La Freccia maggio 2018

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ANNO X | NUMERO 05 | MAGGIO 2018 | www.fsitaliane.it

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MEDIALOGANDO di Luigi Prestinenzamarmanug Puglisi di Marco Mancini © Alessandro Garofalo

Alessandro Barbano

DIRITTISMO

ALL’ITALIANA

A COLLOQUIO CON ALESSANDRO BARBANO Incontriamo Alessandro Barbano nel suo ufficio al Mattino di Napoli, di cui è direttore dal dicembre 2012. Gentile e misurato, si concede a un confronto che svelerà tutta la sua sconfinata passione politica e civile. Raccontare Napoli, metropoli ricca di contrasti, richiede un equilibrio e capacità di discernimento che non gli difettano. La sera prima del nostro incontro, a pochi passi dalla redazione e dal lungomare affollato di passanti, un ventenne aveva sparato otto colpi di pistola per una banale lite con un posteggiatore abusivo. L’indomani la cronaca del Mattino si apre con una lettera di Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che termina con queste parole: «A Napoli ho avuto modo di incontrare molta più gentilezza, disponibilità, onestà e umorismo, piuttosto che aggressività e delinquenza». La capotreno del Frecciarossa sul quale aveva fatto ritorno in città lo aveva raggiunto telefonicamente per riconsegnargli i soldi che, senza accorgersene, gli erano scivolati di tasca sul treno. «Avrei voluto ricompensarla in

qualche modo, ma lei ha rifiutato dicendo di aver fatto solo il suo dovere». Proprio di doveri dimenticati, e di diritti senza più confini, parla l’ultima fatica letteraria di Barbano, Troppi diritti - L’Italia tradita dalla libertà. Racconta una malattia del Paese, che chiamo il “dirittismo”, una crescita esponenziale dei diritti trasformati in pretese a cui non corrispondono più doveri. Con qualche eccezione, vivaddio, come racconti oggi sul tuo giornale. Certo, mi riferisco però a un pensiero diffuso, che ha ormai infiltrato la cultura in ogni suo orientamento. Tutti afflitti da “dirittismo”? Sì, è un pensiero malato che sta portando il Paese al declino. Ha infiltrato la cultura riformista incapace di costruire un “comunitarismo solidale” perché di fronte ai cambiamenti sociali non ha saputo rimettere in discussione i diritti acquisiti, ha fatto così un patto con i penultimi della globalizzazione, lasciando però gli ultimi fuori dalla porta e creando un conflitto tra ultimi e penultimi. Ha infiltrato la cultura conservatrice e liberale che ha 6

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finito per declinare la libertà in egoismo individualistico. E quella massimalista di sinistra che ha declinato i diritti in un ambientalismo ideologico, in una visione antindustriale della società, in un approccio pauperistico alla realtà. E infine, più di tutte, ha infiltrato le cosiddette forze anti-sistema, i movimenti populisti che hanno conquistato la scena in Europa e in Italia, nelle ultime elezioni, superando di fatto il 50% dei consensi. Quindi anche il populismo è figlio di questi diritti trasformati in pretese senza limiti? Sì, è diventato la clava per abbattere le élite, prendendo come bersaglio la cosiddetta casta, che ne è una degenerazione. Perché le élite sono le espressioni della delega. E la delega, sia del sapere sia del potere, rappresenta l’essenza stessa della democrazia. Una democrazia rappresentativa la quale, appunto, o è rappresentativa o democrazia non è. L’utopia odierna è la democrazia disintermediata. Sì, assembleare, orizzontale, dove ciascuno vale per sé e vale uno, una democrazia quantitativa che in realtà maschera una suggestione totalitaria. Colpa della rete? Con la rete si è creata l’utopia di una democrazia fatta di click, con una comunicazione che prescinde dalla delega del sapere, dove ciascuno è mittente e ricevente, i giornalisti non servono più, e neppure i medici, perché sul web possiamo coltivare le nostre terapie à la page prescindendo da gerarchia e autorità del sapere. Poi ti scopri immerso in una giungla dove si viola la privacy, si negano i diritti veri, si piratano i contenuti, si svaluta e si rende precario il lavoro, si condizionano gli esiti elettorali, si produce un’opinione pubblica marcia. Com’è potuto accadere? È mancato un reale governo della tecnologia e ha vinto il perverso matrimonio fra dirittismo e tecnica. Da un lato la tecnica ha trasformato in possibile quello che fino a ieri era impossibile, dall’altro, poi, il dirittismo lo ha legittimato, facendoci considerare giusto tutto quello che è diventato possibile. Anche quando contraddice i valori, le tradizioni e i costumi della nostra cultura. È un’equivalenza pericolosa ritenere


giusto tutto quello che è possibile. Non demonizzo la tecnologia, ma abbiamo sbagliato, in Occidente e soprattutto in Italia. Dobbiamo tornare a governare la tecnica. Iniziando con il sottoporla a due elementi regolatori fisiologici: la legalità e il mercato. Faccio il direttore di un giornale e rispondo a norme deontologiche, penali e civili. Sulla rete invece tutto sembra possibile. E poi serve il mercato per contrastare l’utopia orizzontale della comunicazione gratuita che ha condotto a una proliferazione di siti con un vociare indistinto che confonde la verità dalla falsificazione. Certo non è un problema che possiamo risolvere a livello nazionale. No. Le cattedrali internettiane come Facebook, Amazon, Google hanno una dimensione globale, quindi è evidente che il confronto vada giocato su un terreno sovranazionale. E vedo che questa consapevolezza sta crescendo. Negli Stati Uniti il Partito Democratico, che negli anni “obamiani” è stato suggestionato dalle potenzialità democratiche dei new media, comincia a interrogarsi e a ritenere necessarie delle regole. In Europa ci si pone la questione delle tasse. Comunque anche in Italia potremmo fare molto di più. Come? Con maggiori controlli e sanzioni? Sì. Perché chi ruba i contenuti in Italia non viene perseguito? Perché non c’è un’authority dotata di poteri sanzionatori in grado di interdire dalla rete i siti pirata e falsificatori? Perché non si pretende il rispetto del contratto di lavoro giornalistico? Definendo ciò che è giornalistico da ciò che non lo è.

Mondadori, pp. 192 ¤ 18

L’informazione presuppone un filtro qualificato e professionale perché incide nella formazione dell’opinione pubblica. È qualcosa di una complessità e delicatezza estrema, da cui poi dipende la qualità della rappresentanza. Direttore, ti interrompo: ma il successo di questa informazione disintermediata non è addebitabile anche a una crisi di autorevolezza dei media tradizionali? Più che crisi di autorevolezza, è una residualità, una marginalità numerica, perché oggi le dimensioni dell’informazione internettiana sopravanzano grandemente quella cartacea. Dobbiamo però riuscire a far transitare sulla rete la qualità dell’informazione cartacea, la mediazione che ha rappresentato. Tornando a raccontare le cose davvero importanti, secondo una gerarchia che coincide con una condivisione di valori, con la cultura civile consolidata dalla storia. Un compito duro. Intanto dobbiamo riconoscere che la partecipazione internettiana di tutti alla comunicazione non ha prodotto quell’auspicata elevazione del pavimento delle società occidentali, non ha realizzato un’opinione pubblica più matura e consapevole. Avevamo immaginato si ripetesse quel che accadde in Italia negli anni ’60, quando la riforma della scuola permise al nostro ceto medio di elevarsi a spina dorsale del Paese. Internet ha prodotto invece uno smottamento verso il basso. Oggi il popolo di Internet assomiglia a quei contadini che a fine ’800, nella seconda rivoluzione industriale, affluirono nelle città, diventarono massa e, privati dei loro originali riferimenti, diventarono permeabili alla comunicazione dei pensieri totalitari del ’900. Internet avrebbe fatto questo? Le analogie sono forti. Internet ha apparentemente democratizzato una società fornendo a una moltitudine di persone tantissime abilità: sul web si può organizzare una terapia e perfino studiare un attentato, si può fare qualunque cosa ma non si è in grado di assumerne la responsabilità. Non si ha piena coscienza degli strumenti di cui si dispone. Si è consumato un divorzio tra mezzi e fini. Dovrebbero essere le élite di cui parlavi prima a confrontarsi con questa 7

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massa, a tentare di elevarla, visto che anche la scuola ha perso da tempo questo ruolo. Invece le élite si sono fatte centro autoreferenziale della società. Leggono i giornali e hanno un livello di coscienza molto diverso dalla massa periferica permeabile alle promesse della politica e convinta che tutto ciò che è possibile sia anche giusto. Una massa tentata da approcci rivoluzionari e spinta da giustificate necessità di cambiamento. Così accade però come con la Brexit: il centro di Londra vota per restare dentro l’Unione Europea, le periferie all’opposto. Vedi anche il voto del 4 marzo, in una città come Napoli le forze più dichiaratamente antisistema hanno conquistato sempre più consensi mano a mano che ci si sposta dal centro alle periferie, diventando plebiscitari in un quartiere come Scampia. Giuliano Amato lo aveva previsto quasi dieci anni fa. In che senso? Nel 2010 scrissi un libro, Dove andremo a finire, chiedendo a otto pensatori, tra cui Giuliano Amato, cosa saremo diventati nel 2020. Lui ipotizzò due scenari: in quello ottimistico avremo avuto un’università fiorente d’Europa dove la democrazia ristrutturata aveva riportato i saperi al governo del potere, nell’altro prefigurava élite blindate e difese dalle loro guardie del corpo nel centro delle città e nelle periferie masse che puntavano a scalare e conquistare le città. Oggi c’è un centro con élite da bruciare nella pubblica piazza, arroccate dentro una posizione autoreferenziale. Mentre gli ultimi sono fuori. L’errore lo hanno fatto le élite. Giornalisti e giornali fanno parte di quell’élite… Sì, e hanno ceduto alla tentazione di restare al centro e vedere il mondo dal centro. E questo è un limite dell’informazione italiana, perché i giornalisti vivono dentro lo star system. Difficilmente hanno preso l’autobus per capire come si vive nelle periferie del mondo e nelle periferie delle loro città. Questo ha prodotto un’oggettiva miopia nella loro narrazione. Una miopia autoreferente che ha creato un deficit di realtà. Non da oggi, ho iniziato a scriverne già nel 2003. Quindi quando ancora neppure era stata coniata l’espressione Internet 2.0.


MEDIALOGANDO

Sì, perché già coglievo il pericolo di un uso non corretto dell’innovazione tecnologica, domandandomi perché i giornali avessero gli stessi titoli: L’Italia dei giornali fotocopia. Le tecnologie dovrebbero servire ad aumentare le differenze, a esprimere meglio le singole soggettività, politiche e civili, invece hanno prodotto omologazione. Strada facendo la forza del non governo delle tecnologie ha prevalso sulla possibilità della cultura professionale di far valere la sua qualità. Distogliendo i media da una funzione pedagogica, culturale, che facesse crescere uno spirito critico nell’opinione pubblica. Già, e l’opinione pubblica è stata anche drogata, prima dei social, dai talk show televisivi. Che hanno prodotto un falso pluralismo, spettacolarizzando il conflitto tra posizioni differenti. Dove conta strappare l’applauso. Con due galli in un pollaio che si scannano. Il talk show ha raccontato il Paese attraverso gli estremi, si è persa la profondità e la sintesi fra posizioni diverse, in funzione di un bene comune. Poi, con Internet 2.0 si è deciso di fare anche a meno del giornalista moderatore. Ed esprimiamo giudizi, scriviamo anche senza saper leggere… Abilità senza coscienza: leggere prima di scrivere. Quando vengono qui le scuole in visita e mi portano i loro giornalini di classe io mi chiedo a cosa servano questi giornalini. Anziché aiutare i ragazzi a fare i giornalisti, i docenti di lettere dovrebbero aiutarli a leggere criticamente i giornali, a sviluppare un pensiero critico sulla democrazia, come fanno le scuole avanzate di alcuni Paesi. Hai parlato di scuola, in Italia assistiamo a un suo inarrestabile declino, anche di autorevolezza. La crisi della democrazia italiana è la crisi di vari sistemi tra cui la scuola è basilare, insieme all’editoria e ai media. Ma la scuola è centrale: perché non aiuta alla lettura della complessità, non aiuta a sviluppare un pensiero critico, non aggancia il sapere curricolare fondamentale alla vita civile. È incapace di collegare passato e presente e a scuola questo si deve fare. Cosa accomuna la crisi di questi sistemi?

Un elemento unificante riguarda la selezione dei docenti, della classe dirigente, le modalità di accesso al lavoro. Abbiamo adottato una logica tecnocratica, negando la maestà e la responsabilità del sapere Una volta c’era il barone che sceglieva il suo discepolo con un’autonomia su cui era giusto vigilare, per evitare una selezione classista, corporativa o familistica. Abbiamo sostituito a quella responsabilità una serie di procedure e regole asettiche, e criteri quantitativi. Così in un concorso universitario diventa discriminante il numero di citazioni nelle riviste internazionali, prescindendo dalla qualità dei contenuti. E succede che se si vuole che a vincere sia il migliore, quelle procedure vengano drogate, aprendo la strada a ricorsi e appelli. Abbiamo eliminato la maestà del sapere, senza emendarne le possibili corruttele. Ma quella gerarchia non era autoritaria, perché stratificata sulla coscienza civile. Anche oggi se vai in una scuola per iscrivere tuo figlio, i docenti bravi si sa chi sono, perché nella coscienza collettiva c’è una percezione dei bravi. Anche in questo caso descrivi un’illusoria enfatizzazione del potere “democratico” delle tecnologie, della loro presunta imparzialità. Accade quando la tecnica produce delle accelerazioni. Pensa quando Lutero a Wettingen espone le sue tesi perché Gutenberg stampa la Bibbia in 100mila copie. Lutero convince i cristiani che non è più necessaria la mediazione del prete per parlare con Dio, c’è la Bibbia, abbiamo la tecnica che ci mette direttamente in rapporto con Dio. E così nasce la rivoluzione luterana. Quindi, che dobbiamo fare? Non sono passatista, ma dobbiamo riprendere il controllo della tecnica. Ritrovare un pensiero di profondità, che non coincide con gli estremi. Non dobbiamo né annegare i clandestini né portarli tutti qui e garantirgli una patria. Occorre un moderatismo integrale, e una capacità di esprimere una sovranità fatta di sintesi con la stessa efficacia che oggi i pensieri estremi sono in grado di suscitare nella gente. Abbiamo parlato molto di diritti. Quanto ai doveri, ognuno si sente 8

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Il primo numero del Mattino di Napoli (marzo 1892)

padrone e libero di fare un po’ tutto, con riflessi anche nella vita quotidiana. Perché, a parte i diritti assoluti e inviolabili, sanciti nella Costituzione, ogni diritto deve essere sempre ancorato a dei doveri. Prendiamo la legge 104, che dovrebbe servire ai lavoratori per assistere un parente malato non autosufficiente. Serve per garantire un diritto, di cui è titolare il malato. Il lavoratore ha una potestà connessa a un dovere inderogabile di solidarietà. Ed esercita quel diritto in nome e per conto del malato e a spese della collettività. Invece molti la utilizzano per fare ferie aggiuntive. Ecco, nel mondo della scuola, nel pubblico impiego e nel sud, aree estreme dove il divorzio tra diritti e doveri è più evidente, il 26% del personale usa la 104, in alcune regioni meridionali arriviamo al 40%, mentre nell’impresa privata ci si attesta al 3%. Qualcosa tutto ciò vorrà dire. Nel salutarmi mi legge un suo post su Facebook. Una sorta di invettiva contro l’“estetica della miserabilità” (altra cosa dalla miseria), intenta a profanare simboli (come l’auto blu) che sono stile, forma e sostanza della democrazia. Ben altra da cosa dai privilegi come i vitalizi a cui non corrispondono contributi adeguati. Quelli sì, da abbattere. «Vorrei che un bambino di 11 anni pensando al suo futuro guardasse gli esempi virtuosi di gente che rappresenta il potere e ne incarna la parte migliore, e non guardando a chi sta in alto sempre con invidia e spirito distruttivo».




SOMMARIO IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X | NUMERO 05

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In copertina

IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

ANNO X | NUMERO 05 | MAGGIO 2018 | www.fsitaliane.it

MAGGIO 2018

Maggio all'aria aperta

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71 LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO

Cresce l’offerta Frecciarossa sulla rotta Roma-Milano Offerta Young: risparmio fino al 50% per chi ha meno di 30 anni IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

32 GIRO D’ITALIA

17

Al via l’edizione n. 101. Partenza d’eccezione a Gerusalemme e arrivo trionfale a Roma

54 MATCH POINT

Save the date 17 What's up 23 63

L’ex numero uno italiano, Paolo Lorenzi, sulla terra rossa del Foro Italico per ricominciare a vincere

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82 L’ITALIA COME DOVREBBE ESSERE Al Castello di Castagneto Carducci con Gaddo della Gherardesca, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane

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48 GARDAGOLF 66 BOOSTA NEL PALLONE 70 OLTRE LO SPORT 77 RIMINIWELLNESS

© Augusto Bizzi

94 MUM-SIZED TRAVEL 98 FLOWER BOOM 125 RACCONTO INEDITO

LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO

110 FRECCE TRENITALIA Offerta Young: aumenta il limite di età per viaggiare a prezzi scontati Scopri tra le pagine l’offerta delle Frecce seguendo i simboli dei collegamenti Frecciarossa Frecciargento Frecciabianca FRECCIALink

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SOMMARIO

I numeri di questo numero

Questa rivista è interattiva This is an interactive magazine

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le tappe del Giro d’Italia [pag. 32]

Scarica l’app gratuita LA FRECCIA MAGAZINE Download the free LA FRECCIA MAGAZINE App

5

i chilometri della corsa benefica Race for the Cure [pag. 63]

Cerca il simbolo e scansiona la pagina con l’app Search the symbol and scan pages with the App

Scopri i contenuti interattivi Discover interactive content

35

Le pagine con questo simbolo sono in realtà aumentata The pages with this symbol are in Augmented Reality

gli anni dell’associazione Special Olympics Italia [pag. 73]

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RICICLATA AL 100%. OGNI 10.000 COPIE FA RISPARMIARE: 4.062 kg di rifiuti

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ANNO IV | NUMERO 14 | APRILE 2018 | www.fsitaliane.it

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LINO GUANCIALE THE GOLDEN MAN TRENITALIA REGIONALE

95.370 litri d'acqua

12.665 kWh di energia

#lamusicastacambiando: i nuovi treni Pop e Rock IL SETTIMANALE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

Note, il settimanale gratuito per i viaggiatori di Trenitalia Regionale PRECISAZIONE MARZO 2018 Pag. 128: far terminare la via Appia a Otranto è stata una licenza letteraria di Mario Tozzi per collegarla con il percorso della S.S. 16 Adriatica

On Web

La Freccia si può sfogliare su ISSUU e nella sezione Media del sito fsitaliane.it

6.600 kg di legno

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ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT Info su creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it

EDITORE

COMICON NAPOLI VIAGGI DI PRIMAVERA

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Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO Vincenzo Tafuri/La Freccia Illustrazione di copertina © Chiara Fagioli/Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione | FS Italiane Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore

Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma fsitaliane.it Contatti di redazione Tel. 06 44105298 lafreccia@fsitaliane.it Direttore Responsabile Marco Mancini Caporedattore Claudia Frattini Coordinamento Editoriale Cecilia Morrico, Francesca Ventre Caposervizio Silvia Del Vecchio In redazione Gaspare Baglio, Serena Berardi, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei Segreteria di redazione Francesca Ventre Ricerca immagini e photo editing Michele Pittalis, Claudio Romussi Traduzioni Verto Group Hanno collaborato a questo numero Mauro Calise, Antonella Caporaso, Salvatore Coccoluto, Carlo Cracco, Umberto Cutolo, Laura D’Alessandro, Carla Diamanti, Itinere, Ilaria Perrotta, Andrea Radic, Flavio Scheggi, Alessia Tozzi, Mario Tozzi

ECO-CALCULATOR LA FRECCIA QUESTA RIVISTA UTILIZZA

IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X - NUMERO 05 - MAGGIO 2018 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97

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REALIZZAZIONE E STAMPA

Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE) Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com Coordinamento Tecnico Antonio Nappa

PROGETTO CREATIVO

Team creativo Giovanni Aiello, Annarita Lecce, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ

EMOTIONAL PUBBLICITÀ

Via Melzi d’Eril, 29 | 20154 Milano Tel. 02 76318838 | Fax 02 33601695 info@emotionalsrl.com Responsabile di Testata Raffaella Romanenghi Gestione Materiali Selene Merati smerati@emotionalsrl.com



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FRECCIA//COVER

MILANO 159 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

di Flavio Scheggi

STAZIONE CENTRALE> MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA 2 Sant'Ambrogio muoversi.milano.it

Impennata di Valentino Rossi al circuito Austin in Texas © Alex Farinelli

I COLORI DEL MOTOMONDIALE «I piloti, quando indossano tuta e casco, è come se facessero un passo indietro nel tempo. Cavalieri medievali che si preparano ad affrontare la battaglia, riconoscibili dalle livree delle loro casate». La pensa così Aldo Drudi, designer che con i suoi lavori colora la velocità. Le sue creazioni sono in mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano fino al 3 giugno. Al centro dell’esposizione I colori del Motomondiale la collezione di caschi realizzati da Drudi a partire dagli anni ’80. Dall’ultimo per Valentino Rossi a quelli storici di Kevin Schwantz, Mick Doohan, Randy Mamola, Loris Capirossi e Max Biaggi. Arricchiscono la galleria gli scatti di Gigi Soldano e Mirco Lazzari, i più famosi fotografi italiani della MotoGP. Inoltre, nei weekend è possibile prenotare la visita speciale ai depositi per emozionarsi alla vista delle moto storiche del Museo. Fino al passaggio successivo: ammirare gli oggetti dei propri beniamini in pista. L’occasione è la tappa italiana della MotoGP che il 3 giugno, si disputa al circuito del Mugello. Sulla pista toscana è sfida all’ultimo giro tra i favoriti di casa Valentino Rossi e Andrea Dovizioso e il campione del mondo in carica Marc Marquez. museoscienza.org mugellocircuit.it

