Sea & Green Liguria - Summer 2023

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Evelina Christillin. The romantic side of sailing

Riding at anchor: dreamy roadsteads

Sabrina Salerno. A melancholic revolutionary

Genova jeans. When Genoa invented the future

Marco Bucci: "A city where everyone is out and about"

Imperia's centenary: a sense of belonging for everyone

Porto Venere. A spot loved by poets

Pietra Ligure. The self-caring town

Chiara Boni, Fashion environmentalist

Glamorous green, white and black

Grand Hotel Bristol. Chic allure in Rapallo

Michelin-star chefs Stellar cuisine

Monia. "I'm a nomad who always goes back home"

Chiavari. Tigullio's parlor

Walking makes beautiful

Ryder Cup. Italy plays navel of the world

ESTATE 2023

Evelina Christillin. Il lato romantico della vela

Rade da sogno

Sabrina Salerno. Sono una rivoluzionaria malinconica

Genova jeans. Quando Genova inventò il futuro

Marco Bucci: “Una città sempre on the road”

Per i 100 anni di Imperia più inclusione e più futuro

Porto Venere. Il borgo che piace ai poeti

Pietra Ligure. Una città che sa amarsi

Chiara Boni, ambientalista chic

Il glamour verde, bianco e nero

Grand Hotel Bristol. Un’aura chic a Rapallo

Una cucina stellare

Monia. “Sono una nomade che torna sempre a casa”

Chiavari. Il salotto buono del Tigullio

Camminare ci fa belli

Ryder Cup. Italia, l’ombelico del mondo

Ufficio pubblicità via XX Settembre, 41/3

Tel. +39 010 5532701

redazione@edizioniguri.it

Editor | Direttore

SEA&GREEN 2023/1 Contents
Contenuti
Publisher | Editore Massimiliano Monti Edizioni Liguri S.r.l. via XX Settembre, 41/3 Tel. +39 010 5532701 amministrazione@edizioniliguri.it Production & Creation | Produzione & Ideazione Renato Tortarolo Gabriele Sanlazzaro Art Direction & Layout | Direzione artistica & Impaginazione Rolando Cassinari Translations | Traduzioni Wendy Wheatley Printed by | Stampato da Giuseppe Lang – Arti Grafiche Via Romairone, 66 16163 Genova (IT) 5 12 22 30 40 53 62 71 79 87 99 107 115 130 138 146 155
ESTATE 2023

Proud of our skies and enchanting coves

Orgogliosi dei nostri cieli e le nostre rade invidiabili

Massimiliano Monti

Sole administrator of the Edizioni Liguri publishing house and the Telenord television station

Amministratore unico delle Edizioni Liguri e del gruppo televisivo Telenord

elcome to Liguria! This land is a special delight during the long spectacular season from summer to autumn. One surprise is The Ocean Race, the storied aroundthe-world regatta that has chosen Genoa as its arrival point, time for a memorable celebration. Genoa will keep you smiling, for it has also been elected Italian Book Capital of the Year 2023. As we know, culture is all about meeting people in happy exchange. For many months, the city will be like a continuous firework display, exploding with beauty, seaside activity, sports, nature and art.

Visitors have rediscovered the Cinque Terre, seeing their prime position on touristic itineraries from all over the world. Then there is the 100th anniversary of the City of Imperia, which is celebrating its first century of tradition, productivity and plans. From the eastern to the western Riviera, Liguria is the undisputed queen of tasteful lifestyles. It unites a solid, proud character and a long-standing vocation for hospitality that is rooted particularly in the golden age of the 17th century, when its arts and patronage were renowned around the world. We take pride in our small, picturesque corners, our hushed villages, popular footpaths and blue sky that spreads out over the open valleys of the west and pierces boughs and foliage in the eastern parts. Portofino is a symbol of welcoming luxury with global appeal by virtue of the celebrities who have been coming there for decades now. I suppose I am biased, but believe me, you will so thoroughly enjoy discovering our blue waters, splendid spots to anchor along the coast, the delicious scents and unique moments spent with the stunning colors of the sunset that give way to the infinite sky of a starry night, when many wishes come true. In Liguria, vacations are blue and green, two colors linked to a history that directly transports us to eras that are distant in time, yet close to the sense of life and the love of beauty and uniqueness. Liguria is incredible, fascinating and intriguing – but I'll let you be the judge of that. And your opinion will be the greatest gift.

W Benvenuti in Liguria. Una stagione lunga e spettacolare. Dall’estate all’autunno. Dove questa terra sarà una stella speciale. E vi sorprenderà con la grande storia di The Ocean Race, il giro del mondo più famoso che ha scelto Genova per una festa memorabile. Continuerà a farvi sorridere, perché la cultura è prima di tutto incontro e felicità, con il ruolo genovese di Capitale del libro. Sarà un continuo fuoco d’artificio, per molti mesi, di bellezza, mare, sport, natura e arte.

La folla ha riscoperto le Cinque Terre, mete sempre più presenti negli itinerari turistici da tutto il mondo. E infine c’è il compleanno di Imperia con cento anni di tradizione, produttività e sfida al futuro.

Da Levante a Ponente, la Liguria è regina incontrastata del saper vivere, del coniugare carattere solido e orgoglioso con la vocazione a ospitare, che ci riporta alla notte dei secoli. In particolare in quel secolo d’oro, fra pittura, arti e mecenatismo che nel ’600 ci ha fatto conoscere in ogni angolo della Terra.

Siamo orgogliosi di piccoli angoli, di borghi silenziosi, di sentieri affollati, di un cielo azzurro che sciama nelle valli aperte a Occidente e trapassa fronde e cime nella parte più orientale di una regione che ha, fra gli altri, Portofino come simbolo di lusso, accoglienza e richiamo planetario in virtù delle celebrità che l’hanno visitata per decenni.

Sarò di parte ma credetemi: lasciatevi trasportare in questo mare blu e scoprite le splendide rade lungo la costa, per assaporare i profumi e i momenti unici con colori del tramonto che abbagliano. Per lasciare poi spazio all’infinità del cielo stellato. E quindi ai vostri desideri.

In Liguria trovate la vacanza blu e verde, due colori che sono legati a una Storia che vi riporta, immediatamente, in epoche distanti ma vicino al senso della vita, alla passione per il bello e unico.

Liguria sei incredibile, affasciante, curiosa. Ma lascio a voi l’ultimo giudizio. Che sarà il regalo più bello.

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everyone'sLiguria,favorite Awaits discovery

Liguria, la più amata Una terra da scoprire

ith their constant increase, including for 2023, the numbers of tourism speak loud and clear: Liguria is a destination for all seasons and every specific demand. There are very few places in the world where in just a few kilometers distance one can go from the beach to the mountains, or from places like Portofino and Sanremo, frequented by the international jet set, to trails immersed in nature, sought after by outdoor lovers. To not speak of the artistic and cultural beauty found in our cities, and the unique flavors of our traditional food and wine. After the difficult years of the pandemic, in 2022 we already registered a record number of visitors with the return of our foreign guests, and for 2023 we are expecting the numbers to be even higher. As always, we are ready to welcome both those who have been coming to Liguria on vacation for years and consider it their second home, and the tourists from Italy and abroad who have never had the opportunity to visit us. Our region can most assuredly enchant both categories, winning over the hearts of newcomers and surprising those who have known Liguria for many years with ever-new marvels.

numeri del turismo, in costante aumento anche nel 2023, parlano chiaro: la Liguria è una meta adatta a tutte le stagioni e a tutte le esigenze. Non esistono molti luoghi al mondo dove nel giro di pochi chilometri si può passare dalla spiaggia alla montagna, dalle località più ambite dal jet set internazionale come Portofino e Sanremo ai sentieri immersi nella natura tanto ricercati dagli amanti dell’outdoor, senza contare le bellezze artistiche e culturali delle nostre città e i sapori unici della nostra tradizione enogastronomica.

Dopo gli anni difficili della pandemia, già nel 2022 abbiamo registrato una stagione da record dal punto di vista delle presenze, con il grande ritorno degli ospiti internazionali, e in questo 2023 ci aspettiamo numeri ancora più positivi.

Come sempre siamo pronti ad accogliere chi da anni ci sceglie come meta per le proprie vacanze e che considera la Liguria come una seconda casa, oltre ai turisti, italiani e stranieri, che non hanno mai avuto occasione di venirci a trovare: la nostra regione sarà sicuramente in grado di affascinare entrambe le categorie, conquistando chi la visita per la prima volta e sorprendendo con sempre nuove meraviglie anche chi la conosce da tanti anni.

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L'isola che ora c'è

Waterfront di Levante è l’avveniristico progetto di fama internazionale firmato Renzo Piano Building Workshop, che rivoluziona l’immagine della città e offre un nuovo stile di vita, realizzato secondo criteri costruttivi ecosostenibili con certificazione LEED Gold e NZEB (Nearly Zero Emission Building).

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Evelina Christillin, chairwoman of the steering committee for The Ocean Race Genova The Grand Finale Evelina Christillin, presidente dello Steering Committee di The Ocean Race Genova The Grand Finale

The romantic side of sailing Il lato romantico della vela

Dauntless. Determined. Prepared. Adaptable. Evelina Christillin, the chairwoman of the steering committee for The Ocean Race Genova The Grand Finale, has a knack for connecting sports with culture. Born in Turin, now 67, Christillin is an international sports official. In the next few years, she says, our relationship with the environment will make a great leap forward.

The Ocean Race is a round-the-world race. What is romantic about a sailing regatta?

“The unpredictability. It is missing from our over-organized lives so full of technology. The regatta is freedom in the middle of the waves, at the mercy of events we cannot control. Nature is not an algorithm. Neither computer nor metaverse can compete with the exhilarating riskiness of sailing.”

Is there at least gender equality on board?

“Yes, there are many women. One of them is the Italian sailor Francesca Clapcich. I am delighted to know that traveling the seas is no longer a men's prerogative, but finally includes a big number of female sailors.”

So an elitist sport proves to be more inclusive than others?

“Yes, absolutely. I have always lived among athletes. I was a sportswoman myself before I became an official

Impavida. Decisa. Preparata. Duttile. A Evelina Christillin, presidente dello Steering Committee di The Ocean Race Genova The Grand Finale, non mancano le idee che incrociano sport e cultura. Torinese, 67 anni, manager internazionale di eventi sportivi, ha ben chiaro che i prossimi anni rappresenteranno un salto di qualità nell’essere ancora più coscienti del nostro rapporto con l’ambiente.

The Ocean Race è una regata intorno al mondo. Cosa c'è di romantico in una sfida a vela?

“L’imprevedibile che manca nelle nostre vite, così organizzate, legate alla tecnologia. Si è liberi in mezzo alle onde, in balia di eventi che non possiamo controllare. La natura non è un algoritmo. Non c’è computer né metaverso affascinanti come il rischio di veleggiare”.

A bordo c’è almeno una parità dei sessi?

“Sì, ci sono molte donne. Una per tutte la nostra Francesca Clapcich. Mi fa piacere che andare per mare non sia retaggio e patrimonio esclusivo dei maschi. Ma che finalmente contempli tante veliste”.

Quindi uno sport elitario si dimostra più inclusivo di altri… “Assolutamente sì. Vivo da sempre fra gli atleti. Lo sono stata anche io prima di diventare manager. Per passare dalle Olimpiadi invernali al Consiglio della FIFA. Noto che

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Christillin with Italy's president, Sergio Mattarella Christillin con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

for the Winter Olympics and a member of the FIFA Council. I know that soccer is opening up to women, but there is still a very big gap in terms of television audience and pay. In sailing everybody is equal.”

Is The Ocean Race a cultural opportunity?

“Yes. It's about protecting the oceans and caring about environmental sustainability. Plastic is damaging marine fauna immeasurably and the pollution levels are unacceptable.”

The regatta is 50 years old, just like The Dark Side of the Moon album by Pink Floyd. What makes certain symbols indelible?

“Quality and excellence. In this case, it's a project. But those two virtues are a perfect match for the emotional richness of a recurring event. In the face of the tragedies that have marked us, we need the strength of our memory, otherwise everything fades. As the president of the Museo Egizio in Turin, I can say that for our 200th anniversary in 2024 we are investing in long-lasting works instead of the usual festivities. We immediately received 20 million euros of funding for our plans. Which shows that memory pays.”

proprio il calcio cerca di aprirsi di più all’universo femminile, anche se il gap in termini di audience televisiva e stipendi sia ancora molto grande. Nella vela invece sono tutti uguali”.

The Ocean Race è anche un modo di fare cultura?

“Sì, a cominciare dalla tutela degli oceani e dall’attenzione per la sostenibilità ambientale. I danni provocati dalla plastica alla fauna marina sono incalcolabili. E il livello di inquinamento non è più accettabile”.

Questa regata compie mezzo secolo esattamente come The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Cosa mantiene vivi certi simboli?

“La qualità e l'eccellenza. In questo caso, un progetto. Ma le prime due virtù si sposano perfettamente con il peso emotivo che ha una ricorrenza importante. Davanti a tragedie che ci hanno segnato, occorre la forza della memoria, altrimenti tutto si scolora.

Da presidente del Museo Egizio di Torino, le dico che per i suoi duecento anni, nel 2024, invece dei soliti festeggiamenti abbiamo preferito investire su opere durature trovando da subito risorse per venti milioni di euro. Come vede la memoria paga”.

In the non-fiction book you wrote with Christian Greco (Le memorie del futuro, Einaudi, Turin 2021), we read: "In our era, the concept has taken root that society has the moral obligation to preserve ancient findings for posterity, meaning it must oppose the destruction dictated by the passing of time".

“But there are other types of destruction, too. These are linked to religious fanaticism, war and cancel culture. Origins can be diverse. So preservation and care are important elements.”

Do humans tend to destroy or preserve?

“I hope the latter, for the job I have, but I'd add the fundamental importance of the care, which is a direct consequence of attentive and sensible conservation. If you don't do that, you'll be handing down ruined heritage.”

Does the sea have an infinite memory, too?

“Certainly. We have tons of documents – historical, geographical, anthropological and political – that remind us of everything that happened there. Just think of the Battle of Lepanto in 1571, or the Invincible Armada, the fleet sent by Philip II of Spain to overthrow Elizabeth I in 1588.”

Nel saggio Le memorie del futuro (Einaudi) lei e Christian Greco, direttore del museo, scrivete: “Nella nostra epoca si è radicato il concetto che la società abbia l'obbligo morale di conservare i reperti antichi per la posterità, opponendosi quindi alla distruzione dettata appunto dallo scorrere del tempo”…

“Però ci sono anche altri tipi di distruzione: legati ai fanatismi religiosi, alle guerre, alla cancel culture. Le origini possono essere diverse. Per cui conservazione e cura sono cose importanti”.

Siamo esseri distruttivi o conservativi?

“Mi augurerei la seconda, per il lavoro che faccio. Ma aggiungerei l’importanza fondamentale della cura, conseguenza diretta di una conservazione attenta e sensibile. Se non lo fai, trasmetti un patrimonio rovinato”.

Anche mare è una sterminata memoria?

“Certo. Abbiamo tonnellate di documenti, storici, geografici, antropologici e politici, che ci ricordano tutto quello che è successo lì: dalla battaglia di Lepanto all’Invincibile Armata di Filippo II contro Elisabetta I. Dove le navi inglesi erano molto più veloci di quelle spagnole”.

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PERSONE

Genoa is where a Universal Declaration of Ocean Rights is now being drafted. Can the ocean really be saved or is that an ethical and moral illusion?

“We must save the oceans, definitely. Not only Greta Thunberg, but the new generations in general teach us that words and facades of commitment are not enough. My generation had absolutely no clue regarding the consequences of materials such as asbestos.”

When you think of culture and sport, what are you reminded of?

Ancient Greece, Pierre De Coubertin (the father of the modern Olympic Games), or the financing and advertising machine that keeps the system of highlevel competition afloat?

Da Genova parte la Carta dei Diritti degli Oceani: si possono davvero salvare o è un’illusione etica e morale?

“Bisogna salvarli eccome. Le nuove generazioni ci stanno insegnando, e non solo partendo da Greta Thunberg, che non bastano le parole e gli impegni di facciata. La mia invece, non aveva assolutamente idea delle conseguenze dell’uso di certi materiali, come l’amianto”.

Quando pensa a cultura e sport, le vengono in mente la Grecia antica, De Coubertin o la macchina finanziaria e pubblicitaria che tiene in piedi il sistema agonistico ad alti livelli?

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“I would really like to pretend that the values of ancient Greece were still applicable. But when I read the financial reports of the UEFA and FIFA, and when I see the dizzying whirlwind of money spent on television rights and especially the extravagant amounts spent on hiring soccer players and legal representatives, I guess your third hypothesis is the most realistic. I don't like that; I have to be sincere.”

What about the sportswashing that papers over human rights abuses in dictatorships and other countries?

“You're right, there are many examples in history – the Olympic Games under Hitler in 1936, and 30 years later Communist Germany's female swimmers full of male hormones. We have to light a torch, it's important. The FIFA World Cup Qatar in 2022 was great, but we do not look the other way when it comes to human rights. Probably, when sports are practiced in this type of country, a light goes on. That aids the fight toward obtaining more respect.”

“Mi piacerebbe tanto illudermi che i valori della Grecia antica siano ancora applicabili. Poi, all’interno della UEFA e della FIFA, leggendo i bilanci e assistendo al giro vorticoso di denaro per diritti televisivi, soprattutto alla spesa smodata per gli ingaggi di calciatori e procuratori, credo che la terza ipotesi sia più realistica. E non mi piace, glielo dico sinceramente”.

Non credo che approvi nemmeno lo sportswashing, per ripulire l'immagine del proprio Paese in caso di dittature o attentati alla libertà…

“Infatti no. Anche perché gli esempi nella Storia non mancano: dalle Olimpiadi di Hitler del 1936 alla Germania comunista delle nuotatrici imbottite di ormoni maschili, trent’anni dopo. Accendere un faro, però, oggi è molto importante. Il Mondiale di calcio in Qatar è stato bellissimo, anche senza chiudere gli occhi sui diritti umani. Probabilmente, fare sport in certi Paesi accende una luce e aiuta a cominciare battaglie per ottenere più rispetto”.

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Tell us about an exciting regatta. Azzurra, Moro di Venezia, Luna Rossa?

“The nocturnal coverage of the race between Luna Rossa and New Zealand was so full of emotions. It made for unforgettable sleepless nights.”

You stopped skiing in 1978. Did you ever regret it?

“No way. I was not such a great athlete, surely not as good as my friend Claudia Giordani. In the beginning I used to beat her. Once I was on the national team, I didn't qualify for the 1976 Olympics, where she won a silver medal. So it was clear where the talent was. It turned out for the best. I was 22. I went on to take a degree, marry and have a daughter. I've been fortunate.”

Would you enjoy meeting another Evelina Christillin or do you not believe in clones?

“I think that you must quit when the moment's right, knowing that you contributed something, if you did. It's a big lesson to learn. Even clones retire at a certain point.”

C'è stata una gara di vela che l'abbia colpita? Da Azzurra al Moro di Venezia, sino a Luna Rossa?

“L’ultima direi. Per quei collegamenti notturni con la Nuova Zelanda, sgargianti di emozione e tifo. Notti insonni ma indimenticabili”.

Lei ha smesso di sciare nel 1978. Si è mai pentita?

“No, per carità. Non ero così forte, sicuramente non come la mia grande amica Claudia Giordani. All’inizio la battevo regolarmente. Poi in Nazionale non mi qualificai alle Olimpiadi del 1976. Lei invece vinse la medaglia d'argento. Era chiaro che la classe stava da un'altra parte. E fu meglio così, avevo 22 anni: mi laureai, mi sposai e ho avuto una figlia. Sono stata fortunata”.

Lei vorrebbe incontrare un’altra Evelina Christillin o non crede ai cloni?

“Credo che al momento giusto sia meglio lasciare. Sapendo benissimo che hai fatto qualcosa di buono, sempre che tu ci sia riuscita. È una grande lezione che bisogna imparare. Quindi a un certo punto anche i cloni possono ritirarsi”.

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Parchi di Nervi – Villa Grimaldi Fassio

Dal 28 giugno al 31 luglio 2023 – Inizio spettacoli ore 21.15

Anteprima Festival

Sabato 17 e domenica 18 giugno a partire dalle ore 11.00

Sala Ballo del Teatro Carlo Felice – Parchi di Nervi Proloco Palestrina a Ponente

IL SOGNO DI NERVI

Memorial del Festival internazionale del balletto

A cura di Associazione culturale D’Angel

Anteprima Festival

Mercoledì 28 giugno

RUMORE

Raffaella Carrà Dance Tribute

Regia Sergio Iapino

Ideato da Antonella Riboldi Brunamonti

Vicepresidente Fondazione Formazione Danza e Spettacolo con Enzo Paolo Turchi e CarmenRusso

Prima assoluta, Balletto

Inaugurazione

Domenica 2 luglio

SOIRÉE RACHMANINOFF

Omaggio a Sergej Rachmaninoff per i 150 anni dalla nascita

Pianoforte Beatrice Rana e Massimo Spada, Violoncello Ludovica Rana

Uwe Scholz, Simone Repele e Sasha Riva

Danzatori Rachele Buriassi, Esnel Ramos, Oleksii Potiomkin, Yumi Aizawa, Parvaneh Scharafali, Damiano Ottavio Bigi. A cura di Daniele Cipriani

Prima assoluta, Balletto

Mercoledì 5 luglio

CONCERTO PER GENOVA

Musiche di G. Rossini, W. A. Mozart e L. van Beethoven

Pianoforte Marco Vincenzi, Direttore Dorian Wilson

Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova

In collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio

Sabato 8 luglio

STARS OF TODAY

MEET THE STARS OF TOMORROW (USA)

Serata di Gala dello Youth America Grand Prix 2023

In esclusiva al Nervi Music Ballet Festival 2023

Balletto

Domenica 9 luglio

L’OISEAU DE FEU

Direttore Fabio Luisi

Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano

Mercoledì 12 luglio

LA NONA (DAL CAOS, IL CORPO)

Musica di L. van Beethoven Roberto Zappalà

Compagnia Zappalà Danza

Balletto

Sabato 15 luglio

SHINE PINK FLOYD MOON Micha van Hoecke

Raffaele Paganini

Solisti e Corpo diBallo Compagnia Daniele Cipriani

Pink Floyd Legend

Balletto

Martedì 18 luglio

TAO DANCE BALLET (CINA)

Prima assoluta Balletto

Giovedì 20 luglio

TANGO!

Musica di M. Speranza

Tenore Marcelo Álvarez, Pianoforte Mariano Speranza, Direttore Fernando Álvarez

Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Genova

Maestro del Coro Claudio Marino Moretti

Prima assoluta

Venerdì 21 luglio

DAVID GARRETT TRIO

Iconic Tour 2023

Violino David Garrett, Chitarra

Basso Rogier van Wegberg

Domenica 23 luglio

BANDA GIOVANILE SINFONICA

NAZIONALE ANBIMA

(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome)

Direttore Leonardo Laserra Ingrosso

Martedì 25 luglio

PETER ERSKINE QUARTET

Batteria Peter Erskine, Pianoforte Alan Pasqua, Contrabbasso Darek Oles

Sax George Garzone

Jazz

Giovedì 27 luglio

ROBERTO BOLLE AND FRIENDS

Prodotto da Artedanza srl in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice Balletto

Sabato 29 luglio

UNA NOCHE CON SERGIO BERNAL (SPAGNA)

Musiche di A. Iglesias, C. Saint-Saëns, M. Ravel, P. de Sarasate

Ricardo Cue, Antonio Ruiz Soler

Sergio Bernal

Balletto

Lunedì 31 luglio

NOTRE DAME DE PARIS (UCRAINA)

Musica di C. Pugni

Yevheniya Khasyanova

Compagnia di Balletto del Teatro dell’Opera di Kharkiv Balletto

Info e biglietti: nervimusicballetfestival.it

REALIZZATO DA PREMIUM SPONSOR PROMOSSO DA CON IL PATROCINIO DI OFFICIAL SPONSOR MAIN PARTNER TECHNICAL PARTNER

Until 17 September, a newly devised itinerary through the city of Genoa guides visitors on a rich discovery: cultural heritage of inestimable worth and great variety. On the Route of Masterpieces lies a string of museums. Each of them presents the treasure that best represents the museum – its highlight, a brilliant piece that every visitor and every Genoese citizen deserves the chance to peruse and famil-

The itinerary's thirty-some stops lead to masterpieces spread out over the entire territory of the city, from the historic center to the modern areas, from the east to the west, telling a story of beauty, invention, discovery and wonder.

Map of the Route of Masterpieces Mappa della Rotta dei capolavori

Sino al 17 settembre sarà possibile percor rere un itinerario inedito all’interno della città di Genova, per scoprire la ricchezza di un patrimonio di inestimabile valore e dalla grande varietà.

Sulla rotta dei capolavori network museale in cui ogni realtà geno vese si presenta con il proprio highlight, l'opera più rappresentativa, ciò che dav vero ogni turista – ma anche ogni geno vese – non può fare a meno di scoprire e conoscere.

Un itinerario in circa trenta tappe, o meglio una rotta fra i capola vori della città, che tocca tutto il territorio, dal centro storico ai quartieri moderni, da Le vante a Ponente, per rac contare una storia fatta di bellezza, innovazione, sco perte e meraviglie.

Riding at anchor: dreamy roadsteads Liguria seen from the sea Rade da sogno La Liguria vista

dal mare

oating enthusiasts have a recurrent dream: spending the night outside of the marina, far from the coming and going of sail-boats and motor boats. They covet the treat of dining under the stars without a care in the world, with only the lapping of waves. During summertime in Liguria, yachtspeople can admire coastal lands only seen from the sea and they can find overnight anchorage in enchanting bays.

