Sea & Green Liguria - Winter 2024

Page 1


PAGAMENTI DIGITALI

100% italiana per tutti i clienti che cercano soluzioni di pagamento digitali, semplici e innovative. bancobpm.it

dell’acqua bartolone

HIGH JEWELRY

Since 1949

Paolo Bartolone Member of World Diamond Bourses A Genova in Via Roma 24r e in Via Sestri 138r
The green dream
anello in oro bianco con diamante taglio smeraldo ct. 4,12 e smeraldo colombiano ct. 2,57. Certificazioni internazionali.

Contents WINTER 2024-25

Contenuti INVERNO 2024-25

Marco Bucci: Liguria is much more than just a region:

Massimiliano Monti: The Liguria of the future

Tullio Solenghi: I laugh at our selfishness

Salone Nautico. All the Records

Pilot Tower. Control from above Waterfront. Living on the Water

Piazzale Kennedy. Reconquering the Sea

Pallavicino. History in a book

Ilaria Bonacossa: At Palazzo Ducale we are making History

Teatro Carlo Felice. Top-Tier Opera and Symphony

Maurizio Lastrico. The best inspiration? Genova

Caterina Tieghi. I Am Tormented and I Like It

Luxury Hotel Capitolo. The True Luxury of Nervi

Gala Charity Dinner: Pallavicino in support of Gaslininsieme

Luisa Beccaria. A Hyperfeminine, very Romantic Fashion

Fashion. Sweetness and strength to be more sexy

EuroFlora 2025. Flowers and plants from around the world

Pietra Ligure. A 2025 of Major Events and Emotions

Bogliasco. Sports on the Riviera

Boissano and Toirano. Charm in Western Liguria

Gattafura. Perfect Pie!

Masone. A Museum, a Castle, and Wild Nature

Finalborgo. The Beauty of History

Life as a Fisherman

Marco Bucci: La Liguria è molto più di una regione:

Massimiliano Monti: La Liguria del futuro

Tullio Solenghi: Rido del nostro egoismo

Salone Nautico. Tutti i record

Torre Piloti. Il controllo dall’alto

Waterfront. Vivere sull’acqua

Piazzale Kennedy. Alla riconquista del mare

Pallavicino. La Storia in un libro

Ilaria Bonacossa: Al Ducale facciamo la Storia

Teatro Carlo Felice. Lirica e sinfonica al top

Maurizio Lastrico. La miglior ispirazione? Genova

Caterina Tieghi. Sono tormentata e mi piace

Luxury Hotel Capitolo. Il vero lusso a Nervi

Gala Charity Dinner: Pallavicino a sostegno di Gaslininsieme

Luisa Beccaria. Una moda iperfemminile, molto romantica

Fashion. Dolcezza e forza per essere più sexy

EuroFlora 2025. Fiori e piante da tutto il mondo

Pietra Ligure. Un 2025 di grandi eventi ed emozioni

Bogliasco. Lo sport in riviera

Boissano e Toirano. Incanto a Ponente

Gattafura. La torta perfetta!

Masone. Un museo, un castello e la natura selvaggia

Finalborgo. Il bello della Storia

Vita da pescatore

Publisher | Editore

Massimiliano Monti

Edizioni Liguri S.r.l. via XX Settembre, 41/3

Tel. +39 010 5532701 amministrazione@edizioniliguri.it

Ufficio pubblicità via XX Settembre, 41/3 Tel. +39 010 5532701 redazione@edizioniguri.it

Editor | Direttore Matteo Cantile

Production & Creation | Produzione & Ideazione Renato Tortarolo Gabriele Sanlazzaro

Art Direction & Layout | Direzione artistica & Impaginazione Rolando Cassinari

Printed by | Stampato da Giuseppe Lang Arti Grafiche Via Romairone, 66 16163 Genova (IT)

Liguria is much more than just a region:

it is a land that embodies a millennia-old history, breathtaking landscapes, and a culture that has inspired generations. It is where the deep blue of the sea meets the lush green of the hills, creating a unique and extraordinary balance. A source of pride that belongs to all of us, guiding us every day as we strive to build a future worthy of such beauty. To be Ligurian means carrying in our hearts the legacy of navigators, artisans, and innovators who have turned challenges into opportunities. Today, as in the past, we have a duty to look ahead with courage, investing in what makes our land unique: the unbreakable bond between our natural heritage, our traditions, and our innovative spirit. We have launched ambitious projects to position Liguria as a model of sustainable development, placing the sea at the heart of a strategy that unites responsible tourism, research, and new technologies. At the same time, we are working to enhance our villages, inland areas, and cultural heritage, ensuring that every corner of this region can shine ever brighter.Our goal is a strong, inclusive Liguria, capable of competing globally without losing its soul. A land where living and working become synonymous with quality of life, and where future generations can see a place to grow with confidence and ambition.

To be Ligurian means never settling, always striving for the best. It is with this spirit that we will continue to work, aware that our pride is the greatest strength for building the tomorrow we all dream of.

La Liguria è molto più di una regione:

è una terra che racchiude una storia millenaria, paesaggi mozzafiato e una cultura che ha saputo ispirare generazioni. È il luogo dove il blu intenso del mare incontra il verde rigoglioso delle colline, creando un equilibrio unico e straordinario. Un orgoglio che appartiene a tutti noi e che ci guida ogni giorno nel costruire un futuro all’altezza di questa bellezza. Essere liguri significa portare nel cuore l’eredità di navigatori, artigiani e innovatori, che hanno saputo trasformare le sfide in opportunità. Oggi, come ieri, abbiamo il dovere di guardare avanti con coraggio, investendo in ciò che rende unica la nostra terra: il legame indissolubile tra il nostro patrimonio naturale, le nostre tradizioni e il nostro spirito innovativo. Abbiamo avviato progetti ambiziosi per posizionare la Liguria come modello di sviluppo sostenibile, ponendo il mare al centro di una strategia che unisce turismo responsabile, ricerca e nuove tecnologie. Al tempo stesso, stiamo lavorando per valorizzare i borghi, le aree interne e il nostro patrimonio culturale, affinché ogni angolo di questa regione possa splendere sempre di più. Il nostro obiettivo è una Liguria forte, inclusiva, capace di competere a livello globale senza perdere la sua anima. Una terra in cui vivere e lavorare diventi sinonimo di qualità della vita e in cui le future generazioni possano riconoscere un luogo dove crescere con fiducia e ambizione.

Essere liguri significa non accontentarsi mai, ma puntare sempre al meglio. È con questo spirito che continueremo a lavorare, consapevoli che il nostro orgoglio è la forza più grande per costruire il domani che tutti sogniamo.

TThe Liguria of the future Bucci’s dream for a Region of wonderful growth La Liguria del futuro

Il sogno di Bucci per una Regione in crescita meravigliosa

Sole administrator of the Edizioni Liguri publishing house and the Telenord television station Amministratore unico delle Edizioni Liguri e del gruppo televisivo Telenord

he election of Marco Bucci as President of the Liguria Region marks a turning point, ushering in a new phase that builds on the successful path laid by Giovanni Toti. Known as the “man of action”, Bucci demonstrated, during his tenure as Mayor of Genoa, a vision that is both practical and forward-looking: a future now extended to all of Liguria, paving the way for innovation and revival.

Under Bucci’s leadership, Liguria is preparing to establish a solid foundation for tomorrow, focusing on major events and an international outlook. His approach is rooted in his stewardship of Genoa, a city that experienced a rebirth under policies that highlighted its unique territorial and historical features. Now, this vision extends to the entire region, aiming to make it a key player on the global stage and an irresistible tourist destination.

L’

elezione di Marco Bucci a Presidente della Regione Liguria rappresenta un momento di svolta, una nuova fase che si inserisce in un percorso già avviato e guidato con successo da Giovanni Toti. Il cosiddetto “uomo del fare” ha dimostrato, durante il suo mandato come sindaco di Genova, di avere una visione concreta e proiettata verso il futuro: un futuro che ora può estendersi a tutta la Liguria, tracciando un solco che promette innovazione e rinascita.

Sotto la guida di Bucci, la Liguria si prepara a costruire basi solide per il domani, puntando su grandi eventi e una prospettiva internazionale. Un approccio che affonda le radici nella sua gestione di Genova, città che ha visto una rinascita grazie a una politica capace di valorizzare le sue peculiarità territoriali e storiche. Ora questa visione si allarga all'intera regione, con l'obiettivo di renderla una protagonista di eventi globali e una meta irresistibile per il turismo.

In this journey, Bucci inherits the significant groundwork laid by Toti in territorial marketing, which succeeded in revitalizing Liguria, attracting tourism, investment, and media attention.

This effort has translated into a steadily growing influx of visitors, drawn to a generous land that offers breathtaking views, villages rich in history, and a coastline capable of competing with the world’s most celebrated locations. Bucci envisions a united Liguria, embracing every corner of its territory – from Imperia to Savona, from Genoa to Portofino, and up to La Spezia – where each province contributes to building a strong, cohesive identity. It is an ambitious project grounded in the pillars of sustainability, tourism, and the promotion of local resources. Within this mosaic, the region’s strength lies in balancing its maritime allure with the charm of its inland areas, from culinary traditions and local products to the beauty of its beaches and the water sports opportunities that make Liguria a dynamic and cutting-edge destination.

It is not just about the sea, then, but a Liguria that also thrives in its inland areas: from hillsides cultivated with olive groves and vineyards, yielding unique products like pesto and olive oil, to the traditions preserved in the hilltop villages. Here, Ligurian identity is forged, shaped by ancient knowledge, skilled hands, and stunning landscapes. Bucci has also shown great dedication to sustainable growth, focusing on a Liguria increasingly oriented toward ecological innovation. Promoting responsible tourism and supporting environmental practices is essential to preserving the region’s unique beauty, protecting its coasts and natural landscapes. The result is a Liguria where respect for nature and tradition merges with economic development and the opening of new markets.

The spirit of Liguria is that of a region ready to welcome and foster a vibrant, diverse community, where quality of life is at the heart of every initiative. Under the guidance of Bucci, the dream is of a Liguria that continues to innovate, with prominent international sporting events, new infrastructure, and initiatives that contribute to a strong, sustainable economy. Our region is not only a tourist destination but a land full of opportunities, where everyone can feel part of a collective growth project.

The path is laid out, and all Ligurians have to do is set sail with optimism, certain that, under the leadership of the man of action, our region can reach new heights and look to the future with confidence. Bucci, as a symbol of commitment and dedication, embodies the vision many have long awaited: a Liguria that finally rises and aspires to a bright future, proud of its past and ready to face new challenges.

In questo cammino, Bucci eredita l'importante lavoro svolto da Toti sul fronte del marketing territoriale, che ha saputo ridare slancio e visibilità alla Liguria, portando turismo, investimenti e attenzione mediatica.

Questo impegno si traduce oggi in un flusso di visitatori sempre crescente, grazie a una terra generosa che offre scorci mozzafiato, borghi ricchi di storia e una costa capace di competere con le più celebri località nel mondo.

L'idea di Bucci è di una Liguria unita, che abbraccia ogni angolo del suo territorio – da Imperia a Savona, da Genova a Portofino, fino alla Spezia – e dove ogni provincia contribuisce a costruire un'identità forte e coesa. È un progetto ambizioso, che poggia sui pilastri di sostenibilità, turismo e valorizzazione delle risorse locali. In questo mosaico, la forza della Regione sta nel trovare armonia tra la sua vocazione marittima e il fascino dell'entroterra, fra le tradizioni culinarie e la promozione dei prodotti tipici, tra la bellezza delle sue spiagge e le opportunità di sport acquatici che rendono la Liguria una destinazione dinamica e all'avanguardia. Non solo mare, dunque, ma una Liguria che vive e cresce anche nell'entroterra: dalle colline coltivate a uliveti e vigneti, che ci regalano prodotti unici come il pesto e l'olio, alle tradizioni che si mantengono vive nei borghi arroccati sulle alture. Qui si costruisce l'identità ligure, fatta di saperi antichi e mani sapienti, di paesaggi mozzafiato.

Bucci ha anche dimostrato grande attenzione alla crescita sostenibile, puntando a una Liguria che sia sempre più orientata all'innovazione ecologica. Promuovere un turismo responsabile e valorizzare le pratiche ambientali diventa essenziale per preservare la bellezza unica della regione, proteggendo le sue coste ei suoi paesaggi naturali. Emerge dunque una Liguria dove il rispetto per la natura e la tradizione si coniugano con lo sviluppo economico e l'apertura di nuovi mercati. Lo spirito della Liguria è quello di una regione pronta ad accogliere e far crescere una comunità variegata e attiva, in cui la qualità della vita sia al centro di ogni iniziativa. Con Bucci alla guida, il sogno è di una Liguria che continua a innovarsi, tra manifestazioni sportive di rilievo internazionale, nuove infrastrutture e iniziative che contribuiscono a un'economia forte e sostenibile. La nostra regione non è solo una meta turistica, ma un territorio ricco di opportunità, in cui ogni individuo può sentirsi parte di un progetto di sviluppo collettivo. Il cammino è tracciato, e a tutti i liguri non resta che augurare “buon vento”, con la certezza che sotto la guida dell'uomo del fare la nostra regione possa conquistare nuovi traguardi e guardare con fiducia al domani. Bucci, come simbolo di impegno e dedizione, rappresenta quella visione che in tanti attendevano, una Liguria che finalmente si rialza e ambisce a un futuro luminoso, forte del suo passato e aperta alle sfide.

Tullio Solenghi

The tricks for marrying your daughter I maneggi per maritare una figlia

Rido del nostro egoismo I laugh at our selfishness

Tullio Solenghi, 76, from Genoa, is a versatile actor who moved from the Teatro Stabile acting school to television fame with the comedy trio alongside Anna Marchesini and Massimo Lopez.

Now, he has returned to stage two of Gilberto Govi’s comedies: I maneggi per maritare una figlia and Pignasecca e Pignaverde, both of which have been popular successes.

Solenghi, did we know how to make people laugh more in the past?

“We definitely had very classic references, which I consider infallible. I also wondered if Govi’s humor would still work today, and I realized that it is like working with Molière or Goldoni – it all flows perfectly”.

Today, is laughter more neurotic?

“Yes, comedy suffers from a disposable, instant-laugh culture. With the internet, there are endless opportunities, so everyone tries. To stand out, you have to be effective in the shortest possible time”.

Tullio Solenghi, 76 anni, genovese, è un attore poliedrico, passato dalla scuola di recitazione del Teatro Stabile al successo televisivo del trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez, sino a due nuove messinscene del teatro di Gilberto Govi: I maneggi per maritare una figlia e Pignasecca e Pignaverde. Un’impresa coronata dal successo popolare.

Solenghi (76) | Tullio Solenghi, 76 anni

Solenghi, una volta sapevamo far ridere molto di più?

“Avevamo sicuramente riferimenti molto classici, a mio avviso infallibili. Anche io mi sono chiesto se Govi avrebbe funzionato e mi sono accorto che è come quando lavori con Molière o Goldoni, tutto fila a meraviglia”.

Oggi invece la risata è nevrotica? “Sì, la comicità soffre dell’usa e getta, del far ridere in un nanosecondo. Anche perché con internet le occasioni sono ormai infinite. Chiunque ci prova. A quel punto, per emergere occorre essere efficaci nel più breve tempo possibile”.

Tullio

Does comedy work better in times of crisis?

“I think so. When things are bad, people turn to their roots, to their DNA. That means returning to the great masters of comedy, and Govi is one of them for everyone”.

By nature, are you more melancholic or cheerful?

“I defy the stereotype of the sad, moody comedian in private life. Take Totò, for example. I, on the other hand, am fairly sunny and ironic”.

For you, is theater a calling, or is it a way to express yourself and avoid doing something else?

“It was a gamble. When I auditioned for the Teatro Stabile school, I never imagined it would become my career. Today, I continue to nurture this passion”.

What are you especially good at?

“I have always had a talent for imitating dialects from all over Italy. And Genoese, which is like a second language to me, helped me with the Govi productions”.

Quando c’è una crisi la comicità funziona meglio?

“Credo di sì. Perché quando le cose vanno male ci si affida alle origini, al proprio DNA. Quindi si ritorna ai padri nobili della commedia, e Govi lo è stato per tutti.

Di indole è malinconico o allegro?

“Vado contro lo stereotipo del comico che nel privato è triste e ombroso. Un esempio per tutti, Totò. Mentre io nella vita sono abbastanza solare e ironico”.

Per lei il teatro è una vocazione o un modo per esprimersi e non fare altro?

“È stata una scommessa. Quando ho fatto il provino per la scuola dello Stabile, non immaginavo che con il tempo sarebbe diventato il mio mestiere. Oggi continuo a coltivare questa passione”.

In cosa è bravo?

“Ho sempre avuto il talento di imitare le inflessioni dialettali di tutta Italia. E il genovese, che è la mia seconda lingua, mi ha poi aiutato a fare l'operazione Govi”.

From left: Massimo Lopez, Anna Marchesini and Tullio Solenghi
Da sinistra: Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi

You have started working with Lopez again. Do you ever think of the trio?

“Of course, it is a thing of the past, but it is something we are proud of. It is a friendship that endures even though Anna is no longer with us. Performing with Massimo each night still brings back the same style we used in the trio. Plus, we always dedicate a moment of the show to her”.

How do you remember Anna?

“I came across a beautiful song by Gianmaria Testa, Dentro la tasca di un qualunque mattino, which seemed like it was written for Anna, even though they never met. Both of them passed away just a few months apart. As Massimo and I sing, images of Anna play on the screen. It is a very moving moment”.

Have you ever become enamored with a particular author?

“Let’s say two: Achille Campanile and Woody Allen. They have a lot in common, even though they didn’t work in the same creative period”.

Do you prefer Campanile or Allen?

“Considering my age, I would say Allen. But Campanile is the foundational figure”.

And is there a particular author you enjoy performing?

“With Anna, we did Noises Off by Michael Frayn, with three months of sold-out performances at Piccolo Eliseo in Rome. Personally, I have always loved Carlo Goldoni. I have performed in Tartuffe by Molière under Marco Sciaccaluga’s direction, The Sunshine Boys by Neil Simon, and I also directed Lysistrata with Elisabetta Pozzi. So, I range from Aristophanes to Woody Allen”.

È tornato a lavorare con Lopez. Pensa mai al trio?

“Sicuramente appartiene al passato ma è un nostro motivo d’orgoglio. È una storia di amicizia che perdura ancora oggi anche se Anna non c’è più. Andare in scena con Massimo ogni sera richiama la stessa scrittura che adottavamo in tre. A parte il fatto che durante lo spettacolo c'è sempre un momento dedicato a lei”.

E come la ricordate?

“Mi sono imbattuto in una bellissima canzone di Gianmaria Testa, Dentro la tasca di un qualunque mattino, che sembrava scritta per Anna, anche se non si erano mai conosciuti. Fra l’altro se ne sono andati a pochi mesi di distanza. Mentre io e Massimo la cantiamo, scorrono immagini della nostra amica. È un momento molto toccante”.

Si è mai infatuato di un autore?

“Diciamo di due: Achille Campanile e Woody Allen. Hanno molte affinità pur non essendo vissuti nello stesso periodo creativo”.

Preferisce Campanile o Allen?

“Per ragioni anagrafiche il secondo. Però il padre nobile rimane Campanile”.

E un autore che ha sempre preferito recitare?

“Con Anna abbiamo rappresentato Rumori fuori scena di Michael Frayn, tre mesi di esauriti al Piccolo Eliseo di Roma. Personalmente mi è sempre piaciuto Carlo Goldoni. Ho fatto Il Tartufo di Molière per la regia di Marco Sciaccaluga, I ragazzi irresistibili, di Neil Simon, e anche una regia di Lisistrata con Elisabetta Pozzi. Quindi spaziamo da Aristofane a Woody”.

The actor in the miniseries The Betrothed L’attore nella miniserie I promessi sposi
Irony and effrontery of the Trio Ironia e impudenza del Trio

Beyond mugugno, are Ligurians objective?

“Mugugno itself is a way to interpret reality. We are labeled as stingy but, in reality, we are practical – it is hard for us to get swept up in illusions”.

Are we a world of fundamentally selfish people?

“Unfortunately, yes. Concern for others is diminishing. Technology allows us to be alone with ourselves, making us more misanthropic, each in our own shell”.

What would you criticize about Genoa and Liguria?

“The lack of courage to take on a challenge, whether it is a business or a relationship. This isolation goes hand in hand with mugugno. I, for example, had to move to Rome to succeed with the trio”.

The actor with his friend Lopez L’attore con l’amico Lopez

Al di là del mugugno, i liguri sono obiettivi?

“Il mugugno stesso è un modo per leggere la realtà. Ci definiscono tirchi, in realtà siamo concreti, è difficile che ci si illuda di qualcosa”.

Siamo un mondo di persone fondamentalmente egoiste?

“Purtroppo sì. L'attenzione per il prossimo viene sempre meno. La tecnologia ci permette di stare soli con noi stessi e ci ha resi misantropi, ciascuno chiuso nel suo guscio”.

Cosa rimprovera a Genova e alla Liguria?

“Il poco coraggio nell'affrontare un'impresa, nell’intraprendere una relazione. Un isolamento che va di pari passo al mugugno. Io, ad esempio, ho dovuto espatriare a Roma per emergere con il trio”.

Solenghi (left) in Pignasecca e Pignaverde Solenghi, a sinistra, in Pignasecca e Pignaverde

Do you miss television?

“Not particularly. Especially not today’s television. There are very few temptations”.

When a comedian has no ideas, what should he do?

“Unplug and wait for the light to come back on. You can’t be creative and hilarious 365 days a year. Taking a break for reflection is part of the process”.

Are you a sports fan?

“Here, we are touching on something tragic rather than dramatic. I am a Genoa supporter. As an actor, I consider myself a normal person, but a lifelong fan of your team is a special case. I ended up with one of the most unfortunate ones – a cross to bear and a delight that has been with me since birth”.

Le manca la televisione?

“Non particolarmente. Soprattutto quella di oggi. Le tentazioni sono davvero poche”.

Quando un comico non ha un'idea cosa deve fare?

“Stacca la corrente e aspetta che si riaccenda la lampadina. Non si può essere creativi ed esilaranti 365 giorni all'anno. Ci si prende una pausa di riflessione, fa parte del gioco”.

È tifoso?

“Qui tocchiamo un tasto tragico più che drammatico. Sono tifoso del Genoa. Da attore mi considero una persona normale, ma la squadra del cuore è tale e a me è toccata una delle più sfigate. Una croce e delizia che mi porto dalla nascita”.

Solenghi with Eros Pagni (left), in Tartuffe by Molière Solenghi con Eros Pagni, a sinistra, in Il Tartufo di Molière

All the Records

Marta Gasparini

Since May 2024, Andrea Razeto has served as president of I Saloni Nautici. Razeto brings a rich professional background to the helm of the organization, which, in partnership with Confindustria Nautica, manages the Genoa Boat Show.

Who is Andrea Razeto?

“I was born in Recco in 1967 and grew up in the world of boating. My family has been tied to the F.lli Razeto e Casareto company, a historic Ligurian enterprise specializing in accessories for the sector, for four generations. Our involvement with the Genoa Boat Show began more than half a century ago”.

Da maggio 2024, Andrea Razeto è presidente di I Saloni Nautici. Così, al vertice della società che organizza il Nautico di Genova, in partenariato con Confindustria Nautica, sale un imprenditore con un ricco curriculum.

Chi è Andrea Razeto?

“Sono nato a Recco nel 1967 e cresciuto nel mondo della nautica. La mia famiglia è legata da quattro generazioni all’azienda F.lli Razeto e Casareto, storica realtà ligure nella produzione di accessori per il settore. La nostra presenza al Salone è iniziata oltre mezzo secolo fa”.

Nighttime aerial view Panoramica aerea in notturna

Can you tell us about I Saloni Nautici?

“The company, fully owned by Confindustria Nautica, was established in 2014 to design, organize, and promote trade shows and promotional events related to the boating sector. Besides, our mission is to support and develop the Genoa International Boat Show, which serves as a reference point for the industry and as a tool for the Association’s industrial policy, representing the entire supply chain”.

What did it mean to take on this role so close to the event?

“It was a challenge I accepted with honor and a strong sense of responsibility. The exhibition area has completed significant parts of the Levante Waterfront project, allowing the Boat Show to utilize the world’s first and only platform speci fically designed for a nautical exhibition”.

