montale; e Possagno, con il maestoso tempio del Canova e la gipsoteca con i modelli in gesso del celebre scultore. A Cittadella il soggiorno è “dolce” grazie alla tipica polentina, soffice torta Margherita che ricorda per forma l’ellisse delle mura. Marostica, invece, è famosa per le ciliegie dalla polpa soda, le prime in Italia ad avere ottenuto il marchio di riconoscimento Igp. Alla settecentesca mescita Nardini di Bassano si degusta l’antico aperitivo Meso-e-meso e dai coltivatori nelle vicinanze si può fare incetta di asparagi bianchi, mentre la pasticceria Canova di Possagno prepara impareggiabili meringhe alla panna. Asolo è terra dell’omonimo Prosecco Docg e Castelfranco Veneto del radicchio variegato. In più, in questa zona di Pedemontana Veneta viene prodotto lo stracchino migliore d’Italia, pluripremiato in molti concorsi: è quello del caseificio artigianale Castellan, fatto esclusivamente con latte sceltissimo da allevatori selezionati.
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Quando si è in vacanza nel Salento, sicuramente arrivano in tavola le pittule, palline di pasta di pane lievitata fritte in olio bollente. Anche i taralli, rotondi crostini salati insaporiti spesso con peperoncino o cipolla, sono uno stuzzichino invitante, come pure le frise o friselle, panini di grano duro o d’orzo tagliati a metà e ripassati in forno, che vengono poi inzuppate nell’acqua e condite con olio d’oliva, pomodori, sale e una fogliolina di basilico. La pitta di patate è un’altra tipicità pugliese, come burrata e stracciatella, orecchiette e pasticciotti. Questi ultimi sono dolci ricolmi di crema e serviti caldi. Una libidine, vero peccato di gola.
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LA QUINTA EDIZIONE DEL CHIGIANA INTERNATIONAL FESTIVAL & SUMMER ACADEMY RACCONTATA DAL MAESTRO NICOLA SANI, TRA SINFONICA E LIVE ELECTRONICS di Sandra Gesualdi sandragesu s.gesualdi@fsitaliane.it
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ome esiste un’ecologia ambientale, ce n’è anche una musicale». Parola di Nicola Sani, direttore artistico della quinta edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, in programma dal 6 luglio al 31 agosto a Siena e in alcune perle di territorio incastonate nel
paesaggio toscano attorno alla città del Palio. Dopo il tema della luce e quello del tempo, il fil rouge che si snoda nei due mesi di cartellone di quest'anno è proprio la natura. «Out of Nature è il titolo della manifestazione», precisa Sani. Fuori, oltre, lontano dalla natura. Molti i significati che indicano i rapporti che si creano quando la natura incontra l’arte. La musica come spazio di trasformazione del mondo e il creato come zona fertile e privilegiata in cui le melodie si sviluppano». Non è un caso se per l’overture del 6 luglio, al Teatro dei Rinnovati in piazza del Campo, Sani abbia scelto proprio la Sinfonia n.6 Pastorale di Beethoven. «È un’opera in cui si percepisce bene quanto per il Romanticismo le passioni umane si rispecchiassero nel mondo circostante. Per l’occasione, dopo 16
anni torna a esibirsi all’estate chigiana l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Fabio Luisi, con una solista d’eccezione: la russa Lilya Zilberstein nel Concerto n.1 per pianoforte di Čajkovskij». Oltre 60 esibizioni, spettacoli esclusivi, grandi star internazionali, accanto a giovani talenti al loro debutto, per uno dei festival più antichi d’Italia e d’Europa che, da quando è plasmato dall’eclettico e instancabile Sani, ha un passo nuovo. «Una straordinaria scommessa», racconta con una punta d’orgoglio, «ho voluto dare a un’accademia storica una proiezione sull’oggi. Il passato, pur blasonato e importante, non bastava più, occorreva confrontarsi con il contemporaneo. Oggi abbiamo una Chigiana nuova, rinvigorita e dinamica e in questi anni il pubblico, anche internazionale, è quintuplicato. 93
MUSICA Un concerto della scorsa edizione a San Galgano
A Siena arrivano tantissimi grandi interpreti, compresi talentuosi junior. Un viaggio nel tempo tra note e motivi: «Dalle antiche polifonie che riecheggeranno nelle cattedrali della città fino alle sperimentazioni delle avanguardie. E dopo Kurtág, Sciarrino e Stockhausen, quest’anno dedichiamo ampio approfondimento a Iannis Xenakis, architetto, ingegnere e tra i primi a unire la sperimentazione compositiva ai temi ambientali. Le sue meravigliose partiture sono proprio riletture dell’universo». Saranno eseguite alcune delle sue opere più note, acustiche ed elettroniche, e in scaletta c’è anche un progetto teatrale dedicato a lui, John Cage e Giacinto Scelti, su testi tratti dal De rerum natura di Lucrezio. Un programma ricchissimo quello stilato da Sani, due mesi con più appuntamenti al giorno. Quali da non perdere? «La performance del percussionista Manu Delago, che presenta il suo film in alta definizione girato in montagna: Dio, gli strumentisti e le vette delle Alpi. La serata dedicata alla Luna, ma anche le creazioni con live electronics di Mari Kimura, Gene Coleman, Nicola Bernardini e, in prima italiana, la serata dedicata all'emergente Bruno Letort e la performance di Kassel Jaeger, solo per citarne alcuni. Straordinario l'ensemble che interpreta l'Ottetto di Schubert, con quattro solisti internazionali accompagnati da giovani musicisti della Chigiana». Il repertorio è anche un invito a frequen94
tare e riscoprire luoghi di bellezza conclamata, come l’abbazia a cielo aperto di San Galgano, dov’è atteso il violinista Boris Belkin, o il suggestivo chiostro medievale di Torri a Sovicille, che ospita David Krakauer in duo con la pianista Kathleen Taag, per un programma di musica classica e tradizione ebraica popolare klezmer. «Il modello Chigiana», ci tiene a sottolineare il direttore, «è un grande laboratorio che spazia dal barocco al contemporaneo, e i concerti del festival sono tutte produzioni dell’Accademia in cui i grandi compositori mondiali lavorano con gli allievi dei corsi. Una imperdibile occasione per nuovi talenti di esordire in un contesto ampio dove
prassi didattiche e formative innovative diventano spettacolo dal vivo. I migliori direttori d’orchestra, come Zubin Mehta, Claudio Abbado e Daniel Barenboim, hanno frequentato la Chigiana. Oggi il corso è tenuto da Daniele Gatti». Maestro, è soddisfatto? «Molto, la musica è un fattore determinante per il progresso dell’umanità e anche per un pianeta più ecologico. Migliora la convivenza e la comunicazione tra i popoli». Nietzsche affermò che, senza, la vita sarebbe un errore. chigiana.it AccademiaChigiana Chigiana
Chiostro Torri, Chigiana International Festival 2018
VENERDÌ, SABATO E DOMENICA
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Fermate ad Agropoli-Castellabate, Vallo della Lucania, Pisciotta-Palinuro, Centola-Palinuro-M. di Camerota, Sapri Offerta valida per viaggi il venerdì, sabato e domenica fino al 13/10/2019 sui Frecciarossa 9517/9519 Milano-Sapri e 9590/9592 Sapri-Milano. La fermata di Pisciotta-Palinuro si effettua il venerdì, la fermata di Centola-Palinuro-Marina di Camerota si effettua il sabato e la domenica. Info su trenitalia.com
MUSICA a cura di Gaspare Baglio e Sandra Gesualdi
GIUGNO
© Stephan Vanfleteren
Ben Harper
Yann Tiersen
FLOWERS FESTIVAL 27 GIUGNO>20 LUGLIO Building a new society è il tema della kermesse nel Parco della Certosa di Collegno (TO). Tra i nomi di punta il maestro Ezio Bosso, il compositore minimalista Yann Tiersen, il cantautore Motta e i The Liberation Project, musicisti di matrice sudafricana che lanciano un messaggio di libertà e armonia tra i popoli. flowersfestival.it 96
ROMA ’N’ ROLL L’estate della Capitale fa rima con Rock in Roma, festival diffuso in quattro tra le location più suggestive della metropoli: l’Ippodromo delle Capannelle, il Teatro Romano di Ostia Antica, l’Auditorium Parco della Musica e il Circo Massimo. Come ogni edizione, la line up è ricca e diversificata. Start il 23 giugno con il goth-prog degli Anathema, gran finale il 7 settembre con i Thegiornalisti. Nel mezzo nomi del calibro di Calcutta, Kraftwerk, Thirty Second to Mars, J-Ax + Articolo 31, Skunk Anansie e Loredana Bertè. La bella stagione capitolina continua con il Roma Summer Fest dell’Auditorium Parco della Musica. La kermesse, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma nella splendida cavea progettata da Renzo Piano, offre live con le più grandi star della musica. Ad accendere i concerti il 23 e 24 giugno ci pensa la carica dei Måneskin. In cartellone Il Volo, Take That, Tiromancino, Gazzelle, Tears for Fears, Ben Harper, Massimo Ranieri e Rufus Wainwright. Pronti, partenza, Roma! rockinroma.com auditorium.com
