ANNO X | NUMERO 1 | GENNAIO 2018 | www.fsitaliane.it
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PALERMO
CAPITALE DELLA CULTURA
MILANO
INNOVATION CITY
ROSSINIMANIA
IL MONDO CELEBRA IL MAESTRO
LA FRECCIA JUNIOR LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
Trenitalia a misura di bambino, prima, durante e dopo il viaggio Le più ambite mete sciistiche raggiungibili con FRECCIALink IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
le risposte alle domande dell’amore
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MEDIALOGANDO di Marco Mancini
marmanug
© Fabio Bozzani
Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport
BEL GIOCO E RISPETTO
DEGLI AV VERSARI GLI INSEGNAMENTI DELLO SPORT PER UN 2018 DA VIVERE CON LEGGEREZZA, IRONIA E SERENITÀ
Inauguriamo il 2018 con un numero interamente dedicato all’anno nuovo. Gennaio è il mese in cui si fissano obiettivi e propositi. Non strologheremo sul futuro, ma abbiamo selezionato per voi alcuni eventi e occasioni che nei prossimi 12 mesi potrebbero valere un viaggio, proponendovi e raccontando luoghi da vivere, assaporare, ascoltare. Protagonista Palermo, Capitale della Cultura 2018. La potrete raggiungere con i nostri Intercity. E Milano, capitale dell’innovazione, sempre più proiettata verso il futuro. Viaggeremo poi su e giù per la Penisola, tra anniversari, suggestioni ed emozioni, accompagnati dalle note di Rossini, a 150 anni dalla scomparsa. Ma non indugiamo più e partiamo. A
farci compagnia, ottima e stimolante, un gran signore del giornalismo italiano, Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport, la mitica rosea. Lo abbiamo incontrato a metà dicembre scorso alla consegna dei Gazzetta Sports Awards 2017, raffinato padrone di casa in una serata speciale dedicata ai migliori dieci atleti dell’anno. E allo sport che, all’alba di questo 2018, ha molto da insegnarci: «Forse è esagerato dire che lo sport sia una metafora della vita, perché la vita ha strade anche più tortuose e tragiche, mentre lo sport batte sentieri più lievi. Però una qualche similitudine c’è. E soprattutto un insegnamento fortissimo, quello del riconoscimento e del dialogo. Fondamentale in un Paese come il nostro che da questo punto di vista non riesce a ritrovarsi». LF Spiegaci meglio, Andrea Nello sport ci sono avversari, mai nemici. Quando c’è un nemico c’è violenza, mentre nel termine avversario c’è il riconoscimento. Che implica confronto e rispetto dei ruoli. 6
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LF A noi italiani servirebbe anche sentirci componenti della stessa squadra… Sì, ma non occorre essere buonisti e immaginare una grande solidarietà sotto la bandiera italiana. Anche se in questo momento si tratta di uscire dai guai in un mondo sempre più complicato e in un’Europa che si frammenta, innalza muri, mostra nostalgie politiche per il passato e persino per i totalitarismi del secolo scorso. Ma questo non si sconfigge necessariamente andando tutti a braccetto, perché una società aperta accetta il conflitto. Dentro ci stanno Grillo, Berlusconi, Renzi, Salvini, la Meloni, D’Alema e chiunque abbia una sua idea: quel che conta è che ognuno sia cosciente del suo ruolo e riconosca nell’avversario un interlocutore. LF Confronto anche aspro, ma rispettoso delle regole, come nello sport. Sì, perché quando si interloquisce, cosa che manca oggi in Italia, si comincia a chiarire l’entità dei problemi e a individuare soluzioni. Insomma, nello
sport il tuo avversario può anche non piacerti, ma senza di lui non giochi. Inter e Juve non si amano, è vero, ma insieme giocano con lo stesso pallone, no? LF Un augurio per il 2018? Mi auguro il Paese vinca, come alla fine capita spesso all’Italia, però “giocando bene”. E per farlo bisogna ritrovare l’unità di squadra. È il precetto sacchiano: il singolo non è niente se la squadra non ne esalta il talento. Il mio auspicio è vedere il Paese vincere come una squadra di Sacchi o di Guardiola, senza catenaccio, senza sperare nello stellone o nel gol in contropiede, magari in fuorigioco. LF E per te? Per me, ma un po’ per tutti: un anno fortunato ricco di leggerezza, ironia e serenità. LF E per La Gazzetta? Vorrei che continuasse a esprimere l’essenza stessa dello sport, che è il movimento e il viaggio. E portasse delle novità, tentando nuove soluzioni come ci chiede il nostro editore, Urbano Cairo. Il giornalismo deve ritrovare il gusto di rischiare. La nostra civiltà va verso lo smartphone, un oggetto piccolissimo diventato un grande canale di comunicazione. Ecco, mi auguro che La Gazzetta trovi il linguaggio adeguato per offrire informazione di qualità in poche battute su un piccolo schermo. Ma sappia anche rinnovare il vecchio, onorato, giornale rosa perché anche i più giovani comprendano che quel pezzo di carta lì è un’icona, un valore. Sono i due poli della sfida: il giornale di carta, che
Il numero del 23 maggio 2010
può anche essere antico ma è splendido, e lo smartphone, ultima frontiera della comunicazione. LF A proposito di smartphone, l’avvento del digitale ha messo in discussione il ruolo dei giornalisti. Ma non la nostra responsabilità, che è ancora maggiore. Perché, se è venuto meno il ruolo quasi prescrittivo del giornalismo, con la pretesa di sviluppare etica e convivenza civile, oggi, in un mondo dominato dai social, pieno di odiatori e fake news, c’è ancor più bisogno di scelte fatte con serietà e professionalità. LF Invece manca studio, gavetta… Sì, sul web sembra tutto facile. Mi arrivano dei curricula di aspiranti collaboratori che dicono: «Faccio l’opinionista sul sito tal dei tali». La nostra generazione alla parola opinionista pensava a Montanelli, Biagi, Bocca, Scalfari, Stille, non certo a un ragazzo che scrive dei post su un sito. Questo dà l’idea di quanta confusione ci sia in giro. Dobbiamo salvaguardare la grande tradizione della stampa. Non conta la piattaforma tecnologica, potremmo leggere i giornali anche in forma di un ologramma, quel che dobbiamo difendere è il compito sociale del giornalismo. LF Ossia? Dalla confusione creare chiarezza, ordinare un’agenda, raccontare una verità possibile. Beni preziosissimi in un momento in cui aumentano la confusione e le falsità. Poi il giornalista un punto di vista ce lo deve avere, sennò che giornalista è? Deve però partire sempre senza pregiudizi e arrivare a casa con un giudizio, che tenti di essere oggettivo. Più confusione c’è, più questo mestiere ha valore: quindi la notizia della morte dei giornali, anche quelli stampati, per dirla con Mark Twain, “è fortemente esagerata”. LF Nella tua ultra quarantennale carriera quali i momenti che ti piace ricordare? Sono tanti. Penso ai primi tempi, quelli formativi. A Epoca, grande settimanale di immagine e scrittura, in anni in cui i rotocalchi hanno rappresentato tanto per la storia e l'educazione di questo Paese. I primi “compagni di banco”, tra cui 7
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Il numero del 6 giugno 2010
Gianni Mura. Il primo direttore, Silvio Bertoldi, un grande giornalista e storico. Poi il periodo a Panorama, negli anni della battaglia tra Berlusconi e De Benedetti per il controllo della casa editrice. In quel periodo ottenemmo il record europeo di diffusione di un news magazine. Esattamente quando Bush padre sconfisse Saddam nella prima Guerra del Golfo. Il numero con in copertina “Bush d'Arabia” superò il milione di copie e ci scoprimmo il settimanale europeo più diffuso, bruciando anche i tedeschi di Der Spiegel. LF Un primato di tutto rispetto. Sì, senza alcun dubbio. Avevamo un editore come Berlusconi, che credeva molto in noi e dal quale ho imparato parecchio: come politico si può giudicarlo variamente, come editore è un indiscutibile fuoriclasse. LF Poi? L’esperienza a Oggi, davvero intensa, altra occasione di forte contatto con la grande tradizione giornalistica italiana. Il direttore storico precedente era Paolo Occhipinti, qualcuno che ha insegnato molto a tutti noi. E poi La Gazzetta. LF Che dirigi da sette anni. Sì, durante i quali non sono mancate le gratificazioni. Come quando abbiamo superato il milione di copie, in tempi recenti è una diffusione seconda soltanto al numero che ha celebrato la vittoria della Nazionale nel 2006. È accaduto con il triplete dell’Inter nel 2010, siamo andati avanti a stampare finchè c'era carta. E quando vedi il giornale in mano a tanta gente, la soddisfazione è assoluta.
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Altri momenti memorabili? La soddisfazione delle soddisfazioni è quando si riesce a fare una prima pagina non dedicata al calcio. Come è accaduto con Federica Pellegrini, o con le tenniste, Roberta Vinci, Flavia Pennetta e soprattutto Francesca Schiavone, nel 2010, con il suo trionfo al Roland Garros. Poi le Olimpiadi, che creano un clima irripetibile, come nel 2012 a Londra, dove avevamo trasferito la redazione. LF Per dirigere La Gazzetta occorre? Umiltà e fisico: la fatica ti assicura anche il divertimento. LF Spiegaci. Umiltà, perché La Gazzetta ha più di 120 anni e, raccontando lo sport, ha incrociato la storia d'Italia. Soltanto il Giro d'Italia è stato un filo rosa che ha percorso la storia di questo Paese per più di un secolo. La Gazzetta ha tradizioni straordinarie. C’è passato il meglio del giornalismo italiano: da Candido Cannavò a Gino Palumbo a Gianni Brera. Un patrimonio culturale che va coltivato con molta umiltà, sapendo che chi viene dopo riceve in eredità qualcosa che, a sua volta, lascerà in eredità a qualcun'altro. Noi passiamo, La Gazzetta resta. LF Poi, hai detto fatica e divertimento. Sì, perché oggi un grande quotidiano non è più solo un giornale di carta che viene stampato la sera, ma è un fenomeno molto complesso che dura, nel caso poi di un quotidiano sportivo così popolare, sette giorni alla settimana. Però è divertente. Se mi avessero detto all'inizio della carriera che sarei LF
stato pagato per vedere le partite di calcio o le Olimpiadi… beh, avrei firmato immediatamente. Avrei detto come Biagi – un maestro di vita oltre che di giornalismo– “l'avrei fatto anche gratis!” Oddio, forse proprio gratis no (ride, ndr). LF Andrea, a leggerci saranno soprattutto viaggiatori delle Frecce Trenitalia. Cos’è per te il viaggio? I saggi dicono che non è la meta che conta, ma il viaggio stesso. Il punto dopo punto che percorri. Il viaggio è la vita stessa, la voglia di vedere orizzonti nuovi, di scoprire sé stessi. Nella vita di un giornalista è un elemento fondamentale, una spinta propulsiva. LF E il treno? Mi piace, e non lo dico per piaggeria. Perché il treno è un po’ come il Giro d’Italia, una splendida manifestazione sportiva, ma anche una spettacolare cartolina di questo Paese. Che dal treno puoi scoprire. Quando viaggio mi perdo con l’occhio nella campagna, immagino la vita delle persone alla sera quando cominci a vedere le luci nelle case, la grande pianura lombarda, i rilievi lontani. Poi, per uno come me che non ama l’auto e considera la maleducazione stradale una delle piaghe di questo Paese, spostarsi da Bologna a Milano in un’ora o in un’ora e tre quarti da Firenze mi ha cambiato la vita. LF Ora anche le squadre di calcio hanno scoperto le nostre Frecce… È così, perché l’AV ha modificato in meglio le nostre abitudini. E le squadre di calcio hanno imparato che l’aereo non è più un segno di distinzione. C’è qualcosa di molto bello nel vedere una squadra come il Milan, l’Inter, la Roma, il Napoli, la Juve salire su una Freccia insieme alla folla degli altri passeggeri. Ma anche i treni locali hanno un fascino immenso. LF Anche lì stiamo lavorando per offrire un servizio sempre migliore. Sì, mi è capitato di constatarlo in certe mie trasferte nelle zone dell’alta Romagna, in Friuli, in Veneto, dove una volta prendevamo l’auto e ora troviamo il treno locale comodo e più efficiente. C’è da lavorare, è ovvio, ma il futuro della mobilità corre sui binari. LF Torniamo al 2018 appena iniziato, sarà ricordato come l’anno della 8
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nostra assenza dai Mondiali di calcio. È un brutto colpo, per il Paese e per i milioni di appassionati che si trovano intorno alla Nazionale come a un totem. Un'estate senza Mondiale sarà veramente strana. Avrà un riverbero negativo sull'atteggiamento delle persone, sulla propensione agli acquisti e, quindi, sull’economia. Ne soffriremo anche noi della Gazzetta, che venderemo meno copie e incasseremo meno soldi di pubblicità, ma ci inventeremo iniziative nuove e ci consoleremo con altri importanti appuntamenti, come le Olimpiadi invernali e il nostro Giro d’Italia. LF Quest’anno con partenza da Gerusalemme… Sì, un’edizione che si preannuncia storica, e complicata. Soprattutto dopo la decisione di Trump di trasferire l’ambasciata USA a Gerusalemme. LF Temi tensioni e polemiche? Quest’aspetto era imprevedibile. Per noi collegare Gerusalemme con Roma significa parlare di pace, in nome delle tre grandi religioni monoteiste. È il cammino delle Crociate percorso innanzitutto al contrario, e da una carovana di 200 giovani in bicicletta. All’insegna dei valori dello sport: gioia, lealtà, dialogo.
© Fabio Bozzani
Il numero del 27 luglio 2017
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SOMMARIO IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X | NUMERO 1
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IL MONDO CELEBRA IL MAESTRO
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Trenitalia a misura di bambino, prima, durante e dopo il viaggio Le più ambite mete sciistiche raggiungibili con FRECCIALink IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
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52 REINVENTING MILAN La capitale meneghina saluta il 2018 con uno skyline sempre più avveniristico
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Save the date 17 FrecciaWeekend 22 54
A 150 anni dalla morte, l’Italia e il mondo sono pronti a festeggiare il Maestro di Pesaro
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In viaggio con l’Ad Orazio Iacono per scoprire le novità in casa Trenitalia e le sfide del futuro E DI 16 PAGIN
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TI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIAT GIOCHI, FUMET ORI
Gira pagina e comincia a ! LEGGERE e GIOCARE Il viaggio passerà in un lampo!
20o 18 dei
l’ann Mondiali in
© Alena Razumova/Shutterstock.com
RUSSIA
PIZZA patrimonio UNESCO
LEGGI il fumetto di
dell’
OGNI
VIAGGIO
È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!
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46 EUROPA E CULTURA 79 ANNIVERSARY: 1918 E 1968 LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
96 ROBOTICA
107 FRECCE TRENITALIA
100 CINEMA SUPERHEROES
Trenitalia a misura di bambino, prima, durante e dopo il viaggio
123 RACCONTO INEDITO
Le più ambite mete sciistiche raggiungibili con FRECCIALink
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129 LA FRECCIA JUNIOR
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SOMMARIO
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I numeri di questo numero
26
i piani del futuro grattacielo Gioia 22 a Milano [pag. 53]
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i concerti rossiniani del Maestro Stefano Montanari [pag. 69]
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4,5
Le pagine con questo simbolo sono in realtà aumentata The pages with this symbol are in Augmented Reality
miliardi l’investimento di Trenitalia per il Trasporto Regionale [pag. 92]
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IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO IX - NUMERO 01 - GENNAIO 2018 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97 Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO Vincenzo Tafuri/La Freccia Foto di copertina © Vlada Z/AdobeStock Tutti i diritti riservati. Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore.
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Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma fsitaliane.it Contatti di redazione Tel. 06 44105298 lafreccia@fsitaliane.it Direttore Responsabile Marco Mancini Caporedattore Claudia Frattini Coordinamento Editoriale Cecilia Morrico Vice Coordinamento Editoriale Serena Berardi Caposervizio Silvia Del Vecchio In redazione Gaspare Baglio, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei Segreteria di redazione Francesca Ventre Ricerca immagini e photo editing Michele Pittalis, Vincenzo Tafuri Traduzioni Verto Group Hanno collaborato a questo numero Valerio Acri, Antonella Caporaso, Carlo Cracco, Laura D’Alessandro, Fabrizio dell'Orefice, Sofia Gorgoni, Itinere, Ilaria Perrotta, Andrea Radic, Gennaro Sangiuliano, Mario Tozzi
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11 EASY TRAVEL / / 13 WHAT’S UP / / 16 PITTI UOMO 93 / / 26 PITTI BIMBO / / 35 LAB 40 HOT COUTURE / / 44 TRAVEL / / 54 BEAUTY / / 59 POST-IT / / 64 TECHNO LOVE
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EDIZIONE SPECIALE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
Read also La Freccia Fashion, lo speciale gratuito in occasione di Pitti Uomo 93 interamente dedicato al mondo della moda
ERRATA CORRIGE Dicembre 2017 Pag. 60, la foto del grattacielo Intesa Sanpaolo non è di Adobestock ma di GettyImages Pag. 116, il cesto di pistacchi nella foto è a puro titolo esemplificativo. Non si tratta di pistacchi verdi di Bronte Dop
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6.600 kg di legno
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FRECCIA//COVER
ROMA 127 48 18 AL GIORNO 5 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO STAZIONE TERMINI >MACRO DI VIA NIZZA 38 Nizza/ v.le Regina Margherita atac.roma.it
Storm Thorgerson Pink Floyd in Kew Gardens, London (1969) © Pink Floyd Music Ltd
THE PINK FLOYD EXHIBITION Al Victoria and Albert Museum di Londra i visitatori sono stati oltre 400mila. Ora The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains fa tappa in Italia. Dal 19 gennaio al 29 aprile 2018 è al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di via Nizza a Roma, a meno di un chilometro dal Piper, lo storico locale che nell’aprile 1968 inaugurò uno dei primi concerti della band nel Belpaese. L’esposizione ripercorre in ordine cronologico i 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre, in compagnia della musica e delle voci dei membri passati e presenti, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Momento culminante del percorso è la Performance Zone, in cui è possibile godersi la riproduzione audiovisiva dell’ultimo concerto al Live 8 del 2005. L.M. pinkfloydexhibition.com | museomacro.org PinkFloydTMR museiincomune #TheirMortalRemains
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NOLEGGIO FACILE AL 20% DI SCONTO CON MAGGIORE Con Maggiore e Trenitalia baby seat e rialzo gratuiti
Noleggio facile al 20% di sconto e in più per i clienti CartaFRECCIA speciale DOPPI punti Prenota ora il tuo noleggio su trenitalia.maggiore.it o chiama il Numero Verde Maggiore dedicato ai clienti Trenitalia 800 867 196.
Per i tuoi noleggi invernali con tutta la famiglia parti con catene neve, baby seat e rialzo gratuiti.