How is the sector faring?

“In 2023, the sector remains very strong, continuing the

Ci racconta I Saloni Nautici?

“La società, interamente partecipata da Confindustria Nautica, è nata nel 2014 e prevede progettazione, organizzazione e promozione di manifestazioni fieristiche ed eventi promozionali connessi ai settori della nautica da diporto. Oltre a perseguire la salvaguardia e lo sviluppo del Salone Nautico Internazionale, punto di riferimento per il comparto e strumento di politica industriale per l’Associazione di categoria, che rappresenta tutta la filiera”.

Cos’ha significato accettare il suo nuovo ruolo a pochi mesi dalla manifestazione?

“Una sfida accettata con onore e grande senso di responsabilità. L’area espositiva ha visto finalizzate le opere più importanti del progetto Waterfront di Levante, consentendo al Salone di usufruire della prima e unica piattaforma al mondo pensata specificamente per una esposizione nautica”.

Che momento vive il settore?

“Si conferma molto solido nel 2023, proseguendo la cre-

Andrea Razeto, president of I Saloni Nautici
Andrea Razeto, presidente di I Saloni Nautici

post-pandemic growth. The industrial sector reached a record high of 8.33 billion euros in revenue, a billion more than in 2022.

The 13.6% increase follows the substantial 20% growth achieved in 2022. So far, this year has shown signs of stabilization”.

A trade show’s goal is to facilitate the interaction between visitor and exhibitor. What do you think of the latest edition of the Boat Show?

“We had 120,000 visitors, a 2.19% increase from 2023, 1,052 brands on display and 1,030 boats showcased across a total exhibition area of 220,000 square meters on land and water, with 85% of spaces outdoors. There were 3,855 sea trials, a 24% increase over the previous edition, over 100 new releases including 30 premieres, 125 conferences and workshops, 1,154 accredited journalists (up 1.58% from 2023), and 2,416 articles published during the event.

These figures demonstrate the event’s continuous growth”.

scita reattiva che ha caratterizzato gli anni post pandemia: il fatturato del comparto industriale ha raggiunto il massimo storico di 8,33 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto al 2022. L’incremento pari al 13,6% fa seguito alla già consistente crescita del 20% messa a segno nel 2022. L’anno in corso appare finora caratterizzato da una fase di normalizzazione”.

L’obiettivo di una fiera è rendere sempre più agibile l’incontro fra visitatore ed espositore. Come valuta l’ultima edizione del Nautico?

“Abbiamo avuto 120 mila visitatori, ovvero 2,19% in più rispetto al 2023, 1.052 brand esposti, 1.030 imbarcazioni in mostra su una superficie espositiva complessiva di 220 mila metri quadrati fra terra e acqua, l’85% di aree all’aperto. 3.855 prove in mare, 24% in più rispetto all’edizione precedente. Oltre 100 novità con 30 première, 125 convegni e workshop, 1.154 giornalisti accreditati con un incremento del 1,58% rispetto al 2023 e 2.416 articoli pubblicati nel solo periodo della manifestazione. Questi dati testimoniano la continua crescita dell’evento”.

The Genoa Boat Show is always a celebration
Il Salone Nautico è sempre una festa

What is I Saloni Nautici’s commitment to sustainability?

“It is a signi fi cant challenge and, at the same time, a tremendous development opportunity for us. The Genoa Boat Show was the first, in 2020, to sign the Sustainability Honor Code. These principles are already embedded in our approach and recently led to the ISO20121 certification granted by RINA, the Italian Naval Register”.

Qual è l’impegno di I Saloni Nautici nella sostenibilità?

“Per noi è una sfida importante. E, al contempo, una grande opportunità di sviluppo. Il Salone di Genova è stato il primo, nel 2020, a sottoscrivere il Sustainability Honor Code. Principi che già fanno parte del nostro metodo di lavoro e hanno portato adesso al conseguimento della certificazione ISO20121, consegnataci dal RINA, Registro Italiano Navale”.

Images of the Genoa Boat Show in the new Levante Waterfront Immagini del Salone Nautico nel nuovo Waterfront di Levante

Every year, the Boat Show revitalizes the entire city with countless events held during that week.

“The bond between the Genoa Boat Show and the city has always been very close. The show is a driving force and a symbol of Genoa’s identity, bringing substantial value to the area. In marketing terms, the Show is capable of generating an overall economic impact of 72 million euros”.

Il Salone ogni anno rivitalizza l'intera città, che in quella settimana si arricchisce con innumerevoli eventi.

“Il legame fra il Nautico e Genova è da sempre strettissimo. La manifestazione è un elemento di traino e simbolo identitario della città e porta sul territorio molto valore. Si pensi che in termini di marketing il Salone è in grado di generare un impatto economico complessivo di 72 milioni di euro”.

Pilot Tower Control from above

Torre Piloti Il controllo dall’alto

The new Pilot Tower of the Port of Genoa, commissioned by the Western Ligurian Sea Port Authority, is an extraordinary feat of engineering and is set to become a distinctive feature of the city. Architect Renzo Piano envisioned it precisely this way, designing it with his RPBW studio. Seen from afar, it will resemble “the silhouette of a sentinel gazing at the horizon, shielding his eyes from the sun”.

La nuova Torre Piloti del Porto di Genova, commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è una straordinaria opera di ingegneria e si candida a diventare un tratto identificativo del capoluogo. L’ha intesa proprio così l’architetto Renzo Piano, che l’ha progettata con il suo studio RPBW. Vista da lontano ricorderà “la sagoma di una sentinella che scruta l’orizzonte proteggendosi con la mano gli occhi dal sole”.

Operational from early 2025, the Tower rises on an artificial island built near the west quay of the marina, in front of the Jean Nouvel pavilion, within the Levante Waterfront. It features a lightweight supporting structure, consisting of a trellis topped with a control cabin, which is further crowned by a flat metal roof weighing 150 tons, covering almost 800 square meters: this “hat”, as it has been named, stands over 65 meters high. The steel frameworks supporting it underwent treatment cycles with off shore-grade technologies and coatings, the most resilient against the corrosive effects of saltiness and bad weather.

These frames were manufactured by Cimolai, assembled at the Ponte Rubattino shipyard in the Port of Genoa, and then transported by sea to the Waterfront area. The “hat” serves to shield the operational center from sun glare, allowing the Coast Guard and pilots to visually monitor ship traffic in the port along the entire calm-water channel up to Sampierdarena.

La Torre, in funzione da inizio 2025, s’innalza su un’isola artificiale, realizzata in prossimità della banchina ovest della darsena nautica, davanti al padiglione Jean Nouvel, nel Waterfront di Levante. È caratterizzata da una struttura portante leggera, costituita da un traliccio alla cui sommità è fissata la cabina di controllo, a sua volta sormontata da una copertura piatta in metallo di 150 tonnellate, per una superficie di quasi 800 metri quadrati: il “cappello”, così è stato chiamato, è a più di 65 metri di altezza. Le intelaiature in acciaio che lo sorreggono sono state sottoposte a cicli di trattamento con tecnologie e vernici utilizzate per gli impianti off-shore, in assoluto i più esposti agli effetti corrosivi della salsedine e delle intemperie: realizzate negli stabilimenti dell’impresa Cimolai e assemblate nel cantiere presso Ponte Rubattino nel porto di Genova, poi trasportate via mare nell’area del Waterfront. Il “cappello” ha la funzione di proteggere dall’abbagliamento solare chi lavora nella centrale operativa, permettendo così alla Capitaneria e ai piloti di controllare

The Pilot Tower seen from different points
La Torre Piloti vista da punti diversi

Connected to the Pilot Tower by a pedestrian walkway, there is also the Service Building, a simple two-storey structure: offices on the ground floor and resting cabins on the fi rst fl oor. The building is elevated on steel columns that lend it transparency, preserving the view of the marina for visitors.

At sea, protective structures were built for the new facilities, such as marine docks to guard vessels against impacts.

The structure is finally completed with stairs and an antenna that brings the building’s height to 95 meters. Solar panels were installed on the parts of the structure most exposed to solar irradiation, which will generate over 60% of the annual energy needed to meet its op-

anche a vista il transito delle navi in porto, lungo tutto il canale di calma fino a Sampierdarena.

Collegata alla Torre Piloti attraverso una passerella pedonale, sorge anche la Palazzina Servizi, di due soli piani: a terra gli uffici e al primo le cabine destinate al riposo. L’edificio è sollevato da colonne in acciaio che gli donano trasparenza e non ostacolano la vista della marina ai visitatori.

A mare sono state realizzate opere a protezione dei nuovi fabbricati, come le banchine marittime che difendono i natanti dagli urti. Infine, la struttura è stata completata con le scale e l’antenna, che fa raggiungere all’edificio 95 metri di altezza. Le parti più esposte all’irraggiamento solare ospitano pannelli fotovoltaici che produrranno oltre

erational demands. Additional panels were installed on the Service Building’s roof to ensure energy self-sufficiency.

One of the greatest challenges was equipping the Tower with a system to dampen vibrations caused by wind or harsh marine weather conditions.

A sophisticated stabilization system against natural events was thus implemented, similar to those in the world’s tallest skyscrapers. This technology, developed and manufactured by the Italian company Isaac, was speci fi cally designed to make the Pilot Tower the world’s first civil engineering structure equipped with an active vibration control system.

This project involved over 50 companies, 800 people, and 340,000 hours of work.

il 60% dell’energia annua necessaria ad alimentare il fabbisogno della struttura. A questi se ne aggiungono altri installati sulla copertura della Palazzina Servizi, sempre per garantirne l’autonomia energetica.

Una delle sfide più grandi è stata conferire alla Torre un sistema per smorzare le vibrazioni impresse dal vento o da condizioni meteomarine difficili. È stato quindi realizzato un sofisticato sistema di stabilizzazione contro gli eventi naturali, come avviene nei grattacieli più alti del pianeta. Una tecnologia, di ideazione e produzione italiana, della ditta Isaac, studiata per rendere la Torre Piloti la prima opera di ingegneria civile al mondo dotata di un sistema di controllo attivo delle vibrazioni. Un progetto al quale hanno lavorato più di 50 imprese, 800 persone per un totale di 340 mila ore di lavoro.

At the top of the tower
In cima alla torre

Vivere sull’acqua Living on the Water

Eliana Quattrini

The old Fiera del Mare was a world of its own, separated from the city. The new Waterfront, designed by Renzo Piano, will instead be integrated into the urban landscape and even become a symbol of Genoa itself. This project represents one of the most significant urban redevelopment initiatives undertaken in Genoa during the 2000s. Spanning over 100,000 square meters, the area comprises both public and private zones, with its transformation funded through a combination of public financing and private investment. Cds Holding acquired the Palasport, part of the land, and constructed new buildings, while the Municipality of Genoa financed the construction of canals and infrastructure.

La vecchia Fiera del Mare era un mondo separato. Il nuovo Waterfront progettato da Renzo Piano sarà integrato nella città. Anzi, ne diventerà un simbolo. Questa è la premessa di una delle più importanti operazioni urbanistiche affrontate negli anni Duemila a Genova. L’area, oltre 100 mila metri quadrati, è in parte pubblica e in parte privata, la sua trasformazione si deve a finanziamenti pubblici e investimenti privati. Cds Holding ha acquistato il Palasport, una parte della superficie e costruito nuovi edifici; il Comune si è fatto carico di realizzare con risorse pubbliche i canali e la viabilità.

Now, the focus turns to the future. Several innovations are underway. Residents of the two buildings, known as “Scafi” (Hulls), will be among the first to benefit.

Ora bisogna guardare al futuro.

Molte le innovazioni. Potranno goderne i residenti delle due palazzine, chiamate “Scafi”.

Chi vive lì può disporre di posto barca e auto. Primo cambiamento. Poi ci sono i canali che occupano l’ampio spazio che comprende l’area del ex padiglione C, con il mare che lambisce le banchine destinate al passeggio.

Una restituzione simile è già stata vissuta con il Porto An-

These residents will have access to private boat and car parking – one of the key changes. Then there are the canals, which occupy the spacious area around the former Pavilion C, with the sea lapping against quaysides designed for strolling. This project reflects the waterfront reintegration already achieved in the Porto Antico, designed by Renzo Piano’s Building Workshop and completed in 1992. The new Waterfront continues and ideally completes that vision. Another significant change will be a park to be built behind the buildings running parallel to the elevated roadway. This area will feature public facili-

tico, progettato dal Renzo Piano Building Workshop e portato a compimento nel 1992. Il Waterfront prosegue, e idealmente completa, quest’idea. Un altro cambiamento sarà portato dal parco che sorgerà dietro gli edifici paralleli alla sopraelevata. In questo spazio sorgeranno esercizi pubblici, negozi, u ffici, residenze, un auditorium e una biblioteca. Oltre alla Fabbrica delle Idee, sede di gruppi di ricerca e start up: un sogno futuribile. Guardando a ovest, dove si trovava il palazzo dell’ex Nira, è previsto un grande albergo.

Resta, invece, il Padiglione Blu disegnato da Jean Nou-

ties, shops, offices, residences, an auditorium, and a library, as well as the Fabbrica delle Idee (Factory of Ideas), a hub for research groups and startups – a futuristic dream coming to life. To the west, where the former Nira building once stood, plans are underway for a large hotel. Jean Nouvel’s Blue Pavilion will remain a key feature. Together with the Marina, it is managed by Porto Antico di Genova, ensuring continuity with nearby attractions such

as Bigo, the Cotton Warehouses, Piazza delle Feste, and the Aquarium. In 2025, the Pavilion will host ArteGenova (February 14-16), the 13th Euroflora (April 24-May 4), the European Fencing Championships (June 14-19), the 65th International Boat Show (September 18-23), the Worldcats event (October 11-12), the Shipbrokers and Shipagents Dinner (October), the prestigious National

vel. Insieme alla Marina è gestito dalla società Porto Antico di Genova, segno concreto di continuità con l’area del Bigo, dei Magazzini del Cotone, di Piazza delle Feste, dell’Acquario. Nel 2025 il Padiglione ospiterà ArteGenova (14-16 febbraio), la 13ª Euroflora (24 aprile-4 maggio), i Campionati Europei di Scherma (14-19 giugno), il 65° Salone Nautico (18-23 settembre), la manifestazione Worldcats (11-12 ottobre), lo Shipbrokers and Shipagents

Some images of the Levante Waterfront Alcune immagini del Waterfront di Levante

Accountants Congress dinner (October), the Festival of the Orient (November 15-16 and 22-23), and the Classic Car, Motorcycle, Bicycle, and Vintage Vehicle Exchange Show (November 29-30).

Finally, the Waterfront’s main feature: the Palasport. With its round design and illustrious past, it has been readied for a revival through extensive renovations. It will house a

Dinner (ottobre), la prestigiosa cena del Congresso Nazionale Commercialisti (ottobre), il Festival dell’Oriente (15-16 e 22-23 novembre), la Mostra Scambio di auto, moto, cicli e veicoli d’epoca (29-30 novembre).

Infine, c’è il protagonista del Waterfront: il Palasport. A pianta rotonda, ha un passato illustre ed è stato preparato alla rinascita da un restyling. Ospiterà un centro

shopping center and many stores. Inside, the new sports arena, inaugurated in summer 2024, boasts a ceiling adorned with a radial design resembling the giant spokes of a bicycle wheel.

This three-story facility accommodates up to 5,000 spectators across eight circular seating sections. Built to CONI and FIP GOLD standards, its access is fully autonomous, leading directly from the square outside. The arena was designed meeting the requirements of the main sports disciplines. It will also be used for training sessions and will be able to host regional and national events (futsal and large-scale futsal, skating, and handball), as well as international ones (basketball, volleyball, tennis, martial arts, artistic gymnastics, roller hockey, badminton, dancesport, and fencing).

commerciale e molti negozi. Al suo interno sorge l’Arena sportiva, inaugurata nell’estate 2024, con il soffitto coperto da una corona di raggi come la gigantesca ruota di una bicicletta. Il nuovo impianto si articola su tre piani e può ospitare fino a cinquemila spettatori distribuiti su otto gradinate circolari. È conforme alla normativa CONI e FIP GOLD, l’accesso è totalmente autonomo sulla piazza antistante l’ingresso. L’arena è stata progettata seguendo le esigenze delle principali discipline sportive. Sarà utilizzato anche per allenamenti e potrà accogliere manifestazioni regionali e nazionali (futsal e futsal grande, pattinaggio e pallamano) fino a quelle internazionali (basket, pallavolo, tennis, arti marziali, ginnastica artistica, hockey su pista, badminton, danza sportiva e scherma).

The restyling of the Palasport Il restyling del Palasport

Dal 13 al 17 dicembre 2024

IL CAPPELLO DI PAGLIA

DI FIRENZE

MUSICA DI NINO ROTA

Direttore

GiampaoloBisanti

Regia

Damiano Michieletto

Dal 7 al 13 marzo 2025

FALSTAFF

MUSICA DI GIUSEPPE VERDI Direttore Riccardo Minasi

Regia

Damiano Michieletto

Dal 6 al 16 aprile 2025

DIE LIEBE DER DANAE

LO SCHIACCIANOCI

Direttore 21 e 22 dicembre 2024

Dal 12 al 19 gennaio 2025

LA TRAVIATA

MUSICA DI GIUSEPPE VERDI

Direttore

Renato Palumbo

Regia

Giorgio Gallione

Dal 6 al 15 febbraio 2025

ANDREA CHÉNIER

MUSICA DI UMBERTO GIORDANO

Direttore

Donato Renzetti

Regia

Pier Francesco Maestrini

MUSICA DI RICHARD STRAUSS Direttore Fabio Luisi/Michael Zlabinger (16)

Regia

Laurence Dale

Dal 16 al 25 maggio 2025

CARMEN

MUSICA DI GEORGE BIZET Direttore

Donato Renzetti

Regia

Emilio Sagi

Dal 13 al 22 giugno 2025

DIE ZAUBERFLÖTE

MUSICA DI WOLFGANG AMADEUS MOZART Direttore

Giancarlo Andretta

Regia

Daniele Abbado

Maestro del Coro Claudio Marino Moretti

Info e biglietti www.operacarlofelicegenova.it

PIAZZALE KENNEDY

Reconquering the Sea

A20,000-square-meter green park will soon emerge at Piazzale Kennedy, in the Foce district of Genoa. This project is part of the Genoa Waterfront Blueprint by Renzo Piano, which reflects the Genoese architect’s vision of the relationship between the city and the sea. The area spans between the mouth of the Bisagno River, corso Guglielmo Marconi, and the beachside embankment. The technical and economic feasibility study has been assigned to the group led by Bargone Architetti Associati. The goal is to redevelop an area currently in decay, transforming it with public utility spaces and services: the urban park will continue, and complete, the green belt planned for the Levante Waterfront areas, with residential buildings overlooking canals and the new Palasport.

Un parco verde di 20 mila metri quadrati sorgerà a Piazzale Kennedy, nel quartiere della Foce a Genova. Il progetto fa parte del Genoa Waterfront Blueprint di Renzo Piano, che racconta la visione dell’architetto genovese sul rapporto fra la città e il mare. Qui siamo nell’area compresa tra la foce del Bisagno, corso Guglielmo Marconi e la massicciata lato spiaggia. Il progetto di fattibilità tecnica-economica è stato affidato al gruppo con capofila Bargone Architetti Associati. L’obiettivo è riqualificare un’area, oggi in stato di degrado, attraverso l’inserimento di spazi e servizi di pubblica utilità: il parco urbano continuerà, completandola, la cintura verde prevista nelle aree del Waterfront di Levante, con costruzioni residenziali che si affacciano sui canali, e il nuovo Palasport.

Monica Bottino

Beneath the green space, a single-level underground parking lot with a capacity of 200 cars will be built. Finally, both residents and tourists will have the opportunity to enjoy the sea once again. The nearby Piazza Rossetti area, surrounded by elegant buildings with large windows, has long been overwhelmed by parking spaces and traffic, obstructing any view beyond the concrete sprawl. The new park will extend southward, providing a view of the beach and completing a 27.5 mil-

Sotto l’area verde verrà realizzato un parcheggio interrato monopiano, con una capienza di 200 posti auto. Cittadini e turisti avranno finalmente la possibilità di rivivere il mare. E molto guadagnerà la zona di piazza Rossetti, circondata da eleganti palazzi dalle grandi vetrate, negli ultimi tempi soffocata tra i parcheggi e il traffico, senza possibilità di allungare lo sguardo oltre la distesa di cemento. Il nuovo parco ne sarà la continuazione verso sud, regalandole l’affaccio sulla spiaggia, ultimo tassello che andrà a completare un lavoro dal costo di 27,5 milioni di euro. L’appalto integrato di progettazione ed esecuzione è stato aggiudicato alla rete temporanea di imprese costituita dai consorzi CSI e CMCI, che si è avvalsa per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo dei professionisti coordinati dallo studio Sibillassociati Srl. Il parco di piazzale Kennedy sarà suddiviso idealmente in tre macro-aeree: al centro una passeggiata con panchine e zone attrezzate, a nord e a sud due aree perimetrali di verde, dalla fitta alberatura di pini, platani, gelsi, mimose, tamerici, palme e altre specie, in un mix resistente al clima marino e molto ornamentali, con fioriture stagionali.

lion euros project. The integrated design and construction contract was awarded to a temporary consortium formed by the CSI and CMCI consortia, which entrusted a group of professionals coordinated by Sibillassociati Srl with the final and detailed design. The park at Piazzale Kennedy will be ideally divided into three main areas: in the center, a promenade with benches and equipped zones, while to the north and south, two peripheral green areas will be thickly planted with pine, plane, mulberry, mimosa, tamarisk, palm, and other species, chosen for their resilience to the marine

Le aree si estenderanno parallele alla linea di costa: le due fasce di alberi ad alto fusto, circa 350 piante, avranno zone di prato e aiuole fiorite. In mezzo, la zona pedonale sarà la passeggiata “polifunzionale” che, secondo le necessità, potrà essere adibita a eventi. Sarà lunga circa 200 metri e larga 24 e il debutto è previsto per l’edizione 2025 di Euroflora.

Il nuovo parco sarà direttamente connesso alla mobilità ciclabile già esistente a levante su corso Italia e a quella prevista per il Waterfront di Levante. All’estremità opposta verrà realizzata una piazza di ingresso, anch’essa alberata,

Above and on the previous pages, a simulation of the future Piazzale Kennedy Qui sopra, e nelle pagine precedenti, una simulazione del futuro piazzale Kennedy

climate and high decorative value with seasonal blooms. The green spaces will run parallel to the coastline, with two rows of approximately 350 tall trees, alongside grassy areas and flower beds. The pedestrian area in the center will serve as a “multifunctional” walkway that can host events as needed, stretching about 200 meters in length and 24 meters in width. It is expected to be completed for the 2025 edition of Euroflora.

The new park will be directly connected to the existing bike path extending eastward along Corso Italia, as well as the planned bike path for the Levante Waterfront. At the opposite end, a tree-lined entrance square will be created, while a perpendicular boulevard will be the ideal continuation of Piazza Rossetti, separated from the park only by the central crossing of Corso Marconi. The new area will link the Corso Italia seafront with the Waterfront area and, in the future, with the Porto Antico as well. But that’s not all. A public panoramic elevator, close to the historic walls of Corso Aurelio Saffi with weather-protected observation points, will provide vertical access between the urban park and Corso Saffi, in front of the New Galliera Hospital. This will ensure a connection between the Waterfront and the Carignano district. “We are creating a space to live with zero impact” architect Renzo Piano said in presenting his Blueprint. “We are focusing on the urban character of the place, which can only be achieved by inhabiting it. People will work and live here”. And in the new park, they will find an unexpected oasis.

mentre un viale perpendicolare sarà l’ideale continuazione di piazza Rossetti, da cui il parco sarà separato solo dall’attraversamento centrale di corso Marconi. La nuova area legherà il lungomare di corso Italia alla zona del Waterfront e, in futuro, anche con il Porto Antico. Non è tutto. Un ascensore panoramico pubblico, a ridosso delle mura storiche di corso Aurelio Saffi, con approdi aperti alla vista ma protetti dalle intemperie, costituirà il collegamento verticale tra il parco urbano e, appunto, corso Saffi, davanti al Nuovo Ospedale Galliera, garantendo in questo modo la connessione tra il Waterfront e il

quartiere di Carignano. “Stiamo realizzando uno spazio da vivere a impatto zero” ha commentato l’architetto Renzo Piano presentando il suo Blueprint. “Puntiamo sull’urbanità del posto, che si ottiene solo vivendolo. Ci saranno persone che lavoreranno e abiteranno qui”. E nel nuovo parco troveranno un’oasi inaspettata.