TENER-A-MENTE 20 GIUGNO>26 LUGLIO Da Johnny Marr a Glen Hansard, passando per i Garbage, Billy Corgan, Antonello Venditti e Ghemon. Il festival dell’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera offre, as usual, un cartellone ricco di grandi interpreti, capaci di regalare esibizioni da perdere il fiato. Anche grazie a una location suggestiva. anfiteatrodelvittoriale.it
Skunk Anansie
Glen Hansard
BOLOGNA SONIC PARK 27 GIUGNO>18 LUGLIO Rock duro e puro (e non solo) nel capoluogo emiliano. La manifestazione dal respiro internazionale spacca con i nomi più strong in circolazione: dagli Slipknot agli Afterhours, passando per Salmo, Skunk Anansie, Subsonica, Greta Van Fleet e Bring me the horizon. Per un’estate dal sapore forte. bolognasonicpark.com
Sconti Trenitalia TRASIMENO MUSIC FESTIVAL 29 GIUGNO>5 LUGLIO Al via i concerti estivi in Umbria e sul Lago Trasimeno. Nel cortile del Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, ma anche ad Assisi, Perugia e Cortona, musica sinfonica, classica e da camera. Lunedì 1° a Magione i solisti della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e la pianista Angela Hewitt. trasimenomusicfestival.com
MILANO SUMMER FESTIVAL 14 GIUGNO>17 LUGLIO Torna la grande musica live all’Ippodromo Snai di San Siro. La celebre kermesse meneghina parte ospitando il festival Mamacita con nomi del calibro di J Balvin, Sfera Ebbasta, Gué Pequeno ed Elettra Lamborghini. Si passa poi a headliner come Carl Brave, Ex-Otago, Rkomi, Calcutta e i mitici Kiss, per i quali è riservato uno sconto ai clienti Trenitalia. milanosummerfestival.it
SOUNDS © Coloma Productionsx
Sconti Trenitalia
© iza_miszczak/AdobeStock
Smashing Pumpkins
FIRENZE ROCKS 2019 13 >16 GIUGNO Colpi elettrici di chitarra, bassi magistrali e potenti batterie al Visarno, il grande palco a cielo aperto nel parco delle Cascine. È Firenze Rocks, il più importante festival italiano, uno tra i più prestigiosi in Europa, la quattro giorni di live rock, pop, indie, progressive, punk e metal dal target mondiale. Data inaugurale con i Tool, gruppo di Los Angeles vincitore di tre Grammy Awards. Nella stessa serata gli Smashing Pumpkins, la band di Billy Corgan con il disco Shiny and Oh So Bright, Vol. 1/Lp: No Past. No Future. No Sun. Venerdì 14 aprono gli Snow Patrol, Zara Larsson e Matt Simons, in attesa della star inglese Ed Sheeran il 14, prima tappa italiana inserita nel tour mondiale (seguono Roma e Milano). Sabato 15 è la volta del leader dei Pearl Jam Eddie Vedder, che torna a esibirsi al festival dopo un concerto da record nella carriera da solista, per biglietti venduti, nel 2017. Nella stessa data Glen Hansard e la band inglese Nothing but Thieves. Gran finale il 16 giugno con i mitici The Cure nella loro unica tappa italiana. Ad aprire i Sum 41 e gli Editors. firenzerocks.it
CORE FESTIVAL APEROL SPRITZ 7>9 GIUGNO Tre giorni di musica ed eventi a Treviso per interpretare il sound italiano del momento. Sui cinque palchi in zona Dogana, tra gli altri, Salmo, Calcutta, Måneskin, Gemitaiz, Achille Lauro, Pinguini tattici nucleari, Emis Killa, Ghemon e J-Ax che, insieme agli Articolo 31, prosegue la festa per i suoi 25 anni di carriera. corefestival.it
© Greg Allen/Invision/ANSA/AP
Teatro romano di Fiesole
Elton John
ESTATE FIESOLANA 20 GIUGNO>18 AGOSTO Un festival multidisciplinare che ogni anno, dal 1962, riporta musica, teatro e cultura nell’antico Teatro romano di Fiesole. Nella cavea Simone Cristicchi, Cristiano De André, Massimo Ranieri, Ludovico Einaudi, Paolo Fresu e, tra le produzioni teatrali, Ascanio Celestini, Paolo Rossi, Marco Paolini e Maddalena Crippa. comune.fiesole.fi.it LUCCA SUMMER FESTIVAL 28 GIUGNO>29 LUGLIO Solo nomi di punta della scena contemporanea internazionale nel festival che scalda l’estate tra le mura della città toscana. Una parata di big: dai Take That a Morricone, passando per De Gregori, Giorgia, Ramazzotti, Calcutta, Toto, Elton John, Tears for Fears, Scorpions, Janelle Monáe e Sting. summer-festival.com
SUMMER PREVIEW MENGO MUSIC FEST 9>13 LUGLIO Arezzo capitale dell’indie, tra piazza Grande e parco Il Prato. mengomusicfest.com HOME FESTIVAL 12>14 LUGLIO Big italiani e internazionali nel parco San Giuliano di Mestre (VE). homefestival.eu UMBRIA JAZZ 12>21 LUGLIO Rassegna imperdibile per gli appassionati del genere. Sconti per i clienti Trenitalia. umbriajazz.com LOCUS FESTIVAL 27 LUGLIO>21 AGOSTO Lineup top a Locorotondo (BA) nella magica Valle d'Itria. Sconti per i clienti Trenitalia. locusfestival.it
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FESTIVAL
UN MARE DI ISPIRAZIONI DAL 28 GIUGNO AL 14 LUGLIO TORNA A SPOLETO IL FESTIVAL DEI DUE MONDI. DAVID LACHAPELLE, AUTORE DEL MANIFESTO, CREA UN PARALLELO TRA LA RASSEGNA E L’OCEANO di Serena Berardi - s.berardi@fsitaliane.it
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na donna-farfalla che si libra sopra l’oceano: è David Lachapelle a firmare il manifesto del Festival dei 2Mondi di Spoleto (PG) con un’immagine del mare che si presenta come ambiente multiforme, culla di diverse creature e punto di confluenza di varie correnti. Con queste suggestioni il fotografo americano richiama l’eterogeneità dell’evento umbro che, da 62 anni, si propone come luogo d’incontro di culture e linguaggi artistici differenti. Dal 28 giugno al 14 luglio opera, musica, danza e teatro invadono la cittadina con un plotone di artisti provenienti
Balletto Triadico di Oskar Schlemmer 98
da tutto il mondo. S’inaugura con una nuova produzione, Proserpine, opera lirica in due atti tratta dall’omonimo poema di Mary Shelley. A rappresentare la danza c’è il Dutch National Ballet che omaggia il coreografo di fama mondiale Hans Van Manen, e i ballerini dell’EcoleAtelier Rudra Béjart di Losanna. A 100 anni dalla fondazione della Bauhaus si celebra questa straordinaria stagione creativa del primo ’900, replicandone alcuni famosi esperimenti interdisciplinari – il Balletto Triadico di Oskar Schlemmer del 1922 e Quadri di un’esposizione di Vassily Kandinsky del 1928 con la musica di Modest Mussorgsky – insieme a incontri con studiosi e critici. La scena teatrale è dominata da Adriana Asti, Marisa Berenson, Lucinda Childs, Emma Dante, Eva Riccobono e Andrée Ruth Shammah. Note e armonie scandiscono le giornate con i concerti di mezzogiorno e quelli della sera eseguiti dai maggiori talenti dei principali conservatori italiani. Il 7 luglio, in piazza Duomo, Vinicio Capossela canta con ironia le pestilenze dei nostri giorni, trasmesse viralmente dai social network. Il 12 e 13 luglio, al Teatro Romano, Stefano Bollani e Hamilton de Holanda fanno incontrare pianoforte e bandolim, in un connubio originale all’insegna dell’improvvisazione e dei ritmi brasiliani. Spazio anche alla narrazione scientifica: l’11 giugno la Fondazione Carla Fendi approfondisce gli scenari aperti dall’intelligenza artificiale e dalla robotica. festivaldispoleto.com festivaldispoleto @festivalspoleto
DIALOGHI AL FEMMINILE di Paola Severini Melograni