Il designer Aldo Drudi nella galleria di caschi di Valentino Rossi © Tino Martino

SEMPRE PIÙ FRECCIAROSSA ROMA-MILANO

Cresce ancora l’offerta Frecciarossa tra Roma e Milano: due nuove corse nei giorni feriali consentono ai clienti Trenitalia di prolungare la permanenza nelle due città fino alle 21 e di tornare entro mezzanotte. In più, un nuovo collegamento tra Bologna e Roma permette di raggiungere la Capitale alle 8:29 e uno da Reggio Emilia AV di arrivare a Milano alle 7:45. trenitalia.com 15

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AGENDA l.mattei@fsitaliane.it

SAVE THE DATE A cura di Luca Mattei

© Miguel Barreto

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Sconti per i clienti Trenitalia

TEATRO COMUNALE BOLOGNA//MAGGIO Mese ricco da vivere in platea. Dal 6 al 13 maggio va in scena I Capuleti e i Montecchi, la storia di due moderni Giulietta e Romeo, un dramma politico e sentimentale oltre i limiti del tempo. L’opera in due atti del 1830, con musica di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, viene rivisitata dalla regista Silvia Paoli: «Come l’amore, anche l’odio è un dramma universale che appartiene a ogni epoca. Ho scelto di ambientare la vicenda negli anni ’70, tristemente conosciuti per un certo sviluppo dell’attività criminale. Sono anche

Aurora Faggioli (Romeo) e Lara Lagni (Giulietta) in I Capuleti e i Montecchi Auditorio de Tenerife (2017)

gli anni della rivoluzione sociale e sessuale». Il programma mensile si conclude il 29 con Dialoghi su Don Carlo, una riflessione sul capolavoro verdiano rappresentato per la prima volta in italiano nel 1867, proprio nella sede emiliana. Tra gli ospiti il maestro Nicola Sani e i cantanti della Scuola dell’Opera. tcbo.it TeatroComunaleBologna ComunaleBologna

INTRECCI DINAMICI ROMA//11 MAGGIO>15 LUGLIO Le collezioni del Museo Boncompagni Ludovisi incontrano, in un dialogo intenso e vitale fondato sul colore, la geometria e la pulsazione luminosa, l’arte di Ferruccio Gard. Si tratta di uno dei massimi esponenti della linea Optical-costruttivista italiana, apprezzata in tutto il mondo e protagonista negli ultimi anni di un importante revival di critica e di pubblico. In esposizione una selezione della sua ultima produzione pittorica, insieme ad alcune nuovissime sculture astratto-cinetiche. Opere che, nella loro tessitura di geometrie e intersezioni cromatiche, colpiscono lo spettatore per le profondità illusive e il rigore compositivo. museoBoncompagniLudovisi Ferruccio Gard, Chromatic energies 110-17-N. 5 (2017) 17

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AGENDA

Mladen Stilinovic, Sale of Dictatorship (1977-2000)

© Mladen Stilinovic/Courtesy Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

A COSA SERVE L’UTOPIA MODENA//FINO AL 22 LUGLIO Chiedendosi a cosa serva l’utopia, lo scrittore Eduardo Galeano risponde: «A camminare». Nell’uomo c’è sempre una spinta ad andare avanti, che proviene dalla speranza di cambiamento o dalla disillusione delle occasioni perdute. L’esposizione alla Galleria Civica fa riflettere proprio su questa tensione, attraverso gli scatti di fotografi italiani e le immagini della prestigiosa agenzia Magnum. galleriacivicadimodena.it galleriacivicadimodena GalCivModena

VIAGGIO SENTIMENTALE MILANO//FINO AL 26 AGOSTO Giosetta Fioroni è protagonista di una personale al Museo del Novecento, allestita in senso cronologico per raccontare al pubblico la complessità tematica e linguistica della sua attività. Più di 160 tele di una delle principali figure di riferimento della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo a Roma, insieme a Mario Schifano e Tano Festa. museodelnovecento.org MuseodelNovecento museodel900 Giosetta Fioroni, Interno con freccia rossa (1960) © Carlo Favero

WONDERFUL VISIONS SAN GIMIGNANO (SI)//FINO AL 7 OTTOBRE La Galleria De Grada propone un taglio particolare del lavoro di Man Ray che afferma l’equivalenza tra il fotografo artista, di moda e di pubblicità. Oltre 100 immagini per apprezzare le meravigliose visioni di uno dei più grandi sperimentatori del XX secolo cha ha saputo dare a ciascuno scatto un valore di funzionamento simbolico più che di mera registrazione della realtà. sangimignanomusei.it sangimignanomusei sgimignanomusei

Man Ray, Violon d’Ingres (Kiki) (1924) © Man Ray Trust by SIAE 2018

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#BoggiGentlemanStyle

A GENTLEMAN DOES NOT SET HIMSELF ANY LIMITS. - Rule 26 -

boggi.com

MILANO | ROMA | FIRENZE | VENEZIA | TORINO | GENOVA | BOLOGNA | VERONA | BARI | CATANIA PADOVA | TRIESTE | BRESCIA | BERGAMO | PARMA | TRENTO | BOLZANO | TREVISO UDINE | SIENA | SANREMO | NOVARA | ALBA | MONZA | SEREGNO | VARESE | GALLARATE


AGENDA l.mattei@fsitaliane.it

weekend

A cura di Luca Mattei

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Freccia

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1 Bernardo Canal e Canaletto, Santa Maria d’Aracoeli e il Campidoglio, Roma (1720 ca.) © 2018. Szépmüvészeti Múzeum - Museum of Fine Arts Budapest museiincomuneroma museiincomune #canalettoroma

2 Fulvio Roiter, Piazza San Marco (1983) © Fondazione Fulvio Roiter

ScuderieQuirinale Scuderie #Hiroshige

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Con Canaletto 1697-1768 fino al 19 agosto Palazzo Braschi di Roma presenta il più grande nucleo di opere del vedutista mai esposto in Italia: 42 dipinti, dieci disegni e 16 libri e documenti d’archivio. [1] museodiroma.it

La Casa dei Tre Oci di Venezia omaggia Fulvio Roiter con una retrospettiva, la prima dopo la scomparsa del fotografo che più di ogni altro ha legato l’immagine della Laguna al proprio nome. [2] treoci.org

Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala a Milano ospitano fino al 3 giugno L’arte risveglia l’anima, 60 opere di 18 persone autistiche che rivelano talenti e capacità inusuali contro luoghi comuni e pregiudizi. gallerieditalia.com

Film inediti e ospiti speciali per fare fiesta in sala. È il Festival del Cinema Spagnolo, kermesse itinerante che dopo Roma fa tappa a Venezia (18-20), Treviso (21-24), Trento (22-24) e Trieste (23-25). cinemaspagna.org

Meta-Morphosis, a Palazzo Fava di Bologna fino al 24 giugno, celebra Zhang Dali, il padre della graffiti art cinese, con oltre 220 opere tra dipinti, installazioni, fotografie e sculture. genusbononiae.it

Con Io Dalì il PAN di Napoli svela, fino al 10 giugno, l’immaginario e il quotidiano del genio surrealista. Oltre a dipinti e disegni, esposte foto, filmati e riviste che gli hanno dedicato la copertina. mostradalinapoli.it

Last weekend per il festival Settenovecento di Rovereto (TN), con lo show Balli Plastici Remix di Fortunato Depero, le perle di Ghislieri Choir&Consort e la musica barocca del Theatro de’ Cervelli. settenovecento.it

Fino al 4 luglio al complesso Santa Maria della Scala di Siena Voyage inside a blind experience, esposizione delle opere dei designer Josef e Anni Albers, fruibili anche da chi ha disabilità visive. santamariadellascala.com

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TRA LE CITTÀ E LE LOCALITÀ RACCONTATE SU QUESTO NUMERO, BUSITALIA FAST RAGGIUNGE ROMA, MILANO, VENEZIA

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3 Pablo Picasso Testa di donna con corona di fiori (1964) Pesaro, The Art Company © Succession Picasso, by SIAE 2018

associazione.metamorfosi.roma GAM_Palermo

25>27 A Mesagne, Ostuni (BR) e Martina Franca (TA), fino al 4 novembre, L’altra metà del cielo, mostra sull’irrisolto rapporto tra Pablo Picasso e le donne, relazione che permea vita e opere dell’artista. [3] associazionemetamorfosi.com Dal 24 al 27 appuntamento al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna con la nona edizione di Smell Festival dell’Olfatto, la rassegna cosmopolita dedicata alla cultura del profumo. smellfestival.it Nel 1973 partecipano al premio The Golden Nightingale dei giovani, protagonisti poi della Pittura Analitica. La galleria Progettoarte-Elm di Milano li ripropone in mostra dall’11 maggio al 29 giugno. progettoarte-elm.com In occasione della kermesse Dialoghi sull’uomo a Pistoia antropologi, filosofi, storici, scrittori e pensatori sono chiamati a riflettere su quanto sia importante rompere le regole per rinnovarsi. dialoghisulluomo.it

4 Immagine di Il Gladiatore in concerto proiettata in occasione del Film Music Festival di Cracovia (2014) © Wojciech Wandzel

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PREVIEW GIUGNO Una location suggestiva per un evento che riporta il pubblico indietro nel tempo, fino agli antichi imperatori. È il Circo Massimo di Roma, infatti, a fare da scenario l’8 e il 9 al Gladiatore in concerto, la proiezione del film di Ridley Scott su uno schermo HD di oltre 20 metri con la musica dal vivo dell’Orchestra Italiana del Cinema che esegue la soundtrack di Hans Zimmer in sincrono con le immagini. Un’esperienza sensoriale che immerge lo spettatore nella storia narrata, come se si facesse parte davvero della platea inneggiante Massimo Decimo Meridio. [4] gladiatorliveinrome.com Edizione n. 15 per il Festival Passepartout di Asti (2-14 giugno). La rassegna, con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, mette a confronto l’anno in corso con uno della storia, per riconoscere analogie utili a capire il presente e intuire il futuro. In questa occasione importanti relatori, come Piero Angela e Luigi Ciotti, si soffermano sul tema 1938-2018: L’altro. Dalle leggi antisemite del 1938 al razzismo di oggi, ma anche ai felici risultati della cultura dell'accoglienza. passepartoutfestival.it

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Anna dai capelli rossi (1980) Panini, Modena Dall’album per la raccolta di 240 figurine museofigurina

CARTOON WORLD Heidi, Marco. Dagli Appennini alle Ande, Anna dai capelli rossi, Flo, la piccola Robinson, Là sui monti con Annette, Pollyanna e Peter Pan. Molti “ex bambini” avranno riconosciuto i nomi di questi cartoni animati, protagonisti di World Masterpiece Theater, la mostra fino al 22 luglio al Museo della Figurina di Modena, che prende il nome dal fortunato ciclo di cartoon prodotto dalla Nippon Animation tra il 1975 e il ’97. Questi anime erano caratterizzati da una cura minuziosa dei dettagli e soprattutto dalle tematiche ispirate alla letteratura europea e americana per ragazzi. Oltre a istruire gli spettatori nipponici su paesaggi, architetture, usi e costumi occidentali, offrivano una profonda analisi psicologica dei personaggi che, come nei romanzi, affrontavano prove difficilissime fino a diventare adulti rispettabili, capaci e altruisti. Un percorso di vita per gli adolescenti di un tempo che potrebbe benissimo adattarsi a quelli di oggi. museodellafigurina.it



WHAT'S UP A cura di Gaspare Baglio

gasparebaglio

BAU, SI DOPPIA!

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anto cinema e anche tante fiction per l’attore Giulio Berruti, sex symbol trionfatore insieme a Cristina Marino, del talent Dance Dance Dance andato in onda su FoxLife. Il bello dagli occhi di ghiaccio è tra le voci di Show Dogs - Entriamo in scena, pellicola a misura di cane in cui doppia Dante, «un simpaticissimo yorkshire che pensa di essere molto più grande di

quello che è. Vuole fare un po’ il capo, ma gli riesce molto male». L’interprete di Squadra antimafia ammette che è stato molto divertente “impersonare” un amico a quattro zampe. Tra l’altro il film ha un risvolto benefico, visto che i proventi andranno all’Oipa (Associazione Italiana Protezione Animali) per aiutare i randagi. È per questo che la commedia pullula di voci famose, come quella di Giampaolo Morelli, Barbara D’Urso, Nino Frassica e Valeria Marini, giusto per citarne alcuni. «Ho partecipato all’iniziativa con grande gioia, perché il tema del randagismo purtroppo è ancora attuale. In alcuni posti è un fenomeno molto forte, con brutti episodi di uccisioni seriali di questi poveri animali. Bisogna trovare una soluzione. Il cinema non è solo intrattenimento, deve sensibilizzare anche su questioni sociali e promuovere cultura», sottolinea Berruti. LF ShowDogsIlFilm GiulioBerrutiOfficialFC 23

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DEADPOOL 2 di David Leitch Secondo capitolo per il supereroe politicamente scorretto dell’universo Marvel. Il mercenario chiacchierone, interpretato come sempre dal belloccio Ryan Reynolds, se la dovrà vedere con Cable, un misterioso cyborg mutante che arriva dal futuro per neutralizzare un giovanissimo homo superior. A Deadpool toccherà risolvere la situazione, ma per farlo dovrà assemblare una squadra dai poteri straordinari: X-Force. Tra le fila del gruppo milita la sexy guerriera Domino. Dal 16 maggio nelle sale.

ARRIVANO I PROF di Ivan Silvestrini Al liceo Alessandro Manzoni di Milano c’è grande preoccupazione: solo il 12% degli studenti è riuscito a conseguire il diploma regalando all’istituto il primato assoluto di peggiore scuola superiore d’Italia. Non sapendo più che pesci prendere, il preside decide di fare un tentativo estremo: reclutare i peggiori insegnanti in circolazione nella speranza che possano riuscire là dove hanno fallito i migliori. Obiettivo: avere almeno il 50% di promossi. Al cinema dal 1° maggio.


WHAT'S UP

luoghi incredibili su e giù per il Belpaese, fermandosi in locali speciali in prossimità delle reti stradali. Spesso luoghi segreti, vere e proprie chicche conosciute da una ristretta clientela di affezionati. «Assaggerò piatti gustosi e sostanziosi come il lesso con salse tipiche, la carbonara e gli arrosticini». Era da un po’ che l’ex rugbista di Frascati non si occupava di food. «Ho rifiutato tanti programmi perché non mi piacevano. L’unica proposta interessante è stata questa, mi sembrava giusto onorarla». La trasmissione, infatti, oltre a essere un racconto gastronomico, è anche un ritratto dell’Italia dal punto di vista di chi la percorre chilometro dopo chilometro. Ma lo chef tutto muscoli e tattoo non si ferma qui e annuncia la sua nuova avventura: «Con la mia casa di produzione, Tumaga, e gli amici di Image Hunters abbiamo realizzato il corto Elias, sull’amicizia tra un bambino e un cane che si propaga nel tempo, attraversando vicissitudini che li metteranno alla prova». Rubio’s back, e non è che l’inizio. LF

CI VEDIAMO A TEATRO

L’ITALIA DI SOSTANZA

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uesto programma è un modo per scoprire il lato intimo dei truck driver e i luoghi dove vanno a mangiare lungo le tratte che percorrono». Così Chef

Rubio descrive Camionisti in trattoria, format nuovo di zecca on air dal 10 maggio, alle 21:25 su Dmax (Canale 52 del DTT). Il cuoco più ruvido della tv scoverà

dmax.it chefrubio.it

La rocker Maria Antonietta

Il rapper Sfera Ebbasta

MI AMI FESTIVAL Torna a Milano, dal 25 al 26 maggio, la kermesse di riferimento della musica indie (e non solo). Tra gli artisti presenti ci sono i Prozac+, reunion storica dal disco Acido Acida che li ha consacrati come band di culto anni ’90, la rock girl Maria Antonietta, il rap di Frah Quintale e dei Coma_Cose, la delicata voce di Francesca Michielin, i Tre Allegri Ragazzi Morti e gli Ex Otago nelle loro uniche date estive. Una due giorni imperdibile all’Idroscalo. miamifestival.it

NAMELESS MUSIC FESTIVAL Dal 1° al 3 giugno torna l’appuntamento di Barzio (LC) che richiama pubblico da tutta Europa e ospita dj e artisti di fama internazionale. I quattro headliner sono Armin Van Buuren, Axwell Ingrosso, Steve Angello e Don Diablo. Non manca un palco dedicato alla musica hip hop, pronto per ospitare il “fenomeno” Fabri Fibra, il dogo Guè Pequeno e Sfera Ebbasta, trap king delle classifiche digitali. La novità 2018 è il Nameless Chalet, con musica house. namelessmusicfestival.com

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WHAT'S UP sandragesu

© olly/AdobeStock

di Sandra Gesualdi

L’H A I VO LU TA? PEDALA! DI DAVIDE DE ZAN È IL LIBRO PER CHI AMA LE DUE RUOTE, TRA RICORDI E GRANDI IMPRESE

C’ Davide De Zan

è un momento preciso che ci lascia un’impronta sottile nel cuore e un’abilità impossibile da scordare: quei primi metri in bilico senza le rotelline e la magia di tenere il manubrio da soli. Un piccolo atto di libertà ed emancipazione condiviso con la bicicletta, protagonista indiscussa di Pedala!, l’ultimo libro del giornalista sportivo Davide De Zan. Nell’87, con la sua prima Milano-San Remo, ha 27

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iniziato a seguirla per lavoro e per passione, e da allora mai più l'ha abbandonata. Un titolo col punto esclamativo, un incitamento? Un libro da leggere piano, capitoletto per capitoletto. Dentro ci sono tante storie e un cuore che pedala intrecciati con la vita di un bambino che fin dalla pancia della mamma ha ascoltato narrare il grande ciclismo. Quel bambino sono io, figlio di un cronista.


WHAT'S UP

Piemme, pp. 240 ¤ 18 Tra le pagine si ritrovano giganti come Bartali, Coppi, Gimondi, Merckx, Moser, fino a Pantani. Racconto soprattutto i retroscena e gli aneddoti non noti di questi personaggi leggendari. La prima volta che

JESSE E JOE Ultra Sport, pp. 192 ¤ 16 Gallo racconta la storia di Jesse e Joe. Tra il 1936 e il ’38, Owens su una pista di atletica a Berlino e Louis su un ring di New York furono protagonisti di grandi imprese sportive. Entrambi afroamericani, sconfissero atleti tedeschi durante il regime nazista.

incontrai Marco Pantani aveva 15 anni e dopo l’allenamento faceva merenda con la piadina. Il suo allenatore mi disse: «Guarda bene quel ragazzo, perché domani diventerà un fuoriclasse». Invece su Bartali, a cui è dedicata la prima tappa del Giro d'Italia 2018 che parte da Gerusalemme, scrivo di come salvò decine di ebrei dalla prigionia e dai campi di sterminio. Nascondeva i loro nuovi documenti nella canna e facendo finta di allenarsi percorreva anche 300 chilometri al giorno per consegnarli. Gino fu un campione di vita, oltre che di ciclismo. E poi ci sono le persone normali… Gente non famosa che in bici ha compiuto gesti straordinari. Come quel padre che ha attraversato un grande pezzo d’America per riascoltare il cuore della figlia scomparsa, nel petto di un giovane. Attaccato al sellino un cartello: «Donate i vostri organi perché dalla morte nasce nuova vita».

LA GRANDE GUERRA E LE FERROVIE IN ITALIA Il Mulino, pp. 200 ¤ 22 Andrea Giuntini e Stefano Maggi analizzano le connessioni tra il primo conflitto mondiale e le Ferrovie dello Stato. Un’indagine sugli aspetti

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L’elogio al mezzo più sostenibile della terra il suo, ma anche una metafora del vivere? È uno strumento meraviglioso, romantico e pieno di grazia, sui pedali il mondo appare diverso. Se cadi puoi rialzarti e ripartire, percorrere strade in salita, discesa, trovare curve, buche, avvallamenti. L’importante è andare avanti, a braccia aperte, con il vento in faccia e gli occhi puntati avanti. Che la si usi per una passeggiata sui Navigli o per scalare l’Everest, la bici è libertà. Suo padre è presente dalla prima all’ultima riga. Cosa le ha lasciato? L’umiltà e la passione, ingredienti fondamentali per raccontare lo sport alla gente, ho ereditato la sua esperienza. E sento ancora la carezza che mi fece da bambino nel regalarmi la piccola Masi azzurra. Una miniatura da corsa che fece forgiare apposta per me.

cruciali della vita politica, economica e sociale italiana e sulla capacità organizzativa di un’azienda statale ancora giovane, sulle conoscenze e sui mezzi tecnici a disposizione, sul ruolo dell’infrastruttura ferroviaria, su strozzature e difficoltà economiche della rete e del servizio. Dello stesso autore, alla quarta ristampa il saggio Le Ferrovie (Il Mulino, pp. 231 ¤ 14), interamente dedicato al treno nell’immaginario degli italiani. Dall’800, quando la strada ferrata era simbolo dell’unità nazionale, al Treno del Sole che nel dopoguerra portava le genti del sud a Torino e Milano. Fino all’Alta Velocità e alla liberalizzazione del settore.