An aerial view of Piazzale Kennedy Una veduta aerea di piazzale Kennedy

Pallavicino

during his mission as ambassador of the Republic to Pope Gregory XV in 1621 (He would later become Doge in the years 1637-1639).

Los Angeles, Getty Museum.

Antoon van Dyck, Agostino Pallavicino (1576-1649), effigiato in occasione della sua missione come ambasciatore della Repubblica presso papa Gregorio XV nel 1621 (Sarà doge nel biennio 1637-1639).

Los

Getty Museum.

Antoon van Dyck, Agostino Pallavicino (1576-1649), depicted
Angeles,

La Storia in un libro History in a book

The history of Genoa is inseparably connected to that of the Pallavicino family, who, in the heart of the Middle Ages, though bound to Carolingian feudal nobility, sensed that their destiny was to establish residence in this city, contributing to its growth. The Pallavicino family rose to prominence among the nobiles who governed the ancient Commune, established in 1100, and later became key figures in the patrician aristocracy of the Republic, born from the constitutional reform of 1528. They retained a prominent position even after the fall of the Republic in 1797, through the Napoleonic era, the Congress of Vienna, and Genoa’s annexation to the House of Savoy states in 1815. Indeed, they are one of Italy’s most prominent noble families, providing Genoa with three Doges, countless senators, high-ranking diplomats of the Republic, and five Cardinals of the Church of Rome, as well as endowing the city with priceless works of art. Even today, they contribute to Genoa’s appeal as a city renowned for its beauty.

Lnessa a quella della famiglia Pallavicino che, in pieno Medioevo, seppur legata alla nobiltà feudale carolingia, intuì che il suo destino sarebbe stato prendere dimora in questa città, contribuendo al suo sviluppo. I Pallavicino si affermarono tra i nobiles al governo dell’antico Comune, istituito nel 1100, diventando poi protagonisti del patriziato sovrano della Repubblica aristocratica, nata dalla riforma costituzionale del 1528. Mantennero una posizione di primo piano anche dopo la fine della Repubblica, 1797, fino alle vicende napoleoniche, al congresso di Vienna e all’annessione di Genova agli stati di Casa Savoia, nel 1815. Sono, infatti, una delle più importanti famiglie nobili italiane, che ha dato a Genova tre Dogi, innumerevoli senatori e alti diplomatici della Repubblica e alla Chiesa di Roma cinque cardinali, che ha regalato alla città opere d’arte di immenso valore. Ancora oggi contribuisce a farne un centro di grande richiamo per la sua bellezza.

Vitto prefazione di Andrea a cura di Fondazione Pal orio Sgarbi a Lercari llavicino

The coats of arms of the families that make up the Pallavicino hotel in 1528, represented in the elegant engraving by Geronimo David printed in the volume by Agostino Franzoni, Nobility of Genoa, published in 1636. At the center of the composition is a large shield depicting the noble arms of the head family, topped by a patrician crown and a crowned imperial eagle.

Gli stemmi delle famiglie componenti l’albergo Pallavicino nel 1528 rappresentati nell’elegante incisione di Geronimo David stampata nel volume di Agostino Franzoni, Nobiltà di Genova, edito nel 1636. Al centro della composizione è posto un grande scudo su cui e raffigurata l’arma gentilizia della famiglia capo albergo, sormontato dalla corona patrizia e dall’aquila imperiale coronata

The glamour of the family endures thanks to the foresight of the current Prince, Domenico Pallavicino, who established a Foundation and promoted the systematic reorganization of the family’s vast archival heritage.

“For an important birthday”, as he himself reveals, he gifted himself a book on his family: The Pallavicino of Genoa. A Patrician Obertenghian Lineage in the History of Europe and the Mediterranean, edited by Andrea Lercari, with a foreword by Vittorio Sgarbi and published by Sagep Editori.

This monumental work gathers years of research and archival reconstruction conducted by the editor. “To follow the historical path of the Pallavicino is to follow the history of Genoa”, he writes in the introduction, “for, within a dynamic and multifaceted ruling class that held sovereignty over the aristocratic Republic, they have always been part of that small group of families forming a constant in Genoese history.

Adapting to institutional and social changes, they have always been present on the public stage, shining also in their private lives, from the beginnings of Genoa’s Commune to the contemporary era”.

Il glamour della famiglia è intatto grazie alla lungimiranza dell’attuale principe Domenico Pallavicino, che ha creato una Fondazione e ha promosso la riorganizzazione sistematica dell’immenso patrimonio documentale della casata.

“Per un compleanno importante”, come lui stesso rivela, si è regalato un volume sulla sua famiglia: “ I Pallavicino di Genova. Una stirpe obertenga patrizia genovese nella storia d’Europa e del Mediterraneo”, a cura di Andrea Lercari, con la prefazione di Vittorio Sgarbi, pubblicato da Sagep Editori.

Un’opera monumentale, che racchiude anni di ricerca e ricostruzione archivistica condotte dal curatore. “Seguire il cammino storico dei Pallavicino vuol dire seguire la storia di Genova” scrive nella presentazione del volume “perché, nel contesto di un ceto dirigente dinamico e articolato che godette della sovranità sulla Repubblica aristocratica, essi fanno sempre parte di quel ristretto gruppo di famiglie che costituiscono una costante nella storia genovese e che, adattandosi ai mutamenti istituzionali e sociali, sono state sempre presenti sulla scena pubblica, brillando anche nella propria dimensione di privati cittadini, dalle origini del Comune di Genova all’età contemporanea”. Il volume è arricchito da saggi

Lorenzo Lotto (?), Tobia Pallavicino (private collection, photo by Alberto De Mori).
Lorenzo Lotto (?), Tobia Pallavicino (collezione privata, foto Alberto De Mori).
Vittorio Corcos, The Marchioness Agnese Pallavicino and her daughter Guendalina (collection of Prince Domenico Pallavicino).
Vittorio Corcos, La marchesa Agnese Pallavicino e la figlia Guendalina (collezione principe Domenico Pallavicino).
Vittorio Corcos, The Marquis Domenico Pallavicino (collection of Prince Domenico Pallavicino).
Vittorio Corcos, Il marchese Domenico Pallavicino (collezione principe Domenico Pallavicino).
Titian, Cardinal Antoniotto Pallavicino with the book of the Pharsalia, circa 1545-1546, Moscow, State Museum of Fine Arts S.A. Pushkin (© Moscow, State Museum of Fine Arts S.A. Pushkin). Tiziano, Cardinale Antoniotto Pallavicino con il libro della Pharsalia, 1545-1546 circa, Mosca, Museo Statale di Belle Arti S.A. Puškin (© Mosca, Museo Statale di Belle Arti S.A. Puškin).
The Marquis Stefano Lodovico Pallavicino portrayed by the famous photographer Petri (private collection).
Il marchese Stefano Lodovico Pallavicino ritratto dal celebre fotografo Petri (collezione privata).

The volume is enriched by essays such as Barbara Bernabò’s on the typical family organization of the Genoese clan, the albergo , which also characterized the Pallavicino. Elena de Laurentiis presents the creation of the Missal of the Nativity by Cardinal Antoniotto Pallavicino, an illuminated manuscript from 1503 for liturgical functions in the Sistine Chapel. Roberto Santamaria explores the creation of the 17th-century monumental marble counter-façade of the Church of San Siro, while art historian Anna Orlando highlights commissions for works by Peter Paul Rubens and Antoon Van Dyck.

The story of the sculptures on the family tomb in the monumental cemetery of Staglieno is told by Caterina Olcese Spingardi. “Over the centuries, the Pallavicino have always sought to show gratitude to this city, and today I hope to be able to do the same”, writes Prince Domenico in the preface to the prestigious volume, destined to become an indispensable guide for historians and researchers passionate about the extraordinary history of Genoa.

come quelli di Barbara Bernabò sulla tipica organizzazione familiare del clan genovese, l’albergo, che ha caratterizzato anche i Pallavicino. Elena de Laurentiis illustra la realizzazione del Messale della Natività del cardinale Antoniotto Pallavicino, un codice miniato del 1503 per le funzioni liturgiche della Cappella Sistina. Roberto Santamaria approfondisce la realizzazione della seicentesca monumentale controfacciata marmorea della chiesa di San Siro, e la storica dell’arte Anna Orlando ricorda le committenze delle opere di Peter Paul Rubens e Antoon Van Dyck. Fino alla vicenda delle sculture sulla tomba gentilizia, nel cimitero monumentale di Staglieno, raccontata da Caterina Olcese Spingardi.

“Nel corso dei secoli i Pallavicino hanno sempre cercato di essere grati a questa città e oggi mi auguro di saperlo essere anche io”, scrive il principe Domenico nella presentazione del prestigioso volume, destinato a diventare una guida imperdibile per storici e ricercatori appassionati alla straordinaria storia di Genova.

Domenico e Luisa Pallavicino. Ph. Petri
Genoa, Church of San Pancrazio. The valuable Triptych of Saint Pancras, attributed to the Flemish painter Adriaen Ysenbrant (1510-1551), a pupil of Gerard David (photo by Luigino Visconti).
Genova, chiesa di San Pancrazio. Il pregevole Trittico di San Pancrazio, attribuito al pittore fiammingo Adriaen Ysenbrant (1510-1551), allievo di Gerard David (foto Luigino Visconti).

A GREEN REVOLUTION BETWEEN SKY AND SEA

An Investment in the Future

Waterfront di Levante in Genoa is an innovative residential project that blends modernity, beauty, and sustainability. Developed by Orion European Real Estate Fund V and CDS Holding, designed by the Renzo Piano Building Workshop in collaboration with Studio OBR, and constructed by CDS Costruzioni S.p.A., it represents a new vision for urban living. Overlooking the sea, this complex is not just a place to live but a unique experience promoting well-being and comfort.

The penthouses at Waterfront di Levante are the crown jewel of the project, featuring spacious layouts, panoramic glass windows, and high-quality materials designed to harmonize with the Ligurian landscape. The residences offer priority access to marina berths and are surrounded by a 13,000 sqm pedestrian green park, creating a peaceful and natural residential enclave.

The expansive panoramic terraces provide breathtaking sea views and true outdoor living spaces bathed in natural light.

The project is built following advanced sustainability standards, achieving LEED Gold and NZEB certifications, which ensure high energy efficiency and a minimal environmental footprint. Each residence can be customized thanks to MARTINA RE, a company specializing in Asset & Development Management for Luxury Real Estate. MARTINA RE provides a turnkey Interior Design service and exclusively manages the sales of the penthouses.Residents can enjoy exclusive amenities, including 24/7 concierge services, a gym, coworking spaces, relaxation areas, and event spaces. With its prime location, these penthouses represent one of the most exclusive living solutions in Genoa, offering privacy and direct access to the city. An exceptional opportunity for those who wish to live the future today, in the heart of a Genoa looking towards tomorrow.

To discover the exclusive penthouses still available, visit: www.waterfrontdilevante.com

Un investimento per il futuro

Waterfront di Levante, a Genova, è un innovativo progetto residenziale che unisce modernità, bellezza e sostenibilità. Sviluppato da Orion European Real Estate Fund V e CDS Holding, progettato da Renzo Piano Building Workshop in collaborazione con Studio OBR e realizzato da CDS Costruzioni S.p.A., rappresenta una nuova visione dell'abitare urbano. Questo complesso, affacciato sul mare, non è solo un luogo dove vivere, ma un'esperienza unica che promuove benessere e comfort.

Gli attici di Waterfront di Levante sono il fiore all'occhiello del progetto, con ampi spazi, vetrate panoramiche e materiali di alta qualità, pensati per integrarsi armoniosamente con il paesaggio ligure. Le residenze offrono la prelazione sui posti barca e sono immerse in un parco verde pedonale di 13.000 mq, creando un’isola abitativa naturale e tranquilla. Le ampie terrazze panoramiche offrono magnifiche viste sul mare e veri living all'aperto, dove la luce naturale regna sovrana.

Il progetto è costruito secondo criteri di sostenibilità avanzati, ottenendo certificazioni LEED Gold e NZEB, garantendo elevati standard energetici e un ridotto impatto ambientale. Ogni residenza è personalizzabile grazie a MARTINA RE, azienda specializzata nell’Asset & Development Management nel Luxury Real Estate, che offre un servizio di Interior Design "chiavi in mano" e gestisce in esclusiva il Sales Management degli attici. I residenti possono usufruire di servizi esclusivi, tra cui concierge 24/7, palestra, area coworking, sale relax e spazi per eventi. Grazie alla posizione privilegiata, questi attici rappresentano una delle soluzioni più esclusive di Genova, offrendo privacy e accesso diretto alla città. Un'opportunità esclusiva per chi desidera vivere il futuro oggi, nel cuore di una Genova che guarda al domani.

Per scoprire gli esclusivi attici ancora disponibili: www.waterfrontdilevante.com

Ilaria Bonacossa, director of Palazzo Ducale

Ilaria Bonacossa, direttrice del Ducale

At Palazzo Ducale we are Historymaking Al Ducale facciamo la Storia Ilaria Bonacossa

laria Bonacossa, 51, from Milan, has returned to Genoa as the director of the Fondazione Palazzo Ducale after a bold tenure leading the Villa Croce Museum of Contemporary Art.

What did you discover about Palazzo Ducale that you didn’t already know?

“What seemed true from the outside turned out to be accurate: a highly efficient, collaborative team – which isn’t a given. We are working to preserve the existing strengths while introducing innovation into certain projects”.

laria Bonacossa, 51 anni, milanese, è tornata a Genova direttrice della Fondazione Palazzo Ducale dopo una coraggiosa esperienza alla guida del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce.

Cos’ha scoperto del Ducale che già non sapesse?

“Quello che sembrava da fuori era tutto vero: squadra molto performante, non è scontato, e collaborativa.

Lavoriamo per confermare le cose positive che c’erano già, innescando una dose di innovazione su alcuni progetti”

What do you mean by that?

“We have a very loyal audience, mainly over 50, but we also need to attract younger people”.

Are people genuinely interested in art and culture, or is it sometimes just a trend?

“Young people are definitely interested in very specific topics. When Zerocalcare came, the hall was packed with people under 40. During Book Pride, several presentations with authors also drew large audiences, many of whom were young.

Cosa intende?

“Abbiamo un pubblico molto fidelizzato, nella maggior parte dei casi sopra i cinquant’anni, al quale dobbiamo affiancarne uno più giovane”.

Le persone sono interessate all'arte, alla cultura in generale, o a volte è solo una moda?

“I più giovani sono interessati sicuramente a temi molto specifici. Quando è venuto Zerocalcare la sala era stracolma di under quaranta. Per il Book Pride alcune presentazioni con gli autori hanno richiamato un pubblico numeroso, anche stavolta di giovani.

So, we plan to enhance our digital tools and launch a WhatsApp channel where people can access the program in real time”.

Is a city’s cultural offering just the sum of exhibitions and events, or is it something more?

“It includes alternative spaces for young people, as well as the Academy, the Conservatory, and theaters. I must say,

Per cui, potenzieremo i nostri strumenti digitali e lanceremo un canale WhatsApp, dove scoprire il programma in tempo reale”.

L'offerta culturale di una città è la somma di mostre, spettacoli o qualcosa di diverso?

“È fatta di spazi off per i giovani, ma anche di Accademia, Conservatorio, teatri. Devo dire che Genova è molto viva e può giocarsi ancora la carta della qualità della vita. Qui è possibile abitare in un posto bello. Gli affitti per gli studenti, anche se in crescita rispetto a città come Milano e Torino, sono ancora raggiungibili. Si propone come città laboratorio culturale come la Berlino di vent'anni fa”.

Un po’ come la mostra Molto vicino, incredibilmente lontano dedicata alla fotografa Lisetta Carmi?

“Intanto mi fa piacere curarla insieme a Gianni Martini, che è stato il suo gallerista e ne gestisce l’archivio. A cent'anni dalla nascita il suo modo di lavorare ha sicuramente influenzato importanti artisti internazionali. E la pubblicazione delle sue foto, specie quelle inedite dedicate al cimitero di Staglieno, piuttosto che al ghetto, alla comunità trans e ai travestiti, offrendone una chiave fortemente contemporanea”.

Veniamo a Impression, Morisot, la prima mostra dedicata a questa pittrice così evocativa: non le sembra che si parli un po’ troppo di Impressionismo?

“È vero perché il governo francese, per celebrare i 150 anni di questo movimento, ha fatto un grande lavoro di comunicazione istituzionale. Tant'è che anche noi abbiamo il marchio ufficiale, che non si concede a tutti, perché il Musée d'Orsay ci ha prestato un importante quadro di Claude Monet, Les villas à Bordighera, che era nella camera da letto di Berthe.

Some images from the exhibition on the great photographer
Alcune immagini dalla mostra sulla grande fotografa

Genoa is vibrant and still offers quality of life. You can live in a beautiful place here. While student rents are increasing, they’re still more affordable than in cities like Milan or Turin. Genoa has the potential to position itself as a cultural laboratory, similar to Berlin twenty years ago”.

A bit like the exhibit Very Close, Incredibly Far, dedicated to photographer Lisetta Carmi?

“I am pleased to curate it with Gianni Martini, who was her gallerist and manages her archive. A hundred years after her birth, her work continues to influence major international artists.

This exhibit will feature many of her unpublished photos, focusing on themes like the Staglieno Cemetery, the ghetto, and the trans and cross-dressing communities, offering a deeply contemporary perspective”.

Riflettiamoci, è qualcosa che in un Paese come l’Italia è più difficile da fare. Hanno deciso che l’Impressionismo doveva essere il movimento pittorico dell’Ottocento più importante al mondo”.

E voi perché avete deciso di fare questa mostra?

“Ci sono già state mostre ufficiali su Morisot ma se si chiede in Italia, specie a chi non ha studiato storia dell’arte, chi sia stata, scopriamo che è un nome quasi sconosciuto.

E qui veniamo alla questione di genere: Berthe, signora borghese ma non aristocratica, doveva sempre conciliare le norme sociali al desiderio di carriera. Il suo studio era in salotto perché, a differenza di un pittore uomo, non poteva averne uno fuori, tantomeno scambiare vedute con colleghi nei caffè letterari”.

The Sala del Maggior Consiglio, a venue for conferences and events
La sala del Maggior Consiglio, sede di conferenze ed eventi

And the Impression, Morisot exhibit, dedicated to this evocative painter: isn’t there perhaps an overemphasis on Impressionism?

“It is true, because the French government has put a lot of effort into celebrating the 150th anniversary of this movement. As a result, we too have the offi cial label, which isn’t given to just anyone, since the Musée d’Orsay lent us an important painting by Claude Monet, Les Villas à Bordighera, which hung in Berthe’s bedroom. It is worth noting that in a country like Italy, these initiatives are harder to undertake. France decided that Impressionism would be the world’s most signi fi cant 19th-century art movement”.

Why did you decide to hold this exhibit?

“There have already been official exhibitions on Morisot, but if you ask people in Italy, especially those who haven’t studied art history, she is almost unknown.

This brings up the issue of gender: Berthe, a bourgeois woman, but not aristocratic, always had to balance social norms with her career ambitions. Her studio was in her living room because, unlike a male painter, she couldn’t have a studio elsewhere, let alone exchange ideas with colleagues in literary cafés”.

Il Palazzo Ducale dovrebbe assomigliare a un immenso salotto letterario per tutti o a un laboratorio di idee?

“Più che salotto userei la formula piazza delle idee. Sicuramente transgenerazionale.

Offriamo più di due eventi gratuiti a settimana alla città,

On this page, some works from the exhibition dedicated to Berthe Morisot | In questa pagina alcune opere nella mostra dedicata a Berthe Morisot

Should Palazzo Ducale be like an immense literary salon for all, or a laboratory of ideas?

“I would say more of a “square of ideas”, definitely crossgenerational. We offer the city more than two free events a week, which is quite rare in Italy. This year, our History in the Square festival will be dedicated to the theme of public squares in history, reaffirming our commitment to fostering culture and embracing international perspectives”.

What will be the highlights?

“The theme of historical and contemporary photography will remain central because the Ducale itself is steeped in history. I would also like to bring back contemporary art to these rooms, which is my area of expertise. Finally, I want to focus on the African continent, especially its photography. It is a way of narrating global transformations, approaching creativity in a way that might be somewhat unexpected”.

una scelta abbastanza inconsueta per il panorama italiano. Quest’anno, poi, il festival La Storia in Piazza sarà dedicato appunto al tema delle piazze nella Storia. Confermando la volontà di fare cultura ed essere aperti a sollecitazioni e sensibilità internazionali”.

Quali saranno i vostri punti forti?

“Il fi lone della fotografi a storica e contemporanea resterà al centro della programmazione.

Perché il Ducale stesso è immerso nella Storia. Poi mi piacerebbe riportare l’arte contemporanea in queste sale, perché riguarda il mio expertise. Infine, vorrei rivolgere lo sguardo al continente africano, anche qui concentrandomi sulla loro fotografi a. È un modo di raccontare le trasformazioni del mondo.

Un approccio alla creatività un po’ diverso da quello che ci si aspetterebbe”.

CARLO

Eliana Quattrini

The Carlo Felice Opera House in Genoa is a prestigious theater. According to Superintendent Claudio Orazi: “We have achieved a prominent role among national and international musical institutions, with programming that spans from Baroque to contemporary music, ensuring the preservation, protection, and promotion of the grand Italian opera repertoire”. Tradition and modernity also come to-

Opera Carlo Felice Genova è un teatro prestigioso. Così ne parla il sovrintendente Claudio Orazi: “Abbiamo raggiunto un ruolo di primo piano tra le istituzioni musicali nazionali ed internazionali, con una programmazione che va dalla musica barocca a quella contemporanea, assicurando conservazione, tutela e valorizzazione del grande repertorio operistico italiano”. Tradizione e modernità si intrecciano anche nel

Top -Tier Opera and Symphony

FELICE

Lirica e sinfonica al top

An image from Andrea Chénier – Ph. Andrea Ranzi

Un’immagine di Andrea Chénier – Ph. Andrea Ranzi

gether in 2025, starting with La Traviata by Giuseppe Verdi and Francesco Maria Piave, scheduled from January 12 to 19, in a production by the Foundation. Renato Palumbo will conduct, while the staging and costumes are crafted by the duo Giorgio Gallione and Guido Fiorato. Highly anticipated are the duets between Violetta, performed by Olga Peretyatko, and Alfredo, voiced by Genoese tenor Francesco Meli.

2025, che inizia con La traviata di Giuseppe Verdi e Francesco Maria Piave, in programma dal 12 al 19 gennaio, nell’allestimento della Fondazione. La direzione d’orchestra è affidata a Renato Palumbo, mentre regia e costumi sono firmati dalla coppia Giorgio Gallione e Guido Fiorato. Attesa anche per i duetti fra Violetta, interpretata da Olga Peretyatko, e Alfredo, che avrà la voce del tenore genovese Francesco Meli.

The Opera Season continues from February 6 to 15 with Andrea Chénier, a historical drama in four acts by Umberto Giordano, conducted by Donato Renzetti, honorary conductor of the theater. This production is a collaboration between the Fondazione Teatro Comunale di Bologna and the Opéra Garnier Monte-Carlo, with direction by Pier

La Stagione Lirica prosegue dal 6 al 15 febbraio con Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, che dirigerà Andrea Chénier, dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, nell’allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo, con la regia di Pier Francesco Maestrini. Dal 7 al 13 marzo sarà in scena Falstaff, commedia in tre atti di Giuseppe Verdi, per la direzione di Riccardo Minasi e la regia di Damiano Michieletto. Seguirà Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, nel nuovo allestimento della Fondazione, dal 6 al 16 aprile, che sarà rappresentata per la prima volta nella versione originale. La direzione è affidata a Fabio Luisi, genovese illustre, protagonista della stagione e direttore onorario del Teatro. La regia è di Laurence Dale.

