La Freccia - giugno 2024

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INTERVISTE

Brenda Lodigiani

Tiromancino

Mattia Furlani

Dalia Kaddari

Lorenzo Simonelli

TRAVEL

Gargano

Val di Fassa

Bologna

ARTE E PHOTO

Giorgio Vasari

Sebastião Salgado

Angèle Etoundi Essamba

IL RITMO DELL’ESTATE

NEGRAMARO

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VIVERE OGNI

Èarrivata la stagione dei baci. Quelli veri, sognati, mai dati e rimpianti. Quelli che saranno ricordati per sempre come i primi e quelli che rafforzano i legami familiari e creano ricordi preziosi.

Benvenuta estate. Che porti in dote, nel mese di giugno, il giorno più lungo dell’anno; e nel resto della stagione il profumo del mare, i colori vivi della montagna, le hit estive, i concerti negli stadi e nelle piazze, le passeggiate sulla spiaggia al chiaro di luna e le grandi città un po’ meno trafficate.

Benvenuta estate degli Europei di calcio e dei Campionati europei di atletica leggera, in programma a Roma, che sulla Freccia raccontiamo con la voce di Dalia Kaddari (23 anni, specialista nei 200 metri e nella staffetta), Mattia Furlani (19 anni, primatista mondiale under 20 nel salto in lungo) e Lorenzo Simonelli (21 anni, firma del record italiano sui 110 ostacoli e argento ai Mondiali indoor di Glasgow): tre campioni che vedremo anche ai Giochi olimpici di Parigi e che portano sulla maglia il brand Frecciarossa.

C'è qualcosa di magico nei giorni di inizio estate. Nelle serate che tardano ad arrivare e nei cieli tinti di tramonti infuocati. Una magia da vivere e abbracciare in treno, in quella che si annuncia un’estate da record che inizia sulla scia dei primi risultati del 2024 di Trenitalia e del Polo Passeggeri. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, a bordo dei mezzi del Polo Passeggeri del Gruppo FS hanno viaggiato 268 milioni di persone (+5% rispetto al 2023), di cui 191 milioni in Italia. Nello stesso periodo, Trenitalia ha trasportato 150 milioni di viaggiatori verso i grandi capoluoghi, le città

d’arte e le mete turistiche per eccellenza. Il treno, definito da Giuliano Sangiorgi «espressione metaforica di una certa visione della vita», sarà dunque protagonista delle nostre vacanze. Il frontman dei Negramaro, in copertina su questo numero della Freccia, racconta come sarà il live tour estivo del gruppo negli stadi, spiega quali sono le nuove tendenze nel mondo musicale e regala un’immagine terapeutica del mare.

Il desiderio di un’estate che non finisca mai, cantato qualche anno fa dai Negramaro, è lo stesso di tanti ragazzi che affronteranno un momento cruciale della loro vita: gli esami di maturità. Una tappa fondamentale che segna la fine di un percorso scolastico e l’inizio di nuove avventure; e che spalanca le porte a quella che sarà, senza dubbio, l’estate più lunga della loro vita.

Da vivere senza fretta, né stress. Solo con il piacere del viaggio, la bellezza del paesaggio, la gioia della scoperta e di tutto ciò che permette di assaporare ogni istante, di ascoltare ogni suono, di vivere ogni emozione. Preparatevi a un’estate indimenticabile, mettete su la vostra colonna sonora preferita, aprite il cuore alla bellezza e partite con noi.

di Dario Cirrincione dario-cirrincione

EMOZIONE

VENTO D’ESTATE

Escursioni, sport acquatici e feste in spiaggia. Una vacanza dinamica tra mare e natura nel Gargano, la parte più a nord della Puglia

VELOCI COME FRECCE

Mattia Furlani, Dalia Kaddari e Lorenzo Simonelli sono tre giovani atleti italiani che partecipano agli Europei di Roma. In attesa delle Olimpiadi di Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto

THE SUMMER IS MUSIC

Da Milano a Roma, passando per Firenze e scendendo fino in Sicilia, tornano i grandi festival dell’estate. Che miscelano rock e pop, elettronica e cantautorato italiano

Tra le firme del mese

CESARE BIASINI SELVAGGI

Da marzo 2017 è direttore editoriale di exibart.com. Autore e conduttore del programma televisivo Stato dell’arte su Cusano Italia TV, svolge attività manageriale in diverse fondazioni culturali italiane

ROBERTO RUBEN GANZITTI

Giornalista, scrittore e cantautore. Laureato in Letterature comparate, è autore e presentatore del live podcast Pezzi di tutto. Vive nell’illusione di riuscire a finire entro il weekend i cinque libri comprati durante la settimana

SILVIA LANZANO

Giornalista e archeologa medievista. Attiva nel terzo settore con progetti di accoglienza per donne rifugiate e migranti. È impegnata nella comunicazione sul tema delle allergie alimentari in età pediatrica

ANDREA RADIC

Giornalista professionista, scrive per Identità golose e Ansa, conduce su Gambero Rosso

Channel Italia vicina e ha condotto su Radio Rai

A spasso con Radic. È nella giuria del premio

The WineHunter Award al Merano wine festival. Dal 2018 scrive su La Freccia e su fsnews.it

I numeri di questo numero

18

i Centri operativi per la sicurezza cibernetica in Italia [pag. 80]

450

Gli anni trascorsi dalla morte di Giorgio Vasari [pag. 89]

42

le foto di Sebastião Salgado in mostra a Genova [pag. 105]

READ ALSO

FSNews.it, la testata online del Gruppo FS Italiane, pubblica ogni giorno notizie, approfondimenti e interviste, accompagnati da podcast, video e immagini, per seguire l’attualità e raccontare al meglio il quotidiano. Con uno sguardo particolare ai temi della mobilità, della sostenibilità e dell’innovazione nel settore dei trasporti e del turismo quali linee guida nelle scelte strategiche di un grande Gruppo industriale

Con questo QR code puoi sfogliare La Freccia anche online. Buona lettura

PER CHI AMA VIAGGIARE

MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI

ANNO XVI - NUMERO 6 - GIUGNO 2024

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA

N° 284/97 DEL 16/5/1997

CHIUSO IN REDAZIONE IL 31/05/2024

Foto e illustrazioni

Archivio FS Italiane

AdobeStock

Copertina © Roberto Graziano Moro Tutti i diritti riservati

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ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE LICENZA CREATIVE COMMONS BY-NC-ND 3.0 IT

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EDITORE

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Direttore Responsabile

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Caporedattrice

Coordinamento Editoriale

In redazione

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Coordinamento creativo

Ricerca immagini e photo editing

Hanno collaborato a questo numero

Dario Cirrincione

Davide Falcetelli

Michela Gentili

Sandra Gesualdi, Cecilia Morrico, Francesca Ventre

Gaspare Baglio, Alex A. D’Orso, Irene Marrapodi

Francesca Ventre

Giovanna Di Napoli

Claudio Romussi

Osvaldo Bevilacqua, Cesare Biasini Selvaggi, Francesco Bovio, Nerina Di Nunzio, Fondazione FS Italiane, Enzo Fortunato, Roberto Ruben Ganzitti, Alessio Giobbi, Silvia Lanzano, Enrico Procentese, Andrea Radic, Alessandro Ribaldi, Gabriele Romani, Flavio Scheggi, Mario Tozzi

REALIZZAZIONE E STAMPA

Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE) Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com Coordinamento Tecnico Antonio Nappa

PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTA RIVISTA advertisinglafreccia@fsitaliane.it

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On web

La Freccia si può sfogliare su fsitaliane.it e su ISSUU

PROGETTO CREATIVO
Team creativo Antonio Russo, Annarita Lecce, Giovanni Aiello, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli

FRECCIA

SPLENDIDA TRADIZIONE

L’idea di una mostra che potesse dimostrare tutto l’amore che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno per la cultura italiana è nata nel 2019. Ci sono voluti alcuni anni e oggi, finalmente, quel sogno è diventato realtà con l’esposizione Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana, curata da Florence Müller, al Palazzo Reale di Milano fino al 31 luglio. Nelle dieci sale – dedicate ad altrettanti temi esclusivi – non solo si ripercorre lo straordinario processo creativo degli stilisti, ma si possono ammirare da vicino gli intarsi, gli intrecci, le tinte e le stampe fatte a mano di collezioni che non sono visibili nei negozi di prêt-à-porter.

L’allestimento dell’esposizione, progettato per cinque anni e durato un mese e mezzo, è stato portato avanti con la massima cura al dettaglio: i pavimenti della sala sulle Tradizioni siciliane sono ricoperti di piastrelle prodotte da Ceramica Bevilacqua mentre alle pareti si fanno notare i pannelli murari realizzati dai maestri dell’arte del carretto siciliano Salvatore Sapienza e Gianfranco Fiore. Nella stanza dedicata all’Arte e alla maestria del vetro, gli specchi di Barbini e i lampadari della Barovier & Toso circondano abiti ricamati minuziosa-

mente in vetro, con pizzo lurex ed elementi in plexiglas. C’è poi una sala che consente di immergersi nella Galleria degli specchi di Palazzo Gangi, a Palermo, dove è stata girata la celebre scena del ballo nel film di Luchino Visconti Il Gattopardo. In questa suggestiva ambientazione sono esposti otto abiti storici di Dolce&Gabbana ispirati all’opera cinematografica.

Continuando nel percorso, si possono ammirare tuniche drappeggiate come quelle delle dee greche, con in sottofondo le note di Ennio Morricone, e vivere l’esperienza del laboratorio Alta Moda ascoltando la voce di Luciano Pavarotti. Al tema della Devozione è dedicata un’altra stanza in cui brilla il motivo del cuore sacro, spesso rappresentato nelle creazioni dei due couturier. Sotto la sua egida lo spazio, avvolto in un’atmosfera barocca, si presenta come un contemporaneo sancta sanctorum, lo scrigno perfetto per una selezione di lavori di haute couture e gioielleria ispirati alla teatrale arte barocca del ‘600 del ‘700. palazzorealemilano.it | mostradolcegabbana.com palazzorealemilano | dolcegabbana_exhibit

di Cecilia Morrico MorriCecili morricocecili
La sala dedicata al film Il Gattopardo nella mostra Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana
© Michael Adair
#Frecciaview
© Giulia T. PEOPLE
Stazione di Roma Termini
© Giuseppe F. tigerswill
LUOGHI

LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN

Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it. L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie rappresentate (Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà del mittente e priva di watermark. Le foto più emozionanti tra quelle ricevute saranno selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri della rubrica.

a cura di Enrico Procentese enry_pro

IN VIAGGIO

Capitreno a Roma Termini © Edoardo C. eddie_cortesi

Verso Milano con il treno storico Arlecchino
© Francesco V. ciskie1977

A TU PER TU

LE STORIE E LE VOCI DI CHI FA VIAGGIARE I TRENI

Nadia Felicella, dipendente di Trenitalia Business AV, si occupa dell’assistenza in stazione e, da gennaio, del servizio di video interpretariato in Lingua dei segni italiana (Lis) che favorisce la comunicazione tra lo staff e le persone sorde segnanti.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio compito principale è fornire assistenza a terra nella stazione di Napoli Centrale, più raramente in quella di Napoli Afragola. Sono arrivata in Trenitalia nel 2019 e fin da subito mi sono specializzata nei settori dell’assistenza e della vendita. La laurea in economia aziendale e le precedenti esperienze amministrative mi hanno fornito le competenze necessarie per affrontare le sfide iniziali di questo lavoro.

Quali sono le tue aree di competenza?

L’assistenza che offro insieme ai colleghi e alle colleghe spazia dalla vendita dei biglietti alla gestione delle richieste di informazione. Il front line e il rapporto con il pubblico sono una parte fondamentale della mia quotidianità e, sebbene sia impegnativo, può essere anche molto gratificante. Operiamo nel FRECCIALounge ma anche in biglietteria, ai desk informativi generalmente posizionati nell’atrio della stazione o vicino ai binari.

Che cosa ti appassiona di più della tua attività?

Ho seguito fin dall’inizio l’introduzione del servizio di video interpretariato in Lis. Un’iniziativa partita in via sperimentale a gennaio per abbattere le barriere linguistiche e offrire un’esperienza di viaggio più inclusiva alle persone sorde segnanti e con disabilità uditive. Il progetto ha avuto un impatto significativo sulla mia esperienza professionale, soprattutto per quanto riguarda la consapevolezza dell’accessibilità al viaggio per una specifica categoria di clienti. In cosa consiste il servizio?

Forniamo assistenza nella traduzione simultanea, dalla Lis in italiano e viceversa, attraverso il contatto con un interprete professionista che risponde in tempo reale alle nostre videochiamate. Lo scambio di informazioni è dunque immediato e la comunicazione con i viaggiatori sordi a cui proponiamo il servizio, o che ne fanno richiesta, è efficace. Il video interpretariato può essere attivato tramite i nostri dispositivi o inquadrando un QR code con lo smartphone personale.

Oltre che a Napoli è disponibile nelle stazioni di Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale e Milano Centrale, alle biglietterie, nei desk di vendita e assistenza e nei FRECCIALounge. Cosa ti piace del tuo lavoro?

L’attività di assistenza e i corsi di formazione, costanti e continui, mi hanno insegnato molto a livello personale, aiutandomi a diventare più aperta e disponibile e fornendomi gli strumenti per far emergere qualità che tenevo chiuse nel cassetto. Ho sviluppato empatia, flessibilità e capacità di adattamento, caratteristiche essenziali per una buona assistente di stazione.

STAZIONI

IN MOVIMENTO

IL GRUPPO FS PUNTA A TRASFORMARE 20 SCALI FERROVIARI

DI PICCOLI COMUNI IN HUB POLIFUNZIONALI, DOTATI DI LOCKER

PER LE SPEDIZIONI E POSTAZIONI DI LAVORO, AMBULATORI MEDICI E PSICOLOGICI

di Irene Marrapodi - i.marrapodi@trenitalia.it

Brulicano di vita, tra il continuo saliscendi dai treni e gli abbracci di chi si ritrova dopo un lungo viaggio. Da sempre le stazioni appartengono al territorio e ai suoi abitanti. E ora, grazie a un progetto del Gruppo FS Italiane, acquisiscono nuove

La stazione di Popoli-Vittorito (Pescara) durante i lavori

funzioni utili ai cittadini.

L’iniziativa Stazioni del territorio, rivolta in particolare agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15mila abitanti, ha l’obiettivo di donare alla cittadinanza veri e propri centri polifunzionali riqualificando le strutture già presenti in queste aree. Ma anche di promuovere «una visione olistica del territorio, dove le infrastrutture diventano catalizzatori di rinascita e sviluppo», secondo Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer di FS Italiane e responsabile del progetto. Su un totale di 20 poli interessati, i primi a

Un ambulatorio nella stazione di Popoli-Vittorito

essere stati coinvolti nei lavori di rigenerazione urbana sono quelli delle cittadine toccate dal terremoto dell’Aquila nel 2009 e dal sisma di Amatrice nel 2016: Popoli-Vittorito, stazione in provincia di

Pescara che mette in connessione i due paesi abruzzesi, Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica, in provincia di Macerata, Antrodoco Centro, vicino a Rieti, e Baiano di Spoleto, nella zona di Perugia. Per decidere che tipo di servizi creare in ogni stazione sono state ascoltate le esigenze degli abitanti. Con l’obiettivo di incrementare le funzionalità e la vivibilità dello scalo ferroviario di Popoli-Vittorito, per esempio, sono state realizzate postazioni di lavoro nella sala di attesa e, grazie all’accordo con Amazon, sono stati installati gli Amazon Locker, per il ritiro self-service dei propri acquisti online. Mentre, per sostenere attivamente la salute e il benessere della cittadinanza, grazie alle partnership con Federfarma e Fimmg, in alcuni spazi sono sorti ambulatori medici e una farmacia dei servizi, oltre a un centro di ascolto psicologico. Grazie a Croce Rossa, sono oggi presenti anche delle aule didattiche per la formazione di operatori e volontari. A tutto ciò si aggiunge la rete Wi-Fi gratuita ottenuta da un accordo tra il Comune e Infratel Italia.

I prossimi scali coinvolti, dal Nord al Sud Italia, passando per le isole, sono Sesto Calende (Varese), Arona (Novara), Gemona del Friuli (Udine), Camogli (Genova), Diano Marina (Imperia), Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piazza al Serchio (Lucca), Loreto (Ancona), San Gavino Monreale (Sud Sardegna), Golfo Aranci (Sassari), Tropea (Vibo Valentia), Maratea (Potenza), Cesano di Roma (Roma), Sant’Agata di Militello (Messina) e San Marcellino-Frignano (Caserta). Tutti piccoli centri che, secondo la maggior parte delle persone intervistate per lo studio Piccole Stazioni: un tempo nuovo per i borghi, realizzato dal Policy Observatory della Luiss School of Government in collaborazione con il Gruppo FS, offrono una migliore qualità di vita rispetto alle grandi città. A questo si aggiunge un più ampio accesso ai servizi e un incremento della connettività, allo scopo, secondo Bruno, di «promuovere un moto di solidarietà e collaborazione, unendo le risorse e le competenze per il beneficio di tutti» e creare «un futuro più inclusivo per i piccoli centri italiani». Accrescendo ulteriormente il benessere della popolazione locale.

Massimo Bruno

AGENDA

a cura di Alex A. D’Orso - a.dorso@trenitalia.it - Irene Marrapodi - i.marrapodi@trenitalia.it - Francesca Ventre - fr.ventre@trenitalia.it

save the date GIUGNO 2024

DEI DUE MONDI

SPOLETO (PERUGIA) 28 GIUGNO>14 LUGLIO

Il mito è uno dei leitmotiv della manifestazione, arrivata alla 67esima edizione, ricca di esibizioni e proposte multidisciplinari. Il 28 e 30 giugno la Budapest Festival Orchestra esegue Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, che riprende la leggenda greca di Arianna e Bacco. Un’altra performance sul mito è Orfeo ed Euridice, di Christoph Willibald Gluck, con la regia di Damiano Michieletto e l’Orchestra dell’accademia nazionale di Santa Cecilia, il 5 e 6 luglio. Ma questi sono solo due dei 60 spettacoli che coinvolgono 30 compagnie e 600 artisti provenienti da 20 Paesi. Il festival è l’occasione del debutto di Carla Bruni con un concerto acustico al Teatro romano il 5 luglio e della prima assoluta di Alessandro Baricco con La curiosa eredità di Orfeo. Breve ed eretica storia della musica classica, dall’11 al 13 luglio. La serata finale della sezione musicale, il 14 luglio, vede il grande ritorno nella città umbra di Barbara Hannigan, alla testa dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.

Per la danza partecipa la star mondiale Friedemann Vogel, che dal 5 al 7 luglio torna a collaborare con l’artista visivo e coreografo Thomas Lempertz, mentre il 6, nella scenografica Piazza Duomo, si può assistere a una produzione

spettacolare di Yoann Bourgeois che indaga sulla condizione umana.

Il teatro presenta un’ospite eccezionale: Isabelle Adjani, che il 29 e 30 giugno interpreta testi di giganti della letteratura come Marguerite Duras ed Emily Dickinson. Infine, nei giorni del festival si può assistere a iniziative gratuite per tutta la famiglia. La compagnia di danza Il Posto si esibisce sulle superfici verticali dei palazzi, mentre il progetto per le scuole primarie La musica è un gioco da ragazzi propone attività su alcuni dei capolavori in cartellone. festivaldispoleto.com

AYRTON SENNA. FOREVER TORINO FINO AL 13 OTTOBRE «Correre è nel mio sangue. Fa parte di me. L’ho fatto per tutta la vita e spicca su tutto il resto». In dieci anni di carriera tra i circuiti di Formula 1, Senna si è distinto per carisma e genialità d’azione. Il Museo nazionale dell’automobile gli dedica una mostra che ne riscostruisce le gesta attraverso una ricca collezione di oggetti. Dalle auto guidate dal pilota ai libri che ripercorrono la sua vita, fino ai memorabilia come tute da corsa e caschi. E, ancora, fotografie, filmati in formato Super 8 e installazioni audiovisive. Affiancano l’esposizione alcuni incontri durante i quali piloti, giornalisti e amici disegnano un ritratto dell’indimenticato campione. museoauto.com

FESTIVAL
Il Teatro nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, in occasione della 66esima edizione del festival
© Andrea Veroni
Al box McLaren alla vigilia delle prove Circuito di Silverstone, Gran Bretagna (1989)

MONTEVERDI FESTIVAL

CREMONA 14>23 GIUGNO

Concerti, produzioni d’opera, performance e incontri, per un totale di oltre 30 appuntamenti, accendono la città lombarda.

L’occasione è la 41esima edizione della rassegna di musica barocca dedicata a Claudio Monteverdi, compositore nato a Cremona che tra il ‘500 e il ‘600 segnò l’evoluzione della classica rinascimentale. Tra gli ospiti, il sopranista venezuelano Samuel Mariño, il controtenore Nicolò Balducci, il baritono Mauro Borgioni, i soprano Francesca Lombardi Mazzulli e Giulia Bolcato e la mezzosoprano Cecilia Bartoli. L’edizione 2024 del festival è anche l’occasione del debutto in Italia del regista francese Olivier Fredj con L’Orfeo monteverdifestivalcremona.it

NOSTALGIA

GENOVA FINO AL 1° SETTEMBRE

Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo: è questo il sottotitolo della mostra a Palazzo Ducale dedicata a un’emozione che guarda al passato. Oltre 120 opere –tra dipinti, sculture, volumi illustrati e lavori grafici – firmate da artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Francesco Hayez, Giorgio de Chirico e Anish Kapoor esprimono diverse visioni sul “dolore del ritorno”.