GIRO D'ITALIA di Francesca Ventre

ITALY BY BIKE

Giro d'Italia 2012

AL VIA L’EDIZIONE N. 101 DEL GIRO D'ITALIA. PARTENZA D’ECCEZIONE A GERUSALEMME E ARRIVO TRIONFALE A ROMA. 3.500 CHILOMETRI IN 21 TAPPE, DA SUD A NORD, IN OMAGGIO ALLO SPORT E AL RICORDO DI GRANDI UOMINI

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artenza da Gerusalemme alla conquista di salite e discese, tappe sudate e impervie, per le campagne e sui monti. Non è un errore di geografia: il Giro d’Italia numero 101 inizia il 4 maggio a Gerusalemme e finisce a Roma, altra città immortale, domenica 27. Scatto di partenza sulle due ruote in una delle città più belle e complesse del mondo, suolo calpestato nei millenni dai fedeli delle tre religioni monoteiste, oggi indicata come futura sede dell’ambasciata americana. Nella speranza di tutti, capitale ideale e chimerica di pace. Pedalare tra le sue mura candide e solari, a pochi passi dalla spianata delle Moschee, dal Muro del Pianto e dalla Basilica del Santo 32

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Sepolcro, toglie il fiato per l’impegno fisico ed emotivo. La prima tappa, tutta in Terra Santa, è intitolata a Gino Bartali, orgoglio italiano, certo, ma anche Giusto fra le Nazioni, uno dei tanti non ebrei che salvarono ebrei perseguitati dai nazisti, ricordato con gli altri nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem. Si inizia quindi all’estero, succede per la tredicesima volta nella storia del Giro, ed è debutto assoluto in territorio extraeuropeo, con una cronometro individuale di quasi dieci chilometri con dislivelli e cambi di direzione. Il tifo tricolore lungo tutte le tappe è per il sardo Fabio Aru. Un numero uno che si confronta con altre cifre significative della competizione: 3.500 chilometri totali,


Š Daniele Badolato/LaPresse

THE 101ST EDITION OF GIRO D'ITALIA. A SPECTACULAR START IN JERUSALEM AND A TRIUMPHAL ARRIVAL IN ROME. 3,500 KILOMETRES IN 21 STAGES, FROM SOUTH TO NORTH. A TRIBUTE TO SPORT AND TO THE MEMORY OF GREAT MEN

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tarting in Jerusalem, setting off to conquer climbs and descents, fiercely contested gruelling stages through countryside and over mountains. There is no mistake in the geography: the 101st Giro d'Italia starts on 4 May in Jerusalem and finishes in Rome, another immortal city, on Sunday 27 May. A two-wheel start in one of the most beautiful and most complex cities in the world, which for thousands of years has welcomed the faithful of the three monotheist religions, and is now preparing to become the seat of the American embassy. In the world's dreams, an idealistic, utopian, capital of peace. To pedal through its dazzling 33

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white walls, a stone's throw from the Mosque's compound, the Western Wall and the Church of the Holy Sepulchre, takes the cyclists' breath away, both because of the physical exertion and the emotional impact. The first stage, in Israel, is dedicated to Gino Bartali, a champion Italy is proud of, but also recognised as Righteous Among the Nations, one of the many Gentiles who saved Jews from persecution by the Nazis, and who is remembered alongside others in the Yad Vashem Remembrance Centre. So the Big Start take place abroad, for the thirteenth time in the history of the Giro, and for the first time ever outside Europe, with an individual time trial of nearly ten kilometres with ascents and descents and bends. For all stages, Italian supporting is for Fabio Aru. Two top cyclists competing with other impressive sportsmen during the competition: 3,500 kilometres in total, two timed stages, seven easy ones, six medium level ones, and the same number of difficult stages, and eight summit finishes. In Israel, after leaving Jerusalem, the route passes Tel Aviv, ancient Jaffa and the Red Sea, passing through the Ramon Crater, the largest crater in the world (40 kilometres wide), and the famous seaside resort, Eilat – the furthest south the Giro has ever been. From the Middle-East, Italy has to be entered from Sicily, because of its physical proximity and the vicinity of its climate. Here the Giro travel through Catania, Agrigento with its spectacular Valley of the Temples, and the Belice, 50 years after the tragic earthquake. It climb to Caltagirone, near the colourful Staircase of Santa Maria del Monte, entirely clad in artisanal maiolica tiles. And then up a narrow road to mount Etna, through parks and lava flows, all the way to the Astrophysical Observatory. From Sicily to Magna Grecia: the cyclists continue to pedal through Calabria, in the seventh stage from Pizzo to Praia a Mare alongside the Tyrrhenean sea, in a stage that allow the fast finishers to shine. The race continues along the coast in


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GIRO D'ITALIA

due tappe a cronometro, sette a bassa difficoltà, sei a media, altrettante ad alta difficoltà e otto arrivi in salita. Il percorso israeliano, lasciata Gerusalemme, tocca Tel Aviv, l’antica Jaffa e il Mar Rosso, con passaggio sul Ramon Crater, il più grande cratere al mondo (40 chilometri di larghezza), e la nota località balneare di Eilat, il punto più a sud toccato dal Giro. Dal Medio Oriente non si può che

entrare in Italia dalla Sicilia, per vicinanza culturale e climatica. I punti toccati sono Catania, Agrigento con la scenografica Valle dei Templi, e il Belice, 50 anni dopo il tragico terremoto. Si sale a Caltagirone, vicino alla multicolore Scalinata di Santa Maria del Monte, tutta in ceramica artigianale. E poi su in cima all’Etna per una strada stretta, attraverso parchi e colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico. Dalla terra di Trinacria alla

Basilicata, through the Cilento and turns inland. It then faces the Gran Sasso, the “Montagna Pantani 2018”, a stage that Pirate, one of the strongest climbers in history. The second week sees the longest stage, 239 kilometres long. Abruzzo host another great moment in sport and commemoration, with the route passing by the remains of Hotel Rigopiano which collapsed in January 2017, and in Marche, the Wall

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ISRAELE 07 01 Gerusalemme 02 Haifa - Tel Aviv 03 Be’er Sheva - Eilat 04 Catania - Caltagirone 05 Agrigento - Santa Ninfa (Valle del Belice) 06 Caltanissetta - Etna 07 Pizzo - Praia a Mare 08 Praia a Mare - Montevergine di Mercogliano 09 Pesco Sannita - Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) 10 Penne - Gualdo Tadino 11 Assisi - Osimo 12 Osimo - Imola 13 Ferrara - Nervesa della Battaglia 14 San Vito al Tagliamento - Monte Zoncolan 15 Tolmezzo - Sappada 16 Trento - Rovereto 17 Riva del Garda - Iseo (Franciacorta Stage) 18 Abbiategrasso - Prato Nevoso 19 Venaria Reale - Bardonecchia 20 Susa - Cervinia 21 Roma

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GIRO D'ITALIA

© Marco Fardin/AdobeStock

Assisi (PG), Rocca Maggiore

Magna Grecia: le pedalate proseguono in Calabria, alla settima tappa da Pizzo a Praia a Mare lungo il Tirreno, favorevole ai velocisti. La corsa prosegue sulla costa lucana, poi si inoltra nel Cilento e devia verso l’interno. È la volta del Gran Sasso, o meglio la Montagna Pantani 2018, tappa che rievoca il Pirata, uno tra i più forti scalatori della storia. Nella seconda settimana è il momento della prova più lunga in assoluto, 239 chilometri. In Abruzzo, ancora momenti di sport e commemorazione, con il passaggio accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano crollato a gennaio 2017 e, nelle Marche, al Muro di Filottrano, dove viveva Michele Scarponi, vittima di uno sfortunato incidente in bici. Nel centro verde del Belpaese, in Umbria, non si tralascia la cittadina di Assisi, simbolo di pace e per l’occasione partenza © Fotokon/AdobeStock

Catania, Fontana dell'Elefante

of Filottrano where Michele Scarponi, who was killed in a tragic cycling accident, lived. In the green heart of the Italy, in Umbria, the town of Assisi, is not forgotten: the symbol of peace is the starting point of the eleventh stage on 16 May. From Osimo to Imola the pace changes with the focus on speed, with the finish line on the actual Formula 1 racetrack. The races stays in Emilia Romagna, and fans can able to watch their heroes whiz

past in Ferrara, where one can visit, such as Palazzo dei Diamanti and Castle with its perfect moat still filled with water. The regions of Friuli Venezia Giulia and Trentino Alto Adige also welcome the Giro. Cycling fans and culture lovers should make a stop in Trento and Rovereto. In the first town, the Duomo is a must, as is the underground archaeological area with remains of the Roman town of Tridentum. The view from the impressive Castello del 36

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Buonconsiglio is spectacular. In the same province, a feeling of peace prevails in Rovereto, the home of the famous Bell of the Fallen, cast using bronze from cannons from all the 19 nations that fought in World War I. It is then time for a final three days in the mountains, decisive stages for the Giro, including one on the Western Alps with the Cima Coppi on Colle delle Finestre. While the sports professionals slog it out


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GIRO D'ITALIA

© bbsferrari/AdobeStock

Ferrara, Castello Estense

Caltagirone (CT), Scalinata Santa Maria del Monte

© Anna Lurye/AdobeStock

dell’11esimo step il 16 maggio. Cambio di passo in nome della velocità da Osimo a Imola, con traguardo da tagliare proprio nel circuito della Formula 1. Si rimane in Emilia Romagna e gli appassionati possono vedere i loro beniamini sfilare a Ferrara, dove si può visitare il simbolico Palazzo dei Diamanti e il Castello Estense, con il tipico fossato ancora pieno d’acqua. Tra le regioni toccate non mancano il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige. È consigliata, per i fan delle due ruote e della cultura, una sosta a Trento e Rovereto. Nella prima città è d’obbligo una visita al Duomo e all’area archeologica sotterranea che conserva le testimonianze della romana Tridentum. Mentre si gode un bel panorama dal grandioso Castello del Buonconsiglio. Nella provincia poi, spira aria di pace a Rovereto, dove c’è la famosa Campana dei Caduti creata dal bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale. Arriva il turno della tre giorni caratterizzata dalle ultime tappe di

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© nata_rass/AdobeStock

Trento, Duomo

Intanto è raggiunto il traguardo di tappa a Bardonecchia. Il giorno dopo, sabato 26 maggio, la sfida è ancora più tosta con quattromila metri di dislivello negli ultimi 90 chilometri e in sole tre salite: la tappa 20 va da Susa a Cervinia. A Roma, tappa n. 21: la scia si dipana su un circuito che si ripete per dieci

volte in centro, toccando luoghi e strade simbolo, da via Sistina a piazza del Popolo, dal Circo Massimo alle Terme di Caracalla. La maglia rosa e tutti gli altri, dal secondo all’ultimo, sfilano a via dei Fori Imperiali. All’ombra di sua maestà il Colosseo. LF giroditalia.it giroditalia © Claudio Divizia/AdobeStock

montagna, decisive per il Giro, tra cui quella sulle Alpi Occidentali con la Cima Coppi. Mentre i professionisti dello sport si affaticano in salita, a Venaria Reale ci si può, anzi, ci si deve fermare alla Reggia che in questo periodo ospita le mostre Sebastiao Salgado. La genesi e Genio e maestria, dedicata ai capolavori degli ebanisti sabaudi.

VALLE D’AOSTA SU DUE RUOTE

Tutti in bici a inseguire il Giro il 26 e 27 maggio. In Valle d’Aosta è un fine settimana all’insegna dello sport e dello spettacolo, per professionisti e amatori. Il sabato fa da regina la tappa n. 20, Susa-Cervinia. Domenica, invece, i dilettanti (ma con tanto fiato) possono partecipare alla Gran Fondo Giro d’Italia che parte da Saint-Vincent e affronta 100 chilometri caratterizzati dalle salite Col Tzecore (1.623 m), Col San Pantaléon (1.664 m) e Cervinia (2.001 m).

AOSTA VALLEY ON TWO WHEELS

All on your bicycles to follow the Giro on 26 and 27 May. Aosta Valley enjoy a special weekend of sport and performances, for professionals and amateurs. The main event on Saturday is stage 20, Susa-Cervinia. On Sunday, enthusiasts (with good lungs) can take part in the Gran Fondo Giro d’Italia that start from Saint-Vincent and cover one hundred kilometres including climbs to Col Tzecore (1,623 m), Col Saint Pantaléon (1,664 m) and Cervinia (2,001 m).

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GIRO D'ITALIA

© Stefania Loriga/AdobeStock

Roma, Fori Imperiali

© elitravo/AdobeStock

Venaria Reale (TO), Reggia

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uphill, visitors can – or rather should – stop at the Reggia at Venaria Reale, which is hosting the exhibitions Sebastião Salgado. Genesis and Genius and Skill focussing on the masterpieces created by furniture and cabinet-makers at the court of the Savoys. In the meantime, the cyclists have finished the stage in Bardonecchia. The next day, Saturday 26 May, they face an even tougher challenge, with an ascent of 4,000 metres in the last 90 kilometres in just three climbs: stage 20 takes them from Susa to Cervinia. In Rome, stage 21, the stream of cyclists unfold over a circuit that loops ten times around the centre, visiting iconic places and streets, from Via Sistina to Piazza del Popolo, from Circus Maximus to the Baths of Caracalla. The pink jersey and all the others, from the second to the last, parade down Via dei Fori Imperiali. At the majestic feet of the Colosseum. LF

Appuntamento con la 36esima 1000 Miglia dal 16 al 19 maggio, la rievocazione della corsa di auto d’epoca disputata tra il 1927 e il ’57 che unisce sport, storia, natura e arte del Belpaese. La prima tappa, dopo il passaggio a Desenzano, Sirmione, Valeggio sul Mincio, Mantova, Ferrara e Comacchio, si conclude a Cervia-Milano Marittima. La seconda, attraverso magnifiche località come Arezzo, Cortona e Orvieto, porta i concorrenti a Roma per la consueta passerella notturna nell’Urbe. Venerdì 18 si risale a Siena e tra le novità Lucca, la Versilia e l’antica strada tra Sarzana e il Passo della Cisa, un ritorno atteso da 59 anni. Poi Parma e di nuovo verso Brescia. L’ultimo giorno, in occasione del passaggio della scenografica carovana di auto ad Arese (MI), il museo storico Alfa Romeo ospita eventi e workshop. 1000miglia.it The 36th edition of the 1000 Miglia, the re-enactment of the vintage car race that was held between 1927 and 1957, is held from 16 to 19 May, a combination of Italian sport, history, nature and art. The first stage, after driving through Desenzano, Sirmione, Valeggio Sul Mincio, Mantova, Ferrara and Comacchio, finish at Cervia-Milano Marittima. The second passes through splendid towns like Arezzo, Cortona and Orvieto to take the contestants to Rome for the traditional parade by night through the city. On Friday 18 it travels back up to Siena and a new route including Lucca, Versilia and the ancient road between Sarzana the Cisa Pass, a return that has been awaited for 59 years. And then Parma, and onwards towards Brescia. On the last day, to mark the visit of the spectacular caravan of cars to Arese (Milan), the historic Alfa Romeo museum host events and workshops. 40

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GIRO D'ITALIA di Silvia Del Vecchio

FRANCIACORTA

© MAMODA/AdobeStock

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C’È UNA PRIMA VOLTA ANCHE PER LA FRANCIACORTA, PROTAGONISTA DI QUESTO 101ESIMO GIRO D’ITALIA

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na terra di grandi vini il 23 maggio fa da scenario al più atteso evento ciclistico del Belpaese. Ed è un’occasione straordinaria per il turismo internazionale in questa regione, come è accaduto nel 2016 per il progetto dell’artista Christo, The Floating Piers. Franciacorta Stage, così si chiama la tappa a circuito di 155 chilometri, passa per Ome, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Bornato, Cazzago San Martino, Erbusco, Corte Franca, Iseo, Provaglio d’Iseo, Monticelli Brusati, Passirano e Corte Franca, con arrivo a Iseo. Partenza in salita (anche se non troppo dura) con alcune lunghe gallerie fino al Lago di Ampola, dove inizia la discesa verso il Lago d’Iseo. Poi piccole risalite e un circuito finale di 20 chilometri che attraversa tutta la Franciacorta. Si tratta dell’ultima tappa per velocisti prima della passerella finale di Roma. Tutta la zona si tinge di rosa, animata dal programma di eventi Aspettando il Giro. Tra questi la mostra fotografica Il Giro a Iseo, a Casa Panella fino al 31 maggio, la realizzazione di una crostata gigante rosa a cura dell’associazione Aido, sempre a Iseo, il 13 in piazza Garibaldi. 43

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IT IS A FIRST FOR FRANCIACORTA, FEATURING IN THIS 101ST EDITION OF THE GIRO D’ITALIA

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n 23 May, a region of fine wines serve as the setting for the most eagerly awaited cycling event in Italy. It is an extraordinary opportunity for international tourism in this region, as was the project by Christo, The Floating Piers in 2016. Franciacorta Stage, as the 155 km circuit is known, goes through Ome, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Bornato, Cazzago San Martino, Erbusco, Corte Franca, Iseo, Provaglio d’Iseo, Monticelli Brusati, Passirano and Corte Franca, arriving in Iseo. The start is uphill (albeit with a gentle gradient) with a few long tunnels on the way to Lake Ampola, from where the descent to Lake Iseo starts. There are then short climbs and a final 20km circuit riding through the entire Franciacorta region. It is the last stage for speed finishers before the final parade in Rome. The entire region is turning pink, with a programme of events, “Aspettando il Giro”. They include a photographic exhibition Il Giro a Iseo, at Casa Panella until 31 May, and the creation of a huge pink jam tart by the Aido association, also in Iseo, on 13 May in MAG2018


GIRO D'ITALIA

piazza Garibaldi. Friday 18 May sees musical, cultural and gastronomic events during Notte Rosa, with open wineries and themed menus. From 18 to 20 May, there is Franciacorta in Fiore, the rose and perennials show in Bornato, and from 19 to 27 May, more than 50 sculptures of angels playing musical instruments accompany the cyclists' final flight arriving in Iseo. On 23 May, period bicycles and costumes for the Sfilata in Franciacorta, organised by Pedale Vintage, and for the entire month, open cellars, restaurants offering special menus and many other events. Waiting for the Franciacorta Summer Festival to begin, this year more glamorous and international than ever: from 1 to 3 June it will offer a first taste dedicated to food in the park of Villa Fassati Barba in Passirano. The following weekends, sport and outdoor activities, art, culture and music will all feature. LF Venerdì 18 appuntamento con i momenti musicali, culturali e gastronomici della Notte Rosa, tra cantine aperte e piatti a tema. Dal 18 al 20 Franciacorta in Fiore, la rassegna di rose ed erbacee perenni a Bornato, mentre dal 19 al 27 oltre 50 sculture di angeli musicanti accompagnano la volata finale dei ciclisti in arrivo a Iseo. Il 23 biciclette e costumi d’epoca per la Sfilata in Franciacorta, a cura di Pedale Vintage, e per tutto il mese cantine aperte, ristoranti con menù dedicati e tante altre attività. In attesa del Franciacorta Summer Festival, quest’anno ancora più glamour e internazionale, che dal 1° al 3 giugno mette in scena il food nel parco di Villa Fassati Barba di Passirano, e nei successivi weekend sport e outdoor, arte, cultura e musica. LF stage.franciacorta.net

BIKEUP

Dal Lago d’Iseo si passa a quello di Como, dove dal 23 al 25 il festival delle due ruote elettriche BikeUp propone escursioni nel territorio lecchese, lezioni con maestri della BMT Academy, per migliorare la propria tecnica in discesa, ed e-xperience in notturna sulle montagne per riscendere a valle dopo l’aurora. From Lake Iseo we move to lake Como, where from 23 to 25 May the festival of electric bicycles, BikeUp, offer excursions in the area around Lecco, lessons in downhill technique with coaches from the BMT Academy, and a night experience in the mountains only coming back down to the valley after dawn. bikeup.eu

PLACE TO VISIT A Iseo è d’obbligo una passeggiata nel centro storico medioevale, sorto in una zona da sempre vitivinicola fra l’estremità meridionale del Lago e Brescia, città da cui parte la Strada del Franciacorta. A Rodengo Saiano meritano l’Abbazia Olivetana di San Nicola e il Museo dell’Industria e del Lavoro, a Erbusco il pittoresco borgo vecchio e le rovine del castello, a Provaglio d’Iseo il monastero di San Pietro in Lamosa. Ci sono poi l’oasi naturalistica delle Torbiere del Sebino, l’orto botanico di Ome, le cascate di Monticelli Brusati e il Parco della Santissima a Gussago. Ci sono poi i pezzi forti della cucina locale: manzo all’olio di Rovato, tinca (tipica sardina essiccata) ripiena al forno con polenta, le Dop Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana e Quartirolo Lombardo, i missoltini (pesciolini di lago), il salame di Monte Isola e la Ret (salame) di Capriolo. In alto i calici per assaggiare i Franciacorta (Satèn, Rosé, Millesimato, Riserva), i Curtefranca Doc bianco e rosso e le ottime grappe. Per esempio, sabato 19 maggio con i personal sommelier di Stappo (stappo.wine) si possono conoscere due cantine di nicchia, la Massussi di Iseo, con degustazione del Franciacorta rosato Venus, e l’azienda agrituristica Al Rocol, i cui terrazzamenti in pendenza sono prova di viticultura eroica.

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At Iseo, a walk through the historic medieval centre is a must, built in a traditional wine-growing area between the southern end of the lake and Brescia, the city from where the Strada del Franciacorta starts. It is worth stopping at Rodengo Saiano for the Abbazia Olivetana di San Nicola and the Museo dell’Industria e del Lavoro, at Erbusco with its picturesque old town and the ruins of the castle, at Provaglio d’Iseo for the monastery of San Pietro in Lamosa. There is also the nature reserve of Torbiere del Sebino, the botanical gardens at Ome, the waterfalls at Monticelli Brusati and the Santissima park at Gussago. Then there are the specialities of the local cuisine: beef in oil in Rovato, baked stuffed tench with polenta (a typical dried sardine), local cheeses such as Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana and Quartirolo Lombardo, “missoltini“ (small fish from the local lake), Monte Isola and Ret di Capriolo salami. Raise a glass to Franciacorta wines (Satèn, Rosé, Millesimato, Riserva), red and white Curtefranca Doc and excellent grappa. For example, on Sunday 19 May, personal sommeliers from Stappo (stappo.wine) present two special wine producers: Massussi in Iseo, with a tasting of rosé Franciacorta Venus, and Al Rocol, whose terracing on steep inclines are proof of heroic wine growing.