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet dalle musiche popolari e trascinanti, sarà in scena dal 16 al 25 maggio nella produzione dell’Opera di Roma, con Donato Renzetti maestro concertatore e la regia di Emilio Sagi. Chiude la stagione lirica Die Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart in scena dal 13 al 22 giugno, con la direzione di Giancarlo Andretta e la regia di Daniele Abbado.

The Carlo Felice Theatre. Below, the stalls Il Teatro Carlo Felice. Sotto, la platea

Francesco Maestrini. From March 7 to 13, Falstaff, a lyrical comedy in three acts by Giuseppe Verdi, will be staged, under the conduction of Riccardo Minasi and with Damiano Michieletto as director. Following this will be Die Liebe der Danae (The Love of Danae), a mythological comedy in three acts by Richard Strauss, presented for the first time in its original version from April 6 to 16 in a new Foundation production. This performance will be conducted by the esteemed Genoese Fabio Luisi, the honorary conductor of the theater, with Laurence Dale as director. Carmen, a four-act opéra-comique by Georges Bizet fea-

Interpreti, i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice dire tta da Francesco Meli. Si tratta di uno storico allestimento del Carlo Felice con le scene di Emanuele Luzzati e i costumi di Santuzza Calì a vestire la storia con i colori e il divertimento espressi nelle loro opere da questi due indimenticabili artisti. La Stagione sinfonica nei primi mesi del 2025 è articolata in sei concerti che si propongono di offrire al pubblico un ascolto vario e sono in cartellone nei giorni 8 e 14 febbraio, 12 marzo, 11 aprile, 22 maggio e 19 giugno. Insieme

Another scene from Andrea Chénier – Ph. Andrea Ranzi
Ancora una scena di Andrea Chénier – Ph. Andrea Ranzi

turing popular and rousing music, will be staged from May 16 to 25 in a production by the Rome Opera, with Donato Renzetti as concertmaster and Emilio Sagi as director. The opera season will close with Die Zauberflöte (The Magic Flute), a two-act Singspiel by Wolfgang Amadeus Mozart, scheduled from June 13 to 22, conducted by Giancarlo Andretta and directed by Daniele Abbado. The soloists will be from the Advanced Academy for Opera Singers directed by Francesco Meli. This historic production by Carlo

ai direttori, all’Orchestra e al Coro dell’Opera Carlo Felice Genova, si avvicenderanno solisti di alto profilo internazionale, tra i quali Michele Campanella, Simon Zhu (vincitore del 57° Premio Paganini) e Hagar Sharvit. Tra i grandi capolavori sinfonici figurano il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Johannes Brahms, il Concerto per violino e orchestra in re minore di Robert Schumann, la Sinfonia n. 8 di Ludwig van Beethoven e molti altri. In continuo dialogo con il repertorio classico, i programmi

The Magic Flute by Wolfgang Amadeus Mozart
Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart
Costumes for the characters of Die Liebe der Danae by Richard Strauss Costumi per i personaggi di Die Liebe der Danae di Richard Strauss

Felice features sets by Emanuele Luzzati and costumes by Santuzza Calì, bringing color and fun to the story as envisioned by these two unforgettable artists. The Symphony Season in early 2025 will feature six concerts, offering a varied listening experience for audiences, with performances on February 8 and 14, March 12, April 11, May 22, and June 19. Alongside the conductors, and the Orchestra and Chorus of the Carlo Felice Opera House in Genoa, internationally renowned soloists such as Michele Campanella, Simon Zhu (winner of the 57th Paganini Prize), and Hagar Sharvit will perform. The program includes great symphonic masterpieces like Johannes Brahms’ Piano Concerto No. 2, Robert Schumann’s Violin Concerto in D minor, Beethoven’s Symphony No. 8, and many more. Maintaining a dialogue with the classical repertoire, the program will also feature rarer works, such as Con brio by Jörg Widmann.

During the Dialogues concert on April 11, 2025, the first performance of a new version of Stèle pour Vierne by Carlo Felice’s composer-in-residence Francesco Filidei will take place. Filidei explains: “This is a piece I wrote with my instrument, the organ, in mind, as part of a series of works like Fiori di fiori, dedicated to Frescobaldi, and Killing Bach, dedicated to Bach. Stèle is dedicated to Louis Vierne, a French composer who lived from 1879 to 1937, who deserved much more recognition and was highly regarded by his contemporaries, particularly by Claude Debussy, as he served as organist at Notre-Dame Cathedral. Vierne’s life was difficult and tragic: he was blind, hunchbacked, lost two sons to war, and was betrayed by his wife. He died at the organ of Notre-Dame, at the end of a concert”.

propongono brani di più rara esecuzione, tra cui Con brio di Jörg Widmann. Durante il concerto Dialoghi, l’11 aprile 2025, si terrà la prima esecuzione assoluta della nuova versione di Stèle pour Vierne del compositore in residenza all’Opera Carlo Felice Francesco Filidei: “Si tratta di un pezzo che ho scritto pensando al mio strumento, l’organo e che fa parte di una serie di lavori come Fiori di fiori, dedicato a Frescobaldi e Killing Bach, dedicato a Bach. Stèle è dedicato a Louis Vierne, un compositore francese vissuto tra il 1879 e il 1937 che avrebbe meritato molta più attenzione e che era molto seguito dai contemporanei, in particolare da Claude Debussy, essendo organista alla cattedrale di Notre-Dame. La vita di questo compositore è stata molto travagliata e triste, era cieco, gobbo, aveva avuto due figli poi morti in guerra e veniva tradito dalla moglie. Morì proprio sull’organo di Notre-Dame, alla fine di un concerto”.

The Magic Flute Die Zauberflöte
Carmen by Georges Bizet
Carmen di Georges Bizet

Maurizio Lastrico

The best Genovainspiration?

Renato Tortarolo

enoese humor is a gamble. It revolves around a certain type of grumbling, known as mugugno, which gives jokes a kind of sarcasm that is hard to find elsewhere in Italy. Maurizio Lastrico, 45, is an actor and a curious representative of this city’s wave of humor. He has starred in the TV series Don Matteo, the film Miss Fallaci as journalist Alfredo Pieroni, who is in love with the unforgettable Oriana, and is now performing in the play Sul Lastrico

If the audience doesn’t immediately react to a joke, does panic set in?

“A bit, yes, but you also have to accept that sometimes things don’t work. I have seen many colleagues over the years avoid change, to avoid constantly challenging themselves. I have a rule: if three out of ten jokes land, it is already a success”.

La comicità genovese è una scommessa.

Ruota tutta intorno a un tipo di recriminazione, detto “mugugno”, che dà alle battute un sarcasmo introvabile in altre parti d’Italia.

Maurizio Lastrico, 45 anni, attore, è un curioso rappresentante di questa wave cittadina della risata. Ha interpretato la fiction Don Matteo, il film Miss Fallaci dove è il giornalista Alfredo Pieroni, innamorato dell’indimenticabile Oriana, ed è impegnato nello spettacolo teatrale Sul Lastrico

Se il pubblico non reagisce subito a una battuta, scatta il panico?

“Un po’ sì, ma devi anche accettare che qualcosa ogni tanto non funzioni. In tanti colleghi vedo la tentazione a non rinnovarsi, con il passare degli anni, per non mettersi continuamente in gioco. Io ho una regola, se su dieci battute ne funzionano subito tre è già un successo”.

Do you ever laugh alone?

“Yes, often about things that come to me suddenly, bringing oddball characters to life. Genoa is a fantastic city for inspiration”.

Do you study your parts extensively?

“I am not very methodical; I don’t like routine. Although I have been trying to wake up early lately, get some exercise, and write for a few hours.

In the afternoon, I meet with the other writers and start over. It is almost a regular workday”.

Lei ride mai da solo?

“Sì, spesso per cose che mi vengono in mente all’improvviso, dando vita a personaggi strampalati. In questo Genova è una città fantastica per ispirazione”.

Studia molto le sue parti?

“Sono poco metodico, non amo la routine. Anche se da un po’ di tempo cerco di svegliarmi presto al mattino, fare attività fisica e scrivere per alcune ore. Al pomeriggio incontro gli altri autori e ricomincio da capo. Quasi una giornata lavorativa normale”.

Qual è stato il suo maestro nel far sorridere?

“Le sembrerà strano, un educatore, Massimo Rattazzi che era un mio collega quando facevamo lo stesso mestiere a

Who has been your biggest influence in comedy?

“It may seem strange, but it was an educator, Massimo Rattazzi, who was my colleague when we worked to gether in Sant’Olcese. The secret is not to overdo it; play a believable character, even if it is comedic. If I see someone in a movie playing a ‘crazy’ character but can’t fully follow

The poster for the actor’s new show Il manifesto del nuovo spettacolo dell’attore

along, the effect will be disappointing. Laughter needs time to build”.

Ever dealt with depression? It happens to actors. “No, only a little anxiety before a show. I could do ten shows in a row, but then ask myself: will people come to see me tonight?”.

Woody Allen said: my only regret in life is that I am not someone else. What do you think?

“It is not a thought that resonates with me. Sometimes I think I should do more cinema, more theater. Sure, when I see a colleague selling out shows, I feel a bit envious. But I wouldn’t want to be anyone else but who I am today. At the same time, I find other people’s envy of me stressful”.

Do you see yourself as seductive because of your job?

“Over the years, I feel that phase has passed. Now, I appreciate a type of seduction linked to gratitude. I am referring to people in the audience who thank you for giving them good moments. It is a power that you can’t just summon at will. It takes a lot of effort, so it is even more rewarding”.

seguo bene, l’effetto sarà deludente. La risata ha bisogno di tempi più lunghi per arrivare”.

Mai sofferto di depressione? Agli attori capita.

“No, solo un po’ di ansia prima di uno spettacolo. Posso fare anche dieci date di fila per poi chiedermi: ma stasera verranno a vedermi?”

Woody Allen ha detto: il mio unico dispiacere nella vita è non essere qualcun altro. Cosa ne pensa?

“È un’idea che non mi appartiene. A volte mi dico che dovrei fare più cinema, più teatro. Certo, quando vedo un collega che fa sold out, un po’ lo invidio. Ma non vorrei essere nient’altro di quello che sono oggi. Allo stesso tempo, mi stressa l’invidia degli altri nei miei confronti”.

Si sente seduttore col mestiere che fa?

“Con gli anni mi sembra che quella fase sia un po’ passata. Mi piace invece quel tipo di seduzione legata alla gratitudine. Mi riferisco alle persone fra il pubblico che ti ringraziano perché gli hai regalato dei bei momenti. È un potere che non si può far scattare a comando. Costa molta fatica, quindi ti ricompensa anche di più”.

Does mugugno amuse those who aren’t Genoese, too?

“Yes, very much. It is a fantastic tool for dealing with insecurity and when things are going well. Complaining helps balance your mood and keeps you grounded”.

Do you think Genoa and Liguria are truly changing, or is it just political talk?

“I think Ligurians are a strong people, and it is a strength I admire. But I don’t have the knowledge to make political assessments. What I do know is that we are much more appreciated outside our borders than we realize. We are self-ironic, to the point of self-parody. Genoa, for example, is a very beloved city precisely because of the character and humor of its people. I do see a lot of things in motion, but again, I would rather not speculate”.

Next year, you will return as Gabriele Di Lillo, one of the characters from Call My Agent - Italia. Is it hard to “play” Maurizio Lastrico in real life?

“I think so, because I love my job and have high standards. Just as I pay close attention to crafting my jokes, I demand the same care for my contracts. We artists are

Il “mugugno” diverte anche chi non è genovese?

“Sì, molto. È un'arma fantastica sia nei momenti d’insicurezza sia quando le cose vanno bene.

Lamentarsi serve a equilibrare l’umore e a riportarti con i piedi per terra”.

Lei pensa che Genova e la Liguria stiano veramente cambiando, o è solo uno slogan politico?

“Credo che i liguri siano gente forte ed è una forza che mi piace. Ma non ho competenze per fare considerazioni politiche. So per certo, invece, che siamo molto più amati fuori dai confini di quanto crediamo.

Noi siamo autoironici, sino alla presa in giro. In realtà Genova, per fare un esempio, è una città molto amata proprio per il carattere e l’umorismo dei suoi abitanti. Vedo effettivamente che si muovono molte cose ma, ripeto, non voglio sbilanciarmi”.

L'anno prossimo tornerà a fare Gabriele De Lillo, uno dei personaggi di Call My Agent - Italia. È difficile rappresentare Maurizio Lastrico nella vita?

“Credo di sì, perché amo il mio mestiere e sono molto

A scene from Call My Agent – Italia with Gabriele Muccino (left), and Lastrico (right) Una scena di Call My Agent – Italia con Gabriele Muccino, a sinistra, e Lastrico, a destra

known for having our heads in the clouds, but I am not like that at all. Whoever works for me shouldn’t just answer the phone but propose new opportunities”.

You became popular on TV, on Zelig Off, by narrating everyday life in rhyming tercets, like Dante Alighieri. Should we always strive for greatness?

“Yes, as Anna Laura Messeri taught us at the Teatro Stabile Acting School, you should always think big. Plus, you should be inspired by the theater of life: dinner with friends, a nice motorcycle ride, or a Saturday morning spent wandering through Genoa’s alleys. The depth you bring to the stage, you learn day by day in everyday life”.

Among foreign colleagues, who do you like? TV hosts like Jimmy Fallon or Jimmy Kimmel?

“No, I prefer stand-up comedians like the British Ricky Gervais. I think he is a fantastic example of both british culture and theatrical technique. For the new generation, he is a good model to follow, keeping in mind that Italy has its own rich tradition with Commedia dell’arte”.

esigente. Come presto una grande attenzione alla costruzione delle mie battute, pretendo la stessa cura per un mio contratto.

Noi artisti abbiamo la fama di avere la testa fra le nuvole, ma io non sono affatto così. Chi lavora per me, non deve limitarsi a rispondere al telefono ma proporre nuove opportunità”.

Lei è diventato popolare in tv, nel programma Zelig Off, raccontando la vita di ogni giorno in terzine, come Dante Alighieri. Bisogna sempre aspirare al meglio?

“Sì, come insegnava Anna Laura Messeri, alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile, si devono sempre fare le cose in grande. Inoltre, bisogna farsi aiutare dal teatro della vita: andare a cena con gli amici, concedersi una bella gita in moto o un sabato mattina fra i vicoli di Genova. La profondità che poi porti sul palco, la impari giorno per giorno nella vita comune”.

Fra i colleghi stranieri chi le piace? Gli anchorman tv come Jimmy Fallon o Jimmy Kimmel?

“No, a loro preferisco gli stand-up comedian come l’inglese Ricky Gervais. Trovo che sia un fantastico esempio di cultura anglosassone e tecnica teatrale insieme. Per le nuove generazioni può essere un buono spunto da seguire ricordando però che in Italia abbiamo la grande lezione della Commedia dell’arte”.

In the role of Giuseppe Garibaldi in the series Mameli Nel ruolo di Giuseppe Garibaldi nella fiction Mameli

Caterina Tieghi

I Am Tormented and I Like It

Sono tormentata e mi piace

aterina Tieghi, 28, born in Genoa with Polish roots and a graduate of the National Theatre School, is one of the actors in Saraband, written by Ingmar Bergman and directed by Roberto Andò.

It is the sequel to Scenes from a Marriage, a film that represented a profound reflection on relationships and family by the Swedish director. The stage version also features actors Renato Carpentieri and Alvia Reale.

How does it feel to take on Bergman?

“It is not easy. For one, his language is complex, tied to his own world, yet it explains relationships between people very clearly – especially within a family”.

Are you a tormented person?

“Who isn’t? Let’s just say I am a work in progress; I take care of my torments, and certainly, theater is the most effective remedy”.

Caterina Tieghi, 28 anni, genovese di origini polacche, diplomata alla Scuola del Teatro Nazionale, è una delle interpreti di Sarabanda, scritto da Ingmar Bergman, con la regia di Roberto Andò. Si tratta del sequel di un film, Scene da un matrimonio, che ha rappresentato una profonda riflessione sulla coppia e sulla famiglia da parte del regista svedese. Nella versione teatrale vanno ricordati anche gli attori Renato Carpentieri e Alvia Reale.

Che effetto le fa affrontare Bergman?

“Non è semplice. Intanto per la complessità del linguaggio che appartiene al suo mondo, allo stesso tempo spiega molto bene le relazioni fra persone. In questo caso una famiglia”.

Lei è un tipo tormentato?

“Chi non lo è? Diciamo che sono un work in progress, mi prendo cura dei miei tormenti e sicuramente il teatro è il lenitivo più efficace”.

Caterina Tieghi (28)
Caterina Tieghi, 28 anni

Do you feel Genoese?

“Yes, even though I moved to France when I was thirteen. I later returned to my city, where my parents live. One of the reasons I came back was to attend the National Theatre School”.

What are your thoughts on family?

“I believe it needs protecting, especially now with the deep generational gap between young people and their elders. Of course, at 28, I still feel young, but the society I grew up in was very different from today’s, so I understand the difficulty parents have in connecting with teenagers. I also believe family is as important as education and school for learning about oneself”.

Is life too big for human frailty?

“No. I think we are overwhelmed by a great fear – now that, yes, is too big compared to life”.

Have you always thought this way?

“I have been a victim of my insecurities. At a certain point, though, you start to realize that the key to everything lies within you. Each of us has unique vulnerabilities that help us grow. Once again, theater forces you to confront all of this”.

Si sente genovese?

“Sì, anche se a tredici anni mi sono trasferita in Francia ma poi sono tornata nella mia città, dove vivono i miei genitori. Uno dei motivi del mio rientro è stata la frequentazione della Scuola del Teatro Nazionale”.

Cosa pensa della famiglia?

“Trovo che sia da tutelare, soprattutto in un momento di profondo gap generazionale con i più giovani. Ovviamente a 28 anni mi sento ancora giovane ma la società in cui sono cresciuta era molto diversa da quella di oggi, quindi capisco le difficoltà dei genitori a relazionarsi con gli adolescenti. Credo anche che la famiglia sia importante almeno quanto l’educazione e la scuola per imparare a conoscersi”.

La vita è troppo grande per la debolezza umana?

“No. Credo che siamo attanagliati da una grande paura, questa sì, troppo grande rispetto alla vita”.

L’ha sempre pensata in questo modo?

“Sono stata vittima delle mie insicurezze. A un certo punto, però, inizi ad accorgerti che la chiave di tutto è dentro di te. Ognuno di noi è attraversato da fragilità uniche che ti aiutano a crescere. Ancora una volta, il teatro ti costringe a venire a patti con tutto questo”.

An actress of temperament Un’attrice di temperamento

The protagonists of Saraband are ruthless – are you?

“Not at all. And I hope I never have to be. I would rather say I am determined. But I am well aware that my freedom ends where someone else’s begins”.

You studied dance – does that help on stage?

“Yes, when I was in school, I practically had to go through a healing process because dance was my first great love. Then I put my experience in the service of the stage”.

You also practiced aikido. Does this discipline help you too?

“Yes, because it is a martial art that introduces you to life, with a spiritual approach that starts with total respect for your opponent. On stage, I bring the focus you need before a fight”.

I protagonisti di Sarabanda sono spietati, lo è anche lei?

“Per niente. E mi auguro di non doverlo mai essere. Direi piuttosto che sono determinata. Ma so benissimo che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri”.

Lei ha studiato danza, l’aiuta sul palco?

“Sì, quando ero alla Scuola ho dovuto affrontare quasi un percorso di guarigione perché la danza è stata il mio primo grande amore. Poi ho messo la mia esperienza al servizio del palco”.

Se è per questo, ha praticato anche aikido. Le serve anche questa disciplina?

“Sì perché è un’arte marziale che ti introduce alla vita, con in più un approccio spirituale che parte dal rispetto totale dell’avversario. In scena mi porto la concentrazione che devi avere prima di un combattimento”.

Which authors would you like to interpret?

“I am extremely curious, and I have been lucky to perform in The Crucible by Arthur Miller and Pulitzer Prizewinner Tracy Letts’ work. I have also explored Luigi Pirandello and William Shakespeare.

Che autori vorrebbe interpretare?

“Sono estremamente curiosa e ho avuto la fortuna di poter passare da Il Crogiuolo di Arthur Miller al premio Pulitzer Tracy Letts. Inoltre, mi sono già avvicinata a Luigi Pirandello e William Shakespeare.

In the drama The Crucible by Arthur Miller Nel dramma Il crogiuolo di Arthur Miller

Il mio vero sogno è affrontare una tragedia con un personaggio come Elettra. Infine, ho una vera passione per Plauto, che ho scoperto alla Scuola grazie a Elisabetta Pozzi”.

Le piacerebbe fare film?

“Potessi scegliere direi: teatro per tutta la vita. Perché è la mia dimensione più spontanea, dove emergono insicurezze ma dove è fondamentale il rapporto che si instaura con il pubblico. Credo di averlo imparato a cinque anni, quando sono andata su un palcoscenico per la prima volta”.

È vanitosa?

“No, anzi mi è stato sempre un po’ rinfacciato di non avere più consapevolezza di me stessa. E questo mi ha fatto entrare spesso in crisi”.

Qual è l'ultimo libro che ha letto?

My real dream is to tackle a tragedy with a character like Electra. And finally, I have a true passion for Plautus, whom I discovered in school thanks to Elisabetta Pozzi”.

Would you like to make films?

“If I could choose, I would say theater for life. It is my most natural dimension, where insecurities come out but where the relationship with the audience is crucial. I think I learned that at five years old, when I stepped onto a stage for the first time”.

Are you vain?

“No, in fact, I have always been criticized a bit for not having more selfawareness. And this has often thrown me into crisis”.

What is the last book you read?

“Circe by the American writer Madeline Miller. It is dedicated to a myth that has always fascinated me. And one that reflects certain aspects of my personality”.

“Circe della scrittrice americana Madeline Miller. Si dedica a un mito che mi ha sempre affascinato. E che rispecchia certi aspetti della mia personalità”.

On stage with Filippo Dini In scena con Filippo Dini
In The Life I Gave You by Luigi Pirandello – Ph. Luigi De Palma In La vita che ti diedi di Luigi Pirandello – Ph. Luigi De Palma

Qualità, fantasia, ricerca, rigore.

“Ristorante elegante e curato nei minimi dettagli nell'arredamento.... La cucina qui è mediterranea, ricca di colori e sapori, mentre l'accoglienza calorosa e professionale della famiglia Scala aggiunge fascino. Con una carta dei vini dello stesso standard elevato del cibo, questo è un ristorante in cui tornare!“ (Guida Michelin)

Quiet and charm at Capitolo Riviera Tranquillità e charme al Capitolo Riviera

The True Luxury of Nervi

Il vero lusso a Nervi

U Anew “Capitolo” (Chapter) with a capital “C” –you will soon understand why – opens for Genoa’s luxury hospitality scene. It is tasteful, devoid of any kitsch, transforming a historic location beloved by football fans and Sampdoria supporters. This five-star hotel, a Small Luxury Hotel and the only one in the city with a capital “L” for luxury services, is the result of a complete redesign of the Hotel Astor in Nervi, where the football team used to hold retreats. Besieged by supporters and journalists, it became famous across Italy. That era is now a distant memory.

n nuovo Capitolo, proprio così, con la maiuscola e capirete perché, si apre per la Genova dell’ospitalità di lusso. Garbato, senza traccia di kitsch, che ha trasformato un luogo storico della città, nel cuore degli appassionati di calcio e tifosi della Sampdoria. L’albergo cinque stelle di cui parliamo, uno Small Luxury Hotel, unico in città con la “L”, lettera che connota servizi superiori, nasce infatti dal ridisegno completo dell’Hotel Astor di Nervi, dove la squadra faceva i ritiri. Assediato da tifosi e giornalisti, divenne un posto noto in tutta Italia. Quel mondo è solo un ricordo.

Today, the hotel is known as Capitolo Riviera. CEO and Director Paolo Doragrossa personally oversaw the building’s radical renovation with the architecture firm Parisotto + Formenton, based in Padua and Milan.

