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RITI DI PRIMAVERA
AD ASSISI LE CELEBRAZIONI PASQUALI SEGNANO LA RINASCITA DELLA NATURA, TRA PROCESSIONI RELIGIOSE E TRADIZIONI CHE INCENTIVANO LA COESIONE SOCIALE
Vista sulla cattedrale di San Rufino, Assisi
Le celebrazioni della Pasqua ad Assisi, in provincia di Perugia, assumono significati diversi che abbracciano fede, folclore e tradizione. Ogni anno durante il giovedì santo, che nel 2023 cade il 6 aprile, il Cristo crocifisso nella cattedrale di San Rufino viene calato dalla croce, con il rito detto della “scavigliazione”, ed esposto su un cataletto perché i fedeli possano baciarlo. In una confusione di folclore sacro, persone di ogni età si accalcano per poggiare le labbra sul prezioso legno scolpito. Non una sola volta, ma per l’intera durata della Pasqua, il Cristo viene ripetutamente accarezzato e baciato.
Dalla mattina del venerdì santo fino alla sera dello stesso giorno, lo baciano le suore di clausura, in cerchio una alla volta, quando viene portato in processione la mattina di buonora. Poi lo baciano gli anziani e i fedeli, che continuano a ricoprirlo di fiori una volta arrivato nella basilica inferiore di San Francesco, dove vi rimane per tutto il giorno. Quando al tramonto le ombre si allungano e comincia a calare la sera del venerdì, la sensazione è che la devozione stessa si allunghi su tutte le persone coinvolte. In quel momento, anche la statua della Madonna Addolorata esce da San Rufino, portata a spalla, per raggiungere quella del figlio nella basilica inferiore di San Francesco, e rientrare insieme nella cattedrale.
Il buio ha conquistato ormai la cit- tà, solo poche fiaccole illuminano la discesa di Maria, sette spade le ondeggiano nel petto, i lampi dei flash rischiarano la notte e il silenzio è rotto solo ogni tanto da alcuni colpi di tamburo, prima uno e subito dopo due: tum, tum, tum.
Una breve sosta nella basilica consente ai cruciferi e ai portatori della statua di riposare le spalle doloranti. Lungo la navata della chiesa si sente solo un flebile brusio, composto dalle preghiere e dalle chiacchiere di chi rivede amici e parenti durante la processione. Sulla via del ritorno un nugolo di praticanti segue il feretro, trascinando su per le vie di Assisi i propri figli affinché bacino il Cristo. La