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Chi furono le Einsatzgruppen

Per non dimenticare di Francesca Gottardi

Chi furono le Einsatzgruppen?

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Il processo agli Einsatzgruppen che ebbe come Procuratore Capo Benjamin Berell Ferencz, è stato il nono dei dodici processi per crimini di guerra tenuti dalle autorità statunitensi a Norimberga dopo il termine del secondo conflitto mondiale. Vide coinvolti 22 imputati che si dichiararono «non colpevoli». Vennero emanate 14 sentenze di morte delle quali solo quattro eseguite perché nel 1951 entrò in vigore un’amnistia che tramutò la pena di morte in pene detentive.

Specializzazione: sterminio

Le Einsatzgruppen, conosciute anche come le “Squadre della Morte” di Adolf Hitler, erano dei corpi operativi speciali composte dalle SS, dai soldati della Wermacht e della polizia tedesca. Inizialmente ebbero compiti di polizia e difesa dei palazzi del governo, ma successivamente insieme alle famigerate SS, furono inviati in Polonia, Ungheria e Unione Sovietica. Mentre le SS si occupavano prevalentemente degli arresti di zingari ed ebrei, non disdegnando uccisioni singole e di massa, le Einsatzgruppen svolsero un truce ruolo nell’Olocausto perché avevano il compito di eliminare, in tutti i modi, sia i prigionieri che quelli che il nazismo definiva di “razza inferiore”.Il loro compito principale, secondo documentazione storica, le testimonianze di sopravvissuti e quanto dichiarato da Erich von dem Bach-Zelewski, nel corso del processo di Norimberga, consisteva nel metodico annientamento di ebrei, zingari e avversari politici, ottenuto mediante fucilazioni di massa. Una vera e propria pulizia etnica. I prigionieri (uomini, donne e bambini), una volta spogliati (i cui vestiti non di rado erano riutilizzati) venivano condotti sui bordi di fosse già scavate oppure davanti a burroni, e con raffiche di mitragliatrici venivano uccisi. A volte i neonati venivano lanciati in aria e utilizzati come bersaglio. Molto presto la loro brutalità d’azione fu da tutti conosciuta. Si stima che le “Squadre della Morte” furono responsabili del massacro di quasi due milioni di persone (ebrei zingari, disabili e a volte anche partigiani). Nel 1941, per lo sterminio di massa, le Einsatzgruppen utilizzarono anche i primi “Gaswagen” o “camion della morte”. Questi erano autocarri modificati in cui dei lunghi tubi di scarico facevano sì che il gas di scarico (CO, monossido di carbonio) fuoriuscito rientrasse all’interno del vano di carico, dove i condannati, ammassati, venivano avvelenati. I Gaswagen furono i precursori delle camere a gas e le stime degli storici ipotizzano che 700mila persone perirono all’interno di questi camion. Le Einsatzgruppen furono sotto il controllo di Reinhard Heydrich, comandante dell’ Reichssicherheitshauptamt, ovvero l’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich e uno dei più potenti gerarchi della Germania nazista, considerato da molti come l’uomo più pericoloso del terzo Reich, tant’è che era chiamato “il boia” e “il macellaio di Praga”. ebbe sotto il suo controllo l’intero apparato di sicurezza e repressione delle SS. Fu il più stretto collaboratore di Heinrich Himmler nelle SS. Il nome di Reinhard Heydrich non è associato solamente ai massacri e agli omicidi commessi dalle Einsatzgruppen, ma anche e soprattutto per la sua partecipazione alla Conferenza di Wannsee del 20 gennaio 1942 dove si distinse per una proposta da lui avanzata e che venne poi accettata e acclamata da tutti i gerarchi nazisti: la “Soluzione Finale della Questione Ebraica”, ovvero l’eccidio in massa.

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