Crossing the Riviera from west to east, the first roadstead is Baia dei Saraceni in Varigotti, a town belonging to Finale Ligure. Here is a spellbinding setting that encloses a strip of white beach separating a scattering of colored houses from the water.

It is overlooked by the promontory of Punta Crena, whose summit hosts the remains of a square-based tower that was once part of a Byzantine castle.

The roadstead lies to the southwest of the cliff bordering the fortress. The sea bottom is sandy, and the climate here is optimal, moderated by the Manie plateau, which forms a natural shield from cold winds.

hi ama andare in barca, ha un sogno ricorrente: dormire fuori dai porticcioli, possibilmente lontano dal via vai di vele e motori. Con il lusso di cenare sotto una notte stellata, senza alcun intralcio, che non siano le onde. In più d’estate i diportisti hanno la possibilità di ammirare paesaggi costieri che si possono vedere solo dal mare e, soprattutto nel caso della Liguria, di ormeggiare in rade incantevoli. Nella traversata da ponente a levante il primo approdo è la Baia dei Saraceni a Varigotti, frazione di Finale Ligure (Lat 44° 11’ 2’’N; Long 8° 24’ 24’’ E). Una cornice suggestiva che racchiude una lingua di spiaggia bianca a separare dall’acqua una manciata di case colorate.

Sovrastate dal promontorio di Punta Crena sulla cui sommità si conservano i resti di una torre a base quadrata, che un tempo era un castello bizantino.

La rada, che si trova a sud-ovest rispetto alla parete rocciosa che delimita la fortezza, è caratterizzata da un fondale sabbioso e da un clima ottimale mitigato dalla protezione naturale fornita dall’altopiano delle Manie, che limita i venti più freddi.

Per preservare al meglio questo delicato equili-

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Baia dei Saraceni, Varigotti - Ph. Terensky

To preserve this delicate place, the port captaincy has established the following rule: from May to September there will be no anchoring, mooring or transit at less than 200 meters from the shore, every day between 8:30 and 19:30.

The eastern Riviera di Levante's closest roadstead to Genoa is Baia di Paraggi between Santa Margherita and Portofino. Lying in a nature reserve, it is a small gem set in Mediterranean scrub bordered by shimmering emerald water. The fame of the two neighboring towns makes this a prestigious spot for enthusiasts and tourists. A footpath called Passeggiata dei Baci connects Baia di Paraggi to Portofino, making road traffic avoidable. Anchoring is allowed in the bay of Paraggi from 1 October to 30 April, only outside the yellow signage, which is lighted by night, and only for vessels under 24 meters, because the water is shallow. Eastern side winds blow from quadrants 3 and 4. Following the arc of the coast southward, we find Riva Trigoso between the promontories Punta Manara and Punta Baffe in the district of Sestri Levante. The roadstead here is right in front of the town. Despite the industrial presence of the shipyard Gruppo Fincantieri, it still preserves the appearance of an old fishing town with restau-

brio, la capitaneria di porto ha stabilito alcune regole che è bene ricordare: da maggio a settembre è infatti vietato ancoraggio, ormeggio e transito a meno di 200 metri dalla costa, ogni giorno dalle 8.30 alle 19.30.

Nella Riviera di Levante la rada più vicina a Genova è la Baia di Paraggi (Lat 44° 18’ 37’’ N; Long 9° 12’ 39’’ E). Situata fra Santa Margherita e Portofino, all’interno del parco naturale, è un piccolo gioiello incastonato fra macchia mediterranea e acque dai riflessi smeraldo. La fama dei borghi vicini la rendono, poi, una meta ancor più prestigiosa per appassionati e semplici turisti. Che possono percorrere La passeggiata dei Baci, un sentiero che congiunge questa baia a Portofino evitando il traffico delle automobili. A Paraggi l’ancoraggio è permesso solo dal 1° ottobre al 30 aprile, al di fuori delle segnalazioni gialle, luminose di notte, e solo per imbarcazioni inferiori ai 24 metri, per via del fondale poco profondo. Si segnalano traversie da Est, a ridosso dal III e IV quadrante. Seguendo l’arco della costa verso Sud, fra i promotori di Punta Manara e Punta Baffe, troviamo Riva Trigoso (Lat 44° 15’ 31’’N; Long 9° 25’ 14’’E), frazione di Sestri Levante. Qui la rada si trova proprio di fronte al paese che, nonostante la vocazione industriale per la presenza del cantiere navale Gruppo Fincantieri, conserva ancora l’aspetto di un vecchio

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The Gulf of La Spezia, from Lerici (top left) to Porto Venere (top right) Photo by Davide Mauro Il Golfo della Spezia da Lerici, in alto, a Porto Venere sulla destra Foto di Davide Mauro

rants and facilities for boaters. The clean sea and diversity of marine fauna attract scuba-divers and snorkellers who come to see the shoals about 300 meters from the coast. This is another reason why boats must take special care and may not anchor in the vicinity of the yellow buoy indicating an underwater conduit. Scirocco side winds. The tramontana blows off the land.

In the province of La Spezia, the Bonassola roadstead is an inlet facing one of the region's longest stretches of public beach. The ancient town, located between Framura and Levanto, is so charming that the summer brings many visitors. Although small (population less than 1,000), Bonassola offers everything needed for a pleasant stay. The roadstead lies in the nature park of the Cinque Terre, so it has no facilities and no dock, but it holds up to 60 boats that must be 6 meters or under.

Depth is from 15 to 30 meters. On the sea bottom at Bonassola, which several times has been awarded the Blue Flag for cleanliness and safety, a major attraction awaits the more expert scuba-diver: the shipwreck of Bolzaneto, a cargo steamship sunk by a British submarine during World War II. The lovely sanctuary of Madonnina della Punta is visible from boats but can only be reached

borgo di pescatori, con diversi ristoranti e servizi per i diportisti. Il mare pulito e la fauna marina più varia attirano sub e appassionati di snorkeling, che vengono per osservare le secche sul fondale a circa 300 metri al largo.

Anche per questo motivo si deve prestare particolare attenzione ed è vietato ancorare nei pressi della boa di segnalazione gialla che indica una condotta sottomarina. Ridosso di Tramontana, traversie di Scirocco.

In provincia della Spezia, la rada di Bonassola è invece un’insenatura davanti a una delle spiagge libere più estese della regione. Paese dal fascino antico, tra Framura and Levanto, è molto frequentato nella bella stagione. Seppur di piccole dimensioni, meno di mille abitanti, Bonassola offre tutti i servizi essenziali per una piacevole permanenza.

La rada, all’interno del Parco delle Cinque Terre, non è attrezzata e non dispone di pontile ma può ospitare fino a sessanta imbarcazioni, non oltre i 6 metri di lunghezza, mentre la profondità va da un minimo di 15 a un massimo di 30 metri.

Sul fondale di Bonassola, premiata più volte con la Bandiera Blu, si cela inoltre una grande attrattiva per i sub più esperti: il relitto del Bolzaneto, un piroscafo da carico affondato durante la Seconda Guerra Mondiale da un sommergibile britannico. Da ammirare infine il santuario della Madonnina della Punta, che si vede da bordo ma è raggiungibile solo via terra. La zona è spesso interessata da mareggiate ed è meglio usare cautela davanti ai forti venti di Maestrale che possono impedire l’entrata in rada. Ridosso: I quadrante, traversie II III IV quadrante. Dove il golfo della Spezia è più proteso verso Sud si trova Porto Venere, le cui origini sono documentate addirittura su un antico itinerario nautico del II sec d.C., borgo famoso ormai in tutto il mondo per lo spettacolo delle sue case colorate affacciate sullo specchio azzurro, la chiesa di San Pietro e il Castello Doria che domina il paese. Porto Venere è stata riconosciuta Patrimonio dell’Unesco nel 1997 e, nel 2001, Regione Liguria ha istituito il Parco Regionale Naturale,

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SEA&GREEN 2023/1 - TRAVEL LIGURIA The roadstead at Paraggi Photo by Giorgio Galeotti La rada di Paraggi Foto di Giorgio Galeotti

over land. The area gets hit often by coastal storms, and it is wise to use caution when the strong mistral blows and hinders berthing. Side winds from quadrants 2, 3 and 4. From land: quadrant 1.

The western arm of the Gulf of La Spezia ends with Porto Venere, whose origins are documented in an ancient logbook from the second century of the Common Era. The town is famous all over the world for the scenic sight of its colored houses looking out over a mirror of blue, and for the church of San Pietro and the Doria Castle, which towers over Porto Venere.

The town was recognized as cultural heritage by the Unesco in 1997. In 2001, the Liguria Region turned the area into a regional nature park, including the islands out front: Palmaria, Tino and Tinetto. The roadstead of Terrizzo lies between Palmaria and the coast.

The muddy sea bottom here lies between two and eight meters below the surface. The easiest access is from the northeast, but the canal can also be entered from the southwest by boats with a draught of less than 3.5 meters. Side winds blow from quadrants 2 and 3 in the summer. In the winter, the spot is exposed to the north-easter and the tramontana. Off-shore winds from quadrant 4. Mussel farming and the large number of ferries (especially in summer) connecting Porto Venere to La Spezia and the Cinque Terre mean that extra watchfulness is required. An unmissable event is the Madonna Bianca festival, which has been celebrated on the water and in the town's alleys on the evening of 17 August ever since 1399.

If you are feeling lucky, it is worth trying to find a mooring spot among the carpet of vessels. The spectacle from the water will repay you with the splendid silhouette of Porto Venere illuminated by thousands of lanterns and a firework display.

A more sheltered roadstead is found in the Gulf of Poets at Le Grazie, a town belonging to Porto Venere. Berthing here is more tranquil, protected from all winds, easy to enter and without any specific danger. Depth ranges from 5 to 12 meters.

The sea bottom is clay and mud. Le Grazie has a deeprooted seafaring tradition, and has been named "city of

che comprende le isole antistanti: Palmaria, Tino e Tinetto. La rada del Terrizzo (Lat 44° 3’ 21’’ N; Long 9° 50’ 30’’ E), così si chiama l’approdo fra la costa e Palmaria, presenta un fondale fangoso fra i 2 e gli 8 metri di profondità. L’accesso più agevole è da nord-est, ma esiste anche la possibilità di entrare nel canale da sud-ovest, per natanti con pescaggio inferiore ai 3 metri e mezzo. I venti di traversia soffiano lungo il II e III quadrante d’estate e mentre d’inverno è esposto a venti di grecale e tramontana. Ridosso dal IV quadrante. È neces-

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The large roadstead at Riva Trigoso Photo by Terensky La grande rada di Riva Trigoso Foto di Terensky

scuba-divers" since 2007 for the number of specialized institutions headquartered here. Its origins date back to the first century before the Common Era, demonstrated by the ruins of the Varignano, a Roman villa located beneath Mount Muzzerone.

The villa now hosts the Gruppo Operativo Incursori, a special operations unit of the Italian Navy.

sario porre attenzione alla presenza degli allevamenti di mitili e al grande numero di traghetti che, soprattutto d’estate, collegano Porto Venere alla Spezia e alle Cinque Terre. Da non perdere infine la festa della Madonna Bianca che dal 1399, la sera del 17 di agosto, si celebra fra acqua e caruggi. Se si è disposti a tentare la sorte, e riuscire quindi a trovare un punto di ancoraggio libero nel tappeto di imbarcazioni, si verrà ripagati da uno spettacolo struggente: una splendente silhouette di Porto Venere illuminata da migliaia di lanterne e dai fuochi d’artificio.

Più riparata, poiché all’interno del Golfo dei Poeti, la rada delle Grazie, frazione di Porto Venere, è un approdo certamente più tranquillo (Lat 44° 4’ 5’’ N; Long 9° 50’ 22’’ E). Protetta da tutti i venti, vi si entra facilmente e non ci sono particolari pericoli. La profondità va dai 5 ai 12 metri, e il fondale è costituito di fango e argilla. Le Grazie, dal 2007 denominata Città dei Palombari e dell’iperbarismo, in quanto sede unica in Italia di organismi specializzati in subacquea, è un paese dalla forte tradizione marinara. Ha radici antiche, che risalgono al I secolo a.C., come dimostrano i resti della villa romana del Varignano, sotto al monte Muzzerone e oggi ospita il Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare Italiana.

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2023/1 - TRAVEL LIGURIA
The San Pietro church at Porto Venere Chiesa di San Pietro a Porto Venere
SEA&GREEN
The Bonassola roadstead La rada di Bonassola
insiemefaccciamocosestraordinarie

SabrinaSalerno

A melancholic revolutionary Sono una rivoluzionaria malinconica

Impeccably groomed, headstrong, empathic and generous, Sabrina Salerno has been known for her boldness ever since she first climbed onto a stage. Born in Genoa, the 55-year-old has always underlined the value and indisputable dignity of her physique, a trait that exquisitely accompanies and supports her success in music and show business. Her songs from the 1980s, Boys, Sexy Girl, My Chico and All of Me are still popular precisely thanks to her sex appeal.

You often say you are smarter than you look. Can't people be intelligent and sexy at the same time?

“Of course they can. I just like to contradict all the people who think I have everything in life except a brain. It's such an idiotic, persistent cliché. You can't judge a person by only their looks or only their talent. But early on, that prejudice favored me, because the people I was dealing with were not careful, allowing me to see through them.”

Is your independent personality typically Ligurian or is it just innate in your person?

“I didn't really understand the Ligurian character until I moved to Veneto. If you make a friend in Liguria, it's forever. But I have been very lucky. I speak to Alessandro

Sabrina Salerno, impeccabile e scontrosa, empatica e generosa, è stata coraggiosa dal primo momento da cui ha calcato un palco. Genovese, 55 anni, non ha mai fatto mistero che il corpo ha un valore e un’indiscutibile dignità. Che accompagna e sostiene benissimo il successo musicale e mediatico. E che le sue canzoni degli anni ’80, Boys, Sexy Girl, My Chico e All Of Me sono ancora popolari proprio grazie al suo appeal.

Lei ha detto spesso di essere più intelligente che sexy. Entrambe non si può?

“Ma certo che si può. Intendevo andare controcorrente, perché molti pensano: ha già avuto tanto dalla vita, figuriamoci se pensa pure. Sono luoghi comuni idioti, ma resistono. Non si giudica una persona solo per l'aspetto fisico e neppure per il talento. Però devo ammettere che agli esordi questo pregiudizio mi è venuto bene: le persone che avevo davanti facevano poca attenzione e io capivo i loro scopi”.

Il suo carattere indipendente è tipicamente ligure o è solo farina del suo sacco?

“Come sono i liguri l’ho capito solo andando a vivere in Veneto. Se ti fai un amico in Liguria, è per sempre. Nel mio caso, sono fortunata: Alessandro e Massimo li sento quasi

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SEA&GREEN 2023/1 - PEOPLE PERSONE
Sabrina Salerno and Jo Squillo sang Siamo donne together in 1991 Sabrina Salerno e Jo Squillo dirompenti in Siamo donne, 1991

and Massimo almost every day, and Raffaella has come to live close by.”

When you started to show off your body, you were bombarded by criticism and censure. Nowadays, many of your colleagues do the same, especially your foreign colleagues. Was that an injustice or were you ahead of your times?

“Of course I was earlier in that way than many pop stars and actresses. But I had illustrious precedents from the 1960s and '70s like Sophia Loren and Brigitte Bardot. I had it tough for the harsh judgement, probably because I made songs instead of cinema.”

Liguria is a beautiful, contentious land. What makes you different?

“Well, beautiful is a big word. Some days I feel it, other days I don't. But contentious is my middle name. I hopped on a train one day and left home. You can't get more combative than that.”

What does France have that we do not?

“I always defend Italy, and with my French friends we always get into furious discussions about who is better in food or fashion. I think the French enjoy my music more. They shower me with so much attention. My show Stars 80, which I recently reprised, has been a non-stop success for over 15 years. To the tune of 10,000 people every night. That gives me fulfillment.”

Your son Luca is 19 now. What advice do you give him?

“It's more about him giving me advice. He wants to go into aviation. He trains and studies a lot. It's not exactly a teenager's life. When I say that, he answers: ‘Mamma, at age 24 I will be at my intellectual and physical peak. I need to work hard now so that I can retire at 60.’ I'm flabbergasted by that.”

tutti i giorni. Mentre Raffaella si è trasferita nella mia stessa terra”.

Quando ha cominciato a mostrare il fisico, le sono piovute addosso critiche e censure. Oggi lo fanno moltissime sue colleghe, soprattutto straniere. Ha subito un’ingiustizia o ha precorso i tempi?

“Sicuramente sono venuta prima di tante popstar e attrici. In realtà, avevo precedenti illustri negli anni ’60 e ’70. Da Sophia Loren a Brigitte Bardot.

A me è toccata la parte più dura, i giudizi pesanti, probabilmente perché facevo canzoni e non cinema”.

La Liguria è una terra bella e scontrosa. Lei cos'ha di più?

“Guardi, bella proprio non saprei. A giorni mi ci sento, altri no. Scontrosa, invece, lo sono sicuramente. Del resto, a un certo punto ho preso un treno e ho lasciato casa. Più scontrosa di così...”. Cos’ha la Francia, che manca a noi?

“Premesso che io difendo sempre l’Italia e con i miei amici discuto furiosamente su chi sia il numero uno nella cucina o nella moda, probabilmente i francesi amano di più la mia musica, hanno una attenzione ammirevole nei miei confronti. Infatti, il mio show Stars 80, che ho ripreso da poco, ha un successo ininterrotto da più di quindici anni. Ogni sera anche diecimila persone che mi fanno sentire appagata”.

Suo figlio Luca ha appena compiuto diciannove anni. Che suggerimenti gli dà?

“Semmai è lui che li dà a me. Vuole entrare in aeronautica, si allena e studia moltissimo. Non esattamente una vita da ragazzo. E quando glielo faccio notare, lui replica: mamma, sino a ventiquattro anni sarò al massimo della mia capacità fisica e intellettuale. Quindi mi devo impegnare adesso per smettere quando di anni ne avrò sessanta. Io rimango allibita”.

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A young Sophia Loren Sophia Loren agli esordi

Sensuality

Sensualità

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SEA&GREEN 2023/1 - PEOPLE PERSONE
and empathy: secrets of an unaffected star ed empatia, il segreto di un’artista sincera

Are you still able to keep up?

“Considering that I still have five years before quitting, according to his timetable, I must admit my life is exhausting. But it's fun. Hours of air travel, traffic and strikes. Finally I get on stage and ask myself: ‘Can I do this tonight?’ A few seconds later, it's all forgotten. The enchantment kicks in.”

When you were 15, you were elected Miss Lido and Miss Liguria. Have the standards of sensuality changed?

“I like to think that no one can please everybody. At the same time, people can fascinate simply with their kindness, smile, by being sweet and by their way of behaving. The beauty canons have not changed much since I started out, but with the arrival of social media, the Kardashian shapes became popular: ample hips, waspwaist, large breasts. To me it's a bit of an unsettling typification. The figures I love are Ursula Andress, Bardot and Loren. Of course Elisabetta Canalis is a modern version of this.”

Disco music was somewhat of a political movement. You went to the Sanremo Festival of Italian Song to sing Siamo donne with Jo Squillo. Do your younger fans even

Lei non tiene già più il ritmo?

“Considerando che a me mancherebbero cinque anni per smettere, secondo la sua tabella, devo ammettere che la mia vita è massacrante. Anche se piacevole. Ore di aereo, traffico e scioperi per poi salire sul palco e chiedermi: ce la farò questa sera? Dopo pochi secondi, passa tutto. E comincia l’incanto”.

A 15 anni, tornando a lei, è stata Miss Lido e Miss Liguria. Crede che i canoni di sensualità siano cambiati?

“Preferisco pensare che non si possa piacere a tutti. E allo stesso tempo si può essere affascinanti semplicemente con la gentilezza, con un sorriso, la dolcezza, il modo di comportarsi. Non credo che i modelli siano cambiati così tanto rispetto a quando ho esordito. È vero che con l’arrivo dei social è esploso lo stile Kardashian: fianchi ampi, vita strettissima e seni grandi. Un modo di proporre bellezza che un po’ mi inquieta. Rimango legata semmai a Ursula Andress, ancora alla Bardot e alla Loren. Sicuramente mi dà un senso di modernità Elisabetta Canalis”.

La disco music fu anche un movimento politico, inoltre lei andava a Sanremo a cantare “Siamo donne” con Jo Squillo. Il suo pubblico più giovane ha la minima idea che lei è stata una rivoluzionaria?

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The diva Brigitte Bardot Brigitte Bardot, la diva The provocative Ursula Andress Ursula Andress la provocazione
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Sabrina Salerno (right) with Francesca Sofia Novello (center) and Diletta Leotta (left) at the 2020 Sanremo Festival Sabrina Salerno con Diletta Leotta, a sinistra, e Francesca Sofia Novello al Festival di Sanremo 2020

know that you used to be a revolutionary?

“You should ask them. Mine was an unconscious revolution. Siamo donne risked being an own goal, but when I was young I was presumptuous; I called all the shots. That song actually made me grow up.”

“Dovrebbe chiederlo a loro. La mia in realtà fu una rivoluzione inconscia. Siamo donne rischiava di essere un autogol, ma da giovanissima mi sentivo persino presuntuosa: la mia vita la decido io. Quella canzone invece mi ha fatto crescere”.

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An intensely expressive Genoese popstar Un’intensa espressione della popstar genovese

Are men lazy or vain?

“Certainly not the former. I see men in their 40s and 50s at the gym making big efforts to become better toned, and more self-assured. If we had to rank them, I'd say it's a tie between men and women.”

Is it more rebellious to exhibit one's body well or to sing strong words?

“If you are aware of what you want to express, certain words are important. Being a rebel the way I do it, counting on sex appeal, is more difficult. Harder to understand, too.”

What was Genoa like when you were little?

“I remember it perfectly. I've always called it home. Later, I developed a love-hate relationship with the city. There were difficult times. But when I return, I realize how fond I was of it.”

As a teenager did you prefer dance or sports?

“Neither. I was a lazy one. Undisciplined. Luckily I changed.”

Did you get the feeling you were something new?

“No, absolutely not. I did feel different. Sometimes even inadequate or inappropriate. But that's where my determination to impose myself stems from.”

Were you courted a lot or to an extreme degree?

“Just the right amount. If the advances did not interest me, the whole thing ended right there. The unwelcome ones didn't even get the chance, because I'd high-tail it out the door.”

Is it better for a man to be romantic or virile?

“I like concreteness. I'm not a romantic, but I do feel melancholic. If I see a couple embrace tearfully at the airport, I get emotional, too. I'm empathic, which is an ideal condition for all of us to understand one another better.”

Gli uomini sono pigri o vanesi?

“Sicuramente non la prima. In palestra incontro quarantenni e cinquantenni che si danno un gran daffare per essere più tonici. E quindi sentirsi più sicuri di sé. Se dovessimo fare una classifica, direi che donne e uomini si impegnano nella stessa misura”.

È più ribelle esibire bene il proprio corpo o cantare parole forti?

“Se hai coscienza di quello che vuoi esprimere, certe parole sono importanti. Ma essere ribelli come faccio io, esaltando l’appeal, è più difficile. Anche da comprendere”.

Ricorda Genova quando era bambina?

“Perfettamente. È sempre stata la mia casa. Più tardi ho avuto un rapporto di odio e amore con la città. Sono stati momenti difficili. Ma quando ci ritorno, mi rendo conto di quanto l’abbia amata”.

Da adolescente preferiva ballare o fare sport?

“Né l’uno né l’altro. In quel caso la pigra ero io. Indisciplinata. Poi fortunatamente sono cambiata”.

Lei aveva la sensazione di essere qualcosa di nuovo?

“Assolutamente no. Semmai mi sentivo diversa. A volte persino inadeguata o inopportuna. Ma da lì è uscita la grinta per impormi”.

È stata corteggiata molto o moltissimo?

“Il giusto, se un corteggiamento non mi interessava, finiva subito lì. E quelli poco graditi non cominciavano nemmeno perché scappavo a gambe levate”.

Un uomo dev’essere più romantico o virile?

“A me piacciono le cose concrete. Non sono romantica ma malinconica. Se all’aeroporto vedo una coppia che si abbraccia fra le lacrime, mi commuovo anch’io. Sono empatica, che sarebbe una condizione ideale per capirci davvero meglio tutti”.

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The freshness of a future star - Freschezza di una futura stella

The steep terrain of Genoa makes it necessary to solve the problem of transporting many people up to the top of the hills that surround the city in tight embrace.

Different ways to ascend include elevators and funiculars, which slide between palazzi and streets. In addition to their fundamental usefulness, their construction and design make them admired as distinctive architectural infrastructure. The variety of elevators – private or public; oblique or vertical – offers access to places from which the city can be observed as it tumbles down toward the sea. These unique vistas of Genoa are free for the entire duration of 2023!

Genova, con il suo territorio impervio, ha dovuto da sempre affrontare il problema di trasportare molte persone lungo le salite che la caratterizzano, verso la cima delle colline che abbracciano la città. Sono diversi gli impianti di risalita, come ascensori e funicolari, che si muovono in mezzo ai palazzi e alle vie. Oltre alla fondamentale utilità di queste strutture, la loro costruzione e realizzazione le porta oggi ad essere ammirate anche come architetture di pregio.

La varietà di ascensori, privati o pubblici, obliqui o verticali, permette di raggiungere i luoghi da dove si può ammirare la città che scende verso il mare. Un punto di vista unico di Genova. Gli impianti verticali sono gratuiti per tutto il 2023!