“Capitolo” is an entirely imaginary name, suggesting a project that will have future chapters, while “Riviera” is a direct reference to Nervi, the eastern part of Genoa. This area boasts the Anita Garibaldi promenade, bordering the sea, and lush parks with palm trees, rose gardens, English gardens, and botanical plots. The green space, a lung for the entire city, belonged to the Gropallo, Luxoro, Saluzzo Serra, and Grimaldi Fassio villas. From Capitolo Riviera, it’s just a short walk down, towards the railway station, to the famous promenade: almost two kilometers along the cliffs, dotted with agaves and herbs that would have delighted Nobel Laureate Eugenio Montale. To the west lies the Nervi marina with lively venues open until late at night; to the east, Capolungo’s pebbled beach, almost as charming as Boccadasse, another romantic spot in Genoa.

Ora l’albergo si chiama Capitolo Riviera. Paolo Doragrossa, ad e direttore, ha curato personalmente la ristrutturazione radicale dell’edificio, insieme allo studio d’architettura Parisotto + Formenton, con sede a Padova e Milano. Il nome Capitolo è di pura fantasia, ma richiama l’idea di un progetto che avrà altre incarnazioni; Riviera è invece un riferimento preciso a Nervi, propaggine orientale di Genova, con la passeggiata Anita Garibaldi che ne delimita l’affaccio sul mare e i rigogliosi Parchi con palme, roseti, giardini all’inglese, orti botanici. L’area verde, un polmone per tutta la città, apparteneva alle ville Gropallo, Luxoro, Saluzzo Serra, Grimaldi Fassio. Dal Capitolo Riviera basta scendere pochi metri, verso la stazione ferroviaria, per arrivare alla celebre passeggiata: quasi due chilometri sulla scogliera punteggiati di agavi ed erbe che sarebbero piaciute al poeta premio Nobel Eugenio Montale. Da una parte, verso ponente, il porticciolo di Nervi, con vivaci locali aperti fino a tarda sera; dall’altra, a levante, la spiaggia di ciottoli di Capolungo, una sorpresa pari quasi a Boccadasse, altro posto romantico di Genova.

Luxury interiors Interni di lusso

Bars, ice cream parlors, and restaurants with stunning views and delicious seafood specialties line the promenade. Since the Belle Époque, Nervi has been a seaside destination for aristocratic tourists, writers, musicians, and artists. It was an independent municipality until 1926, when it became part of Greater Genoa, along with other nearby areas. Nervi has always preserved its exclusive character, thanks partly to its mild climate, protected by significant heights that shield it from northern winds. This is the spectacular setting of Capitolo Riviera, perfectly integrated into its surroundings, blending architectural and natural beauty. Its Brutalist architectural spirit is retained in parts of its reinforced concrete structure. The hotel has 37 rooms, including three suites, two junior suites, and three signature rooms with warm-colored lights and furnishings. Beige, brown, and green dominate the palette. The interiors are crafted with materials that reference Ligurian tradition, such as Verezzi stone. The walls feature numerous artworks, including pieces by Emilio Scanavino and contemporary artist Maurizio Forno.

Lungo la passeggiata aprono bar, gelaterie e ristoranti con romantica vista e golose specialità di pesce. Nervi, dalla Belle Époque centro balneare per turisti aristocratici, scrittori, musicisti e artisti, era comune autonomo fino al 1926, quando entrò a far parte della Grande Genova, con altri centri a est e ovest del capoluogo. Ma ha sempre conservato il suo carattere esclusivo, anche grazie a un clima particolarmente mite, dovuto alla protezione di notevoli alture, barriera contro i venti del nord. Ecco in quale cornice spettacolare sorge il Capitolo Riviera, perfettamente inserito nel paesaggio circostante, con cui sembra dialogare: bellezza architettonica, che conserva nelle parti in cemento armato lo spirito Brutalista delle origini, e bellezza naturale.

Well-being and relaxation Benessere e relax
Event hall Sala eventi

The large panel above the reception desk, once colorful and now in shades of gray, is a thoughtful restoration of a piece originally created by art students for the Astor. This is “quiet luxury” at its best, where understated elegance and meticulous attention to detail make guests feel at ease and convey a sense of well-being. Rooms and suites feature large windows, offering a view so close to the sea that it feels almost tangible, embodying the “skeptical blueness” referenced by writer Remigio Zena. Guests can unwind in the spa, with two treatment rooms featuring Comfort Zone products, or at the out-

L’hotel ha 37 camere, di cui 3 suite, 2 junior suite e 3 signature room, caratterizzate da luci e arredi dai colori avvolgenti. Dominano beige, marrone e verde. Gli interni sono realizzati con materiali che richiamano la tradizione ligure, come la pietra di Verezzi. Sulle pareti molte opere d’arte, tra cui alcune firmate da Emilio Scanavino e dall’artista contemporaneo Maurizio Forno. Il grande pannello che sovrasta la reception è invece un attento recupero e trasformazione: un tempo colorato, adesso sui toni del grigio, da un lavoro fatto per l’Astor da studenti d’arte.

Si può parlare di “quiet luxury”, ambienti dove l’eleganza silenziosa e la cura per i dettagli mettono a proprio agio gli ospiti e trasmettono una sensazione di benessere. Camere e suite hanno ampie vetrate: il mare sembra di toccarlo e si impone nella sua “azzurranza scettica”, per ricordare lo scrittore Remigio Zena. Gli ospiti possono rilassarsi nella Spa dotata di due cabine per trattamenti, con la linea Confort Zone, o nella piscina all’aperto, in un contesto di assoluta serenità tra sauna, bagno turco, doccia emozionale e idromassaggio, oltre a una palestra con attrezzature Techno-Gym Professional. Nella struttura c’è anche la possibilità di organizzare eventi culturali e conferenze nella sala convegni.

La proprietà, l’ad Doragrossa in primis, ha puntato sulla ristorazione, scegliendo uno chef dal curriculum di li-

The Capitolo Riviera pool
La piscina di Capitolo Riviera

door pool in an oasis of serenity with a sauna, Turkish bath, sensory shower, and hot tub, plus a gym equipped with Techno-Gym Professional equipment. The hotel also has facilities for cultural events and conferences in its conference room.

The ownership, led by CEO Doragrossa, has invested in the dining experience, choosing a chef with an impressive background: Giovanni Astolfoni, a Genoese native who returned to his city after working in top restaurants in Australia and New Zealand. His mentor, Paolo Lopriore, instilled in him both rigor and creativity. Each space, the Botanico restaurant and the Liquido lounge bar, is open year-round to both guests and the public. CEO Doragrossa notes: “The locals come here for a cocktail at the bar, and then they return for dinner”.

At Botanico, dishes are made with high-quality local ingredients, respecting Ligurian tradition with a modern twist. We tried the Cappon magro without carbohydrates, venison plin (dumplings) with creamy sauce, a base of venison bones, and wasabi.

Dining here is never dull: Chef Astolfoni brings a touch of avant-garde flair. The wine list, curated by expert and innovative sommelier Fabrizio Parodi, features hidden gems and labels from small producers, with a special love for Ligurian wines. With Capitolo Riviera, a visit to Nervi becomes a must.

vello. Si chiama Giovanni Astolfoni, genovese, tornato in città dopo esperienze in grandi ristoranti d’Australia e Nuova Zelanda. Il suo mentore è Paolo Lopriore, da cui ha preso rigore e fantasia. Ogni spazio dedicato, il ristorante Botanico e il lounge bar Liquido, è aperto tutti i giorni dell’anno, anche agli esterni. Dice l’ad Doragrossa: “I genovesi vengono da noi magari per un cocktail al bar, poi tornano a cena”. Al Botanico i piatti sono preparati con ingredienti locali di alta qualità rispettando la tradizione ligure, ma con tocco moderno. Abbiamo assaggiato: il Cappon magro senza i carboidrati, i plin di cervo con salsa cremosa, un fondo di ossa di cervo e wasabi. Quando a ta vola non ci si annoia: bravo chef Astolfoni, che osa un piz zico di avanguardia. La carta dei vini, curata dal competente e sperimen tatore sommelier Fabrizio Parodi, è molto centrata su gemme nascoste, etichette di piccoli produttori, con particolare amore per quelli liguri. Con il Capitolo Riviera, una puntata a Nervi diventa d’obbligo.

Chefs in the garden
Cuochi nell’orto
A fish triumph Un trionfo di pesce
In the kitchen
In cucina
“T “T

usi na’ cosa grande…” (You are a great thing).

With the words of the song brought to Sanremo by Domenico Modugno in September 1964, Gigi D’Alessio, the guest of honor at the gala organized on Sunday, December 1st at the Palazzo della Borsa in Genoa, wanted to thank, on behalf of everyone, Prince Domenico Antonio Pallavicino for his generous gesture. The Prince donated 350,000 euros to the Giannina Gaslini Institute in Genoa, contributing to the creation of the physiological childbirth area in the new Pavilion Zero. The event, organized by Edizioni Liguri – Telenord Events & Media in sup-

u si na’ cosa grande…” . È con le parole del brano portato a Sanremo da Domenico Modugno nel settembre 1964 che Gigi D’Alessio, ospite d’onore del gala organizzato domenica 1° dicembre nei saloni del Palazzo della Borsa di Genova, ha voluto ringraziare a nome di tutti il Principe Domenico Antonio Pallavicino per il suo generoso gesto. Il Principe ha donato 350mila euro all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, contribuendo alla realizzazione dell’area parto fisiologico del nuovo Padiglione Zero. L’evento, organizzato da Edizioni Liguri - Telenord Events & Media a favore del celebre

Letizia Cini

Gala charity dinner

PALLAVICINO

A sostegno di

port of the renowned pediatric hospital through the Gaslininsieme ETS foundation, saw the participation of over a hundred guests, including prominent figures from the nobility, institutions, professions, and culture. The donation will go toward the construction of five physiological delivery rooms with neonatal islands and four positions for neonatal intensive care, forming a crucial part of the New Gaslini project. These state-of-the-art facilities, integrated into the new operating block, will ensure a safe and technologically advanced environment for supporting newborns and their families.

ospedale pediatrico tramite la fondazione Gaslininsieme ETS, ha visto la partecipazione di oltre cento ospiti, tra cui personalità di spicco della nobiltà, istituzioni, professioni e cultura. Il contributo è destinato alla costruzione di cinque sale parto fisiologico con isole neonatali e quattro postazioni per assistenza intensiva neonatale, rappresenta un tassello cruciale del progetto Nuovo Gaslini. Queste strutture all’avanguardia, integrate nel nuovo blocco operatorio, garantiranno infatti un ambiente sicuro e tecnologicamente avanzato per il supporto ai neonati e alle loro famiglie.

“It is in a difficult time that I have decided to invest in health and well-being, funding a structure that looks to the future of Genoa and the new generations,” said Prince Pallavicino.

“Among the values I have been taught, solidarity ranks fi rst.” “The physiological childbirth area that will be born thanks to this donation will be a place where technology and humanity meet in service of life,” announced with satisfaction the President of Gaslini, Edoardo Garrone.

“È in un’epoca difficile che ho deciso di investire in salute e benessere, finanziando una struttura che guarda al futuro di Genova e delle nuove generazioni - le parole del Principe Pallavicino - . Fra i valori che mi sono stati trasmessi, quello di solidarietà si colloca ai primi posti”.

“L’area parto fisiologico che nascerà grazie a questa donazione sarà un luogo dove tecnologia e umanità si incontrano al servizio della vita”, ha annunciato con soddisfazione il presidente del Gaslini, Edoardo Garrone.

From the left Edoardo Garrone, president of the Giannina Gaslini Institute, and in the center Prince Domenico Pallavicino Da sinistra Edoardo Garrone, presidente dell’Istituto Giannina Gaslini, e al centro il principe Domenico Pallavicino
Edoardo Garrone and Prince Pallavicino with a copy of the donation at the Gaslini. In the large photo a gala moment for the children's hospital Edoardo Garrone e il principe Pallavicino con una copia della donazione al Gaslini. Nella foto grande un momento del gala per l’ospedale pediatrico
From left: Francesco Tofanelli, Telenord editor Massimiliano Monti, Matilde Brandi, Prince Domenico Pallavicino and Barbara Pederzolli
Da sinistra: Francesco Tofanelli, l’editore di Telenord Massimiliano Monti, Matilde Brandi, Il principe Domenico Pallavicino e Barbara Pederzolli

The gala had an impressive guest list, including dancer and actress Matilde Brandi and singer Gigi D’Alessio. Among the guests were regional councilor Simona Ferro, municipal councilors Lorenza Rosso and Sergio Gambino, deputy Roberto Bagnasco, former senator Sandro Biasotti, MP Ilaria Cavo, President of Palazzo Ducale Beppe Costa, President of Porto Antico Mauro Ferrando, and many from the world of professions, including Telenord Editorial Group publisher Massimiliano Monti, the Prince’s prosecutor Claudio Senzioni, Anna Zanuttini, Secretary General of Gaslininsieme ETS, infectious disease specialist Matteo Bassetti, director of Il Secolo XIX Michele Brambilla, journalists Letizia Cini and Renato Tortarolo, and art historian Anna Orlando. At the end of the evening, a copy of the book I Pallavicino di Genova: Una stirpe obertenga patrizia

Ricchissimo il parterre del gala, che ha visto sul palco la ballerina e attrice Matilde Brandi e il cantante Gigi D’Alessio: fra gli ospiti l’assessore regionale Simona Ferro, gli assessori comunali Lorenza Rosso e Sergio Gambino, il deputato Roberto Bagnasco, l’ex senatore Sandro Biasotti, l’onorevole Ilaria Cavo, il presidente di Palazzo Ducale Beppe Costa, il presidente della Porto Antico Mauro Ferrando; i mondi delle professioni, tra cui l’editore del Gruppo editoriale Telenord Massimiliano Monti, il procuratore del Principe Domenico Antonio Pallavicino Claudio Senzioni, Anna Zanuttini, segretario generale di Gaslininsieme ETS, l’infettivologo Matteo Bassetti, il direttore del Secolo XIX Michele Brambilla, i giornalisti Letizia Cini e Renato Tortarolo e la storica dell’arte Anna Orlando. Al termine della serata è stata donata una copia del volume I Pallavicino di Genova.

genovese nella storia d’Europa e del Mediterraneo (Sagep Editori) was presented. The volume offers a sweeping account of over 800 years of public, diplomatic, cultural, and military roles played by this noble family, which has also stood out for its social patronage, as confi rmed by today’s gesture of Prince Domenico Antonio Pallavicino with his donation to Genoa, to Gaslini, and to its children.

Una stirpe obertenga patrizia genovese nella storia d’Europa e del Mediterraneo (Sagep Editori), una cavalcata lungo gli oltre 800 anni di incarichi pubblici, diplomatici, culturali e militari di questa nobile famiglia che si è distinta anche sul fronte del mecenatismo sociale, come conferma anche oggi il gesto del Principe Domenico Antonio Pallavicino con il suo dono per Genova, per il Gaslini e per i suoi bambini.

A veryHyperfeminine, Romantic Fashion Luisa Beccaria

Una moda iperfemminile, molto romantica

Luisa Beccaria

SEA&GREEN 2024/2 - TRAVEL LIGURIA

SEA&GREEN 2024/2 - FASHION

or Luisa Beccaria, “chance and necessity” were the catalysts for her journey into fashion. “I was very slim and couldn’t find anything that suited me”, she explains. So, when she was in high school, she began designing clothes, developing a distinctive style with pastel colors inspired by nature. While passionately studying modern literature, she realized that an academic career wasn’t for her. She felt she had an “aesthetic universe” within her that she wanted to share. In Capri, where she spent her summers and opened a boutique in 2021, she began collaborating with local artisans in Anacapri, creating mohair sweaters. But in Milan, she stumbled upon a furniture store about to close and discovered floral chintz and brocades, perfect for skirts and dresses.

l caso e la necessità” sono stati per Luisa Beccaria la spinta a occuparsi di moda. “Ero molto magra e non trovavo nulla che mi stesse bene” spiega. Così, già al liceo, comincia a disegnare abiti, dall’inconfondibile stile con colori pastello che s’ispirano alla natura. Mentre studia con passione lettere moderne, capisce che la carriera universitaria non fa per lei. Sente di avere qualcosa dentro, un “universo estetico” che vuole trasmettere.

A Capri, dove passa le estati e dove nel 2021 aprirà una boutique, fa tricottare dalle artigiane di Anacapri golfini in mohair. Ma è a Milano, in un negozio di arredamento prossimo alla chiusura, che scopre chinz fiorati e broccati, adatti a creare sottane e abiti.

The designer Luisa Beccaria with her children Lucilla, Luna, Lucrezia, Ludovico, Luchino
La stilista Luisa Beccaria con i figli Lucilla, Luna, Lucrezia, Ludovico, Luchino

Using these materials along with crochet lace curtains from the Resina market in Naples, which she hand-dyed, she crafted her first pieces. A small collection emerged, which she decided to present in an art gallery: “They’re spacious, allowing for another form of creativity”. The meeting with artist Piero Fornasetti proved pivotal. He fell in love with her creations, which he saw as ideal for “breathing new life into mausoleums”, and organized an exhibition in his gallery, inviting collectors as well. “In three days” Beccaria recalls, “we sold everything”.

Afterward, she continued presenting her work in art galleries and beyond. Her designs were not yet true prêt-à-porter. Each model was produced in only three sizes by small ateliers. In 1981, she opened her first showroom in a traditional “ringhiera” house in Via Fiori Chiari. “It wasn’t the popular street it is now, but I wanted an authentic place in old Milan”. She organized a show on the balconies, took the same collection to Rome, and was applauded by the writer Alberto Moravia. In 1983, she was offered the courtyard of the Brera Academy and joined the official fashion show calendar.

Meanwhile, she married and awaited her first child, Lucilla. From then on, her professional and family lives intertwined. Over sixteen years, she welcomed two more daughters and two sons. With her strong temperament, she managed to seamlessly balance work and home.

American department stores began showing interest. In 1990, she was invited to Alta Moda in Rome, where she presented her collections for three seasons. Then, in 1993, during the Paris Haute Couture, she was asked to showcase her designs at the Italian Cultural Institute on Rue de Varenne, followed by a reception at the Italian Embassy.

She decided to pause her Paris presentations with the birth of her fourth child. In 1996, Chloé offered her the role of art director, left vacant by Karl Lagerfeld, who had moved to Chanel. Beccaria felt honored by the offer, but the commitment was too demanding; she wanted to keep focusing on her collection and turning it into true prêt-àporter, luxurious but with accessible prices.

It was during this period that her bridal line began, naturally custom-made. “My children opened LùBar, a delightful café in the courtyard of Milan’s Gallery of Modern Art”, she notes. “I am happy they inherited a passion for food, hospitality, and old traditions”.

Con questi e con tende di pizzo a crochet, che trova al mercato di Resina a Napoli, poi tinti personalmente, costruisce i primi capi.

Nasce una piccola collezione che decide di presentare in una galleria d’arte: “Perché sono spazi ampi in cui è possibile mostrare un’altra forma di creatività”. L’incontro con Piero Fornasetti sarà fondamentale. L’artista s’innamora delle sue creazioni che considera perfette “per svecchiare i mausolei”. Organizza così, nel suo spazio, una mostra invitando anche collezionisti. “In tre giorni” racconta Beccaria “abbiamo venduto tutto”.

Da quel momento procede con altre presentazioni in gallerie d’arte e non solo. Il suo non è ancora un vero prêt-à-porter. I modelli sono realizzati solo in tre diverse taglie, da piccole sartorie.

Nel 1981 apre il primo show room in una casa di ringhiera di via Fiori Chiari, “che non era certo la strada che è ora, ma volevo un posto autentico della vecchia Milano”.

Così organizza una s fi lata sui ballatoi. Porta la stessa collezione a Roma e ad applaudirla c’è anche lo scrittore Alberto Moravia. Nel 1983 le viene offerto il cortile dell’Accademia di Brera ed entra nel calendario delle sfilate.

Nel frattempo si sposa e aspetta la prima figlia Lucilla. Da quel momento la sua vita professionale s’incrocia con quella familiare. Nell’arco di sedici anni nascono altre due femmine e due maschi. Donna di temperamento, riesce a conciliare perfettamente lavoro e casa.

Arrivano le prime richieste dai department store americani. Nel 1990 è invitata all’Alta Moda a Roma dove sfila per tre stagioni. Quindi nel 1993, durante la Haute Couture parigina, viene chiamata a proporre i suoi modelli all’Istituto Italiano di Cultura in Rue de Varenne, con ricevimento a seguire all’ambasciata italiana.

Decide di interrompere le presentazioni a Parigi, per la nascita della quarta fi glia. Nel 1996 Chloé le propone il ruolo di art director, lasciato libero da Karl Lagerfeld, migrato a Chanel. Beccaria è onorata della proposta, ma l’impegno è troppo gravoso, vuole continuare a dedicarsi alla sua collezione e farne un vero prêt-à-porter. Di lusso, ma con prezzi accessibili.

In quegli anni nasce anche la linea per la sposa, ovviamente su misura. “I miei figli hanno aperto il LùBar, delizioso locale nel cortile della Galleria d’Arte Moderna di Milano” commenta. “Sono felice che abbiano assorbito questa passione per la cucina, l’ospitalità e le antiche tradizioni”.

Femininity and lightness Femminilità e leggerezza

In fact, Beccaria showcased her Spring/Summer 2025 collection at LùBar in September. Her homeware line is sold online and in select American department stores, one of her key markets alongside the Middle East and South Korea.

Many actresses choose her brand, both on and off the red carpet.

From Nicole Kidman to Anne Hathaway, Angelina Jolie, Uma Thurman, and Sarah Jessica Parker, who wore her dresses in the TV series

Sex and the City. Beccaria strikes a perfect balance of creativity and entrepreneurial spirit. Her wardrobe is hyperfeminine, filled with romantic touches, with colors inspired by flowers and nature. Her collections cater to women of all ages and are crafted to be season-spanning, a feature appreciated especially by her jet-setting clients. The pieces are made of elastic fabrics that are comfortable, wrinkle-resistant, low-maintenance, and lightweight – perfect for packing. Most importantly, they are sustainable. Her production is local, nothing is made abroad. The designer has a love for Liguria: “We have a family home in the countryside between Milan and Genoa, and my siblings have houses in the Cinque Terre, accessible only by foot. I love Ligurian cuisine, and one of my sons is engaged to a girl whose father is from Genoa. They’ll be getting married in Genoa soon”.

Home decor by Felipe Cordeiro Arredamento per la casa firmato da Felipe Cordeiro
A model from the Spring/Summer 2025 collection Un modello della stagione primavera/estate 2025

E proprio al Lùbar Beccaria ha sfilato a settembre con la collezione Primavera/Estate 2025. L’homeware, oltre a essere venduto online, è distribuito in alcuni department store americani, uno dei mercati più importanti per la stilista insieme a Medio Oriente e Sud Corea.

Molte le attrici che vestono il suo brand, non solo sul red carpet. Da Nicole Kidman a Anne Hathaway, Angelina Jolie, Uma Thurman, Sarah Jessica Parker che ha indossato i suoi abiti anche nel serial tv Sex and the City. Quello che colpisce in Beccaria è una perfetta sintesi di creatività e spirito imprenditoriale. Un guardaroba iperfemminile dai numerosi elementi romantici, dove i colori sono quelli dei fiori e della natura. Collezioni destinate a donne di tutte le età e capi che coprono più stagioni, caratteristica apprezzata soprattutto dalle clienti che viaggiano.

I capi sono in tessuti elastici e quindi confortevoli, non si stropicciano, non richiedono manutenzione particolare e sono leggeri, perfetti da mettere in valigia. E soprattutto sono ecosostenibili. La produzione è a chilometro zero, nulla è fatto all’estero.

La stilista adora la Liguria: “Abbiamo una casa di famiglia nella campagna

fra Milano e Genova, i miei fratelli hanno abitazioni alle Cinque Terre, in posti raggiungibili solo a piedi. Amo la cucina ligure e uno dei miei figli è fidanzato con una ragazza di padre genovese.

Presto si sposeranno a Genova”.

Seduction at the table
Seduzione a tavola
A bold line for summer Una linea decisa per l’estate

Sweetness and strength to be more sexy

Dolcezza e forza perpiùessere sexy

Balancing creativity and innovation with functionality, sustainability, and durability seems to be the goal of fashion in recent seasons. In the fall-winter collections, the results are clear. For women, there is a revival of classic garments and silhouettes, updated with fresh cuts and subtly feminine details, never flashy. Embroidery, golden touches, and tulle are paired with traditionally masculine fabrics and materials for a refined “Sweet & Rough” 1980s effect. This approach is seen in both clothing and accessories. For men, inspiration is drawn from sportswear, but the focus is on tailoring, impeccable cuts, and, above all, comfortable fit.