«L’unica cosa che si può tentare per salvare il XXI secolo è che le donne assumano la guida del mondo», scriveva Gabriel García Márquez nel 1992. A conferma del successo delle scorse edizioni, il cartellone del Festival dei 2Mondi accoglie la terza edizione dei Dialoghi a Spoleto, curati da Giosetta Fioroni. Appuntamenti al femminile (e non solo) per incontrarsi e scoprire quanto hanno in comune tra loro donne diverse e straordinarie. Donne in rappresentanza della cultura, della ricerca scientifica, della politica, della scuola, del volontariato, della comunicazione e dello spettacolo. Ognuna con il proprio bagaglio di esperienza, in viaggio per promuovere empowerment e valore femminile, ma anche per confrontarsi e vincere le nuove sfide che la società richiede. Quattro gli incontri, sabato 29 e domenica 30 giugno, domenica 7 e venerdì 12 luglio, ognuno su un tema approfondito da più voci e interagendo con il pubblico. Si parlerà di relazioni tra madri e figlie, perché anche dedicarsi all’investigazione dei sentimenti è un modo per costruire una società migliore, finanza ed Europa, scienza ed energia e presenza femminile nel calcio, perché la vera parità passa anche attraverso lo sport. Tra le voci e i volti dei Dialoghi quest’anno Veronica De Laurentiis, Myrta Merlino, Carlotta Pignatti Costamagna, Raffaella Ocone, Federico Testa, Luigi De Siervo e Sara Gama (intervista alle pp. 74-75). Fanno parte del comitato scientifico Francesca Marino (etica e responsabilità sociale), Liliosa Azara (questioni femminili), Linda Laura Sabbadini (statistica), Gaia Peruzzi (comunicazione), Diva Ricevuto (relazioni internazionali) e Daniela Schiapparelli Gorla (marketing). La manifestazione, come negli anni passati, è sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata con il patrocinio della Rai. dialoghiaspoleto.it
Giosetta Fioroni, Domani le donne Carta argento Roma (1965)
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FESTIVAL
CLASSICI CONTEMPORANEI
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ppuntamento storico dell’estate capitolina, Letterature Festival Internazionale di Roma propone fino al 3 luglio le serate ideate e dirette da Maria Ida Gaeta, con la regia di Fabrizio Arcuri, nella suggestiva cornice della Basilica di Massenzio. Sul palco gli autori più interessanti della scena letteraria internazionale che quest’anno riflettono sul tema “Quand’è che un testo contemporaneo si dà come classico?”, leggendo inediti scritti appositamente per la manifestazione. Tra gli ospiti Antonio Scurati, Alberto Manguel, Chiara Gamberale, Valerio Massimo Manfredi, Alicia Giménez-Bartlett e Roberto Saviano. In programma il 9 giugno un concerto organizzato dall’Accademia di Santa Cecilia, mentre il 13 sono attesi i cinque autori fina-
ri, Maurizio Costanzo, Riccardo Luna, Enrico Mentana e Giovanni Minoli, ha decretato, tra i vincitori, Carlo Verdelli, direttore di Repubblica, giornalista dell’anno, Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, per l’economia e Daniel Delgado per l’impegno nella difesa del pianeta. Reporter venezuelano e rifugiato politico, ha pedalato a lungo attraverso l’Amazzonia per denunciarne il saccheggio. Sempre parlando di tutela del territorio, in Piemonte ci pensa Vignale Monferrato Festival a valorizzare il monferrino e i suoi famosi paesaggi vitivinicoli, Patrimonio Unesco dal 2014. Dal 25 giugno al 6 luglio, spettacoli, residenze artistiche e workshop delineano un evento diffuso che tra piazze, palazzi storici e colline contamina il territorio, promuovendo
poraneo Gandini Juggling. Da lunedì 1° luglio focus sul dialogo artistico fra culture, declinato per esempio dal coreografo Jérôme Kaboré, che lavora con un gruppo di giovani danzatori richiedenti asilo. Diciannovesima edizione per Parolario, dal 20 al 29 giugno nelle splendide residenze del Lago di Como: Villa Olmo, Villa Grumello e Fondazione Antonio Ratti a Como, Villa Bernasconi di Cernobbio e la Biblioteca comunale di Brunate. Quest’anno il fil rouge della kermesse è la curiosità, istinto irrefrenabile che fin da bambini ci guida nell’esplorazione del mondo, tenendo acceso il piacere di chiedersi il perché della bellezza e della stranezza delle cose. In cartellone un centinaio di appuntamenti e laboratori per grandi e piccini, con ospiti come Michele Ser-
listi del Premio Strega 2019. Passando dai libri ai mezzi d’informazione, il 28 e 29 giugno a Lacco Ameno (NA) si festeggiano i 40 anni del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Una due giorni di premiazioni, incontri e talk incentrati quest’anno su temi ambientali. La giuria, presieduta da Clemente Mimun e composta da volti noti come Fedele Confalonie-
creatività giovanile, eccellenze enogastronomiche e tradizioni popolari. La prima settimana è dedicata ai temi della condivisione e dell’ironia: tra gli ospiti, il coreografo Daniele Ninarello con un progetto sulla disabilità motoria, Ella Rothschild e la Nuova Officina della danza, la Kibbutz Contemporary Dance Company, in prima nazionale il 28, e la compagnia di circo contem-
ra, Giulio Tremonti, Beppe Severgnini, Simonetta Agnello Hornby, Stefano Bartezzaghi, Mauro Corona e l’astrofisica Patrizia Caraveo (approfondimento alle pp. 40-43), che inaugurerà il festival. S.D.V. festivaldelleletterature.it premioischia.it piemontedalvivo.it parolario.it
VEDUTE RINASCIMENTALI È possibile entrare in un’opera d’arte? A rispondere a questa domanda ci pensa il progetto MVR - Montefeltro Vedute Rinascimentali, frutto dell’omonima associazione, principalmente volto a portare turisti e cittadini curiosi dentro i quadri rinascimentali più belli e famosi al mondo, nella zona compresa tra Marche, Emilia-Romagna, San Marino e Toscana. Fino alla fine di settembre, è possibile partecipare ai percorsi culturali organizzati da MVR per ammirare dal vivo i paesaggi protagonisti dei dipinti, come La Gioconda di Leonardo da Vinci, I Trionfi (Dittico dei Duchi di Urbino) e La Resurrezione di Piero della Francesca. rinascimentomontefeltro.it 100
FESTIVAL
© Davide Lopresti
CINEMADAMARE
IL PIÙ LUNGO EVENTO DI CINEMA DEL MONDO, DAL 12 GIUGNO AL 23 SETTEMBRE IN TUTTA ITALIA di Silvia Del Vecchio s.delvecchio@fsitaliane.it
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ono i numeri il biglietto da visita dell’evento itinerante CinemadaMare 2019: 248 le domande ammesse su 1.380, 58 le nazioni presenti in rappresentanza di tutti i continenti, 35 le università e scuole di cinema internazionali in partnership, da Los Angeles a Giacarta, da Mosca a 102
Johannesburg, da Montevideo a Barcellona. E ancora, 42 le borse di studio che saranno attribuite al termine di questa 17esima edizione e 16 le tappe del tour: si parte da Pomezia (RM) e si arriva a La Maddalena in Sardegna, toccando la Lombardia, il Veneto, la Calabria, la Campania, le Marche, la Sicilia e la Basilicata. Oltre 100 i film ammessi alla main competition e più di 30 special guest di fama internazionale, tra cui i registi Krzysztof Zanussi, Mimmo Calopresti, Peter Greenaway e Daniele Ciprì, per questo viaggio nel cinema: settemila chilometri su è giù per l’Italia dal 12 giugno al 23 settembre. «CinemadaMare è diventato, in oltre tre lustri di vita, il più grande raduno di filmmaker e il più lungo travelling campus
del mondo», esclama fiero il direttore Franco Rina. «Parliamo di una carovana con a bordo la giovane leva del cinema mondiale, che anche quest’anno percorrerà in lungo e in largo il Belpaese, con un unico e ambizioso obiettivo: consentire a centinaia di registi, attori, sceneggiatori e addetti ai lavori di realizzare le loro opere nelle location più suggestive dello Stivale». Il format è condiviso e sostenuto da oltre 30 tra le migliori università e scuole di cinema di tutti i continenti, come Lusofona di Lisbona, Prague Film School, Santa Monica College, La Sorbonne, la School of New Cinema di Mosca, il Centro sperimentale cinematografia di Roma, il Conservatorio di Salerno, l’Università Aristotele di Salonicco, la South African
School e la Stokholms Filmskola. Negli anni questo festival si è affermato come uno dei modelli più avanzati al mondo per la formazione sul campo, senza trascurare il supporto tecnico. «Il motto che sintetizza le iniziative in programma è "fare lezioni direttamente sul set". In questo modo le troupe riescono sia a realizzare i propri progetti che ad apprendere», spiega Rina. Un altro elemento che caratterizza CinemadaMare è il viaggio: la kermesse, infatti, non ha mai avuto una sede, fin dal suo esordio nel 2003. Si è immediatamente caratterizzata per essere una manifestazione nomade, dinamica, che come una gigantesca casa di produzione peripatetica si muove da una regione all’altra alla scoperta di luoghi da riprendere e di storie da raccontare, portando con sé centinaia di talenti, espressioni di decine e decine di culture cinematografiche. «Solo nel corso del lavoro sul campo mi sono accorto di quanto sia fondamentale la nostra scelta di viaggiare da una città all’altra», prosegue il direttore. «Il trasferimento settimanale diventa per i nostri giovani cineasti un momento di esaltazione creativa, perché letteralmente scioccati dalle bellezze della Penisola, ma anche dalla coesione di gruppo che si crea a bordo del pullman a due piani». Così, in 17 anni di attività CinemadaMare è diventato un must per filmmaker che, pur in possesso di una buona for-