Map of the vertical transport systems Mappa degli impianti di trasporto verticali

Cable cars, elevators and cog-wheel trains: Vertical Genoa

Funicolari, ascensori elacremagliere: Genova verticale

Portrait of Garibaldi (1823) by Antonio Caffarena, on display at Museo del Risorgimento Giuseppe Garibaldi ritratto da Caffarena, Museo del Risorgimento, Genova

GENOVA JEANS

When Genoa invented the future Quando Genova inventò il futuro

Probably no fabric on earth has been as constantly popular as jean fabric – popular in the sense of loved by everyone. One very interesting fact is that the Genoese invented this cloth. The term "jeans" comes from "Genoese". A regional marketing campaign is underway to communicate this piece of history as one of the city's many cultural chapters. It is a way to freshly chronicle the story of jean fabric, related to "denim", which stands for "de Nîmes" referring to a sturdy serge invented in the French city in the 17th century using blue pigment imported via Genoa from Asia. Of course Levi Strauss contributed to the fame of blue jeans by receiving a US patent in 1873 for an "improvement in fastening pocket-openings" when he added copper rivets to work pants. These were especially popular with lumberjacks and the miners who came to California during the gold rush. However, they were not the first to wear jean clothing. Many Genoese nativity scenes from the 18th century include figurines of beggars and peasants dressed in pants and jackets with wrinkles and patches.

Pochi tessuti sono sempre stati di moda come il jeans. Di tendenza e pop, nel senso più autentico del termine: popolare, dunque di tutti. E non è nemmeno così scontato sapere che a inventarlo sono stati i genovesi. Jeans sta per “di Genova”. Rivendicare questo primato è un’operazione di marketing territoriale (avere un motivo in più per raccontare Genova al mondo) ma anche culturale. Significa risarcire un capitolo di Storia che si era perduto fra le pieghe del “denim”, che sta per “de Nîmes” e quindi ne vorrebbe l’invenzione nella città francese. Per altri si deve risalire al brevetto di Levi Strauss che nel 1873 blinda la sua rivettatura in rame per irrobustire le tasche dei pantaloni destinati ai cercatori d’oro nella California dei pionieri. Ma non sono certo loro i primi a indossare indumenti in jeans.

In molti presepi genovesi del XVIII secolo figurine di mendicanti o popolani indossano braghe o giacche rattoppate e sgualcite, in cui alcune pezze o gli stessi vestiti sono di jeans.

I ritratti noti di Giuseppe Garibaldi, eroe nazionale dell’Unità d’Italia, dimostrano che indossava dei pantaloni di quel

Anna Orlando
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SEA&GREEN 2023/1 - ART & CULTURE ARTE & CULTURA
Figurine of a jeans-clad pilgrim from an 18th-century nativity scene Pellegrino in jeans in un presepe del ’700

Some of the patches and garments are made of jean fabric. Famous portraits of Giuseppe Garibaldi, a national hero of the unification of Italy (1861), show him wearing blue jeans. The pair he wore when he sailed from Genoa to Sicily for the Expedition of the Thousand in 1860 is preserved as a relic at the Vittoriano museum in Rome. There is older proof in Genoa of an unexpected use of a blue-dyed cloth that is thought to be the most ancient and illustrious forebear of jean fabric. The Diocesano Museum, located in the spellbinding medieval Cloister of the Canons of San Lorenzo, displays 14 linen wall hangings dyed with indigo and painted with white lead depicting scenes from the Passion of Christ that are inspired by the Small Passion woodcuts made by Albrecht Dürer. These Canvasses are unique in the world. They are on view in an

tessuto quando, nel 1860, partì da Genova alla testa dei famosi Mille per combattere in Sicilia quando. Di quei blu-jeans se ne conserva un prezioso esemplare al museo Vittoriano di Roma. In città, peraltro, vi sono testimonianze ancora più antiche che dimostrano l’uso davvero inaspettato di una tela tinta di blu, che si può indicare come la più antica e illustre antenata del jeans.

Al Museo Diocesano, allestito nei suggestivi spazi del Chiostro medievale dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo, sono ospitati quattordici teli realizzati in lino tinto con blu indaco e dipinti a biacca, tempera bianca a base di piombo, con le Storie della Passione di Cristo ispirate in parte alle incisioni di Albrecht Dürer.

Questi pezzi eccezionali e unici si possono ammirare in una sala che li mantiene nella penombra, per non

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Indigo-dyed canvasses from the 16th century on display at the Diocesano Museum, Genoa Sala dei Teli della Passione al Museo Diocesano, Genova

atmospheric room where semi-darkness protects the cloths from fading, after having remained miraculously intact for 500 years at the abbey of San Nicolò del Boschetto in Val Polcevera, in the western part of the city. The earliest of them were made in 1538, making them 39 years older than the 1577 inventory of a textile merchant from Richmond, London, which lists "two yards of whitt jeanes", referring to a Genoa-made white fustian. This is the first document in which the fabric is mentioned.

All this historical content led to the organization of the GenovaJeans event, invented by Manuela Arata and sponsored by the City of Genoa. Some initiatives will be linked to ecology, seeing how the production process of jean fabric uses great quantity of water.

The city is preparing for the fascinating and ambitious project of creating a scattered jean museum in several downtown streets – Via di Prè, Via del Campo and Via San Luca – with activities based on the production and commerce of jeans.

stingere ciò che si è miracolosamente conservato per cinquecento anni, e provengono dall’Abbazia di San Nicolò del Boschetto in Val Polcevera, nella parte occidentale della città. I primi esemplari della serie risalgono al 1538, e dunque più antichi di 39 anni rispetto al documento del 1577 che attesta a Richmond, Londra, l’esistenza del “whitt jeanes”, per indicare il fustagno bianco prodotto a Genova.

Tutto questo valore storico ha visto nascere la manifestazione GenovaJeans, ideata da Manuela Arata e promossa dal Comune di Genova. Oltre a incontri e conferenze, fondamentale affrontare il tema della sostenibilità, visto che per realizzare questo diffusissimo tessuto il consumo di acqua è davvero spropositato.

La città intanto si avvicina al traguardo di un progetto tanto ambizioso quanto affascinante: un museo “diffuso” del jeans, con alcune strade del centro storico – via Prè, via del Campo e via San Luca – scelte come percorsi privilegiati per le attività legate a produzione e commercializzazione dei jeans.

È però l’arte contemporanea a essere sempre più protago43 SEA&GREEN 2023/1 - ART & CULTURE ARTE & CULTURA
“Numerique”. 2020 by the Italian artist Ugo Nespolo (Biella, 1941) Ugo Nespolo, “Numerique” Jean fabric interpreted by the Italian artist Marco Casentini (La Spezia, 1961) Il tessuto jeans rivisitato da Marco Casentini (La Spezia, 1961)

Contemporary art will make the GenovaJeans event more international. The project ArteJeans by Ursula Casamonti and Francesca Boschieri resulted in the donation of 50 pieces of art made using jean fabric given to Italian and foreign artists by the Italian jeans manufacturer Candiani. These will be on display in the former industrial building Palazzo Metelino, located in a renewed area of the old port near the Galata maritime museum and the University of Genoa. Metelino is where the International Jeans Museum will be housed, reminding visitors that the legendary blue fabric was invented right here in Genoa.

nista e capace di rendere questo evento davvero internazionale. Il progetto ArteJeans di Ursula Casamonti e Francesca Boschieri ha reso possibile la donazione alla città di una cinquantina di opere realizzate con tela jeans, messa a disposizione da Candiani, partner del progetto, da parte di artisti italiani e stranieri. Saranno esposte da ottobre nel Palazzo Metelino, dov’era ubicata l’antica Darsena del Porto di Genova; un’area recuperata vicino al Galata Museo del Mare e a una sede dell’Università. È qui che nascerà il futuro Museo Internazionale del jeans, per ricordare a chi verrà che il mitico tessuto blu è nato proprio qui.

Info: www.genovajeans.it. www.museidigenova.it/it/museo-diocesano

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The artist Ian Berry next to Garibaldi in Jeans, a painting donated to Museo del Risorgimento, Genoa L’artista Ian Berry davanti a “Garibaldi in Jeans”, opera donata al Museo del Risorgimento, Genova Tre caravelle tre, 2020, by the Italian artist Emilio Isgrò (Sicily, 1937) - “Tre caravelle tre” di Emilio Isgrò
LOCATION PERFETTA EVENTO PERFETTO Piazza delle Fontane Marose, 2 - 16123 Genova - Tel. 010 8698502 - 348 2431957 - Mail: ilpalazzosrl@outlook.com

The sea lit by endlessly shifting light, the long sandy beach, the narrow alleys and piazzas of the old center of town where the most authentic Ligurian atmosphere can be appreciated – all are characteristic traits of Pietra Ligure. Nestled in the western Riviera di Ponente where the inlands are a harmonious interlocking of hills and mountainsides, the town marvels tourists for its uniqueness and local wine and food that charm the palate. It offers travelers a genuine experience of enjoyment, magical settings and pleasant surprise.

The variety of landscapes at Pietra Ligure ranges from the 1,300-meter Monte Carmo to the Mediterranean Sea; from the terraced hills bordered by drystone walls and cultivated with grapevines and olive trees to the opportunities of the beach for relaxation and sports for everyone, all edged by clean, crystalline waters. In a natural way, Pietra Ligure satis fi es the desire for family recreation as well as the wishes of young, dynamic visitors attracted by its famous network of trail infrastructure for hiking, mountain biking and e-biking.

Il mare con le sue innumerevoli sfumature e il lungo litorale sabbioso, i caruggi e le piazze del centro storico dove si respira l’aria della Liguria più autentica, il fascino dell’entroterra armoniosamente composto da colline e montagne, Pietra Ligure, incastonata nella Riviera Ligure di Ponente, è capace di meravigliare il turista con il suo territorio costellato di peculiarità, prodotti unici e una enogastronomia che stupisce il palato e sa offrire al viaggiatore momenti di autentico piacere, atmosfere magiche, luoghi a portata di desiderio dove vivere un’esperienza piena di emozioni e sorprese.

Pietra Ligure offre un territorio variegato, che va dai 1300 metri del Monte Carmo al mare, dalle colline terrazzate con i tipici muretti “a secco” coltivate a vigne e uliveti alle spiagge che da ponente a levante offrono relax e sport per tutti e incorniciano un mare pulito e cristallino.

Grazie alla sua inclinazione a soddisfare sia le richieste di svago e relax da parte delle famiglie che da un pubblico giovane e dinamico attratto dalla sua estesa e rinomata rete sen-

Pietra Ligure, perfectly poised between sea and hills

Pietra Ligure, l'incanto sospeso fra mare e collina

Every summer, all tourists who come to Pietra are treated to a busy program of events that feature art, theater, folklore, classic gastronomic specialties, sports and culture. See the internationally renowned Pietra Ligure in Fiore, a flower festival held every three years (next edition: 2025), when the streets are decked with artistically arranged flower patterns, a centuries-old tradition from the nearby village of Ranzi. In the charming medieval center of Pietra Ligure, a coastal castle fort is perched on a pria (dialect for la pietra, "the rock"), giving its name to this ancient seaside locality. The majestic 18th-century basilica of San Nicolò is considered the heart of the downtown area. Pietra Ligure is easy to fall in love with. Every corner has a story to tell. Sometimes it's a true story handed down from parents to children. Other times it is a miracle or a legend. Many discoveries are waiting in the town's churches, small shops and restaurants. The fragrance of freshly baked farinata and focaccia, basil and homemade pesto meld with the aroma of citrus fruits and local vegetables. To not speak of the serendipitous treasures of culture, architecture, beauty and history.

tieristica per mountain bike/e-bike e trekking. Inoltre, ogni estate, per tutti i turisti che raggiungono Pietra Ligure un fitto calendario di eventi che spaziano dall’arte al teatro, dal folklore alle tipicità enogastronomiche, dallo sport alla cultura, tra le quali va citata la rassegna di risonanza internazionale “Pietra Ligure In Fiore”, dedicata all’arte effi mera dell’infi orata, tradizione secolare del borgo di Ranzi. Nel suggestivo centro storico di epoca medievale, il castello posto sulla vertiginosa rocca“a pria” dalla quale deriva il nome Pietra Ligure - che domina il borgo antico, alla maestosa basilica settecentesca di San Nicolò vero cuore della città. Pietra Ligure è una città di cui innamorarsi e in cui ogni angolo ha una storia da raccontare - a volte è una storia vera, tramandata di padre in figlio, a volte è un miracolo, una leggenda - e da scoprire tra le sue chiese, le piccole botteghe e i ristorantini, tra il profumo di farinata e focaccia appena sfornate, di basilico e “pesto” appena fatto, di agrumi e verdure appena raccolti, tra cultura, architettura, bellezza e storia.

La nomina a Capitale italiana del Libro 2023 ha visto Genova lavorare sulle reti territoriali e sui presidi culturali di tipo bibliotecario in maniera ampia e solida. I 200 anni della Biblioteca Civica Berio e il rinnovamento integrale della Biblioteca De Amicis sono solo due dei molti progetti che animeranno l’anno della città Capitale e insisteranno sul territorio. Così come

anche il consolidamento e la proposta di eventi come Bookpride fondamentali per tenere uniti il mondo dei lettori, degli editori e delle istituzioni, o come La Storia in Piazza, dove il focus librario sintetizza il rapporto tra divulgazione ed editoria, nello spazio culturale sotteso dalla regia di Palazzo Ducale. La lettura sarà la grande protagonista a Genova!

Genova la Superba, un appellativo appropriato da Mark Twain
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Rolli Days

The Splendor of Genoese Palazzi

The Rolli Days are when the most extraordinary palazzi of 16th and 17th-century Genoa are brought back to life. Academic popularizers share their knowledge of this historical period when the city was the capital of the Mediterranean. Young professionals in the humanities, trained and selected to illustrate the city's heritage, accompany visitors on free tours of the architecture, paintings, sculptures belonging to the unique residences proclaimed World Heritage by the Unesco in 2006. Each year, the Rolli Days include fundamental elements of civic culture. This time, the arrival of The Ocean Race regatta and the city's status as 2023 Book Capital of Italy will be integral parts of the event on 13, 14 and 15 October.

Lo splendore dei palazzi genovesi

I Rolli Days riportano in vita i palazzi più significativi della Genova del Cinquecento e del Seicento, quando la città era la capitale del Mediterraneo. Attraverso le parole dei Divulgatori Scientifici, giovani professionisti del settore delle humanities formati e selezionati per il racconto del patrimonio, durante le visite il pubblico può ammirare gratuitamente le architetture, i dipinti, le sculture di dimore uniche al mondo, inserite dal 2006 all’interno dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO. Una manifestazione che riprende in ogni edizione i temi fondamentali della politica culturale cittadina: dal Mare in occasione dell’arrivo della regata The Ocean Race, al Libro che sarà il filo conduttore delle aperture dei palazzi i prossimi 13-14-15 ottobre.

Genoa: 2023 Book Capital of Italy

Genova Capitale del Libro 2023

Bucci: "A city where everyone is out and about"The mayor quotes Jack Kerouac and the beat generation to celebrate the important recognition

Bucci: “Una città sempre on the road”Il sindaco cita Jack Kerouac e la Beat Generation per festeggiare l’importante riconoscimento

Mayor Bucci, what is it worth to be Book Capital of Italy?

“For now, it is enriching our cultural offerings. Not just events linked to reading, but all sorts of initiatives in other disciplines. This builds a previously unseen experience made up of theater, opera and exhibitions. The strictly touristic aspect is that we are expecting a substantial number of visitors. Also, libraries will be open at night, offering the possibility of going to study at all hours.”

Sindaco Bucci, quanto vale Genova Capitale del Libro?

“Intanto ne arricchisce la proposta culturale. Non ci sono solo eventi legati alla lettura ma tante offerte dalle altre discipline. Per costruire un’esperienza mai vista prima. Quindi teatro, opera, mostre. C'è poi un aspetto prettamente turistico, l’attesa di un notevole numero di visitatori. Inoltre, le biblioteche saranno aperte di notte, con la possibilità di andarci a studiare a tutte le ore”.

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Marco Bucci, mayor of Genoa Marco Bucci, sindaco di Genova SEA&GREEN
2023/1 - ART & CULTURE ARTE & CULTURA

Will there be talks about books?

“Yes, by their authors and by theater actors, who know how to do that so well. Nobel Prize winners have been invited to the city to express their thoughts and exchange points of view.”

Beyond this initiative of great cultural impact, is it true that you are thinking of nightlife connected to libraries?

“I am thinking of a community in continuous movement. There is great contiguity between reading, socializing and good

I libri verranno raccontati?

“Sì, dagli autori ma anche da attori di teatro. Che lo sanno fare benissimo. E poi c’è la platea dei premi Nobel, invitati in città per esprimersi e confrontarsi”.

È vero che lei, oltre a questa iniziativa di grande impatto culturale, pensa anche a una movida collegata ai santuari del libro?

“Penso a una comunità in continuo movimento. E visto che lei intende i giovani, c’è molta vicinanza fra la lettura, lo stare insieme e il buon cibo. L’idea è di estendere la socialità a tutto ciò che è relazione con l’altro”.

Leggere ci rende più consapevoli?

“Assolutamente sì. Perché subito dopo aver finito un romanzo o un saggio, ci si sente migliori. Oserei dire che si è addirittura cittadini più motivati. Noi elaboriamo un’infinità di informazioni e, alla fine, si diventa più maturi anche nel rapporto con la realtà che ci circonda”.

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The limitless power of books Al potere dei libri non esistono i limiti The library as a hub of knowledge La biblioteca come centro del sapere

food. As for young people, the idea is to extend going out on the town to everything that relates to congregating.”

Does reading make people more aware?

“Yes, absolutely, because as soon as you finish reading a novel or a work of non-fiction, you feel better. I dare say it makes you a more motivated citizen. We elaborate an infinite amount of information, and in the end become more mature in our relationship with the world around us.”

Genoa is in the middle of an urban-planning revolution. Is becoming the Book Capital a sign of destiny or was it inevitable?

“The latter. But all the merit goes to in-depth organization. People who invest money here know perfectly that this territory is fertile precisely because it has a bent for academic study and the arts. One thing I learned from my lengthy work experience in the United States is that companies appreciate cultural values. An entrepreneur knows this and takes it to heart.”

What did you read when you were a boy?

“Comic books, especially Tex Willer. I loved Emilio Salgari's novels; I know everything about The Tigers of Mompracem, The Black Corsair and The Black Corsair's Daughter.”

Genova sta vivendo una rivoluzione urbanistica, che sia anche Capitale del Libro è un segno del destino o era inevitabile?

“Direi la seconda. Ma è tutto merito di una profonda organizzazione. Chi investe da noi sa perfettamente che questo territorio è fertile proprio perché ha una propensione allo studio e alle arti. È una delle cose che ho imparato durante la mia lunga esperienza lavorativa negli Stati Uniti, le aziende tengono conto anche e soprattutto dei valori culturali. Un imprenditore lo intuisce e ne fa tesoro”.

Da ragazzo cosa leggeva?

“Molti fumetti. Soprattutto Tex Willer. Poi mi piaceva i romanzi di Emilio Salgari: so tutto sulle tigri di Mompracem, sul Corsaro Nero e sulla figlia Jolanda”.

E in America cosa ha scoperto?

“Il Jack Kerouac del romanzo On The Road, con tutte le sue implicazioni di viaggi e di musica. Con la mia famiglia, quando i figli erano ancora bambini, abbiamo fatto quel percorso che attraverso la Route 66 ci ha portato sino in California”.

Invece il libro che l’ha più formato?

“Le sembrerà strano ma sono i manuali di chimica e le storie di management. Ad esempio quella di Jack Welch, indimen-

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SEA&GREEN 2023/1 - ART & CULTURE ARTE & CULTURA

What did you discover in the US?

“Jack Kerouac's novel On the Road, with all its references to travel and music. When my children were still young, my family and I traveled the historic Route 66 all the way to California.”

Which books influenced you most?

“Strangely, these were chemistry manuals and books about management, for instance the one by Jack Welch, the unforgettable leader of General Electric. I know it by heart. My parallel passion is reading about the mountains and mountaineering, from Reinhold Messner to Walter Bonatti, who said: ‘I might not be bathing in my own modesty, but objectivity calls for clarity ’.”

That sounds straight out of a management course.

“Yes, I repeated it often when I was a company leader in the United States. You need to say the truth, even when it's inconvenient and provokes endless discussion. Clarity is a fascinating thing.”

Do you still have time to read, as mayor?

“Especially young people are reading more than before. Simply they do so on social media and less in books. As for me, I have other requirements. I need to consult and learn docu-

ticabile guida di General Electric che so a memoria. Ma esiste anche una passione parallela, la letteratura sulla montagna e l’alpinismo: da Reinhold Messner a Walter Bonatti. Che diceva: ‘Forse non brillo di modestia ma l'obiettività impone chiarezza’”.

Sembra adatta a un corso per manager…

“Infatti la ripetevo spesso quando facevo il capo azienda in America. La verità bisogna dirla, anche se risulta scomoda e provoca discussioni infinite. Ma la chiarezza è davvero affascinante”.

Da sindaco, ha ancora tempo di leggere?

“Intanto chiariamo che soprattutto i giovani leggono più di prima. Semplicemente lo fanno sui social e meno sui libri. Per me vale un’altra esigenza: devo consultare e imparare documenti, verbali di giunte e consigli comunali, rassegne

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The lightness of a book Il libro è leggerezza Reading is a new frontier for young people La lettura è la nuova frontiera dei più giovani

ments, council reports, municipal recommendations and press reviews. It's not fiction, but it's a very useful exercise.”

Does it get you closer to the people?

“Yes, it does. Opinions are important; you need to know all of them. You have to know what people are thinking because that's how you learn where the world is heading and what is happening in society around you.”

Seeing this political moment in time, do you think that liberal and right-wing literature will experience a comeback compared to the dominant left-wing writing?

“Yes, I am convinced of it, because it is obsolete to distinguish between right-wing and left-wing when it comes to culture. Before, this was used for political ends, but now politics need to support culture more. Society must be organized in a way that enriches the individual.”

stampa. Non sarà vera e propria narrativa, ma di fatto è un esercizio utilissimo”.

Perché la fa stare vicino alla gente?

“Esattamente. Le opinioni sono importanti, devi conoscerle tutte. Devi sapere cosa pensano le persone, perché è così che impari dove va il mondo, e cosa succede alla realtà che hai intorno”.

Visto il momento storico che viviamo, lei pensa che la letteratura liberale, se non di destra, verrà recuperata, rispetto a quella egemone di sinistra?

“Ne sono convinto. Perché ormai distinguere fra cultura di destra e sinistra è superato. Prima la si usava a scopi politici, oggi la politica dovrebbe sostenere di più la cultura. Bisognerebbe gestire la società, in modo da arricchire l’individuo”.

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SEA&GREEN 2023/1 - ART & CULTURE ARTE & CULTURA

record number of applicants

From 16 to 27 October in Genoa, the 57th International Violin Competition "Premio Paganini" will take place. This year features the highest number of applicants (who must be between 15 and 31 years of age) since the Premio was founded 70 years ago: 117 violinists. Of these, 111 were admitted, 6 of whom were finalists of other contests belonging to the World Federation of International Music Competitions, meaning that they are admitted without preselection. The majority of the candidates (60) are women, and the competition's internationality is stronger than ever, with 30 nations represented. There are 71 participants from Asia, 29 from Europe, including 5 Italians, and 11 from the Americas. From this year, the ambassador of the Premio Paganini is Prince Albert II of Monaco.

edizione da record

Dal 16 al 27 ottobre si svolgerà a Genova la 57esima edizione del Premio Paganini, a 70 anni dalla sua istituzione. Un’edizione record per il numero di iscritti, il maggiore dalla sua istituzione. Sono 117 le domande, i giovani violinisti designati per le preselezioni 111, di cui 6 sono finalisti di con corsi internazionali membri della WFIMC (Seoul, Zhuhai, Odessa, “Mi chael Hill” e “Henryk Wieniawski”). Questa edizione del Premio è caratterizzata da una prevalenza femminile. Rafforzata la vocazione in ternazionale del Concorso, con oltre 30 nazioni rappresentate: 71 i con correnti dall’Asia, 29 dall’Europa, tra cui 4 italiani, e 11 dal continente americano. Da quest’anno il Premio ha un Ambassador d’ecce zione: S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.

T Tootal Port Area: 268.000 sqm

Tootal Project Area: 14.580 sqm

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Posti Barca/Boat Berth 1.293 posti per barche da 5 a 90 mt

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Distanze dalla Città di Imperia Principato di Monaco 70 km

Città di Nizza (Francia) e Aeroporto 85 km

Città di Genova e Aeroporto 118 km

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Aeroporto Internazionale Milano-Malpensa 280 km

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Claudio Scajola

The porticoes of Calata Cuneo in Oneglia Calata Cuneo a Oneglia. In alto, il sindaco Claudio Scajola

Imperia's centenary: a sense of belonging for everyone Per i 100 anni di Imperia più inclusione e più futuro

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Imperia is turning 100. Born in 1923 from the unification of Oneglia and Porto Maurizio plus nine other towns, the city is evolving from an industrial past (mainly agroindustrial) to a tourism-oriented future.

Mayor Claudio Scajola, 75, whose long political career includes affiliations with the Democrazia Cristiana and Forza Italia parties, talks about this transformation.

At 34, you were the city's youngest mayor. Was that coincidence or destiny?

“When they proposed I take the role, I didn't want it. I was the group leader of the Democrazia Cristiana at the city council, and I really enjoyed it. There had been an incident

Imperia compie un secolo. Nel 1923, infatti, nasce dall’accorpamento di Oneglia e Porto Maurizio, oltre ad altri nove comuni. Il passaggio da una vocazione industriale, che si rifaceva soprattutto al settore agroalimentare, a quella più turistica è raccontato dal sindaco Claudio Scajola, 75 anni, politico di lungo corso dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia.

Lei è stato il sindaco più giovane della città, a 34 anni. Fu un caso o il destino?

