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LE STORIE E LE VOCI DI CHI, PER LAVORO, STUDIO O PIACERE, VIAGGIA SUI TRENI. E DI CHI I TRENI LI

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PRIMA DI SCENDERE

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Fa Viaggiare

Daniele Orazi è un agente cinematografico e televisivo. Ci racconta la sua esperienza in treno tra incontri di lavoro e caccia a nuovi talenti.

Come si lega la tua professione al viaggio?

Sono sempre in giro alla ricerca di artisti, perlopiù attori e attrici italiani e internazionali, ma anche registi e sceneggiatori, che poi seguo nel loro percorso. Il viaggio in treno, soprattutto tra Roma e Milano ma non solo, è diventato parte integrante del mio core business. Come agente mi muovo spesso senza preavviso, anche all’ultimo momento, ed è utile poter contare sulla totale flessibilità del treno, in particolare per quanto riguarda le modifiche last minute. Prossima destinazione?

In questo mese sono impegnato nella presentazione di un corso in dieci lezioni per l’Università telematica Guglielmo Marconi, a Roma, dedicato al lavoro dell’agente. È un’iniziativa unica nel suo genere, e si prefigge di fornire un percorso di formazione capace di facilitare l’accesso a questo tipo di carriera. È un’occasione per mettere in campo la mia esperienza in qualità di formatore e raccontare dei miei innumerevoli viaggi in giro per il Paese alla ricerca dei talenti con cui oggi lavoro.

Cosa ami del treno?

Parte del mio lavoro è riservata alla lettura. Trovare i momenti giusti per concentrarmi sulle sceneggiature o per dedicarmi alla preparazione delle prossime lezioni diventa dunque fondamentale. Considero il tempo trascorso sul treno Roma-Milano un momento tecnico di riflessione e approfondimento utile a immergermi in testi di ogni tipo. Sono anche proprietario di un cane di taglia media che viaggia spesso con me e con le Frecce posso tenerlo sempre vicino in totale comfort.

I viaggi di lavoro possono diventare momenti di piacere?

Nell’ultimo anno ho imparato ad apprezzare il servizio Milano-Parigi, che mi ha consentito di ridurre il numero di spostamenti in aereo, visto che seguo diversi artisti francesi e italo-francesi. Molti di loro utilizzano il treno per muoversi in occasione di tour, eventi, incontri e manifestazioni pubbliche. Appuntamenti che spesso si trasformano in ottime opportunità per visitare l’Italia e, in particolare, le città d’arte.

Quale stazione preferisci?

Una su tutte Venezia, a fine agosto, dove approdano i professionisti del settore in occasione della Mostra internazionale del cinema. Questa città rientra da sempre tra le mie destinazioni più frequenti, anche perché, in qualità di appassionato collezionista, sono un assiduo visitatore della Biennale d’arte. Ciononostante, entrare in Laguna in treno rappresenta sempre qualcosa di talmente magico e romantico che abituarsi è impossibile.

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