Offerta valida per noleggi effettuati in Italia dal 2 gennaio 2018 al 31 gennaio 2018, non cumulabile con altre promozioni in corso. Offerta riservata ai passeggeri delle Frecce, dei treni Eurocity, Intercity, Intercity notte ed EuroNight di Trenitalia in arrivo nelle principali stazioni ferroviarie italiane comunicando il proprio PNR in fase di prenotazione. Le catene da neve, baby seat e rialzo sono soggetti a disponibilità. I punti saranno riconosciuti esclusivamente utilizzando la convenzione Noleggio Facile e CartaFRECCIA presentando la Carta fedeltà del programma all’atto del noleggio e comunicando il proprio codice di sconto. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: trenitalia.maggiore.it - Numero Verde Maggiore 800.867.196
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AGENDA l.mattei@fsitaliane.it
A cura di Luca Mattei
SAVE GENNAIO THE DATE 2018 LES ÉTOILES ROMA//27-28 GEN La grande danza in scena all’Auditorium Parco della Musica. Les Étoiles, scintillante gala internazionale, riunisce star di diverse nazionalità, provenienti da compagnie di tutto il mondo. Nel cast anche Jacopo Tissi, unico ballerino italiano in forza al Bolshoi di Mosca, che ha incantato perfino le platee americane esibendosi nell’estate 2017 al Metropolitan di New York. A deliziare il pubblico virtuosismi sulle punte e celeberrimi passi a due tratti dal repertorio tradizionale, tra cui Giselle, La bella addormentata ed Esmeralda. Oltre a una stella a sorpresa la cui identità verrà svelata solo la sera della prima. auditorium.com
Il ballerino Jacopo Tissi © Pierluigi Abbondanza
AuditoriumPdM
RUGGINE BOLOGNA//FINO AL 4 FEB Il nuovo progetto espositivo di Paolo Gotti ospite alla temporary gallery di via Santo Stefano. Attraverso le fotografie scattate in 40 anni di viaggi, in oltre 70 Paesi, l’artista bolognese si sofferma su un tema difficile: lo scorrere del tempo, intessuto di memorie, separazioni e assenze. paologotti.com
Paolo Gotti, Yemen (1997)
© Paolo Gotti
paologottiphotography
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jacopotissi
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AGENDA
TESSUTO E RICCHEZZA A FIRENZE NEL TRECENTO FIRENZE//FINO AL 18 MAR La Galleria dell’Accademia espone stoffe preziose e pale dorate che testimoniano la tradizione artigianale del capoluogo toscano iniziata nel XIV secolo. È in quel periodo, infatti, che si sviluppa un nuovo fenomeno legato al lusso: la moda. E la qualità dei prodotti fiorentini raggiunge, nonostante l’alto costo delle materie prime, un livello di eccellenza tale da imporsi in tutta Europa. galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it
Pourpoint di Charles de Blois (1364 circa) Lyon, Musée des Tissus MiBACT
RITORNO A NAPOLI NAPOLI//13 GEN>3 FEB Il suggestivo Castel dell’Ovo accoglie la retrospettiva dedicata a Carlo Montarsolo, pittore di fama mondiale, umbro di nascita ma napoletano di adozione. Oltre 50 opere esposte ripercorrono i temi significativi della sua produzione, in particolare quelli legati alla città e alla cultura partenopea. carlomontarsolo.it Carlo Montarsolo, Nuvole tempestose sul Vesuvio (1981) Courtesy archivio Carlo Montarsolo, Roma ComuneNapoli #Casteldellovo assmontarsolo
IMPERATORES CATANZARO//FINO AL 28 FEB Un percorso multimediale al Complesso Monumentale del San Giovanni per rivivere la potenza e la maestosità dell’antico popolo romano. Oltre a video e audioguide, tablet e monitor touch, anche cimeli cinematografici e proiezioni olografiche realistiche di sovrani che narrano nascita e declino dell’Impero. imperatores.it
Elmi e corazze utilizzate per il film Ben Hur delle edizioni 1959 e 2016 4Culture.Srls 18
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AGENDA A cura di Cecilia Morrico
© Alessandro Vorgiu
© Ennevi
FOOD NOTES
GLI APPUNTAMENTI GOURMET DEL 2018
TERRA MADRE. SALONE DEL GUSTO TORINO//20>28 SET Dopo il successo del 2016, la macchina organizzativa del Salone del Gusto lavora a pieno ritmo per la 12esima edizione della più importante biennale internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto che coinvolge il centro di Torino. Come sempre a ingresso libero, bisognerà aspettare giugno per scoprire i protagonisti. slowfood.it salonedelgusto.com
© Michele Sirigu
© Tommaso Montagnolo
VINITALY VERONA//15>18 APR Per gli esperti del buon bere, torna anche quest’anno il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati. Nel 2017 sono state 128mila le presenze, di cui 48mila estere, che hanno animato la Fiera di Verona. Ad aprire la kermesse, da venerdì 13, Vinitaly and the city, evento dedicato ai wine lover nelle piazze e luoghi storici della città. vinitaly.com
GOURMANDIA SANTA LUCIA DEL PIAVE (TV)//12>14 MAG Più di 200 artigiani del gusto, dallo street food di qualità al vino, fino alla birra e ai cocktail. Un ricco programma di incontri e show cooking con i top chef dello Stivale. gourmandia.gastronauta.it
PRIMI D’ITALIA FOLIGNO//27>30 SET Bolle in pentola la 20esima edizione dei Primi d’Italia. Da non perdere i villaggi del gusto, la boutique della pasta, il mercato delle tipicità locali e l’area gluten free. iprimiditalia.it 20
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EUROCHOCOLATE PERUGIA//19>28 OTT Nozze d’argento per la manifestazione più dolce dell’anno. A Perugia come sempre, la novità 2018 è Sweet secret, 25 eventi di arte varia in dieci giorni. eurochocolate.com
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AGENDA l.mattei@fsitaliane.it
weekend
A cura di Luca Mattei
gennaio
Freccia
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1 Silvia Papas Greetings from Naples (2017) SilviaPapasArte
2 Javier Marín Reflejo VII (2015) illabirintodifrancomariaricci javiermarinescultor
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Donne spavalde che trasformano città caotiche in copertine da magazine patinati. Sono i soggetti dei lavori di Silvia Papas in Postcards from Paradise. A Castel dell’Ovo di Napoli fino al 7 gennaio [1] silviapapas.it
Il famoso scultore messicano Javier Marín è protagonista di Daidalos, grande mostra autunnale al Labirinto della Masone di Fontanellato (PR), che chiude al pubblico domenica 14 [2] labirintodifrancomariaricci.it
Con Matrix. Beyond reality, al Museo Edilberto Rosa di Amelia (TR) fino al 25 febbraio, il pittore Luciano Ventrone invita a riflettere sulla struttura atomica della realtà lucianoventrone.com
La galleria VS Arte di Milano ospita fino al 20 gennaio Tosi e Sironi: due maestri, due amici, con acquerelli e inchiostri di due grandi esponenti del movimento italiano Novecento vsarte.it
Sabato 6 termina a Palazzo Comunale Cremona nel Seicento. A peste, a fame, a bello, libera nos Domine, che fa luce su ricchezza e povertà della città lombarda in un secolo poco conosciuto monteverdi450.it
Ultimi giorni al Museo del Castello di Santa Severa (RM) per Giapponizzati, la mostra che evidenzia come la cultura dell’Estremo Oriente abbia influenzato la moda italiana e non solo castellodisantasevera.it
Last weekend a Palazzo Lomellino di Genova per Domenico Piola. Percorsi di pittura barocca, exhibition dedicata al poliedrico artista e alla sua straordinaria produzione palazzolomellino.org
L’arte crea benessere: è la filosofia di Wellness Creative, palestra per allenare la creatività. Moving your art contiene i primi lavori dell’innovativo progetto, alla Mirafiori Galerie di Torino fino a domenica 14 wellnesscreative.it
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TRA LE CITTÀ E LE LOCALITÀ RACCONTATE SU QUESTO NUMERO BUSITALIA FAST RAGGIUNGE MILANO, BOLOGNA, ROMA, NAPOLI, FIRENZE, VENEZIA, TORINO
Educazione e sviluppo © DGCS/MAECI
3 Katrin Fridriks Mothernature's Awakening (2017) katrinfridriks
4 Antenna Cassini © ESA
Museo_MAXXI #GravityExhibit
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Uno scontro di spontaneità e regola nelle opere dall’energia esplosiva della pittrice Katrin Fridriks. La personale Forces of Nature è alla Galleria Dellupi di Milano fino al 31 gennaio [3] dellupiarte.com
Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein, al MAXXI di Roma fino al 29 aprile, indaga le analogie tra arte e scienza, dimostrando l’influenza dello scienziato tedesco sul pensiero contemporaneo [4] maxxi.art
Leopoldo de’ Medici principe dei collezionisti è l’esposizione che Palazzo Pitti di Firenze dedica al cardinale storicamente noto per la varietà di opere che era solito raccogliere. Fino al 28 gennaio uffizi.it
La tradizione del Carnevale di Putignano (BA) rivive da 624 anni. Anche per il 2018 giganti di cartapesta sfileranno in festa tra le strade della città. Prima data domenica 28 carnevalediputignano.it
Cous Cous Klan è il nuovo show della compagnia Carrozzeria Orfeo che fotografa con occhio divertito un’umanità socialmente instabile. Al Teatro Eliseo di Roma fino al 28 gennaio teatroeliseo.com
Storie di bambini. Dopo Napoli e Firenze fanno tappa all’Istituto per l’Infanzia di Venezia, fino al 15 aprile, i racconti e i disegni di piccoli stranieri che sognano un futuro migliore storiedibambini.org
Carta bianca fino al 17 giugno: dieci personalità di vari campi del sapere selezionano altrettante opere tra le 47mila del Museo di Capodimonte di Napoli. Cosa guiderà le loro scelte? museocapodimonte.beniculturali.it
René Paresce. Italiani a Parigi, al Museo di Santa Maria della Vita a Bologna fino al 25 febbraio, si focalizza sul pittore intellettuale del gruppo Les Italiens, attivo in Francia tra il 1928 e il 1933 genusbononiae.it
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CONFERENZA NAZIONALE SULLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Illustrare all’opinione pubblica la cooperazione italiana allo sviluppo nelle nuove sfide globali. Questo l’obiettivo che si pone la Prima Conferenza nazionale sulla Cooperazione allo Sviluppo organizzata dal Ministero degli Affari Esteri a Roma il 24 e 25 gennaio. Un messaggio su quanto finora fatto e quanto ancora da realizzare per un mondo più giusto, equo e solidale. conferenzacoopera.it
PREVIEW FEBBRAIO
Emilio Isgrò Maluba (1966) Courtesy Studio Guastalla Una delle opere presenti ad Arte Fiera 2018 artefiera artefiera_bologna
ARTE FIERA Dopo il successo del 2017, con oltre 48mila visitatori, dal 2 al 5 febbraio il centro fieristico di Bologna ospita la 42esima edizione di Arte Fiera. Come da format già apprezzato lo scorso anno, le sezioni Main Section, Solo Show e Photo sono mescolate tra loro nell’area espositiva (unica eccezione Nueva Vista con le nuove proposte). Il motivo? Secondo la direttrice, Angela Vattese, qualsiasi distinzione tra moderno e contemporaneo e tra le varie tecniche non è più affidabile. artefiera.it
PALERMO 5 INTERCITY A DAY 6 IC NOTTE A DAY 166 REGIONAL SERVICES A DAY
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PALERMO di Francesca Ventre
THE CAPITAL
OF CULTURE LA CITTÀ SICILIANA DAL PASSATO MILLENARIO PRESENTA IL SUO VOLTO CONTEMPORANEO. ARTE, TEATRO E DIALOGO TRA CULTURE INVADONO PALERMO 24
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THE SICILIAN CITY WITH ITS MILLENARY PAST UNVEILS ITS CONTEMPORARY FACE. ART, THEATRE AND DIALOGUE BETWEEN CULTURES TAKE OVER PALERMO
© Stefano Patania
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Cattedrale di Palermo/Palermo Cathedral
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apitale della Cultura: nel 2018 tocca a Palermo. Non c’è bisogno di spiegare perché sia stata scelta la città dalle origini fenicie, la greca Panormos, poi romana, araba e normanna. Anche se la sfida che deve affrontare oggi è di riproporsi in forme nuove, puntando sul consolidato dialogo multiculturale tipico di una metropoli europea al centro del Mediterraneo. Se non si deve tralasciare di far tappa ai simboli urbani, come la Cattedrale,
i Quattro Canti e la Fontana Pretoria (per i siciliani “della Vergogna”), bisogna anche lasciarsi solleticare da altri spunti. Il programma delle iniziative si arricchirà di mese in mese, ma c’è già chi si prepara da tempo all’evento, come il team di Manifesta 12. Questa biennale itinerante di arte contemporanea, un’idea che nasce negli anni ’90 ad Amsterdam, avrà il suo culmine dal 16 giugno al 4 novembre. E Palermo, guarda caso, è la prescelta per il 2018. 25
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apital of Culture: 2018 will be Palermo’s time. There is no need to explain why the city with Phoenician origins, Panormos for the Greeks before it became Roman, Moorish and Norman, was chosen. The challenge it faces today is to present itself in a new fashion, focusing on the consolidated multicultural dialogue typical of a European metropolis in the centre of the Mediterranean. Although it would not do to neglect the symbols of the city, such as the Cathedral, the Quattro Canti and the Fontana Pretoria (“Fontana della Vergogna”, the Fountain of Shame, for Sicilians), one should also let oneself be drawn by other attractions. The schedule of events will become richer as the months go by, but there are already those who have long been preparing for the event, such as the team of Manifesta 12. This itinerant Biennale of contemporary art, an idea born in the 1990’s in Amsterdam, will see its peak between 16 June and 4 November. As chance would have it, Palermo was chosen for 2018. “This twelfth edition,” highlights general manager Roberto Albergoni, “is characterised by a radicalisation of the social, cultural and economic fabric. In Palermo, coexistence works, and it is backed by the strength of a city that has been trained for this. For more than a year now, many activities have been put into practice in cooperation with schools and associations. All venues are public places that have been recovered, some downtown and others in peripheral neighbourhood, such as the Zen. The headquarters are located in Teatro Garibaldi, which we have reopened; there we offer projections and meetings with artists.” The theatre, which also hosts a library and a café, is located in the historical Arab neighbourhood Kalsa, dating to the 9th century and characterised by an intricate network of streets. Back to experimenting, the Academy of Fine Arts in Palermo also has a busy calendar to offer. Palazzo Ziino, property of the city government, is reserved for the exhibitions of young emerging artists. Other scheduled events will take place in the didactic spaces of Palazzo Santa Rosalia,
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© CAVE Studio/Manifesta 12
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L’interno del Teatro Garibaldi/Inside Teatro Garibaldi
«Questa dodicesima edizione - sottolinea il direttore generale Roberto Albergoni - è caratterizzata da una radicalizzazione sul tessuto sociale, culturale ed economico. A Palermo la convivenza funziona e trova forza nella storia di una città allenata a questo. Da più di un anno sono state avviate tante attività in collaborazione con scuole e associazioni. Le location sono luoghi pubblici recuperati, in parte collocati in centro, ma con alcune puntate in periferia, come nello Zen. Il quartier generale è il Teatro Garibaldi, che abbiamo riaperto noi, dove si svolgono
proiezioni e incontri con artisti». Il teatro, che ospita una biblioteca e una caffetteria, è nello storico quartiere arabo di Kalsa, che risale al IX secolo, caratterizzato da una fitta rete di strade. Tornando alla sperimentazione, anche l'Accademia di Belle Arti palermitana ha pronto un fitto palinsesto. Palazzo Ziino, proprietà del Comune, è riservato alle esposizioni di giovani emergenti. Altre manifestazioni in calendario si svolgono negli spazi didattici di Palazzo Santa Rosalia, Palazzo Fernandez e ai Cantieri Culturali alla Zisa. A ottobre e 27
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Palazzo Fernandez and Cantieri Culturali alla Zisa. In October and November, the Academy will be hosting the National Arts Award, held in conjunction with Manifesta 12. And when the subject is youth, we cannot forget Emma Dante. A well-known, unconventional director from Palermo, she also heads the Scuola dei Mestieri dello Spettacolo of Teatro Biondo: “I am satisfied with the courses, as they attract students from all over Italy. Having a student from the Alto Adige region, for instance, makes me smile. The school is a permanent laboratory of education from all angles, where students learn to do everything, from lighting to dancing, and including how to become an author.” A high-level craftsmanship operation that has been successful and changed the city itself: “These are years of light,” the director continues. “When I started in this job, I was not taken very seriously; quite the contrary. Now I am followed closely by the public. I believe this cooperation project is a reciprocal gift between me and Palermo.” The tour of these less known locations can continue with a visit to Villa Malfitano and its park. Residence of Joseph Whitaker, it was built between 1886 and 1889 and is the headquarters of the foundation of the same name. The Villa reflects the spirit of its eclectic owner, an English entrepreneur with a passion for travelling, nature and archaeology. This neoclassic building with Art Nouveau elements consists of halls enriched with works of art, musical instruments, tapestries, and precious furniture. Another historical building is Palazzo Belmonte Riso, 18th century, where, from 27 January to 11 March, visitors can admire the exhibition Veglia. Iranian artist Bizhan Bassiri defines it as “intense”, as it suggests a reflection on funerary rites and their sacred nature. “The main work,” explains the author “is a sarcophagus placed inside a great tub. I wanted to draw attention to the act of being in silence, which helps purify the spirit and dilate time.” The tour, at once evocative and real, concludes with the perfect guidance of Dacia Maraini, who has lived in
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al ballo, ma anche a diventare autore». Un’operazione di alto artigianato che ha riscosso successo e cambiato la città stessa: «Questi sono anni luminosi», prosegue la regista. «All’inizio del mio lavoro non ero tenuta molto in considerazione, ma anzi bandita, ora sono tanto seguita dal pubblico. Questa collaborazione credo sia un regalo reciproco tra me e Palermo». Il tour tra location poco conosciute può riprendere con la visita a Villa Malfitano e al suo parco. Residenza di Giuseppe Whitaker, costruita fra il 1886 e il 1889,
© Rosellina Garbo
novembre l'Accademia sarà poi sede del Premio Nazionale delle Arti, che si confronterà proprio con Manifesta 12. E quando si parla di giovani, non si può fare a meno di ricordare Emma Dante. Regista palermitana affermata, mai banale, dirige la Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo: «Sono soddisfatta dei corsi, perché arrivano studenti da tutt’Italia: avere un’allieva altoatesina, per esempio, mi fa sorridere. La scuola è un laboratorio permanente di formazione a 360 gradi, dove si impara a fare tutto, dalla sistemazione delle luci
Emma Dante e il direttore del Teatro Biondo, Roberto Alajmo Emma Dante and the director of Teatro Biondo, Roberto Alajmo
Un interno di Villa Malfitano/Inside Villa Malfitano 28
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sede dell’omonima Fondazione, riflette lo spirito del suo eclettico proprietario, un imprenditore inglese con la passione per i viaggi, la natura e l’archeologia. L’edificio neoclassico con elementi in stile liberty si compone di sale arricchite da opere d’arte, strumenti musicali, tappezzerie e mobili preziosi. Storico è anche il settecentesco Palazzo Belmonte Riso dove, dal 27 gennaio all’11 marzo, è ospitata la mostra Veglia. L’artista iraniano Bizhan Bassiri la definisce “intensa”, in quanto propone una riflessione sul rito funebre e la sua sacralità. «L’opera centrale - spiega l’autore - è un sarcofago collocato dentro una grande vasca. Voglio richiamare l’attenzione sullo stare in silenzio, che aiuta a purificare lo spirito e a dilatare il tempo». II tour, evocativo e reale al tempo stesso, si conclude con la guida ideale di Dacia Maraini, che ha vissuto a Palermo e Bagheria, una delle cittadine coinvolte negli eventi della Capitale della Cultura. «Ricordo l'integrità di una Sicilia povera ma bellissima, prima della rapina del territorio. Ricordo la purezza del mare che era accessibile a tutti. Ricordo i giardini, le ville liberty che sono state distrutte. Di Palermo amo Villa Giulia, piazza Politeama, piazza
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Marina». E ritorna indietro nel tempo, alla società settecentesca del suo romanzo La lunga vita di Marianna Ucria: «Era una Sicilia straordinaria con un’idea grandiosa ed elegante degli ambienti e dei giardini. Al centro di ogni progetto architettonico c'era l'essere umano con i suoi tempi e la sua sacralità». E, a proposito del maschilismo e della sopraffazione che la giovane protagonista subisce, dichiara: «La misoginia di fondo è rimasta, anche se il femminismo e il '68 hanno cambiato parecchio i costumi e le donne hanno conquistato molti diritti. Hanno più spazio nel sociale, ma sul piano del prestigio sono sempre tenute in una situazione di inferiorità». Solo la cultura e l’istruzione, insegna la storia di Marianna, portano alla conquista della libertà. E per questo la scrittrice si augura che la Capitale della Cultura 2018 «prenda coscienza delle sue ricchezze e una posizione più decisa e concreta contro la piaga della mafia e delle complicità politiche che la accompagnano». LF
Particolare delle opere di Bizhan Bassiri esposte nel Palazzo Belmonte Riso A detail of the works by Bizhan Bassiri on display at Palazzo Belmonte Riso © LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
comune.palermo.it accademiadipalermo.it m12.manifesta.org teatrobiondo.it fondazionewhitaker.it poloartecontemporanea.it
Dacia Maraini
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Palermo and Bagheria, one of the towns involved in the Capital of Culture events. “I remember the integrity of a Sicily that was poor yet beautiful, before the looting of our territory. I remember the pureness of the sea, which was accessible to everyone. I remember the gardens, the Art Nouveau villas, which were knocked down. Of Palermo, I love Villa Giulia, Piazza Politeama, Piazza Marina.” She travels back in time, to the 18th-century society of her novel The Silent Duchess: “It was an extraordinary Sicily, with a grandiose and elegant idea of halls and gardens. Each architectural design focused on human beings, with their times and their sacred natures.” Regarding the sexism and the tyranny the protagonist underwent, she declares: “The underlying misogyny is still there, even though feminism and 1968 have changed habits and women have conquered many rights. We have more space in the social fabric, but when it comes to prestige, women are always kept in an inferior position.” The tale of the duchess teaches us that only culture and education can lead to freedom. This is why the writer hopes that the Capital of Culture for 2018 “becomes aware of its wealth and position with more firmness, and that Palermo takes concrete steps against the canker that is the mafia and the political complicities that accompany it.” LF
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PALERMO di Serena Berardi
CAMMEI PALERMITANI QUATTRO VOLTI CELEBRI RACCONTANO LA CITTÀ IN CUI SONO NATI Villa Sperlinga
IL MIO QUARTIERE Sono nato in via Sciuti, nella parte nuova. Negli anni ’60 e ’70 molti si spostavano dalla zona vecchia alla nuova come se questa fosse Manhattan. Ora si tende a fare il contrario. LUOGHI PREFERITI Villa Sperlinga, dove giocavo da piccolo. Poi mi piace andare in bicicletta dalla parte nuova a quella vecchia, percorrendo via della Libertà. PREGI E DIFETTI È storicamente una città accogliente. Mi ricordo che negli anni ’80 c’erano una ventina di moschee e non si sono mai sentite lamentele. Quando viene chiesto al sindaco, Leoluca Orlando, quanti extracomunitari ci sono in città, risponde: «Nessuno, perché quando arrivano qui diventano palermitani». Recentemente sono andato in una scuola di Borgo Vecchio. Metà degli alunni era straniera, proveniente da 25 nazioni diverse. Tra 20 anni, quando cresceranno, daranno vita a un mix fantastico. Un difetto, invece, è che non c’è il senso dello Stato, della cosa pubblica. NO MAFIA Volevo creare un museo dell’antimafia, poi il mio amico Tiziano Di Cara mi ha fatto notare che la città è già un museo a cielo aperto. Così, con l’associazione Sulle nostre gambe, abbiamo creato l’app NOma (No mafia). Sulla cartina di Palermo sono indicate tutte le attività commerciali che non pagano il pizzo e poi i luoghi degli attentati mafiosi, con la biografia della persona uccisa, le sue foto, l’intervista a un familiare, la ricostruzione simulata dell’omicidio e i telegiornali dell’epoca. Ci sono le storie di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Piersanti Mattarella, Boris Giuliano, Carmelo Iannì. È vero che a Palermo è nata la mafia, ma questa città ha dato i natali anche
© Stefano Patania
PIF
Regista, attore, conduttore televisivo e radiofonico, animato da un amore viscerale per la sua terra e dall’impegno per farne un posto migliore a persone straordinarie che l’hanno combattuta. È la capitale della mafia e dell’antimafia. Quando ci torno il 23 maggio, per la commemorazione della strage di Capaci, dico sempre: «Vado a festeggiare Giovanni Falcone», perché la sua figura per me è uno stimolo costante. Non è un momento per piangere, ma per farsi ispirare. UN AMORE COMPLICATO Per apprezzare Palermo devi sposarla. Lei ti chiede alcune concessioni. Non è una città ordinata e civile come Berlino. Ma se cedi su alcune convinzioni e ti abbandoni alla sua particolarità, te ne innamori perdutamente. Poi si vive bene, si mangia con pochi soldi, il clima è sempre buono. Io l’ho lasciata definitivamente nel 2000, ma ci torno spesso. Mesi fa ci ho fatto anche alcune dirette del programma radiofonico I Provinciali, che conduco su Radio2, portando avanti la battaglia per l’aumento dei fondi regionali destinati all’assistenza ai disabili. 33
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CAPITALE DELLA CULTURA 2018 Un titolo importante. Ci sarà, anche Manifesta 12, biennale di arte contemporanea. È il momento di rilanciare la città. Il fatto è che i suoi abitanti si sentono nobili e fieri. Si cullano in un passato glorioso. Goethe, durante il suo Grand Tour, visitò Palermo e disse che il Monte Pellegrino era il promontorio più bello del mondo. In realtà non è un granché, ma il palermitano ripete ossessivamente questo apprezzamento dello scrittore tedesco. Del romanzo Il Gattopardo non si ricorda mai la frase «In Sicilia non importa far male o far bene; il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di fare». Il retaggio culturale è rimasto quello. Tuttavia, migliorare non significa cancellare il passato e la propria identità: è arrivato il momento di mettere da parte Goethe e Il Gattopardo e andare avanti.