“Quando me lo proposero, non volevo farlo. Ero capogruppo in consiglio comunale per la Democrazia Cristiana, un ruolo che mi piaceva. Ci fu un incidente, il

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forcing the then mayor to step down, and the majority of the general staff chose me to replace him. That was in 1982, when Italy’s First Republic (the political order that took power after the fall of Fascism) was in full throttle. I thought I wasn't up to it. Privately, I suffered and felt I was being forced. But all ended up going very well.”

What was the secret of your repeated mandates?

“Returning to my city after having been a minister for four different ministries, and having faith in the civic lists full of young people. I can now say that Imperia has grown, made big investments, and obtained financing that places us at the top of the classification in terms of percentage ratio to number of inhabitants. These are European, government, regional and private funds worth 200 million euros.”

sindaco in carica dovette dimettersi, e lo stato maggiore di quella maggioranza scelse me. Era il 1982, in piena Prima Repubblica, e non credevo di esserne all’altezza. A casa ci piansi, lo sentivo un obbligo. Ma andò benissimo”.

Quale è stato il segreto delle sue affermazioni successive?

“Essere tornato nella mia città dopo essere stato ministro quattro volte. E aver creduto nelle liste civiche con molti giovani. Ora posso dire che la città è cresciuta, ha fatto grandi investimenti, ottenendo finanziamenti che ci pongono al vertice della classifica in percentuale al numero degli abitanti: fondi europei, statali, regionali e privati, per 200 milioni di euro”.

Si possono unire caratteri diversi come quelli di chi è nato a Oneglia o Porto Maurizio?

“Sì, perché la storia di Imperia complessivamente ha duemila anni, con i reperti più antichi di tutto il Ponente. E la lungimiranza dimostrata dai notabili di 100 anni fa, nel mettersi insieme, spiega perché avere caratteri molto diversi non è un male. Oneglia era sempre stata lo sbocco del Regno sabaudo sul mare. Porto Maurizio ha invece un passato franco-genovese. Il campanilismo folkloristico, però, è scomparso da molto tempo. Noi abbiamo il 15% di cittadini che sono stranieri. Quindi il nostro sarà un futuro di crescita e piena integrazione”.

Quindi inclusione vuol dire più sviluppo?

“Ne sono assolutamente convinto e non credo di essere il solo. Se guardiamo alla Storia, il mondo dell’antica Roma aveva una visione così ampia da accettare anche imperatori stranieri. Come Adriano”.

E oggi come si traduce?

“La prima considerazione è che non si fermano le migrazioni dei popoli. Ma servono capacità politiche adeguate.

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PEOPLE PERSONE
SEA&GREEN 2023/1 -
Villa Grock in Oneglia is home to the Clown Museum Villa Grock a Oneglia, Museo del Clown

Is it possible to unify such different characters as the people from Oneglia and the people from Porto Maurizio?

“Yes, because the history of the Imperia area goes back 2,000 years. We have the most ancient archeological findings of the whole Riviera di Ponente. The prominent people who brought the towns together 100 years ago were far-sighted, because they showed how having entirely different characters can be a good thing. Oneglia was always the Savoy kingdom's outlet on the sea. Porto Maurizio, on the other hand, has a Franco-Genoese past.

Già adesso, sul nostro territorio, ne vediamo i risultati: dall’olivicoltura alla costruzione dei muri a secco. E molte imprese sono gestite da stranieri che si sono inseriti perfettamente”.

Sino a pochi anni fa, potevate seguire questa filiera: olio, agroalimentare e turismo. È una successione ancora valida?

“La nostra città è rimasta a lungo indecisa. Per un periodo, fra gli anni ’20 e ’30, ci sono state le ferriere. La seconda acciaieria d’Italia. Poi è stata la volta della

However, local rivalry is a thing of the distant past. Fifteen per cent of our population are foreigners, meaning that our future will be one of growth and full integration.”

So inclusion equals development?

“Yes, absolutely. And I don't think I'm alone in believing this. If we look at history, ancient Rome was so openminded as to elect foreigners as emperors. Look at the Spanish-born Hadrian.”

How does that translate to today?

“The first consideration is that the migration of peoples will never end. So we need suitable political capacities. We already see the results in our parts, from olive growing to erecting dry-stone walls. Many firms are run by perfectly integrated foreigners.”

Until a few years ago, you could follow the production chain from olive oil to the food business to tourism. Are things still this way?

“Our city remained undecided for a long while. In the 1920s and '30s there were the ironworks – the second

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Sunset view of Porto Maurizio Una bella veduta di Porto Maurizio al tramonto Path for bicycles and pedestrians La pista per biciclette e pedoni

biggest steel mill of Italy. Then there was the rise of the Italcementi cement kilns. Then came big industries like Sasso (olive oil), Berio (olive oil) and Agnesi (pasta). Their premises have now been variously developed. A good city administration must turn even the most difficult moments into opportunities. Where once there was talk of decay, now we are creating growth. We have gone from an industrial past to a service-driven present.”

Will your new port be a window onto tourism from abroad?

Italcementi. Quindi industrie come Sasso, Berio e Agnesi. Oggi quelle aree hanno sviluppi diversi. Una buona amministrazione deve far diventare opportunità anche i momenti più difficili. E dove si parlava di decadenza, adesso ricaviamo crescita. Siamo passati da una storia industriale a un’altra di terziario”.

Per cui il vostro nuovo porto sarà una finestra per i turisti, soprattutto dall’estero?

“Sì, anche perché una barca da 50 metri crea complessivamente quindici posti di lavoro. Il porto turistico è stato

67 SEA&GREEN 2023/1 - PEOPLE PERSONE

“Yes, because a 50-meter yacht creates an overall total of 15 jobs. The marina has been placed in the middle of town. It's not a garage, but a kind of grand hotel for pleasure boats. In addition to increasing the flux of visitors, it implies a change of mentality. There is nothing like the exchange of experience between different worlds to elevate a people's cultural level.”

Certain center-right parties would seem to disagree.

“Indeed. In my recent electoral endeavors I avoided the use of symbols and acronyms because I have difficulty identifying with the current constituents. From the right and from the left, I see they are more concerned with managing the current moment. But we can't live on polls or by wondering what people want to hear.”

messo al centro della città. Non un garage, ma una specie di grand hotel per imbarcazioni. Oltre ad accrescere i flussi dei visitatori, si tratta di cambiare proprio mentalità. Perché non c’è nulla come lo scambio di esperienza fra mondi diversi, per determinare il livello culturale di una popolazione”.

Non mi sembra che certi partiti del centrodestra condividano queste idee…

“Infatti, nelle mie ultime esperienze elettorali non ho voluto alcuna sigla o simbolo perché ho difficoltà a riconoscermi nelle attuali componenti. Pe rché a destra come a sinistra, mi sembrano più attente alla gestione del momento. Non si può vivere di sondaggi e chiedersi cosa la gente voglia sentirsi dire”.

Your political outlook is quite original.

“My values have remained close to those of Alcide De Gasperi, the founder of the Christian Democracy party. One needs to work toward indicating perspectives for the new generations. That's how one convinces people, not by explaining the future, and one must definitely not incite small-minded sentiment out of opportunism.”

What were you like as a boy? Did you enjoy Oneglia?

“While I was fortunate to have my mother for almost my entire life, I lost my father when I was 14. At home, they called me a revolutionary. I considered myself just curious and attentive toward what life held in store for me. In my youth, my high-school friends were from Oneglia and my summer friends were from Porto Maurizio. My greatest satisfaction was organizing parties where I gathered everybody together.”

Decisamente ha una prospettiva politica originale…

“Come attitudine sono rimasto vicino ad Alcide De Gasperi. Si deve lavorare per indicare prospettive alle nuove generazioni. Così si riesce a convincere le persone. Non c'è bisogno di spiegare il futuro. Sicuramente non vanno stimolati i sentimenti più biechi per opportunismo".

Lei com'era da bambino? Le piaceva Oneglia, come la trovava?

“Mentre ho avuto la fortuna di avere mia madre per quasi tutta la vita, ho perso papà che avevo solo 14 anni. In casa si diceva che ero un rivoluzionario. Io mi consideravo solo curioso e attento a individuare cosa mi riservasse il domani. Da ragazzo avevo amici del liceo a Oneglia e una compagnia estiva a Porto. La mia più grande soddisfazione era quando facevo qualche festa e riuscivo a metterli tutti insieme”.

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The marina at Porto Maurizio Marina di Porto Maurizio

Jeans are iconic for being present in all wardrobes and in everyone's collective imagination, without borders. They are now also part of a sustainability revolution in everyday life. Genoa, the city where jean cloth was born, is taking inspiration from its history to spread the message of new values: creativity, technology and the responsible production of future jean clothing. This is the basis of the GenovaJeans event, which made its début in 2021 as the brainchild of Manuela Arata. Organized by the City of Genoa, this second instalment will last for four days, from 5 to 8 October, and train a spotlight on the culture and lifestyle of jean. The themes of beauty, innovation, social responsibility and ethos will give visibility to jeans clothing of the future, whose the entire production chain will be illustrated, creating aesthetic value and including customers' involvement in a "jeans community" open to everyone.

GenovaJeans Jeans Means Values

Il jeans: un capo iconico, presente in tutti i guardaroba e nell’immaginario collettivo. Oltre le frontiere e le differenze, ha iniziato una rivoluzione, che parla di sostenibilità nella vita di ogni giorno. Genova, la città dove è nato il jeans, parte dalle sue radici per farsi portavoce di nuovi valori: creatività, tecnologia e produzione responsabile del jeans del futuro. Con questo intento è nata GenovaJeans, iniziativa di nuova generazione, ideata da Manuela Arata e organizzata dal Comune di Genova, dedicata alla cultura e al lifestyle del jeans, che parla di bellezza, innovazione, responsabilità sociale ed etica. Quattro giorni, dal 5 all’8 ottobre 2023, in cui si darà visibilità al jeans del futuro, capace di unire tutta la catena della produzione e del valore fino al coinvolgimento del consumatore, dando vita a una jeans community inclusiva.

Un mare di storie, un mare di avventure. Il Galata museo del mare ti aspetta, sali a bordo! #SALIABORDO! www.galatamuseodelmare.it

A spot loved by poets Ilcheborgopiace ai poeti

The town of Porto Venere in the province of La Spezia has a characteristic silhouette composed of a row of pastel houses and the church of San Pietro clinging to the cliffs, framed by rugged medieval walls. Out in front lie the islands Palmaria, Tino and Tinetto.

A Unesco Word Heritage Site since 1997, Porto Venere (literally "the port of Venus") has often received illustrious guests. "Byron's Grotto" is named in the honor of the poet Lord Byron because, according to local legend, he meditated here and drew inspiration from this place for his literary works.

Porto Venere, in provincia della Spezia, ha una silhouette caratteristica: la fila di case color pastello, la chiesa di San Pietro arroccata sulla scogliera, le mura medievali. E, di fronte, le isole Palmaria, Tino e Tinetto. Inserita dall’Unesco fra i patrimoni dell’umanità nel 1997, la cittadina ha spesso avuto visitatori dai nomi illustri. Nell’800 Lord Byron, secondo la tradizione, vi soggiornò e trasse ispirazione per le sue opere. A lui è dedicata una grotta alle spalle del paese e persino una coppa per chi riesce nell’impresa di attraversare a nuoto le oltre quattro miglia nautiche che separano il paese da Lerici.

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Panoramic view of Porto Venere from the sea Veduta panoramica di Porto Venere dal mare

The "Coppa Byron" is an eight-kilometer open-water swimming race from Porto Venere to Lerici.

Eugenio Montale, awarded the Nobel Prize in Literature in 1975, wrote a poem named Portovenere, whose first lines describe the San Pietro church during a storm. "There leaps the Triton, out of waves that graze, the threshold of a Christian shrine"

The world-famous mountaineer Walter Bonatti is buried in the Porto Venere cemetery next to his beloved Rossana Podestà, the actress who starred in popular comedies such as Seven Golden Men (1965).

Each summer without fail for at least 50 years now, the enchanting promenade has been visited by stars of music, sports and cinema – Bono, Barbra Streisand, Patti Smith, David Beckham, Cristiano Ronaldo – who descend from yachts to go for a stroll. Increasingly intense mass tourism has become part of the mix, making it less conducive to really take in the town's natural beauty.

Eugenio Montale le aveva dedicato una poesia dove immagina una tormenta avvolgere la chiesa di San Pietro: “Là fuoriesce il tritone, dai flutti che lambiscono, le soglie d’un cristiano tempio”. Fra roccia, cielo e Mediterraneo, poi, riposa l’alpinista Walter Bonatti, sepolto nel cimitero di Porto Venere vicino all’amata Rossana Podestà, attrice di commedie popolari come Sette uomini d’oro.

Poi c’è il suggestivo lungomare, dove ogni estate immancabilmente, da almeno cinquant’anni, si avvistano star della musica, dello sport e del cinema, che scendono dagli yacht per una passeggiata: Bono Vox, Barbra Streisand, Patti Smith, David Beckham, Cristiano Ronaldo. Nel frattempo si è affermato un turismo di massa, sempre più numeroso ma distratto nel cogliere la bellezza naturale del borgo.

Gianluca Giannecchini, consulente e destination manager che opera da tempo nell’estremo levante ligure,

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Flagstone steps lead to the San Pietro church La scalinata che porta alla chiesa di San Pietro

Gianluca Giannecchini, a consultant and destination manager specialized in the far eastern tip of Liguria, explains how this phenomenon "began in July 2014 with the opening of the town's first five-star accommodation, the Grand Hotel Portovenere, which attracted wealthy types that did not come here before. This does not exclude the many visitors coming in for a just few hours. The latter trend created demand for hiking, biking and climbing. More amenities are offered now, too."

Rudy Biassoli, the president and co-owner of the line of ferries called Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre Golfo dei Poeti, which also serves Porto Venere, says: "Ours is a private company that helps the public sector in a substantial way. For five years now we have been

spiega questa mutazione “partita nel luglio 2014 con l’apertura della prima struttura a cinque stelle, il Grand Hotel Portovenere, che ha favorito una clientela di lusso prima inesistente.

Senza però escludere chi arriva e si ferma solo per poche ore. Quest’ultima tendenza ha fatto puntare maggiormente su attività legate al territorio come trekking, bike e scalate. Di rilievo anche una maggior attenzione ai servizi”.

Dello stesso avviso Rudy Biassoli, presidente del Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre Golfo dei Poeti e gestore dei trasporti su battello da e per Porto Venere: “Siamo una società privata che aiuta significativamente il settore pubblico. Da cinque anni abbiamo scelto di guidare le presenze, attraverso un servizio di

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Water cistern at the Varignano Roman villa in Le Grazie Photo courtesy of Direzione Regionale Musei della Liguria Cisterna romana del Varignano Foto concessa dalla Direzione Regionale Musei Liguria The Antica Osteria del Carugio has a long culinary tradition Antica Osteria del Carugio ha una lunga tradizione culinaria

guiding visitors with a reservation service, the aim of which is to improve the quality of the crowds. In these parts, tourism is managed with great care. But you have to consider that Porto Venere is also a hub, an entrance point from which fluxes of people head to the Cinque Terre, Lerici and the islands. From this viewpoint we attempt to offer routes to lesser-known destinations such as the western Gulf of La Spezia." Antonella Cheli, who owns the restaurant Il Timone in Porto Venere, describes the changes she has seen. "When I was a girl, there were fishermen on the wharf. Out on the water, you'd see Riva boats and a few others passing by. In the town, there was a more participatory approach to socializing. I remember the summer theater seasons of the 1970s and '80s. Now everything is different. There are many more parking lots, and the cruise ships that dock at La Spezia bring tourists out for a quick getaway. This increases employment, but I would like to see our ancient history become a bigger part of the attraction."

This is something addressed by the sailor and journalist Corrado Ricci and the actress Jole Rosa. Together they founded Cantiere della Memoria, a cultural initiative to divulge sea-related lore by means of exhibitions, videos and events held in a small venue in Le Grazie, Portovenere. This is precisely where another important piece of historical heritage stands, the Roman villa of Varignano, which houses the oldest olive oil press of Liguria, testifying to the presence of ancient Roman settlements here in the second century before the Common Era.

prenotazione, con l’obbiettivo di migliorarne la qualità. Qui il turismo è gestito con molta cura. Ma bisogna tenere a mente che Porto Venere è anche un hub, cioè una porta d’ingresso e un punto di smistamento dei flussi verso Cinque Terre, Lerici e isole.

In quest’ottica, cerchiamo di offrire mete meno conosciute come la costa dei Pirati, nella parte ovest del Golfo della Spezia”.

Antonella Cheli, proprietaria del ristorante Il Timone, racconta il cambiamento che ha visto fra i tavoli del suo locale: “Quando ero ragazza sul molo c’erano i pescatori. In acqua vedevi i motoscafi Riva e poche altre barche di passaggio. In paese, poi, c’era un approccio più partecipato alla socialità. Ricordo le stagioni teatrali estive degli anni ’70 e ’80. Ora è tutto diverso, ci sono molti più parcheggi e le navi da crociera che attraccano alla Spezia portano turisti mordi e fuggi, ma anche indotto. Mi piacerebbe però che si valorizzasse di più la nostra storia millenaria”.

Come hanno fatto il giornalista-marinaio Corrado Ricci e l’attrice Jole Rosa con il Cantiere della Memoria, un progetto divulgativo della cultura marinara attraverso mostre, video e incontri che, dal 2016, si tengono in un piccolo spazio espositivo alle Grazie, frazione di Porto Venere. E proprio qui, sul fondo di una valletta davanti al mare, si trova un’altro importante patrimonio storico: la Villa del Varignano, con il più antico frantoio oleario della Liguria, che testimonia la presenza di insediamenti romani già nel II secolo avanti Cristo.

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An event by the cultural center Cantiere della Memoria in Le Grazie Photo by Roberto Celi Evento del Cantiere della Memoria alle Grazie Foto di Roberto Celi
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The self-caring town

PIETRA LIGURE Una città che sa amarsi

ietra Ligure stands for stability, care and lightheartedness. Over the years, its shipyards have left town, and the seven discotheques from the 1980s were shuttered, but the sea, the Maremola valley, and Mount Carmo are still there, as is the town's thousand-year history. Luigi De Vincenzi, serving his third term as mayor, is renewing the city through public works. "We have revamped the promenade, increased stream-flow safety of the River Maremola, rehabilitated degraded zones, built new parking lots and underpasses to reach the sandy shore, and widened the main road leading inland." The effect is the progressive development of tourism overlapping with the departure of industry.

ietra Ligure è stabilità, cura e allegria. Nel tempo ha perso i cantieri navali, le sette discoteche degli anni ’80, ma conserva il mare, la val Maremola, il monte Carmo.

E una storia millenaria che il sindaco Luigi De Vincenzi, al terzo mandato, salda alla riqualificazione della città con opere pubbliche: “Come il rifacimento della passeggiata, la messa in sicurezza del torrente Maremola, il recupero di zone degradate, nuovi parcheggi e sottopassi per raggiungere l’arenile, l’allargamento della carreggiata sull’arteria verso l’entroterra”.

L’effetto è stato il progressivo potenziamento di una vocazione turistica coincisa con la scomparsa delle industrie.

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Eliana Quattrini Pietra Ligure seen from the hills Una veduta di Pietra Ligure dalle colline
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Stand-up paddleboarding off the coast Stand Up Paddle davanti alla costa The Maremola Valley runs inland behind the town La cittadina con la Val Maremola sullo sfondo

Each summer, the town swells by 50 thousand people. "Frankly, I do not know how one avoids mass tourism. Many have second homes here, so we can predict the seasonal population growth. Our aim is to offer the new summer arrivals the same efficient services that we give our yearround residents in winter." Beach lovers can enjoy a public beach that extends over 40 per cent of Pietra Ligure's coast, a legal threshold that is often disregarded in Liguria. Collaboration with the neighboring towns of Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Giustenice and Magliolo will lead to a future widening of the range of outdoor activities, making it possible to travel a vast network of paths by foot or by mountain bike. Since 2021, the trails of this stretch of Liguria have been used for the Enduro Mountain Bike World Series.

Its geographical positioning with Mount Carmo to the rear makes Pietra Ligure salubrious. For many years now there has been a focus on health. See the Santa Corona hospital,

D’estate le presenze salgono a cinquanta mila: “Francamente non so come si eviti il turismo di massa. Però abbiamo molte seconde case, quindi possiamo prevedere l’afflusso stagionale. L’obiettivo è offrire gli stessi servizi efficienti in inverno ai cittadini stanziali e in estate con i nuovi arrivi”. Gli amanti del mare qui possono contare su una spiaggia libera che raggiunge il 40% della costa, soglia prevista dalla legge e in Liguria per lo più disattesa.

one of only three hospitals in Liguria to have a second-tier emergency department – the other two are the San Martino hospital and the Istituto Giannina Gaslini, both in Genoa. "Santa Corona is an important facility, but the excellent doctors providing such quality care must be supported by suitable infrastructure," says Mayor De Vincenzi.

Nel futuro di Pietra, in sinergia con la vicina Borgio Verezzi e i comuni di Tovo San Giacomo, Giustenice e Magliolo, c’è anche lo sviluppo delle attività outdoor, per percorrere la vasta rete di sentieri a piedi o in mountain bike. Nello sport su bicicletta la punta di diamante è stata la tappa dell’Enduro World Series nel 2021, gara che ha inserito questo tratto di Liguria nei suoi percorsi abituali.

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Snorkeling discovery Curiosità subacquee The seaside promenade La passeggiata a mare

The hospital moved from Spotorno to Pietra Ligure in 1923, settling in the shipbuilders' housing area. Back then, it belonged to the City of Milan, which had it built to offer helio-

La posizione geografica, con il monte Carmo alle spalle, fanno della città un posto salubre e da molto tempo dedicato alla salute, come dimostra l’Ospedale Santa Corona, unico D.E.A (Dipartimento di Emergenza, Urgenza e Accettazione) di secondo livello in Liguria insieme al San Martino e all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. “È una realtà importante” spiega il sindaco “ma le eccellenze mediche che la qualificano vanno supportate da strutture adeguate”. L’ospedale fu trasferito da Spotorno a Pietra Ligure nel 1923 dove c’erano le abitazioni dei lavoratori dei cantieri navali. In quegli anni era di proprietà del comune di Milano, che lo aveva costruito per curare i bambini affetti da poliomielite e altri pazienti con l’elioterapia. La storia di Pietra vanta fedeli custodi e divulgatori. Sono i “Matetti de Pria”, gli scolaretti di Pietra, un gruppo di volontari riuniti in associazione per svolgere attività culturali aperte a tutti. Racconta Gianni Cenere, 81 anni: “Io sono la voce narrante di questi posti. La prima cosa che racconto è che il nome

therapy mainly to children with polio. The history of Pietra has its own custodians and divulgers. The Matetti di Pria ("schoolchildren of Pietra" in the local dialect) are an associated group of volunteers who organize cultural activities open to everyone. Says one volunteer, Gianni Cenere, 81: "I am the narrating voice of these places. The first thing I talk about is how the name of the town derives from the rocky outcrop upon which the castle was built. The rock is surrounded by the sea on three sides. It is the only landing place from Finale Ligure to Albenga. It was called la pietra

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The basilica of San Nicolò La basilica di San Nicolò A characteristic alley Un caratteristico vicolo

("the rock")." The rock has seen battles between the Romans and the Carthaginians, skirmishes with the Turks, pirates coming to ransack the coasts, often warded off by the fort, and intense bombings during World War II. The old center of town is laid out along narrow alleys crossed by six parallel streets. Along with the basilica of San Nicolò and its large piazza, this layout has the markings of an ancient Roman castrum.

The Matetti finance themselves by giving guided tours and selling books about the town's history. Praiseworthy civic initiatives include the exuberant group of friends "Pulp in Valmaremola", which for ten years now has been inventing acts of charity and fundraisers. Its spokesman Marco Roba says, "In February this year, the proceeds from our photo calendar 'Pulp 2023', allowed us to gift the Santo Spirito, a municipal care home for the elderly, equipment such as therapeutic beds, wheelchairs and hoists for the disabled."

deriva dallo scoglio su cui è stato costruito il Castello. Una roccia circondata per tre lati dal mare, unico approdo tra Finalese e Albenganese. Veniva chiamata ‘la pietra’”. Da lì, sono passate le battaglie fra Romani e Cartaginesi, gli scontri con i Turchi e i pirati che saccheggiavano le coste, spesso respinti proprio dalla fortezza, sino agli intensi bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il centro storico, con i caruggi tagliati da sei strade parallele e la grande piazza sulla basilica di San Nicolò, disegna una mappa che porta i segni del castrum romano. I Matetti si finanziano con visite guidate e i libri sulla storia della città. Fra le iniziative lodevoli dei suoi abitanti, c’è quella dei “Pulp in Valmaremola”, un gruppo di amici che da dieci anni inventa azioni goliardiche con finalità benefiche. Il suo portavoce è Marco Roba: “Nel febbraio di quest’anno, con i proventi del nostro calendario ‘Pulp 2023’, abbiamo acquistato defibrillatori, donato televisori e attrezzature utili alla Residenza Protetta ‘Santo Spirito’”.

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PONENTE
SEA&GREEN 2023/1 - TRAVEL
The charming downtown Uno scorcio affascinante

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Fashion environmentalist

Queen of the jersey dress

Chiara Boni, ambientalista chic

La stilista regina del jersey stretch

She is quite popular in the US. Her dresses are worn both by regular women and by celebrities, on the street and on the red carpet. The 74-yearold Chiara Boni is the creator and designer of La Petite Robe, her famous women's wear line made of stretch jersey. She started out young in the early 1970s, when "it was possible to feel free, develop your interests and build your own world," she says. She'll be saying more about this in a book she has been asked to write. It will not be her first: in 1987, she and Luigi Settembrini published Vestiti, usciamo – L’eleganza femminile e la seduzione under the Mondadori imprint. "Of course the book could be refreshed, but really all the fundamentals are already there."

