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La concimazione autunnale

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L’importanza della concimazione autunnale

La concimazione influisce in modo determinante sulla qualità del raccolto. Contrariamente a quanto avviene tradizionalmente, dovrebbe essere effettuate sia in primavera che in autunno. Abbiamo chiesto ad Ermanno Murari, agronomo, di parlarci dell’efficacia della concimazione frazionata.

1. Bisogna concimare un vigneto tutti gli anni?

Certamente sì. Partiamo dal presupposto che il viticoltore ha ASPORTATO elementi fisici della pianta come l’uva. Per produrre il grappolo la pianta ha utilizzato elementi chimici che dovranno essere REINTEGRATI. Se oltre a questo pensiamo anche al cambio climatico e ai fenomeni piovosi di questi ultimi anni, vediamo come le piogge sono state abbondanti e in un breve lasso di tempo, quindi con una grande azione negativa di dilavamento dei suoli. Per non parlare delle esondazioni dell’Adige che hanno avuto probabilmente un’azione ancor più negativa. Circa per produrre 150 q.li di uva la pianta “spende” 87 kg di Azoto (N), 46 kg di Fosforo (P 2 O 5 ) e 128 kg di Potassio (K 2 O) per non parlare degli altri microelementi.

2. Come faccio a sapere quanto concime apportare al mio vigneto?

Intanto sarebbe opportuno sapere quanto ne è presente. Sono molti i laboratori che possono eseguire ad un costo più che accettabile un’analisi del suolo, che ci indica il tenore degli elementi nutritivi e ammendanti.

3. Che differenza c’è tra elemento nutritivo e ammendante?

Iniziamo dall’ammendante: è la sostanza organica presente in un suolo ed è “il tramite” tra l’elemento nutrizionale e la pianta. Un tempo era sostenuta dagli apporti dati dai contadini

Vigneto ben concimato varietà pinot grigio (foto di Diego Tomasi)

con le deiezioni degli animali nelle stalle. Oggi possiamo utilizzare ammendanti pellettati facili da distribuire. Dobbiamo accertarci che nel nostro terreno ci sia sempre almeno un 2% di sostanza organica.

4. E questa quando e come la distribuisco?

La sostanza organica sarebbe bene che fosse interrata. È utile distribuirla nel periodo autunnale in modo che possa integrarsi nel suolo con efficacia entro la primavera successiva. Una buona integrazione di ammendante organico pellettato con un quantitativo di Azoto (N) organico di circa il 2% è nell’ordine di 9/10 q.li/ettaro.

5. Ma la pianta assorbe sempre quello che gli dò?

La pianta della vite assorbe poco in inverno quando non ha le foglie, assorbe bene durante il periodo estivo, ma ha un’intensa attività radicale in primavera e verso la fine dell’estate fino alla caduta delle foglie (Fregoni).

6. E assorbe un po’ tutto?

Prima abbiamo parlato di Azoto (N) Fosforo (P) e Potassio (K). È interessante sapere che la vite non è come noi che utilizziamo ciò che mangiamo, la vite può assorbire in un periodo un elemento e poi utilizzarlo in un secondo tempo. L’Azoto (N) è l’elemento principale per la crescita, interviene nella fotosintesi, nella produzione di proteine ed enzimi e nella formazione delle gemme. L’Azoto (N) ha un picco di assorbimento in autunno, ma non lo utilizza, mentre non viene assorbito all’inizio della primavera, ma alla pianta serve perché lo utilizza per crescere e svilupparsi.

Un po’ funziona così anche il Fosforo (P), viene assorbito in autunno e utilizzato in primavera.

Il Potassio (K) invece è più lineare: l’assorbimento e il suo utilizzo da parte della pianta più o meno coincidono. (D. Porro)

Vigneto di pinot grigio con problemi di concimazione (foto di Diego Tomasi)

7. Quindi devo concimare in autunno?

Sì, la pianta avrà assorbito dentro di sé gli elementi nutritivi e a primavera il nutrimento sarà pronto per essere utilizzato e sfruttato per la crescita e lo sviluppo.

8. E le foglie?

È importante sottolineare che l’apparato fogliare sia sempre in ordine. Se vogliamo un ottimo assorbimento radicale foglie e soprattutto femminelle devono essere attive. Quindi sarebbe bene non abbandonare la difesa e lasciare che la peronospora ci rovini un polmone verde e efficace della pianta.

9. Con una buona concimazione ho anche una migliore qualità delle uve?

Sì. È stato dimostrato che una buona concimazione amplifica gli aromi. Sul Pinot grigio, per esempio, ha raddoppiato gli aromi fruttati e floreali, raddoppiandone la gradevolezza. (D. Porro)

10. Si può quindi fare solo concimazione sul terreno?

No occorre sempre considerare le stagioni. Ovviamente in autunno ci concentriamo su quella a terra, ma durante lo sviluppo vegetativo è meglio verificare la piovosità e eventualmente alternare gli apporti. È inoltre da considerare che il terreno deve essere pronto ad accogliere gli elementi fertilizzanti, quindi non deve essere troppo compattato. (P.R.)

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