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SALVO SOTTILE
IL MIO QUARTIERE Sono nato in centro, in via Notarbartolo. LUOGHI PREFERITI Il porto, la zona del Foro Italico, il mercato di Ballarò, Porta Nuova. Sono i luoghi della mia infanzia e anche quelli che hanno segnato l’inizio del mio lavoro. PREGI E DIFETTI È un microcosmo che ti travolge con le sue mille culture e contraddizioni. Ma Palermo non si sa reggere da sola, ha sempre bisogno di qualcuno che la sostenga. Molte volte è stata trascurata e lasciata in stato d’abbandono. 1992 Ho iniziato per il TG5 nell’annus horribilis, il 1992, quando vennero uccisi i giudici Falcone e Borsellino. Avevo 19 anni e dovevo fare finta di essere più grande della mia età. Mi sono trovato a raccontare una Sicilia stanca di tenere la testa sotto la sabbia. Il ’92 ha risvegliato le coscienze e dopo le morti dei due magistrati iniziò la caduta dei corleonesi e la capitolazione dei grandi capi: Riina, Bagarella, Brusca. CAPITALE DELLA CULTURA 2018 È un titolo che Palermo merita, perché con il suo Dna arabonormanno racchiude il cuore di tante tradizioni. Storia, arte e cucina sono un mix straordinario. La Sicilia e il suo capoluogo potrebbero vivere di solo turismo, ma negli anni i tentativi in questa direzione sono falliti. Spero che il 2018 sia l’occasione per la rinascita.
© skovalsky/AdobeStock
La sua brillante carriera giornalistica è partita proprio da Palermo, nel 1992. Un anno tragico e di svolta
Porta Nuova
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© Paolo Querci/AdobeStock
Santa Maria dello Spasimo
ALESSANDRO D’AVENIA IL MIO QUARTIERE Palagonia, una cerniera tra zone molto diverse della città. Tra il mare e la Palermo benestante, e le colline, con ben altri scenari urbanistici e sociali. LUOGHI PREFERITI Quelli degli anni delle superiori, la zona limitrofa alla Cattedrale, nella quale si trovava il mio liceo classico, il Vittorio Emanuele II, dove ho conosciuto i due maestri che hanno ispirato la mia adolescenza e ai quali devo chi sono adesso: il professore di lettere, Mario Franchina, e quello di religione, padre Pino Puglisi. Poi amo alcuni posti del centro, che sono come porte magiche su un mondo di bellezza intatto: lo Spasimo, la Cala, il mercato della Vucciria, il Giardino Inglese. E naturalmente il luogo delle fughe da scuola e della libertà incantata, i “Caraibi tascabili” della città: Mondello. COLORI E PROFUMI L'arancione degli agrumeti con la loro fortissima essenza di zagara che un tempo inebriava la città intera a partire dalla cosiddetta Conca d'oro, il blu aspro del mare che emana il sentore delle alghe che marciscono al sole o della sabbia fresca al mattino, il bianco del fiore di gelsomino che con i suoi cespugli penetra dentro le narici anche quando le giornate sono più che autunnali. L'odore della merce dei mercati, in cui si mescolano storia e tradizione, popolazioni e furbizia nel vendere. Gli odori di una città porto che, come dice il nome, in greco significa Tutto Porto: ora abbraccio per chi vi arriva da fuori, ora soffocante stretta per chi vi nasce. Tanto che partire e tornare sono i due verbi che più si addicono a un cuore palermitano, fuga e prigione possono essere sistole e diastole del cuore di questa terra. DON PINO Nel mio romanzo Ciò che inferno non è racconto cos’è stato per me don Pino Puglisi. Ricordo il suo sorriso tranquillo e profondo, che apparteneva a una
Da allievo di don Pino Puglisi a prof più famoso d’Italia
zona interiore dove tutto era calmo e accogliente, qualsiasi cosa accadesse. Lo stesso sorriso che offrì al suo assassino prima di morire. Quell'incontro e la sua morte sono lo spartiacque della mia esistenza. Capii che andava spesa per progetti grandi. Così scelsi, più che l'insegnamento – idea che carezzavo già grazie al mio professore di lettere – il modo in cui lo avrei voluto fare: servire le vite altrui come qualcosa di sacro: provare a dare tempo, testa, cuore da dedicare ai ragazzi. CAPITALE DELLA CULTURA 2018 Non è una conquista. Palermo era definita la Perla del Mediterraneo da Federico II, nella cui corte sbocciò la cultura che poi avrebbe nutrito la politica, il diritto, la letteratura italiana. Purtroppo, a volte, questi titoli sono postumi, come il grande romanzo di Giuseppe Tomasi 37
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di Lampedusa, Il Gattopardo, che racconta perfettamente la decadenza di questa perla e di chi doveva prendersene cura. Nel mio ultimo lavoro, Ogni storia è una storia d'amore, una è dedicata proprio al rapporto tra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e sua moglie Alexandra Wolff Stomersee di Riga, una delle prime psicanaliste. La coppia abitava nel palazzo decaduto del principe Giulio Fabrizio Tomasi e decise di ripopolarlo almeno con la fantasia. Palermo può rinascere solo grazie a un grande sforzo di immaginazione, nutrita del suo grande passato, che spesso diventa prigione in cui crogiolarsi. La bellezza di questa città non può e non deve essere postuma, come mostrano tutti i grandi uomini che le appartenevano, gli ultimi grandi eroi di questo nostro Paese: Falcone, Borsellino, don Pino.
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© Aleksandar Todorovic/AdobeStock
Mondello
SERGIO FRISCIA
Dalla gavetta in Sicilia al successo nazionale in tv e radio. Una comicità straripante che nasce osservando i concittadini
IL MIO QUARTIERE Abitavo in via D’Amelio, tristemente famosa per l’uccisione di Paolo Borsellino. Ma il suo sacrificio è servito a risvegliare la città. Da allora molti hanno capito la strada da seguire. LUOGHI PREFERITI Tutti quelli di mare, anche perché sono istruttore subacqueo. La muta mi snellisce e la scienza, che dice che siamo costituiti per il 70% da acqua, supporta la mia tesi: "Io non sono grasso, sono allagato". PREGI E DIFETTI La città è molto ricca, ma non sa sfruttare al meglio quello che possiede. Manca la mentalità imprenditoriale. E spesso si ricorre alle scorciatoie: anche questo è mafia. ISPIRAZIONE COMICA A Palermo mi sono formato professionalmente con
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tanta gavetta tra villaggi turistici, cabaret, radio e tv locali, come racconto nel mio libro Un girovita da mediano. Bastano poche ore al bar o sull’autobus per notare personaggi straordinari. Per esempio Giovanni del settimo piano, il vecchietto di cui vestivo i panni a Macao, è un signore che un giorno ho incontrato veramente, alle 4 di notte, di ritorno da una serata in discoteca dove facevo lo speaker. Lo vidi scendere dal palazzo con vestaglia, pantofole e buste dell’immondizia in mano. Per la signora Edvige ho preso spunto invece dalla colf, il cui unico pensiero erano i pasti del figlio. Chiamava a casa dieci volte al giorno e chiedeva: «Tonino manciò?». CAPITALE DELLA CULTURA 2018 È un’opportunità importante. Ma questa valorizzazione non si deve limitare al 2018.
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PALERMO di Valerio Acri
ISLAMIC BEAUTY DOVE CRISTIANITÀ E ISLAM CONVIVONO IN NOME DELLA BELLEZZA
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n viaggio a Palermo significa attraversare secoli di storia e di sapere e, se è vero che la cultura è un magnifico veicolo di conoscenza del prossimo, vale la pena suggerire un significativo percorso per scoprire che la sua bellezza ha anche radici islamiche. Le magnifiche pitture Abbasidi della Cappella Palatina, all’interno del Palazzo dei Normanni, possono catapultare il visitatore indietro di quasi 900 anni, quando il re Ruggero II decise di affidarsi ad artisti arabi per la decorazione della basilica.
Oltre ai dipinti, la parte superiore del soffitto conserva ancora le adiya, ovvero implorazioni rivolte a Dio in arabo perché concedesse al sovrano virtù e benedizioni. Successivamente, anche Guglielmo I e II dimostrarono di aver colto nell’arte islamica un’estetica ispirata alla comprensione dell’Eterno attraverso la contemplazione della bellezza, secondo le parole del profeta Maometto: «Dio è bello e ama la bellezza». Per questo scelsero degli artisti islamici per la realizzazione dei Sollazzi Regi, il complesso di edifici intorno a Palermo che annovera gioielli come il Castello della Zisa, il Palazzo della Favara, il Castello della Cuba e la Cubula. Un insieme di forme artistiche e architettoniche che rappresenta la massima sintesi della meravigliosa eredità arabo-normanna del capoluogo siciliano, testimoniata dalla candidatura della Favara, della Cuba e della Cubula
WHERE CHRISTIANITY AND ISLAM COEXIST IN THE NAME OF BEAUTY
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ravelling to Palermo signifies traversing centuries of history and knowledge and, if culture is truly a marvellous vehicle for getting to know others, it is worth recommending a meaningful voyage on an exploration of beauty that also has Islamic roots. The magnificent Abbasid paintings of the Palatine Chapel within the Palace of the Normans can catapult a visitor back almost 900 years, when King Roger II of Sicily decided to entrust the adornment of the basilica to Arab artists.
© Laura Passavanti/AdobeStock
Castello della Zisa/Zisa Castle
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In addition to the paintings, the upper part of the ceiling still contains the adiya, being prayers in Arabic addressed to God to implore the granting of virtue and blessings to the sovereign. Subsequently, William I and William II of Sicily also demonstrated their cultivation of an aesthetic inspired by Islamic art, with the understanding of the Eternal through the contemplation of beauty, in accordance with the words of the prophet Muhammad, “Allah is beautiful and He loves beauty.” It was for this reason that Islamic artists were chosen for the realisation of the Sollazzi Regi, the complex of buildings around Palermo that includes jewels such as the Zisa Castle, the Favara Palace, the Cuba Palace and the Cubula. This set of artistic and architectural forms represents the ultimate synthesis of the wonderful ArabNorman heritage of the Sicilian capital, witnessed by the candidacy of the Favara, Cuba and Cubula Palaces to be recognised as World Heritage Sites on the UNESCO website that already includes the Zisa
and another six artistic-monumental cultural assets in Palermo. Amongst these is the enchanting San Giovanni degli Eremiti church, a short distance from the Palazzo dei Normanni, a splendid example of a Romanesque church embellished with a vaulted bell tower, its red domes typical of Arab architecture. The attic of the Cuba Palace bears a priceless epigraph that was rediscovered approximately 150 years ago by Michele Amari, the great scholar of Muslim Sicily. An Arabic inscription in the Kufic calligraphic form that exalts the Christian virtues of William II – to whom we owe the realisation of the magnificent Monreale Cathedral, already recognised as a UNESCO Heritage site – a supreme testimony of the House of Hauteville’s know-how in ensuring Christianity and Islam could coexist in the name of beauty. The efforts succeeded so much that the Arab Muslim geographer Al-Idrisi, one of the closest collaborators with the Christian court of Roger II, defined Palermo as “the largest and most sublime metropolis in the world.”
© elesi/AdobeStock
a essere riconosciute Patrimoni dell’Umanità nel sito Unesco già comprendente dal 2015 la Zisa e altri sei beni artistico-monumentali di Palermo. Tra questi l’incantevole San Giovanni degli Eremiti, a pochi passi dal Palazzo dei Normanni, splendido esempio di chiesa in stile romanico impreziosita da un campanile con cupole e cupolette rosse tipiche dell’architettura araba. Sull’attico della Cuba anche un’epigrafe di assoluto valore riportata alla luce circa 150 anni fa da Michele Amari, sommo studioso della Sicilia musulmana. Un’iscrizione araba in caratteri cufici che esalta le virtù cristiane di Guglielmo II - al quale si deve la realizzazione del magnifico Duomo di Monreale, anch’esso già riconosciuto Patrimonio Unesco - suprema testimonianza di come gli Altavilla seppero far convivere Cristianità e Islam in nome della bellezza. Tentativo riuscito al punto che il geografo maghrebino Al-Idrisi, tra i più stretti collaboratori alla corte cristiana di Ruggero II, definì Palermo «la più grande e più bella metropoli del mondo». Un’esaltazione che contemplava anche il gusto del vivere bene e della ricreazione psico-fisica, esaudito dagli hammam, la versione araba delle terme romane, di
L'interno della Cappella Palatina/Inside the Palatine Chapel 42
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We advance technology in rail transportation safety
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cui oggi è rimasta la struttura di Cefalà Diana, appena 30 km da Palermo, una delle più antiche costruzioni in Europa per lo sfruttamento delle acque a scopo curativo. Molto tempo dopo, fu la Repubblica Marinara di Venezia a proseguire l’opera di diffusione nella nostra Penisola delle tecniche, dei linguaggi artistici e dei modelli architettonici dell’Oriente islamico. Da un reciproco influsso di saperi e suggestioni nacquero per esempio le cosiddette veneziane, che ancora oggi schermano le finestre delle case in riva alla laguna e all’epoca rispondevano perfettamente all’esigenza comune di occultare le mogli consentendo la vista all’esterno. Nella Processione in piazza San Marco di Gentile Bellini, meravigliosa tela conservata alle Gallerie dell’Accademia, una sorta di radiografia socioculturale della Venezia rinascimentale, l’osservatore attento scorgerà anche mercanti di Costantinopoli, donne velate e tappeti orientali, fedele rappresentazione dell’intenso volume di rapporti intercorso tra la Serenissima e il vasto mondo arabo. Ancor più, il dipinto del Bellini esalta la chiara forma rettangolare della principale piazza di Venezia, esattamente assimilabile, con i suoi colonnati e mosaici dorati, alla Grande Moschea di Damasco. LF
This exaltation also contemplated the taste for good living and psychological and physical recreation, granted by the hammam, the Arabic version of the Roman baths, of which the structure of Cefalà Diana remains to this day, just 30 km from Palermo. It is one of the oldest constructions in Europe used for the utilisation of water for healing purposes. A long time later, it was the Maritime Republic of Venice to continue with diffusing the techniques, the artistic languages and the architectural models of the Islamic East throughout the Italian peninsula. From a reciprocal influx of knowledge and influences, for example, came the so-called Venetian blinds, which still shield the windows of the houses along the lagoon to this day. At the time, however, they perfectly responded to the common need of keeping one’s wife hidden, whilst allowing her to gaze outside. The Procession in St. Mark’s Square by Gentile Bellini, a wonderful canvas conserved at the Gallerie dell’Accademia, depicts a sort of social and cultural snapshot of Renaissance Venice. The attentive observer will also see
© peggy/AdobeStock
Veduta di Venezia/A view of Venice
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merchants from Constantinople, veiled women and Oriental rugs, a faithful representation of the intense volume of relationships between the Serenissima and the vast Arab world. Furthermore, the Bellini painting enhances the clear rectangular shape of the main square of Venice, with its colonnades and golden mosaics, exactly likened to the Great Mosque of Damascus. LF
Islam e Occidente. La primavera araba, la crisi dell'Europa, il dialogo possibile Ed. Aracne, pp. 114 ¤ 10
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FOCUS di Sofia Gorgoni
EUROPE FOCUSES ON CULTURE
UN ANNO PER SCOPRIRE LE BELLEZZE DEL VECCHIO CONTINENTE. IN ITALIA TANTE INIZIATIVE E MUSEI GRATUITI OGNI PRIMA DOMENICA DEL MESE
L’avvio ufficiale delle celebrazioni è stato dato da Milano, il 7 e l’8 dicembre, durante il Forum europeo della Cultura – per la prima volta in Italia, anziché a Bruxelles – di fronte a una platea di oltre 800 addetti ai lavori provenienti da ogni nazione. «Il patrimonio culturale è quell'intreccio straordinario di paesaggio, storia, arte e creatività che rappresenta l'anima
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018 is the European Year of Cultural Heritage: the Old World is using the shared values of the past to look towards the future. From archaeological sites to contemporary architecture, medieval villages to folk traditions and the arts: the identity of citizens is written in the history of their artistic heritage and monuments. The celebrations were officially opened in
© Noppasinw/AdobeStock
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l 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale: il Vecchio Continente guarda al futuro facendo leva sui valori comuni. Dai siti archeologici all'architettura contemporanea, dai borghi medievali alle tradizioni popolari fino alle arti: l'identità dei cittadini è scritta nella storia dei loro beni artistici e dei monumenti.
A YEAR TO DISCOVER THE CULTURAL ATTRACTIONS OF THE OLD WORLD, WITH NUMEROUS INITIATIVES AND FREE ENTRY TO MUSEUMS ON THE FIRST SUNDAY EVERY MONTH IN ITALY
Foro Romano/Roman Forum Roma 46
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definire la mappa del domani. Tra gli obiettivi principali, infatti, c’è la promozione della diversità, il dialogo tra nazioni, l’inclusione sociale, l’allargamento e il coinvolgimento del pubblico. È un momento chiave per la produzione intellettuale che verrà. Ma il patrimonio fa crescere anche l’economia e l’occupazione ed è determinante per gli scambi con il resto del mondo. Nell'Ue 7,8 milioni di posti di lavoro sono indirettamente collegati, ad esempio, a turismo e sicurezza. Oltre 300mila persone sono impiegate
nell'ambito dell'Unione europea e quasi metà (453) dei siti inclusi nella lista dell'Unesco è ubicata nel Vecchio Continente. L’Italia detiene il primato mondiale con 53 siti, distribuiti su 17 regioni, a testimoniare che il nostro è un Paese imbattibile per bellezza. Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la Cultura, la Gioventù e lo Sport, ha detto durante il Forum: «Il patrimonio è al centro del nostro modello di vita. Quest'anno di celebrazioni sarà un'eccellente occasione per incoraggiare le persone,
© f11photo/AdobeStock
dell'Italia e dell'Europa», commenta il ministro Dario Franceschini. «Il rilancio del progetto passa proprio da questa ricchezza, la cui forza non conosce confini né muri». L’aspettativa per il 2018 è che «incrementi la capacità di dialogo e comprensione di realtà diverse dalla nostra». L’Italia si sta preparando da tempo a raccogliere la sfida, non solo sulla conservazione del proprio capitale, ma anche sulle nuove frontiere dell’immigrazione e dell’integrazione, per fare il punto sul presente e
Piazza del Duomo a Pisa, conosciuta come piazza dei Miracoli/Piazza del Duomo in Pisa, better known as Piazza dei Miracoli
Milan, on 7 and 8 December, during the European Cultural Forum – hosted for the first time by Italy rather than Brussels – in front of an audience of over 800 operators coming from every nation. "Cultural heritage is that extraordinary interweaving of landscape, history, art and creativity that represents the soul of Italy and of Europe," commented Minister Dario Franceschini. "The relaunch of the project relies precisely on this wealth, whose strength knows no boundaries or walls." The expectation for 2018 is to "increase the capacity for dialogue and
understanding of situations that are different from our own." Italy has been preparing to take up the challenge for some time, not only in terms of preserving its heritage, but also on the new frontiers of immigration and integration, taking stock of the present in order to chart the waters of tomorrow. In fact, one of the main objectives is to promote diversity, international dialogue, social inclusion, public awareness and engagement. This is a key moment for the intellectual production of the future. Heritage is also a driver of economic
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growth and employment, and is decisive for exchanges with the rest of the world. In the EU, 7.8 million jobs are indirectly linked to cultural heritage: for example in the tourism and security sectors. Over 300,000 people are employed in cultural heritage in the EU, and almost half (453) of the sites included in the UNESCO list are located in the Old World. Italy holds the world record with 53 sites, spread over 17 regions, demonstrating that our country is unbeatable for beauty. Tibor Navracsics, Commissioner for Education, Culture, Youth and Sport,
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FOCUS
BENI UNESCO IN ITALIA 1.
VALLE CAMONICA – L’Arte Rupestre (1979)
2.
MILANO – Il Cenacolo di Leonardo da Vinci in Santa Maria delle Grazie (1980)
3.
ROMA – La città storica (1980-1990)
4.
FIRENZE – Il Centro Storico (1982)
5.
PISA – La Piazza del Duomo ((1987)
6.
VENEZIA E LA SUA LAGUNA (1987)
7.
SAN GIMIGNANO – Il Centro Storico (1990)
8.
MATERA – I Sassi (1993)
9.
VICENZA – La città e le ville palladiane nel Veneto (1994-1996)
10.