Raccontata dalla mitologia antica, in particolare nell’Odissea omerica, la nostalgia fu identificata nel 1688 come patologia clinica da Johannes Hofer nella sua Dissertatio medica, volume proveniente dalla Biblioteca dell’Università di Basilea ed esposto a Genova. Il percorso, diviso in 12 sezioni, ne tocca le molteplici declinazioni, da quella di casa a quella della felicità o dell’infinito. palazzoducale.genova.it

I AM HYMNS OF THE NEW TEMPLES

VENEZIA FINO AL 30 GIUGNO

Arriva in Laguna la mostra sul film I Am Hymns of the New Temples che l’artista egiziano Wael Shawky ha girato nel Parco archeologico di Pompei nel 2023. L’esposizione a Palazzo Grimani è accompagnata da una selezione di opere scultoree multi-materiche e disegni dello stesso Shawky. L’artista fonda la sua ricerca sui viaggi e si serve di differenti tecniche e media: dal disegno alla scultura, dal video alla performance. Il film, girato nella città romana distrutta nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio, racconta del sito leggendario come se fosse un vero e proprio multiverso in cui realtà e immaginazione si confondono. È un racconto epico, immerso in contesti naturali vulcanici, composto da templi, sculture, affreschi e mosaici. polomusealeveneto.beniculturali.it

Foto di backstage del film di Wael Shawky. Courtesy ministero della Cultura/Parco archeologico di Pompei

Screen Door (1935) di Miriam Tindall Smith
© Amedeo Benestante
© Diana Gomez
Il sopranista Samuel Mariño

INEQUILIBRIO FESTIVAL

CASTIGLIONCELLO, ROSIGNANO MARITTIMO, COSTA DEGLI ETRUSCHI (LIVORNO) 27 GIUGNO>6 LUGLIO

La 27esima edizione della rassegna toscana è nel segno delle utopie, scelto come tema per il 2024. Il cartellone prevede oltre 50 performance, spettacoli teatrali e di danza a cui assistere nel castello Pasquini di Castiglioncello, nel borgo medievale di Rosignano e in tutta la Costa degli Etruschi. Fra i protagonisti i premi Ubu Roberto Latini, Silvia Rampelli, Elena Bucci e Danio Manfredini, il performer Evangelos Biskas e il veterano Marcello Sambati. Un focus su sperimentazione e contaminazione tra linguaggi propone Acquitrini, una ricerca sugli ecosistemi di Marta Bellu. Novità dell’anno è una selezione tout public, spettacoli pensati per una fascia molto ampia di pubblico, dai più giovani agli adulti. La pittrice giapponese Izumi Fujiwara è protagonista con Picasso - Ritratti! e il gruppo disco-punk Wunder Tandem si esibisce in Live in the Garden, tra teatro di strada, musica e clown. armunia.eu

LA ROSA DI BAGDAD. ALLA RISCOPERTA

DEL PRIMO FILM ANIMATO ITALIANO

RIMINI FINO AL 28 LUGLIO

Realizzato tra il 1940 e il 1949, La rosa di Bagdad è il primo lungometraggio italiano a disegni animati. A dirigerlo fu il creativo lombardo Anton Gino Domeneghini, che per la pellicola si ispirò alla raccolta di racconti Le mille e una notte e ai cartoni Disney, pur mantenendo un carattere di forte originalità estetica. La mostra al Palazzo del Fulgor-Fellini Museum, nell’ambito della Biennale del disegno, riunisce circa 30 opere prodotte per il film, tra cui alcuni preziosi fondali dipinti a mano da illustratori come Libico Maraja e disegni originali firmati dal fumettista Angelo Bioletto. Completa il percorso di visita la proiezione integrale del lungometraggio. fellinimuseum.it | biennaledisegnorimini.it

ULISSEFEST

ANCONA 4>7 LUGLIO

La festa del viaggio organizzata dalla casa editrice Edt, partner di Lonely Planet per l’Italia, anima per quattro giorni il capoluogo marchigiano con incontri, concerti, dj set e spettacoli. Dalla nuova arena sul mare al porto antico, fino alla Mole vanvitelliana, sono tanti i luoghi abbracciati dalla settima edizione della manifestazione. A declinare il tema di quest’anno, Esplorando l’ignoto, una rosa di scrittori, giornalisti e documentaristi tra cui spiccano i nomi di Umberto Galimberti, Carla Perrotti e Federico Rampini, mentre si conferma la vocazione esperienziale della rassegna con i tanti workshop e laboratori da seguire in più punti della città. Non manca neppure la musica con i live di Vasco Brondi, Malika Ayane e Skin, voce inconfondibile degli Skunk Anansie. ulissefest.it

La locandina promozionale del film
Acquitrini di Marta Bellu
Il giornalista Federico Rampini

FUORI PROGRAMMA

ROMA 21 GIUGNO>5 LUGLIO

Please, Touch! è il titolo scelto per la nona edizione del festival internazionale che porta nella Capitale la danza contemporanea. Un invito a recuperare la fisicità tipica dell’arte coreutica e a mettere le mani, metaforicamente, sulle complesse tematiche del presente. Alla chiamata rispondono performer da tutto il mondo che, alla luce del tramonto, si esibiscono in quattro luoghi della città, tra centro e periferia. Gli spettacoli in programma sono 16, da The bee’s path del coreografo libanese Bassam Abou Diab alla prima nazionale di Léo Lérus con la Compagnie Zimarèl, dall’arcipelago di Guadalupa, fino a Tempo sospeso, prima assoluta di Adriana Borriello e del belga Thierry De Mey. fuoriprogramma.com

TAOBUK

TAORMINA 20>24 GIUGNO

Oltre 200 ospiti internazionali si incontrano per discutere il tema dell’identità, a cui è dedicata la 14esima edizione del festival letterario ideato e diretto dalla presidente Antonella Ferrara. Tra questi i vincitori dei Taobuk Award 2024: il premio Nobel per la letteratura Jon Fosse, lo scrittore Jonathan Safran Foer e l’autore Ferdinando Aramburu. All’artista Marina Abramović è assegnato invece il premio per le arti visive, al regista Ferzan Özpetek e all’attrice Kasia Smutniak quello per il cinema, mentre il premio per la danza va all’étoile Nicoletta Manni e al danzatore e coreografo Moses Pendleton. E poi ancora incontri con scrittori, artisti, scienziati, politici ed economisti e diversi spettacoli tra cui Tucidide. Atene contro Melo di Alessandro Baricco. taobuk.it

L’edizione 2023 dell’evento

RED BULL CLIFF DIVING WORLD SERIES

POLIGNANO A MARE (BARI) 30 GIUGNO

Durante un volo in caduta libera di circa tre secondi si raggiungono 85 chilometri orari. È questa la velocità a cui sono abituati le atlete e gli atleti del cliff diving, il tuffo da grandi altezze. Per la World Series sponsorizzata da Red Bull si lanciano da trampolini in tutto il mondo, posizionati a 21 metri di altezza per le donne e 27 per gli uomini, eseguendo evoluzioni acrobatiche nella rapidissima discesa. Nella tappa italiana, terza del campionato, la gara è resa ancora più spettacolare dal palcoscenico di Polignano a Mare, con la sua scogliera a strapiombo sull’Adriatico. L’appuntamento per seguire la finale femminile è alle 17:35, a cui fa seguito quella maschile alle 18:20. redbull.com

La Compagnie Zimarèl di Léo Lérus © Philipp Virapin
Il tuffo di Elisa Cosetti dalla scogliera di Polignano a Mare (2021) © Romina Amato/Red Bull Content

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GUSTA & DEGUSTA

Dalle terre vulcaniche del Vulture, in cui si trovano i vigneti, fino alle profondità marine dove avviene una nuova metodologia di affinamento in bottiglia. Questo il percorso del Carato Venusio Underwater Aglianico del Vulture Docg 2013 di Cantina di Venosa, in Basilicata.

Il vino infatti matura a 50 metri di profondità, cullato per sei mesi dalle correnti marine alla temperatura di 13 o 14 gradi. Un metodo di affinamento subacqueo che gli consente di sviluppare un carattere differente, originale e molto particolare. Grazie all’evoluzione in condizioni ottimali e non riproducibili in superficie tipiche, appunto, degli

di Andrea Radic Andrea_Radic andrearadic2019

L’AGLIANICO DEL VULTURE AFFINATO NELLE PROFONDITÀ MARINE

UnderWaterWines.

Una tecnica sviluppata recentemente che ha origini molto antiche con esempi di conservazione sott’acqua già noti in epoca greca e romana. Allora inconsapevoli, oggi frutto di approfonditi studi enologici e scientifici.

Il Carato Venusio Underwater presenta una notevole ed elegante struttura, è un vino moderno che esprime le unicità della permanenza in mare. Al naso un ampio panorama olfattivo con note di frutta di bosco e spezie, al palato un sorso di grande fascino asciutto e di bella lunghezza. Il tutto con l’intrigante sensazione degli abissi. cantinadivenosa.it

Una bottiglia di Carato Venusio Underwater Aglianico del Vulture Docg 2013

STILE CONTEMPORANEO E TRADIZIONE PUGLIESE NEL CUORE DI MONOPOLI

In provincia di Bari, Monopoli è un borgo di grande fascino affacciato sul mare. Con una storia che risale al V secolo, vanta palazzi antichi e un porticciolo di pescatori capace di conservare da generazioni il valore delle tradizioni marinare. Nel cuore di questo gioiello urbano, Manzoni Collection declina la sua arte dell’ospitalità con una selezione di dimore esclusive, raffinate e dal comfort contemporaneo. Grazie a un attento e scrupoloso recupero architettonico, il mix tra modernità e tradizione risulta perfetto e combina arredi di design con le tipiche volte a botte in tufo. Intimi e curati i vari appartamenti: Casa Mia, Casa Ricasoli e Dimora Madina, quest’ultima affacciata sulla piazzetta del centro storico. Veri rifugi nella ma-

gia del borgo.

Ai piedi della cattedrale apre le porte Palazzo Manzoni e nella zona murattiana, a pochi metri dalla spiaggia di Cala Porta Vecchia, si trova Dimora Palestro, anch’essa testimone di questa Nouvelle vague dell’accoglienza. Tutte le residenze sono il punto di partenza ideale per un giro gastronomico nei dintorni di Monopoli. Nel centro storico di Polignano a Mare si possono sperimentare i piatti di pesce dell’Osteria di Chichibio. Nell’imperdibile Alberobello, l’Evo ristorante ospita nel suo portico all’aperto chi vuole provare una cucina che unisce tradizione, fantasia ed eleganza. Qualche chilometro più in là, al Fè Ristorante di Noci, si possono gustare le specialità dello chef Francesco Laera.

Una delle residenze Manzoni Collection a Monopoli

GENERAZIONE NEXT:

Sono donne e uomini under 40 e rappresentano la nuova generazione delle famiglie produttrici vinicole in Sicilia. Un gruppo dinamico e motivato che, nell’ambito dell’Assovini regionale, ha creato una squadra con raro spirito unitario capace di posizionare il vino siciliano sui mercati nazionali e internazionali.

Tra i principali obiettivi futuri quello di

LA SQUADRA UNDER 40 DEL VINO SICILIANO

coinvolgere sempre di più nel settore giovani appassionati e neofiti, puntare alla formazione interna a favore del territorio e sviluppare nuove forme di comunicazione. Per catturare i wine lover, sicuramente il modo migliore è una visita sul campo. A Marsala, vicino a Trapani, si può scoprire il mondo di Cantine Fina con il programma Cucina con la mamma, un tour per assaggiare i migliori vini di questa

azienda di famiglia insieme ad alcuni abbinamenti gastronomici. Vicino a Palermo, tra le colline di Contessa Entellina, si trovano i vigneti dove nasce Donnafugata, mentre nella contrada di Virzì a Monreale è d’obbligo una pausa nella casa cantina della tenuta dei Principi di Spadafora. Infine, tappa a Salina per visitare Cantine Colosi o a Pantelleria per vivere la magia dei vigneti sul mare.

IL GUSTO E IL FASCINO DELLA CUCINA GIAPPONESE A MILANO

AMilano, in via San Marco, ha aperto Domò Sushi, un nuovo indirizzo di cucina giapponese che stupisce per una proposta food diversa da tutte quelle già esistenti in Italia. Il nome scelto, uguale a quello del locale già aperto a Roma, proviene dalla frase «domò arigato gozaimashita», che tradotta significa «molte grazie».

Una visione nuova e trasversale idea-

ta da Massimo Sun, giovane imprenditore, e da Flaminia Ceccarini, general manager del team. In cucina regnano il talento e l’esperienza internazionale dello chef Antonio Dai. Gli spazi eleganti e funzionali sono quelli dell’Ex Museo dei Navigli in zona Brera-Solferino, con sale accoglienti e un wine bar. Le proposte del menù sono molto interessanti, dai classici edamame (lisci, speziati o con tartufo) ai gyoza (cri -

spy, niku, ebi o yasai), dai morbidi bun ripieni di carne wagyu alla tako-su, insalata di polpo e basilico, ai nigiri con Patanegra. Da provare i roll con burrata e gamberi di Mazara, la tataki di manzo con puntarelle e capperi, i nigiri aburi scenograficamente scottati con il cannello al tavolo. Il pranzo o la cena hanno un costo base a cui aggiungere le bevande e i dessert, per una scelta gourmet in leggerezza.

I giovani membri di Generazione Next ritratti dall’artista Jacopo Ascari
I piatti di Domò Milano

UNA

VITA DI EMOZIONI

FEDERICO ZAMPAGLIONE SI DIVIDE TRA I LIVE ESTIVI E L’USCITA AL CINEMA DEL SUO ULTIMO HORROR THE WELL

Isuoi testi hanno fatto da colonna sonora alla vita di tantissime persone. Basti pensare a titoli come Due destini, La descrizione di un attimo, Per me è importante, Amore impossibile e Immagini che lasciano il segno Federico Zampaglione, meglio conosciuto come Tiromancino, è capace di emozionare a ogni nota, ma anche di fare rabbrividire dalla paura: è infatti l’acclamato regista degli horror cult Shadow, Tulpa - Perdizioni mortali e The well, successo internazionale in uscita nei cinema italiani il 18 luglio. La sua estate sarà quindi divisa tra arene estive e live in giro per il Paese dove poter ascoltare anche il nuovo singolo Puntofermo. Le prime due tappe sono il 4 luglio a Trieste e il 14 a San Venanzo (Terni). Prendendo ispirazione dall’ultimo brano: qual è il tuo punto fermo come uomo e artista?

La musica e il potere che ha. Già quando ero ragazzino avevo identificato in questo elemento la possibilità di allontanarmi da quello che succedeva intorno me: mi isolavo con la chitarra e tutto diventava secondario. Era una zona in cui mi immergevo, nella quale mi sentivo bene. E dove c’era sempre da imparare. E cosa ti ha insegnato?

La sintesi. Poter descrivere un’emozione con tre note. L’immediatezza della musica è pazzesca e parla direttamente al cuore. L’arte continua a essere un punto fermo perché la realtà non mi piace per niente. Come mai?

Mi mette ansia: è nevrotica, sensazionalistica, allarmistica. Ma, nello stesso tempo, tutto è semplificato in maniera banale e messo sullo stesso piano. Viviamo un momento storico buio, basso, squallido. L’arte, invece, tiene in ottima forma mentale e regala positività. Come fai a far convivere la tua carriera musicale con il percorso nel cinema horror?

Non unisco le due cose. L’unico punto d’incontro è l’immaginazione. In fondo si parla di storie, ma soprattutto di

emozioni. L’horror si basa sulla capacità di trasmettere un brivido. Non è un genere cervellotico, ma molto immediato. Il mio percorso creativo spazia in questo campo: nella musica cerco il lato più morbido, intimo, colloquiale, in grado di evocare situazioni romantiche; mentre nell’horror esce la mia parte più nera, quella che mi accompagna fin da bambino. Ero affascinato dalle situazioni che mi spaventavano e lì ho capito che c’era qualcosa del mondo oscuro che dialogava con me.

Mi racconti cosa ti è successo?

Una cosa in particolare: un’estate mio padre ci portò in vacanza in Calabria, in una casa molto vecchia ereditata da mio nonno. Ricordo una stanza lasciata chiusa con vecchi mobili ricoperti di teli che assumevano forme strane. Era molto inquietante, ma mi intrigava. Ogni tanto entravo e di notte mi mettevo con l’orecchio sulla porta per sentire se c’era qualcuno. Nella mia suggestione avevo anche sentito delle voci. Quando iniziava l’estate, la consapevolezza di avere a che fare con quel luogo mi terrorizzava ed elettrizzava nello stesso tempo. Poi ho scoperto il cinema di genere che mi faceva provare le stesse sensazioni, ma mai avrei pensato di diventare un regista di film dell’orrore.

Torniamo alla musica. Come sarà il tour estivo?

Canterò le hit più amate insieme a qualcosa di più recente. Una carrellata di brani che il pubblico ama e fanno parte della mia lunga storia.

Parafrasiamo la famosissima Per me è importante. Per te cos’è importante oggi?

Sono pochissime le cose che danno la felicità. Pensiamo ci serva chissà cosa, ma quando si ha qualcuno che ci vuole bene, un luogo dove sentirsi amati, la salute e la possibilità di occupare il tempo con una passione non si può volere nulla di più.

tiromancino.net

di Gaspare Baglio gasparebaglio

RISATE DI CARTA

NEL SUO PRIMO ROMANZO, LA COMICA BRENDA

LODIGIANI RACCONTA UNA STORIA ON THE ROAD

CHE PRENDE SPUNTO DALLA SUA VITA

di Alessandro Ribaldi

Fa ridere (molto) ogni volta che si cimenta con l’imitazione della cantante Annalisa, o “Annalaisa”, come è solita urlare sul palco del GialappaShow. Ha provato a far ridere – nonostante le resistenze dei concorrenti – quando ha partecipato alla terza edizione di LOL - Chi ride è fuori. Ha continuato a regalare divertimento anche recentemente quando, insieme a Herbert Ballerina, ha formato una delle coppie più esilaranti nel reality show Celebrity Hunted: caccia all’uomo

Insomma, Brenda Lodigiani è una comica vera. Ma sa anche regalare emozioni e, a tratti, commuovere. Per scoprirlo basta leggere il suo primo romanzo Accendi il mio fuoco, pubblicato da Sperling & Kupfer. Una storia on the road, a bordo di un camper, che attraverso una scrittura semplice e gradevole parla molto di lei. Che parte della tua vita racconti in questo viaggio narrativo?

La nota biografica è che mia mamma è sinti. E io sono sempre stata un ponte tra questa cultura e le altre. Scrivere la mia storia mi ha dato la possibilità di fare i conti con il passato e riavvicinarmi a quella parte della mia vicenda familiare.

Nei confronti dei sinti c’è spesso un pregiudizio da parte dell’opinione pubblica. Questo romanzo può aiutare a modificarlo?

L’immagine che si ha di loro spesso coincide con quelli che rubano in metropolitana. Ma non è vero. Come in ogni cultura, ci sono quelli che non rispettano le regole. Ma c’è anche molto altro. Io sono la prova che l’integrazione è possibile e ce ne sono tantissime altre sparse per il mondo. Tra gli aspetti interessanti dei sinti c’è il forte senso di comunità. Forse perché per chi è nomade il territorio non esiste e quindi è naturale legarsi alla famiglia e alle persone. In un campo nomadi i figli sono figli di tutti, c’è un forte senso di condivisione che non ti fa sentire mai solo.

Dopo l’esperienza come scrittrice che progetti hai?

Ad agosto esce al cinema il film Ricomincio da Taaac!, con i protagonisti de Il Milanese Imbruttito, mentre a settembre riprenderò in televisione la quarta stagione di GialappaShow. Poi, in futuro, vorrei scrivere uno spettacolo teatrale. Ma al momento è solo un’idea. E se qualcuno ti proponesse di trasformare il tuo libro in un film?

Mi piacerebbe molto. Parte del tuo successo è dovuta alle imitazioni. Che rapporti hai con i personaggi che interpreti?

Mi metto nei loro panni e penso che all’inizio sia scioccante un po’ per tutti essere rappresentati in modo ironico. Poi se sei una persona intelligente capisci che è un omaggio. Diletta Leotta mi

scrisse subito dopo l’imitazione al Festival di Sanremo, così come la conduttrice Sveva Sagramola che mi fece i complimenti: era proprio felice. Conosco anche Arisa, per un periodo abbiamo vissuto nello stesso quartiere a Milano. Che rapporto hai con il treno?

Mi muovo molto spesso tra Milano e Roma in giornata, quindi vivo sul treno. All’inizio mi viene un po’ d’ansia perché ho la mania del controllo. Appena si parte, però, comincio a rilassarmi. Ascolto la musica, chiudo gli occhi e comincio un viaggio dentro di me.

Sperling & Kupfer, pp. 256 € 18,90

UN TRENO DI LIBRI

Invito alla lettura

TANTO POCO

MARCO LODOLI RACCONTA LA STORIA D’AMORE E OSSESSIONE TRA UNA BIDELLA E UN PROFESSORE

Nel suo ultimo romanzo, Marco Lodoli tratta due temi a lui cari: l’amore e il

tempo. Un amore circolare, eterno, sopra la linea retta della vita. Ma cerchio e retta si incontreranno mai?

I due protagonisti neanche trentenni sono una bidella (l’io narrante) e un professore con il quale lei si incontra il primo giorno di scuola: Matteo. L’amore che lei prova per questo giovane insegnante «con la testa scompigliata e lo zaino aggrappato a una spalla, sempre con quel sorriso inspiegabile sulla bocca» è tale da sfociare in una maniacale dedizione, probabilmente usata per trovare un senso all’esistenza. «Forse c’era un vuoto e lui lo occupava interamente […] avevo una casa, un lavoro e qualche amica ma mi sembrava di non avere niente».

Una dedizione necessaria ma a senso unico. La protagonista è così ossessionata da Matteo che, quando più avanti negli anni ristrutturerà casa, farà addirittura costruire un piccolo studio per lui, pur avendoci scambiato solo qualche parola di circostanza. Dal canto suo il professore, da piccolo borghese, deve «fare sempre una bella figura, anche questo è un comandamento del mondo da cui Matteo proveniva, dimostrarsi padroni di se stessi, dei propri gesti,

delle proprie azioni, sorridere e dominarsi».

Così, all’inizio si rivela pieno di potenziale, salvo poi non riuscire a coronare i suoi sogni rimanendo intrappolato in un’esistenza mediocre: «A scuola era un ripiego momentaneo, un lavoro un po’ grigio che serviva a mantenermi nell’attesa di vincere il Nobel e diventare il più grande scrittore italiano di tutti i tempi». Una vita comune come le tinte bianche che si usano per i muri di casa, a volte sporcata da pennellate rade e leggere quasi casuali.

E mentre lui vive la vita, lei lo veglia sempre, arrivando anche a seguirlo a Parigi. Questo amore unilaterale mette davanti a varie domande. È meglio il desiderio d’amore o l’amore stesso?

E quindi: cos’è l’amore? Contemplazione o empirismo? Dalla storia di Lodoli capiamo che forse è tutte e due le cose. Il vero amore è una risultante di forze che si sprigionano. È la gioia di un bambino che salta su una rete elastica, mentre la protagonista, la rete, rimane a contemplarlo per tutta la vita vivendo così un amore (per dirlo con i termini della fisica) di energia potenziale. Dentro la prosa leggera e fantasiosa, la voce dell’autore si percepisce nelle riflessioni della bidella: considerazioni altissime sulla vita, sull’amore e sul tempo che sono dei

piccoli e raffinati bignè di letteratura. Questo libro è per chi la notte, prima di addormentarsi, dopo aver controllato la presenza della bottiglia dell’acqua vicino al comodino, sogna la persona che ama. È per chi ha bisogno di una spintarella fuori dalla sua interiorità perché si sta arrendendo a una vita di contemplazione.

Einaudi, pp. 104 € 15,00

TANTO POCO

Radice piantata

Ma certo che lo so, la vita è cambiamento, è una cosa strana che si deve trasformare di continuo per non seccarsi, acqua che scorre, che schiuma, che irriga, che fugge verso il mare.

L'ho sentito dire cento volte da persone che ne sanno tanto più di me, e credo che abbiano ragione: se non gira, la ruota si blocca, diventa ferro arrugginito, tetano. Le stagioni passano, le foglie crescono, cadono e ricrescono e tutto cambia.

Ma io sono stata sempre qui, ferma, radice piantata in una devozione che forse è amore e forse è solo paura.

Eppure anche ora che mi vedo invecchiata, che intorno agli occhi ho una ragnatela di piccole rughe e in bocca meno denti, anche ora non ho rimpianti. Sono stata qui perché in qualsiasi altro posto del mondo mi sarei sentita sola, inutile, sbagliata. Ho avuto bisogno di vederlo ogni mattina, scambiare con lui un rapido saluto, e persino d’immaginare che senza di me, che sono quasi nulla, lui si sarebbe perso nella vita come un bambino in un bosco.

Ricordo perfettamente il primo giorno che l'ho visto, anche se sono passati quasi quarant’anni. Pioveva tanto quella mattina di settembre, forse perché l'estate era stata lunga e asciutta, e anche il prato della scuola era quasi solo terra gialla.

Quando piove così, mi viene voglia di uscire e fumare una sigaretta sotto la tettoia, proprio all'ingresso della scuola: guardo, fumo e non penso a niente, ascolto il rumore della pioggia e mi sembra che l'acqua pulisca ogni cosa.

[…]

Un campo nebbioso

Autunno inverno primavera estate, novembre gennaio maggio luglio, la ruota delle stagioni e dei mesi gira inarrestabile, e ogni anno sembra piú corto e ogni giorno piú lungo. E Matteo ha compiuto quarant'anni, è arrivato a scuola che era poco più di

un ragazzo ed è rimasto qui, in questa ruota che gira a trimestri, a quadrimestri, uno scrutinio dopo l'altro, e buon Natale e buone vacanze, si ricomincia, a presto e buona fortuna, come mai non c'è più la professoressa Rossetti? E quei ragazzini che facevano il primo, dove sono finiti? Hai consegnato i programmi? Uguali all'anno scorso o un po' diversi? Tutto resta uguale e tutto impercettibilmente si modifica, ma così piano che davvero è una sorpresa vedere le persone che invecchiano negli stessi vestiti.

