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LA STORIA FUTURO DIVENTA
Il fiume Serio visto dalla locomotiva a vapore in transito sul ponte di Seriate (Bergamo), lungo la Ferrovia del Sebino
UNA MOSTRA AL MUSEO NAZIONALE FERROVIARIO DI PIETRARSA
RACCONTA I PRIMI DIECI ANNI DELLA FONDAZIONE FS ITALIANE.
TRA IMMAGINI DI IERI E PROGETTI DI DOMANI di Luigi Cantamessa [Direttore generale di Fondazione FS Italiane]
Una bella storia italiana iniziata dieci anni fa: il 6 marzo 2013 la Fondazione FS Italiane diventava a tutti gli effetti operativa. Una mostra fotografica al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, dall’8 marzo, racconta per immagini quest’av- ventura, il dipanarsi di un sogno divenuto una realtà tangibile.
E soprattutto una dichiarazione d’amore per il treno, che la Fondazione vive in maniera poliedrica: dalle foto ai video, dalla manutenzione all’esercizio dei treni, dalle ferrovie storiche riaperte ai progetti originali d’archivio. La storia diventa futuro nella galleria di circa 200 scatti che costituisce il percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni. Si parte dalle fonti documentali della biblioteca e degli archivi, indispensabili per tracciare il percorso delle ferrovie italiane, l’evoluzione tecnica e ingegneristica di cui i rotabili d’epoca restaurati sono testimonianza e il mutamento negli usi e nei consumi della società.
Senza le foto, i cinegiornali, i disegni, le istruzioni ferroviarie e i tanti, preziosi volumi non sarebbe stato possibile il recupero di una memoria collettiva, elevata al rango di protagonista, in un processo di reinterpretazione contemporanea e di una cultura solida del viaggiare e
In un’immagine del 1966, una locomotiva a vapore 743.150 al traino di un treno merci nell’importante nodo ferroviario di Castagnole delle Lanze, tra le colline di Langhe e Monferrato. La linea è stata chiusa al traffico regolare nel 2012 e riattivata dieci anni dopo grazie al progetto Binari senza tempo della Fondazione FS
Un treno storico percorre la ferrovia del Basso Monferrato, che congiunge Asti con Chivasso, attraversando il viadotto a 17 arcate sul fiume Po (2022)
Nell’immediato dopoguerra, il declino delle locomotive a vapore segnò anche quello delle officine di Pietrarsa. Le attrezzature non vennero più rinnovate e lo stabilimento rimase adibito solo alla grande riparazione dei pochi mezzi rimasti in circolazione. Nel reparto caldererie, invece, proseguì fino agli anni ’50 la manutenzione dei tender (1953) del vivere degli italiani. Perché la storia delle ferrovie è la storia del Paese, disgiungerne i rispettivi corsi sarebbe addirittura impossibile.
Il tradizionale fascino del treno è oggi diventato molto di più. È un’esperienza da gustare a bordo degli oltre 400 mezzi d’epoca che corrono sui circa mille chilometri di linee storiche riaperte, spina dorsale di una nuova forma di turismo sostenibile che è stata chiamata Binari senza tempo. Ma anche un viag-
Dal 1989, negli spazi delle officine sorge il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa. Sono state numerose le attività di valorizzazione del complesso architettonico, parallelamente al recupero dei treni storici. Nella foto del 2019 si può ammirare la cabina di guida di una locomotiva a vapore del Gruppo 800 esposta nel padiglione delle vaporiere gio immersivo nei musei e nei Depositi officine rotabili storici della Fondazione
FS, testimoni di una tradizione centenaria che si rinnova di pari passo con l’evoluzione ingegneristica.
Se il Museo nazionale ferroviario di
RAILWAY heART
Pietrarsa è ormai una realtà culturale consolidata in Italia e in Europa, il futuro riserva ulteriori primati con quello di Trieste Campo Marzio: il primo esempio di museo‐-stazione in Italia in cui l’architettura stessa – uno scalo in stile liber- ty del 1906 – diventa parte integrante dell’esposizione.
Una storia iniziata dieci anni fa e resa possibile grazie al Gruppo Ferrovie dello Stato che ha trovato nella Fondazione FS Italiane uno strumento operativo per conservare i tesori della memoria, rigenerare idee e preparare il futuro. Un futuro di passione e lavoro ancora tutto da scrivere. fondazionefs.it fondazionefsitaliane
Aperto all’esercizio nel 1864 con l’attivazione della linea Porrettana, il Deposito locomotive di Pistoia è uno dei più antichi in Italia. Il binario in fossa nel reparto montaggio, con gru a ponte da 20 tonnellate, era indispensabile per la manutenzione ordinaria dei treni (foto degli anni ‘30)
Oggi il Deposito di Pistoia, oltre a occuparsi della manutenzione delle locomotive a vapore, possiede una grande sala convegni e un archivio documentale. L’iniziativa Porte aperte consente ad appassionati e turisti di visitare lo storico hub e la “giratura” della locomotiva a vapore è sempre un momento molto apprezzato (2018)