NAPOLI – Il Centro Storico (1995)
11.
CRESPI D’ADDA – L’insediamento industriale (1995)
12.
SIENA – Il Centro Storico (1995)
13.
FERRARA, città del Rinascimento e il suo Delta del Po (1995-1999)
14.
PIENZA – Il Centro Storico (1996)
15.
CASTEL DEL MONTE (1996)
16.
RAVENNA – I Monumenti Paleocristiani (1996)
17.
ALBEROBELLO – I Trulli (1996)
18.
LE RESIDENZE DELLA CASA REALE DI SAVOIA IN PIEMONTE (1997)
19.
PADOVA – L’Orto Botanico (1997)
20.
PORTO VENERE – Le cinque terre e Isole di Palmaria, Tino, Tinetto (1997)
21.
AGRIGENTO – L’area archeologica (1997)
22.
MODENA – La Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande (1997)
23.
AMALFI – La Costiera Amalfitana (1997)
24.
POMPEI, ERCOLANO E TORRE ANNUNZIATA – Le aree archeologiche (1997)
25.
BARUMINI – Il villaggio nuragico “Su Nuraxi” (1997)
26.
PIAZZA ARMERINA – La Villa Romana del Casale (1997)
27.
CASERTA – La Reggia, il Parco, San Leucio e l’acquedotto Vanvitelliano (1997)
28.
CILENTO – Il Parco Nazionale e il Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula (1998)
29.
URBINO – Il Centro Storico (1998)
30.
AQUILEIA – L’Area Archeologica e la Basilica Patriarcale (1998)
31.
TIVOLI – Villa Adriana (1999) Un affresco di Pompei/Pompeii fresco
© jiduha/AdobeStock
in particolare i giovani, a esplorare la ricca diversità e a riflettere sul ruolo che questi beni rivestono nelle nostre vite e nei contesti socio-economici dei nostri Paesi. Questo ci consente di comprendere il passato e di costruire il futuro». Migliaia di eventi e iniziative sono in programma in tutta l’Ue con l'obiettivo dichiarato di raggiungere un pubblico il più ampio possibile, in particolare i bambini, i giovani e le comunità locali più nascoste. La Commissione ha voluto lanciare un segnale forte in un momento
said during the Forum: "Cultural heritage is at the heart of the European way of life. This year of celebrations will be a wonderful opportunity to encourage people, especially young people, to explore Europe's rich cultural diversity and to reflect on the place that cultural heritage occupies in all our lives. It allows us to understand the past and to build our future." Thousands of events and initiatives are planned throughout the EU aiming to reach the widest possible audience, in particular children and young people and the least visible local communities. The Commission wanted to send out a strong signal at a time when the many treasures are threatened or destroyed in the conflict zones. Projects in member States, local municipalities and regions will be integrated with transnational initiatives funded by the Union. In addition to the annual budget, 8 million euros have been allocated for the Creative Europe Program in 2018. 5 million of this funding was allocated to the call for Cooperation Projects to support promotion activities between different nations. From Milan to Venice, Rome to Pompeii: initiatives in Italy range from the themes of mobility to restoration and cinema. There will be free entry to museums on the first Sunday every month throughout Italy. Until February, the radio stations of many EU countries will be talking about Italian cinema. From February to June the General States of Culture will be staged in Brussels, a networking opportunity to support the governance of the sector, and in the spring Italian business museums will be opened. Further south, in Matera, on 24 February, UNESCO youth and the Matera-Basilicata 2019 foundation will turn the spotlight on to the local territory. Because culture is a treasure to be shared together. LF
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FOCUS in cui i molti tesori sono minacciati o distrutti nelle zone di conflitto. I progetti negli Stati membri, nei Comuni e nelle Regioni saranno integrati con iniziative transnazionali finanziate dall'Unione. Per il 2018, oltre al budget annuale, sono stati stanziati in aggiunta 8 milioni di euro per il Programma Europa Creativa. Di questi, 5 milioni sono stati destinati alla call Cooperation Projects per supportare attività di promozione tra diverse nazioni. Da Milano a Venezia, da Roma a Pompei: le iniziative in Italia vanno dai temi della mobilità al restauro, fino al cinema. Ogni prima domenica del mese i musei saranno gratuiti in tutta Italia. Fino a febbraio le radio di molti Paesi dell’Unione parleranno del cinema italiano. Da febbraio a giugno a Bruxelles andranno in scena gli Stati generali della Cultura, un networking a sostegno della governance di settore, e in primavera verranno aperti i musei d’impresa italiani. Più a sud, a Matera, il 24 febbraio, Unesco giovani e fondazione Matera - Basilicata 2019 faranno accendere i riflettori sul territorio. Perché la cultura è un tesoro da condividere insieme. LF beniculturali.it
32.
ISOLE EOLIE – Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea (2000)
33.
VERONA – La città (2000)
34.
ASSISI – La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (2000)
35.
TIVOLI – Villa d’Este (2001)
36.
VAL DI NOTO – Le città Tardo Barocche (2002)
37.
SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA (2003)
38.
VAL D’ORCIA (2004)
39.
CERVETERI E TARQUINIA – Le necropoli etrusche (2004)
40.
SIRACUSA E LE NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA (2005)
41.
GENOVA – Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli (2006)
42.
LA FERROVIA RETICA nei paesaggi di Albula e Bernina (2008)
43.
MANTOVA E SABBIONETA (2008)
44.
LE DOLOMITI (2009)
45.
IL MONTE SAN GIORGIO (2010)
46.
SITI PALAFITTICOLI PREISTORICI NELL’ARCO ALPINO (2011)
47.
I LONGOBARDI IN ITALIA. I LUOGHI DEL POTERE (568-774 D.C.) (2011)
48.
VILLE E GIARDINI MEDICEI IN TOSCANA (2013)
49.
IL MONTE ETNA (2013)
50.
I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE: LANGHE – ROERO E MONFERRATO (2014)
51.
PALERMO ARABO-NORMANNA E LE CATTEDRALI DI CEFALÙ E MONREALE (2015)
52.
OPERE DI DIFESA VENEZIANE TRA XVI E XVII SECOLO: STATO DA TERRASTATO DA MAR OCCIDENTALE
53.
FORESTE PRIMORDIALI DEI FAGGI DEI CARPAZI E DI ALTRE REGIONI D’EUROPA
EVENTI IN ITALIA Fitto il calendario degli appuntamenti che il Belpaese dedica all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018. Si parte il 10 febbraio a Pompei con un evento sull’accessibilità dei siti archeologici. Tappa a Matera, invece, il 24 febbraio, quando il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco organizzerà un grande gioco tra le strade della città. Dal 2 al 4 marzo a Palermo spazio ai progetti Dialogo interculturale e Migrarti. A Ferrara, il 30 marzo, debutta la European Union Youth Orchestra con un concerto che coinvolgerà tutta la città. La Direzione Generale Turismo del Mibact dedica invece l’Anno europeo alle eccellenze gastronomiche con un evento, ad aprile a Brindisi, dal titolo I paesaggi del cibo. L’arte ferita dal sisma sarà protagonista, il 13 e 14 aprile a Macerata, del convegno Patrimonio in pericolo: sicurezza, prevenzione, rinascita, accompagnato da visite sul territorio. Dal 3 al 5 ottobre un’iniziativa congiunta di Consiglio d’Europa, Regione Calabria e Mibact porterà a Cosenza la XXI riunione dell’Atelier internazionale per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio. Dal 4 al 6 ottobre l’Associazione delle istituzioni di cultura italiane proporrà a Ravello (SA) il convegno Il patrimonio da scoprire: gli istituti culturali verso l’Europa. Dal 7 al 9 novembre Firenze ospiterà la conferenza delle capitali europee della cultura. In calendario, da maggio a luglio, anche il Ravenna Festival e a Bergamo il Festival Donizettiano, mentre i percorsi museali, nelle domeniche di apertura gratuita, includeranno diversi aspetti della tradizione europea. 50
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The Belpaese has come up with a very busy schedule for the European Year of Cultural Heritage, 2018 edition. It starts on 10 February, in Pompeii, with an event on accessibility for archaeological sites. On 24 February, it gets to Matera, where the Youth Committee of the Italian National Commission for UNESCO will be organising a great event in the city’s streets. From 2 to 4 March, in Palermo, make room for the Dialogo Interculturale and Migrarti projects. In Ferrara, on 30 March, the European Union Youth Orchestra will debut with a concert involving the entire city. The Directorate-General for Tourism of MiBACT dedicates this European Year to gastronomic excellences, with an event in Brindisi, in April, called “Il paesaggio del cibo” (The Landscape of Food). Art damaged by the earthquake will be the protagonist of the Heritage in Danger convention in Macerata, on 13 and 14 April: safety, prevention, rebirth, all accompanied by visits to the territory. From 3 to 5 October, a joint initiative of the European Council, the Calabria Region, and MiBACT will take to Cosenza the 21st meeting of the International Workshops on the European Landscape Convention. From 4 to 6 October, the Association of Italian Cultural Institutions will be in Ravello, in the province of Salerno, with a convention titled Heritages to Discover: Cultural Institutes in Europe. From 7 to 9 November, Florence will be hosting the conference of European capitals of Culture. From May to July, the schedule also includes the Ravenna Festival and the Donizettiano Festival in Bergamo, while musical itineraries, on Sundays when entrance is free, will include different aspects of European tradition.
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MILANO 156 20 A DAY 2 DEPARTURES BUSITALIA FAST A DAY
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MILANO di Michela Gentili
REINVENTING MILAN
Torre Generali e Torre Allianz nel Business District di CityLife/The Generali Tower and the Allianz Tower in the CityLife Business District
UN PARCO DELLA SCIENZA NELL’EX AREA EXPO, LA TERZA TORRE DI CITYLIFE, UN ALTRO GRATTACIELO A PORTA NUOVA E CINQUE QUARTIERI DA REINVENTARE. LA CITTÀ MENEGHINA DIMENTICA LA MODESTIA E SALUTA IL 2018 ALL’INSEGNA DI UNA BELLEZZA SEMPRE PIÙ AVVENIRISTICA 52
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© Fanelli
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na volta si nascondeva nei chiostri dei palazzi. E rimaneva lì, dietro portoni insospettabili. Per svelarsi all’improvviso solo agli occhi di chi aveva avuto il coraggio di bussare. Era schiva e riservata la bellezza
di Milano. Una dama dall’apparenza discreta, che si lasciava scoprire poco a poco. Ma ora la signora perbene sembra aver dimenticato la modestia. Tira fuori sfacciata le sue carte ed entra a gamba tesa nel gioco della seduzione. Cambia volto, grazie a progetti imponenti pronti a diventare il simbolo della sua seconda giovinezza. Punta in alto, mostrando con spavalderia torri dal design avveniristico. E guarda avanti, trasformandosi in una città laboratorio dove si sperimentano altri modi di vivere, lavorare e divertirsi. La Milano del 2018 è una donna da colpo di fulmine. E lo dimostra innanzitutto con il suo skyline. A cominciare dal Centro direzionale di Porta Nuova, il complesso che comprende la Torre Unicredit di César Pelli e il Bosco Verticale di Stefano Boeri, premiato nel 2015 come il grattacielo più bello e innovativo del mondo. E che si appresta a ospitare anche Gioia 22, struttura ecosostenibile di 26 piani ideata da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, con il coordinamento di Coima sgr. La posa della prima pietra è prevista per l’estate e l'edificio, che prenderà il posto dell'ex Inps, potrà ospitare fino a 2.700 persone. Grazie a seimila m² di pannelli fotovoltaici consentirà di ridurre il fabbisogno energetico del 75% rispetto agli edifici simili più recenti, facendo risparmiare in un anno 2.260 tonnellate di anidride carbonica. Sarà completata entro l’anno, invece, la terza vetta del Business District di CityLife, polo urbano nato dalla ristrutturazione della storica Fiera di Milano. Dopo la Torre Allianz firmata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, la più alta d’Italia con i suoi 202 metri per 50 piani, e la Torre Generali di Zaha Hadid, nel cielo apparirà anche la Torre Libeskind, dal nome dell’architetto americano che l’ha disegnata. Pensata come un parallelepipedo di vetro inarcato in avanti, richiama sulla carta La Pietà di Michelangelo e sembra protesa in un abbraccio verso i due colossi vicini. Sarà direttamente connessa 53
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A SCIENCE PARK IN THE FORMER EXPO AREA, THE THIRD CITYLIFE TOWER, ANOTHER SKYSCRAPER AT PORTA NUOVA AND FIVE DISTRICTS BEING REINVENTED. MILAN HAS FORGOTTEN MODESTY AND IT WELCOMES 2018 PURSUING BEAUTY IN AN INCREASINGLY FUTURISTIC WAY
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nce upon a time it hid in the cloisters inside palazzi. And there it remained, behind silent and forbidding doors. It would only reveal itself, unexpectedly, to those who dared to knock. Milan's beauty was shy and reserved. She was a discreet lady, that only revealed herself gradually. But now she seems to have forgotten modesty. She boldly throws down her cards and blatantly launches into the game of seduction. She is changing faces, with impressive projects that are ready to become the symbols of her second youth. She aims high, confidently showing off futuristic towers. And she looks ahead, turning herself into a laboratory city where one can experience new ways of living, working and having fun. 2018 Milan is a breathtaking woman. And she displays this first and foremost in her skyline. Starting with the Porta Nuova Business District that includes the Unicredit Tower by César Pelli and the Vertical Forest by Stefano Boeri which in 2015 was awarded the prize for the most beautiful and innovative skyscraper
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MILANO con la galleria commerciale del CityLife Shopping District, inaugurato a fine novembre, e l’accesso alle auto verrà garantito da un rivoluzionario sistema di viabilità interrata. D’altronde, la bellezza meneghina guarda sempre di più al futuro. «Milano è un polo imprenditoriale, tecnologico, culturale: un luogo in cui negli ultimi anni si è imparato a fare sistema. Questi fattori, insieme alla forza del suo apparato universitario, ne fanno un laboratorio ideale», spiega Carlo Ratti, architetto e ingegnere, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove ha fondato e dirige il Senseable City Lab. Proprio a lui si deve il masterplan del progetto che è destinato a cambiare in modo radicale il capoluogo lombardo. Insieme con il gruppo australiano di real estate Lendlease, infatti, lo studio Carlo Ratti Associati (CRA) si è aggiudicato il concorso internazionale per la trasformazione dell’ex area di Expo 2015, dove sorgerà il più grande Parco italiano della scienza, del sapere e dell’innovazione.
Rendering del Business District di CityLife. Da sinistra: la Torre Libeskind (non ancora costruita), la Torre Generali e la Torre Allianz/Rendering of the CityLife Business District. From the left: the Libeskind Tower (not yet built), the Generali Tower and the Allianz Tower
Rendering del grattacielo Gioia 22/Rendering of the Gioia 22 skyscraper 54
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in the world. Soon it will also host Gioia 22, a 26-floor eco-sustainable structure designed by Gregg Jones and Pelli Clarke Pelli Architects, coordinated by Coima Sgr. The first stone is expected to be laid in summer. The building, which will replace the former INPS (Italian National Social Security Institution), will house up to 2,700 people. With 6,000 m2 of solar panels its energy needs will be 75% lower than similar recent buildings, leading to a saving of 2,260 tonnes in carbon dioxide emissions. By the end of the year, the third peak in the CityLife Business District, an urban pole that has emerged from the redevelopment of the historic site of the Milan fair, will also have been completed. After the Allianz Tower, designed by Arata Isozaki and Andrea Maffei, the tallest in Europe at 202 metres and 50 floors, and the Generali Tower by Zaha Hadid, the Libeskind Tower will rise into the sky, named after the American architect who created it. Designed as a glass
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Nel sito di oltre un milione di m², pari a circa 200 campi di calcio, troveranno posto il campus scientifico dell’Università Statale, l’ospedale ortopedico Galeazzi e lo Human Technopole. Il centro d'avanguardia sulle biotecnologie occuperà oltre 30mila m² in prossimità dell’Albero della Vita, includendo tre edifici esistenti tra cui Palazzo Italia (dove si stanno già trasferendo i primi ricercatori) e due di nuova costruzione. Il tutto si snoderà intorno al Decumano, simbolo dell’Esposizione Universale, che «si trasformerà in un parco lineare lungo oltre 1.500 metri, tra i maggiori d’Europa», continua Ratti, «perché il contatto con il verde e la natura sono variabili fondamentali per il nostro benessere che vengono spesso dimenticate». Inoltre, il piano terra di tutti gli edifici privati diventerà un common ground, «uno spazio a uso pubblico dove andranno ad alternarsi piazze e aree pedonali, orti e giardini, negozi, laboratori ed edifici a corte, in uno scambio continuo tra ambienti aperti e chiusi, pubblici o più raccolti, favorendo l’interazione tra le persone». Per gran parte del ‘900, secondo l’architetto, i progettisti hanno imposto dall'alto la loro visione della società, mentre «questo masterplan nasce dall’idea che oggi l’innovazione si possa fare soltanto in maniera partecipativa, usando le tecnologie digitali per promuovere il contributo degli abitanti e lasciare che siano poi loro stessi a determinare la forma degli spazi e il loro uso». Anche nella mobilità vige lo stesso spirito pioneristico, visto che la cittadella diventerà il primo quartiere al mondo pensato per self-driving car. «Molte case automobilistiche hanno in programma di lanciare sul mercato macchine autonome (o senza guidatore) nei prossimi tre o cinque anni. Nell’area abbiamo ipotizzato di procedere per fasi, pianificando accuratamente la transizione. In un primo momento potranno circolare soltanto in alcuni tratti, poi su tutto il sito». Questo tipo di auto, fa notare Ratti, stimola anche le dinamiche di condivisione: «Dopo averci portato
al lavoro la mattina, infatti, invece che restare parcheggiata potrebbe rimettersi di nuovo sulla strada per dare un passaggio a un parente o a un vicino». Perché la città è un mondo fluido, che si muove con i suoi abitanti. Proprio per questo Milano, assieme ad altre 14 metropoli mondiali come Chicago, Lima, Oslo e Madrid, partecipa al bando Reinventing Cities, che prevede l’alienazione di siti inutilizzati da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana. L'iniziativa è promossa da C40, un network di oltre 90 città impegnate nella condivisione
di strategie per la riduzione di emissioni inquinanti e la diffusione di azioni globali per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Un’idea già sperimentata nel 2015 a Parigi dove al momento sono state finanziate una decina di proposte sulle 23 totali. Nel capoluogo lombardo l’iniziativa interessa oltre 84mila m², di cui due terzi occupati dallo scalo Greco-Breda, messo a disposizione da Sistemi Urbani del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. La rivisitazione dell’area dovrà avere una vocazione legata all’housing sociale (comprese le residenze universitarie). Per la parte edificabile, infatti, si
Rendering del masterplan per la trasformazione dell’ex area di Expo Milano 2015 Rendering of the masterplan for the transformation of Milan’s former 2015 World Expo site 56
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© Carlo Ratti Associati (CRA)
parallelepiped that slopes forwards, it is reminiscent of Michelangelo's La Pietà and arches towards its colossal neighbours as if to embrace them. It will be directly linked to the CityLife Shopping District, which was inaugurated in late November, and car access will be provided by a revolutionary underground road system. Beauty in Milan is increasingly looking to the future. “Milan is an entrepreneurial, technological and cultural pole: a place where in recent years people have learned to create a system. These factors, together with
the quality of its universities, make it an ideal lab,” explains Carlo Ratti, architect and engineer, lecturer at the Massachusetts Institute of Technology in Boston where he has founded and leads the Senseable City Lab. He is the author of the masterplan of the project that is set to radically change Milan. Working alongside the Australian real estate group Lendlease, Carlo Ratti Associati (CRA) has won the international competition to transform the area used for Expo 2015, where the largest Italian science, knowledge and innovation park will rise. The site, which covers over a million square metres, so around 200 football pitches, will house the scientific campus of the Statale university, the Galeazzi orthopedic hospital and the Human Technopole. The cutting-edge biotech centre will cover over 30,000 m² close to the Tree of Life, and will incorporate three buildings including Palazzo Italia (where some of the first researchers are already moving in) and two newly built ones. All of this will be centred on the Decumano, the main street which was the landmark of the Expo and which will “be transformed into a linear park that is 1,500 metres long, one of the largest in Europe,” continues Ratti, “because contact with green spaces and nature are aspects that are fundamental to our wellbeing, but are often overlooked”. Also, the ground floor of all the private buildings will become common ground, “an area for public use, where there will be squares and pedestrian areas, vegetable and flower gardens, shops, labs and buildings built around courtyards, in a continuous exchange between open and closed environments, public or more intimate, which encourages interaction between people.” According to the architect, for much of the 20th century planners have imposed their vision of society from on high, whereas “this masterplan has its roots in the idea that innovation nowadays can only be done in a participatory way, using digital technologies to encourage 57