In questa pagina due set di CinemadaMare 2018 a Napoli
mazione professionale, non hanno ancora fatto il loro ingresso nel mercato. «Cineasti in erba ai quali forniamo un flusso continuo di informazioni, anche di natura legale, ad esempio sulla convenienza o meno di aprire la partita Iva, su come tutelare il prodotto della propria creatività, sulla normativa Siae e i bandi più favorevoli pubblicati dal MiBAC e altri enti pubblici», continua. Un impegno per rendere i giovani autori capaci di orientarsi nel complesso e insidioso mondo del cinema e della televisione. E per finire in bellezza Grimaldi Lines, partner di CinemadaMare,
offre al vincitore l’opportunità di vivere 40 giorni in mare su una nave cargo per viaggiare intorno al mondo girando un film. Poi c’è il pubblico, non meno importante, che può seguire l’evento itinerante, compresi gli appuntamenti in piazza che animeranno le serate con proiezioni di lungometraggi usciti nelle sale negli ultimi anni e corti della main competition, votati dagli stessi spettatori. Che vinca il migliore. cinamadamare.com CinemadaMare cinemadamare
IL TOUR GIUGNO 12>16 POMEZIA (RM) 17>23 MONZAMBANO (MN) 24>29 BARANZATE (MI) 30 ORSOMARSO (CS) LUGLIO 1>6 ORSOMARSO (CS) 7>13 NAPOLI 14>20 ASCOLI 21>26 AGEROLA (NA) 27>31 ERICE (TP) AGOSTO 1>3 ERICE (TP) 4>10 NOVA SIRI (MT) 11>16 MATERA 17>20 POTENZA 21>23 TRECENTA (RO) 27>30 CANEGRATE (MI) SETTEMBRE 1>2 CANEGRATE (MI) 3>7 VENEZIA 9>16 TEMPIO PAUSANIA (OT) 16>22 LA MADDALENA (OT) 103
FESTIVAL
ESTATE A TUTTO
SCHERMO A
ttesa a Pescara la 46esima edizione dei Premi internazionali Flaiano, che celebrano cinema, letteratura, teatro, radio e tv. Nello specifico, il Flaiano Film Festival ritrova Riccardo Milani nella veste di direttore artistico e si svolge dal 28 giugno al 5 luglio al Teatro Cinema Circus. In programma tre proiezioni al giorno e diversi eventi con attori e registi. Sabato 6 è invece la giornata dedicata alla narrativa e alla cerimonia del Premio di Italianistica, in collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione. Il 7 luglio grande serata finale in piazza della Rinascita per la consegna dei premi ai protagonisti di quest’anno, tra cui il famoso fotoreporter Steve McCurry, che poi il giorno dopo presenta qui, unica tappa in Italia, il suo ultimo libro Una vita per immagini (Mondadori, pp. 392 € 49). Per i soci CartaFRECCIA e i possessori di biglietto Trenitalia 50% di sconto sulla singola proiezione oppure l’abbonamento a tutti i 24 film del Flaiano Film Festival a soli 10 euro. Dal 15 al 22 giugno anche Pesaro strizza l’occhio alla settima arte con la 55esima Mostra internazionale del Nuovo cinema, una selezione dei migliori lavori d’avanguardia provenienti da tutte le parti del mondo. Fra i titoli in concorso Kamagasaki Cauldron War di Leo Sato (Giappone 2018), Nona. Si me mojan, yo los quemo di Camila José Donoso (Cile 2019), That Cloud Never Left di Yashaswini Raghunandan (India 2019) e Demons di Daniel Hui (Singapore 2018). Torna, come sempre in grande stile, l’estate di cinema e cultura all’Isola Tiberina di Roma. Dal 13 giugno al 1° settembre anteprime e film inediti,
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Taormina Film Fest 2018
proiezioni, concorsi, masterclass e incontri con registi e attori. Tre gli aspetti su cui si concentra questa 25esima edizione: innovazione, ambiente e turismo. In cartellone anche eventi di teatro, musica, letteratura e poesia. La serata inaugurale è in omaggio a Sergio Leone per i 90 anni dalla sua nascita. In mostra sulle sponde del Tevere anche Rome City of Film, grazie alle foto della Cineteca nazionale del Centro sperimentale cinematografia. La Sicilia accoglie, invece, Nicole Kidman, ospite d’onore della 65esima edizione del Taormina Film Fest, in programma dal 30 giugno al 6 luglio nello splendido Teatro Antico. In rassegna Ladies in Black, il nuovo film del regista australiano Bruce Beresford, presente al festival con gran
parte del cast. Tra gli altri ospiti Kasia Smutniak, interprete in Dolce fine giornata di Jacek Borcuch, mentre tra le proiezioni speciali ci sono la prima italiana di Yesterday, lungometraggio sui Beatles di Danny Boyle, e l’attesissimo film-concerto Amazing Grace, con Aretha Franklin. Oliver Stone, oltre a presiedere la giuria, presenta anche il documentario The Untold History of Ukraine di Igor Lopatonok, di cui è produttore esecutivo. Non manca, infine, la tradizionale sezione Campus dedicata ai più giovani e agli studenti di scuole superiori e università. S.D.V. premiflaiano.com pesarofilmfest.it isoladelcinema.com taorminafilmfest.it
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TERZO PARADISO
ART IN THE SEA IL TERZO PARADISO DI MICHELANGELO PISTOLETTO DALL’8 GIUGNO AL PORTO DI CATANIA. PERCHÉ IL MAR MEDITERRANEO È UN BENE DA PROTEGGERE, LUOGO DI DIFFUSIONE E TRANSITO DI CULTURE MILLENARIE CHE GUARDANO AL FUTURO IN POSITIVO di Cesare Biasini Selvaggi - cesarebiasini@gmail.com 106
È
voro di aperto impegno civile, il Terzo Paradiso, l’opera “diffusa” in corso di realizzazione in giro per il mondo. Una chiamata all’impegno collettivo per la salvaguardia dell’ambiente naturale e di quel consesso umano in cui tutti noi viviamo. Secondo Pistoletto, se il primo Paradiso è un luogo leggendario in cui l’uomo è totalmente integrato con la natura e il secondo un luogo artificiale creato dall’uomo, il terzo deve rappresentare la necessaria convivenza bilanciata e responsabile tra natura e sfera artificiale. Che, tradotto, vuol dire un futuro a basso impatto ambientale, con energie rinnovabili, all’insegna dello sviluppo sostenibile. In questi ultimi anni il suo Terzo Paradiso, rappresentato da un simbolo dell’infinito fatto di tre cerchi, è stato declinato nei
in grado di offrire spunti di riflessione per affrontare insieme una delle più spinose e gravi problematiche del nostro mondo, prima che diventi fatale: l’emergenza ambientale, con il cambiamento climatico ormai incalzante e l’inquinamento marino straripante, in massima parte causato dai cosiddetti plastic o marine litter (i rifiuti plastici). Dall’adesione all’Arte Povera (di cui l’opera simbolo è proprio la mitica Venere degli stracci da lui eseguita nel 1967, un’icona dell’arte classica davanti a un cumulo di abiti logori e riciclati) ai suoi Specchi, lavori che già oltre mezzo secolo fa invitavano l’osservatore a prendere parte al processo creativo, fino alla Cittadellarte da lui fondata nel ’98, una grande factory con giovani artisti in ogni ambito della creatività: sono numerose le tappe da cui ha visto la luce il suo capola-
cinque continenti in forma di happening con la partecipazione di migliaia di persone, bambini e adulti, e con modalità e materiali tra i più disparati. Per averne un’idea basta farsi un giro sul sito terzoparadiso.org. Da giugno anche Catania, nel suo porto, per iniziativa della Fondazione OELLE Mediterraneo antico, presieduta dall’imprenditrice Ornella Laneri, ne ospiterà uno per alcuni giorni: il primo realizzato con rifiuti di plastica recuperati nel Mediterraneo. Perché anche il Mare Nostrum ha il contagioso mal di plastica, che rappresenta il 95% dei rifiuti rinvenuti. «Come Fondazione che punta a rilanciare la ricchezza culturale, i valori storici, sociali e ambientali del territorio italiano, a partire dalla Sicilia dove noi operiamo, siamo convinti che il linguaggio dell’arte contemporanea sia il più adatto per accendere i riflettori sulle grandi questioni ambientali che oggi devono essere al centro della responsabilità sociale d’impresa, dell’azione delle istituzioni e della coscienza collettiva, in particolare dei giovani», spiega Laneri. L’arte oggi deve essere usata per questo – lo ricorda come un mantra Pistoletto – «per cambiare la società». A partire dai più giovani. Per questo l’artista si augurerà di incontrare sul molo della città etnea le Greta Thunberg del luogo. Magari qualcuna avrà pure gli auricolari per sentire, nell’attesa, il Terzo Paradiso diventato anche una canzone dei Subsonica, che riprende le suggestioni dell’opera.