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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DESENZANO DEL GARDA 26 AL GIORNO

GOLF

© ANSA

di Gaspare Baglio

MATCH PLAY IL GARDAGOLF COUNTRY CLUB È PRONTO A OSPITARE L’OPEN D’ITALIA NUMERO 75. LA STELLA AZZURRA, FRANCESCO MOLINARI, SOGNA IL TRIS DI VITTORIE 48

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Open d’Italia è un evento davvero speciale. Giocare di fronte al proprio pubblico, all’interno di una cornice spettacolare, è sempre emozionante. Non vedo l’ora di scendere sul green del Gardagolf Country Club». Parola di Francesco Molinari, il super golfista azzurro che partecipa alla 75esima edizione dell’attesissimo evento sportivo di Soiano del Lago (BS), dal 31 maggio al 3 giugno. Il torneo, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022, mette in palio sette milioni di dollari, montepremi che conserverà fino al 2027. La massima manifestazione nazionale di golf torna per il quarto anno consecutivo in Lombardia dopo le tre edizioni al Golf Club Milano, dove nel 2017 è stato registrato il record di spettatori con 73mila presenze in quattro giorni. I top player di livello mondiale sono pronti a scendere in campo per una settimana che, come da tradizione, abbina l’aspetto agonistico alla promozione del golf. Molinari, vincitore di due edizioni dell’Open d’Italia (nel 2006

al GC Castello di Tolcinasco e nel 2016 al GC Milano), cerca il tris di trionfi, impresa mai riuscita a un italiano: «Due vittorie rappresentano qualcosa di speciale, ma la terza lo sarebbe ancora di più», conferma il n. 25 del world ranking. «Non vedo l’ora di rivivere quest’esperienza. Credo che fine maggio sia un ottimo periodo per il torneo. Speriamo che ci sia sempre il sole, con tanto relax e divertimento per tutti». Lo sportivo apprezza il Gardagolf, il territorio di gara «è un ottimo campo, piuttosto collinare, inserito in un parco che gode di uno splendido scenario avendo accanto il Lago». Ovviamente il campione dovrà vedersela con i nuovi che concorrono per il titolo, tra i quali (forse) si nasconde il suo erede. «Vantiamo tanti ottimi giovani: da Paratore a Manassero passando per Scalise, Mazzoli e Cianchetti. Il talento è importante, ma per arrivare in alto contano anche altri valori. Faccio il tifo per loro». LF

© USA TODAY Network

Francesco Molinari

© Flavio Lo Scalzo/ANSA

FRECCIAROSSA TRENO UFFICIALE DELL’OPEN D’ITALIA

In occasione del 75esimo Open d’Italia, grazie all’accordo fra Trenitalia e la Federazione Italiana Golf, tutti gli appassionati possono raggiungere facilmente Desenzano del Garda, la stazione più vicina alla sede dell’evento, risparmiando il 30% sul prezzo Base di Frecce, InterCity e InterCity Notte. Ogni giorno 26 Frecciarossa permettono di raggiungere la stazione desenzanese. I clienti Trenitalia che assistono alla competizione golfistica hanno a disposizione anche un servizio di navetta gratuito a/r per raggiungere il green. trenitalia.com openditaliagolf.eu

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GOLF

#NONSOLOGOLF DESENZANO DEL GARDA DA SCOPRIRE TRA CULTURA, PAESAGGI INDIMENTICABILI E FOOD

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Open d’Italia è, senza dubbio, una buona occasione per visitare Desenzano del Garda, cittadina bresciana caratterizzata da paesaggi spettacolari e prodotti tipici. A Soiano del Lago, borgo zeppo di vigne e ulivi che ospita la golf competition, si può ammirare la Porta del sole e il castello dove, durante l’estate, si organizzano manifestazioni ed eventi. Il maniero, risalente al X secolo, è stato eretto su rovine romane e, dalla torre,

è possibile ammirare il meraviglioso panorama del lago. Da non perdere neanche la Chiesa di Soiano, al cui interno sono conservate tele del Celesti e del Bertanza, oltre a un magnifico organo barocco, opera di Antonio Franchino. Dalle strade soianesi a quelle di Desenzano, la “capitale del Garda”, è un attimo. La vivace cittadina di circa 29mila anime, incastonata tra le colline moreniche e le rive del Benaco, offre un patrimonio artistico, storico 51

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e archeologico che affonda le radici nell’epoca romana. La mini metropoli mette a disposizione aree balneari, sport nautici e spazi da vivere all’aria aperta. Non manca, poi, la cultura: il Museo archeologico custodisce reperti dei primi insediamenti umani della regione, risalenti a un’epoca compresa tra l’età mesolitica e quella del bronzo, come l’aratro in legno più antico del mondo. Merita una visita il complesso archeologico della Villa Romana, i cui


GOLF

© xbrchx/AdobeStock

Sirmione (BS), Castello

resti rappresentano la più importante testimonianza in Italia settentrionale di grande abitazione tardo-antica. Osservando i pavimenti a mosaico si viene rapiti per la varietà di colori delle pietre musive impiegate. Altra meraviglia è il castello che dalla cima della collina domina il porto e larga parte del territorio

circostante. Di questa struttura difensiva rimane solo il recinto fortificato. Sul mastio d’ingresso si può godere di uno dei più bei panorami del Lago di Garda. Il centro di Desenzano è piazza Malvezzi, dove nel '700 si svolgeva il più importante mercato di grani della Lombardia, strettamente connesso con

© lukaszimilena/AdobeStock

Desenzano del Garda (BS), Porto vecchio

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quello che oggi è detto Porto vecchio, realizzato sul finire del XV secolo. Altra bellezza è il Duomo, con opere di Celesti, Tiepolo e Palma il Giovane. A sud del Comune desenzanese, la torre di San Martino della Battaglia regala uno spettacolo affascinante: lo specchio d’acqua, i monti, le colline moreniche coltivate a vigneto e a uliveto e la pianura sembrano abbracciarsi con un effetto indimenticabile. A dieci minuti, è d’obbligo una passeggiata (con tanto di bagno termale) a Sirmione, con la caratteristica penisola che divide la riva meridionale, il Castello scaligero e le Grotte di Catullo. Per i buongustai sono da non perdere la trota salmonata, il baccalà in umido, i luccetti e le sardine alla gardesana e, tra i dessert, il brodo di giuggiole, il chisol e il pà dei morcc. Ampia, ovviamente, la scelta di vini, dal Custoza al Lugana fino al Marzemino. Dal 1997, inoltre, l’olio extravergine d’oliva del Garda si fregia della denominazione di origine protetta e nel territorio ha sede il Consorzio per la tutela del formaggio Dop Grana Padano. G.B. comune.desenzano.brescia.it



ROMA 131 48 18 A DAY 5 DEPARTURES BUSITALIA FAST A DAY

TENNIS di Salvatore Coccoluto

T O P P L AY E R S

ROME

© ANSA/AP Photo/Natacha Pisarenko/The Associated Press. All rights reserved

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L’EX NUMERO UNO ITALIANO, PAOLO LORENZI, PUNTA SUL TORNEO AL FORO ITALICO PER RICOMINCIARE A VINCERE

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aggio è sinonimo di Internazionali BNL d’Italia, appuntamento imperdibile della Capitale e uno dei tornei di tennis più belli e prestigiosi a livello mondiale. Quest’anno sbarca addirittura al centro di Roma con alcuni incontri di prequalificazione in piazza del Popolo. Poi dal 12 al 20 maggio occhi puntati sul Foro Italico, dove sfilano le star del tennis

mondiale maschile e femminile. Tra gli uomini confermata la presenza del campione uscente Alexander Zverev, che quest’anno deve vedersela con un indomabile Rafael Nadal, tornato da poco alle gare dopo un infortunio. Sicure le assenze di Roger Federer e Andy Murray, ma in compenso il pubblico può godere di fuoriclasse del calibro di Novak Djokovic e Juan Martin Del Potro, della potenza di Milos Raonic e di un Stan Wawrinka in cerca di riscatto. Nel femminile a emozionare è il grande ritorno di Serena Williams, vincitrice di quattro edizioni del torneo, che lo scorso anno era in maternità. Tra le nostre ragazze scendono in campo le intramontabili Sara Errani e Roberta Vinci, mentre tra gli uomini presenti Fabio Fognini, Andreas Seppi, Matteo Berrettini e Paolo Lorenzi. Proprio quest’ultimo,

THE FORMER ITALIAN NUMBER ONE PAOLO LORENZI AIMS TO RETURN TO WINNING AT THE TOURNAMENT AT FORO ITALICO

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ay means it is the Internazionali BNL d'Italia, an unmissable event in Rome and one of the most important and entertaining tennis tournaments in the world. This year it even touches down in the centre of Rome with some qualification matches taking place in the Piazza del Popolo. Then, from 12 to 20 May, all eyes is on the Foro Italico, with the appearance of the stars of men's

FRECCIAROSSA, SERVIZIO VINCENTE/A WINNING SERVICE

Il Frecciarossa è il treno ufficiale degli Internazionali BNL d’Italia: a tutti gli appassionati e ai possessori di un biglietto della manifestazione tennistica è riservata una speciale riduzione del 30% sul prezzo Base di Frecce, InterCity e InterCity Notte per e da Roma. Per usufruire dell’offerta è sufficiente utilizzare il codice TENNIS2018 in fase di acquisto. I biglietti sono acquistabili attraverso il sito trenitalia.com, l’app Trenitalia, le biglietterie e self service di stazione e le agenzie di viaggio abilitate. Inoltre, anche quest’anno è previsto il servizio navetta gratuito dalla stazione Termini al Foro Italico e viceversa, basta mostrare il titolo di viaggio di Frecce, InterCity e InterCity Notte, anche senza sconto dedicato, e il biglietto del torneo in formato cartaceo, elettronico o la prenotazione ticketless. Frecciarossa is the official train for Internazionali BNL d’Italia, the Italian Open: a special discount of 30% off the Base price of Frecce, InterCity and InterCity Notte to and from Rome is available to all tennis fans and ticket holders to the event. To take advantage of the offer, simply enter the code TENNIS2018 when you are purchasing your tickets. Tickets can be purchased on the website trenitalia.com, the Trenitalia app, from ticket offices and self-service ticket machines in stations, as well as accredited travel agents. This year too a free shuttle bus service will be available from Termini station to Foro Italico and back; passengers will only need to show their Frecce, InterCity or InterCity Notte train ticket – even if it was bought without a discount – and their ticket to the event in paper, electronic or ticketless booking format. trenitalia.com internazionalibnlditalia.com

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© Alfredo Falcone/LaPresse

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atleta, dotato di ottimi colpi e grande professionalità, torna a Roma con la voglia di archiviare un inizio anno difficile, caratterizzato da un problema fisico che ha condizionato il suo rendimento. Lorenzi, classe 1981, ex numero uno italiano e componente della squadra di Coppa Davis, punta sul sostegno del pubblico del Foro Italico per ricominciare a vincere e magari migliorare il suo best ranking, ottenuto proprio qui a maggio scorso. Paolo, cosa ti piace degli Internazionali BNL d’Italia? L’atmosfera, l’affetto e il calore della gente lo rendono un torneo speciale. Giocare a Roma è una sensazione magica. C’è un luogo della Capitale che visiti spesso durante il torneo?

and women's world tennis. Amongst the men to have confirmed they playing is last year's champion, Alexander Zverev. This season he have to reckon with the indomitable Rafael Nadal, who has recently returned to competition after an injury. Roger Federer and Andy Murray definitely not taking part, but as compensation spectators able to enjoy the extraordinary talent of players of the calibre of Novak Djokovic and Juan Martin Del Potro, the power of Milos Raonic, and Stan Wawrinka who is looking to make a comeback. In the women's draw, the big news is the return of Serena Williams, a four-times winner, who last season missed the event because she was pregnant. Of the Italian women taking to the court are the evergreen Sara 57

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Errani and Roberta Vinci, while playing in the men's draw are Fabio Fognini, Andreas Seppi, Matteo Berrettini and Paolo Lorenzi. The last man on the list, who has excellent strokes and is a true professional, is coming back to Rome with the desire to close the book on a difficult year, which included a physical problem which affected his performance. Lorenzi, who was born in 1981, is a member of the Davis Cup team and a former Italian number one. He is hoping for the support of the crowd at the Foro Italico to get back to winning again and perhaps improve on his best ranking, which he got after playing here last May. Paolo, what do you like about the Internazionali BNL d’Italia? The atmosphere, the affection and


TENNIS

warmth of the crowd make it a special tournament. Playing in Rome is a magical feeling. Is there a place in Rome which you often visit during the tournament? I love wandering through the roads in the city centre. Whenever I can, I take some time off to enjoy Rome and its history. What is your favourite Roman dish? Definitely spaghetti carbonara, although it is not exactly recommended before a match. As well as the Internazionali BNL d'Italia, which are your favourite countries and tournaments? I really like playing in South America and I

adore the Acapulco tournament. I also feel very good in the US and I happily spend time there for the US Open. How big a role does travelling play in your life? Let us say that my life is one constant journey, every week I am in a different country and often even continent. I love to move around and to get to know new places – it is one of the nicest parts of my job. What has been the most important victory in your career? Winning the Kitzbühel ATP 250: winning such an important tournament is a

14X11cm A 300 DPI © Caroline Blumberg/ANSA

Adoro passeggiare per le vie del centro, appena posso mi ritaglio del tempo libero per godermi Roma e la sua storia. Piatto romano preferito? Sicuramente la carbonara, anche se prima dei match non è proprio consigliata. Oltre agli Internazionali, quali Paesi e tornei ami di più? Mi piace molto giocare in Sudamerica e adoro il torneo di Acapulco. Anche negli Stati Uniti mi trovo molto bene e passo volentieri del tempo lì per gli US Open. Quanto conta il viaggio nella tua vita? Diciamo che la mia vita è un viaggio continuo, ogni settimana cambio Paese e spesso anche continente. Adoro muovermi e conoscere posti nuovi, è uno degli aspetti più belli del mio lavoro. Qual è il successo più importante della tua carriera? La vittoria dell’ATP 250 di Kitzbühel: vincere un torneo così rilevante per un tennista è un grandissimo traguardo e uno dei più bei ricordi da portarsi dietro. E il momento più difficile, invece? L’ho vissuto quando, intorno ai 26 anni, non riuscivo ad arrivare ai tornei principali. Ero fermo in quelli minori e non è stato facile tenere alta la motivazione. Il tuo idolo? Come tutti i giovani anche io ne avevo uno, era il campione tedesco Boris Becker. Però non c’è stato un giocatore in particolare che abbia influenzato il mio gioco. Come trovi la concentrazione prima di un match? Metto le cuffie e ascolto un po’ di musica, mi aiuta a estraniarmi e fa bene alla concentrazione. Un gesto scaramantico o un portafortuna? Tutti gli anni uso sempre la stessa doccia. Obiettivi per il 2018? Vengo da un infortunio che mi ha tenuto fuori per un paio di mesi, quindi il primo obiettivo è tornare in forma e il secondo migliorare il best ranking 2017.

Rafael Nadal al Roland Garros 2017 FROM ROME TO PARIS Nemmeno una settimana per riprendere fiato e poi gli appassionati di tennis volgeranno lo sguardo su Parigi, per seguire gli Open di Francia 2018, secondo torneo del Grande Slam. Sulla terra battuta del Roland Garros, dal 27 maggio al 10 giugno a sfidarsi sono ancora una volta i migliori tennisti del mondo. Dopo la rinuncia del campione svizzero Roger Federer, nel torneo maschile occhi e riflettori puntati sullo spagnolo Rafael Nadal – tornato il 6 aprile in Coppa Davis, dopo lo stop per problemi fisici – che a Parigi ha trionfato già dieci volte, l’ultima lo scorso anno. Nel torneo femminile particolare curiosità verso le tenniste emergenti, come la ventenne giapponese Naomi Osaka, e per la neo mamma Serena Williams, di nuovo in campo da febbraio. After less than a week to catch their breath, tennis fans will turn to Paris to follow the 2018 French Open, the second tournament in the Grand Slam. From 27 May to 10 June, the best tennis players of the world will once again face each other on the clay at Roland Garros. After the withdrawal of the Swiss champion Roger Federer, eyes and all attention will focus on the Spaniard Rafael Nadal – who made his comeback on 6 April for the Davis Cup after a break because of injury – who has already won ten times in Paris, including last year. On the women’s side, there is great interest in up-and-coming tennis players, such as the twenty-year-old from Japan, Naomi Osaka, and new mum Serena Williams, back on the court since February.

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TENNIS massive achievement for a tennis player, and one of the best memories to have. And what is the most difficult moment? I experienced it when I was around 26, and I could not get into the big tournaments. I was stuck in the lowercategory competitions and it was not easy to keep my motivation up. Who is your tennis idol?

Like all young people, I had one too, it was the German champion Boris Becker. But there has not been a particular player who has influenced my style of play. How do you work on your concentration before a match? I put on my headphones and listen to some music. It helps me shut everything out and is good for my concentration.

Do you have any superstitions or a good luck charm? I use the same shower every year. And what are your goals for 2018? I am coming back from an injury that kept me out for a couple of months, so my first goal is to get back in shape and the second is to improve my highest-ever ranking, which I achieved in 2017.

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1 Collezione Thames di Fred Perry 2 Hamaki-ho 3 Benisimon 4 Lacoste

© Hulton Archive/Getty Images

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no degli sport che più di tutti ha introdotto lezioni di stile, e non solo di dritto e rovescio, è il tennis. Mini dress o polo e skirt, nel classico bianco o con tocchi neon, sono l’ispirazione. Ma lunga è l’evoluzione della moda sulla terra rossa: nei primi del ’900 la gonna lunga era d’obbligo accompagnata da cappello a tesa larga, negli anni ’20 la mise comincia ad accorciarsi e nei ’30 con i due campioni e amici Fred Perry e René Lacoste la passione per la racchetta diventa un vero business che oggi sale anche in passerella alla Paris Fashion Week. Esplodono quindi gonne a pieghe, shorts e t-shirt tutto rigorosamente in total white, e solo con le sorelle Williams, nel 2012, scendono in campo abiti colorati in tessuti performanti. Certo è che il tennis style resta il completino da educanda dal candido colore e continua a contaminare il look anche dopo il match point. C.M.

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Race for the Cure, Roma

RUN & THE CITY DALLA MOONLIGHT HALF MARATHON DI JESOLO ALLA RACE FOR THE CURE DI ROMA: TUTTI DI CORSA PER LE VIE DELLA CITTÀ

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uoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o controvento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi e il coraggio dei tuoi polmoni». Le parole del velocista di colore Jesse Owens, trionfatore ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 sotto gli occhi di Adolph Hitler, racchiudono alcuni motivi del successo della corsa, una cosa che «puoi fare da solo, unicamente grazie alla

tua volontà». Forse per questo negli ultimi anni le manifestazioni sportive di running in città si sono moltiplicate. Non si tratta, infatti, solo di infilare velocemente un passo dopo l’altro, perché influiscono la natura spontanea e liberatoria di questa disciplina, la dimensione di socialità, i messaggi di cui essa si fa portatrice. Ne è un esempio la Race for the Cure, organizzata dall’associazione Komen Italia che utilizza i fondi raccolti per progetti a sostegno della prevenzione del tumore al seno e della salute femminile. Dal 17 al 19 maggio nel villaggio allestito all’interno del Circo Massimo prestazioni specialistiche gratuite, laboratori, talk show, attività ludiche e didattiche. Mentre domenica 20 gambe in spalla per le vie del centro con la cinque chilometri agonistica o più lentamente con la passeggiata di due chilometri. Tra i sostenitori dell’evento anche FS Italiane, che partecipa con il team aziendale per il settimo anno consecutivo. 63

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«La Race for the Cure è una grande dimostrazione d’amore», sostiene la madrina Maria Grazie Cucinotta. «È come entrare in un’altra dimensione fatta di gioia, forza ed energia. Il cancro di una diventa di tutti e nessuno si sente solo. Le donne in rosa (che indossano una t-shirt diversa da quella bianca, perché malate o guarite dal carcinoma, ndr) trasmettono una grande vitalità e corrono per dire “noi non molliamo e saremo qui a farlo anche il prossimo anno”. E poi Komen Italia fa un grande lavoro: ricorda alle donne, sempre impegnate in mille cose e pronte a prendersi cura degli altri, di mettere tra le priorità se stesse». Rosanna Banfi, madrina insieme alla Cucinotta, conferma l’atmosfera speciale che si vive durante questo appuntamento: «Arrivano pullman da tutta Italia ed è come se si partecipasse a un grande picnic fuoriporta. Anche io ho avuto un tumore mammario, conservo il manichino con


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Correre fa bene al corpo e alla mente, aiuta a superare con grinta le difficoltà di tutti i giorni. Parola di Fulvio Massini, noto preparatore atletico che in questo libro si rivolge ai runner di ogni livello: principianti, amatori ed evoluti. Perché c’è spazio per tutti, e per ogni categoria dà consigli utili su abbigliamento e scarpe, alimentazione, organizzazione di allenamenti e stretching, secondo il nuovo metodo VE.DI., e la gestione degli infortuni.

Una raccolta di consigli pratici basati sull’esperienza del pluricampione del mondo di ultramaratona Giorgio Calcaterra. Guidato nel percorso narrativo dall’inseparabile amico e corridore Daniele Ottavi, svela le motivazioni e la filosofia che consentono di raggiungere traguardi inaspettati anche a chi muove i primi passi. Pagine che aiutano a sentire la corsa con la testa e con il cuore, fino a perdersi nell’avventuroso viaggio delle 100 km.