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contribution from the people that live there, and letting it be them to decide how areas are laid out and used.” The same pioneering spirit also applies to mobility, given that the area will become the first one in the world to be designed for self-driving cars. “A lot of car firms are planning to market self-driving (or driverless) cars over the next three to five years. In this area we are intending to go step by step, and carefully plan the transition. In the first phase, they will only be able to travel in a few areas, but later that will be throughout the entire site.” This kind of car, Ratti notes, also helps stimulate sharing dynamics: “After having driven us to work in the morning, rather than just sitting parked, it could go back onto the street to give a lift to a relative or neighbour.” Because the city is a fluid world, which moves with its inhabitants. And that is why Milan, together with 14 other global cities including Chicago, Lima, Oslo and Madrid, is taking part in the Reinventing Cities tender process. This establishes that ownership of unused sites can be transferred for use in environmental and urban regeneration projects. The initiative is promoted by C40, a network of over 90 cities which are committed to sharing strategies for the reduction of pollution and the spread of global action to handle the challenge of climate change. The idea was tried out in Paris, in 2015, where so far ten of the 23 projects put forward have been financed. The project covers over 84,000 m² in Milan. Two-thirds of these are occupied by the Greco-Breda railway terminal made available by Sistemi Urbani of the Ferrovie dello Stato Italiane Group. Renewal in the area should have a focus on social housing (including university residences). Indeed at least 21,000 m² of affordable housing, especially aimed at students, will have to be included in the plan, while 60% of the area will be used for green and public spaces. Redevelopment of the station will also mean reducing road traffic and
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Lo scalo ferroviario Greco-Breda/The Greco-Breda railway terminal
encouraging the use of sustainable transport by overcoming the barrier currently posed by the railway to allow better pedestrian and cycling connections throughout the area. Also being redeveloped will be the 16,000 m² of the stables De Montel in San Siro and around 5,000 m² in Via Serio, in the Ripamonti area, which is covered by the European plan aiming to transform the Porta Romana-Vettabbia area into an
innovative district by 2020. There are smaller areas in the covered municipal market in Gorla, alongside Viale Monza, and the Via Doria car park, a small, empty urban space behind Piazzale Loreto. Applicants have until 20 April to present their proposals, and the announcement of the five winners is expected by the end of the year. For five projects that will contribute to making beautiful Milan even more dynamic. LF © Carlo Ratti Associati (CRA)
dovranno prevedere almeno 21mila m² di alloggi a prezzi accessibili, in particolare per studenti, mentre il 60% della superficie sarà destinato a verde e spazi pubblici. La riqualificazione dell’ex stazione consentirà inoltre di ridurre il traffico veicolare e promuovere l'uso di mezzi di trasporto sostenibili, superando la barriera ferroviaria per consentire migliori collegamenti pedonali e ciclabili in tutta la zona. Da reinventare ci sono anche i 16mila m² delle scuderie De Montel a San Siro e i circa cinquemila di via Serio, in zona Ripamonti, già interessati dal piano europeo che entro il 2020 trasformerà il distretto Porta RomanaVettabbia in un quartiere innovativo. Più contenuti gli spazi del mercato comunale coperto di Gorla, lungo viale Monza, e del parcheggio di via Doria, che appare come un piccolo vuoto urbano alle spalle di piazzale Loreto. C’è tempo fino al 20 aprile per presentare le proposte ed entro la fine dell’anno sono previsti i cinque vincitori. Per altrettanti progetti che contribuiranno a rendere ancora più dinamica la bella Milano. LF coima.com city-life.it arexpo.it c40reinventingcities.org
Rendering del masterplan per la trasformazione dell’ex area di Expo Milano 2015 Rendering of the masterplan for the transformation of Milan’s former 2015 World Expo site 58
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MILANO C.LE>PALAZZO REALE
di Alessia Tozzi
INSIDE CARAVAGGIO
350 m
3 TWENTY Duomo MASTERPIECES BY THE MASTER OF CHIAROSCURO, FOR THE FIRST TIME TOGETHER AT PALAZZO REALE IN MILAN
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ueues are long, but they are worth it. La buona Ventura (1597), Ragazzo morso da un ramarro (1597), San Giovanni Battista (1604-1606), Ritratto di un cavaliere di Malta (1607-1608): are just some of the wondrous works displayed at Palazzo Reale, in Milan, until 28 January, borrowed from the main museums in Italy and abroad. Among the bodies wisely lighted against a dark background, visitors can follow the eventful life and the extraordinary artistic production of Michelangelo Merisi, a.k.a. Caravaggio (1571-1610), who revolutionised the painting methods of an entire era with Ragazzo morso dal ramarro (1597) Oil on canvas, 65,8x52,3 cm Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Firenze © Claudio Giusti
VENTI CAPOLAVORI DEL MAESTRO DEL CHIAROSCURO PER LA PRIMA VOLTA RIUNITI A PALAZZO REALE DI MILANO
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a fila è lunga ma ne vale la pena. La buona Ventura (1597), Ragazzo morso da un ramarro (1597), San Giovanni Battista (1604-1606), Ritratto di un cavaliere di Malta (1607-1608): sono solo alcune delle meravigliose opere esposte a Palazzo Reale di Milano fino al 28 gennaio, provenienti dai maggiori musei italiani ed esteri. Tra i volumi dei corpi sapientemente
La Buona Ventura (1597) Oil on canvas, 115x150 cm Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina, Roma © Giuseppe Schiavinotto
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his brushstrokes, becoming a model for many 17th-century artists in Italy and all over Europe. The exhibition is special not only for having brought together a unique collection of masterpieces, but also by its ability to carry visitors into the paintings through the technical analysis of their execution: complex radiographic investigations that penetrate the painting surface have revealed the creative process of the tormented Maestro. “They have brought to light some constants typical of Caravaggio, as well as unexpected elements that were yet unknown,” confirms curator Rossella Vodret. Short videos explain the discoveries made thanks to X-rays: countless changes of mind, preparatory drafts, hidden images, incisions made with the brush handle, take visitors through a unique journey, inside and outside the paintings. LF
San Giovanni Battista (1604-1606) Oil on canvas, 97x131 cm Gallerie Nazionali di Arte Antica Galleria Corsini, Roma © Mauro Coen
Ritratto di un cavaliere di Malta, (1607-1608) Oil on canvas, 118,5x95 cm Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze
© Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi
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illuminati su fondo scuro, si ripercorrono la burrascosa vita e la straordinaria produzione artistica di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio (1571-1610), che, a colpi di pennello, ha rivoluzionato il modo di dipingere di un’epoca, divenendo modello di molti artisti del ‘600 in Italia e in tutta Europa. Merito della mostra non è solo l’aver assemblato un corpus unico di capolavori, ma anche la capacità di condurre il visitatore all’interno delle tele attraverso l’analisi della tecnica di realizzazione: complesse indagini radiografiche, penetrando la superficie pittorica, hanno rivelato il processo creativo del tormentato Maestro. «Sono emerse alcune costanti nelle modalità esecutive di Caravaggio, ma sono venuti anche alla luce elementi inaspettati e finora sconosciuti», ha confermato la curatrice Rossella Vodret. Brevi video raccontano quanto scoperto grazie ai raggi X: i tanti ripensamenti, i disegni preparatori, le immagini nascoste, le incisioni realizzate con il retro del pennello regalano al pubblico un viaggio unico, dentro e fuori i dipinti. LF caravaggiomilano.it palazzorealemilano.it
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© DEA/A. Dagli Orti/GettyImages
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Ritratto di Gioachino Rossini
ROSSINIMANIA A 150 ANNI DALLA MORTE DI GIOACHINO ROSSINI L’ITALIA E IL MONDO SONO PRONTI A FESTEGGIARLO. LIBRI, EVENTI MUSICALI, DIDATTICI E CULINARI FINO AL DOPPIO APPUNTAMENTO CON UNO DEI MAESTRI PIÙ FEDELI AI TESTI, STEFANO MONTANARI 65
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ANNO ROSSINIANO di Simona Baldelli [Autrice del libro L’ultimo spartito di Rossini]
DIETRO LA MASCHERA aveva trovato quiete. Scoprii aspetti sconosciuti e dolorosi, profondamente umani, che Rossini cercò di dissimulare per tutta la vita, e lo fece tanto bene da passare alla storia come un allegro buontempone. A questa immagine contribuì, in larga parte, La vie de Rossini di Stendhal, che il musicista definì più volte “ce grand menteur”. E così trovai un altro spiraglio per giungere ai giorni nostri. Ciascun personaggio di grande levatura può essere un paradigma per ogni epoca e, attraverso il rapporto di Rossini con la critica e i suoi biografi, mi sono permessa di fare alcune considerazioni fra la vita dell’artista e
di coloro che l’osservano. Il livore che ne accompagna le vicende, pubbliche o private, sempre sotto i riflettori. Fino a ragionare di bufale, odiatori sociali; insomma, il risentimento che oggi riversiamo o subiamo attraverso le tastiere. E non potevo dimenticare il contesto storico: Rossini nacque alla fine del ‘700 e attraversò tutto l’800, visse il periodo bonapartista, i moti rivoluzionari, il Risorgimento, vide l’Unità d’Italia, fu testimone delle prime aspirazioni per la costruzione dell’Europa, fu amico di principi e re. Una magnifica soggettiva attraverso cui osservare l’evoluzione del pensiero politico e sociale.
© stokkete/AdobeStock
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crivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioachino Rossini, nell’anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all’immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l’artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile (compose Il barbiere di Siviglia in meno di due settimane, ad esempio), la battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio? Da qui partii per il mio viaggio all’interno di una figura assai complessa. In punta di piedi, per non disturbare il gigante che, da 150 anni,
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© DEA/A. De Gregorio/GettyImages
Teatro Gioachino Rossini a Pesaro
Insieme allo psicoterapeuta e neuropsicologo Enzo Orlandi, che mi ha aiutata ad analizzare le lettere e altri documenti autografi di Rossini, ho scoperto un uomo che sembra aver vissuto appieno l’archetipo che Jung chiama “puer aeternus”, la cui caratteristica principale è l’appartenenza incondizionata al mondo della Madre, intesa sia come madre reale sia come madre archetipica, la Madre Terra che dà e toglie la vita, Persefone regina degli inferi e dell’oscurità. Una simile alternanza di esaltazione e depressione, successi e rovinose cadute, creatività e difficoltà di scrittura, segnò tutta la vita di Rossini,
non solo lavorativa, ma anche affettiva. Non è difficile notare, ad esempio, che il silenzio creativo coincise con la morte dell’amatissima madre. Per un individuo con queste caratteristiche, la difficoltà più grande è il confronto con il mondo. Rossini lo affrontò, finché ne fu capace, costruendosi una maschera dietro cui proteggere la propria fragilità. E, per completare il quadro biografico, non vanno dimenticate le ristrettezze economiche della famiglia, quel padre filo bonapartista che entrava e usciva di galera a ogni cambio di vento politico, le numerose e dolorose malattie che segnarono la storia di Rossini ancor prima dei 30 anni e lo accompagnarono per
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tutta la vita. Gli attacchi di panico, sull’orlo della follia. Fra tante biografie che ne celebrano la musica, ho voluto scrivere un romanzo che analizzasse, anche, le ragioni del silenzio. Spero di aver restituito una figura poliedrica e moderna, utile alla comprensione del presente. Gioachino Rossini, per la città di Pesaro, non è solo il figlio prediletto, ma anche un veicolo di bellezza, che rivive in ogni stagione del Rossini Opera Festival e che quest’anno, nei numerosi eventi promossi e patrocinati dal Comune, partirà da Pesaro verso il mondo. Quella bellezza che Rossini perseguì come fine ultimo, prezioso strumento per parlare alla ragione e proteggerci dalla violenza. Come pesarese, per me, è la testimonianza del mio Dna, materiale e culturale. «Siamo fatti della sostanza di cui sono fatti i sogni», scriveva Shakespeare, ma anche dei prodotti della terra di cui ci siamo nutriti, su cui abbiamo mosso i primi passi, respirato quell’aria. I nostri occhi si sono aperti su quegli orizzonti e il nostro senso estetico, il criterio di bellezza, si è forgiato su quella vista. Abbiamo ascoltato i dialetti e su quelle cadenze si è fondato il nostro privato senso di musicalità. Ho capito di essere composta della medesima pasta del Maestro, e spero di avergli detto, con L’ultimo spartito di Rossini, l’immensa gratitudine che gli porto. LF
Piemme, pp 350 ¤ 17 (In uscita a maggio 2018)
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A cura di Cecilia Morrico
© Michele Crosera
ANNO ROSSINIANO
Fondazione Teatro La Fenice, Il barbiere di Siviglia
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er il Maestro Stefano Montanari l’Opera deve poter regalare qualcosa di nuovo ogni volta che la si porta sul palco. Mentre lo incontriamo è a Lione per dirigere La Cenerentola di Gioachino Rossini. Fino al 2012 è stato il primo violino dell'Accademia Bizantina di Ravenna, ensemble specializzato in musica antica, e all’attività di solista affianca quella da direttore nei maggiori teatri italiani e internazionali. Per il 2018 ha già in agenda due appuntamenti importanti con altrettanti testi rossiniani per ricordare i 150 anni dalla sua scomparsa: dal 3 al 18 febbraio è alla Fenice di Venezia con Il barbiere di Siviglia, mentre dal 15 al 20 marzo è di scena con il Mosè in Egitto al San Carlo di Napoli, a 200 anni esatti dalla prima rappresentazione nello stesso teatro partenopeo. LF A Venezia con Il barbiere di Siviglia. Non è la sua prima volta con questo testo e con La Fenice, come l’affronta? Provo sempre a pormi con un incredibile stupore, per quanto sia possibile con partiture che si conoscono bene. È chiaro che quando si fa Il barbiere o l’Elisir è difficile trovare l’attitudine della prima volta, specie poi se si lavora con la stessa produzione o regia, ma mi piace far finta di aprire il testo come se non l’avessi mai letto in passato. 69
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Poi mi auguro sempre di trovare dei cantanti diversi, perché si può fare un nuovo percorso e dare quella verve in più allo spettacolo. Quando mi capita di trovare un cast totalmente o parzialmente differente dal precedente, il mio lavoro diventa molto interessante, è possibile mettersi in gioco così che ogni sera non sia soltanto un ripetere, ma rivivere la rappresentazione in maniera più cosciente e anche più personale. LF Eppure lei resta un direttore molto fedele ai testi. È una mia mania, anche perché vengo dallo studio della musica antica. La mia idea è appropriarmi del testo, ci sono tante cose scritte dal Maestro marchigiano e spesso capita di portarlo in scena in modo non tanto approfondito, non dico superficiale, ma con alcuni dettagli che vengono un po’ tralasciati per varie ragioni, quali la regia o il poco tempo in cui lo si produce. Adesso sono qui all’Opéra National de Lyon per La Cenerentola e la cosa che mi preme in maniera assoluta è impadronirmi del libretto e del senso generale dell’opera e quindi riempirla di tutti i dettagli che Rossini ha redatto. In questo sta la mia attitudine un po’ filologica ad affrontare tutti i repertori: tenere conto di quello che gli autori hanno scritto è fondamentale. GEN2018
STEFANO MONTANARI
MUSICA A COLORI
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ANNO ROSSINIANO
Come è avvenuta la scritturazione? Mi avevano contattato qualche anno fa per fare un Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, che poi ho dovuto cancellare per motivi familiari. Siamo però rimasti in contatto e dato che anche io volevo fare un nuovo Rossini rispetto a quello che mi è sempre capitato, hanno avuto questa idea e ho accettato subito. In più Napoli è una città pazzesca, non la conosco benissimo, ci sono stato un paio di volte e mi sorprende sempre. E poi il San Carlo, a quanto sembra in foto, è il teatro più bello del mondo e non ho potuto rinunciare. LF Cosa le piace di più del lavoro di direttore? Parto dai difetti: purtroppo mi tiene lontano da casa per tanto tempo. Mentre come pregio devo dire che se anche apprezzo il sinfonico, l’Opera resta qualcosa di grandioso. Non c’è solo la musica, ma tutti gli aspetti di uno spettacolo e voglio confrontarmi con ogni singolo particolare, per avere fiducia nelle persone con cui lavoro e capire ogni momento della messinscena. Questo è ciò che amo di più.
© Luciano Romano
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Teatro San Carlo di Napoli
Gli aspetti che apprezza di più del Maestro pesarese? Penso sia un compositore complicato. Lo si deve amare per riuscire a produrre qualcosa di bello, altrimenti può diventare anche un po’ noioso. La sua scrittura va studiata con attenzione per capire ogni singola storia o racconto che ha portato in scena. Bisogna caratterizzare fortemente i personaggi e imparare gli effetti sinfonici redatti di suo pugno. La sua è una musica a colori, piena di mille sfumature, se noi direttori LF
Una partitura della Cenerentola
© Sheridan Libraries/Levy/Gado/GettyImages
riusciamo a riportarlo sul palco così, lo restituiremo divertente, accattivante e interessante. Se invece si tralascia tutto questo il rischio è che l’opera funzioni, perché grandissima, ma non fino in fondo. LF Il rapporto con l’Orchestra della Fenice? Li conosco da un bel po’ di tempo, con loro lavoro bene, c’è fiducia e sanno già dove vado a parare. Sono tutti bravissimi, musicisti e coro, e io personalmente amo molto il teatro: c’è un bellissimo ambiente e un buon rapporto con tutti, dal sovrintendente a coloro che curano il palcoscenico, come con i tecnici e i macchinisti. È una grande famiglia. LF Mentre a marzo sarà al San Carlo con il Mosè in Egitto. Si è mai confrontato con quest’opera? No, è la primissima volta sia con il teatro che con il testo. Tra l’altro non ho ancora iniziato a studiarlo, ho deciso di non ascoltare nulla finché non l’avrò letto. Aprirò la partitura e farò finta che Rossini l’abbia scritta ieri. È la cosa che più mi piace, voglio partire daccapo e cercare di capire tutto quello che c’è da sapere, con i pregi e i difetti di un’operazione come questa. 70
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Stefano Montanari
NUOVO SERVIZIO ACCOMPAGNAMENTO RAGAZZI SU FRECCIAROSSA E FRECCIARGENTO DA 7 A 14 ANNI
Chiama lo 063000 per acquistare il servizio Servizio disponibile su alcuni collegamenti diretti Frecciarossa e Frecciargento in partenza e arrivo nelle stazioni del circuito FRECCIAClub. Il numero di telefono indicato è a tariffazione urbana o extraurbana definita dall’operatore telefonico. Maggiori info su trenitalia.com
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GRAND TOUR Myung-Whun Chung con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
L’
anno rossiniano non si ferma a Venezia e Napoli. Tutto il Belpaese è pronto a festeggiare la rockstar ante litteram nonché patrimonio nazionale. In prima fila la città natale del compositore, Pesaro, con un fitto programma di eventi, mostre e serate sinfoniche. Dal 24 febbraio al 4 marzo esplode la Rossinimania, ovvero la settimana nazionale per ricordare il Maestro, il cui centro è il non-compleanno dell’artista (nacque in un anno bisestile, il 29 febbraio 1792). Tante le iniziative, tra spettacoli, incontri e laboratori, tutti al grido di «Dal tuo stellato soglio», citando il Mosè in Egitto, mentre tra gli ospiti si aspetta Elio (di Elio e le Storie Tese) con il suo Figaro il barbiere. Non manca di certo l’appuntamento più importante dell’anno per il Comune marchigiano: Il Rossini Opera Festival. Dall’11 al 23 agosto si presenta con tre nuove produzioni al debutto assoluto nel cartellone principale: Ricciardo e Zoraide diretto da Giacomo Sagripanti, con la regia di Marshall Pynkoski e il tenore superstar Juan Diego Florez, Adina,
diretta dalla bacchetta di Diego Matheuz, tra i più acclamati direttori d’orchestra al mondo, e un Barbiere di Siviglia tutto nuovo, affidato alle mani sicure di Pier Luigi Pizzi. Alla Petite Messe Solennelle il compito di chiudere la manifestazione commemorando nel modo più alto il 150esimo anniversario della morte. E se agosto è ancora lontano, non c’è da preoccuparsi, perché lungo lo Stivale non si resta certo a bocca asciutta. Il primo Barbiere di Siviglia in scena è quello alla Fenice di Venezia, dal 3 al 18 febbraio, seguito poi al Teatro Regio di Torino dal 16 al 25 marzo e al Maggio Fiorentino dal 20 al 29 marzo. Le celebrazioni non si fermano sul suolo italiano ma proseguono Oltralpe. Michele Mariotti, direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, conferma che invece «d’inserire semplicemente una sua opera in cartellone, abbiamo programmato una tournée estiva al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi con l'Orchestra e il Coro del Comunale, dove presenteremo un doppio appuntamento: l'esecuzione in forma di concerto dell’Italiana in Algeri 73
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Una partitura del Tancredi
© Sheridan Libraries/Levy/Gado/GettyImages
e un concerto lirico-sinfonico che unisce musiche di Rossini e Verdi e che si avvale della presenza di due solisti di fama internazionale, Maria José Siri e Francesco Meli. È un progetto che ci riempie di gioia, oltre che di orgoglio, perché riteniamo sia importante che le compagini bolognesi possano calcare palcoscenici internazionali, portando un repertorio che ben identifica e rappresenta la tradizione musicale italiana».