Negli Usa è amatissima. I suoi abiti sono indossati da donne comuni e celebrità, nelle strade e sui tappeti rossi. Chiara Boni, 74 anni, non è solo la stilista e creatrice di La Petite Robe, marchio famoso per l’uso del jersey stretch. Ha iniziato giovanissima nei primi anni ’70, quando “si aveva la possibilità di sentirsi liberi, sviluppare i propri interessi, costruirsi il proprio mondo” spiega. E di questo parlerà nel libro che le hanno proposto di scrivere. Che seguirà quello pubblicato per Mondadori nel 1987, insieme a Luigi Settembrini: Vestiti, usciamo. L’eleganza femminile e la seduzione. “Un testo che andrebbe rinfrescato, certo, ma i principi fondamentali ci sono tutti”. Ed è proprio su questi che ha costruito, oltre alla sua moda, anche la propria esistenza.

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Bridal-dress fashion show Una sfilata di abiti da sposa

She used them to build her lifelong career, which has been intense and marked by important milestones that tell the story of Italian prêt-à-porter. "One of my favorite memories is when I was a communication and information advisor to the region of Tuscany, because it gave me an opportunity to do something useful." During her stint as a civil servant, which lasted from 2000 to 2005, Boni worked in environmentalism.

She was one of the first to apply it to fashion. Chiara Boni La Petite Robe complies with the European Commission's rules regarding Product Environmental Footprint, which are based on life-cycle assessment. "One hundred per cent of my collection is made of breathable, anti-allergenic jersey with raw edges." Boni likes the aesthetics of unhemmed garments for their crispness, a look that is difficult to obtain without meticulous sartorial handiwork.

Intensa, con tappe importanti che raccontano molto più della storia del prêt-à-porter italiano: “Forse il momento che ricordo con più piacere è quando sono stata assessore alla comunicazione e informazione della Regione Toscana. Perché ho avuto modo di fare qualcosa di utile”. In quel mandato, fra il 2000 e il 2005, si è occupata di ambiente. Un tema che è stata fra i primi a affrontare nel suo stile. Chiara Boni La Petite Robe ha ottenuto la certificazione PEF, un importante riconoscimento europeo: “Il 100% della mia collezione è in jersey traspirante, antiallergico, a taglio vivo”. Quest’ultimo per Boni è importante dal punto di vista estetico, perché significa pulizia, difficile da ottenere con orli che non possono essere cuciti con la maestria della sartoria.

In collezione anche un 20% di tessuti accoppiati con il velluto o il lurex.

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A light, bright summer collection Una collezione leggera e colorata per l’estate Chiara Boni

Twenty per cent of the fabrics are combined with velvet or lurex. "Our supplies originate within a very small radius. The fabrics are knitted 20 kilometers outside Milan, and nothing is produced any further south than Tuscany." Boni was already using jersey long before for she established La Petite Robe in 2008. She used it for her first collection in 1971, which she sold in her shop in Florence under the label You Tarzan Me Jane. The line was bought by the nowdefunct Gruppo Finanziario Tessile. "I wanted something extremely wearable," says Boni of the technical fabric, "like my mother's seamstress would make. It needed to be elasticized to follow the body's shapes. The perfect dress must accompany the figure without constricting it. Women must be allowed to move naturally, for that is one of their charms. There was a company called DuPont de Nemours that used to produce Lycra, a fiber that elasticizes fabrics, mostly used for sports clothing." What kind of woman wears Chiara Boni? "I make all sizes; I have always been very inclusive. I am dedicated to customers who like to feel feminine. I believe that all of us should have a full-length mirror at home, to look at ourselves before we go out." What memories do you have of designing theater costumes? "It happened twice. One was a comedy by Carlo Goldoni staged at Teatro Franco Parenti in Milan and directed by Andrée Ruth Shammah. It was an interesting experience, and I think that the theater makes for a good learning exercise. It's a shame there is not more exchange between disciplines. I recently saw a Max Ernst exhibition of paintings and sculpture. In his day, artists had many contacts and formed communities bursting with energy."

“In più siamo un’azienda a chilometro zero, o meglio i tessuti arrivano da 20 km da Milano, e niente è prodotto più a sud della Toscana”. La stilista ha utilizzato il jersey molto prima di aver creato La Petite nel 2008. Già con la prima etichetta nel 1971, You Tarzan Me Jane, venduta nel suo negozio a Firenze e acquisita poi dal GFT Gruppo Finanziario Tessile. “Perché l’ho scelto? Volevo qualcosa che vestisse bene come faceva la sarta di mia madre. Qualcosa di elastico per seguire le forme del corpo. L’abito perfetto deve accompagnare la fi gura senza costringerla, deve lasciare alla donna i suoi movimenti, che sono una sua piacevole caratteristica. C’era un’azienda, la DuPont de Nemours, che produceva una fibra, Lycra, per elasticizzare questi materiali. Che sono usati nell’abbigliamento”.

Ma qual è la donna che veste Chiara Boni? “Io propongo tutte le taglie, sono sempre stata molto inclusiva.

Mi dedico a un pubblico che ama sentirsi molto femminile. Dico continuamente che noi dovremmo avere in casa uno specchio intero per guardarci prima di uscire”.

Lei ha disegnato costumi per il teatro, cosa ricorda di quell’esperienza? “Mi è capitato due volte, una delle quali per una commedia di Goldoni, messa in scena al Parenti di Milano da Andrée Ruth Shammah. È stata una prova interessante, d’altra parte credo che il teatro sia un ottimo esercizio per imparare.

Sono dispiaciuta, invece, che non esistano più certe contaminazioni. Di recente ho visto la mostra del pittore e scultore Max Ernst: i suoi erano tempi in cui gli artisti avevano molti contatti, si creavano comunità dove si sprigionava energia”.

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She loves New York New York, tanto amata dalla stilista

Boni has been showing her collections only in New York for years now. Is that for the image or for marketing purposes? "Eighty per cent of my market is in the United States. I sell in the biggest department stores, like Saks Fifth Avenue, to the tune of 50 retail outlets scattered over the entire country." The most recent summer collection includes a dozen wedding dresses, "because I noticed that Americans really like to use my white dresses when they get married. There is no overlap at all between my brand and specialized gown ateliers. I am not in competition with them."

In 2020, she chose the beach at Forte dei Marmi, Tuscany as the setting for the summer collection. Would she do that again in a different spot, perhaps in Liguria? "At the time, the idea came to me because of the Covid lockdown, so we couldn't take the photos in New York. So I opted for the beach at Hotel Augustus, with which I am very familiar, having frequented it for many years. It would not be easy to repeat the experience on the Ligurian Riviera during summer because of big access problems. But I have great memories of the coast there. In the 1980s I participated in a group fashion show on the piazzetta of Portofino with my label You Tarzan Me Jane. I absolutely love Liguria, especially the inlands, the food and the city of Genoa. The Genoese are a bit like us Florentines – reserved. They don't like to show off and they're always ready to help a friend in need."

Da anni lei sfila solo a New York. Una scelta d’immagine o marketing? “L’80% del mio mercato è negli Stati Uniti, vendo nelle più grandi catene di department store, come Saks Fifth Avenue, che significa cinquanta punti sparsi per tutto il Paese”.

Nell’ultima collezione estiva ha inserito una dozzina di abiti da sposa: “Sì, perché avevo notato che in America piacciono molto i miei abiti bianchi per i matrimoni”. Niente a che vedere con quelli importanti degli atelier specializzati: “Assolutamente, non sono in concorrenza”. Nel 2020 ha scelto come ambientazione per i modelli dell’estate la spiaggia di Forte dei Marmi, un’esperienza da ripetere in un’altra località italiana sul mare, magari in Liguria? “All’epoca, l’idea mi venne perché si era in pieno lockdown e non era possibile andare a farlo a New York.

Così ho scelto la spiaggia dell’Hotel Augustus, che conoscevo bene e frequento da moltissimi anni. Ripetere l’esperienza nella Riviera Ligure in estate non è semplice, pone grandi problemi di accesso. Anche se ho un bel ricordo: negli anni ’80 partecipai con la mia label You Tarzan Me Jane a una sfilata collettiva nella piazzetta di Portofino.

Amo molto la Liguria, soprattutto l’entroterra, il suo cibo e Genova. Devo dire che i genovesi che sono un po’ come noi fiorentini: riservati, non amano esibire ma sono subito pronti ad aiutare l’amico in difficoltà”.

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Chiara Boni photo by Cosimo Buccolieri
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NERVI MUSIC BALLET FESTIVAL 2023

The Nervi Music Ballet Festival 2023 (28.6–31.7.2023) will take place in the splendid setting of the Parchi di Nervi in Genoa, featuring nine ballets and six concerts of which several are absolute premières and unique performances in Italy. Sponsored by the City of Genoa with support from the Region of Liguria, Rai Cultura and Rai Liguria, and in collaboration with the Italian Ministry of Culture, the Nervi Music Ballet Festival 2023 is produced by the Fondazione Teatro Carlo Felice, Genoa. "We are proud to welcome great performance artists from around the world to our city for what is going to be a wonderful stage season," says Marco Bucci, the mayor of Genoa.

Il Nervi Music Ballet Festival 2023 torna in scena nella splendida cornice dei Parchi di Nervi a Genova dal 28 giugno al 31 luglio 2023, con nove spettacoli di balletto e sei concerti tra cui spiccano alcune prime assolute e date uniche in Italia. Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria, Rai Cultura e Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura, il Nervi Music Ballet Festival 2023 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. «Siamo orgogliosi di accogliere nella nostra città grandi artisti prove

Saturday 17 and Sunday 18 June: the Nervi Music Ballet Festival 2023 presents “Il Sogno di Nervi.

Memorial del Festival internazionale del balletto”.

Wednesday 28 June: “Rumore Raffaella Carrà Dance Tribute”.

Sunday 2 July: the inaugural performance of “Soirée Rachmaninoff”.

Wednesday 8 July: the gala "Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow".

Wednesday 12 July: "La Nona (dal caos, il corpo)".

Saturday 15 July: "Shine Pink Floyd Moon".

Tuesday 18 July: "Tao Dance Ballet".

Thursday 27 July: the gala "L'Étoile dei due Mondi” by Roberto Bolle and Friends.

Saturday 29 July: "Una noche con Sergio Bernal".

Monday 31 July: "Notre Dame de Paris".

Sabato 17 e Domenica 18 giugno: il Nervi Music Ballet Festival 2023 ospita "Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto".

Mercoledì 28 giugno: "Rumore Raffaella Carrà Dance Tribute".

Domenica 2 luglio: lo spettacolo inaugurale: “Soirée Rachmaninoff".

Mercoledì 8 luglio: il gala dello "Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow".

Mercoledì 12 luglio: "LA NONA (dal caos, il corpo)".

Sabato 15 luglio: "Shine Pink Floyd Moon".

Martedì 18 luglio: "Tao Dance Ballet"

Giovedì 27 luglio: il gala cult dell’“Étoile dei due Mondi”, Roberto Bolle and Friends

Info su: https://nervimusicballetfestival.it/

PALAZZO PALLAVICINO A FOUNDATION WORTHY OF A MUSEUM

Palazzo Pallavicino is a diamond that takes light. Located in Piazza Fontane Marose in Genoa, it was built in the mid-sixteenth century and Prince Domenico Pallavicino, its current owner, has decided, with Fondazione Pallavicino Onlus, directed by Vittorio Sgarbi, to open it to the public offering an intense programme of visits, exhibitions, and art publications. Numerous treasures are kept here, including paintings, sculptures, tapestries, and precious furnishings dating back to the period between the 16th and 19th centuries. <I convinced the prince to bring the original paintings and furnishings back to the palazzo> explains Sgarbi <suggesting a few small changes in the layout to enhance masterpieces like “Giuseppe explains dreams” by Bernardo Strozzi. His generosity will allow everyone to admire them>. The palazzo, as rich as a museum, is part of the Palazzi dei Rolli system, a Unesco World Heritage Site since 2006. <It owes its exceptional nature> says Anna Orlando, the City Council advisor for the art and cultural heritage <to the fact that the property has never been divided up over the centuries, remaining a private home. It has belonged to the Pallavicino family since 1836, when Marquis Domenico I, an ancestor and namesake of the current owner, bought it. The presence of two piani nobili is another distinctive feature of the most illustrious dwellings>.

Palazzo Pallavicino is a diamond that takes light. Located in Piazza Fontane Marose in Genoa, it was built in the mid-sixteenth century and Prince Domenico Pallavicino, its current owner, has decided, with Fondazione Pallavicino Onlus, directed by Vittorio Sgarbi, to open it to the public offering an intense programme of visits, exhibitions, and art publications. Numerous treasures are kept here, including paintings, sculptures, tapestries, and precious furnishings dating back to the period between the 16th and 19th centuries. <I convinced the prince to bring the original paintings and furnishings back to the palazzo> explains Sgarbi <suggesting a few small changes in the layout to enhance masterpieces like “Giuseppe explains dreams” by Bernardo Strozzi. His generosity will allow everyone to admire them>. The palazzo, as rich as a museum, is part of the Palazzi dei Rolli system, a Unesco World Heritage Site since 2006. <It owes its exceptional nature> says Anna Orlando, the City Council advisor for the art and cultural heritage <to the fact that the property has never been divided up over the centuries, remaining a private home. It has belonged to the Pallavicino family since 1836, when Marquis Domenico I, an ancestor and namesake of the current owner, bought it. The presence of two piani nobili is another distinctive feature of the most illustrious dwellings». Among the first events scheduled for autumn-winter 2021-2022, an exhibition of masterpieces belonging to Vittorio Sgarbi’s personal collection: «The exhibition space on the first piano nobile will be opened to the public after freeing it to be offered to the visitors». And now Palazzo Pallavicino is on the map of international tourism.

Palazzo Pallavicino - Atrio Palazzo Pallavicino - Scalone

PALAZZO PALLAVICINO UNA FONDAZIONE CHE VALE UN MUSEO

Palazzo Pallavicino è un diamante che prende luce. Situato in piazza Fontane Marose, a Genova, e costruito a metà Cinquecento, per volontà dell’attuale proprietario, il principe Domenico Pallavicino, e della Fondazione Pallavicino Onlus diretta da Vittorio Sgarbi, apre al pubblico con un programma intenso di visite, esposizioni, pubblicazioni d’arte. Custodisce numerosi tesori, fra dipinti, sculture, arazzi e preziosi oggetti di arredo dal Cinquecento all’Ottocento. <Ho convinto il principe a riportare dipinti e arredi originali nel palazzo> spiega Sgarbi <suggerendo qualche piccola variazione nell’allestimento per valorizzare capolavori come “Giuseppe spiega i sogni” di Bernardo Strozzi. La sua generosità permetterà a tutti di ammirarli>. Il palazzo, ricco come un museo, fa parte del Sistema dei Rolli, dal 2006 patrimonio dell’Umanità Unesco. <La sua eccezionalità> osserva Anna Orlando, advisor per arte e patrimonio culturale del Comune <si deve al fatto che la proprietà non è mai stata divisa nei secoli, restando sempre una casa privata. È dei Pallavicino dal 1836, quando la comprò il marchese Domenico I, antenato e omonimo dell’attuale padrone di casa. La presenza di due piani nobili è un altro segno distintivo delle dimore più illustri>.

Palazzo Pallavicino è un diamante che prende luce. Situato in piazza Fontane Marose, a Genova, e costruito a metà Cinquecento, per volontà dell’attuale proprietario, il principe Domenico Pallavicino, e della Fondazione Pallavicino Onlus diretta da Vittorio Sgarbi, apre al pubblico con un programma intenso di visite, esposizioni, pubblicazioni d’arte. Custodisce numerosi tesori, fra dipinti, sculture, arazzi e preziosi oggetti di arredo dal Cinquecento all’Ottocento. <Ho convinto il principe a riportare dipinti e arredi originali nel palazzo> spiega Sgarbi <suggerendo qualche piccola variazione nell’allestimento per valorizzare capolavori come “Giuseppe spiega i sogni” di Bernardo Strozzi. La sua generosità permetterà a tutti di ammirarli>. Il palazzo, ricco come un museo, fa parte del Sistema dei Rolli, dal 2006 patrimonio dell’Umanità Unesco. <La sua eccezionalità> osserva Anna Orlando, advisor per arte e patrimonio culturale del Comune <si deve al fatto che la proprietà non è mai stata divisa nei secoli, restando sempre una casa privata. È dei Pallavicino dal 1836, quando la comprò il marchese Domenico I, antenato e omonimo dell’attuale padrone di casa. La presenza di due piani nobili è un altro segno distintivo delle dimore più illustri». Fra I primi appuntamenti per l’autunno-inverno 20212022, una mostra di capolavori della collezione personale di Sgarbi: «Sarà inaugurato lo spazio espositivo al primo piano nobile, liberato per offrirlo ai visitatori». E posizionare così Palazzo Pallavicino sulla mappa del turismo internazionale.

Palazzo Pallavicino - Secondo piano nobile Palazzo Pallavicino Atrio e scalone
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Il glamour verde, bianco e nero

The word glamour might be a bit overused, but it is really the proper definition for this summer's fashion for men and women. Designers are offering functional clothes that feel good and last over time, meaning they can be refreshed year in year out with new accessories. Fabrics are an important part of this. High-quality and sometimes the result of research, these materials adapt to different cuts and details. Many are ecological, others are reinterpreted or embellished classics. Trendy colors are bright green, lots of white often in optical combinations with black, and soft pinks that are also used for men's suits.

Glamorous green, white and black S

embra abusato il termine glamour, ma in realtà è la giusta definizione per questa moda dell’estate, sia per lui che per lei. Un abito deve farti sentir bene ma anche essere funzionale oltre il confort del momento. E diventare qualcosa che dura nel tempo. Da rinnovare l’anno dopo, magari con un nuovo accessorio. Per questo il tessuto è importante, sempre di ottima qualità e spesso frutto d ricerche, per adattarsi di volta in volta ai tagli e ai dettagli. Accanto ai nuovi materiali, molti dei quali sostenibili, si riprendono i classici reinterpretati o impreziositi da qualche elemento. Tra i colori in primo piano il verde acceso, grande spazio al bianco, sovente in accostamento optical con il nero. Tra le new entry il rosa, in una tonalità sfumata, anche per l’abito maschile.

Luisa Espanet SEA&GREEN 2023/1 - FASHION
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Women’s fashion | Moda donna

Semi-transparent silk georgette blouse with Vneck and draped sleeves. High-waisted polyester pants with slight flare. Leather blazer with pockets and narrow lapel. Genny

Blazer in pelle con piccoli revers e tasche sul davanti, top con scollo a V e maniche drappeggiate in seta composta da fili sottili e semi trasparenti. Pantaloni a vita alta, leggermente a zampa. Tutto Genny.

Two-tone linen blazer, black back and white front. Double-breasted closure, wide lapel and decoratively stitched pocket flaps. Tombolini

Giochi bicromatici black & white sul fronteretro per il blazer in lino con allacciatura doppiopetto, ampi revers e motivo di cuciture sulle tasche. Di Tombolini.

Rayon muslin dress with band collar and button closure. Pockets inserted in horizontal hip seam. Rounded shirt hem and three-quarter sleeves.

Martino Midali

Di Martino Midali l’abito in mussola di viscosa con collo a listino e bottoni, tasche inserite nel taglio davanti, orlo stondato con spacchi e manica a 3/4.

White dress with front slit and matching spencer with soft lapels. Rayon and nylon. Trimmed with black buttons and edging. Anteprima Japan

Di Anteprima il completo in viscosa e nylon bianco, composto da abito diritto con spacco sul davanti profilato di nero e spencer con revers a punta, bottoni e profili neri.

Dustcoat with two-third sleeves over tank top in cotton mesh. Double-pleated wide-legged trousers in wool and elastane. Cividini

Spolverino con maniche a gomito e canotta in cotone 100% lavorati a punto rete. Sono indossati su ampi pantaloni con doppie pinces in lana ed Elastan. Tutto Cividini.

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Black-and-white streaked cotton tank dress with split worn over cotton-knit pants. On top, mini corset in cotton jersey. Missoni

Abito in cotone microfiammato bianco e nero con spacco, su pantaloni in maglia di cotone e minicorsetto in cotone stretch. Tutto Missoni.

One-piece bathing-suit in emerald microfiber with crystal-studded bodice. CF Cristina Ferrari.

Verde brillante per il costume intero in microfibra con applicazioni di cristalli sul davanti di CF Cristina Ferrari.

Cotton jersey dress with crossover décolletage, softly draped skirt and gathered hem-line. Philosophy by Lorenzo Serafini

Scollo incrociato e gonna morbida, che si raccoglie sul fondo creando un effetto drappeggio, per l’abito in jersey di Philosophy by Lorenzo Serafini.

Jacket in 100% recycled nylon. The Lost Colors collection, which reproduces natural hues in the ocean that are being lost due to rising temperatures, has led to a 1,195-ton reduction of carbon dioxide emissions at Ecoalf, a fashion label from Madrid

Giacca al 100% in nylon riciclato, interni compresi. Fa parte della collezione Lost Colors, i colori che si stanno perdendo per il surriscaldamento globale, di Ecoalf. Che con la collezione ha risparmiato fino a 1.195 tonnellate di emissioni di CO2.

Silk satin sundress with deep split worn under linen-blend trench coat slicked with frost-effect lurex. Laura Biagiotti

Trench in misto lino con brinatura lurex effetto bagnato su abito bain de soleil con ampio spacco in raso di seta. Tutto Laura Biagiotti.

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Women's accessories | Accessori donna

Leather two-strap sandal with slender, slanted 9.5-centimeter heel. Sebastian Milano

Curioso e slanciato il tacco del sandalo in pelle per Sebastian. È costruito in due parti, una del materiale della tomaia e l’altra laccata.

Limited-edition 110 Bag. Chamois with partridge-eye print and shimmering Swarovski crystal dust embedded in the hide. Decorative stirrup buckle on flap. Adjustable top handle. Borbonese

AGL,

Wirebag tote made in hand-knitted strips of polyvinyl chloride. Anteprima Japan

La Wirebag di Anteprima è realizzata con fili di PVC fatto a mano

Calfskin mule with multicolored hiking laces. AGL (Attilio Giusti Leombruni Modello Sophie il Panama Quito multicolore di Borsalino, con cinta in canneté e tesa libera Da mule in pelle di vitello multicolor con lacci da alpinista
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Men's fashion | Moda uomo

Stretch linen suit with double-breasted jacket and tie worn over linen shirt. Colors inspired by Liguria. Here, the pink of many coastal villas. Canali

In lino stretch l’abito con giacca doppiopetto, portata su camicia in lino e cravatta. Tutto di Canali che si è ispirato ai colori della Liguria. In questo caso al rosa di tante case rivierasche.

Cashmere, silk and linen dinner jacket with large inwoven herringbone motif and silk satin details. Kiton

Di Kiton lo smoking in cashmere, seta e lino con macro trama spigata. E dettagli in raso di seta per la giacca.

Loafer with two-tone handwoven calfskin inserts. Plantbased tanning. Leather sole and insole. Cuoio di Toscana

Il mocassino di Cuoio di Toscana è con tomaia in vitello intrecciato a due colori. E suola in cuoio con concia lenta al vegetale.

The Double Buckle Sneaker in hand-polished black-and-white calfskin with La Double Buckle Sneaker di Santoni è in pelle di vitello bicolore con il motivo della doppia fibbia, che caratterizza alcuni pezzi della collezione.

Cavalry twill wool suit worn over cotton shirt with exclusive print inspired by handcrafted ceramics. Paul Surridge for Corneliani

Abito in lana cavalry e camicia in cotone, con stampa esclusiva ispirata alle ceramiche artigianali. Tutto di Paul Surridge per Corneliani.

The Lewis woven panama. Wide brim trimmed with grosgrain. Grosgrain hatband. Borsalino

Si chiama Lewis, il Panama Quito di Borsalino con tesa larga dal bordo rivestito in canneté e cinta in canneté.

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THE TRUE «SPIRIT» OF LIGURIA

Our extensive experience in the beverage sector to create a liqueur that represents the flavors of our land, has been a long-cherished dream, that has now become reality…

A careful selection of the best and most representative raw materials of the Ligurian territory, the countless tests to find the right balance of aromas, scents and flavors, a long and skillful maceration of the ingredients, the analysis of image and colors, gave rise to BASANOTTO: BAsil - SAge* - chiNOTTO

Raw material: Genoese Basil DOP, *Sage, Chinotto Slow Food Presidium of Savona, *mint, *lemon peel, *grain alcohol, *cane sugar, mineral water from the Fonte Bauda

spring of Calizzano, our expertise. (*organic).

Scent: the citrus scents of lemon and chinotto are completed by the herbaceous notes of basil and sage. Mint grants a pleasant freshness.

Flavor: it maintains a taste-olfactory balance between citrus and Medicinal herbs, on the palate it is delicate and soft with a slightly spicy finish.

Basanotto, a unique and inimitable liqueur, to be enjoyed chilled, or as an ingredient for the creation of countless cocktails.

“Enrica Vacca, Andrea Falzone e Andrea Vacca”.

La nostra lunga esperienza nel settore beverage ed il sogno di creare un liquore, che rappresentasse la nostra terra, tenuto da sempre nel cassetto… adesso è diventato realtà.

Un’attenta selezione delle migliori e più rappresentative materie prime del territorio ligure, gli innumerevoli test per trovare il giusto equilibrio dei profumi, dei sentori e dei sapori, una lunga e sapiente macerazione degli ingredienti, lo studio dell’immagine e dei colori, ha dato origine a BASANOTTO: BAsilico - SAlvia* - chiNOTT.O

Materie prime: Basilico Genovese DOP, *Salvia, Chinotto Presidio Slow Food di Savona, *menta, *scorze di limone, *alcool di grano, *zucchero di canna, acqua minerale della sorgente Fonte Bauda di Calizzano, il nostro sapere. (*biologico).