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la mia parrucca e sopra ci metto tutti i cappelli che mi regalano alla Race». Le vie della Capitale saranno poi di nuove invase da pettorine e suole scattanti per la Mezza Maratona del 16 giugno: 21 chilometri in notturna con partenza da piazza del Popolo. I seimila runner attesi si muoveranno tra le bellezze romane e le note diffuse dalle otto postazioni dove si esibiranno dal vivo diversi percussionisti. La passione per la musica è al centro anche della Deejay Ten di Firenze il 13 maggio, dove si corre accanto agli speaker di Radio Deejay: il padrone di casa, Linus, e il team del programma Pinocchio composto da Diego, La Pina e La Vale nonché il Trio Medusa. Passando dal Lungarno al lungomare di Sanremo (IM), il 23 giugno c’è la terza edizione della Run for the Whales. Il tragitto si sviluppa lungo la pista ciclo-pedonale del Ponente ligure, gestita dalla società Area 24, e segue il vecchio tracciato ferroviario. Se durante lo sprint si rivolge lo sguardo al mare è possibile avvistare il soffio di un capodoglio o il salto di un gruppo di delfini. Sono migliaia, infatti, i cetacei che popolano le acque di quest’area. Parte dell’iscrizione della Run for the Whales è destinata proprio alla ricerca su questi mammiferi: i soldi raccolti saranno devoluti alla onlus Tethys che da oltre 30 anni ne studia e ne monitora le diverse popolazioni. Il mare è l’ingrediente principale anche della Moonlight Half Marathon di Jesolo (VE), sabato 26 maggio, con start al tramonto da piazza Milano. Dopo aver attraversato le campagne alle porte del Comune veneto, si costeggia il Canale Cavetta fino a lambire il porticciolo turistico di Cortellazzo. Si prosegue lungo la foce del Piave per poi fare rotta verso il Lido attraverso la pineta. Ad accompagnare gli ultimi chilometri ci pensano il rumore delle onde e il chiarore della luna: si taglia il traguardo in spiaggia e si continua a festeggiare, con medaglia al collo o senza, all’Arenile Milano. LF raceroma.it mezzamaratonadiroma.it deejayten.deejay.it/firenze runforthewhales.it moonlighthalfmarathon.it


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INCONTRO di Andrea Radic

Andrea_Radic

UN CUORE CHE BATTE PER LA MUSICA (E IL PALLONE)

AMA VIAGGIARE IN TRENO, SUONARE, SCRIVERE E MARCARE ZANETTI. DAVIDE DILEO, IN ARTE BOOSTA, È PRONTO PER LA SUA PROSSIMA PARTITA CON LA NAZIONALE CANTANTI

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passo leggero, si guarda intorno mentre andiamo verso il binario, con lo sguardo aperto e gli occhi vivissimi di chi ragiona con metodo. Non sembra certo una rockstar. Eppure, ai concerti, i palazzetti si riempiono e la folla grida il suo nome: Boosta, il tastierista dei Subsonica. Un grande interprete di ciò che gli sta intorno, una spugna capace di restituire a parole, sensazioni, impressioni, ansie e gioie. Non si fa fatica a capire che ha scritto grande musica per sé e per altri grandi interpreti. L’abbigliamento è un paradigma al contrario, nessun simbolo da star, nessun eccesso, ma sobrio, comodo, normale. E la luce negli occhi ti colpisce come la spilla nell’occhiello del giaccone con le insegne della squadra del Torino, la sua fede calcistica che porta sul campo con la Nazionale Italiana Cantanti, il 30 maggio allo stadio di Genova. La luce gli taglia il volto mentre il Frecciarossa percorre la nuova rotta Milano-Genova, insinuandosi tra le colline (quasi montagne) della Liguria. Boschi, villaggi, ripidi pendii, uno di quei paesaggi che diventano bellissimi se visti dal finestrino. «Amo viaggiare in treno, un po’ una seconda casa, un momento fortunato», osserva Boosta. «Come sospeso nel tempo, posso leggere, lavorare, scrivere,

pensare. Ascolto anche un sacco di musica guardando fuori dal finestrino, un videoclip infinito, un’epidemia di panorami e situazioni. Mi diverto anche a osservare la rappresentazione della vita che la carrozza di un treno può offrire, una favolosa finestra sul Paese. Altrettanto bello, poi, è tornare, proprio a casa, a Torino, una città che mi ha dato molto e che non lascerò mai. Negli anni ’90 era la porta d’ingresso della musica, con un fermento incredibile di nuovi gruppi e la notte popolata di occasioni artistiche. La musica è l’unica forma d’arte di cui le persone avranno sempre bisogno», aggiunge. LF Compositore, scrittore, sei un uomo multiculturale. Sono semplicemente curioso, ho la fortuna di avere una vita molto bella, da privilegiato. Da piccolo volevo fare il musicista e oggi vivo e mi mantengo con la mia passione. È così anche per le altre espressioni artistiche, seguo gli spunti della vita per dare qualcosa al pubblico, per farlo stare bene, più che per sentirmi bene io. Siamo menestrelli 2.0, osserviamo e in qualche modo raccontiamo: se la hai la capacità e la fortuna di avere una tavolozza di colori più ampia, che spazia dalla musica alla scrittura, il quadro verrà più bello. Anche se l’arte è imperfetta per definizione. 66

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Che ricordi hai di te musicista bambino? Quanti concerti in cameretta! Il bastone della scopa e un pennarello come microfono, suonavo ore intere la batteria sui cuscini. Sdraiato sul tappeto guardavo migliaia di volte il vhs degli ACDC. Poi a sei anni ho chiesto di suonare il pianoforte. Arrivato ai dieci mi annoiava, e qui ringrazio i miei genitori che mi hanno spinto a non smettere. Poi il primo gruppo e il sacrificio di papà nel regalarmi un Roland D50, il mio primo sintetizzatore usato. LF Cosa stai preparando dal punto di vista musicale? Una forma di spettacolo nuova che mi piace molto, dove non porto canzoni, ma quadri sonori, nei quali il pubblico possa perdersi. Non c’è un cantato, ma un pianoforte acustico preparato, alla John Cage, un pianoforte elettrico e un sintetizzatore Moog, il principe. Un’ora di suono, dalla quale non esci canticchiando, ma con una sensazione addosso. LF Senti l’emozione dei concerti? Suonare dal vivo è la miglior espressione possibile, la gente sceglie di venire e si muove per farlo, con la consapevolezza che quelle due ore sono una camera ovattata rispetto al resto, dove ciascuno resta se stesso e si lascia andare. Un’esperienza, un tuffo, come un’onda LF


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INCONTRO

nella quale nuotiamo ad altezze diverse ma dove tutti, concentrati sulla stessa cosa, cantano le stesse canzoni e muovono energia. LF Da torinese metodico, arrivi in anticipo non solo in stazione, ma anche allo stadio. Se la partita è alle 15 io arrivo all’una. Mi prendo il mio panino e mi godo tutto l’evolversi della giornata insieme alla gente che arriva sugli spalti, mi guardo tutto il riscaldamento dei giocatori, un rito. Non sopporterei mai di arrivare al cinema a film iniziato. LF Sei appassionato di calcio e membro della Nazionale Italiana Cantanti. Un impegno che viene dal cuore. Siamo molto felici di giocare il 30 maggio a Genova per raccogliere fondi per l’Istituto Gaslini e l’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ndr). Io sono in squadra da alcuni anni, a lungo corteggiato alla fine mi sono concesso. In realtà credevo di essere troppo vecchio, invece mi sono reso conto che, perso un po’ il dente dell’agonismo, è bellissimo mettersi a

disposizione. Per due motivi: perché questa è beneficenza fatta con serietà e per portare un sorriso alle persone che guardano la partita, un sorriso pieno di concretezza. LF Ti alleni anche? Potrei mentire e dire che lo faccio ogni giorno, ma il rock’n’roll e il calcio non vanno esattamente a braccetto… però possiamo farcela. Ci piace giocare a pallone e cerchiamo di farlo al meglio, siamo una famiglia. E poi sono belle esperienze come aver provato, e dico provato, a marcare Zanetti. LF Cosa ti dà la forza di trovare sempre nuovi obiettivi? Non vorrei sembrare tardoromantico, ma in generale l’amore inteso come empatia, come desiderio di esserci, di guardare tutto come fosse un meraviglioso film. Senza empatia e capacità di metterci nei panni degli altri, è difficile fare un passo avanti rispetto a quello che si è. Bisogna cercare di trasmettere ciò che si ha nel modo migliore ed è bello vedere le persone contente di prendere in prestito pezzi di te.

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OLTRE LO SPORT di Luca Mattei Photo Federico Tardito

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INSEGNARE CALCIO AI RAGAZZI CON DISABILITÀ È POSSIBILE GRAZIE ALLE ACCADEMIE DI INSUPERABILI. PERCHÉ IL SOGNO DI DIVENTARE UN CAMPIONE NON SIA NEGATO A NESSUNO

Esportare quell’esperienza in Italia diventa presto un proposito da realizzare. Nascono così le Scuole Calcio Insuperabili Reset Academy. Rivolte a persone con disabilità cognitive, relazionali, affettivoemotive, comportamentali, fisiche e motorie, sono affiliate al Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e riconosciute dalla Federazione Italiana Sport paralimpici degli intellettivo relazionali (Fisdir). Un progetto avviato con quattro atleti a Torino e che oggi ne conta 450 in tutto il Paese, da Ivrea a Napoli, da Bergamo a Siracusa. «L’obiettivo – spiega il presidente e fondatore di Insuperabili, Davide Leonardi – da un lato è insegnare il calcio ai disabili, avvalendosi di allenatori esperti, educatori, psicologi e seguendo i valori dello sport, con e favelas brasiliane, i villaggi agonismo ma senza esasperazione africani, i vicoli di Napoli, gli e soprattutto senza mai cadere nel oratori polverosi. L’immaginario pietismo; dall’altro occorre far sì che si collettivo calcistico è pieno di scenari simili sviluppi un movimento culturale vicino a in cui i bambini si divertono in compagnia questo tipo di calcio, perché ci sono atleti di un pallone, come se fosse il loro migliore fenomenali che hanno prestazioni non amico (e come sanno i fan di Holly e Benji). inferiori ai normodotati». Perché non c’è ragazzino al mondo che La prima valutazione dei nuovi arrivi non abbia provato almeno una volta il considera non tanto il tipo di disabilità, desiderio di diventare un fuoriclasse. quanto la funzionalità: «Vengono svolti Un sogno che non si può negare a nessuno. dei test parametrizzati e in base a quei Ma siamo sicuri che sia proprio così? valori ciascuno è inserito nella categoria Nel 2008 tre giovani si mettono alla ricerca più adatta per divertirsi e sfruttare al di una scuola calcio idonea per un’amica meglio le proprie capacità». Le sedute affetta da sindrome di Down. Su Internet di allenamento sono come quelle di una non trovano nulla, se non all’estero, vera squadra di calcio, con accortezze soprattutto in Gran Bretagna, dove hanno solo sui tempi di recupero. Ma il clou sviluppato il modello Football for disabled. sono le sfide vere e proprie. A maggio gli

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Insuperabili partecipano al campionato italiano di Fisdir a Firenze, dal 24 al 27, e al torneo internazionale Fuorigioco Mantova il 26 e 27. L’iscrizione a Insuperabili è gratuita: «Si paga solo una quota associativa iniziale con cui si riceve un kit di abbigliamento. Non vogliamo mettere barriere economiche, perché le famiglie di un disabile hanno spese superiori alle altre». Tuttavia, tenere in piedi un’organizzazione così strutturata non è facile, bisogna avviare iniziative per reperire fondi: «Abbiamo creato un format che parte dai nostri testimonial, Chiellini in primis, poi Buffon, Ranocchia, Candreva, Perin, Viviano e tanti altri: abbiamo realizzato un fumetto con i loro volti che presenteremo a ottobre a Lucca Comics. Fanno allenamenti con noi e li invitiamo allo Insuperabili Shop. Gomez, con il trio comico Gli Autogol, ha destinato a noi i proventi della canzone disco d’oro Baila como el Papu, che ci ha dato gran risalto mediatico, lo stesso con Gli occhi della tigre, il libro di Sorrentino che tra l’altro indossa ogni domenica guanti personalizzati, messi all’asta per supportare il nostro progetto». Tra i campioni e i ragazzi c’è un rapporto intenso, molto sentito dagli stessi calciatori, che chiedono informazioni e inviano loro dei videomessaggi. Ma la gioia più grande è quella dei piccoli: «All’inizio hanno quasi un blocco, poi viene fuori la loro spontaneità e non ci pensano due volte a chiedere: "Perché non mi porti a mangiare la pizza?" oppure “È vero che hai cinque milioni di euro in banca?". Tutto ciò – conclude Leonardi – li rende di una bellezza quasi unica».


IL LATO BUONO DEL CALCIO PARLA GIORGIO CHIELLINI, DIFENSORE DELLA JUVENTUS E DELLA NAZIONALE E CAPITANO DELLA SQUADRA DI TESTIMONIAL DI INSUPERABILI Cosa ti ha convinto di questo progetto? La visione del calcio e dell’attività fisica in generale. Si utilizza lo sport come strumento prezioso di socializzazione e integrazione. L’allenamento aiuta i ragazzi a migliorare la propria salute e contribuisce a promuovere la socialità. Insuperabili è un’esperienza eccezionale dal punto di vista educativo e interessante sotto l’aspetto gestionale. Per i ragazzi (e non solo) sei un idolo da imitare. Cosa hai visto nei loro occhi al primo incontro? Sicuramente la sorpresa: il fatto di vedermi in carne e ossa è stato per loro

un’esperienza forte. Però giocando a pallone il rapporto è diventato subito amichevole e di grande confidenza. La cosa più bella è l’affetto che questi bambini ti regalano, gli abbracci e le domande che ti lasciano a bocca aperta. Ogni anno organizzo un allenamento con i ragazzi e finisco sempre con il cuore pieno di gioia di vivere. Per me è un piacere poter contribuire e testimoniare la bontà di questo progetto. Cosa altro pensi si possa fare per sostenerlo? Il mio rapporto – e credo anche quello degli altri calciatori – con Insuperabili va oltre il semplice concetto di sostegno. Davvero sono convinto che le loro academy abbiano la capacità di insegnare a tutti noi valori e attitudini importanti: la dedizione, la costanza e l’impegno tanto dei ragazzi quanto del team di educatori sono da ammirare. Insuperabili è un esempio a cui guardare quando pensiamo a come lo sport e il calcio possano trasmettere messaggi buoni e positivi. L.M. insuperabili.eu

Giorgio Chiellini in versione cartocampione

LA MODA PER L'ANLAIDS

Dal 6 al 9 giugno torna a Milano la più importante mostra-mercato benefica promossa in Italia dal mondo della moda a sostegno della no profit Anlaids (Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids). Quattro giorni di shopping solidale presso The Mall Big Spaces per raccogliere fondi e combattere l’Hiv. conviviomilano.it ConvivioMilano conviviomilano Giorgio Chiellini ospite di Insuperabili Shop 71

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OLTRE LO SPORT

© Simone Castrovillari

Un momento dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics 2017 di Biella

LIMITLESS SPECIAL OLYMPICS E GIOCHI SENZA BARRIERE, DUE MODI DI FESTEGGIARE LO SPORT ANDANDO OLTRE IL CONFINE DELLE DISABILITÀ

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he io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze». Potrebbe essere il motto di ogni sportivo. Ma fate pronunciare queste parole ad atleti con disabilità intellettive e vi renderete conto che hanno una profondità molto più ampia. Per loro lo sport assume un valore maggiore che per chiunque altro: consente di ritrovare fiducia, scoprire lati del carattere e capacità che prima si ignoravano e soprattutto superare quei limiti che la natura impone loro. Al di là dei successi o delle sconfitte

è la volontà di mettersi in gioco a contare, a garantire riconoscimento sociale e gratificazione. Quelle parole sono la formula del giuramento di ciascun membro di Special Olympics, un programma internazionale di allenamenti e competizioni per persone con disabilità intellettive, fondato nel 1968 da Eunice Kennedy. Oggi adotta una formula di portata rivoluzionaria, tenendosi aperto anche ai normodotati: l’attività unificata è il mezzo più importante per raggiungere la piena inclusione, altrimenti il pericolo di ghettizzazione è 73

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sempre dietro l’angolo. L’associazione italiana del movimento, nata 35 anni fa e riconosciuta da Coni e Cip, si regge su una rete di 306 team che allenano oltre 16mila atleti in 19 discipline e organizzano ogni anno 180 eventi. Appena entro in contatto con i responsabili, ci tengono a farmi conoscere la storia di Francesco Dho, un 27enne di Genova che ha una passione sfegatata per il mondo dei treni: conosce quasi ogni tratta della rete ferroviaria, con tanto di orari e tipologie di convogli. Ma è soprattutto


OLTRE LO SPORT

Francesco Dho ai Giochi Mondiali Invernali in Austria

50 Paesi calcano i campi di tutto il Vecchio Continente. La competizione nazionale più attesa sono i XXXIV Giochi Nazionali Estivi, dal 4 al 9 giugno a Montecatini e Valdinievole, in Toscana. Anche qui numeri interessanti: oltre tremila atleti, 1.300 volontari, 650 tecnici, 1.400 familiari e 600 delegati accompagnatori, con gare in 19 discipline dall’atletica leggera al badminton fino al dragon boat. E per festeggiare la bellezza dello sport c’è Giochi Senza Barriere, evento-spettacolo in programma il 14 giugno allo Stadio dei Marmi di Roma, a cui partecipano anche volti noti dello showbiz e della musica. A preparare l’iniziativa l’associazione

© Settimio Benedusi

il suo percorso di crescita a colpire: a causa della sua introversione a scuola diventa vittima di bullismo e decide di abbandonare gli studi; una scelta che gli apre però nuove porte verso ambienti più comprensivi, come quello degli Special Olympics, dove sono tutti diversi e tutti uguali. Qui terminano le salite della vita e cominciano le discese libere sugli sci. La partecipazione nel 2017 ai Giochi Mondiali Invernali in Austria è un risultato che sorprende tutti. I prossimi due appuntamenti speciali sono in dirittura d’arrivo. Dal 19 al 27 maggio si tiene, con il supporto della Uefa, la XVIII edizione della European Football Week, in cui 45mila calciatori provenienti da

Art4sport, nata dall’esperienza della campionessa mondiale di scherma Bebe Vio, a 11 anni costretta da una malattia all'amputazione dei quattro arti. È da quell’episodio tragico, da cui molti non si sarebbero ripresi, che la ragazza trova la forza di reagire e non mollare il sogno coltivato fin da bambina di diventare una schermitrice. La realtà che lei e la sua famiglia si trovano di fronte, però, non è facile: il Sistema sanitario nazionale non garantisce il supporto necessario per le persone che si trovano nelle sue condizioni, né sovvenziona l’acquisto di ausili adatti, senza tralasciare che gli impianti sportivi locali non sono adeguati e non hanno attrezzature idonee. Da qui la decisione di creare un ente di riferimento per Bebe e altri ragazzi con le stesse problematiche. La mission di Art4sport è quindi migliorare la qualità della vita dei portatori di protesi e utilizzare lo sport come terapia. Come fa Giochi Senza Barriere, promuovendo la conoscenza e la pratica delle attività paralimpiche in Italia. Tema di questa edizione, la terza consecutiva nella Capitale, è Supereroi. Perché in fondo questi ragazzi hanno dei poteri particolari, quelli che consentono loro di superare ogni limite. L.M. specialolympicsitalia.org art4sport.org

Bebe Vio e altri atleti di Giochi Senza Barriere 74

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RIMINIWELLNESS di Cecilia Morrico Photo Augusto Bizzi

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RIMINI 26 AL GIORNO RIMINI FIERA DAL 31 MAGGIO AL 3 GIUGNO 4

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MAMMA

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CON ELISA DI FRANCISCA A RIMINIWELLNESS. PRIMA DEI CAMPIONATI ITALIANI DI SCHERMA, SOGNANDO TOKYO 2020

È

possibile conciliare il successo nello sport con l’essere mamma? Secondo Elisa Di Francisca sì. Dopo la nascita di suo figlio Ettore e un periodo di stop, è pronta a tornare in pedana. Prima degli Assoluti, i campionati italiani di scherma a Milano dal 7 al 10 giugno, domenica 3 si trova sulla Riviera romagnola per RiminiWellness, la kermesse internazionale dedicata al fitness, per parlare di vita sana e buone abitudini, mentre con il suo blog mammatleta.it racconta le sue giornate tra casa e palestra.

Dopo la gravidanza e la nascita di tuo figlio hai ripreso l’allenamento. Cos’è cambiato rispetto a prima? A livello muscolare la fatica di riprendere si è sentita. Sono rimasta incinta subito dopo le Olimpiadi di Rio (agosto 2016, ndr) e ho ricominciato solo qualche mese fa. Diciamo che avverto qualche dolorino nella posizione di guardia, ma affronto la scherma in maniera più tranquilla pur se vogliosa di ottenere risultati. LF Sei tornata a pieno training? No, prima di avere Ettore trascorrevo cinque ore al giorno in palestra, ora LF

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ne faccio tre, al massimo tre e mezza. LF Eppure c’è stato un momento in cui pensavi di smettere, poi hai fatto un passo indietro. Come mai? Dopo aver visto mio figlio sono tornata per lui. Mettermi in gioco non più per me stessa, ma per dare l’esempio. LF Il 3 giugno sarai a RiminiWellness. Conosco bene la fiera e la amo perché parla di sport e di vita sana in movimento. Quest’anno sono ospite dello stand Fiberpasta, di cui apprezzo i prodotti. LF Qualche nuova disciplina che ti incuriosisce?


Mi basta e avanza la mia (ride, ndr)! LF Ho letto che durante la gravidanza ti sei dedicata ad acquagym e pilates, li pratichi ancora? Non proprio. Pilates mi piace tantissimo, mi ha aiutato per il parto e anche con la scherma una volta tornata ad allenarmi. Non l’avevo mai considerato come sport, ma da quando l’ho conosciuto ho trovato molto giovamento, quindi lo riprenderò. Ogni tanto mi capita di farlo insieme allo stretching. LF Problema comune a tutte le donne: come hai perso i chili dopo la gravidanza? Appena rimasta incinta ho preso 16 chili, sono ingrassata tanto all’inizio e alla fine sono un po’ dimagrita, anche perché si andava verso il caldo. Ma non mi sono mai preoccupata del peso, perché con un bambino non stai mai ferma e bruci tutto quello che mangi. LF Segui un’alimentazione particolare al momento? Ancora allatto, Ettore ha otto mesi e mezzo e vorrei arrivare fino all’anno. Quindi la mia dieta è ancora in funzione sua. In tavola porto un po’ di tutto, cibi sostanziosi e sempre vari. LF Parlando di progetti, dal 7 al 10 giugno sei a Milano per i Campionati italiani di scherma. Come affronti queste nuove gare? Mi rimetto nel gregge e comincio a lavorare duramente, affronto questa prima gara da mamma-atleta e da persona che vuole far bene. Gli Assoluti sono le prime competizioni, devo rompere il ghiaccio sperando di uscirne contenta. LF La rivale più tosta? Direi tutte, anche perché non mi ricordo più come tirano le avversarie e questo è un punto a mio sfavore, ho meno bagaglio recente rispetto a loro. LF E poi le qualificazioni per Tokyo 2020 a novembre. Obiettivo difficile? Come tutte le sfide. Cerco di puntare in alto, è fattibile, dipende tutto da me. LF Se arrivassero, porterai Ettore con te? Certo! Verrà sempre con me, non posso pensare di non averlo vicino. mammatleta.it tuttaelisa

© Riccardo Gallini

RIMINIWELLNESS

PAROLA D'ORDINE: BENESSERE

Sempre più internazionale, coinvolgente e formativa. In una parola RiminiWellness, manifestazione globale dedicata alla filosofia dello star bene, in programma dal 31 maggio al 3 giugno. Un ponte di divertimento e vitalità nei padiglioni del quartiere fieristico della Riviera romagnola. Oltre 45 i palchi attivi suddivisi fra pilates, acqua, danza, indoor cycling, fitness, walking, yoga, e più di 500 presenter provenienti da tutto il mondo per un totale di 1.500 ore di lezione e 1.960 singole sessioni di allenamento. Moltissimi gli appuntamenti con i partner dell’evento, a iniziare dalla Virgin Obstacle Race del 2 giugno, l’unica corsa che unisce il running con esercizi ispirati al trainer funzionale. riminiwellness.com

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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RIMINIWELLNESS

FITNESS & CO.