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surreale come il cappotto di Cechov l’abito tradizionale di Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi artisti contemporanei italiani con la sua inconfondibile divisa-simbolo da artista-sciamano dei nostri giorni: cappello e cappotto neri, anche sotto un sole quasi estivo. Ce lo immaginiamo vestito così pure l’8 giugno mentre sfreccia nel Mediterraneo a bordo di una motovedetta per raggiungere il porto di Catania. Una scena un po’ da James Bond con licenza di colpire emotivamente, dritto al cuore del pubblico che lo attende assiepato lungo la passeggiata del molo Foraneo di Levante. Di lì a poco Pistoletto celebrerà infatti, ancora una volta, il suo Terzo Paradiso, l’arte cioè intesa come rito collettivo
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pistoletto.it | terzoparadiso.org
FROM 8 JUNE, MICHELANGELO PISTOLETTO’S IL TERZO PARADISO SHALL REACH THE PORT OF CATANIA. BECAUSE THE MEDITERRANEAN IS AN ASSET TO BE PROTECTED, AS A PLACE OF CULTURAL DIFFUSION AND TRANSIT SPANNING MILLENNIA, WITH A POSITIVE VIEW TOWARDS THE FUTURE
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sIt is surreal like Chekhov’s overcoat, the traditional outfit of Michelangelo Pistoletto, one of the greatest contemporary Italian artists with his unmistakable shaman-artist ensemble of the present day: a black hat and coat, even under an almost-summer sun. We imagine him dressed this way even on 8 June, dashing across the Mediterranean aboard a motorboat to reach the port of Catania. It is all rather James Bond-like, licensed to strike emotionally, straight to the heart of the audience awaiting him, perched along the promenade of the Foraneo di Levante pier. Soon, Pistoletto will again celebrate his Terzo Paradiso, art that is understood as a collective ritual able to offer ideas for reflection on facing one of the most thorny and serious problems of our world together, before it becomes terminal: the environmental emergency, with looming climate change and excessive marine pollution, mostly caused by the so-called plastic litter or marine debris. 107
TERZO PARADISO
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a legendary place where man is totally integrated with nature and the second is an artificial place created by man, the third must represent the necessarily balanced and responsible coexistence between nature and the artificial sphere. That, translated, means a future with a low environmental impact, with renewable energy, in the name of sustainable development. In recent years, his Terzo Paradiso - represented by a symbol of the infinite comprised of three circles - has been addressed across five continents in the form of events in which thousands of people - children and adults alike - take part availing
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© Pierluigi Di Pietro
There was his adherence to Arte Povera (whose symbol is undoubtedly the mythical Venere degli Stracci (Venus of the Rags) created in 1967, an icon of classical art facing a pile of worn and recycled clothes), then his Mirror Paintings, works that invited observers over half a century ago to take part in the creative process, through to the Cittadellarte which he founded in 1998, being a marvellous factory of young artists operating in all areas of creativity. Currently, there are various appointments shining light on his masterpiece of open civil commitment, his Terzo Paradiso, the “widespread” work currently being realised around the world. It is a call to make a collective commitment to protect the natural environment and the human community in which we all live. According to Pistoletto, if the first Paradise is
La bandiera del mondo Macro Asilo, Roma
of different means and materials. For an understanding, simply explore the site terzoparadiso.org. From June, the port of Catania will once more play host, this time of an OELLE Foundation Ancient Mediterranean initiative, presided over by entrepreneur Ornella Laneri, taking place across several days, based on a creation forged from waste recovered from the Mediterranean. This is because even Mare Nostrum has a contagious infection of plastic, accounting for 95% of waste found. “As a Foundation aiming to relaunch the cultural richness, the historical, social and environmental values of the Italian territory, starting from where we operate in Sicily, we are convinced that the language of art is the most suitable for highlighting the major environmental issues that must be at the heart of corporate social responsibility, of the actions undertaken by institutions and conscience groups today, and especially young people,” explains Laneri. Art today must be used for this purpose,” he prompts as if with a Pistoletto mantra, “to change society.” Starting with the youngest. For this reason, the artist hopes to meet Greta Thunberg on the pier of Etna’s city. Maybe some will pass the time waiting by listening to Terzo Paradiso that has even become a song by Subsonica, which Port of Catania istallation's place covers the work’s propositions.
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ITALIANI DA OSCAR foto e testi di Gianmarco Chieregato
Paolo Sorrentino Praticamente ogni anno lo fotografo per la cover del Ciak d’oro, perché vince sempre. All’ennesima vittoria, aveva appena ricevuto l’Oscar, seguii l’ennesimo servizio fotografico e lui che non ama mettersi in posa, sbottò: «Ancora?». Io risposi: «Certo, tu non faresti di tutto per fotografare un premio Oscar?». Sorrise.
Ennio Morricone La mia famiglia aveva la casa delle vacanze nello stesso posto dei Morricone. Sono cresciuto con suo figlio Marco. Il Maestro veniva di rado e, quando c’era, eravamo galvanizzati dalla sua presenza ma anche molto intimoriti. Per tanti anni non ho avuto modo di fotografarlo, forse anche per eccessiva timidezza. Ultimamente, durante la premiazione per i Nastri d’argento, mi avvicinai a sua moglie Maria rammentandole la mia adolescenza, lei mi rispose che si ricordava bene, ma dubito che dicesse la verità…Però quella volta le foto le ho fatte.
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Roberto Benigni È un uragano. Ti piomba addosso con parole, mosse, sorrisi e battute, lasciandoti totalmente stordito. Se in televisione è esilarante, l’effetto dal vivo è notevolmente amplificato: avere l’occasione di incontrarlo è veramente un regalo. Giuseppe Tornatore Lo seguii alle Bahamas durante uno spot per l’Enel. Ero lì per fotografare Philippe Noiret. In quei giorni mi dedicai molto all’attore e poco al regista e fu un grande errore. Si dice che “ogni lasciata è persa”, ma si dice anche che “gli incontri quando sono importanti a volte si ripetono” e i proverbi spesso sono veritieri. Dopo diversi anni l’occasione di un incontro si ripresentò e quella volta non me la feci sfuggire.
Crowdbooks, pp. 269 € 45 Tutti i proventi della vendita sono devoluti a LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Un libro fotografico d’autore, un’antologia di ritratti dedicati da Gianmarco Chieregato a indiscussi protagonisti internazionali, del mondo del cinema, della televisione, della moda e del design. Oltre lo sguardo è edito da una startup che pubblica libri in crowdfunding. cwbks.co/oltrelosguardo 111
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OFFERTE E SERVIZI PORTALE FRECCE PROMOZIONI FOOD ON BOARD CARTAFRECCIA NETWORK // ROUTES // FLOTTA
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OFFERTE E SERVIZI
ESTATE TRENITALIA
DA NORD A SUD OLTRE 430 TRENI AL GIORNO DI CUI 289 FRECCE. 190 FERMATE IN PIÙ, 6 NUOVI TRENI PER I WEEKEND ESTIVI E OLTRE 200MILA POSTI OGNI GIORNO MERAVIGLIE DEL SUD ITALIA Tra Cilento, Calabria, Puglia e Sicilia con Trenitalia c’è l’imbarazzo della scelta. Con l'orario estivo tante le novità per programmare le proprie vacanze in treno. Spiagge, grotte e siti archeologici, il Cilento è sempre uno dei luoghi più affascinanti della Campania. Fino al 13 ottobre è possibile raggiungerlo con i nuovi collegamenti Frecciarossa di venerdì, sabato e domenica che arrivano a Sapri, Agropoli-Castellabate, Vallo della Lucania-Castelnuovo, Pisciotta-Palinuro (il venerdì) e a Centola-Palinuro-Marina di Camerota (il sabato e la domenica) da Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli.
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Di certo non potevano mancare la Puglia e il Salento, fino al 15 settembre è possibile raggiungere Monopoli e Ostuni da Milano, Venezia e Roma. Da Venezia si raggiunge anche Fasano, mentre da Roma con il comodo servizio FRECCIALink treno+bus è possibile scoprire Gallipoli, Torre San Giovanni-Marina d’Ugento, Otranto e Santa Maria di Leuca. Il Sud non è solo secchiello e ombrellone, ma anche siti culturali Patrimonio dell’Unesco. A loro ci pensano sempre i FRECCIALink Trenitalia che raggiungono Matera da Bari e Salerno e Pompei da Napoli Centrale.
MOVIDA DELL’ADRIATICO Gli stabilimenti della Riviera, gli scivoli dell'Aquafan, la musica del Summer Jamboree e la classica piadina: l’Adriatico attira i turisti per servizi ed eventi ad alto tasso di emozioni. Per i villeggianti con destinazione Romagna Trenitalia mette a disposizione 6 Frecciarossa, 4 Frecciargento e 20 Frecciabianca per un totale di 17mila posti al giorno. In più, fino al 15 settembre, nel weekend si aggiungono 2 nuovi Frecciarossa da Milano ad Ancona con fermate a Bologna, Rimini, Riccione e Pesaro, facendo salire di ulteriori 1.000 posti l'offerta settimanale. Ma non finisce qui. Il sabato e la domenica, sempre fino al 15 settembre, si aggiungono i Frecciargento che avvicinano la montagna al mare: 2 nuovi collegamenti Bolzano-Ancona con fermate a Trento, Rovereto, Verona, Bologna, Rimini, Riccione, Cattolica, Pesaro e Senigallia. MAREMMA E MAR LIGURE A TUTTO RELAX Ritmi lenti, colori pastello e buon cibo, dalla Liguria alla Toscana c’è un pezzo dell’alto Tirreno dove trascorrere le proprie giornate in pieno relax immersi tra natura e sapori genuini. Con le Frecce Trenitalia anche questa parte della Penisola è facile da scoprire. Per la stagione estiva la nuova fermata Orbetello-Monte Argentario si aggiunge a quelle di Chiavari, Rapallo, La Spezia, Viareggio, Livorno, Grosseto e Civitavecchia da Torino, Milano, Genova e Roma. In più i FRECCIALink arrivano anche a Piombino e Cecina, 4 corse al giorno dal venerdì alla domenica da Firenze in connessione con Frecciarossa da e per Bologna e Milano. Sempre in Toscana si aggiunge il Frecciarossa per Chiusi-Chianciano Terme dal 9 giugno al 15 settembre, ottimo per raggiungere Siena, Città del Palio, a luglio e agosto.