Conciliare creatività e rinnovamento con funzionalità, sostenibilità, durata nel tempo. Sembra essere l’obiettivo della moda nelle ultime stagioni. E nelle collezioni per l’autunno-inverno i risultati sono evidenti. Per la donna c’è il recupero di capi e forme classiche, attualizzate da tagli inediti e dettagli femminilizzanti, mai vistosi. Ricami, tocchi dorati, tulle abbinati a tessuti e materiali della tradizione maschile per un effetto Sweet & Rough anni ’80 più contenuto. Negli abiti, come negli accessori. Per l’uomo si prende spunto dallo sportswear ma si punta alla sartorialità, al taglio impeccabile e soprattutto a una vestibilità confortevole.

Women’s fashion | Moda donna

Flannel-effect cotton suit with single-breasted jacket and high-waisted pleated pants. Serafino shirt in silk chiffon. Wool beret with leather logo band. Polished calfskin ankle boots with eagle detail at the ankle. Silk clutch. All by Emporio Armani.

Tailleur in cotone effetto flanella con giacca monopetto e pantaloni a vita alta con pince. Camicia Serafino in chiffon di seta. Basco di lana con nastro in pelle con logo. Stivaletto in vitello spazzolato con dettaglio di aquila alla caviglia. Pochette in seta.

Tutto Emporio Armani.

Long-sleeved wool twill dress with topstitching from neckline to skirt hem. Doctor bag with double handles and front pocket in grained calfskin. All by Alberta Ferretti. Abito in twill di lana a maniche lunghe con motivo di impunture dallo scollo all’orlo della gonna. Borsa Doctor Bag con doppio manico e tasca frontale in vitello granato. Tutto Alberta Ferretti.

All in denim: the trench coat, including the button cover, the spencer jacket with wide lapels, and the pants, all by Cigala’s. The trench and spencer are from Red Capsul x Cigala’s, a new brand in the “short supply chain” district of Marche.

Tutto in denim: il trench, compreso il rivestimento dei bottoni, lo spencer con grandi revers e i pantaloni, che sono di Cigala’s. Il trench e lo spencer di Red Capsul x Cigala’s, nuovo brand nel distretto “a filiera corta” delle Marche.

Double-breasted coat in technical fabric with peak lapels, flap pockets, embroidered with multicolored flowers. Worn with wide velvet pants and boots coordinated with the coat. All by Giorgio Armani.

Cappotto doppiopetto in tessuto tecnico con revers a lancia, tasche con alette, ricamato con fiori multicolor. È portato su ampi pantaloni di velluto e stivali coordinati al cappotto. Tutto Giorgio Armani.

By Anteprima, a dress with sculpted shoulders, featuring a knit structure with metallic nylon on one side and compact viscose on the other.

Di Anteprima l’abito con spalle scolpite, caratterizzato da una struttura in maglia con nylon metallizzato, lucido da un lato e in viscosa compatta dall’altro.

In Lycra with an optical stripe print, the Missoni ensemble includes a cape with geometric cut, long-sleeved zip-up bodysuit, and leggings with metallic heels.

In Lycra con stampa a righe optical il completo di Missoni costituito da cappa dal taglio geometrico, body a maniche lunghe con chiusura a zip e leggings con tacco metallizzato.

From Moschino, a mohair cape with gloves, 100% wool turtleneck, and micro-jacquard wool pants with peace symbols. Croc-embossed leather Smiley bag in collaboration with Moschino.

Di Moschino il coprispalla in mohair completo di guanti, il dolce vita in lana al 100% e i pantaloni con pince in lana micro jacquard con simboli della pace. Borsa in pelle stampa cocco di Smiley in collaborazione con Moschino.

A slim, vertically accented silhouette for the updated Prince of Wales wool suit, with a double-breasted jacket featuring wide lapels and a straight skirt. Double-handle bag in calfskin and patent leather sandals. All by Prada. Silhouette attillata, attenuata dalla verticalità, per il tailleur in lana Principe di Galles riveduto, con giacca doppiopetto dai grandi revers e gonna diritta. Borsa a due manici in vitello e sandali in vernice. Tutto Prada.

Mohair wool tweed-effect coat with wide lapels and asymmetric fastening. Silk shirt with scarf collar. By Sarawong.

Cappotto in lana mohair effetto tweed con ampi revers e allacciatura asimmetrica. Camicia di seta con collo a sciarpa. Di Sarawong.

From Roberto Cavalli, the long “mermaid” dress in stretch devoré velvet with “Sienna” print. Midi Roar bag in croc-embossed leather.

Di Roberto Cavalli l’abito lungo “a sirena” in ciniglia devoré stretch con stampa a motivo “Sienna”. In pelle stampa coccodrillo la Midi Roar bag.

Women's accessories | Accessori donna

From Giuseppe Zanotti, the Raquel Pump 105 in laminated leather features a pointed toe, squarecut vamp, stiletto heel, and a metallic strass-studded detail.

Di Giuseppe Zanotti la decolleté Raquel Pump 105 in pelle laminata con punta sfilata, scollo squadrato, tacco a stiletto e dettaglio del punto metallico in strass.

For Borsalino, the hat becomes a “style-defining piece”: here is the soft eco-cashmere blend turban, with a small metal logo on the side.

Da Borsalino il cappello diventa “caratterizzante di uno stile”: ecco il morbido turbante in misto cashmere eco, con piccolo logo metallico sul fianco.

The bag by Borbonese is named “Sexy”, crafted in leather with details in the brand’s iconic OP (partridge eye) suede, featuring a small handle and metal shoulder strap.

Si chiama Sexy la borsa di Borbonese in pelle, con dettagli nell’iconico camoscio OP (occhio di pernice), piccolo manico e tracolla metallica.

With colors inspired by a nighttime oasis, the Baby version of the Signature bag by De Marquet is crafted in calfskin, featuring a gold metal logo and a small handle.

Colori ispirati a un’oasi notturna, quelli della borsa Signature di De Marquet versione Baby, in vitello, con il logo in metallo dorato e piccolo manico.

Part of the capsule collection born from the collaboration between Superga and Viktor & Rolf, the high-top wedge sneaker has a 4 cm platform, scuba-fabric upper, cotton trims and laces, and a satin rose detail.

Fa parte della capsule collection, nata dalla collaborazione fra Superga e Viktor & Rolf, la high top con zeppa di 4 cm, tomaia high-top in tessuto scuba, con bordi e lacci in cotone e il dettaglio della rosa in raso.

Men's fashion | Moda uomo

Cotton suit from Kiton with single-breasted jacket and narrow lapels, paired with a classic-collar cotton shirt and regimental silk tie in matching tones.

Di Kiton l’abito in cotone con giacca monopetto e piccoli revers su camicia di cotone con colletto classico e cravatta regimental in seta, nei toni del completo.

Zero Gravity suit in 100% wool, featuring a single-breasted jacket and cuffed trousers, paired with a wool and silk zip polo (70% wool, 30% silk). Coordinated suede loafers. All by Tombolini.

Abito Zero Gravity in lana al 100%, con giacca monopetto e pantaloni con risvolto, polo con zip in lana al 70% e seta al 30%. Mocassini in suede coordinati. Tutto Tombolini.

Straight-cut coat in 60% wool and 40% polyester. Worn with an Oxford cotton shirt, a sustainable wool (53%) and organic cotton (47%) sweater, and chinos in recycled cotton and elastane. Merino wool beanie and leather loafers. All by Tommy Hilfiger.

Taglio diritto per il cappotto in lana al 60% e poliestere al 40%. È portato su una camicia in cotone oxford, un pull in lana sostenibile al 53% e in cotone organico al 47%, e pantaloni chino in cotone rigenerato ed elastane. Berretto in lana merino e mocassini in pelle. Tutto di Tommy Hilfiger.

Single-breasted coat in double-faced wool and cashmere fabric with logo-embossed horn buttons. Tailored double-breasted suit with pleated 100% wool trousers and a cotton-lyocell shirt, with a cashmere-like feel and mother-of-pearl buttons. 100% cashmere tie. Lace-up shoes with Vibram lug soles. All by Eleventy.

Cappotto monopetto in tessuto double lana e cashmere, e bottoni in corno con logo. Abito sartoriale doppiopetto con doppia pince su pantaloni in lana 100% e camicia in cotone e lyocell, mano cashmere, con bottoni in madreperla. Cravatta in cashmere 100%. Scarpe stringate con battistrada carrarmato Vibram. Tutto Eleventy.

Worn by brand ambassador, football player Toni Kroos, a woolblend overshirt layered over a “ponticello” sweater in organic cotton and virgin wool blend, and wool-blend trousers. Weekender bag and lace-up shoes in bovine leather.

All by Marc O’Polo. Indossati dal testimonial, il calciatore Toni Kroos, giacca-camicia in misto lana su maglia “ponticello” in misto cotone organico e lana vergine e pantaloni in misto lana. Borsa Weekender e scarpe stringate in pelle bovina.

Tutto di Marc O’Polo.

JEWELRY SINCE 1948

Five heart-cut diamonds follow one another on a platinum band

Cinque diamanti taglio cuore si inseguono su una riviera in platino

Tennis bracelet in yellow gold featuring over 7 ct of fancy yellow modified emerald-cut diamonds

Bracciale tennis in oro giallo monta oltre 7 ct di diamanti taglio smeraldo modificato fancy

“Fireworks” ring in autumn colors

Anello "firework" nei colori dell'autunno

Montres & Bijoux

Piazza De Ferrari 3 r - Genova (Italy)

dell’acqua bartolone

HIGH JEWELRY Since 1949

Ring in 18k rose gold (750/1000) featuring an oval-cut central rubellite, with a pavé setting of diamonds and pink sapphires.

Rubellite 3.00 ct. - Diamonds 1.98 ct. - Pink sapphires 2.30 ct.

Stones certified by GIA as F color and G color

Anello in oro rosa 750/1000 con Rubellite centrale taglio ovale, montatura con pavé di diamanti e zaffiri rosa.

Rubellite ct. 3,00 - Diamanti ct. 1,98 - Zaffiri rosa ct. 2,30

Pietre certificate GIA F color e G color

Ring in 18k white gold (750/1000)

featuring Fancy Yellow pear-shaped diamonds and brilliant-cut diamonds. Fancy Yellow diamonds 3.05 ct. - Diamonds 1.35 ct.

Anello in oro bianco 750/1000 con diamanti a goccia Fancy Color gialli e diamanti taglio a brillante.

Diamanti Fancy Color gialli ct. 3,05 - Diamanti ct. 1,35

Emerald-cut diamond Eternity band.

The perfection and purity of emerald-cut diamonds come together in a unique Eternity band, designed for an elegant and refined woman

Fede Eternity diamanti taglio a smeraldo.

La perfezione e la purezza dei diamanti taglio a smeraldo in una fede Eternity unica nel suo genere, per una donna elegante e raffinata

Pendant earrings in 18k white gold (750/1000) with brilliant-cut and baguette-cut diamonds

Diamonds 5.34 ct.

Orecchini pendenti in oro bianco 750/1000 con diamanti taglio a brillante e a baguette

Diamanti ct. 5,34

Paolo Bartolone

Member of World Diamond Bourses

Via Roma 24 r e Via Sestri 13 r - Genova (Italy)

Flowers and plants from around the world

Fiori e piante da tutto il mondo

he magic of Euroflora returns to Genoa from April 24 to May 4, 2025. This international exhibition of plants and flowers is a unique event in Italy among the European “floralies”, recognized by the International Association of Horticultural Producers.

With nearly sixty years of history since its debut in 1966, Euroflora remains vibrant. The upcoming edition will highlight the most modern urban regeneration project that the Ligurian capital is experiencing, with the creation of the new Waterfront of Levante, designed by architect Renzo Piano.

orna a Genova, dal 24 aprile al 4 maggio 2025, la magia di Euroflora, mostra internazionale di piante e fiori, appuntamento unico in Italia tra le “floralies” europee riconosciuto dall’International Association of Horticultural Producers.

Ha quasi sessant’anni, il debutto è nel 1966, ma non li dimostra. Anzi, il prossimo appuntamento incoronerà il più moderno progetto di rigenerazione urbana che il capoluogo ligure sta vivendo con la realizzazione del nuovo Waterfront di Levante, fi rmato dall’architetto Renzo Piano.

“Euroflora will truly be a return to the future” says Mauro Ferrando, president of Porto Antico Spa, which organizes the event along with the Municipality and Chamber of Commerce of Genoa and the Liguria Region.

The last two editions, in 2018 and 2022, were held at the Parks of Nervi, but despite their success, returning the event to its original venue is a point of honor for a city that is rapidly changing its urban landscape.

The Waterfront of Levante will provide Euroflora with the opportunity to develop in a variety of spaces overlooking the sea, where visitors can contemplate spectacular arrangements of plants and flowers, taking an ideal journey around the world thanks to the original creations of the designers. Specialists from all over the

“Euroflora sarà davvero un ritorno al futuro” dice Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico Spa, che organizza la kermesse insieme a Comune e Camera di Commercio di Genova e Regione Liguria.

Le ultime due edizioni, nel 2018 e nel 2022, si erano svolte in trasferta, ai Parchi di Nervi ma, nonostante il successo, il ritorno della manifestazione negli ambienti originari è un punto d’onore per una città che sta cambiando velocemente il profilo urbanistico.

Il Waterfront di Levante offrirà a Euroflora la possibilità di svilupparsi in una molteplicità di spazi affacciati sul mare, dove i visitatori potranno contemplare spettacolari composizioni di piante e fiori, viaggiando idealmente nel mondo grazie alle realizzazioni originali dei progettisti.

The magic of nature
La magia della natura

globe will recreate tropical landscapes, Mediterranean gardens, or Eastern inspirations.

For example, in the area dedicated to the Kingdom of Bhutan, which is participating in the event for the first time, there is a longing to see what this Himalayan nation, which has introduced the “right to happiness” for its citizens, will present. Among its native plants are the blue poppy, cypress, and rhododendron.

The thematic path of the exhibition, designed by architect Matteo Fraschini for Urges of the Valagussa Group, is a dialogue between nature and art that engages all the senses.

Visitors will recognize some highly symbolic elements: references to Alberto Burri’s Cretto, a large contempo-

In arrivo da ogni parte del pianeta specialisti per ricreare paesaggi tropicali, giardini mediterranei o suggestioni orientali.

Come avverrà, ad esempio, negli spazi riservati al Regno del Buthan, per la prima volta all’evento: c’è attesa per ammirare cosa proporrà il paese arroccato sull’Himalaya che ha introdotto per legge il “diritto alla felicità” dei sudditi e che vede tra le piante autoctone il papavero blu, il cipresso e il rododendro.

Il percorso tematico della mostra, firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges del Gruppo Valagussa, è un dialogo fra natura e arte, che coinvolge tutti i sensi.

I visitatori potranno riconoscere alcuni elementi fortemente simbolici: i richiami al Cretto di Alberto Burri, una

Some renderings of the upcoming Euroflora
Alcuni rendering della prossima Euroflora

rary monumental work made with concrete blocks that incorporate the ruins of the old city of Gibellina, completely destroyed by the Belice earthquake in 1968; or the “dripping” technique of Jackson Pollock, recreated in the exhibition and linked to the artistic identity of these two masters.

In the exhibition area these inspirations will draw attention to the critical issues of our time: natural disasters, water scarcity, coexistence between natural and urbanized landscapes, and the need for a new lightness and naturalness. Following this vision of the Earth as a manipulable surface, the idea of Origami takes shape, elevated to a true artistic expression: giant structures covered in plants and flowers.

Their role within the overall design of Euroflora is to serve as markers of the landscape, helping visitors navigate the different exhibition spaces, starting from the new urban park at piazzale Kennedy, entering the new Palasport, continuing westward to a floating pathway built on 51 docks, and finally concluding in the large Jean

grande opera monumentale contemporanea, realizzata con blocchi di cemento che incorporano le macerie della città vecchia di Gibellina, completamente distrutta dal terremoto del Belice nel 1968; o al “dripping”, la pittura a schizzi di Jackson Pollock, ricreato in esposizione e riconducibile all’identità artistica di questi due maestri. Spunti che, nello spazio allestitivo, richiameranno l’attenzione sulle criticità del nostro tempo: catastrofi naturali, scarsità d’acqua, coesistenza fra paesaggi naturali e antropizzati, necessità di una nuova leggerezza e naturalità. Sulla traccia di questa visione della terra come superficie manipolabile prende forma l’idea degli Origami, innalzati a vera espressione artistica: strutture giganti ricoperte di piante e fiori. Il loro ruolo all’interno del disegno generale di Euroflora è di marcatori del paesaggio, che aiutino le persone a orientarsi tra i diversi spazi espositivi, a partire dal nuovo parco urbano di piazzale Kennedy per entrare nel nuovo Palasport, proseguendo poi a ponente per approdare su un percorso galleggiante realizzato su 51 pontili delle darsene e infine terminare nel grande padi-

Flower inspiration Suggestione di fiori

Nouvel pavilion, covering a total area equivalent to nearly 14 football fields.

In short, an impressive showcase that will highlight Italy’s great expertise in floriculture, a field where Liguria stands out. Consider that one in three flowers is grown in our region, which exports 80% of its production, with 4,500 companies and 15,000 employees. As in every edition, there will be absolute novelties on theme, and original projects from both under and over 30 professionals will be awarded. For the first time, Euroflora’s online ticketing will be managed by the Ticketone platform. The full ticket will cost 25 euros, 18 for reduced admission, and free entry for children up to 6 years old.

glione Jean Nouvel, per una superficie complessiva pari a quasi 14 campi di calcio.

Insomma, un’imponente rassegna, che metterà in risalto la grande competenza italiana nel florovivaismo, campo dove la Liguria spicca. Basti pensare che un fiore su tre nasce nella nostra regione, che esporta l’80% di quello che produce, con 4.500 aziende e 15 mila addetti. Come in ogni edizione debutteranno novità assolute a tema e verranno premiati anche i progetti originali di professionisti under e over 30. Per la prima volta la biglietteria online di Euroflora è affidata alla piattaforma Ticketone. Il biglietto intero costerà 25 euro, 18 il ridotto, ingresso gratuito fino a 6 anni.

A 2025 of Major Events and Emotions

Un 2025 di grandi eventi ed emozioni PIETRA LIGURE

2025 will be a year of great events and exciting emotions for Pietra Ligure! Culture, traditions, beauty, and sports will be the stars of a dazzling year filled with wonders and surprises, as well as plenty of fun for everyone,” say the satisfied Mayor of Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi, and the Councillor for Tourism and Culture, Daniele Rembado.

It will be the year of the 500th anniversary of the Miracle of San Nicolò, but also of the UCI Mountain Bike World Cup World Series, which will kick off the 2025 Enduro World Cup season from the spectacular trails of Pietra Ligure and the Val Maremola during the weekend of May 9–11. Additionally, it will be the year of the eighth edition of "Pietra Ligure inFiore," the International Festival of Artistic Flower Decorations, which will color the historic center of Pietra Ligure from May 23 to 25. May is shaping up to be an action-packed month, with the UCI Mountain Bike World Cup World Series taking place during the second weekend, and Pietra Ligure inFiore during the final weekend. Pietra Ligure

Il 2025 sarà un anno di grandi eventi e grandi emozioni per Pietra Ligure! Cultura, tradizioni, bellezza, sport saranno protagonisti di un anno sfavillante che riserverà meraviglie e stupore ma anche tanto divertimento per tutti”, esordiscono soddisfatti il Sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e l’Assessore al turismo e alla cultura Daniele Rembado

Sarà l’anno del cinquecentesimo anniversario del Miracolo di San Nicolò ma anche della Coppa del Mondo UCI Mountain Bike World Series che nel week end del 9 – 11 maggio inaugurerà proprio dagli spettacolari sentieri pietresi e della Val Maremola la stagione mondiale dell’Enduro World Cup 2025 e, ancora, dell’ottava edizione di “Pietra Ligure inFiore”, la Rassegna Internazionale delle Infiorate Artistiche che colorerà il centro storico pietrese dal 23 al 25 maggio p.v. Il mese di maggio si preannuncia davvero scoppiettante, con la Coppa del Mondo UCI Mountain Bike World Series nel secondo fine settimana del mese e Pietra Ligure InFiore nell’ultimo week end. Pietra Ligure torna protagonista nel

will once again take center stage in the international mountain biking scene, hosting, alongside the Finale Outdoor Region, and with the prestigious tracks of Trentino's Val di Sole and Val di Fassa and Aosta Valley's La Thuile, the only other Italian destinations, one of the stages of the UCI Mountain Bike World Cup World Series. The adrenaline-pumping trails with breathtaking views of Ranzi, Monte Grosso, and Val Maremola have become a key part of Pietra Ligure's outdoor offerings, making it a renowned international bike destination. The month of May will close beautifully with the International Festival of Artistic Flower Decorations. This triennial event, one of the most important and largest in Europe, protects, promotes, and enhances the knowledge and traditions surrounding the creation of "infiorate" (flower carpets), an ancient form of ephemeral art rooted in the history, creativity, and craftsmanship of various Italian and European communities. The flower artists of Ranzi are international leaders in this art form.

panorama internazionale della mountain bike ospitando, insieme alla Finale Outdoor Region e in compagnia delle blasonatissime piste trentine della Val di Sole e della Val di Fassa e valdostane di La Thuile, uniche altre destinazioni italiane, una delle tappe della Coppa del Mondo UCI Mountain Bike World Series. Gli andrenalinici sentieri dai panorami mozzafiato di Ranzi, del Monte Grosso e della Val Maremola sono ormai un pilastro dell'offerta outdoor e fanno di Pietra Ligure una prestigiosa bike destination a livello internazionale. Si chiude, poi, il mese di maggio veramente in bellezza con la, rassegna internazionale delle infiorate artistiche. L’evento, a cadenza triennale e annoverato tra i più importanti e grandi d’Europa, tutela, promuove e valorizza la conoscenza e le tradizioni legate alla realizzazione delle “infiorate”, antica espressione etnico-culturale di arte effimera, frutto della storia, della creatività e dell’abilità, insieme artigianale e artistica, di diverse comunità italiane ed europee di cui, i maestri infioratori di Ranzi sono veri protagonisti a livello internazionale.

In the last edition, held in 2022, over fifty groups from various Italian regions and thirteen European cities participated, with Argentina and the city of Buenos Aires as the guest of honor. Eight hundred flower artists and more took to the streets of Pietra Ligure for three days, transforming it into a magical, open-air museum filled with flowers, scents, and colors.