Con il passare degli anni tutto diventa più vago, ogni forma di determinazione si dissolve e sembra strano credere che un tempo ci sia stato qualcosa di preciso, un fatto accaduto in un certo giorno, un incontro in un certo luogo, che abbiamo comprato cose che esistono davvero e stanno ancora lì, nell'armadio o sul tavolo della cucina, e che sono nostre. La giovinezza vuole, pretende, s'impone, ma poi negli anni tutto si sfrangia, perde sostanza e diventa simile a una visione in cui nulla è certo, un’accozzaglia di immagini che vanno e vengono e sono incomprensibili. È come se la vita stessa non fosse più la mia vita o la tua o la sua, ma solo un grande campo nebbioso dove tutti vaghiamo senza più identità, dentro a un viaggio che è come una corrente che ci trascina dove vuole. Anche i pensieri non sono più un bene o un male privato, personale, sono i pensieri del mondo che traversano le nostre menti sempre più sconfinate, indefinite. Io certo non sono capace di spiegare meglio di così quello che avviene, non ho studiato e non ho capito quasi niente, però sento che la mia vita mi appartiene di meno, che ci sto dentro come in un albergo insieme a tanti altri, a tutti, un albergo che mi ospita ma dove nulla è davvero mio. E certe volte mi domando; quando non ci sarò più, dove finirà tutto il mondo che ho visto? In un attimo si spegne la luce e tutto scompare? Non ci saranno più le stagioni, le città, i fiori, le guerre, la scuola? Anche l'amore

per Matteo svanirà nel nulla, oppure qualcosa resterà nell'universo, nella vita di chi resta, nell'aria che riempie l'albergo infinito? Più vado avanti e più tutto sembra un sogno, e ho paura di svegliarmi e di vederlo dissolversi nel vuoto, di non ricordarlo più. Io voglio ancora amare Matteo, anche se quasi non so più chi sono io e chi è Matteo, ma so che questo sentimento è forte e necessario, che vorrò amare fino alla fine, e anche dopo. […]

Bisogna essere sinceri Ricordo un verso, ogni tanto me lo ripeto in francese, alle medie ho studiato proprio questa lingua e la professoressa diceva che me la cavavo benino, ma temo che la mia pronuncia non sia perfetta: «Par délicatesse j'ai perdu ma vie». Che meraviglia perdere la propria vita per delicatezza, infinite volte meglio che salvarla con l'arroganza e la volgarità. E questo Rimbaud mi commuove tanto anche quando scrive: «Non parlerò più, non penserò a niente: ma l'amore infinito mi salirà nel cuore». È vero, bisogna fare spazio, svuotarsi di ogni volontà, annullarsi per farsi invadere dall'amore. Ogni pensiero e ogni parola possono fare resistenza, diventano un recinto in cui il lupo dell'amore non può più entrare per azzannare il cuore e sbranarlo. Il mio lupo era sempre e solo Matteo, anche se somigliava a un cucciolo abbandonato. Avrei voluto stirargli quei vestiti sempre ciancicati, lucidargli le scarpe impolverate, lavargli i capelli che sembravano sempre sporchi. Con delicatezza, senza difendermi. Lui passava, lanciava il suo saluto a tutti e a nessuno, faceva le sue lezioni e andava via. Sorrideva ancora, ma non era contento, io lo capivo che aveva qualche sua segreta preoccupazione, un piccolo taglio da curare. E un giorno ho

captato da qualche metro di distanza un breve scambio di parole tra due professoresse, ha scritto un romanzo, diceva una, e l'altra domandava che ne sai, sei sicura, e la prima diceva sì, ho letto sul giornale il suo nome tra gli autori che esordiranno in primavera, c’erano anche dieci piccole foto, anche la sua, il solito sorriso. Tutti gli uomini scrivono un libro, è come quando noi ci mettiamo i tacchi alti, ha concluso la professoressa con un certo disprezzo. Chissà, forse per questo Matteo mio era preoccupato, stava per mettere al mondo un'opera, forse si aspettava tanto e temeva di non ricevere niente. E poi nei libri bisogna essere sinceri. Io invece in uno di quei gior-

Un assaggio di lettura

ni ho tolto dal mondo il feto orrendo che mi cresceva in pancia. […]

Senza speranze

Ma l'amore non è proprietà privata, filo spinato, casa, famiglia, l'amore non è riconoscenza, gratitudine, debito, l'amore non è neanche condivisione, legame, unione, l'amore non produce nient'altro che se stesso, è solo meraviglioso spreco delle poche energie interiori che la vita ci ha consegnato. Sono i talenti non investiti né sepolti semplicemente spesi o perduti. L'amore è devozione che non pretende e non aspetta nulla. Chi stringe qualcosa in mano, stringe mosche, chi crede di possedere qualcosa, qualcuno, si prepara a perderlo. Io ero felice così com'ero, senza speranze, perché ogni speranza è una pretesa, un meschino investimento sul futuro, una scommessa che chiede fortuna. Io amavo Matteo perché quell'amore era la mia vita, con lui o senza di lui in fondo cambiava poco, in fondo nessuno possiede niente. Ricordo la fine di un racconto che ho letto su un'antologia durante le lunghe ore di noia scolastica: un contadino che si era arricchito e possedeva mez-

za Sicilia, sul punto di morire usciva nel cortile del suo immenso casale e ammazzava a bastonate oche e galline, gridando roba mia, vieni con me... Non porteremo con noi nulla, né stanze né cose né persone, nulla, solo il sentimento che avremo nel cuore. Quello verrà con noi, e non deve essere rancore, disprezzo, tristezza, no, deve essere solo amore. Per questo non ho voluto nutrire la gelosia che all'inizio provavo.

Uno sputo in faccia

L'amore grande fa male al cuore e al corpo, è una corona di spine, una lancia nel petto che trafigge continuamente, una gioia dolorosissima. Quando l'amore congiunge due esseri umani diventa più piccolo, una cara abitudine, una complicità, uno scambio di carezze, di baci, di rassicurazioni. Ma quando l'amore è come il mio, soltanto un infinito sogno solitario, un insulto all'infelicità, uno sputo in faccia al destino, allora alza le sue fiamme fino al cielo, brucia e purifica tutto e non si spegne mai, non diventa mai un fuoco in un caminetto che scalda e calma, che illumina una casa fortunata. […]

RACCONTA IL TUO VIAGGIO (D’AMORE)

È stata prorogata fino al 21 giugno la data per partecipare al concorso letterario A/R Andata e Racconto. In viaggio con amore, realizzato dal Gruppo FS Italiane in collaborazione con il Salone Internazionale del libro di Torino e rivolto a tutti coloro che vogliono cimentarsi col genere romance. L’iniziativa si rivolge infatti ad aspiranti scrittori e scrittrici che abbiano voglia di raccontare un’appassionante storia d’amore legata al tema del viaggio. Unica indicazione: aver compiuto 16 anni. I racconti devono essere caricati in formato pdf sulla piattaforma dedicata presente sul sito salonelibro.it. I tre considerati meritevoli saranno premiati durante la manifestazione Portici di carta, il 12 e 13 ottobre a Torino, e verranno pubblicati in un’antologia insieme ai racconti degli scrittori e scrittrici della giuria.

*ACCADEMIA MOLLY BLOOM

La nostra rubrica Un treno di libri è a cura di Molly Bloom, l’accademia fondata a Roma da Leonardo Colombati ed Emanuele Trevi, che riunisce alcuni dei migliori scrittori, registi, sceneggiatori, musicisti e giornalisti del Paese. Con un unico fine: insegnare la scrittura creativa per applicarla ai campi della letteratura, della musica, dello spettacolo, dei media e del business.  mollybloom.it

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Lo scaffale della Freccia a

I CONFIDENTI

Charlotte Gneuss

Iperborea, pp. 224 € 17

Dresda, estate 1976. La sedicenne Karin si divide tra il primo amore Paul, l’amica Marie che sogna di andare sulla Luna e la sorellina di cui si prende cura mentre i genitori si stanno lasciando. Quando il fidanzato parte per una gita in Cecoslovacchia, Karin si trova in casa la Stasi e scopre che in realtà il ragazzo è fuggito nella Germania Ovest. Nel tentativo di scoprire la verità, la ragazza rimane intrappolata in un gioco manipolatorio in cui non esiste l’innocenza, ma solo lo scontro tra libertà e potere autoritario.

AVEVO ANCORA TANTO DA DIRTI

Pietro Trapassi

Lupieditore, pp. 322 € 18,99

La relazione di Romeo e Marina si intreccia con le sfide sociali e culturali che animano Firenze negli anni ‘70 e ‘80. Ma quando Marina scopre di avere il cancro, la coppia viene sopraffatta dalla malattia che diventa una sfida e richiede presenza e scelte cruciali. Un viaggio narrativo intenso fatto di sentimenti contrastanti, coraggio e determinazione nei confronti della vita.

GENERAZIONE X

Douglas Coupland

Accento, pp. 248 € 18

Andy, Dag e Claire sono amici che rifiutano una vita fatta di lavori poco gratificanti, una famigliola standard e una villetta a schiera. Fuggono nel deserto californiano e, per trovare un senso alla propria esistenza, cominciano a raccontarsi storie: partendo da sogni, ricordi e fantasie analizzano lo sfaldamento della cultura occidentale americana. Debutto fenomenale di un autore capace di dare un nome alla generazione di ventenni e trentenni degli anni ‘80 e ‘90.

UN MEDIOEVO DI ABBRACCI

Virtus Zallot

Il Mulino, pp. 240 € 26

Quelli affrescati di colori candidi nelle Natività o i più rassicuranti di certe Visitazioni. Gli abbracci di madri, santi o amanti sono da sempre presenti, in forma intima o sociale, in dipinti e tele antiche. Questo volume li indaga nell’arte e nella letteratura del Medioevo, dove sono eclatanti e frequenti, quali gesti capaci di raccontare col linguaggio del corpo i moti profondi dell’anima.

PREDATORI

Richard Lange

Minimum Fax, pp. 331 € 19

Nell’estate del 1976, mentre gli Stati Uniti si preparano a festeggiare il Giorno dell’indipendenza, i due fratelli vampiri Jesse e Edgar dormono in lugubri stanze di motel, viaggiano di notte e si alimentano con il sangue degli emarginati. Tutto cambia quando catturano la bellissima Johona e Jesse vi riconosce un amore perduto la cui morte ha tolto ogni significato alla sua esistenza. Intanto, sulle loro tracce, si muove Charles Sanders, desideroso di vendicare l'uccisione del figlio Benny.

WEEKEND DELLO SPIRITO

Flavia Fiocchi

San Paolo, pp. 256 € 18

Ci sono luoghi capaci di infondere una serenità profonda, che vale la pena assaporare anche solo per un fine settimana. Da Aosta a Paestum, da Assisi a Cagliari, questo libro propone 52 percorsi che coniugano spiritualità e cultura. Molto più di una classica guida turistica: tra le pagine si trovano fotografie potenti, indirizzi economici, consigli utili e luoghi italiani nascosti e poco noti.

Invito alla lettura ragazzi HOW TO LOVE

IL LIBRO A FUMETTI DI ALEX NORRIS È UNA GUIDA

TENERA ED ESILARANTE SULL’AMORE E I SENTIMENTI.

PER CHI STA AFFRONTANDO LE PRIME RELAZIONI

E PER

QUELLI CHE

CERCANO NUOVE PROSPETTIVE

L’amore è sulla bocca di tutti ma nessuno sa darne una definizione precisa. Ancora più difficile è capire il suo funzionamento, tracciarne i confini e imparare a interpretare le emozioni che il sentimento accende. Ci prova questa guida a fumetti che, con un taglio ironico e divertente, si rivolge non solo a chi si è appena affacciato al mondo delle relazioni ma anche alle persone più esperte, sempre in cerca di nuove prospettive. «Quando ho cominciato le ricerche per il libro mi ha scioccato scoprire che non ci sono molte pubblicazioni sul tema capaci di mettere in discussione ruoli e aspettative. Manca soprattutto materiale indirizzato ai teenager, con una chiave di lettura leggera», ci ha spiegato Norris al Salone del libro di Torino.

E, in effetti, How to love si sviluppa proprio come un manuale for dummies con capitoli che rispondono a domande apparentemente semplici – Ho bisogno dell’amore?, Chi devo amare? Che faccio se rifiuta? – e ad altre più complesse come La gelosia va bene?, Si può amare più di una persona? In questo groviglio di interrogativi trova spazio anche una

L’ippocampo, pp. 224 € 15 (da 13 anni)

Un’illustrazione tratta da How to love

ridefinizione della tradizionale gerarchia degli affetti, dove la coppia occupa solitamente il posto più alto: «Ho provato a rompere la distinzione netta tra amicizia e rapporto romantico, credo sia utile soprattutto ai più giovani che danno un grande valore al primo tipo di legame. In realtà, i due modelli di relazione hanno molto in comune e l’amicizia può assumere qualsiasi forma si desideri».

Condividere la propria vita con qualcuno, al di là dei termini che si scelgono per definire l’affinità, è comunque una sfida importante perché comporta l’uscita dalla solitudine e l’apertura verso l’altro. «Bisogna prima di tutto stare bene con se stessi: le persone possono avvicinarsi solo se siamo disposti ad abbattere le barriere che ci tengono lontani. Alcune ce le costruiamo, altre sono lì non per nostra volontà», continua Alex. L’invito, quindi, è imparare a stare bene per conto proprio, tenendo sempre presente la differenza che c’è tra stare da soli ed esserlo davvero: «Ci si può sentire soli anche avendo relazioni, allo stesso modo si può essere felici e realizzati senza nessuno intorno».

Lo scaffale ragazzi a

Stefano Ascari, Christian Lodesani

illustrazioni Evelyn Daviddi

Franco Cosimo Panini, pp. 48 € 13 (da 5 anni)

È senza regole, inafferrabile e fa come gli pare, a volte va velocissimo, in altri casi è lento e noioso. Fermare il tempo è impossibile, possiamo solo provare a inseguirlo utilizzando parole diverse: prima, dopo, durante. Ha anche tante forme, può essere piccolo, grande o addirittura gigante. E in questo caso cambia nome in base alla sua misura: secondo, giorno, anno o secolo. Un albo illustrato, giocoso e poetico, per spiegare ai più piccoli un concetto astratto ma fondamentale.

IN CERCA DI FANTASTICHE AVVENTURE

Bulat Okudžava, illustrazioni Evgenij Antonenkov

Caissa Italia, pp. 72 € 14,90 (da 7 anni)

Quattro strani compagni di viaggio partono per un’avventura ricca di peripezie e incontri esilaranti. Durante il cammino fanno amicizia con personaggi meravigliosi: la medusa-gorgone, il perfido lupo solitario, l’insopportabile Odiputs, i giganti dell’isola, le formiche fulve, il calabrone, la libellula e molti altri. Un racconto immaginifico che celebra la fantasia e il pensiero libero  contro ogni forma di totalitarismo e sopraffazione.

Maurice Sendak

Adelphi, pp. 44 € 18 (da 3 anni)

Max va a letto senza cena per aver fatto i capricci. Nella sua stanza cresce una foresta e si forma un mare che il ragazzo attraversa su una barchetta. Arriva nel paese dei mostri terribili di cui, però, non ha paura. «A cuccia», grida loro dominandoli. Poi si accorge che, anche se è diventato il re delle bestie, si sente solo. Torna nella sua cameretta, dove lo aspetta la cena. Un cult della letteratura per l'infanzia, presentato in ristampa al Bologna Children's Book Fair.

STORIA DEL VAJONT

Marco Paolini, Francesco Niccolini

Mondadori, pp. 224 € 16,50 (da 10 anni)

Un gigante che regge le montagne. Così appariva, all'inizio degli anni ’60, la diga più alta del mondo, al centro di una tragedia dalla portata incalcolabile. Floriano e il figlio Alessandro ripercorrono le strade piene di curve che portano al Vajont per seguire le tracce del nonno Luzio, operaio impegnato nella costruzione della mastodontica diga. Una storia fatta di cime montuose, uomini e numeri, memorie, colpe e responsabilità. Ma la vera protagonista di questo racconto è l’acqua: che fine ha fatto?

AGRIFOGLIO

Matthew Cordell

Edizioni Clichy, pp. 48 € 22,50 (da 5 anni)

La protagonista di questo racconto è una scoiattolina a cui piace indossare caldi maglioni di lana. Ha paura di molte cose, del rumore dei tuoni, degli artigli dei falchi, dei sentieri bui. Quando la mamma, però, le chiede di portare una zuppa a nonna Quercia malata, si fa forza e affronta il viaggio. Lungo il tragitto fa molti incontri, qualcuno vuole aiutarla, altri hanno cattive intenzioni. Una storia di coraggio e amore che si è aggiudicata il Premio Andersen 2024.

BATMAN: ANNO UNO

Frank Miller, David Mazzucchelli

Panini, pp. 144 € 17 (da 12 anni)

Nonostante una vita funestata dalla tragedia, il giovane e inesperto Bruce Wayne non si perde d’animo e decide di combattere il crimine e imparare a sopravvivere a Gotham City. Questo capolavoro dedicato all’uomo pipistrello, che racconta il primo anno di carriera di Batman e del Commissario Gordon, è firmato da un pluripremiato team creativo della nona arte. G.B.

IL TEMPO? SIAMO NOI!
NEL PAESE DEI MOSTRI SELVAGGI

RICOMINCIAMO DAI LIVE

MENTRE LA HIT LUNA PIENA MIETE SUCCESSI, I NEGRAMARO SCALDANO I MOTORI PER IL TOUR CHE

PARTE IL 15 GIUGNO. CINQUE DATE DA NAPOLI A MILANO DI CUI FRECCIAROSSA

È

TRENO UFFICIALE

di Gaspare Baglio gasparebaglio
© Hansa
Studios
@ Michele
Piazza

Quando sento Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negramaro, lui si trova su un Frecciarossa, che definisce «una seconda casa». Ed è proprio il gioiello della flotta Trenitalia il Treno Ufficiale del tour che vede protagonista la formazione salentina dal 15 giugno al 6 luglio con una serie di live a Napoli, Udine, Milano, Messina e Bari. Non poteva che essere così: Sangiorgi & company hanno sbaragliato ogni record proprio come un treno, stazione dopo stazione, in anni di gavetta e palchi in

giro per l’Italia.

La loro Alta Velocità è stata la canzone Mentre tutto scorre, uscita nel 2005. Da quel momento sono stati lanciati nell’iperuranio delle star italiane. Ora l’ennesima conferma: il nuovo singolo Luna piena primeggia nella classifica dei brani italiani più trasmessi e conferma un successo che sembra inarrestabile.

Cosa rappresenta per te il treno?

Il suo movimento è stimolante e guardare fuori dal finestrino è un’espressione metaforica di una certa visione della vita.

Cioè?

È come essere fermi con il mondo che ti passa davanti. Sul treno puoi avere un cambiamento di prospettiva continua: ti mostra la possibilità di guardare le cose con un’ottica differente. Così come il mare e la luna, anche il treno mi fa credere che ci sia sempre un’alternativa possibile.

Quando guardi il mare cosa pensi?

In Salento, da ragazzino, osservavo le onde e mi sentivo tranquillo, mi rilassava. Di fronte alle difficoltà pensavo: «Tanto c’è il mare».

E da adulto è ancora così?

Ahimè, se guardo il mare oggi i pensieri sono diversi.

Come mai?

Tutto è iniziato quando, nel marzo del 1991, mio padre mi portò a Brindisi perché erano arrivati migliaia di migranti dall’Albania. I miei genitori fecero la spesa e portarono viveri alle persone che erano sbarcate in Italia dopo quel lungo viaggio. Da quel momento, se guardo il mare e lo lego agli avvenimenti degli ultimi anni, c’è una parte di me che pensa sia diventato un cimitero liquido. Quell’immagine pura di quand’ero bambino è stata cancellata. Non si tratta più solo di guardare l’orizzonte e ipotizzare di voler scappare al di là di quelle acque. Ma resta viva la speranza che il mare torni a essere solo vita.

Prima hai parlato anche della luna. E proprio Luna piena, il nuovo singolo, sta mietendo tantissimi successi.

I Negramaro durante la 74° edizione del Festival di Sanremo

È piena, questa luna. Lo vivete come un risarcimento per il diciannovesimo posto in classifica del brano Ricominciamo tutto all’ultimo Festival di Sanremo?

Nessun risarcimento, siamo stati molto felici a Sanremo. E, anzi, non mi aspettavo il calore ricevuto prima di andare all’Ariston. Non avevamo aspettative e non abbiamo mai pensato alla vittoria.

Perché avete deciso di prendere parte alla kermesse?

Era un desiderio di Amadeus averci in gara, dopo un po’ di anni in cui siamo stati solo super ospiti. Abbiamo accolto la sua richiesta: era una possibilità per sfruttare un palco su cui non salivamo come concorrenti dal 2005, l’epoca di Mentre tutto scorre. Siamo cresciuti noi ed è cresciuto Sanremo. Ora è un megafono ancora più potente. Con Ricominciamo tutto, comunque, sapevamo che la nostra band sarebbe apparsa come una mosca bianca. Come mai la scelta è ricaduta proprio su quella canzone?

È un pezzo differente, che non avrebbero scelto altri artisti. Abbiamo colto la possibilità di far arrivare a Sanremo un brano potente. Per noi, del resto, l’Ariston rappresenta il posto dove sono passati i più grandi, da Lucio Dalla a Luigi Tenco. Ricominciamo tutto è stata scritta in una manciata di minuti, guardando mia figlia e la mia compagna. Portarla su un palco così importante è stata un’emozione im -

mensa. Luna piena c’era già, ma abbiamo scelto diversamente perché per noi la gara non era importante: non c’è competizione in musica. Le emozioni non possono essere ridotte a un posto sul podio. Com’è cambiato il festival rispetto a quando avete partecipato la prima volta?

All’epoca i giovani non erano in hype, una parola che mi fa venire l’orticaria. Oggi Sanremo lo si può vincere anche a 20 anni con una canzone rock. Questo forse anche grazie al lavoro fatto da band come noi, i Subsonica, gli Afterhours, i Marlene Kuntz. Il pop ha avuto un’evoluzione e mi sento corresponsabile di questo cambiamento nei confronti dei giovani. Negli ultimi 20 anni, noi artisti siamo riusciti a trasformare il mondo della musica: dalle cantine si è passati alla tv e ai grandi concerti. Abbiamo coltivato un terreno fertile affinché i talenti della nuova generazione fossero accolti in prime time. Quando gareggiavamo tra le nuove proposte non venivamo molto considerati.

E voi, invece, come siete cambiati? Dopo il successo avete più paura delle vostre scelte?

Fare troppi ragionamenti non è da noi. Scegliamo i brani tutti insieme sull’onda delle emozioni che ci trasmettono.

Ascoltiamo canzoni, operiamo una cernita e poi prendiamo una decisione proiettandoci verso il pubblico e sperando di trasmettere le sensazioni

che abbiamo provato noi. Ci sentiamo fortunati: scriviamo un testo dentro una stanza che poi ci ritorna indietro con la veemenza vocale di uno stadio. È bellissimo.

Ci sono cose che credete non torneranno più?

Vivere insieme. Prima abitavamo in una cascina, la famosa Casa 69 che ha dato pure il titolo a un nostro album. Quel casolare, a Parma, non tornerà più ma in quegli anni abbiamo costruito le basi per poter vivere anche a distanza l’uno dall’altro il nostro amore musicale. Anche se, poi, quando facciamo le prove del tour in Salento riprendiamo la coabitazione. Quella vita insieme mi manca: svegliarsi, fare musica, mangiare, cazzeggiare, camminare, accogliere gli amici come Mauro Pagani. Proprio lui, un giorno, ci disse che era un suo sogno fare una comune con la PFM e Fabrizio De André. E questo è qualcosa di magico che mi tengo dentro.

Cosa vi ha fatto decidere di non vivere più insieme?

È cambiata la famiglia. Abbiamo dei figli e delle figlie che si uniscono all’amore per questa band. Il progetto adesso ha una configurazione diversa.

Fanno tutti parte dei Negramaro: è un amore diffuso.

Ma i vostri figli vi aiutano nella scelta delle canzoni?

Una tortura che evito a Stella, anche se lo fa da sola: a volte la sento canticchiare cose che non sono uscite.

I Negramaro in concerto a Galatina (Lecce)

E penso sia una cosa molto intima, che mi stupisce e mi fa sorridere. Ai miei nipoti, invece, qualche anteprima la faccio ascoltare: quando hanno sentito Fino al giorno nuovo, in duetto con Fabri Fibra, sono impazziti e si sono buttati in piscina vestiti.