La Nazionale italiana di ginnastica ritmica, le Farfalle, per la collezione 100% made in Italy by Freddy

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umping jack, squat, plank, stretching e stop. La vita in movimento non si riduce solo all’attività in palestra, in acqua o all’aria aperta, ma coinvolge tutti gli aspetti della vita sana. La prima attenzione è infatti rivolta al cibo. Confermata anche quest’anno FoodWell Expo, all’interno di RiminiWellness, che propone l’alimentazione ideale per chi cerca prodotti legati al benessere o è costretto a pasti veloci, senza rinunciare a qualità e salute. Un importante momento di business, aggiornamento e formazione. Show cooking con i migliori chef e foodblogger, degustazioni guidate, focus sui prodotti, corsi di cucina. Altro aspetto importante lo sportwear, ovvero l’abbigliamento. Freddy, tra i main sponsor della kermesse, lancia la collezione 100% made in Italy, totalmente prodotta nel Belpaese ed eco-friendly grazie all’utilizzo di poliammide bio-based (EVO by Fulgar®), ricavata dalla pianta del ricino. L’ambiente è il cavallo di battaglia per le nuove active capsule, anche Vivienne Westwood realizza un materassino per lo yoga interamente biodegradabile. Ultimo tassello, ma non meno importante, il beauty. Cresce l’offerta di prodotti cosmetici

1 DMX Fusion, sneaker dal design visionario di Reebok 2 Fonte di magnesio per ridurre stanchezza e affaticamento il Misto fitness Bio, Noberasco 3 Materassino da yoga biodegradabile e borsa a tracolla Vivienne Westwood 4 PastaPro proteica e biologica per atleti e sportivi, FiberPasta 5 Completo tecnico per il running, NikeLab Gyakusou 6 Expert sun aging per chi pratica attività acquatica, Shiseido

interamente dedicati a chi fa esercizio fisico. Formulazioni esclusive e ad alta tecnologia sia durante l’allenamento, come per gli amanti degli sport acquatici, sia dopo il training per tonificare e rigenerare il corpo. Ogni punto è stato fissato per uno stile di vita all’insegna del benessere. C.M. 6

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© Rafael Astorga

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RURAL ITALY di Marco Mancini marmanug Photo Tiziana Nicolò

Castello di Castagneto Carducci/The castle of Castagneto Carducci | castellodicastagneto.com

L’ITALIA COME DOVREBBE ESSERE 82

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ITALY AS IT SHOULD BE T osto e schietto. Non le manda a dire Gaddo della Gherardesca, quando con il suo «parlare onesto», maledice le nefandezze che hanno deturpato nell’ultimo mezzo secolo un tessuto paesaggistico pregiatissimo, preservato e arricchito dai suoi antenati per 13 lunghi secoli. Torri, castelli, fattorie, boschi di querce, macchia mediterranea, pini, cipressi. Raffinati tocchi di pennello su una tela d’inebriante vigore. Siamo in Maremma, nel Castello che sovrasta Castagneto Carducci (LI), vedetta e fortilizio di proprietà di Gaddo, del fratello Manfredi e dell’amabile sorella Sibilla, presidente della sezione toscana del Fai, per anni direttore delle pubbliche relazioni di Pitti Immagine, autrice di un best seller sull’arte di essere educati, a casa come in azienda (Non si dice “piacere”, Sperling & Kupfer, pp. 223 ¤ 13). Gaddo è presidente dell’A.D.S.I., l’associazione che riunisce i proprietari

AL CASTELLO DI CASTAGNETO CARDUCCI OSPITI DI GADDO DELLA GHERARDESCA, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE

AT CASTELLO DI CASTAGNETO CARDUCCI AS GUESTS OF GADDO DELLA GHERARDESCA, PRESIDENT OF ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE

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etermined and frank. Gaddo della Gherardesca does not hesitate to speak his mind and he tells it as it is when he denounces the disgraceful ruin during the last half century of the beautiful landscape heritage that had been preserved and improved by his ancestors for 13 long centuries. Towers, castles, farmsteads, oak woods, Mediterranean brush, pines, cypresses. Elegant brushstrokes on a

Gaddo della Gherardesca a tavola durante l'intervista/Gaddo della Gherardesca at lunch during the interview 83

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RURAL ITALY

Uno scorcio dei giardini del Castello di Castagneto Carducci/A view of the gardens of the castle of Castagneto Carducci

di tante dimore storiche italiane. Parte integrante di un patrimonio culturale che «è il vero olio nero del nostro Paese. Prezioso e unico, perché di giacimenti di petrolio nel mondo se ne possono ancora scoprire tanti, ma di queste ricchezze, no». Eppure, nonostante gli italiani «abbiano la bellezza incisa nel loro dna» e all’estero in tanti «abbiano saputo affermarsi con successo», non sono ancora riusciti a valorizzare a dovere questi giacimenti. Sui motivi Gaddo è tranchant: «Perché dal dopoguerra a oggi i nostri governanti sembra siano stati scelti dai nostri peggiori nemici. Ignoranza, provincialismo, corruzione, incapacità. Eppure sarebbe bastato copiare ciò che fanno all’estero. Ma neanche di quello sono stati capaci». Ha parole di riguardo, invece, per l’ultimo ministro della cultura, Dario Franceschini, tra i cui meriti annovera l’aver ripristinato i contributi in favore di chi svolge lavori sulle dimore storiche. Ecco il punto cruciale. Un tempo i possedimenti fondiari delle dinastie nobili producevano ricavi sufficienti al mantenimento delle loro dimore. Ora, fatte salve rare eccezioni,

come gli Incisa della Rocchetta e gli Antinori, consanguinei di Gaddo, che dai vigneti in faccia al Tirreno hanno saputo estrarre il prezioso nettare dei Supertuscan e trarne i relativi profitti, i proprietari devono ingegnarsi per mettere a reddito gli immobili in chiave turistica e ricettiva, o come location per matrimoni, eventi, summit aziendali. Perché, come un giorno Jacques Nasser, allora Ceo di Ford Motor Company, ebbe a dire del Castello: «un posto così emana vibrazioni e ispira idee tanto quanto i neon delle nostre sale riunioni le deprimono». Pranziamo in un office dai delicati colori verde pastello, estasiati dalle polpettine di Brunella, cuoca di paese. Le gustiamo mentre Gaddo, felice affabulatore incline all’ironico motteggio, si concede un po’ di ottimismo: «Il fascino della cultura sembra stia finalmente conquistando tanta gente comune. Lo vedo qui, lo conferma il successo di trasmissioni televisive dedicate all’arte e alla cultura, come quelle di Piero e Alberto Angela». Con la sorella Sibilla, ragioniamo su quanto sia fondamentale la comunicazione, 85

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canvas of intoxicating vigour. We are in Maremma, in the castle overlooking Castagneto Carducci (Livorno), a lookout post and fortress owned by Gaddo, his brother Manfredi and their delightful sister Sibilla, the president of the Tuscan section of FAI, for years director of public relations for Pitti Immagini, and the author of a bestseller on the art of being polite at home and at work (Non si dice “piacere”, Sperling & Kupfer, pp. 223 ¤ 13). Gaddo is president of A.D.S.I., the association that brings together the owners of many Italian historic houses. They are an integral part of a cultural heritage that is “our country's black oil. Precious and unique, because one could still discover many oilfields around the world, but not this sort of riches.” Yet, although Italians “have beauty in our DNA” and many “have been able to successfully establish themselves” abroad, we still have not been able to nurture our resources as they merit. Gaddi is categorical about the reasons: “Because from the end of World War II to today, it seems that our politicians were chosen by our worst enemies. Ignorance, provincialism, corruption,


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insieme a infrastrutture di mobilità efficaci, perché i flussi turistici escano dai consueti circuiti e raggiungano i tesori disseminati nel territorio. Poi, incuriosito da una targa dell’Ordine alato dei Cialtroni dell’Oca, scopro il lato goliardico del conte, protagonista di un memorabile Calendario Piselli di fine secolo, nel quale le morbose sinuosità delle pin-up furono sostituite, a scopi benefici, dalle meno seducenti nudità di un manipolo di aristocratici. A tavola, sorseggiamo Le vedute, un raffinato rosso prodotto da Gaddo, che tuttavia si schermisce. «Io sono stato abile e fortunato a guadagnarmi da vivere bene in altri settori, perché ognuno di noi ha il proprio skill. E i miei guadagni sono finiti qui. Dal 1994 a oggi, insieme ai miei fratelli, abbiamo salvato e restaurato questo castello perché altri, dopo di noi, possano goderne». Lo ribadisce più volte, con fierezza, «nessun lusso effimero: quel che ho ricavato qui, l’ho reinvestito qui». Qui, da dove godi il profilo dell’Elba e della lontana Corsica e ogni oggetto e dettaglio trattiene memorie che Gaddo snocciola con passione e acribia. Dai medaglioni che ornavano il letto nuziale dell’antenato Ugo, sposo di Costanza di Ottaviano de’ Medici, sorellastra di papa Leone XI, all’incunabolo con la millenaria vita della casata, dalla scultura del conte Ugolino di dantesca memoria ai suggestivi ritratti e abiti di famiglia. Dallo stemma gentilizio che sigilla ogni arredo e complemento d’arredo ai numerosi trofei di caccia troneggianti alle pareti, al busto di Eugenio Ruspoli, esploratore e fratello della bisnonna di Gaddo, il cui padre Emanuele fu il primo sindaco di Roma dopo la presa di Porta Pia. LF

incompetence. Yet we only had to copy what they do abroad. But we have not even been able to manage that.” On the other hand he speaks highly of the last minister of culture, Dario Franceschini, who he praises for having re-established subsidies for work done on historic houses. This is the crucial issue. Once upon a time, the estates owned by noble dynasties provided sufficient revenue for the maintenance of their houses. Now, with a few rare exceptions, such as the Incisa della Rocchetta and the Antinori, relatives of Gaddo's, who have succeeded in extracting Supertuscan precious nectar from their vineyards facing the Tyrrhenian sea and making a profit, owners must find a way to derive an income from their property leveraging tourism or hospitality, or as a location for weddings, events, corporate summits. Because, as Jacques Nasser, then CEO of Ford Motor Company, said of the castle one day: “a place like this gives vibes and inspires ideas just as the neon strips in our meeting rooms suppress them”. We have lunch in an office decorated in soft pastel green, enjoying a real treat in the meatballs prepared by Brunella, a local cook. We savour them while Gaddo, a wonderful raconteur with a propensity to ironic banter, indulges in a flash of optimism: “it appears that the fascination of culture is finally touching a lot of common people. I see it here, it is confirmed by the success of television programmes on art or culture such as those by Piero and Alberto Angela.” With his sister Sibilla, we discuss how important communications are, as well as an

efficient mobility infrastructure, so that tourists leave the established circuits and travel to treasures that are scattered all over Italy. Then, noticing a plaque to the Ordine Alato dei Cialtroni dell'Oca, I discover the Count's fun-loving side: he starred in a memorable Piselli calendar at the end of last century in which the shapely curves of models were replaced, for charity, by the far less attractive nudity of a bunch of aristocrats. With our meal we sip Le Vedute, an elegant red produced by Gaddo, who deflects compliments. “I did well and was lucky to earn a good living in other sectors, because we all have skills. And what I earned has ended up here. From 1994 to today, alongside my brothers, we have saved and restored this castle so that others, after us, can continue to enjoy it.” He repeats it several times, proudly, “no short-lived luxury: my income from here, I have invested here.” Here, from where you can admire the outline of Elba, and Corsica in the distance, and every object and detail holds memories that Gaddo describes with passion and precision. From the medallions that decorate the marital bed of his ancestor Ugo, the husband of Costanza di Ottaviano de' Medici, the step-sister of pope Leo XI, to the early printed book telling the thousand-year old story of the family, from the sculpture of count Ugolino – the one mentioned by Dante – to the evocative family portraits and clothes. From the family crest found on all the furniture and accessories, to the many hunting trophies hanging on the walls, bust of Eugenio Ruspoli, explorer and brother of Gaddo’s the great-grandmother, whose father Emanuele was the mayor of Rome after the taking of Porta Pia. LF

CON CARTAFRECCIA ALLE DIMORE STORICHE

Trenitalia e l’Associazione Dimore Storiche Italiane insieme per incentivare la fruizione del patrimonio culturale della Penisola. I possessori di CartaFRECCIA possono beneficiare di uno sconto sui servizi offerti nelle dimore aderenti all’iniziativa. Un Grand Tour che porta alla scoperta di luoghi di antico fascino e storia soggiornando in castelli, ville, palazzi, masserie e cascine. Per beneficiare della promozione è necessario contattare direttamente le singole strutture, menzionando l’offerta prima della prenotazione e, al momento del check-in, esibire la propria CartaFRECCIA. trenitalia.com dimorestoricheitaliane.it

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RURAL ITALY A cura di Silvia Del Vecchio Photo Associazione Dimore Storiche Italiane

HISTORIC HOUSES TOUR DA NORD A SUD, SUGGERIMENTI FROM NORTH TO SOUTH, PER UN WEEKEND RURALE SUGGESTIONS FOR A RURAL WEEKEND TENUTA LA MARCHESA NOVI LIGURE, GAVI, MONFERRATO (AL) Una villa storica del XVIII secolo e una tenuta di 76 ettari, di cui 58 di vigneti fra Gavi, Monferrato e Albarossa. Boschi secolari, giardini e un lago impreziosito da fiori di loto rendono magica questa dimora, considerata monumento nazionale e integrata perfettamente con la cantina, la casa colonica, l’antico pozzo e la limonaia.

NOVI LIGURE 47 REGIONAL SERVICES A DAY

A historic 18th century villa with 76 hectares of land, including 58 of vineyards growing Gavi, Monferrato and Albarossa. Established woodland, gardens and a lake speckled with lotus flowers makes this a magical estate, considered a national monument with its perfect combination of a wine cellar, the old house, the ancient well and the lemon house. ISOLA DEL GARDA LAGO DI GARDA (BS)

DESENZANO DEL GARDA 26 A DAY

Isola Borghese Cavazza (detta Isola del Garda) è situata sulla sponda bresciana del Garda, a poche bracciate d’acqua da San Felice del Benaco. Ai suoi piedi terrazze e giardini all’italiana digradano fino al lago. Tutt’intorno una vegetazione rigogliosa e intatta, ricca di piante esotiche e fiori rari.

GIORNATA NAZIONALE DELLE DIMORE STORICHE Appuntamento di primavera domenica 27 maggio, quando l’A.D.S.I. apre oltre 300 residenze d’epoca in tutt’Italia a centinaia di migliaia di visitatori che possono così immergersi nell’atmosfera unica e affascinante di luoghi di straordinaria bellezza, custodi di saperi, manufatti e folclore. Ville, castelli, casali, cortili e giardini privati soggetti a vincolo, la cui tutela è affidata ai singoli proprietari, sono i protagonisti di questa Giornata nazionale ricca anche di appuntamenti enogastronomici, spettacoli, mostre e concorsi fotografici. L’obiettivo è valorizzare storia e tradizioni regionali espressione del comune patrimonio culturale europeo.

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Isola Borghese Cavazza (known as island of Garda) is on the Brescia side of lake Garda, a short distance from San Felice del Benaco. At its feet terraces and Italian gardens slope down to the lake, surrounded by luxuriant and pristine vegetation, full of exotic plants and rare flowers.

A spring day, Sunday 27 May, when A.D.S.I. open over 300 period residences throughout Italy to hundreds of thousands of visitors who can immerse themselves in the unique and fascinating atmosphere of places of extraordinary beauty, which are custodians of knowledge, artefacts and folklore. Villas, castles, farmsteads, courtyards and private gardens with restricted access – maintained by individual owners – are the stars of this national day which is rich in food and wine tasting events, shows, exhibitions and photographic competitions. The goal is to showcase regional history and traditions, which is a reflection of our common European cultural heritage. adsi.it www.adsi.it dimorestoricheitaliane.it dimorestoriche

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CASTELLO BANFI DI POGGIO ALLE MURA MONTALCINO (SI) La posizione strategica tra Siena e Grosseto e i fertili terreni intorno hanno reso questa proprietà ambita e contesa nelle diverse epoche. Il complesso si è sviluppato tra il IX e il XIII secolo, ma alcuni sotterranei scavati nel tufo tuttora visibili e diversi reperti emersi durante l’ultimo restauro ne fanno presumere l’esistenza già in epoca etrusca.

MONTE ANTICO 15 REGIONAL SERVICES A DAY

The property's strategic position between Siena and Grosseto and the fertile lands that surround it led people to covet it and fight over it for centuries. The estate was developed between the 9th and 13th centuries, but some cellars dug into the tufa which are still visible and various artefacts which emerged during the last restoration process suggest it already existed in Etruscan times.

TORRE IN PIETRA-PALIDORO 62 REGIONAL SERVICES A DAY

CASTELLO DI TORRE IN PIETRA TORRIMPIETRA (RM) Ha origini medioevali questo villaggio agricolo fortificato attorno a una residenza signorile, secondo un modello di insediamento rurale (castrum) molto diffuso all’epoca nella campagna romana. Numerose vicende storiche, architettoniche, artistiche ed economiche lo hanno trasformato nei secoli. Da austero castello a sfarzosa residenza di caccia nel ’500 e poi sontuosa dimora settecentesca. 89

This fortified farming village built around a noble residence has medieval origins, and follows a rural settlement model (that of the castrum) which was very widespread at the time in the Roman countryside. Over the years it has been transformed by historical and economic events, as well as by art and architecture. From an austere castle to a lavish hunting lodge in the 16th century, and then a sumptuous 18th century residence. LF

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RURAL ITALY

POTENZA 54 REGIONAL SERVICES A DAY

MASSERIA SAN GERMANO ACERENZA (PZ) Risalente alla fine del XVII secolo ed edificata in pietra secondo gli usi del tempo, si estende tra pianure e colline, a 400 metri sul livello del mare. Oggi è azienda agricola e luogo ideale per chi cerca un’esperienza autentica di vita campestre. Danneggiata dal terremoto del 1980, è stata restituita all’originaria bellezza dopo un accurato restauro.

Dating from the end of the 17th century, and built in stone in accordance with the custom of the time, this farmstead is located between the plains and the hills, at 400 metres above sea level. Nowadays it is the centre of a farm, and the ideal place for people who are looking for a real experience of country life. After being damaged in the 1980 earthquake, careful restoration has returned it to its original beauty.

MARTINA FRANCA 30 REGIONAL SERVICES A DAY FERROVIE DEL SUD EST

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MASSERIA TAGLIENTE MARTINA FRANCA (TA) Sulle Murge, una masseria autentica su 180 ettari, tra querce e macchia mediterranea. Ha mantenuto nel tempo la sua originaria destinazione di luogo di villeggiatura e di azienda agricola e zootecnica. Qui, tra antichi trulli, si allevano cavalli, mucche, capre, pecore e animali da cortile.

Located on the Murge plateau, this authentic farmstead covers 180 hectares, with oak trees and Mediterranean scrubland. Over the years it has maintained its original purpose as a holiday retreat, a farm and breeding facility. Horses, cows, goats, sheep and farmyard animals are raised here, surrounded by ancient trulli houses.


Val di Fiemme: vista con gusto, fra le Dolomiti del Trentino

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SPECIALE PACCHETTO TRADIZIONE Val di Cembra E GUSTO… UNA PAUSA GOLOSA FRA LE DOLOMITI DEL TRENTINO! Una vacanza in montagna per rilassarsi e soddisfare i vostri sensi

Prezzi a partire da Euro 145 2 notti in B/B, una cena tipica trentina, una merenda golosa, visita al caseificio con degustazione e visita all’azienda agricola con assaggio.

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RURAL ITALY

GELA 9 REGIONAL SERVICES A DAY

© A. Ceolan

CASTELLO DI FALCONARA BUTERA (CL) È l’unico tra i manieri della provincia di Caltanissetta ad affacciarsi sul mare. Datato XV secolo, ha mantenuto la sua funzione di protezione contro le incursioni dei pirati fino a tutto il ’700. Gli ambienti conservano collezioni di ceramiche, dipinti e trofei di caccia, mentre nel parco, progettato dal celebre architetto Ernesto Basile nel 1893, si ammirano rarissime specie vegetali.