On July 8, 1525, the people of Pietra Ligure were decimated by the plague. The surviving inhabitants closed the eight gates of the town walls and entrusted the keys to the ancient and precious wooden icon painted by Barbagelata, which is still visible today in the presbytery of the Basilica of San Nicolò, which at the time had not yet been built. The people of Pietra Ligure fled to the mountains. On the morning of July 8, the sound of bells celebrating the feast awakened them, and, astonished by the emptiness of the town, they entered the village where a figure in episcopal robes appeared atop the bell tower of what is now the "Old Church." When they climbed up to the bell tower, they saw the imprint of a hand on the main bell, the hand of San Nicolò, which remains vis-

All’ultima edizione, nel 2022, hanno partecipato più di cinquanta gruppi provenienti da diverse regioni italiane e tredici città europee, con paese ospite d’onore extra-europeo l’Argentina e la città di Buenos Aires. Ottocento infioratori e oltre che, per tre giorni, hanno invaso pacificamente Pietra Ligure trasformandola in un magico e meraviglioso museo a cielo aperto fatto di fiori, profumi e colori. Nel lontano 8 luglio 1525 la popolazione pietrese fu decimata dalla peste. Gli abitanti superstiti allora chiusero le otto porte delle mura e misero le chiavi nelle mani dell’antica e preziosa icona in legno dipinta dal Barbagelata, ancor oggi visibile nel presbiterio della Basilica di San Nicolò, a quel tempo non ancora edificata. I pietresi abbandonarono il paese rifugiandosi sui monti. La mattina dell’8 luglio, il suono a festa delle campane li svegliò e stupiti, essendo il paese deserto, entrarono in paese quando apparve, sul campanile di quella che oggi è la “Chiesa vecchia”, un vecchio ammantato in abiti vescovili. Saliti nella cella campanaria videro sulla campana maggiore l’impronta di una mano, quella di San Nicolò, tutt’ora visibile su quella che è diventata la “Campana del Miracolo”. La peste era cessata e per Pietra Ligure era tornato il tempo di rifiorire! Per ringraziare di quel miracolo, i pietresi costruirono l’attuale Basilica Minore di San Nicolò e, ancor oggi, al suono delle originali campane del 1505, se ne rinnova la memoria, ogni 8 luglio, con la Festa di San Nicolò, la solenne processione cui partecipano decine e decine di

ible to this day on what is now called the "Bell of the Miracle." The plague had ended, and Pietra Ligure was once again reborn! To give thanks for this miracle, the people of Pietra Ligure built the current Minor Basilica of San Nicolò, and even today, every July 8th, the original bells from 1505 ring in remembrance during the Feast of San Nicolò, with a solemn procession attended by dozens of confraternities from all over Liguria, and the traditional blessing of the sea, recalling St. Nicholas’ blessing of the sea in a storm. This year, for the 500th anniversary, the celebrations will be even grander and more solemn, involving the entire city in events, happenings, and initiatives throughout 2025, culminating in July. In short, the upcoming year will be an important one, filled with the thousand emotions that Pietra Ligure offers its visitors every day, with the sea filling the horizon and views from any point and height, the long sandy coastline, the narrow streets (caruggi) and piazzas of the historic center where the authentic spirit of Liguria is felt, the charm of the inland hills and mountains, where the landscapes become places for the soul. Nestled in the Western Ligurian Riviera, Pietra Ligure will continue to amaze and delight, offering travelers moments of genuine pleasure, magical atmospheres, and places close to one's desires, where they can experience a world full of emotions and surprises, with its diverse territory, ranging from the 1300meter peak of Monte Carmo to the sea, dotted with breathtaking views, terraced hills cultivated with vineyards and olive groves, and the lush Mediterranean scrub. Rich in history, traditions, and gastronomy that will surprise the palate, Pietra Ligure is truly a land of major events and great emotions!

confraternite provenienti da tutta la Liguria e la tradizionale benedizione del mare, a ricordo della benedizione di Nicola al mare in tempesta. Quest’anno, in occasione del cinquecentesimo anniversario, i festeggiamenti saranno ancora più grandiosi e solenni e coinvolgeranno tutta la città in appuntamenti, avvenimenti e iniziative che costelleranno tutto il 2025 ma che avranno il loro culmine nel mese di luglio.

Insomma, sarà un anno importante, quello che ci attende, in cui certamente non mancheranno le mille emozioni che ogni giorno Pietra Ligure sa offrire ai suoi visitatori, con il mare che riempie l’orizzonte e lo sguardo da qualunque punto e da qualunque altezza, il lungo litorale sabbioso, i caruggi e le piazzette del centro storico dove si respira l’aria della Liguria più autentica, il fascino dell’entroterra armoniosamente composto da colline e montagne in cui i paesaggi diventano luoghi dell’anima

Incastonata nella Riviera Ligure di Ponente, a “Pria” continuerà a meravigliare e meravigliarci offrendo al viaggiatore momenti di autentico piacere, atmosfere magiche, luoghi a portata di desiderio dove vivere un’esperienza piena di emozioni e sorprese, con il suo territorio variegato, che va dai 1300 metri del Monte Carmo al mare, costellato di panorami mozzafiato, con le sue colline terrazzate coltivate a vigne e uliveti e la rigogliosa macchia mediterranea, ricco di storia e tradizioni e una enogastronomia che stupisce il palato. Pietra Ligure, davvero una terra di grandi eventi e di grandi emozioni!

onSports the Riviera BOGLIASCO BOGLIASCO

Lo sport in riviera

Bogliasco is the first village you encounter heading east upon leaving Genoa. “It’s the gateway to the Gulf of Paradise”, says Mayor Luca Pastorino. Traveling along the Via Aurelia on a viaduct, you often pass above the village with a beautiful scenic effect. To discover its quiet beauty, however, you need to head down toward the sea, reaching the pier, the old fisher-

Bogliasco è il primo borgo che si incontra verso Levante, all’uscita da Genova. “È la porta del Golfo Paradiso”, dice il sindaco Luca Pastorino. Percorrendo la via Aurelia su un viadotto, spesso si supera il paese con un bell’effetto scenico. Per scoprirne la bellezza tranquilla, invece, bisogna scendere verso il mare.

Eliana Quattrini

men’s houses along the beach, the Romanesque bridge at the mouth of a stream, and the rocky cliffs of Pontetto, a small hamlet beloved by swimmers and anglers. Alternatively, you can climb up to Sessarego, another hamlet, to venture onto trails leading to nearby mountains with stunning coastal views. Today, Bogliasco is both a tourist destination and an at -

Raggiungere il molo, le antiche case di pescatori affacciate sulla spiaggia, il ponte romanico alla foce di un torrente, le scogliere di Pontetto, piccola frazione, amata da bagnanti e pescatori.

Oppure bisogna salire fino a Sessarego, altra frazione, per inoltrarsi sui sentieri che portano ai monti vicini, con una strepitosa vista sul litorale.

Rocks beaten by the sea Scogli battuti dal mare

tractive residence for many commuting workers, with a core of long-time residents who value privacy. While the beaches are the main attraction, the swimming pool is the heart of local life. “You could say that every family has someone who frequents the Gianni Vassallo swimming stadium”, says the mayor, “where swimming competitions and classes are held, including synchronized swimming, aqua fitness, and water polo”. The club

Bogliasco oggi è meta turistica e affascinante residente di molti lavoratori pendolari, con un nucleo di storici residenti che tende alla riservatezza. Se le spiagge sono la principale attrazione, la piscina anima la vita del paese. “Si può dire che in ogni famiglia ci sia qualcuno che frequenta lo stadio del nuoto Gianni Vassallo” spiega il sindaco “dove si fanno gare e corsi di nuoto, anche sincronizzato, acquafitness e pallanuoto”.

Netafi m Bogliasco 1951, formerly Rari Nantes, has achieved national recognition in water polo, boasting one of the best youth teams in Italy. These successes drive growth. “With ongoing renovations” Pastorino continues, “the pool will become a true sports complex, equipped with a cover that will enable year-round use. It is a 1.85 million euros investment, and with the bidding process already underway, work may soon begin”. There’s no doubt that Bogliasco’s identity is tied to sports. Since the 1970s, it’s been one of the first towns in Italy to attract surfers and the SUP (stand-up paddle) community. The “surfer’s bench”, built from two surfboards, is now photographed as much as the Romanesque bridge. But other sports are popular here as

La società Netafim Bogliasco 1951, ex Rari Nantes, ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali nella pallanuoto, vantando uno dei migliori vivai d’Italia”. Successi che spingono allo sviluppo. “Con i lavori di ristrutturazione” continua Pastorino “la piscina diventerà un vero palazzetto dello sport, dotato di una copertura che ne permetterà l’uso dodici mesi l’anno. Un investimento da un milione e 850 mila euro che, con l’assegnazione del bando di gara, potrebbe presto portare all’inizio dei lavori”. Non c’è dubbio che l’identità di Bogliasco sia legata allo sport. È stato uno dei primi paesi in Italia, sin dagli anni ’70, ad attrarre il popolo dei surfisti e della sua variante, SUP. La “panchina del surfista”, costruita con due tavole, è fotografata ormai quanto il ponte romanico. Ma

well, including sailing, with the Bogliasco Nautical Club founded in 1953, and soccer, as the town hosts the training field for Sampdoria. “Because of this, Bogliasco is a candidate for the European City of Sport designation for 2027”. Not bad for a town of just 4,500 residents. The pier also serves as a natural stage, transforming during the many festivals organized by local bars and restaurants. Cultural life here celebrates nature with

sono anche altri gli sport a essere praticati. La vela, con il Club Nautico Bogliasco fondato nel 1953. Il calcio, perché il paese ospita il campo di allenamento della Sampdoria. “Per questa sua attitudine, Bogliasco è candidata a Comune europeo dello Sport per l’anno 2027”. Non male per un paese di quattromilacinquecento abitanti. Uno dei palchi naturali è poi il molo, che si trasforma durante le numerose feste organizzate da bar e ristoranti.

the Posidonia Green Festival, and music with the Boem Festival (short for Bogliasco Summer and Music). A bit farther up the hill, there is another place where culture thrives in solitude and focus: Villa dei Pini, home to the Bogliasco Foundation. Since 1996, this foundation has supported the arts and humanities through scholarships, occasionally opening its doors to the public for tours and events.

Then there’s the delightful Krapfen Festival, held every June to remember Romano Zampriolo and his famous pastries. He didn’t have a traditional shop, just a lab with a counter and a door that opened onto a balcony. Three steps down, you would be on the street with a bag of hot, cream- fi lled krapfen to enjoy on your way back

Anche la vita culturale parla di natura con il Posidonia Green Festival o di musica con il Boem Festival, acronimo di Bogliasco Estate e Musica. Un po’ più lontano e più in alto c’è un altro posto dove la cultura si alimenta di concentrazione e solitudine: Villa dei Pini, che ospita la Fondazione Bogliasco. Una realtà attiva dal 1996 a supporto di arti e discipline umanistiche, con l’offerta di borse di studio. Occasionalmente apre le sue porte al pubblico con visite e incontri. Divertente poi la sagra del krapfen, in programma ogni giugno per ricordare Romano Zampriolo e i suoi dolci. Non aveva un negozio vero e proprio, ma un laboratorio con bancone e una porta aperta su una poggiolata. Tre gradini ed eri sulla strada, con il sacchetto di krapfen bol-

Bogliasco seen from the sea Bogliasco vista dal mare

from the sea, lured in by an irresistible aroma that filled the town.

Bogliasco remains there, like a vivid postcard, a village made for healthy living, where recognized talents are cultivated and projected into the future. But its most beautiful portraits come from the past, painted by Raimondo Sirotti, who served as mayor for many years and viewed it with an artist’s eye, capturing its truest colors in his works of art.

lenti e farciti di crema pasticcera da mangiare al rientro dal mare, attirati da un profumo irresistibile che si diffondeva per il paese.

Bogliasco rimane lì, come una cartolina vivissima, borgo a misura d’uomo e vita sana, luogo dove si coltivano talenti riconosciuti e proiettati verso il futuro. Ma i suoi ritratti più belli vengono dal passato e sono quelli che ha dipinto Raimondo Sirotti, che a lungo ne è stato sindaco e l’ha guardata con gli occhi dell’artista, restituendone i colori più autentici nelle sue opere d’arte.

Walking through the alleys Camminando per i vicoli
The village at sunset Il paese al tramonto
PALAZZO

A Since the economic boom of the late 1950s, Liguria has undergone step changes: the coast became filled with buildings alien to the local landscape, and hillside villas with sea views. The inland areas, less suited to seaside tourism, saw a population decline, fields abandoned, and the vibrant colors of old villages faded.

partire dal boom economico, alla fine degli anni Cinquanta, la Liguria ha subito cambiamenti radicali: la costa si è riempita di palazzi, estranei al paesaggio locale, e di villette arrampicate su pendii affacciate sul mare. L’entroterra, meno adatto al turismo balneare, ha visto la popolazione ridursi, le campagne spopolarsi, i colori dei vecchi borghi sbiadirsi.

Liz Wall

Boissano and Toirano Charm in Western Liguria

What initially seemed a disadvantage turned out to be a blessing for these valleys, which managed to preserve their treasures, now ripe for sustainable tourism. Those who did not leave the countryside continued to produce fruits and vegetables, but especially high-quality wine and olive oil – an alluring aspect for visitors venturing along the narrow roads.

Quello che sembrava essere uno svantaggio iniziale, però, si è rivelato una fortuna per queste valli che sono riuscite a conservare i loro tesori, pronti oggi per un turismo sostenibile. Chi non aveva abbandonato le campagne ha continuato a produrre frutta e verdura, ma soprattutto vino e olio di grande qualità, molto suggestivo per chi voglia arrampicarsi lungo queste strade strette.

Piazza Gilberto Govi in Boissano
Piazza Gilberto Govi a Boissano

The valleys stretching inland behind Loano – Varatella, Barescione, and Neva – provide a great opportunity to discover an authenticity now lost elsewhere.

The first village encountered in Val Varatella is Boissano, a small town of ancient origins with a beautiful parish church that has undergone several restorations. Inside,

a noteworthy 16th-century tabernacle and a statue of Mary Magdalene attributed to sculptor Anton Maria Maragliano. From here, you can embark on a memorable hike to the Church of San Pietrino and the Abbey of San Pietro ai Monti. For more experienced hikers, it is possible to reach the summit of Monte Ravinet, which stands at 1,057 meters.

Le valli che si aprono alle spalle di Loano: Varatella, Barescione, Neva sono un buon esempio per scoprire un’autenticità perduta. Il primo paese che si incontra in Val Varatella è Boissano, piccolo centro dalle origini antiche con una bella chiesa parrocchiale, più volte restaurata, con un interessante tabernacolo del XVI secolo e una statua di Maria Maddalena attribuita allo scultore Anton Maria Maragliano.

È possibile partire da qui per un’escursione di grande impatto alla chiesa di San Pietrino e all’abbazia di San Pietro ai Monti. Per i più allenati, è possibile raggiungere la cima del Monte Ravinet, che è alto 1057 metri.

Entrambe le chiese godono di una vista panoramica. L’abbazia ha una storia molto complessa e la tradizione vuole che sia stata fondata proprio da san Pietro. Tuttavia le origini sono ignote. Il monastero visse momenti di grande splendore fra il X e il XII secolo, per la sua vicinanza con l’antica Via del Sale. Purtroppo la chiesa è quasi sempre chiusa al pubblico, ma la sua posizione e la sua severa architettura ne fanno una meta di grande fascino. Si può raggiungere con molta facilità anche dal Giogo di Toirano, con un percorso semplice: il dislivello è di poco superiore ai 400 metri e un sentiero ben segnalato taglia le pendici del Monte Carmo.

Toirano è famosa per le sue grotte, che risalgono all’ultima parte del Pleistocene, 50mila anni fa. È anche un

A corner of Toirano
Un angolo di Toirano
Municipal Ethnographic Museum
Museo Etnografico Comunale

Both churches offer panoramic views. The abbey has a complex history, with local tradition claiming it was founded by St. Peter himself, although its origins remain unknown.

The monastery experienced its peak between the 10th and 12th centuries, thanks to its proximity to the ancient Salt Route. Unfortunately, the church is almost always closed to the public, but its location and severe architecture make it a captivating destination. It can also be reached easily from the Giogo di Toirano with a straightforward trail: the elevation gain is just over 400 meters, and a well-marked path cuts across the slopes of Monte Carmo.

Toirano is famous for its caves, dating back to the late Pleistocene. It is also a charming village to explore, with historical buildings, both civil and religious, and local products. Try to attend the Festa dei Gunbi, held annually in August, when the entire village lights up and visitors can enjoy traditional dishes. Do not miss the climb to the rock-hewn sanctuary of Santa Lucia, set into the cliff with a stunning view of the valley.

Balestrino, on the other hand, is found along the Provincial Road 34, perched on a rocky spur overlooking a river, consisting of an abandoned old center, an imposing castle once owned by the Del Carretto family, and a more modern part.

piacevolissimo borgo da visitare, alla scoperta di edifici storici, civili e religiosi, e dei prodotti locali. Cercate di partecipare alla Festa dei Gunbi, ogni anno ad agosto, quando tutto il paese si illumina ed è possibile gustare i piatti della tradizione culinaria. Non perdetevi la salita al

santuario rupestre di Santa Lucia, incastonato nella roccia, con una bellissima vista sulla valle.

Balestrino, invece, s’incontra sulla strada provinciale 34, appollaiato su uno sperone roccioso a strapiombo su un

Balestrino – Panorama of the old village – Ph. Davide Papalini
Balestrino – Panorama del borgo vecchio – Ph. Davide Papalini
Castelvecchio di Rocca Barbena – Ph. Davide Papalini
Castelvecchio di Rocca Barbena – Ph. Davide Papalini

The village’s dramatic history includes abandonment due to earthquakes and landslides that forced residents to build new structures.

Its narrow alleys, old houses, and unpaved streets give it an undeniable charm, although access to the castle is not permitted. Uninhabited since 1963, it quickly became a draw for the curious and thrill-seekers. Authorities have had to reinforce the fences repeatedly, unable yet to prevent the castle from becoming the filming location for the 2008 fantasy film Inkheart, starring American actor Brendan Fraser.

Balestrino is situated along an intriguing loop, the Sentiero delle Terre Alte, which begins in Toirano and loops back after approximately three and a half hours of walking.

A different fate awaited Castelvecchio di Roccabarbena, just a few kilometers away in Val Neva. Perched on a mountain crowned by a castle which gave the village its name, it is located at the center of a network of trails: Ilaria del Carretto’s path, the Terre Alte, the Alta Via dei

fiume, e si compone di un vecchio centro disabitato, di un imponente castello appartenuto alla famiglia Del Carretto, e di una parte più recente. La storia drammatica del paese parla di abbandoni dovuti a terremoti seguiti da movimenti franosi che costrinsero gli abitanti a costruire nuovi edifici.

I vicoli stretti, le case antiche, le strade non asfaltate lo rendono un posto dotato di fascino, anche se non vi è la possibilità di entrare nel castello. Disabitato dal 1963, divenne presto meta di curiosi e amanti del brivido. Le autorità sono state costrette più volte a rafforzarne le recinzioni, non riuscendo comunque a impedire che il castello diventasse la location del film fantasy “Inkheart”, del 2008, con interprete principale l’attore americano Brendan Fraser.

Balestrino si trova lungo un interessante percorso ad anello, il Sentiero delle Terre Alte, che parte da Toirano e vi ritorna dopo circa 3 ore e mezza di cammino.

Diversa sorte è toccata a Castelvecchio di Roccabarbena, situato a pochi chilometri, in Val Neva. Arroccato

Toirano Caves
Grotte di Toirano

Monti Liguri, and is part of the Poggio Grande and Roc cabarbena naturalistic system.

It is listed among the Most Beautiful Villages in Italy and has been awarded the Orange Flag by the Touring Club for the quality of its restorations, preservation of the old, and respect for traditions. The imposing Rocca Barbena overlooking it is a rugged mountain accessible via a trail starting from Colle Scravaion, a stage endpoint of the Alta Via dei Monti Liguri.

The hike takes about two hours; the elevation gain is moderate but should be attempted only in good, dry weather and with proper equipment. Some exposed sections could become dangerous in icy or rainy con ditions.

Colle Scravaion is also a popular destination for cyclists and part of a classic route connecting it to Giogo di Toirano and Colle di Balestrino. It is just one of the many bike-friendly routes in these valleys, waiting to be dis covered for their history, local products, and the charm of a Liguria that no longer exists.

su una montagna e coronato da un castello che gli dà il nome, si trova al centro di una rete di sentieri: quello di Ilaria del Carretto, il Terre Alte, l’Alta Via dei Monti Liguri, ed è compreso nel sistema naturalistico del Poggio Grande e della Roccabarbena.

È stato inserito fra i Borghi più belli d’Italia e si è meritato la bandiera arancione del Touring Club, per la qualità delle ristrutturazioni, la conservazione dell’antico e il rispetto delle tradizioni. La Rocca Barbena che lo sovrasta è una montagna molto aspra, esplorabile con un percorso che parte dal colle Scravaion, terminale di tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri.

L’escursione dura un paio d’ore, il dislivello è modesto ma va affrontato con meteo buono e asciutto nonché l’equipaggiamento adeguato. Qualche tratto esposto, infatti, potrebbe diventare pericoloso in caso di ghiaccio o pioggia. Il Colle Scravaion è anche meta molto amata dai ciclisti e fa parte di un classico circuito che lo collega al Giogo di Toirano e al colle di Balestrino. È solo uno dei numerosi itinerari percorribili su due ruote di queste valli tutte da scoprire: per storia, prodotti locali, e fascino di una Liguria che non c’è più.

Toirano, Piazza San Rocco
Toirano, the old quarries
Toirano, le vecchie cave

PerfectPie! GATTAFURA

La torta perfetta!

Sergio Rossi

egetable pies are among the most popular traditional specialties of Liguria. They come in countless local variations, sometimes differing only by a seemingly minor detail that can reveal their specific origin. These recipes are always based on vegetables, usually chard or wild herbs, forming a filling made from eggs, fresh cheese, Parmesan, herbs, and olive oil, all encased between thin layers of a dough often called “matta” (meaning “mad”) or simply “sfoglia” (meaning “thin crust”), made with flour, water, salt, and olive oil.

e torte di verdura sono fra le specialità tradizionali più popolari della Liguria. Declinate in un numero infinito di varianti locali, a volte risultano diverse fra loro solo per un dettaglio apparentemente trascurabile, ma capace di rivelarne la provenienza. Si tratta sempre di ricette con una base vegetale, di solito bietole o erbe spontanee, a formare un ripieno composto da uova, formaggio fresco, parmigiano, erbe aromatiche e olio d’oliva, il tutto racchiuso fra sottili strati di una pasta che taluni definiscono “matta”, o più semplicemente “sfoglia”, preparata con farina, acqua, sale e olio d’oliva.

La più famosa fra tutte queste meraviglie è la cosiddetta torta pasqualina, appellativo che le deriva dalla consuetudine di prepararla in occasione del periodo pasquale, anche per la sua caratteristica di cibo di magro, dunque in linea con le prescrizioni religiose legate alla Quaresima.

The most famous of all these marvels is the so-called torta pasqualina (Easter pie), named for the tradition of making it around the Easter season, as it is a lean dish that aligns with Lent's religious dietary restrictions. The large family of Easter pies originates from an older ancestor that deserves renewed appreciation. In the 15th-century cookbook by Martino de Rossi, chef to the Sforza family and later to the Patriarch of Aquileia, recipes for onion or spinach pies (torte a la zenoveza

La grande famiglia delle pasqualine deriva da un’antenata piuttosto antica che meriterebbe una rivalutazione. Nel ricettario di Martino de Rossi, XV secolo, cuoco degli Sforza e in seguito del patriarca di Aquileia, compaiono già le torte a la zenoveza de cepolle o spinazi. Ma questa prima attestazione non rivela ancora il curioso nome che invece sarà svelato dai trattati cinquecenteschi.

Bartolomeo Scappi, fra i più illustri cuochi del Rinascimento, indica la ricetta della gattafura alla genovese, sempre nelle due varianti di verdura o cipolle. Il singolare appellativo deriverebbe da gâteau fourré, torta ripiena, e da allora ricorre in numerose fonti storiche che,

de cepolle o spinazi) already appear. But this first mention doesn’t yet reveal the curious name that would later appear in 16th-century texts.

Bartolomeo Scappi, one of the Renaissance’s most illustrious chefs, includes the recipe for gattafura alla genovese, once again in the two varieties, vegetable or

oltre a celebrarne la bontà, lo identificavano come il più comune e apprezzato piatto ligure. Collocabili fra i cibi di strada, queste specialità semplici ed economiche potevano essere acquistate nelle cosiddette sciamadde , letteralmente fiammate, piccole rosticcerie ante litteram chiamate così per il fuoco vivo che ardeva

Some pictures of torta pasqualina Alcune immagini di torta pasqualina

onion. This unique name may derive from the French gâteau fourré ( fi lled pie), and since then, numerous historical sources have celebrated its flavor, identifying it as the most common and beloved Ligurian dish. Considered street food, these simple, affordable specialties were sold in small, proto-rotisseries known as sciamadde (literally “ fl ames”), named for the open fl ame that constantly burned inside, powering their ovens or hearths.

The oldest version of gattafura was made with chard or onion, slightly fermented fresh cheese, pepper, mint, and olive oil. The filling was placed between two thin layers of dough, forming a pie about two centimeters thick. It could be baked in the oven or, as Scappi himself recommends, in special gattafure shovels – pans with long handles that were placed over embers. Special mention goes to the prescinsêua , a fresh cheese has been produced in Liguria since at

di continuo al loro interno alimentando i forni o i focolari da muro. La versione più antica della gattafura era preparata con bietole o cipolle, formaggio fresco, leggermente fermentato, pepe, menta e olio d’oliva. Il ripieno veniva racchiuso fra due strati di pasta sottile formando un insieme dallo spessore complessivo di circa due centimetri. La cottura poteva essere al forno o, come consiglia lo stesso Scappi, entro apposite pale da gattafure, padelle col manico allungato da porre sulle braci.