Sai che se una canzone piace ai bambini è un successo assicurato?

La popolarità dello streaming parte da loro: fanno un ascolto ripetitivo delle canzoni e questo consente di ottenere numeri giganteschi. Anche io, quando ero piccolino, andavo in loop compulsivo per qualsiasi cosa mi piacesse. Ma ci sono comunque brani, come quelli

degli Area o del Banco del Mutuo Soccorso, che i bambini comprenderanno solo da grandi. Altrimenti, avremmo solo una musica ancestrale che piace ai ragazzi, come il rap. Spiegaci meglio che cosa intendi.

Chi si avvicina al rap è un pubblico di giovanissimi, perché quel genere ha groove e ritmo, ma non musicalità e melodia: fa sentire i ragazzi e le ragazze più a loro agio con la musica, perché pensano che potrebbero farla anche loro. Infatti è esploso come il blues, con un esercito di anime pronte a seguirlo.

Parliamo dei vostri live: che cosa biso-

gna aspettarsi?

Un concerto del futuro. Ci saranno anche degli inediti: abbiamo registrato a Berlino un bellissimo album che uscirà dopo l’estate e vogliamo usare il palco per far ascoltare in anteprima alcuni brani come succedeva negli anni ’60 e ’70. E poi ci saranno sorprese e ospiti, ma non posso dire altro.

Ultima domanda: se i Negramaro dovessero chiedere qualcosa alla luna, quale desiderio vorrebbero vedere realizzato?

Restare amici.

negramaro.com

AI LIVE DEI NEGRAMARO IN FRECCIAROSSA

Il viaggio dei Negramaro per l’estate 2024 comprende cinque imperdibili appuntamenti. Si parte dallo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli (15 giugno) e si prosegue il 18 al Bluenergy Stadium (Stadio Friuli) di Udine, il 22 al San Siro di Milano, il 3 luglio al Franco Scoglio di Messina e 6 allo Stadio San Nicola di Bari per il gran finale.

Con l’offerta FrecciaMUSIC si possono raggiungere le città dei concerti e poi rientrare a casa con Frecciarossa e Frecciargento usufruendo di sconti fino all’80% rispetto alla tariffa base. Basta selezionare FrecciaMUSIC in fase di acquisto e utilizzare il codice NEGRAMARO. Inoltre, se si possiede un biglietto per Frecciarossa o Frecciargento che ha come partenza o destinazione una delle città che ospitano i live, si possono comprare i ticket dei concerti (salvo disponibilità) con uno sconto del 15%. trenitalia.com

LAKE COMO PORTOFINO COAST MONT BLANC

VENTO

D'ESTATE

ESCURSIONI, SPORT ACQUATICI E FESTE IN SPIAGGIA. UNA VACANZA DINAMICA TRA MARE E NATURA NEL

GARGANO,

LA PARTE PIÙ A NORD DELLA PUGLIA

di Silvia Lanzano e Francesco Bovio
Windsurf e kitesurf vicino alla spiaggia di Scialmarino, Vieste (Foggia)

Èuna meta giovane, sempre più green e piace a chi in vacanza cerca divertimento ma anche relax. Il Gargano, nella parte settentrionale della Puglia, ultimamente si è fatto notare anche dal quotidiano britannico The Guardian che proprio allo Sperone d’Italia ha dedicato uno dei suoi reportage di viaggio. Si può prendere il sole sulle spiagge Bandiera blu ma ci si può anche lanciare alla ricerca di meraviglie in paesaggi verdeggianti e incontaminati, lontano dalla folla.

SNORKELING E DIVING ALLE ISOLE TREMITI

Un’immersione totale nella biodiversità è la magia che accoglie gli appassionati di e-bike e mountain-bike nella faggeta della Foresta Umbra, cuore del Parco nazionale del Gargano. Sulla costa invece, tra i laghi salati di Lesina e Varano, ci si può avventurare in un trekking lungo il sentiero che unisce Torre Mileto e Torre Calarossa, per abbracciare con lo sguardo, una volta a destinazione, le isole Tremiti. L’arcipelago, disteso nel mare cristallino, è il luogo ideale per praticare sport acquatici: sull’isola di San Nicola si fanno snorkeling e immersioni, mentre la vicina San Domino, con le sue insenature e grotte, è perfetta da visitare in barca.

MOVIDA TRA I VICOLI DI PESCHICI

A due passi da Vico del Gargano, caratteristico per le stradine e le case variopinte, la spiaggia dei Cento scalini regala una vista panoramica sul tratto di costa tra Rodi Garganico e Peschici. Un punto di osservazione straordinario, tra i pochissimi sull’Adriatico, dove per buona parte dell’anno il sole si lascia cogliere sul mare mentre sorge al mattino e poi al tramonto. Chi vuole godersi la notte trova a Peschici la risposta giusta: si balla nei lounge bar e nei ristoclub, mentre la movida va avanti fino a tardi lungo i vicoli scavati nella roccia, colorati dalle tante botteghe artigiane.

DJ SET E BEACH PARTY AL TRAMONTO

Dal borgo abbarbicato la festa arriva in riva al mare, alla baia Zaiana. Per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero di scalini inerpicato su una ripida parete rocciosa, tra due lingue di terra ricoperte di boschi. Al tramonto la caletta diventa location suggestiva per dj set e beach party, ma prima di vivere la notte in spiaggia è d’obbligo una fermata al Trabucco da Mimì a punta San Nicola, che invita ad assaporare l’ottimo pescato del giorno e naturalmente l’acquasale del Gargano, tipico piatto estivo qui in versione

costiera con salicornia, uovo, verdure di campo, bottarga di cefalo e pane raffermo.

LA MAGIA DEI TRABUCCHI SULL’ADRIATICO

Antiche e scenografiche costruzioni in legno, indispensabili per pescare dalla costa anche quando il mare è in tempe -

Un trabucco a Peschici (Foggia)

sta, i trabucchi sono un’attrazione da non perdere. Qui si possono provare le specialità della cucina locale ma anche vivere esperienze particolari, dalla pesca con apericena sul mare, alla notte in tenda sotto le stelle, con osservazione degli astri e yoga rigenerante all’alba.

Le strutture si incrociano anche lungo il sentiero dei trabucchi da Peschici a Vieste, un percorso di 30 chilometri a picco sul mare con le antiche torri di avvistamento, incorniciate dalla macchia mediterranea. Il tragitto è impegnativo ma merita lo sforzo.

A VIESTE SPORT ACQUATICI IN UN MARE DA LEGGENDA

Chi ama wind e kitesurf, sup o wing foil, disciplina che consente di planare sull’acqua con una tavola e una specie di ala, può scatenarsi partendo dalle spiagge di Capo Vieste e di Scialmarino, dove scuole di vela e di sport acquatici organizzano corsi per tutte le età. Il bianco faraglione Pizzomunno (pezzo di mondo), che domina la spiaggia della Scialara a Vieste, è il protagonista di un’antica e romantica leggenda, messa in musica dal cantante

Max Gazzè e dedicata allo sfortunato amore tra il pescatore Pizzomunno e la giovane Cristalda, trascinata in fondo al mare dalle sirene invidiose, invaghite del ragazzo. Il divertimento continua la notte nel borgo e lungo il litorale con la musica house e commercial dei numerosi beach club o nei raffinati wine e cocktail bar che presentano ogni sera eventi live.

IN BARCA NELLA BAIA DELLE ZAGARE

Spingendosi più a sud, dopo un’escursione in kayak al maestoso arco di San Felice, si raggiunge Mattinata con le sue calette e la falesia a contrasto con l’azzurro dell’acqua. Su questo tratto di costa spicca l’incantevole baia delle Zagare o dei Mergoli, tra le dieci spiagge più belle del mondo secondo National Geographic, così chiamata per il profumo degli alberi di limone e di arancio in fiore e per la presenza dei merli che qui nidificano. Luogo ideale per escursioni in barca alla scoperta delle tante grotte marine che si aprono nella costa calcarea del Gargano, è un vero teatro naturale con scenari inaspettati.

Vieste
La Foresta Umbra

NATURALMENTE

PERCORSI SENSORIALI NEI BOSCHI, ITINERARI TEMATICI PER CONOSCERE

LA FAUNA LOCALE ED ESPERIENZE IN MALGA CON I PASTORI. LA VAL DI FASSA PUNTA SUL TURISMO SOSTENIBILE PER SALVAGUARDARE L’UNICITÀ DEL TERRITORIO

di Alex A. D’Orso - a.dorso@trenitalia.it

Il gruppo montuoso della Marmolada

VACANZA L’

aria di montagna pizzica la pelle e le cime intorno promettono un contatto schietto con la natura. In Val di Fassa, nella provincia di Trento, gli ettari di area protetta corrispondono a quasi un quarto dell’intero territorio. Una zona ricca di biodiversità, in cui spicca la Marmolada, dove si sta diffondendo sempre di più un turismo compatibile con la conservazione attiva degli ecosistemi. L’approccio è caro all’Azienda di promozione turistica locale che sta lavoran -

do al progetto di sostenibilità Fassa (r)Evolution, anche per incentivare un modello di vacanza che rispetti la capacità del territorio e l’equilibrio tra essere umano e natura.

Moena, in questo senso, rappresenta un modello da seguire. Porta d’ingresso dalla Val di Fiemme, la fata delle Dolomiti ha ricevuto la certificazione ambientale europea EMAS che ne attesta l’efficacia nella gestione delle tematiche green e, da qualche anno, è parte delle Alpine Pearls, un’associazione fondata da località

alpine che promuovono un turismo sostenibile e di qualità. Qui ci si muove molto in e-bike e, per disincentivare l’uso della macchina tra ospiti e residenti, un trenino collega tutte le zone del paese al centro. Anche l’offerta turistica risponde a questa particolare sensibilità, con itinerari e iniziative che invitano a godere appieno della natura. Oltre ai tracciati del trekking classico, esistono infatti percorsi alternativi. Il Sentiero natura, perlopiù pianeggiante e adatto anche ai bambini, parte dallo Chalet Valbon e arriva all’area naturale di Colvere, attraverso prati e alpeggi. Per ricaricarsi lungo il cammino si può praticare il tree hugging, abbracciando gli alberi per entrare in

© Apt Val di
Fassa/Patricia Ramirez

connessione con l’ambiente, o provare il barefooting, togliendosi le scarpe e camminando scalzi. Il percorso sensoriale di Fango, raggiungibile a piedi da Moena, consente di fare la stessa esperienza nel bosco. Si posano i piedi su muschi, felci, sabbia, tronchi, sassi per stabilire una connessione emotiva con gli elementi incrociati e magari accordare, per un po’, il proprio ritmo a quello lento della foresta. Anche a Vigo, frazione di San Giovanni

di Fassa a pochi chilometri da Moena, è possibile avvicinarsi all’anima autentica della valle. Qui il turismo proposto è esperienziale e l’offerta estiva prevede un programma di iniziative originali. Da metà giugno a metà settembre, ogni martedì e sabato, l’escursione naturalistica Nella tana dello scoiattolo (Te coa de la schieràtola) porta i visitatori e le visitatrici nel bosco in zona Ciampedie per imparare a riconoscere la vegetazione tipica del

luogo e l’habitat naturale del roditore. Più adrenalinica, negli stessi mesi, è la proposta di un gioco a squadre ispirato alla leggenda ladina delle Vivane, creature misteriose della Val di Fassa famose per le lanterne che ne annunciano l’arrivo. Divisi in team, sempre al Ciampedie, si riceve la missione da portare a termine e, armati di bussola, ci si sfida in una gara di orienteering alla ricerca delle lampade nascoste. La località diventa invece punto

Escursionisti in Val di Fassa
©
Un gruppo di bambini e bambine al pascolo con le mucche
© Apt Val di Fassa/Patricia Ramirez

d’osservazione celeste il 12 agosto, quando il gruppo Astrofili della Val di Fiemme svelerà ai partecipanti i segreti della luna e dei satelliti. Con la funivia, eccezionalmente aperta dalle 20:30 alle 23, si sale nella conca del Catinaccio di notte e da lì si ammira il cielo a più di duemila metri d’altitudine. A luglio e agosto, di mattina, qui si può anche assistere al volo dei falchi, anticamente impiegati per la caccia. Dall’altopiano, i rapaci si alzano in volo e si esibiscono in una danza di picchiate e planate, guidati dai loro addestratori, a testimoniare il legame profondo tra essere umano e animale, tipico della valle.

Scegliere un turismo sostenibile, infatti, significa anche entrare in contatto con chi abita i territori che si attraversano, conoscerne la storia e le tradizioni per stabilire una connessione genuina. Canazei, comune situato all’estremità settentrionale dell’area, si presta bene all’intento. Da qui partono, oltre alla pista ciclabile che costeggia le Dolomiti e arriva in Val di Fiemme, alcuni sentieri tematici perfetti per chi vuole provare a immaginare come si viveva un tempo tra queste montagne. Rientra nell’itinerario la passeggiata che conduce a Pian, frazione del comune di Campitello di Fassa, uno dei più antichi insediamenti della valle. Qui la vista sul Sassolungo è un plus non trascurabile ma la vera attrazione è l’agglomerato di fienili storici che domina il paese. Sono i tobiè, strutture in legno annesse alle abitazioni, in passato indispensabili nella vita agropastorale.

L’ega te cuna, in ladino l’acqua nella culla, è invece un percorso didattico in 13 tappe che attraversa il bosco di Penìa seguendo da vicino il corso del torrente Avisio con sosta a La Sia, antica segheria idraulica la cui esisten-

za è documentata fin dal XVI secolo. Un restauro degli anni ‘80 l’ha resa utilizzabile all’occorrenza ed è anche visitabile, da luglio a settembre, in alcuni giorni della settimana. Altra istituzione dei paesaggi alpini è la malga, struttura che nei mesi estivi ospita il ricovero delle mucche e dei pastori. Chi vuole conoscere da vicino questo presidio di montagna può partecipare all’iniziativa Albe in malga. Il primo appuntamento è ad Alba di Canazei, il 12 luglio. Dopo la notte al rifugio Contrin si assiste all’aurora rosa in quota per

TRENITALIA LANCIA ECOPASSENGER

poi calarsi nella realtà dell’alpeggio: si mungono le mucche, si riassetta la stalla e si imparano i segreti della caseificazione.

Per chiudere in bellezza l’immersione nella Val di Fassa rurale e folkloristica, bisogna aspettare la Gran festa da d’Istà, dal 6 all’8 settembre. L’evento, che celebra la fine dell’estate, chiama a raccolta tantissimi ladini e ladine, pronti a sfilare la domenica nei loro abiti tradizionali, accompagnati dalla musica popolare, tra i carri addobbati per l’occasione.

Secondo una rilevazione condotta da Swg, l’86% dei viaggiatori sceglie il treno perché è meno inquinante rispetto ad altri mezzi. Per incentivare la sensibilità dei suoi clienti, Trenitalia – società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS – ha introdotto nei sistemi di vendita la funzione Ecopassenger, un’applicazione che consente il calcolo dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti in atmosfera a seconda delle diverse modalità di trasporto. Grazie a questa nuova funzionalità, già al momento dell’acquisto del biglietto si può avere la piena consapevolezza della quantità di CO₂ emessa con quel viaggio in treno – che sia sulle Frecce, su un Regionale o un Intercity – rispetto all’utilizzo dell’auto o dell’aereo per lo stesso tragitto. La società del Gruppo FS è la prima impresa ferroviaria a rendere noto l’impatto ambientale dei propri viaggi tramite il calcolatore. Una novità che conferma l’impegno dell’azienda per un futuro sostenibile. trenitalia.com

La pieve di San Giovanni a Vigo, San Giovanni di Fassa
© Daniele Lira

LITTLE VEGAN BOLOGNA

DAI LOCALI CHE OFFRONO PIATTI PLANT BASED ALLA BIBLIOTECA

PER CONDIVIDERE GLI OGGETTI. UN VIAGGIO GREEN NEL

CAPOLUOGO EMILIANO CON ANNALISA CHESSA, CREATOR

DIGITALE E AMBASCIATRICE DEL VIVERE SOSTENIBILE di Gaspare Baglio gasparebaglio

Èla patria dei tortellini e della mortadella, del salame e del ragù. Bologna, però, ha anche un’anima vegana. Ne sa qualcosa Annalisa Chessa, meglio conosciuta come Little Vegan Witch. La creator digitale ha conquistato il popolo del web e dell’editoria con il libro di ricette plant based Cucina vegetale che spacca, utilizzando nel titolo quello "spacca" diventato un po’ il suo claim.

Sarda di nascita, ma emiliana d’adozione, ha iniziato questa avventura green nel 2021, durante il lockdown, quasi per gioco: mentre preparava un ragù vegetale si è ripresa, ha postato

il video su youtube e il contenuto è diventato virale. Il resto è storia. A farci da Cicerone nel capoluogo emiliano è proprio lei, che si è avvicinata a questo tipo di filosofia e alimentazione da adulta, dopo essere stata onnivora fino a quasi 30 anni.

Poi ha cominciato a interessarsi alle inchieste di alcune associazioni animaliste e le immagini di quello che accade realmente negli allevamenti le hanno aperto un mondo. Così, ha cambiato l’alimentazione per scelta etica. E per non impattare negativamente sull’ambiente.

Il tour inizia con una capatina da Malerba, piccolo bistrot in via Giuseppe Petroni, nel quartiere San Vitale, vicino alla zona universitaria di Bologna: «È uno dei primi luoghi in cui ho mangiato vegan. Fa una cucina semplice, ma molto sana e gustosa e i proprietari hanno una forte etica animalista e ambientalista. Tutto quello che si mangia è homemade, preparato con ingredienti di stagione, spesso biologici. Da provare assolutamente il club sandwich con tofu strapazzato». Effettivamente, il posto merita e propone piatti davvero sfiziosi, tra panini, burger vegan, zuppe e insalate.

Altro giro, altra corsa con la streghetta vegana che ci porta da Botanica Lab, in via Battibecco, a due passi da

piazza Maggiore. «Interni raffinati per un tipo di cucina che spazia da quella crudista alla orientale, fino ad accontentare i palati più rustici. Imperdibili la salsiccia senza carne e gli gnocchi alla zucca con fonduta vegetale a base di anacardi».

Considerato che la filosofia vegan non riguarda solo il cibo, ma si propone di aiutare il pianeta contrastando gli sprechi, non può mancare una tappa da Leila, la biblioteca degli oggetti: «La base operativa è in via Luigi Serra, nella caratteristica Bolognina, quartiere al centro di una grande riqualificazione, anche turistica. Qui si possono prendere in prestito cose di

Un vicolo di Bologna
AnnalisaChessa
Alcuni degli oggetti che si possono prendere in prestito nella biblioteca Leila

ogni genere, dai piccoli elettrodomestici alla stampante 3d. Per diventare membri bisogna portare uno o più oggetti da condividere. Ma Leila è anche un luogo dove si possono mettere a disposizione le proprie capacità. Io, per esempio, potrei tenere un corso di cucina vegetale». Un bel modo per promuovere buone pratiche di consumo e la tanto celebrata economia circolare che, al contempo, cerca di favorire la diffusione di un modello sociale basato sulla fiducia. Si torna con le gambe sotto al tavolo allo Zem Bistrot, in via Mascarella. «I loro tortellini sono buonissimi. E, proprio davanti al localino, i proprietari hanno aperto un altro spazio, a disposizione della comunità e per ospitare eventi. Il sabato hanno anche un banco al Mercato ritrovato alla Cineteca di Bologna. Uno spazio dove si possono comprare prodotti locali, di stagione e a chilometro zero». L’indirizzo da annotare è via Azzo Gardino. Il capoluogo emiliano a misura green si riassume anche in una strada dedi-

cata: «In via Rialto, dove c’è lo storico cinema omonimo, si trovano negozi vintage con abiti di seconda mano, uno dei miei preferiti è Armadi con vista. Poi c’è il bistrot vegetale Fram Café, dove il cibo è davvero delizioso e ci si può fermare per fare smart working. Infine, tra le altre cose, è imperdibile RiSalto, una bottega creativa ar-

tigianale al femminile. I lavori esposti sono di illustratrici, sarte, ceramiste». Il tour green su è giù per la Dotta con Little Vegan Witch finisce qui, ma ci sono tanti altri spazi da scoprire in questa città a misura d’uomo, sempre attenta alle esigenze dei suoi cittadini. littleveganwitch

Il negozio Armadi con vista
Il panino burger vegan di Malerba

di Osvaldo Bevilacqua [Direttore editoriale Vdgmagazine.it e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia]

LA COSTA DELLA

ALLA SCOPERTA DELL’OGLIASTRA, IN SARDEGNA, LA TERRA DEI CENTENARI CHE VANTA LA SECONDA SPIAGGIA PIÙ BELLA AL MONDO: CALA MARIOLU

La Sardegna è, indubbiamente, una delle più affascinanti isole del Mediterraneo. Vanta tradizioni radicate, prelibatezze, abitanti ospitali e uno splendido mare che, nel corso della storia, è stato attraversato da popoli e civiltà antiche e ora è meta prediletta per subacquei attratti dai fondali paradisiaci.

Sono molteplici le anime di questa regione che lo scorso anno ha registrato quasi 15 milioni di arrivi e, per il 2024, rimane una delle destinazioni più gettonate. «L’obiettivo non è solo toccare nuovi record di presenze d’estate ma far percepire la Sardegna come un’isola vivibile e affascinante anche nelle altre stagioni grazie a un patrimonio amUn’immagine

di Cala Mariolu, nel golfo di Orosei situato nel comune di Baunei (Nuoro)

FELICITÀ

bientale e culturale unico, a partire dalla civiltà nuragica», spiega l’assessore regionale al Turismo, artigianato e commercio Franco Cuccureddu.

Tra le mete più apprezzate c’è l’Ogliastra, una delle cinque zone al mondo con la più alta percentuale di centenari. Proprio su questa costa, nel territorio di Baunei, si trova Cala Mariolu, la seconda spiaggia più bella al mondo e prima in Europa stando alla classifica The World’s 50 Best Beaches. Il litorale deve il nome alla foca monaca: si dice, infatti, che rubasse il pesce dalle reti dei pescatori provenienti

da Ponza facendo credere loro che nella zona ci fosse un mariolo (ladro in dialetto ponzese). Chi desidera provare il turismo esperienziale non può rinunciare al tradizionale pranzo con i pastori nelle pinnette, cioè nelle capanne utilizzate come ovile, che si trovano nell’Ogliastra ma anche nel Gennargentu. Il territorio di Baunei, poi, offre molte possibilità agli escursionisti come il Selvaggio Blu, considerato uno dei percorsi di trekking più impegnativi e spettacolari per via delle montagne a picco sul mare. Chi vuole intraprenderlo deve affidarsi necessariamente all’assistenza delle guide escur-

sionistico-ambientali. Tra gli altri percorsi da non perdere, seppure impegnativi, c’è la Gola di Gorropu, il canyon più profondo d’Europa, tra l’Ogliastra e la Barbagia, con pareti di oltre 500 metri di altezza. Altre escursioni apprezzate nella zona sono quelle via mare che partono da Arbatax, Santa Maria Navarrese e Cala Gonone, in provincia di Nuoro, con visita alle fantastiche Grotte del bue marino e alle insenature del Golfo di Orosei come Cala Luna e Cala Gonone. Nel sud dell’Ogliastra spiccano anche le maestose cascate di Lequarci e Lecorci e le piscine naturali di

© Alessandro Addis

IN SARDEGNA CON TRENO + NAVE

Monte Ferru, vicino alle incantevoli spiagge della marina di Gairo come Coccorrocci e Su Sirboni. Nel nord si possono fare piacevoli bagni nelle cascate di Bau Mela, a Villagrande Strisaili, in un contesto paesaggistico spettacolare, oppure ammirare le gole di Pirincanes, ad Arzana. Merita una visita anche Arbatax, frazione di Tortolì, porto intermedio nella tratta Cagliari-Civitavecchia noto per i suoi scogli rossi, uno dei simboli dell’Ogliastra. Qui, dall’11 al 14 agosto, si tiene l’Arabax Music Festival, che ospita alcuni fra i più apprezzati artisti nazionali e internazionali nel suggestivo piazzale delle Rocce Rosse, a pochi metri dal mare e sormontato da una splendida cattedrale. Per vivere un’estate in cui è sempre festa.

