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Il processo di Norimberga

Per non dimenticare di Francesca Gottardi

Il Processo di Norimberga

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Il processo di Norimberga —dal nome della città dove ebbe luogo—è tra i processi più famosi della storia. Fu celebrato contro gli ufficiali nazisti per la persecuzione e lo sterminio del popolo ebraico, ma anche di Rom, Sinti, omossessuali, disabili, Testimoni di Geova ed altri gruppi di vittime innocenti. Il processo principale si tenne nel Palazzo di Giustizia della città teutonica dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946, quelli secondari terminarono nel 1949. La scelta cadde su Norimberga in quanto il suo Palazzo di Giustizia era una delle poche strutture istituzionali tedesche sopravvissute ai bombardamenti; ma anche in virtù del fatto che la città era stata punto di riferimento del regime nazista e sede dei raduni annuali del partito dal 1923 al 1938.

Verso il termine del secondo conflitto mondiale le forze alleate—Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, e Unione Sovietica—avvertirono la necessità di istituire un Tribunale Militare Internazionale per punire i nazisti accusati di crimini di guerra, di crimini contro la pace e contro l’umanità. L’idea prese forma a seguito di una serie di conferenze tra le grandi potenze, tra cui quella di Teheran nel 1943, e quelle di Jalta e di Potsdam nel 1945. La visione di fondare una tale istituzione si concretizzò con l’organizzazione del Processo di Norimberga, fortemente voluto dagli Stati Uniti e da Robert H. Jackson—capo dell’accusa americana. Jackson temeva infatti che se non fosse stata presentata la documentazione dei crimini nazisti con le relative prove durante un processo legittimo, le generazioni future non avrebbero creduto che un orrore tale fosse davvero accaduto. Affermò l’avvocato Robert Storey: “Lo scopo del processo di Norimberga non era semplicemente condannare i leader della Germania nazista. La cosa più importante era tenere traccia per i posteri di ciò che aveva fatto il regime di Hitler”. Il Processo di Norimberga si riferisce in realtà ad un insieme di diversi processi. I capi d’accusa principali furono violazione del diritto internazionale per crimini di guerra, contro la pace e l’umanità. Questi vennero definiti come “l’omicidio, lo sterminio, la messa in schiavitù [nei campi di concentramento], la deportazione o la persecuzione effettuati su base razziale, politica o religiosa.” Altro capo d’accusa fu quello di cospirazione in riferimento al programma nazista. Il

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