3 minute read
Gates e Jobs: due colossi a confronto
Lotta tra titani
di Nicola Maschio
Advertisement
Gates e Microsoft, Jobs e Apple DUE COLOSSI A CONFRONTO
Quella tra Bill Gates e Steve Jobs, o meglio tra Microsoft e Apple, è stata una delle rivalità più intense e durature nella storia dell’umanità. In realtà, nonostante la prematura scomparsa di Jobs (il 5 ottobre 2011 perse purtroppo la battaglia contro una lunga malattia al pancreas), ancora oggi i due colossi si combattono sul mercato a colpi di novità. Da più di quarant’anni Microsoft ed Apple dominano il mondo della tecnologia moderna. Da una parte Gates, il fondatore di Microsoft, l’uomo dedito puramente al mondo dell’informatica; dall’altra invece Jobs, che ha sempre avuto un tocco di stile in più, tanto nella persona (Gates ha sempre ammirato ed invidiato la sua capacità nell’affascinare il proprio pubblico) quanto nei prodotti realizzati. Se il primo infatti ha sempre ricevuto lodi per la potenza e l’innovazione dei propri computer, il secondo ha saputo stregare il mercato con realizzazioni ricercate e curate nei minimi dettagli. “Non sono un predicatore – ha recentemente ammesso lo stesso Gates in un’intervista al Wall Street Journal, soprattutto dopo che Netflix ha deciso di dedicargli una serie tv sull’ormai celebre portale cinematografico. - Ma posso dire di aver imparato a parlare in pubblico, risolvendo questo problema negli anni”. Ma andiamo con ordine. Partiamo proprio da Gates, ad oggi uno degli uomini più ricchi del mondo. Nato nel 1955 a Seattle (Washington), ha fondato con il collega Paul Allen la più grande azienda di software del pianeta, la Microsoft. All’età di 31
Bill Gates
anni, Gates è diventato milionario. Conosciuto Allen poco prima di compiere quindici anni, è proprio a questa età che i due decidono di mettersi in affari insieme, sviluppando Traf-o-Data, un primo programma per il monitoraggio del traffico a Seattle. È l’aprile del 1975 quando si convincono a fondare Microsoft, azienda di micro-computer e software della quale Gates diventerà il “numero uno” alla precoce età di 23 anni. Allen, dal canto suo, si ritirerà dagli affari nel successivo 1983, mentre Gates deciderà di dimettersi dal ruolo di presidente nel 2014, concentrandosi sul campo della beneficenza insieme alla moglie Melinda. E Steve Jobs invece? Se oggi gli smartphone e la tecnologia in generale sono quello che sono, lo si deve (anche) a lui. E ci sono dei tratti di questa storia che sono veramente incredibili: si pensi all’anno di nascita, il 1955, proprio come il rivale Gates. Oppure la fondazione di Apple, la sua creatura, nell’aprile del 1976: stesso mese,
Steve Jobs
ma un anno dopo, rispetto al genio di Seattle. Jobs ha dato un apporto storico alla tecnologia: nel 1984 lancia Macintosh, primo computer controllato con quell’apparecchio all’epoca strano che oggi chiamiamo “mouse”. Ma qui la vicenda si fa interessante: solo un anno dopo, Jobs è costretto dalla stessa Apple a licenziarsi. Fonda così NeXT, per produrre computer all’avanguardia, poi la celebre Pixar e, infine, è la stessa Apple ad acquistare NeXT nel 1996, permettendo a Jobs di accasarsi nuovamente presso la “sua” azienda. Il resto è storia: nel 2001 presenta l’iPod, il lettore portatile di musica, nel 2007 l’iPhone ed infine anche l’iPad e i tablet. La fine per lui sopraggiunge però con largo anticipo, nel 2011. Ma di Gates e Jobs rimangono due frasi su tutte, che pure si incastrano tra loro. “Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora oggi è stato sprecato” ha affermato il primo, mentre il secondo ha chiuso il cerchio con il celebre “Siate affamati, siate folli”.