L’intermodalità è protagonista nell’offerta di Trenitalia grazie alla nuova partnership con Grimaldi Lines, il marchio con cui il Gruppo Grimaldi effettua collegamenti marittimi nel Mediterraneo. Fulcro della collaborazione è il biglietto treno + nave, acquistabile in un’unica soluzione attraverso tutti i canali di vendita di Trenitalia. Il ticket combinato è disponibile per partenze dal 1° giugno in poi sulle destinazioni Sardegna e Sicilia. E abbina i treni ai collegamenti marittimi Civitavecchia-Olbia, Civitavecchia-Porto Torres, Civitavecchia-Cagliari, Civitavecchia-Arbatax, Napoli-Cagliari, NapoliPalermo e viceversa. Prossimamente, sarà disponibile anche per i collegamenti Livorno-Olbia e Livorno-Palermo. trenitalia.com

Tipica pinnetta sarda
© Guido Sad
Rocce rosse di Arbatax (Nuoro)
© Tilo G

BUON VIAGGIO BRAVA GENTE

di Padre Enzo Fortunato

padre.enzo.fortunato padrenzo padreenzofortunato

[Direttore della comunicazione della basilica di San Pietro]

L’OASI DELLE

AFFACCIATA SUL LAGO OMONIMO, ISOLA DEL GARDA HA ACCOLTO

POPOLI ANTICHI, FAMIGLIE NOBILI E RELIGIOSI. QUI SAN FRANCESCO COSTRUÌ UN EREMO SU CUI, SECOLI DOPO, È SORTA UNA

VILLA ORA APERTA AL PUBBLICO

Loco è nel mezzo là, dove il trentino/ Pastore, e quel di Brescia, e il veronese/ segnar potrìa, se fesse quel cammino». Alcuni sostengono che questi versi del XX canto dell'Inferno di Dante si riferiscano a Isola del Garda, una porzione di terra di pochi chilometri quadrati situata di fronte a San Felice del Benaco, sulla pittoresca sponda bresciana del Lago di Garda.

Questo luogo, ricco di storia e fascino, ha visto avvicendarsi nei secoli una varietà di popolazioni e protagonisti che hanno lasciato il segno e contribuito a modellare la sua affascinante identità. A testimoniare la presenza dei Romani ci sono lapidi e resti di templi votivi, preziosi re -

perti di una civiltà che ha dominato queste terre. Dei pirati che entrarono in contatto con l’isola non rimane invece alcuna traccia fisica. Il loro passaggio è documentato solo dalle cronache storiche e dalle leggende locali, che raccontano di scorrerie e tesori nascosti.

Dopo il periodo di abbandono, coinciso con la caduta dell’impero romano, la zona fu riscoperta dai francescani. I frati “figli” del poverello d’Assisi vi costruirono un vero e proprio monastero, completo di chiesa, chiostro, celle monastiche e giardini. Questo luogo divenne nel tempo un punto di riferimento per la meditazione

Isola del Garda (Brescia)

STORIE

Non sappiamo con certezza se sia passato di qui anche Francesco –quando si parla del santo spesso leggenda e realtà si intrecciano –ma è probabile che, come racconta la tradizione, sia stato qui nel 1221, dopo aver ricevuto in dono da Biemino da Manerba una parte dell’isola per trasformarla in uno dei primi eremi di preghiera nel territorio bresciano. A rafforzare l’ipotesi ci sono le cronache che vogliono il poverello e i suoi compagni impegnati in missioni di evangelizzazione in tutta Italia, nord compreso. Nel 1420, San Bernardino da Siena – dopo aver trascorso del tempo nell’eree rifugio spirituale per figure importanti della cristianità come Sant’Antonio da Padova e San Bernardino da Siena.

© Berg/AdobeStock

mo – decise di costruire nella zona un convento e alcune chiese, lasciando però intatte le grotte di San Francesco. L’importanza religiosa dell’isola crebbe e, intorno al 1517, padre Francesco Lechi – erudito scrittore, filosofo e teologo – istituì qui il collegio di Santa Maria del Gesù, frequentato da circa 30 discepoli. Un presidio ecclesiastico, ma anche culturale grazie alla presenza di una stamperia avviata dal tipografo veneziano Paganino Paganini. La fortuna dei luoghi religiosi di Isola del Garda si concluse però nel 1797, quando Napoleone Bonaparte, in seguito alla fondazione della Repubblica Cisalpina, espropriò il monastero, ormai in rovina. Successivamente, passò attraverso le mani di vari proprietari privati fino a che, nel 1817, fu acquistato dal conte di Brescia Luigi Lechi. Il nobile avviò un significativo progetto di recupero dell’edificio, trasformandolo in una villa e realizzando anche i giardini, la darsena e la torretta del porto in collaborazione con l’architetto Rodolfo Vantini. I lavori

di restauro furono portati avanti dal fratello Teodoro finché, nel 1860, durante le guerre d’indipendenza, l’isola fu espropriata per la sua posizione strategica. Nove anni più tardi fu acquistata dal duca di Genova Gaetano de Ferrari che, insieme alla moglie russa Maria Annenkova, creò un parco naturale, trasportando grandi quantità di terra fertile dalla penisola per coprire le rocce calcaree della zona meridionale. Commissionò poi all’architetto e paesaggista Luigi Rovelli la ricostruzione in stile neogotico-veneziano della villa, completata tra il 1893 e il 1903. Alla morte del duca, la residenza passò alla figlia Anna Maria, che nel 1895 sposò il principe Scipione Borghese. Anna Maria morì prematuramente nelle acque del lago, lasciando la proprietà alla figlia Livia. Oggi l’Isola del Garda appartiene ai suoi sette nipoti, figli di Camillo Cavazza e Lady Charlotte Chetwynd-Talbot, che dal 2001 l’hanno aperta al pubblico, consentendo ai visitatori da tutto il mondo di ammirare la sua bellezza.

Villa Borghese Cavazza, Isola del Garda

VELOCI COME

FRECCE

MATTIA FURLANI, DALIA KADDARI E LORENZO SIMONELLI SONO TRE GIOVANI ATLETI ITALIANI CHE PARTECIPANO AGLI EUROPEI DI ROMA. IN ATTESA DELLE OLIMPIADI DI PARIGI, DAL 26 LUGLIO ALL’11 AGOSTO

di Francesca Ventre – fr.ventre@trenitalia.it foto © Fidal/Francesca Grana

Dalia Kaddari, 23 anni, è specialista nei 200 metri e una grande performer nella staffetta. Mattia Furlani, 19 anni, è primatista mondiale under 20 nel salto in lungo e quando si stacca da terra sembra volare. Lorenzo Simonelli, 21 anni, già argento ai Mondiali indoor di Glasgow, ha firmato da poco il record italiano all’aperto nei 110 ostacoli al Meeting di Nancy.  Sono i tre giovanissimi e determinati campioni in gara agli Europei di atletica leggera, a Roma dal 7 al 12 giugno, di cui Frecciarossa è Treno Ufficiale. Nonostante i successi – dopo l’impresa nella Capitale voleranno a Parigi per le Olimpiadi, dal 26 luglio all’11 agosto – conservano un animo semplice: c’è chi corre anche quando è a spasso con le amiche, chi definisce la mamma un angelo custode e chi sul podio si sente come da piccolo al luna park.

DALIA KADDARI

Come ti sei preparata per gli Europei?

Ho iniziato la stagione con i Mondiali di staffetta alle Bahamas, validi per la qualificazione alle Olimpiadi. Agli Europei corro la staffetta 4x100 e i 200 metri, cercando di dare il massimo di me stessa. Spero in qualcosa di bello, considerato che a Monaco, due anni fa, abbiamo vinto in squadra la medaglia di bronzo. Per i 200 metri punto a fare il meglio e vorrei togliermi qualche sassolino dalla scarpa. E dalle Olimpiadi cosa ti aspetti?

Grandi risultati. Sarà un’esperienza diversa da quella di Tokyo 2020, perché saremo a Parigi, in Europa. Nei 200 metri spero di correre una semifinale e – sognando in grande – anche una finale. Per la staffetta mi auguro di ottenere una medaglia.

Quale differenza c’è tra una gara di gruppo e una performance individuale?

Il mio è un team molto affiatato e con un obiettivo in comune. Con la staffetta puoi essere stanca in partenza, ma quando devi correre le energie le trovi, perché tiri fuori la forza di carattere. La gara individuale mi piace tantissimo, mi consente di vivere un’emozione diversa. Ci sei tu e la pista, ma senti che anche il tuo gruppo è con te.

Cos’è per te la velocità?

Fa parte della mia quotidianità, sono sempre in movimento. È una mia caratteristica molto spiccata, anche nella vita privata. Le amiche mi dicono che corro anche quando passeggio con loro. Sono un fuoco sempre acceso.

Da piccola giocavi a basket e poi hai scelto l’atletica. Perché?

Ho praticato per quattro anni la pallacanestro. E poi, come dico spesso, a campionato finito l’atletica ha scelto me. È successo grazie a persone che mi sono state a fianco, soprattutto al mio allenatore. Non rinnegherò mai questa scelta.

C’è un campione sportivo che consideri un idolo o per cui tifi maggiormente?

L’ex velocista statunitense Allyson Felix. È stata una pluricampionessa mondiale e olimpica, che ha smesso di gareggiare un paio di anni fa. Di lei ho apprezzato soprattutto l’umiltà. Dimostrava in pista quanto valesse. Mi ispiro e mi sento simile a lei, nella sua leggerezza e nella facilità della corsa. In gara sembrava una gazzella.

Nella tua vita non c’è solo lo sport, visto che sei al terzo anno di Criminologia. Cosa ti attrae di questa materia?

Spero di laurearmi nel 2024 o l’anno prossimo, sebbene gli impegni atletici siano molti. È un obiettivo sfidante da raggiungere. Vorrei anche proseguire con la specializzazione o un master in Criminologia investigativa. La materia mi piace, da piccola mi sono appassionata a tutto quanto è crime e ho proseguito in questa scelta entrando a far parte della Polizia di Stato.

Hai anche partecipato ad alcuni concorsi di bellezza. Avresti voluto proseguire su questa strada?

No, ho capito quasi subito che non era il mio mondo. Preferisco le sfide, amo lo sport e non mi vedo sfilare su una passerella. Posso dare il meglio di me stessa scendendo in campo. Sono molto felice così.

Sei una grande appassionata di viaggi. Quali mete prediligi?

Amo viaggiare. Ma mi capita di farlo soprattutto per gli impegni sportivi. Sono stata alle Bahamas per gareggiare: le ho trovate molto belle, anche se non ci tornerei nel tempo libero.

E dove andresti?

In Messico e alle Hawaii. Ma vorrei tornare anche in Marocco, il Paese di origine di mio padre: ci vado ogni due anni molto volentieri per vedere nonni, zie e cugine.

daliakaddari

MATTIA FURLANI

Parigi ti attende per la tua prima Olimpiade. Quali sono le tue aspettative?

Un ambiente diverso da un campionato mondiale o europeo. È una categoria a parte. Starò nel villaggio olimpico con atleti di altissimo livello. Credo sarà un’occasione per maturare esperienza e ricevere tanti insegnamenti.

Il record mondiale del salto in lungo maschile è fermo da più di 30 anni, secondo te sarà superato a breve?

Le tecnologie e i miglioramenti degli ultimi anni possono aiutare sicuramente. Con piste e calzature innovative dovrebbe essere più facile raggiungere risultati un tempo impossibili. Ovviamente, però, serve anche talento. Potrei essere io a batterlo, un giorno, chi lo sa. La velocità è il tuo punto forte. Quanto è importante nel salto in lungo?

È fondamentale per lo stacco che porta dall’altra parte della pedana. Io mi esercito come se fossi un velocista. Se un saltatore in lungo non è veloce può provare il salto in alto o con l’asta (e ride, n.d.r.).

Quanto e come ti eserciti ogni giorno?

In un periodo non agonistico ci si allena di più rispetto ai giorni precedenti le gare, come, per esempio gli Europei e le Olimpiadi. Infatti, poco prima di queste occasioni ci si scarica per cercare la massima forma muscolare. Negli altri periodi mi alleno tra le nove e le dieci volte a settimana, per circa quattro ore al giorno. Mi esercito sulla velocità, l’esplosività, l’elasticità e la forza, che mi serve per salire fino al cielo durante lo stacco. Devo essere un atleta completo.

Tua madre è anche la tua allenatrice. Qual è il vostro rapporto fuori dalla pista?

È quello che c’è tra una mamma e un figlio. Ogni volta che esco di casa con lei è come se viaggiassi con un angelo custode. Lei è essenziale nella mia vita ed è bello averla sia come madre sia come coach. A me, anzi, piace mischiare le cose: ho una grande passione per questo sport e ne parlo molto in ogni occasione.

Che tipo di consigli ti dà?

Oltre ai suggerimenti tecnici, mi dice sempre di fare la mia parte, perché non è stato facile arrivare a determinati livelli. Inoltre, mi invita a rimanere lucido e concentrato ma sereno, senza dimenticare di godermi i momenti importanti.

Tua madre è stata una velocista, mentre tuo padre e tua sorella sono stati conquistati dalla tua stessa disciplina. Che vantaggi ci sono nell’avere una famiglia di atleti?

Tanti, perché sappiamo cosa significa fare sport. E, quando qualcosa va male, insieme è più facile rimanere motivati. Siamo uniti da un legame stretto e forte.

Questo per te è l’anno della maturità. Come hai fatto a studiare e raggiungere nello stesso tempo ottimi risultati sportivi?

È stato veramente molto tosto e difficile. Anche perché in Italia non ci sono molte agevolazioni in questo senso. Però con dedizione, passione, concentrazione e organizzazione ci sono riuscito.

La tua vita si divide tra Rieti, dove vivi da quando hai cinque anni, e Roma. Cosa ti piace in particolare di queste due città?

A Rieti ho conosciuto amici e compagni di atletica, ho costruito le mie basi, ho frequentato le scuole. È una cittadina tranquilla, ordinata, rilassante. Anche Roma ha contribuito alla mia formazione ma è decisamente più caotica. Mi piace il contrasto tra le due. La Capitale, però, rimane la città più bella del mondo.

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LORENZO SIMONELLI

Quali obiettivi hai alle Olimpiadi di Parigi?

Punto a dare il meglio di me stesso, ho aspirazioni molto alte e non mi voglio accontentare. Andrò lì con tanta voglia di fare ma ho anche l’obiettivo di divertirmi: sono convinto che il risultato verrà di conseguenza.

Nella corsa a ostacoli sei tra i più veloci. Oltre alla rapidità quali capacità contano, anche in allenamento?

Sicuramente la velocità è uno dei miei punti di forza ma bisogna saperla gestire. Devo lavorare di più e riuscire a mantenere la rapidità fino al decimo ostacolo. Quale sensazione hai provato nell’ottenere la medaglia d’argento per i 60 metri ostacoli ai Mondiali Indoor di Glasgow, a marzo scorso?

Quando sono salito sul podio mi sentivo come un bambino che va per la prima volta al luna park: ero spaesato, contento, emozionato. Era tutto nuovo per me, ho provato un’emozione incredibile. E nella gara sono arrivato dietro solo a Grant Holloway, primatista mondiale della distanza. Fino a qualche anno fa, quando lo vedevo in televisione, pensavo: «Quanto è forte, un giorno vorrei diventare come lui». E trovarmi solo un gradino sotto un atleta così grande mi ha dato tanta consapevolezza e voglia di migliorarmi.

Chi sono i tuoi tifosi più fedeli?

Sicuramente la mia famiglia, mamma, papà e mia sorella Giulia. Poi la mia ragazza e tutto il gruppo di amici. E, infine, ci tengo a menzionare la mia ex allenatrice Claudia Pacini. In occasione di ogni gara, mi arriva il suo in bocca al lupo: per me è stata, ed è tuttora, la mia seconda mamma.

L’Esercito italiano ti dà l’opportunità di fare sport. Qual è il tuo rapporto nei suoi confronti?

È speciale, visto che sono cresciuto prima nella società giovanile e, dopo, in quella professionale. Con le persone che ne fanno parte si è instaurata una relazione quasi familiare. Loro sono la mia casa e ci tengo molto a ringraziarli per tutto quello che fanno per me, per l’aiuto e il supporto.

Hai mantenuto i contatti con i familiari di tua madre, in Tanzania? Tifano per te?

Assolutamente sì, ogni tanto sento per telefono i miei nonni e lo zio, anche loro da aggiungere alla lista dei miei tifosi sfegatati. Con il mio Paese di origine ho un rapporto speciale, ci sono molto affezionato, mi mancano molte cose di quel posto. Non vedo l’ora di poterci ritornare.

È vero che tra le tue passioni ci sono i manga?

Sì, circa otto anni fa ho scoperto la cultura giapponese di anime e manga. One piece è il mio preferito da come si è potuto anche intuire dal cappello di paglia che indossavo a Glasgow, lo stesso del protagonista. Ma ne guardo e ne leggo molti altri. Ci tengo a sfatare un mito a cui purtroppo molti credono, ovvero che sono cartoni per bambini. Molti di questi trattano questioni sociali o storiche importanti, temi profondi e delicati, spesso romanzandoli attraverso personaggi o poteri bizzarri e fantasiosi. Proprio per questo li seguo così appassionatamente.

Nelle prossime competizioni porterai ancora il cappello di paglia come portafortuna?

Sicuramente mi accompagnerà anche in questo viaggio, dandomi l’energia, la carica e la volontà giusta per affrontare tutte le sfide. A partire dagli Europei, ce ne saranno molte.

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AGLI EUROPEI CON FRECCIAROSSA

Frecciarossa è Treno Ufficiale dei Campionati europei di atletica leggera Roma 2024 e della Federazione italiana di atletica leggera. Tutti i possessori di un biglietto valido per assistere alle gare possono usufruire della Speciale Eventi per viaggiare a prezzi scontati da e verso Roma nei giorni delle gare.  trenitalia.com

UNA PREMIÈRE ITALIANA

LA 111ESIMA EDIZIONE DEL TOUR DE FRANCE PARTE DA FIRENZE E ARRIVA A NIZZA. LE PRIME TAPPE OMAGGIANO TRE GRANDI

CAMPIONI DEL CICLISMO: BARTALI, PANTANI E COPPI di Flavio Scheggi mescoupsdecoeur

Era il 1924 quando un ciclista italiano, Ottavio Bottecchia, vinse per la prima volta il Tour de France. Esattamente 100 anni dopo, la 111esima edizione della corsa gialla rende omaggio all’Italia con un’attesa partenza da Firenze, sabato 29 giugno. Il Grand Départ, che promette imprese, colpi di scena e momenti di gara destinati a imprimersi nella mente di tutti gli appassionati di ciclismo, è anticipato dalla presentazione, il 27 giugno in piazzale Michelangelo e in altri luoghi della

città, dei team che prendono parte all'impresa. La prima tappa del Tour de France, che rende omaggio a Gino Bartali, porta i campioni dalla città del Giglio a Rimini, attraverso l’appennino tosco-emiliano. Una volta lasciato il centro storico, si passa davanti al museo Bartali di Ponte a Ema, dove il campione è nato, per poi raggiungere le spiagge

© A.S.O.
Pauline Ballet
Una delle tappe del Tour de France 2023

dell’Adriatico. Dal punto di vista sportivo, questa traversata appenninica proporrà circa 3.800 metri di dislivello, tra il Valico dei Tre Faggi, piuttosto facile, e alcune salite ripide, l’ultima delle quali nel cuore della Repubblica di San Marino, in prossimità dell’arrivo.

Il giorno successivo si parte da Cesenatico, la terra di Marco Pantani nella provincia di Forlì-Cesena, alla volta di Bologna, con arrivo al santuario della Madonna di San Luca. Una tappa di 200 chilometri lungo la quale il plotone incontra alcuni tratti pianeggianti prima di affrontare due salite, in particolare quella di Gallisterna, poco prima del circuito di Imola, dove il francese Julian Alaphilippe fu incoronato campione del mondo nel 2020. Nel tratto finale si presentano altre difficoltà tra cui, nell’ultimo anello, due salite a San Luca (1,9 km con una pendenza del 10,6 %), lungo i 666 archi della scalinata del santuario.

Lunedì 1° luglio si corre da Piacenza a Torino, sulle strade che furono attraversate dal piemontese Fausto Coppi. Sulla strada dall’Emilia-Romagna al Piemonte, i velocisti hanno la loro prima possibilità di mettersi in luce. Un tracciato senza grandi asperità che prevede una deviazione attraverso la Lombardia, il passaggio per Tortona, omaggio al Campionissimo, la traversata delle Langhe, paesaggio vitivinicolo patrimonio mondiale dell’Unesco, e alcune

strade dove si corre la Milano-Sanremo.

Bartali, Pantani, Coppi. Le tappe italiane ricordano tre icone di questo sport attraverso splendidi paesaggi, con percorsi impegnativi per gli atleti e spettacolari per chi li segue. Ma dal 1924 allo start di quest’anno, diversi campioni nostrani hanno trionfato nella competizione francese: Gino Bartali vinse il Tour nel 1938 e nel 1948, Gastone Nencini si aggiudicò la maglia gialla nel 1960 e cinque anni dopo fu la volta di Felice Gimondi. L’ultimo successo tricolore sulle strade di Francia è stato quello di Vincenzo Nibali nel 2014, ma altri connazionali hanno lasciato il segno: Mario Cipollini non ha mai conquistato il titolo finale ma è stato uno dei grandi collezionisti di tappe negli anni ’90 e Claudio Chiappucci ha vinto due volte (1991-92) la maglia a pois dedicata agli scalatori, indossata nella classifica finale nel 2023 anche da Giulio Ciccone.

Terminate le tappe italiane la carovana lascia lo Stivale per raggiungere la Francia partendo da Pinerolo, vicino a Torino. Ad attendere i ciclisti ci sono ancora 18 tappe e oltre 2.800 chilometri prima di tagliare il traguardo a Nizza, dove viene assegnata la maglia gialla.

Per arrivarci i 176 partecipanti devono affrontare le Alpi, le vette del Massiccio centrale e quelle dei Pirenei, misurandosi in una serie di tappe di montagna impegnative come

Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France 2014

quella da Évaux-les-Bains a Le Lioran, o tra Pau e SaintLary-Soulan. Si pedala in quota anche gli ultimi giorni di gara per la Saint-Paul-Trois-Châteaux - Superdévoluy, la Embrun - Isola 2000 e la Nizza - Col de la Couillole.

Una cosa è certa: il 21 luglio sul gradino più alto del podio avremo un simbolo del nostro Paese. La maglia gialla indossata dal vincitore del Tour de France, infatti, è prodotta da Santini Cycling Wear, un’azienda bergamasca nata nel

1965 e specializzata nell’abbigliamento tecnico da ciclismo. Nella parte in basso la sagoma della Francia con le iniziali di Henri Desgrange, inventore del Tour, è abbinata alla scritta circolare «Le maillot est le Trophée» perché, letteralmente, la maglia stessa è il trofeo per chi vince questa gara. letour.fr letouritalia.it

UN MONDO A PEDALI

Nei giorni che precedono il Grand Départ del Tour de France da Firenze anche Pitti Immagine rende omaggio alla corsa gialla. Dal 26 al 28 giugno, la Stazione Leopolda ospita Becycle, un progetto dedicato al mondo della bicicletta, del ciclismo e dei viaggi su pedali.