Profumo: i sentori agrumati del limone e del chinotto sono completati dalle note erbacee di basilico e salvia. La menta dona una piacevole freschezza.

Sapore: all’assaggio mantiene un equilibrio gusto-olfattivo tra agrumi ed Erbe officinali, al palato risulta delicato e morbido con un finale leggermente speziat.o

Basanotto, un liquore unico ed inimitabile, da gustare fresco, oppure come ingrediente per la creazione di innumerevoli cocktail

IL
“Enrica Vacca, Andrea Falzone e Andrea Vacca”.
VERO “SPIRITO” DELLA LIGURIA

“Ristorante elegante e curato nei minimi dettagli nell'arredamento. ... La cucina qui è mediterranea, ricca di colori e sapori, mentre l'accoglienza calorosa e professionale della famiglia Scala aggiunge fascino. Con una carta dei vini dello stesso standard elevato del cibo, questo è un ristorante in cui tornare!“ (Guida Michelin)

Qualità, fantasia, ricerca, rigore.

Viale Brigata Bisagno 69 Rosso, 16129 Genova | Telefono 010 595 5205 | E-mail info@ristorantesangiorgiogenova.it | www.ristorantesangiorgiogenova.it/

Chic allure in Rapallo

Un’aura chic a Rapallo

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The Grand Hotel Bristol with its giant pink-andgreen Liberty-style facade and two pinnacles looks straight out of a Wes Anderson movie. Having obtained a fifth star, the hotel is currently completing a thorough makeover, starting with the addition of the subtitle "Portofino Coast" to its name. The step toward the highest form of hospitality has been reached by making structural improvements, strengthening the staff, and offering such details as specific playlists created by sound designers in London, and the fragrance Portofino Forget Me Not to scent the rooms.

At the start of the 20th century, this hotel on the Gulf of Tigullio, located between Rapallo and Zoagli, was a destination of wealthy and aristocratic young people making the Grand Tour, and personalities from culture and entertainment including the French Nobel Prize winner in literature André Gide, the founder of the

Piacerebbe a Wes Anderson il Bristol con la grande facciata liberty rosa-verde e i due pinnacoli, ora che ha ottenuto la quinta stella e sta portando a termine un profondo lavoro di restyling. A cominciare dal nome, che aggiunge in modo significativo Portofino Coast. Un gradino verso le più alte forme di ospitalità, raggiunte attraverso migliorie strutturali, rafforzamento del personale e dettagli come le playlist dedicate, create a Londra, o la fragranza Portofino Forget Me Not, che pervade le stanze.

A inizio Novecento questo hotel sul Golfo del Tigullio, fra Rapallo e Zoagli, era meta dei Grand Tour di ricchi e aristocratici, e destinazione di celebrities di cultura e spettacolo. Fra altri, un premio Nobel per la letteratura, André Gide, e il fondatore del movimento Bauhaus, Walter Gropius. L’albo d’oro annovera Ernest Hemingway, Truman Capote e l’attrice Dorothy Gish. Proprietaria era la famiglia Costa, imprenditori corsi la cui ambizione era farne

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Sunbathing with a view of the gulf Bagni di sole affacciati sul golfo Roberta Schira

Bauhaus school Walter Gropius, the writers Ernest Hemingway and Truman Capote, and the silent-movie star Dorothy Gish. The hotel was owned by the Costa family from Corsica, whose ambition was to offer all modern comforts. In 1908 it was not at all commonplace to have a bathroom in every room.

After changing hands several times, the hotel now belongs to the Rocchi family that owns R Collection Hotels, featuring important locations on Lake Como: the Grand Hotel Victoria in the town of Menaggio, and the Royal Victoria and Villa Cipressi, both in Varenna. In Milan, the Rocchi family owns Hotel Mentana and City Life Poliziano. Just north of Milan, in Varedo, lies their Hotel King.

Many of the 80 rooms and 11 suites at the Grand Hotel Bristol were modernized. The kitchen is a strong point, run by the chef Graziano Duca whose interest in local produce is in line with the current trend in sustainable food. Views of the Ligurian Sea from the top-floor restaurant Le Cupole show the beauty of one of the world's most stunning gulfs. To become acquainted

un hotel moderno, dotato di ogni comodità: nel 1908 non era scontato avere il bagno in tutte le camere.

Dopo vari passaggi, l’albergo è ora in possesso della famiglia Rocchi, proprietaria di R Collection Hotels, gruppo alberghiero con una presenza importante sul Lago di Como, nello scenario di Menaggio con il Grand Hotel Victoria e a Varenna con il Royal Victoria e Villa Cipressi. A Milano, invece, la collezione della famiglia Rocchi vanta l’Hotel Mentana e City Life Poliziano, a Varedo l’Hotel King.

Molte delle 80 camere e 11 suite del Grand Hotel Bristol sono state rimodernate. La cucina è un punto di forza: lo chef Graziano Duca lavora alla ricerca di prodotti locali, come detta la filosofia più aggiornata e sostenibile. Dai tavoli di Le Cupole, all’ultimo piano, la vista sul mar Ligure, che qui si esprime in uno dei golfi di più grande bellezza al mondo, consola il cuore. Per conoscere lo stile dello chef consigliamo di scegliere il menu a mano libera (sei portate, 125 euro), con l’anguilla in doppia cottura, mais bianco, rapa rossa, caramello di soia e sorbetto alla senape. Non può mancare un signature dish come

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LUXURY
A relaxing corner Un angolo di relax
SEA&GREEN 2023/1 -
HOTEL

with the chef's cooking style, we suggest trying the preset menu a mano libera ("free-hand", six courses, 125 euros). The twice-cooked eel is served with white corn, beets, soy caramel and mustard sorbet. Another signature dish is the seafood ravioli doused in bisque. The hotel also hosts the Italian bistro La Veranda, and serves cocktails around the 20-meter pool. From this year, guests can enjoy the brand-new Flamingo Pool Bar and Pizza Gourmet, open all day, where pizza is prepared according to the contemporary requirements of

ravioli farciti con ripieno di mare, tuffati in una bisque di pesce.

Ci si può godere un pasto al bistrot italiano La Veranda, o lasciarsi tentare da un cocktail a bordo piscina, lunga 20 metri. Da quest’anno gli ospiti possono godere del nuovissimo Flamingo Pool Bar&Pizzeria gourmet, aperto tutto il giorno. La pizza è davvero di livello e risponde alle nuove esigenze contemporanee, lunghe lievitazioni e farine d’autore. Vengono proposte anche l'iconica focaccia ligure, piana e al formaggio, oltre a scelte internazionali come poke e hamburger.

Che cosa possono fare i turisti? Dalla degustazione di vini liguri e del resto d’Italia, alla “pesto experience”, si può imparare a farlo, non è così difficile, agli assaggi di olio della regione, e presto alle visite culturali a Zoagli, non appena sarà pronto il museo dentro Villa Vicini, dedicato a un’alta forma di artigianato tessile nata proprio nel borgo marino tra Rapallo e Chiavari. E naturalmente consigliamo: una gita a Portofino, a bordo di un magnifico motoscafo Riva oppure il bagno da un gozzo nella minuscola baia di San Fruttuoso, tra Portofino e Camogli, o praticare snorkeling negli anfratti lungo la costa e giocare a golf nello storico campo di Rapallo.

Per chi ama restare più a lungo in hotel, godendone ogni parte, ecco la galleria d’arte permanente negli spazi del resort. La Erre Spa, al piano meno tre, è un gioiello. Con

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Restaurant with a view Ristorante con vista A spa full of technology and design Tecnologia e design a servizio del benessere

slowly fermented dough and the use of novelty flours. The iconic Ligurian focaccia, cheesy and flat, joins more international items such as poke salad and hamburgers. Things to do include tastings of Ligurian and Italian wines, learning how to make pesto sauce (not very difficult), and sampling the region's different olive oils. Soon it will be possible to take a cultural trip to the neighboring town of Zoagli to visit the museum inside Villa Vicini. Once finished, it will illustrate the elevated form of textile craft that originated along this part of the coast between Rapallo and Chiavari. Highly recommended outings are a visit to Portofino on a magnificent Riva motorboat (indubitably the most beautiful boat ever), a swimming trip on a skiff to the miniature bay of San Fruttuoso (between Portofino and Camogli), a snorkeling expedition to explore the rocky nooks and crannies along the coast, or a game of golf at the long-standing course in Rapallo.

For those wishing to remain at the hotel and peruse its every part, there is a permanent art gallery in the spa area. On the third underground floor, the Erre Spa is a 2,000-square-meter gem, the largest hosted by any hotel in Liguria and due for expansion in 2024. There is a new gymnasium plus relaxation rooms, one of which is tropical-themed. The spa manager Stephanie Zini and her team are specialized in body and face treatments with French products by Institut Esthederm. Says the general manager Riccardo Bortolotti: "The hotel, personnel, sea and restaurants are the elements we offer guests so that they can experience the dolce vita of an unforgettable Italian vacation."

2000 mq è la più ampia in una struttura alberghiera ligure. Ne è previsto l’ampliamento entro il 2024. Nuova anche la palestra. Interessanti le sale relax, una allestita sul tema tropicale. La spa manager Stephanie Zini, con il suo team, accompagna gli ospiti con trattamenti corpo e viso Esthederm. “L’hotel, il personale, il mare, i ristoranti”, sottolinea il general manager Riccardo Bortolotti. “Ecco gli elementi che offriamo agli ospiti per far loro vivere un’esperienza italiana indimenticabile, una Dolce Vita style punto zero”.

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Wellness as entertainment Quando la cura del corpo è uno show Romantic dining Cena romantica

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Don't let anyone tell you that Liguria is a gastronomical desert. It might have been standing on the sidelines for a while to give space to the often-introverted personality of its inhabitants, but it really couldn't wait to be discovered. Now, a dozen Ligurian chefs in love with the land they have chosen to illustrate through their food are basking in the light of twinkling Michelin stars.

Nessuno osi ancora dire che la Liguria è un deserto gastronomico. In realtà, si è tenuta a lungo in disparte, dando spazio al carattere spesso introverso dei suoi abitanti. Ma non vedeva l’ora di essere riscoperta. Ora, un gruppo di chef liguri è in grado di farlo. Preparati, innamorati della terra che hanno scelto di raccontare attraverso i loro piatti, sono una dozzina gli chef che risplendono di stelle Michelin.

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Roberta Schira

Genova

The Cook, which moved to its downtown home in Palazzo Branca Doria in 2016, is the reign of the Genoese chef and television celebrity Ivano Ricchebono. The restaurant's ancient walls tell the story of La Superba, as Petrarch dubbed the city, and the food suggests the avant-garde. The Norwegian Seafood Council named Ricchebono Stockfish Ambassador in 2020, and he is also a consultant to the Diana Grand Hotel in Alassio. Ricchebono is meticulous about ingredients and presentation: there is no substance without form. His acciuga su tela is emblematic of his philosophy, an homage to the chef Gualtiero Marchesi with an accent on color: marinated anchovies served with a black sauce of squid ink, a red sauce of tomato and bell pepper, a yellow sauce of lemon grass, and a green foam of parsley. His desserts are never commonplace – the restaurant has adopted beehives whose honey is used in one of them.

In centro storico a Genova, nel palazzo Branca Doria: The Cook si è trasferito qui nel 2016. È il regno dello chef genovese Ivano Ricchebono, volto TV, con i muri che raccontano la storia della Superba e i piatti suggeriscono avanguardia. Ricchebono è ambasciatore dello stoccafisso e anche chef consultant del Diana Grand Hotel di Alassio. Attento agli ingredienti, certo, e all’impiattamento: non c’è sostanza senza forma. L’Acciuga su tela è un piatto emblematico della sua filosofia, una citazione di Gualtiero Marchesi e una sensibilità al colore e al recupero: nero di seppia, rosso di pomodoro e peperone, giallo del lemongrass e verde dell’aria di prezzemolo. I suoi dessert non sono mai banali, il ristorante ha adottato degli alveari e ne ha ideato uno con focus sul miele.

THE COOK

Vico Falamonica, 9R – Genova tel 375 5004773

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Barbequed catch of the day with broccoli and cauliflower Pescato del giorno al BBQ, broccolo e cavolfiore The dining room at The Cook La sala di The Cook Honey, yoghurt and chamomile Miele, yogurt e camomilla Ivano Ricchebono (second from right) and staff enjoy pandolce Lo chef Ricchebono con il suo staff e il tipico pandolce

Ameglia

Not long after chef Mauro Ricciardi announced his retirement in 2020, meaning departure from Locanda dell'Angelo, the restaurant once run by the mae stro Angelo Paracucchi, he celebrated the victory of once again receiv ing a Michelin star at Locanda Tamerici in the village of Ameglia. It is the same place Ricciardi opened in 1990, where he received his first star in 1998. Having closed Tamerici in 2013, he was coaxed out of retirement, now 77 years old, by its new owners, Sara Bellegoni and Luca Soldati. This is one of several stories of rebirth involving a young new brigade and fresh motivation. Ricciardi serves two degustation menus, "del Mare" and "del Territorio". One of the favorites is the steamed raviolo filled with wild asparagus doused in extract of sea urchins and candied lemon.

Chef Mauro Ricciardi aveva appena comunicato di lasciare la Locanda dell’Angelo, il locale che fu del maestro Angelo Paracucchi, festeggia la sua vittoria: far tornare a brillare la stella Michelin a Locanda Tamerici di Ameglia. È lo stesso posto dove Ricciardi aprì nel 1990, e dove ha ricevuto la prima stella nel 1998. Dopo aver chiuso nel 2013, adesso, a 77 anni, è stato richiamato dal pensionamento dai nuovi proprietari, Sara Bellegoni e Luca Soldati. Una delle tante storie di rinascita che coinvolge una nuova giovane brigata e rinnovati stimoli. Due menu degustazione: “del Mare” e “del Territorio”. Il piatto da ordinare è il raviolo cotto al vapore con asparago selvatico, cotto al vapore, condito con estratto di ricci di mare e limone candito.

LOCANDA TAMERICI Via Litoranea, 106 Fiumaretta di Ameglia (SP), tel. 0187 1676574

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The dining room at Locanda Tamerici La Locanda Tamerici Chef Mauro Ricciardi

Imperia

Alessandra Pesce governs the dining room. Her husband Andrea Sarri runs the kitchen. Together they form one of the couples behind the renaissance of Ligurian haute cuisine. In the charming town of Borgo Prino, which benefits from the mild climate typical of Imperia, the restaurant offers a view of the sea. "Local produce, identity and terroir are the most important elements of our gastronomic culture," says the chef. The iconic fourseasons dish is a raw catch of the day with black garlic from Vessalico (a town in the hills above Imperia) and Ligurian aromatics. Equally emblematic is the spaghetti with garlic, oil and chili pepper served with sea urchins, tartare of shrimps from Oneglia (also in Imperia) and home-made tuna bottarga. These creations offer continuous references to local tradition and the past while being connected to the current day without mannerism.

La moglie Alessandra governa la sala, Andrea Sarri la cucina, ecco una delle coppie artefici della rinascita dell’alta cucina ligure. Il ristorante, nel suggestivo Borgo Prino, gode di vista mare e beneficia del clima mite imperiese. “Prodotto, identità e territorio sono le cose più importanti, la nostra cultura gastronomica” dice lo chef. Per questo, il piatto icona che si presta ad accompagnare tutte le stagioni è il “crudo di pescato con aglio nero di Vessalico ai profumi liguri. chiudere virgolette Ma emblematico anche lo “spaghetto aglio, olio e peperoncino con ricci di mare, battuta di gamberi di Oneglia e bottarga di tonno artigianale” creazioni frutto di un continuo rimando alla terra e al passato con spunti di attualità senza manierismi.

Lungomare

Cristoforo Colombo 108, Imperia tel. 0183 754056

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SARRI Parmesan-filled pasta with browned seafood reduction Fagottelli ripieni di parmigiano reggiano e fondo bruno di mare A corner of the outdoor terrace Un angolo del ristorante Stuffed baby squid Cima di calamaretti

Moneglia

Orto, the gourmet restaurant at Hotel Villa Edera e La Torretta, is the fruit of a successful joint effort between the owners (the Schia ffi no family) and the chef Jorg Giubbani in a setting with palpable charm. Sustainability and a focus on vegetables are not merely dictated by the current trend, but an almost physical need of the entire brigade. They fi nd it natural to study cooking methods that offer health benefits and respect raw ingredients. Diversity is given by a good network of suppliers. One signature dish is the Camogli cappunadda di sgombro , based on a traditional fi sherman's meal: warm marinated mackerel served with purée of beefsteak tomato, pu ffed hardtack, sweet-and-sour red onion from Zerli (Genoa), anchovy mayonnaise and candied capers from Giustenice (Savona).

Orto è il ristorante gourmet dell’hotel Villa Edera & La Torretta, frutto del felice sodalizio tra la famiglia Schiaffino e il giovane chef Jorg Giubbani, all’interno di una struttura dal fascino palpabile. Sostenibilità e attenzione al vegetale non sono solo adeguamento alle mode, ma un’esigenza quasi fisica per tutta la brigata. Così è naturale studiare cotture rispettose della salute e della materia, perseguire la diversità attraverso una buona rete di distributori. Tra i piatti signature c’e Camogli... cappunadda di sgombro, basato sulla tradizione dei pescatori: marinato a caldo, servito con una composta di pomodoro cuore di bue, una sorta di galletta ligure, una cipolla rossa di Zerli in agrodolce, della maionese d’acciuga e dei capperi di Giustenice canditi.

SEA&GREEN 2023/1 - CHIC & CHEF
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ORTO By Jorg Giubbani Via Venino 12, Moneglia (GE) Tel. 0185 49291
The dining room at Orto La sala The Schiaffino family with chef Jorg Giubbani (front, third from right) La famiglia Schiaffino e lo chef Jorg Giubbani The focus at Orto: sustainability and variety Sostenibilità e diversità la filosofia di Orto

Ventimiglia

orty years ago, Giuseppina Breglia gave life to her dream of having a restaurant. Now, Enrico Marmo, a chef from Asti who trained under Carlo Cracco, has moved it back into the spotlight. The vegetable garden growing in the salty air and the smooth-running work of the kitchen brigade makes for a place where it comes naturally to say "I feel at home here." To get a feeling of the chef's cooking style, the "Momento" menu, a freestyle succession of dishes, is the right thing to order. There is hake baked over olive-wood coals, breadsticks made with lemon juice and purslane, and a vegetarian rendition of the Ligurian specialty cappon magro, here turned into a roll made of vegetables cut with a round mandoline and dressed with an iodized sauce whose brackish flavor is reminiscent of the sea. The cheese cart has made an interesting comeback, complete with honey, preserves and homemade bread.

Quaranta anni fa Giuseppina Breglia dà vita al suo sogno, oggi l’arrivo dello chef astigiano Enrico Marmo, allievo fra l’altro di Cracco, riporta il locale alle luci della ribalta. Un orto che respira salsedine, una brigata già ben rodata portano a dire “mi sento bene qui”. Per comprendere lo stile dello chef si ordina il menu Momento: una serie di piatti a mano libera. Per esempio, nasello cotto sulla brace di ulivo, grissini al succo di limone e erba porcellana, oppure la sua versione del Cappun magro, solo vegetale: sorta di “rotolo" creato con ortaggi tagliati a mandolina circolare, condito con una salsa iodata, che apporta le note salmastre a richiamo del mare. Interessante il ritorno del carrello dei formaggi, abbinato a miele, confetture e pane maison.

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BALZI ROSSI Via Balzi Rossi 2 Ventimiglia, Imperia Tel 0184 38132 Balzi Rossi serves creative yet traditional fare Ricette della tradizione e creatività ai Balzi Rossi Vegetarian cappon magro Cappun magro vegetale Pasta stuffed with creamed anchovies and emulsified butter sauce Tortello con crema di acciughe e burro emulsionato

Cavi di Lavagna

Rarely has the marriage between two regions been as fruitful. Chef Ivan Maniago, who trained at the threeMichelin-star restaurant Le Calandre in Padua, is from Friuli, but since 2017 he has been living on the Riviera di Levante in Liguria with Sophie Madeleine, who is in charge of the wine cellar at Impronta d'Acqua. Ingredients arrive from the sea and the bountiful inlands, where the couple has established plenty of productive relationships. Coniglio alla moda ligure is a roll of rabbit meat cooked in demi-glace and served with Taggiasche olives stuffed with offal, pine nuts and marjoram. A tongue-in-cheek reference to tradition is the dessert named colazione in Liguria, a play on the typical breakfast in these parts, which includes salty and sweet, foamy and crispy elements.

Mai sposalizio fra regioni è stato più fruttuoso. Da una parte il Friuli, terra di nascita dello chef Ivan Maniago, esperienza anche al tre stelle Le Calandre, dall’altra la Liguria di Levante, terra di adozione dal 2017 con Sophie Madeleine, che governa anche la cantina. I prodotti non arrivano solo dal mare ma anche da un entroterra ricco, con il quale sono nate tante proficue affinità elettive. In carta non poteva mancare il Coniglio alla moda ligure: viene arrotolato e cotto nella sua demi-glace e accompagnato dalle taggiasche ripiene delle sue frattaglie, pinoli e maggiorana. Ironico omaggio alla tradizione è il dessert Colazione in Liguria, un gioco di rimando tra dolce e salato, tra spumoso e croccante.

IMPRONTA D’ACQUA

Via Aurelia 2121, Cavi di Lavagna (GE)

tel. 375 5291077

SEA&GREEN 2023/1 - CHIC & CHEF
Caramelized marinated eel Anguilla in carpione caramellata Foto di Paolo Picciotto An open kitchen makes for a relaxed atmosphere Cucina a vista e atmosfera rilassata Chef Ivan Maniago - Foto di Paolo Picciotto

Genova

The chef of Ristorante San Giorgio is the talented Samuele Di Murro from Cuneo. Danilo Scala, the restaurant's owner, recognized his great gifts and placed a good amount of well-rewarded trust in him. Di Murro's style of cooking is a playful destructuring of traditional fare, but with respect for the classics. This is exemplified in his sensual, now-iconic, year-round perle di Genova: pesto-stuffed gnocchi with green beans, crisp wafer of Parmigiano Reggiano and pine-nut sauce. Local ingredients also shine in the knife-chopped tartare of Cabannina beef, a breed indigenous to Liguria, served with marrow sauce, gremolata and a potato by the name of quarantina bianca genovese. The well-stocked wine cellar is the attentive project of an open, creative mind: that of Olga Dionici.

Samuele Di Murro è il talentuoso chef cuneese del San Giorgio. Fu il patron, Danilo Scala, a vedere in lui grandi doti e a dargli fiducia. Ben ricompensata. La sua cucina gioca su una destrutturazione della tradizione, ma con il rispetto per i classici. Lo dice bene un piatto sensuale, diventato iconico, sempre presente in carta: le Perle di Genova, gnocchi ripieni di pesto, fagiolini verdi, cialda croccante di Parmigiano Reggiano, salsa di pinoli. C’è anche lo sforzo di dialogare con il territorio, come mostra la battuta al coltello di Cabannina, razza autoctona ligure. Carne, salsa midollo, gremolada, patata Quarantina bianca genovese. La cantina è importante e richiede la cura di mentalità aperta e molto creativa: quella di Olga Dionici.

SAN GIORGIO

Viale Brigata Bisagno 69 Rosso

Genova

Tel 010 5955205

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The San Giorgio wine list is 1,200 labels long 1200 etichette nella carta vini del San Giorgio From left: the sommelier Olga Dionici, the owner Danilo Scala and the chef Samuele Di Murro Danilo Scala, al centro, con la sommelier Olga Dionici e lo chef Samuele Di Murro Perle di Genova

Andora T

he aim of Peq Agri, the certified organic farm that supplies the ingredients and wines transformed by the able hands of chef Giorgio Servetto, reads as follows: "To create a direct line between agriculture, gourmet cooking and respect for the earth, so as to foster the excellent products and biodiversity that make our Liguria magical and unique." This is also the meaning of the Michelin Green Star, awarded annually to restaurateurs at the forefront of sustainable practices. Bagna cauda fredda – a nod to the salt roads and the link to the Piemonte region – is made with mayonnaise of anchovies from the Gulf of Liguria, vegetables and purée of garlic. Mackerel from local fishermen, preserved in homemade oil, is accompanied by organic peas. The dishes are a compendium of history, geography, ethics and human skills.

“Creare un filo diretto tra agricoltura, cucina gourmet e rispetto per la terra, per valorizzare le eccellenze e le biodiversità che rendono magica e unica la nostra Liguria”. È lo scopo di Peq Agri, l’azienda agricola certificata bio da cui provengono gli ingredienti e vini trasformati dalle abili mani dello chef Giorgio Servetto. Ecco il significato della stella verde Michelin, assegnata ai ristoratori impegnati in prima linea sul fronte della sostenibilità. La Bagnacauda fredda, a base di maionese di acciughe salate del golfo ligure, verdure e purea di aglio, cita la via del sale e il legame con il Piemonte. Lo sgombro dai pescatori locali, confittato con olio di casa, accompagnato da piselli bio. Piatti dove c’è storia, geografia, etica e mano della persona.

