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Vaia, a due anni dalla tempesta

Uomo, società e ambiente

Vaia, a due anni dalla tempesta

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La startup Vaia ha scelto l’altopiano di Pinè per piantare lo scorso 25 ottobre, 726 larici, tanti quanti i giorni passati da quel disastroso evento meteorologico e commemorando così il secondo anniversario della tempesta Vaia.

La startup Vaia è nata per dare nuova vita a quella miriade di alberi abbattuti, da un’idea del giovane perginese Federico Stefani, insieme a Giuseppe Addamo e Paolo Milan e per questa loro impresa i tre fondatori sono stati recentemente inseriti da Forbes Italia nella classifica dei “100 Number One – L’Italia dei giovani leader del futuro”. L’idea di base è quella di piantare nelle zone colpite dalla tempesta un nuovo albero per ogni Vaia Cube venduto, entro la fine del 2021 si calcola di aver rinverdito i boschi del nord Italia con ben 50mila piante. Secondo Paolo Milan, “amplificare i suoni in modo naturale attraverso il legno è una metafora forte e concreta per risvegliare la coscienza collettiva. I recenti eventi climatici ci stanno dimostrando che dobbiamo necessariamente riconsiderare il nostro modo di produrre, e soprattutto il nostro modo di consumare, restituendo una giusta priorità all’ambiente e alla natura”. La startup VAIA vuole amplificare il grido di aiuto della natura affinché venga adottato quotidiaMANUALE D’USO DEL LOGO DI ART & WOODnamente, e da tutti, uno stile di vita Logo ART&WOODsostenibile e rispettoso nei confronti FONT: Fiker Futura Regulardel pianeta. &: Abadi MT Condensed Extra BoldDomenica 8 novembre, si è svolto Ellisse verde: Dry Brush 2. CMYK: 64, 0, 100, 0. Ellisse arancione: Dry Brush 2. CMYK: 9, 64,100,1.online il VAIA Day, per festeggiare il Linee di contorno da adattare alla grandezza del logo stesso.primo anno di vita della startup e per parlare di ambiente, futuro, resilienza, economia circolare, design e innovazione. Logo in negativo.L’iniziativa, integrata all’interno del Da usare su tutti gli sfondi colorati che non siano arancione e/o verde. progetto “Il pianeta che vorrei”, è stata realizzata in collaborazione con l’associazione H2O+, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. L’evento avrebbe dovuto svolgersi presso il Teatro di Pergine e invece a causa dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, è stato trasmesso in live streaming su Facebook. I tre co-fondatori della startup VAIA hanno incontrato online imprenditori, scienziati, designer e divulgatori scientifici per discutere dei temi cruciali dei nostri giorni, come l’economia circolare, per cui sono stati illustrati esempi concreti di sostenibilità d’impresa, indicando come si possa rendere più circolare e resiliente la nostra economia. Si è parlato poi di design e della resilienza della natura, il primo inteso come strumento per rendere più sostenibile il di Chiara Paoli nostro modo di progettare, costruire e produrre; la seconda, come opportunità e punto di forza in opposizione all’emergenza climatica. “Siamo contenti di aver festeggiato con la nostra community” spiega Federico Stefani “i 30.000 followers di Facebook e i 10.000 di Instagram sono la nostra vera forza e ricchezza, è la community a dare importanza a quanto abbiamo costruito in questo primo anno”. A conclusione della giornata Giuseppe Addamo cita Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”, così il VAIA Cube, con la sua spaccatura incisa sulla parte superiore si rivela simbolico, evidenziando una netta presa di posizione nei confronti della sostenibilità ambientale, che fa la differenza. VAIA nasce e si mostra al mondo intero come “suono della resilienza”.

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