La rassegna presenta i prodotti delle migliori aziende del settore ma anche gli itinerari cicloturistici più interessanti a cura dei principali enti di promozione turistica e delle Regioni che saranno attraversate dalle tre tappe italiane del Tour (Toscana, EmiliaRomagna e Piemonte). Durante i due giorni sono in programma anche talk, presentazioni e incontri con i protagonisti dello sport. becycle.pittimmagine.com

THE SUMMER IS IS

DA MILANO A ROMA, PASSANDO PER FIRENZE E SCENDENDO FINO IN SICILIA, TORNANO I GRANDI FESTIVAL DELL’ESTATE. CHE MISCELANO ROCK E POP, ELETTRONICA E CANTAUTORATO ITALIANO

di Gaspare Baglio gasparebaglio

Ela chiamano estate. Ma che estate sarebbe se non ci fosse la musica? Per fortuna ci sono tantissimi eventi da vivere all’aria aperta pronti a inondare la penisola, per portare una ventata d'aria fresca nelle (a volte troppo) tranquille serate della bella stagione.

Partiamo dalle grandi città con gli I-Days Milano Coca-Cola. Nati nel 1999 come kermesse indie, nel corso

degli anni hanno ospitato headliner internazionali come le band britanniche Arctic Monkeys e Radiohead e i gruppi statunitensi Pearl Jam, Blink 182, Green Day, Imagine Dragons, Linkin Park. Questa edizione non è da meno e, fino al 12 luglio, agli ippodromi Snai di San Siro e La Maura, è pronta a salire on stage una line up di tutto rispetto. Tra gli altri, la rapper Doja Cat (27 giugno), il trapper dei record Tedua (29 e 30),

la formazione alternative metal Queens of the Stone Age (6 luglio) e la boy band sudcoreana Stray Kids (12 luglio). Frecciarossa è il treno ufficiale della manifestazione meneghina così come lo è di Firenze Rocks che, il 13 e il 15 giugno, picchia duro e infiamma la Visarno Arena con l’heavy metal degli Avenged Sevenfold e i neoprogressive Tool.

L’Alta Velocità di Trenitalia è main

MUSIC MUSIC

Un concerto degli I-Days

sponsor anche del Roma Summer Fest, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone fino al 13 settembre. A illuminare la Città eterna nelle calde nottate estive contribuiscono l’indie pop di Ariete (18 giugno), la dance dei francesi Air (21 giugno), il funky targato The Kolors (26 giugno), il pop dei Blue (1° luglio) e dei Take That (8 luglio), il jazz di Stefano Bollani (26 luglio), il sound cult di Loredana Bertè (29 luglio) e la mitica Pfm che canta i brani di Fabrizio De André (13 settembre).

mo & Noyz, Tedua, Club Dogo, fino a 21 Savage, uno dei rapper più talentuosi della scena urban globale.

Dal 13 giugno al 27 luglio, poi, Rock in Roma porta nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e all’Ippodromo delle Capannelle un cartellone eclettico, che va dalle band britanniche Deep Purple e Placebo al meglio del panorama nazionale con Tommaso Paradiso, Geolier, Sal-

Tra gli appuntamenti più attesi nelle grandi città, figura anche l’undicesima edizione del Kappa FuturFestival, la rassegna di musica elettronica che si prepara ad accogliere migliaia di persone al Parco Dora di Torino, dal 5 al 7 luglio. Tre giorni per un evento internazionale che mette al centro la so -

Milano Coca-Cola 2023

stenibilità ambientale, promuovendo il trasporto ecologico e riducendo gli sprechi.

Spostandosi in montagna, ma restando in ambito green, si arriva alla 29esima edizione del No Borders Music Festival, contenitore di esperienze musicali senza confini che si svolge dal 20 luglio al 4 agosto tra Italia, Austria e Slovenia. Per tre weekend, un ricco cast animerà gli scenari montani del Tarvisiano e dei Laghi di Fusine, raggiungibili soltanto a piedi o in bicicletta. Confermati la world music di Manu Chao, il poetico folk di Goran Bregović e il trip hop dei Morcheeba.

Scendendo in Toscana, precisamente in Garfagnana, Barga si prepara a ospitare il Limbo, uno dei boutique festival più particolari in circolazione, apprezzato anche oltre ai confini italiani. L’evento si svolge tra 600 ettari di boschi, vigneti, pascoli e radure e offre un’esperienza sensoriale a tutto tondo grazie anche ad attività all’aperto, rituali wellness, masterclass di meditazione e yoga. Per entrare in contatto con la natura, celebrare il senso di comunità e stimolare l’espressione creativa. Relax e divertimento sono le parole chiave dei due headliner, i dj e produttori musicali Lee Burridge e Mano Le Tough.

Al Sud, in Puglia, dal 15 al 21 luglio si salpa per Porto Rubino. Il suggestivo festival dei mari itinerante, organizzato dal cantautore Renzo Rubino, si sposta tra Vieste (Foggia), Giovinazzo e Monopoli nel Barese e Tricase (Lecce). Nel cast spiccano la formazione siciliana Colapesce Dimartino, la cantautrice romana Ditonellapiaga, il re del rock Piero Pelù e le sonorità italo-brasiliane di Gaia. Non mancheranno ospiti a sorpresa per questa iniziativa che, oltre a celebrare il mare come fonte di ispirazione e luogo di incontro, porta la musica in location originali come barche, porti e scogliere al tramonto. Ogni serata

Un concerto del Kappa FuturFestival a Torino

consente al pubblico di immergersi in un viaggio tra fantasia e realtà, fatto di marinai, sirene, pirati ma anche di storie legate alla sostenibilità e alla tutela delle acque.

Dal 4 al 7 luglio, la Sicilia diventa protagonista col suggestivo Eolie Music Fest, il cui direttore artistico è Samuel Romano dei Subsonica. La nuova edizione promette un’ondata di emozioni tra mare e terra, con musica live e

performance artistiche innovative in uno scenario naturale senza paragoni. Oltre a Salina e Lipari, quest’anno anche Panarea ospiterà alcuni imperdibili appuntamenti. Tra i big in cartellone gli alternativi Marlene Kuntz, le rime e le barre di Ensi & Nerone e il duo Silent Bob & Sick Budd, noti per il lavoro di sperimentazione musicale.

Last but not least, dall’8 al 16 agosto tutti in Sardegna per il Time in Jazz,

kermesse che si snoda tra Berchidda, vicino a Sassari, e altri 14 centri e località nel nord dell’isola. Il cartellone è zeppo di eventi e riunisce artisti diversi come la pianista Frida Bollani Magoni, il cantautore Vinicio Capossela, gli attori Neri Marcorè e Lella Costa e il musicista Omar Sosa. Personalità che, con il loro sound, sono capaci di rigenerare il pubblico proprio come fa la bella stagione.

AI FESTIVAL CON LE FRECCE

Grazie all’offerta Speciale Eventi si possono raggiungere con le Frecce i concerti di Firenze Rocks e degli I-Days Milano Coca-Cola, e poi rientrare a casa, approfittando di sconti fino all’80% rispetto al biglietto Base. Per usufruire dell’offerta è sufficiente selezionare la Speciale Eventi in fase di acquisto e utilizzare il codice FIRENZEROCKS o IDAYS, a seconda del live a cui si partecipa. Per il concerto del rapper 21 Savage all’Ippodromo delle Capannelle (16 luglio). Le condizioni non sono le medesime, l'offerta associata è FrecciaMUSIC e il codice da inserire è 21SAVAGE. Chi vuole assistere al Roma Summer Fest, infine, acquistando il ticket per uno dei live previsti e un biglietto delle Frecce con destinazione Roma e data antecedente di due giorni quella del concerto, può accedere alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone attraverso l’ingresso riservato a ospiti e staff. trenitalia.com

Elisa in una delle scorse edizioni dell’Eolie Music Fest
© Matteo Scazzosi

PER NON CADERE NELLA RETE

IL FENOMENO DEL CYBERCRIME È IN CRESCITA E LA POLIZIA DI STATO, INSIEME AL GRUPPO FS, SI IMPEGNA PER INFORMARE GLI UTENTI SUI RISCHI CHE SI POSSONO CORRERE ONLINE. BASTANO POCHI ACCORGIMENTI PER PREVENIRE TRUFFE E FURTI DI DATI di Alex A. D’Orso - a.dorso@trenitalia.it

Il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro», avverte il messaggio che sembra provenire proprio dalla nota azienda di spedizioni. «Abbiamo notato una fattura non pagata, il servizio verrà sospeso», comunica la mail apparentemente inviata dalla società di energia elettrica. Il timore sale e la tentazione di cliccare sul link suggerito per risolvere la faccenda è forte. Ma qualcosa appare sospetto. Quando sorge il dubbio di trovarsi di fronte a un tentativo di frode informatica ci si può rivolgere alla Polizia Postale, impe-

gnata nella prevenzione e nel contrasto dei crimini commessi in rete attraverso 18 Centri operativi per la sicurezza cibernetica sparsi sul territorio. Il Gruppo FS collabora con quest’articolazione specialistica della Polizia di Stato per promuovere campagne informative sui comportamenti virtuosi da tenere in Rete e diffondere indicazioni utili a evitare i cybercrime più diffusi. Ce ne parla Ivano Gabrielli, direttore del servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica. In quali casi è necessario rivolgersi a voi e attraverso quali

canali si possono presentare le denunce?

Le nostre aree tematiche d’intervento sono cinque: sicurezza delle reti e tutela delle infrastrutture critiche; contrasto al fenomeno del financial cybercrime; cyberterrorismo; pedopornografia online e tutela dei minori in rete; reati commessi attraverso i social network e frodi sul web in generale.

I cittadini vittime di questi reati possono fare segnalazioni o anche solo richiedere informazioni al sito del Commissariato di PS online, una sala operativa gestita da investigatori e investigatrici, tecnici ed esperti del settore che garantiscono una consulenza in materie giuridiche e sociali. Il sito offre inoltre notizie e consigli utili per un uso sicuro, consapevole e responsabile della Rete, con specifici riferimenti anche al mondo social grazie alla pagina Facebook di riferimento. Nei casi in cui sia necessario presentare una denuncia, ci si può rivolgere ai centri e alle sezioni operative presenti sul territorio. Quali sono i crimini informatici più diffusi?

La maggior parte delle denunce e delle richieste di aiuto riguarda attivazione di profili fake, furto di account e diffamazione. Le truffe romantiche, le sextortion e i falsi siti di trading online e criptovalute destano allarme per i danni economici e psicologici che possono provocare alle vittime. Di grande impatto sono anche i crimini finanziari compiuti violando i sistemi informatici di aziende e istituti bancari. I dati personali rappre-

IvanoGabrielli

sentano l’obiettivo più ambito delle organizzazioni criminali che li utilizzano per minare l’integrità dei servizi pubblici essenziali, realizzare frodi informatiche sempre più sofisticate, mettere in atto campagne di cyber-estorsione e alimentare i mercati del dark web. Ma anche aggredire la sfera più intima della libertà personale, attraverso campagne diffamatorie, atti di persecuzione, stalking online e condotte lesive della libertà sessuale. Quindi nessuno è al sicuro?

Si tende a pensare che i più esposti siano i minori e gli anziani ma in realtà le tipologie di reato sono molteplici e le potenziali vittime possono essere anche persone esperte nell’uso delle tecnologie. Per questo è importante che tutti seguano le giuste precauzioni durante la navigazione sul web e che, laddove abbiano qualche dubbio, non esitino a contattare la Polizia Postale tramite gli uffici sul territorio o il portale dedicato.

In che modo si può limitare l’esposizione ai cybercrime?

È importante controllare gli aggiornamenti dei dispositivi elettronici, utilizzare firewall e antivirus, aprire gli allegati ai messaggi di posta solo dopo averli esaminati con un software apposito. Può essere utile anche effettuare copie di backup dei contenuti importanti ed elevare il livello di sicurezza degli account attivando l’autenticazione multifattoriale, disponibile ormai sulla maggior parte delle piattaforme. Anche scegliere una password robusta, cambiarla periodicamente e non comunicarla a nessuno è una precauzione efficace.

L’accordo di cooperazione tra la Polizia Postale e Ferrovie

dello Stato per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici ha per oggetto sistemi e servizi informativi inerenti al trasporto ferroviario. A cosa mira oggi questa sinergia?

Il Gruppo FS Italiane è leader nel settore del trasporto nazionale e locale, con una presenza capillare sul territorio attraverso stazioni e mezzi. Questa caratteristica lo rende un alleato prezioso per la diffusione di campagne di sensibilizzazione intorno ai temi che ci interessano. L’azione preventiva in cui siamo impegnati, infatti, è sempre più necessaria: nel corso del 2023 si è registrata una crescente diffusione di truffe a danno di persone o imprese realizzate attraverso mail, sms o chiamate telefoniche, apparentemente provenienti da ministeri, Forze di Polizia, organizzazioni pubbliche o istituti di credito, funzionali all’acquisizione di dati personali utili a commettere reati contro il patrimonio.

Gli illeciti colpiscono anche Trenitalia. Lo scorso anno, per esempio, avete individuato un dominio che ricalcava la piattaforma originale di vendita dei biglietti. Come ci si difende da queste insidie?

In generale, il fenomeno delle truffe online è in crescente aumento. La metà delle frodi denunciate ai nostri uffici sul territorio riguarda il settore dell’e-commerce e, in molti di questi casi, il falso sito e l’offerta imperdibile pubblicizzata potevano essere riconosciuti mettendo in pratica semplici regole di sicurezza informatica.

Ce ne suggerisce qualcuna?

Innanzitutto utilizzare una connessione sicura, magari la rete di casa, evitando di procedere agli acquisti navigando su WiFi aperte. Altrettanto utile è avvalersi sempre di siti affidabili, accertandosi sempre che sul sito siano presenti le informazioni necessarie alla sua identificazione, verificando l’uso del protocollo https e controllando con attenzione che la url sia

corretta. Buona prassi è anche leggere le recensioni di altri clienti sul rivenditore e sul prodotto. Consigliamo poi di effettuare il download delle applicazioni solo da fonti ufficiali e diffidare di offerte estremamente vantaggiose: il metodo più utilizzato dai truffatori è proporre occasioni imperdibili inviando mail e messaggi che inducono la vittima a leggere l’annuncio cliccando su link allegati. In questo senso, può essere utile verificare le offerte direttamente sul sito del prodotto o del servizio evitando di utilizzare i link o i QR Code suggeriti nel messaggio. Infine, bisogna prediligere l’uso di una carta di credito prepagata che contiene solo l’importo necessario all’acquisto.

In un mondo in cui la tecnologia si evolve velocemente quali sono le principali sfide future per la Polizia Postale?

Alle minacce della cyber criminalità è necessario rispondere sempre più prontamente con collaborazioni interistituzionali, con l’innalzamento dei livelli di sicurezza delle infrastrutture digitali che gestiscono patrimoni di dati importanti, da quelli relativi ai cittadini alle informazioni che riguardano le imprese, e con l’attivazione di canali di cooperazione internazionale per un efficace e tempestivo avvio delle procedure per ottenere le prove digitali necessarie alle investigazioni informatiche. Allo stesso tempo è indispensabile una capillare attività di prevenzione, mirata a elevare il livello di consapevolezza degli utenti rispetto ai possibili rischi legati all’utilizzo del web. C’è poi la sfida della formazione: il dinamismo dei contesti legati alla criminalità cibernetica richiede un aggiornamento professionale continuo delle risorse e un recruitment mirato. La Polizia di Stato si sta impegnando in questo senso e a febbraio ha indetto un concorso per l’assunzione di 177 ispettori cyber. commissariatodips.it

IMPARARE A VEDERE

L’INTROSPEZIONE È FONDAMENTALE NEL PROCESSO CREATIVO DI PIERRE-LOUIS MASCIA, IL RE DELLE STAMPE GRAFICHE CHE A GIUGNO DEBUTTA CON LA SUA PRIMA SFILATA A PITTI UOMO

Siamo un marchio adolescente che sta facendo il suo ingresso nell’età adulta». Con queste parole il designer francese Pierre-Louis Mascia annuncia la sua prima sfilata. L’appuntamento è, naturalmente, a Pitti Uomo 106, giovedì 13 giugno. Una scelta non casuale, dettata dal legame profondo con la kermesse fiorentina: «Ci ha sempre accompagnato in questi anni di crescita», precisa lo stilista. Ex illustratore di Tolosa, Mascia muove i suoi primi passi nella moda nel 2008 collaborando con i fratelli Uliassi, proprietari della stamperia serica Achille Pinto di Como. Tutto inizia con serie di sciarpe per poi arrivare a una vera e propria proposta di lifestyle che include abiti e accessori. Oggi, a 16 anni dall’ingresso nel mondo del fashion, azzarda il grande passo: un vero e proprio show nella città del Giglio per presentare la collezione Primavera Estate 2025. La location dell’evento è il Tepidarium Giacomo Roster, un’elegante serra di vetro in stile liberty immersa nel verde del Giardino dell’orticoltura. «Questo palazzo di cristallo sotto il cielo fiorentino ci è sembrata la cornice ideale per la nostra sfilata», spiega Mascia, «e la sinergia con Pinto ci permette di esprimere al meglio le peculiarità della collezione speciale grazie al know-how dell’azienda».

Il tema della collezione, Le Cavalier Bleu, evoca il movimento tedesco Der Blaue Reiter, a cui apparteneva anche il pittore russo Vasilij Kandinskij. Come mai questa scelta?

Per noi non si tratta di un’ispirazione estetica ma intellettuale. Questo gruppo di artisti di matrice espressionista traduceva la sua ricerca di libertà anche tramite la tinta blu, che rappresentava sia il distacco dalla realtà sia la propria spiritualità. In un mondo incentrato sulla dualità̀ – bianco e nero, sì e no, giusto e sbagliato – abbiamo concepito la collezione come la tavolozza di un pittore, un viaggio interiore per dare vita a colori e forme puri. Le sfumature consentono di creare uno spazio di discussione pacifico in cui non ci sono rabbia o litigi. La declinazio -

ne delle nuance, però, è quasi secondaria rispetto a quella delle idee, che permette di raccontare le emozioni attraverso figure, materiali e stampe.

Sarà una passerella co-ed, in cui confluiscono sia le proposte per uomo che quelle per donna. Qual è il punto d’incontro tra i due stili secondo Pierre-Louis Mascia?

Abbiamo sempre avuto una visione abbastanza unisex delle collezioni. Forme e stampe accomunano tutti i sessi. Comunque, con le sue stampe e illustrazioni, lei si muove sempre al di sopra delle tendenze. Perché questa scelta controcorrente?

L’ispirazione viene dal modo in cui percepisco il mondo, le stampe sono sia il filtro che il rivelatore delle mie emozioni. Imparare a vedere è una professione. Tutto è fonte di ispirazione. Mi sembra come se, parlando proprio di creazione, le tendenze non abbiano mai a che fare con il rigore, la solitudine, l’introspezione e il lungo processo necessario per il lavoro di designer. Faccio appello alle tecniche, alla cultura e a una costante messa in discussione del mondo che mi circonda e del mio tempo. Cerco di interrogarmi e di scoprire chi sono in questo ambiente e come questo mi trasforma, per poter offrire con il maggiore distacco possibile un universo creativo originale, unico e personale.

Che tipo di tecniche utilizza per questa collezione? Uso tecniche digitali abbinate alla stampa serigrafica. Le stampe sono composte da una fusione eterogenea di archivi tessili, disegni, grafiche e oggetti. Questa collezione è un'ode alle sfumature, abbiamo cercato costantemente una certa morbidezza nelle colorazioni, anche per le grafiche più sature. Dalla nascita della sua maison nel 2008 a oggi cosa è cambiato?

Il tempo ha fatto il suo corso, ha modificato la mia personalità, sono in continuo movimento come un orologio meccanico che conta i secondi. Tutto è diverso, ma grazie a questa consapevolezza guardo il passato e, ancora oggi, riconosco in me il bambino che ero un tempo.

Collezione Primavera Estate 2024
Pierre-Louis Mascia

Ma in continuo cambiamento verso un’unica identità.

Ci racconta il momento più bello di questi 16 anni?

C’è una certa continuità nel mio lavoro, un’idea fissa che ripeto costantemente e ripropongo instancabilmente come un mantra o una preghiera. E ci sono poi tutte le persone che mi sono state vicine e mi accompagnano in questo percorso, quelle con cui le cose sono possibili. Da solo non sono nessuno.

Lei nella moda rappresenta il tassello d’unione tra Italia e Francia, considerando che ha cominciato collaborando con i fratelli Uliassi di Como.

L’Italia e la Francia sono due sorelle eternamente affettuose. Come due familiari che convivono e litigano ma sono identici. Io sono legato a entrambe: queste due culture vivono dentro di me.

A giugno c’è Pitti, ma il suo prossimo passo quale sarà?

Non penso di sfilare ogni stagione, ma sto già lavorando alla prossima collezione invernale. E allo stesso tempo, con il mio gruppo, continuiamo a sviluppare la linea per la casa.

La cosa più importante è realizzare prodotti belli, significativi e che raccontino una storia.

pierrelouismascia.com

pierrelouismascia

Pierre-LouisMascia

Collezione Autunno Inverno 2024/25

GIALLO

POSITIVO

A PITTI UOMO 106 TRIONFA

IL TEMA LEMON. TRA GLI

APPUNTAMENTI PREVISTI A

FIRENZE, UN EVENTO SPECIALE DI PAUL SMITH E LA SFILATA DELLA GUEST DESIGNER MARINE SERRE

Dall’11 al 14 giugno Fortezza da Basso a Firenze si tinge di giallo per Pitti Uomo 106. Il tema ufficiale della manifestazione è Lemon, capace di trasmettere un’ondata di energia attraverso il colore dell’estate, fresco e solare. Una forza vitale che pervade tutta questa edizione a partire dalle proposte dei marchi presenti, oltre 790, di cui 43% esteri.

Tra le collezioni Primavera Estate 2025 più attese quella di Paul Smith, protagonista di un evento speciale nel giorno di apertura, martedì 11. Significativa è la scelta come guest designer di Marine Serre, il cui lavoro mette in evidenza stile e contenuti di grande attualità.

Tra gli eventi da non perdere la prima sfilata dello stilista francese Pierre-Louis Mascia e il debutto di una capsule dedicata alla moda maschile firmata da Carolina Ca -

stiglioni per Plan C. Confermato il percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni – Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out – a cui si aggiunge la presenza delle aree speciali S|Style e Vintage Hub. Per quanto riguarda le collaborazioni internazionali, quest’anno Pitti Uomo propone il progetto speciale China Wave dedicato al meglio del contemporary menswear cinese. uomo.pittimmagine.com

JUST KIDS

Nel contenitore Pitti Bimbo 99 trova spazio una nutrita selezione di proposte lifestyle rivolte al mondo dell’infanzia. L’edizione di quest’anno, dal 19 al 21 giugno sempre a Fortezza da Basso, rispecchia sempre di più le nuove esigenze del mercato kidswear. Confermato il Time to meet, speed dating per far incontrare professionisti della moda, giornalisti del settore, blogger e buyer con l’obiettivo di creare connessioni e nuove collaborazioni. A questo si aggiungono lo Yellow Party, la sera del 19, un momento d’intrattenimento per celebrare l’estate, e i festeggiamenti per i 50 anni di Falc, la storica azienda di calzature per i più piccoli che comprende Naturino, Falcotto e Flower Mountain. bimbo.pittimmagine.com

di Cecilia Morrico MorriCecili morricocecili
Il tema Pitti Lemon illustrato da Giordano Poloni
Lo shooting di Emily Kornya durante la scorsa edizione di Pitti Bimbo
MARE LAGO MONTAGNA

ANNIVERSARIO

Piazza Grande, Arezzo
© Massimo Santi/AdobeStock

A 450 ANNI DALLA MORTE

DI GIORGIO VASARI, AREZZO

CELEBRA L’ARTISTA ATTRAVERSO

UN PERCORSO DI DIECI MOSTRE

CHE ANIMANO L’INTERA CITTÀ

FINO AL PROSSIMO FEBBRAIO

di Irene Marrapodi - i.marrapodi@trenitalia.it

Nasce ad Arezzo agli inizi del ‘500, ma come molti artisti dell’epoca si sposta per lavoro da una città all’altra. A Firenze diventa amico e artista prediletto di Cosimo de’ Medici e a Roma riesce a conquistare il duca Alessandro Farnese tanto profondamente da veder ostacolato il suo tentativo di rientrare nelle terre toscane. Grazie ai suoi molteplici talenti, Giorgio Vasari innova in modo radicale arte e letteratura italiana. E oggi è ricordato come pittore e architetto manierista, ma anche come storico dell’arte e biografo. Uno dei suoi capolavori è stato infat-

ARTE E CULTURA

ti proprio un libro, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori, una monumentale raccolta di biografie di artisti che segnò la nascita di un nuovo genere letterario. Oggi, a 450 anni dalla morte, la città natale celebra la grandezza dell’autore attraverso un sistema di mostre che, racchiuse sotto il nome Arezzo. La città di Vasari, si snoderanno tra porticati e palazzi – connessi alla figura dell’artista – fino a febbraio del prossimo anno. Vasari ha lasciato infatti moltissime tracce del suo passaggio nel capoluogo toscano, modellandone la geografia artistica. A partire dalle logge medicee che contraddistinguono piazza Grande, una delle opere più note e imponenti dell’architetto, a circa un quarto d’ora di passeggiata dalla stazione. Proprio sulla storia del celebre porticato si concentra da giugno a febbraio 2025 la mostra Honorato e Gratiosa, nel vicino palazzo della Fraternita dei laici, che aggiunge piccole curiosità sulla vita di Vasari attraverso altri documenti, come l’atto di nascita e le lettere di incarico.