VIGNAMARE

Strada Castello, 20 Colla Micheri

Andora (SV) tel. 351 7135050

SEA&GREEN 2023/1 - CHIC & CHEF
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The kitchen at Vignamare La cucina del Vignamare Chef Giorgio Servetto Mackerel, organic peas Sgombro, piselli

Alassio

With a unique view of the Gulf of Alassio, the Nove is a fortunate offshoot of the Villa della Pergola project developed with great enthusiasm by the family of Antonio Ricci and Silvia Arnaud. It comprises a villa that is part of the Relais & Châteaux network, an award-winning botanical garden, and a beautiful vegetable patch. Leading a very young team, chef Giorgio Pignagnoli brings to his kitchen the good foundations he learned at the Alma school of Italian culinary arts and from Claudio Sadler, in addition to a French touch he picked up from the three-Michelin-star Yannick Alléno. Foods from sea and land are well represented, treating the palate to the true essence of Liguria. Pignagnoli daringly combines prebuggiun (cooked wild greens) with oysters; lamb with calamari; and sweetbread with crab. The vegetable dishes are rich and postmodern – an unmissable example is the avocado carpaccio with mustard and trumpet zucchini.

Con una vista unica sul golfo di Alassio, il Nove è una felice emanazione del progetto Villa della Pergola, portato avanti con passione dalla famiglia di Antonio Ricci e Silvia Arnaud, che comprende una dimora Relais & Châteaux, un giardino botanico pluripremiato e un bellissimo orto. Chef Giorgio Pignagnoli guida una squadra giovanissima e porta nella sua cucina le buone basi imparate alla scuola internazionale Alma e da Claudio Sadler, oltre al tocco francese assimilato dal tre stelle Yannick Alléno. Mare e terra sono ben rappresentati e regalano al palato la vera essenza di Liguria. Pignagnoli sa ardire con l’abbinamento prebuggiun e ostriche. Osa sposando l’agnello al calamaro e l’animella al granchio. Ricca e post moderna la sezione dei piatti vegetali: imperdibile il carpaccio di avocado, senape, zucchine trombetta. Cucina con un futuro.

NOVE

Via Privata Montagu, 9

Alassio (SV)

Tel: 0182 646130

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Avocado carpaccio with mustard and trumpet zucchini Carpaccio di avocado senape e zucchine trombetta Chef Giorgio Pignagnoli and Francesca Ricci, the restaurant manager at Nove Chef Giorgio Pignagnoli con Francesca Ricci, restaurant manager del Nove Tables look out over a botanical garden Tavoli sul giardino botanico

Tutto prende vita dalla spesa al mercato di Ventimiglia e dagli amici pastori della valle Roja: il meglio del giorno si trasforma in una carta fatta da cinque piatti. Pochi ma perfetti. Siamo in un ristorantino sulla strada che da Ventimiglia porta al Colle di Tenda. Qui agisce la coppia Antonio Buono, napoletano, e Valentina Florio. Dopo l’incontro fatale al Mirazur di Mentone, con il grande Mauro Co lagreco, uno degli chef più apprezzati al mondo. Talentuoso lui, geniale lei, tre lauree e sette lingue, creano un piccolo mondo squisito. Così un giorno potrebbe ca pitarvi un carpaccio con crema e perle di aringa, le uova, aglio fre sco e zeste di limone.

Ventimiglia

The menu is based on raw produce from the market of Ventimiglia and the offerings of shepherd acquaintances from Valle Roja. The best of daily finds is transformed into five dishes, a perfect few. This small restaurant, located on the road leading from Ventimiglia to Colle di Tenda, is run by the couple Antonio Buono from Naples and Valentina Florio, who met at Mirazur restaurant in Menton, France under the great Mauro Colagreco, a worldfamous chef. The talented Buono and the brilliant Florio (three degrees and seven languages between them) have created an exquisite little world where you might find a plate of carpaccio with cream and pearls of herring, roe, fresh garlic and lemon zest.

CASA BUONO

Corso Cuneo 28

Ventimiglia, Imperia Tel 0184 1760006

SEA&GREEN 2023/1 - CHIC & CHEF
Antonio Buono and Valentina Florio

Noli

Ristorante VESCOVADO

Growing up in his parents' grocery shop, Giuseppe Ricchebuono learned the difference between excellent and acceptable at an early age. Now he guides an enterprise made up of a hotel (Palazzo Vescovile) with restaurant (Vescovado) in the town of Noli plus the Bino restaurant in Savona. His winning team includes his wife Alessia Vezzolla, maîtresse d'hôtel and pastry chef; his son Elia in the dining room; and his daughter Martina who oversees the wine cellar. Using few but intense ingredients, the menu is not fixed but varies in accordance with availability and the offerings of regional suppliers. There is hake from Noli, bianchetto truffles from Val Bormida, oysters from La Spezia, capers from Verezzi, chinotto orange from Savona, and vaca vegia beef from the livestock farmer Pastorino in Pontinvrea, Savona.

Cresciuto nella bottega di alimentari dei genitori, chef Giuseppe Ricchebuono impara sin da bambino la differenza tra eccellente e accettabile. Adesso c’è un vero e proprio progetto imprenditoriale: l’Hotel de Charme e il ristorante a Noli e un altro locale, Bino, a Savona. Obbligatorio possedere una squadra vincente, come Alessia Vezzolla e i figli Elia in sala e Martina responsabile della cantina.

Una cucina con pochi ingredienti ma di grande intensità. I piatti non sono mai fissi, nascono dagli arrivi della settimana e dalla ricerca di fornitori regionali, vedi il nasello pescato a Noli, il tartufo bianchetto della Val Bormida, ostriche di Spezia, capperi di Verezzi, chinotto di Savona, la vaca vegia della macelleria Pastorino di Pontinvrea.

VESCOVADO

Piazzale Rosselli, 13

Lungomare Marconi (ascensore), Noli (Sv), tel. 019 7499059

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Spaghetti with peas, Sanremo shrimp and pesto of herbs Spago, piselli, gamberi di Sanremo e pesto di erbe Chef Giuseppe Ricchebuono

Sanremo

Paolo and Barbara Masieri have been purveyors of fine dining in Sanremo since 1990, now assisted by their son Lorenzo. Paolo mans the kitchen and Barbara is the maîtresse d'hôtel, som melier and pastry chef. They are enthusiasts of all types of raw fish and keep local tradition alive with their raviolini al prebuggiun pasta dish and ciuppin, a blended fish soup from the Riviera di Ponente served with croûtons and aioli. Among the first to understand the importance of cultivating a focus on local ingredients, their efforts are seen in the degustation menu "Orto e Mare", which spotlights two Ligurian mainstays: vegetables and seafood from the Mediterranean. The Masieris cultivate their own vegetables in Ospedaletti and Castelvittorio.

Paolo e Barbara Masieri custodiscono l’alta cucina sanremese dal 1990, oggi aiutati anche dal figlio Lorenzo. Lui ai fuochi e la moglie in sala, ma anche esperta sommelier e pasticcera. Cultori del crudo di pesce in tutte le sue declinazioni. Tengono viva la tradizione con i raviolini al prebuggiun e il Ciuppin, la zuppa di pesce passata come si fa nel Ponente, servita con crostini e aioli. Sono stati forse i primi a capire quanto sia importante il legame con la terra e certamente rappresen tativo è il menu Orto & Mare, le due anime della Liguria. Frutti del mare e provenienti dagli orti dell’azienda agricola di proprietà a Ospedaletti e Castelvittorio.

PAOLO E BARBARA

Via Roma 47

Sanremo, Imperia Tel 0184 531653

SEA&GREEN 2023/1 - CHIC & CHEF
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Cappelletti filled with Sanremo shrimp, reduction of onion, saffron and edible flowers Cappelletti ai gamberi di Sanremo, ristretto di cipolla e zafferano e fiori eduli Paolo and Barbara Masieri Marinated red mullet Scabeccio di triglie di scoglio

Monia

The singer-songwriter Monia looks to Lady Gaga and Raffaella Carrà

casa”

La cantautrice di Sanremo fra Lady Gaga e Raffaella Carrà

"I'm a nomad who always goes back home"
“Sono una nomade che torna sempre a

For her, the Riviera di Ponente is as Santo Stefano Belbo was to the novelist Cesare Pavese – a place that is always with you, even when you're far away, and you know it's there waiting for you. Monia Russo, 35, was born in Sanremo, next to where the epic Sanremo Festival of Italian Song takes place. Her new single Come Vimini ("like wicker") is a song about love – strong, flexible and twisted as willow branches.

You chose for a nomadic job, yet you maintain roots in your hometown.

“True, I never left, but I did think about it an awful lot, and I'm not excluding that it will happen in the future. I'm a free spirit, but I always go back to the place I love, where I have loved ones. Those are terrible logistics for a performing artist, I know, but the sea inspires me. I enjoy traveling and moving to different towns. I lived in Modena, Carpi and Florence. My existence is on the road. I continuously feel the instinct to settle, but at the moment I wouldn't settle anywhere permanently.”

Per lei, la riviera di Ponente è come Santo Stefano Belbo per Cesare Pavese. Un posto che c’è sempre anche se ne sei lontano. E sai che è lì ad aspettarti. Monia Russo, 35 anni, nasce a Sanremo, dove arriva netto il profumo, bello e pungente, di un’epica che si chiama Festival. Da poco ha pubblicato il suo nuovo singolo Come Vimini, una storia di amore forte,

flessibile e contorto come la pianta che rappresenta.

Monia, lei ha scelto un lavoro nomade eppure non ha mai reciso le radici con la sua terra...

“È vero, non sono mai andata via ma ci ho pensato tantissimo. E non escludo che accadrà in futuro. Sono uno spirito libero ma torno sempre dove mi piace, dove ho gli affetti.

Come logistica artistica è pessima, ne sono conscia, ma il mare mi dà ispirazione. Mi piace viaggiare e migrare, ho vissuto a Modena, Carpi e Firenze. La mia è un’esistenza in viaggio. C’è sempre quell’istinto a muoversi ma al momento non lo farò in modo definitivo”.

131 SEA&GREEN 2023/1 - ON STAGE SUL PALCO
Fabrizio Basso Seductive and sincere Seduttiva e sincera

Which are your favorite places?

“New York because it gives me the strange feeling of being at home, since the first time I went there. In Italy, I like Lucca. It fascinates me partly because I've seen such memorable concerts there.”

Is your favorite beach here in Liguria?

“No, I cannot stand dark sand, and that's a characteristic here. When I have no alternative and feel like a swim, I'll go to Balzi Rossi, the last strip of Liguria before the French border, where the beach is called Spiaggia delle Uova ("beach of the eggs") and the water is crystalline like in Sardinia. It's where some of my songs originated. I write them with Fabio Fornaro, and we both feel very inspired there.”

Do you have any idols in show business?

“No one in particular. But I admire Raffaella Carrà, Lady Gaga and Will Smith. They have amazing life stories. I read Smith's autobiography, and I appreciate how Carrà expressed her tenacity and energy.”

And Lady Gaga?

“Since the start of my career, I have identified with her musical eclecticism. I love how she puts herself out there. For instance, I have never acted, but I would accept if I had the opportunity.”

What do you listen to?

“A lot of rhythm and blues. When I feel like letting loose I choose adrenalized numbers. Lucio Battisti is part of my childhood memories. Dieci ragazze was the sound track going home from the beach with my mother and sister. Italian singer-songwriters were a big part of my youth, while the boy bands of the 1990s and the Spice Girls make me feel melancholy. I recently went to a Max Pezzali concert, and it was a real trip down memory lane.”

What will you wear this summer?

“The wicker from my song Come Vimini, see-through fabrics, and one-piece bathing suits with high-cut legs. Black is back, as you could see at the Sanremo Festival, where everyone was wearing all-black outfits, but I like to have fun with color in the spring and summer.”

Is your clothes closet orderly or chaotic?

“It depends on my mood. Generally I am not a messy person, but there are periods when the cheerful confusion of travel and work dominates, and it influences my closet. Then everything gets back under control.”

What is your favorite piece of clothing?

“It's a tie between jeans and shoes. I love when I have to decide between significant heels or sandals.”

What does the song Come Vimini represent?

“It originates in a sentimental situation I was deeply in-

Quali sono però i posti che ama di più?

“New York perché mi trasmette una sensazione strana. Dalla prima volta che ci sono stata l’ho sentita casa mia. In Italia amo Lucca, mi affascina anche perché lì ho assistito a concerti memorabili”.

Il suo mare preferito è quello ligure?

“No, odio la sabbia scura e qui è una caratteristica. Se proprio non ho alternative e ho voglia di nuotare vado ai Balzi Rossi in quell’ultimo lembo di Liguria che poi sconfina in Francia. Lì c’è la Spiaggia delle Uova con un’acqua cristallina che sembra la Sardegna. Lì sono nate alcune mie canzoni. Con Fabio Fornaro, il mio co-autore, ci sentiamo molto ispirati”.

Nello spettacolo ha dei miti?

“Non in particolare. Però mi piacciono Raffaella Carrà, Lady Gaga e Will Smith. Sono rimasta colpita dalle loro storie personali. Di Smith ho letto l’autobiografia, di Raffaella invece amo la tenacia e l’energia che esprimeva”.

E Lady Gaga?

“Da quando ha iniziato a fare questo mestiere mi ritrovo nel suo essere musicalmente eclettica. Adoro come si mette in gioco. Le faccio un esempio: non ho mai recitato ma se me le proponessero, accetterei senza problemi”.

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SEA&GREEN 2023/1 - ON STAGE SUL PALCO Lady Gaga inspires Monia Russo Photo by Justin Higuchi Lady Gaga, ispiratrice di Monia Foto di Justin Higuchi

volved in. First I wrote the words, and the music came later. It was a mental jigsaw puzzle.”

Is it about difficult love?

“Yes, although there is a positive side. It's so true that we often create false problems. I had to work on improvements in myself. Many times, expectations are so exaggerated that they lead to paranoia and fear, sometimes almost erasing the benefits of love. It is an autobiographical story described in a way that everyone can understand.”

You're a three-time jury member of the Accademia della canzone di Sanremo, where young acts aspiring to perform at the Festival are evaluated. What is your impression of the new music scene?

“It's lots of improvisation and superficiality linked to the times we're living in. People are under the illusion that a story posted on Instagram or a video on TikTok can lead to success.”

What do they need instead?

“To work hard. Being a singer is a physical, emotional and mental fact. Social media are a direct way to reach the pub-

Cosa ascolta?

“Tanto rhythm’n’blues e se voglio scatenarmi scelgo brani adrenalinici. Lucio Battisti è legato ai miei ricordi d’infanzia: la sua Dieci ragazze era la colonna sonora quando tornavamo dal mare con la mamma e mia sorella. Ma direi che tutta la canzone d’autore fa parte della mia crescita. Mentre le boy band degli anni ’90 e le Spice Girls mi suscitano melanconia. Recentemente sono stata a un concerto di Max Pezzali e mi ha fatto andare indietro nel tempo”.

Quale sarà la sua moda estiva?

“Andrà molto l’intreccio che richiama i vimini della mia canzone, dunque un po’ di trasparenze e costumi interi con fianchi scoperti. Come colore è tornato il nero. Infatti, già al Festival di Sanremo furoreggiava il total black. Personalmente, però, fra primavera ed estate mi piace giocare con i colori”.

Il suo armadio è ordinato o lussureggiante?

“Dipende dallo stato d’animo. In generale non sono disordinata ma passo periodi in cui, fra viaggi e lavoro, vivo momenti di allegra confusione. Armadio compreso. Ma poi tutto torna sotto controllo”.

Il suo capo preferito?

“È sempre sfida aperta fra jeans e scarpe. Con quest’ultime in vantaggio, se devo scegliere fra tacchi significativi e sandali”.

Cosa rappresenta Come Vimini?

“Nasce da una situazione sentimentale che mi aveva coinvolto in modo profondo. Prima ho scritto le parole. La musica è venuta dopo: un viaggio a incastri mentali”.

Quindi si parla della difficoltà di amare?

“Sì, anche se con un risvolto positivo. Però è anche vero che spesso noi ci creiamo falsi problemi. Ho dovuto lavorare su me stessa. Molte volte ci sono aspettative esagerate che sfociano poi in paranoie e paure, rischiando di annullare i benefici dell’amore. È una storia autobiografica descritta però in modo che chiunque ci si possa riconoscere”.

Lei è stata tre volte giudice all’Accademia della canzone di Sanremo. Che idea si è fatta della nuova scena musicale?

“C’è tanta improvvisazione e super ficialità, legate all’epoca in cui viviamo. Ci si illude che con una storia postata su Instagram o un video su TikTok, si possa arrivare al successo”.

E invece?

“Bisogna lavorare sodo. Fare la cantante è un fatto fisico, emotivo e mentale. I social ti permettono di raggiungere il pubblico in modo diretto ma spesso banalizzano la

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Raffaella Carrà, an unsurpassed muse Raffaella Carrà, musa insuperata

lic, but they often banalize the music. However, seeing that life is made up of cycles, this particular moment will pass and the desire to be more attentive and inspired will return.”

You said Come Vimini is autobiographical. How are you now?

“I want to do many things – resolve some work-related and personal issues – so generally speaking, this is not a very relaxed period for me.”

musica. Ma poiché la vita è fatta di cicli, questo momento storico passerà e tornerà il piacere di essere più attenti e ispirati”.

Se Come Vimini è autobiografica, oggi come si sente?

“Voglio fare tante cose e sciogliere nodi sia lavorativi che personali. In generale, però, non è un periodo molto rilassato”.

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SEA&GREEN 2023/1 - ON STAGE SUL PALCO Polished dressing for a rising star Look ricercato per un’artista in ascesa

Tokyo street food

In 200 meters, the Broadside enterprise offers three gastronomic experiences on Via XII Ottobre in Genoa: contemporary sushi, traditional Japanese ramen, and Hawaiian poke. For 12 years now, Lorenzo and Rossella have been enthusiastically continuing the family tradition of serving flavors and philosophies from far away. It was a dream they made come true. There are two eateries, one across the road from the other. Broadside Sushi (Via XII Ottobre 27–31) is all about Japan. Contemporary art hangs on the walls. An open kitchen and sushi counter welcome the eye. Up on the first floor, decked tables surround a glazed wine cellar stocked with bottles from over 250 vineyards worldwide. Not only the original sushi is enjoyed here, but also a revisited version of it, tweaked at length and accurately researched: Genoese sushi. This features cappon maki, maki with octopus and potatoes, Ligurian-style rabbit in teriyaki sauce, and a pansogyoza (a fried Japanese dumpling like a Ligurian pansotto ravioli filled with ricotta and spinach). An entirely different atmosphere is found on the ground floor, at Broadside Ramen, which is like entering a Japanese ramen shop. A Japanese staff prepares the dishes in front of guests. The menu offers ravioli, fried chicken, tako-yaki (octopus dumplings), just like the street food found in Tokyo. Across the way, at Via XII Ottobre 138–140, lies Poke and Bowl Broadside, the first Hawaiian poke restaurant to open in Genoa, back in 2018. Aimed at young people, and perfect for a lunch-break, the list offers over 50 ingredients that can be served over a bowl of rice. Each of the three restaurants offers home delivery. broadsidesushi.it, broadsideramen.it, pokeandbowl.it

Duecento metri e tre esperienze gastronomiche grazie al marchio Broadside, in via XII Ottobre: sushi contemporaneo, ramen della tradizione popolare giapponese e poke hawayano. Da dodici anni Lorenzo e Rossella rinnovano con passione una tradizione di famiglia per servire in tavola gusti e filosofie che vengono da lontano. Era un sogno e lo hanno avverato. I locali sono due, uno di fronte all’altro. Broadside Sushi (via XII Ottobre 27-31 r. tel. 010/5959368) è dedicato al Giappone. Alle pareti opere d’arte contemporanea. Cucina e banco sushi a vista, si sale al primo piano fra i tavoli imbanditi. Al centro una cantina di vetro con oltre 250 aziende vinicole di tutto il mondo. Qui si gusta non solo il sushi originale ma anche la sua versione rivisitata dopo lunghe e accurate ricerche, il sushi alla genovese. “Cappon maki”, “Maki polpo e patate”, “Coniglio alla ligure in salsa teriaki”, fino al “Panso-gyoza”, un pansotto di pasta giapponese ripieno di magro e fritto. Tutt’altra atmosfera al piano inferiore con Broadside Ramen: è come entrare in una trattoria giapponese dove si mangia ramen. I piatti sono preparati a vista da uno staff nipponico. Tra le proposte, ravioli, pollo fritto, polpette di polpo di Osaka “Tako Yaki”, quel che si mangia per strada a Tokyo. Dall’altro lato della strada, in via XII Ottobre 138-140 r., c’è il Poke and Bowl Broadside (tel. 010/0899380) primo ristorante di poke hawayano aperto a Genova nel 2018. Rivolto ai giovani e per fetto per la pausa pranzo, offre una scelta di oltre 50 ingredienti con cui condire la ciotola di riso a proprio gusto. Ogni cucina prevede consegne a domicilio su

Aerial view of Chiavari and its beaches Una veduta aerea di Chiavari con le sue spiagge

hiavari, considered the capital of the Tigullio area for its central position along the gulf and its commercial and financial activity, is not just a city. It is a way of life. Its residents know this. Rarely do they give up their "vacation life" in exchange for the convenience of being closer to their office or the University of Genoa. Besides being a laborious people with a marked entrepreneurial bent, they enjoy being tourists of their own hometown, relaxing after work with friends, sipping an aperitivo overlooking the sea, or walking just a few meters to dine with the plashing of the waves in the background.

hiavari, considerata la capitale del Tigullio per la sua centralità nel golfo e la sua attività commerciale e finanziaria, non è solo una città: è un modo di essere. Lo sanno bene i residenti che difficilmente rinunciano alla loro “vita in vacanza” in cambio della comodità di essere vicini agli uffici o all’università di Genova. Ciò perché, nonostante i chiavaresi siano gente laboriosa e con grandi capacità imprenditoriali, basta loro un attimo, finita la giornata di lavoro, per diventare turisti a casa propria, fare pochi metri e ritrovarsi con gli amici per un aperitivo davanti al mare o una cena con in sottofondo lo sciabordio delle onde.

Chiavari Tigullio's parlor Il salotto buono del Tigullio

Chiavari – the third biggest city by number of inhabitants in the metropolitan area of Genoa (after Genoa and Rapallo) – has everything. The beaches are among the most beautiful of the eastern Riviera del Levante. They unfurl in front of crystalline waters that have received the Blue Flag, an international recognition of safety and cleanliness attributed by the Foundation for Environmental Education. On summer nights, the pleasure port and boardwalk along the seashore are abuzz with cafes and restaurants attracting passers-by with the delicious scent of local seafood dishes. The skyline toward the west is marked by the futurist building Colonia Fara built by the Fascists in 1936 as a summer camp for youth. Now rebranded as Torre Fara, the tower is a symbol

A Chiavari, terza città del territorio metropolitano genovese per numero di abitanti dopo il capoluogo e Rapallo, c’è tutto. Le spiagge, tra le più belle del Levante, che si stendono davanti ad acque cristalline che hanno meritato la Bandiera Blu, riconoscimento internazionale assegnato dalla Fee, Foundation for Environmental Education. Nelle serate estive, il porticciolo turistico e il lungomare si accendono di locali e ristoranti che attirano i passanti con il profumo dei piatti tipici del mare. Lo skyline a ponente è caratterizzato dall’ex Colonia Fara, sogno dell’architettura futurista degli anni Trenta e oggi, con il nome Torre Fara, simbolo dell’accoglienza a quattro stelle con grand hotel, spa e appartamenti esclusivi. Il passato emerge in un centro storico vivace, punteggiato di

CC 139 SEA&GREEN 2023/1 - TRAVEL LEVANTE
The historic center Il centro storico
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Bell-tower and apse of the San Giacomo church Chiesa di San Giacomo, abside e campanile

of four-star hospitality with a grand hotel, spa and upscale apartments. The past is well represented in the lively city center, one of the best-preserved downtown areas of the Tigullio area. A scattering of luxury boutiques and traditional-style shops is laid out around the medieval porticoes that line the carruggio dritto, the main street officially made up of Via Martiri della Liberazione and Via Vittorio Veneto. In the 14th-century,

boutique lussuose e negozi caratteristici, che è tra i meglio conservati del Tigullio. In particolare per i portici medievali lungo la via principale detta carruggio dritto, che comprende via Martiri della Liberazione e via Vittorio Veneto, a ricordare le fortune del ceto borghese del secolo XIV che, nei bassi dei palazzi, dove oggi risiedono attività commerciali, aveva le botteghe artigiane. Il carruggio dritto è il salotto buono: reso pedonale alla fine del

this is where the middle class ran flourishing craft-workshops in the ground-floor dwellings now occupied by retail. The carruggio dritto is the parlor of Chiavari. Made into a pedestrian street in the late 1900s, hundreds of tourists pass through every day, especially in spring and summer. The city is known around the world for its exclusive local production of the Chiavari chair, of which even the Italian neoclassical sculptor Antonio Canova was a fan. The so-called chiavarina is a wooden chair made in the early 1800s by the joiner Giuseppe Gaetano Descalzi. The townsman marquis Stefano Rivarola had asked Descalzi to modernize a chair in the French Empire style that he had brought back from Paris. The carpenter created a simple, practical and elegant design for a light and robust chair made in wild cherry-wood or maple harvested from inland forests. Woven strips of purple willow formed the seat of the chair, which became wildly successful. Another traditional and even more ancient craft is macramé, here known as "lace of the sea" and in vogue in Liguria in the 1300s, handed down until our times. It originated as a pastime for sailors to avoid boredom at sea.

’900, è attraversato ogni giorno da centinaia di turisti, soprattutto in primavera e in estate. Chiavari è nota nel mondo anche per esclusive produzioni locali, come le sedie “chiavarine” – apprezzate anche dallo scultore Canova – realizzate a inizio ’800 dall’ebanista Giuseppe Gaetano Descalzi su spinta del marchese Stefano Rivarola, innamorato dello stile Impero. L’artigiano geniale – oggi si direbbe designer – rielaborò il modello delle sedie in voga in Francia rendendole ancora più leggere grazie alla struttura costruita in ciliegio selvatico o acero, legnami provenienti dai boschi dell'entroterra, e con la seduta realizzata intrecciando a mano, in trama e ordito, sottili strisce di salice palustre.