© Musacchio & Ianniello
ANNO ROSSINIANO
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ANNO ROSSINIANO
© Michele Borzoni
al confine tra sacro e profano, perché il testo è ovviamente sacro, ma la musica va oltre i significati religiosi; tant’è che alterna momenti di grandissima profondità e struggimento ad altri molto sensuali. È una musica piena di amore, incredibilmente profonda e concettuale, anche se apparentemente potrebbe non sembrarlo per la facilità con cui ci si innamora delle sue melodie. Tutte le volte che la si affronta è impossibile ricreare una copia o una esecuzione simile alla precedente, ogni volta che la si interpreta è un nuovo viaggio». Altro Stabat Mater di incredibile intensità è quello di scena all’Accademia Michele Mariotti Nazionale di Santa Cecilia a Roma. L’appuntamento nel capoluogo emiliano è Guidato dalla sapiente bacchetta di fissato il 24 maggio con «l'esecuzione dello Myung-Whun Chung, dal 27 al 29 Stabat Mater nella Sala dello Stabat Mater aprile, con il soprano Eleonora Buratto, della Biblioteca dell'Archiginnasio; quello il mezzosoprano Veronica Simeoni, il stesso luogo in cui un giovane Gaetano tenore Paolo Fanale e il basso Roberto Donizetti salì sul podio per dirigere per la Tagliavini. Atra tappa al sud, al San prima volta in Italia questa musica sublime Carlo di Napoli, con il Mosè in Egitto dal davanti agli occhi dello stesso Rossini. Sarà 15 al 20 marzo, e al Petruzzelli di Bari, un evento carico di tanti significati in un dove è in cartellone Tancredi dal 19 al luogo tanto simbolico. Data la ridottissima 25 ottobre con l’allestimento del Rossini capienza della splendida e storica location, Opera Festival di Pesaro, per la regia abbiamo organizzato una diretta streaming di Pier Luigi Pizzi. al Comunale, in modo che il pubblico Ma i festeggiamenti non si fermano alle possa seguire il concerto come se fosse grandi rappresentazioni e coinvolgono con noi. Questo brano in un certo senso è famiglie e giovani affinché possano
scoprire il genio pesarese. E, dato che il compositore era anche un buongustaio, ecco nascere il progetto Rossini gourmet, con tanti ristoranti coinvolti lungo lo stivali e showcooking nella casa marchigiana fino a dicembre. Infine, il 26 e 27 maggio, Italia e Francia si uniscono in un eccezionale omaggio aereo al Maestro, con due tra le più importanti pattuglie acrobatiche del mondo, le Frecce Tricolori e la Patrouille de France, che danzeranno in cielo sulle note rossiniane. C.M. LF
FRECCE SULLE NOTE (ROSSINIANE) TORINO 56 4 AL GIORNO 16>25 MAR Il barbiere di Siviglia Teatro Regio VENEZIA 72 14 4 AL GIORNO 3>18 FEB Il barbiere di Siviglia Teatro La Fenice BOLOGNA 101 32 24 AL GIORNO 24 MAG Stabat Mater Biblioteca dell'Archiginnasio FIRENZE 75 34 2 AL GIORNO 20>29 MAR Il barbiere di Siviglia Maggio Fiorentino PESARO 95 CORSE REGIONALI AL GIORNO 11>23 AGO Rossini Opera Festival
© Hiroyuki Ito/GettyImages
ROMA 127 48 18 AL GIORNO 27>29 APR Stabat Mater Auditorium Parco della Musica Accademia Nazionale di Santa Cecilia
John Osborn e Angela Meade al Teatro Regio di Torino per il Guglielmo Tell (2014) 74
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NAPOLI 82 8 4 AL GIORNO 15>20 MAR Mosè in Egitto Teatro San Carlo BARI 2 8 18 AL GIORNO 19>26 OTT Tancredi Teatro Petruzzelli
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MANGIARE E AMARE CANTARE E DIGERIRE
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on solo spartiti e libretti, Gioachino Rossini era noto anche come eccellente buongustaio. Arditi i suoi abbinamenti tra i più calorici e ghiotti, nella sua dispensa non mancavano mai tartufi e foie gras.
Per rendere omaggio all’appetito del compositore, lo chef stellato Stefano Ciotti, che con il ristorante Nostrano di Pesaro è impegnato durante i festeggiamenti del 150esimo anniversario, anticipa alla Freccia una ricetta rossiniana. LF C.M.
SALTIMBOCCA D’ANATRA, FOIE GRAS, TARTUFO NERO, COMPOSTA DI CILIEGIE E MANDORLE di Stefano Ciotti
[Chef del ristorante Nostrano di Pesaro, una stella Michelin]
Lista della spesa (per 4 persone) 1 petto d’anatra intero, 4 scaloppe di foie gras da 60 g cadauna, 8 foglie di basilico grandi, 8 foglie di salvia grandi, 20 g di parmigiano reggiano, 30 g di tartufo nero tagliato a bastoncini, 40 g di composta di ciliegie delicata, qualche goccia di olio di mandorle, ½ bicchiere di Madeira, sale, pepe q.b. Preparazione Mettere il petto d’anatra in congelatore per almeno 2 ore per farlo rassodare. Con l’aiuto di una affettatrice ottenere delle fette alte 3 mm, stenderle su un tavolo e posizionarle una affianco l’altra. A parte, rosolare le scaloppe di fegato in una padella già calda 1 minuto per parte, lasciandole crude al centro, poi tagliarle a metà e conservarle. Su ogni fetta d’anatra disporre un
pizzico di sale, uno di parmigiano grattugiato, una foglia di basilico, una di salvia, un pezzo di scaloppa di foie gras e un po’ di tartufo. Arrotolare il tutto ottenendo un involtino. Procedere allo stesso modo con ogni fetta d’anatra. Rosolare i saltimbocca in una padella ben calda con una noce di burro e un filo d’olio di oliva su tutta la superficie, salare e pepare. Finire la cottura in forno a 180 gradi per 3 minuti. Togliere i saltimbocca dalla casseruola e tenerli al caldo, nella stessa padella deglassare il fondo con il Madeira e farlo addensare sul fuoco. A parte, mescolare la composta di ciliegie con l’olio di mandorle. Tagliare i saltimbocca a fette di 1,5 cm di spessore, impiattarli con la composta di ciliegie e mandorle, finire con il Madeira e un filo d’olio.
BABY PERFORMER
Fino al 12 marzo al Teatro alla Scala di Milano va in scena Il barbiere di Siviglia per i bambini. Ventitré recite in cui i ragazzi fino ai 18 anni potranno partecipare attivamente al processo di produzione. Il percorso didattico prevede, infatti, che essi ruotino all’interno dei differenti laboratori osservando e sperimentando in prima persona tutte le fasi che portano alla realizzazione di un allestimento scenico. teatroallascala.org © Brescia/Amisano - Teatro alla Scala 76
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ANNIVERSARY di Sandra Gesualdi
1918 1968 LUOGHI DELLA MEMORIA PER RIVIVERE DUE ANNIVERSARI CRUCIALI CHE HANNO SEGNATO LA STORIA DEL NOSTRO PAESE: 100 ANNI DALLA FINE DELLA GRANDE GUERRA E 50 DAL MOVIMENTO DEL ‘68
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ANNIVERSARY
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LA VILLA DELLA PACE
Villa Giusti, Padova
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Parlamentari a Villa Giusti nei giorni dell'armistizio 80
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e cronache narrano che a firma fatta un alpino issò la bandiera italiana sull’albero più alto del giardino e il parroco della vicina chiesa di Santa Maria di Mandria suonò con forza tutte le campane per avvertire la popolazione. Il 31 ottobre 1918 i generali austro-ungarici e quelli italiani, tra cui Badoglio, s’incontrarono alle porte di Padova, dentro Villa Giusti, immersa in un parco con boschi e laghetti, per iniziare le trattative di pace che avrebbero condotto il nostro Paese fuori dalla Prima guerra mondiale. In accordo con gli alleati inglesi, russi e francesi, l'Italia sottopose all'Impero asburgico condizioni strategiche e territoriali
© Mondadori Portfolio
© Archivio Corriere della Sera
Prima pagina del Corriere della Sera, 5 novembre 1918
la cessione della Dalmazia. Era il 3 novembre 1918 alle 15.20. Ventiquattr’ore dopo la firma il patto entrò in vigore, mettendo fine di fatto al grande conflitto sul fronte italiano, dopo quasi tre anni e mezzo. L’Italia uscì traumatizzata dalla belligeranza. Oltre un milione furono le vittime tra soldati e civili, mentre i 69 miliardi di lire utilizzati per
finanziare la guerra si trasformarono in debito pubblico sconvolgendo tutti gli assetti socio-economici. Oggi in molti, soprattutto scolaresche, fanno visita alla settecentesca sala dell’armistizio, rimasta intatta, anche negli arredi, da quello storico giorno. E Padova, da allora, è nominata Città della Pace. LF padovagrandeguerra.it
© Mondadori Portfolio
e dopo tre giorni di trattative venne firmato il celebre armistizio: disarmo delle truppe nemiche e consegna dell’artiglieria pesante, rimpatrio dei prigionieri all’estero, uscita entro 15 giorni dei militari tedeschi dal territorio italiano, fine dei combattimenti. Il profilo geopolitico fu ridefinito con la conquista dei confini alpini, il Sud Tirolo, Trieste e
Parata dei volontari di guerra per la fine del Primo conflitto mondiale, Milano
Parata celebrativa dell'Esercito Italiano per la fine della Prima guerra mondiale, Venezia 81
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Corteo del Movimento Studentesco, via del Tritone, Roma
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© Fausto Giaccone/Contrasto
Assemblea nell'aula magna della Facoltà di Lettere dell'Università La Sapienza, Roma 83
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© Fausto Giaccone/Contrasto
ANNIVERSARY SOUND
Murale di Renato Guttuso realizzato nel '68 alla facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza, Valle Giulia, Roma
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Sulla scia di un combattivo movimento di protesta che si diffonde nelle università già qualche anno prima, ha luogo una rivoluzione culturale e sociale. L’innesco si accende Oltreoceano
con l’occupazione delle aule americane a Barkeley, nel ’64, e raggiunge il suo apice nel maggio sessantottino della Sorbona occupata a Parigi. È una chiamata generazionale
© Ansa
vamposto di conquista di quei diritti civili alla base del nostro vivere democratico, il ‘68 è stato un fenomeno complesso, probabile spartiacque della storia recente.
Scontri tra studenti e polizia a Valle Giulia 84
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© Team/Alinari/Ansa
La polizia presidia la Facoltà di Architettura della Sapienza a Valle Giulia
diffusa e capace di detonare, a poco a poco, in un tumulto trasversale che intacca la collettività con l’obiettivo di metterne a soqquadro gli equilibri. Nel 1968 i giovani, figli del boom economico, contestano la società dei consumi, le disuguaglianze di classe, gli abusi del capitalismo dei padri. I bisogni e i pensieri da perseguire, da incarnare, sono infiammati da utopie globali come la libertà, il disarmo contro la guerra in Vietnam, il sapere diffuso. Una spinta verso il cambiamento che vuole azzerare il potere costituito in vari settori: dagli spazi della conoscenza, simbolo della protesta, fino al lavoro nelle grandi fabbriche. In Italia gli studenti occupano e si organizzano nella facoltà di Scienze sociali a Trento, alla Normale di Pisa, alla Cattolica di Milano, a Torino, Firenze, Roma. I ventenni pretendono di essere i protagonisti delle scelte sui piani
© Team/Alinari/Ansa
A Roma, tra il parco di Villa Borghese e il piccolo colle dei Parioli, si apre Valle Giulia, ancora oggi storica sede della Facoltà di Architettura della Sapienza. Luogo simbolo del ‘68 e della celebre battaglia tra studenti e polizia
Barricate alla Sapienza di Roma 85
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ANNIVERSARY
© Mondadori Portfolio
Artisti e studenti in corteo, XXXIV Biennale di Venezia
© Mario De Biasi/Mondadori Portfolio
Contestazioni davanti al Teatro alla Scala, Milano
A Milano ogni 7 dicembre si apre la nuova stagione teatrale della Scala. E spesso quel giorno è palcoscenico di rimostranze, come 50 anni fa quando il Movimento Studentesco contestò la borghesia in sostegno dei braccianti 86
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© Archivio Cameraphoto Epoche/GettyImages
La Biennale d’arte di Venezia, da oltre un secolo, è appuntamento immancabile per carpire nuovi linguaggi ed espressioni creative. L’edizione del 1968 fu in versione ridotta, condizionata dalle contestazioni di studenti, operai e artisti.
Corteo di studenti contro la Biennale, Venezia
di studio e nell’organizzazione della didattica, mettono in discussione l’autorità dei professori. Il 1° marzo l’episodio più cruento di quella stagione. I giardini di Valle Giulia a Roma, dov’è la Facoltà di Architettura, si trasformano in un campo di battaglia tra studenti e
forze dell’ordine. Cariche armate, scontri, sassaiole, auto messe a fuoco, centinaia di arresti e feriti gravi. Un fenomeno dirompente che divise l’opinione pubblica. Pasolini scriverà: «Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete paurosi, incerti, 87
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disperati (benissimo) ma sapete anche come esser prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono i figli dei poveri». LF
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MOBILITY Andrea_Radic
© Tiziana Nicolò
di Andrea Radic
L'Ad di Trenitalia, Orazio Iacono, a bordo del Frecciarossa 1000 insieme a una giovane capotreno
WELCOME ON BOARD
IN VIAGGIO CON L’AD ORAZIO IACONO PER SCOPRIRE LE NOVITÀ DI CASA TRENITALIA E LE SFIDE DEL FUTURO 88
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con l'ingegner Orazio Iacono, amministratore delegato di Trenitalia, la persona che ha la responsabilità di far funzionare al meglio questa Metropolitana d'Italia. Sale e osserva, si informa, controlla i dettagli: «Vede? In quel passaggio di servizio c'era la moquette, l'abbiamo tolta e messo la gomma, perché si macchiava e va pulita molto di frequente», mi dice sporgendosi dal suo posto per indicare. LF Il treno, luogo di lavoro e di svago. Molti lo usano come ufficio mobile, dove poter lavorare comodi e in tranquillità. Il viaggio in treno è anche un momento per pensare e trovare nuove idee, per conoscere persone e confrontarsi. LF Su cosa punta Trenitalia? Su un prodotto di qualità sempre maggiore, vogliamo differenziarci, offrendo ai nostri passeggeri servizi vicini alle loro esigenze. Come l'accordo con mytaxi, che consente di acquistare, risparmiando, insieme al biglietto anche il voucher della corsa e di saltare la coda, perché è il taxi che attende te e non il contrario. LF Quando avete capito che l'Alta Velocità sarebbe stata il futuro? Subito. Nel 2008 a Bologna, quando attivammo la torre di controllo del sistema AV, ci siamo resi conto che la mobilità del Paese era cambiata. La gente che prima dormiva a Milano
© FS Italiane | PHOTO
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l binario 8 di Roma Termini è pronto il Frecciarossa 1000 9640 proveniente da Napoli e diretto a Milano. Piove forte, Orazio si muove svelto tra la folla natalizia, cede il passo a una signora e sale a sua volta sul treno. Sorride, perché a bordo sta bene e vuole che sia così per i viaggiatori e anche per il personale, «perché se chi lavora è contento, se si sente bene, fornirà un servizio migliore». Inizia così il mio viaggio in treno
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poteva tornare a casa a Bologna. Da allora vogliamo sempre più un prodotto capace di stupire il cliente e rendere l'esperienza di viaggio bellissima. LF La cura del dettaglio lei ce l'ha nel Dna. Mi piace il contatto con il cliente e con i collaboratori sui treni. Il miglioramento va cercato giorno dopo giorno. Un esempio? I servizi igienici, dobbiamo migliorare la pulizia. Puntiamo all'eccellenza per aumentare i passeggeri, i ricavi e quindi gli investimenti. LF Ventiquattro anni nel Gruppo, è un veterano... Anni ricchi di esperienze, nella rete e nel trasporto, dal territorio fino alla sede centrale di Villa Patrizi. LF Oggi come sono cambiate le sue responsabilità? Guido un'azienda che trasporta oltre 600 milioni di passeggeri all’anno sulle reti regionale e alta velocità, inoltre controlliamo due società, una in Francia, l’altra in Inghilterra: Thello, che stiamo facendo crescere per sviluppare il trasporto tra Italia e Francia, e Trenitalia UK, che opera nella zona sud-est del Regno Unito. Nel 2019 si aprirà il mercato europeo, siamo pronti, stiamo partecipando alla gara West Coast per i collegamenti Londra-Edimburgo che comprende anche la prima tratta ad Alta Velocità UK,
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© Alessandra Coppa
I mock-up dei treni Rock e Pop durante la tappa di Bologna del roadshow #lamusicastacambiando
con un partner inglese che ha scelto solo noi, tra tanti altri potenziali in Europa. LF È un vero popolo quello che viaggia in treno. E per accontentare tutti ci vuole tanta passione. Ora spingiamo sull'innovazione. Per me viaggiare dal lavoro a casa e viceversa, saltando da una Freccia a un regionale, significa vedere e ascoltare ciò che va bene e ciò che non funziona, scoprendo cosa fare per migliorarlo. LF Lei da bambino giocava con i trenini? Sì, sì, assolutamente, come tanti bambini.
LF Sta tornando a casa dalla sua famiglia, come altri viaggiatori… Oggi è un giorno bellissimo, si torna a casa da mia moglie e dai bimbi. Venerdì sera, un momento magico per tutti i papà e per tutte le mamme. LF I suoi figli prendono il treno? Hanno 11 e quattro anni, amano viaggiare e anche mangiare in treno, spostarsi da Bologna a Roma è una festa. LF Si parla di intermodalità, il FRECCIALink è una bella novità… Il progetto più importante del piano industriale del Gruppo è quello di fornire un'esperienza di viaggio totale, door-to-door. Da quando esci di casa a
dove devi arrivare, che sia l'ufficio o l'albergo in montagna. FRECCIALink porta il servizio anche dove il treno non arriva. Un van con livrea Frecciarossa dalla stazione più vicina alla località prescelta. Si chiama integrazione ferro-gomma, piace e dobbiamo svilupparla ancora di più. LF Altre novità dell'orario invernale? Siamo sempre più i primi a partire prima al mattino dalle grandi città e gli ultimi a ripartire per consentire ai nostri passeggeri di sfruttare al meglio la giornata, tra Roma e Milano ci sono Frecce ogni 15 minuti e sono aumentate anche su Torino e Venezia.
Rappresentazione del sistema di mobilità integrata che ha nel treno e nella ferrovia il tronco principale 91
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Perché proprio in quelle città? Lo hanno chiesto i clienti e noi ascoltiamo le loro esigenze. Come l'edicola digitale, che permette ai viaggiatori di tutte le classi e livelli di servizio di leggere gratuitamente i quotidiani dal proprio smartphone. LF E per i pendolari regionali che fate? La sfida è quella di portare l'esperienza di viaggio dei pendolari all'eccellenza, pari a quella dell'alta velocità, per questo abbiamo lanciato un maxi piano di investimenti da 4,5 miliardi per rinnovare tutta la flotta, che oggi conta poco più di 1.000 treni, per fare 6.500 corse al giorno. LF I nuovi treni Pop e Pock? Il roadshow s’intitola #lamusicastacambiando… Abbiamo scelto la musica come elemento positivo. Oltre 500 nuovi treni costruiti in Italia: più confortevoli, con sedili più comodi, più scattanti in accelerazione e molto green, consumano meno e sono riciclabili al 97%. I nostri ultimi treni elettrici sono i più green d'Europa. LF Cosa manca all'Italia? La pianificazione e l'attenzione
© FS Italiane | PHOTO
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© Tiziana Nicolò
da parte di tutti verso il trasporto collettivo. La cultura del trasporto privato è troppo radicata, ma se diamo un servizio di alto livello, gli italiani lasceranno più spesso l'auto in garage. LF Lei è più pop o più rock? Io sono più pop, anche se come treno mi piace di più il Rock. LF Viaggiare a 300 km/h è sicuro? Assolutamente sì, siamo l'impresa più sicura in Europa secondo l'agenzia
L'Ad di Trenitalia, Orazio Iacono, e il giornalista Andrea Radic a bordo del Frecciarossa 92
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ERA. Tutti hanno copiato il sistema di controllo ERTMS, una tecnologia all'avanguardia nel mondo, realizzato per la prima volta in Italia. E il nostro personale è tra i più preparati a livello internazionale, ha un know-how eccellente. LF Lei è siciliano. Sì, di Modica, ci torno tre volte all'anno a trovare la mia mamma. LF Cosa porta con sé quando rientra a Roma? La bellezza di quella terra, l'affetto dei cari e il cioccolato di Modica, che regalo agli amici e ai membri del board aziendale. LF Il suo luogo del cuore? Quello in cui ho trascorso la mia infanzia: la campagna modicana. Ricordo quando con mio papà costruivamo i muretti a secco e mi faceva capire che le pietre non vanno forzate per restare in piedi. Un po' la logica della nostra vita, fare senza forzare, con naturalezza. Dirigendoci al vagone bistrò, Iacono si ferma accanto al carrello del servizio bar e descrive la nuova selezione di bevande: «Abbiamo anche snack vegani e senza glutine». Poi saluta il personale e si informa sulle scelte dei clienti al bar. «Stiamo lavorando sulla sana alimentazione. Materie prime di qualità, semplicità della scelta, bontà
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Un Frecciarossa 1000 alla stazione di Bologna AV
© Tiziana Nicolò
dei piatti». E il suo rapporto col cibo? Mangiare poco ma bene, mi piacciono le cose semplici. A casa sto più a tavola che ai fornelli, ma apparecchio e sparecchio, mi piace tenere in ordine. Infine visita alla capotreno, Sara, 26 anni e una passione tangibile per il suo lavoro. Quando Iacono vede sul monitor i due minuti di anticipo, la invita ad annunciarlo ai passeggeri e aggiunge: «Abbiamo assunto sino a oggi 800 persone, a breve altre 700 tra macchinisti, capitreno e addetti alla manutenzione, il nostro contributo all'occupazione. E le persone capaci da noi vengono premiate, perché solo così un'azienda diventa una grande azienda. L'Ad di Trenitalia, Orazio Iacono, al bistrò del Frecciarossa
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Bevi responsabilmente
Permette? Yeah!
www.bosca.it
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INNOVATION di Fabrizio dell’Orefice Photo 2016 IIT
I ROBOT
CHE VERRANNO NEGLI ULTIMI 150 ANNI LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE SONO STATE SEMPRE MAGGIORI E SEMPRE PIÙ VELOCI. COME IN UNA CORSA DI CICLISMO, CORRIAMO IL RISCHIO CHE IL GRUPPETTO DI TESTA SI STACCHI SEMPRE PIÙ E IL RESTO RIMANGA INDIETRO
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a previsione è di Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto italiano di Tecnologia, dal suo osservatorio privilegiato di scienziato e, ci tiene a precisare, «di padre». LF In che senso, direttore? Il mio primo figlio ha 23 anni ed è della generazione che aveva il computer normale, il mio secondo figlio ne ha 19 ed è della generazione Playstation “12 tasti-6 dita”’, il più piccolo ne ha nove ed è la generazione touch screen. Quante trasformazioni nell’arco di pochi anni. Eppure i programmi scolastici sono gli stessi. Ecco, il punto è proprio questo: quello che vivo nel mio piccolo, in casa mia, è ciò che vedo. E posso dire che corriamo il rischio che non tutti riescano a stare al passo con i cambiamenti. LF E come possiamo scongiurarlo? Investendo in formazione, anzitutto. Vede, Internet è più veloce del corpo umano. Impiega meno tempo una e-mail ad andare da un capo all’altro del pianeta che un impulso che parte dal cervello a giungere al
braccio. Ormai, l’intera umanità è un corpo connesso. Ma Internet è come il Boeing 737: uno splendido aereo intercontinentale che però, se messo nelle mani di un matto terrorista, si può schiantare contro le Torri Gemelle e provocare una strage. Con Internet è lo stesso, lo sviluppo può essere eccezionale e intra-generazionale: soltanto nella vita media di una persona, ormai le cose possono cambiare tantissimo. LF Ne è preoccupato? Come scienziato tutto ciò mi eccita tantissimo. Come padre sono preoccupato. Se non informiamo tutti sull’uso cosciente di questi strumenti, essi possono diventare devastanti. LF Bisogna porre nuove regole? Attenzione, è l’essere umano e non la tecnologia a trasformare uno strumento da positivo in negativo. LF Come possiamo evitarlo? Come dicevo, ci vuole un lavoro strategico e la costruzione di un nuovo modello che consenta ai docenti universitari di fare formazione agli insegnati dei licei, e così questi a quelli delle scuole medie, che a 96
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INNOVATION
Una biogomma 100% biodegradabile che raffigura il logo dell’Istituto italiano di Tecnologia
loro volta istruiscano quelli delle elementari. In modo che ci sia una trasmissione del sapere, una catena del volontariato dell’informazione culturale. Una seconda filiera è la collaborazione pubblico-privato nel mondo industriale, in modo che si possa restituire quanta più informazione possibile. La terza
filiera è l’informazione vera e propria. Il giornalista è un intellettuale: più studia, più lavora, più informa e diffonde informazione. LF Siamo agli albori di un ingresso massiccio della robotica nel quotidiano. Come cambierà la nostra vita? In un certo senso, la robotica è già
In questa foto e nella pagina precedente il robot iCub sviluppato dall’Istituto italiano di Tecnologia
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nella nostra vita: quando viaggiamo con gli aerei, questi vanno quasi da soli. Sino a ora avevamo il robot che attuava, il robot-ruspa e quello che sapeva fare i calcoli, il robot-computer. Questi erano separati e quindi non ci sentivamo minacciati come specie. Adesso che vanno verso l’unione, ne abbiamo paura. Dobbiamo invece prendere coscienza del fatto che questi nuovi robot diventino intelligenti e ci aiutino, prendano la strada migliore, scelgano il mezzo più adatto… LF L’Alta Velocità ha cambiato il modo di muoverci e di vivere. Come si aspetta la mobilità in futuro? Non vedo diverse la mobilità fisica e quella intellettuale. Vivere in un posto e lavorare in un altro a distanza di un’ora, come è già tra Milano e Torino o tra Roma e Napoli. Auspico una rete ancora più capillare. Sarà una ricchezza per le società avanzate.