Merita un cenno a parte la cosiddetta prescinsêua , formaggio fresco prodotto in Liguria almeno dal XIII secolo, che presenta una caratteristica nota acidula dovuta alla particolare lavorazione da cui deriva.

Almeno fino a tutto il Settecento le attestazioni che celebrano le torte liguri si ripetono sia nelle cronache di viaggiatori che le assaggiarono nel loro passaggio a

least the 13th century, with a distinct sour note due to its unique production process. Until the end of the 18th century, Ligurian pies were repeatedly celebrated, both in the chronicles of travelers who tasted them while passing through Genoa and in cookbooks and culinary treatises by various authors, not only Italians.

Con l’Ottocento l’appellativo antico lascia spazio al più generico “Torte di Pasqua” che presto si evolverà in “pasqualine”, passaggio rilevabile con una certa frequenza nei libri di cucina delle più importanti famiglie genovesi.

Genova, sia nei ricettari e nei trattati di cucina di autori, non solo italiani.
An ancient cookbook | Un antico libro di cucina

By the 19th century, the ancient name gave way to the more generic “Easter Pies”, which soon evolved into pasqualine, a transition evident in cookbooks of Genoa’s most prominent families. Centuries have passed, but the appreciation for these genuine symbols of traditional cuisine remains unchanged. Whether skilled sailors, enterprising merchants, accomplished bankers, or citizens from every walk of life, the people of Liguria once had an unconditional love for gattafure, just as today they cherish their pasqualine.

I secoli passano ma l’apprezzamento per questi autentici simboli della cucina tradizionale non cambia. Fossero abili marinai, commercianti intraprendenti, banchieri disinvolti o cittadini di ogni ceto sociale, i liguri dimostrarono allora un amore incondizionato per le gattafure come oggi conservano quello per le pasqualine.

Gattafura 1690, Bertarelli Collection | Gattafura 1690, Raccolta Bertarelli

A Museum, a Castle, and Wild Nature Masone

Un museo, un castello e la natura selvaggia

Those who have ever been caught in traffic on the A26 highway often glance with interest at the Masone exit, wondering if it might offer salvation from the congestion.

For those unfamiliar with the area, a quick look at a road map of the Turchino Pass generally rules out that option, given its many twists, turns, and the legendary memories tied to the Milan-Sanremo cycling race. Yet Masone and its valleys may be a delightful surprise.

Chi si è trovato in coda sull’autostrada A26 ha guardato spesso con interesse all’uscita autostradale di Masone, chiedendosi se questa avrebbe potuto rappresentare la salvezza dal traffico.

Per chi non è della zona, un rapido sguardo alla carta stradale del Passo del Turchino è in genere sufficiente a scartare questa ipotesi. Con tutte le sue curve, contro curve e i ricordi epici della corsa ciclistica Milano-Sanremo. Invece Masone e le sue valli possono costituire una piacevolissima sorpresa.

Liz Wall
Masone seen from Bric del Dente – Ph. Céline Camps
Masone vista da Bric del Dente – Ph. Celine Camps

To begin with, the old town, called “Castello” (Castle), has a unique charm, with tall houses, narrow alleys, and architecture that doesn’t feel entirely Ligurian, evoking instead a colder, snowier, and wetter climate. It is delightful to wander here in the tranquility of misty days. The town center holds a hidden gem: the Andrea Tubino Civic Museum, born in the 1970s from the creative mind of its namesake founder. Tubino, a technician from Italsider, was a collector of ironwork of all kinds and of archaeological relics from the ancient castle. Unlike the more common rural museums, the Tubino Museum dis-

Innanzitutto il paese vecchio, denominato “Castello”, ha un fascino particolare, con le case alte, i vicoli, un’architettura che non è più ligure ma fa pensare subito al clima più rigido. A un tempo molto nevoso e particolarmente piovoso. È bello passeggiarvi nella tranquillità delle giornate brumose. Il centro nasconde una piccola perla: il Museo Civico Andrea Tubino, nato negli anni Settanta dalla creatività dell’omonimo ideatore. Un tecnico dell’Italsider, che era anche raccoglitore, collezionista di oggetti lavorati in ferro di ogni genere e di reperti archeologici dell’antico

castello. Diverso dai musei contadini più diffusi, il Tubino espone non solo oggetti di uso quotidiano e utensili, ma anche macchinari pre-industriali e manufatti di raffinato artigianato in ferro battuto. La lavorazione nelle officine, da parte di fabbri e maniscalchi, era infatti una delle principali risorse per gli abitanti della valle Stura.

Il museo, che con il tempo ha raggiunto oltre quattromila pezzi esposti, è ospitato nell’ex convento agostiniano, nel centro del paese vecchio. In mostra anche

Wooden pedestrian bridge over the Stura stream
Ponte di legno pedonale sul torrente Stura
The Sword in the Stone
La spada nella roccia

plays not only everyday objects and tools but also pre-industrial machinery and finely crafted wrought-iron pieces. The work in local workshops by blacksmiths and farriers was indeed one of the main economic activities for the inhabitants of the Stura Valley.

The museum, now showcasing over four thousand items, is located in the former Augustinian convent in the heart of the old town. It also features an important collection of figurines, which is enhanced during the Christmas season by an ingenious mechanized nativity scene.

u n’importante collezione di statuine che, nel periodo natalizio, si arricchisce di un ingegnoso presepe meccanizzato. Spesso vengono organizzate mostre temporanee, concerti, conferenze e presentazioni di libri.

A poco più di 8 chilometri dal paese, sulla strada che collega il passo del Turchino al Passo del Faiallo, si trova il Forte Geremia, costruito dal Genio militare del Regno d’Italia verso la fine dell’Ottocento per controllare il passo posto al crocevia delle valli Leiro, Cerusa e Stura. Il forte è stato recentemente restaurato e dalla sua sommità si gode una vista spettacolare sulla costa e sulle valli interne.

Può essere meta di una tranquilla gita con partenza dal parcheggio della chiesa parrocchiale di Masone, imboccando via Cascata del Serpente che porta alla magica omonima rapida. Dopo aver ammirato l’imponente salto d’acqua dalla postazione panoramica appositamente realizzata, si ritorna a seguire il percorso, ben segnalato, che conduce in circa un’ora al Geremia.

Per tornare al punto di partenza, Masone, si possono se-

Masone – Church of Santa Maria in Vezzulla – Ph. Romottas
Masone – Chiesa di Santa Maria in Vezzulla – Ph. Romotta
The parish church of Christ the King and Our Lady of the Assumption
La chiesa parrocchiale di Cristo Re e Nostra Signora Assunta

Often, the museum hosts temporary exhibits, concerts, lectures, and book presentations. Just over 8 kilometers from the town, along the road connecting the Turchino Pass to the Faiallo Pass, stands Fort Geremia, built by the Italian Royal Army’s Corps of Engineers in the late 19th century to monitor the pass at the crossroads of the Leiro,

guire le indicazioni per la frazione della Cappelletta, santuario ben conosciuto e molto suggestivo dal quale si scende in paese su strada asfaltata, in meno di un’ora. L’origine del santuario della Cappelletta è incerta, mentre da documenti trovati si sa che la sua fama aumentò durante l’epidemia di peste del 1656. Gli abitanti di Ma-

Masone – Andrea Tubino Museum – Ph. Visitmasone
Masone – Museo Andrea Tubino – Ph. Visitmasone

Cerusa, and Stura valleys. Recently restored, the fort offers spectacular views of the coast and inland valleys from its summit. It can be the goal of a peaceful hike starting from the parking lot near Masone’s parish church and taking the Serpente Waterfall path, named after the mesmerizing waterfall nearby. After admiring the waterfall from the purpose-built panoramic viewpoint, continue along the wellmarked trail to reach Geremia in about an hour. To return to Masone, follow the signs for the village of Cappelletta, a well-known and very picturesque sanctuary, from where you can descend back into town on a paved road in less than an hour. The origins of the Cappelletta sanctuary are uncertain, but documents indicate its fame grew during the plague epidemic of 1656. The residents of Masone, who miraculously escaped the plague, vowed to make an annual pilgrimage there on July 2. For seasoned hikers, it is possible to reach the sea at Voltri and then take public transportation back to retrieve the car. Or you can reach at least the sanctuary of Nostra Signora dell’Acquasanta, a grand church dedicated to a Marian apparition thought to have taken place in the 15th century. Masone is part of the Beigua Regional Park, the largest protected natural area in Liguria, and recognized as a UNESCO Global Geopark, a program aimed at promoting Earth’s heritage and supporting local communities.

sone, scampati miracolosamente al morbo, promisero di recarsi in pellegrinaggio tutti gli anni il 2 luglio. Per chi è allenato, è possibile raggiungere il mare, a Voltri, poi risalire a prendere l’auto con il trasporto pubblico. O arrivare almeno al santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta, imponente chiesa dedicata a un’apparizione mariana, probabilmente avvenuta nel XV secolo. Masone fa parte del Parco Regionale del Beigua, la più vasta area naturale protetta della Liguria, riconosciuto come sito Unesco nell’ambito degli Unesco Global Geoparks: il programma che mira a valorizzare il patrimonio della terra e sostenere le comunità locali.

Snake Waterfall – Ph. Shunka84 Cascata del serpente – Ph. Shunka84v
Fort Geremia – Ph. Paolocarminati81
Forte Geremia – Ph. Paolocarminati81

FINALBORGO

Il bello della Storia The Beauty of History

Eliana Quattrini

Finalborgo is the historical heart of Finale Ligure. Located nearly two kilometers from the coast, it preserves the untouched charm of a medieval center, with its ancient walls, Castel San Giovanni, Castel Gavone and the “Tower of Diamonds”, narrow streets, arcades, the Basilica of San Biagio, and the Santa Caterina complex. Many of the houses still retain frescoed facades, giving the village a magical, painted appearance. In recent years, there has been significant urban revitalization, leading to its designation in 2004 as one of the “Most Beautiful Villages in Italy”.

“There is an authentic vitality here, thanks to its inland location”, says Angelo Berlangieri, mayor of Finale Ligure, which includes the historic districts of Finalmarina, Finalborgo, and Finalpia, along with the hamlet of Varigotti.

Finalborgo è il cuore storico di Finale Ligure. A quasi due chilometri dalla costa, conserva il fascino inalterato del centro medievale, con la cinta muraria, Castel San Giovanni, Castel Gavone e la “torre dei diamanti”, le stradine, i porticati, la basilica di San Biagio, il complesso di Santa Caterina. Molte delle abitazioni conservano tracce di facciate affrescate, che conferiscono all’abitato l’aspetto di un incanto dipinto. Negli ultimi anni c’è stata una riqualificazione urbanistica del paese che, nel 2004, ha ottenuto l’inserimento fra i “Borghi più belli d’Italia”.

“Qui si respira una vitalità autentica, proprio in virtù della sua collocazione lontana dal mare” dice Angelo Berlangieri, sindaco di Finale Ligure, che comprende i rioni storici di Finalmarina, Finalborgo e Finalpia, più la frazione di Varigotti.

“In the streets, you encounter more residents than tourists, which is the opposite of what you see in coastal centers”. Finalborgo has a population of around a thousand, with very few second homes. This setup protects it from mass tourism and prevents the phenomenon of vacant homes in winter, avoiding the sad look of an empty village.

“Per strada si incontrano più residenti che turisti, al contrario di quanto accade nei centri balneari”. Finalborgo conta un migliaio di abitanti e le seconde case sono molto poche. Una condizione che la preserva dal turismo di massa ed evita il fenomeno delle abitazioni deserte durante l’inverno, con un triste effetto di paese vuoto.

È stato fondato alla fine del XII secolo da Enrico II Del Carretto e a lungo è stato la piccola capitale del Marchesato del Finale, che ha goduto di indipendenza fino al 1602. Costruito nell’entroterra per essere più protetto dagli sbarchi dei saraceni, che saccheggiavano la costa, e infatti scelsero l’insenatura riparata di Varigotti come dimora quando i venti e le onde non permettevano di solcare i mari. Un passaggio che ha lasciato traccia nell’architettura squadrata e severa.

Finalborgo, invece, era governato dai marchesi Del Carretto, che mantenne questo territorio libero e sovrano per secoli, desiderosi di mostrare potere e ricchezza anche attraverso la costruzione di edifici di pregio. Nel 1602 passò sotto il dominio della Spagna, poi degli Asburgo e infine nel 1713 il marchesato fu ceduto alla Repubblica di Genova finché venne abolito nel 1797, quando quest’ultima e ogni altra istituzione medievale

Above and at the top, glimpses of history in the famous village Qui sopra e in alto scorci di storia nel famoso borgo

Founded at the end of the 12th century by Enrico II Del Carretto, it was for a long time the small capital of the Marquisate of Finale, which remained independent until 1602. The village was built inland to be safer from Saracen raids, as the coast was often attacked. In fact, the sheltered Varigotti cove was used by the Saracens as a retreat when winds and waves prevented sailing, thus leaving a mark on its square, austere architecture. Finalborgo, on the other hand, was ruled by the Del Carretto family, who preserved this territory as a free, sovereign area for centuries, showcasing power and

furono cancellate da Napoleone Bonaparte per dare vita alla Repubblica Ligure.

All’interno della cinta muraria si possono osservare importanti monumenti legati ai Del Carretto, come la chiesa domenicana e il convento di Santa Caterina, fondati nel 1359, con i due chiostri rinascimentali; il medievale palazzo del Tribunale, con la facciata dipinta a punte di diamante (fine XV-inizi XVI secolo); il campanile ottagonale lievemente pendente della chiesa di San Biagio (1460 circa), gli imponenti ruderi di Castel Gavone, la dimora fortificata dei signori del Finale con la “torre dei diamanti”,

The Basilica of San Biagio in Finalborgo as seen from the entrance of Porta Carretta Basilica di San Biagio di Finalborgo vista dall’ingresso di Porta Carretta

wealth also by constructing prestigious buildings. In 1602, it came under Spanish rule, then the Habsburgs, and eventually, in 1713, the marquisate was ceded to the Republic of Genoa until 1797, when Genoa and other medieval institutions were dissolved by Napoleon Bonaparte to establish the Ligurian Republic.

Inside the ancient walls are several notable monuments related to the Del Carretto family, such as the Dominican church and the Santa Caterina convent, founded in 1359, featuring two Renaissance cloisters; the medieval courthouse with its diamond-point facade (late 15thearly 16th century); the slightly leaning octagonal bell tower of San Biagio Church (about 1460); and the imposing ruins of Castel Gavone, the fortified residence of the lords of Finale with its “Tower of Diamonds”, a distinguished example of a European Renaissance building serving both military and residential purposes.

Castel San Giovanni, built by the Spanish in the 17th century, is characterized by spectacular pincer walls, and its terraces offer splendid views over Finalborgo, the surrounding valleys, and the sea. Harmoniously integrated into the hillside above the Borgo, it can be reached within a five-minute walk along the ancient Strada Beretta.

The Aycardi Theater, built during the Napoleonic era and now listed by FAI (Italian Environmental Fund) as a heritage site, has been officially reopened to the public

uno dei più prestigiosi esempi di edificio rinascimentale europeo con funzioni militari e residenziali.

Castel San Giovanni fu costruito dagli Spagnoli nel Seicento ed è caratterizzato da spettacolari mura a tenaglia: dalle sue terrazze si ha una splendida vista su Finalborgo, le valli circostanti e il mare. Perfettamente inserito nel pendio collinare soprastante il Borgo, è raggiungibile in cinque minuti a piedi lungo l’antica Strada Beretta. Il Teatro Aycardi, edificato in epoca napoleonica e oggi inserito dal FAI tra i monumenti da tutelare, è stato uffi-

The historic center packed with restaurants and cafes
Il centro storico ricco di ristoranti e locali

after fifty years of closure. “It is the first Italian-style theater in Liguria”, explains Berlangieri, “a jewel with sixty seats, which we hope to bring back to life by year’s end”. And what about the future? “It is already here”, concludes Berlangieri, “thanks to the Handcrafted Network, which brings together artisanal shops. However, we need to enhance these activities further, with the aim of encouraging new ones to open”.

cialmente riaperto al pubblico dopo cinquant’anni di chiusura: “È la prima sala a palchetti costruita in Liguria” spiega Berlangieri, “un gioiello da sessanta posti che contiamo di fare tornare a vivere entro l’anno”.

E il futuro? “È già qui” conclude Berlangieri, “grazie alla Rete fatto a mano, che riunisce le botteghe artigiane. Ma è necessario dare ancora più valore a queste attività con l’obiettivo di farne aprire altre”.

Life as a Fisherman

daVitapescatore

Eliana Quattrini

n weekends, Tino Donati heads to the countryside, but he has spent his whole life out at sea. In the world of Genoese fishermen, he and his brother Gianni are known as “the twins”, a trusted point of reference for those who don’t know how to mend their nets or need some advice. “My great-grandfather”, recounts Tino, 71, “fished in the port back when it was still allowed. After him my grandfather Felice, then my father Mario, and finally my brother and I continued the family profession.

el fine settimana Tino Donati va in campagna, ma per tutta la vita è uscito in mare. Nel mondo dei pescatori genovesi, lui e il fratello Gianni sono “i gemelli”, punto di riferimento per chi non sa più cucire le reti o ha bisogno di un consiglio. “Mio bisnonno” racconta Tino, 71 anni “pescava in porto quando ancora non c’era il divieto. Dopo di lui, il nonno Felice, poi papà Mario, infine io e mio fratello abbiamo proseguito la professione di famiglia.

We were born in Foce, in the Fishermen’s House, which back then was right on the beach. When we were promoted to second grade, our grandfather rewarded us by taking us with him.

We stayed out all night with the gas-powered lamp, which made a soft hissing sound – the only noise in the absolute silence. At some point, we fell asleep. At dawn, we were awakened by the noise of the winch unloading crates of fish”.

Siamo nati alla Foce, nella Casa dei Pescatori che allora era sulla spiaggia. Quando siamo stati promossi in seconda elementare, il nonno ci ha premiati portandoci con lui.

Siamo stati fuori tutta la notte con la lampara che, essendo a gas, emetteva un fischio leggero, unico suono nel silenzio assoluto. A un certo punto ci siamo addormentati. All’alba ci ha svegliato il rumore dell’argano che scaricava le cassette del pesce”.

It was a sealed and chosen path. After graduating as a surveyor, Tino was hired by Amt, the public transport company. A steady job for five years, but eventually he couldn’t resist and quit. “It was too hard to go out to sea at night, sleep three hours, drive the buses, and then go back out to sea”.

Giving up fishing, however, was never an option. Despite the cold, the wind, the rain, the rough sea that sometimes made going out impossible, and the sleepless nights, he admits: “It’s wonderful; I gave everything for this life”. He opens his arms, moved, unable to find the words to explain why. “A passion and a great commitment. You earn well but never get rich”. Tino has a large family: two marriages, four children, three grandchildren. His wife, Roberta, owns a fish market in Sampier-

Un destino segnato e voluto. Tino, dopo il diploma da geometra, viene assunto all’Amt, l’azienda di trasporto pubblico. Posto fisso per cinque anni, poi non ha resistito e si è licenziato: “Era troppo pesante uscire in barca di notte, dormire tre ore, guidare gli autobus e tornare in mare”. Rinunciare alla pesca, però, non è mai stata un’opzione. Nonostante freddo, vento, pioggia, mare grosso che impedisce di uscire e le notti insonni, ammette: “È bellissimo, ho dato tutto per questa vita”. Allarga le braccia, si commuove, non sa nemmeno lui dove trovare le parole per spiegarne il motivo. “Una passione e un grande impegno. Si guadagna bene ma non si diventa ricchi”. Tino ha una famiglia allargata: due matrimoni, quattro figli, tre nipoti. La moglie Roberta possiede una pescheria a Sampierdarena. Il figlio Stefano un’altra alla Foce: “Sa fare tutto. L’unica cosa che non ha imparato è cucire le reti”. Sulla barca, all’inizio piccola in vetroresina di 7 metri, che si sono costruiti alla Foce, fino allo “Squalo III” di 22 metri con dodici persone a bordo, è sempre andato in coppia con il gemello. I fratelli sono stati anche grandi vogatori: per due volte, a Venezia e a Genova, hanno vinto il Palio delle Repubbliche Marinare. Gianni faceva il chiarista, ovvero colui che dalla lampara osserva il mare da vicino. Mentre Tino è sempre stato capitano, con una capacità invidiata non solo nell’affrontare le condizioni più difficili ma nel riconoscere le diverse specie ittiche, solamente dalle linee e dai punti segnati sull’ecoscandaglio: “Ogni pesce ha la sua forma e un modo di nuotare particolare. Non sono in molti a saperlo osservare. Ricordo di una notte in cui

Grandfather Felice Donati
Nonno Felice Donati

darena. His son Stefano runs another in Foce. “He can do everything. The only thing he hasn’t learned is how to mend the nets”.

On the boat, which began as a small 7-meter fiberglass vessel they built themselves in Foce and evolved to the 22-meter “Shark III” with twelve crew members, he always worked alongside his twin brother. The brothers were also accomplished rowers, twice winning the Palio of the Maritime Republics, in Venice and in Genoa. Gianni was the lampara operator, who watched the sea up close from the boat’s light source, while Tino has always been the captain, with a

si vedeva una nuvola enorme di puntini. Erano calamari. Ne pescammo 800 chili, facendone crollare il prezzo sul mercato”.

In questo lavoro ci sono i successi ma anche i pericoli: “Una volta la barca è stata travolta da una tromba d’aria. All’improvviso si è aperto un buco nel mare e noi ci siamo finiti dentro, con una linea di caduta quasi perpendicolare. Per fortuna sono riuscito a mantenere il peschereccio dritto, senza fargli toccare le pareti del vortice, che altrimenti lo avrebbero rovesciato.

Ne siamo usciti scalando una parete fatta d’acqua. Ce la siamo vista brutta”.

knack for handling the roughest conditions and identifying fish species just by the shapes and marks on the sonar. “Each fish has its shape and a unique swimming pattern. Not many people can recognize them. I remember one night when we saw an enormous cloud of

Pesce locale ce n’è sempre meno. E questo lo amareggia: “Nessuno ci ha mai interpellati, ma il mare lo conosciamo bene e lo abbiamo visto cambiare. A Genova c’erano dieci barche da pesca, ora solo due. Con meno pescatori e più divieti, dovrebbe essere pieno di pesci.

Night fishing – Ph. Zach Frailey
Pesca notturna – Ph. Zach Frailey

dots. They were squids. We caught 800 kilos, which sent the market price plummeting”.

In this line of work, there are successes but also dangers. “One time, our boat was overtaken by a waterspout. Suddenly, a hole opened in the sea, and we were drawn into it, almost in a free fall. Luckily, I managed to keep the boat upright without letting it touch the walls of the vortex, which would have capsized it. We escaped by scaling a wall of water. It was a terrifying experience”. There’s less local fish than ever, and it saddens him. “No one has ever consulted us, but we know the sea well and have seen it change. Genoa once had ten fishing boats; now there are only two. With fewer fishermen and more restrictions, the sea should be full of fish. But that’s not the case. Sardines, anchovies, salema, and sea bream have all vanished. Why? The Blue Flags certify clean waters but don’t guarantee ecosystem balance. We would be happy to collaborate with biologists”, Tino continues, “who could draw on our experience. We need to find out how many species still inhabit our waters, which ones have disappeared, and why.

The sea is a treasure, and it’s certainly not the ten fishing boats that are putting it at risk”.

Invece non è così. Sono sparite sarde, acciughe, sarpe, occhiate. Per quale motivo? Le Bandiere Blu certificano un mare pulito, ma non l’equilibrio dell’ecosistema. Saremmo felici di collaborare con i biologi” continua Tino “che potrebbero servirsi della nostra esperienza. Di certo, bisognerebbe verificare quante specie abitano ancora le nostre acque, quante sono scomparse e per quale motivo. Il mare è una ricchezza, e non saranno certo dieci pescherecci a metterlo a rischio”.

Tino Donati’s boat La barca di Tino Donati
Tino Donati, a life dedicated to fishing Tino Donati, una vita dedicata alla pesca

UnatiraBottega l’altra

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.