MONTAGNA SALUBRE Le escursioni in montagna sono un pieno di salute. Camminando tra verdi sentieri e respirando l’aria meno inquinata ci si disintossica subito dalla routine quotidiana e dallo smog cittadino. Per gli amanti dei pendii tornano i FRECCIALink ad alta quota nei fine settimana tra il 29 giugno e il 1° settembre: Cortina d’Ampezzo (con fermate a Tai di Cadore e San Vito di Cadore), Madonna di Campiglio (con fermata a Pinzolo), Selva Val Gardena (con fermate a Santa Cristina e Ortisei) e Canazei (con fermate a Vigo di Fassa e Moena).
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OFFERTE E SERVIZI
TRENITALIA È PIÙ VICINA A CASA TUA
Dal 9 giugno un’offerta sempre più estesa su tutto il territorio per una maggiore copertura delle aree metropolitane milanesi, napoletane e reggiane
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232 246 a
fermate al giorno a
Milano
MILANO ROGOREDO Otto nuove fermate per le Frecce della rotta tra Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno. Inoltre dal 28 luglio si aggiungono altre 6 fermate per un totale di 14 stop in più.
da
CENTRALE RHO FIERA GARIBALDI ROGOREDO
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53 61 a
fermate al giorno a
Reggio Emilia CENTRALE AV MEDIOPADANA
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REGGIO EMILIA AV
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Tre nuove fermate per le Frecce della rotta tra Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno. Inoltre dal 28 luglio si aggiungono altre 5 fermate per un totale di 8 stop in più.
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fermate al giorno a
Napoli CENTRALE AFRAGOLA
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NAPOLI AFRAGOLA Dieci nuove fermate per le Frecce della rotta tra Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno.
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L’albero azzurro
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ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo. Lanciare il browser Internet. Digitando qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente portalefrecce.it). Per accedere a Internet è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione. Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com.
Il servizio di connessione Internet WiFi è offerto da TIM. Per assistenza è possibile contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22
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Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora
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Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze Connessione a Internet tramite WiFi di bordo I principali quotidiani, riviste settimanali e mensili ed ebook
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PROMOZIONI
INSIEME Offerta dedicata ai gruppi da 2 a 5 persone per viaggiare con uno sconto del 30% sul prezzo Base di Frecce, Intercity e Intercity Notte. La promozione è valida in 1^ e 2^ classe e nei livelli di servizio Business, Premium e Standard. Sono esclusi il livello Executive, il Salottino e le vetture Excelsior1 .
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FOOD ON BOARD
Il viaggio nel viaggio
LA CUCINA POPOLARE ITALIANA
L’estate è arrivata e Itinere ha scelto le verdure più gustose e ricche di sole come protagoniste del menù di giugno. La mini quiche ripiena di cicoria amara rinnova con creatività la tradizionale torta rustica a base di un’erba povera ma dalle mille virtù benefiche. Le casarecce con sugo di pomodoro San Marzano, melanzane e basilico sono un tripudio di sapori che portano il Mediterraneo 120
in tavola, così come il branzino alla maggiorana, delicatissimo e profumato. Perfetto contorno per il pesce, le verdure in agrodolce sono una preparazione tipica dell’Italia centromeridionale. Tappa al Sud anche per il dolce: la torta pistacchi e limone sintetizza infatti la bontà e l’eleganza della pasticceria siciliana. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it.
© M.T. Furnari
FRECCIAROSSA GOURMET by
Carlo Cracco
MEDAGLIONE DI MAIALE CON RIDUZIONE AL MARSALA E PATATE DOLCI AL ROSMARINO Lista della spesa (per 4 persone) 4 medaglioni di lonza di maiale, 120 ml di Marsala, 4 patate dolci, 4 cucchiai di jus di manzo, 1 rametto di rosmarino, 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, farina e sale q.b. Preparazione Sbucciare le patate dolci e tagliarle a cubetti. Disporle in una pirofila e condirle con sale, 2 cucchiai di olio extravergine e rosmarino. Infornare a 180°C per mezz’ora circa, mescolandole di tanto in tanto. Nel frattempo, scaldare l’olio rimanente in una padella antiaderente. Passare i medaglioni nella farina 00 e farli rosolare brevemente nell’olio da entrambi i lati. Quando la carne è ben dorata, aggiungere il Marsala e sfumare alzando la fiamma fino a ridurre il vino. Unire quindi il jus di manzo diluito in 100 ml di acqua calda. Cuocere per cinque minuti a fuoco medio, finché i medaglioni non sono teneri al tatto e la salsa ridotta. Regolare di sale. Servire ricoprendoli della loro salsa con il contorno di patate dolci al rosmarino. Vino consigliato Nero d’Avola Doc, Sicilia. Color rubino intenso, al palato è tannico, morbido ed equilibrato. Al naso regala sentori di ciliegia, vaniglia e salvia.
Menù Frecciarossa by Carlo Cracco
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CARTAFRECCIA
SOCI CARTAFRECCIA
L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA SUBITO 100 PUNTI IN REGALO RIPORTANDO IL CODICE PROMOZIONALE TIWB0200351
BIGLIETTI PREMIO Con CartaFRECCIA richiedere il proprio biglietto premio è facile, basta entrare nella propria area riservata oppure rivolgersi in biglietteria, nei FRECCIAClub e FRECCIALounge (per i soli titolari che ne hanno diritto) o al call centre 89.20.21. È possibile scegliere l’upgrade, con soli 500 punti, o convertire i punti in un viaggio gratuito, basta averne almeno 1.200 sul proprio saldo. I biglietti premio possono essere modificati una sola volta fino alla partenza del treno e sono cedibili a terzi.
UPGRADE Per concedersi tutto il comfort in 1^ classe o Business
BIGLIETTO PREMIO SMALL Per raggiungere una destinazione entro i 250 km di distanza, in Standard e 2^ classe
BIGLIETTO PREMIO MEDIUM Per raggiungere una destinazione entro i 650 km di distanza, in Premium Frecciarossa
BIGLIETTO PREMIO LARGE Per raggiungere una destinazione oltre i 650 km di distanza, in Executive Frecciarossa
Trenitalia potrà limitare, in alcuni giorni e per determinate tratte, la disponibilità dei biglietti premio. La raccolta CartaFRECCIA termina il 31/12/2019, salvo proroghe. I premi possono essere ritirati entro il 29/02/2020. 122
MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA Estremamente ampia l’opera grafica di Leonardo da Vinci. Nell’anno del 500esimo anniversario dalla morte sono due le mostre incentrate sui fogli autografi del Genio toscano. Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro ai Musei Reali di Torino e Leonardo da Vinci. L’uomo modello del mondo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, entrambe fino al 14 luglio. L’esposizione della Città della Mole ruota intorno al nucleo di disegni autografi conservati nella Biblioteca Reale, comprendente 13 fogli acquistati da Carlo Alberto nel 1839, oltre al celebre Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff a Umberto I nel 1893. Oltre all’unicum, il celeberrimo Autoritratto di Leonardo, posto in dialogo con opere d’arte contemporanea. Venticinque, invece, i fogli autografi in mostra in Laguna, disegni che offrono un excursus di estremo interesse sulla produzione dell’artista vinciano e ne documentano le ricerche scientifiche con studi di proporzione del corpo umano, botanica, ottica, fisica, meccanica, armi, e con schizzi preparatori per alcuni dipinti come la celebre Battaglia di Anghiari e la Sant’Anna con la Vergine. Tra tutti, eccelle l’Uomo vitruviano, assurto a simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero. Promozione 2x1 dal lunedì al venerdì per i possessori di biglietto delle Frecce con destinazione Torino e Venezia e i soci CartaFRECCIA. Tra le esposizioni dedicate al grande maestro in partnership con il Gruppo FS anche Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza, fino al 30 giugno alle Scuderie del Quirinale di Roma, e Verrocchio, il maestro di Leonardo, fino al 14 luglio a Palazzo Strozzi di Firenze. museireali.beniculturali.it gallerieaccademia.it mostraleonardo.it
TORINO 60 FRECCE AL GIORNO VENEZIA 92 FRECCE AL GIORNO TORINO-VENEZIA 18 FRECCE AL GIORNO