Castello del Buonconsiglio (TN)

GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI

Ponti levatoi aperti sabato 19 e domenica 20 maggio. Famiglie, turisti e appassionati di storia, architettura e restauro possono visitare oltre 33 siti in 19 regioni grazie all’iniziativa organizzata dall’Istituto Italiano dei Castelli, onlus a carattere scientifico che da 54 anni si impegna a salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico-culturale di fortezze e architetture cinte. In Lombardia si celebra la riscoperta della città fortificata di Bergamo con convegni, mostre e visite guidate alle mura bastionate e al castello di San Vigilio. Ricco di affreschi e collezioni d’arte il

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The only castle on the coast in the province of Caltanissetta. Going back to the 15th century, it maintained its function of protecting against pirates throughout the 18th century. The rooms hold pottery, paintings and hunting trophies, while in the gardens, laid out by the celebrated architect Ernesto Basile in 1893, some very rare plant species can be admired. Buonconsiglio (TN), il più vasto e importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige. In provincia di Modena non si può perdere la Rocca di Vignola, Marche, Abruzzo e Molise rilanciano invece luoghi come il centro storico di Caldarola (MC), i Castelli del Fucino (AQ) e le fortezze di Castropignano, Termoli e Tufara (CB). In Campania riflettori puntati sul Castello di Montesarchio (BN), sulle mura di Sorrento (NA) e le roccaforti di Agropoli e Castellabate (SA), mentre la Sicilia valorizza il Castello di Spadafora (ME). Saturday 19 and Sunday 20 May is “open drawbridge” days. Families, tourists and fans of history, architecture and restoration can visit over 33 sites in 19 regions, thanks to the initiative organised by the Istituto Italiano dei Castelli, a research charity which for 54 years has been committed to preserving and showcase the historical-cultural heritage provided by fortresses and defensive walls. In Lombardy there is a celebration of the revival of the fortified city of Bergamo, with conferences, exhibitions and guided tours to the fortified walls and the castle of San Vigilio. Buonconsiglio (Trento), has the largest and most important ancient group of buildings in Trentino Alto Adige, and is full of frescoes and collections of art. Rocca di Vignola, in the province of Modena, is unmissable, while Marche, Abruzzo and Molise relaunch places like the historic centre of Caldarola (Macerata), the Fucino castles (L'Aquila), and the Castropignano, Termoli and Tufara fortresses (Campobasso). In Campania the focus is on Montesarchio Castle (Benevento), on the walls of Sorrento (Naples) and the strongpoints of Agropoli and Castellabate (Salerno), while Sicily offers the best of Spadafora Castle (Messina). istitutoitalianocastelli.it

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© Jure Gasparic/AdobeStock

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12-13 maggio Speciale 2x1 Trenitalia

FESTA DELLA MAMMA di Carla Diamanti

MUM-SIZED TOUR DA NORD A SUD, SPUNTI DI VIAGGIO PER OGNI SFUMATURA DI MAMMA

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amma, I love you. La seconda domenica di maggio si festeggia la persona più importante nella vita di chiunque. Se un tempo, per fortuna lontano, c’era soltanto la chioccia tutta casa e figli, oggi non è più così. Le genitrici 2.0 sono prima di tutto donne, ognuna con una propria attitudine e caratteristiche originali. Cercano di coinvolgere spesso i loro bimbi nelle diverse avventure che si accingono a compiere, spronandoli, sin dalla tenera età, a viaggiare. Qualche idea? Ecco le dritte travel

per cinque super mum con indole molto diversa. Partiamo con la gourmande, appassionata di buona cucina e cibo. La sua meta potrebbe essere il Cilento, patria della dieta mediterranea. Prima di partire racconterebbe al suo piccolo dell’americano Ancel Keys che, tanti anni fa, scelse di trasferirsi nel paesino di pescatori di Pioppi (SA) per capire come mai la gente di questa zona vivesse così a lungo e in buona salute. Il segreto era nell’alimentazione: piatti semplici, 94

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pane fatto in casa, cereali, pasta, pesce, verdura, ortaggi e frutta. Ogni estate, a luglio, questi prodotti sono i protagonisti del Festival Gastronomico Con Gusto a Capitello, a pochi chilometri dal borgo di Scario, nella provincia di Salerno, famoso per le sue case colorate e i vicoletti dove i figli possono correre in libertà. Qui, infatti, sono bandite le auto. Nel Parco nazionale, tutto intorno, oltre a Paestum, alla Certosa di Padula e al sito greco di Velia, c’è Controne, il cui fagiolo è considerato una delle specialità italiane da salvare.


vacanza wellness, l’ideale è un weekend nella più antica stazione di cura della Calabria. Le acque delle Terme Luigiane, a due chilometri dal Mar Tirreno, sgorgano da uno sperone roccioso chiamato Dito del Diavolo, diventato anche l’icona dello stabilimento. Immerse nella flora locale e affacciate sulle spiagge fra Acquappesa e Guardia Piemontese (CS), vennero decantate anche da Plinio il Vecchio. Acque sulfuree con preziose proprietà terapeutiche, piscine con acqua termale e un’intera area dedicata ai più piccoli. Per rendere più appetibile un itinerario fra musei, palazzi storici e castelli, alla appassionata di cultura è dedicato un tour nei dintorni di Bari. Qui la storia s’impara con le leggende e il teatro, su tre ruote oltre che nel sottosuolo. Tra il Castello Normanno Svevo, il succorpo, l’ambiente al di sotto della cattedrale, Palazzo Simi e Santa Maria del Buon Consiglio si sviluppa il percorso di Bari sotterranea, un suggestivo

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Ottimo con le làgane fatte in casa, nelle zuppe o su una frisella condita con il gustoso olio d’oliva locale. Per la sportiva, che aspetta i fine settimana per dedicarsi a passeggiate nella natura, è perfetto un circuito in Alto Adige. Un territorio di grande bellezza e con un’ottima rete di sentieri per le escursioni, oltre che di servizi per riposarsi al termine dei trekking quotidiani. Per interrompere le lunghe camminate e distrarre i kids al seguito, non c’è niente di meglio che una tappa nella zona del Renon (BZ), conosciuta per le incredibili piramidi di terra, fenomeni naturali eccezionali che qui sono i più alti d’Europa. Si tratta di pinnacoli di colore rosso con in cima un grande masso che assomiglia a un cappello. Successo garantito con la prole. Per dormire c’è il Kaserhof, un maso biologico che ha in programma per la prossima estate delle originali escursioni a piedi con i lama. Sport va a braccetto con benessere e, se la mamma preferisce una

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viaggio archeologico nelle viscere della città. Pochi chilometri a ovest si arriva a Castel del Monte, la magica fortezza ottagonale del XIII secolo dove i bimbi potranno incontrare virtualmente Federico II, sovrano del Sacro Romano Impero. A sud del capoluogo pugliese, invece, andando verso Polignano a Mare, il viaggio nel passato si fa a bordo di risciò motorizzati, dopo la consueta sosta davanti alla statua di Domenico Modugno, scorrazzando per vicoli e piazze in cui si possono trovare guide narranti, giovani attori di compagnie teatrali locali che organizzano visite in abiti d’epoca. In piazza San Benedetto lasciano i visitatori a bocca aperta rivelando dell’antico convento di clausura dove venivano rinchiuse le figlie dei nobili che non volevano dividere eredità e possedimenti. O ci si può imbattere in Melina, la signora che, ogni giorno alla stessa ora, dà la carica manuale al gigantesco orologio del paese.


FESTA DELLA MAMMA

Per la mamma più romantica occorre, infine, fare una magia e trasformare in una favola un percorso con cavalieri medievali, donzelle, fortezze e anche qualche piadina. Insomma, le sognatrici segnino in agenda un giro fra i Castelli nella provincia di Piacenza, una Valle della Loira nostrana. Il viaggio comincia con la rappresentazione in maschera nel Parco delle fiabe del Castello di Gropparello, a strapiombo sulle gole del Vezzeno. Vestiti da soldati a cavallo, i piccoli incontrano fate, folletti, elfi, druidi e streghe. A Vigolo Marchese, invece, possono ascoltare le storie dei pellegrini che nell’anno Mille facevano tappa

qui, lungo la Via Francigena. A Castell’Arquato è possibile avventurarsi attraverso le strade acciottolate di un borgo edievale intatto, fra finestre, loggiati e mura merlate. Nel Castello di Vigoleno si corre sul camminamento delle mura, mentre gli adulti rimangono incantati dal minuscolo teatrino verde, un gioiellino degli anni ‘20. È d’obbligo anche una tappa a Parma nella vecchia Salumeria Grisenti trasformata in Rural Market, dove si possono scoprire antiche razze animali e vegetali e conoscere il mondo della biodiversità per imparare tutti, grandi e piccini, che certi racconti sono a buon fine. LF 96

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© Elroi/AdobeStock

© Nicoletta Diamanti

Castel del Monte



IN FIORE

FLOWER BOOM Casa colorata con fiori nell’isola di Burano (VE)

UN’ESPLOSIONE DI PETALI È PROTAGONISTA DI TENDENZE E LIFESTYLE. MUST HAVE DI STAGIONE: UN TOUR FLOREALE ATTRAVERSO LO STIVALE (E OLTRE)

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© Fabio Novelli

© N. Antonov/AdobeStock

di Ilaria Perrotta

Orticola 2017

ini, maxi, stilizzati, stampati, applicati. Mai come in questa primavera i fiori riempiono le vetrine e sfilano in passerella. Non solo moda, però: secondo una delle ultime stime dell’istituto di ricerca Censis, per nove italiani su dieci la loro presenza tra le mura domestiche regala felicità. Sbocciano copiosi negli appartamenti ma anche in ristoranti e bistrot, aggiungendo un tocco eco-friendly all’ambiente. Sui social spopolano: gli instagrammer li postano di continuo, tanto che con gli hashtag #flower e #flowers si contano più di 170 milioni di immagini. Sul fronte design furoreggiano le carte da parati natural chic, che contribuiscono a trasformare la casa in un giardino indoor. 98

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I bouquet invadono persino i musei italiani. A partire dai boccioli di Frida Kahlo, il cui stile, composto da ramage su abiti e capelli, è più attuale che mai. Fino al 3 giugno il Mudec di Milano le riserva un’ampia retrospettiva, da mettere assolutamente in calendario. Nello stesso giorno termina, presso il Complesso del Vittoriano a Roma, l’esposizione (già prorogata) dedicata a Claude Monet, famoso, tra l’altro, per le monumentali ninfee. Dal giardiniere dell’arte, com’era denominato il pittore impressionista, a quello dello stile, ovvero Ken Scott. La sua prima personale nel Belpaese è al Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, fino al 10 giugno e racconta, attraverso gioielli e tessuti, il mondo di fantasia di colui che delle corolle ha fatto un marchio di fabbrica.


Per la gioia di chi è alla ricerca di flora autentica, dagli States arriva il trend dello Slow Flower, un nuovo modo di coltivare fiori da taglio che si rifà ai principi dell’alimentazione bio: naturale, a km zero e organic. Una maniera per ridurre i costi e rispettare l’ecosistema. Stop obbligato per gli addicted di petali freschi è Orticola, la mostra mercato botanica giunta alla XXIII edizione. L’11, 12 e 13 maggio, presso i giardini pubblici Indro Montanelli nel capoluogo lombardo, ci si diverte a osservare le piante più originali e bizzarre della terra. Tra queste, la rosa di Brera, ibrido nato nel 2017 in collaborazione con la celebre Pinacoteca e a lei dedicata, per evidenziare lo stretto legame tra gli universi artistico e fitologico. Smartphone alla mano per cliccare e postare online non solo le meraviglie della natura, ma anche gli stravaganti copricapi sfoggiati dalle signore. Perché il dress code ogni anno è quello della Primavera del Botticelli. Nello stesso periodo a Bologna torna Giardini e Terrazzi, garden show che replica anche nel

mese di settembre. Appuntamento ai Giardini Margherita per chiunque voglia rinnovare i propri spazi verdi, oltre a conoscere proposte, prodotti, arredi, attrezzature e tecnologie del green world. Protagoniste d’eccellenza la flora mediterranea e le erbe aromatiche, adatte a terrazzi e balconi. Il viaggio dai mille colori arriva al Monferrato. In questo territorio dichiarato Patrimonio Unesco, per tutti i weekend di maggio e fino al 17 giugno, tantissimi i rendez-vous itineranti e tematici organizzati dalla rassegna Riso & Rose, tra i quali il mercato di Coniolo (AL), specializzato nella floricoltura. Scopo della kermesse è far scoprire questa meravigliosa zona tra Piemonte e Lombardia, ricca di borghi di interesse paesaggistico costellati di aziende che tramandano la tradizione artigiana locale. A Vitorchiano, vicino Viterbo, si trova invece il Centro Botanico Moutan, un eden per gli estimatori di peonie cinesi. Un’area di 15 ettari ospita la più vasta collezione al mondo di questa specie amatissima

Spring-Summer 2018, Moschino

Roseti in Monferrato durante la kermesse Riso & Rose (2017)

Claude Monet Ninfee (1916-1919) Oil on canvas

© Musée Marmottan Monet, Paris

Bridgeman Giraudon/presse 99

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IN FIORE

Fioritura delle peonie, Centro Botanico Moutan a Vitorchiano (VT)

Élan Café, Londra

dalla regista Sofia Coppola e dalle ereditiere Kardashian, visitabile fino al 31 maggio. Aperti fino al 30 ottobre i Giardini La Mortella a Ischia (NA), tra i più affascinanti d’Europa. Un gioiello sul mare nato come rifugio d’amore del compositore inglese William Walton e della moglie argentina Susana. Piante tropicali, tempietti cinesi, ruscelli, laghetti: in una parola, incantevole. Così come La Cutura, a Giuggianello, vicino Lecce. Percorrendo i viali variopinti, lasciandosi avvincere dai profumi e facendosi conquistare

alla Digital Art. Come riporta la CNN, i turisti saranno accolti da cascate virtuali di petali colorati e proiezioni floreali, immersi in un’atmosfera magica e surreale. Un sogno a occhi aperti, quasi un déjà-vu dal mood hippie ma nello stesso tempo iper futuristico e assolutamente instagram friendly. Mettete i fiori nei vostri obiettivi, ça va sans dire. LF mudec.it | ilvittoriano.com museodelbijou.it | orticola.org giardinieterrazzi.it | monferrato.org centrobotanicomoutan.it lamortella.org lacutura.it elancafe.co.uk

dall’assortimento di rose, erbe officinali, papiri, dall’agrumeto e dalla maxi serra di piante grasse, sembra di essere nel film Alice in Wonderland. Per rimanere nell’immaginario di Lewis Carroll, piacerebbe moltissimo alla Regina di Cuori l’Élan Café, piccola perla nel cuore di Londra. Qui un’intera parete è rivestita di rose dalle infinite sfumature. Una pausa irrinunciabile se si ha in programma una vacanza in Inghilterra. Una chicca, infine, per chi ha come prossima meta il Giappone: quest’estate s’inaugura a Tokyo il primo museo dedicato Giardini La Mortella a Ischia (NA)

COME ARRIVARE TORINO 56

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IN FIORE di Silvia Del Vecchio

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ll’ultima edizione di ic cheris e Franc Floreka, il 29 aprile, è stato presentato il progetto FiorEat, nato da un’idea di Elena Stancheris insieme alla chef Francesca Marsetti, alias Francichef, e all’azienda agricola Carmazzi. Avvicinando il mondo dei fiori all’arte culinaria e alla conoscenza delle loro importanti proprietà nutritive, sboccia la prima creazione, Un cucchiaino d’amore: profumati petali di rosa rossa miscelati con zucchero di canna grezzo regalano un sapore speciale a caffè, tè, cocktail e dolci. E ancora, la cheescake salata Ricchezza dei sentimenti, con impatiens e fucsia, il Risotto della passione con he

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rose, viole e fucsia, e la Cupcake dell’eternità, con fragole e viole. Ma non è solo una questione di gusto, perché rispetto ai comuni ortaggi da foglia i fiori edibili vantano proprietà antiossidanti spesso addirittura superiori. Si possono utilizzare sia cotti che freschi, crudi e in purezza, con la sola accortezza di eliminare il picciolo verde. Le migliori proprietà nutraceutiche sono presenti nei petali più pigmentati. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia di recente ha evidenziato caratteristiche, sapore ed effetti terapeutici dei fiori eduli: la viola, per esempio, è delicata e dolce oltre che ricca di proprietà antiossidanti, emollienti e depurative; diuretiche e antinfiammatorie, invece, quelle della

SEEDS&CHIPS

Appuntamento con il summit internazionale sulla Food Innovation dal 7 al 10 maggio a MiCo-Milano Congressi. Esposizioni e conferenze su temi, modelli e novità che stanno cambiando il modo in cui il cibo è prodotto, trasformato, distribuito, consumato e raccontato. seedsandchips.com

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BOUQUET A TAVOLA rosa, fonte profumata di vitamina C; mentre l’impatiens ha un sapore fruttato e aiuta a calmare la tosse e il fucsia, fiore zuccherino con funzioni antinfluenzale e drenante, è ottimo per la cura dei capelli. Non resta quindi che assaggiare un bouquet a tavola, cimentandosi in sfiziose ricette o provando la cucina di ristoranti sui generis come il Bistrot M1.Ile Storie & Sapori a Bergamo, la Locanda Sant’Agata a San Giuliano Terme (PI) e Villa Anton a Recanati (MC). LF fioreat.it fioreatkit francichef.it Francichef FranciChef1 francichef floricolturacarmazzi.it

Giunti, pp. 224 ¤ 25 Un libro di ricette ma anche un viaggio tra Piemonte e Dolomiti nel magico mondo dei boschi e dei loro tesori culinari: barba di capra, aglio ursino, pimpinella, luppolo e crescione d’acqua.



INNOVATION

© nikolas/AdobeStock

di Michela Gentili

APP IS IN THE AIR DALLE COMMUNITY PER LO SPORT OUTDOOR ALLA STARTUP CHE PAGA CHI CAMMINA. LE PIATTAFORME PIÙ INNOVATIVE PER MUOVERSI NELLA NATURA

U

n passo dietro l’altro, mentre l’aria si fa fluida e diventa sospiro. Intorno, un intreccio di radure abbracciate dai boschi. Nella mente, solo l’armonia del silenzio perfetto. A bassa velocità o a ritmi sostenuti, muoversi nella natura rigenera corpo e mente. E sta diventando una necessità collettiva sempre più diffusa. Secondo l’osservatorio curato dalla società di consulenza JFC, infatti, nel 2017 il turismo outdoor ha fatto viaggiare su e giù per il Paese cinque milioni e mezzo di connazionali e oltre sette milioni di stranieri. A questa tendenza, rivela una

ricerca di booking.com, si aggiunge la crescente abitudine a utilizzare la tecnologia per scegliere destinazioni, approfondire itinerari, scovare curiosità. A cominciare dalle app, su cui gli italiani trascorrono oltre l’80% del tempo di navigazione da mobile. Ha già superato i cinquemila download la nuova piattaforma della Via Francigena, lanciata a fine gennaio, che consente di navigare lungo i mille chilometri che dalle Alpi portano dritti a Roma. Uno strumento user friendly per consultare, anche senza connessione, mappe e descrizioni delle 45 tappe previste, ma anche per 105

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inviare segnalazioni sulle criticità del tracciato. In vista dell’anno del turismo lento, proclamato per il 2019, il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha realizzato l’Atlante digitale dei cammini, una rete di mobilità slow da scoprire a piedi, in bici o a cavallo, tra viaggi naturalistici e religiosi, culturali e spirituali. Nasce dal basso, invece, Ammappalitalia, progetto collettivo, gratuito e open data che punta a realizzare una libera enciclopedia del trekking: grazie al sito e all’app chiunque può segnalare sentieri, mulattiere e strade bianche poco battute.


© oneinchpunch/AdobeStock

INNOVATION

antichi tratturi e nuovi sentieri. Ma anche cavalcate con degustazione finale, giri in carrozza, lezioni di equitazione e ippoterapia. Ai più arditi Wikiloc suggerisce i percorsi ideali, in Italia e nel mondo, per praticare 45 attività all’aria aperta, dall’arrampicata all’alpinismo, dal canyoning al deltaplano, dal rafting al parapendio. E se si vuole sfruttare l’occasione per socializzare Blawalk è lo strumento ideale per cercare

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Professionisti e amatori delle due ruote possono scaricare Bikeness ed entrare in una community dove condividere l’itinerario ciclabile, seguire quello degli amici e comunicare tramite una chat dedicata. Con l’opzione Bikenergy è possibile anche calibrare il tragitto sulla propria forma fisica. Italia a Cavallo offre invece un database con i tutti i maneggi che organizzano escursioni in sella attraverso parchi nazionali, riserve,

compagni con cui allenarsi nel verde o programmare semplici passeggiate. Stesso obiettivo per AdventureAddicted, che conta quasi mille iscritti interessati a praticare sport outdoor: si può organizzare un’attività o aggregarsi a un gruppo già formato, utilizzare la chat per pianificare i dettagli e dare un voto alle capacità tecniche dei partecipanti usando il sistema di rating. Infine, per chi cerca un motivo in più per alzarsi dal divano c’è Movecoin, l’app che paga l’utente che sceglie di camminare, correre, pedalare o vogare. Ogni chilometro percorso facendo esercizio fisico vale infatti dieci centesimi in valuta digitale da utilizzare nei negozi convenzionati. Per fare bene a se stessi e all’ambiente. LF viefrancigene.org camminiditalia.it ammappalitalia.it bikeness.net turismoacavallo.com wikiloc.com blawalk.it adventureaddicted.com movecoin.it

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SEMPRE IN VIAGGIO? INTERCITY CARNET 10 VIAGGI PAG H I 8 E V I AG G I 10

20% di risparmio rispetto al prezzo del biglietto Base Il Carnet 10 viaggi, riservato ai titolari CartaFRECCIA, è nominativo e consente di effettuare le prenotazioni sulla relazione, tipologia di treno e classe prescelte, entro 180 giorni dall’emissione. L’offerta è soggetta a condizioni. Maggiori informazioni su www.trenitalia.com e presso tutti i canali di vendita.


FRECCE TRENITALIA

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ALTA VELOCITÀ, MASSIMO COMFORT

OFFERTE E SERVIZI PORTALE FRECCE PROMOZIONI FOOD ON BOARD CARTAFRECCIA NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA

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OFFERTE E SERVIZI

OFFERTA YOUNG AUMENTA IL LIMITE DI ETÀ PER VIAGGIARE A PREZZI SCONTATI

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ra è possibile viaggiare a prezzi scontati fino ai 30 anni. Trenitalia ha infatti aumentato il limite di età per i titolari CartaFRECCIA che intendono utilizzare la vantaggiosa tariffa Young con riduzioni dal 30%

al 50% rispetto al costo del biglietto Base intero. Più valore al proprio tempo per chi studia o lavora, senza traffico né stress a prezzi vantaggiosi. L’offerta è valida per i giovani che si spostano su tutti i treni nazionali

Note legali a pag. 117

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e in tutti i livelli di servizio, tranne l'Executive, e può essere acquistata fino alla mezzanotte del giorno precedente al viaggio. Il numero di posti è limitato e varia a seconda dei giorni della settimana, dei treni e della classe scelti.


