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A TU PER TU
di Alessio Giobbi - a.giobbi@fsitaliane.it
Andrea Tomasoni lavora per la Direzione Business AV di Trenitalia come macchinista dei Frecciarossa, il servizio di punta del Gruppo FS. Quando sei entrato in azienda?
Dopo gli studi all’Accademia aeronautica, dove ho conseguito il brevetto da motorista di elicotteri, ho deciso di avvicinarmi anche al mondo dei treni presentando la mia candidatura in FS Italiane. Dopo circa sei mesi, ho cominciato il programma di selezione e formazione che mi ha portato a ricoprire il ruolo di macchinista sui treni ad Alta Velocità. Come si è svolto il tuo percorso professionale?
La passione per i velivoli ha ceduto il posto a quella per i treni, complice il patrimonio di conoscenze acquisito in quattro anni grazie all’intensa preparazione ricevuta dall’azienda. La formazione procede di pari passo con le nuove normative, regole e direttive di circolazione, ma anche con l’implementazione delle tecnologie e dei servizi offerti. Anche oggi continuo a seguire aggiornamenti teorici e pratici per diventare macchinista esperto.
Su quali treni svolgi il tuo lavoro?
Mi muovo praticamente su tutto il territorio nazionale alla guida degli Etr 1000 e 500 e dell’ultimo arrivato della famiglia Frecciarossa: l’Etr 700. La mia formazione di macchinista è stata incentrata sui treni ad Alta Velocità, con una piccola parentesi all’inizio della pandemia. In quel periodo, infatti, mi è capitato di lavorare anche sugli Intercity perché le corse con le Frecce erano state ridotte per via dell’emergenza sanitaria.
Che rapporto hai con i colleghi degli altri settori?
La sinergia tra macchinista e personale di bordo è fondamentale, come lo è quella con le Sale operative che seguono da remoto la marcia di ogni singolo treno. Siamo proattivi e orientati al problem solving per affrontare al meglio tutte le difficoltà che possono capitare durante un viaggio. Questo impone un’interazione continua con tutti i componenti della macchina organizzativa, in cui bisogna essere pronti nell’immediato a mettere al servizio le proprie competenze.
Un aspetto della tua professione che ti piace in modo particolare?
Vivo con passione e curiosità la partecipazione alle corse di prova programmate per testare l’implementazione dei sistemi di circolazione, monitorare la manutenzione o verificare come si comporta un treno su alcuni tratti di linea soggetti a interventi. Ho la fortuna di lavorare in un settore in continua evoluzione e per me questa esperienza è una delle più coinvolgenti. Rappresenta un’occasione unica per approfondire le caratteristiche di treni e linee insieme agli ingegneri e ai tecnici impegnati nella diagnostica ferroviaria.