IN CONVENZIONE ANCHE TORINO • Museo nazionale del Cinema • Noi, non erano solo canzonette fino al 7 luglio alla Promotrice delle Belle Arti • McCurry. Leggere fino al 1° luglio a Palazzo Madama • Giorgio de Chirico: ritorno al futuro fino al 23 agosto al GAM • Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte fino al 1° settembre al MAO MILANO • Museo della Scienza • Ingres fino al 23 giugno, Il meraviglioso mondo della natura fino al 14 luglio a Palazzo Reale • Roy Lichtenstein. Multiple Visions al 9 settembre al Mudec • National Geographic Climate Change fino al 9 giugno al Museo di Storia naturale • Liu Bolin. Visibile invisibile fino al 15 settembre al Mudec BERGAMO • Mantegna in Carrara fino al 21 luglio all’Accademia La Carrara
Autoritratto (ca. 1517-1518) Pietra rossa su carta, tracce di pietra nera, mm 333x213 Torino, Musei Reali di Torino - Biblioteca Reale, inv. 15571 D.C. - Dis.it 1/30
VENEZIA • Biennale • Musei Civici Veneziani • Canaletto e Venezia fino al 9 giugno a Palazzo Ducale • Luogo e segni fino al 15 dicembre a Punta della Dogana • La Pelle fino al 6 gennaio 2020 a Palazzo Grassi REGGIO EMILIA • Antonio Fontanesi e la sua eredità fino al 14 luglio ai Musei civici di Reggio Emilia • Fotografia Europea 2019 fino al 9 giugno a Palazzo Magnani FIRENZE • Andrea del Verrocchio, il maestro di Leonardo fino al 14 luglio a Palazzo Strozzi
Studio di proporzioni del corpo umano, detto Uomo vitruviano (ca. 1490) Inchiostro metallo-tannico, inchiostro acquerellato, punta metallica, perforazioni e depressioni circolari, con incisioni a stilo in parte successive, su carta Venezia, Gallerie dell'Accademia, Gabinetto Disegni e Stampe, cat. n. 228 © Matteo De Fina/Archivio fotografico G.A.VE. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Gallerie dell’Accademia di Venezia
ROMA • Corpo della voce fino al 30 giugno al Palaexpo • Musei in Comune • Viaggi nell’antica Roma. 2 storie e 2 percorsi fino al 12 novembre al Foro di Augusto e al Foro Cesare • L’Ara com’era fino al 31 dicembre all’Ara Pacis • Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza fino al 30 giugno alle Scuderie del Quirinale NAPOLI • Chagall. Sogno d'amore fino al 30 giugno nella basilica della Pietrasanta • Caravaggio fino al 14 luglio al Museo e Real Bosco di Capodimonte Info su trenitalia.com 123
NETWORK // ROUTES // FLOTTA Val Gardena (Ortisei, S. Cristina V.G., Selva V. G)
Bolzano
Val di Fassa (Moena, Vigo di Fassa, Canazei) Cortina d’Ampezzo (S. Vito di Cadore, Tai di Cadore) Udine
Madonna di Campiglio Ora Bergamo
Pinzolo Trento Verona
Milano
Vicenza
Treviso
Brescia
Venezia Padova
Mantova
Torino
Trieste
Reggio Emilia AV Modena Bologna
Genova
La Spezia
NO STOP
Pisa Cecina Piombino
Ravenna Rimini
Firenze
Assisi Perugia
Ancona
Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto
Foggia
Caserta Afragola Napoli Pompei Sorrento Salerno
Matera
Bari Lecce
Potenza
Gallipoli Torre San Giovanni
Sapri
Lamezia Terme
Catanzaro Lido
LEGENDA:
Reggio di Calabria
Le seguenti tratte FrecciaLink sono valide dal 29 giugno: Cortina – S. Vito di Cadore – Tai di Cadore - Venezia M. M. di Campiglio – Pinzolo - Trento Val Gardena (Selva, S.Cristina, Ortisei) – Bolzano Val di Fassa (Canazei, Vigo di Fassa, Moena) – Ora Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com
OLTRE 280 FRECCE AL GIORNO 124
Otranto
Taranto
S. Maria di Leuca
NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN
COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO
104 Frecciarossa
Milano-Roma 2h 55'
40 Frecciarossa e
FRECCIAROSSA
FRECCIAROSSA ETR 500
Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
1a
FRECCIARGENTO ETR 600
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Frecciargento
Roma-Venezia1 3h 33'
16
Frecciarossa e Frecciargento Roma-Verona 2h 52'
FRECCIARGENTO ETR 485
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
48 Frecciarossa
Milano-Venezia1 2h I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Dal 9 giugno a seguito di disposizioni di Rete Ferroviaria Italiana è previsto un allungamento di 8 minuti per tutti i treni che percorrono la linea Bologna-Firenze nel senso nord-sud (Milano-Roma 3h 03’, Venezia-Roma 3h 41’, Verona-Roma 3h 01’). Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1 Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre
FRECCIABIANCA
Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA ETR 460
Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio
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PRIMA DI SCENDERE FONDAZIONE FS
SICILIA D’EPOCA TRA LE MERAVIGLIE BAROCCHE ILLUMINATE DAL SOLE CON I TRENI STORICI di Ernesto Petrucci
«E fu d’improvviso che mi trovai lontano dalla città, dopo uno stridulo fischio che più non finiva dentro la galleria, viaggiando in riva al celeste mare» [Elio Vittorini, Il garofano rosso, 1948]
S
iracusa, Avola, Noto, Aragona, Alcamo, Petralia, Alcantara. Nomi antichi che ci parlano di un passato greco, arabo e normanno e del fiorire prezioso del Barocco siciliano. Un incrocio di civiltà splendide che hanno arricchito la cultura europea. È un viaggio nella storia e nell’arte quello che si snoda a bordo dei treni storico-turistici proposti questo mese dalla Fondazione FS in Sicilia. Dal castello medioevale di Alcamo all’abbagliante splendore barocco della cattedrale di Noto, dal teatro greco di Siracusa all’incanto delle pareti rocciose delle Gole dell’Alcantara, a bordo di treni d’epoca si possono riscoprire affascinanti percorsi storico-artistici e meraviglie paesaggistiche. È la Sicilia, con i suoi colori, le sue atmosfere letterarie, la suggestione di un ambiente che richiama secoli di cultura, cuore della civiltà mediterranea: «L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto», scriveva Goethe nel suo Viaggio in Italia. Nel fitto programma di treni turistici non mancano poi le occasioni enogastronomiche per assaporare una cucina ricca di sapori antichi e gustare alcuni dei tanti prodotti Dop di queste terre: formaggi, frutta, olive, dolci e vini di eccellenza. Info e prenotazioni su fondazionefs.it
SAVE THE DATE TRENI STORICI GIUGNO 9 Roma Tiburtina-Gallese T.- Orte Sulmona-Castel di Sangro Milano C.le-Paratico Sarnico Napoli C.le-Caserta Torino P.N.-Novara FS-Domodossola Treviso C.le-Sacile-Cornino-Gemona Palermo C.le-Aragona Caldare (Sutera, Favara) Siracusa-Avola-Noto (Noto antica, Avola vecchia) 15 Pistoia-Pracchia Palermo C.le-Castellammare DG-Alcamo Dir. (Erice, Favignana) 16 Sulmona-Carovilli Milano C.le-Stresa Napoli C.le-Pietrarsa SGC-Torre Annunziata C.le Napoli C.le-Pietrelcina Benevento-Avellino-Rocchetta SAL Torino P.N.- Novara FS-Varallo Sesia Roma Tiburtina-Orte-Viterbo P.F. Alcamo Dir.- Castellammare DG- Palermo C.le Catania C.le-Alcantara (Castiglione di S., Castelmola) 22 Palermo C.le-Campofelice di R. (Petralia, Gangi, Sperlinga) 23 Sulmona-Castel di Sangro Brescia-Pisogne-Iseo Napoli C.le-Pompei-Paestum-Ascea-Sapri Torino P.N.-Ceva-Ormea Treviso C.le-Sacile-Cornino-Gemona Campofelice di R.-Palermo C.le Porto Empedocle-Aragona C. (Favara) 30 Sulmona-Carovilli Milano C.le-Como SG-Lecco Napoli C.le-S.M.Capua Vetere-Capua Pordedone-Sacile-Gemona LUGLIO 7 Sulmona-Roccaraso Milano C.le-Paratico Sarnico Napoli C.le-Pietrarsa SGC-Torre Annunziata C.le Treviso-Sacile-Montereale-Maniago Porto Empedocle-Licata (Palma di Montechiaro)
© G. Pastorello - Archivio Fondazione FS Italiane
Ferrovia dei Templi, treno storico da Palermo a Porto Empedocle
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PRIMA DI SCENDERE FUORI LUOGO
di Mario Tozzi OfficialTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
O R I G I N A L I TA LY
I
disegno primordiale. Che, per fortuna, qua e là, affiora: tessere di una lucida bellezza che commuove e sorprende. Come quella che illumina i piani fioriti di Castelluccio di Norcia (PG), Orsomarso (CS), l’Aspromonte e il Pollino in Calabria, Castel del Monte (AQ), il Lago di Burano (GR), il fiume Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, Stromboli, le Gole dell’Alcantara e l’Etna in Sicilia. Parlo di un’Italia ancora non toccata dall’uomo o dove la natura sta ricon-
quistando terreno, ma anche dove il tempo si è fermato. Cime di montagne e vulcani, spiagge remote, grotte e canyon, ma anche insediamenti, città sotterranee e monumenti. Non necessariamente è un’Italia selvaggia o impossibile da raggiungere, anzi, qualche volta, è proprio vicina a noi, magari nel cortile di casa. Altre volte si identifica in un vivente, un albero secolare, una specie scampata all’estinzione, un fossile, una cultura, un’atmosfera.