Altro patrimonio di un artigianato ancora più antico è il macramè, noto anche come “merletto del mare”, in voga nella Liguria del 1300 e tramandato fino ai nostri giorni. Nato da un passatempo dei marinai che, per non annoiarsi in navigazione, intrecciavano corde realizzando stuoie, amache o borse con le tipiche frange. Che, una volta sbarcati, portavano ai mercati.

Risale invece al 1592 la fondazione della Reale e Pontificia Cereria Bancalari & Bruno, che, at-

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SEA&GREEN 2023/1 - TRAVEL LEVANTE
The marina at Chiavari La marina di Chiavari Shrine Convent S. Antonio Santuario Convento S. Antonio Ph. by Davide Papalini

They knotted rope into rugs, hammocks and bags adorned with the typical fringe. Back on land, they would sell their wares at market. Another historical craft is found at the Reale e Pontificia Cereria Bancalari & Bruno, a candle factory founded in 1592 that is still productive and preserves marvelous old equipment including the Giostra machine. Over 200 years old, the contraption manufactures candles by immersing the wicks repeatedly in liquid wax. The history of Chiavari can be read on the buildings downtown, which replicate the tastes of the Genoese patricians who chose the city as a retreat after having founded it on 19 October 1178 through the Republic of Genoa. San Giacomo di Rupinaro, the city's most ancient church, dates back to the 7th century, and the cathedral of Nostra Signora dell’Orto is much admired for its facade with great columns holding up the portico. The church was built to house a picture of the Virgin Mary that had become an object of veneration after the plague in 1493. Visitors must not miss out on a visit to the Società Economica at 15, Via Ravaschieri. It possesses one of the richest libraries of Liguria, plus a historical museum about the Risorgimento. There is always time for a stroll around Piazza Mazzini, where each morning excluding Sundays, a colorful farmers' market unfolds under the mighty bulk of the neo-Gothic justice palace, now abandoned. After so much history, it is only natural to follow the scent of farinata to taste the Ligurian flatbread made of chick-pea flour. It is still made traditionally by bakers in the city center. Chiavari never disappoints its visitors, some of which became so enchanted that they stayed on, like the French author Stendhal, an Italy enthusiast, and the Hungarian composer Franz Liszt.

tiva ancora oggi, è una fabbrica di candele che conserva meravigliose attrezzature di due secoli fa. Come la macchina “Giostra” che ha più di 200 anni e produce candele con la tecnica dell’immersione.

La storia di Chiavari si legge anche sugli edifici del centro che ricalcano per stile quelli del patriziato genovese che la scelse come buen retiro, dopo averla fondata il 19 ottobre del 1178, con un lodo consolare della Repubblica. Risale addirittura al VII secolo, invece, la chiesa di San Giacomo di Rupinaro, la più antica della città, mentre suscita grande emozione ammirare la facciata della cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, con le grandi colonne del porticato, edificata per accogliere un’immagine della Madonna divenuta oggetto di venerazione dopo la pestilenza del 1493.

I turisti non devono perdere la visita alla Società Economica, al 15 di via Ravaschieri, con una delle biblioteche più ricche della regione e il Museo storico del Risorgimento.

E c’è sempre tempo per una passeggiata in piazza Mazzini, dove ogni mattina, esclusa la domenica, si tiene un coloratissimo mercato ortofrutticolo sotto la poderosa mole del neogotico Palazzo di Giustizia, oggi dismesso. Dopo tanta storia, è d’obbligo inseguire il profumo della farinata per gustare la specialità ligure a base di farina di ceci in uno dei locali tipici del centro storico che la cucinano ancora secondo la tradizione. Chiavari non delude mai i suoi visitatori, alcuni dei quali ne restarono così affascinati da risiedervi un po’ più a lungo come lo scrittore francese Stendhal, grande amante dell’Italia, e il compositore Franz Liszt.

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The promenade with Torre Fara on the right Passeggiata a mare con Torre Fara sulla destra

YACHT CLUB SESTRI LEVANTE

Sempre aperte le iscrizioni a nuovi soci

Disponibilità di posti barca e altri servizi riservati

Attività veliche - Manutenzione imbarcazioni

segreteria@ycsestrilevante.it
www.ycsestrilevante.it •

Genoa is looking forward to 9 extraordinary days. From 24 June to 2 July, the arrival of The Ocean Race Genova The Grand Finale will make Genoa the world capital of sailing. The calendar of city events has never been busier. The racing yachts will arrive at Ocean Live Park, an area on the new Waterfront di Levante designed by the architect Renzo Piano, after having completed the most challenging round-theworld regatta on the planet. This is the first time ever that the grand finale is being hosted by Italy. The Ocean Race is celebrating its 50th anniversary, with legendary yachts such as New Zealand Endeavour and Rolly Go sailing to Genoa to honor this milestone. The whole city will be in a festive mood thanks to an extraordinary program of collateral activities involving music, art, culture and entertainment.

Nove giornate straordinarie per Genova. Dal 24 giugno al 2 luglio,

l’arrivo di The Ocean Race Genova The Grand Finale trasformerà la città nella capitale mondiale della vela, con un cartellone di eventi e attività da record. Nell’Ocean Live Park, nel nuovo Waterfront di Levante nato da un’idea di Renzo Piano, arriveranno le imbarcazioni protagoniste della regata transoceanica più sfidante al mondo, per la prima volta in Italia per il gran finale

The Ocean Race compie 50 anni e arriverà anche con alcune “Legends”, tra cui New Zealand Endeavour e Rolly Go, per festeggiare la storica data. Sarà festa in tutta Genova con uno straordinario calendario di eventi collaterali legati a musica, arte, cultura e tanto intrattenimento

For information on the events in Genoa | Per tutte le info sugli eventi in città: www.visitgenoa.it

A view of Borgio Verezzi Una veduta di Borgio Verezzi

Two special routes: Finalborgo and Campiglia

Camminare ci fa belli

Due percorsi speciali: Finalborgo e Campiglia

To hike in Liguria is to crack open history, walk against the backdrop of the sea, and to discover that what came before us is still here, suspended in time. It is one marvel after the other. One of the most beautiful excursions departs from Finalborgo, a walled town overlooked by castles and embellished by ancient churches. It is one of "I Borghi più belli d'Italia", a tourism circuit of villages possessing extraordinary cultural heritage. Part of the surroundings in Finalborgo was built by the Del Carretto family during its fivecentury dominion.

Camminare in Liguria è fendere la Storia, prendere il ritmo con il mare sullo sfondo e scoprire che quello che è venuto prima di noi è ancora lì, sospeso. Una sorpresa dopo l’altra. Una delle escursioni più belle parte da Finalborgo, un paese circondato da mura, sovrastato da castelli e impreziosito da chiese antiche. È uno dei borghi più belli d’Italia, che i marchesi del Carretto arricchirono di architetture coraggiose in cinque secoli di signoria. Si parte da Porta Testa, che stupisce per i colori vivaci, e si prende la statale 490 verso mare.

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The walk's starting point is at Porta Testa, a medieval gate painted in lively colors. From there, you head toward the sea on State Road 490. A few dozen meters further lies the beginning of the Strada Napoleonica, marked by the outline of a red diamond shape.

Qualche decina di metri più avanti troverete l’inizio di quella che viene definita la Strada Napoleonica, contrassegnata da un rombo rosso vuoto. Seguitelo con attenzione, restate su questa traccia leggermente in salita, incontrando prima una chiesa azzurro intenso dedicata alla Regina Pacis, poi una serie di tornanti che vi porteranno sulla collina della Caprazoppa, a lungo una cava importante per tutto il territorio. E procederete fra alberi della macchia mediterranea, che vi ripareranno dal sole. Quando arriverete a un cartello che indica un Sentiero Natura e un Sentiero geologico, proseguite ancora in salita sino a raggiungere la Chiesa di San Martino. Tranquilli. Se sarete un po’ affaticati, il panorama vi ripagherà. Dal sagrato si gode una vista meravigliosa, su tutta la costa sino ad Andora.

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FINALBORGO 
S.Martino Regina Pacis Grotta dell’Orera Mulino Fenicio
BORGIO VEREZZI
Arma Crosa One of the access gates to Finalborgo Una delle porte di accesso a Finalborgo

Follow the markings attentively as the path ascends gently, passing by a bright blue church dedicated to Regina Pacis. A few bends bring you to the Caprazoppa hill, a quarry that for a long while used to be an important source of livelihood in this area.

A wood of Mediterranean scrub offers shade. After the sign indicating the trails Sentiero Natura and Sentiero Geologico the terrain becomes steeper, arriving at the San Martino Church.

The panorama will allow you to catch your breath. The parvis offers a wonderful view of the coast all the way down to Andora. Visit the San Martino, built in 1625, and the sanctuary nearby, named Maria Regina Mundi.

If you have time, take a small and clearly marked detour to see the Mulino Fenicio (Phoenician windmill) behind the church and the ancient Croce dei Santi, a cross hewn in Verezzi stone standing by the side of the path. Back at the parvis, which hosts a friendly restaurant, follow the signs to visit the hamlets of Verezzi: Crosa Piazza, Poggio and Roccaro.

These small settlements are well-preserved examples of Saracenic architecture, full of flowers, piazzettas, and

A questo punto, visitate la Chiesa del 1625 e il vicino Santuario di Maria Regina Mundi. Se avete tempo, fate una piccola deviazione a visitare il Mulino Fenicio, ben indicato, dietro la Chiesa e l’antica Croce dei Santi, in pietra di Verezzi.

Dal sagrato, occupato da un simpatico ristorante, seguite le indicazioni per visitare le frazioni di Verezzi: Crosa Piazza, Poggio e Roccaro. Si tratta di piccoli nuclei conservati molto bene, di architettura saracena, pieni di fiori, piazzette, angoli tipici, rimasti alla loro genuinità.

Poi scendete alla frazione Piazza, la più nota perché ogni estate si tiene il Festival del Teatro e attraversatela tutta. Proseguite, anche quando non vedrete più alcuna attività commerciale, sino a incontrare due giardini privati bellissimi, con fiori e piante grasse e vista su tutta la costa e l’isola Gallinara, da una parte, e le montagne dall’altra. Non dimenticherete questo spettacolo. A questo punto, vi spiacerà tornare indietro ma Verezzi non ha un’aria pittoresca o turistica, semmai è di una bellezza e di una ospitalità sincere.

Per tornare a Finalborgo è necessario riprendere il sentiero diretto per San Martino e, da qui, seguire le indicazioni per

il paese con un segnavia a tre pallini rossi pieni. Si chiama sentiero dell’Orero. E corre lungo muri a secco, fra gli alberi, quasi in piano, per raggiungere un‘edicola votiva della Madonna Addolorata.

Da qui, sempre seguendo il segnavia, si inizia a scendere velocemente verso Finalborgo. Questo versante richiede un po’ di concentrazione, perché è ripido senza essere pericoloso. Ma in poco vi ritroverete al punto di partenza. Il

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The San Martino church in Verezzi Photo by Davide Papalini Chiesa di San Martino a Verezzi Foto di Davide Papalini The Phoenician windmill in Verezzi Photo by Walter Nesti Antico Mulino a Verezzi Foto di Walter Nesti

charming corners that have remained genuine.

It is a downhill walk to Crosa Piazza, the best-known of the hamlets for its yearly summertime event Festival del Teatro. Cross through the entire town, even after you stop seeing shops, until you come to two beautiful private gardens full of blossoms and succulents, and a view of the coast plus Gallinara Island. In the opposite direction, the mountains provide a stunning setting. You will not forget this spectacular spot. Here, you will turn back. Unfortunately, Verezzi is not picturesque or attractive to tourists although its beauty and hospitality are sincere.

To get to Finalborgo, take the same way back to the San Martino church. Here, follow the markings of three solid red dots along a path called Orero. This will lead you on flat land along dry stone walls and trees until you come to a votive niche of Our Lady of Sorrows. Keep following the markings and you will descend quicky to Finalborgo. This descent requires a bit of concentration because it is steep, but not dangerous. A short while later, you'll be back at the departure point. The average duration of the excursion is three hours. The difference in altitude is just under 300 meters. However, should you wish to walk in another direction toward the welcoming town of Finale Marina, you can depart from the piazza of Verezzi toward the parking lot, where narrow footpaths lead down to the town of Borgio among dry stone walls and cultivated terraces. Now that you're at sea level, turn east on the Via Aurelia along the water's edge and admire the ruins of the stone quarry until arriving at the seaside promenade. The second alluring hiking trail lies at the opposite end of Liguria in Campiglia Tramonti, a panoramic town in the province of La Spezia that can be reached from the city of La Spezia by bus number 20. For hikers in good shape, the excursion begins in Portovenere.

tempo medio dell’escursione è di circa 3 ore per poco meno di 300 metri di dislivello.

Comunque, se volete prendere un’altra direzione e godervi l’accoglienza di Finale Marina, dalla borgata Piazza di Verezzi dovete raggiungerne il parcheggio e iniziare a scendere per creuze che, fra muri a secco e coltivazioni, arrivano a Borgio. Ora sarete a livello del mare, e potete voltare a est, percorrendo l’Aurelia a fianco della battigia, ammirando le rovine della cava di pietra sino ad arrivare alla passeggiata a mare.

La seconda proposta di sentieri suggestivi è dalla parte opposta della Liguria: a Campiglia, frazione panoramica della Spezia, che si può raggiungere dalla città con l’autobus della linea 20. Per chi è veramente allenato, l’escursione comincerebbe a Portovenere. Si tratta però di

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Piazza Sant’Agostino, Borgio Verezzi CAMPIGLIA Santuario Nostra Signora di Montenero Colle del Telegrafo MONTESTEROLI Sentiero dei 1.100 gradini MONTESTEROLI
RIOMAGGIORE

This adds a steep climb that children might not enjoy. There is a 400-meter altitude difference over a 2-hour walk that is intriguing but not for everybody. It is an interesting alternative to the Cinque Terre, which are splendid but overcrowded. But back to Campiglia. From the last bus stop on line 20, walk past the little church to a water fountain. This is where the path named Alta Via delle Cinque Terre departs toward the hill Colle del Telegrafo. Stone steps lead up through vineyards to a pine grove. Climbing up further still, you come to a dirt road with a nice trail equipped with safety bars that runs flat through greenery from here on to the Sant'Antonio picnic area with a rustic bar.

From here, follow the marked trail to arrive shortly in the town of Telegrafo, which has an asphalted road. Right after the sign of the park's information center, take a left off the main Alta Via route to follow a narrow path indicating Riomaggiore. The descent toward the village and the small church of Lemmen runs through recently rehabilitated cul-

aggiungere una salita ripida dove i bambini potrebbero lamentarsi: circa 400 metri di dislivello per due ore di camminata. Intrigante ma non per tutti. Allo stesso tempo può essere un’interessante alternativa alle Cinque Terre, Splendide ma affollate. Torniamo a Campiglia: dal capolinea del bus, si raggiunge una chiesetta e si prosegue verso una fontana da cui parte il sentiero dell‘Alta Via delle Cinque Terre, in direzione Telegrafo. Salendo gradini in pietra fra le vigne, si raggiunge una pineta e si prosegue in salita sino alla strada sterrata e un bel percorso attrezzato nel verde. Da questo punto è tutto in piano.

Si raggiunge l‘area attrezzata di Sant’Antonio, con tavoli da picnic e un bar rustico. Ci si rimette sul sentiero segnato fino a raggiungere in poco tempo la località Telegrafo dove si congiunge anche una strada asfaltata. Subito dopo l‘insegna del centro informazioni del parco, lasciate il percorso principale dell‘Alta Via per prendere un sentierino a sinistra, stretto ma ben visibile con l’indicazione Riomaggiore. A questo punto si scenderà sino a incontrare il borgo e la

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SEA&GREEN 2023/1 - ITINERARI

tivated fields. From here there is a view of the famous terraced hillsides that were coaxed from the rugged coastline to grow grapes. They appear in all their beauty, facing the green-blue water along with a smattering of houses clinging to the cliffs. This is the magic of the Cinque Terre. Follow the sign to the sanctuary of Madonna di Montenero, a graceful white church with a 19th-century guest house surrounded by pines. A broad parvis stretches out toward the coast as if to touch the sea. The path down from here is well marked and opens right in front of the church, running through olive groves, vineyards, succulents and drystone walls. Do not become distracted by the scenery. The alternation between steps and stones requires looking where you place your feet. In less than one hour, you will arrive at Riomaggiore for a well-deserved rest.

chiesetta di Lemmen, fra coltivazioni appena rinnovate. Da qui si vedono i famosi terrazzamenti, strappati alla costa aspra per coltivare le vigne, che si presentano in tutta la loro bellezza, affacciati su un’acqua verde/blu e su poche case appese alla roccia: la magia delle Cinque Terre. Sempre seguendo il segnavia, arriverete al Santuario di Madonna di Montenero: una bella chiesa bianca, con annessa foresteria dell’800, circondata dai pini e con un sagrato sbilanciato sulla costa da cui vi sembrerà di toccare il mare. Il sentiero di discesa, ben segnalato, si apre proprio davanti alla chiesa e corre in discreta pendenza fra ulivi, viti, piante grasse e muretti a secco. Non vi fate distrarre dal panorama, L’alternanza di sassi e gradini richiede che guardiate anche dove mettete i piedi. In meno di un’ora, vi troverete a Riomaggiore, ideale per un meritato riposo.

The sanctuary of Madonna di Montenero Photo by Terensky Santuario della Madonna di Montenero Foto di Terensky The church of San Giovanni Battista in Riomaggiore Chiesa di San Giovanni Battista a Riomaggiore

I l n o s t r o i n g r e d i e n t e p i ù i m p o r t a n t e ? l a t r a d i z i o n e

Il Nostro Ristorante Storico fa parte del progetto “Genova Gourmet” (promosso dalla Regione Liguria) che si propone di conservare e promuovere le tipicità della tradizione culinaria ligure, rispolverando le antiche ricette per riproporle ai propri Ospiti.

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RYDER CUP

Italia,

playsItalynavel of the world

l’ombelico

del mondo

Even just speaking the name Ryder Cup could easily give one goose bumps. It doesn't matter if you're a Sunday spectator, a golf expert, a club player, a European Tour fan or merely sports-curious. It's one of those names, places or events that do not simply rouse enthusiasm, but transmit pure magic. They fascinate the mind and conquer the heart, leaving an indelible mark.

Here is the secret of the Ryder Cup: the best professionals from two athletic forces, Europe and the United States, compete twelve against twelve during three

Ryder Cup: provate queste parole e facilmente sarete travolti da un improvviso brivido nel sillabarle. Non importa che siate tifosi della domenica o addetti ai lavori, giocatori di un club, del Tour o semplici curiosi di sport. Esistono nomi, posti ed eventi capaci di superare le semplici passioni e trasmettere qualcosa di magico. In grado di affascinare e conquistare sino a lasciare un segno indelebile.

Questo è il segreto della Ryder Cup: dodici contro dodici, il meglio del professionismo di due potenze atletiche a confronto, Europa e Stati Uniti, in tre intensissime gior-

Federica Rossi
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The natural magic of golf Photo courtesy of the Marco Simone Golf and Country Club La magia naturale del golf Foto Marco Simone Golf and Country Club

highly intense days of competition. The format is as spectacular as it is unique. To win the Ryder Cup, a team must collect 14.5 of the 28 points available. In the case of a 14-14 tie, the winning team from the previous Ryder Cup retains the trophy. The first two days are played in two-man teams; the final day is reserved for twelve singles matches. Perhaps not even its forward-thinking founder, the eccentric British entrepreneur Samuel Ryder, an enthusiast of this noble discipline, would have expected so much success. The Cup began in 1927 and is now one of the most popular sports events after soccer's World Cup and the Summer Olympics. The Ryder Cup is a magnetic competition that celebrates the magic of golf, attracting and mesmerizing millions of spectators.

The 2023 matches will take place at the Marco Simone Golf and Country Club in Guidonia Montecelio near Rome. The road that brought the Gold Cup to the Italian capital began at 11am on 14 December 2015 in the offices of the Federazione Italiana Golf, when the telephone rang for its president, Franco Chimenti. Keith Pelley, the European Tour's chief executive was on the line. "Rome won. Italy will host the Ryder Cup." Some thought the idea was crazy, almost surreal. All of a sudden, a country not known for its love of golf was going to host the game's greatest event. Many smiled, and others started dreaming, while the team at the Italian Golf Federation immediately set to work.

By the time seven years had passed, Italy had become the center of the golf universe. The Marco Simone demonstrated its appeal during the last two Italian Open championships (fundamental for the country), and

nate di gara. Un format spettacolare quanto unico: per ottenere la vittoria si devono raggiungere 14,5 punti, mentre a parità di risultato mantiene la coppa il detentore dell’edizione precedente. Le prime due giornate si gioca in coppia, l’ultima è tutti contro tutti. Forse nemmeno il suo lungimirante creatore, Samuel Ryder, eccentrico imprenditore britannico amante di questa nobile disciplina, si sarebbe aspettato tanto successo.

La coppa nasce nel 1927 e oggi è la manifestazione sportiva più seguita dopo i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi. La Ryder Cup è un evento magnetico, capace di esaltare la magia del golf, coinvolgere ed emozionare milioni di spettatori.

Per questa edizione è stato coinvolto il Marco Simone Golf & Country Club, circolo a Guidonia Montecelio, teatro della competizione. Il cammino che ha portato la Coppa d’oro nella capitale comincia alle 11 del mattino del 14 dicembre 2015, negli uffici della Federazione Italiana Golf, quando squilla il telefono del presidente Franco Chimenti. Dall’altra parte c’è Keith Pelley, ceo dell’European Tour: “Roma ha vinto, l’Italia ospiterà la Ryder Cup”. Qualcuno la definì un’idea folle, al limite del surreale. All’improvviso un Paese non certo evoluto a livello golfistico, poteva ospitare il suo più grande evento. Molti sorrisero, altri cominciarono a sognare, lo staff della Federgolf si mise pensò di mettersi subito al lavoro. Sette anni dopo, però, l’Italia diventa il centro dell’universo golfistico. Il Marco Simone ha già dimostrato il suo

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The Ryder Cup trophy Photo courtesy by Scottish Government La Ryder Cup Foto Scottish Government

the club even received compliments from the best player of the European team, Rory McIlroy, one of golf's current aces. The secret of the Ryder Cup championship is team spirit, meaning the capacity to form a close-knit squad, not just on paper, by turning champions who are

appeal negli ultimi due Open d’Italia, per noi fondamentali, ricevendo i complimenti persino dal leader del team europeo, Rory McIlroy, uno degli assi del momento. Il segreto di questa gara internazionale è lo spirito di squadra. La capacità di formare un vero gruppo, non solo

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The golf experience allows for self-reflection Photo courtesy of the Marco Simone Golf and Country Club Uno sport da vivere riflettendo su se stessi Foto Marco Simone Golf and Country Club An enthusiastic player Un’appassionata giocatrice

normally adversaries into loyal teammates ready to support one another for the glory of hoisting a prestigeladen trophy. No money is rewarded, only honor rooted in the will to prevail over rival players from across the ocean. The teams represent two antipodal philosophies that only the Ryder exalts to the maximum degree. What's more, the Cup enjoys true stadium-style enthusiasm, an atmosphere miles away from the traditional respectful silence that usually accompanies other golf events. A vast and variegated audience of thousands of spectators come each day to cheer for their favorites, projecting them into a kind of energy bubble of highlevel play.

sulla carta, e modellare campioni normalmente avversari in compagni leali, pronti a sostenersi per la gloria di alzare un trofeo così carico di prestigio. Niente soldi in palio, solo l’onore e la volontà di prevalere sui rivali d’oltreoceano, due filosofie di gioco agli antipodi, che solo la Ryder esalta al massimo.

The numbers are mind-blowing. For the country hosting it, the Ryder is a boost for tourism. In 2022, during the second meeting of Italy Best Golf, an online platform for golf lovers wishing to organize a golf-themed vacation in Italy, it was calculated that the championship will bring 157 million euros to the state in tax revenue alone. Television rights and sponsorships will be worth over 50 million euros. The most recent Ryder Cup (won by Europe) was held in France in 2018, attracting visitors from 90 countries who reserved 220 thousand overnight stays. At the time, the turnover was 235 million euros. Golf is a wildly popular sport practiced by 80 million people worldwide, 7 million of which live in Europe.

In più, un vero e proprio tifo da stadio, un’atmosfera così lontana dal tradizionale rispettoso silenzio che accompagna di solito i tornei, la distesa variopinta di migliaia di spettatori che ogni giorno sostiene i suoi beniamini e li proietta in una specie di bolla di energia alimentano giocate di altissimo livello. I numeri poi sono da capogiro. Per qualsiasi nazione, la Ryder è un volano del turismo: dal secondo meeting di Italy Best Golf, a luglio 2022, è emerso che la sfida porta nelle casse dello Stato circa 157 milioni di euro, solo in entrate fiscali. Mentre da un punto di vista mediatico, diritti televisivi e sponsorizzazioni superano i 50 milioni di euro. L’ultima edizione della Coppa in Europa è stata quella francese del 2018: arrivarono visitatori da novanta Paesi per un totale di 220 mila pernottamenti. All’epoca il giro d’affari è stato di 235 milioni di euro.

Il golf resta uno degli sport più diffusi al mondo con 80 milioni di praticanti di cui sette soltanto in Europa. Attualmente l’Italia è al decimo posto con 1,8 milioni di arrivi e 3,9 milioni di presenze.

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The putting green, a golfer's paradise Photo courtesy of the Marco Simone Golf and Country Club Il green come paradiso dei golfisti Foto Marco Simone Golf and Country Club

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