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CON INTERCITY PER RAGGIUNGERE IL CUORE D’ITALIA

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Comfort elevato a piccoli prezzi. Con 88 treni al giorno gli Intercity garantiscono collegamenti tra centri di medie e grandi dimensioni, assicurando un’elevata capillarità e un’efficace integrazione con la rete Alta Velocità e il network delle Frecce. Mare o montagna, città o borghi, le linee Intercity si dividono in Tirrenica Nord, con collegamenti tra Torino-Milano-Genova e le località della costa ligure/toscana fino a Roma, Napoli e Salerno, Tirrenica Sud, dalla Capitale verso la Calabria e la Sicilia, e Adriatica, da Milano/Bologna verso la Riviera romagnola fino a Bari, Lecce e Taranto. Sono presenti inoltre collegamenti da Roma verso Trieste, Perugia/Ancona, Taranto, Bari, Firenze e Salerno, e da Terni a Milano e sulla linea Jonica, da Reggio Calabria a Taranto.

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PORTALE FRECCE

CARTOON ON BOARD GRATIS SUL PORTALE FRECCE I CARTONI ANIMATI PIÙ AMATI

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I piccoli clienti delle Frecce Trenitalia possono vivere la magia dei cartoni animati a bordo treno su pc, tablet o smartphone. Su Frecciarossa e Frecciargento salgono Holly e Benji, Pollon, Bernard e tanti altri, tutti disponibili all’interno della sezione gratuita Cinema e tv del Portale Frecce. Oltre dieci puntate di quattro serie ogni mese. Ma non finisce qui, perché anche sui monitor di bordo, a ogni viaggio di Frecciarossa e Frecciargento, è possibile vedere i brevi episodi di Larva e BEO 'n' PENO, dedicati ai più piccini. Le serie animate digitali vanno ad aggiungersi alla ricca offerta di intrattenimento del Portale di bordo che prevede già cinema, musica, edicola digitale con una selezione di quotidiani, e notizie Ansa sempre aggiornate e disponibili su pc, tablet e smartphone Android e iOS. Accedervi è semplice e veloce: basta connettersi alle rete WiFi del treno su cui si è scelto di viaggiare, aprire l’app Portale Frecce dedicata oppure digitare sul proprio browser Internet l’indirizzo portalefrecce.it. MAG2018


PORTALE FRECCE

WWW.PORTALEFRECCE.IT INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE

CINEMA

SCELTI PER VOI

La cena di Natale

AMPIA SCELTA DI SERVIZI COMPLETAMENTE GRATUITI Disponibile sui treni Frecciarossa e Frecciargento, il Portale Frecce rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi pensati per soddisfare ogni esigenza

Cosmopolis

Free State

CARTONI ANIMATI TRA I PIÙ AMATI DAI PIÙ PICCOLI

Bernard

NEWS Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora

MUSICA Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera

Holly e Benji

TRAVEL INFO Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze

Pollon

INTERNET WIFI Connessione a Internet tramite WiFi di bordo

Timmy time

EDICOLA DIGITALE I principali quotidiani e una selezione di riviste settimanali e mensili

ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo (WiFi Frecciarossa o Frecciargento) Lanciare il browser Internet. Digitando un qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente portalefrecce.it) Per accedere a Internet o fruire dei contenuti cinema e musica è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione La registrazione è unica e va effettuata una sola volta. Le credenziali generate (numero di cellulare e password) possono essere utilizzate per entrare nel Portale in tutti i viaggi successivi sui treni Frecciarossa e Frecciargento Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com

I primi della lista

Il servizio di connessione Internet WiFi è offerto da TIM Per assistenza è possibile contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22 114

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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PROMOZIONI

BIMBI GRATIS Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa, nei livelli Business, Premium e Standard, e in Frecciargento, Frecciabianca e Intercity in 1^ e 2^ classe. Gratuità prevista per i minori di 15 anni accompagnati almeno da un maggiorenne, in gruppi composti da 2 a 5 persone1.

A/R IN GIORNATA Promozione per chi parte e torna nello stesso giorno con le Frecce a prezzi fissi, differenziati in base alle relazioni e alla classe o livello di servizio. Tra Milano e Venezia e tra Padova e Milano si può viaggiare al prezzo promozionale di ¤ 49 nel livello Standard Frecciarossa e in 2^ classe Frecciargento3.

YOUNG E SENIOR Riservate agli under 30 e agli over 60 titolari di CartaFRECCIA, le offerte Young e Senior permettono di risparmiare fino al 50% sul prezzo Base dei biglietti per tutti i treni nazionali e in tutti i livelli di servizio, a eccezione dell’Executive, del Salottino e delle vetture Excelsior4. 116

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SPECIALE 2X1 Offerta dedicata a chi prende il treno di sabato. Si viaggia in due pagando un solo biglietto al prezzo Base nei livelli Business, Premium e Standard, e su tutti i treni nazionali in 1^ e 2^ classe. L’ideale, quindi, per raggiungere, in coppia, i luoghi dove si tengono concerti, partite, mostre e altri eventi5.


SPECIALE 3X2 Con la Speciale 3x2 è possibile acquistare un biglietto di corsa semplice valido per tre persone al prezzo Base intero di due. L’offerta permette di spostarsi in treno tutti i giorni della settimana con un risparmio del 33% per i mini gruppi formati da tre viaggiatori2.

TUTTE LE ALTRE OFFERTE E LA GAMMA DEI PREZZI SU TRENITALIA.COM

1. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, ai treni e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizione. In via promozionale acquistabile fino alla partenza del treno. 2. Offerta a posti limitati e variabile, a seconda dei treni e della classe o livello di servizio. Acquistabile fino alle 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 3. Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente la partenza. Il cambio dell’orario, sia per il treno di andata che per quello di ritorno, è ammesso una sola volta fino alla partenza degli stessi. Cambio delle date dei viaggi, rimborso e accesso ad altro treno non consentiti. 4. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente alla partenza. Le offerte non sono valide sui treni regionali. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione e biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità. 5. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza. Posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni.

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FOOD ON BOARD

Il viaggio nel viaggio

© Aryan Ranjbaryan/AdobeStock

A BORDO CON I PIATTI HEALTHY

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usto e leggerezza. A maggio Itinere propone un menù di ricette in cui sapore fa rima con benessere. Piatti sani e invitanti con ingredienti ricchi di principi nutritivi. Con la primavera sono da provare le taccole, ricche di fibre e ferro, e da assaporare la delicatezza

del salmone, per una scorta di antiossidanti e proteine, la dolcezza delle carote, squisita riserva di sali minerali, e il gusto intenso del sedano rapa, con proprietà detox e poche calorie. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it. 118

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FRECCIAROSSA GOURMET Carlo Cracco

Menù Frecciarossa by Carlo Cracco

© Lorenzo Rui

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MEDAGLIONI DI VITELLO AL TIMO CON PATATE PREZZEMOLATE Lista della spesa 4 medaglioni di girello di vitello, 4 patate, 4 cucchiai di jus di manzo, 2 ciuffi di prezzemolo fresco, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, timo e sale q.b. Preparazione Sciacquare le patate e metterle con la buccia in una pentola d’acqua salata. Portare a ebollizione e cuocere finché le patate non saranno tenere. Sbucciarle e farle intiepidire. Nel frattempo, scaldare l’olio in una padella antiaderente e fare rosolare brevemente i medaglioni su entrambi i lati. Aggiungere il jus di manzo diluito in 300 ml di acqua 119

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calda e cuocere per circa 5 minuti a fuoco medio fin quando i medaglioni non sono teneri al tatto e la salsa ridotta. Regolare di sale e unire il timo. Intanto, in una ciotola tagliare a tocchi le patate e condirle con un cucchiaio d’olio extravergine e prezzemolo tritato fresco. Mescolare bene. Servire i medaglioni ricoperti con la salsa al timo e il contorno di patate prezzemolate. Vino consigliato Collio Pinot Grigio Mongris DOC, Friuli Venezia Giulia. Dal colore giallo dorato con riflessi ramati, questo vino presenta uno spiccato profumo di fiori d’acacia, ginestra e mela. Al palato è fruttato e ben strutturato.


CARTAFRECCIA

SOCI CARTAFRECCIA L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA E CONSENTE DI OTTENERE TANTI VANTAGGI IN PIÙ

ISCRIZIONE TRAMITE APP TRENITALIA

Da maggio è possibile iscriversi al programma CartaFRECCIA anche attraverso l’app Trenitalia. Pochi semplici passaggi per ottenere i vantaggi del programma, accumulare punti viaggiando con Frecce, Intercity e Regionali o acquistando prodotti e servizi dai partner Trenitalia.

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VENEZIA 72 14 4 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO

STAZIONE S. LUCIA> PUNTA DELLA DOGANA

MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA Una personale dedicata al pittore tedesco Albert Oehlen e una collettiva sugli autoritratti degli artisti dal 1970 a oggi. Sono le due nuove mostre in Laguna, rispettivamente a Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Cows by the water, fino al 6 gennaio, illustra la produzione di Oehlen (classe 1954) attraverso 85 tele realizzate a partire dagli anni ’80 e presentate in ordine non cronologico, bensì in relazione alla musica che ha ispirato i suoi lavori. Dancing with Myself, fino al 16 dicembre, indaga, invece, il ruolo dell’artista come protagonista e oggetto stesso del lavoro creativo: in esposizione 145 opere (dipinti, sculture, installazioni, foto e video) di 32 autori. Fra loro Maurizio Cattelan, Urs Fischer, Gilbert & George, LaToya Ruby Frazier, Paulo Nazareth e Cindy Sherman. Promozione 2x1 per i soci CartaFRECCIA e ingresso scontato per i clienti Trenitalia Regionale. palazzograssi.it

5.1 Spirito Santo actv.avmspa.it

STAZIONE S. LUCIA> PALAZZO GRASSI IN CONVENZIONE ANCHE BRESCIA • Fondazione Brescia Musei TORINO • Venaria Reale MILANO • Frida Kahlo fino al 3 giugno al Mudec • Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia fino al 25 giugno a Palazzo Reale VENEZIA • MUVE - Fondazione Musei Civici Venezia FERRARA • Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni fino al 10 giugno a Palazzo Diamanti REGGIO EMILIA • Fotografia Europea 2018 fino al 17 giugno a Palazzo Magnani BOLOGNA • Giappone. Storie di amore e di guerra Palazzo Albergati, fino al 9 settembre FIRENZE • Carsten Holler fino al 26 agosto e Nascita di una Nazione fino al 22 luglio a Palazzo Strozzi ROMA • Monet fino al 3 giugno e Liu Bolin fino al 1° luglio al Complesso del Vittoriano • Cesare Tacchi. Una retrospettiva fino a maggio e Human+. Il futuro della nostra specie fino al 1° luglio a Palazzo delle Esposizioni • William Turner fino al 26 agosto al Chiostro del Bramante • Klimt Experience fino al 10 giugno al Complesso Monumentale San Giovanni Addolorata • Welcome to Rome fino al 30 giugno all’ex cinema Augustus • Hiroshige. Visioni dal Giappone fino al 29 luglio alle Scuderie del Quirinale • Musei in Comune

Cindy Sherman Untitled #578 (2016) Pinault Collection Courtesy l’artista e Metro Pictures, New York

Info e dettagli su trenitalia.com

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2 San Samuele actv.avmspa.it


NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA Bolzano Ora Udine

Bergamo

Trento

Milano

Verona

Vicenza

Brescia Cremona Torino

Treviso

Trieste

Venezia

Mantova Piacenza Reggio Emilia AV Modena Bologna Genova

Padova

Ravenna Rimini

Firenze

La Spezia Pisa

Perugia

NO STOP

Ancona NO STOP

Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto

Foggia

Caserta Afragola

Matera

Napoli

Potenza

Salerno

Bari Lecce Taranto

Sapri Catanzaro Lamezia Terme

Reggio di Calabria

LEGENDA:

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com

OLTRE 270 FRECCE AL GIORNO 122

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NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN

COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO

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FRECCIAROSSA

FRECCIAROSSA ETR 500 Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

1a

FRECCIARGENTO ETR 600 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

Milano-Roma 2h 55'

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Roma-Venezia1 3h 12'

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FRECCIARGENTO ETR 485 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

Roma-Verona 2h 52'

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Milano-Venezia 2h 1

I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1

Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre

FRECCIABIANCA Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIABIANCA ETR 460 Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio

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ph. uezzo.com

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RITAGLIA IL PROMEMORIA

SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997

FIRMA

Mario Rossi

....................................................................

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

9705 1 5 1 0 1 50

FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA www.operasanfrancesco.it

FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITA’

Opera San Francesco per i Poveri

FIRMA

Una mano all’uomo. Tutti i giorni.

.................................................................

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Ringraziamo FINANZIAMENTO A FAVORE DI ORGANISMI PRIVATI DELLE ATTIVITA’ DI TU PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGIST


PRIMA DI SCENDERE//RACCONTO INEDITO di Umberto Cutolo

INDOVINA LO CHEF «I

l sole è un condimento». Nelle orecchie di Omero Sgueglia, il cuoco dell’Hotel Furore, risuonavano ancora le parole di mammà, quando - ragazzino - preferiva stare accanto a lei in cucina per ammirare i suoi gesti precisi e sicuri dai quali uscivano indimenticabili manicaretti, anziché giocare con i suoi coetanei o - come avrebbe preferito suo padre - fare i compiti di scuola. «Il sole», spiegava pacatamente mammà, «condisce l’ingrediente fin da quando nasce e lo aiuta a crescere regalandogli luce, calore e nutrimento. È così che nasce il sapore». Per questo quando gli organizzatori del popolare reality tv Indovina lo chef scelsero il suo Hotel Furore, in piena Costiera Amalfitana, come sede - loro dicevano location - per la puntata dedicata al sole del Sud, Omero ne fu contento, nonostante considerasse i cuochi pluristellati più dei saltimbanchi che dei gastronomi, ponendosi l’irrisolto interrogativo, ogni volta che ne incrociava uno (sul piccolo schermo), di quando trovassero il tempo per cucinare, dal momento che saltabeccavano tra un’ospitata, una giuria o una conduzione in proprio. La sera della trasmissione i tre chef in gara (come in una vecchia barzelletta erano un milanese, un romano e un napoletano) si presentarono, da

regolamento, con lo stesso piatto: le zucchine alla scapece. Gli invitati - tutti cuochi di ristoranti locali - avrebbero dovuto non solo giudicare il piatto migliore, ma scoprire anche chi ne era l’autore. I tre piatti, esposti in altrettante coloratissime sperlonghe amalfitane dipinte a mano, furono esaminati, manipolati, spilluzzicati e assaporati dalla trentina di esperti che si accalcarono per una mezz’oretta davanti al tavolo allestito al centro della terrazza dell’hotel. Il giudizio fu unanime: le più buone erano certamente le zucchine nella sperlonga rossa: i dischetti erano sottili ma non trasparenti, spruzzati d’aceto ma consistenti, un po’ arruscati ma non bruciati. Le peggiori erano quelle nella sperlonga blu, dove le fette si erano impastate tra loro in un pappone stucchevole. In mezzo, la scapece nella sperlonga gialla era microscopica, praticamente solo quattro piccoli dischetti e una foglia di mentuccia, affogata in una salsina giallognola di aceto e maionese. Nessuno, però, riuscì a sciogliere - motivandolo - l’enigma sui singoli autori. In realtà tutti furono d’accordo nell’attribuire la scapece della sperlonga gialla allo chef romano, un noto esponente della nouvelle cuisine, ma nessuno seppe distinguere tra gli altri due. Il giorno dopo Franceschina chiese a Omero se lui avesse

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capito. Il cuoco fece un cenno con la testa: «Le zucchine per la scapece», esordì, «vanno tagliate in dischetti sottili e subito esposte al sole almeno per un paio d’ore: quelle che si sono impastate evidentemente non sono state asciugate al sole, ma magari in un forno a microonde». «E allora?», chiese Franceschina. «E allora, il pappone l’ha fatto lo chef di Milano. Lassù, il sole, tra i condimenti non ce l’hanno…». LF

Edizioni Clichy, pp. 368 ¤ 17 Torna Omero Sgueglia, il cuocodetective dell’Hotel Furore che detesta chef e turisti. Nel suo ristorante, in Costiera Amalfitana, un cliente muore avvelenato, additando come suo assassino proprio Omero che, dopo una serie di colpi di scena, riuscirà a scoprire il vero colpevole.


PRIMA DI SCENDERE di Mauro Calise FedericaUniNa [Direttore di Federica weblearning]

FEDERICA.EU

L’UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI E FERROVIE DELLO STATO ITALIANE PROMUOVONO LA FORMAZIONE OPEN LEARNING

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ria nuova negli atenei. Grazie alla carica dirompente dell’innovazione tecnologica, l’Università spalanca finalmente le sue porte. Oggi è possibile studiare da casa o dal posto di lavoro, senza rinunciare alla qualità dell’alta formazione e all’esperienza di veri corsi universitari. Il miracolo lo hanno fatto i MOOC, Massive Open Online Courses. Corsi aperti e gratuiti che permettono a chiunque di accedere alla migliore formazione del mondo. La rivoluzione MOOC è nata quando università del calibro di Harvard, MIT e Berkeley sono entrate in partita, mettendo in gioco il loro brand e la loro offerta didattica. Nel 2012, il primo corso di intelligenza artificiale di Stanford ha totalizzato 150mila presenze. In cinque anni, sono diventati 80 milioni i learners che utilizzano questo straordinario canale di autoformazione. Uno scenario inimmaginabile fino a dieci anni fa, quando l’insegnamento online era considerato di serie B rispetto a quello tradizionale in presenza. Invece oggi i MOOC sono sinonimo di eccellenza. In Italia, sono ancora poche le grandi università ad aver raccolto la sfida. In prima fila la Federico II di Napoli, che ha al suo attivo un centinaio di MOOC e cinque milioni di accessi all’anno: numeri che fanno di Federica.eu la maggiore piattaforma di open learning in Europa facente capo a un’università pubblica. Un successo riassunto in cinque parole chiave: contenuti e docenti prestigiosi, accesso gratuito, ambiente digitale innovativo, approfondimenti selezionati in rete. Spaziando attraverso le discipline più diverse e affascinanti. Dai corsi base (Fisica, Storia d’Italia, Introduzione alla Filosofia, Diritto Amministrativo, Fondamenti di Informatica) alle materie più 126

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specialistiche come Disegno tecnico industriale, Illuminotecnica, Laboratorio di programmazione, fino a quelle che esplorano le nuove frontiere della conoscenza (Robotics Foundations, Connectivism and learning, Phisics of Galaxies, Dal Reverse Engineering alla stampa 3D) o affrontano le sfide della società globale, fra cui i corsi Sociologia della povertà, Comunicazione e negoziazione efficace, Sondocrazia e Tecnologie digitali per la comunicazione. Per poter meglio scegliere in un panorama così ampio e affascinante, le straordinarie potenzialità d’uso dei MOOC sono sintetizzate nella nuova home page di Federica, che guida direttamente l’utente ai diversi percorsi didattici: laurea multimediale, orientamento per gli studenti, supporto agli insegnanti in classe, nuove opportunità curriculari. E, last but not least, la galassia in espansione del lifelong learning. Federica.eu offre strumenti d’avanguardia per il mondo del lavoro in rapida trasformazione. Già oggi, secondo l’Ocse, il 35% dei lavoratori europei è occupato in un settore non correlato ai propri studi, e la competitività di lavoratori e aziende dipenderà sempre di più dalla capacità di misurarsi con la sfida del cambiamento continuo dei profili professionali. Per centrare questo obiettivo, Federica e Ferrovie dello Stato Italiane hanno promosso il progetto Open Learning, rivolto agli 80mila dipendenti del Gruppo FS. Un passo importante verso la diffusione della cultura della formazione continua, multimediale e trasversale, in linea con i più recenti trend dell’industria 4.0, secondo il direttore Risorse Umane e Organizzazione, Mauro Ghilardi. Uno stimolo per le ambizioni di crescita del sistema Paese, ma anche un’eccellente risposta alle sfide aziendali. LF MAG2018



BUONCONVENTO 19 CORSE REGIONALI AL GIORNO STAZIONE>BAGNO VIGNONI

PRIMA DI SCENDERE//FUORI LUOGO di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]

tiemmespa.it

© Simona Bottone/AdobeStock

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Bagno Vignoni (SI)

PRIMAVERA IN VAL D’ORCIA

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in dal tempo dei pellegrini, poco a occidente del ponte sull’Orcia, sorgevano le fonti di acque calde e solforose di Bagno Vignoni (SI), che proprio nel Medioevo divenne una rinomata stazione termale. Il borgo coincide esattamente con la vasca, che rappresenta la struttura più antica dei bagni, quando qui si immergevano i signori locali nella stessa sorgente già in uso presso i Romani. Il loggiato di Santa Caterina si apre direttamente sulle terme e un albergo storico vi consente di passare direttamente dalla vostra

stanza nelle acque bicarbonatosolfato-calciche-carboniche che sgorgano a 52°C (potete anche noleggiare costumi e tutto il resto, visto che l’odore di zolfo tende a rimanere attaccato addosso). Dopo aver percorso la Val d’Orcia in piena primavera fino ad avere noia delle colline verdi fiorite con i borghi arroccati sullo sfondo, aspettate che venga sera e, prima di cena, lasciatevi accarezzare dall’acqua mineralizzata come fece Lorenzo il Magnifico nel 1490. I crostini di milza e l’acquacotta possono aspettare. LF

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Mondadori, pp. 430 ¤ 19,50 Viaggio nei luoghi italiani non alterati dagli uomini e fermi nel tempo. Un mosaico di straordinaria bellezza, nel quale affiorano tessere di rara bellezza: mete da conquistare con altri occhi e a ritmo lento, scampate all’assalto del turismo di massa. Dal ghiacciaio dell’Adamello alle Alpi liguri, dall’isola di Montecristo alle Eolie, passando per la Barbagia, l’Aspromonte e le faggete della Marsica.


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