© dabobabo/AdobeStock
l nostro è un Paese contraddittorio: insieme all’Italia Patrimonio dell’Umanità Unesco, dei grandi siti archeologici e delle città d’arte, c’è un’Italia sfregiata, dove tutto sembra consumato o venduto. Come se, in qualche caso, la bellezza fosse stata sequestrata e per goderne si dovesse pagare il riscatto del brutto tutto attorno. A rifletterci bene, invece, l’Italia è un incredibile mosaico ricomposto decine di volte, al punto che diventa difficile riconoscerne un
Mondadori, pp. 430 € 19,50 L’ITALIA INTATTA TOUR Mario Tozzi in viaggio fino al 3 agosto in alcuni dei luoghi più incontaminati del Belpaese, risparmiati dal turismo di massa, salvati dalla cementificazione o inaccessibili ai mezzi di trasporto veloci. Il tour si ispira al suo ultimo libro, che fa il punto sull’attuale vero volto della nostra Penisola, è prodotto da Mismaonda e vede la partecipazione di Dario Vergassola. «Un’altra Italia esiste ancora e imparare a conoscerla è l’unico modo per riappropriarsene e per sentire il dovere di conservarla», precisa il geologo. Ecco allora l’idea di un tour in dieci tappe per raccontare al pubblico l'importanza di preservare queste nostre risorse. Il 15 giugno appuntamento a L’Aquila, il 16 ad Ancona e il 22 a Padova. La prima parte dello show consiste in una lectio di mezz’ora con immagini che corredano il racconto del sito intatto, poi Tozzi lascia il palco e la parola a Vergassola, anch’egli testimone di bellezze paesaggistiche come conduttore della trasmissione Sei in un Paese meraviglioso!, che introduce ospiti ed esperti del luogo. italiaintatta.it 127
PRIMA DI SCENDERE RACCONTO INEDITO
PAESAGGI DAL FINESTRINO di Andrea Ferraretto
S
algo sul treno a Roma, direzione Cinque Terre, immaginando che il tempo del viaggio sia un’occasione per ritrovare il gusto di osservare i paesaggi che si susseguono: la costa tirrenica, lo sguardo verso ovest e i tramonti che illuminano l’orizzonte. A La Spezia si cambia e il regionale si avvia nella galleria, al termine della quale il treno cosmopolita esclamerà un ooh! collettivo per l’azzurro del mare che ci accoglie. Inizia così un viaggio in treno con il tempo giusto per ricordare i luoghi, immaginarli nelle diverse stagioni: il Lago di Burano, con l’Argentario sullo sfondo, una riserva naturale che ospita uccelli migratori lungo le rotte che li porteranno in Africa. La bellezza dell’Italia scorre accanto al finestrino, paesaggi da riconoscere e immaginare, con le culture e le colture che li rendono unici: agricoltura, storia, ambiente si fondono in quadri che appaiono allo sguardo del viaggiatore e riescono a raccontare i luoghi e le tradizioni di un paese che il mondo intero ammira. Ripercorro i tanti viaggi che ho vissuto, quando i treni si chiamavano Espresso, Accelerato e Rapido, raggiungendo l’Italia più piccola, con borghi e paesaggi che hanno nomi propri, frutto del lavoro della natura e dell’uomo: Cilento, Maremma, Sabina, Monfer-
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rato, Salento, Pavese, Valdichiana, Cinque Terre, Lunigiana... Il treno attraversa regioni e il finestrino è il modo per raccogliere ricordi e suggestioni lungo l’Italia dei paesaggi rurali e storici: la mia geografia personale, creata attraverso il finestrino, dove comporre, lungo i binari, un mosaico di immagini e di paesaggi: filari che percorrono pianure, fiumi, coste e città. Colori che annunciano il sapore dei campi coltivati, delle pendici di montagne e dei territori. Un’Italia che oggi è piacevole percorrere passo dopo passo, scoprendo il gusto del viaggio lento, con ferrovie ad alta vivacità, spesso divenute occasione per promuovere il turismo a bordo di treni storici, come tra l’Abruzzo e il Molise, con la Transiberiana d’Italia. Ciascun viaggio è un’emozione vera, con casali e cascine da osservare attraverso i finestrini, immaginando di ascoltare i suoni e ammirando il tramonto che avvolge i paesaggi, lasciando correre la mente e i pensieri. Si dimenticano, per qualche ora, l’auto e il traffico, diventando protagonisti di una storia che si rinnova ogni attimo. Frammenti di immagini che rappresentano un album di cartoline, da raccogliere viaggio dopo viaggio: sogno, un giorno, di trovare un finestrino con i sottotitoli, capace di dirmi dove ci troviamo e cosa cercare.
Scendo a Manarola, accanto ai binari c’è il mare. Le Cinque Terre mi accolgono con il profumo dei terrazzamenti coltivati a vite e con la brezza fresca del mare: nuove immagini per una collezione che si arricchisce a ogni viaggio per descrivere la bellezza dell’Italia.
Orme editore, pp. 128 € 14 Venticinque itinerari lungo l’Italia percorrono cammini, ciclovie e ferrovie locali, un viaggio immerso nella lentezza per incontrare il gusto della riscoperta di luoghi dove il tempo si misura in passi. Un libro da sfogliare per immaginare un viaggio, di tappa in tappa, con le storie di contadini e guardiaparco che tutelano il nostro territorio.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
SALI A BORDO DELLA PREVENZIONE SOLARE CON EAU THERMALE AVENE Il sole, da sempre, è sinonimo di vita, benessere fisico e psichico. Esporsi al sole, però, può rappresentare anche un’insidia per la nostra salute. Senza una corretta e adeguata protezione solare, si può incorrere, infatti, in diversi rischi, alcuni anche molto gravi. Per questo motivo, Eau Thermale Avène, oltre a proporre trattamenti solari efficaci e tollerabili, sensibilizza i consumatori sull’importanza della prevenzione attraverso iniziative dedicate. Per il secondo anno, la sensibilizzazione viaggerà ad alta velocità, grazie ad un progetto con il patrocinio di SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia.
DAL 3 AL 29 GIUGNO Su 30 FRECCIAROSSA, all’interno di uno dei salottini business sulle 4 tratte (Milano-Roma, Torino-Venezia, Milano-Napoli, Milano-Bari), è possibile effettuare gratuitamente un controllo dei nei e ricevere una consulenza dermatologica sulla corretta esposizione al sole. Scopri di più su www.avene.it
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IL PARERE DELL’ESPERTO Piergiacomo Calzavara-Pinton
Direttore Clinica Dermatologica, Spedali Civili di Brescia Parlando di prevenzione, secondo lei, in Italia è cambiato qualcosa negli ultimi anni? Come si sta muovendo questa “cultura della prevenzione”? Negli ultimi anni il numero dei pazienti che si sono sottoposti ad una diagnosi precoce è aumentato considerevolmente. Questo ha permesso di avere una prognosi benigna della gran parte dei melanomi. Certo si può fare di più, una continua campagna di sensibilizzazione può aumentare la consapevolezza e una maggior cultura della prevenzione. Secondo lei, gli italiani hanno ben chiare tutte le regole necessarie per una corretta foto-esposizione? Intendo dire: quale fattore di protezione (SPF), corretta quantità di prodotto da applicare ecc… Spalmarsi una piccola quantità di prodotto e usare prodotti con livello di protezione basso sono comportamenti comuni che evidenziano ancora una scarsa consapevolezza dei danni che può causare il sole. Tuttavia la foto-protezione con le creme da sola non basta, ecco perché è fondamentale evitare di esporsi durante le ore centrali o in modo prolungato per tutta l’estate. Nella scelta di un solare, molti consumatori considerano soltanto il fattore di protezione, ignorando che la protezione indicata si ha solo se si applica la giusta quantità di prodotto, circa 30-40 grammi per una persona di corporatura media. Inoltre, ci sono altre informazioni importanti da considerare, ad esempio la foto-stabilità (la durata della protezione per un tempo di almeno due ore) e l’uniformità spettrale (la capacità del filtro solare di proteggere non solo dai raggi UVB ma anche dai raggi UVA che non scottano ma sono altrettanto pericolosi perché possono provocare la comparsa di tumori). Il fattore di protezione indica solo la protezione da UVB ma per sapere se si è davvero protetti bisogna cercare sulla confezione del solare anche l’indice di protezione dagli UVA e verificare che siano entrambi elevati. Altro aspetto da tenere presente è sicuramente la consistenza del solare. L’ SPF viene testato in crema, per cui se si utilizzerà una formulazione meno consistente, come uno spray o un olio, bisognerà applicare una maggiore quantità di prodotto. L‘impressione che si ha, in effetti, è che il consumatore non sappia ancora destreggiarsi nella scelta di un solare. Per questo abbiamo deciso di riproporre la campagna di prevenzione solare in collaborazione con Trenitalia che offre gratuitamente una consulenza sull’esposizione al sole e un controllo dei nei: per aumentare la consapevolezza del consumatore. Il solare dovrebbe essere considerato come un farmaco, quindi si dovrebbe insegnare ad utilizzarlo nel modo più appropriato oltre che a sceglierlo in base alle proprie esigenze. Inoltre, diffondere la conoscenza e l’abitudine a sottoporsi a controlli periodici è fondamentale: ecco perché credo che il progetto sia molto interessante, soprattutto perché sul treno si ha la possibilità di sensibilizzare tutti, anche quei passeggeri che, magari, solitamente non si sottopongono a controlli di questo tipo. Relativamente all’utilizzo dei solari, molti consumatori pensano di doverli acquistare solo in estate se vanno al mare, mentre non hanno la stessa accortezza se la loro meta è la montagna o se restano in città. Molte persone ignorano quanto sia importante proteggersi dalle scottature ma anche ridurre la quantità cumulativa di radiazione solare che arriva ogni anno sulla pelle. Per prevenire efficacemente non solo i tumori ma anche l’invecchiamento cutaneo e altre malattie della pelle, la protezione non dovrebbe essere limitata alle sole attività ricreative ma a tutte le attività all'aria aperta, comprese quelle lavorative.