Duecento metri più avanti, fino a luglio, la Biblioteca comunale ospita Per gloria dell’arte et honor degli artefici, che attraverso stampe e manoscritti documenta la formazione e le origini della famiglia dell’artista, consentendo di sbirciare tra i testi di cui fu autore e tra le varie edizioni delle Vite

Mentre il Museo archeologico nazionale Gaio Cilnio Mecenate si impegna a ricostruire la storia della famiglia Vasari

Giorgio Vasari

Convito di Ester e Assuero (1549), particolare

© MiC- Direzione regionale musei della Toscana

soffermandosi su un particolare curioso: il mestiere di vasaio del bisnonno di Giorgio, Lazzaro de’ Taldi, da cui è poi nato l’originale cognome.

In piazza del Duomo, il Museo diocesano di arte sacra di Arezzo prevede invece l’apertura a luglio dell’esposizione

Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio, che per i veri appassionati dell’arte rinascimentale illustra le ultime ricerche sullo Stendardo dei Peducci, dipinto da Vasari per la Compagnia di San Giovanni Battista dei Peducci. Mentre, da settembre e fino alla fine della rassegna, a due passi dalla biblioteca, una mostra nell’Archivio di Stato sembra quasi voler scavare nella psicologia dell’autore interessandosi a ciò che scriveva di se stesso. Tramite lettere e appunti, infatti, Vasari cercava forse di condizionare la percezione dei contemporanei nei confronti del suo lavoro e di costruire un’immagine specifica di sé da tramandare ai posteri. Proseguendo per le vie di Arezzo, in circa dieci minuti si arriva nel cuore pulsante della vita privata, ma anche artistica, di Vasari. È la sua dimora storica, che il pittore abbellì di affreschi in ogni stanza anche grazie all’aiuto degli allievi. Trasformata oggi in un museo, da settembre e fino al prossimo febbraio ospita la mostra intitolata Il disegno fu lo imitare il più bello della Natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto, che aggiunge disegni e sculture in un ambiente già palpitante di arte.

Da ottobre a febbraio, altre due mostre offrono spunti di riflessione e approfondimenti sulla figura dell’intellettuale: Il teatro delle virtù, nella Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea, pone l’accento sui significati allegorici sacri e profani di opere provenienti da collezioni italiane e internazionali, mentre Alcuna cosa fuor dell’uso comune al Museo d’arte medioevale e moderna, approfondisce i dettagli del Convito per le nozze di Ester e Assuero, la tavola monumentale commissionata al pittore dall’abate Giovanni Benedetto da Mantova.

Nei suoi spostamenti tra Firenze, Pisa e Arezzo, Vasari frequentò anche molte botteghe orafe: a questo aspetto della sua esperienza la Fraternita dei laici dedicherà nei prossimi mesi la personale di Filippo Rossi Oro, tesoro, bellezza, luce, vita, sull’estetica del prezioso materiale e sui suoi significati teologici. E nello stesso palazzo, il museo Orodautore seguirà il tema con una mostra molto particolare, chiamando designer del gioiello e orafi esperti a realizzare alcuni ornamenti sul tema vasariano.

Ogni angolo della città partecipa così alle celebrazioni in onore dell’artista, con approfondimenti sui vari aspetti della sua vita o sui particolari del suo lavoro. Dalla produzione ceramica all’arte orafa, passando per la vita familiare e le grandi commissioni, il risultato è un itinerario culturale sorprendente. Per tutto l’anno Arezzo. La città di Vasari consente così ai visitatori di immergersi totalmente nell’universo del maestro, passeggiando tra le sue architetture e scoprendo, di volta in volta, aneddoti e curiosità tra i palazzi storici cittadini. vasari450.it

La facciata di Palazzo Pretorio, sede della Biblioteca comunale

UNA MOSTRA DA COLLEZIONE

A PARMA 115 OPERE, SELEZIONATE DA RACCOLTE PRIVATE, RACCONTANO

CENTO ANNI DI ESPRESSIONE ARTISTICA CONTEMPORANEA. DA FONTANA A CHAGALL, DA PICASSO A DE CHIRICO

di Cesare Biasini Selvaggi - cesarebiasini@gmail.com Cesarebiasiniselvaggi

Nicola De Maria Testa di un angelo Collezione privata

Sono imprenditori, ma anche impiegate e pensionati, studiose o semplici appassionati, talvolta riservati oppure molto chiacchieroni. Possono essere egoisti o generosi, molto attenti al mercato e alle sue oscillazioni o completamente irrazionali. Taluni esibiscono coraggio nelle scelte d’acquisto, altri sono codardi come il leone de Il mago di Oz Chi si dedica al collezionismo d’arte, un fenomeno radicato in Italia nei secoli, si muove in un mercato straordinario sia per qualità sia per quantità che, in tanti casi, riesce a com-

petere in termini di raccolta con diversi musei internazionali. La nostra, quindi, è la nazione dei tesori nascosti. Ma chi è esattamente il collezionista italiano? La risposta ci arriva da Collezionisti e valore dell’arte in Italia - 2024 , il terzo volume della collana editoriale promossa da Intesa Sanpaolo Private Banking, in collaborazione con la Direzione arte, cultura e beni storici e la Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. La pubblicazione raccoglie l’esito di un’indagine realizzata, anche quest’anno, in collaborazione con Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino.

Conrad Marca-Relli Mare – 9477 August (J-L 13-91)
Collezione privata
Courtesy Galleria Niccoli
© Giuseppe Rambelli

Dalla ricerca emerge che i collezionisti nel Paese sono per il 58% uomini e per il 40% donne (il 2% non ha risposto) e hanno un’età compresa fra i 50 e i 59 anni, anche se gli under 39 sono in forte crescita. L’89% acquista dipinti, il 62% fotografie, il 54% disegni e lavori su carta, il 53% sculture, il 20% installazioni, il 14% opere di videoarte, mentre una quota del 3% si focalizza su Nft, certificati digitali basati sulla tecnologia blockchain, e arte digitale. Nel 42% dei casi, le raccolte sono costituite prevalentemente da artisti nazionali. E se la maggior parte colleziona per una passione personale o per proseguire una tradizione familiare, non trascurando strategie di investimento e opportunità di networking, l’aspetto più interessante del fenomeno made in Italy rimane quello legato al mecenatismo, anch’esso di longeva tradizione: il sostegno a giovani artisti e artiste e la promozione di nuove produzioni. Chi è incuriosito dal collezionismo e vorrebbe sbirciare nelle case di chi se ne occupa non può perdersi la mostra Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma, al Palazzo del Governatore della città emiliana fino al 21 luglio. In esposizione ci sono 115 opere di 93 artisti di rilievo internazionale, da Pablo Picasso a Marc Chagall, fino a Marcel Duchamp, Giorgio de Chirico, Man Ray, Giorgio Morandi, Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto e Jannis Kounellis, solo per citarne alcuni. Tutte provengono da collezioni private esposte al pubblico per la prima volta. Per saperne di più abbiamo interpellato Simona Tosini Pizzetti, curatrice della mostra organizzata e prodotta da Solares Fondazione delle arti e dal Comune di Parma. Quale ritratto del collezionismo viene fuori da questo allestimento?

Sono soprattutto gli uomini ad avere questa passione e prevalgono i professionisti, alcuni medici, dai 60 ai 70 anni, che hanno acquistato in importanti case d’asta, ma anche in gallerie. Il loro gusto è molto vario: raccolgono opere di grandi maestri ormai di fama consolidata ma anche di artisti più sperimentali. Qual è l’aspetto più interessante del collezionismo parmense che è emerso durante il progetto?

Mi ha stupito scoprire che, attraverso questi prestiti, sarebbe

stato possibile ricostruire un percorso artistico del Novecento e oltre, nel quale non mancano movimenti europei e con opere certamente di alto livello. Basti pensare che la mostra si apre con il ready-made Fountain di Marcel Duchamp, animatore del Dadaismo, uno degli 11 multipli autorizzati dall'artista nel 1964, presente in una collezione privata. Gli altri sono custoditi nei musei più importanti del mondo.

Le collezioni selezionate vengono esposte al pubblico per la prima volta. Mi racconta un aneddoto curioso accaduto nelle fasi preparatorie della mostra?

Mi torna in mente la mia visita a uno dei collezionisti che ha poi negato il prestito delle sue opere. Dopo avermi mostrato la sua collezione e avermi detto che avrei potuto scegliere ciò che volevo, ha mestamente ritrattato quando la moglie, giunta improvvisamente con le mani sui fianchi, lo ha messo con le spalle al muro esclamando: «Non sognarti di togliere dalle pareti neppure un dipinto».

Quali sono le opere che l’hanno più sorpresa tra quelle trovate all’interno delle collezioni?

Mi ha meravigliato imbattermi in lavori artistici che dimostrano un fine diverso da quello dell’arredamento di spazi privati. Mi riferisco a opere molto drammatiche come Ebrea ed Estintori ariani I e II di Fabio Mauri, che notoriamente voleva indagare la natura del male. Non è certo banale, in alcune stanze, trovare pezzi della performer

Gina Pane come Azione sentimentale del 1973. Altra sorpresa è stato il reperimento di ben due tagli di Lucio Fontana, così come dei suoi Buchi. Poi, ho rinvenuto un raro disegno di Edward Hopper che dimostra un collezionismo locale davvero raffinato, e un’installazione di Michelangelo

Pistoletto dal titolo Hunger del 2007, mai esposta in Italia, di grande potenza espressiva e purtroppo di drammatica attualità.

Giuliano Vangi

Donna con le calze rosse

Collezione privata

© Mauro
Davoli

Pensa che in Italia venga riconosciuto il giusto valore al collezionismo privato? Lo Stato potrebbe incoraggiare il mercato magari agevolandolo fiscalmente?

Sono convinta che agevolazioni fiscali come quelle che ci sono negli Stati Uniti potrebbero portare a un coinvolgimento maggiore nel Paese. Non dimentichiamoci, però, di importanti donazioni che hanno comunque avuto luogo in Italia. Basti pensare, tra le altre, alle collezioni Jucker, Boschi-Di Stefano e Mattioli, che fanno ormai parte del patrimonio artistico dei Musei civici di Milano. In generale, credo fermamente che chi colleziona comprenda quanto sia importante la condivisione delle proprie opere con la collettività, a fini culturali, sociali, educativi.

Una delle più grandi collezioniste italiane di arte contemporanea, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha affermato: «Collezionare significa creare un alfabeto, dare forma a un pensiero che ci consenta di delineare il contesto, fatto di tradizioni, di valori, ma anche di prospettive nuo -

ve, di ispirazioni eterogenee, di finestre aperte sul mondo esterno». Per lei cosa significa invece?

Sono perfettamente d’accordo con Sandretto Re Rebaudengo, perché in effetti non c’è nulla che sintetizzi il pensiero e le problematiche umane più delle opere di artiste e artisti dotati di una sensibilità particolare che hanno sempre testimoniato lo spirito delle varie epoche. Altrettanto importante è stata la volontà del collezionismo di tutti i tempi di incoraggiare il loro talento e raccogliere i loro lavori perché, alla fine, rimanessero parte di un patrimonio di tutti. Grazie a questo approccio oggi abbiamo testimonianze straordinarie del ‘900 anche nei suoi risvolti più drammatici. Dal dolore seminato dalle due guerre mondiali al boom economico, dagli effetti del consumismo al disastro ambientale: chi visita la mostra avrà la possibilità di riflettere su tutto questo.

contemporanea-parma.it

Michelangelo Pistoletto Hunger Collezione Solares Fondazione delle arti

RICONOSCERSI NELL’ALTRO

© Francesco Squeglia

FINO AL 28 SETTEMBRE LA SECONDA EDIZIONE DI INTERACTION NAPOLI RIEMPIE D’ARTE ALCUNI SPAZI DELLA CITTÀ PARTENOPEA.

PER RIFLETTERE SUI FENOMENI MIGRATORI E SULLA CONNESSIONE TRA CULTURE

di Sandra Gesualdi sandragesu

L’installazione Monumenti di Liu Jianhua al liceo artistico statale di Napoli

La reciprocità, il dialogo e l’interazione come approccio al reale sono da sempre tra le caratteristiche delle opere d’arte. Parole visive sunto del vasto alfabeto immaginifico del contemporaneo indagano con lucidità e sagacia l’oggi.

Con queste premesse ha inaugurato lo scorso marzo la seconda edizione di Interaction Napoli, la mostra biennale d’arte internazionale prodotta dalla Fondazione Made in Cloister, impegnata nel recupero e nella riconversione del patrimonio e del territorio. Trenta artisti, provenienti da tutto il mondo, affrontano le tematiche di cronaca quotidiana legate ai fenomeni migratori e alla complessità delle connessioni tra diverse culture, tradizioni e religioni. Fino al 28 settembre, il progetto espositivo dal titolo l’Altro e l’Alte -

rità riempie alcuni spazi inaspettati del centro storico di Napoli, come l’interno del chiostro di Santa Caterina, o ne abita eccezionalmente altri come il Parco di Re Ladislao, il cortile del liceo artistico statale di Napoli e il patio dell’Hotel Palazzo Caracciolo.

Le varie opere – come installazioni, sculture, dipinti, fotografie – di multipli materiali, tra cui legno, ceramica e tempere, sono forgiate con la sapienza artigianale e corroborate da una visione sociale, politica e antropologica interpretata in piena autonomia.

Un messaggio forte sottintende ogni pezzo: nell’altro c’è ognuno di noi e accogliere vuol dire riconoscersi. Così è nato Monumenti, dell’artista cinese Liu Jianhua, che nella città partenopea ha incontrato la realtà popolare e multietnica

del quartiere di Porta Capuana. Le sue grandi statue in cartapesta, su piedistalli realizzati in ceramica di Vietri, raffigurano uomini e donne in cammino, migranti modellati in materiale fragile che scrutano il visitatore dall’alto della loro biografia unica.

«Accogliere il migrante significa vedere nella diversità̀ una ricchezza piuttosto che una minaccia», scrive sul catalogo della mostra il curatore Demetrio Paparoni. «Aprirsi alle differenze consente di arricchirsi delle esperienze che ciascuno porta con sé. Questo non vale solo nel rapporto con lo straniero ma riguarda anche il modo in cui ci relazioniamo al mondo naturale e a quello artificiale», prosegue. L’arte insegna la scienza del vedere, del sentire, dell’essere soggetto collettivo. madeincloister.com

Visione fantastica (2024) di Arvin Golrokh a Interaction Napoli

Sogno

un lavoro dove comunicazione, arte e moda si incontrino.

Chiara, 20 anni

Programma e iscrizioni

iulm.it/openday

UNA GENEROSA FORZA

NELLE SALE DI PALAZZO DUCALE A GENOVA, FINO AL 14 LUGLIO, LE FOTOGRAFIE DI SEBASTIÃO SALGADO INVITANO

A RIFLETTERE SULLA POTENZA VITALE DELL’ACQUA MA ANCHE SULLA SUA DELICATEZZA

di Irene Marrapodi - i.marrapodi@trenitalia.it foto di Sebastião Salgado

Patagonia argentina (2007)
Bombay, India (1995)
Damaraland, Namibia (2005)

Dagli oceani sterminati alle minuscole gocce di pioggia, passando per cascate impetuose, placidi laghi e ruscelli esuberanti. L’acqua può assumere molti aspetti e svolgere varie funzioni, ma una su tutte è fondamentale: generare la vita. Al liquido più prezioso della Terra è dedicata la mostra Aqua mater, che riunisce fino al 14 luglio, negli spazi di Palazzo Ducale a Genova, 42 immagini in grande formato del fotografo brasiliano Sebastião Salgado. In simbiosi con l’idea stessa di natura, l’acqua è rappresentata in tutta la sua complessità. Salgado ne evidenzia la forza vitale e la generosità, ma anche la delicatezza e il potere distruttivo. Attraverso i suoi scatti in bianco e nero si può intuire quanto il secondo

elemento permei ogni istante e ogni aspetto della vita umana, soprattutto quella delle comunità che dipendono dalle risorse idriche. Come le donne di cultura Asmat che in Papua Occidentale si mantengono grazie alla pesca dei gamberi o i lavoratori della lavanderia di Mahalaxmi Dhobi Ghat, per lo più emigrati dallo stato di Uttar Pradesh, che a Bombay lavano i vestiti dei privati.

Le fotografie in mostra invitano i visitatori a riflettere anche sul cambiamento climatico, e in particolare sulle conseguenze sociali e ambientali dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello degli oceani. Per far capire come l’indifferenza nei confronti dell’ambiente metta a rischio l’intera vita sul pianeta. Così, dal

porto di Vũng Tau con i suoi pescatori, in Vietnam del Sud, si viaggia fino alla Namibia per osservare le zebre di Hartmann che si abbeverano ai bordi di un piccolo specchio d’acqua, o verso lo Zambia, per ammirare la potenza delle cascate Vittoria.

L’esposizione è resa ancora più evocativa dalla traccia audio sul tema dell’acqua che accompagna il visitatore lungo il percorso, creata dal compositore francese François Bernard Mâche. Il rumore bianco pervade l’ambiente e scava una breccia nell’emotività, permettendo a chiunque di sentirsi completamente coinvolto nella riflessione di Salgado sul bene più prezioso del pianeta. palazzoducale.genova.it mostrasalgadogenova.it

ALLA MOSTRA CON TRENITALIA

Ingresso 2x1 o singolo ridotto all’esposizione Aqua mater per chi viaggia verso Genova con le Frecce ed è in possesso di un biglietto con data antecedente al massimo di tre giorni quello della visita.

Ingresso singolo ridotto anche per chi possiede un biglietto Intercity, Intercity Notte o di corsa semplice Regionale con riportata la stessa data della visita e per i titolari di abbonamento a tariffa sovraregionale Trenitalia valido per raggiungere Genova. È previsto inoltre uno sconto del 10% al bookshop per i soci Carta FRECCIA che in cassa esibiscano il biglietto delle Frecce con destinazione Genova.

Libia (2009)

LIBERARE LO

CORPI FIERI, OCCHI DECISI E

GIOCHI DI COLORI. A ROMA LA PRIMA MOSTRA ITALIANA DI ANGÈLE ETOUNDI ESSAMBA

RIMODELLA ATTRAVERSO 40 RITRATTI L’IMMAGINE

STEREOTIPATA DELLE DONNE

NERE, PER RIFLETTERE SUL CONCETTO DI IDENTITÀ

di Alex A. D’Orso - a.dorso@trenitalia.it foto di Angèle Etoundi Essamba

I«l mio lavoro crea una frattura nelle rappresentazioni stereotipate delle donne nere, spesso raffigurate dai media occidentali come remissive, sottomesse, dipendenti, esotiche e confinate a ruoli definiti. Uso la macchina fotografica per decostruire questa idea mostrando, al contrario, persone orgogliose e determinate che vogliono farsi carico della narrazione per riscrivere la storia». Da quasi 40 anni Angèle Etoundi Essamba, artista di origine camerunense radicata in Olanda, racconta l’identità femminile africana attraverso il genere del ritratto. Un lungo percorso creativo che la mostra Determined Women, al Museo di Roma in Trastevere fino al 6 ottobre, ricostruisce riunendo 40 opere in bianco e nero e a colori realizzate dalla fotografa tra il 1985 e il 2022.

Le immagini, stampate su pannelli di grande formato e prive di cornici o passe-partout, invadono il campo visivo di chi attraversa lo spazio dell’esposizione. Sono corpi, visi, capelli, sguardi a cui è quasi impossibile sottrarsi per la forza magnetica che emanano. Si susseguono senza intervalli lungo il perimetro affacciato sul cortile del museo e nelle piccole sale dalle pareti scure, capaci di valorizzare gli scatti in bianco e nero, creando continuità cromatica.

In alcuni di questi, le donne ritratte interagiscono con oggetti simbolici, tessuti tradizionali, maschere, ma anche accessori tipici della moda olandese del ‘600. È il caso delle fotografie che appartengono al ciclo Renaissance, nel quale Essamba reinterpreta i codici di un abbigliamento riservato prevalentemente agli uomini bianchi durante il Rinascimento. Le modelle nere indossano pizzi, ventagli e gorgiere – gli aristocratici colletti pieghettati – per appropriarsi degli emblemi di un potere di

SGUARDO

classe e di genere, evocandone la sovversione e ispirando una riflessione sulla costruzione dell’identità.

Gli oggetti diventano simboli anche nella serie A-fil-liation, dove trame ingarbugliate si espandono in tutte le direzioni avvolgendo i corpi, come a rappresentare l’interconnettività virtuale del nostro tempo. Ma non solo: il filo è metafora di incontro, trasmissione di conoscenza e coesione sociale. Una fibra leggera che potrebbe essere gabbia e invece si fa vestito confortevole, in virtù di un’autodeterminazione rivendicata con orgoglio. museodiromaintrastevere.it

Femme du monde 7 (2005)
Femme portant l’univers (1993)
Ce regard là 1 (2007)

FRECCE TRENITALIA

SUMMER EXPERIENCE 2024

Due nuovi Frecciarossa viaggiano di notte, nel fine settimana, tra Milano, Bologna, Bari e Lecce, rendendo possibile raggiungere la costa pugliese già dal mattino. Di giorno, invece, due Frecciarossa addizionali uniscono quotidianamente Milano, Ancona, Rimini, Riccione, Pesaro, Ancona e Pescara e altri due, nel weekend, Bolzano, Trento e la costa adriatica. Ulteriori due nuovi Frecciargento collegano, nel fine settimana, Roma, Pesaro, Riccione, Rimini e Ravenna. Le nuove partenze si aggiungono agli oltre 30 Frecciarossa che uniscono Milano, Torino, Venezia e Bologna alle principali località della costa adriatica e ai 13 Frecciarossa e Frecciargento tra Roma e la Puglia. Viaggiare di notte risparmiando tempo è possibile anche tra Milano e la costa calabrese, grazie ai due Frecciarossa Milano-Reggio Calabria che tornano anche per questa estate, aggiungendosi alle altre 16 Frecce diurne tra il nord e il centro Italia e la costa tirrenica fino a Reggio Calabria.

Un’offerta da record tra Milano, Roma e Napoli: ogni giorno, tra la Capitale e il capoluogo lombardo viaggiano cento Frecciarossa con tempi di percorrenza a partire da sole 2 ore e 50 minuti, mentre 70 treni si muovono tra Milano e Napoli. Nelle ore di punta dei weekend e durante l’esodo estivo, alcuni Frecciarossa raddoppiano i posti offerti, grazie all’utilizzo dell’Etr 1000 in doppia composizione.