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CINEMA di Gaspare Baglio
gasparebaglio
SUPERHEROES L’INVASIONE DEI CINECOMIC È PRONTA A RIEMPIRE TUTTO L’ANNO TRA GRANDI CLASSICI E SUCCULENTE NOVITÀ
© Marvel
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rtigli di adamantio affilati, ragnatele aliene pronte all’attacco, villain cosmici in procinto di sbarcare sulla Terra. Il 2018 è zeppo di avventure indimenticabili in arrivo dritte dritte dai fumetti Marvel, DC Comics e non solo. Si inizia l’anno con l’italiano Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, mentre il giorno di San Valentino elegge come protagonista Black Panther, supereroe africano e re del Wakanda che dovrà proteggere il suo popolo ipertecnologico da un manipolo di cattivoni. Ad aprile due uscite imperdibili: New Mutants, spin-off dei
celebri X-Men con al centro le vicende dei giovani homo superior. E l’attesissimo Avengers: Infinity War. Part. I, in cui Iron Man & company se la dovranno vedere con Thanos, il matto titano che vuole radere al suolo l’umanità. L’avventura riunisce tutti i protagonisti del Marvel Cinematic Universe, lancia nuovi personaggi e chiude idealmente la fase tre delle epiche avventure degli eroi più potenti della Terra. Risate e botte da orbi per il secondo divertentissimo capitolo di Deadpool, il mercenario chiacchierone
Black Panther (Chadwick Boseman) 100
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Aquaman (Jason Momoa)
© Marvel
politicamente scorretto che non le manda a dire. Luglio è il mese della prima commedia (super) romantica: Ant-man and The Wasp: Scott Lang e Hope Van Dyne, dopo essersi conosciuti nel lungometraggio sull’uomo formica, ora fanno coppia fissa nella vita e nel lavoro. L’autunno porta con sé Venom, che avrà il volto del sex symbol Tom Hardy. Il nemico storico di Spider-Man è un uomo che vive con un simbionte alieno in grado di conferire poteri simili a quelli del Tessiragnatele. Unici punti deboli sono il fuoco e le onde sonore. Un mese dopo, ecco X-Men: Dark Phoenix, pellicola incentrata sulle vicende di Jean Grey e interpretata da Sophie Turner, star del serial cult Il trono di spade. Last but not least, a dicembre arriva Aquaman, il sovrano esiliato di Atlantide con i muscoli guizzanti di Jason Momoa: film particolarmente atteso dalle ragazze che hanno apprezzato l’avvenenza dell’attore in Justice League. Tutti pronti, dunque, per 365 giorni nel segno del fantasy, perché da grandi poteri derivano… grandi pellicole. LF
© Clay Enos/TM & © DC Comics
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Hulk (Mark Ruffalo)
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CINEMA
IL RITORNO DEL RAGAZZO
© Emanuele Scarpa
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Una scena del film Il ragazzo invisibile – Seconda generazione
GABRIELE SALVATORES RACCONTA ALLA FRECCIA IL SECONDO CAPITOLO DELLA SAGA CON IL SUPEREROE TUTTO ITALIANO. AL CINEMA DAL 4 GENNAIO
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isteri da svelare, ritorni dal passato, legami di sangue e poteri soprannaturali. Ecco gli ingredienti di Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, ultima fatica del regista da Oscar Gabriele Salvatores. Nel nuovo capitolo della saga il giovane, Michele, perde la madre adottiva (Valeria Golino), ma ritrova quella naturale (Ksenia Rappoport) e la gemella Natasha (Galatea Bellugi), figure destinate a 103
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cambiare il destino del supereroe in erba. Il protagonista, sempre con il volto ormai cresciuto di Ludovico Girardello, ha davanti a sé parecchie insidie da affrontare, come spiega il cineasta napoletano che, due anni fa, con la prima parte della storia, ha vinto l’European Film Award. LF Il punto di partenza del secondo capitolo? Abbiamo ideato un contest con Agiscuola, facendo immaginare agli
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studenti cosa sarebbe potuto accadere in un ipotetico sequel del Ragazzo invisibile. Ha vinto un istituto di Secondigliano, vicino Napoli. È stato interessante constatare che le paure dei giovani di tutta Italia sono le stesse. LF Quali? Scoprire di essere stati adottati e il terrorismo. Ansie che la mia generazione non ha mai neanche avvertito. LF Difficile sceneggiare la pellicola? Abbiamo fatto 12 stesure. Inizialmente c’era un duello tra la madre adottiva e quella naturale. Come spesso accade, la cattiva risultava più affascinante. LF E cos’è successo? Il personaggio della Golino fungeva da trait d’union per le vicende della storia. Valeria non era convinta e se n’è uscita dicendo: «Ma perché non mi fate morire subito?». L’ho trovata un’idea geniale. LF Ritorna il tema dell’adolescenza e della crescita. Forse perché non ho figli e ne sto idealmente crescendo uno cinematografico. Anche il prossimo film, che sarà un road movie, avrà come protagonisti un ragazzo e suo padre.
Cosa pensa dei teenager di oggi? Non sono così tremendi come vengono descritti. LF Ha parlato del suo prossimo lungometraggio. Cosa può dirci? Sarà l’incontro tra un padre e il figlio autistico, abbandonato per paura. Dovrebbe essere girato negli States, anche se ho un rapporto di odio-amore con la cultura americana. Alcuni grandi attori d’Oltreoceano si sono già resi disponibili al progetto. LF Ma non doveva girare un horror? Un’idea abortita. È stato un peccato, perché vorrei mettermi alla prova con i film di genere. Qualcosa sta cambiando, anche in Italia. LF Torniamo al Ragazzo invisibile. Perché lo ha ambientato a Trieste? È una città mitteleuropea, sembra Vienna sul mare. Una metropoli di confine un po’ sospesa, aperta a ciò che viene da fuori. L’ho raggiunta spesso in treno. Un modo di viaggiare che amo, perché mi fa stare in pace. G.B. LF
© Emanuele Scarpa
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Trenitalia offre uno speciale servizio di accompagnamento bambini che permette di far viaggiare a bordo i propri figli in compagnia di una hostess della società Elior Ristorazione S.p.A. Il servizio ha un costo fisso di 70 euro per ogni corsa, da aggiungere al prezzo del biglietto, ed è attivo su alcuni treni Frecciarossa e Frecciargento con partenza al mattino. Può essere acquistato al numero 06 3000* opzione 3 nella fascia oraria 7-20. Su trenitalia.com è possibile scoprire gli speciali vantaggi riservati a bambini e ragazzi, scaricare l’informativa e i moduli di richiesta attivazione. *Per il numero 06 3000 la tariffa di riferimento è quella urbana o extraurbana definita dall’operatore telefonico.
DURANTE
© Ihar Ulashchyk/AdobeStock
A gennaio seconda uscita della Freccia Junior, il nuovo inserto interamente dedicato ai più piccoli. Sedici pagine con giochi, quiz e tanto divertimento. Ma le coccole a bordo non si fermano qui, sulle Frecce anche il welcome drink Bimbi e Junior servito con gli snack più golosi e colori per disegnare. E ancora, sempre per allietare il viaggio, la possibilità di ritirare al bar un album di figurine Panini.
DOPO
Grazie alla collaborazione di Trenitalia con Mammacult, azienda che offre servizi digitali nel mercato degli eventi e delle attività dedicate alle famiglie, è possibile rendere ancora più speciali le proprie vacanze e i weekend in Italia. Basta accedere alla sezione Tour per bambini nell’area Offerte e servizi di trenitalia.com per scoprire le numerose attività culturali e ludiche dedicate ai più piccoli. In modo facile e veloce, infatti, si possono ricercare, confrontare, selezionare e prenotare visite guidate, laboratori ed escursioni adatte a bambini e ragazzi da zero a 15 anni nelle principali città del Belpaese, in particolare nelle destinazioni servite dalle Frecce: Roma, Firenze, Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Torino e Verona.
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OFFERTE E SERVIZI
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Roma, Brescia, Milano e Torino; a Courmayeur in connessione da Torino con le Frecce da Roma, Firenze, Bologna, Milano, Brescia e Verona; infine a Madonna di Campiglio in connessione da Trento e Verona con le Frecce da Roma, Firenze, Bologna (da Trento), Milano e Brescia (da Verona). L’offerta di viaggio è disponibile per le partenze di venerdì, sabato e domenica fino al 31 marzo. Se proprio non piace la montagna, un’ottima alternativa può essere una città d’arte: FRECCIALink arriva anche a Cremona, Siena, Perugia, Matera, Potenza e Catanzaro. Dedicata infine a chi preferisce viaggiare senza alcun peso l’offerta Bagaglio Facile, che consente di spedire le valigie direttamente a destinazione.
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© Jennifer Lorenzini
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adonna di Campiglio è la località più famosa e con le piste migliori, Cortina d’Ampezzo la più trendy e Ortisei la più family friendly. A dirlo è Skipass Panorama Turismo, il centro di ricerca che ogni anno analizza le opinioni degli italiani sulle destinazioni montane. Per raggiungere comodamente queste città ad alta quota si può utilizzare il servizio FRECCIALink di Trenitalia dalle principali città del Belpaese. È possibile infatti arrivare a Ortisei, Santa Cristina e Selva di Val Gardena in connessione da Bolzano con le Frecce da Bologna, Firenze e Roma; a Canazei, Moena e Vigo di Fassa in connessione da Ora con le Frecce da Bologna, Firenze e Roma; a Cortina d’Ampezzo in connessione da Venezia con le Frecce da Bologna, Firenze,
© FS Italiane | PHOTO
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1. Offerta a posti limitati e variabile, a seconda dei treni e della classe o livello di servizio. Acquistabile fino alle 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 2. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, ai treni e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizione. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. 3. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza. Posti limitati e variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione o biglietto e rimborso non sono consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni. 4. Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente la partenza. Il cambio dell’orario, sia per il treno di andata che per quello di ritorno, è ammesso una sola volta fino alla partenza degli stessi. Cambio delle date dei viaggi, rimborso e accesso ad altro treno non consentiti. 5. Acquistabile entro le ore 24 del giorno precedente alla partenza. Le offerte non sono valide sui treni regionali. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione e biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi. Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento d’identità.
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FOOD ON BOARD
Il viaggio nel viaggio
© Marilyn Barbone/AdobeStock
HEALTHY 2018
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n equilibrio tra gusto e benessere, con un inconfondibile tocco d’autore. Itinere dedica il menù di gennaio a tanti ingredienti salutari, proponendo ricette dalle cotture che preservano il sapore e le proprietà degli alimenti. Piatti sani e leggeri
che nascono dalla scelta di materie prime dalle preziose caratteristiche nutrizionali. Sono loro i protagonisti dei menù sulle Frecce per il 2018, con tante ricette piene di fantasia e le raffinate creazioni dello chef stellato Carlo Cracco. Buon viaggio e buon appetito. 114
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FRECCIAROSSA GOURMET Carlo Cracco
© M.T. Furnari
by
Menù Frecciarossa by Carlo Cracco
«Il sapore delicato del filetto di spigola incontra la nota agrodolce della caponata di verdure per un connubio che profuma di Mediterraneo»
FILETTO DI SPIGOLA ALLE ERBE CON VERDURE ALL’AGRO E PINOLI Lista della spesa (per 4 persone) 4 filetti di spigola, 2 piccoli peperoni gialli, 2 piccoli peperoni rossi, 1 melanzana, mezza cipolla bianca, 1 costa di sedano, 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 3 cucchiai di aceto di vino bianco, 1 cucchiaio di pinoli, mezzo cucchiaio di zucchero, maggiorana, timo, pepe bianco, sale q.b. Preparazione Lavare e mondare i peperoni, il sedano e la melanzana. Tagliare tutto a tocchetti. Sbucciare e affettare la cipolla. In una padella capiente, scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva e saltare tutte le verdure separatamente con un pizzico di sale a fuoco vivace 115
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per un minuto. In un pentolino a parte, scaldare l’acqua e l’aceto, fare bollire, aggiungere lo zucchero. Quando le verdure saranno cotte e croccanti, aggiungere i pinoli tostati e il pepe bianco. Nel frattempo, in un’altra padella mettere il restante olio e cuocere i filetti di spigola con poco sale e un trito di maggiorana e timo. Quando saranno dorati, servirli con il contorno di verdure all’agro. Vino consigliato Verdicchio dei Castelli di Jesi, Terre Cortesi Moncaro, Marche. Vino bianco secco, profumato di fiori e frutta fresca con finale amarognolo di mandorla. Equilibrato e di buon corpo.
PORTALE FRECCE
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Lezioni di volo
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NEWS Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora
TRAVEL INFO Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze
MUSICA Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera
INTERNET WIFI Connessione a Internet tramite WiFi di bordo
EDICOLA DIGITALE Principali quotidiani e una selezione di riviste settimanali e mensili
Sicario ISTRUZIONI PER L’ACCESSO Collegarsi alla rete WiFi di bordo (WiFi Frecciarossa o Frecciargento) Lanciare il browser Internet. Digitando un qualsiasi indirizzo si aprirà l’home page del portale (se non viene visualizzata digitare direttamente www.portalefrecce.it) Per accedere a Internet o fruire dei contenuti cinema e musica è necessario autenticarsi con credenziali personali da creare attraverso una veloce registrazione La registrazione è unica e va effettuata una sola volta. Le credenziali generate (numero di cellulare e password) possono essere utilizzate per entrare nel Portale in tutti i viaggi successivi sui treni Frecciarossa e Frecciargento Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com
Tutte lo vogliono
Il servizio di connessione Internet WiFi è offerto da TIM Per assistenza è possibile contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22 116
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NOVITÀ CATALOGO PREMI: VOLA CON CARTAFRECCIA E AVIOS Da oggi è possibile convertire i punti CartaFRECCIA in punti Avios per volare verso le più belle destinazioni europee con British Airways, Iberia, Meridiana e Vueling. Per farlo è necessario essere iscritti a uno dei diversi programmi fedeltà Avios (British Airways Executive Club, Iberia Plus, Meridiana Club, Vueling Club) e utilizzare lo stesso cognome utilizzato per la registrazione al programma CartaFRECCIA. La conversione è possibile in qualsiasi momento sia attraverso trenitalia.com, sia contattando il call center di Trenitalia 89.20.21. I punti Avios vengono accreditati entro 15 giorni dalla richiesta. Maggiori informazioni su trenitalia.com DOPPI PUNTI TRA MILANO E VENEZIA Fino al 31 gennaio si guadagnano doppi punti per i viaggi con le Frecce tra Milano e Venezia. I punti premio sono qualificanti per raggiungere lo status di Oro e Platino. Non è previsto il raddoppio dei punti verdi. La promozione è disponibile presso tutti i canali di vendita e non è cumulabile con altre iniziative di accumulo punti.
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ROMA 127 48 18 AL GIORNO 5 CORSE REGIONALI AL GIORNO
MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA A Roma si omaggiano gli scatti d’autore con la mostra I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica, al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini fino al 18 febbraio. Oltre 350 opere dei più prestigiosi autori - da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank e Christer Strömholm, da Robert Capa a Elliott Erwitt e molti altri - decine di documenti originali, riviste e libri rari, fotografie vintage e macchine fotografiche d’epoca compongono questa ricca esposizione nella sua unica tappa italiana. Ingresso 2x1 per i soci CartaFRECCIA, i possessori di biglietto delle Frecce con destinazione Roma (emissione antecedente al massimo di due giorni dalla data della visita), di ticket di corsa semplice per la Capitale e di abbonamento regionale Trenitalia. ilvittoriano.com
STAZIONE>COMPLESSO DEL VITTORIANO IN CONVENZIONE ANCHE:
P.za Venezia
BRESCIA • Fondazione Brescia Musei TORINO • Mirò! Sogno e colore fino al 14 gennaio a Palazzo Chiablese • Museo Nazionale del Cinema • J’arrive-Napoleone Bonaparte fino al 28 gennaio a Palazzo Cavour • Human bodies fino al 25 febbraio alla Promotrice delle Belle Arti MILANO • Chagall. Sogno di una notte d’estate fino al 28 gennaio al Museo della Permanente REGGIO EMILIA • Kandinsky-Cage fino al 28 febbraio a Palazzo Magnani BOLOGNA • Magritte, Dalì, Duchamp. I Rivoluzionari del '900 fino all’11 febbraio a Palazzo Albergati FIRENZE • Il Cinquecento a Firenze fino al 21 gennaio a Palazzo Strozzi SIENA • Ambrogio Lorenzetti fino al 21 gennaio a Santa Maria della Scala FORLÌ • Erwitt Kolors, fino al 14 gennaio alla Chiesa di San Giacomo in San Domenico ROMA • L’Italia di Zaha Hadid fino al 14 gennaio al MAXXI • Monet fino al 28 gennaio e I Grandi Maestri fino al 18 febbraio al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini • Musei in Comune • Hokusai fino al 14 gennaio e Mangasia fino al 22 gennaio a Palazzo delle Esposizioni NAPOLI • Sebastiao Salgado. Genesi fino al 28 gennaio al PAN - Palazzo Arti Napoli Info e dettagli su trenitalia.com
Nana, Place Blanche, Paris (1961) © Christer Strömholm
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NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA Bolzano Val Gardena Madonna di Campiglio Courmayeur
Bergamo
Udine
Val di Fassa
Trento
Milano
Verona
Vicenza
Brescia Cremona Torino
Cortina d’Ampezzo
Ora
Treviso
Trieste
Venezia
Mantova Piacenza Reggio Emilia AV Modena Bologna Genova
Padova
Ravenna Rimini
Firenze
La Spezia Pisa
Perugia
NO STOP
Ancona NO STOP
Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto
Foggia
Caserta Afragola
Matera
Napoli
Potenza
Salerno
Bari Lecce Taranto
Sapri Catanzaro Lamezia Terme
Reggio di Calabria
LEGENDA:
Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com
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OLTRE 250 FRECCE AL GIORNO 120
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NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN
COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO
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FRECCIAROSSA
FRECCIAROSSA ETR 500 Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
1a
FRECCIARGENTO ETR 600 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Milano-Roma 2h 55'
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Roma-Venezia1 3h 12'
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FRECCIARGENTO ETR 485 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Roma-Verona 2h 52'
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Milano-Venezia 2h 1
I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1
Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre
FRECCIABIANCA Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA ETR 460 Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio
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VILLA R EGINA
LA RESIDENZA PROTETTA PER VIVERE LA BELLEZZA DELLA TERZA ETA’ LA STRUTTURA Ad Arco di Trento, sul Lago di Garda, sorge una nuova struttura con eleganti appartamenti mono e bilocali arredati, rivolti ad ospitare persone anziane autosufficienti per una Terza età attiva e protetta. I SERVIZI OFFERTI Nei servizi sono inclusi ristorante con saletta riservata, pulizie giornaliere, tutte le utenze senza oneri condominiali, attività ricreative, ludiche e culturali. LE ATTIVITA’ MOTORIE Per un’attività motoria quotidiana sono comprese sedute di gruppo in piscina idroterapeutica e palestra con istruttori, training specifici e motivazionali seguiti da un team professionale. LA SICUREZZA E LA SALUTE L’attigua Casa di Cura Regina garantisce agli ospiti una visita medica all’ingresso, un intervento infermieristico di emergenza H24 e analisi ematochimiche periodiche.