Ampia la disponibilità di scelta anche per le destinazioni oltre il network dell’Alta Velocità, grazie all’intermodalità targata Trenitalia: per raggiungere alcune tra le più belle località di mare e montagna, è possibile approfittare dei servizi bus FRECCIALink in connessione con le Frecce e arrivare, per esempio, a Sorrento, Piombino e sulla penisola del Gargano (Vieste e Peschici) oppure, nei mesi di luglio e agosto, a Courmayeur, Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio, Val Gardena e Val di Fassa. Da quest’estate, inoltre, l’offerta estiva FRECCIALink si amplia ulteriormente, offrendo nuovi collegamenti per raggiungere alcune tra le più belle località del Cilento come, per esempio, Acciaroli, Pioppi, Casal Velino Marina, Santa Maria di Castellabate e San Marco di Castellabate. Confermato il servizio ParmaLink che, con 18 corse giornaliere, consente di raggiungere il centro di Parma con un comodo interscambio treno-bus nella stazione di Reggio Emilia AV. Maggiori informazioni su trenitalia.com

CON LE FRECCE AL CONCERTO DI FABI SILVESTRI GAZZÈ A

dieci anni esatti da quello che è stato uno dei lavori artistici più rappresentativi della musica italiana, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè tornano insieme per festeggiare l’album Il padrone della festa. Il 6 luglio, al Circo Massimo di Roma, i tre cantautori porteranno sul palco i successi di quel progetto, incisi con uno spirito di vera amicizia e condivisione.

Frecciarossa è Treno Ufficiale del concerto: grazie all’offerta Speciale Eventi è possibile raggiungere Roma e rientrare a casa con Le Frecce con sconti fino all’80% rispetto al biglietto Base. Basta selezionare la Speciale Eventi in fase di acquisto e utilizzare il codice FABISILVESTRIGAZZE.

Maggiori informazioni su trenitalia.com

Per tutti i clienti Trenitalia for Business è possibile viaggiare sulle Frecce con l’offerta Corporate Top, che aggiunge ancora più flessibilità e servizi alla Corporate.

Infatti è possibile:

• cambiare prenotazione un numero illimitato di volte fino alla partenza del treno o una sola volta, richiedendolo nella stazione di origine del viaggio, fino a quattro ore dopo la partenza. Il nuovo viaggio potrà essere effettuato entro sei mesi dalla prima richiesta di cambio prenotazione ottenere il rimborso del biglietto al 100% fino alla partenza del treno

• registrarsi tramite self check-in a bordo

• spostarsi su un altro treno fino a quattro ore dopo la partenza con il pagamento di 10 € a bordo

• cambiare biglietto e nominativo con le stesse modalità dell’offerta Corporate

Inoltre, in via promozionale, chi è in possesso di un biglietto valido per il livello di servizio Business, con associata Carta FRECCIA personale, può accedere a FRECCIALounge e FRECCIAClub delle principali stazioni italiane e ottenere il 20% in più di punti Carta FRECCIA qualificanti per raggiungere gli status Argento, Oro e Platino.

Maggiori informazioni su trenitalia.com

Tutti i vantaggi del programma nella pagina Trenitalia for Business sul sito trenitalia.com

BIA

BASE

LIBERTÀ DI VIAGGIO E CAMBI ILLIMITATI

Biglietto acquistabile fino alla partenza del treno e del FRECCIALink. Entro tale limite sono ammessi il rimborso, il cambio del biglietto e il cambio della prenotazione un numero illimitato di volte. Dopo la partenza, il cambio della prenotazione e del biglietto sono consentiti una sola volta fino a un’ora successiva.

ECONOMY

CONVENIENZA E FLESSIBILITÀ

Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Il cambio prenotazione, l’accesso ad altro treno e il rimborso non sono consentiti, livello Executive escluso. È possibile, fino alla partenza del treno, esclusivamente il cambio della data e dell’ora per lo stesso tipo di treno, livello o classe, effettuando il cambio rispetto al corrispondente biglietto Base e pagando la relativa differenza di prezzo. Il nuovo ticket segue le regole del biglietto Base.

Freccia 2X1

La promozione consente di viaggiare in due tutti i giorni con sconto fisso del 50% del prezzo Base su Frecciarossa e Frecciargento. L’offerta è valida in 1^ e 2^ classe e in tutti i livelli di servizio ad eccezione dell’Executive e del Salottino Business 1

FrecciaSENIOR

Riservata agli over 60 titolari di Carta FRECCIA, FrecciaSENIOR consente di viaggiare su Frecciarossa e Frecciargento con prezzi a partire da 29 € a seconda della classe e della relazione di viaggio. L’offerta è valida per viaggiare in 1^ e 2^ classe e nei livelli di servizio Business, Premium e Standard 2

SUPER

ECONOMY

MASSIMO RISPARMIO

Offerta a posti limitati e soggetta a restrizioni. Il cambio, il rimborso e l’accesso ad altro treno non sono consentiti, livello Executive escluso.

FrecciaDAYS

Viaggia il martedì, mercoledì e giovedì con sconti fino al 60% rispetto al prezzo del biglietto Base sui treni Frecciarossa e Frecciargento nei livelli di servizio Business, Premium, Standard, in 1^ e in 2^ classe 3

FrecciaYOUNG

Riservata agli under 30, l’offerta FrecciaYOUNG consente di viaggiare su Frecciarossa e Frecciargento con prezzi a partire da 19 € a seconda della relazione di viaggio. L’offerta è riservata ai soci Carta FRECCIA under 30 ed è valida per viaggiare in Standard e in 2^ classe 4

NOTE LEGALI

1. Offerta a posti limitati e variabili in base al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio scelto e non si cumula con altre riduzioni a qualsiasi titolo spettanti. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono consentiti.

2. Offerta valida sui treni Frecciarossa e Frecciargento, in 1^ e 2^ classe e nei livelli di servizio Standard, Premium e Business Prevede, a seconda della classe e relazione di viaggio, l’acquisto a prezzi fissi in Standard /2^ classe a partire da 29 €, in Premium a partire da 34 € e in Business/1^ classe a partire da 39 €. Tali prezzi non si applicano alle relazioni per le quali è previsto uno sconto inferiore al 50% rispetto al prezzo Base. L’offerta è a posti limitati che variano in base al treno e al giorno della settimana e non si cumula con altre riduzioni a qualsiasi titolo spettanti. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono consentiti.

FrecciaFAMILY

Con Trenitalia i bambini viaggiano gratis in Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca in 1^ e 2^ classe e nei livelli Business, Premium e Standard La gratuità è prevista per i minori di 15 anni accompagnati da almeno un maggiorenne, in gruppi composti da 2 a 5 persone. I componenti del gruppo dai 15 anni in poi pagano il biglietto scontato del 50% sul prezzo Base 5

3. L’offerta è a posti limitati che variano in base al giorno, al treno e alla classe o livello di servizio e non è cumulabile con altre riduzioni ad eccezione di quella prevista a favore dei ragazzi. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono consentiti.

4. Offerta valida sui treni Frecciarossa e Frecciargento, in 2^ classe e nel livello di servizio Standard. Prevede l’acquisto a prezzi fissi di 19€, 29 € e 39€, a seconda della relazione di viaggio. Tali prezzi non si applicano alle relazioni per le quali è previsto un uno sconto inferiore al 50% rispetto al prezzo Base. L’offerta è a posti limitati che variano in base al treno e al giorno della settimana e non si cumula con altre riduzioni a qualsiasi titolo spettanti, compresa quella prevista per i ragazzi. Cambio biglietto/prenotazione e rimborso non sono consentiti.

5. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni. L’offerta non è cumulabile ad altre riduzioni a qualsiasi titolo spettanti.

INSIEME

Offerta dedicata ai gruppi da 3 a 5 persone per viaggiare con uno sconto sul prezzo Base fino al 50% sulle Frecce e fino al 60% su Intercity e Intercity Notte. La promozione è valida in 1^ e 2^ classe e in tutti i livelli di servizio ad eccezione dell’Executive, del Salottino e delle vetture Excelsior 6

6. Offerta a posti limitati e variabili rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. La percentuale di sconto varia rispetto al prezzo Base dal 40% al 50% per le Frecce e dal 20% al 60% per gli Intercity e Intercity Notte. Lo sconto non è cumulabile con altre riduzioni fatta eccezione per quella prevista in favore dei ragazzi fino a 15 anni. Il cambio e il rimborso non sono consentiti.

Informazioni aggiornate al 14 maggio 2024

MOMENTI DI GUSTO AD ALTA VELOCITÀ

Hai voglia di una pausa ad Alta Velocità diversa dal solito? Aggiungi al tuo viaggio un’esperienza di gusto! Il FRECCIABistrò ti aspetta al centro del Frecciarossa: lì troverai prodotti da forno, snack dolci e salati, piatti caldi e freddi, taglieri, panini, tramezzini, pizza, hamburger e soft drinks, birre artigianali, cocktail, vini e bollicine.

Inoltre, puoi scegliere tra tanti menù pensati per ogni momento della giornata

Sono disponibili anche opzioni vegetariane e senza glutine o lattosio.

Tra i menù:

PORTALE FRECCE

PORTALEFRECCE.IT

L’INTRATTENIMENTO GRATUITO AD ALTA VELOCITÀ

Grazie ai servizi e ai contenuti del portale FRECCE il viaggio a bordo dei treni Frecciarossa e Frecciargento e nelle sale FRECCIAClub e FRECCIALounge è più piacevole. Per accedere basta collegarsi alla rete WiFi, digitare www.portalefrecce.it o scaricare l’app Portale FRECCE da App Store e Google Play. Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com

I FILM DI GIUGNO

TANTI CONTENUTI PER TE

GIOCHI

Azione, sport, logica e tanto altro a disposizione di grandi e dei bambini

NEWS

Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora

EDICOLA

DIGITALE

Quotidiani e riviste nazionali e internazionali

SERIE E PROGRAMMI TV

Una selezione di serie e programmi tv

MUSICA Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera

INTERNET WIFI

Connessione a Internet tramite WiFi di bordo

CORSI

Cura la tua formazione con i corsi audio e video

BAMBINI Cartoni e programmi per i piccoli viaggiatori

PODCAST E AUDIOLIBRI

Podcast e audiolibri di vario genere anche per bambini

EffettoVIOLA TM Innovativa tecnologia audio che aiuta a ridurre lo stress e ritrovare il buonumore

LIBRI E GUIDE Circa 200 contenuti tra libri ed estratti di guide turistiche

INFO DI VIAGGIO

PODCAST TURISTICI Arricchisci il tuo programma di viaggio con suggerimenti originali e inediti

Informazioni in tempo reale su puntualità, fermate, coincidenze

GOAL

COLLECTION Guarda i goal dell’ultimo turno di Coppa Italia Frecciarossa e/o di Seria A Tim

Connettiti alla rete WiFi e inquadra il QR code
Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Avatar: The Way of Water
Shazam! Fury of the Gods Interstellar Invictus

0-250 Km

LA TABELLA PUNTI

Sono disponibili tre categorie di biglietti premio in base ai chilometri da percorrere. Per esempio: il biglietto Small consente di spostarsi tra Firenze e Bologna in Standard o 2ˆ classe con 1.000 punti, il Medium tra Roma e Milano in Standard o 2ˆ classe con 1.300 punti e il Large tra Napoli e Torino in Standard o 2ˆ classe con 1.600 punti. Maggiori informazioni nella sezione Carta FRECCIA su trenitalia.com

MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO

VIVI LA CULTURA CON LE FRECCE. SCONTI E

AGEVOLAZIONI NELLE

PRINCIPALI

SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA

Amava l’arte giapponese e la vita delle metropoli come Londra. Nato a Barletta, in Puglia, si considerava parigino d’adozione. Cosmopolita e poliedrico, Giuseppe De Nittis è stato uno dei protagonisti della pittura europea dell’800 grazie ai suoi dipinti a olio o a pastello di paesaggi e scene di vita quotidiana realizzati tra l’Italia, Parigi e Londra. Sono circa 90 le opere dell’artista esposte nella mostra, curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti, De Nittis. Pittore della vita moderna, fino al 30 giugno nelle sale di Palazzo Reale a Milano. Ingresso 2x1 o biglietto singolo ridotto riservato ai soci Carta FRECCIA che raggiungono Milano con le Frecce in una data antecedente al massimo di tre giorni da quella in cui si intende visitare la mostra. Biglietto ridotto per i soci XGO che abbiano raggiunto Milano in Intercity, Intercity Notte o con treno Regionale nei tre giorni precedenti la visita o che siano in possesso di un abbonamento Regionale o sovraregionale valido per arrivare a Milano. L’ingresso ridotto è esteso anche ai titolari di un biglietto di corsa semplice (se validato nella stessa giornata della visita) o un abbonamento a tariffa sovraregionale Tper utile per raggiungere la città del Duomo. mostradenittis.it

IN CONVENZIONE ANCHE

MUSEO EGIZIO, TORINO museoegizio.it

REGGIA DI VENARIA, VENARIA REALE (TORINO) lavenaria.it

CÉZANNE/RENOIR

Fino al 30 giugno a Palazzo Reale, Milano palazzorealemilano.it

GALLERIE LEONARDO DA VINCI, MILANO museoscienza.org

MARTIN PARR. SHORT & SWEET

Fino al 30 giugno al Museo delle culture, Milano b]mudec.it

PICASSO. LA METAMORFOSI DELLA FIGURA

Fino al 30 giugno al Museo delle culture, Milano mudec.it

PIERO DELLA FRANCESCA. IL POLITTICO AGOSTINIANO RIUNITO

Fino al 24 giugno al Museo Poldi Pezzoli, Milano museopoldipezzoli.it

TATUAGGIO. STORIE DAL MEDITERRANEO

Fino al 28 luglio al Museo delle culture, Milano mudec.it

HELMUT NEWTON. LEGACY

Fino al 24 novembre alle Stanze della fotografia, Venezia lestanzedellafotografia.it

MONET. CAPOLAVORI DAL MUSÉE MARMOTTAN MONET DI PARIGI

Fino al 14 luglio al Centro Altinate San Gaetano, Padova altinatesangaetano.it

VAN GOGH. MULTIMEDIA E LA STANZA SEGRETA

Fino al 23 giugno a Palazzo Dalla Rosa Prati, Parma navigaresrl.com

ESCHER

Fino al 21 luglio a Palazzo dei Diamanti, Ferrara palazzodiamanti.it | arthemisia.it

AQUA MATER

Fino al 14 luglio a Palazzo Ducale, Genova palazzoducale.genova.it

LA CITTÀ DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI A GENOVA cittadeibambini.net

ANSELM KIEFER. ANGELI CADUTI

Fino al 21 luglio a Palazzo Strozzi, Firenze palazzostrozzi.org

HZERO A FIRENZE hzero.com

MARIO TESTINO - A BEAUTIFUL WORLD

Oltre 70 scatti dai colori vivaci e in grande formato documentano la vita quotidiana in 30 Paesi visitati negli ultimi sette anni dal fotografo peruviano Mario Testino. Esposti fino al 25 agosto a Palazzo Bonaparte, a Roma, raccontano tradizioni, identità e sistemi di credenze da preservare.

Sconto del 25% sul biglietto d’ingresso alla mostra, dal lunedì al venerdì, per chi è in possesso di un biglietto Frecciarossa, Frecciargento o Frecciabianca con destinazione Roma in una data antecedente al massimo di due giorni rispetto a quella della visita. mostrepalazzobonaparte.it | arthemisia.it

Mario Testino  Japan (2019)

© Mario Testino

VINCENT PETERS. TIMELESS TIME

Fino al 25 agosto a Palazzo Bonaparte, Roma mostrepalazzobonaparte.it | arthemisia.it

Maggiori informazioni su trenitalia.com

Giuseppe De Nittis
Colazione in giardino (1883)
Pinacoteca Giuseppe De Nittis, Barletta

LEGENDA:

Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su trenitalia.com

Alcuni collegamenti qui rappresentati sono disponibili solo in alcuni periodi dell’anno e/o in alcuni giorni della settimana. Verifica le disponibilità della tratta di tuo interesse su trenitalia.com.

Cartina aggiornata al 28 maggio 2024

Foggia
Peschici
Reggio di Calabria
Fiumicino
Lamezia Terme Caserta
Potenza Matera Trento Ravenna Verona Mantova Treviso
Napoli
Napoli Afragola Salerno
Falconara Marittima
Marco di Castellabate Acciaroli

Velocità max 400 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 | WiFi Fast | Presa elettrica e USB al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIAROSSA ETR 1000

FRECCIAROSSA ETR 500

Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze

4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 589 WiFi | Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

Velocità max 250km/h | Velocità comm.le 250km/h | Composizione 8 carrozze

3 livelli di Servizio Business, Premium, Standard | Posti 497

WiFi Fast | Presa elettrica e USB al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio FRECCIAROSSA ETR 700

FRECCIAROSSA ETR 600

Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze

3 livelli di Servizio Business, Premium, Standard | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIARGENTO ETR 485

Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h

Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

FRECCIABIANCA ETR 460

Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h

Composizione 9 carrozze

Classi 1^ e 2^ | Posti 479 | Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio

PRIMA DI SCENDERE

FONDAZIONE FS

MAGICA CAMPANIA

GLI ITINERARI DELLA FONDAZIONE FS PER ESPLORARE LA REGIONE IN TRENO STORICO, TRA PAESAGGI NATURALI E GIOIELLI

FERROVIARI

di Gabriele Romani

La natura e la storia della Campania sono protagoniste degli itinerari ferroviari turistici proposti dalla Fondazione FS Italiane. Sono in tutto 65 gli appuntamenti in programma nel corso dell’anno in questa regione, dove per la prima volta un treno ha percorso il suolo italiano. L’Irpinia express viaggia lungo la storica linea che fin dal 1895 congiunge Avellino con Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, seguendo il fiume Ofanto e incontrando luoghi suggestivi come il tempio di Ponte Santa Venere, dedicato all’omonima dea, e l’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi.

Non ha bisogno di presentazioni il Reggia express, che consente di raggiungere la residenza reale dei Borbone, costruita sul progetto di Luigi Vanvitelli, grazie a un comodo e veloce collegamento diretto dalla stazione di Napoli

Centrale. Mentre il Pietrarsa express è la porta d’ingresso al Museo nazionale ferroviario: il breve viaggio a bordo del convoglio storico, assaporando i colori e gli odori del golfo di Napoli, introduce al meglio la magia conservata nei padiglioni.

fondazionefs.it fondazionefsitaliane

SAVE THE DATE//TRENI STORICI GIUGNO

9, 16, 23, 30 9 16 16, 30 22 23 30

Irpinia express: il treno del paesaggio

Garda express; Treno Ottavio Bottecchia

Treno del Sacro Monte; Sebino express; Treno tra laguna e mare

Pietrarsa express

Reggia express

Treno storico da Milano Centrale a Chiavenna; Treno delle Risorgive e dello Stella; Ferrovia dei parchi: l’alto Molise

Treno terre dell’Altolivenza

Il treno storico percorre un viadotto della linea irpina

PRIMA DI SCENDERE

FUORI LUOGO

di Mario Tozzi

mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi

[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]

AUTENTICA FELTRE

Non si riesce a cogliere la vera personalità di Feltre, vicino a Belluno, se la si vede solo da lontano. Per scoprire questa città ai piedi delle Dolomiti bisogna infilarsi nelle stradine e nei vicoli, respirando improvvisamente un’aria antica, quella della Rethica oppida, municipio romano del I secolo a.C.

Posta sulla storica via Claudia Augusta Altinate, rappresentava un nodo strategico ma fu successivamente devastata dalle invasioni barbariche, poi acquisita dai Longobardi, che lasciarono in eredità il castello, e infine trasformata in sede vescovile. Curiosando nella Galleria d’arte moderna si può trovare un retaggio della sua appartenenza, per ben tre se-

coli, alla Repubblica di Venezia. Qui sono infatti conservati vasi e calici, di una bellezza delicata ma resistente al tempo, appartenenti alla ricca produzione vetraria della Serenissima. Tra antiche prigioni, castelli, fortificazioni e pietre grigie non bisogna dimenticare che nei dintorni di Feltre si trova inaspettatamente anche la più grande birreria italiana: la Pedavena, un immenso locale che ospita cicloturisti, motociclisti, arrampicatori, alpinisti e viaggiatrici di ogni risma, dove non mancano formaggi e polenta.

Se volete soggiornare sulle Dolomiti, non apprezzate mondanità e lusso ma aspirate a quel sapore autentico di un tempo, scegliete Feltre e non ve ne pentirete.

Feltre (Belluno)

PRIMA DI SCENDERE

MINDFULNESS IN VIAGGIO

di Nerina Di Nunzio nerina.dinunzio nerinadinunzio

[Esperta di comunicazione, istruttrice mindfulness e coach]

TUTTO È MEDITAZIONE

La mindfulness ha molte applicazioni pratiche e può trasformare attività quotidiane in momenti da sentire attraverso il corpo e i sensi, in maniera intenzionale.

Viaggiare in treno incoraggia la concentrazione sul presente in un ambiente in continuo movimento e offre quindi il contesto ideale per esplorare la forma di mindfulness più elevata, la cosiddetta “consapevolezza senza scelta”. Si tratta di un approccio che invita a osservare ogni avvenimento senza giudizio o un obiettivo preciso, semplicemente accogliendo quanto emerge dall’esperienza diretta. Si può cominciare ad applicare questa consapevolezza già durante l’acquisto del biglietto, trasformando il momento in un’opportunità di connessione umana. Scambiare qualche parola con chi lavora, infatti, può arricchire l’esperienza ricordandoci di apprezzare il lavoro altrui e la bellezza dei contatti quotidiani.

Durante il viaggio, poi, ringraziare il capotreno o qualsiasi altro membro dello staff rafforza il senso di gratitudine e rispetto reciproco. Questi piccoli gesti di riconoscimento possono trasformarsi in potenti momenti di mindfulness, aumentando la consapevolezza del ruolo che ogni persona gioca nella nostra esperienza.

Anche osservare il paesaggio può essere una meditazione sperimentata con abbandono consapevole. Guardare fuori dal finestrino del treno offre un flusso costante di immagini, suoni e movimenti. Le scene che si susseguono possono essere osservate senza attaccamento, lasciando che pen-

sieri e sentimenti fluttuino liberamente senza trattenere o respingere nulla.

Sul vagone è possibile praticare anche il riposo consapevole: ricaricare corpo e mente approfittando del tempo a disposizione per dare ascolto ai propri bisogni. Chiudere gli occhi e ascoltare il ritmo del treno può essere un ottimo modo per rilassarsi profondamente e ricaricare le energie. Ogni viaggio è un’opportunità di crescita che, compiuta con cura e attenzione, si trasforma in pratica meditativa. Lungi dall’essere una mera transizione da un luogo a un altro, si rivela un’opportunità per coltivare pazienza, apertura e consapevolezza di sé e dell’ambiente. Questo approccio può trasformare anche il pendolarismo quotidiano in un’esperienza arricchente.

Anche leggere e ascoltare musica sono atti meditativi. L’importante è farlo con consapevolezza rendendo ogni esperienza un’occasione per godere del percorso tanto quanto della destinazione.

Consapevolezza senza scelta

Ascolta su Spotify la meditazione

PRIMA DI SCENDERE

FOTO DEL MESE

di Irene Marrapodi - i.marrapodi@trenitalia.it

Osservando la donna ritratta sembra possibile sentire il tepore del sole sulla pelle e il calmo sciabordare dell’acqua. E sospettare che la vita sia, dopotutto, semplicemente bella. Life is good è il titolo attribuito a quest’immagine, scattata nel 1958. In quegli anni, il prezzo delle macchine fotografiche e dei rullini si era abbassato, rendendo accessibile l’ottava arte anche a uomini e donne comuni. E consentendo a chiunque di immortalare vacanze, compleanni e momenti speciali, per conservare pillole di ricordi felici.

Lee Shulman, regista cinematografico e direttore artistico di The Anonymous Project, ha trasformato la raccolta di questi frammenti in una missione. E, a partire dal 2016, ha collezionato immagini scattate tra gli anni ‘30 e ‘80 da fotografi non professionisti di tutto il mondo. Una selezione inedita di queste istantanee è esposta, fino al 17 novembre, al Fondaco dei Tedeschi a Venezia nella mostra intitolata Best Regards Un pizzico di malinconia si unisce alla meraviglia di riconoscersi nei ricordi di sconosciuti e immaginare le emozioni provate da un ignoto decine di anni prima, in un luogo imprecisato del mondo. Perché ogni memoria individuale – che può apparire ordinaria e priva di valore – se condivisa con la collettività può diventare preziosa. dfs.com | anonymous-project.com the.anonymous.project

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