Negli appartamenti è possibile ospitare periodicamente parenti e animali domestici. La Direzione organizza Tour nelle città d’arte e giornate di cura presso le Terme di Comano. per informazioni Via Pomerio, 3 - 38062 ARCO (TN) info@gardasmartresidence.it www.gardasmartresidence.it 0464 512851
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PRIMA DI SCENDERE//RACCONTO INEDITO di Gennaro Sangiuliano
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osse stato per lui, Sua Maestà quella mattina avrebbe dormito ancora un bel po’. Come faceva spesso, quando sonnecchiava fino alle 13 confondendo poi la colazione con il pranzo. Ma essere Ferdinando Carlo Maria di Borbone, già duca di Noto e di Calabria, re delle Due Sicilie con il nome di Ferdinando II, impone degli obblighi soprattutto se si vuole alimentare la fama di riformatore e innovatore. «Maestà oggi è un grande giorno. Noi napoletani ci facciamo la prima linea ferroviaria d’Italia», esclama Luigino, il cameriere personale aprendo i pesanti drappeggi che fanno da tende ai finestroni di Palazzo Reale. I giardinieri hanno già composto con i fiori, come fanno ogni mattina, sul prato del giardino reale, la data del giorno: 3 ottobre 1839. La finestra del sovrano affaccia sul Golfo, ed è davvero una bella giornata, piena di sole. «Sai Luigino, sono un po’ emozionato: mi hanno fatto vedere tanti progetti e anche un modellino. Ma io un treno non l’ho mai preso», risponde Sua Maestà stiracchiandosi nel lussuoso letto a baldacchino. «Peccato che tu non possa venire». Due valletti, da ore, stanno predisponendo su un manichino l’alta uniforme del sovrano, pulendo decorazioni e medaglie una ad una. Alle dieci il corteo delle carrozze di corte si muove da Palazzo
Reale, nel centro di Napoli, per raggiungere villa del Carrione al Granatello di Portici. Ad aprire il corteo c’è un distaccamento di cadetti del Real Collegio Militare Nunziatella. «Maestà! Quando la ferrovia sarà completata impiegherà molto meno per raggiungere Portici. Senza dover sobbalzare su questa carrozza», gli fa Antonio Stradella, principe di Cassaro e Primo ministro del Regno della Due Sicilie, che siede accanto a lui. Nella frase del nobile accompagnatore c’è il sapore di un malizioso ammiccamento perché a corte tutti sanno che il sovrano ama andare a villa del Carrione per incontrare la sua concubina favorita. Ma al di là delle malizie, è una giornata di orgoglio per i meridionali del Regno del Sud, primo Stato italiano ad avere una ferrovia. La folla applaude il re ai lati della strada, nelle taverne e davanti ai chioschi tutti discutono di treni e binari come se fossero grandi esperti della materia. Ad attendere Sua Maestà c’è l’ingegnere Armand Joseph Bayard de la Vingtrie, che ha progettato e realizzato la ferrovia. Re Ferdinando gli stringe la mano e gli domanda con un tono netto: «Ma sarà mica pericolosa questa cosa?». «Stia tranquillissimo! Le piacerà tantissimo». Il re sale su un piccolo palco imbandierato, lui odia tenere discorsi. È una cosa che non sopporta. Ma a corte tutti hanno insistito: «Qualche parola deve pur dirla». Parla in
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francese, come facevano i nobili meridionali nelle circostanze ufficiali, la stragrande maggioranza dei presenti non capisce una parola ma applaude convinta. «È solo l’inizio», promette il sovrano, «porteremo la ferrovia fino all’Adriatico!». Il convoglio ferroviario è composto da una locomotiva a vapore di costruzione britannica, Longridge, a cui è stato dato il nome di Vesuvio, perché fuma proprio come il vulcano che sovrasta Portici. Il percorso dura appena nove minuti. LF
Trump Mondadori, 300 pp. ¤ 22 Chi è davvero Donald Trump? Sangiuliano racconta la vicenda personale, imprenditoriale e politica del presidente USA senza sconti e pregiudizi. Un libro che mostra le contraddizioni dell’America del neoisolazionismo, dei rigurgiti razzisti e della lotta globale al terrorismo.
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AMORE BINARIO
PENDOLARE
PER AMORE
LE STORIE DI AMORE BINARIO IN ONDA OGNI VENERDÌ ALLE 19,45 ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA DI RAI RADIO2 CATERPILLAR
Il dottor Trenamore, Paolo Labati
C
ara redazione, in questo momento sono seduta su uno di quei morbidi sedili di un Frecciabianca della domenica, andando da Roma a Napoli per rivedere il mio fidanzato e, mentre aspetto di arrivare con ansia, sfoglio la rivista del treno e mi imbatto nel vostro articolo. Leggo le storie di Caterpillar e degli amori binari proprio come il mio. Mi si apre il cuore e inizio a pensare... Conosco il mio fidanzato esattamente da un anno e cinque mesi d’amore folle e, nonostante una relazione a distanza
sia difficile, non c’è stato un solo giorno in cui mi sia pentita della mia scelta. Sono una studentessa universitaria a tempo pieno, lui un pizzaiolo, difficile far combaciare i weekend quando si ha così poco tempo, pochi soldi, ma questo non ci ha mai spaventati. Leggendo il vostro articolo mi sono soffermata a pensare a quante persone sono pendolari come me per amore e a quanto sia falso che la lontananza divide. Perché ogni volta rivedersi è come innamorarsi di nuovo, ogni volta che uno dei due arriva al binario. Siamo giovani, forse è anche per
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questo che abbiamo più energie per affrontare questo tipo di relazione, ma non avevo mai riflettuto sul fatto che ci sono coppie molto più grandi di noi che, nonostante il fare “avanti e dietro”, si ripromettono una vita insieme e dei progetti. Spero con tutto il mio cuore che anche la nostra storia non smetta mai di continuare a “viaggiare”, come il nostro amato treno della domenica. Alessandra Per partecipare ad Amore Binario caterpillar@rai.it
ROMA 127 48 18 AL GIORNO 5 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO ROMA T.NI> MERCATI DI TRAIANO
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PRIMA DI SCENDERE//FUORI LUOGO di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
TR A I A N O
70 Nazionale/ Quirinale atac.roma.it
A 1.900 ANNI DALLA MORTE Sconti per i clienti Trenitalia
Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali
C’
è una ragione in più per visitare il complesso dei resti monumentali che l’imperatore Traiano (regnante dal 98 al 117 d.C.) ha lasciato a Roma: Mercati, Foro e, forse più di ogni altro, la Colonna imperiale che porta il suo nome in piazza Venezia. Una mostra celebra “l’optimus princeps” ai Mercati, uno straordinario complesso che fungeva da ufficio pubblico della città (e da molte altre cose) e che presenta ambienti intatti e spettacolari viste sui Fori.
Traiano non ha soltanto esteso l’impero romano ai suoi massimi limiti: in qualche modo ha anche dato le premesse per l’Europa che sarebbe venuta. Le sue battaglie di conquista contro i Daci creano i presupposti di un impero più moderno, inoltre la sua provenienza “provinciale” (probabilmente iberica), connota un periodo maggiormente internazionale di Roma. La mostra, fino al 16 settembre, rappresenta in chiave moderna (e pop) aspetti meno noti al grande
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pubblico e si impernia su ricche testimonianze monumentali. La più nota di tutte è la Colonna Traiana che si può osservare in piazza, ma di cui conviene godere delle anticipazioni in copia riportate all’interno. Per guardare, ad altezza degli occhi, i particolari più interessanti e insoliti, come il guado del Danubio, i ponti e le armature. E anche i Daci, popolo vinto, ma grande e onorevole. LF mercatiditraiano.it MercatiTraianoForiImperiali museiincomune
E DI 16 PAGIN
TI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIAT GIOCHI, FUMET ORI
Gira pagina e comincia a E! LEGGERE e GIOCsAeRrà Il viaggio pas in un lampo!
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l’ Mondiali in
© Alena Razumova/Shutterstock.com
RUSSIA
PIZZA patrimonio dell’UNESCO OGNI
VIAGGIO
LEGGI il fumetto di
È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!
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LA FRECCIA JUNIOR
LA TUA OPINIONE
Scarica un’app per leggere il QR Code, aprila e inquadra il codice con la fotocamera dello smartphone. Verrai indirizzato al nostro breve questionario.
Un anno di supereroi! IL 2018 SARÀ UN ANNO VERAMENTE SUPER, PERCHÉ I CINEMA SARANNO INVASI DAI TUOI SUPEREROI PREFERITI. VAI A PAGINA 100 E LEGGI TUTTE LE USCITE DELL’ANNO! UNO DEI PROTAGONISTI DEL FILM JUSTICE LEAGUE, IN SALA QUESTI GIORNI, È CYBORG, PER METÀ ROBOT E PER METÀ UMANO, MA DEL TUTTO EROICO.
CYBORG
MBATTERE ET CHE USA PER CO DG GA SI RO ME NU ONE DI BORG AMA IL SUO CORPO DISP E AI VIDEOGAME. CY AR OC GI E A RT TO RE LA RSI NELLA IL CRIMINE, MANGIA CE ANCHE RILASSA PIA I GL MA Y, CIT JUMP ICO, BEAST BOY. ESSERE UN EROE DI IL SUO MIGLIORE AM N CO R WE TO S AN TIT
NOME REALE: VICTO R STONE POTERI E ABILITÀ: SUPER FORZA, CANNONI SONICI, VO LO, LANCIAMISSILI, PUGNI A RAZZO, OG NI TANTO LA SUA TESTA SOMIGLIA A UNA PALLA DA BOWLING. CURIOSITÀ: È OSSE SSIONATO DALLE POLPETTE!
Ti ho sistemato il profilo a dovere, amico!
NEL 2018 CORRI AL CINEMA A VEDERE IL FILM ANIMATO DEI 130
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IL POTERE DELLA PIZZA I Teen Titans sono supereroi dotati di superpoteri.
Beast Boy si scatena. Stella elettrizza.
Adattamento di Jennifer Fox Basato sull’episodio Ehi, pizza! Scritto da Amy Wolfman Basato sull’episodio Verità, giustizia e che altro? Scritto da Michael Jelenic e Aaron Horvath
Cyborg spacca. Corvina lancia incantesimi.
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LA FRECCIA JUNIOR
E Robin? Nessuno sa cosa fa.
Cosa fornisce ai Teen Titans i poteri? La magia, forse?
No! È la... PIZZA!
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La mangiano a colazione, pranzo e cena! La mangiano tutto il giorno, a qualunque ora!
I panini sono saporiti. I burritos sono gustosi.
Ma la pizza calda e fumante è la migliore...
...con qualunque condimento!
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LA FRECCIA JUNIOR
Ti fa ballare, saltare, fare i ruttini e divertirti!
Anche Silkie va matta per la pizza.
Il serbatoio di Cyborg è vuoto. «Ordiniamo una pizza», dice Beast Boy.
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«Se arriva tardi,
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allora è gratis!»
GRATIS
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Peccato che il pizzaiolo sia sempre puntuale.
«Ecco la pizza», dice il pizzaiolo. «Posso pagare con un giro su un pony?», domanda Beast Boy.
Ma c’è un tipo di pizza che spaventa i Teen Titans.
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LA FRECCIA JUNIOR
È quella con i pesciolini strani? No...
IL MOSTRO DELLA PIZZA! Presto! Chiudete la scatola.
Fiuu. Per un pelo.
Che faranno ora i Titans?
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Ordineranno dell’altra pizza!
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LA FRECCIA JUNIOR
IL POTERE DELLA PIZZA
QUIZ
I TEEN TITANS GO! SONO UNA SQUADRA DI SUPEREROI CHE PROTEGGE LA TERRA DALLE FORZE DEL MALE! ROBIN, STELLA, CYBORG, BB E CORVINA VIVONO TUTTI INSIEME NELLA LORO TORRE, E... ADORANO LA PIZZA! HAI LETTO CON ATTENZIONE? RISPONDI ALLE DOMANDE QUI SOTTO! oste Scrivi le risp tto, così su un foglie he iocare anc potranno g bini! gli altri bam
1 QUAL È IL SUPER POTERE DI CORVINA?
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S
COSA DÀ AI TEEN TITAN I LORO POTERI?
A. SGUARDO INFUOCATO. B. RAGGIO DI GHIACCIO. C. LANCIARE INCANTESIMI.
A. LA MAGIA. B. LA PIZZA. C. LA CIOCCOLATA.
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BB COME VUOLE PAGARE IL PIZZAIOLO?
COSA TI FA FA RE LA PIZZA?
A. CON LE BUSTE DI CARTA. B. CON LA MASCHERA DI ROBIN. C. CON UN GIRO SU UN PONY.
A. BALLARE. B. STUDIARE. C. DORMIRE.
TI È PIACIUTA QUESTA STORIA? IL DIVERTIMENTO CONTINUA SUL MAGAZINE UFFICIALE DI TEEN TITANS GO, IN EDICOLA.
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ZZA CHE SPAVENTA QUAL È IL TIPO DI PI I TEEN TITANS? SCIOLINI STRANI. A. QUELLA CON I PE A PIZZA. B. IL MOSTRO DELL NANAS. C. QUELLA CON L’A
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Tutti pazzi per la
pizza!
I TEEN TITANS GO! SONO PROPRIO DEI FAN SFEGATATI DELLA PIZZA, MA BEAST BOY È TALMENTE APPASSIONATO CHE SI VORREBBE TUFFARE IN UN MARE DI PIZZE! AIUTALO A CONTARE QUANTE SONO!
LA TUA OPINIONE
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STELLA HA CUCINATO UNA COLAZIONE MOLTO ABBONDANTE PER I SUOI AMICI, MA C’È UNA SORPRESA! TROVA I CIBI CHE POTREBBERO PIACERE SOLO A UN ABITANTE DEL PIANETA TAMARAN.
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LA FRECCIA JUNIOR
Sua maestà… la
pizza!
DA QUEST’ANNO L’ARTE DELLA PIZZA NAPOLETANA È STATA DICHIARATA PATRIMONIO DELL’UNESCO! IN TUTTO IL MONDO MANGIANO LA PIZZA, E TU? PRIMA DI GUSTARTI LA TUA PROSSIMA PIZZA RISOLVI LE OPERAZIONI QUI SOTTO!
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L’UNESCO HA PREM IATO NON SOLO L’ARTE DE I PIZZAIOLI NAPOLETA NI DI PREPARARE GUST OSE PIZZE, MA ANCHE LA LORO CAPACITÀ DI FORMAR E UN RITO ACCOMPAGNA TO DA GESTUALITÀ, CANZON I ED ESPRESSIONI CHE HA NNO CONTRIBUITO A CREA RE IL MITO DELLA PIZZA NAPOLETANA!
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© MITstudio/Shutterstock.com
LO SAPEVI CHE…? LA PIZZA, PER COME LA CONOSCIAMO, SI È DIFFUSA DALLA METÀ DEL 1700 NELLA ZONA DI NAPOLI, LA PIÙ ANTICA È PROPRIO LA MARINARA CHE DEVE IL SUO NOME AL FATTO CHE VENIVA REALIZZATA DAI MARINAI DURANTE I LORO LUNGHI VIAGGI. LA LEGGENDA NARRA CHE NEL 1889 VENNE PREPARATA UNA PIZZA PER LA REGINA MARGHERITA, CON POMODORO, MOZZARELLA E BASILICO, IN ONORE DEI COLORI DELLA BANDIERA ITALIANA.
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Patrimonio!
IL RAGAZZO INVISIBILE – seconda generazione Un supereroe tutto italiano! IL 4 GENNAIO, NELLE SALE ITALIANE, ESCE IL FILM IL RAGAZZO INVISIBILE - SECONDA GENERAZIONE! IMPARA A DISEGNARE IL LOGO DI QUESTO SUPEREROE TUTTO ITALIANO E LEGGI TUTTI I DETTAGLI A PAGINA 103.
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LA FRECCIA JUNIOR
Tornano i Mondiali di
calcio!
QUEST’ESTATE IN RUSSIA SI SVOLGERANNO I TANTO ATTESI MONDIALI DI CALCIO MASCHILI! DAL 14 GIUGNO AL 14 LUGLIO, 32 NAZIONALI SI AFFRONTERANNO PER VINCERE L’EVENTO SPORTIVO PIÙ SEGUITO AL MONDO. QUANTE DI QUESTE BANDIERE RICONOSCI?
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LO SAPEVI CHE…? IL CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO È NATO NEL 1930 GRAZIE A UN DIRIGENTE SPORTIVO FRANCESE, JULES RIMET! FU PERÒ IL MONDIALE IN SPAGNA, NEL 1982, A OSPITARE PER LA PRIMA VOLTA LE SQUADRE DI TUTTI E CINQUE I CONTINENTI. IL CAMPIONATO DEL MONDO FEMMINILE, DISPUTATO PER LA PRIMA VOLTA IN CINA NEL 1991, INVECE, SI SVOLGERÀ IN FRANCIA NEL 2019.
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I 70 anni della
Costituzione!
LA COSTITUZIONE ITALIANA, ENTRATA IN VIGORE IL 1° GENNAIO 1948, SEGNÒ L’INIZIO DELLA REPUBBLICA IN ITALIA! COMPOSTA DA 139 ARTICOLI, È LA CARTA CHE ELENCA I DIRITTI E I DOVERI DEI CITTADINI. QUALI FRA QUESTI ARTICOLI SECONDO TE NON FANNO PARTE DELLA COSTITUZIONE?
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1 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA È ELETTO PER CINQUANT’ANNI.
LA REPUBBLICA PROMUOVE LO SVILUPPO DELLA CULTURA E LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNICA.
3 TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE.
4 I CITTADINI HANNO E IL DOVERE DI BALLAR A. AN IM TT SE TRE VOLTE A
5 LA BANDIERA DELLA REPUBBLICA È IL TRICOLORE ITALIANO: VERDE, GIALLO E ROSSO
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LA SCUOLA È APERTA A TUTTI. L’ISTRUZIONE INFERIORE, IMPARTITA PER ALMENO OTTO ANNI, È OBBLIGATORIA E GRATUITA.
LA REPUBBLICA NON TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE DIRITTO DELL’INDIVIDUO.
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LO SAPEVI CHE…? LA COSTITUZIONE ITALIANA È FONDATA SUI PRINCIPI DI LIBERTÀ, UGUAGLIANZA E FRATERNITÀ, ISPIRATI ALLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO, NATA DURANTE LA RIVOLUZIONE FRANCESE NEL 1789, E ALLA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEGLI STATI UNITI DEL 1776.
ATTRAVERSO UN REFERENDUM,, IL 2 GIUGNO 1946, AGLI ITALIANI VENNE CHIESTO DI SCEGLIERE FRA MONARCHIA E REPUBBLICA. QUELLA FU LA PRIMA ELEZIONE POLITICA ALLA QUALE VOTARONO LE DONNE. DONNE
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Un anno di
diritti! © Evellean/Shutterstock.com
LO STESSO ANNO IN CUI NACQUE LA COSTITUZIONE ITALIANA, FU SCRITTA ANCHE LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO, CHE STABILISCE I DIRITTI INDIVIDUALI DI OGNI PERSONA. SCEGLI LE PAROLE GIUSTE DALL’ELENCO IN BASSO A DESTRA E COMPLETA IL PRIMO ARTICOLO.
ARTICOLO 1 TUTTI GLI ESSERI _ _ _ _ _ NASCONO _ _ _ _ _ _ ED EGUALI IN DIGNITÀ E _ _ _ _ _ _ _ . ESSI SONO DOTATI DI _ _ _ _ _ _ _ E DI COSCIENZA E DEVONO _ _ _ _ _ GLI UNI VERSO GLI ALTRI IN _ _ _ _ _ _ _ DI _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ . SOLUZIONI
ECCO I CIBI DEL PIANETA TAMARAN:
TORNANO I MONDIALI DI CALCIO! GIAPPONE - RUSSIA FRANCIA - ARGENTINA SPAGNA - PERÙ GERMANIA - NIGERIA.
QUIZ: 1-C; 2-B; 3-A; 4-C; 5-B. TUTTI PAZZI PER LA PIZZA! BB È SOMMERSO DA 46 PIZZE. SUA MAESTÀ… LA PIZZA! 3 - 2 - 3.
AGIRE DIRITTI SPIRITO LIBERI FRATELLANZA UMANI
I 70 ANNI DELLA COSTITUZIONE! 4 - 5 - 7.
UN ANNO DI DIRITTI! TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED EGUALI IN DIGNITÀ E DIRITTI. ESSI SONO DOTATI DI RAGIONE E DI COSCIENZA E DEVONO AGIRE GLI UNI VERSO GLI ALTRI IN SPIRITO DI FRATELLANZA.
LA TUA OPINIONE
Scarica un’app per leggere il QR Code, aprila e inquadra il codice con la fotocamera dello smartphone. Verrai indirizzato al nostro breve questionario.
LA FRECCIA JUNIOR è un progetto a cura di PANINI MAGAZINES – Direttore Mercato Italia: Alex Bertani · Publishing manager: Sara Mattioli · Coordinamento editoriale: Stefania Simonini · Progetto grafico: Alessandro Gucciardo · Impaginazione: Maryam Funicelli
EDIZIONI LA FRECCIA – Direttore Responsabile: Marco Mancini · Caporedattore: Claudia Frattini Segreteria di redazione: Luca Mattei · Collaboratori: Alessia Tozzi
La storia a fumetti è tratta da TEEN TITANS GO!. Copyright © 2018 DC Comics. TEEN TITANS GO! and all related characters and elements © &™ DC Comics and Warner Bros Entertainment Inc. (s18)
TRENITALIA – Servizi a valore aggiunto - Divisione Passeggeri Long Haul: Francesco Maria Siviglia, Sara Meniconzi
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